"Governare lo sviluppo: il sistema delle autonomie come agenti di promozione del territorio" organizzato dal Forum P. A., dall'Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), dall' Upi (Unione delle Province d'Italia), dalla Conferenza delle Regioni, dal Comune di Napoli, da Consiel, da Il Sole 24 Ore e dall'Unioncamere in occasione del lancio della nuova iniziativa "Reset - Rete per lo Sviluppo delle Economie Territoriali", presso il Maschio Angioino

Buongiorno a tutti
La possiamo dare inizio ai lavori
Che mi presento pure
Sono Roberto Carullo
E per il Sole ventiquattro Ore sono responsabile del supplemento dedicato agli enti locali che
Da quattro anni a questa parte
Viene evitato con l'edizione appunto al Sole ventiquattro Ore lunedì spero che gli amministratori in sala
Abbiano
Ha avuto modo di seguire il
Supplemento spesso
Diporto ovviamente i saluti del nostro direttore Ernesto Auci
Non amo molto perdermi in chiacchiere perché credo che sia importante dare la parola a coloro i quali interverranno in questa giornata per la presentazione di un progetto credo molto molto interessanti io
Ho avuto la fortuna in questi anni esattamente quattro anni e un mese Dinacci al supplemento di seguire da vicino le vicende degli enti locali e credo che sia
Molto affascinante per un giornalista e molto divertente raccontare come le Autonomie locali si stanno rinnovando per affrontare
Le sfide che l'attendono con un processo di a cascata centralmente in attesa di una forma più completo di federalismo iniziato con la riforma Bassanini amministrazioni effettivamente oggi hanno la possibilità di affrontare a tutto tondo le grandi sfide di governo di sviluppo del territorio
Non mi dilungo oltre perché anche d'accordo con alcuni dei relatori che sono qui presenti oggi io direi di provare
Ad essere anche vista la ricchezza dei dei contenuti provare ad essere abbastanza sintetici negli interventi per dare eventualmente la possibilità alle persone presenti in sala di intervenire di fare domande di porre quesiti
Di come dire anche svegliare un po'il il dibattito detto questo io passerei subito la parola a Carlo Mochi Sismondi alla caro Maurice mondi è il direttore
Ai piedi ah ecco io mi scuso ma non
Mi ero dimenticato io della presenza del presidente del consiglio comunale
Di Napoli che vorrebbe dare il Benvenuto quindi io lo inviterei qui sul sul palco a salutare mi scuso ancora e poi proseguiamo con i lavori grazie
E con vivo piacere che a nome del consiglio comunale di Napoli porgo il saluto più cordiale al signor sottosegretario alle autorità presenti ai partecipanti a questa giornata seminariale
Fortemente caratterizzata da argomenti intimamente legati all'amministrazione
Sì che assume ancora più rilievo aveva il piacere di ospitare voi tutti in questa sala che da circa sei secoli costituisce la cassa comune della nostra città
Le sue mura sono testimonianza dei vari mezzi e sistemi di amministrazioni che si sono susseguiti a Napoli nei secoli dagli assolutismi leggi alla tutt'alle tutele costituzionali e via via fino all'Assemblea democraticamente elette
Ed è in questa sala che la città continua ad essere amministrata poiché in essa che si svolgono i consigli comunali che con la loro dialettica con le discussioni vivaci spesso con la loro apparente verbosità giustificata dalla passione e dalla passione età politica costituiscono pur sempre il momento più alto di autonomia e di autogoverno delle città al di là quindi della bellezza architettonica dell'insieme
Dovuto all'amnistia di grandi architetti e scultori del passato quello che credo sia giusto sottolineare la perfetta sintonia che oggi si realizza fra la storia di questa sala e il e i vostri lavori
Talché mi pare giusto dire che sede più adatta in più degna non era possibile offrire ai vostri studi innegabilmente la legge duecentosessantacinque del novantanove costituisce un momento di grande rilevanza in quel processo di ammodernamento e adattamento alle esigenze
Tutelato dalla legge centoquattro centoquarantadue del novanta al processo di ammodernamento che si estrinseca in una serie di interventi modificativi che vanno dall'accentuazione dell'autonomia statutaria e regolamentare all'esaltazione degli organi di governo siano essi esecutivi io deliberativi dai rapporti tra gli organi e fino al potenziamento delle funzioni di garanzia e controllo dei consigli comunali dallo status degli amministratori alle forme associative dei vari tipi di comunità civiche
Non è mio compito trattaria alcuno di questi argomenti che pure mi sono vicini vivendo in prima persona e quotidianamente le difficoltà ad interpretazioni applicazioni delle norme
Che resti ne costituiscono l'essenza e quindi mi astengo da ogni riferimento alle disposizioni di legge ma mi sia consentito solo di ricordare con un pizzico di orgoglio che il consiglio comunale di Napoli dando prova di perfetta sintonia
Fra Consiglio il sindaco maggioranza e opposizione a in un punto fondamentali anticipato la novella normativa esaltando la propria autonomia funzionale ed organizzativa
Attraverso la creazione avvenuta prima dell'entrata in vigore della legge duecentosessantacinque del dipartimento del consiglio comunale a cui sono assicurate risorse finanziarie ed un'apposita struttura del tutto autonoma dagli altri organismi e gli uffici dell'amministrazione
Il dipartimento il consiglio comunale di Napoli articolato in sei servizi immagine e comunicazione segreteria del Consiglio collegio dei revisori commissioni consiliari gruppi consiliari difensore civico
E con un organico di circa centodieci unità di personale costituisce certamente un chiaro esempio di quell'autonomia che l'articolo undici dal duecentosessantacinque intende affermare
Le ricerche e gli studi le relazioni e le deliberazioni che sono state elaborate per la creazione del dipartimento
Rappresentano un contributo di studio sul tema che ha a disposizione di questo seminario per ogni approfondimento in argomento
Ed è quindi con i sensi della più alta considerazione e collaborazione che il consiglio comunale di Napoli auguro ogni successo ai lavori di questa giornata seminariale
La ringraziamo il presidente del consiglio comunale dottor Sant'Angelo
Nel salutare il direttore generale del Comune di Napoli Vincenzo Schioppa colgo l'occasione anche per dire che il Ministro per la Funzione pubblica Franco Bassanini non potrà essere presente
Perché questa mattina mentre sta per partire per Napoli si è acconto non è dovuto affrontare l'impegno sembra letto con la l'influenza che sta colpendo metà Italia
Dato quest'ordine di servizio diciamo così proseguire con i lavori dando la parola Carlo Mochi Sismondi stavo prima dicendo il direttore generale Forum PA che ormai da un decennio è un punto di riferimento per tutto il sistema della pubblica amministrazione ma non più solo dalla pubblica amministrazione
E che in queste tappe di avvicinamento al Forum PA che si svolgerà a maggio che Gran Sole ventiquattro Ore delle altre cose come anche una volta come partner oggi presente appunto questo programma il progetto vorrei sette che nasce da un'idea molto semplice ma come tutte le idee semplici destinata probabilmente ad avere successe in quegli mettere in Rete le migliori esperienze presenti sul territorio
Credo che posso dare la parola Carlo Mochi Sismondi
Grazie Roberto Carullo grazie al presidente del consiglio comunale voi intervenuti
Sotto il naso il sindaco tutti voi il
Mio compito e presenta qui brevemente questa iniziativa diceva Roberto Carullo giustamente di un'idea semplice vediamo un po'di fate Queer né in non più di dieci minuti la storia
E qui il il senso che ha in questo momento Trompia diciamo che dalla sua fondazione dieci undici ormai anni fa
Ansie m'ha assunto il compito di studiare selezionare raccogliere valutare e poi divulgare trasferire buone pratiche
Le best practice attualmente sono sulla bocca di tutti i dieci anni fa lo erano molto meno le chiamavamo buoni esempi ma sostanzialmente la sosta nel era comunque degli esempi positivi di una nuova pubblica amministrazione
Che cominciava con la duecentoquarantuno con la centoquattro di ricordare leggi Ford la sua trasparenza la legge sulla riforma degli enti locali cominciavano in qualche modo a
In anche auto percepirsi come diversa essere diversi a percepirsi come dire
Abbiamo seguito due edizioni di Cento progetti al servizio del cittadino come von Piave vi ricorderete lampo a abbiamo le diamo premiati in un qualche modo le nostre occasioni
E abbiamo negli ultimi anni creato due iniziative che sono state ragionando e qualità in comune che hanno visto rispettivamente per le regioni per i Comuni degli esempi di buone pratiche e abbiamo però o sentito anche proprio perché erano sei tra i primi a farlo forse tra i primi siamo stati qui abbiamo gli abbiamo sentito in qualche modo l'insufficienza
Il
Raccogliere buone pratiche e trasferirle
è sicuramente utile a patto che
A patto che si cominci a parlare di e interventi che siano più sistemici e non siano interventi e non siano esempi sporta un po'il la storia non solo italiana se pensiamo all'esperienza dell'americana della della divulgazione Bertacche sta seguito un po'questo schema comincia con un esempio con esempi che nascono dalla buona volontà dall'inventiva dalla capacità dall'entusiasmo di singoli comunque importanti
Ma deve necessariamente fare un passo avanti e cercare di di mettere in luce quelle che sono le esperienze di sistema in cui un'intera organizzazione muovendosi in maniera strategica con una comunicazione intero in Terna viva
Riesce a fare dei passi verso la qualità
Questo è un po'il lavoro che abbiamo cercato di fare quest'anno unendo la nostra esperienza quella di consigliere il e quindi di una delle società di consulenza e in questo senso più qualificate che è un'esperienza più bassa in questo campo abbiamo deciso di rivolgere la nostra attenzione di ricerche valutazione di esempi di di qualità nella pubblica amministrazione in un settore che a noi sembra chiave che con lo sviluppo delle economie locali Filippo Galli dopo di me ne di così vi racconterà in che senso noi vediamo gli enti locali come come protagonisti dello sviluppo del territorio
Io vi racconto solo brevemente qual è il senso di questa iniziativa supera il concetto del premio non è più un premio il premio che l'attentato l'al fatto di qualcuno che che stila una classifica
Distribuisce una pacca sulle spalle dice bravo a qualcuno in qualche modo a un'amministrazione rispetto alle altre
Ha sicuramente un valore simbolico molto importante ma un'attività che proprio per la sua caratteristica è un'attività lì limitata nel tempo
Un'iniziativa un premio ci vediamo l'anno prossimo per un altro premio
Noi vogliamo superare il concetto del premio e passare al concetto di Rete il che vuol dire che le mischie le esperienze migliori fatte nelle amministrazioni locali
E qui quando parli amministrazioni con locali e parlo di sviluppo territoriale è chiaro che non parlo mai di una un'unica amministrazione ma diciamo sempre di un'integrazione tra amministrazioni questi esempi migliori saranno in qualche modo trasferiti attraverso una Rete che metta in comunicazione gli esempi migliori stessi
E anche con le le altre amministrazioni che vogliono in qualche modo prenderne conoscenza la comunicazione di questi esempi e normalmente uno i talloni d'Achille nel nelle pubbliche amministrazioni cui normalmente succede che ciascuno nel bene e nel male le esperienze buono l'esperienze meno buone Zappi il proprio orticello guardando abbastanza poco quello che succede fuori
E l'iniziativa come si svolge abbiamo in questi giorni inviato a tutti i comuni al di sopra di trenta mila abitanti quindi non campione abbastanza ampio a tutte le Province a tutte le Regioni a tutte le Camere di commercio
E a tutte le principali società aziende di servizi sul territorio quindi i servizi locali sul territorio specie quelle che ormai attraverso la la dei processi di privatizzazione hanno mai un'autonomia decisionale un questionario che propone loro di valutare le proprie azioni sullo sviluppo locale
Sarà la prima fotografia non esistono altre in questo momento sul campo per fare questa fotografia abbiamo messo intorno a un tavolo gli attori principali quindi comuni con l'ANCI province con l'UPI le ragioni con la Conferenza delle Regioni l'Unioncamere
E la e la Confservizi la Cispel Confservizi per quello di quali servizi pubblici locali è abbiamo chiamato il dipartimento delle politiche per lo sviluppo del ministero del Tesoro ha in qualche modo
Aiuta collaborare a quest'iniziativa che poi porterà questa fotografia di tutto l'esistente nel campo dello sviluppo locale
Che ci faremo di questi questionari arrivati ci sarà una valutazione di questi questionari che aiuterà tutti quanti a posizionarsi nell'ambito della costellazione dei progetti attualmente in corso
E poi sui progetti che noi riterremo più significativi ci sarà un approfondimento che serali restituito ai soggetti stessi attraverso la costituzione di una rete il passaggio successivo ovviamente il trasferimento c'è tutto questo genere tutti questi progetti saranno trasferiti alle alle amministrazioni stesse
E costituiranno una vera prova attività di formazione di scuola
La formazione in questo momento uno dei fattori critici di successo del della della riforma della pubblica amministrazione e dell'efficacia e dell'efficienza dell'amministrazione stessa
Qui a Napoli otto avuto la la la così la piacevole e interessante scoperta di una iniziativa importante che sta facendo forse prima la il comune di Napoli all'interno del dei grandi Comuni italiani di un business in pubbliche amministrazioni con le colleghe con la scuola di management sto a ecco sulla formazione si discute il il futuro della riforma repubblicani stazione il futuro e l'efficienza dei servizi ecco anche su queste scuole sosto Astura Bocconi sulle grandi scuole sulla scuola di pubblica amministrazione locale sulla sua scuola superiore sul format saranno poi ribaltati questi progetti perché diventi in occasione di scambio e di formazione stessa
Dei dei dirigenti e dei dipendenti comunali
Questo la nostra iniziativa a questa iniziativa si sono affiancati come vi ho detto Anci Upi Conferenza delle Regioni Unioncamere con servizi
Ministero del Tesoro
Una collaborazione importante è quella di Credi OPA che è di Hopa una collaborazione che non è una tra virgolette una sponsorizzazione ma è una collaborazione di contenuto perché rappresenta la cultura di un gruppo internazionale che ha fatto del finanziamento le comunità locali la propria missione
Siamo molto interessati a sentire l'intervento del professor Pedone
Perché poi è sempre sugli strumenti finanziari che molti dei delle delle frontiere lo sviluppo vanno in qualche modo a impattare
Lasciare
Su questo ci sono trovate sulla nella cartellina che vi è stata distribuita una prima informativa su questa iniziativa resetta
E trovate un indirizzo internet non è è una civetteria ma è uno strumento di lavoro importante in cui non potendo vedervi continuamente tutti i giorni aggiorneremo quello che sta succedendo a tutti i giorni daremo i risultati di questa nostra iniziativa mano mano che queste nazioni inserire purché l'ira grazie
Ringrazio Calamo Kelis mondi direi di dare la parola al partner di questa iniziativa e quindi a Filippo Bucarelli per la considera
Grazie
I
Qualche parola l'illustrazione del di questo progetto che ha detto è stata fatta da Carlo morti
E per innanzitutto così in qualche modo dare motivazione del impegno che ci stiamo assumendo partecipando all'iniziativa che Bari centrata
Sul forum sul sul Forum della pubblica amministrazione che si terrà di inizio maggio ero Carlo ma che potrà anche che dovrà continuare dopo costituendo una rete di stimolo e di supporto alle Autonomie locali diciamo la ragione per cui noi ci siamo impegnati abbiamo promosso insieme con forum più a questa iniziativa va prima di tutto nella convinzione
Che lì organizzazioni e le organizzazioni pubbliche che hanno parecchio bisogno di muoversi si muovono
Anche e forse soprattutto a partire stimolate dai esperienze che funzionano meglio degli anni delle altre quindi questo approccio in qualche modo ha caratterizzato la nascita della dell'intervento della nostra società nella pubblica amministrazione che è nato diciamo
è stato figlio in qualche modo l'esperienza che molti di noi avevano fatto in funzione pubblica con i Cento progetti al servizio dei dei cittadini non veniamo dalla quindi questo tipo di esperienze di approccio e di di funzione diciamo verso la la pubblica amministrazione un po'nei geni del lavoro che facciamo con le amministrazioni la seconda motivo il che però come società di consulenza come grande società di consulenza italiana
In qualche modo abbiamo la responsabilità di
Partecipare
E di contribuire allo sviluppo del sistema Paese di cui noi facciamo parte di cui in qualche modo siamo una uno strumento e quindi in questo senso diciamo questa iniziativa è qua un po'iscritta anni in questo tipo di missione
Di una società che puntare radici nel Paese aree ha una vocazione internazionale ma ha radici nel Paese in cui si è costituita
Ecco in questo momento in questo periodo parlare di una rete di una messe in Rete di esperienze positive in qualche modo deve fare i conti con un profondo cambiamento delle autonomie locali
In particolare dei comuni che sono in termini di rinnovamento sono le le istituzioni che nel nostro Paese si sono mosse prima e con più risultati e più determinazione
Anche perché probabilmente diciamo stima del fatto di essere nella catena che va dal Comune fino all'amministrazione centrale le amministrazioni più esposte al contatto con i i cittadini
Ecco questa trasformazione che è sotto gli occhi di tutti ma che fu di cui forse non siamo sempre consapevoli e che le amministrazioni pubbliche i comuni province e regioni si sono trasformate si stanno trasformando da macchine amministrative da macchine che producono servizi e producono anche regolarità rispondenza alle norme in delli e di che sono soprattutto sono spesso nelle aspettative dei cittadini e degli elettori e cioè ci sono dei s'dovrebbero essere strateghi e molto spesso lo sono
Promotori e realizzatori di sviluppo del territorio di cui sono responsabili oggi
Molte città molte regioni eccelsi muovono
Ragionando di fatto sempre di più con questa visione e con questo tipo di Obiettivo ecco quello che forse ecco Simone in questa direzione e in realtà alla stessa organizzazione che poi la materia su cui noi consulenti lavoriamo se arrivasse oggi un marziano da una un una persona seria guarda come per esempio funziona un comune si accorgerebbe che la macchina comunale
L'amministrazione pubblica è soltanto un pezzo di ciò che fa il Comune verso il proprio territorio e in realtà è un'organizzazione molto moderna letta da un consulente perché hanno le credenze le fatta è una Rete in realtà di società pubbliche private di consulenti di associazione dei cittadini di volontariato di Esperti che intorno alla regia la cabina regia del comune e quindi al ritorno all'amministrazione in simbiosi e con il Comune si muovono intorno a un'idea di governo e di sviluppo del del territorio credo che questa visione così specie sull'analisi asettica di un funzionamento della reale macchina di un'amministrazione ci si accorgerebbe
Di questa realtà nuova realtà che poi tende a cambiare anche all'interno la macchina comunale
E che resta indubbiamente importante ma che acquista un nuovo modo di funzionare di scambiare con il proprio ambiente
Ecco quello che forse manca e di cui questa iniziativa con cui queste dissidio col contribuire è una consapevolezza e una sistematicità di lavorare su questa nuova realtà se ci fosse un modello una lettura di questa nuova realtà che fosse trasparente
Se lo è non soltanto a chi la dirige ai pochi che tirano in questa direzione ma anche all'insieme insomma che fosse più diffusa
Questo ci aiuterebbe a essere a evitare certi sprechi ammettere mi in collegare meglio le iniziative governarle meglio utilizzarle meglio
Promuoverle in in modo più sistematico ecco questa iniziativa vuole contribuire prima di tutto a migliorare questa consapevolezza questa pence consapevolezza e il forum che il Forum delle pubbliche amministrazioni è certamente un momento molto importante per come diciamo vengono considerate le autonomie locali
Se possibile elaborare dei modelli che siano utilizzabili
E comprensibili dagli operatori modelli di tipo organizzativo
A diffondere modelli e soluzioni rispetto a problemi dello sviluppo che colleghino quindi la momento della strategia con momenti più operativi a diffondere le buone esperienze a metterle in rete e a stimolare perché no
Una competizione sana tra strutture che diciamo che e iniziative
Ecco quello che si vuole dunque quindi attraverso la raccolta l'analisi di queste esperienze che sono numerosissime nel nostro paese come sono numerose forse ancor di più in altri Paesi
Vicini ecco di arrivare a costruire degli non soltanto di FLI ed esperienza ma anche dei modelli di modo di vedere di operare che siano di aiuto e di ulteriore stimolo alle autonomie
Locali un ultimo un'ultima appunto diciamo una rilievo su come intendiamo operare
Diciamo questa cosa
Progetto riguarda e con la intenzione di utilizzare al massimo nello sviluppo di questa esperienza le opportunità la facilità d'uso
Che consentono le nuove tecnologie e quindi la la lo scambio informativo che attraverso le nuove tecnologie possono diciamo essere senza averne diciamo nessuna idea di feticcio nessuna diciamo idea tecnicistica ma effettivamente diciamo la possibilità di in termini di comunicazione di scambio cioè perché ci viene offerta o giuste CRI di giorno in giorno crescente in questo senso anche in questo senso diciamo il Progetto intende muoversi grazie
Allora diamo il benvenuto quindi a questa Rete
Di cui lo chiederemo a seguire gli sviluppi diamo il benvenuto al sottosegretario all'Interno Massimo Brutti
Ed ora io passerei la parola a Giorgio Macciotta sottosegretario al ministero del tesoro solo ora è abbastanza il tema della sua relazione importante interessante perché per anni siamo stati abituati
A pensare al comune o comunque all'ente locale con un soggetto passivo per lo sviluppo dell'economia locale appunto sul territorio anni di finanza derivata purtroppo avevano anche disamorato gli amministratori e di se abituato gli amministratori ad un senso più alto di responsabilizzazione ora le cose sono cambiate sicuramente a partire dal novanta al processo si è voluto enormemente
E oggi gli alle amministrazioni locali hanno tutto il lo spazio e il i mezzi e gli strumenti a disposizione per essere protagoniste quindi credo che il sottosegretario Macciotta di questo ci parlerà porterà appunto la testimonianza di una persona che li vive in prima persona grazie
Ma io partirei proprio da uno spunto che quello relativo agli anni Settanta negli anni settanta si assiste a un fenomeno apparentemente paradossale
Da una parte
Uno sviluppo dei competenze dei comuni di è la Costituzione il pieno funzionamento del sistema delle regioni a statuto ordinario
Dall'altra la riforma fiscale che spiantati sistema dell'autonomia finanziaria degli enti locali e non troppe non pensa nemmeno l'autonomia finanziaria delle Regioni
La logica dei di controllare dal centro
I flussi della finanza pubblica non è stata un grandissimo successo dal punto di vista dell'indebitamento dello Stato come dimostrano i dati che ci troviamo a gestire
E la
Perché e che ha prodotto tra l'altro una totale del responsabilizzazione del di tutte le auto il sistema delle Autonomie locali che finiva col rivolgersi allo Stato come pagatore finale e il ripianamento che che operava il ripianamento dei debiti a piè di lista
Il risultato quindi è stato complessivamente disastroso diciamo dal punto di vista della finanza pubblica e dal punto di vista della democrazia
Io credo che all'inizio degli anni settanta degli anni novanta si registra una svolta una svolta intanto sul terreno istituzionale
La più volte ricordata normativa sull'elezione diretta dei sindaci comincia a creare una rete di poteri locali
Riconosciuti e riconoscibili è questo cambia abbastanza la situazione in secondo luogo giunge finalmente a compimento una riflessione
Che era stata tormentata per una un periodo lungo non solo alla sinistra diciamo tutto il modello di sviluppo dell'economia italiana aveva visto nei sistemi locali
Quasi una sorta di il residuato di cui vergognarsi sistemi locali erano la nicchia che resisteva all'innovazione la prospettiva era quella della grande impresa e della pubblica amministrazione che omini pervasiva che risolveva tutti i problemi questo meccanismo si è rivelato fallimentare insomma per chiunque viva il Mezzogiorno lo conosca lo abbia un po'girato l'esempio delle cattedrali del deserto non è un esempio che si fa tanto per usare un luogo comune fa basta pensare alla logica
Per citare per parlar male solo della regione dalla quale io provengo di uno stabilimento che è il maggior produttore di fibre artificiali di d'Europa e che sta al centro della piana di Ottana alimentato delle materie prime da un sistema di camion che intasa la viabilità ordinaria insomma basta pensare questo per capire e la la la follia insomma il sistema legata deserto era per l'appunto questa cosa qui
Questo sì e la pubblica amministrazione ha dimostrato la pubblicabilità Tonolli pervasiva ha dimostrato la incapacità di reggere perché un apparato oltre un certo livello di gigantismo pensa più a riprodurre se stesso che non a rispondere ai bisogni dei cittadini per i quali è stato istituito
Da questo punto di vista io credo che
Ne all'inizio degli anni Novanta
Si è finalmente cominciata a congiungere teoria e pratica in che senso nel senso che se la teoria era grande impresa e pubblica amministrazione la pratica fortunatamente è stata un po'diverso
Le regioni più sviluppate del Paese penso al all'Emilia di cui si è parlato ma penso al modello veneto penso al modello Adriatico che dall'invidia esibisce giù giù verso le barche verso l'Abruzzo è anche verso la Puglia
Si è cominciato a rivalorizzare il sistema dei poteri locali nel non casualmente la parte più ricca del Paese
E la parte dalla quale si teorizzava il destino grande della delle multinazionali e della grande impresa e si praticava la cultura del distretto industriale
Dire così è in questo quadro si è cominciato un processo di
Ricordo costruzione anche in via di principi e di istituzioni di un sistema che fosse fondato sulle lo sviluppo dei sistemi locali
Ho detto della innovazione profonda rappresentata dalla nuova identità dei comuni grazie anche al meccanismo istituzionale dell'elezione diretta dei sindaci la stabilità delle amministrazioni
Voglio ricordare
Un'altra serie di norme che hanno cominciato a muoversi nella stessa diretti nella stessa direzione
Penso alle riforme Bassanini
Penso alla riforma fiscale di cui proprio ieri sia fatto con cui più vivibile fatto un passo avanti con la definizione di un'autonomia del sistema delle regioni penso alla danni alle dorme con la quale nel mille centonovantasei in quella stessa legge finanziaria che indicava dal punto di vista quantitativo i parametri di Maastricht per entrare in Europa
Nello stesso tempo si costruivano IBI i meccanismi della programmazione negoziata che sorgono lo strumento di messa in rete di accordi Stato-Regione
Anche lì non casualmente si parla non di accordi tra Stato e Regione ma nella delibera CIPE si parla di accordi tra il governo e giunte regionali volendo sancire che la Regione non è un'altra cosa rispetto allo stato è lo Stato è una istituzione dello Stato esattamente come un istituto dello Stato il governo della repubblica
Solo due pezzi dello Stato a a compari diritto e pari dignità i patti territoriali contratti d'area e così via
Penso anche alla normativa che nello stesso nella stessa manovra di legge finanziaria quella del novantasette ha previsto la regionalizzazione del Bilancio per cui le le amministrazioni
Spontaneamente senza intervento dall'esterno hanno indicato nel mille norme più nel bilancio del due mila
Un cinquantacinque per cento di risorse del bilancio dello Stato che possono essere programmate d'intesa con i poteri locali
Penso infine all'importanza della riforma della scuola per quanto riguarda la partita dell'autonomia degli istituti scolastici e della potenza e del e del potenziale collegamento tra domanda formativa
Territorio è istituzione scolastica rappresentato dalle norme dell'in guerra
Queste norme rappresentato in qualche misura un sistema senza il quale il ragionare di sistemi locali è impossibile perché è impossibile perché evidentemente ragionare Ricci
Se lo sviluppo è affidato solo alla grande impresa la grande impresa può trovare al suo interno le sinergie per far fronte alla alle esigenze di sviluppo scene sistema locale
E se lo sviluppo è affidato ai sistemi locali evidente che sistemi locali hanno bisogno di una rete hanno bisogno delle infrastrutture che non possono essere create
All'interno della grande fabbrica hanno bisogno di un'integrazione tecnica tra impresa e il display forza del distretto sta proprio in queste ore il fatto che le imprese dialogante fra loro e sì auto ripartiscono le funzioni dentro un sistema produttivo hanno bisogno di un'integrazione umana
E culturale e il professor recativi domandandosi come mai l'Italia che secondo una visione mitologica sole di un Paese così arretrato riesce ciononostante ad avere un così grande attivo della bilancia commerciale malgrado non abbia le punte grandi impresa e così via risponde viva Dio perché c'è l'uomo
Perché c'è una cultura stratificata profonda e una serie di territori per cui
Cultura si fanno solo a scuola cosa fondamentale non solo con la cultura codificata ma cultura si fa con quella che ve cattivi chiama cultura contestuale cioè si fa al bar in piazza il famiglia dialogando in un ambiente che
Suscettibile di sviluppo
E quindi
Ancora gli investimenti per la formazione io vorrei ricordare che il CIPE per la prima volta nella gestione del dopo novantasei ha ritenuto investimento
Produttivo il finanziamento di attività scolastiche cosa che normale al massimo si arrivava fino alla ricerca scientifica e alle strutture per la ricerca a partire dal novantasei
Il CIPE finanzia con le risorse destinate a investimenti Larry i programmi di formazione di
Apple programmi scolastici
Questo a consentito di creare provo un sistema è questo il cuore di questo sistema è stato sono stati i nuovi istituti della programmazione negoziata
Si parte dai patti territoriali
Che hanno una storia un po'precedente il novantasei
Ma si e sì anche se il novantasei come dirò da qui a un momento a profondamente innovato in questa disciplina ma si arriva nel novantasei a definire una un istituto un po'più generale che l'intesa Stato-Regione io continuo a pensare
Antonio Bassolino lo sa che se vogliamo davvero fare un decentramento e rompere le strutture dello Stato centralizzato non possiamo non fare la scommessa
Di un numero limitato di soggetti centrali dotati di poteri programmatori questo numero solo le Regioni non le reti lei perché e senza questa rottura
Il rischio è quello di
Ride
Ripercorrono l'esperienza che abbiamo già vissuto in Italia regioni come la Sicilia la Sardegna non hanno pochi poteri mi hanno tantissimi
Ma nell'assenza delle regioni a statuto ordinario i loro poteri si sono progressivamente sterilizzati
Se noi facessimo un decentramento senza puntare sul soggetto regionale noi avremo un alibi per tutte le grandi strutture dell'amministrazione centrale da quelle del Tesoro per farla prima dell'Emilia quelle dell'interno o ad altre che nell'interesse dei piccoli Comuni sopravvivere ebbero
Siccome le strutture centrali sono hanno molti difetti vanno anche una storia come dico in battuta si potrà dire
Che il dottor Monorchio un'intelligenza volta al male ma non si potrà negare che un'intelligenza evidente che strutture come la Ragioneria generale dello Stato la direzione generale della del ministero degli interni per la finanza locale
Rapidamente prenderebbe il sopravvento anche sui pochi comune grandi Comuni italiani come Roma o Napoli o Milano che avrebbero in sella e possibilità di fare sinergia
Non mi sfugge che il Molise e poco più di un grande condominio di Roma
Però il Molise una regione a fare questa scelta con determinazione l'intesa Stato-Regione per l'appunto questo il tentativo di far calare le grandi scelte di investimento
Sul territorio facendo le code incidere dalle amministrazioni centrali e dalle amministrazioni regionali naturalmente questo modello postula e in questa settimana le Commissioni parlamentari daranno il parere definitivo una riforma della finanza regionale che a livello regionale faccia la stessa operazione che abbiamo fatto a livello centrale cioè il bilancio delle regioni dovrà assumere ha già realizzato sui cioè leggendo il bilancio della Regione Campania si dovrà sapere quanto ma Napoli Padova Benevento
Ci dovrà cioè in modo trasparente esattamente come stiamo tentando di fare col bilancio dello Stato decidere i pesci tra l'altro noi abbiamo assunto recentemente un ulteriore decisione ci dove le Regioni si sono pensate tra loro
Della ripartizione delle risorse per le aree depresse dove abbiamo deciso che d'ora in avanti in termini aggregati
Il finanziamento destinato alle Regioni dal bilancio dello Stato sarà quello che le regioni ci sono auto riconosciute per cui la Campania fra il venticinque per cento
Del complesso delle risorse destinate al Mezzogiorno che sono l'ottantacinque per cento delle risorse destinate alle aree depresse perché questo è la percentuale che le Regioni si sono autor riconosciute e quindi discutendo con le regione discuteremo della qualità degli interventi e non della quantità facendo un ulteriore passo in avanti
Concludo dicendo brevemente che naturalmente l'enfasi su questo nuovo istituto non ha cancellato indetti anzi li ha messi in un ragionamento complessivo e allora patti territoriali io so su questa vicenda sia stato tirate polemiche continuano adesso arciere
Io continuo a pensare che l'itinerario che abbiamo seguito dal novantasei in avanti e un itinerario che alla fine para risultati li darà soprattutto nelle aree più deboli del centro-nord la quattro otto otto cioè il finanziamento del singolo investimento industriale può essere la soluzione
Definitiva perché le imprese la sinergia Senato a parole il cancello a fianco non hanno bisogno di costituire nel Mezzogiorno dove in in molti luoghi c'è un deserto industriale il problema è come far calare una massa critica di investimenti quindi il patto territoriale non ha molte alternative il s'se voglio posso citare un esempio cito l'esempio della dell'area industriale di Agrigento un'area industriale
Molto bella il cui presidente mi diceva sconsolato sono venuti tanti imprenditori che ci hanno detto bellissima ma noi non ci vediamo perché non c'era neanche un'impresa è stato il contratto a dare a la condizione per portare un gruppo di imprenditori e per animare per la prima volta core lavoro ed un solo con lampioni
Quella zona quell'area industriale peraltro notevolissima dal punto di vista delle attrezzature
I patti territoriali e noi li abbiamo presi costruiti a partire dal novantasei pensando alle procedure il più possibile automatiche e il più possibile oggettive questua cambiato la qualità della predisposizione di vita
Del precedente nella precedente esperienza che non è stata positiva i patti territoriali avevano avuto svolto una grande attività di animazione sociale
Ma siccome tra il momento dell'approvazione il momento dell'effettivo finanziamento passavano tempi indeterminati
Nessun imprenditore era così un atto da spendere le risorse per fare progetti esecutivi immediatamente finanziabili priva aspettava di sapere se c'erano i finanziamenti il risultato era che quando arrivava l'approvazione cominciava allora l'itinerario per la costruzione del Progetto adesso i patti territoriali sono finanziabili solo se c'è il progetto esecutivo pronto perché solo così il patto fidanzato territoriale fa in istruttoria allora io dopo brevemente e finisco alcuni dati
I dati sono i seguenti i patti di prima generazione quelli approvati del novantasei sono di fatto decollati solo nel novantanove
E nel novantanove hanno raggiunto una percentuale di finanziamenti che è pari al venti per cento
Dell'agevolazione consentita potrei sembrare una cifra bassa in realtà si tratta dei due terzi dell'erogabile perché con le procedure quattro otto otto il venti per cento
Che prevede un terzo ogni anno il venti per cento vuol dire più o meno i due terzi delle erogabile
I patti territoriali di seconda generazione quelli approvati quest'anno e che quindi in teoria dovrebbero avere i primi finanziamenti Pezzella approvati l'anno scorso siamo già del due mila e dovrebbe avere i finanziamenti dei primi mesi di quest'anno hanno già tirato un po'più del dieci per cento
Del totale delle risorse assediato
Tenendo conto che una parte di questi tre fatti isolati approvati aggiungiamo in effetti si tratta di una performer sul bordo no Baldato io penso che entro giugno avremmo certamente per questi patti superato un terzo il che vuol dire
Che in linea di massima la mortalità dell'impresa e che tra l'altro ci sono selezionate anche tra loro
è inferiore a quella media registrata per la quattrocentottantotto
Infine i contratti d'area noi siamo anche in questo caso approvazioni nei primi mesi di quest'anno noi siamo a quindici per cento di erogazione io rispetto al totale e le percentuali naturalmente sono varie qualche patto territoriale qualche contratto è vicino allo zero qualche patto territoriale supera già il cinquanta per cento vuol dire che gli imprenditori
Erano già avanti e quindi hanno immediatamente tirato con gli stati d'avanzamento io io quindi che ormai il meccanismo ed a regime io spesso che
Dei primi
Mesi di quest'anno vorrei dire entro il mese di gennaio probabilmente daremo un'altra botta su questa in questa materia
Se le regioni condivideranno come da primi incontri informali mi è sembrato di poter percepire una proposta che il ministro del Tesoro avanzato dove dovevo essere in condizione di finanziare altri trentadue patti territoriali portando il entro la fine di gennaio a gestione dopo oltre novanta patti territoriali e diciassette contratti Italia in alcune regioni del Mezzogiorno questo copre quasi tutto il territorio
Con nuclei che vanno dalle venti alle cinquanta in precettore comincia ad esserci massa critica
E la novità del parti di seconda generazione che cominciano a essere non più assemblaggi indiscriminati di impresa ma comincia ad esserci un minimo di concentrazione per filiere non è un distretto non esageriamo
Però comincia ad esserci una bozza di questo genere ecco questo è lo sviluppo locale come dei fatti faticosamente si va costruendo
Allora ringraziamo il sottosegretario Macciotta che il ha dato un quadro molto interessante soprattutto sulla voglia la vivacità
Delle amministrazioni di essere protagoniste finalmente
Credo che sia abbastanza facile sul collegamento con nell'intervento di Massimo Brutti sottosegretario all'Interno perché io ricordo a proposito di contratti Daria patti territoriali che un sindaco di un comune siciliano che intervista alcuni anni fa mi disse
Vanno benissimo contratti dai programmazione negoziata ma mi domando se non ci sia bisogno di un nascente da parte del governo perché senta sicurezza sul territorio e al suo della sicurezza sul territorio non è sempre garantita quale imprenditore potrà mai venire ad investire
E quindi credo che al di là delle infrastrutture della semplificazione amministrativa burocratica e quant'altro sia oggi fondamentale per lo sviluppo del territorio la sicurezza sullo stesso e di questo appunto ci parlerà il sottosegretario Brutti
I ma più comune definizione del concetto di sviluppo
Riguarda il terreno dell'economia
Si tratta di una nozione quantitativa
Così viluppo indica una crescita nel tempo
Un più ampio soddisfacimento dei bisogni ed un aumento del reddito medio tra i cittadini di una determinata comunità
In questa accezione perché è la più semplice si intende per lo sviluppo il processo che accresce la produttività di un'economia
Ora l'innalzamento del reddito medio non implica necessariamente sicurezza dei cittadini e legalità nella vita sociale
Anzi e possibile che la crescita economica sia accompagnata da una distribuzione ineguale delle ricchezze
Nella quale i poteri più forti appartengono a chi rispetta di meno le leggi o a soggetti che apertamente le calze
L'Italia contemporanea vissuto esperienze di sviluppo senza regole e di poteri illegali formatisi cioè in pieno contrasto con le norme dello Stato di diritto
Queste esperienze legate soprattutto alla storia del Mezzogiorno hanno portato a crisi drammatiche sul terreno della sicurezza ed hanno pesato negativamente sulle condizioni generali del Paese
Negli anni più aspri e difficili dell'azione di contrasto contro le mafie noi abbiamo visto da vicino tutta la relatività e la limitatezza di un concetto puramente economico il quantitativo di sviluppo
Non si può dire che la crescita della spesa pubblica nel Mezzogiorno dal dopoguerra agli anni Ottanta non abbia determinato un arricchimento lo ha determinato ma quella spesa era indistinta selezionata attraverso i meccanismi di un sistema prevalentemente clientelare spesso volta ad investimenti ciechi ed incapaci di dare luogo ad una duratura produttività
Così essa ha finito con il rafforzare in molti casi i poteri illegali che avevano la forza di condizionarla e di intercettarla
I gruppi mafiosi più forti dagli anni Sessanta in avanti si sono nutriti di danaro pubblico hanno dominato il meccanismo degli appalti
Hanno dato vita in determinate aree territoriali del Mezzogiorno ad un sistema di impresa e privilegiate
Imprese che erano in grado di far giocare sia sul terreno della concorrenza nell'ambito del mercato il metodo della intimidazione come un valore aggiunto decisivo
Sia sul terreno dei rapporti di lavoro il disprezzo di ogni regola e la compressione dei diritti dei lavoratori
Una compressione dei diritti che diventava nelle aree ove queste imprese erano dominanti un dato sociale acquisito
La complessiva debolezza dei meccanismi di controllo e delle istituzioni dello Stato democratico in quelle aree territoriali era fonte di illegalità
E alla lunga distorce i vari frenava la stessa crescita economica
Fondamentale per spezzare questo meccanismo
è stata la formazione di nuove classi dirigenti su scala locale e regionale davvero in questo senso
Fatture istituzionale di svolta è stata l'elezione diretta dei sindaci
Tenendo conto di questa vicenda storica noi oggi muoviamo da un diverso ordine di idee e prospettiamo un'idea di sviluppo più complessa e di lungo periodo
Che implica non solo la crescita economica ma anche il carattere duraturo degli investimenti le condizioni di una convenienza per i soggetti economici ad investire
La effettività delle regole dello Stato di diritto vale a dire il rispetto dei diritti dei cittadini come un dato normale e non di eccezione
Sviluppo di un territorio dunque non è soltanto la sua crescita economica e anche la promozione dei diritti
E l'abitudine in tutti gli apparati dello Stato cominciando dalle forze di polizia a porsi al servizio dei cittadini
E la capacità dei poteri democratici regionali e locali di esprimere le domande sociali e di sollecitare od organizzare in relazione ai propri livelli di competenza la risposta delle istituzioni
Anche qui cerchiamo di definire meglio territorio è un'area nella quale vive una comunità si determinano legami sociali si formano classi dirigenti
è un'area nella quale operano in rapporto con lo Stato centrale poteri autonomi ed istituzioni decentrato
Riferire il concetto di sicurezza al territorio significa prospettare alcune politiche anzitutto la rimozione dei poteri illegali
I poteri legali sono quelli che consistono nella imposizione di una volontà e di una potenza sociale contro le regole sul esempi di poteri illegali
I vediamo nel fenomeno delle estorsioni nella usura nel potere della corruzione
Nel controllo
Illegale degli appalti nel dominio violento su segmenti di territorio che diventa la condizione per l'incremento dei traffici illeciti
Anche nei mercati criminali nel riciclaggio nel reinvestimento c'è una forma distorta di sviluppo quindi la prima politica e volta alla rimozione dei poteri illegali
è una politica che si sviluppa attraverso gli strumenti del azione di polizia e del diritto penale ma non solo attraverso questi strumenti interni all'ordinamento statuale
Dall'altra parte la seconda politica che deve intrecciarsi alla prima e una efficace offensiva istituzionale contro la criminalità diffusa
Per sviluppare un'azione di contrasto contro i poteri illegali c'è bisogno di poteri democratici responsabili e trasparenti
C'è bisogno di un meccanismo certo di scelta e di investitura diretta dei governi e poi di rispetto delle regole il monitoraggio la verifica delle procedure
Delle amministrazioni
Rappresentano un aspetto un momento dell'attività di governo per l'obiettivo deve essere quello di realizzare attività di monitoraggio e controllo all'interno dei Governi anzitutto locali
Che siano
Sollecita Abbili attivabili da parte dei cittadini
Per capire quanto conta nella lotta contro l'illegalità e per la sicurezza dei cittadini la presenza di poteri locali affidabili trasparenti
Io invito a rileggere un libro di qualche anno fa oggi dimenticato ma vedo che ne hanno tratto recentemente un film e quindi può darsi che questo induca qualcuno a rileggerlo è un libro di Agatino
Licandro e di Aldo Varano intitolato una città dolente confessione di un sindaco corrotto un libro pubblicato nel mille novecentonovantatré il contributo dato da quel sindaco che decise di rompere con il sistema della corruzione di collaborare con la giustizia fu molto importante per la ricostruzione dei meccanismi della Tangentopoli a zia a livello locale
E quindi la formazione di nuove classi dirigenti le procedure trasparenti il sindaco che risponde direttamente ai cittadini un governo stabile per la durata del mandato
Il principio di responsabilità nel rapporto tra governanti e governati a livello locale ha rappresentato un elemento essenziale di svolta e di legalità
Io credo che nella ricostruzione della vicenda di questi anni questo elemento si sottovaluti è invece va posto al centro della nostra attenzione anche perché offre un modello il modello ha già funzionato per la riforma della legge elettorale regionale ed è un modello
Che deve essere tenuto presente con gli ovvi adattamenti io credo anche per la riformare la legge elettorale nazionale
La sicurezza del cittadino dunque intesa come tranquillità della vita quotidiana è un aspetto ed una condizione dello sviluppo
Essa può essere perseguita attraverso un impegno coerente del sistema istituzionale nelle sue varie componenti a contrastare tutto ciò che minaccia il normale esercizio dei diritti quotidiani
Qui siamo in una prospettiva che è diversa da quella dell'azione di contrasto contro le grandi reti criminali
E diversa
Da l'impegno alla rimozione dei poteri illegali
Qui siamo di fronte ad una criminalità che abbiamo denominato diffusa che attraversa la vita quotidiana e dei cittadini
Che insidiosa che minaccia il normale esercizio dei diritti dei diritti e che pone due problemi distinti sul terreno dell'azione politica istituzionale
Il primo problema è quello di ridurre la percezione della insicurezza dei cittadini
Che a volte sì dilata e si esasperato
Anche al di là nella dimensione oggettiva del rischio e però rappresenta un problema per chi amministra una collettività ridurre la percezione soggettiva del rischio e dell'insicurezza
L'altra linea d'intervento e invece quella di contribuire a tutelare i cittadini dal rischio oggettivo di essere vittime di atti criminali o di atti di inciviltà
Qui questi rischi oggettivi non rientrano tutti nell'universo dei reati per questo parliamo di atti di inciviltà accanto agli atti criminali esiste una prepotenza soltanto potenziale che si manifesta
Nell'atteggiamento di gruppi che spadroneggiano nelle strade nelle ore serali o di notte e che non diventa commissione di reati ma che contribuisce a generare insicurezza arrendere non tranquilla non normale
La vita dei cittadini
Questo aspetto della criminalità diffusa degli atti di inciviltà della insicurezza che ne deriva è stato sottovalutato in Italia fino alla fine degli anni ottanta
Noi avevamo altre emergenze criminali che ci occupavamo di più e al tempo stesso c'è stata una oscillazione
Per quello che riguarda queste forme più diffuse
Di devianza e gli atti di inciviltà c'è stata un'oscillazione tra visioni sociologiche che si traducevano in una sostanziale passività e politica
E se consistevano nella illusione che la prevenzione di questo tipo di rischio potesse risolversi attraverso la crescita dell'Uefa
Quindi una analisi sociologica e contemporaneamente una passività politica
Dall'altra parte si oscillava invece tra questo estremo e una serie di pratiche
Fondate sulla repressione che naturalmente insufficiente ad affrontare e risolvere questo problema e sulla ghettizzazione delle aree a rischio questo Indirizzo rappresentato dal binomio repressione ghettizzazione
In realtà è stato consapevolmente sviluppato durante gli anni ottanta in Gran Bretagna nelle politiche thatcheriana e dell'ordine pubblico all'indirizzo conservatore che a volte emerge diventa dominante
Nell'esperienze occidentali segno di questo Indirizzo fondato sulla repressione la ghettizzazione si trova anche la nelle politiche di tolleranza zero del sindaco di New York
Quali sono rispetto a queste diverse forme per ragioni di insicurezza le risposte istituzionali che noi possiamo prospettato
Naturalmente muovendo da una nozione di sicurezza che è così complessa
E che non è risolubile soltanto nella tutela dell'ordinamento offre
Alla collettività e ai cittadini contro la commissione di reati
E le risposte sì collocano su piani diversi vi sono risposte che riguardano l'ordinamento generale dello Stato lo Stato centrale l'azione di polizia l'azione della magistratura il diritto penale
Vi sono altre risposte che invece riguardano l'amministrazione della vita quotidiana dei cittadini
E questo Secondo genere di disposte diventa più rilevante assume un peso maggiore laddove si tratta della offensiva istituzionale di quella che abbiamo chiamato offensiva istituzionale contro la criminalità diffusa
Va be'diamo anzitutto brevemente quali sono oggi nel
Nell'opinione
Che non ci siamo fatti di questo fenomeno e nelle linee di azione del Governo le priorità della lotta contro la criminalità organizzata
Dobbiamo
Partire da una premessa i due aspetti salienti delle macro organizzazioni criminali della criminalità organizzata oggi nel nostro Paese sono la internazionalizzazione e la territorialità
Che vuol dire internazionalizzazione che il raggio di azione di queste Macro Organizzazioni va al di là dei confini nazionali
La loro forza e nella capacità di oltrepassare le frontiere con il riciclaggio del denaro accumulato attraverso le attività illecite
E poi nella capacità di spostare clandestinamente droga armi uomini passando attraverso i confini dei Paesi europei
Le due principali rotte utilizzate dai trafficanti di eroina e di cocaina dall'Estremo Oriente passano entrambe dalla Bulgaria
E si indirizzano l'una verso la Jugoslavia la Croazia e la Slovenia l'altra verso la Repubblica macedone e verso l'Albania entrambe conducono al nostro Paese la prima per via terrestre attraverso il nord est la seconda attraverso l'Adriatico
E poi c'è un traffico proveniente dall'Albania ove abbiamo coltivazioni di marijuana e di cocaina verso la Grecia e c'è una conversione della Rete del contrabbando di tabacchi lavorati esteri
Verso il traffico degli stupefacenti è abbastanza singolare vedere quali sono i collegamenti fra questi grandi network criminali che attraversano il sud est dell'Europa che giungono
In Italia e le organizzazioni criminali italiane
A metà degli anni Novanta un procedimento giudiziario ha ricostruito la rete di rapporti che legavano un'organizzazione criminale pugliese facente capo a Vincenzo Boccadamo con i gruppi criminali forti al di là dell'Adriatico
E in epoca più recente noi abbiamo
Segni di collegamenti di questi gruppi criminali operanti nell'area balcanica sia con
Le associazioni nuove che fanno capo alla all'impianto tradizionale della Sacra Corona Unita in Puglia sia con organizzazioni camorristiche e precisamente con i casalesi
Va sottolineato diciamo questo aspetto di internazionalizzazione di una criminalità legata ad un piccolo centro che ha una forte tradizione di ferocia e e di illegalità
I Casalesi hanno oggi trattengono oggi per quello che ne sappiamo collegamenti con gruppi criminali operanti al di là dell'Adriatico
E allora per contrastare la internazionalizzazione che è un elemento di forza di gruppi insediati sul territorio è necessaria una politica che
Vada al di là dei confini nazionali e di un'ottica esclusivamente nazionale
è un punto di assoluta priorità nell'azione del Governo lo sviluppo di una cooperazione attiva tra le forze di polizia noi ieri abbiamo firmato per la prima volta un protocollo d'intesa con la Grecia
Ed abbiamo rinnovato con qualche elemento di novità
Una intesa con il governo albanese ed abbiamo dato vita ieri pomeriggio ad un incontro trilaterale per la prima volta non c'era mai stato d'Italia Brescia Albania per la cooperazione tra le forze di polizia nella repressione dei singoli traffici si tratta anche di ristabilire piani di azione che riguardino i singoli traffici da quello degli stupefacenti a quello delle armi a quello delle auto rubate a quello degli esseri umani
E sì fronteggia questa forza delle organizzazioni criminali ad un tempo insediate nel territorio con i loro uomini che esercitano
Una
Azione intimi datrice anche nei piccoli centri del nostro territorio e il poi presenti al di là dei confini attraverso una cooperazione anzitutto sul piano informativo
Ma poi anche su quello operativo tra le forze di polizia a livello internazionale
A questa cooperazione tra le forze di polizia deve corrispondere una cooperazione giudiziaria internazionale
Noi dobbiamo creare una rete giudiziaria di contatto che riguarda i reati di criminalità organizzata e che sia capace di superare il ruolo di filtro delle autorità politiche centrali
Questo ragionamento ha fatto anzitutto nell'Unione Europea ma è un ragionamento destinato ad estendersi posto che i problemi più rilevanti in questo campo ci vengono dai Paesi ex comunisti
E dall'intreccio tra organizzazioni criminali e corruzione che ancora oggi è molto forte in Russia un paese ricco e potente almeno almeno potenzialmente
E nel quale quindi la questione della legalità e della lotta contro le organizzazioni criminali è un problema che non riguarda soltanto quel Paese per la capacità espansiva che che queste organizzazioni hanno mostrato di avere ma riguarda anche i paesi dell'Europa e e dell'Europa occidentale
Quindi la linea fondamentale per contrastare l'internazionalizzazione questa più accentuata cooperazione internazionale per quello che riguarda invece la territorialità
L'insediamento di queste organizzazioni criminali nel territorio la loro capacità di controllo del territorio
Noi vediamo in questo momento due priorità essenziali
Da un lato la lotta contro le istruzioni perché l'estorsione diffusa è uno strumento di controllo capillare del territorio
La lotta contro l'estorsione si sviluppa attraverso un controllo del territorio alternativo da parte delle forze di polizia
E poi anche attraverso la certezza delle pene che per un reato come l'estorsione
Obiettivo essenziale noi anzi avremmo bisogno di misure cautelari che comunque rendano impossibile
Che colui che sotto processo per una estorsione continui a stare se non c'è una misura detentiva nei suoi confronti la TIA stare la e a svolgere con la sua sola presenza un'azione intimi datrice nei confronti delle vittime nel reato di estorsione o o nei confronti di coloro che l'hanno denunciato
Dovremmo io credo anche pensare ad una misura
Di allontanamento dal luogo di commissione del reato che potrebbe riguardare anche il periodo successivo all'esecuzione della pena detentiva
L'altro elemento di controllo del territorio rappresentato dalla penetrazione corruttiva negli appalti
E per quello che riguarda la questione degli appalti noi abbiamo da un lato un'ampia documentazione giudiziaria anche recente di come questo meccanismo continui a funzionare di come la ingerenza criminale sia a monte
In quanto riguarda già le mosse dell'impresa appaltante che vengono condizionate all'organizzazione criminale sia a valle fino a giungere al meccanismo dei subappalti
Per combattere questa penetrazione corruttiva negli appalti che è un elemento fondamentale del controllo del territorio anche del controllo politico sul territorio da parte che i gruppi criminali la prima è basilare esigenza e garantire che l'intera regia politico economica degli investimenti pubblici sia sorretta da adeguati sistemi di informazione e di valutazione del rischio criminale
è necessario un controllo sulle imprese assegnatarie dei lavori occorre una raccolta sistematica di tutti i dati relativi all'esecuzione dei lavori e ciò può avvenire anche a livello locale già sta avvenendo io
Ho presente ma ce ne sono sicuramente anche delle altro presente l'esperienza di Catania dove è stato costituito un Osservatorio centrale che segue passo passo su scala locale tutte le vicende relative agli appalti
Ma è necessario anche un punto centrale di controllo stabilire un indice di correttezza dell'impresa che tenga conto degli aspetti fiscali e finanziari di sicurezza del lavoro
E va ricostruita una geografia dei rapporti tra impresa e gruppi mafiosi io credo che questo punto centrale di controllo potrebbe essere un team di esperti
Potrebbe funzionare presso il ministero dell'interno del ministero dell'Interno potrebbe valersi di quel norme che consentono l'acquisizione diretta
Di dati e documenti processuali quando questi dati e documenti processuali siano utili alle indagini di polizia ed in questo caso atti e documenti processuali potrebbero essere presi in esame per rendere il più possibile corrispondente alla realtà l'identikit dell'impresa in modo tale da esercitare un controllo ed un monitoraggio efficace
Nella lotta contro la criminalità diffusa che l'ultimo punto sono utili io credo misure legislative di sostegno richiamo qui l'attenzione sul cosiddetto pacchetto sicurezza che è un provvedimento legislativo un disegno di legge presentato dal Governo e contiene varie minorenne alcune delle quali riguardano reati
Di solito rientranti nel Concetto ampio di criminalità diffusa che sono reati contro il patrimonio di tipo particolare
Furti scippi rapine
C'è un'aggravante
Prevista per questi reati quando siano commessi nei confronti dei soggetti più deboli e c'è anche una ridefinizione delle fattispecie in modo da portare lo scippo che è un reato particolarmente odioso colpisce la vita quotidiana dei cittadini entro una fattispecie diversa da quella del semplice
Furto
Una fattispecie che implichi pene più aspre io non credo che questa sia l'unica via di attacco alla criminalità diffusa ma è una via è un sostegno alla offensiva istituzionale contro questo tipo di criminalità il governo è impegnato
Perché si giunga al più presto all'approvazione di questa legge noi intendiamo
Sviluppare una azione in Parlamento
Perché la maggioranza di centro sinistra lavori per andare al più presto possibile ad una conclusione di questo itinerario legislativo se c'è qualcuno che lo impedisce se c'è qualcuno che dice no
Beh questo deve essere chiaro agli occhi della opinione pubblica noi non dobbiamo creare illusione che ricette legislative siano ricette taumaturgiche ma esse offrono qualche strumento in più come per esempio per quello che riguarda la disciplina la sospensione condizionale della pena
E come per quello che riguarda invece i poteri di della Polizia giudiziaria
Mi sono altre risposte al di là di queste che sono fondate sulla sinergia democratica non solo repressione e non soltanto delega alle forze di polizia in questo quadro è molto rilevante senza idea che possa
Determinare supplenze o sostituzioni ma è molto rilevante il ruolo dei poteri regionali e locali
Vi sono progetti sicurezza che sono stati avviati da Regioni e Comuni nel nostro Paese che possono rappresentare un punto di riferimento ad un modella io penso al progetto di Modena che recente del luglio del mille novecentonovantanove che comprende un ventaglio differenziato di interventi dallo sviluppo la qualificazione del ruolo della polizia municipale
Con l'istituzione del vigile di quartiere ad un progetto di manutenzione della città e gli interventi per la qualità ambientale nelle circoscrizioni al sostegno all'accoglienza delle vittime dei reati a forme di educazione e dei giovani alla legalità
Alla prevenzione delle situazioni di micro conflittualità c'è un progetto per la mediazione dei conflitti
Il presidio di situazioni di conflitto negli alloggi popolari in questo caso operano i vigili di quartiere operatori professionali e poi i gruppi del volontariato e poi ci sono iniziative molto concrete minute apparentemente terra terra ma che aiutano la sicurezza e soprattutto contribuiscono ad allontanare questa percezione talvolta smisurata del rischio
Dal potenziamento della illuminazione pubblica
Alla ai contributi ai commercianti per la illuminazione notturna delle vetrine
Perfino ad un piano di raccolta delle siringhe sono piccole cose ma attorno a queste iniziative si organizzano gruppi di volontariato si determina una vocazione all'aiuto ai cittadini da parte dell'amministrazione locale e di tutti coloro che sono disposti a dare una mano alla amministrazione locale democratica
La lotta contro la grande criminalità e la lotta contro la criminalità diffusa trovano un punto di unità nel nel controllo del territorio
Che è l'obiettivo fondamentale delle nostre forze di polizia oggi noi chiediamo alle forze di polizia di potenziare al massimo il controllo del territorio
In questo quadro abbiamo sviluppato dal mille novecento novantasei e continueremo a sviluppare nei prossimi anni un programma o per la operativo
Che ha come denominazione sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno è un programma che già si è sviluppato nello scorso quinquennio mille novecentonovantaquattro mille novecentonovantanove con una spesa di cinquecentosessantadue miliardi di lire
E che implica una piano di ammodernamenti tecnologici nel campo delle telecomunicazioni
Per l'innalzamento degli standard di sicurezza lungo l'autostrada Salerno Reggio Calabria per la interconnessione tra le sale operative anche attraverso strumenti tecnologicamente molto avanzati come quelli satellitari
Il controllo del territorio significa informazioni in tempo reale su quel che accade e possibilità di attivare in tempo reale delle risposte con la presenza
Di unità delle forze di polizia
Questo programma per adesso è stato sviluppato sperimentalmente in alcune aree del Mezzogiorno Obiettivo tra il due mila e il due mila e sei e quello di generalizzarlo all'insieme del Mezzogiorno
L'Italia esso offre il supporto operativo per quel coordinamento e quella direzione unitaria delle forze di polizia che è fattore di economia
Di risparmio
E che
Determina
Standard più alti di efficienza nella risposta alle attività criminali e nella tutela dei diritti dei cittadini segnalo che in questo ambito è anche prevista una rete informatica di vigilanza
Sull'assetto del territorio e sull'ambiente che fare capo alle forze di polizia in particolare al nucleo ecologico dei carabinieri ma può offrire strumenti di informazione di consultazione direttamente attivabili da parte della regione e degli enti locali
Questa è la prospettiva nella quale il Governo intende muoversi è una prospettiva integrata con interventi a diversi livelli
è evidente che questa prospettiva diventa più efficace se c'è un punto di riferimento per il nostro lavoro rappresentato dalle amministrazioni democratiche ai poteri locali dalle regioni ai sindaci
Questi soggetti sono essenziali per la organizzazione della domanda sociale di sicurezza e per una serie di risposte a questa domanda sociale
Che sono destinate ad integrare la azione delle forze di polizia e delle istituzioni centrali dello Stato
Ringraziamo il sottosegretario Brutti per questo quadro completo
Dell'azione di governo e del l'azione di coordinamento tra vari soggetti istituzionali
E io ora passa e la parola al sindaco di Napoli Antonio Bassolino
Che ha sicuramente da una parte ricevuto molti stimoli diciamo così avrà la l'opportunità di fare le proprie riflessioni su gli interventi di chi lo ha preceduto
E dall'altro è testimone di un
E protagonista di un cambiamento che nel comune di Napoli presente sotto gli occhi di tutti
Voglio ricordare gli ultimissimi provvedimenti al di là della nomina di un direttore generale che nelle città di grandi dimensioni ormai credo sia un punto di svolta
Difficilmente confutabile al nuovo sistema al nuovo contratto decentrato e al ancora al tentativo di raggiungimento di standard dell'erogazione di servizi di livello appunto che possa confrontarsi con Paesi più evoluti ma non dimentichiamo che Napoli è stato anche uno tra i primissimi comuni
Ad fare ricorso a strumenti di finanza innovativa
Ricordami boh
Quindi credo che il comune di Napoli sia per il Mezzogiorno e per l'Italia intera un
Un testimonianza diretta del cambiamento che parte appunto dal dal territorio detto questo do la parola al sindaco di Napoli Bassolino
Sì ma io vorrei
Essendo molto d'accordo con
Le riflessioni già fatte
Fare qualche considerazione ed in modo molto essenziale
Mi sembra chiaro dagli interventi che abbiamo già sentito e che io condivido molto nella sostanza
Dal Forum con sia il gli interventi adesso
Dei sottosegretari Giorgio Macciotta e Massimo Brutti
Che noi abbiamo avuto in questi anni
Importanti passi in avanti
La mia opinione è che essi sono dovuti in primo luogo e soprattutto all'affermazione in un Paese come il nostro
Di quello che si può definire il principio della responsabilità
E queste un principio che noi abbiamo acquisito e ci siamo conquistati dopo lunghi anni lunga fatica principio della responsabilità a livello nazionale
Incomincia nel mille novecentoventi e novantadue
Quando si inverte un cammino che per anni e danni
Aveva in sostanza scaricato
Sulle nuove generazioni
Scaricato in avanti
Il bilancio dello Stato
Il debito pubblico
Che è stato a lungo in un Paese come il nostro in parte lo è ancora sia pure in diminuzione la più ingiusta
E nefasta delle tasse proprio
Perché
Più di una generazione in sostanza
Si era mangiate il capitale le risorse
Che spettavano alle nuove generazioni
E dal mille novecentonovantadue noi in che mi incominciamo un cammino virtuoso un cammino lungo
Dentro il quale siamo
Principio di responsabilità che si afferma nei comuni italiani a partire dall'elezione diretta dei sindaci
Quando a mio avviso succede un fatto
Molto significativo
Che sia la stabilità di governo
Sia soprattutto
La fine dello scaricabarile
E di rinviare su Roma
Questo è per me l'affermazione del principio di responsabilità chi si è fermata anzi fino al punto
Che sulla figura del sindaco eletto direttamente dai cittadini c'è perfino un sovraccarico di responsabilità
I cittadini
Votano sì risponde ad essi indirettamente e un sindaco eletto
Dai cittadini
Non solo non può più rinviare tutto a Roma
Ma non fu più neppure rinviare
Tutto sul passato
Sulle spalle di quello che c'era prima perché l'elezione diretta cambia Look Sharp
Il principio di responsabilità pure finalmente affermarsi anche per le regioni
Ed è il successivo passo in avanti che andiamo
Con la riforma fiscale l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Ci può essere questo nuovo passo in avanti
E però
Assieme a ciò che si è messo in moto ai cambiamenti che abbiamo già avuto e che sono stati rilevanti
Io penso che tutti avvertiamo che adesso siamo ad un passaggio molto impegnativo
E che altri nuovi passi in avanti sono indispensabili io
Lo dire in questo modo
In tante situazioni siamo usciti dal passato
Siamo riusciti e questo è stato un fatto enorme
Abbiamo costruito novità germi di futuro
Ma ora si tratta di costruire in un Paese come il nostro e in tante realtà territoriali un futuro più sicuro
Un futuro in grado e capace di contrastare e di vincere
Quell'aria di incertezza e di insicurezza
Che è un'aria a mio avviso
Ancora oggi troppo diffuso nella società italiana
E quando io parlo di incertezza e di insicurezza
Mi riferisco non solo ai temi dell'ordine pubblico e della sicurezza
Sul territorio di ruolo delle forze dell'ordine
Ma mi riferisco anche ad altri temi modernissimi
Come quelli che attengono alla crisi di un modello di lavoro
E di un modello che è durato decenni interi
Del modello unico di lavoro sempre lo stesso uguale per tutta la vita
E che può portare con se tutta una parte di incertezze e di insicurezza se noi non sappiamo dare risposte moderne e positiva
E se non sappiamo accompagnare anche al coraggio che dobbiamo avere
In tema di lavoro e di sviluppo
Anche nuove reti di sicurezza nuove attenzioni
A quelli che spesso definiamo lavori precari e instabili
E che a volte in tanta parte sono anche nuove forme di lavoro con cui dobbiamo e dovremo fare i conti negli anni NI
Picierno i prossimi un futuro più sicuro
E noi lo costruiamo a mio avviso
Se ci muoviamo molta in una logica di contestualità
E sei quello che io chiamo il principio di responsabilità si afferma anche nel rapporto tra le parti sociali tra istituzione sindacati e imprenditori
Senza scarico di responsabilità prendiamo il tema dello sviluppo del Mezzogiorno d'Italia
Io penso che sia giunto il momento di lasciarci alle spalle
Momenti di polemica che in passato sono stati anche molto forti su ciò che viene prima e su ciò che viene dopo
Sì è impossibile investire se non c'è prima
Un più forte in regime di sicurezza
O viceversa
Che investire
E il fatto importante iniziale anche per poter avere
Più qualità sociale dunque più sicurezza sul territorio
Noi dobbiamo muoverci in una logica di contestualità
Il tema della sicurezza è grande soprattutto nel Mezzogiorno ma oggi credo
Tutti vedono meglio che è un grande tema non di emergenza
è un grande tema strutturale della società italiana
Milano è la città più criminale d'Italia
Per i suoi indici in tutti i campi
Sole ventiquattro ore
è un grande tema strutturale al livello internazionale
Dovunque
Nelle chiese di San Francisco
Civilissima e splendida città americana
Si assiste a cose inimmaginabili
Anche in un Paese come il nostro
Entrare in una chiesa
E di avere alle proprie spalle per un'ora intera
La Security perché ha dentro la chiesa
Nel primo centro di San Francisco
Che c'è un problema alto e serio di criminalità
Contestualità
Grandi nodi strutturale di fronte a noi a mio avviso anche via via
Modificazione nella mentalità per esempio la mia opinione
E che noi dobbiamo muoverci in un Paese come il nostro verso un modello originale anche per quello che riguarda le forze dell'ordine
Smetterla di rincorrere
In modo imitativo esperienze in trasportabili in un Paese come il nostro
E cercare anche via via i assieme
Con un grande spirito di collaborazione di muoverci soprattutto nelle grandi aree urbane
Verso quella che a mio avviso è è la figura più praticabile
La figura dell'agente di quartiere
Agente di quartiere
Che mette assieme in modo ancora più fortemente coordinato polizia carabinieri Guardia di Finanza Polizia Municipale senza illuderci che il vigile di quartiere da solo
Possa farci
E la modificazione della mentalità e il fatto che si si coordiniamo molto di più
La polizia municipale
Deve sapere che i suoi compiti vanno ben al di là del controllo della mobilità
Così come poliziotto e carabiniere possono e debbono intervenire su ogni forma di reato ma anche su quelli che solo formalmente più di competenza della polizia municipale ma che riguardano il rispetto delle leggi della Repubblica italiana
Modifiche di mentalità e a mio avviso in tante città penso alla positiva esperienza di rapporto con le forze dell'ordine che abbiamo a Napoli
Passi in avanti in questo senso si possono fare
Una politica per le città
Io questo è un tema che avverto morto
E qui a mio avviso è essenziale anche
Mentre coraggiosamente si va in una direzione federalista
Anche un forte ruolo centrale dello Stato e di governo
E io intendo per politica delle città un qualche cosa di analogo a ciò che
Sono partiti lì vent'anni prima si è fatto in Francia
A ciò che negli anni scorsi si è cominciato a fare in Spagna
E che noi dobbiamo fare in un Paese come il nostro
Nell'Italia delle cento città e noi dobbiamo avevi e una politica
Per sette otto dieci grandi aree urbane e metropolitana
Coordinata integrata che sia fatta di trasporti di mobilità di infrastrutture perché questo dissi che sullo sviluppo di grandi investimenti culturali
Perché la cultura è componente interna lo sviluppo non altra cosa
Non un lusso
Un qualcosa da rinviare ad un domani secondo i parametri di una visione troppo antica classica riduttiva è sbagliata dello sviluppo
Una politica per le città
Integrata
Consapevole che oggi la competizione tra Paesi
Ma è anche tra grandi aree urbane territoriale
E noi dobbiamo avere in Italia cinque sette grandi aree metropolitane in grave o di competere
In Francia anche lì documento era perfino più difficile
Perché la Francia storicamente e Parigi
Ma lì adesso lesione Marsiglia
Grandi investimenti e così in Spagna
Una
Politica coordinata
Per le città
Infine
è un punto che a mio avviso è giusto
Dentro il tema di affrontiamo oggi
E soprattutto nel Mezzogiorno la grande sfida di fondi strutturali e di nuovo Quadro comunitario di sostegno noi ci giochiamo molto
Si è fatto a mio avviso un buon lavoro negli ultimi tempi
E però
Qui conti da molto
Ne ha parlato Giorgio
La concertazione
Tra il Governo nazionale ma poi dentro le regioni tra Regioni e Comuni
E soprattutto tra Regioni e grandi città
Noi abbiamo risorse ingenti che possiamo investire
Dobbiamo evitare il rischio del disimpegno automatico dispensa
Perché non avremo più il paracadute del rimodulare
I programmi e i fondi
Quindi grandi opportunità ma anche un grande rischio
è indispensabile a mio avviso avere più finanziamenti e supporti tecnici per la progettazione di qualità degli enti locali
I programmi operativi regionali posso aggiungere il loro risorse alle prime che ha cominciato a stanziare il CIPE
Per avere una progettazione di qualità da parte degli Enti locali
E per vincere
La partita del nuovo quadro comunitario di sostegno
E da questo punto di tipi vista torneremo a parlarne assieme a Bassanini oggi ammalato è a mio avviso poi di decisiva importanza la semplificazione amministrativa
Che va ripresa e attuata fino in fondo
La semplificazione delle procedure anche attraverso l'emanazione dei regolamenti
Fatti in modo coordinato ed integrato tra i ministeri
E questo
Può e deve infine significare Quadro comunitario di sostegno fondi strutturali
Anche il
E tante esperienze nuove e possibile esempio ancora
Assieme a una politica nazionale per le città Annapolis abbiamo cominciato un esperienza che io penso possa e debba allargarsi via via tutte le città italiane
L'uso produttivo intelligente dei beni demaniale è un vero scandalo nazionale
L'improduttività
L'incuria l'abbandono
Di una parte enorme di patrimonio culturale ed è immobiliare che può e deve essere reinvestito dal punto di vista culturale e turistico
Può essere il centro in tante aree urbane di una riqualificazione di quartieri interi
E tanta parte di questo patrimonio immobiliare diresse poi messa a reddito fisso sul mercato
E i Comuni sono oggi in condizione questo di poterlo fa
Perché poi Lu
Sviluppo
F Simitis e utili Tissot mai anche poi qualità del vivere urbano dell'offerta culturale del vivere civile la competizione si fa molto anche su questo piano
Infine e concludo
Considero la anch'io
Di valore sempre più importante
La qualità della formazione del capitale
Qui c'è a mio avviso una carenza Forte nel dibattito milionari
Noi parliamo molto di flessibilità
Ed io sono tra quelli che hanno cercato anche di praticarla
E solo per andare avanti coraggiosamente su questa strada
Però il futuro del Mezzogiorno
E se sia nell'introdurre intelligenti e moderne forme di flessibilità
Sia nell'avere un capitale umano di alta qualificazione capacità di innovazione
Perché noi dobbiamo competere non con l'Albania
Ma con i paesi più sviluppati
Allora coraggio nella flessibilità ma formazione ricerca esperienze di alte scuole
I giovani da formare e in grado a mio avviso di passare dal privato al pubblico invece emerso
Riuscendo a portare anche nella pubblica amministrazione i migliori ingegni ieri tecnici architetti informatici perché questo cambiamento
Di qualità nella formazione nell'intelligenza poi in quello straordinario software know how che noi abbiamo che sono le nuove generazioni meridionali
E questo l'altro punto essenziale di quella contestualità decisiva per avere una
Diverso a più alta qualità dello sviluppo e per cercare assieme di portare avanti dischi e di vincere nei prossimi mesi ed anni la sfida che di fronte a noi grazie
Grazie al sindaco di Napoli ora abbiamo circa cinquanta minuti per tre interventi
Gliene con il consenso del professor Pedone del dottor Mastrobuono di dare la parola a dottor smantellati perché ha un impegno
Legato agli orari del treno se cerchiamo di essere tutti concisi c'è
O può esserci quello spazio per il dibattito a cui facevo cenno in precedenza doping la prova addotto Roosevelt della diga e il direttore genera Confservizi
Un'altra di quelle associazioni autonomiste che sta cambiando pelle perché cambiano pelle gli associati e cioè le aziende di servizio pubblico locale credo che abbiano anche un ruolo molto importante come accennava prima
Il sottoscrivere brutto brutti anche nella qualità e della sicurezza del territorio topini avrà svelte lati e poi al professor Pedone grazie
Cerco di stringere molto il mio intervento prova per lasciar spazio se possibile a discussione innanzitutto buongiorno
In questi mesi si avete presente c'è stata una discussione molto accesa sul tema dei servizi pubblici locali sulla loro liberalizzazione sull'apertura mercato
A questo perché ormai che consapevolezza di tutti che l'universo dei servizi pubblici locali costituisce un pezzo rilevante non solo della storia dell'intervento pubblico nell'economia con dolori anche con problemi ma è soprattutto un pezzo della politica industriale per lo sviluppo del sistema paese
Certo che parlare di servizi pubblici locali in Italia vuol dire parlare di servizi che non tutta la popolazione italiana
A
Dei dei quali non tutta la popolazione italiana usufruisce alla stessa maniera o per lo meno nelle stesse quantità e con gli stessi standard qualitativi vuol dire fa riferimento ad un panorama di imprese pubbliche e private che caratterizzano differenti assetti societari che i sono rispondenti a differenti regole
Cade quindi una realtà che in fase di trasformazione di cito alcuni dati per comprendere un attimo quale la dimensione di questo di questo fenomeno dati che parecchi di voi già già conoscono faccio riferimento chiaramente all'osservatorio che mi compete e che del quale sono maggiormente a conoscenza
Ad esempio le imprese e gli enti locali che aderiscono alla nostra confederazione sono circa mille cento
Sono centocinquanta società per azioni quattro società sono quotate in Borsa c'è un fatturato parecchi elevato trenta mila miliardi di investimenti per tre mila settecento miliardi di lire
Con un incremento medio del quattro cinque per cento nel corso degli ultimi cinque anni sono centosettanta mila a a detti con l'occupazione indotta di circa cento mila detti interviene nei principali settori acqua gas rifiuti trasporti Rita residenziale cultura turismo
E da dal primo gennaio aderisce alla Confederazione anche Fiaso che è la federazione delle aziende sanitarie ai ospedaliere siano da quindi realtà parecchio complessa che opera su circa sei mila degli otto mila comuni comuni italiani
Ecco cito questo dato per mettere in evidenza anche un'altra aspetto
Oggi
Si lavora per aziende che non sono più appendici delle istituzioni
Ma si lavora per l'impresa per le quali resta il valore sociale dell'intervento ma assume un ruolo rilevante il valore economico ed il ruolo di questi in prese nell'economia nazionale il ruolo come fattore di competitività de per i sistemi territoriali
Oggi sono sempre più imprese normali sempre più numerose le società per azioni o dicevo prima
Imprese che non rinuncia alla competizione che diversificano il proprio intervento che ampliano il loro raggio di azione sul territorio che incrementa la loro dimensione qualifica in loro no Paolo
Impresa e per le quali la liberalizzazione sta profondamente mutando l'agenda
Sta profondamente mutando agenda ruolo imprese che voglio essere protagonista di una politica industriale per il settore però questa situazione nome omogenea
Se noi andiamo a guardare la distribuzione sul territorio Libertines prese noi verifichiamo ad esempio per quanto riguarda i nostri associati e sono devo dire la stragrande maggioranza quasi la totalità dell'impresa e che intervengono se togliamo all'appalto relative al servizio elettrico e a Siena e alla gestione del gas
Noi crediamo che solamente il nove per cento dell'impresa è localizzata nel Mezzogiorno
Con solo il diciannove per cento di quei centosettanta mila detti più cento mila dell'indotto
E con investimenti che sono solamente pari a circa l'otto per cento
Quindi si verifica anche in questo caso una situazione di squilibrio
E per questo motivo si coglie anche sia il problema che tutti quanti conosciamo relativo al Mezzogiorno
Sì anche le potenzialità che stanno nell'intervento sui servizi pubblici locali in una logica di politiche economiche industriale dei fatti l'abbiamo già detto se già ripetuto anche in altre qualcuno gli interventi che mi ha preceduto
Che l'infrastruttura l'infrastrutturazione del territorio la presenza diffusa di reti efficienti di servizi pubblici rappresentano condizioni essenziali di sviluppo per l'economia
Ma di sviluppo non solo economico anche di sviluppo sociale
L'intervento del sindaco Bassolino richiamava con molta puntualità questo aspetto e io lo condivido fino in fondo
Un'altra riflessione per evidenziare queste difficoltà che registriamo
In termini squilibri tra le varie aree del paese in un recente studio che stato condotto da Cosa nostra confederazione insieme Nomisma
Abbiamo provato a comparare
La dotazione di reti
E il livello di attività economica
C'è un forte divario
Tra l'inizio dotazione infrastrutturale nel centro nord
Pari a cento diciannove circa e cosa del Mezzogiorno pari solo a sessantasei
Uno scatto notevolissimo
A cui corrisponde un analogo squilibrio sia per lo sviluppo socio economico
Il PD
Nel centro nord centodiciotto
Nel Mezzogiorno settanta
Sia per l'industrializzazione
Centoventiquattro al Centro-Nord cinquantasette nel Mezzogiorno si tratta quindi di dati che metto in in relazione e noi crediamo ci sia una relazione molto stretta
La a scarsa dotazione di infrastrutture con a il complessivo allo sviluppo della dell'area un ulteriore elemento nel Mezzogiorno si concentra il massimo numero di Comuni che gestiscono i servizi in economia
Cito solamente due settori il settore dello smaltimento dei rifiuti e il settore
A quel della città integrare le acque anche se forse sarebbe meglio parlare di settore quello Pisti poter ancora e ci curare le acque
Non è un criterio di gestione ha passato anche in realtà più avanzate nostro Paese ora per quanto la lo smaltimento rifiuti
Il settantasei per cento circa
Belle gestioni nel Mezzogiorno è a al in direttamente esercitato ai comuni in economia a fronte di una media nazionale del quarantacinque per cento
Nel settore acquedottistico siamo al sessantun percento a fronte di un dato nazionale che è del cinquantasei per cento circa
Ora questi elementi sono sicuramente di facile lettura e anche rendono possibili considerazioni non a sicuramente
Positive rispetto alle alle prospettive della di questi settori all'internamento Toma però c'è in atto un processo di trasformazione all'interno del Paese le quali compatto dei servizi in particolare i servizi pubblici locali hanno un ruolo inedito o per lo meno fin qui sottovalutato si prospetta uno scenario nel quale i servizi sono sempre più fattori di competitività per il sistema produttivo
Fattori di miglioramento delle condizioni di vivibilità le nostre città fattori di corretta gestione territorio sono fattore fondamentale per la qualità della vita e per la prevenzione campo la sicurezza
L'azione che fa che viene compiuta dal delle aziende di servizi è sicuramente fondamentale all'interno dei progetti di sicurezza che i gli enti locali stanno sviluppando in varie realtà
A questo a cenare però deve corrispondere un sistema di imprese con caratteristiche industriali un nuovo corpo di regole nuove imprese di servizi e che se non rientrate consumatore quali processi di qualità sino garanzia di incremento di efficienza quindi bisogna rimodellare in prese per ottenere risultati sul piano nella costruzione del nuovo imprenditoria
E nel campo dei servizi l'Italia ha bisogno di superare un ritardo notevolissimo
Ma è possibile raggiungere risultati anche sul piano d'occupazione non solo per gli Investimenti in infrastrutture che si possono fare ma anche particolarmente per quanto riguarda le gestioni e c'è la possibilità di raggiungere garanzie deficienze etica sarà data ai servizi ora c'è il disegno di legge quaranta quattordici imponente colata finanziaria che si pone questi obiettivi
Non si pone solamente obiettivi di natura istituzionale
Le motivazioni stanno all'interno del ceto di politica economica per la diffusione di servizi su scala nazionale
Per la creazione di imprese di servizi per la costruzione la politica industriale per il settore
E quindi risulta chiaro che l'offerta di servizi pubblici locali destinata a diventare uno dei più importanti strumenti di politica e territoriale però perché questo accada
Perché questo accada le forme di gestione la dimensione dell'impresa il loro no paura
La l'area sulle quali queste imprese operano l'apporto o l'assenza di apporto del privato insieme al pubblico per la gestione di questi servizi sono elementi non indifferenti
E e qui pongo due questioni che riguarda particolarmente mezzogiorno alle quali si collega la possibilità per il Mezzogiorno di superare dei ritardi che prima venivano indicati dagli scarni dati dello strato il primo obiettivo secondo voi per il Mezzogiorno resta il superamento dell'isterectomia
E questo l'obiettivo non da poco c'è da dire che molti segnali vanno in questa direzione
Per l'azione che stiamo conviene come confederazione di supporto alla trasformazione sia dai nostri impresa del ma anche
A di supporto ai Comuni nel superamento arrestato dirette abbiamo esempi significativi legittimamente cui è partito da Napoli a partire da Napoli con a l'operazione compiuta sul servizio di nettezza urbana
Ma ugualmente a Catania questo è accaduto
A a Palermo per la Provincia Regionale di Palermo si è si sta lavorando per un progetto di riorganizzazione generale dei servizi sull'area provinciale
A Reggio Calabria insieme a Danzica e quindi ci sono segnali che sono di notevole notevolissimo interesse come pure di notevole interesse il l'apporto che qui in Campania sta dando la nostra associata Federambiente nel campo della gestione commissariale rifiuti
Che quindi chiaramente interviene su un un punto caldo significativo un solo obiettivo e chiudo un obiettivo che è valido
Non solo per il Mezzogiorno
è quello delle adesioni integrata dei servizi unisono integrata che veda non solamente i servizi tradizionali ma anche quei servizi in campo culturale in campo turistico che devono essere portati all'interno di questa di San integrata un essere integrata tra i diversi settori contestano integrata tra i diversi soggetti pubblici e privati
E questo credo che sia questione forse più grande che s'è in capo agli Enti locali
Noi abbiamo sollevato su questo tema alcune questioni per quanto riguarda elementi di incentivazione sia in sede di discutono sua finanziaria siamo stati inascoltati ma speriamo di essere ascoltati ora parlando del collegato sui servizi pubblici locali
Nel senso che noi riteniamo che
E se non cessare interventi decisi a sostegno dell'imprenditoria di trazione
E a sostegno della gestione integrata dei servizi particolarmente per le aree urbane
E ugualmente la teniamo debba essere incentivata incentivare in modo significativo l'aggregazione sia dei Comuni che dall'impresa che permette la costruzione di soggetti in grado di sostenere meglio i processi di innovazione
Sia a organizzativa sia tecnologica
Quindi per lo sviluppo infrastrutture innovazione istituzionale organizzative e tecnologiche nel campo dei servizi ma questo operazioni pagano risorse le risorse mancano
Occorrono capitali coraggiosi
Mentre invece ci sono forse troppi Capitani timorosi
Anche per esperienze dirette mi rendo conto che tali soggetti disponibili ad esempio per la finanza di progetto sono pochissimi
Sono pochissimi e sono pochi si è prima di tutto dentro al sistema bancario
Quanti e quali sono le banche italiane che sono condizioni opera sua finanza di progetto
Ecco noi riteniamo che sia importante superare questo limite
Crediamo che sia questo uno dei punti fondamentali
è necessario che un po'tutti ci si assume una dose di rischio necessaria
Ad esempio occorrerebbe una vera e propria banca del territorio sull'esempio francese
Occorrono disponibilità di capitali privati per infrastrutture le opere calde che per loro vocazione si presta al finanziamento dei finanza di progetto
Noi riteniamo appunto che questa serie di interventi combinati possa portare da una parte allo sviluppo territoriale attraverso azioni di politica industriale
Nel settore dei servizi pubblici locali cioè riteniamo sia possibile progettare efficaci azioni di politica industriale per quelle attività che concorrono ad infrastrutturare il territorio che gli danno valenza competitiva che possono costituire l'avvio del loro sviluppo sociale ed economico
Dall'altra parte riteniamo che sia importante riteniamo che sia importante sostenere lo sviluppo imprenditoriale nei settori dei servizi pubblici locali
E qui riteniamo per questo motivo che sia fondamentale procedere con l'assistenza al processo di ristrutturazione di trasformazione dei servizi gestiti in economia
Dagli enti locali trasformazione imprese vere e proprie mi fermo
A questo
Allora a questo punto abbiamo mezzo Ramis scusate mi si scandiscono il tempo ma abbiano ancora due due interventi e poi non escludo che ci sono alcuni interventi anche dalla sala
Il primo del professor Pedone che il presidente di Crediop poco tempo pochi minuti fa
Selezionati faceva riferimento a quanti sono gli istituti di credito sono in grado di fare finanza di progetto
Indubbiamente e sono pochi in Italia forse nessuno comunque tutte risanate del Sandro Pertini
E questo lo Stato dell'arte Crediop sicuramente tra quelle che parte avvantaggiata perché ha senz'altro una tradizione di accompagnamento di sviluppo delle economie locali
Il ruolo delle banche sta cambiando anche nei confronti delle amministrazioni prima semplicemente si limitavano a gestire la tesoreria comunale oggi
Invece non fanno più questo comunque non interessa più loro
Solo questo
Basti pensare dal novantasei quello che è successo e sta succedendo con Ibo
Quando si dice dalle dieci mila miliardi sarebbe stata la soglia minima per poter parlare di un'operazione incredibile oggi sono circa quindici mila miliardi fra Boc Bop Borre e dicendo in questo le banche hanno avuto ruolo fondamentale perché spesso con collocamento affermo hanno acquisito buona parte dei Buoni obbligazionari
Ma in ogni caso non è soltanto questo il ruolo oramai la compagnia mentre sentito deciso sono dei partner sempre più sì che si propongono come partner sempre più affidabili quindi credo che queste integrazioni questa concertazione alla quale faceva poco tempo fa riferimento anche il sindaco di Napoli Bassolino stia trovando delle banche un nuovo e più deciso protagonista quindi do la parola al professor Pedone per poi concludere gli interventi
Qui
Con il dottor Mastrobuono grazie
Grazie pubblicato anche in il clima fresco che naturalmente ha il vantaggio di impedire la sonnolenza ma prende tutti noi un po'più rigidi cercherò di essere molto breve di sintetizzare al massimo la mia relazione te intanto vorrei dare una risposta avverse latte l'unica volta in cui citerò in credi o può crede oppure ce l'ha nella sua punto nel suo codice genetico è nato come l'istituto italiano che ottanta anni fa ha iniziato a fare quello che non si chiamava progetta innanzi ma che era in project financing nel settore dell'energia ha contribuito all'Energia allibito anzi semmai la rete telefonica e al sistema la rete autostradale
Naturalmente poi ad essa fa il project financing all'italiana perché e punto è quello che ci consentono le norme italiane di fare e io mi auguro appunto che alcune delle proposte soprattutto nel settore dei servizi pubblici locali possano consentire di tagliare un vero project financing per in quale punto almeno un'esperienza storica c'è la e informe
Che non ci capita di fare frequentemente in tante ma qualche volta all'estero proviamo ancora continuare a fare e comma questo è il motivo per per spiegare perché questi nuovi strumenti finanziari compreso appunto in project financing
Credo che sia essenziali occuparsene se vogliamo che il ruolo del Autonomie territoriali
Possa essere svolto effettivamente a vantaggio dello sviluppo locale io credo che sia essenziale arrivare anche appunto nuove forme di nuovi strumenti finanziari
E doppio diviso la mia relazione cercando primo di spiegare perché comunque gli enti territoriali
Si troveranno svolge un ruolo sempre maggiore che in passato
Per questo fenomeno non solo italiano ma europeo secondo perché però un ruolo maggiore e una maggiore autonomia finanziaria anche Matteo cade accompagnata da maggiore le una maggiore responsabilità pone problemi non piccoli e non meno difficili quelli che poneva la finanza derivata vediamo quali sono partiva sullo sport sotto l'aspetto finanziario come questi problemi oggi vengono affrontati e insomma in qualche modo con soluzioni magari temporanea o parziali degli risolti
E come diciamo può il
Corre nuovi strumenti finanziari dare un contributo a questo allora sul primo punto perché credo che continuerà ad esserci una una maggiore importanza delle Autonomie
Locali perché il loro ruolo sarà maggiore cioè quali sono spinto oggettive di politica economica questo è importante perché immaginare che questo accada su base volontaristica su base occasionale naturalmente poi nelle varie circostanze
Questi fenomeni assumono forme diverse però sostanze questa la politica economica non ha più il suo centro nei governi nazionali
Le politiche principali che hanno assorbito le risorse nel dopoguerra sono state le politiche della crescita della stabilizzazione e la crescita e le politiche di redistribuzione del reddito
Diciamo da un lato le politiche anticongiunturali di tipo keynesiano utilissime fino alla metà degli anni Settanta importantissime ci hanno fatto realizzare ottimi
Risultati e le politiche di crescita di diffusione delle reti di protezione sociale dello Stato i per essere qualche ormai da vent'anni in tutta Europa tutte e due queste politiche sono in parte in crisi queste sono due politiche che portano inevitabilmente ad un accentramento delle decisioni di politica economica verso il governo nazionale
E quindi non c'era cattiveria nelle riforme tributari degli anni sessanta e perché inevitabilmente si ha l'obiettivo è quello di fare politica anticongiunturali le può fare il Governo nazionali come oggi diciamo che dovrebbe fare l'Europa nel suo insieme non i singoli stati nazionali così poteva fare lo sta governo nazionale non le singole Regioni e Comuni
E lo stesso le politiche redistributive molto più efficace tardi a livello nazionale che lasciarle fare a livello locale
Quindi la crescita di queste due portanti politiche economiche appunto una ispirata da Catherine l'altra Beveridge apportato abbia fino agli anni Ottanta
A concentrare
Vari motivi hanno messo in crisi sia o l'efficacia delle politiche keynesiane di controllo la domanda di stabilizzazione della crescita sia le politiche di finanziamento almeno dello stato di benessere così come si è andato sviluppando naturalmente con tempi diversi nei vari paesi questo ha posto dei problemi particolarmente difficile soprattutto nei Paesi contraddizione fortemente centralistica
La Francia che però dagli anni ottanta è cominciato a decentrare effettivamente o comunque a ridurre il controllo burocratico amministrativo centralistico
E l'Italia che segue a ruota e segue a ruota ecco questo e un processo per cui ritengo che sia inevitabile che maggior ruolo andrà svolto sempre più dalle diciamo dalla dagli enti territoriali nel loro insieme sia nel campo delle politiche della crescita di l'occupazione sia nel campo delle politiche sociali istruzione formazione sanità e così via via sarà maggiore romano quali problemi però oppone questa autonomia finanziaria ho accennato tre che hanno riflessi sul piano finanziario molto importanti che sono la cronaca di tutti i giorni ormai da qualche anno in Italia in primo come conciliare
L'autonomia finanziaria
Degli enti territoriali con il rispetto dei limiti
Fissati dai parametri del trattato di Amsterdam va bene diciamo Patto di stabilità interno cioè come dire siete liberi di fare rete maggiore autonomia avete maggiore ruolo c'avete maggiore competenza e dovete avere anche maggiore autonomia nel reperimento delle entrate e anche comprese quelle con debito e dall'altro però dire può imporre di rispettare perché dobbiamo rispettarli a livello nazionale questo è un primo problema vediamo però come si può risolvere
Il secondo problema è come conciliare
Questa maggiore autonomia finanziario maggiori poteri decentrati chiamiamoli con la riduzione degli squilibri territoriali perché spontaneamente una maggiore autonomia porta se non corretta in qualche modo via fondi perequativi o altri strumenti a un accentuarsi non la riduzione spontanea degli squilibri quindi è che se il secondo grosso problema ci proviamo ogni giorno davanti ancora
Terzo come possiamo conciliare la maggiore autonomia finanziaria con guadagni di competitività almeno da parte del otto o per un uso della concorrenza tra le varie regioni
Tale che non sia una concorrenza al ribasso va bene per evitare che le impresse
O i residenti si spostino nel comune vicino debbo cercare di fare condizioni diverse cioè come gli assicurò sia qualità di servizi locali migliore sia minori disincentivi tributari
Questi sono tre grossi problemi io volevo veramente indicare perché poi i nuovi strumenti finanziari possono dare un contributo allora sul primo punto ci sono quattro modi per disciplinare il ricorso all'indebitamento dando autonomia una quello tradizionale che ancora abbiamo in larga misura in Italia appunto che in Francia hanno cominciato ad abbandonare tre quello che al massimo della possibilità di diciamo di di controllo di rispetto dei criteri di stabilità ma il minore in termini autonomia cioè quello di avere controlli amministrativi di letti di carattere autorizzativo
Con obbligo di riti non so la fissazione di dire condizioni per esempio di finanziamento dettagliata fatta dal centro magari con decreto del ministro questo è chiaro che un controllo diretto cioè voi potete farlo solo a queste condizioni non ad altre possibilità
E in parte discrezionale cioè fissato autoritativamente dal centro non con riferimento a dati di mercato
Il secondo è quello di avere delle regole oggettive uniformi ma rigide
Più o meno complesse più o meno aggirabili
Nelle ultime due finanziarie prosa del Patto di stabilità trovate qualcosa del genere ci sono delle regole sono oggettive uniformi abbastanza rigide però sono più o meno complesse e più o meno aggirabili
Naturalmente appunto ha detto in più o meno mentre adesso nel dettaglio ma per dire che un altro tipo di soluzione per conciliare autonomia finanziaria dispetto dei vincoli del Trattato di Amsterdam
Terzo regole negoziate di volta in volta tra governo centrale e venti per littoriali nelle varie fedi Conferenza Stato Regioni ruvidità eventualmente differenziate
Questo c'ha l'inconveniente che crea una situazione di incertezza perché quel possono variare ogni anno dipendono dalle fondazioni di forza singoli momenti e così via quindi a anche questo non anche questo comunque parte sperimentato e così via
Il quarto e la piena autonomia decisionale entro limiti puramente prudenziali fissati da un centro di larga massima
E con disciplina imposta dal mercato sul comportamento degli enti territoriali aperte questo in tutti gli stati poi veramente federali e quello che si attua
Questa pietra sanno lasciando alla disciplina appunto del mercato che impone al mercato e quindi la richiesta di rating su questo ci sono spostamenti appunto impatto di sottoporsi alla valutazione di mercato circa la proprio affidabili tanti fatto di poter ricorrere ognuno di questi presenta vantaggi e svantaggi non mi fermo adesso qui
Quello che vorrei
Anche a dire che ciascuno di essi presenta delle condizioni oggettive
Di sistema istituzionale di mercato di comportamenti anche individuali più o meno sanzionati da parte degli amministratori che li rendono più o meno efficaci nelle varie cose cioè che consentano di conciliare il rispetto dell'obiettivo di mantenere o di ridurre il rapporto debito PIL con quello di mantenere di gare una qualche autonomia finanziaria che altrimenti rimane solo sulla carta
Sappiamo che ci sono molti ostacoli però il percorso mi pare che sia stato intrapreso per andare da un primo Berto tendenzialmente il secondo il terzo e forse anche il quarto però naturalmente esistono ancora ostacoli esistono resistenze
Peggio ancora appunto abbiamo forme di fissazione uniforme dei tassi d'interesse sui finanziamenti agli investimenti degli enti territoriali questa una regola che va a violare sia criteri di efficienza perché non è detto che in questo modo si selezionano i progetti migliori visto che son tutti trattati allo stesso modo
Me sì ne rispetta criteri di equità perché non è detto in questo modo che vanno a vantaggio solo di chi effettivamente ha bisogno perché sono dati a tutti a ricchi e poveri
Gli enti locali che stanno in buone condizioni però questo ancora ce l'abbiamo nel nostro ordinamento trent'il passaggio voglio dire lo spostamento quindi dalla prima soluzione a quella di oggi
Può accrescere le condizioni di efficienza e credo che si andrà avanti ancora seppure con quanti temporanea retromarcia o esitazione però rende più difficile rispettare le condizioni di equità perché appunto fantastiche solo i più bravi o coloro che sono in migliori condizioni possono avere accesso alle migliori condizioni di finanziamento e quindi altre la seconda questione come conciliamo questa autonomia finanziaria con qualche criterio perequativo e qui son questioni di questi giorni la definizione sappiamo di procedure cioè come definire criteri perequativi dei tempi entro cui farlo
Dei criteri effettivi da applicare per definire trasferimenti perequativi e essenziale se vogliamo dare contenuto all'autonomia finanziaria da conciliare anche con il rispetto appunto di vincoli esterni
E questo è essenziale sia sul piano del ricorso all'indebitamento sia sul piano del reperimento di risorse proprie tributi propri
Quando si dà Licci quando si dà l'IRAP alle donne anche se non si accompagna questo con forme di trasferimenti perequativi sia pure per fase transitoria si possono creare squilibri per cui non si riesce a rispettare né il criterio di mantenimento di un certo livello di indebitamento perché se un comune si trova senza risorse ma deve far fronte comunque la prestazione alcuni servizi non può non ricorrere comunque a debito e quindi glielo impone circostanze né rispetto delle condizioni diciamo di di di equità perché appunto non è detto che la redistribuzione sia quindi per tutti questi due aspetti di non affrontare il problema
Devi trasferimenti perequativi però anche qui come leggiamo dai giornali ogni giorno entro il processo è un processo estremamente faticoso tant'è vero che per quanto riguarda i comuni mi pare che sono scaduti i termini delega credo che sia stato chiesto è una proroga dei termini della delega per definire i tra i criteri per i trasferimenti perequativi per i comuni è un aspetto essenziale difficile però se non si affronta quello credo che
Ieri sappiamo è stato definito e viene definito come il federalismo ma punto abbiamo viva ridà slancio al federalismo fiscale e quest'accordo riguarda non solo in fondo l'Iva ma riguarda soprattutto in fondo perequativo
Il fondo nazionale digli perequativo regionale diciamo tra tra le regioni ed è un aspetto essenziale però coperti presentano due problemi che in prospettiva possono dare qualche preoccupazione uno è quello che concentrarsi soltanto sul forme di perequazione orizzontale traenti
Certo rende trasparente in tutto però può creare resistenze ancora maggiore di quanto non sia un passaggio graduale attraverso qualche forma ancora di redistribuzione o di trasferimento verticale perequativo cioè fatto attraverso il Governo centrale al limite ora lo si fa in parte attraverso il livello di governo antieuropeo in qualche misura notando significa non si vede perché in Italia salvo che ci sia il sospetto che poi c'è una tendenza da parte degli enti territoriali a scaricare tutto su un tesoro formale da parte o più di quanto sia richiesto però credo che la via che stiamo affrontando è la via che può portare a maggiori resistenze quello di ieri mi pare sia un accordo di massima ma comunque se esteso e trenta il punto principale vederlo quando sarà applicato a livello dei Comuni può creare i propri e l'altro è quello che e un accordo temporaneo sia pure lungo questo termine nel due mila tredici dopo due mila tredici che succede
Cessano i trasferimenti da Regione oppure immaginiamo che a quel punto la regione Basilicata se diventata altrettanto piccante di dotazioni pro capite dalla Regione Lombardia
Quindi lascia un po'aperto su quello che potrà succedere queste sono due prove comunque voglio dire questo è un problema da affrontare questo mese
Ma anche risolto questo problema rimane che la maggiore autonomia finanziaria che io ritengo inevitabile va bene per i motivi che ho detto all'inizio
Pone il problema della concorrenza tra i vari enti territoriali trenta è giusto che vinca il più bravo però stilato una concorrenza su più piani sul piano delle una concorrenza fiscale va bene una concorrenza infrastrutturale che dipende sia dalle nuove infrastrutture due nuovi tipi di servizi pubblici e da come sapranno
Fornirle prestargli ai propri cittadini dipende da una concorrenza regolamentare nella misura in cui hanno ancora poteri notevoli e da una concorrenza amministrativa cioè la capacità di gestire le cose e anche in materia di organizzarsi come stato ricordato prima il sottosegretario Brutti ma prima di controllo di piccole misure importantissime di fatto in materia anche di sicurezza o di percezione della sicurezza dell'arbitraggio
Allora la incapacità di mantenere una elevato grado di autonomia consentendo però la competitività c'è mantenendo una certa competitività economica per il proprio territorio
Richiede di ridurre al minimo l'incentivi che derivano da un prelievo fiscale e di aumento crescerà al massimo per quanto possibile la qualità dei servizi pubblici forniti come dicono gli economisti di a aumentare al massimo quello che si chiama il beneficio fiscale netto per i residenti o per coloro che operano accertare territoriale
E per fare questo che cosa significa da un lato appunto cercare di ridurre il ricorso a prelievi tributare dall'altro aumentare
La qualità dei servizi
Pubblici locali in senso lato riorganizzando lì secondo linee che sono state pure già indicato e trasversale lati allora per quanto riguarda le entrate questo spinge a ricorre in maggior misura entrate patrimoniali c'è connesse alla gestione del proprio patrimonio
O del patrimonio pubblico nella propria area lo ha ricambiato il sindaco Bassolino però mi risulta che esistono grandi comuni e certo anche grandi regioni che non hanno non dico un inventario ma neanche un elenco dei beni patrimoniali disponibili
E naturalmente difficile gestire qualcosa di cui non si dispone neanche di un elenco Poli cose del genere più o meno come abbiamo sentito capitano anche a livello centrale di demanio centrale però vicoli da un po'di tempo si sta cercando almeno di informatizzare avere dati su questo quindi questo è un aspetto importante non insorgono o di ricorrere oltre che entrate patrimoniali connesse anche l'eventuale valorizzazione e dismissione proprio patrimonio in alcuni settori a quello di ricorrere in maggior misura entrate tariffarie le entrate tariffarie si rifanno ai criteri di gestione dei servizi pubblici locali perché i servizi soltanto
Passi dall'altro mutare utilizzare gli strumenti direte perché questo sia non solo aggiornato ma compatibile con le nuove logiche dei mercati diventa la chiave possibili Successo non soltanto dare la mia impresa attenzione ma di tutte le piccole imprese che riescono a cogliere questa diversi questo cambio di marcia
Che non è più relativo la dimensione di impresa negativo la capacità utilizzarlo rimane il problema di finanziare l'impresa i loro solidità rimangono alcuni problemi ma per la piccola impresa si apre una corsa completamente diversa proverete che i presupposti le euro al federalismo la finanza pubblica i presupposti servivano erano necessari
La corsa è appena cominciata dobbiamo forzare su questo ecco perché il microfono il mito sviluppo quello che si fa sul territorio è diventato così importante
Patenti vantaggi acquisiti con l'Euro con la finanza pubblica in ordine col federalismo non servono se poi non ci si muove dal basso e questa è la sussidiarietà se vogliamo nella sua essenza voi
Economica separatismo abbassò per sfruttare tutto questo Carla terza notizia
Mary visto che domenica in Germania anche se i commenti sono un po'non sono proprio tutti coerenti su questo comunque imprenditori sindacati e governo hanno praticamente realizzato un accordo di concertazione che consente una parte del governo di abbassare per gradualmente ma in modo molto sensibile il peso fiscale sulle imprese e dall'altra parte
A imprenditori sindacalisti e imprenditori di aumentarle occupazione questa l'impatto fondamenti l'impegno fondamentale che lo prese e i sindacati richiede questo impegno questo patto una moderazione sindacati salariale perché cito questo terzo fatto
Perché attenzione c'è anche il benchmarking della concertazione adesso
Cioè non solo l'Olanda che degli italiani non contare che dieci milioni di abitanti un'altra filosofia
Anche la Germania che è molto più simile hanno come problemi di rigidità come numero di abitanti
Come l'oggi complessive sta cambiando la logica del governo delle decisioni dello sviluppo allora il primi i primi a far Rete devono cominciare ad essere gli attori sociali non diceva prima Bassolino ne ha parlato sottosegretario Macciotta perché c'è il brunch Martini anche la concertazione se la nostra concertazione non diventa totalmente mirata a fare sviluppo e non più parzialmente a fare sviluppo e parzialmente a difendere posizioni questa concertazione oggi si confronterà con altre che vanno più rapidamente
Quindi non si posso tanto dire governo tedesco tagli al fisco e consente ad aziende di avere più risorse bisogna anche dire che lo fa in virtù del fatto che c'è una concertazione mirata allo sviluppo con quelle caratteristiche quindi primo Prima Rete e tra parti sociali seconda rete tra imprese
Tre imprese che dovendo cogliere questo porto mi hai sviluppo devono definitivamente rompere le posizioni di difesa
Io so due esempi davanti agli occhi la riforma del commercio che ha cambiato la logica di difesa riforma gli ordini professionali che ancora non è arrivata ma che in questa coerente logica se queste cose non vanno avanti
Rallentiamo e basta non è che salviamo qualcuno rallentiamo e quindi abbiamo o meno chance di cogliere lo sviluppo quindi anche l'avete tra impresa deve avere lei dovrebbe più libere per crescere di più
Perché vedo che non vince solo la grande impresa ma non è che vincono quelli che restano piccoli vincoli piccoli che riescono a crescere quindi bisogna comunque in una dinamica terza rete ho finito terza rete quella fra istituzioni è quella logica del tra la catena del valore
Per la competitività del territorio che dicevo prima ed ecco perché lei sette decisivo perché rende è un luogo in cui facciamo
Logica di di diede fra istituzioni più posti così troviamo e più riusciamo ad essere coerenti con questa logica di sviluppo abbiamo altri esempi e io devo dire al sottosegretario Macciotta che rappresenta qui ministero del Tesoro che per esempio la logica della programmazione che è stata tra mille difficoltà impiantata e portata avanti per noi camere di commercio è stato un grande esempio
Beh quest'anno abbiamo fatto per i bilanci delegano i commerci metodo svuota lo stesso di usare il dipartimento delle politiche di coesione perché ci siamo resi conto anche noi che se continuiamo a dare un po'di soldi a tutti quanti un comminiamo niente che se non facciamo una selezione degli interventi non possiamo essere coerenti con un'idea di sviluppo complessi abbiamo perché non riusciamo a fare la classe dirigente locale che prima richiamavate se non si allena sulla selezione e sulla coerenza in risorse per quante poche siano Obiettivi di sviluppo monitoraggio e verifica di quello che si è fatto allora quelle cose lì fanno molto più Rete di tanti altri discorsi quindi va da sé una cosa eccezionale lo voglio dire perché una testimonianza ne siamo accodati e vento faccio proviamo a farla anche noi per i nostri piccoli bilanci non per decine di migliaia di miliardi del dell'Agenda due mila venato di quei viaggi funziona funziona molto di più quindi io
E su questo spingo ma coi programmi tasse per esempio no cioè il fatto che se dovessi funzionari delle Province delega nelle regioni a studiare insieme come si fanno i progetti insieme però ognuno per conto suo
Allora la logica di rete passa attraverso queste cose ecco perché passa per Forum PA dobbiamo rafforzare i luoghi in cui questo avviene e ultima battuta
Farete in Europa però e in questo siamo ancora un po'lenti abbiamo fatto nostro ultima assemblea delle camere di commercio a Bruxelles il tre dicembre c'era Prodi sarà ministro letta che si occupava di politica comunitaria lei arrogante c'era vice presidente Parlamento europeo
Le istituzioni italiane se non fanno Rete in Europa quindi con gli altri Paesi per fare progetti comuni e tra di loro per sostenere la la via italiana dello sviluppo beh questi discorsi restano comunque troppo piccoli per avere un impatto decisivo sulle grandi partite che si svolgono e guardate che noi soffriamo oggi
Per non aver fatto questo perché non è soltanto quel discorso un po'banale non abbiamo abbastanza funzionari di livello Brussel
E il discorso che il modello di sviluppo che ha portato avanti la Commissione europea per gli ultimi quindici anni era un modello di sviluppo che veniva preso in modo abbastanza
Complessivo dalla logica Vesca che logica di un certo tipo di sviluppo
Definito renano ma insomma che era quello lì
Oggi che sta vincendo il modello più anglosassone se non altro perché più flessibile e che noi abbiamo una proposta nostra perché il tema dei distretti industriali detto prima ricco impresa è una nostra caratteristica proposta o non riusciamo a fare rete
Per portarlo anche nell'oggi della Commissione oppure rimane un fatto nostro e come tale non è che trovi tutti gli agganci giusti però vedere che farete
A tante sfaccettature però è la logica che deve valere per tutti
Allora di dare sette nel senso per fortuna un altro luogo in cui dobbiamo siamo costretti a ragionare per fare rete per fortuna abbiamo dei presupposti che ci consentono di fare questo bisogna soltanto correre non ci sono alternative correre perché dire tre notizie di oggi domani ce ne saranno altre tre e altre cose successe in altre parti del mondo che spingeranno ancora di più
Per fortuna oggi uno dei tre italiana bisogna in ogni giorno se ne siano menu italiana di queste buone notizie nella logica uno dello sviluppo
Altrimenti si rischia lo dici a me abbassi lo dobbiamo fare i conti comparissero Albania per fortuna grazie all'euro non facciamo concorrenza con l'Albania però non possiamo anche essere proprio quelli al limite al limite della concorrenza verso lo sviluppo perché questo non sarebbe sufficiente e poi anche perché non ce lo meritiamo
Allora a questo punto dopo aver ringraziato tutor Mastrobuono dare la parola al senatore Diana se presente
Che dovrebbe
Illustrare alcuni casi positivi di
Lo sviluppo territoriale in Campania io prego il senatore di essere brand è per vedere se c'è lo spazio per altri interventi grazie
Sì
Gli anni Novanta ci consegnano di sicuro un grande patrimonio da non disperdere
Ne parlava professor Macciotta
Il nuovo ruolo degli enti locali quali agendi promozioni di sviluppo manifestatosi innanzitutto intorno ai patti territoriali probabilmente falliti per alcuni versi ma sicuramente hanno rappresentato un grande volano per animare una fiducia un metodo di governo di sistemi economici locali molti territori del Mezzogiorno si sono misurati gli enti locali con contesti scenari che prima venivano affrontati diversamente e anche una pronuncia
La mia quella nella quale operato come la provincia di Caserta
Che nella Quintario industriali d'Italia
Spesso nota per essere agli ultimi posti per vivibilità in Italia meno nota per essere la Quintario industriale d'Italia
E per essere la sesta provincia per dimensioni demografiche del Mezzogiorno anche in questa provincia abbiamo avuto una serie di esperienze
Tra i primi abbiamo promosso il patto territoriale per lo sviluppo che l'ho guardati affatto i risultati sperati ma da quelle esperienze sono maturate
Altre con secoli altre iniziative fra queste innanzitutto
Quella di contratti programma
Attorno al Polo calzaturiere al polo tessile voglio ricordare anche quella precedente del Polo orafo il Tarì
Iniziative significative stanno portando innovazione su un territorio che può dare molti altri risultate per essere il Primo a scendere dal nord verso in meticcio
Ma dall'esperienza di amministratori misurarsi intorno agli strumenti e la formazione consigliata è nata anche la consapevolezza che non basta accompagnarle impresse al finanziamento ne basta produrre l'approvazione di uno strumento di programmazione negoziata
Serve promuovere innovazione non solo del territorio con infrastrutture
Ma innanzitutto innovazioni un contesto d'assieme a partire dai servizi e dalle infrastrutture immateriali
Tra cui la sicurezza e la legalità
I servizi alle imprese gli orientamenti culturali e perché no anche senso civico
Da questa consapevolezza è nato un esperienza un po'unica in Italia
Quella di quattro comuni che qui sottosegretario Massimo Brutti richiamava per altri fatti per essere la terra di bande di criminali che agiscono ben oltre l'Adriatico diceva giustamente il sottosegretario venne proprio nei comuni di Casal di Principe San Cipriano Casini a villa Literno e NATO un progetto pilota che è stato assunto in programma sicurezza per il Mezzogiorno d'Italia
E che comincia dal già dei primi risultati abbiamo lanciato una sfida che può sembrare anche un po'troppo avventata alla sfida di puntare
A innovare gli orientamenti culturali specie delle nuove generazioni attraverso l'agenzia formativa scolastica
Abbiamo puntato a recuperare legalità sicurezza recuperare
Lei citata connesso sociale e urbanistico abbiamo puntato alla promozione dello sviluppo e del territorio con la creazione di aree attrezzate
Per insediamenti artigianali e produttive per il sostegno i servizi agli Uffizi
Su questi presupposti è nato un progetto definito Agrorinasce che ha dato già nel corso dell'ultima nel novantanove alcuni risultati con appena sette miliardi l'apertura delle scuole
Durante il pomeriggio a migliaia di studenti l'apertura di quattrocento sociali di un'università per la legalità affidata a libera che tramite don Luigi Ciotti ha firmato poco tempo fa abbiamo costruito un'aria Trezzi atta un centro servizi per le imprese con l'imprenditoria giovanile di con il la firma del responsabile campana
Ecco noi potremmo anche dire che c'è un caso di successo piccolo quanto sicure
Ma avvertiamo la consapevolezza di forti limiti per queste tanti altri progetti e per questi e tanti altri strumenti di programmazione negoziata nel Mezzogiorno
I limiti a nostro parere sono ancora l'eccessiva farraginosità e Lucrezia della pubblica amministrazione della programmazione consigliata
E vorrei dire anche le crepe nella fiducia che si era manifestato intorno ai patti territoriali quella fiducia che è un volano un patrimonio per il Mezzogiorno
Se noi non recuperiamo
Praticamente queste crepe che si sono aperte
Quella fiducia nata intorno alla formazione considerata non penso che faremo molta strada dei qui serve ancora di più accelerare le riforme
E assumere altri passi
Un intervento molto interessante è stato svolto poco fa dal rappresentante di Unioncamere dal dottor Mastrobuono abbiamo bisogno di andare oltre i limiti che si sono manifestate figura
E abbiamo un'occasione unica irripetibile almeno per il Mezzogiorno visto che siamo ormai in fase di definizione conclusivo dell'intesi istruzione visto che ci apprestiamo a programmare tutti i punti di agendo due mila possiamo pensare ad andare oltre i limiti manifestati nelle politiche
Di promozione dei territori di sistemi economici locali pensando alla messi in rete di cui parlava poco fa Mastro burlone con la costruzione di centri di servizi di eccellenza con la promozione di agenzie
Di marketing del territorio
Struttura che siano a sostegno degli Enti locali dell'in primis per far sì che nasca un sistema una ricchezza sistematica a sostegno dello sviluppo di territori locale e qui penso che serva valorizzarle risorse le opportunità presenti sul territorio sono tante
Mobilitati gli attori perseguire gli obiettivi strategici and un lungo in medio lungo periodi in questo penso che il reset possa dare un contributo accelerando la discussione qui e in altre sedi grazie
Ringraziamo il senatore Diana ora ha chiesto la parola il dottor Renzo Rovaris che direttore generale del Csi Consorzio per il sistema informativo del Piemonte
Stato di piscina distribuì sottosegretario molto brevemente io volevo approfittare della presenza qui di due sottosegretari illustri
Per introdurre un elemento di maggior capo dubbio e criticità sulla capacità del sistema delle Autonomie come è scritto nel titolo dal nostro convegno affare effettiva per agire effettivamente come sistema per la promozione del territorio trovo che il titolo e molto centrato ed è stato molto interessante il ragionamento esposto qui dal sottosegretario Macciotta sul fatto che lo Stato deve rapportarsi fu una scelta chiaramente regionale con un sistema di autonomia agli stessi temi che riprendeva adesso il rappresentante di Unioncamere
Allora io faccio solo questo piccole domande nell'esperienza quotidiana di noi che viviamo in periferia dal punto di vista dell'autonomia
Il comportamento non solo di Monorchio ma del Complesso della burocrazia romana
Parlo per esempio del ministero degli Interni distribuito il sottosegretario Brutti va in direzione esattamente opposta
Quindi la scelta non è mai dal rapporto con un sistema di autonomia in grado poi di fare la promozione che al mese si propone di sponsorizzare ma è con il singolo Comune con il singolo ente con una scelta che non è ancora passata uno che non è coerente con le Bassanini
Che è vero sono il più coraggioso tentativo di normativa organica che sia mai stato fatto in questo Paese su questi temi ma che sono ancora AN largamente da attuare
Non c'è qui basta lei ne sta bene io credo che lui sia molto preoccupato dello stato attuale di attuazione delle passioni credo che tutto il governo dovrebbe esserlo
Io mi rifaccio a un esempio specifico proprio il Forum della pubblica amministrazione in una di queste
Iniziative che sono stati citati all'inizio che nel regionali indoor lo scorso al Forum ha premiato un progetto della Regione Piemonte per cui noi lavoriamo per la costruzione anagrafi della popolazione di banche dati la popolazione a tutti i livelli del territorio
Contro questo si è mosso il ministero dell'Interno cioè contro un progetto premiato in segno di come queste si muove poi il ministero dell'Interno convegno delle lettere di diffida al presidente della Regione a tutti quelli che vogliono muoversi perché per carità non si può toccare la sacralità del la gestione dell'anagrafe da parte del Comune cosa che peraltro nessuno desumere intenzionato a toccare allora nessuno se noi non attrezziamo il sistema di autonomie locali con tutti gli strumenti di collegamento soprattutto informativo
E quindi non decentriamo dai ministeri tutte le informazioni per esempio sui tributi parlare poi delle cose di cui vi ho parlato stamattina diventerà sempre più difficile
La domanda forse più brutti a questo punto che è anche la maggior il governo che cosa intende fare cioè come questo Governo rispetto alla seconda fase del precedente che andava ad una deriva in queste direzioni dimostrata per esempio dal fatto di di catasto i comuni non si parla proprio più
Come intende agire per invertire questo oppure dovremo rassegnarci sempre al fatto che ci sono i geni del male come Monorchio grazie grazie per la coerenza
è una domanda molto interessante allora io lasciare rispondere
Beh ha chiamato in causa eliminando il perché poi anche il sottosegretario Macciotta per
Io non posso che prendere atto della
Segnalazione di una iniziativa del ministero dell'Interno che nostro interlocutore qui considera l'auto anti autonomista io sono arrivato da come dire da una decina di giorni e e naturalmente il problema posto problema rilevante quello del rapporto tra potere esecutivo centrale in particolare il ministero dell'Interno
E una dinamica delle Autonomie diciamo non soltanto
L'esercizio dei poteri ma l'esercizio di poteri volto a dare secondo uno schema potremmo dire evolutivo risposta ai bisogni e alle domande
Provenienti dalla società tradizionalmente il ministero dell'interno è stato una controparte di tutto questo noi potremmo tentare di renderlo un interlocutore non una controparte
Ma io farei due tre battute promo la prima è questa quando l'anno scorso abbiamo cominciato attento cioè nel novantotto abbiamo tentato di applicare per la prima volta la regionalizzazione del bilancio dello Stato
La reazione degli a della ragioneria è stata non è possibile perché le amministrazioni non rispondono
Allora organizzammo una riunione in cui chiamammo tutti i direttori delle Ragionerie di tutti i ministeri
E in quella riunione fornivo una specie di Scheda con la quale dovevano distinguere le speso in quattro grandi Colucci
Dopo una quindicina di giorni venne da me responsabile la Ragioneria che segnalano le riserva rossa che le le reti e amministrazioni cominciano a rispondere
è l'anno scorso si fece l'operazione da quarantacinque per cento di Special regionalizzata su cento proprio sul totale c'erano delle cose
Il tuo qui assurde
Per ci parla male sempre del ministero degli Interni il ministero degli Interni ci comunicò come non non ripartibile le risorse destinate agli investimenti locali che per definizione sono ripartite perché e ovvio delle risorse per gli investimenti
Gli Enti locali sono per definizione ripartite celle comunicarlo come non lo ripartibile io telefonai al direttore generale ministero di scusi ma mi spiega hanno diciannove ho capito male e ci rimandavano naturalmente il dettaglio della ripartizione quindi
Con questa operazione il quarantacinque per il quest'anno senza nessun intervento le amministrazioni sono adeguate al cinquantacinque per cento
Seconda battuta e noi abbiamo però fatto ancora un passo in avanti c'è una direttiva del presidente del Consiglio dei ministri
Che ci consente di seguire la ripartizione che ha primo livello non può che essere impossibile per esempio noi diamo alle Ferrovie
Dei soldi che sono capitale sociale delle ferrovie
Per noi quella somma sarà sempre non ripartibile ma nel bilancio delle Ferrovie viene ripartita nella tratta Milano o Torino o in quella Napoli Foggia allora la direttiva del presidente del Consiglio dei ministri consente alla commissione tecnica spesa pubblica coordinata professor Petretto di inseguire la ripartizione
Al secondo livello nel bilancio delle ferrovie in quello dell'ANAS in quello degli altri clienti quindi io penso che
Dove nell'esperienza Duemila arriveremo a razze a regionalizzare un sessanta settanta per cento
Del bilancio preventivo
Terza seconda osservazione beh insomma diciamoci la verità cambiare il personale di governo cambiare i direttori generali è relativamente più semplice che cambiare la testa di tre milioni e ottocento mila pubblici dipendenti allora per cambiare in profondità il meccanismo serve cambiare i ministri cambiare i direttori generali e poi cambiare la testa di tanti burocratiche in periferia
Magari fanno saltare un meccanismo
Bordate sotto perché il sottosegretario per mia definizione per definire non esiste
Nella struttura del nella struttura della pubblica amministrazione esodo seda non c'è o meglio se il ministro gli dà qualche incarico lo svolge insomma è una questione che adesso adesso io sto esagerando
Sto esagerando sto esagerando ci sono alcune deleghe stabilite dalla legge una di quelle quelle che esercito io come segretario del CIPE perché lo dice la legge tutto il resto la polizia light opera precedenza ecco sì ho dei ministri in sé il sì però siamo agevolati dalla legge il sottosegretario alla Protezione Civile perché è previsto dalla legge solo pochissime le funzioni delegate dalla legge a un sottostà Ario ma è per il resto non c'è insomma non esiste miglior salvati per questo perché non ci sono e quindi non possono essere però io credo che il processo sia
In atto nel senso che man mano che si motivano le amministrazioni le amministrazioni cominciano a reagire con una mentalità nuova per esempio dal punto di vista della ragioneria del bilancio le amministrazioni per un certo periodo fare una resistenza sorda
Talvolta non partecipava alle riunioni quando hanno capito che le Bassanini solo un processo irreversibile che potrà essere ritardato ma non Inc almeno in questa fase politica che noi vediamo rovesciato hanno cominciato a capire che l'intesa e la Regione Lazio del bilancio solo un modo per concertare con amministrazioni che diventano titolari delle risorse del potere di decidere e hanno cominciato a partecipare diversamente all'intenso per finire sull'ultima questione
è vero che le Bassanini sono ancora inattuate perché le Bassanini
Dopo i decreti legislativi richiedevano anche un'altra cosa il DPCM di trasferimento delle risorse
Il lavoro è stato per una fase interrotto adesso ci sta lavorando molto intensamente si sono definiti volo puntuale anche i criteri
Io credo che saremo in condizione lanciamo posti l'obiettivo di far di tutto entro il trentun dicembre era un obiettivo difficile perché bisogna traversata né ci sarà anche qualche modifica legislativa per
Però io credo che i DPCM proprio mentre noi stiamo qui riuniti ci sta facendo una riga una riunione della Commissione Pajno per definì
I contenuti finanziari di alcuni DPCM io penso che entro i primi mesi di quest'anno tutti i DPCM saranno emanati e quindi tutte le tutti i decreti legislativi avranno finalmente il sangue potranno quindi camminare
Ringraziamo il sottosegretario Macciotta per la replica io direi che se non ci sono altri interventi possiamo chiude la giornata e ringraziare tutti quanti coloro che sono intervenuti grazie può