"Nell'età della moneta unica, lavoro e stato sociale, sfide difficili per le donne" organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa dell'Unità, presso Bosco Albergati

Con l'amore
Presentò i nostri ospiti le anzi le nostre ospiti
Livia Turco
Minnie
Non ci sarebbe bisogno di presentazione per entrambe comunque e il dovere della ospitalità ministra per gli affari sociali e pulizia Bandoli
Responsabile nazionale dell'ambiente del Comitato politico nazionale dei Democratici di sinistra e parlamentare
Vorrei partire olivi piante
Nella quest'anno l'Italia ha raggiunto un grandissimo risultato
Che pochini speravano
Viste le premesse dal punto di vista finanziario dello Stato in particolare ma anche economico in senso generale
Quindi L'Unità europea dal punto di vista economico diciamo che cosa fatta in un qualche modo almeno le premesse fondamentali i parametri fondamentali anche per l'Italia sono stati rispettati e quindi entra a pieno tra le nazioni che formeranno il primo nucleo dell'Europa dell'euro
Ma l'Europa degli uomini e delle donne questa Europa così caro alla sinistra
Rimane ancora oggi oggetto di dibattito questo sta a significare che di determinato di certi talk di cose concrete di fatto difatti che possiamo vedere
Non ne abbiamo ancora almeno a queste la percezione che i cittadini ancora hanno quindi uno l'Europa delle genti l'Europa dei cittadini e delle cittadine e ancora tutta in discussione
Quando invece l'Europa dei banchieri super preoccupazione di tanti in un qualche modo ha preso il sopravvento
Questo continente il Vecchio Continente questo continente Vecchio in un qualche modo che si è messo insieme
E ha messo insieme la propria economia per fronteggiare le grandi sfide della Nobel globalizzazione della mondializzazione
Riuscirà in un qualche modo ad accelerare anche il processo
Sociale che riguarda le persone anche perché questo mettere insieme queste nazioni europee
Per molti di noi per noi della sinistra per lo meno ha significato anche in un qualche modo la protezione di un modello sociale
Che e tipico proprio del vecchio continente allora a che punto è il dibattito Lidia così in termini generali rispetto a queste cose
Ma io sono tra quelle che pensano
L'inserimento dell'Italia nella moneta unica europea questa bandiera che abbiamo avuto per quasi
Per questa prima fase del governo e della maggioranza
Sì è stato qualcosa che c'entra con l'equità con l'Europa sociale
E che non sia soltanto appunto una
Non ho non sia soltanto qualcosa che appartiene
Come dire ai vincoli dell'economia ecco penso che
Abbia una portata politica
E
E che c'entri appunto con l'equità e con lo sviluppo perché
Ma perché
Noi abbiamo toccato con mano qui in Italia che l'azione di risanamento del debito pubblico
Che paradossalmente ha fatto un governo di centrosinistra
E non
Ha avuto un risvolto anche sul piano della equità
E della dimensione sociale
Perché a risanare il debito pubblico lo abbiamo detto tante volte quindi lo ridico questa sera significando
Spostare risorse dalla rendita finanziaria le forze produttive
E ha significato dunque creare una premessa importante per lo sviluppo economico e sociale
Perché completare il processo di risanamento
Mantenendo inalterati ecco di diritti acquisiti
Dai lavoratori e dei pensionati ha significato
Ridurre il tasso di inflazione
E ridurre il tasso di inflazione ha consentito in questi anni difficili di mantenere
Inalterato il potere d'acquisto di salari stipendi pensioni io non posso dimenticare che queste cose le ho imparato quando eravamo grande forza di opposizione
Così questo l'abbiamo fatto per l'ingresso nell'euro l'ingresso nell'euro
Che cosa significa poi sul piano più strettamente politico chiuse sul piano delle cose che giustamente che stasera sarà siamo chiamati a discutere
Significa che l'Italia avrà
Voce in capitolo
Potrà reggere avere voce in capitolo appunto per
Forzare alcuni parametri
Per fare in modo per esempio che il parametro lavoro sia molto più presente
E avrà voce in capitolo appunto per
Costruire un'Europa sociale
Quindi io questo dell'ingresso nella moneta unica la vedo
Come come un processo che a questi due aspetti
è la condizione per poter rendere forte la nostra economia e quindi per rilanciare le politiche del lavoro e dall'altra è un aspetto ha una valenza politica perché ci consente di avere un potere contrattuale
Per far sì che alcuni temi come lavoro riformare lo Stato sociale siano
Fortemente presenti
Questo non vuol dire che ci sia nulla di meccanico ovviamente Alitalia il governo italiano rare forze politiche sociali italiane devono decidere di giocare questa partita
E devo decidere appunto che l'Euro sia anche l'euro del lavoro della solidarietà e dell'equità
Se sto ai documenti più importanti di questo governo e di questa maggioranza
Il documento di programmazione economica e finanziaria
Che abbiamo anche recentemente votato che abbiamo votato col concorso di tutte le forze della maggioranza compresa Rifondazione comunista
Ebbene lui
L'ingresso nell'euro e la costruzione dell'Europa è motivata esattamente in questo modo l'ingresso nella moneta unica perché noi voliamo
Investire più risorse per il lavoro e investire più risorse per i diritti sociali
Quindi direi che noi siamo obbligate a fare questa parte obbligati sulla base dei documenti più importanti che noi abbiamo votato
Appunto il documento di programmazione economica e finanziaria l'undici sia quello dello scorso anno Kim chiedeva
Che proponeva l'azione di risanamento economico per l'ingresso nell'euro
Sia quello di quest'anno si motivano proprio per questa ragione l'ingresso in Europa per creare l'Europa lavoro è l'ingresso in Europa per modificare il sistema di protezione sociale
Quindi ecco le premesse ci sono tutte adesso e le dobbiamo fare questa parte
E come fare questa parte
La mia opinione è la seguente che l'Italia debba
Utilizzare tutte le sedi dell'unione dell'unione europea
Per spostare l'insieme dell'Unione europea su posizioni molto avanzate per quanto riguarda il lavoro
E soprattutto credo che l'Italia debba cimentarsi ecco nella costruzione dell'Unione
Europea della dell'Europa sociale dell'Europa del lavoro
Facendola vivere in Italia cioè credo che la scommessa grande per la costruzione di questa Europa sociale di questa Europa del lavoro sia a casa nostra è inutile che noi andiamo a predicare poi per carità
Le sedi internazionali solo importanti
Per esempio penso che sia stato importante che il Ministro delle pari opportunità alla sua compagna Anna Finocchiaro abbia
In alcune sedi europee in alcuni riunione dei ministri europei
Si sia posta l'obiettivo di far acquisire posizioni avanzate in quelle sedi per quanto riguarda la battaglia per il diritto al lavoro delle donne
E quindi sarà molto importante quello che l'insieme dei ministri sociale il ministro del lavoro minerario la sottoscritta in sedi europee si battano
Perché i trattati deliberati europei abbiano sul tema del lavoro e delle politiche sociali le posizioni più avanzate
Dopodiché io non so cosa ne pensi Fulvia Bandoli ma la vera scommessa per costruire l'Europa del lavoro e l'Europa sociale ce l'abbiamo in casa nostra
E ce l'abbiamo nel modo in cui noi qui nei prossimi mesi riusciamo a dare risposte al tema del lavoro e allora alla riforma del welfare
Per quanto riguarda la riforma del welfare poi chiuso io voglio soltanto dire che l'Italia davvero molto bisogno d'Europa
Mi ricordo che in tutte le occasioni in cui si discuteva dell'ingresso dell'Italia in Europa in cui si discuteva
Di appunto del dell'Euro
Mi è sempre capitato di dire va bene l'Europa ma tutta l'Europa
Anche l Europa del sistema di protezione sociale che ha realizzato in Francia in Germania dei Paesi Bassi nei Paesi scandinavi perché noi Italia
Rispetto al sistema di protezione sociale rispetto al livello di spesa sociale e soprattutto per quanto riguarda la composizione della spesa sociale noi siamo poco europei e qui e quindi ad assumere gli obiettivi dell'Europa per quanto riguarda la spesa sociale significa affrontare alcune cose
Che in Italia sono Civello proprio l'ultimo posto ne cito due poi credo che nel corso del dibattito entreremo nel meglio e nel merito
Noi siamo il Paese in Europa che M non fa nell'aiuto alle famiglie meno fa nell'aiuto alle persone donne e uomini che decidono di avere figli per aiutarli a crescere i propri figli così come noi siamo l'unico Paese in Europa
Insieme alla Grecia che non ha una misura di lotta alla povertà
E questo è stato il primo governo che seppur in modo parziale e in un contesto di risorse scarse ha deciso di sperimentare appurare punto quel reddito minimo di inserimento che è una misura molto europea allora
Vogliamo costruire lo Stato sociale europeo io dico cominciava da queste due cose cominciamo dall'aiutare
Le persone donne e uomini che scelgono di avere fini di poterli aiutare a crescere i figli visto che in questo Paese
Avere dei figli è diventato un lusso per quello che è il costo dei figli costo economico costo sociale la difficoltà che le donne fanno lavorare a crescere i figli
E secondo diamoci una misura seria
Di lotta alla povertà visto che questo è un fenomeno che ho poi me continua ad essere presente in Italia e in Europa
Chiedo scusa è arrivata via Serafini allora prego di accomodarsi
Finite comodi
Sì direttrice
Via Serafini direttrice di noi donne continuerà l'intervista Fulvia Bandoli alla ministra Turco io rimango così
Ritorni al microfono abbiamo parlato dell'Europa delle insegne ecco sì molto bene
Prego
Credo che la Livia Turco ci abbia fatto un quadro vada messo sul tappeto
Ma lei i problemi dello dello stato sociale della solidarietà in un un quadro piuttosto ampio proviamo adesso vedere assi specificare caratteristiche particolari volevo chiedere a Fulvia Bandoli
Ecco come si possono legale delle due cose che normalmente spesso nella testa i noli tutte sono viste separate da un lato le questioni sociali della segreteria età diciamo le urgenze
E dall'altra questione che appaiono come dell'Ussi spesso le questioni ambientale fanno parte della stessa agenda sono nello stesso ordine dei problemi e e come in che modo si legano tra di loro
Sì io penso che faccia sicuramente parte della stessa agenda nel senso che
Quando un Paese come l'Italia
E Livia lo sa perché sta dentro il governo quando un Paese come l'Italia spende e noi da quando siamo al governo abbiamo già speso sei mila cinquecento miliardi
Per risanare i danni dell'alluvione delle frane
E sei mila cinquecento miliardi sono un terzo della legge finanziaria che dovremo fare in autunno significa che le questioni ambientali sono per forza
Dentro l'agenda di un Paese che vogliamo del Nizza are il suo livello di qualità
Il collegamento
Che mi riesce più facile fare tra le cose che ha detto Livia e quello che volevo dire io
è riguarda un punto in particolare io sono d'accordo con lei
La sfida
Europea una volta raggiunto questo obiettivo che con la Risanamento del debito è stato un obiettivo importante
La sfida vera la si vince ora si perde in Italia queste su è sicuramente vero
E quindi noi dobbiamo individuare e su questo punto io credo che il governo debba fare uno sforzo in più
Noi dobbiamo individuare quale il punto sul quale noi rispetto agli altri Paesi europei siamo più carenti
Non il punto settoriale io uso una parola sola per dire che cos'era mi significa questo ragionamento
Uso il termine qualità sociale e ambientale dello sviluppo io credo che il deficit più alto che l'Italia rispetto agli altri Paesi europei sia un deficit di qualità
Qualità sociale e quindi nuovo tipo di stato sociale ma anche qualità ambientale dello sviluppo
Per dire che cosa è la qualità ambientale dello sviluppo bastano poche cifre un'altra data prima
Non può essere competitivo in Europa un Paese che affonda quindici venti volte l'anno che frana come fra amiamo noi
Non può essere competitivo in Europa un Paese che dove ma anche il quaranta per cento della rete idrica nel Centro Sud
Non può essere competitivo un Paese che non chiude il suo ciclo dei rifiuti
E che non crea una grande industria
Per il trattamento e ricavare energie dai rifiuti non può essere competitivo un Paese che trasporta solo il nove per cento di merci su ferro mentre l'Europa trasporta il ventinove cioè noi abbiamo oppure potrei andare avanti non può essere competitivo un paese qualitativamente competitivo
Un Paese che ha per esempio delle città delle aree urbane delle grandi metropoli che al dal punto di vista della qualità sociale ambientale sono ancora molto arretrate rispetto alle altre città europee ecco allora
Noi prima di tutto dobbiamo colmare un deficit forte di qualità sociale ambientale del nostro sviluppo come possiamo fare a farlo intanto ritengo che sempre di più
Il lavoro non stia più nei settori tradizionali nei quali noi l'abbiamo visto crescere e poi fermarsi e poi andare in crisi nel secolo che ci sta alle spalle
Il lavoro nuovo sta anche in settori nuovi
Sta in quelli che io chiamo servizi nella grande economia dei servizi a persona al territorio alla città
Se voi pensate a quante economia può ruotare attorno alle fabbriche
Come io le chiamo disservizi alle aziende di servizi servizi alla persona alla città al territorio servizi per le la cura l'assistenza alla solidarietà ma che si fanno a oggi attraverso in prese penso a tutto il terzo settore spesso private o pubbliche e private
Servizi sul territorio ho detto prima
Servizi idrici idolo riassetto idrogeologico del territorio rifiuti grandi reti civiche ambientali quelle che mancano nel nostro Paese trasporti mobilità
Servizi alle città e al territorio e alla persona io penso che questo sia il settore sul quale noi dobbiamo lavorare di più e quindi il legame tra ambiente
E
Stato sociale c'è un legame molto forte badate cioè tra qualità ambientale e riforma del welfare è un legame molto forte non abbastanza indagato secondo me
Nemmeno nella politica della sinistra italiana molto più presente in alcune elaborazioni penso a Dell'Oro
Penso ad altri partiti socialisti o socialdemocratici europei che invece questo intreccio lo stanno già molto più praticando di quanto facciamo noi quindi il collegamento sicuramente c'è e io credo che l'avvenire cioè a me succede per il lavoro che faccio di trovarmi spesso e in presenza di conflitti forti l'ultimo che ho vissuto è stato a Porto Marghera la chimica italiana è in crisi è in crisi perché è molto inquinante
è inquinante oltre tutte le tabelle delle direttive europee deve mettersi in regola una chimica come quella che abbiamo noi o si ripulisce molto oppure fra qualche anno quando entreremo in Europa uscirà dal mercato
Il futuro del lavoro di un di un giovane che abbia oggi diciotto venti anni o anche quindici ecco possiamo veramente dire che
Il lavoro nuovo per questi giovani è nei settori tradizionali chimica metalmeccanica siderurgia edilizia pensiamo a quanto è stato importante l'edilizia negli anni Cinquanta e Sessanta io credo che sarebbe una cosa non vera se noi dicessimo che il futuro del lavoro e nei settori tradizionali è in settori nuovi forse anche molto più innovativi di quelli che ho finora detto ne potremmo parlare anche di altri
Però noi dobbiamo innovare molto anche sul fronte delle professioni della formazione alle nuove professioni
Perché come ci dice sempre un'indagine europea
Noi fra quindici vent'anni avremo il quaranta per cento delle professioni attuali che non esisteranno più
E saranno sostituite da nuove figure professionali che oggi non sono ancora formate quindi noi abbiamo un deficit da questo punto di vista che dobbiamo colmare in fretta l'ultima cosa che voglio dire eh
La grande occasione o la sfida voi avete dato un titolo
Che cosa può voler dire per le donne io penso che per l'alto livello di scolarità
Per la grande professionalità che la forza lavoro femminile accumulato in questi decenni
Bene faccio un'affermazione secca secca per finire io credo che le donne siano più attrezzate rispetto alla forza lavoro maschile
Anche ai livelli medio alti delle qualifiche medio alto delle professioni medio-alte per accettare la sfida della qualità sociale ambientale dello sviluppo credo che dalle donne potrà venire un contributo molto importante
Se vogliamo fare questo
Salto appunto di qualità nello sviluppo del nostro Paese
Ecco questo come dire l'atto evolutivo in prospettiva di sviluppo del di quello che può essere uno un rapporto fra Stato e sociale e obiettivi di cambiamento di rapporto con l'ambiente che creano posti di lavoro
Tipo di lavoro diverso e tra l'alto e riprenderemo con Fulvia Bandoli questo aspetto ma Stato sociale ha anche all'altra parte quella cui stiamo anche più abituati a prendere in considerazione quello appunto di assistere chi ha in chi è in condizioni di necessità
Anche se anche su questo aspetto nonostante una lunga tradizione di stato sociale in Italia presenta la parola povertà il tipo di interventi sulla povertà hanno presentano ho presentavano delle lacune tant'è vero che è stato presentato la settimana scorsa un piano di intervento sulla povertà ed è parte
Adesso una sperimentazione in Italia su cinquanta mila persone di una forma inedita nuova per noi nonché non conosce di cui non c'è esperienza che è quello di un reddito minimo garantito ecco vorrei che Livia Turco ci parlaste di questo perché si tratta di un po'di un'autentica novità che pone problemi credo perché ecco se si confrontano per esempio con dati di altro paese dove queste esperienze sono già presenti già prego
Praticate da tempo come per esempio l'Inghilterra
Si pone immediatamente un problema di fondi credo
Ecco sui fondi penso che bisogna evitare di fare una sovrapposizione immediata perché bisogna guardare è diverso il sistema di welfare l'Inghilterra stanza molte risorse per esempio come per i sussidi alla povertà però non dà nessuna tutela a chi non c'ha per esempio nella cassa integrazione della mobilità né le le indennità di disoccupazione quindi esso sono diverse forme diverse forme di di di di come dire di aiuto al reddito d'intervento
E è che voi cosa consiste questa sperimentazione perché la facciamo
Siamo ma lo scorso anno quando si tenne la riforma la trattativa sulla riforma del Welfare
Affrontammo il tema appunto la riforma dell'assistenza e delle politiche sociali
E in quella sede discutemmo gli indirizzi di quella che è
Io credo ora riforma più importante che da questo punto di vista va fatta e cioè la riforma della legge quadro dell'assistenza e delle politiche sociali perché come sapete in Italia
E l'assistenza è stata trasferita alle Regioni e Comuni Interpol DPR seicentosedici nel mille novecentonove da Alfonsín a dove va be'nel mille novecentosettantasei quand'era
Settanta
Settantasei ecco
Senza che però questo significasse
La riforma della legge quadro dell'assistenza a livello nazionale per cui noi oggi abbiamo in vigore la legge Crispi del mille ottocentonovanta che figuriamoci una legge del mille novecentonovanta che cosa se come come può regolamentare questo processo
Qual è stata la conseguenza la conseguente stato che in merito alle politiche sociali e l'assistenza
Ciascuna Regione affatto perché gli pareva per cui lei abbiamo una realtà avanzatissima dell'Emilia Romagna realtà in cui non c'è uno straccio di legge quadro regionale sull'assistenza oppure ci sono tante leggi settoriali che affrontano i problemi dei bambini le emergenze no leggi di categoria la categoria dei bambini a categorie albanese la Kategoria dell'handicap
Soprattutto non era non è mai esistito un fondo nazionale per le politiche sociali
Cioè nell'ambito delle politiche sociali e assistenziali non è avvenuto quello che è avvenuto con la sanità che col trasferimento delle competenze alle Regioni poi c'è stata una riforma nazionale
Che ha detto la sanità è un diritto universale bisogna riconoscere questi standard e si istituisce il fondo sanitario nazionale che poi viene trasferito alle Regioni sulla base di precisi standard per il sociale questo non è avvenuto
E quindi per esempio anche sul tema della lotta alla povertà è successo
Che pur avendo noi l'articolo trentotto della Costituzione chi dice che bisogna evitare le persone che non sono in condizioni di farcela da soli
Ciascuna comune ciascuna regione sia regolato un po'a modo suo e non c'è stata una misura appunto nazionale di contrasto della povertà
Abbiamo avuto altre cose
Altre cose altri strumenti come la cassa integrazione
L'indennità di mobilità eccetera che hanno molto tutelato in lavoratori dipendenti questo ce lo dobbiamo dire
Nel corso degli anni lei abbiamo avuto un fenomeno di modificazione del lavoro e insomma ci troviamo a dover fare i conti con i fenomeni della povertà
Che nella sopra il paese è piuttosto diffusa
Il bimbo è il massimo di crescita della povertà lo abbiamo avuto negli anni ottanta deve far riflettere questo e negli anni ottanta la povertà in Italia raggiunge il quattordici per cento della popolazione
Negli anni poi scende e si stazione negli anni novanta novantaquattro novantacinque novantasei
Si sta a stazione attorno al dieci l'undici per cento
Quello che è diventato però estremamente significativo e cercare di capire la composizione della povertà nel nostro Paese
E la composizione della povertà vede intanto settanta e più per cento di povertà concentrata nel Mezzogiorno d'Italia e nel Mezzogiorno d'Italia la povertà si chiama famiglie numerose
Famiglie numerose con molti figli con un solo reddito a volte neanche un reddito e quindi non c'è dubbio che la povertà è collegata al lavoro
Poi però abbiamo avuto che insieme a questa grande povertà la crescita di forme molto diverso di povertà di profili di povertà forse sarebbe più giusto parlare di esclusione sociale o di rischi di esclusione sociale
Perché la pole perché ciò cui il fenomeno che abbiamo di fronte non è soltanto le famiglie o le persone che proprio non ce la fanno non c'hanno il reddito
E soprattutto le implicazioni della povertà non è soltanto il fatto che tu non hai le risorse fondamentali per vivere
Ma sono poi le conseguenze sul fatto che per esempio stai lontano dal lavoro che vedi le tue professionalità ridotte oppure che rischi di essere messo in un circuito di estraneità rispetto le relazioni sociali
Per cui è più giusto parlare in realtà di esclusione sociale che non di povertà che fa pensare soltanto al dato appunto molto immediato di mancanza di un reddito oppure fa pensare al povero come colui che non c'è una casa che non che che vive può somala lo stereotipo no del barbone ecco i poveri oggi o quelli che sono esposte al rischio della povertà non sono questi
Certo grossomodo del Mezzogiorno che ho già detto famiglie numerose con molti figli a carico
Però poi sono anche anziani e soprattutto anziane sole anche se l'ultimo rapporto della povertà dice che su questo punto abbiamo una condizione più stazionaria
Abbiamo
Una rischio di povertà che è connessa alle Biografia c'è una donna che si separa che ha figli a carico pur avendo un lavoro e magari anche un buon lavoro
Proprio perché non ci sono quelle forme di aiuto alle famiglie carichi familiari che si trovasse può trovare sposta a rischio di povertà
Oppure la persona che ha vissuto una fragilità un tossicodipendente che voleva essere reinserito e non ce la fa
Oppure una persona che ha ha oppure famiglie che hanno carico persone disabili
Famiglie che hanno a carico anziani non autosufficienti quanto costa vero non siamo autosufficiente da mandare in una struttura che ti fa pagare delle rette a altissime quindi è biondo e oggi abbiamo queste figure diverso di povertà
Per non citare non vorrei sollevare subito
So che tocca un tema delicato per non citare gli immigrati anche quelli regolari presenti nel nostro Paese anche quelli che lavorano e pagano le tasse
Lasciamo perdere questo che so apre un altro problema riguardiamo le figure più forte di povertà sulla quelle dette prima
Allora come si affronta
Questo rischio di esclusione sociale questo rischio di povertà
Il lavoro sicuramente il lavoro su questo io credo che non ci debba essere il minimo dubbio
E non soltanto perché la povertà ripeto è un grosso dalla povertà è concentrata nel Mezzogiorno per mancanza di lavoro
Ma anche perché avere dire con grande forza il lavoro significa pensare a un percorso di inserimento sociale attivo no all'esistenzialismo perché l'assistenzialismo ha già fatto enormi danni nel nostro Paese
Però detto questo con grande forza anche con grande foga
Si dà poi il caso che ci siano fasi della vita in cui una persona ho un nucleo familiare anche volendo essere inseriti nel lavoro
O anche mentre stanno cercando attivamente lavoro si dà il caso che per quelle che sono le caratteristiche oggi del mercato del lavoro uno si trovi magari anche temporaneamente senza lavoro e allora che facciamo
Lasciamo che cada nella povertà
Lasciamo che entra in un circuito per esempio di impoverimento in cui ci ripensa e della sua capacità professionale perdere venti nell'inserimento sociale
Allora non è per utile non è pensabile pur puntando moltissimo sul lavoro sui servizi sociali pensare di avere anche nel nostro Paese una misura che i sociologi chiamano di ultima istanza c'è una misura di assistenza sì signori l'assistenza ti dò una mano per un certo periodo di tempo perché non ce la fai ad arrivare al minimo chiedendo però delle contropartite e la contropartita che ti scrivi almeno al Polo che amento che si è trovato un lavoro lo accetti
Che partecipi a momenti di inserimento sociale e civile il sindaco di Napoli
Ha un progetto per quanto riguarda questo minimo di inserimento che io porterò in giro per l'Italia come la Madonna Pellegrina
Dice
Niente a Napoli noi abbiamo il problema dei della della del lavoro minorile della povertà minorile e dell'abbandono scolastico
Bene lui dice io utilizzerò il reddito minimo di inserimento come e facce proponendo un patto alle donne alle madri povere di Napoli dicendo loro vi aiuto a integrare il reddito
Se voi mandate il vostro figlio a scuola ecco l'esempio più chiaro di che cosa volessero Benito minimo di inserimento
Noi daremo alle persone che non raggiungono il minimo della soglia di povertà che sono calcolate non l'approviamo per difetto
Cinquecento mila lire al mese per ogni singola persona
Adesso però la linea con l'aumento dei consumi perché file per fortuna c'è stata la ripresa di un po'di riprese nel nostro Paese c'è stato un aumento dei consumi l'aumento dei consumi a comportato un aumento della della linea della povertà per cui è calcolata sulle seicento mila va be noi assumeremo le cinquecento mila perché la pensione sociale e cinquecentodieci mila lire al mese
Diremo dai integriamo del reddito però tu tuo accetti discrete alle liste di collocamento se avrai un lavoro parteciperà e lavoro
Partecipi a un momento di formazione di formazione professionale siccome io comune voglio fare questo programma di attività sociale Tucci partecipi quindi si chiederà in cambio un programma
Questa questa sperimentazione del reddito minimo di inserimento
Che
Partirà
La nel nei prossimi giorni
è una sperimentazione perché è una sperimentazione
Beh perché intanto se li avessimo dovuto generalizzare questa proposta assumendo nel calcolo che indicatori di povertà ci fanno delle famiglie povere circa sei milioni di persone
Voi capite che
Le risorse sarebbero molto consistenti però non è stata questa soltanto la ragione che ci ha fatto scegliere la strada sperimentale
Ciò che ci ha fatto sceglie la strada sperimentale riguarda proprio la natura di questo strumento perché è nel nostro Paese ci sono grandi diffidenze
Per esempio i sindacati erano molto perplessi si è vinta la loro perplessità proprio quando hanno quando noi abbiamo avanzato una proposta così rigorosa saranno i Comuni che sperimenta no si dovrà accettare un programma di inserimento sociale
E quando si è capito che questa misura nulla che abbia a che vedere con i vari lavori socialmente utili eccetera macchina una misura vera di assistenza
Questa diffidenza dei sindacati ha un motivo
No io non
Cioè dobbiamo
Come dire completare se vogliamo mettere a regime il reddito minimo di inserimento come misura di assistenza perché è perché non ce la fa
Dobbiamo un po'a vedere come mettiamo ordine alle altri strumenti di integrazione al reddito e anche gli altri strumenti di inserimento lavorativo
Cioè come sta come come stai reddito minimo di inserimento con i vari ammortizzatori sociali
Pensiamo che il reddito minimo di inserimento debba prevedere una generalizzazione delle indennità di disoccupazione
è vero o no che ci sono nel nostro Paese penso ai lavori socialmente utili forme di mascherate di assistenza
Non è molto meglio mettere ordine e dire un conto sono le misure attive di inserimento nel lavoro che però devono essere davvero attive devono puntare nato a pagare la disoccupazione no no a come dire a fare delle forme di assistenza indirette devono puntare proprio all'inserimento lavorativo
E poi contemporaneamente dirci che dir forme di assistenza di integrazione del reddito ci sarà bisogno
E qui di chiamarla e come tale e prevederne e normarle come tale oggi questa chiarezza non c'è
E io sono d'accordo scusatemi se cito ancora una volta il sindaco di Napoli quando dice
Per il Mezzogiorno ci vuole il lavoro che punti sulla Kibaki e la scelta del governo che punti sulla ripresa economica sulla valorizzazione delle rese risorse locali del Mezzogiorno
Che punti sulla creazione d'impresa del Mezzogiorno ma bisogna anche sapere che questa strada è una strada che richiederà un po'di tempo nel frattempo adesso ci sono delle persone
Che davvero sono un po'disperate
Allora non è giusto appunto prevedere misure per l'inserimento lavorativo e poi misure di assistenza
Fare questo metterà a regime allora questa distinzione significa rimettere mano alla riforma del Welfare
E fare passi in avanti ulteriore rispetto a quanto è stato fatto
Ma c'è ancora un'altra ragione per cui penso che sia giusto utilizzare questo esperimento
L'integrazione al reddito
Come sperimento perché vedete noi siamo come sapete benissimo un Paese un po'strano
Noi siamo un Paese in cui
Ci sono le povertà
Ma ci sono anche i furbi quelli che evadono le tasse
I cresciuta delle una delle patologie del sistema di protezione sociale italiano si chiama distribuzione iniqua delle risorse
Distribuzione iniqua delle risorse per cui alcune prestazioni sociali li utilizzano
Non chi ne ha bisogno no chi ne ha bisogno ma chi appunto trova il modo di evadere il fisco e di risultare tale quindi per mettere a regime una misura di assistenza che capite queste delicata perché io ti integro il reddito ti do cinquecento mila lire
Chi ti do se tu hai famiglia conflitti si fa presto arrivare al milione mio a duecento mila lire al mese
Beh una misura di questo tipo è una cosa complicata onerosa
Può indurre la trappola della povertà può indurre davvero la cultura assistenzialista può disincentivare il ricorso al lavoro quindi una misura molto delicata che va maneggiata con molto rigore con molta come dire avendo davvero tutte le carte in regola per questo noi abbiamo scelto di sperimentarla per vedere e di sperimentarla facendo capo ai comuni ai comuni
Per vedere se
I Comuni riesco ad attrezzarsi ad avere un'amministrazione in grado di fare questi progetti di assistenza attiva se si riuscirà davvero a individuare chi ne ha bisogno se si riuscirà davvero a evitare che a questa misura facciano ricorso i furbi dopo aver sperimentato e valutato i risultati
Valuteremo se mettere e questo strumento a regime io sono convinta che di questo strumento noi abbiamo bisogno quindi per quanto mi riguarda io chiederà chiederò che già nella legge quadro dell'assistenza
Il Parlamento metta a regime questa misura però credo che le misure di cautela e le esigenze di rigore per valutare questa misura siano assolutamente doverosa dei guai se un governo mettesse in campo una misura di questo tipo
Senza cautelarsi molto attenta mente sul gli esiti che questa misura può ottenere perché davvero in questo paese di tutto abbiamo bisogno
Tranne che è di incentivare chi già evade il fisco di incentivare i furbi ed incentivare la cultura assistenzialista abbiamo bisogno
Di capire e di guardare in faccia chi davvero è povero perché tante volte non riusciamo a capire
Essendo l'attigua alla povertà appunto molto cambiata
Mentre dica parla parla a proposito di povertà e anche di e di cautele di rigore c'è una notizia di un paio di giorni fa che credo che fa dire mette un po'di discussione pregiudizi è convinzione che abbiamo tutti
è che per esempio che l'Umbrella Anna Mann appunto nelle Province perché più a un maggior numero di falsi invalidi in Italia è la provincia di Pavia ecco se una notizia che ponevo citare perché
Petter di ricette
A Pisa scusate ammirò però confusa Pisa compagnia comunque ecco comunque rimane il fatto che sicuramente non corrisponde a nessuno delle idee che credo che tutti noi avevamo che avremmo immaginato certamente una Provincia del sud
Questo ancora una volta per confermare che ridisegnare il loro stato sociale che è un'operazione affascinante io credo per la per l'audacia che richiede per la concretezza poiché che mette in campo va a toccare comportamenti molto molto Conso consolidati e nodi imprevisti ecco tra questi nodi imprevisti
O comunque
Che vanno tenuti sempre sott'occhio è il nodo su cui si insiste stasera giustamente quello del nodo del rapporto tra assistenza uguale a zero e lavoro un lavoro che cambia com'è stato detto
Già
Ma che proprio perché cambia può incrociate può modificare sia la fisionomia sociale degli interventi di welfare sia la fisionomia di chi li riceve
Un terreno di questo tipo può essere correggermi follia se sbaglio quello della economia solidale
Io penso che si può essere quello dell'economia solidale anche se io tendo siccome come Livia penso che si sia parlato troppo e a volte anche un posto proposito
Di lavori socialmente utili
Di economia sociale come settore marginale si rischia un po'di ritenere che anche l'economia solidale o la cosiddetta economia sociale siano economie di serie B studi nulla non veri lavori i lavori socialmente utili in fondo
Noi lo sappiamo non sono veri lavori per né per una fase della vita né per né dal punto di vista della solidità dell'impiego io vorrei adesso per rispondere a questa domanda entrare coi piedi nel piatto di una polemica
Che è stata anche molto dura durante la ultima verifica di governo mi riferisco alla discussione così serrata che abbiamo avuto tra noi e Rifondazione Comunista sulla questione dell'Agenzia per il Mezzogiorno
Allora la proposta di Rifondazione Comunista
Per risolvere secondo Bertinotti le questioni dell'occupazione Mezzogiorno era la seguente
Si crea l'agenzia per il Mezzogiorno
Che nelle intenzioni del governo doveva ed F dovrebbe avere il compito di mettere insieme risorse Progetti ma per creare imperiese che poi camminano da sole nel Mezzogiorno in vari settori molte di questi gli ho già citati prima
Ma farò un esempio più concreto dopo
Ecco Bertinotti diceva no io preferisco un'altra strada io indico voglio un'altra strada l'Agenzia per il Mezzogiorno assume direttamente centocinquanta mila duecento mila persone
Non si diceva Bertinotti dove le assumeva per fare che cosa
Era sostanzialmente una misura che ancora una volta maschera fa
In modo Nobile tra virgolette il problema della disoccupazione nel Sud con un rimedio che sicuramente non risolve il problema
Perché noi avremmo avuto queste persone assunte dall'agenzia
E dispiegate a fare le più varie cose e poi una volta che l'agenzia finiva le risorse come è capitato in altri casi ricordiamoci la Cassa per il Mezzogiorno queste persone
Non aver non avrebbero più avuto un lavoro noi abbiamo indicato un'altra strada il compromesso che se fatto secondo punto di vista al nell'accordo che ha riportato la fiducia al governo Prodi
è un compromesso abbastanza onorevole ma adesso io non mi volevo dedicare al tipo di compromesso che abbiamo raggiunto volevo cercare di spiegare la differenza che c'è
Fra queste due impostazioni una classica io ritengo molto vecchia sorpassata
Che non vuole fare i conti con quello che è cambiato anche nel Mezzogiorno perché non è vero che nel Mezzogiorno non sia cambiato nulla in questi ultimi dieci anni nella volontà delle persone delle amministrazioni
Ma soprattutto per le possibilità che ci possono essere nel Mezzogiorno
L'esempio che volevo farvi è questo riguarda ancora una volta è un mio pallino ma è un pallino serio che io ho potuto verificare personalmente
Anche con le imprese che
Di questi solo il trenta per cento solo il trenta per cento vengono raccolti trattati riciclati recuperati il settanta per cento viene disperso
Poi è affidato alla gestione della mafia o della camorra soprattutto nelle regioni del Sud disperso nell'ambiente e nei fiumi nelle cave in discariche abusive allora la Germania
Siccome vogliamo parlare questa sera d'Europa la Germania
Negli ultimi dieci anni si è posta il problema di chiudere per intero il suo ciclo dei rifiuti cioè di trattare tutti i rifiuti che si raccolgono in Germania attraverso la creazione di impresa
Che si dedicassero alla raccolta riciclaggio
Noi nella nostra regione questo lo facciamo con le municipalizzate
In alcune città dell'Emilia alle municipalizzate sono aziende che sono diventate anche spesso miste o società per azioni
Pubbliche private a volte anche solo private
Bene da una stima non della Commissione ambiente dei Democratici di sinistra o della Legambiente da una stima della Cispel
Confermata anche dai dati del sindacato
Del che nella che cosa viene fuori viene fuori che attraverso una partnership cioè attraverso degli accordi tra le imprese del centro nord
Che lavorano già in questo settore
E i comuni le province le regioni del Mezzogiorno
Le banche
Il capitali che ci sono nel Mezzogiorno finanziari potremmo riuscire a creare nel Sud una Rete almeno di alcune centinaia di Impresa & nel settore dei rifiuti che potrebbero dare lavoro a centotrenta mila persone
Questi numeri non solo dei nomi nessuno ha contestato questi numeri nessuno contesta questi numeri
Sarebbe un'impresa e produttive
Che non aprirebbero domani per chiudere fra tre Mesima che rimarrebbero perennemente aperti perché purtroppo i rifiuti che si producono e purtroppo noi ne produciamo anche moltissimi perché dovremmo cercare di produrne
Un po'di meno
Ecco
Solo nel settore industriale nuovo perché è un settore in espansione nelle anni due mila dei rifiuti noi potremmo creare nel Sud circa centotrenta mila posti di lavoro voglio anche dirvi
Che nel centro nord nel settore rifiuti tutto compreso tra diretto e indotto lavorano già oltre centocinquanta mila persone
Quindi vesto è un settore industriale o no
è un settore economico di fondo o no che imperiese nel su tutto stabili potrebbe dare occupazione
Io penso che noi dobbiamo ragionare in questo modo quando pensiamo a come creare occupazione la stessa cosa ma potremmo dire sul turismo un'altra delle risorse fondamentali la più grande industria del sud è il turismo
Però se voi guardate come è organizzato il turismo a mezzogiorno ebbe è tutt'altro che qualificato competitivo per non parlare delle reti commerciali dei prodotti agricoli che sono ancora molto qualitativi nel Mezzogiorno insomma quei settori che potrebbero veramente creare in prese e occupazione però concludendo quest'intervento torno all'inizio
Parlando con molte delle nostre in prese il confronto sul tema dei rifiuti l'abbiamo fatto quelle aziende municipalizzate di Bologna Modena Reggio Emilia Ravenna
Mantova insomma con quelle con le più grandi in prese in questo settore
L'obiezione che ci è stata fatta era un po'quella che diceva anche Livia prima
E che io ho detto nel mio intervento c'è un ambiente non è in senso ecologico c'è un ambiente favorevole all'inserimento di impresa e oggi nel Mezzogiorno
E purtroppo dobbiamo dire no mancano le infrastrutture primarie
Manca l'acqua mancano le reti trasportistiche a volte manca anche il controllo democratico del territorio è un grande tema lo cito soltanto per dire che appunto quando
La mafia decide che i rifiuti Lou crampi coi rifiuti lucra più quasi più che con il mercato era droga significa che c'è un grande problema anche di controllo
Il territorio da parte dello Stato in questo caso
Ecco creare l'ambiente favorevole allo sviluppo significa
Creare le condizioni perché un'impresa del del Nord posso decidere di creare uno stabilimento nel Mezzogiorno
Però io insisto sui settori servizi più che politiche industriali tradizionali
Impresa e disservizi più che imprese produttive tradizionali badate si può fare una FIAT a Melfi
Una può anche andare bene ma non più d'una nel Mezzogiorno saremo in grado di farne di impresa che costruiscono automobili mentre di impresa e disservizi
Come quelle che ho detto io se ne possono fare molto di più o di qualificazione dell'agricoltura o impresa che lavorano nel settore del turismo di qualità
Quindi io credo che questa sia la risposta diciamo in abbinata alle cose che diceva Livia cioè se vogliamo veramente costruire delle politiche che facciano tra loro anche se sappiano mettere in comunicazione sperimentiamo le politiche di assistenza su su chi ha veramente bisogno creiamo le corsie preferenziali chiedendo in cambio
Dicevi tu Livia le persone ed iscriversi alle liste di collocamento però ecco quando una persona ha avuto la segno che gli proponi tu e che ripropone questo governo giustamente
E si iscrive alle liste di collocamento di
Una qualsiasi città della Calabria e poiché si sta è scritto un anno due anni ma nuove impresa e lì non sorgono
Sbocchi professionali non ce ne sono il meccanismo non si mette in movimento quindi bisogna mettere in movimento tutti e due i pedali
Quello di una seria riforma dell'assistenza e quello di un serio ragionamento sul tipo di qualità di sviluppo che vogliamo proporre per il Mezzogiorno perché non ha nessun senso dire il lavoro ma anche al sud
Dobbiamo creare lo soprattutto al Sud dobbiamo in di industrializzare il Mezzogiorno come con quali servizi e in quali settori è venuto il momento per noi per chi governa per la sinistra prima volta per la prima volta al Governo di riuscire a dire qualcosa di più
Non solo ci vuole lavoro e ci vuole il Mezzogiorno ma dove in quali settori decidiamo di investire dove mettiamo le risorse e quali sforzi chiede che di chiediamo all'impresa abbiamo lasciato stare
E io invece su questo ha una punta di criticità maggiore abbiamo lasciato stare quante alta ancora nel nostro Paese la rendita finanziaria
Che abbiamo toccato con le nostre politiche ma non ancora abbastanza
L'evasione fiscale
Tra parentesi anche qui in sé Pilosella città con il più grande numero di pensioni di invalidità
Il distretto con la più grande evasione fiscale è il Nord Est
Non è il mezzogiorno e naturalmente il Nord Est perché nel Mezzogiorno diciamo tra virgolette c'è poco da evadere nel senso che non essendoci
Produzione di ricchezza noi non possiamo è quell'io penso che le due cose che abbiamo cercato di mettere in rilievo pur se su due settori diversi siano molto in comunicazione tra loro
Be'questo
In mi sembra significativo che parlando di istruendo sulla riforma dello Stato sociale cambiamenti si finisce Paris si parla del Sud in termini diversi da quanto se ne sia fatto finora mi sembra come dire c'è una prospettiva né farlo da qui nel cuore di una delle regioni più ricche e produttive d'Italia
Ecco parlarne in questi termini di un'ipotesi di sviluppo possibilità di vedere il Sud come grande questione nazionali urgente mi sembra come dire un punto forte ecco pensa che siamo arrivati al l'ultima alle ultime domande all'ultimo giro
Se vogliamo volevo chiedere all'India
Ecco nel è stato fatto un grande lavoro sul terreni Nobel delle riforme dello stato sociale e so bene che non c'è nulla
Che non sia a alla tua attenzione ineguale
Misura partecipazione ai comma quel il quello però che pista particolarmente prima cuore quello il per il Progetto il punto che
Che più proprio e più care ai tuoi occhi senza ovviamente fare graduatorie senza dire scelgo questa Sherlock e scelgo quello perché come ministro ovviamente non puoi farlo
Ma mi è un po'difficile scendere devo dire
Mi è un po'difficile scegliere meno vivaci pare uno nobile ma non c'è allora quello che mi stai in assoluto che occorre e sicuramente la riforma della legge quadro dell'assistenza delle politiche sociali cioè poter mio grande sogno sarebbe quello di poter prima di concludere questa esperienza di ministro di conclude ma facendo il piano nazionale delle politiche sociali così come c'è il piano nazionale sanitario perché è questo che cosa significherebbe significherebbe avere molte risorse per il sociale
Potere estendere la rete dei servizi e io lo so qui consentitemi devo fare una piccola aprire una parentesi quindi Emilia Romagna Veneto e una rete di servizi
Straordinario
Io quando vado in giro per l'Italia dico sempre vorrei voglio la legge quadro di riforma dell'assistenza e delle politiche sociali per fare in modo che tutte le regioni d'Italia abbiano non dico uguali ma almeno parte dei servizi sociale che ci sono in Emilia Romagna perché le disparità di standard di livello e sono enormi e quando si parla di servizi sociali e di assistenza si parla di cose molto precise si parla di servizi per il si parla dei delle RSA delle strutture di accoglienza per le persone disabili si parla di assistenza domiciliare per gli anziani di aiuto alle famiglie che anziani che hanno
Sì annoto sufficienti si parli di aiuto alle famiglie questi sono i servizi sociali che sono fortemente carenti nel nostro Paese quindi ecco io e poi a bere questa misura di
Dalla povertà messa a regime cioè poter che nel nostro Paese chi si trova a dover vivere in una situazione di difficoltà ma sappia che non è lasciato solo queste la vera riformare la vera legge che mi sta a cuore il Governo ha preso in di legge questo governo nel giro di due anni anni durissimi dal punto di vista del risanamento economico
Ha fatto questo risanamento economico non soltanto non mettendo in discussione i diritti acquisiti ma trovando il modo di aumentare mille miliardi le risorse per il sociale però non c'è dubbio che siamo ancora molto lontani rispetto alle necessità e porre vorrei dire che poter fare leggi quadro dell'assistenza significherebbe è la riforma puntando molto i servizi alle persone significa non soltanto aiutare chi è in difficoltà significa non soltanto dalla tranquillità le persone che se si trovano appunto in una fase di difficoltà possano avere una mano si tipica anche creare un volano straordinario di occupazione di lavoro perché io continuo a rimanere esterrefatta di fronte al fatto che si continua a scindere lo faccio anch'io a questo lavoro quindi sono anche state fatte di me stessa
Si continua a scindere politiche della lavorò dalle politiche sociali come segno e politiche sociali i servizi alle persone una rete di asili nido una rete di servizi per l'impari sia l'assistenza domiciliare agli anziani oltre a chi è creare aiuto aiuto benessere sono anche occasioni di lavoro quindi queste
Questa è una legge che ho nel cuore
Ecco quindi che è stata presentata dal governo all'attenzione del Parlamento che spero sia rapidamente approvata e che però c'è un punto che sono le risorse io sarei molto interessato a discutere
Va bene lasciamo pennellata che poi facciamo polemica
Però
Dovremo discutere se volevo dire sarà molto discusso con Fausto Bertinotti Rimini perché
Visto che bisogna sempre trovare molte risorse se vogliamo trovare risorse della legge quadro sull'assistenza e avere uno strumento e mettere a regime è uno strumento di lotta alla povertà le risorse necessarie saranno molte
Noi dovremo puntare come scritto nel DPEF ad aumentare le risorse per le politiche sociali però non però sarebbe demagogico pensare che ne potremo pagare io merito minima differimento questa rete integrata di servizi che dicevo prima soltanto puntando con risorse aggiuntive bisogna avere il coraggio di rimettere mano alla composizione della spesa sociale in Italia e di vedere se per caso non c'
Ci siano istituti gli strumenti che non sono quelli più adeguati nel sostegno dell'aiuto alle persone e se quindi non bisogna avere anche il coraggio della riforma
Una una varia poi se mi consenti una un sul subito dopo la legge quadro assistenza video però confessare che è un'altra legge che mi sta molto a cuore
Sapendo che appunto ce ne sono tante che mi stanno a cuore ma insomma se ce n'è una che mi sta molto a cuore
Non avrò forse il vostro consenso ma è la nuova legge sull'immigrazione
Io credo che sia non possiamo far finta di niente non possiamo far finta che questo nostro mondo e appunto un punto q mondo e che non si metteranno paletti Fini spinati leggi severissime
Per e controllare governare limpidi lo spostamento di persone che sulla base del loro sacrosanto diritto a vivere e cercano un posto in cui vivere meglio
Io credo che poco l'avere su questo tema molto rigore degli strumenti ma anche molta apertura di testa e di animo e quindi spero davvero che la nuova legge sull'immigrazione sia gestita gestita applicata in tutte le sue parti sapendo quel quindi contrastare come sta facendo adesso il ministro Napolitano contrastare l'immigrazione clandestina sapendo colpire duramente The chiusa e sfrutta l'immigrazione clandestina ma sapendo anche davvero fino in fondo in questo Paese a bere nei confronti degli immigrati regolari che lavoravano pagano le tasse di avere il coraggio di dire non sono stranieri sono nuovi cittadini ecco per me questa idea di una politica di integrazione degli immigrati
Mi fa piacere
Mi fa molto piacere questo che
Mi fa molto piacere che condividiate questo è una frontiera è una frontiera della nostra civiltà oltre che della nostra democrazia quindi ecco io c'erano davvero del cuore questo quindi spero che di nei prossimi anni
Questo nostro Paese diventi appunto un paese di nuovi cittadini così come è stato bello vedere la nazionale francese che sotto il nome Franc Chiesa e nazionale francese aveva persone con la pelle di color diverso credo che questo sia un piccolo obiettivo che noi dovremo avere
Ho un ultima domanda anche per Fulvia Bandoli chiederò neanche attento quale l'obiettivo un politico che più ti sta a cuore
E chiedendo atti anche di
Di di vedere nei insieme a noi ecco uno aspetto che è nelle parole che sono state dette stasera è stato detto più volte che fa parte della tessitura quindi forse e e anzi sicuramente già visibile che nel momento in cui parliamo di Stato sociale Welfare riforma cambiamento quello che portiamo alla luce testi porta alla luce pertanto esso sunto di rapporti e di di idee una di
Esperienze che vengono da un'esperienza femminile da uno sguardo di donne sul mondo se è d'accordo si
A volte ne non lo dico e neanche Livia
Cioè non nominiamo
E a non più in questo modo perché credo spero che condividiate anche questo spero che basti spero che basti il fatto che ci sono donne che si stanno andò su questi temi e quindi
Come possono altro che non farlo con uno sguardo di donne per cui questa sensibilità rispetto a certi temi della politica ma anche a quelli importanti o questo se ero parlato molto di economia di lavoro credo di averlo fatto come Livia lo fa sulle questioni che affronta che sono grandi questioni dello sviluppo a partire da una cultura che parte anche dalla differenza di
Sesso che nessuno di noi nega tantomeno ora diciamo tanto meno ora forse la pronuncia di meno malanni ed è ancora meno di prima ecco quindi
Io diciamo sogno da molti anni
è più materiale diciamo di quello di Livia è un è uno dei problemi col quale ho fatti i conti di più in quest'ti cinque anni di responsabilità come responsabile dell'ambiente del territorio per il mio partito
Ho finito da poche settimane di andare a Sarno di stare in mezzo a quella gente a quella frana quel fango e in questi anni mi è capitato
Ormai comune a male di
Sì oneri diciamo di
O di
Due tre mese di assistere a tragedie di questa natura alluvioni frane Sorrento il Piemonte la Liguria con Ottone
Non so più quante altri posti ho visitato nel programma dell'Ulivo abbiamo scritto prima delle elezioni poi abbiamo riscritto anche nella vi nel documento che sta alla base della verifica che ha ho fatto recentemente che la più grande opera pubblica di cui ha bisogno il nostro Paese è il riassetto idrogeologico del territorio la riparazione del nostro territorio la messa
Sa in sicurezza del territorio italiano noi in quarantacinque anni abbiamo governato solo due anni e mezzo chi ha governato prima di noi è riuscito a spendere centocinquanta mila miliardi e ha davvero sette mila persone che sono morte a causa di disastri ambientali dovuti soprattutto al dissesto idrogeologico c'è un beh
Il libro di Cederna che si chiama Brandelli d'Italia per dire che noi sulle politiche il territorio abbiamo fatto poco come Democratici di sinistra abbiamo preso
Intanto l'abbiamo scritta insieme alcuni di noi una nuova legge per il governo del territorio
E poi stiamo cercando do di mettere al primo posto anche alla prossima legge finanziaria che la maggioranza i finanziamenti pubblici di tuoni Believe vadano in opere di manutenzione riparazione del territorio la messa in sicurezza di Ina Poli per esempio è una cosa urgentissima è importantissima la messa in sicurezza di tutte le zone appenniniche anche in questa regione anche nell'Appennino modenese anche in Appennino bolognese ma l'Emilia AGEA la Regione Emilia un piano di messa in sicurezza del suo territorio e molte opere previste che tra l'altro verranno svolte da impresse
Anche qui anche questo è lavoro anche questo può creare lavoro quindi io penso che noi lo scritto anche su un giornale penso che una nuova classe dirigente politica se potesse lasciare alle spalle della fine della prima legislatura augurando sane di farne un'altra naturalmente la prima legislatura di governo un'Italia un po'più sicura un po'più riparata un po'meno devastata ad e beh compiuto un'opera di civilizzazione norme che nessun'altra classe dirigente riuscita a fare nel nostro Paese e quindi io credo che anche questo sia un grande traguardo che ne dobbiamo cercare almeno di avvicinare un po'di più di quanto non abbiamo fatto fino adesso
Ringrazio il pubblico ringrazio Fulvia via edilizia per le cose che sono state dette e anche per l'efficacia con cui sono state dette
Lì aspetto domani sera
Massimo D'Alema sarà in questa sala quindi credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro vi auguro buona notte