Terremoto del 1980 e protezione civile: esperienze ed iniziative

Signori parlamentari
Signor sindaco se il commissario di governo signor prefetto autorità tutte signore signori anzitutto un cordiale saluto
Dell'Assemblea della Regione Basilicata
è un vivo ringraziamento
Alle regioni che hanno voluto partecipare
A questo nostro incontro di riflessione sulle esperienze e su iniziativa dalla Regione nel settore della protezione civile
Cinque anni
Trascorsi dal terremoto sono certamente pochi per fare un consuntivo definitivo sulla ricostruzione delle opere pubbliche tre per inventariare i ritardi da colmare per evidenziare gli errori da correggere per tentare di accelerare i processi legislativi in corso
Che di fatto ci impediscono di porre rimedio ai guasti che il tragico evento ha inferto alle nostre popolazioni
Errori e ritardi dovuti a cause non sempre imputabili all'impegno delle classi politiche sociali delle regioni
Perché spesso sono per ricondurre a volontà esterne a situazioni pregresse stratificate sì nel tempo e che denunciano a loro volta ritardi in previdenze approssimazione
Non possiamo tuttavia non impegnarci a compiere sui territori delle nostre popolazioni
Perché si allontani il calo dell'attenzione morale che ha sostenuto e sostiene i protagonisti che finora hanno profuso ogni Energia per la soluzione dei problemi del dopo terremoto
Da questa consapevolezza
è nata l'iniziativa della Regione Basilicata di convocare per una riflessione di mezzo tempo il ministro della Protezione Civile onorevole Zamberletti i responsabili delle regioni che come noi hanno vissuto il dramma del terremoto
Per fare insieme un punto sulle esperienze che emergono dall'azione di ricostruzione e per rilanciare l'iniziativa per il varo della legge sulla protezione civile in discussione al Parlamento el l'assessore della Sicilia per impedimenti dell'ultimo momento e per individuare con chiarezza e decisione le azioni e gli atti da compiere per superare lo stato di stagnazione che si avverte da noi
Certo la iniziativa sull'istituzione anche anticipata di servizi regionali della Protezione civile è essenziale che si muove secondo le linee della legge nazionale
Questo però non ci posso trarre da ricercare anche le cause che di fatto rallentano il processo di ricostruzione e di sviluppo delle regioni colpite dagli eventi del sisma
Da quest'ultime bilancio completo della situazione attuale
E ci consentiranno per necessaria riflessione politica
Il terremoto del mille novecentottanta calde sulle popolazioni di Basilicata e Campania come un macigno non previsto
Dopo lo scrittore disperato cominciano il soccorso ancora oggi vogliamo elevare un pensiero e molti morti
Di quell'avvenimento e ci piace inviare anche un'espressione di gratitudine
A tutti coloro che parteciparono all'opera di soccorso ai corpi militari
Ai molti tecnici delle regioni ai privati cittadini che collaborarono nell'emergenza con le popolazioni della regione Basilicata e Campania apre con tempestività
Penserò complessivamente evidente la fragilità del tessuto socio economico delle aree interne
Delle regioni Basilicata e Campania la inadeguatezza dei servizi di protezione civile su tutto il territorio meridionale
L'effetto dello sconvolgimento dello sconvolgente catastrofe ha prodotto una grande sensibilità nel Paese
Ma soprattutto signor ministro
Nelle regioni colpite ha fatto calare dal seminario degli e Sperti nella coscienza dell'uomo comune
L'esigenza di rendere finalmente operativa la prevenzione un tempo campo di attenzione dei soli addetti ai lavori
E prodotte lesse tutto il tessuto sociale delle due regioni
Eppure la volontà di ripresa è stata generale ed ha impegnato tutte le componenti sociali e politiche delle due comunità
Da molte parti si ritiene
Che l'opera di ricostruzione alla quale ci approntavamo con ogni energia fosse anche un'occasione storica per fare un passo decisivo verso lo sviluppo sociale ed economico delle nostre aree interne
Si ritenne allora raggiungibile l'obiettivo di ricostruire le abitazioni
Di creare fabbriche infrastrutture tutto quanto occorresse per la riduzione del divario con le regioni con il resto del Paese
Tali da lei scelta
La regione Basilicata elaborò la sua proposta di programma che puntava all'alt ostruzione delle aree interne colpite dal terremoto sulla mobilitazione in quest'opera delle forze imprenditoriale e istituzionali
Dei nuovi soggetti che erano maturate negli anni settanta unitamente alla risorse regionale il lavoro il territorio per risorse naturali
Ci si rese anche conto della necessità di avere un supporto alla crescita umana e istituzionale per cui si lavora molto per la creazione di nuove strutture tecnico culturali e di ricerca
Per la nascita cioè della nuova università della Basilicata si puntò infine sul Massimo Potenza nel tessuto sociale delle nostre comunità
Tuttavia già da tempo e da più parti sono stati denunciati ritardo
Nell'attuazione di un simile disegno dovuti alla Mecca limitatezza dei flussi finanziari al procedere lento del processo di industrializzazione con la conseguenza che indebolite le attività economiche
Rallentato il ritmo di intervento ricostruttivo
Si è verificato un aumento della disoccupazione con un rischio della ripresa dell'assistenzialismo
Il disegno di puntare sullo sviluppo occupazionale attraverso la ricostruzione
Sembra allontanarsi non solo per le cause accennate ma anche per la limitata interconnessione ecco
Siamo sempre più consapevoli che è una moderna legislazione sulla protezione civile avrebbe potuto limitare i danni e di drammi delle nostre popolazioni
Se essi furono molto gravi se ancora oggi lamentiamo una difficile organizzazione della protezione sociale lo dobbiamo anche ad una legislazione del settore tuttora superata
Infatti anche per quanto concerne la calamità naturale convinzione che i fenomeni naturali possono essere in grande misura previsti e possono essere controllati dall'uomo
E l'esperienza del terremoto ha certamente messo in luce l'Ina quote l'inadeguatezza del servizio della protezione civile in rapporto allo stato tecnico allo sviluppo tecnico ed economico raggiunto dal nostro Paese
Dalla nostra esperienza della sollecita istituzione di un moderno ed efficiente servizio di protezione civile che superi la legislazione in vigore
Abbiamo chiesto di articolare il servizio
Di una su una più estesa base territoriale con l'istituzione di forme organizzative permanenti a livello locale attribuendo maggiore responsabilità e potere di controllo agli enti locali dalle regioni
Abbiamo chiesto di estendere il controllo il concetto della protezione civile allo studio e alla previsione dei fenomeni naturali ai fatti dannose all'uomo alla tutela dell'ambiente
Un utile contributo poi dei volontari che si prodigano in soccorso delle popolazioni colpite dalla catastrofe come si produca erano nella fase acuta
Abbiamo preso cognizione signor ministro del disegno di legge attualmente in discussione presso la competente commissione del Senato
Al quale disegno peraltro sono state apportate numerosi rapportati numerosi emendamenti che non conosciamo
Ma se come crediamo tale modifiche
Non alterano le scelte che sono alla base del progetto di legge possiamo dire che sono recepite buona parte delle esigenze di fondo che abbiamo segnalato e che ancora oggi vogliamo confermare
Condividiamo in modo convinto l'incursione ai fini del servizio nazionale della protezione civile della tutela dell'ambiente
I danni delle catastrofe con provocati dall'Aprica per evitare le conseguenze di andamenti meteorologici particolarmente sfavorevoli e il degrado accelerato del territorio ne è la conseguenza
Così come in alcune regioni del Sud anche in Basilicata sempre più gravi e ricorrenti sono vincenti che ogni anno distruggono migliaia di ettari di bosco con grave alterazione dell'equilibrio naturale del territorio
La regione Basilicata in questi settori non è stata in attivo ed avviati notevoli iniziative per limitare i danni provocati sia dal dissesto idrogeologico sia degli incendi boschivi
Ma il problema di uomini di mezzi è di continuità dell'intervento
La lotta è inadeguata perché inadeguate sono le risorse messi a disposizione
Processo di ricostruzione che lottano oggi per una ripresa economica che sono ancora pensa che no mica e che sono tuttavia colpite
Da gravi problemi sociali qualora disoccupazione giovanile e la crisi agraria ed industriale
Ci convince molto nella legge in discussione l'articolazione sul territorio nazionale del servizio di protezione civile con il coinvolgimento della regione della Provincia del Comune in quando si risponde pienamente all'esperienza positiva fatta
Nella Basilicata e nelle altre regioni colpite dal sisma
Ma un punto provoca un noi qualche perplessità
La complessità del coordinamento tra i vari livelli
Le Regioni devono poter concorrere agli interventi di emergenza in relazione alla calamità che per la loro natura ed estensione comportano l'intervento coordinato di più enti e più amministrazioni
Anche se ci pare giusto sia previsto una competenza statale per i casi in cui si evidenziano la necessità di disporre di tutte le forze necessarie a fronteggiare le emergenze cosiddette complesse
In questo caso le regioni non disponendo di propri mezzi necessari per attivare strumenti essenziali agli interventi di alta emergenza
Devono potersi tuttavia raccordare con gli organismi statali che hanno responsabilità del comando operativo nelle camere nelle grandi calamità
E di controllo determinate di calamità naturale producono conseguenze disastrose
Così come la complessità dell'organizzazione Traian Tibari istituzioni
Anche soltanto limitata alla prevenzione degli eventi calamitosi necessita di un'adeguata massa di mezzi finanziari da fornire ai diversi enti a responsabilità primaria
Abbiamo verificato
Come il semplice rallentamento della programmazione delle dotazioni finanziarie favorisca la caduta di quella attenzione necessaria arrendere per rendere efficace l'intervento su un sistema di protezione
Certamente la legge in discussione nella sua stesura definitiva con gli emendamenti apportati e che ancora non conosciamo limiteranno queste perplessità
Le regioni colpite da abile ed urgente perché si realizzi con il verificarsi delle condizioni già accennate il rilancio dello sviluppo delle arie colpite
Ci siamo tuttavia
Consapevole
Che non bastano le iniziative legislative per tranquillizzare le nostre coscienze
Nel cd fungiamo nelle sistematiche denunce generiche globali imprecise ripetute inesatte e clamorose
Che possono produrre alla lunga solo scoramento
A sua fazione all'inevitabile disimpegno dei singoli
Il problema che vogliamo sollevare che vogliono sollevare le regioni colpite da calamità naturali è l'equilibrio e strumentazione adeguata per prevenire e far fronte alla calamità naturali
Ci sforziamo di produrre anche con questo convegno un atteggiamento comune concorde delle regioni e degli enti locali nei confronti delle iniziative da intraprendere
Siamo convinti anche che occorre insieme a questa iniziativa promuovere una diffusione della consapevolezza dei cittadini verso la protezione civile ed un'educazione civica di fondo presso tutte le popolazioni che vivono in territori difficili e sono opposti esposti ad elevati rischi sismici sismici ecologici ed ambientali
Do la parola al presidente della Giunta regionale professor Gaetano Michetti per la relazione
Signor ministro
Onorevoli parlamentare
Signor prefetto commissario di governo signor sindaco dalla città di potenza autorità
Convenute
Signori e signore partecipanti a questo convegno
Come il presidente del consiglio regionale Romualdo Coviello
Ricordava
Abbiamo voluto
Ricordare insieme giunta ventitré novembre
Abbiamo voluto celebrarla
Guardando in prospettiva
Affrontando in modo propositivo
Un problema che non è solamente nostro
Ma che di dimensione nazionale
Abbiamo pensato di mettere le nostre esperienze fa il servizio di un obiettivo importante fondamentale insieme alla esperienza di altre regioni
Che come noi
Hanno vissuto prove terribili e momenti ai del Friuli
Dell'Umbria
E della Campania
Così come ringrazio per la sua presenza
Il ministro onorevole Zamberletti
Il politico che ha veramente dato impulso e vigore al tema della protezione civile nel nostro Paese
Un tema che spesso torna di attualità
Che non occasioni tragiche riempire pagine Cremona che
Che diventa una domanda fortissima nel Paese
Per poi ritornare nel dimenticatoio
Quando la normalità della vita prendere sopra perché questo tema esca dall'angolo
E si affronti in modo serio e definitivo
è un problema che riguarda tutti
Che non si esaurisce solo nel momento del pericolo sul piano del sostegno dell'aiuto
Ma che agli obiettivi più vasti della previsione e della prevenzione
Ed è un problema Ancova noto
Non appartiene solo al nostro passato comunque risolto nel bene e nel male
Ma costituisce ancora
Il nostro presente il nostro futuro i pericoli
La complessa struttura geologica
L'evoluzione tettonica e le caratteristiche climatiche
Hanno contribuito a delineare un quadro della evoluzione del territorio della Basilicata
Segnato
Ad interventi intervalli più o meno breve
Da catastrofi naturali manifestatesi con terremoti
Alluvioni e frane
Che hanno comportato la distruzione di strutture civili ed è indotto elevato pericolo per la pubblica incolumità
Il tributo che la comunità è stata costretta a pagare
Per il susseguirsi di disastri naturali grossi e gravi danni inflitti all'economia locale
Non vanno altresì sottovalutati i rischi di disastri ecologici indotti dalle attività umane
Ci si riferisce
Ai rischi di inquinamento del patrimonio idrico della regione
E da quelli indotti da ingenti
Che hanno contribuito non poco al depauperamento del patrimonio forestale
Nonché a quelli connessi ai numerosi vasi artificiali ad insediamenti produttivi inquinanti
In particolare la Regione
Già dalla sua istituzione
Si è trovata a dover fronteggiare calamità determinate da farne e terremoti
Del mille novecentosettantasei del mille novecentottantaquattro durante le quali sono state duramente colpite le strutture abitative di numerosi insediamenti urbani
Vaste zone agricole e l'avete aviaria regionale
Sì all'evento sismico del ventitré novembre del mille novecento ottanta e di altre minori avvenuti in questo scorcio di tempo
La scarsa disponibilità di risorse economiche
Attribuite dallo Stato né vari esercizi finanziari
Non ha consentito di portare a termine le opere di difesa e tutela del territorio la protezione del dissesto idrogeologico
Mentre l'opera di ricostruzione procede conditi dalla normativa
A cinque anni di distanza dal tragico evento del ventitré novembre mille novecentottanta
Si registrano di sicuro ritardi rispetto all'obiettivo finale
Ma è innegabile
In sede di consuntivo Ancova provvisorio
Che è impossibile
Reale rischio della emarginazione
Dell'abbandono della rassegnazione della sfiducia è stato di certo superato
Oggi le aree che hanno subito i maggiori danni
Sia in termini di vite umane che in termini di distruzioni fisiche
Sono vive
E proiettano
Soffrono l'immagine di un territorio che sta vivendo una fase di profonda trasformazione
Cantieri di lavoro solo disseminati ovunque
Nelle aree vallive
Scelte come armi agli insediamenti industriali
Lungo i nuovi tracciati delle grandi infrastrutture stradali
Nei centri abitati
Dove centinaia sono le operazioni di ricostruzione in atto dalle più minute ai grandi comparti edilizi
Nonostante questo si avverte che gli sforzi che si vanno compiendo non corrispondono ancora agli obiettivi di tempo e di sviluppo esigevano immaginati
Alla data odierna
Pari al trenta per cento del danno valutato
Già oggi
Le perizie approvate coprono il novantacinque per cento delle somme assegnate
C'è ancora bisogno di due mila e trecento miliardi
Se si dovesse Rocco iniettare i tempi dell'ultimo quinquennio il completamento della ricostruzione avrebbe un lungo avverrebbe lungo un periodo superiore ai venti anni
Fu un tempo francamente insostenibile ed è inaccettabile
Di qui l'esigenza di un quadro di risorse finanziarie definite
In un tempo più corrotto e nella certezza di erogazione assieme ad alcune modifiche normative imposte siccome necessarie nella fase di applicazione
C'è poi la parte relativa agli insediamenti industriali
Quella dello sviluppo
La novità che poteva trasformare la calamità in un'occasione di rinascita e di ripresa rispetto a condizioni di arretratezza economica
Oggi nonostante importanti e significative
Iniziative
Siamo al di sotto del potenziale preparato ed attrezzato
Con qualche rilievo critico sul modello di sviluppo industriale che rischia purtroppo di affermarsi
Bisognerà ancora vigilare su nuovi sportelli col dare al ministro
Ribelli assurge a Roma nella ultima conferenza
Dei servizi tenuta con la partecipazione dall'assessore martirio
C'è poi il problema delle infrastrutture esterno
Causa di forti contrasti sui tracciati sugli svincoli
Con alcune questioni ancora aperte
E che vorremmo fossero indirizzate secondo le richieste della regione e dei comuni interessati
Sappiamo le ragioni che impongono tagli ridimensionamenti
Sono delle ragioni economiche se è vero che servono ancora seicentotrenta miliardi per il completamento delle infrastrutture nelle due regioni occasione
Per strappare dalla emarginazione fisica che diventa emarginazione civile ed economica intere comunità della nostra regione
La rimozione nella coscienza civile
Dell'applicabilità terremoto
è certamente alla base di una caduta complessiva di tensione politica sui problemi della ricostruzione e dello sviluppo
L'occasione del ventitré novembre anche questa di questo convegno
Deve allora essere colta
Come un momento
Per richiedere ma anche per garantiva nella sfera delle nostre competenze
Un nuovo impegno e con nuove regole sia di tempi sia di qualità dei risultati
Insieme problemi del terremoto
C'è poi l'urgenza del rifinanziamento dalla legge settecentotrentuno perché si possano realizzare opera di recupero statico devastanti e di protezione degli insediamenti urbani
Atteso il grave pericolo di fan che incombe su gran parte di essi come testimoniano i numerosi e qualificati studi promossi dalla Giunta regionale e di danni che periodicamente si manifestano sul territorio a seguito di eventi calamitoso tale ed ora è indispensabile premessa
Per la rinascita e lo sviluppo di una regione
Che proprio nelle calamità recenti e storiche
Ha trovato un grosso ostacolo alla crescita sociale ed economiche
Nell'ambito delle regioni italiane
La Basilicata detiene forse un turista primato
Legato alla ricorrenza di eventi che hanno inciso non poco sul territorio sulle strutture e sulla società in generale
La comunità
Ha vissuto negli anni esperienze drammatiche
Non sempre adeguatamente supportate da norme e risorse
Spesso improvvisando competenze estrosi creativa
Partito visto le istituzioni regionali e statali attivate mobilitate
In una generosa gara di impegno con il concorso dalla il tema società civile ma nonostante questo come ricordava già il presidente Coviello
E sicuramente è stata avvertita da tutti
Una grossa carenza
Connessa alla inesistenza di una moderna normativa di protezione civile e dalla mancanza di strutture tecnico-amministrative specializzate ben organizzate preposte a tale settore
Le esperienze vissute negli ultimi anni nella fase di pronto soccorso all'estinzione di una normativa generale di protezione civile
Tuttavia respinta dall'organo di controllo governativo
Forse per carenza di un riferimento legislativo nazionale così come non è stata approvata la proposta di istituzione di un gruppo di coordinamento composta da esperti regionali di varie discipline dei diversi settori
Avente il compito di coordinare
La parte tecnico-amministrativa delle attività regionali in occasione di calamità
E comunque intendimento dalla Giunta regionale
Perveniva ad una regolamentazione della materia
Mediante un'apposita normativa così come è avvenuto in ed economicità
Dovrà vedere quali supporti indispensabili
Un'adeguata struttura tecnico-operativa e la conoscenza dei problemi del fenomeno che possono attivare la Protezione civile
Ed è la loro pericolosità e distribuzione delle armi
Rapportando il tutto alla ripartizione di importanza delle strutture esistenti è prevista sul territorio
A tale proposito
La giunta ha in programma l'esecuzione di una indagine conoscitiva
Che dovrà condurre alla realizzazione di una mappa dei rischi del territorio di Basilicata
In cui saranno individuate le armi e soggetti a rischio quei partito in funzione della tipologia e della legge prevenzione e pianificazione degli interventi i dispositivi di difesa e della spesa
Un richiamo in questa sede
Sembra doveroso fare l'azione svolta dalla Regione Basilicata in campo nazionale
Quale capofila del settore dalla Protezione civile nell'ambito dalla conferenza dei presidenti delle Regioni
Assieme alle altre Regioni
Assicurare
La scarsa
Premi che vanno risolti
Mi auguro che le proposte formulate vengano accettate
Sia dall'apposita commissione che dal Parlamento
Da parte nostra
Non mancherà ogni possibile attenzione nei riguardi dal problema
Ad ogni modo
Quello che il Paese avverte con grande urgenza
Tele esigenza di un sistema di protezione civile
Che dia organicità ad una molteplicità di centri organizzati diffusi capaci di coprire il territorio capace di tutelare la integrità della vita i beni gli insediamenti e l'ambiente
Che ha dialogo quello che perse a Beirut
Era l'esigenza di una moderna normative che preveda tempestività ed organicità di interventi la presenza di un riferimento istituzionale che indirizzi e cordini le varie attività a livello territoriale
L'esistenza di direttrici operative riferite ad un piano organico et intersettoriale di difesa e protezione civile
La disponibilità di mezzi di locomozione di comunicazione
Già predisposti ebbene organizzati sul territorio
Il coinvolgimento nell'opera di soccorso età assistenza delle comunità locali colpite dalle calamità
E necessario che preveda il coinvolgimento delle comunità locali nell'opera di soccorso
Che si basi su una organizzazione dotata di mezzi e personale
E che facciamo riferimento ad organismi di coordinamento nazionale regionale
Il settore
Deve avere un'adeguata copertura finanziaria
Finalizzata non solo alla organizzazione di tutto quanto occorre per attivare le strutture ed assolvere ai compiti di soccorso ed assistenza
Quanto ad assicurare livelli accettabili di prevenzione da eventi ricorrenti quali terremoti le frane ed alluvioni
Si è dichiarato così parlare le popolazioni
E le parti elaborare strumenti tecnici di intervento organico acquisire conoscenze scientifiche dei fenomeni naturali ed antropici che possono richiedere l'intervento di protezione civile
Particolare rilievo rivestono le strutture tecnico-operative
Che devono essere efficienti ed immediatamente operative
Per essere tali
Devono escludersi duplicazioni e sovrapposizioni
Devono essere basate su una chiarezza di attribuzioni e responsabilità
Per assicurare negli interventi
L'univocità operative la confluenza delle diverse componenti istituzionali locali assieme a quelle statue ricordavo essi hanno la competenza della programmazione ed è la gestione degli interventi sul territorio
Sia perché possono costituire il raccolto trovare strutture centrali e periferiche o dello Stato e degli enti locali
Su un contributo operativo importante possono dare le regioni
Non solo la fase di ricerca e di acquisizione dei dati di elaborazione dei piani e dei programmi
Di valutazione divide ed è individuazione delle aree esposte al rischio quanto nella pratica attuazione degli interventi
Risulta quindi non più rinviabile l'esigenza di rendere operanti norme che superino l'attuale legislazione
Per garantiti
Tanino
Devono individuare modelli atti ad aggregare l'apparato pubblico
Tra il popolo e le condizioni di sopravvive alle necessità e devono essere tali da limitare e finalizzare al meglio possibile gli investimenti pubblici nel settore
La nostra richiesta lo e che si vada avanti
Che la proposta di legge
Superiori le difficoltà oggi esistenti in Parlamento
Diventi legge
Operante
Guai però a dare al sistema di protezione civile
Sono la dimensione solo quello pur importante di arrivava e un minuto prima
Che l'evento si realizzi
Ci sono sicuramente fenomeni imprevedibili
Ma ci sono anche altri che si possono per vedere che si possono leggere in anticipo nelle condizioni già Omo gioco morfologiche di un territorio
L'uomo
Potrebbe allora impedire gli eventi
Se così è perché non intervenire
Noi ci troviamo ad operare in una regione
Nella quale due giornate appena di pioggia metto perché allora nordiste male i fiumi
Perché allora non andare avanti nel lavoro deconsolidamento dei nostri abitati
La vostra richiesta
Con forza
Si accompagna Acquaviva
Gli interventi che non siano parziali ed episodici
Ma che siano risolutivi nel lavoro di difesa del suo
Parlamento e Governo
Non possono eludere più la esigenza di una legge di difesa del suolo
Che abbia gli strumenti particolarmente difficile costituisce uno sforzo economico in più
Però sappiamo anche
Che questa è una scelta prioritaria
Non ha senso
Parlare di sviluppo non ha senso parlare di ripresa
Diventa francamente velleità velleitario elaborare Grandi Progetti
Se non si assicura la condizione fondamentale minima e indispensabile
La certezza della esistenza fisica delle nostre comunità e dei nostri con forza
Di fare insieme a quella giunge estrema organico di protezione
Civile
Quella che affidiamo al ministro Zamberletti
Ai rappresentanti dal Parlamento agli amici delle altre regioni perché insieme si possa fare un'azione decisa
Perché si possano mettere in atto quegli interventi necessarie
Che non ci mettano più la condizione di vivere e a distanza di anni ancora vivere ricordare un altro ventitré novembre grazie
Passare o
Dominici assessora ricostruzione riferita delle esperienze dell'iniziativa della sua regione nel settore
Ora
Friuli-Venezia Giulia un saluto particolare alle popolazioni terremotate del Friuli rivolgono ai terremotati delle altre regioni che dicono loro che non bisogna mai scoraggiarsi che bisogna andare avanti
Poi che con l'impegno comune anche la grande operoso
Furono momenti allora molto difficili poiché ai problemi immani da risolvere si aggiungeva la preoccupazione della gente per la propria casa
Il proprio lavoro la propria famiglia la propria sopravvivenza
Se l'attività di soccorso fu più sollecita e pronta che altrove questo non può fare ignorare il difficile impatto delle strutture di protezione civile previste dalla legge nove nove sei
Solo con l'arrivo del commissario straordinario reazioni di soccorso cominciarono ad assumere un carattere di maggiore coordinamento ed unitarietà che permise in pochi giorni di avere sotto controllo la situazione
E io ho colto anche questa occasione
Per rinnovare all'onorevole Zamberletti tuttavia se questo fu il quadro a qualche ora dal terremoto
Sarebbe ingeneroso e non corrispondente al vero nonna ricordare gli sforzi organizzativi di molti enti ed associazioni che hanno messo in evidenza potenzialità e capacità di mobilitazione
Che se preventivamente pianificate avrebbero potuto portare un contributo maggiore alle operazioni di protezione civile
Ma quale deve essere il campo di azione della protezione civile
Deve limitarsi come finora di fatto è avvenuto soltanto a quanto conseguente all'evento calamità
La Protezione civile va vista io credo come qualcosa di più organico e completo
Va vista come forza costituire l'obiettivo primario da perseguire per cui le altre politiche devono adesso uniformarsi e con essa essere compatibili
Ciò significa sposare in via definitiva e irreversibile una protezione civile che deve avere innanzitutto il suo cardine nella previsione e soprattutto nella prevenzione
Previsione intesa quale identificazione secondo scale di probabilità suscettibili di progressivo affinamento scientifico
Di are di pericolosità con ha messo a punto di mappe di rischio in grado di evidenziare gli affetti sulla comunità del verificarsi delle calamità
Prevenzione intesa quale programmazione e attuazione degli interventi in grado di annullare io di notevole rilevanza proprio perché finalizzato all'azione di prevenzione finora tanto trascurata e spesso compromessa da politiche operazioni non previdenti in questo o in quel settore
Ed allora dovremo fare anche una verifica ad esempio dei nostri interventi anche se legislativamente coperti per vedere se magari noi andiamo incentivare cose che possono essere al momento utili ma che alla fine potrebbero rivelarsi quanto meno in previdenti
La Protezione civile va poi qualificata anche sul livello secondario e su quello terziario
Il secondario riguarda la gestione dell'emergenza vera e propria come tradizionalmente intesa il terziario riguarda il ripristino di situazioni di norma nuova legge nazionale di Protezione civile
Che faccia tesoro delle esperienze maturate e soprattutto per il nuovo modo di intendere la Protezione civile stessa
Ma quale deve essere il taglio di tale legge deve essere una legge organica sì ma accentratrice delle funzioni in capo la struttura statale
Deve essere una legge dei grandi indirizzi e di conseguenza di conseguente attribuzione di competenze alle Regioni affinché le cifre non improprio pure nell'ovvio rispetto di tali ingressi
A me pare che l'azione delle regioni bene posso a qualificarsi per quanto attiene agli interventi che prima ho definito di primo e di terzo livello e cioè a monte e a valle dell'evento
Credo anzi che per questi interventi quasi che le Regioni vogliono sempre e comunque nuove competenze
Si tratta a mio avviso di affidare alle regioni compiti che esse per tanti motivi che è superfluo ricordare possono meglio di altre soddisfare mi permetto poi di sottolineare l'esigenza di una legge quadro non solo l'organica ma chi ha ora e completa
Di modo che all'atto dell'applicazione non si scoprano vuoti non abbiano spazio interpretazioni diverse
Non sorgano conflitti di competenze poiché ciò sarebbe oltremodo pregiudizievole nel momento in cui bisogna invece avere certezza e incisività nell'azione ho detto dell'auspicata legge quadro nazionale
Si deve attendere la sua emanazione quarto uno schema di disegno di legge che sarà prossimamente esaminato dalla Giunta
Commesso fatti propri i già menzionati livelli si stabilisce che primo l'amministrazione regionale
Fatta salva la competenza statale in materia di protezione civile
Assume appropria rilevante funzione quella del coordinamento di tutte le misure organizzative di tutte le azioni dirette a garantire l'incolumità delle persone dell'ambiente Rispetto risorgere di aventi calamitosi
Secondo
L'amministrazione regionale armonizza e Cortina le proprie scelte programmatiche territoriali e settoriali con le esigenze di prevenzione e e protezione civile
Terzo la funzione di coordinamento si pubblici e di ogni altra istituzione ed organizzazione pubblica o privata che secondo i rispettivi ordinamenti svolgono attività di protezione civile
Quarto al Presidente della Giunta regionale spetta assicurare in caso di emergenza il necessario coordinamento fra gli organi e le strutture del servizio regionale per la protezione civile e gli organi e le strutture statali operanti nel medesimo settore nella regione
Quinto
Allo svolgimento delle attività e dei compiti regionali di protezione civile partecipano le province di comuni secondo specifiche competenze
Sul piano della strumentazione operativa è prevista la istituzione a della Direzione Regionale per la Protezione civile vecchio permanente e continuativo ci di un centro regionale per le comunicazioni di emergenza da attivarsi mediante apposita convenzione presso la sede Rai regionale
Lo stesso schema di disegno di legge per ragione di organicità
Vuole concentrare nella protezione civile alcuni compiti ora affidati ad altri settori dell'amministrazione regionale
Difesa dei boschi dagli incendi opere di sistemazione idraulico-forestale opere di pronto intervento e così via
Non basta però una moderna legge nazionale non basta una valida e praticabile legge regionale occorre che esse vengano tradotte in atti concreti attraverso persone capaci che sentano l'impegno del servizio la delicata di efficienza non è una cosa facile ma non è neppure una cosa impossibile bisogna tuttavia sviluppare la cultura della protezione civile nel senso che la gente deve sentire questo problema come proprio solo così essa sarà preparata sebbene in parte ad affrontare le situazioni che si presenteranno in occasione del verificarsi di una calamità
Un'azione congiunta integrata tra organi impegnati nella protezione civile sulla base di programmi validi con strumenti adeguati
E persone interessate a conoscenza dei comportamenti elementare da seguire è il miglior modo per superare le difficoltà contingenti
Un'azione scombinata o peggio ancora caotica fatto cominciando dalle scuole come si trattasse dell'educazione civica
Ciascuno deve essere cosciente del proprio ruolo non è pensabile che l'organizzazione pubblica possa attuare sempre un controllo esaustivo di tutte le fonti di rischio
E invece auspicabile che il cittadino nei suoi quotidiani comportamenti agisca avendo ben presente che il fare o il non fare certe attività può essere di pregiudizio per sé e per la comunità
Una considerazione a parte va riservata ai gruppi di volontariato
Mi riferisco ai volontari animati sinceramente dalla volontà di aiutare il prossimo e ce ne sono tanti non certo a coloro che in ogni calamità si presentano più per atteggiarsi a me è stato onde evitare azioni disarticolate sul campo e per consentire a tutti la possibilità di contribuire nelle fasi di dichiarata emergenza l'opera di soccorso senza pregiudizio professionale
Coperto dei tre livelli di intervento di grande interesse almeno per noi
Primo cioè quello della ricostruzione
Nell'aprile scorso la Regione Friuli-Venezia Giulia ha presentato il rendiconto delle cose fatte
Un atto questo da noi ritenuto doveroso nei confronti della solidarietà nazionale
Abbiamo pertanto evidenziato le linee sulle quali ci siamo mossi le scelte che abbiamo compiuto legate peraltro riteniamo a criteri di buonsenso abbiamo Pica
Resta ancora da realizzare il dieci per cento che rappresenta la parte più delicata
Può e che attiene alle fasce più deboli alle situazioni più complesse
Resta altresì una consistente parte per quella che noi definiamo la ricostruzione burocratica pure impegnativa in quanto tesa a sistemare pendenze situazioni diverse
Ciò e naturale se si pensa al fatto che abbiamo privilegiato gli interventi realizzativi specie per le case
Siamo dunque sulla dirittura finale diciamo pure che operativamente siamo in grado di concludere
Ma quale indicazione si possono trarre per il futuro dalla nostra esperienza terremo
Tra le altre coordinate per evitare dispendio di energie e tempi improduttivi
Be fin dall'emergenza debbono essere subito ripristinati i servizi assistenziali scuole ospedali eccetera appena un pericoloso appiattimento di ogni slancio colto al superamento della sventura
Ci è illusorio ritenere di passare direttamente dalle tende alle case
Bisogna invece por mente alla fase dei prefabbricati
In quanto l'impostazione del processo di ricostruzione richiede tempi adeguati di riflessione serenità di giudizio posto che si decide del futuro intere comunità
Dei è auspicabile che la ricostruzione veneta convergere tutte impegnate ad offrire un lavoro costruttivo apporto e è essenziale che la ricostruzione non venga considerata un mero fatto tecnico ma sia sentita dalla gente come fatto proprio è essenziale che il processo di ricostruzione faccia capo alla Regione e agli enti locali
Al riguardo osservo subito che nella realtà friulana la scelta vincente è stata appunto quella di affidare alla Regione tale compito e di prevedere per essa la possibilità di ricorrere all'istituto della delega agli enti locali
Ciò ha rappresentato una novità nel contesto dei soggetti chiamati ad operare dopo una calamita di vaste proporzioni stato regione ed enti locali apri nei vuoti decisionale
La responsabilizzazione Diretta della classe politica e amministrativa locale ha consentito di affrontare il problema in termini più vissuti più immediati più vicine alla gente
Fin dai momenti dall'emergenza tutt'oggi l'apporto dei sindaci individuati quali funzionari delegati della Regione vedere gli amministratori locali è stato été di notevole rilevanza
G e opportuno per quanto attiene l'azione regionale che deve essere di coordinamento di guida in certi casi di supplenza ci si avvalga di una struttura operativa straordinaria e di procedure speciali
In tale struttura vanno concentrate tutte le competenze dall'urbanistica Arpino da percorrere
Dalla Regione Friuli Venezia Giulia è stata istituita così la segreteria generale straordinaria è a livello di Consiglio regionale la Commissione speciale per i problemi del terremoto
H è auspicabile che la ricostruzione rispetti il più possibile l'identità complessiva delle comunità specie quando queste hanno tradizioni è storia radicate
Pensare a grandi aggregazioni urbane per distruggere piccoli centri anche se spero tutti può essere una risposta tecnica al problema ma sarebbe una risposta senz'anima
E quindi inidonea a soddisfare le attese della gente che vuole rimanere nella propria terra legata alla comunità locale nella quale solo si identifica ricostruzione
Ed è bene che gli interventi di riparazione e di ricostruzione non abbiano carattere risarcitorio per danno ma si fondino piuttosto sul principio della solidarietà
Di talché vanno fissati i tetti ai limiti dell'azione contributiva pubblica
Inferiori sia adottato il criterio dell'elemento oggettivo il bene nel caso di riparazione ed è l'elemento soggettivo nucleo familiare nel caso di ricostruzione M è necessario che la Regione in partiste alle opportune direttive tecniche finalizzate ai vari tipi di intervento e ciò per ovvie ragioni di uniformità
è fare pene che venga adottato uno strumento legislativo flessibile
Che fatti salvi i principi di fondo opportuno che la struttura regionale anche su Tele Cadel gli enti locali intervenga con idonei meccanismi anche nuovi di assegnazione dei lavori all'impresa allorché il tradizionale ricorso al metodo degli appalti
Dovesse determinare maggiori costi essendo il mercato surriscaldato per la contemporanea presenza di una forte domanda
Inferiori venne così sperimentato con successo il sistema degli accorpamenti peraltro già avviato a conclusione
Qui è necessario nelle zone sismiche prevedere le opere di adeguamento antisismico per dare maggiore sicurezza le abitazioni questo problema si presenta in termini molto rilevante in Friuli pressati sono centotrentasei si pensa che siano oltre venticinque mila le potenziali domanda per un tale intervento si tratta di coloro che hanno beneficiato solamente delle leggi per la riparazione emanate dopo il primo terremoto
Il problema però è nazionale rientra nella fattispecie degli interventi di prevenzione
Per cui andrebbe adeguatamente affrontato in sede parlamentare con organici provvedimenti legislativi privilegiando innanzitutto gli edifici pubblici
Sarebbe forse bene legare tale intervento a quello per recupero edilizio Q è utile Tare la precedenza al ripristino dei settori produttivi
Perché la perdita della casa e del lavoro insieme potremo PT ricostruzione inferiori al decennio ne consegue quindi la necessità di definire le priorità negli interventi
Tutte queste sono ovviamente indicazioni che scaturiscono dall'esperienza precipuo del Friuli che non vogliono certo assurgere a dogmi di applicazione generale
Ma che possono costituire almeno noi speriamo un utile punto di riferimento
Autorità e signori mi sono chiesto se in questo nostro lavoro abbiamo commesso degli errori
La risposta che mi sono dato che alcuni errori certamente sono stati fatti
Non avevamo però nessuna esperienza cui fare riferimento
E alla mancanza di esperienza abbiamo supplito con la voglia di fare volta grazie all'impegno di tutti e grazie al grande Movimento di solidarietà che ha commosso tutti noi
Un attimo
E da regione solidarietà imprese
Visibilità
Raro alla l'assessore la lettura rigide mai
L'esperienza mentre due
Basilicata per aver dato questa ulteriore occasione di confronto e di discussione
Siamo convinti che da queste occasioni nasce la possibilità di arricchire di approfondire le esperienze diverse che ciascuna realtà territoriale ha portato avanti
E sia possibile tirar fuori delle possibilità di andare ulteriormente innanzi
La storia dell'Umbria nel campo degli eventi sismici ha una storia particolare diversa da quella delle altre regioni che sono qui rappresentati
Noi abbiamo avuto degli eventi sismici negli ultimi anni di carattere meno disastroso
Meno catastrofico se si fa il conto in termini di morti scusa a ripetizione nel tempo
Negli ultimi sette anni ci sono stati quattro esempi di carattere medio piccolo diciamo così nel settantotto nella provincia di Terni nel settantanove nella Valnerina
Nell'ottantadue nella zona di Valfabbrica si sia nell'ottantaquattro una larga parte circa la metà del territorio della provincia di Perugia
Terremoto che ha colpito anche parte del capoluogo l'impronta di Gubbio Assisi e altri comuni venti comuni della provincia di Perugia
Una serie di danni non tanto pesanti dicevo in termini di vite umane ma una serie di colpi gravi diffusi su un territorio molto vasto che hanno voluto significare per una realtà come quella della nostra regione che ha molte attinenze con la situazione in Cina azionarli hanno affidato già dalla dopo l'evento del mille novecentosettantanove e questa è una caratteristica che va tenuta presente per comprendere la nostra esperienza
Alla Regione il ruolo di indirizzo e coordinamento per la ricostruzione e la rinascita
Già la legge centoquindici dell'ottanta che affrontava problemi sorti dopo il terremoto della Valnerina e poi la legge trecentosessantatré dell'ottantaquattro che dava alla nostra Regione la possibilità di utilizzare la sua legislazione
Regionale per affrontare il sisma del dell'aprile dell'ottantaquattro
Mettevano la regione al centro delle azioni di carattere ricostruttivo e di rilancio economico l'azione degli organi regionali della Giunta e del Consiglio si è noi abbiamo inteso inserire l'opera di ricostruzione in un quadro di recupero urbanistico ed economico dei territori colpiti capace di consolidare ed estendere i valori storici culturali dei territori medesimi
Non ci siamo posti il problema di rifare tutto com'era prima ma al contrario abbiamo ritenuto attraverso un meccanismo programmatorio che sta al centro della nostra legislazione
Come del resto è stato ricordato anche dalla relazione del presidente del consiglio e della giunta
Andare verso la possibilità di migliorare la situazione esistente prima del sisma
La seconda direttrice di azione è stata quella della partecipazione
La partecipazione delle collettività colpite direttamente coinvolte nella fase di prepararsi fin dalla prima legge regionale c'è stata varata nell'ottanta e poi delle successive leggi
Della possibilità di delegare alle amministrazioni comunali tutte le funzioni amministrative lasciando alla Regione soltanto le funzioni di Indirizzo e di coordinamento generale
Voglio sotto
Plains ci si avvalga di una struttura operativa straordinaria e di procedure speciali
In tale struttura vanno concentrate tutte le competenze dall'urbanistica Arpino da percorrere
Dalla Regione Friuli Venezia Giulia è stata istituita così la segreteria generale straordinaria e a livello di Consiglio regionale la Commissione speciale per i problemi del terremoto
H è auspicabile che la ricostruzione rispetti il più possibile l'identità complessiva delle comunità specie quando queste hanno tradizioni è storia radicate
Pensare a grandi aggregazioni urbane per distruggere piccoli centri anche se spero tutti
Può essere una risposta tecnica al problema ma sarebbe una risposta senz'anima e quindi inidonea a soddisfare le attese della gente che vuole rimanere nella propria terra legata alla comunità locale nella quale solo si identifica ricostruzione
Ed è bene che gli interventi di riparazione e di ricostruzione non abbiano carattere risarcitorio del danno ma si fondino piuttosto sul principio della solidarietà
Di talché vanno fissati i tetti e i limiti interazione contributiva pubblica
Inferiori sia adottato il criterio dell'elemento oggettivo il bene nel caso di riparazione e dell'elemento soggettivo nucleo familiare nel caso di ricostruzione M è necessario che la Regione in partiste alle opportune direttive tecniche finalizzate ai vari tipi di intervento e ciò per ovvie ragioni di uniformità
è lì
Fare bene che venga adottato uno strumento legislativo flessibile
Che fatti salvi i principi di fondo opportuno che la struttura regionale anche su Tele Cadel di enti locali intervenga con idonei meccanismi anche nuovi di assegnazione dei lavori all'impresa allorché il tradizionale ricorso al metodo degli appalti
Dovesse determinare maggiori costi essendo il mercato surriscaldato per la contemporanea presenza di una forte domanda
Inferiori venne così sperimentato con successo il sistema degli accorpamenti peraltro già avviato a conclusione
Qui è necessario nelle zone sismiche prevedere le opere di adeguamento antisismico per dare maggiore sicurezza le abitazioni questo problema si presenta in termini molto rilevante in Friuli pressati sono centotrentasei si pensa che siano oltre venticinque mila le potenziali domanda per un tale intervento si tratta di coloro che hanno beneficiato solamente delle leggi per la riparazione emanate dopo il primo terremoto
Il problema però è nazionale rientra nella fattispecie dagli interventi di prevenzione
Per cui andrebbe adeguatamente affrontato in sede parlamentare con organici provvedimenti legislativi privilegiando innanzitutto gli edifici pubblici
Sarebbe forse bene legare tale intervento a quello del recupero edilizio Q è utile dare la precedenza al ripristino dei settori produttivi perché la perdita della casa e del lavoro insieme potremo IPT ricostruzione inferiori al decennio ne consegue quindi la necessità di definire le priorità negli interventi
Tutte queste sono ovviamente indicazioni che scaturiscono dall'esperienza precipuo del Friuli che non vogliono certo assurgere a dogmi di applicazione generale
Ma che possono costituire almeno noi speriamo un utile punto di riferimento
Autorità e signori mi sono chiesto se in questo nostro lavoro abbiamo commesso degli errori
La risposta che mi sono dato che alcuni errori certamente sono stati fatti
Non avevamo però nessuna esperienza cui fare riferimento
E alla mancanza di esperienza abbiamo supplito con la voglia di fare volta grazie all'impegno di tutti e grazie al grande Movimento di solidarietà che ha commosso tutti noi
Consigliere un attimo mentre evidentemente l'attività Regione
Solidarietà o imprese
Bisogna evitare
Allora al
L'assessore la legge numero sedici ritengo vede
Esperienze militari due foto
Basilicata per aver dato questa ulteriore occasione di confronto e di discussione
Siamo convinti che da queste occasioni nasce la possibilità di arricchire di approfondire le esperienze diverse che ciascuna realtà territoriale ha portato avanti
E sia possibile tirar fuori delle possibilità di andare ulteriormente innanzi
La storia dell'Umbria nel campo degli eventi sismici ha una storia particolare diversa da quella delle altre regioni che sono qui rappresentate
Noi abbiamo avuto degli eventi sismici negli ultimi anni di carattere meno disastroso
Meno catastrofico se si fa il conto in termini di morti scusa ripetizione nel tempo
Negli ultimi sette anni ci sono stati quattro esempi di carattere medio piccolo diciamo così nel settantotto nella provincia di Terni nel settantanove nella Valnerina
Nell'ottantadue nella zona di Valfabbrica si sia nell'ottantaquattro una larga parte circa la metà del territorio dalla provincia di Perugia
Terremoto che ha colpito anche parte del capoluogo l'impronta di Gubbio Assisi e altri comuni venti comuni della provincia di Perugia
Una serie di danni non tanto pesanti dicevo in termini di vite umane ma una serie di colpi gravi diffusi su un territorio molto vasto che hanno voluto significare per una realtà come quella della nostra regione che ha molte attinenze con la situazione oggi nazionale gli hanno affidato già dalla dopo l'evento del mille novecentosettantanove e questa è una caratteristica che va tenuta presente per comprendere la nostra esperienza
Alla Regione il ruolo di indirizzo e coordinamento per la ricostruzione e la rinascita
Già la legge centoquindici dell'ottanta che affrontava problemi sorti dopo il terremoto della Valnerina e poi la legge trecentosessantatré dell'ottantaquattro che dava alla nostra Regione la possibilità di utilizzare la sua legislazione regionale per affrontare il sisma del dell'aprile dell'ottantaquattro
Mettevano la regione al centro delle azioni di carattere ricostruttivo e di rilancio economico
L'azione degli organi regionali della Giunta del Consiglio sia noi abbiamo inteso inserire
L'opera di ricostruzione in un quadro di recupero urbanistico ed economico dei territori colpiti capace di consolidare ed estendere i valori storici culturali dei territori medesimi
Non ci siamo posti il problema di rifare tutto com'era prima ma al contrario abbiamo ritenuto attraverso un meccanismo programmatorio che sta al centro della nostra legislazione
Come del resto è stato ricordato anche dalla relazione del presidente del consiglio e della giunta
Andare verso la possibilità di migliorare la situazione
Esistente prima del sisma
La seconda direttrice di azione è stata quella della partecipazione
La partecipazione delle collettività colpite direttamente coinvolte nella fase di prepararsi fin dalla prima legge regionale c'è stata varata nell'ottanta e poi delle successive leggi
Della possibilità di delegare alle amministrazioni comunali tutte le funzioni amministrative lasciando alla Regione soltanto le funzioni di Indirizzo e di coordinamento generale
Voglio sottolineare che nella nostra esperienza
Si è dimostrato che in Umbria non c'è stato bisogno di organi straordinari
Ma è stato possibile agire come stiamo ancora continuando ad agire con la diretta responsabilizzazione delle articolazioni dello Stato democratico ognuna al suo livello
Da Regione per la legislazione per i poteri programmatori sulla Spagna
Regione caviglia si potrebbe dire perché abbiamo in qualche modo lavorato senza nessuna esperienza consolidata te voglio anche ricordare non perché debba essere un fatto di presunzione da parte nostra che le esperienze come del resto è stato anche per il Friuli sono state poi molto
Utilizzate molto considerate a livello delle altre situazioni la nostra normativa tecnica della Valnerina e ad esempio stata
Di in gran parte trasfusa nella normativa tecnica per il sisma dell'Irpinia della Basilicata del mille novecentottanta
La terza direttrice l'intervento è quella della prevenzione ci siamo resi conto è stato già ricordato della necessità di una netta inversione tanto l'eventualità ma una realtà
E ci siamo posti l'obiettivo di porre la nostra regione al livello delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali che sono larghe nel campo sismico come della possibilità di affrontare altri rischi
Va detto a questo proposito che con le conoscenze scientifiche tecniche è che abbiamo in questa fase prego riferiscono che consistente o
La preghiera e ai tecnici di alzare il volume soprattutto per rendere comprensibile l'intervento e anche attenti elevare il tono dell'intervento stesso grazie senz'altro
Di solito mi dicono che parlo troppo forte ma comunque cercherò di parlare delle conoscenze scientifiche e tecniche attuali
Perché la situazione del delle stesse è talmente elevata ormai che ogni ulteriore ritardo degli organi istituzionali ai vari livelli sarebbe ormai un fatto colpevole a questo proposito l'esperienza della nostra regione nel campo della prevenzione ha spaziato dall'approvazione prima Regione a statuto ordinario di un piano urbanistico territoriale nell'ambito del quale è inserita una cartografia tematica che fa la mappa dei rischi del territorio regionale da vari punti di vista
Fino nel campo più propriamente sismico a una serie di studi che sono in corso sulla vulnerabilità sismica incrociata
Dei terreni e degli edifici e alla possibilità quindi da questo di passare a un programma organico di consolidamento preventivo degli edifici a parte a partenza dagli edifici di interesse collettivo
Questa è la serie di direttrici su cui ci siamo mossi
A distanza ormai di qualche anno dai primi eventi che ricordavo ed invece poco più di un anno dall'ultimo evento dell'ottantaquattro siamo in grado di dare un giudizio complessivo sulla evoluzione della situazione
Abbiamo visto nel corso del tempo che nel momento dell'emergenza e siamo andati via via migliorando la nostra efficacia e la nostra rapidità di intervento il ministro Zamberletti ricorda che nel mille novecentottantaquattro dopo il sisma del ventinove aprile
Grazie a un'azione se breve a dare ricoveri provvisori dopo sei giorni tutte roulotte dopo tre mesi più di mille prefabbricati quelli necessari erano già installati sul nostro sul nostro territorio
Per quanto riguarda la situazione ricostruttiva superato il necessario Periodo di avvio
Delle procedure per le quali è stato necessario addestrare le varie amministrazioni dalla Regione alle amministrazioni comunali periodo sempre arduo la macchina della ricostruzione è ora in piena marcia
Per il terremoto della Valnerina del settantanove siamo al cinquanta per cento per il terremoto dell'ottantaquattro che comprende anche la i danni del terremoto dell'ottantadue
Abbiamo già ormai avviato pienamente la riacquisti nelle prime sei priorità e abbiamo avviato anche la ricostruzione grazie a un accordo con il dipartimento che ci ha permesso di dirottare dei fondi
Che potevano servire per le opere pubbliche abbiamo ritenuto di dare la priorità la ricostruzione facendo partire la prima ed ora la anche la seconda priorità il problema è ora soprattutto quello delle risorse economiche
Le risorse economiche sono insufficienti
E io approfitto di questa importante occasione per sottolineare l'esigenza che nella legge finanziaria dell'ottantasei siano previsti oltre ai necessari finanziamenti per le zone colpite dal sisma del mille novecentottanta anche adeguate risorse
Che attualmente non mi paiono previste per proseguire l'efficace un'efficace opera di ricostruzione in un
Altre risorse in quantità sufficiente
Posso dichiarare e direi non peccando
Di
Di poca cautela che sarà possibile per il terremoto del mille novecentottantaquattro in Umbria nel quale sono state colpiti oltre dieci mila edifici terminare la ricostruzione in un tempo assai breve noi valutiamo che se le risorse ci saranno messe tempestivamente a disposizione entro tre anni dal sisma sarebbe possibile terminare l'opera di ricostruzione questo grazie al fatto che le procedure sono ormai avviate la macchina è oliata come si potrebbe dire e quindi il drenaggio di risorse può essere molto efficacemente messo in campo dall'esperienza che ricordavo civile di una normativa complessiva capace di affrontare unitariamente le problematiche del te del territorio
Noi abbiamo in stesura un disegno di legge regionale sulla protezione civile e vogliamo anche cimentarci in un'altra operazione che riteniamo necessarie anche a livello nazionale cioè quella della fissazione
Di procedure certe che debbano essere messe in atto tutte le volte che le calamità si verifichino ministro Zamberletti sa che dopo il sisma dell'ottantaquattro
è stato necessario andare a una miriade diciamo così di ordinanze per sistemare la situazione procedurale noi riteniamo che sia ormai giunto il momento di definire una volta per tutte una procedura che può essere valida che poi può fa può essere fatta partito quello delle altre Regioni consorelle qui rappresentate
Dimostrato
La normativa nazionale della quale
Tanto si è discusso nel corso di quest'ultimo periodo noi aggiungiamo
La nostra opinione che non può che essere analoga a quella delle regioni che hanno già fatto sentire la loro voce oggi innanzitutto sulla urgenza di approvare la legge di protezione civile
Non crediamo che sia
Possibile approvare una legge comunque ma che sia urgente approvare una buona legge e che sia possibile approvare presto una buona legge
Una legge che preveda un servizio che assicuri interventi di carattere globale
Una legge che dia all'architettura gli accenni sia in senso positivo sia nel senso delle perplessità sollevate già nelle relazioni e negli interventi che mi hanno
Preceduto il punto che ancora irrisolto per quanto riguarda la legge nazionale è il punto di un certo strabismo istituzionale ma anche e soprattutto organizzativo che si pone mentre la legge dal punto di vista della prevenzione e dell'avvio della rinascita
E della ricostruzione da ai livelli istituzionali giusto ruolo allo Stato il suo livello di coordinamento generale alle regioni il loro livello di programmazione sul territorio alle Autonomie il loro ruolo
Per l'emergenza c'è un salto un salto concettuale
Che tradotto sul l'anello regionale viene ignorato e si fa riferimento invece all'anello di carattere prefettizio ora noi sappiamo il ministro Zamberletti issati direttamente per la sua esperienza
Che senza le Autonomie anche nell'emergenza non sia la possibilità di un intervento efficaci
è quindi necessario fare uno sforzo per risolvere impositivo questo ruolo veniva ricordato io lo voglio sottolineare che questa posizione regionale che noi reiteriamo ancora in questa occasione non è
Una posizione rivendica azionista o una posizione
Di gelosia di competenze ma è la posizione di chi avendo lavorato
Concretamente nelle realtà delle calamità si rende conto dei problemi ma io voglio prendere soltanto un minuto all'uditorio in questa occasione importante
Per fare un un piccolissimo ampliamento del discorso e per dire che questa discussione sul ruolo delle regioni nella legge nazionale di Protezione civile
è parte di una discussione più grande che in questo momento nel Paese sta avvenendo intorno a quello che potremmo definire il nodo regionale
è noto ormai dai fatti che si verifica nel che le regioni godono di una cattiva stampa presso il Governo e il Parlamento
Basterebbe far riferimento soltanto alla serie di provvedimenti che sono stadi legge nazionale che sono stati emanati nel mille novecentottantacinque
O che sono in preparazione Frati la legge quarantasette che converte il legge il decreto sul condono edilizio un'altra un'legge di conversione di un decreto che si occupa dei problemi degli interventi per le tossicodipendenze
La legge sulla protezione civile la legge
Che è in discussione alla commissione lavori pubblici della Camera sulla difesa del suolo in tutti questi provvedimenti il ruolo delle regioni è marginalizzato il ruolo delle regioni eh
Espropriato in qualche modo delle competenze che la Costituzione ad esse demanda la giustificazione alla quale spesso si fa riferimento è una presunta inefficienza regionale che in certi casi dobbiamo dire
E anche esistente in certe realtà e allora io sono dell'opinione che occorre dire con chiarezza ai livelli di governo e di Parlamento insisto perché non sarebbe giusto dire soltanto di governo dico anche di parlamento
Se si intende mettere in discussione l'ordine l'ordinamento istituzionale previsto dalla Costituzione
E se come ci viene risposto questo non è
Allora se si vuole confermare l'ordinamento istituzionale attuale
Allora la via maestra è quella del rispetto dei ruoli e delle competenze non di un neo centralismo strisciante
E di fronte ad eventuali inadempienze siamo noi per primi quelli che lo chiediamo
La previsione di un adeguato potere sostitutivo da parte dello Stato non si faccia di ogni erba un fascio ci sono molte regioni che funzionano sì di adesso non si
Definisca l'ordinamento regionale l'esperienza regionale come fallita per questa ragione
Ecco questo è il nodo che rimane ancora per
L'approvazione di una legge moderna efficace a livello delle esperienze che abbiamo compiuto i presidenti del Consiglio dalla Giunta ricordavano che nella discussione parlamentare anche grazie all'apporto addirittura emendativo di proposte di emendamenti
Delle regioni complessivamente intese coordinata dalla Regione Basilicata alcune questioni sono risolte
Altre ancora
Non sono risolte tra cui quella che dicevo principale
Quella del ruolo delle Regioni nell'emergenza io penso che sia nella discussione di How l'alla Camera sia poi al Senato questa discussione dovrà andare avanti più volte il posizioni regionali
Forte delle esperienze che lui ha positivamente e
Concretamente vissuto sul territorio
Sì stilisti accerto che se come ministro della Protezione civile intenderà continuare a battersi come noi auspichiamo perché la legge che verrà approvata sia una legge al passo dei tempi da parte delle regioni sarà continuata assicurare il nostro contributo
Di stimolo per il conseguimento di un obiettivo che significherà un grande innalzamento del livello di civiltà del nostro Paese
Diamo atto riflessione ai molti parlamentari presenti da un'auto che il ministro San Perletti la parola ora
Al cocco
Mi conosco
Non uno sforzo certamente poi
Fanno dall'altra con e
Io ringrazio innanzitutto la residenza Consiglio regionale
Né della Giunta della Basilicata
Per questa riflessione interregionale
E per una riflessione ponderata comunità regionali
Per quanto riguarda il ricordo dell'evento sismico
Ma anche perché l'incontro di oggi anche se molte volte la complessità delle riflessioni
E la numerosità degli interventi potrebbe Farre banalizzare il dibattito noi riteniamo che questa riflessione interregionale sia stata fondamentale per ciascuno di noi
Io sono certo che non è solo il ricordo del passato
Di coloro i quali hanno rischiato la propria esistenza
Tenendo presente qual è lo stato delle nostre condizioni non dico geo morfologica ma l'occasione dell'incontro e anche per metterci insieme lavorare mobilitarci su alcuni pochissimi e su alcune conclusioni che sono pure venuti dal dibattito di questo pomeriggio
Io ritengo come si sosteneva stamattina da parte dell'onorevole Colombo sul tempo
Che c'è bisogno di un recupero totale di protagonismo
Delle ragioni
Nella fase della ricostruzione
Nel rilancio dell'insediamento e nella immaginazione di un modello produttivo di sviluppo diverso dal passato
Se questa analisi Herrera io ritengo che le regioni sono pienamente consapevole da perplessità ed un forte timore rispetto ai fatti accaduti forse quella incertezza pesa sul ruolo e sull'immagine della Regione
Ma ritengo che il passato non possa richiamare la storia istituzionale di questa fase nuova di rilancio dell'istituto regionale noi siamo pienamente convinti di voler svolgere non in maniera verticistica non in maniera assolutistica
Ma coinvolgendo pienamente le Autonomie locali
E gestendo connesse con la riedizione dell'istituto della della gara il problema vero che può e la gestione del territorio
Io non chiedo qui agli onorevoli parlamentari a un tentativo proprio delle competenze regionali
Io non dico che dobbiamo fare la richiesta bella centralità dell'istituzione regionale nella politica del territorio
Io dico che noi dobbiamo fare la centralità dell'istituzione regionale
Se riusciamo
Oltretutto
Noi non possiamo qui lamentarci di fronte all'onorevole ministro Zamberletti
Che è divenuto più popolare di Pippo Baudo e l'Italia per la sua capacità di dinamismo di autorevolezza di concretezza anche operativa sul piano delle scelte a farsi ma dobbiamo effettivamente se riteniamo che il problema del territorio è un problema sostanziale
Per il rilancio delle nostre istituzioni regionali io ritengo che il discorso dobbiamo farlo all'interno
Dei piani di programmatici
Dei piani triennali e dei programmi della seicentocinquantuno se vogliamo affrontare il problema vero e reale se non ne finalizziamo le risorse lei erogazione che pure sono forti
Io immagino e guardo qui ai sette mila miliardi del bilancio della regione Campania certamente il problema non riusciamo a riso
Quale esperienza noi stiamo conducendo
Sul piano della protezione civile è chiaro che qui dobbiamo immaginare che il problema debba essere affrontato non solo con l'adozione di un provvedimento di legge
Inattesa anche che venga emanato quello nazionale che pure è un grande respiro di programmazione e di progettualità
Dobbiamo dare atto al ministro Zamberletti laddove viene immaginata la Protezione civile non più come ma come parte construens
Dobbiamo cioè modificare sostanzialmente la filosofia sottesa alcolici temendo della protezione civile
Secondo le immaginazioni e di filosofia del mille novecentosettanta e mi pare che in questo progetto di legge al di là degli emendamenti al di là di una richiesta forte e autorevole
Del coordinamento della regione
Noi dobbiamo dare atto al ministro Zamberletti che questo disegno può far scattare all'interno dei contesti regionali
L'adozione di provvedimenti legislativi ma qui non si tratta di aumentare la quantità notevole della prassi legislativa delle nostre amministrazioni regionali quando Tardelli futuro io lo sto qui a ripetere alcune scelte che pure sono emerse dal contributo degli amici autorevoli del Presidente del Consiglio della Basilicata del Presidente la Giunta degli assessori che mi hanno preceduto
Sul concretizzazione che sanno determinarsi sul piano dell'istituzione regionale in relazione alla Protezione civile basti pensare alla sala stampa anche questo mi pare è un risultato che stiamo acquisendo la Regione Campania con l'impegno di coinvolgere le comunità i cittadini e le scuole l'università
Noi stiamo per pubblicare un quaderno scientifico fortemente motivato perché vogliamo creare non dando nelle istituzioni perché ognuno di noi percorre un quorum tagliato questa forza sommersa che pure talvolta è riuscita a ripianare la latitanza delle istituzioni
Un quaderno scientifico che deve creare una sub cultura
Costruttiva significativa
Che è di reazione attiva e non passiva rispetto alle vendo cara diffuso non possiamo peritare al fatalismo
Ho al miracolo in senso negativo dell'evento che accade ma dobbiamo attrezzarci se vogliamo portare avanti una giusta previsione è una adeguate opportuna prevenzione dei fatti dalla virtus
Su questa logica e su questa filosofia noi dovremmo Catinari e andare avanti
Ebbene io posso dire che quando stamattina prego un articolista significativo del tempo
Sosteneva due grandi temi sui quali gli enti istituzionali e soprattutto le regioni dovranno soffermarsi a recuperarli totalmente nella totalità della ditta istituzionale
Un primo elemento che veniva sottolineato e la cultura della rinascite cioè noi abbiamo registrato al di là delle timidezze delle incertezze e delle difficoltà
Che la democrazia istituzionale vera
è cresciuta all'interno delle nostre autonomie locali non non non soltanto nella regione ma nelle province nelle comunità montane nei comuni è cresciuta la consapevolezza e la maturità dei nostri amministratori occhio
Della forma Urbis delle nostre comunità della vita della solidarietà perché sono questi valori attorno ai quali bisogna accorpare gli uomini del nostro tempo
è il secondo elemento che veniva posto autorevolmente dall'articolista che veniva ribadito pochi giorni fa dal ministro per gli interventi straordinari
L'altro giorno sul Mattino noi assisteremo con l'attuazione
Dell'articolo trentadue della legge duecentodiciannove salvo di esprimere qualche perplessità comitati dalla Regione Campania sugli organi monocratici che hanno gestito la ricostruzione
Abbiamo grandi perplessità sui i settori gli organi monocratici però dobbiamo dire con obiettività che la struttura molto
Il dibattito la ricerca l'indagine e la ricostruzione soprattutto immagino l'aria metropolitana di Napoli certamente non avremmo compiuto i tredici mila alloggi che sono pronti per essere destinati a coloro i quali hanno un'abitazione precario o fatiscenti e allora mi rendo conto che è un tema di fondo è constatare un modello di sviluppo industriali nuovo all'interno delle comunità più colpite dall'evento sismico
Con l'insediamento di moltissime iniziative produttive
Io ho detto che questa ipotesi non è solo un test per verificare l'ipotesi di sviluppo industriale degli anni futuri ma è anche una garante esemplificazione sul piano della programmazione economica che non copre vogliamo ridare un grande respiro strategico alle ragione oggi alle regioni oggi e se vogliamo recuperare
La linea statue ente che fu pienamente significative pregnante del mille novecentosettanta quando si partì
Con molto velleitarismo certo ma con tanta ricchezza di tensioni a creare questo grandemente Strumendo immaginato dai patres coscritti della nostra carta costituzionale
Mi pare che su questi due temi
Un'ipotesi di sviluppo industriale il nuovo perché il tema dello sviluppo è legato essenzialmente al problema del territorio salvo ad essere disciplinato questo nostro territorio
E io non voglio qui per deformazione professionale richiamare una significa Nisi paravento la natura si vince si disciplina se non obbedendo alla natura cioè se non rispettando il territorio l'ambiente antropico il nostro ecosistema
Forse molte cose sono dovute alla natura
Molte cose sono dovute soprattutto alla nostra imprudenza non dando di uomini e di politici per le nostre responsabilità queste cose
Devono cambiare perché la predizione Protezione civile non deve diventare io ritengo un sacramento talvolta insignificante perché non c'è distribuzione di prebende di spazio politico
Non deve diventare un insediamento della politica regionale deve diventare la politica regionale
Perché al torno al territorio non solo si dobbiamo discutere e approfondire
Dobbiamo ricordare che recentemente dal convegno di Torino
Sul importanza delle tecnologie e delle strumentazioni perché questo problema non è un problema meramente teoretico di approfondimento accademico ma è anche un problema che ama sua volle valenza di approfondimento scientifico
Ebbene in questo convegno sulle tecnologie operative sulle strumentazione da usare
Nella evenienza difatti calamitosi ci sono concordati alcune problematiche temi sui quali dobbiamo riflettere quali il raccordo tra le varie espressioni sul piano istituzionale in relazione al tema della protezione civile
L'esame del per cui la Regione la legge istitutiva del servizio la Protezione civile alla Regione Lazio passa ma in altre regioni non passa perché ci sono le critiche i vincoli opportuni o no delle commissioni di governo su questo noi dobbiamo far chiarezza al livello dell'istituzione regionale
Anche la verifica e l'accordo sulla simbologia da utilizzare per arrivare a quella cartografia regionale delle mappe di rischio che sono fondamentali per il nostro territorio
E inoltre anche l'analisi degli standard e dei sistemi informativi
Cari amici io non posso parlare a lungo anche perché ci saranno tanti altri amici che interverranno e approfondiranno le cose oltre alla parola terminale terre le cose che abbiamo detto e che sono state dette
Non tanto a far rivivere la memoria del passato quando a ritrovare le ragioni e motivazioni per attuare in termini operativi le finalità della protezione civile
Sono certo che il dibattito e le conclusioni di questa rinnovata discorsi vita regionale ci consentono di pervenire anche a degli impegni concreti
Che possono portarci al livello dell'istituzione regionale alla costituzione di una Consulta e interregionale delle realtà più colpite
Con scambi di idee di iniziative e di proposte
Alle conferenze permanenti di protezione Ciro nazionale che regionale utilizzando pienamente la consulenza scientifico e coinvolgendo le nostre popolazioni
Con questo spirito
E con l'impegno a fare della protezione civile la ratio interno alle scelte a farsi sul piano regionale io ritengo di confermare la solidarietà
Non soltanto a coloro i quali non ci sono più ma soprattutto agli amici autorevoli
Responsabili del governo regionale della Basilicata agli organizzatori che hanno il ricordo degli eventi trascorsi
Voluto testimoniare in maniera operativa gli impegni che dobbiamo assumere al dirlo istituzionale essendo risultati positivi verranno io ritengo che insieme abbiamo trascorso
Un nobile sabato non tanto per ricordare i nostri amici e parenti di funghi ma per rilanciare con forza con dignità autorevolezza la capacità di governo e di equità delle nostre regioni
Grazie a una fare cambia trasfuso su questo suo intervento la passione
La ragione della nostra attività nel tempo dalla ricostruzione passiamo ora agli interventi dei gruppi regionali chiedendo colleghi capigruppo diritti
Trattenere il loro intervento nei primi dieci minuti l'acquisto Zamberletti a
L'interesse Dal Moro responsabilità non loro disponibilità Margiotta per il gruppo del movimento sociale sicuramente grazie
In un ambiente già naturalmente disastrato e da secoli trascurato non sappiamo se più per avverse diffide difficile condizione geofisiche che per sempre carenti volontà politiche
Occorrerebbe portare avanti un discorso e sviscerare una disamina del tutto particolare è diversa da quelle delle altre regioni
è ovvio che Vieri saranno Celli brevissimi di modeste riflessione popolari e concrete proposte la nostra regione presenta grosso modo dappertutto caratteristiche similari
Giacché cittadine Paesi villaggi e sperdute contrade si sono sviluppate storicamente su universalmente di due preponderanti segmento dell'Appennino meridionale
Che a guisa di una tentacolare piovra si tirava in ogni direzione con le sue aride e rocciose propaggini
Dicevo se la posizione naturale della nostra per terra rende arduo gli interventi di soccorso i per le sapute difficoltà delle vie d'accesso ai vari agglomerati urbani
Dispersi a grande distanza tra loro
Ci corre l'obbligo di studiare a parte con particole improvvisamente fatalmente alle persone e alle cose come purtroppo d'ogni tanto succede imitare e qua e là per il mondo
E qui non sarebbe fuori luogo consigliare di effettuare come è stato fatto altrove quell'esercitazione che preparino gli addetti e i mezzi ad intervenire tempestivamente e i cittadini colpiti a cautelarsi opportunamente e a collaborare solidalmente purtroppo i guai e guasti che possono colpire affliggere le nostre laboriose popolazioni si sa sono i terremoti
A nostre spese abbiamo imparato che l'hanno carezza ora di altissimo rischio
Ripeto i terremoti le alluvioni ricorda lei non e se i risultati degli interventi sono stati gite criticati in alto loco e per la tempestività e per l'organizzazione
Ciò è dovuto ovviamente all'attuale scientifica scientifica imprevedibilità sia del fenomeno sia dalla violenza
Ma per non prendere decisione ad emergenze archiviata
Bisognerebbe porre mano e in tempi utili ad una politica di radicale trasformazione e di risanamento può edilizio intervenendo anche se non è impresa semplice e di facile Breva attuazione
Con l'imporre sistemazione antisismiche non solo per le costruzioni da agibili ma anche per tutte le altre che se arrivo alla men peggio resistito cinque anni fa mentre alla casa non trova l'acquirente o l'inquilino perché giustamente si vuole oggi acquistare o affittare un'abitazione che sia antisismica
L'ha trovato
Considerando la frequenza dei rischi delle alluvioni il discorso è un po'diverso per la necessità di opere permanenti di con soleggiamento e di bonifica
Se i fiumi che attraversano la Lucania assolve il Bradano il Basento Bagheria il Sinni quasi tutti gli a carattere torrentizio Commerce formasse dista assume di rocce di sabbia
C'è una infinità di ruscelli e torrenti che dalle dispute ariete al nostro brulla Pendino scendono vorticosamente solcano in ogni direzione se dice origini i tecnici devono fare aprire gli occhi ai politici perché anche nella Lucania vengano attuate al più presto le norme su cui si basa la Protezione civile per la per la doverosa protezione dei disastri o per l'immediato soccorso mediante consistenti già solide organizzazioni
Della legge finanziaria in discussione al Senato
Non potremmo certamente gioire noi meridionali per i previsti contrastati e dirottati stanziamenti è soprattutto noi lucani
A parte le ben note e pare quindi eliminate di disparità di trattamento tra nord e sud conseguente a precisa volontà politica di vertici e a negligenza dei nostri rappresentanti destinata alle opere di edilizia pubblica posto sismica a Napoli evidentemente sono temibili le proteste dei vocale ci partono pay a fronte del degli si vita della povera gente Luca
Oggi a cinque anni dal terribile terremoto
Vogliamo ancora una volta dopo e insoddisfazioni e perplessità registrata a tutti i livelli
Per levare la voce a nome di tutti i cittadini lucani
Verso coloro che possono e devono correggere disposizioni parziali e volontà discriminanti
Perché sì stavo io un era di equità e di giustizia nella visione unitaria e solidale delle situazione dei bisogni
Se non altro spero vocalmente
è vero che la strada da intraprendere o da ripercorrere richiede impegno finanziario e di energie
E tempi lunghi
Ma una serie di efficacia politica di prevenzione è nell'attesa di noi tutti e di quanti in questo particolare tormentato sotto sono colpite nelle cose e nelle persone lo stesso ministro dà per letto qui presenti qui presente ebbe a dire alla Camera ha seguita dalla tragedia di Val di Fiemme la fase della prevenzione e previsione deve essere privilegiata rispetto a quella dell'emergenza
è conclusa e coso solenne giuramento mai più in queste condizioni
C'è poi di un'altra occasione dalle popolazioni
Ebbene
Se le parole non sono semplici e insignificanti emissioni di voce queste esercitazioni garantiamo anche noi fra le nostre vale e le nostre montagne
Esercitazioni che dovrebbero assicurare l'incolumità di persone e mezzi moltiplicando ammodernando con i migliora miglioramenti permesso dal continuo progresso dalla tecnica
Le strade di accesso e di comunicazione che lasciano molto a desiderare e che non sono validamente protette da smottamenti e frane
Soprattutto quando si devono raggiungere incassi dica la vita paesini sparpagliati e quasi ovunque disposta su impervie montagne infine signor ministro di fronte ad una emergenza che lei stessa dello sfruttamento scientifico aereo dire diradare e di satelliti con strutture a raggi infrarossi
Non crede di dover accelerare o potenziare l'istituzione di terrestre organismi che con i piedi per terra e a contatto continuo con servizio geologico nazionale rappresentino una certa garanzia dall'immediato per la ricorrente sciagure che affliggono opposto una frizione tante Regione e in particolare la nostra
Anche se dubbiosi te a quanto pessimisti i nostri cittadini attendono a meno che il tutto non venga rimesso in discussione ritardato al coro solito Botto prenatalizio di una sempre affiorante crisi governativa e parlamentare
Con conseguente rivalutazione di progetti Girelli presidente del gruppo consiliare del partito repubblicano
Autorità signori e signore
Nella nell'arco temporale della vicenda istituzionale della Regione Basilicata
Io rappresento l'inedito repubblicana per questa ragione
Mi impossibile riferire o testimoniare esperienze
Sulle iniziative legate alla Protezione civile
L'unica esperienza possibile io posso oggi offrire alla vostra attenzione quella professionale legata
Ha una valutazione della normativa della materia in questione Regione nel rapporto stati enti locali nel rapporto Stato Società Civile
Quindi su questa base possiamo dire che la legislazione attuale risulta in modo evidente che la Protezione civile è un compito primario e quasi esclusivo dello Stato
L'insieme normativo si traduce in uno schema organizzativo mondo centri contabilità ignorare l'articolazione dello Stato nei livelli istituzionali plurimi rappresentati dalle regioni dalle Province ed ai Comuni
Persino nell'ambito dell'attività del Comitato Regionale per la Protezione civile il ruolo riservato alle Regioni alle Province e agli enti di cui si compone il comitato e solo quello meramente consultivo decisionale sembra rinunziare a priori al contributo delle autonomie locali al determinante rapporto delle stesse intese nella pienezza del logo un ruolo istituzionale
La visione centralista della legislazione statale esclude a priori anche all'impegno il coinvolgimento di attività permanenti sul territorio quali le associazioni di volontariato le università
Le attività produttive gli ordini professionali i centri di ricerca che possono apportare possono e debbono a portare un indiscutibile aiuto qualitativo e quantitativo alla protezione civile primo tra tutto
Quello per la tutela ambientale
L'Amministrazione dell'Interno dall'altro a livello locale sui prefetti e così facendo ridimensiona quel livello con locale che la legge sembrava privilegiare va fatta quindi ancora chiarezza sul ruolo dello Stato sul ruolo degli Enti locali sulle potenzialità espansive degli enti locali nel settore specifico e massimamente sul muro portante del volontariato dopo e della società civile
Nella individuazione degli organi di protezione civile
Massimamente si evince come legislatori abbia voluto penalizzare il ruolo degli Enti locali territoriali e non non riconoscendo loro neppure lo status di organi della protezione civile
Tale penalizzazione competenza
Va quindi ribadito che non essendo stata attribuita alle regioni e agli enti locali la qualificazione giuridica di organi della protezione civile il legislatore non ha provveduto a stabilire analiticamente neppure le loro competenze
Sembra apparentemente che si sia voluto lasciare uno spazio quasi illimitato di intervento mediante il riferimento le attività previste dei decreti di trasferimento e di delega delle funzioni
A questo punto
Non può non essere richiamata quindi la necessità ora la necessaria coralità
Delle varie amministrazioni nel campo della previsione della prevenzione anche in base a funzioni che loro normalmente competono in materia di controllo del territorio anche da strutture permanenti con finalità di previsione e prevenzione dei disastri per la salvaguardia dell'ambiente per soccorso della popolazione degli insediamenti abitativi o di lavoro colpiti dalle calamità sotto questo aspetto il ruolo degli enti locali de e può essere rivalutato rispetto alla delegazione qui è stato oggetto dalla legislazione esistente
Siete d'altra parte constatata una evoluzione significativa però del quadro legislativo generale tesa a ridimensionare tale e negazione dal ruolo delle regioni degli enti locali cui si è fatto cenno
I progetti di legge all'esame del Parlamento costituiscono un tentativo di stupro territoriali istituzionali e a tutte le componenti locali concorrono con lo Stato all'attuazione del servizio nato opzionale della protezione civile
Tali progetti di legge attribuiscono una posizione di primaria importanza al sindaco e alla comunità locale
Assume un ruolo più completo ossia la Regione sia la Provincia alle quali è affidato una funzione permanente di coordinamento nei rispettivi territori
Altra caratteristica saliente è l'adozione di una sostanziale revisione detti temi organizzativi oggi previsti mediante la vocalità di creare una moderna coscienza della protezione civile che può essere Terrestre raggiunta
Preparati oggi e quindi si pone nell'ottica di una crescita complessiva delle strutture partecipative questo mi sembra il contributo che potevamo e dovevamo dare di qui deve partire anche la mobilitazione per un comico Paul cimento dei cittadini e delle strutture del volontariato purtroppo ancora lontani da forme di collaborazione e di formare il riconoscimento bisogna in definitiva a fare in modo che non vada sciupato il disperso un patrimonio sommerso di forse etiche morali ma vantata mentalità e cultura
Per recuperare il necessario rapporto positivo tra volontariato società e pubblici poteri
Devo rilevare che l'attenzione
Per il dibattito in corso e leggermente calata da in questo in questo sono ma
Interessante la discussione in merito per cui noi pensiamo di continuare e di approfondire questi problemi
Signor ministro onorevole Zamberletti illustri rappresentanti delle Regioni qui presenti autorità convenuti tutti
Credo
Che non sia una digressione
Rispetto al problema il
E da molta gente vissuta
Alle ore ventitré circa
Di l'altro ieri
A casa mia
Ero a casa mia quando avvertiti una scossa tellurica il cui epicentro naturalmente fu al di là dell'Adriatico
Una scossa tellurica molto lieve
Che nonostante la scarsa intensità impresso per qualche minuto un movimento oscillatorio tutti i lampadari
Sono abito all'ultimo piano di un palazzo danneggiato dal terremoto
Questo fenomeno evocò in me senso di angoscia e per la coincidenza ventuno novembre ventitré novembre e per l'incertezza
Degli attimi successivi mi prese anche devo confessarlo un po'di panico nella constatazione di una possibile attende inconsciamente rifiutata verità
Espressa dal progetto finalizzato girato dinamica oggi gruppo difesa dai terremoti
Nell'ultima parte della relazione illustrata in data dieci dicembre ottanta dai professori Barberi migrando riga i membri delle competente commissione del Senato alla presenza del Capo dello Stato
L'ha citato riflessioni sembra lanciare anatemi terrificante
Che non bisogna credo mai dimenticare
E dice il Paese
Prenda definitivamente coscienza che i terremoti sono una componente costante della vita nazionale
E più avanti ancora dice
Ci sia l'entità ci si renda conto una volta per tutte che tra pochi mesi o pochi anni il terremoto colpirà ancora
L'altro ieri sera mi chiese cosa è stato fatto per prevenire i rischi derivanti da un terremoto cosa è stato fatto contro questa e se in questa parte del Paese
Tosi duramente colpito cosa avrebbe fatto in quel momento e dobbiamo dire quale lezione abbiamo imparato dal terremoto del ventitré di novembre
In queste aree quasi tutte a forte rischio sismico
Gli edifici eccetto quelli ricostruito costruite dal mille novecentottantuno e forse anche quelli riparati gli edifici esistenti costruiti con metodi non rispondente alla sicurezza contro i terremoti rappresentano un costante pericolo per l'incolumità della gente
Ci dobbiamo chiedere cosa succederebbe in queste aree nei centri urbani specialmente nei centri urbani vecchi gli storici
Nel caso si verifica sul terremoto di una intensità pare a quella del ventitré di novembre
Nel campo della prevenzione dai rischi menzionati si è fatto poco o nulla
Prima l'emergenza
Poi la ricostruzione e lo sviluppo in via diventa realizzazione hanno richiesto al Paese uno sforzo finanziario ed organizzativo
Quindi poco possiamo sperare in questo campo
Della prevenzione se non nel corretto uso dal territorio siamo chiedere miracoli in questo campo
Della prevenzione da parte o per gli edifici già costruiti prima del ventitré di novembre
Non possiamo chiedere miracoli in questo campo ma dobbiamo chiedere
Che si inizi a prestare attenzione concreta nei confronti di questo specifico problema so non vorremo successivamente pentirci e farà propositi dopo del senno di poi se avessimo saputo serve avremmo operato diversamente
Per quanto riguarda il quadro della Protezione Civile dobbiamo prendere atto che sono state le tragedie consumate nella cento nella recente passaggi Latif normativi e all'organizzazione purtroppo ancora incompleta
Nel mille novecentosettanta dopo decenni di indifferenza diffidenze e riserve anche di ordine finanziario e di queste difficoltà ne conosce molte il suo relatore onorevole Zamberletti fu approvata la legge novecentonovantasei ci volle più di un decennio è un terremoto di vaste proporzioni
Quale quella del ventitré novembre del mille novecentottanta
Il richiamo del capo dello Stato perché venisse approvato il Regolamento di esecuzione della della legge passi certamente se non sono fa della protezione civile
Ancora oggi vi sono incertezze di operatività in presenza di calamità naturali perciò veniva opportunamente rilevato non so
Se da tutte le prefetture ma certamente doverosamente dalla Prefettura di Madeira
In data due maggio
Di quest'anno il prefetto così scriveva i sindaci le recenti calamità naturali
Quelle del febbraio dell'ottantacinque che hanno interessato tutto il territorio nazionale hanno posto in evidenza le carenze del sistema di protezione civile dopo un testa inizialmente senza un preciso orientamento e degli organi Courier demandato il compito di intervenire in favore delle popolazioni colpite da eventi eccezionali
E poi in questa nota del dei prefetti seguono utili chiarimenti
Ma è
Quando noi abbiamo i chiarimenti ecco che lo stato con la legge quattrocentoventiquattro una legge che interviene per fronteggiare i danni causati da quelle calamità naturali rilevata dai prefetti
Nel campo dei lavori pubblici cioè nella materia di competenza regionale ecco che la legge quattrocentoventiquattro assegna in contrasto con tutti i principi ai quali giovedì
Sul piano operativo e sul piano dell'efficienza olio Corriere di dare atto che l'azione è stata svolta per quanto mi è dato a verificare nella provincia di Matera in maniera eccellente
Ma devo però aggiungere che lo stato
Ha innescato ulteriormente un processo di confusione legislativa ed operativa nelle materie di specifica competenza regionale
Nelle quali la Regione già operava con la legge dieci dieci ecco la sua legge del ventitré novembre del mille novecentosettantotto la numero cinquantuno
Oppure in un quadro operativo non ancora benedizione nazionale della protezione civile
è doveroso dare atto
Che si è operato nel progettare un sistema di protezione civile contro i vari rischi attraverso piani comunali provinciali regionali e nazionale nei quali sono previste puntualmente e minutamente tutte le misure da azionare in caso di emergenza nei successivi stadi di soccorso
Incassò di emergenza nei piani sta scritto addirittura dove bisogna far rifornimento delle sale o della pasta
Cioè dei più elementari servizi
Sono questi piani alla ai responsabili delle operazioni
Sono piani ben architettati ma poco conosciuti persino dagli addetti ai lavori e quindi non verificati nei suoi vari meccanismi che temo non realmente operare in caso di necessità
La verifica sarà l'opera più difficile e più impegnativi anche sul piano finanziario da parte di questi impianti al volontario non possiamo dare
Che un distinte un distintivo nei piani c'è il volontariato eccellendo dei volontari di ogni comune però a questo volontariato viene dato per ora solamente un distintivo senza che forse li penalizza nei suoi bilanci nei loro bilanci
Non si può chiedere così come viene chiesto attraverso le circolari
Attraverso i vari appelli di inserire nei loro bilanci delle Poste per organizzare la Protezione Civile
Qual è l'impegno che la Regione assunto
Assume o deve assumere nella meglio nella materia in discussione devo dire che la regione Basilicata Paggiaro alcuni strumenti
In materia di pronto intervento quadro quale quello delineato dalla
E dell'ottantacinque in materia di volontariato civile socio assistenziali e sanitari
Le regioni credo trovino ostacoli nel legiferare caro assessore del Friuli
Perché la legge che avete all'attenzione dalla giunta e domani del Consiglio io credo per quello che mi è stato dato di capire troverà certamente enorme difficoltà
Perché quando si dice fatte salve le competenze dello Stato molte cose sono di competenza dello Stato e quindi vengono rinviate
Ai loro destinatari da parte del governo
Quanto non vi è chiarezza nel quadro legislativo nazionale
Un attimo è vero che per esempio la Regione Emilia Romagna oltre che quella del Lazio
Alla legge relativa alla protezione civile ma è anche vero che essa è stata approvata per decorrenza di termini
E quindi non riferibile però altri provvedimenti simile da parte delle regioni l'impegno della Regione non può che rifarsi all'ordine del giorno sulle zone sismiche approvata dalla Conferenza dei presidenti delle regioni e inviata al Governo e al Parlamento nell'ottantadue e non può che arricchirsi con i contributi regionali successivi qui espressi dai vari la Protezione civile ed è informata la volontà di non rimanere spettatrici esterne rispetto al problema valorizzando naturalmente
Certamente le autonomie locali che si sono misurate positivamente in tutte le Calavita con questo problema
Nel contempo la Regione non può rimanere inerte e contribuente passiva nei limiti fissati dal penultimo comma dell'articolo sette della legge nove nove sei del settanta
Senza patriottismo e di organizzazione senza reclamare paternità inutili la Regione per la parte che mi competere sarà svolta attivamente
Ha il dovere di mettere ulteriore alle nobili fa finalità della salvezza delle popolazioni nella sua vita e dei suoi beni
La Regione deve assolvere ai suoi doveri ma lo Stato deve dare di più nel campo della protezione civile contro i rischi dovuti ai terremoti ai dissesti idrogeologici all'euro alluvioni agli incendi di grosse dimensioni e così via nella direzione espressa dal Presidente Michetti
Abbiamo tutti in caso di Calais Mita un punto di riferimento nella persona del ministro onorevole Zamberletti
Vorremmo sperare che lei signor ministro fosse tutto Marra ma la realtà è diversa per poi chiediamo allo Stato più mezzi e più impegno qui
Costringendo i comuni e gli altri enti a licenziare tecnici ed impiegati che hanno acquisito una specifica professionalità nel campo della ricostruzione dello sviluppo e nel campo della protezione civile rimanere in servizio dopo i cinque anni di attività da parte di questi impiegati è una giusta ed umana spetta attiva ma è soprattutto una necessità per gli enti per i comuni e per le popolazioni in conclusione la cultura della sicurezza va sviluppata attraverso i vari canali a cominciare dalla scuola così come è stato qui ricordato
La cultura della sicurezza non deve rimanere solo patrimonio degli scienziati uno dei pochi addetti ai lavori ma deve a raggiungere le popolazioni Julio organizzarsi
E crescere per affrontare efficacemente gli eventi calamitosi grazie
Tradurre l'impressione del gruppo consigliare del partito socialista
Onorevole ministro signori la presidenza del convegno Cattolici
Io non so sinceramente
Se questa nostra lodevole iniziativa riuscirà a trovare nella folla di convegni che si vanno sì quando a cavallo della data odierna ragioni ed elementi di utilità concreta
Perché la nuova cultura dalla Protezione civile diventi patrimonio della Basilicata
Ma se l'OPEC durante queste giornate novembre in e pari alla velocità di dissolvimento appena qualche attimo più tardi di queste stesse giornate
è nostro il compito di dare anche a questo convegno un taglio marcatamente operativo nel senso delle decisioni e degli impegni politici
Qualche giorno fa nel corso di un incontro a Torino il capo di gabinetto del l'onorevole ministro Zamberletti osservava l'improvvisazione uccide
Più dei prodotti di fissione dell'uranio
E proseguiva le popolazioni devono imparare a convivere con il rischio se qualcuno si fosse cimentato in presenza di una moderno organizzazione di protezione civile sicuramente avrebbe ottenuto risultati sconcertanti
Ma
Dunque e delittuoso
Rinviare la soluzione di questa grande questione nazionale
E la soddisfazione espressa dall'onorevole ministro Zamberletti perché il testo unificato
Che istituisce il servizio nazionale della protezione civile sta per ultimare il suo iter alla Camera in sede referente e per l'avvio di un'iniziativa che sfrutti l'innovazione tecnologica nella protezione delle popolazioni del territorio
Questa soddisfazione ci apre alla speranza che finalmente in termini Brady il nostro ma la testa di questi risultati nazionale non può essere l'alibi per la classe politica regionale per fissare le nostre responsabilità e i nostri corpi
E dobbiamo dire con franchezza che lo sforzo delle istituzioni dal mondo dalla società civile dal ventitré novembre dall'ottanta ad oggi
è stato ammirevole ma è stato Intropido di risultati apprezzabile sia sul piano della produzione legislativa noi non abbiamo una legge di protezione civile sia sul versante sociale ove pure sono venuti contributi interessanti pensiamo a quello che hanno fatto alcune organizzazioni come il Movimento federativo
Democratico
Oggi viene la esigenza buttando qualche punto il primo punto
La collocazione nevralgica dei sindaci che l'articolo sei del DPR numero sessantasei dell'ottantuno ha qualificato come organo locale di protezione civile e il ruolo importante della Ford delle forze armate
Dei vigili del fuoco dei volontari e di quanti hanno già dato un grande slancio a questa opera devono essere incasellato i in un mosaico organizzativo
Della protezione imperniato sulla struttura del comitato regionale della Protezione civile e articolato attraverso gli strumenti del centro operativo regionale e dei nuclei operativi di settore
Secondo punto il piano regionale di Protezione civile
Dette partire dalla corte carte catastali occorre conoscere i fenomeni naturali e artificiali che possono modificare l'assetto territoriale e poco sicuri le fonti di pericolo
Occorre analizzare le cause di questo pericolo la frequenza la magnitudo delle conseguenze intensità del rischio dunque conoscere il proprio territorio predisporre la mappa
Dei rischi conoscere la propria proprie risorse io vado per flash ovviamente un capitolo decisivo ai fini della solidità della solita di queste inviando e a mio avviso ha costituito dal volontariato
Se è vero come è vero che la Protezione civile non è un vero discorso
Tecnicistico né un'aria di generico in e fondi di rischio occorre dunque sollecitare e favorire e sostenere le associazioni e i singoli volontari
Signori convegnisti a nessuno sfugge che il discorso sin qui il fatto
Forse con
Troppo con sull'esce non può riguardare esclusivamente all'Area del rischio sismico
Abbiamo nell'ambito dalla Protezione civile altri settori di intervento il settore del dissesto idrogeologico
La problematica degli incendi boschivi la sicurezza socio sanitaria ed ecologica
Ma non basta elencare questi settori dobbiamo anche tornarci e torrette della istituzione dicendo e geodesia
Spaziale di Matera quale altra rete puro proposta di rivelazione sismografi Ca'sia stata predisposta sul territorio regionale sarda così come quale rete di protezione civile si è preventivata per prevenire più che intervenire sugli incendi boschivi quali sono le risultanze delle indagini sugli invasi eretiche e quali rischi ed i piani ad essa connessi quale concreta legislazione si intende sviluppare in relazione all'uso delle acque
Alla difesa ecologica ed ambientale quali modifiche introdotte sulla legislazione delle cave e torbiere e sugli inerti Plombières fluviali
Quale legislazione di troppo io voglio denunciare alla sensibilità delle autorità competenti alla nostra sensibilità abbia la sensibilità e la responsabilità dell'assessore alla Sicurezza sociale dalla regione Basilicata
Che sul versante della prevenzione ambientale in Basilicata siamo praticamente AB zero
La entra tossicologia rimane una parola ignota
O è evocata Anpi puramente scientifici mentre invece la scienza dell'oggi
La strada l'unica strada per conservare e preservare noi stessi e il mondo che ci circonda eppure i disastri ci accompagnano e noi non li vediamo essi sono nell'inquinamento fisico e chimico dell'acqua dell'aria del suolo dell'inutile
Perché la Basilicata io voglio lanciare una proposta in questo settore specifico dell'ecologia
Perché la Basilicata non si pone all'avanguardia delle regioni da d Italia pensando realizzando un osservatorio chimico tossicologico regionale questa con altre le sollecitazioni presenti nel mio intervento che affidò la cortesia di chi mi ha ascoltato partecipando alcuni giorni fa ad un convegno di emigrati italiani in Germania ho ascoltato con interesse un intervento di alto livello culturale
Del professor Cappelletti dell'Università di Roma il quale diceva tra l'altro la natura e spesso sfitto
L'alleanza tra scienza e lavoro chiede protagonista la nuova generazione il binomio che possono fare
L'umanità
Esso giungeva ricordando un famoso pensiero
Che vita avremmo perduto vivendo
Che saggezza avremmo sciupato pensando
Sono giungeva ricordando questo pensiero che è possibile salvare la vite riacquisire la saggezza coniugando cultura scienza e il lavoro
Perché questo ventitré novembre non vada invano spenti tutti il compito di dare alla Protezione civile la dignità della scienza e di garantirle con il nostro lavoro politico
Veloci offro Confucio presidente del gruppo consiliare regionale del partito comunista
Io vi confesso a questo punto una grande difficoltà ad intervenire anche per la pesantezza di questo dibattito
Vi chiedo scusa ma credo che sia mio dovere far sentire anche la produce
Del partito che rappresento
Potrei anche cavarmela
Come il sarto dei Promessi Sposi
Che avendo preparato un lungo discorso da fare mi pare al cardinale Borromeo alla fine se ne uscì per l'emozione con due parole soltanto io non per l'emozione ma per rispetto a voi che ci state a scuole maestra di vita probabilmente il Consiglio è la Giunta nel preparare
Altri convegni utile anche come questi probabilmente devono organizzare i lavori in modo diverso
E io credo che
La gente che qui almeno molta della gente che qui avrebbe voluto anche discutere probabilmente un sapere di questioni che l'interessano più da vicino un consuntivo a cinque anni dal terremoto io approfitto di questa tribù per dire che la mia opinione è che il Consiglio regionale in una seduta anche aperta si può vedere il modo deve fare il punto reale a cinque anni dal terremoto mi limiterò brevemente tre questioni tre punti rapidamente che io ritengo importanti
Prima questione approfittando anche della presenza del ministro Zamberletti
Qui è venuta una richiesta ed una sollecitazione anche forti al governo per più fondi per la ricostruzione
Ora bisogna parlare chiaro se il ministro Zamberletti presenterà al suo collega Gorizia questa richiesta Gori agli dirà ma cosa Politi queste sono le perizie che avete approvato questi sono i fondi che vi abbiamo dato le cose corrispondono non vi sono molte per Rizzieri non dinanzi alte
Allora il punto vero è un altro no e sono residui che hanno nelle banche tempi sono comuni invece più attive
Più sensibile che si sono meglio organizzati
Che hanno agenti e non hanno fondi questo è il problema
Allora noi avevamo chiesto e abbiamo sempre chiesto che è il ministro il CIPE e pare che fosse anche una richiesta della Regione Basilicata attuasse ro un meccanismo su competenza e cassa di in modo tale a fare andare avanti i comuni che possono andare avanti
E il comune che non hanno progetti possono attenderà avendo fondi incompetenza e questo mi sembra un punto altrimenti la ricostruzione seguirai i tempi dei comuni più inetti l'autonomia locale per mettere in grado tutti di fare la propria parte è terra anche perché no debbano essere in qualche modo premiate le amministrazioni più capaci e più efficiente quindi primo punto secondo punto
C'è il ministro Zamberletti che per sua avventura oltre esso il ministro per la protezione civile e anche ministro per l'industrializzazione di queste aree terremotate articolo trentadue c'è un problema quindi su questo problema i ritardi sono stati già detti io non mi soffermo
C'è un problema di coordinamento tra ministero e Regione perché abbiamo scoperte stiamo scoprendo che anche le poche iniziative che si sono avviate con ritardi non lo sappiamo cioè vedere nelle aree di nuova industrializzazione manca la luce mancava accelerare le pratiche quanto poi vi sono problemi di questa natura ai quali noi non riusciamo a rispondere Conte sollecitudine allora io credo che sia necessario trovare il modo a cinque anni dal terremoto di fare il punto su questa questione che io ritengo cruciale cioè bisogna guardare al futuro certamente io ritengo utile è lodevole
Questa iniziativa sulla protezione civile ma bisogna guardare anche al passato altre sei
Allora noi siamo fortemente convinti che nel nostro Paese ci voglia una legge sulla protezione civile tutte ricordano il caos di cinque anni fa quel ventitré novembre i giorni successivi impreparazione i reticenti sa inettitudine ma sono cose del passato di tre novembre questa legge è ancora alla commissione interni della Camera
Le ultime notizie abbiamo avuto mi pare che è stata approvata in sede referente quando noi siamo partiti per il convegno delle regioni in Argentina erano stati approvati soltanto diciannove articoli una mi pare di aver saputo che le cose sono andate avanti
Quale legge però ministro Zamberletti io voglio esprimerle con tutta franchezza qual è la mia opinione la nostra opinione
Io ritengo che in generale questa legge istitutiva del Servizio protezione civile in generale e una leggete risponde alla alla filosofia giusta almeno quella che le forze democratiche le forze culturali Ijaw cioè i concetti espressi in questa legge sui vari punti io naturalmente non mi soffermerò perché di arrivo promesso di essere Brad e ho trovato interessante il ruolo della regione
Delle province del sindaco quale autorità comunale di protezione civile cioè del sistema delle autonomie locali e poi a un certo punto
All'articolo venti di questa legge vede il titolo il prefetto neanche i compiti del prefetto il prefetto non si adombra il prefetto non lo vedo qui ma non si adombri non è una questione prefetto di Potenza non è una questione del tre sei top a me sembra che vi sia un salto illogico
Non so se poi in questi giorni vi sia stato un qualche otto per quanto attiene alla prevenzione alla previsione i piani sulle Autonomie e grandi poteri alle Regioni alle Province comune se scatta l'emergenza se succede un qualche evento calamitoso allora a questo punto noi troviamo il prefetto
Con potere a mio avviso dei commissario in sostanza io vorrei che il ministro Zamberletti mi spiegasse bene se io sbaglio perché se ne assume la direzione unitaria dei servizi di emergenza
Si adotta i provvedimenti per i primi soccorsi
Se cioè può essere delegato dal ministro con potere della norma di cui alla norma stessa era scritto nella questo noi non avremo una legge la Protezione civile che punti come deve puntare sostanzialmente sulle autonomie locali
Perché non il Presidente della Giunta ministro Zamberletti con questi potere è un residuo probabilmente dei una cultura che ancora non si apre pienamente Allo stato delle Autonomie
è un residuo certi voler in qualche modo ancora a vere diciamo punti statali di riferimento che non sono le autonomie locali
è questo il punto io credo che anzi io spero ecco che su questo punto vi sia una risposta esauriente
Perché se è così io credo che la porre se politiche democratiche nel Parlamento italiano possano trovare vite ma credo che sia una legge appesa da tutto il popolo italiano
Allora
Continuarono numerosi
Io farlo a conclusione di una lunga tornata per cui lo spazzino che mia riservando
Non mi consente alle grandi novità rispetto alle cose che gli altri hanno detto
Però una prima considerazione
E che di questo problema si stia parlando da tanto tempo ma non servivano i concorsi
Il documento del PD dei presidenti delle Regioni gruppo per la Protezione civile dell'ventiquattro novembre mille novecentottantadue
Siamo a questo punto il disegno di legge sul quale avevamo portato la nostra attenzione è stato concluso l'iter lo abbiamo sentito in sé
E avendo preparato un lungo discorso da fare mi pare al cardinale Borromeo alla fine se ne uscì per l'emozione con due parole soltanto io non per l'emozione ma per rispetto a voi ci state a scuole maestra di vita probabilmente il Consiglio è la Giunta nel preparare
Altri convegni utile anche come questi probabilmente devono organizzare i lavori in modo diverso
E io credo che
La gente che qui almeno molta della gente che qui
Avrebbe voluto anche discutere probabilmente un sapere di questioni che l'interessano più da vicino un consuntivo a cinque anni dal terremoto io approfitto di questa tribù per dire che la mia opinione è che il Consiglio regionale in una seduta anche aperta si può vedere il modo deve fare il punto reale a cinque anni dal terremoto mi limiterò brevemente a tre questioni tre punti rapidamente che io ritengo importanti
Prima questione approfittando anche della presenza del ministro Zamberletti
Qui è venuta una richiesta ed una sollecitazione anche forte al governo per più fondi per la ricostruzione
Ora bisogna parlare chiaro
Se il ministro Zamberletti presenterà al suo collega Gorizia questa richiesta Gori agli tira ma cosa Politi queste sono le perizie che avete approvato questi sono i fondi che vi abbiamo dato le cose corrispondono non vi sono molte per Rizzi è non dinanzi alte
Allora il punto vero è un altro no e sono residui che hanno nelle banche
E vi sono comuni invece più attive
Più sensibile che si sono meglio organizzati
Che hanno agenti e non hanno fondi questo è il problema
Allora noi avevamo chiesto e abbiamo sempre chiesto che è il ministro il CIPE e pare che fosse anche una richiesta della Regione Basilicata attuasse Roma un meccanismo su competenza e cassa di in modo tale a fare andare avanti i Comuni che possa andare avanti
E il comune che non hanno progetti possono attenderà avendo fondi incompetenza e questo mi sembra un punto altrimenti la ricostruzione seguirai i tempi dei comuni più immediati autonomie locale per mettere in grado tutti di fare la propria parte
E terra anche perché no debbano essere in qualche modo premiate le amministrazioni più capaci e più efficiente quindi primo punto
Secondo punto
C'è il ministro Zamberletti che per sua avventura oltre esso il ministro per la protezione civile e anche ministro per l'industrializzazione di queste aree terremotate articolo trentadue c'è un problema quindi su questo problema i ritardi sono stati già detti io non mi soffermo c'è un problema di coordinamento tra ministero e Regione perché abbiamo scoperte stiamo scoprendo
Che anche le poche iniziative che si sono avviate con ritardi non lo sappiamo
Cioè vedere nelle aree di nuova industrializzazione
Manca la luce mancava cancellare le pratiche quanto voi vi sono problemi di questa natura ai quali noi non riusciamo a rispondere Conte sollecitudine allora io credo che sia necessario trovare il modo
A cinque anni dal terremoto di fare il punto su questa questione che io ritengo cruciale cioè
Bisogna guardare al futuro certamente io ritengo utile è lodevole
Questa iniziativa sulla
Protezione civile ma bisogna guardare anche al passato altre sei
Allora noi siamo fortemente convinti che nel nostro Paese ci voglia
Una legge sulla protezione civile
Tutti ricordano il caos di cinque anni fa quel ventitré novembre i giorni successivi impreparazione
I reticenza inettitudine ma sono cose del passato di tre novembre questa legge è ancora alla commissione interni della Camera
Le ultime notizie abbiamo avuto mi pare che è stata approvata in sede referente quando noi siamo partiti per il convegno delle regioni in Argentina erano stati approvati soltanto diciannove articoli una mi pare di aver saputo che le cose sono andate avanti
Quale legge però
Ministro Zamberletti io voglio esprimerle con tutta franchezza qual è la mia opinione la nostra opinione
Io ritengo che in generale questa legge istitutiva del Servizio protezione civile in generale e una leggete risponde alla alla filosofia giusta almeno quella che le forze democratiche le forze culturali Ijaw cioè i concetti espressi in questa legge sui vari punti io naturalmente non mi soffermerò perché di arrivo promesso di essere Brad
E ho trovato interessante il ruolo della regione
Delle province del sindaco quale autorità comunale di protezione civile cioè del sistema delle autonomie locali e poi con un certo punto
All'articolo venti di questa legge vede il titolo il prefetto neanche i compiti del prefetto il prefetto
Non si adombra il prefetto non lo vedo qui ma non si adombri non è una questione prefetto di Potenza non è una questione del tre sei top
A me sembra che vi sia un salto illogico
Non so se poi in questi giorni vi sia stato in qualche otto per quanto attiene alla prevenzione alla previsione i piani sulle Autonomie e grandi poteri alle Regioni alle Province comune se scatta l'emergenza se succede un qualche evento calamitoso allora a questo punto noi troviamo il prefetto
Con potere a mio avviso dei commissario in sostanza io vorrei che il ministro Zamberletti mi spiegasse bene se io sbaglio perché se ne assume la direzione unitaria dei servizi di emergenza
Si adotta i provvedimenti per i primi soccorsi
Se cioè
Può essere delegato dal ministro con potere della norma di cui alla norma stessa era scritto nella questo noi non avremo una legge la Protezione civile che punti come deve puntare sostanzialmente sulle autonomie locali
Perché non il Presidente della Giunta ministro Zamberletti con questi potere è un residuo probabilmente
Dei una cultura che ancora non si apre pienamente Allo stato delle Autonomie
è un residuo cioè di voler in qualche modo ancora a vere diciamo punti statali di riferimento che non sono le autonomie locali
è questo il punto io credo che anzi io spero ecco che su questo punto vi sia una risposta esauriente
Perché se così è io credo che la porre se politiche democratiche nel Parlamento italiano possano trovare aprite ma credo che sia una legge appesa da tutto il popolo italiano
Io
Farlo a conclusione di una lunga tornata per cui lo spazio che mi ha riservato non mi consente alle grandi novità rispetto alle cose che gli altri hanno detto
Però
Una prima considerazione
E che di questo problema si stia parlando da tanto tempo ma non serviva alle conclusioni
Il documento del PD dei presidenti delle Regioni gruppo per la Protezione civile dell'ventiquattro novembre mille novecentottantadue
Siamo a questo punto il disegno di legge sul quale avevamo portato la nostra attenzione beh è stato concluso l'iter lo abbiamo sentito in sede referente alla Camera non sappiamo quando arriva arriverà a una conclusione
Il dato specifico di questo settore e che non si sa quando i fatti calamitosi si verificano ognuno di noi pensa di salvare se stesso e anche la propria coscienza a volte facendo gli scongiuri ma con gli scongiuri non si è mai salvato nessuno
Abbiamo verificato gli ultimi fatti anche della Colombia cioè di fare il quadro oramai internazionale ci dà si conta volevo usare il tema della incapacità di far fronte a queste situazioni perché la verità è che manca una cultura della protezione civile
Che una dell'espressione che usavano che usata nella documento redatto dai presidenti delle regioni la cultura della protezione civile
Che cosa che non non ci hanno di volta in volta l'abbiamo sentita nella nostra regione e dai telegiornali queste stante con gli incendi boschivi ma la sentiamo ogni volta che questi fatti si verificano
Ma nello stesso disegno di legge che è all'esame del Parlamento manca un passaggio che il passaggio vero de tutta quanta la protezione cioè arte e anch'io sottolineo che il ruolo delle Autonomie locali dovrebbe essere ben diverso
Rispetta quello formulato al Parlamento in questo senso si erano espresse le regioni ma questo aspetto diciamo del secondo momento della fase a regime di quando le cose cominciano a funzionare ma le grandi critiche che vi sono state molto spesso ha ragione ha ragione nel mille novecentottanta
Hanno riguardato non la settimana successiva al terremoto hanno riguardato in momenti successivi
Al terremoto e attorno a questo è che manca una qualsiasi organizzazione e una qualsiasi previsione dell'organizzazione
Dalla nostra stessa regione collega Pittella evidentemente non ricordava alcuni passi io che allora ero presidente della regione il primo problema che ebbi il personale che legittimamente dico scappava perché non era tutto obbligato arrestare gli uffici avevano le proprie esigenze qual era il punto di raccolta qual erano i momenti di coordinamento
Ma per la verità subito dopo nei giorni immediatamente successivi sulla base di un'esperienza che avevamo maturato attraverso il dibattito fra le Regioni su questo argomento presentammo due proposte
Una un amministrativa una deliberazione è un disegno di legge
Che regolamentava la Protezione civile questa è l'esperienza che ci è stata chiesta in questa sede bene il burocratismo è il conflitto delle competenze non certo
Dalla deliberazione relativa ne la legge conseguente
E signor ministro la nostra legge
è una legge che mi chiama per intero tutto quello che è previsto che era già previsto nel disegno di legge governativo perché previsto sostanzialmente ancora oggi nei fatti essenziali dal disegno di legge che il Parlamento sta per licenziare quale
La conseguenza e la conclusione di tutto questo
Che l'Italia è dominata dai conflitti di competenza noi non ignoriamo quello che succede anche a livello di conflitti di competenza fra ministeri
Succede a livello periferico e successi a livello periferico per questi argomenti può dire così una violazione perché nostro centro operativo regionale
Lo abbiamo costituito in assenza di una deliberazione perché abbiamo comunque ritenuto essenziale avere un punto di riferimento nella immediatezza
Di qualsiasi fatto che non è previsto per la sua natura non è previsto e non è prevedibile e nella nostra regione senza nessun provvedimento formale
Esiste un centro operativo regionale che opera con strutture regionale con la collaborazione determinante del Corpo forestale dello Stato che convenzionato con la Regione ventiquattro ore
Su ventiquattro io per la brevità di tempo non riassumo signor ministro onorevole parlamentari
I contenuti al mento sta per approvare
E noi abbiamo fatto questo alla luce di un'esperienza personale che non meglio ma noi tutti quanti coloro che si sono trovati in quel momento hanno maturato
Cioè la grande capacità delle autonomie locali
Dei sindaci degli amministratori provinciali di quelli regionali cioè di tutte le forze vive presenti nel nostro territorio non credo che ci sia l'esigenza di conflitto fra il potere e devo anche dare atto con grande serenità ma anche con grande certezza delle cose che ho visto che non c'è stato nessun momento di conflitto fra i vari poteri
Perché dal primissimo momento la Moratti affianca tutte quante le altre autorità alle prime operazioni di soccorso che nella nostra regione non hanno subito alcun ritardo
Se critiche vi sono state certamente non sono da attribuire a quei poteri che in quel momento operarono nella immediatezza nei minuti successivi tanto è che nella stessa serata noi riuscimmo a portare aiuti anche alla vicino alla Viano della Campania
Oltre che alle nostre popolazione
Io non svolgo l'intervento che avevo predisposto per consentire al ministro di concludere nel tempo che gli è dovuto ma ritengo molto sinteticamente che bisogna tener conto di alcune esperienze di alcuni fatti
E noi lo abbiamo fatto questo
Però è necessario anche attivare un'altra serie di servizi che riguardano la utilizzazione di un telefono signor ministro non abbiamo chiesto un numero speciale
Come il centotredici tanto per in trend intenderci di valenza regionale per un mondo riferimento a situazione di emergenza
Ci sono delle difficoltà d'ordine nazionale non siamo riusciti a conseguirlo ma a mio avviso è uno degli aspetti importanti della prevenzione e della protezione civile come è necessario che tutti non soltanto gli addetti ai lavori conoscano alcuni fatti e riferimenti quale la però per la viabilità ma anche la reperibilità immediata di quei tecnici che sono preposti a questa attività noi come fatto interno della Regione abbiamo un quadro nel quale sono stati individuati attraverso Holden servizio interno le persone che in caso di emergenza si devono attivare ma questi sono servizi che non sono non devono essere solo alla conoscenza di alcuni devono essere alla conoscenza
Dell'opinione pubblica in generale così evidentemente vale per tutti i problemi collegati alla sanità
Ma tutto questo richiede un grande sforzo organizzativo richiede come dicevo all'inizio una cultura della prevenzione della dell'intervento fino a stancarci
Abbiamo assistito in Italia a un unico esperimento simulato
Ma a me risulta che per esempio una una nazione molto avanzata civilmente con le il Giappone che molto soggetta a questo ne fa un oggetto sistematico di organizzazione
La verità che in un nostro territorio così disse Santo dove questi eventi sono abbastanza frequenti
Una organizzazione è un'educazione verso la protezione civile certamente non è una spesa inutile e non è un attività sprecata
Io sto volendo sempre fare con molta rapidità riprendendo alcune delle considerazioni che il i colleghi che mi hanno preceduto hanno fatto Zamberletti
A quella di ministro per la protezione civile ma anche per di ministro di attuazione di una parte della ricostruzione allori voglio fare un appello le considerazioni che faceva il collega all'onorevole Curcio poc'anzi noi le abbiamo già fatte presentando una mozione come gruppo della democrazia cristiana che abbiamo discusso in Consiglio
Per chiedendo che ci sia una riscoperta di questa solidarietà nazionale ma che ci sia anche una azione incisiva
Perché ci siano anti mezzi e gli strumenti finanziari e normativi che ci possano consentire una rapida ricostruzione
Io faccio una sola brevissima annotazione sulla base di una legge del mille novecentosettantanove se non ricordo male e ottanta e una del mille novecentottantaquattro è stata una grande battaglia della ragione Campania della Regione Basilicata per avere alcune potere insomma ricostruzione
L'Umbria si la le altre due regioni no non capisco il perché di questo trattamento che peraltro non è eccezionale da parte del del Governo e del Parlamento nei confronti delle regioni ma io volevo sottolineare che Protezione civile significa anche abitazioni edifici pubblici in particolare più adeguati
A resistere a questi fenomeni che ci dicono i tecnici sono ricorrenti la storia ci dice che sono soltanto il trenta per cento del danno accertato
A fronte di tre mila e trecento miliardi stanziate al mille novecentottantasette quindi come competenza e non come cassa perché la cassa di poco più di quattrocentocinquanta miliardi
Noi abbiamo una copertura che corrisponde soltanto al trenta per cento è il resto che non è soltanto danni
Neanche adeguamento sismico
Evidentemente richiede un impegno una organizzazione migliore della nell'erogazione della spesa questi sono argomenti che oramai andiamo ripetendo forse stancando Espen Canducci dei ripete però e il punto significativo e determina tanto a ricostruire quello che è stato danneggiato ma eliminare quelle che sono state le cause di un danno così grave così come quello che si è verificato
Non è tutto considerato oggi abbiamo celebrate commemorato questa data attraverso una data che per noi è significativa ed è il simbolo del riscatto ed essendolo della volontà della forte volontà di riscossa che hanno le popolazioni lucane e questa mattina sì che inaugurato il terzo anno accademico della nostra università voluttà come segno di riscatto dopo il terribile evento
Questo pomeriggio anche attraverso altre cerimonie religiose si star ricordando quello che è stato il terribile evento questo nostro dibattito che è stato utile per l'apporto significativo che ci è stato dato dei colleghi delle altre Regioni che ringraziamo
Se accanto a questo noi non mettiamo qualcosa di operativo se non indichiamo strade se non riconfermiamo tutti quanti assieme
Certamente noi che nella regione dei regionali agli amministratori comunali abbiamo le nostre responsabilità il nostro errore e le nostre Coppe
Ma noi richiediamo anche che tutti gli atti parlamentari nostri che tanto si sono prodigati nel passato che devono continuare nei loro impegno per il futuro ma anche alla solidarietà operante a degli amici delle altre regioni al ministro che rappresenta
Complessivamente
Il governo e che era ringraziamo per la dare una risposta e un significato concreto cioè riconfermando questa volontà di operare per il riscatto per la ricostruzione per il riscatto per la crescita e lo sviluppo della regione
E bisogna
Fare posso processo di fa
Speriamo
A
Ora Salvatore la sua ancora
Utile presenza fra di noi e di passo la parola alla conclusione
Di Roma vorrei nel pochi minuti spero che
Sono ancora concessi in me
Che dire innanzitutto che
Un ringraziamento particolare va rivolto alla regione Basilicata
Perché è in una giornata
Da noi tutti dedicata al ricordo
Di un momento terribile della storia di questa Regione e della storia alla nostra nazione
Si è voluto
Non solo rendere
Un doveroso omaggio
A coloro che ci hanno lasciato
Nei pochi minuti
Al scossa
Del ventitré novembre del mille novecentottanta
Ma
Onorare quel ricordo
Sì parlando anche come si è fatto qui questa sera dei problemi i contingenti quotidiani della ricostruzione della rinascita
Ma cercando di richiamare l'attenzione
Del Paese
Su un tema
Che aveva angosciosamente davanti a noi
Nelle ore e nei giorni e nei mesi soprattutto i primi mesi
Credo che lanciare un appello
Fare del ventitré novembre
La giornata
Della prevenzione
La giornata nazionale per la prevenzione
Non solo per chi ha vissuto ma chi perché il può essere chiamato a vivere se la prevenzione non diventa
Una cultura ed un'azione
Delle pubbliche amministrazioni dei cittadini
Credo che il fare del ventitré di novembre
Un momento per guardare avanti
E per
Protezione civile all'altezza delle responsabilità
Che la una classe dirigente un Paese moderno
Devono sentire
Come impegno prioritario
Beh se noi venissimo meno a tutto questo
Il giorno del ventitré di novembre sarebbe se un giorno dedicato al ricordo
Ma rischierebbe lo dico
Allarme Costa assessore del Friuli
Di restare un momento isolato
E non capace di far crescere
Per non conoscere e per evitare altre pagine dolorose purtroppo dopo il terremoto del Friuli gli addetti ai lavori i sindaci che c'era passato disse o alcune cose
E dissero che era tempo di non affrontare più l'emergenza così come si presenta
Ma
Ci muovemmo tutti come profeti nel deserto
Perché la coscienza nazionale aveva rapidamente rimosso è se mai verrà tenta e fu attenta
All'aiuto per la ricostruzione ma cerco di lasciare quell'episodio come un episodio
Maggiore
Pesi rispondeva cercando di
Di minimizzare
Quest'oggi noi ci siamo trovati e si sono trovati assessori di ragioni colpite da eventi e da catastrofi cioè Regioni sismiche del nostro Paese
Per la Protezione civile del cammino dalla Protezione civile del nostro Paese
E io il ventitré novembre del Giorno del ricordo
Tendono ad innovarsi di una sofferenza ma è anche il giorno che il nome di qual è il ricordo di quelle sofferenza sì proposti
Ma la nuova legge sulla protezione civile il risultato di una maturazione che cos'è la Protezione Civile fino al mille novecento conta deve come recitava
L'intitolazione della legge che votammo in Parlamento come legge sulla protezione civile firmando nessun soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturale da ANAS c'hanno delle leggi rileva l'emergenza
Tutto ciò che veniva prima dell'emergenza o meglio non ha ritenuto Protezione civile erano normative enorme proposte articolata in varie iniziative spesso ecco soprattutto si differenzia
Parla vecchie norme sulla protezione civile sia da quella precedente a quella del settanta quella versata dal fatto che Protezione civile diventa un sistema non tanto un ministero un'amministrazione dibattimento ma un sistema
In cui l'elemento per prevenzione diventa elemento centrale
E certamente ovvio ordina il sistema di vendita l'apparato di emergenza i meccanismi di emergenza
Lui se ne è parlato ne hanno parlato potuti
Ha parlato Curcio facoltà trarre parla cosa
Cioè un uomo del re qualche ritornano su da che la previsione e la prevenzione diventerà elemento cioè
Sì sì eletto l'elemento centrale del sistema ma e a fare prevenzione occorrono mezzi cioè o non finanziaria
Però dobbiamo anche metterci d'accordo sulle priorità
In questi giorni Vittorio letto ho sentito
E ho provato anche un certo fascino
Tutto qua fascino la grande idea di volere diventare realtà del ponte sullo stretto di Messina
Dieci mila miliardi scende
Il ponte sullo Stretto
Occhio arrivati
Siano meno
Non si tratta
Di mettere in coda la prevenzione e poi di schiacciava il piede sull'acceleratore dalla finanza pubblica
Si tratta di fare delle scelte ed è una scelta poiché teme tradursi anche in una certa dei cittadini
Beh prevenzione non è tutto a carico dalla finanza pubblica
Ho sentito questa sera i cittadini lo combattono spesero pagato significati di riscaldamento non pretendono che dal rischio offerto li difenda
Il contributo statale ha lottato al cento per cento
Se uno vuole cedere un governo riscosse Franco basta pensare che per la sistemazione degli edifici pubblici per incentivare anche l'iniziativa dei privati
Ma deve anche fondarsi
L'azione di prevenzione su una coscienza del cittadino su una cultura della protezione civile
Che porti a sopportava dei sacrifici
E anche il cittadino insieme allo Stato agli Enti locali deve fare delle scelte di priorità
Carriere prima
Cambio dell'automobile o l'adeguamento antisismico dell'edificio in zona sismica l'ho costruito con criteri antisismici
Quante sono tre sovietico una cultura della prevenzione non fa strada
Cominciando anche dalla scuola dalla mobilitazione dei cittadini alla gente e il pericolo non è che bruciamo anche le energie finanziarie che mettiamo a disposizione perché e se il cittadino è convinto oggi non cioè non è convinto che quello sia un obiettivo prioritario troverà il modo per fare altre cose noi ricordiamo
Quando abbiamo de dettato la nuova ordinanza per l'adeguamento antisismico Abruzzo
Che c'era qualcuno non fa poteri locali ma fra i cittadini che chiedeva che fine quindici milioni per l'adeguamento antisismico idee e dieci per l'adeguamento timo funzionale e basta
L'espressione di una mancanza di preoccupazione del resto la normativa antincendio che viene dettata dal corpo nazionale dei vigili del fuoco
Spesso viene disattesa perché in realtà non c'è una coscienza del pericolo e del rischio dell'intervento da fare
Ricordo l'incendio alla mostra dall'antiquariato di Todi quanto giungendo lì e vedendo la il disastro di tutti quei morti
Nelle poche stanze del primo piano dalla mostra ci si rese sì sì dell'acconto che c'era una fortissima cultura dell'antifurto che aveva ebbe paura che il ladro potesse entrare alla mostra antiquariato
Ma banca fa la cultura ha detto fra diritti del del l'antincendio che avrebbe potuto portare ad evitare di fare di tante stanze delle trappole infernale e poi chiedere anche lì ricordo che in quell'occasione c'era
Qualcuno che diceva adesso bisogna fare dettava una nuova norma sulle mostre sulle e c'aveva un vecchio vigile del fuoco che diceva sì ma poi dovreste fare anche la la regolamento la festa del matrimonio al Pinto piano di una casa dove si portano
Trentenne già voleva fare capire che non si può sempre seguire quello è necessario che la norma non faccia altro che creare la cornice però di una coscienza di una sensibilità gara coscienza
E nella legge trova una sua articolazione nel disegno di legge nella a lavoro dalla del testo elaborato e modificato anche dalla
Commissioni interne dalla Camera che giù
Ecco emotivamente è stata
A lungo la meditazione del Parlamento qualcuno dice troppo a lungo l'abilitazione alla Camera dei deputati
Io dico che è una legge di Fick ed è una lettrice legge sulla protezione civile perché è più facile dare vita ad un'amministrazione dare vita ad un corpo per la Protezione civile che non
Creare un sistema particolato
Che peraltro vede sul territorio la copresenza del potere centrale del potere locale
Ognuno con leve di responsabilità nelle mani
E deve cercare nel rispetto pelle
Funzioni e delle competenze di evitare uno strabismo istituzionale che porta ad avere vari livelli di comando lo stesso livello territoriale uguali livelli di responsabilità
Dalla legge cioè la propria
Il testo che arriverà alla volta Camera si articola su due filoni fondamentali quello della previsione prevenzione
Dando vita ad una novità
Che poi è la novità anche nel sistema corrisponde un organo non espressione del potere centrale o del potere locale
Ma uno organismo unitario di valutazione di programmazione il comico provinciali e regionali molto leggibile non sono organi della Regione o dello Stato
Ma sono organiche sotto la presidenza del presidente della Regione quello regionale del presidente alla Provincia quello provinciale raccolgono
Tutte le espressioni dello stato inteso come potere centrale potevano can-can delle istituzioni sul territorio avendo la responsabilità di programmare di valutare l'impatto dell'opera dell'uomo sul territorio dell'azione dei cittadini con riferimento alla Protezione civile per riportava punita ad un centro di decisione
E il Comitato regionale vede la presenza delle grandi aziende di Stato dalle Ferrovie all'ANAS alle varie organizzazioni che sul piano
No io gestiscono una politica dei trasporti e delle comunicazioni già riferimento economici ai riferimenti alla sicurezza cit
E insieme elaborano i programmi di protezione civile che sono
La condizione perché avendo la condizione per poter poi il padre una politica della prevenzione che di norme di garanzia ma anche di atti cioè di iniziative operative concrete
Ora della prevenzione perché in realtà anche la ditta discussione cioè no anche perché la partenza è sempre stata quella che l'emergenza è sempre stata cento delle dall'attenzione maggiore cioè nei
Dobbiamo dire che la previsione pensare sono elemento centrale tavola consideriamo sempre e comunque l'udito poi viene il pezzo importante ed è emergenza per quella che appassiona Dotti
Diciamolo con molta franchezza cioè questa la l'attenzione a questa possibilità di valutazione Meneghetti la diga del Chiascio per parlare di corda in casa dell'impiccato e è un problema che non può essere visto in una così distonia di posizione fa in un rapporto fa poteva essere tale potere tale è classico essa ebbe il classico obiettivo di valutazione di un potere cento vale od organizzata dal potere locale deve trovare un unico del punto di controllo di valutazione di verifica tediarvi rientrava in un sistema di programmazione
Questo è stato risolto questo è stato portato qua definizione con una certa facilità dove abbiamo trovato più più problemi
L'avvocato nel sistema di emergenza lo abbiamo visto ancora qui in alcuni interventi che sono si sono sviluppati nel dibattito di oggi
Anche qui noi dobbiamo ottava d'unità di comando ad ogni livello territoriale il sistema di emergenza
Facile per il comune essendo peraltro il sin qui azione salomonica
Comandano tutte abbiamo visto che non è la soluzione accettabile giovane lo Stato comanda i suoni
Il potere locale comando ai suoi è il modo per imboccare la strada confusione
La scelta che la commissione ha fatto
è stata la scelta c'è la responsabilità della Sisti del nel meccanismo d'emergenza una responsabilità dello Stato
Cioè il soccorso e l'emergenza è responsabilità dello Stato
E ha fatto anche questa certa sulla base di una considerazione
Che la maggior quantità di forse
Le forze armate vigili del fuoco alle forze di polizia e chiedeva necessario comunque non creare di alchimie
Con il riferimento a statale da una parte a concorsi di forze locali o regionale o provinciale dall'altro
Quindi il comune è il sindaco e il responsabile di tutto ciò che opera quindi anche statale sul territorio comunale
E il prefetto è stato scelto dalla commissione come il responsabile di tutto ciò che opera a livello oggi oggi a livello regionale e anche qui ci si trovava di fronte a due ipotesi
Il commissario del governo col presidente della Regione
A chi non poteva Vincenzo
Per la scelta è stata questa quella che la Commissione ha votato e dobbiamo ed è rimandata ad una valutazione al momento dell'altra
A livello regionale Sissi determina nel SISTAN coordinamento interprovinciale
La responsabilità e del presidente dalla Giunta regionale dedicato dal governo centrale
Assumendo il presidente della Giunta regionale in questo caso anche AN ha funzione di rappresentante del governo centrale
Su decisione del ministro dalla Protezione civile tra del commissario permanente che amministra questo regime perché può avocare a sé questa responsabilità re la presenza di un doppio comando di coordinamento che avrebbe coordinato forze diverse e separate non avrebbe raggiunto l'obiettivo dell'unità di comando questo aspetto avrà bisogno di una più precisa valutazione al passaggio dell'aula però l'obiettivo era sempre quello ed è stato sempre quello di cercare di raggiungere una unità e istituzionale e nel comitato regionale di Protezione Civile del Comitato provinciale che posseduto al presidente la Provincia sul versante della prevenzione e unità sul versante dell'emergenza certamente si capisce da la complessità della problema e della delicatezza dei rapporti fra poche città una scelta definitiva su questo argomento
E questa è stata ed è è stata la ragione
Che ha portato ad un da dibattito molto lungo con anche tormentato nelle Commissione parlamentare perché la pendenza rischiava poi di e portare a delle soluzioni capaci di accontentare e il livello delle responsabilità regionale e quella del potere centrale ma che nuovi sollevano il problema della cosiddette unità di comando nella sistema di
Certamente la la legge che uscivano ancora bisogno di proprio delle illusioni i nodi sono giunti al pettine sono stati in gran parte short
Il problema del volontariato a cui si è fatto cenno
Ha già trovato una assoluzione direi una serie di norme che sono state già votate dal Parlamento in occasione di alcune e che riguarda sull'emergenza dall'Abruzzo
Cioè volontariato diventa sempre più
Elemento fondamentale del sistema non solo di previsione di di di soccorso ma anche di previsione di protezione e abbiamo abbandonato sulla base dell'esperienza
Comunque il sistema di organizzazioni del volontariato previsto dalla legge settanta e sono stati volontà il volontariato Arese settanta evacuato del singolo con quale coordinamento veniva utilizzato nel sistema di emergenza questa è stata dimostrata tutti il volontariato assenso se associato costantemente organizzato e quindi condotto al rapporto col sistema di Protezione civile da associazioni di volontariato e quindi la
Una organizzazione un'autosufficienza un addestramento una abitudine dei vari volontaria lavorare insieme
E se c'è una novità introdotta nell'ultima riunione della Commissione Pasquale io ritenevo che tengo moltissimo che è quella di fare rinascere nel nostro paese una tradizione un tempo era presente almeno in molte zone dico comunali di protezione civile cioè corpi comunali Protezione civile come espressione di volontariato associato ed organizzato dai comuni che ricordano quello che una volta erano i vecchi corpi di pompieri volontari del Comune
Devo dire che questa valorizzazione del volontariato ha trovato proprio in queste due ultime vicende internazionali che abbiamo vissuto tragica quella del Messico e questa della Colombia
Una così un impiego di grande le qualità
Forse solo dal volontariato poteva muovere bene da un volontariato specializzato organizzato potevamo avere
Una dall'équipe ormeggiati preparati quindi condizioni tali da poter dare un contributo
Sudditi intervento particolari che prevedevano una certa conoscenza tecnica bella tipo di intervento che doveva essere fatto
Interventi sulle cancrena gassosa che hanno realizzato il Dell'oste chi dell'Ospedale Niguarda di Milano che non è cupola con il peggio ma un'associazione di medici volontari ci si erano organizzati da tempo è stato e il risultato di ciò che ci dava il calcolato ma filiera raccolse risulti ed è risultato di una organizzazione non lontana certi al momento opportuno bergamasche che hanno operato nel Messico
Sono state anche queste il risultato di una intelligente utilizzazione del volontariato da parte di tutto il sistema che ha
Inviato non qualcosa di aggiuntivo e balordi inutile ordine Duranti elemento di ulteriore confusione ma sa dato la possibilità di dare un aiuto tecnico specifico con anche tre certo vantaggio anche qui della finanza pubblica
Perché se togliamo i costi del trasporto
De d'addestramento ed è stato un addestramento a carico del privato sociale anche l'addestramento dei cani e a carico del privato sociale te lo Stato ha potuto cioè il Paese ha potuto fare una ha dato un contributo pre corpo sociale del Paese soltanto approfittando di una migliore organizzazione rispetto a a al mille novecentottanta Nina centottanta
Anche al terremoto del Friuli chiarivamo arrivava ve lo sapevamo ma compiti anche volontariato avevamo che a fare pensiero al volontariato specializzato è volontaria prima c'era confusione ago pende organizzazione migliore di tutto il sistema e ottimizzazione anche perché molte cose sono cambiate le ricordo che il giornale centottantuno ancora il Friuli
Consideravano sempre il volontariato come qualcosa che se dimostrava che in sostanza bisognava supplire alle carenze dello Stato dei pubblici poteri
Come se e la Protezione civile nel sistema di emergenza fosse una competenza degli statali predatore Spada oggi finalmente si è capito però abbiamo capito tutti che il volontariato è parte del sistema parte delle iniziativa dello Stato
Invece devo dire che lo dico abbiamo ma al presidente Colombo ministro degli esteri che credo che anche sul piano della collaborazione internazionale
L'essere presenti oggi
Si poteva andare da quando abbiamo questo sistema aviazione civile che migliora
Con équipe con nuovo mini mezzi rispetto al vecchio sistema di soccorso della vecchia cultura dovettero incivile che ci faceva caricare
Si faceva così un po'di tempo fa eri di medicinali di cose così mandare Figo e mi ricorda un pochettino degli le navi di abbinare sta sta cosa che lo severo isolamento o certi aiuti anche così dalla Comunità europea che ci fa
Dava grande quantità di formaggio durante gli durante il trasporto dare Werder dello del nove votata creandoci dei problemi enormi perché in realtà e pagati si voleva che venisse distribuito come se il problema fosse di dar da mangiare agli affamati eversivo preme che avevamo sul tappeto volante Guede oggi anche la collaborazione internazionale in questo campo diventa una collaborazione più mirata più precisa come quella che abbiamo già realizzato con i Paesi europei perché nell'ottanta io l'appalto dalla Germania federale del genio venne da noi richiesto perché l'avevamo conosciuta frivole e sapevamo che questi nel Torsello sì consentivano di organizzare al meglio il nostro sistema di energia spende
Ecco noi avevamo fatto il paese certo fatta
La la strada da percorrere è ancora lunga
E intanto è necessario che il Parlamento arrivi rapidamente
Al ballo della legge anche se poi tutte le leggi sono perfettibili posa perché la cosa peggiore è quella di averne un Thompson per la Protezione civile del nostro Paese in realtà solo una sorta di commissario permanente perché il ministro per la presa del genere dà un vantaggio che sia così perché perlomeno e già quasi sul posto ma però è troppo poca cosa in realtà è una sorta di commissario permanente che dovrebbe scattare con la sua équipe al momento di emergenza anziché essere nominato
Nel momento in cui l'emergenza si verifica e quindi con la perdita di tempo però dirà che è una magra soggetto di emergenza hanno fatto le grossi passi avanti rispetto all'ottantuno però quando siamo arrivati a Pesaro
Già abbiamo visto che tutta la nostra attività
Tutta l'efficienza del sistema di emergenza non riusciva più diventa più ormai a salvare una vita
E allora
Ci siamo resi conto che la battaglia da quella da da combattere tutta un'altra cioè sì certo anche qual versante ma anche il versante dell'emergenza come il versante dalla previsione prevenzione non può essere legato ad una struttura centrale efficiente ma dev'essere articolato sul territorio capitalizzato
Ben definite ben chiare le responsabilità
E allora
Io credo che il confronto di oggi anche se una giornata abbiamo al meglio che giungeva delle conclusioni ad un documento però certamente è stato un momento grosso di richiamo
Alla necessitati varare un sistema permanente che viva al di là degli uomini e dei momenti e delle mozioni ma che diventi un sistema capace di funzionare e di tale dei risultati
Posso anche dire che per le i problemi della ricostruzione che sono stati posti qui oggi mi hanno suggerito alcune riflessioni
Su percorso delle varie leggi che regolano la ricostruzione per le zone colpite da nata
Umbria certamente si è fatto tesoro
Per l'Umbria l'Abruzzo Devero che sotto finanziato che c'è una maggiore flessibilità legislativa cioè la legge duecentodiciannove
Non recita
Ma con il potere di ordinanza
Conferito al ministro posizioni civile che opera su suggerimento dalla Regione può consentire una flessibile può realizzava una flessibilità vedi legislativa e di modifiche che consentono a maggio una migliore attuazione ma c'è di più
Che il meccanismo di finanziamento io sentivo mi pare Mazara che precisava il proprio o urge il problema della de Walter ed ebbe dello scompenso fa competenza e cassa con riferimento ai programmi del sì
Beh la flessibilità credo che uno dei dei vantaggi che resti di direzione dell'emergenza per i poteri di dal legislatore delegato consentivano di rendere flessibile la legislazione con riferimento alla situazione che si trovava ma c'è valido quello di essere in grado di manovrare
La Cassa tenendo conto che determinati gli stanziamenti di competenza era possibile attivare per realizzare
Ma al commissario dicevo e il pareggio presidenta duecentodiciannove no per il la e il la l'Abruzzo passo questo dipana duecentodiciannove come architettura generale massime accompagnato a duecentodiciannove ad una norma che concentra intanto in un fondo unico e quindi non c'è rassegnazione
Del CIPE salvo che lo stanziamento generale fa Pubblico e privato diciamo e quindi la manovra del fondo era manovra lasciata al bistrot abolito leggibile sulle richieste le regioni di paternità pervenuto autorizzazioni a spostamenti
Sulla base di esigenze di esigenze concrete
Noi ci siamo cioè andiamo verso una fase una fase di puntini ulteriori perfezionamenti però certamente ecco abbiamo fatto tesoro di alcune lezioni che ci sono venuti
Per l'articolo trentadue ecco questa è una competenza come del resto a due storici vera è una specie di lanterna che viene passata da da da da dall'una all'altra è capitata a me per gli articoli ventuno e trentadue penso che valga la pena così di approfondirle poiché abbiamo fatto tardi in un ulteriore incontro alcuni temi che sono stati la difficoltà di partenza dell'articolo trentadue deriva dal fatto che in sostanza il legislatore
Appuntato su un obiettivo che
E quasi impossibile
Quello di scegliere gli investimenti industriali le le le scelte relative agli investimenti industriali parallelamente alla infrastrutturazione delle aree e alle opere di urbanizzazione Sterna cioè
Metteva il contenuto mentre si costruiva il contenitore
Questo ha creato bei passaggi molto difficili primo
Perché la scelta che venne fatta sulla base di domante presentate
Subito perché mancava il contenitore
E le condizioni di mercato e anche di salute nell'assetto societario subivano modificazioni prima che la possibilità di realizzazione si verificasse oggi noi stiamo arrivando alla perfetta confluenza delle due cose ma ci siamo senza dubbio trovate di fronte ad una serie di difficoltà nel passaggio di questi anni
Che oggi possiamo vedere superate e probabilmente saranno soprattutto meno gravi per l'ultimo pacchetto anche se l'ultimo pacchetto di aziende ha ammesso e ha messo sulla base di domande
Che avevano presentate quattro anni fa e quindi con condizioni modificati
Questa discrasia l'atleta relativa
Organizzazione dei servizi a servizio delle aree
Pensiamo ai problemi che abbiamo discusso con la regione Basilicata in questi giorni tabellare non bastare le Lare infrastrutturata significa mettano energia elettrica telefono acqua depuratori
Bella perfetta sincronia fra l'entrata in produzione di un'azienda e il sistema dei servizi è un altro dei problemi che dobbiamo cercare di di far perfettamente collimare
Ma certamente questo vizio di partenza
Cioè di dover scegliere chi fa cinque anni
Avrebbe dovuto essere un'azienda competitiva Pepe ed è stato un una discrasia che ha pesato su tutta l'Iva che se pensiamo che noi abbiamo avviato un processo di industrializzazione forzata
In un'area che per la regione Basilicata almeno per la Regione Campania ha dato via l'assessore da Regione campagna di più
Aveva localizzato le zone leale di sviluppo industriale poli di sviluppo le aveva scelto leale
Nelle zone certo le più colpite dal terremoto sono al paradosso sarebbe stato di fare le di di realizzare le aree in pianura rende il terreno infatti lontani e quindi di verificare zone che con il terremoto non avevano nulla avuto già di sviluppare zone dal terremoto ad avere avuto nulla a che fare
Ma certamente in condizioni orografiche in un sistema in cui il dissesto idrogeologico basti pensare ai guai che abbiamo avuto arrivati alla collimazione degli obiettivi e con uno sforzo che sarà necessario
Potremo assiste al decollo generale di tutta l'operazione devo dire che io dico sempre che i ritardi sono sempre la causa son sempre causati il da chi fa l'orario no
Se uno fa l'orario di certe non rivale quindici e può arrivare diciassette nel ritardo rispetto all'orario ma non è sempre che il treno doveva arrivare quindici etica e probabilmente
Chi ha scritto l'orario a sottovalutata adesso le ore dell'orario ha sottovalutato i problemi che doveva affrontare pende certamente partita
Oppure di ritardi però ricordiamoci anche conto che quando si è partiti rispetto ad un processo che non beneficiava già di situazioni di infrastrutture esistenti
Si esponeva al rischio di vederle morire per i tempi che non avevano erano stati misurati dall'iniziativa sulla base di un'ipotesi mille novecentottantadue ma che fa Livorno diventa di
Poi esibite novecentottantacinque va bene ci si rende conto che e e il meccanismo non è un po'meccanismo facile ad amministrare tanto è vero Gazzara lo sa
E io non sono mai stato vi sono avvicinato l'articolo trentadue con una certa angoscia perché a Luís proprio i primi giorni in cui mi sono trovato la lanterna di passaggio dall'le mani aveva espresso queste preoccupazione sulla necessità di fare collimare queste discrasie comunque ecco una cosa però è certa e lo dico qui alla anche all'assessore porta molto simile per tenacia per realtà per volontà dimerizzazione frivole lo dissi nei giorni del terremoto
De terrori dico oggi quindi cioè in realtà si tratta di una regione che a forza
Energia morale aveva dimostrato nei giorni e negli anni che sono avvenuti che noi abbiamo tutto visto da vicino per la esperienza che abbiamo prodotto
Io sono convinto che anche questo momenti difficile questi passaggi che sono sempre delicati sono passaggi che ci consenta
Quattro ecco io voglio dire in questa sera che credo di ognuno di voi oggi rivedendo qui
Tra tanti io ho l'impressione quando ci si rivede dopo salvo bici come come Sanza con il parlamentare che poi vediamo costantemente ma alcuni quando perse di vista da un po'di anni poi li rivendono che siano tutti ringiovaniti perché l'aspetto anche fisico privato dei giorni del terremoto fa sì che poi rivisti i momenti in cui c'è maggiore distensione sembra già si ha la sensazione non dimentico è sempre succede che il frutto quando uno dopo due anni si ha l'impressione che sia in poi Vecchiato sempre qui si io ho sempre la sensazione Rock la prova che quando vado in frivolo visto benvenuto senta ex sindaco anche sull'aspetto fisico
Beh ecco devo dire che ecco in questa sera in questa sera del ventitré di novembre mentre ricordo di ognuno di noi va alla al momento e all'appuntamento terribile che queste regioni hanno avuto cinque anni fa
Ecco dovere questa sera poté poteva e questa sera a dire che forse entro il la metà dell'ottantasei
Il nostro Paese potrà vere regolato da una legge
E quindi non più il risultato dalla buona volontà delle libertà anche per un pianismo dall'approssimazione dalla organizzazione una sistema moderno ed avanzato di protezione civile che che forse noi non ci trascina avemmo i cinque anni in cinque anni aggiungendo alla tavolo delle regioni colpite un nuovo ospite
Che ci racconta di nuovo la storia terribile
E tra ammenda delle sue e delle nostre sofferenze ma potremmo chiudere il capitolo della storia delle emergenze per poterne parlare finalmente dei grandi risultati dalla prevenzione
E questo è il segno di civiltà in un grande paese in cui la vita dell'uomo viene prima di ogni altra preoccupazione grazie
Speriamo proteggerlo allora
Ma