Noti storici e scrittori laici hanno diffuso un "manifesto" per contestare i tentativi di parte cattolica "di denigrare il Risorgimento e i suoi uomini migliori"; l'iniziativa, firmata finora da una cinquantina di intellettuali, prende le mosse dalle recenti polemiche scatenate dal Meeting di Comunione e Liberazione contro il processo di unificazione nazionale e l'azione patriottica di Mazzini e Garibaldi e dalla beatificazione di Pio IX da parte di Giovanni Paolo II

Radio radicale in tal modo giusto difendere il Risorgimento e quelle quote quello che fecero i nostri padri della patria e da e ha davvero senso creare delle contrapposizioni
Su o queste delle divisioni dopo che al meeting di Comunione e Liberazione il Risorgimento è stato denigrato secondo secondo i firmatari di un appello che apparso ieri su un quotidiano la stampa dal titolo per l'Italia civile in difesa dei principi di libertà
Laicità e tolleranza oggi alcuni quotidiani il foglio il giornale ritornano su questo argomento respingendo l'ipotesi che il Risorgimento debba creare delle divisioni che debba essere il tribunale della storia per parlare di questo noi siamo in collegamento con a Massimo Scioscioli
Sette presidente dell'Associazione mazziniana italiana della sezione dirlo mai che è stato autore di di alcuni testi sul Risorgimento di una biografia piuttosto apprezzata su Maxine di una biografia su Goffredo Mameli abbiamo anche come nostro ospite Marcello
Veneziani che come sapete è un intellettuale apprezzato sia dal destra che dalla sinistra che oggi ha contestato le tesi esposte e nel manifesto firmato da molti esponenti del mondo
Laico della sinistra
Massimo Scioscioli ci vuole spiegare come è nata l'idea di questo manifesto sul sul Risorgimento e per difendere i valori della laicità dello o Stato che cosa vi ha spinto a fare a fare questo manifesto che sta suscitando numerose polemiche
Guarda tu hai detto all'inizio che così rivali si va delineando una spaccatura sui temi del Risorgimento
Noi per la nostra preoccupazione principale è che l'Italia possano essere riportata in un in un clima di contrapposizione che noi vogliamo assolutamente evitare
La preoccupazione che certo Pinto a redigere questo manifesto Antille e preoccupazioni che il cileni che ci hanno spinto a redigere questo manifesto sono legate essenzialmente a due parti i i nel primo luogo siamo rimasti sconcertati di fronte alla visione superficialmente manichea anche è stata espressa nel nel nella mostra di Comunione e Liberazione
L'altra preoccupazione è che nell'ambito del mondo cattolico vada prevalendo un orientamento di di netta chiusura nei confronti del cattolicesimo liberale e e questa è stata la preoccupazione forse fondamentale prevale ci sembra che in questo momento nel mondo cattolico ci abbia un nulla prevalente tardi diurna di settori assolutamente contrari al assolutamente contrari a all'avanzata questa avanzata di modernità che contiene l'incidente elementi preoccupanti ma che non può essere respinta sulla base di concessioni ma anche che la rifiutano pregiudizialmente
Ecco Marcello Veneziani quali quali critiche lei rivolge ai firmatari di questo documento cosa c'è che non va e che cosa può dire lei
Che ha difeso il il Risorgimento ma soltanto a certe condizioni che cosa ci può dire su questo ma io devo appunto premettere che io qualche settimana fa quando ci fu quella mostra Rimini
Sul Risorgimento fatto un paio di articoli proprio in difesa del Risorgimento però una difesa disincantata c'è una difesa che non escludeva la rilettura di alcune pagine anche non edificanti del nostro Risorgimento ieri quando letto il l'articolo di Alessandro Galante Garrone crea poi in realtà il testo di apertura di questo manifesto ho avuto un immediato freno solo come dire di audizione all'idea di difendere il Risorgimento ma poi quando sono andato a leggere
Ho trovato innanzitutto una prosa estremamente militante che parlava di provocazione di aggressione di rigurgito reazionario e così via
E poi ho visto che in realtà non era una DC it come dire dell'unità nazionale ma era la difesa di una cultura minoritarie del nostro paese di estrazione laicista che ha avuto con il Risorgimento un rapporto piuttosto controverso
Un rapporto cioè diciamo così nel segno di Cattani o nel segno cioè della Italia minoritario dell'anti Italia degli azionisti insomma
Una un rapporto con L'Unità d'Italia piuttosto limitato che non aveva rispetto al Risorgimento il respiro di chi voleva realmente
Come dire valorizzare e difendere l'identità nazionale
E allora mi sono posto due tre problemi e che ho cercato di sottoporre Oggi in un articolo sul giornale
In cui tra l'altro sottolineavo come non si possa prescindere nella difesa dell'anima dell'unità nazionale dall'identità italiana e l'identità italiana è nel bene e nel male
Permeata da valori età mentalità di tipo cattolico
E quindi non si può far coincidere L'Unità d'Italia con la nascita dello Stato italiano identità nazionale presi e allo Stato italiano e questo mi sembra un elemento importante in secondo luogo credo che sia un errore circoscrivere la difesa della del Risorgimento nell'ambito di alcuni valori che rappresentava una componente del Risorgimento lo stesso Galante Garrone per dirla tutta colui il quale ha chiesto in qualche modo una damnatio memoriae nei confronti dei Savoia che pure sono stati gli artefici della della Risorgimento nel bene e nel male i principali artefici insieme a tutte le altre componenti che noi conosciamo
Qua sarebbe una follia a mio avviso dare una visione così limitate del Risorgimento e dell'unità nazionale
E poi accusare cattolici o quanti non si riconoscono in questa cultura di essere antinazionale non dimentichiamo infine un'altra cosa che quando sì fa riferimento alle culture che sono state anti nazionali e che hanno in qualche modo rifiutato il valore del Risorgimento Terme il manifesto nell'appello
Si esclude il riferimento alle culture di provenienza socialista che contestarono il Risorgimento e contestarono la patria di lor signori come allora la chiamavano che escludeva appunto l'integrazione delle masse da questo Stato quindi mi sembra piuttosto restrittivo chiudere come dire la prospettiva antiunitaria soltanto alla componente cattolico riapre dai ci furono vari componenti che non si integrarono e non si identificarono nello stato italiano ai credo che sia un giù
L'atto di revisione estraneo storica incontrare questo culture capire le loro ragioni e capire quindi a ricostruire la storia di quegli anni ecco Massimo Scioscioli S
Abbiamo sentito da da Marcello Veneziani un'analisi diciamo gramsciana del di quello che fu il Risorgimento
Ebbene secondo te un carattere militari e condividi le critiche merita guarda io innanzitutto vorrei dire a Marcello Veneziani che condivido la sua affermazione secondo cui la nazione italiana
è nata prima dello Stato italiano è nata attraverso un processo per così dire il secolare al quale ha certamente contribuito anche il come dire la cultura cristiana più che quella cattolica la cultura Chris Piana ma un contributo corte alla formazione dell'idea nazionale dell'Italia è venuta da Dante è venuto da Machiavelli soprattutto e non mi sembra che Machiavelli così possa essere ricondotto nella ambito della cultura cattolica e del cattolicesimo nella formazione della nazione fenomeno complesso
Al quale contribuiscono innumerevoli componenti della della Società del Paese interessato e quindi mi sembra che da questo punto di vista così forse il Marcello Veneziani ampia non correttamente o no completamente colto il significato della nostro mammiferi do e in secondo luogo voglio dire che noi non ci opponiamo assolutamente all'idea che la storia del Risorgimento in Jarno posta e direi debba essere riscritta quando ci si allontana nel tempo di tristemente le cose
Si vedono in modo diverso da come erano viste nel momento in cui esiste andavano maturando
Però quello che ci ha indignato essendo il fatto che questa revisione non sia avvenuta sulla base di una revisione critica sulla base di una lettura critica dei documenti e dei tanti ma sia avvenuta
Al per mezzo di io arriverei attive manipolazioni mistificazioni maliziosi tag gratuite affermazioni discutibili io ho letto oltre che l'Opus primo dopo di Comunione e Liberazione il che è improntato qua visione assurdamente manichea della storia o letto le recenti biografie che essa non sono state iscritte in occasione della rilevazione di di della pianificazione di Pio Nono
Mi riferisco in particolare alla biografia di Roberto de Mattei che qualcosa di di incomprensibile e ci sono ruoli di fatto travisamenti dei fatti interpretazione di episodi culturali che assolutamente gli infondati quei di qui nasce la la nostra indignazione è la nostra preoccupazione quale obiettivo
Sì si vuole raggiungere nel momento in cui si si censura in modo così irragionevole il Risorgimento italiano si vuole raggiungere l'obiettivo di una severa ricostruzione dei fatti o si vuole raggiungere l'obiettivo dividere questo Paese di spaccarlo ulteriormente ripeto questo qua il che tutto può sopportare purché un nuovo scontro tra ma cattolici che la undici però i laici hanno il diritto e il dovere io direi il dovere di rimarcare di questa serie di io non vorrei usare termini troppo ordini ma questa serie di di strumentalizzazioni DTT di maliziose interpretazioni che sono state fatte è il il mio amico Veneziani ha posto il problema dei dei Savoia io sono un mazziniano tu lo sai sono un balzo indiano ci diano completano non non vado al di là di Mazzini e non provo certamente come posso dire abiezione adesione nei confronti dei Savoia
Ma serviva da parte da parte dei Savoia ci sono
Ci sono stati dei dei momenti degli affetti veramente negativi mi riferisco alla alla sepoltura di Goffredo Mameli non tutti i piani o che Goffredo Mameli
è rimasto a Roma fu sepolto a Roma informazioni clandestina che ritiene con ogni probabilità io non ho documenti scritti ma con ogni probabilità i Savoia e il Governo trovino più oltre a che la salma di Mameli fosse restituita al padre che era venuto qui a Roma quindi qui ci inoltriamo sul terminale assai lessi il Risorgimento fu fatto Complesso in cui ci sono stati affetti estremamente positivi ci sono stati anche dei momenti negativi ma il il problema e questo è una valutazione complessiva del risorge metto e da questo punto di vista il Risorgimento ha posto le premesse per la modernizzazione dell'Italia perché in Italia fossero introdotti principi di democrazia noi non vogliamo escludere nessuno un'OPA addio nella la trasformazione di un Paese e di una nazione da una condizione di seguire chiude all'Italia una condizione di democrazia è non è opera che si compia iniqua tre quattro otto e uno per allentare un opera dissi se finisce gli interni sono sono corsi fiume di sangue per realizzare quella unità nazionale che ci è stata altrettanto in Germania altrettanto in Francia altre dato che ristagna e l'unità nazionale e poi finalmente si è realizzata con l'ingresso prima dei socialisti prima dei cattolici poi dei socialisti evitare cher realizzata nella Costituzione repubblicana del mille ottocento del mille novecentoquarantotto e noi di abbiamo il timore è che da parte di certi dice tutti settori cattolici i principi fondativi della Repubblica possano essere messi in questione attraverso l'abilità secca polemica
Devo dire cieca strumentale poco documentata polemica nei confronti del Risorgimento sanità
Ci sono delle diciamo stabilita da parte dei cattolici se molti hanno criticato questo manifesto e i laici Emma
Questo tentativo che è stato operato da parte della della cultura cattolica diciamo anche delle delle gerarchie ecclesiastiche è stato giusto secondo secondo lei non avrebbe nessun nessuna perplessità riguardare la storia così come c'è stata fatta apparire da in questo ultimo periodo dal mondo cattolico di un certo mondo cattolico ma io
O non aderisco assolutamente una missione come dire clericale della storia italiana tutt'altro ritengo che sia giusto mettere a confronto queste interpretazioni culturali
Ed è il problema che io ponevo a proposito dell'unità nazionale e dell'identità nazionale comune identità che non ci può come dire scindere dall'identità religiosa di un popolo è un problema diverso da quello che è stato posto prima circa le responsabilità e i meriti del processo unitario io non escludo assolutamente l'importante ruolo che hanno avuto Dante ma Chiarelli e una cultura che certamente cattoliche cristiana propriamente non era nel processo unitario faccio riferimento un'altra cosa cioè se noi parliamo di Unità d'Italia che parliamo di identità nazionale facciamo riferimento a un Paese che è stato permeato
Nel bene e nel male e tengo a sottolinearlo da due mila anni di cattolici e quindi non possiamo pensare a un'identità nazionale o una unità nazionale fuori e contro questa mentalità
Che ha formato e permeato il nostro Paese possiamo avere una visione critica su alcuni aspetti dobbiamo rifiutare una visione clericale della storia ma questo è un altro discorso quando io sento dire che ci sono stati pubblicazioni come quella di CL a Rimini un opuscolo o come il libro di Roberto de Mattei io ho una valutazione un po'diverso non del tutto ma un po'diversa circa questi due contributi però il problema che io mi pongo un altro
Questi libri queste pubblicazioni che incide entrano nella cultura italiana io direi assolutamente limitata che noi andiamo a vedere i libri di testo ad esempio scolastici o se andiamo a vedere le grandi può ma divulgazione storica non ci accorgiamo che siamo passati dai bizantini e dalla oleografia risorgimentale ha una visione assolutamente critica nei confronti del Risorgimento
Ma non sostanziata da ragioni cattoliche ori azionarie ma da ragioni internazionalisti che dar ragioni diciamo così anti italiane nel senso di un universalismo che mal sopporta i vincoli e legami dell'identità nazionale quindi sono tutt'altre le tematiche non mi pare di vedere una controffensiva cattolica nei confronti dell'identità nazionale e se questa c'è mi pare piuttosto marginale quando facciamo riferimento anche le gerarchie cattoliche pay devo dire il cardinale Biffi ha preso una Simone che possiamo rifiutarla in toto ma era una posizione di difesa dell'identità nazionale quando stabiliva il criterio dare la precedenza per ragioni di identità nazionale accodo di quali hanno con noi condiviso una formazione
Religioso quella cattolica si può contestare in toto questa affermazione ma non si può dire che c'è un'affermazione antinazionale e da ultimo devo dire a proposito dei Savoia qui no stiamo facendo come dire un processo ai Savoia i Savoia partendo dalla storia del nostro Paese e hanno scritto pagine mirabili e Pacini panni nella storia del nostro Paese il problema è che assurdo cercare di ripescare valorizzare e difendere la memoria del Risorgimento e poi dire dobbiamo catturare i Savoia al punto che i loro eredi non possono mettere più piede in Italia ecco questo mi sembra incivile e profondamente anche risorgimentale
Allora io volevo porvi nulla posso tentare una una brevissima resi una brevissima prima di di di farvi l'ultima domanda certo
Pronto ah ecco e il sei per dunque io innanzitutto vorrei rispondere sul tema del dei Savoia
Alessandro Galante Garrone dall'alto della sua statura morale ha preso una posizione
Nei confronti dei Savoia
Che io condivido in parte proprio per l'alta statura morale dei Savoia deve chiedo scusa visiti Galante Garrone
Personalmente io non ho nessuna remora a che i Savoia rientrino nel nostro Paese
Io vorrei mi limiterei solo ad una piccola sommessa preghiera nei confronti di questi due signori che invocano il ritorno che stiano zitti che non parlino perché altrimenti si ricordano le infamie le molte infamie che hanno commesso a danno Valdarno del nostro Paese mi limito orgia ricordato l'episodio del della tomba Goffredo Mameli mutuo
Dopo aver la salma di Goffredo Mameli fu sottratta alla pietà della ma re vorrei ricordare le leggi le leggi razziali del mille novecentotrentotto vorrei ricordare l'infamia dei la unghia di di Pescara e altre lei tra l'altro che stiano zitti che ci lascino in pace che che non si facciano sentire perché altrimenti ci ricordiamo che ricordiamo tutto ci ricordiamo tutto il tradimento di Novara Illy giurano i il nove rispettati circa la convocazione dell'Assemblea Costituente italiana e e quant'altro ecco detto questo sui Savoia io vorrei gli anche ritornare un pochino sulla questione cattolica e Force se proprio le parole di Marcello Veneziani mi hanno riportato nuovamente sul tema in discussione Checco questo come dire questa questo revisionismo storico che si parta sull'esaltazione di piano
Pio Nono tra le tante tante responsabilità di Pio no no c'è anche quella di aver prodotto una frattura grave difficile da sanare e ci sono voluti settant'anni per sanarla fra laici e cattolici Mazzini c'è una lettera di Mancini molto interessante molto importante da leggere che alla madre del mille ottocentotrentadue trentatré i primi anni dell'esilio
E questa lettera Mazzini sottolinea che all'inizio agli albori del Risorgimento agli albori del mille ottocentoventuno mille ottocentotrenta indebolimento per l'unità nazionale fosse un movimento come posso dire di l'ispirazione non cattolica di ispirazione anticattolica poi finisce in questa lettera siamo venuti noi e si è aperto curdi dialogo con il mondo cattolico molti scritti per la Giovine Italia è ramo dei preti potrei fare qui le leggo parta ricordare anche il nome di Gioberti che iniziò la carriera politica diciamo così nelle file della Giovine Italia la rivoluzione del quarantotto in Francia è finita agli atti insieme sotto il segno cattolico l'arcivescovo di Parigi sostenne le ragioni dei rivoluzionari che non ricordo male la Martin in fu ministro degli esteri della Repubblica francese il comitato di guerra di Milano delle Cinque giornate sulla carta intestata aveva scritto veniva più a nord
Ecco oppio no no che ruppe che ruppe nonostante i moniti ricevuti fughe ruppe l'unità nazionale e oggi questo questo richiamo Appio nono gli inviti a dai leader e quant'altro fanno fanno pensare che che la Chiesa cattolica e che l'arbitro per carità non la Chiesa cattolica che certi settori cattolici si stiano allontanando dal dalla lezione del cattolicesimo liberale
Per per andare
Io non voglio immaginare nemmeno dove non voglio dire nobili non voglio fare accostamenti ma so che il diciotto dicembre deve dire a Roma Haider che insomma non mi sembra come posso dire e ecco infine un'ultima cosa sulla sul cardinale Biffi
Noi non possiamo pensare che il mondo vada ad una divisione e debba essere segregato fra cattolici musulmani ebrei protestanti animisti buddisti eccetera noi dobbiamo pensare ad un mondo in cui ci sia scambio ci sia possibilità di dialogo fra le diverse religioni e l'identità nazionale italiana sci difende il nome chiudendo così agli apporti che possono venire da da persone di altre etnie di altre religioni barre do la capacità di imporre io uso forse un termine sbagliato di far penetrare tra di loro la cultura italiana i valori italiani gli autonomi un mazziniano tengo ferocemente alla difesa della unità nazionale italiana ma questa va bene significare chiusure Sardelli significare apertura ancorché solo per noi
Avremo la portabili di di aprirci ai confronti è potremmo rinsaldare e rafforzare l'unità nazionale italiana così che ci chiudiamo si si si
Sentiamo la Cina del ventunesimo secolo marzo tutti e due una donna figura ma allacciando commerciali Marcello Veneziani
Quarti coloro che appare oggi sul quotidiano il Giornale scrive
O parla di una pagina dimenticata del della storia posto un'Italia unitaria e attacchi e attacchi la la la sinistra il mondo laico e lo accusi duramente di aver divise il nostro Paese fai delle citazioni di Lombroso di Enrico Ferri di Alfredo Nicea quello di Giuseppe di Giuseppe insomma
è un atto di accusa molto molto dura le citazioni naturalmente sono sono vere origina ma che cosa che che tipo di responsabilità interni intravede in questa nella nella cultura e di sinistra e che tipo di accusa fai
No io appunto rifacendomi alle responsabilità della cultura italiana riguardo al processo unitario risalgo a quello che avvenne alla fine del secolo scorso
Quando su varie pubblicazioni saggi riviste ma anche dibattiti parlamentari che accetti una violenta polemica che aveva la natura il carattere
Del razzismo biologico ed era sostenuta da autorevoli studiosi e intellettuali tutti di formazione positivista laicista neo illuminista e di sinistra tutti militanti nel socialismo italiano
I quali sostenevano l'inferiorità razziale dei meridionali e sostenevano la necessità come dice Niceforo in alcune pagine impressionanti di mettere a ferro e fuoco il sud d'Italia e di trattare i meridionali come i barbari dell'Africa e dell'Australia ecco queste sono pagine inquietanti e dimostrano come la radice del razzismo
Sia tutt'altro che legata a una cultura reazionaria come lascia intravedere invece il
La lettura che ne fa Alessandro Galante Garrone ma abbia nel nostro Paese precisi
E precise radici di tipo appunto positivi e addirittura progressive questo era il senso del quel mio intervento torno brevemente sulla questione dei Savoia ecco io credo che sia inconcepibile in una democrazia in uno stato di diritto accettare
Il principio ereditario della colpa che par Contarina nipoti le vere o presunte
Responsabilità dei loro nonni
Anche perché aggiungo un'altra considerazione esiste allora il principe ereditario dalla colpa dovrebbe esistere anche il principe ereditario del merito e allora che i Savoia di oggi sono i nipoti o pronipoti
Terre che strinse un patto con Mussolini
I Savoia di oggi sono anche i pronipoti gli eredi di coloro i quali avviarono bene o male il processo unitario l'Italia non capisco perché si debbano ricordare le une con le altre cose io dico semplicemente i Savoia dovrebbero avere il diritto di tornare in Italia e di avere gli stessi diritti degli italiani non di fare pipì di poter parlare magari dicendo anche sciocchezze perché io credo che invece di ciò che accade e dicano tante ma questo rientra come dire nella democrazia e nella libertà di opinione e questo mi sembra fuori discussione
Bene i noi speriamo di avere chiarito le idee amo ancora non o
O no Dolcedo mi concedo trenta trenta secondi ciascuno per per per concludere questo confronto sperate di superare ogni ogni tipo di di di divisione di contrapposizione ricordando il Risorgimento e in che modo questo è possibile in trenta secondi Scioscioli
Guardare io sono disponibilissimo ho avuto una ho avuto molto piacere questo ad avere questo confronto con Marcello Veneziani e quindi spero che proseguirà magari potremo anche organizzare un dibattito due battute volevo ribattere sui Savoia qui non è in questione oggi non era in questione il ritorno dei Savoia in Italia ripeto per me possono anche rientrare ma pari ribadisco questa apre gli era che non vuole ledere i diritti costituzionali dei cittadini italiani che stiano zitti perché ci ricordano tutti di sciocchezze non sono d'accordo se ne dicono tante eccetera ma insomma qui questi hanno provocato danni immensi al nostro al nostro Paese quanto poi al rilievo fatto
Sulle come dire posizioni di di razzismo biologico di Niceforo e di altri io mi limito a ricordare che costoro ebbero Ucar risposta se verrai feroce da parte di Napoleone con la danni anche repubblicano mazziniano un uomo che aveva combattuto nel Risorgimento e voglio anche ricordare che il meridionalismo cioè la lotta per il riscatto del del Mezzogiorno d'Italia è una lotta critici anche qui in campo democratico il campo mazziniano in campo Repubblica non ricordo il nome di Arcangelo Ghisleri ricordo il nome di Gaetano Salvemini e potrei andare avanti di Gordon Guido dorso ricordo Giovanni Amendola è quelle furono delle infondo ritorni settore politico e culturale c'è qualche bizzarria che con la quale ci si deve confrontare Mile il razzismo biologico nasce con gruppi no nasce ben altri settori di Lecce nasce corna
Chamberlain una non nasce con la concezione dello Stato germanico non lascia interna poi capo democratico il campo demo pratico queste posizioni furono confutate ricorda adesso mi viene in mente il nome del libro di Napoleone Colajanni per la razza maledetta per la razza maledetta
Ecco ringrazia Massimo Sciascia e Marcello Veneziani sì le linee possono essere superate queste queste divisioni che ci fanno nel ricordare che difficilmente nel nostro Paese si dimentica tutto
Ma possono essere superate se si adotta lo stesso criterio che è stato da adesso diciamo enunciato per quanto riguarda la cultura progressista e positività anche per le altre culture
Come non è giusto fare di ogni erba un fascio e inserire nella stessa risma di Niceforo
Di Lombroso di ferri e di tanti altri anche una poligoni Colajanni così credo a maggior ragione si debba fare dall'altra parte non si può ridurre la Kultur la Cattolica le culture nazionali variamente definite di tipo conservatore di tipo tradizionaliste alla luce semplicemente di una appare già reazionaria o di una minoranza che quanti italiana io credo che soltanto
Gli acquisendo per tradizione sinfonica della storia
E non mono maniacale o monotematica si possa riconquistare un processo di identificazione con la nostra
Bene io in culturale
No però ottobre devo dire solo una cosa avrebbero permetterà ai nostro documento non c'è né una visione manichea le una visione monopoli a Casale delle cose abbiamo saputo distinguere tra cattolici i liberali e cattolici liberali non sono siamo aperti in tutte le sedi tutti i momenti ad un confronto Sereno su queste questioni e io ripeto ho avuto grande piacere di dialogare corna Marcello perché c'è in giro bene
E vi ringrazio innanzitutto per la correttezza con la quale avete condotto questo dibattito che anche una premessa per poi trovare un accordo sul passato su molte cose che riguardano la nostra storia grazie a Marcello Veneziani a Massimo Scioscioli