La posizione dei Democratici di Sinistra rispetto ai quesiti referendari proposti dalla Lista Bonino. Le polemiche sulla par condicio

Valdo Spini presidente la direzione dei Democratici di sinistra allora Spini come questo partito dopo il congresso dell'indotto un congresso nel quale si è parlato come dire di temi radicali ho potuto del referendum sociali e lì la scelta in netta no su tutti non si tratta di una scelta che abbia che ha caratteristiche diciamo di
Conservazione si tratta di verificare concretamente quelli che sono gli affetti dei referendum abrogativi radicali che sono presi uno per uno effetti rovinosi sulla situazione attuale questo non significa che non si debba essere una sinistra sulla frontiera dell'innovazione perché questa è la a vocazione di un partito che vuole riferirsi
Al socialismo liberale Rosselli quindi dal punto di vista dell'iniziativa riformatrice credo anzi senz'altro che il congresso e va dato un impulso poi e non si può trasformare referendum che hanno effetti uno per uno a assolutamente devastante altra italiana in qualcosa da fare pur di fare diciamo così uno sciocco una terapia d'urto al sistema socio economico vediamo invece di lavorare sul piano parlamentare e di governo per rassicurare anche nel terreno sociale necessaria innovazione
Interrotto il rapporto con la tradizione comunista Veltroni è stato accusato di aver messo un po'troppi personaggi e un po'troppe radici per questo nuovo partito dei Democratici della sinistra a quella socialista Libera
è uscita molto forte dal Congresso il riferimento a Rosselli è stato assolutamente preciso e non vorrei esseri modesto del resto credo che sia abbastanza chiaro anch'che la mia nomina la presidenza e la direzione credo che sia un riconoscimento alla tradizione socialista cento ma credo in particolare a quella rossa Eliana che ho coltivato affida la più
Ottenere Tarquinia l'inizio e la mia attività politica a proposito di socialisti la lega dei socialisti di Bobo Craxi di Martelli si avvicina al Trifoglio ecco come mai non stabiliscono un rapporto organico invece con i DS perché probabilmente non si è fatto una scelta proprio su un punto che da me è dirimente quella se si va avanti o si va indietro nella riforma del sistema
Politico istituzionale a mio parere si deve andare avanti quindi sognare mitiche riesumazioni di una proporzionale che ha avuto una sua validità nel periodo prima della caduta del muro di Berlino quando in qualche modo c'era una specie di convenzione sul Lennon verso varie forze a destra e sinistra dello schieramento politico oggi io credo che si è fedeli anche all'impotenza socialista puntando sul maggioritario puntando sull'innovazione politica sulle grandi aggregazione di forze l'idea di potere ritagliare un piccolo spazietto di torno
Ai tempi che furono gli radicato mi sembra francamente antistorica Fini mentre parliamo è in corso un duro confronto sulla par condicio cosa ne pensa di questa legge giudicata proibizionista liberticida dalle opposizioni
Io sarei andato alla radice e cioè i se non è il vero problema è il compito di interessi nessuna democrazia occidentale accetta l'idea che il capo di uno dei partiti abbia una seri catene televisive quindi probabilmente questo era forse il terreno per ah va affrontato certamente una volta che non si è affrontato questo il tema la par condicio va risolto perché altrimenti sarebbe assolutamente ridicolo che noi fossimo costretti a pagare il capo dell'opposizione per avere spazio sulle sue televisioni Santa Spini vorrei con cui
Bere con aspetto specifico parlavamo prima del referendum sociali a Milano ieri è stato raggiunto un accordo un patto per il lavoro in qualche modo promosso dall'amministrazione comunale sottoscritto dalla CISL e dalla UIL e non dalla C
GM che anzi e molto polemica lei cosa pensa certo su questi temi i temi della flessibilità c'è indubbiamente una articolazione fra i sindacati detto questo a me sembra che tutto quello che fa emergere il sommerso che lo rende palese lo rende controllato sia utile
Peppino Calderisi il disegno di legge del Governo sulla par condicio è per molti aspetti liberticida e proibizionista ma da parte del Polo
La parte del suo leader anche nella giornata di ieri si reagisce con una proposta che ha delle caratteristiche identiche se non peggiore è indubbiamente
Molto illiberale la pretesa che i nastri di partenza non siano tutti i soggetti in condizione di parità per cui si propone una
La logica che avrebbe escluso Forza Italia sostanzialmente dalla campagna elettorale del novantaquattro è paradossale se si vuole intendiamoci su un punto
C'è una questione cioè se si va alla ripartizione per liste quando il centrosinistra ci ha dieci liste Polonia tre evidente o lei sta Bonino ne ha una evidentemente chi chi ha dieci liste Bud dieci volte di più di chi mi ha una o tre volte e e un terzo in più di chi ne ha tre questo non è assolutamente
Accettabile ma allora Berlusconi dovrebbe imporre un'altra cosa avrebbe dire che la gran parte del tempo la prevalenza netta nel tempo va attribuita ai soggetti che competono per il governo delle strutture per la quale si vota
Allora di sarebbe una prevalenza del tempo dato appunto a chi è candidato al presidente la Regione o del Sindaco o a livello nazionale e in questa maniera diciamo e il peso di chi ha maggiori un numero maggiore di liste viene Ash e mare a ridursi notevolmente era questa ma logica che risponde a questo problema ma non in chiave liberale ma in chiave diciamo logica incoerente con il maggioritario parla di Berlusconi è passato proprio al proporzionale per cui
Non riesce assolutamente più a trovare il bando era la matassa qual è la sorte di questa legge domani come previsto dal calendario sarà votata all'ora di pranzo il la leader del Polo annuncia anche un possibile referendum Berlusconi si occupa sempre le prendo Kiss ci dovranno essere virtuale e non di quelli che ci sono
Ma e i tempi non so se domattina credo mi sembra difficile
Semmai domani sera o forse l'idea di non non so dire perché c'è uno comunque un'azione di contrasto che e difficile valuta lo stato non siamo ancora fidi a convincere a votare gli emendamenti
Per quanto riguarda la ipotesi referendum ma sì il problema però che l'idea di chiarire anche gli elettori che cosa si vuole impieghi apposto di questa legge perché si vuole un'altra legge altrettanto illiberale le cose non quadrano e comunque un referendum su questa legge potreste il fatto a babbo morto cioè solo quando l'avremo sperimentata sul regionalismo reverendo presso le prose le politiche perché prima della prossima legislatura non sarà possibile promuovere referendum per i meccanismi divieti temporali previsti dalla legge sul referendum