"Socialisti e comunisti nell'Italia Repubblicana" - presentazione del libro di Francesco De Martino (Ed. La Nuova Italia), organizzato dalla Fondazione Pietro Nenni presso la Sala Pietro da Cortona - Musei Capitolini

Io devo solo aprire il dibattito ma
Qualche parola ma non se ne è
Non ci sente
Note ogni promettere imboccano B Cosimo l'omaggio si sente così va bene va bene giù perché poi
Perché poi vale per me ma vale anche per loro
La Fondazione Nenni
E orgogliosa
Di questa serata del successo
Per la partecipazione al più alto livello dei presentatori del libro di De Martino
Amato e D'Alema
Per la vostra presenza così numerosa
E perché Francesco De Martino potuto essere qui con noi
E noi a Luís vogliamo rendere un omaggio perciò
Che gli rappresenta
Nella storia della Repubblica come protagonista
Per l'impegno che gli ha messo durante tutta la sua vita
E che non ha cessato ad onta dell'età
Per l'unità della sinistra
Sulla base dei valori rinverdito i del socialismo democratico
E non è
L'ultima la ragione del nostro orgoglio che
Avendo la nostra Fondazione il nome di Pietro Nenni
Noi siamo felici come Fondazione Pietro Nenni
Di onorare
L'amico il collaboratore il compagno carissimo Di Pietro Nenni
Devo ringraziare anche l'assessore Borgna che ha messo a nostra disposizione questa splendida sala
Che cosa devo dire purtroppo ma non basta contenere la vostra partecipazione
E devo ringraziare anche il compagno boiardi perché ci ha aiutato in modo efficace
Per organizzare questa manifestazione
Tempo addietro l'onorevole Berlusconi
Ha richiamato Giuliano Amato rimproverandogli di andare in giro
Ballerina a presentare libri
Siccome questa sera a presentare un libro mi pare che sia l'occasione di fare una piccola riflessione su questo rimprovero
Ai libri presentazioni libri
Io non so se il bene librario un venne
Con cui Berlusconi abbia una grande dimestichezza
Forse i libri contabili
Io ho letto però e la cosa mi ha divertito un giudizio di un suo professore
Don Erminio for lotti il quale ha detto non so più a quale giornali che Berlusconi a scuola i libri di vendeva al all'usato Curley monetizzata
Per beh Pri quando è finito il corso non durante il corso
I libri la discussione la cultura per la sinistra e cosa importante e la nostra anima semmai se ne fa poca
Questo di De Martino che è accompagnato da una lucida ed appassionata presentazione di Gaetano Arfè
Ha un titolo
Che tutto un programma come suol dirsi socialisti e comunisti
Nell'Italia repubblicana
Socialisti e comunisti due soggetti
Ti contrapposti
E il titolo mi porta a a ieri alla la ricorrenza dell'ottantesimo anniversario della scissione di Livorno
Dalla quale sono nati i due soggetti prima di Livorno il soggetto era uno solo
E oggi
Questi due soggetti che hanno fatto la storia dalla sinistra con le luci e le ombre
E per per molti decenni
Oggi i socialisti e i comunisti chi sono dove sono Chisso
Con questa sigla noi troviamo dei socialisti che proprio ieri hanno scelto di
Attentati negli accampamenti della destra usurpa Hondo questo nome
Troviamo altri socialisti io ringrazio Boselli che è qui presente che dirige
Il partito un partito che ha fatto la scelta giusta
Che ha scelto il terreno naturale
Del socialismo la sinistra
Sono pochi e noi gli auguriamo di crescita inauguriamo fraternamente di Crash
Coloro che si chiamano comunisti sono nati da una scissione
Poi mi hanno fatto un'altra sono due partiti
E in occasione della ricorrenza
Della scissione di Livorno si sono scambiati secondo un copione antico accuse l'uno ha detto all'altro di essere estremista e l'altro ha detto all'uno di essere Opportunities
Per fortuna la sinistra
Non è tutta qui
Ottant'anni da Livorno sono ottant'anni ottanta anni luce
Nulla di quella scissione oggi e attuale
Se non
Per il fatto che è stato una scissione di tutte le scissioni che hanno costellato la storia della sinistra il suo male oscuro ha detto una volta D'Alema in modo spiritoso si sviluppa per carillon cinesi
è stata forse
La più sciagurata
Perché ha aperto almeno una porta una porta grande al fascismo
Ecco l'attualità fin dal titolo del libro di De Martino
Che un libro di ritratti di dirigenti socialisti e comunisti di questi anni di Repubblica
Socialisti e comunisti
Ci sono anche i socialdemocratici c'è un bellissimo medaglione venti Giuseppe Sala
Io leggo questo libro come un messaggio
La storia non va rimosso
La revisione i conti con la storia
Debbono essere radicali
Severi
Per la gravità degli errori commessi e soprattutto per l'enormità dei problemi nuovi con cui la sinistra oggi si confronta
Ma non deve essere rimossa
La storia della Simest perché si rischia di buttare via anche il bambino
La storia è un elemento dell'identità delle forze politiche
Io voglio leggermi solo tre righe di una pagina di De Martin
A pagina duecentododici
Parla dell'occupazione delle terre scrive in quegli anni duri di lotte Astore in scontri violenti con le forze dell'ordine
La rinascita e dei suoi errori e le sue vittime fra i braccianti poveri di Montescaglioso Torremaggiore villa Literno
Oggi la riforma fondiaria fuori di qualunque agenda che indichi chi la proponesse farebbe ridere però quella pagina ecco la mia opinione è una pagina identitaria della sinistra
è una pagina che ha dato alla sinistra una sua fisionomia una sua identità insieme a tante altre pagine di questa storia che è fatta di enormi errori ma anche di grandi realizzazioni
Se le radici sono vive
L'albero cresce e dà i frutti
Se le radici finali Visco no l'albero diventa una struttura inerti
E non dare frutto
Questo credo che sia il messaggio del libro di De Martin
La sinistra c'è ha forse bisogno di maggiore fiducia in se stesse nelle sue capacità espansive
Ha bisogno di maggiore unità
Ha bisogno di un progetto in cui gli antichi e sempre vivi i valori di giustizia e di libertà ispirino una lotta per il rinnovamento di un mondo che straordinariamente complesso ma anche pieno di Tampere promesse
Voglio concludere ricordando ancora Berlusconi
Berlusconi ha rivolto a D'Alema un augurio che possa dar vita a un partito socialista e democratico
In una certa misura lo faccio mio questa oppure lo traduco
Spero che D'Alema si impegna ad andare avanti sulla strada che ha imboccato
Per costruire un moderno unitario partito socialista che sia tale a cominciare dal nome
E naturalmente a questo compito associo Giuliano Amato
Al quale do la parola grazie
Vero che funziona per la strada questo sì molto vicino
è un'occasione straordinaria
Per esempio vent'tra tre o quattro Giannini si sentirà sì è un'occasione straordinaria prevista di poter presentare un libero di Francesco De Martino averlo qui con voi
Ritrovarci qua per zone che hanno vissuto insieme mezzo secolo più o meno a questo punto
Insomma sì tu eri un matura dirigente Gianni Ferrara e io eravamo due giovanotti
Che passeggiavano in una Roma caldissime ad agosto tra luglio e agosto vivevano la crisi che quelle stagioni portava sempre tra luglio e agosto
Ricordo come il che tu uscì visti
Ci si riuniva allora al Viminale spesso che altrove
Tu cisti pensa un po'che se non c'entra niente con questa ha mi mi torna in mente ora vedendo Gianni te e me
Un Sisti ci guardava Steno eravamo mettere nella solita veste in cui ci sono delle persone che assistono tecnicamente loro segretario
Preferisce sì a qualcosa finalmente cambierà sono riuscito a convincerli a fare una legge per il finanziamento pubblico dei partiti
E così di vesti quelle giornate con la speranza che questo significasse voltar pagina te lo ricordi all'inizio degli anni settanta
Il problema evidentemente era più complicato di quanto ci apparisse allora comunque questi sono ricordi già di trenta anni fa
Ma il libro di Francesco De Martino spazia su un periodo più lungo
Un periodo che va fondamentalmente dalla nascita del Partito d'Azione dalla sua presenza in quel partito la dal lindi primi Partito socialista gli anni del rapporto socialisti comunisti all'inizio
Della vicenda repubblicana e vi sono scritte che arrivano in realtà fino al nostro tempo
Questo permette di vedere un filo lungo nel lavoro di De Martino che si dipana attraverso le varie storie che racconta la storia di il socialismo di Emilio Lussu
Storia di Lelio Basso reprobo
Ferruccio Parri uomo della democrazia il pensiero e l'opera di Ruggero Grieco Antonio Gramsci e la questione meridionale che il saggio scrissi curo più impegnato e più lungo
Che compare in questa raccolta il poi valori Brodolini Longo
Nenni Morante issare avverte Palmiro Togliatti e il rapporto con i socialisti
Lombarde compare ma non come oggetto specifico di un di un saggio ma insomma non
Tra capacità la capacità dei socialisti di litigare in qualunque momento in qualunque circostanza è impareggiabile per veramente
Veramente
Ora
Ci sono due tratti che chiaramente caratterizzano questa raccolta e che non sarebbero propri di tutti i socialisti
Sì quali siamo stati inversa
Il primo è sicuramente la profonda convinzione che L'Unità sinistra sia un valore che avrebbe dovuto essere perseguito che è stato perseguito che non è stato realizzato questo chiaramente il De Martino cioè questo elemento qua che attraversa tutta questa storia
E che in realtà lo accomuna nei nei cosa che a volte viene viene cancellata in ragione così di vicende politiche contingenti
E che lo accomuna Saragat
E lui lo ricorda fissare la gara dove visse queste in un incontro che essi ebbero in una sede non in una sede non ufficiale
Naturalmente Brunetta per volerla bisogna essere in due
E per poterla praticare bisogna essere in due disposti a praticarla oltre che a volere e questo è un punto sul quale tornerò
E tuttavia De Martino consapevole delle difficoltà e dei prezzi lungo tutta questa storia ha sempre questa cosa ha in mente come obiettivo essenziale per avere la forza necessaria è un è una vecchia regola della politica e quindi insomma per avere la forza necessaria difficilmente la forza necessaria alle idee nelle quali crede è una forza che riesce ad esserci quanto dovrebbe esserci in assenza di questo fatto
è interessante cogliere inibitori
Tanto la consapevolezza dei Prezzi che dal suo punto di vista i socialisti hanno pagato ai momenti unitari
Quanto al fatto che alla fin fine però quella era una cosa che comunque aveva una sua ragion giusto ecco non
Non è particolarmente felice del Fronte popolare
E nota
Basta trovarla pagina che cosa accadde allora
E cioè lo dice
Che una volta fatto fatte le liste comuni in realtà ci fu un'assoluta prevalenza dei che al
Di dati i comunisti su centottantatré eletti solo quarantacinque erano socialisti mille novecentoquarantotto
Eppure i rapporti di forza fino a poco prima erano stati diversi
Lui era con basso ai tempi di mora
E però esprimesse un Morandi un giudizio equilibrati Simone
E visto in fondo Morandi cercò di costruire un partito che reggesse
Che in un momento difficile in cui ciò che contava a vere e forza
Davanti a fenomeni che Benzi potevano qualificare all'epoca fenomeni di lotta di classe e lui dice
Ed è Morandi non fece un partito leninista cercò di fare un partito forte organizza quindi ragioni di Venezia e da quelle di basso che al quale pure era vicino
Che vagheggiava un partito più democratico più libero più Luxembourg diano forse fatto sta ed è che quando passo viene
Espulso dalla direzione
De Martino sia ad opera perché tra i tra Morandi e basso il rapporto personale almeno si ricomponga
Anche qui all'interno del partito il valore dell'unità vedete ancora il valore dell'unità più che della divisione pensate che cosa all'interno del partito socialista c'è stato un grande dirigente che si è preoccupato del valore dell'unità
Ecco pensiamo
A metterci nelle liste dei buoni e dei cattivi rispetto al valore dell'unità credo che De Martino non avrebbe molta compagnia
Eppure vuole uccidere raccordi rimettere insieme il rapporto tra basso e morale e dice nel pezzo su Bassora improbo purtroppo Morandi morì prima
Che questo accadesse ma evidentemente era qualcosa di possibile questo è è un primo punto che segnano non c'è tempo di approfondirlo ulteriormente questo valore dell'unità della sinistra questo valore dell'unità all'interno
L'altro elemento che emerge in più passaggi
è quello che si rivelerà importantissimo ossia s'più nella storia degli ultimi anni al limite che nella storia più lontana
Che è la specificità del Partito comunista italiano rispetto agli altri partiti comunisti
E questo è il punto che si rivelerà decisivo quando caduto il muro di Berlino Taroni
Forse
Io stesso
Aspettavamo che questo partito venisse travolto dalla caduta e questo fu un errore che componenti Koch commettemmo hanno i socialisti dopo l'ottantanove
Ma questo partito come dice lucidamente le Martina in questa raccolta non era come negli altri partiti comunisti europei non era tenuto insieme da un cemento sovietico
Per cui venuta meno l'URSS veniva meno il cemento ma aveva anche un cemento nazionale
Che lo aveva fortemente radicato e che gli consentì di sopravvivere alla grande bufera
è interessante che questa convinzione De Martino SETAF sembra leggerlo qua magari la sua vita è diverso ma sembra rileggerlo qua che se la sia fatta attraverso Gramsci
E se la sia fatta da storico apprezzando lo storicismo di Gramsci
E rifiuti con constatando come Gramsci analizza la questione meridionale
E vede in essa non un riflesso della natura tra virgolette come in qualche modo è un po'schematico e mentis sì diceva di di di di Fortunato
Ma lo attribuisse alla vicenda fuori storico politica delle Risorgimento
E quindi adottando Gramsci una tesi che poi ebbe anche molti altri Conforti in sede storica di e una uso del Mezzogiorno per rafforzare l'accumulazione industriale del Paese in buona sostanza favorito
Dall'alleanza tra i i i ceti agrari e i ceti industriali del Nord
La consapevolezza di Gramsci della specificità storico-politica della vicenda italiana Porta Gramsci sottolinea De Martino a identificare una alternativa politica che non è dettata da una pedissequa accettazione di una lezione leninista
Ma è dettata se non altro anche da ragioni specificamente nazionali e da una interpretazione del vicenda nazionale e questo porta questa elemento la specificità di questo partito comunista INPS coperta da De Martino storico attraverso la storia
Porta il discorso al tema che viene sottolineato nella prefazione al libero del grande senso della storia e del metodo della storia che c'è in questo lavoro in questo porta anche ad altre questioni di grandissimo interesse De Martino non pensate ritrovarci qua un segretario di partito ci trovate uno storico proprio anche quando parla di politica
Sarà perché io spesso vengo dalla professione di professore ma per me è proprio acqua di pura fonte
Una trattazione di una vicenda politica nella quale la tesi sostenuta non prevarica sulle fonti
Nel quale è importante la fonte da cui è tratto il dato per poter dire e quindi questo è sostenibile
E la fonte citata correttamente non è citata attraverso il titolo virgolettato di giornale che notoriamente appartiene solo al titolista
E chi è in genere il protagonista della polemica politica quotidiana che molti vivono in Italia
E la fonte come l'autore aveva scritto che si preoccupa di precisare anche chi era l'auto
Primo elemento secondo elemento proprio per lo storico e lo dice apertamente all'inizio del pezzo su Togliatti
Gli uomini del passato vanno giudicati nell'epoca in cui vissero
Questa è la chiave metodologica e anche di interpretazione politica
Di questo lavoro che genera una serie di conseguenze che genera una serie di domande
C'è sempre il distacco appunto di chi le fonti davanti e la consapevolezza dei tempi
La doppiezza di Togliatti viene qui raccontata non come un'ambiguità moralmente criticabile
Ma come comportamenti non tutti univocamente inspiegabili ma tutti largamente spiegati dalle circostanze in cui Togliatti si trovò ad opera
E quindi finisce per sottolineare le ambivalenze di questi comportamenti lasciandone fuori il giudizio in qualche modo
Arriva a spiegare come comportamenti dettati dalle circostanze anche quelli di di Luigi Longo
Il partito come il mito e il partito come le entità assoluta cui si doveva fedeltà massima
Per cui criticarlo contestarne le scelte fondamentali
Poteva mettere a repentaglio il valore etico lo dice Luca pochi sono disposti oggi ad ad accettare che così potesse essere la politica ma sottolinea questi come elementi dell'ente
Allora qui sorgono evidentemente delle domande ma allora tutto è giustificato dalle circostanze
Qualunque comportamento purché coerente con le circostanze lo dobbiamo accettare non è così
Non è così
De Martino dice con chiarezza che il cinquantasei era il momento in cui bisognava prendere le distanze da
Lo dice chiaramente bisognava prendere le distanze da e non fu quanto
De Martino condivide
Fino a un certo punto ma lo condivide il patto di Salerno
Però non ritiene che fosse necessario entrare al governo poteva mantenere anzi una qualche distanza perché essere entrati al governo favoriva restaurazione favorirà continuità al di là di ciò che in quel momento sarebbe stato possibile ecco quindi
Pur essendo molto attento a sottolineare il rapporto con le circostanze come rapporto che spiega comportamenti
Non arriva al punto di derivarne che le circostanze giustificano ogni comportamento li spiega no i comportamenti ed è importante saperne le ragioni ma se uno stop
Per la scelta politica e per la volontà politica di andare al di là delle circostanze da questo punto di vista tante domande potremmo porci sulla nostra storia passata
Quanti comportamenti abbiamo tenuto
Spiegati dalle circostanze in quante circostanze avremmo avuto uno spazio per vincerle e per vincere il loro condizionamento e non lo abbiamo fatto
In quali altri circostanze invece le circostanze erano comunque più forti di noi
Ecco questo è un modo secondo me forte non partigiano non pregiudiziale di utilizzare la storia
In questo metodo se la prende anche con me e ad un certo punto ai tempi di un dibattito su Gramsci mille novecentosettantasette egemonia e democrazia uno dei volumetti curati da Federico Coen ai tempi d'oro di Mondoperaio e De Martino prende di petto proprio me rispetto ai tanti che intervennero in quel dibattito accusandomi
Di criticare il richiamo del Partito comunista di allora allegato di Gramsci
In modo astratto che non tiene conto di ciò che in quelle circostanze
Richiamarsi allegato di Gramsci significava per il partito comunista di allora e in qualche modo ha ragione nella sua critica in questi giorni sono andato a rileggerlo per il mio intervento in quel volumetto
E devo dire che allora io che prendevo un po'le distanze da Salvatori più
E un po'da qualche altro devo dire che insomma c'è del vero in quello che dice De Martino su su su quello che dico io indi in quel volumetto perché io non non accredito in alcun modo in una fase in cui il partito comunista cerca di prendere le distanze dall'Unione Sovietica il senso che rispetto a questo distacco ha il richiamo comunque a Gramsci a prescindere dalle interpretazioni che poi si possono dare sull'egemonia come direzione politica e morale conseguita attraverso il consenso anzi che secondo anziché secondo la dittatura insomma per tornare proprio alla citazione canonica di Gramsci
Rimarrebbe e chiudo un'ultima questione no altre due questioni
Vogliamo provare a riscrivere col metodo suggerito da De Martino anche una storia degli anni ottanta non lo abbiamo ancora fatto
E non tocca soltanto l'anno i socialisti fanno tocca ad altri fare
Riscrivere anche la storia degli anni ottanta con questo
Collocarla nelle circostanze tenute e rispetto alle circostanze del tempo essere disponibili a capire quali furono gli errori dettati dalle circostanze quali furono gli errori dettati da una nostra insufficienza
Davanti alle circostanze
E infine
E infine la questione dell'unità
è una questione attuale quella dell'unità
Non esistono più i
I comunisti se non partiti ormai piccoli i socialisti fanno il possibile per essere impartiti piccoli perché già avendo ridotto il proprio consenso fanno sempre in modo da tenere esempio partiti ma addirittura collocati in parti diverse
Ma non è questo il punto il punto è che oggi
Quella che è stata la grande questione dell'unità tra tra comunisti e socialisti
è diventata la questione del costruzione di un grande partito riformista
Secondo così la cultura cangiante il movimento del socialismo europeo
Che esige una pluralità dei componenti
E culture se che devono diventare nuova appunto
Ecco qui il punto che abbiamo davanti e qui forse è ancora Massimo presente una delle domande chiesta
Chi chi si leggono nel nel lavoro nei lavori di di De Martino cioè
La
K città avvistare di costruire l'insieme
La capacità di costruire un insieme in cui nessuno ne veda le caratteristiche necessarie in quanto si tratti di un insieme costruito a sua immagine e somiglianza
Oggi lo dico con franchezza io che sono tra tra i non DS più vicini ai DS probabilmente queste è una definizione che mi si attaglia per la mia attuale collocazione percepiscano May non DS per il crollare in un gergo non storico perché non si deve dire DS per uno storico non non userebbe queste si dire gergali un sentimento che c'è tuttora tra i non DS il re s'il sentimento delle rischio dell'assimilazione del dover essere assimilati
Del è finito il comunismo è finito il Partito Comunista vero le è costruibile un gruppo dirigente nazionale e locale che non si sia costruito per assimilazione cooptazione Massiah costruito per convergenza e e quindi per con crescenza io credo che Rossi
La domanda che che tutti si devono porre perché rimasto questo sentimento è un sentimento che viene da una tradizione che ormai non ha più ragione e quindi è frutto di una vischiosità storica o c'è ancora qualcosa che non rende attuale e che quindi ostacola
La crescita che c'è bisogno di realizzare per costruire un partito socialista di rango europeo perché espressione di rango europeo
Deve spazzare dal trentacinque per cento in su
De Martino nel in questi suoi saggi questo problema implicitamente lo pone quando segnala i prezzi dell'unità tutte le volte che l'Unità ce sta
Allora come si fa
Ad evitare che diffidenze permangano e quindi ostacoli permangano per queste ragione ecco è rimasto qualcosa del passato
è rimasta una cultura che senza avere più nulla del comunista di un tempo tuttavia continua a contare su una fidelizzazione aprì Iori
Dell'appartenente al gruppo dirigente
Mi permetto di di chiudere ecco constatando questo
Non è un il partito DS non è più un partito comunista se non altro per la regione che più della metà di coloro che fa che ne fanno parte oggi non hanno mai fatto parte del partito comunista
E tuttavia essi fanno parte nel loro insieme di un partito che raggiunge una quota dell'elettorato insufficiente a dar vita ad un partito socialista di rango europeo
E c'è bisogno perché questo accada che al tre
Componenti non soltanto quelle ex socialiste o socialiste non soltanto quelle riescano a riconoscere qui in un insieme come ecco
Che cosa c'è che tocca
No ma a coloro che desiderano unire anzi
Ma a coloro che fanno necessariamente da punto di riferimento maggiore per che L'Unità sia possibile come dicevo all'inizio per unire anzi bisogna essere almeno in due
E qui andrà ed è l'ultima cosa che dico andando nella vecchia storia e mail ritratti di vecchi comunisti chiede Martino fa si nota una differenza terrà vecchi comunisti che per seguivano
Effettivamente ed efficacemente L'Unità e che quindi vedevano negli anni altri dei potenziali compagni ai quali unire sì
Ed altri comunisti per i quali L'Unità era un dominio era una scomparsa degli altri più che non un mettersi insieme
Una coabitazione
Ci sono tante storie di comunisti del primo tipo
Ne ho conosciuti operanti nel sindacato e ne ho conosciuti anche nel partito ma ne ho conosciuti anche nel secondo Teater secondo tipo
Questi sono due spiriti che probabilmente sono rimasti anche nella storia postcomunista
E allora questo è un punto importante perché probabilmente il nostro futuro ormai dipende dalla capacità di un'Unione più larga
Più saremo capaci di o non Ignone più larga meno sarà floreale il centrosinistra italiano i fiori nascondono i limiti della politica
Il giorno chiedo la politica supererà questi limiti non avrà più bisogno di fiori ma farà tante opere di bene e quindi dobbiamo metterla in condizioni di fare
Mi pare che con questo appello alle opere di bene
Giuliano Amato abbia offerto a Massimo D'Alema un argomento che in questa sala credo che sentiamo tutti e che se ho ben capito se ben traduco
E possibile realizzare l'Italia un partito pluralista o plurale come si dice oggi a vocazione maggioritaria perché si possono spogliare di fiori e piante
Ed essere ed essere se stessi
Questo era nel progetto della Cosa due
Il pluralismo
Ma mi chiedo rimasto sulla carta
Se ne può riparlare
Io chiederei a Massimo D'Alema di prendere la parola
Io vorrei
Quindi mi pare scusa massima sarà mia mamma mi pare sia questo il più potente e non so se non arrivano al punto di proporre sì che abbiamo posto
No
Nelle quali
Poi a chiedere soldi cambia post
Arriva che qui bisognava cambiare libertà apparecchiature inversione
Bene
Naturalmente io no non mi sottrarrò alli alle interrogativi più squisitamente politici
Che
Intervento di Giuliano Amato io adesso
L'introduzione le domande che poneva Tamburrano propongono
Ma vorrei anch'io come Giuliano prendere le mosse dal volume che presentiamo
Che d'altro canto contiene un forte messaggio politico
La cosa che colpisce di questo volume che è stato ricordato raccoglie scritti o interventi a proposito di personalità della sinistra italiana
O di singoli momenti della storia della sinistra italiana
Colpisce che questo libro raccoglie interventi e scritti fra il mille novecentottanta e il mille novecentonovantuno cioè in un periodo che è stato tra i più drammatici lacerazione e di scontro dalla sinistra
E tuttavia un libro che io non definirei soltanto animato da passione unita
è un libro che affronta il tema da un punto di vista
Storiografico e politico molto forte cioè considera socialisti e comunisti non come esponenti di due movimenti tra di loro contrapposti
Ma come figure che si muovono all'interno di una storia unitaria comune
è questa la cosa innanzitutto che colpì
Il PC e viene considerato come una parte del movimento socialista Italia
E
Da questo punto di vista
Io credo che Martino proponga qualcosa che non è soltanto un atteggiamento milita
Di un uomo che è sempre stato
Dalla parte dell'unità della sinistra ma propone anche un'interpretazione della storia della sinistra italiana
E naturalmente come ricordava Giuliano Amato
Questa visione questa visione unitaria della storia della CBS tornerò su questo Criterion
Perché io credo che ci aiuti a capire meglio anche i limiti e le sconfitte
Degli utili e degli altri
Le quali alla fine sono sempre stati i limiti e sconfitte comuni
C'è un un bellissimo racconto di Morgan Louisbourg S racconto suoi racconti fantastici
Dovessi appunto si narra del dello scoop del conflitto fra due teologiche si combatté durante tutta la vita fino al punto che uno riesce a far bruciare l'altro
E poi scoprono nell'aldilà che in una curiosa demonologia binaria in realtà loro sono la stessa persona
Stessa persona con la P maiuscola e hanno trascorso tutta la loro vita ad autodistruggersi
Convinti di essere due
Ora al di là di questa citazione che è un po'complicato racconta ebbe da ripescare io credo che la sinistra italiana abbia vissuto un po'un destino di questo genere
Che significa che appunto il PC non è stata una variante nazionale dello stalinismo d'altro canto De Martino ricorda come se mai questa tragedia di una compromissione con lo stalinismo fu comune e i due grandi partiti della sinistra italiana
Emerito di Nenni fu
Quello di
Partire al galoppo dopo il ventesimo congresso
Nella direzione giusta ma dopo il ventesimo congresso e colpa del Partito comunista italiano di Togliatti fu invece di muovere con lentezza e con ambiguità
Ma tutto questo avvenne dopo la morte di Stato
Perché prima la solidarietà la compromissione comune
Quindi il PC non è stata una variante nazionale dello stalinismo con i suoi errori difetti i suoi limiti
E bisogna anche dire
Che il partito socialista italiano
Non soltanto non è stata una forza diciamo che
Si è mossa sul
Da diciamo dal punto di vista romantico settario non è definibile come una formazione opportunista o che abbia abbandonato
Una sua passione riformista ma cercato nel corso di tutta la sua storia
Di condurre su un terreno molto
Su un terreno difficile perché stretta tra il conservatorismo dominante nella società italiana nella politica italiana e la presenza di una grande forza della sinistra
Che non era spendibile sul terreno del governo
Io credo che soltanto se noi guardiamo specularmente questi due grandi partiti
Nella loro singolarità
Un partito comunista come il PC che tuttavia ha avuto via via nel dopoguerra sempre venuto affermandosi come un partito che aveva la configurazione materiale di una grande forza riformista europea se uno pensa alle socialdemocrazie europee che cosa li contraddistingue rapporto con i sindacati le cooperative l'uso del governo locale il riformismo in essere ora il Partito comunista italiano è stato un partito comunista che tuttavia si è costruito dal punto di vista materiale strutturale con modalità molto simili a quelle delle grandi forze riformiste in Europa che assai meno simili rispetto all'esperienza del radicalismo minoritario dei partiti comunisti dell'Occidente
Partito socialista una forza riformista e tuttavia che via via è venuto perdendo quei caratteri maggioritario di classe e si è molto caratterizzata da una forza che invece organizzato settori di piccola borghesia di un intellettuale con una venatura di radicalismo che mi ha segnato l'originalità
Come limite ma anch'io credo come grande vivacità culturale che certamente lo rendeva molto diverso rispetto ai grandi partiti socialisti dell'Occidente
Io credo che noi dobbiamo considerare questa storia comune della sinistra italiana
Molto di più che non come storia di un conflitto come storia di un intreccio in cui i limiti e le sconfitte della sinistra
Sono sei spesso state il rispecchiamento di errori comuni
E questo vale anche per gli anni Ottanta
Poi dirò qualcosa sugli anni ottanta cioè
Dubbi sul di invito giusto che Giuliano Amato fa a leggere anche gli anni Ottanta sulla base del criterio storiografico che Francesco De Martino ci propone
Condivido anch'io
Giudizio di Amato secondo cui il saggio più impegnato del volume quello su Gramsci
Va proprio alle origini dei tratti peculiari del comunismo italiano
E non c'è dubbio che il meridionalismo di Gramsci rappresenta lo strappo più vistoso rispetto allo schematismo comuniste
E il legame più forte fra il PC e l'idea di una rivoluzione democratica incompiuta cioè degna di un partito comunista che prende su di sé il compito del compimento di un processo democratico
E
è proprio nella nel meridionalismo io perché non è un caso che la tradizione riformista e democratica nel PC anche nella formazione dei gruppi dirigenti è molto legata alla cultura meridionalista
Mentre le aree di dogmatismo Ibis schematismo
Si sono formate piuttosto nell'opera Isma'del nord perché non nel meridionalismo comunista meridionalismo comunista da Gramsci ad Amendolara diciamo è stata fucina
Di
Di una cultura e di quadri di ispirazione riformista
Democratica
E più più fortemente legate alla originalità del comunismo italiano che non ha la sua collocazione internazionale
Ma è anche vero io voglio dire vi ha colpito di più perché fondo dir bene di Gramsci
Facile
Dal punto di vista di di chi è stato dirigente militante e dirigente del partito comunista il saggio che forse mi ha colpito di più è quello su Togliatti
E la ricostruzione di questo rapporto Nenni Togliatti
Di questo filo che non si spezza
Di due uomini che pure avevano conosciuto il legame e la rottura e tuttavia
In fondo
Questo filo non si spezza neppure negli anni del centrosinistra e De Martino rievoca l'impostazione togliattiana della opposizione al primo centrosinistra in fondo questa sfida sul terreno del riformismo
E
De Martino rievoca l'impegno di Togliatti contro la scissione del Partito socialista
Fino al punto di chiedere al segretario del partito socialista se in fondo persino il voto in dissente solo sulla fiducia al governo non potesse essere tollerato
Lasciando aperta una possibilità perché la sinistra socialista possa rimanere nel partito socialista
Eccoli credo che questi sono tratti di una politica lungimirante diciamo non di una guerra senza quartiere
E poi Nenni del del sessantatré che pure nel vivo della polemica con il Partito comunista dice beh insomma queste correzioni
Questa questo coraggio del fare i conti fino in fondo condivido come attivismo di fare i conti con
Le dittature dell'Est dal punto di vista dei valori dell'umanesimo socialista questi sviluppi
Sono leggo la citazione ma questi sviluppi dottrinali teorici ai quali i comunisti oggi non sono giunti tuttavia si imporranno anche per loro
E questo aprirà la strada alla formazione una grande forza unitaria della sinistra italiana
Cioè io credo che in realtà questo orizzonte di una ricomposizione unitaria della sinistra italiana
Sia rimasto all'orizzonte di quei gruppi dirigenti almeno fino alla metà degli anni Settanta
E dei
Le lacerazioni più drammatiche sono venute dopo
Quando in realtà da una parte e dall'altra questo orizzonte di ricomposizione unitaria venne meno
Ma il merito di quella generazione di dirigenti comunisti socialisti dei quali De Martino ci parla è di non aderire smarrito questo orizzonte unitario neppure nel momento dei conflitti più aspri
Fra di loro
Io credo che
Noi abbiamo
Abbiamo bisogno di tornare a riflettere su questo perché badate non si costruisce nulla di nuovo
Se noi non rimettiamo le le nostre radici nell'humus da cui proveniamo io io avverto fortemente questo problema se noi pensiamo che con quanta intelligenza politica Berlusconi è andato a cercarsi
Un pedigree
Reinventando sì direi
Opera di fantasia diciamo come erede della grande tradizione democristiana popola
E invece con qualche con quanto accanimento la sinistra si è sforzata di cancellare Lescure radici che invece ci sono diciamo
Devono essere andate a cercare
Io credo che in in questo si rivela un errore
Il punto finale diciamo di questo rispecchiarsi nei reciproci difetti e avvenuto nel nostro Paese
Quando la la drammatica crisi del partito socialista
Che interviene nel momento stesso in cui matura una crisi del comunismo internazionale
Diventa anche per noi
Una tragedia
Perché viene meno la sponda che avrebbe potuto indirizzare il rinnovamento
E lo stampo
Finalmente molto ritardo nella sua direzione naturale parliamoci chiaro
Il grande problema che noi abbiamo vissuto in questi anni è stato che di fronte alla necessità del cambiamento
E la direzione naturale del cambiamento era quello della costruzione certamente informe rinnovate insomma di una forza che affondasse le sue radici nell'umanesimo democratico socialista e questa prospettiva è stata resa più difficile dal fatto che la crisi del PC
Sì misurava dall'altra parte con la drammatica crisi del partito socialista
Generando così di Louis l'idea sbagliata nel giudizio che in realtà il vero problema fosse quello di costruire ex novo
Oltre ora io sono convinto che ci deve andare oltre ma prima di andare oltre bisogna aprire chiaramente l'idea di da dove si parte e con quale bagaglio si va oltre
Altrimenti non si va da nessuna parte
E è mia convinzione ma non da ora che
Sbocco naturale della crisi e della trasformazione del PC di quella forza che non è stata travolta dalla fine del comunismo perché aveva una radice Democratica Nazionale originale ma che senza dubbio è stata costretta a ricollocarsi radicalmente dal punto di vista storico culturale
Questa ricollocazione aveva e ha suo esito naturale nel ritorno nell'alveo del socialismo democratico
E nella ricerca di nuovi orizzonti a partire da questo punto di vista
Insieme alle altre forze del socialismo democratico europeo
E il paradosso nostro del PDS poi DS che noi abbiamo ritrovato abbiamo trovato questa collocazione in sede internazionale come naturale
Con un'enorme difficoltà a farla vivere come un patrimonio viva nel nostro Paese
Noi abbiamo vissuto no anche noi tutti noi ci troviamo ad essere orgogliosamente socialisti non appena usciamo dai confini d'Italia
E il nostro estere orgogliosamente socialisti nel mondo e quello che ci ha ricollocato nel mondo ci ha dato un prestigio e ci ha fornito nuovi amici
Perché noi non avremmo potuto diventare amici di Blair Schroeder Jospin se non diventando pienamente socialisti
Ma questo nostro essere orgogliosamente socialisti è qualcosa che non appena ritorniamo dei confini nazionali risulta essere molto più problematico è più complesso
Approfondì per ragioni oggettive vada non per cattiveria per ragioni oggettive non perché sta per le circostanze della storia
Allora io credo vedete se questo è il nodo e se come a me è già capitato di dire
Neppure la caduta del PSI è comprensibile
Se non si tiene conto che lo sforzo di modernizzazione di cui il Partito socialista fu protagonista
Fu penalizzato dalle norme ritardo con cui il Pdci comprese la necessità di una svolta radicale
Questo non c'è dubbio
Che e quando poi arrivammo eravamo tutti troppo esausti
Per riprendere il cammino è una parola d'ordine è giusta come quella dell'unità socialista
Fu piuttosto brandita come un'arma contro di noi che non indicato come un cammino
Noi siamo stati
Protagonisti o forse spettatori diciamo di un incontro che misurava fino in fondo diciamo come fossimo troppo esausti ricordo quell'incontro
Quando Veltroni ed io venimmo
All'Assemblea socialista di Rimini
Come messaggeri del nuovo gruppo dirigente della svolta a parlare con Bettino Craxi
Quel quel colloquio
Nel quale devo dire la verità anche qui non non rivelò nulla di particolare per la verità Craxi prese con noi un impegno che onorò
Che fu quello di non precipitare la situazione politica verso le elezioni anticipate elezioni che ci avrebbero colto in mezzo al guado del lungo processo di trasformazione che come tutti ricorderete avvenne in due congressi e devo dire che quell'impegno che Craxi prese il numero nel senso che non fece nulla per spingere il Paese verso le elezioni anticipate e in qualche modo per approfittare diciamo della difficoltà del nostro passato
Però è anche vero che quel lungo colloquio misuro contro oramai il processo di logoramento
Delle forze in campo
Venire meno di dieci
Di slancio di fiducia verso l'avvenire il ripiegamento verso un rapporto con la Democrazia Cristiana che
Era diventato direi quasi consustanziale
Questo era oramai era alle nostre spalle cioè in qualche modo era troppo tardi
Per evitare che poi le cose precipitasse ero perso quella crisi della sinistra
Che noi abbiamo alle nostre spalle e rispetto alla quale badate io continuo a considerare le tasse uno se vuole dire qual è la prova in fondo della vitalità della sinistra italiana
Il fatto che noi avendo sulle spalle la caduta contemporanea del PC ed il PSI il crollo del muro di Berlino l'esplodere della questione morale di Tangentopoli siamo riusciti tra queste macerie il sito
A uscire da queste ma c'è e in condizioni difficili
A governare questo Paese a portarlo in Europa a salvarlo dalla bancarotta no il che dimostra che la vitalità del ceppo
Era tale che neppure il fulmine che l'ha colpito quell'albero che lo ha stroncato ha impedito che venissero fuori nuovi germogli e questo io lo considero un fatto importante un fatto positivo comunque vadano le cose
Una testimonianza di vitalità
Che è stata straordinaria nel corso di questi anni
Però è naturale questo non basta
E in fondo noi oggi misuriamo che la difficoltà di fronte alla quale noi ci troviamo
E che abbiamo dovuto
Costruire frettolosamente i pezzi di un nuovo sistema politico
Senza una riflessione adeguata
E senza dare a questo nuovo sistema un fondamento forte e sicuro
Se uno pensa qual è stato il problema più grande del centro sinistra avuto di fronte a sé e che ha tuttora di fronte a sé
E quello che non è stato in grado di di definirsi
Di definirsi rispetto alla storia d'Italia innanzitutto
Di che cosa stiamo eventi siamo eredi delle grandi culture democratiche
E non dovremmo consentire che altri si presentino come eredi delle grandi culture delle grandi forze politiche democratiche del Paese
E non c'è dubbio che si somma i in questo rapporto con il passato
Che deve essere ripensato
Senza nascondere in nulla gli errori le tragedie da tanto questo libro non l'ho fatto mette anzi laddove
Però nello stesso tempo anche con un sentimento di orgoglio
Con una capacità di fare un bis
Se c'è una cosa che conforta lettura di questo volume di De Martino è che pur non nascondendo le sconfitte gli errori le tragedie della sinistra tuttavia sia il senso
Anche di un bilancio di lista di chi lo ha scritto diciamo solo delle persone di cui si parla che è un bilancio orgoglioso
Lire fatto il comma otto degli errori delle sconfitte e dei risultati
Uno ICE no estratta una lotta giusta assente nella introduzione USA una bella espressione latina cioè bonum certamen intercettati
Fidel osservato ecco cioè
Questa senso di un bilancio è stata una lotta giusta e alla fine con gli errori le sconfitte tuttavia non c'è motivo di abbandonare quella fede cioè quella convinzione cioè quei valori
Di rinnovarli ma non di abbandonarli
Ora io credo che per una forza politica che voglia guardare al futuro
Questa capacità di legarsi alla sua storia è essenziale
E ripeto siccome sono convinto che la storia della sinistra italiana è una storia comune
Nella quale le sconfitte degli uni si specchiano nei difetti degli altri
Io credo che ripensarla come una storia comune è una buona premessa per costruire quella formazione della Seat
Ora anche qui io non vorrei neppure neppure per civetteria dare giorni a Berlusconi perché Berlusconi quando si augura che noi diventiamo socialdemocratici fa finta di dimenticarsi che siamo entrati Internazionale socialista già da dieci anni
Onestamente Luís lui siccome
Fa la campagna anticomunista
Rivolge questo invito questo auspicio più per seminare zizzania diciamo che per ragionare seriamente sul futuro del Paese
Anche perché ho visto che dopo tre giorni può essere dimenticato completamente
Dipende dalle circostanze io ho risposto a Berlusconi che se lui vuole veramente avere un confronto civile con il centro sinistra
Anziché dire D'Alema cioè prenda atto che il suo antagonista e Rutelli e discuta con Rutelli dato già questo sarebbe una buona una buona partenza per avere un confronto civile con gli altri perché altrimenti diciamo il la sensazione della tattica
Però pur essendo vero che noi siamo dell'Internazionale socialista da tanti anni tuttavia tutti avvertiamo che in questo Paese ci sono tanti
Che sono socialisti europei membri dell'Internazionale socialista ma una grande forza socialista democratica riformista
In grado di stare alla pari con le grandi forze socialiste europee non c'è
Non c'è ancora
E il problema è di costruire questa forza è il problema comune che abbiamo di fronte
E non è soltanto il problema della sinistra un problema della democrazia italiana
Ora no
Io parto da vorrei essere volontà vista da questo punto di vista Trupiano ha posto problemi anche molto stimolanti
Io non lo so
Diciamo questa
Lo spirito dell'egemonia dove risieda che punto noi la maggioranza degli iscritti al nostro partito non sono mai stati scritti al pc non abbiamo più la sede non abbiamo più il giornale diciamo veramente che a questo punto sopravvivono gli spiriti ecco
Io parto da una considerazione
Il problema è
Che contano le persone
Se a questo compito
Si accingono insieme
Persone di storia diverso in parte questo è accaduto
Già oggi all'interno del nostro partito militano
Donne e uomini che vengono dalla storia socialista dalla storia repubblicana
Da una sinistra cristiana
Quindi non è che tutto sia venuto meno lo sforzo che Tamburrano ha ricordato con quella brutta espressione della Cosa due diciamo
Qua almeno un inizio lo ha prodotto ha messo in campo delle forze ma è chiaro che in questo è stato insufficiente
Il che naturalmente però non significa lo si possa cancellare
è stato un passo
Ma noi dobbiamo guardare ad un futuro ragionevole futuro politico non storico come il momento in cui altri impegni devono venire in campo
Io credo onestamente non voglio rivendicare che abbiamo fatto delle scelte coraggiose
Nella direzione di un riconoscimento più anni
Ho fatto delle scelte coraggiose
Insomma
Anche il fatto che in Italia ci sia tutto Presidente del Consiglio
E che noi non soltanto non ti abbiamo contrastato ma che abbiamo indicato evoluto come capo del governo
Alla luce di quella che è stata la storia del rapporto tra comunisti e socialisti degli anni ottanta non è una cosa priva di significato come certamente non fu privo di significato il fatto che tu abbia accettato di essere membro del Governo che io ho presieduto essendo io il primo
Che veniva da quella famiglia diciamo ad assumere questo compito quindi questi sono dei fatti che vanno al di là delle persone perché vuole che le persone possono cambiare noi siamo militanti ci siamo abituati a fare varie cose senza spaventarci sia questi sono fatti che vanno al di là dell'esperienza delle persone sono messaggi
Sono segni di una vicenda che si è conclusa di una nuova storia che può cominciare ma nella quale nessuno ha preteso abiure
Nessuno ha preteso più nessuno ha detto
Nessuno io devo dire in queste ore assisto con malinconia io ho letto oggi un'agenzia si è aperto un un dibattito tra Storace e Bossi
Su quanti posti si possano dare a quei socialisti che vogliono collocarsi con la destra
E avere letto che Storace
Che ormai ha fama di storico importante sia ha detto ma c'è qualcosa di buono nella storia dei socialisti cioè l'idea che venga portato all'esame di Storace
La storia dei socialisti io lo considero come una qualche malinconia
Attualmente mi pongo anche il quesito
In che cosa abbiamo sbagliato anche noi per spingere qualcuno a fare questo però questo quesito non arriva fino al punto di assolvere quelli che lo fanno
Perché c'è una mancanza di dignità senza fare una cosa di questo genere non si può esserne fra ciò anche se naturalmente io mi diciamo quanta lacerazione quanto settarismo dev'essere rimasto perché si possa arrivare a questo
Però questo no questo si deve reagire
Ma non si reagisce soltanto
Con puntando il dito si reagisce anche indicando un'altra prospettiva che forse non è immediatamente dietro l'angolo ma che deve essere perseguita con coerenza e con coraggio
Questo è il problema questa prospettiva è quella
Che io credo appunto non si possa più definire con le parole di allora la ricomposizione unitaria ma la costruzione di una grande forza di ispirazione socialista democratica laburista in forme nuove
Perché vogliamo costruire un socialismo nuovo esattamente come i nostri compagni in Gran Bretagna in Francia in Germania stava cercando di costruire ma una grande forza in forme nuove in grado di essere un pilastro
Della democrazia in Italia capace di guardare come orgoglio con spirito critico ma anche con orgoglio le sue radici che sono quelle comuni di cui si parla Francesco De Martino grazie
Non solo per questo funzionerà questo Scevola
Noi lo porta
Francesco un assegno
Giove Rizzo
Io ho ascoltato con grande interesse il discorso di D'Alema
E vi ho trovato elementi di ottimismo prima di tutto sul richiamo alle radici
Ricordo Tocqueville assai il passato non illumina il presente l'avvenire brancola nel buio
Il discorso delle radio di grande interesse
L'impegno a costruire in forma nuova lasciamo perdere la cosa ad una Cosa tre una grande forza socialista democratica laburista in Italia plurale a vocazione maggioritaria
Io capisco il disagio del compagno D'Alema che si sente
Socialista appartanti era fuori d'Europa
E non in Italia
E vorrei dire lì
Che questa conquista di una posizione
Di una dignità di socialista a livello europeo
Bisogna riconoscerla anche a Bettino Craxi che non ha ostacolato l'ingresso del partito democratico comunista il partito democratico della sinistra
Nell'Internazionale
I due contendenti che hanno sprecato la loro vita annotarsi
E poi scoprono che sono la stessa cosa nell'aldilà è bellissimo io posso solo esprimere l'augurio
Che questi due contendenti scoprono di essere la stessa cosa non nell'aldilà ma su questa terra possibilmente
Francesco toccate io ridendo come una volta era visto il nonno l'anziano
Nelle case che distilla va la sua saggezza
E dava i consigli ai giovani
Con equilibrio e lungimiranza
Ecco
Dici quello che pensi su questo progetto che questa sera mi sembra delle parole sia di Amato che D Alema possa riprendere il suo cammino
A Francesco De Martino la parola
Ma la
Bah natura
Molto benefica
Mi ha dato tanta longevità da
Consentirmi di ascoltare
Per
Varie volte
Riflessioni e considerazioni sulla mia opera
Quest'ultimo naturalmente devo
In primo luogo ringraziare i promotori
La fondazione nel minuscolo presidente Tamburrano
Gli amici che mi sono più legati da vecchia data
Fra consensi e dissensi
Ha ora offerto i boiardi mentine tanti altri che non nomino per brevità
Ma vorrei dire in modo particolare che mi sento
Molto onorato
Dal fatto che due protagonisti attuali della politica
Diversi sono hanno rivestito altre responsabilità dello Stato
Avevano accettato di esprimere le proprie opinioni
Su questa raccolta di scritti
Prescindo dalle ragioni di giudizio politico
Ma vorrei fermarmi su una sola
Ragione che mi pare la più importante vi compiacimento per me
Cioè il comportamento morale che entrambi hanno avuto
In circostanze decisive
Quando hanno dimostrato con i fatti
E la politica non è disgiunta dalla moralità
E si sono assunti la responsabilità l'uno di dimettersi dalla presidenza del Consiglio
Dopo il risultato delle elezioni regionali al che non era tenuto da obblighi costituzionali l'altro
Ha accettato
Prima ancora
E avesse inizio un anno decisivo della legislatura
Che si designa un asse
Un altro candidato al suo posto
Considero questi gesti come di alta moralità e B&C particolarmente sono loro riconoscerli
Per quanto riguarda
Perché hanno dimostrato che visiona momenti nei quali posti di fronte alla scelta
Fra un interesse diciamo di carattere puramente individuale
è un interesse più generale
Si ha l'obbligo di seguire il secondo e non il primo cosa che militare piuttosto rara nei tempi che corrono
Per quanto riguarda alcune questioni sollevate
Devo dire che molte considerazioni abbiamo ascoltato sono giuste
Questo è un libro che ha un titolo in un certo senso al di là nel contenuto perché il contenuto è una raccolta gli scritti biografici di epoche diverse
Anche se alcune abbastanza lontane nel tempo
Nelle quali incerto sì c'è questa idea fondamentale
Dell'esigenza di una ricostituzione della sinistra
E anch'io concordo con l'idea
Che le circostanze e poi molte volte determinano le decisioni degli uomini
E con l'altra considerazione che
Storia dei comunisti è storia della dei socialisti è una storia comune
Testa a testa vorrei dire che
Il mio interesse attuale
Non è tanto per sapere se abbiamo fatto bene ho sbagliato in passato
Se aveva ragione Amato nel periodo in cui ha sostenuto non sempre convinto ma le ha sostenute
Che essi dubbie perlomeno o a vestire la ragione io nel sostenere il contrario ha poca importanza
Come non ha grande importanza del sapere
Se nel Partito comunista c'era o non c'era in che misura c'era volontari egemonia
Il mio interesse di oggi strano a dirsi riguarda il futuro
Che cosa sarà il mondo non il millennio in cui si parla con un'esagerazione retorica che dimostra soltanto l'ignoranza degli elementi della storia e non permettono di parlare di millenni
Io vorrei comprendere prevedeva che cosa avverrà nei prossimi dieci o quindici anni in queste un secco no e iniziare e confessa di non essere in chiaro su questo
Sono in chiaro su di un punto ventosi
Che vi sono alcuni valori sono poi i valori sui quali si fonda il socialismo e il comunismo le varie ramificazioni di questo tronco
Valori della libertà per rispetto della persona e dell'uguaglianza
Questi valori permangono
Ma come essi si organizzeranno
Esprimeranno di fronte ai mutamenti straordinaria ai quali assistiamo
Forse il più grande dei vi sono stati nei mutamenti di epoca
Se teniamo conto dei progressi tecnici che hanno interamente trasformato l'assetto del mondo
Per non parlare delle diversità
Gli equilibri politici generali sono nati senza che però ci sia la sicurezza in questi nuovi nuova setta sia tale da garantire poi la sicurezza e la pace il moltiplicarsi di conflitti locali
Con aspetti talvolta che rasentano la barbarie lo dimostrano
Non sono in via
Però che
Vi sono con voi naturalmente il nome in tutti i passaggi di epoca
Possibilità alternative
Uno consiste del e lo richiama il liberismo selvaggio
La competitività in termini più
Accettabili ma la sostanza non cambia molto
Sembra difficile al di fuori naturalmente di Pieve di benefattori
Per natura o fede religiosa principi morali
Che vi sia una competitività differente
Dalla lotta più o meno aspra per vincere con tutte le conseguenze
Vedo una società profondamente diversa da quella di un tempo
Il vecchio socialismo si fondava con resistenze classe sulla lotta lei degli oppressi contro gli oppressori e così via su che cosa si formeranno detti valori e noi sentiamo attuali
Quale sarà l'ordinamento per la società
Come si organizzeranno arresti gli interessi nuovi che si vanno a svolgendo quale sarà la funzione dei giovani fanno dei giovani ho letto talvolta che anche Amato guarda spesso dei suoi figli vani posti
E io parlo anche dei miei pensa figlia quale sarà il loro futuro
Sarà quello di essere impegnati
Sotto l'aspetto formale della massima libertà
In una organizzazione istituzionale economica e politica
E ieri indurrà molto più seria e di come siano attualmente oppure no
Quando ciascuno potreste del sorvegliato e diretto in ognuno dei suoi Clarks
Allora ecco il compito che a mio parere incombe
Ad una sinistra che voglia
Rinverdire rinnovare i propri valori fondamentale tenendo conto dei mutamenti che ci sono e i tempi
Compito ai in mezzo
Non so se basterebbe un nuovo Marx
Avendo a disposizione il tempo necessario per un'analisi convincente scientificamente fondata dei caratteri che è valso membro la società non parlo dell'esistenza di contrasti attuali
Peggiori di quelli che esistevano al tempo del colonialismo
E anche lì quante illusioni precisiamo tratti allorché abbiamo ha creduto che bastava abolire il regime colonialista per cancellarne poi le conseguenze e così via discorso del lungo
Forse io sono eccessivamente influenzato dal come dire dal considerazioni e riflessioni tipiche degli storici io per esempio un'altra epoca della civiltà
Che l'avvenire del mondo andava nel senso Oriente Occidente intendendo in questi termini l'Occidente democratico appiccicato insistito per l'Unione Sovietica avrebbero poi trovato un punto d'incontro confesso che non aveva previsto
Questo naturalmente una volta per uno storico non aveva previsto il crollo per l'Unione Sovietica
A dire il vero vedo che non avesse previsto nessuno forse nemmeno parlavo istituto aveva previsto il crollo dell'Unione Sovietica così come è avvenuto
è avvenuto
è avvenuto abbiamo un mondo interamente montaggio
Possibilità tecnologica immense
Il rischio di limitazioni della libertà individuale
Ordinamento di una società meno giusta
In cui i fortini continueranno a essere più forti erano diventeranno più forti e i deboli avranno rassegnarsi alla loro parte
C'è nella sinistra italiana nel suo insieme
E apre una parentesi per quello poiché la situazione reale dopo la la la fine della guerra rendeva possibile
Tutto quello che è avvenuto a fra comunisti socialisti socialisti e socialdemocratici
E a tutto assolutamente inutile perché in quello che era possibile fare si sarebbe potuto fare anche economica coesistenza in un solo partito di tutti questi rari anche questo è una riflessione
Postuma che non serba niente perché quello che è avvenuto è avvenuto
No giusto quello che è stato detto
Che però non si può costruire un futuro quale che sia cancellando la storia
Infatti nella storia
Si possono fare si devono fare le revisioni necessarie mai fatti rimangono infatti
Se guardiamo a quei fatti forse possiamo avere qualche speranza
Io posso ricordare un momento particolare della mia vita
Per dire come queste possibile
Era la fine degli anni quaranta quando pareva che il
L'urto israeliano se se per avere la meglio
Nella guerra
Io non sono mai niente di meglio
Che scrivere un saggio
Oltre un po'forzando la mano
Nel quale sostenevo una tesi opposta quella scritta nello statuto del Partito nazional fascista
Affermava la necessità di abolire il diritto romano
In quanto diritto dell'individualismo del capitalismo dicendo cose storica band false false
Ma naturalmente cosa era questo di fronte a quello che veniva invece compiuto da altri
Nella lotta partigiana nella azione che hanno condotto nei sacrifici formidabili che sono stati compiuti
Sì la pacificazione una necessità giusto
Ma si può considerare allo stesso modo
Chi in piena buona fede si batteva
Per mantenere in vita l'alleanza hitleriana
E sax lista
è il regime che M per Iwama
E gli altri che si battevano per la ripresa fossero comunisti io
Sto di fatti storici come si sono verificati
Se devo dire che c'è un motivo di malinconia nella non c'è vita è questo quest'ordine
Tempo necessario
Non vivo verrà
Beni
Nato a capo di questi o l'entità Maldini almeno in
è una ricerca
Che mi permetta di comprendere che cosa è il modo
Nel quale noi continuiamo
A renderci conto di dividere
Come si verrà forte
Da questo lato devono e che trovo la vita troppo breve e vi confesso nel nodo spesso
Ieri ha scritto sulle possibilità di però non nella vita ma poi
Per il commento però
Ci vuole
Quindi sia
Preferibile
Mentre possibili
E alzai al rinvio Yes
Benissimo o venti per quanto non hanno alcun
Io sono troppo nel quindi non me ne può però Vantaggiato te
Ma considerazione egoistica
Voglio
Amici e compagni
Permettetemi di USA
Questo termine tipo
Che
Permettetemi di esprimervi le mie era abitudine perché Alco
Beh e Senna costretta
I limiti che si pongono sì poco attivo nella politica
Porta il Falcone molto rara
Posso intervenire
Nelle sedute è nato a Soverato corregge un voto importante
All'alba l'idea ma forse non è
Giusto Pili li conosce minimo
Sì si riconosceva propria incapacità di
Va bene però
Non mi son sentito ritardino perché comunque sia in qualche modo
Cosa che pensa di rito le le dico con franchezza pessime sono alcune volte valutazioni in qualche modo critiche minimo agli uomini che fra ai quali mi sento molto vicino questi appunti sono proprio
Valutazioni critiche di un amico questi anni
Grazie a ringrazio tutti voi e mi ed è fatta fonti buonumore e mi ha in questi anni spero ancora parecchi mi
Ciò che possiamo rassicurare il compagno De Martino la ricerca scientifica è molto rapida e molto efficace credo che ci arriva
Noi ancora molti decenni comunque collaboriamo