Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio a tutti i lunedì dodici marzo due mila uno stampa regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio
Dedicato alla ad alcuni temi all'approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza siamo quindi al supplemento di stampa e regime
La rassegna stampa di Radio Radicale di cosa ci occupiamo di cosa ci occupiamo oggi innanzitutto ci occupiamo di congiuntura e di PIL il PIL che cresce o non cresce oggi c'è un intervento sulla prima pagina del Corriere della Sera
Edizione del quotidiano non il supplemento economico c'è un un pezzo di Jenne nello Alvin PIL inutile mania come sapete abbiamo segnalato
Da tempo il passaggio di Geminello Alvi dalla scuderia Repubblica Espresso al Corriere della Sera Geminello Alvi
Economista per alcuni spetti eterodosso e oggi infatti con qualche ragione se la prende sul feticcio con il feticcio del PPI ci occuperemo poi di competitività Il Sole ventiquattro Ore l'Italia è in fuorigioco impresa promossa promosse ma il sistema Paese frena
Nella classifica mondiale della competitività siamo al ventiquattresimo posto poi ci occuperemo se ne avremo il tempo di Authority
E di energia elettrica anzi meglio di ENEL lei nel di Franco tatto e le sue strategia nel racconto il Corriere economia che oggi va un po'all'attacco di Franco Tatò cominciamo quindi dalla congiuntura ne scrive sulle pubblica fare finanza pagina uno Giuseppe Turani appunto direttore di Repubblica fare finanza
Europa il PIL e l'illusione di un solo anno pover colpito l'affermazione del governatore della Banca di Francia Jean-Claude Trichet secondo la quale nel due mila uno l'Europa crescerà più degli Stati Uniti e addirittura di un intero punto percentuale
Ma la previsione trova numerosi riscontri a partire dal Fondo monetario internazionale per finire con quella delle grandi banche d'affari mondiali
Le loro previsioni raccolte mediate dall'Economist di Londra che le appena pubblicate dicono che quest'anno l'America dovrebbe crescere dell'uno virgola sei per cento contro il due virgola cinque dall'Europa
Se può interessare gli stessi banchieri i maggiori del mondo stimano che nel due mila uno la crescita italiana possa essere del due virgola due per cento quindi molto sotto il tre per cento stimato dal governo
Europa ancora in testa nella classifica dell'inflazione che sul Vecchio Continente dovrebbe essere pari all'uno virgola nove per cento contro il due di dal sei per cento degli Stati Uniti in Italia purtroppo dovremmo arrivare al due virgola due per cento a metà strada fra Europa e America
Ma in realtà questi risultati per il due mila uno
Benché non siano ancora nemmeno passati i primi tre mesi sono in un certo senso scontati
Tutto lascia prevedere infatti che quest'anno l'Europa vada meglio dell'America non siamo di fronte a una sorpresa il discorso scrive Turani
Cambia se vai a vedere due mila due qui le previsioni dei maggiori banchieri del mondo di apro una vecchia forbice pongono problemi sostanziosi all'Europa
Che cosa vedono infatti questi banchieri una loro sfera di cristallo vedono gli Stati Uniti che nel due mila due ritornano correre molto velocemente con una crescita che si annuncia pari al tre virgola quattro per cento
Ma alcuni di loro vedono addirittura una cresta sopra il cinque per cento altro che recessione e vedono un'Europa che arriva con qualche fatica al due virgola nove per cento dal tre al qua al tre virgola quattro secondi sub ottimista decifrare questi oroscopi non è difficile passato questo due mila uno di crisi l'America tornerà a ruggire la sua crescita potrà andare dal tre quattro per cento fin sopra il cinque
Per cento ma è assai probabile che si collochi fra il tre cinque quattro per cento nella fascia alta dalla crescita economica l'Europa invece rischia di restare sotto la linea del tre per cento nella fascia media ma della crescita insomma finita la tempesta gli Stati Uniti si rivelano sempre con una marcia in più rispetto all'Europa l'Europa per la verità potrebbe anche fare meglio alcuni banchieri a addirittura lo credo ma alla fine c'è sempre qualcosa che la frena poca concorrenza poca flessibilità troppa burocrazia troppo Stato da tutte le parti troppe pensioni insomma è un po'vecchia
Questo giudizio di Turani che abbiamo visto più volte
Del tutto
Condivisibile ma quindi prima di andare a occuparci di alcune ragioni di questa debolezza
Europea nei confronti degli Stati Uniti e italiana nei confronti dell'Europa lo dicevamo prima dal Sole ventiquattro Ore
Che si occupa di competitività vediamo un interessante intervento entrante pezzo di Geminello Alvi pagina uno del Corriere
Del Corriere della Sera di oggi PIL inutile mania anche senza le diatribe circa il PIL prodotto interno lordo in Italia si tenderebbe già volentieri a litiga litigi astro così a complicare le questioni lista stima del due virgola nove per cento la crescita del PIL
Per il due mila uni alzo da tutti inatteso porsi da un brevissimo resoconto della della delle liti che ne sono seguite che sono seguiti a questa stima dell'Istat scrive più avanti Geminello Alvi cosa dire anzitutto che sale contorcersi di questo litigio è così italiano non lo è la mania così Vecchiano Geminello Alvi del PD
La felicità universale pare dipendere dalla voce nasale impastata di Greenspan il presidente dalla Federal Reserve la banca centrale americana mentre disseta sui decimi di un po'del PD ma è una stranezza considerando quello che questa somma statistiche complicata di cui alcuni decenni fa su cupa vanno solo eruditi studiosi
E poi si vedrà acconto prima dell'abilità polemica di Kenzo poi di del Nobel Richard Stone che nel mille novecentonove ottantaquattro
Riuscì a darle sistematica unità alla contabilità nazionale ed ecco il PIL
Detto
Pari alla somma dei valori aggiunti ai prezzi di mercato delle varie branche di attività economica aumentata dell'Iva e delle imposte indirette sulle importazioni al netto dei servizi di intermediazione finanziaria indirettamente misura che questo ovviamente
Definizione un po'astrusa
Per chi non faccia della contabilità nazionale
Una delle proprie attività prioritarie
Ma quanto scrive più avanti Geminello Alvi adesso troppi trascurano distratti dalle diatribe è che il Pd non è neanche indice così soddisfacente per stimare la crescita
Oltre diceva Geminello Alvi nomine indice per stimare il deve essere già che registro soltanto gli altri mercantili o assimilabili e non vi sarebbe vita sociale se si tenesse in conto solo quelli dicevamo che però diceva diceva Geminello Alvi che il PIL non è neanche indice così soddisfacente per la crescita lo spiegava Giorgio foie il miglior economista in piedi con il dopoguerra la crescita del PIL si misura in termini reali non è quella dei dati a valori correnti fuorviante tanto più rapida quanto è maggiore l'inflazione
Ma in periodi di grandi innovazioni della qualità dei beni e anche nel settore terziario questa misura fornisce risposte sempre meno convincenti insomma i decimi di punto percentuale di PIL in più o in meno sono troppo incerti perché valga la pena di discuterne
Perciò fu avvertiva è ingiustificato allarmarci o esultare perché la velocità di crescita del PIL risulta mezzo punto percentuale annuo al di sotto al di sopra di quanto ci attendevamo o di quanto avvenuto in passato o di quanto sta avvenendo in altri Paesi
Puro buonsenso mobile atto dal governo che forse farebbe prima ad ammettere che la crescita è stata rallentata dal debito dalle tasse
Peraltro ogni epoca le sue manie in questa civiltà economici Zatta a questo benedetto PIL e dedicata all'identica venerazione che si dedicava nel Medioevo alle reliquie gli unicorni pure loro superstizioni
Ma non noioso astruse come il PD e almeno capaci di meravigliare elementi eccitare la fantasia quella cosa che nelle diatribe economiche pare morta così Geminello
Al vi come sempre ben scritto arguto il suo intervento certo giusto smitizzare il mito del PIL della crescita Bay
Decimali certo è che resta comunque quella dell'appeal ed anche per della crescita del PIL
Una buona misura
Per valutare la crescita economica dei paesi e io ritengo anche per comparare la crescita economica la capacità di competere di produrre ricchezza e anche poi di creare occupazione comunque
Giusto questo questo appello in qualche modo questo monito di Geminello Alvi a non fare del PIL e dei suoi punti percentuale un astratto mito
Quindi lasciamo
La diatriba sul PIL e andiamo occuparci di competitività non che le cose siano poi così non che le cose siano poi così sia non poi così
Diverse
Tra di scollegate tra di loro l'Italia in fuorigioco imprese promossa dicevamo ma il sistema Paese frena
Una raffica di ricerche promuove l'aggressività delle nostre imprese ma boccia il nostro sistema paese pressione tributaria opprimente alto capi infrastrutturale mercato del lavoro ingessato compromettono l'immagine dell'Italia la fanno scivolare al ventiquattresimo posto della classifica sulla competitività elaborata dal World Economic Forum e al trentesimo in quella dalla crescita
Nel biennio novantotto novantanove la pressione tributaria sul risultato d'esercizio delle imprese ha toccato il picco del sessantadue per virgola due per cento nelle costruzioni dieci punti in più rispetto alla Germania e circa trentaquattro sulla Francia
Le cose sono in rapido mutamento lei euro agevola le aziende non lo stabilirsi nei Paesi con regimi fiscali più favorevoli ma cento e problemi di quelle che continuano a operare nel paese d'origine di questo e altro si parlerà
E poi si dà conto di un convegno che sarà a Parma
Un convegno promosso da Confindustria
La classifica dei paesi per livello di competitività due mila abbiamo prima la Finlandia poi gli Stati Uniti
Finanze paese
Paese
Nell'area-euro Stati Uniti Germania Olanda Svizzera Danimarca sesta Svezia settima Gerbi Regno Unito ottavo sin da Porro strali a canna da Belgio Austria Giappone Francia un commis landa Israele Nuova Zelanda Norvegia Taiwan Irlanda
Spagna
Abbiamo l'Italia al ventiquattresimo posto quindi voi abbiamo visto molto lontana dei principali partner europei Germania
Francia
Per quanto riguarda l'area Euro e
Regno Unito per quanto riguarda l'unione europea
A pagina sette ci sono i servizi Sole ventiquattro Ore classifica sulla crescita dalla competitività l'Italia ancora più bassa è al trentesimo posto
Mentre siamo al ventiquattresimo per competitività per crescita dalla competitività siamo al trentesimo posto quindi stiamo perdendo
Stiamo perdendo
Terrena ulteriormente c'è sono poi alcune tabelle interessanti costo del lavoro per unità di prodotto nel mille novecento nel Duemila nel due mila
Fatto cento l'indice del novantacinque
Gli Stati Uniti
Sono al novanta tre virgola quarantasei l'Italia al centro due virgola novantotto con
Previsioni di crescita per il Duemila uno
Il torchio fiscale pressione tributaria sulle impresa nel mille novecentonovantotto novantanove in percentuale allora vediamo nel settore dell'abbigliamento l'Italia le imprese italiane una pressione fiscale del quarantasei virgola sei per cento contro il trentanove cinque Della Germani
Il trentuno del Regno Unito ma anche il trentacinque otto dalla Francia mentre invece la Germania ci supera quarantasette e otto
Questo l'abbigliamento vediamo vediamo nelle settore delle costruzioni appunto dicevamo Italia pressione fiscale al sessantadue virgola due per cento in assoluto record
Mentre le imposte sul margine operativo lordo in Italia sono trentadue uno contro trentadue nove di Germania ma contro il ventiquattro il sette della Francia da facciamo solo degli esempi e il ventuno e tre
Della
Del Regno Unito il ventisette due degli Stati Uniti
C'è poi un altro dato molto significativo che viene proposto dal Sole ventiquattro Ore in questa analisi sulla competitività italiana che declina affonda l'export italiano verso l'Unione Europea
Leggiamo questo riquadro la competitività italiana è penalizzata da un elevato costo del lavoro per unità di prodotto abbiamo visto che quest'anno risulterà superiore di oltre dieci punti rispetto a Francia e Germania e
Stati Uniti
Inoltre nel biennio novantotto novantanove la pressione tributaria italiana sul risultato d'esercizio delle imprese ha raggiunto il picco del sessantadue virgola due del comparto delle costruzioni oltre dieci punti in più rispetto alla Germania e circa trentaquattro sulla Francia
Ma questo triste primato lo manteniamo anche nei comparti del tessile la Niero
Sessantuno virgola due negli elettrodomestici quarantanove virgola due nel farmaceutico quarantotto virgola due e nell'abbigliamento quarantasei virgola sei sul Fonte congiunturale la debolezza dell'euro ha finora sostenuto il nostro export extra Unione europea ma dal novantasei e questo è un dato particolarmente importante
E negativo dal novantasei le esportazioni verso l'area delle Mona della moneta unica sono in picchiata l'incidenza è scesa dal tredici all'undici per cento mentre l'import ed esco soprattutto quello francese sono in fase sono inutilmente l'export scusate tedesco e soprattutto quello francese sono in piena fase di espansione
Questo è quello che in molti
In molti avevano avevamo preconizzato cioè che
In in presenza di moneta unica quindi di impossibilità tecnica di svalutazione l'Italia si sarebbe trovata a competere
Senza più la valvola di sfogo
Della sua mutazione monetaria con gli altri partner europei e avrebbe
Perso questa competizione se non avesse saputo incidere sulle altre variabili di flessibilità restano le rigidità sul mercato del lavoro resta il fisco elevato la spesa pubblica elevata il debito pubblico elevato morale della favola l'Italia perde competitività quei diretti concorrenti cioè
Gli altri Paesi del
Euro e perde quote di mercato nel mercato interno unico europeo che ricordiamolo è ancora il mercato assolutamente
Preponderante per le merci e i prodotti italiani quindi se poi l'euro dovesse continuare la sua corsa alla rialzo nei confronti del dollaro e quindi venisse roba
Venissero a mancare le esportazioni o l'aumento di esportazioni verso gli Stati Uniti
I rischi per l'economia italiana
Sarebbero sarebbero elevatissimi con quel che comporta
In termini di ricchezza occupazione eccetera cioè su questo un intervento sempre sul Sole ventiquattro Ore di Riccardo Gallo chi governerà dalla prima pagina i consigli per chi governerà prendiamo a un certo punto questo Inter l'evento poco meno di un anno fa segnalammo Il Sole ventiquattro ore dall'otto maggio due mila che mentre da un punto di vista congiunturale il nostro Paese mostrava qualche lieve miglioramento le classifiche mondiali di competitività ponevano l'Italia strutturalmente dopo tutti i maggiori sì industrializzati dopo tutti i paesi europei poco prima solo della Grecia l'indice di competitività basato sui prezzi alla produzione risultava nel mille novecentonovantanove peggiorato dal due virgola tre per cento nei confronti di tutti i nostri maggiori partner commerciale nello stesso arco di tempo la competitività nell'industria e Germania e Francia segnava miglioramenti del sette otto per cento l'indice di competitività basato su costo unitario del lavoro a fine novantanove presenta una perdita del quattordici per cento
Rispetto all'area euro e del diciassette per cento nei confronti di Francia e Germania a causa soprattutto di una minor crescita della produttività
Negli ultimi anni la redditività del capitale di rischio delle imprese manifatturiere si è collocato stabilmente tenta
Sul sedici per cento negli USA dodici per cento nel Regno Unito sette dieci per cento in Germania Francia tre virgola cinque per cento in Italia
Per il centro studi di Confindustria benchmarking competitivo dicembre due mila titolo dello studio la ragione più importante di questo divario stanno e la terza dalla pressione fiscale sulle imprese del nostro Paese Commissione europea è molto sensibile al problema della competitività ma istituzionalmente propensa
A cercare soluzioni a fronte della globalizzazione attraverso
Due punti il rafforzamento del mercato interno il coordinamento delle politiche di concorrenza accordi multilaterali reti di collegamento tra imprese università integrazione in maniera mercati di capitale di rischio la valorizzazione
Del capitale umano si tratta scrive Riccardo Gallo di cose tutte giuste le quali però hanno il difetto che se dall'ambito comunitario generale vengono calate nella realtà dei singoli Paesi
Per esempio quella che farà precipitare l'Italia le classifiche mondiali esse contribuiscono a distrarre i governanti dalla peculiarità dalle peculiarità impellenti e favoriscono documenti talvolta non risolutivi
Come libro bianco presentato e di fatto ritirato dal nostro ministro dell'industria nel novembre scorso tra le dieci regole d'oro per la competitività suggerite
Dal PM di di Losanna troviamo creare un ambiente legislativo stabile rendere flessibile la struttura economica migliorare qualità velocità e trasparenza della cosa pur e investire in infrastrutture in Italia per attuare questo regole non basta più un governo efficiente occorrono progetti straordinari occorre capire quale schieramento dietro gli slogan semplifica
A i progetti che concreti così Riccardo Gallo Sole ventiquattro Ore giornali Confindustria ovviamente spinge la diminuzione delle tasse sulle impresa credo conto più di una buona ragione quanto ai progetti più concreti sicuramente di Progetto concretissimo ce n'era uno era quello
Referendario per sbloccare il mercato del lavoro e previdenza
Quanto meno e incidere su alcune liberalizzazioni importante importanti di per sé rilevantissime sul piano sul piano simbolico pensiamo anche semplicemente al monopolio dell'INAIL questo concretissimo Progetto referendario nona sortito il successo che
Meritava e che avrebbe consentito il salto di qualità all'economia italiana anche scarso impegno
Degli o insufficiente impegno degli imprenditori
Italiani simbolico organizzati passiamo
Passiamo alla
Repubblica Affari e Finanza per segnalare un intervento come sempre interessante stimolante di Alessandro de Nicola TLC la confusione delle regole non è una prerogativa solo italiana negli USA un conflitto tra autorità
Diverse
Simile al caso SEAT Telemontecarlo nonostante le cattive notizie provenienti dalla Borsa dai principali indicatori economici scrive Alessandro De Nicola
La frenesia che ha colto da qualche anno a questa parte del mondo delle telecomunicazioni non accenna a diminuire normale che sia così l'inarrestabile marcia tecnologica personaggio la famosa convergenza fra televisione telefoni computer
Tuona relativo scusate pressione per riempire di contenuti internet i palinsesti costringe tutti i principali attori del mercato a come si suol dire darsi una mossa
In questo contesto le regole tendono ad invecchiare con molta rapidità specialmente sono state emanate per far fronte a delle situazioni contingenti in altre parole norme pensate per un mercato in via di liberalizzazione segmentato in settori produttivi e geografici separati con la presenza di ex monopolisti dominanti si rivelano di scarsa utilità se dopo qualche anno il mercato diventa globale convergente libero ululanti di nuovi entranti ancor più difficile
Diventa la situazione quando le leggi ci sono affastellate le une sulle altre in periodi diversi per scopi divergenti mercati separati e con differenti Uto richiesto competenti ad applicarle
La recente Sargassi a Telemontecarlo emblematica qualunque sia l'opinione che ciascuno si è fatto dei torti e delle ragioni giuridiche delle parti non è contestabile che un Paese nel quale
Vi siano due otto data regolamentari che pur avendo compiti differenti danno due valutazioni diverse di un'operazione di fusione e che per ben due volte in un tribunale ministro attivo contesti ed annulli le decisioni di un delle autorità la quale
Non esiterà ad appellarsi a un tribunale superiore
Mentre uno degli originali contraenti cerca di far annullare il contratto davanti ad un tribunale ordinario bene scrive Alessandro De Nicola evidentemente il tutto non depone bene nei confronti dello giramento giuridico di quel Paese
L'Italia le incertezze i contatti tra agenzie regolamentare e giuridici
Tuttavia non sono una prerogativa tutta italiana solo qualche giorno fa la corte d'appello di Washington dissi ha dichiarato incostituzionale il limite imposto dalla Federal Communication Commission
Del trenta per cento come quota di mercato massima detenibile da ciascun operatore via cavo satellite quaranta per cento se si tiene
Considerazione il mercato integrato verticalmente vale a dire produttori distributori programma la giustificazione data dal tribunale
Statunitense il riposo sul primo emendamento dalla Costituzione che garantisce la libertà di parola
Impedire di abbonare famiglie i propri servizi restringere beh tale diritto
Ok
I giudici americani hanno però detto qualcosa di più ossia che la FCC non aveva l'autorità per fissare un tale limite e che in ogni caso questo non era supportato dall'analisi economica convincente se che includesse anche più recenti sviluppi tecnologici in più non era possibile per la commissione supporre un futuro comportamento anticoncorrenziale solo da una determinata posizione
Sul mercato
Ci fermiamo qui in questo pezzo di Alessandro De Nicola ricordiamo a fare finanza pagina quattro molto interessante per quanto riguarda internet Repubblica fare finanza oggi si occupa di vitaminic fate come noi la musica
Si paga parla Gianluca Dettori trentaquattro anni creatore di vitaminic il sito italiano di musica on line che ha un successo mondiale noi abbiamo fin dall'inizio fatto pagare i dischi grazie a una serie di accordi con artisti e case e non temiamo nulla pagina due e tre
Sempre dedicato in qualche modo a questo tema noi siamo gli anti Napster ce l'intervista a
Gianluca Dettori come funziona vitaminic facciamo molte cose per quanto riguarda la musica molto semplice sono gli autori o le loro case discografiche a decidere quali brani mettere dentro
Quali grati se quale appagamento e a che prezzo noi forniamo il sito a tutto il lavoro che c'è dietro conteggio dei diritti pagamento dell'Assia il pagamento degli autori eccetera ma ripeto sono gli autori liberamente le loro case discografiche decidere che cosa mettere in rete e a quali condizioni oggi dentro vitaminica abbiamo cinquecento mila brani metà grati se metà a pagamento
Venticinque mila artisti ottocento case discografiche tutto regolarissimo con tanto di accordi firmati esita frequentato ogni mese dal nostro sito vengono scaricati circa tre milioni di brani abbiamo più di un milione di visitatori al mese un successo
Guardi che in pratica il nostro pubblico scarica solo i brani gratis un disastro no con Napster in giro dove dentro c'è davvero tutta la musica del mondo è gratis è ovvio che nessuno vuole pagare niente per la musica ben mi scusi voi come campate intanto abbiamo molta pubblicità e in crescita
Noi ripeto abbiamo più di un milione di visitatori al mese sono tutti fra i tredici trentacinque anni è un pubblico preciso insomma interessante
Ma non ci limitiamo prese certo a questo un altro lavoro ad esempio è quello che noi chiamiamo contenta in tecnologie sin da cationi che sarebbe è una cosa molto semplice
Noi qui abbiamo la tecnologia i brani gli accordi con le case discografiche agli artisti e allora
Se qualche portare qualche società ha bisogno di mettere della musica sulla Rete o in altri posti noi forniamo loro il pacchetto completo
L'intervista è più lunga ne abbiamo dato solo un abbiamo fornito solo un assaggio poi c'è
Vittoria amara per le majors sempre alla stessa pagina costretta a competere on line giudice USA che ha ordinato il blocco appelli in quindi a Napster anche imposto alle case discografiche di garantire la sicurezza dalla musica in Rete
Proliferano intanto i programmi di file sharing che non lasciano alcuna traccia del scambi che quindi potrebbero molto più difficilmente
Incorrere nelle sanzioni della magistratura come è successo a Napster
Abbiamo letto di vitaminic sicuramente un modello di business su internet ma molto più tradizionale noi eravamo molto siamo molto più interessati
A capire lo sviluppo di Napster della musica gratis on line anche per capire se da quell'esperienza ne esce qualcosa di nuovo per qualcosa di nuovo per tutta la legislazione sui diritti d'Autore che forse potrebbe essere
Modificata pagina dodici poi sempre di Repubblica fare sino a ai finanza si ci si occupa di
Amazon Amazon la più grande del mondo punto com la più grande
Rivista più grande sito grande libreria on line sito di commercio elettronico di libri e di
Jeff Bezos su
Il fondatore tuttora a capo della
A marzo punto Como dicevamo di Tatò brevemente siamo ormai in chiusura a pagina sei del Corriere Economia pagina sei del Corriere Economia
Quel campione di Tatò è solo nazionale
Analisti critici sulle strategie multiutilities del gruppo mettere assieme all'elettricità alga si sta dimostrando difficile aggiungerci l'acqua ancora di più mancano management
E competenze specifiche avrebbe più senso espande alle alle espandersi all'estero come fanno i concorrenti e questa è una sintesi molto efficace del pezzo di Roberta Scagliarini due
Due segnalazioni infine dai quotidiani di oggi e prendiamo il Messaggero ma questo rischia di essere il tormentone intorno intorno è sacrosanto peraltro dei prossimi giorni Tokyo fraterna fa tremare le Borse alta tensione sui mercati dopo il venerdì nero di Wall Street in Giappone che rischia il crollo
Oltre tecnologici in profondo rosso quindi i problemi del Giappone un modello di economia non di mercato ma di natura un modello corporativo
Con tutte le cose che vende conosciamo di capitalismo chiuso il posto a vita eccetera eccetera che sta
Mostrava la corda incapace di reagire ai crolli degli anni scorsi nonostante le politiche monetarie tagli dei tassi e il debito pubblico oltre il centotrenta per cento
Concludiamo con una segnalazione dal giornale di oggi pagina venti album cultura e spettacoli Giuseppina
Gianfreda Gianfreda
Milton Friedman l'economista che difese la moneta il ritratto dei grandi liberale in questo già il numero sedici avversario del tre delle teorie keynesiane negli anni della Grande depressione dimostro l'inutilità del welfare
Denunciando i rischi dell'intervento pubblico non possiamo leggerlo ma comunque interessante questo ritratto di Milton Friedman economista liberista della scuola Chicago
Antiproibizionista sulle droghe con questo chiudiamo
L'edizione di oggi di stampa e regime la rassegna stampa e radio radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio dedicato non profondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza un saluto a risentirci lunedì prossimo da Benedetto Della Vedova