Anche il Piemonte, dopo la Lombardia, ha dato il via libera al referendum per la "devolution"

Anche in Piemonte dopo la Lombardia ha dato il via libera al referendum per la devolution è un primo passo infatti sia comunque inattesa di un Progetto di legge noi ne parliamo con il consigliere regionale della Lista Bonino Carmelo Palma Bongiorno per mano Poggio allora questo è il primo passo verso la devolution però ci sono delle differenze rispetto alla non
Se c'è una differenza sostanziale che mentre la delibera del consiglio regionale della Lombardia è una delibera di indizione di convocazione dei comizi versano in dati sulla base di un quesito molto vago la delibera del consiglio regionale del Piemonte è una delibera Impe il mio per la Giunta per il Consiglio regionale persona redige una proposta di legge di riforma costituzionale alle Camere sulla base di quanto è previsto dall'articolo centoventidue della Costituzione da sottoporre questa proposta di legge al giudizio degli elettori attraverso lo strumento del referendum consultivo quindi e dal punto di vista istituzionale e dal punto di vista politico c'è stato un passaggio oltremodo significativo Lombardia che si terrà la consultazione gli elettori saranno chiamati a pronuncia altri su un quesito oltremodo vago volete voi che siano trasferite le funzioni statali in materia di sanità istruzione e formazione professionale e polizia locale in Piemonte invece gli elettori se si terrà un referendum consultivo perché pronunceranno sul testo articolato di una proposte di legge e quindi su di un provvedimento di contenuto e di significato
Normativo devo dire che questo risultato zitelle in larghissima misura donne alla disponibilità della maggioranza della Casa delle Libertà ma all'opposizione in alcune fasi anche ostruzionistica delle opposizioni di sinistra ma anche dell'opposizione del lista Bonino che in termini di principio ma anche in termini istituzionali quindi opposta fin dall'inizio alla convocazione di un plebiscito chiedendo ai proponenti al Consiglio tutto Serapeo voleva indire il referendum di indire un referendum di contenuto normativo più generale si può dire che però la Casa delle Libertà ha rinunciato in questa fase
Ad un quesito ambizioso quand'anche si giungesse alla convocazione dei comizi elettorali su questo quesito ci troveremmo di fronte ad una proposta oltre molto modesta
Di trasferimento di alcune funzioni
In campi digestione nel sistema dei servizi
Per così dire
Molto meno avanzati di alcuni punti della riforma
Del titolo quinto della Costituzione già approvata dalla Camera dei deputati e soprattutto la Casa delle Libertà e questo mi pare il dato politico sostanziali ha rinunciato a ricomprendere nella quesito referendario come noi chiedevamo i grandi temi centrali del federalismo fiscale e della sussidiarietà sia sociale orizzontale quindi il riconoscimento al mercato di campi iniziativa economica anche in materia sociale della sussidiarietà verticale cioè del federalismo interno alle Regioni per non creare nelle Regioni Stato un nuovo centralismo sia più ore inferta regionale quindi un polo che molto federalista a parole a Roma
Che rinuncia ad esserlo invece non solo in Piemonte ma mi pare in tutte le regioni del noto che governa ecco la lista
Alla Bonino si è astenuta
Nel corso delle votazioni come tu ricordavi secondo te perché la tale della Casa delle di
In questo senso in Piemonte ma la lista Bonino si è astenuta perché era l'unico voto ragionevole o voto di attesa è un provvedimento non conclusivo
Ripete una delibera d'impegno alla redazione di una proposta di legge di riforma costituzionale non è una delibera di indizione del referendum
Non conosciamo ovviamente il contenuto la proposta di legge che dovrà essere formalizzato nelle prossime settimane nei prossimi mesi e quindi era giusto
Riservarsi un giudizio più ponderato più circostanziato sul testo che emergeranno dalla discussione al lavoro del Consiglio regionale Piemonte non c'è da parte nostra ovviamente alcun da opposizione pregiudiziale a consultare gli elettori piemontesi gli elettori del noto agli elettori italiani su questi temi vorremmo che questo avvenisse
Nelle forme proprie che non si trattasse appunto di un pronunciamento in un voto ha convocato dal potere ma si trattasse di un espressione di voto significativa sul testo completo con dei contenuti con dei contenuti concreti la ragione per la quale di il polo la Casa delle Libertà nel suo complesso ha scelto un atteggiamento tutto sommato di così basso profilo
Politico istituzionale duplice da una parte lo aveva lo un problema di accordo con la lega che ha imposte blindato un quesito referendario del tutto insignificante
Come quello che è stato approvato dalla Regione Lombardia dall'altra parte c'è una ragione politica più generale il Polo vuole ad esempio il federalismo fiscale e la sussidiarietà laddove non governa male dove governa li produce
Gli stessi assetti gli stessi si temi quelle stesse prassi dico avendo dei governi che contesta sul piano nazionale è un è un polo che non vuole affatto la responsabilità fiscale ma vuole solamente un implemento della capacità di spesa e quindi una più ampia redistribuzione del gettito
Erariale è un polo che non vuole affatto riconoscere al sistema delle Autonomie locali alle Province e ai Comuni alle Comunità montane
I di iniziativa e di responsabilità esclusiva ad esempio in materia organizzativa è un popolo che sta costruendo sul piano regionale un modello sostanzialmente centralista ed analogo
Ed analogo a quello romano ciò non toglie che ovviamente bisogna
Aspettare di conoscere il contenuto del quesito referendario per pronunciarsi in maniera più ponderata