"Le culture politiche dell'Italia Repubblicana" org. dalla Fondazione Cariplo presso il Centro Congressi Cariplo, via Romagnosi 6 (Presentazione del libro di Leo Valiani: "Testimoni del Novecento" edito da Passigli)

Signor presidente della Camera signori ministri onorevole Senatore autorità gentili signore signore il mio più cordiale benvenuto
Come presidente della Fondazione Cariplo mia è capitato spesso negli ultimi tre anni di partecipare ad importanti manifestazione avendo accanto illustri ospiti
Devo però confessare che la giornata di odierna è davvero speciale
Non solo perché a questo tavolo scena ma il presidente della Camera dei deputati due ministri due senatori della Repubblica il direttore del più importante quotidiano britannico
Ma perché ci troviamo qui a celebrare un uomo consente di consentirà il termine senatore Valiani davvero speciale che ci onora della sua presenza e in qualche modo ci emozione
Il senatore Valiani ha detto più volte di non amare la qualifica di padre della patria degli sci di sentirsi figlio della tattica
Trovo questa definizione bellissima di grande significato etico una ulteriore dimostrazione della straordinaria statura morale del senatore Valiani
Al quale in occasione del suo novantesimo compleanno abbiamo voluto rendere questo omaggio
Credo che non si tratti almeno questo non è nelle nostre intenzioni di una celebrazione fine a se stesso
Vuole essere un'occasione per promuovere una maggiore conoscenza della nostra storia più recente eppure significativa
La riscoprendo tramite la limpida e serena testimonianza di un protagonista le radici della nostra Repubblica e il consolidarsi della nostra democrazia
Solo con una sciando a conoscenza di questo passato saremo in grado di affrontare consapevolmente adeguatamente le sfide che la transizione
Torni al nostro Paese impegnato in questo delega delicato contesto a rafforzare sempre più la propria coscienza democratica
Ma di questo ci parleranno i nostri illustri ospiti
Così come ci parleranno del libro che la Fondazione Cariplo ha voluto ha avuto l'onore di patrocinare grazie anche alla disponibilità del senatore Passigli appassionato editore
Per parte mia vincendo la forte sensazione di inserirmi nel dibattito che ci apprestiamo ad ascoltare mi limito ad un brevissimo cenno sulle ragioni che ci hanno portato a sostenere questa iniziativa la Fondazione Cariplo quale istituzione impegnata nella promozione dello sviluppo civile oltreché economico della società ha voluto rendere un doveroso omaggio ad un indiscusso protagonista dalla crescita civile di questo Paese
Ha voluto altresì favorire la più ampia divulgazione di una straordinaria esperienza di impegno umano e politico
Per questo non solo abbiamo patrocinato la pubblicazione del volume ma siamo impegnati nella sua capillare diffusione e provvederemo adottare tutte le biblioteche della Lombardia del volume spesso mi auguro che soprattutto i giovani vogliono avvicinarsi compassione a pagine così dense di significato e di insegnamento
Non una tediosa lezione di storia o educazione civica ma una vivida testimonianza di riflessione politica chi ci vive
La memoria storica riprendo un pensiero De Nicola Martinucci citato da Cosimo Ceccuti nella introduzione a questo volume e indispensabile all'esistenza di una comunità
Come per l'individuo la sua coscienza si afferma solo con il ricordo e quando cesserà di operare uno egli incomincia a brancolare nel buio con la distruzione della scuola personali
Questa e la citazione di Matteucci basta questo breve pensiero
Che non possiamo non condividere cogliere immediatamente l'importanza di questo siamo quindi profondamente grazie a Leo Valiani che ci consegna connessa una ulteriore lezione di vita e di storia grazie
Grazie presidente Guzzetti questo secolo che si chiude afferma Leo Valiani nota conclusiva
I testimoni del Novecento edito da Passigli
è stato assegnato anche tragicamente dalla lotta per la democrazia
Contro il fascismo e contro il comunismo
Un fascino quest'ultimo che subì anche l'autore tra il diciannove e il trentanove il secolo della politica nelle sue espressioni più pure più alte ma anche nelle sue manifestazioni più deteriori cruente
Un secolo che finisce in una sorta di grande vuoto tutte le idee e in una pericolosa depressione delle passioni civili sulle quali sarebbe opportuno anche in questa occasione riflette i ritratti di Valiani sono indispensabili per capire le culture politiche del Novecento riflettere sulle loro autentiche ferita
Giovanni Spadolini
Parlava di Valiani
Lottando che è uno dei pochissimi storici che non abbiano concorso d'una cattolica
Come di un uomo d'azione del Risorgimento
Per il mondo dei suoi splendidi ritratti Baliani parla di Spadolini del suo fraterno amico per l'ex direttore del Corriere della Sera
Lo considera un autentico erede del Risorgimento al quale Spadolini attingeva continuamente nella speranza che la Repubblica nata dalla Resistenza meritasse oltre alla passione civile il rigore etico Galliani ricorda che la scoperta decisiva dell'adolescenza Spadolini la fece nel retrobottega di un libraio fiorentino quando trovò i volumi di Gobetti quando capì la necessità di una rivoluzione liberale
Con al Centro Einaudi altro prestigioso collaboratore del Corriere in economia e con il federalismo di Cattaneo ancora immune all'epoca aspettative degenerazioni padane
Spadolini arrivò alla politica grazie a la Malfa del quale in questi giorni vicolo con i vent'anni dalla morte
Un laico inveterato ed anch'io lo sono scrive
Dagli anni di La Malfa egli vedeva la continuità del Risorgimento in termini di laicità dello Stato ribatteva che si batteva come poteva per impedirne il declino
Che avrebbe generato solo provincialismo faziosità
La banca ricorda Cosimo Ceccuti nell'introduzione a questo importante grumo volume edito da Passigli e accerto che l'avvenire non sarebbe appartenuto al socialismo collettivista ma la democrazia illegale
Evitato di la Malfa ci porta a quello di Adolfo Tino alla fondazione di del Partito d'Azione
Alla
Agli studi intorno ad un grande riformatore come Cesare Beccaria la cui attualità nella fragilità della col pm civiltà del diritto spicca ancora per l'originalità del pensiero quando così si pronuncia contro il fascismo dichiarò che la lotta doveva essere sostenuta cita sempre Valiani in coerenza con la tradizione del nostro Risorgimento che affondava le proprie radici Koch nel Settecento riformatore
Quando Tino morì nel settantasette
Enrico Cuccia vuole stampare l'opera completa di perché agli atti
E Cuccia chiude con il ritratto scritto da Valiani questo straordinario libro sui testimoni del Novecento
Un grande insegnamento una grande lezione di passione civile e politica e anche di umiltà grazie
Assai singolare che un editore parli di fronte ad un autore del libro che ha pubblicato dovrebbe essere il contrario l'editore dovrebbe ascoltare l'autore
Ma oggi complice l'amico Maccanico impedito ad essere presente tramite mio si scusa
Io non parlerò da editore ma dall'Ettore da assommato lettore di questo volume della nostra storia politica
Questo volume infatti dà conto degli grandi filoni di pensiero politico delle grandi culture politiche presenti in Italia a cavallo degli anni formativi della nostra Repubblica
Lei trentadue ritratti che lo compongono si documentano nella loro ricchezza tutte le culture politiche o come si chiamavano allora
A sottolinearne le differenze quasi l'incomunicabilità le subculture quelle che diverge riferendosi alla Francia mentre vizioso varrebbe anche per Italia chiamava le famiglie spirituali
Quasi a sottolineare appunto una radicale diversità di ispirazione di valori formativi
E in effetti le principali culture politiche italiane si presentavano all'indomani della guerra in un rapporto tra di loro complesso
Da un lato unite dalla comune esperienza antifascisti un elemento che è stato un'importante fonte di legittimazione reciproca e che ha contribuito in maniera insostituibile ha radicamento delle nostre nuove istituzioni
Dall'altro esse erano però profondamente divisa da lavoro storia e dalle principali decisioni che il Paese si trovava a dover prendere in quegli anni
Per i cattolici era
L'esperienza di partecipazione alla vita politica era recente
Ed era stata Breve dopo il non posso non sorella l'isolamento loro imposto dal papato dopo la caduta del potere temporale
La loro classe politica non aveva al contrario ad esempio dei socialisti maturato importanti esperienze di governo municipale
E si era formata sostanzialmente durante gli anni del fascismo nel chiuso delle associazioni cattoliche quindi priva di contatti internazionali e del complesso isolati
I socialisti che durante tutta all'epoca giolittiana avevano partecipato attivamente al potere municipale maturando esperienze di governo ed un orientamento riformista erano stati lì sospinti dalla rivoluzione russa e ancor più dall'unità di azione
Con il Partito comunista durante la lotta antifascista verso il massimalismo delle loro origini i comunisti avevano all'epoca una classe dirigente che formatosi largamente in esilio era strettamente legata all'internazionalismo
Comunista e al mito dello Stato guida anche se fin dall'inizio il PC manifestò tratti nazionali che lo distinguevano dagli altri partiti comunisti dell'Europa questo anche in conseguenza della presenza nelle sue file di numerose personalità di estrazione o comunque di formazione di origine liberaldemocratica basti pensare ad amento
La conseguenza dei legami
Mosca fu però la rottura dell'unità del CLN
Cioè lei nella nascita della conventio ad excludendum e della democrazia bloccata nel valzer mantenere aperta la possibilità di una democrazia dell'alternanza di un alternarsi cioè di governo e opposizione
Il generoso Sogno di una terza forza espresso dal Partito d'azione da quanti dissolto sì tale partito per un processo che varrebbe la pena in sede storica approfondire esaminare più approfonditamente di quanto non sia stato fino a oggi
Da quanti dicevo confluivano
Impartiti come ad esempio il Partito repubblicano che continuarono ostinatamente a ricercare l'allargamento dell'Area democratica
Come allora si diceva cercare cioè di riannodare il dialogo con l'opposizione di sinistra ed a portarla sul terreno di una scelta di campo a favore dell'Occidente che avrebbe ricreato le premesse per una democrazia dell'alternanza
In questo sforzo di cui il varo del centro sinistra fu il simbolo certo sinistra che ben presto però assunse caratteristiche diverse
E si dimostrò però tutta l'esiguità e l'insufficienza delle forze del riformismo laico Italia proprio il varo del centro sinistra allargamento dell'Area democratica al PSI all'inizio degli anni settanta che fu il prodromo poi di una diversa collocazione del PC che sarebbe venuto avvenuta solo negli anni settanta
Dopo il varo del centrosinistra determinò una netta spaccatura nelle forze della liberaldemocrazia italiana con il Pd Malagodi da un lato il PRG di la Malfa il PSDI di Saragat dall'altro
Tornava evidenziati cioè quella che è stata una costante la cultura liberaldemocratica in Italia
Sovrumano l'ambasciatore Romano ne ha scritto più volte e cioè la sua costante
Arti è una ragione non ultima dire anche della sua debolezza la sua costante articolo edizione caratterizzata da conflitti aspri da rancori sovente anche personali tra una componente apertamente riformista ed una fieramente conservatrice
La dialettica che già aveva contrapposto Giolitti a Salandra e Sonnino vi appariva nel dopoguerra
E rendeva ancora più debole quelle forze liberaldemocratiche che erano state già pesantemente indebolita dal fascismo attraverso un doppio processo di eliminazione della classe politica liberale
Prima da parte del fascismo nei confronti delle élites liberali progressiste che si erano opposti al fascismo
Bastino i nomi di tutti gli Albertini Frassati eccetera e poi come conseguenza della caduta del fascismo e con essa di quella parte della classe politica liberale che si era al fascismo orali e quindi una rottura di continuità nel processo di formazione il rinnovamento delle élite che nessun Paese europeo
Con la sola eccezione della Germania conosciuto e che spiega forse buona parte della debolezza dell'ineguagliabile sa inadeguatezza della classe politica nel dopo
Il quadro complessivo che emerge da questo breve excursus è quello di una cultura politica che a fianco di una forte comunanza
Formatasi nella resistenza alla dittatura registro profonde divergenze di valori e di concrete scelte politiche con due temi a dividere nettamente il campo socialisti e comunisti da un lato cattolici e liberaldemocratici dall'altro
Due temi di cui credo che arriverà Scognamiglio tra breve le fondamenta le scelte di politica estera
A favore dell'atlantismo dell'Occidente la scelta per l'economia di mercato
Ma il punto che mi preme sottolineare non è tanto questa ben nota eterogeneità delle forze in campo quanto il fatto che malgrado le loro fondamentali divergenza divergenze le grandi culture politiche dell'Italia repubblicana nei suoi anni formativi seppero compiere una grande scelta unitaria e reciprocamente legittimante la Costituzione del quarantotto
Ma durate scritte in quel mille novecentoquarantasette che aveva visto la rottura dell'unità antifascista con l'uscita del PC e del PSI dal Governo e la cessione di Palazzo Barberini e la divisione dell'Europa e del mondo in due blocchi
Ciò malgrado alle grandi forze politiche di allora riuscì quello che non sembra possibile alle forze politiche di oggi
Malgrado che nessun profondo steccato nessuna grande scelta oggi che settario
Lo scrivono insieme la Costituzione
Non riscrivere certa parte della Costituzione e la legge elettorale cioè le regole fondamentali della nostra
Convivenza politica e civile
Ho detto che nessun profondo steccato nessuna grande scelta separa oggi le maggiori forze politiche cinquant'anni che ci separano dal periodo formativo del nostro sistema politico dalle grandi scelte degli anni dalla fine della guerra il quarantotto hanno visto un progressivo superamento delle tre grandi linee di conflitto alle tre grandi fratture che caratterizzavano allora il nostro sistema
L'allineamento internazionale la concezione del mercato e di quale fosse il corretto buono dello Stato nell'economia il rapporto tra laici e cattolici
Sui primi due temi oggi difficile registrare un dissenso tra le forze politiche quella NATO di cui ricorre il cinquantennio e che si allarga teste oggi patrimonio comune di tutta l'area di governo e di opposizione
Con il solo marginale dissenso della sinistra antagonista che a destra di frange che prendendo a prestito la terminologia degli Stati Uniti potremmo chiamare l'una cioè veramente molto marginali
Quanto al mercato il consenso è meno reali di quel che non appaia
A destra come in certe frange della sinistra permane una nostalgica per lo Stato imprenditore per lo Stato proprietario
E lo si riconosce ancora pieno che il vero strumento nelle mani degli Stati moderni e la potestà di fissare delle regole del mercato non la diretta proprietà controllo dei mezzi di produzione ma nel complesso possiamo dire che l'accettazione dell'economia di mercato controllate corretta
Da quelle agenzie di regolamentazione che fu la grande novità introdotta da anni da quelli di cui si richiamavano appunto alcune delle grandi forze laiche
Gli azionisti lombardi la maestra era oggi largamente diffusa
Resta il tema il grande tema del rapporto tra laici e cattolici qui assistiamo ad un fenomeno carsico
Il confronto confronto di valori e non di interessi e quindi difficilmente più difficilmente rinviabile sembra talora appianarsi per poi riemergere improvviso dal divorzio all'aborto dalla scuola la bioetica
Ma anche se le posizioni rimangono distinte divarica FS sono sostanzialmente trasversale agli schieramenti di maggioranza e di opposizione e talora come insegna il caso di Forza Italia o degli stessi Democratici di sinistra trasversale all'interno di uno stesso singolo partito
E del resto questa la logica del maggioritario quanto più si camminerà verso un bipolarismo reale non solo limitato come adesso al momento elettorale
Tanto più aumenterà l'eterogeneità all'interno delle varie forze politiche si perdeva la loro specificità su singoli temi
Quanto al rapporto tra laici e cattolici la fine dell'unità dei cattolici porre il problema in termini del tutto nuovi assai meno esplosivi per il funzionamento del sistema politico alla luce di queste considerazione possiamo dunque affermare con tutta sicurezza che le grandi culture politiche italiane
Le vituperate allora sub cultura del dopoguerra hanno conosciuto una grande convergenza e sono oggi assai meno distanti che in passato
Ma su quale terreno sulla base di quale patrimonio di posizioni viale avvenuto a questa convergenza
Quale delle grandi famiglie spirituali per riprendere appunto di feroce si è rivelata vittoriosa giudizio nella storia
La convergenza è avvenuta sulla base di una completa accettazione anche da parte di chi come le forze della sinistra storica
E in questo i socialisti non erano non mi sembrano fossero stati diversi concernente dai comunisti
Anche da parte di chi dicevo come la forza e la sinistra storica sia da per lungo tempo
Un opposta
Alla all'atlantismo ed europeismo all'economia di mercato
Però non è più nemmeno queste le grandi scelte e di grandi valori che a quelle scelte erano sospese
Erano queste le scelte del o le scelte del riformismo azioniste del riformismo repubblicano dell'ala più pensata da liberal democrazia
La componente più debole in termini elettorali coloro che Togliatti prima mi sembrava certamente Amendola dopo sarcasticamente di Fini
I vinti
Si sono sulla lunga distanza rivelati i veri vincitori certo non in termini di consenso popolare ma sicuramente laddove si guardi alla cultura politica
Delle élite di governo oggi e su questa base ad esempio che è stato possibile registrare progressivo superamento dello storico
Confronto tra socialisti e comunisti e il progressivo amalgamarsi in una nuova eh comune formazione politica della cultura politica azioniste repubblicana nella modificata cultura della sinistra storica
A modo in conclusione dopo aver letto vibrante volume di Leo Valiani sarei quasi tentato di dire che non poteva che essere così
Chi ripercorre il suo volume ripercorrere
Alcune delle migliori pagine della storia italiana
Dei migliori protagoniste della storia italiana
Il lungo filo rosso che da Gobetti attraverso Salvemini Rosselli Salvatorelli giunge poi Bobbio Alice ideologie da soccorso generosa buon soprattutto i nomi che e che giorno nel volume anche quelli a cui non è dedicato un profilo questo lungo filo rosso che giunge sì dei nostri giorni testimonia non solo una lezione di altissima moralità politica e civile ma rappresenta la cultura più modernizzata del nostro Paese
Un Paese che di bond di trazione ancora molto bisogno e che credo non potrà trovarlo fino a che punto potrà trovarla fino a che non saprà riformare le proprie istituzioni ma questo è altro discorso che ci porterebbe alla polemica politica odierna e che conviene oggi riguardiamo alle onde lunghe della storia abbandonati
Se guardiamo alle onde lunghe della storia non possiamo e non dobbiamo essere pessimisti mi auguro che Leo Valiani che Oggiono piano e che queste onde lunghe ha saputo riconoscere come storico e sostenere come militante politico condivida questo mio giudizio
Il lunedì con lo scopo e l'Italia di minoranza vinta forse per lungo tempo alle urne la vittoriosa nel giudizio del tempo a lui e alla tradizione che rappresenta il più affettuoso e partecipe saluto e Donaggio
Prendiamo ora la parola il ministro onorevole Amato
Grazie presidente
Io sono onorata di essere qui io insieme a voi celebrare vecchio amico e maestro
Perché in tutti i sensi ormai perché è indiscutibile che la alla sua ettari giovanile ma a molti anni
Io non lo conosco da tantissimo ebbene l'onore di lavorarci negli anni ottanta
Durante un ma far della vita del Governo in cui molta della sua esperienza venne messa a frutto
Egli sono molto vicino a opere che appartiene a quella parte della sinistra
Alla quale in parte forse appartengo anch'io non l'ho mai saputo se
Ne parlavamo spesso con Giovanni Spadolini
Se il verde per la cultura laica sua di la Malfa di Leo Valiani
Era davvero diverso dal rosso dei Socialisti italiani e probabilmente erano un rosso e un verde che comunque erano destinati a di intrecciate siti a vivere intrecciati questo
In particolare era ciò che Giovanni Spadolini perseguiva
E tante volte ne abbiamo insieme parlato in realtà a a al di là della straordinaria persona
L'interesse che se ci pensate parlando di questa area di storia italiana parliamo di persone e questo è già un tratto significativo appunto parliamo di Leo che abbiamo
Di Tino parliamo di Ugo la Malfa parliamo di Giovanni Spadolini questa è stata una delle tre i grandi culture per la sinistra italiana del della storia repubblicana la cultura comunista la cultura socialista la cultura
Laica di sinistra
E ed è stata una cultura che si è tradotta in via immediata e organizzata sempre in un partito o in organizzazioni politiche di minoranza per definizione di minoranza
Di qui le organizzazioni politiche che rappresentano il futuro e non in presente
Che predicano la ragione e no l'ideologia che vedono sempre nelle occasioni de che si presentano più il rischio di un'occasione che si sta per mancare che ma un'opportunità che si è riusciti raccogliere e questo è un un una caratteristica tipica insomma del sale della terra e che questo tipo di cultura
Chi riveste
Quali sono le caratteristiche appunto il cuore in un uomo che una cultura del genere ha potuto esercitare Es avendo queste DNA inesorabilmente distintivo nel bene e nel male
Beh insomma è è stata una cultura della sinistra e lo è ancora su questo non c'è dubbio ecco muso per definire meglio tratto più caratterizzante forse in termini generali quello che Manlio Rossi Doria scrisse di leone Ginsborg siamo sempre in quest'area di disse per di attribuiva la visione di una civiltà nuova
Capace di conservare e accrescere i valori e gli istituti della moderna rivoluzione liberale solo con l'essere insieme una civiltà per lavoro
Che realizzi in modo umano e durevole le esigenze le intuizioni essenziali del socialismo questo
Ero sì Doria che parla di divismo
Ed era questo e in realtà ciò che era l'embrione comuni è uscito da Giustizia e Libertà
E che poi si divari cose divaricare è un verbo adatto in due filoni parzialmente distinti se vogliamo ecco quello più liberalsocialista
Che poi finì per confluire verso il Partito socialista e quello più rigoroso Verchiano new di lista che fu quello di la Malfa che andò ad organizzarsi poi nel Partito repubblicano
Ma appunto erano figli dello stesso embrione in realtà questi due filoni
E di qui nel Giovanni Spadolini il verde e il rosso ed erano riusciti a distinguersi ma erano in realtà
Parte di una stessa matassa
Ora
Non era poco per la sinistra italiana di quegli anni e di tutti gli anni che sono giunti fino a noi a vere come tratto fisionomico di base quello di avere il il volto umano e durevole
Di un socialismo che pensi al mondo del lavoro
Conservando e accrescendo i valori e gli istituti della moderna rivoluzione liberale questo significava battersi e di continuo a farlo e di continuare ad avere occasioni di farlo
Per la convinzione nella convinzione che l'economia a leggi che vanno rispettate e che nessuna ideologia può permettersi di distorcere
Questa è stata una delle elezioni più difficili che questa cultura di minoranza si è trovata a far valere nel contesto italiano e nei confronti non soltanto
Dei confratelli della sinistra comunisti e socialisti ma anche di altre in realtà
Questa è forse la verità è che trova ancora oggi maggiori e più diffusi o sta l'economia non a leggi di destra o di sinistra l'economia a leggi
Che naturalmente possono essere violate allo stesso modo in cui si può decidere di andare a centocinquanta all'ora contro un muro di cemento
E si sbatte era nella legge che porta alla distruzione della macchina oltre che alla lesione in certe occasioni degli stessi minuti
E come difficile è stato ci Passero tra un minuto far valere questa lezione in un ambiente in cui l'uso di parole al limite evoca per taluni certe cose e peraltro gli altri ed era frequente in questa cultura la polemica contro il liberismo
Ma la polemica contro e vede il liberismo non era mai stata polemica contro l'iniziativa economica privata
Ed era anzi tipico sentire dagli uni e dagli altri dai Roosevelt che annienta i neo socialisti se vogliamo rimanere a questa
Dicotomia un posti ematica che ho costruito
Che la polemica col liberismo la si faceva
Non perché manchi posto all'iniziativa privata ma perché al contrario l'iniziativa prima privata può affermarsi solo a condizione che una vigile continua attivazione dello Stato le permette di superare gli ostacoli che singolarmente non potrebbe mai vince
E certo questa è la ragione di questa è la razionalità io mi ricordo di versi amici di questo settore politico appunto per i quali sì qualunque problema era un problema che in primo luogo andava affrontato sulla base delle regole tecniche che caratterizzavano i suoi Terni
E poi pronti dopo veniva dopo perché la razionalità prima o poi vince
Spera insomma l'idea di politica
Di Francesco De Santis Della ricordo
Che è molto appropriata per questo cultura di minoranza da politica come esatta conoscenza delle condizioni di un paese diceva De Santis
Dell'uomo politico come chi ha un concetto preciso dei mezzi adeguati per condurre un paese a stato migliore
La cultura alla quale appartiene Leo
Ha cercato sempre di far questo in realtà e per questo le è capitato come dicevo di rappresentare più spesso il futuro che il presente
E di trovarsi molto spesso in conflitto con visioni apparentemente simili ma in realtà espressive di razionalità ideologica e quindi coerenza con ideologica
Che non che non era necessariamente coerenza con razionalità
Quale ruolo può ha potuto assolvere una cultura del genere rispetto a grandi appuntamenti nei quali in realtà la politica non poteva non utilizzare la stessa ideologia questo è un tema di per sé affascinante
Noi siamo tutti importanti a parteggiare per la ragione
E tuttavia saremmo con gli occhi bendati se non ci rendessimo conto che la politica soprattutto in una società di massa non puoi interamente rinunciare all'ideologia come strumento di coagulo di consenso
Non possiamo non sapevo
E quindi il rapporto che si determina tra le due cose e il punto ideale combinazione tra le due cose
Quale può essere anche un grande economista razionare come Kirkman ha riconosciuto che l'ideologia alla quale non crede molto una funzione
In politica finisce per poterlo assolvere in realtà questo non si vede proprio fin dal primo grande appuntamento della storia repubblicana su cui questa cultura già si trova in a dissentire con coloro che in fondo le sono più vicini
E noto il dissenso tra la Malfa e Togliatti negli anni quarantasei quarantasette
Sulla costruzione del partito della sinistra insomma se c'è un tema che appassiona la sinistra in qualunque momento della sua storia e come si costruisce un partito di sinistra e che non è un buon segno a dir la verità ma insomma
Evidentemente fa parte di una dinamica evolutiva che non finisce mai
La Malfa
Fu fortemente critico per tutte le scelte che Togliatti fece da dal dal fatto di Salerno alla moderazione alla
Della teste aveva un grande partito democratico nella testa aveva aveva la verità del futuro questo è un Paese che farà parte dell'Occidente ha bisogno di essere rappresentato da partiti occidentali e quindi ha bisogno di una sinistra che si è radicata nell'Occidente
Come possiamo vivere con una sinistra che trova il suo referente principale dall'altra parte
Questa era la ragione e essenziale del suo dissenso Prato
Io devo dire che
Quando ho cominciato a rifletterci a distanza di anni con la pacifica mia distanza dalle posizioni togliattiana
Mi sono domandato ma era possibile storicamente quello che la Malfa con le era possibile a Togliatti
Mantenere negli argini della democrazia nascente ciò che Togliatti rappresentava se non avesse fatto quelle scelte così opinabile che ha fatto
Dal alle origini di questa Repubblica c'erano ceti proprietari ai quali era stata comunque promessa una rivoluzione comunista
Oltre che ceti borghesi che non cessavano di ritenere come regime ideale di regime in cui avevano vissuto fino a pochi anni prima
E quindi è storicamente vero che ciò che Togliatti da una parte Degasperi dall'altra fece lo fu di avvicinare gradualmente a una democrazia ceti che ne erano in realtà lontane
Avrebbe potuto Togliatti permettersi una scelta diversa immediatamente occidentale senza avvedersi apre i cipressi inviamo da ciò che lui personalmente poteva pensare
Ma senza vedersi saltare
Alle spalle l'esercito che pian piano c'era il problema di portare alle regole democratiche io questa domanda me la sono posta cioè la Malfa aveva ragione nell'indicare il futuro
Togliatti facendo la scelta che fece creo le condizioni della democrazia italiana bloccata per trent'anni
Ma forse contribuire a creare le condizioni per la democrazia italiana bloccata
Bloccata ma democrazia può darsi ecco ma qui si capisce come difficile questo dilemma
è facile dar ragione alla ragione
è sgradevole dar ragione a ciò che non appare come ragione nel la storia però vista a distanza di anni impone di essere misurata con le possibilità che c'era in grado di offrire certo ecco quello che può essere capito una volta non necessariamente ha titolo ad essere capito male volte successive la Malfa accusò allora la sinistra e anche Nenni col quale aveva in fondo sperato di poter fare qualcosa insieme
Il fallimento elettorale del Partito d'Azione fu vissuto come fallimento anche da Nenni in realtà e io ho sempre pensato al di là di ciò che hanno scritto gli storici che tra le ragioni della sua scelta di fare il Fronte popolare nel quarantotto ci fosse anche la vera ho dovuto prendere atto
Del fallimento del Partito d'azione come forza significativa appunto allora
Si parlò di ritardi
Punto io in coscienza penso che fossero ritardi della storia italiana in quel momento ecco che era era ancora una storia nella quale aveva ragione Gramsci con con la sua visione dell'arretratezza
Col passare degli anni i ritardi diventano ritardi davvero
E allora
Questo filone ha sempre più ragione a mio avviso la Malfa ha sempre più ragione col passare degli anni
Ha ragione quando impone politica dei redditi che impone i primi sintomi di concertazione negli anni Sessanta ma vedete già è quella è un'altra fase nella quale si misura il rischio della distanza con l'uso delle medesime parole io me lo ricordo perché è una frase che ho anche vissuto quando La Mantia diceva programmazione globale
Aveva nella testa una programmazione complessiva dei disparati eccome con contraddittori interventi pubblici che si erano infilati nell'economia sentite queste due parole da Riccardo Lombardi che non era un vecchio sovietico ma ed era diventato un socialista di sinistra polvere aveva programmazione globale significava in realtà cancellare il mercato
Nazionalizzazione dell'ENEL per la Malfa significa intervento pubblico per consentire lo sviluppo del mercato nell'Italia del Mezzogiorno per Riccardo Lombardi significa è il primo passo dello scardinamento del meccanismo di accumulazione capitalistica
Ecco questo è
Il con crescere l'uno al fianco dell'altro appunto il far valere le ragioni delle leggi dell'economia in un contesto nel quale l'ideologia concorre a dare un senso diverso addirittura alle medesime però
E poi va beh insomma il ruolo importante che questa cultura avrebbe della grande occasione perduta secondo la Malfa dal il del il il morire su se stessa della solidarietà nazionale che non genera la terza fase di cui in tanti avevano parlato questo fu forse la più grande delusione che questo filone
Ebbe
Seguito da secoli e perché no appunto dalla dall'altra occasione mancata che furono le presidenze l'anche in effetti le presidenze laiche
Degli anni ottanta alle quali si pensava come un mezzo necessario per garantire la governabilità e in una fase storica che aveva ancora determinate caratteristiche ma che doveva servire a preparare
Una sinistra capace di governare da protagonista in una situazione diverso e poi la governabilità con quei governanti finì per prevalere per diventare un fine a se stesso e il ritardo scritti diventò più che non un ritardo no così la fine di una storia eppure
Appunto se lo valutiamo sull'oggi
Questo piccolo gruppo di grilli parlanti appunto che hanno sempre avuto una qualche ragione per accusare gli altri di ritardo alla fine la ragione l'hanno avuta
Ma non soltanto perché come in fondo giustamente diciamo
Così non hanno vinto come partito ma è la loro cultura quella che si sta imponendo no anche per una ragione meno a colori
Perché i ritardi che sono intervenuti in questo processo li stiamo pagando ancora bucate e quindi perché non è vero
Che qui si questa cultura ormai una cultura che nessuno osa contraddire
Ma i ritardi lei ambiguità e gli equivoci attraverso i quali la sua affermazione passata e sta passando li stiamo pagando ancora cura e quindi i io non credo che punto se Leo volesse ricominciare daccapo con baldanza giovanile la sua lezione sui giornali
Cedere ed è bene ora non ho più nulla da dire perché avete fatto tutto quello che avevo nella pienamente non penso che se Ugo la Malfa fosse ancora tra noi riterrebbe d'aver esaurito il suo compito perché qui i ritardi li abbiamo in casa gli abbiamo
Incredibilmente appunto
Abbiamo tutti gli ingredienti di una terza via di cui autori inglesi danno dei contorni che somigliano molto alle previsioni del tempo sull'Europa quelle con queste nuvole ma certe che attraversa no ma non si capisce bene esattamente quali Paesi da noi tutto questo e molto più chiaro diciamo la verità insomma la fotografia di gruppo della nostra sinistra o del nostro centrosinistra non è la fotografia di una compatta nitida forza di sinistra
Quindi liberalsocialista unico di lista che sappia incarnare con certezza e al riparo da continue scosse di assestamento strutturale questo tipo di impostazione
Noi siamo qui tra le previsioni del tempo e la misurazione dell'intensità della scossa della giornata
Io allora ecco c'è ancora molto da fare soprattutto direi su questo terreno
Per citare Valiani e concludere nel suo saggio su Togliatti che la Nuova antologia pubblicò nel novanta e che
è stato ripreso in questo volumetto
Lui scrisse nel mille novecentoventuno ventidue risultarono Hutter vive le scissioni
Oggi rischiano di risultare tardiva del riunificazione iscrisse nel novanta e aveva sacrosanta ragione
Se lo riscrisse dovrebbe addirittura dire che in realtà continuano le scissioni effetti non solo a tarda notte di unificazione ma continuano le le scissioni ecco
Come in passato loro ci hanno detto abbiamo la storia a portata di mano
E paradossalmente oggi non sono più l'ideologia dividerci non sono più nemmeno dei grandi sbagliate tragicamente erronee ideologia a dividerci e molto meno che non merita neppure spesso da lettera maiuscola
E quindi qualcuno con quella grinta a riprendere a ritessere la tela con il disinteresse
Della minoranza d'Italia ne sente ancora il bisogno
Ringraziamo il ministro Amato e prendevano la parola diciamo attorno Leopoldo Elia
Anch'io ringrazio il presidente
Pure la storia che rappresenta Leo Valiani
Debbo dire che non mi farò interprete sarebbe presunzione
Di una cultura cattolica termine troppo vasto e comprensivo
Ma e nemmeno dei cattolici democratici che possono abbracciare esperienze di Democrazia Cristiana e il Partito Popolare ma più di un'esperienza personale
Che
Giustifica anche affinità con il pensiero
Di Valiani e cioè un'esperienza del periodo formativo di questa democrazia l'esperienza del gruppo dossettiani
Non mi fa velo il giudizio non ci faceva velo il giudizio positivo che Baliani dava di Dossetti conosciuta alla Costituente come Giovanni come professore giovane ma molto serio
E invece guardo alla sostanza la sostanza dei punti di contatto
Si riassumono in quella formula che valeva per il partito dazione e in parte valeva anche per il Dossetti Isma'cioè quella formula della rivoluzione democratica
Che ricorre tante volte negli scritti di Valiani e che non si realizzò non si realizzò
Nei per Dossetti nei per il Partito d'Azione
E è caratteristico che Valiani si dorica
Molto del fatto che la Costituente invece di annunciare dei principi
Non abbia potuto fare quelle riforme di cui per cui non aveva il potere era stata privata dalla legge del sedici marzo dal decreto legislativo del sedici marzo Tel
Del quarantasei tilt Potter procedere a legislazione ordinaria con le riforme famose agrari e industriali che allora erano auspicate
Ciò non impedisce a Valiani di riconoscere il valore dalla Costituzione del quarantotto perché ha rappresentato
Un punto di un punto di verità alla a ha rappresentato quelle che erano le passioni le tensioni principi di quel periodo Elia rappresentati raccogliendo la quasi unanimità dell'Assemblea costituente anche sulla legge elettorale
Quindi sono riconoscimenti che oggi ci risultano particolarmente significativi in un momento come è stato detto anche da Passigli in cui è difficile trovare queste convergenze questi consensi
Diciamo i punti di raccordo tra alto sette che trovo tra il dorso etilismo e e e la ideologia o la dottrina del Partito d'Azione e e di Valiani
Sono innanzitutto il riconoscimento della necessità di un governo forte perché senza un governo forte in democrazia non si fanno le riforme
E il pensiero di Dossetti era ispirato alle esperienze del new deal e del laburismo inglese di quegli anni
Ecco questo era certamente un punto di contatto un altro punto di contatto era nella valorizzazione dei diritti sociali
E della lotta per l'eguaglianza la lotta per l'eguaglianza certamente non ancora nei termini raffinati di Rawls ma
Di un'eguaglianza che diventava poi un fattore unitario per la visita del popolo italiano e della Repubblica italiana
Certo ci sono a spetti nel pensiero azionista che sono più vicini a Sturzo che a Dossetti e cioè l'anti centralismo la reazione al centralismo romano
Ma nell'insieme prevalevano per il legame con la resistenza prevalevano
I collegamenti con Dossetti più che quelli con il resto della galassia democristiana perché c'era questa
Questo legame con la Resistenza per cui la caduta del tripartito fu sofferta sia da Cronache sociali sia dalla stampa
Del Partito d'Azione con particolare sofferenza con particolare intensità
Ecco al i dati questi punti di contatto
C'è nell'esperienza personale mia il riconoscimento
Per Valiani di aver trovato in quel suo libretto del mille novecentoquarantanove
E di editore De Silva all'avvento di De Gasperi
La sintesi di tre anni di vita politica italiana una tale LEA lezione di realismo e di capacità di interpretazione della storia contemporanea caldo
Ecco che veramente ci giocò al nuovo i giovani dossettiani come completamente o proprio della nostra intelligenza degli avvenimenti di David valutazione la forte svalutazione del senso dello Stato di De Gasperi che trascende IVA
Le stesse intenzioni di partito
E è qualcosa che ci rimase molto impresso fin da allora e si dimostrò che il partito non può essere il tutto ma invece che ci sono degli interessi dello Stato della Repubblica che devono trovare un'interpretazione che si affranca anche da quelle che possono essere le passioni
Ho i programmi di un partito
In questo avvento di De Gasperi e in negli scorsi poi di Calamandrei alla Costituente degli articoli di varianti
Emerge come è noto la tendenza in politica costituzionale alla scelta alla preferenza per il presidenzialismo di tipo statunitense non c'era ancora l'esperienza della Quinta Repubblica
E tentativi che fossero stati simili a quelli poi avvenuti realizzati in Francia nel cinquantotto sarebbero apparsi un cattivo riecheggia mento delle cattive esperienze di Weimar
Perciò si spiega come il presidenzialismo fosse molto diverso sia da quello di Weimar sia da da quel tanto di banca sia anche d'appello poi francese non si può confondere il presidenzialismo
Di Calamandrei e di Valiani con il presidenzialismo semipresidenzialismo se più piace francese del cinquantotto
Come possiamo dare attualità alla ma alla presa di posizione
E di di Valiani che di Calamandrei
Credo in questi termini innanzitutto bisogna partire dall'idea che una democrazia debole
Porta alla dittatura
Se la democrazia e debole non saprei fare e allora proprio in base all'esperienza di Weimar bisogna che la democrazia abbia un governo forte
E come si realizza questo governo forte allora i
La politica costituzionale del Partito d'Azione e forse anche di qualcun altro che però poi si ritirò molto presto
Era a favore della del sistema statunitense un esame più accurato dell'esperienza di degli anni successivi a Roosevelt allora c'era l'entusiasmo terrorizzante per la il DURC il per la Repubblica presidenziale come egli l'aveva realizzata e interpretata ecco l'esperienza successiva a dimostrato che non c'è accettazione in Europa per il sistema americano nemmeno ora nemmeno alla Bicamerale il sistema americano salvo qualche presa di posizione di Rotelli ma non del tutto corrispondente a quella impostazione
Strettamente statunitense del governo monocratico
Ecco l'esperienza ha dimostrato che il sistema americano non è evitare il Governo diviso il famoso Divided caverna tra esecutivo e e congresso in cui c'è una maggioranza contraria
O anche se la maggioranza e del presidente del presidente non è in grado di controllarla come un leader inglese o come Jospin o come colpa hanno controllato la loro maggioranza di allora il problema è come evitare un Governo diviso io devo dire che gli europei e non sono molto coerenti perché molti degli europei perché diciamo alcune delle loro soluzioni dopo aver rifiutato quella americana per questo motivo in realtà incorrono possono incorrere nelle stesse difficoltà
E questo spiega anche le difficoltà della Bicamerale
Cioè per esempio il sistema israeliano con la elezione contestuale ma separata del premier rispetto allocchi messe al parlamento israeliano crea lo spesso questo problema del Governo diviso
Quello francese grazie al sistema grazie al
Quello francese grazie al sistema elettorale soprattutto riesce ai militari anche in periodo di coabitazione il Governo diviso però non è evitare il paradosso di un Presidente della Repubblica che lungi da essere il passando le della immaginazione gol Liliana
Diventa il capo dell'opposizione questo paradosso di un presidente di un capo dello Stato che funziona da capo dell'opposizione
E diciamo molti sistemi dite semipresidenzialismo possono correre il rischio del Governo diviso se non conciliando bene la figura del Presidente della Repubblica con quella del primo ministro
Cadono in pericolo di Bice familismo
Specialmente sede elezione diretta del capo dello Stato e come necessariamente finisce per essere sfalsata rispetto a quella della maggioranza parlamentare del Parlamento ed è il primo ecco da questa riflessione del diciamo del punto della politica costituzionale di Valiani alla Costituente più di Calamandrei che di Valiani
Ecco credo nascano motivi di riflessione anche per l'oggi
Spingendo cit comunque a una soluzione in cui il potere di indirizzo politico sia concentrato
In un vertice dell'esecutivo eletto contemporaneamente e come espressione non solo contemporaneamente e contestualmente ma strutturalmente come espressione di una maggioranza omogenea omogenea il più possibile
Legge elettorale aiutando che Possa in qualche modo realizzare
Questa capacità Interna almeno dell'esecutivo e del blocco Parlamento
Governo per operare efficacemente in Europa
Con dei contrappesi Esterni Presidente della Repubblica Corte Costituzionale altri organi che esercitino una funzione di garanzia concludo dicendo che queste riflessioni nascono anche dalla lettura dei testi che la Fondazione
Cariplo ha raccolto i volumi che credo saranno sempre più apprezzati in questa storia della Costituzione
E della Costituente che è storia viva da cui anche oggi possiamo trarre ispirazione grazie
Ringraziamo il senatore leopoldo Elia diamo la parola al ministro Scognamiglio
Grazie presidente mi associo ai ringraziamenti che quasi tutti
Coloro che mi hanno preceduto hanno fatto alla Fondazione Cassa di stamani mi annoia Corriere della Sera per averci dato l'occasione per me tiratissima di poter partecipare alle cerimonie insomma alla
Così alla al tributo che viene rivolto dall'Italia in particolare dalla città di Milano che ha l'onore di averlo come cittadino di Scelta
Al senatore Leo Valiani io devo dire di avere letto in certi casi riletto con grande interesse con grande gusto le i ritratti le biografie che Baliani a composto che sono raccolte in questo libro
E vorrei dire che Valiani piene
C'è tempo esse certamente deve essere definito uno storico è uno storico a una specie e un po'speciale nel senso che la sua caratteristica non è tanto quella di ritrarre i personaggi della storia nello il pilone
Che risale a Plutarco insomma
Ma piuttosto quello di storicizzare i personaggi suoi contemporanei
Questo è un po'la caratteristica dello storico Valiani
Ed è una caratteristica che lo avvicina molto a un altro storico che infatti fu suo grande amico ci fu Giovanni Spadolini che ha la stessa caratteristica di storico quella più di storicizzare personaggi suoi contemporanei che non di ritirate i personaggi della storia
Questo e questo il motivo per il quale ritengo che la introduzione firmata da quello che è stato il più del porto agli Prodi Spadolini Ceccuti sia perfettamente pertinente a questo è uscito il libro questo qui ritrae dei leader cioè di personaggi personaggi che hanno avuto la capacità di compiere delle scelte o di contrastare delle scelte diventando in questo modo parti della scelta stesse se dovessi dire
Quali siano state a mio giudizio le scelte più importanti
Che riguardano il periodo coperto dal personaggi Delli Ponti Baliani io non avrei dubbio
Nell'indicare la scelta della dell'ordinaria l'economia italiana come economia aperta cioè la scelta dell'economia di mercato in primo luogo e la scelta atlantica ha cercato alleanze eterea Leanza Atlantica come certamente le due scelte più importanti
Il periodo che va dal dopoguerra dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi furono queste scelte che videro protagonisti alcuni personaggi della cultura del mondo della cultura politica liberale come fu il caso
Certissimamente della scelta di orientare l'economia italiana all'esportazione che nell'economia aperta
Che dite protagonista Einaudi questo lo sanno tutti che anche la Malfa questo lo ricorda Valiani nel suo libro quando ricorda che l'Amati amata ministro del Commercio con l'estero firmo l'abolizione del restrizioni alle importazioni
Come anche Alleanza atlantica fu una scelta prevalentemente dovuta a personaggi della cultura politica liberale certamente a Sforza che allora era ministro degli esteri certamente a Tarchiani che allora era ambasciatore a Washington
Ancora più certamente Oria fosse ancora in in in misura più determinante da personaggio che del mondo
Culturale liberale non faceva parte come caso di de Gasperi ma che rappresenta a mio avviso il più perfetto esempio di ciò che intendo personalmente io ciò che intendiamo quando parliamo di cattolicesimo liberale
Ora queste scelte sembrano oggi scelte del tutto scontato e perché sembra quasi impossibile che si sia discusso si è dubitato sei
Adottare o no queste scelte ma non lo furono affatto scontate non furono affatto facili
E furono scelte chi invece furono estremamente contrastate e che ebbero l'effetto coi miei occhi di enorme merito di riportare dopo la lunga parentesi del fascismo e la tragedia della guerra di riportare lo spirito del liberalismo come soggetto centrale delle grandi scelte della politica italiana
Ora io non credo di avere nulla da aggiungere alla galleria dei ritratti che qui sono composti da Leo Valiani
Temi sono lungamente interrogato sulla opportunità
Di
Dire qualche cosa a proposito in ragione della mia formazione in ragione in a proposito della prima scelta quella che porto l'Italia all'economia di mercato venendo dal protezionismo del fascismo poi quello che la guerra naturalmente
Oppure in ragione della funzione che svolgo attualmente di parlare un po'della seconda scelta quella che portò l'Italia nell'Alleanza atlantica che credo di poter dare un piccolo contributo a questo insomma i ricordi che sono evocati da questo libro parlando brevemente di come fu vissuta la decisione di aderire all'Alleanza atlantica da parte del mondo militare quale fu la posizione dei militari dunque aggiungerei sia pure a brevi tratti Umberto ritratto collettivo quello del mondo delle forze armate italiane ai dettati personale che sono contenuti
In questo libro che riguardano le duellanti scelte coerentemente durante cosa
Ora quelli che hanno la mia età
Dalla diciamo dalla militare ignoranti ricordano perfettamente che
Negli anni successivi immediatamente successivi al secondo compito mondiale noi vivevamo in un mondo caratterizzato da profonde turbolenze di carattere politico economico e civile il quadro politico economico nazionale era caratterizzato da un andamento depresso dell'attività produttive conseguenza delle devastazioni della guerra
Spiega il costo della ricostruzione del Paese il peso dei pagamenti dei danni di guerra una disoccupazione esorbitanti derivante anche dalla smobilitazione Hickey creava una
Situazione economica a dir poco disastrosa la situazione politica interna era
Non certamente più brillante si era sostituita la polarizzazione fascismo antifascismo la polarizzazione comunismo anticomunismo determinato un clima di esasperazione ed esasperata contrapposizione
Ma che aveva precedenti solo nella vicenda spagnola della rete condusse la guerra civile e a quello che stava per accadere in Grecia che avrei portato a un'altra gravissima
Guerra civile
Il mito dell'URSS piedistalli insetti adesso vuol dire e gira forte e radicato la sinistra guardava alla massima potenza comunista
Con una ammirazione e riconoscenza per il ruolo determinante che l'Unione Sovietica aveva avuto nella sconfitta del nazismo
Altre componenti della città invece guardavano alle potenze democratiche e tuttavia su queste settori della società pesava e non poco il clima di diffidenza che gli alleati continuavano ad Hadera verso l'Italia e che si concretizzerà questo clima di diffidenza nelle dure condizioni del trattato di pace del dieci febbraio mille novecentoquarantasette
Non veniva tenuta in grande potrei dire nessuna considerazione il contributo che l'Italia aveva dato alla lotta contro il nazifascismo e sì imponevano limiti molto stringenti alle forze armate nazionali
Inoltre la perdita delle colonie e la fuga delle popolazioni italiane dalle regioni dell'Istria e della Dalmazia che abbiamo
Un illustre esponente italiano nato in quella regione pesavano molto sull'opinione pubblica tuttavia provocavano allora
Emozioni diverse in funzione della collocazione politica dirà poi la disputa con la Francia per la perdurante occupazione di alcune zone del Piemonte
E la preoccupazione della difesa del confine orientale minacciato dalle pretese jugoslave su
Porzioni del territorio della Venezia Giulia
Una conflittualità questa
Convengo Slavia che si sarebbe mantenuta viva per tutti gli anni cinquanta e che sarebbe stata segnata dalla questione di Trieste ed era zona di
Sul piano strettamente militare il primo dopoguerra vide una sostanziale permanenza del clima di diffidenza degli alleati nei confronti dell'Italia
Fino a quando lo svolgersi di avvenimenti politici e diplomatici
Porto a una cui Hirsi del conflitto e dell'attenzione fareste Lopes e quindi a una polarizzazione delle forze dei paesi occidentali contro un nuovo comune nemico
Stiamo parlando
Del momento successivo quando il Senato americano il diciotto giugno mille novecentoquarantotto voto larga maggioranza l'autorizzazione al presidente a contrarre un'alleanza militare con altri paesi occidentali questo è il vero atto di nascita della NATO
Con la fine del conflitto si dovevano affrontare nel nostro Paese i problemi della mobilitazione e quelli del nuovo ordinamento che deserto cito la Costituzione il periodo fu dominato dalla questione della costituzione dell'Esercito di transizione cioè di forze di terra
Che cioè ecco complessivo al Periodo che andava dalla cessazione delle ostilità alla configurazione del trattato di pace
Fu un problema spinoso reti trovo forti contrapposizioni ancora una volta tra le autorità di controllo alleate nel nostro Paese che quello che restava delle nostre forze militari alla fine del mille novecentoquarantasei sì definì d'accordo con gli alleati una forza dell'esercito il tradizioni centoquaranta mila uomini cui centoventi mila di leva
La grande maggioranza delle unità veniva assegnata a difesa delle frontiere alpine ma la il loro schieramento fa pensare che non fosse affatto chiaro da che parte stesse il nemico
Una
La massa di manovra è costituita da due divisioni in Friuli
Vi era poi uno schieramento di due divisioni in Piemonte i due in Lombardia come schieramento centrale quindi è chiaro che in quel momento non era particolarmente diciamo chiaro da che parte potesse provenire
Per quanto riguarda la Marina come si sa aveva pagato un pezzo altissimo durante la guerra trenta virgola trentaquattro mila caduti e una riduzione della forza navale
Drastica dopo gli accordi di armistizio del quarantatré fu solo nel quarantasei che si è ricostituito Ufficio Piani dello Stato Maggiore della Marina e solo nel quarantotto cioè a alleanza atlantica di attacchi fu ricostituita la prima squadra navale
L'hai una ottica era quella che aveva più sofferto probabilmente della guerra anche perché fu proprio la forza che diede il contributo più significativo credo alle operazioni degli alleati dopo Milan centoquarantatré continuando la propria operatività nella zona dei Balcani i reperti operativi che erano stati concentrati per tutto il periodo per la seconda parte della guerra mondiale in Puglia
Furono quelli schierati su basi settentrionali per fronteggiare il pericolo che veniva identificato nella conflittualità con la Jugoslavia
Io non solo dire se fu
La vittoria si punti diciamo direi che certamente nell'orientare l'Italia nella scelta atlantica fu decisiva la vittoria elettorale delle forze che vinse per elezioni del diciotto aprile mille novecento quarantotto anche se come ho ricordato formalmente l'avvio dell'alleanza avvenne successivamente perché l'autorizzazione del Senato americano era detestato del giugno del quarantotto non deve aprire tuttavia
La lo ricorda la polemica tra Tarchiani e Prodi perché allora ambasciatore a Washington era già chiaro che l'America si sarebbe schierata in contrapposizione
All'Unione Sovietica e che quindi sarebbe stato fare necessarie per una scelta di campo ora se è vero che lascia la vittoria elettorale delle forze che vinsero il diciotto aprile del quarantotto fu determinante mi domando quanto la minaccia Deluxe in particolare la minaccia che allora si percepiva nei regimi di Tito che era l'incarnazione ai nostri confini della minaccia lo spartito non ancora cotto con l'Unione Sovietica quanto questa minaccia sia stata determinante alla vittoria elettorale delle forze
Che erano favorevoli che sarebbe costato il tenace nell'entrata dell'Italia dell'alleanza
Comunque
Per il mondo strettamente militare italiano la scelta atlantica avuto un significato storico senza precedenti la NATO è stata l'occasione unica rimarrà unica che ha consentito un un salto di qualità fondamentale delle nostre forze armate
Per passare da una visione provinciale a uno strumento militare che a contatto con le forze alleate ha cominciato a ragionare in termini continentali che in rapporto con l'America in termini addirittura mondiale
Al contempo significato il recupero di una dimensione geostrategica del nostro Paese se non altro a livello a livello euro atlantico che euromediterranea copriamo nei limiti del teatro e dell'alleanza stesse come ho detto il mondo militare si è spuri INCE arricciato in conseguenza all'attenzione della NATO e oltre a questo si è introdotto un nuovo elemento per la prima volta alle forze armate italiane sono divenute consapevoli di essere portatrici di valori
Anche di afferenti la società civile cioè i valori fondatori dell'Alleanza atlantica perché non bisogna dimenticare
E l'Alleanza atlantica fu un'alleanza concepita non soltanto per scopi militari ma anche per scopi politici la sua funzione non fu solo quella di difendere
La vita e la proprietà dei cittadini dei paesi che fanno fecero parte che fanno parte ma anche difendere dei valori che sono caratteristici della società occidentale cioè i valori della libertà della democrazia nella fiducia si della fiducia nel progresso quello che gli americani chiamano con espressione intraducibile Pursuit Occhetto i Nas
La ricerca della felicità e per la prima volta con l'adesione alla NATO nelle forze armate italiane si inserisce il concetto di essere difensori non soltanto della vita e della proprietà dei cittadini Cerbero il parlamentare ovviamente
Ma anche di valori che avevano prestato a questo punto incredibile cambiamento
Nella cultura del nostro mondo medica
Devo dire che l'alleanza atlantica rientrò in un
Disegno più ampio degli Stati Uniti era da politica del contenimento che era stata avviata dalla Totti dottrina Truman del mille novecentoquarantasei e che produsse altre alleanze non solo armato ma anche la Süss l'assediato
Va riconosciuto che fu solo la NATO l'alleanza che fu capace di sopravvivere ai grandi cambiamenti che si verificano cinquantennio e quindi dimostrò una grande capacità di adattamento di modifica di sopravvivenza
Che certamente deriva dal fatto che la NATO fece sì che si mettessero in comune delle radici culturali
Profonde di Paesi che avevano grandi somiglianze i dal punto di vista culturale e spirituale cioè dei Paesi occidentali dannato fu quello che è fondandosi su queste basi sette sopravvivere diversamente dagli altri diciamo
Espressioni di una stessa politica strategica americana proprio perché vi erano questi valori fondanti di un comune
Ora
Un elemento importante da ricoverare è che l'adesione alla NATO comportò una rinascita delle nostre forze armate
Perché questo comportò una
Afflusso di aiuti militari all'Italia per la cifra complessiva di mille cento miliardi una cifra allora colossale che fecero in modo che il bilancio per dedicato la difesa nel periodo tra cinquantaquattro e cinquantotto salisse percentuali comprese fra il quattro e il cinque per cento del del PIL
Faccio presente che oggi questa percentuale è ridotta all'uno per cento
Questo evidentemente era il riflesso
Degli impegni che
Altre potenze le Amato Stati Uniti la Francia impegnata in Vietnam
E la Germania il cui riarmo
Suscitava porte emozioni forti troviamo si puntò molto sulle forze armate italiane per dare un peso militare all'alleanza no perché l'antica che questo è all'origine della nostra nuovo configurazione delle forze armate
Certamente fra le tre forze armate quella che ha tratto i maggiori benefici dell'alleanza atlantica è stato l'esercito
Perché l'esercito Attraverso appartenenza alla NATO a assunto una dimensione culturale internazionale che non aveva mai avuto
Meno afflitto diciamo da caratteristiche strettamente nazionali è sempre stata la Marina per motivi topi che l'aviazione per motivi ancora più ottica quale sempre avuto una dimensione carta internazionale è stato soprattutto l'esercito che ha beneficiato di questa
Inserimento dell'Italia in una organizzazione internazionale
Debbo ricordare in questa vicenda è sicuro molto brevemente anche le delusioni lo ricorda Valiani nel ritratto che dedica De Gasperi che nel mondo militare furono associati al fallimento della tentativo di costituire la una quella che oggi chiameremmo una identità europea di sicurezza e difesa che allora si chiama certe Comunità europea di difesa lo ricorda molto bene Valiani come De Gasperi associazione
Diciamo la ben nota dell'alleanza atlantica non soltanto alla contrapposizione al blocco sovietico ma guardando più lontano alla speranza che potesse nascere una costruzione europea che sarebbe stata assai più logico e più semplice se fosse nata dagli sappiamo come le cose si svolsero l'opposizione dei francesi alla all'accede ci ritroviamo a cinquant'anni di distanza esattamente con lo stesso problema la cede non nasceva in contrapposizione agli Stati Uniti ma nasceva da un'esigenza della NATO
Così come oggi l'identità europea di sicurezza e di difesa non nasce in contrapposizione agli Stati Uniti
Ma nasce all'interno dalla NATO e per un'esigenza dell'Ama
Sono trascorsi cinquant'anni che ci ritroviamo quasi cinquanta eccepito esattamente allo stesso punto questa volta spero con maggior successo di quello che i nostri predecessori hanno avuto
Ora
Vi fu tutto sommato un grande
Beneficio
Per il Paese non soltanto di carattere militare difensivo di carattere culturale dalla alleanza europea proprio per i valori che la NATO difendeva e interpretarla io devo dire che io provo una profonda amarezza per non dire una grande pena quando riaffiorano antichi malumori mi riferisco alla fusione
Per la decisione dei magistrati americani per la tragedia del Cermis e quando vedo riaffiorare i vecchi ninnoli della propaganda comunista neo fascista
Ho del neutralismo di una parte del mondo cattolico che dicono fuori dalla NATO pericolo mettiamo in discussione la NATO
E questo non perché non più pensi che non si debbono criticare gli Stati Uniti anzi distribuiti si possono che gareggia efficaci devono anche evitare in molti settori
Ma perché questo io affiorare appunto di vecchi ninnoli di una propaganda di cinquant'anni fa
Mi sembra quasi voler mettere in discussione due fatti che sono del tutto invece indiscutibili cioè la indispensabilità della presenza degli Stati Uniti per la sicurezza europea
E la bontà la validità della scelta che fu fatta per merito prevalentemente della cultura liberale cinquant'anni e che fu una scelta come ho ricordato come ho detto che innanzi tutto fu una scelta di civiltà non solo Kuffour innanzitutto una scelta militare
Io dico che penso che se io
Una eventuale incertezza allora nel mille novecentoquarantotto avrebbe provocato dei rischi gravissimi per il nostro Paese anche se eravamo un Paese sconfitto che in un Paese maltrattato noi non eravamo un Paese marginale
Eravamo invece un paese molto importante e che aveva in sé una componente politica che arriva allora forti simpatie per l'Unione Sovietica
Va dato Luca merito alla classe politica che apre di allora di avere saputo portare il Paese a prendere questa decisione che ha collocato in modo irreversibile l'Italia tra i componenti del mondo oggi possiamo dire che il successo di questa decisione è stato spettacolare un'alleanza militare ha vinto la competizione contro l'avversario senza dover sparare un colpo di fucile in nel modo migliore quelli che sono stati gli avversari ieri si affollano a chiedere l'adesione all'Alleanza atlantica
Ciò significa che
Diciamo gli elementi di valore sono contenuti nella cieca che gli italiani fecero nel mille novecentoquarantotto sono perfettamente percepiti anche tecniche è stato in competizione con questi
Ora il consenso ormai come dicevo all'inizio che sostiene la nostra partecipazione all'Alleanza e praticamente tutto io credo che il novantacinque per cento del Paese
E il novantacinque per cento del Parlamento e novantotto novantasette per cento del Paese siano incondizionatamente favorevole intasato alleanza atlantica direi di più che oramai largo della cultura euro-atlantica è il fattore comune che lega la grande maggioranza delle forze politiche del Paese e rappresenta il primo riferimento per i giovani della nuova generazione a cui è molto più facile capire
La natura dell'Alleanza atlantica che non mi complicati
Elementi dell'unione che caratterizzano la non europee
Tra i Paesi dell'Europa e dell'America
Antiche e giovani democrazie hanno scoperto la forza di comunicherà dice storiche e di civiltà e si sono affiancate in un disegno collettivo di pace di prosperità e di progresso
Che io sono convinto che metteranno ancora di più
Con il re non Oppo del trattato atlantico che si compirà circa entro un mese
Ancora di più la propria forza e le proprie risorse a disposizione della pace della stabilità e del progresso della comunità internazionale grazie
Ringraziamo il ministro Scognamiglio e diamo la parola alla presidente della Camera deportati onorevole Violante
Io quello questa occasione che ringrazio per avermi invitato per sciogliere
Un dovere nei confronti del senatore Valiani
Io porto in una generazione che ha fatto il magistrato prima di fare questo lavoro
E ci trovammo con altri colleghi per mia generazione esposti con strumenti abbastanza ridotti contro il terrorismo
Le varianti è uno dei primi e all'inizio uno dei pochi uomini politici che prese una posizione assolutamente decisa indiscutibile contro il terrorismo
E a sostegno dell'azione che le forze di polizia e settori della magistratura facevano settimo meno solo in quel momento e questo ecco perché sono molto grato
Anche se a distanza di molti anni per quelle posizioni limpide e assolutamente intransigenti che poi dopo contro concorsero a creare altro tipo di posizioni analoghe non pezzi del mondo politico
Io non interverrò sulle questioni che molti hanno posto voglio dire molto brevemente questo come agli occhi e di quel pezzo del di una generazione di persone i militanti politici che aderirono al pc
Donne visto il è stato visto l'impegno di nuovo conio Baliani degli uomini che hanno fatto parte del suo filone culturale
Noi fummo colpiti in particolare dal peso che assumevano i valori repubblicani nella cultura politica
Intesi come valori di RAI di laicità
Allevatori di dignità
E di rigore
Io credo che una parte di noi interno dei pc spesso cerco di portare questo tipo di valori insieme quelli che erano i più autorevoli dirigenti politici
E in particolare qui all'interno della Costituzione c'è una riflessione che non è stata mai fatta credo ancora con sufficiente approfondimento quando si parla di Repubblica non si parla di stato si dice un'altra cosa
Si dice che la Repubblica tutela Repubblica sviluppa la Repubblica garantisce la Repubblica e il un motore di democrazia all'interno del del sistema per lo Stato questo dice la Costituzione ed una lettura di questo tipo del rapporto Repubblica Stato
Io credo che ci potrebbe anche oggi una visione più dinamica della nostra vita sociale nostra vita politica nel quadro del delle culture politiche novecento però non si può dimenticare un punto che purtroppo anche totalitarismo è stata una cultura politica del Novecento in Italia
E e dico questo perché molte delle culture posto capitarie
Sono culture che si sono formate in un certo modo perché c'è stato il totalitarismo fascista sono formate come culture antifasciste nutro possibilità per questo idolo dare sulla base di un sostrato ad una lotta comune
E e da questo punto di vista però si è verificato alcun limite di alcune di quelle culture
Voglio dire che ha prevalso molto spesso l'appartenenza sulla cittadinanza
Nel senso che l'appartenere a quella cultura quel partito a quel sistema di di valori affatto ha fatto premio sull'essere cittadini di un Paese
E rivolto più l'appartenenza a quel movimento quel partito tutto prima quello che l'essere cittadini italiani e questo in qualche modo ha reso più lenta l'acquisizione dei valori e cittadinanza e superamento dei delle divisioni in parte del divisioni in partiti adesso De Bortoli diceva prima acutamente
Mi pare che lei dicesse questo secolo finisce in un voto delle idee e in crisi delle passioni civili
Io credo che questo secolo sono convinto che gli abbia ragione credo che questo secolo finisce sta finendo in un tentativo di ritrovare nuove nuove noi valori nuove formule culture politiche credo che questo sia lo sforzo che stiamo facendo e ci troviamo di fronte a due enormi novità rispetto alle culture politiche di copio parlato sinora la prima novità che ci dobbiamo trovare a gestire post bipolarismo internazionale
Il fatto come accennava adesso il ministro Scognamiglio il fatto che ne sei Paesi che prima non Stati nemici ora chiedono di di far parte della NATO io credo che dimostra chiaramente di qualunque altra cosa quanto è stato superato ma il superamento del posto gestire posti pluralismo significa anche gestire una identità europea in termini diversi dal passato
Ieri sentivo spesso sulla Cnn quinto anche spiegava per quali motivi era necessario intervenire
Per la questione del Kosovo e diceva perché gli Stati Uniti non possono permettere che d'Europa sia insicura
Ora francamente dovremo anche cercare fucsia dipesa da soli ha fatto per a dare sicurezza al a questa parte insomma del continente europeo e mi pare che la gestione ecco di questi fenomeni e di questi processi nuovi ci comporta la necessità di nuova di una nuova cultura politica
Io penso soprattutto che abbiamo da riflettere su come è stata costruita la coesione sociale nel nostro Paese negli anni passati
L'impressione che sia stata costruita più sui bisogni che sui meriti
E più sulla compressione racconta compatimento che sulla responsabilità cioè i valori dei delitti il valore dei meriti i valori della responsabilità non sono stati valore centrale nella nostra storia recente e questo credo che sia un limite e da questo punto di vista credo che oggi una delle questioni più delicate che abbiamo davanti e come legare insieme meriti equità responsabilità meriti equità responsabilità la cultura politica che riuscirà a farle quello che sarà cultura politica che riuscirà a dirigere il nostro Paese prescindendo De Vecchi ancora citare perché alle
E cerca altre posizioni non
C'è l'altro aspetto della sicurezza della
La nostra vita politica e della sfiducia né con
Anche le forze di polizia stato una componente
Allora si affronti chiaramente se sia sfiduciato si dica chi ce l'hanno
E e dica per
Corrono circa duecentosessanta mi i ministeri quanto sono i poliziotti hanno
Se invece si deve
è un rapporto di fiducia ecco chi sostiene
Per la sicurezza dei cittadini pochi sbaglia
Nei confronti di un settore così bus
Per le vicende di questi giorni ci riporta
Costruire
E io penso che se
Se ci batteremo per i conosce
La necessità che il cittadino
Io credo che se non in
Di questo secolo ci dice che
Non può che avvenne
Il questo tipo di
Ancora una
Qui sopra
Credo che
Corte
Insolita
Cibo sepoltura
Le elezioni politiche
Per uccisi
Il suo capolista
N assassina
Dal disco arresti
La risposta di
Ai delitti ed ossa
Non rientranti
Nel suo complesso
Mo'o almeno
Come deputate
Blair costituente
Oggi che rischiano
Stabilizzazione da
Però conto del quanto se ne scriveva negli Stati
Dossetti si era formata
Da cattolico proprio
Con il Comune
Vorrei citare
Diversamente credito sesto in questo libro