11° Congresso mondiale del Credito Agricolo org. dal Credito Agricolo presso la Sede della Cica (Confederazione Internazionale del Credito Agricolo)

Polo sciocco di una delle più gravi crisi degli ultimi cinquant'anni oggi grazie alle misure di a Risanamento che sono stati appesi gli effetti della crisi sembrano scenari più rapidamente del previsto
Dunque rallentamento del novanta otto piuttosto grave lei crescita dell'economia mondiale in base alle ultime tenerseli questa
E nel due mila il tre per tutte le grandi religioni del mondo partecipano a questo chiaramente la situazione globale negli Stati Uniti il rigore dell'attività d'continua smentiti e lei prognosi
L'economia americana fra alcuni mesi potrebbe invece le gare forse la più lunga fase di espansione
Dal diciannovesimo secolo questa
In Europa dopo alcuni Misiti perfettamente economico
è la crescita sembra essere ripartita col piede giusto chieste inesperti pensano che possa raggiungere il tre per cento nella zona dell'euro
Campagna europea
I Paesi dell'Europa centrale e orientale di cui alcuni hanno subito gli effetti della crisi russa ritrova no poco alla volta il cardinale vessazione dovresti dire recessione registrata l'anno scorso
Le economie del Sud-Est a asiatico riprendono su un ritmo più rapidi del previsto
Lei
E in me e si mantiene quindi una crescita pari alle sei e il sette per cento all'anno
Questo per quanto riguarda la Cina il Giappone sembra poco alla volta uscire da un lungo periodi recessione recessione economica deriva dal quale non era certo stata abituato in questo modo
Risente dei primi effetti benefici degli sforzi dolorosi anche se indispensabili chiaro ecco
A Fantozzi e ristrutturare il proprio sistema finanziario
Infine gli altri paesi in via di sviluppo approfittano del miglioramento generale
E la crescita ricordare del continente africano tra suscita la speranza di un vero e proprio miracolo economico soltanto l'America del Sud
Colpite affittare il reddito rispetto agli altri quote nitida la crisi finanziaria continua ad essere in convalescenza
In Europa non solo gli effetti della crisi dei missili e l'avvento dell'euro che spingono i sistemi finanziarie bancarie ristrutturarsi
La moneta unica modifica il contesto delle attività bancarie offrendo una nuova dimensione mercati e rafforzando la concorrenza
Pepe numerosi settori il paesaggio bancario europeo comincia ha subito i primi effetti ecco un mese a questa parte attraversato date aggregazioni alleanze di vario tipo
E le conseguenze dell'euro su mercati bancari saranno progressivi
Sì
Emergono sin d'ora si mercato e figli anziani nel campo delle banche di investimento saranno nascita in grado di rivaleggiare col dollaro con gli è
Nuove
Domani dedicheremo in altri lavori questioni a tutte queste nuove evoluzioni dopo aver varcato positivamente Alicata Lamonica unica l'Europa adesso guarda un'altra da l'Italia
In questo spirito forse che la Commissione europea proposto una settimana o su uno e di dare una nuova spinta al processo di ampliamento dell'Unione Europea
Per aprirsi verso i Paesi dell'Europa centrale ed orientale
In questo modo intenzione della Commissione dimostrare che l'ampliamento costituisce per l'Europa la nuova grande ambizione politica ambizione che andrà raggiunta a dopo la svolta del millennio
E questo nostro una grande sfida economica che dovrà l'Europa chattare con tutti i Paesi che hanno la vocazione di aderire all'Unione Europea diventate qui
Da molti anni a questa parte la cicca ha fatto delle rafforzamento dei legami con tutti i Paesi dell'Europa centro-orientale uno dei propri obiettivi prioritari le riflessioni che lui domani faremo sulla situazione dell'economia del Paese dell'Europa centrorientale rientrano appunto bella l'indirizzo di questo obiettivo la nostra confederazione contribuisce a questa costruzione favorendo lo scambio di discussioni gli scambi di non altra i nostri tra le nostre barche che sui occupano il settore agrario la crisi dell'economia mondiale ha fatto capire che l'economia ha bisogno di un minimo di regolamentazione sotto il profilo economico e finanziario
Lo stesso dicasi nel campo come speciale
E questa necessità
Che devono far fronte centotrentaquattro Paesi che si riuniranno a Seattle per aprire un nuovo round di negoziati commerciali e multilaterali
è un avvenimento importante per tutte le nostre economie perché gli scambi commerciali nessuno uno dei motori delle crescita mondiale
Mamma nonché e l'economia va liberalizzando sì
Queste economie ha bisogno di un contesto collettivo per organizzare le regole del gioco
è questo l'obiettivo fissato cinque anni or sono temi firmatari dell'accordo per ricattarlo creando l'organizzazione mondiale del commercio
I negoziati che stanno per aprirsi costituiscono anche una svolta per l'agricoltura
Infatti come Atene nel caso dell'Uruguay Round Up l'agricoltura sarà una delle poste in gioco
Ne sappiamo che in tutti i continenti l'agricoltura e le industrie a dire o alimentari costituiscono attività Strategic questo è vero in Europa per la politica agricola comune che traduce una certa concezione del ruolo dell'agricoltura nell'economia nella società
Questo vale anche per per gli Stati Uniti laddove e e concezioni diverse non impediscono come l'ha fatto di recente congresso mi impediscono dicevo di prendere misure importante per sostenere che per appoggiare idee i produttori americani un miglior coordinamento delle politiche economiche e agricole se era uno degli obiettivi dei negoziati ma non sarà il solo nuovi problemi nuovi problemi per l'agricoltura e numerosi Paesi per quanto riguarda la qualità dei prodotti o di protezione dell'ambiente tutto questo richiederà
Nuove regole più collettive in questi casi
L'agricoltura europea affronta questi negoziati alcuni mesi dopo avere riformato la politica agricola comune e gli altri continenti le agricolture attraversa cambiamenti rapidi dappertutto le banche che che si occupa di agricoltura devono adattarsi per stabilimenti di interesse che li Kotori
E a questi cambiamenti alle sequenze che derivano che dedicheremo i nostri lavori e dopo domani mattina
L'anno prossimo la civica festeggerà il cinquantesimo anniversario
Fu nel mille novecentocinquanta che dopo i primi scambi internazionali che Cyrano instaurati fra le banche cominciavano ad agricoltura prima della guerra fu nel mille novecentocinquanta che fu creata la nostra
La priorità nel cinquanta era quella della ricostruzione delle economie distrutte dalla guerra guerra che si era appena terminata la mondializzazione era soltanto una prospettiva molto lontana seduta di Carta eppure alcuni dirigenti illuminanti sotto la spinta del presidente tardi ok Anguriada presidente belle a federazioni nazionale del del credito agrario avevano avuto la intuizione che le banche avrebbero dovuto costruì proprio destino da Banca in un settore mondiale per l'agricoltura
Ispirata sì all'esempio delle grandi operazioni internazionali lei che si stavano creando fu fu decisa la creazione delle città curda obiettivi chiari rafforzare i legami fra istituti bancari provenienti da vari Paesi
E tali continenti
Sviluppare insieme riflessioni
Sull'evoluzione del nostro ambiente e dei nostri e professioni in uno spirito in cui ciascuno potesse offrire la propria impostazione insulti interesse
Cinquant'anni dopo
Il programma della pure tu il nostro congresso dimostra che la vocazione originale della CIG continua a essere d'attualità
E questa vocazione
E a questa vocazione ne siamo fedeli
Pertanto nel Duemila ossia domani quando entreremo gli insegnamenti da questo mezzo secolo di esistenza potremmo soltanto congratularci dell'impegno di tutti i nostri predecessori
A far vivere la nostra confederazione sulla falsariga della volontà dei fondatori grazie dell'ascolto e senza ulteriori indugi cedo la parola al ministro degli Esteri italiano Lamberto
Sul proponemmo abbia su cui non ho più avuto il signor colonna deve dirci quali che cosa quindi lo invita a farlo per le chiedo scusa signor ministro
Povero pochissimo solo per ringraziarvi signor presidente signor ministro gentili ospiti vi ringrazio di essere qui a Firenze
Credo che abbiamo anche dimostrato di
Vorrebbe accogliere nel modo degno e questa sala lo dimostra
Vorrei semplicemente dire una cosa legata all'argomento che voi trattate
La nostra città ricordata normalmente per le sue bellezze d'arte presso una città turistica e congressuale
In realtà la nostra la mostra il nostro territorio molto più complesso
E a un profondissimo legame con la terra
Non solo le grandi famiglie fiorentine
Sono da sempre legate alla
Non solo noi abbiamo una terra bellissima intorno a questa città
Ma soprattutto
Siamo riusciti nei secoli a dimostrare che si può aprire un grandissimo amore per le cose d'arte per il massimo che l'intelletto umano possa esprimere insieme all'amore per la terra
E se voi andate per per le campagne che sono qui intorno a noi
Ci ritroverete come dire quello stesso tocco artistico nonostante una forte antropizzazione della nostra terra
Questa appare come è naturale come sede vigna giorni vi fossero un proprio per la natura non un prodotto dell'uomo
Siamo anche una terra e produce un latte di altissima qualità cosa che molti
Dimenticano
Ecco perché io sono lieto che è un congresso mondiale come il vostro si svolga a Firenze
Perché nonostante tutti i progressi che può fare l'uomo alla fine del nostro bisogno di sopravvivenza Illy legato alla terra
E quindi al credito agricolo a chi si occupa di questo mi si chiede solo di ricordarlo
Di sostenere questo
Questa nostra necessità e di permetterci laddove possibile
Di unire sempre la capacità di conservazione della bellezza non la natura insieme alla capacità di produrre la prima ricchezza dell'uomo per quella che viene dalla terra dell'ingrato di essere a Firenze ancora e vi auguro buon lavoro
Benissimo
Balsamo assumersi un
Bene signora colonna vorrei ringraziarla per la sua accoglienza signor ministro alla parola
Signor presidente signore e signori
Ringrazio il comitato centrale della vostra confederazione
Per l'invito rivolto e mi a partecipare attraverso l'invito del professor Ruozi
A questo vostro undicesimo congresso mondiale
è stato suggerito di evocare le sfide internazionali
Con le quali l'Italia si confronta in questo passaggio di fin e secolo
Non posso però andare oltre senza Evoque evocare i caduti nel Kosovo in un incidente aereo in questi giorni
In una missione grande
In una missione nobile
Cittadini nostri e di altri Paesi che pur nella diversità delle loro storie individuali delle loro culture nazionali
Vogliono edificare un mondo nuovo di rispetto dei diritti di solidarietà
Di tutela dei più deboli
Ancora una volta l'Italia è stata chiamata con rispondervi
Con un doloroso contributo di vite umane
Il tema che svolgerò si richiama a due imminenti appuntamenti internazionali
Il convegno a Firenze la settimana prossima di alcuni autorevoli leaders temporali invitati dal presidente D'Alema a discutere delle responsabilità di governo
L'apertura assegnato a fine novembre di un nuovo round negoziale per completare le regole del mercato globale
E se si impongono ormai come necessario color l'arco Oro Lario della Costituzione di una unica economia mondiale
Sì è nato evoca le grandi sfide contemporanee
Il governo degli uomini la gestione del territorio la condotta dell'impresa non ci sono più scorciatoie meglio liberarsi delle zavorre di ieri per rendersi più leggeri nella competizione internazionale
I fattori di potenza che ci hanno accompagnato fino alla soglia del secolo nuovo
I confini nazionali le risorse naturali il peso demografico lasciano il posto al sapere all'innovazione
Alla competizione tra sistemi e istituzioni funzionali alla gara mondiale
Non bastano gli strumenti di ieri per partecipare con successo
Per essere all'altezza dell'integrazione dei mercati della complessità della domanda del prorompe re del prorompente tasso di innovazione delle nuove tecnologie
Il sistema bancario costituisce ovviamente uno snodo fondamentale un punto nevralgico di una rete di poteri e di responsabilità
Di un modo di lavorare comunicando attraverso la cooperazione ma anche la competizione
Abbiamo il privilegio di riunirci in un luogo la Toscana che ha sempre testimoniato della particolare creatività della nostra gente e della sua capacità di proiettare lontano i risultati del proprio lavoro
La mondializzazione impone una strategia concertata falle impresse e i luoghi di produzione del sapere le università i centri di ricerca i poteri locali regioni e comuni
Senza rincorrere ricorrere ai vecchi arnesi della svalutazione competitiva e senza essere costretti dalle carenze ambientali alla delocalizzazione produttiva
I negoziati commerciali che stanno per aprirsi a Seattle fisseranno regole in settori nuovi Sina ricomprendere aree cruciali in una unica Grande Rete di principi e di procedure prepariamoci a muovere in un sistema sempre più complesso
Se non saremo pronti l'interdipendenza invece che come un ampliamento delle naked delle opportunità potrà rivelarsi un rischio o addirittura una minaccia
Il singolo percepisce oggi il proprio destino come dipendente dalle decisioni e dai comportamenti di altri individui
Dei quali non conosce i codici di condotta
L'interscambio interferisce con aspetti della vita sociale della cultura
Anche per questo i negoziati commerciali si caricano di compiti che toccano le colture tradizionali le questioni sociali in particolare il lavoro minorile l'ambiente
La dimensione territoriale assume al crescente rilevanza fino a fare del territorio un fattore di produzione alla stessa stregua del capitale del lavoro così il nostro Paese può attingere ad una tradizione che intorno alla piccola e media impresa continua pur sempre a suscitare grande ammirazione
Torno allora al valore dell'assetto territoriale e delle responsabilità dei pubblici poteri ma anche dei servizi del resto anche essi oggetti del prossimo grande negoziato commerciale
Se produrre significa sempre più competere il territorio diventa all'ambiente Complesso che l'impresa sceglie in funzione di risorse esterne indispensabili alla competizione e cioè economie di scala
Comunicazione sociale infrastrutture il territorio si fa fabbrica la potenza di un Paese si misura non più come in passato sull'acquisizione del territorio altrui quanto sulla capacità di attrarre sul proprio territorio l'altrui ricchezza
Declinano i fattori legati alla collocazione geografica distanza accessibilità contiguità
Diventano prioritari i sistemi di relazione di trasmissione delle conoscenze delle trasformazioni delle tecnologie di partecipare a reti internazionali e mondiali
Da ciò dipenderà la marginalizzazione o la piena associazione alla mondializzazione
Il governo italiano dal canto suo attraverso una legge di Bilancio quest'anno che si caratterizza per una leggerezza tuttavia sostenibile
Indica al Paese il superamento della fase più acuta del sacrificio e del risanamento finanziario
A riprova che è possibile conciliare riforme anche dolorose
Con le connotazioni di un governo di centro sinistra
Resta ancora aperto il tema della riforma del Welfare come in altri Paesi del resto
E la sua ulteriore revisione del sistema pensionistico in forme più sostenibili e meno costose a medio termine
Si impongono al riguardo due obiettivi
Da un lato la tutela delle generazioni future
Poiché gli attuali sistemi di politica sociale favoriscono chi oggi anziano a spese dei giovani
Dall'altro la riduzione del prelievo fiscale con una maggiore responsabilizzazione dei cittadini che stimolino la crescita in un contesto competitivo globale
Due settori sono investiti in modo particolare dalla globalizzazione e dalle sue regole la finanza e l'agricoltura
Mi pare opportuno ricordarlo nella sede che ci ospita
L'Italia concorre alla revisione del sistema finanziario internazionale sulla scia delle crisi più recenti
Le riforme mirano a creare molteplici linee di difesa delle economie nazionali
Sia attraverso le frontiere sia all'interno dei singoli Paesi nel modo di operare dei privati come dei governi nuovi livelli di trasparenza sono richiesti ai mercati e alle imprese
Si vuole che tutte le parti interessate abbiano accesso ad informazioni e a dati economici precisi per prevenire gli sviluppi in grado di creare turbolenze
Tra le nuove regole figurano nuovi standards in settori settori come le politiche fiscali e monetarie la contabilità il governo dell'impresa le norme in materia di titoli e di assicurazioni
Tutto questo associato a valide politiche macroeconomiche dovrebbe porre i singoli paesi soprattutto quelli emergenti su fondamenta più solide
L'agricoltura sarà una sarà uno dei punti più difficili dei negoziati commerciali in particolare nel dialogo tra l'Unione europea e gli Stati Uniti
L'Unione Europea pre a priorità radicate nella sua stessa origine in qualche caso credo non sufficientemente aggiornate rispetto all'evoluzione del mondo circostante
Non sempre la politica agricola
Ha promosso le forme organizzative più efficienti
Anche se non dobbiamo trascurare
Altre finalità dell'intervento pubblico quali tenore di vita degli addetti il mantenimento della forza lavoro nelle campagne la fissazione di standards qualitativi già tutela della salute del cittadino
La preservazione dell'ambiente
Ne possiamo ignorare i Paesi più poveri
Come ricorda il premio Nobel Arditti Hassen l'analisi delle grandi carestie del nostro secolo conferma che alla loro base vi è la povertà
Di milioni di persone
Il cui livello di vita e vicino alla soglia della mera sussistenza
Improvvisi mutamenti della situazione economico politica possono facilmente determinare l'emarginazione dal mercato
Il governo italiano nel negoziato che si aprirà fra giorni a Seattle pone l'accento non soltanto sugli equilibri tra i grandi Paesi ma anche sulle esigenze dei meno abbienti
Inclusi gli ottocento milioni di abitanti della terra
Che sono ai limiti della sopravvivenza
L'agricoltura Resta oggetto di intenso interesse e di attento dibattito a livello internazionale oggi non meno di ieri
Ricordava qui a Firenze nel mille novecentocinquantasette anno di fondazione del mercato comune cioè a dire della Comunità europea di oggi Luigi Einaudi
Profondo conoscitore dell'economia agricola che e cito da viversi senza del mondo agrario antica e nuova e quella del movimento e del rinnovamento continuo
Ecco un insegnamento tuttora valido
Il mondo è diventato globale anche perché sono caduti gli steccati politici economici ideologici della guerra fredda
Una delle grandi sfide del nuovo del secolo nuovo e appunto la reintegrazione dei Paesi dell'altra Europa
Tre imprecazione che passa necessariamente attraverso il mercato e le sue regole
Oggi quelle realtà sono ancora troppo spesso una brutta copia delle nostre società
In qualche caso tutto questo ha generato anche una certa Nostalgia per il tempo in cui in questo Paese in quei Paesi lo Stato provvedeva paterna mente alle necessità di tutti
La libertà è dura difficile piena di rischi e a molte persone fa paura
Si potrebbe dire parafrasando Churchill che il mercato è il peggior sistema possibile ad eccezione di tutti gli altri
Ma nei Paesi di recente Democrazia è lecito interrogarsi sull'uso delle nuove libertà
Anche per aiutarci a usare meglio le nostre questi dunque i termini del confronto internazionale
Le occasioni ma anche i rischi dell'economia globale attrezzarsi
Per rispondere a queste sollecitazioni è il secondo grande compito di ogni Paese alla definizione delle regole di una nuova convivenza
E qui mi riallaccio al prossimo convegno di Firenze sul modo di governare
La politica è sollecitata fortemente a proporre esempi alti a risolvere problemi quotidiani secondo i bisogni reali di una società in rapida evoluzione
Non può rassegnarsi ad una gestione minuta del presente senza creatività né orgoglio non può costruire un potere opaco lontano incomprensibile
Rischierebbe di pregiudicare le sue fondamenta e la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni
Di qui la ricerca di una mediazione tra efficienza nell'economia giustizia sociale
Ma all'interno ormai è chiara a tutti di una scelta Iveco i ne qui vocalmente probabilmente liberale non sono più accettabili in ogni caso l'economia mista affetta da una permanente in efficienza del settore pubblico l'eclissi dello stato e la crescita ipertrofica dello statalismo
L'Italia appare in questo settore ancora troppo vulnerabile non basta mettere l'accento su alcuni capisaldi delle della libertà individuale in una poi in politica come in economia
O sul ruolo del cittadino come architrave del sistema politico la libertà individuale mi sembra ormai una conquista irreversibile dell'Italia contemporanea piena è intoccabile
Ma è utile ricordare che la forza delle libertà deriva anche dalla garanzia di uno Stato autorevole di uno Stato che parli il linguaggio del diritto
Che sappia farsene custode con mano ferma anche attraverso l'equilibrio delle regole processuali
Da qui nasce l'urgenza drammatica delle riforme istituzionali che tornano oggi al centro del didattico dibattito politico italiano
Di qui anche di fronte alle tentazioni secessioniste il valore del federalismo come uno tono ma e convinta soluzione costituzionale
A fronte della sussidiarietà abbiamo sull'altro versante l'erosione della sovranità nazionale e quindi l'illusione del deperimento dello Stato nazionale ed un suo ruolo nel futuro europeo
Ne il federalismo né l'europeismo possono invece fare a meno dello Stato ore legarlo ha una presenza marginale
In risposta alla globalizzazione dobbiamo ad esempio essere capaci di gestire comunità multietniche
Anche agli immigrati va riconosciuto il diritto alla propria cultura e alla propria identità
Gli immigrati con una identità e radici sono sempre preferibili agli apolidi agli sradicati
Perché hanno un volto un codice di comportamento
Occorre anche qui fa ricorso alla solidarietà e alla partecipazione
Rinunciando all'egoismo come orizzonte costitutivo e finalità suprema sulle ali della indifferenza
Sullo stato convergano i temi della sicurezza dell'Unità della solidarietà dell'immigrazione e anche della guerra e della pace
La tragedia dei Balcani il conflitto nel Kosovo hanno profondamente coinvolto coinvolto gli italiani
Hanno riportato all'attenzione generale concetti quali l'interesse nazionale o l'ingerenza umanitaria
L'obiettivo di stare in Europa di costruire un giorno una struttura fortemente sovrannazionale passa parla per paga per la rilegittimazione dello Stato italiano
Una democrazia compiuta deve sentirsi corresponsabile dell'ambiente geopolitico che la circonda
Deve essere disposta a fare sacrifici non solo economici affinché esso corrisponda quelle regole di libertà di giustizia di tolleranza che valgono al proprio interno
Tanto più quando il monto circostante inizia un percorso di autodistruzione
In questo caso un Paese sicuro disse
Può e deve ricorrere anche alla misura estrema dell'uso della forza
A me sembra che l'Italia nella partecipazione alla guerra del Kosovo
Abbia dato prova di grande maturità
Di un nuovo senso di identità e di coscienza nazionale
C'è stato un salto di qualità nel consenso della nostra opinione pubblica
Nella consapevolezza che occorre sapersi muovere in accordo con le organizzazioni internazionali e all'interno del sistema delle alleanze
Forse alla graduale ricomposizione della frattura fra lo stato e alcune nostre regioni in particolare il Nord Est non è estranea anche la nostra credibilità internazionale
E non solo per l'ingresso nella moneta unica
Esiste un notevole potenziale di consenso per qualsiasi governo che sappia crescere efficienza credibilità della pubblica funzione
Almeno per quanto riguarda la domanda di sicurezza interna ed esterna
Il nostro europeismo riflette sempre meno la sfiducia nel proprio Paese
L'immagine dell'Europa
Come l'esatto contrappunto della nostra pubblica amministrazione in termini di efficienza e di trasparenza
Una concezione alquanto ingenua quella che cede il passo ad uno europeismo più consapevole
L'identità nazionale l'orgoglio delle proprie responsabilità sono risorse spendibili per migliorare le istituzioni della democrazia e i valori universali che esse esprimono
La guerra del Kosovo ha posto fine a una cultura del piagnisteo
Di lamento continuo sul tema della identità italiana e della nostra incapacità di esprimerci nelle grandi scelte del nostro tempo dalla finanza virtuosa alla tutela dei diritti dell'uomo
Tutto questo sullo sfondo di una risposta finalmente adeguata alle grandi prove del nostro tempo dall'integrazione europea alla globalizzazione
L'Italia è stata capace nei Balcani di assicurare una costante presenza militare con funzioni di garanzia di ordine pubblico
Di contribuire in modo coerente al recupero della normalità politica di assicurare le condizioni di ripresa economica con ragionevoli attese di partecipazione anche di imprese italiane
Di arginare il flusso dell'immigrazione irregolare e di sollevare intorno ad essa
Anche la corresponsabilità dell'Europa ecco un modo adeguato di cogliere difendere
L'interesse nazionale
Ma il fenomeno più nuovo nelle relazioni internazionali è il confronto non infrequente tra la volontà dei governi e le priorità della Comunità degli Stati e dei popoli
Vi sono concrete questioni tecniche e politiche nelle quali nessuna nozione di interesse assenso se non riferita all'intera umanità
Si pensi all'effetto serra o al terrorismo
Vi sono questioni di sicurezza e di diritti umani per le quali la coscienza civile considera ormai come prossima se ogni altra persona
Di qui il declino dell'assolutismo della sovranità nazionale
E etti scusate ecco allora l'ultimo grande quesito che impegna la politica all'inizio del nuovo secolo
E cioè come far convivere la crescente interdipendenza degli interessi con la difesa di sovranità
Che rivendicano la propria impermeabilità anche nel campo dei diritti umani
Ieri ne ritroviamo lecco nel negoziato diplomatico tuttora in corso alle Nazioni Unite per introdurre il divieto della pena di morte
O almeno una moratoria nella sua applicazione
Il secolo si concluderebbe male se alla globalizzazione non partecipasse anche la società civile
è questa la sfida coraggiosa e magari anche temeraria che l'Italia e l'Europa lanciano al mondo
E questo il modo migliore
Onorare i recenti caduti di Pristina grazie
Qui mi sul ministro
Signor ministro
Sì al protocollo che la quantità e la qualità degli argomenti che lei ha trattato Mickey eterno di andare avanti a parte il poter le semplici ma che dire a nome dei partecipanti grazie più sia per quello che lei ci ha detto che per quello che credo di averci detto
Era ringrazio anche per averci mostrato come il suo paese alla partecipato e ha avuto un ruolo da sostenere nell'ultimo conflitto eccome appagato in un certo senso il suo contributo
Vorrei ringraziarla di nuovo sia per la sua presenza che per il il suo intervento e do la parola al signor Fabrizio
Signor ministro signor presidente signori e signori
Un sincero benvenuto a tutti loro a titolo personale e a nome della Banca Monte dei Paschi di Siena che ho l'onore di presiedere e di tutto il suo gruppo qui rappresentato in particolare
E presidente dell'Istituto nazionale di credito agrario da Banca Toscana e della Banca Agricola Mantovana
Ma che mi è stato assegnato riguarda il futuro del sistema bancario italiano
Credo che parlare del futuro sia sempre impegnativo e comporti dei rischi evidentemente dei dischi di commettere errori di previsione
Nel caso di specie ancora di più in quanto il sistema bancario italiano è soggetto come tutti i sistemi bancari europei tre forte sollecitazioni prodotte dall'avvento dell'unione monetaria
E ciò rende oggettivamente complesso e difficile essere preveggenti
Anziché usare la sfera di cristallo cercherò di seguire un approccio al problema un po'più rigoroso
In particolare seguendo un metodo deduttivo
E sviluppando quindi la mia analisi secondo una successione di argomenti articolata sui seguenti tre punti
Il quadro di riferimento rappresentato dalle linee di tendenza dei sistemi bancari europei
Punto di partenza costituito dallo stato dell'arte nel sistema bancario italiano il punto di arrivo rappresentato dalle prospettive dello stesso sistema bancario italiano
Con riferimento all'analisi te la situazione attuale dei sistemi bancari europei e del sistema bancario italiano cercherò anche di seguire una griglia di letture comune
Articolata su cinque punti di assetti strutturali la concentrazione la concorrenza
Le performances aziendali l'internazionalizzazione
Cominciando a considerare il primo aspetto cioè le linee le tendenze dei sistemi bancari europei
Credo che il punto principale da sottolineare riguarda il fatto che il problema dell'adeguamento al procedere dell'unione monetaria
è stato affrontato dalle banche interessate soprattutto con riferimento agli assetti strutturali
Toccando quindi in particolare il profilo della dimensione
Ne consegue che nell'intero continente i fenomeni più rilevanti sono stati quelli della riduzione del numero delle banche e di riflesso quello dell'aumento del grado di concentrazione dei sistemi bancari
Dal primo punto di vista quello della riduzione delle banche valgono seguenti riscontri empirici
Tra il mille novecentonovanta e il mille novecentonovantasette il numero delle istituzioni creditizie nei Paesi dell'Unione europea è sceso di tre mila duecentosessanta unità spari in termini relativi a circa il ventisei per cento
Le diminuzioni più rilevante si sono avute sempre ragionando in termini relativi in Svezia meno sessantacinque virgola sei per cento in Spagna meno quaranta virgola due
In Francia meno trentacinque virgola nove in Finlandia meno ventinove virgola nove in Germania meno ventiquattro virgola tre
Una tendenza opposta cioè all'aumento del numero delle istituzioni creditizie si è manifestata solo in tre Paesi in uno di essi la Grecia per valori assoluti relativamente contenuti da trentanove a cinquantaquattro
In altri due Lussemburgo Irlanda in misura piuttosto rilevante siano i valori assoluti sia nei valori relativi più ventuno virgola cinque per cento e rispettivamente più quarantacinque virgola otto
Ma evidentemente per comprensibili ragioni di particolare convenienza del sistema fiscale di riferimento in quei Paesi
La tendenza alla diminuzione e proseguita anche nel periodo più recente
Con un'ulteriore riduzione del numero delle istituzioni creditizie tra il novantasette e il novantotto da nove mila duecentottantacinque otto mila settecentosettantanove per di più ad un ritmo più elevato in termini relativi di quello dell'anno precedente
Meno cinque virgola sette rispetto a meno tre virgola due
Il fenomeno della riduzione del numero delle istituzioni creditizie è stato alimentato quasi esclusivamente da operazioni di fusione di acquisizione promosso sia dall'alto sia dal basso
Nel primo caso dall'alto queste operazioni hanno fatto K grandi banche tese a portare avanti strategie aggressive fondate sull'acquisizione di altre istituzioni creditizie al fine di migliorare la capacità competitiva
Nel secondo caso quello che ho definito dal basso Queen inziative partita da banche medie interessate a realizzare strategie difensive tramite l'unione con istituzioni creditizie di pari o di minori dimensioni
In maniera tale da creare nuove entità finanziarie strutturalmente più adeguate per operare in un mercato a maggiore intensità concorrenziale
Da un punto di vista più prettamente qualitativo il fenomeno della riduzione del numero delle istituzioni creditizie Europa assunto connotati diversi nei singoli Paesi interessando banche di diversa dimensione e di diversa natura
Linea di massima comunque credo siano individuabili alcune linee direttrici comuni che hanno portato alla progressiva attenuazione della specializzazione istituzionale e della specializzazione operativa
E alla conseguente messa in comune delle attività creditizie mobiliari nell'ambito di strutture di gruppo o di aziende di credito molti prodotti
Secondo punto della mia griglia riguarda come dicevo la concentrazione come accennavo evidente che la riduzione del numero delle istituzioni creditizie ha generato da questo punto di vista un sensibile aumento del grado di concentrazione dei sistemi bancari
Per rilevazioni empiriche emergono le seguenti indicazioni
Tra il novanta e il novantasette il riferimento all'insieme dei Paesi dell'Unione europea esclusi per pura carenza di dati la Gran Bretagna Lussemburgo
La quota di mercato misurato in termini di attivo non consolidato dei primi gruppi cinque gruppi bancari salita dal cinquanta virgola uno al cinquanta virgola otto per cento gli aumenti più rilevanti si sono avuti ragionando in termini di punti percentuali in Finlandia più ventiquattro virgola tre in Svezia più diciannove virgola sette in Portogallo più diciotto virgola zero
Una tendenza opposta cioè alla riduzione della quota di mercato in capo e primi giù gruppi bancari è interessato solo quattro Paesi e per variazioni sempre in termini di punto it percentuali relativamente contenute Grecia meno dodici virgola tre Irlanda meno tre virgola cinque Danimarca meno tre e Francia meno due virgola due
A tutt'oggi comunque la situazione dei singoli Paesi appare assai variegato con un campo di variazione della suddetta quota di mercato compresa tra un minimo del sedici virgola sette per la Germania e un massimo dell'ottantanove virgola sette per cento per la spezza
Terzo profilo la concorrenza
La diminuzione del numero delle istituzioni creditizie e il conseguente aumento del grado di concentrazione dei sistemi bancari non hanno attenuato l'intensità delle relazioni concorrenziali
Infatti il procedere dell'unione monetaria ha creato condizioni favorevoli per un fenomeno di tipo opposto cioè per una intensificazione delle pressioni competitive
La riduzione del grado di segmentazione territoriale dei mercati
Conseguente all'abbattimento delle barriere geografiche
E la diminuzione del livello medio dei tassi di interesse determinata dalla cultura della stabilita trave portante del Trattato di Maastricht
Hanno infatti favorito l'erosione dei margini dell'attività di intermediazione creditizia tradizionale e diminuito le opportunità di profitto dell'attività di intermediazione mobiliare
Nel complesso dei Paesi dell'Unione in particolare l'incidenza del margine di interesse rispetto ai fondi intermediati scesa da circa il due e mezzo per cento nel novanta a circa l'uno e otto per cento nel novantasette
Ad alimentare la concorrenza del resto hanno anche contribuito condizioni interne sistemi bancari in particolare il rilevante aumento del numero degli sportelli bancari tradizionali il forte potenziamento delle reti degli sportelli automatici tra il mille novecentonovanta e il mille novecento novantasette sempre con riferimento ai valori medi dell'area dell'euro l'incidenza per ogni mille abitanti è passata da zero cinquanta quattro a zero cinquantasei per le filiali
E da zero ventuno a zero quarantaquattro quindi in misura molto più marcata per gli Atm
L'insieme dei paesi europei del resto intermediazione bancaria è cresciuta sensibilmente non solo nei valori assoluti ma anche nei valori di incidenza rispetto Pirlo passando da un valore medio del centocinquantasette virgola tre nel novanta ad un valore medio del centonovanta virgola sei nel novantasette
Perfetto di questa situazione sulle performances aziendali
L'intensificazione delle relazioni concorrenziali e la conseguente riduzione dei margini dell'attività di intermediazione creditizia tradizionali sono state accompagnate da tre a spetti un innalzamento dei margini dell'attività di servizio dell'attività da servizi un miglioramento dell'efficienza e un miglioramento della produttività
Sempre con riferimento all'insieme dei Paesi
Da circa il sessantasei a poco più del sessantatré per cento il numero dei dipendenti bancari per ogni mille abitanti è sceso da sette virgola novantasette a sette virgola trentasette
Complessivamente dunque si sono create le condizioni affinché la nuova situazione competitiva favorisse un miglioramento cene delle Generali condizioni di redditività dei sistemi bancari europei
Nella media dei Paesi dell'Unione infatti io Peter non è qui ti è passato da poco meno dell'undici nel mille novecentonovanta ad oltre il dodici per cento nel mille novecentonovantasette
Rimanendo comunque ben al di sotto del valore medio del venti per cento attribuito al sistema bancario statunitense
Quinto profilo riferito sempre sistemi europei l'internazionalizzazione
Quest'ultimo aspetto
Merita di essere visto con riferimento alla situazione dei diversi Paesi nel senso che fatte salve due eccezioni che sono quelle del Lussemburgo e dell'Irlanda
Complesso dei sistemi bancari europei sembra presentare una proiezione prevalentemente domestica
Considerando i riscontri empirici appare quanto segue
Nel periodo novantacinque novantotto le operazioni di fusione di acquisizione di natura domestica risultano cioè tra banche dello stesso paese assolutamente prevalenti rispetto a quelle che lo sport quattrocentodue contro sessantuno anche se l'intensità di queste ultime tendo ad accelerare nel periodo più recente
Sempre con riferimento alla situazione alla fine del novantasette il valore della quota di mercato delle filiali delle succursali estere nell'area dell'euro appare relativamente contenuto
Dodici virgola sette con le uniche appunto già rilevate eccezioni del Lussemburgo novantanove virgola nove e dell'Irlanda cinquantatré virgola sei
E il primo il più recente comunque come accennavo emergono sia un'intensificazione delle operazioni di fusioni e di acquisizioni cross border sia una maggiore apertura dell'attività con l'estero sotto il duplice profilo degli insediamenti e della provenienza e della destinazione dei flussi creditizie
Nel complesso comunque l'attività dei sistemi bancari europei rimane a contenuto come dicevo prevalentemente domestico
Per ragioni di ciò sono di vario ordine che attengono in generale l'ancora marcata diversità del quadro istituzionale di riferimento
Per quanto riguarda in particolare le operazioni diffusione di acquisizione di natura domestica questa invece può essere spiegata una maggiore facilità di integrazione tra soggetti culturalmente affini
E con la conseguente maggiore immediatezza di ottenimento dei benefici legati alla razionalizzazione del network distributivi l'accrescimento tre quote di mercato
Estrema sintesi il processo di consolidamento apportato comunque diversi gruppi europei ad assumere posizioni di assoluto rilievo nell'ambito dell'attività bancaria internazionale
In particolare considerando i dati relativi all'attività iscritti a bilancio emerge che la fine del del mille novecentonovantotto ben sei dei primi dieci gruppi bancari sono europei e di questi quattro appartengono all'area dell'euro
Nell'ambito di questa Area inoltre il ruolo prevalente e svolto dai gruppi bancari tedeschi francesi ed inglesi che con riferimento alla quota del mercato europeo detenuta in termini di attivo consolidato dei primi cinque gruppi
Avevano alla fine del novantasette il tredici virgola sette rispettivamente il dodici virgola quattro il dieci virgola sei per cento
Passerei a considerare secondo lo stesso schema di analisi lo stato dell'arte del sistema bancario italiano
è chiaro che le linee di tendenza che ora ho descritto dei sistemi bancari europei rappresentano la cornice di riferimento all'interno del quale si è mosso e si muove anche il sistema bancario italiano i fenomeni che caratterizzano la sua evoluzione sono dunque molto simili a quelli che ho già analizzato in chiave europea
Rispetto a quanto accade in altri Paesi europei peraltro in Italia i fenomeni descritti in particolare quelli relativi alla modificazione degli assetti strutturali del sistema procedono con una velocità e con un'intensità minori
Le ragioni di questa grande diversità sono riconducibili a due principali circostanza
La prima riguardante l'oggettiva difficoltà dell'adeguamento culturale delle banche italiane rispetto ad un quadro di riferimento
Profondamente e rapidamente modificandosi in coerenza con le strisce blu sollecitazioni rivenienti dal processo di integrazione europea
La seconda attinente l'evidente complessità di portare avanti il processo di cambiamento strategico in presenza di assetti proprietari tuttora in corso di transizione dal pubblico al privato
E di vincoli di forma giuridica di alcune categorie di banche piuttosto anacronistici in rapporto alla nuova dimensione e alla nuova situazione competitiva dei mercati creditizi finanziarie
Vediamo comunque nel dettaglio e cinque aspetti che prima abbiamo visto per i sistemi europei con riferimento all'Italia
Per quanto riguarda il la riduzione del numero delle banche e la l'aumento del grado di concentrazione dell'intero sistema i dati riferiti all'Italia dicono questo
Tra novanta novantotto il numero delle istituzioni creditizie diminuito di duecentotrentacinque unità
Pari in termini relativi al venti virgola tre per cento cioè una percentuale inferiore a quella media europea
La diminuzione interessato soprattutto il settore delle banche di credito cooperativo ma anche riguardato quello delle altre banche
Essa ha comportato i numeri sono importanti in questo caso duecentonovantasei operazione di fusione di acquisizione
Corrispondenti al diciassette virgola quattro per cento dei fondi intermediati del sistema
E centotredici operazioni di acquisizioni della maggioranza del capitale corrispondenti al quindici virgola due dei fondi intermediati dal sistema
Come già visto per l'Europa il fenomeno si è fatto più intenso negli anni più recenti e nel novantotto si sono registrati valori di gran lunga più elevati sia dal punto di vista delle operazioni effettuate cinquantaquattro sia della loro incidenza rispetto ai fondi intermediati dodici virgola uno
Contemporaneamente inoltre la quota di mercato misurata sempre in termini di attivo non consolidato dei primi gruppi cinque gruppi bancari è salita dal diciannove virgola uno al ventiquattro virgola sei dal novanta al novantasette
Questo ha consentito una significativa riduzione delle distanze rispetto alla media europea che però come visto prima risulta di gran lunga più elevata
In estrema sintesi da questi dati mi sembra che venga fuori la conferma del processo di consolidamento in atto nel sistema bancario italiano
Ma risulti anche Chiara la prova della minore intensità e della maggiore lentezza che caratterizzano tale processo rispetto a quello dei sistemi bancari europei di riferimento
Su dal punto di vista invece qualitativo si possano individuare linee di indirizzo comune infatti la concentrazione del sistema bancario italiano ricalca quanto già visto con riferimento ai sistemi europei nel senso che si muove lungo le direttrici della despecializzazione istituzionale ed operativa
E del raggruppamento di diverse tipologie di attività
E quindi oggi è pressoché esclusivamente le istituzioni creditizie in particolare quelle nazionali
Dal punto di vista qualitativo nel nostro processo c'è peraltro un aspetto peculiare rappresentato dal procedere delle privatizzazioni
Attraverso le dismissioni messa in atto dal Tesoro e dalle fondazioni bancarie in conseguenza di ciò la presenza della proprietà pubblica nel capitale delle banche italiane si sta sensibilmente riducendo
E con riferimento ai primi dieci gruppi bancari
Credo sia giusto ricordare che essa si colloca già su livelli inferiori a quelli che caratterizzano gli assetti proprietari dei sistemi bancari di altri paesi europei particolare della Germania della Spagna e della Francia
Come già visto con riferimento ai Paesi europei sistemi bancari dei Paesi europei anche nel caso del sistema bancario italiano il processo di consolidamento non si accompagna ad una diminuzione dell'intensità delle relazioni concorrenziali
Anche in Italia le pressioni competitive sono mantenute forti dall'erosione dei margini dell'attività di intermediazione creditizia tradizionale e nel caso italiano accentuate dall'elevata segmentazione geografica dei mercati
Ad intensificare la competizione sui mercati locali d'altra parte contribuisce il rilevante aumento delle strutture distributive tradizionali e innovative e di conseguenza l'incremento del numero delle banche presenti nelle singole piazze dal novanta al novantasette l'incidenza degli sportelli bancari degli Atm per ogni mille abitanti aumentata da zero trentuno a zero quarantaquattro rispettivamente da zero diciassette zero quarantaquattro contemporaneamente il numero di medio di banche per ogni provincia italiana è salito a trenta unità
L'impatto di tutto questo sulle performances aziendali
Anche nel caso italiano l'intensificazione della concorrenza la riduzione del margine di interesse sono state accompagnate da un innalzamento del margine da servizi
Infatti l'incidenza dei ricavi della specie sale tra il novanta e il novantasette sul reddito complessivo dal ventidue e mezzo il ventinove per cento
Viceversa un andamento divergente rispetto alla situazione europea caratterizza l'efficienza e la produttività tra il novanta e il novantasette infatti costi intermezzo del nostro sistema bancario sale dal sessantadue uno al sessantanove per cento
E l'incidenza del numero dei dipendenti bancari per ogni mille abitanti aumenta da cinque virgola nove a sei virgola zero
Negative tendenze appena descritte hanno subito per fortuna un'inversione nel mille novecentonovantotto a seguito dell'avvio di politiche di contenimento dei costi fortemente incentrate sulla riduzione del personale attraverso l'utilizzo di incentivi al pensionamento
Ne è derivato un miglioramento della redditività complessiva del sistema bancario italiano che sempre misurata in termini di Ritter con equity rimane comunque ben al di sotto della media europea otto contro dodici per cento circa
E veniamo all'aspetto dell'internazionalizzazione del sistema italiano
Aspetto in esame presenta per il Paese Italia particolari profili di criticità
Se da un lato infatti risulta rilevante sempre riferimento alla situazione degli altri Paesi europei il livello della complessiva partecipazione delle istituzioni finanziarie estere al capitale dei principali gruppi bancari italiani
Dall'altro risultano deboli sia la presenza diretta delle banche estere in Italia sì la presenza diretta o indiretta delle banche italiane all'estero
Complessivamente dunque non appare azzardato sostenere che il sistema bancario italiano mostra una vocazione domestica molto accentuata e comunque un grado di apertura verso l'estero inferiore alla media degli altri Paesi dell'Unione europea
Conferma di ciò è sufficiente ricordare che prendendo a riferimento l'area dell'euro
La quota di mercato dei primi cinque gruppi bancari italiani misurata in termini di attivo consolidato risultava alla fine del mille novecentonovantasette di gran lunga inferiore
A quella dei primi gruppi bancari cinque gruppi bancari tedeschi francesi e britannici
Per l'esattezza cinque virgola sette contro tredici e sette dodici quattro dieci virgola sei per cento
Considerata nel suo complesso l'attuale situazione del sistema bancario italiano si presta ad essere valutata in termini di luci e di ombre
Per quanto riguarda le luci se da un lato il processo di consolidamento degli assetti strutturali appare felicemente avviato dall'altro quindi per passando alle ombre
La via del cambiamento viene percorsa con grande cautela e in mezzo a numerosi vincoli favorendo l'accumulazione di ulteriori ritardi e il persistere di una situazione caratterizzata rispetto al quadro di riferimento europeo da due aspetti critici sintetizzabili in una frammentazione ancora molto elevata
E il di dell'intero sistema e i livelli dimensionali unitari cioè dei singoli intermediari tuttora contenuti
Questo stato di cose spiega a sufficienza l'intensità e la fanno con cui quasi tutti i banchieri italiani stanno vivendo l'attuale realtà
In genere colpiti da quella che definirei una sindrome della crescita che tipicamente si manifesta con il sintomo della febbre da acquisizioni votazione di oggi mi pare propizia per tentare una diagnosi di questa sindrome e per prendere in esame le più opportune terapie ovviamente spostando il discorso dagli assetti generali del sistema
Alle scelte strategiche e alle soluzioni organizzative a disposizione delle banche interessate
Cominciando dalle scelte strategiche un problema centrale attiene appunto il problema il profilo della dimensione aziendale ottima nonostante le certezze di molti evidenze dei comportamenti concreti delle banche sembra non lasciare spazio a dubbi di sorta
Credo che la questione della crescita dimensionale presenti ancora interrogativi tutta
Troppi prosciolti promettere di segnalarne tre
Essa si fonda sulla realizzazione di economie di scala e di economie di scopo la cui presenza non sempre risulta confermato per le verifiche empiriche
In secondo luogo l'adeguatezza della soglia dimensionale non appare puntualmente determinabili a priori se non altro perché la diffusione dei fenomeni di concentrazione sposta sistematicamente verso l'alto il valore della dimensione ottima di riferimento
E la mia personale esperienza mi mi pare in sostanza di partecipare ad una continua gara di salto con l'alto del salto con l'asta
Il problema della dimensione infine non si pone in maniera uguale per tutte le banche bensì si presta ad essere affrontato in maniera diversa a seconda della loro configurazione di partenza
Mentre infatti le banche piccole e minori possono anche probabilmente tentare di rimanere tali orientandosi verso una strategia di nicchia fondata su un'accentuata specializzazione produttiva più probabilmente su una marcata vocazione distributiva
Le banche benché grandi devono necessariamente tendere ad una soglia dimensionale più elevata attraverso opportune forme di aggregazione in sostanza sono condannate la crescita e quindi scatta la sindrome
Certo però se questa è la malattia si può affrontare con diverse soluzioni organizzative
Con riferimento a quest'ultime credo che ci siano alternative comprese tra due estremi
Rappresentati l'uno
Che definirei di aggregazione leggera ai modelli federativi l'altro che definirei di aggregazione pesante ai modelli fondati sulle fusioni
La scelta tra le due suddette ipotesi limiti limite dipende ovviamente da molte circostanze
I due modelli presentano pro e contro vediamo un po'modelli federativi si prestano utili ad essere utilizzati da banche di diversa dimensione nella salvaguardia dell'autonomia operativa delle banche più piccole e certamente possano assicurare il raggiungimento della soglia dimensionale ottima attraverso una guida affidato una banca grande una configurazione aperta all'aggregazione di più banche medie e piccole
I modelli fondati sull'esclusione al contrario comportano la scomparsa delle banche più deboli e non necessariamente garantiscano a Valle Cupa l'adeguato salto dimensionale sia per Rizzati tra banche medie
La Giunta i modelli federativi comportano la concreta realizzazione delle aggregazioni in tempi sufficientemente lunghi e comunque coerenti con la necessità di di digerire i sottostanti processi e di sposare culture solitamente diverso
I modelli fondati sulle fusioni al contrario implicano scelto unificanti immediate dirompenti in particolare sotto il profilo della riduzione del costi del taglio del personale
Per altro verso proprio queste caratteristiche
Inducono a ritenere che i modelli fondati sulle fusioni abbiano maggiori capacità di assicurare economie di scala e di scopo e quindi risultano più adatti ad uno scenario orientato alla creazione del valore è la produzione di elevati margini di profitto
Incontestabile aspetto d'altra parte i modelli può federativi possono senz'altro contrapporre una maggiore capacità di sviluppare attraverso il forte radicamento territoriale delle banche federate
I volumi dell'intermediazione creditizia immobiliare compensando per tale via il loro minore potenziale di riduzione dei costi
Tale potenziale d'altra parte risulta variabile all'interno degli stessi modelli federativi da caso a caso e cioè il rapporto all'intensità delle funzioni e dei processi ricondotti a livello centrale
In estrema sintesi se da un lato i modelli federativi presentano i vantaggi della modularità e della flessibilità
E quindi che la salvaguardia del localismo dall'altro i modelli fondati sulle fusioni si fanno preferire in termini di snellezza organizzativa di maggiore incisività
Segnatamente sotto il profilo dei costi ma certamente non danno garanzie di tutela delle specificità locali
Ad oggi la realtà del sistema bancario italiano è caratterizzato dalla presenza di entrambi i modelli a dire il vero anzi i modelli fino ad ora messi in atto risultano ben più di due in quanto quindi federativi sono suddivisibili in diverse tipologie a seconda del grado di sussidiarietà che li caratterizzano
Cioè della quantità delle rilevanza delle funzioni oggetto di accentramento e del grado di autonomia assicurato all'intifada bancari federale
La sperimentazione di questi modelli e tuttora in corso e ciò rende prematuro qualsiasi giudizio definitivo troppo contro l'una o l'altra delle fattispecie descritta
Sulla base dello scenario del sistema bancario europeo del sistema bancario italiano Kyo sin qui descritto passerei ad analizzare la conclusione del mio intervento e cioè le prospettive del sistema bancario italiano
Cercherei di cogliere sia le probabili linee di tendenza degli assetti strutturali sì possibili indirizzi strategici sia i conseguenti correlati organizzativo
Procederei per punti e le considerazione proposte sono le seguenti sugli assetti strutturali
Il processo di concentrazione del sistema a partito il ritardo rispetto al resto dell'Europa e in particolare rispetto al paese dell'area dell'euro proseguirà e si rafforzerà alimentato dalla crescente intensificazione delle relazioni concorrenziali
Il processo continuerà a riguardare tutte le banche ovviamente con ruoli e con modalità diverse a seconda della dimensione in particolare con le banche piccole e medie destinate per la gran parte ad entrare nella sfera di influenza di gruppi bancari più grandi
Il minor misura sviluppare specifiche strategie di nicchia e con le banche maggiori impegnati a guidare l'intero riassetto aggregandosi tra di loro e aggregando le banche minuti
Il processo in parola assumerà sempre più un carattere trasversale sia in termini settoriali nel senso di andare interessare sempre più il comparto assicurativo sia in termini geografici
Nel senso di arrivare progressivamente ad estendersi alle banche estere probabilmente in una logica di razionalizzazione di realizzazione di accordi di partnership fondati su scambi di partecipazione al capitale
La concentrazione delle istituzioni finanziarie allargandosi per settore e geograficamente diverrà in ogni caso sempre più complessa
E ciò richiederà una crescente attenzione all'elaborazione dei piani industriali sottostanti le decisioni di aggregazione
Arrivo quindi agli indirizzi strategici
Rispetto alla situazione attuale nella quale le decisioni di aggregarsi si fondono molto spesso sulla semplice valutazione dell'opportunità della crescita
Nel prossimo futuro dovrà essere prestata molta più attenzione all'effettiva possibilità di realizzare sinergie ed economie in particolare sarà indispensabile che le banche impegnate nei processi di aggregazione individuino puntualmente le aree delle attività di produzione delle attività di distribuzione all'interno delle quali tali sinergie ed economie siano realizzabili
Ah divenendo anche alla stesura di progetti specifici nel cui ambito siano identificati con chiarezza interventi da effettuare e quantificati con puntualità gli obiettivi da raggiungere
Questi obiettivi in ogni caso dovranno essere duplici ce n'è interessare sia il profilo del risparmio dei costi sia il profilo dell'incremento dei ricavi
Che in certi riscontri che da sempre accompagnano la realizzazione dell'economia di scala nei processi di crescita dimensionale delle istituzioni finanziarie
Impongono infatti una crescente intenzione attenzione allo sviluppo delle sinergie conseguente all'incremento dei volumi intermediati segnatamente nei comparti dei servizi per le imprese e per le famiglie
I piani industriali inoltre dovranno anche disciplinare in modo adeguato le complessive logiche della corporate governance in maniera tale che siano assicurati il governo strategico e il coordinamento direzionale di conglomerati finanziari che andammo nasce
In coerenza con queste scelte strategiche arriviamo App pochi spunti sulle soluzioni organizzative i processi di aggregazione continueranno a svilupparsi lungo la tradizionale doppia direttrice del modello delle fusioni
E di quello delle acquisizioni di partecipazioni di controllo e di minoranza se il primo modello infatti continuerà a presentare il vantaggio della grande potenzialità della riduzione dei costi a fronte peraltro del rischio della perdita identità delle istituzioni interessate
Il secondo si farà preferire per comportare a fronte di una minore incisività in termini economie di scala e di scopo un'elevata capacità di sviluppo dei volumi intermediati e una forte flessibilità organizzativa
Nell'ambito dei modelli fondati sull'acquisizione di partecipazioni di controllo e di minoranza un particolare rilievo sarà assunto dunque dai modelli federativi
Essi infatti essendo caratterizzati dalla salvaguardia dell'autonomia dell'identità dell'istituzioni federate si attagliano particolarmente alla realtà sociale ed economica dell'Italia
In particolare al persistere di culture locali tuttora molto forti e radicate e soprattutto alla presenza di un sistema industriale caratterizzato da un'elevata frammentazione in numerose piccole e medie imprese
Su un piano più generale d'altra parte i modelli federativi
Se da un lato potranno favorire lo sviluppo della concentrazione a livello sistemico il mantenimento dalla concorrenza sui mercati locali dall'altro comporteranno un rischio e cioè che il processo aggregativo continui ad essere il più lento e probabilmente poco adatto a favorire la nascita in tempi brevi di grandi conglomerati finanziari
Capaci di recitare un ruolo di global players sui mercati finanziari internazionali
Questa circostanza mi induce a concludere che il probabile assetto finale del sistema bancario italiano sarà fondato su tre pilastri
Il primo rappresentato da un numero molto ristretto di grandi istituzioni capaci di operare a livello quantomeno europeo
E fondate su un modello organizzativo caratterizzato da una direzione strategica molto accentrata e da un assetto complessivo fortemente unitario
Secondo pilastro costituito da un numero poco più esteso di istituzioni orientate ad esercitare un ruolo primario sul mercato domestico
Con una proiezione europea assicurata da una o più partnership internazionale
E fondate su un modello organizzativo di natura federativa contraddistinto da un forte coordinamento strategico e da un assetto complessivo molto autonomistico
Il terzo pilastro identificato da un numero relativamente esteso di istituzioni minori
Tese a sviluppare strategie di nicchia molto mirate nei campi della produzione o della distribuzione di servizi e fondate su modelli organizzativi caratterizzati da grande snellezza ed elevata flessibilità vi ringrazio
Per
Nel silenzio Fabrizi lusso grazie grazie signor Frizzi tempesta panoramica del sistema bancario italiano cos'era e dove sta andando
Sì e ci dovrebbe essere una degli scambi e ora con la sala
E che volevo che ci fosse dell'domande però mi è stato fatto notare che siamo in ritardo scriverà la parola al segretario generale perché a delle informazioni da darci per quanto riguarda il resto della serata
Signor presidente onorevole signor ministro gentili signore e signori
Prima di chiudere questa sessione inaugurale del nostro congresso mondiale consentitemi alcune parole soltanto per bene che alcune informazioni sui luoghi che in questi giorni visiteremo in questo sensazionale città
Firenze è infatti una città unica nel suo genere
Va vissuta intensamente e consapevolmente
Elemento non dico queste cose per il presidente Dini fiorente città che conosce queste cose molto meglio di me mi perdonerà se dico qualche secondo ma lo dico
Soprattutto per quanti qui presenti e sono tanti sono a Firenze per la prima volta
O anche per quelli che non essendo qui per la prima volta hanno la possibilità di godere questa città un po'meno
Siamo qui nel cosiddetto Palazzo vecchio
Principale esempio di architettura civile in Firenze
E due dei monumenti medievali più famosi d'Italia costruito fra il mille duecentonovantotto
Ed il mille trecentoquattordici dal grande Arnolfo di Cambio il testo è stato sede del Medioevo delle principali cariche comunali della città
E poi a partire dalla metà del Cinquecento sede della signoria e in particolare per la signoria dei Medici
Noi ci troviamo in questo momento nel cosiddetto salone dei Cinquecento che risale all'epoca del Savonarola perché era destinato alle riunioni dell'assemblea del Consiglio del popolo formato da cinquecento cittadini gli affreschi sono di Giorgio Vasari
Salgono chiaramente ad epoca posteriore
Anche Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci lavoravano in questo salone ma solo con piccoli affreschi che sono andati interamente per tutti
Fra pochi minuti partendo da questo salone faremo insieme il cosiddetto percorso del principe percorso che Erika che risale al mille cinquecentosessantacinque quando Cosimo primo dei medici che vedete la su al centro del soffitto
Cioè costruire
Su progetto di Giorgio Vasari il corridoio che unisce Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti
Attraversando la Galleria degli Uffizi e superando il fiume avranno che divide in due la città di Firenze
Il corridoio denominato anche corridoio Vasariano serviva alla famiglia Medici e dalla corte
Per spostarsi dalla sede governativa di Palazzo Vecchio alla residenza di Palazzo Pitti senza dove apparire in pubblico
Da Palazzo Vecchio il percorso come vedrete passa con un ponte aereo nella Galleria degli Uffizi l'attraversa entro nel corridoio costeggia Lungarno attraversa il fiume su Ponte Vecchio
Si affaccia all'interno della chiesa di Santa Felicita costeggia giardino di popoli aggiunge la Galleria Palatina di Palazzo Pitti
Utilizzato dai medici e poi dai Lorena per tre secoli il corridoio fa parte oggi di un sistema museale fiorentino e ospitata nei cicli di pittura è un'immensa galleria lunga più di un chilometro
Una rassegna di opere di scuola caravaggesca
La più vasta collezione al mondo di autoritratti di artisti e poi immagini di terreni anti e di principi di Firenze ed euro
Il percorso e accessibile al pubblico solo da poco tempo e che solo grazie all'intervento degli amici del gruppo Monte dei Paschi e alla disponibilità del ministero dei beni culturali
Che ci oggi possibile visitarlo in un gruppo così numeroso
La visita potrebbe anche non abbisognare di guide particolari ciascuno potrebbe ammirare ciò che vuole e soffermarsi su ciò che più lo interessa
Ciononostante un gruppo di eccellenti guide ci condurrà in questa avventura in effetti alla fine di questa seduta in fondo alla sala ci sono le guide e ciascuno è pregato di
Seguire i quattro gruppi linguistici italiano francese inglese e spagnolo
Con le guide che ci accompagnerà
Arriveremo così a Palazzo Pitti e da Palazzo Pitti potremo poi raggiungere a piedi in autobus i nostri alberghi
E sempre a piedi o con degli autobus che partiranno alle diciannove e trenta
Dagli alberghi ci muoveremo per raggiungere la scuola dei sottufficiali dei carabinieri situata nei locali di un vecchio convento facente parte del complesso di Santa Maria Novella
Complesso risale al Medioevo anch'esso essendo stato costruito fra il mille duecentodiciannove e il mille trecentosessantaquattro dai monaci domenicani
L'ordine dominicano cosiddetto dei predicatori si era molto sviluppato a Firenze a quell'epoca come testimonia la grandezza del Complesso
Che fu seriamente danneggiato dalle grandi inondazioni subito dalla città nel mille trecentotrentatré
Per evitare i danni di questi Cogei ricorrenti flagelli della natura come le inondazioni che i dormitori dei monaci furono dei fatti al primo piano e non al piano terreno come allorché il cinema
Il compenso che vedremo questa sera ha subito varie trasformazioni nel corso dei secoli ma mantiene intatto il suo fascino e ospita da qualche tempo la scuola dei sottufficiali dei carabinieri
Corpo glorioso per l'esercito italiano a tutti no
Anche la sede la cena di questa sera ho fatto abbastanza eccezionale
Ed è dovuta ancora una volta la cortesia del gruppo Monte dei Paschi e alla disponibilità del comandante generale della scuola
Ultimissime informazioni su Palazzo Corsini
Dove saremo domani sera invitati accenna dagli amici della Cassa di risparmio di Firenze
Si tratta di un importante palazzo nobiliare in pieno cento di Firenze quindi a pochissimi metri per i nostri alberghi
Che fu venduto nel mille seicentoquarantanove dal granduca Ferdinando secondo di Toscana a Maria Maddalena Machiavelli moglie del marchese Filippo Corsini
Il palazzo è stato completamente ristrutturato del secolo diciassettesimo secondo canoni di eleganza mai visti prima di allora a Firenze
Quando il salone di Palazzo Corsini vasto circa trecentoventi metri quadrati
Fu inaugurato alla fine del Seicento suscitò viva impressione grazie alla magnificenza della sua architettura
Di consiglio fin d'ora di ammirare il grande scalone d'onore i soffitti dipinti che illustrano alla glorificazione della famiglia Corsini i giganteschi lampadari in legno intagliato EDP
Anche l'arresto del palazzo attira certamente il vostro interesse che susciterà la vostra ammirazione ma non voglio proseguire oltre lasciando anche qui spazio alla vostra curiosità
Ultimissime informazione per domani mattina
I membri per il comitato centrale
E della Commissione di controllo sono pregati di trovarsi nella o dell'albergo nella piazza insomma Ognissanti alle otto precise un pullman li condurrà al Palazzo dei Congressi
Gli altri congressisti
Troveranno dai forma alle otto e trenta
Raggiungere il Palazzo dei Congressi dove prima dell'inizio dei lavori ci sarà l'assemblea generale
Ovviamente anche al Palazzo dei congressi si può andare tranquillamente a piedi sono non più di dieci minuti da piazza Ognissanti
Le signore invece partiranno a piedi senza a otto pole ma alle nove per fare un giro della città poi il pool ma le aggiunge arazzi raggiungeranno successivamente dal portale ascesa
Mi scuso appena questa inusuale presentazione da parte mia ma credo che fosse in un qualche modo utile grazie e bordeaux buona serata
Interveniamo
Ma
Insomma