"Una vita futura" (Pier Paolo Pasolini)

In quegli anni
Delegato
Tutti dei collaboratori
Vorrei dare atto quel poco che può essere la mia memoria storica
A questo lavoro al di là delle
Dimostrerete voglio ascolterete dalla
Figlio la
Le biografie
Noterà che in questo libro di cogliere quella
Questo libro chiamiamola
Di foglie quell'anche
Gabriella obiezione
Corriere
Completo
Qualche con
Io
Il libro di Nicolino
E
Più vasta
Al di là
Notevolissime
Colloqui
Questo
Tira fuori dal prezzo
Giacconi
Vorrei premettere qualche cos'
Di che cosa qualche cosa che non
Può essere
Credo
Nelle interviste mi
Il probabilmente sì
E cioè la che cos'era Pasolini
Al Corriere
Noi
Credo che alcuni
Io vorrei dire
Semplicemente
Qualche cosa
Su cui credo
A tale
Vorrei dire che Pasolini
I morti
Fazio di loro
Ma
E di quindi strazianti
Molte cose Pasolini che sta
Ancora una volta anche il segno di
Ma chi ha alla Moratti
Quei tavoli
Faceva come si dice oggi l'Inter fa
è un puro lino
Il precedente fatta
Coglieva un fatto che vi vorrei affida
Eccezione
Non io non conosciute
Prendo responsabile
Più intellettuale con lo stile di
Quando mi è capitato per il mio giornale andare rivedere gli archivi storici nel centenario del
Tante postura azioni tante lamenta tante richieste di aumenti
Tante cose miserabili
Nessun altro in eventuale è affidato anche
Giornale
Il dibattito l'italiano
Nessuna
Voi direte che cosa sia
Fra
Può essere chiari
Poi il rapporto fra la direzione colorazione Pasolini
Non è mai capitato da parte sua non da parte nostra e qui non interessa affatto discorsi passato troppo alte
Sulle possibili nostre strumentalizzazioni manipolazioni bilanciamenti tutt'altre cose a mio giudizio c'è stato tutto questo e non poteva non esserci tutto
E che da parte sua
Cioè non ci sono mai stati le cose che ci si aspetta e che avvengano sempre
Mai la richiesta di una recensione di un suo libro
Mai nessun elemento di una discussione a livelli che non fossero quelli
Della materia del suo contendere
Ma
La necessità di portare la polemica fuori dal piano nel quale
E nasceva per esigenza forte
Dell'uomo vissuta intuita da
Ho già scritto mi scusi non il problema non era per Pasolini quelle poche volte che è venuto anche da solo perché poi il solito mandava i suoi pezzi attraverso
Un rappresentante della le poche volte che punta al Corriere con le poche volte quindi delegato dalla direzione occuparmi di queste cose ho avuto modo di incontrare Corriere
Pasolini amava vestirsi
Sua
A ulteriori
Molto inglesi ma il problema non era di togliersi o dimettersi la cravatta
Perché io
Piccola vicenda ho visto tante intellettuale Corriere togliersi cravatta e camicia scrivere le stesse cose di tricot
Il contrario
Il problema era che lo stile è stata la rivoluzione giornalistica di Pasolini dentro il cortile
Ha spiazzato qualsiasi possibilità
Di articolari anche qui il modulazioni
Di voci
Che era tipica di quella direzione alla quale noi no Giuliano abbiamo partecipato Enzo
A metà
L'ha vissuta nei tre l'abbiamo messo e quindi possiamo dire che sappiamo che cosa si modula credo a fin di bene
Credo che abbia ragione luce nel dire che deboli le buone e le cattive intenzioni non hanno nessuno in porta
Ma in ogni caso non credo finirà per quel poco che storicamente Boban ma Pasolini lo stile di Pasolini era uno stile che non consentiva nulla
Era una irruzione tale nel campo delle notizie e delle e nel campo di convinti che non consentiva né sulla modulazione e anche gli schemi patetici loro hanno fra le mani probabilmente distribuito urne un florilegio di come si dice in una scelta di di alcuni degli articoli e allora potranno vedere c'erano anche alcune accorgimenti formali tipo Tribuna aperta e poi dentro c'era scritto in piccolo su queste colonne intervengono autorevoli voci delle più diverse tendenze invitate esprimere intorno a temi di attualità il loro giudizio che non sempre
Rappresenta quello del Corriere noi non sapevamo quale era quello del Corriere nel novanta per cento dei casi in cui pubblicavano le cose di Pasolini
Sono quei temi
Oppure ciascuno di noi aveva giudizi diversi su quei temi credo no
Sulla scuola sulla televisione CE ma erano comunque accorgimenti formali e il fiume li li rompeva
Gli rompeva tant'è vero che il Po Ida da uno dei suoi articoli nasceva non polemiche
Che coinvolgevano quasi tutta l'intellighenzia italiana e la si piazzavano
Creando gli schemi che non erano riducibili sulla sinistra sulla destra sul centro delle strane solidarietà anti pasoliniana
O delle strane amicizie di sopportazione pasoliniana o delle strani come dire assoluzioni delle intemperanze pasoliniana dato di fatto che un giornalista quali sono io
Perché il suo era un dualismo fortissimo
Sempre
Fortissimo per questa
Estrema
Consapevolezza vissuta con grande orgoglio di essere testimone
Testimone che non aveva possibilità e non aveva voglia di mediazioni che non aveva nessun tipo di rapporto con tutti
Credo che se dovessi riassumere direi che qui due anni gli attraversato Corriere con uno stile singolari Simons non vi annoio fatto anche più aspettare un attimo
Relatore vi vorrei raccontare un episodio che molti di loro avranno già letto forse una volta
Dirò prima cosa che Pasolini al Corriere la sera
Con questi articoli alcuni dei quali se loro leggeranno sono di una violenza tale che non c'è mai ripetuta
Estate due sole suo gli articoli non sono usciti
Questi due articoli sono negli archivi del Corriere
E non sono usciti per decisione di Pasolini cui discussione con noi
Uno riguarda l'omosessualità di San Paolo
Omosessualità di Santa
E non uscì perché dopo lungo discutere come vi disse che stava preparando un film
Stava tirando giù un trait mentre su questo e allora sembrò a tutti
Il va be'al
Daccapo collaboratori
L'obbligo
Citando
Movente
E poi
Ma
L'opposizione molto banale concludo
Ma l'ho lasciato
Della a
Do la parola riuscì Barbera racconto sarebbe interessante per cinque minuti
Perché rivela tutto questo singolare stile
L'ho già fatto un
Questo collabora
Quest'ultima parola sua di un autore che voglio dire nei suoi romanzi certamente non aver preoccupazioni pensare Ruggiero fosse una caduta di stile
Bene per farla breve lui parlò connettere un venti minuti continuano ad agire guardi quella parola la quella parola la quella parola la e non volle mai pronunciare quella parola
In un misto fra ironia sottile
Il secondo me eleganza e poi alla fine mi disse guardi
Pensandoci bene meno allegri quella parola la perché effettivamente non ci sta
Nel mio
Ecco questo visto con molta banalità alcune delle cose perché il passo
Se invece e finisco su
Allora potesse interessare
Di sapere
Come l'abitazione del quella fede
Passati tanti
Passati densità incontri incerte
Può giudicare l'attualità di ciò che scriveva Pasolini oggi se voi cioè un giornalista che ha attraversato questi vent'anni alcune
Per una quindicina di traduzioni rispetto
Piccoli si sa domandare ma questi temi che Pasolini affrontano allora
Sono attuati nelle sue previsioni si sono avverate giornalisticamente delle notizie quelle buttava allora comunque la sua forza è quella su cui avvenenza
Ecco la mia impressione per
Che
La sua intuizione della importanza dei temi da toccare era
Assolutamente la più no cinque mi sembra che sia stata la Corte che ha parlato una volta di antenne sensibili
Vibra
Che venivano fornite per breve tempo all'opacità del giornalismo italiano
Contemporaneamente devo dire che a me sembra che la sua provincia in previsione sulla omologazione culturale e sulla trasformazione antropologica no grazie a Dio non si è avverato
I giovani
Che oggi dando vita a questo stupendo
L'autunno
Non si capisce come potrebbero essere usciti fuori ruolo se fosse venuta a tutta quella mutazione antropologica quante Pasolini
Vedeva oramai come cosa fra
Molte delle sue previsioni nei confronti per esempio della televisione della scuola tuttora televisivo
Previsioni sedicenti certamente dalla Scuola di Francoforte dei sociologiche masticava normale in America la Scuola di Francoforte
Non si sono avverate uomo televisivo grazie a Dio non si è avverata alla gente legge Pasolini
E spinge ad alta
Però
Credo che in parte non ci sia una vera anche
Perché c'è stato tra società
Perché
Il
La diagnosi sopra Torino del poeta
è uno dei fattori che ha interagito con intelligenza
Una comunità civile come la nostra
Vorrei dire finito
Che in questo resta a chi in quegli anni collaboratore
Portare questo scrittore
Non sulle pagine del giornale
Ma farne il suo giornale perché c'era di giorni che quello questioni cancella
C'è una soddisfazione
Se effettivamente una parte delle previsioni non si sono avverate
Proprio perché il tono è stato tenuto così alto e l'accusa così forte
E il richiamo così aspro poiché c'è una certa soglia
E dando la parola
Questa ricercatrice prima di ascoltare collina Zincone vorrei dire che poi sulla ringrazio di un'intuizione le interessa
Che qua dentro che hanno il comunque che abbiamo lavorato e lavoriamo sui giornali si fa molto più civile quando lei dice
Facendoci un elogio molto superiore a quello che era e al nostro ambiguità
E Dionigi
Quando lei mi dice che meno male poi lo ripeterà le con parole molto più più piatte
Che ciò che Pasolini scriveva in quei giorni corrispondeva come scandalo allo scandalo di un giornale borghese emiliani settantaquattro settantacinque diceva cose non marginali in contrasto col potere
Più o meno ed altri
E lei diceva che questo non era episodico se ho capito bene lei dice che sono stati due fatti in qualche modo culturale una cultura di massa ancora oggi non recepiti completamente che cosa ha voluto dire per un certo periodo di tempo questa espropriazione da parte dei lavoratori
De la Penne di dei temi che hanno gestito in proprio se ho inteso bene
Io non non credo che fosse così tanti
Le nostre assolutamente nemmeno degli altri che avevano molti più meriti nel pigliamo sul più artistiche
Non credo che fosse così tante
Una cosa però c'era avemmo la fortuna di incontrare un po'
E chi con animo non molto sporco sulla strada alla fortuna di incontrare il poeta per un pezzo di strada fa qualche cosa che può rimanere per qualche anno di più e adesso ascoltiamo la dottoressa
Dunque io mi scusa intanto perché Lecco perché ho bisogna anche di riprende la vendetta
Direttamente negli articolini risulta così più semplici
Dunque la cosa
La prima cosa che bisogna dire che appunto questa mia relazione più che alla raccolta di saggi etica Taggart Zampini al settantacinque col titolo di scritti corsari
Fa riferimento nella sua globalità agli ultimi anni di attività giornalistica di Pier Paolo Pasolini
Attività che inizia sulle pagine del Corriere della Sera nel gennaio del settantatré con l'articolo contro i capelli lunghi
Fino alla chiusura della Trilogia della vita scritto nel giugno settantacinque ho pubblicato dal Corriere sette giorni dopo la morte
Un'attività giornalistica peraltro particolare
Ove si consideri che lo stesso Pasolini si definisce nei suoi scritti Corsaro locuzione poi ripresa da giornalisti e critici
E che ne il Corsaro ha tutte le prerogative visto che tratta di nuovo giornalismo aggressivo e provocatorio
Volendo perciò parlare di Pasolini corsaro non si può prescindere dall'altrettanto nuova esperienza del Corriere di quegli anni
Tutto ciò che Pasolini propone sul giornale e possibile sul quanto il Corriere ha cambiato volto
è infatti diventato direttore del giornale Piero Ottone sostituzione di Spadolini
Piero Ottone sotto l'influenza di Giulia Maria Crespi proprietaria della testata tenta per la prima volta in Italia il modello del giornale anglosassone privilegiando la notizia rispetto al commento
Separando i fatti dalle relative analisi scegliendo così prima di tutto il rapporto con il lettore
Questa linea di fondo ha come conseguenza una vera e propria rivoluzione nella struttura interna della redazione e nel modo di creare giorno per giorno l'informazione diffusa
L'intenzione di dare ai lettori un'informazione se non obiettiva almeno completa
Conduce all'indipendenza dei settori redazionali e nell'ambito dei settori all'acquisizione diretta da parte di tutti i giornalisti dell'intera gamma delle notizie
Di agenzia e della concreta possibilità
Per ciascuno di essi
Di proporre agli altri ciò che dovrà essere pubblicato il giorno dopo
A una delle rilevanti novità per il Corriere di quegli anni e il nuovo rapporto che si sperimenta tra i collaboratori esterni letterati e non ed il giornale
I tanti autorevoli collaboratori del Corriere escono dal settore specifico della pagina speciale ed occupano indifferentemente la sede in cui giornalisticamente si pone impone l'argomento trattato così gli intellettuali letterati promossi sul campo articolisti e Pasolini per certe sue caratteristiche evidente in modo più evidente
Fanno politica in prima persona
Divengono personaggi pubblici se a Roma nel diritto dovere di indicare il via e soluzioni il nuovo di limitarsi a confrontare con la loro esperienza di specialisti vi è soluzione scelti da altre Pasolini particolare ben si inserisce in questo quadro proprio per la sua grande capacità di far parlare le cose di cogliere in ogni fatto particolare ed attuale un riflesso della vita e del costume
La collaborazione di Pasolini col Corriere con il giornale nasce sotto la dicitura Tribuna aperta
Un invenzioni Piero Ottone per rendere disinvolto interessante giornale e offrire anche opinioni che differiscano dalla tradizionale immagine del corriere della linea editoriale
Ma anche una copertura per abbattere le ultime pregiudiziali ideologiche di Pasolini una collaborazione con un giornale da sempre maggiore di un certo conservatorismo perbenista
E assaggiare da parte del Corriere le reazioni del pubblico di fronte a una firma così difficile
Tuttavia il salto di qualità di tale collaborazione dalla tribuna aperta agli articoli pubblicati direttamente sul core nel corpo del giornale avviene quasi subito
La Tribuna aperta verrà ancora utilizzata ma in maniera diversa sarà un modo per il Corriere e in particolare per il direttore Ottone
Di prendere le distanze da quelle tesi di Pasolini che per essere più legate al politico avrebbero in modo più eclatante è messo in discussione la linea editoriale schierando il giornale
Se dunque in questo occupa in questa ottica comprensibile il perché il giornale abbia richiesto la firma di Pasolini
Le motivazioni dello scrittore forse risalgono al suo interesse verso tutti gli strumenti culturali di massa vi ha letto il romanzo il cinema infine il giornalismo con gli articoli gli poteva coinvolgere in modo più diretto direttore anche quello più lontano per lui dalla sua cultura e al limite della cultura spessa in questo modo la collaborazione col giornale acquista anche un valore nella vicenda letteraria dello scrittore un'altra questione apposta per chiarire
Il cambio di posizione di Pasolini nello scrivere questa articoli occupandoci nella nostra relazione non solo degli articoli del Corriere
Pubblicati gli scritti corsari ma anche di quelli sempre scritti sul Corriere o su altri giornali del gruppo ma pubblicati postumi nella raccolta lettere luterane
è utile chiedersi se c'è distinzione tra questi due termini Corsaro noteranno evidentemente dovranno fare riferimento a due diversi stati d'animo a due diversi progetti anche se per gli articoli discorso evidentemente più sfumata
Gli articoli luterani hanno con come chiave unificante un indirizzo pedagogico che pervade tutti gli iscritti problema della formazione dei giovani la droga la criminale la criminalità la televisione la scuola d'obbligo
Lo stesso processo alla DC ma in realtà anche per questo aspetto tra gli articoli raccolti in scritti corsari e quelle pubblicate sul Corriere estate autunno settantacinque esprimano il giornale che cammina per vari fattori attinenti alla politica i mutamenti del offerta alle scelte della relazione Salini Ottone risulta più appannata immediata di un anno fa
Sul potere
Così Pasolini apre il tema dell'omologazione culturale degli italiani la presenza dell'autore nel settantatré e di altri tre articoli
E per tale sesso secondo Pasolini in riferimento alle polemiche suscitate contro di lui
Per i figli Decameron Racconti di Canterbury in fondo l'alta dirigenza jazz Urso l'approccio sempre sul linguaggio questa volta riferimento alla decaduto funzione della chiesa ed infine sfida i dirigenti della televisione uscito come venire usato però come strumento di polemica politica in chiave di piena attualità in contrasto con tutta la tradizione letteraria e giornalistica
Dalla fine del settantatré al giugno settantaquattro nel film è Pasolini non compare più sul côté sul giornale all'inizio del giugno settantaquattro Pasolini da Milano e si incontra con Giulia Maria Crespi e Gasperi Barbiellini Amidei vicedirettore
Incaricato dei servizi culturali
Si raggiunge un accordo che prevede che Pasolini scriveva di critica letteraria se dunque questi appaiono le prospettive letterarie tradizionali della colazione intuibile sono le ragioni politico-culturali di questa Offerta
Nei mesi antecedenti il Corriere ha preso posizione a favore del divorzio e la sonante vittoria dei no ha lasciato un certo astio nei confronti del giornale da parte dei cattolici
Entrata stabili di Pasolini nel Corriere tende ad aprire un varco in quel trionfalismo l'alito verso questi momenti che guardano a Pasolini alla sua spiritualità protestante con crescente interesse
Il primo intervento si occupa appunto e forse non è casuale della vittoria dei no al referendum
Titolo gli italiani non sono più quindi lo scrittore si chiede se la vittoria dei no costituisca una vittoria dell'Italia democratica
O di uno diverso mutazione sociale e quindi afferma testualmente la vittoria dei no è una sconfitta non solo di Fanfani del Vaticano ma in un certo senso anche di Berlinguer e del Partito Comunista infatti la vittoria dei no deve essere interpretata come un'affermazione di una tolleranza falsa tolleranza edonistica creato dal sistema e degli pseudo valori consumistici degli stop cognati
E prosegue
L'omologazione culturale che ne è derivata riguarda tutti popolo e borghesia operaie sottoproletari
Non c'è dunque quel differenza apprezzabile tra un qualsiasi cittadino italiano fascista
E un qualsiasi cittadino italiano antifascista e si sono culturalmente psicologicamente e quel che più impressionante fisicamente interscambiabili
Le prime durissime reazioni vengono naturalmente Comunisti italiani
Più pacate le risposte degli intellettuali ma al di là dei riconoscimenti formali diminuiti di limitate solidarietà personali di accettazione di alcune premesse la cultura italiana essenzialmente quella di sinistra
Rifiuta le tesi di Pasolini fondandosi sulle motivazioni più varie sui toni più disparati denuncia gli scandali ironia sarcasmo
Il dato complessivo che se ne ricava e che la cultura italiana sembra rispondere apparso a Pasolini sul piano pedagogico
Politico e morale lasciando così spazio lo scrittore per approfondire monopolizzano il loro quel nuovo modo di dialogare che andava inventando sulle colonne del Corriere
A ottobre Pasolini sviluppa un altro tema anch'esso provocatorio la questione della chiesa in clima con quel canovaccio per la collaborazione con il Corriere stabilito per implicito a giugno
Dall'analisi del nuovo potere condotta da Pasolini nasce il problema del ruolo che dovrebbe assumere la chiesa per non perdere la propria identità
Cito la conclusione dello scrittore la Chiesa per sopravvivere deve passare all'opposizione dovrebbe rinnegare combattere questo nuovo potere che la sempre più estromessa
Segue una pausa per quaranta giorni Pasolini non esce sul Corriere l'articolo inviato come al solito dalla gente milanese lo scrittore alla direzione del Corriere giace per quasi un mese nel cassetto il Piero Ottone
Qualche notizia filtra nella redazione si sa che riguarda la strage di piazza Fontana di colpa occorre da un drastico intervento del comitato di redazione per farlo uscire quattordici novembre con il titolo un po'goffo che cos'è questo conto
Da quel momento in poi quasi assecondando quello che succedeva nella redazione del quotidiano milanese Pasolini andrà a ruota libera spezzando ogni vincolo di canovaccio editoriale con la direzione del Corriere
La quale per conto suo non essendo in grado né probabilmente volendo per ragioni terrei critiche editoriali censurare lo scrittore si preoccuperà di arginarlo contro bilanciando né in qualche modo le spinte più radicali
Ed è in questa logica compromissoria che il pezzo del quattordici dicembre esce in tandem con articolo sullo stesso argomento ma di segno opposto
Di Prezzolini vecchio collaboratore del Corriere resuscitato per l'occasione
Di fatto con una scelta inconsapevole pian piano con naturalezza e gradualità il Corriere della Sera la sua relazione e per Paolo Pasolini aprono politicamente al Partito Comunista
Anticipando quella tendenza che condurrà la grande affermazione politica del Partito Comunista nelle lezioni settantacinque settantasei
Per titolo e particolarmente suggestivo ed è tutto giocato sull'iterazione ossessiva di un io so io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato colto
Io so tutti i nomi e sono tutti fatti attentato alle istituzioni e stragi in cui si sono resi colpevoli io so ma non ho le prove non ha nemmeno indizi quello di Pasolini e il conoscere immediato e diretto dell'intellettuale dei fatti umani sociali e politici io so perché sono un intellettuale uno scrittore che cerca di capire tutto quello che succede ti conosce tutto ciò che si scrive
Ma proprio perché l'intellettuale avrebbe il coraggio di dire la verità escluso dalla possibilità di avere prove adesso si dà un mandato meno pericolose falsamente nobile quello di dibattere su problemi morali e ideologici
Lo stesso atteggiamento anche l'opposizione il Partito Comunista Italiano perché i suoi dirigenti distinguono verità politica dalla politica
Tra organico alla classe operaia alle sue istituzioni a favore di un nuovo tipo di letterato di intellettuale appunto il Corsaro come dice Gianni Scalia intellettuale
Insomma non professionalità critica il suo ruolo e le sue istituzioni non è autorevole cioè rappresentativo
Dissente reagisce esibisce i sintomi della nuova contraddizione disturba turba parla non solo dello sviluppo ma anche della contraddizione dello sviluppo
Altro argomento scottante nel quale Pasolini mette in primo piano senza alcun ritegno sì spesso le sue contraddizioni e trattato nell'articolo sono contro l'apporto apparso sul Corriere diciannove gennaio del settantacinque sono traumatizzato dalla legalizzazione dell'apporto perché la considero come molti una legalizzazione dell'omicidio
Nei sogni nel comportamento quotidiano io vivo la mia vita prenatale la mia felice immersione nelle acque materne d'altronde il nuovo potere abolire l'apporto perché vuole una coppia consumatrici piccolo borghese
Bisogna lottare lottare sul piano della causa dell'apporto cioè sul piano del codice pubblicizzando attraverso la televisione stampa gli anticoncezionali la pillola diverse tecniche amatorie
Si apre a questo punto che si dibatte il caso Pasolini ancora una volta Pasolini impone terreno di scontro anche se la posta lo stesso scrittore nel suo esistere come il Corsaro e al limite nel suo esistere
Nel suo essere un corpo è unanime e infatti sintomatico che tutte le risposte da quelle più intellettualmente attente fino a quelle più ciniche tendono a prendere le mosse dall'uomo Pasolini e dal fatto che egli scriva proprio sul Corriere
Morandi ha spesso fa un preciso riferimento allo scandalo Pasolini
Da qualche tempo Pasolini per motivi certo serie profondi cerca lo scandalo la peculiarità distintiva di questo suo atteggiamento però che egli non mira scandalizzare conservatori ma gli intellettuali
L'articolo e morali appone in chiara evidenza quanto Pasolini porta di nuovo di diverso e la funzione dell'intellettuale divulgando al di fuori degli scritti canonici
E fa comprendere come la provocazione di Pasolini chianche coincidente con l'altra provocazione che in quegli anni il nuovo modo di essere del Corriere della Sera
Colpisce alla radice riaccreditate tesi che sulla scorta di Gramsci la cultura italiana aveva elaborato circa lo spazio riservare agli intellettuali
Per le concezioni tradizionali del rapporto fra intellettuali e politica per chi è abituato la tradizionale mappa dell'informazione giornalistica del Paese
Il trauma Pasolini si confonde si amplifica con il trauma di un corriere della Sera diverso
Pasolini è una punta d'iceberg di un'intollerabile ribaltamento dei rapporti di forza nell'ambito dell'informazione culturale
Siate così sull'aborto e sul Pasolini una delle più arroventate polemiche fra intellettuali per la quale i giornali siano riuscite a essere protagonisti
Le tesi provocatorie Pasolini e l'uso spregiudicato Mannini dico larghissima di vettura impone una nuova regola del gioco
Risposta non può essere data solo dal periodico culturale ma obbliga l'uso del settimanale a larga diffusione i giornali quotidiani e possibilmente di una pagina che non sia la terza per Tone collocazione con il successivo articolo apparso sul Corriere della Sera il primo febbraio settantacinque con il titolo il vuoto di potere in Italia
Pasolini apre un nuovo tema squisitamente politico l'attacco alla gestione e alla successiva trasformazione del potere dei consumi l'articolo è quello famoso delle lucciole al tempo stesso un saggio di polizia e uno dei più violenti attacchi politici al nuovo potere
Altrettanto politica immediata e la risposta dalle colonne del Corriere interviene il giorno seguente lo stesso Giulio Andreotti simbolo un tempo della continuità democristiana dell'apertura al Partito Comunista
La valenza politica degli scritti di Pasolini sul Corriere emerge ed emerge altresì la tendenza di Piero Ottone a bilanciare Pasolini politico aprendo a contro voci il diciotto febbraio del settantacinque sul Current sul Corriere in simultanea di taglio in prima pagina sotto un unico occhiello processo alla DC accusa e difesa escono due articoli uno di Pasolini l'altro di Andreotti il primo intitolato insostituibili mix sono italiani il secondo risposta intitolato in le lucciole e i potenti
Segno questo di una certa tesa del pezzo di Pasolini sul tavolo della Direzione del Corriere della sera prima di essere pubblicato fino a che non fosse giunta la replica di Andreotti
La polemica con Andreotti esaurisce la serie di articoli sul Corriere della Sera pubblicata negli scritti corsari
Dal febbraio settantacinque per cinque mesi la firma di Pasolini non esce sul quotidiano milanese quasi a sottolineare una maggiore difficoltà del Corriere ad ospitare le provocazioni dello scrittore il fatto nuovo del quale occorre tener conto e che dopo il travagliato avvio dell'estate delle lunghe trattative dell'autunno Angelo Rizzoli si è consolidato quale nuovo proprietario accomandatario unico dell'editoriale Corriere della Sera
Sì insediatosi in via Solferino garantita dai soldi da Montedison di Eugenio Cefis dal più potente famiglia della carta stampata italiana
E comunque col febbraio marzo settantacinque credo che gradualmente inizia la ristrutturazione dell'azienda delle testate del gruppo Rizzoli Corriere della Sera
In una situazione di incertezza politica e nella difficoltà di ridare linea al giornale la collaborazione di Pasolini viene congelata
Pasolini viene rimesso in circolo solo da risultati elettorali della tarda primavera
Ma questa volta l'ente appare programmata se il Corriere si affretta subito a recensire gli iscritti Corsari con Carlo Bo tenendo dietro con un certo ritardo il rinnovato interesse giornalistico culturale per lo scrittore indotto dalla pubblicazione di saggi della Garzanti ed anche precostituiti appaiono i temi dell'ultima fase della collaborazione di Pasolini al Corriere della Sera
Sono temi prevalentemente socio pedagogici e politici
L'impressione che lo scrittore che lo scrittore voglia essere meno isolato in meno disperato
E non si ponga quindi egli solo di fronte a tutti ma volta per volta si faccia portatore di desideri inespressi istanze inattese di voglia di certezze
Anche se gli interventi più efficaci sono quelli nei quali Pasolini riprende col tono da corsaro la sua solitudine di esistente
Il primo e gli articoli di questa fase appare sul Corriere diciotto luglio settantacinque col titolo Pasolini Pannella e il dissenso
Il dato di partenza la vita dei comunisti alle elezioni ma qui sono già accennati i temi che saranno trattati successivi articoli la responsabilità dei potenti di della democrazia cristiana
Da qui il processo il problema dei giovani della loro criminalità e della droga quindi ancora della funzione pedagogica degli intellettuali del partito comunista abolizione della televisione della scuola d'obbligo
Ma è nell'articolo che serve capire i figli apparso sul Corriere il primo agosto che Pasolini riprende toni del Corsaro e qui che Pasolini inventa la metafora del Palazzo divenuta termini ricorrente nel linguaggio politico
Il palazzo la metafora del potere come totalità idee così determinante di tutto ciò che si scrive riguarda solo ed esclusivamente quel che avviene dentro il palazzo
E storie serie dice Pasolini significa pare occuparsi di loro le loro intrighi delle loro alleanze infine anche le loro modo modo di interpretare la realtà che sta fuori dal Palazzo
Ma gli intellettuali italiani sono stati sempre cortigiani sono sempre vissuti dentro il palazzo
Come non cogliere in queste parole una coincidenza oggettiva con quanto teorizzava e praticava Buttone
Riguarda un Corriere della Sera ha fatto all'inglese
Privilegiando l'informazione sul commenta i fatti sulla politica la coincidenza tra Pasolini e la ventata di rinnovamento al Corriere non è casuale se in un modo o nell'altro le posizioni trovano nelle rispettive forme esplicite teorizzazione
E il problema è importante in quanto la visione dell'intellettuale in Pasolini e mutatis mutandis lo stesso spessore della funzione il giornalista teorizzato dalle radiazioni di Piero Ottone diciotto ore in una intervista
La libertà di stampa il suo solo possibile il futuro nel fatto di non avere padroni sicuri
Se proprio deve esserci un padrone che sia il dissenso
Sono i fatti veggente la realtà sociale di cui intellettuale giornalista in diversi modi sono testimoni a fare la linea non è il palazzo la sua trilogia a fare da filtro ottico tale realtà
Se i problemi dei giovani della droga della formazione culturale rappresentano gli argomenti più importanti di quest'arco temporale
Non vi è dubbio tuttavia che il tema centrale più utile a tante che finirà per caratterizzare quest'ultima fase della collaborazione tra Pasolini il Corriere della Sera è quello del processo
è un tema classico della letteratura moderna che Pasolini riprende tuttavia in chiave del tutto nuova dalla parte dell'accusatore
Si tratta del processo che gli italiani debbono intentare contro potenti democristiani alla stregua di quanto è avvenuto in America e in Grecia rispettivamente per Nixon è Papadopoulos
Gli articoli sono pubblicati insisto sia sul mondo si è sul Corriere
E appaiono come i singoli episodi fasi di una vera e propria sceneggiatura in tutto simile a un processo penali che Pasolini instaura e conduce dalle pagine dei giornali del gruppo Rizzoli Corriere della Sera contro potenti democristiani
In altri termini si ha quasi l'impressione che lo scrittore nell'esprimere le tesi circa la necessità di un processo radici per chiamare la polemiche vari scrittori nell'analizzare nel commentare nel rispondere nel replicare
Nel concludere seguono schema preordinato entro il quale finisce per condurre gli stessi suoi interlocutori
Tale schema e non è certo casuale in uno scrittore quale Pasolini le cui vicende personali e letterari vivono e si intrecciano con la cronaca giudiziaria e quello del processo penale in tutte le sue solennità nei suoi passaggi e tavoli
Nell'aria confidenziale quasi casuale dell'investitura di un processo alla formulazione di un preciso capo di imputazione dalla raccolte critica delle prove degli elementi a carico a discolpa fino alla solenne requisitoria conclusiva
Espliciti sollecitazioni Pasolini era avere risposta fra gli intellettuali non rimangono male
Non sono Pasolini cogliendo l'occasione di una intervista Presidente della Repubblica Giovanni leone da parte del Corriere coinvolge lo stesso presidente
Proponendo alla direzione del giornale una lettera aperta del titolo la sua intervista conferma che ci vuole processa
Dal quel tono non si riesce a comprendere fino a che punto le parole del presidente siano utilizzate come testimonianza a carico ovvero come confessione resa da uno degli imputati
è un problema anche per il Corriere della Sera di Ottone Rizzoni nel giornalismo italiano ossequiosa le istituzioni al quale sfugge del tutto la tradizione culturale Washington post l'attacco diretto al presidente Repubblica in carica suscita anche all'interno del giornale del suo composito assetto proprietario reazioni perplesse
Di fatto per otto ore in difficile equilibrio tra i modelli ideologici e culturali cui aveva ispirato la sua direzione del Corriere della Sera e le ragioni della politica decide per una soluzione di compromesso
L'articolo viene pubblicato sul Mondo
A una sintesi sostanziosa esce la sera del quattro settembre settantacinque sul Corriere d'Informazione giornale del pomeriggio della stessa azienda editoriale
Ed ancora pochi giorni dopo l'interrogatorio incrociato prosegue nei confronti Donat Cattin potente ministro dell'industria capocorrente democristiano
Alla fine Pasolini di nuovo in prima persona punta sul banco del Pubblico ministero pronunciando la sua definitiva requisitoria di un processo mai celebrato
Per titolo perché il processo pubblicato sul Corriere il ventotto settembre e tutto fondato sulla ripetizione della frase i cittadini italiani vogliono consapevolmente sapere
Paragonabile anche per lo stile noi io sopra è strage
è una mania di verità come dice Scalia la voglia di conoscere tutte insieme che Pasolini porta sul Corriere smania dell'intellettuale che vive in mezzo alla gente fuori del palazzo intuisce conosce ed ora tenta di avere le prove
Quello che infatti preme sottolineare nel concludere e proprio questo singolare connubio tra Pasolini e Corriere della Sera di quegli anni
Coincidenza di posizioni di idee di atteggiamenti domande ricercati perché nei fatti tecnica del paradosso si ricevuti storie che in Pasolini
Interrogare continuo sulla realtà italiana la ricerca di un nuovo modo di fare il giornale la contraddizione che si contraddice il giornale mosaico l'assenza di linea nel Corriere della Sera
Ne sperimenta giornalistica che Pasolini in virtù del riso antenne fremente ricettive della pena ponderati lei che c'è nell'aria come dice Maria Corti coglie vive da protagonista
A distanza di qualche anno attenuata l'emozione per la tragica fine dello scrittore e ridimensionata attraverso le note vicende editoriali Donna d'artista immagine del Corriere della Sera
Si può anche dire che Pasolini Ottone in forma diversa abbiano utilizzato fino in fondo il mito del Giornale lombardo
Servendosi forse anche oltre il lecito di quella strana soggezione che il mondo culturale editoriale politico avuto sino ai nostri giorni per tutto ciò che si scrive sul Corriere della Sera proprio perché scritto e pubblicato sul Corriere
Quel che è certo è che il meccanismo ha dato ottimi risultati offrendo su un palcoscenico di carta stampata fatti idee realmente nuove nel giornalismo in generale nel mondo culturale italiano
Grazie signora io credo che anche per chi ascolta come capitava Golino atti in Comune ammette cose abbiamo vissuto
Siamo rimasti
Colpiti leader non solo dal
Soltanto aggiungere questi alla sua valutazione chi prendo la seguita con attenzione
Avrà sentito tutti colto nei suoi passaggi anche nei particolari
Vorrei ricordare quando lei dice
Ha detto che qualche volta noi ci siamo trovati in difficoltà
Nel pubblicare i pezzi di Pasolini li abbiamo passati al mondo
Vorrei ricordare che noi era facevamo parte anche del cosa che lei
Non so se sapeva comunque non ha ritenuto importante e io non lo dico per un fatto personale ma per una valutazione politica noi facciamo parte anche del comitato di direzione del
Voglio dire la padre naturale del mondo né rispondevamo no c'era un comitato di direzione del mondo fa da sì
Da chi c'era comunque c'era Ottone il producer voglio dire quindi
I padroni s'avevano da colpire avrebbe dovuto colpire lo stesso modo certo c'era un'articolazione
Del Neri fa un articolo per la rielezione dell'impatto articolerò lì perché
Dire che che si poteva dare via tutta la Montedison per una sola lucciola
Vale la pena di ricordare che le ha detto suo dei giornali erano di fatto della proprietà
O almeno che erano stati comprati con i soldi che erano pervenute un qualche cosa
Enzo Golino
C'è adesso ascoltiamo ci ci può dare
Una lettura di questo tema la triangolazione addirittura una sia come sociologico della letteratura che proprio in questi giorni propone un grosso
Un libro Pasolini
Sia come responsabile della parte culturale per un certo numero di anni
Sì anche come invece responsabile da parte culturale della pur
Di altri i telegiornali che in quegli anni poi negli anni successivi poi la morte di Pasolini
Hanno
Acquisito l'attenzione ai temi Pasolini
Ma tutto questo fatto senza appeasement intellettuale perché se ricordo bene
C'era una pagina turisti di Pasolini
Pubblicata nel Corriere d'una volta che lui si trova in mezzo alla folla
A Fregene Ostia
Con L'Espresso in mano
Su la cultura
Infatti ecco comunque scontiamo insegue ecco a proposito di questo episodio poi dopo entriamo nel merito
Di quello che devo dire col
Di Pasolini
C'è stato sempre un rapporto molto conflittuale di Pasolini con la cultura laica con la pubblicistica laica e con quell'organo che in quel momento ai suoi occhi rappresentava una delle punte dell'avvocatura lari
L'Espresso
La vicenda Pasolini L'Espresso è stata abbastanza singolare
Ci sono state punzecchiature reciproche attacchi anche violenti però non possiamo dimenticare che nel mille novecentosessantotto L'Espresso ha pubblicato insieme a un dibattito nelle stesse pagine quando L'Espresso era ancora fornito un giornale grande l'espressione
E non era ancora il tabloid che adesso la famosa come sia il PC ai giovani che poi uscì su Nuovi Argomenti e poi fu ripubblicata
Nel volume empirismo Eretico
Ed è quello è ancora uno dei testi che meglio rappresentano la complessa figura di Pasolini non soltanto come poeta e come scrittore
Ma anche come intellettuale scomodo come intellettuale che non dimentica di mettere alla frusta
Lo schieramento democratico tanto è vero che in quel testo Luís
Patto e contro gli studenti figli di papà figli della borghesia benestante che sposa invece le ragioni dei poliziotti emigrati dal Sud figlio di povera gente mandati in piazza disegni politici superiori
Ritornando al tema di questa mattinata di questa giornata è difficile dopo quello che ha detto Barbiellini & dopo l'ampia e capillare esposizione della tesi di laurea della signora Starace di tornare ancora capillarmente sui rapporti tra Pasolini e il Corriere
Voglio dire semplicemente questo che non si capisce fino in fondo il ruolo che Pasolini il ruolo così contraddittorio dopotutto che Pasolini ha voluto come collaboratore del Corriere se non si tiene conto di quella di quel particolare aspetto della sua natura non soltanto intellettuale ma profondamente umane che era la sua vocazione pedagogico
Una vocazione spinta fino alla nevrosi fino all'ossessione stando alle sue stesse parole ma dirò di più non si capisce tutta l'opera di Pasolini o può forse dire non si capisce un po'troppo ma almeno non se ne accorgono degli a spetti ancora in ombra dell'opera di Pasolini e della sua vita se non si riflette in modo approfondito su questa che è stata direi addirittura la dominante della sua vita pubblica e privata
Perché vocazione pedagogica ma se fossi un biologo di Reja un genetista direi che questa vocazione pedagogica e addirittura in scritta nel DNA pasoliniano
Nella radice della vita perché Pasolini come alcuni o tutti voi saprete era figlio di una insegnante
Nipote di una insegnante figlio di un militare quindi professioni direttamente connesse alla formazione collettiva individuale la stessa opera di Pasolini si può leggere dalla prima all'ultima parola e non soltanto i romanzi le pulizie i saggi il film il teatro
Ma addio fa addirittura la sua vita tutti tutto quello che lui ha scritto e tutto quello che aveva fatto come un'immensa costruzione di e punti fu un immenso referto della propria formazione Pasolini e largo di particolari dei suoi scritti sulla propria educazione Pasolini anche in modo indiretto implicito nelle sue opere fa riferimento addirittura in modo palese il fisico a tutto quello che il mondo scolastico
Nei due romanzi si parla di scuola nelle Poesie in momento pedagogico e molto presente
E molto presente in modo addirittura ferocemente polemico io voglio ricordare per esempio una sua polemica con Italo Calvino può essere duro dirlo perché Calvino
Purtroppo non c'è più e quindi non puoi riprendere questo argomento questo tema e quando Calvino a proposito una poesia di Pasolini
Nella quale Pasolini si dimostrava incline ad a vere
Rapporti intendiamoci pedagogici con i giovani fascisti Calvino scrive io non vorrei mai incontrare nella mia vita un giovane fascista Pasolini
Gli risponde che tutto sommato Calvino sbaglia fa male
Che questi giovani perduti alla causa
Della democrazia quanto neo fascisti potrebbero invece essere ricondotti alla causa della democrazia al mondo democratico se fossero messi sulla giusta
Di voglio citare proprio del parole testuale Italo Calvino gli dice
I giovani fascisti di oggi non li conosco e spero di non avere occasione di conoscerli e Pasolini con un tocco evangelico
Gli risponde augurarsi di non incontrare mai di giovani fascisti è una bestemmia perché al contrario noi dovremmo far di tutto per individuarli e incontrare
Pasolini è stato un intellettuale e pieno di contraddizioni le sue posizioni intellettuali pedagogiche di scrittori narratore di poeta si sono alimentate al fuoco di queste contraddizioni
Pasolini aveva il grande merito di esibirle in modo narcisistico in modo eccessivo in modo viscerale
Il tema delle viscere molto presente nella sua opera pubblicistica narrativa poetica ma Pasolini o non ha avuto mai paura di andare controcorrente se in quel momento gli sembrava che i giovani fascisti
Gli estremisti anche di estrema sinistra potessero essere di condotti a un discorso democratico ebbene lui non aveva paura di sfidare
La moralità corrente il polemizzare anche con uno scrittore certamente democratico la sua generazione dividendo sì su un tema in quegli anni molto ma molto al caldo
D'altra parte al di là come ho detto prima di questa vocazione pedagogica inscritta nel suo genere
Pasolini ha sempre mostrato un'attenzione verso tutti i processi formativi ormai noto è diventata quasi leggenda la scuola Etta di Casarsa quando lui giovanissimo studente di lettere a Bologna
Faceva scuola insieme con la madre ai ragazzi del paese che non potevano andare ai ragazzi di una frazione vicino casa se non potevano andare
Nel paese vicino per paura dei bombardamenti e dei rastrellamenti dei tedeschi e di quella School scuole tra una gaffe familiare in cui si respirava
Un'atmosfera indimenticabile a giudizio di chi la vissute di quei rari testimoni
Che ancora sono in grado di raccontare exploit del Pasolini maestro di quell'epoca lì
Ne raccontano come di un fatto veramente importante i straordinario d'altra parte ancora prima la vocazione di Pasolini pedagogo di maestro naturale che aveva assorbito per esempio anche da Gramsci
Di una certa e allora etica
Le letture i gradi Pasolini di Gramsci avverranno un ponte verso il quarantanove cinquanta ma direi che Pasolini era un gramsciano predestinato
E chi volesse fare dei riscontri fra quest'aura gramsciana che si respira
Negli scritti di pass
Vini nelle pulizie e letti carta
Educativa gramsciana potrebbe leggersi per esempio quelle bellissime lettere
Alla moglie e Gramsci scriveva dal carcere perché sono raccolte se non ricordo male in un volume
Sia degli Editori Riuniti che viene audito per mostrare quanta affinità ci fosse fra il maestro naturale di Casarsa e il pedagogo rinchiuso nel carcere di Turi dal regime
Fascista ma ripeto tutto questo di tutto della vocazione pedagogica di Pasolini se anche se ne hanno riscontri continui
E devo dire non solo che non sono mai stati messi insufficiente rilievo e da critici e dai biografi anche più vicini a questi a questa a questo aspetto
Della personalità
Di Pasolini voglio citare
Per esempio uno scritto di Pasolini apparso sulla rivista architrave
Il trentuno dicembre mille novecentoquarantadue Pasolini aveva vent'anni e dimostrava una maturità intellettuale già molto spinte
Architrave era il mensile del buffo bolognese vale a dire della Gioventù universitaria
Fascista e Pasolini
Commentando
La diversità letteraria della propria generazione rispetto a quella della generazione più anziana dei letterati essi erano compromessi
Con il fascismo e comunque facevano una letteratura non vicina a quelli che era i suoi intendimenti la sua estetica bene dice una più accentuata è scavata ricerca epica
Riconoscibile tra i giovani Gen letterati italiani di cerca del tutto giustificata anzi necessaria
Inesistente però in chi non ne ha sentito profondamente collettivamente la necessità parlo della generazione che ci ha preceduto
E fin qui Pasolini di conseguenza Pasolini raccomanda ai giovani della propria generazione quindi ai ventenni casse stesse
Di evitare inutili polemiche nei confronti di una concezione letteraria ormai a loro estranea estranea non soltanto per le opere ma anche come comportamento come eticità
Devi dedicare invece le proprie energie e qui riapre le virgolette faccio parlare Pasolini ad un'opera educativa che sola potrà dare coscienza alle opinioni comuni e maturare una futura grande cultura italiana
Educare sarà questo forse il più alto i dubbi le compito affidato alla nostra
Generazione
E se Pasolini scriveva queste nel mille novecentoquarantadue credo che non ci siano dubbi come poi la sua vita la sua opera hanno dimostrato nel valutare appieno l'importanza che ha avuto la
Va la pedagogia all'educazione
Di petto educazione attenzione ai processi formativi al Tolui e attenzione ai propri
Processi informativi ma Pasolini non si ferma qui perché un invito all'educazione un invito al proprio compito di educare
Se stessi e le future generazioni potrebbe anche sembrare generico Pasolini
Insiste entra nel merito e parlo di sei anni dopo quando già la sua
Formazione di maestro naturale era più che evidente
Il maestro naturale non soltanto nell'insegnamento privato come il familiare come la scuole tre di Casarsa ma maestro naturale anche nell'insegnamento pubblico perché Pasolini
Prima di essere espulso dal partito comunista e dall'insegnamento per indegnità
Una denuncia per atti omosessuali i noti fatti di ramoscello come dicono come si dice ormai convenzionalmente
Insegnava in una scuola media
E ma non solo insegnava partecipava anche attivamente alla vita politica
Friulana
C'era stato tra i fondatori della federazione comunista di Pordenone si era iscritto al Partito comunista scriveva giornali murali
In dialetto per avvicinare
Contadini e che quelli piccoli borghesi del suo paese alla politica mostrava già
La vocazione di un campo la vocazione di un intellettuale che forse sarebbe diventato organico questo non possiamo dirlo con certezza organico al pc intendo se non ci fosse stato il trauma
Dell'espulsione e dal pc e dall'insegnamento la fuga a Roma
Dove ricominciò a insegnare peraltro con tutto quello che ne seguito
Dico che Pasolini entrava nel merito perché perché su un giornale il mattino del popolo pubblicata il quarantasei quarantanove
Un giornale che era di linea frontista era anzi finanziato credo dalla Federazione del Partito comunista
Del Friuli-Venezia Giulia e poi in linea laica Pasolini cominciò a collaborare quando invitato da Tito De Stefano che hanno rapporti intimi direttore ci succede
Si successero in questo giornale ha un ritmo frenetico fu invitato a scrivere su questo giornale di cose di scuola
E scrisse quattro articoli su questo giornale il mattino del popolo in cui entrava nel merito dei metodi di insegnamento
Entrava nel merito di quella che era la sua concezione pedagogica dell'insegnamento della vita e c'è un articolo bellissimo sui sull'imbecillità di alcuni libri di testo sull'imbecillità delle antologie che pubblicati oggi magari con un'altra firma senz'verrebbero letti come assolutamente attuale
Pasolini quindi entrava nel merito
Parla si mostra informato perfino di quei metodi della pedagogia attiva che allora cominciava a filtrare in Italia attraverso una rivista come scuola e città
Pubblicava la Nuova Italia diretta allora da Ernesto Codignola
Pedagogo nobile pedagogo italiano
Si mostra consapevole di quei metodi della scuola attiva
Di cui però ne fa un uso molto personale nella scuole restano testimonianze di come lui insegnava il diverbi Latini le declinazioni
Inventando cose che allora più o meno cominciavano a filtra nella scuola italiana ma sicuramente non avevano mai trovato un maestro che un preside definita addirittura mirabile
Ebbene Pasolini in un altro articolo se la prende con anche con il feticcio professore anche se lui era un professore affettuoso ma estremamente rigoroso che credeva alla lezione dalla cattedra
Che esigeva stando a testimonianze di chi è stato poi suo allievo che esigeva un rispetto reciproco severissimo fra maestro e allievo
Ebbene Pasolini scrive in polemica contro il feticcio professore se la prende contro il proprio con il professore macchietta che cerca di ingraziarsi
L'alunno mettendosi al suo livello se la prende con il professore che usa un linguaggio da caserma che usa un linguaggio corrente banale
Cercando d'ingraziarsi gli allievi ebbene questa sua passione e conoscenza pedagogica
Come verrà fuori anche da alcuni libri che sono stati trovati nella sua biblioteca si concreta addirittura nell'offerta di un editore purtroppo non sono riuscito a rintracciare il PCI nell'offerta di un editore a Pasolini quando era già Roma quindi mille novecentoquarantanove in quell'anno in cui lui insegnava di metter su un'antologia di pedagogisti
Questo vuol dire che in qualche modo l'idea di Pasolini pedagogo l'idea di Pasolini maestro l'idea di Pasolini che conosceva il metodo Montessori della scuola è attiva cominciava già a filtrare sia pure in anni non facili
Per l'industria culturale italiana negli tra gli addetti ai lavori da questo
Da questo punto di vista ma
Andando un po'anche scendendo più direttamente nel merito
E vale a dire nell'opera pasoliniana
Una lettura per esempio dei romanzi della polizia da questa angolazione pedagogica mostra che Pasolini fa addirittura di corso a una serie di istituzioni
Che per lui diventano simboli che poi all'interno di dei suoi libri ne sia lui o meno consapevole come ho detto prima di immagine il ruolo della scuola anche fisico l'edificio scolastico torna continuamente in
Pasolini c'è addirittura in una vita indagata seguita una scena in un'aula scolastica di una scopo una scena di seduzione omosessuale
Di un ragazzo di Tommaso Pozzilli nei confronti del maestro di cui lui conosce le inclinazioni
Omosessuali
Le altre istituzioni pedagogiche a cui il Pasolini di cui che sono presenti insieme nella nell'opera di Pasolini sono per esempio la parrocchia
Sono la sezione di partito sono addirittura l'ospedale come istituzione collettiva dove in qualche modo sia pure per un breve periodo
I comportamenti umani vengono plasmati a misura
Dell'istituzione io dico che uno dei simboli come la continuamente come la bandiera rossa
Per esempio che in qualche modo rappresenta uno il simbolo di un'idea di un'ideologia e quindi di qualcosa che
Forma i personaggi di qualcosa che in qualche modo forma
Le culture
Il Pasolini pedagogo non ha paura di dire quello che non funziona nella scuola per cui io vedo come una sorta di tracciato ideale fra quell'articolo che ho prima menzionato
A proposito dei libri di testo a proposito dei professori macchietta
Che abdicano al loro ruolo di rigore e di serietà e le estreme posizioni prese da Pasolini negli scritti corsari e sul Corriere contro la scuola
Dell'obbligo
Qualcuno ha visto in Pasolini una figura di desco Larizza attore alla Ivan
Il Licci
De scolarizzati la società è un libro di Vanni di Lecce dove si faceva praticamente strame di qualunque
Istituzione soprattutto la scuola ma e credo che Pasolini sia molto lontano da queste posizioni e non è una mia opinione lo dicono i testi
Perché anche se Pasolini si scaglia contro la media dell'obbligo e dice che bisogna abolirla
è anche vero però che l'ultimo atto pubblico della sua vita
L'ultimo quello che avrebbe dovuto essere
Il convegno radicale a Firenze al quale purtroppo non poté partecipare perché due giorni prima fu trovato ucciso alla periferia di Ostia quindi l'ultima uscita in pubblico di Pasolini è stato un
Dibattito con professori e studenti al liceo Palmieri di Lecce il ventuno ottobre mille novecentosettantacinque quindi dieci giorni prima di essere
Ammazzato e che ci divora in libri adesso è stato raccolto fu raccolto poco dopo la sua morte in un piccolissimo Librino intitolato
Volgare eloquio pubblicato da una piccolissima casa editrice napoletana
E in cui Pasolini colloquiale con professori e studenti ecco per quale motivo Pasolini ormai punitivo dei mass media ormai disincantato triste privo di speranze per quale motivo invece va in una scuola e cinque in che modo non in un modo clandestino ci va in modo ufficiale
Invitato addirittura dall'ufficio del ministero della pubblica istruzione scusatemi se a bordo in particolare diretto dalla professoressa et similia un picchio
Che si occupava dei rapporti fra il ministero
E delle due della pubblica della pubblica istruzione e questi
Fatti esterni come di invitare personalità scuole così ci va quindi come il carisma dell'istituzione il tema da dibattere e l'uso del dialetto nella scuola come sapete Pasolini
La cui produzione dialettale inversi straordinaria bellissime e da viva
Ha avuto sempre una particolare attenzione verso le culture alternative splendida per esempio
E la sua antologia della poesia dialettale italiana che si credo che Garzanti di pubblichi fra qualche mese ed è un'occasione certamente erano perché dopo di quella non ce ne sono state altre al medesimo livello
Dicevo Pasolini ha avuto negli anni verso il dialetto un'attenzione affettuosa il dialetto friulano per lui era il dialetto della patria materna il dialetto in cui comincio
Ad esprimere la sua vocazione poi dialetto completamente cancellato da quella che lui riteneva da quello che lui teneva il l'omologazione televisiva il disastro il più importante dei mass media che livella tutte le particolarità linguistiche per fare emergere una lingua una koinè linguistica calvo e certamente non piaceva
Perché era il linguaggio della borghesia ecco una volta ecco no pratica che cominciava emerge nelle triangolo industriale e di cui
Rese conto in uno splendido saggio intitolato Nuove questioni linguistiche Pasolini comincia a dialogare con studenti e professori di liceo Palmieri
Di Lecce sull'opportunità o meno di usare il dialetto nella scuola di ritornare a studiare il dialetto di saltare il piano
Ma è inevitabile e d'altra parte Pasolini non era così ingenuo da non sospettabile
Immediatamente il dibattito si focalizza sul suo articolo uscito Corriere della Sera a proposito dell'abolizione della scuola dell'obbligo e che succede
Che lei Pasolini come già aveva fatto in un articolo di risposta a Moravia credo non dico che si rimangia ma intanto dice io non volevo dire abolire volevo dire molto sospende
La scuola dell'obbligo insomma da sospendere a riformare il passo è breve
E Pasolini formula quasi un programma didattico di riforma della scuola media dell'oblio
Che è successo leggendo questo dibattito si capisce perfettamente quale può essere stata la chimica delle idee il confronto delle idee
Fra chi fa la scuola ogni giorno praticamente sui banchi di scuola e dai contatto il confronto reale con gli studenti con i quali deve misurarsi quotidianamente
Lì in ore ogni giorno sul piano didattico sul piano civile sul piano politico
E l'intellettuale Corsaro e l'intellettuale che parla dal di fuori anche avendo una notevole esperienza di scuola
E di didattica e di pedagogia e avendo una sua naturale vocazione alla pedagogia che succede in questo confronto reale
Pasolini si rende conto che forse la sua posizione senza speranza senza speranza assolutamente estrema a qualcosa che non funziona
C'è un professore che gli dice ma in fin dei conti questa scuola che
Tutto tanto disprezzi ha fatto in modo di formare delle generazioni che poi hanno votato per il divorzio hanno votato per l'aborto che consideriamo conquiste civili dell'Italia che si trasforma nell'Italia
Che vuol maturare
E anche se Pasolini su questo mantiene intatte le sue posizioni
Formula una sorta di programma per una scuola dell'obbligo riformata e come voi sapete e come questi giorni gli studenti stanno dimostrando
Fare una riforma forse in Italia che è molto più difficile che fare rivoluzione che dice Pasolini
In questo aureo libretto che rappresenta in questo aureo dibattito che rappresenta la sua ultima scelta
Pasolini vince
E ve la leggo perché anche se nel dibattito last lei no Cuneo non è così netto come forse se l'avesse scritto potrebbe
S
Elaboriamo una vera scuola dell'obbligo che così come è una cosa penosa ridicola un residuo ridicolo di umanesimo
Io riforme nella scuola media in un senso profondamente pragmatico cioè farete le scuole guida nella scuola media
Oppure consegnerei come si pagano le tasse o come non si pagano oppure insegnamenti igiene i cibi che fanno male i cibi che fanno bene anche una certa forma di educazione sessuale a un certo livello letture farei fare delle letture libere e quando la scuola dell'obbligo sarà riformata più o meno in questo senso si potrà anche fare
Quando non ci sarà la studi iniziati italiana di quei tre anni che storia si insegna ma pensate un po'che storia si insegna in quei tre anni è una cosa ridicola che poi rende stupido un uomo per tutta la vita allora non voglio dire abolire quindi non voglio tornare indietro ai ghetti alla vecchia cultura no voglio che ci siano delle riforme reali e non puramente retorica
E la stessa cosa si dica per la televisione
Ecco ripeto ancora una volta nella sua ultima uscita pubblica prima di essere ucciso Pasolini ritorna sui problemi della scuola sui problemi dell'educazione
Ma intendiamoci la scuola non è stato soltanto il soggetto da educare o da rieducare come si è visto in questo breve tracciato che ha fatto della sua vocazione pedagogico le istituzioni a cui Pasolini si rivolge con anche con violenza
Dai ducati o Dario educare sono anche e soprattutto il Partito comunista e supposizioni che in alcuni casi soltanto oggi sembrano cominciare a far breccia
Nelle posizioni interno ed esterno del Partito comunista se la prende con la chiesa quindi anche quella istituzione da rieducare ad un'aderenza ai tempi se la prende con la chiesa che in qualche modo non è intervenuta contro il seduce consumismo
Di cui il popolo in qualche modo vittima è protagonista
Se la prende con la borghesia organismo anche quello dati classe sociale dati educare come dimostra esempi in quel testo
Che poi è diventato anche un film Teorema che non è certo significativo nella produzione letteraria di Pasolini ma che invece è significativo ai fini della sua vocazione pedagogica
Il personaggio che arriva in una famiglia della borghesia della benestanti ricca borghesia industriale lombarda
E stravolge tutte le certezze costringe ciascuno dei componenti
A un esame di coscienza durissimo violentissimo fiori se riuscissimo provoca una sorta di tabula rasa dalla quale non si sa se questo emblema della borghesia potrà in qualche modo ricominciare
Attivi
E quanto la vocazione pedagogica di Pasolini sia stata in qualche modo centrale negli anni settanta in Italia oltre oltre a dimostrando il fatto che non si è
Mai più trovato un sostituto di Pasolini in questi dieci anni e Dio sa se tutti i giornali
Non hanno rincorso un sostituto di Pasolini
Se per in qualche modo alimentare e polemiche e coscienza civile e mercato
Perché no
Ripeto che lo si vede in questi giorni quanto il suo ruolo al di là di qualunque nostalgiche al di là di qualunque polemica
Sulla riappropriazione i settori o di persone del fantasma
Di Pasolini ci sono dei segnali apparentemente distanti diversi fra di loro ma che messi tutti insieme dimostrano quanto Pasolini il suo essere maestro naturale
Il suo essere pedagogo di massa che attraversa tutto il percorso dal mito del popolo alla società
E consumi di petto ci sono dei segnali che dimostrano quanto il ruolo di Pasolini oggi magari in forme diverse magari sotto
Forme diverse sarebbe essenziale per un cultura l'una società come quella italiana dove la cultura di opposizione sembra
Dormire
Giuliano Zincone credo
Che possa portarci è una testimonianza abbastanza
Compresso se Luini consente questa presentazione perché questo lo dico perché molti di loro sono giovanissimi quando sentivo Collino delitto di parlava dell'attualità Pasolini oggi viene in mente che per altre cose invece è un muro distante mille anni io vorrei proporre solo un teste
Per dire a distanza di mille anni
Fai un elenco di tutti gli argomenti di cui giudice occupato sul Corriere della Sera
Fra gli uccelli come potrebbe fare qualsiasi
Il gioco di testi come quelli fa L'Espresso su argomenti di oggi e trovarmi uno scrittore un direttore di giornale che ne possa pubblicare un decimo
Questo perché a volte a me sembra che siamo in famiglia
E allora siccome mi sembra che lontano mille anni volevo dire in che senso perché non ricorda è molto interessante la testimonianza di Zincone perché negli stessi anni lo posso dire io che come
Tenevo i contatti con Pasolini nello stesso tempo per cui parlo anche delle cose di cui si scrive zinco Zincone ha fatto
Un tipo di esperienza
Se è stata quella che Pasolini denunciava alcune cose sul piano come dire di una teoria quasi generale voi c'era qualcheduno che andava a vedere nella pratica
Gli omicidi bianchi alcune cose bisognava Pasolini mandava a memoria come se certe cose fossero scontate perché ritenevamo tutte un po'scontata
Ci sono stati alcuni giornalisti credo che Zincone anche il più famoso forti
Oltre che il più coraggioso in quel momento che hanno sono andati a vederli quelle cose che passo su cui poi Pasolini faceva
Le sue operazioni
E poi dopo gli è anche capitato Zincone
Credo di sperimentare nella direzione del giornale che ha diretto
Che cosa vuol dire pubblicare
E quali conseguenze questo può portare
Lavoravano negli stessi anni
Anche se noi ricordiamo soprattutto la lucciola Pasolini deduzione però
Avevano delle sorelle di al tricolore
Che si chiamano i fanghi rossi
Per lavoro intercorso delle lucciole
E altre cose del genere
Esportiamo tricot
Quando
Laura Betti mi ha chiesto di partecipare a questo incontro probabilmente aveva in mente
Proprio
La vocazione didattica pedagogica di cui ha parlato il Mulino momento fama
Perché credo che lei pensasse alla continuità alla fecondità di di Pasolini a qualche segni lascia e infatti nella sua gentilezza
Mi ha detto mi sono accorta che tu citi molto spesso Pasolini nei suoi articoli per la verità questo non è un dato tra i più originali perché ho notato che al di là dei dibattiti di questi giorni e delle polemiche anche emersi nell'occasione dell'anniversario della sua morte Pasolini è uno degli autori che viene più citato nei giornali ed è molto notevole pensare che viene citato soprattutto quasi esclusivamente per gli articoli sui giornali che sono poi la cosa è per definizione effimera la cosa che dovrebbe durare
Quanto un giornale e dovrebbe riferirsi essenzialmente al periodo in cui emozioni i dibattiti sollecitazioni dalla società
Fanno emergere questi articoli viene citato poi anche da persone che come me molte volte sono state in disaccordo con alcune tesi di Pasolini
E hanno espresso anche pubblicamente questo disaccordo penso essenzialmente a due ha due deve il suo argomentazioni da prima molto complesse centrale lei nella nella sua esperienza pedagogica
Che è quella che il suo grande amore se vogliamo la sua Nostalgia o difesa delle culture contadine la evocazione conti continuamente gli proponeva è è che ai lettori del grande pubblico del Corriere
Della vita a misura d'uomo delle campagne e delle borgate ecco appunto nella esperienze che io ho fatto il tema che sicuramente anche Pasolini al fatto di
Di contatto diretto con queste realtà Barbiellini ha ricordato un momento fa la mia posizione era diametralmente opposta alla sua delle mie modeste naturalmente
E perché per me questa vita a misura d'uomo era fatta di di fame e di freddo baratti di mortalità infantile di ignoranza che questa cultura periferica Ilo tra una cultura tenacemente subalterno uno cultura schiavo
E il il secondo punto in cui appunto mi trovai
A non essere d'accordo ad essere poco informato capire poco o nessun messaggio era proprio l'altro discorso che avvocato Golino e cioè il suo tifare per i poliziotti quando questi si scontravano
Nel sessantotto in anni duri se vogliamo con gli studenti allora pensavo penso tuttora
Che le élite dette definite traditrici diciamo delle classi dirigenti coloro che si spogliano del proprio ruolo rinuncia dei tre mila dipendenti nella storia
Siano state poi
Quelle parti di società che hanno contribuito a portare avanti la società stessa renderla migliore renderà
Più libera e che ogni volta questi settori
Se vogliamo delitti se vogliamo privilegiati della società si sono scontrati con proletari indivise che ovviamente non hanno alcuna colpa di essere una barriera lista deste rivendicazioni ma che comunque obiettivamente erano avversario
Ecco nonostante questo nonostante questo io continuo io molti altri continuiamo a a citare Pasolini a
A prendere atto della fecondità di quello che lui faceva come giornalista come scrittori come intellettuale che scriveva sui giornali
Ovviamente ne citiamo quello di allora non non il Pasolini letto citiamo il Pasolini di al rigore
Oggi sarebbe sleale il credito
Confrontare la realtà di oggi con le posizioni di Pasolini negli anni settanta
Perché in lista
Quindi per questo mi sembra necessario importante oggi sgombrare il campo dal discorso che continua e che molto tenace sulle sue qualità profeti che che mi sembra speculare rispetto a quello delle sue qualità di uomo portatori di scandalo io vedo Pasolini in realtà
Come un intellettuale che allora agili patì in quella società agli su quei problemi li e che eventualmente può fornire a noi oggi strumenti analogici per affrontare la realtà di oggi quindi un maestro quindi un pedagogo anche per noi
Io
Ricordo quando comparvero i primi articoli si le tribune aperti
Sul Corriere della Sera per noi giornalisti comuni lo shock fu molto notevole
Perché Pasolini irrompeva contemporaneamente come artista anche si dichiarava artiste e come intellettuale e civile bisogna notare che la figura di Pasolini per il grande pubblico del Corriere di allora
Era molto con nota era una figura molto col mi pare che su questo pochi mettono l'accento Pasolini era a letto dalla massa dei vettori era visto dalla massa di elettori come non come l'artista d'avanguardia il filologo il poeta l'autore di film molto preziosi e raffinati era visto sostanzialmente come l'omosessuale dichiarato
E come l'autore di film scandalosi come quelli che ha ricordato la dottoressa Starace e cioè Boccaccio e I racconti di Canterbury
Questa sua posizione di fronte al lettore
Lo metteva e forse anche di fronte all'uso che ne faccio il giornale questo Barbiellini ha già
Ha già parlato lo metteva in una posizione molto particolare lo poneva in un ghetto era quella persona lì che diceva quelle cose lì ma contemporaneamente li forniva una grande libertà
Una libertà di ghetto se vogliamo ma una licenza una licenza poetica Tennant esce
Pasolini uso tutte queste libertà anch'
Presentandosi al pubblico appunto come artista e come poi tante rivendicando esplicitamente questa licenza
Io non no riletto oggi gli articoli di allora appunto perché penso che la loro importanza debba essere collocate in quel momento in quelle tensioni
E non so se gli articoli di Pasolini resistano nella loro interezza oggi quel che so e che se non resistono
Io rifiuto di considerati decaduti perché allora erano e se resistono rifiuto di considerare il livello di profezia
Dirò invece che nel suo ghetto di poeta
Pasolini usava la sua libertà proprio per fare il poeta per esprimere la sua capacità di superare i segnali del presente e cogliere per esempio le prime luci o i primi blackout se vogliamo di una società che si trasformava profondamente e questo mentre ancora tutta la sinistra e dei lo ricorda articolino usava ancora strumenti antichi strumenti che non esistevano più per analizzare la società da allora per esempio gli strumenti che faceva riferimento alla centralità della fabbrica mentre Pasolini era nella diffusa centralità del sociale
Scritti corsari ora se Pasolini era un corsaro bisogna ammettere che è riuscito a disporre nel suo tempo
Porti basi logistiche permanenti punti di riferimento con i quali noi i nostri ragionamenti ancora oggi hanno apprezzato
Al primo posto
Per chi fa mio mestiere chi fa il mestiere di giornalista c'è l'indicazione proprio tecnica proprio non giornalistica ma di polizia nel giornalismo
Tecnica e secondo me da insegnare proprio nelle scuole
Che consiste nel constatare che nei giornali si può o anzi spesso si deve trascritte
E cioè che la gente non deve comprare il giornale per trovarci scritto quello che già si sa che già pensa che già ritiene giusto ma per confrontarsi con idee che non conosce
Io
So e Pasolini faceva questo programmaticamente la prima volta che noi contrari fu a una mostra alla galleria Marconi di Milano che nelle gallerie d'avanguardia e io faccio di redattore della pagina letteraria del Corriere
Lo vidi che parlava con Allen Ginsberg
E siccome allora c'era sul Corriere ben prima questo della della tribuna per una rubrica che si chiama filo diretto che metteva a confronto due persone
Per un dialogo tra di loro pensai come redattore di questa pagina letteraria di invitare desideri e Pasolini a fare un un dibattito di questo gene un filo diretto sul Corriere questo appunto era ben prima
Allen Ginsberg mi disse e quindi l'ho una brutta parola che forse padre non avrebbe detto ma sul Corriere si può veramente scrivere tutto si può scrivere epica per esempio
E naturalmente questa è una provocazione
Diretta poi non certo alle istituzioni non certo al potere ma un povero dell'autore che davanti mestiere di risposi ma penso di sì
Le facce l'articolo
Io i due fecero poi il filo diretto senza usare naturalmente brutte parole ma mi ricordo che fu un filo diretto abbastanza vivace e poi diciamo che la la la collaborazione del di Pasolini al Corriere si fermò lì per il momento ma comunque la sua posizione non era era tutt'altro che il provocatore il provocatore vero la presenza di Pasolini sul Corriere più che alla provocazione mi pare che queste
Contribuisse a portare in questo giornale due novità molto forti
Molto grosso e cioè
La metafora poetica
E la verità crude
Io la metafora cioè il secondo me è difficile leggere letteralmente i gli articoli di Pasolini su quelle non tutti almeno
Ma è notevole pensare ancora oggi che le sue metafore erano più vere della verità
Racconterà un altro episodio che fu particolare a una tavola rotonda era il mille novecentottanta Pasolini era morto
A una tavola rotonda su o
In una televisione privata nei pressi di Rapallo sullo scempio urbanistico di questa città balneare di Rapallo
Noi per arrivare alla sede di questa tv private attraversa un uliveto era una serie di giugno credo di maggio
In un tempo splendido
E questo uliveto era pieno di lucciole c'erano migliaia di lucciole
Arrivammo alla sede di questa televisione gli altri che erano commessi mise da sedere e uno di loro che egli appena attraversa
Questa campagna piena di lucciole incominciò l'intervista dicendo mistica il cemento hanno distrutto le lucciole ora
Questo mi sembra molto importante perché questa persona
In fondo non aveva torto
Credeva più alla metafora poetica di Pasolini che ai propri occhi che abbiamo osservato in quel momento migliaia di lucciole e ci credeva perché Pasolini metaforicamente aveva ragione perché era proprio vero
Allora come oggi
Che la speculazione edilizia e l'aggressione alla natura mette uno schermo fra te e la luce un attimo impedisce di vederla e dunque di fatto la distrugge
L'altro la un'altra cosa che io ritengo sia proprio una metafora
E cioè chiunque di noi senza aver letto fu come ha comunque osservando la stessa struttura della società contemporanea
Sa che il Palazzo non esisti
Che non esiste un centro strutturato di potere
Un luogo dove eseguire tirannicidio una una una struttura così talmente semplice e talmente enorme che mettendoci magari una bomba o comunque persuadendolo a
Possa essere abbattute il potere è capillare e diffuso è complicato ora
E proprio vero però e questa voi può costruire un palazzo interno sulla propria testa può far scaturire dal proprio cervello un palazzo e metterselo in testa
E questo palazzo si può essere distrutto dunque dal
Ma
Settima
Non so non so che cosa voglio dire
Non si può intervenire intervenne
Volevo dire che questo che questo palazzo che che nasce dall'interno questo palazzo che ciascuno di noi accetta o non accetta questa peste se vogliamo dire alla maniera diverso
Che qualcuno inventa
E
E che qualcuno impone questa sì
è niente però insisteva Pasolini sottolineando che non si trattava di metafore ma letteralmente e concretamente Pasolini invitava per esempio ad abolire la scuola perché
La scuola
Omologa dogma educa all'obbedienza eccetera ma qui mi pare di Golino abbia già
Espresso il limite di questa esortazione e dissenso tutto sommato
Parziale e metaforico
Una scuola
Che oggi noi vediamo in presenza anche di questo movimento
Una scuola che deve essere rifondata e quindi eventi evidentemente abolita Massa obbediente e dunque subalterna
Letteralmente poi letteralmente e concretamente Pasolini esortava a processare la DC
Ecco noi
Tre anni dopo la morte di Pasolini sappiamo che il Presidente Radice subito un processo
Ha subito un processo ed è stato condannato ed è stato assassinato mio davvero non credo che concretamente e letteralmente Pasolini avrebbe approvato quel processo illegale
Ritengo che ancora una volta dei malgrado le proteste di concretezza si desidera dal credo alla licenza del poeta che in questo caso si traduce nella esortazione secca astrale
Quanto di un palazzo e quindi una scuola una summa di istituzioni complessivamente avversaria secondo lui
Di quei sentimenti viscerali vitali di libertà o di trasmissione programmatica e permanente che Pasolini esprimeva con una voce così acuta
E fin qui siamo ancora nell'ambito della metafora cioè alla costruzione di un senso comune più vero del vero
Ma nel Pasolini corsaro dicevo prima c'è anche l'altro elemento quello della verità crudele
La licenza di dire spietatamente la verità quando Pasolini osserva
E denuncia che i ragazzi di borgata stanno diventando tutto uguali che non si distingue più la destra della sinistra mette anestesie di massa
Che allora erano precise reali e che secondo me resistono ancora
Si tratta di analisi che
Porta lo sconforto che si possono non condividere fino in fondo ma la loro verità allora era
Precisa e abbagliante perché quello era il momento in cui si trattava di dire che erano eguali che aggredivano i quali
Eguali che uccidevano altri eguali nel momento in cui si spaccava la testa Ramelli perché era fascista momenti in cui i giovani bruciavano stupidamente Bardo che stavano altri giovani a Milano a Primavalle giovani eguali che ascoltavano gli stessi rischi indossavano gli stessi jeans e forse volevano la stessa emittente
Ha ricavi hanno
Forse qualcuno di voi ricorderà il delitto del Circeo
Allora tutti i mass media parlano di giovani cosiddetti pariolini che stupra erano ragazze cosiddette di borgata e uccisero una di loro
Ora Pasolini fu l'unico a scompaginare questo luogo comune
L'unico che riesce a scompaginare lo schema che riduceva questo episodio così complesso e atrocemente violento ha una storia di ricchi che opprimono i poveri Pasolini lo ricordava la dottoressa Starace scriveva io so
Quella volta scrisse sul Corriere
Io conosco il fratello di una delle vittime a una Giulietta russa che vorrebbe fare il cinema rifiutava come sempre anche allora anche quando era comode diciamo così come si diceva a quel tempo politicamente corretta l'analisi facile la verità nuda e cruda come la metafora del resto era per lui e per noi lettori uno strumento di conoscenza e stimolo a sbarazzarsi dei riflessi condizionati e dei buoni sentimenti dei mass media convenzionali
Qui forse e l'unica volta in cui
La capacità
Pedagogica di Pasolini ha avuto un'influenza proprio diretta sul Mac evitarlo
E cioè in seguito a quell'articolo in cui Pasolini alzava il coperchio su questa storia del Circeo faceva vedere come si muovevano il cominciai a cercare anch'io con i miei strumenti che ovviamente non erano i suoi tra l'altro mi abbia veramente conoscenze dirette di certe realtà
A indagare su questo fatto comincia a fare una ricerca su queste persone bene
Io mi resi conto che tanto poco la mente l'Italia ideologia la cultura di quel tessuto sociale cui appartengono quelle due ragazze era burro gattara e sotto proletaria
Che il santino che fu pubblicato per il funerale di Rosaria Lopez diceva così
Rosaria Lopez
Discendente della nobile famiglia l'operazione discendente da Ignazio di Loyola ora
Questo tipo di aspirazioni
Questa Mele che i mass media sbrigativamente liquidavano come borgate borgatari e sottoproletari era un primo segnale
O forse non il primo ma un segnale importante
Che Pasolini colse con la sua osservazione della Giulietta
Di una società che stava cambiando drasticamente ora
La conclusione che io però lascia come domanda e queste può un giornale una classe politica
Attrezzarsi per eseguire rapidamente le conversioni che l'intuizione poetica scova nella società o i partiti o i giornali o l'intellettuale Massa
E proprio così
Siciliano il biografo e un po'lento ma mi annunciano
Che tra qualche minuto dovrebbe essere qui con noi discusso con Zincone gravi interrotto era sopra pensiero pensavo soltanto che le metafore di il quartier generale l'aveva Marcenaro che in qualche modo era abbastanza simile a quella che aveva pensato Pasolini non ti ricordi certo però Mao parlava in queste zone di mare il partito sì no però voglio dire io era invece molto precisa Pedrale però voglio dire un altro un'altra poeta che cerca aveva un uso molto accesso della metafora al di là della verità che diventa verità eravamo se mi ricordo bene
Forse loro mi consentono visto che mi ero il taglio al soltanto pochi minuti ed è per non annoiarvi volevo aggiungere una cosa anch'io il punto dopo le cose importanti che sono state dette
Subito dopo quello che ha detto Zincone risulta con più evidenza una cosa
Nel giornalismo così per tra virgolette di Pasolini
Va ricordato perché questo non è detto è dato per scontato la dottoressa Starace nella sua tesi che Pasolini prima di scrivere sul Corriere aveva ancora un rapporto continuativo con altri giornali aveva in particolare teneva una rubrica settimanale sul Tempo illustrato
Che non era proprio un giornale rivoluzionario oltretutto se non sbaglio era diretto da Vittorio ma non ha molta importanza due dirigenti
Quello che
Che nella lettura dieci anni dopo può risultare interessante è evidente
è che le cose che Pasolini scrive
Diventano tanto più dirompenti perché sono scritte sui giornali sul grande borghesia
E Zincone non so se se ho capito bene ha detto che non li lasciamo un grande detto no però Giuliano per la verità
Dalla rilettura perché tutti ci vivevamo ma poi ci siamo dimenticati che ho fatto adesso di questa tesi di laurea qualche lunghetto particolarissimo perché la mattina dopo che che Pasolini aveva scritto il pezzo
Praticamente i giornali telefoni erano caldi perché tutti gli intellettuali italiani si mettevano in fila
Per prenotarsi a rispondere a Pasolini
E ci sono piccole fortune o medie fortune gli intellettuali italiani che nascano in dialettica con Pasolini e era splendido diciamo così che la splendida diciamo la sprezzatura di Pasolini nei confronti di queste
Perché era l'unico non voglio essere maleducato ma uno dei pochissimi intellettuali italiani che in quell'epoca non giocava a biliardo
Noi quando tirava la palla
Non la tirava perché poi facesse sponda da una parte e poi dall'altra e poi dall'altra e si vedesse la previsione quando lui entravo in una polemica non prevedeva assolutamente dove andava a finire
Mentre intorno a luglio si collocava una miriade di intellettuali si diverso quindi in qualche momento
Non è stato
In un ghetto Pasolini era in un in un ghetto la maggior parte degli intellettuali diciamo così appaga dei giornali che dovevano fare un certo numero di eseguire almeno
Mentre lui era completamente
No mentre lui era completamente
Era componente di dare
Credo che a distanza di dieci anni non abbia assolutamente nessuna importanza
Il fatto se questa libertà
Non gliela garantivo perché eravamo bravi liberi anche voi
Il livello
Della differenza fra il modo in cui noi abbia quindi voglio dire
Goffo ma parla
Per questo tipo di cose delle non persone
Di quelli che tengono i riflettori sulla scena io credo che la vicenda dei Corriere Della Sera in grande parte anche
Intorno a Pasolini fu gestito dal delle non perso c'eravamo
Cioè chi è era una situazione storica che si è creata in quel momento c'era un grande intellettuale che era libero delle radici
Anche per la sua diversità per la sua in coscienza sì rispetto a a molti altri intellettuali ha trovato uno spazio che che dici allargato anche molto per la sua forza mi scuso se tra tirando ancora avanti ma adesso penso che sia arrivato Sicilia
Comunque vi potrà forse interessare sapere che c'è stato un momento del quale veramente a quella sera nel settantaquattro inizia settantacinque tutti ambivano di non scrivere gli articoli di fondo
Ricordo perché che era stato lo strumento principe per cento anni perché l'articolo di fondo era la
E ci andavano le cose che erano scontate
Quelli che erano gli articoli di spalla magari anche sotto quella formula abbastanza farisaico e della Tribuna aperta in realtà era il punto sul quale stava avvenendo sul quale sta avendo anche una grossa partita politica naturalmente
Vorrei dire che Pasolini Quintet con era conta a volte sembrava
In qualche modo dotato al punto di questa dote della sprezzatura e quindi di non fermarsi poi a meditare proprio i particolari questa partita politica comunque non non era affatto dici disinformato
Non era un poeta non capace della lettura anche nella politica
Della politica di tutti i giorni cioè anche di sapere che cosa voleva dire
Nei dati di fatto alcuni dei suoi interventi sapeva benissimo per esempio quando intervenne
Su quel tema dell'aborto
Ricordo che la mattina del dall'altra
Torno con questo chiuso e domando loro due se prima magari Enzo Giuliano sì adesso e non prima di dare la parola Siciliano mi sembra inutile fare interrompe di Button e Annette prima continua nell'altro
Concludo dicendo che secondo me una fatto estremamente importante
Accanto alle cose che sono state dette anche
Lo stile con cui questo
Intellettuale a fatto anche regionali
Che ha detto la sorprendente al punto tale che chi oggi qualche volta lo tentasse di ripercorrerlo
Lascerebbe delle forti perplessità sulla sincerità mentre è ovvio che quello fosse il suo stile e adesso
Ascoltiamo Enzo Siciliano per l'ultima delle relazioni di questa mattina
Enzo Siciliano non ha bisogno di presentazione ma fra le altre cose anche
Autore della più importanti dapprima corre di fatto come completezza l'unico bene
Biografia su lo scritto
Io mi devo scusare se
Scaricato così in ritardo insomma
Ragioni di lavoro e non so se ripeterò cose
Non è così
Che sono state
Moto in cui in questi
Queste settimane
Si viene parlando
Del significato che le polemiche di Pasolini gli articoli pubblicati sul Corriere
Negli ultimi due anni di vita sul significato per quegli articoli hanno avuto
Si sostiene in genere appunto che Pasolini con quegli articoli abbia messo a segno
Un certo tipo di polemica politica che sia intervenuto direttamente
Come un politico fa con un preciso disegno politico e pertanto quegli articoli in questa che ha
In base a questo
In questi in queste settimane si è replicato in qualche modo lo schieramento che dieci anni fa accoglievano accoglieva la pubblicazione di quegli articoli
Si diceva cioè che Pasolini da un lato fosse
In ostaggio di un tempo perduto di un'Italietta
Tramontata
O dall'altro lato si sosteneva che ancora il valore di quel Italietta tramontata
E Pasolini
In più d'un intervento ha cercato di puntualizzare che la sua posizione era di tanto voglio dire la sua persona
Ma che quel che più mi premeva su quello polemizzano
Quel che più li prendeva a sostenere dire era
Mettere in luce offrire ai propri lettori come valore
Una vita che valesse la pena d'essere vissuta contro una vita
Che veniva ridotta
A
Merci dice
O per lo meno a un disvalore
Se per esemplificare
Una vita che valesse la pena di essere vissuta a metà del pane
Come scrisse
Utilizzando una metafora di tricicli anti
Se appunto per valori polemica e per comodo diciamo così di visualizzazione
Ma che non difendeva
Ipso facto quell'Italia cioè l'Italia degli anni del fascismo
In sé
Anche oggi appunto si è tornato a polemizzare sulla Nostalgia
Tra virgolette
Di Pasolini
Bene
A distanza
C'è da aggiungere altro Holt direi oltre che e cercare di difendere in un certo senso la posizione di Pasolini che appunto ripeto non era quella di semplice nostalgico
E per lo meno di ripristinare così la verità delle cose la verità quel genere di polemica
Aver la possibilità di capire di leggere dentro quegli articoli
Del settantaquattro del settantacinque
Queste polemiche ma di capirli anche all'interno di una continuità
Dentro la continuità dello scrittore capire per esempio che quel tipo di ottica chiamiamolo antropologico Usseglio logiche di una semiologia del comportamento
In Pasolini è stata sempre presente
Fin dagli articoli che scriveva
In anni impregiudicati sui giornali del Veneto tra il quarantasei e cinquanta anche in quegli anni articoli attenti ha disegnato cinque dico una continuità
Di ispirazione ti metodi
Ma non soltanto questo
Vediamo a quel che è più cauto di quegli articoli oggi si discute appunto al curasse le metafore usate Pasolini le più note scelto
Palazzo
Le lucciole i capelli lunghi abbiano una validità un efficace la puntualità di polemica appunto politica
Se letti in chiave strettamente politica io direi che quegli articoli hanno una loro fragilità
O per lo meno sul suo sono suscettibili di un certo tipo di polemica però non sappiamo benissimo che quelle metafore ancora dieci anni di distanza una loro efficacia ce l'hanno una loro vitalità compatibilità
Anche per la nostra intelligenza delle cose
Che ci sorprende
Ora questa sorpresa
Da che cosa deriva
Per dire che è un fatto estremamente semplici
Per un verso e per un verso estremamente difficile da accettare e forse anche da capire
Sono le indagini e le metafore di un poeta di un grande poi il quale in un certo senso riesce puntualmente con grande efficacia cos'altro dovrebbe fare uno scrittore cos'altro dovrebbe fare poi a cogliere in maniera estremamente diretta comunicativa
Attraverso parole
Sentimenti collettivi quando Pasolini ha scritto Palazzo con la prima è il palazzo il Quirinale
Del Papa
Palazzo usato nel senso di Pasolini già da
Giuseppe Gioacchino Belli miei Sonetti ma non conta questo
Conta che quando lui scrisse Palazzo tutti capimmo
E c'era poco da equivocare se si trattava di una metafora che politicamente più incinta no sollevava la coscienza immaginazioni di tutti
Un certo qualcosa
I cui confini potevano essere anche indefiniti o anche qui vocalmente definiti che egli era quella certa cosa che tutti quanti Capitan cosa fosse
Allo stesso modo
Negare che
Vi fossero più Luca soli dicendo che le lucciole erano spariti
Sono immagini di un di uno scrittore sono immagini di un poeta il quale è lì con le armi che ha a sua disposizione
Il dizionario d'uso comune
La sua sensibilità la sua forza evoca tristi e quel tanto di intuito che la natura di un poeta
Sua
Indiscutibilmente sua e quasi in trasmissibile
Che gli consente appunto di arrivare a decifrare attraverso quella parola quelli tanto di collettivo però il programma volava a cristallizzarsi a procurarsi
Ed ecco perché in qualche modo quelle parole funzionano ancora
Con molta facilità diventata ormai secondo quell'arco il significato una metafora
Assai facile da consumare e da scambiare un getto benissimo
Quella forza e tale e proprio perché non da politico ma soltanto da scrittori da poeta
Pasolini è riuscito
Addensare
Dentro dentro appunto una semplice parola si tratterà di forza polemica si tratterà anche di consapevolezza politica quando parlo di Pasolini essenzialmente come di uno scrittore che trova parole e con queste parole centra Bersani
Lo dico non per diminuire la capacità polemica di quelle parole ma forse per critica che potrà essere usata come si può come si vuole da storici del futuro
Ma voglio dire che quelle parole ormai sono entrate non soltanto nell'uso comune ma nel dizionario se è possibile fare un dizionario tale la poesia italiana del Novecento
Ripeto in questo non per diminuire ma appunto per caricare ancora più di forza quelle polemiche
E per dire che la dose di rapina di indignazione di sofferenza individuale di limite esistenziale e anche che quegli scritti possono avvenire di spossatezza anche di pensiero o di accensione di emotività
Ecco quegli scritti hanno ancora una loro persuasi
Si dirà che in questo modo controluce io voglia privilegiare una figura che è stata messa in mora per lunghe polemiche nel corso della cultura del secolo quella dell'intellettuale mosca cocchiera non sto parlando di un intellettuale ma di un uomo di lettere
Di un cuore
E certamente il destino di uomo di lettere o di un poeta è diverso da quello di un intellettuale anche se nel caso di Pasolini
Ci troviamo di fronte a un uomo di lettere estremamente complesso il quale sia giocato equivoca mente su due piani quello che il poeta è quello dell'intellettuale
E chi magari ha cercato giocato anche di comodo
Su i due piani ormai a distanza ore
Può in un certo senso smantellare fino ma nelle sue mani resterà sempre appunto
La forza di qui la metafora o di quelle metafore certamente la forza di un poeta che è cosa difficile ripeto mettere
Tra parentesi
E altro
E direi che è difficile aggiungere nel senso che sì quello che resterebbe da fare attorno a quegli articoli
E secondo me scoprirne rintracciarli
Anche con uno studio caparbio
Puntiglioso
Da risultante il passato il passato all'interno la all'interno de la storia dello sfascio dei così con un dato di natura di non crescere dentro se stessi di non modificarsi
Infatti pasoliniano scrittore così fatto la modificazione di avvenuta dentro di lui vistosa anche una una modificazione millimetrica
Egli è stato sempre quello scrittore che è stato
E in un certo senso possiamo dire che la metafora del Palazzo delle lucciole è stata scritta sin dagli anni in cui sul Messaggero Veneto
Si perdeva scrivere a raccontare quali fossero le differenze tra gruppi di viaggiatori in uno stesso scompartimento di treno nell'accelerato che percorreva la ferrovia tra Treviso euro
Grazie
Siccome se è stato particolarmente veloce nella sua interessantissime del conciso esposizione resterebbe credo qua adesso una ventina di minuti prima di dare l'asta
Se il loro ritengo non c'è qualcheduno Lillo di loro ritengo di
E di di intervenire in questi venti minuti adesso e probabilmente non è poi non ci sia
Non c'è una dinamicità tale
Per un ulteriore dibattito tra il tre e il cinque potremmo
Di questi prima di lanciare questo primo giorno ventisei giorni di questo laboratorio
Intorno Pasolini nel quadro delle manifestazioni del fondo per Pasolini potremmo perché io chiedo se c'è qualcheduno di
Ritmi precederlo tu il dibattito Julian comunque ci sono io perché non mi sento veramente molto bene comunque c'è qualcheduno che vuole intervenire
Enzo tu hai qualche altra cosa Giuliano poi aggiungeva il Petrarca
Allora noi ringraziamo l'appuntamento credo lo posso dire io per il fondo di Pasolini
L'appuntamento è domani spessore alle dieci la la qua nell'aula magna
Questa seconda giornata grazie professore