"Controluce" rubrica bisettimanale del prof. De Marchi

Cioè non possiamo fatto drammatico scrive l'economista Napoleone Colajanni nell'editoriale d'apertura del match
Sei ottobre si potrebbe dire che ormai la caduta dell'euro non fa più notizia e non fa più notizia purtroppo neppure il fatto che l'Europa non faccia niente per ridare fiato alla sua moneta potrebbe punta adesso una svalutazione per sostenere la ripresa economica pagherebbe un prezzo troppo alto sul fronte dell'inflazione oppure potrebbe cercare di portare l'euro più vissuto stabilire legami preferenziali con certe aree del mondo ma non fa niente anche il dibattito su questa angoscia ante debolezza avanguardie non si va al di là del conformismo ufficiale eppure tempo di cominciare a preoccupare molto certo le esportazioni interrogate dalla svalutazione dell'euro continuano a essere sostenute né al m che bisogna riferirsi per capire davvero la situazione ebbene la bolletta petrolifera europea era comporta un aumento del quaranta per cento sull'Egeo fosche previsioni e ciò porterà un aumento di quasi un punto sul tasso europeo di inflazione mentre le previsioni di
Scese di mezzo punto ebbene queste allarmate considerazione dico Lian in realtà già ottimi perché si limitano a tener conto solo dalle difficoltà petrolifere inerenti alle manovre rialzista dell'OPEC ma non sfiorano neppure i ben peggiori disastri inerenti a un eventuale enorme lei incombente del conflitto nel Medio Oriente e alle spaventoso interna che in esso produrrebbe nel prezzo del greggio e tuttavia l'editoriale di Colajanni portarmi una clamorosa stecca nel coro ottimista i e in coscienza della maggior parte dei più rinomati economisti italiani ed europei che in questi giorni si avvicendano sui nostri teleschermi per assicurarci il che la crisi dell'euro non sarebbe per niente preoccupante territoriale
Tanto che spezza il ritornello soporifero dei maggiordomi dell'euro creativa cittadini dormite tranquilli all'una di notte tutto va bene nell'auto era solito dire che la guerra è una cosa troppo importante per Sciarra in mano ai generi per parte mia vorrei parafrasa aveva battuta dicendo che la scienza è una cosa troppo importante per lasciarla in mano agli Academy e deducendo da questo motto tutti i suoi corollari per esempio l'economia è una cosa troppo importante per lasciarlo agli economisti d'accademia la demografia una cosa troppo importante per lasciarla i democratici accademia da psicologi e è una cosa troppo importante per lasciarla agli psicologi d'accademia e così via discorrendo ma torniamo altro
L'euro come sapete già quattro anni fa quando tutti i nostri economisti d'accademia salvo rarissime eccezioni come l'amico Antonio Martino indica Carla non è la nostra entrata mille euro e nell'Europa il toccasana di tutti i nostri problemi dissi a questi stessi microgrammi Romano Prodi pedala disperatamente per raggiungere in treno per l'Europa senza neppure accorgersi che quel treno tanto ce le cioè solo una vecchia e scassata diligenza così continuavo e per per l'ingegnere nel nostro politica ed è la nostra economia non sembrano neppure accorge Della crede di fondo che incombe sul futuro stesso dell'Unione Europea ed acre i del modello statalista che ha egemonizzato per tutto il Novecento le economie europee sta portando il continente europeo a una crisi epocale perché si rivela sempre più incompatibile con le cioè di un'economia le si agile in continua espansione quale quella del presente e del futuro ma accanto al peso del modello statalista senza bisogno di nessuna cattedra demografia già dalla quarto di secolo Creta quando organizzai a Roma con Aurelio per Celli un convegno intitolato sopra la popolazione critici europee
Segnalo l'altro basilare fattore della cronista crisi europea e cioè i
Molto i libri io tra popolazione e risorse fin dal marzo di quest'anno in un editoriale trasmesso da Radio radicale e intitolato crisi petrolifere soprafatturazione europea dicevo tutti la mente rito all'Italia e l'Europa dalla momento dei prezzi petroliferi ma nessuno dice che la nostra totale dipendenza dal petrolio d'importazione deriva dall'assurdo squilibrio però le densissima e popolazioni dell'Italia dell'Europa e le risorse energetiche dei loro territori questo squilibrio si è io abito creando gigantesche economia di trasformazione che hanno dato a tutti occupazione reddito lavorando materie prime importate dal Terzo Mondo con il con in nero ieri importate dal Terzo Mondo ma importate per veicoli attrezzi di rapina finita la politica delle cannoniere le basi stesse dell'economia europea sono divenuti giri ed esposte al ricatto dei Paesi più forti del terzo mondo con buona pace dei nostri demografi cito rulli d'accademia che lamentano la denatalità europea la crisi dell'Europa scaturisce dunque al contrario dalla sovrappopolazione un
Per cui vecchio continente alla merce della
Amico per contro proprio di queste analisi è sotto i nostri occhi i due studi tra le
Stanno affondando
Calcio due-tre
Per iscritto o è stato smantellato tra lunghi e
Il fumo e in cui la produzione per
Pensate all'importazione per quest'in realtà fino a per esperto Itaca Denia non sanno o non vogliono vedere dal non segnalare grazie
Chiamo lunedì in una in una alle otto e cinquanta