Il disegno di legge 1138 di riassetto del sistema radiotelevisivo è stato cancellato dall'ordine del giorno della Commissione Lavori pubblici del Senato della Repubblica: Polo, Lega e Democratici hanno bocciato la proposta avanzata ieri di portare in Aula gli articoli approvati in commissione e il relatore Claudio Petruccioli si e' dimesso

Il disegno di legge mille centotrentotto di riassetto del sistema delle telecomunicazioni è stato cancellato dall'ordine del giorno della Commissione lavori pubblici del senato il diessino Petruccioli relatore si è dimesso da questo incarico e dunque finisce in questo modo la storia di un provvedimento che secondo le intenzioni dell'Ulivo di chi aveva presentato ormai onde pochissimi anni fa questo disegno di legge al Senato doveva rivoluzionare il sistema delle telecomunicazioni e finito per dirla con il rappresentante del ah sì nello che Palazzo Madama schiacciato tra il peso dei partiti RAI e Mediaset partiti evidentemente trasversali al centrosinistra al centrodestra ma sentiamo proprio quello che ci ha detto il senatore propri lo stesso rappresentante dei Democratici dopo li Luís Baldini di forza Italia e vita sottosegretario alle comunicazioni secondo noi oggi c'è stata
Mozione che
Era inevitabile visto la strada che già alcuni mesi fa si era e tra prese una strada che ricercata un consenso
Con Forza Italia perché Forza Italia
Dalle vicende ora
Verta su questa notte un costoso con Forza Italia che fa salire per me è potuto dare ma presto ritenere il duopolio esattamente come appena siamo arrivati è qualcosa che toccava il duopolio ma proceda per editoria di entrare spero televisivo regola sente di pubblicitari e così via non appena si è toccato il duopolio
Scattato un ostruzionismo da parte di Forza Italia gli aveva
Ritenuti fanno proposta in qualche modo professato di ostruzionismo cercasse di a farmi
ENI al duopolio
E non abbiamo mai condiviso fin dall'inizio e quindi anche oggi abbiamo detto no non era questa linea che avrei voluto seguire non è questa la linea che vogliamo seguire
Il mare che su questa materia necessario intervenire perché sono in gioco non soltanto i destini di un settore industriale ma anche materie fondamentali quali procedure formazione
Del gioco democratico dopo Papini sentiamo dunque il vice presidente dei senatori di Forza Italia Massimo Baldini ma indubbiamente
Questa maggioranza di portare a compimento una riforma di cui il Paese Eva estremo prigionia quindi il bisogna constatare il fallimento di una riforma dovute soprattutto alle divisioni che hanno caratterizzato questa maggioranza che nel corso di questi anni non è stata in grado
Dare una proposta unica ma semmai
Periziate con una serie di proposte modificative
Ilario per cui ad ogni modificazione si è dovuto iniziare un dibattito nuove di una verifica nuova questa ha comportato il tempo enormi che hanno poi condotto la maggiorana
Fino all'in
Di questa legislatura e quindi alle soglie dell'e delle Camere senza aver combinato è sostanzialmente niente ecco accorta esigono erano estremamente stretti e che tra qualche settimana ormai vengono sciolte le Camere e i relatori Petruccioli ha fatto un estremo tentativo cioè portiamo in Aula è quello che la Commissione anche dai minate da Provasio su questa proposta l'abbiamo detto di no perché soprattutto per quanto riguarda i futuri assetti della RAI
Noi siamo in forte contrapposizione con indicazioni che ha dato tra l'altro una parte della maggioranza e perché soprattutto all'interno della maggioranza fra la Margherita e DS c'è un forte conflitto è una forte divergenza sulle prospettive dare alla RAI per cui andare in Aula con un provvedimento sul quale la maggioranza è spaccata
A a mettere in più e un tavolo di scontro in un tavolo incontro quindi non abbiamo fatto una proposta riduttiva rispetto a quello la avanza da Petruccioli cioè realisticamente abbiamo detto le norme sulle quali c'è un'ampia convergenza sono quelli che riguardano introduce
Renzo e quelle che riguardano la delega sull'emittenza locale su questa andiamo in Aula e anche nel siamo disponibili a votare avremmo reso un grande servizio al nostro Paese avremmo introdotto appunto il digitale che qui a qualche anno e questo sarebbe stato fa un fatto estremamente positivo anche perché avremmo dato un no non sviluppo un risultato positivo ai lavori della commissione in questo modo il governo volendo tutto e e tutto quello che aveva proposto si è trovato di fronte ad una posizione è ferma da parte dell'opposizione e quindi governo e la maggioranza di natura hanno preso atto che questo provvedimento non andava da nessuna parte per Chionna a che razza sostanzialmente la definitiva conclusione di dei lavori della commissione quindi hanno tolto dall'ordine del giorno i disegni di legge
Ascoltiamo infine in
Sottosegretario alle Comunicazioni il diessino Vincenzo vita non abbiamo creduto una riforma essenziale per l'Italia abbiamo aggiornato il testo quattro volte fu depositata nel novantasei
Il il punto molto chiaro e che questo testo non è arrivato in porto per ostruzionismo del Polo che è stato virulento e
Impressionante soprattutto negli ultimi giorni non appena si sono toccati i due argomenti che sono immediatamente in contrasto con l'interesse di Mediaset e cioè da liberalità
Ora del sistema televisivo oggi duopolistico quindi superamento del divieto di incroci tra stampa e tv e la regolazione della pubblicità ora è scattata vincendo ostruzionistica devo dice persino inaspettata nel e nelle forme e questa è la causa originaria dopodiché ci possono essere stati anch'io sono convinto dei limiti in questi anni sono il fatto che sia stato fermo lì il testo così a lungo insomma certamente evidenziare i limiti anche nella comportamento o di maggioranza però il punto essenziale questo il Polo non ha voluto la riforma