"L'Italia dell'economia" presentazione del libro di Roberto Ippolito (Bancaa di Roma - Via del Corso)

Come
Allora ecco possiamo cominciare grazie se i colleghi fotografi hanno finito
Grazie
Allora niente Lioce palla con molto piacere le il mito di Roberto quando mi ha chiamato per questo incontro questo dibattito innanzitutto per la stima per l'amicizia che ho colui e anche perché ha avuto l'intelligenza di proporre questo libro che sicuramente per noi giornalisti che siamo sempre alla caccia di di rapide informazioni di rapide fonti
Ma credo un po'per il pubblico generale degli addetti ai lavori si propone come uno strumento di facile è interessante ma comunque al tempo stesso approfondita consultazione
E poi comunque anche un valore simbolico perché ricordiamoci che comunque l'anno due mila entrerà nella storia probabilmente i nostri nipoti avranno la possibilità un domani di sapere in questo anno fatidico cosa è successo anche in questo settore della vita pubblica che per voi fondamentale rappresenta diciamo il nostro pane quotidiano
Quindi io vorrei cominciare procura criticamente e dico tutti voi che sarà un incontro molto informale fra Dinoi ci sono molti amici tra di noi che sono venuti così a salutarci a incontrarsi e poi i parleremo rapidamente o gli argomenti in modo così molto rapido chiedendo interventi molto molto volanti e inizierei proprio con una battuta rapidissima per chiedere ai nostri amici che sono venuti oggi qual è alloro onda loro punto di vista l'evento che diciamo ha caratterizzato l'andamento di questo due mila per l'azienda Italia per la vita economica italiana comincerei con la signora Dini
Spingere
Siamo assieme quindi dunque devo rispondere a livello personale nel senso che va alla persona e di di azienda o di settore che comunque lei diciamo
L'avvenimento
L'avvenimento che ha caratterizzato questo due mila possiamo partire da da un elemento forse negativo che poi si riflette su su quelle che è l'andamento anche nel settore che io conosco
In maniera più approfondita che il settore delle costruzioni per far passare magari un elemento positiva data che stiamo attenti tendenzialmente ricordiamo per il secondo e sicuramente lamenta il prezzo del petrolio è stato un qualcosa di estremamente penalizzante per il mondo delle costruzioni direttamente indirettamente perché naturalmente tutto quello che incide su in virtù mila produzione i bitumi tutto quello quindi comporta il il settore indirettamente poiché naturalmente
Anche perché chi lavora sia in Italia che al che all'estero una serie di difficoltà questo legato naturalmente all'andamento del dollaro soprattutto per chi lavorando all'estero con istituti interconnessi tutti internazionali con pagamenti in euro naturalmente una difficoltà importante
E per quanto riguarda Italia il due mila credo che sia invece da considerare l'anno
In cui si è consolidata quella che chiamiamo generalmente ignota fammi nette con la mia quindi l'ardente l'apertura nei confronti delle nuove tecnologie anche in settori che sono un po'arretrate rispetto a questo come appunto il settore delle costruzioni ormai tutti oggi in azienda hanno a mio parere una una conoscenza adeguate e soprattutto la possibilità di usare di far diventare un'opportunità questo cambiamento il cambiamento prima spaventava oggi si è trasformata in opportunità
Grazie dottor Bernabé
Dire qual è l'avvenimento più importante dell'anno anche perché uno tende ad essere soggetta a fenomeni di presbiopia quando guarda molto da vicino gli avvenimenti dell'anno quindi a distanza di cinque anni normalmente uno si accorge che la cosa più importante che è avvenuta nel corso dell'anno forse la diversa da quella che ha più colpito l'immaginazione o che aveva più fatto titoli sui media e il problema è però che per capire qual è la cosa importante bisogna capire
Non tanto quello che è avvenuto nel due mila otto che avverrà nel due mila uno due mila due due mila e tre e se uno va a fare la storia degli anni passati
Ecco trova alcune similitudini storiche che forse vale la pena di ricordare anche se francamente la storia non si ripete i cicli di contratti e fa forse era un'invenzione di un economista russo di tanti anni fa però insomma c'è qualche logica in questo fenomeno di ciclicità che forse val la pena di ricordare
Allora uno
Ripercorrendo un po'la storia degli ultimi anni vede che per qualche motivo molto strano la fine dei decenni e l'inizio del decennio successivo è stato sempre caratterizzato diciamo da un processo di aumento del prezzo del petrolio e successiva e successiva recessione e quindi come dice Attolini effettivamente uno dei temi più importanti di quest'anno è l'aumento abbastanza esasperato del prezzo del petrolio
Non ricorda quello che è venuto nel settantanove con la recessione dell'ottanta ottantuno ottantadue ottantadue fu l'anno di peggiore recessione
Di quel periodo dopo il settantatré settantaquattro uno ricorda la guerra del Golfo a novanta con i novantadue anche di un anno di recessione che poi diede avvio al processo i calici di tutti gli anni Novanta quindi diciamo a partire dalla metà degli dalla seconda da ottantatré ottantaquattro c'è un processo di creste dura fino a ottantanove novanta recessione
A fino al novantadue quindi due-tre anni di recessione poi di nuovo periodo di crescita
Il due mila certamente ha una caratteristica essenziale e cioè che l'anno di culmine del ciclo su questo non c'è dubbio un ciclo sincronizzata dicono internazionale
Con gli Stati Uniti che sono ancora per fino all'inizio dell'anno un forte tiro nello stesso momento ci sono
Gli impulsi depressivi della mente presso il petrolio sulla domanda aggregata
Che determina in che determina un effetto depressivo sull'economia
Bisognerà vedere
Che cosa avverrà l'anno prossimo e l'anno successivo cioè se questo effetto
Effetto diciamo di rallentamento diventerà più forte quindi si tradurrà in una vera e propria non dico in una recessione
Ma quella che gli americani chiamano propri section cioè in un rallentamento molto forte del processo di crescita
Oppure se per qualche fenomeno per esempio la riduzione del prezzo del petrolio
Che attualmente in corso la compensazione sul reddito disponibile sarà tale da fare allentare perfetto recessivo e quindi per consentire all'economia e di riprendere tranquillamente a crescere
Chiaramente tutto questo ha poi un impatto sul mercato azionario quello che la seconda caratteristica del due mila e certamente il fatto che il mercato azionario arriva intorno a marzo al culmine anche di di un processo di esplosione che nella verso la fine del novantanove prende un'accelerazione molto forte
Anche lì non è chiaro che cosa stia avvenendo cioè se quello che è avvenuto a partire da marzo aprile cioè di di ridimensionamento della bolla speculativa sia destinato a un certo momento ad esaurirsi oppure se il ridimensionamento della bolla speculativa metta a sua volte a sua volta in moto dei processi depressivi perché a l'effetto della del compressione della bolla e cumulativo cioè i risparmiatori
Che fino all'altro ieri si sentiva fino a marzo si sentivano ricchi perché avevano dei patrimoni gonfiati dalla bolla speculativa improvvisamente smettano un riducono di acquisti anche perché in alcuni Paesi a bolla speculativa a depresso i tassi di risparmio livelli negativi così come come avvenuto in Stati Uniti ma è avvenuto così anche in altri paesi
Ecco se questo innesta un effetto quello che regolamenta economisti che hanno effetto ricchezza sulla propensione al consumo delle famiglie quindi accelera il processo di rallentamento quindi ecco quello che bisognerà vedere fra il due mila e uno del due mila e due essere effetto combinato di questi due elementi cioè l'impatto depressivo sul reddito però mentre il prezzo del petrolio ed impatto depressivo del venir meno d'effetto ricchezza
Del portafoglio delle famiglie
Si alimenti in un processo di rallentamento molto forte la domanda di acciughe sta mento
Dei patrimoni dei dei comportamenti di spesa delle famiglie alla riadeguamento delle prospettive di reddito e dei patrimoni finanziari e quindi innesti una vera e propria recessione
Ecco io credo che quindi dovremo aspettare il due mila e uno probabilmente due mila e due per avere le risposte complete forse dal due mila e tre si riprenderà invece così come avvenuto negli ultimi vent'anni semmai c'è una ragione diciamo al di là della cura
E la pura coincidenza in questi cicli
Decennali riprenderà il processo di crescita grazie ministro letta per lei
Ma sicuramente se ci dobbiamo concentrare su un fatto unico
Anche se la risposta è stata già bruciata
Dal Luisa Todini io sono d'accordo sul petrolio nel senso che
L'influenza che questa vicenda ha avuto su un resto l'economia mondiale la rende credo unica però se posso
Rispetto a un fatto sottolineare una tendenza che secondo me a può dipingere bene il l'anno due mila ed è presente tutto il film Raccoon il libro di di Ippolito
La parallela
Crescita
A dismisura intenti sempre più rapidi con accelerazioni Contini difende i fenomeni di abbattimento delle frontiere
Negli scambi nei rapporti tra le economie nei rapporti commerciali e la non parallela anzi assolutamente scoordinata
Vicenda
Delle
Delle organizzazioni multilaterali la chiamerei così nel senso che mentre parallelamente cresciuto a dismisura
Il volume degli scambi del commercio mondiale le influenze tra ciò che avviene in un Paese ciò che viene in un altro
I fenomeni di integrazione dell'economia a livello regionale in tutte le aree del mondo
Ecco questo l'anno due mila è stato molto questo
Parallelamente
Non soltanto non hanno marciato con la stessa velocità fenomeni integrazione istituzionale ma addirittura possiamo dire che è successo esattamente l'opposto rispetto a molte vicende questo anno due mila un anno che può essere che può caratterizzarsi proprio per dire addirittura regresso
Del di molti degli organismi oltre multilaterali esistenti
Mentre invece semmai vi è la necessità oggi di una riflessione e di un di tendenze che sia esattamente opposto cioè la crescita di organismi multilaterali di istituzioni multilaterali su temi e su questioni differenti ma che riescano essere il pendant diciamo delle istituzioni rispetto a questa crescita questa crescita economica o commerciale potrei fare l'elenco siamo tra tra persone che seguono queste vicende quindi non lo faccio una somma dalla vicenda paradossale del del WTC ok è ormai fermo da da più di un anno in meno in un momento nel quale in questo stesso anno due mila si calcola che il commercio mondiale si è cresciuto del dieci per cento granoturco al commercio mondiale cresce il dieci per cento il da beauty o si ferma nemmeno fa va alla velocità di crociera poco si ferma la crisi delle Nazioni Unite che ormai è una crisi che non riesce a a varare una riforma che non riesce la crisi
Delle di quelle istituzioni che erano state create sono state create per il dialogo tra nord-sud
La la crisi del processo di Barcellona dell'euromediterraneo che sistema arrivato un'involuzione ormai molto molto forte
La stessa vicenda intracomunitaria con tutto quello che questo ha comportato cito le più macroscopiche però per dire come in fondo si può leggere anche almeno io la leggo così la crisi lo shock petrolifero lo si può leggere anche da questo punto di vista detto molto banalmente i Paesi
Che
Non partecipano direttamente alla grande crescita dell'economia mondiale ma ci partecipano solo indirettamente che usano l'unica vera arma che hanno a disposizione per chiedere un ingresso nel salotto buono giacché le istituzioni
Che sono comunque governate e guidate dai paesi consumatori e sono istituzioni che sono sorde alla necessità di fare scelte anche coraggiose che sono scelte oggi
Di creare meccanismi inclusivi a livello istituzionale tra nord sud produttori e consumatori alla fine lo shock petrolifero io lo leggo
Molto anche in questa chiave in questa chiave di lettura
Grazie
Roberto fin qui abbiamo delineato avvenimenti di respiro anche internazionale che hanno caratterizzato quest'anno per passare invece un attimino Alitalia
Nel corso diciamo del tuo lavoro quali sono gli elementi che più che hanno diciamo colpito dovendo descrivere con pochissime parole quello che ha interessato il Paese
Io di chiedo scusa ma la voce purtroppo è un problema
Direi che l'elemento che ha caratterizzato sicuramente l'anno che abbiamo alle spalle nel bene e nel male e lo sviluppo della concorrenza e la maggiore attenzione alla concorrenza
Nel bene e nel male perché per promuovere la concorrenza a volte è stato necessario su sollecitazione delle istituzioni dell'opinione pubblica intervento delle autorità di controllo
Quindi dall'Antitrust alla Banca d'Italia nell'anno delle multe record alle compagnie petrolifere alle assicurazioni e alle banche
Questo per certi aspetti anche se si tratta di multe può essere messo nella colonnina delle cose positive
Di negativo cioè che mentre abbiamo uno sviluppo della concorrenza per esempio nelle telecomunicazioni con oltre cento compagnie che hanno la licenza operare non sono successe le stesse cose
Nell'energia elettrica e nel gas due settori due servizi fondamentali enti chiedo subito allora al di là di questo interventismo della Banca d'Italia del dovrete antitrust
C'è una percezione secondo che nell'opinione pubblica non soltanto gli avete lavori Mandela diciamo il più largo pilone pubblica che questi interventi possano effettivamente portare a qualcosa o no per diciamo che in qualche modo questi interventi nascono da una sollecitazione anche dell'opinione pubblica
Perché non è che all'improvviso l'Antitrust si è svegliata ha scoperto che c'era un problema delle assicurazioni sicuramente prima ci sono stati dibattiti iniziative manifestazioni e proteste quindi non è una scoperta improvvisa
Il problema è riuscire a far andare avanti il fenomeno pensi a Todi le volevo chiedere come imprenditrice e quanto si sente diciamo di di di accusare il nostro sistema di di questi ritardi cosa si dovrebbe fare nitidamente
Per quello che riguarda il discorso delle liberalizzazioni
L'ambiente non è stata la ma anche nella sua attività quotidiana
Dunque nella mia attività quotidiana di diciamo che tutti i settori rientrano nessuno forse nello specifico in particolare
Certamente dire che è un problema fosse scontato il rituale quello che dico ma un problema davvero culturale
E di non adeguamento a quello che è invece appunto il livello culturale a cui si arrivato nemmeno nella maggior parte dei paesi europeo per lo meno dell'Europa trainante anche se diciamo che in cuor quelli che sono i Paesi cosiddetti della nuova Europa sicuramente abbiamo dei modelli
Da da imitare ieri era proprio la presentazione di tutto quello che hai palinsesto diciamo delle privatizzazioni e della della nuova economia polacca
Dopo il vertice di Nizza proprio visto che la Polonia certamente in pole position per quelle che saranno i Paesi ad entrare nell'Unione europea nel due mila e cinque e devo dire tanto di cappello ciò che ha fatto la Polonia negli ultimi dieci anni la Polonia così come altri Paesi è chiaro che la differenza
In questi nuovi paesi Paesi della nuova Europa forse molto più marcata perché venivano da una situazione talmente diversa che certo in dieci anni sono riuscite a fare molto di più ma è anche vero che noi facciamo molto spesso un passo avanti e due indietro ci sono dei settori troppo protetti o delle attività non so come definire forse lobbistiche politiche economiche che certamente impediscono
Un avanzamento da questo punto di vista e la cosa più importante che a mio parere culturalmente ancora
Tutti noi gli imprenditori in primis forse non hanno imparato a ragionare in termini europei anche extra-europei ancora molti di noi ragionano in termini di confini nazionali di ciò che accade all'interno dei nostri confini parlo del mio settore perché naturalmente lo conosco meglio c'è scarsissima difficoltà presentano settore a pensare di fare alleanze durature o strategiche all'interno di imprese di costruzioni italiane e assolutamente nulle con imprese straniere anzi proteggiamo quello che è il nostro mercato per paura di essere in qualche modo colonizzati senza invece pensare che la conoscenza e la collaborazione è fonte di opportunità e di crescita
A questo proposito e magari ci ci sarà un nuovo lo Nuno fuggire di parola ne parlavo proprio con Roberto Ippolito importante vedere sintomatico vedere come nel libro
Che stiamo qui presentando la alla voce costruzioni sono dedicate pochissime righe ma certamente non per colpa dell'autore ma per colpa di un settore che evidentemente e nel dopo Tangentopoli ma ormai da Tangentopoli sono bastati
Quasi dieci anni non è riuscito a ritrovare quella quelle importante quel determinazione di prima e e comunque assodato che il settore delle costruzioni è quello che mi c'è in più indicativo di un volano di ripresa economica per tutto l'indotto
Che apporta questo naturalmente è una colpa del settore che è rimasto a mio parere troppo estremamente polverizzato
In tanti piccoli rivoli è vero che la forza dell'Italia continua ad essere di piccole piccolissime e medie imprese io ritengo che però alle soglie del millennio ormai ninnoli millenni appieno
è importante invece l'Unione il Consorzio la collaborazione per poter crescere ed essere competitivi il nostro settore assolutamente nel competitivo
Grazie ma io volevo chiedere al all'ex monopolista per eccellenza qui vicino mi a destra
Cosa chiede alle al governo in tema di liberalizzazioni oggi la sua esperienza imprenditore privato insuccesso ma tenendo conto la sua esperienza precedente cosa chiede il versamento lui Allo stato sul tema delle liberalizzazioni
Ti
Le liberalizzazioni abbiano due fasi ben distinte
Una la predisposizione delle condizioni normative delle condizioni regolamentari delle condizioni giuridiche perché la liberalizzazione avvenga e qui devo dire è stato fatto
è stata fatta parecchia strada
I soggetti che devono occuparsi delle liberalizzazioni di apertura funzionano e quindi mi sembra che non ci sia niente da chiedere niente da rivendicare nei confronti dello Stato in realtà poi
Tutti devono rendersi conto che le liberalizzazioni la concorrenza non si introduce per decreto non si introduce con un provvedimento legislativo non si introduce con l'azione dell'Antitrust ma si traduce con iniziative di mercato e da questo punto di vista devo dire che una mercato aperto dove resta un monopolista e magari dei piccoli competitors non è un mercato aperto un mercato aperto puramente in modo fittizio
Un mercato che si apre è un mercato nel quale esiste un quello che gli americani chiamano diciamo un canto Evelyn paura c'è un un soggetto che altrettanto potente quanto il
Il il soggetto che prestiti al monopolio del mercato che possano esercitare effettivamente la concorrenza è questo devo dire anche qui cose da rimproverare non ce ne sono anzi una delle operazioni più controverse degli ultimi tempi cioè l'acquisto di Infostrada da parte dell'ENEL
Credo che al di là di tutto quello che è stato scritto e detto sta rappresenti veramente un'apertura
Piuttosto sostanziale del mercato delle telecomunicazioni cioè mentre prima il mercato e delle comunicazioni si poteva dire aperto formalmente la diciamo la creazione di un vero competitor nel mercato dei comunicazione italiana
Tre in modo sostanziale e non semplicemente in modo formale il mercato delle telecomunicazioni e devo dire che in un certo senso va dato atto al governo di aver avuto un grande coraggio da questo punto di vista perché autorizzare Lehner ancora soggetto pubblico
Ancora soggetto in larga misura posseduta dallo Stato a fare l'acquisto di Infostrada
è una cosa che è stato fortemente criticato e per qualche verso diciamo dal punto di vista ideologico uno capisce
Le ragioni di questa critica ma dal punto di vista sostanziale questo ha contribuito come nessun altro e contribuirà come nessun altro provvedimento di liberalizzazione aprire il mercato delle telecomunicazioni
Quindi il problema è la creazione di un soggetto alternativo
Ora questi soggetti sono difficili da realizzare
E poi soprattutto il problema che si pone successivamente e quello che laddove un soggetto alternativo entra in campo e si rafforza e si consolida il rischio di ieri da evitare e quello della creazione del duopolio perché come dicevamo Smith la cosa che di imprenditori fanno Primo Libro della ricchezza delle nazioni quando si incontrano also formerà in mente andai Passion come dicevamo snack cioè quando vanno ai coppe regola e a chiacchierare
L'unica cosa di cui si preoccupa è quello di creare condizioni non competitive del mercato e creare situazioni di collusione
Quindi anche là dove ci sono due soggetti e campi nei quali i due soggetti forti ce ne sono molti
Lo Stato deve farsi che e si editing situazione di oligopolio soprattutto che ci sia un accordo collusivo fra i soggetti che impedisca l'apertura del mercato quindi la cosa che sembra di poter conclude su questo è che non pensiamo che la strada per il mercato
Si appiana e lastricata di petali di rosa la strada per il mercato è stata difficile complicata fatta di lotta e fatta di scontro anche violento questa strada
è stata aperta è stata aperta punti di vista legislativo è stata aperta dal punto di vista sostanziale con operazioni tipo quella Infostrada che ha creato in capo all'ENEL un vero competitor nelle telecomunicazioni dovrà essere fatte in altri settori e io credo che a quel punto noi avremo ver un vero mercato in Italia perché se poi andiamo a vedere
Nella sostanza il problema italiano è il problema di sempre cioè questo un Paese dove la collusione l'appartenenza
Sono la regola il rispetto del merito della competitività e dell'eccellenza e l'eccezione quindi ecco io credo che per la modernizzazione di questo Paese ancora molto si dovrà fare e da questo punto di vista non solo il governo ma tutti i soggetti che hanno a cuore le prospettive del Paese dovranno contribuire a far crescere il nostro sistema
Grazie ministro lei si sente sul banco degli imputati quando consente questi accusa ancora di scarsa liberalizzazione oppure come ieri abbiamo ascoltato dal leader del Polo sulla scarsa il suo scarso decisionismo sulle promesse di puntare decisamente sull'apertura ai privati in modo totale di ENEL ed ENI per esempio
Si sente in qualche modo sul banco degli imputati hanno
Noi dobbiamo sempre considerare le condizioni nelle quali sono state fatte le cose in questi anni state fatte con la rincorsa all'euro come elemento determinante di tutte le vicende se non ci fosse stata la rincorsa all'euro probabilmente le condizioni sarebbe stato diverso
Dopodiché io credo a sposo totalmente la tesi di di Franco Bernabè non abbiamo fatto
Dei abbiamo costruito dei percorsi di liberalizzazione credo che se posso sostanzialmente dire all'avanguardia in Europa un po'in tutti i campi
Siamo sicuramente tra coloro che hanno in Europa costruito dei percorsi liberalizzazione nei diversi settori energetici delle telecomunicazioni
Migliori più efficaci più avanzati se si guarda se si fa il paragone di ognuno dei decreti di liberalizzazione dei mercati che non abbiamo fatto sicuramente cioè una
C'è una una situazione che non non oso cioè non non non stento a ritenere migliore
Rispetto a a quegli altri paesi
Nostro problema ne è un altro e cioè il fatto che appunto
Per la necessità di fare le due cose insieme cioè di prima di fare la liberalizzazione mentre si faceva la privatizzazione dei grossi monopolisti del settore che si doveva liberalizzare non abbiamo dovuto fare queste due cose insieme e credo che qui stia il problema
Se se c'è un peccato di omissione di questi cinque anni
Proprio quello di essere stati costretti a fare queste due cose insieme sette potessimo tornare indietro
Io credo che ci renderemo conto la privatizzazione completa BNL ed ENI
Fatta entro la fine di questa legislatura quindi fatta oggi sarebbe stata sicuramente una cosa politicamente più utile per il Paese e per di governi che l'hanno guidato in questi anni perché alla fine oggi da una non completamento di questi percorsi dal esserci trovati a liberalizzare quei settori in cui la privatizzazione dei monopolisti percorso lento Complesso complicatissima non è ancora completata
Lo ritengo oggettivamente un handicap mi chiedo se c'erano le condizioni politiche per fare altrimenti dico che se guardo indietro alla situazione direi che il punto sta lì se avessimo avuto la bacchetta magica la privatizzazione completa di ENEL ed ENI avrebbe consentito oggi un percorso di liberalizzazione dei settori diverso ci avrebbe esposto
Meno a un
Uno dei problemi più grossi che abbiamo oggi e con l'hai più grosse che in giro per il territorio nazionale
I due ex monopolisti hanno situazioni mettiamole così delicate e complesse per non dire per per usare una termine eufemistico che vengono imputate al Governo il quale non ha alcuna responsabilità in scelte che sono da scelte che si rifanno completamente a una gestione del tutto aziendale privatistica dei due soggetti stessi potrei fare un elenco che vada Bolzano definisce a Cantani h a Caltanissetta credo che qui stia oggi uno dei nostri problemi politici di fine legislatura il fatto che ci viene imputato qualcosa di cui non abbiamo responsabilità diretta se ci fossero state le condizioni sarebbe stato sicuramente
Più opportuno completare queste due privatizzazioni dopodiché
Penso che queste cose si sia giusto dirlo in questi termini in modo molto pacato tenendo conto delle condizioni alle quali si sono verificate
Sono straconvinto del fatto che se per caso cosa che non si verificherà ma vincesse Berlusconi ci fosse un governo Berlusconi
Le privatizzazioni avrebbero un brusco stop perché non ho dubbi che la alla fine le parole oggi verde del Cavaliere sono parole che o alla fine non non avranno un'applicazione
Rigida concreta come invece in fondo è stata quella che abbiamo dato noi a decreti di liberalizzazione difficili complesse coraggiosi è stato infatti in tutti i campi quindi da questo punto di vista il il problema non sta nelle nelle scelte di questi giorni di questi mesi sta nel fatto che il nostro Paese diverso da tutti gli altri paesi europei è un Paese che ha e che aveva un una presenza dello Stato nell'economia di proporzioni assolutamente enormi nuovi io
Faccio sempre il paragone nel novantadue
Il presidente Clinton vinceva le elezioni lanciando le autostrade informatiche con la politica che investiva sulla costa informatica non avevamo ancora il ministro delle partecipazioni statali nello stesso anno qui sta popolare la distanza
Siderale distanza che con grande fatica ma anche un grande impegno sta cercando di colmare quindi in questo caso c'è una lontre
La lontananza del punto di partenza tale che oggi i risultati raggiunti sono onestamente oggettivamente risultati straordinari certo è se ci fossero state le condizioni io non ho dubbi a ritenere che di tutte le cose e se avessi la bacchetta magica dicessero ecco
Un desiderio la lampada di Aladino dire sicuramente quello
Grazie quindi questo governo non ha avuto sostanzialmente le condizioni per poterlo fare e un'eventuale di governo del Polo il ministro ci dice probabilmente
Imporrebbe un brusco stop a questi aspetti sorvoli rende io dico che questi questi governi li hanno le cose le hanno fatte
Si è creato un ritmo sulle privatizzazioni dico un ritmo che porta porterà alla conclusione di questi processi laico di poco tempo se ci fossero state le fossero state le condizioni sarebbe stato oggettivamente auspicabile una chiusura di processo sui due dico
Monopolisti l'energia in tempi più rapidi prima o almeno all'inizio della fase di liberalizzazione dei mercati in questo in questo avrebbe sicuramente facilitato
Comunque mi pare di capire che le lo scenario e le ipotizza qualora se avessi un determinato risultato politico sarebbe quello di avere comunque uno stop a questo processo
Io l'ho tenuto Bernabè sempre forte la sua esperienza ma può possono secondo lei due entità importanti come nelle ed ENI continuare a rimanere nella situazione attuale di mercato nella sfera pubblica e soprattutto posso rimanere efficienti queste situazioni se lo sono efficienti
Che
Possano rimanere efficienti su questo non c'è dubbio e credo che la gestione dell'ENI e dell'ENEL in questi ultimi anni ha ne abbia dato la dimostrazione
è chiaro però che la presenza dello Stato nell'azionariato a una serie di effetti indesiderati e indesiderabili anche per lo stesso Stato prima di tutto il a il il corso dell'azione che risente del fatto riavere padrone dire molto incompiuto un padrone
Che rende di fatto in scalabile e non contendibile come si è
Come si usa dire la società ma soprattutto un padrone così ingombrante come lo stato che i tutti i dubbi possibili immaginabili al mercato rimette
Quindi con un'azione che in qualche modo depressa per effetto del presenza stessa dello Stato le possibilità di espansione le possibilità di crescita delle aziende vengono in qualche misura o forse in notevole misura limitata perché perché la maggior parte dizioni vengono fatte con scambi azionari il fatto di avere un'azione che non rispecchia pienamente il valore della società
Porta effettivamente alla impossibilità o alla difficoltà per queste aziende
Di espandersi quindi
Ecco uno si deve chiedere che cosa succederebbe se lo Stato non ci fosse all'interno di queste due aziende
Allora io direi che per quanto riguarda l'ENEL non succederebbe assolutamente niente cioè la produzione di energia elettrica non è un po'non rappresenta un problema neanche lontanamente di sicurezza nazionale
Ma gli Investimenti il quadro normativo consente di investire la produzione di energia elettrica abbastanza tranquillamente
Siti disponibili in giro con qualche difficoltà però ci sono quindi si possono fare investimenti gli investimenti per produrre sono molto più bassi
Tra l'altro del costo storico degli investimenti dell'ENEL quindi io direi che
Insomma purché vengano mantenute condizioni
Di mercato competitivo tutti quanti potranno investire e la fabbisogno di elettricità verrà assicurata è chiaro poi che se lo Stato va a colpire con dei provvedimenti amministrativi le tariffe modificando illa l'equazione di convenienza per gli imprenditori è chiaro che può avere poi delle controindicazioni sul piano della desidera del del desidera potenzialità l'investimento
Però dire che non c'è nessun rischio di nessun tipo in una completa uscita dello Stato dall'ENEL in una completa liberalizzazione del settore
Per quanto riguarda l'ENI uno può invece capire che ci siano state delle remore prima di tutto nel scendere sotto la soglia il cinquantun per cento poi nel promuovere il processo completo di uscita dello Stato dall'ENI
Queste remore riguardano il fatto che l'Italia idrocarburi non ne ha che idrocarburi come si è visto in questi ultimi tempi sono una risorsa strategica che in qualche modo lo Stato avendo una presenza azionaria cuore in qualche misura determinare le scelte strategiche ecco però questi io direi che sono ragionamenti di vecchia scuola lo Stato può influenzare in caso di acquisizione ostile il comportamento di chiunque voglia attaccare legno l'ENEL con una serie di strumenti abbastanza ampia questi sono settori che comunque sono settori che restano in larga misura regolamentati dove ci sono delle autorità di controllo
Nessuno fa un operazione ostile in un settore dove l'influenza dello Stato al di là della partecipazione azionaria diretta e comunque così rilevante
Quindi io
Da rischi da un'uscita completa dello Stato dall'ENEL non ne vedo in nessun caso e anche rischi dall'uscita completa dello Stato dall'ENI non credo se ne possono vedere perché comunque nel caso l'ENI fosse oggetto di un attacco ostile da parte di qualcuno
Lo Stato avrebbe comunque mille strumenti per intervenire a partire da quello più blando e cioè la moral suasion che fu sufficiente a Margaret Thatcher non ha qualcuno sospettò di interventismo pubblico a far ricomprare abiti tutte le azione che quei perché era che i piani si era comprata
In un tentativo non di attacco ostile alla BP ma in un tentativo di acquisire una posizione di azionista di riferimento era Lippi e quindi diciamo maggior raggio e alla Thatcher bastò la moral suasion a maggior ragione lo strumento a disposizione dello Stato per dissuadere chiunque dal fare delle cose che lo Stato non voglia in un settore importante ci sono e rendono praticamente inesistenti rischi semmai ci son problemi di natura diversa ci son problemi che riguardano
Il mercato azionario cioè quanto
Sia compatibile l'emissione di una grossa tranche di queste in ogni caso sono tranche a dieci quindici mila miliardi
Con le situazioni mercato azionario e quindi c'è un problema di timing delle offerte c'è un problema di modalità di collocamento cioè ma ci sono tutta una serie di trentenni sicché naturalmente il tesoro
Ha dimostrato brillantemente di saper risolvere corso in questi dieci anni non si vede perché non sapere solo in futuro quindi anche sul piano tecnico i problemi non ci sono
Quindi io credo che diciamo sia altamente auspicabile non solo che lo Stato esca completamente
Ma che si creino le condizioni perché effettivamente la concorrenza ci sia e sia la concorrenza efficace come ho detto prima per quanto riguarda il settore telecomunicazioni
Grazie Roberto accompagnata da qualche tempo il ministro letta nelle sue missioni all'estero io vorrei chiedere a Luís come osservatore diciamo esperto di questo mondo e al ministro ovviamente poi subito dopo
Se la sensazione che abbiamo che si trae da questa nuovo fase dell'economia italiana e proietta sull'estero l'immagine di un'Italia che si presenta ai nostri partner partner anche spesso concorrenti come un sistema Paese un sistema paese come sicuramente il sistema tedesco che va in massa all'estero ben organizzato senza vere oltretutto una pletora di organizzazioni ti dal presente no ecco volevo dire questo Roberto e subito dopo a sentire il ministro cosa ne pensa grazie
Beh io direi che si ricava l'esistenza sicuramente di uno sforzo forte di cambiamento che c'è stata in questi ultimi anni
Ma cioè esattamente quello che diceva Zoppis
Un eccesso di organizzazioni che si presentano sulla scena internazionale tentando con difficoltà di rappresentare l'Italia e in primo luogo mi sembra che la carenza più forte sia quella delle ambasciate
Ancora non strutturali mente in grado di affrontare il peso di una politica estera che è cambiato è diventata anche soprattutto una politica estera economica
E direi che oggi soltanto in parte le ambasciate son riusciti a fare questo salto e a trovare coi qual è il ruolo
La differenza di compiti insieme Alice e le altre istituzioni
Ma io vi racconto un episodio di ieri pomeriggio a Milano
L'incontro con giovani imprenditori
E lì incontra introdotto per dare un'immagine un punto di vista esterno dal responsabile commerciale dell'ambasciata francese
Che spiegava qual era il punto di vista dall'esterno di come guardare all'economia italiana in particolare di come gli imprenditori francesi guardavano
E guarda all'economia italiana ha fatto una serie di quadri e poi ci raccontava che ogni volta che mi spiega queste cose viene normalmente aggredito dai dagli imprenditori francesi che li dicono ma è possibile che ogni in ogni mercato dove noi andiamo troviamo degli italiani che sono arrivati prima di noi in ogni a fare in cui proviamo infilarci c'è sempre qualche italiano che si infila meglio di noi la colpa
Dice lui è vostra del governo francese che non è abbastanza presente dietro l'imprenditore come lo è come lo sono le istituzioni italiane dopodiché io a oltre a chiedere la di scritturare diciamo può portarlo in giro
Sì mi sono mi sono chiesto appunto dove stava e le l'inghippo
E credo che sostanzialmente stia in in in questo punto noi oggi siamo in una situazione
E positiva
Per il nostro sistema imprenditoriale sui mercati internazionali perché perché vi sono alcuni elementi che ci vanno a favore il primo elemento che ci va a favore e che si stanno improvvisamente aprendo alcuni mercati non effettivamente meta del PC ha fatto più di carattere nazionale abbiamo una capacità pionieristica forse maggiore di altre a questo ci lega al fatto che siamo in valutazione
Euro e noi abbiamo un know how diciamo termini sfruttamento delle svalutazioni diverso di francesi tedeschi che non sanno sostanzialmente come si fa e quindi probabilmente abbiamo ci siamo avvantaggiati e di più noi della svalutazione dell'euro rispetto a quanto possano fatto altri il problema secondo me non è in questa fase di abbrivio il problema è nel momento in quei sette strutturare le presenze qui stanno poi i nostri problemi nel senso che
Veniva detto prima condivido completamente noi abbiamo la forza dei piccoli e medi imprenditori che sono i primi ad arrivare i primi a muoversi dopodiché abbiamo anche però la necessità di presenze strutturati che non possono che essere presente presenze di grandi gruppi e di grandi nomi e qui abbiamo probabilmente il nostro problema per cui finché si tratta di fare diciamo che siamo degli ottimi veloci sui sessanta metri battiamo tutti dopodiché stessi tocca farne cento addirittura duecento arriviamo al traguardo Popper spompato credo che qui stia il Tour il punto e qui sta il problema
Si stanno mettendo a punto una serie di cose anche abbastanza innovativa sia per mettere rendere complementari tutte le strutture che noi abbiamo per del sostegno della presenza delle nostre imprese all'estero quindi un lavoro stamattina per dire abbiamo fatto questa assemblea dei consoli generali per cercare di usare una rete che la più vasta del mondo perché alla fine le nostre comunità di italiani nel mondo sono molto vaste soltanto è abbastanza inutile avere cento venti e quant'Toni quanti Consoli in città che spesso e volentieri anzi la cinquantotto e non sono la capitale che sono la città capitale finanziaria molto spesso da Bombay a Shanghai e a New York a Francoforte eccetera e magari destinati soltanto azioni di legate ai fenomeni e dei delle della dell'attività culturale della della vita delle comunità detiene all'estro invece oggi in questa assemblea si è cominciato a lavorare per una deviazione di di di uso di competenza sulle questioni più economico commerciale lo stesso nel lavoro di sintonia che si sta cercando di fare tradisce camere di commercio italiane all'estro tutti strumenti che appunto come dice Roberto sono strumenti che vanno con grande dinamismo
Non in modo complementare noi stiamo
Un lavoro che mette insieme tutti i soggetti
In particolare abbiamo inaugurato questa questa collezione molto importante di riuscire a coinvolgere il sistema bancario italiano e quindi questo accordo tra abili Governo e Confindustria
Nel identificare alcuni mercati strategici su quei mercati strategici spingere la presenza del sistema bancario italiano laddove sì valuta che c'è una presenza di imprenditori e una presenza del governo strategica alcune missioni che abbiamo fatto in questo anno sono missioni che su questo tema
Hanno cercato di dare un di far fare un salto di qualità
Nel senso latitudini è un'impresa che lavora molto all'estero volevo chiedere ma la scateni rapidamente lei si sente in qualche modo sostenuta nelle iniziative commerciali e industriali Chittolini all'estero dal sistema paese
Ma non sbaglia sta esattamente lo statista saranno
Al cinquanta per cento diciamo sono molto d'accordo con quello che diceva prima Roberto Ippolito già che per esempio le ambasciate degli uffici dice le camere di commercio bilaterali che sono comunque presenti ovunque
Troppo spesso non sono non sono all'altezza ma non perché non siano in grado potenzialmente perché non c'è un raccordo effettivo probabilmente anche colpa Dinoi imprenditori che quel abituate
Al più nerissimo come diceva prima Enrico Letta magari abbiamo questa sfida con estesi dire va be'andiamo facciamo tutto da soli o magari con partner locali e non pensiamo che invece esiste il famoso sistema Paese trasportato in altri Paesi
Noi lavoriamo circa in altri dieci Paesi al di là dell'Italia più che altro nell'Est Europa Nordafrica
E e America Latina devo dire su dieci Paesi soltanto due ambasciate sono state veramente cioè lo dico perché è una nota positiva l'ambasciata italiana Mosca quindi russe l'ambasciata in Argentina
Sono degli uffici che davvero lavorano bene che deve lo sostengono che davvero promuovono inventano creano situazioni in altre situazioni purtroppo molto spesso
Non dico che creino situazioni negative però non si cioè non non sono presenti pure per riprendere il discorso che faceva Enrico Letta sul sul problema sulla questione degli istituti di credito mi sembra fondamentale questo questo discorso perché è vero che il rappresentante francese diceva troviamo sempre gli italiani io dico che non all'Estoril dico che non è che non tremo sempre i tedeschi e francesi nel mentre invece troviamo molto spesso gli spagnoli che sono arrivati prima di noi gli spagnoli che fino all'ottanta se non erano neanche nell'Unione europea e oggi gli spagnoli si muove rimasta totalmente in massa istituti di credito ambasciate giudice se vedete anche nelle istituzioni europee io c'ho passato cinque anni della mia vita ormai si parla solo spagnolo tutti i livelli
Cioè partendo da livelli più bassi fino ad arrivare a veramente a livelli altissimi ecco l'unione con gli istituti di credito è fondamentale porto due esempi concreti
Parlo ancora della Polonia perché è un Paese che sto studiando da vari punti di vista e o della Bulgaria o dell'Ucraina non voglio far pubblicità all'Unicredito perché non ne ha bisogno ma le acquisizioni che ha fatto un credito negli ultimi tempi importanti della primaria banca polacca primaria banca bulgara degli sportelli che sta aprendo in Ucraina così come anche il Monte dei Paschi
In Croazia ecco così anche il Monte dei Paschi in Romania
Forse perché son Paesi per me più interessanti rispetto al lavoro che svolgo ma fondamentale arrivare lì Giappone dei contratti ma di un certo tipo con i conti o che si stanno studiando di un certo tipo e trovare un istituto di credito con cui magari già si lavora
Mi pare che possa in qualche modo accompagnarci steppa e si riesce a chiudere in giro
Cioè ambasciata ufficio ICE camere di commercio bilaterali istituti di credito allora sì che viene fuori tutto il potenziale perché non è che non ce l'abbiamo noi che disperdiamo energie a mio parere e metto insomma faccio mea culpa anche nei confronti degli imprenditori come dicevo prima
Grazie ultima domanda per consentirci di chiudere le diciassette e trenta per gli impegni dei nostri ospiti
E ripartire ancora sudato Dini lei un'imprenditrice e soprattutto è stata anche impegnata in politica se sì casa se dovesse dare magari richiesto un consiglio a Berlusconi per il primo punto
Del suo programma economico cosa consiglierebbe varie di rilevare baciato indiretta quando ok quando stava indiretta no indifferente vedere quando stava raccontando e tutte le strutture che ci sono da fare in Italia ma quella è una cosa troppo personale perché la mia azienda coinvolta personalmente quindi naturalmente dire che le infrastrutture sono la cosa fondamentale
Credo comunque di rispettare anche quelli che sono i desideri
E di tanti cittadini io non è che per me mi permetto di dare consigli e sono certa che un governo del Polo non produrrà uno stop e questa è la mia tomba derubare lavora Lema vorrei veramente chiedere al ministro letta perché pensa che un eventuale governo eventuale non dico spiccato per me la sono data un possibile altrimenti governa Berlusconi passa in qualche modo produrremo stop io non lo ritengo proprio anche perché vado al di là e qui chiudo le ricette economiche
Per sfortuna o per fortuna non vengono non devono più neanche essere prodotte in Italia vengono prodotte dall'Europa da quello che vede al di fuori cioè i binari economici di Risanamento
Ormai vengono dettati da quelli che sono dei binari che vengono anche al di fuori dei nostri confini nazionali per cui forse le ricette alla fine
La destra e sinistra non so neanche così diverte
E peraltro pare anche in quale chiedere a ad Enrico letta perché i movimenti quale governo dell'Ulivo magari con una corda con Bertinotti ferrovieri Webber invece privatizzazioni liberalizzazioni
Beh perché corrisposto del ministro
Risposta dà risposte che si sono fatte cioè in cinque anni abbiamo fatto del in termini di quantità di privatizzazioni quantità di liberalizzazioni si sono fatte le cose enormi i primi due anni e mezzo e fatti con il sostegno esterno addirittura sostegno esterno da parte di di Rifondazione Comunista quindi addirittura con una presenza di di sostegno di Rifondazione si sono fatte delle cose da quantitativamente e qualitativamente norme dopodiché
Credo anch'io che questo la continuazione e il completamento di questi temi sia assolutamente decisivo su questi temi non è vero che cioè cernia europee questo importante però poi alla fine all'europea su queste cose abbastanza timida perché
Alcuni Paesi molto monopolisti eccome
Approccio finiscono per limitare un po'e questo fa sì che alla fine anche le le le le le direttive di liberalizzazione l'energia elettrica e del gas
Sono due direttive che se uno fosse rimasto alla minimo diciamo obbligato la direttiva sarebbe salvo liberalizzazione all'acqua di rose come alcuni Paesi hanno fatto incorrendo nelle così nelle critiche generalizzate
In questo non europea ancora secondo me un po'timida noi sul tema totalmente ragione è lo è sul tema della finanza pubblica e del risanamento in questo in quest'opera che non ci sono ci sono
Grazie
Una domanda difficile di previsione dottor Bernabé
Impegnato nella new economy innanzitutto le volevo chiedere per quello che riguarda la sua azienda se nel due mila uno
Arriverà al al traguardo di la quotazione in Borsa
Numero due come riflesso dell'andamento dell'economia italiana come prevede che il mercato azionario risponderà agli eventuali sviluppi l'anno prossimo della nostra con soprattutto visto l'andamento fibrillante di questi ultimi giorni
Ma io credo che sulla mio coro che ci siano tanti equivoci l'equivoco che sia un fenomeno di borsoni equivoco che si possono fare soldi in fretta l'equivoco che esistano delle cose
Che non si erano scoperte prima che improvvisamente consentono di tramutare il nolo tutto quello che prima era vile metallo ecco io credo che tutto quello che è avvenuto negli ultimi tempi riporti tutti quanti coi piedi per terra
E riporti il senso del prodotto delle proporzioni la new economy così come era old economy fatta
Di gente che lavora di competenze di buon management di esperienza è fatta di costruzione di base di mercato di clienti cioè fatta di tutti gli ingredienti che portano alla fine avere un conto economico lo stato patrimoniale che si reca in piedi
Quindi
L'anno prossimo così come per l'eternità credo fino a quando durerà l'economia di mercato
Le aziende sane sanno e le aziende che si potranno contarsi saranno le aziende che hanno un mercato vero hanno dei clienti veri hanno dei conti economici in ordine
Questo purtroppo per una serie di motivi non è avvenuto nel corso del dei momenti più esaltanti ed esaltati della fase speculativa che ha investito buona parte dei titoli diciamo dei settori innovativi al di qua e al di là l'Atlantico
Quello che è avvenuto negli ultimi anni Ri negli ultimi mesi riporta coi piedi per terra
Non so se quello che è avvenuto sia esaurisca completamente la correzione io credo che a questo punto i comincia una fase molto più selettiva cioè ci sono delle aziende con prospettive serie che andranno avanti
E aziende per che hanno prospettive meno solide che andranno ancora più indietro quindi oggi si tratta di capire veramente dopo la fase io fuori a che cosa c'è veramente di solido nei Blue Skies che molti hanno promesso tutti ricorderanno che proprio nel ventotto venti dopo il crac del ventinove venne introdotta la registrazione dei
Va così da Brusca e legislativa
Per impedire che venissero venduti al pubblico dei risparmiatori delle illusioni è stato è avvenuto così per tutta una serie di motivi
è venuto così negli ultimi nei mesi di di di di picco del dell'euforia
E queste illusioni sono destinate a a a diventare quello che erano cioè un mucchietto di carta straccia però la new economy è un fatto vero fatto reale è un fatto che investe tutto il sistema dell'impresa che ha a che fare con le competenze e con l'informazione con la conoscenza il processo di cambiamento che è in corso a negli ultimi nell'ultimo decennio di RAI nell'organizzazione aziendale perché ricordiamoci che per quasi diciamo nel dopoguerra
Per quasi quarant'anni l'organizzazione aziendale è stata modellata sullo schema dell'esercito c'è un sistema di comando e controllo dove c'era un'autorità centrale sistemi pianificazione centralizzato
E tutto il resto che seguiva delle direttive fortemente gerarchiche
La nuova economia ha introdotto un fatto straordinarie cioè la condivisione della conoscenza la condivisione della conoscenza all'interno dell'azienda la condivisione della conoscenza con il sistema dei fornitori la condivisione della conoscenza
Dei clienti e con il sistema dei clienti questo è un fatto che produrrà profonde modificazioni nel modo in cui le aziende sono si sono organizzate nel modo in cui lavorano
Sul mercato e quindi direi che noi per i prossimi dieci anni quindici anni risentiremo degli effetti di questo processo di cambiamento e vedremo delle innovazioni collegate con questo processo di cambiamento
Ecco da questo punto di vista devo dire che la fretta di quotare sul mercato qualcosa non c'è io credo da parte mia delle aziende che abbiamo messo in piedi ce ne sono
Diverso ovviamente c'è alcune iniziative son più grande
Cosa più grandi come andava che diciamo a un progetto molto grande e molto pesante in termini Investimenti altre iniziative sono più piccole più dinamiche con potenzialità di crescita sul mercato specifico come che li hanno che fa il fornitore di servizi per internet di costruzione di portali
Di realizzazione di soluzioni per l'impresa in questo settore ecco
Al di là dell'obiettivo di arrivare sul mercato risorse noi le abbiamo dagli investitori che sono entrati con noi
In Andala noi abbiamo un partner fortissimo in Kenya entrato apparsa recentemente con un grosso investimento quindi le risorse ci vengono o da investitori strategici o da Prada tecniche direi che alla Borsa ci penseremo nel momento in cui ci saranno le condizioni grazie
Il ministro volevo chiedere invece cosa si propone di fare in questa ultima parte legislatura qual è l'obiettivo che si propone un qualcosa che sia fattibile
Anche due
No le cose sono sarebbero molte si tratta di ovviamente di valutare la compatibilità con il fatto che siamo a fine legislatura e quindi ci sono
Noi dobbiamo credo completare alcune cose che se non vengono completate rendono vano tutto il lavoro fatto e quindi io credo l'impegno più grosso presso il completamento di alcune cose
Ne indico qualcheduna di queste la prima è sicuramente la riforma delle del sistema del delle delle assicurazioni per quanto riguarda alcuni aspetti legati al danno biologico e ed altri ed altre vicende che chiudono devono chiudere un cerchio di riforma del settore che è assolutamente necessario
E che ha una delle cose più impegnative su cui quest'anno abbiamo lavorato sicuramente e il completamento di questo percorso è assolutamente
Assolutamente necessario
Quindi ritengo a questo punto si essenziale credo che entro la fine della cura sia essenziale noto detto altre volte aver varcato un punto di non ritorno nella privatizzazione delle centrali
Eletti e quindi nella
Creazione di un mercato di un mercato concorrenziale nella produzione
Gli altri aspetti legati alla partenza del mercato elettrico li considero sicuramente l'altra l'alt la grande priorità
Così come parallelamente rispetto a questo anche se comportano sicuramente meno meno ostacoli e meno problemi e la partenza anche qui di tutti i provvedimenti che riguardano la applica azione la liberalizzazione del mercato del gas ci sono poi gli altri aspetti legati alle
All'operazione di ammodernamento della rete di dei carburanti che sono in parlamento in discussione in questo in questo periodo potrei continuare dico che non abbiamo da
Assolutamente da chiudere questa legislatura con l'approvazione della legge quadro sul turismo e lo considero tra le competenze
Che il ministero ha che il ministro dell'industria una delle competenze forse meno considerata ma strategicamente più importante che considero questo fondo le più grandi imprese del Paese quindi il fatto di arrivare finalmente alla approvazione dalle
Il quadro del settore visto da tutti con grande attesa sarebbe veramente negativo se non ci riuscissimo credo che ci sia tutte le condizioni
Tutte le condizioni per farlo in termini più generali invece mi soffermo sul tema del DAP Yukio ritengo che è inserita alle desse come cercheremo di fare un contributo in positivo
Alla ripresa del dialogo alla rinascita di di fiducia reciproca tra i diversi paesi membri tra le parti che hanno fatto fallire Seattle credo che sarebbe un un risultato decise anche importante credo che ritengo che varrebbe la pena spendersi anche se appunto in uno scorcio e legislatura con pochi mesi davanti però su queste cose alcuni punti importanti si possono fare
Grazie e per chiudere con Roberto ultima domanda nell'edizione del due mila uno nel suo libro quali sarebbero le due cose che gli piacerebbe scrivere come risultati acquisiti
Attacca parte le vendite delibera
Ma direi un
Una sicurezza e una fiducia maggiore che potrebbe star dietro un po'tutte le voci
Diciamo
Che in questa edizione due mila c'è sempre un continuo avanzamento dell'Italia ma sempre fra resistenze dei dubbi come se la strada che pure individuata non è mai certe quindi direi che l'elemento più importante ebbe un recupero di fiducia che poi si traduce in singoli atti tra l'altro ne vediamo di incertezza per l'anno prossimo ce ne sono tante dalla Borsa che abbiamo citato prima anche la stessa tenuta
Il prodotto interno
Per concludere ai dubbi che ci sono anche nelle ultime settimane sui conti pubblici grazie a tutti una sera