"Africa: dieci anni tra conflitti e democrazia" nell'ambito della Festa dell'Unità presso la Rotonda dell'Ardenza

Qualche sera fa in questa festa
Nazionale tematica dell'unità sul tema nord-sud
Pace diritti umani ed interdipendenza
Abbiamo ospitato un'altra serata
Su sulle tematiche africani
è stata una serata abbastanza speciale non si è svolta in questa Sala ma si è svolta in un in un piccolo Stand che e qui vicino uno stent che ospita una mostra
Di grandissimo valore
Storico ed artistico ed è la mostra fotografica di alcun malore alcuno allo che un grandissimo fotografo sudafricano il fotografo che ha diciamo immortalato trent'anni di apartheid in Sudafrica
Io non sono un grande esperto conoscitore delle tematiche africane però è stata un'emozione fortissima quando rivedendo la foto di di Ruth First con la foto di Mandela giovani quello giovani con i capelli neri e la riga da parte che tutti abbiamo nella testa
Nel diciamo negli occhi la foto del cane col poliziotto Grasso super sudafricano che azzanna il giovane vero
La foto di del del primo arresto di Winnie Mandela e così via ho scoperto che tutte queste foto che per me rappresentavano l'apartheid in Sudafrica erano dello stesso fotografo al comando
Che abbiamo deciso di ospitare in questa festa nazionale tematica questa mostra come omaggio a questo grande diciamo artista e come omaggio anche alla lotta del popolo sudafricani
Perché abbiamo svolto
In quello stendardo appunto che ospita questa mostra che vi invito ovviamente a visitare perché abbiamo svolto di quel primo dibattito perché avevamo valore caratteristiche un po'particolari questo primo incontro che si è svolto la settimana scorsa è stato un incontro speciale perché è stato come dire non sguardo sull'Africa attraverso gli occhi di
Una
Compagna carissima una vecchia compagna come si sarebbe detto una volta che Dina Forti
Attraverso le domande che sono state rivolte a Dina Forti
Abbiamo rivissuto abbiamo potuto rivivere quelle che sono state scadenze tappe importantissime e fondamentali
Del rapporto fra il sei la sinistra italiana europea e i movimenti di liberazione le grandi lotte le grandi figure che di questi movimenti di liberazione sono stati appunto Righini riferimenti fondamentali
Degli ultimi tempi diciamo di decenni di di storia africana soprattutto del diciamo dell'Africa
Australe
è stata una serata della memoria è stata una serata dove si è parlato di Africa ma si è parlato anche della sinistra italiana di quel periodo
Questa sera viceversa
Vorremmo come dire fare un po'il passo successivo e quindi con due autorevolissimi interlocutori il sottosegretario agli Esteri senatore Rino Serri che come aria diciamo di intervento diretto all'interno appunto delle competenze della sua sotto segreteria proprio l'Africa e il Professore Giampaolo Calchi Novati docente di storia
Dell'Africa l'università di Pavia conosciuto e apprezzato
Diciamo conoscitore dei di queste tematiche profondo conoscitore di queste tematiche vorremmo in qualche modo non dimenticarci quello che è venuto prima anzi sicuramente ci saranno riferimenti in questo senso però fare il passo successivo e quindi dare l'opportunità ai nostri interlocutori di dibattere fatti tra di loro e di come dire rispondere alle alle domande gli interventi di chi li volesse fare su che cosa sta succedendo in questo continente che cosa sta succedendo nelle varie aree di questo continente si è parlato di continente dimenticato scomparso qualcuno ha detto che se scomparisse raffica non succederebbe assolutamente niente e così via tutti questi luoghi comuni che io mi permetto di fare solo come introduzione ma che ovviamente non faranno certo i nostri non sono certo gli argomenti dei nostri ospiti
Prima di dare la parola atti Parini
Prima di dare la parola a al seduttore Rino Serri
Vorrei anche ringraziare la presenza di radio radicale che ha deciso di venire a questo dibattito di registrare credo poi di mandare in onda questa nostra discussione quindi li ringraziamo di cuore e la parola per ma prima primo intervento diciamo complessivo al senatore Rino Serri
Ma
Vorrei prenderla diciamo su un piano molto diretto
Direi quasi un piano umano
Io
Ho visitato fino adesso nel corso degli ultimi tre anni
Trenta Paesi africani
In alcuni di questi Paesi sono andato più volte tre quattro anche
Ho conosciuto quasi tutti i dirigenti dei cinquantatré Paesi africani
Io non vi nascondo che
è uno dei momenti in cui mi sono sentito più solo
Cioè dell'Africa non gliene importa niente
Quasi a nessuno
Parlo
Non di Giampaolo o di Di Santo parlo
Della presenza sui media
Nel momento della informazione
Della dell'impegno
Se si tratta del Kosovo
Voi avete avuto
Settimane e settimane di i profughi della solidarietà dell'arcobaleno di queste cose continuerà così
In Africa possono avvenire ci sono non meno di dieci milioni
Gli espulsi di rifugiati non meno oggi
Ma ovviamente non ne parla nessuno
Ci può essere una guerra
O ci può esser la pace
Difficile riuscire a farne parlare
Quindi da questo punto di vista c'è un elemento di solitudine bisogna guardarli in faccia
Io badate io vengo da tre anni di esperienza in cui ho provato a fare gli incontri con i giornalisti le conferenze stampa
Non si passa
Non si passa
Se ci sono io rispetto una tragedia come quella che è accaduta di recente con l'aereo di prigioniero un cagnolino
Ovviamente
Ma su questo ci possono essere cinque pagine di giornali e quattro notizie lunghe di televisione che non dicono assolutamente niente
Che non danno nessuna notizia ripetono semplicemente la stessa cosa
Per per ore e ore ore e ore
E determinano io sono convinto che se facessimo un indagine tra gli studenti universitari
Non sto parlando della noi studenti universitari
Sui cinquantatré Paesi africani quanti ne riescono a dirne se non hanno studiato geografia ieri mattina
Io sono convinto che saremmo a un
A un certo livello
Non voglio dire quale ma non per colpa loro e nemmeno per colpa della scuola
E perché badate che il meccanismo dei media determina anche l'ignoranza di ritorno la quello che chiamano l'analfabetismo di ritorno cioè uno ha studiato una cosa poi per dieci anni
Per cinque sente un'altra cosa i
E è una battaglia dura perché
Perché io invece sono profondamente convinto
Che il legame eh
Con la vita nostra con i nostri problemi con i problemi dell'Italia dell'Europa è assolutamente inscindibile
Solo che ce ne accorgeremmo solo nel momento da rottura della tragedia
E allora chissà che cosa ci inventerei mo'
Allora proviamo a fare un esempio quando avremo
Una spinta di immigrazione terribile
Perché sfuggono alla fame alla miseria alle guerre alle deportazioni
In quel momento chissà forse cominceremo a dire non so che cosa ma sarà una brutta cosa cioè cercheremo di alzare i muri
In mezzo al Mediterraneo per dire
Per fermare questo
è una domanda ma è una domanda un po'drammatica
Perché
Se non c'è la consapevolezza di questo legame e quindi il tentativo di costruirlo storicamente tra Italia e Africa tra Europa e Africa se non c'è questo ci sarà quell'altro
è inevitabile che sia così
è destinato ad essere così ma sarà in forme drammatiche in forme tragiche
Cerchiamo allora di capire insomma questo lo sforzo
Si si si esamina un po'la questione
In Africa si posso Nordest delle ultimissime fasi diciamo negli
Definire ciò due due fasi e la terza che si è avviata
Una prima fase è stata quella della liberazione anticoloniale
In cui i meno giovani Dinoi
Non dico i più vecchi non Donato oppure ma altri io sì
Perché si chiamavano un coro umani RR Lumumba cioè la grande ondata di lotte africane per l'indipendenza dal colonialismo
E qual è stato un momento in cui l'Africa era dentro partecipe del mondo
Perché era un pezzo della battaglia di riscatto del mondo del dopoguerra della fase anticoloniale un pezzo viveva in Africa di questa battaglia
Poi c'è stato un'altra fase vado molto per sintesi un'altra fase nella quale l'irrigidimento dei due blocchi e degli interessi dei due blocchi aveva un po'inchiodato l'Africa
Nelle zone di influenza
In Somalia in Etiopia in Angola in in Sudafrica spesso e quant'altro
E lì c'è stato un periodo in cui questi due due grandi blocchi le influenze e quant'altro hanno determinato un congelamento
Dalla situazione
Poi si è iniziato una terza fase nella quale stiamo vivendo adesso e che io
Non riesco ancora a vedere in tutti i suoi contorni
La terza fase non essendoci più i blocchi
Presenta da un lato una ricerca africana
Seria vera
A a a definire una identità un ruolo dell'Africa
Nella scena mondiale a cercare di
Individuare un sentiero un percorso
Però attenzione queste una faccia del problema
L'altra faccia è la liberazione in negativo lo dico
In questo caso di una serie di tensioni di spinte etniche tribali eccetera che sono state compresse per un lungo periodo di tempo
Una terza componente sono interessi
Esterni anche all'Africa
Liberati
Da questo congelamento dei due blocchi si tratti dei commercianti di diamanti o del petrolio delle materie prime
Che intervengono nella vita africana non solo attraverso gli Stati ma anche attraverso gruppi anche attraverso e pie fazioni Armando gruppi vendendo armi
Mandando mercenari l'Africa è percorsa da mercenari europei quasi sempre
Dell'Est e dell'Ovest
Dell'Est e dell'Ovest ci sono mercenari francesi qualche volta italiani inglesi ma ci sono anche mercenari russi mercenario ucraini mercenari bulgari e quant'altro
Che che lavorano su interessi
Di cui ho parlato i diamanti le materie prime questi tre fattori si incrociano non uno soltanto a determinare quella che nel titolo dice
Tra conflitti
E democrazia si potrebbe anche dire tra conflitti tensioni pace sviluppo di una democrazia questo il senso
E
Qual è il punto
Io ho cercato di capire questo non è detto che ci sia ancora riuscito ma
Essendo
Uno che ha la responsabilità di governo
Dell'Italia
Per quanto riguarda l'Africa e vi assicuro che non ho molti concorrenti
Cioè che nel governo molti si interessino edemi a venirmi a dire la loro bisogna fare così bisogna fare con la
Qualche volta posso anche avere l'impressione che evidentemente hanno grande fiducia in me
Qualche altra volta ho l'impressione che come diceva di Santo qualcuno pensa che l'Africa potrebbe anche non esistere
E secondo me ripeto ancora è un errore poi concluderò rapidamente su questo ho cercato di capire se c'è un punto che collega tutte queste cose
E che determina questa situazione di tensioni di conflitti
Sono il solo gli interessi esterni
All'Africa quello delle grandi potenze quello dei grandi gruppi economici dei grandi gruppi commerciali quelli dei diamanti
No non è solo questo in Etiopia Eritrea per esempio questo non conta niente perché non ci sono in non ci sono ma materie interessi grossi pure se è scoppiato un conflitto
Anche nel Sudan c'entra poco
Eppure c'è un conflitto che dura da molto invece no in Angola cioè la questione sia del petrolio sia dei diamanti
E quindi giocò un ruolo di più maggiore
Io sono arrivato ad una conclusione che però ci fa riflettere
Io credo che uno dei fattori che percorre tutti tutte le tensioni e i conflitti e che potrebbe anche produrne di nuovi senza escludere le altre motivazioni di cui ho parlato
Ma fa da collante è il fatto lo possiamo dire in due modi in un modo un po'come dire apparentemente colto oppure in un modo
Molto diretto
Se si è troppo poveri si combatte anche per un pezzo di pane anche per un nulla
Perché l'unica maniera di affermare te stesso
è di cercare di prevaricare sull'altro che è povero come te
Bene nell'Africa l'Africa conosce una fase parlo dell'Africa soprattutto subsahariana
Conosce una fase nella quale in questi anni
In questi anni che si chiamano della globalizzazione
Sono cominciati i grandi processi economici che generalizzato una serie di meccanismi finanziari economici commerciali l'Africa e ai margini
La partecipazione dell'Africa al commercio mondiale è insignificante tutta l'Africa subsahariana partecipa alle esportazioni mondiali come l'Isola di Taiwan esattamente
Nella stessa forma
Nel con gli stessi numeri ed è impressionante questo dato
Il tasso di sviluppo
Che quando va bene del tre quattro per cento
Ma pensate a questo tipo di rapporto per avere un'idea perché la percentuale non dice assolutamente niente
Pensate al fatto che il Monza ambiguo
Con diciassette milioni circa di abitanti
A un piglio un prodotto interno lordo che si aggira adesso sui tredici quattordici mila miliardi di lire
Provate a pensare che cos'è in Italia
Il PIL che supera i due milioni di miliardi di lire
Quando il PIL del mondo Tampico è aumentato molto moltissimo
Facciamo finta che sia aumentato non è mai accaduto del dieci per cento in un anno
Dieci per cento significa che è un ma intatto di mille e duecento miliardi
Che sarebbe tantissimo una cifra enorme ma se l'Italia un menta dell'uno per cento uno per cento aumento di ventitré mila miliardi in un anno solo
Quindi se la percentuale apparentemente avvicina perché dice luglio aumentato del dieci e tu solo dell'uno quindi si sta avvicinando sì ma in valori assoluti questo è un cammino che sarà enorme lunghissimo lunghissimo forse non non se ne vede neanche lattine nella storia
Da qui nasce a loro una tensione
Che si legge che si vede quando si gira in Africa perché da un lato c'è un minimo di unificazione mondiale a livello dei media della comunicazione della conoscenza
E dall'altra c'è una situazione di povertà di miseria di fame di di sfruttamento di che che è enorme se voi prendete io faccio un ragionamento
Spesso diciamo riferito al buonsenso
E non a a teorie economiche troppo complicate
L'Italia se noi prendiamo l'Italia del dopoguerra che è partita ampi con un Paese ancora molto povero relativamente povero
Noi siamo riusciti in base ad una serie di meccanismi ad avere un tasso di sviluppo molto forte ma abbiamo avuto per decenni un elemento di forte protezione
Il forte protezionismo
Sapete qual è adesso la politica che il Fondo monetario eccetera cerca di imporre a livello mondiale è quello di abbattere ogni fa barriera doganale
Di abbattere di Djibril di rompere ogni forma di protezionismo la conseguenza è che il Paese arretrato che non ha nulla da rendere che cosa fa rispetto al paese avanzato che invece ha tutto da vendere quando io girando una volta recentemente a Dakar ho visto per le strade che si vendevano gli aggeggi per fare la ginnastica attaccato
Allora dopo nord sabato avevo pensato anche prima qualora voi vedete che quel tanto di accumulazione
Che viene realizzato in quel paese invece che fare come è accaduto persino la borghesia italiana che per tutta una fase ha reinvestito
Quel tanto che avveniva di accumulazione no lì viene consumato perché noi vogliamo che si consumi
E viene consumato da una fascia estremamente ristretta della popolazione
Che si fa la piscina l'automobile la parabolica la il televisore eccetera e quindi consuma ogni possibilità del di questi Paesi di mettere in moto un meccanismo di crescita proprio ma questo non è un una colpa loro è una nostra scelta perché noi vogliamo assolutamente abbattere le barriere arrivare ovunque vendere ovunque
Non favorire assolutamente lo sviluppo di un di un meccanismo economico industriale o agricolo
Di tipo proprio autoctono indigeno e quindi si determina questa permanenza della povertà della miseria della fame
Addirittura ci sono delle forme di ritorno
Attenzione perché
Nel momento in cui il Fondo monetario
E qui palpa starebbe citare tutta la questione della delle politiche del debito
Perché questi son tutti i Paesi indebitati il Fondo monetario oppone determinate condizioni sono condizioni macroeconomiche come si dice e cioè tu devi avere un bilancio fatto così essere in pareggio qui la sotto sopra
Dov'è che loro va possono tagliare visto che non hanno quasi nient'altro
Tagliano
Addirittura proprio su quei punti iniziali
Per esempio l'Africa negli ultimi anni ha avuto un arretramento nel tasso di alfabetizzazione
E pensate che razza di assurdità che si è prodotto
Si è prodotta mentre il problema dell'alfabetizzazione era il problema primario da qualche anno
L'alfabetizzazione la l'analfabetismo spari crescendo
Così come riguarda il problema della sanità
Persino la Banca Mondiale ha dovuto farsi un'autocritica perché la spinta ai progetti solo virgolette di stampo produttivo e che non guardavano più alla crescita di una condizione sociale e civile minima
Determinate gli scompensi insostenibili
E io credo che questa sia uno dei punti unificanti uno dei punti che percorre le tensioni che hanno ragioni poi anche molteplici è diverso
Concludo su due cose
La prima è questa
Io sono profondamente convinto
Però ripeto qui c'è anche la la media o la nostra solitudine e Donato
Io sono profondamente convinto che se l'Italia e l'Europa
Commetteranno questo errore che in parte stanno già facendo
Di considerare l'Africa come
Una in una condizione un continente che dice va be'sarà fra vent'anni ce ne occuperemo
Adesso è un continente marginale
Perché pesa pochissimo sul piano economico non decide sui mercati mondiali non decide niente sul cambio delle monete se lo yen o il dollaro o l'euro no l'Africa su questo non conta e quindi ce ne occuperemo
Quando conterà
Se faremo questa scelta faremmo un grande errore
Io sono profondamente convinto
Che per le condizioni dalla pace della sicurezza
Dei flussi migratori se noi non abbiamo la pace e l'inizio dello sviluppo non pretendo di più
Del continente africano
Noi avremmo un'Italia e un'Europa costantemente instabili insicure esposte anche
Sullo stesso piano economico
Questa è una questione che riguarda
La strategia della nostra politica estera
La strategia della politica estera europea
Il prossimo anno dovrebbe esserci finalmente
Il primo vertice Euro africano di tutti i capi di Stato dell'Europa e dell'Africa
Perché dico finalmente perché l'Africa
è stata sempre passata al setaccio delle vecchie influenze coloniali
Allora c'era l'Africa anglofona l'Africa francofona
Ci sono i retaggi di questa vecchia storia che rappresenta un altro peso
Per il continente africano noi compresi che abbiamo le nostre piccole influenze per la verità molto modeste parlo di Etiopia Eritrea
Eccetera questa è la è la prima questione la seconda con la quale voglio concludere è
Io sono stato ad Algeri di recente la scorsa settimana
C'era il vertice di tutti gli Stati africani
E c'erano i quarant'quarantasei capi di Stato è stato il record delle dei vertici Oliva
Vi si aveva una strana sensazione
Seguendo questo grande summit dei capi di Stato
Da un lato si viveva la frustrazione
Il dramma di quest'Africa percorsa dalle tragedie dai conflitti dalle pensioni
Dall'altra si percepiva anche
Un altro elemento
De
Entravano in campo
La nuova direzione sudafricana vecchi
La nuova direzione nigeriana la Nigeria ha cambiato questo grande Paese la Nigeria sono oltre centodieci milioni di abitanti
è una le novità
Anche dal punto di vista democratico
C'è stata una qualche evoluzione democratica era presente il presidente nuovo paesaggio
Che è venuta anche in Italia l'abbiamo incontrato
L'Algeria
Assume il ruolo di presidente di turno dell'OPA per il prossimo anno
E l'Algeria ha un peso specifico molto grosso è molto più forte di quello che non poteva avere per ragioni obiettive il Burkina Faso che è stato il il il presidente precedente dell'anno che si è concluso
Insomma la sensazione che noi potremmo anche essere in una fase di ripresa dell'Africa che comincia un'epoca nella quale un minimo di identità la ritrovano si riesce a superare i conflitti in atto e quindi a portare sulla scena mondiale il peso
Almeno parziale dell'Africa questa sensazione c'è c'era
Parlo di sensazioni non ancora di un giudizio perché non non ho gli elementi sufficienti per un giudizio anche se qualche fattore c'è
Esempio l'ultime notizie so che poi anche Calchi Novati ha particolarmente attento sono che forse tra Etiopia Eritrea
è cominciata la fase conclusiva del conflitto e l'inizio
Di una pace
O se non di una pace di una non guerra tra i due Paesi
Io sono stato lì tu lo sai
Tre settimane fa nei due Paesi poi ho incontrato a Tripoli
Con un'iniziativa congiunta libico italiana
Sia gli eritrei sia gli etiopici poi gli abbiamo le incontrati ad Algeri
Per tentare sempre questo lavoro di sembra che ci sia amo vicini e forse addirittura questa settimana si potrebbe sancire lo stato di non guerra e cominciare un'altra fase ma una fase di questo genere sembra aprirsi anche nel Congo
Badate che la il conflitto del Congo
L'ex Zaire coinvolge nove Paesi perché amo truppe
Dentro al Congo dall'angolo allo Zimbabwe a all'Uganda al Ruanda chador
E si continua la Namibia
E quindi sessili se si risolvesse quest'altro conflitto
Quello del Congo potremmo dire di aver che si risolve il cinquanta per cento delle tensioni e dei conflitti africani di oggi sono in corso a Nairobi proprio oggi trattative
Tra le due parti del Sudan per tentare di risolvere questa questione
Del Sudan sono trattative a cui l'Italia ha lavorato con particolare impegno negli ultimi due anni io mi sono recato due volte a Khartoum abbiamo ospitato diversi dirigenti compresi i ribelli
E quindi c'è questa fase
Io credo che se l'Italia giocherà un ruolo in questa fase potrà riceverne un grande ritorno in termini del suo futuro della sua sicurezza della pace dello sviluppo
Il suo sviluppo spesso è parlo di pace di sicurezza e di sviluppo economico dell'Italia io non credo che si possa fare a meno
Di guardare al continente che sta ottanta miglia dalle nostre coste
E che rappresenta inesorabilmente che lo vogliamo o no io lo voglio
Profondamente rappresento un interlocutore naturale e ineliminabili dell'Italia e dell'Europa grazie
Grazie senatore Rino Serri quindi passiamo subito la parola al Professore Giampaolo Calchi Novati
Anche il sottosegretario Serri ha ricordato che in Africa ci sono cinquantatré Paesi
E credo che sia significativo che pur nello sforzo ammirevole apprezzabile fatto in questa festa di parlare addirittura due volte via
Ma come lo consente contento per inopportuno
L'amico con cui ho collaborato per anni
Questo riconoscimento in più sferico
Lo sport tutti dedicare due serate oltre una mostra all'Africa è però significativo che ci sia un dibattito sulla
Che di per sé potrebbe addirittura non avesse perché presente oggi in Africa più di cinquanta Paesi ciascuno dei quali ha una sua storia raggi tonfo progetto nazionale quel problemino
Un discorso sulla perché inevitabilmente generi qui rischia di essere deviante
Anche a livello scientifico
Studiosi di gli Africa dicono che
Alla base della crisi dell'Africa c'è una crisi della conoscenza dell'Africa e questo vale sia per la conoscente che gli africani hanno dei loro problemi sia la conoscenza che il mondo nessun insieme intellettualità l'accademia o la politica
Hanno dei problemi dell'Africa così che devo confessare dall'inizio che pure essendo in qualche modo catalogabile fra gli esperti da molti problemi africani risultano di difficile comprensione
Difficile spiegazione difficile razionalizzare
Così che dobbiamo affrontare i problemi dell'Africa con quella milita che ci consenta di
A mettere la difficoltà di padroneggiare tutti gli elementi anche se in altri
Non ci sono
Valori forti paragonabili all'Islam in rapporto al mondo cosiddetto arabo-islamico
GA
Dato origine dà origine a fenomeni che vengono normalmente qualificati come integraliste fondamentalisti applica dimostrato una sorprendente
Impermeabilità
Alla trasmissione passiva i modelli di derivazione europea utile anche sul piano istituzionale perché quando parliamo di democrazia incominciamo prendere atto tempo due cose potrò dirle dopo che ci sono delle fenomenologie non perfettamente assimilabili ai processi in atto nei paesi cosiddetti si
Allora siccome si è fatto riferimento a questo decennio va ricordato che in questo decennio ci sono state alcune svolte fondamentali grafiche la prima che mi sembra doveroso ricordare è stata l'operazione che ha portato all'uso mantella mento del sistema razzi da in Sudafrica
A parte i valori morali sono naturalmente
Coinvolti
In un fenomeno di questo genere visto che si parla spesso di diritti umani di modelli che l'Europa trasmettono al mondo deve ricordare che fino a dieci anni fa una minoranza bianca considerata a tutti gli effetti parte integrante di questo mondo e ha l'ambizione di dare lezioni letteralmente di diritti al mondo intero
Una minoranza bianca praticato per via istituzionale non negli interstizi della illegalità ma per via istituzionali un sistema di sfruttamento e di discriminazione razziale con la sostanziale copertura complicità del mondo occidentale
E questo forse è un elemento che vale la pena di essere ricordato
Però alla fine del razzismo in Sudafrica a parte gli aspetti di carattere morale
Ha modificato radicalmente le condizioni di fatto in Africa perché tutta la storia dell'indipendenza dell'Africa è stata assegnata
Dalla esclusione del Sudafrica cioè della più importante potenza economica
Del continente dai sistemi produttivi di sviluppo di integrazione perché potrei dire giustamente i Paesi africani organo ritenuto che in che il Sudafrica era retto da un sistema minoritario di Bianchi per di più al riparo di una meccanismo di razzismo non potesse essere incorporato nei processi di sviluppo
Nella
La stessa l'indipendenza dei Paesi che fanno un po'da corona al Sudafrica e che sono stati trattenuti dentro il sistema coloniale continua a quasi alla fine degli anni Settanta apre il sipario per razzismo in Sudafrica
Dicevo anche in difetto di questi Paesi è venuto e più tardi ed è venuta apprezzo di tremende e devastanti guerre che non sono in alcuni casi lo citava Sierri prima l'Angola neppure finite
Dopo venti e più anni
Dall'indipendente allora abbiamo questa novità
E devo dire che anche il modo con cui il mondo nel complesso ha preso atto della modifica
Della situazione del Sudafrica non è stato del tutto incoraggianti
Abbiamo visto l'Europa
Traccheggiare fare una serie di eccezioni di riserve
Prima di accettare un rapporto con il Sudafrica all'interno del sistema cosiddetto di lume
Anche i Paesi africani erano riluttanti ad accettare integralmente il Sudafrica sullo stesso piano l'Europa ha messo del suo dello stacco rare questo processo di cooperazione
Abbiamo visto il mondo occidentale il mondo del capitalismo avanzato quasi delegare al Sudafrica la funzione di virgolette locomotiva dello sviluppo africano con questo pretesto
Una parte l'impegno non so quanto fruttifero in termini di aiuto distintisi stenta tecnologica e così via sono stati abbandonati appunto lasciando la fiducia al Sudafrica abbonamenti Sudafrica dei problemi tremendi di
Giustizia sociale che possono non esistere questi problemi perfettamente coerenti con le politiche il risanamento economico così detto macro economico
Proposta dal Fondo monetario internazionale si è poi al Sudafrica viene anche delegato il compito di invidiare i problemi dello sviluppo dei Paesi vicini si capisce come le possibilità
Per le popolazioni nere che hanno più sofferto Repetto dalla parte dei possono ritrovare quel minimo di dignità che ci si aspettava
Forse il risultato della fine del re
Un altro fenomeno importante è stato l'attivo una serie di processi che brevemente vengono definiti diamo progettazione sia di tipo politico di liberalizzazione politica che di liberalizzazione economica non sempre i due processi da libere ripeto le politiche la liberalizzazione economica sono coerenti tra di loro
Tutto
Comunque non abbiano tramite il tempo di entrare in una serie di situazioni molto diverse l'una dall'altra è un fenomeno che ha assunto un carattere relativamente generale
Ricordo che uno dei punti fermi di litio della concezione dello Stato del potere in Africa dopo l'indipendente è stato il partito unico sulla base di un assunto che aveva una sua qualche buon data De Rita cioè dobbiamo mettere da parte le divisioni perché l'Africa soprattutto dei problemi di unità di sviluppo e così via
Naturalmente questo copriva anche gli interessi delle Litta non ammettere competizione con altre forze che potevano mettere in discussione il suo potere ma questo assunto è ormai considerato superato e nessun regime anche a partito unico lo giustifica più in termini politici tutt'al più lo impone è come un atto di imperio di arbitrio di autorità ma un po'in tutti i Paesi africani si è riconosciuto il pluralismo turismo che non è necessariamente quello di chi esprime una serie partiti politici ma il pluralismo nella articolazione della società questo è anche una affetto dalla dall'evoluzione del Società africane rispetto agli anni cinquanta o sessanta ma è stato anche internalizzato a livello di coscienza politica così che il pluralismo un dato di fatto probabilmente irreversibile nella storia dell'Africa questo è un altro punto importante di questi dieci anni
Però in questi dieci anni lo dice anche il titolo sono continuate le guerre e in un certo senso sono anche aumentate le i due chili
Guerre che potremmo definire di lei io
Stile e guerre di nuovo abbiamo visto per esempio autorevoli
Esponenti del governo americano o della intellettualità americana
Applaudire incoraggiare provvedimenti e
Sostenere delle guerre nelle guerre in Africa addirittura battezzate Liberation Nuoro prendendo a prestito
Un'espressione che una volta era patrimonio del sistema compie comunismo internazionale del sistema antimperialista nessun guerre di liberazione che su questo brevissimamente torme rosso
Ci sono però una serie di guerre
Di vecchio stile nel senso di guerre che si trascinano che continuano vecchi conflitti
Oppure addirittura guerre che sono state la conseguenza
E il collasso degli Stati uno degli aspetti più a sorprendenti dalla storia dell'abito di questi quarant'anni e che con il caso assolutamente eccezionale dell'Eritrea che è sempre stato eccezionali dall'inizio
Gli altri Stati africani hanno retto nel complesso per quello che riguarda la loro integrità la loro stabilità in un certo senso hanno retto più degli Stati europei
Lo abbiamo visto degli sfaceli anche in epoca vicino al
Allora questo sta più artificioso debole facilissimo ha letto nella sua sostanza però in alcuni casi non si è verificato un fenomeno di disgregazione dello Stato lo Stato è lateralmente sprofondato
Per effetto della mancanza dei degli elementi minimi vitali per l'afflusso provvidenza ogni Stato
Ha natura leggibile di risorse in particolare lo Stato africano che per lo più si regge sul modello che termini Pederiali possiamo definire patrimoniali o neo patrimoniali
Ottiene utilizza le risorse dello Stato come propri di risorse ridistribuisce a una rete di clienti che garantisce questa rete di clienti il consenso che la sopravvivenza del potere nel momento in cui il potere non la letteralmente risorse da distribuire non è più in grado di gestire lo stato quasi che abbiamo visto casi
Più clamoroso dato dal Somaglia in cui si lo stato letteralmente
Sprofondato nel
Niente risorse niente
Citava prima Serre il caso del mercenari di attuarla giunti in Africa dei fenomeni molto sofisticati non ci sono più gli avventurieri che partono e fanno i mercenari in Africa ma ci sono delle holding finanziarie quotati in Borsa che forniscono agli Stati africani la sicurezza l'Intelligence sì lo spionaggio e col
Testamento militare eventualmente truppe
Cosicché è quello che l'aspetto più vistoso dell'esercizio della sovranità il monopolio dell'intera forza viene appaltato ha una struttura privata
Ci sono anche stati ricasca ci sono tuttora dicasi paradossali guerre civili in Africa in cui la stessa organizzazione merce indici mercenari combatte da una parte dal tra i caduti Executive dopo l'outcome su cui c'è ormai un'ampia lettera
L'ha detto anche Serri in questo processo di pluralismo per mancanza di ideologia e di carattere universale
Ho anche di prospettive politiche credibili
Oggi progetti nazionali in grado di mobilitare
Settori trasversali della popolazione il primo sbocco più immediato più naturale e quello delle tecnicismo vale a dire chi vuol far politica cerca di aggregare il consenso chiamando a raccolta i sentimenti di tipo etnico Plani può come si diceva una volta tribale del proprio qui
Va detto che al momento dell'indipendenza il nazionalismo africano
Ha fatto di tutto per occultare l'esistenza delle società africane delle etnie delle differenze culturali linguistiche nazionali o su nazionale
Anche se l'aveva fatto vero perché poi l'intera dalla Nigeria c'erano decine o centinaia di realtà culturali diverso da questo punto di vista le cui cinismo
Non può essere considerato di per sé è un fenomeno negativo perché è un modo con cui l'Africa si riconcilia con la sua con la sua storia profonda quello che protetti finirebbe la lunga durata
Della storia che il colonialismo e la stessa decolonizzazione avevano messo da parte e nella storia la finzione o la menzogna non possono durare troppo a lungo prima o poi vengono svelate dalla realtà
Allora darsele tecnicismo che tra l'altro si badi bene malgrado quello che si dice della stampa occidentale perché uno degli aspetti paradossali dell'ossessione con cui il mondo occidentale
Ha propagandato tipica dello Stato nazionale dello Stato nazionale o pseudo nazionale e anche quello di immaginare che le rivendicazioni etniche cisti che debbano necessariamente sfociare
Nella messa in discussione degli Stati dei confini dell'Istat non è così perché le chimici inquinate che è soprattutto un modo attraverso cui i vari gruppi che prendono coscienza della propria identità e tutt'al più si apprestano a competere per il potere sulla base appunto dell'idealismo etico anziché dell'idealismo
Politico-sociale
è vero però che nelle condizioni tremendi in cui rivelate Calì dirigismo è stato spesso manipolato dei gruppi di potere per dare origine a politiche di violenza
Di guerra e addirittura di genocidio odierno ciglio nella quasi assoluta impotenza
Della cosiddetta comunità internazionale che in realtà quando si dice che quando al quale ci si riferisce a quattro cinque grandi potenze che manipolano le notizie idee reazionarie notizie sulla base degli U interessa
O peggio ancora degli interessi dei blocchi di potere questi quattro cinque Paesi
Il caso più clamoroso fu il comportamento delle Nazioni Unite e delle potenze alcune potenze europee in particolare dalla Francia
In occasione della la guerra civile in Ruanda nel mille novecentonovantaquattro quando sullo sfondo di un conflitto politico etnico
Ironicamente mentre la minoranza tutsi stava prendendo il potere attraverso una guerra una di queste guerre che è stata battezzata appunto guerre di liberazione
La popolazione tutsi perché questa è anche interessante per ricordare è stata interessante naturalmente amaramente e mentre tutti stavano prendendo il potere la minoranza tutsi è stata falcidiata se non quasi annientata
Da una serie di pogrom russi orchestrati dai resti del precedente governo che stava nel frattempo perdendo il potere
Malgrado l'aiuto che la Francia fino all'ultimo adatto a questo governo
Comportamento dell'ONU fu
Inqualificabile perché dell'approssimarsi
Della crisi furono ritirati gli aiuti e quelle poche forze
C'erano
Ruanda
E quando a seguito quella appunto arrivo al potere del nuovo governo a votare direzione Tuzzi
Una massa di hutu ha cominciato fuggire verso il vicino salire allora dire ancora con molta al potere
Parte colpevoli del genocidio in parte temendo la vendetta dei tutsi in parte semplicemente allo sbando perché la guerra stava assumendo aspetti
Devastanti
Ci fu una totale anche l'impotenza della comunità internazionale va detto che ci fu per qualche settimana una proposta di intervento non si sa se umanitario o militare
Molto ambiguo perché sembrava confondere l'aiuto ai profughi hutu con un tentativo di sostenere Mobutu che nel frattempo era attaccato da famose Forze di liberazione di capillari
E poi non se n'è fatto più nulla ma per dimostrare non so se definire l'ipocrisia o proprio la la incapacità delle grandi potenze di gestire i problemi dell'Africa quando i profughi hutu con un bel gesto hanno incominciato camminando con le loro gambe non quei famosi aerei che avrebbero dovuto ipoteticamente riportarli in patria matrigna Sigourney violenta con le loro gambe sono ritornati in Ruanda il governo in Ruanda ha chiesto l'intervento dalla comunità internazionale per assistere i profughi nel loro re se torna in meno guarda che il modo migliore di risolvere i problemi dei propri non c'è stato nessun Paese al mondo che si è fatto vivo per rispondere alla richiesta di aiuti da parte e il governo ruandese compresi quei Paesi che finché i profughi stavano all'estero che potevano essere una massa di manovra per destabilizzare un ristabilì rizzare un altro Paese mi dispiace che su questo anche la tanto esaltata Emma Bonino con più una politica secondo me molto negativa nell'occasione
Nel momento del rientro in Ruanda furono cancellati tutti i progetti di assistente questo l'ho citato come uno degli esempi Della politica o non politica della Poli del mondo nei confronti nella
Le guerre etniche una folta anche un accenno perché molte guerre etniche sono in corso in Africa non sono guerre arcaiche regressive di ritorno al passato
Sono quelle modernissime per la conquista del potere
Per la conquista del simboli e dei pegni del potere
Sono delle guerre attraverso cui l'élite si contendono la supremazia dallo ska
Fanno riferimento alle normali
Procedure compreso purtroppo l'uso della guerra e fanno spesso riferimento anche ai famose aiuti internazionali perché l'aiuti internazionali interpretazione africane
Sono gli unici flussi finanziari che arrivano degli Stati africani e quindi il riconoscimento internazionale la precondizione per poter avere diritto ad usufruire
Degli aiuti
Ho detto prima che in molte di queste guerre che ci sono invece combattute negli ultimi tempi
Hanno assunto un aspetto che agli occhi della politica anche di potenze che normalmente dalla scienza politica vengono definite conservative perché hanno interesse a mantenere lo status quo nel sistema internazionale
Hanno accettato come fatti positivi viviamo visti infatti Presidente Clinton nel mille novecentonovantotto un fatto assolutamente senza precedenti
Il Presidente degli Stati Uniti che dedica alcune settimane della sua vita dalla sua attività di statista visitare l'Africa non era mai accaduto
Finora in Africa si è l'arma dei grandi della terra si erano mossi sotterra mosso soltanto il Papa
Che naturalmente non fa politica in teoria fa opera di evento iniziazione
I grandi della terra non avevano mai visitato l'Africa si specchia azioni per i presidenti Aprica francesi che di tanto in tanto fanno una distinzione che viene chiamato il precari dalla Francia casa dalla Francia ed ex colonie della Francia allora il presidente differenti andati in Africa e a convocato una specie di vertice di questi dirigenti arrivati al potere attraverso questi guerre di liberazione
Dando loro una patente di democratici tra virgolette ora questi governi in realtà non sono democratici
Sono governi militari sono Governi settari sono quelli di minoranza sono governi autoritari più o meno come quelli che essi hanno rovesciato attraverso le guerre di liberazione
Ma hanno fondamentalmente due vantaggi agli occhi degli Stati Uniti Primo hanno fatto proprie le politiche di stabilizzazione economica proposte e i incoraggiata dal Fondo monetario dalla Banca Mondiale secondo si prestano alla politica del contenimento
Che oggi hanno non più regolarmente nei confronti dell'Unione Sovietica e comunque svolte dagli Stati Uniti in Africa in particolare anche se non esclusivamente nei confronti del cosiddetto radicalismo islamico
Fra l'altro credo che una delle conseguenze questo questa funzione chiesta Paesi africani sia stata almeno in parte anche la guerra fra Etiopia Eritrea magari su questo caso specifico fece qualche sollecitazione da parte del pubblico potremmo riforma
Malgrado questa finzione di dia di ripresentare come democratici questi governi ciò nonostante questi governi sono effettivamente un fatto nuovo sa io credo il fatto più un uomo per la vicenda dell'Africa di questi dieci anni
Un fatto nuovo perché queste guerre hanno portato al potere di rappresentanti di un nuovo ceto politico ed economico sociale emergenti in Africa
Che non crede più
Nel disordine
Nella conflittualità in temi grande è la confusione nel non sviluppò
Come interesse prioritario dei gruppi dirigenti c'è una letteratura in Africa io naturalmente non voglio esagerare specialisti
Che è appunto studiato perché molti governi africani hanno un volutamente perpetuati disordine perché questo era funzionale agli interessi dei gruppi dirigenti
Ciò che sta succedendo in Africa e l'apparizione di un scelto economico sociale possiamo chiamarla una burocrazia una borghesia perché la scienza e che non crede più nello sviluppo e nel disordine che crede nello sviluppo ritiene cioè di cogliere l'occasione irripetibile della globalizzazione per inserirsi nell'economia mondiale con una funzione probabilmente marginale
Subalterna ma con la funzione che può trarre qualche beneficio dalla globalizzazione dei mercati investimenti scambi e così
Allora questa la svolta
A cui d'Africa
Senta avviata sembra avviata ma che naturalmente incontra molti ostacoli
E molte resistenze a cominciare dalla domanda fondamentale su cui forse si potrebbe anche chiudere questo discorso quadri spazio lascia la globalizzazione alla
Qual è la specializzazione economica dell'Africa nell'economia globalizzata
Se si interroga
Sistema economico mondiale si capisce che l'Africa non ha
Delle possibilità effettivi di partecipare al circuito virtuoso per lo sviluppo dell'economia mondiale
Le sue risorse minerarie salvo il petrolio
Sono in perdita il valore quantitativo è il prezzo come sappiamo suoi Crocs i famosi prodotti commerciale o coloniali entrando più il peso di una volta
Allora tutti in qualche modo ammettono che il unica possibilità che l'attività è quella di mettere a disposizione delle ma se i lavoratori a basso costo a bassissimo costo per certe produzioni che verranno decentrati rispetto ai cittadelle del capitalismo avanzato probabilmente attività inquinanti o comunque attività a basso contenuto per
E questo è un grosso interrogativo perché le condizioni culturali dell'Africa l'antropologia è una scienza che ha avuto un passato coloniale e per certi aspetti una corresponsabilità del colonialismo
è una scienza molto importante per capire certe caratteristiche
Non facilmente dei periti Service società come società africane
La cultura africana non può riprodurre probabilmente avrà nella storia sono sempre dei dubbi perché la storia in se stessa pericolo di mutamenti antropologici
Non può facilmente riprodurre il cosiddetto modello asiatico
Che ha fatto la fortuna di alcuni Paesi dell'Asia sudorientale una certa fase dello sviluppo del capitalismo internazionale proprio per l'impiego o il lavoro intensivo manodopera a basso costo e che in un certo senso sembra essere il destino che il capitalismo mondiale vuole attribuì
Dire ai Paesi dell'ex blocco orientale
Perché è nella cultura africana del villaggio del comunitarismo e così via la ritiro Lucia del lavoro per il guadagno sia pure mi sono è assente così che per quello dicevo prima che tra liberalizzazione politica liberalizzazione economica riduce necessariamente una con la cui incidenza quello che rischia di succedere in Africa e che questi governi che vogliono cogliere l'occasione della globalizzazione saranno a loro volta obbligati a diventare autoritari
Per imporre quel poco o tanto disciplina sociale che possa ottenere dalle relative popolazioni un impegno produttivo
Su base spontanea probabilmente queste popolazioni
Non farebbero non dimentichiamolo mai che è uno degli orrori principali del colonialismo a parte le querele
Mattioli tutto il resto fu il lavoro forzato il lavoro coatto imposto agli africani Perin obbligarli a svolte certe funzioni lavori pubblici le piantagioni degli
Allora c'è la impressioni sospetto il timore che ciò che la attenda l'Africa
Uso uno svolta un po'semplice però
Faciloneria anziché come è avvenuto finora una violenza puramente distruttiva accetti ha ritenuto che queste guerre che si sono combattuti in Africa sono stati in qualche modo
Rese necessarie dalla
Dall'obbligo di distruggere delle risorse
Prodotte dall'Africa che non potevano essere utilizzate dal mercato mondiale proprio per quella fase isolamenti che abbandoni
Al posto di violenza puramente distruttiva probabilmente ciò che si chiederà l'Africa sarà la violenza più razionalizzata razionalizzata alla produzione
Funzione dello sviluppo forse in parte dell'Africa forse nel sistema dell'economia mondiale ed è qui che almeno come interrogativo io mi chiedo se l'Occidente tali dall'Europa
Hanno effettivamente dei rilievi di fronte a queste linee di tendenza
Perché sulla buona volontari certe iniziative del governo italiano e personalmente la devo fare io non ho il minimo dubbio
Sulla possibilità tradurre queste singole iniziative in una politica senza una profonda trasformazione
E l'ideologia del modo di produrre te lo stesso senso di sicurezza che viene diffusa oggi dai media o dalle ideologie dominanti in Europa senza una modifica profonda del modo di porsi non nei confronti del resto del mondo
Proveniente quest'iniziative avranno dei risultati molto modesti
Non dimentichiamoci che il mondo occidentale ha riqualificato la guerra dopo la fine della guerra fretta subito immediatamente Nigra che poi nei Balcani
Pensando a delle situazioni ingestibili nelle zone periferiche
Probabilmente le prossime guerre si combatteranno nell'Asia centrale ma forse le prossime prossime guerre si potrebbero combattere in Africa perché le situazioni potrebbero diventare assolutamente ingestibili nell'orbita nel sistema in cui noi viviamo ecco perché ritengo che se
Vogliamo come giustamente seria un spicca anticipare delle crisi non dobbiamo limitarci a qualche intervento d'emergenza o a qualche piccolo ritocco ma mettere se veramente in discussione il nostro popolo riprodurre e il nostro modo di concepire le relazioni internazionali
Perché il modo con cui vengono gestiti oggi da relazioni internazionali è un modo discriminatorio che produce che produce quelle situazioni di crisi che poi
Difficilmente possono essere risolte a costo di trovare anche ripeto la legittimazione della cura
Se siete d'accordo direi che possa potremmo prenderci venti trenta minuti per
Dare la parola a chi la volesse prendere e fare delle domande dei primi interventi che mentre appunto invito coloro che volessero prendere la parola farmi cenno
Già prenota una risposta da parte del senatore serve a questa implicita anzi esplicita domanda di di Calchi Novati cioè diciamo oltre la buona volontà che cosa quale strategia quale indicazioni più di fondo da parte del governo italiano
Mentre appunto aspetto che ci sia qualche segnale se qualcuno vuole
Fare una domanda un intervento
Volevo soltanto ricordare una cosa che all'inizio non avevo avevo detto e cioè il senso di questa iniziativa livornese che non è come dire tenta di essere l'occasione una delle occasioni che i Democratici di sinistra su scala nazionale quindi l'occasione di Livorno è una di queste
Varie vari tentativi vari esperimenti ci stiamo dando ci siamo dati per affrontare le tematiche internazionali anche in un occhio anche in un momento come quella di una festa dell'Unità e quindi di una festa innanzitutto
E non solo in un momento di seminariale di discussione approfondita però di affrontare questi temi che sono le tematiche internazionali che come i nostri due oratori quei due relatori questa sera hanno dette come in tutte le serate
Gli altri hanno continuamente riaffermato sono sempre più tematiche nel mondo globale della globalizzazione fondamentali e paradossalmente sempre meno
Si rischia di come dire di approfondire di sapere di conoscere di interpretare questo il tentativo che anche con questa iniziativa sicuramente modesta ma sicuramente generoso importante stiamo cercando di fare
Prego non so
Sì sì sì
Se può venire
Sì mi chiamo Daniele Ficini mi sto laureando all'Università di Pisa e storiella
Va bene il Solna Morato di un grande Paese che all'Angola veramente un Paese dalla storia meravigliosa insomma
Non solo ha contribuito ricordava prima il professore che è una guerra che va avanti da vent'anni
Ricordiamoci che i primi attacchi per la liberazione dell'Angola della MTA Lea
Era in movimento marxista per la liberazione l'Angola
Risalgono all'inizio degli anni Sessanta quindi addirittura sono quarant'anni che questa guerra volevo fare tre considerazioni sole
La prima cosa il fatto che veramente l'Africa non interessa nessuno purtroppo
Non interessa nessuno fino a un certo punto penso che interessi alle grandi azienda alle grandi ordini internazionali perché in fin dei conti all'Africa si sta chiedendo di produrre quello che ha prodotto per tutto per quasi tutto l'Ottocento e il Novecento schiavi manodopera a bassissimo costo
E questa è la cosa più triste
L'altra considerazione generale il fatto che ci siamo chiesti stasera se che ruolo può avere l'Africa
Sì che ruolo può avere l'Africa nella globalizzazione
Io mi chiederei se questa globalizzazione va bene va bene per l'Africa cioè di fare la domanda contraria
Perché
L'Africa non è al margine di questa globalizzazione e fuori ed tenuta volutamente fuori
è stata sempre tenuta fuori il Sudafrica al quale ci si riferiva prima
è un Paese dove c'è stata l'apartheid fino a dieci anni fa
Non è che l'Europa ha combattuto contro questa apartheid anzi tante volte si è servito del Sudafrica per
Bandiera dell'anticomunismo in Africa
Mi riferisco alla guerra che c'è stata con l'angolo io non vorrei veramente che
Si andasse verso un colonialismo del Duemila
Che non si chiama più colonialismo ma in fin dei conti poi fa questo insomma il il prendere in mano d'opera a basso costo e poi ma in fin dei conti l'Africa può anche spariti questo questo mi dispiacerebbe perché oltretutto è un continente che che ha una forza interiore meravigliose
Vediamo già
Aggiungere qualche altro intervento domanda
Prego
Come amico del regista
No è una domanda interferenze soprattutto
Al sottosegretario Serri
Noi siamo in una fase importante di costruzione dell'Europa politica
Abbiamo visto
Semplicissimamente diciamo come nei Balcani un po'di rimbalzo
L'Europa abbia trovato in forme condivisibile o meno
Una presenza insieme unitaria insieme subalterno agli Stati Uniti ma certamente politicamente
Forte diciamo
Nell'ultimo episodio per il Kosovo
Ecco nella sua esperienza
Quando ha detto che si sente molto solo in Italia è la stessa cosa in Europa o esiste una rete
Di
Azione politica europea almeno in fieri nei confronti dell'altro
C'è qualcun altro
Allora prima di dare la parola ai nostri predatori per la risposta
Volevo anch'io aggiungere
Breve domanda
Rivolto al senatore Serri io all'interno dei Democratici di sinistra Walter che occuparmi di America latina quindi di un altro continente interessante spesso
Diciamo ignorato
Mi occupo anche di cooperazione allo sviluppo il senatore serve oltre ad avere come area diciamo di interessa di riferimento
L'Africa e anche
Il
E anche il sottosegretario di Stato che ha la delega per il tema della cooperazione allo sviluppo e quindi non posso esimermi da fargli seppure nello specifico della realtà del dibattito di questa sera cioè sui temi africani anche una domanda che questa credo possa essere anche interessante per il pubblico
Diciamo come passare e che cosa si sta facendo per andare in questa direzione in
è in discussione una legge di riforma della cooperazione altre iniziative che lo stesso serve il governo stanno mettendo appunto prendendo diciamo in questo periodo per passare da una visione della cooperazione come solidarietà parola nobilissima ma che rischia di non voler più dire niente anche perché rischia di essere unilaterale invece nella direzione che poi e anche nel titolo di questa festa della interdipendenza
Ancora servizi
Sì grazie allora la domanda più più difficile nella Faculty Novati
è vero
Io non credo che anch'io che iniziative sparse anche se generose
Io ce la metto tutta su questo posso
Assicurarvi ma sono d'accordo con un catino vati non non bastano
Io credo che si che bisogna cambiare un po'di cose
Che riguardano noi
Ne voglio dire alcune molto
In sintesi così
Quasi solo a titolo
Be'le grandi questioni internazionali secondo me non possono essere decise da singoli blocchi militari neanche la NATO
Quindi
La questione del Kosovo deve rimanere un'eccezione
Bisogna che l'ONU ritorni ad essere quella che decide perché altrimenti noi andiamo su una strada che inesorabilmente farà sì che siano oggi la NATO ma domani il patto militare tal dei tali in in in Asia
O da qualche altra parte
Andiamo verso una frantumazione e questo condanna di nuovo l'Africa a non contare a non pesare
Io ho avuto la la Ventura di essere proprio durante quei giorni per esempio che in un Paese che era molto vicino all'Occidente
Sudati
Dopo la una lunga conversazioni con il vice ministro
Degli esteri
Non rivelo niente lo posso dire resterà pubblico
Sul quale nella quale eravamo d'accordo su tutto
Lui mi dice sì però io una cosa sulla quale c'è il dissenso
Ed è la questione dell'intervento della NATO nel Kosovo
Perché
Se voi affermate questo principio badate che
E io risposi che il Governo italiano stava lavorando perché l'ONU rientrasse rapidamente siamo coi arrivati adesso non voglio riaprire aprire una discussione sul Kosovo ma alla decisione al ritorno alla decisione delle Nazioni Unite alla risoluzione delle Nazioni Unite anche se costruita in quel modo un po'strano vertice del G otto eccetera
Ma io credo che in via di principio io lo so che non tutti la pensiamo alla stessa maniera su questo punto ma io ritengo che se noi togliamo la facoltà all'ONU di decidere le grandi questioni internazionali bisogna sapere che adottiamo una strada che porta a una nuova frammentazione del mondo e a nuove tensioni
Oppure teniamo un altro punto ricevi nuova tu hai fatto un cenno Calchi Novati la convenzione di Lomé
Si sta rinnovando
E la convenzione di Lomé è una convenzione tra l'Europa e i Paesi che si si chiamano ACP Africa
Caraibi pacifico ma in realtà il grosso l'ottanta per cento è Latteri
Bisogna modificarla questa convenzione
Ebbene bisogna modificarla su punti non secondari gli ho avuto una discussione nell'ultima riunione
Con i ministri di ai colleghi dell'Europa e la discussione è stata
Vi racconto solo questa che dà un input un'indicazione
La discussione è stata la clausola di sospensione di un Paese dall'avere diritto alla all'attuazione della convenzione e quindi agli aiuti che l'Europa da in base a questa convenzione
La sospensione di quel Paese
Chi l'ha decide
La decide sull'Europa o la decide insieme l'Europa in Paesi ACP per adesso la risposta prevalente è la decide solo d'Europa
Io credo che questa siano le cose da cambiare in cui la decisione deve essere comune
Oppure le politiche del Fondo monetario Julio risposto io culti avevo già proposto io sono convinto che occorrono le politiche di risanamento economico e sono anche convinto bardati Io non ho paura di questo a dire che sul piano dell'economia in Africa bisogna
Particolarmente in Africa ma non solo destrutturare quel tanto di statalismo che oggetto molto per lo dicevi tu you di Man manovra di consenso che non vi è effettivo sviluppo economico quindi io non ho paura del termine privatizzazione
Anche se la privatizzazione nel momento in cui Banca una qualunque classe imprenditoriale locale è chiaro dove va a finire
E ma torna alle origini torna ai vecchi padroni di Ciano
E quindi c'è un problema da questo punto di vista che sono queste politiche come le facciamo come le portiamo avanti in modo tale da favorire la crescita di un mercato interno
In tutto il
Il senso ampio che a questo termine e non solo della partecipazione di una piccola fetta di quel Paese
Alle esportazioni o al mercato internazionale che lascia completamente in moto il novantasette per cento di quel Paese stesso
Oppure le politiche del debito
Se ne è discusso al vertice di Colonia il Governo italiano ha fatto una proposta
Io ritengo che questa proposta io sono abbastanza critico su queste cose perché anche per il mestiere che faccio tu richiamati
Il ruolo che ho devo dire che su questa questione del debito il Governo italiano ha assunto una posizione abbastanza
Coraggiosa
Noi abbiamo proposto la cancellazione del debito per tutti i Paesi che abbiano un reddito pro capite inferiore ai trecento dollari
All'anno
Trecento dollari all'anno
Che l'equivalente diciamo di mezzo milione
Lire
All'anno
E sono quarant'
Da quattro questi Paesi quarantatré o quarantaquattro
Che hanno questo livello diretti
A parte questa questione noi dobbiamo fare una politica del debito che tenda a cancellare a ridurre o a convertire
Parti rilevante del debito a seconda dei livelli di sviluppo di questo Paese di questi Paesi
E questo è un'altra delle cose che noi dobbiamo cambiare ma dobbiamo
Fare delle politiche diverse e dell'immigrazione
Dell'immigrazione
Da questo punto di vista verità alcune cose poi positive non noi queste politiche le l'abbiamo cominciato a farlo
Il governo italiano non so se ve ne siete accorti forse sì
Se ci pensate un momento delle ve ne siete accorti solo che poi viene cancellata dai media fino a un anno fa noi abbiamo avuto problemi rilevanti con la Tunisia
Sulla questione
Dei clandestini
Da un anno poi se avete notato non ci sono più
O sono molto ridotti
Perché abbiamo fatto un accordo
Discusso a lungo
Con gli amici della Tunisia con il governo tunisino gestiamo insieme tutti gli aspetti
Che sono l'immigrazione e l'emigrazione legale il rientro ritorno le espulsioni la formazione e lo sviluppo in loco la cooperazione allo sviluppo per aiutare la fu la formazione eccetera
Questa linea funziona ma occorre che l'emigrazione sia un problema gestito di comune accordo tra noi e i Paesi origini che sono all'origine dell'emigrazione se noi pretendiamo di farne solo una questione di ordine pubblico è solo una questione di blocco dei clandestini il problema non lo risolviamo
Non ti se invece operiamo una politica congiunta di corresponsabilità
Noi e i Paesi di origine noi possiamo governare in modo democratico e serio questo problema questo ho tentato una serie di risposte
Per dire d'accordo con pecche
Se non si se non si fanno
Modifiche che riguardano grandi scelte politiche non solo l'intervento
Specifico è difficile
Venirne fuori
Anch'io ritengo come Ficini come in parte Calchi Novati che il problema
C'è una tendenza a pensare che l'Africa sia produttrice di
Di manodopera a basso costo
Ma io sono molto d'accordo conta invece su questo
La mia esperienza che ho visto sì ci sarà anche questa tendenza ma
A meno che
L'antropologia non venga cambiata profondamente
Tendenzialmente l'africano si presta assai poco
A questo
Perché non ha come come dicevi tu quella concezione
E non ritengo francamente che ci siano le condizioni per riprodurre la cosa che più che tu richiamati del del vero e proprio schiavismo
Quindi non mi pare una linea io lo dico anche dal punto di vista di una responsabilità di governo non mi pare oltre che essere una linea profondamente ingiusta non mi pare neanche molto realistica
Tant'è che in Asia
Dove esiste una certa concezione questa politica della manodopera a basso costo e a sfruttamento intensivo ha funzionato
Ma fino adesso in Africa non ci sono esempi molto significativi nella componente nera Africa subsahariana e né nella componente araba Africa
Mediterranea quindi
Non mi pare una prospettiva molto incoraggiante
Faceva riferimento anche lei Ficini anche se la tendenza spontanea del sistema è a produrre questo parlo del nostro sistema economico del nostro sistema pro
Sulla terza risposta Italia Europa
No purtroppo non c'è molto di meglio in Europa
Anzi io ritengo onestamente che se si esclude la Francia la Francia una sensibilità africana però attenzione una sensibilità che è molto segnata dalla precedente storia coloniale
E molto segnata le la Francia fa molta fatica Adesso parlo nel suo complesso naturalmente ci sono livelli Diversi politiche diverse dei governi eccetera ma
Io ritengo che l'Italia sia un Paese che oggi sta facendo uno sforzo
Forse ancora insufficienti anzi anzi certamente insufficiente
Da ultimo la questione cooperazione allo sviluppo
Sei
Qui
In questo tra di noi tanto non non c'è il pericolo che qualche giornale la pubblichi quindi vi do una primizia
Perché stasera mentre ero in macchina è arrivata una notizia positiva
è una una legge alla quale lavoravamo da molto tempo
Perché i processi
Sono difficili lunghi
Ma insomma è una legge che adesso tecnicamente inutile spiegarvi mai passata definitivamente al Parlamento italiano oggi l'ultimo volto stati in Aula al Senato questa darà circa quattrocento miliardi in più alla cooperazione italiano lo sviluppo e quindi finalmente le risorse disponibili centottanta miliardi erano già aumentati negli ultimi due anni adesso abbiamo altri quattrocento miliardi in più da mettere a disposizione delle politiche di sviluppo però non è solo una questione di risorse a ragione Donato
è una questione di concezione della cooperazione allo sviluppo
Punto fondamentale che noi vogliamo dicendolo con uno slogan
è il seguente
La legge a cui stiamo lavorando e la prassi che stiamo cercando di praticare una cooperazione che sia meno una cooperazione tra governi e di più una cooperazione tra le due società del paese che
Fa cooperazione del paese che richiede cooperazione una concezione della cooperazione come parte navigato come condivisione di responsabilità
E quindi uno sforzo per far sì che al centro della cooperazione allo sviluppo venga messo quello che viene chiamato lo sviluppo delle risorse umane
E cioè la capacità di autogoverno di gestione di di governare il proprio destino e che questa sia il capitale fondamentale che bisogna dare per potere poi produrre anche i singoli progetti di sviluppo
Quindi rovesciare un po'quella concezione che o diceva
Progetto chiavi in mano te lo dò è pronto funziona
La l'esperienza dimostra che funzionava per pochissimo tempo ammesso che fosse abbatto a quella cultura quel Paese e poi non funzionava più oppure anche quell'altra concezione della cooperazione che ha un suo fondamento ma che non sta in piedi da sola che dice
Facciamo il piccolo pozzo facciamo la piccola cosa
Mettiamo a posto sei utilissimo sacrosanto solo che dopo una settimana quel pozzo non funziona più e chiuso se non fa parte di un sistema se non a dei collegamenti sino a delle tecnologie
Minimi appropriate
Quindi si ritorna al punto e che e cioè che occorre mettere al centro della questione dello sviluppo per questi Paesi lo sviluppo delle risorse umane come chiave come base per potere costruire voi gli altri aspetti dello sviluppo
Questo lo sforzo che noi stiamo facendo per questo stiamo parlando molto di partecipazione della società civile del volontariato dei comuni
Delle Province e delle Regioni quella che chiamano la cooperazione decentrata come uno un altro dei fattori Ritt qualificanti della cooperazione all'ospite un po'speriamo di farcela Wavell anche la legge a buon punto
Domani tornerò giù a Roma di corsa proprio per fare gli ultimi articoli della legge in Commissione e credo che questo potrebbe significare che almeno in questo campo
Gli impegni che avevamo preso come governo si riescono a realizzare più o meno nei tempi previsti
Un'ultima battuta Ficini anch'io sono
Un innamorato della gola ci sono andato per la prima volta venti anni fa
E ci sono tornato due volte come sottosegretario è la terza volta ci tornerò
Nel prossimo autunno per andare a vedere proprio le relazioni politiche la situazione che esiste e gli sforzi della cooperazione italiana
Se il sottosegretario Serri voleva
Diciamo pubblicizzare già questa notizia forse non ha scelto il metodo migliore perché sicuramente non c'è pericolo che i giornali dal pubblico nel senso che proprio non c'è pericolo ma invece se andrà la registrazione su Radio Radicale alcune migliaia di più
Visite detenuta ma io credo che sia che sia positiva il Papa la parola Calchi Novati
Io non voglio aggiungere molto
Dibattito dalla funziona
Non voglio aggiungere molto ma voglio fare due osservazioni a un po'a conclusione del mio ragionamento raccogliendo alcuni degli spunti venuti dal dibattito
Questo momento può essere superfluo discutere se la globalizzazione
Comprendo non convenga all'Africa
Alla base del mio discorso c'era la constatazione che ci sono oggi una società africane più o meno sviluppati più o meno in grado di imporre la propria volontà dei gruppi dirigenti
Ritengono di potersi inserire in questo processo traendone vantaggio
E una delle premesse potrebbe essere e alcuni dei sintomi elencati da
Lo confermerebbero alla premessa di dover stabilizzare se non pacificare in senso proprio il paese e quindi alcune delle guerre endemiche in atto potrebbero trovare una soluzione
La serie ha fatto per esempio riferimento all'apparizione ad Algeri di Obasanjo giorno presidente della Nigeria
Penso che le logiche di potere
Brutta parola ma le mafie che hanno governato la Nigeria in questi anni non saranno automaticamente messe da parte per il solo fatto che ci sono state delle elezioni politiche
Il primo passaggio è stato eletto presidente però è chiaro che questa è stata una svolta importante la mia zia che viene riammessa a tutti gli effetti del sistema politico africano del sistema dell'economia africana
è una grande potenza già gestito in proprio alcuni interventi i militari in Sierra leone e Liberia
Naturalmente fatti da un Governo
Consiglio
Controverso come quello militare nigeriano questi interventi hanno suscitato più resistenze cuento sarebbe avvenuto prevenire se una Nigeria più presentabile esercitasse delle funzioni egemoniche pensiamo al Sudafrica che ha svolto una specie di egemonia benigna
Nell'Africa australe o anche nel resto dell'Africa con il prestigio di cui il governo
Sudafricano poteva
Servizi
Quindi rende resto dalla Nigeria eppure un fattore che concorre a questo processo di faticosa io non
L'opera scontato
Nulla oppure la fine dei conflitti malgrado la firma degli accordi alcuni dei conflitti africani
Vanno avanti all'infinito perché apparentemente non c'è una delega mattina di contendere
Persino quello coi Chiocchetti Eritrea perché ha dei grandi esperti come Serri articolo identificare esattamente il liscio
Su cui si discute
Allora questo rende anche difficile una soluzione coi lettini delle guerre civili sono molto difficili perché sconfitti restano sul posto
E tendenzialmente si preparano la rivincita restano le armi e uno dei problemi gravissimi in Africa quello della permanenza sul terreno delle armi tutte le guerre civili si combattono con cosiddetti all'Aic Small UE Ognissanti piccoli e grandi armi
E allora queste armi sono facilmente riciclabili sa parte di altre formazioni o di altri gruppi costo per la distruzione delle armi è superiore alle possibilità effettive degli Stati anche dopo la pacificazione allora quindi questo non necessariamente deve far credere che la sta
I gruppi dirigenti che vorrebbero cogliere quest'occasione ovviamente non torno su quanto ha già detto Serri dipenderà come verrà governato tu l'inserimento dell'Africa in questo sistema dell'economia mondiale
Il presidente Mandela quando Clinton è andato India Sudafrica era il vero obiettivo della visita di Clinton ovviamente a parte queste sue benedizioni a musei e beni cosiddetto Bismark dei Grandi laghi presidente dell'Uganda non so per quale motivo diventato un po'il Beniamino ossia degli organismi finanziari internazionali che negli Stati Uniti ma il vero obiettivo poi della visita di Clinton era incontro con Mandela
Manderà la corda che Mandela un grande prestigio però dato una lezione anche a molti denti a parità i nostri capi di governo perché non ha avuto affatto ritegno a dire ACLI intoppi se Luís va in Africa contrabbandare per liberalizzazione privatizzazione pura e semplice inserimento delle grandi compagnie multinazionali americane
Negli spazi che verranno aperti da questi processi
Non proponeva un grande progresso per le società africane che quindi invitava caldamente Clinton aveva una visione un po'meno
Riduttiva e parziale dei processi di liberalizzazione dell'Africa ecco questo è un modo con cui si cerca di accettare un certo processo probabilmente irreversibile che anche forse gli aspetti positivi a condizione che esso venga governate adattato
Agli obiettivi e alle aspettative dalle popolazioni africane altrimenti ciò che succederà che se saranno molto buoni molto bravi molto Licci alle etichette del Fondo monetario fra vent'anni anche gli africani
Avranno i loro centri commerciali da dare alle fiamme così come a qualunque ore a Giakarta è avvenuto in questi anni dopo vent'anni di miracolo economico nell'Asia del Sud-Est pubbliche non è una prospettiva
Allettante per nessuno
L'articolo se la se no poi lo della politica internazionale
Serie non l'ha detto però vale la pena di ricordare che oggi la linea interpretativa la linea in tensione a livello internazionale che c'è in Africa è fondamentalmente Francia versus Stati Uniti o Stati Uniti vs Francia
Nel senso che
Uscite praticamente di scena come potenza in grado di svolge una politica autonoma anche per scelte dei governi che si sono succeduti la Gran Bretagna
La Francia è rimasta in Africa come ex potenza coloniale e gestisce un patrimonio di risorse rapporti personali con molti presidenti posizioni di forza presenza di figli contingenti militari
L'ossessione che la Francia ha avuto nel tentativo di tenere in piedi Mobutu derivava dal fatto che lo Zaire è una grande Paese non ex colonia francese ma cosiddetto francofono perché ex colonia belga
Le colonie francesi sono tutte piccole piccoli paesi la Francia aveva sempre la necessità di s'sorreggere sostenere questo sistema neo imperiale con un grande Stato e lo Zaire sembrava svolgere questa funzione poi alla fine vive dato insostenibile la Francia ha risentito molto negativamente l'accaduto di Mobutu da parte di un regime che a torto o ragione ha ritenuto manipolato dagli Stati Uniti o manipolabile
Molta gente che sta attorno a Kabila viene dall'estero da organismi internazionali dove si parla inglese si è addirittura quest'idea un po'bizzarra che mutamento della classe dirigente apposta trasformare da francofoni in anglofono un Paese per il solo fatto che in parte dell'élite utilizza l'inglese più del francese come lingua
Di comunicazione internazionale naturalmente lo zar che stesse Non è un paese né francofone Angoca visto che la grandissima maggioranza dopo l'azione dello Zaire non parlano il francese nell'invece non avendo avuto fra l'altro una alfabetizzazione in queste in queste due
Però gran parte dei conflitti o anche delle competizioni latenti che ci sono in Africa passano attraverso questo conflitto la Francia difende le sue posizioni vede
Progressivamente eroso il suo sistema di potere dalle AA avanzata di governi ritenuti più o meno attraverso la Banca mondiale
Vicini agli Stati Uniti e reagisce anche in modo un po'scomposto certe volte però la posizione dell'Italia e della dell'Europa
è obiettivamente difficile perché se da un magari un certo patriottismo europeo si sarebbe tentati di spalleggiare alla Francia spesso la parte dipende dalle posizioni molto mio PA molto riduttive
Difende i gruppi dirigenti
Abbastanza obsoleti
Per certi aspetti di sé criticano ovviamente degli obiettivi di dominio che non fanno neppure nulla per nascondere sorreggono però delle Little più dinamiche più modernizzando tiri
E allora molte delle cause che difendono gli Stati Uniti sono oggettivamente migliori di quelle che difende la Francia cosicché credo che non so né il segreti
Insiste stanze della diplomazia questo problema di fare delle scelte difficili in questo contesto un po'riduttivo ecco c'è da sperare che l'Europa ed è stata diceva anche prima
Questa fantomatiche Europa politica possa anche lavorare
Una politica africana che possa recuperare quel tanto poco di influenza o di capacità operativa che la Francia ha mantenuto
Per uscirebbero dalle strettoie del colonialismo neocolonialismo che sostanzialmente in trincea la politica francese forse iniziativa italiana chissà un qualche collegamento con penso per esempio la Spagna che ha una qualche
Linea dire
Collegamento con alcuni governi africani possa farsi promotrice di uno sviluppo positivo
Grazie ai nostri due relatori grazie a tutti i presenti oggi se lo ricorda che domani sera no si terrà la serata distanti battute sulla la ricostruzione dei Balcani perché alcuni dei protagonisti sottosegretario Ranieri e l'onorevole Colajanni saranno per l'appunto a Vienna a un importante nazionale
Questo è il motivo per
Sarà buona sera