Il direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) Giancarlo Caselli ha dichiarato la necessità dello svuotamento delle carceri dalla presenza dei tossicodipendenti.

Siamo al
Tosi ne ho finale con cui vogliamo comment le dichiarazioni d'responsabile del DAP il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Giancarlo Caselli che ha denunciato per il sovraffollamento delle carceri arrivate mai complessivamente a cinquantaquattro mila detenuti e dall'altra il fatto che essendo un terzo di questi detenuti tossicodipendenti sarebbe opportuno riconsiderare le politiche sulle droghe Caselli dice di non avere soluzioni però sostiene anche che le politiche predizioni liste evidentemente most dei limiti quantomeno mo'un avere funzionato era onorevole Simeone lei come può commentare queste dichiarazioni
Le dichiarazioni di Cappelli mi lasciano sempre molto perplesso e da un po'di tempo a questa parte
Direttore generale
Perché agli infortuni a infortuni di Larino di varia natura ma tutti infortuni legati ad una
A ad una politica penitenziaria che assolutamente non sto andando i risultati i risultati che gli forse sperava di realizzare è il mondo penitenziario veramente un mondo in subbuglio io ho l'impressione che bisogna rifondare lo perché le carceri sono sovraffollate ma invece di mandarli ad effetto e celebrarlo in pompa magna il nuovo regolamento carcerario io a play gradito che il direttore Generale Cappelli avete primo avviato una politica edilizia carceraria a capace di dare in un ricovero migliore a quei detenuti che si trovano in un carceri dovutamente invivibili non time intendiamo le le gli esempi di di di Udine abitante Bastiano di vede dello stesso a Palermo ma di tante altre carceri italiane dove vivere è diventato veramente impossibile i detenuti non possano e non debbano essere del computer date delle bestie ma hanno difetti diritti dei liberi cittadini si trovano tanti si trovano ristretti nelle carceri italiane anche per reati di nessuna significa azione penale e poi una di quelli il dottor Cappelli ho l'impressione che non se ne preoccupi troppo perché noi abbiamo dei tribunali di sorveglianza che assolutamente non non ritengono
O di applicare
Nella maniera più piena alle misure alternative al carcere pure farebbe la soluzione ideale Fini frutti rigetta uni tanta perché nonché pagato una multa per una Perron
Tanto di di di furto aggravato Enrico vivono soltanto a quattro mesi di reclusione se non si ritiene papà per il tribunale di sorveglianza di concedere le misure alternative ad un condannato apprendimenti di reclusione per emissione di assegni a vuoto tempi buoni di sorveglianza non ritengono di dover ad del mito per concedere misure alternative acqua qualche imprenditore condannato a quindici giorni per dire per
Tu era ancora reato per
Oltraggio a pubblico ufficiale io ritengo che la politica penitenziaria debba far una o debba rivedere completamente le sue posizioni perché io dal dottor Cappelli non ho mai sentito in maniera dura precisa Annetta denunciare questi tribunali di sorveglianza che applicano la legge Gozzini e quinti poi la legge Simeone nella in maniera più decente per poi a questo si aggiunge rimandare Gades tetto un regolamento carcerario che non può naturalmente avere concreta applicazione per via di strutture assolutamente fatiscenti ed allora ed allora e inutile
E anche o di avviare
Politiche per quanto attiene ai tossicodipendenti quanto poi non si hanno le idee chiare nemmeno per per le altre categorie di detenuti e il sovraffollamento era naturalmente e facilmente prevedibile nelle forme attuali io lo dico da tempo tardò troppo tempo dico queste cose e d'altronde una
Ma va corretta applicazione dei sull'alternative avrebbe potuto
Che ovviare alla mancanza di un provvedimento prudenziale quale quello dell'indulto di cui tanto si è parlato e che poi tutti non hanno reso possibile realizzare per via della
Il timore che il consenso elettorale potesse potesse vedermi Bema ancora del direttore già nel DAP io ritengo che oggettivamente i tossicodipendenti avrebbero necessità di avere una
Di lealtà una curva un diverso trattamento però non dimentichiamo che hanno commesso dei reati e non possiamo assolutamente a né al ritenere che perire ti legati alla tossicodipendenza il tossicodipendente a non sia punibile potrebbe allora facilmente anche arrivare a considerare non punibile chi è dotato è un particolare cromosoma indicato rinvio individuato da tanti criminologi come il cromosoma della delinquenza arriveremo degli assurdi tanti tossicodipendenti non ho bisogno di essere curati allora allora misure alternative per i tossicodipendenti quali e Ivano necessariamente Amba pare accumularono che nelle comunità terapeutiche terapeutiche Rain è veramente con queste comunità all'altezza della situazione era rendere possibile oggettivamente l'avviamento nel delle cure necessarie perché ti posso esserle restituiti alla vita prima e alla Società poi
Allora mi perdoni sulla discorso che non si non si possono creare corsie preferenziali siamo d'accordo però forse se queste persone non fossero obbligate a delinquere da le leggi che ci sono eviteremmo anche poi di doversi comunque pensare a misure alternati va Circuiti a custodia per
Circuito a custodia attenuata io sono un fautore dei circuiti a custodia attenuata ce ne sono parecchie il nostro Paese ed alcuni sono veramente perfetti dal punto di vista dell'organizzazione ma anche dal punto di vista dei risultati io sono soltanto nel mese di maggio in Inghilterra e nipote con la Commissione giustizia ed ho visitato ma tante carceri ho visitato anche l'ospedale i capricci giudiziaria ebbene lì il il tossicodipendente o il malato il malato
Viene trattato in maniera completamente diversa da come viene trattato nel nostro Paese in ogni caso per i tossicodipendenti etichette la psicoterapia con con larga disponibilità di psicoterapeuti e quinti di risultati lì sono veramente brillanti eccezionali direi re potremmo avviare anche nel nostro Paese la psicoterapia ma largamente praticata e Comune personale altamente qualificato in ogni caso il problema fa anche nella prevenzione noi dobbiamo anche incidere sulla società e che sia una società non non per infilava una società che sia partecipe della vita dei propri consociati molto probabilmente attraverso la pre pensione non riuscì riusciremmo a contenere se non a debellare ma quanto meno a contenere il fenomeno della tossicodipendenza