"Dal locale al globale, le sfide del futuro. Coesione sociale e competizione nelle realtà locali" organizzato dal Comune di Reggio Emilia nell'ambito della Commemorazione del 203° anniversario della bandiera tricolore, presso il Teatro Municipale Romolo Valli, Sala degli Specchi

Buon pomeriggio a tutti
Saluto alle autorità presenti tutti gli invitati è servito in modo particolare né con grande soddisfazione
Che introduco oggi in questo incontro con la realtà economica sociale istituzionale della realtà Reggiana il presidente Giuliano Amato ministro del tesoro e del Bilancio nella nostra città per la ricorrenza del primo tricolore
Penso di non correre il rischio di un'eccessiva enfasi se mi permetto di sottolineare che accanto ai meriti
Del governo Prodi nel governo D'Alema meriti di uomo di Stato come Ciampi Dini ed appunto vorrei sottolineare come Giuliano Amato per la competenza la convinzione e la determinazione con la quale sin dal mille novecentonovantadue
Ha operato per una svolta radicale nei processi di risanamento di rinnovamento finanziario e strutturale del nostro Paese sino a giungere al coronamento di questa fase con l'entrata nell'euro e nell'Unione europea
Il nostro Paese è per molti aspetti ancora preso dalla difficile transizione a nuovi assetti politici economici ed istituzionali
Avuto così la possibilità di aderire ad una nuova epoca per l'Europa e per l'Italia
Che in particolare ha di fronte a sé l'opportunità di proseguire con più celerità nel processo di modernizzazione del proprio apparato produttivo e dei propri assetti sociali ed istituzionale
Il cammino intrapreso ha già consentito di ottenere risultati decisivi
La fine del modello di sviluppo fondato sul deficit sulla spesa pubblica assistenzialistiche sullo sviluppo abnorme della rendita finanziaria
Una nuova definizione delle politiche di investimento prezzi più stabili il costo del denaro più basso forse della storia della nazione e una politica fiscale che punta a ridurre gradualmente la pressione sulle imprese sulle famiglie
Un nuovo patto sociale tra le forze produttive del Paese per orientare politiche salariali e politiche attive per l'occupazione
Certo tutto ciò non ci esime dal vedere anche con lucidità i problemi e le enormi sfide che abbiamo ancora davanti penso alla globalizzazione cambiamenti demografici economici finanziari tecnologici
Che richiedono un'unione europea capace di costruire progressivamente la propria unità politica
Di affrontare grandi questioni come quella del lavoro soprattutto il lavoro che manca di affrontare grandi questioni come la formazione l'affermazione riconoscimento pieno dei diritti dei consumatori una tutela ambientale più forte
La gestione di politiche attive per la sicurezza per la domanda che le cittadini dal paese sale politiche attive per l'immigrazione l'obiettivo di una armonizzazione fiscale e la definizione di regole della concorrenza
Più chiari l'impegno comune per la lotta all'esclusione la realizzazione di pari opportunità per tutti i cittadini europee
Così come queste sfide richiedono che il nostro Paese compia passi decisivi e coerenti nell'affermazione dei principi di legalità
C'è una forte domanda di sicurezza da parte dei cittadini c'è una domanda nuova di sicurezza anche in zone del Paese particolarmente ricche e sviluppate quali ad esempio sono rappresentate dalla via Emilia nell'accezione che noi diamo da Milano a Rimini
Nell'accrescimento della produttività della pubblica amministrazione nell'adeguamento agli standard europei di risultati da ottenere nel campo dell'istruzione della formazione penso anche tra le sfide che il nostro Paese ha di fronte alla riorganizzazione dello Stato sociale certo nazionalmente inteso ma anche la riforma dei sistemi di protezione sociale locali
Penso al superamento dei fattori che caratterizzano la troppo debole struttura capitalista
Dell'apparato economico nel deciso potenziamento anche così necessario delle reti infrastrutturali nazionali
Credo che questi obiettivi che fanno parte dei programmi e dell'azione del governo nazionale debbano continuare a caratterizzare l'azione sinergica tra intervento dello Stato centrale e delle organizzazioni sociali ed economiche dei poteri locali
In modo da valorizzare quel policentrismo locale vorrei chiamarla quella capacità volontà di autogoverno
E per portare a pieno compimento quel processo di tipo federalistico che si è incominciato a prefigurare ma che ha bisogno di passi accelerati come via obbligata per fare avanzare complessivamente tutto il paese
La realtà Reggiana signor Presidente che oggi lei vede quindi rappresentata nelle sue parti più significative è una realtà da tempo pienamente inserita nei processi economici europei ed internazionali
Pochi indicatori sicuramente inadeguati ma ci possono aiutare brevemente rappresentarlo
L'export del sistema produttivo aumentato del sette virgola tre per cento nel novantotto la media dell'Emilia Romagna è stata del cinque virgola tre per cento quella italiana del due settantasei
E a Somma oltre diciotto milioni circa per abitante e ad oltre cento milioni circa per ha detto
Le nuove imprese sono l'uno virgola settantaquattro per cento in più sul mille novecento novantotto mantenendo un rapporto forte tra numero di imprese ed abitanti uno a nove circa il grado di sfruttamento degli impianti ci dicono i dati della Camera di Commercio e dell'ottanta per cento il tasso di occupazione sfiora il cinquanta per cento in Emilia Romagna del quarantotto il sette in Italia dei quarantuno e otto
La vocazione industriale Reggiana inetta quarantotto virgola sei per cento del PIL provinciale
La vocazione internazionale della realtà Reggiane testimoniati inoltre dal continuo espandersi delle relazioni amichevoli con paesi extracomunitari quali Sudamerica la Cina Sudafrica Namibia
Per progetti anche culturali solo D'Alì ma anche economici la realtà Reggiana visto inoltre crescere la sua popolazione in controtendenza in Regione nel Nord negli ultimi dieci anni di circa il quattro per cento
L'aumento medio della popolazione regionale nello stesso arco di anni è stata dello zero virgola otto in più per cento
Nel comune capoluogo la popolazione residente dal mille novecentottantasei al novantotto è aumentata dell'otto virgola otto per cento quella extracomunitaria immigrata è il quattro per cento della popolazione residente
E cosa che mi pare ancora più importante ha raggiunto la popolazione complessivamente Reggiana nel mille novecentonovantotto un tasso di natalità del dieci punto uno che per ritrovare dobbiamo risalire al mille e novecento settantasei
Inversione quindi della tendenza al calo costante delle nascite inversione di tendenza
Dovuta solo in parte all'incremento della popolazione immigrata extracomunitaria in quanto riguarda anche i comportamenti riproduttivi come dicono i ricercatori e gli analisti degli autoctoni in controtendenza nella regione e nel nord del Paese
Commentando i risultati dell'indagine qualitativa sui bisogni e le risorse delle famiglie a Reggio Emilia promossa dall'Osservatorio delle famiglie
Diversi hanno avuto modo di notare come la realtà Reggiana rappresenti un punto d'osservazione privilegiato per l'analisi del modo complesse articolato con il quale si fa strada il mutamento sociale soprattutto in contesti come quello italiano caratterizzati da un'elevata disomogeneità dei territori
In realtà di questo genere convivono infatti tendenze modernizzati che vanno nel senso dell'omogeneizzazione di comportamenti orientamenti molto simili alle situazioni nord europee
Convivono parimenti il ricordo di una tradizione che è stata fonte di un'identità comunitaria forte
Convivono il tentativo di combinare queste tendenze questo ricordo nella ricerca di uno stile unico uno stile proprio direi di transizione alla modernità
Capace di fare tesoro delle nuove risorse che si accompagnano al cambiamento e contemporaneamente di sottrarsi seppur parzialmente alloro flusso omogeneizzate reggio Emilia accerto una delle cento città di questo Paese così diverse tra loro così imprescindibile indissolubilmente legate
In questa rete ideale del sistema paese che pensiamo vada fortemente rafforzata sviluppando appunto la capacità di leggere neanche analiticamente punti di forza e di debolezza per sviluppare un'azione anche attraverso le riforme
Sinergica di questo sistema paese
Reggio Emilia si tratta quindi di una realtà con un buon tenore di vita una buona mobilità sociale un forte dinamismo economico
Frutti di decenni di rapido sviluppo economico sociale e civile
Caratterizzato da un forte pluralismo delle forme imprenditoriali da una forte vocazione all'autorganizzazione della società civile per la forte spinta l'autogoverno e ad un modo di essere degli enti locali
Direi così promotori nel tempo degli interessi generali nell'agire per un quadro sociale cui ISO come migliore tra le tante importanti precondizioni di una capacità competitiva delle proprie imprecise
Accanto a questa complessità sociale emergono anche nuovi problemi nuove marginalità nuove domande di sicurezza ed emerge soprattutto la consapevolezza che occorre ripensare e ridefinire il ruolo di una realtà come la nostra nel quadro dell'Europa monetaria e nell'internazionalizzazione economica e finanziarie
Sull'insieme di queste questioni è iniziata da tempo la riflessione delle istituzioni locali Reggiane Non solo unitamente alle istituzioni regionali
Delle forze economiche delle forze sociali certo ciascuno nella propria autonomia sulla base della necessità di non cullarsi sul risultati attuali e sull'urgenza di costruire nuove direttrici di marcia per la società reggiana
Il sistema di piccole e medie imprese esistenti ad esempio nel nostro territorio per loro natura per genesi storica hanno teso in gran parte a far derivare la loro competitività dei risultati della conoscenza più che quella scientifica dei progressi di conoscenza anche informali in questo momento di grandi cambiamenti economici sociali i fattori di flessibilità e di adattamento che questo sistema ha dimostrato di Avvenire
Basati sul saper fare non sono pensiamo e non saranno più sufficienti per il futuro
Pensiamo sarà necessario migliorare la nostra competitività attraverso un'azione convergente cooperativa teso a definire priorità a concentrare risorse
Volta dare le gambe a nuove prospettive tenendo insieme politiche sociali politiche educative formative competitività dell'apparato produttivo
è possibile raggiungere questi obiettivi riconoscendone i problemi della competitività del tessuto di piccole e medie imprese
Dell'industrializzazione diffusa nell'importanza del ruolo dei distretti economici locali
Un punto su cui far leva non solo per celebrarlo ma per costruire una convergenza fra tutti i principali attori sociali capaci di riorientare la competizione di muoversi maggiormente come sistema
Praticando alleanze concrete rinnovate tra istituzioni locali autonomie funzionali forze economiche sociali
Per sostenere obiettivi condivisi ma di area vasta specifico penso all'Area Medio Padana
Per supportare un ambiente favorevole allo sviluppo e socialmente coeso ma in un contesto i dati che tu demografici che richiamavo prima assolutamente diverso e in forte radicale mutamento
Come si sa per continuare a competere a livello internazionale è necessario saper attirare capitali costruire reti infrastrutturali materiale di materiali di carattere nazionale ed europee
Il problema di un nuovo slancio dello sviluppo non può ancora partire anche dal nostro riconoscimento che la questione del rilancio economico del nostro apparato produttivo
E condizionato dalla necessità di assimilare di investire fortemente sempre più in ricerca e nuove tecnologie
Di conseguire in modo permanente maggiori livelli di qualità
Tutto ciò dipenderà anche tra l'altro in modo diretto dalla possibilità che avremo di espandere il livello degli investimenti nel sistema formativo
Dalla qualità anche del sistema di protezione sociale della qualità dell'ambiente dal livello di sicurezza per i cittadini
E infatti penso ampiamente condiviso il fatto che la competitività sarà sempre di più fra territorio non tra singole imprese
Tra sistemi territoriali sistemi paese e non solo poiché nelle capacità di queste ultime riprese operano in modo altamente riconoscibile i fattori propri dell'habitat culturale sociale e territoriale di riferimento
Ecco dunque come già sottolineato che i problemi della coesione sociale diventano centrali al pari di quelli economici e territoriali per un assetto socio economico forte competitivo dinamico e dei così come continuare ad attrarre saperi professionalità e competenze continuare a creare un ambiente favorevole alla qualità e fondamentale per la circolazione delle idee della cultura per un nuovo sviluppo per la creazione di una società multietnica e in forza di queste valutazioni che il modo con cui vogliamo guardare al futuro che è già iniziato
E alle sfide che abbiamo davanti sulle quali investire energie risorse e progetti si può sintetizzare in tre punti qualificanti a mio avviso l'ammodernamento infrastrutturale per la mobilità delle merci delle persone delle informazioni della conoscenza
E per lo sviluppo della comunicazione
Investimento forte anche sul sapere inteso nell'accezione più ampia del termine ivi compreso quello relativo alla multiculturalità e alla internazionalizzazione della nostra comunità riforma del sistema di protezione sociale anche locale per rispondere alle nuove esigenze di inclusione e di protezione sociale
Le priorità che in modo assolutamente sintetico ci sentiamo di indicare
Ecco signor Presidente in assoluta ed estrema sintesi le riflessioni e gli auspici che una comunità come quella reggiana
Intende porre in essere per affrontare la nuova epoca che abbiamo innanzi e per cogliere le opportunità che essa offre per costruire nuove finalità economiche e sociali per la nostra comunità
Naturalmente assolutamente integrata in forte relazione nella nostra regione e nel nostro paese
E a queste considerazioni si possono aggiungere
Domande o di interventi dei rappresentanti delle forze economiche e imprenditoriali e sociali della nostra città che qui hanno sono presenti che hanno gentilmente accettato i nostri invito appunto per raggiungere considerazione porre quesiti e domande e per consentire poi al presidente Amato di concludere questo nostro incontro accogliendo quindi le considerazioni ma soprattutto facendoci ascoltare le sue considerazione
Mi sono state fornite minori che penso corrispondano delle disponibilità delle richieste intervenire iscritto poi
Ecco salutiamo e segretario della CISL e provinciale
Ah sta arrivando il microfono
Ringraziamo per la presunta se io non le ho neanche scaduto il presidente Amato numero di lavoratori e pensionati CGIL CISL UIL rappresenti in questo caso anche gli amici della cessione della UIL sono assenti giustificate
Stamattina ho apprezzato nel mi pare passaggi che lei ha fatto nel suo intervento USA tricolore
La sottolineatura costante della identità nazionale della dignità nazionale oggi celebriamo la giornata crede tutta dedicata al tricolore e in questa visione di un'identità nazionale non come CGIL CISL UIL ci sentiamo ecco pienamente PSC perché rappresentiamo fosse strutturato per storia
Per adesioni una forza nazionale
E siamo stati anche fra coloro che in un periodo di eccessivo amore verso il federalismo centonovantasette
Abbiamo promosso una giornata è una manifestazione nazionale nel settembre con un risultato che secondo noi sul piano politico
Molto positivo
Fra i temi che sia stamattina
Che oggi sono stati nasce l'ultimo ciò comunque sono in discussione c'è anche quello della coesione sociale e non può esserci per noi
Migliore argomento per aver riflettere assieme a lei che è uno degli attori principali per quanto riguarda tutto quello che concerne le politiche economiche le politiche sociali del Paese
Aree andando anche per un momento al mille novecentonovantadue dove insieme io nessuno
Mi viene Tito dentro il grande momento CGIL CISL UIL lei allora presidente
Mettemmo giù la prima pietra di quella politica per che è risultata vincente da un punto di vista economico che la politica della concertazione all'accordo del trentuno luglio
Novantadue perfezionato in cui con quello del ventitré luglio del novantatré è stato sicuramente il primo passo significative essenziale per portare oggi ecco a distanza di sette otto anni non solo il paese in Europa ma anche d'aver risanato
I conti pubblici grazie a dei sacrifici e che gli sta sullo stesso momento dei lavoratori
A preso sulle proprie spalle con delle politica salariale dico ottenimento di responsabilità ET grande raffreddamento dell'inflazione che allora preoccupa tutto il Paese
Forti anche di questo credito generale oggi
Voglio voglio numeri appunto degli amici anche di CGIL e UIL
Farle alcune domande perché altrimenti
Non sarei sintetico sulle pensioni argomento centrale non potevo non toccare l'argomento delle pensioni ecco noi non comprendiamo come fa parte del precedente Governo D'Alema promette anche da questo ci sia un'eccessiva
Esasperazione del tema delle pensione allorquando sul piano proprio contenuto dei numeri non c'è una situazione drammatica dei conti The nostro sistema previdenza e e allora la nostra posizione che riconferma la data del due mila e uno come la tratta centrale l'anno
Importante ma anche l'anno coerente nel quale andare a rivedere tutta quello che ha detto a correggere fermo restando che la riforma abbiamo già fatta nel novantacinque e voglio anche qui ricordare al suo merito perché poi fino a darci le qualche decisa che alcuni grossi interventi facciamo sempre novantadue con prassi
Lo abbiamo già fatto novantadue novantacinque novantasette abbiamo un patto d'onore
Stretto fra noi governo quando e novantasette facemmo l'ultima l'ultimo correttivo andiamo al due mila mantenendo questo patto di dono non comprendiamo le ragioni di questa urgenza
Fermo restando che siamo interessati a tutto invece un ragionamento sul chi afferra cosa che in atto
Questo è un primo argomento secondo argomento per cui quello centrale attorno e oggi come oggi quella della dell'occupazione o meglio ancora per la disoccupazione del Mezzogiorno e famosi Equitalia sono
Tattile Ring reali credo che il governo faccia foto debba fare pensiamo non sono sono io perché che era lecito questa affermazione ma sono anche i nostri dirigenti nazionali
Del Mezzogiorno la grande occasione
Gli USA RAI visto che siamo anche un po'in tema
Almeno come come tante e così la RAI uno una similitudine questo genere lo abbiamo fatto dell'Europa con il Governo Prodi l'elemento trainante territori coté l'azione di governo
Dobbiamo fare del mezzogiorno il traguardo centrale di questo attuale Governo e noi abbiamo bisogno che tutte le energie
E tutti gli investimenti vengono proiettati principalmente là dove c'è più dello disponibile a fare la nostra parte per quanto riguarda la flessibilità ma vediamo ci ha anche fatto altre corde patti territoriali certo accetta ma il governo che deve dare governo l'impresa
Devono dare delle risposte per quanto riguarda appunto gli investimenti infrastrutturali
Il la riforma della pubblica amministrazione con qualche particolare
Interesso più sul Mezzogiorno con anche agevolato degli investimenti privati perso con le zone ultimo poi finisco ecco anche una maggio una maggiore garanzia chi scende investire nel Mezzogiorno ecco che ordine pubblico perché lì effettivamente esiste anche questa remora
Esiste questo problema che non va disconosciuto ho finito un po'l'esame generale particolare perché io vengo dal settore bancario le chiedevo siccome so anche lei è stato un po'il padre o comunque colui che fece la riforma corretta forma Amato sulle casse di risparmio sulla sulle fondazioni
Ho letto anche di alcuni suoi giudizi di qualche anno fa non del tutto così felici su come le fondazioni stavano realizzando il disegno e chiede un aggiornamento della sua riflessione del suo pensiero
Perché stiamo constatando che le fondatore divertimento sempre di più proprietario di grandi capitali e quindi che fine faccia uso di queste capitale del patrimonio Fondazione
Più
Ringrazio poiché le accise sì sì raccordi e proseguirei per raccogliere un po'di domande
Per poter utilizzare al meglio il tempo che il presidente ci dedica e darei la parola Fabio Storchi vicepresidente
Confindustria di Reggio Emilia
Che ringraziamo per essere qui giustifico mentre il microfono raggiunge Fabio storiche il presidente l'amministrazione provinciale Ruini che è stato con noi
Sala del Tricolore Maggi parte all'estero per questi gemellaggi che la provincia di Reggio Emilia sta costruendo con altre province europee rappresentanze l'amministrazione provinciale riapre l'assessore Andrea Ferrari e il presidente della Camera di Commercio fuorilegge
Per impegni personali ma che porta il suo saluto a tutti prego storie
Buonasera signor ministro conoscerà tutti una breve chiosa prima di fare il mio intervento India il tema del del dibattito di oggi e che riguardo o la la situazione dell'economia provinciale per dire che gli imprenditori della provincia di Reggio Emilia si sentono di aver fatto il proprio dovere
E non abbiamo abbiamo un tasso di disoccupazione fra i più bassi in italiani nostre le nostre imprese investono investono localmente investono anche al di fuori diciamo della del territorio locale e quindi rispetto a questa grande sollecitazione che arriva dalla politica rispetto ad un impegno più forte dell'imprenditore e dell'impresa negli investimenti noi abbiamo la coscienza a posto
Ma torniamo sulle sull'argomento di oggi che parla di globale nel cioè del locale nel globale come quindi raccoglie la sfida della globalizzazione diciamo partendo dal sistema locale noi alla fine del dell'anno scorso in occasione degli auguri può sembrare
Un po'disdicevole ma comunque abbiamo lanciato un messaggio che era quello siamo pronte per affrontare il terzo millennio ed è stato un messaggio che abbiamo consegnato a noi stessi alle nostre imprese alla città
Abbiamo ci siamo fatti una domanda che dovremmo farci tutti cioè se il nostro sistema se ferito il sistema locale e adeguate pronto per rispondere a questa fin sfida del del del terzo millennio
E per se siamo in grado di poter quindi dare le risposte di crescita e di sviluppo che abbiamo saputo dare degli ultimi anni ricordo perché ce l'ha ricordato le classifiche di fine anno che il Reggio Emilia come Province come città ha sviluppato il valore aggiunto nella misura maggiore a livello di paese
E dobbiamo dire che abbiamo un minimo di preoccupazione se ci siamo fatti questa domanda se ce l'abbiamo posto questo tipo di interrogativo abbiamo un minimo di preoccupazione che abbiamo un po'di paura
La paura spaventa sempre quando si affronta il nuovo e credo che preoccupi particolarmente in una fase come l'attuale in cui ci attende un'era di discontinuità di profondo cantando il cambiamento
La paura deve esserci la preoccupazione dev'esserci però è sicuramente in qualche modo stemperata dal fatto che la nostra provincia una provincia che ha raggiunto livelli di eccellenza
La nostra sicuramente una provincia una città che parte da una situazione di privilegio e di vantaggio rispetto ad altre province
E questo è sicuramente un punto di vantaggio notevole lei siamo uno dei pochi territori come ricordavamo nel nostro messaggio che a livello europeo hanno saputo creare in questi anni crescita sviluppo ed occupazione e questo credo che sia un grosso merito della nostra gente nella nostra società che in modo coeso ha affrontato questa sfida ed è riuscito ed è riuscita a dare questo questa risposta
Diciamo al alla città e al territorio
Ma abbiamo di fronte ricordavo prima questa sfida della globalizzazione questa rivoluzione della dell'era digitale questa nuova economia questo nuovo mondo che in casa e quindi noi dobbiamo sicuramente essere in grado di utilizzare il grande patrimonio di conoscenze il grande patrimonio di esperienze che abbiamo fatto questa nostra capacità di in intraprendere questa imprenditorialità diffusa questa nostra cultura del lavoro della solidarietà
Per combinare la con gli altri valori con gli altri elementi forti che la modernizzazione ci impone che sono sostanzialmente di tre o quattro livelli a mio modo di vedere è sicuramente una sfida culturale grande sfida culturale quindi la capacità di acquisire conoscenze e competenze
è una sfida sicuramente di flessibilità è una sfida di innovazione continua
è una sfida di competizione a tutto campo questi sono i grandi valori le grandi sfide che abbiamo di fronte
E credo che come città dobbiamo sicuramente fare passi importanti nella direzione di rafforzare il nostro sistema per renderlo in qualche modo in nella in misura di raccogliere vincere la sfida
E partirei dapprima sul discorso del sapere noi abbiamo diverse agenzie del sapere in città diverse entri diverse istituzioni abbiamo recentemente ottenuto una sede universitaria
Abbiamo istituti di formazione professionale di grande livello abbiamo istituti professionali una scuola importante dobbiamo avere la capacità di mettere in Rete tutte queste nostre conoscenze
Bettelli in rete per adeguare questa cultura i nuovi bisogni della globalizzazione e nuove visioni della economia che incombe che ci attende
E questa è una sfida importantissima io ripeto sempre la mia azienda ma credo che si riferisca anche alla nostra città che la vera ricchezza di una società e sicuramente dato dal valore dalla cultura delle sue delle persone che che vivono nella
Al suo interno
Lei Puricella grande Suida delle infrastrutture
La grande sfida delle infrastrutture a partire da quelle tipiche tradizionali che sono la viabilità noi abbiamo un grande che è una grande difficoltà nella nostra provincia
Di viabilità che è legata al fatto che c'è stata un'esplosione dell'economia dei traffici e la nostra rete i diari è ancora un po'legata a venti trenta anni corso
Abbiamo un'altra criticità nell'infrastrutture quella residenziale da residenziale cioè gli investimenti in residenziali in particolare per quanto riguarda la la la le residenze di tipo popolare alloggi popolari per dare una risposta compiuta agli immigrati a tutta questa forza a queste persone che arrivano nostra città e ci assicurano quella quel fabbisogno di manodopera per i lavori più semplice che altrimenti non è disponibile dei nostri nel nostro il territorio e quindi è un grande impegno credo che come città abbiamo di poter integrare sempre meglio
Queste forze che quindi grande merito a alle associazioni che si sono rese promotrice recentemente di un iniziativa in questo campo di cui ci dobbiamo fare assolutamente cari
E poi parlerei di infrastrutture di tipo nuovo l'infrastruttura di tipo informatico qualcuno le ha chiamate info strutture quindi dobbiamo garantire il nostro territorio delle piattaforme tecnologiche ed organizzative che consentano alle imprese agli studenti alla scuola la pubblica amministrazione a tutta la società di poter avere accesso di poter utilizzare sempre di più l'informatica questa tecnologia dell'informazione
Perché se vogliamo restare nel mondo dobbiamo navigare nella Rete delle reti in internet
Se vogliamo avere successo con le nostre imprese per la nostra economia il marchio Reggio deve poter essere presente sulla rete quindi questo è il grande investimento che sicuramente dobbiamo portare avanti dobbiamo portare avanti
Nella nostra città negli nei prossimi tempi in tempi che non sono sicuramente molto molto lunghe molto distanti da noi
Quindi noi dobbiamo perseguire con grande forza nella città questo tipo di progetto questo tipo di modernizzazione tra la su altri aspetti che sono di importanza minore a mio modo di vedere sempre portati ma voglio dire l'importanza marginali
Per
Perseguire questo tipo di obiettivo ed è un obiettivo che possiamo utilizzare come qualcuno ci ricordava dei mesi scorsi con un'integrazione sempre più forte tra politica società ed economia
Questa è la chiave di passaggi importantissima vitale specialmente per un sistema locale se vuole competere ed essere in grado di competere sempre meglio nel mondo
Ah lettore ci ricordava recentemente che le grandi crisi che si sono verificate nel contesto mondiale sono non dipendono dalla globalizzazione ma dipendono da un deficit politico da uno scollamento tra la politica l'economia e il sociale
Io credo che anche nel caso dell'Italia Pistillo sviluppo insoddisfacente che abbiamo il fatto di che non riusciamo a tenere il passo con lo sviluppo degli altri paesi occidentali dipenda in larga misura da questo bianco
Ma ne non siamo Roma siamo Reggio lei grazie a Dio qui a Reggio abbiamo volontà e disponibilità di continua arabi collaborare sempre insieme e credo che sia una collaborazione che vista la portata di queste grandi sfide si è una collaborazione che vada ma rafforzata
Noi dobbiamo stringere una forte alleanza una Alleanza fortissimo con gli altri enti gli enti locali con le altre associazioni con gli altri operatori
Proprio per gestire per idea e gestire insieme questo progetto globale di modernizzazione del nostro paese della nostra città
Perché questa è la condizione per poter attrarre per poter essere competitivi per poter attrarre nella prospettiva capitale umano che un chiave rispetto anche quello che diceva il sindaco prima e investimento finanziario dai mondo locale
E dall'esterno
Io mi fermo qui la la ringrazierei di un commento rispetto queste riflessioni grazie
Ringrazia storico
Il noi siamo a Reggio la prendiamo con la dichiarazione d'amore per la propria città la propria provincia varie realtà anche a Roma avendo incarichi anche in Confindustria Finmeccanica nazionali
E proseguiamo perché le disponibilità a fare domani termini si allunga che vorrei coglierle tutte ma tentiamo di stringere sui tempi considerazioni e domande un po'in velocità
Mariani
Presidente dell'Associazione provinciale
Piccole e medie industrie
Grazie essendo Co per l'invito il ministro Amato per la sua presenza oggi a Reggio Emilia cercano di essere più breve possibile
A distanza di un anno le preoccupazione che esprimeva ma in questa sede all'allora ministro del Tesoro Azeglio Ciampi rimangono in grande misura ancora vive
In particolare il tema della lentezza della crescita dell'economia che genera un certo timore le piccole e medie industrie
I numeri non sono ancora definitivi o ma il prodotto ma il prodotto interno lordo del mille novecentonovantanove resterà al massimo dell'uno virgola due per cento rispetto allo scorso anno
Meno della metà delle previsione governative del mille novecentonovantotto ma meno anche delle stime corrette successivamente a marzo e poi a maggio di quest'anno
Oltretutto i nostri partner concorrenti europei hanno tassi di sviluppo che per quanto non eccezionali sono superiori ai nostri
Periodo che le previsione per il due mila salgono più confortante perché i conti pubblici mostrano il segnale di deciso miglioramento resta il fatto che la locomotiva italiana procede lentamente e comunque meno rapido degli altri paesi di riferimento
La nostra analisi rispetto a questo schematizzando al massimo la seguente ad alcune regioni congiunturale soprattutto di natura internazionali ci sono una serie di limiti strutturali che gravano sul sistema Italia determinandone una perdita secca di competitività questi limiti strutturali sono la forte pressione fiscale e contributivo sulle imprese
La levata speso sociale la l'Empress del processo di riformò pubblica amministrazione il mercato del lavoro caratterizzato da eccessivo e redditività
E dalla difficoltà di rettitudine reperire le figure professionali più urgentemente necessarie la domanda è molto semplice
Quanto il governo condivide di queste analisi e quali interventi intende mettere in campo per reperire più efficacemente questi nodi per questi ostacoli allo sviluppo grazie
Ringrazia Mariani Soncini Ivan amministratore delegato
Ci si tiene gruppo industriale aderenti alla cooperazione microfono
Ringrazio per l'opportunità di che mi viene data di porre all'attenzione del signor ministro e dei presenti
Alcune riflessioni Ascona dallo specifico dell'esperienza imprenditoriale dice GPL
E del movimento cooperativo
GPL è un gruppo in industriale cooperativo molti business che opera in diversi campi di attività
Di conseguenza che opera in sistemi competitivi che lo portano frequentemente a doversi misurare con competizioni di carattere internazionale
Che non ha portato nel corso di questi anni a dovere vivere particolari esperienze in merito ai processi di internazionalizzazione non solo sotto il profilo della vendita i prodotti realizzati in Italia in altri Paesi ma sotto il profilo dell'insediamento di attività produttive e commerciali in altri Paesi
Io credo che
A questo proposito ma qualche riflessione sia utile porrà a chi rappresenta il Paese e a chi rappresento un distretti importante come quello emiliano io credo uno dei distretti più competitivi su scala europea
Credo che non sia sufficiente
Competere solo come impresa sia indispensabile
Che si riesca ad organizzare
Una concertazione generale fra le diverse forte istituzioni che permettono all'impresa di presentarsi sui mercati internazionali forte della capacità di costruzione di un contesto indispensabile allo sviluppo delle capacità competitive dell'impresa stessa senza un sistema educativo capace di seguire i processi di qualificazione che sono sempre più necessari
Senza un sistema di servizi che evolva
Assieme alla alla stessa qualificazione dei nostri sistemi produttivi diventa molto complicato riuscire a competere e lo si può fare con sicuramente minori possibilità di successo
Noi riteniamo che
La politica oltre che l impresa debbono fare i conti con questi dati di novità
L'impresa certamente si deve misurare con i processi di innovazione di qualificazione dei propri prodotti di razionalizzazione dei propri processi ma è altrettanto vero che questo riguarda probabilmente anche la politica nel momento in cui deve sapere
A rappresentare il disegno di riferimento entro cui vengono collocate le azioni la capacità che il sistema Paese in grado di spread il gioco di squadra che è necessario saper produrre Cicala nazionale e internazionale
Fra sistema Paese distretti impresa economia società questa concertazione essenziale per saper esprimere non solo capacità finanziarie ed economiche ma l'intelligenza indispensabile per competere in modo vincente
Non può essere la conseguenza di una auto capacità organizzativa dell'economia non basta occorre qualcuno che sappia condurre un gioco di squadra complessive questo qualcuno e sicuramente la politica e questa è la politica può sicuramente farlo
Ricorro e a un linguaggio che io lo stesso presidente usato recentemente avendo chiaro la propria missione avendo chiaro il proprio software per produrre sinergie che devono essere sempre meno occasionali sempre più conseguenti a un progetto unificante unitario di condizione delle delle nostre attività un'ultima riflessione molto veloce perché voglio accettare l'invito del sindaco
La voglio fare relativamente a un aspetto credo che il nostro sistema industriale in particolare anche quello reggiano dovrebbe comprendere ci sia porsi il problema di una politica di insediamento in altri territori nazionali non solo dell'Europa ma anche dei paesi contigui all'Europa questo io non lo vedo come sull'elemento negativo relativamente ai processi di gestione del mercato del lavoro l'esatto contrario
Noi oggi stiamo producendo fenomeni migratori verso il nostro Paese di forza lavoro che qualifica e nello stesso tempo fatichiamo a produrre una domanda di professionalità qualificata perché spesso non sappiamo far crescere la nostra capacità strategica la nostra capacità di innovazione corre in dubbio che dobbiamo operare per un forte radicamento nei nostri territori nel nostro Paese
Di capacità qualificate di carattere strategico di carattere anche innovativo che richiedono e che abbiamo alle spalle un forte background culturale tecnico-professionale
Ma è altrettanto indubbio che dobbiamo operare per investimenti decentrati in altri Paesi in altri territori non solo perché questo me lo si lasci dire così può essere addirittura più conveniente sotto il profilo imprenditoriale
Ma anche perché in questo modo io credo contribuiamo seriamente a una diversa divisione internazionale del lavoro contribuiamo a rallentare farlo meno fenomeni migratori che sono assolutamente devastanti per l'intero sistema e me lo si lasci dire
Da cooperatore
Contribuiamo a fare non solo solidarietà ad emergenza necessari in tante circostanze
Ma contribuiamo a fare una solidarietà di carattere strutturale che consente di generare le condizioni perché in altri Paesi in altri territori possono formarsi le condizioni
Per un uno sviluppo e per la produzione di quelle condizioni minime di sopravvivenza che sono indispensabili
La solidarietà per noi non è un vezzo crediamo sia un fattore competitivo nel senso che
Crediamo di avere sempre avuto grandi vantaggi dal fatto e grandi vantaggi non solo morali ma anche imprenditoriale dal fatto che sappiamo riconoscere il ruolo dell'uomo nel processo di trasformazione grazie
Ringraziamo Soncini e Grella Barollo ora al terra boschi segretario provinciale col commercio prego Madama
Chiedo scusa raccomando sempre i tempi che io vorrei esaurire oltre a dottor Ferragosto che altre tre faremo del nostro Paese
Ringrazio innanzitutto il sindaco perché oggi è riuscito a organizzare in occasione del tricolore una serie di eventi importanti celebrative non solo celebrativi
Mi fa molto piacere preso la cittadinanza ma anche ad associazioni che credono nel tricolore credono anche il tricolore posso costruire parte di quella famosa operazione Marchiorello cui un po'tutti vagheggiano arriveremo pura fa qualcosa
La finanziaria di quest'anno ecco la finalità di questa non ci sembra che rechi rispetto al passato un segno di positiva discontinuità normalmente genera lacrime quest'anno insomma ci sono anche delle buone notizie e quindi una finanziaria abbastanza digeribile abbastanza presentabile
Poi si possono fare osservazioni sul piano dell'organicità delle politiche di sostegno e sviluppo all'impresa ma su quello non mi vorrei trattenere
Punti forti chiari solo presenta la regolarizzazione del magazzino e che non voglio per lui troppo in dettagli tecnici ma comunque anche il problema della estensione del credito d'imposta sia per l'acquisto di beni strumentali sia per l'acquisto di immobili strumentali
La nuova flessibilità ha portato anche in materia di lavoro interinale rispetto alla precedente normativa
E insomma io credo che ci siano elementi importanti nel caso noto per i commercianti c'è anche finalmente una chiara distinzione tra a assistenza e previdenza per quanto riguarda la gestione pensionistica dei dei commercianti
Ecco sul piano della politica non e coloro che più in generale ovviamente sarebbero molte osservazioni però mi sembra che forse qualche domanda sì posso porre io mi rivolgo al ministro non solo in quanto ministro ma anche perché esperto perché so che mi sto riferendo in questo caso la materia tributaria tocca dovuto avuto poco molte esperienze anche di governo e non solo di governo in passato
Ad esempio io penso che questa pressione tributaria
Resti fondamentalmente no molto alta non solo ma penso che non sia esatto
Quanto emerge dalle dichiarazioni di alcuni esponenti del governo secondo cui è in atto una riduzione della pressione fiscale che comunque resta piuttosto alta anche rispetto alle medie della Comunità europea
E infatti la domanda e queste a novembre abbiamo avuto entrate dell'ordine i sessanta mila miliardi ma parte quelle con un dato parziale significativo in un certo senso anche rassicurante dipende dalla dall'ottica in cui si guardi il problema
Fatto che vi è stato un surplus di entrate fiscale rispetto al novantotto che avete già aveva registrato un discreto punta entrate fiscale è stato un surplus a oggi di quaranta mila miliardi circa probabilmente a fine anno diventeranno cinquanta mila miliardi ora come è possibile pensare che queste cinquanta mila miliardi non abbiano anche significato comunque una tendenza al rialzo della pressione tributaria visto che per dichiarazioni dello stesso comando generale dalla Guardia di Finanza e nella in una delle relazioni periodiche risulta che il recupero dell'evasione fiscale
è stato porte quest'anno ma pari circa venti mila miliardi che tradotto in imposte sostanzialmente significa una cifra da cinque mila sette mila miliardi
Il che poi significa che in questi cinque mila sette mila miliardi per tradursi in soldoni come si dice da queste parti Pepoli ne passerà perché in realtà la cifra che si riesce a recuperare in tempi rapidi sono mille due mila miliardi allora questa differenza fra i quaranta e forse cinquanta mila miliardi in meno questo importo
Non può essere non possono derivare da una lotta all'evasione fiscale ecco è questo allora io mi chiedo in un in una situazione di questo genere siamo in presenza davvero di un'inversione della politica di pressione fiscale o questo resta semplicemente un desiderio come più volte è stato a patto non dimenticando ma anche
In effetti la pressione fiscale il nostro Paese resta molto alto
A proposito di il fisco avrei un'altra piccola osservazione da fare su un tema classico che è un difetto Peppa molti problemi che fanno parte di un passato che non passa mai
Le semplificazioni semplificazione amministrativa
E chiaro che alcuni passi in avanti sono stati fatti soprattutto a me sembra per quanto riguarda il cittadino per quanto riguarda l'impresa c'è ancora parecchio secondo me da da fare
Mi sembra che questo che
Ci sono anche degli aspetti fiscali in sale Aiello al di eccetera insomma ad esempio è stato introdotta quest'anno una contabilità separata Perin prese sotto in regime di studi di settore per attività plurime cioè attività nello stesso locale esercito
Grattan più attività oppure per molti punto e questi investe diciamo un venti per cento per lo meno delle aziende operano in Italia è null'orpello o amministrativo burocratico aggiuntivo che sicuramente rappresenta un sicuro fastidio tra virgolette con una utilità per lo Stato che veramente e da dimostrare ma mi riferisco soprattutto al fatto che si è tornato
Alla dichiarazione Iva periodica che per il novantanove valeva solo per le società di capitale adesso è stato esteso praticamente a tutti quanto è stato esteso alle società alle aziende praticamente contribuenti Iva con volume d'affari superiore ai cinquanta milioni e mi sembra allora che qui francamente ripeto si faccia una manovra stop Ingo poi dopo non così non mi non mi sembra che riusciamo a venirne fuori con chiarezza perché non dimentichiamo che tutto questo oltre ad appesantire la vita obiettivamente crea anche dei costi per il sistema Italia eccetera eccetera
Questa mattina giustamente ricordava sale il tricolore che insomma questo spirito nazionale prendendo presente da un da un confronto fatto con un collega britannico dieci anni fa insomma
Non è molto sviluppato si forma al di fuori dello Stato ecco io credo che queste cose apparentemente piccole insieme a tante altre non aiutino a formare uno spirito nazionale e anche perché giustamente lei diceva stamattina che
Praticamente fa lasciatemi vivere ecco il suo appello Britos fosse un cittadino chiederebbe a un governo che ha toccato i governi di centro sinistra che le sia se lo non le rendesse la vita impossibile io credo che si trattava ma di Zara
Pensava tutto lo so lo so però poi lei sa che poi purtroppo la vita è fatta anche di queste cose soprattutto nella vita dell'impresa ultima cosa nella ambito del lavoro e il problema della rappresentanza sindacale per fortuna è stato bloccato in sede nelle aule di Commissione discosto dal rappresentante sanitario unità io mi rendo conto che ci sono molte interessi in gioco però credo anche che per piccoli in prese spesso coccolata parole devono anche esservi dei fatti e quindi queste rappresentanze sindacali unitarie in realtà non voglio considerare che siano lesivo oltremodo però sicuramente metterebbero a repentaglio il buon andamento delle relazioni
Sindacale aggiungo che mi sembra strano che poi lo Stato disco interventi legislativi invada un'area di competenza delle parti sociali eccetera e sta lasciata alla libera contrattazione delle parti sociali
Ringrazio
Pera Bosco e la Confcommercio
Ecco sì bisogna quei che alle cinque meno un quarto Rampage l'impegno di Liberal presidente per rispondere a questa marea ormai di considerazione di domande
Le chiedo di fare un cenno Gamberini segretario provinciale della CMA Vezzani presidente provinciale dell'APPA di associazioni di artigiani ci tengo a dare la parola madri devo comprimere sul tempo un secondo
Il signor ministro davvero mi limiterò a porle un quesito è un quesito che credo che in qualche misura Possa trarre origine di fondo proprio da un'affermazione molto efficace ch'io ho letto in un suo libro recente il gusto della libertà che è relativo all'esperienza che lei ha condotto come presidente
Dell'autorità Antitrust c'è appunto un passo in questo libro che io leggo testualmente dove lei dice non c'è capitalismo senza un'etica del capitalismo così come non c'è libertà senza un'etica della libertà quindi lei aggiunge successivamente poche regole fondamentali tanta coscienza non le pare signor ministro che effettivamente il sistema economico italiano nonostante sì posso sicuramente dire che pienamente collegato nel processo di globalizzazione
Nonostante il fatto che sia sicuramente all'interno del sistema della moneta unica europea nonostante il fatto che elementi di criticità appartengono anche ad altri sistemi economici paesi sviluppati
Non ritiene però nonostante questo che tutto sommato il sistema economico italiano sia ancora un po'in mezzo al guado stia ancora cercando un punto di approdo certo
Rispetto a due tendenze opposte che si situano anche in quelle nell'affermazione che mi faceva nel suo libro cioè da un lato mi sembra che ci sia una tendenza a di a difendere o qualche volta anche a reintrodurre degli elementi di natura dirigistica nel governo del cono mi anche nel governo delle relazioni sociali dal lato opposto mi sembra che molto spesso molto spesso
E si cerchi di affermare un concetto un po'fasullo di libertà del mercato che spesso diventa e libertà dei pochi governo di pochi governo degli oligopoli
Da un lato c'è mi sembra che specie si confonde un po'sovente per tutela dei diritti per salvaguardia di principi costituzionali quelle che sono in fondo legittime
è necessaria corti tra parti sociali interessi di parti sociali che però credo abbiano e tenenti bisogna essere visitate
E modernizzate rispetto l'evoluzione che ha avuto l'economia e la società e dal lato opposto mi sembra che spesso si tende un pochino a vedere una coincidenza terminologica che in realtà non c'è c'hai tra il principio di privatizzazione il principio di liberalizzazione quand'era già sappiamo
Che i due termini non necessariamente coincidono e sicuramente il secondo non è una logica conseguenza automatica del primo mi pare che in fondo anche il dibattito abbastanza e attuale che viviamo nella nostra realtà locale sulla privatizzazione dei servizi pubblici si collochi pienamente all'interno di questa logica di queste problematiche
Allora io le chiedo signor ministro in sostanza cosa pensi il governo cosa intende fare il governo
E anche per
Praticare fare applicare norme regole
Che favoriscano la possibilità delle piccole e medie imprese della produzione dei servizi
Per superare anche degli individualismi che sono proprie di questo cemento d'impresa perché questo non lo possiamo disco e che le facilitino nel diventare soggetti protagonisti di questo processo di liberalizzazione sostanzialmente con delle Fornovo di aggregazione di associazionismo di integrazione tra le stesse imprese quindi chiedevo cortesemente cosa pensa di questo principio questo postulato e così il Governo pensa di fare il futuro a questo proposito grazie
Grazie Gamberini velocissimamente Vezzani a tanto artigianato
Tempo si riduce io devo fare secondo sì forse quaranta parata quaranta chili allora quaranta speriamo che il governo prima o poi al governo regionale prima o poi
Arrivi anche qualche artigiano qualche responsabile piccola media impresa in questo modo forse riusciremo a parlare lo stesso linguaggio e in questo modo forse parleremo di condivisione di corresponsabilità sia sul territorio che ad alti livelli grazie
Grazie
Iniziò a rappresentare il governo
Io concluderei dando la parola per l'ultimo intervento al dottor Carlo Baldi che presidente quando l'occasione anche per l'idea della società regge cita degli studi i cui soci sono dati da con le regine media provincia di Reggio Emilia la Fondazione Manodori e imprenditori associazioni privati
La regione Emilia Romagna
Società che ha sostenute si impegna e si propone di continuare a sostenere insediamento dell'università Reggio Emilia Canova di due domande sulle brevissime per un centro convessità
Una sul Pollino postindustriale l'altro circuito delle privatizzazioni
Sul porto industriale mi sembra più tutte le indagini a livello PIL pari sintonizzati sanno stan facendo una svolta negli ultimi vent'anni riporta attualmente cittadini allontanarsi anche delle istituzioni quel concetto di autodeterminazione
Il governo italiano potesse affrontare questo problema
Secondo tema privatizzazioni
Servizio al prima io ora altrove nel post industriale c'è un concetto di autonomia cittadino-utente ad autodeterminarsi tenda allontanasse anche dalle istituzioni in qualche modo pigro ricevuto mento caso te secondo teme che c'era questo privatizzazioni lì dove nessuno in quota e quindi da monopoli di Stato non c'è forse il pericolo di arrivare monopolio privato io so quanto si è battuto su questo punto negli anni cinquanta e gli anni sessanta almeno su alcune istituzioni che hanno una funzione nel Paese importantissimo oggi invece credo che si va a ruota libera
Quale difese oltre l'Antitrust si possono essere per evitare sparsi da una struttura all'altra grazie
Io ringrazio Carlo Magri
Suo parere contrario passo la parola al presidente della Giunta regionale Vasco Errani quale vorrà contribuire io ho ascoltato con attenzione un tempo incaute ringrazio per essere qui perché è stato con anche stamattina nella sala del tricolore ha promosso questa importante gioiello aspramente avete fatto tante domande alla presidente Amato quindi non voglio portare via tempo lei Presidente ha visto qui una realtà importante
Riguarda Reggio riguarda la regione Emilia Romagna una realtà dove sostanzialmente emerge un elemento base
Quello che io chiamo il motore dell'Emilia Romagna
Cioè quella cosa è stata detta anche dal vicepresidente degli industriali cioè l'economia la società e l'amministrazione che stanno insieme costruiscono una strategia e sulla base di questa strategia ciascuno cerca la strada per fare medio
Noi non vogliamo metterci a sedere i risultati che abbiamo ottenuto e tutte le volte che vengono fuori certi indagini che danno l'Emilia Romagna globalmente complessivamente così ben collocata in Italia e in Europa
Io sono sempre molto cauto
Anche perché penso che la globalizzazione ci proponga un grande tema le gerarchie territoriali non sono ha fatto qualcosa di consolidato e di garantito sempre
Noi non possiamo metterci a di a sedere per vincere le sfide della competizione dobbiamo parlare di Società dell'informazione di qualificazione delle risorse umane
Di investimenti notevoli nella costruzione di un sistema che ancora non c'è tra l'università il sistema di formazione l'impresa la società noi presidenti abbiamo bisogno perché vogliamo fare la nostra parte fino in fondo assumendoci fino in fondo le nostre responsabilità abbiamo bisogno che vada avanti nel Paese un processo reale di decentramento dei poteri in modo tale che le comunità i territori si possono autogoverno e assumere le responsabilità
Se fanno bene o fanno male
Rispondendo ai cittadini si assume la responsabilità di partecipare alla competizione globale di questo ne abbiamo bisogno in tempi rapidissimo perché il fattore tempo e con questo voglio concludere il fattore tempo quanto mai una risorse affinità il fattore tempo diventa decisivo e lo deve diventare anche nella cultura della pubblica amministrazione nella cultura della politica nella cultura delle istituzioni
Non abbiamo più il tempo per come dire consentirci il lusso di dibattiti un po'troppo astratti un po'troppo autoreferenziale
La sfida per tutti noi ciascuno facendo la propria parte queste quella di lamentarsi forse un po'meno
Di guardare
Un po'meno ai nostri piedi di guardare un po'più avanti di avere il coraggio ciascuno di rischiare
E sulla base di questo misurarsi sulle capacità le competenze la forza di dare un futuro alle nostre comunità grazie
Ringraziamo il presidente Errani avremo altre occasioni confronti l'approfondimento su questi temi ed ora la parola al presidente Giuliano Amato ministro del Bilancio e del Tesoro
Io ringrazio il sindaco di nuovo devo dire che ho due motivi di soddisfazione di piacere di essere qui con voi oggi
Il primo che italiano di economia e non di politiche
E parlare di economia in genere permette di
Fare intendere quello che si dice per quello che si dice
Senza cadere nel brodo dei veleni che caratterizza inesorabilmente la discussione politica
Io ho rilasciato ieri al Corriere della Sera l'intervista che in cui ho fatto l'errore di parlare di politica
Avendo un bersaglio molto preciso che fra l'altro chi
Mi ha sentito stamani nella Sala del Tricolore o ribadito con tutta chiarezza
Non si può guidare in paese un paese con una coalizione che sia un'espressione geografica direbbe metterne e di questo mi lamentavo aiutati da un titolo malizioso del Corriere della Sera non si può guidare così non si può guidare un Paese così
I veleni e il brodo dei veleni ha scatenato in giornata ovviamente l'attacco del ministro del Tesoro al Presidente del Consiglio
Io trovo questo umiliante non per me
Lo trovo semplicemente umiliante prova ulteriore della degradazione in cui si cade se ci si occupa di politica mi vien fatto quasi di pensione
Primo perché le cose che ho detto in quell'intervista al Presidente del Consiglio le pensa contro le pensioni
Secondo perché se io avessi attaccato il presidente del consiglio io prima mi sarei dimesso dal suo governo e poi lo avrei attacca se questo è il miglior
Massimo con io non lo penso io questo non lo fa
Ma capite perché è così difficile elevare la politica alla missione nazionale alla quale deve guidare il Paese come giustamente voi chiedete
Quando i suoi non dico necessariamente i suoi protagonisti ma i suoi comprimari
Le sue comparse i suoi fattucchiere i laterali ecco ne fanno un pane nutrito esclusivamente di delitti
Ma per cui
Appunto purtroppo non si riesce ad imporre un tema serio
La necessaria coesione che deve avere una coalizione che guida un Paese perché da deve dare il senso della missione comune non lo può dare
Se non lo sente essa che il senso della missione comune questa non è una notizia
La notizia che il breve Giuliano Amato ha pugnalato alle spalle il suo presidente del Consiglio questa è una notizia sia gli avesse fatto un attentato anche sessuale sarebbe ancora più notizia forte sarebbe ancora più apprezzata
Ma insomma almeno questo per ora viene escluso la seconda ragione per cui mi fa piacere parlare di economia perciò fonti politiche qui
E di parlarne in un ambiente nel quale l'economia e al suo meglio devo dire la verità come giustamente alcuni di voi hanno detto l'ha detto il vicepresidente Storchi noi il nostro dovere lo facciamo voi
Volete che si investe e volete che si riduca disoccupazione noi qua investiamo e riduciamo disoccupazione però di qua
Appunto viene fuori un elemento importante che fa parte del discorso della globalizzazione che anche in una situazione ideale in fondo idea
Perché no ideale come questa non perfetta ma confrontiamo la con altri ideale come questa
C'è accorgiamo che ci manca ancora qualcosa rispetto alla alla acciocché
L'economia globale ci pone non c'è dubbio che l'economia globale si pone delle sfide che siamo in grado di affrontare a partire da questo livello
Ma non già con questo livello figuriamoci poi quando il livello è inferiore
Ma e mi è piaciuto come con linguaggi diversi lo avete sottolineato quasi tutti a partire dalla introduzione del sindaco
La concertazione vedi come fummo
Lungimiranti al limite senza saperlo quando io cominciai a scrivere la bozza
Di quelle che furono poi il terzo e il quarto capitolo dell'accordo che firmò Ciampi l'anno dopo
Quella che riguardava la ricerca e la politica della formazione
Noi stavamo già annusando un po'pionieristica mente
Che c'è una integrazione integrazione necessaria tra parti sociali e territorio e istituzioni nel costruire il tessuto della competitività che è un tessuto che è fatto di formazione adeguata che è fatto di ricerca innovativa che è fatto di impresa che usa personale formato e che trasforma l'innovazione in prodotto facendo che cosa
Creando e mantenendo le condizioni di una competitività che e in realtà tra territori io non so se vi ricordate che anni addietro Paul Krugman
Che è uno dei cervelli migliori di cui dispone l'economia mondiale ma che ha ma in fondo fare il Bastian contrario in realtà rifacendo il Bastian contrari anche fatto un sacco di soldi cerchi di far facendo prodotti c'è chi li fa facendo Bastian contrario
Certo mercato del mercato
Sì materiale mai Patrice materiale
No e due e dimostrava con formalismo quasi gesuitico
Che ovviamente la competitività c'è tra l'impresa e non c'è tra i Paesi perché gli operatori economici che vendono prodotti e servizi che entrano in concorrenza fra loro sono le impresa
Ecco voglio dire
Anche la Paris lo avrebbe constatato questo il problema è
La competitività del prodotto o del servizio che quell'impresa sta vendendo dipende solo da fattori interni all'impresa
Ho dipende anche da un habitat di cui l'impresa fa parte per cui diciamo pure alla Cruccu ma anche a competere sonore in prese ma un'impresa in un habitat più competitivo e più competitiva un'impresa in un habitat meno competitivo e meno competitiva e qui il problema ormai e di habitat perché
Non soltanto per la per una ragione tradizionale che c'è sempre stata nell'economia nell'economia industriale insomma no
Ma sono stati l'Olanda Inghilterra i Paesi che hanno fatto crescere il capitalismo industriale per un insieme di ragioni che riguardavano appunto l'habitat che questi due Paesi a differenza
Dei grandi Paesi del continente europeo offrivano all'impresa
Ma perché oggi proprio la la globalizzazione del mercato non è soltanto globalizzazione dei mercati di vendita ma è globalizzazione della stessa produzione
Vi ricordate in quel famoso libro quel piccolino che Robert tra anche quello che ha fatto il ministro del lavoro con Clinton nella prima amministrazione economista del lavoro
Il quale davanti alla globalizzazione della produzione diceva ma stiamo attenti quando parliamo di nazionalità delle imprese perché lui poneva la domanda chi è Novi
Se noi diciamo che noi e la General Motors dobbiamo essere consapevoli del fatto che ciascun automobile General Motors e prodotta intenti tra i Paesi del mondo
Perché un pezzo lo fanno in Germania un pezzo lo fanno in India un pezzo Fabbrini Spagna un
Tra componentistica tutta questa roba qui che voi conoscete insomma cioè quel fenomeno straordinario che secondo me fa parte della grande innovazione dell'organizzazione industriale e del mercato del lavoro
Che è l'outsourcing di funzioni e la componentistica i sub sistemi sistemica eccetera eccetera questi diffondono la produzione di un medesimo prodotto complesso in una pluralità di paese
Allora la concorrenza dove la concorrenza è inesorabilmente a conservare o ad attrarre nel proprio Paese o produzioni o parti di produzioni che tirano significativi margini di ritorno a coloro che li producono e questo è un qualcosa che offre nel suo insieme un territorio che ha le infrastrutture adeguate che a procedure amministrative sufficientemente abbordabili
Che a un personale formato capace di muoversi anche con l'innovazione
Che ha un mercato finanziario o era giunto dal mercato finanziario in condizioni adeguate a mantenere fluidità di risorse finanziarie
Eccetera eccetera per cui se fate la lista fate una lista chi è lista impresa mai vista paese è vista ente locale e vista tutto
Quindi voi l'avete colto bene questo punto ed è ed è e ed è qui la Lab localizzazione del del nostro tempo per cui poi gira gira la globalizzazione si gioca in sede locale
Si gioca in sede locale allora se è così se voi lo avete colto così bene e chiaro la domanda è noi in via generale a che punto siamo rispetto a questo
Siamo molto meglio di qualche tempo fa siamo peggio di come si potrebbe essere e dobbiamo fare il necessario per essere
Siamo in tanto meglio perché questo conta abbiamo acquistato con riacquistato credibilità finanziaria qui mi permetto di dire a proposito della Finanziaria presentabile
Chi l'ha detta la cosa venga detta la cosa alla fine
Che umilmente mi permetto di dire che una finanziaria come quella che ho presentato quest'anno se l'avessi presentata nel novantadue sarebbe stata impresentabile
Perché nel novantadue presentabile era una Finanziaria da novanta mila miliardi mi spiace dirlo ma era così infondo cioè
La presentabili tra è legata ai bisogni del mercato ecco il mercato della finanza pubblica in quel momento aveva bisogno di un'altra finanziaria
Ovviamente siccome credo di averlo dimostrato non sono per vocazione Dracula non sono nato nella Transilvania sono nato a Torino
Ma non tutti nati nella Transilvania comunque
Hanno che è la caratteristica ma in ogni caso io il primo ad essere contento a presentare quest'anno questa Finanziaria sono stato io non ho nessun rimpianto ve lo assicuro della finanziaria da novanta mila miliardi
Sapete cosa vuol dire girare per l'Italia
Cioè ancora cinque anni dopo quello che ti riconosce dall'altro angolo della strada che ti fa questo segno così che una
Pizza ma disc dispiace alla fin fine perché io lo feci per necessità non per goduria francamente il devo dire che la maggior parte degli italiani questo lo capirono
Non tutti quelli che mi aspettavo che lo capissero
Ma questo è un altro paio di maniche l'hanno capito troppo meglio tardi che mai
La finanza pubblica ci ha messo in una condizione di credibilità soprattutto ci ha consentito di far parte della comunità dell'euro che è una cosa importantissima per il nostro Paese per l'Europa
Atene intermedi di stabilità finanziaria il fatto di non essere più esposti
Alle interferenze speculative che finivano per alterare i rapporti tra le nostre valute intra europea quando ne avevamo undici al posto di una
E in termini perciò di trasparenza anche della concorrenza intra europea è stato un progresso straordinario in fondo diciamo la verità noi ce ne siamo avvalsi
Chi non lo ha fatto alzi la mano ma non è né merito né colpa sua se la valuta scendeva i vostri prodotti diventavano più competitivi
Ma bisogna ammettere che in termini di concorrenza sul mercato integrato come quello europeo
è abbastanza distorsivo e il fatto che uno possa migliorare la competitività del proprio prodotto semplicemente abbassando il valore della propria valuta insomma quindi ora è tutto più trasparente tutto tutto più chiaro
Ma proprio perché è tutto più trasparente tutto più chiaro è cresciuto il bisogno di riuscire a recuperare i margini di competitività che non ci dà più il cambio su terreni dire sì
Che tocca a voi fare in modo che non siano soltanto terreni di altri minori costi ma terreni di maggiore capacità di essere produttivi e di essere innovativo
Questa è la cosa che io considero importante insomma e il tema della flessibilità
Continuerà ad essere nella nostra comunità nazionale un tema di equivoco
Fino a quando lavoratori e sindacato potranno avere la percezione che la flessibilità la si vuole all'unico scopo di sostituire lavoro precario lavoro stabile per poter caccia di Agrigento
Ora io so che molti imprenditori non la pensano così ma allora è importante che dalla comunità imprenditoriale venga fuori
Sotto lo stimolo del dell'insieme del Paese il messaggio che flessibile deve diventare il sistema Italia il sistema produttivo italiano la flessibilità del lavoro in un'impresa flessibile
E in un'Italia flessibile fa parte
Di un nuovo sistema
Di organizzarsi rispetto alle ragioni della innovazione e rispetto alle ragioni del cambiamento non è un modo di alleggerire i costi dell'impresa che si rifiuta di affrontare la sfida a questo molti imprenditori la pensano esattamente come sto dicendo io ma importante che questo venga chiarito
è importante che venga chiarito e questo so che molti imprenditori lo pensano che proprio nell'impresa tecnologico tecnologica di domani
Nell'impresa innovativa di domani è interesse dell'impresa a conservare il lavoratore
Che ha formato all'innovazione per poterlo flessibilmente utilizzare nel lavoro e che il primo ad essere danneggiato dal licenziamento è l'imprenditore che perde un investimento e che assunzioni precarie sei mesi luglio e sei in esilio sono in realtà Butter detto buttar via dei soldi inerte
Abbiamo bisogno di aiutarci a capirlo questo per aiutarci a capire il senso di quello che intendiamo fare una certa flessibilità deve essere anche l'amministrazione pubblica
Stiamo cercando di arrivarci
Stiamo cercando di arrivarci non è una cosa facile
Non è una cosa facile per due ragioni la prima oggettiva c'è un limite alla flessibilità delle procedure pubbliche
Della cui eliminazione vivamente reste per primi anche voi
Perché noi maneggiano interessi non nostri
Noi dobbiamo dare una doverosa trasparenza ed evidenza ai passaggi delle nostre procedure per dare a tutti voi la garanzia che come si diceva da bambini non c'è imbroglio non c'è inganno
Perché purtroppo troppe volte accade nel settore pubblico che ci sia l'imbroglio e che ci sia l'inganno e una delle poche difese e la trasparenza e l'evidenza dei passaggi procedurali non a caso si faceva prima
A fare le gare a trattativa privata con quello che si sceglie da si faceva molto prima di quanto si faccia con la gara peccato che poi al contribuente costava mediamente il trenta per cento in più di quello che poi ha dimostrato di poter constatare e questo dimostra che ci sono dei prezzi che il settore pubblico non paga ma fa pagare alla collettività se porta la sua flessibilità al di là di un certo limite
Ma detto questo è evidente che ci deve essere da parte nostra all'interno dell'amministrazione la cultura della responsabilità che chiediamo a quelli che sono fuori dall'amministrazione
E ci devono essere quindi dei momenti decisionali nei quali le procedure si ferma no e nei quali qualcuno assume trasparente mentre
La responsabilità della decisione
Questo lo lo devono capire tutti
Ci sono degli interessi pubblici che sono più delicati di altri che si considerano meno negoziabili di altri ma anche per questi interessi pubblici il tempo è una dimensione che non può essere ignorato
Ecco con la pazienza da certosino che a Bassanini nel cercare vittime insomma di cambiare la velocità della macchina
è riuscito a convincere di questa verità anche quelli del ministero dell'Ambiente e guardate che non è cosa facile
Ed è riuscito a perciò
A predisporre per il Consiglio dei ministri una evidente nuova disciplina della conferenza dei servizi
In virtù della quale anche la valutazione di impatto ambientale se non è arrivata entro una certa data
Può essere portata quando c'è un interesse nazionale al presidente del Consiglio perché tagli lui il nodo Gordiano
E vi assicuro che per la cultura
Nostra questo è qualcosa che stamattina avremmo dovuto trovare nelle stampe sulla Rivoluzione francese poco più poco meno
Quindi stiamo facendo anche noi questi di questi sforzi ci stiamo sforzando di ridurre la pressione fiscale
Ora io no no assolutamente Vesper piece di Visco
Che come dice D'Alema forse è più bravo a farle che avente lo dico con la franchezza con cui parlo di un amico fraterno come Visco per me da trent'anni
Ma se visto lei sapesse vendere come lei sa fare voi sareste convinti che le tasse sono state abolite invita
Nel sette no ma ora sto esagerando
Sono sicuro che Ford avreste fatto così
Se ma intendo dire avete capito il senso di quello che sto dicendo Sella sapesse vendere come la sa fare il che significa che in come la sa fare non ha portato all'abolizione
Non
Ma ha portato a delle significative che riduzioni di aliquota e di percentuali dovuta in particolare nell'esercizio dell'attività di impresa tra IRAP ditte e super Dit
Chi di voi mi posso ancora dire che la pressione fiscale al cinquantasei per cento sull'impresa com'era fino a tre quattro anni fa ecco mi direbbe una cosa non vera perché è scesa
Immagini che stanno tra i dieci e i venti punti rispetto acquisto a seconda del gioco combinato di queste tre componenti ora
Questo
Con l'aumento del gettito è chiaro che non ha a che fare e mi permetto di osservare che quel riferimento all'evasione accertata spiega
Pochissimo cioè non c'è alcuna inconsistenti
Tra il fatto che il gettito cresca di cinquanta mila e l'evasione accertata dalla guardia di finanza sia dieci o venti mila altro e l'evasione accertata dalla guardia di finanza
Altro è il fatto che migliaia di operatori italiani che prima riteneva hanno sufficientemente impunita l'evasione dell'IVA abbiano cominciato a fatturare più Iva di quanta ne fatturazione o prima
Questa non è evasione accertata mai evasione cessata
Ed è così e lo sappiamo che è così non getto la croce addosso a nessuno anche perché è un Crocione trasversale questo qua perché insomma
Attraversa molte parti tutte le parti dell'economia ed è cresciuto il livello dell'IVA spontaneamente pagata e quindi la Guardia di Finanza meno occasioni di verificare l'Iva evasa
Grazie agli studi di settore
è cresciuto e queste sono alcune migliaia e migliaia di miliardi in più del novantanove il livello di gettito spontaneamente offerto da categorie che in precedenza ne offrivano di meno
Anche questo riduce il margine dell'evasione accertata ma questa è tutta pressione fiscale che cento c'è e
Ma riduzione di aliquota ora noi italiani amiamo Trilussa non facciamo il Trilussa alla rovescia
è chiaro che in un Paese nel quale per anni c'è stato un ridotto tasso di adempimento agli obblighi fiscali determinato da tante ragioni compreso il fatto che il fisco esoso non dico di no non dico di no
Ridurre le aliquote permette a chi già pagava le tasse di pagarne di meno
E comincia a fare emergere un pagamento di tasse magari ad aliquota più bassa da parte di chi non la pagava per niente osserva amministrava a livelli bassissimi
Ma a questo punto il mezzo pollo lo stanno mangiando tutto il tuo
Ecco non facciamo il Trilussa rovescia Ahmed soccorrono strano ma Franco
E questo è un punto importante che secondo me fa parte se volete del fucina migliore del del lavoro che che abbiamo fatto
Di che cosa io sono ancora insoddisfatta
Sono insoddisfatto come vi dicevo da un lato del livello raggiunto dall'efficienza amministrativa
è molto
è distribuita in modo molto diseguale
Ma in certe parti del paese è ancora un serio problema
E quindi questo ostacola
Il trasferimento dell'investimento nel Mezzogiorno Qatar
Io sono molto soddisfatto del lavoro dei patti territoriali stanno funzionando
Ma i patti territoriali sono i prole Comini dello sviluppo non sono lo sviluppo
Ecco amo dire dove c'era terra arida
Ora c'è un tessuto nervoso
Un tessuto erboso fatto di infrastrutture che sono amante di responsabilità locali che sono state assunte di avvio di lavoro di concertazione tra amministrazioni in prese altre parti sociali sul tessuto in verbosa devono crescere gli altri
E gli alberi ancora non sono cresciuti per farle crescere dobbiamo fare di più
Rispetto ad alcune aree siamo in grado già di fare
Bagnoli può rapidamente veder nascere quella più quelli per l'insediamento turistico al quale ormai destinata
L'aria di Napoli che il sindaco di Napoli ha predisposto anche per investimenti a tecnologia avanzata è un'area che è in condizioni di ospitare altre
E spero che presto ci riusciremo altre aree hanno bisogno di iniezioni più robuste e queste iniezioni debbono essere
Troppe in prese di troppa parte del nostro Paese hanno tuttora una dimensione troppo piccola per poter entrare nella stagione dell'innovazione
Per una ragione molto semplice perché non se la possono permettere ma perché non la vogliono ma perché c'è una soglia dimensionale al di sotto della quale l'investimento tecnologico all'investimento non raggiungibile
E allora è necessaria una spinta verso l'aggregazione è più che non verso la concentrazione che funzioni
Io ho visto realtà come Prato altre realtà nelle quali l'azienda era a livello un medio un dipendente mezzo d'azienda pure aziende che funzionavano questo dimostra come brava l'imprenditoria italiana
Che pian piano si sono venute a Greganti dove sono cresciute
Nel nel loro nel loro tessuto locale nel loro tessuto produttivo
Ho avuto organizzando questa loro aggregazione ma qui c'è ci sono problemi fiscali ci sono problemi di mercato finanziario di rapporti col credito eccetera che un governo può promuovere può soprattutto cercare ed è questa la mia idea della missione comune di comunicare agli imprenditori che vale la pena che lo faccia
A volte non ci rendiamo conto che appunto caratteristico della piccola impresa e che ha affidato a una persona
Molte piccole imprese sono nelle mani di persone che hanno la mia età persone che hanno raggiunto i sessanta
Che non hanno un figlio o una figlia che è disposto ad occuparsi che perciò hanno in qualche modo a quel punto perso la motivazione alla loro età per continuare ad investire ma sono persone che l'hanno fatto per tutta la vita se uno gli dà la carica continueranno a farlo finché campano
Ma magari quando uno ha raggiunto la mia tasse nessuno gli dà la carica si scarica un po'e questo accade questo accade psicologicamente per mille ragioni che hanno a che fare proprio poco con con la vita come fatta ecco su questo serve ecco per portare una struttura industriale come quella italiana fatta al novantacinque per cento da imprese sotto i dieci dipendenti c'è bisogno di sentirsi investiti di una missione per il futuro del Paese per la competitività del Paese perché passare dal dalla sola esportazione all'investimento diretto giustissimi richiami che sono stati fatti all'investimento diretto che secondo me è fondamentale per mantenere una presenza significativa sui mercati non nazionali
Sui quali la mera esportazione spesso non basta più e anche per del remare personale della e fare qualcosa che limiti come è giusto che si limiti il flusso di immigrazione puramente disperato e per creare le premesse di collaborazione industriale commerciale io vedo un grande futuro per il Mezzogiorno d'Italia come base logistica di un'attività imprenditoriale della sponda nord della della del africana che entra nel nell'Unione Europea attraverso il nostro Mezzogiorno
Ma dobbiamo andarci sull'altra sponda dobbiamo creare noi i flussi che poi passano attraverso l'Italia meridionale ed entrano in Europa insomma ecco c'è un grande un grande lavoro
Un grande lavoro che può essere fatto non non credo di avere risposto tutto
Sono consapevole del fatto che
Insomma sì abbiamo mille incertezze nell'andare avanti come Paese impresa insomma ne discutevamo a tavola ci sono
Delle
Impostazioni diverse che sono trasversali
In tutta l'Italia punto l'Italia giustamente veniva notato da lei stata era regolazione e e el e liberismo per gli oligopoli io condivido perfettamente questo giudizio perché da una parte non hanno una sufficiente cultura antitrust
E quindi antitrust intendo dire quindi è disposta a tollerare collusioni oligopolisti che molto più di quanto sarebbe il caso di fare
Dall'altra non ha una sufficiente cultura della concorrenza che è diverso da Antitrust ed è ancora in molti settori iper regolata
Ma stiamo cambiando
Stiamo cambiando non si può cambiare in un giorno sono non dimenticate che questo il Paese che ha avuto la prima legge andrà a tutela della concorrenza nel mille novecentonovanta esattamente nel centenario dello Sherman Act in questo caso davvero siamo arrivati un po'tardi ma in nove anni abbiamo parecchio recuperato abbiamo parecchio
Era recuperato e di più foto un di più potremmo potremmo fare ancora
Per farlo
Ecco abbiamo bisogno di quello che è stato detto mi per per perpetrare ingegner Soncini
Io
Proprio perché credo molto al mercato e alla concorrenza non amplifica o mai più del necessario il ruolo della politica
Ma sono convinto come lei
Che compito della politica e dare un disegno di riferimento un pari
Siccome il mercato sarà globale l'Europa sarà integrata ma in ciascuna di queste macro Real tracce ciascuno dei nostri Paesi
E la dirigenza politica nazionale regionale locale di ciascuno dei paesi ha la responsabilità di definire un quadro di riferimento che sia il ruolo che in questo Paese e la sua impresa
Possono esercitare nel futuro
Ed è da qui che nasce la mia impazienza
Nei confronti della politica quando questa è troppo attenta a quello che stamani chiamavo il suo gioco interno di Domino e quindi di interdizioni reciproche
Piuttosto che a questi problemi sui quali in realtà gioca il suo ruolo e gioca l'attenzione che hanno permesso ai cittadini
Giocheranno la affezione o disaffezione che i cittadini possono avere
Nei suoi confronti
E più dopo il tema delle pensioni non ci sono state delle drammatizzazioni che personalmente avrei difficoltà ancora ora a capire il problema vero in Italia delle pensioni
Verifica non verifica due mila due mila uno non è in nessun caso quello d'Italia
Cioè questa è la mia la mia posizione è sempre stata questa non si tratta di tagliare le pensioni
Si tratta di creare un sistema che facendo entrare in campo il mercato finanziario attraverso la previdenza integrativa permetta a
Di evitare che i trattamenti della previdenza pubblica che il contributivo porterà a ridurre già come risultino alla fine gli unici
Di cui i nostri pensionati futuri usufruiranno trovandosi con redditi inadeguati e quindi hanno bisogno del complemento della previdenza integrativa secondo
Quando questa abbia raggiunto un certo equilibrio ridurre non le pensioni
Ma progressivamente l'aliquota della contribuzione obbligatoria che questa sia troppo alto e rappresenta un fattore distorsivo del mercato del lavoro perché non c'è
è un posto un costo sul costo del lavoro particolarmente elevato se noi riusciamo nel tempo a trasferire versamenti che vanno all'obbligatoria ai fondi previdenziali il cui rendimento è superiore
Noi possiamo temere a contribuzione ridotta trattamenti immutati o addirittura cresciuti ma questi sono i termini del problema di cui secondo me si deve discutere e di cui finalmente se si è cominciato a discutere in queste settimane fondamentalmente rapporto tra previdenza obbligatoria e previdenza integrativa il problema e questo al di là delle drammatizzazioni la la mente legati al brodo dei veleni di cui parlavo all'inizio è una questione su cui la concertazione basta e avanza per trovare un'intesa soddisfacente per tutti
Abbiamo svolto ringrazio racconto
Graditissimo ospitalità
Presidente Ama
Il no
Chiedo
Chiede ai giornalisti di essere cortesi di lasciarci saluta
Gli ospiti rappresentanti ma non è che sto in funzionari e che ci hanno
Buonasera
Ci sono lei e invece alcuni giornalisti
Sopra
Allora
Ma ripeto
No