"Le sfide del nuovo millennio" org. da Assopiastrelle nell'ambito di Cersaie 1999 (Salone internazionale della Ceramica per l'Edilizia e dell'Arredobagno) presso la Sala Europa della Fiera, piazza Costituzione 4

Non tutti spero innanzitutto che si senta bene fosse da regolare un po'al volume chiederei cortesemente di prendere posto ecco e mi sembra che anche come acustica adesso ci siamo per poter guidare il benvenuto a questa discussione che inaugura in qualche modo il Salone internazionale de la ceramica per l'edilizia dell'arredobagno nell'edizione mille novecentonovantanove con questo richiamo un po'scontato poco alla fine del millennio e alle prospettive del futuro per le quali debbo denunciare un qualche imbarazzo perché noi veniamo in casa dell'asso piastrelle e cioè di una esperienza imprenditoriale esemplare ed affascinante che viene ormai studiata persino accademicamente nel suo dinamismo e veniamo cui a confrontare questa esperienza abbastanza straordinaria che ha fatto di modello per tante altre a confronto con interrogativi sul futuro del sistema Italia e della sua economia che sono interrogativi invece piuttosto cupi
Siamo in una fase di incertezza e dunque come un'esperienza dinamica possa continuare a vivere
E a svilupparsi dentro a un sistema Paese che è assai meno dinamico probabilmente sarà in qualche modo un tema di fondo
Sul quale riflettere hanno i relatori di quest'oggi
A cominciare dal presidente delle fiere internazionali di Bologna Luca Cordero di Montezemolo per passare poi al presidente della sua piastrelle Angelo Borrelli all'ambasciatore Sergio Romano editorialista del Corriere della Sera Vittorio Merloni presidente dell'omonima a impresa che voi tutti conoscete mentre saluto anche qui alla mia sinistra il direttore della sua piastrelle il dottor vantaggi
Ecco davvero oggi non si può non cominciare dal titolo da parte tua del principale quotidiano economico italiano gli investimenti esteri dimezzati dal novantacinque al novantotto
I movimenti in entrata gli investimenti stranieri in Italia sono passati da quattro virgola nove a due virgola sei miliardi di dollari nel giro di tre anni un aveva copia precipitazione mentre aumentano
Gli investimenti italiani all'estero come voi ben sapete
Visto che
Anche sul piano delle vendite questi sono i dati che lasciano piastrelle mi ha fornito oltre che del fatturato è fortissima
Sensibile la prevalenza dell'attività internazionale nel vostro settore vedo che addirittura negli Stati Uniti c'è una crescita dell'esportazione pari quasi al trenta per cento sono dati davvero che contrastano tra di loro e dunque su questi dati concreti io vorrei che noi cominciassimo a ragionare anche nel contesto italiano
C'è da una parte il distretto a della ceramica
Così concentrato e ci domanderemo anche colposi dei governi se questo non sia oggi un problema oltre che essere stato un formidabile vantaggio per voi nelle province di Modena di Reggio Emilia c'è d'altra parte un sommovimento delle economia italiana fra OPA tentativi di scalate
Degli assetti dei grandi enti pubblici semi pubblici o neo privatizzati dietro ai quali non Cilia è ben chiaro se vi sia un disegno industriale insieme e questi sono gli interrogativi che poco ai nostri relatori a cominciare da Luca Cordero di Montezemolo prego
Grazie
Signore e signori io sono particolarmente lieto di presiedere oggi all'inaugurazione della diciassettesimo di edizione del Cersaie
Lo sono in modo particolare per questa manifestazione
Che dagli anni sessanta e cresciuta parallelamente e insieme fortemente insieme alla crescita della Fiera di Bologna
Oggi il Cersaie con centotrentasei mila metri quadrati di superficie espositiva
Con più di mille aziende espositive di cui oltre duecento straniere è una realtà veramente importante a livello europeo
E fa piacere insieme agli uomini della Fiera di Bologna attuali
E precedenti all'attuale gestione festeggiare insieme a las piastrelle questa questo successo di livello internazionale
Ma queste anche l'ultima edizione del secolo
E quindi ogni edizione che concluda un un un secolo così importante racchiude necessariamente appunto anche per noi un aspetto simbolico se vediamo da dove insieme eravamo partiti e dove oggi sia e non posso nemmeno ricordare non ricordare se mi consentite anche con un po'di orgoglio come presidente dell'associazione industriale di Modena
Che
Il cuore del business
Della piastrella
E l'elemento forse più caratterizzante del distretto della nostra area ma anche della regione
Questa Regione che ha un grande ruolo internazionale come vera paladina del made in Italy e direi che tutto quanto è stato fatto in questi anni dalle impresa emiliane delle ceramiche della piastrelle ha avuto una ricaduta importantissima proprio sull'immagine a livello mondiale della nostra regione
Però se da un lato fin e secolo significa bilanci lo lascio al presidente della sua piastrelle
E devo dire che sono bilancini molto felici molto positivi
E lo stesso titolo profetico che è stato dato a questo incontro le sfide del nuovo del nuovo millennio comportano necessariamente e fortunatamente
La volontà e la decisione di guardare avanti così come sempre nelle caratteristiche direi nel DNA degli imprenditori piccoli e medi di questa Regione
Dunque è chiaro che io devo accennare velocemente anche all'intreccio di rapporti tra lo sviluppo del settore che lo sviluppo del del del di tutta l'area fieristica perché oggi a Bologna questi due concetti vanno molto di pari passo ne vorrei citare velocemente due
Perché la strategia espositiva della quale il Cersaie e cardine
Per molti aspetti simile alla visione strategica di BolognaFiere e allo sviluppo delle fiere
In questo settore così importante per l'economia nazionale che va dall'arredo urbano alla ceramica l'arredamento per l'edilizia il Cersaie
Grazie alla collaborazione con il Bologna Fiere in grado come dicevo di primeggiare a livello europeo quindi c'è già un primo discorso che è un discorso di dimensioni di quantità di volumi e di importanza e questo va di pari passo con le fiere
Perché oggi la concorrenza che esiste a livello soprattutto europeo di fiere deve tener conto prima di ogni altra considerazione delle dimensioni dei quartieri delle dimensioni delle aziende fieristiche e quindi anche delle direzioni delle esposizioni all'interno della ma c'è una seconda ragione
Che mi sembra ancora più importante e cioè il Cersaie fa parte di una filiera di cui BolognaFiere ha oggi una leadership
A livello senz'altro europeo che la filiera dell'edilizia e un settore importante è un settore che coinvolge uomini aziende tecnologia risorse finanziarie competitività e quindi è un settore fortemente specializzato questo è un altro elemento importante all'interno del Cersaie c'è una specializzazione sempre più marcata all'interno della Fiera di Bologna si sta portando avanti non da oggi un discorso di forte specializzazione delle filiere per garantire una leadership a livello europeo
Nel singolo settore di cui qualunque esso sia in questo caso quello dell'edilizia
Con il nostro modello vincente di sistema fieristico per l'edilizia
Possiamo legittimamente aspirare ad affermarci come un centro di assoluta eccellenza internazionale perché mentre in Francia in Germania in Spagna o in Inghilterra le fiere dell'itterizie continuano a essere delle fiere generalisti che delle costruzioni Bologna si propone con un'offerta integrata di esposizioni specialistiche avendo allo stesso tempo acquisito una dimensione organizzativa ed espositiva necessaria per appunto avere una grande dimensione euro
Mi sembra dunque che lo che questa inaugurazione sia anche propizia per disegnare richiamandomi anche a quanto accennava Gad Lerner scenari futuri e problematiche di interesse generale
Mi sembra che al riguardo due elementi esprimono le sfide che ci stanno di fronte innanzitutto il ruolo delle figlie
Il ruolo delle schiere come importante il sempre maggior strumento cerniera tra sistemi di Offerta e di domanda nell'economia del domani
Quindi nello svolgere un ruolo sempre più importante di congiunzione tra quella che è l'industria e quello che il mercato
E in secondo luogo
Il fatto che la possibilità che attraverso l'esposizione fieristica la piccola e media impresa accorci notevolmente le distanze rispetto ai mercati di sbocco nelle mie le piccole e medie aziende non hanno strutture organizzazioni dimensioni da poter avere organizzazione al proprio interno per gestire i mercati internazionali le fiere rappresentano l'elemento fondamentale per accorciare questa distanza
Direi che questo
è particolarmente importante nel nel se parliamo del sistema delle costruzioni di cui il Cersaie e uno protagonista importante un comparto che rappresenta fortemente il tessuto produttivo nazionale quello delle costruzioni in particolar modo nella nostra regione
Che sta attraversando in questi ultimi anni una fase di forte difficoltà questo settore della delle costruzioni
Legata prevalentemente all'inizio a situazioni interne del nostro Paese e ultimamente condizioni negative anche sul piano internazionale
La domanda che dobbiamo porci è se il sistema fieristico italiano può ancora rappresentare come è avvenuto per lunghi momenti del passato un solido argine di difesa
Per settori in difficoltà ed industriali in difficoltà e soprattutto se saprà operare con ancora maggiore innovazione come canale di comunicazione per favorire nuovi cicli di crescita e nuove
Attività
Ed è qui bisogna porsi il problema sono le fiere italiane in grado di fare sistema come sta avvenendo nella nostra regione con le varie Fiere Bologna Ferrara Modena Rimini e Parma
Sono soprattutto le aziende fiera in grado di dare una risposta di efficienza di competitività di managerialità rispetto alla concorrenza straniera ecco quindi che sul tema della Fiera sì
E il bisogna affrontare le fiere esattamente come l'impresa
E quindi
Le fiere con le associazioni di categoria il mondo dell'impresa e sono rappresentano uno scacchiere mondiale sul quale si giocano anche le regole della globalizzazione
Rapidità di di decisione qualità dei quartieri qualità delle risorse umane in Algeria e manageriali capacità di innovare di interpretare anche tutta l'innovazione nell'aria dell'informatica nell'aria dei prodotti on line ecco quindi la modernizzazione delle fiere è fondamentale per dare le risposte ai grandi Papi sei grandi clienti e qui ce n'è uno per noi fondamentale
E da molti anni diciamo che il settore fieristico italiano ha bisogno di una riforma adesso l'abbiamo portata di mano siamo invia di definizione nella nostra regione con la legge regionale ma attenzione non bisogna perdere altro tempo prezioso perché siamo nella fase conclusiva di questo processo di l'avvicinamento della Fiera ai suoi utenti le previdenze azione che la legge di riforma quando realizzata alla legge nazionale renderà possibile non debbono limitarsi a una mera operazione di ingegneria giuridica che ahimè abbiamo visto in questi ultimi anni anche in altri settori
Ma devono servire ad aprire l'azionariato il manager della Fiera alla partecipazione alla spinta delle forze di mercato e perché no a tanti Pap test a cominciare da associazioni di categoria fortemente impegnata nelle filiere non ci interessa un giorno poter dire che la Fiera di Bologna non è più un utente pubblico e economico sottoposto alla vigilanza Min ministeriale perché si è trasformato in S.p.A. questo è certamente il primo passo necessario
Se però parallelamente non si potrà dire che l'ingresso nel capitale di soci privati ed eventualmente appendere a negli anni a venire la quotazione in Borsa ne hanno cambiato in senso veramente concorrenziale con una visione più internazionale
La la struttura stessa
Vorrei concludere tornando al Cersaie all'associazione di categoria che rappresentano per noi la spinta vitale non solo la sua piastrelle
Non ho certo
Esitazione nel dire che questo triangolo di esperienze competenze rappresenta per noi un elemento fondamentale di sviluppo
E nel campo specifico delle discute delle disco della del settore delle Visco delle costruzioni le piccole e medie imprese che animano l'industria spessa
Hanno dimostrato qual è la formula del successo italiano su scala mondiale ed è quello di pensare giorno e notte all'innovazione
Innovazione a trecentosessanta gradi nel modo di lavorare nei processi produttivi nei processi
Di di innovazione di prodotto vero e proprio nell'innovazione dei modi di marketing di vendita e di espansione internazionale
In una parola il grande merito degli degli imprenditori di questo settore e di avere l'innovazione come
Rio Rita giorno per giorno
Ma vorrei terminare e così
Torno a a parte alle conclusioni di Gad Lerner con una riflessione
Noi viviamo in un Paese che ogni giorno è sottoposto a un bombardamento di tavole rotonde dibattiti dichiarazioni e mai come negli ultimi mesi il tema della modernizzazione è stato al centro di tutte di tutti gli argomenti
E io riflettevo conoscendo molto da vicino la realtà delle imprese delle ceramiche e non solo delle imprese delle ceramiche di piccole e medie imprese italiane al grande merito non solo in termini innovazione ma in termini di saper fare da soli
Direi che mai come in questo momento si sta si ha la sensazione che vi sia che a leggi di nuovo a livello di Paese una volontà di occupazione di potere
La difficoltà a togliere il coperchio da una pentola chi ha tanti elementi positivi al proprio interno forze imprenditoriali nuove c'era ogni capacità di innovazione che debbono però essere messi in condizioni di esplodere ecco la riflessione che facevo che mai come nel caso del degli imprenditori della ceramica
Il gap il Lelli il divario diciamo il vuoto che c'è tra la distanza più quel vuoto che c'è tra la capacità di essere imprenditori la capacità di innovare la capacità di rischiare la capacità di crescere e il totale distacco con i giochi centrali con situazioni che danno la sensazione di un Paese che spesso invece di poter Nizzar sì con tutta una serie di elementi da dalla flessibilità dal lavoro da dalle liberalizzazioni della premeditazione sta forse chiudendosi troppo in se stesso e questo in totali
Contrapposizione invece con questa grande attività grande dinamismo Garda grande capacità di certe parti del mondo imprenditoriale italiano
Complimenti benvenuto e auguro come presidente alla Fiera di Bologna un grande successo per voi tradizionale anche a questa manifestazione il Cersaie grazie
Grazie all'avvocato Montezemolo che ci ha anche offerto uno spunto finale che indubbiamente immagino verrà ripreso dagli altri interlocutori lui non lo sa ma sarà costretto dalla curiosità generale di tutti i presenti gli atti e c'è anche una parola come presidente della Ferrari era inevitabile però mettiamo in fondo sarà sarà l'ultima cosa che gli chiederemo di modo da tenere un inchiodati sulle sfide del passo al presidente della sua piastrelle Angelo Borrelli al quale naturalmente chiediamo se questo modello che loro sono stati
è valido anche per il futuro o in che modo dovrete cambiare voi stessi
Grazie
Benvenuti anche da parte mia buongiorno a tutti benvenuti a questo convegno asso piastrelle che inaugura il Cersaie novantanove
Come diceva il dottor Lerner prima questa l'abbiamo data nostro convegno il titolo un po'scontato nera con titolo d'obbligo
Direi che è un titolo che evoca anche mozioni un po'cosmiche se posso dire perché l'ultima volta che si è trattato di cambiare millennio la gente si aspettava addirittura la fine del mondo
Almeno così ci hanno raccontato dicono che alla vigilia ittiti Moratti avessero provato a metterci in regola con la coscienza ai creditori per donarono condonavano tutti tra i tipi questo potrebbe essere un ottimo suggerimento per i nostri amici banchieri gli oppressori
Per donarono agli oppressi perdonarmi loro poi oppressori dicono anche che molti moglie confessarono le proprie baracca dei rispettivi mariti viceversa
Poi tutti si sono coricati e al mattino successivo tra lo stupore generale si sono svegliati ancora vivi almeno la maggior parte non c'era dunque è stata la fine del mondo
Allora non se ne accorse nessuno perché era un Notting in cui faceva buio pesto anche marzo giorno però un mondo comunque era finito stava cominciando a finire era la vecchia società feudale che era entrato in liquidazione
Le mura dei castelli resistevano ancora ma qualche punte levatoio cominciava ad abbassarsi Bellucci delle città si riaccende volo qualche strada si cominciava predicatore insomma ci sarebbe voluto un po'di tempo ma era cominciata quella poiché sarebbe diventata sarebbe sfociata in una del De più garantiti rivoluzioni economiche del nostro tempo
Io ricordo raccontato un po'questa cosa mi sono un po'spiazzato anche sul titolo però ho raccontato queste cose perché possono essere di buon auspicio anche per questo cambiamento di millennio anche stavolta non ci troviamo di fronte a grosse allora si segnali di cambiamento
Molti muri sono crollati odio qualche volta purtroppo veniamo anche che qualche utile Battoia torna sollevarsi per cui non è sempre chiaro se stiamo andando verso un è poca di nuovo tenessero se contrarie stiamo andando contro un'epoca di nuove barbarie speriamo nella prima ipotesi quello che certo come appunto dice il titolo del nostro convegno che andiamo tutti incontro avverso a robuste sfide
Nelle interviste diritto che accompagnano sempre lavorazione della Fiera forse proprio motivo del titolo che abbiamo dato al nostro al nostro convegno mi è stato chiesto come stava la ceramica del nostro del terzo millennio
A che punto si troverà il settore italiano della ceramica
Ad esempio nell'anno due mila dieci io ho risposte d'istinto che consente il modo migliore per dire quello che si pensa e do affermato stava ancora vincente siamo ancora leader nel mondo
Adesso piovuto qualche minuto di più di tempo per riflettere credo che questa affermazione meriti comunque una approfondimento
Sarà vincente ma dovrà essere diversa dovrà riuscire ad uniformarsi ai grandi cambiamenti dello scenario mondiale soprattutto dovrà riuscire a assorbire la grande generazione di questi cambiamenti
Il mercato globale ormai avvolge l'intera economia però credo che possiamo dire che sul nostro settore della ceramica esso addirittura un doppio effetto perché da una parte ceramiche italiane sinonimo di export vivono le nostre imprese d'esportazione quindi un mercato contendibile che diventa ogni giorno più grande offre alle nostre imprese continue su cose possibilità opportunità di sviluppo
Ma nello stesso tempo molti dei nuovi paesi che da ogni parte del mondo si affacciano su questo nostro nuovo grande scenario mondiale e soprattutto paesi in via di sviluppo sono a loro volta forti produttori di ceramica
Quindi cominciamo a trovare sulla strada sulla nostra strada dei concorrenti formidabili che stanno dando letteralmente spallate al normale concerto di competitività che avevamo fino ad ora acquisito
In definitiva
Le nostre in prese che all'inizio della Ventura quaranta cinquanta anni fa
Dovettero farsi largo tra concorrenti di Paesi più ricchi del nostro e fu allora una una lotta dura perché erano componenti amminico momento più forti minori
Che poi si è dovuta al lungo il nostro settore seduto lungamente confrontare con concorrenti di economie simili alle nostre e anche questo è stato una sfida lunga e logorante
Oggi si deve invece difendere da concorrenti di Paesi meno ricchi di nostra del nostro ma paesi che sono spinti da doti di freschezza eccezionali che sono spinti da una necessità di crescita conflitti eccezionali
Noi ci troviamo di fronte a concorrenti che possono contare su questi del lavoro cinque dieci quindici volte inferiore quell'italiano che in molti casi hanno disponibilità di materie prime a corso prossimo allo zero che in molti casi hanno anche disponibilità di energia a basso costo
Che quasi sempre possono contare di poter ricevere aiuti importanti dei loro governi
Si sta quindi sui dipendenti dell'Idi vincendo uno scenario completamente nuovo che evidentemente costringe tutte le nostre imprese tutto il nostro settore
Ripensare a ridisegnare le tutte le strategie e a rivedere completamente l'intero paradigma competitivo
Fino adesso una delle carrette le caratteristiche maggiori uno dei punti di forza del nostro settore è stata la grande propensione al commercio internazionale
Siamo un settore di esportatore siamo diventati è diventato in un altro settore leader nel mondo perché grazie alla capacità continua di innovare il prodotto ma anche per come si è saputo l'intraprendenza con la quale ogni nuovo prodotto è stato portato nel mondo è stato fatto conoscere sì arrivati esportare settanta per cento di quello che il settore produce
L'anno scorso nell'inaugurare questa nostra fiera
L'ambasciatore Renato Ruggiero che allora era presidente diminutivo ci ricordava che era ceramica italiana rappresenta un caso di eccellenza nel commercio mondiale
Bene
Per mantenere questo primato non ci sarà in futuro più possibile essere sommamente dei bravi esportatori non ci sarà più possibile la grande fantasia con la quale fino adesso siamo riusciti a partire armati
Di solo spazzolino da denti che dalla valigetta dei campioni per andare a predicare su tutte le strade del mondo
L'ampiezza delle nostre testate di ceramica
Dovremo riuscire a
Fare crescere l'orizzonte delle nostre imprese dobbiamo far crescere nostro stesso orizzonte di imprenditori dobbiamo prima di tutto saper rinunciare a quella rito tradizione che c'è tanto cara e che ci vede
Ci vuole tutti casa e bottega cioè con impresa che finiscono regolarmente al di qua dei cancelli delle nostre fabbriche
E fa perché devono ostinatamente essere collocate a distanze di bicicletta dalle nostre case dobbiamo riuscire a allungare l'attività delle nostre imprese verso l'esterno impegnarci di più in
Accorgervene sono internazionali dobbiamo riuscire a moltiplicare gli uffici di rappresentanza delle nostre imprese nel mondo dobbiamo riuscire a costituire depositi che io non disponibilità di materiali di prodotti sui luoghi di consumo dovremmo riuscire a innovare i sistemi della logistica e dei trasporti in modo da rendere gli i trasferimenti del dei materiali meno onerosi è molto più facile
Dovremmo riuscire anche ad allungare la catena del valore delle nostre imprese verso la distribuzione settore che ci deve ancora troppo e troppo pericolosamente assenti
Dovremmo riuscire a
Impiantare e a gestire anche stabilimenti produttivi all'estero sui luoghi di consumo in modo da mantenere competitivi i prodotti base quelli più economici al consumo che poi possono fare da richiama i prodotti più evoluti più ricche che continueranno a essere prodotto in Italia
Nel mondo oggi ogni anno si consumano un po'più di quattro miliardi di metri quadrati di piastra ad ogni anno la metà di questo consumo si svolge su mercati contendibili quindi aperti alle nostre esportazioni
è un mercato che nei prossimi anni è destinata ad aumentare sensibilmente perché la ceramica è un prodotto ben lontano dall'essere maturo ma che sta ancora erodendo quote di mercato ai prodotti concorrenti
Non c'è un giorno che in qualche parte del mondo non parte una nuova iniziativa non viene fatto una nuova fabbrica di ceramica
Noi dobbiamo continuare a riuscire a dirigerà la danza
Partecipando a moltissimi di questi nuovi tassi iniziative sui mercati contendibili sia su quelli ricchi che su quelli più poveri perché non credo che siano più i tempi nel quale ci si può scegliere soli proprio Grasso
Dovremmo riuscire a infilarci anche dentro molte iniziative nei mercati oggi chiusi e ne importazioni in modo da avere un cavallo di Troia che ci permetta d'esserlo già dentro il mercato quando fatalmente per questi mercati si apriranno commercio internazionale somiglia da ce l'ha fatta un po'lunga dovremo comunque riuscire a internazionalizzare le nostre imprese e questa è la prima sfida sfida ambiziosa sfida importante
Che però ci deve partire già dall'opposizione perché da una parte ci sono ancora poche troppe poco purtroppo poche ma alcune delle maggiori imprese del nostro settore hanno già dato l'avvio a questo processo
E con dei risultati ottimi aprendo quindi una strada astenuto strada ad un settore che molto ricettivo all'emulazione molto sensibile alle mutazioni
Ma d'altra parte è l'intero settore che da qualche anno sta studiando si sta allenando sta si sta preparando a questo salto di qualità difatti le nostre imprese che a suo tempo erano nate prevalentemente con piccole fabbriche disposte filiera hanno questo punto a verticalizzare completare i loro cicli di produzione hanno saputo allargare e e completare la gamma dotata di dei prodotti e poi ci sono dedicate ad una lunga fase di crescita fase che si è manifestata attraverso prestiti interno attraverso acquisizioni attraverso la fusione tra verso aggregazioni di imprese fase che in parte smentito quella che è una delle accuse che ogni tanto viene fatta d'impresa italiana cioè quella di non
Voler cresce di fatti oggi nel settore della ceramica
Le prime dieci aziende imprese messe messi assieme fatturano quasi sei mila miliardi quindi il sessanta per cento dell'intero settore
Ma a fianco di queste in prese ne abbiamo già un'altra buona parte che hanno raggiunto comunque dimensioni sufficienti per poter gestire un attività internazionale e anche per potersi avvicinare al mercato dei capitali nell'ipotesi tra l'altro probabile che il solo autofinanziamento non sarà più sufficiente a reggere una crescita così ambizioso così importante
Fa
Cavo uno schema
Ci dica solo un'ultima cosa
Se sulla quale credo vorranno tornare anche gli interlocutori è un bene o un male per il vostro futuro che più dell'ottanta per cento delle volte Prete perfino concentrate
La donna di Modena e di Reggio Emilia allora parto da questa parte
Internazionalizzare non vuole però e mi dire emigrare
Noi saremo forti nel mondo riusciremo a a fare questo salto di qualità a consolidare le nostre posizioni solamente se riusciremo a mantenere
Forti efficienti anche le nostre imprese in Italia questa una popolare che regola
Qualsiasi grande impresa ha bisogno di un campo base forte pena organizzato perché se manca un campo passaporto insomma ogni nostra spedizione sarebbe una spedizione da armata Brancaleone e proprio per questo che qualche volta è stato detto teniamo la teste pensanti in Italia
E portiamo il de fa perché all'estero attenzione però che ogni testa che si rispetta deve a vere
Necessariamente un corpo sano e gagliardo molto vicino perché attribuite a finire che non arriva più sangue cervello ed allora il pericolo è che le idee poi non sa tenuti fuori la seconda sfida e proprio quella di mantenere forti i seicento milioni di metri quadrati ogni anno che produciamo in Italia di farle anche crescere perché se continuiamo a perdere quote sulla produzione mondiale fatalmente si recò a certo punto
Al cui sotto un certo limite la ceramica smetterà di parlare italiano
Ora
Pare che al punto si parla di introduzione di ceramica in Italia e si pensa al distretto industriale la ceramica l'industria della ceramica alla vocazione per il distretto industriale non solamente in Italia
Hanno fatto storia lei ha ben i distretti industriali visto a Contran pieni di terra di Maastricht in Olanda in tempi più recenti di Castione Spagna dalla regione di Canton Ticino ma è soprattutto in Italia che la ceramica a saldamente fortemente intrecciato la propria storia con quella di distretti sui quali si è fatto distretti che sono riconducibili al alleare
Campane umbre o vendite per la ceramica artistica alla distretto toscano per il Patto fiorentino ma è soprattutto nel distretti emiliani e Romagnoli
Che il nostro settore ha raggiunto una vera compiuta dimensione industriale
Nel solo territorio che genericamente definito il solo vieni oggi prodotta l'ottanta per cento della produzione italiana di ceramica ed in distretto per il nostro settore
E ancora la formula vincente
Anche
Alla soglia del terzo millennio anche in pieno mercato globale anche in questi momenti in cui i progressi della tecnica della tecnologia stanno continuamente
Limitando fanno crollare ogni limite di sparsi anche di tempo il distretto per la Ceramiche ancora vincente perché ceramica non è il solo appunto tecnica e tecnologia neanche tradizione creatività cultura è un distretto industriale va ricordato che molto di più la cosa è più complessa che l'asso della semplice somma algebrica delle imprese che lo costituiscono
Solo che noi dobbiamo riuscire a fare crescere questi nostri distretti industriali dobbiamo per fare in modo che si fa moderni no
Ma dobbiamo anche fare in modo che l'acquistino il loro al ruolo iniziale
Che era quello di essere punti di incrocio di opportunità
Di occasione di facilità di lavoro noi non possiamo immaginare a quell'ora che non avrebbe più valore distretto
Non possiamo immaginare un distretto come un concentrato di vincoli di limitazioni di impedimenti di difficoltà a fare
La terza sfida e quindi quella di rilanciare i nostri distretti industriali però questo è una sfida difficile
Non c'è una sfida facile perché altrimenti non si chiamerebbero così ma queste particolarmente difficile perché qua non basta la sola volontà degli imprenditori ma affianco dell'impresa abbiamo bisogno che ci sia fortemente saldamente l'istituzione centrale
Al governo oggi si parla molto dei distretti sembra che abbiano
Va reinventato riscoperto questa formula importante di sviluppo industriale
Ma alle parole bisogna poi saper aggiungere qualche fatto cioè bisogna saper totale questi territori di servirsi di strutture di infrastrutture degni di questo nome
Strade ferrovie
Trasporti viabilità logistica scuola formazione innovazione questo distretto industriale
E la fianco dell'impresa c'è bisogno fortemente anche della
Istituzione locale cioè delle amministrazioni dei territori dove noi operiamo questo me lo deve lasciare a dire dottor Werner
Nel diversi l'industria della ceramica ha dato molto lo dico anche per lei che non è vero che di Torino ha calato molto quest'industria ai territori nei quali si è sviluppata
Ha creato ricchezza ha distribuito benessere quel benessere economico che se saggiamente gestito ci trasforma subito in benessere sociale
Difatti in queste nostre aree assistiamo livelli occupazionali che sono straordinarie che non hanno nulla da invidiare le aree più progredite del mondo
Contrariamente a quanto purtroppo succede lo vediamo molte volte anche sue trasmissioni in altre parti d'Italia qua i giovani possono avere certezze
Qua i giovani possono disporsi a costruire il loro futuro con serena tranquillità
Ed è stato forte puntuale anche l'impegno dell'INCE Torre ceramico sui temi ambientali di partenza la ceramiche è una attività che ha rispetto dell'ambiente perché anche se questa antichissima attività dell'uomo
Sì realizza sempre
Curci si realizza partendo da tecnologia moderna oggi
Però si fa sempre Ciresa sempre con le materie più semplici più naturale nella ceramica non ci sono alchimie strane terra
Acqua fuoco fa la ceramica ho quasi finito credo che da impaziente
Che la Commissione economica europea sta progettando istituire un Ecolabel
Un Ecolabel proprio per la piastra di ceramica c'è un marchio di qualità ecologica ciò nonostante stato forte l'impegno del nostro settore
Per prevenire comunque qui tanti che così forti concentrazioni di attività umana possono sempre causare
Difatti oggi il dieci per cento dei costi di produzione della ceramica italiana sono dedicati ai temi dell'ambiente questo grandissimo sforzo del quale siamo molto orgogliosi
E credo che abbia pochi riscontri
In altri settori industriali certamente non ha riscontro in quanto sta venendo a casa dei nostri concorrenti internazionali anche dei Paesi più avanzati tant'è che nel rivolgere le settimane scorse un augurio al Presidente
Prodi e al commissario Monti per l'anticima carico che che che che ci sono apprestati ad assumere abbiamo ricordato che sarebbe opportuno mettere in condizione tutta l'industria ceramica europea
A ricorre alla miglior tecnologia disponibile per la tutela dell'ambiente
Ecco
Vedete che la ceramica ha dato molto si aspetterebbe anche qualcosa in cambio questo qualcosa l'occasione di poter stipulare un l'uovo Accord un nuovo patto per lo sviluppo sostenibile una nuova frontiera un accordo che confermi fortemente tutto il nostro impegno sulla temi della ambiente sulla supporre sto del lavoro sulla tutela dei territori nel suo complesso
Ma dove nello stesso tempo gli attori in gioco c'è un altrettanto fortemente impegnati a difendere
La competitività del nostro impresa a tutelare questo notevole patrimonio industriale che ci invidiano da tutto il mondo e che un patrimonio della collettività
Ecco io qua sto per finire il suo volevo solo dire che a questo punto a questo punto
Renato Ruggiero è già la seconda volta che lo cito ma noi a questi compendi come quest'anno abbiamo siamo abituati ad avere ospiti di eccezione ne siamo orgogliosi quindi ce ne ricordiamo
Mi avrebbe ospitato Renato Ruggiero amici dall'altro hanno perché chiedevo delle cose
Mi sembra che chiedevo degli incentivi per la ristrutturazione edilizia mi sgridò è perché disse voi non dovete chiedere nulla
Voi siete forti sani perché avete fatto da soli perché vi siete lanciati perché non si può settore assistito
Difatti queste sono parole di saggezza che noi condividiamo in pieno
Difatti noi non stiamo chiedendo nulla
Noi stiamo solamente facendo sì dice il contrario c'è visto che il titolare sfide e che oggi sappiamo che le sfide non riguardano più una singola impresa un singolo settore ma riguardano l'intero sistema
Noi diciamo che ci dobbiamo essere tutti
Ho finito veramente mi lasci solo dire che quando io cominciai a lavorare
Quando io cominciai a lavorare dottor AN
Quando io cominciai a lavorare
Diversi decenni fa sui muri di molti uffici faceva bella mostra di sé è una cornice tutta una piccolo un un piccolo quadro che riportava un allora celebre frase mi pare che possibili dice in Audi
Che recitava più o meno che milioni di italiani sono talmente operosi per riescono a creare benessere
Nonostante tutto quello che loro i governanti potessero fare per essere d'impiccio
Ecco pian piano non si sono più visti questi quadretti credo che non si trovino più neanche dei rigattieri io non so se questo vuole dire
Che poi i nostri governanti sono stati sono diventati talmente bravi che non ce n'è più voluto bisogna non ce n'è più stato bisogno o se al contrario può anche darsi che siano stati gli italiani che l'hanno presa persa cioè che han detto battuto non si può avere
Se comunque è vero che almeno il popolo italiano
Così operoso siamo già a buon punto sarebbe peggio il contrario immaginate di se fossimo un popolo ottimamente governato ma un popolo di addormentati
Ma poi dico no poi dicono che sono castigo
E poi dicono che sono cattiva quando interrompono a causa delle mie trasmissioni ho colto Borrelli che voleva proseguire ulteriormente mezze qui davvero lo stop perché mia sguardi preoccupati erano riferiti soltanto all'auspicio che dopo i due interventi che ci aspettiamo adesso ad ascoltare possa esserci anche un momento di interlocuzione di dibattito anche sul sulle cose che Borrelli ci ha detto molto interessanti ambasciatore Romano salterà tre mesi dopo tre più a suo agio a parlare
In piedi e che ha preparato una riflessione sul quadro mondiale dentro cui un imprese internazionalizzate come quello delle piastrelle sito cooperare però mi piacerebbe poté possibile che in conclusione del suo intervento lei raccoglie se la provocazione di Montezemolo e cioè quell'appunto di come uno Stato nazionale che conta meno indubbiamente come sua sfera d'influenza
Fossa
Agire nel bene o nel male in campo economico cosa questa venendo e presume per Italia Borrelli diceva ci vuole l'istituzione centrale al fianco di noi imprenditori che facciamo da soli Montezemolo diceva che questa istituzione centrale rischia anche di fare molti danni sono molto curiosa di sapere che cosa ne pensa lei
Grazie signor presidente signore e signori
Le guerre generalmente finiscono con un armistizio con un trattato di pace con una sfilata trionfale dei vincitori quella che è finita dieci anni fa vale a dire la guerra fredda proprio in questi giorni con la caduta del muro di Berlino non ha avuto nervi schizzi dei trattati di pace le sfilate trionfali
E forse per questo non ne abbiamo completamente capito il significato
Siamo usciti dal conflitto senza essere consapevoli che il mondo d'ora in poi sarebbe stato governato da regole completamente diverse abbiamo apprezzato naturalmente i vantaggi della pace ne abbiamo incassato i dividendi ma non abbiamo calcolato gli inconvenienti non ci siamo resi conto che il mondo obbedisce ormai a nuove sollecitazioni
Produce crisi di tipo diverso che molto spesso ci colgono impreparati quello che vorrei cercare di fare oggi molto brevemente
è una rassegna di quelle che sono state le maggiori crisi le maggiori evoluzioni degli ultimi anni
L'Africa per esempio in Africa la guerra fredda ha paradossalmente garantito una certa la stabilità
Ogni blocco temeva che l'altro estendesse l'area della propria influenza ed era quindi disposto a sostenere finanziariamente le nomenclature dei Paesi africani che gli erano amici
Nel momento in cui è finita la guerra fredda questo interesse è venuto a mancare
Nessuno ha più interesse a sostenere finanziariamente imporre Gini patrimoniali tribali Cla distici fondati dai dittatori africani ai quali si sono così in gran parte dissolti è accaduto
In Somalia in Sierra leone
è accaduto e potrebbe accadere domani del Congo forse addirittura in Nigeria certo nel Guanda e nel Burundi
In Medioriente è scoppiata la prima guerra del dopoguerra fretta ed è scoppiata proprio perché la guerra fredda era finita Saddam Hussein ha ritenuto di potersi impadronite del cubo item perché non riusciva a capire per quali ragioni dopo la fine della guerra fredda le grandi potenze avrebbero potuto impedire ho voluto impedirgli di di farlo dopo tutto
Aveva combattuto
Per otto anni contro l'Iran nell'interesse degli Stati Uniti dell'Europa della stessa Unione Sovietica perché mai non avrebbero dovuto per metterli di fare ciò che era nei suoi interessi gli sembrava a un certo punto
Persino dovuto quindi ha dimenticato naturalmente che il petrolio rappresentava pur sempre per gli Stati Uniti un'altra priorità fondamentale la guerra è scoppiata ed è il primo conflitto del terzo dopoguerra
Ed è scoppiata proprio perché erano venuti a mancare tutti i checks and balance essi i pesi e i contrappesi che nel periodo della guerra fredda avevano quanto meno controllato e limitato i conflitti regionali credo che si è combattuta una guerra di tipo nuovo
Dopo avere liberato il combo ai l'America ha rifiutato di proseguire le operazioni militari fino a Baghdad e di conquistare il territorio nemico perché d'ora in poi le guerre si combattono secondo un principio fondamentale
In via i soldati non debbono morire quindi con le sanzioni economiche e con i bombardamenti dall'aria
Nessun continente indiano la guerra fredda ha provocato quanto meno due evoluzioni fondamentale l'India perduto il suo parte dal tradizionale vale a dire l'Unione Sovietica
E ha dovuto nei limiti del possibile reinventarsi
Un'economia nuova non dimentichiamo che all'inizio degli anni Novanta l'India ha avviato un'operazione di deregolamentazione di liberalizzazione dei traffici internazionali che seppur limitato e controllati hanno permesso una crescita del Paese pari tra
E l'appoggio e il sostegno dell'Unione Sovietica Lidia dovuto badare maggiormente la propria sicurezza lega non può dimenticare che ha sulle proprie spalle la più grande potenza demografica mondiale e che questa potenza demografica
Non è soltanto demografica ma anche nucleare la Cina che le è ostile e quindi le l'India ha semplicemente accelerato
Il proprio programma di sviluppo delle armi nucleari non avremmo armi nucleari in India in Pakistan se la guerra fredda non fosse finito
Ed è naturalmente in Europa che le conseguenze della guerra fredda hanno avuto soprattutto per noi
Incidenze maggiori la fine della guerra fredda significato la riunificazione tedesca nei il presidente mitra nella signora Thatcher desiderava non la riunificazione tedesca
Erano del tutto ostili a questa prospettiva la dovettero accettare come compensazione la Francia pretese ottenne la Germania di Kohl perfettamente consenziente la creazione dell'unione economica monetaria
Vale a dire dell'euro se abbiamo preso in quegli anni con grande decisione la strada dell'euro lo dobbiamo all'evidente desiderio francese non soltanto francese di imbrigliare la nuova Germania all'interno di una costruzione politico muli monetaria che mi avrebbe quanto meno ridotto
La flessibilità autonomia e la sovranità per l'America la fine della guerra fredda assegnato la fine di un lungo interludio
Nel corso del quale il presidente degli Stati Uniti aveva esercitato Poteri in determinate circostanze pressoché dittatoriali
Aveva di fatto sovvertito la costituzione degli Stati Uniti che come voi sapete prevede invece una sorta di condominio fra Presidente e congresso
Con la fine della guerra fredda il Presidente degli Stati Uniti ha dovuto nuovamente dipendere dal Congresso per la maggior parte delle sue decisioni e soprattutto l'opinione pubblica americana cominciato manifestare segni di stanchezza per quei coinvolgimenti nella politica internazionale che non sono mai stati nella tradizione culturale e civile dell'opinione pubblica degli Stati Uniti
Naturalmente questo non significa che l'America intenda rinunciare la sua leadership
Lo vuole fare nell'unico modo tollerato dalla propria opinione pubblica cioè senza perdite di vite umane
Ed ecco quindi che gli Stati Uniti nel corso degli ultimi dieci anni hanno progressivamente utilizzato informa sempre maggiore quegli strumenti a cui facevo riferimento i bombardamenti dall'aria
Le sanzioni economiche l'embargo la legislazione extraterritoriale
La NATO avuto indubbiamente in questo quadro un'importanza fondamentale la NATO è l'organizzazione che permette agli Stati Uniti di continuare ad esercitare
Una egemonia sugli affari politici e militari dell'Europa
E de essendo d'altra parte è una vecchia organizzazione può essere più facilmente accettata dall'opinione pubblica degli Stati Uniti
Quindi anche la Costituzione dell'Europa è stata fortemente modificata dalla fine della guerra fredda
Grazie alla fine della guerra fredda non li abbiamo l'unione monetaria abbiamo un Euro abbiamo un trattato di Schengen abbiamo in altre parole un mercato unico una moneta unica è una frontiera unica
Siamo per molti aspetti sulla via di diventare uno Stato federale
Neppure gli Stati Uniti all'inizio della loro esperienza federale potevano dire di avere un mercato unico e una moneta unica noi invece abbiamo un mercato unico e una moneta unica prima ancora di avere gli strumenti politici classici
Di un governo federale vale a dire un governo federale un ministro degli Esteri federale un ministro degli interni un ministro della Giustizia federale
Questo ha creato una situazione per certi aspetti paradossale
L'Europa anche oggi più di quanto non avesse in passato una classe dirigente europea responsabile delle grandi strategie della sua politica economica e monetaria
Gli uomini di questa classe dirigente europea ci sono notti il presidente della Commissione Romano Prodi i suoi collaboratori alla Commissione varia direi commissari il presidente della Banca centrale i membri del direttorio della banca centrale lo stesso Presidente del Parlamento europeo diventato nel corso di questi ultimi due anni molto più importante di quanto non fosse in passato
Quelli sono gli uomini che decidono gran parte delle nostre strategie che fissano per così dire l'ordine del giorno delle nostre attività quotidiani
Ma quegli uomini non hanno se non indirettamente parzialmente un mandato democratico sono tecnocrati spesso designati dai governi uomini politici prestati all'Europa a cui è stato conferito per ciò stesso
Un potere straordinario non possono dire di avere un mandato democratico in senso stretto una costituirsi un collegio di fronte al quale rendere conto essere responsabili dei loro atti
Ecco quindi che l'Europa si trova in una situazione estremamente paradossale
La classe dirigente nazionale vale a dire gli Stati nazionali è stata progressivamente privata di gran parte delle sue prerogative dei suoi poteri
Non può più fare un bilancio se non tenendo conto del Patto di stabilità
Non può più battere moneta
Ha un esercito di cui ci può fidarsi fino a un certo punto a tal punto che ha delegato gran parte della sua sicurezza ad una organizzazione militare super nazionale come la NATO
Ma questa classe dirigente nazionale è pur sempre il responsabile di fronte al proprio Paese
Di ciò che far
E questo crea una straordinario disagio tutti i governi europei attraverso non momento di grande difficoltà e di grande imbarazzo
Privati di gran parte della loro sovranità debbono applicare una politica decisa altrove da uomini che non rendano conto
Dei loro atti mentre loro rendono conto dei loro atti e devono fare questo in una situazione resa particolarmente difficile dal fatto che il contesto generale sta cambiando con grande rapidità
Mi riferisco ai due grandi fattori che stanno condizionando la nostra vita d'ogni giorno
Che sono la globalizzazione l'innovazione tecnologica la globalizzazione ci ha resi potenzialmente virtualmente concorrenti su scala mondiale
La innovazione tecnologica sta progressivamente modificando il nostro modo di vivere e di lavorare ecco quindi queste classi dirigenti nazionali in situazione di grave disagio credo che questo spieghi tra l'altro la domanda che mi ha posto Gad Lerner credo che questo spieghi perché governo italiano cerchi di esercitare in materia economica un dirigismo
Che non cessa qualche volta di sorprenderci anche perché scarsamente decifrabile nelle sue intenzioni strategiche
Credo occorra ancora una volta osservare che la classe dirigente italiana predica il mercato lo idealizzate bloccano Nizza lo adora annullo pratica se non raramente
E qui naturalmente occorre fare una serie di riflessioni sulla situazione politica italiana
La situazione politica italiana dopo il l'ingresso dell'euro
Ebbene con la creazione dell'unione economico monetaria con il trattato di Schengen l'Italia appartiene ormai di fatto e di diritto a una grande area caratterizzata dalla da un mercato unico da una moneta unica da una frontiera unica e questo comporta una serie di caratteristiche direi fondamentalmente due prima caratteristica chiunque voglia lavorare per il mercato europeo
Può scegliere per la sua azienda o per il suo studio professionale
Uno qualsiasi dei paesi membri dell'unione ho ascoltato con grande interesse delle la relazione del presidente il quale ci ha spiegato che l'industria italiana delle piastrelle desidera conservare un forte campo base credo che abbia certamente il diritto di farlo non ha il dovere di farlo
E questo credo che è qualche cosa di cui tutti noi dobbiamo tenere conto ogni impresa europea e americana giapponesi o multinazionali è libera di insediarsi a suo piacimento il Irlanda nel Galles in Catalogna in preghiera o in Lombardia
La seconda caratteristica altrettanto importante è che chiunque voglia entrare nell'Unione europea o quanto meno nell'unione di Schengen
Può scegliere la frontiera attraverso la quale entrare da quel punto può circolare liberamente attraverso gli stati dell'unione
Vi è quindi un evidente interesse di tutti i membri dell'unione monetaria e dell'unione di Schengen di attrarre lo straniero desiderabile e di respingere per quanto possibile lo straniero indesiderate
E allora e lecito chiedersi a questo punto come l'Italia si collochi dice rispetto a queste due fondamentali esigenze attrarre lo straniero desiderabile respingere lo straniero indesiderato
Nella corsa agli investimenti in Italia parte svantaggiata Gad Lerner ha aperto questa seduta ricordandoci il titolo del sole
Ventiquattro ore gli investimenti stranieri in questa fase non sembrano essere particolarmente attratti dalle caratteristiche del mercato Italia
Per ragioni in gran parte evidenti
La nostra burocrazia è vecchia e farraginosa spesso incompetente e difesa soprattutto da un sindacalismo corporativo e politicamente o Peppe potente il nostro Stato continua ad elargire servizi pubblici mediocri spesso inaffidabili il clima culturale e sociale poco propizio
Mi è accaduto qualche tempo fa di rinnovare l'abbonamento a un quotidiano americano per farlo di dovere mandare un fax a un numero di fax indicato per l'appunto nel modulo di rinnovo
Ho capito che stavo comunicando con un piccolo ufficio di quel giornale collocato in una cittadina olandese
Così come mi è capitato altre volte per ridurre la riparazione del mio computer di essere messo in collegamento telefonico con una persona che parlava italiano ma che era vigente mente collocata
In qualche parte dell'Europa settentrionale
In una situazione come questa abbiamo il diritto e il dovere di chiederci se perché l'Italia sia così poco attraente
Per questo nuovo Business diffuso che si sta installando nei Paesi dell'Europa centro-settentrionale molto probabilmente perché la nostra scuola è mediocre perché la nostra formazione professionale quasi inesistente
Perché un terzo soltanto della nostra popolazione universitaria consegue il diploma di laurea in meno del cinquanta per cento degli iscritti alla scuola dell'obbligo
Raggiunge il diploma di scuola media superiore
Credo che considerazioni analoghe possono farsi per l'ingresso degli stranieri in Italia
L'Italia ha grande difficoltà ad attrarre lo straniero desiderabile né ancora di più a scoraggiare lo straniero indesiderate
Certo le coste italiane sono lunghe il controllo di quelle coste particolarmente difficili
Ma io credo che fondamentalmente la ragione per cui è così difficile per l'Italia sbarazzarsi del fenomeno della clandestinità o Qualcomm quantomeno ridurlo nelle sue dimensioni siano due
Anzitutto una forte cultura politica permissiva di estrazione
Marxista cattolica
E in secondo luogo il fatto che esiste in Italia un mercato nero del lavoro pare molto probabilmente a circa quattro milioni di persone
Il lavoratore clandestino scompare del mercato nero del lavoro in Paesi in cui il mercato nero del lavoro e di dimensioni più ridotte il controllo del territorio e del mercato del lavoro e certamente più semplice
Ho cercato di descrivere alcune delle ragioni per cui l'Italia dopo essere entrata nell'Unione economico monetaria corre il rischio di non potersi e sapersi misurare con i suoi partner ancora una ragione prima di concludere
L'Italia vecchio sistema politico datato anacronistico di gran lunga probabilmente il peggiore sistema politico delle grandi democrazie occidentali
Mi è capitato qualche volta di essere critico del governo Prodi ma io credo occorra riconoscere se vogliamo veramente
Farci della riforma del sistema politico italiano
Che in nessun altro Paese europeo Romano Prodi si sarebbe dimesso nell'ottobre dell'anno scorso
Non si sarebbe dimesso in Gran Bretagna perché la costituzione non scritta degli Stati Uniti consente al primo ministro la dissoluzione del Parlamento e se Prodi avesse potuto dissolvere il parlamento almeno cento deputati avrebbero cambiato idea prima di votargli contro
Non si sarebbe dimesso in Germania perché in Germania all'opposizione per far cadere il cancelliere deve presentare con una mozione il nome della persona che lo sostituirà
Ed è molto difficile immaginare che l'opposizione in Italia sarebbe stato in grado in quelle circostanze di accordarsi sul nome di un sostituto alla presidenza del Consiglio
Non si sarebbe dimesso in Francia perché la Costituzione francese prevede che il volto di censura come si chiama in Francia sia valido soltanto se votato dalla maggioranza assoluta dell'Assemblea
Ed è questa incidentalmente la ragione per cui nessuno in Europa ha capito le dimissioni del governo Prodi
Ed è questa la ragione per cui è così difficile far passare il sistema italiano sulla stampa europea un sistema passa quando è governato da regole comprensibili conformi in qualche modo
Percepibili come simili dalle opinioni pubbliche straniere
Il nostro è sostanzialmente indecifrabile quindi molto difficilmente descrivibile
Vi è una forchetta che ha caratterizzato la vita politica e sociale in Italia nel corso degli ultimi anni
Questa forchetta ripeto in altre parole ciò che ho detto
Il Presidente dell'associazione fra il dinamismo giovanile di una parte dell'economia italiana la vecchiezza intellettuale di una larga parte della sua classe politica
Non credo che questa forchetta si vada restringendo temo che nel corso di questi ultimi anni si si è andata progressivamente allargando
Tenete d'occhio da quella forchetta e capirete come andrà l'Italia nei prossimi anni grazie
A essere cattivi ambasciatore Romano si potrebbe osservare che alla vecchiezza di classe politica corrisponde anche vecchiezza di una parte della classe dirigente dell'economia italiana perché non tutta una parte medici Vittorio Merloni che è un grande che conosce bene i piccoli oltre all'imponente non ce l'avrei fatta presente la Confindustria ma anche perché geograficamente vive in mezzo a loro forse è il caso che anche lei ripeto nascono su questi dati del Sole ventiquattro Ore perché da una parte e vediamo un forte aumento dell'investimento dell'impresa italiana all'estero e abbiamo imparato considerano un bene non sono soltanto gli ingenui ormai che dicono e questo significa a un danno è una fuga di capitali
Ma dall'altra invece il fatto che il nostro territorio sia così poco considerato così poco conveniente per investimenti stranieri significa ad esempio che anche loro anche gli inventori del distretto farebbero chissà magari meglio andare in Spagna dove hanno oggi una concorrenza tendente mi bile anziché continuare a investire sul proprio territorio
E perché no
Però io partirei da vedere quali sono
Veramente le sfide che c'abbiamo davanti
E poi vedere se l'Italia è uno dei Paesi che entrano non entrano in queste sfide insomma questo scenario nuovo degli fattori nuovi stanno avvenendo
Ma intanto qui stiamo parlando di sfide del terzo millennio per fortuna ben Vettel parlare anche di opportunità agli imprenditori perché si sente ce l'abbiamo tutti i giorni e tutto quanto
Io cercherò di tradurre le cercherò tentano dittature
Cara numero di difficoltà che noi avremmo avanti ed è il settimo alcune di queste possono essere trasformate in opportunità
Ma intanto vorrei premettere che le sfide del terzo millennio credo che nessuno ne posso parlare a me basterebbe sapere quelli prossimi dieci anni
Se potesse ha percosso succede nei prossimi decenni sarei già molto fortunato
Non c'abbiamo nessuna sperati Cristallo per lei per vederlo non possiamo leggerla però possiamo leggere dei libri
Io mi riferisco
Ho guardato nella tutto quello che ho visto recentemente negli ultimi anni due libri sono state per me molto fondamentali primo è stato di di venti anni fa quello della lean production fatta dal professor rosse delle metti dell'immensità di far parte di posto no Harvard MTA concorrente Boston
Quello che spiegava tutto perché fabbriche giapponesi di automobili erano più avanti di quello appena ho vinto la sfida poi in verità gli altri sono adeguati una scritta in un ambito più e quelle uscito l'anno scorso che questo libro qui che si chiama che il atto che fatta da Negroponte anche lui guarda caso delle metti di Boston e traccia un po'lo scenario di quello che sta succedendo
Nel mondo digitale se possiamo te l'automobile modo di citare
Certa una differenza leggere due libri enorme
Uno era tutto meccanica e uno è tutto
Virtuali quasi tutto virtuale
Noi però siamo abituati a vivere in un secolo di di cambiamenti
Alfredo Ambrosetti richiamerebbe le discontinuità che fanno danno energie fanno rinascere gli imprenditori danno fosse impedito di cambiare di rinnovarsi
Abbiamo sentito prima la relazione del stemma certo che Sergio Romano ma io partirei dalla prima grande crisi solamente per citare la più grande crisi gli anni Trenta negli Stati Uniti che ha toccato tutto il mondo
Alla seconda grande crisi degli anni settanta tra i settanta otto settantanove quella crisi petrolifera che
A guardar fatta prima a
Ha lanciato l'inflazione prima è stato quello per cui abbiamo combattuto tutti per rientrare nei tassi d'inflazione poi ci siamo ci siamo dimenticati di prima infrazione la bassissima poi esploso proprio crisi pletorica cambiato tutto lo scenario competitivo del mondo
E alla fine come dicevo Sergio Romano la caduta del muro di Berlino è finita la guerra combattuta finita la guerra calda la guerra fredda quella combattuta e qui e che è scoppiata
La guerra commerciale una nuova quello commerciale proprio esplosa
Perché
E quello che
Esploso e sono cambiati i fattori della competitività
Forse quello che cercherò di dire oggi essere considerato un po'lontano dal
Dal settore dell'asso piastrelle una sostituzione della sotto stelle dove si parla
Di fatti concreti di fatti che viviamo giorno per giorno
Però con lo stesso ragionamento potrei dire che è lontano anche per un'industria gli elettrodomestici
E invece dico che l'industria giornalistici ci ha colpito in pieno e noi stiamo cercando di reagire a questo qui
Cercherò funzione viene qualche idea se c'ho qualche idea qualche suggerimento cerotti dire quello che stiamo facendo noi quello che potete fare anche voi accerto che hanno ci ha cambiato molte cose
E
Parto dalle dal disco sarà fatto Angelo Borrelli dal valore dei distretti distretti è stato il modello studiato ormai Cole Porter
Per vedere la la capacità competitiva di un in insieme
I fattori che sono il produttore per se stesso
Ma anche i suoi fornitori i suoi clienti
I i suoi fornitori di macchine perché prima avete detto che le la tecnologia italiana è quella che ha vinto nel mondo per le piastrelle siamo stati noi italiani che l'abbiamo spuntata
Fosse un danno no non è sicuramente un danno è stato un vantaggio perché siamo stati noi che era controlli ama che siamo ancora avanti a loro
Ecco queste forze che erano da Michael Porter classificate come cinque fosse da competitività
I compiti gli enti i fornitori i competitors i sostituti e i nuovi entranti perché entrano sempre nuovi clienti
In questo libro Dirty Pretty Diakile application vengono aggiunte altre tre forze Esterne molto importante se le fa vedere il primo grafico
Si vede si vede forse male ma si vede che intorno al nucleo centrale dove ci sono lei cinque forse del distretto base studiate Michael Porter
Intorno ce ne sono altre tre che sono la globalizzazione la liberalizzazione e l'età e la digitalizzazione queste sono le sfide nuove che sono nate negli ultimi anni
Diciamo dalla caduta del muro di Berlino se ci fosse stata la caduta del muro di Berlino era quella fredda non ci potrà essere la globalizzazione
Se non c'era la caduta del muro di Berlino non si potevano liberalizzare tanti segreti militari quindi non ci sarebbe stata la digitalizzazione
Dio dico se non ci fosse stato la politica la vittoria degli Stati Uniti
E in Oropa della Thatcher allegate Stati Uniti non c'è se non sarebbero partite tutte le liberalizzazioni che sono venute anche in Europa allora
La sfida è come possiamo la sfida per noi come possiamo trasformare questi cambiamenti l'opportunità usando le nuove forze che noi abbiamo di fronte parliamo della globalizzazione poi togliere tanto politico quando mettiamo l'altra partiamo dalla globalizzazione tutti hanno scoperta globalizzazione ma qualcuno prima di noi l'aveva scoperta e a San Benedetto era scoperta nel cinquecentosettantanove dopo Cristo quando ha fondato il suo ordine religioso
Che aveva stabilito due principi che sono tuttora validi oggi lo dicevo ci voleva una forte dottrina di base
Perché su
Sul dopo no sulla dottrina di base non transige IVA e questa grossa adottata nelle forme alle realtà in cui si viveva in cui veniva diffusa è dura voleva diffondere in tutto il mondo
Possiamo nati tutti gli ordini religiosi e gesuiti e francescani tutti quanti ma il punto di partenza risale a cinque centonovantasette dopo Cristo cioè nel mille cinquecento anni fa
Mille quattrocento anni fa
Ecco il messaggio dovesse unico a livello globale
Queste regole di pensare globale e agire locale sono ancora le regole dello globalizzazione persistono oggi
Ma tensione
Di aziende globali io ne conosco molto poche aziende produttive globali non li conosco nemmeno una
Ci sono tante cose globali i servizi franchising la finanza principalmente tutto Corbani ormai tutte faccia i segni della catena di ristoranti bar negozi ma sono tutti se c'è un s'legge di software non diamo non c'è una fabbrica di automobili globale non c'è una fabbrica di elettrodomestici globale non c'è una fabbrica Castelli globali quindi no non ne conosco
Non tutti possiamo essere globali
Domani ci saranno molti di più di quelli che ci sono oggi tira e forse le più grandi società forte sta provando a farlo star globale
Però molto lontana come però ci saranno comunque le conseguenze dei dei fattori della globalizzazione li subiamo già oggi noi che siamo anche locali quindi
Quello che una raccomandazione si o posso fare è quella di essere molto forti locali localmente quello diceva anche prima Presidente Borrelli diceva attenzione non illudiamoci dobbiamo essere vincitori nel nostro nel mostrare la nostra nazione una nostra regione
Penso che prima di parlare di globalizzazione bisogna parlare di regionalizzazione cioè noi diamo un mercato oggi europeo che va dall'Atlantico agli Urali perché se prendiamo tutto dal Portogallo alla Russia compresa non lasciamo perdere a parte asiatico della Russia dal Mare del Nord al Mediterraneo insomma
è un mercato che è grandissimo essere competitivi essere presente in questo mercato è già il più grande mercato del mondo per alcuni anni poi dall'assenza più grande del nostro ecco questo solite mercati dove noi dobbiamo combattere
Come ho detto prima
La vera forza che è diventata ormai globale e la finanza
La finanza crea sicuramente grande opportunità ma anche grandi rischi cioè
La finanza sposta i capitali
Dove ci sono le le opportunità
E quindi sposta di conseguenza anche le crisi da un continente all'altro l'abbiamo visto tutta la finanza con le tre Minase perché c'erano delle opportunità e poi Paderno tra crisi asiatica la crisi asiatica seri percorso su tutti gli altri continenti dapprima per l'opera insistito abbastanza bene per fortuna l'Italia è entrata nei comuni nel unione monetaria che se non ci fosse entrata avremmo avuto un'altra crisi pazzesca per fortuna ci siamo
Salvati questa qui
La finanza di San considerato un elemento molto importante di aiuta gli imprenditori sempre ma bisogna anche considerare che qualche volta è anche concorrente nostra
Quando noi parliamo per esempio vediamo
Intanto per azioni quello che diceva e giochi politici grandi giochi politici centrali di cui soffriva Luca Montezemolo prima
Vediamo che molti di questi sono legate a fondi a grandi fondi d'investimento grandi conglomerate bancarie
Dove lo gioco è un gioco in concorrenza spesso con imprenditori faccio un esempio di questi giorni per esempio
L'acquisto della Piaggio di di due fondi di una banca un fondo una
Tpg Texas Pacific Group che che è già costato una Ducati a Bologna quindi tutti lo conosciamo
Insieme altre banche europee all'AGP Morgan è tanto per fa nome e cognome Principe moderno stanno acquistando questa società
E non hanno sicuramente la volontà di gestire questo si stanno acquisteranno rilanceranno ci metteranno cinquanta o cento persone nel marketing e poi le rivendono sul mercato sicuramente a qualche a qualcuno che sarà interessato perdendo il più lucide più bello di quello che oggi la sostanza non è che cambierà molto visto nella quello che è successo non lo toccati
La Ducati faceva venticinque mila note scritte prima ne fa ventisette ventotto mila adesso vinceva le corse prima più di adesso modelli i due nuovi modelli per tirato fuori sono stati tutti due ritirati quindi la stessa città di prima papale
Quattro cinque volte quello che valeva prima perché l'hanno pompato lucidata messo su questa è una
Pensate per esempio dall'Aprilia che poteva fare un accordo con la Piaggio oggi è diventata impossibile
Fossero farà con me
Con un fabbricante ti Mocci flette
Con la chiamata lo farà con un altro abitante prescritte ma sicuramente per la crisi è diventato un boccone troppo grande
Pensiamo le speculazioni sulle materie prime borse Chicago
Davos materie prime appena il rame o l'alluminio cresce o cotone Urka causa o la ceramica non so se c'è materie prime di così nobili
Appena prese si fanno le speculazioni in alto in basso e si guadagna pensiamo la società quotata in Borsa
Sì Pomponio i titoli Seat prendono si vendono i titoli al consumatore e poi è si lasciano Società dello stress perché non riescono a dare un dividendo ragionevole alto Fitto che chi ha comprato il titolo si aspetta da questa società
Secondo punto
Digitalizzazione
Diceva di Negroponte praticamente
Che gli attori non hanno non si fermano
E gli atomi si temono le frontiere e Pitt non si fermano
Cioè prima qualsiasi cosa materiale passa da una nazione all'altra si deve controllare se deve farsi rispedire sulle i bit no in tempo reale uno comunico con qualsiasi parte del mondo in tempo reale
Quindi la digitalizzazione ha tolto la materialità
Del piste servite e questo qui naturalmente ha inciso moltissimo nella riduzione dei costi
Non c'è più spazio e non c'è più tempo in tempo reale avvengono gli elementi vengono comunicazione delle notizie passano capitali da una parte all'altra del mondo in tempo reale con un semplice transazione su un computer
Quindi volevo far vedere un grafico
Seconda tabellina quello che in questo libro detto come la legge della distruzione
Il grafico dell'evoluzione della tecnologia
Ci sono due riflessioni da fare
Vedete sono quattro quattro linee
La linea più bassa
è l'evoluzione del cambiamento dalla politica cioè il i governi come si evolvono con la tecnologia
La seconda linea quello che è tra le tre Streeter quella centrale come si volgono i Pistons come se qualcuno delle società
Verso lo sviluppo tecnologico
La Texas linea e quella come si evolve
Il sociale come se vuole come si vuol voleva il consumatore come si fa con la popolazione
E la quarta invece la linea dell'evoluzione della tecnologia per se stesse vedette
Che differenza c'è che che per c'è oggi tra quello che il sociale quello che il consumatore con quello che la tecnologia c'è oggi chi offre noi romani già oggi perché queste sono dello stesso periodo domani forse sarà ancora di più se pensata e voluta che ogni diciotto mesi
La potenza dei temi dei CIPE sì quadruplica pensate all'uscita delle transazioni ogni due mesi tre mesi si raddoppia transazione internet queste c'è una porzione del disse
E come fa impressione è un'altra cosa prima ha detto tenga perché c'è oggi ai consumatori e l'evoluzione che ho detto appena adesso ma quello che c'è fra le altre tre linee
Il sociale a una distanza dal business uguale a quella che il bis se a dalla politica quindi quando non ci lamentiamo che la pubblica studi amministrazione non funziona bene quando non è informatizzata quando non è aggiornata
Dobbiamo dire che consumatori si lamentano dei noi imprenditori perché non siamo lontani Alpi stesse perché non Ricci trovano in il dite mette nelle business non ci trova nelle forme più avanzate che loro vogliono e questo fa riflettere molto
Poi chiudere questa quel ecco
Io non so la sfida è per tutti e di non restare indietro ad andare avanti io non sono non so molto su
Sulle piastrelle un solo usate li ha sempre visti esso è la seconda volta che partecipo a a un convegno della sappia stelle
Però dico che forse qualche idea può venire anche a voi perché
Gastel sfide ma che cosa abbiamo dobbiamo trasformare il nostro prodotto trasformare il modo di commerciare nostro prodotto e trasformare il modo di produrre il nostro prodotto
Credo che la cosa più difficile ci sia trasformare le piastrelle in qualche modo decente la digitalizzazione però c'è il il Media Lab
A a posto che ho visitato fa delle cose incredibili
Il quello fosse logico che nelle scarpe ci sia inclusa la mousse che quando uno cuoco in parte il tempo secondo all'uscita che Chaibi dalle tante la musica è giusta vittima o in cui lui cammina anche un'altra cosa e giubbetti che parlano con senza veto franco la scrittura cioè ci sono delle cose pazzesche quelle che si vedono forse c'è qualche cosa anche per le piastrelle per esempio i sensori di riconoscere la presenza delle persone dentro casa
Non lo so io dico però forse vale la pena andare esplorare sicuramente c'è moltissimo da fare commercio
Il commercio elettronico c'è una possibilità di
Perché non uno mentre avete non li da tutti di Segni fa scegliere direttamente al consumatore finale tutti i disegni che ci ha oppure a riprodurre il disegno con lo scanner viene prodotto un disegno da me che per stelle viene costruito e sono tutti esempi sicuramente c'è molta d'automazione e nel controllo dei processi produttivi color digitalizzazione eccessivo con una porzione norme ecco tutto questo lo dico notte dire ma e il logico e io chiudo con le mie grafici con un altro esempio
Un esempio di che cosa ha inciso la digitalizzazione mezzi sempre le transazioni bancarie
Non so se si legge bene sotto c'è scritto
La prima fascia sotto non impiega non prende c'è non impiegati
E non infrastrutture allora guardate il costo promettere anche qui in linea così lo vedo anch'io se
Grazie
Le date il costo di queste transazioni
La transazione bancaria ledere c'è una una media transazioni bancarie
Costava costa nessuno scontenti costava un dollaro e zero sette per ogni transazione quando c'erano ancora gli impiegati e quando c'erano poi sono note abolite le brecce è venuta fuori
Nelle transazioni tre telefono costo zero cinquantotto centesimi di dollaro pure brutto l'Atm cioè le
Mille caso le macchine
Cassa dispense rischiano quelli quelle casse che sono in banca Rutelli bancomat ecco sono tre bancomat e costato zero ventisette centesimi una transazione sovrintendente una transazione costa zero
Trenta zero a dieci centesimi cioè qui era un dollaro piccolo sette e qui siamo a zero dieci centesimi cioè ridotto di dieci volte il costo la transazione
Ecco
Questo dice che ci facciamo noi che cosa ci può servire io non vi dico niente vi dico soltanto una sfida c'è qualcuno possiamo anche spegnete c'è qualcuno che dovette la digitazione distrugge tutto quello che c'era prima
Cambia completamente prove c'era prima
Ecco io penso che non si possa fare molto per il business tradizionali però Lux ci sa ancora qualche cosa che si può fare molto si può fare anche nel settore delle piastrelle anzi il presidente se vuole ridotto tutti gli elementi per poter andare
A vedere quello che succede nel mondo perché sicuramente qualche idea buona viene fuori non abbiamo aperto un ufficio a a Cambridge via Boston dentro con persone fisse tutto l'anno per raccogliere informazioni che ci sono terzo punto le liberalizzazioni è il terzo fattore esterno al modello di Michael Porter dal competitività di Michael porta terza forte stenta
Ma deliberazione
Vengono mettere moto tutto il gioco dei dei Monopoli mettono in gioco tutte le tecnologie che ho detto prima i militari vengono aperte tutto quanto tutto qui ci vuole molta molta fantasia dagli stessi imprenditori prenderle
Dice ma noi che c'entriamo noi che c'entriamo con questa rivendicazione decentriamo però il discorso un po'che faceva all'inizio anche Montezemolo che diceva che poi ha ripreso anch'cade lender e vorremmo anche ma che altro nasce su questo discorso c'è stato un convegno a Crotone dove si parlava del politiche protezionistiche mercato una convivenza impossibile noi siamo nel mercato
Voi che fate Castelli io che faccio diretto Ness ogni giorno dobbiamo convincere trenta quaranta mila signore europea pagarci quattrocento cinquecento seicento mila lire per comprare un elettrodomestico voi dovete convincere ogni giorno altrettante signore sceglie vostri piastrelle accoppare Castellazzi che altri materiali
Ne siamo nel mercato noi viviamo nel mercato però posso dire che hippie stesse vicino al mercato centrale
Spesso sono la successa successo delle grandi aziende se genera elettriche che la più grande adesso ma cosa fate abbattute ma fino a pochi anni fa era la più grande azienda e per cento anni settanta per distribuire sempre dividendo
E e tutti a prendiamo come punto di riferimento ha cambiato continente partita facendo lampadine poi ha fatto i motori elettrici poi fatto i motori d'aviazione poi entrata nella plastica può intatta la finanza ha perso il treno quando pochi anni fa non ha comprato l'IBM
Costava pochissimo quell'epoca e non ha pensato a tutto l'evoluzione digitale
è stata una finanzia perse il treno perché molto forte nel capo Reggi capital market ed era già eletti che però in confronto allo sviluppo ricevuto Microsoft tutti quelli la finanza ha perso un po'forse il treno
Ecco io chiudo il mio con un leggerissimo con un esempio del cambiamento che ha avuto la nostra impresa
Da un perché voglio dire quanto siamo stati bravi noi quattro siamo stati tra venuti a partire come si possono a catena fare le posso una dietro l'altra
E l'esempio del cambiamento dati di Aristide Merloni e della sua impresa quand'è nata nel mille centotrenta vi è un dirigente industriale a Bologna scusa sto sempre a Bologna dico atte a a Pinerolo in Piemonte è un profeta Pietro nato nelle Marche a fare l'imprenditore può due bilance
Poi dopo la guerra delle bilance ha saltato due bombole quando il mercato c'è una bombola fatto la prima diversificazione stesso settore meccanica meccanica settore
Poi dalle bombole ecco incominciava nasce del mercato detto che faccia le bombole la tecnologia delle bombolette alle sinergie con i i i distributori di bombole Folsom poi elettrodomestici
La l'estone nata il marchio ha esternato il sessanta
Quattro Santa Fe Santa quattro la Merloni Elettrodomestici è nata almeno centosettantacinque cioè venticinque anni fa
E ultima in Europa
E quindi e Anna e questa è stata una diversificazione questa volta è andata sul mercato col marchio
La terza diversificazione
La quarta non so terza abbiamo fatto degli elettrodomestici alla società di ingegneria quando nata nel momento oggetti che comincia per vendere tecnologia in giro tra cui l'ha venduta uno in Ecuador per fare le piastrelle mi dispiace si fatta che è un po'di concorrenza
E e poi alla fine
Dall'ingegneria innata l'Energia oggi concentra energia produciamo ossia a Ferrara sia Caserta due centrali elettriche di centocinquanta megawatt per una quindi con la società che è andata sempre avanti
Diciamo che l'ultima diversificazione quelle del mille novecentonovantanove e quello di quest'anno è quella del digitale
Cioè degli elettrodomestici elettromeccanici o meccanici passiamo alla digitalizzazione ieri su Milano e finanza di pagine gialle mina la finanza c'è una pagina dice metti la casalinga nelle reti per gli elettrodomestici
Per tenere per lei gli elettrodomestici fanno la rivoluzione poi un altro articolo guasto senza corrente ma il frizione non ci tradisce tutto parla ormai su questi elettrodomestici
Noi quest'anno vogliamo e iniziamo la vendita in questa poco tra un mese inizieremo le vendite tutti apparecchi che fino adesso abbiamo presentato pensiamo e fattura un miliardo e due miliardi non lo so quanta foto vedremo
Ce ne fosse sostiene son costati in quindici anni di ricerca e di sviluppo ci sono accostati forse cento non so quanto però sappiamo che è un nuovo fronte dove noi capiamo oggi l'ingegneria e le le e la parte elettrica fu fattura meno degli elettrodomestici marciò profitto sicuramente più alto di tutta la Mellone trasmessi quindi le cose cambiano da un settore all'altro da devoluzione all'altro
E qui e dico ecco interpreta questo proprio a contatto fatto ingiusta nei miei fratelli che hanno fatto settori e contigui differenti congiunti in competizione come spesso ecco la nostra sfida per tutti noi imprenditori
E quelle di cogliere l'opportunità di opportunità che ci verranno avanti non nel Millennium nei prossimi cinque dieci anni grazie
No no è stato nove e mezza chi chiede comunemente chiede Maroni sia stato interessante lo è stato tantissimo
Ed è stato in qualche modo mi pare un un invito suggestivo al fare da sé allora spore mega sempre il cervello al non perdere il treno dell'innovazione no quindi io vi proporrei questo ci restano soltanto una decina di minuti mi pare se non ci sono domande impellenti da parte vostra gli e adopererà iper
Riflettere insieme a chi è intervenuto e ha fa Petit discutete sviluppi atto i concetti che avete spesa cominciare
Da Luca di Montezemolo al quale mi ricordo proprio come ci si rivolge a un uomo dell'impresa italiana e di fronte a questi sommovimenti in atto nell'economia italiana legati a grande stile finanziarie come diceva anche Merloni a grandi rivolgimenti legati alle privatizzazioni eccetera la domanda è questa le guerre non ci devono far paura le guerre nel capitalismo perché il capitalismo è di per sé guerra con delle regole
Ma è questa una guerra che allude direttamente allo sviluppo
Come negli Stati Uniti dove la crescita era evidentemente legata all'innovazione nuovi prodotti nuovi mercati nuove tecnologie oppure siamo agli schieramenti feudali ancora che si muovono nell'ombra l'altro campo armati
Ma io
Credo che proprio le cose che abbiamo sentito interessanti dalla dall'ambasciatore Romano e da un imprenditore attento anche allora cosa si muove nel mondo come Vittorio Merloni siano indirettamente una risposta alla tua domanda cade in questo senso
Consentitemi una battuta
Perché dobbiamo approcciare le cose con guardando il bicchiere mezzo pieno più mezzo vuoto perché ci sono tanti elementi poi di ottimismo anche nella valutazione di quelli che saranno i prossimi dieci anni come dice
Perché io dico grazie di uno spazzolino Doro grazie alle loro capacità il loro fatturato di ai loro utili e alla perfezione della loro delle loro aziende però noi dopo io prendo atto e vorrei fare de le velocissime ecco constatazioni ne risponda nel rispondere a Lerner prendo atto e non sono il solo logicamente che dopo lo sforzo per mille euro il paese si è fermato e accettiamo e vediamo due cose vediamo un mondo in cui
Vittoriale in modo particolare quello delle medie imprese quello di piccole imprese che continua forte che ci crede che investe che si sviluppa che guarda con attenzione al tema del nove
C Ome pur con un isolamento che secondo me e in aumento in questi ultimi tempi un isolamento una distanza fra il mondo del Palazzo in tutti i sensi qui credo che a che noi imprenditori quando parlano imprenditore di qualche il sistema della Confindustria Vittorio che tu conosci molto meglio di me dobbiamo forse anche fare uno sforzo meno legato al contingente meno legato alla lamentela ma almeno con la tentazione di imporci alla mediazione tra il mondo politico e la realtà economica e più una capacità progettuale innovativa proprio guardando i prossimi dieci anni ma rispondiamo Lerner
Da un lato c'è il mondo dell'impresa dall'altro un Paese che dopo lo sforzo per l'Eur per mille motivi stremato cambiamenti di governo situazioni diverse si è fermata e direi che per aspetto alle aspettative del mondo non solo imprenditoriale ma del mondo civile del Paese noi assistiamo ad una caso mai presenza ancora maggiore del potere politico ad un un atteggiamento di blindatura di chiusura generale di certe situazioni il mondo delle banche noi oggi non abbiamo una banca italiana che tra le prime dieci del sistema bancario europeo non sto parlando mondiale
Eppure e difficile riuscire ad arrivare alla modernizzazione di certi settori quindi mentre l'esempio del degli Stati Uniti è un esempio ti guerra in funzione dello sviluppo qui o la STET sanzione che si sta verificando un atteggiamento di chiusura di consolidamento di difesa di un potere anche da una classe dirigente che ha avuto tanti meriti Elia tuttora nel Paese ma che onestamente e datata interi proprio generazionali in più la mancanza il rallentamento se mai c'è stata o una ripresa delle privatizzazione delle liberalizzazioni
E rischia di non aprire il Paese a forti e innovazioni anche di mondo imprenditori nuovi che possano investire che possano crescere che possano opporre trovare anche all'interno del nostro Paese senza andare all'estero e che va benissimo
Dell'opportunità di sviluppo e di torio come nella tua azienda anche di diversificazione perché liberalizzazione privatizzazione vuol dire questo quindi secondo me noi oggi abbiamo la necessità
Come Paese di ridarci in verità Marguerite e degli obiettivi precisi di cui poi a parole sono quasi tutti d'accordo perché poi targhe sono le riforme le pensioni la riforma burocratiche il tema del sud sul tema del sud abbiamo assistito a tanti dibattiti però poi risposte reali com'mette da parte di tutti e qui è una constatazione ripeto io prendo atto e difficile edifici e dà delle risposte al tema che anche gli imprenditori chiedono investire al Sud significa avere delle opportunità allora termino secondo è Mai come adesso dobbiamo da un lato tener conto che c'è dei segnali di una ripresa economica dall'altro il grande scenario internazionale cui i miei i precedenti interventi hanno fatto cenno tra l'altro lo diceva Lerner hanno scandalizzarci se molti di noi investono per svilupparsi all'estero perché giuste queste in funzione della crescita rimane però il fatto che mi sembra che le due velocità del paese mai come in questi ultimi mesi hanno avuto un'accelerazione in senso non positivo il mondo dell'impresa che si sforza che lotta che innova che fa acquisizioni che fa Joint Venture che si che spinge verso il grande tema del nostro d'uno dei grandi teme che l'innovazione e dall'altro un mondo politico generale il palazzo le grandi banche le banche le grandi istituzioni più attente non dico ad occuparmene c'è stato uguale a una difesa di potere con sullo sfondo una classe imprenditoriale ahimè per molti aspetti sui grandi temi divisa questa mi sembra una fotografia obiettiva reale non polemica della situazione che però fa riflettere su un Paese a due velocità
Tornano a chiedere a lei di commenta
Quanto dice Montezemolo io credo che fondamentalmente il problema per tutti i Paesi europei sia quello di prepararsi alla sfida del grande mercato globale naturalmente ciascuno cerca di farlo con dei soggetti nazionali
Forti vero che siamo tutti per il mercato quelle l'ortodossia ma in realtà non c'è governo europeo che non cerchi in qualche modo di favorire la nascita di un proprio soggetti i propri soggetti economici
Autorevoli con le spalle la e questa per certi aspetti accade anche negli Stati Uniti due-tre anni fanno gli abbiamo assistito ad una straordinaria evoluzione del pensiero americano in materia di concorrenza e Antitrust quando abbiamo constatato che la commissione Antitrust Tolle qui Valente negli stati Uniti permetteva la fusione fra le due maggiori potenze fra le due maggiori industrie Argonautiche americani creando così un gigante che avrebbe avuto una posizione domina Anteo e controllato grosso modo l'ottanta per cento del mercato americano questo era indubbiamente in contraddizione con i grandi principi tradizionali della legge antitrust è stato permesso ed è accaduto
Perché occorreva prepararsi ad affrontare un mercato che nel frattempo era diventato metà nazionale c'è un mi scusi ma certo e quindi non deve scandali
Zamboni l'eccesso di interventismo del governo come si dice in questo enorme quasi stesso stavo facendo l'avvocato difensore di D'Alema
No io credo che comprensibile quello che sta facendo il Governo la stessa signora sfacciati e per certi aspetti permise la liquidazione dell'industria automobilistica inglese inventò la golden share l'azione doroteo la pipì proprio perché non volle che la maggiore industria petrolifera britannica fosse scalata dall'esterno particolarmente delle potenze petrolifere mediorientali quindi che anch'che il governo italiano si muova in quella direzione è perfettamente comprensibile quali sono le mie riserve o perlomeno le mie osservazioni in primo luogo si muove in un contesto in cui è molto più difficile favorire la nascita di soggetti e con omicidi forti negli Stati Uniti in Francia e in Gran Bretagna il governo persino in Francia dove di dirigismo viene molto il governo può spesso limitarsi a fare l'arbitro fragranti soggetti che si muovono
D'iniziativa propria perché lì esistono già perché lì esistono già BNP Société Générale Paribas il governo il governo e il Governo che invece non ama certo io la interrogo del il vero problema è se si possa inventare a tavolino affaretto
Soggetto in d'impresa non si è fatto altro negli stili in Italia nel corso degli ultimi settanta ottanta anni lo fece Mussolini con i rilievi credo che D'Alema sia provando a fare qualche cosa di analogo anche tale ma un suo litri in mente temo che questa sia
Credo che occorre capirlo occorre mettersi nei panni di un Presidente del Consiglio che deve operare in un contesto economico nazionale molto diverso da quello dei suoi partner
Il grosso guaio è che tutto questo accade nel peggiore dei sistemi politici cioè in un
Sistema politico senza trasparenza democratica in questo presidente del Consiglio non è in realtà responsabile di ciò che sta facendo non è sollecitato a spiegarci ciò che fa e non pagherà il prezzo degli errori fa se mi farà il sistema politico che rende questa situazione italiana particolarmente opaca e poi naturalmente il grande ritardo economico un ritardo economico che non è soltanto secolare non di mi chiamo cicche trent'anni fa questo paese era presente molto fortemente presente non soltanto nell'acciaio che è comunque un'industria di natura ma era presente nella chimica
Nella elettronica per un complesso di circostanze alcuni giornali lei militò quando era giovane giornalista forse non è del tutto estraneo da quei settori sia oggi
Ma responsabilità per Lotta continua eccessiva quella dell'uscita dalla chimica francamente credo che qualche responsabilità in più già Piero signor Cefis Romeo noi del Sud la strana Nugent
Adriano Sofri ha altri eventualmente responsabilità Merloni prego
Occupato abbastanza in sintonia col
Col ambasciatore Sergio Romano però non sono in sintonia quando dice che questo succede anche negli altri paesi per esempio citando proprio la Thatcher tace vero che
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La pace è vero che ha permesso certi concentramenti affatto certe ha preso posizioni
Però si è sempre ha sempre fatto riferimento al mercato
Cioè quello che qui non c'è e riferimenti al mercato cioè a me mi va benissimo la concentrazione della banche le politiche si fonda in linea con con le Generali oppure l'alta bancari piccole altre banche se fatta in sono decorati di mercato si è fatto a chi vince chi è più capace e chi gestisce meglio Don't e questo mi riferivo prima quando dicevo e il convegno Cottone che purtroppo ha avuto risonanza motivi frivoli e non per la sostanza conduceva politiche protezioniste che e mercato
Una convivenza impossibile cioè le regole del mercato non vengono quasi mai rispettate questo
E non vengono quasi mai rispettate e la conseguenza che quello che dice Luca prima Luca Montezemolo dice son sempre gli stessi protagonisti perché son sempre quelli che fanno parte del gruppo superiore che che fanno le politiche protezionistiche protegge questo metto questa quindi sembra tutto studiato a tavolino mai studiato dal mercato mai studiata agli analisti finanziari l'unico forse sorpresa che c'è stato negli ultimi anni è stato l'arrivo denti finanzieri americani banche d'affari americane su sulla pelle con me che ha spiazzato un po'e poi verso prossime esco si rimette c'entra dentro anche la Montedison schiuma rimasta poi le mettiamo dentro pratica fa la chimica non lo so invece fra i telefoni insomma e questa discorso non c'è un non sono le società che competono per le capacità sono le capacità per le politiche protezionistiche e e e questo è molto grave se volete mi dà l'impressione degli anni un po'degli anni ottanta ottanta e ottantaquattro ottantacinque novantadue novantatré pestato fosse peggior periodo l'economia italiana insomma perché si abbiamo fatto tutti programmi di grande sviluppo dalla ferrovia ad alta velocità tutto quanto ma abbiamo fatto anche il più alto disastro su bilanci economici della bilancia italiana insomma stato il periodo che fosse più nel vuole
Sì no la delle schiacciate no no assolutamente credo che quello che lei ha detto completi in tempi migliori analisi non mi sembra che vi sia
Contraddizioni non sono assolutamente d'accordo
E allora io chiederei a Borrelli di dizione ultima parola salva naturalmente la domanda sulla Ferrari che voi tutti state attendendo riproporrei a lei la domanda che avevo fatto prima a Merloni perché
Lei dice il distretto la nostra esperienza mi invito è stata fondamentale per imporre un'egemonia mondiale addirittura l'egemonia di carattere tecnologico ma siete sicuri che nel presente e nel futuro sia ancora il vostro distretto il luogo ma uno in cui investire mi parlavate già a Cernobbio al aveva il convegno di Ambrosetti a Cernobbio avevo sentito De nostri colleghi perché raccontavano l'insidia della concorrenza spagnola ad esempio di quanto sono diventati bravi anche gli altri vedremo della gente di Sassuolo anche
In Spagna all'estero investire anziché nel territorio nazionale
è questa è una domanda che la potremmo fare e rivolgere ai numerosi amministratori che vedo presenti in sala anzi di di endurance ad essere con voi questo testimonia veramente che che sono vicini hanno ecco quindi che stiamo lavorando investire Italia o investire in Spagna per è un problema di opportunità perché non riuscire ad avere anche in Italia le opportunità che abbiamo Hispania perché sentiamo invece di Spagna si scettici sceglie distretto contro un altro distretto quindi non si scappa dalle distretto io credo che dovremmo lavorare remare tutti quanti assieme per e dalla stessa par te per riuscire a rivalutare il nostro sistema italiano puri quando io ho parlato di interna se non internazionalizzazione non mi riferivo a opportunità a costi che deve noi dobbiamo veneta di queste opportunità l'opzione normalmente che le nostre imprese hanno seguito andando all'estero è stata quella del mercato le nostre imprese hanno fatto stabilimenti negli Stati Uniti hanno fatto stabilimenti in Francia hanno fatto sta definiti in Germania non sono andati a fare stabilimenti in Turchia o nel sud-est dove il lavoro costa poco perché anche poi sono cose illusa illusori che credo che a lunga distanza non non possono non possono portare benefici proprio di lungo termine se diciamo Italia o Spagna tutti qua ti assieme lavoriamo per
Fare diventare il nostro distretto meglio di quello spagnolo avverrà le stesse opportunità e quindi credo che questo sia augurio che io mi rivolgo Geremek che remiamo tutti quanti assieme tutti quanti soprattutto dalla stessa parte che ci tiriamo su le maniche per sollevare anche noi nel nostro piccolo questo piccolo ovvero sistema paese che troppo volte dimenticata
Credo che non si offendevano agli uomini delle piastrelle senti chiama in ballo l'altro gioiello di Modena oltre che gioiello italiano e chiediamo l'avvocato
Montezemolo potrà poi posso fare una battuta su questo molto non ci spaventiamo spesso quando diciamo ci sono i concorrenti i nostri paesi più basso costo di manodopera o Paesi dove in materia
Fino al costo di mille ci possono far concorrenza perché volevo dire il nocciolo di di dell'asso piastrelle è il know how il successo posto è stata la capacità di essere sempre innovativi ed aver portato fuori
La vostra tecnologia in tutto il mondo io credo che la cosa fondamentale mantenere questo know how e fanno sempre volgere parlo sempre più difficile che gli altri possono se poi i lavori foglio distribuito fatte e gli altri sono inseguito ori siete sempre di vincitori cioè non aver paura che la sostanza la produzione faccio un esempio che si permette forse paura ma tutte le case editrici penso di non stampare più i giornali fa nel giornale Polistamp
Ma fanno stampa fuori così e tutto il settore che ai che c'è contenuto se voi vendette di von dette questa tecnologia la portate più avanti che poi altro
Riproducono supposta tecnologia la stessa cosa le catene di alberghi e catene alberi non sono proprietari di alberghi non li gestiscono direttamente lì dando il know how e che danno il nome attenzione a questi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo grazie
Voi venite anzi siamo quasi al termine di un anno certamente molto avventuroso ma un anno formidabile di grandi soddisfazioni e ci si chiede se ci sia un problema di tenuta di nervi proprio sul rush finale
Ma io so che in questa sala ci sono tanti amici della Ferrari tanti vicini di casa perché a proposito di distretto noi rappresentiamo un'azienda che esporta il novantadue per cento della propria produzione nell'azienda totalmente verticalizzata e totalmente radicata da cinquant'anni nel proprio territorio ed è un'azienda che investe più del venti per cento del proprio fatturato che sono cifre record rispetto all'industria automobilistica tradizionale dicevo investe in ricerca e sviluppo perché la Ferrari è un misto di passione e di Desailly ma soprattutto di contenuti tecnologici quindi quando Lerna faceva la domanda a Borrelli io automaticamente pensavo ma sarebbe pensabile una Ferrari costruita in Spagna o in Sudamerica la risposta è no no no con tutto rispetto della globalizzazione che mi va bene in termini commerciali e dividendi tremano
E direi che e direi che la radicalizzazione il territorio l'elemento importantissimo non solo per la Ferrari quindi debbo rispondere la Ferrari è a due gare dalla fine
Totalmente
In piena lotta per il Mondiale abbiamo due punti di distacco un Mondiale che faremo di tutto lavorando giorno e notte ancora di più se ne Cesario per per provare a vincere malgrado noi corriamo da sette gare senza Schumacher siamo alla vigilia del rush finale come diceva e quindi alla vigilia delle ultime due gare questo è avvenuto grazie anche al lavoro dei box che spesso ha fatto la differenza rispetto ai nostri concorrenti diretti
In questa meravigliosa stagione anche se piena di avvenimenti per noi non sempre piacevoli i gravi errori di domenica non debbano più ripetersi ma ci ci tengo a dire forte che non può possono minimamente mettere in discussione il valore ed quanto fatto fino ad oggi da AN i nostri tecnici nostri meccanici di cui comunque sono molto orgoglioso grazie
Grazie a tutti e in bocca al lupo alla Ferrari aereo nella gara precedente