Valter Veltroni presenta la mozione della "Nuova Sinistra" al congresso della sezione Martiri-Giambellino in vista del congresso nazionale dei Ds a gennaio org. dai Democratici di Sinistra della sezione Martiri-Giambellino presso la Sala pubblica dell'Istituto Padre Monti, via Vespri Siciliani 86

Intanto vorrei ringraziarvi tutti per essere qui ringrazia in particolare
Chi presenterà le votazioni ma tutti compagni tutti i cittadini
Che sono voluti intervenire al nostro congresso
è un congresso importante quello che comincia oggi importante per il partito importante per la federazione milanese è importante anche per questa unità di base mi scuseranno i non iscritti che immagino numerosi ma la mia funzione mi impone anche un piccolo quadro di tracciare un piccolo quadro della della situazione
Della nostra sezione della nostra unità di base dopo un periodo in cui il direttivo aveva quasi perso l'abitudine ad incontrarsi e in cui le energie dei singoli compagni erano per lo più impegnati in altri luoghi siamo di fronte a una timida ripresa
Pur in presenza di una crisi generale dell'attivismo politico rimaniamo una delle realtà di Milano con un buon numero di iscritti quasi centoventi segniamo per la prima volta da tempo un dato significativo di nuovi iscritti
E soprattutto siamo una delle realtà di base in cui la costruzione dei Democratici di sinistra è reale nella nostra unità di base infatti molti sono i compagni che provengono dei soggetti cofondatore
Alcuni sono già iscritti direttamente altri frequentano le nostre riunioni pur rimanendo iscritti alle associazioni di provenienza e si iscriveranno a partire dal tesseramento del due mila
Molti inoltre sono i compagni con più o meno grandi di respiro ISPO instabilità ai diversi livelli di direzione politica dall'unione territoriale alla direzione nazionale
La nostra unità di base vive però forse anche per questo motivo un periodo di crisi
Innanzitutto la composizione per età e molto preoccupante solo sette compagni hanno meno di trent'anni un terzo degli iscritti ha più di sessantacinque anni
Inoltre la recente ridefinizione del decentramento amministrativo e la nostra storia hanno portato ad una composizione sia degli iscritti che del corpo attivo poco legate al territorio di riferimento oggi circa la metà di noi non risiede nella nuova zona sei Lazare decentramento sei e anche chi vi risiede dedica pacca parte del proprio tempo al parti dedica parte del proprio tempo al partito non è particolarmente interessato alle questioni strettamente territoriale
Questo fatto oggettivo ci impedisce oggi di svolgere bene una funzione che invece deve essere tra le più importanti secondo me di unità di base
Tre zero un punto di riferimento per il territorio in cui operiamo
Ci sono stati tentativi alcuni dei quali hanno anche dato dei risultati interessanti ma sono rimasti appunto solo tentativi ecco perché questo congresso dovrà discutere anche del futuro della nostra unità di base ecco perché dovremmo fissare a partire da subito un percorso di confronto serrato tra il partito e il territorio
Anche questo occasione può essere l'inizio nella ripresa di quel dialogo molte volte cominciato e troppe volte interrotto purtroppo
Il nostro territorio ricco di associazionismo volontariato creatività cultura dobbiamo trasmettere anche all'esterno il senso della ricchezza del nostro progetto
Proprio per questo siamo stati tra i promotori ieri di un'iniziativa di presentazione del Progetto per la sinistra del Duemila è stata anche l'occasione per poter raccogliere anche di da chi scritto non è impressioni su quel progetto idee proposte e per portarle poi alla all'attenzione dei nostri congressi
Anche da iniziativa come quella credo dovremo ripartire nel nostro cammino sapendo che ci dovremo mettere in discussione e denunciare a molte false certezze
Dovremo studiare anche forme nuove che favoriscono il più possibile la partecipazione dovremmo darci strumenti nuovi e cercare il dialogo con tutti quei soggetti che rifiutano la filosofia politica del Polo
è interesse non solo della politica ma anche della società che la partecipazione dei cittadini non sia mortificata che a gridare che a guidare le scelte dell'amministratore non siano solo interessi di poche famiglie
Che la gestione della cosa pubblica sia all'insegna della trasparenza dell'efficacia oltre che dell'efficienza
La destra non vuole che nessuno tantomeno i cittadini le mette i bastoni tra le ruote
Si pensi a come stanno gestendo dove tempo il decentramento amministrativo in questa città cito solo un caso a titolo di esempio che riguarda proprio la nostra zona
I cittadini a cui viene chiesto di dedicare parte del loro tempo alle Commissioni del consiglio di circoscrizione
Non hanno nemmeno la possibilità di vedere verbalizzata la loro opinione quanto propongono l'opposizione a cominciare dal nostro partito ma tutta l'opposizione l'ha chiesta a gran voce questo diritto in Consiglio ma a destra ha opposto un muro
Hanno ribadito con amaro con un'arroganza che rasentava l'insulto per quanto dicono i cittadini non può nemmeno essere messo a verbale i cittadini sono importanti solo quando si va a votare
Dopo e come se non fossero nemmeno presenti perché non verbalizzare vuol dire questo vuol dire far finta che non ci sia esattamente quello che avverrà temo
Alla fine visto che si sentiranno d'impaccio i cittadini forse smetteranno di partecipare ma noi dobbiamo dire no
Dobbiamo non ci dobbiamo arrendere non gliela dobbiamo dare vinta e per questo che invito tutti voi iscriversi in massa alle commissioni perché forse non lo metteranno a verbale il nostro parere però ci dovranno ascoltare
E credo che su queste o sul tema della partecipazione noi abbiamo il dovere di chiamare a raccolta anche alle altre forze politiche del centrosinistra le parti più vive del quartiere tutti i cittadini
Ci dobbiamo fare promotori di una battaglia che non è solo battaglia di democrazia ma anche di libertà
Libertà e partecipazione cantava il marito del Presidente della Provincia credo che alla signora e a tutti i suoi compari forse bisognerebbe ricordarlo
Anzi è mare lancio dell'attività sul territorio da qui da questo congresso dobbiamo ripartire anche per favorire che un gruppo di giorni qualificato e competente ci aiuti nella costruzione di un nuovo gruppo dirigente
Piccoli passi anche qui sono stati fatti però ora ci aspetta un salto di qualità
Indichiamo dei temi forti su cui coinvolgere anche la Sinistra giovanile e da lì partiamo per riportare i giovani nelle sezioni per portare i giovani consentitemi di citare un vecchio slogan che mi piace moltissimo a impadronirsi del proprio futuro
Il primo tema che propongo è su cui siamo già partiti e quello dell'accesso al lavoro al mondo del lavoro alla riforma degli ordini professionali ma altri devono seguire
Non voglio qui entrare nel merito del dibattito congressuale ci sarà appunto il dibattito per questi voglio fare solo un accenno però a un tema che mi piacerebbe non rimanesse schiacciato dal dibattito sulle due mozioni
I fatti come ho detto all'inizio sarà un congresso importante per il Partito Nazionale per la nostra unità di base ma anche per la federazione milanese
Ve lo dico io ho provato a dire del nazionale sicuramente discuteremo non vorrei che in questi giudizi due giorni ci dimenticassimo di Milano
Discuteremo un documento che si sofferma a lungo su questo tema e dunque e a quello che rimando per una posizione più argomentata analitica qui prendo però uno spunto di carattere generale che a mio avviso è essenziale se vogliamo proporre il centrosinistra come valida alternativa della destra per il governo della Lombardia tra pochi mesi e di Milano nel due mila e uno
E e questo punto importante perché anche su questo che si giocherà parte del dibattito congressuale
E anche riguarda secondo me il dibattito che all'ordine del giorno in questi giorni sulla storia su sul passato
E il tema della innovazione rielaborazione della memoria
La seconda cella rielaborazione della memoria ci deve portare a posizionare in una linea di continuità storico politica la prima l'innovazione e innovazione senza rielaborazione invece e sono nuovismo che credo non sia una buona base di partenza per un partito della sinistra
Purtroppo la nostra storia e con nostra non intendo solo per quelli non tanto quella del PC e del PDS ma più in generale quella del riformismo laico socialista cattolico la nostra storia qui a Mila no è anche storia di fallimenti
Ma non si può andare verso il futuro senza portare con noi anche i nostri grandi meriti
E dunque importante non avere paura dell'innovazione e non marciare soprattutto con la testa rivolta al passato ed è in questo quadro che mi piacerebbe si collocasse anche la discussione sul progetto del due mila sulla nostra identità
Che anche questo al centro nel dibattito congressuale
E questo equilibrio i fatti tra vecchio e nuovo tra passato e futuro tra memoria innovazione appunto che dobbiamo cercare la nostra strada
Solo così sconfiggendo la nostra paura di quel noto che non deve tornare e dell'ignoto che spaventa per sua stessa natura potremo raggiungere l'obiettivo di una grande sinistra dei valori e delle persone e dare quindi il nostro contributo alla nascita del nuovo grande Ulivo
In conclusione quello che ho cercato di dire con questo breve intervento e che quindi sezione commise dell'azione come nel partito ma qui si aprirebbe una parentesi lunga non voglio aprirla molti errori sono stati fatti
Molti errori si ma non siamo all'anno zero in campo c'è un partito che deve migliorare aprirsi poi di quanto già non l'abbiamo fatto ma credo che abbia tutte le carte in regola per affrontare le sfide che lo attende eventualmente anche sbagliando ma sbagliando mantenendo la propria autonomia
Per concludere vorrei citare una frase tratta da quel documento di cui ho detto
Oggi un dirigente politico deve saper essere punto di riferimento anche per quella parte di opinione pubblica che ha bisogno di interlocutori attivi e deve essere un esempio positivo del valore della politica come attitudine competente
Insomma forse la politica non è più una professione e certo però che per farla ci vuole una rinnovata e diffusa professionalità tutto ciò presuppone né questo deve essere l'impegno un gruppo dirigente largo di uomini e donne collegiale autorevole perché capace di rappresentare un'idea in una prospettiva comuni
Come ho detto questo è un congresso importante importante impegnativo difficile e avrà bisogno dell'apporto di tutti noi tutti voi
Discutiamo quindi anche animatamente ma tenendo sempre presente l'orizzonte comune buon lavoro compagini
Ringraziamo il compagno Marco Campione e adesso passiamo alla illustrazione delle due mozioni per accordo raggiunto tra le parti
Pronti soprattutto di cui io sono il in questo caso il mediatore
Presenterà la mozione la prima mozione il compagno Walter Veltroni a cui seguirà poi l'illustrazione della seconda mozione da parte della compagnia Gloria Buffo
I tempi che noi auspichiamo che io farò di tutto per far rispettare con diplomazia Maicon anche impegno a rispettare i tempi di trenta minuti con ovviamente l'elasticità consentita in queste circostanze non mi resta che dare la parola al compagno Walter Veltroni segretario nazionale del nostro partito
Stamattina i compagni che lavorano come mi hanno ricordato cosa che io non non ricorda verità che oggi esattamente un anno dal momento in cui sono stato eletto segretario del partito e mi fa piacere allora essere qui con i compagni del Giambellino a non dico a festeggiare senza che ci sia da festeggiare ma insomma parlare di questo anno di lavoro
Un anno di lavoro faticoso duro in cui è successo veramente quasi tutto quello che poteva succedere
Un anno di lavoro il cui obiettivo è stato ed è culminando con il Congresso il congresso che abbiamo voluto fare anche quando insomma molti compagni sconsigliavano dicevano di rinviarlo io insomma ci tenevo che il congresso si facesse
E che dopo molto tempo si potesse avere un momento discussione vero
Anche con posizioni diverse
Io considero l'ho detto l'apporto che viene da i compagni la mozione numero due un apporto vitale la discussione
Per parte mia
Vi è non solo rispetto delle loro posizioni ma
Qualcosa di più se c'è una cosa che penso possa essere ascritta merito del gruppo dirigente che quest'anno ha diretto il partito
è stato credo proprio quello di essere usciti a dirigere il partito in maniera collegiale pluralista
L'abbiamo una segreteria del partito in cui ci sono compagni che vengono da tutte le esperienze politiche da tutte le sensibilità culturali da tutte le componenti
Vecchie e nuove di questo nostro partito
Per un anno abbiamo diretto il partito insieme abbiamo deciso insieme
C'è stato un punto di differenza sul Kosovo che è stato c'ha attraversato tutti drammaticamente eppure anche in quella circostanza
Abbiamo lavorato insieme abbiamo lavorato insieme questa come posso dire
Ma cosa che dal punto di vista interno considero più importante si è dimostrato che un partito può vivere non con una sola
Come possibile dimensione liederistica ma può vivere come un organismo collettivo che naturalmente deve ora conoscere un'altra stagione della sua democrazia
La sua vita democratica e il Congresso deve servire anche a questo
Fino alla fine
Ciò che credo che si debba fare sul partito ciò che è scritto nella mozione per ora voglio solo riaffermare questo questo tratto che ha attraversato questo anno di lavoro
Cercare di far vivere rispettare la pluralità delle opinioni politiche
Guidare insieme un partito cercare di fare essere un partito non solo segretario
Ma un organismo collettivo
Investire sulla identità del partito e sulle sue strutture io
Avete visto considera in maniera assai poco come posso dire sacrale il ruolo del segretario del partito
Penso di aver girato in questo anno più sezioni di in Italia di di di quanto diciamo non fosse tradizionale non solo io ma tutto il gruppo dirigente del partito proprio con lo sforzo di dare questo segnale dopo un periodo difficile dopo una difficoltà che si era manifestata in maniera molto pesante
Il segnale che Bruto quest'anno che ha avuto anche la manifestazione nazionale ventiquattro aprile maggio e tutto quello che abbiamo cercato di fare questo grande sforzo di riaffermazione dalla nostra identità politica
Un'identità politica che la sinistra deve conoscere non in maniera autoreferenziale
Non coltivando l'elogio di se stessa ma collocandosi dentro una grande prospettiva politica e una grande costruzione di grandi ragioni e valori che determinano l'appartenenza a sinistra
Sì devo dire dei dati che adesso cominciano a essere in qualche misura più confortante esso della dei sondaggi che io non guardo
Sondaggi dicono che noi adesso siamo una ripresa elettorale Mannheimer ha scritto su quella sera al ventiquattro per cento che non so se sia vero questo se siano vere le cifre pochino il bus con quel suo ma di larga crescita che tutti dicono ma questo lo sentiamo anche noi essere motivata da un paio di scelte che abbiamo fatto
In particolare la scelta della riapertura la conflittualità con la destra
Voi sapete che questo è per me e per questo gruppo dirigente un elemento fondamentale di identità e io ho sentito avvertito che l'appannamento su questioni decisive
Di certi elementi di differenza politica culturale programmatica valoriale
Sia stato uno degli elementi che hanno militato a favore del problema elettorale che non solo noi ma il centrosinistra complessivamente che il problema dell'astensionismo
La perdita di motivazione dello stare a casa perché non sentire la passione di uno scontro politico che si deve esercitare nei confronti di una destra come ha detto Marco una destra
Italiana che particolarmente
Pericolosa
Apro e chiudo parentesi
A Milano hanno il dovere di venire a dire dopo aver fatto la marcia inneggiando a Rudolph Giuliani e alla sua tolleranza zero hanno dovere di venire a commentare io non le notizie che ci sono oggi sui giornali per le quali ieri a New York sono stati otto morti ammazzati nel corso di una nottata
Per dire che la destra italiana è per il suo impasto di statalismo e populismo per la presenza di un coacervo di interessi che militano a formare le decisioni politiche della leadership di quella di quello schieramento eh
Obiettivamente pericolose contro quella destra
Con una forza con durezza
Con rispetto perché noi rispettiamo i nostri avversari senza colpi bassi ma con grande severità noi dobbiamo io lo avete visto l'ho detto a Modena mi ha fatto piacere che questa frase sia stata accolta Modena con lo disse la sera che venga la festa dell'Unità qui a Milano
Con un senso di liberazione come ritrovare anche per questa via
Non solo per questa via perché non si fanno gli schieramenti contro si fanno gli schieramenti per nuovi governando l'Italia siamo uno schieramento per però c'è bisogno anche di un elemento di conflittualità politica
Ma oltre questo dato di ripresa politica che che che si registra che insomma va considerato per quello che dato che mi conforta di più e l'aumento degli iscritti alla Sinistra giovanile
Per la prima volta dopo molto tempo c'è un aumento descritta Sinistra giovanile perché per me questa delle cifre che Marco ha citato della principale angosce
Come creare una sinistra che sia capace di essere appetibile
Riconosciuta appassionante per le nuove generazioni
E ancora
è questo il punto al quale vorrei partire illustrazioni questa né della mia mozione
Come fare una sinistra che riesca cresce
Noi siamo il diciassette per cento
Siamo la più piccola Sinistra Europea
Abbiamo io sono da cui non solo perché ho il dovere di esserlo situazione dato del partito ma sono razionalmente convinto dalla possibilità che la sinistra italiana cresca
Ma saprà crescere solo se avrà l'intelligenza di costruire se stessa in termini
Come posso dire nuovi dal punto di vista politico culturale
Nuovi dal punto di vista programmatico
E gelosi di se medesimo
Tutto lo sforzo di questo anno e a dire non è vero che destra e sinistra non esistono più non è vero che ci sono gli indistinti la sinistra è un valore che però non ritrova le sue ragioni nel passato
Attenzione perché se noi alla fine di questo millennio dicessimo ai ragazzi italiani ma la gente di questo Paese i valori della sinistra stanno scritti nel suo passato
Noi diremo qualcosa che accentuerebbe la nostra crisi la nostra difficoltà
Ciò che noi abbiamo avuto difficoltà a fare
è stato definire un alfabeto di valori che fosse utile per definire la nuova identità della sinistra
Non è vero che la sinistra è ideologia
Non è vero che
Che le ragioni della sinistra si definiscono solo in misura dell'appartenenza a un blocco come posso dire di pensiero politico ispirato alla necessità nella costruzione di una società
No
La verità è che la sinistra deve riassumere su di sì
La coscienza delle grandi diseguaglianze di questo tempo le grandi iniquità
Per i grandi ingiustizie che ci sono e lo sforzo fatto in questo anno fosse il viaggio in Birmania io sapevo quando andava in Birmania che c'erano quelli che facevano le risatine dicendo ma di che si occupa perché magari era più importante l'ultima dichiarazione di questo o di quello
Ma per un anno dalla Birmania fino alla visita del Dalai lama
Aver affermato il tema dei diritti umani averlo messo nella cultura della sinistra italiana dove non c'era questo tema diciamocelo il TAR non c'era perché era considerato asseconda
Delle aree nelle quali diritti umani venivano più o meno violati è l'indicazione di un grande tema di identità politico culturale di valore della sinistra per la sinistra del due mila
Noi lanceremo
Al Congresso una grande campagna contro la povertà e la fame nel mondo
Che cos'è per una coscienza di sinistra
Il fatto che ci siano centinaia di milioni di esseri umani che vivono avendo un dollaro
Per poter soddisfare i propri bisogni fondamentali ci siano centinaia di milioni di persone che muoiono di fame
E migliaia di bambini che ogni giorno mo'che cos'è la sinistra se non qualcosa che si occupa di questo
Dove si definisce l'identità della sinistra
L'abbattimento dei perde il debito dei Paesi del Terzo Mondo non ne parlammo tre mesi dopo la mia elezione a segretario facemmo un convegno per fare questa proposta anche lì qualcuno disse manona presso il G7
Giustamente il Papa
Non è questo un grande tema di battaglia politica la sinistra e spara dalla parte dei più deboli
La sinistra è combattere contro ingiustizie creare opportunità
La sinistra non è un modello di eguaglianza
Che deve accompagnare rendendoli omogenei tutte le persone donne e uomini nel corso della loro vita non la sinistra e la creazione di un sistema di pari opportunità
Che non renda la società una società nella quale i più sfortunati i più deboli hanno perso la partita in partenza ma tutti devono poter mostrare il proprio talento le proprie capacità
Grandi ragioni dalla sinistra grandi ragioni proiettata nel futuro non il passato vedete si è molto discusso io non voglio parlare con la schiettezza e la franchezza che insomma credo mi venga riconosciuta
Di questo tema che ho affrontato dicendo una cosa che a me sembra del tutto ovvio
Ovvia
Io ho detto il comunismo e la libertà nella storia del Novecento dopo Auschwitz sono stati incompatibili
Il comunismo la libertà vuol dire quelle società nelle quali si sono realizzati perché non siamo degli spiritualista
Noi siamo delle persone che pensano che le idee si concretizzano nelle loro realizzazioni storiche
Allora quei valori ai quali noi crediamo la libertà di opinione la libertà di organizzazione sindacale la libertà di organizzazione politica la libertà di stampa
Dove si sono realizzate in Romania in Cambogia in una sovietica dove si sono realizzate
Un'altra cosa e dire
E io l'ho detto ieri l'ho ripetuto nel un'altra cosa è dire che milioni di persone in tutto il mondo che hanno creduto nel comunismo combattevano per la libertà e questo è vero
E questo non può essere discusso
Ma guardate anche qui si possono fare molte furbizia io so che quando c'è un congresso viene voglia magari di dire delle cose per cercare di far leva
Io preferisco il linguaggio del coraggio ed è la verità
Noi dobbiamo salvare la grande storia del PC c'è una grande storia del PC
Che è la storia dell'antifascismo della resistenza della costituzione del sacrificio di migliaia di persone delle lotte dalla parte dei lavoratori è la storia di Enrico Berlinguer e del coraggio della sua innovazione politica culturale
è il coraggio di aver detto due anni dopo il colpo di Stato in Cile
Che si stava più sicuri sotto l'ombrello della NATO che sotto l'ombrello del Patto di Varsavia è l'aver detto che la democrazia è un valore universale in tempi non sospetti
Io lo quell'articolo che ho scritto sulla stampa è nato da una come posso dire da una rabbia
Perché vedevo che ha utilizzando le carte del dossier Mitrokhin sul banco degli accusati finiva Enrico Berlinguer che invece era l'avversario del PCUS perché
Ma se noi vogliamo salvare questa parte straordinaria della storia del comunismo italiano noi dobbiamo tagliare senza equivoci la parte tragica
Senza se e ma senza ma senza nulla
Dobbiamo tagliare la parte tragica
Perché c'è una parte tragica casa del PC e non riconoscerlo significa negare vorrei dire la stessa storia migliore del comunismo italiano
è la storia dello stalinismo la storia dell'Ungheria
Sono quelle pagine di storie sulle quali le nostre parole non devono essere ambigue proprio se vogliamo avere la forza di salvare l'esposto
E se vogliamo essere parte del socialismo europeo io domani vado a Parigi al Congresso Internazionale socialista non ci potrei andare
Se avessi delle ambiguità su questo tema comunismo e libertà non sono state compatibili
Altra cosa ripeto nell'ansia di libertà e la storia concreta di milioni di persone che si sono definite comunista
Io francamente non vedo la ragione di come posso dire di stare a discutere più di un momento su questo aggiungendo una cosa che Marco ha detto molto bene
Noi quando parliamo della nostra storia con la storia che sta scritta sulle bandiere di questa sezione
Non possiamo più parlare solo dalla storia del pc perché noi non siamo più il PDS
Noi siamo un partito dentro il quale ci sono altre culture
Quella di Cristiano sociali quella dei laburisti quel delle forze repubblicane
E abbiamo il dovere di pensare che la nostra storia la storia dalla sinistra italiana deve essere proiettata lungo una strada di espansione di arricchimento che deve attingere anche a queste culture per questo quando io dico nella ha ragione Marco sono sette d'accordo non si si deve andare nel due mila litri dall'ideologia ma non liberi dalla storia ma la nostra storia è una storia fatta di Gramsci e di Carlo Rosselli
Di Ferruccio Parri ed Enrico Berlinguer
Questa è la nostra storia guardate che gli altri vogliono inchiodare ac al post comunisti
Io sento oggi fare degli elogi
Che sono interessati ad accreditare noi come una forza postcomunista e che quindi come tale più il passato che al futuro
E che dunque se hanno una forza postcomunista non potrà crescere tanto quanto cresce il resto dalla sinistra
Noi dobbiamo su questo a fare operazioni in un furgone io non sono di quelli che hanno che dicono
Abbiamo già detto tutto perché non è vero e neanche quelli che abbassano la testa sperando che
Smetta di piovere
Noi dobbiamo assumere questo tema con serietà e con onestà politica e intellettuale la grandezza dalla storia del PC separata dalla sua parte tragica inserita nella storia più grande della sinistra italiana
Guardate questo è un punto veramente di fondo della nostra identità se vogliamo avere la forza di proiettarci con valori nuovi ma carichi di una storia migliore della sinistra italiana che è una storia che attraversa tutto il Novecento
E quando io vedo rifare la storia di oggi ho detto ieri in questo convegno l'abbiamo fatto e mi ha fatto piacere
Che li due persone come genio Scalfari e Paolo Mieli
Abbiamo detto non abbiamo più nulla da chiedere ai DS perché i DS hanno assunto posizioni rispetto alle quali non c'è bisogno di riaprire discussioni il resto vadano neanche sui giornali vada sui libri di storia dove è giusto che si ma solo se avremo la forza senza ambiguità e senza furbizie
Senza furbizie
Di assumere questa nostra identità che è rispettosa della storia di una parte di noi
Ma al tempo stesso carica di quegli elementi di innovazione dei quali abbiamo bisogno per crescere
Solo se avremo questa forza noi potremmo assolvere al compito che ci siamo dati quello di essere sinistra
Io credo che la sinistra
Credo però in questa sinistra
Vedete la grandezza del Pci di Berlinguer e per altri versi la grandezza di un partito che nacque con l'intuizione felice di Gramsci e con la cultura gramsciana
è stata proprio nel fatto che a un certo punto il PC che era diventato un partito del trentasei per cento
Non era un partito che però ora sta è sempre stato l'opposizione sarebbe rimasto all'opposizione e non dimentichiamoci che tra il settantasei trentasei per cento e la morte nel ricco Berlinguer noi abbiamo
Il consumarsi di una difficoltà politica molto forte si conta politica sociale di identità
Io ho detto e anche questa è una verità
è vero si poteva stare nel pc senza essere comunisti voglio dire senza essere convinti dell'ideologia comunista
Si poteva essere comunisti italiani
Essendo impegnati in battaglie per la libertà per i diritti quelle battaglie che altrove quel nome non consente perché essere comunisti romeni non è la stessa cosa
La grandezza di quell'operazione è stata nel fatto che si sono a attratti nel contenitore PC culture che hanno consentito alla fine della storia del PC perché quella contraddizione alla fine esplosa
Non di raccogliere sotto le macerie del muro di Berlino il niente della sinistra
Ma di costruire prima il PDS e oggi una grande porta la sinistra che è forza di governo
La sinistra ha bisogno dei suoi valori
Io non ho mai parlato sopra va anche questo nella comodità della campagna congressuale ogni tanto io non ho mai parlato di partito unico la considera una cosa per tutta del tutto inimmaginabile
Sarebbe come se io dicessi che la mozione numero due supposizioni ma come posso dire Proto comuniste non è assolutamente così non lo è sul serio però ecco appunto per questo
Diciamo Gloria ed io possiamo da questo test assicurare che così è il rispetto delle posizioni reciproche una discussione congressuale e la condizione per la quale le compagne e compagni possano votare secondo la propria coscienza
Io sono sempre stato convinto e sono sempre rimasto convinto della formula che uso da molti anni sono pezzi non poté traggono in quest'
Una grande sinistra in un grande Ulivo
E cioè una sinistra che abbia la forza e il coraggio di riconoscere al tempo stesso il suo limite noi siamo al diciassette per cento
Per evitare che la destra governi bisogna avere il cinquantuno per cento
Ce n'è di strada fa
Ma non solo dal punto di vista numerico ma anche dal punto di vista culturale la sfida del novantasei che noi vincemmo fu quello di superare le divisioni di un mondo che avevamo lasciato alle spalle e di creare le condizioni di convergenza politica culturale e di valori tra la cultura che del cattolicesimo democratico e del riformismo socialista la cultura laica ambientalista femminista la cultura della sinistra nostra
Quella idea al via un'idea ancora più valida e quando questa idea l'abbiamo appannata non abbiamo fatto del male anche a noi stessi
Ricordiamoci che il nostro risultato elettorale migliore nel novantasei
Quando era forte la prospettiva dell'Ulivo
E il nostro elettorato il nostro risultato peggiore quando la prospettiva dell'Ulivo si è progressivamente consumata
Non c'è contraddizione perché diavolo dovremo mettere in contraddizione la crescita della sinistra la quale Dio solo sa quanto abbiamo lavorato in questo anno e che non è solo un fatto numerico in primo luogo un fatto di valori
Io sono sempre ho fissato ma non c'è politica senza valori
Non c'è ragione di impegno Brüning mi si deve spiegare ho letto una lettera che mi ha mandato un compagno poco fa Monti compagni hanno preferito appare involontaria che in questi anni
Piuttosto che impegnarsi nota politica perché perché non trovavano il calore
Che motiva l'appartenenza politica
Ieri sera a Roma intitolato sono andato all'intitolazione la sezione alla quale sono iscritto dalla quale si è iscritta Olga D'Antona a Massimo D'Antona
E
Mi ha fatto molto piacere che Olga abbia accettato di venire a lavorare con me Olga D'Antona entrerà nello staff del segretario del partito avrà delle responsabilità
Vorrei che la politica è anche il nostro partito si riempisse di persone così
Si riempisse di quel calore dalla passione e dei valori e dei programmi
Dei quali c'è bisogno per motivare sentenza sinistra sinistra non è un appello
Non è un'identità che progressivamente vinse quiche
Sinistra è quello che ho cercato di dire prima una certa idea del welfare
Noi perché abbiamo fatto quella proposta mi ricordo proprio a queste unità di Milano fu per me il primo impatto diciamo
Dopo quel bailamme che ci può al luglio io avanzai e poi Sergio Cofferati per parte sua avanzò una proposta analoga una proposta di riforma del welfare che aveva dentro un punto di vista dalla sinistra flessibilità di cui stiamo discutendo di cui si discute benissimo ma non la flessibilità della Thatcher
Quella per la quale oggi trovi un lavoro domani non si sa se la RAI e in mezzo chi se ne importa del tuo destino
La flessibilità che necessaria con la quale si sono tenuti i seicento mila posti di lavoro in più nel corso di questi anni altri se ne dovranno tenere che sta nelle cose della nuova organizzazione del mondo e lavoro ma una flessibilità Yo dico con accompagnamento cioè una persona che fa tre anni di lavoro e poi quel lavoro perde deve essere accolta da un circuito di formazione permanente che poi lo porta dove i nuovi lavori stanno crescendo e la riforma delle pensioni che abbiamo immaginato quella riforma ispirata al passaggio delle tributi va contributivo l'utilizzazione del TFR la politica sociale le innovazioni che stiamo determinando sul piano del governo ma insomma
Stavamo sta scritto nella storia della sinistra in tutto il mondo la lotta all'evasione fiscale perché noi non abbiamo l'orgoglio di dire che per la prima volta alcune migliaia di miliardi vengono riportati a casa oppure dire che sulla scuola si sta facendo un investimento consistente e quando Berlusconi lo ha detto oggi Massimo nell'intervista su Repubblica quando Berlusconi propone il bonus per la scuola privata propone una cosa che riguarda venticinque mila miliardi
Che dove si prendono si tolgono la scuola pubblica che già in una condizione che noi consideriamo assolutamente non sufficiente bisogna investire sulla scuola
E poi fare sulla scuola privata le scelte che sono fatte che sono contenute nella legge e anche le disponibilità che il ministro Berlinguer ha dato ma all'investimento deve essere sul complesso del percorso formativo
Allora noi abbiamo il dovere vorrei dire dopo avere anche l'orgoglio di rivendicare ciò che abbiamo fatto in questi tre anni di esperienza di governo guardate non c'è nella storia italiana nulla di paragonabile
Non devo farla lo devo convincere voi però vorrei che avessimo tutti noi abbiamo cercato di dirlo in questi mesi l'orgoglio abbiamo portato l'Italia in Europa rimarrà nella nei libri di storia
Che una coalizione
è riuscita in un'operazione che sembrava impossibile
Tre anni fa sembrava impossibile che non arrivasse in Europa abbiamo risanato economicamente il Paese abbiamo riformato i cibi Scola i cicli scolastici elevato l'obbligo scolastico
Portato in Parlamento il disegno di legge per l'abolizione della leva privatizzato per centodieci mila miliardi abbiamo contenuto l'inflazione abbiamo lì riequilibrato il rapporto tra deficit e prodotto interno lordo abbiamo trovato venti milioni di occupati ne abbiamo venti milioni ottocento mila adesso cifra ancora non adeguate figurarsi
Ma sono tre anni e tre anni in una condizione di instabilità politica
Che purtroppo non ancora si riesce a avremo dobbiamo avere l'orgoglio del patto che abbiamo
Abbiamo governato da sinistra cinque sì ce l'abbiamo su grandi questioni abbiamo affermato
Ragioni e valori no
Naturalmente io sono pienamente cosciente Dio solo sa quanto sono preoccupato di questo io sono perfettamente cosciente del problema
Elettorale
Che racchiuso nella parola astensionismo
La mia risposta è una risposta se volete di di tipo sì identitario ma di un'identità moderna
Guardate in alto astensionismo non è un astensionismo di protesta sociale
Per lo più non è questo basta vedere le indagini nostra astensionismo un astensionismo di perdita di motivazione come ho detto prima
Di attenuazione la conflittualità che si è perduta se paga
Di perdita della distinzione su alcuni punti importanti
Io penso che noi dobbiamo lavorare in questo senso in questo senso dobbiamo determinare le innovazioni necessarie ma allora ecco una sinistra non più un postcomunista
La grande sinistra italiana che deve assomigliare alla sinistra europea ma sinistra
Non un indistinto sinistra sinistra moderna e aperta a sinistra che sta nell'Internazionale socialista che sta nel Partito socialista europeo e che si colloca dentro una grande strategia che quella dell'Ulivo dal centrosinistra
E che a forza tanto quanto riesce ad essere elemento come posso dire di stabilità e e motore per il rilancio di una coalizione dell'Ulivo e del centrosinistra
Nell'Ulivo sta scritta una parte consistente anche della possibilità di crescita e di sviluppo
Per le nostre ragioni delle nostre politiche
Insieme grande sinistra e grande Ulivo
Io finisco così lascio la parola gloria
Con qualcosa che riguarda il partito più direttamente
Vedete
Io son tornato al partito a lavorare tutti i giorni al partito dopo quattro anni all'unità e due anni a Palazzo Chigi due anni e mezzo a Palazzo Chigi
Ho trovato un partito molto trasformato
Non sempre in meglio
Non sempre
Ho trovato un partito fatemela dire così chi ha più consuetudine ad amministrare il consenso che a conquistare
Che si occupa più delle cose che riguardano come posso dire
La sfera quotidiana
Delle attività di governo dell'esercizio del potere piuttosto che immaginare di conquistare il consenso nella società
Allora io
Sbattere o contro resistenze può darsi
Ma non cambierà opinione
Io preferisco una sezione
Che è la prima volta a cinque persone a discutere della fame nel mondo o a promuovere un'iniziativa di raccolta di firme su qualcosa che riguarda direttamente la condizione di vita delle persone di un quartiere piuttosto che un partito nel quale ci sono cinquanta persone per discutere di chi farà il consigliere circoscrizionale o comunale o provinciale o regionale tra non so quanti
Aggiungo che il primo modo e anche il modo migliore per poter poi avere più consiglieri circoscrizionali provinciali Regione
Col secondo modo si perdono non si vincono e guardate che noi spesso trasmettiamo
Noi spesso trasmettiamo un'immagine di noi stessi che non è l'immagine che dobbiamo trasmette
L'immagine di fierezza ma al tempo stesso di apertura
Di innovazione
E l'assunzione di un'idea di politica che noi dobbiamo rimettere
Lo dico anche qui anche a Milano abbiamo bisogni di apertura
Apertura apertura la società
Di dialogo interno di nuovi rapporti interni di Roma rottura di vecchi schemi di vecchie consuetudini
E ci sono tante cose che mi sento di chiedere al dirigente diciamo ideale del del partito al quale pensiamo onestà in primo luogo primo luogo onestà e disinteresse personale sapere che la politica è una una missione un servizio non è un mestiere
Che si può fare per un certo periodo della vita non è necessario farlo per tutto il proprio per tutta la propria vita come responsabilità la si può fare facendo il volontariato politica la si fa benissimo
Secondo
Passione politica
La passione politica genera la competenza non c'è competenza passione politica
Terzo lealtà
Lealtà discutere confrontarsi magari talvolta litigare ma in un quadro di lealtà dei rapporti reciproci
La mozione si conclude con una serie di cose nuove per il partito per esempio l'istituzione della conferenza annuale programmatica i referendum tra gli iscritti non abbiamo bisogno di rovesciare la piramide è stato una piramide molto verticale abbiamo bisogno di rovesciare
E di creare un partito arrivi che come abbiamo detto con una partecipazione democratica molto più ampia che decida su così importanti per me persino che decida sul in futuro adesso abbiamo trovato una forma indiretta
Ma in futuro che decida anche direttamente sull'elezione del segretario nazionale del partito attraverso il voto degli iscritti piuttosto che attraverso diciamo il pronunciamento dei debiti di gruppi dirigenti
Cioè l'idea di un partito che ritrova come vedete questo
Fa parte di una cultura che investe sulla sinistra
Di un partito che ha più sedi di dibattito di confronto politico culturale ideale
E finisco esattamente come ho cominciato grande sinistra e grande Ulivo
Non sono formula sono programmi
Sono progetti
è un'idea adesso io rimando alla lettura della mozione per tutto ciò che attiene alla mozione e permettetemi anche al progetto
Perché il progetto che per larga parte condiviso dagli uni e dagli altri
E la carta d'identità quante volte cinquanta non eravamo mai riusciti a fare un Progetto per la sinistra
Il progetto c'è e diventerà permanente cioè ci sarà una commissione che seguirà il progetto per tutto il tempo della qua possibile del da un congresso all'altro
Il progetto è per la prima volta la definizione della carta d'identità di valori
E di appartenenza alla sinistra italiana poi potremmo avere opinioni diverse ma questo nostro cambi
Lo dobbiamo far crescere la sinistra
Questa sinistra nuova moderna non legata al passato e al tempo stesso non turba
E non spregiudicata sul passato
E però
Una sinistra che abbia come posso dire un ambito internazionale definito e uno scenario italiano quella della della coalizione della convergenza delle diverse culture riformiste come proprio itinerario sia devo riguardare un questo anno
Il segno di questo questo cammino mi pare mi pare evidente
Se posso concludere leggendo una frase che ho trovato oggi su quella sera di Olga D'Antona
Olga dice
Mi fa orrore quel clima di restaurazione che sento crescere
Presto stupefatta quanto sento Craxi dettare le sue condizioni per ritornare in Italia
Non sono sorpresa quando ascolto Walter Veltroni dire che comunismo e libertà sono incompatibili sarò io l'ho sempre saputo quando i carri armati sovietici hanno invaso Praga io avevo la tessera Partito Comunista provai vergogna il comunismo era per me giustizia e quel che vedevo non lo era per lunghi anni non ho voluto più avere la tessera Partito comunista lo ripreso soltanto voci
Che un partito comunista non esiste più
Ma non mi faccio in panca Arda politico non lo sono e voglio essere Veltroni mi ha chiesto lavora la sua segreteria ci ho pensato su ho detto di sì io vorrei che
Che veramente ora pensassimo due mila le nostre storie nostre carte d'identità le nostre biografie
Di chi come me è stato iscritto al Pci e all'orgoglio di essere stato iscritto al Pci al pc di Enrico Berlinguer
Di chi viene da Partito Socialista di chi viene dal partito repubblicano di chi viene da casa sua
Da casa sua
Dobbiamo fare questa sinistra no
Dobbiamo farlo
E se non la faremo
Avremo una responsabilità storica
Lo sforzo nel senso di marcia di questa mozione e questo mi permetto di dire però non solo di questa mozione ma del dibattito congressuale che stiamo facendo del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto in questo anno con un solo obiettivo rendere più forte la sinistra e rilanciare la prospettiva politica dell'Ulivo e del centro sinistra
Ringraziamo il compagno Veltroni a cui perdoniamo anche un leggero sforamento rispetto ai tempi previsti dalla dalla congresso prima di dare la parola la compagna Gloria Buffo vorrei invitare i compagni che desiderassero intervenire
Di far pervenire e le loro richiese l'intervento che ha la presidenza perché compatibilmente all'ai tempi di svolgimento del congresso
Ci auguriamo di poter avere lo spazio per ospitare almeno un paio di interventi durante la mattinata
è un una giornata storica per noi perché abbiamo il gruppo dirigente nazionale
Di preme segnalare anche la presenza di un compagno dirigente nostro partito a Milano del compagno Franco Mirabelli che è qui con noi che è arrivato nel frattempo mi fa piacere segnalare la sua presenza di cui lo ringraziamo siamo onorati don Gino Rigoldi
Io faccio vedere
Per chi non la conosce don Gino non ha bisogno di presentazione è un'istituzione per la nostra guerre per il nostro quartiere nella nostra zona ed è una speranza
Di come è possibile lavorare all'interno del nostro quartiere per far rinascere la periferia la nostra città lo ringraziamo calorosamente do la parola la compagna Gloria Buffo per la presentazione della mozione due
A la gloria raccomanda i tempi ma consento per il principio della par condicio eventualmente di sforare lei
Io vorrei partire spiegando le ragioni che hanno spinto mentre altri a presentare questa mozione non tutte ci differenzia nel partito e ci mancherebbe altro io
Ho condiviso e sostengo l'idea per esempio che noi ci dobbiamo distinguere maggiormente dalla destra
Essere maggiormente identificabile tanto più che queste la dette italiani sappiamo quali sono le sue caratteristiche
Ma la prima ragione che ci ha spinto a presentare la mozione è una ragione democratica in questi anni difficili per la politica
Nel nostro partito sono confrontati diverse idee di sinistra
Diverse proposte di riforma dello stato sociale
Diverse ipotesi e analisi sulla società italiana queste discussioni è un
E queste importanti decisioni non vi è andata agli iscritti e non mente congresso siamo di fronte a un pluralismo senza democrazia e indice la prima decisione il primo potere da restituire gli schizzi e quello di decidere sulla linea politica
E siccome si è scelta la strada delle mozioni inemendabile se non ci fossimo presentati al partito con un'unica mozione io credo sarebbe stata davvero una finzione
Penso che facciamo del bene al partito
A discutere anche su piattaforme diverse Enti discutere fa venire indette solidali penso che sia una scelta unitaria
Perché se anche i compagni non trovassero rappresentati i loro dubbi le loro posizioni nel congresso del partito se ne andrebbero a casa e già troppi se ne sono andati
Un po'meno a sciabolate e polemiche sui giornali un po'più discussioni di questa mi sembra la prima riforma del partito da praticare
La seconda ragione che c'è spinte la discussione presente nella sinistra europea
A me sembra ci siano due importanti novità in questo congresso
Una più interni c'è una nuova aggregazioni di sinistra nel partito fatta da persone che vengono da storie molto
Di tenersi ed è bene che sia così che le carte si rimescola in questo è il sale della democrazia lettori la novità più importante che noi stiamo facendo un dibattito cioè quello del socialismo europeo che devi si riflette nelle due mozioni Iaccarino non stiamo facendo una discussione provincia
è molto importante la sinistra diceva Veltroni in Europa linee vogliamo stare ma esiste in Europa e tuttora allora adesso c'è però
E la discussione se sia preferibile
La cosiddetta terza sia c'è un cara
Ma
Tra l'altro
Ma spero che vada a me vicino alla discussione in Europa e se sia preferibile quella che per comodità si chiama terza via
Cioè quelli a ricorrere chiede a posteriori f e politiche economiche globalizzate che sappiamo hanno anche se non positivi
Oppure quella di una spinta regolazione sociale delle politiche economiche intervenendo anche su queste per piegare la globalizzazione a fini sociali qualche determinazione in Europa naturalmente si discute anche di altro
Cioè se il nuovo atlantismo riproposto dagli Stati Uniti sia compatibile credo che qualche errore nel microfono
Però reato saggista europea se complicata tutta
Oppure e mai segretaria risolto come al solito dice lui vediamo
Che si è così tetto allora
Dicevo c'è questa discussione in Europa in Europa si discute anche di altro se l'atlantismo riproposto con molto rigore dagli Stati Uniti
Sia compatibile con il fatto che l'Europa diventi un soggetto di politica autonoma in campo internazionale o se Maastricht sia sufficiente attuato una politica estera europea
Riteniamo che entrambe le domande si debba rispondere di no
E se l'Europa non può delegare ad altri il compito di ripensare il mondo così travagliato carico di conflitti e di complicazioni l'Europa deve decidersi deve darsi una politica estera Youssou contraria alla difesa europea
Ma chiedo che sia prima la politica estera europea
E acquisto sia collegata alla politica di difesa e che la difesa una pensione articolazione dello Dell'Anna
Guardate il caso dei Balcani è stato clamoroso quello che accade attori e anche frutto di una politica sbagliata il miope dell'Europa
In questi dieci anni sull'intervento bellico non siamo stati tutti d'accordo ingerenza umanitaria una cosa importantissima che nasce dal movimento pacifista che l'ha proposto come alternativa alla guerra ma in quel caso il problema è stato il rapporto rosso Luzhniki decideva ma tra i FIMI teme e quel rapporto a molti di noi non è sembrato convincente e o si fa la guerra dappertutto a partire dalla Cecenia ma non è possibile
O si fa una volta assente una volta no allora proprio e allora guardiamo in avanti insieme rimettiamo sul giusto binario la questione o
L'ONU deve essere riformato e bisogna dotarsi di una politica di prevenzione dei conflitti che oggi è ancora molto cari
Ripensiamo
Voglio prove tecniche
Consentirti
Spegne quello pronto va bene allora abbiamo dato prova che la scuola privata del precedente
Dicevo viscoso non è facile seguire sino così
Noi allora segue discussione l'Europa siamo che ci si
Affidare ai valori del socialismo europeo cinturino riaprendoli alle nuove culture ambientalismo
Ma
Italo ulteriormente volti d'adozione riformismo democratico quadro che noi batteremo nei testi in Italia e anche in Europa
Ci sono molti dati che ci dicono che i ricchi sono sempre più ricchi anche nei nostri Paesi poveri sempre più poveri ho letto che in Gran Bretagna la differenza tra i più ricchi più poveri è diventata simile a quella che c'era la fine dell'Ottocento
Su questo bisogna avere la forza di intervenire per fare questo ci vuole una visione del mondo che non è ideologia altrimenti restiamo in affanno io credo che la via francese scusate se semplifico e la via tedesca da questo punto di vista parlino abbastanza chiaro e di questo noi stiamo discutendo in questo congresso
Ma la cosa che più ci ha spinto a presentare questa piattaforma congressuale e la difficoltà in cui versiamo l'ha già detto Veltroni diciassette per cento dei voti ma in voti assoluti sono quelle che aveva Craxi nel mille novecentonovantadue il PSI di Craxi la sinistra tutte insieme al venticinque per cento abbiamo perso Bologna ma tante altre città per noi sono segnali gravissimi
In ogni caso e la discussione sulla terapia
Veltroni nella sua mozione fa una diagnosi e propone una cura che non ci convincono appieno la malattia dice quella mozione anzitutto una l'appannamento della coalizione e la cura grandi Ulivo io voglio chiarire che noi siamo
Consideriamo la coalizione un aspetto fondamentale per vincere e anche per parlare al Paese si è logorata anzitutto per colpa della scelta gravissimi Bertinotti
E va rilanciata ma come detto di ricordarci la verità della ricetta del novantasei non eravamo un partito due erano tanti anche nel novantasei
Ed è bene che adesso siano un po'meno naturalmente
Ma erano tanti partiti quello che c'era era un progetto forte porta l'Italia in Europa ma che costruire una società in cui i diritti e le garanzie sociali esistesse lo e questo ci ha dato il vantaggio sulla destra per vincere quelle lezioni e c'era il consenso
Non è con formule o diktat che qualche volta sono arrivati dal partito dei democratici o annunci che ce la si fa a rilanciare questa coalizione
E infatti qui in queste settimane una falsa partenza non ha purtroppo rafforzato il governo ora stiamo cercando tutti di recuperare e poi vista la grande differenza tra le due mozioni noi pensiamo che non ci sia solo il problema dell'Ulivo
E che in sé conterrebbe risolverebbe tutti i problemi anche della sinistra no c'è un problema della sinistra e la prova è che c'è anche nel resto d'Europa
Se si eccettuano la Francia e Portogallo quella speranza di cambiamento che gli elettori avevano riposto nel voto
Alle forze del socialismo europeo e dei loro alleati si sta tramutando in molti casi disaffezione in astensione in troppi luoghi d'Europa la sinistra percepita più come una forza di stabilizzazione che come una forza di cambiamento
In Austria in Germania in Spagna nelle suppletive Scozia non hanno il problema dell'Ulivo
Ma gli succede la stessa cosa che è successa noi a Bologna cioè che un pezzo dell'elettorato della sinistra non va più a votare che c'è una difficoltà mi citi popolari e tra i giovani
Non è dunque solamente la coalizione il problema non è solo una legge elettorale che lo è noi siamo per un doppio turno di coalizione la sfiducia costruttiva l'indicazione del premier mai anzi tutto nella forza né il consenso nelle radici
Di coloro che di questa coalizione fanno parte esiste dunque un problema della sinistra che non può essere risolto e assunto in sei dal problema della coalizione
Un problema del profilo delle radici sociali e della forza della sinistra italiana non possiamo non vederlo nell'altra mozione si insiste molto sulla sinistra dei Valori e giusto senza valori non c'è nessuna politica ma i valori non bastano se non ci sono riferimenti sociali precisi
La sinistra rischia di diventare una essenziale corrente culturale ma una corrente culturale e attenzione una sinistra di tutti rischia di diventare una sinistra di nessuno io solo una considerazione
Voglio fare sul passato le radici la discussione di questi giorni
Il Novecento nella mozione di Veltroni viene dipinto incerto come il secolo della liberazioni dal colonialismo Manzi tutto come se quello del sangue
Quel sangue quelle tragedie restano però il Novecento è anche il secolo delle grandi emancipazione sociale dei diritti sul lavoro dello Stato sociale
E davvero noi non possiamo dirci d'accordo con quella frase che viene riportata nell'altra mozione presa da Tony Blair chi dice la lotta per l'uguaglianza comincia solo adesso per fortuna era già cominciata anche la storia del PC io cui crediamo va guardata con lo stesso equilibrio ha ragione Veltroni dire noi oggi siamo altro per fortuna purtroppo con meno voti
E il PC non fu tutto rose e fiori anch'io come Veltroni non vengo da una famiglia comunista non andavo nei Paesi dell'Est
E pieno di quel passato non possiamo salvare solo la resistenza la liberazione Berlinguer
Ma anche il fatto che in tutti quei decenni si è fatta anche grazie quel partito un'Italia più moderna perché non
La mamma in un'Italia bigotta paternalista gerarchica misogina e una grande opera di modernizzazione fu fatta anche grazie al nostro partito
Se non lo ricordiamo questo anche questo guardate sarà più facile da parte degli altri dieci siti figli di un dio minore state pure al Governo ma in seconda fila perché voi avete un passato incancellabile
Invece penso che troppo poco parliamo di ciò di cui davvero ci dobbiamo liberare del passato che ovviamente sono lo stalinismo tutte queste cose ma noi ci portiamo dietro dell'eredità di fardelli pesanti di cui troppo poco si parla anzitutto un'idea della vita del partito asfittica un'idea sbagliata dell'unità del partito per cui se discuti se proporre un'altra posizione danneggi il partito
Noi questa cosa non mi riferisco naturalmente a Veltroni ma in questa cosa ce l'abbiamo ancora molto diffusa e guardate che questo è un grave danno perché se nel cinquantasei quelli che non erano d'accordo con l'invasione l'Ungheria
Non avessero stretto i denti e tanti son rimaste il partito dicendo ma ci l'unità del partito che viene prima di tutto
Sarebbe cambiata la storia non possiamo noi oggi tra Cina ci ancora dietro difetti che allora provocarono tragedie oggi più semplicemente provocano lo spegnimento della vita di un partito la vicenda politica di oggi ci consegna due compiti
Ridare alla coalizione lo smalto del novantasei ma se non si parte dai contenuti e dalle formule guardate non funziona non Succi
E noi la coalizione la vogliamo rafforzi rafforzare accentuando il profilo riformatore non spostandolo su una linea moderata perché dobbiamo sapere che c'è anche chi lavora a questo
E attenzione sulla scuola perché siamo al limite abbiamo fatto una mediazione al Senato che io considero dignitosa attenzione perché altri passi lacerano non solo i corpi
Però fa ecco prova
Scusa
Dicevo attenzione perché sulla scuola siamo al limite non c'è solo il problema dei conti pubblici che impedisce di fare altri passi noi abbiamo un problema che riguarda la concezione dello Stato e guardate io credo che dobbiamo fare una discussione con coloro che sostengono che un fatto di libertà che la famiglia decida che un bambino
Si scrive nella scuola c'era un un fatto di libertà della collettività
Il fatto che una famiglia deciso che un bambino si scriva nella scuola dove troverà confermate le stesse idee che sentì in famiglia
Confrontandosi meno con l'insieme delle culture per farsi una sua opinione critica e giusto che uno lo posso fare ma che questo sia un grande passo di libertà
Della società nella collettività io solo dal punto di vista culturale per discuterlo e per contrastarlo
Ulivo e Sinistra e qui vengo all'altra questione che distingue molto le due mozioni
Ulivo e sinistra certo non si contrappongono ci mancherebbe altro ma non si possono confondere né annullare a vicenda e la coalizione sarà tanto più forte quanto più forti saranno i soggetti che la compongono
Guardate quando noi nel novantasei avevamo il ventuno per cento dei voti il PPI l'otto per cento questo è un elemento di forza della collezione adesso che noi siamo al diciassette e il PPI al quattro Mastella Boselli hanno molta più come posso dire spazio per alzarsi e dire adesso le condizioni predetto io e questo senza pensare che noi dobbiamo certo essere coloro che modellano o egemonizzare la coalizione da sinistra
Qui c'è una differenza lo dicevo tra le posizioni
Non può essere un partito socialmente indistinto
Sarà forte o troppo sfumato dal punto di vista sociale per essere più precisi sarà forte se avrà anima valori praticati
Una cultura riconoscibile attenzione alla questione morale e se avrà corpo
Radici sociali insediamento popolare che uno dei nostri grandi problemi apertura ai giovani
Ed essere socialmente distinguibili
Vuol dire che qui milioni di voti che abbiamo perso debbono poter sentire che noi diciamo stiamo dalla vostra parte vuol dire mettere al centro il lavoro e la sua qualità non accettando l'equazione più occupazione uguale meno diritti di chi lavora
E non me ne voglia Veltroni ma e non è certo colpa sua ma molti di coloro che hanno firmato quella mozione legittimamente pensano che la ricetta sia questo più occupazione in cambio di una riduzione di diritti e guardate nei luoghi di lavoro in molti posti ci più paura meno libertà di un tempo ci ha raccontato qualche giorno fa un compagno siciliano
Perché per un alla un morto sul lavoro nel suo cantiere si è arrampicato sulla torre
Perché non voleva il silenzio su questa questione è stato accoltellato costo compagno ma la paura ci raccontava regna in troppi luoghi dove si lavora e dove la dignità e la sicurezza non sono rispettate
Una sinistra forte vuol dire qualità dello sviluppo allora povertà fanno ingiustizia ho molto apprezzato questo respiro nelle posizioni del segretario e apprezzo il faro le campagne su queste questioni
Ma una forza che ambisce a cambiare il mondo deve affrontare da alla radice le cause di questi problemi
Discutendo mettendo in discussione un tipo di crescita e un tipo di sviluppo che emargina in radice
Popoli continenti che in radice dilapidare le basi materiali per lo sviluppo delle generazioni future che sono le risorse naturali se tutto il pianeta vivesse con il nostro modello di vita il nostro standard di vita
Non ci sarebbero le condizioni fisiche c'è l'aria l'acqua non si potrebbe nemmeno vivere più questo vuol dire che quello sviluppo a che fare con la giustizia a livello planetario e uno sviluppo sostenibile e la giustizia sociale ormai coincidono per larga parte e poi più libertà
Più laicità
Più coraggio sui diritti civili e mi rendo conto che in Francia hanno tenuto la legge sulle unioni civile perché hanno quei rapporti in Parlamento
Però noi che non abbiamo qui numeri una battaglia una bandiera la possiamo fare di alcune di queste questioni
E più decisione sulle libertà sociali
Nei luoghi di lavoro e il welfare non può attenzione lo dico avendo presente le molte cose buone che ha fatto il Governo
Ma non può rischiare di tornare ad essere un welfare familistico che considera la famiglia il primo luogo
Di risoluzione di tutti i problemi sociali per questo noi preferiamo di Rommel far dei diritti universale rivolto a tutti piuttosto che un welfare di accompagnamento anche se capisco cosa si vuol dire
Ma sembra che siano i grandi rischi le questioni da evitare invece il welfare deve essere davvero un sistema universale
Questa civilizzazione questa crescita della qualità sociale
Questo spostamento dei rapporti sociali e la strada che ci appassiona e che ci convince perché quella che dà più coesione alla Società non perché piace più a qualcuno perché da più prospettive alle generazioni che verranno
Incerto comporta qualche accomodamento in meno ma su questo io credo abbia ragione dice ho spento che non è un mito c'è anche la peraltro come tutti noi
Dice cose giuste e sbagliate e lo spento
Non ha paura di parlare di sfruttamento di conflitto sociale di scontrarsi durissima mente con la Confindustria
Quindi vuol dire che si può con qualche successo mi pare si sia naturalmente un progetto convincente
Noi proponiamo quindi una coalizione più riformatrice
Aiutata da una legge elettorale un partito di sinistra che non elogi a se stessa
Ma che sia autonomo profondamente rinnovato
Ancorato al lavoro ai diritti sociali e civili oltre che i diritti umani allo sviluppo sostenibile e questo che ci dà la forza e ci riporta i voti senza i quali tutta la coalizione sarà più tempo
Altri pensano invece legittimamente che si debba cedere sovranità la coalizione sovranità e funzioni decisi dei partiti alla coalizione Veltroni scrive nella sua mozione all'Ulivo
Spetta del riformismo il programma di governo Tonetti il riformismo la rappresentanza
Alla sinistra i valori i diritti umani sociali e l'Europa ora questa divisione dei compiti non la considero convincente e non perché noi non dobbiamo mettere più energie nella coalizione ma perché questa linea non porterà il partito unico della coalizione
Però tende a mettere i partiti nella condizione di svolgere una funzione essenzialmente culturale e ideale
C'è una frase importante sempre in quella mozione si dice Ulivo e sinistra doppia appartenenza medesima identità ecco su questo non siamo d'accordo perché l'incontro tra più identità tra diverse identità non tredici Matteo quattro sì
Che fa affluire più voti culture diverse rappresentanza sociale di Citi di settori della società diversi
Che non cui incidono tra di loro Macchi insieme possono dare forza in questo io lo so c'è un'idea della democrazia perché c'è chi pensa
Che il punto della democrazia si essenzialmente il governo
Fa bene a lavorare per esempio Petruccioli lo dice esplicitamente per il partito della coalizione
Io penso che perderemmo in un caso del genere
Se si pensa invece che la democrazia è il problema del governo ma anche quello della rappresentanza e dio sa se non è vero visto i dati dell'astensione elettorale la sfiducia il distacco dei cittadini se sono entrambe le questioni importanti allora coalizione partiti non hanno la stessa identità
I di questo sanno farne un punto di forza che non vuol dire assolutamente stare nella situazione in cui siamo
Se noi vogliamo un partito vivo e vegeto dobbiamo cambiarlo
E dobbiamo anche cambiare la politica perché se questa resta competizione personalistica ai chimici e che sono sempre più distanti incomprensibili gli elettori diminuiranno e il prestigio della politica calerà
Per farcela bisogna reagire all'antipolitica che da dieci anni imperversa in Italia e non solo
Provando Perrone i fatti che la politica non è il recinto di quelli interessati al potere e guardate che questo invece è senso comune che noi abbiamo bisogno di smentire né i fatti
Bisogna cambiare i comportamenti se non le riforme della politica il partito non si fanno tante cose abbiamo scritto nei documenti in questi anni ma non sono bastati bisogna cambiare i comportamenti superarla politica degli staff superare il verticismo il liberismo
Andare verso la democrazia della responsabilità io non mi dimenticherò mai una frase che disse D'Alema tre anni fa un Consiglio nazionale che ha ripetuto in questi giorni in una collocazione diversa
Questi giorni travagliati e cioè un leader e con lui che cammina da solo in equilibrio su una fune tesa sulle cascate del Niagara
Se cade si fa male solo un'ultima questo è l'onere e l'onore di un leader nel mondo contemporaneo non sono convinta perché se davvero l'unica cosa che resta da fare ai cittadini e gli elettori da una parte o agli iscritti di un partito dall'altra e stare sulle rivede le cascate a tifare
Perché il leader non cada qualcuno cattivo atti file perché cada non si farà male solo quello che cade ma ci faremo male tutti quanti
E penso che per una democrazia della responsabilità noi dovremo insieme alle qualità che ha detto Veltroni non restava passione aggiungere la questione della libertà l'autonomia di giudizio altrimenti la lealtà diventa fedeltà ai non dimenticherò mai neanche questa volta quando si discuteva del governo Maccanico ci fu una riunione dei segretari di federazione regionali
D'Alema disse non possiamo fare quel governo ci compro metteremo con la destra erano tutti d'accordo dieci giorni dopo la situazione
Cambiava in parte D'Alema disse no
Dobbiamo farla e importante
Io vedevo gli occhi sbarrati di tanti compagni in quella riunione ma si sono alzati in due a dire non sono d'accordo questo non funziona perché in quella sala erano tanti che non erano d'accordo ma non l'hanno detto questo è un modo sbagliato di intendere la funzione dirigente la politica la lealtà verso il partito che significa dire ciò che si pensa aiutando con le idee l'ascolto reciproco a trovare la strada giusta
Di volta in volto la politica
E passione per la propria comunità anzitutto Gramsci diceva passione che si organizzano e vogliamo un congresso tranquillo sereno che discuta di queste cose anche di queste due proposte diverse di innovazione
Ma un congresso che sia libero e veritiero io credo che se cara sarà così ci guadagneremmo tutti
Daremo una mano al partito e anche alla sinistra guardate c'è poco tempo per cambiare perché le scadenze incalzano
Che noi dobbiamo cambiare in fretta ma io credo ce la possiamo fare
Grazie alla compagnia Boffo in particolare per aver sopportare qualche inconveniente tecnico adesso do la parola a ad Emanuele Fiano consigliere comunale nonché rappresentanti della comunità ebraica di Milano prego Manuela
Sì
Io vi ringrazio di avermi dato la parola
Sono molto onorato di poter parlare in questo congresso come molti di voi sanno io non sono tesserato dei Democratici sinistra proprio perché la mia funzione di Presidente della Comunità Ebraica di Milano non me lo permette credo però e in questo mi riconoscono alcune delle cose che ha detto Walter che non sia indifferente sapere che per la prima volta nella storia di questo Paese un Presidente della Comunità Ebraica importante come quella di Milano è schierato così apertamente con un partito con una coalizione che nonostante questo suo schieramento
Schietto e sincero abbia avuto un riconoscimento personale nelle comunità ebraiche italiane
Io credo che un ragionamento sulle tesi esposte qui oggi da Walter Veltroni da Gloria Buffo in questa città in questi giorni alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali in questa città in questa regione non possa che partire dall'analisi molto rapida e parziale evidentemente dal caso Milano
Milano non è più come abbiamo usato dire molte volte in questi anni un laboratorio politico in questo caso del centrodestra Milano e oggi la roccaforte del centrodestra in questo Paese
Milano riparte era lo slogan che Albertini ha utilizzato nella sua campagna elettorale
E noi siamo oggi a constatare che questa ripartenza non si è sviluppata come forse pensava che ha impostato quella campagna elettorale
Non si scorgono le risposte che questa Giunta che il centrodestra Milano a
Avrebbe dovuto dare alla modernità di questa area del Paese alla sua necessità
Di ricerca di sviluppo delle infrastrutture di formazione e di cultura di socialità
A Mila no siamo ancora nella condizione di bassa infrastrutturazione che questa Giunta ha trovato a Milano tutti i casi aperti lasciati aperti dalla giunta leghista sullo sviluppo di questa città sullo sviluppo del suo territorio sulle grandi aree dismesse
Sulla qualità dei servizi sociali in questa città sono ancora questioni aperti
Mentre a Sesto San Giovanni sta per sorgere una città multimediale a Milano lo stesso dibattito che quindici anni fa si faceva sull'area Garibaldi Repubblica viene riproposto da sei mesi a questa parte da questa Giunta senza una soluzione
A Milano manca ancora un palazzo dello sport che crollò nel mille novecento ottantacinque con la novità nevicata A Milano manca un palazzo dei congressi
A Milano manca ancora una politica complessiva ripianificazione per la riqualificazione delle aree industriali dismesse se non per quelle aree industriali dismesse che sono state qualche merito va dato anche chi ha fatto molti sbagli il cui processo di riqualificazione iniziato sotto la giunta Formentini
Questo ritardo è guidato da un sindaco
Che non ha tempo per venire in Consiglio comunale a dimostrare le sue tesi perché forse Walter Veltroni non lo sa ma glielo racconto io per la prima volta dopo due anni e qualche giorno no dopo due anni di Giunta Albertini la prossima settimana verrà per la prima volta a raccontare consigliere comunale dello stato dell'arte e della sua giunta contravvenendo alla legge
Questo sindaco che non ha tempo per confrontarsi col Consiglio comunale a tempo però per nominare nelle aziende municipalizzate di questa città e i suoi amici
Del mondo della Confindustria e a tempo per andare a visitare i caduti della Repubblica di Salò facendo un'offesa a questa città medaglia d'oro della Resistenza
Io non credo però che la politica significhi soltanto essere capaci di criticare gli avversari credo innanzitutto che la politica significhi essere capaci dimostrare con l'autocritica una capacità di progetto su se stessi
E quindi come è stato detto valori diritti Progetti
Sono gli elementi che devono caratterizzare la ripresa dei Democratici di sinistra io credo della sinistra in generale del centro sinistra della coalizione del nuovo Ulivo in questa città questo partito la sua dirigenza quella nuova che verrà fuori dal prossimo congresso dovrà avere il coraggio di affrontare la questione della modernità di Milano
Dovrà essere capace di collegarsi a quella classe dirigente milanese che chiede a chi governa a chiunque governi lo chiederebbe a chiunque governasse una capacità di Progetto economico infrastrutturale produttivo e sociale
Io credo che la nuova classe dirigente di questo partito dovrà essere capace ad un tempo di apertura al rinnovamento interno
E anche però al coinvolgimento esterno di quella grande parte di questa città che chiede di essere portata insieme verso un progetto della Milano
Del duo del Duemila
Ho molto apprezzato quel passaggio della relazioni Walter Vertone che si riferisce al ruolo di un dirigente come lui lo vede il dirigente oggi di un partito anch'io penso nella stessa maniera penso che questo partito dopo questa fase congressuale mi auguro rivolgerà meno tempo al proprio interno e più tempo verso l'esterno coinvolgendo quella parte dei cittadini ed elettori che oggi si sente escluso agosto o si sente demoralizzati
C'è a Milano un grande desiderio di passione politica c'è un grande desiderio di battaglie sui diritti e sui sui diritti civili in questa città e non c'è niente di di umiliante per chi fa politica nelle sedi istituzionali amministrative di considerare il proprio avversario sotto qualsiasi livello di compatibilità con l'attività politica
E questo senso dell'umiliazione della frustrazione che noi sentiamo nelle sedi amministrative istituzionale può essere combattuto proprio con un ritorno a quella passione politica che metta di fronte ai proprio occhi un Progetto
Un progetto di un progetto politico di rinnovamento e una capacità di recuperare quei valori
Che sono nella storia passata lunga di questo partito e che sono nel futuro
Delle persone che oggi lo dirigono
Io penso che Milano sia una cartina di tornasole delle capacità di far politica di questo partito e dei suoi dirigenti e quindi se c'è un appello che posso fare i dirigenti nazionali di questo partito al segretario di questo partito
A vere sempre in mente Milano
Mila nel luogo dove il Polo delle libertà investe il massimo del sud delle sue forze Milano è il luogo dove la sinistra deve essere capace di vincere la sfida della modernità grazie
Altre volte
Non hanno un apprezzabile
No
è mai possibile a vita
Il figlio propria
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