"Fame nel Mondo e sottosviluppo: le iniziative dei radicali immigrazione: cammini della speranza" presentazione del terzo numero della rivista Diritto e Libertà dedicata al giornalista di Radio Radicale Antonio Russo (c/o Salone del Partito Radicale - via di Torre Argentina, 76)

Siamo servi accomodate
Intanto invito
Porti devono partecipare alla Conferenza se si trattava
La
L'ex Franco azzerata
Fare nella relazione fare nient'altro
Figura
Ma intanto ringrazio fugace perché voi vi siete qui presenti e ringrazio i nostri amici qui che sono seduti al tavolo della Presidenza che ci hanno voluto onorare della loro partecipazione a questa conferenza di presentazione del terzo numero della rivista diritti e libertà pochi minuti fa mi ha chiamato Marco Pannella
Difficilmente potrà essere presente sia al lavori e di presentazione della rivista per impegni
Abbastanza
Con i russi
Per l'attività politica di questi di questi giorni
Tra tra poco o tra qualche minuto ci raggiungerà Staffan De Mistura che direttore dell'ufficio ONU Italia
Qui sono intervenuti che abbiamo il l'onore di aprire qui insieme a noi ancora
Di ma Renzo Foa
Dice direttore della Fondazione Liberal che già altre volte ha voluto essere con noi nella conferendo le conferenze di presentazione dei di diritto e libertà abbiamo alla mia sinistra Gianfranco Spadaccia
Poi professore Khaled Fouad Allam
Marco Cappato in in sala sono presenti sono stati invitati anche Angelo Bandinelli Valter Vecellio Paolo Pietro Santi
Che hanno anche loro dato una notevole contributo alla redazione di questa di questa rivista ecco questo col numero della rivista come potete vedere anche dalla fascetta che la bolgia
Con la scritta Antonio Russo radicale giornalista con la foto la sua foto a Pristina con il bambino
Ecco questo numero e dedicato a Luino
I giovani i redattori che vi hanno collaborato con preziosissima umiltà e tutti noi
Abbiamo voluto anche così ricordare l'apporto prezioso che l'amico e collaboratore Antonio con entusiasmo ha dato addirittura libertà fonica diritta entità sin dai primi dei primi numeri scrivendo appunto per due articoli che in questo numero abbiamo voluto ricordare
Un contributo che viene presentato insieme alle testimonianze degli amici fraterni di Antonio a Pristina gli amici kosovari fatti mire Alban
Antonio chic incoraggiava in queste esperienze editoriali e si informava sui temi del numero di quello che poi sarebbe stato il numero successivo perché diceva che aveva tanto da raccontare
Ecco Luís abbiamo voluto dedicare il lavoro e in questi inizi ci ha portato poi alla stesura di questo fascicolo questo numero della rivista conferma una metodo di lavoro conferma una Progetto
Col quale abbiamo voluto nel ormai circa un anno fa iniziare una il ricostruzione quello che chiamo ricostruzione anche delle battaglie radicali delle grandi battaglie radicali quattro adesso lei ricostruzioni delle grandi battaglie radicali
Affrontare i vari aspetti della storia radicale e dell'attualità del radicale dell'attualità politica radicale
E quindi per questo la rivista come potete vedere continua ad essere sostanzialmente monografica quindi incentrata su grandi questioni su una grande questione che e ancora aperta quella della fame nel mondo del sottosviluppo creda ad essa connesse per varie ragioni come potete capire quella dell'immigrazione che intitolata cammini della speranza
Ecco questo numero
è incentrato su quello che è stato sin dal primo momento definito da Marco Pannella e dei radicali la campagna contro lo sterminio per fame nel mondo
Una campagna e spesso il ripetuto e qui in questo fascicolo una campagna per il diritto alla vita e per la vita del diritto questo sostanzialmente fu in
Quello che possiamo dire anche l'orizzonte morale e politico che ispirò la grande campagna grande battaglia politica degli anni dei di primi anni ottanta contro le semine di fame ricostruita
Da Gianfranco Spadaccia
Oltre che da Gianfranco Spadaccia anche da Aldo Ajello da Emma Bonino
Da Giovanni Negri
Questa campagna che
Appunto
Che iniziò
Con l'annuncio la io e comunicazioni de da parte del dell'Unicef
Del mille novecentosettantanove come hanno come abbiamo voluto chiamare in quegli anni hanno dello sterminio ecco dinanzi all'Olocausto ancora imminente anche
Per l'anno appena iniziato di milioni di inerti prese quindi corpo questa quella splendida quello che fu la splendida stagione di lotta
Per la vita per la speranza è col manifesto appello dei premi Nobel che noi
Abbiamo voluto mettere nella prima parte di questo numero e non a caso il distaccato un po'dai documenti
Dal da una parte devo dire perché
Sono tanti tantissimi
Se solo si volessero si volesse raccogliere il gran numero di documenti di interventi ed iniziative su questa campagna probabilmente chissà quanti i numeri
Di diritto e libertà quanti decine centinaia di numeri di diritti e libertà
Occorrerebbe per fare questo quindi abbiamo fatto anche una selezione di questo di questo materiale ma questo manifesto il manifesto appello dei premi Nobel sottoscritto da centoquattordici premi Nobel quindi uomini di scienza e di cultura di ogni estrazione politico religioso e sociale e culturale
La presentò sicuramente una fatto senza precedenti ed è tuttora direi senza precedenti nella storia
Politica e umana di queste Del Monte
E con questo manifesto che presso questo manifesto fissi invocava la responsabilità della politica quindi a che si impegnasse e sta si impegnasse nella concretezza gli obiettivi adeguati obiettivi è un metodo adeguato a contrastare l'immane tragedia dello sterminio per fame nel mondo
E quindi impegnava
Impegnava a ciascuno di noi livello
Ad ognuno il suo livello ad ognuno di più su per il suo livello di responsabilità impegnava appunto ciascun cittadino ma ciascun uomo di donna di legge di diritte di governo a
A con la propria coscienza politica ad affermare e ha approvare nuove leggi nuovi bilanci nuove iniziative politiche di lotta nel nome del diritto per salvare appunto
Milioni di esseri umani condannati a morte nel per fame e per malnutrizione quindi si volle sollecitare attraverso il manifesto appello che è un po'racchiude il senso il significato di quello che fu una battaglia contro le sterminio per fame nel mondo un'assunzione di responsabilità per vincere la morte che incalzava con la politica la politica di vita alla politica
Del in del del le l'affermazione di regole e di diritto di diritto che appunto fosse finalizzato al al consegna al rispetto del diritto che fosse appunto incardinato per il raggiungimento di della di quella che appunto la l'ora chiamata chi che si chiamava politica di pace ecco così noi mentre appunto anche in quegli anni i pacifisti sì mobilità vanno tra virgolette e scendevano nelle piazze per un Poli per politiche diciamo
Per affermare di concetti del tutto astratti ecco che non concreti Marco Pannella e i radicali incardinarla no con la battaglia contro lo sterminio per fame nel mondo mettendo in gioco la propria vita
Le le proprie energie in gioco se stessi affianco di coloro che stavano in quegli anni anche in quegli anni soffrendo patendo la fame e la malnutrizione ecco questo un po'il se il senso di quello che credo io sì sia il manifesto appello di premi Nobel la ricostruzione cioè qui Gianfranco Spadaccia e abbastanza ampia ed ha ed è rivista proprio in quello che provo poi è stato il periodi il contesto storico
Del della vita politica italiana e di quello che i radicali in quel tempo rappresentavano all'indomani delle battaglie per i diritti civili
Ecco questo numero a questo numero della rivista affronta anche la questione della immigrazione che è una questione che
Va vista chiaramente e spero che da questo numero anche emerga questo
Come una questione da affrontare collocandola nello scenario interni così detto scenario della globalizzazione quindi sempre con lo strumento
Imprescindibile che caratterizza l'iniziativa era e la lotta politica radicale con lo strumento imprescindibile dell'affermazione del diritto e della creazione di diritto e l'affermazione dei diritti della persona della libertà
E quindi
Con grazie appunto attiche a questa affermazione che s'è possibile evidentemente a vere e quindi anche più sviluppo più crescita
è un evoca in crescita anche in termini economici sociali e politici quindi la globalizzazione che libera circolazione di capitali di per la circolazione di prodotti di Investimenti e di risorse e la libera quindici colazione anche di individui quindi una immigrazione come una speranza anche anzi soprattutto direi
Un la immigrazione come opportunità
Non solo per l'immigrato ma per coloro che devono evidentemente a cogliere queste masse di popolazioni che spesso quasi sempre sempre fuggono dalle loro terre
Per fuggire al ai crimini ma anche evidentemente per cercare nuove libertà nuove conoscenze
Nuove le possibilità di crescita ecco queste sicuramente rappresentano risorse per tutti risorse preziose
Io vorrei appunto fermarmi qui perché abbiamo sicuramente evidentemente tanto da raccontare in questo per quanto riguarda questo fascicolo che per il terzo numero per quanto riguarda il terzo numero abbastanza come vedete voluminose
Non prima però di ringraziare i tanti tantissimi chiaramente inutile
Fare i nomi perché è scritto tutto qui in questo fascicolo interventi prestigiosi che di personalità prestigiose che sono tutti in prima pagina interventi spesso inediti
Si dica apposta per diritti e libertà ma ringraziare soprattutto anche coloro che hanno dato vita hanno dato c'è un dato questa possibilità offerto questa possibilità di conoscenza
Della iniziativa radicale dell'attualità
Radicale e e con fiducie con speranza che ringrazio tutti i redattori e quanti hanno collaborato non solo i redattori quanto hanno voluto apporre il proprio preziosissimo contributo
Ma e questo è lo dico anche come speranze come fiducia per i prossimi numeri Kiss il posti prossimi numeri particolari prossimo numero che già è in programma è già in allestimento
Questo numero sarà presente il secondo già in parte lo è stato un po'in tutte le più maggiori librerie delle maggiori città italiana anche adesso faremo uno sforzo maggiore
Cercheremo di raggiungere di coprire un po'
Il territorio nazionale e speriamo appunto che sarà già dalla prossima volta sarà possibile per me per noi tutti comunicare anche dati di successi di vendita di queste riviste grazie grazie
Adesso do la parola Gianfranco Spadaccia
Voi mi scuserete ma io ho ricevuto soltanto ieri in Borsa la rivista
E devo ancora un po'digerire una perché è una rivista difendere
Notevole consistenza
Mi pare però che la scelta
Di orientare la rivista
Su o un
Verso su alcuni temi di volta in volta affrontati e sviscerati
E in cui si intreccino
Documenti
Testimonianze
E riflessione critica dibattito anche fra diversi punti di vista
Credo che questo sia
Un Cossa
Molto importante
Importante perché insomma io per esempio trovo che sulla questione della fame nel mondo
Abbiamo messo in questa rivista
Sufficiente azione sufficiente elementi documentari
Di documentazione e di riflessione
Per aprire un dibattito su l'inizio degli anni due mila sulla questione nel sud del mondo ne ne nell'inizio degli anni
Tre mila
E così sull'immigrazione
Credo che ci sia anche il tipo il anche mettere insieme una serie di informazioni che possono essere materia per una riflessione storica
Oltre che politica un fatto estremamente importante
E infine
Lei questa è la questione
Il ricordo la per la sezione dedicata Antonio Russo
Che tutti quanti impieghiamo
Con profondo cordoglio
è stato detto che è un errore
Un umile eroe dei nostri tempi io credo che sia un errore
A pieno titolo dei nostri tempi e del di un'azione
Davvero radicale
E credo che sia fosse giusto con questi temi
Il terzo mondo sul
L'immigrazione dedicarla proprio Antonio Russo che su queste questioni poi sacrificato attraverso un esercizio assolutamente controcorrente della sua professione e del suo impegno giornalistico e politico
Ha sacrificato la propria vita
Io sono stato chiamato a dare a fare una ricostruzione è una riflessione critica su tutta la battaglia sullo sterminio per fame nel mondo
è una riflessione critica che troverete che si intreccia ha già ricordato Mariano con le testimonianze i ricordi di Emma di alto Di Giovanni cioè di altre persone che hanno
E che poi viene corredati di Valter Vecellio questa che ha dato anche che da sempre è un contributo di
Ti ricordo autonomo con i suoi archivi di di capacità di andare a ricercare negli archivi le cose che
Molto raro
Che pochi è corredata da una serie da una ricostruzione ora direi proprio minuziose dei dei fatti io non l'ho letta e quindi mi sono anzi rifiuta aprile pezzi del ma
E insieme a tutta una serie di documenti dal manifesto appello al progetto di legge piccoli al al manifesto dei sindaci di tre mila sindaci italiani che sosteneva una campagna eccetera
Ho esitato accettare l'invito che mi è stato fatto la rivista perché chi è stato protagonista lo dico nel nell'articolo di una battaglia poi di una battaglia assorbente come fu quella lunga assorbente
Quasi maniacale perché eravamo veramente ci sentivamo sulle spalle in quegli anni
La possibilità di salvare il mondo cioè entra eravamo entrati in quella in una spirale in cui ho veramente riuscivamo a ottenere delle migliaia di miliardi e a salvare quelle vite oppure ci sentivamo
Dei falliti gli sconfitti e ma soprattutto dicono non esitava ma in quei giorni abbiamo fatto dei digiuni che sono stati però a me non interessava
Guardare indietro le caratteristiche di questa battaglia lei ricorda sotto certi aspetti Aldo Ajello ve ne fu emotivamente forse meno coinvolto anche sì fu politicamente
Molto molto attivo
A me interessava
Cercare di capire
Attraverso affondando nella memoria
Alcune cose alcuni elementi chiave di quella battaglia perché vi ho ritrovato per esempio innanzitutto a parte la straordinaria
Capacità di Marco
Non eravamo usciti da alcune battaglie vittoriose eravamo inchiodati su alcune battaglie perdenti come quella sulle leggi speciali
Su sue Blesio tracce accusati di essere contigui alle Brigate Rosse
E di aprire un terno un terreno completamente nuovo riscontro
Che era anche un possibile terreno meno
Di confronto e di incontro e questa pochi e la capacità deve essere la capacità degli uomini politici non di cristallizzarsi dei grandi qua de delle grandi forze politiche del non di Grass cristallizzarsi nel gestione dell'esistente magari nella rendita di piccole vittorie già acquisite
Ma di tentare di creare qualche cosa ai di nuovo via e su questo qualcosa di nuovo anche via aprile un confronto con te completamente nuovo non eravamo stati quelli dell'anticlericalismo
Della sconfitta storica della Chiesa sugo questioni come il divorzio l'aborto che rappresentano una ferita non rimarginata
E che gli i radicali continuano a pagare il da destra e da sinistra
Perché continuano a essere per questo per avere avuto la responsabilità di essere stati gli elementi trainanti di quelle sconfitte continuano a pagare il costo di una emarginazione
Che
Secondo me però dico io ricordo che nonostante quelle ferite all'ora
Si andò a piazza San Pietro
Si tentò il SISMI realizzò un rapporto proficuo con la Chiesa
Pannella e Bonino furono ricevuti a papà
Ricordo qui un altro elemento il quella battaglia è stato il primo caso il primo prima prima occasione in cui abbiamo teorizzato
Ma ma non teorizzato astrattamente teorizzato
Dall'esame di ciò che accade che che accadeva in quei Paesi nel mondo
Il il il principe il il principio che
L'incidenza
Nella sovranità
Degli Stati
Incasso per la difesa di diritti fondamentali
Domenico e poteva essere affermata all'interno delle Nazioni Unite del diritto internazionale
Era la prima volta
Che una forza politica sembrava questo era una cosa scandalosa
Era una cosa scandalosa perché il il principio della non interferenza negli affari interni dei Paesi era il cardine di qualsiasi rapporto internazionale della stessa politica relazioni
Oggi se ne discute il fatto stesso che ci sia stato per esempio la questione del Kosovo in Italia questa
Grande dibattito da una parte l'idea con Caracciolo dimesso Remondino
Tutta una serie di altri dieci ricordo Battista che ci ricordano la ragion di Stato la Realpolitik che tutte queste cose qui importanti
E dall'altra e e dicono che non bisogna e hanno sostenuto che non bisogna
Che lei d'intervento etico
E qui Aiello ricorda che invece la cosa è trainante
Di tutta la questione fame nel mondo condotta dai radicali supporto più l'elemento etico fu quello che scatenò l'opinione pubblica o che o che ok
E poi mi sono anche il interrogato
Su ho cercato di capire
Perché poi questa battaglia questa lunga battaglia questa
Proficua volontà di dialogo che se anche manifestata ma che ha sempre anche avuto segni l'attenzione a un certo punto Fanfani era uno che aveva questa che capo la capacità di capire che che che questa poteva essere una grande iniziativa
Craxi Spadolini enti poi però tutto qua Berlinguer stesso
E poi tutto quanto si fermava perché tutto quanto ricade IVA
Sotto
La gestione la pressione burocratica degli affari correnti e degli interessi
Diciamo così
Normali ordinari della vita politica
E l'altro elemento che
E di là fuori era il rovesciamento di una situazione che vedeva al centro di tutto rapporti presto
E noi cercavamo di rovesciare questa impostazione
Ponendo al centro della politica occidentale tentando di porre al centro degli politico occidentale
Anche nei rapporti come elemento decisivo vincente dei rapporti con l'estero il rapporto nord-sud
E questi sono stati gli elementi forme allora mi sono chiesto come mai il perché perché perché presto presso detto insomma noi ci abbiamo avuto un carattere che attentato si muoveva nella stessa direzione nostra
Battaglia per i diritti umani arresto
Il nord ECU ripresa sviluppo della cooperazione allo sviluppo
E
E poi non è riuscito a imporre questa politica
è fallito sul sul sul sull'Iraq
Che è venuto fuori che lei chiama
E questo c'è un altro elemento
Noi abbiamo operato nell'era di Carter e in quasi in buona parte dell'era diretto
Che indenne all'impostazione precedente che era quella di un intervento pubblico dei sì dell'Occidente a favore dei Paesi del terzo del terzo mondo del di favorire lo sviluppo del terzo mondo
Ha rovesciato questa impostazione
E ha detto no Risanamento noi non dobbiamo regalare niente risanamento delle finanze pubbliche
Finanziamenti rimborsabili soltanto è una politica che poi è stata coerentemente che devo dire
Rigorosamente
Si potrebbe dire vedendo i costi sociali che sono stati pagati spietatamente perseguita
Nei dieci anni successivi
Noi abbiamo tentato allora Minoli era consapevole il fatto che l'Europa se voleva
Poteva sottrarsi invece di essere semplicemente l'oggetto passi il soggetto passivo l'oggetto passivo dei dei dei dei dei dell'insediamento dei missili de iniziali
Poteva essere Lino la promotrice di una battaglie crearsi un'autonomia di politica internazionale
Egemone diversa da quella da quell'America
E questo è
Naturalmente se oggi guardiamo questa politica io qui la quarto Rocco con molta chiarezza è evidente che ha dato i suoi frutti
Cioè gli stati alcuni partiti continenti un costi sociali lo detto elevatissimo elevati
Ma finanze pubbliche o servirà in alcuni posti i processi di sviluppo di industrializzazione sono stati avviati
Dove questo dove non esistevano le condizioni in in altri Paesi in Asia
Si è abbiamo visto diffondersi il liberismo senza libertà io che non sono mai stato un liberista
Lo ricordo non è vero che il liberismo che che il liberismo e la premessa della diffusione delle altre libertà di liberismo può essere tranquillamente convivere con anche autori regimi autoritari di dittatoriale
Comunque il capitalismo può convivere anzi può vivere
Può avere convenienza ad avere regimi dittatoriali
E
Dove condizioni non c'erano come in Africa
Siamo alla al
Alla distruzione e alla degli obiettivi alla
E poi c'è tutto un altro esseri non vi voglio sette piani
Però c'è tutto un altro po'versante su queste cose
Di dibattito di confronto culturale e politico
Di Scelta diciamo così di civiltà e ce ne sono naturalmente se vuoi mettere a confronto l'intervento di Barbara Spinelli e quello di Calchi Novati
Calchi Novati che dice mentre c'è una regione c'è un Calchi Novati dice l'occidente l'occidente l'occidente hai capito decoder del del colonialismo non c'è soluzione di continuità fra l'Occidente del confronto Est Ovest
E l'Occidente di oggi c'è anzi una linea lunga una linea TTT
E voi mettendo a confronto con Barbara Spinelli e vedete che apriti
Un
Una contrapposizione culturale politica ideale molto netta ma anche di lettura di ciò che accade nel mondo perché è fuori discussione che l'Occidente ha le responsabilità primarie di ciò che accade nel mondo
E bisogna vedere sì coerente con come queste responsabilità devono essere esercitate in che modo quali sono le condizioni
C'è poi tutta la parte dell'immigrazione che io ancora non ho letto visto che ci sono contributi importanti mi pare che abbia la stessa consistenza di quella della fame nel mondo non a caso è stata scelta come l'altro versante
Della
Dell'hotel sotto sviluppo delle parole del mondo
E credo che naturalmente non c'è un rapporto diretto non è che l'immigrazione non ci sarebbe stata se noi avessimo avuto successo
O anche se l'Unione europea avesse investito fortissimamente nello sviluppo dell'Africa per esempio che poi è una responsabilità diretta del suo ex colonialisti
Ci sarebbe stata lo stesso perché questo è un fenomeno biblico
Di proporzioni tali da non
Credo che per da non potere essere governato conta nessun intervento politico direttamente
Però certo che l'approccio a questi problemi sarebbe stato diverso
Perché avremmo avuto classi dirigenti e governanti
Che aveva a a l'avrebbero comunque previsto avrebbero dato una risposta
Nei loro Paesi ai problemi del del ai problemi
Da cui nasce l'immigrazione
E quindi sarebbero sale per questo fatto sarebbero stati non solo maggiormente legittimati Man maggiormente capaci di governare i problemi dell'immigrazione dal dal sud del mondo comporta
E
E quindi evidentemente due problemi si sito beh noi oggi però discutiamo di immigrazione questo è il fatto e siamo fermi su tutti sull'altro versante
Cioè noi abbiamo tentato una cosa forse visionaria
Forse velleitaria
Negli anni ottanta
Da allora l'unica iniziativa affilata Jovanotti che io ringrazio perché per carità e un ma insomma il leader politico sono due cantanti finezza campare
è la remissione del debito che è una cosa importantissima però basta semplicemente soffermarsi se la remissione del debito significa dare la possibilità alcuni dittatori comprare più armi rimasta gravi più euro popolazioni è evidente che non è la soluzione
Per brevità fame nel mondo corda ci sono più compressi di questo di questa cosa che tuttavia e uno dei volani uno dei delle questioni importanti e cioè
E qui va be mia
Qui mi fermo e problemi come vedete sono ci sono problemi che sono sono compressi oggi libero del dell'Est e Ovest se c'abbiamo buttato il problema della riassorbimento del fallimento del comunismo mentre i problemi del nord del sud del mondo e per l'Europa i problemi da una parte dei Balcani ma dall'altra che il problema enorme tragico
Spaventoso dell'Africa
Oggi è non lo vediamo come il problema è il problema
Fondamentale del nostro tempo della nostra epoca mi pare che su questo proprio ci sia
Le inceppano gramma piatto della politica la paralisi dell'intelligenza travolta
Grazie a Gianfranco Spadaccia ora la parola al professor Khaled Fouad Allam
Sì a dir la verità io non ho purtroppo potuto la rivista Ananke percorre la semplicemente perché non ho non ho avuto soltanto passato così velocemente quanti questi ultimi minuti
Però la prima cosa che mi sento in in dovere di fare e ovviamente il ricordo che voi avete fatto sulla rivista a Antonio Russo che io non ho conosciuto più per ho ascoltato nelle mie notti triestine o altrove in Italia ascoltando Radio radicale mi soffermo anche sui su Antonio Russo perché
Al di là del fatto che io non ho conosciuto pero
Credo che un filosofo come Cioran l'avrebbe considerato un po'come la versione profana della profezia ecco
E c'è c'è un po'di questo in nel lavoro che ha fatto nel
Nel suo racconto nessun modo modo anche di di gira il mondo così nella sua verità e non nella sua opacità e certamente nella sua crudeltà e e rimane un po'in una di questi
Figure secondo me che
Nel silenzio problematico del non da mento
Così del del mondo
Rimane per voi ma anche per me che
Una specie di di luce di speranza un certo senso poi che voi avete chiamato
In un'azione immigrazione che mina la speranza io non credo che soltanto di me facevano temere la speranza ma credo che la politica nel senso della polis nel senso etimologico la parola della città deve essere anche in un un progetto di speranza
Dire costruire affermare
La verità nell'opacità attuale del mondo credo che sia uno degli elementi per tipo contribuire a alla costruzione di un di questa di questa speranza e coro due cose che io mi mi sento sento di dire per questo quest'uomo questo vostro amico fraterno chi chi ha dato la sua vita dico per voi come credo anche per noi tutti quelli che proprio credono la possibilità di questa speranza nell'opacità del mondo
Certe cose perché io intervengo
Potrebbe essere anche un paradosso perché il tema del rinvio uno dei temi la rivista ed immigrazione io sono indirettamente un ex immigrato e dunque uno potrebbe mettere in dubbio l'assunzione della mancanza di una distanza critica ecco quell'oggetto alla volta di rappresentazione del mondo e anche per l'oggetto di studio sul quale sul quale io da circa quindici anni e io lavoro
Sono arrivato alle persone di immigrazione in un in un momento passato relativamente tardi perché inizialmente io ho lavorato in segno all'università ho lavorato sull'Islam contemporaneo e su ciò che vengono chiamate
Le modalità di acculturazione poi i processi di Occidente direzione delle società musulmane conta un po'rane ottobre vuol dire fra ottocento e e novecento e ovviamente Ieo
Ho lavorato sui movimenti fondamentalisti sul terrorismo islamico tutti questi tutti questi fenomeni e all'Emilia sono sono arrivate perché
Indirettamente certamente la questione dell'immigrazione la complessità
Ecco del fenomeno
Pone in un certo senso una grande questione che ci tocca tutti noi in un certo senso che ovviamente quelle dell'identità ecco dell'identità non soltanto etnica religiosa linguistica o dell'identità dell'identità Cuccuro
Poi ovviamente Man mano che ovviamente questi ultimi
Anni il dibattito sui mica sono non soltanto in Italia ma un po'ovunque in Europa si fatto sempre più buio concludo in un certo senso
Il duro nella sua quando dico duro e i non nel senso politico del del termine me duro nel nel suo in un certo senso
Invece dita proprio problematica come è stato e come espresso presentato nella stampa io ho dovuto intervenire spesso si è in nei mass media che su sui giornali eccetera cercando un po'di riqualificare la questione perché la considero per i destini stessi dei loro pone che certamente
Complessa ma anche
E se avete grave perché indirettamente c'è una specie di c'è un qua mio maestro ma ad Arcuti che parla delle imposte cioè su tradurre sarebbe il non pensato non so come frequentato in in italiano ma comunque nella questione dell'immigrazione si nasconde qualcosa
Che il volto nascosto in un certo senso di tutto ciò che noi vorremmo essere giù o di tutto ciò che noi non vogliamo essere l'ho scritto più volte che indirettamente Michelson pone il problema dell'identità europea ecco e pone un problema di no complessità enorme che quello del del del rapporto fra l'eterogeneità delle culture e chi parla del rapporto fra l'eterogeneità delle culture ovviamente pone il problema dello spazio pubblico dire come all'interno di uno spazio pubblico delle culture di origine diverse posso di un certo senso trovare un tetto un settore comune in grado ovviamente di comunicare
Fra di loro
E la grande questione dell'Europa
E anche dei futuri conflitti che stanno arrivando e proprio quella di sapere
In un certo senso come
Popoli e culture del mondo possono comunicare fra di loro questa domanda interviene mentre in un certo senso assistiamo a
Una specie di di
Di passaggio di trasformazione direi dell'epistemologia della politica che cambia che dirotta un po'il significato stesso dell'hotel sociale ecco non è per tornare nella nella oramai nella classica in un certo senso visione anglosassone americana del conflitto delle culture ma certamente c'è qualcosa indirettamente dietro questi in in questo si assiste nelle attuale lotte sociali non più il classico conflitto di classe come lo intendevamo vent'anni fa
O anche dire il più diffuso
Il più recente dice mi fa se assiste acciocché chiamiamo oggi le incitazione conflitti
Ecco c'è una maggior percezione etnica latte ci sono le più sociale della forma antica politica oggi una perciò ma la precessione e soprattutto di di matrice etiche no ancora ad esempio nel marzo dello scorso il giornale liberassero francese ha fatto un sondaggio nel quale sessantacinque dei francesi si dichiaravano apertamente razzisti
E su questi sessantacinque alcuni affermavano direttamente che c'erano troppi ebrei nei posti di comando sembravano leggere così degli anni Trenta troppi Negrin e africani e troppi troppi arabi
E questa visitazione di un di e quindi citazione dell'ambito sociale ecco e anche palpabile oggi nella diciamo nella cultura la nostra cultura globalizzata nella cultura urbana e si assiste oggi a delle forme anche di già appartare di anche in tv divisioni etniche dei quartieri ecco dov'ero a Torino si comincia ad esempio per vederlo a Torino ma questo era palpabile ad esempio
Allora alcuni anni fa a Londra attualmente a a Marsiglia Livio Amsterdam eccetera e dunque questo chi Maggi precessione tecnica Delon vitto delle questione sociale è assoluta
Certamente preoccupante perché la questione dell'immigrazione
Non pone il più parlo seriamente l'immigrazione in quanto oggetto legato a un
Ha una valenza legata all'onda atto ritorno cioè immigrato quando arriva e e rimaneva
E si trasforma non più non noi che diretta da immigrato immigrato ma diventa semplicemente
Un elemento di costruzione un di un nuovo spazio delle minoranze se delle minoranze nazionali e gran parte oggi ad esempio delle minoranze nazionale sono costituiti certamente da da popolazioni asiatiche eccetera ma ad esempio da musulmani e dunque nell'Europa di oggi la questi indirettamente la questione dell'immigrazione pone il nostro rapporto
Apporto dell'Oropa out dell'Occidente come prolungamento dell'Europa con la questione dell'Istria
E il così detto un abbiamo tempo di di parlare oggi di questo ma il cosiddetto la così detta problematica del
Della riforma del dell'Istat vista me riformabile sì o meno ecco grande domanda cercherà una domanda di tipo ermeneutica ma anche ovviamente una domanda di tipo missionari di cinque di tipo di tipo culturale
E purtroppo l'idea che noi abbiamo
Degli scranni in Europa nonostante il fatto che
Il discorso occidentale ha prodotto un discorso di studio su sull'Islam l'Oriente a ritmo eccetera
Ma nonostante questo la produzione di un discorso sulle società cosiddette musulmane
Si può dire che è la questione dell'immigrazione e rinchiusa prigioniera di un'accezione certa concezione del dell'istante io non esito a chiamare di tipo iconica Cerisano sarebbe un
Un un oggetto iconico che non si cioè che rimane Rebbe praticamente tali quale sin dal la notte dei dei dei tempi però questo e pieno di controsenso sia della politologi certe per la sociologia perché
Il fatto stesso che l'immigrazione veicola l'idea di
Di questo andare dunque di questo
L'orso e dunque implica direttamente un complemento stesso con con lista
E questo cambiamento portata dall'immigrazione implica che l'identità religioso nella complessità del fenomeno migratorio e e rimane sempre una specie di identità diluita
E tutti quelli che giocano tutte le forze politiche che giocano sulla question vestivamo ovviamente non giocano sul sulla presa in considerazione che l'identità nel quadro del
Rapporto fra issano immigrazione è un'identità di di tipo divi diluita ma l'identità dell'Islam
Per quel che giocano le forze diciamo neo conservatrice V estremista che lavorano su questo che cercano lavorare
Su questo ovviamente e lavorano sull'idea di una struttura religioso che corrisponde a ciò per chiamiamo un'identità collettiva forte
Allorché tutti i dazi per noi ricercatori abbiamo su questo fenomeno
Hanno in senso completamente apposto all'idea che noi ci facciamo Davis anticipare se assiste inutili che zone particolarmente di assumere in modo in modo
Modo di in un modo leggere superficiale eccessivi nell'istante di mica son si assiste a una maggiore individualizzazione è un vivere
Individualistico il rapporto con il religioso questo lo sappiamo per l'analisi delle prediche religiose ed dal dei sondaggi che noi abbiamo potuto fare un po'in alcuni paesi propri eccetera eccedono che c'è un coordinamento che porterà certamente nei prossimi dieci quindici anni a venire a un Iverson completamente correttamente
Scrisse istriano e certamente essi andrà verso un istanti si autonomia Itinera
Nei confronti delle strutture classiche dell'East End dell'Istria anche perché come non c'è Chiesa nell'Islam Monte il perno essenziale che struttura le comunità musulmane cioè manca lo spazio territoriale
Allorché presente nei Paesi d'origine l'immigrazione implica una destrutturazione dello spazio territoriale e una a maggior atomizzazione ecco delle entità individuali che si definiscono in funzione della della regione islamica e tutto questo portatori di cambiamento modifiche il rapporto che noi abbiamo sul concetto stesso di di intesa io di queste spesso anche che la filosofia dell'intesa oggi come concepito in Italia non corrisponde più attualmente ai dazi sociologici che indicano questo cambiamento da matrice comunitaria Amatrice
A matrice individuo individuale e dunque delle soluzione di in generiche missionario fanno prova trovati altrove ha certamente non nell'intesa come concepita concepita oggi anche perché io non so non essendo Chiesa primo punto non è compito dello Stato di inventare una chiesa appelli alto tagliati e poi troveremo sempre qualcuno che affermerà che X o Y è sempre più un musulmano dell'altro e dunque cosa farà lo Stato se ci sono quaranta comunità
Che si definiscono in funzione di una rete di un ovvero ovvero Issa che dovrà firmare quaranta intesa non lo so
è un po'pragmatica come
Pratico come come profetica come situazione
E dunque quell'idea di dire non devi sempre abbiamo i prigionieri di questa cappa di questa carta spiritual non teme che conto direi dei cambiamenti che noi possiamo analizzare attraverso lo strumento delle delle scienze sociale e in un certo senso impedisce la visione di comunisti anche sì atto Domizzi era sempre di più nel definire storico di queste di queste comunità
E pone ovviamente il problema del dell'identità europea perché ventidue milioni di musulmani in Europea
Gran parte dei quali sono già cittadini di un Paese membro dell'Europa io stesso sono italiano ma alcuni sono francesi tedeschi e austriaci o inglesi e dunque pone il loro problema agire adeguamento e di definizione all'interno di questo spazio Pubblico
L'altra cosa UE esco subito della questione strettamente relativa al all'istante vorrei tornare anche sulla questione delle dell'immigrazione perché va va considerata come problematica veramente rivoluzionaria perché e io avevo scritto sulla stampa che questo
Indirettamente
L'immigrazione in un certo senso ci permette
Divisi rizzare che così lo Stato ce ne nella sua profondità intrinseca vale dire indirettamente con loro l'oggetto immigrazione noi di riscesi chiamo in un certo senso uno dei dati fondamentali di che cos'è lo Stato per tutte le culture del mondo vale a dire che indirettamente un paradosso questo
Ma cioè che oggi va modificato e e secondo me è fondamentale nell'operazione del rapporto fra emigrazione e
E stato che lo Stato opera una specie di discriminazione cioè e la prima discriminazione opera lo Stato
G perse e quella di distinguere etica
Che ha fra chi è nazionale e chi non lo è
Guardate che questo è una frontiera pazzesca
Il fatto di avere i documenti ecco perché la rotta dei stiamo sopra che ha passaporto il permesso di soggiorno caffè evidenzia eccetera
Perché in un certo senso attraverso questa discriminazione
Si misura in un certo senso anche
La capacità dello Stato di essere forte o debole
Ma in un certo senso apposti Desio ore in un certo senso
Si chiede anche l'immigrato oggi essere il paradigma incosciente di che cos'è U.T. che così dovrebbe essere lo Stato
Dico
Perché tutto sommato
Che cos'è ad esempio nella facilitazioni che fa che fanno tutte le stampe europee su i delitti in materia di immigrazione del e quella di mettere in evidenza che in un certo senso
In un impegno immigrato e quasi obbligatoria specie di iper correzione del comportamento proprio perché è un non nazionale
E questa iper correzione che richiesta all'immigrato va considerato una specie come nella pubblica amministrazione un dovere di riserva perché è un non nazionale
è una nazione e questo fatto di questa frontiera questo confine fra nazionale non nazionale implica tantissime cose
Che secondo me è la più importante che attraverso l'emigrazione in un certo senso ritroviamo in un certo senso lo sostrato profondo sul quale noi determineranno determiniamo il fatto che l'immigrazione in un certo senso e alla regina alla radici della costruzione dello spazio territoriale dello Stato perché in un certo senso e e il paradigma nello stesso momento
Che attraversa in modo verticale e orizzontale che essa Costaccia costruzione del dello Stato l'ha capito in questo senso l'avevo detto anche più volte che ogni talvolta che c'è un delitto che c'è un processo a un immigrato su qualunque tipo di delitto penale
Il processo o un emigrato diventa un processo all'immigrazione ecco c'è una sequenza quasi obblighi obbligata c'è una logica implicita ecco in in questo in questo fatto
Ed Emilia sono le specie di di specchio tutto sommato
Che dice chi siamo noi e chi non siamo ci vogliamo essere e chi non voglio vogliamo essere e questa pratica è rivoluzionario perché reazionaria oggi secondo me perché
Nell'attuale nell'attuale crisi delle forme classiche dello Stato nazione del concetto di territorio di spazio territoriale
Nell'esito continuo della Costituzione dello spazio europeo
L'emigrazione
E implica in un certo senso quello che io chiamo un nomadismo ecco delle relazioni internazionali e l'immagine stessa di questo nomadismo dell'azione internazionale
Nell'immigrazione
E lì mica son pone in un certo senso oggi
Una pressione di filosofia politica
Che questa nell'Europa proprio di Schengen che apre il mercato agli oggetti le cose ma che lo chiude agli alle comunità umane pone un problema
Filosofica irrisolvibile secondo me
In nome di cosa noi potremo vietare per gli uomini e le donne digitare dappertutto nel mondo grazie
Staffan De Mistura direttore dell'ufficio un'Italia lo ringraziamo per averci ignorato dalla sua presenza
Adesso la parola Renzo Foa
Ma io qualche impressione qualche problema dopo avere anch'io sfogliato letto molto rapidamente questo
Questo volumone numero normale di diritti e libertà
è un volumone prima impressione
Questo metodo che avete scelto di
Ma di andare nel passato di ricordare
Ricordare attraverso le battaglie radicali
Alcuni dei grandi problemi della nostra storia recente
è un metodo utile
Voi la scelta che voi fate certamente quello di di offrire una ricostruzione la storia dell'identità
Di quello che è stato il movimento il movimento radicale in Italia negli ultimi trent'anni soprattutto anche se qui poi si risale e si cerca di risalire aria di alle radici dice ancora più lontana nel ricordo di Ernesto Rossi in particolare
Ecco che voi lo fate per questo a me e questo questi incursioni nel passato
Fanno fa venire in mente soprattutto sì certo mi ricordano i meriti del partito radicale mi ricorda soprattutto mi mi fa vedere mi sottolinea sottolinea davanti a me
E i cambiamenti profondo invece che ci sono che ci sono che ci sono stati e ci sono non solo nel mondo ma anche nell'azione politica
In questo Paese
Forse bisogna distinguere spesso non lo negli ultimi anni e son d'accordo con Gianfranco negli ultimi anni in Italia c'è questa tendenza rinchiudersi sempre di più
No nel in un dibattito in un dibattito tutto in un dibattito tutto italiano e a calare i grandi problemi mondiali sulla base delle esigenze di esigenze italiane cosa fu la rottura dell'iniziativa
La campagna contro lo sterminio per fame vista da fuori io allora
Ero un un giornalista che lavorava lavoravo all'Unità ero ero era un iscritto al Partito comunista a vedevo il mondo
Attraverso soprattutto attraverso l'ottica della contrapposizione della guerra fredda attraverso lo schema di una di una di una di un conflitto di una grande conflitto internazionale
Che passava che aveva superato che proiettava nel mondo l'ottica l'ottica di altri rapporto nord-sud
Era un rapporto che emergeva nella cultura della sinistra italiana ma anche nella cultura senza Italia naturalmente intendo quella sinistra
A cui partecipavano le altre sinistre ma era anche ad esempio nella cultura cattolica che era l'altra cultura dominante in Italia anche in quello cioè la diciamo una visione che prescindeva che non poteva prescindere scusate dal dalla divisione dalla divisione Yalta la rottura provocata dalla per l'iniziativa radicale fu vista da fuori la rottura di questi schemi inizio della rottura di questi s'
Che di vedere come
Il problema della fame nel mondo non era un problema che andasse lì riferito soltanto al conflitto Est-Ovest o a uno schema del conflitto nord-sud visto attraverso soprattutto attraverso il computer est-ovest ma
Ma poteva essere un problema e risolvibile non problemi irrisolvibili un problema io non credo che sia stato risolto però
Tutti i grandi problemi io credo che cambi la percezione cambino i risultati se si passa dall'idea che un problema non è risolvibile al problema che all'idea che i problemi risolvibili
In tutti i grandi drammi di questi ultimi anni
E hanno cominciato a cambiare la loro natura quando si è pensato che si poteva fare qualche cosa pensiamo alle guerre dei Balcani no per anni e anni abbiamo pensato che non si poteva fare nulla
Noi abbiamo assistito a per tre anni alla serie Sarajevo quando si è cominciato a pensare che si poteva fare qualche cosa quel qualcosa in questo caso è stato fatto no ma abbiamo rotto è stato rotto uno schema
Credo che il grande il grande merito della campagna e qui ricorda
Diciamo leggendo vedendo queste pagine
Vedendo tra l'altro neanche sono anche belle queste foto che evocano che evocano coi prezzi che si pagavano le battaglie mostravano lo sciopero perché cos'è uno sciopero della fame in sostanza no che cosa che cosa significa nel vedere i volti molti dei personaggi delle personalità politiche qui penso soprattutto Marco Pannella Emma Bonino
Mi pare c'è anche tutta una parte di quella che riguarda la testimonianza poi di di Giovanni Di Giovanni ecco questo ebbe diciamo ecco la prima impressione il primo problema che ma posto questo questo fascicolo questo non vedere come come c'è stato un una in questo caso un una rottura degli schermi eccome eccome quel metodo quel mezzo di in qualche modo sia servito non soltanto per quello che riguarda il tema in questione e ciò che si poteva fare
Alitalia ma si è servito anche peraltro anche per altro un altro problema che riguarda la fame nel mondo come questo passati tanti anni passati più di vent'anni
Questo tema se è diventato forse un po'troppo un un una formula del politically correct serenità
In qualche modo in questo momento io temo che possa essere un alibi spesso per una parte della sinistra
Punto la lei ricorda tutto prima Gianfranco Fini ci sono tra l'altro degli articoli
C'è un articolo molto bello questo questa questa analisi Mario Baldassarri su che cos'è
Su che cosa il debito su come si riproduce su come è un problema è un problema quasi irrisolvibile no e quindi come in realtà poi
Spesso si è una bandiera
Una bandiera che giusto sostenere ma bisogna conoscere esattamente che cosa si fa quando si sostiene ecco io credo che poi anche questo problema in Italia e mi riferisco soprattutto alla
A quello che ha fatto quello che hanno fatto il che ha fatto che hanno fatto i Democratici di sinistra
Diciamo che sia soprattutto un sia stata usata per costruire in modo abbastanza posticcio Biden un'identità a un partito a una formazione politica un'identità che quel
Che quel partito che quel partito non ama questo qui diciamo è un discorso è un discorso a sé
Queste diciamo l'impressione e i problemi sul primo punto secondo punto immigrazione
No io credo io credo che ci sia un collegamento ci sia un collegamento stretto tra le due
Tra le due questioni è vero
E non credo che
Che sia
Che
Se uno avesse risolto il problema della fame nel mondo l'immigrazione ci sarebbe l'immigrazione come sappiamo a tante altre a tante altre motivazioni
No però io credo che faccia parte della stessa della stessa partita perché poi alla fine quando parliamo di fama nel mondo parliamo di un aspetto particolare del problema dello sviluppo del Sud
E lo sviluppo poi che richiama
Che richiama l'immigrazione
Io non voglio addentrarmi sentito con grande interesse quello che ha detto professor qua e credo che siano i grandi problemi davanti ai quali noi
Noi noi ci troviamo
Però per me l'immigrazione in questo momento non è soltanto il problema della
è vero c'è un problema che riguarda l'Islam
è un problema sentito soprattutto in Europa
C'è un problema che riguarda l'identità europea
E il discorso che ha fatto il professor foie de sulla sul su come cambia la stessa la stessa identità dell'Islam quando viene a contatto con l'Europa e interessantissima la verità che l'identità quando si parla di identità bisogna sempre parlare di cambiamenti dell'identità l'identità cambiano in continuazione
No identità europea cambia in continuazione
E questi fortunatamente
No basta vedere come ha cambiato identità tedesca ad esempio va
Il premier cambiano anche le identità dei dei dei di coloro che che che vengono che vengono cambiano forse molto più rapidamente credo che lei abbia ragione di quanto molto più rapidamente di quanto
Noi non ce ne accorgiamo di quanto non venga usato nella nella nella campagna politica però il problema dell'immigrazione io su questo ho letto compresso letto pochissima guardi con diciamo semplicemente quello che penso io credo che qui il problema che mi pone
Quello del fatto che in Italia noi
E qui non parlo né di destra né di sinistra ma parlo diciamo di coloro che in qualche modo si pongono il problema complessivo della modernizzazione del Paese il problema dell'immigrazione non è stato finora vissuto a differenza di quello che è avvenuto in altri Paesi e penso soprattutto la Francia non è stato vissuto fino a questo momento come un problema di battaglia culturale
Il grande battaglia culturale
Non tanto per le per in per imporre il tema dell'accettazione tema che esiste
Che cioè che poiché perché spesso non viene motivata e giustificata in termini culturali ma in termini di religione di ragioni economiche che sono poi le uniche in ragione che poi spesso spesso passa il bisogno di manodopera il bisogno di
Bisogno di di chi coloro che lavora ma poi per pagare per pagare in futuro per poter pagare in futuro le nostre le nostre pensioni ecco però quello che manca
In questo Paese il
E l'idea appunto l'idea in parte era su sottofondo di quello che diceva
Che diceva il professor foie dell'idea appunto che
Di qui dei vantaggi dei vantaggi più generali che
Che noi traiamo dall'immigrazione
Oggi prevale ancora la paura l'idea della paura
Prevalga almeno in Italia in altri Paesi dove l'immigrazione più forte più diffusa
Forse queste paure sono cicliche ma vengono sconfitte in Italia dove l'immigrazione spesso è ancora soltanto un qualche cosa
Un qualche cosa di delle immagini che appaiono qual era nella strada del lavoro cara nella scuola eccetera perché ancora uno per cento
Ancora una presenza per in percentualmente molto bassa credo tra le più basse ancora tra le più basse in Europa tra i più bassi d'Europa
Ancora tende evocare con costanza una paura ed è su questo probabilmente
Che c'è stato un deficit di tutte di tutti i colori di tutte quelle di tutti ed energie riformatrici sinergie riformatrici
Di questo Paese che poi scontano scontano invece il prevalere il prevalere di queste paure e di e di fughe di fughe nel passato di fuga del passato
Terzo e ultimo terzo e ultimo punto terza e ultima impressione lasciato per ultimo perché
Non perché era l'ultimo tema ma perché era nell'ordine nell'ordine con cui è presentato sulla rivista
Antonio Russo e la Cecenia sono due o tre aspetti
Del problema c'è il problema
Tutto ciò che simboleggia Antonio Russo inutile continuare a dire ripetere quello che è stato detto in tutti in tutto questo periodo
Credo che credo che il fatto ecco voglio limitarmi a notare il fatto che la rivista pubbliche
L'unica vera inchiesta sulla morte di Antonio Russo che è stata quella fatta dall'economista e significativo e significativo di un
In una sorta di
Incapacità nostra del giornalismo italiano soltanto il giornalismo italiano forse anche la cultura italiana di affrontare di prendere per mano di problemi quando questi problemi sono troppo complicati
E Antonio Russo apparteneva a quella categoria di persone che pongono dei problemi troppo complicati ma sono restare a Pristina quando tutti se ne vanno ad un problema complicato
Da affrontare andare a seguire la guerra in Cecenia è un problema molto complicato
Pone un problema complicato perché nel giornalismo nella cultura nella politica in Italia oggi hanno hanno questa prima hanno questa abitudine non voglio diciamo
Ripetere quello che è già stato detto cioè su io non penso che sia un problema di arretratezza culturale penso che sia un problema che riguarda questo Paese riguarda la difficoltà della politica in questo Paese a a trasformarsi a dare a ad assumere su di sé una responsabilità più vasta sono dieci anni che che in qualche modo la politica in Italia sia e avviluppato nella crisi nella nella difficoltà della transizione e non riesce a trovare a guardare al di là al di là di questi di di questi suoi di questi suoi problemi ma la Cecenia
Uno di questi problemi
Problema molto complicato
è un problema molto complicato è un problema che riguarda
Che riguarda tanti aspetti tanti aspetti appunto il risolti
La di volo la ribellione cecena come affrontare la ribellione cecena rivoluzione cecena come problema nazionale d'identità nazionale o affrontarla come come una delle delle ventate islamiche
Che percorre ma che percorrono questo pezzo di mondo è una delle domande
Si legge abbiamo letto in questi giorni sui giornali che uno degli addetti ragioni forse è uno dei l'opinione pubblica russa in questo momento è che il presidente Putin
Si è mosso su Israele sulla sulla sulla crisi che riguarda sulla crisi tra Israele e i palestinesi
Si è mosso anche perché c'è una particolare sensibilità in questo momento non solo verso l'immigrazione russa in Israele ma anche verso il problema
Verso il problema islamico che che si pone nel Caucaso che si è espresso nella guerra in Cecenia sono punti di domanda naturalmente
Un altro punto di domanda
Ce lo siamo posti fin si era ricordato dal primo numero di diritti e libertà era appunto cosa fare cosa fare per la Cecenia e l'altro problema è quanto quanto ne possiamo considerare affidabile un presidente un Governo
Come quello di Putin che di cui l'Europa ha maledettamente bisogno
Non solo diciamo per i suoi per il suo allargamento ma perché ha bisogno l'Europa non soltanto l'Europa ha bisogno di una Russia stabile democratica ma ne facciamo i conti con un Governo che in ogni modo
Impegnato in una delle più clamorosa violazione dei diritti dei diritti dell'uomo cioè in questo momento in atto sulla quale spesso cala una cortina di di silenzio un silenzio
Abbastanza diffuso ad esempio punto quando il presidente Putin è andato a Parigi visto ufficiale c'è stato un
Appello
Un appello di intellettuali di politici europei cinquecento firme promosse in primo luogo da
André Glucksmann è diciamo ed erano che poneva domande cadute abbastanza cadute abbastanza nel vuoto e io purtroppo li penso che penso che questo sia un problema irrisolvibile in questo momento è uno dei tanti
è uno dei tanti problemi risolvibili
Forse diciamo potrebbe non complicare la vita ma potrebbe aiutare a risolverlo si anche qui
E forse la di le diplomazie dei delle delle delle democrazie europee forse facessero facessero più spesso il il loro dovere quando l'Italia ci fu un articolo
Particolarmente duro del mondo nei mesi scorsi sulla presidenza italiana del
Del
Non era il Consiglio d'Europa
In uno di questi grossi organismi scusate il il vuoto di memoria
In cui non venne posto alla Russia alcun problema alcun problema serio per quello che riguarda ma per quello che riguardava la Cecenia
Ma è inutile diciamo su questo credo che sia difficile aggiungere altro voi ne sapete qualche cosa sul non soltanto per l'episodio alla tragedia di Antonio Russo ma anche per il tentativo fortunatamente fallito di e cacciarli dalle Nazioni Unite qui io volevo dire questi qui sono un poi
I tre i tre le tre impressioni e tre i tre problemi principali sollevati sollevati da questo da questo grande numero che ripeto a questo a questo merito questo merito di cercare di di fare questi questi questi indiscussi prime moria dal passato di trarre queste queste lezioni del passato anche per e per capire il presente e questo io credo che sia sempre molto utile grazie
Grazie Zoff o a e in sala il professor Massimo Cicogna autore di un articolo su questo numero diritti e libertà sulle considerazioni sulla psicologia dell'immigrazione e lo ringraziamo per essere venuto qui per essere con noi
Alla presentazione che il terzo numero di vite libertà
Do adesso la parola Staffan De Mistura direttore dell'ufficio unitario
Volevo fare posso fare delle considerazioni diciamo ante a ruota libera se volete su questo numero particolare
Volevo concetto del monumento sull'aspetto della questione della fame del in particolare
Per quale motivo perché io ero ero lì
Ero dall'altra parte erano dentro erano dentro il sistema ero alla FAO ed ero un funzionario la fauna demerito del direttore generale a Roma
Che ci battevamo danni decenni nel cercare di attirare l'attenzione sul problema della fame
Si faceva qualcosa qualcosa andava avanti qualcosa andava indietro
La realtà è che il numero continuava ad aumentare fino a quando un gruppo di persone hanno il totalmente sconosciute
Comincia a scoprire
La capacità di mobilitare l'opinione pubblica su un argomento che sembrava un argomento intoccabile perché è un po'come le maree come il clima che allora era qualcosa che in fondo ce è un problema che è lontano non ci riguarda da vicino in più è talmente grande che tanto meglio non affronta no
E le cose cominciano a cambiare
Cominciamo a scoprire che c'erano due o tre difetti di questa rivoluzione di fatto che avvenne allora
Primo Chezzi creo un concetto della competizione umanitaria che prima non esisteva in poche parole che una nazione come l'Italia che all'improvviso
Feci un boom e produsse un boom in quanto una risposta concreta nei confronti di un problema intoccabili inattaccabile tolto troppo complicato
Invece comincio a fare delle vere e proprie proposte concrete con degli aiuti diretti producendo un effetto Palla di neve
Valanga altre nazioni non potevano essere da meno altre organizzazioni non potevano essere da meno
E le organizzazioni internazionali e si sentiranno coinvolte in qualcosa che non era più studi chiarire e a volte impianti Grechi
Greci o Grechi per dire quanto in effetti fosse difficile tutto questo ma diventò un è vero e proprio ed è dopo o facciamo
Ed è questo io vi sono personalmente grato perché non posso dimenticare quanto quella pagina fu girata in quell'occasione e non è mai stata più la stessa certo
La fame nel mondo non è scomparsa
E oggi abbiamo ottocentoventisei milioni di persone ancora che soffrono la fame
Ma molte persone in quell'epoca e grazie a quell'iniziativa non hanno sofferto la fame e molte di quelle persone oggi sono finite e molte cose sono cambiate mi ricordo della Cina dell'India
Che erano ai tempi iniziali della mia carriera nell'ambito delle Nazioni Unite uno è vero e proprio spauracchio un terrore perché venivano ed indicate come zone di carestia Cina India voleva dire milioni e milioni di persone poi abbiamo avuto etiopi ed altre però era ben diverso in termini di magnitudine di affatto
E qual era l'esempio che potevamo tranne allora
Che se si riusciva a mobilitare una mano affinché vecchio proverbio che ormai abbiamo risentito centinaia di volte
Insegnare a qualcuno di poter pescare piuttosto che dargli il pesce ma bisogna anche dare il pesce affinché sia vivo affinché possa imparare a pescare e abbia la forza di poter pescare ed era qui l'aspetto innovativo delle iniziative
Posta di allora
A questo punto ne possiamo anche vedere dei miracoli come una cinghia un'India che erano e i nostri terrori di carestie bibliche diventare di fatto donatori io quando ero in Etiopia ed è mi ricordo arrivo del cibo cinese
E quando ci trovammo in Afghanistan nell'assedio di Kabul arriva un aereo etiopico con del cibo e indiano strano però era così c'era stato del surplus questo non vuol dire che oggi anche a ora in Cina in India in altri luoghi ma anche imposti molto vicini a noi
L'affare ci sia ma non per una mancanza di produzione mentale ma di
Possibile giusta divisione dei mezzi tra chi ce l'ha o non ce l'ha
Il secondo punto che volevo dire e che ero lì
In quell'epoca
Nel film d'anche non soltanto qui a Roma quando avvenne questa rivoluzione ero in Sudan due anni dopo e quindi l'effetto Palla di neve avvenire realmente anche lì ci occupavamo di vaccinazioni per l'Unicef
Ma era stato tale il movimento di reazione
Per quella pressione che era venuta allora che per potere in qualche maniera agire in termini di risposta operativa da parte del governo italiano di allora e di altri governi
Iniziative come quella delle vaccinazioni ebbero un boom cento milioni di dollari mi ricordo e la risposta è grande né per trattenere tranquilli questi signori che continuano a bombardare
Di iniziative via radio e via giornali affinché si facesse qualcosa per la fame contro la fame nel mondo e le conseguenze
Indirette dell'affare
E lui mi eviti conto quanto il la differenza fra quattro per cento a ottantasei per cento di vaccinazioni era dovuta a questa palla di neve questa valanga di azione
Lezioni in momenti difficili come questi quando vediamo una conferenza dell'Aja che ci delude profondamente ci fa cadere le braccia dicendo ma allora vale la Pina tutto questo
Abbiamo stiamo continuamente a arde vedere amici e persone coraggiose lanciano palle di neve che poi diventano valanghe e poi ci sono dei muri di gomma che lì bloccano beh io credo invece che bisogna a parte il fatto che altrimenti faremmo tutti un altra attività e deve credere che invece vale la pena
Vale la pena perché
Perché con quelle iniziative che descritta in questo quaderno e altre si è lanciata forse per la prima volta in tempi recenti
Il concetto di quello che può essere la mobilitazione di un movimento un momento un con un movimento
In poche parole quello che Kofi Annan tenta quest'anno di far capire a noi tutti che London della gente loro dei popoli può cambiare le cose
Può spingere un vero e proprio movimento d'opinione che diventa da virtuale concreto
Chi imbroglia nessuno voleva intervenire non era economicamente interessante era irrilevanti era lontano era piccolo
Non c'era petrolio non era strategico ma quel momento un di diritti umani collegati con la Corte penale internazionale del suo tempo con questo senso di maggioranza silenziosa che può far paura quando si muove determinata mente
Obbligo la comunità internazionale a fare ciò che doveva fare e dire basta a un eccidio
Bene quel momento ed è quello per quale io vorrei ulteriormente ringrazio armi perché ci avete dato un esempio concreto in quell'occasione quando in effetti nessuno ci pensava che fosse possibile
Ha dimostrato a più riprese che questa è una realtà sulla quale possiamo contare l'imminente nessuno pensava che sarebbe stato qualcosa di realizzabile nel corso della nostra vita vista la lobby enorme di questi soldati stupendi che vivono sottoterra e che sono tra i più solidali e de disciplinati la questione della Corte penale internazionale la questione del debito pubblico internazionale la questione della pena capitale la questione della povertà e dell'affare
Tutti questi temi che sembravano non valer la pena neanche di cominciare ad affrontarli
Abbiamo avuto uno stimolo dall'inizio di quello che è stato l'esempio dell'Operazione fame da parte vostra in quell'epoca
Che in effetti si può si deve e molto spesso ci si riferisce certo è una marea da un lato e dall'altra l'importante che la nostra Maria Erode a quanto più sabbia possibile in termini positivi quindi conclusione per quello che mi riguarda
Questa è un'occasione per dirvi grazie in ritardo
Grazie di nuovo Staffan De Mistura
Ed ora la parola Marco Cappato
Grazie Mariano
Grazie per questa per questa iniziativa
Per questa rivista
Che
è una rivista
Radicale nel senso che una rivista militante
Fatta credo per fatto innanzitutto
In modo militante da militanti soprattutto
Ma ha fatto per cercare di collegare
L'attività concreta che poi è quella dei dei tavoli delle iniziative
Delle cose che si fanno concretamente con le ragioni le idee una riflessione che
Cioè non si può interrompere non si può interrompere
In particolare quando si cerca di dare corpo alle proprie idee non si può interrompere
Le esigenze il lavoro sulle idee e sulle ragioni di ciascuno io
Quindi voglio vedere che cosa e parlo di quello che
Una rivista come questa è un dibattito come questo
Provoca in me
Per quanto mi riguarda se devo pensare a quello
Che era
La battaglia sulla fame nel mondo contro lo sterminio per fame nel mondo
Prima di dovere in queste in poche ore che abbiamo avuto
Di tempo per per vedere i contributi gli articoli eccetera
Certo se interpellato
Potevo raccontare qualcosa di quello che so e di quello che mi è stato raccontato
Però alla fine persino io pure
Quanto sono dentro le cose che si fanno tutti i giorni qui
Posso dire che la memoria di questa battaglia
Era
Magari non morta ma sicuramente spenta o data per scontata nel
Nel cumulo
Di di ricordi che ci sono direttivi che ci sono nel cumulo di informazioni di di nozioni che abbiamo ma che perché siano davvero vive devono essere vive a disposizione per per l'azione devono servire per realizzare qualcosa per il futuro questo è una memoria viva altrimenti è un cumulo di informazioni di nozioni che stanno lì e non servono e non servono a nulla questa l'utilità anche per me del nostro dibattito io per esempio se se sentendo le cose
Che diceva Staffan De Mistura veramente sono io che scopro su quello che abbiamo fatto più che e quindi sono io
A ringraziare l'UE ma davvero no e non assolutamente non viceversa anche perché poi io a maggior ragione a quell'epoca
Non non mi occupavo certo di quello
Perché
Insomma è esattamente come quando diciamo con in particolare Marco Pannella dice spesso divorzio aborto se parlasse evocati così sono sono parole che le aziende alla fine non non servono a nulla si divorzia vostra grande conquiste civili solo dei totem uno dei tabù che stanno fermi a morte nel tempo il problema è che in realtà quelle battaglie sono vive di fronte ai nuovi proibizionismo mi di fronte
Ai nuovi proibizionismo e che ancora si vorrebbero riportare su quei temi o su altri sui nuovi temi quindi è la stessa cosa sulla sulla
Lotta contro lo sterminio per fame
L'attualità di quella lotta l'attuale sta stessa del partito radicale transnazionale
Delle difficoltà enorme che ha
Questo partito a vivere sto partito che cerca di fare
Delle iniziative ancora molto importanti il fronte del tribunale per la l'Internazionale
Con delle battaglie delle lotte anche magari
Isolate di alcuni di noi come
In particolare era la stessa attività è la stessa
Opera di Antonio Russo quindi a me questa iniziativa questa rivista serve soprattutto a porre un problema
Problema
Di che cosa possiamo tornare ad essere in grado di di fare su queste
Su questi temi
Sull'attualità
Che esiste norme certe molto cambiata è cambiato tutto
Si sono fatti dei passi avanti enormi
Il discorso sulla globalizzazione su quale globalizzazione di Perseo ormai dibattito
è dibattito politico però
La lotta contro lo sterminio per fame non era solo
Il dibattito sulle migliori soluzioni possibili era anche e lo è e c'è scritto nel nel manifesto
Dei premi Nobel era anche la ricerca di nuove forme di organizzazione possibile di nuove capacità di intervenire possibili di nuove organizzazioni della politica oltre che della Società del mondo della cultura ecco questo è
Il problema e che
Che ci dobbiamo porre guardando guardando indietro
Certo quando una persona quando una persona muore
Evidentemente forse un po'scontato altamente
Si va a ricercare il meglio il senso del lavoro di quello che
Di quello che faceva
E magari di moltissime cose di cui non non ci si era accordati o di cui non si era non eravamo stati in grado di coglierne l'importanza e quindi
Questo è
Di per sé un limite
Però è certo che e guardando
All'opera di Antonio Russo
Io vedo tre elementi che si uniscono e si
E e e vivevano insieme la persona Antonio Russo che sono
I tre elementi essenziale di quella battaglia e per la capacità di intra prenderne di nuove che era innanzitutto
La lotta per l'informazione per la comunicazione per portare della verità laddove invece le luci sono spente e dove
La la menzogna le menzogne che seguono i conflitti armati dominano lì c'era
L'opera di Antonio Russo per l'informazione
Antonio Russo era anche
Un militante della cooperazione
Perché anche questo se dell'aiutare
I bambini i bambini del costo di aiutare proprio anche finanziariamente con i suoi soldi proprio anche i termini di carità
Che
Che anche questo
Antonio Russo faceva questo
Perché
La lotta
Qui secondo me è il collegamento lo diceva anche se Staffan De Mistura il pesce la canna da pesca certo
Però non è che si può invocare la canna da pesca per poi poter lasciare meglio morire anzi il consenso darvi mistico della della della selezione dei dei dei popoli della specie delle geografie
La persona che ha bisogno del pesce subito e canna da pesca nemmeno riesce
A prenderla in mano e l'elemento della cooperazione dell'aiuto
E persino della carità ebbe è anche questo
E nella lotta contro lo sterminio per fame
Non c'era
Soltanto il problema che altrimenti sarebbe stato ideologico di risolvere le ragioni di fondo ragione della destabilizzazione internazionale dei conflitti del diritto dell'ordine mondiale
Di tutto questo
Delle organizzazioni politiche di come campo si poteva cambiare la politica le organizzazioni politiche per fare fronte a questo c'era anche il problema immediato del conto dei morti giorno per giorno dei quaranta mila morti al giorno dei milioni di morti all'anno
Questo genere di un documento dell'ONU e se non sbaglio tutto parte da lì un documento dell'ONU che diceva l'anno prossimo moriranno il top milioni di persone
Allora si pone il problema
Delle cause di fondo e la politica si deve porre questi problemi e si pone anche un problema però dei dei tamponi dei rimedi immediati
Ecco perché siccome il ricordo di Antonio Russo per nessuno di noi qui è un ricordo formale della della medaglia al valore ma
Tentativo appunto di di averne memoria di parcelle forti
Per il futuro e per le cose che facciamo che dovremo fare questo spettro della sua vita di quello che faceva secondo me va sottolineato come va sottolineato che
Antonio Nuzzo cercava
Con le sue testimonianze con il materiale che portava di puntare i riflettori anche sull'elemento del diritto e delle violazioni del diritto i tribunali penali internazionali
Appunto il colosso quindi informazione anche come elemento per far valere il diritto internazionale le convenzioni contro il genocidio contro i crimini contro l'umanità a favore dell'opera della giù dizione molto concreta del tribunale penale dell'Aia dopo sul sulla chiuderla ecco
L'elemento
L'informazione e cooperazione diritto valore del diritto internazionale come qualcosa di molto molto concreto che lui non è appunto non giovedì cisti comandi che riguarda poi la possibilità e la speranza di vivere
Un rischio invece di morire di morte per le persone per i popoli e questa è
La memoria di Antonio Russo ma anche della lotta radicale contro lo sterminio per fa per farlo di fronte a una nuova situazione certo che completamente radicalmente mutata ma dove quello che evidente ancora oggi che la politica non è in grado di affrontare
Quest'
La nuova situazione nuovo disordine al Mondiale la politica non è in grado di affrontarlo perché
E il problema dell'immigrazione quindi qui
Ci sta proprio bene perché non sarebbe l'unico si possono si potrebbero fare altri esempi ma proprio
L'esempio di come
Le grandi ragioni di fondo
Biella destabilizzazione internazionale del delle differenze di quindi delle necessità vitali Pd migrazioni quel disordine che questo può comportare con le difficoltà ricordava anche può dall'ampio ordine religioso culturale e etnico e tutto quanto la politica di cosa si sa occupare del
Delle Peugeot delle protuberanze proprio le più vivibile più accecanti di quelle del di delle quali diciamo sarebbe sarebbe impossibile negarne l'esistenza si sa quindi occupare del di come cercare di reprimere i problemi più visibile quelli nell'immediato più più spinosi senza però riuscì vive ad affrontare né quei problemi né tanto meno le cause mi spiego io forse sono stato un po'astratto nel descrivere questo oggi la politica di immigrazione del luglio europea ad esempio è una politica non è una politica di immigrazione è
Una sede di cooperazione
Intergovernativa senza nessun o con una debolissima legittimazione democratica con una debolissima legittimazione persino giurisdizionale è un tavolo di
Di cooperazione delle degli apparati repressivi niente di più di questo creare nuove banche dati
Per
Contro la reflusso immigrati migratorio cercare di armonizzare le pene e le sanzioni che si danno ai meno ai mercanti di uomini ai trasportatori questo è l'Unione europea nel dibattito sui sul credo cinquanta quasi lo so non mi ricordo più il numero esatto morti schiacciati compresi soffocati
Camion nel rimorchio trovato nel porto di Dover
Per il Consiglio dell'Unione europea
Nelle sue dichiarazioni della presidenza al Parlamento
Ha parlato
Soltanto di queste nuove mafie internazionali che si occupano di questo trasporto
Dicendo che quindi l'intensificarsi di questo fenomeno era colpa delli del nella dell'aumento di potere di queste monete internazionali che quindi la risposta europea dovrebbe essere quella di rafforzare l'apparato repressivo gli apparati repressivi alle frontiere e gli strumenti che gli atti di cui gli apparati repressivi dispongono tra e qualità dalla parlerò lontana sotto pensa
Allora noi che siamo abituati
A cercare di portare come sul proibizionismo delle delle droghe un minimo di dati almeno per cominciare a parlare e siamo abituati a dire perché lo sappiamo perché lo disco lo dicono le statistiche della polizia che
Il carichi di droga intercettati alle frontiere sono tra il cinque e il dieci quando va benissimo che poi non cambia nulla il quindici per cento del materiale trasportato andiamo a vedere quali sono i dati invece per le persone
Ci dicono i dati proprio degli uffici di polizia del rapporto di dover
Che è proprio in quel porto la percentuale che si riesce a intercettare di traffico illecito di esseri umani è intorno al cinque per cento
Certo forse possiamo dargli
Saltelli i sommergibili repressi potrà come come sulla droga e si potrà arrivare il dieci e il quindici e il venti eccetera
E forse probabilmente comunque certo quando in presenza di una legislazione che pone qualche tipo di contenimento giusto o sbagliato che sia beh allora qualche tv anche
Di repressione se non altro rispetto ai fenomeni di sfruttamento più bieco cioè quello in cui quando il volontario piuttosto che quello di chi decide volante elementi
Di migrare ecco non è che voglio completamente dire ma ma lasciate lasciate perdere certo probabilmente ragione Fouad Allam il la soluzione molto più radicale riguarda la libertà di movimento il diritto deve di andare a vivere sulla libertà di andare a vivere dove dove meglio crediamo sta di fatto che i problemi a monte non hanno oggi una risposta politica
Che per noi ma
Io adesso non voglio cioè il discorso è complesso e rischierebbe di essere un
Un modo per affrontarlo diciamo a slogan lo fa Accio perdonatemi la grossolanità però credo che le soluzioni a monte per le quali poi lo stiamo abbastanza concretamente quella quell'antiproibizionista per evitare che il poi il mercato degli esseri umani sia intimamente collegato con i mercati della prostituzione libera proprio perché proibite o della droga libera proprio perché proibita la questione
Del dei diritti umani e quindi Tribunale penale internazionale la battaglia sulla pena di morte cioè il tentativo di ingerenza non solo umanitaria ma anche ingerenza dei diritti umani ingerenza del diritto d'ingerenza al almeno dei diritti dei più fondamentale contro i più gravi dei crimini perché sappiamo che realisticamente chiedere altro oggi non sarebbe possibile oggi però la comunità internazionale è pronta stiamo e ci stiamo battendo per quello perché almeno i crimini più gravi e più macroscopici almeno quelli siano sanzionabili da una giuria dizione vera effettiva efficace a livello transnazionale e poi c'è la questione
Economica
Rispetto alla quale ecco io spero
Che se saremo in grado come io spero di ritornare a riaffrontare questi temi
Tra breve parlandoci chiaro se saremmo sopravvissuti alle elezioni politiche perché poi anche di questo si tratta perché noi oggi di questi temi a parte
Chi se ne occupa come se ne occupava Antonio Russo come se ne occupano altri per da soli persino tra di noi perché perché
Novanta per cento degli altri sono condannati a occuparsi d'altro per cui egli Olivier Dupuis cerca al Parlamento europeo Gianfranco Dell'Alba gli altri Marco Perduca cercano di portare avanti queste come però di queste cose strutturalmente come organizzazione politica non riusciamo a occuparcene per lo meno come come sarebbe come sarebbe opportuno come sarebbe necessario io spero che spero che saremo in grado dopo le elezioni politiche di tornare a occuparsi di queste cose e dicevo quello che abbiamo fatto
In questi anni di lotta ma quindi anche di conquista chiamiamola intellettuale o non mi piace la parola ma di di approfondimento delle ragioni politiche sulla questione
Delle libertà economiche del liberismo io credo che
Ci servirà
Anche per affrontare i temi
Transnazionali e della globalizzazione
Ci servirà perché ha ragione Gianfranco Spadaccia
Poi lui si è corretto parlato di capitalismo Elio quindi uso esattamente questa espressione capitalismo compatibile con le dittature
Liberismo per la concezione che era io no nel senso che liberismo
Intendo un sistema un ordinamento che consenta un pieno sviluppo delle libertà economiche ecco credo che sia a livello internazionale
C'è chi ha sottolineato i limiti della campagna per la semplice abolizione del debito perché poi il debito si riforma con le stesse logiche con le stesse meccaniche
E allora bisognerebbe magari fa nel farlo fare molta attenzione a il il debito di un possibile riarmo come ricordava Spadaccia perché è quello non avrebbe proprio senso ripianare i debiti per consentire a un Paese di calmarsi però
Su questo sulle ragioni di fondo diciamo
Traslazione ali del delle dinamiche globali anche la liberalizzazione dura radicale in tempi accelerati dei del commercio internazionale del commercio mondiale è questo c'entra eccome perché quando noi
Facciamo politica dell'assistenza verso Paesi ai quali poi applichiamo ancora delle tariffe doganali altissime proprio sui prodotti di base agricoli della manifattura di Base B
è un delirio è una politica dissennata
Credo e l'Unione europea non il nulla è meglio su questo anzi forse riesce a fare qualcosa di peggio perché
Noi avevamo chiesto un allargamento politico del luglio l'euro per immediato addirittura prima della caduta del muro di Berlino per fare cadere il muro di Berlino di Berlino avevamo chiesto un'apertura politica immediata dell'Europa ai al canile proprio durante la guerra dei Balcani l'Europa rinasce muore a Sarajevo perché l'Europa si deve fondare innanzitutto sul diritto sulla politica sulla conquista di nuove libertà l'Europa
Non si è non ha avuto il coraggio di farlo
Io credo per delle ragioni essenzialmente fondamentalmente economiche anche di paura rispetto al fenomeno migratorio ma anche di necessità di proteggere alcuni settori dell'economia è ancora così lordo rispetto alle politiche che io giudico dirigista e statalista assistenzialiste
Soprattutto sull'agricoltura e sui settori manifatturieri di base credo che questa questa politica questa impostazione abbia impedito la scelta coraggiosa di apertura immediata di aperture meglio alta est che poi avrebbe probabilmente consentito anche diverse politiche sul piano internazionale la sommarietà pronunciata lo mantenuta in pieno su questi temi che nei fatti
Meriterebbero un altro tipo di trattazione e di approfondimento quindi
Mi fermo immediatamente rinnovando un mio ringraziamento per chi ha lavorato da militante su
Questo su questo volume da militante in relazione quindi a maggior ragione quelle personalità che hanno fatto i militanti anche loro per dare il loro contributo a questo volume e spero credo e spero che se ne sapremo fare forza ce ne dobbiamo fare forza grazie
Grazie a Marco Cappato
Ci sono altri interventi
Brevemente vorrei aggiungere una cosa in seguito un po'al discorso di Marco Cappato sul fatto che quando noi vediamo come lavora la commissione del ministero per eccetera in materia di immigrazione ma anche sulle droghe eccetera credo che viviamo un un periodo un'epoca in qui siamo i terreni che non in quello che io chiamo la crisi della ragione politica e questa crisi la ragione politica ci ha spinto verso oggi quello che io chiamo anche il prodotto politico e per sfuggire al sopporto politico ci sono dei meccanismi ovviamente di tipo amministrativo e in materia di immigrazione ad esempio non ci accorgiamo benissimo che mica sono un problema realmente politico ma c'è una volontà deliberata di tecnici Sari questo problema
Problema che mina mente politica politico s'proprio per sfuggire a questa questione politica e la migliore cosa il miglior strumento per sfuggire alla riflessione politica di un problema per come l'immigrazione e quella di tecnici giallo ma questo va applicata sto a al problema delle droghe al problema delle diverse civile eccetera proprio perché siamo oramai in pieno in pienamente entrata in questa crisi la ragione politica e c'è certamente il bisogno oggi di nel di un ritorno alla non so tanto alla riflessione politica ma lo strumento della politica come costruzione architettura di un nuovo linguaggio in grado di aggregare in nuove forme di Mila I militanze costruire ovviamente nuovamente la società civile grazie
Grazie Gianfranco Spadaccia
Ma se devo io ma vorrei dare un suggerimento di affrontare in uno dei prossimi numeri magari prendere mettendolo in cantiere con molto anticipo un numero su diversi aspetti della globalizzazione
In fondo noi quando abbiamo fatto il partito delle nazionale nello nell'ottanta per dall'ottantasette all'ottantanove novanta abbiamo tentato di
Rinverdire al
L'ora l'internazionalismo sentivamo che questo era
Era il problema dell'epoca che avevamo di fronte e la globalizzazione il
Il terreno di
Di realizzazione questo
Internazionalismo che mi mi misconosciuto che si tenta di ok porta a alla contraddizione me del del libertà di computer della libertà di spostamento delle merci era preteso ed è pretesa vera pretesa non libertà Haute produsse proibizione di spostamento spostamento dell'uomo
E qui ci sono diversi problemi io vi devo dire vi devo confessare francamente questo è uno dei motivi per cui diciamo così di
Mi sento o una grande diffidenza nei confronti del liberismo scusatemi ma ci sento un'impostazione di gira che porta a forme di fondamentalismo che ci estraneo da alcune che vi straniero alcune letture
Della realtà ho scritto in una dichiarazione di voto per una delle liste concorrono le elezioni on line che come pannelli analmente siamo definitiva lungo riformato vi definite ci definiamo fu
Riformatori e non riformisti così vorrei si riuscisse a S. liberalizzatori due giusto e opportuno liberalizzare piuttosto che
Io rizzare il liberismo io temo un certo tipo di fondamentalismo liberista che taglia fuori
Dalle esigenze giuste
Di dei della popolazione di Seattle io political ricorrente non è solo questo e qualche altra cosa nono conte le contraddizioni che arrivano alla politica dal dalla globalizzazione
E perché perché la globalizzazione non può esservi ti aggiungo non è per questo che abbiamo fatto il partito transnazionale la globalizzazione delle se governo della globalizzazione
Governo transnazionale a comporre trazione
Deve essere regole
Le regole essenziali non il dirigismo non possibilmente i regolamenti burocratici de L'Unità dell'Unione Europea ma deve essere regole urbanizzazione
E in qualche misura
Questo questo viene richiesto cioè attraverso queste manifestazioni questa è la richiesta che appare che passa è una richiesta di governo e se questa risposta e questa richiesta era una una risposta in termini di governo in termini di regole diventa l'opposizione vandeana alla globalizzazione
E questo è il punto però questi aspetti
Forse un l'interrogativo su queste cose cioè su collo su sui fenomeni e sul tipo di risposte mettendo anche cercando anche non soltanto dal nostro interno ma mettere al a a confronto alcune intuizioni sforzi eccetera eccetera che tra mille difficoltà si fanno che in questa direzione e con che riflessioni di economisti sociologi e chiedere se significativi che noi riteniamo opportuno interpellare con cui riteniamo opportuno intervista questa è un'esigenza che io da sempre sento e che mi sembra
Ma probabilmente non so se poi una mia e con mia un mio problema un mio ma la mia macerazione eccetera comunque io questo visto che vi muovete in queste direzioni io questo di cento mi sento di suggerire grazie Gianfranco Spadaccia questo è un ulteriore impegno la partecipazione per due in futuro lavoro della rivista e quindi storiografico
è sempre prosegue sono sempre felice di questi di questi queste vecchie virtù apporto è prezioso come sempre grazie se non c'è non ci sono altri interventi ringrazio ad un grazie a tutti intanto vi prego di rimanere per un brindisi finale di nuovo grazie a tutti