"Il partito d'azione e gli italiani" presentazione del libro di Claudio Novelli (c/o Biblioteca Casanatense - via Sant'Ignazio, 52)

Amplificazione il più vasti si riferiscono direttamente all'uso pubblico della storia
Attento però come dire dal più cerchio dei cerchi concentrici che oggi cercheremo di riattraversare
Nella mia veste di diretta dalla collana in cui il libero è stato pubblicato spendo il mio tempo
Legata all'introduzione di questa serata per dire
Qualcosa su come è nata questa colla
Con la marcia il titolo dall'azionismo agli azionisti
Il suo momento di incubazione alla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
In quella fase il dibattito storiografico sull'azionismo cambia radicalmente di sì
Per tutti gli anni Ottanta la querelle sull'azionismo aveva visto come grandi protagonisti i due grandi filoni culturali dell'azionismo dal lato del comunismo dalla sì rimbalzava tra l'uno e l'altro delle due vulgata e teniamo alle così attraverso la memorialistica per assediare attraversa anche opere di buon valore storiografico
Che però avevano al centro una querelle molto datata sei molto segnata da quello che era stato il dibattito politico durante la Resistenza rimbalzavano questi un po'questi stereotipi questi luoghi comuni partito di generali senza esercito
Insomma era una congiuntura ancora se volete nonostante fossero passati quarant'anni della Resistenza ancora molto in Terna al clima dell'antifascismo così com'era scaturito alla fine della Resistenza il venticinque per quarantacinque questa congiuntura storiografica nutrita quindi dei succhi della politica ma molto interno come dire al paradigma dell'antifascismo cambia radicalmente disegno proprio in questo passaggio mille potrà milioni centottantanove mila centonovantuno proprio lì è sempre difficile per uno storico dare dei termini a cuore determinata ad hoc ed ex dovessi datare la svolta viola come dire lenti che rende l'intervista fatta a Renzo De Felice da Giuliano Ferrara sul Corriere della Sera del dicembre del mille novecentottantasette quell'intervista segnò una discontinuità nettissima rispetto al dibattito perfino allora c'era stato credo quella ricordiate intervista di grande spessore da cronista politico perché per la prima volta si metteva in discussione l'antifascismo come paradigma costitutivo dalla nostra reputi da allora in poi la la polemica cambiano di segno la anche il dibattito storiografico proprio cambia la sua natura il suo DNA cioè fu scaraventato fuori dal paradigma dell'antifascismo e anzi il paradigma dell'antifascismo in quanto tale diventò il bersaglio e quindi non più una polemica interna all'antifascismo ma una polemica vs l'Antitrust
E lì ci fu qualcosa di singolare su cui vale la pena riflettere un attimo che poi legittima il titolo della collana
L'attacco all'azionismo come paradigma politico si carico di forti venature di tipo personale
Il punto più più estremo raggiunto lungo questo percorso e quello legato all'articolo di Dino Cofrancesco sulla storia conta vanno riviste di Renzo De Felice in cui Cofrancesco recensendo il mite giacobino il libro di Sandro Galante Garrone spingeva la sua con polemica direttamente sulla personale di Sandro Galante Garrone
E come se in quella fase nel dibattito storiografico da un lato e nell'uso pubblico dalla storia dall'altro ci fosse stato contemporaneamente un progetto di sostituzione dei paradigmi e di sostituzione degli uomini
Eccome se in quella congiuntura di netta discontinuità all'Inter nel nostro sistema politico
Ci si candidasse a riscrivere le norme fondamentali nostra costituzione di ispirate all'antifascismo ma soprattutto si pensasse a una sostituzione degli uomini a livello di di classe dirigente
E lì che come dire la mia attenzione verso gli azionisti a questo punto la più verso il paradigma della Tricom va verso gli azionisti in carne e ossa
Si caricò di una fortissima valenza sul piano della ricerca storica
In quella fase possiamo chiamare sempre della fase nella fase d'incubazione del dibattito revisionisti no come dire ci si confrontò con una dimensione patologica del revisionismo
La dimensione fisiologica del revisionismo attiene ai fondamenti della ricerca storica ricerca storica che non voglia essere ossia citata che non voglia essere monumentale che non voglia essere edificante deve nutrirsi continuamente di revisione continuamente di nuovi documenti continuamente di nuove scoperte continuamente di nuove interpretazioni
In quella fase il dibattito sulla sull'azionismo non registrava nessun incremento sul piano della ricerca nessun incremento sul Pian di nuovi documenti di nuove scoperte di nuove di nuovi percorsi artistici
Semplicemente come dire gli argomenti rimbalzavano in una sorta di ping pong sta per Gattico senza essere alimentati siamo dal fulcro della ricerca allora l'idea di immaginare un contenitore come questa collana libero dal quale potessero essere ospitate lettere memorie e piste alleviare Celletti documento la documentazione diventò come dire una sorta di Progetto storiografico ben identificati
Di qui come dire un filone che ha portato al carteggio alla pubblicazione del carteggio tra Valiani Venturi ha portato essenzialmente questo avvalora comando molto dalla pubblicazione del carteggio tra vivi germi se sua moglie un filo tenace questo libro ci restituisce come dire è un personaggio molto forte della nostra storia culturale
Dirigersi valdese
Ingegnere in giro come atipico rispetto agli intellettuali italiani attiva anche nella maniera totalmente dispiegata con cui visse il suo impegno politico che lo portò coi essere condannato a morte ucciso dai tedeschi in carcere a Torino
I Rangers Medaglia d'Oro assistenza intrattiene questo estremo carteggio con sua moglie scrivendo con il sangue nel retro della Bibbia che li porta c'è un comma ma cosa che anche la pista e la vite sia degli oggetti fisici attraverso cui questo dialogo si svolgeva ci restituiva emozione e commozione di grosso spessore beh io penso che questa collana in una dimensione all'interno del quale c'è una bizzarra storiografia all'interno del quale nell'uso pubblico della storia rimbalzano soprattutto lì addio pure le svolti pentimenti le incertezze e le ecco questo aveva la possibilità di avvicinarsi a dei percorsi che invece vie sono scanditi più dalla coerenza che dalla diciamo che dal tentennamenti c'è forse poco possa essere un'operazione culturale che ha una sua cittadinanza in questo momento in questo Paese
Dire che quindi affianco a questo percorso e quindi come dire come la chiamiamola soggettività degli azionisti l'altro percorso nella collana e quello in cui si inserisce il libro di tal Garavelli oggi cioè cercare di capire bene cos'è stato l'azionismo dopo la fine del Partito d'Azione
Perché anche qui come dire c'era una sorta di ping pong spero proprio che non ci avvicinava la comprensione del feto la lobby gli uomini e la ma non non si riuscì io poi a capire perché della vitalità della permanenza di questo filone culturale pur nell'assenza dello spappolamento del soggetto politico di riferimento
Il libro di Claudio Rovelli è proprio queste storie esce a inseguire il Partito d'Azione dopo la fine del Partito d'azione restituendo cinquanta ben poco edificante se volete di poco monumentale perché CISL ci restituisce gli slittamenti di ricezione che a seconda delle congiunture politiche che hanno scandito la vita dell'Italia repubblicana come dire hanno caratterizzato il modo con cui Lazio Disma interagito con questo sistema pur quindi dire che da questo punto di vista e concludo il lo scenario generale equilibrio di Claudio Novelli si e si inserisce proprio quello di una un certo tipo di concezione dei rapporti io credo che dentro questa collana siano stiano emergendo qualche dei paletti insomma cui far riferimento
Riferendosi alla galassia azionista in termini unitari e questi due paletti secondo me sono essenzialmente una concezione conflittuale della democrazia
C'è una idea per cui la democrazia del Medio di se stessi nel conflitto che il conflitto è quello che attiva le energie migliori di questo Paese che sono invece per l'appunto spente dal trasformismo dal compromessa e così via
Questo dall'altra e dall'altra parte invece una concezione militante del riformismo io insisto molto su questo termine perché l'attivazione nasce essenzialmente collocandosi contro la Reggiana riformista del socialismo una tradizione estenuata economicistica intrisa ancora di positivismo ottocentesco
Ed è qui come il cuore del rapporto tra azionisti e comunisti c'è il tentativo di concorrere come dire di proprio proporsi come concorrenti nei confronti dei comunisti direttamente sul loro terreno cioè non delegare la dimensione della militanza che era quello che era mancata alla come dire al riformismo italiano riforme italiano è stato fortissimo sul piano delle idee sul forti sia sul piano dei dei dei dei programmi ma non era riuscita a intercettare di regge più vive del Paese energie giovanili le mobilitazioni dal passato
Gli azionisti si proposero in qualche modo di colmare questo tipo di altro
Non ci riuscirà ma questo appartiene al giudizio storico e comunque come dire questo tipo di percorso che innerva la collana affidata al quale sia il libro di Claudio non regge
Io finisco qui la mia interrogazione seguirei un ordine che un ordine un po'come dire contenutistico un po'alfabetica dare la parola Giorgio la Malfa
Che ringrazio di essere venuto qui con nove stasera e poi fare parlare inglese Piero Scoppola perché volevo come dire che almeno immediatamente la dimensione è stata grave che venisse messa al centro rispetto al dibattito successivo grazie
Ringrazio molto
Giovanni De Luna invitato a far parte di questo letto il libro dopo una una recensione
Che ho letto sul Corriere dire di Arturo Colombo letto il libro sono rimasto molto colpito
Dico perché
Dal CIPE assenti esclusa sì precisa sentire bene si sente allora alzo la voce intanto
Io sono molto per così dire grato Giovanni De Luna prevalere nel corso degli anni a partire dal suo libro sulla storia del Partito d'Azione
Promosso questo che è un capitolo importante della storia italiana
E anche della cultura italiana promosso a una branca di studi con tutto l'approfondimento che alla nuova Italia perché attraverso la collana
Alla quale faceva riferimento del nulla consente di agli studiosi di di conoscere meglio le vicende di questo capitolo che è un capitolo politico un capitolo culturale e forse anche un capitolo etico della storia della storia del nostro Paese
Il libro un libro molto bello secondo me libro di Novella un libro ricco di documentazione e e di con una lettura molto approfondita dei dei e i testi degli scritti del del Partito d'Azione nel Periodo del Partito d'azione e successivamente e quindi giudizio ma io non sono uno storico quindi
Giudizio che meglio che lo diranno gli storici ma insomma secondo me è un bellissimo libro c'è un valore lo dice
Lo ha detto del resto dell'uno giusto dirlo c'è una difesa del Partito d'Azione rispetto degli uomini del Partito d'Azione rispettare alle accuse alla denigrazione questi giudizi che da una parte del qualunquismo di Giannini
Sugli uomini che volevano tutto ma procurò subito ma non sapevano cosa volevano e anche da un certo giudizio che da sinistra fu molto duro contro la scaltrezza del contro l'astrattezza dell'azionismo irrilevanza dei valori dell'azionismo quindi è un libro che riporta al centro questi grandi valori fa anche una grande impressione scorrere i nomi degli azionisti
Cioè cioè diciamo una parte tra le più significative della cultura italiana Calamandrei Omodeo De Ruggiero Cardia insomma Mario Paggi cultura politica del nostro Paese si vede una ricchezza straordinaria di questa formazione politica che riunì per breve tempo
La storia del Paese molto importante in particolare secondo me nell'ambito di questa ricostruzione del valore vocale dell'azionismo la difesa rispetto alla questione dell'anti del preteso antipatriottismo deviazioni
Loro del luogo logo per così dire e fare il tifo contro Polo la patria tra virgolette dello tifare per per gli alleati nel bombardamento del nostro paese insomma tutta questa polemica che c'è stata negli anni se uno legge il diario di Calamandrei
Calamandrei Ca'aggiorna continuamente su questo problema si domanda ma come facciamo a guardare in faccia la Francia dopo il colpo di pugnale
Di Mussolini e nello stesso tempo si domanda ma non come fa io in fondo mi auguro che il mio Paese perda debbo augurarmi nel mio paese per che la ricchezza di questa dibattito morale intermediazioni dice Novelli nella frase più secondo me più importante
Dice in e indici appare ingeneroso dire che all'azionismo per sua natura antipatriottico e anti italiano
La resistenza che era stata guerra partigiana e guerra patriottica
Ma anche quella civile era aggiunge sollevazione vocale prima che l'insurrezione militare rappresentava un altro movimento civile
Basato sulla consapevolezza della necessità di un rinnovamento totale della vita nazionale quindi questo è molto importante
Ci sono come è giusto che in un libro stimolante ci sono dei dei però diciamo dei limiti io ne vedo due il primo e che pure essendo
Programmaticamente un libro sull'azionismo ha detto De Luna dopo il Partito d'Azione così si perde tutta la parte che in un certo senso è più importante e cioè l'azione politica del Partito d'Azione
Il fatto che la Repubblica fu fu il punto centrale l'aspirazione centrale dell'azionismo fu la battaglia politica che l'azionismo vinse e che ha lasciato in eredità al nostro Paese di fronte alla posizione
Il Partito Comunista dopo la svolta di Salerno
Insomma che gli azionisti abbiamo saputo portare con loro i soci al Partito socialista di Nenni
E riusciremo attenere contro Togliatti contro cui c'è contro la monarchia la posizione della della Repubblica e vincere questa battaglia rimane un punto di fondo molto importante
Secondo l'internazionalismo del partito dall'europeismo rinunce per cioè Novelli parla del Manifesto di Ventotene parla di Spinelli di coloro quindi Ernesto così
C'è qualche cosa di molto profondo in questa visione europea dell'azionismo su cui bisognerebbe insistere il terzo punto è le occasioni mancate dalla politica italiana cioè quando il Partito d'azione del quarantacinque propone ai socialisti
Di rinunziare al patto d'unità d'azione Fronte popolare
E i socialisti dicono no e questo poi innesca fra le tante cose anche la crisi del Partito d'Azione pensa ma qui c'è un'analisi politica di ciò che l'Italia avrebbe potuto essere e non è stata per responsabilità ecco questo nel libro forse perché il libro riguarda le posizioni l'identità culturale del Po degli azionisti questo non ce e infine
Infine c'è in queste citazioni degli azionisti
Alla fine
Una quasi l'impressione di una di una certa genericità di posizioni
Per cui l'azionismo che invece fu una battaglia molto precisa
Che aveva i suoi avversari attesto che sta a destra e a sinistra era un'identità politica molto forte
Alla fine diventa una specie di di albero genealogico buono per tutti nell'ultima pagina del libro Novelli conclude con una frase brevissima che io voglio leggere e che secondo me rischia di rischia in un certo senso di ingannare di condurre su una strada sbagliata dice l'idea dell'azionismo era ed è l'idea di una sinistra capace di governare ma anche di suscitare energie di praticare concretezza ma di non sacrificare i principi e ideali sull'altare del realismo politico
E poi dice c'era un'esigenza perenni di ricerca una politica animata da una forte tensione etica dalla crucialità del conflitto dalla comunicazione dalla capacità di violazione e questo è il valore perenne dell'azionismo perché bisogna e per questo bisogna completare la fase dell'azionismo sembra quasi dire
La l'azionismo diventa una specie di insieme di valori a cui qualunque forza politica oggi alla ricerca di un'identità può trovare una identità è una storia ecco l'azionismo così è troppo generico cioè se Lazio nell'opporsi alla scoperta che la politica ha bisogno anche di una tensione ideale o che la società democratica ha bisogno del conflitto
Beh questo azionismo diventerebbe buono per tutte le posizioni e per tutte le stagioni con questo rilievo faccio con con l'ammirazione diciamo così per un libro molto bello io credo che si possa otto sterminare costituì come grazie
Scoppola
Io mi auguro che in sala si senta meglio di come sentiamo noi perché noi qui al tavolo non ci sentiamo quasi nulla mi auguro che in sala si sente si sente sì
Allora possiamo procedere dunque l'amico deludenti ha tratteggiato delimiti sviluppo di Vercelli efficace del sionismo
E riprendendo arricchendo il quadro che nell'introduzione Claudio Novelli ha fatto della stenografia cioè l'azionista ecco io cederei Siglienti sintesi perché abbiamo tutti
Pochi minuti a disposizione qual è l'elemento di novità che questo libro propone direi che l'accento posto con grande forza su un aspetto culturale proprio del tradizione
Del mentalità
La cui della NASA azionista che è quello della cultura e della cultura relativa al tema della cittadinanza la cittadinanza democratica come cardine di una nuova Italia il nuovo modo di essere dei cittadini italiani rispetto allo staff questo è l'elemento mi pare che emerge con maggiore forza ed è un elemento non occorre sottolinearlo di estrema attualità estrema attualità sia sul piano storiografico perché perché cette aperto il dibattito sul nel grande dibattito sul tema dell'identità nazionale della crisi diverse entità è questa qui c'è l'indicazione di una possibile risposta a questo dibattito
E dall'altro è di grande attualità politica in tutto che ce lo nascondiamo che Luna dato a me la parola per primo per un discorso storiografico ma non è che uno che si occupa di storia può fare a meno di vedere l'attualità anzi l'attualità è sempre di stimolo alla composizione della storia
Non c'è dubbio che una
Politica di di centrosinistra oggi non può venire una base solida se non a la forza il coraggio di impegnarsi anche sul terreno della cultura e da questo punto di vista l'azionismo offre spunti molto interessanti
Ma io non credo che questo Ricupero della intuizione culturale del Partito d'Azione
Possa essere con le carte collocato nel quadro di una indistinta di valutazioni di tutta l'esperienza azioniste lo dico francamente il mio punto di vista naturalmente suscettibile
Tutte le discussioni a mio avviso anzi è solo distinguendo l'operato politico generoso ma utopico
Dalla proposta culturale che quest'ultima può ritrovare la sua piena attualità
Insomma di fronte a questo libro il mio accettato da in una lettura che mi ha coinvolto profondamente una sorta di consenso dissenso io vorrei subito sgombrare il campo da i motivi del dissenso per poi sottolineare sia pure brevemente i motivi
Più profondi del consenso
Ecco non si può
Quando si fa storia riproporre i documenti i giudizi dell'epoca come propri giudizi occorre prendere le distanze non si può riproporre oggi il giudizio che gli azionisti di dette nel dalla fine del quarantacinque della crisi del governo pari e del cosiddetto avvento di De Gasperi io ricordo un convegno che tenemmo tanti anni fa a Firenze nel settantasei presente paria mi fu dato il compito non so se il De Luca che
Giovanissimo allora no
Troppo giovani a me fu dato il compito di una relazione finale sull'avvento di De Gasperi
E la mia relazione fu decisamente controcorrente sulla base dei documenti che avevo potuto consultare da chi lo stesso di De Gasperi io Conte Sky Dattesi dell'avvento di De Gasperi come inizio della restaurazione
Ma viceversa come momento in cui la democrazia italiana si attestava
Sul terreno degli spazi possibili
Perché la democrazia italiana sostegno allora e ne sono rimasto convinto non poteva rinascere
Allora dopo la guerra che come democrazia dei partiti dei grandi partiti popolari dei tre partiti di massa come dicevano criticamente di azionisti
Quella che fu definita appunto la linea dei tre partiti di massa era nelle cose e non aveva alternative non è un caso che quando De Gasperi salì al potere
E Togliatti Claudia questo perché convinto anche lui che solo su questa base si potevano portare le masse popolari italiane la realtà del popolo italiano che larga parte aveva dato il suo consenso al fascismo e su questo non ci sono oggi dubbi possibili dopo le ricerche di De Felice ma gli stessi azionisti i quali erano no molto acuti nel giudicare
Il consenso al fascismo Della passi popolare ecco quello per dopo questa esperienza di mobilitazione di massa che il partito aveva che il fascismo aveva operato aveva creato nel Paese impossibile una vittoria una democrazia che non coinvolgesse le masse popolari è lo strumento di questo coinvolgimento necessariamente erano i partiti di massa
è evidente che riconosce la necessità della democrazia dei partiti
Come punto di partenza non significa affatto giustificare i limiti dello sviluppo successivo
Quella necessità non escludeva margini di libertà di scelta politica
Poteva essere gestita in vario modo la riflessione storica a mio avviso deve muoversi
E dentro gli spazi segnati da un lato da questa necessità che è un'eredità del passato dell'immediato passato
E dall'altro amata attraverso una verifica critica accurata dei margini di libertà che le singole situazioni offriva
E non si può dimenticare condizionamento internazionale rappresentato dal legame di ferro del Partito comunista con l'Unione Sovietica che e non è stato messo in particolare evidenza dagli uomini del Partito d'Azione critici del Partito Comunista critici nel cinquantasei ma la consapevolezza del condizionamento che questo legame di ferro esercitava sulla democrazia italiana non è particolarmente presente nella riflessione del Partito d'Azione e non riemerge con particolare chiarezza da queste pagine insomma non si può comprendere la storia della Repubblica semplicemente confrontando lo sviluppo reale che il Paese ha avuto con una democrazia ideale che tendeva come molti di noi oggi noi oggi vorrebbe la ridurre la mediazione partitica crea un rapporto cittadini istituzioni più diretto
Responsabile nella piena valorizzazione del self government è interessante che il gli azionisti paranze accorpamento non parlano di federalismo
Oggi abbiamo il rischio incombente di una moltiplicazione dei centralismi di centralismo e viceversa nella cultura azionista è chiara l'idea dell'autogoverno all'inglese come momento fondante di una democrazia dei cittadini
Il Cofrancesco è stato citato ha colto un aspetto ma criticò ormai indubbiamente come un elemento di validità vi era scritto in sostanza nella proposta azionista qualcosa di reale di un altro mondo una predica fastidiosa di un nuovo pastore di anime
Come che come il suo nemico fascista voleva di modellare a propria immagine del popolo italiano e battaglia notava in quegli anni battaglie un azionista
Che italiani non amano farsi epoca vogliono educativa su questo è il nodo di fondo che poi è il discorso sul giacobinismo scontro sulla cultura e la politica concepita come come iniziativa di è lite che non sa confrontarsi e misurarsi con la complessità della realtà
Oggi la democrazia dei partiti è entrata in crisi
La necessità di allora si è tradotto nella opposta urgenza di un superamento quello che allora era la necessità di passare per la democrazia dei partiti e divertente è diventata l'esigenza di uscire
Dalla democrazia dei partiti come allora sono stati intensi e di trovare forme no e qui le proposte azioniste tornano ad essere vale io non voglio adesso soffermarmi su aspetti particolari Nottola ho notato mi ha colpito la ricchezza della ricostruzione che non vede affatto di questa cultura e nelle sue varie espressioni non tutte concordi e direi quasi mai concordato
E che anzi teorizzava no il conflitto anche interno al partito come elemento della sua crescita ed era sua e del suo diciamo della verifica continua delle sua linea
E c'è particolare rilievo in queste talpe e ti dà rilievo è dato in queste pagine al gruppo di Milano
Che si riuniva intorno alla rivista Stato moderno diretto da Mario Paggi che era in fondo l'ala più moderata più attenta alla necessità del confronto con la complessa realtà del Paese
Su un punto però voglio dire una parola anche perché è un tema attuale s'contante e lo dico la dico questa parola rischia di essere paradossale
Io sono convinto e ho cercato di spiegarlo tante volte la voce e anche per iscritto
Che molto del revisionismo attuale
Con tutti quale io ho polemizzato e polemizzo a le sue radici proprio nella concezione della Resistenza che il Partito di azione a costantemente proposto e che è stata riproposta con particolare forza polemica negli anni settanta dalla cosiddetta storiografia della nuova sinistra
Quando si esaspera il motivo della Resistenza al ma come elemento unico caratterizzante del fenomeno
Quando si sottolinea polemicamente l'attendismo e si è spento mi confida tempismo finali comprende tutto il mondo cattolico come la storiografia ispirato dall'azionismo e poi ancor più l'orso che fino agli anni Settanta affatto
Fatalmente si arriva a di Solana della Resistenza e voi soltanto citare un una una frase di Guido quarzo arrestato negli anni settanta l'esponente più alto io avevo per lui fra l'altro grande stime e ammirazione sul piano umano personale
Quando si arriva come ha fatto mio caccia a a a parlare di appropriazione della guerra partigiana da parte del compromesso fornito la Costituzione della Repubblica è evidente che si pongono le premesse per uno che esce amento del giudizio nel senso che il revisionismo affatto
La tesi che finisce Anna
Per le tue minoranza in lotta fra loro nell'estremità nel disinteresse del Paese la lunga zona grigia
Che diventa l'elemento dominante dell'immagine invece è queste immagini che va rifiutata se si vuole evitare alla Repubblica la Costituzione un fondamento il senso di una continuità ossia bastò una storia della Repubblica che non è storia disco tutta di sconfitte è una storia di piena di contraddizioni ma la storia di un Paese che è cresciuto e che
Cresciuto nella democrazia nonostante tutto nonostante le teorie del doppio Stato
Bisogna estende i confini della resistenza ai cooperare in mille forme della resistenza civile la Resistenza dei militari la resistenza dei seicento mila italiani e nell'aria e tedeschi rifiutare il giuramento e non tornano in patria
La resistenza dei contadini Churchill che ringrazia i contadini italiani per aver salvato
Dieci mila soldati inglesi in fuga dei campi
Davanti al Parlamento da dei dei campi di di prigionia e tutto questo questo quadro dis di vissuto che va recuperato per ritrovare il senso della costituzione
L'ha scritto molto bene Giovanni De Luna in un saggio che compare nella IMI e Ina un piano a Storia dell'Italia repubblicana la fame e la paura la voglia di vivere possono essere assunti come altrettanti indicatori
Di medita omogeneità esistenziale questo vissuto e quello a cui bisogna fare riferimento per capire il valore della Costituzione repubblicana
Che non è un un compromesso di pentiti
E anche necessariamente un compromesso fra partiti ma è la formalizzazione sul piano giuridico
Di una di un mondo complessa di sentimenti di speranza e di passioni che il popolo italiano ha vissuto negli anni della guerra e dell'occupazione tedesca la costruzione con le affermazioni della dignità della persona umana della pace il rifiuto della guerra la centralità del del cittadino rispetto allo Stato ha dato forma giuridica a questo vissuto del paese
Quindi la tesi della continuità che è emerso negli anni settanta va individuata entrambi avviso discussa in questa prospettiva nuova se vogliamo uscire dagli equivoci della polemica sui previsioni
Dunque
Paradossalmente solo superando la lettura azionista della Resistenza
L'idea di un suo tradimento la resistenza trachite
Pesante Calamandrei era stato uno dei più critici
Del lecito e che aveva preparato un saggio per il volume la Graziano sui dieci anni dopo no avrebbe del cinquanta cinque aveva fatto un saggio che avrebbe dovuto intitolarsi come si fa
A disfare una Costituzione che poi invece compare conti da certi ha visto quando viene meno il il blocco diciamo
Sia e inizia il disgelo costituzionale dopo la formazione della corte la nascita la contribuzione dopo la prima sentenza
Che annulla alcune alcune articoli alcune disposizioni della legge fascista di pubblica sicurezza scrive un saggio sulla stampa
Che si intitola la costruzione si è mossa il quale afferma i cittadini sentiranno che la soluzione non è soltanto una carta scritta che la Repubblica non è stata una beffa
C'è nella stessa cultura azionista la consapevolezza di questo bisogno di uscire da una visione
Come dire
Cauto centrata tutta legata all'ENI e dalle illusioni alle illusioni nella di illusioni vissute della storia della Repubblica e la storia non si può fare
Assumendo a metro di giudizio le speranze di un gruppo minoritaria sia pure di altissimo livello culturale morale ma va fatta tenendo conto della complessità e l'esperienza del Paese
Ecco l'idea cara agli azionisti della costruzione di una cittadinanza democratica come nuovo elemento di identità nazionale potremmo dire con Habermas come patriottismo della Costituzione riemerge oggi al di là dell'insuccesso politico
Un successo politico del Periodo Breve come punto di arrivo io l'udibile dello sviluppo della democrazia italiana e della sua crisi attuale
Riemerge perché sono venuti meno di molti fattori
Storici che hanno reso impercorribile all'indomani del conflitto quella proposta perché non c'è più il comunismo perché il Partito Comunista subito una svolta che più che una svolta è una rottura una frattura con una discontinuità netta
Perché evidentemente è una religione secolare qual è il comunismo era negli anni quaranta e cinquanta non era compatibile con l'idea di cittadinanza democratica che è il contrario di una religione secolare
Perché è venuta meno ed sono venuti meno molto dei fatti molti dei fattori degli elementi che in ambito cattolico rendevano impossibile la costruzione di una finanza democratica la polemica contro il clericalismo
Degli azionisti non era priva di fondamento è innegabile che nei primi anni della Repubblica siano stati più ad azioni clamorose del principio di libertà religiosa a danno delle minoranze ricordo Jemolo
I suoi scritti le sue denunce in questo su questo piano ma tutto questo va capito è collocato nel quadro di una storia che ha avuto un suo sviluppo che non è rimasta ferma quegli inizi
La presenza by cattolica nel Paese è mutata prima per effetto del Concilio poi per la fine dell'unità politica dei cattolici
Ma questo non significa che l'obiettivo di De Gasperi all'ora
Fosse privo di un suo valore quando si impegnò perché la Chiesa a differenza di quanto è avvenuto
Dopo la prima guerra mondiale fosse dalla parte della democrazia e non più chiara carente Dio una soluzione autoritaria della crisi del dopoguerra questa era l'assillo italiani assillo condiviso da Togliatti
Nel famoso voto sull'articolo sette all'Assemblea costituente certamente un punto che che offende io ho avuto un'intervista interessante con Dossetti non ancora pubblicato Setti mi ha detto
Chiaramente francamente che non era convinto
Nel famoso dibattito con Calamandrei sempre splendidi discorsi ne è convinto della possibilità di difendere tutti gli articoli del concordato nel quadro dei nuovi valori
Ma è necessario fare perché se questo non fosse stato fatto sarebbe venuto meno per la garanzia sul della Chiesa sulla democrazia che è essenziale per la rinascita democratica perché non ci mi aprisse una questione religiosa come quella che aveva dominato le vicende del Risorgimento
Bisogna bisogna capire la complessità della storia che è fatta di conflitti gli azionisti dovranno chiarirsi il concetto di conflitto come proposta ma il concetto di conflitto tanto più deve essere criterio di vetture quando si fa la storia di un periodo così
Così tormentato come quello che abbiamo alle spalle
Oggi è possibile quello che allora non era possibile
Invece paradossalmente rinasce si impone a livello di grande massa
Questo è l'aspetto attuale della riflessione alla quale il libro di Novelli induce che io non posso tacere perché non c'è frattura netta
Fra storia e attualità e politica
Rinasce a livello di grande ma se quella mentalità quel costume italiano del particulare ci sono pagine molto belle citazioni ricchissimi su questo
Il Vigini
Sistematica usato dagli azionisti per indicare il servilismo sette del fu ha dichiarato nella mentalità italiana contigua release gli azionisti hanno approntato le loro critiche
E che cos'è la destra oggi sul piano culturale sul piano di una visione storica di lungo periodo se non migliori emerge di questa cultura
Ecco questa parla con la lettura di questo libro di queste pagine
Sulla cultura azionista pongono questa domanda con forza abbiamo visto nelle polemiche recenti sull'insieme della storia libri di testo come si può immaginare di corpo e nel due mila
Dopo che c'è la televisione gli interni con i ragazzi che navigano in internet da mattina a sera che si che i libri di testo abbiano tutto questo rilievo che si debbano essere sottoposti al giudizio di una commissione cose del tutto anacronistiche che ci riporta una prova quella mentalità che gli azionisti combattevano denunciavano
Questo è attuale
Questo è l'attuale e e e aiuta a capire aggiudicare le vicende più recenti
E soprattutto ha dato a formulare un giudizio lo dico senza intima destra senza storia
Perché la destra che da un lato hanno strategia dall'altro ha soltanto interessi d'affari ma non alla grande tradizione della destra europea
La teste vuote è una cosa se passi importanti che nel nostro Paese non è potuta nascere giorni che sono state studiate e che sono legate proprio alla questione religiosa di risentimento all'esclusione all'impossibilità della partecipazione e quindi all'Italia di saldare il mondo colta del contadino con la del nuovo Stato nascente
E temi peraltro verso se la la lettera del la lettura di questi di questo questi pensieri e queste proposte questi scritti del degli azionisti induce a un giudizio chiaro su quella che oggi è la destra italiana peraltro verso è una sfida
Per Hillary alternativa questa destra ossia per il centrosinistra
Bisogna che il centrosinistra si è cultura un centrosinistra che solo coalizione
Di
Frammenti
Di quei tanti
La cui il cui apporto è stato necessario alle origini della Repubblica frammenti di brevetti non è un centrosinistra che possa sostenere la sfida che possono sostenere il futuro ma Irvine centrosinistra bisogna la sua cultura bisogno di attingeva a questa tradizione tante altre non è non è solo la tradizione azionista attingere elementi per la costruzione di quella cittadinanza democratica che diventa deve diventare l'elemento fondante dei diventa il santo e antropologico caratteristico
Di una posizione che poi naturalmente a e dei barbieri sue espressioni politiche le sue manifestazioni politiche
Ecco la diventa la proposta culturale azioniste ridiventa oggi attuale e praticabile nei suoi aspetti culturali e in molti dei suoi elementi politici
Tutto il discorso sul la necessità della stabilità di governo tutto il discorso che gli azionisti hanno fatto
Sulle forme di Stato democratico coerenti con l'esigenza di un potere decisionale del cittadino la la la polemica contro la delega partitica che è presente nel futuro tutto questo e attuale e oggi
Patrimonio necessario di una sinistra di un centrosinistra che voglio opporci a questa destra che riemerge come dato culturale profondo antropologico profondo nella storia del nostro paese questo libro
Da dopo averlo criticato per l'aspetto senza ma credo che il compito delle presentazioni fascicolo di discutere non soltanto di fare l'elogio dell'autore per questo tipo da un contributo importante al fine di questo recupero in questo senso è un libro importante per la storia importante e credo anche per il dibattito politico attuale
Ora mi trovano
Assolutamente d'accordo
Il libro ci pone davanti il problema dei fondamenti culturali della politica ed è un tema che è stato illuso per cinquant'anni è un tema che il Partito d'Azione ha posto al centro di tutta la sua opera e che poi ha continuato sotterraneo essere portato avanti da tutti coloro che si sono detti azionisti dopo il Partito d'Azione morto ed è un tema che se ci pensiamo bene ci troviamo davanti oggi
Nel guardare lo scontro in atto tra i Borboni
Nel guardare alcune delle grandi partite politiche che lo stiamo affrontando dico subito poi vorrei non sfuggirà ai temi dell'incrocio tra l'azionismo e l'attualità politica dico subito quel libro
E a mio parere molto serio è un libro non neutrale non so se l'autore sarà d'accordo con questa definizione è un libro che dice qualcosa di molto chiaro documenti alla mano
Sulla tesi della morte della prateria basta leggersi che cosa ha scritto il direttore del Corriere della Sera che allora si chiamava dell'informazione Mario Borsa sulla morte della patria
Nell'otto settembre quarantacinque due anni dopo l'otto settembre basterebbe leggersi la data rimarrà storica per molte ragioni e anche per la più spudorata tra le tante falsificazioni storiche di Mussolini egli infatti ha scritto nella sua Storia del tempo del bastone e della carota la resa a discrezione del settembre quarantatré è stata la più grande catastrofe materiale e morale
Di trenta secondi e la nostra storia tutto falso dice Borsa
Dalla prima all'ultima parola
Le nostre sofferenze non datano da quell'infausto mese
Il nostro doloroso calvario lo dobbiamo non l'otto settembre quarantatré ma dieci giugno mille novecentoquaranta
Non l'armistizio che tentò anzi di salvare il salvabile ma la dichiarazione di guerra la guerra meditata auspicata provocata da Mussolini
Che doveva gettarsi comici gettò nel più nero degli abissi le nostre sconfitte in Grecia in Africa orientale in Libia sono tutte avvenute prima dell'otto settembre la Sicilia fu vinta invasa è occupata prima dell'otto settembre
Il libro non illude
Nessun tema della parabola dell'azionismo
Affronta nell'ultimo capitolo del penultimo capitolo le ragioni del fallimento
Non ne esclude la tesi dico Francesco relazioni più Partito d'azione fosse in realtà più un pre partito che un partito che doveva pedagogicamente in qualche modo concorre a determinare le condizioni
I fondamenti culturali come abbiamo detto prima
Per la ripresa di una libera politica di un libero confronto politico
Di un dibattito istituzionale
Nel nostro Paese più compero proprio partito ma non non non nasconde naturalmente le divisioni affronta il tema che se poi chiamato della Resistenza incompiuta insiste anche nei capitoli precedenti sul carattere rivoluzionario che gli azionisti volevano dare alla resistenza
Come tentativo di compie in questo secondo Risorgimento quel l'elemento di nazionalizzazione di partecipazione delle masse che il primo Risorgimento per le caratteristiche particolari della storia italiana a cui ho accennato scopra
Non è stato possibile precedente
C'è poi tutto il capitolo appunto abbiamo ricordato del pedagogici mo'azionista la questione dello Stato la questione nazionale
Il recupero e quindi insiste con pagine e pagine
Di una generazione di giovani che era stata fascista
Era stata compromessa col fascismo
Perché come dice Luciano Bolis tutto intorno a me era fascista
Perché come dice Ferruccio Parri c'è un'intera generazione che è stata sagomati
Con il profilo
E anche questo dovrebbe essere tenuto presente nel dibattito sulla conosce la zona grigia
Il Partito d'azione è stato anche in particolare un incontro tra due generazioni gli antifascisti
Quelli che arrivavano dal confino dall'esilio e dalla prigione dica avevano maturato la loro scelta
Potremmo dire intento
E quelli che erano cresciuti sotto il fascismo e si erano anche in qualche modo compromessi che avevano creduto nel fascismo
E che hanno poi compiuto questa scelta le quali ostentatamente ripetutamente Parri ripete che bisognava aprire le porte
Mentre mi pare
Che nell'ultimo decennio Signorino in alcune biografie
Azioniste del nostro paese di spicco signori gli ultimi settanta anni
Rimanere abbarbicati
A quella compromissione giovanile col fascismo di cui in questo libro con i documenti dell'epoca ci sono per le regioni con la sagomatura fascista era stata data un'intera generazione che fascismo durato vent'anni come ricordava al varo che viene citato da De Felice soltanto per parte
Il fascismo durato vent'anni come dice dal vent'anni sono troppi
Dotazione perdeva naturalmente tra la Resistenza
La questione istituzionale
La rigenerazione dell'insurrezione non l'insurrezione vista come momento di rigenerazione la grande questione istituzionale e fondamento di un uomo sta
Non è dare e mi interessa di più per quanto mi riguarda che la parte più importante del libro
Sì è la prima sia quella
Sul fondamento dell'azionismo che su internet si interseca naturalmente con i lavori di Luna
Con le cose che hanno detto Bobbio Galante Garrone con le critiche di Galli della Loggia naturalmente corre il lavoro fondamentale di De Felice
E anche come alcuni rilievi che sono stati fatti
Dal campo non dei critici atto migliori dell'azionismo da da storici come Rusconi ecco il libro fa capire secondo me molto chiaramente anche le generazioni più giovani
Giacimento di valori che c'era nel mondo dell'azionismo del Partito d'Azione prima dell'azionismo dopo
Valori civici valori di moralità civile una religione dello Stato
Un concetto di democrazia integrale che fa sì che l'autore del libro definisca a più riprese anche nell'introduzione poi nel libro
Il Partito d'azione come il partito della democrazia
In questo senso però io credo che mi permetto di non essere d'accordo con la Malfa perché non credo proprio che questi elementi
Così come il libro profila Partito d'Azione possano essere considerati buoni per tutti
Come se qualsiasi non tradizione cultura politica che ancora potrebbe essere comprensibile ma la Malfa ha detto
Ogni partito politico oggi in Italia potrebbe prendere per buoni questi elementi di che continuamente nel libro
Cui di scosse i documenti dell'epoca con le citazioni dei giornali azionisti dell'epoca c'è la coniugazione di questi valori potremmo semplificando
Civici della religione dello Stato con un antifascismo esistenziale come viene definito più volte
E questo non è buono per tutti nell'Italia di allora nell'Italia degli ultimi cinquant'anni nell'Italia di oggi
C'è anche alla fine del libro
E l'ultima pagina a cui si riferiva alla NASA c'è ripetutamente lo notavamo prima chiacchierando con Scoppola l'insistenza su due italie inconciliabili tra di loro io aggiungerei
L'autore usa dei termini più specialistici scientifici meglio aggiungere due tagli antropologicamente inconciliabile
Fondendo insieme la cultura la cultura politica e il modo di essere
Delle due taniche sono incrociati tra di loro ecco perché il libro non presente a mio parere il Partito d'azione come una sorta di insegnamento di lascito cui tutti possono ricorrere nome di un comune del sentimento dello stato
Perché certamente questa questione dello Stato che è fondamentale coniugata continuamente con la questione di un antifascismo definito addirittura esistenziali
Ragione d'essere
Derivazioni d'identità potrà conferma
E dall'altro lato un'inconciliabilità
L'altra Italia quell'Italia perenne Secondo gli azionisti che poi
Devi nel nel movimento fascista che si fa stato si fa dittatura vede una rivelazione di se stesse in qualche modo
Perché vede una sottolinea
Ecco c'è di nuovo credo
C'è una sottolineatura di dico di quei vizi perenne
Allora
Io mi scuso se può sembrare polemico quello che voglio dire però l'ho scritto sul mio giornale per cui
Credo che sia
Sia giusto
Mi pare di sì non mi pare che si senta credo che si possa dire anche a voce alta dovremmo chiederci come mai se si ragioni del fallimento sono quelle così chiaramente
Il vocate in un capitolo intero dell'impero se la parabola politica politica in senso stretto del Partito d'azione è stata così breve così effimera come mai l'azionismo resta un fantasma SIS di tutte le destre italiane
E test culturali vedeste puliti
Le destre antiche le teste moderne resta qualcosa di un bersaglio fisso un antagonista perenne della destra italiana come mai qual è la ragione
Io credo che la Regione sia quella che ha detto Scoppola perché il fondamento della battaglia politica è un fondamento culturale
Noi troppo spesso proprietà che per colpa dei giornali guardiamo soltanto a quella che si potrebbe chiamare mutuando la terminologia dal dal comunismo la destra reale
La destra realizzata potremo dire che anche in Italia abbiamo una destra reale una destra realizzata non sto qui a dare un giudizio di qualità l'aver lodato Scoppola
Lo condivido ma vorrei dire un'altra cosa che noi guardiamo prevalentemente a questa destra si muove sul piano politico che si propone ovviamente legittimamente
Il problema della conquista del potere che ha la forma di visibile dei partiti attraverso i quali si muove ma c'è dietro qualcosa di più profondo che è un vero e proprio cambio di egemonia culturale
Che ha dei fondamenti con tipo di cui discutiamo un cambio d'egemonia culturale di cui la destra Reale realizzata la destra politica assoluta puntasse
Ma c'è un un lavoro più compresso che il fatto di operazioni giornalisti perché hanno a mio parere poco da vedere con la storia con la cultura molto con la politica e con l'ideologia che sono due strumenti perfettamente legittimi purché vengano dichiarati come tali e non vengono camuffati
E che punta a destrutturare alcuni fondamenti della nostra vita civile così come li abbiamo conosciuti per cinquant'anni anche questo perfettamente legittimo bisogna sapere di che cosa si tratta
E ne parlo oggi parlando di questo libro perché quei fondamenti sono a mio parere come dice la storia di questi ultimi anni
L'antifascismo
Il Risorgimento come si è visto che la polemica quest'estate e l'azionismo perché l'azionismo è il punto d'incontro di Crocevia teorico dalle Risorgimento l'antifascismo nella pretesa
Gli antifascisti pretesa fallita di fare del di fare della Resistenza il secondo Risorgimento addirittura di compiere quel destino
Che il Risorgimento poteva avere per il nostro Paese e che non ha avuto
Questa destrutturazione dei valori civici su cui si è fondata la democrazia del nostro Paese così come l'abbiamo conosciuta
Passa attraverso anche una delegittimazione della nostra Costituzione come derivante e derivata da quel patto culturale cultural politico
Che viene dalla lotta di liberazione
E arriverà inevitabilmente mi pare una conseguenza geometrica non credo che sia un arbitro dirlo a una critica frontale delle nostre istituzioni perché sono la derivata naturale di quella Costituzione non sono un santo per caso sono
Il frutto di quella Costituzione
Io credo che
Su su questo punto l'azionismo sia per forza di cose il bersaglio
Naturale di questa polemica
Nazioni ciò che viene accusato di essere traditore della mia della neutralità liberale perché viene accusato di essere da un lato troppo antifascista dall'altro lato troppo poco anche comuni
Bobbio aveva detto negli anni Cinquanta io non sono né comunista né anticomunista né con loro né contro di loro pervade e proprio questa posizione
Ha tirato su Bobbio delle critiche
Di tradimento di un'opposizione liberaldemocratica di tradimento della neutralità liberare dimenticando anche tutta l'opera l'opera culturale con cui Bobbio ha incalzato Partito comunista ma non parlo soltanto della polemica contro gli atti ma parlo di questioni su cui ha di cui assolutamente non si parla più ad esempio tutta la polemica con Berlinguer sulla terza via che data al mille novecentosettantotto
Quando negli editoriali del stampa
Giornale dove l'azionismo trovato
Momento di espressione anche dopo la morte del Partito d'Azione Bobbio molto semplicemente disse Berlinguer nel momento della massima potenza del PC
Che la Terza via non esiste poi o c'è il comunismo c'è la socialdemocrazia
E tutto questo viene naturalmente
Dimenticato sino ad arrivare a quella che Bobbio allargando le braccia ha definito una posizione immorale
Il nome del rifiuto
Dell'antifascismo
Per l'anticomunismo si arriva dice Bobbio una sorta di equidistanza tra il fascismo e l'antifascismo
E questo spiega perché
Il sicure superstiti più di spicco naturalmente dell'azionismo
Siano diventati dei bersagli negli ultimi anni della loro vita Bobbio mi diceva qualche tempo fa io non capisco perché in questi anni in cui sto chiuso in casa e non conto più nulla
Ricevo molti più attacchi che ne settanta anni precedenti della mia
Perché l'azionismo continua a essere la pietra d'inciampo
L'azionismo per la testimonianza che rappresenta il tentativo di coniugare senta attivo
Storica metodi e valori
Con la storia della sinistra italiana purché redenta dal comunismo perché su questo la critica degli azionisti è stata contenuta
è una pietra d'inciampo ha una concezione liberale che vede il liberalismo come
Schierato a senso unico degli ultimi anni contro
La posizione della sinistra italiana in una lettura che Valerio Zanone credo uno dei pochi che si potrebbe fregiare
Il titolo di azionisti di liberale doc
Ha definito una posizione ideologica e dunque un tradimento del liberalismo perché
è una traduzione ideologica del liberalismo
C'è poi questo un altro ostacolo dell'azionismo
Perché c'è stato negli ultimi anni un tentativo di dipingere un'Italia al peggio
E dunque il fascismo non come quell'otto biografia della nazione di cui gli azionisti
Hanno come chiaramente parlato ma come un vizio collettivo che ha in qualche modo macchiato tutti e dunque è un'Italia in cui il vizio di tutti e li virtù civiche non vengono riconosciute perché tanto lo Stato un estraneo
E l'Italia dove prospera l'elogio del mandarino
Dove si può scrivere su un giornale che quello che seduce in politica e il teppismo
E il teppismo che seduce Poli
Allora chiaramente tutta la testimonianza dell'azionismo cozza
E quale altra cultura politica dovrebbe costare contro queste cose
La sinistra diventata
Veltroni replicherà non servirà d'accordo ma ce lo diciamo io lo sostengo da tempo anche in conversazioni Procolo è diventata per molti aspetti
Gregari questa egemonia culturale accettato di essere messa nell'angolo per un elemento diventa a mio parere che il comunismo durato troppo a lungo nello stop
E Turandot troppo a lungo ha creato con la coda di paglia che impedisce a questa generazione
Di dirigenti comunisti per ragioni biografiche prima ancora più culturali politiche
Di poter ribatte
A questa opera di
Il cambio d'egemonia culturale che viene si sta si sta instaurando il nostro Paese
Ecco
Io credo che
Non c'è dunque da stupirsi ho chiuso sì qualche consigliere comunale di AN in perfetta buona fede
Rifiuti e Bobbio Galante Garrone Shinji
Ma questi sono stati delegittimati
Nella addirittura nell'Inner Mita dei novant'anni per un decennio sono stati additati al pubblico ludibrio sono stati criticati politicamente
Stati additati al pubblico impiego la lettera di Bobbio giovanile al Duce a una lettura che contrasta apertamente contro le cose che
Borse appare le persone che vivevano in quella temperie avevano titolo probabilmente per far valere le loro ragioni di antifascisti che lo stati al confino dicevano delle persone compromesse corre sul queste persone sono state delegittimato e per dieci anni c'è da stupirsi che in buona fede qualche consigliere comunale
Alzi la mano di te ma no io so che non è così non meritano un sigillo d'accertamento io credo che questi consiglieri abbiano ragione dovevo tutto sono perfettamente coerente sono coerenti con ciò che hanno letto conto che ci sono si sono sentiti dire
Come quando non c'è da stupirsi se un consigliere regionale di AN dice che i libri di storia non sono corretti quando si esalta
La partecipazione a Salò di persone di tredici anni e mezzo quattordici e se ne ricava una metafora generale senza una parola di condanna ecco prova dell'equivalenza con l'esperienza di Salò
Come se la moralità non contasse la mora la politica avesse perduto ogni connotazione morale io credo che sia perfettamente legittimo che il consigliere regionale torna a casa apre Livorno è stato il suo figlio dice no la lettura che sì da questi libri di Salona lettura di Nesta
Ma perché dobbiamo stupirci ecco perché la battaglia vera che si sta combattendo oggi il nostro Paese tra i due poli
è una battaglia culturale noi vediamo soltanto l'epifania del fenomeno noi guardiamo quella che ho chiamato la destra reale del nostro Paese e dietro c'è uno scontro culturale
Che è in corso da tempo su quale si muovono anche forze camuffate
Che non sono con
Compiutamente di destra forze molto diverse che formano però questa temperie generale che ha determinato un cambio di stagione di otto Paesi già compiuto
Molto prima della scadenza del suo
Bene
Aggiungo anch'io che ho accettato di partecipare a questo dibattito perché Colletto il libro di Claudio Novelli e l'ho trovato libero bello molto bello
Inappuntabile sotto il profilo della ricostruzione storica
Onesto un libro scritto da persona perbene onesta
L'ho trovato un libro per riprendere una espressione di Giovanni De Luna all'inizio di questa chiacchierata unico un libro che si inserisce nel normare le uso pubblico della storia in modo felice
Voi avete ascoltato gli interventi che sono ci sono stati tre anime se siete persone che leggono i giornali minimamente avvertite ha detto capito come si tratta che cos'è l'uso pubblico della storia
Una discussione seria appassionato onesta fatta da persone perbene che diciamo così
Che tiranno che tirano il discorso per arrivare a delle conclusioni che hanno a che fare con il presente non è una discussione spassionata
Ora così persone interessate a
A un dettaglio l'approfondimento proprio il punto di verità storica persone appassionate e perbene che modo leale
Se sono perbene dichiarandolo se sono meno perbene non dichiarandolo
Chi erano tira una questione che l'interessante lo interessano funzionali funzionali quello che loro pensano guardate che è sempre avvenuto così è sempre stato così
Poi qualche volta qualcuno che si ritiene più furbo
USA questa arma accusando il gli altri quelli che pensano cose diverse da Luigi quello sta facendo uso pubblico della storia
Voi avete sentiti discorsi sentirete anche il mio giudicate se
Se da una parte esiste un lavoro di storici parziali a sette cinque non hanno nessun ente a che fare
Fra la materia canalizzare non hanno niente in comune col presente e dall'altra invece delle persone che fanno operazione
Tra l'altro Novelli credo letto sui giornali credo che sia così che si è impegnato anche in un'operazione felice salutare
Di rividi rivisitazione da parte dei DS
Nella
Tradizione nel solco azionista e quindi il suo libro e due cose insieme sono due libri ne potete leggere tutti e due molto felice molto buoni un un libro descrittivo
Serio
Sulla storia del Partito d'Azione di quello che fu dopo e uno in controluce un libro sui perché i DS
Il loro segretario oggi
Vanno
Torna cercare linfa in quelle radici opportunamente una cosa ha fatto tutto alla luce del sole però anche qui siamo di fronte non a storici studiosi che in questa biblioteca trascorrono il tempo è un persone felicemente impegnata in politica a fare una cosa per venne alla luce del sole
Come tutti
O come gran parte degli storici prima dell'uno ha detto una cosa che spero di sia sfuggita anche se la scrittura che De Felice fece un'intervista al Corriere della Sera perché mirava un'operazione per per cosa riscrivere la prima parte della Costituzione si inseriva in un ordito
Come voi sapete no va be'poi lo spiegheremo meglio cioè si inseriva in una cosa che mirava a qualcun'altra
Vi prego di pensare che gli storici sono a meno che non sia provata la disonestà come Scoppola come te non mirano a un ordito nessuno dice quello che tu dici di Felice scrive questa cosa perché miniera so riaprire Boullan pure
Rimettere gli ebrei nei ghetti Gomorra tradizione sono gliene neanche in mente
Perché l'invito perché non usare lo stesso sistema nei confronti di De Felice per l'intervista al Corriere della Sera del mille novecento ottantasette perché i penso semplicemente cose diverse dalle vostre
E come le vostre impegnate anche che hanno un
Qualcosa di impegnato nella battaglia politica di oggi
E veniamo all'azionismo
Al tema di questo libro voglio fare un altro complimento libro di Novelli libre di novelle a differenza
Di molta della saggistica in questo campo tratta innanzitutto
Segnala gli Autori le persone con cui non è d'accordo nome cognome libri frasi
Poi le tratta con enorme rispetto contesta il loro punto di vista
E mai se non vado errato neanche in una riga si abbandona la descrizione dell'ordito che sarebbe dietro Galli Della Loggia Orus Coni mai semplicemente decisivo
Questi hanno detto questo questo e questo io non sono d'accordo con questo questo e questo idea di appioppare la perfidamente macchinazione per fortuna sua verrà onesta forse perché più estraneo a polemiche che vengono dal passato da lontano non c'è bene ha fatto il curatore della collana pubblicare un libro del genere che tratta gli avversari senza fare processi alle intenzioni a differenza di molti altri libri
E veniamo appunto a delle questioni di merito scusate
Data la sede date
Date otto precedenti
Pensiamo devo mettere in chiaro una cosa
Sono antifascista di famiglia antifascista per tutta la vita e per tutta la vita passata presente e futura me va però sempre contro ogni tipo di fascismo fra fascismo e antifascismo fra fascismo e democrazia penso che il fascismo sia il male
E la democrazia e l'antifascismo siano il bene ma anche in
Ebbene la più imperfetta delle democrazie e la più blanda delle dittature non hanno paragoni e non possono essere messi sullo stesso piano meglio la imperfetta delle democrazie che la più blanda delle dittature
Bene questo è chiaro a tutti
Ciò detto
Il motivo per cui non mi piacciono le dittature e in primo luogo e spiegherò perché in primo luogo la dittatura fascista è questo che le dittature impediscono la libertà d'espressione
Vietano la libertà dei giornali dieta hanno e i governi siano fatti con il voto prendono gli oppositori che li mandano al confine e spesso a morte
Molto spesso a morte
Nel secolo ci sono state più dittature
Più di una dittatura più di un tipo di dittatura
Chiaro
La dittatura fascista ha di peggio che ha trovato un momento di compromesso
Ma niente di compromesso organico con quello che mi appare il più grosso crimine del secolo l'Olocausto
E questo fa della dittatura fascista per la sua parentela con il nazismo un gli dà un primato nell'orrore delle dittature di questo secolo
Ma il fatto che sia prima nell'orrore ai miei occhi non mi impedisce di vedere le seconde le terze le quarte delle quinte
Ora
Nel nell'azionismo realtà nel posto azionismo opportunamente libro segnala l'azionismo si è diviso in tante correnti ci sono stati tanti azionisti
Sì due filoni così come ci sono stati tanti anche i fascismi su almeno due filoni
Proviamo a identificarli scusate procedo con una certa pedanteria ma meglio se regia c'è stato un azionismo
E un antifascismo che ha privilegiato il momento del rischio che il fascismo potesse tornare
Questo privilegiare il momento del fascismo potesse tornare ha fatto sì che queste correnti di pensiero sono state
Diciamo così
Poco sensibili alle porte tenuti aperte verso i portatori di altri virus totalitarie
Poco sensibili al fatto che altre parti del mondo altre parti d'Europa erano sequestrate da regimi dittatoriali che mettevano la gente in condizioni di non potersi esprimere liberamente a morte a morte mi ammazzavano
Poco sensibile
Lo capisco perché io stesso sono cresciuto in questa cultura anche a me è sembrato per tutto il secolo e qualche volta mi sembra ancora oggi che il rischio vero unico sia che posso tornare il fascismo
Lo farò per condizionamento perché sono di origine ebraica
Anche a me questo sembra
Però però
Rispetto l'altra corrente dell'azionismo capannone neanche il caso di dire torinesi perché Garosci da torinese la Malfa
Mario Paggi Ragghianti tutti quelli che avete non c'è stata un'altra corrente dell'azionismo
E un'altra
Corrente dell'antifascismo
Quella che ha espresso il cosiddetto anticomunismo democratico mi fa piacere che Veltroni abbia reso omaggio anche a questa parte dell'azionismo anche nessuno che invece ha detto no
Ha detto Eramo restando del fascismo il più grande orrore del secolo ci sono stati altre carogna che hanno messo a morte
Milioni e milioni di persone e contro queste carogne scusate contro queste carogne in qualsiasi nome l'aveva fatto vada e non sto parlando solo del comunismo ce ne sono stati nei paesi
Le forme di dittatura
Nei Paesi arabi nei paesi insomma ce ne sono state parecchie di vario tipo non ne voglio citare tutte le frontiere bisogna avere una uno sdegno morale una forza di contrastarle non possiamo o
Ma che Archie del reato in cui gran parte del liberalismo di cui gran parte del liberalismo si era macchiato nella prima parte del secolo che per comodità
Di giudizio faceva finta di non vedere
è vero avete citato che qualche azionista non tutti espresse dissenso dall'invasione sovietica dell'Ungheria nel mille novecentocinquantasei e vera
Che qualche altro Bisenti se sul tema se era meglio ma sei sei sei diciamo il marxismo contenesse
Una dottrina dello Stato adeguata oppure anche sul dissenso sulla terza via brevissimo
Ragazzi qui stiamo parlando un'altra cosa anni sequestrato mezza Europa
E hanno mandato in galera e a morte decine di milioni di persone
Forse come se io dicessi che nella prima a parte del secco è vero qualcuno aveva dissentito
Da alla primo tentativo di Hitler di impadronirsi dell'Austria non stiamo parlando di questo stiamo parlando dello sdegno
Dello sdegno morale
Che deve essere proporzionato
Fascismo e nazismo primi assoluti
Ma anche secondi terzi e ci vuole una parità
Parità che cosa significa
Significa che e qui ha ragione De Luna nella periodizzazione che quando nell'ottantanove caduto il comunismo
E ovviamente si è cominciato gli storici si sono sentiti storici alcuni
Ci siamo sentiti più liberi di andare a vedere
E andare a vedere
Complicità o mancate complicità con quello che era accaduto
Secondo me è giusto vederlo senza mettere alla gogna nessuno senza vuole riferire nessuno ma questo è normale di giusto che si vada a vedere
Così come
Se alludeva a me quella storia Vivarelli
Di Vivarelli del libero che appena uscito
Su
Un ragazzo che era stato repubblichino nel quarantatré dal quarantatré quarantacinque
E le mille cose non cediamo alle che escono di continuo su personalità
Che hanno avuto piccole o grandi come con dice piccole o grandi
Commistioni contiguità
Debolezze col fascismo in alcuni casi anche con l'antisemitismo
A me non è che interessa che l'abbiano avuto perché secondo me scopre Mauro hanno perfettamente d'accordo in un regime interessa il fatto che non ne abbiano mai parlato
Per cinquant'anni per cinquant'anni non hanno mai parlato hanno fatto l'impossibile per nasconderlo
E quando
Quando la cosa è venuta fuori è stato qualcosa di raccapricciante eccezion fatta per Bobbio che l'unica grande personalità
Che ha questa cultura e che ha messo nei termini in cui è ammesso
Quello che gli era capitato nei cinquant'anni dopo perché il tema non è quello che fece durante quegli anni il tema e cosa è successo dopo
Il caso Vivarelli non è un ragazzo che a quattordici anni era stato repubblichino mai stato che questo è stato un esponente di spicco della casta sacerdotale dell'antifascismo
è stato un dirigente come annotato Pasquale già Pasquale Santo Massimo un dirigente importantissimo degli istituti storici della Resistenza in questi vent'anni è stato il capo Linda il primo a scatenare la battaglia contro Renzo De Felice Scoppola
Che in quegli anni era attivo lordo ricorderà e quindi che c'entra sì
E lo ha fatto è stato un esponente di questa casta sacerdotale essendo stato repubblichino e pensando in cuor suo come scrive che le ragioni per cui erano stato repubblichino
Ora io preso come uno scherzo per qualcuno su qualche giornale mi abbia attribuito la scoperta di questo diario
Perché volevo preparare la strada Fini del diventare vicepresidente del Consiglio qualcosa appeso con una burla
Un mio amico burlone che poi scrive perché se qualcuno di voi non si rende conto cosa significa in questo cinquantenne aveva avuto una casta di sacerdote dell'antifascismo
Che
Evidentemente sapevano bene voi Vivarelli dice che in una lettera dubito la voglio vedere questa lettera del cinquantacinque sul punto comunque evidentemente lo sa bene se sapevano
Che quello era stato repubblichino ed era ancora convinto delle ragioni per cui era repubblichino e lo hanno elevato
A sacerdote della religione antifascista ragazzi ci sono
Ci sono dei conti che non tornano ed è questo il punto vengo alla conclusione
L'uso pubblico della storia
Va benissimo
Rispetto quello che fa Luna io non sono uno storico sono un giornalista rispetto quello che fa scopo
Rispetto quello che fa novelle
Però nell'uso pubblico della storia il problema non è
Appunto l'uso che fanno i tuoi avversari della storia ma di andare a vedere
Anche i conti che non tornano
Non mi convincono i libri se posso fare un viceministro anch'io faccio fatica a farla perché le vuole davvero molto molto bella però visto che tutti gli ha telefonato per non sembrare complice dell'autore o suo stipendiato
Il libro ha un solo difetto ecco diciamo che tutti i conti tornano alla perfezione
Tutti i conti tornano a perfezione
Su le divisioni cui pure l'autore accenna degli azionisti nel dopoguerra si accenna ma non fino al punto da mette nei rilievi conflitti invece come io del sappiamo
I conflitti ci furono scuro profondi ci furono scelte come la Malfa tre figlio di uno dei più importanti dirigenti e azionisti di questo dopoguerra sa
Furono conflitti molto forti
In gran parte intorno ai temi di cui ho parlato io in questa cosa un'ultima cosa tutto quello che ho detto non serva a nessuno operazione vi assicuro
Serve soltanto a dire le cose che mi andava di dire questa sera ascoltando le cose interessantissime già sentito prima di me grazie
Ma tanto voglio dire che sono contento di questo dibattito che accompagna l'uscita del libro di Claudio nome sono contento per lui sono contento per il suo lavoro
E anche perché mi sembra la migliore delle
Presentazioni possibile quindi nella quella nella quale si incrociano con tanta passione anche con tanta schiettezza opinioni delle vetture che a partire dal libro e a partire dal tempo storico del quale libro parla muovono per arrivare fino ad oggi ed è evidente che a me che alfabeticamente ho il compito di concludere che sta discussione non può che spettare una parte appunto di legame tra ieri oggi alla quale arrivano subito però prima facendo in questa quest'ambito di schiettezza una compressione sarebbe per me difficile
Parlar male del libro di di Claudio Novelli per molti motivi il principale che lavoriamo insieme lavoriamo insieme diversi anni che discutiamo insieme che pensiamo insieme che scriviamo insieme non questo libro che ha scritto tutto lui ma alcune delle cose che che scrivo io sono spesso fatte insieme che abbiamo incrociato nostri punti di vista sul passato e sul presente e molte volte
E dunque in questo libro io ho trovato in un percorso che conoscevo delle strade che avevamo già battuto molte volte insieme con lui e con altri
E forse allora da questo punto di vista può essere utile con
Con Rispetto diciamo così del lavoro di un
Lo storico che questo libro nasce per larghissima parte prima che noi cominciassimo lavorare insieme anzi
La sua conclusione è stata ritardata dall'eccesso di impegni ai quali il nostro comune lavoro ci ha chiamato però è lavoro di uno storico che per anni hanno cercato a Carter nato
Negli archivi
Si è impegnato in una cosa che sta dentro i suoi interessi di storico
E anche le sue passioni politiche dell'uno e delle altre vie ampia traccia in questo libro
Questo libro che si colloca dentro un filone che quello appunto è stato richiamato più volte quello del libro e Giovanni De Luna all'asta del Partito d'azione quella di tanti altri scritti tante altre ricostruzioni e qui credo abbia ragione Ezio a dire
Che
Interessante che ci sia anche persino questa attenzione questa passione nel discutere di una cultura che avrebbe potuto benissimo finire con il partito che L'Espresso
E che invece diversamente da quello che succede spesso a ruoli capovolti per cui rimangono i partiti non ci sono più le culture di riferimento in questo caso invece non c'è più il partito ma c'è una grande cultura punto di vista importante che ha attraversato
Un periodo lungo della storia italiana che nelle sue diverse manifestazioni come mi aveva ricordato
Arriva fin da noi
Però diciamoci la verità
Molto di quello di cui noi quotidianamente discutiamo
Lì
è racchiuso in quel grappolo di anni
In quegli anni tra il quaranta e il quarantacinque
In cui in Italia succede quasi tutto quello che poi ci avrebbe accompagnato per i
Cinquant'anni lavora ma ormai cinquantacinque anni sul successivo
Se voi andate nelle librerie
E chiedete a chi libri produce e lo vende
Tutti mi dicono che il genere saggistico più ricercato in questo momento è esattamente questo
Fascismo il nazismo l'Olocausto
La memorialistica e la ricostruzione storica legati a quel tempo
Forse perché là dentro c'è
Come posso dire il carattere
Epico della storia italiana è racchiuso tutto lì dentro era chiuso in quel crocevia difficilissimo in cui si passa da
Dall'entrata in guerra dalla fine del fascismo una resistenza alla liberazione scoprono i campi di concentramento all'Olocausto
C'è l'alba in una democrazia si formano i grandi partiti di massa che hanno attraversato cinquant'anni di storia repubblicana alcuni dei quali attraverso loro propaggini arrivano fin qui tutto sta al tutto sta in quel
In quel grumo di intenzioni di lascerà azioni di speranze che attraversano quel premio
Per questo credo sia giusto guardare alla memoria di quel periodo con obiettività
Nel libro di Claudio è riportata una frase di
Antonicelli una frase sulla memoria che già in qualche misura
Può far riflettere sul tema del quale parliamo oggi
Franco Antonicelli in questo e molto altro profondamente azionista scrive Claudio anche se il suo liberalismo puro gli impedì di aderire al Partito d'Azione
Sosteneva che bisognava certamente onorare la stessa stregua tutti morti per una causa ma serve il dovere di non confondere una causa con l'altro
Ora non stiamo parlando ovviamente del delle cose che abbiamo ascoltato qui questa sera
Stiamo parlando però di qualcosa che va
Oltre che non necessariamente attiene alla storica gli storici ma tiene più direttamente anche la politica
E che io considero in questo momento un pericolo per il Paese lo dice uno che non è notoriamente un fanatico né uno che vede le streghe
Insomma mi guardo intorno mi guardo intorno in Europa
Mi sembra di scorgere e non sto facendo nessuna analogia storica so che la storia si ripete si spesso ma insomma spesso con caratteristiche movenze del tutto diverso e qualcuno scrisse addirittura alternando il carattere tragedie quello di farsa
Tuttavia la storia ogni tanto ha delle movenze che hanno delle loro affinità è che insomma gli ammonimenti ci dovrebbe insegnare non sottovalutare
Porto lo sguardo fuori Italia portò sguardo in Germania e vedo per esempio quello che sta succedendo lì
Oggi parlando con l'ambasciatore italiano in Germania e cercavo di capire meglio che cosa stesse accadendo
Incerto naturalmente qui visto da qui c'è un'enfasi se volete anche una drammatizzazione tuttavia tuttavia le preoccupazioni che sono state espresse dal fatto che tutte le forze politiche tedesche abbiamo deciso di partecipare ad una grande manifestazione anniversario della notte dei cristalli non credo sia una forzatura
Quello che è accaduto con il suicidio di quella ragazza minacciate dalle naziskin il cui ragazzo era stato ucciso dai naziskin o quello di cui i giornali hanno scritto in questi giorni accaduto qualche tempo fa bambino figlio di una madre tedesca sposata con un immigrato
E quello che ancora succede a questa famiglia
I luoghi delle sinagoghe l'aggressione confronti gli immigrati
Per altro verso e già dico per altro verso
La vittoria via etere nastro la vittoria degli xenofobi in Belgio
Insomma tutto questo io non lo considero un come posso dire pure incidente ho l'impressione che il rischio che due fenomeni ai quali stiamo assistendo perché storicamente ci travolgono in qualche misura da un lato la globalizzazione
E dall'altro una certa crisi della democrazia
Perché guardate la vicenda americana ora naturalmente ha una sua
Come posso dire sfortuna particolare nel senso che
Sembra non finire mai questa Rincon però anche un suo carattere paradigmatico come sempre le grandi vicende storiche
Non c'è dubbio che noi sentiamo che c'è una certa crisi delle democrazie minore partecipazione minore impegno politico
Lentezza dei tempi decisione a fronte di una società molto veloce la crisi della democrazia
Può generare anche la sensazione che vi possano essere risposte semplificate
Che
Si presentino come risposte moderne in fondo la crisi delle democrazie degli anni Trenta era una crisi in cui c'era la crisi dei vecchi partiti politici la lentezza del meccanismi decisionali
Allora all'inizio della loro storia fascismo e nazismo apparvero come soluzioni modernizzate
Come risposte semplificate
Ha una complessità s'è difficile da gestire c'è il bellissimo libro di Wolfgang Benz sull'Olocausto
Che racconta ciò che alla mia generazione ancor più a quella di Claudio che ha dieci anni meno di me
Appare del tutto impensabile com'è accaduto che un giorno delle comunità di donne e di uomini abbiano potuto accettare che si approvassero delle leggi in base alle quali i gli ebrei non potevano stare seduti sulle stesse panchine sulle quali stanno seduti quelli che apre non erano com'è potuto accadere questo sia stato accettato presidente ha mentito messi
Non sto dicendo che tutto questo tornerà vorrei essere chiaro
Anche qui non ci scambiamo argomenti di Como di composto però dicendo che
In questo momento ora che abbiamo in qualche misura li azzerato orologio perché ha ragione su questo viene perfettamente ragione e dittature sono tutte da condanna
Non c'è una dittatura buona una dittatura che possa essere considerata io gli anch'io mi associo qualsiasi democrazia imperfetta è meglio di qualsiasi debbo dentatura
Quindi ora che tutti abbiamo chiaro questo
Proprio perché lo abbiamo chiaro e proprio perché tutti abbiamo fatto dei passi onesti anche pagando dei prezzi io ho una responsabilità politica non sono uno storico
So che le parole che uso che ho usato che abbiamo collettivamente usato erano parole dure difficili talvolta persino ingenerose
Non voglio dire adesso che era una cosa che probabilmente non non corrisponde allora Zeitgeist così allo spirito del tempo però nella nello spirito di franchezza
Ma io io sono stato iscritto e dirigente del partito comunista Italia
Che è stato un partito per come l'ho conosciuto io io sono entrato quando era segretario Enrico Berlinguer
è un partito che naturalmente in quel tempo con contraddizioni con Travaglio eccetera
Però per me che venivo da una formazione politica democratica antifascista
Non ideologica era il luogo dove naturalmente potevo portare le mie aspirazioni di libertà di democrazia molto più che in altri luoghi della sinistra di questo Paese mi sembrava che così fosse probabilmente per una parte sbagliavo però sicuramente s'lì dentro c'erano correnti filoni culturali
Che non erano riconducibile ad un'ideologia totalitaria
Aderì al Pci non significava aderire la dittatura del proletariato
Aderì al Pci significava aderire almeno dal mio punto di vista e in quel tempo storico significava aderire ad un luogo nel quale c'erano donne e uomini che combattevano determinate battaglie dentro le quali
Chi veniva da mia formazione poteva riconoscersi poi naturalmente crescente guardando storicamente
Ho avuto insieme a tanti altri coraggio anche di dire tutto quello che non andava di quella
E anche le ambiguità mi ricordo di averne discusso con Paolo nella scuola dove tutte e due andava in una occasione insomma
Certo il fatto che non ci siano organizzate manifestazioni quando Jan Palach si diede fuoco i carri armati invasa la Cecoslovacchia non è una cosa che
Non sia giusto ricordare
Criticamente
Però
Però quello era il luogo nel quale la stragrande maggioranza degli intellettuali italiani la stragrande maggioranza delle donne e degli uomini di sinistra persone come me e come la stragrande maggioranza pensare credevano i valori della democrazia della libertà del pluralismo politico e culturale naturalmente sta la revisione critica di quella cultura non è stata un'opera
Però oggi se io dovessi guardare qual è il rischio principale che abbiamo di fronte non è il rischio di come posso dire riaffiorare di suggestioni
Neo totalitaria sinistro
No dovendo valutare quello che c'è in Europa
è
Il combinato disposto di quei due fenomeni ai quali ho fatto riferimento reazione alla globalizzazione nel senso delle piccole patrie i ragazzi una globalizzazione non essi attorno
Relaziona globalizzazione rischia di essere quella del piccola parte e dall'altra parte un elemento di risposta alla crisi democrazia in termini semplifica
Allora da questo punto di vista io credo che sia giusto farne discende però oggi nel guardare la storia dell'azionismo la vitalità di alcuni filoni di alcune culture anch'io come Ezio non sono d'accordo con Giorgio la Malfa quando prende endo una delle pagine di Claudio caldi nove
Scrive
Lui scrive Luís secondo me però con correttezza scrive avrà al
Vere i tre elementi costitutivi della identità e della visione della politica dei
L'azionismo dice e allora ecco assegnare la permanenza dell'azionismo unità tra politica animata da una primo forte tensione etica con una forte componente di moralità ed intransigente coerenza con i propri ideali la convinzione che non ci possa essere era l'azione politica senza secondo un chiaro limpido elmetto conflitto di idee il posizioni è quello a cui ha fatto riferimento giovanile senso una più ampia mobilitazione delle coscienze senza dare ai cittadini la possibilità di share
Le tre opzioni distinti alternativo una costante attenzione terzo al rapporto tra politica e soci proviamo attirare questi tre film io che mi occupo di politica o in qualche misura il dovere di farlo il discorso
Che parte dalla da un libro di riflessione sul Partito d'Azione tensione davvero siamo con il
Come posso dire questo elemento che certo non è di per sé ascrivibile solo all'uno schieramento all'altro sia
Nel riferimento all'azionismo interscambiabile io nutro dei dubbi lo voglio dire sinceramente lo dico anche
Speech la mente Giorgio
Secondo l'idea del conflitto questo è un tema su quali ore per un attimo concentrare e attenzione sta andando verso la conclusione l'idea del conflitto guardate da questo punto di vista l'Italia non trova ancora la sua misura perché l'Italia passa
Da conflitti ideologici esasperati da demonizzazione da guerre
E nelle quali non si riconosce la legittimità degli uni e degli altri
Io sono stato faccio parte di un partito che viene chiamato sci PDS DS
E comunisti stalinisti eccentrici cosa alla quale non abbiamo mai risposto fino diciamo a questo
Mentre poi verrò ad un attimo perché invece considero che qualche riflessione ma carattere
Quindi demonizzazione totale
Il confronto politico sul piano ideologico o questo
O invece una sorta di
Cancellazione di quell'elemento fisiologico in una democrazia moderna che l'alternanza
Guardate la vita politica italiana oscilla costantemente tra questi due elementi e io non vorrei e che un giorno ricordassimo il breve periodo successivo agli Han ma diciamo a cavallo tra il novantacinque e gli anni successivi come l'unico momento in cui l'Italia c'è stato un confronto politico non ispirato perché io fui tra quelli che dissero combatteremo la destra con le armi della politica e non con altre armi fossero quelli dialogico giudiziarie vincemmo facemmo un governo
Che ebbe la forza un governo dei governi che ebbero la forza di rispondere mi pare ad una fase di
Di modernizzazione del Paese però non vorrei che questa fosse considerata un po'come fu l'esperienza di governo di Parri una sorta di parentesi non voglio dire
Ed è qui le cose che ha detto a scopo sembra che d'accordo hanno diciamo assumere delle visioni maniche anche nel passaggio successivo però adesso parlo de
L'oggi non vorrei che noi oscilla sono costantemente tra demonizzazione ideologica e
Accordo che
Cancella quell'elemento fisiologico di valore democratico che l'alternanza e i conflitto io non mi sentirei
In un Paese in cui non vi fosse un conflitto politico democratico così come c'è nel resto d'Europa non mi piacciono gli indistinti non mi piacciono le conclusioni non mi piacciono gli annacquamento identità non mi piacciono le le anse trascuri penso che sia necessario che si veda con grande chiarezza la distinzione tra due schieramenti
Vento il rapporto tra la politica la società
L'idea di una politica non come casta autoreferenziale non come luogo essenzialmente di potere ma come uno strumento di costante connessione con la società allora
Forse è da qui che si può almeno per quanto mi riguarda muovere i tre figli che fanno uno dal mio punto di vista del tutto a tutto l'attuale e in
Un
Mentre nella sua utilizzazione politica il patrimonio dell'azionista
Che ci fanno avvenire oggi con la memoria un atteggiamento di maggiore attenzione quando io leggo lasciamo stare tutto il resto ma quando io leggo che il presidente un regioni italiane a come motto che ispira il suo comportamento politico la frase il cazzotto sottolinea l'idea e poi in effetti quello che fa sembra Cristo corrispondere
Insomma ho l'impressione che qualche soglia
Di attenzione in più bisogna alzare bisogna alzarle bisogna mostrare
E Bobbio Garro
E
Peraltro verso l'idea che chi non è cattolico deve stare a quindici metri da una chiesa il letame sulla moschea che sta succedendo ora ci possiamo porre forse in questo diciamo la stessa cosa cioè ora che è chiaro che chi pone questo problema a sua volta non è che fa parte di uno diritto di difesa GE comunista ma fa parte di
Democrazia e che sia anche una democrazia di alternanza
Però oggi non possiamo non guardare con inquietudine preoccupazione a ciò che ci sta accadendo io ripeto che non sono un fanatico compresso DS preoccupa
E confesso anche che il fatto che a tutto questo no da parte degli uomini di cultura ma da parte di uomini politici non vi sia il coraggio di rispondere lo considero uno degli elementi involutive della vita politica Italia
E allora se devo dire dalla riflessione sull'azionismo traggo almeno per quanto riguarda me che sono un uomo di parte rappresenta una parte politica traggono con pensione che quella ispirazione quella idea nella politica quell'ancoraggio a un sistema di valori forti
Quel BA
In un'esperienza forte quale fu quello dell'antifascismo siano
Valore un riferimento assolutamente rilevante quindi anch'io voglio dire il libro di di Claudio offre i integra e completa una lavoro di ricerca storiografica e di ricostruzione storica che sul Partito d'Azione non smette
Ieri avere una sua attualità perché probabilmente l'oggetto del quale si occupa cioè l'azionismo che non smette di avere una sua attualità grazie
No
Alla io davvero
Un minuto di orologio perché insomma sono le sette è buona norma che l'autore di capocollo la poco o nulla in questi casi e a maggior ragione Carlo a questa regola io adesso sia per la sproporzione dell'autore rispetto a agli intervenuti al dibattito e anche perché in fondo io quello che pensavo che penso dell'azionismo cercato di metterlo qui qui dentro in modo
Riprendere la stazione usato da Mauro che accetto volentieri e accetto volentieri anche la la la distribuzione negli e in moto e onesto formino questi acquisterà intenzioni insomma quindi ancorandone alle fonti e documenti e facendo parlare anche
Quindi io ringrazio soprattutto ringrazio voi ringrazio i presenti ringrazio Giovanni De Luna
Tecnica che ha creduto a
A questo lavoro quando erano semplicemente due capitoli di una di dottorato spedite ieri senza neanche conoscerlo tre anni fa e lui prese mi telefono e questa è una cosa secondo me abbastanza rara comunque che moda solamente disinteressato
Volle seguire
Di un giovane studioso sconosciuto che non conosceva neanche ringrazio tutti per le parole vennero sito Walter Veltroni
Ha promesso di iniziare ma mi ha promesso un momento importante perché in realtà non è
Dieci giorni di tempo per per concludere un affare l'epilogo e quindi
Sono contenti
E anche il dibattito insomma è stato così ricco che dimostra che c'è una
è una ricchezza dell'azionismo che è venuta fuori stasera non
Di una ricchezza appunto
E a questo filone culturale ho sentito oggi
Molto lessi anche il suo editoriale un mese fa e lo iscrisse e a questo punto sentendolo stasera credo che fosse una provocazione
E ormai l'opera di demolizione dell'azionismo era completata io spero di no propri no che sia la politica che la ricerca storica possano dimostrare il contrario
Se veramente questo filone Cars prosa del Terminal due dall'azionismo synth
Credo che ci rimetterebbe la democrazia italiana grazie tutto