Seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Ravenna in occasione della visita del Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante e per le celebrazioni del 55° anniversario della Liberazione di Ravenna

Infatti fra non c'è no
Lo sapete bene
Tale impatto facciamo tutto prodotto
Ecco
Ho
Il
Ti aspettiamo Cirque fisico e poi a pittura e la parola dai suoi notebook appunto dalla realtà
Per
Cento Madrid ragazzi trovammo subito
Giudice purtroppo
Tutti
O
Ottimamente troppo in fretta gruppetto
Cardia conservatore Ytzhak anticipa
E se se probabilmente in cui
Tuttavia
Buongiorno
Buongiorno a tutti
Dichiaro aperta questa sessione straordinaria del consiglio comunale è stata indette in occasione del cinquantacinquesimo anniversario della liberazione di Ravenna
Dopo a nome di tutto il Consiglio il benvenuto all'onorevole Violante presidente dalla Camera
Doc subito la parola al sindaco per il sua introduzione
Un giorno tutti benvenuto al presidente Violante a tutte le autorità ai cittadini di Ravenna
Celebriamo oggi l'anniversario della liberazione di Ravenna
Poco fa abbiamo reso omaggio ai caduti nella cornice sono apriamo altamente suggestiva della nuova piazza
Con la nuova pavimentazione di quella pavimentazione di quell'assetto che abbiamo voluto per assicurare anche per il futuro
Il più alto profilo il cuore e la nostra città ne siamo orgogliosi
Non solo per le importanti ragioni di qualificazione dalla città ma anche perché abbiamo sempre considerato la piazza non solo il centro dalla vita commerciale di Ravenna
Il punto di incrocio degli itinerari turistici della città d'arte ma insieme a queste il centro della vita civile e politica la nostra comunità
L'abbiamo considerata tale perché realmente lo è stata nei secoli e nei decenni è stato lo scenario nel quale si sono svolte vicende civili e politiche che hanno segnato la storia della nostra città
Così fu quando centocinquantuno anni fa venne innalzato in questo luogo l'albero della libertà
Così quando la piazza fu il centro delle tumultuose vicende del primo dopoguerra
Così quando raccolse negli anni settanta le grandi manifestazioni contro il terrorismo per la difesa della democrazia
Nella nostra piazza si svolsero in mezzo alla folla mute tesi funerale delle tredici vittime dalla Mec navi a significare la partecipazione dalla nostra comunità alla iniziativa mai interrotta sulla sicurezza e la dignità del lavoro
Sempre in piazza in un giorno mai lontano il quattro dicembre mille novecentoquarantaquattro si radunò la nostra gente dopo anni di impossibilità e di costrizione
Dopo mesi e mesi di vero terrore per potersi ritrovare finalmente alla luce del sole per tornare a sentirsi di nuovo una comunità una comunità di cittadini liberi
Che non per caso ritrovava nel comune il primo punto di riferimento attorno cui ricostruire gli embrioni di una nuova vita democratica
Non per caso appunto fu proprio dal balcone del Palazzo comunale che vennero esposte le bandiere delle grandi potenze alleate
Nella lotta contro il nazifascismo bandiere attorno alle quali i nostri concittadini si sentirono finalmente ricongiunti alla comunità dei popoli civili in lotta per la salvezza stessa dell'Europa dalla barbarie
E dunque questo luogo così carico di memorie di significati che non vogliamo agire ricollegare quell'evento così significativo per la storia e la nostra città
Ma vogliamo anche esprimere a distanza di tanti anni a nome dei cittadini Ravennati e soprattutto a nome dei Ravennati che allora non c'erano
Di coloro che sono nati e vissuti dopo in una Averna e in un'Italia libera vogliamo esprimere il sentimento di riconoscenza verso coloro alleati e partigiani che liberarono Ravenna
Riconoscenza e gratitudine queste parole possono apparire strana per una circostanza come questa invece ritengo che siano le più appropriate
Per rappresentare ciò che noi possiamo sentire dopo cinquantacinque anni verso chi ci ha liberato
Verso gli alleati
Verso quei soldati che venendo da paesi lontani al di là delle Alpi e molto spesso al di là degli oceani
Vennero combattere per liberare una per un Paese dal quale erano essi stessi Stati combattuti fino pochi mesi prima
E che in quella lotta persa con migliaia e migliaia di vite come testimoniano ancora oggi cimiteri militari disseminati anche nelle nostre terre
Verso i soldati del rinnovato Esercito Italiano che pagarono pesantemente il riscatto rispetto una guerre ingiuste perduta
A cui il fascismo aveva trascinato il nostro paese è un armistizio guidato malamente che diede a tanti in Italia
L'idea del crollo totale di ogni regola e di ogni valore verso i nostri partigiani che combatterono qui un'idea di un'inedita guerriglia di pianura
Resa possibile
Dalla partecipazione età città e attiva di gran parte della popolazione e che seppero dialogare con gli alleati
Ottenerne la fiducia strapparle l'appoggio ad un'iniziativa che rese possibile alla liberazione di Ravenna e ottenere poi la legittimazione a continuare la lotta come combattenti irregolari al loro fianco
Ci sono molte ragioni per cui possiamo e dobbiamo esprimere questa gratitudine
Ragioni che riguardano la riconquista della libertà la costruzione della democrazia in Italia ragioni che riguardano la rinascita morale e civile del Paese
L'ingresso dell'Italia nel novero dei Paesi democratici il lungo cammino verso una nuova identità europea
Tutto ciò trovi il suo nucleo di origine nella Resistenza e nella liberazione per questo diciamo oggi quanto quegli eventi siano stati resto in importanti fondativi per la democrazia repubblicana c'è anche un'altra ragione che possiamo vogliamo esprimere la nostra gratitudine a chi liberò Ravenna e soprattutto ai partigiani che sotto l'impulso del comando di Bulow lo spinsero gli alleati ad accettare
Sotto l'impulso di burro spinsero gli alleati ad accettare il piano operativo per liberare Ravenna
Ben prima dello sfondamento della linea gotica
Ragioni molto attinenti a Ravenna molto vicini a noi ma non ho ragioni piccole ragioni che possiamo meglio valutare proprio oggi a distanza di così tanti anni
In questo caso il tempo è stato davvero un buon giudice Ravenna conosciuto in questi cinquantacinque anni uno sviluppo importante ha visto aumentare nei decenni la patria crescita economica civile e culturale
E una delle realtà culturalmente più vivaci dalla regione del Paese sta facendo della città d'arte una delle leve del proprio sviluppo e della propria identità i monumenti di Ravenna sono stati dichiarati patrimonio dell'umanità sta per partire la realizzazione di un importante museo archeologico vicino alla basilica di classe
Le opere del Giubileo realizzate ormai pronte consentiranno di accogliere turisti e pellegrini in modo adeguato la stessa piazza del Popolo è il segno dalla qualificazione della città come grande centro di arte di cultura tutto questo che offre potenzialità enormi da un punto di vista culturale turistico economico e civile ha il suo fondamento nei monumenti Ravennati che hanno superato miracolosamente indenni la prova dalla guerra
Senza i partigiani senza Bullo senza la fiducia dagli alleati a Ravenna non sarebbero stati risparmiati altre cinque mesi di guerra
Non solo cinque mesi di terrore nazifascista cinque mesi di razionamento di pericoli ma anche cinque mesi di bombardamenti che forse non avrebbero risparmiato il centro di Ravenna
Che avrebbero forse distrutto quell'enorme patrimonio artistico che in esso ecco stupito
Così come si deve
Al coraggio dei partigiani al distaccamento Garavini e all'intelligenza di un eccezionale combattente ma anche archeologo come pochi aver salvato Sant'Apollinare in Classe così si deve al piano Bullo e all'iniziativa degli alleati la vera affrettato la liberazione dalla città
Così oggi dobbiamo anche per queste ragioni una particolare gratitudine a quelli inglesi a quei canadesi indiani neozelandesi ai palestinesi dalla Brigata Ebraica che vendono qui a liberare Averna ma anche quei partigiani provenienti per lo più dalla campagna o da comuni vicini che poco sapevano di quei monumenti ma che sapevano l'essenziale e cioè che questa terra era la loro terra e che vivo e che qui volevano vivere liberi e lavorarci in condizioni più dignitose
A quei partigiani che con il loro entusiasmo e il loro coraggio consentirono a questa città di salvarsi di tornare libera di consegnare intatto a noi quel Paese quel prezioso patrimonio
A tutti coloro a tutti loro va la nostra gratitudine e l'impegno a far crescere questa città libera e civile conservi questa città la memoria di quei fatti e alla costruisca insieme ai propri monumenti storia lontana storia fissata nei monumenti che il mondo ci invidia
Storia recente fissata nelle istituzioni democratiche nella convivenza civile
Nelle premesse dello sviluppo economico sono entrambi un patrimonio prezioso di cultura di civiltà che vogliamo conservare per l'oggi e per il futuro Ravenna unità vi è riconoscente e vi ringrazio
La parola adesso all'onorevole Violante prego onorevole
Cari amici
Forse in tutto di voi sanno che stanotte è morta Nilde Iotti
Io vi chiederei appunto se potessimo come qualche attimo di silenzio ricordare la sua figura
Grazie forse i ragazzi non tutti sanno ieri ho testata presidente dalla Camera per molti anni ha combattuto nella lotta di liberazione
Parlamentare l'Assemblea costituente ha vissuto è stato mai grandi personaggi una grande donne italiane
Una delle grandi donne della storia della Repubblica italiana io spero che ci sia poi momento un'occasione in cui la sua regione oltre che il paese che lo farà nei prossimi giorni la sua regione possa ricordare la come merita
Nell'inverno del mille novecentoquarantaquattro Ravenna
Era stata inglobata nel fronte delle operazioni militari
Come ha ricordato il sindaco a Liberazione che era andata imminente per la fine dell'estate parve definitivamente rinviata con il programma Alexander le tredici novembre quello che chiedeva ai partigiani di cessare da qualunque attività
A poco più di due settimane di distanza da quel programma il due dicembre per quarantaquattro
Quasi mille partigiani erano pronti ad entrare in azione insieme militari alleati per sferrare l'attacco che avrebbe portato solo dopo due giorni alla liberazione di questa città
Fu questa la pagina più straordinaria scritta dal movimento partigiano nella storia della Resistenza cittadina
La determinazione nella lotta la preparazione delle donne e degli uomini di eccellente
Per Lecciso opera di convincimento sugli alleati svolta D'Arrigo Boldrini erano infatti riusciti a fugare i dubbi e a vincere le resistenze
Nei due giorni di battaglia tutti gli obiettivi militari assegnate le formazioni partigiane furono puntualmente raggiunti a conferma della capacità tecnica cresciuta nei lunghi mesi di lotta
All'indomani della liberazione della città
La maggioranza dei combattenti di fronte alla possibilità di tornare alla alla vita civile rientrando finalmente nelle proprie case c'è se invece di continuare a lottare schierandosi sulle nuove linee del fronte a nord che a sud di Ravenna
La resistenza ravennate trae la propria forza da profondi convincimenti democratici socialisti cattolici repubblicani e solidaristico
Quasi il dieci per cento di mille cinquecentoquarantacinque italiani processati dal tribunale speciale e ravennate
Oltre centoquaranta condannati dal tribunale Ravenna tre suoi cittadini sessanta inviati al confino e duecentocinquanta sorvegliati speciali
Questi dati rivelano che incitava pensioni civile rifiuto del regime non si spende per non si spensero mai lungo tutti gli anni del fascismo
Qui inoltre più che altrove la Resistenza è stata donna
E stata impegno e lotta fatta da donne anche da donne che segna una tappa importante di emancipazione ed il rovesciamento del ruolo subalterno nella quale il fascismo intendeva costringere le donne
Mille duecentododici sono state le partigiane attive non solo nella rete di protezione che coinvolgeva interi nuclei familiari in tutte le campagne della provincia ma anche nell'attività militare e politica furono promotrici di scioperi
Furono la testa di manifestazioni antifasciste e di azioni con le quali riuscirono a ottenere la liberazione di partigiani arrestate delle formazioni repubblichini
Parteciparono attività politica ed amministrativa delle strutture di governo che divennero operative nello stesso giorno della liberazione della città
Con le loro azioni e se testimoniarono insieme a migliaia di altri cittadini che Ravenna era ieri come oggi profondamente antifascista
Le venti mesi di occupazione nazifascista anche in Italia abbiamo sperimentato nella pratica uno degli assunti più aberranti su cui si fondava il regime nazista
L'idea che la guerra andasse combattuta contro un nemico totale sin dal mille novecentotrentasette in Germania con questo concetto sito russo all'esistenza di un estraneo da negare nella sua totalità assistenziale
E si affermò la necessità di abbandonare ogni distinzione tra combattenti e no combattenti andavano tutti sterminati
Forse non abbiamo riflettuto abbastanza su questo concetto che costituisce un elemento chiave della perversa razionalità su cui si è fondato il regime nazista e che fu poi condivisa dei suoi alleati
Negli ultimi diciotto mesi di guerra nella sola provincia di Ravenna questa operazione ha portato lo sterminio di più di duecento persone tra loro intere famiglie bambini e ragazzi donne e uomini inermi
Oggi qui vogliamo ricordare il sacrificio di tutti coloro che combatterono per la libertà
I partigiani che caddero nelle altre azioni le vittime civili assassinata nel corso dei rastrellamenti
I militari che morirono internati in campi di concentramento perché rifiutarono l'arruolamento nelle file della repubblica di Salò
I cittadini ebrei i civili di giovani che mi andavano deserte intere classi di viva nell'esercito repubblichino i deportati nei lager
Tutte le donne tutti gli uomini tutte le ragazze tutti ragazzi delle formazioni partigiane che portarono al nostro Paese
Insieme partigiani di Ravenna in quei mesi migliaia di altri uomini ed altre donne in gran parte umili e sconosciuti avevano impugnato le armi per ricostruire dignità nazionale libertà e sviluppo
Tutti decisione di impegnare se stessi su alcuni valori non negoziabili la libertà l'eguaglianza la responsabilità la solidarietà
Il pluralismo
Furono i loro ideali e divennero quelli in cui tutti noi ci riconosciamo oggi indipendentemente dagli schieramenti politici cui apparteniamo
La celebrazione della Liberazione di Ravenna e anche l'occasione per interrogarci su come possiamo oggi trasmettere la memoria il valore della lotta di resistenza
I primi cinquant'anni della repubblica abbiamo soprattutto difeso i valori della Liberazione
Dopo la fase eroica di chi partecipò in prima persona quella lotta abbiamo mantenuto forte vitale il valore della Resistenza difendendola con determinazione negli anni dell'immediato dopoguerra in cui si tentò di porla ai margini della vicenda repubblicana negli anni settanta ne abbiamo riscoperto la ricchezza e la complessità attraverso uno straordinario sviluppo dell'attenzione e degli studi sulla lotta di liberazione oggi
Gli eredi civili dei resistenti di ieri
Devono passare da una concezione espansiva della Resistenza
Per conquistare i suoi valori tutto il Paese in particolare le generazioni che non l'hanno vissuta direttamente egli reti dei vinti ieri
Discutere con gli avversari non significa smarrire la ferma consapevolezza che le parti in conflitto combattevano per due sistemi antagonisti
Uno era quello dei valori di libertà e democrazia e finse l'altro quello delle leggi razziali dello sterminio della sopraffazione per la sopraffazione dell'uomo sull'uomo che perse
Attraverso la discussione possiamo distinguere con nettezza la memoria dalla storia e costruire punti fermi incontrovertibili sui quali ancorare saldamente la nostra religione civile
Tra questi punti fermi ci son la resistenza e la liberazione come elementi costitutivi della Repubblica
Io credo per la democrazia sarà tanto più forte quanto maggiore sarà il numero di coloro che condivideranno il valore della lotta di liberazione
Chi ha combattuto quelli che sono caduti avevano compito come obiettivo di salvare tutta l'Italia non questa o quella parte politica
La lotta di liberazione era nutrita giorno per giorno dalla volontà di riscatto dalla nazione e dalla passione per la costruzione del futuro dell'Italia
Sì dei primi mesi della Resistenza e documenti dei partigiani diverse formazioni politiche hanno il respiro le tensioni civile di un progetto che guarda oltre i giorni terrà lotta a questo progetto diedero corpo ancor prima della liberazione le fondamentali esperienze democratiche di governo vedere pubblica partigiane qui a Ravenna sin dal dicembre quarantaquattro ci fu la straordinaria stagione delle Giunte popolari
Che seppero coniugare l'esercizio della politica e della democrazia con la capacità di governo
è stata questa la forza acquisiva il traino che all'indomani della Liberazione e nonostante le divisioni drammatiche che si aprirono con la guerra fredda acconsentito a tutto il paese di rinascere
Tutte quelle donne tutti quegli uomini hanno dimostrato che nella storia dei popoli non c'è nulla di irrimediabile si popoli hanno il senso della dignità nazionale
Dopo il nazifascismo
Molte altre volte il sangue del nostro Paese attentato di schiacciare la storia la memoria la volontà di costruire la storia da Repubblica non è una storia criminale più una storia di lotte di traguardi per il progresso civile
Ma nella storia della repubblica si sono annidati in un clic hanno usato l'omicidio come mezzo di lotta politica contro il progresso civile
Italia degli ultimi trent'anni con le sue otto stragi circa tredici mila tentati gli oltre cinquecento morti
è stata la pazzia moderna dell'omicidio politico
In nessun altro Paese avanzato sono stati uccisi tanti cittadini comuni magistrati poliziotti uomini politici democratici
La professione della magistratura pagato il prezzo più alto con ventiquattro magistrati uccisi dal mille novecentosettantuno al mille novecentonovantadue
Questo significa che la legalità non è stata accettata da tutti come il confine invalicabile dei comportamenti politici ed economici
Nessun Paese del mondo avanzato avuto nel secondo dopoguerra un tasso di violenza politica così elevato
Molti altri Paesi sarebbero stati schiacciati
Ma noi no
Noi ci siamo liberati dal terrorismo
Abbiamo processato e condannato gli imputati per le stragi mafiose terroriste
Noi italiani sappiamo soffrire sappiamo combattere e sappiamo andare avanti
Le terribili mesi del mille novecentoquarantaquattro quarantacinque qualcuno
Dopo avere visto i corpi delle partigiane dei partigiani abbandonati nella neve appesi ai lampioni
Quel ci fissa i pali telegrafici pensò fosse Crane utile resistere
Forse anche qui a Ravenna
Quando si videro i corpi dei dodici ostaggi ammazzati al ponte degli allocchi qualcuno pensò che nemici della libertà erano troppo forti
Invece anche quella volta vinse il coraggio di opporsi
Quella dignità e quella forza non furono spazzate via dalla guerra fredda bipolarismo internazionale
Continuarono ad essere i motori viale della ricostruzione e della unità civile del Paese
Indispensabile
Riguadagnare quella forza e superare il clima di litigio gli scontri continui oggi volte di legittimare l'avversario a mancargli di rispetto anche con la menzogna più volgare
Un clima che freni distoglie il Paese nei suoi obiettivi interni ed internazionali
Il paese in questi ultimi anni andò avanti tutto il Paese
Siamo nell'Unione monetaria europea
Abbiamo sviluppo anche se meno di quello che ci aspettiamo che vorremmo la riconquistata stabilità della finanza pubblica civilmente il sì internazionalmente riconosciute
Italia gioca con misure convinzione una nuova politica estera
Ma l'uscita dalla guerra fredda che ci ha consegnato la possibilità di costruire autonomamente il nostro futuro non ancora prodotto un'azione unitaria e convergente sulle grandi strategie del Paese
In questi stessi anni dopo la caduta del muro di Berlino
L'Italia ha rischiato periodicamente di essere bloccata da scontri basati sulla riscoperta di pezzi di storia utilizzati come lance per denigrare l'avversario
Questo modo di esercitare la politica non serve al Paese
Questo modo di usare frammenti isolati di vicende storiche per rifondare sulla loro base la storia totale non serve ad andare avanti
Occorre trasformare la contesa in uno sforzo di comprensione della realtà italiana in cui tutto il nostro Paese di cui tutto il nostro Paese ha bisogno per andare avanti per costruire una democrazia conveniente capace di rispondere ai bisogni
Ognuno deve portare il suo contributo anche se in conflitto con quello degli altri alla comprensione della nostra storia
Questo modo di affrontare la questione della comprensione della storia del nostro Paese nella verità nella chiarezza deve collocarsi in una prospettiva ed un progetto di conciliazione nazionale
I caratteri di fondo di questo progetto debbono essere la pubblicità la memoria la consapevolezza dei fatti su quali ci possiamo conciliare nelle rispettive differenze
Questo percorso non può avvenire attraverso un patto tacito tra le forze politiche perché i cittadini hanno diritto di conoscere pubblicamente lecchese di verità di ciascuno
Deve escludere ogni atteggiamento di occultamento della verità di amnesia e di oblio sulle responsabilità
Deve fondarsi solo con il cemento che vi sono fatti storici per i quali si può chiedere uno sforzo per conoscere ma non ci può essere né perdono civile nel concitazione politica
Questo significa che non possiamo concentrarci con chi è stato parte responsabili anche nel nostro Paese per lo sterminio
La condanna a due anni di reclusione pronunciata due giorni fa da un tribunale tedesco nei confronti di un nazista che aveva negato lo sterminio degli ebrei
E le precedenti condanne per fatti analoghi inflitte in Francia qualche tempo fa
Sono la conferma d'esempio che lo sterminio costituisce un confine insuperabile sempre e comunque
Che non c'è giustificazione di libertà di pensiero che possano endurance oltre quel confine perché quello costituisce il limite ontologico della identità europea contemporanea
Al Senato in questi giorni in discussione un progetto di legge per fare del ventisette gennaio che giorno della liberazione del lager di Auschwitz una giornata della memoria
Non intendo né posso entrare nel merito della proposta
Voglio solo dire che altri eccidi mi riferisco a quelli commessi dai regimi stalinisti hanno offeso la nostra epoca
Ma non è possibile negare la memoria della Shoah
Rievocata attraverso il valore emblematico della liberazione del lager di Auschwitz in una lista delle vicende dei crimini che hanno segnato il secolo che si chiude
I crimini dello stalinismo vanno ricordati il pene perché non scompaia nell'amnesia quello schiacciamento di valori umani ma lo sterminio è stata un'altra cosa
Non è sulla base di una lettura di parte della storia ma sulla consapevolezza della irriducibilità dello sterminio che tutti i paesi europei che hanno istituito la giornata della memoria
Hanno scelto nella chiarezza di commemorare in quel giorno ciò che fu compiuto nella Carnazzi visti
Non ho fatto solo l'Inghilterra l'altro la Germania ma anche un Paese come la Francia che ha vissuto durante la guerra una storia di divisioni e dire accelerazioni profonde
Conciliazione
Significa rinunciare all'uso della storia di ieri per combattere i conflitti di oggi
L'unico modo per raggiungere la verità e la chiarezza e che in una sede adeguata per la sua dignità il suo peso nella vita del Paese come il Parlamento ciascuno dica la sua verità e sia disposto ad ascoltare quelle degli altri
Non credo che un percorso di conciliazione che coinvolga i primi cinquant'anni della nostra Repubblica possa essere avviati in una sede diversa
Non è di ostacolo a questo percorso nell'ampiezza del periodo storico nel numero dei fatti delle vicende ogni parte politica indicherà direttamente i punti che riterrà più importanti poi gli italiani ricostruì dando la propria verità sulla base di quanto avevamo ascoltato
E giudicheranno con lo strumento della democrazia che il voto
La decisione di giovedì scorso assennato su dossier Mitrokhin che non si colloca ancora in questo progetto può essere considerata però con un segno d'autorizzare nella ricerca della volontà di superamento del vecchio mondo di utilizzare la storia
La costruzione del progetto di conciliazione indispensabile anche più potere poi affrontare in uno spirito di verità e senza vendette e vicende della crisi del sistema politico dopo la caduta del muro di Berlino
E la fine del vecchio legame tra partiti ed elettori
La crisi della Prima Repubblica non ha la sua origine nelle aule giudiziarie
Di una crisi che si è sviluppata a partire dalla fine di un assetto internazionale bipolare
In cui anche l'Italia era pienamente inserita e che si è materializzata con i due referendum del mille novecentonovantuno per la preferenza unica e del mille novecentonovantatré per il sistema giudiziario
Sistema maggioritario soluzioni giudiziarie in questa materia Cissé da una conciliazione politica non ci farebbero uscire comunque dell'ANPAS in cui viviamo
Solo se si affrontano congiuntamente l'aspetto politico quello giudiziario la politica non compie invasioni di campo
Senza delegare ad altri la soluzione ai suoi problemi e la giustizia ritrovi margini per sciogliere con formule efficaci e condivise in ordine al passato
Ma deve essere chiaro
E nessuna soluzione giudiziaria può comprendere che è stato condannato per corruzione
Nessuno Stato di diritto l'ha mai fatto ad eccezione in quei Paesi dove gli stessi corrotti sono andati al potere e hanno decretato per se stessi l'autoassoluzione
La corruzione il sistema delle tangenti non è un'invenzione di una parte politica o due il frutto d'un teorema giudiziario
Basta guardare l'importo e degli appalti
Il completamento di Malpensa vero porto di Milano ad esempio che costa oggi mille novecentonovanta miliardi alla fine degli anni Ottanta ne costava cinque mila fissati questi punti
Credo che poi le commissioni d'inchiesta di storici mezzi d'informazione
Potranno affrontare i capitoli più controversi della storia nazionale sulla base di tutti gli archivi esistenti che devono essere messi a loro disposizione a partire da quelle dei partiti politici da diverse commissioni d'inchiesta
Non si tratta di creare un tribunale degli storici né tribunali politici soprattutto perché gli storici ma da tempo smesso di ritenere che il loro mestiere sia di dire la verità
Ad essi invece affidato il compito di farci conoscere e capire meglio il significato di documenti
Nella consapevolezza che nessun documento e innocente
Lo sforzo di chiudere una fase storico-politica nella verità e senza vendette fa parte dello sforzo di modernizzazione del Paese
Prima di noi si sono trovati in un'analoga situazione la Francia dopo lo avesse l'Inghilterra quando Irlanda del Nord l'Algeria con situazioni molto più drammatiche con il fondamentalismo islamico
Oggi lo fanno Paesi canuto tragedie ben più grandi e non come sulla bilico le nostre come Sudafrica alla Colombia
Avviare un percorso di riconciliazione ci serve per mettere il Paese nelle condizioni di sostenere con energia adeguate alle sfide internazionali
Uno dei caratteri della società contemporanea infatti sta nella velocità dei processi di cambiamento che richiedono capacità di risposte rapide e quindi stabilita
Perché l'Italia possa essere competitiva dobbiamo liberarla da un passato imprigionate anche perché molto di questo passato e fatto di scorie che servono solo ad intralciare il futuro del Paese
Solo così costruiamo le condizioni e ci consentono di operare per lo sviluppo e la crescita economica dell'Italia per la modernizzazione delle sue istituzioni
Per dare risposte positive alle tre grandi questioni contemporanee il lavoro per tutti la scuola per tutti la sicurezza per tutti
Perché chi cade combatte qui a penna morì viaggi non per una sola parte d'Italia ma per tutti gli italiani senza distinzioni di sorta
E noi nel succedersi delle generazioni restiamo fedeli a quell'impegno
Grasse onorevole Violante per questo splendido discorso celebrativo ecco questo io chiudo questo Consiglio comunale straordinario ringrazio tutti l'onorevole Violante in primo e tutti voi che avete partecipato e arrivederci