Meeting 2000 "2000 anni, un ideale senza fine" - XXI edizione del "Meeting per l'amicizia fra i popoli" "Libertà, libertà" Ciclo di incontri promosso dalla Compagnia delle Opere: "Libertà di benessere. Oltre Max Weber. Modello italiano: locomotiva d'Europa?" (presso la Sala 1, Padiglioni fieristici)

E questa ventunesima edizione sei contravvenzioni per l'amicizia tra popoli professor due mila anni un ideale senza fine questo il titolo seguiremmo come radio radicale in particolare lungo ciclo di incontri bella compagnia delle opere dal centro libertà libertà il dibattito questa sera parliamo a titolo libertà debbo emersi dalla corsa oltre Max Weber modello italiano locomotiva d'Europa grazie in collaborazione con l'auto camerali come i partecipanti a queste ribattezza sono Piero Barucci presidente della Banca Leonardo villa fu Renato Brunetta deputato al Parlamento europeo Gianni Mattioli ministro per le politiche comunitarie Alberto Quadrio Curzio una parola preside della facoltà di Scienze politiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore Demiraj sapiens sapiens introduce che bacchettone Giorgio Lisi deputato alla Parlamento europeo abbiamo subito quindi la parola alla presidenza pm svolta quali spazi quali possibilità quali spazi di libertà a questa vocazione eminentemente umana alla libertà imprenditoriale
L'abbiamo fatto e lo facciamo con una provocazione oltre Max Weber
Cioè il tentativo di contestare e effettivamente se superare se è possibile una teorica che per molto Stream può è stata vissuta come un pregiudizio la teoria secondo la quale un paese un insieme di paesi a prevalente cultura e tradizione anima cattolica
Non sono in grado e non saranno mai in grado di esprimere un livello efficiente di economia di mercato o di capitalismo come diceva Max Weber
Perché il vero regno dell'economia di mercato non può che essere un paese protestante ha dedicato protestante calvinista addirittura cioè il paese in cui le culture in cui l'individuo
Misura la benedizione divina
La commisura al successo nell'attività economica e come dire è stimolato dalla nella sua iniziativa anche di natura economica proprio da questo concezione quasi di una predestinazione alla salvezza noi crediamo viceversa siamo testimoni
Con lui si quell'insieme di attività economiche di opere di iniziative che sono nate ma che hanno che sono nati in questi ultimi anni ma che sono una costante della storia del nostro Paese dal Medioevo in avanti il nostro paese è una fucina di iniziative di capacità imprenditoriali
Di mutualità di opere e sono state costruite dalla libera volontà e dalla libera iniziativa dei cittadini che si sono associati e che hanno prodotto questa cultura questo un modo di affrontare il tema economico
Del tutto originale che il cui cosiddetto modello italiano
Questa teoria in realtà ha anche una valenza serate i dati economici che la descrivono
Noi siamo il Paese con quattro milioni di partite Iva su cinquantasette milioni di abitanti siamo il Paese il cui quello che noi definiamo piccola impresa piccola media impresa in altri Paesi europei occidentali viene definito micro impresa perché le dimissioni sono diverse l'articolo impresa è un'impresa che almeno cinquanta dipendenti
Siamo un Paese che ha caratteristiche quindi dal punto di vista del modello economico assolutamente originale ecco allora la domanda che porgiamo i nostri interlocutori la prima domanda
E punto di questo tipo
Quali sono a vostro modo di vedere le caratteristiche descrittive di questa originalità italiana
Queste caratteristiche sono un peso sono una zavorra
Sono un freno
A boschi Lupo la crescita di un Paese o sono viceversa un'enorme potenzialità e nessuno la chiave sono la chiave del suo successo
Non dimentichiamo che il nostro paese è un paese da record per certi versi è uno dei dieci Paesi più ricchi al mondo pur non avendo risorse proprio e non avendo materie prime non dimentichiamo che il nostro Paese ha quindi una performances assolutamente inedita non dimentichiamo che il nostro Paese se ha conosciuto momenti di richieste di prosperità e quando appunto a messo in Rete sia aperto ai commerci agli scambi internazionali e nel momento in cui viceversa ha pensato di chiudere le proprie porte in una scelta autarchica ha vissuto le maggiori difficoltà
è un Paese certo che oltre a queste grandi ricchezze registra anche dei grandi fallimenti io ne cito uno per tutti la questione meridionale è una questione che non può non essere definita un grande fallimento perché
Da decenni da più di Vercelli oggetto di tante politiche di tutte
Le politiche dei governi che si sono succeduti eppure ancora lì irrisolta allora comunque questo modello che ha una sua specificità anche culturale che appunto mette al centro
L'uomo la rissoso uomo la sua voglia di fare la sua voglia di intraprendere di farli insieme ad altri
Fino a che punto reggerà nella competizioni internazionali e dell'epoca dalla cosiddetta globalizzazione quest'anno secondo aspetto la seconda domanda su cui ci concentreremo nella seconda parte la tavola rotonda
Do subito quindi sezioni d'uso la parola ai nostri ospiti faremo un primo giro di circa una decina di minuti poi riprenderemo ma secondo giro per concludere turno diciannove trenta diciannove e quarantacinque al massimo chiedo Pino Cozzo Alberto Quadrio Curzio di iniziale
Innanzitutto desidero esprimere un sentito ringraziamento agli organizzatori del meeting per l'invito
Rivolto a me era molti anni che desiderava venire qua ed in vita mia giunto perciò ancor più gradito il nostro moderatore al posto dei quesiti di grande rilevanza peraltro espresse già nel titolo di questa tavola rotonda ai quali è molto difficile dare risposta e perciò ogni mia risposta sarà un tentativo innanzitutto vorrei partire da una riflessione sulla
Con riferimento ai fatti oggi ci sono in Europa
Due pareggi che crescono
A tassi molto più rapidi di tutti gli altri paesi europei e sono due Paesi non di tradizione o di cultura protestante sono l'Irlanda che sta crescendo da qualche cosa come quattro anni a tassi intorno all'otto per cento annuo
Cioè tassi di crescita sconosciuti in questo periodo
Nel contesto europeo e anche in altri periodi poco conosciuti e la Spagna che sta crescendo regolarmente a tassi vicini al cinque per cento negli ultimi quattro cinque anni
Questi due elementi dimostrano infatti senza fare tante analisi celebrali come non vi sia alcuna dimostrazione fattuale che lo spirito del capitalismo inteso questo come espressione di capacità di iniziativa sia derivato dalla cultura protestante
Ma il caso italiano non meno emblematico
Vorrei ricordare a tutti voi che nostro paese nel mille novecentoquarantasette aveva un reddito pro capite in termini di parità dei poteri di acquisto pari al ventotto per cento di quello degli Stati Uniti certamente era la conseguenza di una guerra devastante di una dettatura non meno devastante
Oggi nostro paese in termini di parità di poteri di acquisto un reddito pro capite che circa l'ottanta per cento di quello degli
Anzi uniti quindi la crescita del nostro Paese i miei cinquant'anni successivi alla seconda guerra mondiale è stata straordinario
Fissato questo elemento vorrei però fare alcuni commenti più problematici sulla situazione del nostro Paese con riferimento a questo termine concetto di capitalismo che a me non piace perché riduttivo rispetto a quello che dobbiamo definire l'economia d'impresa l'economia di mercato e di impresa che non è sintetizzata nelle definizioni tradizionali di capitalismo
Innanzitutto io credo che il nostro Paese tralasciato il periodo della ricostruzione su cui l'amico Piero Barucci si è intrattenuto con tanta maestria in passato
Tralasciato dunque questo periodo ha vissuto un lungo periodo di sdoppiamento
Direi che il periodo che corretta alla
Metà degli anni Sessanta fino alla fine degli anni ottanta è stato un periodo di totale sdoppiamento di dualismo del nostro paese da un lato
Il sistema delle grandi imprese pubbliche e del dirigismo statalista che era diventato sostanzialmente dominante nel nostro Paese aveva perso quella spinta iniziale su cui si era costituito prima della guerra e che tutto sommato aveva retto anche nella ricostruzione
Il sistema dell'impresa pubblica si trasformava in un sistema statale dirigista che rallentava la crescita del nostro Paese invece di spingerlo
Ai margini di questo sistema si era creato un capitalismo di tipo dinastico
Costituito da grande impresa è fortemente protette
Che potevano vivere bene sul mercato italiano in quanto aiutato dallo Stato da un lato e dall'altra protette dalla competizione internazionale da un sistema di tariffe adeguatamente alto
Quindi io credo che nel dualismo italiano degli anni sessanta settanta e ottanta da un lato niente il capitalismo pubblica del capitalismo dinastico ho già detto che non mi piace questo termine concetto ma lo userò per convenzione
E dall'altra nasce cresce si afferma con sempre maggior forza oserei dire all'insaputa
Dei poteri pubblici e dei due precipitati capitalismi il sistema delle piccole e medie imprese in sempre più forti e sempre più capaci di competere nel contesto internazionale
Questo sistema delle piccole e medie imprese poi codificato come sistema dei distretti produttivi rappresenta a mio avviso la grande innovazione imprenditoriale del nostro Paese nel periodo degli anni sessanta settanta ottanta
Chi avesse voglia di andare a guardarsi le statistiche del commercio estero italiano
Scoprirebbe che mentre tutti i sistemi distrettuali o la gran parte degli stessi ha generato dei surplus formidabili di bilancia commerciale per il nostro Paese
Il sistema dei due capitalismi dinastico e statale hanno generato dei grandi benefici di bilancia commerciale del nostro Paese
Quindi io credo che non ci siano molti dubbi
Almeno da parte mia nell'affermare che lo sviluppo economico italiano nel periodo che corre della seconda parte degli anni Sessanta fino all'inizio degli anni Novanta
è stato reso possibile dallo straordinario sviluppo del sistema distrettuale delle piccole e medie imprese
E queste piccole e medie imprese nella loro caratterizzazione distrettuale avevano e danno tuttora due caratteristiche di grande rilevanza
Caratteristiche messi in evidenza da molti studiosi in Italia e vorrei citarne due per tutti Giacomo Becattini Giorgio sua vorrei citare a sproposito due frasi di questi studiosi dice Foa la polarizzazione di classe nel sistema distrettuale non è sentita tra i lavoratori e i datori di lavoro esistono identità o somiglianze di estrazione sociale
Frequenti i legami famigliare prospettive aperte di circolazione
Lavoratori e datori di lavoro hanno in comune l'etica del lavoro ereditata dalla preesistente Società di aziende familiari agricole e artigianale
E dice Becattini la piccola imprenditorialità è un rivolo continuo che insidia in radice la rigida divisione di classe
Quindi un elemento caratterizzante che il sistema distrettuale delle piccole e medie imprese ha fatto sostanzialmente saltare la rigida contrapposizione di classe vi sono numerosissimi casi aziendali
In cui il dipendente l'operaio di un piccolo in sistema di un piccolo distretto diventa poi a sua volta imprenditore e fa nascere una nuova impresa
Il secondo elemento che caratterizza molto il sistema distrettuale italiano è stata la grande capacità di innovazione
Tutti noi diciamo che in Italia si fa poca ricerca scientifica e penso che il ministro Mattioli abbia titolo per spiegarci perché ma non dobbiamo dimenticare la capacità di innovazione incrementale che le piccole e medie imprese hanno avuto capacità di innovazione che anche sotto il profilo qualitativo ha caratterizzato questi prodotti in tutti i mercati mondiali
Alcune statistiche sono impressionanti noi siamo in molti casi primi esportatori al mondo di vari prodotti e questi primati vengono tutti da distretti produttivi
Quindi io credo che il capitalismo tra virgolette italiano espresso dal sistema della imprenditorialità diffusa delle piccole e medie imprese dei distretti rappresenti un modello di capitalismo che vive con tutta dignità al fianco degli altri due grandi sistemi capitalistici quello cosiddetto anglo sassone come l'ha definito Michelle al vero quello renano come pure l'ha definito Michelle Alpert rimane una grande domanda ce la farà in futuro questo capitalismo a reggere la sfida della competitività della globalizzazione
è una domanda cui vedremo di rispondere nel secondo giro o almeno tentare una risposta l'altro riferimento che vorrei fare sia ancora qualche minuto
Il contesto istituzionale italiano in particolare il contesto costituzionale italiano
Mi rendo perfettamente conto che criticare la Costituzione del quarantotto nel due mila sia molto facile perché non si tiene conto del contesto storico-politico in cui il nostro Paese viveva nel mille novecentoquarantotto
Io spesso per togliermi di dosso la preoccupazione di criticare senza esser vissuto in quel momento dico che molti costituenti di allora se vivessero oggi rifarebbe ero in modo diverso
La Costituzione italiana oggi la scriverebbero in modo diverso allora si dovette arrivare una costituzione di compromesso nella quale ciascuno legge un po'quello che vuole
Io tuttavia credo che la nostra Costituzione italiana del quarantotto sia troppo impregnata distratta lavori smog pietista tal dirigismo
Per semplificativamente mi sono divertito confrontare due articoli della nostra Costituzione italiana l'articolo quaranta e l'articolo quarantuno che numericamente sono due articoli contigui
E come voi sapete sono molto diversi tra loro
Come voi sapete l'articolo quaranta dice il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano e voi tutti pure sapete che queste leggi sono arrivate solo di recente sono comunque leggi incomplete perché lasciare il cittadino sprotetto
Nei confronti di scioperi taluni servizi fondamentali per un diritto di cittadinanza esplicito
E l'articolo quarantuno dice l'iniziativa economica privata è libera non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà e alla dignità umana
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali
Io mi sono sempre chiesto sin da quando ero studente ma adesso ancor più perché mai nell'articolo quaranta non abbiano inserito un secondo comma che lo sciopero non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà e alla dignità umana la risposta
La risposta che mi danno i miei colleghi giuristi è molto simpatica ma è la tipica sottigliezza del giurista che non convince la semplicità dell'economista quale gli osso
E allora io pongo un quesito a due personalità importanti come Piero Barucci cui va il merito di aver fortemente contribuito al risanamento sto macro finanziario del nostro Paese e a Mattioli che fa tanto importante battaglia che ha fatto tante importanti battaglie per un valore di civiltà come quello dell'ambiente
Perché mai quando la Bicamerale ha messo mano alla tentativo di riforma costituzionale poi
Abortito
Non ha sentito il bisogno di ritoccare la prima parte della Costituzione non mi si risponda che la legge costituzionale numero uno del novantasette lo vietava la legge costituzionale l'ha fatta in Parlamento e poteva dunque dare un mandato avanti
Ma pongo anche la domanda subordinatamente all'esistenza di una legge che limitava la riforma la seconda parte della Costituzione
Perché mai non si è sentito il bisogno il tentativo di fare un preambolo alla riforma della seconda parte della Costituzione con la Bicamerale in cui tre termini concetto avrebbero dovuto essere in evidenza Europa
Bisogna arrivare all'articolo centoquattordici del tentativo di riforma costituzionale per trovare la categoria Europa cento quattordici
Nel preambolo della Grundgesetz la Costituzione tedesca sta nella prima frase l'Europa
Secondo il principio di sussidiarietà che è un principio di civiltà fondamentale chi oggi sta scritto nel preambolo del Trattato di Maastricht che nell'articolo tredici del Trattato di Maastricht articolo cinque del Trattato di Amsterdam questi due termini concetto non sono stati messi in un preambolo alla seconda parte di tentata riforma della Costituzione italiana
E da terzo ed ultimo la dignità della persona che viene prima di qualunque altra di qualunque altro valore e noi non possiamo dimenticare che il nostro articolo uno della Costituzione premette il lavoro alla dignità della persona che sta nell'articolo due della pur riduzione il lavoro è fondamentale ma è un'esplicazione è un'esigenza della dignità della persona non viene prima della dignità della persona
In questo senso io un atteggiamento fortemente critico verso il ceto politico che ha tentato la riforma della Costituzione italiana
Senza riuscirvi il mio riferimento critico non è tanto al fatto che non sia riuscito
Queste vicende possono anche non riuscire ma il mio riferimento è al fatto che non abbia tentato di metter in un preambolo dei grandi valori per adeguare la nostra Costituzione al contesto
Di una nuova costituzione europea in cui ormai ci stiamo muovendo enormi da oggi da ultimo e forse per recuperare un po'lo slancio critico debbo però dire che i governi italiani hanno sempre tenuta retta la via sulla costruzione di una Europa comunitaria nella quale oggi fortunatamente ci troviamo e forse queste è stata la nostra vera salvezza sotto tutti i profili anche la nostra vera grande garanzia di libertà che in alcuni Paesi certamente è stata in questo Paese Paris
E tuttavia io credo che il Parlamento italiano non possa esimersi in futuro di rimettere mano un tentativo di riforma costituzionale per indicare alcuni grandi principi europei bisticci
Vorrei da ultimo dire una parola i tedeschi dopo il Trattato di Maastricht in pochi mesi hanno ritoccato la loro costituzione
Inserendovi alcuni riferimenti fondamentale all'Europa e rendendo esplicito quel principio di sussidiarietà di cui peraltro la loro costituzione era già
Molto molto ricca vi ringrazio
Solo quattro curve come vedete ha già fatto un'incursione nella seconda domanda
Indicando nella aspetti istituzionali e costituzionali una delle condizioni uno dei problemi
De o dei degli Uffizi uno degli ostacoli affinché una valorizzazione piena per esempio del modello delle piccole e medie imprese e del concetto di sussidiarietà posso trovare posso dispiegare le sue potenzialità credo che o su questo tema potrà appunto potremmo tutti medio di tornare nella seconda parte
Adesso chiedo professor Piero Barucci la cortesia di intervenire sul medesimo
Ringrazio io torno volentieri al meeting sono stato qui tre o quattro volte
Una volta in mi pare in questa sala si ebbe un dibattito assai accalorato con un grande economista Allocca
Alla fortuna forse per per merito suo di vedere il mondo un po'diverso da come lo vedo io
Torno molto volentieri a parlare di questa Italia che merita davvero
Una grande attenzione da parte di un popolo particolarmente attento come voi siete a scoprire un le senza nelle viscere profonde
Per temperamento io sono molto
Poco favorevole a parlare di parole molto grandi come modello quindi modelli italiano ma non perché non pensi che questi riferimenti sono anche utili va perché so bene per esperienza di studioso che quando si comincia a parlare di modello la porta dell'acquiescenza e l'autocompiacimento è sempre aperti
Si è scoperte mo'Derby Italiano siamo consapevole siamo convinti che questo sia il miglior modello del mondo
Sono molto lieto che si abbandoni definitivamente quest'ultimo retaggio nei confronti di vedere imponenti due grandi studiosi peraltro che appartengono ad una stagione storicamente definita culturalmente molto limitata l'epoca in cui si pensava
Che la grande storia dell'umanità e delle grandi idee della storia dell'umanità potesse far tessere fatta a fette e confezionata come
Un prodotto dal mettere in un frigorifero all'epoca in cui si parlava del perché gli ebrei avevano dominato il mondo da un punto di vista finanziario del perché il capitalismo era nato a Firenze perché appunto
Il paese di cattolici avevano avuto una storia economica diversa
Da quella di altri Paesi tutti i tentativi che sono durati lo spazio del mattino che servono soltanto ormai per fare tutte lezioni all'università
In verità
Non sappiamo bene come tutte questi siano state schematizzazione figlie in gran parte di quella grandissima cultura storici istigati ed esca che ha dominato il mondo a cavallo fra due secoli e che ha evitato io penso a Max Weber essendo morto molto giovane del venti
Di prendere parte anche i divi come altri piccoli quella cultura a quell'infausta adesione al nazismo ricapitola inserisce
Di fare entusiasticamente da un lato apprendere son parte e dall'altro a Richard Strauss
E quindi mettiamolo da parte siamo convinti che è un'altra cosa è un altro
L'Italia è un Paese qualcosa di molto significativa già detto Alberto Quadrio Curzio vocale nel difficile
Dissentire perché discutiamo dalla vita
L'Italia è stata negli ultimi cinquant'anni un grandissimo protagonista della storia economica del mondo
Vi posso garantire il posto da studioso assicurare che non ci sarà mai un'altra epoca
In cui l'Italia avrà un'altra fatto dei costi di lunga crescita diffusi lunga rimonta economica come ho avuto l'Italia negli ultimi cinquant'anni l'Italia è stata quello che l'Italia ha potuto esserlo l'economia italiana in questo lungo periodo
Pensate soltanto alcune cose e noi siamo un Paese l'Italia appunto che ha avuto che ha sperimentato l'apertura dei mercati internazionali soltanto per un brevissimo periodo di tempo
Dalla momento la solidificazione Empoli
Dal momento che la sua unificazione in poi l'Italia ha sempre avuto un fabbisogno pubblico molto elevato John lungo scritto un grande economista in cui sia Alberto che io siamo molto legati
Luigi Pasinetti che dimostra il modo
Al mare come noi siamo un Paese che ha sempre avuto un altissimo debito pubblico è un altissimo fabbisogno pubblico soltanto cinque da quale cinquantacinque abbiamo un saldo positivo mentre poi abbiamo una fase abbastanza ampia di una quindicina di anni con fabbisogno pubblico molto basso ma per il resto abbiamo sempre avuto un altissimo fabbisogno pubblico
L'Italia è un Paese in cui l'impresa privata ha avuto una storia molto travagliata molto difficile ci
Salva i salvataggi sono una medicina tipica della impresa privata italiana
Siamo un Paese altresì del quale il fisco è stato per lungo tempo molto poco incisivo l'evasione fiscale è stata una pratica uno sport praticato ampiamente anche nei distretti non a caso molti di essi sono vissuti anche su questo aspetto
è stato un Paese nel quale però su questo Alberto Quadrio Curzio che ha condotto l'inascoltato
E forse anche poco letto io invece l'ho letto sempre con molta attenzione una battaglia molto tenace sui giornali anche in prima pagina è stato un Paese nel quale poi culture la cultura dell'ideologia marxista internazionalista e la cultura cattolica uscita dalla Resistenza si sono come diffuse in quello che un grande costituzionalista del mio bar della mia città Piero Calamandrei chiamo un compromesso costituzionale
Ci siamo trovati e quindi avendo un assetto istituzionale diverso a quello di altri Paesi e noi sappiamo ormai per esperienze per scienza perché la teoria economica ha aperto gli occhi anche su questo fronte che ormai anche le economie sono ciò che la storia e le istituzioni fanno essere un'economia c'è un piccolo rivolo della teoria od comunque del pensiero economica attuale che passo un nome apparentemente esoterico qwerty nomi s'che cos'è la questi nomi se è una problema che viene posto dal fatto che il primo rivoltelle
Tastiere dei computer adesso delle macchine da scrivere
Sono si stesse magicamente dispersi da un secolo a questa parte quando invece si è dimostrato che quelli erano stata una sistemazione dei tasti tasti unicamente perché allora delle vette delle delle delle lettere che altrimenti sarebbero accavallate quindi è stato fatto la specie di calcolo di probabilità in negativo
Mentre tutto quest'tastiere assolutamente irrazionale
Ma questa tastiera che prima qwerty appunto che la prima dichiarata schiera continua essere presente in tutto il mondo perché perché il istituzionalizzazione della stessa è di fatto diventata una specie di razionalità economica cioè noi oggi sappiamo che lei economie sono ciò che l'istituzione della storia fanno essere queste economiche non a caso è stato dato un premio Nobel di economia d'uno studioso che su questo ha costruito la sua fortuna
Questo e ciò che è stata l'Italia un Paese nel quale per moltissimi anni vi è stata un'eccedenza
Di occupazione nel settore pubblico credo io che ci sia ancora questa un settore pubblico nel quale si lavorava molte poche ore nel quale il lavoro nero era la forma di esistere delle famiglie ma anche la forma di razionalità delle imprese
E questa è stata l'Italia nella quale questo popolo di grandi lavoratori come sono gli italiani che sanno muovere le mani da sette otto secoli che con il loro ingegno produttivo sanno conquistare il mondo ha prodotto quello che è stata capace di produrre
Questa è stata l'Italia questa è l'Italia e non si deve pensare che queste caratteristiche modello non modello che si vogliono chiamare possono cambiare in poco tempo non cambieranno in poco tempo anzi sarebbe un errore se noi pensassimo che
Si possono cambiare in poco tempo
C'è girando il mondo
Qualcuno che dice che noi siamo incapaci di gestire grandi imprese perché abbiamo una scarsa cultura imperiale il militare
Mi spiegano questi studiosi strategia aziendale un genere che oggi pullula molto numeroso nel mondo universitario nel mondo degli affari che per poter governare le grandi imprese scivola tradizione militare imperiale perché naturalmente che ha avuto l'impero che ha avuto da secoli la capacità di governare sparsi nel del nel mondo diverso si conoscono anche codificazioni trasmesso di linguaggio che invece il nostro che è un Paese è sempre stato per fortuna su sua io dico poco coloniale poco militare non hanno io non credo vi ripeto a queste
A queste teorizza azioni e centralizzazione
Sono invece un'altra cosa la so perché la vedo tutte le settimane avendo a che fare con l'impresa che il nostro non è un Paese di imprese piccole come si dice
Non son paese di imprese piccole perché magari hanno non grande fatturato e non grande livello di occupazione ma nostro un paese pieno di grandissime imprese come quota di mercato che si occupa
Quando si si muove per l'Italia si incontrò dieci le imprese che hanno sia il quaranta per cento di quel mercato in Europa che ha il cinquanta per cento a livello mondiale che il venticinque che al ventidue
Grandissime imprese perché non abbiamo ancora gli occhi pieni della nostra dottrina in qualche modo scolastica per cui le grandi imprese sono quelle che hanno molti occupati molto fatturate che magari hanno prima pagina nei giornali
Le grandi imprese non sono queste
Queste sono giganti dai piedi di argilla molte di quelle che voi vedete a essere che ritenete essere grandi imprese sono imprese che hanno il due tre per cento del mercato mondiale sono imprese piccolissimo quest'altra impresa invece che la sagace la sapienza la tenacia
L'intelligenza degli uomini
E quindi Emilia Romagna ce ne sono dieci non dieci hanno realizzato queste sono grande impresa che non hanno nessun pericolo
Nell'entrare nella munita unica sono imprese che sono il meglio della cultura imprenditoriale la volontà di costruire di fare del nostro Paese continueranno a essere protratta protagoniste anche in Europa ammesso che
Le istituzioni e la politica glielo permettono ma questo è il secondo tempo del film che vedremo dopo
Proviamo il primo giro con l'intervento delle istituzioni già ripetutamente vocate quindi la parola al ministro Gian
Prima sui
Uomo delle istituzioni
In una sente come questa
Io mi chiedo
Modello positivo rispetto a che cosa
Rispetto a quali valori
E
Nella sua essenza poiché la domanda è
Io perché mi devo occupare di queste cose
E la risposta che do
Non vorrei che
Apparisse
Un riferimento troppo semplice
Ma la risposta che io sto è
Avevo fame avevo sette e avrò o no
La vita eterna asseconda che ho dato una risposta a questo
Quindi un modello è per me positivo
Più o meno
A seconda dei valori che promuove
Poi una volta che ognuno ha chiarito i valori che vuole promuovere poi certo
Ce lo sforzo razionale
Per collegare a quei valori i mezzi
Però bisogna esplicitare bene quali valori si vogliano promuovere
E allora da questo punto di vista io non posso dire rispetto
A il quadro dei valori
Che certo vorrei discutere che mi sembra di dover mettere alla base della mia azione
Non sono orgoglioso del Paese in cui vivo non mi piace il suo modello non lo raccomanderei
Modello della piccola media impresa
Quello che ci ha dato un fatto scellerato tra imprenditori e classe politica
Noi li vi concediamo l'evasione fiscale
Voi non ci chiedete servizi troppo efficienti istituzioni troppo funzionanti pubblica amministrazione rigorosamente funzionante
Questa
è stato il patto che è andato avanti per decenni che ha visto certo crescere il prodotto interno lordo va visto anche la distruzione del territorio l'Anarchia nel territorio questo il Paese che a quattrocentoventi mila chilometri di strade extra-urbane
Si può enunciare il teorema che se c'è una strada che va da un punto a a un punto b in media a cinquecento metri c'è un'altra strada che ugualmente va da un quello stesso punto allo stesso punto b
A seconda di chi strillava più forte se era settore automobilistico il settore del cemento dell'asfalto le imprese poi commercianti
E la classe politica a seguire a inseguire
Queste pressioni
E l'alternativa qual era era un settore pubblico
Che dietro la facciata del servire l'interesse pubblico era quello che prima è stato ricordato insieme di carrozzoni inefficienti anche se spazio di scorribanda della classe politica
Io mi batto con tutte le forze per le privatizzazioni
Che abbiamo avuto da un ente pubblico come l'ENEL
Che disponendo totalmente
Del settore energetico
Poteva sferzare l'industria elettromeccanica italiana e noi oggi ci troviamo un'industria elettromeccanica penso all'Ansaldo alla Breda che chiude le impresa che non è stata alla sfida
Mondiale perché tanto le quote pubbliche semi pubbliche e privata erano tutte garantite e quindi non c'era certo competizione
Che se ne fanno i cittadini di tredici mila impresa de municipalizzate che hanno gestito illecito integrato dell'acqua
E ci sono due terzi del nostro paese che d'estate
Scorretta di collegare il rubinetto con l'acqua che esce
Dunque un modello che io credo sia poco da difendere e che sia con forza da cambiare magari come come in quelle immagini dei film di guerra in cui si vede gli Fanti che corrono dietro nascosti dietro un carro armato
Per fortuna che c'è stato il carro armato dell'Europa
Che ha portato al nostro paese la sterzata
Quasi direi l'imposizione
Di norme molto più avanzate
Che ci ha imposto il risanamento della finanza pubblica
Che ci ha imposto quelle
Normative
Anche per esempio nel settore della salute e dell'ambiente che oggi ci servono molto
E fanno ci fanno vivere una transizione quella di questi ultimi anni in cui il nostro Paese resta virtuosamente rischiando di diventare un Paese europeo
Io vivo con
Molta con molto interesse quali con stupore in questa stagione del nostro paese in cui sta emergendo una classe politica
Non
Divisa spesso dagli schieramenti e tradizionale
Chi presiede questo dibattito Dio apparteniamo a schieramenti diversi ma recentemente abbiamo trovato proprio su orientamenti di carattere europeo una forte con consonanza
Questo è la chance che e data
Oggi al nostro Paese
Per uscire da essere da quel modello in cui ad ognuno che strilla si risponde sì tanto c'è il rigonfiamento del debito di finanza pubblica
E pochi si sono accorti di quanto quel rigonfiamento di finanza pubblica fosse iniquo dal punto di vista sociale perché il debito è una mano spietata
Che per essere pagato tramite le tasse prende a tutti ma tramite gli interessi sul debito restituisce a pochi
Perché come qualche anno fa Nicola Rossi si è divertito a mostrare in uno dei rapporti
Quello che prende la famiglia italiana chi ha un reddito netto inferiore a venticinque milioni che non è una famiglia tanto eccezionale è un quinto delle famiglie italiane
Del gli interessi sul debito
Meno di un quarto di quello che prende la famiglia media italiana
E se noi guardiamo al Mezzogiorno
Quello che prende la famiglia media del Mezzogiorno compresi i grandi ricchi
E meno di un terzo di quello che prende la famiglia media italiana
Peccato che Bertinotti non si sia accorto
Che nella lotta contro il debito per il risanamento di finanza pubblica c'era dentro un formidabile valore di redistribuzione sociale
Ora dunque per
Rispondere al quesito nella sua totalità non voglio dire che non ci fossero anche valori e ci sono stati soprattutto certo nella in prosa impresa medio-piccola
Certo il senso del coraggio è un valore certo con un Paese così contraddittorio
Che essi permette di avere avuto una stagione di grandi premi Nobel nella ricerca fondamentale ma continua a essere un Paese che non fa e ricerca applicata
Heston per facente l'innovazione tecnologica di cui è stata capace la piccola impresa italiana l'essere stata capace di interiorizzare gran parte della innovazione tecnologica che c'è stata in questi decenni certo non come una interiorizzazione di sistema in cui il Paese potesse guadagnare fuori di una M via che appunto ci ha dato tanti scompensi
Però
Quello che mi sembra noi stiamo vivendo in questa fase è proprio una fase di di accelerata trasformazione
C'è una classe di
Giovani
Che matura all'esperienza imprenditoriale e all'esperienza di direzione anche politica
Che credo prenda le distanze da un modello che ripeto io di cui io non sono orgoglioso e che invece tenti di valorizzare
Quello che era all'insegna della libertà del coraggio e dell'intelligenza mettendolo però dentro categorie che per la prima volta usano il termine bene collettivo questo è un termine poco in casa nel nostro Paese io credo che
Normale per un Paese che per secoli è stato paese di conquista
Importante che la nostra casetta all'interno sia Linda e splendente
Chi se ne importa di quello che c'è fuori fuori calpestato dall'invasore e quindi ci butto i rifiuti che me ne importa del senso dello Stato lo stato e l'invasore
E quindi questo è il Paese dell'evasione fiscale della raccomandazione della mancanza del senso dello Stato come bene della collettività
Ecco io credo che l'Europa è anche questo
è questo senso diverso
Me un elemento posticcio di Belle anime ma come forte
Attenzione alle pari opportunità agli strumenti concreti datare perché quei i diritti di cittadinanza siano effettivamente onorati e questo è il paese che mi sembra stia entrando in Europa giocando una carta forte un contributo forte nella stesura della Carta dei diritti fondamentali che la presidenza francese spinge all'approvazione entro dicembre
E questa è una impresa alla quale io credo che tutti quelli che vivono come
Io credo
Viva dentro la Compagnia delle opere quanto io la conosco il senso della responsabilità verso la collettività questa è una impresa un appuntamento al quale bisogna partecipare
In modo critico in modo costruttivo ma in modo pieno
Grazie al ministro Matteoli negli ultimi quindici minuti all'ora con cinque minuti a testa per ogni relatore proviamo a fare un ulteriore passo questo che abbiamo definito un non moderno chiamiamolo voto DS forse più proprio della sistema economico italiano dell'imprenditoria italiana questa originalità fatta appunto da tante piccole e medie imprese fatto cantata genialità
Come può attrezzarsi rispetto alla spinta delle sfide il mercato la realtà di un'economia integrata che da continentale diventa mondiale
In un mercato interno che non si chiama più Italia ma già si chiama Europa dei Quindici e che di qui a pochi anni si chiamerà Europa dei ventotto dei trenta
Che cosa di questo patrimonio abbiamo ascoltato luci e ombre abbiamo scontato vetture diversificate di quello che oggi questa realtà economica italiana che cosa di questo nostra esperienza di questa nostra peculiarità possiamo offrire come contributo alla costruzione europea lo citava già visto la fine
E di che cosa abbiamo bisogno su scale invece nazionale di quali politiche abbiamo bisogno perché ciò che di positivo c'è e io credo sia tanto non venga mortificato ma valorizza
Solo un dato aggiungo come
Domanda anche specifica per i tre relatori velocissimo una recente ieri amarsi studio di Paribas indica fra fa una correlazione fra le piccole e medie imprese d'Italia Francia Germania e Inghilterra le nostre piccole e medie imprese
Hanno delle performances da record per quanto riguarda la l'export di non veniva già ricordato Nespor la capacità d'innovazione la crescita la redditività
Hanno una forte sofferenza per quanto riguarda i servizi finanziari professor Barucci e quindi il tema del credito hanno una forte preoccupazione per quanto riguarda l'attività regolamentativa dell'Unione Europea questo è un tema che pure esiste e danno oppure una forte preoccupazione per la situazione del mercato del lavoro in Italia della flessibilità del mercato del lavoro
Questi aspetti dipendono impatta politiche nazionali parte da politiche europee se anche su questi singoli aspetti in qualche modo distribuito le vostre competenze Forrester brevemente fare un accenno mi sarei grato l'ultimo giro ripartiamo il professor Quadrio Curzio cinque minuti
Ma io vorrei fare due riflessioni
Una prima riflessione si riconnette alla conclusione precedente mia
Ed è la seguente io credo che il nostro Paese abbia bisogno di una forte Erwin motivazione ideale su alcuni grandi principi che possiamo definire etico politici
O valoriali
Perché non dimentichiamo che nel nostro Paese
E finita una contrapposizione
Che fortunatamente non è mai stata salvo episodi drammatici e pur tuttavia
Limitati non è mai stata una contrapposizione devastante
E finita e quindi il nostro Paese deve rimotivare assist dei grandi ideali e questo va fatto attraverso una modifica del suo patto costituente che ha espresso dalla Costituzione
Io credo che se noi non Brady introduciamo nella nostra costituzione dei valori is perenti che ci proiettano sull'Europa che ci proiettano sul principio di sussidiarietà che ci proiettano su quei grandi principi che sono nei trattati europei sviluppo economico equilibrato e sostenibile
Dignità della persona
Noi rischiamo di trasformare il nostro dibattito politico
Sulla questione delle riforme elettorali che sono un punto importante ma non sono in punto discriminante per chiudere un'epoca della nostra storia iniziare un'epoca riversa della nostra storia
Vorrei aggiungere
Che
Noi tutti stiamo diventando liberali liberisti stiamo attenti che il confine con l'anarco liberismo non è un confine così ampio ma non è questo che noi stiamo cercando io credo che noi dobbiamo valorizzare delle forme nuove
Io le ho definite liberale esimo cooperativo competitivo che sono quelle espresse dal principio di sussidiarietà che ha una storia antichissima
E che non è solamente un valore dei cattolici anche se certamente i cattolici l'hanno tenuto fermo e costante nella loro riflessione sin dal mille duecento sin da Tommaso d'Aquino
Stiamo molto attenti perché il confine tra i liberal esimo cooperative competitivo che noi vogliamo
Non deve essere sottile rispetto alla Marco liberismo che è una cosa completamente diversa
E su questo credo che la nostra classe politica con tutto il rispetto per colleghi di questa tavola rotonda non stia dando una prova sufficiente di capacità innovativa io mi sono letto tutti gli atti della Bicamerale sono rimasto sconcertato in taluni momenti del dibattito
Quando sono state rifiutate alcune proposte di costituzionalizzazione di alcuni principi
Con delle argomentazioni totalmente inconsistenti per una classe politica che vuole essere la classe politica che porti il nostro Paese dell'uomo secco
La seconda considerazione più fattuale riguarda la capacità competitiva del nostro Paese saremo non saremo capaci di reggere la sfida della competizione internazionale
E questo è un problema pressante immediato di ogni giorno
Perché si da un lato noi abbiamo dell'impresa è straordinariamente competitive che hanno quote di mercato come diceva Piero Barucci prima incredibili al punto da occupare quaranta cinquanta per cento di talune nicchie di mercato
D'altro lato non possiamo non considerare che il tutte le graduatorie internazionali di competitività il nostro paese è posizionato malissimo
Sugli undici Paesi dell'Unione europea è posizionato all'undicesimo posto nelle graduatorie di competitività nelle quali entrano moltissimi elementi di determinazione della posizione stessa
Il carico fiscale la dotazione di infrastrutture la semplicità della burocrazia l'affidabilità dei contratti ma pensate che un'esecuzione giudiziaria in Olanda impiega cinque mesi ad andare a buon fine in Italia impiega cinque anni ad andare a buon fine ma ci rendiamo conto del Colantoni sociale anch'io dico cinque perché mi piace la simmetria tra cinque mesi e cinque anni
Del costo sociale drammatico
Questo tutto questo incide sulla nostra competitività non intesa poi come finalizzata al profitto dell'impresa che peraltro è un valore importante per l'impresa la Centesimus Annus nega
Una chiara collocazione del valore del profitto ma anche per la possibilità di crescita del nostro Paese e quindi di occupazione quindi attraverso l'occupazione di partecipazione civile
Ecco questo io credo sia l'altra grande sfida che la nostra classe politica di fronte debbo riconoscere che la nostra classe politica tant'novantadue in poi ha fatto cose straordinari del perché il Macro risanamento finanziario al quale abbiamo assistito a cui Piero ha partecipato in prima persona è stato un miracolo cui nessuno credeva ma fatto questo bisogna adesso procedere sulla strada di quelle che sono le riforme strutturali che sono ma liberalizzazione non disgiunta dal rispetto dei valori comunitari mancherebbe altro che la liberalizzazione debba diventare un argomento di azione selvaggia di tutti
Ma su questa strada ci si sta muovendo troppo lentamente e io temo molto
Temo molto perché teniamo conto che la storia economica come Barucci ci dice e ci insegna dimostra che nei momenti di grave crisi ci sono due possibili esiti
O il colpo di reni che abbiamo avuto nel novantadue per il risanamento macro finanziario che oggi regge ancora speriamo che regga a lungo perché il nostro debito pubblico pur tanto rimane ma anche d'altro lato delle forme involutive
Che nel contesto europeo probabilmente non sono più possibili ma che non sono mai da sottovaluta
Quindi da un lato riformiamo questa Costituzione mettendo chiari alcuni principi e alcuni ideali etico politici
E dall'altro aspettiamoci a fare quelle riforme di sistema che dichiarò competitività del nostro Paese ovviamente nel rispetto dei valori
Di una comunità civile che sono dei valori sociali e non solo dei valori privati o individuali
Che è stanco correttissima mette dei cinque minuti professor Barucci poche cose a molti cresce perché le questioni sarebbero tanti la prima vorrei rassicurare Mattioli che a me questo modello non piace ecco non è che io fatto detto stiamo attenti a credere la retorica non vorrei però che nemmeno si cadesse la retorica del non modello ecco di cogliere soltanto gli aspetti negativi ho detto che questo il modello che nel quadro delle istituzioni
Il Paese e per fortuna nostra è stato in grado di realizzare e quindi patti scellerati ve ne sono stati ma sono stati i patti scellerati che hanno permesso di crescita paese così come è cresciuto con tutti i costi
Che questo Paese ha avuto un secondo punto che ha toccato ora Alberto Quadrio Curzio e che appena approfondisco si è il momento di grande rilancio della politica d'Italia una politica che è stata anchilosata per decenni che vissuto di rendita sulla base dei due
Riserva che autorizzato ampiamente da un lato la contrapposizione ideologica
Un'ideologia peraltro omnicomprensiva che copriva tutto da critica cinematografica quella artistica l'organizzazione statale e così via dall'altro dall'altro con la riserva del debito pubblico
Sul piatto della politica è stato offerto per decenni alternativamente o congiuntamente una dose di mancia istituti istituzionalizzata e il debito pubblico
Oppure uno schema ideologico oggi quote super est sul piatto della politica non c'è più nulla
Se non sei in grado di presentare un progetto che se è in grado di in qualche modo afferrare nel profondo gli uomini italiani novità vita politica italiana non riprenderanno ritroverà quello slancio di cui ha bisogno terzo punto sia il vero noi abbiamo realizzato un processo di privatizzazioni e solo io so che cosa ho dovuto sopportare anche personalmente per anni la svolta che io sono onorato aver dato al Paese avere privatizzato però non abbiamo ancora adeguata The liberalizzato il problema che andava posto logicamente ci ma come tu che fai lo studioso non la devi chiaro che bisognava prima liberalizzare poi privatizzare si è facile dirlo ma molti lo faceva passare in Parlamento la privatizzazione e che è un fatto traumatico tramato piuttosto che la liberalizzazione con fatto di mille piccoli professionisti difficilissimi da fare di scegliersi bisogna liberalizzare incerto per me cattolici si pone quindi un problema esistenziale drammatico il nostro modo di essere sul mercato è sempre modo di essere pieno di angoscia
Il mercato per definizione crea contrapposizione esistenziale io debbo vincere quell'appalto Pezzotta da quell'altro devo prende questo bravo dirigente per sottrarla quell'altro devo sconfiggerlo sul prezzo sulla qualità il mercato è necessariamente una lotta e come combiniamo tutto questo coi testi che ci dicono pensate Paolo che il nostro
Vicino è un amico
Pensato un po'pensate lo sconto dicevo stavano in conferenza stampa che contrappone ma Manzoni e Rosmini proprio sull'interpretazione del mercato però bisogna liberalizzare proprio per realizzare con consapevolezza io non so se lo schema sia quello che alludeva Alberto Quadrio Curzio poc'anzi io sono molto più fiducia della storia storia è un miscuglio di di lotta contro sì di uomini che si battono liberiamo il questi questi uomini quella statua troveranno loro certo dentro dentro lo schema europeo che uno schema che c'è sicuramente ci ha salvato ma
è uno schema che anche questo discrimine perché noi col primo gennaio due anni fa abbiamo liberalizzato abbiamo assi Misato al massimo lei possibilità d'investimento di chi ha denaro
Ma non abbiamo a fatto creato possibilità di lavoro di chi è confinato in un Paese di estrema periferia in Sardegna e Sicilia non sa l'inglese non conosce l'uso del computer e così via abbiamo ma questa è la vita la vita economica e necessariamente un fatto di contraddizioni ed è per questo che il nostro essere cattolici in questo mondo pieno di contraddizioni è così difficile così in qualche modo anche sgradevole perché ci misuriamo commis continuamente su questi problemi io soltanto un'idea o ripeto non so se sia lo schema cooperativo concorrenziale quello giusto ha un'altra idea Old idea che la via della solidarietà la via del bene comune passa attraverso una ripresa del forte impegno ideale della politica
Il mercato è sicuramente un'Assemblea in cui si vota
Ma l'assemblea in cui qualcuno votavo uno due tre quattro cinque sei volte qualcuno potrà soltanto una volta oppure magari mai i ragazzi sotto diciott'anni non potranno mai perché la classe politica non tiene in conto adeguato del loro potere i vecchi otto oltre ottant'anni non votano di fatto mai non nell'urna ma la borsa della politica la politica per ritrovare sì orbitale governo la società zona torni a essere quell'arte tenta posti a chi non ce l'ha nel mercato allora il politico si sarà guadagnato il pane non so intanto quotidiano ma anche per qualcosa di più la via della solidarietà posso apparire adeguato non adeguato passa per la politica voi lasciamo che la società nel suo insieme al di interno dice il concerto canovaccio come nella commedia dell'arte reciti ogni giorno un pezzo diverso
Di una parte della vita umana italiani per fortuna hanno mostrato di avere una gran non hanno grandi commediografi dell'arte ma hanno mostrato una grandissima capacità di recitare ogni giorno un pezzo di vita umana creativo
Siamo fiduciosi il futuro non potrà che essere migliore del passato tutte le bardature che ne abbiamo saranno spazzate via in poco tempo
Alla fase ad effusioni nazionale subentra la fase delle fusioni internazionali e gli italiani si adeguerà se l'acquisto dei poco tempo avremo una Borsa europea se non saremo in grado di essere competitive le società si voteranno ad Amsterdam o a Francoforte o a Londra a quel punto io mi auguro che le due soluzioni che Alberto Quadrio Curzio menzionava l'asset un da quella di regredire sia scartata che ancora una volta il nostro paese così come della sua storia purtroppo reagisca essendo con le spalle al muro in accanto le reni grazie
Mi pare che il modello di privatizzazione che il nostro Paese sta seguendo nel cito questo perché era il settore di cui prima avevo a cui prima ho fatto cenno delle risorse idriche sia un modello convincente proprio dal punto di vista di quei principi che il professor Barucci evocava piuttosto che imprese pubbliche ces dite dalla istituzione pubblica l'istituzione pubblica mette a gara mettere a gara
Ma con delle finalità voglio che ai miei cittadini sia assicurata dell'acqua con queste caratteristiche a questo prezzo
Si scateni la competizione quello che è importante è che ci siano organismi di controllo degli utenti organismi solidi che controllino che ha quella tariff fa corrisponde quel servizio questo mi sembra un modello che esista generalizzando e che io trovo convincente
Dicevo che questa è una stagione in cui dall'Europa e in termini concretissimi dal Consiglio europeo di Lisbona del marzo di quest'anno ci viene una serie di indicazioni che si stanno trasformando in direttive che sono a forte sostegno dell'impresa in modo che sia gestito il cambiamento i tecnologico e organizzativo dell'impresa nella chiave Pelosi il lupo sostenibile con tutto il significato di questo termine intrecciato con l'innovazione tecnologica e con anche la strumentazione appropriata per l'accesso sono al credito e servizi in Rete sono anche diventano anche rigorose e cogenti per tutti i Paesi norme le cosiddette norme Slim di semplificazione delle normative per questo io dicevo che viene dall'Europa una una stagione in cui in questo quadro c'è molto dinamismo molto movimento e devo dire che il nostro paese con una serie di innovazioni non vi faccio meriti i miei perché c'è stato un ministro negli ultimi anni il ministro letta che ha fatto delle politiche comunitarie la sua sfida era il ministero Bellotti Zanato che non è aveva avuto il posto significativo era stato trovato questa si depura nascosta dietro il ministero degli Esteri letta ne ha fatto urla sete di grande protagonismo e con un asse ieri di iniziative di strumentazioni noi ci andiamo a richiamare tutti gli interlocutori del Paese il Parlamento le Regioni le parti sociali
Non più un solo com'è stata tradizione in Italia alla cosiddetta fase discendente l'Europa cos'è per l'Italia sono quelle lontane direttive che si fanno
A Brussel che noi obtorto collo dobbiamo ricevere Marco spesso con procedure anche di messa in stato d'accusa con rito lardo oggi stiamo cercando di cambiare abbiamo introdotto dei meccanismi per cui quest'i interlocutori che ricordavo non sono quelli che una tantum danno il loro giudizio ma sono as socialisti nella cosiddetta fase ascendente quella appunto che mette a punto le direttive per dare al negoziatore italiano in tempo reale less sue indicazioni in modo che il nostro Paese conti nel disegno della direttiva che viene fuori ecco queste poi uno degli elementi per le quali io vedo il Paese richiamato ha una partecipazione e proprio i il presidente della conferenza dei presidenti delle regioni italiane dico il Presidente della Regione Piemonte
Sta costruendo forme il Governo questa fase di ricca partecipazione del nostro Paese e infine Rizzi sto sull'appuntamento della Carta dei diritti ha ragione il professor Quadrio Curzio quando sottolinea quanto scadente sia stato il momento italiano del pub l'avvento italiano e nel tentativo fallito di mettere in discussione per rinnovare partitella Costituzione italiana abbiamo tuttora un'altra volta perché provenne inter dall'Europa un'altra grande occasione su questo aggettivo lo voglio sottolineare qui non c'è retorica sarà grande in negativo anche se la perdiamo all'inizio di settembre le gli interlocutori italiani di cittadini organizzati sono chiamati a un dizioni
Che il governo promuove per poi tramite che il rappresentante del governo italiano che il professor Rodotà con i parlamentari italiani che sono nel grande comitato che redige la Carta dei diritti e cioè Melograni la Paciotti e Manzella riuscire a portare questo contributo perché la carta dei di non è più solo come nella tradizione del i nostri paesi carta di diritti civili e politici ma per la prima volta è una carta anche i diritti economici e sociali gran parte delle cose qui evocate sono menzionate tra questi diritti e vi è anche lasciatemi dire anche il diritto all'ambiente inteso come proiezione sulle generazioni future una indicazione della ricerca dica garantita Assisi nella sua piena libertà come ricerca fondamentale ma poi richiamato il diritto dei cittadini europei di poter incidere governare i diritti delle applicazioni della ricerca perché superfluo che qui ci riserva ripetiamo che i nomi tutto quello che è possibile è lecito fare grazie
Agli altri relatori concludiamo che questi incontri mi permetto di dire solo una parola
Per noi rimane al centro della attività comunque in campo economico la risorsa uomo in quanto tale e luogo la risorsa fondamentale che può muovere può inventare Polcevera la ricchezza per sé ricchezza
Per tutti come oggi abbiamo giustamente ascoltato quindici Saras futuro ci sarà competizione ci sarà possibilità di integrazione se questa risorsa fondamentale che appartiene alla storia cultura del nostro popolo ma anche all'esperienza di noi tutti e di molti voti MOL che sono qui quest'oggi se questa risorsa riuscirà a non trovare ostacoli sul suo cammino di espressione ma riuscirà a trovare almeno delle solidarietà e delle sponde per questo che il piatto della politica come diceva professor Barucci non può rimanere vuoto e la questione che noi riproponiamo ostinatamente l'abbiamo fatto in tempi in cui eravamo inascoltati lo facciamo tanto più oggi in cui siamo per fortuna un po'più ascoltati e su cui con molti ci si può pare anche di schieramenti diversi come anche oggi si è dimostrato la questione che noi riproponiamo riproporremo sul piatto della bilancia politica e quella della sussidiarietà senza una ridefinizione
Che cosa che cosa serve a che cosa serva
A che cosa servono le iscritte
Per quale bene comune debbano lavorare è impossibile immaginare che questa enorme potenzialità si sviluppi seppure riusciremo ad arrivare anche ad una ASS Sesto costituzionale che recepisca questa è una battaglia che abbiamo fatto e non smetteremo certamente di fare queste ripete su cui non lavoriamo siamo lieti che su questi impegni si aggiungano sempre nuovi e importanti autorevolissimi contributi e disponibilità di impegno come quelle che oggi abbiamo ascoltato grazie
Grazie si conclude così la prima diretta che radio radicale riversa riserva questa ventunesima edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli si trattava del dibattito libertà di benessere un tre Max Weber modello italiano locomotiva d'Europa assente il deputato europeo Renato Brunetta hanno animato la discussione introdotta dall'eurodeputato Giorgio divisi che ha anche concluso il dibattito Piero Barucci presidente della Banca Leonardo Gianni Mattioli ministro per le Politiche comunitarie Alberto Quadrio Curzio Preside della Facoltà di Scienze Politiche del l'Università del Sacro Cuore di Milano domani altro appuntamento in diretta sulla rete radiofonica nazionale di radio radicale alle undici e trenta dall'Auditorium della Fiera di libertà di radicare Bourne virtuale o sviluppo reale
Parteciperanno
Alberto Contri c'è Armani Interactive comuni cash and consigliere Rai presidente di pubblicità progresso Giorgio Ronchi presidente e amministratore delegato ETF Group Silvio Scaglia amministratore delegato e.Biscom Renato Soru presidente Tiscali introduce Alfredo Scarfone imprenditore vicepresidente Commerce me
Ci si collegherà sul sito w w w radio radicale punto Vitti potrà seguire oltre al dibattito del mattino anche quello che si svolgerà alle diciotto e trenta libertà degli ultimi don Gelmini in e i suoi duecento mila protagonista oltre al fondatore della comunità Incontro il senatore Ferdinando Imposimato da Rimini per oggi è tutto un saluto da Emiliano Silvestri
Viene allo studio