"Dal museo alla grande rete: la difficoltà di essere contemporanei" org. dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unita' presso il Parco Nord, Sala Blu

Sta arrivando fanno non lo stiamo attendendo comunque io vi presento intervenuti questa sera sono Omar Calabrese semiologo rettore di Santa Maria alla Scala Siena
Paolo Galluzzi che direttore dell'Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze e Danilo Eccher che è direttore della gamma di Bologna io sono Simone Gamberini segretario della Sinistra giovanile
Di Bologna questa iniziativa quest'incontro
A dal titolo che voleva comunque Caravà certa suggestione cioè dal museo la Grande Rete la difficoltà di essere contemporanei vuole tentare di costruire un po'per tre ruolo che ho io un po'anche per per quello che è il fenomeno di di trasformazione del sistema
Dei musei in Italia quello che può diventare una funzione forte dei musei in un in un'epoca in cui appunto la società dell'informazione e la comunicazione vanno a modificare anche il rapporto fra la fisicità del museo e la gestione dell'immagine o di tutto quello che al patrimonio artistico
Molti giovani sì in questo momento siamo possono alla al Museo entrando nel nella grande Rete e utilizzando una sorta di di museo virtuale che molte volte non corrisponde neanche al Museo fisico esistente
L'esistenza di questa di attualità genera anche una un carattere diverso nella scelta anche se poi mi stava almeno un museo o utilizzare almeno appunto
La la Rete come che Tare appunto di di Scelta rispetto alla qualità del museo in Italia siamo nel mezzo non meno di riorganizzazione decisamente non propriamente all'avanguardia
Provocazione diciamo da giovane la maggior parte delle riorganizzazioni di musei dei grandi musei italiani in cui si sta parlando soprattutto intimamente
Dal tono su quella che è più una riorganizzazione dei servizi di questi questi grandi Museo delle loro capacità commerciali di inserirsi nei grandi flussi turistici e non tanto su quella che invece ha una finalità finalità centrale
Del museo cioè la funzione educativa ecco su queste su come nel nel momento in cui comunque sia riaperta una discussione che va comunque a riordinare a riformulare il concetto di musei anche in Italia noi ci stiamo attrezzando
Vorrà in un qualche modo interrogare partecipanti a questa a quest'incontro
Per capire appunto come diverse realtà esperienza anche l'avanguardia d'Italia
Si stanno attrezzando cercando di invertire
Quella che è una tendenza che per quello che vedo io testa stazza escludendo molti piccola alta e generando una tensione forse eccessiva quelli che sono i grandi musei grandi Circuit tagliando fuori e quello che è un patrimonio anche vastissimo della tradizione culturale italiana
Per aprire trovare anche negli interventi altre provocazioni parola Omar Calabrese fuori Soncino
Ma diventa lo sputo il predetto in quello del modernizzazione
Dei musei
Anche se prima di parlare di questa io
Mi permetterei
Di non condividere perfettamente diciamo questa grande distinzione tra il fatto fra la ricerca eccessiva dei servizi e la funzione di carattere educativo del museo non lo so se nessuno educativo la funzione primaria Museo perché ce ne sono molte di funzione possono essere tutte di pari dignità insomma può esserci perfino la funzione di un museo come gioco
Vedi alcuni musei americani
Attualmente o l'ultimo mese nel fatto della centralità punto
Renzo Piano stabiliti o anche da villette certi versi ha un'idea anche di museo intrattenimento il museo gioco che non mi scandalizza per niente in certi casi può tranquillamente essere una cosa interessante del resto
Pensando anche le esperienze che luccicano museo di tradizione formidabile devo dire che qualche volta anche gli adulti ha fatto delle esposizioni mirabili
Come quella che fece a sua volta a suo tempo a Siena sugli ingegneri Rinascimento ma che diciamo esperienza collegata all'uso e alla scienza in cui si giocava un sacco con queste macchine ricostruite per i
Le funzioni possono essere numerose si tratta di capire seconda del intelligenza
Della capacità insomma di di chi dirigenti qual è la funzione più attrattiva più positiva per un uso e quanto ai servizi beh i servizi non dimentichiamo però che hanno anche il compito di liberare risorse ai medesimi quindi perché io non sarei generalizzante perché a volte certi servizi possono essere i particolari interesse per esempio nel Muse chiamiamolo museo ma cosa un po'più complicata nel complesso che cui sorretto l'esatta nella scalata a Sarezzo ospedale prima dell'anno Mille
Che sta diventando grande centro culturale ve li ci sono varie funzioni tra cui quelle musicali che ci saranno tre musei quelle delle attività temporanee mostre
Così via
Anche delle attività commerciali e perfino delle attività modernissimi noi che siamo al punto più antico di tutta la città hanno novecentonovantotto siamo la centralina
Della cablatura della città e forniamo centro servizi che ci permette di avere del denaro con un aggio da parte del dell'ente gestore la banca
Il quale aggio permette di essere reinvestita direttamente nel funzionamento del MOSE è un circolo virtuoso da questo punto di vista
Di cui chiaro non si può non essere felici ovvio c'è una situazione del tutto particolare darsi a Siena con Monte dei Paschi devianza citato un solo così fortunate ma in ogni caso modello anche il certi interessi
Ho da questo punto di vista direi che
Una delle cose che aveva detto cioè il posto più antico sede del più moderno che ci sia merita invece di proseguire
Sulla questione di come si modernizza in USA ora effettivamente prima cosa si modernizza con i sistemi comunicati ma questo cenato benissimo
La questione di essere contemporaneamente fisicamente di
Per chi voglia esercitare attività conoscitive feticisti siete voi lo riporta e la questione della fruizione a distanza
Che non sarà mai sostitutiva l'impatto diretto ma comunque è un gradino di particolare interesse perché ti richiamo persone fa fare dei confronti che invece in un fax sei solo sul pezzo Iside
E dati gli strumenti conoscitivi anche differenti insomma per esempio la capacità di vedere detta segretaria guardarsi un museo sia in Rete effettivamente funzionante è la capacità di osservazione del dettaglio che non avrei mai
Nella vita concreta reale
Cosa non disdicevole perché vedere dettagli ovviamente ti offre
Troppe cose particolarmente positive ma ripeto poiché a questo versetto a distanza
L'effetto a distanza perfetto quasi magico
Del resto
La distinzione fra scienza e magia mette la scienza agisce per contatto la magia dalle sette a distanza ora
Lo dico come battuta ma insomma l'essere in rete a questo aspetto anche di magia perché induce a questo effetto a distanza quasi miracoloso stupefacente
Insomma quelli che va molto bene anche da questo punto di vista
Qual è il guaio
Però nella produzione per esempio di strumenti di modernizzazione come inserimenti in Rete esiti credo che ne parlerà meglio dire che Luzi comunque rispetto il guaio è che le cose sono fatte troppo a casaccio
Tutti i siti sono diversi tra di loro non ci sono novità
Molto spesso guarda caso insiti vede i luoghi pubblici sono inseriti dentro siti più generali
Di luoghi sempre pubblici ma che sono politici sia devo vedere il mio museo dentro il sito comune di Siena X e non è per fortuna perché è un po'come ci abbiamo pensato ma comunque poniamo che questo sia il caso beh evidentemente quel sito sarebbe nient'altro che una cosa un po'narcisistica Mez messa per la valorizzazione dell'amministrazione
Del comune sta facendo
Invece il sito deve avere delle sue autonomie perché è un valore se
Oppure i siti sono vuoti
Ci sono le belle copertine che richiede un sacco di spazio
E non funzioni oppure ai siti sono delle fughe in avanti
Pezzi per esempio ponte le parti stop-motion che richiedono un'attrezzatura per vedersi da parte ricevente assolutamente antidemocratica perché ho hai un fior di computer gli costa un sacco di soldi oppure non entri nell'omelia chiede striscette si blocca
E così via e così via si potrebbe continuare all'infinito e perfino i motivi catalogare di ricerca che sono spesso sbagliati
In questo senso è evidente che ci sia una necessità di coordinamento e di guida presente da parte dello Stato mette a posto le cose ma sto rubando un tema perché so che ci vuole vietare Galluzzi quindi glielo lascia
Ulteriori aspettano dico l'ultima battuta così passo la parola ulteriore elemento di modernità però è anche quello che ci metti dentro nei musei
Oneri complessivi
Non è assolutamente detto che si debbano continuare le pratiche museali che c'erano molte
Nel senso che
Se ci sono funzioni differenti l'educazione il gioco il consumo il feticismo anche lo studio dove tradizione tipo guarda
Beh forse dentro i musei per attrarre delle varietà di pubblico bisogna cominciare a pensare che ci si mettono delle cose varie
Non si può immaginare che si fanno le stanzette con le solite etichette in certa maniera condensa quel sistema di ipertesto che a bontà
Del museo virtuale
Guardate che può essere tranquillamente fatto anche senza elettronica dentro i musei inglesi ipertesti sono semplicemente una funzione logica di connettere dei contenuti a partire non degli alberi
Di quel figlio ma a partire dal rizoma dalla possibilità di mediazione degli interessi in contatto tra di loro
I musei possono anche essere queste posso queste per ora ne vedo pochi riciclo di nuovo le cose che fa Galluzzi che son quelle che conosco forse meglio c'è un rapporto tra l'altro è anche il comitato scientifico nostro quindi non vogliono esageratamente elogio ma insomma certo è un pioniere ha fatto delle cose mirabili da questo punto di vista mi auguro di copiare possibile ma mi auguro soprattutto che sia copiato il più possibile
So che avesse chiamati in causa anche soprattutto per capire come la comunicazione
Può diventare sia missilistiche nei musei un qualcosa di di positivo solo con la funzione educativa di cui parlava non citava in modo negativo
Questo problema grande problema il problema del presente anche un problema si può affrontare il tanti modi aiuto sceglierò uno o al massimo due
Per intanto è già venuto fuori che c'è un problema come dire di strategia di comunicazione e di metodo di comunicazione cioè museo è un'ostrica chi Sabin serrata per aprire la quale occorrono spesso dei coltelli di Foggia particolare chi abbia provato a aprire un'ostrica con un coltello improprio sa che cosa intendo dire
Questo coltello non è nelle mani di tutti
Bisogna che l'ostrica abbia dei meccanismi di apertura adatti alle diverse mani nelle quali capita metafora spero abbia un senso comprensibile
Il problema delle strategie di comunicazione dei Musei è forse l'aspetto centrale di tutte le preoccupazioni che già sono state espresse di altre che potremmo esprimere perché ha a che fare un standard di qualità dei contenuti a che fare con linguaggi e codici codifiche degli oggetti
Ha a che fare con esaltazione del patrimonio effettivamente posseduto
Esaltazione che si può fare implicitamente cioè facendo capo all'oggetto effettivamente esposto oppure trasversalmente nei due modi perché non c'è nessuna opposizione reale
Vale a dire facendo esplodere l'oggetto nella rete di relazioni intellettuali fattuali che intrattiene con una quantità di altri oggetti senza questa relazione quell'oggetto in gran parte e quell'ostrica chiusa a cui facevo riferimento
Diceva Roberto Longhi uno dei grandi nostri storici dell'antenna che un'opera d'arte isolata
Celebre saggio pubblicato su paragone nel cinquantasei cioè portata su Marte e mostrata al marziano è un mostro è qualcosa di incomprensibile è qualcosa di indecifrabile qualcosa che non può provocare emozioni salvo forse quella del terrore
Con questo cosa intendeva dire che il contesto è una delle caratteristiche fondamentali per poter avviare un minimo di circuito virtuoso
Tra l'oggetto e il suo frutto
Questa breve premessa la vorrei provocatoriamente
Contrapporre alla situazione delle strategie di comunicazione media del museo medio italiano cioè di un museo che non esiste ma ci intendiamo
Musei e non solo in Italia ma in Europa e nel mondo occidentale con pochissime eccezioni sono il risultato di un'evoluzione che ha quasi mezzo millennio
Nascono da collezioni che si sono cominciate a formare nel più antico dei casi verso la fine del Quattrocento soprattutto nel Cinquecento
E hanno seguito strade fondamentalmente comuni queste strade e questa evoluzione ad opera un termine intenzionalmente derivato dalla biologica
Un'evoluzione una selezione dei caratteri vincenti è stata segnata da due forti spinte
La specializzazione e la De contestualizzazione i musei che abbiamo ereditato dal passato e che sono il frutto di questa selezione naturale
Sono musei specializzati sono musei decontestualizzati la specializzazione perché perché si è prima separato
Rispetto alle camere d'arte di meraviglia i reperti della natura eccezionali dalle opere dell'arte Bellingeri
E poi quando si è separato questi due grandi comparti si è cominciato a separare nel mondo delle opere dell'arte ciò che stava su supporto
Di tela o di tavola le pinacoteche
Da ciò che era Gipsoteca o raccolta di sculture o di fregi architettonici odiarti minori
E in fondo se ci guardiamo intorno a noi siamo ancora agli eredi di questo processo di filtraggio e di separazione che ha preso la specializzazione come Kakà
L'altro elemento è quello della di contestualizzazione
Cioè le opere nascono all'interno di un contesto e ogni tipo di emozione sia di tipo intellettuale sia di tipo più immediato percettivo
Non può non è detto che non possano ma per direi che prevalentemente presuppone una minima con capacità di afferrare le motivazioni o le intenzioni di chi l'ha prodotta questo comporta confronti legami capacità di comparazione
Ma un altro processo della specializzazione che noi abbiamo separato i libri dai dipinti ed ai documenti di archivio e sarebbe fin troppo facile per ognuno di voi
Scegliere un celebre dipinto e capire che per apprezzarne il significato bisogna andare poi in archivio a vedere
Documento del committente o quanto è stato pagato a quale prezzo è stato venduto a che tipo di correzioni ha finito per approdare oppure a leggere quel libro nel quale
L'autore si è ispirato per trovare quel tipo di composizione per dare ai caratteri che ha raffigurato l'espressione che hanno effettivamente
Questi sono difetti organici io mi permetto di usare la parola difetto
Il sistema museale italiano e occidentale non è una cosa solo italiana
Il look come gli Uffizi da questo punto di vista National Gallery di Washington esattamente come la Galleria degli Uffizi
E è molto diverso dal caso che citava calabrese perché quello non è un museo e non ha subito la selezione naturale
Che e quando si va a scostare acqua alle varie la patina si trova il contesto e la non specializzazione
Ciò che non si trova più nel sistema museale che è un processo artificiale di selezione
Cosa significa tutto questo discorso che io credo ci sia dei limiti obiettivi organici nella possibilità di far comunicare un museo così come il museo è oggi
E che le soluzioni che si possono immaginare sono in due strade
Una praticabile anzi praticabili sì ma è una difficile utopica e impossibile quella utopica impossibile che provocatoriamente avanzo e quella che bisognerebbe che stanno i musei
E bisognerebbe rimescolare tutto e bisognerebbe rimettere i libri i documenti gli strumenti scientifici i gioielli i vestiti i documenti dell'archivio e i libri insieme secondo le logiche di confluenza che di volta in volta esibiscono questa è la strada utopica ovviamente quella che non si potrà fare per ragioni pratiche economiche di conservazione di inerzia del sistema che ha ben che è venuto specializzando le competenze
Esattamente come si sono specializzate le commissioni le con le collezioni cioè in maniera speculare
E quella invece più facile praticabile introduce il tema delle nuove tecnologie
Perché nel museo virtuale che è tutt'altra cosa
Della traduzione
Nel cyberspazio della realtà effettuale esito della selezione naturale specializzanti decontestualizzati alla quale facevo riferimento nel museo virtuale Museo cambia aspetto radicalmente o dovrebbe cambiare aspetto radicalmente
E dovrebbe compiere il cammino del gambero e tornare a restituire quel senso che le collezioni nella loro formazione iniziali aveva nel museo virtuale noi non abbiamo cito un'espressione della quale si fregia il uno dei siti più antichi anche se si parla ovviamente di pochi anni
Siti web più antichi e più stimolanti dei musei d'arte contemporanea quello del Whitney Museum il New Yorker
E a uno stemma se aprite il sito che dice mio sì che è un salmo avventura X & More cioè i Musei non sono fatti di mattoni e di Calcinate
Cioè non sono la fisicità dell'edificio con le collezioni che ospita ma sono il retaggio di un processo di comunicazione che è venuto modificando i linguaggi nel tempo e che è venuto rompendo le relazioni significanti originariamente ma noi con le nuove tecnologie alla multimedialità con i musei virtuali fruibili in rete possiamo ricostruire questi processi senza spostare di un millimetro quel quadro quella scultura quell'oggetto ma creando tra la sistemazione finale cioè l'esito del processo e il senso del processo un effettuo di interazione non è solo come dire
Una crescita di percezione del valore culturale del patrimonio me anche come dice Omar Calabrese gioco intrattenimento spazio di ricerca personale di costruzione
Di un approccio proprio secondo l'interesse la curiosità le tendenze davanti al patrimonio e questo è un discorso molto astratto
è un discorso se volete un po'intellettuale mistico che ne so per primo consapevole ma io vedo in questa cifra l'importanza strategica del discorso sulle nuove tecnologie per la valorizzazione del patrimonio matrimonio museale
Credo che quella sia una delle idee forse non lo è ma perché semplicemente sbagliata ma ce ne a loro un'altra che io non sono capace di trovare che devono animare e guidare gli sforzi di investimento in questo settore
Se non è questa ripeto sono un'altra ma deve avere una sua chiarezza e luminosità
Perché se non sia un'idea ripeto anche molto diversa da quella che io gli ho proposto si buttano via i soldi si creano oggetti inutilizzabili o poco utilizzabili o meno utilizzabili di quanto potrebbero esserlo
Meno utili anche per quella logica di arricchimento delle risorse economiche attraverso i servizi che va condivisa perché è una realtà alla quale non ci possiamo sottrarre e al tempo stesso rinunciamo a far fare a quelle ostica che nella mia metafora il museo la funzione di volano
Di una crescita anche civile culturale delle comunità alla quale di musei appartengono
Anche se vogliamo continuare su su questa riflessione che pratica il suo museo un bel sito visitabile anziché anche il nostro no ma vorrei riprendere un po'un concetto generale più che
Immediatamente la pubblicità mio sito che farò eventualmente più tardi
E cioè il credo che
Interventi che mi hanno preceduto in realtà sottolineano un aspetto che ormai abbastanza noto
E cioè che nessuno di noi alla più vaga idea di che cos'è pubblici un museo
C'è una confusione reato
Che è una confusione completa
Perché non perché non ci siano più gli strumenti per poter leggere
Un'analisi uso grazie la perché la realtà c'ha imposto meccanismi di lettura e standard di ricerca che sono completamente diverso
Il museo
Sia pure in questo processo evolutivo e arrivato anche a un suo ripensamento ha una sua aspetto
Particolare crisi di rottura
I difetti la prima domanda che era stata posta semplice o doveva diventare
Un elemento educativa
Io sono d'accordo con quello che ha detto carnagione non può essere solo un ambito educativo già può sostituirsi a istituzioni educative pre e post universitaria cade licei
Tutte le scuole gli ordini e i gradi scolastico
Eppure tutti i Musei stanno ampliando stanno potenziando stanno sperimentando dipartimenti didattici noi come tutti come tanti ingegni italiani internazionali muovendoci una direzione incrementare
Nostro dipartimento didattico sapendo perfettamente che questa non è la nostra finalità o perlomeno non è solo un
E qui di si apre
Petto di comunicazione i servizi di questo aspetto
Difesa esige molte molte sfaccettature molte tutti
Immagini che i musei devono e devono ovviamente
Allora il problema parte da un'origine lontana cioè se il museo nato come racconta come documentazione come patrimonio di quella che è stata la memoria storica e quindi nel museo si va a vedere che cosa è successo Angelo si va a vedere cosa sta credo che questo prospetto questo progetto sia in qualche modo
Superato
Io vedo arrivare ministro per cui devo per forza interrompere l'intervento che riprenderò più tardi
La gamba avvenuto al ministro Milan
Andiamo avanti
Quindi dicevo il problema non è più quello di una struttura museale chi si colloca nell'ottica della conservazione della raccolta
Oggi ai Musei chiesto qualcosa di più e chiesto di intervenire in tutta una serie di settori e chiesto d'intervenire nel settore didattico nel settore informatico nel settore comunicativo e perché no nel settore anche della promozione di materiali quindi anche nelle cosiddetta imprecisa
Ma forse una delle cose che non sono state dette e che secondo me e particolarmente importanti invece e che il museo non è più il luogo con un dovrebbe essere più il luogo di sola raccolta
E prodotto culturale
I sulla conservazione una mantenendo chiaramente banda queste spese
Ma dovrebbe diventare e sente più sta diventando in nelle realtà internazionali un centro di produzione
Sembra un piccolo passaggio ma in realtà e un elemento di straordinaria innovazione
Il museo si sposta da un luogo di conservazione colloqui produzione
Questo significa non solo nuove competenze che il museo deve avvenire non significa solo una nuova strutturazione
Organica di chi lavora interno del museo ma significa dialogare con un nuovo pubblico
Il pubblico non è più quello che viene in museo a ricerca dell'oggetto del quadro del libro della scultura
Si viene il museo cercando una serie di iniziative cercando una serie di prodotti si viene al museo dal per a vere dei servizi per consumare servizi per produrre cultura
Queste credo che sia una delle grandi scommesse che nella gestione non c'è il oggi in
Credo che questa sia una grande frontiera
Io vorrei proprio in questa prospettiva ricollocare il discorso delle nuove tecnologie
Certe le nuove tecnologie offrono possibilità straordinarie sul piano della visita virtuale non virtuale della catalogazione della fruizione
Dello spostamento a distanza di immagini nozioni che ingenui possono creare ma ancor più le nuove tecnologie possono intervenire sul piano della produzione diretta del dell'attività culturale
E
Se prima gli ho detto che non fa pur non volevo fare pubblicità al mio sito interamente perché la grande scommessa che lo stiamo facendo e quello di aprire nel due mila un dipartimento didattico con un obiettivo che un obiettivo veramente innovativo dello di offrire una pur sì
Di produzione culturale attraverso il momento
Quindi attraverso il dialogo propone Jan
Scusa con gli altri vengono presentare norme
Faccio notare che l'intervento del vincitore disprezzato da tutti
No chiudo solo con un'ultima notazione tutti questi progetti tutti questi prospettive riconducono a quello che prima incrocio calabrese diceva sulla capacità di gestione
Che richiede un nuovo un nuovo processo di professionalità che chiede un nuovo atteggiamento
Un atteggiamento e qui lo dico con con grande cautela
Che è quello de la managerialità che un termine orrendo e so che è un termine pericoloso ma se ci si pone in un'ottica per cui la mani serialità e al servizio della collettività perché il museo è un servizio
Allora si comprende che significa razionalizzare io ottimizzare le risorse per la collettività e questo credo che sia uno dei compiti fondamentali del museo e delle nuove prospettive che ingenti stanno aprendo
Quindi cerchiamo di definire un po'quella che può essere la nostra idea del del Museo del futuro è come in Italia si può costruire da una una rete
Di di musei de con molte funzioni anche nuove
Nuovi servizio anche Julio atti
Di come appunto se riuscirà su con sciroppo sfumato
Il museo in quello che è pare sta sempre più diventando in questo momento c'ho fatto ora anche l'identità della comunità all'interno della della quale si trova motore anche quindi promozione culturale come ci va be'ma anche a ecco io so che almeno ministero su questo si insista muovendo sono state approvate recentemente che il progetto di legge che cercano di mutare anche la funzione dei Musei inserendole in questo contesto diciamo nuovo cercando di progettare un futuro che anche difficilmente appunto definibile in questo momento ma che vedo alcuni appunto punti fermi come utilizzo del della nuova tecnologia della Rete di nuovo utilizzo anche degli spazi dei Musei per la promozione e una comunicazione diverso anche l'aspetto cosa ci troviamo nei musei
Qual è lo stato dell'operare a che punto siamo in questo processo di organizzazione che diciamo ha iniziato da poco contrarsi anche diverso parta
Del governo che però appunto può diventare veramente quello che è un punto di qualità molto forte anche per la vita cultural futuro nostro Paese
Vediamo ma io va innanzitutto
Riportare qui una
Una notizia che ho letto qualche giorno Masson quotidiano
Nazionale anzi è questa a New York
I musei stanno comunque competono con Broadway quindi con l'offerta diciamo della
Così del
Del divertimento per il tempo libero
Competono con l'offerta di Broadway nella Spesal culturale delle famiglie
A me ha molto colpito questo dato è un dato
Come dire economicamente molto significativo
Che ci dice e ci conferma ciò che
Stava dicendo adesso
Sullo sul sul proprio su questo aspetto della del museo non più come deposito di opere d'arte ma come centrale di servizi e e di offerta di servizi integrati per il tempo libero
Io credo che questo è il dato di partenza un dato strutturale un dato che ci dice molto su come sta cambiando la domanda di cultura nei Paesi occidentali
Ed è un po'il
Uno del una delle premesse del lavoro che stiamo facendo al ministero dei beni dell'attività tutto
Un lavoro che ha
Dissi già nella nell'iniziativa dei miei predecessori penso alla importanza della leggero ok quanto la legge Ronchi è stata importante per trasformare i nostri musei e per
Adattarli per renderli più accoglienti per strutturare nei musei italiani servizi servizi di accoglienza servizi di ristorazione
Il bookshop tra tutte queste cose che abbiamo visto nascere pensate che oggi mentre stiamo parlando si sono sono nati in Italia circa settanta servizi aggiuntivi così vengono definiti in gergo diciamo tecnicamente cioè settanta centri di accoglienza nei musei italiani
Tre anni fa ce n'erano cinque e questo è il il diciamo il dato che ci dice quanto velocemente anche con un certo tumultuosa mentre diciamo in questi anni si sia investito per trasformare musei italiani non Steen qualcosa di più che straordinari non dimentichiamocelo depositi di serbatoi di di opere d'arte e di cultura
Io credo che si può fare ancora di più
Poi dirò qualcosa sulla Rete cioè sulla sulla funzione come posso dire sul sulla connessione tra est e sulla vera e propria formazione di un Sistema dei musei italiani
Io credo che però si può fare ancora di più per venire incontro a quella a domanda di cultura quella domanda culturale che e questo è un una buona notizia anche in Italia sta crescendo molto forte
Si può fare di più noi ci stiamo muovendo in molte direzioni ne ricordo alcune la prima direzione è quella di aprire le porte dei musei cioè prolungare l'orario di apertura
L'abbiamo fatto fatto sperimentalmente il mio predecessore il ministro Veltroni adesso abbiamo
Trasformato in permanente quella sperimentazione dando una
Insomma dandoci l'obiettivo di temere aperte le porte dei Musei nazionali naturalmente parlo degli USA e nazionali
E con orari che avvicinino in musei italiani alleati disponibilità di tempo libero dei cittadini
Abbiamo persino sperimentato da in corso in questi mesi una sperimentazione che mira a prolungare l'orario di apertura dei musei il sabato sera fino alla sino a mezzanotte stiamo sperimentando questa questa prolungamento fino a mezzanotte dalla cultura dell'orario dei Musei
Vedremo vedremo quali saranno i quale sarà il bilancio di questa di questa iniziativa i primi numeri che abbiamo visto cinici ci conforta ci dicono che in effetti il museo al pari del teatro del cinema o di una di uno spettacolo musicale
Entra a far parte della come dire della
Scelta di utilizzare il tempo libero degli italiani nella nel nel campo della
Un altro un altro sì non è un altro modo per rispondere alla esigenza di modernizzare musei italiani io credo a quello di trasformarmi ancora di più in luoghi di formazione di cultura
Penso che per esempio ci sia un grandissimo spazio rivolto ai bambini ai ragazzi alle scuole stiamo strutturando in tutti i musei nazionali dei servizi didattici alcuni musei thatcheriana ce le hanno anche estremamente
Estremamente così innovativi nella nell'impostazione
Didattica vogliamo creare una vera e propria Rete di centri didattici nei musei nazionali
Per avvicinare al nostro patrimonio culturale anche anche i cittadini più giovani
Ma cito sempre e in questo in questo contesto una frase che mi ha molto colpito delle da tratta dal libro di un sociologo francese rischiano Bourdieu che dice che un adulto non entrerà mai in un museo sia concentrato almeno una volta da ragazzo
Ecco io credo che lo sforzo di avvicinare ai musei così intesi così intesi quindi musei
Che siano spazi vivi non non polverosi
Sia estremamente importante c'è naturalmente anche un altro
Livello d'iniziativa a cui noi stiamo lavorando governo sta lavorando con molta con molta convinzione che è quello della come dire del dell'abbattimento anche delle barriere all'accesso ai musei e in questo il il prezzo di del biglietto d'ingresso è una delle barriere per per taluni noi abbiamo io recentemente introdotto una Regolamento che consentirà tra poche settimane ai ragazzi a tutti i ragazzi italiani fino a venticinque anni di età di pagare metà del biglietto per l'ingresso nel Museo nazionale e lo stesso sarà consentito a tutti gli insegnanti professori universitari docenti diciamo tutto il mondo dell'insegnamento
In in Italia io credo che questo sia una dovuto riconoscimento a quanto gli insegnanti e e i docenti possono essere davvero un veicolo importante di promozione del patrimonio culturale del nostro Paese
Ecco detto tutto questo quindi lo sforzo dell'amministrazione pubblicare uno sforzo consistente per prolungare gli orari per sperimentare aperture serali anche notturne naturalmente non sono i musei ma anche nelle aree archeologiche
Per continuare a aggiornare e a rendere più accoglienti
I musei italiani inserire nei musei centri didattici diciamo intervenire sul prezzo del biglietto naturalmente io credo che tutto questo
Deve essere accompagnato anche da una strategia diciamo fu legata alla realizzazione di grandi progetti museali
E qui io vorrei dire due cose
Innanzitutto noi abbiamo in cantiere dei Grandi Progetti
Lei Progetti
Come dire ammiraglia che io considero Progetti importanti nazionalmente e internazionalmente per il nostro Paese
Ne cito alcuni pensate il raddoppio della di Brera della Pinacoteca il Milan una straordinaria galleria una sartina e Pinacoteca che in effetti ha spazi estremamente come posso dire io direi soffocanti per le opere la ricchezza di opere che che ospita e quindi c'è un grande progetto un progetto del raddoppio di Brera attraverso il recupero di un Palazzo Palazzo Citterio che oggi a fianco a alla alla sede della di bere
E questo è un grande progetto un altro grande Progetto è sono i Nuovi Uffizi
è un progetto a cui si sta lavorando anche con molta come dire con contratto TA accademici e Museo logici estremamente Ascoli da qualche anno posso dire che stiamo finalmente arrivando a una soluzione troppo dal punto di vista museale del nuovo allestimento degli Uffizi partirà questo questo attirano i lavori di restauro della della nuova galleria è io credo di poter dire che entro un anno un anno e mezzo ne avremo il nuovo alle stime l'allestimento dei Nuovi Uffizi ancora
Il Progetto importante delle gallerie che che che coinvolge il la riorganizzazione delle Gallerie dell'Accademia a Venezia anche lui
Museo importantissimo per le opere contenute
Anche quello un po'angusto lì si tratta di liberare uno spazio dell'attuale sede delle gallerie che occupato dall'Accademia
Dall'accademia e di raddoppiare gli spazi per le gallerie c'è poi il progetto di cui si è parlato anche in questi giorni della a Torino della Reggia di Venaria nuovo spazio una reggia sabauda che in corso di recuperati di restauro su cui si è aperta come posso dire la discussione sulla destinazione di questo spazio
Una discussione che sta
Che è collegato comunque parallela al destino della Museo Egizio di Torino Musei anche lì
Straordinario per la ricchezza della collezione Torino nella capitale egiziana vorrei dire d'Europa forse possiamo dire anche anche del mondo dopo la collezione del Cairo cioè dopo là nel Museo del Cairo la collezione egizio di Torino e la collezione più prestigiosa
E tuttavia quel museo non è concepito
Non è io vorrei dire che non è molto amico del pubblico ecco è un museo che è un museo antico Museo che non ha non è concepito per una fruizione più meno elitaria
Quindi c'è anche questo grande progetto ecco ma fianco a questi grandi progetti nazionali ne potrei citare altri potrei citare Progetto sulla Reggia di Caserta e la Museo delle Terme di Diocleziano Roma insomma sono tanti i Muse i Progetti di scala nazionale acquistiamo
Lavorando soprattutto che che come dire e rientrano nelle competenze dirette del ministero
Ebbene le attività culturali ma io credo che molto importante molto interessante per l'evoluzione della politica culturale di questo Paese sarà nei prossimi anni la capacità di collegare dimettere indette
Di
Fare fare farsi sistema alle esperienze estremamente significative che in questi anni sono nate
Nel sul terreno del del contemporaneo del segno del contemporaneo qui tra l'altro ci sono Omar Calabrese che
Il
Così l'ideatore l'appassionato sostenitore di un progetto
Molto bello il progetto della di Siena usata pezzo di Siena
Ed esclude di Moser per Santa Maria della Scala chiedo scusa
Chiedo perdono
C'è l'esperienza del museo il Comunale di Bologna di arte contemporanea ci sono tante esperienze
Finalizzate alla promozione dell'arte contemporanea
Che io credo testimonia che sono nate che si sta e che stanno potremmo citarne anche altre potremo potrei citare il nuovo museo disegnato da Mario Botta che sta in coppie che stanno realizzando Rovereto potrei citare l'esperienza di Prato potrei citare rivoli a Torino ed potrei citare tante esperienze sostenute dalle amministrazioni comunali e quindici esperienze civiche
Che io credo testimoniano proprio di una vera e propria insomma di un vero e proprio fermento nel campo dell'arte contemporanea che in effetti a ben vedere io credo possa essere considerata almeno dal punto di vista del ruolo dell'amministrazione centrale dello stato del del del ministero dei beni e delle attività culturali uno dei settori
Su cui in passato si è investito troppo poco ecco io credo che la promozione dell'arte contemporanea l'investimento sul contemporaneo è una delle grandi lacune
Della politica culturale italiana
Dei dei decenni passati una lacuna che fortunatamente è stata in parte colmata in grande parte colmata dalla iniziativa
Delle amministrazioni locali
Quindi io credo che oggi
Nella fase in cui
Sta attraversando una fase di riforma sta cambiando la pelle vorrei dire sta riorganizzando le sue competenze per essere in effetti all'altezza
Del compito che ci siamo dati cioè fare della cultura del dei del delle politiche culturali del la valorizzazione del patrimonio culturale un per no dei processi di sviluppo e di crescita di questo Paese
Ecco io credo che oggi noi siamo di fronte alla al alla scelta di come organizzare che strutturare una politica di promozione dell'arte contemporanea
E credo che la prima
Primo obiettivo che dobbiamo darci è proprio quello di metterci al servizio di queste realtà
Di queste realtà che sono nate in molte città
Tentare insieme di fare rete e qui vengo proprio al tema di questa nostra conversazione
Naturalmente è anche utile promuovere un progetto nazionale per l'arte contemporanea
E noi abbiamo avviato un Progetto importante per la realizzazione di un centro per l'arte contemporanea Roma ma io immagino anche l'uso di quel centro come il
Come dire come il nodo di una Rete e non come una struttura diciamo così
Autonoma e non e che non si pone il l'esigenza primaria di mettersi in relazione con quanto sul territorio in questi anni si è andato formando a mio giudizio di estremamente estremamente interessante vitale anche appunto innovativo nel campo dell'arte contemporanea
Signor ministro l'arte contemporanea difficoltà quinta essere contemporanei ventuno ditemi del mostro del nostro incontro dell'Utri parlavo prima di appunto queste nuove entità anche museali che prendevano forma recentemente ne parlava anche al ministro
Come appunto luoghi anche con una funzione di promozione e diffusione della cultura contemporanea e per definiva questi come modello anche di sviluppo futuro per le attività punti del di di comuni che
Conto della realtà locale la definizione di un di progetti museali anche nuovi faccia questa esperienza varia dalla scali o penso che
USA rappresenta il sette con un momento alto anche di sperimentazione per cercare di
Costruire anche una nuova modalità anche di di frequentare vivere il museo in quanto tale e allo stesso tempo di occuparono di un luogo importante anche un altro città come Siena come questa esperienza può in affitto come si è sviluppato e come può diventare anche in un'altra realtà comunque un'esperienza portatrice appunto di questo
Anche nuovi beviamo un modo di fare misura una realtà come quelli tagliavamo appunto la la la la caratteristica negli USA quella dessero nate sul nel tempo nella storia cicliste esistenti quindi di aver proprietà che questo limite nella non tutto alle capacità di riuscire a promuovere un certo luogo di promosso nel contemporaneo calabrese
Ma non lo vorrei fare tanto l'elogio Santa nella scala anche Pippo è scontato uno dirige quell'odore rosa chiaro
E ma soprattutto perché è un caso a parte un po'particolare che e difficilmente può essere ritrovato altrove
Questo è un ospedale che è stato un ospedale fino a quattro anni fa di fronte al Duomo di Siena trecentocinquanta mila metri cubi per darvi la dimensione il Beaubourg a trecento mila
Quindi è un colosso antichissimo fondata l'anno ottocentonovantotto pieno di affreschi dentro basta che tocchiamo i muri ripeto che non si può confermare perché il nostro comitato
Troviamo cose
Guardate nel nell'ordine in questo solo sei in questi soli sei mesi
Lo dicono al ministero perché perché così vedrà che così recita che come scoperta abbia trovato una Sfinge etrusca del sesto secolo avanti Cristo uguale a quella di Gucci sta ancora murata in un muro tra poco lo ripeteremo ve lo dico oggi per la prima volta ritrovata la settimana scorsa
Quindici giorni fa abbiamo trovato le tracce della Siena etrusca
Che non esistevano si sapeva che era Frusca duramente c'era stata anche una mostra all'epoca vedremo se gli Etruschi ottantasei ma ora l'abbiamo trovati proprio questa estate abbiamo trovato queste mummie del Quattrocento
Completamente vestite Italia in totale ci sono otto abiti del Quattrocento di cui tre piegati dell'Ottocento e dunque su come pezzi di marmo
Noi abbiamo trovato tre mummie di cui due del Quattrocento ciascuno di essi è assente a tre pezzi che abbiamo sei pezzi del Quattrocento rarissimi perché sono ad un bivio di velluto nero l'abito più raro che potesse esistere la seta nera il la rarità maggiore e l'abbiamo trovata abbia trovato una villa romana del secondo secolo abbiamo trovato un ciclo di affreschi di Francesco di Giorgio scuola di Francesco di Giorgio mirabile e di grandezza incredibile
Abbiamo trovato tracce dentro una cappella che sembrava rifatta di vita del Novecento fatta nel Seicento di affreschi quattrocenteschi trecento metri lineari di freschi ecco capite che questa esperienza che chiaramente non c'è altrove perché è un caso della vita assolute
E che quindi s'dei pezzi però di modello possono del dei pezzi di quello che facciamo possono tuttavia rappresentare il modello interi siamo già questo ecco non andare a vita di quell'oggetto prezioso
Perché i foto coi altri hanno altri oggetti preziosi minuti limite se fare la gara chi già all'oggetto più prezioso ogni oggetto è singolo ente particolarmente preziosi in quella circostanza in quel contesto che non facciamo legare per me il saltare la Scala vale quanto la Galleria d'arte moderna via che ecco secondo me è uguale
Vale nel suo contesto quindi vediamo invece se ci sono per caso dei delle strutture delle parti di comportamento nella gestione e nell'invenzione che possano essere assimilati altrove
Tra la prima è sicuramente la gestione ecco questo fatto di modernità quello non è un museo è un complesso di cose fra cui alcuni musei
La gestione abbiamo in corso trattative alcune già concluse altri avviate con il ministero
Per condurre in porto la possibilità di gestione collettiva perché il Santa Maria è un'istituzione del comune
Esistono altre cose che vanno meno bene che che magari erano anche già lì come il museo
Archeologi ecco che andava malissimo perché era molto piccolo con una piccola collezione che peraltro di fronte al tribunale etrusca faceva nove milioni l'anno di bit di bigliettazione pensate voi
è stato trovato un accordo ovvio
Facile
Con il ministero è uscito già sulla gazzetta ufficiale è passato direttamente alle chiamiamola dipendenze del Santa Maria della Scala lo cambieremo gli raddoppieremo gli spazi abbiamo tutta questa roba trovata la facciamo diventare archeologico fino al Medioevo
Questa è una gran bella operazione collegamento fra un un ente locale e lo Stato è una bellissima operazione che ci ripromettiamo quattro è facile fare più di nove milioni l'anno bigliettazione presa quindi bene faremo per forza perché più di nove milioni l'anno gli faremo di sicuro ma insomma è un bell'esempio di collaborazione
Ne abbiamo un altro discorso avrà delle tappe ma insomma sarà coloni proprietà al trasferimento della Pinacoteca nazionale di Siena dentro tanta nella scala che la Progetto di Cesare Brandi e che finalmente e il De Bianchi Bandinelli e che finalmente potrà trovare il lo spazio c'erano delle grandi difficoltà in questo caso faccio l'elogio al ministro perché il viso ha trovato nel fuoco in cui
Mi arriva sul tavolo ieri
Ah sì sì siamo alla bozza abbozza a Berna risorto abbiamo una felicità quindi devi avere il servizio fino alle orecchie comunque il ministro è riuscito per esempio a smuovere alcune ostacoli di carattere come dire
Geloso forse insomma fra noi e la Sovrintendenza
Chi comanda chi ti fa le cose con chi insomma se quelle cose classiche di di Sociologia del della del comportamento
Istituzionale burocratico che evidentemente fanno degli ostacoli invece ora cominciato un lavoro anche interessantissimo pur non essendo a conoscenza
Quelli da sua Eccellenza insieme di questo lavoro corso da parte dei ministeri Di Serio hanno cominciato invece a muoversi ci hanno consegnato tutta vista degli oggetti in modo che l'architetto Canali che sta progettando la posta prendere
Esame la corte se stanno tutti lavorando abbastanza bene insieme probabilmente facendo un buon lavoro sapete anche qui c'è l'evidenza la Pinacoteca di Siena e portata in un posto e sta in un posto un poco sfortunato rispetto agli altri grandi monumenti senesi per cui fa quarantatré mila visitatori neanche tutti paganti all'anno ma l'Opera del Duomo della chiesa fa trecentosettantatré mila il museo civico del Comune di Palazzo pubblico fa trecento cinquantatré mila
Noi che siamo un cantiere con abbastanza poca roba ancora da fare vedere facciamo centododici mila l'anno scorso
è ovvio che va bene riuscire a stringere delle alleanze e produrre delle delle cose insieme e e dunque ecco anche questo
Fa parte del del progetto della modernizzazione per rompere le barriere di carattere istituzionale leggi le gelosie di carattere istituzionale questo può essere fatto anche con l'intervento del privato cioè la legge appena approvata
Da parte del ministero spetta al governo insomma in questa direzione mi sembra che sia una buona idea di modernizzazione una interessante idea di modificazione possiamo fare meglio CES non c'è mai fine al meglio diciamo questo come sloveno invece che l'inverso possiamo certamente fare di meglio ma insomma la strada scelta
Poi ci sono forse altre cose però di modernizzazione che possono essere prese il versante della Scala forse altri ne fanno certamente altri fanno ma ad esempio proprio perché quello non è ancora un museo è un complesso di cose
Beh io posso permettermi di fare alzata nella scala l'antico e il contemporaneo
E questo è fonda menta le perché per quanto sacrosanto sia che ci siano i centri di arte contemporanea i musei di arte contemporanea le attività di arte contemporanea de Kunsthalle tutto quello che volete
No limitiamoci alle forme di barriera e di ghettizzazione
Perché l'esistenza solo di quelli potrebbe essere pericolosa istituisce sancisce quella frattura fra il contemporaneo dell'antico voluta dalle avanguardie inizio secolo per scopi evidentemente culturali ma non più agibile ed è giusto che ci sia contemporanea dove c'è l'antico e magari anche un po'di antico dove c'è contemporanea di Gauguin Emma Venezia quest'anno ad una mostra di arte antica e noi quest'anno al Santa Maria abbiamo fatto mostre d'arte contemporanea e l'anno prossimo faremo alcuni botti di arte contemporanea
Che non sto a sedare adesso
Questo perché se si supera quel quelle barriere si supererà anche le resistenze che tuttora ancora persistono
Nella tipologia dei visitatori per esempio dell'arte contemporanea che è una barriera assai grave che finisce addirittura per diventare ridicolmente
E solo in Italia ridicolmente politica
Che a Siena per quell'altro centro che è stato citato dal ministero dei pavesi ci siano dei partiti politici che cavalcare una protesta dicendo che sono soldi assai assurdi mal spesi
E quindi se ne fa una questione di destra e sinistra sull'arte contemporanea è ridi coprirlo è ridicolo a te o te brano sarà mica né di destra né di sinistra a ogni singolo artista fa quello che gli pare troveremo quello che fascista è quello che rifondarolo è quello che ecco dei DS quello che devo distano ma sarà questo mai problemi ma per la carità il signore non copriamo cd ridicolo di fronte al mondo dove tutto questo ha subì to un passato da destra sul e invece questo sta succedendo proprio perché continuiamo nella separatezza nella separatezza ecco questo secondo dire che possa essere un modello per esempio laddove invece i centri
Autonomia esistano ed è un bene che esistano possono anche nascere delle collaborazioni
E delle collaborazioni io non la vedo ma sono conosco bene i coloni sono stato a ventidue anni ma non andrei mica male la Pinacoteca nazionale collaborasse con la Galleria d'arte moderna del comune ma c'è qualcosa di strano
Ma se non c'è nulla di strano alla National Gallery io io io
Si fa belli tranquilli all'attenti chiede che si può vedere la mostra e Luciano Fabro mese scorso
Esattamente come la serie di ritratti di Ludwig non c'è il problema non esiste il problema così come al Musée d'Orsay così come i tantissimi altri partiti al Bode al Budé dove ce l'ha con le
Simone archeologica più importante palmette del mondo a Berlino si vedono le opere di arte contemporanea nella hall
D'del tutto normale lo si fa insieme conta quel museo di arte contemporanea è stato ammesso nell'ex sede della Gestapo diversi simili queste cose qua vanno accelerate perché altrimenti restiamo ingessati restiamo con le ragnatele nel capo e purtroppo penalità del capo costituiranno anche ragnatele davanti agli occhi perché non sapremo guardare
Quindi abbattimento delle barriere abbattimento del della differenza tra lo scientifico umanistico abbattimento di tutte queste cose dato che le intelligenze ci sono in circolazione bisogna dare il più possibile mano vivere ma le intelligenze lasciar fare anche gli errori se necessario
Corre via dei rischi se necessario perché questo ci porterà effettivamente in una strada di contemporaneità ma nel senso sostanziale del termine non dei singoli oggetti la contemporaneità non appartiene mica gli oggetti
A partire soggetti che vivono nel mondo della cultura e la cultura dei contemporanei soggetti che la pratica soldi oggetti
In insegna e perse ecco da questo punto di vista io credo me lo auguro non devo dirlo io ma insomma cioè devono dire credo che quello che si sta facendo gli assi nella quei sessanta della Scala possano essere limitatamente pur nell'unicità del caso
Interessante
Non mi soffermo anche sul meccanismo economico perché anche quello sarebbe interessante ma altre occasioni potranno esserci sicuramente un tutto Bach
Abbiamo in un qualche modo visto una forma di gestione che rappresenta comunque una un'innovazione rispetto a un modello abbastanza rigido che quello classico sono nella gestione dei musei in Italia voglio chiederà Galluzzi visto che insomma mondo emergerà anche insomma suoi testi
L'utente
All'interno di questo nuovo museo
Appunto i momenti in cui comincia amministra la domanda di cultura in aumento e comunque ci sono flussi in aumento che che portano comunque a un utilizza la frequentazione maggior tutte quelle che sono le istituzioni culturali
Il nuovo soggetto anche da prendere seriamente non mentì in cui si ridefinisce ori organizza un museo e e le forme di comunicazione quali con le quali ci si rivolge quindi a all'utente questa nuova figura che insomma era sempre stato un un soggetto quasi nascosto riassume un altro creano
Finalità va va oltre non non c'è più lo studioso non solo al museo ma anche nelle aree ecco come come nel Museo del futuro l'utente anche in Italia in qualche modo possiamo ridefinirne un ruolo pendente e della comunicazione rivolta utente
Io non ho una risposta perentoria questo quesito che però certamente cruciale beh intanto nonostante che sia utente centri con l'atteggiamento delle politiche delle istituzioni che hanno la responsabilità sul sistema museale degli ultimi anni giustamente utente eccentrico
Noi lavoriamo ancora con una definizione del concetto di utente che non dormiamo non dobbiamo perché non abbiamo informazioni sugli utenti
L'utente un insieme di figure che intuiamo ma di cui non conosciamo le percentuali di miscelazione nei realtà alle domande mancano i canali di comunicazione istituzionale tra l'utente e la struttura dell'offerta museale
Si intuiscono e si misurano in termini di successi numerici cioè in termini quantitativi non in termini qualitativi e siccome si è sotto
Concentrazioni di misura puramente quantitative si risponde con atteggiamenti quantitativi per esempio quello che citava il ministro che peraltro è indubbiamente lodevole della estensione dell'orario di apertura
Un criterio che ove si ponesse al centro il problema della soddisfazione culturale per l'utente non è detto che sia il più appropriato per definire una misura di intervento corretto naturalmente la mia è una provocazione intenzionale
Per introdurre quel concetto che io per primo non ho chiaro e chi siano gli utenti quelli che effettivamente vanno nei musei e quali siano i profili e le esigenze degli utenti potenziali cioè di quelli che ancora non ci vanno ma ci potrebbero andare e e questa riflessione indiretta non ho mai sistematicamente affrontato una meditazione su questo tema però mi pare che si possa estendere anche alle situazioni ai contesti geografici cioè una cosa e studiare e immaginare quello che sono gli utenti del plesso museale di Firenze
Di Venezia o di Roma altra cosa e studiare o immaginare quale il profilo dell'utente dei musei di Sansepolcro
O di alcuni centri dell'Italia meridionale che hanno musei importanti o di e luoghi che hanno una collocazione periferica rispetto ai percorsi dell'organizzazione del turismo quindi un continente nascosto
Un continente che certamente si deve anche misurare in termini di risposta agli stimoli di accesso più agevole che vengono dall'organizzazione ma che non si può secondo me appiattire solo su questo
Se io ascoltando le cose che ho ascoltato
Dovessi toccare tra i tanti temi che mi vengono in mente due
Che da proporre come termine di approfondimento
Sceglierei anzi scelgo tolgo l'ipotetica
E due questioni
La prima è quella di una grande presenza di investimento di volontà di ha partecipato a stimolazione dei processi di ammodernamento del museo ma anche qui il termine ammodernamento lo diceva in parte calabrese bisogna definirlo
Perché ammodernamento delle strutture
Dei servizi
Del decoro dell'impianti nei quali le opere sono esposte dell'amichevole Itza con cui questi spazi diventano spazi piacevoli da abitare o da frequentare fuori discussione che questo è un processo chiarissimo
Ma ammodernamento dell'impianto delle strategie di comunicazione dei musei
Il su questo piano o qualche dubbio che vi sia un laboratorio aperto in Italia e non penso solo Alitalia a dire il vero Italia molto allineata con la Francia e anche con l'Inghilterra cioè su questo piano c'è una inerzia è una passività il concetto
I cari i codici di comunicazione del rapporto tra l'organizzazione del museo il suo utente sono rimasti quelli tradizionali e cioè pochissimo ogni ente di come dire sforzo in termini di incentivazione di premio a chi rischia di sbagliare nell'introdurre innovazioni da parte delle istituzioni soprattutto centrali
Ma anche di quelle periferiche i Comuni e le Regioni anche se qualche caso forse si osserva dei piccoli nuclei dove di inerzia della tradizione l'inerzia del successo dei visitatori ha effetti meno paralizzante meno Peter tanti
Questo è un tema sul quale credo si debba fare una riflessione non personalmente non sono convinto che oggi il sistema museale italiano pubblico-privato statale e decentrato
Addotti criteri codici metodi di comunicazione efficaci penso si possa fare molto meglio e penso che molto meglio si possa fare con la Rete
Intesa sia come concetto astratto collaborazione collegamento forme di cogestione e in senso concreto con la possibilità di allineare avvicinare accompagnare preparare e poi approfondire la visita materiale a o un qualsiasi nucleo di correzione con strumenti di orientamento di approfondimento di rinvio di collegamento forniti attraverso le reti telematiche o attraverso produzioni multimediali io credo che
Tra l'organizzazione attuale cito un esempio che credo il ministro abbia presente tra l'organizzazione attuale del patrimonio e si trova nel maggiore sito archeologico italiano mi riferisco a Pompei
Oggetto di grandi progetti di rinnovamento
E il modo in cui spezzoni estremamente elementari di quel patrimonio si possono comunicare
So che lei ha visto la mostra Homo Faber
Attraverso una comunicazione di quel tipo c'è un abisso straordinaria
Quello funziona funziona nel senso non solo della quantità della suggestione anche in quel senso ma in più introduce linguaggi stimoli forme di articolazione del messaggio
Che vanno dall'esposizione cioè dai criteri di esposizione dalla giustapposizione di cose
Non tradizionalmente congruenti un pezzo di pietra con un dipinto con uno strumento scientifico con un papiro con oggetti che solitamente sono distribuiti in contenitori assai distanti l'una dall'altra e l'effetto è straordinariamente suggestivo
E in più la multimedialità che riempie le lacune e che consente di vedere ciò che non si vede
Io vivo a Firenze
Ma se vivessi a Venezia o a Roma sarebbe la stessa cosa ma Siena
E se mi pongo nell'idea di essere un turista di questa città
E di essere diligentemente attento a non saltare neppure uno dei musei pubblici privati statali comunali e regionali che questi grandi centri offrono a chi abbia la pazienza il tempo e la curiosità di visitarli
E facessi la sottrazione tra ciò che una visita intelligenze a Firenze dovrebbe dire della storia della città e ciò che imparo attraverso questi musei la differenza enorme
Per esempio io non trovo da nessuna parte che ci ha vissuto Machiavelli
Non trovo da nessuna parte che è stato un centro di accumulazione della ricchezza
S'talmente straordinaria che poi questo spiega perché c'è quel grande patrimonio perché il panno di lana e l'Arte della lana non si trovano esposti nessun museo nessun turista un'informazione su questo tipo di cose torno cioè al discorso che facevo prima
Siamo sicuri che il sistema museale come si è venuto configurando
Sia sufficiente a trasmettere un'idea plausibile
Significativa e persino opportuna delle tradizioni
Culturali della città calabrese faceva riferimento a una cosa che io evitò solitamente di dire perché per deformazione professionale
Ti sta molto a cuore e cioè la condizione di minorità che nella definizione di bene culturale che in questo Paese si è affermata e tende a mantenersi
Rivestono le testimonianze storiche della scienza e della tecnica quelli che io chiamo i beni culturali scientifici un oggetto assente dalle teoricamente presente nelle competenze del ministero dei beni culturali per le attività e le e i beni culturali
E però di fatto non attuata la copertura
La valorizzazione persino la tutela in molti di questi casi molti dei casi noi abbiamo un grandissimo patrimonio è un patrimonio che dice tanto della tradizione culturale la nostra nel nostro Paese le nostre città e che dice tantissimo persino delle tradizioni artistiche architettoniche e della storia delle città che noi abbiamo basterebbe pensare alla cupola di San Pietro la cupola del Brunelleschi per capire che se si separa questi due campi si pensa che sia disegnata non costruita quella struttura quindi queste cose io le dico naturalmente con la volontà e l'interesse ad aprire un discorso che non interrompa o attenui lo sforzo che si viene facendo che è fondamentale per la qualificazione del sistema
Ma perché si abbia in mente anche la necessità di un controllo e di un monitoraggio sulla qualità e sulla plausibilità di ciò che abbiamo ereditato nel modo in cui è stato storicamente confezionato mi pare che il caso del Santa Maria della Scala sia emblematico se ne potrebbero citare tanti altri
Un ombelico della città un luogo dove materialmente e simbolicamente
C'è scritta la storia di Siena la storia economica politica sociale e culturale sottolineo culturale di Siena
E che fino a pochi anni fa era un ospedale cioè era rimosso completamente dalla consapevolezza dei cittadini e dalla mente dei visitatori di Siena
Emblematico in questo senso
Abbiamo tanti scheletri di quel tipo nell'armadio nel nostro Paese credo che
Potrebbe voi ne avete moltissime certa e credo che nella lodevole e e credo da approvare incoraggiare attenzione che negli ultimi anni il ministero è venuto dedicando a questi aspetti drenando anche risorse che prima erano semplicemente impensabili si debba a mio modo di vedere dare più attenzione anche al problema dell'aggiornamento e dell'ammodernamento dei linguaggi dei codici di comunicazione e del senso che vogliamo
Che i musei diano attivi visita quindi ecco il discorso sull'utente lo penso da un angolo forse un po'diverso ma quello mi riferivo
Grazie
Eccher siamo Bologna Bologna due mila è comunque che nostro malgrado uno dei temi in discussione in questi giorni il sistema museale di Bologna comunque ha avuto un un processo grassa Bologna due mila di nazionalizzazione l'innovazione che statale al compimento che comunque
Se ha sviluppato in questi anni
Questi concetti che stimo ai modelli anche di gestione di comunicazione utente sono stati centrali sono entrate in tema di questo programma progettazione come hanno hanno hanno hanno influito anche rispetto alla all'individuazione al pensare luoghi nuovi anche fondista museale della produzione a Bologna
Io vorrei un po'intanto partire da una da un'osservazione abbastanza banale e cioè quella che il patrimonio storico l'Italia una ricchezza straordinari patrimoni
Bologna ma non sulla Bologna Firenze Venezia Roma cioè noi abbiamo si dice i due terzi del patrimonio mondiale
Le statistiche i numeri non importa abbiamo comunque un enorme grandissimo e ricchissimo patrimonio
Quello che spesso però si si dimentica di questo patrimonio non è fine a se stesso patrimonio culturale ha senso nel momento in cui quella molla che ci permette di produrre nuovo c.t. il rischio che spesso capita in una visione strettamente museale
Proprio quella di cadere nell'errore di considerare il patrimonio culturale come unico fine sotto il profilo Della conservazione della tutela che rimane un aspetto fondamentale ma qualunque patrimonio se non diventa linfa per nuova produzione culturale si riduce annulla si riduce a
A nessun tipo di possibilità di crescita a nessuna stimolo sotto il profilo della della competizione
Che si fa sempre più internazionale
Non oggi non forse non ci rendiamo ancora conto che sotto il profilo culturale la grande competizione la grande sfida del futuro ma del futuro di umano del futuro due mila e la sfida di una contemporaneità internazionale è la spia di una cultura che diventa sempre più una cultura mondiale
I nostri confronti non parliamo ancora fette di musei italiani ma ormai credo che tutti i musei italiani tutti da quelli di Bologna quelli di si viene a come come Firenze Roma ormai il paragoni il confronto il dialogo e un dialogo internazionale
Noi siamo in una rete di rapporti internazionali costanti
Con alcuni musei molto fa musica da New York a Tokyo a Parigi nel nostro comitato scientifico ci sono direttori di alcuni tra i più importanti musei europee
Per il due mila
Ecco abbiamo appunto creato un
Un comitato scientifico una rete di supporto con i direttori di dieci tra i musei principali in Europa da Vienna apporto da Parigi a Londra a Copenaghen Ariel
Perché questo perché in realtà ormai la dimensione di confronto di
Competizione proprio realtà a livello culturale se avviene su una scala internazionale
E noi siamo invece di fronte a un processo di polverizzazione della contemporaneità
Il vuoto che si è creato in questi anni che ha testimoniato il ministro sull'impegno della contemporaneità è vero che è stato in parte supplito da l'iniziativa degli enti locali
è vero che alcune strutture
Bologna per esempio a una realtà civica anche se poi Bologna e non è più giunge uccidi come un'istituzione sulla base la legge centoquarantadue che consente appunto una gestione più otto
Ma comunque Museo della città
Quello che in realtà sta accadendo è una un aspetto ancora più particolare strano perché accanto a questo vuoto
Che in parte le amministrazioni locali hanno colmato sia creare si è sviluppato una ricchissimo e un grande fermento ricchissimo tessuto
Di iniziativa privata
Noi non non andiamo idea di che cos'è oggi il mondo dell'arte contemporanea
è un arcipelago incredibile di iniziative molti private molti aspetti associazionismo molte di volontariato particolare via via strutturato o destrutturato in vari modi
Ma chi ha una dimensione internazionali non siamo in una sorta di limbo tra una
Tentativo di recuperare
Una memoria storica degli ultimi quarant'anni che quasi completamente
Sfumata approvata e il tentativo di mantenerci in collegamento con una dimensione internazionale che ha ormai che c'è ormai chi ci sta già scavalca
Allora il problema è quello di
E qui vengo alla domanda qual è quello di quale di capire
Di interpretare correttamente quale ruolo Corriere Bologna
In in previsione di questa fisionomia i capitali europee tra cui
Bologna non può pensare di competere
Sul piano storico Concita come Firenze come Venezia come Roma Napoli Bologna a un'altra vocazione
Bologna ha una vocazione che può essere non è solitamente ma certo una vocazione contemporanea a oggi uno dei due tre musei d'arte contemporanea più importanti in Italia e quello che ha una Rete di relazioni internazionali più consolidate
E
Questo non significa una volontà settoriale io concordo quello che diceva prima calabrese rispetto alla capacità di abbattere le frontiere io ricordo molto bellissima fatta da un'altra perché è un amico di curatore del Vigil Museum
Che ha integrato appunto ora reperti archeologici con opere contemporanee come ricordo la recente morte di Rudi Fuchs a Napoli sul Seicento napoletano collegato alla alla collezione dello Stealth diamo stava cioè questo dialogo
è un dialogo sicuramente possibile sicuramente importante e queste è una direttiva una una prospettiva e non possiamo trascurare
In questa in questa logica infatti ecco che abbiamo cercato di creare a Bologna un una serie di eventi per il prossimo anno
Che in teoria dovrebbero essere capaci di
Quorum dare più forza oculare più momenti che sono i momenti storici perché la nostra sarà un'iniziativa storica una momenti di carattere strettamente Muse museale che noi intendiamo consolidare il nostro patrimonio museale attraverso una serie iniziative
Che renderanno più solida
L'immagine il museo di Broni
Ma poi quello che noi cercheremo di fare questa è la un altro grande scommessa sarà quella proprio di riuscire ad attingere a tutta quella realtà quindi quel grande
Bacino quei grande patrimonio che esiste nella realtà nella società civile di ricerca e sperimentazione contemporanea
I giovani oggi chiedono un museo che sia in grado di dialogare con quello che sta succedendo in questo momento
A New York a Tokyo Barcellona Parigi a Venezia a Roma
Noi a questa a questa domanda dobbiamo dare una risposta
La
Quello che le nuove tecnologie quella che è la Rete
E uso il termine di un doppio senso li avete museale ma anche Rete informatica quella che ci può dare questa grande chance che noi possiamo avere attraverso questa rete è proprio quella di rispondere a queste esigenze vi sono esigenze che stanno già andando avanti
Recentemente Bologna quando in questo momento a
Racchiuso due grande mostra la mostra di di chi cerca una mostra di Francesco Clemente
Due multe che sono state richieste da altri musei stranieri la morte Clemente andrà tra un mese a inaugurare la stagione del museo riducendo c'è uno degli unici due italiani che vengono mostra d'arte contemporanea
Quindi per noi è una è un un grande successo c'è sopra la città volo cioè per gli italiani
Bene io mi sono trovato recentemente ha una conferenza con dei ragazzi che mi dicevano
Ma Kiefer Clemente sono ormai storici l'hanno già fatto tutti i musei in tutto il mondo
è vero ma Clemente cinquantaquattro anni
Clemente né ancora meno chi perché Metheny ancora meno cioè la il desiderio dei giovani desiderio delle delle delle spinte più stimolanti dell'arte contemporanea e quindi scavalcando già questo
Chi se l'hanno già visto Clemente l'ho già visto dove l'ho visto il viottolo vista parigino su tutti e due sono molte quasi prima in Italia solo chi te l'ha fatto una mostra
A Venezia due anni fa ma in realtà il desiderio è quello di entrare immediatamente nel circuito della promozione culturale d'avanguardia
E per fare questo già gli artisti si servono della rete informatica
Già gli artisti conoscono perfettamente che cosa sta succedendo nel resto del mondo sono più abituati loro a frequentare
Le homepage e le pagine di insistita di vari musei due abbiamo aperto una nostra né nostra galleria una locale dove i giovani possono venire e navigare in internet per visitare gli altri musei
E non ci accorgiamo che ormai per loro è una cosa assolutamente normale
Questa è la sfida che
Dobbiamo cercare di di fare è una sfida che vede però ancora e questo è l'aspetto più preoccupante vede ancora ingenti italiani d'arte contemporanea muoversi in una arcipelago completamente isolato mi preme dire che non esiste non esiste una rete non esiste una rapporto se non un rapporto personale cerchio magico
I vari direttori ma nel può crearsi una struttura museale
Sulla base dei rapporti personali
C'è l'esigenza di creare questo meccanismo di interazione di sostegno delle attività contemporaneo
Anche se in questo caso e molto più difficile che con la Rete delle sovrintendenze che hanno già una loro definizione istituzionale nel caso che l'arte contemporanea non ci troviamo di fronte a soggetti di varia natura a soggetti che hanno referenti istituzionali completamente diverso comuni Regioni Province
Solo ora vincevo risicati in carcere
Ci auguriamo che questo invece possano essere una un aiuto possa venire un aiuto in questa in questa
Ma se io vorrei concludere padovana ministro che riprende appunto questi questi temi cioè come riusciamo effettivamente a costruire questo questo circuito di promozione anche dell'arte contemporanea soprattutto anche lì dei giovani artisti
All'interno di luoghi anche nuovi o già esistenti o all'interno della rete creando comunque un circuito una struttura magari ordinanza del ministero che riesca a diventare e questo questo luogo anche di promozione
E di creazione comunque di un circuito che vada al di là della identità nazionale ma si muove tentare di quei confini ormai globalizzato di Quasimodo anche l'arte contemporanea
Ma io credo che abbiamo di fronte
Tre strade
Intanto come già dicevo prima nella processo di
Riscrittura direi proprio che le politiche culturali di questo Paese
Mi sembra già fatto importante che il perimetro il nuovo perimetro del ministero dei beni e le attività culturali contempli anche esplicitamente diciamo così una competenza diretta alla promozione dell'arte contemporanea questa è un'assoluta novità è la è una delle novità della riforma del ministero dei Beni e attività culturali stiamo costruendo questo nuovo ministero io dico spesso in questi mesi che insomma il restauro più difficile e più lungo e più complicato che dobbiamo affrontare non è non era e non è stato il restauro della Domus Aurea piuttosto che di altri importanti monumenti italiani ma il restauro del ministero dei Beni e attività culturali questo è un restauro difficilissimo tra l'altro perché io adesso non voglio come dire sarebbero tanti i motivi
Da riprendere anche degli interventi che mi hanno preceduto indubbiamente le Sclero tipizzazioni le le paratie le barriere tra la la tutela la conservazione dell'antico e la promozione dell'antico oltre che la promozione del contemporaneo sono state storicamente
Rigide è molto consistenti nel nostro Paese
Quindi dobbiamo superare tante dicotomia dobbiamo superare una logica che vedeva la conservazione e la tutela del patrimonio come in qualche modo scissa e distinta dalla valorizzazione della promozione
Anche nei linguaggi io sono molto d'accordo con le cose che diceva Galluzzi prima credo che uno sforzo teso all'ammodernamento della nozione stessa di Museo e di fruizione sia uno dei passi successivi che ci attende che alle porte ma voglio ricondurre tutto alla al al all'occasione storica io credo per il nostro Paese Perilli e per l'Italia
Di di avere finalmente un Ministero dei beni dell'attività culturale che sia
Che sia all'altezza anche di questi compiti che sappia anche recepire quelle quelle quale nuova domanda diciamo di promozione del segno contemporaneo che fino a ieri era totalmente assente dal perimetro dell'attività di questo ministero quindi io rispondo a questa domanda innanzitutto dicendogli affermando che
Noi vogliamo restituire in questa in questo nuovo ministero una direzione una dire un ufficio un nuovo una sede che sia dedicata alla promozione dell'arte contemporanea e questo è già una prima risposta si tratta in questi mesi stiamo cercando di per concretizzare questo questo obiettivo di capire come oggi concretamente si può promuovere l'arte contemporanea senza assisterla senza
Senza protegge ma ecco io credo che questo sia il punto di grande delicatezza di tutta la questione noi non vogliamo creare forme di assistenza di protezione di ma vogliamo promuove allora quindi la prima risposta è questa la concreta definizione di un nuovo fisico all'interno del ministero che si dedicherà a la la promozione dell'arte contemporanea anche dell'architettura contemporanea l'architettura del segno architettonico contemporaneo
La seconda risposta è stana il Grande Progetto che è un progetto nazionale di realizzazione di questo centro nazionale per l'arte contemporanea manca luogo una una sede nazionale per l'arte contemporanea
Come sapete è stato già individuato non so se lo sapeva ma so che è stato già individuato uno spazio a un a Roma in c'è una ex caserma che è stata consegnata diciamo così simbolicamente e concretamente la ministra Andreatta
Al ministro Veltroni nel nella
Qualche qualche mese fa su questa caserma abbiamo cominciato a lavorare è stato
è stato lancia estratta abbiamo fatto un in concorso con una gara magari internazionale per assegnare
A un architetto il il compito di progettare questo questo nuovo museo la gara è stata vinta da un architetta anglo irachena la signora Zaha Hadid
Che ha presentato un progetto molto molto innovativo
E quindi è partita questa grande operazione che porterà il nostro Paese avere un centro per le arti contemporanee io credo estremamente importante tra qualche anno
Ecco nel frattempo questo un Progetto che avrà bisogno di svariati anni per essere realizzato nel frattempo io credo che l'obiettivo principale deve essere quello proprio di metterci in qualche modo al servizio dico come istituzione centrale diciamo delle realtà che che sono sorte che sono nate
Questa rete che manca che adesso appunto anche Danilo Eccher denunciano in qualche modo come come come anello mancante per me rendere anche forte queste esperienze che voi rappresentate altre che che oggi in Italia esistono anche verso la comunità internazionale ecco io credo che noi dobbiamo sforzarci a costruire questa rete
è una è uno sforzo che intendiamo perseguire una scossa forse o che può essere incardinato in questo nuovo luogo del ministero dei Beni e attività culturali che si occuperà di di arte contemporanea
Io voglio riprendere solo altri due punti che sono stati proposti in questa discussione un un primo punto riguarda
L'alleanza tra privato e pubblico e privato che in qualche modo fa parte anche costitutiva dell'esperienza del Santa Maria
Ti amo davvero negli ultimi tre anni la la Lilt panorama io credo del del del del del della politica culturale di questo Paese cambia è cambiato dopo qualche dato negli ultimi tre anni è raddoppiato il bilancio
Del ministero dei Beni e attività culturali
Il bilancio ordinario a queste risorse sono state bisogna sommare bisogna aggiungere risorse appunto aggiuntive pensate alla
Alla importanza di avere abbina
Atto
Le l'Ascom le scommesse degli italiani attraverso il lotto con la scommessa del governo sul sul patrimonio culturale questo abbinamento tra il lotto il restauro dei monumenti all'abbinamento che
Rende hanno o in molte risorse disponibili per per valorizzare per restaurare per promuovere beni culturali e naturalmente credo di anche il senso di un investimento complessivo anche gli enti locali se guardiamo hanno complessivamente investito di più in cultura questo un fatto positivo credo che al fondo di tutto ciò ci sia una convinzione semplice
Questa a quest'investimento è un investimento che produce un Paese migliore diciamo così ma anche produce crescita economica occupazione
Nella società della comunicazione produrre cultura produrre produrre contenuto culturale Cygni che allineare strategicamente il nostro Paese in una posizione competitiva quindi io credo che quel tutto questo sta lentamente penetra lo diciamo la coscienza comune anche gli amministratori locali e e le scelte strategiche del governo tuttavia
L'entità del patrimonio culturale italiano e anche la moltiplicazione delle delle delle competenze di questo ministero ivi compresa quella verso il segno del contemporaneo l'arte contemporanea l'architettura contemporanea
Credo che
Diciamo questa l'entità del lavoro che noi dobbiamo afro dare non è non è affrontabile in nessun modo se non attraverso questa alleanza dicevo tra risorse pubbliche risorse private cioè io credo che qui c'è una delle chiavi
Strategiche per la gestione e per la valorizzazione del patrimonio culturale per la promozione delle pulite culturale del futuro naturalmente
Senza abbassare il rigore della tutela della conservazione però superando qualche tabù io voglio dire che anche nell'amministrazione dei beni culturali che appunto si è pacificato nel nei decenni e l'idea che per esempio la gestione del del bene culturale del patrimonio culturale non possa essere affidata anche a soggetti misti ripeto senza abbassare il rigore della tutela dalla conservazione ma il tabù sta proprio lì pensare e che solo la tutela esclusivamente c'è solo la gestione pubblica può garantire con la tutela non è vero
E quindi non stiamo ricercando forme innovative ed è un vero e proprio cantiere aperto anche nella ricerca di di meccanismi di modelli di gestione mista
Vengo da Reggio Emilia abbiamo firmato qualche ora fa una
Un protocollo d'intesa per il restauro della del complesso monumentale di Monte Falcone
Ecco credo lui è un è un esempio imponente di di come pubblico e privato possono collaborare per recuperare un mondo complesso monumentale importante che versa in uno stato di degrado ormai da decenni che sicuramente solo con i suoi se pubbliche non si sarebbe mai potuto
Recuperare volevo
Dire questo e infine
Prospettiva strategica del nostro lavoro è sicuramente quella della insomma della convergenza della ricerca di una convergenza tra
Valorizzazione del patrimonio del patrimonio culturale e
Il mondo digitale che si dischiude di fronte al nord e in questo senso riprendo anche alcune delle riflessioni che faceva Galluzzi prima io credo che la le han se il matrimonio tra le nuove tecnologie digitali e quindi diciamo tutte le possibilità
Dalla multimedialità tutto non Line e e il contenuto che può venire dalla dal patrimonio culturale italiano è un'alleanza direi quasi naturale per il nostro Paese lo dico sempre nostro
ESE a nel sistema e nella nel nel nel diciamo nell'economia globale della comunità Zone terzo molti Trevi molti treni di collocazione competitiva strategica
Penso alla all'industria l'ha due penso anche alle alle alle alle alle reti deve alle del insomma la formazione delle reti di telecomunicazione ma il nostro Paese a una vantaggio competitivo naturale nella produzione di contenuti
E il fondamento di questo vantaggio competitivo sta nel suo talento nella sua capacità nel nella sua nella sua storia artistica culturale nel suo patrimonio
E quindi apriamo le porte dei Musei prolunghiamo l'orario dei dei musei rendiamo più fruibile nostro patrimonio ma occupiamoci anche questa è un po'il compito che abbiamo di fronte a noi nei prossimi anni occupi diamoci anche di trasformare tutto questo in contenuto nelle autostrade l'informazione a suscitare forti della comunicazione io credo che questa sia un po'la sfida anche culturale che noi dobbiamo raccogliere
Ringrazio il ministro
I risultati direi che possiamo concludere