"2000: elezioni regionali. 2001 elezioni politiche. Cosa fare per vincere?" incontro nazionale promosso da la Quercia e l'Ulivo 17-18 settembre c/o Cinema Corso

Chi è fuori entra anche per rispetto a quelli che sono già dentro
Se venite magari più avanti magari siamo anche un po'più d'accordo
E questa è la
Ma Orvieto novantanove teniamo fede a un impegno ricorda siamo stati qui un anno fa come centro per l'innovazione della politica
L'impegno avevamo preso era di fare di Orvieto di quest'occasione coesione annuale di confronto sulla situazione politica sull'evolversi
Tra politica mi pare che già aver tenuto fede a questo impegno importante fatto
Che ringrazio tutti
Che sono presenti saranno presenti annunciò che nel pomeriggio più tardi arriveranno no no non c'è atto di arrivare Veltroni letta porto Villetti
Ringrazio Achille Occhetto che sta entrando ringrazio Macaluso
Ringrazio Mele sicuramente non ho dimenticato qualcuno Marco
Come non lo sanno già oggi ci sono i napoletani
E questa è un'occasione per parlare di politica credo che dopo il risultato assai pesante delle ultime elezioni avendo davanti uno scenario dove abbiamo l'autunno diciamo della maggioranza con dei problemi
Legati alla Finanziaria i rapporti interni le elezioni regionali sullo sfondo è ancora più lontani ma vicinissime perché il due mila uno è come si dice dietro l'angolo mi pare che occasioni per confrontarsi ce ne siano parecchie
Io darei via dando la parola subito a Claudio Petruccioli per la relazione introduzione
Anche se
Qualcuno è assente poi cassonetti secondo il bisogno quotidiano leggerla perché
Tra poco disponibile stampa
L'attrice dico
E perché sì
Allora vi ringrazio anch'io per essere qui quest'anno siamo audaci se non altro nella scelta dell'argomento cosa fare per vincere le elezioni le elezioni
Quelle regionali del due mila e quelle politiche del due mila e uno
Un audace attenuata tuttavia dal fatto
Che domande del genere se ne pongono un po'tutti dalle parti no
La domanda rende chiarissimo lo spirito di questa iniziativa infatti non è un'iniziativa di un gruppo che discute si interroga supposizione battaglie intende sostenere nel partito
Siamo alcune persone che stiamo a confrontarsi altri con un interrogativo ciascuno riconosce decisivo
E comune consapevoli delle difficoltà nel trovare una buona risposta e anche
Questo purtroppo bisogna dirlo della scarsezza di occasioni nelle quali è possibile discutere in modo libero approfondito e sincero
La domanda cosa fare per vincere rivela sicuramente ansia e preoccupazione al di là dei normali appuntamenti elettorali
è evidente che in Italia la dialettica politica non viene ancora percepita nei limiti di una normalità democratica da noi la vittoria dell'altro non comporta solo spiegabile rammarico
Nel vedere la cosa pubblica affidata a chi si propone obiettivi e ha idee diverse dalle nostre
C'è un allarme in più il timore che il Governo degli antichi comporti una minaccia per la convivenza comune e per i valori che devono essere restare condivisi chiunque governi chiunque si opponga
A questo si aggiunge l'evento negativo per l'autunno scorso la rottura per cui la maggioranza che sostiene oggi il governo non corrisponde più all'Alleanza e ai fatti che erano stati presentati agli elettori nel novantasei
Il fatto pesa non tanto a confronto con ma strappa coerenza o perché le modifiche che si sono verificate le uscite e le entrate nella maggioranza possono essere dispiaciuti e dispiacere a a questo o a quello
Pesa invece soprattutto perché si teme e con evidenti ragioni che qualunque alleanza venga proposta la prossima volta sarà impossibile sfuggire l'obiezione che non si tratti di qualcosa di impegnativo e duraturo
Per cui prende il sopravvento lo scetticismo che considera l'Italia patria del trasformismo il Paese nel quale i politici fanno e disfano secondo convenienza e senza alcuna preoccupazione
Di restare coerenti con quanto dicono i cittadini al momento del voto e per ottenere il punto
Al di là di questi fattori tuttavia l'inquietudine preoccupazioni nascono dalla percezione se vogliamo incompleta e spesso inespressa
Che c'è stato negli ultimi mesi un mutamento di situazione complessivamente a noi non favorevole
Gli ultimi mesi ci obbligano a formulare meglio il giudizio sul centrodestra che su Forza Italia
Dopo questo turno elettorale è ripresa la polemica su sporto compito di interessi particolari si entra anche su questo punto questa volta si è battuto un po'meno eccetera
Tutte cose che hanno un fondamento ma la sostanza politica mi sembra piuttosto una
Quella di Forza Italia e direi di Berlusconi si sta rivelando una delle più efficaci azioni politiche messe in atto negli ultimi dieci anni in un Paese di democrazia sviluppata in un Paese europeo
In conseguenza in risposta alla crisi organica di un vecchio sistema politico e di un vecchio assetto di potere
è vero che c'è stata una prima fase durante la quale questa azione politica risultato un po'confusa
La fase in cui Forza Italia si è alleata con la Lega per bloccare la sinistra
Quasi un CLN al contrario
E nella sostanza è costata Berlusconi il governo dall'ora però mi sembra che Forza Italia e Berlusconi abbiano sviluppato una linea coerente bipolarismo ma con una forte egemonia di Forza Italia su posizioni centriste presentandosi come erede della Democrazia Cristiana del caso
Questa linea politica nel corso di queste ultime settimane si è saldata con un'operazione europea di lungo respiro io non voglio fare di Berlusconi uno stratega politico più abile lucido di quanto sia
Tuttavia la saldatura tra lo scenario italiano e lo scenario europeo che si è determinata c'è e De Marco ed è molto ben connessa ricorderete che già un anno fa proprio qui ad Orvieto noi riflettendo su questo punto
Mentre tutti si riempivano la bocca riempiono le colonne dei quotidiani con chiacchiere propagandistiche strumentali come se in Europa non ci fosse altro da fare per ciascuna forza italiana
Che c'è agli atti un posticino visti gli scaffali polverosi immutati da decenni pezzente immutabili nove individuarne discutemmo di una strategia per la verità già allora abbastanza evidente
Si trattava della strategia grande ispiratore con loro volta riconvertire quella che negli anni della guerra fredda del mondo diviso in blocchi poteva essere definita la terza forza del Partito Popolare Europeo
E convertirla in forza dirigente di un grande schieramento alternativo alla sinistra al Partito del socialismo europeo l'operazione è stata fatta e ha avuto successo nelle elezioni per il Parlamento europeo
In questa dell'operazione si è inserito Berlusconi che oggi è in Italia l'espressione di questa forza di questa operazione politica
Che ha nell'asse spagnolo tedesco la sua struttura portante
Lo è con una partecipazione di una presenza che lo lo fa individuare come terzo soggetto di questa operazione ben più di quanto avvenga per le destre di Francia ed Inghilterra che invece sono ancora abbastanza scompaginate e ai margini di questo tipo di strategia
è un punto di forza di attrazione molto importante che ha funzione permanente sulla scena politica italiana così facendo forza Italia sistemati rapporti politici sia come AN sia con i CCT AN un'alleata ma è chiaramente in una posizione se non subalterno se di seconda linea i CCT e premiato nella linea politica e frenato nella possibilità di espansione elettorale
Contraddizioni soprattutto come ne possono nasce
Però non credo come si può vedere in numerose occasioni fino al punto da mettere in discussione desistenza del
Possiamo dire mi sembra che il processo di riorganizzazione del popolo bipolarismo il relativo pluralismo interno esse non completato delineato con sufficiente nettezza
E mette in pone in condizione di poter fare i conti anche con degli agenti politici esterni con una certa tranquillità e la gente politici esterni contigui intendo sia la lega che la sia la Bonino
La pendenza che la nostra parte sia dovuta registrare negli ultimi mesi e di altro segno anche noi abbiamo avuto la nostra apparse CL mistica che poi la svolta del gennaio novantacinque con il governo Dini
La raccolta di tutti cioè contro Berlusconi dopo questa fase che ci ha dato la possibilità di togliere il governo nelle mani di Berlusconi abbiamo fatto un salto di qualità con il voto
Che ha presentato agli elettori un'alleanza un programma è una leadership l'impulso del voto se non cancellava la sconnessione della desistenza di Rifondazione
Lo sappiamo non è figure Dino
L'impulso del voto se non canti
Per
Se non cancellava la sconnessione della desistenza di Rifondazione tuttavia nel prenderne attenuava gli effetti consentiva margin un piccolo incompatibilità
Insomma il voto del novantasei e stata effettivamente l'occasione
Che poteva farci uscire dalla politica del blocco che si tiene assieme per opporsi agli altri e per pochi altri motivi con il voto del novantasei quindi si passa all'Ulivo cioè si si avvia sulla strada della riorganizzazione positiva della nostra alleanza in funzione bipolare
Quando c'è stato il cambio di governo non si è saputo e voluto riflettere sul mutamento qualitativo di prospettiva che si è determinata si è detto due strategie due linee io due posizioni chi ha più filo tessera abbiamo tutti chi più chi meno pagato uno scotto all'ipocrisia
Meno degli altri ma lo abbiamo fatto anche noi abbiamo detto l'Ulivo non c'è più questa è un'altra cosa una coalizione di partiti
Si dovrebbe andare a votare ma siccome non è possibile bisogna fare così
Se per ne prendiamo atto e diamo il nostro sostegno al nuovo governo come stato di necessità questa è stata la nostra posizione ed è evidente il margine se non di ipocrisia Cetto di impotenza
La coalizione di partiti che ha dato consistenza la maggioranza che ha sostituito il governo dell'Ulivo ha fatto perdere al centrosinistra una buona dose di credibilità sul terreno dell'innovazione politica
Ha vanificato l'impulso all'investitura la legittimazione del questo non è un giudizio morale sui ribaltoni poi Baldini
è una valutazione politica sulla modificazione del rapporto che si è verificato in profondità tra Stati importanti di opinione pubblica nostra che la situazione politica dopo il cambio di governo le elezioni europee hanno dimostrato la inconsistenza al di là delle nostre preferenze o delle nostri ostilità
Di una strategia che affidi la maggioranza di governo solo a una coalizione di partiti
Tutto quello che sta seguendo adesso dopo le elezioni europee accentua questa dimostrazione
Partiti che abbiano consistenza sufficiente per reggere sia pure in coalizione una maggioranza di governo oggi non c'è nessuno questo è il punto
Il caso Bologna in fatto di rilievo nazionale perché è stata l'ultima prova in cui si è cercato di far perno sulla forza di un partito per sostenere una maggioranza
Lì anche nel punto più forte c'è stato
Questo è tanto più grave dopo il fallimento del referendum che non sarebbe stata la soluzione dei problemi avrebbe messo alla frusta è obbligato alle riforme buona parte delle forze politiche
Una breve parentesi sulla riproposizione del referendum
Ormai certa visto che è nel racconto il numero di firme prescritto il comitato referendario comitato di persone non dimentichiamolo dopo il mancato esito per un pugno di voti ha deciso di non riproporre la raccolta delle firme
Lo ha fatto è con una nettissima motivazione di partito
Tanto netta che il suo leader ha prospettato le proprie dimissioni se non fosse stato aggiunto l'obiettivo delle firme
In queste condizioni al di là della firma che come singolo cittadino ciascuno poteva curve non era possibile nessun tipo di iniziativa politica sarebbe stata perfino un'ingerenza negli affari interni di un altro partito
Quando il referendum si tenesse tuttavia io ma credo chiunque singolo o organizzazione si è pronunciato per il sito lo scorso diciotto aprile non potrebbe che confermare quella posizione trattandosi esattamente dello stesso quesito
Adesso tuttavia la maggiore responsabilità grava su quanti hanno variamente contrastate il referendum sostenendo che solo il Parlamento può fare una legge giusta ed efficace
Il
Il campo è aperto ciascuno faccia vedere quanto vale e quanto vuole ma se dovessimo tornare a votare per la terza volta con il Mattarellum credo che il prezzo maggiore lo pagherebbe la nostra parte la nostra alle
Abbiamo detto tante volte contro la noia che esistono due linee una è quella definita genericamente la linea partitica
Quella cioè che affida tutto ai partiti alla loro forza e alloro primato peraltro presunti quanto è accaduto dimostra che non ci sono solo le critiche nostri le ragioni per le quali noi non la condividiamo non è una linea praticabile sia per le dinamiche interne tra le forze che dovrebbero essere coinvolte sia nel confronto con la barba
L'altra linea a questo punto mi sembra inevitabilmente da seguire
Ed è quella della preminenza dell'alleanza della sua coesione della sua convergenza nessuno peraltro contesta più questa linea è chiaro a tutti che essa risulta necessaria per fornire alle singole porzioni singole frange politiche un ambiente che consenta loro di vivere perché fuori da questo ambiente non vivo neppure
La linea partitica dico nella sua versione pure quella di Gargonza quella del luglio dell'ottobre del novantotto non è più sostenuta da letta nessuno consigliarne
Anzi a imporre l'archiviazione definitiva sono stati proprio i risultati della consultazione europea su base proporzionale
Per risultati avrebbe dovuto essere nelle intenzioni dei teorici e dei promotori della svolta nell'ottobre novantotto la prova di quanto fosse vitale e porte Hillary della struttura dei partiti nel raccogliere il consenso nel convogliando in soluzioni scelte politiche
La dimostrazione che al di là dei partiti non c'era nulla e qualunque coalizione non è altro che il risultato della somma aritmetica dei voti dei singoli partiti
Voluta e gestita dai vertici
La possibilità di oggi la possibilità di vittoria oggi viene fatta coincidere praticamente da tutti con la capacità di costituire un'alleanza sufficientemente coerente sul terreno programmatico
Sufficientemente stabile e coesa da escludere crisi o mutamenti nel corso della legislatura
L'ampiezza dell'alleanza anche la sua relativa novità rispetto a quella che si definì un vivo sono sì considerate e se non perseguibile accettate
Ma non fino al punto da compromettere coerenza stabilita coesione dell'alleanza nel suo insieme insomma è chiaro a tutti
Che le chances di vittoria e non possono essere affidate alla maggiore o minor forza che ogni partito raccoglie le combinazioni che ciascuno è disposta a praticare
Le chances di vittoria si giocano tutte e per tutti nella possibilità che gli elettori Accordino la maggioranza dei consensi alla alleanza in quanto tale
è la prima volta che noi non dobbiamo batterci perché venga imboccata questa strada che ci appare più giusta e più commessi lasci perdere quella che giudicavamo sterile senza via d'uscita naturalmente non è detto che le cose restino sempre così
Basta un rapido pro memoria delle posizioni assunte in questi ultimi giorni da alcuni dirigenti più in vista del partito
Per capire a che cosa mi riferisco
D'Alema nove settembre sull'Espresso
Quando si voterà per le elezioni politiche gli italiani non prime anni partiti ma le coalizioni
E a vincere sarà la coalizione più unità meno litigiosa e frammentata
E qui dunque il grande sforzo soggettivo che la maggioranza delle compiere far prevalere le ragioni della coesione sulle logiche della visibilità a tutti i costi mostrasse in tutte le occasioni come alleanza di donne e uomini liberi che marcia insieme su obiettivi comuni
Dobbiamo saper compiere il salto di qualità di un'alleanza strategica che funzioni come un soggetto politico unitario
Non come un insieme di socio di partiti dandosi regole di convivenza strutture direzione comune una soggettività politica inequivoca obiettivi condivisi
Zani otto settembre L'Unità
E difficile prescindere in futuro dal rilancio di un grande progetto di governo dell'Italia fondato su una ricomposizione delle cose
La prospettiva del partito unico del riformismo una volta crollata l'ipotesi di aggregazione del centro dell'Ulivo resta sullo sfondo
Ma è qualcosa che non si improvvisa occorre un percorso politico quello che dobbiamo fare adesso è mettere insieme le forze per avviare un processo che sia effettivamente competerà attivo di compenetrazione vera
Per federare le varie anime del centrosinistra sulla base di un progetto politico non basta una sulla soluzione puramente organizzativa
Occorre federarsi sulla base di una ricerca poco comune su programmi contenuti pensando al due mila uno sono i grandi assi di riferimento ideale che posso unificare quella parte d'Italia e guardano è urgente una convenzione programmatica dell'Ulivo
Domenici
Undici settembre
I partiti non ci sono realmente dobbiamo interrogarci su quello che oggi abbiamo a disposizione credo che la risposta sia negativa
Per esempio non rimase soddisfatto dei risultati l'assemblea nazionale dei DS la cosiddetta Cosa due che si tenne a Firenze nel febbraio del novantotto
Il nuovo soggetto politico non dovrebbe arrivare alle regionali del due mila o alle politiche del due mila e uno domandandosi se raggiungerà il venti per cento dei voti dovrebbe invece essere scelto del treno è urgente un nuovo processo di riorganizzazione che porti a una sinistra federalista più moderna e democratica nella quale si ritrovino i DS i verdi che sono la ricerca quanti qualcosa di nuovo e alla quale facciamo capo anche i sindaci del centrosinistra
Poletti non escludiamo nessuno scenario la sinistra non è transitoria ma dobbiamo anche essere pronti all'innovazione politica al superamento di ogni logica autoreferenziale
Per cui le forze politiche si tenga si ritengono depositari di verità salvo poi scoprire che la società e alla ricerca di punti di riferimento più coraggiosi e innovativi
Non si può anticipare l'esito di questo processo
Due gambe in un'unica formazione politica dove la sinistra deve poter vivere quello che chiaro
E che una forza come la nostra non vuole stare in modo statico nel socialismo europeo difendendo le ricette del passato ma vuole aprire nuovi Orizzonti dodici settembre
Insomma
Guardate non ho letto
Fare dell'ironia ma perché appunto intanto noi dimostriamo che le già posizione diciamo
La del gli altri nostri compagni
Perché ci riflettiamo solo insomma è chiaro tanto più i partiti sono numerosi altrettanto è più necessario un sistema di unità e di coesione perché altrimenti non se ne esce
La stessa frammentazione pone in maniera vincolante ripeto soprattutto a confronto con l'altro soggetto con cui dobbiamo misurarci per la vittoria un processo di unità e di coesione
Mi sembra del tutto chiaro che anche lo schema del centrosinistra con i due soggetti centro e sinistra in cui ognuno fa la sua parte della sinistra farà parte della sinistra il centro per la parte del centro
Se si presenta come giustapposizione somma e non come fusione che determina una unificazione vera se non altro da un punto di vista programmatico non ha alcuna possibilità di successo
Va preso atto in vari chiara in modo molto netto e molto forte che i partiti compresi i più grandi quindi a cominciare dal nostro sono incapaci di afferrare gli obiettivi politici
Che essi stessi giustamente si propongono a cominciare dall'obiettivo politico del governare
Come si costruisce il sistema di unità e di coesione queste
Certo c'è da lavorare intorno al nodo Bellegarde Lucas sia cosa si deve cosa si celi sovranità cosa appartiene alla gestione comune e procedure attraverso le quali viene avviene questo trasferimento
Avvengono le scelte dei punti programmatici delle persone attraverso le quali si decide sulle risorse lettighe monocratico conto che sul programma comunque
Le due linee quella che ha fatto fallimento
E quella che appare giusta macchie difficilmente difficilissimo riattivare
La linea cioè la questione unitaria dell'alleanza di governo devono essere messe a confronto finalmente e portare ad una scelta netta è chiaro
Il nostro congresso io penso debba servire soprattutto a questo
Quale sia la condizione fondamentale per prevalere nelle prossime prove elettorali e dunque è chiaro ma il punto vero drammaticamente vero è riattivare quella linea che ci sembra che conta è difficilissimo
La difficoltà sta nell'individuare e perseguire un itinerario efficace dei tempi ormai premi dei quali disponiamo
Ci sono innanzitutto i problemi politici la universale convergenza sull'importanza decisiva nell'alleanza risulta in molti casi poco più che una petizione di principio
Infatti almeno altrettanto sentito della necessità delle alleanze e della quale coesione e il bisogno di identità in pratica tutti i partiti
Che sono usciti dall'elezione europee che fanno capo al centrosinistra hanno tratto la conclusione che i non soddisfacenti risultati è da imputare a limiti e difetti di identità quindi sotto a lavorare rintracciato restaurarla aggiornarla e quindi esibirlo
A una loro Rifondazione sono impegnative
Ma è sul centro intorno al centro che si addensano le incognite si accavallano oggetti e mano il Partito Popolare è in vista un impegnativo congresso che potrebbe decidere addirittura il futuro del partito
E tuttavia non sono chiare le alternative politiche in campo si oscilla mi sembra da una linea che propone di valorizzare innanzitutto una tradizione politico-culturale quella del cattolicesimo democratico
Affidando la forza stessa del partito più alla chiarezza e alle determinazione con la quale quell'apparizione viene tenuta viva Enrico Costa che ha l'ampiezza del consenso
E un'altra linea che ne non negherebbe la discontinuità dei Popolari arrivasse lombardi tutte o gran parte delle forze del centrosinistra che non fanno capo ai democratici di sinistra a cominciare da quelli che più vicina Prodi hanno dato vita ai demo
In quest'ultimo caso però i contorni del progetto non sono limpidi e ammiccano in diverse direzioni talvolta sembra che si voglia unificare coloro che hanno un orientamento politico moderato indipendentemente dalla loro ascendenze culturali laiche o cattoliche in altri casi sembra
Che per potenziare il centrosinistra ci sia bisogno accanto alla sinistra che continuerebbe nella sostanza a rappresentare gli interessi del lavoro di riprendere dipendente
E dei redditi minori di una forza che si faccia interprete dei ceti considerati meticcio e del lavoro autonomo o dei redditi più consistenti
Altre volte infine va be'capolino la preoccupazione di apparire pian care ai DS una forza in grado consistenza di fronteggiare nelle vere o presunte tentazioni egemoniche
Non è difficile comprendere che a ciascuna di queste sollecitazioni corrispondono quanto alla così non era possibile alleanza difficoltà piuttosto che agevolazioni
Si tratta di incapacità di allargare l'orizzonte al di là dei vecchi partiti ricadendo così entro una logica che si è dimostrata fallimentare illusoria o di una visione
Che si potrebbe definire temporale dell'alleanza la quale ciascuno presidia la propria area di competenza come se gli gli elettori non pubblicasse no
Tutti l'insieme delle alleanze ho infine di una concezione competitiva di per sé nemica della coesione dell'alleanza stessi competizione che potrebbe tradursi anche nella volontà di trasferire questa competizione nella scelta e nella definizione della leadership
I democratici sono nati per contrastare la pretesa dei partiti che nulla esistesse al di fuori e che la coalizione non fosse altro che l'assemblaggio delle forze che ciascuno raccoglieva per proprio conto e per dimostrare sul campo che quella pretesa non aveva appuntamento
A tal fine
Il risultato raggiunto alle europee è stato brillante
All'incirca uno su cinque degli elettori che hanno votato per liste della su Ulivo hanno accordato la loro preferenza e De Luca quanto ai limiti alle debolezze del partiti Isma'dunque è accaduto quel che voleva sì dimostrare
Ma i democratici sono nati anche per rimettere in movimento il processo di aggregazione che aveva dato vita all'Ulivo
Per far sì che il passaggio concorrenziali i vari campi pur delle elezioni proporzionali europee si chiudesse subito dopo il tredici giugno il mondo non si prolunga se non prolungarsi oltre i suoi effetti negativi
A questo proposito che così delimitato è stato assunto come base costitutivo dal movimento di Carta quattordici giugno non sembra aver avuto fin qui grande seguito è successo e anche per i democratici si palesa un'incertezza sui tempi e i modi
Che il processo di unificazione politica dell'alleanza può e deve assumere quali ne possono esse devono esserci tappe parziali interne la ripresa della intenzione di riaggregare il centro sicuramente proviene invia il proposito di rimettere in moto verso mete convergenti tutto il fronte già appartenente all'Ulivo
Ma anche tra i democratici nascono come l'inizio effettivo del compito di presidente della Commissione europea da parte di Prodi ha non solo indebolito la leadership dei Democratici ma introdotto una sorta di sospensione del progetto iniziale
Quasi che da un movimento dinamico intenzionato a indurre gli altri di prendere la strada dell'Unità i democratici abbiano assunto di più l'atteggiamento di osservatori che guardano ciò che gli altri fanno per comportarsi di conseguenza
Inoltre si è fatto via via meno chiaro che i democratici
Siano intenzionati disponibile a farsi coinvolgere solo nella ripresa di un processo di convergenza e unificazione generale non si esclude da parte loro di alcuni di loro di poter essere interessati devono integrazione di tutte le forze cattolico democratiche o di tutte le forze non DS per esempio nel centrosinistra non si esclude neppure che possa essere utile una fase transitoria
Ma non brevissima in cui il centrosinistra lei sul vivo si assestano su tre poli DS centro e democratici e che una situazione del genere possa comunque avere il pregio di segnare un passo avanti verso l'aggregazione e la semplificazione
Su questo punto io voglio dire delle parole chiave non è vero che ogni aggregazione e ogni semplificazione siano di per sé positivo ai fini della ripresa del rilancio della non poche ipotesi di aggregazione di semplificazione per quelli di cui si parla più spesso non fanno fare un solo passo avanti come abbiamo visto in alcuni casi contengono premesse motivazioni politiche che lungi dal favorire la coesione e l'unità dell'alleanza ne accentuano la la divaricazione e la conflittualità vendendo le endemiche
Al di là delle stesse volontà dichiarate che non abbiamo motivo di considerare ipocrite e false l'obiettivo del rilancio del rafforzamento dell'alleanza tutte tutt'altro che a portata di mano
Capita infatti spesso che quanto ecco che quanto è voluto quando si pensa e si parla dell'alleanza venga avviso voluto quando si pensa e si parla del partito dell'aria alla quale si fa riferimento finisce così che l'alleanza anche quando e apprezzata con grande impasse dichiarata strategica ancora
Un solo vero elemento di giustificazione di unità impedire la vittoria del Polo di Berlusconi e che non è certa privo di importanza ma alla lunga può anche rivelarsi non sufficiente
In sostanza da tutto quanto detto possiamo fissare due punti la vittoria nelle prossime elezioni regionali e soprattutto quelle politiche dipende largamente della solidità e della dalla credibilità dell'alleanza che saremo capaci in quel momento di presentare agli elettori lo stato attuale delle cose il tipo di dibattito in corso le tendenze che sembra si delinei non inducono affatto l'ottimismo ma piuttosto al contrario quanto alla possibilità che arriviamo appuntamento in condizioni soddisfacenti
Come dobbiamo comunque lavorare
Nei prossimi sei mesi se guardiamo alle regionali o diciotto se guardiamo alle politiche per creare quella condizione che ci appare necessaria alla vittoria che al momento
Non vediamo esiste io penso che si debba cambiare radicalmente approcci e metodologie non solo rispetto al passato quando c'è l'Ulivo e il suo governo
Ma anche rispetto alle discussioni alle Riserve timori di oggi
Non ha alcun senso pensare agire come se l'unificazione fosse raggiungibile passando da dodici a sette tre due finalmente all'alleanza con convinta e convincente che tutti diciamo di volere della cui necessità tutti questo io lo credo davvero si sono ormai onestamente convinti anche per ragioni di autodifesa sopravvivenza
Il modo di procedere il più giusto e produttivo sempre a me essere quello di fissare scadenze e compiti di definire procedure ancorché parziali e provvisorie che coinvolgano subito tutte le forze che intendono far parte dell'Alleanza per il governo sia a livello regionale che nazionale
Tutto l'ampio divario arco dei riformismi italiani che sappiamo essere stati nella storia politica della prima Repubblica dispersi e Peppino contrapposti
Riformismo i presenti in tutti i partiti tradizionali compresi quelli no non di sinistra a cominciare dalla Democrazia cristiana
Ma presenti e diffusi anche il tante associazioni organizzazioni non strettamente partitica l'impegno di tutti non deve essere atto che fissare un comune in comune un ordine del giorno motivato e di portarlo a compimento entro scadenze concordemente fissa
Di più si può forse chiedere che se una parte dei soggetti interessati all'alleanza si sente pronta
Ad assumere impegni comuni prima di altri questo non venga impedito se non altro in via sperimentale senza che naturalmente ciò significhi respingimento dell'alleanza
O creazione al suo interno di gerarchie di prima percorsa una prima tappa si potrà e dovrà definire quella successiva sulla base di scadenze imposte dall'agenda politica o di scelte che vengono ritenute urgenti e mature e così via
Papà dopo tappa ma sempre tenendo impegnate attivo tutto l'arco delle forze che si vuole che si vogliono coinvolge la prima scadenza per misurare la possibilità di dare vitalità e prospettive Alleanza sono le elezioni nelle quindici regioni a statuto ordinario Matata
Se norma incerto è fra gli ultimi giorni di marzo i primissimi via
Anche se io non so quanto questa data sia formalmente vincolante
E quanto sia ancora possibile invece darci una riflessione per vedere di collocarla emendamento magari meno dal punto di vista ritengo si tratta comunque come ben sapete di una decisione del governo
Considerate le neutralizzazione saldate questa considerato il mio transazioni per le festività di fine anno che questa volta saranno più invadenti
Si tratta di poco più di cento giorni ma è evidente che le scelte essenziali a cominciare da quella decisiva sulle candidature al presidente
Che dovranno quasi sicuramente misurarsi per la prima volta collezione diretta dovranno essere fatte entro il prossimo mese se si vogliono creare le condizioni minime per una campagna efficace
Questo passaggio risulterà a mio avviso cruciale anche al di là del fatto ovvio che un buon risultato alle regionali è il miglior viatico per le politiche e viceversa
Sarà lì infatti in occasione delle regionali dopo lo sparo appaiamento Visconti gli sgambetti dell'ultimo anno che si dovrà dimostrare che l'alleanza non è morta e che ci sono dei volontari le possibilità di rilanciarla presto e bene
Importantissima questo fine sarà la levatura e il carattere delle candidature presidente delle Regioni oltre che le modalità della loro formazione
Saranno adeguate se con circa coincideranno con personalità di forte prestigio
E capacità tali per cui pur se appartengono a questo o a quel partito consenta all'identificazione l'appoggio non burocratico da parte di tutte le forze che compongono l'alleanza
Candidature di questo tipo se si riuscirà a mettere in campo avranno effetti molto positivi sotto diversi punti di vista
Saranno a dimostrazione della ricchezza della pluralità della leadership dell'alleanza e della volontà di impegnare alcune delle forze migliori nel governo delle regioni non manifestando così nei fatti una visione che con quel centralismo tradizionale dello Stato italiano
E fa procedere concretamente sulla strada del federalismo agevoleranno anche per la parte proporzionale l'aggregazione di in un numero più limitato di lista fino perché no alle ipotesi più una lista unica
Io credo che i DS dovrebbero dichiararsi disponibili interessati a presentarsi elezioni regionali insieme con altre forze
Infine una scelta di candidati della presidenza delle regioni che non siano frutto di spartizioni fra i partiti
Ma che abbiano ciascuno autorevolezza riconoscimento dell'insieme dell'alleanza renderebbe più forte anche la proposta di leadership per la competizione nazionale dell'anno dopo
Sottraendole ai limiti che sempre vengono un'appartenenza partitica rispetta le esigenze di un'alleanza larga
L'altro punto sul quale cominciare subito a muoversi e quello del problema
Oggi in pratica l'ambito nel quale vengono le scelte confronti programmatici e quello del governo
In una certa misura ciò inevitabile giusto ma se vogliamo proiettare l'alleanza nel medio periodo presentarla con possibilità di vittoria anche per la prossima legislatura
Se vogliamo affrontare nella loro complessità e l'unitarietà che significa indicare motivare nuovi parametri nuovi criteri nuovi riferimenti sociali temi come la ridefinizione dell'UE del welfare
Ma abbiamo visto attraverso l'esperienza che la Bicamerale anche quelli della riforma dello Stato delle sue istituzioni dei suoi poteri allora è necessario un lavoro sistematico che non si fermi alle pur decisive decisioni proposte del governo in carica
Una particolare attenzione qui credo che debba essere rivolta ad aspetti qualitativi che potremmo definire l'anima del riformismo
è evidente e lo ripetiamo continuamente faccio qualche esempio che l'innalzamento della preparazione scolastica come ad esempio l'elasticità i tanti istituti sociali
O la diffusione nel della responsabilità nei servizi pubblici o nei servizi pubblici sono decisivi parametri di qualità
Ce ne sono altri che pur periodicamente richiamati sembra ispirino con meno continuità nazione di del Governo rendendo nemmeno evidente la portata riformista
Penso soprattutto a questioni riguardanti l'economia la grande economia
Il potere nell'economia
Si continua a ripetere che è assolutamente vitale allargare in Italia il mercato dei capitali
O che è necessario si affermino nuovi protagonisti nella vita economica
Ma spesso sembra che la novità si riduca al fatto che i protagonisti di sempre sono oggi costretti a incontrarsi ad ascoltare i titolari attuali del potere politico essi si nuovi
Ma che in tal modo si tratti di sì ma che in tal modo si tratti
Di qualcosa che non presenta certo gli aspetti della durevole sa e delle acque adeguamento strutturale di una politica cioè di riforma
In questa introduzione non prova neppure a sfiorare il tema dei contenuti della qualità dell'orientamento del nuovo riformismo
Il che equivale poi a dire le politiche quindi anche almeno in una certa misura l'identità della nuova sinistra ci saranno su due versanti decisivi come quello delle politiche economico-sociali
E delle Politiche istituzionali le tue comunicazione di Enrico Morando di Augusto Barbera inoltre i primi giorni di ottobre sono fissati due importanti appuntamenti il primo per così dire ufficiale
Il seminario sul web per spetta organizzato dal gruppo DS della Camera il secondo invece per iniziativa di un gruppo di compagni parlamentari non che si svolgerà il giorno dopo il due ottobre nella sala di via del Pozzetto a Palazzo Marini a Roma
Quest'ultima iniziativa anch'essa dedicata ai temi economico-sociali ma inserito in una valutazione politica più ampia esposte in una lettera già inviata a coloro cui di cui si auspica la partecipazione tra i quali credo tutti i presenti che spero vorranno partecipare ci trova particolarmente vicini sia per il tipo di approccio sia per l'obiettivo che esplicitamente quello di una ripresa riformista
Sia infine per i promotori quali su molti punti nutrono il nostro stesse preoccupazioni nostri stessi intenti del resto a introdurre sarà Michele Salvati che negli ultimi anni ha dipanato la sua riflessione insieme con noi come costanti interlocutori
Forse è necessario promuovere anche un'occasione nella quale se possibile anche con la partecipazione di uomini al governo si faccia un bilancio sull'orientamento e la incisività
Del riformismo presente nell'azione del governo stesso dico non dell'azione che deve essere progettato e realizzato nel prossimo futuro nazione già svolte e di cui si possono misurare gli effetti sicuramente il lavoro svolto imponente in alcuni casi la situazione si presentava tale per cui anche semplicemente mettere in ordine penso che la pubblica amministrazione ha un grande valore innovativo ma sul programma se non intervengo nel merito mi sento di dire qualcosa che considero importante sul modo di lavorare si parla di nuovo di una conferenza degli eletti un'iniziativa che fin dall'inizio ricordo già all'emendamento sull'Ulivo preparando il congresso del novantasette noi sollecitammo insieme contante anch'ne ha parlato in questo ultimo periodo prima il segretario del partito poi anche il presidente del Consiglio ottima cosa purché non sia un episodio che assume significato esclusivamente propagandistico e consolatorio come è stato le altre volte in cui si è fatto qualcosa di simile
Le competenze degli eletti quelli nazionali innanzitutto ma anche quelli regionali e locali devono essere le strutture portanti e permanenti della discussione della ricerca e della decisione sui programmi
Convochiamo subito dunque la conferenza degli elenchi nazionali dell'alleanza
Ma qui siamo un ordine del giorno per esempio adesso la legge elettorale e la questione della previdenza
E siamo tempi per presentare materiali preparatori giungiamo alle conclusioni che risultano in quel momento possibili e stabiliamo i modi e i tempi del lavoro successivo
Si può configurare Corsini un itinerario che per una serie di questi appuntamenti conferenze nazionali e locali
Che possono concludersi in una convenzione finale prima delle elezioni politiche quindi assemblee non avanza ma con ordini del giorno precisi domande precise conclusioni precise
C'è dunque bisogno di un qualche organismo nazionale che ha la responsabilità non di scrivere il programma ma più organizzare il lavoro per la definizione del programma
Forse è addirittura giusto usare plurale organismi gruppo di lavori formalizzati con compiti precisi e tempi definiti per realizzare
Non so se si debba parlare subito da oggi di un gruppo dirigente
Sa ma certo si guardi organismi funzionali comunque
Comunemente investiti irresponsabili verso tutti
Si deve dunque registrare
Che mentre il Polo è stato coinvolto in un processo prevalentemente coesivo la nostra parte al contrario ha manifestato tendenze dispersive larghissime zone di incertezza
In questo quadro la responsabilità di tutti è grande per invertire rapidamente la tendenza ma sicuramente il massimo per noi che per un verso siamo il partito più grande il maggior peso ma nello stesso tempo ci rendiamo conto quanto qualunque presunzione di Autun Sulpice soldi primato sia insensata e quanto dunque ci sia indispensabile la coalizione
I risultati elettorali del turno di giugno non hanno dato luogo a quella riflessione ampia eppure per la stessa semplicità e crudezza dei dati è fra quelle più accessibili presso il numero largo di militanti ed elettori
C'è stata forte la delusione per il risultato europeo
Quasi un milione di voti in meno rispetto alle europee del novantaquattro svoltosi dico ricordiamo in condizioni di straordinaria difficoltà politica
Sia pure in presenza di una contrazione dei votanti pari a circa due milioni si tratta di un cane in percentuale del diciannove uno diciassette e quattro
Un risultato davvero deludente e inquietante
Tanto più se si tiene conto che a conseguirlo è stato un partito al culmine del suo prestigio politico
Un partito che è stato grande parte della maggioranza e del governo che ha centrato l'appuntamento della moneta unica europea
Che pochi mesi fa ha ospitato per la prima volta in Italia il congresso del Partito del socialismo europeo nel momento in cui gran parte dei paesi europei sono governati da partiti nella famiglia socialista ovvero uno una incisiva presenza di questi partiti
Un partito inoltre quello dei DS che per la prima volta vede il suo leader a capo del governo
Non mi sembra che ci sia stata e ci sia una reazione adeguata un allarme corrispondente alla durezza tentato non so se ciò vada imputato più al fatto che l'organizzazione è strutturalmente politicamente sfibrata
Ho una burocratica rassegnazione è una sorta di cinismo dei gruppi dirigenti certo il segnale e tessile
Se poi invece si crede si lascia credere che le elezioni provinciali abbiam dato ST relativamente migliori rispetto alla consultazione per il Parlamento di Frascati Strasburgo allora si incorre in assoluto abbaglio per non dire di peggio
Nelle sessantasette Province nelle quali si è votato c'è stato un forte calo di votanti da venti milioni novecentottantuno mila sedici milioni e poco
Ma anche qui come nel voto europeo quasi la metà della contrazione è andata a nostro danno
Che abbiamo visto ridursi di due milioni suffragi raccolti nel nelle precedenti provinciali dalle liste PDS da cinque milioni duecentoventidue mila tre milioni duecentoquarantatré mila con una caduta percentuale ancora più accentuata di quella registrata nel voto europeo
Dal ventiquattro ottantotto delle precedenti Provinciali al venti ventiquattro delle attuali
Come si vede non faccio alcun confronto con le politiche del novantasei la mia impressione è che ci sia nell'insieme del partito una situazione difficile un misto di preoccupazione che talvolta giunge al vero e proprio scoramento e di indifferenza di rassegnazione o di sottovalutazione
Io credo che sia necessaria una robusti sì ma drammatizzazione anche per misurare la capacità creativa dell'organismo
La questione del Congresso va valutata sotto questo aspetto considero positivo che proprio ieri la segreteria abbia assunto l'orientamento di non rinviarlo sporge lo svolgimento
Io non sono un fanatico dei congressi né credo che le decisioni importanti cambiamenti di rilievo coincidono sempre con i congressi spesso anziché due fatti non c'è alcuna
Ma qui la questione è una
Appunto misurare e valutare e se come credo
Sicurezza diffusa la volontà e la fiducia di saper affrontare al meglio le prove che cerca in è vero che la probabile collocazione delle elezioni regionali per gli ultimi giorni di marzo i primi di aprile rischia di ingolfare il lavoro di riorganizzazione ma altrettanto ancor più vere che il mancato svolgimento del congresso potrebbe accrescere diretti divenire endemico quindi difficilmente recuperabile uno stato di prostrazione di depressione
La soluzione credo si possa trovare abbastanza facilmente si abbiamo chiaro che tipo di congresso dobbiamo fa c'è bisogno di un congresso molto concentrato su un problema
Non c'è alcun congresso tematico un congresso tutto politico
La questione è molto semplice
Decidere di impegni di gettare tutta la forza di cui DS ancora dispongono il processo di allargamento di rinnovamento delle forze di sinistra progressiste
E nel progressivo rapidamente radicamento nella progressiva stabilizzazione dell'alle impegna insomma il Vieusseux per andare oltre i DS attraverso forme di unificazione
Di osmosi di alleanza con altre componenti altre tutto altre realtà associative altri gruppi dirigenti impegnare i DS per andare oltre chiese per costruire il soggetto politico nuovo di cui tutti parlano l'alleanza come soggetto politico
Il contrario insomma della stabilizzazione negli spazi e dentro le frontiere attuali
Magari con un lavoro di aggiornamento culturale che però non ha quella forza di discontinuità imposta io credo dagli eventi storici indotti dalla caduta del muro e dalle trasformazioni della società e del mondo
Se devo fare un'osservazione ma ne discuteremo a suo tempo quando ci sarà il testo definitivo non una bozza come quella che ho avuto occasione di leggere io
All'elaborato al quale si dedica da tempo Giorgio Ruffolo quello che manca è proprio questo quello che c'è proprio da qui e si può fare proprio questa città c'è una senza traumatici
Non ci si misura anzi non si considerano neppure le grandi domande che la sinistra ha di fronte
Ha di fronte da quando nel mondo è scomparso il socialismo reale e da quando il concetto l'idea di classe non può più rappresentare la stella polare sulla quale orientare la bussola dell'azione e delle cosce
In sostanza se vogliamo procede in modo costruttivo e solidale
Se all'interno dei DS se le se sia all'interno dei DS sia nell'insieme dell'alleanza dobbiamo se non proprio capovolge la priorità almeno ridimensionare quello che oggi viene considerato il dato preliminare la definizione delle diverse identità per poi procedere al loro assemblaggio così non si va da nessuna parte si continua a pensare in base a un presunto primato dei partiti nei confronti della coalizione che è stata la causa decisiva della crisi dell'Ulivo
Credo che nell'odierno orti articolo pubblicato su un liberale Occhetto individui con esattezza quando osserva che non è possibile né produttivo separare in modo schematico il processo di costruzione dell'alleanza
E la ridefinizione delle forze politiche che ne fanno parte dei loro confini e della loro identità
Il processo è uno anche se non deve essere incanalati in modo forzoso e anche se deve vedere il libero vicino all'apporto di tutti i protagonisti interessati
Provo particolarmente felice l'espressione che Occhetto usa campo magnetico creare un campo magnetico io non credo che l'alleanza crescerà e si consoliderà se non troveremo il modo di rendere operante una forza magnetica un baricentro
Che faccia sentire i suoi effetti in tutte le direzioni niente a che fare con i partiti unici o partiti nuovi così almeno la penso io ma mi domando
Perché non possiamo prevedere appuntamenti periodici innanzitutto di carattere programmatico ma non solo programma negli ambiti più diversi territoriali ok ma ai quali sì iscrivono se così si può indica segnalano cioè con un atto formale il loro interesse persone che appartengono a diversi partiti dell'alleanza che continuano a far parte di quei partiti ma che avvertono la necessità di un lavoro comune non episodico
Perché queste per così dire iscrizioni non potrebbero dar luogo a Focus come si dice a lei adesso nel linguaggio demoscopica
Accadeva Centro iniziativa insomma aumentati base che alimentano un movimento indispensabile per rimettere in moto in modo convincente attraente l'esperienza di quattro anni fa che si ritrovò intorno all'Ulivo
Anche questa se divenisse una decisione potrebbe essere affidato allo stimolo alla responsabilità di un gruppo di lavoro
Mentre nell'ambito della coalizione si svolge un intenso e continuativo lavoro programmatico di osmosi operativa prima e più ancora che organizzativa
Da parte delle diverse componenti della coalizione l'impegno dovrebbe concentrarsi piuttosto sulla riflessione l'approfondimento culturale io non credo
Che al di fuori di quest'impegno volto a misurarsi con una il gran numero di novità che ci investe troviamo una qualche risposta alla domanda sulla identità l'identità chicchessia
E tristemente significativo che quando si sente parlare di identità da parte di chiunque
Si tratta di un semplice militante o più robusto intellettuale ci si volga ciò che abbiamo alle spalle come si dovesse riconquistare qualcosa di Pearson magari tornando sui propri passi
Guardando indietro nessuno proverà a nulla di utile per definire proporre un'identità che risulti convincente ed attraente oggi soprattutto per i giovani
Anche noi parliamo talvolta di identità anche se non con altrettanta frequenza con cui lo fanno gli altri sembra quasi che noi siamo quelli che abbiamo risolto meglio il problema magari restando aperta l'opzione fra identità democratica e identità socialdemocratica
Secondo me non è così
Noi il partito i DS siamo terribilmente indietro e dobbiamo prendere pienamente atto del fallimento dell'esaurimento delle motivazioni tradizionali quelle che sono valse nella sostanza per quasi un intero secolo e quindi bisogna trovarne altre che siano forti e motivate
E che siano strumenti per l'azione politica non riesco a fare nulla che mi appaia più efficace che richiamare i pilastri di un obbligo di una elaborazione che abbiamo fatto in questi anni
Raccolte istituita nel fascicolo che forse alcuni di voi hanno già in mano
La domanda è oggi sociale è la seguente secondo me è vero che a partire dall'individuo della dai dalla sua libertà assumendo l'individuo come risorsa il soggetto è impossibile per la sinistra progettare percorre il proprio itinerario
O non siano invece oggi in condizioni oggettive e soggettive per cui gli obiettivi della sinistra
Possono finalmente essere pensati e realizzati proprio a partire dall'individuo dai suoi bisogni dalle sue capacità delle sue aspirazioni e affidandosi a suo giudizio alle sue scelte alle sue decisioni alla sua responsabilità
E anzi questa via è oggi non solo possibile ma la migliore e la più efficace
Se è così allora non ci sarà più una posizione la destra che esalterà l'assoluto individuale e l'altra la sinistra che salterà l'assoluto sociali riferimento essenziale in termini sociali e politici
Della libertà e della politica sarà per tutti l'individuo ci sarà un modo di testa di pensare sentire l'individuo di sentirsi individui e ci sarà un modo di sinistra e a questi corrisponderanno modi diversi di ragionare culture diverse norme diversi di intendere i vantaggi appartate svantaggi diverse proprietà
Priorità diversi funzionamenti della società l'azione politica
E a mio avviso di sinistra se si propone di creare le condizioni migliori affinché il maggior numero di persone posso usufruire del maggior numero di occasioni possono saune con la maggiore competenza consapevolezza e padronanza
L'azione politica della sinistra si propone contemporaneamente in modo complementare e creare le condizioni che impediscano Pino possibilmente eliminarli del tutto processi di e situazioni di esclusione di emarginazione delle persone
La sinistra deve saltare il valore dell'individuo assumerlo come risorsa strategica motore dei processi riferimento che la bontà dell'efficacia degli obiettivi e degli interventi guardando l'insieme delle capacità in cui effettivamente individuo dispone conoscenza informazioni sentimenti desideri aspirazioni abilità nazionali
O acquisite
E soprattutto relazioni le relazioni i suoi rapporti di qualunque tipo con gli altri individui che il punto sul quale la sinistra deve concentrare particolarmente la sua attenzione
La destra propende infatti per una concezione dell'individuo che spesso viene definita assoluta cioè sottratto ad ogni vincolo vi fra i vincoli si consigliano anche i rapporti con gli altri individui fin dei conti gli altri individui in se stessi
Di sinistra o più di sinistra sarà quella posizione che riconosce in cerca di affermare un maggior numero di diritti
Che rispetta i poteri che ne conseguono ma li regola ed eventualmente limita solo in quanto sia necessario l'affermazione di dei vinti democraticamente spessi sanciti in altre situazioni
Così si recupera ci si riappropria del diritto e invece a cominciare dalla non dalla dottrina di Marx è stato espulso espunto
Dall'orizzonte del socialismo e nonostante molto sforzi successivi non ha mai trovato una collocazione motivata in modo convincente
Non è arbitrario usare in questo senso che entro questi limiti il termine socialismo dopo il secolo che abbiamo alle spalle il socialismo può mettere definirsi come prioria delle relazioni umane delle relazioni sociali
Che ispira e Oriente in pratica una pratica della regolazione delle relazioni sociali stesse socialismo si distingue dalle posizioni teoriche della destra in quanto non considera gli individui sciolti dalle dalle relazioni Queen tra l'uno con l'altro ma il riferimento alle relazioni che l'interesse non li condizionano e li attraversa si distingue dalle posizioni però la sinistra del passato perché non fa derivare le relazioni sociali alle persone necessariamente dalle cosiddette bassi strutturali dell'economia e consigli dare quelle relazioni modificabili
Senza dover postulare il passaggio da un sistema armato system
In una determinata società le relazioni sociali avranno una più intensa caratterizzazione socialista in quanto il più grande numero di persone la padronanza sul più grande numero di fattori o variabili della propria vita
Cosa da intendersi con padronanza padronanza la possibilità di decidere in merito a ciò che riguarda più spesso la qualità
La tua famiglia e la vita dei suoi componenti la possibilità di scegliere fra una gamma di alternative in un determinato numero di anni
La padronanza sarà maggiore o minore secondo che gli ambiti in cui si esercita questa possibilità e decisione discesa siano più o meno numerose le scelte possibili in ciascun ambito saranno più siano più o meno numerose
La padronanza non coincide con la libertà certamente di al di fuori di un regime che non riconosca e non affermi la libertà non ha senso parlare di padronanza
Ma la padronanza si misura sulla concreta condizione della persona padronanza sfonda sempre sulla responsabilità soggettiva e sul suo esercizio qui
Cioè il collegamento necessario
Strettissimo con la democrazia la sinistra secondo me non ancora compresso è assunto tutto il valore tutta l'importanza della democrazia ai fini della definizione motivazione del proprio compito e se vogliamo usare la parola della propria identità
Si ha spesso l'impressione che a sinistra si accetti l'idea della destra di una democrazia come democrazia minima
Altre volte l'impressione che continuano i dazi né più nascosti né anticulturali alcune idee del passato
Che allora come oggi pure svolsero qualche funzione positiva in particolare nel movimento comunista come l'idea che la democrazia sia il terreno più avanzate favorevole per la sinistra per farle raggiungere i suoi obiettivi storici
La democrazia non è il terreno più avanzato la democrazia e la risorsa essenziale e decisiva della sinistra
Mi guardo bene dall'usare questa parola democrazia con la pretesa di attribuirlo di attribuire un significato sostanziale metaforico
Contro uno formale e univoco no la democrazia è sempre regola procedure istituti riconoscimento formale
La democrazia UE formale o non è ma altrettanto vero è che la democrazia non ha limiti entro i quali debba essere relegato
La democrazia è una procedura di decisione di verifica
è un modo di dirimere controversie per valutare circostanze per misurare comportamenti per consentire a responsabilità di esprimersi soprattutto per sancire diritti e doveri per garantire l'Italia tutte penso si possa sostenere che in tutti gli obiettivi ai quali la sinistra è portata ad attribuire importanza possono essere raggiunti da uno sviluppo e da un affidamento della democrazia nella sua formalità
Quando questo non avviene non è per debolezza della democrazia ma credo che l'arretratezza della condizione sociale in cui ci si muove o per lo Zenit San cultura politica alla quale si ispira
Spero che fra poco in occasione del decennale della caduta del Muro che ci indusse finalmente a quella svolta i cui presupposti e la cui necessità almeno ad alcuni di noi erano chiari per qualche tempo vorremmo e sapremo riflettere su un riferimento prezioso che la democrazia offre la sinistra
Aiutando maschio taxi dall'alternativa per meno molto produttiva fra lo strutturalismo sistemico e l'utopismo dei valori
La democrazia è un criterio di giudizio uno strumento di misura
è insieme una forza che mobilita guida e sottopone a verifica l'azione degli umani anzi le azioni degli umani e in particolare quelle che li mettono in relazione con ampio ma
Prima di andare in cerca di altro vorrei essere sicuro che noi ci mettiamo nelle condizioni di saper chiedere alla democrazia tutto quello che la democrazia portarci il ritardo che sentiamo ci pesa oggi si chiama per me svolta interrotta
Cedimento alla retorica alla comunità all'inganno del continuismo
Dobbiamo riprendere certo con l'esperienza di questi dieci anni quel cammino da dove è stato interrotto riprenderlo con modestia e pazienza
Dobbiamo dotarci di strumenti
è stato notato che non ci sono mai stati tanti pochi strumenti sui quali scrivere leggere riflette un suggerimento
Un suggerimento a tutti a cominciare dal segretario del partito che qui e che ringrazio
A nome di tutti voi
Seriamente stiamo qualche risorsa per sostenere
Il lavoro di riflessione di pubblicazione di quanto è un compito comune perché nessuno di noi da esibire risposte ma tutti abbiamo lavorare
E abbiamo lavorare
Adesso
No adesso prima di dare la parola Enrico Morando per diciamo il secondo intervento di oggi
Voglio impeccabile è stato già ringraziato Veltroni erano stati ringraziati prima che arrivassero altri amici compagni che sono entrati ringrazio Gavino Angius presidente gruppo dei senatori dei DS al Senato e
Do la parola a Enrico Morando
Cosa fare per vincere nel campo delle politiche economico sociali la risposta di per sé non è difficile
Bisogna promuovere una netta accelerazione del ritmo di crescita così da aumentare occupazione e benessere
Non dobbiamo impatti scoprire adesso il nesso fortissimo che lega aumento del consenso elettorale per chi governa e buon andamento dell'economia è vero che la crescita del PIL e dell'occupazione
Non è l'unica condizione per la vittoria elettorale delle forze di governo ma è altrettanto vero che quella è tra le molte la più importante dunque il problema che dobbiamo risolvere è chiaro come promuovere una crescita più forte
Difficile è individuare e praticare le politiche capaci di contribuire al conseguimento di questo risultato
Contribuire al conseguimento ho detto non determinarlo per quanta fiducia si possano influire sul ruolo della politica economica nazionale e sappiamo che non è sensato andare oltre questo
Nel centro sinistra in tema di politica economica ma non solo sento già quelle che io definirei le sirene del realismo
Grosso modo questo è il discorso
La ripresa nell'Unione europea e ormai in atto nel secondo semestre del novantanove nella primavera del due mila sei verremo ad una sua ulteriore accelerazione
L'Italia come al solito faticherà un po'nella rincorsa ma poi l'aggancio avverrà anzi forse è già avvenuto
Basterà assecondare con qualche piccolo aggiustamento qua e là basterà qualche timida sortita riformista in questo o in quel campo e l'operazione sarà fatta cerca così i problemi strutturali restano irrisolti ma perché avere fretta perché dobbiamo fare tutto noi i conti pubblici fanno bene l'occupazione cresce più di quanto l'aumento del PIL autorizzare a pensare dunque cerchiamo di tirare a campare
Mettendo a frutto quel molto che abbiamo già fatto in questi anni
Non è che non siamo riformisti concludono irrealistici siamo appunto realista
Ecco io penso che questa linea politica del falso realismo
Ove prevalesse e ce ne sono già i segni io i segni per esempio di vedo quando ascolto frasi del tipo sulle pensioni nel nessuno ci corre dietro flessibilità basta e avanza quella che c'è
La legge sulle fondazioni bancarie questo passava il convento lei nel pubblica compra televisioni acquedotti e quant'altro tutti i grandi gruppi diversificano
Ecco frasi del tipo ove ci porterebbe diritti alla sconfitta le riforme questo è il punto decisivo le riforme non sono misure che accompagna no e favoriscono la ripresa che c'è sono la condizione sine qua non di una ripresa Sanna e duratura
Ecco perché è essenziale che in questi cinquecento giorni che mancano alle elezioni politiche del due mila uno il governo di centrosinistra definisca un progetto riformista coerente e passiva risolutamente alla sua attuazione le difficoltà e le resistenze che dovranno essere vinte saranno certamente grandi e potenti
Ma la scelta di non aggredirle con le riforme la scelta di girare al largo tirando a campare non suscita nella società le energie necessarie a combattere quelle resistenze
E consegna al polo di centrodestra un'immeritata posizione di rendita giacché lo rende al tempo stesso destinatario dei favori di quanti si sentono Mina minacciati
Dalle preannunciate ma non realizzate riforme della sinistra e interprete dicevo al tempo stesso della domanda di innovazione di quanti ritengono di essere penalizzati dal mantenimento dello status quo
Ma quali sono le riforme necessarie
La mia risposta è precisa quelle che rimuovono i vincoli strutturali che impediscono la crescita della nostra economia a tassi simili a quelli prevalenti nell'area euro anche se molti nella vecchia sinistra non si rassegnano a riconoscerlo questi vincoli non possono essere rimossi con politiche che si muovano prevalentemente sul lato della domanda
La ricetta fondato sull'aumento della spesa pubblica dei consumi e degli investimenti non incontra soltanto il Linetti obiettivo dei vincoli europei le catene di Maastricht che ci legano a bassa inflazione deficit pubblico tendente a zero accelerato rientro dal debito
Ci deve essere qualcosa d'altro che in pace il nostro Paese
Se l'Italia negli ultimi due anni ha conosciuto un aumento dei consumi non lo dice quasi nessuno ha conosciuto un aumento dei consumi è un aumento degli investimenti
Più forte di quello della Germania e pari a quello della Francia mare all'imputato una crescita del prodotto interno lordo nettamente al di sotto di quella che si è avuta in entrambi questi Paesi
La verità è che il fattore che ha più pesantemente segnato in senso negativo l'evoluzione economica italiana è stato negli ultimi due anni il forte peggioramento del saldo il volume degli scambi con l'estero
In altre parole il sistema Paese sta perdendo capacità competitiva proprio mentre la competizione si fa più aspra nel mercato europeo e in quello globale
Torniamo quindi ai vincoli strutturali che stanno alla base della nostra debole crescita
Sono quelli attinenti alla regolamentazione dei mercati dei prodotti e del lavoro
Al peso e alla distribuzione del prelievo fiscale alla inefficienza della pubblica amministrazione al dualismo territoriale nord-sud alle inadeguatezze del sistema informativo e formativo e infrastrutturale
Qui
Dunque su questi vincoli dobbiamo fare intervenire un insieme coerente di radicali riforme tutte ispirate ha due obiettivi a loro volta strettamente connessi un'economia più competitiva in una società più coi questi obiettivi sono perseguibili solo sulla base di di riforme che realizzino un'intelligente mix di politiche di tipo keynesiano a dimensione europea e di politiche micro economiche a dimensione nazionale sulle prime le politiche di tipo keynesiano a dimensione europea me la cavo con pochissime parole
La retorica sui tredici governi di centro sinistra in Europa deve tradursi almeno alla dimensione dei Paesi euro in un piano europeo di investimenti infrastrutturali li attualizzo irriguo bianco di dolore si finanzi sui mercati
Cioè fuori dai bilanci pubblici degli Stati nazionali e di quello comunitario mentre appare controproducente
Nettamente controproducente a mio avviso
Che il governo italiano si faccia promotore di proposte di allentamento dei vincoli e dei parametri che non hanno alcuna possibilità di affermarsi ottengono soltanto lo scopo di suscitare sospetti sulla nostra affidabilità
E invece è importante che l'intonazione espansiva della politica monetaria che sta facendo la vigile e il carattere meno restrittivo delle politiche di finanza pubblica
Dei singoli Stati derivanti dal fatto che la stabilizzazione ormai avvenuta si accompagnino a quegli investimenti sulle reti europee trasporti telecomunicazioni sistemi coordinati di ricerca
Che possono fare davvero unico il mercato
Europeo ed apprezzare l'unione da un lato a reggere la competizione con l'altro grande soggetto globale gli Stati Uniti d'America e dall'altro a costituire un solido ancoraggio per lo sviluppo economico della stabilizzazione democratica dell'Est europeo
Sulle politiche micro economiche invece di dimensione nazionale va preliminarmente rimosso un equivoco politico che cioè a destra e la sinistra sia complici non perché si iscrivono nel progetto di una sinistra moderna e di governo ma perché e se vengono reclamate dal cosiddetto pensiero unico che ispira la destra e si dice soggioga la sinistra questa idea a sua volta è figlia di una visione che la vecchia sinistra ha di se stessa secondo la quale la crescita economica lo sviluppo delle forze produttive sono qualcosa che c'è che si determina secondo processi indipendenti dalla sinistra spesso che semmai è chiamata ad operare su quella crescita un atto satura di tipo redistributivo affini di uguaglianza da quando è stata costretta a riconoscere che il suo fine non può essere un sistema completamente altro rispetto alla quale poi questa tendenza nella vecchia sinistra si è molto rafforzato no
La sinistra e porta non residuale se è parte con altri attori del processo di sviluppo delle forze produttive cioè se contribuisce a promuovere sviluppo
Riforme micro economiche dunque per promuovere lo sviluppo secondo valori e secondo interessi sociali propri della sinistra riformista qui si incontra subito il nodo della flessibilità della flessibilizzazione mi tutto il sistema la flessibilità non è una categoria della destra è semplicemente la principale caratteristica del sistema economico dopo la rottura del capitalismo pur vista esattamente fondato questo sì sul contrario nella flessibilità cioè sulla rigidità flessibilità come capacità di adattamento all'innovazione tecnologica come padroneggia mento di una realtà sociale mutevoli come elasticità della mente di chi ha imparato ad imparare
Ma come può la sinistra sentire come ostile una così stimolante prospettiva di arricchimento individuale eccole qui
C erto
C'è darwinismo sociale della nuova destra che è lì in agguato
Se non c'è un forte sistema di ammortizzatori sociali per esempio oggi costruito così come sull'operaio maschio della grande industria
Che favorisca il passaggio dal posto di lavoro al posto di lavoro la presi intrecciando assistenza reddito e formazione contemporaneamente è chiaro che la mobilità e la flessibilità dipendono presupposto di esclusione
Ma a fronte di questo drammatico rischio che c'è su cui opera la destra con il suo cinismo
Diciamo la nuova sinistra deve fare da ostacolo peraltro sempre più flebile perché perdiamo su questo versante
Alla mobilità e alla flessibilità o deve costruire un nuovo sistema di garanzie gli ha ritagliato sulle esigenze dell'individuo lavoratore piuttosto che su quelle di una classe lavoratrice che come realtà socialmente omogenea scompare con il portico
In Italia la flessibilità rich reclama riforme di tutti i mercati quello del lavoro cerco ma con la stessa intensità e urgenza di quello dei prodotti e di quello dei capitali
è mia opinione che sia stato un errore grave accettare come fondata
La teoria secondo la quale liberalizzare privatizzare introdurre concorrenza scacciare il monopolio costituirebbe un lavoro sporco tipico della destra che per disavventura in Italia come al solito anomala tocca alla sinistra di fare se si vuole semplicemente dire che ci sono realizzazioni strutture cose insomma che non sono né di destra né di sinistra che fanno semplicemente parte quale che sia il governo di quel momento non c'è questione
Ma io temo che con quell'argomento si voglia piuttosto dire che la sinistra in Europa può essere soltanto una vecchia e gloriosa sinistra nazionalizzazioni è stato sociale pesante
Se la sinistra non è questo questo insomma l'argomento non è sinistra fa quello che parla del io penso esattamente l'opposto se la sinistra rimarrà quello nazionalizzazioni più Stato sociale pesante presto la sinistra in Europa non sarà più nulla
Ecco perché possiamo e dobbiamo accelerare il processo di liberalizzazione ovunque ci sia chiusura monopolio rendita di posizione ingiustificata in primo luogo nel decisivo settore dei servizi molto è stato fatto in questi tre anni
Realizzando al contempo oggettivi di crescita dell'occupazione espansione delle capacità produttive e riduzione dei prezzi al consumo pensiamo alla liberalizzazione del settore della telefonia ha ottenuto tutti e tre questi risultati
Ma molto resta da fare e qualcosa è stato fatto male nel primo caso rientrano urgentissima riforma dei servizi pubblici locali non è stata ancora fatta bisogna farlo subito nel secondo la legge sulla fondazioni bancarie
E la bancata contenti contendibilità delle imprese bancarie con la legge sulle fondazioni abbiamo riconosciuto agevolazioni fiscali anche molto rilevanti abbienti che possono mantenere di fatto il controllo delle banche e assumere quello di altre imprese industriali
E quanto alle banche mi chiedo quanto pesi sull'apparato produttivo del Paese
E sul risparmio delle famiglie italiane la possibilità dell'intero sistema del credito di sottrarsi alla benefica sottolineo benefica minaccia della scalata ostile
Sta per avviarsi concretamente il processo di liberalizzazione del settore elettrico e di privatizzazione dell'ENEL
Credo sia essenziale che in questa delicatissima fase di transizione gli sporti sacrosanti per la valorizzazione dell'ENEL si concentrino sulle sue scelte di politica industriale piuttosto che sulle politiche tariffarie
Una cosa è certa
Nei dati dell'occupazione italiana ma anche il contributo straordinario che negli altri paesi europei gli ha fornito dai servizi
Mentre i costi del sistema Italia sono duramente gravati dal peso della inefficienza a sua volta figlia della mancata concorrenza dei grandi servizi resi ci sono tutte le condizioni perché i prossimi due anni siano per il settore elettrico per quello del gas per l'acqua per la raccolta dei rifiuti quello che sono stati gli ultimi due anni per la telefonia producendo Esperti anche più rilevanti sul sistema economico nel suo complesso
Un approccio analogo vale secondo me per il tema cruciale delle professioni liberali
Non servono battaglie ideologica pro o contro gli ordini servono riforme che eliminano completamente le barriere delle tariffe minime
Impediscano che siano gli insider che sorvegliano gli ingressi degli outsider
The concert consentano la competizione e quindi la pubblicità e favoriscano l'ingresso di capitali nuovi salvo che per quelle professioni per le quali la delicatezza del rapporto professionista cliente suggerisce di prevedere limiti e particolari tutele
A proposito di insider
Che sorvegliano gli ingressi alle loro professioni mi chiedo da tempo se qualcosa di analogo a ciò che accade per le professioni liberali non riguardi anche la magistratura possibile che le norme arretrato dei processi civili e non solo
Debba continuare ad accrescersi senza che sia possibile realizzare ingressi ordinarie e straordinarie di nuove leve di magistrati così da accrescere la produttività del servizio giustizia perché è una cosa è certa sto parlando di economia
La scandalosa inefficienza del servizio giustizia a un rilevantissimo è tempo di depressione sulla situazione economica del Paese specie se essa situazione economica del Paese come nel caso italiano è dominata dalle piccole imprese se non si può avere la ragionevole certezza di riscuotere un credito se si rischia il collasso soltanto perché è un nostro cliente entra nell'inferno delle procedure fallimentari è difficile competere con successo con imprese che opera in un contesto dove servite giustizia funziona regolarmente
E qui la criminalità organizzata l'eccezionalità della situazione italiana non c'entra niente qui è questione di produttività dei magistrati che ci sono e di assunzione di quelli che mancano
Ecco un altro impegno per i prossimi due anni
Né si merita
Vuol dire capacità di RAI di rapido adattamento arrivo della competizione per questo
Sempre in proprio che intercorre tra la decisione di un'impresa di invertire l'inizio effettivo delle nuove attività è di numerosi anni l'imprenditore non è messa in grado di svolgere quella che Schumpeter chiamava la sua funzione straordinaria di distruzione e creazione
Qui c'è il nodo della pubblica amministrazione le leggi Bassanini sono state la risposta del centrosinistra a questo problema un'ottima risposta
Che tarda però a tradursi in realtà apprezzabile dal sistema economico lo sportello unico per le imprese ad esempio non può essere quello che informa sulla complessità dei passaggi burocratici per l'impresa da sola deve superare
Deve gestire in proprio la domanda dell'impresa e confezionarla improprio una risposta
Ma questo è ancora di là da venire salvo lodevolissime e pochissime eccezioni in tutta Italia
La flessibilità del sistema economico e anche strettamente dipendente dalla presenza di adeguate quantità di capitali alla ricerca di impieghi profittevoli in Italia fino a poco tempo fa la rigidità in questo campo derivava da una netta prevalenza dei titoli di Stato nell'impiego del risparmio delle famiglie
Oggi grazie al risanamento realizzato dal centrosinistra il risparmio può rivolgersi anche al proprio ma quali sono i nuovi investitori istituzionali mancano nel nostro Paese i principali e cinque i fondi pensione ecco perché e urgente creargli per costruire il secondo pilastro del sistema previdenziale certamente ma soprattutto per poter accrescere la forza e la flessibilità del mercato finanziario al servizio dell'apparato produttivo
La risorsa essenziale in questo quadro è costituita dagli accantonamenti per il trattamento di fine rapporto
Sull'uso dell'accantonamento maturando si delinea un'intesa che va immediatamente tradotta in atto e costituiranno una rilevante innovazione che produrrà vantaggi sia per i lavoratori sia per il sistema delle imprese in particolare per quelle più dinamico
Mi chiedo però se il cambiamento non debba sforzarsi di coinvolgere anche una quota dell'accantonamento del matura se infatti può se possibile per via fiscale a ridurre l'impatto negativo sull'impresa di questa misura si potrebbe senz'altro a temere un salto qualitativo nella locazione più produttiva delle risorse
Se i fondi pensione aperti e chiusi che ricevessero questa quota dell'accantonamento maturato potessero poiché cercarne la più vantaggiosa collocazione presso il sistema delle imprese
Si tratterebbe sempre di risparmio forzoso dei lavoratori collocato a capitalizzazione delle imprese
Oggi però questo avviene secondo un criterio quello della quantità di lavoratori di un'impresa e e della loro anzianità che non ha nulla a che fare con l'efficienza e la competitività dell'impresa domani sarebbero esattamente queste due qualità che decidere
E veniamo al mercato del lavoro qui la scelta della nuova sinistra deve tenere conto dell'avvenuta rottura della rigidità fordista
Per riproporre le ragioni del lavoro di tutto il lavoro quello dipendente quello parasubordinato quello autonomo nel nuovo conflitto sociale
Un conflitto che non è scomparso che c'è che ci sarà ma che assume forme del tutto altre rispetto a quelle per classi sociali relativamente omogenee chiedo che ha dominato la stagione d'oro del secolo socialdemocratico la nuova destra una sua ricetta ce l'ha
è una ricetta capace di parlare al nuovo individualismo che percorre la società ognuno per sé e Dio per tutti la ragione per cui questo messaggio e porte è piuttosto chiara
E so quali ma sulla porta della società civile degli individui che la compongono sull'autoconsiderazione che lo comunità e gli individui hanno di se stessi
La rigidità del conflitto sociale della fase fordista falsificava immediatamente della testa delle classi popolari questo messaggio troppo evidente allora era la comunanza del destino e della collocazione sociale
Oggi grazie anche alle conquiste del movimento operaio socialista questa reazione non è più altrettanto immediata
Va ricostruito questo il punto va ricostruito il punto di vista della sinistra sul conflitto sociale fondando sulle diciamo sull'individuo lavoratore intuire la prospettiva di ricostruzione di questo punto di vista
Ma non voglio insistere su questo ho voluto quale questo richiamo di ordine generale solo per chiarire che sequestra il carattere della fase in cui ci troviamo allora anche la dimensione la struttura dei soggetti che da sinistra gestiscono il conflitto
Ed agiscono su di esso deve subire una un radicale mutamento io non voglio adesso infilarmi in una disamina puntuale della recente inchiesta milanese tra le parti sociali che ha visto la CGIL da una parte e la CISL e la UIL dall'altra
Dico soltanto che la crescente disparità della produttività del lavoro nelle diverse realtà territoriali che è un dato oggettivo
La specializzazione produttiva per distretti industriali che è un altro dato oggettivo
L'urgenza di una riforma in senso radicalmente però federalista dello Stato che invece corrisponde alla nostra opzione soggettiva reclamano tutti uno spostamento verso il basso della contrattazione tra le parti
E questo non per affossare il metodo della concertazione ma esattamente per l'opposto e cioè per riproporlo come metodo per il governo della nuova complessità sociale quella complessità sociale che presenta queste caratteristiche in questo scenario a me sembra naturale che se si vuole come io penso sia giusto
Difendere lo sbarramento oggi innalzato dalla legge contro la flessibilità in uscita dal mercato del lavoro cioè contro l'idea del licenziamento facile si operi però per allargare la flessibilità in entrata
è inutile domandarsi continuamente come fanno i volti anche a sinistra
Come mai negli altri Paesi europei non perdono tutto questo tempo ad inventare nuovi istituti e strumenti per l'ingresso al lavoro è semplice non lo fanno perché da loro l'uscita incontra minori ostacoli la diversità italiana che noi vogliamo dipende da quelli in ogni caso propongo di difendere su questo punto può non risultare penalizzante nella competizione globale intanto in quella europea soltanto se si accresce nettamente la flessibilità in entrata
Oggi tutti a sinistra riconoscono che è giusto allargare verso il basso le qualifiche ammesse al lavoro interinale per esempio bene ma che questo posto è giusto oltre che necessario vedo qui per esempio senatore Debenedetti alcuni lo dissero anche quando il Parlamento approvò la relativa legge sul lavoro interinale e si presero dell'amico dei caporali quando tentarono di farlo è per fare delle cose serie a sinistra bisogna rinnovare questo approccio diciamo così e bisogna fare il conto di quante migliaia di giovani non hanno trovato lavoro in questi ultimi due anni
A causa di quella presunta nobile rigidità allo stesso modo con serenità e per via concertativa bisogna favorire part-time e tempo del non faccio dell'ideologia a favore del lavoro precario al contrario suo bene che ha ragione papera
Che a decidere per la qualità sociale per la capacità competitiva è la qualità del lavoro
Ma la qualità del lavoro si innalza e si promuove spingendo le aziende a stabilizzare la loro manodopera come hanno interesse a fare ma sarebbe meglio dire vanno e teste d'opera investendo sul capitale umana
La formazione costa separata in azienda e per i propri dipendenti costa di più ma è più produttiva perché più finalizzata mi chiedo quindi
Se non debba essere verificato l'opportunità di riqualificare riconvertire a questo fine anche fiscalmente una parte significativa delle risorse oggi destinate da un lato la formazione professionale gestito dalle regioni e dall'altro al sostegno delle imprese
Da tutto ciò nasce l'urgenza di una riforma dello Stato sociale italiano e termino quello che c'è costituisce la rete di protezione buona per la Società rigida della fase fordista
Lo stato sociale del nuovo riformismo deve sorreggere il cittadino lavoratore nella società della flessibilità
Come può farlo se è rigido pesante burocratizzato come e oggi lo stato sociale se la sinistra si pone di fronte a questo problema riconoscendolo per quello che i riuscirà di trattenere dentro di sé un'anima questa sì altrimenti destinata ad abbandonarlo
Qui il compito del partito essenziale poi che solo il partito può presentare alla società un progetto organico di mutamento dell'attuale assetto offrendo sostegno ai singoli atti di riforma che lasciati a se stessi
Possono suscitare resistenza così forte da bloccare l'intero processo nel corso dell'estate con l'intervista del compagno Veltroni a proposito di sistema previdenziale
I DS hanno svolto questo compito e hanno dato un contributo determinante a superare la gravissima impasto che si era determinato
Del metodo di calcolo pre-crisi contributivo pro-rata per tutti
Diciamo ho parlato troppe volte soprattutto ai compagni che sono qui e quindi non ne parlo adesso voglio soltanto confutare la tesi a mio avviso è infondata secondo la quale questo aggiustamento della riforma
Sarebbe poca cosa Jacqueline violerebbe il problema delle pensioni di anzianità il contributivo pro rata non elude il nodo delle anzianità
Il calcolo contributivo induce tutti a ricercare l'accrescimento del proprio monte contributivo e non ci vuole molto a capire che il monte contributivo non si accresce smettendo di lavorare troppo presto anzi
In ogni caso ora esistono le basi per un'intesa governo parti sociali e bisogna quindi andare avanti adesso e pare presto realizzare il contributivo pro rata introdurlo tra le leggi dello Stato italiano
Guai se ci facessimo indurre lo dico perché tendenza di questo tipo del centrosinistra ci sono guai se ci facessimo indurre dal migliore andamento dei conti pubblici a rinviare e a tratteggiare su questo tema
Il calcolo contributivo per pro-rata per tutti può abbassare la gobba nel rapporto spesa previdenziale di attesa per gli anni due mila cinque e seguenti
Decidere subito in questo senso decidere adesso in questo senso crea le premesse politiche prima di tutto di consenso e finanziaria per affrontare il nodo della riforma degli ammortizzatori sociali e per accrescere la spesa per la formazione la spesa sociale italiana calcolata comprendendo che la spesa per la formazione non ho ancora capito chi è quel genio che calcola che ha deciso che la spesa sociale si calcola al netto della spesa per la formazione mi sembra una cosa diciamo assolutamente fuori dal mondo dato che lo Stato sociale moderno soprattutto quello futuro sarà efficace soprattutto se si occuperà di formazione
è oggi nella media europea e se i conti pubblici andranno come in questo ultimo anno o in questi ultimi mesi dell'anno potrebbe anche essere leggermente aumentata
Ma questo è il punto se non si taglia la gobba della spesa previdenziale tutto l'aumento della spesa sociale finirà col concentrarsi nuovamente sulla previdenza
Ecco allora quello che il governo deve proporre alle parti sociali come condizione dell'intesa
La spesa previdenziale non può crescere nel medio periodo in rapporto al PIL mentre vede accrescersi e significativamente la spesa per gli ammortizzatori sociali per i potenziali esclusi e per la formazione umana
è questa una piattaforma su cui si può e deve essere promosso mobilitazione politica
Specie tra quei giovani che pur avendo un evidente interesse a farlo non si scrivono i fondi pensione integrativi perché sbagliando hanno perso la speranza che per loro ci sia una pensione e cadono quindi vittima della suggestione della nuova destra sulla possibilità di fare da sé
Ci sono nella relazione scritta che troverete delle parti sulle infrastrutture sul fisco eccetera che adesso io salto ho cercato di offrire in questa comunicazione già troppo lunga qualche esempio preciso di quelle politiche di riforma micro economica di cui da tempo
Si vedono i materiali prodotti raccolti dei volumetti che stiamo distribuendo re reclamiamo la necessità e l'urgenza
Politiche prevalentemente dal lato dell'offerta alcune delle quali quasi tutte in verità hanno bisogno di tempi lunghi per manifestare loro effetti positivi sia sul versante
Ho sentito è stato Veltroni e quindi penso che sia utile per tutti noi esserci sentirla domani
Ho sbagliato il nome no su Marini vede la parola
Tanto ingraziare hanno fatto altri Petruccioli Rognoni Morando che hanno organizzato questo convegno cui mi hanno invitato
La discussione utile in partenza anche della del dibattito congressuale
Che si è avviato e quindi a gennaio avrà suo compimento
Io penso che anch'io come hanno fatto altri vorrei partire dal titolo cioè cosa fare per vincere gli anche diciamo la parte stimolante anche di questa di questo dibattito
Dicendo che sicuramente mi sarebbe reso diciamo che mi sembrerebbe molto sbagliato dividersi tra chi vuole vincere ti vuole bene dice un di più di una banalità evidentemente qualcuno
Su questo può speculare perché il punto fondamentale è quello di oppure c'è ci può c'è anche chi pensa qua già pensato di pareggiare in altre occasioni tuttavia il punto importante rivincere
E quindi anch'io voglio discutere su questo
E
Letta io mi ero segnato una cosa la riprendo insomma reati tu bene intanto bisogna vite dice bisogna vedere che cosa fa il governo fino al due mila uno insieme andiamo con un bilancio come dire positivo abbiamo più possibilità di vittoria dico cose
Tipo la parisiani ma questo mi sembra importante tuttavia lo lo nego al fatto che oggi il ragionamento
Deve partire anche dalle difficoltà elettorali che la coalizione anti e anche quindi la coalizione
Perché evidentemente questa discussione utile perché partiamo come ha fatto mi pare Claudio dalla consapevolezza di una difficoltà politica
Lui ha detto io voglio drammatizzare il dato elettorale penso che sia giusto anch'io voglio drammatizzare il dato elettorale perché sembra addirittura un po'messo da messo da parte tuttavia le nostre paure di perdere le elezioni regionali anche le politiche sono molto buoni
Allora penso che questo sia un dato importante tenendo conto che sono state anche date letture diverse
Grazie diciamo che la sconfitta della difficoltà elettorale io penso mi pare alcuni l'hanno detto anche lo stesso premier nostri primo ministro c'è chi pensa che probabilmente oggi di fronte a una difficoltà nostra il malessere sociale sarebbe stato il sarebbe integrato meglio dalla destra e quindi forse ecco accelerare elementi che possano portare in quel senso
Possono aiutare io sento che invece bisogna interrogarsi sul fatto che tanta gente tanta stante a parte
Stadi sociali popolari e non è poco sia sia chiaro seguono pensino che seguire anche quell'idea o politiche di idee di questo tipo chiaro grazie io partivo approvo molte cose diceva Morando sul punto che c'è stata una correzione sulla questione come ha ricordato lo stesso segretario
La questione pensioni che non era partita bene diciamo adesso al di là di che cosa pensiamo di molte cose che dice che ha detto Enrico non molte cose non condivido ma tuttavia un dibattito c'è su questo è un punto su cui indubbiamente c'è una riflessione
Se appunto quelle politiche vengono considerate una linea sbagliata anche che possano aversi condotto anche all'astensione tanta parte del mondo della sinistra nel voto politico
C'è anche una storia anche del centrosinistra qui lo hanno detto alcuni alcune io penso che indubbiamente il voto lette di del voto di giugno ha pesato e pesa come pesate come dire in parte di di rapporti interni alla coalizione la storia diciamo la difficoltà la caduta del governo Prodi ferita ancora non rimarginate e vediamo calcolare causa causa di quali cose è stata quindi una storia che evidentemente ci deve anche però insegnare
Una logica anche di un'idea di sinistra che appunto possa essere né del da un lato più costruttiva e nello stesso tempo anche
Diciamo capace di dare un contributo forte è un'idea di centrosinistra di accordo di adottarla sudista quindici
Allora e se questo è vero io penso che abbiamo aprire una discussione importante
E il congresso penso che sia l'occasione di Occhetto ha detto non siamo nell'ottantanove dando dicendo una frase del congresso ci sarà un mix dispone solo contro la sinistra
Indubbiamente c'è anch'io lo penso lo dico per quanto mi riguarda evidentemente solo questo
Come dire significherebbe che tutte le differenze che in questo partito ci sono non si spiegano c'è gente che si dà a Legnate tutti i giorni sui giornali indubbiamente sarebbe opportuno che spiegasse anche compresso con esperienze
Che e chiede all'interno del governo e non solo enuncia
Quindi è un po'è importante che ci sia discussione io dico non siamo nell'ottantanove perché è una discussione nella una discussione del tipo di quelle italiane e non solo è presente e non era allora dieci anni fa all'interno della della sinistra socialdemocratica europei cioè oggi nasce addirittura la parlamentari scintille
Quindi in Germania c'è qualcosa che si muove in Inghilterra c'è c'è qualcosa che nello nel partito si arriverà della la socialdemocrazia europea di cui tutti facciamo parte a apre una nuova fase di discussione politica su come andare avanti cioè su quale linea della sinistra
Io sono convinto che questa è la discussione di fondo del compenso e non solo del congresso ma anche uno dei modi dei modi per poter vincere stessa piazza Primo coniugare positivamente questa questo dibattito
Dentro una cornice solidale fra tutti noi ma sapendo anche delle differenze alla possiamo andare avanti perché guardate
Lì è come dire il il Germania ci hanno il hanno vinto e perso sempre con con
Col nuovo sistema elettorale comunque al di là di questo governo
Sono un partitone grosso da questo punto di vista più unico
Di quello che i francesi ci può essere Italia anche dopo se dopo una riforma
Le difficoltà attuali dell'Spd è chiaro non sono solo di diciamo puramente metodologiche c'è qualcosa di fondo di inerisce al ruolo e funzione a sinistra e così via
Quello o quelle idee si combinano positivamente o secondo me della sinistra socialdemocratica tedesca c'è una drammatica sconfitta e penso che potrebbe esserci anche in altri posti compreso morì
Allora questo è il punto del il punto che noi dobbiamo affrontare anche nelle prossime nelle prossime settimane il ruolo e funzioni della sinistra sapendo che essa e plurale che devi stare insieme si sta insieme può
Perché guardate ero grave lo fa perché non dobbiamo ripeto io sono d'accordo con tutti forme diciamo di resistenza che non non siano forti diciamo di fronte al Paese
Però una cosa importante non abbiamo vinto quando aveva abortito il portato il Complesso di una grande idea riformista di centro una grande di sinistra anche se con quel modo tra marito e poi abbiamo pagato e questa è stata una forza che ha portato tutta il popolo centrosinistra portare questo spirito lo dobbiamo ricostruire che è una cosa importante perché questo facendo tesoro degli errori che noi abbiamo patito in questi casi
Allora
Per quanto ci riguarda
Questa è un elemento diciamo importante che io sinceramente sento eccolo qui devo dirla con grande sincerità
Ogni due anni sento che bisogna fare un altro per cioè adesso ogni tanto si sente abbia fatto
Il rischio è che noi questa discussione Lattero chiama metà pensiamo che il problema è solo un altro partito io devo dire con con altrettanta lucidità evidente e di fronte a tutti Vasco diciamo in fallimento diciamo dei Democratici sinistra così come uno Bucci
E quindi questo è un elemento che come dire crea un vuoto politico quel fallimento Luna dato alimento la sinistra lo ha ha invece creato un vuoto politico pragmatico quindi in questo senso sento che c'è bisogno di una idea per me di ricostruzione
Di sinistra noi siamo costruendo un'idea di contributo politico che adesso vedremo come come porteremo al congresso che si chiama dieci tesi per la ricostruzione della sinistra perché sentiamo che poi c'è un punto di fondo anche anche per
Ora
Io partirei quindi più che da una coda una questione da giorni rifacciamo altro perché per cui rischiamo di con non discutere a fondo
Occhetto ha detto se mi scuso dall'altra discussione vada ventinove non ha portato a essere usucapione socialdemocratico di ulivista è probabilmente qui ci avete vinto
Di verità cioè nel senso che c'è una discussione che Orsi ricostruisce una lettura concreta della realtà
E su questo rifondiamo valori cultura e forma partito oppure forma organizzativa of forma soggettività politica oppure sinceramente penso che avremmo delle
Difficoltà io quindi esorto a discutere del consolidamento della sinistra
Perché è un modo per vincere e portare tutto questo esercito a votare la prossima primavera e quella
E quindi discutiamo così
Intanto pensando come questo può avvenire anche nel rafforzamento della coalizione
Beh perché evidente io penso che l'azione si rafforzi pensando anche a una riforma elettorale non e sono di granito c'è la discussione discutiamone non capisco perché deve essere immediatamente
E spunta una dibattito alla RAI il maggioritario a doppio turno di coalizione visto che Barbera lo ha fatto lo ha ricordato pulizie gran non sono d'accordo questo questa posizione come viene espunto facciamo un ulteriore discussione su questo non c'è assoluta evidente cioè delle istruzioni di di dibattito serio
Io ritengo che se però lo risolviamo l'altra questione è quella di fondo del rapporto costante con i cittadini con le no anche non solo col nostro popolo ma col Complesso anche di un'idea di sinistra
Più ampia non c'è riforma elettorale che tenga perché il rischio comunque al di là di tutto si possa vedere con qualsiasi come cioè come succede in tutte le parti d'Europa Ciro tutti forme di tutti sempre possibile si convinceva pecca secondo se sia credibile o no
Quindi questo senso penso che la cosa importante ha concluso sia appartiene al congresso con confronto c'è aperti se valutiamo per quello che è possibile
Modale che si possa non aver paura del conflitto unico del politico e dialettico com'era come fu in parte anche in in un altro momento che era più ontologico di questo però indubbiamente anche il piccione mito più anche di questi fondi discussione
Penso che una possibile capacità di uscire anche con una inizia con una dialettica segue anche che al all'interno del nostro partito più forte nei prossimi mesi può aiutare attingere elezioni queste nuvole facciamo
Grazie a Giorgio Mele
Alla parola Giovanni Maria Flick prego
Io vorrei
Conto di avere una negli USA operare una testimonianza estremamente Breve stringata anche data l'ora portare libero un momento su uno dei tanti contenuti
Su uno dei contenuti che dobbiamo fare dobbiamo battere se vogliamo non dico vincere
Ma non perdere avevo fatto anch'io la stessa riflessione di Letta fossero un po'più pessimista di Lourdes
Nel novantasei il problema era vincere per fare che cosa
Cioè avevamo un programma avevamo un entusiasmo
Avevamo una carica che ci ha portato a combattere e realizzare molto adesso la posizione capovolta non è più vincere per fare che cosa quel programma dell'Ulivo che avevamo messo giù
Ma che cosa fare per vincere ciò che la linea del Piave
Ecco allora io vorrei ricollegarmi alla mia esperienza di ministro della giustizia pro-tempore permetterà
E a due indicazioni che sono da te da Morandi e da Petruccioli nei due documenti a proposito dell'inefficienza della giustizia civile e dei guai che essa provoca sull'economia Morandi
A proposito della responsabilità e della gestione dei messi per quanto riguarda Petruccioli
Per sottolineare un problema che mi pare ci porta dritti alla sconfitta se non ci riflettiamo un po'di più
Il problema della sicurezza
Forse ci sfuggono i giornali e il discorso di oggi ieri mi pare del tizio che ha sparato legittima difesa a omicidio colposo interessa
All'altro che si rubava nella cascina la ragazza che ha perso un occhio
Cioè siamo in uno strano Paese paradossale che sta combattendo la battaglia dei diritti umani
Per i processi di Berlusconi
E che in realtà finora il problema dei diritti umani
Che sono al centro di tutto il dibattito europeo noi lo stiamo affrontando con riferimento al processo giusto per Berlusconi
Giustissimo il discorso del processo giusto ma noi stiamo correndo il rischio nel frattempo di affiancare al processo giusto un discorso di totale insicurezza delle condizioni di vita che porteranno prima o dopo la gente
Farsi giustizia da sola alla giustizia del fai da te
E questo lo dico collegandomi proprio per riprenderlo spunto di Letta prima di tutto
Collegandomi all'Europa
Noi siamo entrati in un'Europa la quale ci dà tra le tante cose e l'abbiamo sottovalutata finora uno spazio di libertà sicurezza e giustizia la giustizia sta all'ultimo posto
Nel quale o abbiamo degli standard comuni agli altri Paesi o ci collochiamo inevitabilmente fuori Europa di fatto non sono tanto di diritto quanto di fatto e finora siccome in Europa ci siamo occupati soprattutto di economia e di moneta e non ci siamo occupati di cittadinanza e di costituzione europea
Forse questo è uno di quei temi che dovremmo cominciare a mettere in cantiere per i giorni che ci rimangono per la battaglia del Piave
La seconda considerazione
Brevissima quella cui facevo cenno
Siamo in una situazione nella quale dopo aver lasciato per troppo tempo alla destra l'appannaggio delle garanzie abbiamo improvvisamente accettato l'idea di una battaglia che si fondava sul e gli scambi in materia di giusto processo per cui avevamo una destra
La quale poiché non avevamo messo all'ordine del giorno la questione del Gip cupo come si chiama ci bloccava la legge sulle investigazioni difensive che una forma di attuazione del giusto processo
E infine terzo e ultimo problema e ho concluso perché ho promesso che sarei stato brevissimo
Stiamo correndo per quanto riguarda il tema della sicurezza lo stesso rischio lo stesso pericolo che abbiamo corso per i temi del terrorismo della mafia e della corruzione
Ci siamo illusi poi l'abbiamo recuperato ma solo per il terrorismo perché per la mafia l'abbiamo recuperato solo in parte per la corruzione non lo abbiamo recuperato
Ci siamo illusi per lungo tempo
Che fosse possibile sufficiente delegare alla supplenza della giustizia tutti i problemi che riguardavano le tematiche del terrorismo le tematiche della mafia le tematiche della corruzione
Pensate la delusione sulla corruzione dopo sette anni o quanti sono di Mani pulite la corruzione continua esattamente come prima se non più di prima
La l'indicazione tecnica e di metodo che possiamo trarne e che delegare la lotta alla corruzione soltanto alla repressivo senza fare un grosso riferimento a monte al valore della legalità alle autonomie al rapporto con la trasparenza con l'economia vuol dire aver perso la battaglia in parte
Lo stesso discorso lo stiamo facendo per quanto riguarda la sicurezza
Lo stesso discorso lo stiamo facendo perché intendiamoci
La giustizia può e deve fare molto per la sicurezza
Dare sentenze che arrivino in tempo da un lato e dare sanzioni effettive dall'altro lato e in questo Paese non lo fa che lo sappiamo e si deve intervenire ma il tema della sicurezza non è questo o meglio non è soltanto questo
Il tema della sicurezza non è soltanto il carcere
Il tema della sicurezza e soprattutto un tema e ce lo dice molto chiaramente l'unione europea
Quando definisce come uno degli obiettivi che finora abbiamo troppo sottovalutato avete per me è una delle delusioni peggiori
Di questa questi ultimi tempi qual è stata la campagna elettorale per le europee
Dove di tutto si è parlato fuorché di Europa e fuorché in particolare ditemi istituzionali dell'Europa cioè di quella Costituzione europea
Sulla quale i tedeschi per esempio stanno cominciando a battersi
La costruzione europea che darebbe un significato veramente al discorso dei diritti umani e ci consentirebbe delle armi culturale pretese Tedeschi scambio capisce
Stavo pensando all'intervista di ostacoli
D'accordo va bene accetto sì stavolta portavo semplificando perché avevo in mente l'intervista di Fischer di questa estate che mi sembrava abbastanza
E forse ci consentirebbe allora di affrontare temi come quello di un Challant o temi come quello della guerra nel Kosovo con degli strumenti culturali più globale ma non voglio arrivare a questo discorso
Voglio rimanere al discorso italiano è giustissimo che interveniamo
Per avere sentenze più rapide per avere giudici magistrati che lavorino di più moratoria delle pagelle giudici tanto per dirne una
Per aprire un giusto processo che sia giusto non solo per l'imputato ma anche per la vittima e per avere pene effettive ed esemplari
Ma non basta
La sicurezza è un discorso di controllo del territorio è un discorso di coinvolgimento delle comunità è un discorso di uso razionale delle risorse e un discorso dal quale siamo ancora lontani e nel quale noi corriamo un rischio di delegare
Alla supplenza e all'inefficienza inevitabile della magistratura anche questo tema
Se sarà così io credo che quella titolo non avrà bisogno di un punto interrogativo solo di cambiare speriamo che non lo sia grazie
Grazie Giovanni Maria Flick ha la parola al professor Somaini
La Forgia concluderà
La serata
Chiedono forse utilizzare un pochino al minimo del tempo che ha lasciato libero free io vorrei toccare prima una questione di principio e poi esemplificare su tre punti
Uno riguarda la scuola l'altro il sistema pensionistico e un terzo i diritti di cittadinanza
Il punto di principio mi sembra questo il tutti rilevano che ci manca la alla sinistra e relativamente sprovvista di un'idea unificante consenta di ordinare
I problemi e di rivolgersi con comunicare con una certa efficacia la la nostra tradizione particolare dalla sinistra marxista in qualche modo influenzato anche le altre partiva infine conto dalle zone di una la centralità Della questione delle mance fazione del lavoro in particolare dal lavoro dipendente questo quello era il versante più significativo di ogni questione scusa che in fin dei conti cioè tutto andava bene quello che inceppava ostacolava correggeva il l'elemento capitalistico del rapporto di lavoro rafforzava la posizione contrattuale dei lavoratori introduceva logiche diversa in questo senso che i duecento anni di conquiste e a cui accennava Salvi si sono mossi un pochino in questa direzione
A me sembra evidente che non solo non possiamo andare avanti sulla salita di duecento anni ma come spesso capita delle conquiste alcune sono diventate imbarazzante certamente muovendoci in quella direzione
Siamo in grave imbarazzo perché non possiamo andare avanti possiamo solo frenare la ritirata facciamo spiegare accontentare a spiegare
Dove veramente vogliamo andrà a me sembra che una prospettiva unificante possa essere trovata intorno alla nozione di libertà
Coraggio di libertà certamente e complessa
Oggi comunque una un numero crescente di teorie della giustizia si stanno stanno presso vengono sviluppate in termini non di giustizia e o libertà ma di giustizia nella configurazione nella distribuzione delle libertà
Ovviamente la libertà è un concetto Complesso esistono diverse libertà alcune di queste sono in conflitto tra di loro per lo stesso soggetto in altri casi sono in conflitto una maggiore libertà mia comporta una minore
Libertà tua che ero che Petruccioli quando proponeva di la centralità di una nozione di padronanza rispetto a quella di libertà accennasse alcune di queste difficoltà io chiedo che però comunque sia meglio anche perché diciamo non potenziale comunicativo la nozione di libertà una volta maggiore e possiamo forse tradurre anche il slogan di libertà mentre padronanza già termine un po'difficile andare dire
A comunicare io penso alla prospettiva potrebbe essere di cercare di individuare possibili spazi di libertà cercare di individuare delle misure delle innovazioni che consentano aumento significativi di alcune libertà o di alcune persone senza troppi sacrifici di altre consentono estensioni
Di certe libertà a gruppi che non va a fare passare esemplificare
Il primo questione molto controversa tra di noi riguarda la scuola
E la libertà di termini nei quali si può esercitare la libertà di scelta delle scuole per esempio anche nei confronti di scuole private tutti sono liberi
Di andare a scuole private il problema è se l'esercizio dalla scelta di una scuola privata è una libertà che merita che ha una valenza anche pubblica che merita quindi di essere sostenuta se non Lete significative altre libertà
A me sembra che questo possa essere fatto quando siano realizzati due condizioni fondamentali
Una che l'esercizio dell'opzione con sussidio finanziario per la scuola privata non arrechi danno non tanto alla scuola pubblica in nel suo complesso ma diciamo i a ciò che riceve chi continua a scegliere la scuola pubblica
C'è una forma senza esso non voglio posto posso fare riferimento a un articolo che ho scritto che sul Mulino credo che sia ancora in edicola in questi giorni numero tre di quest'anno c'è una condizione
Di finanziamento parziale del costo dell'istruzione privata che consente di rispettare quello che è lo spirito il senso
Della costituzione posso potrebbe anche reggere diciamo un esame contestazione sette di Corte costituzionale o comunque potrebbe offrire il verso pelle diciamo una modifica della Costituzione che né modifiche ne rispetti secondo me lo spirito
Rendendo nella lettera comprati un secondo aspetto qui ciò è possibile consentire alla gente di esercitare la scelta libera dalla scuola anche nei confronti a scuola privata con tutti gli stimoli di funzionalità di concorrenzialità di potenzialità di innovazione che le scuole private spesso hanno e non sempre quelle pubbliche
Che ne potrebbero conseguire un'altra è la condizione complementare che deve essere data tra queste che ci sia un sistema di controlli e di verifiche sulla qualità della istruzione
La qualità dell'istruzione si misura in ultima la materia prima sulla quale sono misure assommi risultati confrontabili delle degli apprendimenti diciamo le performances
Degli studenti
Su pesto omogenei quelli sono diciamo la base sulla quale bisogna costruire io adesso non entro nei dettagli ma vedere qual è l'apporto specifico diciamo del di una certa scuola al risultato di certi studenti è possibile filtrando l'elemento dalla qualità delle scuole frequentate prima del Benfica un familiare delle qualità personali eccetera questo è possibile io credo che questo diciamo sia un versante su quale si Possa per realizzare una significativa espansione di libertà con dei benefici generali e senza una sostanziale lesione delle libertà di King
Decide di non esercitare questa nuova legge
Seconda questione le pensioni
Oggi è si parla molto della problema la possibile estensione del sistema contributivo sono d'accordo nel novantacinque ottantacinque è stata fatta una riforma sostanzialmente buona
All'ultimo momento sono state introdotte delle verde famoso esenzione dal pro-rata per quelli che avevano già diciotto anni di di contribuzione eccetera che hanno creato i problemi che abbiamo attualmente il problema il passaggio al sistema contributivo certamente tende a creare un sistema che una volta che è andato a regime
Equilibrato e si autofinanzia mediamente almeno nell'acqua delle oscillazioni cicliche ma presenta ancora un limite grosso
Consiste nel fatto che è anche diciamo una volta che si fosse arrivato a quel sistema è molto rigido un terzo del salario
Viene prelevato per costituire dei redditi futuri la possibilità della cui molto elevati tra l'altro intorno al settantatré al settanta l'ottanta per cento del salario la possibilità della cui fruizione è legata a delle modalità temporali estremamente rigide
è evidente sarebbe certamente nel nell'interesse sia di Colonia che anche tu di un'espansione del libertà che si restringe S. diciamo questa anche se stringesse il prelievo contributivo e parallelamente ovviamente anche le prestazioni pensionistiche questo non è facile farlo perché il sistema a ripartizione
Perché è partito si porta dietro un debito latente legato al fatto che a pagato delle pensioni inizialmente a delle persone che non avevano ancora versato i contributi ma non per colpa loro perché non esisteva il sistema farlo quindi qualsiasi ridimensionamento anche bilanciato e che a lungo andare tenderebbe l'equilibrio proporzionale del prelievo contributivo e delle prestazioni fa venire a galla un disavanzo però io penso che si potrebbe pensare insomma tutto sommato progressivo aggiustamento della finanza pubblica il calo graduale ma credo che abbia destinato a continuare della evasione fiscale quindi sta creando alcuni margini
Per intervenire secondo e che potrebbero essere impiegati per esempio per fino a coprire i visto il il buco temporaneo che si chiede ebbe se si riducesse il il prelievo contributivo voi avete questa è una scelta non facile perché non è far prima Morando diceva
Su l'esigenza di finanziarie grossi investimenti pubblici per mente o uno o l'altro pure aperta a tutte e due dobbiamo trovare qualche altra risorsa tutti siamo bravi a tua io penso comunque che il piede stimare una parte dei margini
Di spendibilità che emergono col progressivo aggiustamento anche il professore pensionamento del debito per questo sarebbe importante perché ciò che ho detto questo si collega alla nozione di libertà perché se noi riduciamo
Il prelievo contributivo intanto creiamo delle risorse che sono disponibili contrattacca
Potremmo anche secondo me dire introdurre alcuni incentivi interni di libertà per chi accettasse di passare al sistema contributivo rinunciando alla possibilità di mantenersi invece il sistema retributivo delinquente diciott'anni
Per esempio se noi introducessimo all'una certa flessibilità temporale delle modalità di fruizione dalla pensione come avverrebbe se le funzioni fossero le pensioni fossero presso diciamo verso un fondo privato per esempio che una parte della pensione quella che eccede il minimo possa essere incassata
A un certo momento come fondo questo potrebbe servire qualcuno che insomma esso comprarsi una casa volesse
Avere dei fondi per mettere su una piccola utilità un tono perché no anche i vecchi anche i pensionati dicono poter lavorare contribuì anche questa è una libertà quindi potremmo offrire qualche cosa nel senso e diretti che mettiamo in busta paga qualcosa vi daremo anche un certo margine di contrattazione sindacati era mai hanno pochissimo da trattare in termini veramente si labiali
Data il il la fine dell'inflazione ti diamo una parte di risorse sulla quale poi liberamente scegliere
E ti diamo anche in cambio della rinuncia alzi della pozione volontaria magari per il sistema contributivo la possibilità di anzi che aveva il tuo mese Fist essere vincolato ad modo così ripetitivo rigido deprimente in ultima analisi di fruizione la possibilità di avete
Le cose le opzioni che dicevo ciò che in una scena uno in qualche cosa in termini di libertà che potrebbe essere un corrispettivo valido di altre rinuncia
Il terzo punto riguarda una questione di quel spalla molta molla il tema c'è un'idea diffusa che alcuni sostenitori anche in Italia che si Possa progressivamente
Ridimensionare tutto il sistema previdenziale ridurlo alla ridurlo essenzialmente alla garanzia di un reddito minimo inedito di così detto di cittadinanza queste un'idea buona ma c'è una posti una un'idea nuove lapidi a Miglio è stata esposta da due autori americani stiamo no Ekman al stop in un volume si chiama giuste ordo society ed è l'idea che la loro idea che l'essenziale perché lo Stato dovrebbe fondamentalmente limitarsi a da un lato costituire diciamo una rete di sicurezza minima e di servizi minimi conto diciamo forme di indigenza urta ma dare a tutti un la possibilità di una somma iniziale fruibile non raggiungimento alla maturità tra i diciotto e i vent'anni viene quantificato elencato gli Stati Uniti in ottanta mila dove sarebbero circa centoquaranta agenzie lo stiamo ma ciò perdere la cifra Lidia fondamentale che poter dare una somma concentrata in un momento decisivo della vita in cui si fanno delle scelte fondamentali ha un valore di libertà assai maggiore che dati la stessa somma torno spesso il valore attuale della stessa somma
Lì di Luisito
In una serie di servizi che non offrono di di prestazione città che non offrono un'occasione di libertà è una possibilità di responsabilizzazione Lidia fondamenta che negli Stati Uniti dove l'istruzione costa ma vale e che la scelta logiche fondamentale potrebbe serio mi compro mi finanziò gli studi mi gioco le mie carte oppure uno
Ne fa qualsiasi cosa uno molto prudente se la mette in un conto in banca un atto col giocarsela
Se ne fa quello che vuole un elemento di responsabilizzazione di libertà di vero egualitarismo delle opportunità perché concentra diciamo l'elemento uguali taglio nel momento in cui sono massime
Le occasioni e poi dopo ovviamente ognuno si porta dietro se uno ha choccato male le sua carte avrà diritto non avrà diritto certamente al minimo posto ma a niente di più pezzo non è avrebbe un aspetto di libertà di Matthias del non è ripeto diciamo data la la la pesantezza e la rigidità del sistema previdenziale italiano a creare le condizioni perché è una cosa del genere
Parta non è facile implicherebbe anche un salto generazionale però mi sembra vagamente ribadire è la migliore idea che ho visto esposta di recente non è fattibile
Pensa però teniamo teniamola presente e possiamo anche configura i fumi che non non possiamo data l'eredità che abbiamo promettere tutto nell'immediato però potremmo dare l'idea di un senso di un percorso noi vogliamo dardi
Più libertà vogliamo a spandere lepre poi lasciandoli fare farne l'uso da persone responsabili perdite
Grazie professor sono ENI all'opera l'intervento di la Forgia chiude i lavori di questa sera ricordo che domani mattina riprendiamo i nostri lavori alle nove e mezza con la relazione di Barbera e poi già iscritti
Otto
Che intendono intervenire vorrei sapere se possibile già stasera anche per poteva organizzare meglio i nostri lavori domani
Grazie
Va bene io vi chiedo veramente scusa se approfitto della cortesia
Che mi viene riservata dalla dalla presidenza e prendo e prendo la parola
No ma chiedo scusa davvero perché come vedrete ancorché non intervento brevissimo
Io non aggiungerò questioni di sostanza a ciò che è già stato detto nelle relazioni introduttive
Ma mi limiterò proprio a qualche sottolineatura margine e forse a qualcosa che riguarda non tanto le parole dette le cose pensate mai il timbro con cui con cui direttive
E naturalmente a questo sono anche tenuto perché da un lato Bordon ha già illustrato
In modo per me del tutto esauriente come città all'interno del movimento dei Democratici vediamo i problemi che sono oggetto della discussione di oggi e perché nello svolgimento di un ragionamento più ampio devo dire che condivido anche la punteggiatura dell'intervento di Occhetto il che tra l'altro mi consente il come dire implicitamente
Di considerare corrette in qualche modo di fronte ai lettori dell'Unità alcune omissioni di una mia intervista dei giorni scorsi
Le questioni di timbro e le sottolineature a margine
Io credo
Per lo meno queste la mia sensazione
Che di fronte all'esigenza di innovazione del sistema politico e del campo politico nostro
Dell'atto
Di centro sinistra della
Tendenziale strutturazione bipolare
Noi dovremmo forse inutile ma
Dirci con chiarezza una cosa che non siamo di fronte
All'esigenza di evitare
Fughe in avanti
Ma siamo di fronte alla necessità assoluta drammatica
Di accelerare anzi di avviare
E condurre il più velocemente possibile una corsa ad inseguimento
Io sono convinto che i processi ed è stato detto
Che i processi che coinvolgono
Il corpo elettorale le forze alle quali noi abbiamo parlato e vorremmo continuare a parlare ed ancor più naturalmente quelle alle quali non siamo ancora riusciti a parlare
Hanno preso una grande distanza dalle questioni sulle quali noi ci attardiamo
E si è costruita si è prodotta una vastissima terra di nessuno
Che deve essere rapidamente affrontata e pratica
Per questo io traggo una considerazione che
Tutto ciò che noi stiamo facendo in occasioni come queste
Sono di straordinaria utilità
Ma dobbiamo riuscire anche a trovare il coraggio di
Come posso dire uscire dei nostri stessi ranghi e dal campo dall'ambito nel quale quotidianamente ci muoviamo per tentare di andare ad occupare quella terra di nessuno per cercare di gettare un ponte concreto toccabile riconoscibile
Con a coprire una distanza che mi appare crescere quotidianamente
Ci diciamo cose giustissime segnaliamo con soddisfazione
Che almeno nelle dichiarazioni cresce significativamente una convergenza attorno alle cose che ci diciamo ma accanto a tutto ciò io sento drammaticamente l'esigenza di uscire dal discorso e cercare di praticata
E io Pispico fino in fondo un'opzione federalistica che è contenuta nel delle scelte anche organizzative che il movimento dei democratici si è dato e credo che questa
Domanda che nelle mie parole non ha una risposta non all'indicazione operativa debba cercare e trovare una risposta a scale territoriali anche diversificate
Per sicurezza e per chiarezza naturalmente questo non significa da parte mia l'intenzione di sfiorare il ridicolo di Toscana democratica e Umbria antifascista penso a processi reali che non ha denominazione
La seconda e penultima così faccio intendere subito che sto concludendo la seconda osservazione che vorrei fare riguarda
è proprio una
Alcuni asterischi alato
Delle cose che diceva che diceva killer
Io non credo che sia un'esigenza di come posso dire per tante via erudita
Segnalare la disinvoltura con la quale autorevolissimi dirigenti politici del centro sinistra stanno venendo modificando le proprie posizioni
Credo che segnalare questo punto e chiedere che sì di acconto e si dia ragione delle modificazioni intervenute nel linguaggio delle parole nelle formule
Sia assolutamente essenziale anche per una questione drammaticamente di sostanze che riguarda la credibilità delle cose che si dicono
Io
Ho come la sensazione che incorriamo
Ciascuno di noi io per primo
Sistematicamente in un errore di sottovalutazione della capacità di discernimento di giudizio e di sanzione
Da parte del corpo elettorale al quale ci diceria
Io credo che ci sia molto discernimento
E prima di abbandonare il terreno del discernimento per chiamare in campo altre
Categorie esplicative nei confronti di un voto che come è accaduto recentemente è stato per noi molto e durissima mentre deludente intendo il campo di centro sinistra e anche per noi Democratici tutto sommato ovviamente avremmo voluto contribuire
Di più al
Alla forza alla forza della coalizione io credo che e al discernimento del corpo elettorale che dobbiamo fare riferimento e a vedere la consapevolezza che non possiamo essere
Eccessivamente disinvolti nella formulazione delle posizioni nel disegno dei processi nella determinazione degli scenari e delle scelte
Pensando di non dovere pagare alcunché nei confronti di tutto questo
Ma in ogni caso io vedo
Che se penso a me che se noi vogliamo rendere davvero credibile
Davvero credibile l'avvio di un processo di ricostruzione di una coalizione c'è una cartina al tornasole
Per misurare l'autenticità di questa opzione
Ed è che all'atto stesso dell'avvio di quei meccanismi che ormai abbiamo perfettamente definito di individuazione di organi della
Della coalizione che possono interpretarne la natura di soggetto politico le cessioni di sovranità eccetera la cartina al tornasole per è per me
Che contestualmente si comincino ad abbassare i cavalli di Frisia che segnano i confini delle diverse formazioni politiche
Perché lo so che una grossa al al discorso di Achille
E per dire appunto che le due cose si tengono e se non scommettiamo davvero sulla coalizione dobbiamo liberare le forze della coalizione il gli aderenti a ciascuna forza della coalizione perché si riorganizzi né si riposiziona inno all'interno della coalizione stessa non soltanto come pure necessario in rapporto alle opzioni programmatiche ma anche in rapporto Bordon stamattina la definitiva in la cosa di convince quell'altra coordinata che è determinante nelle fasi di transizione che è la coordinata innovazione conservazione
Ultimissima cosa
E che riguarda anche qui il tema
Della coalizione della sua identità perché anche questo considererei una cartina al tornasole se si scommette sulla coalizione e dell'identità della coalizione che dobbiamo essere preoccupati principalmente
E della costruzione dell'identità della coalizione
Piuttosto che della identità di ciascuna singola forza politica al suo interno tutte dobbiamo essere preoccupati
Io credo che su questo dobbiamo dirci con molta franchezza che la strada da compiere enorme gigantesca senza per nulla sottovalutare
Le cose che siamo già oggi in grado di dire spero che volando non me ne voglia io l'ho ascoltato naturalmente lui toccava a questioni molto corpose
Può essere che ad una lettura attenta del documento mi sento di dissentire di quel su questo o quel dettaglio ma ascoltandolo
Io mi ritrovavo d'accordo mi mi suonavano tutte cose perfettamente convergenti con ciò che sono oggi in grado di pensare
Ma lo dico in modo molto stringato forse un po'ermetico perché non ho io stesso una sufficiente chiarezza di idee
Ma di lo direi così io credo che il ragionamento programmatico svolto da Morando
Indica buone risposte alle domande post
Distinte da quelle del pensiero unico sul futuro
Del processo sociale di cui vorremmo essere protagonisti
Siamo molto lontani ma
Senza voler far torto a nessuno se ho compreso bene le cose di cui parlava Somaini un attimo fa cominciavano a interrogarci precisamente su questo punto
Dunque grazie alla formazione e grazie a tutti voi io appuntamento domani mattina alle nove e mezza spero che siate puntuali anche perché c'è l'importantissima relazione di Barbera
Ah puzzava che adesso finalmente da sentire