Tra gli argomenti discussi: Costo Lavoro, Sindacato, Uil.
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Ci siamo occupati diffusamente negli scorsi giorni del nono congresso nazionale della Unione italiana del lavoro che si è concluso sabato trentuno novembre con la riconferma di Giorgio Benvenuto e segretario generale del terzo sindacato italiano
Oltre i mille delegati che hanno animato il dibattito interno vi hanno preso parte autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale e del Governo tema comune l'accordo sul costo del lavoro tra le parti sociali ulteriori ritardi
Su tale argomento la posizione del governo lo ha affermato il ministro De Michelis al congresso della guida a Firenze ed al convegno della Confindustria a Torino
è se così possiamo dire di vigile attese che non esclude un intervento analogo a quello del quattordici febbraio nel famoso decreto di San Valentino che taglio non essendo intervenuto un'intesa tra le parti sociali tre punti di contingenza scatenando una violenta reazione comunista che culminò con il referendum del giugno scorso
Le tre confederazioni accusano gli industriali privati di non voler realmente un accordo equo come quello ad esempio raggiunto tra governo e sindacati per il pubblico impiego un provvedimento che interessa ben tre milioni ottocento mila l'amare ma aggiunge che non può esservi nessun automatico trasferimento dei termini dell'intesa
Sul pubblico impiego al tavolo degli industriali privati
Ma ascoltiamo dei discorsi pronunciati all'assise della UIL dai protagonisti delle trattative
Quali siano le loro posizioni su questo nodo cruciale per lo sviluppo del Paese anche con ampi riferimenti alla complessiva politica economica e del ruolo stesso del sindacato
Il primo intervento è quello del ministro Gianni De Michelis che plaude alla scelta di un sindacato che non rimane vittima dell'immobilismo e richiamasse veramente le parti alle loro responsabilità
Una volta ho detto
Che si arriverà la situazione come l'India scardinare sindacato no
Mi spiace voglio ribadirla questa mia convinzione forse messa così può sembrare un po'schematiche estremistica
Ma certo in quella direzione si va e si va oggettivamente non perché queste
La volontà dell'imprenditore della multinazionale ma perché questo è il senso della storia il senso del nuovo e allora bisogna essere in grado di avere delle organizzazioni capaci articolandosi
Essendo più attente a questi processi di rappresentare
I lavoratori in modo molto più frazionato diversificato ecco il su quel senso dell'indicazione
Che Benvenuto ha dato e io credo questo congresso darà è la ragione per la quale ci ricorderemo tra qualche anno di questo congresso come possiamo ricordarci locale
Non basta dire accettiamo il cambiamento
Ci rivolgiamo al nuovo
Capiamo che dobbiamo cambiare
Perché i processi di cambiamento non avvengono in un colpo
Non avvengono con degli scalini risalti bruschi avvengono con dei processi complessi
Con dei processi e non si può in alcun modo trascurare perché il dopodomani è figlio del domani
E su questo terreno allora
è giusto delle organizzazioni sindacali
Tacciono con forza la loro parte
Facciano comporta la loro parte nei confronti delle altre componenti della società
E in modo particolare nei confronti dell'impresa degli imprenditori
Perché
Se risorsa dell'uomo se è vero come è vero che è finito l'Ottocento industriale
In quelle risorse fondamentali erano la macchina le materie prime le fonti energetiche se è vero come Veron dai che andiamo in una direzione in cui la produzione di software prevarrà sempre più su quella di hardware
E sempre più il cervello dell'uomo produrrà ricchezza
Beh allora bisogna dire con chiarezza agli imprenditori
Per questi anni hanno dimostrato della pura logica di mercato non è sufficiente
Per gestire guidare nel modo migliore
Anche dal punto di vista economico non solo da quello del dell'equità sociale della sopportabilità politica questo processo il mercato da solo
Le logiche della produttività non sufficiente
Alla migliore allocazione di questa principale risorsa dell'uomo
L'alto prezzo di disoccupazione che questi anni
Hanno visto pagare in tutti i Paesi non solo in Italia
Dimostra che vi è una contraddizione da affrontare da governare da superare questa contraddizione
Discendere un cambiamento per valorizzare l'uomo
E di doverlo subire facendo pagare proprio all'uomo un pezzo ripeto anche economicamente insopportabili
Ed è questo abbiamo coscienza tutti ma hanno coscienza soprattutto i giovani
Apriamo bene gli occhi e le orecchie
I duecento mila giovani e l'altro giorno in piazza a Roma vento delle tasse scolastiche
O perché le aule sono insufficienti
Non è un caso che il movimento sia nato a Milano
E non le altre aree del Paese dove forse anzi sicuramente le condizioni oggettive di oggi sono peggiori
In realtà
So che muove questi giovani
è la coscienza che riprende fin da piccoli
Molto prima
Di misurarsi come quelli che sono venuti prima di loro con le difficoltà del mercato del lavoro
Di questa incertezza di questa insicurezza
A cui la società sembra condannato
La contraddizione
Traverse resti più di noi possente consapevoli
Di ciò che le nuove tecniche
La scienza e il progresso mette a loro disposizione
Io credo che stia la grande ragion d'essere del movimento sindacale degli anni della seconda metà degli anni Ottanta degli anni novanta del ventunesimo secolo
Su questo terreno non più su quello semplicemente
Della ripartizione della ricchezza raggiunta non più su quello semplicemente di regole migliori di tutele migliori per i lavoratori all'interno del luogo di lavoro
Ecco perché io credo
E questa umile nuova
Per questo sindacato che tutto assieme vuole andare perché lo sta dicendo dimostrano in questa direzione
Deve dire da subito da domani dall'inizio del mille novecentottantasei
Questa battaglia per l'occupazione
Per la Pro Movie in Colin o la vitalità del sistema produttivo
Ma che fissando queste regole lo utilizzino anche nel breve periodo verso la direzione della migliore utilizzazione di queste energie fresche deve diventare la battaglia principale
L'ha detto Craxi ieri lo voglio ripetere gli ordini
Cari amici e cari compagni
Questo sindacato vive o muore questo sindacato dimostra di tradurre le parole in fatti solo se su questo terreno da subito
In mostra
Con la stessa concretezza forza efficienza che ha dimostrato in periodi passati di sapersi battere di ottenere risultati
Su questo terreno ci troverei
Troverete io credo qualsivoglia governo di queste il futuro di lungo periodo che la nostra società della nostra collettività
Abbiamo lavorato assieme in questi anni
Per creare le premesse concrete di questo salto di qualità
Possiamo davvero da subito cominciare a misurarci sui fatti non sulle parole
Io non voglio parlare dei piani dei documenti che pure abbiamo prodotto ma voglio parlare
Dei risultati concreti già raggiunti
Di ciò che già da domani possiamo fare gestire
Craxi da elencati ieri voglio ricordare oggi i punti principali
Abbiamo oggi come leggi come risorse disponibili una serie di strumenti nel Sud per la giovane imprenditorialità associata nel Paese per una gestione della occupazione nella strumenti per gli investimenti nei beni culturali nei contratti di formazione lavoro un lungo elenco di norme di leggi di strumenti di quattrini
Di cose possibili da fare abbiamo di fronte
I tre anni dei prossimi contratti
E io ritengo per esempio che dell'ipotesi di accordo del pubblico impiego la parte principale sia proprio quella relativa all'impegno reciproco per abbiamo deciso di prendere di gestire in termini di flessibilità di mobilità e di adeguamento degli organici agli effettivi bisogni tutto il tema dell'occupazione pubblica nei prossimi tre anni
Abbiamo cioè scadendo in concrete
Su cui fare non solo affermazioni di principio ma azioni concrete
Certe insufficienti
O a chi non lavora e non sa come trovarlo
Che sia pure per gradi sia pure in modo inadeguato però rispetto a ieri quando sembrava che non vi fosse via d'uscita non vi fosse nulla da fare noi siamo invece stati in grado di cambiare ed invertire questa tende abbiamo tre anni di fronte che prolungano quella finestra di opportunità di Cuneo abbiamo parlato all'inizio dell'ottantaquattro
Tre anni in cui avremo ancora uno spazio di ripresa
Probabilmente per ragioni connesse all'economia internazionale riusciremo a mantenere bassa l'inflazione
In cui probabilmente anche l'argomento contingente soggettivo che non tanto otto si vota negli Stati Uniti anche le politiche economiche di Brera degli altri paesi
Saranno tali da offrire all'economia mondiale quindi a quell'ora dobbiamo dire oggi non siamo riusciti ancora a partire a mordere
A riuscire a dimostrare che fatti concreti seguono agli impegna le dichiarazioni Poli
Io credo su questo terreno
C'è uno spazio grande
Che il sindacato sappia trovare una funzione se mi permetti Giorgio su questo terreno
Che sia la prima traduzione oltre
Il sindacato dei
E questo il primo grande diritto
Dei cittadini di questo di ogni altro Paese democratico vogliono sentirsi garantito prima di tutti gli atti allora
E chiudo su questo perché non voglio dare l'impressione di sfuggire anche i problemi la fase che abbiamo aperto nell'ottantuno
Chiuderla fino in fondo
Chiuderla in maniera tale da poter avere il tempo le energie di dedicarci a questi altre cose
Ecco perché è giunto il momento di arrivare alla conclusione con il negoziato sul costo del lavoro sull'orario sulle flessibilità è stato aperto un anno fa
è cominciata a dicembre scorso esattamente dodici mesi sono un lungo periodo di tempo non si può dire che il confronto non si sia dispiegato a fondo
Non si può dire che non si siano fatte tutte le verifiche contro verifiche compresa quella di un appello al corpo elettorale per capire qual era la direzione di marcia che democraticamente l'Italia voleva darci
Non si può dire che non si siano viali
In queste ore sembrano in qualche modo tirarsi indietro
Sono lieto di aver sentito questa mattina che non tutti sono su queste posizioni
Non si può dire
Che pur esistendo
Che pure esistendo comprensibili differente tra le posizioni ormai come Craxi ha detto ieri non si sia molto vicini a un possibile accettabile compromesso certo
Quando si discute di queste cose si tratta sempre di far conciliare punti di vista che sono inevitabilmente e giustamente differenti ma se pensiamo da dove siamo partiti
Se pensiamo da dove si è partiti un anno fa in materia di costo del lavoro di indicizzazione e se pensiamo a dove siamo oggi alla vigilia di questa necessaria conclusione B come si può dire da scardinare il futuro del Paese nei prossimi anni
Si può capire o riconoscere che ciascuno vorrebbe un po'più in cui un po'più lì ma in realtà non vi sono argomenti di fondo che poi in qualche modo possono indurci lo possono indurre a non accettare il giudizio che è giunto il momento di conclude il più
A meno che
Ero la vogliamo che se fosse questa l'ipotesi la si dica con chiarezza
A meno che non si voglia concludere mai
Cioè a meno che qualcuno non abbia in testa un'altra cosa
Cioè quella capovolgere il sistema di relazioni sociali di questo Paese
E di pensare
Che si possa come in altri Paesi si è tentato con dubbi risultati devo dire
Che si possa Presidente del Consiglio ha detto
E che a nessuno sentito in sede in sedi ufficiali negare e cioè che il consenso è necessario per portare avanti questi processi di trasformazione
Se questa rimane
La volontà di tutti
Che d'altronde fino a ieri è stata confermata perché quando la stessa Confindustria
Ha inteso di riaprire il cosiddetto tavolo a due questa affermazione ha fatto beh se rimane questa la volontà ritenere aperta e continuare nella strada del dialogo del negoziato e quindi della costruzione attraverso inevitabili
Ma razionali compromessi del consenso necessario dall'una parte e dall'altra bene allora veramente ormai nessuno può negare il fatto che siamo nelle condizioni di conclude
Degli eventuali ha ospitati ospitali di guadagni attraverso il prolungamento per settimane per mesi di queste discusso di queste discussioni
Lo stesso andamento nel mille novecentottantacinque dimostra che se forse da parte di tutti si fosse fatto lo sforzo allora ad aprile-maggio quando lo proponemmo probabilmente oggi le cose andrebbero meglio per
In ogni caso in ogni caso
Lo ripeto ancora una volta non si può
In qualche modo far carico al governo
Se oggi come è già avvenuto nel passato
Avendo emesso
Il compito e il dovere di rappresentare l'interesse generale
E non solo quello di questo di quella parte sociale economico
Oggi
Non si può far carico a questo governo
Se in una trattativa che lo vedeva controparte Diretta
Dopo aver discusso appeso
Lasciato lo spazio perché tutto potesse procedere nel modo più costruttivo possibile a un certo punto ha ritenuto dopo mesi di contratti erano scaduti di avanzare delle proposte
Né ci si può scandalizzare per le proposte perché questo stesso governo per esempio in materia di indici d'azioni
Proposta esattamente analoga ha fatto pochi mesi fa e quindi sarebbe stato strano attendersi che oggi avrebbe fatto proposte molto diverso in realtà
In un momento in cui
Anche l'impresa
Ha avuto le sue conveniente dalla giusta mento portata avanti in questi anni
L'opera di ricorso al mercato
Per la giusta necessità di finanziare investimenti rinnovamento vede la situazione è migliore di tutti gli anni precedenti
Non credo
Che si possa davvero legittimamente andare di fronte al Paese e dire
Ci sono ragioni per non fare l'ultimo sforzo per non raggiungere il risultato finale il compromesso finale
Noi di questo siamo convinti
E opereremo con la necessaria prudenza con la necessaria apertura nel corso dei prossimi giorni perché lo sforzo è quello di raggiungere il consenso massimo possibile e il nostro obiettivo è quello di riuscire a poter chiudere una fase con la convinzione di tutti per poterne aprire una nuova nel gennaio dell'ottantatré
Come nel febbraio dell'ottantaquattro così oggi nel dicembre dell'ottantacinque riteniamo che sia venuto il momento di porre la parola fine a questo processo
Come
Eccome
Non abbiamo avuto timore
In una notte non facile del quattordici febbraio dell'anno scorso
Di assumerci la responsabilità
Di prendere delle decisioni che ritenevamo giuste e necessarie
E che ritenevamo improcrastinabili
Non per volontà soggettiva nostra ma per le condizioni di una maggioranza o di una o di una compagine governativa
Dimostreremo adesso nel corso dei prossimi giorni lo stesso senso di responsabilità
E se forse e forse anche oggi come allora
Taluno ci dirà state sbagliando
Io credo di poter dire in piena coscienza
E tra qualche mese tra qualche anno
Come è successo oggi per il quattordici febbraio quegli stessi dovranno ricredersi
Questo il ministro del Lavoro Gianni De Michelis ascoltiamo ora come il cavaliere del lavoro Luigi Lucchini e presidente della Confindustria si rivolgeva
Signor segretario generale
Lei sa
Che è un accordo tra noi e il sindacato
è un tassello decisivo ed importante
Per vincere la sfida dallo sviluppo
Lei sa
Con quanta tenacia e con quanta pazienza abbiamo cercato di ricostruire tra di noi un rapporto nuovo è positivo
Dopo i molti troppi anni di silenzio di scontro
E di inesistenti relazioni industriali
Abbiamo dovuto superare lacerazioni ancora avvistate delle vere e proprie eredità politica
Noi oggi siamo stati favorevoli ad una trattativa e ad un accordo
Ma a una trattativa e ad un accordo no alla fine a se stessi
Questo non ci serve
Ne hanno né a voi
Né ai lavoratori né alle imprese
Quello di cui sentiamo la necessità e la ricerca di una solida base
Per un accordo di respiro triennale
Compatibile con gli obiettivi di risanamento dal paese
Che difenda la competitività dalle zanzare azione per espandere la base produttiva e che quindi crei nuova occupazione
I nostri conti
Di riferimento non possano essere pertanto quei settori protetti che non si misurano con l'estero
Noi abbiamo esigenze e problemi che travalicano e i confini nazionali
E il nostro mercato spazia nei continenti
è il confronto cui siamo chiamati va dall'Atlantico al Pacifico
Questo è l'orizzonte è il confine obbligatorio
Per le nostre saranno importanti e credo
Decisiva
Andiamo al confronto con la fermezza dalle nostre ragioni ma anche con la volontà leale della ricerca di un accordo
Da esso
Può prendere avvio una nuova stagione sindacale
Che chiuda il libro
Ormai ingiallite oro
Degli anni passati
Una stagione più attento N alla regola dall'economia dalle imprese
Più sensibile
Ai cambiamenti dai mercati
Più vicina alla professione
Che civiltà più uniti sui problemi e sulle corse di comune interesse senza confusione di ruoli e nella chiarezza dei comportamenti
Ma anche
Senza quelle paure
Quei tabù
E quelle titubanze
Che ormai appartengono alla storia passata
Non mi interessa come qualche commentatore
Vorrà chiamare questa esigenza di camminare insieme
Ne ho timore dalle parole o dalle formule
Dietro le cui ombre
Ciascuno tenterà dimetterci dal di affrontare insieme
In periodici incontri
Tutti i problemi che ci riguardano prima che questi ci sfuggono di mano o che
Deteriorandosi rendano poi difficile una soluzione
E incontri
Che dovremo estendere per conoscere meglio la realtà dei Paesi è i grandi temi dell'economia e del lavoro anche i ministri competenti
Questo a cui penso e a cui Tenno
è un metodo che caratterizza le moderne democrazie industriali
Ma degli imprenditori oltre aziende
Noi tutti auspichiamo che nei prossimi giorni sia possibile concludere la trattativa sul costo del lavoro
Sarà cionondimeno una conclusione molto in ritardo rispetto alle aspettative
Che avevamo all'inizio del mille novecentottantacinque e soprattutto rispetto alla doppia esigenza di mantenere e di accrescere
Il grado di efficienza e di competitività dell'impresa che e riottenere a livello economico generale risultati positivi nella lotta che ormai da anni stiamo conducendo contro l'inflazione su questi due piani l'anno che si sta per chiudere registra risultati negativi Ling attuazione e ferma all'otto virgola sei per cento rispetto al sette per cento programmato
Il costo del lavoro per parlare di una componente del processo inflazioni sì sono oggi se i mercati internazionali meno competitive di ieri per effetto dei differenziali d'inflazione e per il fatto che la lievitazione dei costi unitari
Un inferiore a quella degli anni precedenti rimane ancora significativamente più alta rispetto a quella dei paesi nostri concorrenti
Non siamo stati capaci di arrivare ad un accordo nei tempi giusti e questo in una situazione in cui i rapporti tra imprenditori e sindacati sono caratterizzati dà disponibilità e di attitudine al dialogo inimmaginabili fino a qualche anno fa
I risultati negativi mi sembrano cioè in evidente stridente contrasto non solo con le esigenze dell'impresa e con quelle del risanamento economico ma anche e soprattutto con un sistema di relazioni industriali Dori e sindacati fino a tempi recenti la logica
Della politica dei redditi
Per cui possiamo oggi discuterà del salario del costo del lavoro come di problemi strettamente connessi con gli andamenti economici generali la logica dello scambio per cui in questa fase per le imprese di forte concorrenzialità sui mercati
Siamo in grado anche se in modo ancora non compiuto di decidere meglio di ieri quanto è bene e giusto che abbiano i lavoratori e quanto è bene giusto che abbiamo di aziende per mantenere e a crescere la loro capacità competitiva
E questo mutato clima relazioni industriali a quale lui le ha significativamente contribuito l'eredità positiva di questi anni
Sono stati anni di Aprilia profondi cambiamenti nelle aziende ed anni di crisi economica siamo stati la logica ed elastico processi di mutamento degli assetti economici e sociali del paese i tempi sono cambiati
Noi tutti siamo stati attore di questo cambiamento
Una la distinzione dei ruoli pur non dimenticando che tra noi ci sono anche ineliminabile
Contrasti di interessi e motivi di conflitto su molte questioni possiamo felicemente registrare oggi l'esistenza di analisi e di valutazioni comuni riassumere il senso dei cambiamenti intervenuti posso citare non è un caso condividendo pienamente un passo del documento preparatorio di questo congresso
Il passo che dice la politica dei redditi è un sistema di concertazione
Che per sua natura rifiuto una logica di separazione tra le politiche salariali quelli dagli altri redditi le politiche a sostegno l'occupazione degli investimenti della finanza pubblica del mercato essi e sulle coerenze rivendicativa
Sono posizioni ripeto pienamente condivisibili anche se dobbiamo ricordare che negli stessi termini non si esprime
L'intero movimento sindacale
Dobbiamo però anche ricordare e non si tratta di mere dichiarazioni di principio ma di attitudini e di disponibilità che hanno già dato risultati positivi voglio ti menzionare il protocollo Scotti e quello cosiddetto di San Valentino
Le modalità di rinnovo dell'ultimo contratto dei metalmeccanici a partecipazione statale e dei contratti dei telefonici e del trasporto aereo
Dominati dalla logica dello scambio il protocollo signorile cosiddetto signorile sulla regolamentazione degli scioperi in alcuni settori di pubblici servizi il protocollo ieri in cui si tenta di definire con riferimento a una fase di abile
Trasformazioni industriali non ho molte cose da fare
Alcune nel medio e nel lungo periodo altre immediatamente
E le cose da fare subito sono quelle messe sul tavolo del negoziato interconfederale in corso occorre concordare ancora rimedi per diminuire il peso eccessivo degli automatismi retributivi per eliminare gli effetti negativi dell'appiattimento salariale determinate dall'attuale sistema di per ingerire gli oneri addossati all'industria in termini di contribuzioni impropri
Dobbiamo poi fare in modo che in azienda si affermino sempre di più i valori dell'efficienza e della professionalità il futuro dell'impresa come voi ben sapete si gioca sulla professionalità degli addetti proprio in conseguenza delle innovazioni tecnologiche
è importante che il sindacato porti avanti un processo di coagulo della rappresentanza dei diversi interessi ori ad alto contenuto professionale voluto fermare un attimo su questo punto perché so di trovare in voi dell'UIL interlocutori particolarmente interessati dobbiamo un atteggiamento guardare alla realtà e dobbiamo via locale tra noi avendo la realtà i cambiamenti in corso come unico punto di riferimento voi dell'Inter Sindh siamo sempre stati rimaniamo disponibili al confronto al negoziato alla ricerca di soluzioni
Ne fanno fede le esperienze che abbiamo vissuto in comune e il fatto che anche di recente abbiamo sempre tenuto aperto il dialogo evitando di farci paralizzare da ingombranti questioni di principio dobbiamo andare avanti ricordando che la variabile tempo in queste cose è determinante e qui credo che si possa venire per un attimo al negoziato interconfederale in corso perché la trattativa si aprisse con molto anticipo rispetta quanto è poi avvenuto non abbiamo partecipato un salvando ogni questione di principio alla guerra dei decimali
Abbiamo fatto slittare i termini di preavviso però disdetto dall'accordo sulla scala mobile abbiamo chiuso dove è stato possibile le vertenze per i rinnovi degli accordi aziendali attraverso uno scambio tra salario e reali miglioramenti della produttività del lavoro
Abbiamo pagato un prezzo anche elevato perché il negoziato si appresta qualcuno si è anche accusato di impiego
Di ingenuità e di eccessivo ottimismo ecco io non credo che sia così
Il prezzo che abbiamo pagato era un prezzo ragionevole perché non ritenevamo conto del fatto che già all'inizio di quest'anno c'erano le condizioni perché il negoziato si avviasse e lasciatemi dire
E lasciati medio voi oggi probabilmente sul costo del lavoro e sugli orari
Avremo già concluso e saremmo
E saremmo occupati come sarebbe giusto ed opportuno a risolvere altri problemi i problemi dell'ammodernamento del nostro apparato produttivo i problemi posti dalla grave crisi occupazionale che sta attraversando il Paese le cose
Come voi sapete bene sono andate diversamente il negoziato sul costo del lavoro è incorso anzi per l'esattezza in questo momento è sospeso
Una sospensione di nuovo che non richiede terzi interno abbiamo voluto e che abbiamo tentato fino all'ultimo di evitare cercando di tenere aperto il dialogo anche sul punto più controverso cioè quello che l'orario di lavoro
Per fortuna
Per fortuna là sotto abbiamo cercato di utilizzare il tempo ecco si parla sempre di risorse ebbene dobbiamo ricordarci che anche il tempo è una risorsa economica forse l'unica risorsa e una volta sprecata non si recupera come è possibile per le imprese protrarre più a lungo questo stato di incertezza che rende difficile programmare elaborare strategie realizzare programmi gestire con efficacia dobbiamo far presto e bene cioè trovare delle soluzioni
Che migliorino a vantaggio di tutti la competitività del nostro sistema produttivo
E in quest'ottica noi riteniamo che il negoziato
Debba riprendere presto e in quest'ottica dobbiamo collocare i problemi aperti in particolare i problemi dell'orario e del costo del lavoro
Brevemente sull'orario noi non siamo convinti come ben sapete del fatto che con la sì colazione che abbiamo oggi in dell'intesa sul costo del lavoro dalla riduzione di orario bene abbiamo detto facciamo l'esperimento lieti
Se tra quattro cinque anni dovremmo riconoscere che noi avevamo torto e voi avevate ragione detto questo dobbiamo tener presente che la riduzione d'orario ha dei costi per le imprese
Noi non vogliamo che le imprese prese perdono de competitività c'è il chiediamo perciò in cambio maggiori flessibilità delle prestazioni di lavoro
Questo scambio deve essere certo il contestuale e proprio sull'odore la contestualità sono emersi i maggiori problemi
Ora io credo che nonostante tutto si possa e si debba continuare a ragionare a formulare ipotesi a confrontarle e da tali confronti forse può venire una soluzione
Mi sembra interessante ad esempio l'ho già detto ma credo che sia opportuno ripeterlo lo scambio di idee che su questo tema abbiamo avuto con veronese al Congresso tra veronese ha detto che non possono esistere due tempi un prima e un dopo
Se qualche struttura sindacale dovesse essere restia ad applicare l'intesa e allora potrebbe operare una procedura di conciliazione e nel frattempo la situazione dovrebbe restare a bocce ferme niente flessibilità niente riduzione ci sono poi proposte ultima di quella
Ultima quella di impegni
Ultima quella di benvenuto nella relazione introduttiva tendenti a distinguere tra quanto si può negoziare subito a livello interconfederale
E in cambio di che cosa e quanto e più utile si faccia a livello di categoria quindi qualche passo avanti nonostante la sospensione sul problema dell'orario è stato fatto la trattativa mi sembra che possa riprendere
Partendo da un punto più avanzato rispetto a quello raggiunto prima dalla sospensione
Oggi è forse per proporre la nel proporre la ripresa dalla trattativa
Io non credo di peccare di ingenuità e di ottimismo
Mi sembra invece di seguire la linea pragmatica
Che da tempo ormai caratterizza la politica tre Inter finte e che così felicemente a mio modo di vedere la differenzia dalle rigidità di chi tende a trasformare in ideologiche e di principio questioni che per loro natura non sono né ideologiche né di principio
C'è poi
C'è poi la questione del salario
Alla dobbiamo ancora approfondire definire il tema del differenziazione del punto dobbiamo stabilire il grado di copertura la scala mobile mi pare che si possa trovare un accordo sua differenziazione per quanto concerne la copertura è evidente che quanto più è basso possibilità per la contrattazione
Mantenendo troppo alto il grado di copertura noi compiremmo faremmo forse un'operazione sbagliata almeno per due motivi primo
Perché mancheremo di rivitalizzare il nostro sistema di relazioni industriali fondato sul negoziato secondo perché saremmo nell'impossibilità di né
Tener conto non contrattando delle istanze che si manifesta a livello aziendale che sono anzitutto istanze di premio di riconoscimento del merito e della professionalità quindi
Riprendiamo a negoziare e cerchiamo di concludere in tempi brevi un'interruzione troppo prolungata comporta due rischi il primo quello più evidente e che si rimette in discussione quanto di positivo è stato acquisito finora che si debba quindi ricominciare da capo
Il secondo rischio e quest'ultimo pericolo da teorico che era fino a qualche giorno fa rischia di diventare reale con l'ipotesi di accordo per il pubblico impiego qui si può fare
Una facile battuta e si può dire che soluzioni che vanno bene per gli uffici ministeriali sicuramente non vanno bene per le aziende ma al di là dalla battuta
Io ritengo che l'esigenza di differenziare il valore del punto l'esigenza di fare spazio alla contrattazione abbassando il grado di copertura la scala mobile
L'esigenza di difendere la competitività di imprese che operano sul mercato siano tutte esigenze specifiche del mondo industriale i si può ben capire la richiesta del sindacato di avere una scala mobile unica che valga per tutti i lavoratori ma io spero e si possa raggiungere questo obiettivo tenendo conto e non mortificando non penalizzando lesi ordo per il pubblico impiego siglato firmato siamo di fronte a un'ipotesi di accordo
Sul pubblico impiego
Cerchiamo quindi di concludere presto perché abbiamo altri problemi che premono e che dobbiamo risolvere
Alcuni di questi problemi dovremo affrontarli componendo i contrasti di interessi
Come quelli che voi e noi rappresentiamo e che sono in qualche misura naturalmente contrapposti altri problemi potranno invece essere risolti con sforzi e con impegni congiunti il progetto di futuro
Di cui parla benvenuto nella sua relazione può essere forse in qualche parte anche il nostro Progetto di futuro ad esempio sui modi di affrontare la crisi occupazionale può esserci un terreno di lavoro comune il settore industriale perde a detti e non credo che a breve la tendenza possa essere modificata è anche vero però che la situazione attuale operano bisogna sostenere ed aiutare la nascita di nuove iniziative industriali
Bisogna avere una reale liberalizzazione del mercato del lavoro e maggiori flessibilità nell'offerta anche attraverso interventi legislativi da tempo studiati e progettati ma che ancora non si sono tradotti incompiute realtà normativa su questa materia
Penso che si possa lavorare insieme l'ancora
Perché non riflettere sul fatto che nella determinazione dei costi d'impresa
E quindi dei prezzi dei prodotti notevole incidenza hanno dei condoni e e le diseconomie esterne e l'efficienza o l'inefficienza complessiva
Del sistema sociale e che per converso le spinte salariali sono soldi citate come dire dei problemi e nei bilanci familiari emergono dal lato della spesa e che sono problemi influenzati in modo pesantemente negativo
Che in una vera e propria politica abitativa solo su tutte inefficienze carenze alle quali le aziende i lavoratori devono sopperire direttamente sopportando oneri che non dovrebbero sopportare si impone quindi un'inversione di marcia devono essere garantiti servizi idonei aggredendo i larghi margini di inefficienza oggi esistenti
Su questa linea la collaborazione tra imprenditori e sindacati può dare dei frutti significativi ad esempio prendendo permeabile all'apparato amministrativo dei servizi pubblici alla cultura presente all'interno del sistema produttivo
Il trasferimento delle tecnologie anche organizzative da settore a settore e problema importanti temi molto brevemente perché il tempo non mi consente di fondo mi di più
Perché io visti ampiamente trattati nelle documento di base del vostro congresso e se ho ben capito anche a tematiche
Del genere si riferisce lui il quando parla di sindacato dei cittadini abbiamo quindi molta strada da fare io mi auguro che un lungo tratto di questa strada possa essere percorsa insieme per questo anche per questo dobbiamo trasformare presto
Vinte in un'intesa in un'intesa operante la trattativa sul costo del lavoro
Una trattativa che aperta impaccio notevolmente i nostri movimenti e ci impedisce di affrontare altri temi che condizionò negativamente la vita dell'impresa e che penso non poco anche sulle spalle dei lavoratori
Adoperiamoci dunque perché il negoziato che faticosa concludere di costruire di essere protagonisti attivi del vasto processo di ammodernamento in corso nel paese grazie
Quella di Luciano Lanna la prima voce che sentiremo del mondo sindacale esprimersi su un negoziato con gli imprenditori ed un suo preciso richiamo all'accordo di lunedì scorso ed un invito infine alla Confindustria
Ah non soggiacere alle spinte degli esponenti dell'ala dura della organizzazione dell'industriale
Sono parecchi anni ormai
Dai nostri stessi precedenti congressi
Che le nostre organizzazioni sindacali
Affrontano con scarso successo
Seguendo anche via è diverso
Ma restando delle sue connessioni con le politiche salariali e contrattuali da un verso con la politica economica e con la lotta contro l'inflazione dalla
Su questo terreno ci siamo uniti e poi divisi
E abbiamo anche crudamente polemizzato
Su questo terreno si sono bruciati
Negli anni passati rapporti solidali di organizzazione che duravano da tanto tempo
In qualche caso su questo terreno
Ci sono anche in tiepidi te amicizie costruite in lunghe convergenze comuni
E qui non mi riferisco soprattutto in molti casi alle loro stesse radici
Oggi
Si apre
Uno squarcio di fiducia
Sulla possibilità di risolvere questa vertenza
Lasciando finalmente il passato
Questo brutto passa alle nostre spalle
L'accordo giunto ormai a conclusione
Per il pubblico impiego
Positivo quorum fuor di ogni dubbio dovrebbe costituire un punto di riferimento cerca lo stimo
Io vorrei considerare forse è necessario alle stesse controparte capita una fase nuova dei rapporti sociali e sindacali in Italia
Una soluzione limitata ma certa del problema della riduzione dell'orario di lavoro
Che abbia come scopo stabilizzare l'occupazione di oggi e creare alcuni nuovi posti di lavoro per domani
E un nuovo meccanismo di scala mobile che garantisca il potere d'acquisto dei salari in modo meno efficace incerto che per il passato ma che allarghi gli spacchi per la contrattazione dei salari
Della professionalità e della produttività
Sono gli obiettivi che ragionevolmente a mio giudizio di attualità sindacale
Condivido pienamente la relazione di benvenuto e l'intervento di Marini
Che hanno esposto fedelmente la linea unitaria fin qui seguita dalle tre confederazioni
Al piano
E avremo qui i capi delle grandi organizzazioni padronali
E qualcuno di loro parlerà alcunché
Non è più tempo per nessuno di fare professioni di ottimi
Ciò che avrebbe avverrà
Dipenderà dalle scelte e dalla volontà politica
Di queste controparti prima fra tutte la Confindustria
Essendo che è soprattutto interesse del Paese
Oltre che dei lavoratori
E io credo anche degli industriali
Dopo anni di scontro i vini con pur incomunicabilità
Ricostruire un regime di normalità nelle relazioni sindacale
E che a ciascuno soccorreva il senso del limite
Anche ai falchi ci può riuscire a tagliare il rostro e gli arti
Così Luciano lama ascoltiamo ora parte del discorso pronunciato dal segretario generale della CISL Franco Marini
Con la scelta della costruzione dalla piattaforma unitaria facemmo un'altra scelta globale di concertazione
Noi senza rinnegare nulla perché abbiamo fatto cose di aggiustamenti importanti negli anni che abbiamo dietro le spalle abbiamo scelto la via di una ripresa diretta di confronto con le controparti
Abbiamo i contratti in scadenza tutti pubblici e privati
Abbiamo messo in piedi un'azione una linea una piattaforma rivendicativa
Che cerca nel pubblico e nel privato di liberare graffa se del rinnovo dei contratti dal problema della scala mobile che è stata rispettata e che è stata manomessa unilateralmente rifiutando l'accordo Scotia parte dalla Confindustria
Abbiamo detto che siamo disponibili a dare flessibilità collochi all'utilizzo degli impianti abbiamo richiesto una riduzione dell'orario di lavoro per non bloccare i contratti su questa rivendicazione che comunque c'è e ci sarà l'apertura
Almeno per due questioni ci sono connessioni l'industria in particolare ha ragione nel vedere una razionalizzazione stabile
Del costo del lavoro sul versante dei contributi sociali non è possibile rinnovare ogni tre mesi ed è necessario spostare qualche cosa sul fisco anche se ci sono molte difficoltà
Noi che per la terza volta abbassiamo il livello di copertura della scala mobile abbiamo aperto una questione fiscale
Dopo l'accordo del del pubblico impiego il Governo e Visentini debbono operare per decreto per restituire i mille quattrocento miliardi di fiscal drag del mille novecentottantacinque
Non si può amici e compagni
Non si può subordinare un impegno formale di questo genere
E noi abbiamo onorato ospiti mano su questo punto un mito inaccettabile un Breton non spiegabile nelle mani della Confindustria
Quindi io credo che ci siano tutte le condizioni per cui la tredicesima di quest'anno non venga falcidiata e quel mille quattrocento miliardi e restituiscono solo una parte di fiscal drag diventino operativi immediatamente
Seconda ragione perché abbiamo voluto riprendere i contatti diretti con le controparti
Certo abbiamo i problemi del Mezzogiorno e della politica economica gravissimi ma quando un sindacato bene scaduti i propri contratti
E apre una trattativa globale la necessità di vivere prima che di proiettarsi nel futuro ci avrebbe portato dentro una terzo accordo generale a risolvere i problemi magari della Scala
Terzo punto i contratti debbono restare liberi
Il cambiamento procede
C'è bisogno di confrontarsi non lo vogliamo anche con i privati
Dunque dare uno stop al blackout che dura da troppi anni e un accordo di carattere generale probabilmente avrebbe svuotato la capacità di negoziato a livello dei tavoli nazionali e anche con la contrattazione articolato
Debbo dire che il governo
Almeno su questo piano io non rilevato dopo l'incontro con Craxi dichiarò una disponibilità a non farsi condizionare fino in fondo dalle posizioni della Confindustria e non su quel piano siamo andati avanti
Sulla Finanziaria i problemi sono aperti ne abbiamo molti abbiamo una piattaforma comune io voglio o di quasi tutte le spese di investimento per il Mezzogiorno
Le leggi a scorrimento le leggi pluriennali sono state ridimensionate
L'intervento straordinario non trova la sua cornice di quadro e quindi le somme stanziate per quella legge non cambieranno questo sindacato farà un atto di consequenzialità
Rispetto ai giovani del Mezzogiorno rispetto alla necessità di colmare il fossato se pretenderà interni prioritari dentro la Finanziaria la reintroduzione di quote spendibili per il Mezzogiorno per il mille novecentottantasei
Dentro le trattative
Io devo dire
Che siamo stati forse anche noi un po'condizionati
Dalla storia
Perché vedete non è vero
Nata disdettato
Ci siamo mossi con tutte le controparti
Abbiamo avuto le recriminazioni di molti
Perché l'affondo anche noi per libera scelta abbiamo tentato di farlo al tavolo dalla Confindustria perché lì ci sono problemi seri drammatici di gestione di un ruolo contrattuale del sindacato che non può essere cancellato
Non siamo arrivati a dei risultati
Non ci siamo arrivati non soltanto sul problema dell'orario che è un problema e che ha connessioni strettissime con la linea di difesa del lavoro e che non possiamo abbandonare
Benvenuto ha fatto una proposta specifica
Vogliamo lavorare a due tranche una al tavolo interconfederale legate all'aggiustamento di certi aspetti normativi del lavoro e l'altra verificata poi come fino ad oggi sull'orario
E abbiamo avuto pretese inaccettabili dalla Confindustria sulla scala mobile
Praticamente la Confindustria
Che si è mossa in termini oltranzisti anche dopo la decisione del pretore di Bologna
Che ha ricostruito tutto l'iter dell'accordo Scotti la Confindustria pensai in questo sbaglia ulteriormente di poter gettare sul tavolo della trattativa il non pagamento dei decimali come punto dal quale partire per trovare l'aggiustamento
Signori da Confindustria questo non è possibile
Questo non è possibile perché si è consumato un'ingiustizia profonda verso i lavoratori dell'industria e perché ci sono molte controparti che hanno onorato gli accordi e questo sindacato non può passare sulla testa di chi ha onorato gli accordi ed allora visione e che ho c'è una mimetizzazione
Chi era Falco a Brescia e ancora Falco e si è infilata deteneva la colomba
Oppure peggio basta un falco per disperdere torme di colombe dichiaranti sui giornali grandi disponibilità che poi non abbiamo trovato al tavolo delle trattative con la Confindustria
Abbiamo lavorato seriamente anche nel settore del per il settore del pubblico impiego
E lei
Con questo governo con il quale abbiamo molti conti aperti a partire dalla finanziaria
Ma che ha sempre dimostrato l'ho detto al congresso della CISL e non qui
Lo ripeto qui perché l'ho detto al mio congresso ha dimostrato un'attenzione nel rapporto col sindacato almeno questo
Poveri del paese
Abbiamo lavorato e siamo arrivati ad un'intesa
E firmata uno
E siglata
Quella intesa per noi non si tocca non si può toccare
Nemmeno sul versante della scala mobile
Nemmeno lei sulla copertura
Né sulla struttura
Perché la struttura è la più razionale
è quella più automatica quella che unifica posizioni ed evita un lavoro immane del sindacato per la collocazione nelle fasce delle varie posizioni e dei vari settori
Bene la Confindustria ha sempre saputo perché lo abbiamo detto sempre pubblicamente a Confindustria governo
E il primo accordo sulla scala mobile dove nei doveva diventare l'accordo di tutti
Ieri Patrucco dice virgola operare anche spazi alla contrattazione
Mai dentro il sindacato mai dentro le tre confederazioni nessuno ha pensato ad andare sotto una copertura a bocce ferme oggi perché è funzionale all'andamento dell'inflazione ma oggi inferiore al cinquanta per cento meglio
Noi quest'accordo abbiamo fatto un po'di più per il pubblico impiego loro sanno che questa è la nostra posizione continuare a blaterare solo per evitare la sconfessione delle loro decisioni unilaterali
Solo perché sono incapaci perché è difficile nella loro pochezza strategica di andare a spiegare agli industriali italiani che il pagamento dei decimali il non pagamento dei decimali è stato un atto di prepotenza che non regge al tavolo delle trattative
Questa è la posizione che abbiamo e su questo piano noi andremo avanti a partire dagli incontri alla politica né al padronato
Di rimettere in discussione l'accordo del settore pubblico
Dico alla politica
Perché sono continue le pressioni e le minacce che vengono da quella parte
Se si voleva mantenere una egemonia nelle scelte
E nella determinazione di importanti istituti dei contratti di lavoro istituti come la scala mobile dovevano avere l'intelligenza strategica
E proposte di linea capaci di mantenere la loro egemonia poiché non hanno proposte poiché non si fanno carico dei problemi più complessivi non ci interessa se queste egemonica venga messa in discussione
Noi non abbiamo perseguito questo freddamente
Per non ci stava bene l'accordo con la Confindustria
Ma oggi non possiamo avendo portato al tavolo delle trattative la rappresentatività di tre milioni e mezzo poco nobile e poco piacevole
Lavoro di cavallo ruffiano della Confindustria
Questo la Confindustria deve saperlo e se vogliamo noi vogliamo riprendere i contatti noi vogliamo trovare soluzioni ma spazi in questa direzione non ce ne sono e riteniamo non possono essere percorsi chiediamo al governo
La linearità e il rispetto del lavoro fatto dal lavoro fatto dai ministri ad Hanoi perché questo grande blocco di lavoratori è presente fortemente dentro le nostre confederazione paradossalmente si trova assieme alla Confindustria
Che ha sempre sparato sul corporativismo assieme alle organizzazioni autonome più chiuse a chiedere il non rispetto di questa intesa
E noi abbiamo perso i lavoratori del settore pubblico e verso tutti i lavoratori italiani di utilizzare quel diamo di rivincite odi vendette
Ma la volontà di raggiungere accordi giusti
Critiche all'accordo
Ma amici e compagni quanti di voi l'hanno letto
Questa volta ancora eravate impegnati col Congresso in questi giorni giornalisti forse non l'hanno visto
La Confindustria prepara il convegno di Torino dove tra i tre punti di attacco per la valorizzazione delle risorse del sistema Italia mette anche l'efficienza del settore pubblico
In quest'accordo da noi governo ha ottenuto molto per cercare di migliorare i servizi della della pubblica amministrazione innanzitutto abbiamo accettato il riferimento ai tetti di inflazione sia pure con verifiche in caso di sfondamento
Abbiamo anche accettato il principio della mobilità orizzontale tra un ministero all'altro reclutamento nel settore la pubblica amministrazione
Abbiamo concesso ci siamo dichiarati d'accordo sull'organizzazione del lavoro attuo nazioni più ampie
E possono avvicinare il cittadino alla fruizione di servizi che oggi difficilmente riescono a dire in un arco della giornata accettabile
Abbiamo anche per la prima volta risolto il problema di forme di incentivazione
Al lavoro non più con scelte a priori premio di presenza o altro ma con verifiche successive con piccole quote già stanziate con progetti particolari in questo o quel settore dalla pubblica amministrazione
Abbiamo indicato
Come centro di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio unitario per la gestione del personale della politica del lavoro nel pubblico impiego un momento di razionalizzazione tante affermazioni
Sulla ricostruzione di relazioni industriali coerenti con i cambiamenti che dobbiamo portare il sistema produttivo bisogna mutare atteggiamento di fondo
Le contraddizioni dalla Confindustria debbono trovare un punto di sintesi fino a ora non c'è stato questo troppe voci e troppe volte diversi al tavolo delle trattative
Uno scarto eccessivo tra quello che si dice negli incontri riservati e poi la disponibilità e si manifesta al tavolo delle trattative che abbiamo sperimentato fino in fondo
Io credo che non abbiamo difficoltà a portare avanti una linea di questa gente
Non solo perché l'abbiamo decisa tutti quanti assieme ma perché la linea che può piegare resistenze non spiegabili altrimenti se non con volontà di rivincita all'interno del padronato privato italiano
Cario generale della Unione italiana del lavoro Giorgio Benvenuto
Egli dopo aver rilevato le novità emerse nei rapporti del sindacato con organizzazioni minori come la Cispel degli artigiani da Confapi
Ed anche la Confcommercio dopo l'aspro scontro sul decreto Visentini esamina l'attuale stato del negoziato con la Confindustria
Quello che abbiamo detto non significa che sminuisce amo l'importanza del negoziato con l'imprenditoria privata
Ha un grande rilievo questo negoziato per la ripresa economica per il futuro delle relazioni industriali per l'occupazione
Ma se dopo nove anni di blackout nei rapporti il confronto negoziale non decolla L'Unità di ospitare per la prima volta nella storia dei congressi l'intervento del presidente della Confindustria come del resto quello delle altre associazioni imprenditoriali
è un atto quello del presidente Lucchini che non esitiamo a collegare alla tenacia con la quale non ha mai cessato di sostenere le ragioni del confronto dal suo intervento sapremo se la Confindustria si accinge a uscire dall'attendismo e dalle chiusure dimostrate nelle trattative
Ad ogni buon conto ne vogliamo dare un nuovo contributo di chiarificazione costruttiva
Dei termini del negoziato intanto confermiamo che la nostra piattaforma non svoltesi di privatizzazione del rapporto salariale
E della gestione della flessibilità perché fa della manovra di riduzione dell'orario in collegamento stretto a quello sulle flessibilità uno dei punti di forza per aprire le porte del sistema produttivo ai giovani
Perché con la riduzione della scala mobile sottolinea la volontà di valorizzare la professionalità e di tornare a contrattare
Noi proponiamo alla Confindustria di compiere uno sforzo nuovo per chiudere entro l'anno questo negoziato
Sappiamo che è uno degli ostacoli di maggior rilievo e costituito dal problema dell'orario
Un principio è emerso con chiarezza
Un accordo è possibile che in caso di in applicazione o violazione degli obblighi sanciti dai contratti che dovrebbero tradurre l'intesa interconfederale
Affronti il contenzioso sospendendo l'efficacia di quanto pattuito fino alla sua definizione
Nel caso poi che talune difficoltà nel negoziato dovessero permanere noi riteniamo che sia possibile su questo punto anche ipotizzare una prima riduzione generalizzata più contenuta di quella preventivata collegata alle flessibilità di contratto
Per le altre flessibilità quelle di prestazione come per le altre questioni quali le modalità applicative si potrebbe a ciò che conta oggi è il fattore tempo e la necessità di sottrarre la trattativa a una indeterminatezza intollerabile
In questo senso è importante
Che il governo abbia offerto non con una mediazione di tipo tradizionale un punto di riferimento cento con la conclusione avvenuta ieri del negoziato per il pubblico impiego
Ciò vale non solo per lo sforzo di ridare maggiore efficienza la pubblica amministrazione
E per favorire l'apertura dei rinnovi contrattuali in questo settore ormai scaduti da tempo ma anche per definire una soluzione
Per la scala mobile che ora dopo la sigla tutti e cruciale che il confronto tra il governo e sindacato sia all'altezza di una reale politica di concertazione
Ed affronti tutti i temi centrali della ripresa economica
Non si può infatti pensare di fare programmazione con la sola legge finanziaria
Decisiva sarà pertanto la definizione da parte del governo di un'azione di politica economica incisiva al fine di conferire concretezza
E dinamicità alla Politi
Di rimettere in discussione l'accordo del settore pubblico
Dico alla politica
Perché sono continue le pressioni e le minacce che vengono da quella parte
Se si voleva mantenere una egemonia nelle scelte
E nella determinazione di importanti istituti dei contratti di lavoro istituti come la scala mobile dovevano avere l'intelligenza strategica e proposte di linea capaci di mantenere la loro egemonia poiché non hanno proposte poiché non si fanno carico dei problemi più complessivi non ci interessa se queste egemonica venga messa in discussione
Noi non abbiamo perseguito questo freddamente per non ci stava bene l'accordo con la Confindustria ma oggi non possiamo avendo portato al tavolo delle trattative la rappresentatività di tre milioni e mezzo poco nobile e poco piacevole
Lavoro di cavallo ruffiano della Confindustria questo la Confindustria deve saperlo e se vogliamo noi vogliamo riprendere i contatti
Noi vogliamo trovare soluzioni ma spazi in questa direzione non ce ne sono e riteniamo non possono essere percorsi chiediamo al governo
La linearità e il rispetto del lavoro fatto dal lavoro fatto dai ministri ad Hanoi
Perché questo grande blocco di lavoratori è presente fortemente dentro le nostre confederazioni
Paradossalmente si trova assieme alla Confindustria che ha sempre sparato sul corporativismo
Assieme alle organizzazioni autonome più chiuse a chiedere il non rispetto di questa intesa
E noi abbiamo perso i lavoratori del settore pubblico e verso tutti i lavoratori italiani di utilizzare quell'abbiamo di rivincite odi vendette ma la volontà di raggiungere
Accordi giusti
Critiche all'accordo
Ma amici e compagni quanti di voi l'hanno letto questa volta ancora eravate impegnati col Congresso in questi giorni giornalisti forse non l'hanno visto
La Confindustria prepara il convegno di Torino dove tra i tre punti di attacco per la valorizzazione delle risorse del sistema Italia mette anche l'efficienza del settore pubblico
In quest'accordo da noi il governo ha ottenuto molto per cercare di migliorare i servizi della della pubblica amministrazione innanzitutto abbiamo accettato il riferimento ai tetti di inflazione
Sia pure con verifiche in caso di sfondamento
Abbiamo anche accettato il principio della mobilità orizzontale tra un ministero all'altro reclutamento nel settore la pubblica amministrazione
Abbiamo concesso ci siamo dichiarati d'accordo sull'organizzazione del lavoro a turnazioni più ampie e possono avvicinare il cittadino alla fruizione di servizi che oggi difficilmente riescono a dire in un arco della giornata accettabile
Abbiamo anche per la prima volta
Risolto il problema di forme di incentivazione al lavoro non più con scelte a priori
Premio di presenza o altro ma con verifiche successive con piccole quote già stanziate compra oggetti particolari in questo o quel settore della pubblica amministrazione
Abbiamo indicato
Come centro di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio unitario per la gestione del personale della politica del lavoro nel pubblico impiego un momento di razionalizzazione tante app le mansioni sulla ricostruzione di relazioni industriali coerenti con i cambiamenti che dobbiamo portare il sistema produttivo bisogna mutare atteggiamento di fondo
Le contraddizioni dalla Confindustria debbono trovare un punto di sintesi fino a ora non c'è stato questo
Troppe voci e troppe volte Diversi al tavolo delle trattative uno scarto eccessivo tra quello che si dice negli incontri riservati
E poi la disponibilità e si manifesta al tavolo delle trattative che abbiamo sperimentato fino in fondo io credo che non abbiamo difficoltà a portare avanti una linea di questa gente
Non solo perché l'abbiamo decisa tutti quanti assieme ma perché la linea che può piegare resistenze non spiegabili altrimenti se non con Montali rivincita all'interno del padronato privato italiano
Cario generale della Unione italiana del lavoro Giorgio Benvenuto
Egli dopo aver rilevato le novità emerse nei rapporti del sindacato con organizzazioni minori come la Cispel degli artigiani da Confapi ed anche la Confcommercio dopo l'aspro scontro sul decreto Visentini esamina l'attuale stato del negoziato con la Confindustria
Quello che abbiamo detto non significa che sminuisce amo l'importanza del negoziato con l'imprenditoria privata
Ha un grande rilievo questo negoziato per la ripresa economica per il futuro delle relazioni industriali per l'occupazione
Ma se dopo nove anni di blackout nei rapporti il confronto negoziale non decolla lutto unità di ospitare per la prima volta nella storia dei congressi l'intervento del presidente della Confindustria
Come del resto quello delle altre associazioni imprenditoriali è un atto quello del presidente Lucchini
Che non esitiamo a collegare alla tenacia con la quale non ha mai cessato di sostenere le ragioni del confronto
Dal suo intervento sapremo se la Confindustria si accinge a uscire dall'attendismo e dalle chiusure dimostrate nelle trattative
Ad ogni buon conto ne vogliamo dare un nuovo contributo di chiarificazione costruttiva
Dei termini del negoziato intanto confermiamo che la nostra piattaforma non svoltesi di privatizzazione del rapporto salariale
E della gestione della flessibilità perché fa della manovra di riduzione dell'orario in collegamento stretto a quello sulle flessibilità uno dei punti di forza per aprire le Forte del sistema produttivo ai giovani perché con la riduzione della scala mobile sottolinea la volontà di valorizzare la professionalità e di tornare a contrattare
Noi proponiamo alla Confindustria di compiere uno sforzo nuovo per chiudere entro l'anno questo negoziato
Sappiamo che è uno degli ostacoli di maggior rilievo e costituito dal problema dell'orario un principio è emerso con chiarezza
Un accordo è possibile che in caso di in applicazione o violazione degli obblighi sanciti dai contratti che dovrebbero tradurre l'intesa interconfederale
Affronti il contenzioso sospendendo l'efficacia di quanto pattuito fino alla sua definizione
Nel caso poi che talune difficoltà nel negoziato dovessero permanere
Noi riteniamo che sia possibile su questo punto anche ipotizzare una prima riduzione generalizzata più contenuti di quella preventivata collegata alle flessibilità di contratto per le altre flessibilità quelle di prestazione
Come per le altre questioni quali le modalità applicative si potrebbe ciò che conta oggi è il fattore tempo e la necessità di sottrarre la trattativa a una indeterminatezza intollerabile
In questo senso è importante
Che il governo abbia offerto non con una mediazione di tipo tradizionale un punto di riferimento cento con la conclusione avvenuta ieri del negoziato per il pubblico impiego
Ciò vale non solo per lo sforzo di dare maggiore efficienza alla pubblica amministrazione e per favorire l'apertura dei rinnovi contrattuali in questo settore ormai scaduti da tempo
Ma anche per definire una soluzione
Per la scala mobile che ora dopo la sigla tutte e cruciale per il confronto tra il governo e sindacato sia all'altezza di una reale politica di concertazione
Ed affronti tutti i temi centrali bella ripresa economica
Non si può infatti pensare di fare programmazione con la sola legge finanziaria
Decisiva sarà pertanto la definizione da parte del governo di un'azione di politica economica incisiva al fine di conferire concretezza e dinamicità alla politica dei redditi
Sul chiudiamo qui questo servizio che abbiamo dedicato all'ampio confronto nell'ambito del congresso della UIL sul tema dell'accordo sul costo del lavoro tra le
Parte sociale del presidente dell'Inter Sindh Agostino Paci e dei segretari della CGIL CISL e UIL lama Marini è benvenuto
Grazie a tutti per averci seguito da Roberto Iezzi
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