"Il liberismo sociale: rileggendo Alcide De Gasperi e Luigi Einaudi" (Una nuova cultura di Governo per far crescere la ricchezza e sconfiggere disagio e povertà) org. dalla Fondazione "Liberal" (c/o Palazzo Marini)

Oggi e poi assunto il compito sempre della difesa del passato
Il totalitarismo che implicato come possibilità nel liberalismo e il clericalismo reazionario possono essere vinte sul piano concreto da un dialogo aperto sul piano culturale e sul piano delle immaginazione politica da questi due movimenti che in questo secondo me vivono l'autenticità della loro tradizione
Grazie
Grazie non Negri allora concludiamo cui i lavori di questa mattinata riprendiamo lo ricordo alle tre meno un quarto grazie
Vengono
Se prendiamo posto forse possiamo riprendere la nostra la nostra discussione diceva
Molto facciamo ecco riprendiamo direi la nostra discussione ricordandoci che fra un'ora ci sarà il Forum il dibattito con gli interventi
Con Andreotti Casini D'Antoni la marca e poi ci sarà l'intervento dell'onorevole Berlusconi riprendiamo la nostra discussione io invito a parlare l'onorevole Giuseppe Gargani no c'era scritto
Che avrei
Convalida etichette Alzetta
Attentati politici erano scomparsi
Sarebbe stato un peccato ferire il nostro amico
Io ho ascoltato
Con molto interesse le relazioni stamattina è un letto la relazione introduttiva
Pazzo pochissime riflessioni forse un po'più politiche di quelle che stamattina
E l'ascoltato dalle dotte relazioni scusandomi per la voce che credo sia tutt'altro che armonioso a terra l'influenza
Che un po'tutti abbiamo
Mi pare che aspirazione che ognuno di noi forse almeno i politici presenti e quelle che tutto quello che si è detto stamattina dovrebbe uscire fuori dalla porta
Onestamente interessante
Che finalmente dovrebbero poter essere diffusa potrà essere pubbliche potrebbero dovrebbero essere capite dall'opinione
Mi pare che l'idea di Adornato era quella di far fare un ulteriore passo avanti sulla via da
Come ragione di fondo del convegno
E io credo che anche se è ambizioso la conclusione della stessa introduzione quella di terminare di formare un nuovo ordine politico credo però che
Su cui dobbiamo tendere avendo la consapevolezza che sul piano culturale sul piano politico questa volta possiamo
E qui facendo un compenso di tutte le provocazioni per l'lezioni fatte dalle così approfondito
Credo che si possono dire poco anche questo nuovo ordine politico deve tener conto di questo nuovo orizzonte
Del quale e sul quale ha parlato
Quale sogna fare ogni giorno una riflessione più a fondo l'Europa perché l'Europa è il punto di riferimento ed è il luogo dove c'è il bipolarismo
C'è il bipolarismo politico e un bipolarismo anche culturale se mi consentite a differenza dell'Italia dove c'è un bipolarismo posticcio e soltanto elettorale
In Europa c'è
Solo due culture due riferimenti nel Parlamento sia dimestichezza col Parlamento europeo ci sono i riferimenti del popolarismo
Del partito popolare europeo variegato
Superficiale a volte indistinto difficile da costruire e un socialismo democratico una socialdemocrazia che l'alternativa bipolarismo vero Celli
E noi perseguendo quella strada credo che dobbiamo tendere a raggiungere a superare
Il bipolarismo posticcio italiano per un bipolarismo approfondito per un bipolarismo vero che ha significato poi
Io credo che la Casa delle Libertà
Che
Non vorrei essere venti comma porta al superamento del poco e qualcosa in più credo che Adornato
Abbia detto tra le righe anche questo è un passo avanti rispetto a questa logica minore bipolare per una logica superiore bipolare più consistente perché la Casa delle Libertà è un punto di riferimento complessivo plurimo
Che raccoglie le varie culture
Non si possono disperdere perché poi in definitiva di cultura non si disperdono mai e che invece sono hanno come un punto di riferimento una cassa di risonanza interna che porta ad essere un riferimento più completo al popolo
E quindi tutto questo arricchisce il bipolarismo
Il corpo era un riferimento indistinto se posso dire che le elezioni del mille novecentonovantanove quello del Parlamento europeo hanno caratterizzato Forza Italia come un partito di centro come un partito che avendo fatto la scelta del popolarismo europeo si insediato in un'area importante nella tradizionale aria del cattolicesimo democratico raccogliendo tutte le culture e quindi se noi ci proponiamo come punto di arrivo la sintesi del cattolicesimo liberale di quello che chiamate il riformismo laico e il liberalismo libera il socialismo liberale un liberalismo socialisti io credo che poniamo non senso giusto una direttrice di marcia che in Italia c'è stata e che oggi può avere una espressione complessiva perché
Io sostengo che con le elezioni del sedici aprile io faccio riferimenti ad una politiche più concreta ma credo che questo possa valere per un ragionamento di fondo della polis
Nel nell'edizione europea ma ancora di più nelle elezioni regionali in Italia si è determinato un blocco sociale
Uguale e diverso da quello che si era determinato all'indomani del mille novecentoquarantotto
Auspicio De Gasperi
Si parla sembra mandare di questo sebbene aspre aveva chiuso a sinistra aveva chiuso a destra
De Gasperi inventando identità forte alla Democrazia Cristiana i cattolici democratici di questo Paese
Aveva insediato il riferimento pluralistico del Paese in un'area moderata
Che era il centro aperto ai partiti che dovevano collaborare per rafforzano la democrazia
E certo che in quel periodo Degasperi guardava a sinistra
Siamo limitati di questa frase in tutti gli anni giovanili De Gasperi che guardava a sinistra certi
Noi dicevamo in quegli anni che c'erano le masse popolari fuori dello Stato c'era un'Inter classismo da costruire il contrario della lotta di classe propugnato dai comunisti c'era ad allargare lo Stato da completare il Risorgimento da completare l'unità d'Italia
Guardare a sinistra significava certamente far progredire la democrazia
Esagero Tosi ma Adornato se dico che cancello se dico che quel progetto è stato realizzato in tal
La democrazia e l'abbiamo rafforzato abbiamo democratizzare atto questi altri partiti
La preclusione a destra è la forza che era forte lo diceva anche la Costituzione alle carte naturalmente risentiva di tutte le politiche precedenti del fascismo quindi la preclusione a destra era i premi irreversibili rimediabile vera la preclusione a sinistra era uguale questi partiti sia pure con alterne vicende sono diventate democratici diamo questo giudizio così può essere superficiale perché poi all'interno possiamo fare una serie di distinzione o questi due partiti sono diventati democrat oggi invoca polemicamente una preclusione a destra e a sinistra
Credo che possa essere solo disfatto perché la stessa preclusione può esserci oggi c'è una preclusione a destra per quel poco quel minimo di fascismo che ancora c'è e che credono stia in AN naturalmente
O quel tanto di comunismo
Che più che in Bertinotti che pure ha una stravaganza liberale
Ho seduto borghese in Cossutta che è un uomo ancora della nomenclatura che sta al Governo del nostro Paese quindi la preclusione
A destra e a sinistra credo che si può salire a cento come De Gasperi perché se la polemica è fatta perché De Gasperi che ha tracciato la via della democrazia cristiana e dello sviluppo del cattolicesimo democratico sul piano politico
Faceva queste distinzioni lo indicava un tracciato dalla politica che non poteva essere né compromesso né avere commistioni con la destra e con la sinistra
Io credo che questo oggi possa essere riproposto e che quindi la politica degasperiana per anche per quello che abbiamo sentito stamattina credo che possa essere riproposta negli stessi termini è che io credo si ritrovi
In questo nuovo blocco sociale
Che sia determinato attraverso le elezioni e che credo non lo vogliamo leggere culturalmente attraverso anche questa iniziativa e allora
Se questo è vero e se la caratterizzazione per arrivare ad un bipolarismo che io chiamo più politico
Porta la Casa delle Libertà e porta le espressioni politiche che in essa si possono ritrovare un nuovo costruire un nuovo ordine politico
Io credo che questo oggi lo dobbiamo fare fino in fondo e Adornato ha ragione nel ritenere che nell'auspicare che questa volta si faccia sul serio e non si fallisca e che questa volta ci possa essere una via teoriche una via pratica è una via elettorale è una via culturale per poter affermarlo nel nostro Paese questa distinzione
Nel momento in cui
I partiti che si ritrovano nell'ambito dell'Ulivo hanno solo veramente loro alla ricerca di una identità partito Democratico dalla sinistra che io ho detto pur avendo lasciato alle spalle sia pure senza una critica adeguata
Senza aver fatto i conti con la storia ma si è allegramente lasciato alle spalle il comunismo e questo è motivo di equivoco cerca disperatamente una identità e io questo lo prendo lo guardo anche senza polemiche con grande rispetto sotto certi aspetti quando il partito del grande la sinistra a Torino cercava disperatamente una ragione per colloquiare con lui sulla base del suo partito
Un po'mi faceva tenerezza un po'davo attenzione non riesce a trovare una sua identità tant'è vero che mette all'attenzione almeno al congresso di Torino tutte le colture possibile immaginabile per identificarsi come Partito Democratico e quindi c'è questa questa mancanza di possibilità di culturalmente inserirsi in un tracciato politico che abbiamo una significazione vera
E Rutelli e l'espressione di questa superficialità di questa inconsistenza che quindi naturalmente non rafforza nessuna linea politiche nessun blocco sociale
Che oggi sa fino in fondo che una terapia una possibilità di governo per i problemi italiani credo che sia esattamente fuori dalla signora
Dico che la sinistra ha dato quello che poteva dare
Perché scandalizzarsi perché criticare il Governo dalla sinistra non potevate fare quello che ha fatto ha già fatto il massimo
Se è contrario a questo vento liberale o a questa Europa che noi dobbiamo costruire e quali bravi a tutta la sua significazione tradizionale culturale di un Oropa liberare che si sta costruendo
E un'Europa liberali che si contrappone alla socialdemocrazia dove il PDS ha poco a che fare
Perché in Europa
Azzolini credo troppo dirmi qualcosa il Partito Democratico e resi più ancora in questa legislatura che precedentemente
Ha poco da spartire con i socialisti democratici che ci sono in Europa quindi a una sorta di atipicità e quindi ancora più fuori da un'identità che cerca disperatamente
Io non vacuo Partito Democratico a quale ahimè Partito popolare italiano che pure ha una grande tradizione si dedica fino in fondo credo un po'scioccamente
E allora stanno voi questo compito a chi vuole davvero unificare queste culture guardare avanti a chi vuol superare lo statalismo in tutte le sue manifestazioni economiche civili sociali
E guardare ad una possibilità e anche il bipolarismo sia effettivamente uno scontro una lotta una competizione tra l'IMI e Poli
E noi abbiamo un compito doppio perché e anche questo credo che di Adornato nelle parole di Adornato c'era stamattina fino in fondo se il bipolarismo anche di sapore o di significato elettorale vuole esserci la criminalizzazione che l'altro polo fa della Casa delle Libertà o di quest'altro polo
Credo che dimostri come ma anche la cultura non solo del governo anche la cultura della competizione la cultura dello stare insieme del vivere civile con la società del raggiungere sia pure da punti diversi e diversi da punti di vista diversi
Un bene comune che poi glielo organizzazione dalla società anche la ricerca nell'ordinamento di una ragione di vita di una regione di civiltà
Però se questo è è la diagnosi se questo è quello che io ricavo anche dalle cose ascoltate stamattina si è pure detto disordinatamente
Io credo che sono in usciamo dal chiuso di questa nostra riflessione e immaginiamo davvero di poter unificare tutte queste colture
Noi non rifacciamo la democrazia cristiana Adornato che certamente non è impossibile fare quindi per la millesima volta diciamo che le istanze nuove le istanze di rinnovamento della società civile non si possono riportare a un partito così come era organizzata è un'esperienza preziosa è un'esperienza incredibile o l'esperienza fatto oggi
Attraverso la unificazione di queste nuove culture con riferimento ad un'Europa tutto da costruire lo dobbiamo costruire il popolarismo europeo
Che si avvale della tradizione dei vari popolarissimi nazionali e naturalmente il popolarismo italiano è il più ricco di tutti questo è fuori dubbio a dobbiamo costruirlo per trovare una sintesi in Europa che sia una sintesi che indichi nuovi traguardi che supporti e una nuova Costituzione che dobbiamo pur fare che stia alla base di un vivere civile diverso
Io non so la critica stamattina Pietroni faceva sul gli Stati Uniti d'Europa
Non mi imbarco su questa discussione sarebbero però voglio solo accennare
Io credo che l'unificazione europea è la costituzione d'appello debba portare donna gli Stati Uniti d'America così come per l'America indichiamo le cose che Adornato ha fatto bene a rivedere fino in fondo
Ma gli Stati Uniti d Europa
Perché uniti in una sovranazionalità che ci fa stare insieme per traguardi diversi per un liberalismo diverso noi dobbiamo costruito all'Europa dall'Atlantico agli Urali riportare ad una ragione voi non avete le idee o chi lo sa all'idea di quando premono i Paesi dell'Europa orientale per entrare in Europa ci sarà pure una ragione
Non credo solo per fatti economici o anzi credo proprio di no per una ragione forte civile culturale per abbandonare i vecchi schemi del quale il mondo è stato costretto e aprirà istanze occidentali che sono istanza di libertà e di democrazia
Io credo a questi Stati Uniti d Europa e credo dunque
Che la cultura del popolarismo europeo arricchita fortificata in Italia e portata a traguardi di governo e a traguardi di ordine politico diverso
Ci possono guidare in questo luogo venture di questi mesi che penso ci porterà in qualche modo fuori dalle difficoltà
Grazie grazie onorevole Gargani Laura la parola
Effettuare venti
La vera pioggia la foto lascia
Ha ora la parola Adriano teso Adriano teso e lo conoscete come imprenditore il realtà anche anche impegnato da molti anni in politica ebbe membro del coordinamento nazionale dei club di liberal dopo Adriano teso parlerà l'onorevole Calogero Mannino
Allora io questa ventata di liberismo se non a parole in Europa non l'ho ancora vista
A parole tutti nei fatti poco o niente la Francia ha fatto dei notevoli passi indietro in fatto di liberismo e la Germania sta muovendo dei timidi passi da un punto di vista fiscale ma per il momento solo in quella direzione sull'Italia
Giudicate un po'voi
Ritorniamo alla tesi espresse questa mattina da Adornato e cioè che e quella tesi di livello di tutti cioè aderenti che le tre grandi aree del riformismo liberale cioè quello cattolico laico ciociaro socialista possano unirsi per del governare qui ritengo che questa sia la sola strada praticabile per riformare veramente questo stato e soprattutto per rimuovere quegli ostacoli che impediscono uno sviluppo economico
Ad altissimi tassi come molti dicevano stamattina e creare così una ricchezza diffusa una vera lotta alla povertà e la emarginazione ma o preparare un po'di i problemi di aziende perché poi questa beh l'etichetta di liberismo che conosciamo
Tutti ce ne parla perché esistono
Dei testi
Le civile non dovrebbe esserci dubbi poi la pratica di questo liberismo
Poco praticata anche da chi
Anni
Pratica questo insieme di persone o si etichetta liberale
Quali sono gli ostacoli che sono da rimuovere ad esempio per un'impresa italiana che si trova quotidianamente a combattere sui mercati internazionali
E che quotidianamente fanali sul e si confronta sul perché
Altra impresa funziona meglio piano meglio ricchezza che nome di occupazione stiamo meglio sviluppo nazionale
Beh certamente questa mattina Pelanda indicato una via maestra che la mancanza di un processo scolastico formativo certo che su tempi lunghi
All'altra parte le scorciatoie non credo sia così facile apprendere un processo scolastico formativo che io oggi trova negli studenti nella gente che affrontammo per lavoro e nel management una non adeguata preparazione
Alla concorrenza universale che è sempre di più inevitabile
E poi al di là di tutte le dichiarazioni liberismo esistenti
Anche di amici certo del centrodestra
Non c'è una efficace lotta ai monopoli che ancora esistono in Italia esse non hanno intenzione di mollare ai cartelli che esistono in Europa
E che gli istituti e le istituzioni chiamati a controllare non fanno adeguatamente
Allora tanti ordini professionali che altro non sono che vecchie corporazioni o caste
Ai non pochi rapinatori del risparmio che distruggono ricchezza
E bloccano lo sviluppo e fanno credere che il liberismo sia questo genere di far west
Economico conservatore fatto il finto imprenditore e qualche volta anche di di finti politici
Contro queste cose noi dobbiamo combattere
Queste sono le principali ragioni per cui le aziende italiane
Niente poi piacciono sono l'ossatura dell'economia dello sviluppo sono le solite produttrici assieme all'agricoltura e servizi produttivi che creano ricchezza reale che non trasferimenti di ricchezza per cui sempre citando Pelanda stamattina la divisione di una torta che si fa sempre più magre più piccola ma la possibilità leader diversi una contorta che viene sempre migliore sempre più grande sempre meglio costruita ecco quelli sulle principali ragioni per cui azioni italiane sono
Nella media enormemente più piccole di tutte quelle con le quali sono costrette a competere
Sono le meno internazionali dell'Occidente economico tutti questi fattori rendono per rendono vulnerabili
Con scarsa capacità di competere di fare ricerca
In una economia veramente aperta
E hanno fatto dell'Italia una una terra di conquista
Non c'è reciprocità nel possesso
Di aziende i beni di finanza
Con le altre nazioni non siamo terra di conquista dove chi ha il dollaro a due mila due trecento lire compri aziende con una facilità incredibile può permettersi di investire somme incredibili può permettersi perdite incredibili per conquistarsi mercato
E ricordiamoci che poi e negli quartieri generali
Le grandi società cioè là dove c'è la detenzione del potere del della proprietà che vanno i grandi cervelli
Che vanno le capacità decisioni e quindi ecco che nazioni come la nostra se noi cambiano rotta sono destinate a diventare nuove colonie con i nuovi sistemi coloniali che sono il possesso di know how il possesso di industrie e Ricerche strategiche
Se voi vi soffermate a fare un attimo un piccolo inventario su quali industria d'avanguardia sono italiano di proprietà italiana accorgerete che nelle tecnologie d'avanguardia sofisticate l'Italia non possiede più nulla
Questo è
Il nuovo colonialismo che costa sulla ricchezza o sulla povertà di questa nazione
Però per permettere un reale riformismo liberale
Io credo che non ci sia altra strada
Di quella già dichiarata stamattina
Di creare di portare alla luce mi dà forza ha una classe dirigente
Politica amministrativa imprenditoriale
Coraggiosa con una politica di sviluppo economico e sociale chiara e forte una classe dirigente dotata anche di una tensione etica
Che serve ad evitare eroi del passato
Dove non pochi
Sedicenti liberisti erano in realtà operatori politici di pochi potentati
Altrimenti noi non riusciremo a modificare anche le regole del lavoro chi in Italia oggi sono ancora basate su leggi nate da conflitti di classe
Da sindacalismo esasperati ne riusciremo a creare istituzioni apparati anche giudiziarie
Efficienti e dotati di quel rigore nel controllo che regole di competizione universale richiedono non si può giocare senza regole e non ci possono regole lasciare regole se non ci sono controllori rigorosissimi
Qui l'accordo di citare altri che stamattina l'ho già detto queste cose quindi io spero
Che
La coscienza di queste cose
E conoscendo anche gli attori
In questi liberi oserei dire non dubito
Che si troverà il modo di fissare insieme non solo gli obiettivi che su una cosa importante ma non la sola da fissare assieme ma anche le comunità regole e gli strumenti per realizzare tutto questo quindi sarò veramente felice se creeremo questa casa comune per la nuova classe dirigente italiana
Grazie ad Adriano teso ora la parola l'onorevole Calogero Mannino dopo Mannino parlerà l'onorevole Antonio Martino
E ringrazio Adornato illiberale per questa occasione che vi offrono dei riconciliare miei con la riflessione politica non con l'impegno politico
Adornato ha detto che siamo all'interno di una transizione molto lunga e in effetti il sistema politico italiano è stato in questi anni destrutturato destrutturato sul piano delle regole delle regole costituzionali delle regole elettorali
Noi siamo oggi in un momento in cui possiamo dire di non avere né una Repubblica parlamentare ed è una repubblica presidenziale al di là di alcuni aspetti formali di non avere neppure una Repubblica in cui la separazione dei poteri non nel senso dottrinario dalla parola Anna la separazione dei poteri come condizione
Di garanzia dell'indipendenza e quindi della libertà
E soltanto teorica a questo riguardo faro due brevissime riflessioni e ho visto il regolamento della Camera e mi ha impressionato
Esiste una norma che consente all'ufficio di presidenza una sorta di sindacato sul testo dell'attività ispettiva dei parlamentari interrogazioni ed interpellanza
Cioè le interrogazioni e le interpellanze devono essere appoggiate a documentazione
Questa è una forma di censura in una delle forme più alte dell'attività del Parlamento che l'attività di controllo attività ispettiva
Credo che questa norma FI riscalda il principio della separazione dei poteri e la pienezza del potere legislativo
Ho visto la sentenza della Corte di Cassazione su Sofri e ne ha egualmente impressionato intanto per un aspetto non secondario di fronte ad un parere favorevole della richiesta diede la procura generale della Cassazione alla richiesta di revisione del processo la corte ha preferito
Far proprio quel principio giurisprudenziale che la corte spesso ha introdotto nel mille novecentonovantatré nel mille novecento novantaquattro nel pieno della marea giustizialista
E cioè il principio della separazione dei poteri e dell'indipendenza per esempio del potere giudiziario è rovesciato al suo interno anche da ieri dai rapporti oggi tendenti al conte svolgimento tra giudicanti e
E procura
Abbiamo allora un paese che si potrebbe dire è un paese senza regole
Per ritrovare delle regole occorre che ci siano
Delle degli schieramenti politici
Degli schieramenti politici che siano in condizione di progettare di presentare al Paese un progetto di riordino di questo di questo Paese un progetto di riordino prima ancora che di governo
La destrutturazione del paese che del sistema politico italiano che avvenuta a cavallo del novantadue e del novantaquattro ha realizzato una sorta di alternativa impropria di alternativa violenta
Apprezzo molto caro Gargani ha fatto l'osservazione molto lento molto obiettiva con la riproposizione di una sorta di concezione cento c'entra Lizzani della funzione delle maggioranze con il taglio delle ali estreme e quindi non è prevalso neppure un concetto di bipolarismo netto è fra errati che radicale
Questa destrutturazione del sistema politico è avvenuta con
La soppressione
Per via giudiziaria di due partiti fondamentalmente o dei partiti del centro e del centro e del centro sinistra
Se oggi si vuol porre mano ad una Rifondazione del sistema costituzionale del sistema politico e quindi del sistema delle formazioni politiche io credo che da questo punto dolenzia che bisogna partire non già per invocare con Nostalgia non l'ho neppure io non potrei neppure ad averla una riedizione del passato del recente passato ma per ripensare sulle ragioni forti
Che hanno causato anche la crisi di quel sistema politico
E per pensare seriamente al modo con cui si deve provvedere al superamento di questa crisi attuale o di questa condizione di transizione o di destrutturazione che che si voglia dire
Il convegno questo incontro di libera la ma l'attività che svolge riterranno soltanto l'attività che svolge liberal da qualche anno a questa parte ripropone un tema che io credo oggi si vada largamente affermando nel Paese essere necessario
L'incontro tra due grandi tradizioni culturali quella liberaldemocratica e io ho qualche difficoltà a dire quella e cattolico democratica preferirei dire anche perché quella cattolica democratica un'altra direzione di marcia
E quella solidaristica cristiana e forse scavando meglio all'interno di questa solidaristica cristiana così comprendiamo meglio anche la possibilità di questa ricongiunzione io parlerei del cattolicesimo liberale la storia italiana non ha voluto che il cattolicesimo la storia italiana proprio l'unificazione
La conquista di Roma nel mille ottocentosettanta non ha voluto che la parte più grossa delle pensiero spiritualista italiano del cattolicesimo quindi del liberalismo cattolico potesse essere vittorioso sul piano politico non è un mistero per nessuno che Rosy Bindi dovette battere di ritirata è che Alessandro Manzoni non venne mai a Roma pur essendo senatore
Senatore del Regno i cattolici ripiegarono nell'impegno sociale
Impediti dal non expedit e quando al culmine della loro esperienza del mille novecentodiciannove pensarono di entrare nell'agone politica fondare il Partito Popolare ma il Partito popolare non era il partito cristiano sociale
Quindi solidarismo cristiano è una componente del movimento politico dei cattolici ma non è la componente esclusiva la motivazione esclusiva la connotazione fondamentale del Partito Popolare di Sturzo e di De Gasperi del diciannove
Di De Gasperi nel mille novecentoquarantasei e quella di essere una liberaldemocrazia
Che ha fatto i conti con l'esigenza socialdemocratica
Quale era imposta in un'Italia quella da ricostruire è quella da difendere dal comunismo non è un mistero del resto per nessuno che le vie del Vaffa sparite sono state praticate anche per l'acquisizione di un consenso sociale che occorreva
Portare all'equilibrio politico italiano perché non cadesse nelle mani dei comuniste
Credo allora che e su questo punto che si debba riflettere io accetto propongo come misura molto valida questo accostamento della nella galleria degli antenati
Non soltanto per rendere omaggio omaggio ad esperienze che corrono il rischio di essere dimenticate di essere sepolto dall'oblio
Quella di De Gasperi e quella di Rinaldi quella di la Malfa è quella di quella di la Malfa e quella di Saragat
E che se noi pensiamo questo passaggio fondamentale della nostra storia dalla nostra storia non sappiamo ricavare le ragioni per il presente io credo che la Nostalgia i liberato alcuni l'esercizio della riflessione e consentirà ad altri invece una sopravvivenza che deve essere tutta spiegata e tutta motivata
Perché non riesco ancora a capire perché in questa Italia abbiano legittimazione politica gli eredi epico Donali del comunismo e non del
L'erede pedonali del comunismo e non debbano avere il diritto ad una parola politica non già i democratici cristiani voi socialisti o socialdemocratici oil repubblicane ma coloro che si richiamano ad un pensiero forte che non vale in sé e per sé vale per quello che ha dato ma vale per la capacità di adeguamento di adattamento alle esigenze del presente
Alla crisi politica italiana nel mille novecentonovantaquattro è stato posto uno sbarramento da Forza Italia
Io ho cercato di riflettere sempre di capire diventare di capire cos'è che avesse spinto gli italiani scegliere Forza Italia e ha trovato una spiegazione molto semplice
Gli italiani di fronte a una possibile vittoria della sinistra dei ragazzi
Dei ragazzi di Berlinguer e di quelle meraviglioso quella meravigliosa macchina di guerra che era stata prestata nel mille novecento novantaquattro hanno opposto una reazione liberale
Quindi al suo fondo Forza Italia è una reazione liberale mi chiedo oggi basta una reazione liberale
Per proporsi al governo del Paese ma soprattutto per proporsi il disegno politico di riordino costituzionale di riordino del sistema politico costituzionale di riordino del sistema paese credo che questo non basta
Da qui ancora una volta l'esigenza di approfondimenti culturale che non sono l'operazione alchemica l'alambicco che faranno tanti illustri professori e tante illustri personalità e tanti illustri amici
Ma deve essere il l'incontro vivo nel crogiolo proprio della storia del momento politico
Tra queste componenti
Che tra di loro hanno un rapporto di reciprocità ai limiti la stessa socialdemocratica la stessa la stessa linea di pensiero socialdemocratico
Dieci anni fa tutti scrivevano della grande vittoria del liberalismo e della sconfitta del comunismo la grande vittoria il capitalismo e dalla dalla sconfitta del del marxismo adesso chi va in libreria trova qualche libro
Ah mentore restare che dicono la fine del liberalismo siamo già all'annuncio della morte successiva delle liberalismo prima ancora che le concreto delle situazioni politiche per esempio quella italiana
Quella italiana ci sia stata la possibilità di affermare questo vento liberale in ordine ai concreti assetti della vita politica dalla vita economica e dalla vita sociale
Il polo alcuni professori Pelanda stamattina e Zola non l'ho svolto dei ragionamenti molto costruttivi a proposito dello stato sociale e della presenza dello Stato in economia io mi faccio una domanda soltanto oggi in Italia
E se oggi in Italia si trovasse ma la situazione paradossale in cui il sistema delle partecipazioni statali è stato sbaraccato con lo sbancamento di un ministero e degli strumenti e degli istituti di governo delle partecipazioni statali stesse
Soltanto per agevolare delle forme di previdenza di di privatizzazione corsara
Senza che si affermi un capitalismo di rischio senza che sia per me un capitalismo regolato un capitalismo disciplinato disciplinato da che cosa dallo Stato dalle leggi dello Stato
Da principi etici che sono anche interni intestini alle stesse logiche del capitalismo io credo che a questa mia provocazione tutti possano dare un seguito di riflessione che è molto severo anche per le cose che accadono per le ha cause che accadono in queste settimane e allora non bisogna Adele esitazione
E non bisogna lasciarsi prendere
Da quelle forme vorrei dire di avarizia per le quali ciascuno ritiene di a vere nelle proprie mani una porzione del potere che è necessario o che è possibile esercitare in questa situazione occorre giocarsi tutto con arditezza occorre giocarsi tutto con intelligenza o come giocarsi tutto con fantasia
E con generosi e con generosità
Occorre giocarsi tutto per ricostruire
Un rapporto corretto tra la riflessione culturale la riflessione politica e dell'azione politica
E io devo fare sempre saltando di qua e di là qualche osservazione se è un movimento di reazione liberale che volessero movimento di progetto liberale per la società per lo Stato italiano per l'Italia da integrare in Europa
Ecco se un movimento di questo tipo vuole realmente fondarsi ed organizzarsi deve avere ben chiare alcune scelte
E cioè
La prima scelta è che la politica richiede strumenti idonei ed adeguati una politica democratica e un obiettivo liberale una finalità liberale un fine liberale c'è un fine di affermazione dalle libertà non può che essere dotato di strumenti democratici
La schizofrenia dell'attuale momento politico italiano di questa fase di transizione lasciatemi fare pure questa osservazione lo spostamento tra la il proclama del verbo liberale e la partecipazione democratica nel Paese
Per me ed è un segnale il fatto che il numero degli elettori che vanno a votare sempre minore
C'è qualcuno che giustifica tutto questo con il riferimento ad altre esperienze di Paesi di democrazia occidentale per me questo riferimento non serve
Perché idealmente immagino che sia vera democrazia quella in cui tutti i cittadini vanno ad esercitare il diritto di voto quindi io non sono disponibile a considerare la riduzione del numero degli elettori è un fatto fisiologico anzi un fatto patologico che denuncia l'inefficienza anche rispetto ai propri fini del sistema del sistema del sistema
E le elettorale
Ecco se si vuole realmente allora fondare un movimento che abbia la capacità di dare le risposte a questi problemi non si può non pensare ad organizzare un movimento che sia riflessivo
Dell'interezza della società io ho notato le Paure e l'esitazione con cui vengono commentate scelte che stanno facendo alcune persone e non sono qui le ha patrocinato l'N affarone
Il sostenitore e stanno facendo ecco per esempio D'Antoni sono meravigliato di questa relazione
Perché a chi dovrebbe sfuggire
Un fatto molto semplice che si si vuole organizzare un movimento di proposta liberale il super il vento il superamento dell'unità sindacale quale si è costruita nel mille novecentosessantotto
La affermazione di una possibilità di sindacati diversi e libertà
La possibilità di un sindacato che non sia più strumento di classe la possibilità di un sindacato che sia invece strumento del negoziato sindacale
Dovrebbe essere salutata come uno dei motivi di arricchimento della vitalità della vitalità democratica e della realizzazione della possibilità di realizzare questi questi valori questi valori liberali
Allora e qui concludo cari amici non perché dominato dalla dagli stanza nostalgica
Ma ritengo che veramente rimeditare l'esperienza dei ma questo democristiane degasperiana
Anche per quelli che abbiamo attraversato la lunga stagione della democrazia cristiana sia un esercizio salutare sia sotto il profilo intellettuale che sotto il profilo politico
De Gasperi fondò la Democrazia Cristiana ma fondando la democrazia cristiana fondo il centrismo che era una formula che superava l'esperienza di partito
De Gasperi volume il partito e resistette con sofferenza e difficoltà all'affermazione di un esigenza partitocratica quale quella che fu imposta a partire dal congresso di Napoli nella Democrazia cristiana nel mille novecentocinquantadue e nel mille novecentocinquantaquattro
De Gasperi pratico una concezione di maggioranza di maggioranza aperta nel confronto non soltanto tra le linee politiche
Ma tra le linee ideologiche in una fase in cui il cattolicesimo politico il cattolicesimo italiano poteva avere poteva su conoscere facili tentazioni di risucchio integralisti
De Gasperi praticò la via dell'unificazione nazionale del Paese integrando il Sud nel Nord De Gasperi e quando dico De Gasperi il centrismo
De Gasperi il centrismo praticarono le scelte riformisti che l'istituzione della Cassa del Mezzogiorno l'intervento straordinario il superamento dei patti agrari che portarono l'Italia ad avviare la propria modernizzazione e prepararono
L'integrazione dell'Italia tra i Paesi più altamente industrializzati
Non si tratta di elencare questi meriti per e rafforzare tributi Vincenzo Di Fiore ripeto alla galleria degli antenati
Si tratta di capire come oggi questa logica che fu propria di De Gasperi di Einaudi di di di la Malfa
Questa logica possa essere ancora utile per dare una soluzione alla crisi politica la crisi istituzionale italiano
Io credo e questo è il più grande merito della tradizione dei dei cattolici in politica che la loro istanza fondamentale non sia stata la socialità ho sentito stamattina attribuire la Pira alla sinistra democristiana nella limiterò a fare questa semplice osservazione
La Pira
Non ha originato mai
Una iniziativa politica un'iniziativa culturale che poi riformiste nella sinistra della Democrazia Cristiana
La fine La Pira dopo la passaggio di Dossetti fu fondamentalmente Fanfani hanno è una cosa una cosa totalmente una cosa totalmente diversa dalla sinistra democristiana tuttavia una larga parte della sinistra democristiana con l'avanzare degli anni ha ritenuto di dover rispondere più cioè alla esigenza diciamo così della socialità
Alla esigenza del confronto con il comunismo questo che ha determinato la crisi della stessa sinistra lettiana e poi della Democrazia Cristiana
Perché al passaggio notare nodale della fine degli anni Novanta quando la sinistra democristiana doveva essere il motore propellente all'interno della Democrazia Cristiana di una proposta alternativa
Anche allo stesso casta la sinistra democristiana si è arretrata in un altro ruolo
Ed allora e da questa constatazione che noi dobbiamo dobbiamo partire da queste constatazioni e noi dobbiamo fare iniziare una nostra riflessione propositiva per comprendere come oggi ci sia più da lavorare
Ad aggregare che ci sia più dà lavoro a da lavorare ad intensificare la tessitura della Rete che non a dividere
Sarebbe un errore grave non sul piano tattico elettorale ma sul piano della strategia politica oggi non valorizzare in profondità la possibilità di questa convergenza
Tra i cattolici tra coloro che ispirano la propria riflessione politica la propria riflessione culturale ha tutte le ragioni
Ha tutte le ragioni della dottrina sociale della della chiesa
Ha tutte le ragioni delle diverse culture che ci sono all'interno del cattolicesimo e soprattutto di quel filone importantissimo e da Rosmini da Manzoni e Rosmini porta a Sturzo
E porta certamente a De Gasperi questo è un filone non alternativo ai liberali ai liberali laici è un filone che deve trovare un'integrazione di a
Poi lasciatemi fare soltanto questa citazione amici ho veramente concluso che ci sia da da parte di tutti
Da riflettere
Su una affermazione di Hannah Arendt e come vedete non faccio citazione di di pensatori
Democristiani
Ma è una riflessione severissima
E la leggo dopo l'antichità nessuno ha più pensato che il senso della politica sia libertà il vero tema dell'attuale momento politico in Italia e in Europa è proprio questo le forme nuove della libertà dei moderni
Grazie Mannino fra la invito a parlare l'onorevole Antonio Martino
Non avendo nulla di particolarmente interessante da dire farò ricorso a quello che è un vecchio espediente
Degli incontri e cioè che dedicare il tema del convegno
Io nel tema del convegno salvo solo l'articolo non mi piace nel sostantivo nell'aggettivo il sostantivo liberismo non mi piace perché è uno sfortunato sottoprodotto di una incomprensione determinata dal fatto che Benedetto Croce non aveva studiato economia
E non avendo studiato economia pensava fosse possibile distinguere la libertà politica importante alta e nobile dalla libertà economica viceversa
Terra-terra pedestre e su questo si imbastito e voi sapete una lunga lungo dibattito con Luigi Einaudi in realtà libertà economiche libertà politica credo che oramai dovremmo sapere tutti non sono distinguibili né tanto meno separabili
Non sono distinguibili perché se un Paese mi impedisce di andare all'estero privando mi del passaporto viola la mia libertà politica
Ma sì mi impedisce di andare all'estero perché non mi rende la valuta estera viola un alibi mia libertà economica nessuno dei due casi possa andare all'estero quindi difficile distingue la libertà economica la libertà politica
In secondo luogo la storia del ventesimo secolo dimostra che non sono separabili non c'è mai stato un Paese che abbia saputo garantire e libertà politiche violando le libertà economiche finiani distinzione tra liberisti e liberali mi sembra che debba essere superata e quindi invece che libere liberismo io avrei detto liberalismo quanto all'aggettivo sociale facendomi forza cercherò di contenermi ma ho l'impressione che in molti casi l'aggettivo sociale quel sostantivo socialità siano diventati il rifugio degli opportunisti politici
Dietro questi termini si nasconde quasi sempre la pratica della politica degli interessi che consiste nel prelevare dalle tasche di Paolo per acquisire il consenso di Pietro ora naturalmente chi fa questo può fare affidamento
Consenso Di Pietro un po'meno sul consenso di Paolo e mai sul mio consenso perché il trasferimento di risorse dalla generalità dei cittadini a un particolare gruppo di interessi o da un gruppo di interesse a un altro gruppo di interesse ha un costo in sé di modo che la collettività riceve dallo Stato inevitabilmente meno di quanto la collettività dovuto versare allo Stato e al crescere di questo sistema i trasferimenti a differenza va aumentando
Per cui finiamo col pagare cento per riuscire a ottenere quando va bene cinquanta sorvolo sul fatto la socialità dominante in genere anche ricca della presenza di altruisti come voi sapete gli altruisti sono quelli che vogliono fare del bene col denaro altrui se la volessero fare col proprio si chiamerebbero propri istinti
Vengo a voi allo stato sociale che stato presentato e per molti versi giustamente come una delle grandi conquiste del tema dell'epoca moderna per rilevare soltanto che nella sua forma attuale lo stato sociale ricorda il mulo
Non ha motivo di essere orgoglioso dei suoi ascendenti e non ha speranza alcuna riavere discendente
Non ha motivo di essere orgogliosa dei suoi ascendenti perché la sua origine non è nobile venne introdotto il diciassette novembre del mille ottocentottantuno la Bismarck che voleva acconcio
Privare di forza la opposizione socialdemocratica quindi l'origine nobile quanto al suo futuro considerando lo stato di dissesto lo stato sociale tradizionale un po'in tutti i Paesi del mondo non credo che ne abbiamo
Detto questo vorrei fare una brevissima considerazione di carattere generale poi un riferimento più pertinente al nostro convegno vedete ci sono molte ragioni per essere pessimisti
Il Dinoi ha la sfortuna di occuparsi di politica
Non può non pervenire alla conclusione che la politica italiana sia irredimibile
La quantità dei problemi è tale la loro complessità è tale che sarebbe illusorio pensare di poter risolvere con facilità
In secondo luogo se guardiamo indietro
Dobbiamo pervenire all'altrettanto triste conclusione che il secolo che volge al termine questo è l'ultimo anno del ventesimo secolo non il primo del ventunesimo il secolo che volge al termine è stato un secolo horribilis per la libertà
Chi crede nella libertà guarda al ventesimo secolo con raccapriccio
Così spesso richiamo una una una cifra per tutte nel mille novecento la spesa pubblica rappresentava il dieci per cento del reddito nazionale
Negli anni cinquanta il trenta per cento attualmente siamo ben oltre il cinquanta per cento sembrerebbe che la erosione delle nostre libertà sia stia procedendo senza interruzione
Ma in realtà le cose non stanno così
In realtà si può sostenere e non mi stancherò di ripetere che queste sono giornate di gloria
Per noi reazionari come sapete reazionario è stato sempre chi si rifiutava di credere
Che a Mosca ci fosse un paradiso che la fiscalità fosse un fatto desiderabile e che si potesse conquistare lo sviluppo con un sempre crescente intervento pubblico bene se vi guardate pensate a quanto sono cambiate le cose
Nel mille novecentosessanta non in nell'Unione Sovietica
Non in Svezia l'aliquota marginale massima sul reddito delle persone fisiche negli Stati Uniti d'America e nel novanta per cento
Fugge anche media ridurla al settanta per cento oggi viceversa e qui sono un po'più ottimista dell'amico teso guardiamoci intorno e vediamo governi di sinistra che in Europa si danno a ridurre le tasse
Non c'è nessuna delle idee dominanti dello statalismo del ventesimo secolo che goda oggi di credito
Nessuno vuole più nazionalizzazioni nessuno crede più alla pianificazione centrale nessuna delle più dell'inflazione promuove lo sviluppo nessuno dice più che il salario una variabile indipendente nessuno crede più al controllo di prezzi e salari e così via
Le grandi idee dominanti dello statalismo al ventesimo secolo sono sconfitte
E per questo dico che sono giornate di gloria per noi reazionari anche perché il ventesimo secolo è stato un secolo di rivoluzione nel mondo delle idee di rivoluzione liberale non è stato soltanto il secolo di Kenzo
è stato anche il secolo di Popper è stato il secolo Iaia è stato il secolo di Friedman è stato il secolo in più canne sarà un secolo di grande rivoluzione del pensiero liberale che oggi vincente il successo di queste ore è stato aiutato da quello che considero
Il
Importante sviluppo nella storia del secolo quanto è accaduto negli ultimi vent'anni non so se avete notato che negli ultimi vent'anni poco per volta sono scomparsi dalla faccia della terra quasi tutti i dittatori ne sopravvivono soltanto pochissimi
E si è ridotta drasticamente l'inflazione in quasi tutti i Paesi del mondo in quasi tutti i Paesi del mondo la tendenza verso la riduzione dalla fiscalità in quasi tutti i Paesi del mondo il deficit di bilancio si sono ridotti perché per quella che è la più straordinaria forza di cambiamento del nostro tempo che la libertà di movimenti di capitali ha libertà di movimenti di capitali pone in essere un meccanismo che è un vincolo
All'abuso del potere politico
Un governo che abusa del suo potere viene immediatamente penalizzato perché i capitali si spostano verso un altro Paese dove il clima è più favorevole agli investimenti e questo ha costretto i governi del mondo a rivedere le loro posizioni a comportarsi in modo meno
Ostile alle libertà personali con questo non voglio dire che ci stiamo avviando e concludo
A una fase di pensiero unico in cui tutti la pensiamo allo stesso modo né tanto meno credo che siamo alla fine della storia
Credo tuttavia che le differenze fra la posizione di chi crede nella libertà politica economica civile e quant'altro
E la posizione dei nemici della libertà continueranno a confrontarsi perché nel mondo delle idee non esiste la vittoria cioè uno Stato
Di cose che una volta raggiunto verrà mantenuto in definitivamente e non esiste per fortuna nemmeno la sconfitta esiste un continuo costante confronto
Il compito della Casa delle Libertà il compito del centrodestra e quella di tenere alta la bandiera della libertà riscoprire
Altri e nuovi campi nei quali il metodo tradizionale politico burocratico possa essere sostituito dalla libertà di scelta dei singoli degli individui e delle famiglie a volte tutto questo potrà anche apparire politica inattuale
Ma in questo caso sono d'accordo con Croce quando diceva non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati
Ma in un popolo ci vogliono i politici attuali ed i politici inattuali e se i primi sono giudicati sardi di secondi ma di ci vogliono i Savi e ci vogliono i matti
E guai ai popoli che hanno solo i Savi perché spetta di solito ai matti porre coltivare i germi della politica avvenire grazie
Ringraziamo Antonio Martino verso dall'intervento
Sono chiusi diciamo è chiusa la terza fase la terza sessione del nostro convegno sono già qui presenti tre dei protagonisti nel prossimo della prossimo la prossima sessione
Che io inviterei a salire qui sul palco per cominciare
Quello che abbiamo chiamato al nostro invito il forum e quindi presidente Andreotti
Avevo la marca onorevole Casini
Aspettiamo coi D'Antoni che era Brescia stamattina che è stato dato verso le quattro qua
Facciamo due secondo le fotografie
Posto allora
Cominciamo questo forum che
Un po'eh
Un primo tentativo di risposta che noi chiediamo da alcuni i protagonisti della vita politica sulle tesi sulle analisi
Che la Fondazione liberale gli i relatori di questo convegno hanno cominciato discutere sta male
L'obiezione di Antonio Martino
Sul liberismo e liberalismo secondo me accoglibile anche se il titolo il liberalismo sociale avrebbe dato
Una sensazione di a discutere più più ideologica e meno e meno concreta proprio per il motivo che lo ha ricordato cioè la il pregiudizio che libertà economiche libertà politica siano separa sul sociale
Mi dispiace che sarà tirata non abbia sentito la mia relazione perché io dicevo esattamente citando Einaudi diceva era lo puoi trovare che chiosando Erhard dell'economia sociale di mercato diceva quel sociale un riempitivo ma è un riempitivo che va usato per il reparto agitati sociali perché se fosse chiaro
Quello che noi vogliamo che diventi chiaro che anzi abbiamo proposto stamane essere diventare oggetto di una campagna di controinformazione e cioè che mercato e solidarietà sono concetti gemelli
Non concetti opposti per cui se uno vuole praticare la difesa dei più deboli debba limitare la libertà del mercato viceversa quando fosse chiaro questo allora forse e quello sarà un bel giorno per il Paese si può anche abolire il termine sociale ma solo quando è chiaro queste purtroppo in Italia ancora non lo è ho detto questo perché poi il tema del foro ma che adesso inizia appunto
Cioè nella linea del nel tentativo di sfatare questo pregiudizio
Mercato e libertà solidarietà
E altruismo
Ho propri su possono governare insieme e esattamente la domanda
Che noi svolgiamo naturalmente all'interno della tesi e dalla proposta del convegno che i nostri interlocutori ben conoscono
Soprattutto il presidente Andreotti che qui per stamane dalle nove e mezza e lo ringrazio questa
Questa
Che
E non è un ringraziamento formale perché ascoltare sentire come poi hanno fatto anche altri
Giorgio la Malfa che rimandato a testimoniare
La presenza al funerale di Guglielmo Negri che anche noi abbiamo ricordato stamane ma insomma è un segno di attenzione per la cultura per gli intellettuali per i ricercatori per le tesi dei dei convegni che non sempre è stata dimostrata dalla politica in questo Paese perciò ringrazio che da lei la parola allora per cominciare a rispondere no ma stavo dicendo la tesi del convegno e cioè della l'unione del riformismo liberale questo è il secondo poi il punto che che
Amo i nostri interlocutori cioè sarebbero simile
Ed è attuabile ed è auspicabile la prospettiva di un incontro di un nuovo incontro per la verità forme come abbiamo cercato di restare a Tina diversi aggiornate all'altezza dei tempi
Delle correnti culturali che abbiamo richiamato per chiudere la transizione e governare una nuova fase di modernizzazione del paese
Darei la parola per primo l'onorevole Pier Ferdinando Casini
Non parlo
Seduto mi sento l'esigenza buonasera di discolpare minima io mai come in questo caso una scusa credo che assolutamente inappuntabile nel senso che sono stato con Buttiglione Fini a San Pietro per questa meravigliosa giornata in cui ragazzi don Gelmini sono stati ricevuti al Papa che si è espressa contro la liberalizzazione della droga per me un elemento molto importante
E una delle battaglie politiche
Che abbiamo fatto per cui mi scuso
Contee con gli amici liberal se non ero presente questa mattina sovrintendere d'altronde Andreotti raggiungibile inappuntabile come sempre pertanto ha fatto bene a non partecipare alla competizione perché l'avrei perso e comunque in ogni caso
Io ho letto la tua relazione e
Io ho letto la tua relazione
Mi vorrei sposare di dare una risposta
Per quanto mi concerne senza usare quel minimo di ipocrisia o di formalità che si usa in queste circostanze diciamo che Antonio Martino che mi ha preceduto al merito
Questa ipocrisia di averla scassata completamente
Secondo me non c'è dubbio che la risposta
Porta a coniugare con grande possibilità di efficacia per una ricetta politica libertà e solidarietà
Alla domanda che c'è rivolta rispondo con semplicità libertà e solidarietà possono debbono governare assieme
E questo non solo perché
C'è una opportunità politica di specificare ad esempio per noi che siamo in una casa delle libertà
Che questa casa della libertà deve essere anche casa della solidarietà non è solo un problema di opportunismo politico
Non è solo una scelta che a mio parere va fatta per non spaventare una fetta del Paese lasciare alla sinistra il monopolio della solidarietà sarebbe solo tatticismo sarebbe solo convenienza io sono convinto
Che su questo tema non si può scherzare
E che libertà e solidarietà debbono essere coniugati assieme il grande tema della sussidiarietà che noi abbiamo affrontato anche nei lavori della Commissione bicamerale con i nostri emendamenti
Un tema importante che peraltro per quanto mi riguarda mi collega alla grande tradizione democratica cristiana in cui io personalmente sono stato radicato in cui ancora Miccoli
Però
Detto questo e quindi in un certo senso arriva difficile perché ho sentito anche dagli interventi precedenti che c'è l'evocazione del passato inevitabilmente nella tua stessa relazione c'è una critica spietata questa Seconda Repubblica che ancora dici giustamente non si vede
E tutto sommato questo comporterebbe comporta da parte di molti
La necessità di guardare indietro
E allora io qui e mi fa piacere che
Sì sì al presidente Andreotti io qui vorrei probabilmente cantare fuori dal coro ma canto con grande serenità
Se noi vogliamo dare una risposta al quesito che ci si è posto non possiamo noi che abbiamo difeso la Prima Repubblica
Noi che l'abbiamo difesa davanti
All'accanimento ingiusto sotto il profilo giudiziario di chi ha cercato di liquidarlo e parte dei testimoni
Io credo di essere scusate inappuntabile sotto questo profilo e presidente André ottime lo ricorda alcune volte io lo ringrazio perché me lo ricordi che se ne ricorda
Però noi che abbiamo difeso la Prima Repubblica gli uomini che sono protagonisti d'una grande rinascita del nostro Paese gli uomini che sotto il profilo delle scelte internazionali ed estere
Non hanno sbagliato quasi nulla perché su questo non ci deve essere assolutamente autocritica ecco però noi che ci sentiamo la coscienza a posto da questo punto di vista dobbiamo porci un'altra domanda
La cui risoluzione molto più complessa
Abbiamo qualche autocritica da farci no nell'epoca della ricostruzione perché se no amici qui
Tutto questo tutta questa analisi finisce in un misto tra déjà vu
E diciamo i Nostalgia che a me personalmente non convince
Io credo che se un'epoca storica è finita non è stato solo per Tangentopoli e per i giudici manovrati dalla sinistra che in questo Paese hanno operate avviene Magni se è una certa epoca storica è finita e non può tornare
Se la nostalgia è un sentimento da coltivare con serenità e con rispetto ma non può essere una proposta politica per il futuro
Questo è proprio perché negli ultimi vent'anni dell'esperienza democratica cristiana
C'è stata una trasformazione inaccettabile di quello che doveva essere uno Stato sociale moderno in uno Stato assistenziale che ha distribuito benefici a tutti anche chi non aveva bisogno e in questo modo ha finito per non fare una selezione dei bisogni
Stabilire delle gerarchie dei bisogni stabilire delle gerarchie degli interventi di intervento di uno Stato solidale
Su questo punto io credo che anche tra chi democratico cristiano continua a fare politica e continua a farlo diciamo così con il ricordo positivo di quell'esperienza un chiarimento un approfondimento non c'è stato non c'è stata
E su questo io credo che bisogna arrivare anche alle riflessioni più amare
Io ad esempio sono convinto che il mio partito il partito in cui io sono stato deputato fino all'ultimo giorno perché io non sono andato via dalla DC nel momento in cui Martinazzoli ha fatto il Partito popolare un gruppo di Novi a Fabio certo vita democratico
Ma sono stato iscritto fino all'ultimo giorno la democrazia cristiana
Però io credo che bisogna fare anche un atto di coraggio se volete anche buttale dobbiamo dire che in una certa fase politica sia eh
Si è sostanzialmente alimentato il consenso politico con l'esplosione della spesa sociale perseguendo Hill a finalità categoria per categoria vedi le pensioni d'Oro vedi le pensioni d'annata vedi altri provvedimenti
Perseguendo la finalità sostanzialmente di indovinare una crisi politica che è rinato per mancanza di scelte politiche vere che diventavano ineludibile parallelamente alla caduta delle contrapposizioni ideologiche del comunismo su questo punto io credo che noi dobbiamo fare un'analisi ed è per questo che sono stato poco diplomatico un'analisi brutale perché dato che è possibile certamente non è scontato ma è possibile che ci possa essere una svolta politica in futuro nel nostro Paese
Bisogna ripartire da qui e bisogna ripartire da qui con le idee chiare
Io credo che naturalmente quello che è avvenuto dopo non è che ha risolto il problema
Ricordo che nella tua relazione ai ai citato la famosa frase di Agnelli o per lo meno un parere che Agnelli più volte a Espresso che in fondo questo Paese vista la predominanza sindacale la grande voce sindacale
Che cioè era necessariamente da far governare alla sinistra perché solo la sinistra avrebbe potuto fare una politica di destra
E molta parte del ceto imprenditoriale italiano ha ritenuto che questo che fosse così la situazione
Quanti ci hanno ricordato nell'elezioni del novantasei che Silvio Berlusconi aveva fatto una riforma delle pensioni che sarebbe stata positiva una riforma delle pensioni che avrebbe comportato costi sociali anche minori ma non era riuscito a portarlo a termine proprio per l'ostruzionismo sindacale e da questo molti hanno tratto la conclusione di appoggiare la sinistra convinti che la sinistra poteva dare al Paese quello non si è verificato quest'prendiamone atto la sinistra in questa legislatura è rimasta impantanata
Nei dibattiti ideologici sull'economia
Ecco rimasta impantanata sulle vicende delle trentacinque ore sui posti di lavoro socialmente utili su una rigidità al posto della flessibilità che va avanti anche nell'Europa fa socialista di Tony Blair
è rimasta sostanzialmente impasto IATA anche da rigidità di ordine burocratico penso alla realizzazione concreta dei contratti viale
E in questo senso io credo sia molto positivo che nel sindacato almeno sul tema della flessibilità D'Antoni non c'è
Ancora ma qualcuno ha cantato fuori dal coro per me il merito di D'Antoni della CISL su questo punto è proprio di aver cantato in modo diverso rispetto al coro del sindacato però complessivamente la sinistra non è riuscita a rispondere alle grandi questioni aperte
E oggi credo dovremo metterci anche nei panni di una nuova battaglia che c'è da fare guardando l'interesse del consumatore l'interesse del cittadino
Il processo di privatizzazione di liberalizzazioni come si creano in Europa che cosa sono finalizzate ad abbassare le tariffe
Sono finalizzati a dare al consumatore alla famiglia la possibilità di avere tariffe elettriche minori di avere tariffe telefoniche minori come sono oggi le realizzazioni a cui la sinistra ci ha portato su questo piano
Sono la creazione di nuovi oligopolio di nuovi agglomerati che il più delle volte tutto realizzano salvo che una liberalizzazione benefica per il consumatore
Faccio un esempio molto semplice la liberalizzazione dell'energia elettrica in Germania in un anno ha portato alla alla abbassamento del quaranta per cento del costo delle bollette in Italia abbiamo le tariffe elettriche più alte d'Europa e non è un caso è la conseguenza di una mancata politica o di una politica che in qualche modo molto omissiva fin troppo missiva ha consentito che in carenza di politica qualcuno la facesse tornando agli schemi che forse in passato potevano essere giustificati sicuramente Lou erano all'inizio lui erano molto meno
Nella fase degli anni ottanta e novanta ma certamente non lo sono affatto oggi per cui c'è
Un fallimento allora concludendo qual è il mio ragionamento io credo che oggi noi dobbiamo tornare
A fare battaglie che in fondo anche nel mondo ad esempio ecclesiale
Se noi pensiamo alle encicliche tradizionali della Chiesa c'è un po'una certa demonizzazione del mercato se guardiamo la Centesimus Annus vediamo come c'è la valorizzazione del mercato però un mercato che non sia fine a se stesso un mercato che serve su un e che si basa su un concetto di fondo che è necessario produrre profitto produrre ricchezza per distribuire solidarietà e questo è indispensabile
Non usiamo la parola solidarietà solo per opportunismo usiamola perché è giusto non liquidiamo
Lo dico anche agli amici che con noi faranno il programma del Polo
Ad esempio esperienze come quelle della cooperazione solo perché la cooperativa le cooperative rosse erano collaterali ai ai DS e hanno finanziato illegalmente come tutti sanno PC PDS c'è invece no questo non è un motivo sufficiente esistono tante cooperative che non sono uscite dal dinari
Tradizionali mutualistiche che sono esperienza da valorizzare e da difendere anche in un governo che cosa che facesse una svolta politica economica
Direi abbastanza radicale e questo vale anche per altri
Punti ad esempio dei giorni scorsi Berlusconi ha detto una cosa che a me personalmente è piaciuto molto che è stato il la difesa delle pensioni minime nessuno tutti noi ci rendiamo conto del dramma
Del tema delle pensioni della necessità di intervenire sappiamo che in Europa ci siamo abbiamo afferrato l'ultimo vagone di quel treno ma va viaggiamo urbinate a un velocità diversa rispetto alla Germania e la Francia
Io non so se si potrà realizzare in che misura si potrà realizzare questa proposta ma questa proposta dimostra una un anelito che è quello di farsi carico delle persone che sono più indigenti troviamo magari anche delle ricette diverse una sorta per i giovani di salario minimo garantito ma teniamo presente
Che questo non può essere configurarsi nei termini tradizionali veramente degenerativi assistenziali guardate un aspetto tra le altre cose
Grave è stato lo squilibrio generazionale che in questo Paese certi provvedimenti hanno portato sono stati i provvedimenti squilibrati
A danno delle giovani generazioni di coloro che saranno tra dieci anni nel mercato del lavoro e questo ha una portata di potenzialità conflittuale enorme anche in nuce una so prefigura una sorta di lotta tra le generazioni di difficoltà a far capire noi domani ai giovani quello che è stato i canoni e la validità morale della nostra politica
Io penso
Che ci sia uno spazio enormi
In questo ambito d'approfondire
E non mi rassegno ritenere che la libertà si possa coniugare con la solidarietà
In tanti Paesi in cui governa il centrodestra le forze di tradizione democratica cristiana non sono suppellettili ma sono protagonisti questi provvedimenti riesco ad essere attuati credo che il Paese tutto alle né benefici
è ora il turno dell'onorevole Giorgio la Malfa esattamente se si
Sicuramente sì
L'altro seguito
Bene io credo che
Chiedendo scusa l'amico
Il collega Martino
Perché al di là di qualche specificazione
Musicale
La Fondazione libera l'abbia fatto bene a fare un convegno
Con questo tema diciamo così si
Questo tema
E soprattutto sul tema
Della possibilità di una collaborazione costruttiva
Fra forze di ispirazione cattolico democratica liberale
Democratico-liberale commissioni repubblicani e anche il socialista riformista
Che questa collaborazione sia possibile e possano essere feconda è dimostrato dalla storia del nostro Paese
Non c'è dubbio
Che gli anni fra il mille novecentoquarantotto al mille novecentocinquantatré abbiano fondato
La sicurezza su cui si è svolta la vita politica del nostro Paese e la sicurezza internazionale con le scelte
E con le scelte della NATO la sicurezza economica con la ricostruzione con la lotta con l'inflazione
Sicurezza sociale con la riforma agraria
E che gli sviluppi successivi a quella stagione che poi si esaurì come tutte le stagioni politiche
Abbiano potuto poggiare su un fondamento reso solido dal fatto che nell'immediato dopoguerra la classe dirigente che ebbe la responsabilità del Paese non commise luoghi allora il tema politico del convegno che Adornato al posto dove
è possibile ed è utile
Cercare di ricostruire nelle mutate condizioni degli anni che attraversiamo
è possibile ricostruire una collaborazione fra quelle forze o fra quelle forze che sono e di di quelle che hanno fondato l'Italia tra i quarantotto cinquantatré questo a me sembra il tema politico
Ed è è molto importante che una fondazione culturale abbia posto sia il tema dal punto di vista diciamo così culturale ideale sia agli uomini politici che possono dare una risposta
Debbo anche ricordare
Che in quegli anni dal quarantotto al cinquantatré di collaborazione fra le forze cattolico democratica e liberale socialista democratica
La collaborazione avvenne con
Delle significative variazioni nella composizione della maggioranza
Ci furono momenti nei quali socialdemocratici e repubblicani uscirono dal governo ci sono dissensi per esempio sulla politica di Einaudi e De Gasperi di stabilizzazione del mille novecentoquarantasette
E ci fu il momento in cui i liberali uscivano dal Governo e furono quelli nei quali fu decisa la riforma agraria la Cassa per il Mezzogiorno cioè nell'ambito di una collaborazione tra forze democratiche che ha dato al Paese
Solido fondamento agli sviluppi politici del dopoguerra una dialettica era
Era possibile avere acconsentito
Prima di venire ai problemi dell'oggi consentitemi anche per
Per dire
Che questa non sarai non sarebbe
Una
Situazione nella quale tutte le voci sono identiche consentirebbe di discutere
Le tesi chiamiamola così estreme che l'amico Martino ha esposto
E vero
è vero che questo secolo il secolo che si chiude o si è chiuso
Ha visto la fine delle ideologie totalitarie la nascita e la fine delle ideologie totalitarie il fascismo e il comunismo e l'affermarsi dei grandi valori della libertà e della democrazia questo è vero
Ma nello stesso tempo Martino
Noi dobbiamo tenere presente che quelli bene all'induismo quel liberismo che ha vinto la battaglia
Non è il liberalismo e liberismo che si confrontava con il socialismo della fine del diciannovesimo secolo
Perché rispetto a quel liberalismo il liberalismo che studiava Max o che studiava Mazzini
Il liberalismo della ricordava questa mattina qualcuno del lavoro dei fanciulli nella notte o delle donne o o delle settanta o sessanta ore alla settimana di lavoro
Rispetto alla condizione della povertà estrema del del capitalismo dirompente del diciannovesimo secolo ci sono state almeno quattro novità
Che hanno caratterizzato e modificato il funzionamento del sistema economico del sistema politico queste quattro novità si chiamano le leggi antitrust che nascono negli Stati Uniti
Cioè il capitalismo regolato in maniera che le sue funzioni come concorrenza piena e non come monopolio oligopolio cioè una pericolo che c'è nella libera nel mercato del sesso non viene regolato da un'azione collettiva che può essere
Quella dello Stato uno statalismo benefico era questo
Il welfare studi ha ragione Casini
Quando dice non possiamo nessuno può dimenticare l'importanza Beveridge se uno pensa che che dobbiamo ricostruire un liberalismo un liberismo che fosse privo degli istituti della solidarietà sociale ripensata reso meno
Meno diciamo così generalizzata di come qualche caffè stati perpetrati
Chiesa
Kenzo come risposta ai momenti nei quali il sistema capitalistico non genera la piena occupazione voglio dire alla bellissima relazione del professor Petroni questa mattina devo non so se sia in auto che contrapponeva arcaica che incentivo almeno al momento
Nel mille novecentoquaranta dopo che Casey pubblicò il famoso
Saggio come pagare la GIP per la guerra hutu quei fondi euro tenaglie che scrisse un articolo sullo Spectator dicendo abbiamo trovato un punto d'intesa che inserirlo perlomeno possiamo notare
Che noi siamo completamente d'accordo scrisse Majocchi ventiquattro novembre sullo spettatore
Sull'economia della scarsità cioè sullo situazioni in cui il sistema economico lavora nella Piero occupazione noi siamo in pieno accordo rimane il disaccordo rimane il disaccordo fra me e il mio amico Martino
Se il sistema capitalistico genera una condizione di disoccupazione ma c'è un ruolo è uno spazio per l'azione pubblica c'è un'azione necessaria nel campo delle infrastrutture pubbliche c'è un problema di grandi infrastrutture del nostro Paese che va affrontato
Sì ai fini di un problema di piena occupazione sia ai fini di un equilibrio regionale che uno dei problemi che sono rimasti aperti nella condizione per il
E c'è il sindacato
Non c'è qui con noi D'Antoni c'è il sindacato che noi abbiamo nella nostra posizione politica criticato più spesso di quanto non siamo stati d'accordo ma che rappresenta un elemento che ha consentito un miglioramento complessivo delle condizione del mondo del lavoro la sicurezza del lavoro con l'ambiente
La potatura gli orari il salario cioè la forza del liberalismo e del sistemi democratici non è stata rispetta in comune il comunismo
E al fascismo la sua forte la forza del sistema democratico
è stata la sua adattabilità Martino questa è stata la grande forza per cui la fine del ventesimo secolo con segna la sconfitta delle dittature
E la vittoria delle democrazie perché il sistema democratico e sistema economico libero hanno mostrato una capacità di adattamento che i sistemi rigidi di tipo totalitario proprio perché è totalitari non erano in grado di esprimere ecco la forza allora lei non possiamo pensare che secolo che viene debba essere dominato da una visione per così dire ideologica o estrema delle condizioni del liberalismo ma deve essere guidato da quella stessa capacità di mi di come posso dire di un migliore il liberalismo la piena concorrenza le leggi antitrust l'economia del benessere l'economia sociale
Lo stato sociale in un a seconda delle condizioni e delle circostanze questo a me pare se non vogliamo presentare una edizione moderna del centrismo che può essere utile al nostro Paese noi dobbiamo tener conto di tutto questo ex fare un passo avanti che tenga conto di quelle che sono le acquisizioni della storia e detersivo politico economico
Qual è la situazione italiana di oggi
E qual è stato il giudizio qui consenta di distacco dal giudizio vengono Casini repubblicani sono stati nella maggioranza di centrosinistra
E io non mi
Non mi dolgo di esservi stato non non parlo come un pentito di questa collaborazione
Perché io credo che il centrosinistra abbia fatto una cosa di grande importanza per il Paese
Ed è stata il risanamento per indispensabile perché l'Italia fosse vivo
E devo dire e devo dire che non so se è per cattiva per fraintendimento non so perché
è un asset quale insieme di ragioni
Una politica che nel novantaquattro il Polo delle Libertà presentò nei pochi mesi sbagliatissime in cui ebbe la responsabilità di governo
Sotto il profilo che a me sembrava di enorme importanza cruciale per il futuro del Paese come tuttora cruciale per il futuro del Paese
Non riusciva a proiettare l'immagine di una coalizione che sulla adesione piena e tempestiva dell'Italia all'Europa in quel momento voleva dire alla moneta unica
Era disposta a fare tutto anche se essa incontrava delle enormi difficoltà are ostacoli del sindacato nella riforma delle pensioni e così via
Il centrosinistra questo l'ho fatto debbo dirlo lo ha fatto più perché le condizioni internazionali lo hanno imposto sappiamo che è stata più la posizione della Spagna crea a un certo punto ha detto non siamo in condizione di entrare non voglio entrare in questo per richiederebbe molto tempo
Certo è
Che oggi un Governo che in una nascerà dalle prossime elezioni a alle spalle per fortuna il drammatico problema del risanamento Risanamento né mai completo il risanamento poteva essere fatto in forme diverse ma oggi oggi a me non piace la legge finanziaria perché mi pare una legge che troppo frettolosamente
Converte un risanamento in una distribuzione di benefici
Perché rimane molto diceva mi pare teso in un intervento prima sulle necessità di sviluppo di sostegno degli investimenti del nostro Paese per questo non mi piace la legge finanziaria
è una legge che nasce dal sentimento di dire possiamo ho mai fare per così dire
Allentare la cinghia mentre la cinghia di un Paese che ancora disoccupazione ancora problemi di sviluppo
Va tenuta stenta per il tempo necessario da però che su una base solida e duratura specialmente nelle condizioni dell'Euro posso entrare in tutto questo nel giorno in cui l'euro verrà
Io verrà diventerà una moneta forte l'industria italiana circolari ma molti e qui io mi ricongiungo alle opinioni Di Martino su molti di questi problemi allora
Il passato è stato questo fosse per le ragioni che il sindacato è stato costretto dalla presenza dei DS al Governo un atteggiamento di collaborazione che non ha mai avuto nel dopoguerra
Anzi ho avuto soltanto nel periodo del settantasei settantasette durante la solidarietà nazionale cioè c'è un problema di fondo della vita italiana ed è l'atteggiamento dei sindacati
Sindacati non possono essere disponibili a una qualche forma di collaborazione solo nel momento in cui il maggiore partito della sinistra
A responsabilità di governo da questo punto di vista considera di grande importanza e di grande coraggio la decisione di D'Antoni in questi mesi di segnare una differenza di posizioni sui temi della flessibilità
Del mercato del lavoro era anche la possibilità che D'Antoni come esponente del mondo della CISL decida un impegno politico pieno proprio per segnare la possibilità che questa
Posizione ecco il quadro della situazione l'Italia davanti a sé problemi molto difficili l'Europa e li deve definire molto bene
E bisogna naturalmente problemi europei sono complessiva fosse la fondazione Liberal potrebbe quinto qualche breve tempo organizzare qualcosa per discutere concretamente di che cosa debba essere fatto sul terreno dell'Unione Europea sul terreno della moneta e su altre questioni che sono aperte molto complessa
E c'è la necessità di una politica di grande rilancio del nostro paese di grande sviluppo di ripresa economica che ponga su una base solida
Quel Risanamento che è stato ottenuto nel modo in cui sappiamo noi repubblicani siamo disponibili a una discussione seria con le forze che sono prevalentemente qui riunite con con quello che voi chiamate la casa della libertà
Non abbiamo non abbiamo est problemi di schieramento abbiamo sempre detto nel corso del dopoguerra
Che noi vedevamo come piccola forza politica ma vedevamo i problemi del Paese come problemi ai quali assoggettare i problemi di schieramento
E se la risposta ai problemi del Paese veniva da uno schieramento di forze piuttosto che da un altro non ci saremmo alleati abbiamo fatto il centrismo abbiamo aperto questo centro sinistra abbiamo collaborato a una certa trasformazione del PC che riteniamo negativa per la vita del nostro Paese
Noi siamo disponibili ad aprire una discussione seria partendo dai programmi e dalle esigenze del nostro Paese e se questa discussione seria potesse riportare a riaprire una stagione della fecondità della ricchezza