Il nuovo numero della rivista italiana di geopolitica "Limes" sul tema "Israele-Palestina, la terra stretta" e la vigilia delle elezioni del primo ministro israeliano

Alla vigilia delle elezioni israeliane esce il nuovo numero di Limes la rivista italiana di Peugeot politica siamo collegati telefonicamente con il suo direttore Lucio Caracciolo buongiorno buongiorno coi allora questo numero il titolo e
Sorelle Palestina la terra stretta Gerusalemme fine di un tabù alla fatta tra maschere volto Stato ebraico federazione di tribù ecco c'è chi voi innanzitutto descrive come composto questo
è un numero che
Che avete composto in tre
La parte molto concentrata su Israele sulla situazione interno
Dopotutto di vista geopolitico e politico nel senso che prendiamo in esame quella che ci appare per una debolezza attuale di
La perdita un po'del del penso almeno iniziale che un'inchiesta del dello stato e Caro nella sua frammentazione per esempio di carattere Niccolò c'è un lungo articolo di Rivarolo Cucci sulla questione dei russi di Israele che sono ormai un milione rotti e che sono molto Russia poco israeliani un'altra vi riguarda gli Hare Piani che anch'essi si rivelano sempre più a radio e sempre meno israeliani tanto è vero che hanno partecipato in massa la seconda intifada e e così via quindi questa è la parte diciamo Interna poi c'è una seconda parte che Earnhardt riferimento soprattutto ai palestinesi con degli articoli che analizzano la situazione della leadership di Arafat anche io i problemi interni e all'amore al campo palestinese per esempio le accuse di inefficienza e di corruzione che vengono rivolte l'Autorità palestinese anche da alcuni dei partecipanti all'intifada stesse
E infine una terza parte che al il ragionamento a questioni più ampiamente mediorientale
Cristiani e del Medioriente e anche un articolo credo particolarmente interessante per noi di Renzo guolo sul
Ruolo degli islamici in Italia sull'organizzazione islamica in Italia ecco andiamo a vedere un pochino di capirne
Quale sono
Qual è la posta in gioco con queste elezioni ne il tuo editoriale Davide palestinese individui in controtendenza con le opinioni corre enti come il Fattore uno dei fattori dirompenti della nuova crisi mediorientale stia nel fatto che la superpotenza regionale cioè Israele si rivela più incerta divisa bullet
Abile di quanto i suoi nemici potessero sperare in che senso patriarcato cui accennavo prima cioè
La difficoltà di tenere insieme persone comunità di origine molto diverso da un tempo che distingueva in Israele
Che gli ultrà e ortodossi o tra gli aschenaziti e Ifil partiti adesso quest'edificio nero lasciato un po'il tempo che trovano essendo più rilevanti altre divisioni oltre quelle cui facevo riferimento prima per esempio il fatto che ci sono un milione di arabi un milione di russi che sono difficilmente integrabili ma lo so basta andare una volta te la vive un'altra volta a Gerusalemme per rendersi conto del differenza di mentalità di culture e anche di humus politico che c'è nelle due le due maggiori centri israeliani nel senso che Gerusalemme una città in cui non solamente dal per la parte ebraica Fini si concentrano gli ultraortodossi religiosi in alcuni casi anche i fanatici te la viva una città molto occidentale molto laica e
Anche piuttosto godereccia diciamo ecco individui anche sempre in questo editoriale come la minaccia oggi per Israele
Per il nuovo terrorismo non sia più semplicemente
A sia di tipo pani islamico in che senso pare perciò che avendo rotto il tabù di Gerusalemme
Come cerchiamo di di di spiegare chiaramente Gerusalemme è una questione che non riguarda semplicemente Arafat Baracco domani Sharon evidentemente tocca emozioni sentimenti appartenente per esempio per quanto riguarda gli islamici di un miliardo di persone che vanno dal Marocco l'indole via e che su Gerusalemme si sentono sollecitate e quindi anche coinvolto interessate e quindi chiaramente la questione cambia di scala non è più la vicenda israelo palestinese ma è una vicenda di carattere più diverse tale poi da altre parti e che potrebbe tenere in considerazione i punti di vista in interessi dei cristiani nelle loro varie appartenenze
Per quanto riguarda Gerusalemme questo è solo un esempio per dire che evidentemente la questione è una questione strategica sì alla
Ieri come anche tecnologicamente il terrorismo e avanzato l'esempio
Quindi Hezbollah
Danesi che a lato sono riusciti bene o male attenere il ritiro al sud del Libano di Israele quindi effettivamente un individuare
A debolezza
E non si vedeva prima
Allora i killer di e adesso non è che dobbiamo nemmeno esagerare con la debolezza di Israele perché da un punto di vista diciamo poi militare è evidente che in caso di di di scontro i tre e a scontro nel senso di guerra arabo-israeliana Israele appare sempre militarmente molto forte ma in questo tipo di guerriglia in cui da una parte oltre alle pietre si comincerà anche usare armi sia pure leggera e unità chiusure hanno superato Mato ma che non è evidentemente come tutti gli eserciti particolarmente apprezzato a governare una una guerriglia beh insomma il reale sono piuttosto mal partito che poi abbiano delle bombe atomiche nell'ovatta
Be'questo aiuto ma in un altro contesto non certo in un contesto di guerriglia ecco tu hai citato
Danza
Gerusalemme come
Fattore centra
Quindi gli importa a del conflitto a livello anche internazionale quali possono essere gli effetti sugli equilibri globali se non si riesce a frenare questa tensione che come dire tra l'altro appunto tutti gli analisti dicono che se governo Sharon probabilmente il processo di Oslo sarà
Ma il processo di Oslo secondo me era già defunto da un bel pezzo solo che doveva partire
Fosse ancora in vita se non altro per evitare guai peggiori intanto vediamo la coda sotto l'aspetto positivo il fatto è che malgrado tutto quello che è successo sta succedendo per forza un anno c'è stato quello che molti temevano o dichiaravano di temere c'è un vero e proprio conflitto arabo-israeliano e speriamo che non ci sia nemmeno nel futuro anche se non possiamo esserne certi e dall'altra parte e però il processo di pace ormai si è rivelato abbastanza fallimentare nel senso che chiaramente con quel tipo di approccio in quel tipo di scala cioè unicamente israelo palestinese non si può andare molto avanti io credo che per sbloccare il processo di pace cioè per trasformare questa non Pace non guerra in una pace stabile occorra allargare la scala
A quanto meno il tutto il vicino Oriente cioè diciamo dalla Turchia meridionale all'Egitto dando a questi popoli a queste nazioni una prospettiva di sviluppo di dire di medio-lungo periodo cosa che per ora non hanno il che può avvenire unicamente in un contesto diciamo regionale con la partecipazione anche
Che non solamente degli americani ma degli europei ecco tra l'altro proprio da questo punto di vista Toussaint
L'ha riproposto una vecchia
Sua iniziativa quella
Perché iniziativa radicale quella di cercare di
Non è europea no Prato tu dice a un certo punto del tuo editoriale se la pace con i palestinesi lasciasse Israele senza Progetto la sua stessa identità sarebbe in pericolo a metà strada tra cinquantunesima stella della bandiera americana Il Sultanato mediorientale ecco questa proposta appunto di collegare
Che ne pensi va
Quando si parla di allargare l'Unione europea quello che mi impressiona più che diciamo il problema di quali Paesi debbono essere associati o meno la nostra comunità che cosa
Noi vogliamo fare di questa Europa perché molto spesso ne parliamo di integrare un paese un altro ma non noi chiediamo di di quale sia il suo j'insomma che cosa è questa Europa in linea di massima nel momento in cui si parla di lettura di un allargamento alla Turchia sembrerebbe veramente assurdo non parla di allargamento dei tre e le che sotto vari punti di vista ad esempio sotto il punto di vista della democrazia è sicuramente un Paese che ha più titoli di molti dei paesi candidati
Quindi penso che la cosa che assolutamente logica e assolutamente concepibile vedo francamente gli israeliani meno interessati alla prospettiva europea
è corretto che loro considerano l'unico attore occidentale serio gli Stati Uniti d'America ecco il però che questo è dovuto a soprattutto al fatto che l'Europa non si palesa con una sua politica estera e non
Coraggio appunto di di farlo problema che Fikri Europa a mio avviso non può avere una politica estera in quanto non è uno Stato nel momento in cui Europa fosse un soggetto potrebbe aver
è anche una sua politica estera per ora è più che altro una sommatoria di di politiche estere d'altronde basta leggere quello che documento Solana di cui è uscito già qualche stralcio smarriti guardo alla sua agenzia di politica
Resterà per capire come gli stessi protagonisti di questa presunta politica europea sappiano che realtà non è altro che produzione di carta per mezzo di carta bene vedremo se appunto anche a attraverso questo stimolo qualcosa si muove
E io però per concludere volevo appunto far che aggiungere anche qualcosa su le parti della rivista che come al solito non è dedicata solo al tema centrale per esempio c'è un'intervista con Vojislav Kostunica il presidente io va
E anche un'intervista a Francesco
Poi dire qualcosa su questo ma
Avevamo chiesto anche per aiuti così dare un'idea i nostri lettori di quelle che sono le posizioni di politica estera dei candidati Primo Ministro Rutelli a Berlusconi di esporre i loro punti di vista di Berlusconi siamo ancora in attesa di una risposta Rutelli
Ci ha dato una intervista così a trecentosessanta gradi che dà un po'conto di quelle che sono le sue idee di di politiche che sono molto in continuità con quella che è stata la politica estera diciamo del centrosinistra in questi anni per quanto riguarda Kostunica è una conversazione tant'è che il presidente jugoslavo ci ha dato e che soprattutto interessa per quanto riguarda i suoi la sua visione
Dell'Europa e dell'America nel senso che pare chiaramente molto più orientato verso l'Europa che verso gli Stati Uniti e poi anche la questione del tribunale dell'Aia di Milošević dove ancora una volta Kostunica lascia trasparire i suoi dubbi sulla
Dubbio del femminismo insomma diciamo le le sue critiche sulle Tribunale dell'Aja mentre preferirebbe che il processo Milosevic fosse fatto a Belgrado benissimo io ringrazio Lucio Caracciolo e
Ricordo che abbiamo parlato con i
Limes la rivista italiana di geopolitica del nuovo numero Israele Palestina la terra stretta grazie a risentirci grazie a voi