"Il mercato del lavoro, le pensioni, il sindacato, il Pds, i radicali..." servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'Archivio di Radio Radicale

Lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese il mondo del lavoro e l'occupazione il sistema pensionistico saranno i principali temi che caratterizzeranno l'odierno programma realizzato con registrazioni d'archivio
Riproporremo documenti del da febbraio novantasette novantotto dell'agosto ottantatré dalla novembre novantasei protagonisti Massimo D'Alema
All'epoca segretario del PDS Sergio Cofferati l'attuale segretario della CGIL che in queste ore spara a zero sul candidato premier dell'Ulivo Rutelli e Marco Pannella
E scuotendo innanzitutto quanto disse Massimo D'Alema il ventidue febbraio novantasette
A Roma al congresso dal PDS
Noi vogliamo un paese più giusto certamente ma anche cari compagni
Un Paese più moderno più aperto più dinamico più capace di reggere la sfida della competizione globale
La sinistra vince soltanto se è in grado di dimostrare che questi obiettivi non sono in contraddizione fra di loro ma si saldano
E diventa hanno la piattaforma e i valori che uniscono un nuovo blocco sociale
Capaci di rappresentare la parte più moderna e più avanzata di questo Paese se no la sinistra perde
Io capisco
Le ragioni di insofferenza i vigili che in modo molto franco
Hanno animato l'intervento di Sergio Cofferati
E badate
Noi con questo dibattito siamo entrati in Europa diciamo non c'è partito socialista un laburista europeo che quando governa non abbia i sindacati
A sinistra nei suoi congressi quindi
Da questo punto di vista ricerca
D'altro canto chi governa è sempre portatore necessariamente di interesse generali di un equilibrio Complesso
In tre invece il sindacato è necessariamente e giustamente anche un sindacato come quello italiano eppure ha ben fermo il senso dell'interesse generale del Paese
Tuttavia e e deve essere tale devi difendere quel mondo del lavoro dove raccoglie la sua forza il suo consenso
Questa insofferenza e l'espressione scusatemi il bisticcio di una sofferenza sociale che c'è
Di una impazienza Kitchen
Tanto più comprensibile se pensiamo a quanto il sindacato italiano i lavoratori hanno dato al risanamento del paese
Noi noi accogliamo questo stimolo
E il governo non raccoglie
Sono convinto
Innanzitutto come impegno a mettere al centro
Modo ancora più fattivo molte cose sono in cantiere anche qui
Una battaglia per creare nuovi posti di lavoro innanzitutto nel Mezzogiorno del nostro Paese
Dove più drammatico e il rischio di esclusione della parte grande della nuova generazione dal lavoro qui dove questa questione assume oramai il rilievo di una questione democratica e non soltanto sociale
è molto difficile il freno del risanamento economico e l'acceleratore
Di politiche volte a semplificare la pubblica amministrazione
A rendere più agevole l'uso di quelle risorse comunitarie che l'Italia non era in grado di usare ma che ora via via
Siamo più in grado di usare
A facilitare investimenti privati
A valorizzare le risorse del Mezzogiorno del Paese
A cominciare a cominciare
Da un grande piano per il lavoro legato alla valorizzazione e alla difesa dell'ambiente
Del patrimonio culturale e artistico
Della Rete urbana delle nostre città suburbano
Questo è una sfida per noi abbiamo detto queste cose in campagna elettorale che va detto servizio civile
Abbiamo detto un programma per il lavoro
Molte di queste cose si sono cominciati a fare
E bisogna incalzare c'è anche la lentezza la faticosi tale delle decisioni parlamentari
E io dico ben venga un movimento di massa
Non credo che stando al governo si debba avere paura perché si riempiono le piazze
Interamente bene sollecitare stile
Mameli dobbiamo sapere però
E proprio se vogliamo spingere in avanti
Una politica per il lavoro
Noi dobbiamo anche avere il coraggio
Di un'opera di rinnovamento
Ecco qui mi sento meno d'accordo con Sergio Cofferati
E forse anche per reazione
Ho sentito anche a differenza di altre occasioni più chiuso il solo
Rispetto all'esigenza di una riflessione critica
Non riguarda soltanto il sindacato in mano alla sinistra anche noi ci sentiamo parte sfida dalla realtà ad una necessaria riflessione critica
Vedete noi viviamo in una società in un'organizzazione del lavoro
Sono sempre più distanti
Dalla vecchia forma della fabbrica fordista e dell'organizzazione del lavoro pelo richiesta
La mobilità la flessibilità sono innanzitutto un dato della realtà
E persino qualcosa che corrisponde ad un modo diverso nella nuova generazione di guardare al lavoro il proprio rapporto con il lavoro
Il grande problema che si pone a nuovi e noi sinistra non soltanto noi sindacati
E se in questa società più aperta
Detta inesorabilmente portare con sé e solitudine insicurezza amico
Oppure semmai rinnovando profondamente però gli strumenti
Della negoziazione della contrattazione sociale
Costruiamo nuove e più flessibili reti di rappresentanza e di tutela
Se lei non ci mettiamo su questo terreno noi rappresenteremo sempre di più soltanto un segmento del mondo del lavoro
Quello che sta in mezzo
Quelli che non sono sufficientemente professionalizzanti per negoziare da solo da solo quelli molto bravi per negoziare da sud
Oppure all'altra parte in basso
Quelli che vivono nel mondo del lavoro nero non tutelati precario
E infine rappresenta è assordante e quelli che stanno in mezzo tra queste due realtà ma c'è un piccolo problema che quelli che stanno in mezzo sono sempre di meno
Diminuiscono è in in bene questa è una sfida negli anni
Lo so anch'io che nel Mezzogiorno ci sono almeno due milioni di italiani che lavorano in nero dopo i giovani
Sento anch'io questa come un'enorme vergogna
Ma non sono sicuro non sono sicuro che questo sia soltanto un problema di polizia di ispettorati del lavoro
Temo che non basta
Teme Pinelli
Non sono sicuro che se riscopriamo avremo sette mila miliardi di entrate in più le antenne preferisco qui hanno
Alcuni pagheranno le tasse in altri chiuderanno avremo forse un milione divisione impiego in giro per il Mezzogiorno almeno
Io lo capisco benissimo che questo pone un problema enorme
E questo pone un problema drammatico e non chiedo certo al sindacato di legalizzare il lavoro nero lavoro precario sotto salario
Sarebbe assurdo
Ma penso
Che noi dovremmo preferire essere lì con quei lavoratori
E negoziare negoziare quel salario per migliorare quello
E negoziare i grandi anziché sfidare sulle da quelle fabbriche con in mano una copia del contratto nazionale di lavoro veneti
è una nuova difficile ardua frontiera Nenni dobbiamo a conterrà nel modo subalterno per esempio io sono convinto che il primo grande problema della flessibilità
è una politica per la riduzione degli orari di lavoro e che negoziare la flessibilità significa
Cominciare a finanziare anche una politica di riduzione degli orari che si egli ha però hanno diversa organizzazione produttiva che camminare di pari passo con una riorganizzazione profonda io non credo che un processo così Complesso
Possa essere regolato diciamo così da soluzioni come riduzione generalizzata a parità di salario sono
Sono idee suggestive diciamo vedo piuttosto la capacità di governano un processo complesso di innovazione
Nel quale è del tutto evidente il rischio di una perdita di potere contrattuale di un aumento dello sfruttamento della l'inazione a me non sfugge questi
E però anche la possibilità in una organizzazione del lavoro non più fordista di una più alta valorizzazione dell'individuo delle sue capacità CRI file di un modo diverso e migliore di lavorare
Cerca semmai pensiamo che la fine della fabbrica fordista è semplicemente la fine della sinistra
Questo diciamo
Ci lascia uno spazio di testimonianza di trote
Se noi invece pensiamo che la fine della fabbrica fordista apre un nuovo terreno più complesso ma anche più avanzato di lotta per affermare una visione creativa del lavoro allora questo diventa
Il criterio per riorientare le nostre politiche questo tema si lega alla riforma dello Stato sociale
Non al taglio dello Stato sociale
Io non ho ho già detto che in Italia la spesa sociale e basta
Ma oltre a essere bassa e anche inizialmente distribuito
In modo iniquo perché soltanto una percentuale minima di questa Spesal va ai ceti più poveri
Perché sono svantaggiati i giovani e le donne
E così non siamo noi che abbiamo inventato una una contrapposizione fra le generazioni e vissuta così da una parte del mondo giovanile che infatti ha
La tua destra anche per questo
Cioè di fronte alla stessa realtà disoccupato
Cittadino disoccupato noi siamo credo l'unico paese al mondo in cui il cittadino disoccupato può esserci quali
La cassa integrazione può diventare prepensionato inni averi un reddito garantito per tutta la vita senza lavora
Può avere una pensione di invalidità nel Mezzogiorno sedeva trova passato qualche deputato amico oppure può nuovamente niente quale la condizione della gran parte dei giovani disoccupati mediana
Queste
Disegno agli anni fa è un ente
Il sei uguaglianza che dal punto di vista di chi non ha niente dice non in chi non ha niente non suscita particolari simpatie verso il sindacato era sulla sinistra
Perché non si è sentito tutelato rifarlo alcun modo era noi non li vogliamo mettere contro i pensionati contro i cassintegrati quelli che non hanno niente sarebbe una sciocchezza
Rep ci sono ben altri privilegi da combattere in questo Paese
Però pensiamo che la sinistra si debba porre questo problema in termini di riforme di riorganizzazione uno stato sociale più inclusivo
Capace di offrire a tutti le stesse opportunità
E magari di fronte alla disoccupazione investa almeno in forme di assistenza che tali sono alcune delle cose che ho citato sono forme di assistenza
Che vengono distribuite in modo diseguale oltretutto investa di più politiche attive del lavoro di formazione Intermobiliare una opportunità
Continue puerile contrapporre le opportunità le garanzie chiaro che ci vogliono le garanzie evidente ma quello poi nella discussione si mette l'accento diciamo quando si vuole porre un problema sulle cose nuove sulle cose che fanno discutere e siccome il problema cioè
Allora noi abbiamo voluto mettere l'accento sulla necessità di affrontarlo coraggiosamente
Vedete uno stato sociale più insiemi più inclusivo che investa di più sul futuro sui giovani sulle opportunità
E anche un modo di affrontare il problema
Della ingessatura del vecchiezza
Della società italiana
Dei tanti privilegi che lì si annidano
Del fatto che questa è una società chiusa non è una società perfetta
Nella organizzazione delle carriere negli ordini professionali nel modo come si selezionano all'interno del mondo
Dico
è una società
Mentre ieri legge finisce questo problema
Era il ventidue febbraio mille novecentonovantasette Massimo D'Alema al secondo congresso dal PDS e ascoltiamo adesso quanto disse circondano dopo
All'assemblea degli Stati Generali della sinistra che si svolse a Firenze Sergio Cofferati segretario della CGIL tredici febbraio novantotto
Care compagne
Care compagne e cari compagni
Nessuno meglio di voi sa quanto sia difficile
E tuttavia necessario dare vita ad una nuova formazione politica in grado di rappresentare la cultura riformista della sinistra italiana
Difficile per tante ragioni perché la sinistra una propensione antica dividersi a rappresentare il particolare e a non esaltare le sue radici comuni difficile per il peso dei limiti passati
Della cultura del sospetto
Degli effetti della competizione ha sopra
Della rottura stesso tra i gruppi dirigenti che ha prodotto lontananza
E annebbiato
Le ragioni invece dell'appartenenza comune
Sapete anche però che l'obbligo a ricostruire in una fase di transizione Ram presenta anch'esso un elemento di difficoltà per le incertezze e le incognite che la circostanza ci pone davanti
Voglio dire che non mi sorprende a differenza di molti che hanno commentato con insistenza questo aspetto
La mancanza di entusiasmo
Quello che siete siamo chiamati a fare una scelta razionale
è una scelta difficile perché in occasioni come queste cadono le certezze date dall'appartenenza e dalla identità di ciascuno
E per questa ragione possono prevalere le preoccupazioni ma bisogna comunque procede senza la riproposizione di un'idea errata di annessione
Ho la pretesa di egemonie da parte di nessuno
E le stesse ragioni delle difficoltà presenti sono le motivazioni del bisogno della necessità che ci induce a costruire questa nuova forza
Il percorso il sospetto è travagliato
Perché siete chiamati siamo chiamati a costruire nel mentre i cambiamenti fuori di noi quelli che però ci coinvolgeranno sono rapide e tumultuose
Orientare i cambiamenti è possibile
Se da parte di una forza politica ambiziosa e definito con precisione il suo radicamento ed è chiaro il suo progetto
Vedete oggi la globalizzazione spinge ad una forte competizione tra le economie dei Paesi
Una sinistra moderna e riformista
Non teme la globalizzazione non l'ha demonizzato
Ma cerca di trasformarle in occasione di emancipazione per milioni di persone deboli
Cercando di risolvere i problemi delle loro condizioni materiali
E usando la circostanza per rafforzare la loro libertà per rendere più concreta la democrazia
Che per molti resta un obiettivo lontano
Una sinistra moderna non nega il mercato
Ma lavora per la portarlo con le regole
Con regole che lo rendano coerente con il bene comune dello sviluppo della riduzione degli squilibri del rispetto anzi spesso dell'acquisizione di tutela e di diritti per tutti
Una sinistra moderna cerca di far prevalere in un processo di globalizzazione la sfida basata sulla qualità del produrre beni e servizi
E non accetta come deriva inevitabile la competizione basata sui costi
Una sinistra moderna in un processo così complessa
E così esposto ripropone i suoi valori storici per far sì che la modernizzazione della società
Sì ancorata ad un'idea del lavoro
E della solidarietà
La globalizzazione sollecita anche la costruzione di aggregati sovranazionale sia di carattere economico che politico
Per questa ragione l'obiettivo dell'Europa l'obiettivo importante di questi tempi ed è anche un'esigenza per noi
E la sinistra deve considerare come affatto necessaria l'Europa
L'Europa della moneta ma non risolutiva
Perché il punto d'approdo deve essere l'Europa sociale
L'accesso a questa Europa
Ha comportato sacrifici
Ma nessuno di noi ignora che l'esclusione produrrebbe rotture drammatiche soprattutto per la parte più debole del Paese
E solo partecipando si potrà contribuire a definire il profilo futuro dell'Unione Europea quel profilo che abbia al suo interno
Un'idea del lavoro del suo valore sociale
Il rispetto della schiera dei diritti di milioni di persone
E la costruzione progressiva ma certa di protezioni equilibrate efficaci
In grado di dare risposte ai bisogni di molti siamo chiamati come sapete ad essere coerenti con questi obiettivi soprattutto con la pratica quotidiana per realizzare questi obiettivi
E sarebbe potuto farlo senza laceranti dispute sul passato
Guardando con fiducia al futuro
La fortuna della nuova formazione e per questo legata a cose molto concrete
Vicine
Al proprio progetto di società
E alle coerente dell'agire quotidiano
Soprattutto perché questa formazione politica aggrega forte che oggi sono chiamate a governare e a dirigere questo Paese
è giusto discutere della forma del profilo della nuova forza politica è indispensabile a riempire quella forma di contenuti e lo dovremo fare insieme asso dopo passo
In un processo rovesciato rispetto a quello tradizionale ma non per questo meno impegnativa importante
Dovremo puntare insieme
Chi governa chi ha compiti di rappresentanza sociale
Chi semplicemente dar volto e voce a questo o quel segmento della nostra società a far sì che l'Europa cresca
Con certezza con continuità ma che l'Italia partecipi a questo sviluppo dell'Europa con una sua crescita è un suo sviluppo
Ugualmente forte e visibile
Sappiamo che risanamento non è finito
I risultati che sono alle nostre spalle sono risultati straordinari e sufficienti per entrare in Europa ma poi bisognerà arrestarci e restarci con autorevolezza
La prima sfida di conseguenza è coniugare la riduzione programmata del debito con lo sviluppo
Questo è l'impegno di una forza di sinistra che vuole essere moderna e riformatrice
Con lo sviluppo e non con politiche di contenimento
Per essere pare l'impegno che si chiede agli altri e per rispondere in concreto ai bisogni di molti dei territori italiani
La seconda verifica che ci aspetta e la finalizzazione di questo sviluppo
Se è un dividendo Maastricht offrirà questo deve essere destinato al lavoro alla scuola e a rafforzare gli elementi di novità della riforma dello stato sociale che il Parlamento appena varato
Il Mezzogiorno è per noi una priorità ineludibile
I giovani hanno bisogno di certezze e di fiducia
E noi tutti chi rappresenta la sfera politica chi rappresenta la sfera sociale deve essere in grado di conoscere in questa fase di transizione
La struttura nuova del lavoro
Vedere questi nuovi lavori cogliere i bisogni di persone che sono così diversi per collocazione per esigenze da quelle che hanno costruito insieme a noi
La storia più recente della sinistra italiana
E bisogna è indispensabile
Che ogni forma di nuovo lavoro certo sia favorita dall'utilizzo intelligente della flessibilità ma di una flessibilità rispettosa rispettoso in primo luogo dei diritti delle persone che sono chiamati a lavorare
E ancora l'aspetto di impegno delicato per quanto concerne la stabilità e la coesione non vi sembri fuori luogo accostare questi due elementi
Senta riforme istituzionali non c'è stabilità senta stabilità non c'è sviluppo
Ma la stabilità è data non solo dalle regole che pure vanno promosse rapidamente ma dalla coesione sociale la coesione equità nelle protezioni e certezze nella prospettiva e giustizia nella redistribuzione della ricchezza
Un decisivo contributo è venuto
Alla coesione di questi anni dall'esperienza che iniziata in Italia nel mille novecentonovantatré con nuove regole che riguardano non solo come si tende a credere
La sfera dei rapporti sindacali
Il risanamento l'equità e la stessa riduzione fisiologica del conflitto sociale sono state possibile per quelle novità
Si è creata una cultura che si è diffusa quella del confronto preventivo non voglio usare la parola concertazione è diventata una parola malata ma il confronto preventivo diventato pratica che oggi coinvolge molto e ha cambiato i comportamenti di tante persone ha generato responsabilità
Tutto ciò è in pericolo perché nell'esperienza di governo vivono oggi due culture che giudicano diversamente questo aspetto della nostra storia recente
Per me questo aspetto è un valore così come è importante il ruolo e la funzione del sindacato che non deve essere delegata a nessun altro
Prendiamo realisticamente atto esistono oggettivamente due sinistre per dare continuità ad un'esperienza importante come quella di governo serve certo un compromesso
Ho detto se l'ho detto con convinzione che troverei utile che il Governo e la sua maggioranza si fermasse riflettessero un attimo
Non ho mai chiesto nessuno l'ha disattesa di un patto non lo farò nemmeno in questa circostanza io credo che gli accordi vadano applicati lealmente
Ma è necessario discutere riflettere sui limiti di un'intesa politica che ha scongiurato una crisi con risultati apprezzabili importanti per tutti a cominciare dagli interessi che io rappresento
Ma è necessario l'integrazione di quel patto da far scaturire da un dibattito esplicito aperto trasparente
Non c'erano intenzioni recondite che ha sancito quell'intesa
Anche in chi avversa tra i firmatari di quell'accordo la pratica introdotto nel luglio del novantatré
Il tasso di riformismo del governo
La cultura politica riformatrice di questa nuova formazione sarebbe scossa davvero
Se il primo risultato concreto fosse la liquidazione del tratto più originale come ci ha ricordato il Ciak dei loro questa mattina
Della storia sociale più recenti
Io sono convinto che sia possibile
Coniugare una politica di sviluppo ad una pratica di riduzione del tempo di lavoro ha rispetto di intese che sono state sancite sottoscritte
Se queste verranno messe in equilibrio con questa storia una storia che altri in Europa guardano con interesse e sarebbe davvero fuori luogo che noi non solo la sottovalutassimo ma la mettessimo a repentaglio sono sicuro che di questa esigenza terrete conto
Grazie grazie a Sergio Cofferati
Era il tredici febbraio novantotto
Il segretario della CGIL Sergio Cofferati all'Assemblea degli stati generali della sinistra che si svolse a Firenze
Escutiamo adesso invece Marco Pannella uno stralcio da un intervento a Radio Radicale dal sedici agosto mille novecentottantatré
La mia opinione è che al di là della personale onestà di questo o di quel sindacalista a priori di tutti anche a livello di vertice la politica sindacale
Che è stata seguita in questo trentennio in Italia ha portato alla nazionalizzazione alla statizzazione del sindacato il che il sindacato non riesci ad operare ad operare
Perché non in definitiva come rappresentante dello Stato fra i lavoratori piuttosto che come rappresentante dei lavoratori all'interno delle istituzioni per cercare di rappresentare
Sottolineo questo una forza politica di alternativa democratica di Clark
Mi direte come Eric eccetto il pessimismo cerca vorrei dire che proprio nel Paese nei Paesi di democrazia classica come perfino gli Stati Uniti parliamo dell'Inghilterra
Per la Gran Bretagna i il sindacato le Trade Unions sono essi quelli Piano come organizzazione democratica di classe e come organizzazione politica anche di politica che indagare tanto è vero che con e a un rapporto organico con il Partito laburista che deputato adesso che il partito della classe operaia del ceto dei lavoratori questa è una caratteristica non appunto ridotto a quale Paese estremista ma della Gran Bretagna
Diciamo che lavoratori
La grande maggioranza del lavoratore hanno due gambe politica il sindacato ed è partito e quelli sono intrecciati rapporti segreti ufficialmente a dei grandi sindacati sovvenzioni allo ufficialmente il partito laborista lo sostengono nell'elezione in Italia invece si è voluto nel sindacato
Tra virgolette apolitico cioè che passati dal sindacato cinghia di trasmissione del dopoguerra no la CIR la cinghia di trasmissione della Democrazia Cristiana lo il cinque di trasmissione all'ora del partito della democratico repubblicano ieri la CGIL cinghia di trasmissione soprattutto nel Partito comunista che patata poi invece peggiorando di molto
Ad un sindacato considerato nemmeno unito non potevano
E questo sindacato comprendente o in realtà a abbandonato quel critica la anche ufficialmente qualche e caratteristica democratica di classe
A questo punto arriviamo ad adesso non posso farla troppo lunga questo sindacato ha tende dicevo la sua trimurti uno e trino
Circa novecento miliardi l'anno con novecento miliardi l'anno credo che un movimento dei lavoratori politico probabilmente se avesse idee chiare
Riuscirebbe a fare e assicurare l'alternativa democratica in poco tempo questo partito radicale
Che in Europa e conosciuto
Come qualcosa
Che è speranza non solo per l'Italia ma per l'Europa
Che è conosciuta nel Terzo e Quarto mondo che leader suffragate le sue battaglie da schieramenti internazionali prestigiosi
Questo partito radicale quest'anno ha vissuto come struttura di partito per le attività di partito con qualcosa con meno di cinquecento milioni in una novecento miliardi il sindacato più tutti
Gli altri da rari quindi dico semplicemente perché che la struttura è sbagliata della politiche sbagliate poi certo
La anche devoluzione
La assoluta buona fede anche l'onesta
Di coloro che vivono in queste strutture sindacali non può minimamente purtroppo riuscire ad affiancarli in una tragica impotenza
Così Marco Pannella nell'agosto ottantatré sul ruolo del sindacato il prossimo intervento invece dal ventitré novembre novantasei
La cassa integrazione è stato il modo per finanziare Agnelli e tutti gli altri imprenditori o prepotenti Omo Napoli quote il PPI o fallimentari quelli che vanno bancarotta
Non ripeto non è loro azienda il danaro denigrazione ballate o non sono capaci di mandarle avanti cassa integrazione
Grazie alla scontata
Violazione per convinzione nella legge
Dell'ordine giudiziario italiano lei tutto io non capisco perché Capello io mi sono dimesso qualche apposta da deputato europeo qualche mese fa per non avere più nel perché vi possono arrestare eretto a me in questo momento vi posso
Il godimento anche per quel bene allora io dico che poiché le carte integrazione vengono concesse sul presupposto di legge
Che servono per il rinnovamento tecnologico e per altri fini onde poi potere riassumere la mano d'opera avendo rimetto in petto la vicenda
Questo invece è il partito non è mai vero il controllo dello Stato nazione perché Terme invece con la scusa della cassa integrazione agli operai
E in realtà a finanziare l'azienda bancarottiera o fallita o fallimentare perché non sta sul mercato scusatemi c'è un solo magistrato io queste cose le dico la radio il Parlamento per le piazze
Da ormai cinque anni
Scusatemi neanche un magistrato a Roma il pentito si e allora perché non va a vedere
Tutte le casse integrazioni
Almeno uno
No adesso estendono la cassa integrazione all'impiego pubblico
E e il tendone il prepensionamento L'Ulivo è il prodotto a qualche tetto ai ricordati mi dica il prepensionamento quell'aria e poi in effetti l'Italia che era un piccolo paese agricolo è uno strano Paese
Un piccolo paese agricolo abbiamo esportato in tutto il mondo una cosa così importante tragica un abile anche matematica come il primo
Ha letto in tutta Europa impegni del male italiana voi sapete che era fin qui vive a Napoli
Si chiamava mal francese e in Francia ma napoletano vuole più male italiano adesso la plancia è bloccata da camionisti che vogliono andare in pensione a cinquantasei anni
No perché dicono che il lavoro è bloccata la Francia questo è il male napoletano il mare italiano che comincia perché a rigor di termini ma la mano che aumenta di dieci anni
La durata della vita umana semmai il problema è più poveri per dare ai settantadue settantacinque anni e la chiarezza raccolta deriva la pensione
Se uno diventa in gamba settant'anni noi un veemente vuol vuole andare in pensione anche perché solo in Italia le pensioni corrispondono quasi ai salari
All'estero la pensione rispetto al salario e di fame rispetto al salario quindi ai l'interesse che vuoi che può a continuare a lavorare magliette sono delle parentesi dedicate al buon Bertinotti però a tutti quanti italiani
Noi abbiamo il prepensionamento cosa vuol dire che manderemo in pensione
Dei bancari dei dipendenti pubblici probabilmente a cinquantadue cinquantatré cinquantaquattro anni e cinquantacinque io ve lo dico a voi
Scusatemi che una sola persona seria e l'Italia che potrà sostenere che quello un momento dopo essere andato in prepensionamento da una seconda attività
E che il padre suicida
Come ad accampare tenta attività a cinquantacinque anni
E l'operatività anche e potrà essere nero mentre cioè dove per assumere dei giovani dovrebbero invece pare una soluzione ordinario
Alla fine perché comunque anche degli assumono contro la legge perché dopo tre anni di piazza no una vicenda di lavoro e vincono
Allora noi continuiamo a porre questi problemi
E con questo intervento di Marco Pannella pronunciato a Roma durante la cosiddetta maratona oratoria la manifestazione che i radicali dei Club Pannella
Organizzarono per far passare un minimo di informazione sue tematiche referendaria promossa in quel periodo era il novembre novantasei
Termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio in precedenza avete ascoltato interventi di Massimo D'Alema dal ventidue febbraio novantasette
E di Sergio Cofferati
Dal febbraio novantotto