"Laici e cattolici. Oltre le frontiere tra ragione e fede" presentazione del libro di Vannino Chiti (Ed. Giunti) presso Palazzo Strozzi, Sala Ferri

Conoscerà
Quanto
Mamma mia qualità di presidente del Gabinetto riesce a mio compito
Il porgere il benvenuto ai nostri ospiti anzitutto il cardinale arcivescovo di Firenze
All'onorevole Walter Veltroni
L'onorevole Vannino Chiti
E sono qui per discutere di un libro che è frutto
Del lavoro di Vannino Chiti è del nostro cardinale arcivescovo
Vorrei soltanto dire
Che raramente capita di fare una manifestazione viale ormonale
La presentazione di un libro
Che così efficacemente profondamente si inserisce nella storia di una città
Firenze è una città dalla storia culturale e religiosa politica molto complessa molto lunga finitamente ponga e anche nell'età moderna contemporanea molto complessa ma certo
Il dialogo
Tra laicismo progressista di sinistra e cattolicesimo che trovato a Firenze una sua specificità storica ben nota su cui inutile insistere ma che
Ne fa infatti questa città
Una capito della storia
La cultura religiosa e politica del nostro Paese dell'Europa
Potrebbe parlare di un'altra direzione Clementina di una scuola più lenti nasce uno parlasse di questo per prima cosa dovrebbe pensare a questo incontro che ha avuto anche a delle tappe dei fatti diciamo storico politici l'importanza mondiale
Ecco in questo libro ci parla di queste cose
Il gabinetto riesce a una storia di origini e poi
Nel procedimento secolare
Di apertura a tutte le idee
Aveva certe caratteristiche non ottocento ha delle caratteristiche diverso novecento naturalmente
Perché il travaglio storico lei cambiato lo scontro senso ciò non muta
I valori ci sono parte incontrato in parte allontanati la storia diversa ma questa di riunirci per discuterne
I problemi
Più grande
Da parte
Delle persone Pier teste
Di fronte a un pubblico Libero è interessato
Questa è una contraddizione tipica del Gabinetto Vieusseux antico e moderni
Perciò questo benvenuto non è benvenuto formale formale ai nostri ospiti
Sarebbe avvenuto formale puoi pubblico
Ma è la sottolineatura perché questo di oggi è un evento e ha censo particolari
Che nel quale si riconosce l'avventura storica morale di questa città
Grazie
Il titolo del libro
Per quanto consentitemi immediata una
Parente di una pausa voglio ringraziare il cardinale arcivescovo effettuarne essere tornato per la seconda volta anch'io voglio ringraziarla
Cardinale d'esser tornato per la seconda volta visti
Questo come dire una conferma credo spero me lo auguro
Della del valore in qualche modo di quanto stiamo facendo qui ormai dai cinque anni
Dunque è il titolo del libro lo conoscete tutti i laici e cattolici
Ed è
Un libro molto singolare perché attorno a un'esperienza personale
Va incastonato do attraverso appunto questa esperienza
Personale un confronto tra l'autore che appunto Vannino Chiti
E il cardinale arcivescovo Silvano Piovani
Un confronto su questioni che non riguardano soltanto
Matteo Renzi
Ma riguardano il fare l'agire
Dico che un libro molto sintomatico e significativo
E devo dire che anche questa manifestazione oggi va a cadere in un momento pubblico che in questo libro può trovare ragioni di riflessione di profonda riflesso
Devo dire che appunto a rileggerlo proprio oggi in questi giorni
Questo libero
L'esperienza personale di di Vannino Chiti
E il ruolo che in questo libro prende il rilievo che prendano comprendono le parole e il cardinale l'arcivescovo
Ma la significare una cosa
Che la storia della nostra Repubblica
è fatta certamente da cattolici e laici ma da quei cattolici e da quei laici in modo particolare che hanno vissuto una necessità
Che Vannino Chiti a un certo punto riassume con queste parole
La ragione
Di un confronto e di un dibattito tra le due grandi forze
Che hanno costituito un'unità del nostro Paese già dal tempo aperto il Risorgimento
Ha spinto i cattolici neanche ma anche i laici a intraprendere un lungo cammino alla ricerca della laicità entrambi show che ha indotto entrambi ad accogliere ripensare i valori profondi espressi dagli altri
E in definitiva che ha tracciato un solco comune
Nel quale ricercare un'unità
Tra quanti lo ritengono questo il migliore dei mondi possibili
è un tema un problema
Che ha animato persone
Non solo da ieri
Ma appunto dal momento in cui questa Repubblica è nata
Perché ai laici e ai cattolici si deve ai laici tutti socialisti comunisti
E laici tradizionali
E ai cattolici si deve sì questo Paese è diventato il Paese che noi conosciamo nel quale godiamo di tutta la libertà possibile
Proprio perché
Laici e cattolici hanno fatto in modo che le masse popolari attraverso l'organizzazione di due grandi partiti popolari
Siano entrate
Alla direzione del Paese abbiano fatto il paese questo non possiamo negarlo nessuno ce lo potrà mai regali
Ecco l'esperienza proprio di Vannino Chiti da questo punto di vista lungo tutta la sua vita è un'esperienza esemplare
è un uomo
Di buon governo e credo che la Regione Toscana questo lo possa confermare dico la Regione Toscana compete
Non come istituzione soltanto
Come il Complesso
La infestante di fatti e di uomini che vivono ora detto questo
Che appunto secondo me va a calzare con quanto in questi chi queste ultime settimane stiamo vivendo in questa lunga crisi sofferta dolorosa ma che ha possibilità di successo solo di riuscita con successo solo se siamo consapevoli di qual è la nostra storia il nostro passato di quali sono i valori che questo passato ha concretizzato bene
Questo libro a tutto questo proprio perché si tratta di terrà conto anche di un'esperienza vissuta
Con concretezza in prima persona può portare un con contributo
Non vanno
Essenziale
Io devo coordinare ma ho poco da coordinare
Detto questo
Vorrei che
Il cardinale Piovanelli
Aprisse
Quanto su questo libro e da
A oggi
Forse sono la persona meno indicata
Per introdurre appunto questa conversazione
Anche perché nel libro ci sono stato tirato dentro
Dal presidente della Regione quali mi ha pregato di questa conversazione che poi abbiamo fatto
Perciò ancora accetto riesce tirato dentro per primo e dire una parola e voglio dire allora
Una semplici parola sul titolo laici e cattolici
Beh intanto e bisogna dire che per esempio se uno prende in mano i documenti del Concilio ecumenico Vaticano secondo e va a trovare la parola laico laicato rimane spiazzato
Perché s'accorge laica e il Christian
E il cristiano che non è diciamo religioso che non è anzi addirittura che non è nella gerarchia si direbbe cioè a dire un è Vescovo del prete voi diacono
Oppure se si tratta di religiosi è uno che non il prete
Perciò direi tutti quelli che sono nella chiesa sono laici cioè appartenenti alla osso al popolo
Ma sappiamo che nei nostri tempi questa parola assunto un altro significato
O almeno è usata anche in un altro significato come del resto nel titolo di questo libro
Perciò
Laico colui che si contrappone in un certo senso aconfessionale
Uno che rivendica cioè una totale autonomia e indipendenza
Nei confronti della Chiesa cattolica o anche di alta religioni
In questo senso perciò laici e cattolici
Io come cattolico non rivendico la mia indipendenza di fronte alla chiesa
Che peraltro quinto in Firenze anche rappresento ma non la rivendico neppure come cristiano
Mentre è chiaro che chi
Fa politica chi fa politica
A qualunque schieramento appartenga
è devi essere un laico
Cioè a dire non ne rivendicavano una sua indipendenza e autonomia rivendica una sua dipendente autonomia Dalla Chiesa
Non dalle leggi morali
Ma dalla Chiesa sì
Ma oltre questa parola laici e cattolici mi piace pensare al al sottotitolo oltre le frontiere tra Regioni Effeti
E non vorrei che per esempio delle due parole sci omologarsi ero col titolo il sottotitolo cioè Laici ragione cattolici fede
Perché
Da ragioni e la fede appartengono anche ai cattolici
Evidentemente solo tra di loro in un rapporto tutto particolare mosso in un rapporto necessario
Fino al punto che nella non da tutti accolta Fides et ratio di Giovanni Paolo secondo si parla dei bei due ideali di cui c'è bisogno
Il volo dell'uomo
Oltre le ragioni le frontiere tra ragione e fede
A me piace molto alla parola oltre oltre
Intanto perché Dio come credente dico Dio sorpassa sempre i miei disegni e i miei piani
Possiamo dire che è dal futuro che Dio ci viene incontro
Quello che noi possiamo pensare architettare progettare
è sempre superato dal disegno di Dio
E nella storia guardando bene molte volte ce ne accorgiamo perciò la parola oltre mi sollecita in un modo tutto particolare
Anche perché ritengo che debba essere una caratteristica di tutti laici e credenti quello che Sant'Agostino dice a proposito appunto dell'oltre cioè
Bisogna cercare
Perciò andare sempre Ulster per trovare ma dopo aver trovato occorre cercare ancora
Perché altrimenti sarebbe finito il cammino dell'uomo quindi oltre oltre le frontiere
La frontiera dice di suo divisione e opposizione
Invece noi dobbiamo andare oltre per cercare tra ragione e fede
Ma anche tra laici e cattolici distinzione
E collaborazione
Distinzione per via dei campi in cui ognuno opera anche per il punto di riferimento
Ma anche collaborazione
Dire questo mio pensiero con un'immagine ammette abissina ricorderò la lettera APPI infetta di don Lorenzo Milani
Scrivendo al comunista di San Calenzano don Lorenzo dice
Io sarò con te quando entrerei supereremo le la cancellata del giardino entreremo nella casa del ricco io sarò con te
Quando ci installer Remo dentro quella casa
Ma
Quando tutti sarai sistemato
Gli occhi fratino
Io ti lascerò agli e andò dinanzi al mio Signore Gesù crocifisso nelle mea culpa cucina umida e puzzolente e all'estero lui perché gli
Il Signore mi chiama
Ecco dico che l'oltre l'oltre per un credente è un oltre che va oltre il davvero al di là del visibile
E che non contraddice il cammino nel tempo ma sicuramente lo supera e anche loro nobilita
è una specie di attrattiva che appunto il credente pensa di trovare nella sua vita
E che mi rende capace il servizio all'uomo con una prospettiva più ampia che supera appunto quello che il visibile
Però su questo forse dopo non ci faremo anche ritornare insieme io sono anche d'accordo con quanto il presidente Chiti
A altre volte Espresso e cioè c'è bisogno per tutti d'un'anima per dirvi qualcosa il sia oltre d'un ideale verso il quale si cammina per cui una politica uno stato il quale simile si limitasse a dare da mangiare a mettere bene a tavola
Il la sua popolazione e non fornisce ed emotivi ci andassero oltre le cose materiali sarebbe uno stato che condannerebbe l'uomo alla mediocrità
E che non permetterebbero all'uomo di essere interamente se stesso perché appunto come dice Pascal l'uomo e l'uomo in quanto supera infinitamente se stesso
Walter
Sì io avevo una come posso dire una spiegazione del modo in cui nasce questa questa nostra conversazione sono stato diciamo è un po'uno schema rovesciato rispetto a quello tradizionale di una presentazione del libro sono stato io dopo aver letto il libero di Vannino Chiti e soprattutto aver letto il dialogo tra il cardinale Piovanelli e il presidente della Giunta regionale della Toscana chiederei al Vannino di organizzare una occasione d'incontro
Mi faceva particolarmente piacere
Ragionare
Mi è capitato già di farlo in una circostanza l'abbiamo ricordato prima che iniziassero sta dibattito con cardinale Piovanelli sempre più a Firenze in un'altra un'altra occasione discussione nel dibattito sull'informazione
Perché devo dire che ho trovato il colloquio tra il cardinale il presidente della Giunta regionale la Toscana molto
Interessante molto appassionato
Molto carico di senso siccome per il mestiere che faccio
Spesso
Inciampo quotidianamente in ribelli dichiarazioni in agenzia
Da cui estrarre un senso profondo è assai difficile
In cui l'elemento di rumore di fondo prevale sul
Sulle parole
Io devo dire che personalmente ho il il bisogno ogni tanto avverte il bisogno di cercare
Anche in culture che non posso dire che siano altre dalle mie ma che hanno
Punti di partenza diversi dal dal mio
Quel in quella ricerca di senso persino al lavoro che mi trovo a fare
Che avverto come un
Un'urgenza molto pressante
Ha ragione il cardinale Piovanelli
E citando Chiti ha dunque ragione Chiti io la voglio dire un popolo talmente
La politica senza missione è morta
E io avverto segni di una di un comma della politica
Che una perdita di senso di una perdita di ragione
Come se la storia in uno dei suoi estremi paradossi ci consegnasse specie a noi italiani specie a noi italiani per la storia che abbiamo avuto questa singolare contraddizione
Che il senso era nelle ideologie e quelle ideologiche sono state purtroppo causa di terribili tragedie
Nella nel Novecento
E senza l'ideologia
La politica non abbia più la forza la capacità di darsi un senso alto profondo una missione
Io almeno per quanto mi riguarda ci riguarda in questo caso
Mi sembra più giusto più elegante più corretto usare la prima persona anche se di solito mi imbarazza farlo perché viviamo in un mondo nel quale
Ci sono solo prima persone non ci sono più qui persone singolari non perplesso il plurale
In questo caso però mi sembra più giusto farlo
Io penso veramente che l'urgenza drammatica di fronte alla quale la la la politica quella con la P maiuscola si trova ritrovare un senso alto una missione e e delle ragioni per le quali è la politica si possa partecipare
Altrimenti vedo davanti a noi la prospettiva che per me
Inquietante respingente che francamente non penso
Potrà appassionarmi
Di una politica ridotta ad essere pura tecnica freddo esercizio di distribuzione del potere magari sagace amministrazione delle cose ma deprivata di quell'attenzione di quella
Di quella voglia di andare oltre di conquistare frontiere che credo è l'unica che possa a rendere appunto in qualche misura la politica qualcosa per cui valga la pena di spendere come
La propria
Nella dialogo tra il cardinale Piovanelli Vannino Chiti
Dal da questo dialogo io estratto poche considerazioni che vorrei svolgete qui molto brevemente
Intanto noi oggi sentiamo io sento due urgenza
Io sento il bisogno di senso come ho appena detto
Che in qualche misura un bisogno di altro rispetto al frastuono quotidiano
A cui la Chiesa per la sua parte si sforza di dare una risposta alta
E se seguo se capisco bene il senso del confronto dalla discussione che la ricerca che anche per esempio tra i vescovi italiani in questo momento è in corso mi sembra di avvertire questa tensione questa preoccupazione di rafforzare questa identità della Chiesa come la capacità di rispondere ad una domanda di senso di umanità
Tutti noi viviamo in condizioni assolutamente imparagonabile al modo in cui hanno vissuto le generazioni che ci hanno preceduto
Ma non è detto che non siamo più felici delle generazioni eccentrici
Quelle generazioni alle quali
Per attraversare il lo c'è hanno ci si metteva il quadruplo delle ore o per lavare i panni bisognava usare le braccia e non le macchine in cui per parlare al telefono bisognava stare in casa propria
Quelle generazioni per le quali non avrebbe senso comunque sarebbe inutile avere l'impianto non è detto che fossero meno
Come posso dire
Meno infelici di quanto siamo noi meno solidi quanto servono
E dunque
La nostra esistenza quotidiana e mi pare costantemente non sempre consapevolmente proiettata alla ricerca di un senso
Di una ragione
E qui c'è il secondo bisogno che credo dalle pagine che ho letto emerge con forza e che corrisponde ad una ad una urgenza che
Che preme dentro
E cioè il bisogno degli altri
Bisogna nel senso il bisogno degli altri
In una società strutturata per
Spezzettare tutte le reti di comunicazione
E per atomizzate ciascuno di noi in una condizione virtuale nella quale si pensa di essere al centro del mondo e si scoprono immense solitudini
In un mondo nel quale appunto si può comunicare con grande facilità
Ma si ha difficoltà a conoscere chi vive nel proprio condominio
In un mondo strutturato per Cellule l'una dall'altra separate
Il bisogno degli altri emerge con con grande forza quando dico bisogna degli altri intendo il bisogno d'amicizia
Bisognerà la famiglia
Il bisogno della solidarietà
Il bisogno di aiuto nei confronti degli altri
Allora ecco che allora
Il confronto il dialogo
Tra coloro i quali si definiscono laici e si definiscono cattolici con l'accezione che sua Eminenza a prima sottolineato e che io condivido perfettamente
E che tuttavia merita credo un ulteriore chiarimento letto nel tra le pagine del libro è un una giusta preoccupazione
La laicità senza l'aria come posso dire la inquietudine religiosa del della ricerca del senso rischia di diventare molto fredda e persino la la la
La coscienza e la fede senza il il cimento della relazione con la concretezza con la con la pluralità delle delle espressioni dei soggetti umani rischia di cadere in una sorta di integralismo che peraltro vediamo dominante in certe aree del mondo intessuto con l'elemento della religiosità
Allora
Se
Noi dobbiamo muovere in questa direzione se la ricerca del senso la ricerca degli altri può ridare anima
Parlo per la mia parte parlo per la missione però fondamentale in una società organizzata qual è quella la politica nel suo senso alto
Io penso che questo possano in che ispirare comportamenti
E decisioni concrete vedete noi siamo in questa singolare situazione
L'Italia un Paese ricco è un Paese con grandi diseguaglianze sociali con grandi povertà
è un Paese che invecchia molto rapidamente
Nel due mila e cinquanta noi avremo quarantatré milioni di abitanti oggi ce ne sono cinquantasei milioni
E questo cambierà il modo di essere la più lo spirito del tempo del paese nel quale vivere
è un Paese nel quale si viene con più difficoltà al mondo perché c'è evidentemente un deficit di spera
è un Paese molto insicuro come insicure sono in generale società occidentale
Insicuro perché è un un ragazzo che cresce oggi non è sicuro di avere un posto di lavoro fisso per tutta la vita anzi probabilmente non lo avrà
Non è sicuro perché chi è anziano sente per effetto delle discussioni che si svolgono messa in discussione la possibilità che
Posso guardare con sicurezza le sue prospettive pensionistiche rese non è sicuro perché la sicurezza personale messa a repentaglio da bene
Lo vediamo sentiamo parlare in questi giorni
Non è sicuro perché non è più solo con coloro i quali sono uguali a luglio
Perché c'è il fenomeno dell'immigrazione quel fenomeno di immigrazione rispetto al quale come giustamente il cardinale Piovanelli dice bisogna avere porte aperte
Con porta con sé anche però dei mutamenti culturali molto profondi bisogno di entrare in relazione con chi è diverso da sé
è diverso da sé per per i paesaggi che porta dentro la sua anima per le esperienze per per le culture eccetera
è insicuro perché la comunicazione rende insicuri
Io non so chi di voi è passato attraverso il calvario persero per i propri familiari della malattia
Ma chi ci è passato sa che
Che non si capisce mai leggendo i giornali se per quella determinata malattia si sia trovato il rimedio no oggi c'è domani non c'è più
Insicuri delle tecnologie io oggi penso di averlo preso l'ultimo modello di computer
Dopodomani scopro che ce n'è uno che fa molto di più
Questa permanente insicurezza mi sembra elemento dominante dell'esistenza ma questa insicurezza ci sono delle risposte che attengono alla sfera con passi delle decisioni concrete ed altre che attengono alla sfera la sfera
Della domanda di senso delle sistemi
Se io dovessi riassumere e concludo
In una frase ciò che penso
Debba essere possa essere il programma di BTP culture
Riformiste o democratiche oggi
Dovrei dire guardando anche alle discussioni alle quali faccio riferimento
Economia di mercato e società solidale
Economia di mercato perché l'economia non può che essere regolata dalle leggi del mercato
Le quali a loro volta hanno bisogno di regole
E non possono essere affidate alla loro spontanea e selvaggia
Totale autonomia
Però società solidale energia spedisce sempre giustamente io sono per l'economia di mercato non sono per la società di mercato
Io la metto in quest'altro termine società solidale società nella quale Nessuno resta solo
Io penso che questo riassunto in una espressione sintetica
Possa essere
Il crocevia lungo il quale
Come posso dire
Percorsi e itinerari diversi
Quali quelli che appunto uniscono il dialogo di laici e cattolici possono
Feconde mente incrociarsi incontrarsi
Cosa che più avviene meglio è
Io e concludo davvero
Quando penso a al al campo dalla politica
Penso a quante volte abbiamo dovuto giustapporre
Qui c'è un e societario che unisce laici e cattolici che è una è una configurazione nuova di solito c'era un me non societario une di giustapposizione
Io
Mi auguro per parte mia diciamo questo il senso anche di del lavoro di una vita davvero
Mi auguro che il più presto possibile
Fermo restando le identità naturalmente le appartenenze di ciascuno
Come è stato come può tornare ad essere
Tra i ragazzi cattolici che fanno il volontariato
E i ragazzi di sinistra che vanno in Kosovo
Con la stessa cosa a ruoli rovesciati perché questa è la realtà
Possano
Qualora ne esistano più io non credo ne esistano più possano definitivamente cadere
Quei residui di
Differenza che
Sono secondo me i figli di un mondo che non c'è più
E allora il dialogo tra
Un'autorità
Religiosa tra una
Personalità tra le più affascinanti per per il percorso di di di ricerca intellettuale che c'è attorno alla propria fede è una personalità incaricata
Gli amministrare la cosa pubblica ma animata da quel senso dalla missione dal mio punto di vista è di straordinaria fecondità per questa
Perché risponde a quel bisogno di senso a quella restituzione alla politica della dimensione di una missione che a me pare purtroppo abbastanza bistrattata ogni giorno da la cronaca che si vuole definire cronaca politica
Presidente Chiti
Walter Veltroni ha chiamato in causa la tua vita con quella indicando in quella e una esso settaria
E allora
Chitarre che sia venuto il momento in cui tu dica
Il senso questa è e societaria vissuta
Dentro di te
Prima di tutto voglio due ringraziamenti sono obbligatori ma sentiti non formale presidente Ferrara siciliano per quest'occasione alle sei
E a Veltroni e non so se dalle lettere indubbio della verità ma le cose sono andate esattamente come lui ha detto io non so se gli avrei chiesto perché a volte a quelli con cui abbiamo un rapporto di cordialità o di amicizia almeno per me così penne più difficile chiedere qualcosa e quindi non penso vince lamentele chiesto a Walter Veltroni di venire a discutere cono di questo libro è andata esattamente come come lui ha detto
E naturalmente al cardinale Piovanelli perché
Diciamo il libro c'ha una parte molto importante che è quella del confronto del dialogo sia per quantità di pagine che per qualità
Diciamo per quella conversazione insieme quel lavoro insieme che abbiamo fatto ma anche per questi anni insomma questi anni come lei ha detto a volte anch'io sono d'accordo che in queste el giusta il giusto rapporto
Tra istituzioni come quella religiosa istituzioni civili come può essere un comune una regione devono essere momenti che essi che hanno anche qui una e societaria distinzione e collaborazione
No Veltroni non c'eravamo sentiti e non abbiamo mai parlato ma devo dire che quella è la colta quando abbiamo discusso di questo aspetto proprio qui a Firenze nel sarà il Consiglio regionale io ho detto che quella è volutamente un è societaria in qualche modo il titolo
Nelle nostre nelle mie intenzioni voleva proprio simboleggiare questo io ho cominciato
A impegnarmi in politica è vero quello diciamo quello che avete detto che ha detto
Ferrara carretto siciliano sono le due posizioni in questo libro in qualche modo per me c'è anche una parte di biografia personale ma poi non so mai se ci si riesce ma insomma io l'ho sentita anche di suda come esperienza di una generazione di una parte di una generazione in una città e in una regione in una città certamente
Che
Ha dato un segnale forte di di di di altro le personalità che nel libro si citano sono personalità che sono state protagoniste nazionali vivendo che a Firenze di un'opera che è stata un'opera secondo me importantissima molto feconda
E molte di queste hanno segnato
Anche la mia esperienza io mi sono trovato a a all'inizio dicevo del mio impegno politico a vivere questa e i come di giunzione
E per me che venivo dalla famiglia cattolica e che non sono anche non ero e non sono questo elemento aveva anche una una una strana vita una strana uno strano percorso nostrano momento e difficoltà di di di difficoltà di impegno e poi perché alcuni di questi punto parlo di generazioni io non ho conosciuto direttamente
L'attiva cioè l'ho conosciuto ma ormai nella fase finale della sua vita e la sua attività ma alcuni attraverso le letture
Altri attraverso la frequentazione penso appunto a padre Balducci come si può dire chi hanno influenzato hanno influenzato
Giovanni che fossero laici cattolici o laici laici che si muoveva in una certa direzione di impegno di di di sensibilità di di modo che di modo di intendere la vita anche l'impegno quindi ho voluto anche in funzione del titolo fare questo
Elemento proprio di percorso da una fase in cui c'era separazione o contrapposizione a una fase che e societaria ma in questo senso che qui in questo senso ci sono laici laici laici non credenti e ci sono laici credenti e tra questi laici cattolici
Si può stare insieme
Certo
A quali condizioni ci può stare insieme
E qui viene la parte che ora sviluppato Veltroni
Che anche per me è un punto fondamentale
Cioè io penso che non si possa stare insieme soltanto perché si condividono tre cose da fare certo poiché anche queste
Meno che mai
Perché ci si mette d'accordo su tre spinto su tre posti da spartire
O da suddividersi io penso che si possa stare insieme se si fa la fatica e con lei con societaria di costruire una cultura in cui ci sono alcuni valori comune alcuni valori fondanti come
La solidarietà punto la società che non può essere società di mercato per me
La non violenza con quello che significa che avremo o vota su questo un dialogo Simone stile anche assessore nella giunta come io la intendo come come l'UE ha scritto in quella in quel recupero di accezione ampia che
Non solo pace eppure che queste da costruire ma un rapporto tra gli uomini e con la natura e con l'ambiente comunque alcuni valori portanti poi diciamo quali sono
Mettiamoci d'accordo su quelli che sono e su programmi e comportamenti che sono coerenti su programmi e comportamenti che sono povere
Io non so se passando il tempo invecchiando da questo punto di vista di vento
Così si diventa più intransigenti non meno non lo so però io sento ora ancora di più la l'obbligo di comportamenti coerenti
Tutte le volte che si può
E quando non si può dire perché non si può cioè i comportamenti degli atti i non separare le cose che si annunciano da quelle che si cercano di fare io penso che siano uno una delle grandi occasioni vede dei dei terreni di prova
Per stare insieme e per ricostruire ancora apporto di fiducia è un senso
Tra cittadini e istituzioni tra cittadini e politica e un senso e un senso alto anche anche alla politica quindi non voglio in questo primo che da almeno farle più lunga
Quella è ha questo senso
Al senso
Di un percorso che tutti abbiamo fatto che tutti ci ha cambiati per arrivare a una conquista che io penso
Sarebbe
Catastrofico sarebbe un errore di rimettere in discussione quella della laicità
Però la laicità è una condizione necessaria non sufficiente
E lo dico anch'io con le tue parole vaste Cernic io mi rifiuto di rimanere prigionieri del fatto che o ci sono le ideologie che c'erano oppure la politica deve essere soltanto pragmatismo senza principi io sono convinto che la politica deve a vere dei valori forti di riferimento dei grandi principi ispiratori diario poi la concretezza
Queste pragmatismo e la coerenza per cercare di mettere in pratica e su questo anche venire giudicati avere il consenso avere il confronto con gli altri con altri che sono avversari non sono nemici ma che hanno quindi un motivo di confronto perché ci sono differenze ed impostazioni
Di atteggiamenti coerenti che ne avevano dice
Mi
Mi permetta
Cardinale di chiederle una cosa in una risposta
Che lei gli ha anzi più che una risposta e l'introduzione al capitolo della vostra conversazione perché la collezione di vita e divisa può impartisce a scuola con un suo titolo
Là dove si parla di libero mercato le fa una distinzione molto efficace
Che è della coscienza liberale nella sua integrità
Tra che è quella tra liberismo e liberalismo
Lei dice sì libero mercato ad una condizione
Ecco le chiedo questo questa condizione che lei propone le chiederei poi appunto di
Di spiegare di racconta
Ai nostri uditori
Si inquadra in quella tradizione appunto di liberalismo cattolico crea forte nella coscienza culturale del nostro Paese
E a quali condizioni
La pagina trentadue
Sì perché poi abbiamo fatto da o verso l'azione e allora non sappiamo Mita quale pagina andato a finire quella quell'idea non era numerata
Sì qui io mi rifaccio alla enciclica Centesimus annus
Dico molti sostengono anche a livello teorico che il libero mercato siano strumenti efficaci
Per valorizzare le risorse della terra e rispondere efficacemente ai bisogni
La Chiesa ritiene che sia insufficiente
Da una parte il libero mercato alla possibilità di far crescere libertà e creatività dell'uomo sesso solo associato con altri uomini su questo pienamente d'accordo
D'altra parte però penso non può costituire l'unica regola l'unico motivo l'unica strada su cui camminare il mercato ha bisogno di essere guidato se lo lasciamo totalmente libero di obbedire solo all'interesse diventa egoista
Moltiplicherà per cioè il numero dei poveri e farà crescere le ingiustizie
Occorre dunque che l'uomo sia libero
Che siamo liberi gruppo umani nel creare lavoro che siano sempre più inventivi nel trovare le strade per far crescere i beni di cui abbiamo bisogno ma con la preoccupazione della solidarietà e della partecipazione
Per pubblicare
E gridare è proprio della politica
La politica questa funzione
Gli uomini che hanno autorità perché allora è stato conferita dal consenso popolare hanno dinanzi a sé il bene comune cioè a dire diavolo operare
Questo diciamolo pure sotto voce Sheshi vuole ma bisogna ripetere ciò non per l'interesse personale
Non per la poltrona l'autorità il prestigio non per l'interesse del gruppo del partito ma semplicemente per i il bene comune
E il bene comune eh l'uomo
In tutta la sua interezza
Perciò in tutte le sue componenti
L'uomo che vive una vita collettiva e l'uomo che vivo l'alcol vita collettiva in un orizzonte planetario
Ecco io penso che il diciamo la società civile comune andava vecchie patire netta
Va indirizzata
Bisogna avere dinanzi eccetto una meta
E la metà è il bene comune
Visione averi ma negli strumenti che nel rispetto della libertà
Pur tuttavia indirizzino le persone verso il conseguimento del medesimo fine
Ed è per questo appunto che la politica circondo una definizione nota
La più alta forma di carità
Di amori perché non è l'amore per la singola persona per una famiglia e l'amore per un intero Paese anzi dovremmo dire e l'amore per re l'umanità intera
Perché oggi più che ieri proprio per via del villaggio globale
Una nazione realmente ci pone in contatto con tutti i popoli della terra
Mi piace che per esempio oggi Jean pesce al nono inteso male alla televisione abbia ricordato due cose che riguardano in fondo davvero labile L'Avvenire il bene comune
Abbia detto che non ci debbono essere per il futuro culle vuote per motivi economici
Culle vuote per mancanza di speranza
Io credo che per esempio il nostro la alle Norton teen enti in genere la nostra Italia in particolare ha bisogno di avere questo futuro avverrà da
Tre chiare allora sì verranno le popolazioni dell'Asia ripete l'Africa occupare uno spazio anzi a darci già ora un aiuto
Senza contare che poi anche per il problema delle pensioni già questo questo nasce no mi pare già ora è presente allora questa speranza di futuro ecco chi è che dirige tutto questo
E non legge l la politica possa dire alle famiglie fatte figlie oppure dovrete avere tanti figli ma certo deve procurare quella condizione di vita per cui ecco e non si abbia il voto dell'accusa per mancanza economica non si abbia il volto del della culla per mancanza di prospettiva di futuro
E poi l'altra cosa che vi pare Ciampi abbia detto che essi iscrive bene né in quello che mi sforzavo di dire cioè a dire il fatto
Del debito internazionale no per cui d'Italia mi sembra si stia impegnando e che è una cosa chissà che è nata
Agli inizi negli anni Sessanta che attualmente i però sta diventando per molti popoli della terra un peso insopportabile per cui davvero i popoli che sono evoluti e che sono economicamente
Riforniti dovranno in qualche maniera risolvere ecco questo una specie di prospettiva su cui appunto bisogna che la politica di lirica la rotta dell'umanità
Per quanto è consentito dolci sa bene che il il cammino della storia non è mai venuta meno un'autostrada un cammino diritto non è la freccia ci sono corsi e ricorsi vero tante svolte tante anche se ma l'importante è che si tenda alla fine attraverso tante anse al mare
Manterrei non voglio uscire fuori tema anzi credo di stare nel tema ma siccome so che l'hai detto con molta chiarezza
Poco fa
Che se è all'incirca di un senso
E cioè che
Voglio dire di un sistema ma di un insieme di valori che possono dare alla politica
Una direzione positiva
La possibilità di ricostruire sì
Utopia
Che la riscatti
Dall'uso di una praticità che l'avvilisce la riduce al cabotaggio che giorno per giorno
In questo libero
C'è una citazione da padre Balducci
Chi è attivo alle leggi e che la butto là
Alla riflessione
Una bella son delle belle parole a mio giudizio è bisogna essere grati io perlomeno sono grato a Chiti se queste parole le ha tirate fuori anche per L'Unità se l'Iraq questo Balducci ha scritto
Chi ancora si professa ateo marxista o laico e ha bisogno di un cristiano per completare la serie delle rappresentanze sul proscenio della cultura domicili
Io non sono che un uomo
Va bene questa frase mi pare la sintesi del nel senso di questo libro cioè la e societaria
Quella e societaria corrisponde ad un'idea di uomo che vive tutto intero il il complesso delle suggestioni delle domande delle attese tre anziché che attraversano il nostro tempo
Però io vorrei
Riprendere il filo del ragionamento da dove l'ha lasciato il il cardinale Piovanelli in qualche misura anche così rispondere il senso della della frase di Balducci che che Enzo Siciliano ha aquile
Vorrei partire da una cosa concreta l'abbattimento del debito dei Paesi del Terzo
Io credo che questa sia una grande frontiera
Per tutti usiamo in questo caso un'espressione tratta da da un grandissimo testimonia davanti alla chiesa per tutte le persone di buona volontà per tutte le donne e gli uomini di buona volontà
Penso per me penso per noi insomma diciamoci le cose come stanno io credo tutti noi siamo sonori bambino io in particolare abbiamo responsabilità politiche siamo figli di un grande movimento che ha attraversato decine e decine di anni mi riferisco al movimento operaio
Che ha subisce assunto alcune straordinarie battaglia la liberazione dallo schiavismo
No c'è tutto un movimento che che che ha attraversato prima ancora la nascita della classe operaia secondo lo schema descritto dovrebbe Marzia in Brianza e nel nella situazione d'acqua sopra in Inghilterra prima ancora di quello c'è un filone di pensiero democratico libertario
Che ha significato la lotta contro lo schiavismo
E poi è stata la lotta per dare coloro i quali lavoravano in fabbrica diritti che non aveva
E poi è stata la lotta per l'integrazione di coloro i quali avevano un colore diverso della pelle dalla maggioranza di coloro i quali abitava un determinato Paese una determinata società
Di questa storia noi siamo figli
Questa stare non è finito
Ciò che mi fa impazzire e l'idea che che siccome questi problemi si pensa non ci siano più e invece per una parte ci sono ancora
Perché non c'è più lo schiavismo
Con le le deportazioni del
Delle persone degli esseri umani presi in Africa e portati in catene a lavorare altrove ma ci sono i bambini cinesi di sette o dieci anni che come sanno le autorità delle forze dell'ordine che sono qui purtroppo non dall'altra parte del mondo ma a Roma o a Firenze o altrove in certi luoghi vengono costretti a lavorare
Per decine di ore al giorno
Non è vero che non ci siano più problemi di razzismo
Di fronte ai nostri occhi ogni giorno ci sono episodi di razzismo
Quei problemi sono ancora ma sì mi dovessi trovare qualcosa di altrettanto grande purtroppo lo trovo mi piacerebbe non trovato
Mi piacerebbe che fosse la frontiera nuova nella quale le coscienze dei di quel tipo di movimento
Collocasse da se stessi
E il tema per me la fame nel mondo
Il tema per me è la terribile tragedia costituita dal fatto che ogni giorno trenta mila bambini muoiono di fame
In un mondo nel quale ci sono spropositate ricchezze concentrate nelle mani di poche centinaia di persone
E terribili povertà tali da portare alla morte distribuite su migliaia o centinaia di migliaia o milioni di persone
Cosa si vuole di più se si cerca un'ingiustizia la combatte di queste
Ecco che cos'è il senso della politica
E non so è diverso differente più due
Debba appunto dalla cronache tra politica dalle battutine dalle allusioni dagli schemini dal tutta quella cosa che fa parte di una paccottiglia francamente alla quale tutti siamo partecipi o anche inevitabilmente per mestiere che faccio
Ma che ma che allontana Mille Miglia le persone dalla voglia di penso di partecipare a quella che viene definita polizia in quella politica ma che la facciano i professionisti cosiddetti professionisti
Se invece la politica fosse
Il modo attraverso il quale come è stata nei suoi momenti più alti depurata dalle ideologie che sono state poi foriere di tragedie
Conquistata nei suoi momenti più alti assumere grandi cause e su quelli muovere la coscienza delle persone perché si che cosa sarebbe sì oggi le popolazioni di che dell'Occidente si fermassero dicessero
Adesso dobbiamo tutti partecipare ad una grande redistribuzione
Nella quale magari qualcuno di noi avrà lo zero virgola zero zero uno in meno di quello che a ogni anno
Ma
Questo sacrificio collettivo significa strappare alla morte centinaia di migliaia di bambini in Sudan o altro
Che cosa sarebbe se le come è stato quando abbiamo strappato dallo schiavismo dato i diritti alla classe operaia combattuto contro il razzismo che cosa sarebbe se le coscienze
Che sono quelle alle quali in ultima analisi poi la politica oltre alle ambizioni di potere dovrebbe fare appello che cosa sarebbe se noi avessimo la forza di mobilitare coscienze attorno a obiettivi questa porta
Ecco perché io dico concretamente abbattimento del debito dei Paesi il Terzo Mondo che significa caricare sulle spalle dei Paesi ricchi una parte di questo peso ma alleviare a condizione naturalmente che questo peso alleviato
Non possa essere utilizzato in ispecie per armamenti perché purtroppo questi Paesi hanno la tragedia di avere la fame
E le dittature la fame e le guerre etniche la fame e talvolta le guerre religiose
Allora a condizione che
Sottrarre il peso del debito aiuti a fare democrazia aiuti a investire in scuole in ospedale in infrastrutture
Qual è il più grande e più sto per usare un doppio superlativo e quale
Più straordinaria impresa per le coscienze degli uomini e delle donne di questa fine di millennio ci può essere qui
Allora ecco che il senso della politica si ritrova ma se non si vuole andare così lontano
Si vuole stare in casa propria mille opulente soddisfatte o meglio insoddisfatte e solitarie società o ci contenerci dentali che cosa di meglio di garantire la diversità guardate che il principio di omologazione che attraversa il mondo il modello unico che sembra fermarsi
E qualcosa contro il quale bisogna trovare moderne risposte la difesa delle pluralità delle identità che avvenga nella forma moderna appunto non della contrapposizione a ma della competizione
Così come tentativo di creare una noi siamo arrivati in Europa perché ci siamo dati dei parametri perché ci siamo vincolati
Ci siamo detti dobbiamo fare torto di rapporto tra deficit prodotto interno lordo e ci siamo arrivati
Perché non ci diamo dei parametri sulla formazione per esempio
Perché non ci diciamo che entro cinque anni i ragazzi delle scuole italiane
Devono uscire dalla scuola sapendo due lingue oltre l'italiano
Perché non ci diciamo mettendo dei parametri che dobbiamo portare non so l'ottantacinque novanta per cento dei ragazzi a finire il ciclo della scuola secondaria
Allora ecco che la politica con la possibile riapre i polmoni
Riapre i polmoni ritrova senso di di nuovo partecipa ad un'impresa collettiva
Nella discussione che appunto e di nuovo racchiusa in questo libro a me pare che ci sia esattamente questa questo percorso
E qui le coscienze si incontrano ritorniamo al finisco con Balducci
è vero ragione Balducci immagino che Valducci pensasse a quei dibattiti che si facevano un tempo con un comunista un socialista un laico e un cristiano neanche un cattolico cristiano
E lui diceva se mi chiamate a rappresentare una parzialità come tale vissuta re spremuta sul piano dei comportamenti politici cercato un altro perché io sono uno ma quest'oggi vale per tutti nudi
Al per tutti noi
Le appartenenze di ciascuno sono e devono essere riassunte in appartenenze più grande
Le appartenenze più grandi che magari sono di campi Circeo applicando
Poi ci sono alcune grandi questioni sulle quali mi piacerebbe disse che i campi si dissolve essa perché lottare contro la fame nel mondo dovrebbe essere qualcosa che sta scritto iscritto nella coscienza di ciascuno vorrei dire
Anche se poi non è così sul piano dei programmi e dei comportamenti
Ma insomma ho l'impressione che dobbiamo un po'come posso dire
Io ho usato concludendo la festa dell'Unità Modena ho preso a prestito il titolo di un libro giovane scrittore italiano molto bravo si chiama Daniele Del Giudice
Che ha scritto un libro dedicato a a lei
Che si chiama staccando l'ombra da terra ecco a me piacerebbe che ogni tanto la politica spaccasse l'ombra da terra
Mentre invece cerca
E quasi affascinata dall'idea di appiattirsi sulla sua
Bisogna cercare di staccare non bravate
Se vogliamo fare in modo che appunto la politica non diventi un esercizio un gioco di scacchi come tale appassionante per coloro che lo fanno poco appassionante per coloro che lo
Cardinale visto che mentre lui parlava lei prendeva
Non ho letto non non ci arriva ma è scandaloso quello che ho scritto ce lo dica
Perché è una riflessione mia ha detto i poveri ci salveranno
Se non vogliamo rimanere schiavi dei beni dei soldi
Di quello che abbiamo delle cose insomma per salvare l'umanità abbiamo bisogno d'accorgerci dell'umanità degli altri
Per cui alla fine
Aiutare gli altri cercar di condividere eccetera ci salta dalla schiavitù delle cose
Ho scritto questo al di Carla sì e poi a proposito della ridistribuzione dei beni questo mi piace perché il Giubileo
E il Giubileo così come il Papa ha voluto sottolinearlo con quelle caratterizzazioni bibliche che di suo Giubileo non appartengono perché si sa che il Giubileo e NATO come esperienza cristiana nel mille trecento ma questa volta appunto c'è questo richiamo forte no al senso biblico del Giubileo e quindi a questo ridistribuirli a terra
A questo liberare i prigionieri
Ridare speranza a coloro che ne sono privi ecco
Punto mi piaceva ex usare proprio a questo impegno a sciogliere i popoli poveri da questa schiavitù del loro debito punto in un clima giubilato
E questo diventa nostra salvezza oltre che inspiegabilmente nostra Gioia
L'onorevole appunto Walter Veltroni ha detto che la nostra società tutto sommato alla Società ricca opulenti
Abbiamo vergogna a dircelo però e dobbiamo riconoscerlo
Chi non è stato in quei Paesi chi non ha visto con i suoi occhi
Forse non lo crede ma quando ci confrontiamo stando ci mettiamo accanto all'ora ci accorgiamo che incrociamo troppo ricchi di beni allora è che anche una certa
Certo magari ricorrendo a nostro modo di vivere no
Il cercare di sciogliere su un pochino da tante cose inutili insomma forse tutto sommato
Potrebbe essere un bell'impegno per un cristiano ha un aspetto particolare ma il credo per tutti Hernan grande libertà
A Firenze dunque il quattrocento una linea pura no
Senza architettura barocca senza ridondanze inutili ecco io credo che l'umanità andrebbe bene fatta così senza tante ridondante sente inutili sovrastrutture senza cose di cui si può fare a meno
Perché allora
Più facilmente verrà fuori quello di cui abbiamo bisogno e di cui non si può fare a meno ed è appunto la gioia
Il fatto di avere rapporti con gli altri
Inizio sono rimasto colpito dal dalla interrogativo
Le generazioni passate non più o meno felici di noi
Mi ricordo che Dacia Maraini scrivendo suo rapporto dal Pd dette diceva che aveva trovato lì sull'altipiano del Tibet delle persone felicissimi
Però in mezzo a tante difficoltà e mi pare mi pare ora mi viene in mente così che lei dicesse che la felicità non si sente se non da questo dal rapporto che gli occhi con le cose non dal ma dal rapporto che io ho con le cose ecco è vero
è vero
Bisogna avere un rapporto di libertà con le cose un rapporto di comunione d'affetto da amicizia con le persone per cui oggi noi oggi nella nostra civiltà rischiamo tantissimo perché con né il massimo della comunicazione virtuale rischiamo di perdere la comunicazione il reale
Ecco mi pare che questo appunto costituirebbe un grande impegno ma anche una grande difesa di quella gioia di quella serenità di quella umanità di cui tutti abbiamo bisogno
Dire proprio su questo aspetto anche veri così mantengo un impegno che non c'entra con il libro in questi giorni
O in quote sul problema dei conflitti delle povertà avvicinano in questi giorni ho incontrato pericolo francamente norma il presidente la Conferenza Episcopale del Congo
Che era in visita in che era in Italia Capello sì accetti che diciamo il motivo dell'incontro è un motivo molto semplice come spesso avviene voleva ringraziarvi del fatto che nella nostra legge
Sulla con la cooperazione sul Paese con i paesi in via di sviluppo e per interventi in qualche situazione umanitaria avevamo dato un contributo per queste situazioni drammatiche cioè nella sua diocesi per azioni
Verso i i bambini e che ci sono queste di oscilli tra l'altro a tra parentesi io ho visto in questa esperienza che abbiamo fatto alcune anche con con con la curia arcivescovile di Firenze ma o con organizzazioni non governative che spesso
Piccoli cifre
Interventi temi dionisiaci milioni di otto milioni di quindici milioni cioè cifre di questa entità
Realizzano opere importanti
Magari la sistemazione di una scuola
Magari le risorse idriche da portare in un villaggio magari la l'arredamento di un ospedale o cose di questo tipo
Ma la cosa che mi ha colpito è la descrizione che questo disco ha fatto intanto della situazione del comma perché un po'conoscevo ma non in queste proporzioni tre anni di guerra civile la estrema povertà che hanno portato lui stesso è stato condannato a morte perché l'accusato di sostenere film precedente di Mobutu
E poi perché aveva detto nel riprendere della guerra civile che un potere che non si leciti ma nel consensi nella Democrazia rischia sempre di essere assaltato prima o poi da mezzi più forti da da
E la situazione dei bambini tant'è che io l'ho invitato udienza avvenire il dieci dicembre il dieci dicembre noi facciamo come Regione insieme alle scuole la giornata sui diritti umani
Il primo anno è stata su problemi della pena di morte lo scorso anno è stata sulla situazione di oppressione verso le donne in generale nel Mediterraneo in particolare quest'anno e sui diritti dell'infanzia
A parlarci di questa esperienza ci saranno anche altri che si impegna ad esempio sui ragazzi di strada Basile ma parlarci queste specie di un'esperienza che mi raccontava
Di bambini da nove anni in su che all'inizio per cento dollari al mese ora ormai per cinquanta dollari al mese vengano armati di sana pianta e mandati dalle opposte fazioni accompagna
Io francamente questa Bindi ignoranza mi consola questo aspetto
Del congruo non e di questa drammatica guerra civile non avevo presente dato mi raccontava dicitura uno di questi ragazzini sul dato l'ha incontrato l'ha detto ma come mai ti chiamano eccellenza o monsignore non ricordo qual era la domanda per e l'ho detto perché ho questo ruolo era che l'ha detto ma comunque io ti posso ammazzare
Ecco questa la situazione
Dell'infanzia vicino vicino a noi e il fatto vicino a noi il Mediterraneo siamo noi i paesi dell'Africa che si affacciano sul Mediterraneo siamo noi pensare che ignorare queste situazioni
Essere indifferente al fatto che prevalga la pace o la guerra la cooperazione o o o le diseguaglianze che si accrescono che appunto che si cancelli i come il nostro paese sta operando il debito pubblico ma finalizzato e controllato opere di sviluppo e sociali di quelle popolazioni e non arricchire le caste locali questo di fare
Che sia un problema fondamentale
L'altra questione volevo solo una battuta io non so sinceramente
Se le generazioni precedenti
Erano più felici o non erano più felici Dinoi penso
Cioè per Cipro che ci fosse un problema serio guardo alla mia esperienza per esempio a quella mia quella di di di di di altri
Aggregati cioè che cosa c'era che cosa ha detto che è preoccupante quindi può può portare anche a queste esito della felicità che voi dice
Cioè le generazioni precedenti anche in situazioni di grandissima difficoltà e spesso di povertà avevano la speranza
Avevano la speranza ce l'avevano una fiducia
Che in questo senso anche la lezione di don Milani ruolo della cultura della scuola del sapere della perché la speranza cioè che l'impegno e il sacrificio cioè si potesse costruire un domani migliore ciò un genitore aveva la speranza che i suoi figli potessero vivere in modo positivo e trasmetteva loro a volte anche semplicemente l'impegno la la volontà di fare oggi questo rischia di per cioè noi rischiamo di a vere
Delle generazioni che penso che di fronte alla loro stesse la vita che l'attende ci sia un arretramento certamente forse di alberi di beni a volte confusamente quindi la difesa di quello che c'è ma poi soprattutto dissenso di vita ecco ritorniamo al discorso che veniva fatto all'inizio e se non c'è la fiducia se non c'è la speranza
Anche quando sembra di essere felici poi davvero non lo siamo bisogna avere una speranza gettata sul futuro sì vogliamo anche a vere
Un elemento di felicità e trovare nel rapporto con gli altri e in quello che facciamo per noi stessi in solidarietà con gli altri un senso anche alla vita
Allora grazie grazie al cardinale grazie all'onorevole Veltroni al presidente
Né a voi
Bruno finale