"Zaccagnini: un'eredità di libertà e responsabilità" Consiglio Nazionale del Partito Popolare Italiano org. dal Ppi presso il Teatro Dante Alighieri

La politica deve essere un servizio
C'è un certo stridore nell'usare questo verbo servire e pensare a certa concezione dilagante dominante oggi della politica ma per Zaccagnini la politica era un servizio
Un servizio alla città un servizio all'uomo in un servizio all'uomo più debole in particolare
E quindi per noi oggi non è solo una commemorazione
Ma è il recupero di un termine di paragone che deve accompagnare sempre l'azione del Partito popolare
Io propongo di o affidava la presidenza beh il nostro Consiglio dovevamo spoglio meglio oggi di questo convegno che il consiglio nazionale col ma insomma allargato alla presidente via
Presidente Elia non solo perché Zaccagnini quando è scomparso era senatore luglio il presidente dei nostri senatori
Ma è anche presidente della Fondazione Benigno Zaccagnini che vorremmo contribuire a potenziare assi
Soprattutto con una serie di di iniziative che vorremmo concorrere proporre appunto al consiglio d'amministrazione della Fondazione prima di passargli la parola
Mi consentirete
Di salutare non solo tutti voi amici popolari che siete presenti ma tanti ospiti
Che onorò no questo nostro questa nostra giornata
La signora Anna Zaccagnini e i figli
Il presidente del Senato Mancino
Il presidente della Regione Emilia-Romagna il presidente della provincia di Ravenna il sindaco di Ravenna dalla città di Ravenna
I tanti sindaci della
La Regione non solo della Regione che sono presenti
Mi consentirete anche di rivolgere un saluto particolare
Fra i tanti ad alcuni
Uomini del Partito popolare e anche di alta formazione politica ma che erano assieme a Zaccagnini all'assemblea costituente
L'onorevole Boldrini l'onorevole Emilio Colombo e l'onorevole voi
Da ultimo voglio ringraziare anche il senatore Andreotti e il senatore il presidente Scalfaro
Che non potendo presenziare i nostri lavori ci hanno inviato un messaggio davvero molto affettuoso che abbiamo apprezzato quindi cedo la parola al presidente via
Ma
Sono particolarmente grato al segretario del partito per questa designazione
Per una sessione così straordinaria del Consiglio nazionale che ricorda Benigno Zaccagnini al quale mi legavano e mi legano
Strettissimi rapporti di gratitudine
E più il tempo passa
Di ammirazione
Ripartire da Zaccagnini
è molto importante per il nostro partito
L'anniversario
Questa volta ha un significato profondamente politico un significato che non rifiuta diciamo rifiuta spetti puramente convenzionali e sci fare riflettere profondamente sulla nostra storia Zaccagnini impersonati il meglio
Della lunga tradizione democratico cristiano da De Gasperi
A Scelta
Condivise su Scelba il giudizio altamente positivo di tosse
E collaborò nel suo governo con grande impegno e con notevolissimi risultati anche sul piano amministrativo
Collaborò con Fanfani come capo dell'ufficio del lavoro
Collaborò inutile sottolinearlo
Con Moro il cui secondo
Come capogruppo dei deputati come presidente del Consiglio nazionale e poi come segretario del partito secondo le grandi iniziative politiche di integrazione delle forze del nostro Paese prima col centrosinistra e poi con la solidarietà nazionale
E
Ripercorrendo la storia di quel periodo
Che si riconnette anche alle vicende attuali io sento parlando di Zaccagnini che prevale più il momento della continuità rispetto a quello della discontinuità
Di una continuità che gli sette conquistare politicamente
Comprendendo a fondo più di altri democristiani
Che la guerra fredda è rammaricato tutto una parenti
Che il periodo della guerra fredda era certo una lunga parenti ma pur sempre un periodo parente dico
Che allo stare insieme nella Resistenza e al fare insieme nella resistenza sarebbe seguito un nuovo fare insieme e un nuovo stare insieme
Che e quindi non contro ogni revisionismo storico o pseudo storico attuale che azzera
Il passato che ha la presunzione di ripartire dal nulla noi invece affermiamo questo legame questa continuità e ci sentiamo come Partito popolare eredi veramente del meglio di quello che la democrazia cristiana dato di più forte e di più alto a questo Paese
Egli poi ebbe anche il merito di essere uno dei campioni
Anche se l'impresa non poteva riuscire in quel momento del rinnovamento del partito ci ha creduto altri non ci credevano più e forse diciamo anche se la storia in quel momento in quel periodo
Non gli ha dato ragione ha dato ragione più a quelli che ritenevano irredimibile
La vicenda del partito democristiano
Tuttavia ci ha lasciato una lezione che vale anche per l'oggi senza rinnovamento senza capacità di ridare al partito una spinta
Veramente ideale
Una spinta che non sia un fatto dice schieramento o di contingenza noi non riusciremmo a risollevare le sorti nostre ma anche a dare Ri non riusciremmo a dare un contributo decisivo alla ripresa
Politica di questo Paese e alla fine di questa lunga interminabile
Transizione
Come sta scritto nell'Apocalisse
Zaccagnini ha attraversato la grande tribolazione che è andata ben oltre in cinquantacinque giorni
Per la prigionia di Moro
E cisti presenta oggi con tutto il fascino dell'uomo
Che ha saputo soffrire ma ha saputo anche con la fede e con la preghiera superare la sofferenza
Grazie
O ora la parola al dottor Venturini vice segretario del Partito popolare di Ravenna
Saluto tutte le autorità presenti ma in particolare vorrei salutare tutti i Ravennati che sino a oggi qui a salutare commemorare uno di loro illogica abituato a stare
In mezzo
Ringrazio Pierluigi Castagnetti per portato il Consiglio nazionale per commemorare benigno ringrazio la signora Anna qui ci permette di commemorarlo vi di continuare nelle more di Zaccagnini per fare speriamo qualcosa di importante
Renna che abbiamo amato ed amiamo molto quest'uomo che interpretava le ansie le speranze non di una parte sola ma dell'intera comunità
E pensare a Benigno Zaccagnini a dieci anni dalla scomparsa significa non solo ricorda la sua storia umana e politica
Ma anche riscoprire i valori fondanti dell'impegno politico concepito comuni testimonianza cristiana e come esigenze di servizio l'uomo
Egli era l'esempio vivente del cristiano che non può assistere alla vita indifferente o rassegnato la fede in Cristo lo portava necessariamente all'impegno per la dignità dell'uomo
Come disse presidente Mancino in una recente con formulazione alcuni anni fa
Benigno agito e vissuto con la preoccupazione della coerenza con la propria religiosità e con l'attenzione che il fare politica e non dover implicito nella sua professione di fede
Va nella sua vita ha saputo cogliere l'ineludibile sfida del cristiani impegnati in politica ideare e proporre obiettivi e programmi ispirati a valori che pure radicati nell'esperienza e nella tradizione cristiana
Si configurano quali valori umano universale
E come tali
Suscettibile del più largo consenso pur nella consapevolezza che i cattolici sono minoranza del Paese
E questo rende assai più arduo il compito del dell'animazione cristiana Della Seta civile per via politica dato che questa è regolata dalla legge dà rappresentanza del consenso
Zac aveva nel cuore i giovani e mi capiva le problematiche come dimostra un suo discorso a Bologna nel mille novecentosettantacinque ancora oggi attualissimo
La capisse
De Rossi Giovanni non abbiamo colpe e responsabilità serie
Noi non abbiamo riflettuto abbastanza si fermenti sulle contestazione giovanile del sessantotto di cui non abbiamo afferrato con sufficiente intelligenze penetrazione quello che è stato il vero significato al di là delle espressioni e delle manifestazioni certamente turbolente sconcertanti
Occorreva e occorre tuttora andare al fondo degli avvenimenti
Per sentire cosa si agitava che cosa vibrava nella coscienza di quei giovani
Chi si ferma le forme chi si ferma la superficie allestire verità a ciò che appare in un cerchio di intuire di scoprire di comprendere ciò che di Vado rimane sotto l'apparente disordine commenti è sempre un grosso errore
Ebbene io credo che di un partito con la Democrazia Cristiana
Alla stessa nostra avvertita coscienza di democrazia e di cristiani non posso sfuggire il senso vero dell'inquietudine giovanile il tormento vere profondo dei giovani
Penso a tanti problemi esasperati della grave situazione italiana la massiccia disoccupazione giovanile
Ha difficoltà pressoché insormontabile inserire le giovani leve del ciclo produttivo l'allarmante disoccupazione di giovani professioniste intellettuali e quindi questo elemento di un grande patrimonio di capacità ed intelligenza
Ma direi che al di là di questo elemento di questa angoscia di questo malessere viene la croce svanire qualcosa
Che rivela ancora di più profondamente un'esigenza di moralità
La ricerca e l'attenzione per una serie di valori ex di nuovi modelli di vita un diverso tipo di società
Ecco di fronte ai giovani usiamo soprattutto colpevoli di incomprensione di superficialità di indifferenza e di intolleranza
Quando come segretario politico della Democrazia Cristiana io faccio appello ai giovani lo faccia affinché siano portatori entusiasti genuini dei loro sentimenti la loro protesta ora impressioni del loro fervore nei guai a chi tentasse
Di commettere il peccato di una loro strumentalizzazione
Ecco oggi ma i popolari noi che siamo qui tutte le istituzioni
Se vogliamo commemorare mediamente Zac dobbiamo ricordarci sempre la sua ispirazione cristiana che non può cogliere l'avvertimento chi può non cogliere l'avvertimento del disagio giovanile una società basata sugli interessi del consumismo sulla pratica stiamo del potere
Benigno amava dire se è notte si farà giorno
è questo il grande messaggi speranza
Tiziana sciato su cui tutti noi siamo chiamati ad impegnarsi per costruire una società che pur nella ricerca dello sviluppo nella modernità ponga sempre comunque al centro la dignità dell'uomo grazie
Ringrazio l'amico Venturini e che ha sottolineato un aspetto che ieri sera Faenza nella magnifica commemorazione che c'è stata con cardinal Tonini ma poi con interventi di del CPT
Però darà atto di Galloni con un intervento finale del segretario
E c'è stato modo di mettere in rilievo proprio il radicamento di Zaccagnini in questa per il colloquio mai esaurito con la popolazione
E e il sentimento che ha animato tutta la sua vita politica come deputato rimasto a Ravenna e residente a Ravenna
Non si può non ricordare in questa circostanza un altro
Figlio della terra di questa per che ha onorato con le sue opere
Il pensiero e l'azione a livello di politica costituzionale della democrazia cristiana e cioè di Roberto Ruffilli
Ma come Moro della violenza terrorista
Do ora la parola a Maria eletta Martini per il primo intervento di questa giornata
Mi scusate se lambrusco conferma
Più semplice
Quando ho pensato a questo ricordo
Ho avuto
Dal per una preoccupazione
Che poi ho sentito riemergere anche ieri a Firenze dove ieri oggi
Si ricorda la Pira in un originale convegno laici e cattolici nella Firenze del Novecento
Ha detto Primicerio che lei Presidente della Fondazione La Pira il peggiore offesa che potremmo fare alla pire quello di imbalsamati hanno ne passa
La preoccupazione mi pare analoga perché e ricordo che noi ora tenteremo di fare le cose che si aggiungono in questi giorni
Sì è vero parvenu al passato un passato Lanza del quale
Senza storia non c'è futuro dice un vecchio intatto guardando al futuro
Io ho dato taglio che non avevo pensato prima di fare a questo mio intervento
Quando parlando con dei giovani giovani popolari
Mi sono accorta che di Zaccagnini capi sapevo niente perché in fondo
Mentre per quelli Dinoi che hanno vissuto la politica di quegli anni è un personaggio indimenticabile
Dico in tutta Italia non solo a Ravenna dove ci sono anche le motivazioni di carattere particolare per quelli che sono venuti dopo e noto al più come un nuovo dalla faccia pulita un'eccezione per un politico emerso in un momento difficile per la DC e per il Paese
Nelle citazioni che si fanno per citare le guide della DC che io non ridurrei è una formalità ma alla convinzione
Non si possono tagliare le radici Zaccagnini appare poco
E allora ritengo un fatto positivo che lo ricordiamo qui nella sua città
Dalla quale è stato detto anche prima non sono imprese ma le distanze a dieci anni dalla sua morte avvenuto in totale semplicità ti dà più vita
Mentre i grandi fatti sconvolgeva nel mondo
Era senatore dall'ottantatré attento e scrupoloso
Dopo l'onta ottanta sconfitta del preambolo era rientrato nei ranghi ai quali si faceva un po'fatica a tirare
Eppure giacca mimiche del giovane medico aveva fatto la Resistenza in Romagna col nome di Tommaso Moro ci sarà sempre un Moro nella sua vita
E che dopo l'esperienza giovanile dell'Azione cattolica e della Fuci fu eletto all'Assemblea Costituente nel quarantasei
E ininterrottamente rimase in Parlamento fino alla morte non merita lo stereotipo di una icone che un po'per comodità e un po'perché pigrizia gli fu attribuito ma piuttosto quella di un testimone di come in modo originale autentico può vivere la politica un laico cristiano
Per una politica lui diceva fatta non in nome della fede ma h USA
E per questa causa ogni giorno richiamate era sempre aperto alle novità è già stato detto anche dalle segretaria di Ravenna sempre rivolto al futuro
Sempre in ascolto capace di assumersi le responsabilità più pesanti non un uomo di nostalgiche ma di speranza anche quando questa era faticosa da conquistarsi da diffondere
La morte lo colse il cinque novembre improvvisa dopo che aveva parlato ai giovani cattolici di Ravenna sulle prospettive e le immense possibilità che si poteva né ai cristiani
E alla Chiesa nei nove grandi spazi di libertà di cui eravamo spettatori per pochi giorni non vide il crollo del muro di Berlino
Avvenuto proprio nel modo l'ha ricordato Nuccio Fava in questi giorni in cui aveva pensato e desiderato in un suo discorso in Parlamento del sessantatré rivolto a Togliatti aveva detto
Anche questo muro verrà abbattuto e non dai carri armati
Ma dal cammino travolgente delle idee di libertà di giustizia e di pace che ovunque avanzano nel mondo
E aveva invitato i ragazzi di Ravenna a chiedersi non quale soddisfazione queste novità potessero suscitare in noi ma quali nuovi doveri e quali nuovi proprio di correre in se si gira era il prolungamento di un altro discorso anche questo lo ha citato invece fa gol
Fatto pochi giorni poco prima Chianciano alla platea dell'aria Zaccheo come lui insistentemente voleva che si dicesse della sinistra DC
Nel quale aveva invitato a guardare oltre
Ricordo quelle discorso lo scenario internazionale i cambiamenti dell'Est dell'intesa tra i popoli l'impegno per la pace l'aiuto ai Paesi in via di sviluppo un invito alla grande politica
Lanciato al partito e a tutti coloro che erano sensibili o attori dei fermenti nuovi o rinnovati
Della società italiana e del mondo cattolico in particolare superando nuovi gruppi e confini la politica si faceva universale
Ma la congiura del silenzio era calata sui Zaccagnini danni
Da quando nel quattordicesimo congresso del Pepe dell'ottanta il preambolo vinse
Controllare a Zac gli amici di Andreotti e il Consiglio nazionale elesse segretario piccoli
Era calato il silenzio perché si era entrato in un'altra logica
Perché era stata dichiarata chiusa una politica un contenuto e un metodo perché non dirlo anche inquietanti fatti corso adesso deve realizzato
Una politica che Zaccagnini con costante linearità aveva condotto nella DC
L'ha un po'accennato anche Elia alla Costituente prima coi dossettiani poi con Moro dal cinquantanove di Renato diventato segretario dopo Fanfani fino alla sua tragica fine del settantotto aveva appoggiato Moro da deputato da membro del governo da presidente del gruppo parlamentare aveva appoggiato nelle sue pazienti coerenti iniziative per creare le condizioni
Per il centrosinistra organico prima per la solidarietà nazionale poi
Zaccagnini emerse in quell'alleanza mai incrinata quando si stava preparando il congresso di Napoli nel sessantadue
Nel quale Moro segretario avrebbe portato alla decisione del Congresso la collaborazione tra cattolici democratici e socialisti per consentire una politica socialmente avanzata impedire c'era già stata la terribile esperienza del disaccordo popolari socialisti nel ventuno ventiquattro un riflusso a destra
Su questa prospettata allora si chiamava apertura a sinistra si aprì un gran dibattito nel partito
L'opposizione all'interno della maggioranza uscita dal Congresso di Firenze era coordinata Gassendi allora presidente del Consiglio
Che faceva propria anche analoghe posizioni espresse da personaggi autorevoli dell'ambiente cattolico
Zaccagnini che allora era ministro del lavoro sostenne con pochi altri ecco allora nacquero in morte nel maggio del sessanta Moro
Che diede disse serenamente terra di spostarsi finire in minoranza se la strategia che stava costruendo non fosse stata condivise Moro verso il congresso a Napoli nel sessantadue
Già Kania andò a presiedere gruppo parlamentare della casa nella camera
Io ho conosciuto in questi tempi Zaccagnini nel sessanta stavo connessa con civile al mondo al femminile della DC
Nel sessantatré era stato eletto deputato e sono stata testimone e a mio modo anche se in modo molto più ridotto partecipe di questa alleanza
Dove Moro era l'autorevolissimo capo che operava per convincere spessissimo con successo ma non imponeva ma e allora Zaccagnini non era il braccio della mente Moro diede conosceva il ruolo del maestro ma gli era amico e collaborato
Era sempre il Tommaso modo della Resistenza
Un nome di battaglia che allora aveva scelto per essere stato il Lord Cancelliere d'Inghilterra nel quattro cinquecento ideatore testimone dell'utopia dell'uguaglianza come sogno degli uomini della fedeltà alla Chiesa fino al sacrificio della vita e della rigorosa distinzione c'ha le prerogative dello Stato e quelle della Chiesa
Il suo amico di sempre
Il cardinale Silvestrini dona killer dei suoi spesso ai ricordi
Ha testimoniato questa capacità di decisioni dicessi solitari applicando all'UIC quanto ebbe a scrivere il suo Tommaso Moro alla figlia Margaret
Di iscrizione mo'Tommaso Moro io non ho mai essendo il signor essendo Dio il solo signore affidato il peso della mia coscienza ad alcuno nemmeno al migliore uomo vivente
Le più angosciose drammatiche decisioni le ha fatte con questo stile scelto il terribili furono quelle dei giorni della prigionia di Moro
Ma anche nel ricordo per diretta esperienza anzi tre incomparabilmente più semplici una era appena entrata in Parlamento l'altra sui temi importanti i referendum sull'aborto in dialogo con i responsabili ecclesiali
Nelle sessantasette l'autorevolezza pacata del suo intervento di presidente del gruppo
Rese possibile la legge sull'adozione speciale quella che ruppe il tabù della unica legittimità della filiazione riconosciuta al vincolo di sangue
E per farlo accettò anche le dimissioni da relatore di un uomo di grande competenza Lucifer giuridica che era Roberto cifre
L'altra fu ne parlerò dopo dal segretario della DC
Ma per capire Zaccagnini bisogna seguirlo nei suoi iter politico nella sessantotto lascio la presidenza del gruppo parlamentare divenne vicepresidente della Camera dei deputati e presidente del consiglio nazionale del partito
Dal vento del Sessantotto nessuna istituzione rimase indenne nella famiglia nella chiesa nella scuola e nei partiti
La contestazione coinvolgeva ampie parti del mondo era centrale al dibattito e la guerra del Vietnam
Nel sessantacinque a dicembre si era concluso il concilio Vaticano secondo
Che tante novità e speranze aveva diffuso anche per i politici cattolici ma il tosco un ciglio era molto difficile da governare
Tutto il sistema era in crisi per la DC poi si sommavano due motivi di contestazione
Essere cattolici essere al centro del potere politico
E Moro già fuori del governo
Nel sessantotto passò all'opposizione nella DC dopo una riflessione al consiglio nazionale del Sessantotto ad ampio raggio dove accadono
Di tempi nuovi che si annunciano ed avanzano in fretta come non mai di una nuova umanità che vuol farsi avanti e disse di sentirsi più utile alla causa di tutti rinunciando anche alle responsabilità del partito
Da che mi era rimasto segretario del partito i pochi morte il proseguire
Dopo il Sessantotto alti scenari si aprirono nel settanta è stata approvata la legge sul divorzio
Nel febbraio settantaquattro fu sconfitto il referendum indetto per abolirla tra contarsi difficoltà
Eppure avendo ripetuto più volte Fanfani segretario che la DC non ne era tre produttori ed era vero
Il successo del mantenimento della legge segnò isolamento politico e culturale della maggioranza del Paese dalla DC
No lo disse che dopo questa sconfitta il modo di essere e di manifestarsi di incidere sulla realtà sociale e politica
Della nostra ispirazione la fisionomia della festa italiana degli anni settanta e il nostro ruolo politico sono soggetti a riesame
E avrebbe meglio approfondito il tema con consiglio nazionale del luglio settantaquattro nel quale invitava il partito a imporsi di fronte ad alcuni valori della tradizione cristiana alla discrezione non la rinuncia e quasi a seguitare nel settembre settantaquattro già Cagnin Yoshiko una rivista a Panorama che fece scalpore si intitolava così è colpa nostra
Era il presidente del Consiglio nazionale
E con amarezza denunciò le colpe morali e politiche del sistema politico in particolare della DC da quasi trent'anni al governo
Citò la incapacità dei partiti di tenere il passo con l'evoluzione della società che aveva approvato un crescente scollamento tra politica e cittadini
E per poter fare fronte acquisto Zaccagnini promette prometteva un impegno in volto a rendere più credibile il partito ai giovani
Il pezzo di riferimento che è stato fatto a cogliere le esigenze che essi hanno nel tentativo di dare risposte credibili e dopo avere condannato i mezzi che conducono alla politica ha fatto il potere aggiungeva quello che scritte su questo libro uscito oggi o la politica e tensione morale o non è politica
E richiedeva uno sforzo collettivo diceva sempre nell'intervista a Panorama
Il mio con gli altri partiti del centrosinistra ippici
Devono aprire un discorso serio su gli altri dieci anni della nostra storia e riprendere quelli che sono stati i valori dell'antifascismo ricavarne una politica diversa Kennedy verso sinistra
Intanto la settantacinque Berlinguer aveva proposto al congresso del suo partito del compromesso storico
Inteso non tanto con i vertici ma quegli elettori della DC come l'unica alternativa per salvare il Paese così diceva Berlinguer
Nelle elezioni amministrative del giugno settantacinque il PC conquistò alcune delle più importanti città italiane
Avevano per la prima volta portato i diciotto e
Moro non esitò a dire che c'è stata una vittoria dell'opposizione
E la DC giunse al suo consiglio nazionale del luglio settantacinque in forte polemica con campani segretario che fu che era triplicato
Il modo il dibattito era lungo difficile ed ebbe il suo momento più alto nell'intervento di Moro preoccupatissimo di evitare rotture insanabili ma che fu di fatto una controrelazione
Lui diceva il dato più importante lo spostamento a sinistra dell'altre del Paese
Che è in qualche misura il frutto della presenza dei partiti di sinistra ma è anche un dato oggettivo perché in atto quel processo di liberazione che ha nella condizione dei giovani e delle donne
Nella nuova realtà del mondo del lavoro nella ricchezza della società civile le manifestazioni più rilevanti cambia e diceva che questo modo di essere spazza via molte cose
E anima la lotta dei diritti civili e postula una partecipazione di nuovo alla vita sociale e politica
Già Canini presiedeva fatica a fatica a quel Consiglio nazionale senza sbocco dove non c'era più nessun gruppo univoco Moro ancor più autorevole per la lucidità della sua relazione
Zaccagnino condivideva appieno gli proposi di fare a lui a tempo il segretario
Del cinque il suo bel libro racconta qui la signora Anna che passata la mezzanotte del venticinque giugno telefono alla signora per fargli gli auguri
Era Sant'Anna e le disse sai capita mi vogliono fare il segretario DC secondo me sono matti vedremo
Poi prese novantadue voti sei andarne a piccoli e dovrete votare uno Schede bianche in tutto settantadue cinque dispersi
Nel breve intervento di accettazione Zaccagnini sia curato di rimanere per un periodo talmente breve da battere ogni record
Ma come succede a tutti gli omini definiti di sanzione non fu così
In sede di contrari Cei un discreto paziente tessitore monsignor Bartoletti che era segretario generale ha nelle sue delle note della sua leggenda agenda di quei giorni questo è scritto
Intervento Moro ottimo e poi un po'di spazio notte venticinque ventisei prevale Zaccagnini è un respiro punti esclamativi
L'avventura di Benigno o segretario comincia così non cercata mai nemmeno lontanamente preventivata imprevista e anche casuale
La sincera volontà di starsene in questo posto pochi mesi mi raccontava un dettaglio poco fa Galloni
La successiva accettazione a seguito di insistente di mettere a servizio della DC quel suo modo insolito
Di fare politica in un partito al potere quel suo essere della gente fra la gente rispondeva alle esigenze di un partito bisognoso
Di uscire all'aperto in bello si sta alla società civile già la società civile che contagia Canini viene sempre più citata
Quella società che un patto cui un partito popolare si deve aprire fabbriche scuole quartieri giovani donne mondo della cultura
E rinnovamento e servizio è stato accennato prima divennero due termini indicati come strumenti indispensabili per sostenere la politica del confronto furono anche accusati ma Zaccagnini spiegava perché il confronto è una politica diceva ci muoviamo per superare lo schematismo delle forme di governo precostituite
Siano essi di centrosinistra l'alternativa di sinistra o il compromesso storico per ricercare nella chiarezza delle posizioni politiche sulla base di una comune concezione della democrazia e della libertà nel dibattito e nel confronti le nuove possibilità di aggregazione di solidarietà politica e per il partito aveva dato un'indicazione precisa
Leggo niente più correnti scelta dei dirigenti e dei ministri sulla base delle competenze non più delle tessere
Fine del sottogoverno confronto dialettico con il Pci anziché contrapposizione frontale sapeva benissimo che non era facile
Ma questo sforzo li guadagna presto la fiducia della base del Sistiana gli entusiasmi di cui parlavo all'inizio
In particolare dei giovani e la simpatia della stampa nelle sezioni e diventò il simbolo delle nuovamente sui giornali fu ribattezzato Zac il suo mandato avviato nel segno del provvisorio accade assunse invece il carattere di un fenomeno stabile quando il dodicesimo congresso
Si concluse nel marzo del settantasei con l'elezione diretta segretario politico di Benigno Zaccagnini la prima volta che un segretario veniva eletto in modo diretto dal Congresso
Fu sconfitto Forlani spinta che seppe che era stato eletto in macchina mentre correva verso Ravenna dove era morto il suo amico Giordano Mazzavillani
Un amico con cui insieme tratteneva ragazzi anziani ammalati facendo burattinai
E le lezioni di quell'anno del settantasei nonostante le previsioni del sorpasso del PC
La presenza di intellettuali cattolici gay cattolici in quelle liste a significare il dissenso di parte degli ambienti cattolici la DC segno notevole recupero il temuto sorpassi non ci fu
Anche i più critici riconobbero che forse l'agente scorci Ginevra e vedeva e in quel modo di fare politica l'arte capacità di testimoniare davvero
I valori morali su cui si deve fondare la Regione profonda della democrazia
Ma Zaccagnini che pure sapeva la gravità della situazione economica vedeva con preoccupazione il susseguirsi delle crisi il cambio di di reticenza dei partiti
I movimenti nuovi nella Chiesa italiana dopo il convegno del settantasei su evangelizzazione promozione umana
E affrontava la complessa gestione ordinaria e partito si trovò di fronte due nuovi enormi problemi la questione morale da assumere come questione politica e delegate del terrorismo
Tutto questo ha intrecciato col governo di solidarietà nazionale difficile a costruire poi si veda gestire ma su tutto imprevista arrivò la tragedia del rapimento e poi l'ha ucciso in via Aldo Moro
La personalità di Zaccagnini emersa nella sua statura morale e politica a mio parere soprattutto in quei lunghissimi cinquantaquattro giorni
La vita di Moro era sempre il primo a posto nei suoi pensieri e insieme c'era il ricordo degli Omen della sua scorta uccisi lo stillicidio delle lettere dal carcere in cui Moro spesso lo chiamava direttamente in causa
Gli incontri con la Caritas con Craxi l'invito di Lazzati l'invio di Lazzati e Gaia a Londra per lo studio citare Amnesty International e tanto altro
Per Tizio esiziale quei giorni terribili cito Bodrato
Quell'ultimo libro uscito Studium che con Gallo ogni bene il cd saldi capita finanzia il miniere vicinissimo dice in quel testo Bodrato Zaccagnini visse i giorni del sequestro comune attrice perché si rendeva conto da un lato della debolezza dello Stato
E dall'altro che non era possibile riconoscere dei privilegi nella lotta al terrorismo ai responsabili dello Stato nello stesso momento
In cui erano esposti alla violenza terroristica gli agenti magistrati giornalisti e politici di periferia tuttavia dice ancora Bodrato avrebbe fatto qualsiasi sacrificio personale qualunque scelta per quanto rischiosa per salvare Moro
Sicuramente però non avrebbe mai fatto una scelta che comportasse il tradimento delle leggi della Repubblica anche perché lo considerava un tradimento alla stessa moralità di Moro
Alternava incontri scambi di notizie preghiere ricordo che persino all'azione di uno degli amici che ho citato prima
Mi aveva detto qualche prete lo deve aiutare accompagnai a Piazza del Gesù vestito in borghese vescovi Ferrara monsignor Franceschini che non conosceva
Rimasi con lui a lungo e quella sera non riuscimmo a far parlare in tedesco era anche un po'difficile perché scuoteva la testa esibirsi lunedì Manlio così Zaccagnini si assunse la responsabilità dei quei giorni con una crochet
Con grande dolore personale sapendo di non essere capito anche da persone care primariamente del Moro
Ma disse pressing Orsi non si discorso a Pavia cedere alle Brigate Rosse far trattare da pari a pari allo Stato con un gruppo eversivo non significa forse rinnegare il patrimonio della Resistenza la stessa Costituzione repubblicana coartare umiliare la volontà del paese e con e aggiunse il nostro dramma è ancora maggiore
Perché siamo trafitti tra il nostro dolore e il nostro imprescindibile del dovere al quale intendiamo attenerci
Poi Moro fu trovato ucciso nella Renault al do rossa a due passi da Piazza del Gesù
E a Zaccagnini rimase sempre il grande interrogativo abbiamo fatto tutto presso il bar
Potevamo fare diversamente potevamo fare di più
E contemporaneamente dopo questa tragedia superando difficoltà di ogni tipo anche di resistenza fisica
Proprio nel nome di Moro e in virtù del suo pensiero riprese le iniziativa politica nel tentativo di valorizzarne l'eredità ma quella linea faticosamente costruita veniva meno
I rapporti tra le forze politiche si è allentata no il terrorismo continuava a mietere le sue vittime era l'aspetto più inquietante drammatico di una società di una società in cui i valori sembravano appannarsi le etimologie cominciavano a manifestare le loro crepe si respingeva ogni forma non solo egemonica ma anche di autorità in questo contesto Zaccagnini
Che appariva sempre più fragile
Privo del con del sostegno di Moro che aveva ritenuto indispensabile alla sua opera di segretario
Nel novembre del settantotto fece alla direzione del partito una relazione sulla situazione del Paese sui rapporti tra le forze politiche ripetendo
La fedeltà alla linea politica di Moro aveva detto che il partito non poteva più soggiacere alla madre lamentazione preoccupante che contagiava tutti
E per nobilitare la quale siamo costretti a inventare a posteriori distinzioni politiche di qui
L'invito a semplificare l'hanno seguita in Terna a premiare le affinità e fare vivere le distinzioni sono in base a vere motivazioni politiche
Mi superando nella massima misura possibile le storie particolari derivanti dalle nostre vicende
Se a Canini parlava dei partiti avendo sempre uno sguardo fuori del partito a troppi ai quali pare ancora un salto difficile impegnarsi con noi nella battaglia politica questa attenzione avrebbe ha caratterizzato insieme con l'impegno per il rinnovamento e la sua opera segretario alcuni soprattutto giovani senza storie ripartita alle spalle erano arrivati da nel convegno nazionale al Parco dei Principi si costituì l'aria Zac che non fu la corrente di Zaccagnini ma semmai il tentativo di contribuire a liberarlo degli equilibri di corrente
E non volevamo essere una federazione di correnti piuttosto aspiravamo a dare ad esse un corpo nudo ma non ci facevamo illusioni
Settanta ter è stato un anno difficilissimo oltre la morte di Moro passato anche
Due anni era scomparso monsignor Bartoletti tramite prezioso alla Cei coi vertici ecclesiali
Allora era succeduto sopra brevissimo intervallo di Papa Giovanni Giovanni Paolo secondo
Giacché si porse il tema di un papa non italiano ne parlò al Congresso sì come credenti abbiamo avvertito con gioia in questa svolta un segno di vitalità delle chiesa
Dobbiamo anche interrogarci come politici che si richiamano all'ispirazione cristiana sulle conseguenze le responsabilità che questo cambiamento comporta
E allora sempre nel settantotto era stata approvata la legge sull'aborto e si parlava con insistenza di un ricorso al referendum abrogativo sia da parte cattolica che da parte da dica
Zecca Nini si assunse la responsabilità era il gennaio settantotto di spiegare con una lettera articolata che cominciava essendo segretario della DC
Al cardinal Grillo Segretario di Stato io oltre al mio ben le mie carte una prima bozza di questa lettera perché riteneva di spiegare perché riteneva un errore
Questa iniziativa quella del referendum pur essendo lontano contrario alla legalizzazione dell'aborto come del resto aveva che al chiaramente testimoniato il lungo comportamento parlamentare dei deputati e senatori della DC
E si diceva in quella lettera non rassegnato che nulla cambi per spettando nei Portesi televisione nella legge per via parlamentare non per l'oggi ma per un domani che bisogna però tutti insieme costruire e sottolineava
Come purtroppo è avvenuto
Che la perdita del referendum cioè la conferma della legge sarebbe una ballo popolare gravissimo alla legittimità della soppressione la vita umana metterebbe gravemente in crisi proprio perché a seguito di un voto popolare mondo di valori relativi all'uomo alla sua esistenza della sua dignità
E questa lettera meno la bozza che io concludeva
Dichiarando che ha tutto il suo ragionamento era fatto con l'atteggiamento di chi si rivolge a coloro che nella fedeli sono pari
E concludeva dicendo che era sicuro della comprensione che si apra per un figlio che vuole anche con questo gesto di responsabilità fare un servizio alla Chiesa e all'Italia questo lo stile in questo clima tragicamente aggravato dalla uccisione di Piersanti Mattarella il sei gennaio
Da qui la Division di Vittorio bacile il dodici febbraio
Ambedue amici carissimi personali oltre che politici di Zaccagnini si va al congresso
Il congresso nel quale l'aria Zakk fu sconfitta certamente la dichiarata volontà di Zaccagnini ormai dall'autunno inflessibile di metter fine alla sua esperienza dei segretari cifosi problemi pur avendo dichiarato di rimanere con chi vuol difendere la linea politica di Aldo Moro
Alla fine rimanemmo solo la realizza che e gli amici di Andreotti fuori dal preambolo che coordinava tutti gli atti anzi a dimostrare che si doveva tornare come prima le correnti le tessere in Congresso prevalse la modifica dello statuto che riconosceva al Consiglio nazionale non più al congresso l'elezione del segretario
Così fu eletto piccoli comincia un'altra storia
Ma Zaccagnini e pur sapendo che la sua replica politica avrebbe perso
Non ha rinunciato a ripetere a conclusione del congresso quello che è importante capire
è che oggi pur essendo immersi nella stessa non siamo tutta la società questa non è solo nostra ne siamo solo una parte vogliamo affermare in essa e per essa
I nostri valori cristiani sedotti come a noi spetta in impegno civile e democratico e qui torna il tema del nostro rinnovamento
Segniamo se siamo dentro la società
E siamo capaci di rinnovarsi allora sì possiamo influire sul comportamento della gente su quei monti vitali che non sono un'invenzione astratta ma che appena fuori di qui incontriamo comune realizzata in pietra con la quale dobbiamo fare i conti
Non riuscì morde lunga delusi e preoccupati da qui il congresso ci domandavamo è stato tutto inutile
Il vino amento della DC il tentativo di rinnovamento del CIO meglio
Questa ipotesi di nuovo modo di fare politica che valeva per tutti era un sogno
Tanti ulteriori tentativi ci sono stati nella DC Cinzia sinceri
Con minati nell'Assemblea nove costituente nel novantatré e all'inizio del novantaquattro con la fondazione del Partito popolare Sempre quella presenza collaborative discreta di Zaccagnini
Perché sono falliti
Io ho pensato che potremmo fare l'elenco delle occasioni mancate
Ma credo che una sincera riflessione tra di noi si imponga e non perché vogliamo fare un museo che consoli nostalgici ma per ricostruire noi una nostra storica quella vera con Lucia zone d'ombra che ci stimoli ad essere attuali e a guardare in avanti
Walter Tobagi dopo il congresso dell'ottantatré mesi prima di essere uscito ucciso scrisse un bell'articolo sul Corriere della Sera cinque anni di Zaccagnini un'epoca che lascia il segno
Anche la morte di centrali un segno ad oggi senza pace
Ma è così se affidiamo ai magistrati il compito per loro impropri di scrivere la storia
E in un momento di revisionismi di ogni tipo
Dei protagonisti che per il fatto che non hanno storia sinapsi puliscono parti a seconda dell'utilità del momento ricordando Zaccagnini servendoci dei documenti della memoria e noi abbiamo la speranza di contribuire a far conoscere una luce della esperienza cattolico democratica
Convinti che può essere esemplare per contenuti e per metodo anche per chi fa politica oggi
Soprattutto per chi cerca nell'ispirazione cristiana rafforza per impedire che la nostra sia una civiltà senz'anima grazie
Il vostro applauso dimostra la gratitudine l'apprezzamento per questa rievocazione e che è stata estremamente lucida anche se commossa e ci ha ricordato quei visti cinque anni della segreteria Zaccagnini che sono quelli in cui si è giocata la sorte della Democrazia Cristiana
Voi sapete che gli storici contemporaneisti oscillano nella periodizzazione
Di quel tempo alcuni attribuiscono alla sconfitta nel referendum del settantaquattro l'inizio della crisi della Democrazia Cristiana altri invece segnano la cesura nel congresso del mille novecentottanta
Io ho vissuto indirettamente con una grande partecipazione quella vigilia del Congresso pur non potendo vi partecipa giacca Indini mi informo della sua volontà di presentarsi dimissionario a quel congresso io gli espressi qualche dubbio circa l'opportunità di compiere da quella condizione con quella premessa
Una battaglia che già di per sé era così difficile
Fatto è che da quella da quella vicenda
Effettivamente non ci siamo più
Non ci siamo più corri sollevati quella vicenda
Se non proprio costituì una Costituzione separata come fu detto tra i partiti di governo e tutto il resto del mondo politico italiano con una diciamo con un ritorno al passato
Cancellando l'esperienza non del compromesso storico che Moro non aveva mai accettato ma della solidarietà nazionale cancellando quello che non poteva oramai più essere cancellato
Ecco risentendo da questa relazione di di Maria Eletta
Quelle vicende
Ecco io ne sento proprio come vive ce le ha fatte rivivere con una passione che io condivido totalmente la ringrazio ancora e do la parola al professor Giorgio Campanini
Un dopo le belle e forti parole di Maria eletta Martini le mie riflessioni avranno un taglio più sobrio è un altro tono e mi si è chiesto infatti di ricordare Benigno Zaccagnini come storico e soprattutto come storico del movimento cattolico
Compito non facile
Perché la storia ha bisogno di distanza
Ha bisogno di un necessario distacco critico questa distanza e questo distacco ancora non vi sono e vi è dunque il rischio di fare poi della apologetica
Buongiorno una polemica strumentale utilizzando il passato in vista degli interessi e magari degli interessi di bassa bottega del presente cercherò dunque di esorcizzare questo duplice rischio del apologetica e dalla polemica strumentale individuandolo semplicemente alcuni nodi della personalità di Zaccagnini
Con particolare riferimento a due specifici punti
Il suo particolare e peculiare rapporto con la politica
E il significato di quella che come è stato ricordato può essere considerata la mancata svolta
Degli anni fra settantacinque e l'ottante la grande occasione storica probabilmente perduta dalla Democrazia cristiana di allora
Edifici le rapporto con la politica
Può sembrare paradossale di fronte a quarantatré anni di vita trascorsa delle istituzioni ai più alti livelli e parlare di Zaccagnini come di un impolitico per riprendere una famosa espressione di Thomas Mann
E tuttavia credo che si debba riconoscere all'interno di questa grande personalità politica questa matura di e politico della sua figura
Zarqawi in qualche modo la politica ma percorsa e attraversata accerto ma senza immergersi in essa sino in fondo
Mantenendo Bessa una certa distanza e senza mai sacrificare alla politica gli affetti familiari le amicizie il radicamento della propria terra
Sotto questo aspetto Zaccagnini fa parte di quella non piccola schiera di uomini della Democrazia Cristiana
Dalla piena a Lazzati da Vanoni a Dossetti
Che hanno fatto politica e ad altissimi livelli ma senza mai identificarsi totalmente con la politica senza diventare mai ben politici puri
Come mai in Zaccagnini questo atteggiamento di impegno e nello stesso tempo di relativo distacco dalla politica credo che abbiano giocato due fondamentali ragioni la prima è rappresentato dalle motivazioni ideali che sono state alla base del suo impegno politico come del resto di quello di molti uomini della sua generazione
La notazione politica di Zaccagnini nasce come rivolta morale contro il totalitarismo
Emblematica la sua partecipazione attiva sofferta e meditata allora resistenza
E proprio
Il fatto che la sua vocazione politica nascesse
Dal rifiuto del totalitarismo non rendeva diffidente contro tutte le concezioni che in un modo o nell'altro finissero alcoli venti ficcare la politica in tutto l'uomo
E la stessa espirazione cristiana di Zaccagnini non rendeva diffidente dunque nei confronti di ogni assolutizzazione della politica vecchia o nuova che fosse prendeva consapevole del fatto che
L'assolutizzazione della politica avrebbe portato alla corruzione della immagine stessa di uomo
E hanno svuotamento di quegli ideali anche di giustizia sociale che pure erano presenti in coloro che nel dopoguerra si affacciavano per la prima volta alla lotta politica
Una seconda ragione di questo relativo distacco della politica è rappresentata da una concezione della vita a forte impronta religiosa
Con l'autore della lettera di ogni etto un testo assai caro agli uomini della sua generazione a partire da Giuseppe Lazzati ma credo anche caro Zaccagnini
Egli era ben consapevole che il cristiano non avrebbe mai potuto appagarsi di una sola cittadinanza
Era necessario e doveroso l'impegno nella città degli uomini altrimenti si sarebbe trattato di diserzione
Ma il cristiano era anche l'uomo itinerante l'uomo del pellegrinaggio l'uomo della periferia
L'uomo per la parola di chi per riprendere il testo greco la sua era una paradossale cittadinanza
E anche il cristiano impegnato in politica avrebbe dovuto fare i conti con questa paradossale cittadinanza
In questo senso Zaccagnini non sia mai completamente identificato con la politica e molti gesti dallo in posti in essere no attestano e ha mantenuto nei suoi confronti un'essenziale riserva
Ci credo che questo sia ciò
Che a differenza di quanto è accaduto per altri uomini sia ciò che lo ha in monetizzato contro i rischi del machiavellismo
O di un arredo pragmatismo eretto ad un'unica regola dell'agire politico
Credo inutile sottolineare quanto questo atteggiamento sia importante anche la stagione
Come la nostra che si afferma e si proclama poste ideologica
Ma che tende spesso a confondere il sotterramento delle ideologie con il viso ancora mento rispetto ai valori
Vengo al secondo tema di questo mio intervento un tentativo di valutazione complessiva
Della segreteria di Zaccagnini di quelle
Drammatico quinquennio mille novecentosettantacinque mille novecento ottanta in cui ha avuto la responsabilità della guida del partito e su cui scenari già cento è tenuto ma onorevole Mantini
Vorrei sottolineare che quegli anni della segreteria Zaccagnini sono di grande importanza perché rappresentano un momento di svolta degli scenari italiani e internazionali
Che sono gli anni degli ultimi colpi ricorda dell'imperialismo sovietico
Sono gli anni in cui diventano manifesti gli esiti del processo di secolarizzazione da tempo in atto ma che diventano evidenti con il referendum
Sul divorzio prima e sulla porto dopo
Sono gli anni della difficile transizione dal Concilio al posto Concilio della contestazione della frammentazione del mondo cattolico
Potremmo dire della fine stessa di quello che era stato a lungo un mondo cattolico relativamente compatto
Sono gli anni anche della crisi Terna del Partito comunista
Al quale Zaccagnini ha sempre guardato con attenzione e talvolta con simpatia
Non immemore delle istanze di giustizia che la migliore tradizione socialista portava in sette e non soltanto nella sua Cavagna
Sono ancora gli anni della perdita del leadership politica nel Paese dal partito della Democrazia Cristiana
Che prelude alle successive Presidente del Consiglio che interrompono una lunga tradizione di leadership cattolica di Spadolini prima e di Craxi poi
In quel quinquennio settantacinque ottanta Zaccagnini e dovette assistere
Io credo che non con rassegnata impotenza Marcolin acuta consapevolezza di non essere in grado di fronteggiare da solo la situazione
Dovette assistere ad una sorta di mutazione genetica che si stava determinando nel partito della democrazia cristiana
Si era spenta alla memoria del resistenza
Erano usciti dal partito fatto o definitivamente uomini come Lazzati capire Dossetti
La DC stava perdendo il suo radicamento popolare si allontanava sempre più da quello slancio ideale da quel rigore etico che avevano animato i suoi inizia l'ha deciso che staccava dal mondo cattolico
E il mondo cattolico o quello che di esso era rimasto sì distaccava dalla democrazia cristiana
La perdita di identità del partito era in quegli anni evidente e Zaccagnini Bebe una cultura consapevolezza
D'altra parte stava modificando sì proprio la struttura
E la composizione della classe politica dirigente della Democrazia Cristiana come non poche indagini sociologiche hanno messo in evidenza
Ecco l'associazionismo cattolico in primo luogo quella Azione Cattolica
Alla quale si erano formati in molti degli uomini della prima stagione della Democrazia Cristiana non svolgeva più questa sua funzione formativa
Fini ma in un certo senso la stagione degli in politici di coloro che erano entrati in politica muovendo dalla radicamento religioso
E iniziava la stagione rivelatasi presto grigia e oscura dei politici puri
Apparentemente questa involuzione non si manifestava sul piano numerico
Come è già stato ricordato nel giugno del settantanove proprio con la segreteria di Zaccagnini radici ottenne il trentotto e tre per cento dei voti
Confermando sì nettamente come il primo partito italiano
No si può leggere la mancata svolta degli anni settantacinque ottanta proprio come il segno dell'inizio della crisi che si sarebbe manifestata
Alcuni anni più tardi
Non vi è dubbio che il quinquennio della segreteria Zaccagnini dunque possa essere eletto in prospettiva storica come una grande occasione perduta
Anche simile da domandarsi se un uomo solo come spesso Zaccagnini fu anche nel suo partito
Avrebbe potuto invertire il corso di una storia i cui esiti erano in qualche modo già contenuti nel mancato rinnovamento del partito
In relazione alle nuove prospettive ecclesiologia che che si erano aperte con il Concilio Vaticano secondo e sullo sfondo delle profonde trasformazioni della stessa società italiana
Era soprattutto in solo otto
E credo che proprio su questo un punto abbiano al suo ragazzo la segreteria
La Carini rimaniamo insoluto il problema del profondo rinnovamento della classe dirigente
La classe dirigente capace di operare il difficile salto sul quale era entrato in crisi alcuni anni prima il gruppo Dossetti hanno il difficile assalto dal sogno dall'aspirazione dalla Utopia nel senso forte della società ai ispirazione cristiana
A una presenza molto diversa nella società non ritmata più sulle scadenze istituzionali e non identificandosi con la legge
Ma più radicata nel tessuto civile del Paese era il passaggio dalla nuova cristianità a quella che quasi negli stessi anni Lazzati chiamava la città dell'uomo a misura d'uomo
Ma le energie e le forze che anche in ambito cattolico
Si erano mobilitate per il primo obiettivo la costruzione di una nuova cristianità quella che Scoppola ha chiamato la nuova cristianità perduta
Queste energie non sembravano più disponibili a spendersi per l'Obiettivo apparentemente più un mese e grigio della città dell'uomo a misura l'uomo
E il Convegno ecclesiale e sull'evangelizzazione promozione umana celebrato nel mille novecentosettantasei quindi all'inizio della segreteria Zaccagnini
Problema drammaticamente in evidenza la divaricazione fra il partito e il suo entro per cattolico
E indicava quel distacco critico dei cattolici o almeno di gran parte di essi dapprima dalla Democrazia cristiana e poi in generale dalla politica
Una politica che si era caricata di di attese palingenetiche che avrebbe dovuto essere tutto o quasi tutto
E che invece diventava una promessa che non avrebbe potuto essere mantenuta Zaccagnini averti con sofferenza questo cambiamento di prospettiva senza però riuscire ad invertire la tendenza
Alla luce di questa essenziale
E certo anche discutibile per le ragioni che ho già detto riflessione storiche ci si può domandare conclusivamente quale sia il messaggio che ancora oggi Zaccagnini rivolgere ai cattolici democratici
Sembra a me che tre idee fondamentali della sua lezione e del suo magistero siano meritevoli di essere riprese e ha riproposto la prima idealmente riguarda il valore e la dignità nella politica
Contro ogni tentativo di una sua delegittimazione
Contro ogni tendenza alla fuga nel privato cui non fa il suo spiritualismo che non era né nello stile nella esperienza storica di Zaccagnini
Potendolo esempio me proprio colui che più mi ha ricordato era stato fino in fondo io credo che un impolitico
Che non aveva mai caricato la politica di attese palingenetiche sapeva tuttavia che la politica e al servizio della persona umana
Non era una struttura di salvezza ma era un compito necessario per il cristiano e questo credo debba ancora oggi essere ricordato e una seconda idea guida concerne la necessità oggi largamente riconosciuta ma che non può essere data per scontata
Di aprire e mantenere il dialogo fra i credenti
E quanti pur portatori di diversa cultura e dei differenti istanze hanno in comune con essi la passione per l'uomo
Non è un caso che anche una stagione caratterizzata da dure contrapposizioni frontali
Zaccagnino i sia stato sempre l'uomo del dialogo come testimoniano
Non solo le sue prese di posizione pubbliche
Ma ancor più io credo per l'eloquenza che la vita vissuta assente rispetto alle parole pronunziate ancor più dimostrano le sue frequentazioni
E le sue amicizie Zaccagnini non avrebbe mai permesso la chiusura dei cattolici nei ghetti dei vecchi pone nuovi gli atti
E la terza idea guida fa riferimento alla presa di coscienza della necessità di prendere distanze dal quel mondo borghese incentrato sulla efficienza sul successo sulla redditività
Contro il quale Zaccagnini si era schierato già negli anni della sua giovinezza
E nei confronti dei quali
La sua polemica continuo o anche negli anni del miracolo economico anche negli anni settanta e ottanta
Si rendeva conto Zaccagnini che si profilava il rischio di una nuova alienazione
Di una nuova e strani azione che non erano più quelle ipotizzate da Marx ma sollevano il volto suadente
Di un benessere materiale assorto a Filosofia di vita e non a caso in uno dei suoi ultimi discorsi aveva affermato che il cristiano non può mai sentirsi appagato
Non può mai appiattirsi sull'esistente
Perché c'è sempre qualcosa in più da fare c'è sempre soprattutto un dovere in più che ci attende
Il Comune ha queste diverse idee guida e il loro radicamento nella grande tradizione umanistica dell'Occidente
Contro il titolare cioè dalla politica in quanto contrapposizione fra amico e nemico
Contro una visione della politica come terreno sul quale si decidono il potere e la gestione delle risorse
Zaccagnini rivendicava il ruolo della politica come costruttori cioè di quell'amicizia civile di quella vita buona il cui busto aveva ereditato dalla tradizione classica e uno dagli autori più frequentati negli anni della super
Giovinezza Jacques Maritain di umanesimo integrale
Può risultare di trasformare la politica in una giungla selvaggia pur riconoscendo a me la componente ineluttabile di conflittualità
E dunque assumere la instaurazione della amicizia civile
Come compito e infine della politica e questo io credo il senso della lezione politica di Zaccagnini e indagato positivo della sua eredità
Di una eredità ancora oggi e domani meritevole di essere trasmessa alle nuove generazioni
Ringrazio il professor Campanini perché arricchito il quadro che c'aveva dato Maria Eletta con il riferimento alla crisi anche del cattolicesimo italiano dagli equivoci della scelta religiosa alle vicende complesse del secolarizzazione
Ed ora la parola al segretario politico Pierluigi Castagnetti
Sono dieci
Anni lunghissimi quelli che ci separano dalla scomparsa di Benigno Zaccagnini
Il paesaggio politico è del tutto cambiato
Non c'è più nessun partito con lo stesso nome di dieci anni fa
Non c'è più la Democrazia Cristiana non c'è più il Partito comunista il partito socialista e tutti gli altri minori
Sul piano internazionale non c'è più l'Unione Sovietica
In Europa ci sono quindici Stati nuovi
E qui tra noi non ci sono più amici legatissimi a Benigno
Come Franco Salvi don Giuseppe Dossetti don Luigi Di Liegro
E forse non c'è più o è diventata marginale
Anche la sua concezione della politica come servizio all'uomo in particolare all'uomo debole
Eppure c'è Luís benigno
C'è la memoria di ciò che è stato di ciò che ha rappresentato per intere generazioni di militanti della democrazia
Di appassionati democratici cristiani
Di cattolici orgogliosi ma non io a tanti di uomini semplici che in Luís hanno visto la temporaneità è la precarietà di un potere politico
Mai divenuto padrone di chi lo gestiva resistendo agli perché ribelle nella mente e nel cuore
Perché è un uomo libero e figlio solo del suo signore unico padrone accettato
Zaccagnini lo ricordo così uomo mite sorridente Sereno dentro e fuori gracile e timido nell'esporre pensieri forti e fermi
Negli ultimi anni soprattutto silenzioso di quel silenzio che si fa ascoltare che dice e giudica uomo preso da una personale dialogo con le signore mai esibito eppure lasciato percepire uomo semplice cioè diretto mai contorto come se tutto nelle situazioni anche più complesse
Potesse e dovesse giustamente essere ricondotto all'essenza all'asso aveva analizzato i principi e di coordinate morali e politiche sempre valide e sempre utili
E nello stesso tempo capace di riflessioni profonde nutrite dallo spirito dalla cultura e dall'esperienza di un uomo che aveva vissuto intensamente la vita
Benigno è stato sicuramente una delle grandi figure del cattolicesimo politico italiano
Appartenente a una generazione di cattolici impegnati in politica come è stato ricordato
Non in nome della fede ma a causa della fede
Con quella sua testimonianza lunga tutta la sua esistenza umana
Oggi interpella noi ci provoca ci chiede conto
Ci obbliga a riflettere sul senso delle cose che stiamo facendo da cristiani impegnati politicamente
Quando penso a De Gasperi a Lazzati alla pira
E possiamo aggiungere Zaccagnini e Dossetti penso a figure
Per alcune delle quali è già stato iniziato il processo di Tononi canonizzazione
A figure che no nonostante ma causa del loro impegno nella politica hanno trovato come ci ha ricordato ieri sera a Faenza il cardinal Tonini la via della santificazione
Che cosa c'era nella politica del loro tempo che li aiutasse in questo niente di diverso da oggi c'era un modo diverso di starci dentro di viverla di gestirla
Di servirla
è appena stata ricordata da Campanini la lettera di ogni evento di servirla con distacco interiore
Anche allora per loro c'era l'incomprensione dei più anche tra i credenti anche nella comunità dei credenti
Ma loro seppero convivere con questa incomprensione
Che pure sentivano come ingiusta
Senza scomporsi e senza protestare
Dopotutto è questa la paga dei discepoli veri di quel signore che ben altre incomprensioni dovette soffrire
Se però farlo perché avevano dentro la serenità del disinteresse
E del disincanto e la forza e la certezza d'essere impegnati in una diaconia politica per molti versi irrinunciabile
Il nostro fine
Diceva Zac e nella storia non è nella storia né nella politica ma nell'uomo
Nel servizio all'uomo per liberarlo e metterlo in condizioni di perseguire quei fini Manenti e trascendente
Questo e Zaccagnini
Rileggere Zaccagnini oggi ripensarlo
Recuperarlo in questo presente significa per i cristiani che stanno dentro ma anche per quelli che stanno fuori la politica
Ritrovare il senso ineludibile gratificante di un impegno ancora necessario
Ma è proprio vero che sia ancora necessario si chiedono in tanti forse anche traino
Proprio recentemente un politologo molto serio
Alluda anni alludendo proprio al nostro partito al Partito Popolare ha riferito l'asserzione di taluno secondo cui virgolette privo della massa d'urto di un voto moderato che trovo ormai lidi più consistenti dove approverebbe
Qualsiasi partito cattolico ridotto a una quota bassa di consensi
Anziché esercitare un'adeguata rappresentanza o favorire in prima persona forme più produttive di partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana
Rischia di essere un ostacolo a una presenza o a un'azione più vaste incisive e non troppo media
Si tratta di una considerazione con cui vogliamo fare i conti ancora più oggi a una settimana di distanza
Dalla grande manifestazione delle scuole cattoliche in piazza San Pietro
Noi non vogliamo sfuggire alla questione che peraltro è presente in noi sin dal nostro ricomincia amento come fu chiamato cioè dalla fondazione del nuovo Partito popolare
A me pare che del che il limite dell'osservazione era riferita
Prima consista nella riduzione del ruolo dell'impegno politico dei cattolici a quello di tutore dei cosiddetti interessi cattolici
Se così fosse si potrebbe convenire che forse ma anche questo è indiscutibile
Tali interessi sono meglio tutelati dall'esercizio di un potere contrattuale
Gestito all'e sterno del sistema politico
O come qualcuno può ritenere legittimamente
Dall'interno di un contenitore partitico più consistente generoso nell'ospitare istanze confessionali che non mettano in discussione la strategia culturale e politica del contenitore spesso
Qui a mio avviso sta il problema che investe direttamente la comunità dei cristiani del nostro Paese prima ancora del Partito popolare
Noi senza delega di alcuno
E senza aver richiesto autorizzazione ad alcuno
Siamo e abbiamo l'ambizione di rappresentare quell'area della ricatto grande o piccola e oggi oggettivamente più piccola del passato
Che ritiene preziosa l'ispirazione cristiana per orientare e arricchire il ruolo la responsabilità la prospettiva della politica italiana nel suo complesso
Per essere più precisi
La vita la famiglia la bioetica la libertà di educazione sono per noi valori decisivi
Da tutelare quotidianamente nella dialettica con visione e culture diverse dalla nostra
Ma non di meno nel perseguimento di un modello di sviluppo complessivo di quei di cui questi valori non lo sono dettagli ma quasi sempre sono il prodotto negato esaltato o contraente
Tutelare la vita una certa concezione antropocentrica della vita a che fare con il modello di società
Di convivenza di educazione di sviluppo economico di protezione sociale
Di spazio e di responsabilità riservate al sistema informativo
Dini Bertagna regolata come dice lo stucco un regola
E allora se di questo si tratta a noi pare di dovere risponde a quella provocazione da cui sono partito
Che è anche una forza politica ispirazione cristiana di dimensioni più ridotte del passato
Se consapevole e coerente con l'ambizione di dover far rendere ininfluente la propria cultura
Sia ancora utile particolarmente nel contesto italiano dove l'alternativa alludo esplicitamente alle forze del Polo di centrodestra
è rappresentata da un contenitore politico il cui obiettivo la cosiddetta società di mercato affidata alla logica della competizione e dell'esclusione
Particolarmente in contraddizione
Con la difesa di alcuni specifici e isolati i valori che pure senza volerli noi giudice volerne noi giudicare le intenzioni qualche volta viene pronunciata cioè l'intenzione di voler difendere alcuni valori
Il PPI ha aderito all'Ulivo e al centro sinistra per questa semplice ragione
Io vedo nell'esperienza di oggi non poco del pensiero di Zaccagnini
La solidarietà nazionale va certamente letta nel suo contesto storico
Così come si deve fare i conti per la solidarietà tra le forze di maggioranza in questo tempo che è diverso di quello di vent'anni fa
Sì i contesti sono diverso e diversa anche le forme e le politiche
Eppure la trama è la stessa le grandi tradizioni democratiche le forze popolari debbono trovare sempre un punto di convergenza di unità soprattutto quando il cammino della storia per raggiungere un orizzonte più largo deve superare ostacoli difficile voglio essere chiaro a questo proposito
Non perché credo che tra di noi ci sia ancora chi coltiva dubbi
Ora è troppo insieme
Una rinnovata politica di attacco al Partito Popolare proprio su questa frontiera
Sono state sempre stato convinto e tuttora non ho cambiato idea che il ruolo dei credenti impegnati in politica trova senso se si fondono la propria azione
Su due cardini essenziali
La promozione dei diritti di libertà e nel rispetto della giustizia e la promozione della giustizia sociale
E faticosa ricerca di un equilibrio tra entrambi è la cifra a mio parere di un corretto operare dei cattolici in politica
Naturalmente non posso che rispettare quanti hanno scelto di sostenere il centrodestra il polo conservatore italiano ma mi chiedo come da quella parte
Possono coincidere ricette esplicitamente liberiste nell'economia e nell'organizzazione della società
Le vocazioni insistente dell'era reaganiana e thatcheriana come età dell'Oro parla da sé
Con quella fondamentale caratteristica della politica che Benigno Zaccagnini declinava come l'attenzione all'uomo soprattutto al più beh
Sappiamo di non essere riusciti a rendere convincenti le nostre ragioni
Tanti elettori pur non pregiudizialmente ostili
E questa è la nostra difficoltà e questo è il nostro impegno cari amici popolari per il futuro
Ma vi è una ragione in più che ci viene suggerita dalla manifestazione delle scuole cattoliche di sabato scorso
Qualche osservatore ha voluto leggerla come un'apertura di un conflitto della Chiesa italiana con lo Stato
Stravolgendo né il significato vero e dichiarato
No non è stata l'apertura di un conflitto neppure di un conflitto fra la società e lo sfratto
è merito del cattolicesimo politico di inizio secolo aver sanato un simile conflitto
E stato Sturzo infatti che senza rinunciare all'assunto della precedenza della società rispetto allo Stato sublime la mente sancita nell'articolo due della nostra carta costituzionale
Ha introdotto la concezione dello Stato come organizzazione della società i cattolici dunque
Non considero non lo stato contrapposto alla società
Ne altro rispetto adesso e ancor meno essi si considerano e stranieri allo Stato
Lo Stato è di tutti e quindi anche loro e nello Stato nelle sue istituzioni
Noi siamo coloro che vogliono portare la ricchezza di una tradizione politica che osa ispirarsi al cristianesimo e in questo modo concretizzare un servizio
Una diaconia politica specifica e non totalizzante
E peraltro il problema del peso della consistenza dei consensi della nostra proposta
Un problema che esiste
Di nuovo ci ammonisce Zaccagnini quando dice io penso che si debba dire apertamente che il tempo delle rendite è finito
Che ora siamo in campo aperto dinanzi ad una società nuova più articolata ed esigente di fronte alla quale i consensi o ce li guadagniamo per la nostra capacità politica o non ce li meritiamo
Perché i cittadini votano in questo modo oggi
Perché vanno sempre di meno a votare perché noi non riusciamo a superare percentuali a una cifra
Le ragioni sono tante e concorrenti e ce le siamo ripetute varie volte la società secolarizzata la fine del comunismo il sistema elettorale
La eccessiva frammentazione un bipolarismo ancora imperfetto
Va bene una forse prevalente
Il paese è molto cambiato in nessun partito nemmeno il nostro riesce ancora a dargli rappresentanza
Nella società da sola richiese a produrre significati politici autonomia
In questa prospettiva due fatti risultano all'ora particolarmente importanti per il futuro del rapporto fra la politica e la società
L'invecchiamento della popolazione e il dissolvimento rapido di quelli che tradizionalmente venivano considerati i cosiddetti ceti popolari
Alla tradizionale esclusione
Delle aree sociali povere
Che pure persiste
E si concentra in particolare nelle grandi metropoli nel Mezzogiorno e nelle fasce della popolazione più anziana si aggiunge oggi una forma nuova
Che chiamerei di esclusione politica quella delle nuove generazioni non a caso sempre più dislocate negli spazi dell'opposizione sociale e politica
Cui si chiede nuove generazioni cui si chiedono sacrifici
Non in nome del loro avvenire ma per garantire il passato il presente di altre generazioni
Una esclusione che trasforma la dialettica fra ceti nuovi ceti tradizionali in prospettiva in un prevedibile conflitto
Quando infatti il popolo virgolette i ceti popolari si riducesse osserva Lorenzo Ornaghi concretamente e soltanto ai ceti protetti e più attempati
Periferiche Zandolin fatto espellendo ampie quote di giovani
Magari anche le categorie più produttive e i nuovi emarginati nient'affatto infondato diventerrebbe rischio che questi nuovi esclusi
A diverso titolo e con diversi toni di drammaticità si mostrino sempre più in sensibili a qualsiasi offerta politica sentita come convenzionale e invece sempre meno refrattari nei confronti di proposte o suggestioni riguardanti una quale che suggestiva cesura istituzionale
Fine della citazione
Ecco allora
Che l'attenzione a ciò che sta accadendo tra le nuove generazioni diventa importante perché lì si legge la metafora che descrive il cambiamento sociale etico e culturale
Che sta avvenendo nel Paese e che in gran parte e già avvenuto le posizioni che abbiamo cominciato asso ad assumere in materia di sostegno alla natalità
Di promozione di una cultura d'impresa di parità scolastica a cui seguiranno altre su altri temi toccano direttamente i ceti Giovanni e nuovi del paese
Lo stesso proposito in via di concretizzazione di trasformare la struttura del partito in una sorta di centro audiometrico del sentimento del Paese attraverso i gruppi di ascolto
Vanno nella direzione di trovare una frequenza che ci rimetta in sintonia con questa Italia così cambiata
Non solo per riuscire a rappresentarla ma per aiutarla a ritrovare il senso vero e utile della politica
Il partito delle idee diventa allora la modalità moderna di declinare il partito popolare
Per finire e ancora Zaccagnini che ci ammonisce le idee non chiedono premi e non pretendono ricompense
Sono gli evitò il sale della terra facciamo che lo siano sempre anche per il nostro partito
Con
L'intervento del segretario politico si conclude questa sessione del Consiglio Nazionale voglio però prime e ringraziare cardinal Tonini che anche se non ha potuto stamattina essere tra noi e già Inter Nuto con un appassionato discorso ieri sera Faenza e che speriamo poi che sia ancora tra noi stasera il
Ma prevede alle tredici e cinquanta di trovarci all'ingresso principale del cimitero di Ravenna dove consegneremo dei fiori da portare sulla tomba di Benigno alle quindici nell'assai la della Camera di Commercio avrà luogo un convegno promosso dai movimenti cattolici sociali di dire avendo con un particolare contributo di carattere storico da parte di D'Agostino Giovagnoli Di Pietro Scoppola di monsignor Bettazzi alle ore diciassette e quarantacinque davanti alla Caf sa di Zaccagnini e avvia ma trenta appunto ci sarà lo scoprì mento dell'ala capite con i discorsi del presidente Mancino e del cardinal Tonini alle ore dieci otto e trenta sarà celebra atta dall'arcivescovo di Ravenna monsignore Amaducci una messa in Santa Maria del Porto davanti alla casa di Benigno Zaccagnini che grazie