"La crisi dei Balcani: l'iniziativa della sinistra per la pace" org. dai Democratici di Sinistra di Reggio Emilia presso la Sala Convegni della Camera di Commercio

Yes
E quindi possiamo iniziare noi sì
Compatti emette un po'soprattutto il sottoscritto di
Nel fatto che avremmo preferito far svolgere a Pietro Folena un intervento di illustrazione
Iniziale in ogni caso appena sarà tra noi potrà o intervenire oppure rispondere se ci saranno già interventi domande considerazione da parte vostra
Noi abbiamo indetto questo incontro che è aperto anche agli interventi del
Dei presenti
Con la convinzione di
Proporre
Alcune riflessioni e anche di ascoltare da parte vostra e da parte dei cittadini
Opinioni
Di
Rivolgere domande per approfondire quello che è un tema che ci inquieta che ci allarma che in questi giorni in queste settimane
Ci crea un po'di a tutti un'angoscia profonda per quello che sta capitando per quello che giornalmente le televisioni i giornali
Ci mostrano nel Kosovo e nel territorio dei Balcani
Io però partirei da una considerazione politica di attualità
Perché non è il caso di ripercorrere il dramma di queste settimane
E partirei da una speranza che si sta affacciando in queste in queste ore
Il fatto che Ibrahim Rugova
Che come sapete il leader della lega democratica del Kosovo
E l'uomo espressione di quella parte dell'autonomismo kosovaro che ha sempre scelto la via diciamo della moderazione e della non violenza il fatto dicevo che Ibrahim Rugova sia in questi giorni a Roma
Sia nel nostro Paese io credo che sia l'emblema la dimostrazione concreta
Visibile che si può puntare su quella parte si può puntare su quel movimento si può costruire un dialogo di pace e che l'Italia può essere è oggi il Paese che assume un ruolo essenziale in questo Progetto di pace che come avete visto in questi giorni ha preso anche le forme di alcuni incontri tra Rugova il nostro presidente del Consiglio Massimo D'Alema il ministro degli Esteri Lamberto Dini e questa mattina ha visto un incontro tra Ibrahim Rugova il segretario dei Democratici di sinistra
Walter Veltroni
Questo è un fatto di grande importanza anche sotto l'aspetto direi delli dell'immagine che può dare il fatto che un uomo che sembrava fino a poche settimane orsono prigioniero o addirittura ucciso la la repressione serba sia in Italia e si possano attorno alla sua figura costruire un piano di pace io credo rappresenti un primo grande elemento di speranza
Il secondo
Elemento importante è che il G otto nella giornata di ieri
Ha fatto un passo avanti consistente nel predisporre un piano di pace per i Balcani
Ed è importante che sia stato il G otto perché il G otto comprende non solo i Paesi che fanno parte dell'Occidente della NATO e che sono diciamo collocati in una posizione di fronte a questa vicenda bellica ma il G otto comprende anche la Russia e la partecipazione della Russia ad un piano di pace concordato concertato rappresenta sicuramente un elemento straordinario
Su cui è possibile agire nelle prossime ore nei prossimi giorni per ottenere risultati concreti in quel bacino
Io non richiamo qui quello che pare essere il piano che è stato approvato in questi ore e che si fonda sul ritiro
Di tutte le forze militari
Sulla fine immediata della repressione
Sul dispiegamento di una forza multinazionale di pace sotto l'egida dell'ONU
Sul disarmo dell'UCK
Sulla ripresa di un'auto di un dialogo interrotto a Rambouillet per definire le forme di un'autonomia del Kosovo senza toccare la sovranità jugoslava è evidente che dietro a questo piano ci sono ancora elementi da approfondire
Elementi che riguardano da quel che si può capire in queste ore soprattutto come esso può essere composta una forza multinazionale
Che sia di interposizione di garanzia per il rientro dei kosovari
Come si può organizzare una autonomia del Kosovo in presenza di gruppi come l'UCK che sono armati e che già oggi han dichiarato di non accettare
Un discorso sul disarmo di queste forze
Con una serie di questioni che riguardano anche come si fissa la diciamo così la garanzia dell'autonomia dalla Repubblica jugoslava però e di straordinaria importanza il fatto che la Repubblica che la il G otto scusate
Che le forze principali che compongono
Lo scacchiere internazionali dell'Est e dell'Ovest abbiano pattuito una linea comune d'azione da proporre e da imporre a Milosevic per ottenere la pace in quel
In quel in quell'area
Ecco io penso che oggi noi siamo
In presenza di un dramma che continua ed è quello
Dei bombardamenti siamo in presenza di alcuni episodi anche nella giornata di oggi drammatici però credo che se si manifesta una disponibilità del governo jugoslavo
A
Discutere concretamente questo piano proposto dal G otto può essere vicino il momento di una sospensione dei bombardamenti e perché l'apertura di una trattativa più stringente risolutiva in quel continente
In quell'area
Io ritengo
Ritengo che non bisogna essere troppo ottimisti perché abbiamo già visto nelle settimane passate come sia difficile comporre un quadro che non casualmente diventato così drammatico fosse stata semplice probabilmente
Rambouillet non avrebbe avuto la
Chiusura la rottura che si è determinata sarebbe stato possibile arrivare ad un risultato prima di
Questo drammatico momento bellico però sono convinto che oggi ci sia uno strumento sul quale esercitare il massimo di iniziativa politica da parte di tutti
Io devo dire che
Ritengo che l'Italia sia stata protagonista di questa di questo processo che ha portato sia alla all'arrivo di gruppo di Rugova in Italia sia alle posizioni che si sono venute formando nel G otto nella giornata di ieri
Protagonisti perché forza leale all'interno dell'alleanza ma anche perché una forza decise determinata nel perseguire la sua politica
Se la pericolosa ipotesi di un intervento di terra non ha preso avvio e sappiamo quanto ad un certo punto nel giorno in cui sì sì celebrava diciamo la la il l'anniversario della della NATO e si discuteva di questo di questa possibile iniziativa
Sappiamo che se questa iniziativa non ha preso corpo è sicuramente perché alcuni Paesi a partire dall'Italia ed altri Paesi europei hanno insistito sulle ragioni della trattativa
Rifiutando un allargamento del conflitto un pericoloso allargamento del conflitto
Se siamo qui a parlare di spiragli e anche grazie ad una mobilitazione che ha tenuto insieme varie ragioni e io sento tutta la sofferenza di parlare
Da persona e da partito da cultura politica che ha fatto della pace uno dei valori essenziali che sta al centro nel uno dei primi punti del nostro nostra nascita sia quando siamo diventati PDS e oggi che siamo democratici di sinistra
Abbiamo cercato di tenere assieme nella nostra mobilitazione della nostra iniziativa
Cultura pacifista e non violenta
La nostra
Lealtà
E la responsabilità agli impegni internazionali
Che abbiamo assunto
Ad un'azione politica diplomatica e di solidarietà umana che cercasse di lavorare in positivo su tutti gli spiragli che potevano dar forza alle ragioni della pace la ragione della non violenza la ragione della trattativa
E in questo io credo che oggi abbiamo
Possiamo dire che qualche cosa di positivo su cui insistere e in campo esiste è possibile lavorare su questo
Nelle discussioni
Ripeto nelle discussioni di queste settimane abbiamo sentito la sofferenza di una responsabilità molto grande
Non sono mancate le critiche le Riserve le crisi di coscienza e io penso che dobbiamo e per questo qui abbiamo pensato ad un incontro molto libero aperto abbiamo avere grande rispetto per tutte le opinioni
E lo diciamo perché siamo ben consapevoli che la guerra è sempre una sconfitta
è una sconfitta della politica e la sconfitta della diplomazia è una sconfitta della ragione
Ci siamo interrogati ci dovremmo interrogare anche nei prossimi mesi anche quando speriamo non avremo più l'assillo di fermare le armi
Dovremmo chiederci dei limiti e dei problemi di un nuovo ordine europeo e di un nuovo ordine mondiale
Abbiamo
Io credo proprio da queste vicende che non sono di oggi sono ormai da alcuni anni che riguardano proprio in particolare l'ex Jugoslavia
Abbiamo compreso quanto sia debole precario un ordine
Diciamo in cui le strutture internazionali
Che dovrebbero garantirlo in cui le relazioni internazionale che si sono determinate dopo la caduta del muro di Berlino hanno cambiato di segno in modo molto profondo senza trovare nuovi assetti e nuovi strumenti di garanzia
E questo riguarda sicuramente l'Europa ma riguarda anche la struttura internazionale di governo del mondo che un tempo era l'ONU
E che e oggi è sempre più in difficoltà a sostenere diciamo un'iniziativa politica diplomatica nelle aree regionali o nelle aree di crisi
Per questo noi con l'Europa della moneta non abbiamo nonostante ciò che ci disse Carlo Azeglio Ciampi proprio qui a Reggio Emilia
Che in un continente che ha avuto due guerre mondiali la monnezza unica consentiva un nuovo equilibrio un nuovo rapporto un nuovo sistema di relazioni va be'l'abbiamo determinato forse all'interno della Unione Europea ma non siamo ancora riuscito determinando su un orizzonte più ampio sia sull'orizzonte continentale come quello che coinvolge
La Jugoslavia oggi e potrebbe coinvolgere drammaticamente altre parti di questo continente negli anni a venire
Ecco perché noi abbiamo organizzato il ventiquattro aprile una grande manifestazione a Roma ecco perché credo dobbiamo evitare di chiuderci solo in una dimensione di riflessione su un punto pur drammatico come quello che abbiamo di fronte
Siamo di fronte alla necessità e l'abbiamo detto il ventiquattro aprile in questa grande manifestazione nazionale di dirci che occorre tenere unita la sicurezza
E la lotta al razzismo occorre un nuovo ordine internazionale che sia capace di garantire i diritti dei cittadini in tempo
Era l'equilibro dei due blocchi che garantiva un equilibrio però questo equilibrio non era garante dei diritti dei cittadini l'abbiamo visto in Afghanistan da un atto
L'abbiamo visto in Cile dall'altro l'abbiamo visto fosse nella stessa ex-Jugoslavia che era un Paese non allineato e che ha vissuto drammi anche durante il perito dei due blocchi
Siamo nella necessità di costruire un mondo in che si dia nuove regole sapendo che non c'è più l'Unione Sovietica da una parte e gli Stati Uniti da dall'altra garantire un ordine che non era più tale e che non garantiva i diritti dei cittadini come garantire i diritti di cittadini non essere massacrati per una scelta di pulizia etnica
Come garantire che ci sia un rapporto meno egoistico tra Paesi cosiddetti ricchi e paesi cosiddetti poveri
Che produce poi la fuga dai Paesi poveri verso i Paesi ricchi determinando
La mercanzia e lo sfruttamento anche a fini criminali delle persone
Come si costruiscono regole
E strutture internazionali capaci di avere più autorevolezza e più condivisione nella loro azione ecco questo sarà un grande tema che dovremmo porci che dobbiamo porci mentre discutiamo dei fatti della
Ex Jugoslavia nello stesso tempo e finisco perché sarei stato più breve se avessi dovuto presentare Pietro Folena
Mi sono un po'allargato ma
Finisco rapidamente nello stesso tempo tutta questa politica la dobbiamo sviluppare insieme alla gente discutendo con le persone siamo qui per questo
Io ritengo utile tutta quella passione che è stata manifestata da quanti hanno reagito a questo conflitto
E ritengo positivo se non ci sono degli accenti violenti come si è assistito in qualche città italiana a tutto quella quell'attenzione quella passione e anche quelle forme di protesta che fanno sentire quanto la gente attenta a problemi attenni a drammi come quelli della guerra
Stasera si svolge una fiaccolata che impegna persone di varie culture di De
Che si muovono per un'idea di pace contro questa guerra
Al di là delle parole e del peso che hanno al di là dell'appello
Che stanno alla base di quell'incontro e di alcune parole che
Non può non è che non condividiamo che non avremo scritto da in quel modo noi pensiamo che comunque sia giusto muoversi per la pace aderiamo al fatto che la gente si ritrova stia assieme si mobiliti su questo tema
è importante però che ciò avvenga e io fa fare e faccio un appello a tutti in questo momento con l'intento di unire
Tutti gli sforzi per la pace nei Balcani
Oggi non è più il tempo a mio parere tanto di dividersi tra chi dà un giudizio sulla necessità di un intervento teso ad arrestare la pulizia etnica che stava dilagando e l'abbiamo visto molto chiaramente nel Kosovo
E chi pensa invece che questo intervento sia stato sia inutile e dannoso
Io credo che oggi lo sforzo che dobbiamo fare è quello di investire tutta la nostra passione il nostro impegno nel sostegno ad un piano di pace che può part come può portare a riprendere la via dell'intesa del dialogo e dare una soluzione stabile ai problemi di quel
Di quell'area
Abbiamo bisogno di unirci anche nell'azione di solidarietà
Che finora ha avuto un impegno straordinario da parte del popolo delle istituzioni del governo italiano che si sono uniti in questo straordinario progetto che prende il nome di progetto arcobaleno dobbiamo io credo rilanciare coordinare e continuare un uno sforzo per i bambini per le donne per le persone che vivono quel dramma
Straziante direi
Per questo continueremmo ed vi chiediamo chiediamo tutte le nostre organizzazioni di continuare il lavoro l'impegno di discutere di impegnasse anche nelle prossime settima se stima vedono l'ultima cosa che vorrei dire e questa si apre una campagna elettorale nei prossimi giorni che avrà al centro il tema dell'Europa
E ne torno torneremo a parlare dell'Europa perché sarà uno degli argomenti fondamentali di una campagna elettorale che avrà
Per al centro l'Europa e al rinnovo dei consigli provinciali e comunali
Una cosa mi sento di dire chiusura di questo mio intervento
Si parla troppo
Poi termini di sagra paesana dell'Europa e delle elezioni europee
C'è chi pensa a come usare queste lezioni per diventare più forti in Italia per dare un segnale una spallata una
Guardate l'Europa
Dimostra tutta la sua forza in questi mesi nei momenti in cui arriva la moneta unica nel momento in cui un italiano che ha governato questo Paese che di Reggio Emilia come Romano Prodi arriva alla guida dell'unione europea proprio in questi giorni gli facciamo tutti i nostri auguri
Però dimostra anche tutta la sua fragilità politica
Si usi questa campagna elettorale per discutere di queste cose per confrontarsi su quali l'idea dell'Europa su quale rafforzamento delle strutture istituzionali sopra nazionali e non per stabilire se
L'euro lezioni europee serviranno per spostare a destra o a sinistra il baricentro dell'azione del governo italiano perché e io credo che lo sforzo che dobbiamo compiere sia assolutamente straordinario ciò che dobbiamo fare
In queste settimane nei prossimi mesi
Io avrei finito chiedo ai parlamentari Spogli abbia subito qualcosa o altrimenti se c'è già qualcuno dal pubblico che voglio da richiedere ma preferirei magari che intervengono a questa parte del tavolo onde fa sì che
Primi interventi
Dei presenti si possono svolgere appena sarà tra noi Pietro Folena
Pertanto
Va be'la colonna dell'autostrada questo dimostra che per esempio adesso visto che ha chiesto la parola Giovannelli dimostra che c'è bisogno anche di intervenire sulle infrastrutture
Sì il Nord ha bisogno anche di infrastrutture
Mi pare che
Avremmo potuto
Svolge questa riflessione pubblica in condizioni
Di grande
Difficoltà
Se
Non fosse aperto molto più che uno spiraglio
Una prospettiva concreta e nella quale io ho piena fiducia
Di soluzioni del conflitto e soprattutto dissoluzione del problema del Kosovo
Con l'impegno del G otto
Zanichelli ha detto dicono citata
E in sostanza con un impegno internazionale
Che svolga la cosiddetta ingerenza umanitaria
Non in termini semplicemente di pressione militare ma in termini di intervento di pace
E di ricostruzione di condizioni di convivenza
Tra popoli che hanno trovato difficile secoli la convivenza
E che nella crisi di questo decennio
Preghiera voi dell'Europa ma per la grande difficoltà del passaggio alla democrazia
Nell'est in particolare nella ex Jugoslavia hanno trovato purtroppo
Occasione di tragedia
Prima ancora del conflitto che si è aperto un mese fa
Una tragedia costata oltre duecento mila morti
E che ha
Con molta difficoltà
Avviato la ex-Jugoslavia
A un'uscita
Dal Governo
Di Tito
Che ha appena otto una serie di ponti dei quali il Kosovo è soltanto lutti ma potrebbe essere anche il penultimo
Per le tensioni che si registrano in Montenegro e in Macedonia
Come diceva Zanichelli
Noi potremmo riflettere e aggiornare anche approfonditamente su quello che è successo in questo mese ma sarebbe un grave errore isolare
Ciò che è successo in questo mese da ciò che è successo inventa negli ultimi dieci anni
Noi abbiamo affrontato il tema
E anche il passaggio
Durissimo lacerante all'azione militare della NATO un'alleanza di cui facciamo parte
Lo abbiamo fatto assumendoci la responsabilità di essere membri di questa alleanza
Lo abbiamo fatto senza rinunciare contemporaneamente ad ascoltare la coscienza ah fa parlare la ragione e ateneo aperta la riflessione politica
Abbiamo combattuto perché l'inizio della guerra non diventasse il silenzio dei parlamenti il silenzio delle opinioni la Pa la parola soltanto ai comandi militari e alle bombe
è stato ed è difficile perché la guerra divide
Tende a
Ai partire il mondo i giudizi in bianchi e neri nemici e amici
In alleati età di tutto
Ma data la profondità e anche la complessità del problema del Kosovo
Data anche la grande difficoltà di aprire una nuova fase della politica e del diritto internazionale
Questa discussione io credo sia stata utile è una discussione che c'è stata
Praticamente in tutti i Paesi occidentali solo nei Paesi non democratici quando c'è la guerra non si può discutere
Il Parlamento italiano è intervenuto
Paolo paese nato due volte
Approvando l'azione del governo e sempre indirizzando l'azione futura verso l'azione politica
Verso la ricerca di spiragli di pace verso la rinuncia il rifiuto dell'escalation del conflitto
Io credo che sia stata calciare
Nella storia di questa vicenda la settimana della conferenza nato di Washington che c'è stato un passaggio decisivo
Quello in cui anche di fronte all'intransigenza di Milosevic la NATO ha rinunciato perciò che unilateralmente
All'intervento di terra
E ha pertanto scelto di mantenere la sua azione nell'ambito di una pressione per una soluzione negoziata e non per una vittoria militare che oltre che batte la politica di pulizia etnica umiliarsi schiacciasse il popolo CEO
Questa scelta di fondo Pudil Ficili fu contrastata è una scelta che è stata sostenuta da sempre con coerenza
Dal nostro governo ed altri governi europei
Io ritengo che la vera è in quella conferenza cancellato dall'ordine del giorno l'ipotesi che pure c'è io perché ci sono in tutte le guerre in tutti i Paesi le colombe e i falchi le ipotesi diverso
Avete fatto quella scelta al significato per il nostro Paese un importante successo
Ha significato che l'adesione alla NATO non è semplicemente l'accettazione passiva e supina
Di decisioni di altri
A in qualche modo ha riconciliato quella difficile antinomia davanti alla quale si è trovato non solo il Governo il Parlamento ma tutto il Paese
L'antinomia di un Paese che ha un interesse vitale nell'appartenenza mini alla alleanza
No ad Atlantica
Un'alleanza essenziale per la difesa dell'Italia ma non solo un'alleanza essenziale perché l'Italia non sia un Paese che se ne lava le mani
Che fa come sciaguratamente fu fatto una volta la politica delle mani nette ma che si ingerisce e si assume la responsabilità non solo per la pace ma per equilibri accettabili nei Balcani nel Mediterraneo che sono aree decisive
Per quanto riguarda la funzione dell'Italia
Che dal punto di vista economico e sociale non è affatto un qualunque Paese di quest'area ma è il primo Paese del Mediterraneo ed è forse il Paese europeo più vicino ai Balcani sensato più vicino Traverso la dagli atti con l'ex Jugoslavia
A fronte di questo interesse vitale ce n'è un'altra altrettanto vitale quello alla pace ha rapporti pacifici ai rapporti amichevoli col popolo CEO boh ad evitare che nei Balcani si innescasse una spirale ulteriormente grave e per decenni inconciliabile
Di guerra e che ricordasse o quelle fatte tra la Grande Albania nella quale il nostro Paese allora governava Mussolini scema at the sostenne la Grande Albania contro i serbi
E lasciò
Diciamo così niente la scia
Di e incomunicabilità
Che costo moltissimo prima e dopo e forse ancora oggi
La la seconda guerra mondiale
Conciliare questi due antinomici interessi e e a piuttosto difficile ma io ho salutato con grande soddisfazione
Il fatto che a un certo punto
La NATO abbia scattato l'intervento di Terni questo ha significato anche che non è vero che nella NATO non si può contare che non è vero che le strategie militari a un certo punto sono incontrollabili che non è vero che l'opinione pubblica non conta
Come voi sapete io mi sono pronunciato con una notevole libertà
Di opinione su questa Corio insieme a cento settantanove colleghi ho firmato anche un appello
Ah perché questo non succedesse ritenendolo un limite invalicabile
Del nostro consenso alla politica della NATO
Sapevamo che questo è anche l'orientamento del Governo
Non eravamo certi che questo orientamento sarebbe passato
Ne ha lo speravamo molto però ci contavamo e d'altronde lo stesso Parlamento americano nei modi proprio di quel Paese si è pronunciato
Quando c'è una guerra non bisogna dare la parola solo a chi comanda e chi ha la responsabilità anche le più difficili di governo bisogna che anche l'opinione pubblica gli intellettuali
I parlamentari le persone comuni prendano la parola
Dicano la loro
Perché durante una guerra moderna si combatte anche una battaglia d'opinione
Si combatte anche una battaglia politica ci combatte non solo con le armi ma anche coi ragionamenti
Ed era ed è importante
Che anche durante le azioni di guerra si eviti di demonizzare il nemico si cerchi di capire quali sono le sue ragioni
Chi cerchi attraverso questo di creare le condizioni per la pace è possibile per i compromessi possibili per lei costruzioni e le conciliazioni che sono necessari
Noi oggi ci troviamo di fronte a una proposta che prevede qualche cosa di molto vicino ad ipotesi di Rambouillet un'interposizione internazionale
A garantire il ritorno e anche la
Difesa dei profughi e dei cori dei degli albanesi delle popolazioni di etnia albanese nel corso
Penso che
Non sarà facile fargli hentai tutti profughi e penso che il costo dello spaesamento di centinaia di migliaia di persone non potare scelte pagato
Facilmente
Penso che rispetta un buie sia importante dare una garanzia
Dei confini
Della Serbia
Non so se questo c'ha la faccia quel confine stato mille volte spostato
Quella terra è stata mille volte disputata
Fa popolazioni di e mia albanese e Turco ottomane popolazioni di etnia serba i flauti
E penso tuttavia che adesso citata di mettere davvero in campo l'intervento umanitario un intervento internazionale che spenda anche la forza delle ricchezze che l'Occidente in grado di mettere in campo
Lei che esse che devono servire non solo la sopravvivenza e l'assistenza ma anche ai costruzione e all'integrazione
Tra popoli diversi dall'economia dei Balcani e quelle dell'Europa
Non cesserà con la tregua se ci sarà e io spero che ci sarà il tema dell'intervento umanitario nel Kosovo e nella ex Jugoslavia Nowy
Memorie anche della durissima lezione che abbiamo sofferto in questi giorni in queste settimane
Trovandoci costretti a sostenere un'azione militare per fermare un
Una politica di pulizia etnica che c'è non è una novità in quelle zone tuttavia aveva assunto una violenza senza precedenti noi credo abbiamo fiume ci la responsabilità di un intervento umanitario che giochi tutte le armi della politica tutte le armi dell'economia tutte le armi della cooperazione internazionale
Del resto io trovo significativo anche che proprio in queste settimane il nostro governo abbia devo definire sta arrivando Folena
Dicono che non c'è problema
Che non stonano abbia per primo sostenuto nelle sedi internazionali la cancellazione del debito verso i Paesi del Terzo Mondo
E segno che
Mentre è stata data la parola alle armi c'è stato anche uno sviluppo politico e che questo sviluppo politico ha prodotto non delle parole non degli atti di testimonianza ma dei fatti
Così gli atti di testimonianza la riflessione critica la sensibilità pacifista la tradizione pacifica di questo Paese c'è incontrata con atti della politica
Noi questa sera parteciperemo non so cioè tutti quanti a una manifestazione indetta da un gruppo di personalità e Gianni sulla base di un appello che io non condivido in tutte le sue virgole
Ma che in sostanza è accettabile ed è condivisibile in quanto domanda che la pubblica opinione scenda in campo a spingere tutti
Nella direzione della conclusione di un accordo
Si capisce che in queste circostanze c'è sempre il rischio di qualche interpretazione forzata ma quando
è in corso una guerra e quando i rischi di escalation sono
Stati e sono così gravi
Credo che non debba prevalere la prudenza ma piuttosto il coraggio di prendere la parola e testimoniare la nostra opinione credo che i Democratici di sinistra anche attraverso la manifestazione del ventiquattro maggio a Roma
Abbiano dimostrato di sapere interpretare può in una pluralità di posizioni
Le esigenze essenziali di questo paese ma anche di aveva dato come forza di governo un contributo a uno sbocco
Pacifico politico e negoziato della soluzione della della vertenza in corso naturalmente tutto questo ragionamento è fatto
Sul presupposto che iniziativa di pace ma l'importo io l'ho detto una settimana fa quindi non faccio fatica di Eolo io ne sono convinto
Sono convinto che Anda importo e quindi sono convinto che avremo tempo per fare anche una riflessione approfondita ma che soprattutto il tempo dopo esce impegnato sui costi e sulla costruzione
Delle linee delle politiche di intervento però esce dovrà essere fatto nei Balcani per cucire le ferite della guerra e
Andai a una soluzione che preveda in qualche modo la tutela dei confini di tutti gli Stati e la tutela di tutte le minoranze etniche all'interno di tutti gli stati questa è la sola condizione perché i Balcani non diventano il punto di crisi
Delle uopo ma possono diventare un punto di espansione dell'idea d'Europa è un luogo di rafforzamento e di sviluppo dell'economia della convivenza e anche della cultura di questo continente
Che ha conosciuto in questo secolo due guerre
E che però oggi con la moneta unica in una sua parte ha fatto una scelta per cui la guerra va cancellata
E bisogna fare passare le merci gli scambi di uomini di risorse di ricchezze di aiuti e di commerci là dove invece una volta passavano gli eserciti abbiamo rischiato
La terza guerra europea e mondiale di questo secolo
Ma in vetta io ho l'impressione che questo grave pericolo sia stato accantonato e che da oggi
La politica debba ai prenderli pieno il proprio ruolo e in questo quadro anche il nostro Paese ha
Perversa lutto Pietro Folena
Credo che
Ci sia bisogna un attimo di sintonizzare mi ha chiesto di no aspettiamo un attimo
Allora sanzioni all'esito parla
Allora
Io
Chiedo se c'è qualche persona che dal pubblico vuole intervenire prima di dar la parola Pietro Folena anche perché penso che i tempi ce lo consentano
C'è Giannetto Magnanini
Mi raccomando chiedo uno sforzo di estrema sintesi in modo da poter far parlare
Alcune persone c'è anche il c'è anche il microfono in sala e così
Io voglio porre
Due domande
E quindi non faccio un lavoro di analisi che tra l'altro siamo diventati ormai tutti non dico degli specialisti ma comunque tutti abbiamo una ci siam fatti una cultura in questo quaranta giorni
Di guerra
Per me il problema è fare la pace ora subito
E quindi bisogna vedere secondo me che cosa bisogna fare adesso
Per fermare la guerra
Per vedere come partito
Come Parlamento
Come Governo ecco le domande che voglio fare
Al coordinatore nazionale del partito
E ai tre parlamentari di sottoporre al la questione davanti
A questa Assemblea
Cioè abbiamo visto tutti
Che la linea dell'intervento militare è stato un fallimento
è stato un errore
Perché gli obiettivi che si diceva di voler rese realizzare nonostante la grandissima potenza della NATO e dello schieramento mondiale che c'è contro
Milosevic e la Serbia
I fatti si vanno aggravando
E
Se non facciamo un atto subito che vada in questa direzione
Potremmo avere un atteggiamento di persone che cercano show degli abili
Degli alibi di fronte al problema essenziale il problema essenziale fermare la guerra
Allora
E noi siamo in guerra
Fuori dalla Costituzione repubblicana fuori dal dall'ONU fuori
Dalle funzioni che dovrebbe avviare Amato
E quindi non possiamo limitarci a sottolineare degli aspetti positivi che sembra che ci siano in queste ultime ore
Non possiamo limitarci a dire dobbiamo appoggiare il governo
Io credo invece che dobbiamo vedere ci conosciamo noi dei diplomatici non siamo noi che abbiamo questi legami internazionali
Che cosa possiamo fare per aiutare il governo nella direzione giusta
E io credo che bisogna fare una cosa
Bisogna fare la tregua
In modo unilaterale cioè che noi dalla parte dell'Occidente
Dobbiamo smettere di bombardare
E quindi portare la sfida sul piano della pace
Nei confronti della Serbia di Milosevic e di coloro che stanno commettendo quei delitti orribili che si stanno venendo perché non possiamo dire Shammah siamo stati bravi e non c'è l'intervento di Surat di terra come diceva poc'anzi il senatore Giovanelli perché questo diventano un alibi
è vero non c'è questo che sarebbe stato un disastro incredibile la terza guerra mondiale
Ma non possiamo neanche stare lo status quo continuare a bombardare anzi molto accentuato come avviene in queste ultime ore bisogna fermarsi e per fermarsi io penso che bisogna fare questo atto in senso unilaterale questo è il modo per aiutare il Governo l'Europa
L'America la NATO e lo uno
E quindi penso che i nostri parlamentari Franzoni duecento ci sono espressi
In modo molto netto
Devono chiedere
Che cessino i bombardamenti
E quindi sfidare Milosevic è la Serbia sul piano della pace
Perché l'isolamento c'è c'è già ma non possiamo pensare di continuare a distruggere e di dire devi abbassare le armi tu prima o non poco dopo contemporaneamente e così via io penso questo
Il secondo
Mi chiedo che cosa può fare il partito che cosa deve fare il partito e la domanda mi pare che sia più che legittima perché noi abbiamo assistito al fatto che per esempio il diciannove di
Di questo mese il giorno dopo del voto si era riunito il direttivo e abbiamo proposto alcuni di discutere nonna delle elezioni europee ma discutere della guerra e con sensibilità in segretari compaiono segreteria hanno detto a b affronteremo fra qualche giorno e dopo qualche giorno abbiamo affrontato il problema e abbiamo detto due cose importantissime
Fine dei bombardamenti e assemblee di partito e comunali
Io chiedo il congresso io sono uno di quei firmatarie di quei cinquecento firmatari in Italia che chiedono il congresso
Può sembrare una cosa per l'Italia compagni ma che partito è di sinistra democratico che si pone i problemi di un mutamento profondo della Società dell'Europa e del mondo in Piero
Se non discute se non si discute neanche quando c'era guerra
Neanche quando si viola la Costituzione neanche quando uscì viola i i principi costituzionali e internazionale
Weston compagni lo chiedo come
Sei uno l'ho fatta no anche per favore c'è
Ma non vi chiedo ai deputati e credo di essere stato Jaro chiedo ai segretari in sala chiedo mai niente lei vuole dare così facciamo parlare l'Aran scusate secondo chiedo
Al coordinatore del partito a Folena a Veltroni di convocare i congressi provinciali regionali e nazionale del partito in senso straordinario
Compagni sono centootto anni che abbiamo fatto un partito che l'abbiamo cambiato si trasforma sempre e non discute mai di fare il congresso viene sempre dopo perché ci sono dei problemi più importanti oggi cioè il problema più importante è la pace
E anche le elezioni europee che avremo fra trenta giorni ci giocheranno su questa questione della pace compagni e il problema è che il Partito democratico della sinistra il quale noi vogliamo bene vogliamo augurargli successo
è flebile la sua voce su queste questioni e flebile la voce su queste questioni
E quindi io penso che attraverso i congressi
Vogliamo mobilitare la forza del partito a lavorare nel gorgo come dice un certo dirigente un tempo cioè lavorare in mezzo alla gente in mezzo alla popolazione per spingere il governo e tutta l'Europa e tutte le forze pacifiche socialiste
L'Europa
A chiudere la guerra perché il tredici giugno e su questa questione che si discuterà e si deciderà si deciderà e si voterà Montanari scusate
Chiedo uno sforzo di sintesi altrimenti
Poi facciamo girare il microfono chiedono uno sforzo assoluto perché sarà capite che non conosciamo moneta la parola
Chiedo
Se in questi ultimi giorni
Con le decisioni pattuite
Dai G otto
Non si stia compiendo
Un importante passo in avanti
Però un'assoluzione possibile concreta
Di tutta la crisi ed è la causa della
Chiedo
Se con questa iniziativa con l'impegno del governo italiano e di Tallinn ben particolare
Di Veltroni assieme ad altri
Non ci si operato però allontanare in modo quasi definitivo il pericolo di un ente
I temi della pace e della guerra
Non si debba in pari tempo considera di eguale importanti
E perciò interdipendenti
I temi dei diritti dei popoli delle razze
Della sicurezza all'interno di ogni nazione
Anche durante l'ultima guerra mondiale
Quando c'erano i bombardamenti
Noi abbiamo operato per sconfiggere il nazismo per ottenere la pace
Ma sappiamo che cosa ha voluto dire la distruzione di razze l'eliminazione di diritti perciò questa questione non può essere abbandonata dall'Europa
Non si può dire fermiamo tutto senza che ci sia in pari tempo un impegno una soluzione concreta irrita
Sarebbe un grave passi indietro
Diretti dall'ampi da carretti ed altri quattrocento
Anni si sono recati venti giorni orsono trenta giorni or sono
Con una grande iniziativa a visitare i campi di sterminio
Naturalmente li hanno discorso della pace ma non v'è dubbio che è venuta fuori questa questione
Noi e noi grande nazione
Paese democratico dovremmo
Come dire essere incerti su questo problema e porre questo problema o vuol dire che noi vogliamo Togni costo la guerra che vogliamo i bombardamenti
Infine io penso che
L'Europa negli ultimi quindici giorni si sia un po'commossa inverto di alcuni governi socialdemocratici se noi abbiamo sempre soltanto degli atteggiamenti protestatari pacifisti che ci Alterio di Togliatti tutti lo sanno che sono un antico malato di del della proposizione governativa di Togliatti e restò tale
E poi mi farò l'autocritica ma
Superare l'atteggiamento protestatari fiori semplici appello
Il semplice appello
Risoluzione semplicemente che guardano la piazza è giusto è giusto vedere le soluzioni concrete a livello governativo le proposte qui difficile e qui è stato l'impegno grossa del partito
Infine veramente io credo che in sostanza sì è emerso una cosa e credo che questo sia anche un motivo di fondersi emerso il ruolo autonomo dell'Italia almeno negli ultimi trenta giorni all'interno di un'alleanza chiedo se questo non sia un elemento di grandissima importanza in tutta la vita del paese
Domenico Reverberi chiedo estrema sintesi eh perché ci sono quattro cinque persone con un pub
Due cose
Io sono convinto che è al giorno d'oggi non si può essere pacifisti senza essere realistica cioè detto questo sono anche convinto che la guerra in Jugoslavia c'erano già ben più prima che succedesse quello che è successo
E vorrei chiedere a Forlì in una cosa se non si può fare un'iniziativa insistere come partito unionisti ridiscussione
Perché secondo me sono convinto che la guerra ce la siamo trovate stiamo affrontando un problema che era già nell'Europa
E arrangia degli anni ottanta degli anni novanta
Da affrontare all'ora quando nel governo dell'Europa c'erano c'era la destra e quindi hanno si è venuta a creare questa situazione per cui adesso l'Europa ha dovuto prendere i provvedimenti al di là della pace di tutti i discorsi io sono fermamente convinto che l'Europa
Bias realisti cioè non vogliamo un qualsiasi diritto dittatori Hello che possono far del nazionalismo
La sua fonte per poi andarlo a propagare in tutta Europa quindi vorrei una una conferma una risposta in base su questa cosa sul fatto che il partito e e diciamo la a livello europeo possa diciamo frontale il problema come Europa classe
Io chiedo scusa non se non ho visto qualcuno perché prima qualcuno mi diceva che aveva chiesto allora non vorrei allora c'era Luciana biliardi eletta i pedoni chiedo uno sforzo estremo di sintesi
Sarò rapidissima e faccio davvero tre domande allora intanto mi presento sogno Luciana nel movimento dei ritorni in nero e ci siamo facile
Io volevo semplicemente sapere uno l'Italia è in guerra
Se si chi la dichiarata se invece siamo partecipi solo di un intervento umanitario vorrei capire quali sono i benefici umanitari recati i popoli tutti della Jugoslavia grazie io
Ideali miliardi
Quali benefici
Figlia ma io sono uno di quelli devo chiedere anche per la sintesi
Che ho sempre amato i popoli
L'idea di slavi del sud
Non accetterò mai
Questa punizione
Che viene fatta adesso contro il popolo serbo
Anche contro il popolo montenegrino
Si può dire quello che si vuole però anche il Montenegro
E colpito dai bombardamenti
Io sono stato per lungo tempo
Il Montenegro sono stati in Serbia e oggi errato
Questi Paesi queste contrade
De visu
Ho visto come stanno le cose
Ora
Bisogna partire da affetta da otto dieci anni fa
Il primo paese che ha rovinato la Jugoslavia
è stato la Slovenia
Carlo è mia è stato il primo a rompere poi la Croazia
Con quel tipo detto multimarca distrutto
Tutti i monumenti della Resistenza
E poi dopo
La frittata verrà Erzegovina posti verso spiegò in e si è arrivati
Fino al Kosovo e questi Anders o che tutti a quanti c'era anche c'è anche la la Macedonia ma lì il problema è molto molto scottante perché c'est ci sono
In mezzo
I serbi
I greci e i bulgari
E adesso aggiungete questa ondata dei kosovari e vedette che bel pasticcio che abbiamo combinato ma la domanda voglio fare ecco sono alcune domande intanto questa cosa qui
Che doveva essere prevista
C'è scappata di mano
Eh io son d'accordo con Magnanini quando dice be insomma abbiamo una Costituzione adatto a rispettare e ricominciamo rispettarla non mi interessa tanto l'alleanza a me mi interessano i bombardamenti
Che guardo ogni sera alla televisione
Queste cose le le ho viste perché sono stata uno dei dei degli artefici alla costruzione dei ponti e delle parrocchie
Silenzio
Allora
Io devo fare The chiamare in causa folena
La tv italiana contro la guerra si comporta ma
Mai una nota critica sono proclami
Toni da pietra e piazza che occorre i lutti e massacri i bombardamenti le detesto azione i punti sui pur sul piume distrutti la televisione
Badate che la Jugoslavia costa era in possesso di uno tecnologia molto avanzata
Nella costruzione del de de dei punti sui su tante piume che ci sono e poi
I palazzi le ferrovie i porti fluviali le scuole ed è e dei oggi vanno tizia che hanno testi dalle bombe intelligenti sbagliano sempre
E stamattina al Corvetto anche un ospedale
Oppio l'ho sentito per televisione non so e non so se
Intanto la alla televisione la vetta ora
E voglio anche che dare al compagno polemico
Se è vero che
Cinquant'anni fa
L'esercito italiano Expo già dire le verità una penalità esponesse
Dalla Kosovo cento mila serbi Elia Seattle Sean sostituiti con settantacinque mila albanese
Uno dei che lo dice uno dei più prestigiosi comandanti della divisione Garibaldi Italia
E poi queste una cosa e poi vorrei anche chiedere quando si fanno le opere o umanitario
Caro Folena non c'è soltanto il Kosovo ma il kosovaro che non sono solo in Albania e quelli che vengono in Italia
Sono anche in Montenegro
Oltre cento mila su una popolazione mi preme avviarlo dei dei ottocento mila abitanti
E poi ci sono i cinquecento mila serbi cacciati dalla Croazia
A questa gente qui io ho sentito per televisione una signora che ha detto sono andato là con un carico portato non so neanche vie
Comunque queste sono sono le cose che che io chiedo d'altra parte l'ultima cosa
Per come è stata ma ma ma ma questi questi uomini dell'amato
C'è uno che si chiama Solanas all'anno diverso da come lo spagnolo abbiamo cioè la lista ebbe e non ha mai visto la la e il quadro di Picasso
Non si ricorda dei ribelli
Del verde quello che è successo il pane tedeschi sono andate distrutte allora questo qui quante ne ha combinata e Yugoslavia
Però oppure
Allora scusate io devo fare
Il cane da guardia del tempo vi chiedo scusa non eletta
Con la mente raccomando sempre il tempo non per
Tirando in con Profeti parlano aperti Serge
No semplicemente questo intanto per dare ragione così AN ai compagni della della scelta anche se non facile di firmare un appello che io mi rendo conto può presentare può essere discutibile per alcuni aspetti nelle sue motivazioni
La ragione quelle sta che a un certo punto di questa vicenda e soprattutto dopo
Le conseguenze più gravi dei bombardamenti quelle che hanno colpito bambini che hanno alcol Pito vite umane davvero proprio perché abbiamo vissuto con grandissima angoscia questa vicenda
Io ho avvertito il bisogno che la politica riprendesse riprendesse il suo spazio
E la che che perché insomma si è davvero vissuto sono vissute settimane in cui l'unica parola era quella delle armi ecco e la ragione del sia questo appello anche se come dicevo può essere discutibile in alcune sue parti non credo negli obiettivi è stata quella di di un'assunzione di responsabilità perché la gente si facesse sentire sollecitando l'azione politica la ripresa delle trattative
So che l'azione politica è stata no sotterranea si è anche svolta ma insomma ora ecco pare che ci sia una svolta la parola torna la politica
E beh questo ed è molto importante e giustamente giusto anche raccogliere l'appello ad essere tutti quanti uniti e vigili perché non è detto che vada a buon fine
E e quindi occorre evidentemente un rapporto tra opinione pubblica e così politica governo occorre una pressione un sostegno credo che questa di poter dire che questa trattativa riparte dalla correzione di alcune del di Rambouillet per alcuni aspetti perché recupera la Russia recupera il ruolo di Rugova recupera il ruolo dell'uomo dell'ONU
E questo mi pone un interrogativo sino ecco in termini sutura forse
La ragione di tutto ciò che è successo dopo nasce da limiti di Rambouillet e anche sappiamo da vicende precedenti ma non è il caso di fare delle analisi
Dico queste cose per dire che se se noi abbiamo motivo di di direi
Che il nostro Paese ha svolto e sta svolgendo un ruolo autonomo
Ed è un fatto importante che è giusto segnalare anche in termini positivi perché credo fosse difficile pensare a a delle no scelte radicalmente opposte che mettessero in discussione la NATO che mettesse cioè l'estranea nato eccetera eccetera
Detto questo però io credo che noi dobbiamo non possiamo non riflette non sa è questa l'occasione non è stasera ma quello che è successo e il prezzo pagato
Dalla ricorso all'azione militare è troppo pesante i prezzi pagati sono stati troppo pesanti perché si pensi di chiudere la vicenda con una così soddisfazione perché si ritorna discutere si cerca ovviamente di concludere con una trattativa
E con una mediazione politica bisogna che riflettiamo su quello che è successo bisogna che riflettiamo sul perché visto che la motivazione fondamentale portate è stata quella umanitaria è stata quello umanitaria
Non si è dato allora l'allarme in termini politici a suo tempo prima che scoppiasse il conflitto sulla situazione che c'era e perché non siamo stati chiamati tutti a un'azione che isola se Milosevic qui ognuno si deve assumere le sue responsabilità ma non si può dare solo la colpa al pacifisti del fatto di non essersi accorto che c'era la pulizia etnica in corso credo che qui ci sono delle responsabilità di tutti perché questa guerra scoppiata all'improvviso e non c'è stato nessuno che ci ha dato abbia dato l'allarme sui diritti umani
Gli allarmi sono stati dati sulla Birmania da Veltroni ma noi su questa vicenda
E questo credo a questa responsabilità autocritica tutti ce la dobbiamo assumere ma non se la possono sul assumere soltanto così ecco i cittadini o i militanti ecco
La seconda questione riguarda ed è la domanda che pongo e queste siccome la questione i veli la guerra la vicenda percorso
Ci lascia aperti molti problemi credo che anche qui sia necessario affrontarli e credo che appunto la così la domanda è questa come possibile nel mondo di oggi
E di fronte al problema di costruire un ordine mondiale più giusto e più equo come può come potrà essere possibile e come dobbiamo fare perché sia possibile conciliare diritti umani e soluzioni Apple politiche pacifiche attraverso il dialogo la trattativa attraverso l'isolamento del lei dell'intransigenza dei dittatori cioè come possiamo mantenere alto il vessillo ecco
Dell'azione per la pace di una sinistra che sia quella che rifiuta
E e non la ritiene ecco che la soluzione si abbia sulla punta dei Moschetti o con le bombe eccetera cioè come il tema il valore della pace il valore dei diritti umani possono essere tenuti insieme
E quale strategia ci può consentire questo
Potrà non essere possibile sempre questo ma chiaro che questo ci rimanda ruolo della dell'Europa un ruolo autonomo evidentemente e autonomo all'interno della NATO
Ah ricco all'indice ridefinire il ruolo dell'ONU e la sua riforma evidentemente e anche a stabilire quali sono i limiti e i vincoli che possono legittimare in casi estremi in uso della forza perché il il problema della legittimazione e non della citazione del fatto compiuto è una una un dato è un fatto determinante quindi sono tutte questioni che questa vicenda ci lascia e ci pone a per e ci propone insomma come questioni aperte
Su cui io credo il nostro partito ha bisogno di ragionare ha bisogno di discutere
Evidentemente ora le priorità sono essere tutti quanti più possibile uniti e spero che si comincia anche stasera dal partecipare alla fiaccolata a sostenere le trattative l'azione di pace uno secondo l'azione umanitaria credo che qui tutti a Reggio si stiano mobilitando lo dico padre inciso anche le donne si sono riunite assumendo una serie di iniziative molto articolate che potranno eventualmente se essere illustrate più dettagliata
Io
Vorrei informare l'Assemblea di una notizia che abbiamo preso in questi minuti
Ossia dell'uccisione del sindaco di Caltanissetta che compagno che è entrato nei Democratici di sinistra in questi ultimi mesi
E che dall'altro molto tutto dal gruppo dirigente nazionale in particolare Pietro Folena che qui con noi che come sapete è stato per anni dirigente del partito liberale Sicilia
Pertanto vorremmo poter anche accelerare i tempi della nostra conclusione quindi chiedo anche a coloro che sono iscritti che sia molto brevi in modo da la parola Pietro voi cui della
Affrontare questo strano tizio che sarà purtroppo uno dei titoli il teste dei telegiornali di questa sera
Vedo ogni
No io vorrei due cose non riprendo una serie di argomentazioni che le compagne e compagni pervenuti erano sollevate che condivido
La prima questione che vorrei porre a Folena
Io faccio fatica francamente come uomo di sinistra
A fare distinzione
Fra bombardamenti
D'altra parte attenta il cielo e distruzione quindi sul territorio e intervento militare a Berna noi dobbiamo secondo me è sbagliato
Come forza di sinistra apporre il intermedi di risultati importante che abbiamo conseguito nelle giornate della NATO di evitare di intervento a terra
Perché i bombardamenti producono degli effetti perché le polpette dicendo di non ci sono perché le distruzioni continuano perché abbiamo visto che cosa determinano e non si può pensare che non lascino per distrarsi circa il segnale dei segni molto importanti purtroppo molto deleteria e-mail rapporti
Questa è la prima questione quindi io non calcarei molto la mano attorno a questo artistico distinzione differenziazione l'altra questione che volevo porre perché dicevo su una serie di questioni sono d'accordo
E il ruolo della NATO è il ruolo dell'Europa
Questo è l'altro tema secondo me su cui bisogna che cominciamo a discutere
Ma bisogna che lo discutiamo in termini tranquilli e sereni ascoltando anche le opinioni dagli altari non solo quelle ufficiali io quelle che ci vengono propinate ma avendo attenzione anche a a ciò che all'interno del partito o si discute alle osservazioni che vengono fatte
è importante discutere del ruolo del dell'Europa non sono perché fra un mese andiamo ha dato un appuntamento è una scadenza elettorali porta ma perché io credo che noi dobbiamo porre come forza di sinistra all'interno dell'Europa il ruolo che l'Europa deve giocare in termini politici
Del nella nuovo ordinamento mondiale sulla necessità di costruire nuovi rapporti a livello mondiale e questo implica anche un rapporto stretto con ruolo che sia nel rapporto con la NATO
Io sono convinto che noi dobbiamo tendere come Europa ad estendere e Atallah recare
Il la presenza all'interno dell'Europa interi paesi delle Tell ex est europeo
Noi dobbiamo tendere a costruire le condizioni perché questo allargamento sia un allargamento effettivo
E quindi con il ruolo che la Russia può giocare anche all'interno dell'Europa stessa ma è per fare un'operazione di questo genere
C'è episodio tifare un'azione di a vere un azione molto attenta e molto seria sul ruolo dei Balcani sul ruolo che sta giocando questa stato di cerniera
Che lo ha che ha rappresentato negli NI sei negli anni passati e che ha giocato negli anni passati che rischia di giocare ancora oggi
Ebbene io sono convinto e che perché sono contro l'intervento militare perché credo che questo allontani
L'idea di un allargamento dell'Europa e per ruolo che anche all'interno dell'Europa i Balcani possono giocare perché credo che la setta e ho finito fatta a Rambouillet
Soprattutto con l'articolo otto è una scelta che tende aldilà Daily come la si voglia presentare atti solare
La Serbia e a costruire Stati etnici all'interno della vecchia Repubblica federale jugoslava
Bisogna che abbiamo il coraggio di dirlo perché questa è stata la società imposta e qui non si è lardo d'Europa non ha giocato il suo ruolo politico e credo che noi lo dobbiamo rivendicare fino in fondo
Io vi chiedo di poter chiudere c'è un'ultima domanda volante di Anna Maria Mariani
O prendere il microfono cui proporrei di dare la parola all'onorevole Pietro
Con la massima celerità senza ripetere quel che penso dello quella perché l'ho già detto e quanto mi angustia mi disgusta
E a prescindere dalle impostazioni e dalla e del e dalla storia di questo evento io vorrei fare una domanda tra l'ingenuo e il il provocatorio perché adesso che tutti i profughi sono stati sradicati ribaltati in giro per il mondo ammassati nei campi profughi
La io così labile senza strade senza luce senza punti senza acqua e stronca estesi senza televisione senza tutta una serie di cosa che sicuramente rendono gravissima la vita degli jugoslavi perché non possiamo sospendere i bombardamenti
Se eventualmente chi scappa e i soldati jugoslavi si sparerà non sarà sempre meno grave di quanto non sia continuano a bombardare sospendiamo mi sembra che danni non abbiamo fatto quanto basta per considerare che non sia bella floride vispa nemmeno la Jugoslavia
Va bene a questo punto io do la parola Pietro Folena se vuoi
Di di chi
Però pochi secondi diciannove non abbiamo la capacità di rispondere poi Pasini
No io riprendevo il discorso di Anna Maria chiedendomi onesto che qualsiasi sia netto ebbe a subire
Rovesci
Quasi sei anni torti abbia il nostro nemico io credo che se dobbiamo andare a fare un accordo con lui un accordo con Milosevic ceduto che vada fatto
Come possiamo fare un accordo se ci sono ancora i bombardamenti e mi invitò a una riflessione che chieda Follina se noi non smettiamo incontri comprar venti contemporaneamente cerchiamo un accordo ma voi pensate che dopo lui pensa che dopo insomma
La pace possa essere duratura perché il popolo serbo come può vivere degli accordi che ha fatto quando ancora gli cadevano le bombe sulla testa non c'è dubbio che lui non potranno nebbie delle reazioni quindi io dico diciamo che abbiamo pace ma cercando di porvi ad una pace solida non una pace che poi rischia di
Lascerei francese al più presto
Un'altra domanda Folena se
Ascoltare sarà gestita da Ingrao
Io volevo dire se è vero che è quello che sta accadendo cioè convenga usare la Jugoslavia sovente dare un tempo che è già stato in vendita dunque la seconda guerra mondiale quanto
Nazisti hanno raso al suolo la città di offendere eppure prima c'era stata ancora Gergiev ha allora chiedo se ne va bene pensiamo la Jugoslavia noi facciamo una cosa per cui
Non si sente
Allora
Berruti tra l'altro
Però si sente allora velocemente prima ho chiesto se no no seconda domanda se si prima sì sì comunque se la pace può essere stabile una volta che si sia costretti degli accordi con le tombe Cattabiani Jugoslavia l'altra è la seguente
L'articolo undici della Costituzione io credo che nasca dal disgusto di quello che è accaduto si può andare pure durante la seconda guerra mondiale
Voi sapete che corrente rizzare viene da Coventry c'è la città inglese che era stata rasa al suolo dagli inglesi dai dei tedeschi e prima c'era stata la guerra allora io mi chiedo non è che forse è quando noi vi chiediamo di ricordare l'articolo undici della Costituzione che ci impegna a cercare qualsiasi strada piuttosto che fare la guerra
Non in qualche modo abbiamo presente la dura terribile aggressione che c'è venuta dalla storia
Da tutte le sofferenze insomma di queste guerre che e e quelli successivi e anche altamente non lo so la nostra Costituzione forse è stata sbagliata
Ovunque lesse sui bombardamenti a tappeto non me lo deve concedere perché un vagone caccia qua
Cioè io fiducia il mio Paese e ho votato questa classe dirigente
Però voglio dire quando si sono trovati a Rambo viene da una parte c'era la guerra come forma di bombardamenti a tappeto che stiamo avvenendo no oppure degli accordi dunque abbiamo saputo che questi accordi hanno anche un po'pasticciati
Allora io mi dico ma il nostro Governo non aveva previsto che se gli slavi non avessero Milosevic se non avesse
Fermato sarebbe cominciato a bombardare a tappeto la Jugoslavia
E allora se l'aveva previsto non gli ha chiesto ai suoi alleati battendo il bombardiamo bombardiamo ma quelli che hanno già fatto fuori tedesca Magiste tedeschi e allora se non la smetto non non non abbiamo soluzione alternativa
E poiché finora non ci sia perché continuiamo bombardata bene la parola Pietro Folena che ringrazio ancora per essere tranquilli
Io
Mi dispiace essere del ritardo
Per il traffico che c'è sulla sulla autostrada
Tuttavia voglio dire con franchezza le mie opinioni in questa discussione molto aperta molto libera
In cui ciascuno davvero si deve sentire
A casa propria questo è un grande partito
è un grande partito anche perché
è capace di discutere con questa passione
E l'unico partito che lo fa
E lo fa in questi termini
Della guerra della pace dei problemi di diritto e dei problemi concreti umani che si pongono
E di anteporre questo ad ogni altra ad ogni altra cosa come stiamo facendo ora
Quarantacinque giorni a questa parte come abbiamo fatto nella straordinaria manifestazione non so chi di voi c'era
Sabato ventiquattro aprile a Roma dove duecento mila giovane soprattutto
Sono scesi in piazza per i diritti umani
Per la pace
E su uno indirizzo che il nostro partito messicana
Io però prima di ma ragionare attorno alcune delle critiche rispondere anche ai
Alcune delle domande che mi sono state fatte
Vorrei che
Avessimo piena consapevolezza delle novità di queste ultime ore
Voglio cioè dire che la nostra discussione non si astrae pagherebbero discutere in astratto dalla guerra della pace
E quindi dire alla fine che aveva ragione che aveva torto per magari organizziamo congresso tornerò sulla proposta di Magnanini
E alla fine poi vedere cosa succede anche al nostro interno
Noi prima di tutto dobbiamo sapere e vedere che cosa augura qui ed ora concretamente sappiamo siamo capaci di fare per la pace
E io credo che i due eventi che si sono col messi temporalmente anche con
Come contenuti in queste ore
Se ancora non ci fanno
Pensare che ce l'abbiamo fatta
Tuttavia ci dicono che forse siamo vicini a una soluzione politica
Mi riferisco alla riunione del del G otto del G otto c'è la Russia
La Russia aveva iniziato
Durante i primi giorni dei bombardamenti
Con una posizione che era di violenta contrapposizione
A all'Alleanza atlantica agli Stati Uniti all'Europa i singoli Paesi
Oggi la Russia e protagonista del G otto di questo documento
Su cui si sta lavorando ancora in queste ore quindi
Non è fatta ancora
Stavano lavorando voi
Direttori politici dei ministeri degli esteri a
Stendere questo documento
E a questo documento dovrebbe seguire la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché questo documento dovrebbe diventare una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni
Del documento almeno fino a qualche ora fa da Belgrado
Fonti
Legate a Milosevic hanno dato una interpretazione fino a questo punto sostanzialmente positiva
Lo come da prevede otto punti
Il primo è la fine immediata e verificabile sul posto
Di ogni violenza di ogni repressione
Il secondo è il ritiro delle forze militari e paramilitari e della polizia dal Kosovo quindi le forze armate
Le Tigri di Arkan negli altri gruppi e la polizia dal Kosovo
Il terzo punto è lo schieramento nel Kosovo di presenze internazionali civili come era stato in un primo momento richiesta da Belgrado e di sicurezza come era stato fin
Dall'inizio richiesto dalla comunità internazionale e da Kofi Annan in particolare
Con un mandato delle Nazioni Unite
Capaci di garantire il raggiungimento degli obiettivi comuni
Il quarto punto all'amministrazione provvisoria del Kosovo
Decisa dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Per assicurare le condizioni di una vita pacifica è normale per i cittadini che sono nel Kosovo perché ce ne sono ancora moltissime non è vero che il Kosovo se svuotato
Ci sono decine di migliaia di kosovari che non solo nelle città sono nei boschi e le montagne
Il quinto punto è il ritorno in condizione di sicurezza di tutti i rifugiati gli sfollati
E la possibilità di accesso incondizionato di tutti gli aiuti umanitari
Successivamente dovrebbe esserci l'avvio del processo politico
Poi tornerò sul punto di Rambouillet
Per la definizione di un accordo provvisorio di cornice Bell un'autonomia sostanziale del Kosovo
Ma tenendo pienamente conto delle intese di Rambouillet
E della sovranità e dell'integrità territoriale della Jugoslavia quindi dicendo di no alla indipendenza percorso
Il settimo punto il disarmo dell'UCK
E l'ottavo punto è un approccio globale i temi dello sviluppo economico e la stabilizzazione della regione sostanzialmente alla conferenza di pace sui Balcani che
Prima però di poi a Germania
Tutti i Paesi dell'Europa hanno proposto
Su questa base si prepareranno gli elementi della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Lo stesso momento è stato dato anche pare il via libera alla possibilità di ingresso di alcuni primi aiuti umanitari per la verità non in condizionati
Anche all'interno
Del Kosovo
Avevamo avuto qualche giorno fa la liberazione dei tre piloti americani per l'iniziativa di Jesse Jackson
E contestualmente l'arrivo in Italia di Ibrahim Rugova
Io su questo punto
Vi pregherei davvero anche i compagni e le compagne che sono più decisamente convinti dell'errore dell'intervento militare
Pregherei tutti i nomi di ragionare senza i paraocchi di leggere di sentire di ascoltare quello che Rugova sta dicendo in queste ore
Lo dico perché per alcuni giorni quando Rugova era a Pristina
Era stata diffusa anche nel nostro partito comunque nella sinistra legittimamente l'idea
Non solo che ci fosse una differenza di opinioni fra Rugova l'UCK questo era noto mondo
Dagli ultimi quarantacinque giorni
Ma che Rugova sostanzialmente in questa vicenda sostenesse la posizione di Milosevic
Non era così
Rugova ha dichiarato esplicitamente ai giornali e anche le colloco persona che ha avuto con Walter Veltroni questa mattina nei colloqui che ha avuto con D'Alema
Che le sue dichiarazioni critiche non sono state date
Ho avuto la possibilità di accedere i mezzi d'informazione anche perché mezzi d'informazione
Sono stati
Messi nella condizione di non essere presenti sullo scenario
Del Kosovo
Dall'inizio dei bombardamenti
La sua famiglia i suoi cari suoi figli
Era hanno
In una condizione di non libertà
è del tutto vero è evidente che pur governi vattene in Italia
Grazie al fatto che il regime di Milosevic violato la possibilità di venire in Italia quindi è un'autentica segno politico che va interpretato
Nella sua valenza positiva
Ma Rugova quello che dice di quello che è successo quello che dice di quello che ha visto a Pristina e nel Kosovo
Quello che dice su quello che sta facendo la NATO quello che dice sulla soluzione che ci deve essere malgrado la dura sconfessione dell'UCK operato nei suoi confronti una conferenza stampa ieri a Tirana
Credo che debba essere da noi letto senza i paraocchi
Voglio dire che è tutto oro quello che dice Rugova voglio dire che non è che andava bene cosa diceva Rugova finché era dal Kosovo adesso che arrivato qui non va più bene proprio dice Rugova
Siamo di fronte quindi a due segnali
Molto importanti
Che ci dicono che il Governo italiano ha fatto bene fin dal primo giorno e non per questioni di equilibrio politico interno
A battere fino in fondo gli spazi della politica dalla diplomazia
Cioè a dire che non sarebbe stata militare la soluzione del problema
Ma che anche il passaggio militare ritorno fra un attimo
Dov'essere limitato nel tempo e circoscritto e che la via non poteva che venire per la strada diplomatica e politica
Quella posizione assunta da D'Alema
Al secondo al terzo giorno della crisi in modo molto chiaro
Che qualcuno cercò di rappresentare come una posizione
Di dissociazione dall'Alleanza atlantica
E infatti Zandonà anche le domande che D'Alema aveva fatto il mese precedente andando a Washington da Clinton
E la questione dei bombardamenti
D'Alema la posta che Linton in quella fase non di una contrarietà in radice nei bombardamenti
Ma di dire dopo i bombardamenti domandò D'Alema Clinton
Che cosa poi si fa credo ma ha saputo rispondere se rivolto a Consigliere alla sicurezza che ha detto dopo un attimo di esitazione continueremo a bombardare
Quella
In quella domanda c'era il succo della linea politica che ha assegnato
Il nostro governo
Che ci ha visto isolati non nascondiamocelo nei primi giorni rispetto agli altri Paesi europei che si illudevano che Ilaria dei bombardamenti potesse molto rapidamente portare nel giro di tre quattro cinque giorni a settimana a una soluzione
Via via questa posizione è stata assunta dall'intera Europa
è stato tessuta una tela
In questa tela l'ambasciata italiana
Non è mai stata chiusa a Belgrado
Vorrei lo dico pacatamente poi dico una cosa sola riconduce la Costituzione vorrei che le compagne e compagni che dicono è stato violato riconduce la Costituzione riflettessero sul fatto che un Paese che dichiara guerra a un altro Paese non tira l'ambasciata aperta
E soprattutto l'altro Paese se è convinto che quello gli ha dichiarato la guerra non gli lascia temere l'ambasciata aperta
Se c'era l'ambasciata perda e perché l'ambasciata italiana a Belgrado ha continuato in questi quarantasette giorni a svolge una funzione anzitutto di raccordo con l'opposizione democratica
Anche se poi qualcuno è stato assassinato non dimentichiamocelo
Nelle prime giornate della guerra
Con Ugo Vacca
A creare le condizioni di una iniziativa che portasse la Russia assumere una posizione noi intuimmo fin dei primi giorni che Italia e Russia sarebbero stati
Due soggetti decisivi in questa vicenda
Possiamo dire quarantasette quarantotto giorni dopo che era così è così
A questi paesi forse si è aggiunta con grande forza la Germania
Anche per problemi di opinione pubblica
In Terna in generale come veniva detto prima l'intera Europa che nel corso delle ultime
Dieci gli ultimi dieci quindici giorni ha assunto un suo profilo di notevole autonomia
Nel mezzo di questa vicenda c'è stato anche l'evento volto a ricordare
L'anno di fondazione dell'Alleanza atlantica a Washington era stato pensato senza la fede che sarebbe stata la guerra
E quello che poteva diventare una un'occasione nella quale alcuni degli dei militari e alcuni esponenti politici britannici
E Statunitensi pensavano che ecco quello potesse diventare la sede in cui lo dico dare il via libera ma sostanzialmente creare le condizioni di intervento di terra non solo ha detto di no definitivamente all'interramento di terra
Ma ha messo le basi di un discorso sull'alleanza atlantica anche per la prospettiva
Un po'nuove un po'nuove nelle quali lo voglio dire senza orgoglio di partito boria di partito la figura del nostro Governo del nostro presidente del Consiglio
è emersa come una figura con la schiena direi
E credo che di questo dovremmo dire lo dico anche per chi di voi alle posizioni più critiche dovremmo avere consapevolezza e un pizzico di orgoglio per quello che noi siamo una condizione difficilissima riusciti a fare
La sinistra andata al governo nel novantasei da ottobre con la Presidenza del Consiglio si è trovata affrontare della sua esperienza di governo la più grave crisi internazionale dalla fine della seconda guerra mondiale
E a questo profilo non so se abbiamo ce l'abbiamo fatta col dialogo
Punto il bottone della intervento militare come è stato detto avessimo messo il pilota automatico e nessuno poteva più fermare
Perché anche dei momenti in cui si usa la forza la parola deve restare alla politica ci può essere una guida politica
Che il nostro partito ha chiesto mi ricordo la riunione del direttivo prima di Pasqua con documenta gli chiese la guida politica a livello europeo siamo riusciti a costruire le condizioni di questa guida politica
Se ci sarà questa questo deliberato poi sarà meno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono enormi problemi l'attuazione sarà una cosa
Di pochi giorni
Dobbiamo sospendere oggi i bombardamenti
La decisione non dipende solo dall'Italia
Come del tutto evidente l'Italia potrebbe anche dire noi sospendiamo ma non non cambia nulla
Rispetto a diciamo deliberazioni
Che vengono prese in sede comune tra diversi Paesi europei in sede di Alleanza atlantica fra l'altro da qualche giorno da ieri anzi il comando militare supremo dell'Alleanza atlantica è stato preso malgrado le resistenze fino alle
Siamo secondo i vicini a quel momento
Siamo vicini a quel momento
Una decisione presa da solo dal nostro Paese in modo unilaterale qua dobbiamo conquistato l'intera Europa e larga parte dall'alzata l'antica alla prospettiva politica in questo momento per i prossimi due tre quattro cinque giornate
Io sinceramente non credo che avrebbe grande affetto
Anzi indebolirebbe la strada di chi si è battuto fin dall'inizio con coerenza per la soluzione politica per la soluzione del dialogo
Quando il documento firmato dei parlamentari è stato presentato quindici giorni fa il punto fondamentale di cui centottanta parlamentari
Era
Il no all'intervento di terra
Ed esame una richiesta di sospensione dei bombardamenti perché non c'era uno spiraglio di pace si diceva sospendiamo i bombardamenti unilateralmente
Perché creare le condizioni di un dialogo obiezione che veniva fatta anche da me uno sconto e voglio essere molto schietto con voi non è che
L'obiezione si sospendiamo per un giorno due giorni tre giorni non succede niente contiene massacri viene qualcosa facciamo dopo
Della serie delle domande che ha fatto D'Alema ricominciamo a bombardare più di prima
Oggi lo spiraglio di pace c'è e quindi è del tutto evidente vada a sei che i bombardamenti dovranno molto rapidamente cessare nella misura in cui questo spiraglio di pace si dovesse consolidare
Ma siamo in uno scenario diverso rispetto a quello in cui quel documento dei parlamentari quindici giorni fa fu sottoposto
Detto questo io Magnanini c'è un punto di fondo su cui non sono d'accordo con te un punto di fondo però ed è questo la guerra non è cominciata a quarantasette giorni fa
La guerra è cominciata nel mille novecento novantuno
è una guerra che dura da otto anni non ce ne siamo accorti non c'era la si MM
Non c'erano i nostri militari lì
Non c'erano le televisioni che raccontavano ma c'erano tutte queste cose c'erano non lo dice la propaganda del Pentagono
Lo dice Amnesty International la stessa Invest International che non ha esitato a condannare gli Stati Uniti d'America per l'uso la pena di morte io vi invito chi di voi non l'avesse ancora fatto
A recuperare si può fare molto facilmente in in via internet il dossier di Amnesty International su quello che è avvenuto soprattutto nel corso dell'ultimo anno
Prima durante e dopo gli accordi di Rambouillet a leggere quelle storie sapere quello che gli osservatori hanno raccontato
E la ragione per cui gli osservatori OSCE a un certo punto loro stessi di fronte all'impotenza di poter intervenire
Le hanno dovuto declinare dalla perché uno non può stare a osservare inerte succede tutto questo non cambia niente
Qualcuno ha criticato la decisione del ritiro degli osservatori OSCE
Mettiamoci anche nei nei panni di un organismo internazionale che è lì che osserva più serve massacri
Non succede niente continua osservare i massacri ce l'abbiamo in mente l'immagine Magnanini
Di Srebrenica
Quando i caschi blu olandesi
Nella loro trincea Kolbe il casco blu che io amo perché è blu e dell'ONU col bel simbolo delle Nazioni Unite
Sono stati così costretti a rimanere fermi
Finché le truppe di Mladić facevano carne da macello di quella città migliaia e migliaia di morti perché perché non c'era il mandato delle Nazioni e non ci poteva essere perché c'era il diritto di veto della Russia della Cina con altra volta c'era stata negli Stati Uniti e la Gran Bretagna in altre vicende internazionali
Lei è morta un'idea delle Nazioni Unite tenere lo fa rivivere ma lì è morta un'idea
Non ce lo possiamo
E per tre anni la guerra di Bosnia urlava della mia coscienza io so quante pacifiste hanno fatto in Italia nell'aiuto ai volontari ce ne sono alcuni che sono morti ma noi non eravamo ancora al Governo poi
Ha vinto Berlusconi eccetera noi sinistra italiana cosa facevamo noi Sinistra Europea pur non al governo come in questo periodo cosa facevamo per impedire quella guerra
Sarajevo
Cioè noi abbiamo avuto nel corso di questa guerra che dura dal novantuno non da quarantasette giorni da nove anni due milioni e mezzo di sfollati duecentocinquanta mila morti
Duecentocinquanta mila morti
A Coventry zazzera di cui si parla ovunque diciamo la situazione il rischio di avere oggi una deflagrazione i tanti stati mono etnici è una verità drammatica che è cominciata allora
Nemi basta dire lei ci basta dire che la Germania favorisce il fatto che la Slovenia la Croazia divennero i dipendenti il Vaticano favorì il fatto che la grazia divenne dipendenti può essere tutto vero io mi è capitato l'altra sera sono raramente a casa
Di vedere un documentario non commentato di interviste
Su RAI tre ceramica ma fa in studio ma le interviste su RAI tre sulla storia della scalata al potere di Milosevic dal mille novecentottantatré in poi e su come una certa pianificazione di una di una propria linea in accordo con Tudjman per tutto un periodo dal è andata avanti progressivamente
E la guerra dalla Jugoslavia non è neppure cominciata nel novantuno è cominciata cari compagni nel mille novecentottantanove
Quando sono state sospese per il Kosovo le prerogative che erano state previste dalla Costituzione tiravo dorate difetti ma aveva concesso una larga autonomia
Molto spazio
Sentito un compagno che diciamo sosteneva il punto di vista serbo per quello che riguarda
Si può discutere anche su come avvenne sono avvenuti certi processi non si può dire che gli albanesi sono arrivati
Da fuori recentemente perché anche nel mila trecentottantanove quando ci fu la battaglia la chiama la famosa battaglia della Piana dei Merli quando i i serbi fu
Uno sconfitti dagli ottomani gli albanesi i kosovari combattevano in gran parte insieme serve contro gli ottomani e minima parte erano già stati Islamic esatti
E con gli ottomani contro gli altri quindi
Siamo di fronte a un piccolo lembo di terra che da secoli da millenni è occupato da popolazioni che vi e che per diverse ragioni considerano quel piccolo lembo di terra importantissimo per loro un po'come Gerusalemme importante per i cristiani per lui gli ebrei per la i musulmani
Io piccolo diciamo quel piccolo lembo di terra è vissuto così e ci sono ragioni gravi serve a nero ma ragioni kosovaro ragioni kosovare albanesi
E quindi è evidente che nel momento in cui di fronte al fatto che kosovari che tornavano emigrati dalla Germania se li comprano le terre che serve gli rendevano che cresceva un potere eccetera eccetera
L'idea non già di creare un equilibrio in quella popolazione ma di pensare ai TIR riservi Zare il Kosovo
Cosa che Milosevic stesse disse espressamente nella manifestazione di un milione di serbi della Piana dei Merli nel seicentesimo anniversario della battaglia nel mille novecentottantanove
L'uso Angiò idea della grande sei
Mila utenti non c'entra con titoli non c'entra con il modo se volete anche che non andava bene poi si è rivista ordo Tito
Ma non c'è Milosevic rappresenta un altro un'altra impostazione un altro filone che ha creduto premette senza neanche rendersi conto di che cosa si evocava premendo sul nazionalismo serbo
Un altro filone che a Cattelan ha dato a ha creato le condizioni che non conosciamo
In cui sono avuto responsabilità tutti prima di tutto chi ha avviato questa cosa poi chi non già un favorito l'indipendenza la Slovenia la anzi è perché era del tutto evidente che saremo stati di fronte a realtà differenti ma chi non ha pensato che l'insieme di questi Stati dei Balcani
Due sarà essere reinseriti in una comunità internazionale più ampia che lo rese la comunità europea
Solo l'Italia timidamente lo disse in quel momento farcito il ministro degli Esteri glielo disse e non è popolarissimo ma di servire De Michelis recidivanza
Disse una cosa intelligente in quel momento le spetta ad altri che invece davano più per scontato il fatto che dovesse avvenire tutto questo la guerra c'era fin da allora
Allora la mia risposta la mia risposta e molto chiara le domande che ha fatto le tre domande che ha fatto Luciana Alitalia non è in guerra
Non abbiamo dichiarato guerra
Noi non abbiamo dichiarato guerra e non siamo in quel
Noi eravamo di fronte a una guerra che si stava combattendo di cui le Nazioni Unite si erano occupate anche del Kosovo tardivamente perché se a Dayton
E gli accordi di Dayton sulla Bosnia fosse stato anche aperto veramente il dossier Kosovo forse non ci saremmo trovati nelle condizioni di oggi ha comunque detto arrivò dopo tre anni e mezzo di guerra nella Bosnia
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di fronte all'incedere della repressione dello sterminato la pulizia etnica nel Kosovo ha fatto una serie molto larga di risoluzioni
Ultime due nel corso dell'estate all'inizio dell'autunno che intimavano all'Ama regime di Milosevic
Alcune cose molto chiare
Per quello che riguarda il rispetto delle popolazioni per quello che riguarda la fine dei massacri e così via e diceva non nell'eventualità in cui queste condizione non è non rispettate allora a quel punto
Puntini sospensivi perché lì sì aspettava come si fa spesso in questi organismi internazionali una risposta positiva per poi eventualmente tornare a riunirsi
Forti del fatto che
Sì si è pensato di poter contare sul diritto di veto sulla paralisi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Non c'è alcun dubbio che
Le cose sono andate come come abbiamo visto anche da parte serba nel corso delle settimane successive
Tra un pugliese sono qui è sembrato una parte la discussione scusate mi che il il problema sia Rompuy
Ora Rambouillet ci sono delle discussioni attorno al protocollo aggiuntivo che l'UCK
Allego dicendo alla fine il referendum che non era previsto dentro il testo anche se era un cui e diceva con chiarezza rispetto dalla solita dell'integrità territoriale
Si può dire quello che si vuole però lui a poter avere dei difetti su questo su quel punto ma non buie prevedeva uno status di autonomia e non l'indipendenza
E era qualcosa che era appetibile
Sul punto del fatto che le forze di interposizione da mandare nel Kosovo per impedire i massacri fossero solo dall'Alleanza atlantica
Il mediatore Holbrooke negli ultimi giorni prima che la guerra comincia Cell alla seconda fase dalla guerra cominciasse con i bombardamenti
è andato a Belgrado proporre una composizione informalmente una composizione della fu come risulta
Modo evidente una composita la forza d'interposizione che non fosse solo un atto che fosse anche con una presenza russe e di altri Paesi volta a garantire meglio il punto di vista serbo
Ecco io credo che tutto questo scenario ha determinato la necessità di fare qualcosa
Di non accettare che andasse avanti una logica sul terreno che era pianificata se che stava andando avanti nel corso degli anni
E che si era accelerata nel corso drammaticamente nel corso degli ultimi mesi
Ora è evidente che la decisione di avviare bombardamenti
Per qualcuno vi era la speranza come dicevo prima che i bombardamenti cessassero potessero portare molto rapidamente a una trattativa e non durare il tempo che sono durati
E quindi potessero riaprire le condizioni di andare al tavolo della trattativa
Ma io domando è la vera domanda che ancora attende una risposta
Se di fronte a tutto quello alle i i tentativi tentativi estremi anche proposte di Holbrooke a quello che avveniva sul terreno al ritiro dell'OSCE eccetera
Non avessimo fatto niente
Cosa concretamente questo che cosa avrebbe provocato a
Conseguenze analoghe forse più diluite nel tempo ma analoga dal punto di vista la popolazione locale ex kosovare
Era un piano era in atto e documentato ufficialmente documentato
In secondo luogo avrebbe voluto dire riconoscere il diritto di comportarsi in quel modo
E di agire in quella forma sancire quindi che quella era diciamo un modo di fare politica accettabile
Un modo di comportarsi accettabile all'interno dell'Europa nel cuore dell'Europa
Non c'era altra via e questo era assolutamente evidente dopodiché l'interrogativo nostro e l'angoscia nostra
Oltre
Rivaldo al fatto che pesa pesa sulla da responsabilità ma Mostra del nostro gruppo dirigente del nostro partito e di D'Alema pensate come liberista di Veltroni pensate come difesa di tutti noi la consapevolezza di aver contribuito
A quest'ultima fase di esserci preso delle responsabilità che hanno portato anche lutti tragedie sofferenza perché questo è un dato della realtà dato assolutamente inoppugnabile
Tuttavia
La consapevolezza di questo fatto
Non c'era mai in alcun momento cancellato la convenzione che non ci poteva essere una via di tipo militare
Come via risolutiva perché ogni additivo militare portava inevitabilmente all'intervento a terra premete ritira compagni che va detto c'è differenza fra l'intervento
Dell'intervento a terra una chiara differenza che non credo le bombe intelligenti non solo perché le bombe in sé distruggono ma che poi si è visto
Che che tipo di di danni di conseguenze di catastrofi possono fare anche le cosiddette bombe intelligenti
Anche se io prego anche qui tutti informarci gli ho parlato oggi con i ragazzi la Sinistra giovanile che sono tornati a Belgrado insieme una delegazione e ci hanno raccontato di che cosa hanno visto sul terreno anche della
Della selettività con cui sono stati colpiti alcuni obiettivi quindi non generalizziamo neanche alla rovescia hanno fatto gravi danni ma avevano principalmente determinati obiettivi che hanno creato conseguenze pesantissime dalla popolazione
è del tutto vero
Pesantissime nella popolazione
Lo diremo se si arriva alla pace se ci arriveremo all'accordo nei prossimi giorni alla fine probabilmente hanno determinato la riapertura dello spazio della politica e non voglio sembrare cinico mandato dalla realtà
Si sta riaprendo lo spazio della politica esista riaprendo anche perché non c'è alcun dubbio che si sono rimani testate voci dell'opposizione della Serbia
Attente Draskovic è stato tolto al governo col un altro ministro altri esponenti dell'opposizione hanno ripreso la voce
Se non ricreate delle condizioni più aperta in cui probabilmente lo stesso Milosevic con l'obiettivo di cercare di salvare il salvabile anche nel suo potere oggi pensa di poter giocare una carta dalla politica
Quindi prima di dare un giudizio di questo tipo
Sul su quello che è avvenuto
Io credo che noi dobbiamo
Lavorare perché la pace ci sia e auspicare di creare le condizioni perché questa possa venire molto rapidamente di
Io sinceramente a questa sera un'impressione diversa da quella dei compagni che hanno detto che tutto questo non è servito assolutamente a niente
è evidente che ha accentuato in termini di tempo concentrati nel tempo di quantità
L'aspetto drammatico umanitario
Ma attenzione non usiamo questo argomento
Non usiamo questo argomento perché se usiamo questo argomento sembra quasi che sia naturale che di fronte a bombardamenti
Avversari si facciano gli stupri
Sì sgozzati no i ragazzi maschi gli uomini e così via si dividano gli uomini le donne come il testo alla capitale Pristina per imbarcarsi in treni piombati si facciano i campi di concentramento si faccia tutto quello che che che c'è stato nel corso di questi male e di cui abbiamo solo una piccola parte
Di quello che è venuto embolia noi sapevamo un po'ma poi ho scoperto molto di più
Non su questo punto compagni come sinistra italiana abbiamo un deficit di cultura sul terreno dei diritti umani e lo dico con grande chiarezza lo dico per a me stesso prima di tutto
Per noi la pace è importantissima ma i diritti umani vengono un po'dopo la pace
E badate diciamoci le cose con verità
La nostra ambiguità di chi non di tutto e di essere dalla parte di noi chiediamo argomenta italiano
Su quello che avveniva in Unione Sovietica
In termini di Langer
Di campi di concentramento di violazione dei diritti umani Gestalt che su questo punto la rottura culturale non la dobbiamo fare in modo netto e lo dice chi quand'era segretario del Pdci cercò di rompere
Alcune resistenze e alcune lentezze con cui si affrontavano questo questo tipo di problemi
Allora io credo che i riferimenti all'articolo undici della Costituzione
Sia sinceramente molto forzato efficace la potestà demagogico propagandistico ma assolutamente forzato
Ho detto non l'abbiamo dichiarato guerra in fatto di Rugova riti in cui col benestare di Milosevic lo dimostra nel modo più chiaro
Altro è il problema è stato posto poco fa parla la compagna Mariani
E cioè delle fonti di legittimazione di questi di questo tipo di interventi perché se ne accettiamo il presupposto che in assenza di una riforma delle Nazioni Unite e di una legittima e da parte delle Nazioni Unite di questi interventi in nome dei diritti umani si possa comunque violare la sovranità di un popolo è chiaro che è la catastrofe mondiale
Il problema posto dalla compagna Mariani esiste
E non lo dobbiamo affrontare e vedere ma anche qui con coraggio
Perché vedete io mi batto per la riforma delle Nazioni Unite e noi ci dobbiamo battere ancor di più per la riforma della sanità forse oggi anche Clinton e chi è stato più freddo sulle Nazioni Unite
Per l'andamento di questa guerra capisce l'importanza della riforma
Va ricordato nazioni unite è stata bloccata per la stessa ragione per cui le grandi potenze mettono i veti nei singoli casi concreti
Cioè il loro la blocca una riforma per evitare di perdere il diritto di veto del tutto evidente
E quindi ha già scritto diretto e cioè uno basta uno che dica no non si fa assistiamo a quello a cui abbiamo assistito in Ruanda
Ottocento mila morti
Le Nazioni Unite hanno fatto deliberati che nessuno ha rispettato
L'arco la tranquilla coscienza europea occidentale italiana compresa la sinistra italiana è stata a posto perché tutto sommato dormivamo tranquille nei nostri letti e le Nazioni Unite
Se non a parlare nazioni unite a nord fanno di chi ha perso i genitori la Rwanda non so che come vi può rispondere
Padova del tribunale penale del Rwanda stiamo condannando i colpevoli tutto questo ex posto
Abbiamo bisogno di qualcosa che non sia ex post che sia durante che sia capace di intervenire dalla lezione Kosovo se riusciamo a finire presto alla guerra tutte le grandi potenze le sono disponibili a ragionare attorno a quella riforma
Badate è una riforma che prevede l'uso della forza
Noi non non dare violiamo la Costituzione perché noi siamo dentro le Nazioni Unite abbiamo accettato la carta le Nazioni Unite ultra verrà accettato i principi ed è la carta della NATO dall'Alleanza atlantica ed è la Carta delle Nazioni Unite che non volevano ripeto ripetere l'esperienza tragica delle Società delle Nazioni
Che avevano il diritto ma non avevano la forza c'è un capitolo che è dedicato all'uso dalla forza
Che anzi prevedeva nell'ispirazione delle Nazioni Unite la formazione di un esercito bla bla bla che non si è fatto
All'epoca la guerra fredda perché sono due eserciti ciascuno dei quali garantiva la propria parte che non si è fatta dopo la guerra fredda risultato
L'uso della forza è prevista una carta gli strumenti per usare la porta non sono previsti
Ed ecco che hanno anche in modo assolutamente esplicito il comportamento di Coppa nani in questa vicenda non è stato il comportamento di Kofi Annan quando Clinton e Blair hanno bombardato a ottobre
Banche dati Kofi Annan prese una posizione apertamente contrari e in qualche modo apre un conflitto
In questo caso Kofi Annan consapevole della paralisi a cui raggiunto dei mesi precedenti il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Di fronte a un intervento di un'organizzazione regionale che chiami com'era nato che chiaramente va riformata quando D'Alema dice dovremo ridurre la NATO in questo senso riformata come organizzazione regionale nell'ambito delle Nazioni Unite
Dopodiché ha fatto le proposte sostanzialmente analoghe a quelle della della NATO e dell'Europa del nostro Paese
Kofi Annan dopodiché ha favorito tutto questo dialogo e se non è andato ancora a Belgrado ed è che sa benissimo che nel momento in cui Kofi Annan vada in grado va per chiudere le possibilità di una pace ma Cernomyrdin Dini Rugova Fischer e compagnia tutte questi movimenti diplomatici hanno avuto questa regia delle Nazioni Unite
Questa regia di Kofi Annan
In una situazione di crisi di questo istituto voglio solo d'accordo con chi ha detto regolamentiamo definiamo legittimiamo sapendo che c'è un vuoto da questo punto di vista
Ma l'alternativa non è intanto che non non c'è nulla non possiamo fare niente perché altrimenti io credo la gente rischierebbe di non di non comprenderci più permettetemi anche di aggiungere per
Anche qui per schiettezza
Io non sono un filo americano ad oltranza
E anzi ho ragioni anche di osservazione di critica su alcune dichiarazioni alcune cose alcuni comportamenti quando si fa le dichiarazioni prima ancora che ci si possa consultare con gli alleati successo varie volte nel corso di queste settimane
Però
Non rappresentiamo gli Stati Uniti come una specie di Damon imperialista facendo scattare un'antica molla che c'è nella profondo dalla cultura di questo Paese sono delle culture la sinistra di questo Paese interessato sembra politica di potenza
Io inviterei tutti anche i più critici a ragionare
Su tre piccoli esempi e Sudafrica
Mandela è stato liberato poi si organizzato ha vinto le elezioni sono processo di pace perché gli Stati Uniti
Hanno cambiato politica nei confronti della parte
Questo da un saperlo è dato della storia non è un'opinione
Accordi tra Arafat
E Rabin
Non gli ha fatto le Nazioni Unite le fatine anche l'Italia e l'Europa in quel momento
Irlanda
Blair ci ha messo del suo ma senza l'intervento forte degli Stati Uniti non sarebbe avviato col processo di pace
Vuole anche segnalare visto che ci occupiamo di diritti umani ma la cosa non a cassetta in Italia che ieri si è firmato uno storico accordo vedremo se reggerà
Per timore orientale
Un popolo un Paese che da decenni lotta per i propri diritti che ha subito la repressione di un regime pazzesco migliaia e migliaia di morti nessuno se ne occupa ieri grazie alla mediazione internazionale se tenuto se firmato un accordo molto importante ora questo per dire che gli Stati Uniti hanno i loro difetti
La pena di morte sistema che non va a un atteggiamento a volte arrogante essere primi al mondo tutte queste cose sono ma questi difetti sono enfatizzati ha fatto che per troppo tempo l'Europa stava troppo piccola politicamente
E la vera sfida che citata questa vicenda è che l'Europa ad avere una grande soggettività politica monetaria sociale ma anche militare e politica se no non ce la farà l'Europa deve avere una sua soggettività
In secondo luogo è anche vero che gli Stati Uniti tante volte sono dovuti sostituire a organismo internazionale in in vicende come quelle che ho richiamato un attimo fa
Infine l'aspetto umanitario
Di qui di questo si è parlato molto poco stasera
Badate il nostro Governo la maggioranza né da una maggioranza dei Comunisti italiani del PD
Se Rete centottanta parlamentari sono firmatari popolari molto variegata che sostanzialmente ha tenuto politicamente
Bene con sofferenza non solo di chi ha firmato il documento io non l'ho firmato ma non pensa di aver sofferto di meno di chi ha firmato quel documento no
Villa come come la pensa con sofferenza ma politicamente tenuto perché perché è emerso che noi eravamo dell'alleanza in un cd Joy dissociamo questo molti da Manconi rate è stato vissuto
Però nello stesso tempo eravamo all'avanguardia nella ricerca la soluzione diplomatica e politica
E i fatti ci hanno dato ragione fino a questo punto eravamo all'avanguardia della
Intervento umanitario
L'Italia
Che già ha una grande tradizione solitaria di solidarietà di volontariato di ONG nel corso di questi cinquanta giorni
Ha fatto con la Missione Arcobaleno e con tutto quello che si è mosso spontaneamente dalla società un intervento senza precedenti
Straordinario
Fra l'altro in un'area di rispetto a un paese in cui eravamo già intervenuti due anni fa io ricorda che due anni fa quando
C'era chi protestava perché hanno mandato i soldati in Albania i soldati italiani in Albania articolo undici e l'articolo undici hanno mandato i soldati in Albania e l'Albania hanno ritrovato faticosamente lo spazio per la pace per la democrazia per la loro sovranità nazionale eccetera
Il grande sforzo mai Dario Lilian trasporto umanitarie in tutto il Paese la partecipazione diretta dei DS con l'adozione
Dirette da parte nostra di alcuni di questi campi profughi col lavoro che si sta facendo in tutto il Paese
Fino alla decisione di ospitare a Comiso quelli che sono in Macedonia nel finale è stato detto più vicino possibile per poter rientrare e se ci sarà la pace per fortuna che sono vicino possibile perché possono rientrare
Tuttavia è evidente che quando la Macedonia che a un Paese in cui gli albanesi sono una valga minoranza ma minoranza
A una posizione che non è solo cinica problema drammatico di equilibrio interno che può saltare parate che se salta la Macedonia è un Kosovo al cubo all'ennesima potenza
Noi per evitare che salti la Macedonia
Abbiamo aperto ulteriormente la nostra le nostre porte e creato queste condizioni è un modo questo di lottare per la pace lo domanda me stesso non a voi è un modo di lottare per i diritti umani anche questo
Ora un atteggiamento guerrafondaio vedete io non ho l'elmetto
Non no non sono convinto che la viabilità e la soluzione sono capito che quella di queste settimane è stato un dramma è un dramma e ci auguriamo che non si debba più ripetere
Ma dobbiamo anche sapere che l'Europa unita non la del bene sanno la costruiremo se accanto avremo il Medioevo degli Stati etnici
E proprio perché dobbiamo rispondere a questo punto degli Stati etnici io credo che per il Kosovo la via non possono essere che quella di una larga larghissima autonomia
E forse anche di rimettere mano a qualcos'altro rispetto alla ovuli e nell'ambito della Federazione jugoslava ma in definitiva noi dobbiamo dare la possibilità ai kosovari albanesi
Ai serbi
Ai macedoni ai turchi dei Balcani agli albanesi di Albania ai bosniaci musulmani ai croati di Bosnia
Ai serbi di Krajina ai serbi agli ungheresi della Vojvodina perché questi sono e la Jugoslavia la ex Jugoslavia ai croati della croati agli italiani della Croazia
Agli sloveni di sentirsi tutti croato sloveno serbo di Krajina eccetera ma prima il per europea siamo capaci di costruire questa questa idea nel corso del Profeta la vera grande sfida sedo avremo centodieci mila Kosovo nel corso dei prossimi anni cioè di costruire le condizioni io dico proprio direttamente
Di una integrazione nell'Unione Europea vale dire la mattina la sera avrà un costo economico altissimo ma è molto più alto il costo che si sia in termini economici ma anche civile democratici nel chiudersi gli occhi per non guardare in faccia questo tipo di problemi
Allora io credo che noi ci siamo presi delle responsabilità anche dure abbiamo le territoriali su Liberazione c'è scritto che avevamo le mani
Sporche di sangue
Salvo poi chiederci magari di votare per il vicepresidente dall'Antimafia
E Rifondazione per riconfermarlo sono le stesse mani sporche di sangue dando che tengono un rapporto unitario con Rifondazione Comunista anche questo momento passiamo ai
Benissimo noi siamo diciamo l'avere alle spalle larghe
Spalle larghe però c'è un punto a cui io ai compagni di Rifondazione Comunista
E anche a ai critici più radicali delle nostre posizioni io chiedo una grande chiarezza su questo punto intransigente ed è il rifiuto della violenza
Politica nel nostro Paese
Ne abbiamo avuto nel corso le ultime settimane trenta sedi assaltate del nostro partito
La federata di Corona è stata fatta saltare in aria con la bomba carta
C'ero segretario delle federazione che ho trovato in questi giorni Mina e non lo dico per drammatizzare sono piccoli gruppi sono piccoli episodi
Si tratta spesso non di giovani giovanissimi di gente che era già esperta gente della mia età sui quarant'anni
Ma anche si muove in un clima in cui si tende a rappresentare questa sinistra questo partito Noemi come dei guerra
Andai con la bava alla bocca noi non siamo dei guerrafondai possiamo sbagliare fare cose giuste cose sbagliate si discuta anche criticamente
Ma rifiutando di giungere a quel punto perché se no davvero si semina
Si semina odio io il Congresso Magnanini sono per farlo
Anzi ti dico lo abbiamo già convocato nel gennaio del due mila
Il documenti congressuali di prepareremo all'indomani delle elezioni europee
Non possiamo sospendere l'azione europea per fare un congresso straordinario non è nel nostro potere
Il congresso non serve non deve servirci a dire qual è stata la nostra posizione sul Kosovo perché io mi auguro che la guerra sia finita altrimenti saranno guai per tutti e non solo per il nostro partito
Io voglio veramente che sia un congresso vero in cui discutiamo affondo di diritti umani
Della universalità di certi principi di certi valori del modo in cui gli affermiamo degli strumenti erano sicuri portiamo avanti
Sapendo che anche larghissima parte dell'orientamento più radicalmente pacifista in questo partito ci può stare benissimo e il suo partito al nostro partito
Io vengo da un pezzo di quella cultura e non lascio a nessuno il marchio di pacifista io mi sento pacifista non meno di quelli che chiedono unilateralmente radio mi sento non meno anche Alex Langer si sentiva pacifista e chiedeva l'intervento militare in Bosnia
Sono modi diversi in certi passaggi ma di cercare di realizzare un obiettivo comune la pace giusta
Non una pace vinta che addormenti il Valium per la nostra coscienza per dire non sentiamo più rombo degli aerei sono rimasto colpito l'altra sera potrà una Cina con dei compagni di classe la mia città Padova che mi raccontavano
Parma Padova qualche settimana come ogni notte sentono a una certa ora Bassano sopra la città e che vanno verso la ecco
Capisco agita i sogni ma non non risolviamo il problema solo se non c'è più quel rumore sulle nostre teste lo risolviamo se non c'è più guerra distruzione umiliazione diritti umani anzitutto indoor papà e cerca in ogni parte del mondo si fa bene a dire sì ma perché lì si è altrove no dappertutto dovremmo creare le condizioni non Casey padre bombardamenti
Ma perché nel mondo verso cui andiamo ci siano strumenti per poter intervenire grazie a noi a luglio sia firmato in Italia
La convenzione per l'istituzione del Tribunale mondiale dei diritti dei popoli che ne sarà ratificata presto la Parlamento
E sarà un tribunale in grado di intervenire in tempo reale rimane il problema di quale forza lavorare a disposizione Ficarra far rispettare le proprie sanzione io credo che questa non ho
Traspirazione quindi anche per chi si è divisa in questo passaggio si sappia questo lo voglio dire non per buonismo che noi non vogliamo lavorare per diciamo abbandonare i principi e i valori che sono costitutivi di una forza di sinistra ma per realizzarli meglio e molto meglio di quanto non abbiamo fatto nel corso di questi
Ringraziamo il compagno Pietro Folena ringrazio tutti voi e buona serata