Ieri Paolo Onofri, consigliere economico di Palazzo Chigi, in un'intervista rilasciata a Radio Radicale, ha illustrato il programma economico di Francesco Rutelli, candidato premier del centro-sinistra: la questione della riduzione del carico fiscale

Radio radicale il professore
La nuova economista noto economista e consigliere economico di Palazzo Chigi ieri proprio nel corso di un'intervista la nostra emittenti
Antonio principali punti Program
Non ricordo del centrosinistra tra questo naturalmente la riduzione carico fiscale ora abbiamo i nostri e microfoni
Mi mi economista introdotto dagli del messaggero professor Baldassarri lei ha sentito il professore una cosa ci dice circa il programma di riduzione delle
Dal centrosinistra ma in realtà il professor Onofri economista molto onesto fosse politicamente un po'ingenuo perché di fatto i numeri che lui ha citato e il project
Ciò a cui ha fatto riferimento è in realtà una ripetizione di quello che era già stato scritto nel DPEF di giugno scorso da parte del governo Amato e in parte
Nei nuovi numeri che sono stati un po'inventati nella nota di aggiornamento del DPEF sulla base della quale è stata fatta la legge finanziaria quindi non è un progetto e
Realtà un accompagniamo
Le previsioni che evidenziare dell'economia italiana da qui al due mila sei ecco ma mi sembra da sé neppure logico
Quando il centrosinistra si fondi sul nel DPEF il
Un anno di centrosinistra che certamente questo è logico però il DPEF del governo di centrosinistra dello scorso luglio dell'esplicita a ammissione scritto nello stesso DPEF
Era un DPEF di andamenti tendenziali non c'era il quadro programmatico quindi
Diciamo che il governo e il centrosinistra nel fare la campagna elettorale può anche vere che non c'è bisogno di fare alcun provvedimento e che cercherà di realizzare gli andamenti che spontaneamente tendenzialmente chi tendono a prevedere nell'economia italiano nei prossimi cinque anni
Il DPR del governo Amato per il per esplicita dichiarazione dello stesso governo presentava solo numeri tendenziali non diceva nulla i Progetto di interventi
Il forme o altro tiene cioè era un una tendenza in assenza di politica economica addirittura tecnicamente si parla di legislazione vigente quindi
Sarà così se numero chiuso mentre ci si sa quel di più
Amo il centrosinistra aveva
Bagna soltanto il pianismo sbanca
Beh questo è sostanzialmente quello che professor Onofri ha detto nell'intervista radio radicale che io gran parte ascoltato ma voglio dire che emerge anche dai numeri che ci ha citato
Ebbe perché intanto c'è da chiarire un punto nel dibattito sulla pressione fiscale perché c'è un enorme confusione e questo ma messo in modo esplicito sul tavolo
Ci sono varie definizioni di pressione fiscale
Quella che a me piace eh valutare il totale
E delle entrate pubbliche rispetto al prodotto interno lordo allora la definiamo come tutte le entrate
Che la pubblica amministrazione preleva in una forma o nell'altra dalle tasche delle famiglie e dalle casse delle Preve
Siamo al quarantasette per cento delle PIL
Mentre da varie parti compreso il professor Onofri fa riferimento ad una definizione di pressione fiscale che si limita a imposte tasse e contributi ed esclude una voce di bilancio pubblico che è chiamata altre entrate
Allora per questa ragione oggi siamo al quarantatré per cento e
In sede quattro persone in quattro punti di differenza allora quando il professor europei dice che il progetto il presidente della coalizione di centrosinistra
è portare la pressione fiscale al quaranta per cento fa riferimento a questa definizione e anche lo stesso professor proprio ha detto infatti che in cinque anni sei anni anzi da qui al due a fine del due mila sei ridurrebbero la pressione fiscale in questa definizione al quaranta per cento cioè di tre virgola cinque punti percentuali in sei anni cioè una riduzione della pressione fiscale di circa lo zero cinque zero sei per tanto all'anno
E temo restando però che il totale delle entrate pubbliche in questo caso passerebbe dal quarantasette per cento al quarantaquattro per cento non ha quaranta smentiscono
Dove c'è una
Va beh ma deteniamo che le altre entrate mantengono il loro trend
Come Car previsto tra l'altro lo stesso DPEF del governo questo è un punto perché altrimenti quando qualcuno dice o meno tutti stanno dicendo da una parte e dall'altra che poco
Riportare la pressione fiscale sotto il quaranta per cento o attorno al quaranta per cento bisogna chiarire se il punto di partenza e quarantasette o c'è il punto di partenza e quarantatré
Perché è chiaro che nel primo caso significa una riduzione obiezione fiscale serie consistente di oltre sette punti percentuali di PIL
Nel secondo caso cioè solo di tre punti percentuali riempirle ed è sostanzialmente analoga a quanto previsto dagli andamenti spontanei e tendenziali ripeto nel
IBM dello scorso torneo che era un DPR di previsione e non di programmazione certa la politica economica quindi non è sembrato sarebbe insomma ci dice che
Infatti sostanzialmente centosei una politica fiscale
Ma sostanzialmente sì per quello che con molta onestà intellettuale ripeto forse qualche pizzico digerita politica ripetuto a voi lo stesso professor Rossi perché da economica
Serio ha detto esplicitamente quello che era scritto tra le righe del DPEF anche perché in questa riduzione di questi tre punti soltanto dovuta all'andamento delle pendenze
C'è dentro la riduzione del peso per interessi che lo stesso professor Onofri ha ricordato lo ha ricordato nel senso di dire
Si prevede una riduzione della spesa per interessi e e Tevez solo da lì che viene lo spazio piccolino riduzione della pressione fiscale parallela dunque ottenimento e la spesa per interessi
E giustamente ha ricordato comunque siccome abbiamo un debito pubblico molto alto dovremmo anche per i prossimi anni e decenni sopportare una spesa di per interessi che maggiore rispetto alla media degli altri Paesi europei
Intonso ostacoli di vario ridurre la spesa per interessi un po'di riduzione di
Esattamente ma questo è il nodo perché in realtà quando qualcuno dice non si può andare alla riduzione della pressione fiscale ripeto nel senso però della definizione che io ho dato all'inizio cioè il totale delle entrate pubbliche perché questo ente ed è è il punto di riferimento ovvero quanto lo Stato preleva in totale non quanto preleva solo per la definizione tecnico-giuridica di imposte e tasse contro tutti che la definizione di pressione fiscale degli esperti di scienza delle finanze ma se poi lo Stato mi palpi prelievi per altri mille motivi atto mi toglie sempre soldi dalle tasche
Qualcuno sostiene non possiamo andare
Per esempio a quella totale di entrate pubbliche rispetto al PIL pari al trentacinque per cento del PIL
L'Irlanda come l'Inghilterra allora come la Spagna come Laurent da come il Portogallo cioè come quei tre sì sì che avendo fatto le riforme in tempi non sospetti e in in tempi passati in realtà negli ultimi sette otto anni
Hanno avuto in Europa le migliori performances in termini di sviluppo di occupazione di saldi di bilancio pubblico e quant'altro cioè sono i Paesi europei e che assomigliano più agli Stati Uniti che che confuso confrontano si scontrano con i Paesi europei continentali cioè Francia Germania Italia per però che quelle riforme non hanno fatto e che si trovano tutti in una condizione in cui il prelievo dello Stato sulle famiglie sui cittadini e sulle prede e attorno al quarantasette quarantotto quarantanove per cento questo è il dato di fatto allora
Chi sostiene che non lo possiamo andare al trentacinque per cento perché gli Inti Fini sul debito pubblico continueranno giustamente aggravare sulla nostra economia
Ma ragione ma ha torto a dire che non si possa ridurre la pressione fiscale perché potremmo fare un programma di riduzione la pressione fiscale nel senso totale delle entrate pubbliche rispetto al prodotto interno lordo che vada al trentacinque per cento in cinque anni
No questo tre per cento in più di interessi che vuol dire che la possiamo ridurre al trentotto per cento il che vuol dire che se partiamo dal quarantasette per cento di oggi per arrivare al trentotto per cento in cinque anni mi occorre ridurla di un punto e mezzo all'anno
E non lo zero cinque zero si
Questo è proprio in queste
è un punto è la seconda considerazione è che di fronte a questo tipo di ragionamento che peraltro che mi consente un pizzico di a l'alleanza è un ragionamento che anche con Radio Radicale presentammo l'anno scorso quando feci uno studio per dimostrare che era possibile ottiene ere questo risultato e attraverso l'abbassamento la pressione fiscale con riforme parallele sulla spesa pubblica avere la piena occupazione che la disoccupazione zero
Sostanzialmente beh ecco rispetto a questo c'è chi fa il conta
Il ragionier Ocolo etniche ma una riduzione di dieci punti del Pirillo della pressione fiscale significa una mega manovra da duecento mila miliardi e e insomma è urla di Nehru coloro che non farà economica perché questa riduzione di ai sette otto punti di PIL della pressione fiscale totale complessiva è il
Multato finale ex post di un progetto di politica economica che
Dire una riduzione fiscale dell'un per cento all'anno di PIL non due dell'un per cento all'anno di Piller progettato su quattro cinque anni che
Mette quello che ha detto di che ha detto quattro cinque sei sette volte lo stesso governatore della Banca d'Italia ha fatto il quale francamente oltre a essere persona rigorosa e anche un ottimo economista perché perché riducendo di un volto per cento all'anno la pressione fiscale in un modo serio strutturale e permanente si attivano meccanismi di reazione delle famiglie sui consumi delle
Un prete sugli investimenti che alimentano sviluppo e occupazione e allora la pressione fiscale si riduce ex ante di un punto ma poi cresce il PIL il prodotto interno lordo e quindi aveva Porto tra le entrate pubbliche al prodotto interno lordo alla fine del gioco cioè ex post si può ridurre a anche di circa due punti percentuali all'anno perché lì sono tagliate le imposte di due punti ma perché si è solo tagliato imposte per un per cento etile cresciuto tipi e allora larici il risultato finale è appunto questo trentotto trentanove per cento del rapporto tra il totale delle entrate pubbliche prodotto interno lordo che può per il
Si può contenere quel tre per cento in più rispetto ad interessi e lo dovremo comunque sopportare anche nei prossimi dieci anni ministro chiunque lo sarebbe forse non mi scusi l'ardire questo sarebbe un progetto di politica economica quello che è scritto pecche nella sostanza confermato l'intervista di europei è un accompagnamento delle pendente l'ordinaria amministrazione per di più basata su l'importo delle Delta perché quelle tendenze come sappiamo tutti si basavano sulla tutela
L'ipotesi lo specchio che la il tasso di sviluppo italiano da qui al due mila quattro posti a del tre virgola uno per cento che
L'inflazione scendesse all'uno virgola cinque per cento e che il resto del mondo continuasse a crescere in modo Prospero per i prossimi quattro cinque anni
Perché il tuo ruolo alla politica economica ma
Nell'economica non è lo strumento con il quale si raccolgono i frutti dall'albero
Resto dell'economia mondiale
Io li economiche e quindici che la previsione economica la politica economica e il coraggio politico e il rigore scientifico di assumere decisioni di politica economica dopodiché ecco le previsioni possibili insomma
Pensa intese la nel centrosinistra e solo la
La tendenza scocca
E questo sarebbe un bel
Economica per quello che ha
Finora anche perché finora francamente apparso ben poco salvo questa precisa intervista di Onofri somma poi vedremo quando verrà fuori un programma perché francamente come cittadino debbo dire che ancora di programmi concreti
Ieri messi nero su bianco non se ne vedono in giro
Valdostano Economist
Roba l'ascolto come sempre da radio radicale
Sarà