"Qualità della scuola, qualità del futuro" org. dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unità provinciale presso il Centro Dibattiti del Palavobis

Possiamo cominciare benvenuti a tutti siamo molto gli enti che striate numero neanche questa sera in un altro degli appuntamenti attesi
Alla nostra festa voglio ringraziare innanzitutto il ministro Berlinguer per la sua disponibilità anche quest'anno ha intervenire in una festa Pella importante in cui anche tanti di voi non soltanto lavorano ma partecipano anche come cittadini e vorrei ringraziare l'altro nota ospite di questa sera è Walter Passerini una giornalista
Noto del Corriere della Sera che si occupa di scuola l'avete visto su il Corriere Scuola una iniziativa preziosa è importante
Noi pensiamo dica sviluppare un dialogo su un tema che noi abbiamo voluto questa sera a chiamare qualità della scuola qualità del futuro voi capite che è un tema molto vasto che riassume tante cose riassume tante intenzioni ma finalmente e lo dico con una grande soddisfazione riassume anche tanti fatti
Perché credo che vada dato atto
Ai governi che si sono succeduti in questi anni al ministro Berlinguer in particolare di aver costruito un mosaico che ora è in dirittura d'arrivo e finalmente nel nostro Paese dopo tantissimi anni abbiamo finalmente una riforma della scuola
O in forma molto aspettata il format pesa
Riforma che ha avuto come dicevo tanti tasselli ma un primo obiettivo fondamentale
Quello di allargare la platea delle persone formato e nel nostro Paese
Quello di eliminare ridurre di eliminare la dispersione scolastica e l'abbandono che voi sapete palato e molto forte anche al nord e non soltanto nel sud del nostro Paese una riforma tesa a migliorare la qualità della formazione e dell'istruzione nel nostro Paese con alcuni elementi fondamentali voglio ricordare fra tutti
La l'elevamento dell'obbligo che è davvero una tappa di straordinaria civiltà per il nostro Paese prima di tutto civiltà e voglio ricordare la riforma dell'esame di maturità e il dato assolutamente nuovo e importante
Per la prima volta nel nostro Paese settantuno per cento dei giovani e arrivato al diploma pensate che nell'ottantasei al trentanove per cento quindi in pochissimi anni se pensate
Dieci anni neanche sono sono davvero pochissime vestiamo arrivando a livelli quasi europei
Io ricordo che la Francia e la Germania sono circa sull'ottanta per cento anche se con un calcolo un po'diverso delle dei diplomi una tipologia un po'diversa di calcolo dei diplomi bene nel nostro Paese finalmente il settantuno per cento dei ragazzi finalmente riesce ad ottenere un diploma la per la quarta tappa molto importante oltre all'innalzamento dell'obbligo e quella del programma importantissimo di formazione permanente continua e questo è stato parlato uno degli elementi oggetto e del masterplan cioè del piano pluriennale di interventi del Governo concordato nella patto fra le parti sociali quindi la possibilità e lo vedremo anche con questa finanziaria e di questo parlerà il ministro molto molto più appropriatamente di me io lo voglio solo ricordare perché trovo che sia uno strumento molto importante un piano pluriennale di finanziamento che significa innanzitutto la possibilità di avere risorse umane significa in secondo luogo poteva dare corso all'autonomia scolastica che ha i finanziamenti e che quindi può iniziare il suo percorso e significa un coinvolgimento nuovo e diverso degli enti locali io non voglio naturalmente palla lunga però pensate soltanto rispetto a questi grandi disegni del ministero della Pubblica istruzione del ministro un po'la miseria che abbiamo nella nostra regione e nella nostra città
E laddove voglio solo ricordare la regione Lombardia pensa istituirà il buono scuola è mentre si discute
A livello nazionale seriamente di diritto allo studio si stabiliscono perfino dei calcoli nuovi rispetto al passato
Sul sistema dei crediti per le famiglie riabilitazioni che i libri di testo bene nella Regione Lombardia governata dal Polo siamo ancora il buono scuola e io voglio ricordare un'iniziativa molto importante
Che della sindacato scuola CGIL CISL e UIL un'Italia voi capite che in questo momento non è cosa di poco conto
Che si svolgerà ai primi di ottobre esattamente su questo tema per dire no per dire no economicamente per dire no però anche culturalmente concettualmente
Noi abbiamo una scadenza importantissima prima vera avremo le elezioni regionali da io penso non voglio tediare il ministro perché molta responsabilità sarà sulle nostre spalle di giusto che sia così
Penso però che noi dovremo lavorare molto perché sul tema dei diritti di cittadinanza
E fra i quali quello all'istruzione è un diritto tanto ma tanto importante per tutte le età per tutte le classi sociali per tutte le culture che nella nostra società lombarda ormai sono diversificate numerose è una grande battaglia di inversione di tendenza culturale e politica questo l'impegno come coordinamento della scuola della federazione milanese
E l'impegno che io questa sera prendo con con voi che siete presenti sapendo che noi intendiamo non solo continuare a sostenere come è giusto la riforma del ministro ma intendiamo anche lavorare perché questa grande riforma
Possa Dio nelle gambe in una realtà dove davvero è tanto ma tanto importante che le forze del centrosinistra
E consentitemi visto che siamo ad una festa dell'Unità il nostro partito possa tornare a vincere avvince politicamente a vincere culturalmente e affari tornare quella passione per lo schieramento nella politica
Dello stare da una parte di cui la scuola davvero una parte così importante è fondamentale
Ci occuperemo nei prossimi mesi leggete sull'Unità riceverete la posta
Telefonate CIO Petrucci le scatole siamo pronti ha dato informazioni noi abbiamo intenzione davvero di lanciare una grande campagna perché perché la scuola è un tema che riguarda le persone che lavorano nella scuola gli studenti però guardate è una questione di rilevanza generale dalla scuola davvero può venire un segnale di cambiamento per l'intera società milanese è una sfida appassionante ambiziosa io vi chiedo di condividerla tutti insieme
Vi ringrazio
Cade in una parola a Walter Passerini
Accadono ancora una banca per la presenza
Grazie a voi per l'invito
Beh facciamo finta che gli addetti ai lavori questa sera non ci siano altrimenti il rischio è quello di di parlare dei linguaggi e forse un po'gergali un po'poco comprensibili alle alla alla popolazione alle grandi masse diciamo ne facciamo finta che non ci sia tutta questa gente così chiediamo al ministro di non essere neanche troppo diplomatico ma dei dirà davvero come stanno le cose su alcuni dei punti per lo meno una scaletta fittissima ma non potremo credo esaurirlo
E io partirei da alcuni elementi così di senso comune chiederei se possibile appunto che che ci sia una specie di dialogo fra fra me e lui molto rapido partire subito da un fatto e cioè che io mi occupo di lavoro di formazione da diversi anni come giornalista ovviamente e non ho mai notato come in questo periodo una grande attenzione sul tema della scuola della formazione quindi questo è un fatto che va registrato al disinteresse del passato si è sostituito un grande
E non soltanto da parte degli addetti ai lavori
Ecco però credo che al di là dell'estensione quantitativa dell'interesse al di là della dei tassi di scolarizzazione come vengono chiamati cioè il fatto che comunque i ragazzi si iscrivono ecco vi sia un senso di come dire un po'di impotenza rispetto a questa scuola
E da un lato l'immagine che la scuola a forse non è un'altissima immagine complessivamente continua a essere un'immagine tutto sommato abbastanza bassa
Da un lato questa immagine probabilmente non corrisponde alle esperienze che in questa scuola si fanno e allora forse un problema anche di comunicare le migliori esperienze che si che ci sono e sono tante Eppur si muove eppur si muove però credo che non basti tutto ciò e bisogna affrontare un tema che si chiama la qualità della scuola la qualità del sapere insomma la domanda e a che serve la scuola
E a che cosa servirà soprattutto nei prossimi anni mio padre mi diceva prima si studia poi si lavora poi si va in pensione vecchie che crede ancora che la vita sia ripartita in queste tre fasi nessuno
Credo nel senso che prima si studia poi si lavora ma chi ci riesce a salire sulla giostra non parliamo poi della pensione no la pensione sarà quell'alberghetto alla sulla costiera adriatica questo sarà l'attenzione nei prossimi anni i nostri figli forse non sapranno più che cosa è e allora prima si studia poi si studia poi si studia poi si cerca di lavorare poi bisogna tornare a studiare la pensione dimentichiamo la ecco quindi un sistema che deve radicalmente cambiare articolarsi su bisogni di formazione lungo l'arco della vita di formazione continua il la domanda però è a che servirà studiare e come si fa a migliorare anche l'immagine di questa scuola poi passiamo da altre cose ben più calde ben più toste
Però lei vuole una risposta rapida ma mi ha fatto gli ha posto il problema di rispondere con brevi cenni sull'universo non è così semplice
Vorrei però contraddirla un attimo Passerini
Imprecise prestigioso istituto di ricerca milanese che si chiama via
Here fatto un'indagine fra gli insegnanti
E ha chiesto loro
Quanti di loro
Tornerebbero a fare gli insegnanti se cominciassero daccapo e l'ottanta per cento di loro detto che vorrebbe tornare a fare l'insegnante e poi ha chiesto cosa suggerirei di fare al figlio del tuo migliore amico
E la stessa percentuale grossomodo ha detto suggerirei di fare l'insegnante
Allora
No
Veniamo
Neghiamo
Neghiamo che questa indagine abbia successo e che sia valida io personalmente non sono molto convinto
Non sono però convinto che
Ci sia una percezione
Della scuola
Così negativa prima di tutto vorrei dire che noi dobbiamo distinguere i livelli scolastici
Per esempio noi abbiamo delle statistiche internazionali che ci dicono che la nostra scuola per l'infanzia la nostra scuola elementare ha un prodotto medio fra i primi dieci Paesi del mondo
Anche qui posso può darsi che sbaglia chi fa queste indagini
Quello che ne sappiamo anche fatti dei sondaggi demoscopici sulla qualità della preparazione nella scuola per l'infanzia e la scuola elementare abbiamo dei risultati positivi
Poi abbiamo dei problemi per quanto riguarda la scuola secondaria
Però il difetto della nostra scuola fino adesso non è quello per cui i diplomati che raggiungono il titolo
Hanno una qualità inferiori alla media europea
Anche questo non credo che sia vero
I nostri dati ci dicono che per coloro che arrivano al titolo
C'è una qualità competitiva sufficiente in Europa
Sicuramente per questo io non lo dico solo per difendere l'attuale governo perché questo un risultato non recente
Noi abbiamo due difetti
Che ci mettono in difficoltà primo che fino a ieri il numero di coloro che raggiungevano il titolo era troppo basso rispetto ad altri Paesi
E soprattutto in Italia manca una qualità elevata della formazione professionale che integra la preparazione scolastica e negli altri Paesi in alcuni altri Paesi e che non la integra in Italia
E poi abbiamo dentro la nostra scuola secondaria alcune carenze tradizionali
Di invecchiamento dei programmi che ci hanno collocato in una qualche difficoltà ma questo non ha portato a una dequalificazione così grave io vorrei spezzare una lancia a favore del fatto che essa non è vissuta
Come invece spesso viene rappresentata a che cosa serve
Beh io penso che la risposta da dare soprattutto le famiglie in cui ai ragazzi
E che
E quella contraria
Invertiamo la domanda se non si andasse a
Quale sarebbe il risultato
Noi usciremmo dalla competizione noi abbasseremo drasticamente la qualità della vita della società della cultura ma anche della economia della produzione della ricchezza cioè la scuola è intanto necessaria
Perché è necessario
Perché nella e che cosa è necessario ciò che sta diventando nuovo in questo paese che è già diventato nuovo in altri e cioè che bisogna che vadano a scuola anche i ragazzi non soltanto i bambini come succedeva cinquant'anni fa l'obbligatorietà solo da elementari o dopo solo delle medie cioè che abbiamo bisogno di di accompagnare anche in Italia il fenomeno nuovo della società di oggi la novità vera
E cioè che
La scolarizzazione la frequenza a scuola ormai diventa molto estesa anche al fine diciott'anni
è stato citato giustamente un dato che ci riempie d'orgoglio nel mille novecento ottantasei ottantatré scusa
Il numero di ragazzi che conseguiva il diploma di scuola superiore
Superava appena il cinquanta per cento rispetto ai propri coetanei oggi siamo al settantuno per cento
Per questo aumentato soprattutto negli ultimi anni
Quindi anche questo ci ha avvicinato l'Europa quindi uno dei difetti che era la più bassa scolarizzazione si sta lentamente e negli ultimi anni più rapidamente l'assetto
Assorbendo e questo dimostra che ci si chiede che si crede che sia necessario badate non è solo un parcheggio come in qualche parte d'Italia soprattutto meridionale
Perché nel Nordeste difficile mandare i figli a scuola perché li vorrebbero avviare precocemente al lavoro eppure anche lei sta aumentando la scolarizzazione cioè si percepisce che senza una cultura di base più elevata senza una preparazione culturale più elevata non significa nel mondo del lavoro devotamente
Il lavoro è una cosa diversa dalla scuola
No un momento queste un'altra domanda
Il lavoro e cultura
Il lavoro e cultura va be'no no no no era una battuta che io anzi permette di campagna io voglio
Il lavoro e cultura ma oggi per svolgerlo determinato lavoro
Senza una cultura di base più elevata non si trova lavoro o meglio si può trovare immediatamente lavoro forse in una particolare congiuntura fortunata ma con l'evoluzione successiva delle tecniche e delle tecnologie nel mutamento di attività produttive se uno non ha una base culturale maggiore di quella che serve per il primo lavoro
Finisce per diventare un limone spremuto utilizzato i primi anni e poi quando gli serve migliorare convertire aprire le proprie conoscenze viene messa da parte qui abbiamo bisogno di aumentare il tasso di
Cioè cosa è valido nell'attuale obiezione che cosa è valido perché noi stiamo superando un'idea in cui in base alla quale la cultura e qualcosa di totalmente separato dalla vita
Perché c'è stata questa idea nella sua scuola
E aveva forse qui in parte risponda comincia Passerini
Bisogna che noi piano piano inseriamo nella nostra scuola anche in quella più astratta
E quindi che è stato nel passato la migliore
E in ogni ordine di scuola degli elementi di esperienza diciamo in altri termini a scuola bisogna imparare a sapere
Prima di tutto saper prima di tutto culturale ma anche un po'a saper fare
Perché oggi la cultura è un intreccio tra il sapere essa per fare ecco questo è il dato di novità però prima di tutto se ve la posso dire tutta visto che mi ha chiesto di non esser riprova
Però prima di tutto a scuola bisogna imparare a sapere cioè prima di tutto bisogna avere cultura a cosa serve
Lo sapremo ogni giorno a cosa serve la cultura serve a vivere meglio alla qualità della vita a dare alla nostra civiltà più pregnanza e serve a trovare il meglio il lavoro
Grazie ma mi sembra una buona risposta noi abbiamo per esempio molti ragazzi in quindici province del Nord Italia
Che aveva quindici anni ho sedici anni escono dagli istituti superiori per entrare nel circuito dei consumi dal da un lato attirati soprattutto dalla voglia di essere autonomi economicamente dalle famiglie
Ma anche perché tutto sommato ripongono una certa sfiducia nella capacità della scuola di dare loro un lavoro nel futuro
Però questi ragazzi lo dobbiamo dire attenzione perché se andate a lavorare a quindici o sedici anni fatte l'apprendista rischiate di fare l'operaio generico per tutta la vita prima o poi dovrete tornare a studiare questo lo si ottiene non soltanto attraverso una serie di provvedimenti ma stabilendo un clima di fiducia sull'efficacia e sulla capacità della scuola di rispondere a certi problemi e per quello che noi diciamo sapere
Saper fare ma anche far sapere
E cioè raccontiamo le migliori esperienze in modo non ideologico in modo non trionfalistico che dimostrano che la scuola funziona questo soprattutto per i genitori perché i genitori hanno una visione antica della scuola i loro fini e non sono in grado di spiegare fino in fondo che cosa fanno
Gli insegnanti sono spesso come dire un ceto cui si delegano alcune responsabilità tipicamente familiare genitoriali di si sovraccarica spesso di compiti e genitori alla fine sanno ben poco di cosa sia la scuola oggi mi hanno un'immagine
Vecchia
Ma andando avanti su questo
Parliamo un secondo dei soldi perché lei ha citato la ricerca IARD perché io ho letto e quell'insegnante dicevano anche che però ci dovete dare un po'più soldi così noi saremo può meglio motivati a lavorare
E da questo punto di vista credo che insomma due parole qui tanto di insegnanti non ce n'è ministro quindi lei può dire tutto quello che vuole se
Infatti non ce n'è neanche uno questa storia questa storia dell'incentivazione forzata diciamo due parole vere
Le risorse basta no e il meccanismo escogitato per premiare i migliori è davvero un buon segnale oppure non ci siamo ancora ministro ci dica proprio fuori dai denti cosa ne pensa Papin cinque minuti però manca
Noi siamo
Dove siamo arrivati
Noi siamo arrivati recitavano dire con franchezza al governo
In una situazione
Beh non facile per perché da un lato
Il corpo insegnante ci portava con sé una condizione contrattuale di
Dei stipendio insufficiente
Perché non è da ora vero per questo succede
In una condizione di stipendio insufficiente
E contemporaneamente ci siamo trovati di fronte alla politica di risanamento finanziario
Che ha riguardato tutte le categorie tutto il Paese
E che non rendeva elastico
Il bilancio pubblico al quale attingere per modificare quella condizione stipendiale
Il ragionamento che fa ciascun insegnante nella sua personale sfera dice ammetterò interessa me
Ma giovamento che deve fare un governo
E che bisogna gestire il bilancio pubblico
E dove siamo finiti in questa congiuntura è toccato a noi
Risanare il bilancio pubblico che altri aveva sfasciato
E che se si fosse continuato sfasciare l'avremmo pagato tutti anche quelli che hanno un basso stipendio ancora di più
E poi abbiamo dovuto affrontare un diverso modo di risolvere i problemi anche stipendiali
Allora all'inizio noi abbiamo adottato provvedimenti impopolari
Uno di questi nasce da un altro statistica che dice che in Italia c'è un numero di insegnanti rispetto al numero degli alunni superiore nettamente alla media europea so che questo non è un argomento popolare tra gli insegnanti ma è così deriva da tante ragioni
Dalle classi di concorso troppo ristrette da un numero eccessivo di materie che ci sono nel Trescore deriva dalla circostanza che ci sono state nel passato moltissime scuole con pochi bambini con Pupo pochi studenti molti se non si guarda e soltanto a quelle che hanno un qualche affollamento si guardi anche alle altre
Cioè deriva dal fatto che in precedenza si è fatta soltanto una politica degli organici per aumentare gli organici e non per migliorare la condizione dei singoli insegnanti
Questa è stata la politica che abbiamo trovato sull'asfalto
E abbiamo percorso una via impopolare cioè di andare a restringere quel tipo di spesa per avere più disponibilità
Agli affetti anche del rapporto con insegnanti seconda questione
Perché molto legato al fatto del loro stipendio abbiamo ereditato una situazione di impiegati d'azione degli insegnanti
In cui si era prevalentemente abbozzato una struttura si una struttura contrattuale
Di omologazione all'impiego pubblico e non di valorizzazione della professione specifica
Ma abbiamo usato questo slogan noi il medico e un un pubblico dipendente ma il medico
A una professione insegnanti un pubblico dipendente deve diventare più specificamente un professionista anche nella definizione contrattuale e questa è la sostanza nuova del nuovo contratto
No no non ho erano sempre tanti
Allora adesso tre successi che noi abbiamo col rinnovo del contratto
Prima di tutto ottenuto un piccolo risultato almeno psicologico perché economicamente poco
Che non abbiamo limitato
L'aspetto finanziario di trattamento economico soltanto alla adeguamento all'inflazione
In base all'accordo del novantatré come avvenuto per l'impiego pubblico
Che la piccola somma erogata a giugno
Agli insegnanti
Abbiamo tenuto una seconda piccola somma sono tutte piccole so
E insufficienti
Sono piccole somme mediamente la cifra è un'altra però io non voglio entrarci
Che verrà erogata il ventisette di settembre
A seguito dalla firma dell'accordo integrativo che è stata destinata solo agli insegnanti
A differenza del resto con quale argomento
Che nella scuola dell'autonomia che nella scuola di un impegno almeno responsabilmente maggiore del passato questo andava registrato con un'attenzione particolare dello Stato del Governo nei confronti dell'insegnante col fatto che il sindacato ha ottenuto quei due mila settecento miliardi che poi sono diventati
Il la fonte di questo finanziamento ripeto individualmente piccolo ma psicologicamente con questo imprinting
E il terzo punto che ne abbiamo individuato è stato quello di prevedere che per alcune attività e per alcune progressioni di carriera noi per una platea che si aggira intorno ai centocinquanta centottanta mila insegnanti su settecentotrenta
Proponiamo condizioni di miglioramento stipendiale che va dai tre ai sei milioni annui lordi attesi
Sappiamo che questo è un problema
Che aveva aperto una discussione però abbiamo introdotto un principio in base al quale anche il lavoro volontario è sommerso di ieri
In quelle attività integrative dell'attività
Docente cioè quelle altre attività che oggi gli insegnanti fanno e sono tante per far vivere la scuola moderna per arricchirla oltre che dell'insegnamento in classe il tutto ciò che è necessario
Si può arrivare ad un rincaro ad un riconoscimento economico soprattutto di carriera soprattutto di di status di del modo in cui gli insegnanti vengono giudicati e vengono sostenuti riconosciuti
Che arreso trasparente appunto un riconoscimento
Però io credo che questo fatti una delle lamentele che spesso giustamente gli insegnanti facevano nel passato era ma badate che io non passo soltanto le mie ore di lezioni a scuola una fa vola assurda che circola in Italia
Che è quello dei tanti mesi di vacanze estive delle sole diciotto ore eccetera eccetera non fa giustizia caro Passerini e qualche volta ci sono gli organi di stampa che l'alimentano quest'idea
Che lavora insegnante lavoro parziale non è teste è una cosa usurante
Va bene noi abbiamo con la contratto teso a rendere più esplicito questo fatto
Perché venga riconosciuto dalla stessa opinione pubblica e cioè che ci sono altre attività che fanno parte che non sono secondo me la principale se volete il mio parere ma che perché la principale di fare l'insegna
Vito svolge il suo lavoro in classe però che sono oggi un complemento necessario di questa nuova scuola che vadano riconosciute all'inizio forse con le quattro figure a media mediamente individuate per istituto saranno sufficienti però varate tutte queste nostre riforme sono fatte di un passo dopo l'altro no di un balzo perché non abbiamo nelle risorse nelle capacità di Promos ma vendo innescato un meccanismo nuovo io son convinto che le funzioni di sistema cresceranno
Progressivamente è questo sarà stabilito Giada i consigli di clan dai consigli di dai collegi già nel mese di settembre poi c'è l'altra figura quella della promozione dei docenti che si rivelano più capaci a fare i docenti
Ebbene questo è il nostro cruccio di questo momento perché l'idea che io ritengo una delle idee giuste
Stiamo tentando di non fallire nella sua applicazione pratica io sono consapevole che è difficile
Valutare ma intanto noi abbiamo stabilito che per adesso sono centocinquanta mila
Che col passare del tempo
Quasi chiunque abbia questa intenzione al bastone di maresciallo dello zaino perché poi c'è il turnover che continua perché non si ferma con la prima tranche naturalmente
E quindi successivamente tutti arriveranno maturare i dieci anni tutti
Non l'avranno il primo inizio all'inizio però arriveranno e poi soprattutto noi ci auguriamo con le con le prossime finanziarie aumenti come desidereremmo non posso prendere un impegno per la pace la sola finanziare anzi
Anzi devo dire forse qualcuno conta più di me per fare la finanziaria però non c'è dubbio che se la leggeremo come spero anche dentro il masterplan ad aumentare la disponibilità finanziaria per gli anni successivi noi possiamo aumentare questa platea e quindi inneschiamo un meccanismo che è un meccanismo di autopromozione culturale didattica di esperienza
Che può alimentare il desiderio degli insegnanti di avere una maggiore qualificazione riconosciuta badate io ho preso una decisione
Quando si è parlato di contratto
Prima l'idea dell'aggiornamento formazione in servizio era legata ai gradoni
Cioè si diceva gli insegnanti andati ai corsi di aggiornamento per avere cento ore per avere lo scatto
Io sono venuto qua a Milano più volte
Una volta dissi io farò abolire ce la faccio quest'idea perché avendo fatto il professore
Se i ragazzi che vengono a scuola che vengono all'università ad ascoltare le lezioni a studiare sono motivati da un interesse culturale stanno attenti
Se vengono perché sono motivati per avere uno scatto vengono per lo scatto salvo una parte che ha comunque un interesse culturale liberiamo questi due concetti uno dall'altro
E allora noi avremmo effettivamente i una partecipazione altra cosa è invece essere in grado poi di partecipare ad una competizione e misurarsi
Son convinto che questo introdurrà dei fenomeni e dei meccanismi positivi che ci consentirà nella scuola dell'autonomia di avere un traino
Per coloro che vogliono impegnarsi fino in fondo e coloro che vogliono invece svolgere il proprio lavoro onestamente diligentemente ma senza affrontare competizioni di questo tipo e questo è il punto su cui stiamo discutendo in questo momento
C'è anche un altro problema cioè in effetti si chiede spesso alla scuola di risolvere
Dei problemi che non sono sempre e soltanto della scuola
Lo so l'educazione sessuale a scuola educazione stradale a scuola
La patente del motorino a scuola patente della macchina a scuola cioè voglio dire
Effettivamente da un lato c'è un sovraccarico di aspettativa ma questa è anche un buon segno amministrano meglio così piuttosto che la disattenzione la disaffezione tutta però attenzione che la scuola non può risolvere tutti i problemi e questo si scarica sugli insegnanti perché vengono vissuti come ruolo sociale dai genitori e spesso non in modo pertinente rispetto a ciò che fanno la motivazione che hanno anche se lei dice giustamente bisogna passare dal volontarismo al professionali Isma'
E questo è un passaggio delicato importante ci vogliono i quattrini ministro ci vogliono delle idee ma soprattutto dei soldi
Il masterplan prevede cioè questo grande massiccio investimento nella scuola in Italia che non si è mai realizzato negli anni passati
Prevede trentasei mila miliardi nella scuola e nella formazione per i prossimi anni ne mancano cinque o sei ministro no perché trenta mila sono già assegnati bisogna trovarne cinque o sei io spero che chi si comincia a trovare dalla fine del mese non dal dal due mila questa mi pare comunque un tema che non compete soltanto a una forza politica ma compete a un insieme di forze politiche però la domanda a questo punto è un'altra non sono i soldi perché si sa che se non ci sono soldi si fa poca strada purtroppo
E ride non bastano parliamo un attimo di autonomia
Ne ha parlato della Graci rispondere a questi fecero mi fa trenta romanzi come faccio tuttora una questa magari però io la battuta su questo me lo lasci dire
Sono due anzi le battute
Ma ne sono nate al ministero ho trovato nell'ufficio
La richiesta di introdurre nella scuola molte attività che si chiamano educazione stradale sessuale sanitaria alla salute
E tanti altri anzi le proposta era di introdurre ventisette
Progetti di educazione
Devo confessare che ne ha messi da parte
Perché questo avrebbe snaturato la funzione delle insegnanti non si sarebbe più studiato l'italiano la matematica sarebbe fatta attività come dire di socializzazione questi ideali e noi trasformiamo la scuola è un luogo educante di prevalente socializzazione non mi piace
La scuola è cultura tutto
Io conosco qualche altro paese ne conosco uno che è il più grande del mondo
Dove prevale il concetto di socializzazione di erogazione sul concetto di apprendimento culturale
Lo conosco perché l'ho visto conosco perché mio figlio a fattori la quarta liceo il viveva di rendita viveva di rendita
Perché sorrideva quando gli davano i compiti chiama roba da al massimo la seconda media
Bene
Prima di tutto culturale però voglio dire agli insegnanti
Voglio dire a noi stessi
Che nella scuola c'è anche un compito di educazione
Perché la famiglia oggi a in parte rinunciato a questo ponte
E spesso scarica sulla scuola Stocco
Questo è un male in però non so se noi possiamo rimediare i mali sociali
Ci si aspetta il fatto che dentro la scuola
Anche attraverso la socializzazione cioè il fatto di stare insieme di vivere insieme di poter lavorare insieme a studiare insieme
I ragazzi facciano delle esperienza di vita comune allora il vero problema che abbiamo è la l'educazione alla cittadinanza alla democrazia alla tolleranza al fatto di poter stare insieme il bianco e il nero coloro che parlano un dialetto ne parlano un altro
Al fatto di vivere veramente in momenti di grandi valori
Questo non è una materia di insegnamento
Chiariamo una volta per tutte
Questo fa parte della funzione anche del corpo docente
E il corpo docente responsabile lo ha sempre fatto ma oggi siamo caricati di una maggiore responsabilità quindi io credo che alcuni di questi problemi
E che riguardano il vivere civile la convivenza possono attraversare passare trasmetterà sversa mente
Lo svolgimento dell'attività perché ci sia anche un momento educativo complessivo io credo che non possiamo rinunciare a questo per i quattrini
Allora è vero il governo ha approvato politicamente non con una norma giuridica bisogna dirlo
Fino al punto che esso è stato suggellato da una firma impegnativa del Presidente del Consiglio Dinoi ministri con le parti sociali i sindacati e gli imprenditori
Questa cosa che viene chiamato il masterplan che vuol dire il piano pluriennale di sviluppo dell'attività di formazione istruzione ricerca
Passerini che sempre informato ha detto trentasei mila cinquecento miliardi in tre anni più una piccola frazione di altri trenta
Sono già stati reperiti è già entrati nel circuito finanziario col contributo statale e anche dell'Unione Europea trentadue mila miliardi trentun mila rotti ne mancano tre meno quattro e mezzo cinque
Bene noi siamo impegnati che nella prossima luglio a questo alludeva io voglio rispondere lì all'ultima sbattuto ai presenti
Nella prossimo disegno di legge finanziaria cioè entro il trenta settembre come diceva l'UE
Noi approveremo una
Testo di legge finanziaria che dovrà reperire anche questi fonti
E allora ecco concludo i primi due anni ed erano stati vita di governo hanno concluso una fase di riduzione della spesa quella che si chiamava popolarmente i tagli
Noi abbiamo chiuso quella partita era mai finalmente l'anno scorso non ci sono stati tagli certo noi siamo dentro una razionalizzazione della composizione delle classi ma questo deriva dalla demografia dal dal fatto che mancano bambini che nascono di meno per fortuna adesso c'è stato in questi anni che nella materna elementare ha ripreso
Il motto di crescita lentissima che compensa in parte quello che continua a esserci di riduzione del numero dei ragazzi nella specie dice che nella media nella media superiore quindi ci auguriamo e lasciatemi dire un'altra cosa
E anche il contributo dell'immigrazione e del fatto che noi stiamo scovare invitando i bambini e le famiglie degli immigrati
Siamo partiti con venti mila prima che arrivassimo al governo ora sono circa cento mila i bambini cervello dalle famiglie degli emigrati
è questo non è solo un atto di civiltà lasciatemelo dire non sarà un atto molto bello che siano nella sono sono scuola anche costoro che diventano italiani pur problema fra cultura
Ma è importante perché sta aumentando i ragazzi nelle classi e quindi se volete diciamolo brutalmente dalla voto questo fenomeno danno ancora la nostra scuola
Ma non solo c'è questo
Noi abbiamo bisogno ora di raggiungere questo tipo dispensa e c'è l'impegno che noi lo prendo mettiamo nella legge finanziaria è così suo inciso io ho cercato di soddisfarla con una risposta
La ringrazio sì l'inciso era per capire insomma se questo governo quando dice che la scuola ed educazione sono una priorità poiché si mette d'accordo e abbandono una certa litigiosità anche nella maggioranza e trova i quattrini
Per realizzare questo principio della priorità se è vero che l'educazione è una priorità bisogna trovare i soldi nei tempi utili perché questi possono essere spesi perché i provvedimenti vengano applicati molto rapidamente
Non so se la scuola sia poi effettivamente ancora una vera emergenza per questo governo e per emergenza non intendo una drammatizza tutti citati situazioni intendo una priorità vera non lo so
In ogni caso stavamo parlando di autonomia ecco questo di cosa dell'autonomia che è molto importante è chiaro che un ceto sociale come quello degli insegnanti ma anche gli stessi genitori tutto sommato non molto come dire aiutati all'etica della responsabilità
Da da da precedenti situazioni della scuola oggi si trovano a dover svolgere un compito che è quello di realizzare degli obiettivi anche a livello del singolo istituto
Ora devono passare da una logica del rispetto delle procedure a una logica di ottenimento di risultati e di risultati insoddisfacenti e possibilmente in sintonia con il masterplan e con tutte queste cose
Allora io dietro l'autonomia vedo una serie di pericoli uno
Che la competizione tra scuole abbassi la qualità del sapere oltre che del saper fare
E cioè in sostanza
Vuol dire che cosa vuol dire che le scuole per attirare ragazzi dicono venite da noi che vediamo dei bellissimi voti anche se studiate poco sto esagerando chiaramente no no no non è così scusate sto esagerando
E cioè che una
Certa autonomia si private pubblica d'accordo ma non soltanto private attenzione
Questo sarebbe un e questo è un altro bell'inciso
Ma il problema è che se non ci sono ecco se non c'è una regia forte ministro che non vuol dire centralismo statalismo e tutte queste baggianate
Ma che vuol dire che ci vogliono degli standard di qualità per realizzare l'autonomia a livello decentrato altrimenti il fai da te
Porta la dequalificazione della scuola e dei saperi per cui noi avremo delle scuole piene di gente piene di scritte e pieni di somari
Quindi questo è un primo elemento
Un secondo elemento va a trovarlo ma rapidissimo e quello che riguarda un altro ordinamento che sta sopra
La sua giurisdizione se mi permette che si chiama università
E no
Perché l'autonomia delle università di cui possiamo leggere sulla stampa non sempre bene informata ne prendo atto
In questi giorni l'autonomia dell'università sta mettendo in discussione
Una legge nata trent'anni fa era la liberalizzazione degli accessi all'università si stanno introducendo
Pratiche attraverso le quali l'autonomia di fatto ripristinerebbe in modo abbastanza indiscriminato nelle università il numero chiuso e questo però con una scarsa strategia collegiale da parte del governo e qualche volta mi pare con una scarsa strategia di collegialità fra i due ministri parlo del Ministro dell'università
Ecco io vedo questi due pericoli dietro autonomia quindi una politica del fai da te che rischia di legittimare buoni bilanci con buoni tutto con tanti iscritti ma con una bassa qualità del sapere e l'altro è il pericolo che vengano reintrodotti i numeri chiusi in modo generalizzato e in modo non sufficientemente concordato dopo la maturità
Io notizia di un fenomeno opposto della prima parte
Si sono moltiplicati i casi in cui
Peraltro c'è stato molto anche nel passato ma oggi è più accentuato in cui le famiglie
Desidererebbero desiderano selezionare dove mandare i figli ma non li mandano nelle scuole più facile
Le mandano nelle scuole vorrebbero mandati nelle scuole dove gli insegnanti sono più capaci e dove si impara di più
Io sono convinto che il grosso del della delle famiglie non cerca la scuola al ribasso
E se voi mi permettete né persino il corpo studentesco non è fatto così apparentemente desideroso
Di una di di facilità
D'altro canto sei mia mamma non fosse stata severa io qualche volta la prima rinata la scuola più di quello che ho fatto quindi ci sono questi fenomeni il problema è un intreccio di come si agisce
Ma io sono stato molto colpito Passeri
Del fatto che mi sono permesso di introdurre un esame di Stato nel quale invece di fare una cabala di scelta di un paio di materia si chiede poi dovremmo correggere qualcosa a questo proposito si chiede che si imparino tutte le materie
E non ho avuto le scuole occupate su questo né una rivolta degli studenti e quando siamo andati a vedere la celebrazione poi magari ci ritorneremo di quell'esame il volto degli studenti ci ha detto che hanno preferito un esame più serio
Secondo me nel profondo anche della nostra società
Famiglie e ragazzi sono alla fine
Consapevole che più la scuola in seria e meglio è per loro e che non c'è nessun interesse a giocare al ribasso quindi questo secondo me non è un pericolo che sta sullo sfondo in che modo può interagire con questo dato l'autonomia
Qui ci abbia un altro dato
Fino adesso per quanto siamo soltanto al primissimo passo soltanto il primo anno di esperienza è stato celebrato est ci avviamo
A celebrare il secondo anno ancora di esperienze di preparazione
Alla al al punto a regime
Per è iniziato un minimo di emulazione tra le scuole certe ancora embrionale io ne sono consapevole
Ancora non si vive l'autonomia compiutamente del resto come si poteva pensare che dopo decenni forse più che decenni di scuola tutta eterodiretta tutta il regime intatta
Nelle degli orari nella disciplina del personale nel nel nei programmi ministeriali dettagliati senti come terminali intelligenti di pura ripetitività e non invece qualcosa che fosse terminale intelligente di un'organizzazione culturale nazionale si potesse di colpo
Avere l'autonomia a pieno regime l'autonomia è una cultura una mentalità e un modo di comportarsi a scuola andrà crescendo progressivamente man mano che aumentano le responsabilità però nonostante siamo appena all'inizio
Le scuole nel presentare i propri progetti sono entrati in una emulazione
Io non credo alla parola competizione nelle scuole però credono parole alla parola emulazione cioè al fatto che ci sia una spinta a migliorarsi
Quindi per adesso noi abbiamo questo fenomeno un rischio c'è io vi dirò io vedo un altro rischio
Per un altro
Lo dico francamente
Che ci siano alcune scuole e alcuni capi di istituto
Che fino adesso non hanno fatto così però potrebbe venir fuori più desiderosi della facciata dell'apparire di mettere le bandierine nella propria carta geografica
Che presentano l'autonomia come progetti aggiuntivi e maquillage di miglioramento
Questo rischio c'è
E poi bagarinaggio com'è bella la mia scuola perché facciamo questo e quest'altro pomeriggio diciamo convegni eccetera
Noi siamo dell'idea che l'autonomia si gioca sul fatto che i progetti di offerta formativa riguardino prevalentemente la didattica
Il contenuto culturale della scuola una reimpostazione del rapporto fra docenza e di scienza l'aiuto alla individualizzazione dei percorsi
Alla sollecitazione delle libertà creativa dei ragazzi e dei bambini
Ed è una grande scommessa culturale
Se faremo questo certamente tutte le iniziative possono abortire tutte possono andar male però se noi come siamo fortemente interessati terremo saldamente in mano l'indirizzo generale e non lasceremo quindi l'Anarchia
Come non intendiamo fare perché autonomia non è autarchica e quindi non è anarchia
Allora noi avremo invece una emulazione creativa e quindi io ho fiducia che questo anzi il tono della qualità
è giusto l'addizionale di dipendenza
Di incertezza il bisogno della circolare interpretativa il bisogno di Righi bisogna dire diteci cosa dobbiamo fare quando poi si sia di fronte alla responsabilità scatta il meccanismo della responsabilità docente del fatto che sia Scelta della professione si esercitano saturazione con questa funzione io l'ho visto chiaramente svolge citato fenomeno questo mia molto rilanciato nella fiducia dei anche SIOPE avuto le mie preoccupazioni fino al giorno dell'ESA naturalmente
Per quanto riguarda l'università naturalmente poi c'è un altro elemento badate l'autonomia non è da sola
Perché noi abbiamo un'altra legge dello Stato che istituisce il servizio nazionale di valutazione del sistema scolastico che non è la valutazione dei docenti c'entra niente non esiste questo problema
Che è una valutazione del rendimento che una valutazione della efficace e noi adesso stiamo preparando il Regolamento però è già legge questa non ce la può togliere nessuno quando per quanto tempo si è parlato della necessità di istituire un sistema di valutazione anche in Italia visto che esiste in tutti i Paesi europei evolute nessuno escluso
Con un sistema di valutazione noi faremo sistematiche indagini sul rendimento scolastico dei ragazzi
E Gianni abbiamo impostato cinque o sei nell'anno passato abbiamo un'indagine in corso sulla col sulle conoscenze disciplinari di chi è in prima in terza media di chi è in seconda in quinta superiore
Perché per quanto riguarda la scuola elementare abbiamo già le indagini internazionali che ci dicono che va bene
E fra poco avremo io potrò comunicare i risultati alla fine del mese
Noi stiamo comincia abbiamo già iniziato e domani lo metteremo a regime a monitorare l'andamento della apprendimento dei ragazzi questo è una finestra aperta sull'autonomia e quindi quelle scuole che giocheranno al ribasso
E io non credo che ce ne sporco una ci può essere ma avranno dei riflettori che diranno magari per esempio lo faccio lo dico banalmente perdonatemi la rozzezza i ragazzi che escono a quella terza media da quella scuola media quando mandano superiore vengono tutti bocciati matematica
C'è qualcosa che non funziona
C'è qualcosa che non funziona perché allora non sono cretini ragazzi
Faccio un esempio per dire come i sistemi di valutazione oppure si fanno delle indagini che ormai con degli indicatori sono state sono sofisticate sono bene elaborate in altri Paesi europei perché lì è a o l'OCSE di sanno già fare da tempo e noi andiamo a ad Aprea capire quanto hanno ha preso il modo più serie di quelle statistiche dicono che i coreani sono bravissimi e magari gli americani non lo sono più vedete che compaiono spesso sui giornali e in questo modo l'autonomia viene osservata
E quindi il rischio del ribasso non c'è l'università forse si è interpretato male questo che è stato deciso dal ministro Zecchino
Io credo che la interpretazione che quanto meno io ne do e che ne daremo adesso collegialmente perché i provvedimenti andato ai pare al parere delle commissioni parlamentari quindi ci sarà una verifica collegiale
Dice questo
Che bisogna assolutamente
Che o ci sia o sicché lei all'inizio dell'Università ecco il punto
Una
Continuità fra gli studi precedenti gli studi successivi gli studi scolastici gli studi successivi
Quelli universitari o comunque si innesti all'inizio degli studi universitari
Un momento in cui nella comune in certe materie perciò fece studiato prima dei ragazzi siano recuperate
E non si lasci i ragazzi allo sbaraglio iscriversi così e magari come succede università se ne scrivono cento e poi se ne perdono sessanta
Ce ne perdono sessantacinque questo fenomeno è un problema che abbiamo sulle spalle non la possiamo buttare alle ortiche
E se vogliamo assicurare un maggior rendimento di tutti i ragazzi che si scrivono e assicurare loro non il diritto ad iscriversi ai criteri iscriversi a laurearsi ceratura serve il diritto all'accesso senza il diritto al successo come dicono i nostri ragazzi
Ma il diritto al successo si garantisce se il percorso ha una sua razionalità quindi questo sarà una frusta per introdurre in qualche misura dentro l'università o alla fine della scuola un raccordo fra ciò che s'impara a scuola ciò che si desidera imparare a università io spero che questo nazionalisti senza strozzature perché il numero chiuso si sta avviando ad essere superata
E questa è stata del resto la motivazione
Credo che in questo Paese si debba dire
Che come dire il numero chiuso
è un po'cercare di chiudere la famosa porta della stalla quando i buoi sono fuggiti
E sia un modo in qualche modo punto un po'punitivo per affrontare la questione semplicistico
Noi dobbiamo dire alla gente iscrivetevi iscrivetevi all'università
Non dobbiamo dire alla gente smettetela di scrivere dei ma qui entra in ballo un'altra questione importantissima che si chiama orientamento
Allora questa è una scuola
Senza bussola e in qualche caso è una scuola dove l'orientamento è ancora bambino mi scuserà ministro sulle quest'espressione io su questo tema scrivo quasi tutte le settimane certamente dei passi avanti sono stati fatti il coinvolgimento degli alunni delle quarte delle quinte superiori
L'anticipo della scelta
Certamente sono elementi importanti ma orientare non vuol dire soltanto informare orientare non vuol dire soltanto mettere dei computer con l'accesso ai interne
Orientare vuol dire dare ai ragazzi la capacità di scegliere sia sulla base dei propri interessi sia sulla base delle proprie attitudini sia sulla base di ciò che richiede il mercato perché ci siano possibilmente degli ingegneri degli iscritti a Ingegneria che finiscono in fretta perché l'abbandono nei primi due anni dell'università non sia così alto come oggi
Perché chi comincia e si accorge di sbagliare non sia punito
Ma abbia la possibilità di continuare a studiare senza perdere ciò che comunque apprezzo credo però che l'orientamento in Italia non si è ancora abbastanza adulto
E credo che lo si debba fare diventare addirittura una materia signor ministro l'orientamento non può essere lasciato in mano alla buona volontà degli insegnanti ci vogliono delle orientatore di professione capaci di orientare i ragazzi
Da questo punto di vista credo che molte cose si possono fare per avere l'orientamento ci vogliono gli orientatore i e bisogna formali questo mi pare un punto cruciale su cui cerca le chiedo di rispondere in cinque minuti ma qui si aprirebbe un dibattito estremamente lungo
Quanti bambini sono in questa scuola l'orientamento è fra questi
Noi abbiamo cominciato avendo una quantità enorme di carenze in cui eravamo indietro
Qui dobbiamo colmare tutte rapidamente questo è un'impresa faticosa
Perché poi tutto si tiene quindi si comincia a colmare una lacuna che poi viene fuori che ce n'è un altro
Allora io ho qualche sono convinto che della validità della sua una sollecitazione o qualche
Perplessità sulla sul rimedio
Ci sono due momenti importanti di orientamento
Il momento della scelta dopo la scuola media
Perché uno sceglie una strada sbagliata quella paga
è il momento della scelta dopo il diploma
Il finale a diciotto diciannove anni
Sono un po'diverse le cose marciano un elemento comune
Vorrei dire di prima come intendo l'orientamento e Bolloré dirmi come come ci ci muoviamo
Io non sono convinto che l'orientamento sia una materia so che lei non voleva dire questo dicendo questo anche conosco il suo pensiero del resto però ne abbiamo parlato in varie occasioni anche
Anche fuori di Milano
Bene
Noi siamo per una didattica orientata te e spie cosa voglio dire ci sembra difficile
Che cosa vuol dire orientare i ragazzi della scelta
Voglio dire renderli consapevoli di ciò che fa per loro
Perché spessissimo uno sceglie senza sapere quello che vuole o senza sapere dove va a cascare
Tant'è vero che spessissimo la scelta avviene negli ultimi giorni prima dell'iscrizione
La scelta deve venire prima se no non si può scrivere
E all'Università può avvenire proprio il grosso non tutti ma la maggioranza scende quando sta andando a portare la domanda all'università
Sceglieva perché ne abbiamo cambiato un po'per quanto riguarda la scuola superiore non certo è anticipato a gennaio questa scelta però avviene subito nell'ultimo momento
Però a scuola salvo qualche caso ci sono molti esempi ma sono una minoranza di esempi di questo non si fa e non si parla
E questo è stato un difetto una delle tante carenze dice una delle tante lacune che dobbiamo rimediare
Come si fa a rendere i ragazzi consapevoli o qualche volta le famiglie perché anche le famiglie almeno per quanto riguarda il passaggio dalla terza media la prima superiore vanno coinvolti
Perché il grosso della decisione da a quell'età la prende la famiglia o per lo meno è certamente influente l'orientamento è molto spesso dettato da quello che sceglie il compagno più caro la per l'amica più stretta radio fante quello che circola nel proprio ambiente molti elementi eterogenei
Bene ciò che può veramente rendere consapevole la scienza sta nel fatto che durante la scuola
La terza media la quarta la quinta superiore anche la terza superiore per l'altro scempio
Il bambino il ragazzo vengano sollecitati a riflettere su che cosa gli piace degli studi
In che cosa riesce di più ma durante lo studio delle materie delle discipline no spiazzato da quello che poi prima il suo percorso scolastico
Perché c'è gente sicuramente commesso
Ci sono per quanto riguarda la scelta dopo il diploma anche dei fenomeni che riguardano l'occupazione anzi c'è una parte che dice cerchiamo di vedere di orientare le scelte dove c'è più lavoro io sono Combin
Che c'ha un po'di verità in questo ma non troppa
Perché il mercato del lavoro è molto oscillante e prevedere quindici anni prima dieci anni prima dicono saranno dieci anni dopo è una previsione io vi posso dire per esempio che medicina è satura ecco
E quindi eppure il nell'ultimo anno un sacco di ragazzi ho tentato di scegliere medicina
Vi posso dire se posso dirla se non vorrei dirlo c'è un paio di amici miei quarti technical che architetture satura
Però sono soltanto indicazioni secondarie
Sono convinto che noi dobbiamo spingere i ragazzi a scegliere quello di cui siano come essi sono persuasi che è importante per loro perché si sono motivati riescono comunque
Anche con difficoltà del mercato del lavoro perché diventano eccellenti in quel settore quindi l'orientamento è fondamentale per far come si dice che non si sa Houghton perché si conosca se stessi
E questo avviene durante lo studio al Monte al Propaganda appiccicata
E sono
Arriveranno ad essere certo non possiamo chiedere docenti di colpo di fare tutto e noi per questo abbiamo iniziato e poi un tantino lo confesso anch'rallentato quest'opera perché essendo questo l'anno della primo esperienza di esami di Stato l'anno dell'autonomia eccetera
Caricare l'anno scorso dice anche i docenti di parlare anche di orientamento mi sembrava un momento un po'difficile ve lo dico francamente però questo problema si ripresenterà
Se viene interiorizzato al nel percorso didattico attraverso la didattica
Orientale allora abbiamo fatto però due misure precise
Per l'obbligo dopo l'obbligo per la prima superiore
è quello che si sta facendo oggi non in alcune molte scuole superiori purtroppo il primo anno timore che non ce la faremo a farlo per tutte dello compreso anche qui c'è una gradualità di risultato di successo
Ci sono i nostri collaboratori i nostri ispettori gruppi di presi che di docenti che si stanno muovendo perché nella nella prima superiore adesso in questi giorni
I ragazzi che si sono iscritti che hanno scelto di iscriversi alla prima superiore vadano selezionati fra quelli che sono sicuri di aver certo bene che sono motivati che sono convinti e che stanno prevalentemente in certi istituti che voi stessi conoscente
E voi ragazzi molto più incerti che stanno in altri istituti alcuni dei quali non si era neanche prescritti per l'estensione dell'obbligo entro il gennaio scorso per verificare e monitorare i primi mesi del loro andamento scolastico perché la nuova legge sull'obbligo cards il problema d'orientamento lo introduce in modo netto ed energico
Non riusciremo subito ad estenderla tutta la scuola per rendersene importante che frutti frutterà perché io sono convinto che quella è una legge carica di innovazione morale e scolastica profonda
Non è quel piccolo compromesso dell'un anno sul di un anno soltanto eccetera Non è vero cedendo un meccanismo di promozione
Perché i ragazzi che si iscrivono alla prima superiore tra virgolette in obbligo non si perdano e lo si perdono per gli altri sessantacinque mila che gli anni precedenti si scrivevano e abbandonavano in corso d'anno oppure no non ripetevano
Ma per fare questo bisogna fare in modo che quell'anno domani tutto il biennio
Che deve far parte integrante della secondaria superiore quindi non deve abbandonare
L'essere parte di un intero ciclo di cinque anni però segua i ragazzi più difficoltà
E ne preveda una mobilità anche ad altro corso
Durante l'anno o all'inizio dell'anno successivo con quelli ammorbidimento dell'impatto che ha stabilito da questa legge con le passerelle che ne abbiamo previsto con il monitoraggio o in qualche caso con le convenzioni con la formazione professionale
Cioè noi potremmo seguirli questi ragazzi più difficili certo mi rendo conto che basti un carico però per questo abbiamo previsto anche dei finanziamenti anche del sostegno a quegli insegnanti a quel soprattutto quel collegio che se ne occuperà ecco il Dinoi abbiamo fatto per l'orientamento bambino però una cura di crescita seria perché questo è il modo migliore che cosa ci manca in questo essendo il primo anno che queste attività va cominciata in terza media
E infatti nel regolamento che abbiamo approvato è che è stato registrato questa mattina dalla Corte dei Conti Bindi
Ho tirato un sospiro di sollievo quindi ormai norma
Per l'anno prossimo nell'anno in corso che è cominciato
Si crea un rapporto più stretto che già esiste in molte esperienze ma che va generalizzato fra i docenti
Contigui fisicamente
Territorialmente della prima superiore con i docenti della terza media i capi di istituto eccetera in modo che anche lì si crea un rapporto per poter sperimentare nella terza media che ancora conserva un carattere orientando il più di altri
Anticipazioni a modulo di discipline della superiore facoltative che i ragazzi devono sperimentare
In modo che essi sappiano dove vanno a cascare l'anno dopo ora se questo processo che badate non deve essere frainteso che sia una cosa gigantesca sono piccoli moduli piccole esperienze che di collegamento di collegamento
Significa fare l'orientamento non come andare a vendere saponette andare a dire iscriviti al mio istituto perché se no io perdo iscritti e quindi o Bangle dimensionato con un altro pure perdo cattedre nostri riti al mio istituto perché noi questo facciamo questa è sostanzialmente
L'insieme delle materie che si studiano e quindi forse costa di più che delle vicende
Per la sua superiore
Personalmente il sottoscritto ha adottato un provvedimento che lei ricordava piuttosto
Energico cioè per andare a università invece di scrive o ripetuto l'esperienza scolastica
Come per il passaggio di ciclo ci si deve prescrivere sostanzialmente a gennaio
E non com'era prima
A ridosso dell'inizio dell'anno scolastico così per l'università ci si deve prescrivere nel novembre precedente siamo in una fase ancora sperimentale non è a regime però questo ci ha già dato dei risultati
Cioè che i ragazzi cominciano a pensare in anticipo ci ritornano sopra e così via e si crea una bisogno di orientamento certi so bene che siamo molto indietro per quanto riguarda la realizzazione di un attività però abbiamo messo due premesse importanti nell'uno e nell'altro ciclo
Perché questo avvenga
Assorbito come attività
Ecco il punto voi per concludere per quanto riguarda la scuola superiore secondaria superiore la prescrizione università
Pur essendo la scuola soprattutto momento di apprendimento di cultura
Non dimentichiamo
Che i ragazzi hanno nella quarta e nella quinta dei momenti
Molto intensi del proprio dubbio sull'avvenire sulla scelta di vita successiva molto intenso
La scuola non può restare estranea questo lo devo dire con franchezza
Non possiamo lasciare ad essi da soli quella scelta
Bisogna che durante l'anno si sperimenti anche qui con la didattica orientando discutendo a scuola
Quali sono le possibili scelte
Che cosa quale la vocazione l'attitudine d'interesse la disposizione d'animo di ciascun ragazzo
So per certo
Che gli insegnanti hanno qui una carica di
Maturità umana perché io l'ho visto devo dire anzi molte volte ho chiesto agli insegnanti ma che conosco spiegatemi come pensate voi che si possa introdurre questo questo elemento andamento a scuola
E loro hanno costruttiva ridotto in modo molto elementare non senza grandi filosofi ENI ma con dicendo parlando coi ragazzi si può sollecitare
La loro curiosità e dare qualche consiglio ora non so se questo basti dei
Lei chiedeva lei chiedeva professionalità certamente occorre accompagnare questo badate
Non facciamo egli nel ricostruzione troppo complicate occorre fare informare di quali sono i corsi universitari
Visitare i corsi universitari per apprendere direttamente di che si tratta avere informazioni sul mercato del lavoro ma il momento decisivo è il momento del colloquio quando si parla di queste cose quindi ci può essere una parola un suggerimento un'indicazione
Che sono un momento di umanità molto forte io credo molto a quest'
Sì perché ecco qui diciamo le tecniche nell'orientamento sono importanti ma l'importante è stabilire un clima di fiducia
E questo credo che comunque in gran parte si comincino a vedere in questo Paese ecco quello che mi pare sono diverse questioni ancora beh
Ce n'è una per esempio molto rapida la prossima settimana va in Aula la riforma dei cicli riordino dei cicli
Che vuol dire alzare l'obbligo oltre quindici anni cioè completare un'operazione
Diciamo di compromesso che è stata realizzata coi quindici anni portandoli possibilmente sopra
Una previsione rapida attenzione non è soltanto elevare l'età ma è integrare il sistema scolastico con quello della formazione professionale fino in fondo
Sulla formazione professionale sarebbe utile aprire una parentesi ma magari lo facciamo dopo perché se no complichiamo la vita ma la risposta breve sulla tempistica e sul significato del riordino dei cicli
Intanto vorrei ripetere quello che ha detto Passerini perché non vorrei essere più dettagliato nell'informazione
Il riordino dei cicli scolastici all'esame della Camera dei deputati date due anni e mezzo circa
Bene la commissione ha terminato
Laura di Montecitorio ne ha discusso a luglio
E terminata quella che si chiama la discussione generale martedì
Cominci comincia a votare articolo per articolo
Sono cinque articoli
L'opposizione ha deciso l'ostruzionismo ad oltranza
Perché l'opposizione come voi sapete maestra soltanto del no
Non ha un'idea sulla scuola pagano un milione e sa dire soltanto no e addirittura fanno ostruzionismo sui cicli scolastici qui c'è qualcuno con i capelli bianchi che appartiene al mio vecchio partito ne abbia fatto l'ostruzionismo contro il Patto atlantico contro il riarmo della Germania contro momenti drammatici la vita del paese rarissimamente ogni tanto questi fanno lo sul primo ogni giorno su qualunque cosa anche sulla coltivazione dei miti del porto di Napoli per intendersi perché il loro essere parlamentare insomma no cioè sono delle forze extra parlamentari
è una cosa grave vada molto cara
Perché ridurre il Parlamento ad un bivacco
Facendo mancare il numero legale per perpetuare tentando centinaia di emendamenti cambiare questa virgola provocando centinaia di votazioni senza un'idea a pagarla un milione
è proprio un elemento squallido con questa posizione noi non miglioriamo per merito dello stimolo e l'opposizione perché ci dobbiamo fare da noi la maggioranza e l'opposizione facendo anche qualche brutta figura l'interno alla maggioranza come
Noi cominciamo a votare
Abbiamo fatto una legge asciutta di soli cinque articoli non pare pappardelle di cento duecento articoli che si facciano nel passato
Leggi regolamenti io ho una speranza
Voi mi porterete la cambiare incasso che entro il mese di settembre la Camera deputati approvi la riforma dei cicli scolastici un bel colpo perché poi passa al Senato ma allora dobbiamo premere perché vada avanti
Noi non vogliamo estendere l'obbligo oltre i quindici anni scolastico questo glielo voglio dire
Perché quando abbiamo fatto la legge sull'obbligo scolastico fino a quindici anni
è stato un po'un compromesso a cui ci ha costretto Bertinotti ricordate avevamo previsto un obbligo fino a sedici anni
Con due anni prima e seconda superiore ancora Bertinotti era nella maggioranza è stato il suo ultimo colpo negativo perché ci ha detto o lo fa in questo modo o non lo fai
Eravamo nel giugno
Non nell'autunno dell'anno scorso quando poi ha provocato la crisi di governo ancora nel giugno faceva la prova generale della crisi di governo me lo ricorda
E noi abbiamo dovuto accettare perché io sono stato di fronte a una scelta o non fare niente come se l'ha fatto per trent'anni ho accettato
Però aveva una cosa in mente
Che il nostro disegno di legge di riordino dei cicli
Prevedeva
O all'inizio dell'obbligo a cinque anni
E allora
Malgrado i Bertinotti sono riuscito a contare cinque più dieci uguale quindici
Oppure anche se non anticipo l'obbligo fino a cinque anni come non avverrà ora
Il primo ciclo poi viene fuori dal disegno di legge è fatto di sette anni
Sei sette otto nove dieci undici dodici fino all'inizio di tredici anni
Per arrivare a quindici ne mancano due
E quindi questo avrebbe coperto anche il biennio della superiore
Perché noi col riordino dei cicli non so se avete seguito questa
Salto mortale matematico anzi aritmetico
Pensavo che saremmo arrivati ad un riordino organico della disciplina per cui anche a quindici anni anzi a quindici anni si sarebbe concluso iniziando da quattordici a quindici il biennio della secondaria superiore non è il primo anno come adesso
Sì noi proviamo di segreti i cicli scolastici
La legge attuale sull'obbligo che dice si termina quindici anni resta valida non va cambiata
Che cosa succede dopo sedici diciassette diciotto sono i tre anni del triennio della superiore
Quindi fuori dal primo biennio perché il secondo ciclo siti
Rimane di cinque anni come adesso
Un primo biennio è un triennio come quasi ovunque salvo che nei professionali insulti d'arte per il resto è sempre così
Quindi noi torniamo ad una soluzione che diventa organica non modifichiamo questo io sono convinto che la soluzione più giusta
Che cioè il Periodo di obbligo è il fatto del primo ciclo che composto di sette anni e di due anni della scuola superiore
Che si integra poi col triennio finale nel quale invece gli indirizzi sono molto più nettamente distinti
Nel corso di quest'ultimo triennio sedici diciassette diciott'anni i ragazzi
Ho continuano a studiare io mi auguro che questo avvenga nella maggioranza già siamo al settantuno per cento speriamo di fare anche all'ottanta Obama per la formazione professionale
E qui abbiamo una nuova legge
Forse da siringhe vuole parlare un altro momento ma io l'accento
Che è un altro successo del marzo di quest'anno
L'obbligo formativo fino a diciott'anni
Che porta l'Italia ad un diverbio alto europeo non Oliverio bassi europeo c'è qualcuno che confonde l'obbligo scolastico con l'obbligo formativo sono due cose completamente diverse l'obbligo scolastico finisce a quindici anni
Speriamo che poi ci sia senza l'obbligo la continuazione però tutti i ragazzi italiani per andare a lavorare devono avere con diploma di scuola o attraverso l'apprendistato o una certificazione qualificata di formazione professionale questo il senso
Però perché noi abbiamo voluto la riforma dei cicli scolastici perché sento che è anche soprattutto nel mio partito ma nell'opinione pubblica di sinistra questa
Cosa è percepita come una riforma importante io ne sono convinto e se ne in qualche modo siano il babbo Lozio insomma di questa riforma ecco
Perché
Perché noi abbiamo avuto in Italia
Una grandissima riforma nel mille novecentoventitré
Ad opera prima di Benedetto Croce poi di Giovanni Gentile
E poi non abbiamo più avuto una riforma della scuola abbiamo avuto una cosa importantissima
Mi sono soppressione dell'avviamento professionale la creazione della scuola media obbligatori
Ma questo non è stato una riforma scolastica è stato una riforma sociale che ha elevato l'obbligo scolastico dalle elementari alle medie che ha portato l'Italia
Adesso il quinto Paese industriale del mondo che ha fatto crescere il nostro Paese
Ma non ha riformato il teen seme della scuola perché quell'insieme è rimasto quello dei tempi di Gentile e della aggiornamento subito dopo l'era repubblicana fatto da un signore che era un colonnello americano non c'è dubbio che comandava
Ha fatto lui decreti fondamentale di riordino della scuola italiana subito dopo la guerra alcuni dei quali sono tuttora invita
E poi sono intervenuti piccole riforme che hanno un po'tentato di scassare l'organicità che ci aveva consegnato
La grande riforma ma nessuno si è proposto il problema che oggi
Se vogliamo stare rispondere alla grande novità della società contemporanea che vi ho già detto che è la scolarizzazione il più possibile generalizzata della secondaria non più soltanto della primaria
Cioè tutti i ragazzi devono andare o a scuola o corsi qualificati di formazione professionale a che cosa serve la scuola appunto
Se si vuole rispondere a questa novità non si può più stare nei cicli gentiliana
Che erano fondati invece su un'altra idea
Che allora pareva badate io rispetto molto quella che è stata una grandissima esempio di riforme e cioè che c'era una scuola per l'apprendimento universale
Per continuare a studiare e non dava nessuno sbocco di lavoro che erano i licei anzi allora era solo il classico e c'era un'altra scuola per imparare a fare
E quindi per un altro ceto sociale sia il ceto medio sia il ceto popolare
E questo non era solo una discriminazione sociale badate ma un impianto culturale dato una cultura delitti è una cultura che era la cultura del sapere filosofico e
Filologico e poi una cultura per imparare a fare
Questo badate non lo disprezzo non tra intendenti ma non lo posso sposare
Perché oggi noi abbiamo invece bisogno come dice la riforma
Di non introdurre più una gerarchia fra l'istituto principe la nave ammiraglia e il resto che sono soltanto
Come dire vagoni non locomotiva
E soprattutto di creare una terminali tanto per tutti
Di creare una possibilità per tutti di avere la quantità di cultura non dico anzi la quantità abbagliato la qualità di cultura sufficiente per essere cittadini incolti a diversi livelli
Poi io so che ci sono i più colti e meno colti più bravi e meno bravi c'è sempre stato nel mondo essa ci sono i talenti e le persone anche mediocre
Non voglio essere capitalista per il punto d'arrivo io sono i Calista lista per il punto di partenza e per aiutare tutti a esprimere ciascuno il meglio di sé Pasquale vogliamo noi
Non è che ciascuno esprime il massimo uguale per tutti noi ciascuno esprime il massimo proprio mentre noi abbiamo oggi una scuola in cui i più gravi non vengono sostenuti abbastanza perché una scuola tutta dipendente nel passato come impostazione e non a e poi si lasciano cadere quelli che non ce la fanno
Quindi proprio cambiando la filosofia la riforma dei cicli è una riforma che prevedendo due cicli oltre alla materna e oltre al post secondario ma come scuola tradizionalmente intesa
Essa unisce il momento della preparazione di base in un unico ciclo anche se essa è composta
Dal momento che l'apprendimento globale che si fa col maestro e che si fa l'inizio dell'età scolastica
Ed è il momento dell'apprendimento per singole materie successivo che presuppone un altro cervello un'altra evoluzione quello che stiamo Ariccia per informatizzati
E non li mettiamo insieme questi momenti per ammorbidire il passaggio dall'uno all'altro
Per trovare degli intrecci
E poi
Si passa al alla secondaria che resta di cinque anni ma che intanto riduce il numero dei corsi oggi sono centoquaranta entro trentotto non li centodiciotto non li vogliamo ora accorpare in una quarantina perché ci sono andati polverizzato sulla domanda di
Professionalizzazione eccessivi dei tecnici eccessivamente atomizzata e poi soprattutto vogliamo evitare queste rotture
Traumatiche ci sono state nei diversi passaggi di ciclo si tratta quindi di una riforma che ha un respiro e che ha un'ambizione culturale non solo pedagogica non solo architettonica ecco
E quindi credo che la sua approvazione nella nella Camera deputati segna un momento importante
Se mi si dice che la riforma dei cicli è l'unica grande riforme non sono d'accordo perché io ritengono quella dell'autonomia altrettanto importante
Perché io ritengo quindi e poi mi ritengo una terza di cui ora non parlo se non mi si chiede cioè quella dei contenuti dell'insegnamento un altro pilastro
Perché ce ne sono tanti l'esame di Stato la formazione mai situazione insegnanti statuto dei diritti dei gli studenti la riforma del ministero Pubblica istruzione la valutazione ce ne sono tanti di temi ma tre pilastri sono l'autonomia la riforma dei cicli e i saperi e le competenze ecco
Questi i cicli sono una cosa molto importante ma non è l'unica cosa della riforma della scuola quando arriveranno noi avremo
Fatto un passo enorme avanti coniugato insieme allo
Credo che abbiamo altro tempo nove miliardi sei perfetti
Allora
Come funziona e credo che il tempo del ministro non è molto e lui deve davvero torna indietro rapidamente noi pensiamo che queste ossia un inizio avviamenti avremmo anche anch'esse di discussioni durante l'anno con il ministero penso che e le persone che sono qui almeno bagni anche di sentire Calisto quali sono le novità e il dibattito lo teste all'eremo nelle diverse occasioni che la federazione milanese si danneggiano i tassi
Allora certamente non sarò in grado di cogliere gli umori di tutta la platea però due o tre domande che mi pare visto che ho il diritto al microfono insomma non me le faccio scappare
Allora io credo che il riordino dei dei cicli sia una cosa fondamentale e cosa ha detto il ministro sono importanti dichiarò che per governare ci si deve mettere d'accordo
Mi sembra in ogni caso che in quindici anni siano stati appunto
Un risultato di un certo rapporto conflittuale con Bertinotti poi dovremo anche capire perché ci sono dei giri di valzer dentro qua
E il discorso dell'anno della materna effettivamente è una cosa che interessa molto altre forze politiche in particolare i cattolici diciamo le anche queste cose
è chiaro che per governare l'arte del compromesso è fondamentale e quindi c'è un elemento di compromesso politico dentro che il ministro dice lo condivido in pieno poi magari scopriamo che non era esattamente quello che lui aveva in testa comunque va bene così meglio meglio così è una cosa comunque importantissima
Il tutto significa che comunque la media superiore finisce un anno prima poi alla fine no cioè quindi anticipiamo la scuola la scuola finisce la scuola finisce un anno prima importante
Ecco però da questo punto di vista credo che la gamba mancante del sistema sia proprio quello della formazione professionale guardate ci sono dei giri di valzer perché il popolo della sinistra crede nella cultura del saper fare crede nella cultura che viene dal lavoro no
Solo che i suoi dirigenti ministro hanno sempre avuto più una cultura idealistica
Per cui hanno sempre dato alla scuola un'impronta idealistica e hanno sempre considerato la formazione professionale come qualcosa di secondaria di marginale rispetto alla cultura non la destra del ministro la sinistra la sinistra
Allora Bertinotti Bertinotti aveva paura
Della marginalità degli studenti e dentro un sistema di formazione professionale come professionalizzazione precoce come discriminazione rispetto al sapere da parte dei giovani cioè i giri di valzer cui sono incredibili
Il popolo della sinistra sa anche la cultura viene anche dal lavoro ma i suoi dirigenti hanno sempre avuto una concezione di distinzione tra una cultura elitaria idealistica è una formazione professionale fatta per i poveretti
Adesso il problema è quello di rimontare un'idea sbagliata della formazione professionale che viene dalla tradizione culturale e politica
E non è un giro di valzer da poco cioè che la sinistra accetti che la formazione professionale allo stesso diritto e la stessa dignità della cultura
Che il sapere sia uguale is come dignità alle competenze
Ma non è un passaggio facile da digerire nel DNA della gente e poi comunque c'è un problema che è quello che la qualità della formazione professionale in Italia è assolutamente vergognosa
La formazione professionale in Italia non è un elemento di cui ci possiamo vantare ci sono delle esperienze interessanti
Ma il sistema della formazione professionale è da una parte decentrato da un fai da te federalista che fa ribrezzo ogni Regione fa quello che vuole
Ed è pazzesco visto che gli altri Paesi hanno proprio nel sistema duale la loro forza competitiva quindi un'altra gamba mancante e la formazione professionale sia come aspetto culturale sia come aspetto
Di tipo normativo per dare alla formazione professionale una maggiore dignità quella che ha in altri Paesi
Come
Siccome siccome questo dibattito sta avendo una caratteristica di
Se mi permettete di sincerità non diplomatica manda superiore alla media
Siccome io sono abituato a
Spesso dire quello che penso
In modo temerario perché poi può essere distorto
Nella comunicazione giornalistica
Non rinuncerò a dire quello che pensa anche in questo caso
Noi abbiamo io parlo adesso della sinistra
Di cui faccio parte da un
Da una cinquantina d'anni
Dal rispettabile periodi mezzo secolo che quindi credo di conoscere che ho attraversato tutta la sua storia
Da cinquant'anni a questa parte
Noi abbiamo avuto una grave deformazione
Teorica
Dentro il corpo nostro e Passerini ha detto una verità glielo dobbiamo riconosce
Rate non malevola
Però una verità
Cioè noi abbiamo per un certo periodo marxiana mentre
Considerato il lavoro un momento di cultura
E abbiamo considerato il problema della formazione sul lavoro
Una questione importante poi l'abbiamo abbandonata ci sono anche i nomi dei grandi studiosi che hanno incarnato questi beni
Ed è prevalsa nella sinistra un'idea tardo gentiliana
Cioè idealistica
Di di una cultura separata
In questo c'era una verità che gli ho ripetuto anche oggi e che ho visto che ha incontrato una qualche consenso cioè che la scuola è il luogo della cultura
Non è il luogo
Di prevalenti socializzazione
Ma solo di equilibrata socializzazione ma è il luogo della cultura che bisogna imparare per esempio me ne dico un'altra io sono un patito non sionista
Cioè sono dell'idea che chi non ha nozioni si dichiara è un ignorante perché
No chi non ha determinati saperi e nozioni non sa non è che essa con intelligenza non sa perché la cultura ariosa fatta d'aria non è cultura bisogna imparare determinate cose
Quello che penso che questo non basta
E poi avremo modo di parlare un attimo di questo aspetto che
è molto importante ma non
Noi siamo rimasti per difendere quest'idea
Del principio che tutto la funzione scolastica è quella di stare chiusa in se stessa di non comunicare con l'esterno
E che ci cadano a imparare il mestiere gli umili mestieri del passato andava ad una specie di formazione professionale di cui non ci siamo molto interessati neanche vero
Tutta la
Arroventata discussione sulla scuola privata la scuola pubblica
Ha riguardato la scuola distante
Lasciando che è una parte importante della formazione professionale
Fosse gestito dai privati anzi tutta o quasi tutta e forse distinta anche da quei privati che venivano estratti nella scuola di Stato a cui si lasciano completamente spazio libero
C'è un pizzico di classismo negativo in questa nostra concezione facciamoci l'autocritica
Perché abbiamo lasciato un settore
Alla formando e la formazione professionale fondamentale
Ad altri
Trascura
Se esso ha raggiunto un livello così insufficiente considerato da tutti insufficienti ci sono molte eccezioni positive
Quindi non tutti si devono riconoscere in questo giudizio e ce ne sono molte Lombardini al diciamoci anche così come ce ne sono molti Emilia Romagna in Toscana e così via
Però la media il sistema della formazione professionale e inaccettabile per due ragioni primo perché ha uno scarsissimo rapporto con le imprese nel senso vero e formazione professionale che non si coniuga anche sul lavoro non è formazione professionale
Secondo non ha dimensione culturale sufficienti
è completamente insufficiente la dimensione culturale
Vi faccio un esempio a Bolzano dove hanno cambiato la perché c'hanno un ordinamento autonomo che sfugge ordinamento dello Stato
Nella formazione professionale i ragazzi dopo il secondario uno perché loro la fanno tutta fanno non fanno anche il primo e il secondo anno nella formazione professionale
I ragazzi dopo il secondo anno si possano presentare presentare ad una prova che molti superano e passano sterzando dell'istituto tecnico
Quindi hanno una capacità culturale per superare una prova ad esservi ammessi a scuola scherzando e badate questo vuol dire che in altre parti si fa una formazione professionale che ha dentro di sé una dimensione di conoscenze culturali adeguato riguarda una minoranza certamente però importante allora detto questo veniamo al problema dove sta questo il tardo gentilissimo
Sta nel fatto che sia accettata questa discriminazione si è puntato a tenere alto il tasso della scuola propriamente detta e si è scaricato il settore della formazione professionale cosa abbiamo proposto noi
No perché scusate perché poi la sinistra aveva anche presentato un altro assioma
E cioè all'inizio che tutta la scuola secondaria superiore dovesse essere unica e questo fino alla fine degli anni Cinquanta quell'abbiamo abbandonato
Dovesse essere unica però macinate voi che i ragazzi fino a diciotto anni per supplicare tutti la stessa cosa
Poi abbiamo detto che doveva essere unico il biennio
Il primo biennio della scuola secondaria superiore è un altro passaggio sbagliato noi abbiamo fortunatamente abbandonata anche quest'idea vi faccio un esempio se il biennio deve essere unico
Vuol dire che i ragazzi devono pagare tutti lo stesse materie insieme e per esempio tutti avrebbero dovuto studiarli greco oppure si sarebbe dovuto abolire il greco da licei classici
Ebbene voi ve l'immaginate che tutti i ragazzi italiani studiare greco spirò tutti latino
Ma nel modo in cui viene giustamente insegnato qualificata nel nostro Paese era una visione sbagliata ce la si basava questo di ione sulla cultura gentiliana che la vera scienza una vera cultura in quel tre o quattro materie
E il resto non è una cultura seconda non prima cioè nell'introduzione di una gerarchia dei saperi
Per cui non si accetta la la visione nostro attuale che la matematica la stessa dignità culturale della letteratura
Questo vuol dire che non si deve saper la letteratura si deve saper la matematica non è francamente ma importante sottrarre a questa gerarchizzazione di tipo idealistico arcaico in questo Paese
Una soluzione di questo tipo
Noi siamo arrivati ad un'altra idea oggi che il biennio deve avere la stessa dignità culturale con una eterogeneità di materie e che bisogna spingere ad elevare la qualità culturale facendo cultura anche diversificando le materie perché la gente per fortuna è diversa uno dall'altro le vocazioni di attitudini gli uccisori i desideri di interesse sono diversi
E noi andiamo sempre di più ad una diversificazione ad una eterogeneità allora mai abbiamo fermato un principio che ci ha consentito di risolvere sia la questione dell'obbligo sia la questione dei cicli
Quali domande rete perché per trent'anni non si è riformata la scuola superiore non sono a forma di Citi non sia esteso l'obbligo è sia fallito sistematicamente
Perché erano sbagliate le posizioni politiche questa è la ragione non si trovava un terreno d'incontro primo secondo perché nell'obbligo i centri di formazione professionale prevalentemente privati o cattolici volevano avere il monopolio di quei due anni e se non sono tenuti a noi della sinistra gli abbiamo concesso perché abbiamo detto o così o niente è mutato stato niente
Niente noi non abbiamo accettare oggi non fai niente qual è il risultato che agiva la scuola questi ragazzi mete prima andavano soltanto la formazione professionale era occultata la linea giusta ma vanno a scuola
Bertinotti non voleva per fortuna non conta più niente e allora noi adesso abbiamo consentito che pur andando a scuola quelli che vogliono fare anche l'esperienza della formazione professionale la facciano perché c'erano nel cuore dell'altitudine perché si può qualificare Malaparte di materia fondamentale la fanno scuola quell'issare la loro cultura
E quindi siamo usciti dall'ideologismo abbiamo abbandonato le posizioni sono aprioristiche gentiliana siamo ridiventati di sinistra
Comprensione dei più lasciatemelo dire anche del nostro partito all'inizio che credeva che non ci fossimo Venturati chissà dove invece abbiamo fatto un passo avanti però il il triennio successivo sedici diciassette diciott'anni
O si va a scuola o si fa in una formazione professionale che oggi possiamo riformare con l'obbligo formativo duale prima dire sistema duale significava una bestemmia significava che non avremmo discriminato cui poveracci che vanno la e chi lo dice che questa è una discriminazione se noi leviamo il tasso di cultura di quelle strutture noi possiamo ottenere che questo sistema che c'è in tutti i Paesi europei evoluti
Consentirà tutti ragazzi di realizzare l'obbligo formativo per tutti fino a diciott'anni con un altro codicillo quella stessa cultura gentiliana che anche noi abbiamo io difendo Gentile è stato un grande riformatore poi ha avuto un grave incidente morale e politico e questo è un fatto suo personale ma quello che mi ha fatto non mai travolto completamente da quello che è successo dopo
Perché la nostra scuola vi ha guadagnato a quel momento pur avendo un impianto classista certamente però è salita di qualità venti ma non solo per il gentilissimo
Come non solo per quelli che Gramsci chiamava i nipotini padre Bresciani cioè che dopo riducono al minimo di rimasti cattura di idee grandi su un terreno assolutamente non competitivo
Che cosa ci ha portato questa nostra cultura tardo gentiliana tutta arroccata in una visione iper statalisti da impera statalisti circa diciamo al fatto che noi siamo punto poi l'ultimo Paese o fra gli ultimi Paesi d'Europa nel fare educazione continua educazione ricorrente
Life long learning il fatto che invece oggi in Scandinavia in Inghilterra comincia anche in Germania ad essere qualcosa di importante
Ma voi vi rendete conto di quanto grande sia quest'idea
Per cui bisogna continuare a studiare sente
In diverso modo
E coloro perché questa non solo è giusta perché ne ha bisogno il Paese perché bisogna riciclare le conoscenze di tutti siano essi ingegnere io medici siano essi operai siano essi artigiani perché cambia oggi il sistema produttivo di conoscenze e bisogna aggiornarsi ma non è soltanto un bisogno funzionale l'educazione continua è un grande operazione di equità sociale perché ci permette di riprendere coloro che non hanno potuto studiare nel passato o che sono stati no pieni di insuccesso senza successo durante la scuola ma soltanto un andamento ordinario e che arriveranno dopo un talento perché succede di chi ha figli o li posso anche spesso succede così
Rivelano dopo un talento Beer ripesca di riciclare li rimette a posizioni più alte mi diceva il mio collega ministro francese che molto convinto come me di questo se voi entrate in una fabbrica
E vedete da chi provengono i dirigenti in un Paese in un altro per dire chi sale al massimo livello a quel massimo livello sociale in un Paese che non a formazione continua solo colui che ha avuto successo scolastico
Solo colui che ha avuto una prova un vita scolastica qualificati che s'che ancora marcata di classismo perché solo taluni c'hanno un successo più di altri sappiamo come avviene socialmente dove c'è un meccanismo di formazione continua
La possibilità di rifarsi una preparazione fondando la sull'esperienza di lavoro su quel pochi avevano imparato da ragazzi e sulla giunta di una formazione successiva anche ad alto rendimento consente una mobilità sociale in alto verticale democratica
Bene non abbiamo avuto questa esperienza vi devo dire che ho avuto una discussione con l'assessore Bombarda
Pericoloso perché lui Bombarda come voi sapete a un elemento non solo nominale di
Bene e con gli assessori regionali abbiamo fatto un accordo
Ministero la pubblica istruzione che non ha una competenza diretta caducazione Contino perché la legge le attribuisce ai Comuni e alle regioni ma che è una possibilità nella politica di integrazione ha stanziato ventisette miliardi per questo scorcio di novantanove perché cominciamo a tappeto la formazione continua
Abbiamo quattrocento centri scusi ho debordato euro
Tracimato ma
Mi sembra una un tematica così bella questa l'erogazione continua bene e poi così bello polemizzare Contardo gentili modella sinistre quindi bene mentre il io sento che noi abbiamo preso l'iniziativa abbiamo chiamato la sua regionale diventa noi mettiamo in sette miliardi mettetemi altrettanto voi
Ci siamo messi d'accordo assegnamo questi fondi da da cento mila persone che il ministero ha toccato in corsi per adulti nell'anno passato vogliamo passare a trecento mila l'anno prossimo
Nel due mila non nel novantanove né lontano come
Mettiamoci d'accordo e tiriamo in questa direzione
Il nostro ministero sta facendo Dattilo in una tematica che sarebbe dovuta essere forse di altro tipo in una visione integrata ecco questo grande campo della rieducazione continua che non si può fare dentro la scuola ero stato anch'che non è stata disabile come viene concepito da coloro appunto che sono tardo gentili anni
E e è qualcosa che ci permette di vedere come la formazione professionale per i giovani
La formazione continua per coloro che non sono più giovani intreccia una visione scolastica in cui se voi ci mettete i cicli scolastici l'autonomia e che che le altro tipo di riforme perdette che cambia il quadro l'ultima parola sull'obbligo di cinque anni perché le ha fatto un accenno noi non avremo l'obbligo dell'ultimo anno della della
Materne questo duole al cuore dei DS lo so
Si tratta di un accordo però noi abbiamo un altro obiettivo
Abbiamo l'obiettivo politico di portare alla scuola
Per l'infanzia tutti i bambini italiani l'abbiamo scritto
Allora non lo chiamiamo obbligo
Però ci riportiamo States
Tutti anche quelli che non ce la fa
Perché diamo finanziamenti ormai massicci per estendere il numero delle scuole
Più e per l'infanzia e questo consentirà di raggiungere presto
Che lo dell'oblio noi stiamo rivedendo il concetto di obbligo cari compagni anche qui c'è una novità culturale perché non siamo rifà
Quando la scuola facendo novità culturali stiamo rivedendo il concetto di obbligo ieri il concetto di obbligare il concetto del carabiniere che diceva Aldo al padre porta il figlio a scuola se non te lo segno sulla fedina
Non è più questo il concetto di Occhetto è un obbligo per lo Stato non per la famiglia
Concetto di obbligo diventato il concetto di diritto all'apprendimento l'abbiamo scritto nello Statuto dei diritti degli studenti diritto all'accesso ma anche diritto al successo
E allora è un obbligo per lo Stato ed è un diritto delle famiglie e di ragazzi dei bambini allora non ci siamo fossilizzati perché essa s'avremo perduto o forse l'avremmo vinta lacerando per la battaglia e indagini incaponirsi ieri ho questo niente come SAP come fanno sempre i signornò cui sapete a chi allude signornò quelli che sanno dire soltanto no abbiamo ha girato questo però la mamma otterremmo l'obiettivo della generalizzazione della scuola materna che è poi quello che significa fare andare elementari tutti dopo essere stato nascono
Allora ministro ancora molta voce nonostante le sue cioè la passione i decibel che finora ci ha offerto quindi promuove no perfetto perché sono comunque sintomo di passione quindi va bene va
Sotto certi livelli di soglia invece del funziona benissimo allora parleremo poco di parità perché è un tema che francamente forse non è che coerente io
E forse anche degli studenti si potrebbe anche dire qualcosa su questo statuto degli studenti voglio dire però fissa perfetto allora qui ci sono ancora un paio di questioni piuttosto grosse
E che sono
Un è quella dei saperi ora qui non credo che sia allora anni laddove invece la possibilità di discutere sulla qualità di questi sapere certamente qualche cosa possiamo dire ex e si è importante la filosofia piuttosto che la geografia la matematica e così via nel bagaglio culturale di una persona soprattutto nel futuro
No credo che ci sia un problema che quello che la discussione sui saperi non può essere fatta nel chiuso di alcune stanze
Non può essere ancora gentiliana mente delegata agli intellettuali più o meno disorganici e magari
E con un pizzico di moda tirar dentro uno della Confindustria uno della formazione professionale e così via
Io temo
Temo una non discussione sui saperi mentre credo che questo sia un tema che deve coinvolgere tutti genitori studenti insegnanti Esperti altrimenti di nuovo la discussione sui sapere viene fatta nel chiuso di comitati e sottocomitati ma non fa parte come dire di questo Paese che se lo trova si trova dei sapere che non capisce che non ha discusso che non ha condiviso mentre invece vuole dire credo tutti vogliamo dire la nostra quello che vedo sui saper ieri e sui valori visto che questa diffusione del sapere un po'sottotraccia non si fa non esce ed è un peccato mi pare che
Chi vi sia un rischio dove l'unico sapere che circola anche attraverso i maghi i mass media sia quella dell'efficienza e di una sorta di aziendalismo culturale che non credo aiuti molto Simo quasi di ritorno con qualcuno abbia dei sensi di colpa tali che diventa più aziendalista della Confindustria dentro la sinistra ministro e questo non va bene
Allora
Perché è quindi la discussa nel saper importante va fatta alla luce del sole e coinvolgendo tutti perché così come nessuno qua dentro crede alla politica come azienda credo che nessuno possa credere alla scuola come azienda e credo che l'unica cultura non sia quell'azienda certamente la sinistra l'ha trascurata ha trascurato la cultura tecnica e così via ma questo dibattito deve uscire ripeto dei luoghi troppo chiusi
Cioè
Be
Se se senti io ho capito ho capito ho capito ho capito al volo
Allora io sono grato Passerini niente
Mi abbia posto questa questione perché come dicevo prima
Questo è uno dei tre grandi pilastri poi ci sono tanti altri pilastrini al molto importanti non vorrei che si sottovalutasse ero
E fan faccio l'esempio di una non so se avremo tempo che è un po'tardi discuterlo ma noi faccio fare una parentesi noia mo'adesso in questi giorni stiamo riformando il ministero della pubblica istruzione anche questa è una riforma importante
Cioè non vorrei che terminasse la serata io non faceva cenno a questo anzi fatemelo fare poi torna e sapere che la cosa più importante però ci fu nel mille ottocentocinquantasei un signore ha denominato Camillo Benso conte di Cavour
Ricordate primo ministro del Regno di Sardegna non del Regno d'Italia lo dico con un pizzico di Nostalgia devo dire io sono
I rimedi abilmente sardo Penny che imposto il ministero della pubblica istruzione da allora
Quell'impianto non è stato tocca ci voleva il governo di centrosinistra che facesse una legge
Già lei che cari compagni pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica non in itinere e che è la nostra angoscia quotidiana sono le leggi in itinere che in itinere vuol dire che un iter lungo va bene
No già legge che ci dà la facoltà di riformare il ministero della pubblica istruzione bene noi dobbiamo fare un regolamento e ci stiamo lavorando possiamo fare delle anticipazioni e le faremo ma entro la fine dell'inverno avremo l'impianto di riforma del ministero della pubblica istruzione
Che ci viene da un altro regno precedenti all'Italia unita e non realizzeremo
Perché se no no autonomia non è sufficientemente carenti
E sarà un altro delle conquiste storiche del governo del centrosinistra
Bene
Però la materia posta da Passerini di grande rilievo etero che sottotraccia
Ma non è casuale
Personalmente Peter membri vi premetto che è stata una decisione che noi abbiamo adottato perché
Perché ma abbiamo fatto una premessa abbiamo convocato quarantaquattro persone abbiamo chiesto loro di darci un'idea
Della critica dei saperi fondamentali che devono conoscere devono avvenire i ragazzi del Duemila
Soprattutto nell'obbligo esteso poi abbiamo ridotto quelli quei quel paio di volumi ad un primo documento che abbiamo distribuito nelle scuole e che non ha avuto molto Chris molta risposta e io c'ho riflettuto mentre il documento sull'autonomia e sui cicli è stato molto discusso
Non dà tutte ma da molte scuole
Quella sui saperi non ha avuto successo
è un tema complicato
Ma non mi sono risolto perdonatemi la prima personale
A far marciare una discussione sui saperi per due ragioni
Primo
Perché non potevamo partire nella discussione di quale il cambiamento dei curriculi
Il cambiamento dei vecchi programmi scolastici
Senza sapere che cosa il parlamento ci dice sul riordino dei cicli
Perché una cosa è
Cambiare i programmi chiamiamoli programmi il termine sbagliato ma per intensi cambiare i programmi
Se la l'elementare arrestata mentale la media resta la Media Lab superiore è stata superiore si arrestano gli indirizzi tradizionali
E allora l'avremmo dovuti Cam gare all'interno di un'architettura di cicliche quella passata oppure di una struttura di cicliche diverso da quella proposta dal Governo o di un altro tipo
E quindi sarebbe stato una discussione
Forse avrebbe prodotto un risultato e per l'anno in cui avremmo dovuto cambiarla perché il Parlamento aveva preso un'altra decisione
E cautela e saggezza ci hanno detto di non partire
Se la Camera dei deputati come io ormai sono fiducioso che succede
Approva il testo del disegno di legge sui cicli entro settembre
Siccome ritengo che il Senato non cambierà l'impianto potrà cambiare qualche dettaglio ma non cambierà l'impianto
Possiamo azzardare a partire dalla discussione dei saperi
E quindi
Abbiamo programmato per la fine di novembre il primo grande la primo grande iniziativa che parla tutta la società italiana che propone una griglia
E che avvia una procedura di consultazione
Di tutte le associazioni disciplinari presenti nelle scuole delle singole materie
Dini intellettuali
Ma con una prevalenza del contributo scolastico perché ritengo indispensabile collegare i saperi con il modo in cui sono insegnanti e soltanto a scuola questo si sa all'università nelle nelle accademie non si conosce però c'è un'altra ragione che non c'ha spinto a partire immediatamente che è più complicato
Ci sto nelle leggi che abbiamo fatto
L'esame di Stato l'autonomia all'obbligo
L'abbiamo introdotto un altro concetto che ancora non è sufficientemente entrato nella scuola
E che il più complicato che io non so se a questore con tanta
Impegno riuscirà a spiegarlo Pd perdonatemi se non sarò chiaro
è il concetto del rapporto che c'è
Fra le singole conoscenze di materia
E la competenza del ragazzo
Se voi guardate con attenzione la legge sulla maturità o meglio sull'esame di Stato vedete che alla fine dell'esame la la commissione prima di essa la scuola deve certificare le competenze raggiunte dai ragazzi
E il termine non è leggermente messo lì
è un termine distinto da un altro che sarebbe stato l'insieme delle conoscenze disciplinari
è introdotto un concetto più ampio
Che è presente nella storia della scuola dell'Europa settentrionale e che non c'è nella storia dell'Europa meridionale
Mediterranea
Perché la nostra storia europea e questa norma c'è anche nella nella nella legge sull'autonomia nel Regolamento di autonomia
Dove si dice che quando le scuole dovranno
Esercitare l'interpretazione degli obiettivi formativi indicati dal dal ministro dallo Stato
Cioè i grandi indirizzi culturali e grandi indirizzi curriculari le scuole nell'interpretarli nei margini di autonomia che hanno devono assicurare la competenza dei ragazzi
Non decido più l'eleggibilità dove siamo ai concetti
Nei continenti
La differenza fra alcuni Paesi ed altri è stata questa
Che nel nella nell'ambito nostre prevalso ed è sempre
Quella riforma del ventitré in Italia ma analogo in Francia e di Spagna e anche in parte anche in Germania
è prevalsa l'idea che l'apprendimento nella secondaria
Forse una somma di discipline non comunicanti tra di loro
Poi non organizzando la scuola perché esse comunicassero
E non introducendo il lavoro d'équipe ma un lavoro assolutamente individuale che hanno dato insuccesso la nostra scuola io non sto criticando quella scelta
Sto criticando le la sopravvivenza oggi
Perché in questo momento specialmente dopo la scuola dell'autonomia e in una società in cui non sono più precostituite le professioni per tutta la vita
Ma c'è un bisogno di costante riciclaggio del proprio bagaglio professionale culturale di un aggiornamento continuo e anche di una mobilità
Non dico dal medico all'avvocato però all'interno di grandi comparti
Da un tipo di attività ad un'altra
La segmentazione dei saperi uno rispetto all'altro
Non favorisce quella fantasia quell'intreccio quel modo di coniugare insieme questi saperi le loro la loro digestione
Perché poi ed essendo uno il ragazze non fatto di a compartimenti stagni egli sia in grado di trasformare ciò che impara di matematica di letteratura o di scienze
Nella sua competenza culturale no professionale
Io ve lo ripeterò fino alla noia a scuola non si fa preparazione professionale
Il nostro sapere non deve essere professionalizzante per essere un sapere critico questo e la base della nostra bussola
Sapere critico ma perché siamo sapere critico oggi non basta un insieme di conoscenze
Lei è possibile come succedeva nella scuola d'élite e questo dove questa di gestione delle singole conoscenze poi veniva riciclata dentro se stesso da parte del ragazzo soprattutto perché a aveva dalla famiglia un forti aiuto di
Come dire ridi gestione delle singole conoscenze perché vivevamo un ambiente un humus culturale molto tonificante dovendolo fare per tutti questa scuola non lo dobbiamo fare a scuola questo momento in cui
Le conoscenze sì
Sintetizzano in una competenza e noi in questo è una materia molto complicata perché come fare questo sono in parte gli standard di cui parlava Passerini ma non soltanto noi stiamo chiedendo ai competenti di altri Paesi anche italiani
Che cosa significava
La trasformazione di un un itinerario formativo come quello che vi ho detto e allora adesso la discussione che faremo su quelli che mi ha chiamato i saperi
Non riguarda soltanto che cosa si insegna di matematica che cosa si insegna di storia
E in particolare che cosa si insegna nel primo ciclo che cosa nel secondo
E ancora in particolare che cosa si insegna nell'indirizzo classico umanistico e che ora si insegna nell'indirizzo tecnico con le si segnala l'indirizzo tecnologico che già sono cose importanti ma come questa elaborazione dei
Programmi diciamo così degli obiettivi formativi
Delle materie cioè disciplinare si comunica col concetto di competenze come la scuola porta i ragazzi alla compete è un'avventura enorme
A questa si accompagna un'altra scelta più profondo altrettanto importante cioè
Croce Gentile hanno deciso che per quanto riguarda il liceo il liceo che era la la nave ammiraglia
Filologia greca e latina
Insieme di storia e filosofia erano l'asse portante della formazione chissà se va bene questo era l'uomo colto e ha funzionato
Ha funzionato in modo mirabile
Poi hanno lasciato le tecniche fuori e dopo la guerra le tecniche si sono moltiplicate hanno scelto altro un altro equilibri nel
La scuola elementare questo non è successo perché non era gentile che decideva in proposto la Lombardo Radice erano altri che avevano un'altra concezione più legata anche alla cultura americana
E poi nel lungo periodo la scuola vedi che il meglio elementari ha vinto il la competizione perché poi è stato aggiornato
I programmi della scuola elementare non sono più né quelli precedenti la guerra né quelli di Rimini sono quelli dell'ottantacinque che sono buoni programmi
Che hanno dentro di sé tutta questa cultura anche dalle competenze che hanno un forte stimolo e che sono state giudicate vanno aggiornati non c'è dubbio non non non mi Astaldo su questo però soltanto dentro l'ottica dei cicli nuovi non per rivivere sconvolgere
No io oggi però non possiamo fare
Dell'asse culturale gentiliana una base che sulla quale ruota intorno al quale ruota tutto questo insieme di sapere noi vogliamo conservare l'apprendimento della china il greco limitati niente
Non vorrei ci fossero fraintendimenti ma perché già ci sono stati questa è una cosa sciocca
Siamo l'unico Paese oltre alla Grecia in cui a scuola si impara il greco è uno dei pochissimi in cui si impara ancora il latino vada uno dei pochissimi però questa palma c'era vogliamo attenere
Perché è una
Qualità del nostrano scolastico essa però riguarda una parte della scuola come questo è già ora e non potrà estendersi questa parte di preparazione specifica quasi professionistica
Quello che noi non consideriamo valida oggi però è che questi siano l'asse culturale di tutta la scuola
E quindi abbiamo da discutere
Insieme al problema delle competenze legati alle singole conoscenti insieme alla revisione curriculare perché la scienza
Le acquisizioni scientifiche culturali sia nella lingua sia nella matematica sia nelle scienze sia le tecnologie cambiano continuamente
L'abbiamo da decidere quale in fondo lasse l'equilibrio disciplinare principe
Intorno al quale si discute
Noi abbiamo cominciato la discussione ci sono già alcuni parenti però stiamo in Cuba Ando
Quando la Camera avrà provato di dieci
E io spero tra un paio di settimane
Questa discussione la porteremo un po'un pochino più avanti in sede di elaborazione
Tutte queste cose all'inizio devono essere in qualche modo pensasse non possiamo buttare impasto la discussione approssimazioni o faciloneria
Ci confronteremo come siamo già iniziato a confrontarci con Paesi altri perché ormai la scelta deve essere di tipo europeo non italiano conserviamo alcune dei dei gioielli di famiglia italiani però la scelta europea non italiano
Ebbene
Poi apriremo una discussione con le società professionali disciplinari
Della scuola cioè competenti delle varie materie
è a cavallo fra novembre e dicembre faremo questo grande convegno nel quale disegna Remo l'itinerario di ridiscussione dei saperi e delle competenze nella scuola italiana
Avendo spero alle spalle o quasi definitivamente le due leggi che fino adesso sono state quelle più faticoso
E allora sarà una discussione pubblica
Kyaf filo tessera
Chiederemo alla scuola di discuterlo la prima volta non c'era abbiamo avuto risposta sostanzialmente questa volta e più complicata la discussione perché c'è un rischio che in un collegio dei docenti
Il professore di matematica e quello di italiano parlino soprattutto l'uno di matematica e l'altro di italiano e che sia difficile socializzare una discussione di responsabilità comune
Però noi dobbiamo arrivare ad una discussione di questo e sentiremo le proposte che ci vengono da tutti i settori della scienza della cultura a questo proposito con una correzione rispetto al passato io ho capito la sua Bach tutte l'ho sentito anche per qualche mormorio perché io c'ho un plauso metro e anche un sensore che inizia mi dice che cosa poi non non è non è gradito dagli amici che hanno pazienza di ascoltarmi e cosa invece più gravi
Però questa volta una convinzione non è un fatto di plastica degli
Se non ci sono gli insegnanti della scuola che ci dicono come si evolve questo noi non avremo l'apporto del modo in cui le materie sono insegnante ed è parte integrante dell'Est contenuto disciplinare
E quindi abbiamo bisogno di un confronto profondo col mondo della scuola per quanto riguarda il sapere l'ultima cosa
Questa storia cultura aziendale una cosa
Che insomma non mi sembra dove ci dedicare molto perché la scuola è una cosa diversa da un'azienda io non non non ci ho mai creduto io ho fatto Rettore fa del professore cono conoscono quantità di scuola la conosco la differenza che c'è fra tra Colle mi sembra un
Come dire una una cosa un po'inventata ecco quando si dice che nascono e come un'azienda si vuol dire una cosa cioè che deve avere una capacità organizzativa che deve essere in grado di non di proporsi problema del risultato
Non soltanto di erogare informazione culturale di fare un'attività di insegnamento di
Far lezione interrogare ma di proporsi il problema organizzativo complessivo per cui i ragazzi si impegnano di più io tengo di più i bambini si impegna di più tengono di più in questo senso sono del parere che ci può egli ha una capacità organizzativa in questo senso il capo d'istituto il con gli organi che è lì che dirigono la scuola devono avere una capacità organizzativa mentre ieri questo non si è espresso a sufficienza e su questo sono d'accordo
Ma poi non c'è niente a che vedere con un'attività di aziendale economica di profitto perché la scuola produce cultura e perché funzioni ha bisogno del consenso della motivazione dei suoi detti di coloro che ci lavorano altre menti non serve quando hanno detto che il presidente presidente germi sono messo a a sorridere io perché il preside deve essere o il capo d'istituto
Una persona capace di far vivere gli organi collegiali di adottare decisioni ma insieme di coordinare l'attività
In tutto il mondo in tutte le famiglie ci sono quelli che son capace quelle che non sono da pagine devo dire
Sacro diceva Churchill Churchill diceva che
Piano io il Parlamento è lo specchio del Paese
E quindi non si sorprendeva di trovare nel suo parlamento qualche fesso perché rappresentava il sesso Rizzo io non ce l'ho da fare per i non si possono eliminare però non voglio dire con questo che il Parlamento è spesso poche Carrizo sono fessi no voglio dire che ci sono anche le pecore nere ma non questo mi tormenta di meno magari la sfortuna di quella scuola se c'è un capo d'istituto incapace però allora dicevo
Il Paese non può essere un manager perché non può avere in quella struttura gerarchica che Ciano in azienda perché deve avere deve essere capace di conquistare consensi
Quindi la scuola è una scuola l'attività didattica attività motivazionale cioè se non c'è motivazione non regge allora la capacità organizzative questa allora una una cultura dell'autopromozione degli studenti è una cosa che quella che loro chiamano cultura d'impresa uno chignon altamente di quello che fa l'impresa non ha no
Ma cittadinanza della scuola e quindi io credo che questo problema bisogna imporre ai saperi e molto più importanti e delicate facciamolo nell'altra maniera grazie
Allora credo che
No non è certamente il mio compito tirare nessuna conclusione ovviamente abbiamo discusso di alcune cose di altrettante forse non abbiamo avuto modo di discutere però la vostra presenza la qualità della vostra attenzione è un buon sintomo è un ottimo segnale io volevo però non farmi scappare l'occasione di dare il voto al ministro perché di solito sinistri la pubblica istruzione infatti professore ha sempre dato i voti
Io non l'ho quasi mai fatto l'ho fatto una volta sola ma per poco tempo Dieudonné voto comunque piuttosto alto perché ha risposto piuttosto Prof di talmente a tante delle domande e soprattutto per la passione che continua a dimostrare credo che Luís sia stato sia
Uno dei ministri della pubblica istruzione
Più efficaci che noi abbiamo avuto
Bene allora perché ha cambiato più cose Luís in poco tempo che tante chiacchiere degli ultimi trent'anni no ci siamo accorti tutti ovviamente io mi auguro che la stabilità politica riesca ad accompagnare tutte le importanti riforme che ancora ci sono perché altrimenti esse
Se succede qualche pasticcio qui le cose importanti che sono state messe in cantiere no vanno avanti e però colgo l'occasione per chiederle a questo punto l'ultimissima cosa ministri in trenta secondi chi sono chi è il vero nemico della scuola oggi Master's USA il pollo Berlusconi o chi altro in trenta secondi senza pensarci troppo grazie
Guardi Berlusconi non è nemico nella scuola perché non esiste scolasticamente
Il nemico della scuola e lo scetticismo
Lo scetticismo
Coloro che pensano la rassegnazione quelli che pensano che non si possa cambiare oppure che stiamo camminando troppo lentamente oppure che stiamo
Che stiamo tentennano e stiamo facendo molti errori io lo so cerchiamo di correggere però di quello di cui abbiamo bisogno e che non ci sia celtici che voi critichi atti ma che vi impegnate a cambiare