"Progetto Moriana, mutamento della composizione sociale e nuove forme di lavori" organizzato dalla Città di Torino in collaborazione con il Comune di Milano e le Province di Genova e Napoli, con il patrocinio della Comunità Europee e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso la Galleria d'Arte Moderna, Sala Conferenze, corso Galileo Ferraris

Dare individualmente il proprio beh questo dipende molto da quanto un soggetto autonomo sappiamo che qui c'è l'altra ambivalenza in cui dentro questo discorso dall'autonomia si nascondono invece
Forme di precarietà o forme
Di non capacità di negoziare il proprio destino apre questi sono i tre grandi problemi
Cosa faremo e sono in conclusione
Per capire meglio queste cose dato questo scenario in cui non è che noi pigliamo una scelta netta
L'operatività del Progetto è uno Polito a voi operatività molto semplice
Abbiamo fatto per ora in tutte le sette città del Progetto la prima fase di inchiesta
Agli attori istituzionali alle forze sociali e ai leader locali su come loro percepiscono questo transizione diciamo che oggi qui a Torino
Si discute essenzialmente la prima fase del Progetto in cui noi siamo andati a rompere le scatole
Ai sindacati alle associazione artigiane alla Confindustria a tutte le strutture comunali e regionali che si muovono in questa direzione a quegli spezzoni a quelle forme di lavoro che ci sono sul territorio abbiamo detto
Qual è la vostra percezione della transizione
Quindi oggi si discute di questo fondo mentre abbiamo già iniziato la seconda fase
E in ogni città abbiamo scelto centoventi lavoratore autonomo cioè questo punto andiamoci dentro il problema
E cerchiamo di capire come è strutturato su questo centoventi lavoratori autonomi scelti ovviamente tra tutte le tipologie
Quindi chi fa micro impresa chi fa il precario chi fa il lavoratore dalla conoscenza del consulente perché questo è un universo a più facce
Quindi centoventi
Di questi centoventi finiremo il lavoro di ricerca credo tra tre mesi e sarà importante aprire ottocento novecento interviste in profondità questi soggetti qui di dare la parola a loro più che continuare a interpretare se sono mutazione del carattere nome divulgativi eccetera eccetera
Di questi centoventi ne sceglieremo trenta con cui progettare in casa
Assieme a voi in cui diremo loro che cosa sono ostica cosa serve sta cosa
Tanto per capirci non siamo nemmeno sicuri che in questa composizione sociale sia automatico e il rapporto con l'ente pubblico
Sì automatico il rapporto con l'ente pubblico
Non lo so come De ovviamente una pubblica però non è automatico che incontri la corrispondenza nella domanda sociale ovviamente chiaro che sull'abbiamo ipotizzato pensiamo di sì però questo mi pare importante vedere cosa diranno loro su questo
E
Suggerisco alla riflessione
Alcuni risultati già emergono dal Progetto ad esempio che ci ha risposto in maniera entusiasta rispetto a questa proposta buttata là a Torino se uno guarda l'ultima parte del rapporto che è stato distribuito mi ha colpito molto
I più entusiasti è stato in primo luogo la Caritas
Da pensarci è che ha detto ma noi da tempo che pensiamo a una struttura che accompagna al lavoro autonomo gli immigrati
Perché abbiamo capito che ormai è soprattutto in questa forma che questi soggetti vanno al lavoro quindi se voi pensati calci stiamo ne parleremo oggi pomeriggio contro i colleghi
Però attenzione
Quindi questo conforta la tesi la Battistoni che quei soggetti potevano essere trattati tra virgolette anche rispetto la forma dell'inclusione dato dalla forma l'impresa individuale e che più di noi conosce e fa il portavoce di questi soggetti come Fregoli nero ti dice ma lanciamo già pensato fare sta cosa vogliamo farla se lo fa l'ente locale ci spiace
Due
Gli altri entusiasti sono i più attenti di quelli che una volta nel fordismo erano gli artigiani
CMA Confartigianato ce ne ha detto ma noi abbiamo il nostro Progetto su questa cosa tua perché noi siamo molto interessati a queste nuove figure del lavoro che riconosciamo una costoro la nostra storia tra virgolette ovviamente
Tre questo è il secondo punto
Terzo punto dalle strutture sindacali
Lo dico in maniera chiara io sono abituato a parlar chiaro tutta attenzione maniacale quanto solo fondisti questi quanto non sono eccetera eccetera e poi e poi questo vorrei capire perché poi arrivano le conclusioni a dire una battuta cattivissima scusate non son sindacato lo sul ministro del lavoro se il ministro degli affari sociali l'opera
Allora sindacato tutto attento solo a quella fascia di precarizzazione giusto
Ma dentro il quale non c'è un'ipotesi propositiva
Poi abbiamo avuto un'attenzione rispetto ad altri attori
E cosa che mi ha colpito molto
Il suggerimento di Gallino persone che io stimo moltissimo
Che dice e che guardate buffone dal mio punto di vista di direttore del progetto la stessa proposta di Scalpelli tanto per capirci
Lo dico ai ricercatori che ha lavorato con me quando ero a Milano abbiamo avuto da Parisi che il city manager la proposta neoliberista che ha detto ma io ci sto a fare in casa
Dice per lei cala devono essere lo sportello per il lavoro autonomo come facciamo lo sportello per l'impresa abbiamo fanno scordare opere lavora un tono Gallino ci dice sarebbe molto utile se ci fosse uno sportello che accelerasse e diminuisce le procedure burocratiche amministrative eccetera per queste forme del lavoro
Io dico che lentamente i team di Cala si stanno delineando in una forma
Anche qui partecipata però dico che certamente cava possono essere un mix di tutte queste cose ragioneremo fare una proposta definitiva
Su questo alla luce anche dall'esperienza europea però incomincia a venir fuori che cala può essere quel luogo in cui se vai le procedure burocratiche amministrative sono accelerate per aprire una partita Iva rapido del te cosa eccetera pensate soprattutto che sono ditte individuali questi quindi quando uno deve fare queste cose per legge giornate di lavoro
Molto chiaro
Nessuno piace passare in tempi morti nel negli uffici pubblici ma ancora a maggior ragione chi ha come unico fonte di reddito che a suo tempo messo sul mercato
Due i cala come luoghi in cui perlomeno siano garantiti gli stessi le stesse agevolazioni che erano garantite rispetto al modello classico del fordismo le forme dall'artigianato eccetera l'accesso al credito l'accompagnamento rispetto a queste cose sapete tutti buonissimo
Cosa significa aprire un'impresa e aveva la difficoltà dando alle nostre banche che se tu dichiari trenta milioni di vicolo a figliolo trenta milioni e te li do ma quanti appartamenti ai e siccome tu appartamenti non è anche non ti danno manco trenta milioni e siccome gli Investimenti in questo settore
Di microimprese non sono Mega investimenti sono investimenti di tipo individuale io credo che il problema del microcredito dall'accompagnamento da questo punto di vista in porta
Terzo punto
Il discorso di una mutualità
Perché ovviamente una mutualità che possa essere costruita dentro questi processi che abbassi la soglia del rischio
E anche questo è tutto da costruire un discorso di questo genere
A meno che e qui arrivo
All'ultima parte del ragionamento
Non si voglia pensare che il problema si risolve come
Mi pare che siano intenzionati a risolverlo
Partendo da Roma io lo dico non più lo sapete tutti che sono avicoli Livia Turco e che li voglio pure bene
Ma detto questo io lo dico molto chiaramente io su queste cose del lavoro autonomo eccetera Bolscioi il ministro del lavoro e promuovo il ministro degli affari sociali
Devo dire che in una schizofrenica incredibile le due cose vanno assieme ma leggo sui giornali dell'altro giorno
Che il ministro Salvi ha avuto la brillante idea
Di proporre che le partite IVA notizia del Sole ventiquattro di oggi che hanno sfondato il numero dei milioni e mezzo e vanno avanti esponenzialmente crescono possono elegge per la prima volta pensate che grande diritto che c'è andato
I propri associati a controllare il fondo INPS il vero problema che le partite Iva non hanno un luogo di lavoro
E quindi chi voterà voteranno solo le partite IVA o le forme organizzate dai nidi eccetera eccetera bel lavoro ragazzi significa aver scomposto completamente una composizione sociale
Si dimostra un'altra volta che questi signori solo un ruolo nei processi
E non vanno sul territorio ad accompagnarli
Ed è qui che invece io do il voto positivo
Al ministero degli Affari sociali perché è una cosa ha fatto appresi quattrini del Fondo sociale europeo li ha dati agli enti locali e con loro ha incominciato a occuparsi dei problemi io credo che il provveditore di Sisifo si risolvono in questo modo
Affrontandoli dal basso non sorvolando le dall'alto e lasciando ogni tanto una conferenza stampa in cui si dice votate perché cosa
Io credo che questo sia un problema scusato lo dico in maniera molto drammatiche appassionato però questo è un problema di Scelta di strategia politica la strategia secondo me è quella di accompagnare i processi sul territorio dal basso facendoli crescere rispetto a questo non stando lì e valutando una dimensione di questo genere dandogli solo una valutazione di questo tipo
Questo credo che sia un problema aperto nel nostro Paese una cultura più generale tra queste cose bisogna avere secondo me il coraggio di dirle e ultimo punto dopo finito proprio perché usiamo nell'interpretare questo processo tre categorie
Che ci sono gli innovatori dall'alto
Rispetto a questo fenomeno del lavoro un tono ma eccetera
Che molto spesso sono quelli che attratta attendo dalle grandi trasformazione del mercato dalla nuova economia eccetera ingloba nel processo
Molto spesso questi signori hanno in mente che il mercato riguarda tutto benissimo
Poi c'è chi fa solo resistenza rispetto a questi processi e ci sono invece tanti innovatori dal basso cioè tanti soggetti che sono al lavoro informa completamente nuova e che cercano di riscrivere il proprio destino
Ma io credo che noi dobbiamo partire da questo dato di realtà grazie
Grazie Bonomi ha preso la parola Marco Revelli che ci racconta la situazione torinese come abbiam detto Torino oltre la coppa meritarlo
Grazie
Io cercherò di planare il più bruscamente possibile sul terreno torinese
E e anche di fare un atterraggio corto zone di
Cercare di delineare
Il più sintetica mente possibile
Perché
Se ne possa discutere stamattina ne possano discutere gli amministratori possono escutere i polipi siccome nel programma di stamattina
Le coordinate di fondo in cui si è mossa
La ricerca del progetto Moriana attori
Per grandissime linee e temo anche con dati un po'aridi
Me ne scuso in partenza
Per la peculiarità della sua storia e della sua composizione sociale e produttiva
Torino può essere considerato un osservatorio privilegiato della transizione dal capitalismo fordista a quello della specializzazione flessibile
Che in negativo definiamo post fordista
Incomincia così il rapporto intermedio del gruppo di ricerca torinese nel progetto Moriana
Indicando una delle due chiavi attraverso cui si è scelto di condurre la ricerca
E cioè la difficile complessa travagliata transizione dal fordismo al post fordismo so bene che sono termini
Discutibili per certi versi puramente espressivi più che scientifici ma ci intendiamo cioè si tratta di due paradigmi non sono produttivi ma sociali nel Sempio nel senso più ampio del termine
Che ci aiutano a sintetizzare il non più e il non ancora di questo nostro tempo incerto io credo che ci sia una cesura ma questa stesura
Vista dal terrore con vista dall'alto
è molto più impalpabile più difficile ricca di implicazione di intrecci
Prima chiave quindi la transizione la seconda chiave che abbiamo seguito è quella dell'innovazione
Come meglio per dirla con Aldo Bonomi avete sentito prima del Complesso gioco
Tra innovazione dall'alto innovazione dal basso e resistenza
Che qualifica ai differenti alle diverse modalità
Con le quali differenti sistemi territoriali affrontano e compiono la transizione
E dalla cui configurazione dal cui mix Complesso
Ne dipendono in buona misura il dieci
E si tratta per di due aspetti per i quali è inutile nascondercelo
Soprattutto per la nostra città si rischia la semplificazione la produzione di stereotipi o di immagini di maniera
In qualche misura simboliche ma inadeguate o comunque portate
Abbiamo detto prima sia in senso negativo l'immagine di una Torino ormai in via di deindustrializzazione quindi di liquidazione
La sindrome del declino di cui parlava il sindaco prima da una parte sia in positivo
Torino simbolo di una modernità compiuta ormai risolta Torino lanciata verso le nuove frontiere
Di una società di servizi globalizzata della media impresa innovativa e democratica e così via
Mi ha colpito e faccio questa osservazione non per gusto di polemizzare con un leader di partito ma perché mi sembra un atteggiamento diffuso nel modo con cui la politica guarda dall'alto ai processi
Semplificando lì mi ha colpito a questo proposito l'immagine un po'patinata
Offerto un paio di settimane fa da Veltroni al Lingotto
Nella sua relazione pena
Espressione Torino e la fabbrica fordista che diventa centro congressi Torino e la società industriale che diviene società di servizi e la grande impresa che affronta nuove sfide da piccola che cresce Torino dunque come simbolo della modernità
Beh in realtà non è così
Comunque la situazione è più complessa
Torino è oggi una città sospese e diciamolo una città in difficoltà
Non una gita in liquidazione una città in difficoltà
Una città la cui esplicita vocazione fordista di ieri lì per modernità che l'appunto caratterizzata nel corso del Novecento che ne ha fatto la fortuna che ne ha fatto un simbolo
Costituisce oggi più un vincolo che non una risorsa
Più una zavorra che ne accentua la viscosità nel cambiamento
Che non un fattore di dinamismo che ne può pazzi facilitare la metamorfosi
Ed è una città in cui l'innovazione che pure non manca anzi abbonda
Non basta di per sé a scongelare una composizione sociale fare regna strutturata intorno a quello che i francesi chiamano il blocco compatto di una società salari IATA
In contrazione
Un anno in evoluzione
L'innovazione dunque non basta tra cotta traghettare Torino sulla sponda del non ancora falsi riempire questo vuoto tra il non più e non ancora tant'è vero che il vuoto e per certi versi lo dice il rapporto ad una delle
Forme con cui possiamo disegnare Torino al vuoto i vuoti industriali buchi neri che ne costellano il territorio le grandi aree dismesse
Il gran numero di disoccupati il gran numero di anziani il gran numero di prepensionati i vuoti vuoti negli organici vuoti nel territorio i vuoti negli spazi
E godiamoci dunque dentro questa scatola nera del fordismo torinese
Ed è il suo difficile post fordismo
Quando diciamo Torino città fordista città più fordista dita
Per certi versi cita iper fordista più fordista di Veltroni tra
Sappiamo più o meno cosa diciamo
O comunque cosa intendiamo
Prevalenza del settore manifatturiero gigantismo industriale verticalizzazione
Gerarchia e burocrazia d'impresa
Diciamo forza lavoro Massi ficcata catena di montaggio centralizzazione
Diciamo tutto questo ma forse non abbiamo del tutto l'idea di quanto tutto ciò abbia scavato nel corpo della città
Sì sì ha fatto assetto territoriale corpo sociale struttura pesante il fordismo è pesante il fordismo non è il capitalismo il materiale che viviamo noi oggi
E ferro acciaio spazio cemento
Uomini ma si ficcanti si è fatto struttura pesante tanto pesante da lasciare il proprio segno nello spazio fisico e umano della città
Qualche cifra può illuminarci sul significato di quel Torino città fordista
Qui nel mille novecentocinquantuno alla fine della lunga fase che potremmo chiamare Proto fordista
La fase del Lingotto della meccanizzazione produttiva senza massificazione dei consumi quando si definisce l'involucro fordista ma non ancora i suoi eccessi
Erano circa centocinquanta mila nel cinquantuno i lavoratori meccanici
Su una popolazione complessiva della città di settecentododici mila abitanti
è una popolazione attiva di trecentoquaranta mila
Unità circa il che significa che quasi un attivo su due lavorava in una fabbrica metalmeccanica
E che un cittadino su quattro dipendeva da quel ciclo
Diventeranno i meccanici duecento mila dieci anni più tardi nel sessantuno dopo la prima ondata ti motorizzazione di massa e di immigrazione
Quando la città supererà il milione di abitanti e il numero dei residenti attivi sfiorerà i quattro quattrocentocinquanta mila
E a quel livello resteranno ancora nel censimento del settantuno quando Torino empirico al vertice della parabola ascendente fordista
Si attesterà ancora su un milione centosessantasette mila abitanti con una popolazione attiva di quattrocentocinquantadue mila unità metta ancora della popolazione lavorava della popolazione attiva lavorava impresa metalmeccanici e in particolare nell'impresa dell'auto anzi nell'impresa di un unico produttore di auto che ha concentrato per lungo tempo pressoché la totalità del proprio ciclo produttivo
Caratterizzato dalla centralità assoluta della catena di montaggio dalla concentrazione della produzione in grandi anzi grandissimi stabilimenti a Torino
E questa è l'altra caratteristica del Torino città fordista
Quindi fino alla metà degli anni Settanta veniva fatto quasi il novanta per cento della produzione automobilistica FIAT e si realizzava più dell'ottanta per cento del fatturato complessivo del gruppo
Oltre centotrentacinque mila di quei duecento mila lavoratori meccanici
Il sessantotto per cento un lavoratore dipendente sui tre
Un cittadino su cinque in questa città erano assorbiti tra gli anni sessanta e gli anni Settanta nei tredici stabilimenti torinesi del gruppo FIAT
Quasi sessanta mila nella sola Mirafiori diciotto mila Rivalta più di dieci mila Lingotto all'incirca la metà la ricambia la spalla Teksid
Altri lavoravano per lo stesso ciclo produttivo in ventotto che si era strutturato per grande parte entro la cinta daziaria della città
E che viveva in stretta dipendenza gerarchica dall'unica ditta committente tutti comunque
I centotrentacinque mila dei grandi stabilimenti
I settanta ottanta mila dell'indotto lavoravano nel quadro di un processo produttivo saldamente pianificate controllato da un numero limitatissimo di centri di decisione
E secondo procedure altamente formalizzate uniformate
Un sistema burocratico militare tali da assicurare un elevatissimo grado di prevedibilità e di programmabilità queste la città di cui parliamo è un teste la città di cui parliamo
Ecco Torino era quindi da questo punto di vista un esempio perfetto di Company Taurino
Anzi di one company town
Un sistema urbano abitato informa egemonica dalla fabbrica e dalla fabbrica plasmato
In un certo senso prodotto come proiezione spaziale della fabbrica stessa fabbrica governava i flussi di questa città governava i ritmi governava l'innovazione governava gli orari governava la formazione della forza lavoro e così
E come ora
Data questa purezza con cui Torino
Qui a Torino al modello fordista si è incarnato
E intrecciato con la struttura fisica della città
In qualche misura identificarsi né dato questo era inevitabile che Torino soffrisse di più la lunga fase di crisi crisi generale in qualche misura epocale del fordismo
E si tentasse più di altri ad affrontare la transizione a un nuovo modello sociale produttivo tanto più che i primi segnali di crisi di quel modello si sono generati proprio all'interno delle strutture produttive fordista e non si sono generati all'esterno non non abbiamo avuto un processo di
Accerchiamento del territorio sulla fabbrica quel modello entrato in crisi in fabbrica in fabbrica che si è generata l'innovazione tecnologica che mi ha imposto il superamento in fabbrica che si è generata la rivoluzione organizzativa che ha determinato quel superamento superamento della catena di montaggio Robotti trazione informatizzazione Just in Time da una parte esternalizzazione ma si sa outsourcing
Filiere sempre più lunga della subfornitura dall'altra è questo il Processo che ha accompagnato e segnato la crisi del fortissimo
E c'era certo i suoi segni su una città che da quel modello da quelle struttura dipendeva direttamente
Anche qui qualche dato tra settantuno nel novantasei
L'area metropolitana torinese nel suo complesso
La provincia di Torino sistema poi il contenitore adeguato mi sembra questo ha perso circa centoquaranta mila detti nel comparto industriale dei servizi
Centoquaranta mila detti sono il diciassette per cento
Del degli addetti generici complessivi peggio di Milano
Che ne ha perso il dodici per cento medio di Genova che ne ha perso il trentanove per cento qui fin qui i dati non sono drammatici per Torino c'è una tenuta intermedia
Ma qualche significativo è che qui la frana ha colpito in particolare il cuore del suo sistema economico e sociale
Ha colpito l'industria manifatturiera che ha perso più di duecento mila detti duecentodiciassette mila duecentottantotto per la precisione secondo i dati del censimento intermedio del novantasei dell'Istat degli addetti all'industria servizi come una caduta del trentanove per cento concentrata in particolare nei grandi stabilimenti sono questi
L'epicentro della frana in qualche modo il luogo dell'emorragia in quello che era appunto la spina dorsale del sistema fordista
Nelle
Non prese con più di mille dipendenti nel settantuno erano occupate ancora trecentotrenta mila ottocentosettantanove dipendenti il sessanta per cento dell'impegno e la forza lavoro manifatturiera poco meno della metà dell'intero bacino occupazionale
Trecentotrenta mila nel novanta sei venticinque anni più tardi
Non cupa vanno più che centoquaranta mila
Il quaranta per cento dell'industria manifatturiera non più sessanta ma al quaranta
Meno di metà dell'occupazione complessiva dell'industria dei servizi con un crollo del cinquantasette per cento
è una perdita secca di centonovanta mila unità
Centonovanta mila persone uscite dai grandi stabilimenti centonovanta mila persone sono la popolazione di una città medio-grande come Brescia o Reggio Calabria che
Di colpo in pochi anni emigrata all'esterno del grande contenitore
Costituito dagli stabilimenti industriali forzisti
Beh certo potremmo dire che il processo è fisiologico
Che il downsizing fa parte del trenta di ogni società sviluppata in tutto il mondo la tendenza alla riduzione delle dimensioni occupazionali ottimali non è un fenomeno torinese
è un fenomeno generale dei vero e la cosa sarebbe vera o di per sé non preoccuperebbe
Se ciò avesse comportato
Un travaso nella rete della media e piccola impresa e se questa fosse cresciuta parallelamente ma non è stato così l'occupazione nell'impresa è con numero di aspetto compreso tra i cinquanta e i novecentonovantanove la fascia ampia oscillante della media impresa e anch'essa diminuita tra settantuno al novantasei di medico Negrita meno che nei grandi stabilimenti
Ma di una cifra
Abbastanza vistosa di quarantasei mila detti una caduta nella nella classe del quindici per cento
L'unica fascia dimensionale in controtendenza e stata nel Periodo quella delle piccolissime imprese sotto i venti dipendenti e delle imprese individuali
Dove si è registrata una crescita del quarantuno per cento
Una crescita imponente dal punto di vista percentuale che tuttavia in valori assoluti non riesce a compensare la caduta nelle altre classi dimensionali
Il saldo attivo di poco più di cento mila detti contro una caduta abbiamo visto di duecentoventi
La tendenza dunque non è al normale da outsider sente al normale ovvia aggiustamento di un sistema produttivo in equilibrio
Ma è piuttosto una tendenza alla molecola rifrazione
E la costituzione di un una forma specifica di capitalismo molecolare incentrato sulla struttura manifatturiera che qui continua ad essere una vocazione di cui ha parlato ampiamente Aldo Bonomi a proposito della questione settentrionale ma che qui è particolarmente evidente
La tendenza e alla formazione di una galassia di micro operatori dispersi sul territorio e organicamente connessi ai cicli forti dell'industria manifatturiera in fase di ristrutturazione
Connessi in particolare al vecchio centro propulsore grande centro propulsore della FIAT che nel suo processo di internazionalizzazione del globalizzazione ha disseminato sul territorio una serie di funzioni
Tutto ciò possiamo aggiungere anche qualche valutazione sulla dinamica dei servizi
Dinamica dei servizi che come appare evidente anche solo guardando valori aggregati non basta a Torino a compensare la frana per il comparto manifatturiero se noi guardiamo la serie storica dei censimenti dal settantuno al novantasei vediamo che i tradizionali comparti dei servizi sono cresciuti
A volte in modo significativo ma non tale da invertire una tendenza o compensare i vuoti aperti dall'industria manifatturiera le costruzioni sono cresciute di sedici mila unità
Il commercio all'ingrosso e al dettaglio di nove mila settecento unità dal settantuno al novantasei
E alberghi e ristoranti di sei mila ottocento l'intermediazione monetaria e finanziaria che dovrebbe essere il grande serbatoio nel quale si travasare la forza lavoro
Del settore
Industriale in declino e cresciuto di quattordici mila unità
Non tale certo da il segnale di un cambiamento di egemonia
L'unico che è veramente aumentato in forma straordinaria è molto evidente
E il settore
Del
Classificato come attività immobiliari noleggio informatica ricerca professionisti e imprenditori
Un contenitore
Pigliatutto
E in qualche modo un contenitore in cui viene riversato tutto ciò che non trova collocazione negli altri ma che si indica un terreno di innovazione forte beh questo è passato da nove mila trecento addetti nel settantuno a sessantaquattro mila ottocento addetti
Nel mille novecentonovantasei
Ed è questo direi il il settore più interessante in cui si concentra l'innovazione in cui si concentrano i servizi all'impresa in cui si incrocia intorno ai nuovi saperi
In cui si concentrano alcuni dei meccanismi fondamentali che accompagnano appunto il passaggio dal fordismo alcol Fort Dix
Perché se tutto questo è vero noi possiamo dire che Torino
Continua a mantenere la propria vocazione manifatturiera
Che l'ha caratterizzata da sempre qui lì l'occupazione manifatturiera continua avere un peso specifico e costituisce uno zoccolo duro difficile da erodere ulteriormente continua ad essere città manifatturiera citati vent'anni dopo
Città volatile dei servizi ma con una struttura molecolare punto non più con una struttura fordista incentrata sul grande sistema organizzativo con una struttura molecolare
Fatta di grandi centri di direzione strategica legate ai flussi globali internazionali da un pulviscolo di operatori produttivi di saperi
E di servizi e di prodotti disseminati sul territorio
Una struttura per molti versi o Ca'questo mi pare un altro dato importante una struttura difficilissima da Lecce
Finora trent'anni fattorino era una città facilissima da Lecce
Il particolare facilissima da leggere con gli indicatori della statistica ufficiale che sono indicato riformisti
Oggi Torino diventata una città difficilissima da leggere perché buona parte delle sue funzioni e delle sue figure produttive sono in qualche modo sommerse sono al di sotto da superfici sono difficilmente rilevabili con gli strumenti della statistica ancora tutta strutturata appunto sul fortissimo
Il carattere pigliatutto di questa categoria di cui parlavo prima lo dimostra
Ecco allora e andare sotto la superficie
Cercare di di leggere ed interpretare di ricostruire il profilo le figure di quest'area di opacità
Questo direi che il primo obiettivo conoscitivo della ricerca mondiale
Primo obiettivo conoscitivo fare una sorta di mappa delle nuove figure del lavoro così come si stanno ristrutturando nella città manifatturiera molecole
Alcune intuizioni incominciamo ad averne alcuni delle componenti di quest'area
E sono visibili
Sono visibili le componenti alte sono contro visibili le figure forti
Che fanno innovazione sul territorio cianotico sono visibili i i nuovi consulenti aziendali sono visibili gli ex dirigenti delle grandi industrie pratica della FIAT licenziati o auto licenziati che si sono riciclati nella catena della consulenza dell'accompagnamento
Dei Processi sono visibili alcune figure forte nel nel campo del design nel campo della pubblicità nel campo del del mass mediale e così via
Questi sono molto visibili sono altrettanto visibili le figure basse e la nuova composizione i lavoratori atipici lavoratori interinali lavoratori a tempo determinato con le figure che entrano e escono nel ciclo produttivo che sono difficilmente rilevabili statisticamente ma assai capaci in qualche misura di di lasciare tracce nel racconto della città
E tutto questo disegna quello che noi definiamo una struttura a clessidra di questa nuova area del lavoro e della produzione sutura clessidra forte in alto numerose in basso e con un centro assai limitato
Un centro assai limitato che costituisce però per certi versi proprio il luogo potenziale dell'innovazione
In questo sta l'anomalia torinese rispetto ad altre aree rispetto a Milano in cui la pancia della clessidra e assai più larga questo staranno ma l'anomalia torinesi italiana rispetto ad altri
Forme di capitalismo
Tazio attive sia assai più progredito sulla strada del superamento del modello fordista come quello americano dove la forma invece quella della cipolla e una testa e una base al relativamente piccole una grande pancia ecco se volete che la dica con un'espressione metaforica la scommessa su quello su cui noi giochiamo e la possibilità di individuare o far crescere la panza di questa clessidra di identificare figure che si colloca in una posizione intermedia che sono in fondo le figure dell'innovazione dal basso e qui veniamo all'altro tema importante di questo discorso
L'innovazione
A Torino l'innovazione dall'alto non manca l'abbiamo detto l'abbiamo ripetuto
L'innovazione dall'alto è fatta dalle grandi concentrazioni innovazione dall'alto è fatta dai punti di eccellenza dal Politecnico l'università non sto a ripetere sappiamo tutti quanto otto no con centri una quantità ampia dei risorse conoscitive capace di fare innovazione dal
Ma a Torino all'innovazione dalla dal basso e carente e credo che sia Cuesta invece per certe
Per certi versi la chiave strategica per scongelare sblocca relate composizione sociale torinese sono le figure intermedie
Che devono essere accompagnate a fare innovazione dove innovazione significa acquisizione di linguaggi acquisizione di saperi
Capacità Di Centa delle risorse capacità di muoversi in un mercato fatto sì Complesso è incerto ma significa anche capacità di autoprodurre elementi di sicurezza personale
Significa anche in qualche misura un troppo produrre le risorse per uscire dalla mentalità del sistema salariato che ha dominato a fondo questa città
E avventurarsi sul sul terreno dell'auto imprenditorialità o meglio dell'acquisizione di saperi
Capaci di produrre Autonomie strategie
Questo io credo manca Torino
E non è un processo naturale non abbiamo mai pensato che queste categorie innovazione dall'alto innovazione dal basso resistenza siano categorie tra loro incompatibili
E per usare un
In quanto teoria dei giochi che la loro somma il loro rapporto sia un rapporto a somma zero
Laddove cresce di un l'innovazione dall'alto diminuisce la resistenza o diminuisce l'innovazione dal basso pensiamo che siano invece categorie sinergica
O che debbano che possano essere quando si innesca ogni circolo virtuoso e non vizioso possano essere in qualche misura sinergiche pensiamo che la Resistenza Possa produrre innovazione dall'alto innovazione dal basso che la Resistenza non sia in qualche misura pura zavorra sia capacità in qualche misura di orientarsi all'interno di una situazione nuova facendo valere i propri interessi collettivi e la propria identità
Pensiamo che l'innovazione dal basso possa accompagnarsi all'innovazione dall'alto e che la sola innovazione dall'alto non riesca a risolvere i problemi dei territori tanto meno di un territorio come Torino nel quale occorre organizzare in qualche misura lei sordo
Dal sistema mentale è strutturato del lavoro salariato e costruire nuove forme di come dire di micro attività autonoma sul territorio
Costruire come diceva
Aldo Bonomi
Una capacità di negoziazione forte con le strutture
Del sistema assicurativo per garantirsi condizioni migliori costruire la possibilità di negoziare collettivamente il credito con le banche invece che individualmente
Costruire la possibilità di mettere in comune i servizi come quello del commercialista e non essere costretti a sostenere spese eccessive e costruire insieme racconto per certi versi tutto questo certo appartiene alla sfera della produzione di sicurezza una parte in indubbiamente la sfera dell'innovazione dell'innovazione dal basso
Ed è un terreno su cui spesso la politica
E distratta è incerta la politica si è concentrata molto sull'innovazione dall'alto
E non ne faccio una colpa
Va benissimo che vengano negoziate le grandi estratti infrastrutture va benissimo che si cerchi di attirare sul territorio
Nuovi capitali e nuovi saperi
Va benissimo però questa è una funzione che in buona misura sistema torinese in grado di affrontare ed affronta nate spontaneamente
Finché alcune risorse rimarranno se dovessero cadere l'intero sistema dell'innovazione dall'alto in questi giorni ci interroghiamo su questo l'intero sistema dell'innovazione dall'alto si spezzerebbe
Ma è l'innovazione dal basso che qui manca come meccanismo non auto generato sul territorio e sul quale occorrerebbe fare un investimento forte io spero che questi dibattiti servano anche a questo grazie
Grazie a Revelli cinque minuti di intervallo quel riprendiamo con interventi previste dal programma
Etò tutti i partecipanti a riprendere posto
Ricominciamo i lavori
Del convegno
Allora in questa seconda parte
Della mattinata raccolgono suggestioni proposte da Revelli da Bonomi e dalla dottoressa Battistoni scusa ma come dicevo dalla Regione siamo noi il sindacato CGIL CISL e UIL nella persona di Amedeo però cioè per la Regione Piemonte al dottor Franco Viano per la direzione
Lavoro e formazione professionale per sostituisce l'assessore al lavoro Giuseppe con l'olio
Per l'artigianato Paolo Alberti segretario della CIA nati Torino
E la Barbara Tibaldi assessore al lavoro della Provincia di Torino poi concluderà i nostri lavori della mattinata il ministro l'onorevole Livia Turco
Inizierei questa seconda parte
Nel dare la parola ad Amedeo carrozze
Per le organizzazioni sindacali
Ma
Devo dire che
Rispetto anche a quanto abbiamo sentito prima della pausa
è come un po'come sindacato con tutte le discussioni che si sono anche le riflessioni che faceva Bonomi in partenza
Eppure sento dire come primo approccio che è difficile avere comunque un sentimento neutrale rispetto al cambiamento
Si possono avere elementi di contraddittorietà valutazioni anche di garze
Ci può essere una razionalità massima nella valutazione dei fenomeni si può persino fare l'elogio di questo cambiamento un alloggio acritico del cambiamento quello che non è possibile la neutralità rispetto al cambiamento io credo che alcune questioni
Vadano viste nella loro diciamo così valutazione storica
Si è detto bisogna fare proposte propositive io vorrei sapere onestamente chi è in grado in questo momento avendo tutto il quadro di fave proposte propositive
Credo che una questione vada almeno detta siamo in ritardo per lo meno di dieci anni sulle analisi delle velocità dell'evoluzione dei processi
Io recentemente al clero dove né sovente incontro Bonomi
In Commissione informazione abbiamo noi in quarta Commissione abbiamo sentito un centro studi che facciamo analizzata
E alla fine ci siamo detti come commissione
Va be'ma tutto questo è totalmente separato queste Dalla Rizza onestamente il San detto noi l'abbiamo sempre fatta così
E l'hanno anche fatta bene sono che mentre prima dall'analisi di un contratto parlare l'evoluzione il ritardo di due anni
Aiutava anche a fare la previsione per i prossimi cinque oggi il ritardo di due anni annulla qualsiasi esperienza
Possibile rispetto al futuro quindi questo è un problema
Da porsi
Altro elemento cerco di dirlo in modo schematico è diciamo così questo passaggio generazionale della società
C'era una indubbia continuità tra la la Società agricola e la prima società industriale
C'era di sicuro una continuità tra chi lavorava uso questo
Invece usava al torneo a controllo numerico non c'è nessuna continuità possibile tra l'ultima diciamo generazione dei grandi lavoratori professionali e interna
Questo credo che sia un altro elemento che parla meno vada detto
Io credo che sotto questo versante
Alcune questioni che venivano portate perché riassumo la Fia non poteva nascere ovunque poteva essere soltanto Narsete soltanto di una città forti tradizioni comunque industriale
La FIAT ha condizionato nel bene e nel male per ripetere Ammendola questa città
Le lotte sono state quand'è che sono state nel bene e nel male i diritti contratti c'era una logica evolutiva
Bene precisa e visibile Torino poi da questo punto di vista rappresentativa al massimo di questa cottura che noi molto meno Milano Milano è più confusa indistinta
Quello che oggi vediamo invece viviamo assolutamente un post fordismo tutto da interpretare dicevo prima della rottura delle professioni ma potremmo anche prendere la cottura delle abitudini ne parlavo prima con un mio amico cantante gli orali
Le priorità io ho lottato dieci anni per il sabato festivo a mia figlia non interessa assolutamente la domenica queste IVA
Ma anche questo non batta verso il Tardini diciamo nei distinti né tuttologi
Perché è pur vero che mia figlia si può permettere questo perché comunque continua a vivere
A casa mia non al problema della quotidianità può fare anche diverse esperienze lavorative
Diversa è la situazione di chi comunque deve confrontarsi giorno per giorno con le sue necessità il post fordismo lo vivente armeni e molto più complicati potremmo judo ma già stato toccato le questioni della carriera una volta chi entrava da impiegato infine poteva immaginare una sua carriera secondo Della scolarità Ozzy mestieri durano al massimo sul mercato dieci anni tanto è vero che migrano soft
Impone una regola appunto attuale che dice per un anno chi si licenzi o chi viene licenziato non può impiegarsi di un'azienda concorrente paga e questo è il tempo della conoscenza per stare sul mercato
Pone delle io faccio soltanto alcuni esempi alcune valutazioni ma dire soltanto passaggio dalla Volvo a lavori è un pochino semplicistico vede vedendo e verificando quelle che sono tutte un una serie di situazioni
Non voglio soffermare su due o tre elementi cercando di essere il più breve possibile il fine della fine del podismo vuol dire alla fine della conflittualità o è una conflittualità di Larsa quella che si presenta anche questa atomizzata indistinta confusa
La FIAT è ancora centrale per i torinesi visto che siamo non è più vissuta come centrale la FIAT a fine settantanove inizio tanta era senta altissima parlasse la città di Torino fardello di Serse Revelli prima oggi la FIAT si viene sempre vista come una delle grandi imprese che ancora grande attitudine diciamo così del di di procurare lavoro dipendente ma non è più vista conversa entrare io vorrei dire a questo proposito che molto spesso si è fatta un'analisi sociale del dopo trentacinque giorni alla FIAT
Il dopo trentacinque giorni non ha soltanto significato la fine del sindacato di lotta o un certo modo di intendere la militanza significato anche
Questo la Pirlo riconosce meno volentieri l'identificazione tra lavoratore e azienda
I processi che ne sono seguiti i dirigenti che hanno abbandonato ma anche quelli che sono entrati con le particolari modalità che tutti conosciamo
Sono dei dipendenti dei salariati possono fare i lavori di razze ma non sono più identificati o identificabili con la fabbrica il lavoro per tutta la vita e il lavoro invece occasione
Cambia anche questo dato di fatto mi pare Tronchetti Provera l'altro giorno l'ha detto il modo assolutamente acuto quindi ci sono questi cambiamenti sono cambiamenti che si possono anche riassumere si vedeva al Lingotto si vedevano le Ferriere si palesava una fabbrica che durava cinquant'anni
Oggi si vedono le aziende che nascono muoiono o cambiano le partite Fontolan e nulla ti dà l'idea di una certa continuità storica la la la compagnia l'accompagni Thaon la la città con un'unica grande impresa sono decisamente cambiate
Quindi ci sono diverso integrarsi io credo che una città come Torino e i torinesi debbano di riflettere su questo è possibile scommettere sullo sviluppo continuo
Questo è un punto che credo questa è una città questa una società chiedo scusa che scommette sullo sviluppo continuo
Tanto è vero voglio usare un anch'io un riferimento un po'strano che alle blue chip in Borsa non valgono nulla rispetto alle società diciamo così della comunicazione che hanno delle quotazioni che questo dà un'idea comunque di un distacco tra la quello che era il reale quello che ha comunque virtuale in qualche modo anche se poi al realismo farà altri grazie
Questa società molecolare quella che viene chiamata delle isole non comunicanti
Le forme individuali di lavoro possono preludere metto in discussione anche il sindacato possono fare tra deludere autorganizzazione collettive in quali forme
Prima si parlava delle rappresentanze aderenza quanto al è molto difficile comunque
Può essere sbagliato quello che ha fatto salvo il ma comunque molto i denti difficile identificare al di fuori di quelle che sono le rappresentanze tradizionali delle rappresentanze che in qualche modo siano rappresentative scusate il gioco di parole di qualcuno o di tutte
Io credo che a dispetto a queste questioni vietato case così come io una società di lavori atipici non è la stessa cosa stare nella fascia alta o nella passa bassa la fase centrale la panza della castità
è sempre difficile da identificare è un'economia quella con cui fa i conti anche il sindacato che punta alla globalizzazione o sotto casa cioè non c'è la via di mezzo dirò in conclusione i problemi sul territorio ma il problema che si passa dal mondo lasciata e noi non so dove siamo collocati a dispetto lasciato al se rispetto ai problemi dei dati dell'industria a basso valore aggiunto quanto alto del lavoro minorile se questo si intende come forma di flessibilità assolutamente lavoro sporco lavoro lavoro iniziative
La Società dei non diritti o quanto alto rispetto ha sciato al e dopo novantaquattro dell'Uruguay Round che mette tutto al mercato insieme
Come si pone una società come quella Italia come si pone una società come quella torinese che viveva di mandar fatto un rilievo tutto sommato non ad altissimo valore aggiunto ecco io credo che questo ci dica al son d'accordo che Torino è una città difficile da leggere ma anche in Italia ci pone un'ambivalenza mi pare fosse compreso nello studio
Che ho letto con una qualche attenzione trattorino dove viene fuori la terziarizzazione
E Napoli dove emerge il sommerso c'è un dato probabilmente in più da Napoli è il meno rispetto a Torino come compensare queste fonti io dico che essendo vecchio di Stato mio a suo tempo dipendente FIAT se era una cosa che mi mi dava garanzia che quando entravamo nello stabilimento FIAT ero dipendente FIAT ordine negli stabilimenti FIAT la maggior parte quasi non sono più dipendenti FIAT a partire dai sorveglianti nonché sono comunque costituiti società diverse
Allora concludendo rapidamente quali sono i punti pare il prossimo futuro
Io dico pongo tre o quattro questioni una quella delle regole
Possono essere cambiati tutti i termini di paragone ma questa è una società che non può fare a meno di regole la precarizzazione
Non può essere diciamo così
Uscire da quello che del resto del lavoro decente invocato da Cardillo
Noi Sato noi stiamo uscendo dalla Società dei quattro quinti perché i quattro quinti lentamente o velocemente lentamente parka
Compensare i quattro quinti sarà un periodo ci vorrà un po'di anni ma rapidamente parco ormai l'ottanta io dico anche al novanta per cento
Dei posti di lavoro nuove non sono a tempo indeterminato almeno nella prima fase rispetto a questo governo che può almeno un problema perché a definire ancora al part-time è lo stesso contratto a tempo determinato come lavoro atipico
Non è lavoro part-time nel commercio non è lavoro atipico è normalità
E non solo più nel commercio quindi problema del lavoro atipico forse lo si continua così a definire perché
Non si vuole distacca nel lavoro del sente dalla voto indecente in una qualche misura quelli questo è il primo punto
La flessibilità non può essere precarizzazione
Anche perché quando si parla di soggetti forti e deboli mi viene solo in mente una esistono ancora i soggetti forti
La volta i soggetti porte avevano una loro logica scolarità
Conoscenze persino capacità professionale e quant'era uno di quelli soggetti forte oggi non è più così
La seconda questione dopo le regole a quella delle relazioni
Anche su questo mi uso solo dei titoli il discorso dovrebbe essere molto più lungo
C'è un problema di concertazione
Qua pone una questione
Di rappresentatività e rappresentanza di ricostruzione fra cinque anni dieci anni quindici anni qualcuno
La presenterò al meglio i soggetti collettivi credo che noi non ci sarà bisogno che il sindacato si metta da parte aveva messo da parte ma per adesso
Ma per adesso
C'è una necessità di cambiamento ma io credo che quando si parla di concertazione inevitabilmente i soggetti sono quelli tradizionali cambiano un mucchio di cose
Lì a riflettere sul rapporto Stato federalismo Europa
Per evitare soltanto il rione orco diciamo il sotto casa per capire se
Cambieranno di sicuro con le modalità contrattuali contratti nazionali di lavoro
Do diventeranno sempre di più dei regolatori minimi dei diritti Murdoch si dovrà pensare a una contrattazione di secondo livello sempre più accurata e a una contrattazione territoriale rispetto al reddito che può essere raggiunto nel sociale per capirci il funzionamento della società
Sanità che funziona trasporti che funzionano scuole che funzionano del pubblico piuttosto che nel privato
Quanto vogliono dire interveniva edito questo è un tipo di contrattazione e poi giungevo due cose come ultimo battuto
In questo senso
Lo dico proprio solo così di passaggio di referendum approvate dalla Confindustria perché hanno visto che la signora Confindustria non aiutano le relazioni le relazioni sociali e vanno forse
Ripley tutti far parte dello quello che mi sento di dire che Rispetto all'assordante rumore del nulla che viene percepito in qualche modo se è una necessità di nuovo di riprendere il filo del dialogo della constatazione dell'accordo del
Mettersi assieme tra le parti sociali tenendo conto che automaticamente e se non rappresentano più tutto il panorama non è più un problema
Di iscritti o non iscritti anche per Confindustria di associati o non associate c'è un panorama più complesso
Ma in questo panorama complesso la definizione di interessi che deve essere molto più attenta rispetto al passato una qualche questione lappone
Terzo elemento e poi ne ha uno sono più uno è quello del territorio in parte lo dicevo già prima
Noi dobbiamo costruire l'attuale lo diceva il sindaco attraverso comunicazioni infrastrutture
Ma anche attraverso cultura ambiente tempo libero
Ricerca
Scuola formazione vorrei dire anche all'assessore dopo diciamo anche alla Regione che noi abbiamo un buy ente a Torino che poco utilizzato
Io invito davvero a ragionare oggi quando siamo ancora dobbiamo farla partire con le opere per le Olimpiadi
Pensare a una nuova sede che non sia la sede come quella attuale che era determinata da Italia sessantuno Pavel baite se no prima o poi lo perdiamo il baite
E questo sarebbe imperdonabile per una città come Torino Valette può avere una nuova linfa autorevoli per una nuova una nuova stagione a Torino molto alta
Bisogna pensare a alle opere anche in funzione di questo dato di fatto diciamo cultura ambiente tempo libero
Io la parola una città accettata una città accettata dei cittadini
Credo che debba stare nella testa di tutti noi oltre a questo ovviamente ci sono le politiche attive per il lavoro c'è un problema dell'inseguimento
Ma c'è anche un problema della disoccupazione maturo dei quaranta cinquantenni citavo solo come titolo la formazione continua e permanente perché le l'incrocio delle due questioni
Dalla vecchia società nella società di internet lo dicevo all'inizio noi avremmo come per le pensioni vent'anni di crisi nei passaggi generazionali
Vent'anni di crisi tra le nuove generazioni che si mettono e si siedono e usano il computer e quelle che non saranno mai in condizioni di farlo in modo accettabile o per lo meno parlando al possibile dal punto di vista professionale l'ultima questione colori era quella della coesione sociale
In questa società che cambia così rapidamente
Non si può dimenticare la coesione sociale è fondamentale
Una società competitiva deve essere anche una società solidale
In una società individuare ha bisogno di punti di riferimento comuni lo dicevo prima anche mettendosi in discussione il sindacato così come l'associazione degli imprenditori
Non sono più tutto il creato dei rapporti molto viene vissuto sul territorio
Fuori dai posti di lavoro noi possiamo ancora fare molto
Ma dal punto di vista della costituzione di una società solidale io credo che la riflessione nostra debba essere molto molto molto molto attenta ecco io credo che da questo punto di vista abbia dato
Un giusto giudizio nel suo ultimo discorso alla nazione lo stato del milione Trento quando io la Società Flo vivissimo non abbiamo mai vissuto un periodo di così grande ricchezza ha detto
Ora di pensare a chi sta peggio perché al problema vero è questo che in questa società diminuiscono sempre più quelli ricchi aumentano sempre più quelli che sono in zona di povertà poi magari cambierà
Poi magari cambierà però il problema della povertà
è un problema nuovo e più disparato dispetto il passato Vacca se non c'è solidarietà sociale la povertà diventa quella dei barboni che vengono trovati morti per strada io credo che su questo le forze sociali il sindacato debbano debbano riflettere c'è un problema di inclusione
C'è un problema di sicurezza c'è un problema di legalità e quando parlo di inclusione è inutile che noi continuiamo a glissare sul problema facendo o del finto moralismo dicendo delle cose in pubblico e cose diverse in privato se gli indizi democratici sono quelli che sono la speranza è quella di avere molta inclusione molte inclusione nella legalità
Evidentemente ma questo pone Sempre il problema
Delle regole e della coesione sociale ecco io credo io ho finito che creare le condizioni della Società dell'opportunità sia fondamentale non sono mai stati così lontani concetti di occupazione disoccupazione come oggi io sono stato piacevolmente sorpreso confesso non l'avevo letto l'allarme la dizione delle città invisibile
E soprattutto quello del foglio di carta con le figure che non possono staccarsi ma non riescono mai a vedersi credo che sia un destino che noi possiamo evitare a patto di essere prima di tutto un po'ragionevole
Ringraziamo cross e adesso la parola al dottor Franco Viano Direzione Lavoro e Formazione professionale regione devo
Sono sì lo dico io sono qui al posto dell'assessore regionale Goglio che li saluta e che ha mandato me
Vi dovete accontentare del mio intervento
Peraltro il presidente mi ha anche tagliato i tempi visto e considerato che sono un sostituto dovrò svolgere tutto in dieci minuti e quindi io credo che avrò difficoltà ad essere originale con questi doppi impedimento
E allora ho pensato ho pensato di fare una cosa di questo genere di riprendere la storia parte della storia abbia avuto più tempo
Di cui sarà contato Marco Revelli nel suo intervento
Perché penso di portarvi un'immagine un po'più positivo di quello che sta succedendo nel Piemonte soprattutto perché vado avanti rispetto agli anni in cui Luis viene fermato
Non vi sembrerà vero ma alla fine del mille novecentonovantanove in Piemonte l'occupazione è aumentata non vi sembrerà vero perché nessuno ne ha una idea tangibile
Io Torresino attivati che è andato via ogni settimana io perché nell'ambito delle nuove competenze che ci sono state decentrate adesso invece di mandarle solo al ministero del lavoro le gestisco
Personalmente mi trovo a gestire
Innumerevoli i punti di crisi alcuni che segna l'occupazione la tradizione la tradizione forno fordista della nostra regione pensate a che cosa è stata la sisma l'Alto Novarese spodestato la Bellori
Carattere Pinerolese anche se fuori della provincia pensate che cos'è la Bongiovanni e non cito per scaramanzia
Altri punti Gaspero vengono risolti al di fuori delle procedure istituzionali no quella lì non la cito per scaramanzia
E non si è sentito
Allora vi dicevo vi sembrerà impossibile ma alla fine del mille novecentonovantanove c'erano e secondo le statistiche suo se secondo le statistiche fordista e di cui parlava Marco prima
Ci sono trentotto mila posti di lavori più quarantaquattro mila posti di lavoro in più settore terziario
Una sostanziale stabilità nell'industria con me effetto composto tra una leggera caduta
Nel settore
Alle dipendenze
E con una ripresa dell'occupazione indipendente nell'industria
Che il prossimo la prosecuzione di un trend storico di caduta dell'occupazione in agricoltura
Un interamente o più che proporzionale dell'occupazione di genere femminile le donne recuperano posizione
In questo processo di cambiamento
Vi dicevo che non ve ne siete accorti perché probabilmente
Gran parte dei posti di lavoro che si sono creati in questi ultimi anni
Sono quei posti di lavoro post fordista e di cui avete parlato a partire dalla prima relazione ad andare in avanti io son d'accordo con te Battistoni che però continuare a chiamarle post fordista i indica soprattutto il posto da dove arrivano ma non indicano sufficientemente il posto dove andranno quindi almeno nominalistica mente e questa è una delle tante cose che dovremmo fare ancora
Io credo che su questo aspetto dovremmo riflettere
Io che sono un tecnico la relazione l'ho letta
Mi è stata mandata per tempo
L'ho letta nelle varie sue parti l'ha trovata convincente convincente nell'analisi e nella descrizione aperta per quel che riguarda le soluzioni la convinzione più evidente che mi sono fatto è che in tutto quello che noi chiamiamo atipico dobbiamo fare delle belle distinzioni
L'ha già detto croce prima c'è un segmento alto della atipicità
Sì è un segmento basso della attici atipicità
Io vi devo dire che se è vero che l'atipico tradizionale è stato in gran parte non regolato
Nel resto del Paese tanto è vero che la ricerca parla
Di una sorta di crisi della concertazione mi sento assolutamente di dire che la tipico normale è stato
Ben regolamentato e ben concertato in questa regione
Forse sfugge al dibattito politico attuale che questa operazione legislativa di deregulation non è un fatto che cita Pita tra capo e collo qui ci sono i protagonisti delle vicende qui giù i protagonisti delle vicende di deregulation che cominciano in questa regione dal mille novecentottantaquattro è una deregulation con concertata che noi abbiamo rigorosamente applicato dei primi articoli di quella famosa legge che ne introduceva per primo da otto sei tre vi ricordate gli articoli uno a tempo determinato
L'articolo tre contratti di formazione lavoro
Dei quali parlate abbondantemente nella ricerca e poi tutto il resto
Qui abbiamo cercato di applicare la tipicità e la contrattazione di alcuni strumenti di solidarietà con i contratti di solidarietà
Senza eccessivi risultati Max buoni risultati
E quindi devo dire che da questo punto di vista la concertazione piemontese ha funzionato rispetto a questo livello di intermediazioni
Rimane però il fatto che molti di questi nuovi posti di lavoro
Escono al di fuori di questa logica di concertazione e anche di questa logica di deregulation vendette io mi sono fatto e che quindi ci troviamo di fronte ad una società che sta cambiando
Con un'immagine che se mi è consentita è leggermente è simile ma me ne propongono in termini calcistici diciamo al lunedì
E l'idea che mi sono fatto perché ci troviamo di fronte ad una società che è paragonabile ad una squadra di calcio
Che abbia una solida difesa un attacco brillante geniale ma dove manca in maniera consistente il centrocampo
Mancano immediatamente in cui parla Ligabue quelli che conquistano palla al centro quelli che faticano
Ravelli a cui ho proposto
L'allegoria l'immagine ma detto va in verità manca anche centromediano metodista quello che fa la regia in mezzo al campo
Mancano questi che importano conquistano quelli in sostanza che fanno il passaggio alla punta che è geniale fare gol che come abbiamo visto
Esiste in modo abbondante nell'economia piemontese
Allora da questo punto di vista io ritengo nei pochi minuti che mi rimangono ancora di dover rispondere ad alcune sollecitazioni pratiche
Allora sì ma dobbiamo far crescere questa convenne con componente di capitalismo Mola molecolare che fa forte le economia del nord est e di cui parla dopo mi nel suo recente libro noi dobbiamo studiare il modo in cui questa trasformazioni che lentamente si sta affermando questa trasformazione si velocizzi
E vi devo dire che ho trovato convincente alcune considerazioni che vengono fatte da Gallino sulla profit proliferazione dei centri decisionali sulle politiche del lavoro sono troppi sono tanti si accavallano si intersecano molte volte c'è della gente che fa le stesse cose che fanno gli altri e ci sono molte cose invece e non si devono
E ci sono molte cose invece che non si che non si fanno
è una risposta a questa anche su questo io non sarò originale perché l'ha detta velocemente nel suo intervento ma io la condivido l'ha detta l'ha detta Battistoni nel suo intervento io ritengo che la collocazione giusta
Lei cala così si chiamano loro
Non sia tanto è solo quella di inventarsi uno strumento che a latere
Di strutture che dovrebbero esistere dovrebbero funzionare sebbene ho capito che il dibattito sia per le due soluzione siano possibile però io voglio dire nel momento in cui si scegliesse anche la soluzione che in questo momento mi convince di meno l'arma della convenzione la necessità di far rete di far sistema pur rimane
Io ritengo che sia fondamentale che queste strutture comincino ad operare in questi nuovi servizi per l'impiego riformati
Questo lo dobbiamo fare per dare senso ad una riforma
Che qui abbiamo fatto che qui stiamo gestendo in questo momento siamo soprattutto preoccupati di dare continuità al servizio non siamo ancora in grado
Di rinnovarlo dal punto di vista qualitativo però devo dire che c'è tra c'è capitato tra capo e collo il fatto di non avere interrotto il servizio è un fatto fino a questo momento
Però ritengo che se non facciamo fare il grande salto di qualità questo sistema e se non individuiamo in una struttura integrata che potrebbe essere centro l'impiego riformata l'aria di tutte le integrazioni possibile
Credo che noi perderemo una scommessa peraltro
Queste cose sempre bene farle nel momento in cui si è certi di avere un minimo di risorsa finanziaria dietro
E se c'è una cosa sicura che l'Unione europea ci chiede di fare
E quella di investire su questa politica di integrazione ma soprattutto ci chiede di investire in una politica di prevenzione della disoccupazione
E qui bisognerebbe riprendere le cose che diceva Marco prima sulle caratteristiche della nostra disoccupazione che una disoccupazione soprattutto di lungo periodo e delle difficoltà che noi avremo nel cercare di calibrare le nostre politica rispetto alle linee che l'unione europea ci indica
Noi eravamo tradizionalmente
Abituate ad intervenire sulle politiche dell'armonia del lavoro utilizzando i fondi sugli ammortizzatori sociali non lo potremo fare più
Non lo potremmo fare più ci abbiamo provato ma ci hanno detto di no di
Ripassare un'altra volta al massimo
Al massimo potremmo rientrare il sette il trenta per cento delle nostre risorse in questa direzione ma settanta per cento delle risorse che dovremo orientare in modo diverso
E quindi io ritengo che il salto di qualità dovrà essere un un salto di qualità orientato trasformare questi centri sportelli per l'offerta in centri
Di orientamento di consulenza che servono sia l'offerta bisogno cosa
Ma che abbiano soprattutto un rapporto consistente con la domanda nelle sue vecchie manifestazioni nelle sue nuove manifestazioni che stiamo conducendo in questi giorni
L'altra questione io vi invito a riflettere sulle opportunità che noi avremo non soltanto sul versante dei nuovi servizi per l'impiego
Noi
Non lenti dovremo noi poco convinti nel senso che non eravamo convinti di poter affermare un livello di spesa conseguente alle alle richieste che l'Unione europea
Ci fa dovremmo finalizzare un quantitativo consistente delle nostre risorse
Alle nuove opportunità
Una percentuale non inferiore al nove per cento vicina al dieci per cento è un salto di qualità che quadruplica le risorse che avevamo a disposizione
Rispetto a questo segmento rispetto a questo segmento di intervento rispetto a questa tipologia di nuovi lavori dove io vi vorrei poter dimostrare che la componente femminile molto superiore al cinquanta per cento ritengo che noi potremmo far crescere un buon livello di progettualità
Progetto servizi nuove esigenze potrebbero essere correlati nel tentativo di costruire una risposta intelligente concertata facendo emergere quello che è sommerso in un motivo in una logica di sono stato nei tempi io ho finito grazie
Il suo interviene Paolo Alberti della CMA di Torino densità dal punto di vista delle piccole
Ma io vorrei partire da una più che battuta diciamo riflessione che faceva Revelli quasi alla fine del suo intervento presentazione della ricerca Torino è una città difficile da leggere cioè difficile da leggere rispetto alle attuali scomposizioni
Io credo che l'otorino città difficile da leggere perché per alcuni versi non si è mai voluta legge RAI
O la si è letta in una unica direzione c'è Torino non credo che si pone il problema di un passaggio dal fordismo al Bosforo diremmo ottici
Io credo che questo passaggio avvenuto in tempi lunghi medio-lunghi in realtà si è continuato a leggere questa città interni forzisti
C'è un problema secondo me certamente di peso di quelli che vengono chiamati i centri direzionali che hanno influenzato credo in modo notevole anche il mondo della cultura
Allora io ritengo che dobbiamo partire di qui
Cioè abbiamo oggi una città che non mi ritengo la dobbiamo pensare come la città della futura decadenza
Una città del grandissimo sviluppo
Mi pare che oltre il modo aleggia anche in questo convegno se tutti lo dicono e poi per scaramanzia non ne parlano ma come dire
Sappiamo che ha aperto una questione su uno dei grandi forti centri direzionali della sua permanenza del suo rapporto con questa città è inutile che ce lo vediamo cioè non voler porsi il problema di cosa vuol dire
Non la presenza della FIAT come elemento di direzione sulle grandi politiche dell'automotive ma la non presenza degli stabilimenti FIAT in una città come Torino
è vero questo come dire in negli ultimi dieci anni quindici anni tutto sommato stato assorbito se lo pensiamo in termini numerici perché la presenza dei lavoratori intento a quei stabilimenti cioè gli storici stabilimenti della FIAT di Torino
è stata più che dimezzata più che dimezzata
Non abbiamo avuto rivoluzioni sociali all'interno di questa città
Credo però che oggi dobbiamo anche interrogarci su un altro punto se noi avevamo in passato condizioni e io le vivo direttamente che hanno permesso a DiVersi
Operai della FIAT soprattutto i livelli più professionalizzanti di diventare piccoli artigiani
Di utilizzare quel tipo di professionalità per fare successivamente impresa per ricollocarsi all'interno diciamo del mondo dei nuovi lavori o del mondo delle produzioni del mondo dell'impresa
Oggi questo è più difficile
è più difficile perché comunque ed è credo un elemento del quale dovrebbe
Tenerne presente l'attuale governo dovrebbero tenerlo presente le istituzioni quelle regionali quelle locali molto particolare comune di Torino ma
Se talmente su questa partita una azione importante non può che essere svolta dalla Regione intatte anche dalle province ma soprattutto dalla Regione
E che c'è una dicotomia molto forte
Tra la necessità di un intervento a sostegno del mondo della micro impresa
E invece come dire un'attenzione che ancora una volta c'è si tende a rivolgere alla media una grande in paese
Cioè noi abbiamo oggi delle politiche industriali trasferimenti di risorse che ancora troppo ed è qui ad esempio anche una riflessione che fa Gallino non si accompagna no tra trasferimento e aumento di occupazione
E trasferimenti laddove avviene aumenti di occupazione anzi siamo al contrario ne abbiamo fatto alcuni due anni fa una ricerca fatta da Nomisma sui trasferimenti alle imprese e vediamo come il novantadue per cento delle risorse vengono ancora trasferite la grande e media impresa
Mentre solamente il sei sette per cento delle risorse vengono trasferiti alla piccola impresa la micro impresa all'artigianato
E questo come dire rappresenta una forte dicotomia c'è di là se il numero maggiore di aziende di là si fa più occupazione oltretutto la stessa ricerca ex servizio sia esposta sia quella che fa le previsioni
Sugli sviluppi futuri dell'occupazione nel nostro Paese mette in evidenza come di fatto l'occupazione si svilupperà in micro imprese quelle che stanno dentro la classe da uno a nove dipendenti
Allora c'è la necessità di fare politiche di sviluppo per queste il prese
C'è una necessità di fare politiche di sviluppo per le imprese dei servizi e anche qui noi abbiamo i punti alti dalle consulenze ma abbiamo i punti bassi
Cioè gli faccio
Avvierà un esempio lo sa benissimo prima lo sa certamente vi hanno già quando abbiamo iniziato a fare le ricerche sui possibili distretti nell'artigianato
Del Piemonte pensate voi il distretto di Rivoli tanto per dire una realtà quindi la zona Ovest di Torino a zona fortemente fordista fortemente industrializzata anche sulla micro impresa diventerebbe il maggior distretto delle imprese di pulizia
Tanto per come dire a dare un segnale di cosa sta avvenendo sa di cosa sta cambiando
Io non credo che poi la vettura che noi dobbiamo dare deve essere una vettura io ho letto vibrano di Gandino diversi suoi interventi per cui
Dentro la subfornitura ormai arriviamo i sottoscala questi non esistono più poi se vogliamo fare come dire sociologia dibattuta facciamo Sociologia dibattuta anche qui certo c'è un problema della cultura a Torino negli anni ottanta
Ha fatto tanto scalpore certo verso sono fatte le battaglie i famosi trentacinque giorni della FIAT problemi quindi una cultura fordista che si poneva il problema del mantenimento del posto di lavoro cosa del tutto giusta del tutto legittima ma contemporaneamente quindi quello faceva clamore sparivano nell'area torinese migliaia
Di piccoli subfornitori che venivano cancellati dal processo di riorganizzazione della FIAT e credo che sparivano sostanzialmente tante migliaia di dipendenti o non si sono trovati in difficoltà tante migliaia di dipendenti che e qui valevano numericamente quella concentrazione fordista che quindi interessava perché là dentro previsti Beady menti fortemente visibile
E questa come dire passato totalmente inosservato
Passato totalmente inosservato nel mondo della cultura e passa totalmente inosservato nel mondo delle istituzioni devo dirlo Eva meteo è passato
Totalmente inosservato nel mondo del sindacato e quindi poi anche qui quando il sindacato no noi abbiamo posto i problemi per qualche istante mette in discussione abbiamo posto il problema di come dire Sunrise nove Stati poco sentiti
Come dire se il mondo di micro impresa o di artigianato veniva in quella cultura fordista considerato un mondo un po'subalterno
E subordinato è chiaramente come dire anche difficile ed è stato difficile per associazioni di rappresentanza
Fa emergere una concezione di un mondo considerato subalterno a farlo diventare invece attore forte partecipe o comunque diciamo un elemento del confronto tra le parti
Sappiamo benissimo che
Sì aperta oggi una fase nuova che quella della concertazione in passato la concertazione si diceva era una concertazione a tre
I tavoli della concertazione sono sempre stati Perani tavoli della concertazione attrae finalmente speriamo che poi non ci sono più i tavoli di serie A e di serie B da concertazione diventa un elemento dove una pluralità di momenti di associazioni di rappresentanza partecipano e possono interne
Quindi Grey questa è la prima questione quindi fare un salto di cultura occorre fare un salto nelle politiche industriali e qui credo c'è un problema
Che veniva in parte posto
Soprattutto credo nell'intervento di Bonomi questa mattina
Il problema tra alcune scelte che ad esempio vengono fatte con questo Progetto
Un'altra sui cui siamo impegnato che riguarda come dire donne dell'immigrazione sempre sull'erta di Torino grazie senta il ministro turco
Ed è buffo
Re quando parliamo di lavoro anche qui credo che dopo che fare un salto culturale cioè ora è un elemento di pura statistica gli uffici del lavoro ricollocamento si fa statistica cioè non si fa politica di inserimento al lavoro
Ho sappiamo che politica del lavoro con la si fa mettendo insieme le politiche del lavoro e politiche industriali se vogliamo poi rispetto a certi pezzi si fa anche politica sociale
Oggi il paradosso è che con un ministro della solidarietà sociale quindi che si occupa di politiche sociali ma incominciamo a fare una discussione che entra nel merito e non di politiche sociali prima stiamo discutendo di un progetto sui lavori socialmente utili
Stiamo discutendo sui cambiamenti di questa città stiamo discutendo sulla scomposizione del lavoro ai lavori quindi alle forme diverse sia del modo con cui si lavora ma anche delle diverse tipologie dei lavori
In assenza di poli che industriali e di politiche del lavoro parliamo di ministero ministero industria Ministero lavoro anzi uno degli elementi di critica ma diciamo di forte riflessione che si sta facendo che anche noi siamo interessati a fare che
Oggi si dice che l'Italia soffre di imprese nane cioè uno dei problemi italiani e il nanismo delle imprese
Ora il problema però è di far crescere quelle impresa purtroppo tutta una serie di interventi che stanno avvenendo in termini di politica del lavoro quindi di legislazione del lavoro
Oggi rischiano di far rimanere le imprese nane questa è la realtà di fatto non spostano in avanti
Penso per carità del tutto legittime ma allora dobbiamo incominciare a capire io credo e lo dico proprio Livia che manca una cara amica come alcune politiche devono essere politiche sociali ceti parlo ad esempio dell'inserimento degli handicappati all'interno delle aziende
C'è una legge che oggi come dire
Sposta e diminuisce il numero degli inserimenti obbligatori per la grande impresa e penalizza le piccole
E
Le micro in paese
Allora questo cosa vuol dire vuol dire che ancora una volta l'impresa tenderà a rimanere lì o poi penserà ad avere come dire momenti proprio di riorganizzazione per cui piuttosto che rimanere un'impresa e farla cresce nel file due ne fai tre cioè per carità ma questi sono problemi realizza che vanno affrontati per quelli che sono e alcune leggi ripeto stanno andando in questa direzione il problema delle rappresentanze sindacali sotto i quindici venti che non è una questione di evidentemente io non licenziamenti o un problema dei referendum cioè le proprie questioni di carattere legislativo che obbligano a Starr io non occorrono come dire
Momenti che vanno lì trasferiti sul sociale occorrono momenti di riflessione sulle questioni dei diritti ma cosa che stiamo come dire anche nel nostro mondo abbiamo da tempo iniziato a fare in un rapporto credo molto corretto
Con le organizzazioni sindacali dei lavoratori
E c'è un altro pezzo io credo sul quale dobbiamo riflettere è il problema del lavoro nell'impresa manifatturiera
Cioè anche qui io credo lo stiamo un po'vedendo cioè si fa un richiamo molto forte alla necessità di aveva molta immigrazione perché oggi su tutta una serie di lavori
I ragazze
E le ragazze italiani torinesi tende a non svolge quei tipi di lavoro c'è piuttosto preferiscono rimanere in casa per un lungo periodo preferiscono forme di lavoro estremamente precario piuttosto che forme parlo
Io poi qui non di pene dai perché sono elementi contrattuali atipici il contratto di formazione lavoro l'apprendistato il tempo determinato cioè
Tutto quello che sta ancora dentro gli elementi della contrattazione tra le parti e quindi dentro gli elementi della legislazioni e proprio non lo considererei atipico atipico poi un'altra cosa è il lavoro parasubordinato sono le partite IVA
Sono le collaborazioni coordinate e continuative quello sta più dentro diciamo a quelle forme tipiche no una modalità di diversa di stare al lavoro di di rapporti che si avvicinano
Ha lavoro autonomo e poi successivamente si avvicinano anche se in forma molto ibrida diventare
Potenzialmente impresa
Invece se è un problema proprio anche qui di cultura perché poi non è detto c'è badate bene che il lavoro dentro la manifattura tra virgolette tradizionale sia un lavoro sporco
Cioè anche qui veramente c'è la necessità di fare un salto di cultura io credo che senza ci saranno anche lavorazioni tra virgolette sporca ma ci sono e perché lo sappiamo io le conosco molti rivoli hanno anche visitate impresa essendo uno dei piccoli ospedali
E dove purtroppo come dire il tornitore altamente specializzato il fresatore altamente specializzata la difficoltà a trovare sul mercato del lavoro
Poi qui c'è tutta la discussione da fare su come si sono spesi malissimo
Miliardi in formazione professionale che io non ho mai avuto problemi di birre lo dico anche qua che sono più serviti a mantenere le agenzie di formazione le scuole di formazione informatori che non a formare i ragazzi questo credo una cosa che vuole incominciare Virzì
Parte veramente su questa ma
E anche qui c'è non possiamo chiedere noi non può chiedere nessuno rimettiamoci tutti in discussione perché non dobbiamo fare dire le nostre agenzie formative e poi continuare a dire che in realtà non troviamo i tornitori non troviamo i Fresa attori e via di questo passo
L'altra questione e quella della coesione
Io credo che qui si è fatta una discussione tra a fondo l'abbiamo fatto intorno a Torino internazionale questa discussione l'abbiamo fatta intorno ai tavoli dei patti territoriali
L'abbiamo fatta in sede di concertazione nazionale con il Governo perché io credo che ormai si tratta proprio di trovare questa combinazione concertazione uguale coesione cioè se c'è capacità di fare concertazione ma fare concertazione vera se capacità di fare coesione
E evidente che questo come dire si porta a fare una riflessione intorno a un problema di rapporti intanto tra le associazioni di rappresentanza
E ci porta a fare una riflessione poi intorno ai rapporti o la volontà di rapportarsi di fare coesione dei cosiddetti torinesi tutti torinesi centri direzionali forti
Perché se non entrano nei Progetti e non vogliono fare coesione
E concertazione i centri direzionali forti smettiamola di parlare a Torino di coesione lo cerchiamo altre stranezze bisogna creare altri centri tra virgolette almeno altrettanto forti ecco queste credo un po'la sfida che abbiamo davanti
Dicevo erano spariti continuano a sparire si riorganizzano intere filiere non si discute mai su questo cioè non si discute mai perché questi centri direzionali forti non hanno la volontà
Mia del territorio la sfida con la globalizzazione
Facciamo evochiamo un qualcosa che però non c'è cioè dobbiamo credo concretamente costruirlo e si tratta di mettere insieme dei rapporti quindi tra le medie imprese le piccole imprese il mondo di micro impresa
Per fare sistema per costruire reti dentro le filiere non solamente come elementi per rafforzare ulteriormente i centri direzionali forti
Ma per creare quelle capacità di fare sì che un territorio come quello torinese diventi un territorio competitivo oltretutto qui tutto un ragionamento che va fatto per buona parte a ritengo addirittura al di fuori quando parliamo di impresa manifatturiera al di fuori della cinta daziaria della tradizionale città di Torino
Perché quando parliamo di distretto dell'auto no quel distretto dell'auto interessa ben poco parli città di Torino a cedere mettere anche qui insieme altri pezzi allora
Come dire sempre di più dobbiamo anche affrontare quella questione del rapporto tra con una riforma istituzionale
Il problema della governance della capacità di governo della RAI metropolitana torinese diventa un problema credo di ordine centrale Jorgensen tra altrimenti di qui non se ne esce i distretti si fanno da altre parti
Il così detto distretto tecnologico dell'auto di Torino sarà un qualcosa che abbiamo scritto perché siamo capacissimi a scrivere volumi di quattrocento pagine nel Progetto Torino Internazionale resterà lì
Dopodiché se il distretto è solamente mettere insieme fare arrivare ulteriori risorse a pochi centri direzionali che stanno intorno alla cosiddetta OCCAR design'va benissimo a questo l'abbiamo già visto come avviene nei trasferimenti anche di non occupazione tra un'area è un'altra
Vedremo ne stiamo attivando al proprio con l'amico Bonomi una ricerca sul cosa saranno fra cinque anni patti territoriali cioè l'ex post quanto di quei quattro cinque dieci mila posti tutti nuovo occupazione si pensa
A vengano creati con questo strumento quanti se ne creeranno e dove si creeranno io credo che su questo lei non abbiamo grandi problemi
A pensare che vinceremo di più in questi termini la sfida che la micro impresa sarà quella che ha creato di più è terra di più occupazione su questo terreno e meno invece lo vedremo sulla media e soprattutto sulla grande sulla grande impresa
Sulla questione dei centri quindi anche qui c'è tutta una riflessione sulla valutano facciamo molta attenzione
C'è vero che noi abbiamo punti deboli che stanno nella piccola impresa che stanno nell'artigianato ritardiamo di impresa
Parliamo troppo e anche dentro al nostro mondo per quello come dire che siamo interessati a questo tipo di progetto e credo e possiamo portare un contributo non ne vogliamo come dire fare
Una azione commerciale corporativa per carità siamo disponibili a discutere intorno a un tavolo con tutti
Però noi arriviamo da un'esperienza dove Zalm nostro interno se viviamo queste enormi contraddizioni
Si vivono enormi contraddizioni tra punti forti punti deboli
Si vivono contraddizioni per cui oggi tutto sommato un artigiano ha considerato magari più lavoratore autonomo che opera su un terreno dei servizi e i beni
A minori problemi
Cammino diciamo difficoltà anche successive di sentirsi una parte relazionale con la società del suo fornitore del quarto del quinto livello
Dell'autotrasportatore che in realtà lavora per TNT Traco perché anche lì andate a vedere cose TNT Traco una sigla poi dentro ci lavoro la cinquecento autotrasportatori artigiani buona parte mono veicolari o in parte con due o tre mezzi
Ma che fanno i conti con delle leggi che poi governi fanno e non si rispettano mai
Tant'è che noi abbiamo avuto per trent'anni una legge che doveva regolamentare i costi dell'autotrasporto addirittura il rapporto con le motorizzazioni che dipendono dal governo di famose tariffe a Forcella mai applicate mai applicate
Con fattura addirittura dove l'autotrasportatore le presentava fasulle motorizzazione perse non aveva l'autorizzazione della motorizzazione non poteva poi alla fin fine è stato iscritto all'albo rischiamo di perdere i requisiti per essere iscritto all'albo delle imprese di autotrasporto
Perché era nemmeno un punto debole della contrattazione allora anche qui ce ne dobbiamo incominciare quindici a capire questo tipo di differenze ma ne abbiamo avute al nostro interno crediamo quindi di poter lavorare dentro il progetto dei canali
Io non lo so se poi i cala devono avere sede fisica o essere dentro tutto l'istituzione pubblica
O possono invece integrarsi come un punto di coordinamento di sportello ma poi anche utilizzare le associazioni che già hanno una tradizione sul lavoro autonomo di dare servizi competitivi di creare sedi di creare luoghi di aggregazione
Perché c'è anche questo problema credo che si sia per questi un problema di rappresentanza
Lo dice chi ha vissuto dentro associazione che hanno sempre dovuto battersi per poter contare la rappresentanza con estrema difficoltà con estrema difficoltà
E credo che questi soggetti se alcuni problemini li hanno perché sono passati penso ai famose collaborazioni coordinate e continuative dal dodici al tredici per cento perché proprio in questi giorni sta uscendo una circolare dell'INAIL dove gli si chiede pure di versare l'INAIL ma di fronte a cosa
E questo mondo cioè come lo organizziamo come cambia a su un problema che credo riguardi tutti da un punto di vista generazionale quello delle pensioni ma per questi soggetti ancora più drammatico
Perché non legarli a dei fondi
Magari quelli gestiti contrattualmente ce ne abbiamo altri strumenti penso agli Enti bilaterali del nostro mondo c'è molto vicini alle problematiche della piccolissima impresa della micro impresa perché non aprirli
Perché stare solo a ragionare se riesce sindacata fare dieci tessere in più dieci tessere meno magari dopodomani non serviremo più come rappresentanza né noi né voi
Magari la rappresentanza è quella cosa bilaterale nata del tutto nuova dove la gente viene come dire l'atteso che non la fai più nella piccola fabbrica micro impresa perché non ce la fai Croce a farle di perché sono migliaia dovresti avere altrettante migliaia di funzionari sindacali che fanno le stesse e nemmeno possiamo continuare come dire a far mettere si riducono a fare per diritta perché anche questo credo poi si pone un grosso problema sulla rappresentanza io sono molto d'accordo con un passaggio nella relazione di Bonomi dove oggi c'è un rischio di autoreferenzialità
Dobbiamo evitare che dato che Torino era già una città dei poteri forti dei centri direzionali e quindi chiamata la città dei salotti ce la politica Torino si fa più nei salotti
Allora se vogliamo spostarla dei salotti dei centri direzionali e nelle parti dove si fa concertazione e coesione se noi ci crediamo è stato chi come noi credo però se ci crede
Evitiamo poi di farla però essendo autoreferenziali
Quindi senza voler come dire misurarsi col nuovo troppo anche elementi moderni e magari che cambiano riposizionando completamente le funzioni stesse
Della rappresentanza della rappresentanza nel nostro Paese e la stessa cosa ma intendiamo farla sulla questione che riguarda gli immigrati
Possiamo collegare Balcarce un progetto col quale stiamo lavorando con gli amici della Confesercenti insieme un'associazione diciamo Riva sostanzialmente che Alma Mater
Proprio per creare figure che siano in grado ma perché come dire non solo inclusa esprime vogliamo includere ma perché parlano lo stesso linguaggio
Perché sono più credibili perché come dire a rendono il rapporto meno freddo meno difficile per una donna o per un uomo immigrato che vuole attivare a Torino un'impresa e sono già tanti
Badate se voi andate a Bagnolo a Bagnolo avete una comunità di cinesi
Cioè i futuri imprenditori delle famose pietra di Luserna Della Pietra di Bagnolo ma fra dieci anni saranno tutti cinesi ma non quelli che la lavori ma quelli che succederanno a diventare imprenditori e la stessa cosa per molti versi avverrà Torino allo Stresa venendo in alcuni propri lavori tortuosi detti più duri
Più pesanti più sporti penso ai lavori dell'edilizia alcuni tipi di lavoro e dell'edilizia di ormai ben prese sempre di più lo stiamo vedendo in CPA reclusione provinciale dell'eterno riscriviamo diventano imprese di rumeni di marocchini e via di questo passo
Occorre quindi fare credo molta politica di integrazione in questo senso
E insieme quindi integrare fare coesione grazie
Assente
Do ora la parola Prunotto presente assessore al lavoro al Comune di Torino l'ultimo intervento top quale seguiranno le conclusioni ministro Livia Turco
Io brevissimo nel senso che vorrei riuscire a consentire a Livia Turco ministro di fare le conclusioni io
Mi ero preparato un non schema di intervento che riprendo soltanto sul alcuni elementi ma vorrei focalizzare quello che a me paiono almeno alcune questioni centrali anche dal punto di vista del ruolo
Di un soggetto pubblico e qui sono alquanto amareggiato che Barbara Tibaldi non abbia potuto prendere la parola ma per un'altra un'altra situazione di crisi che è precipitato in questo momento
La prima considerazione che voglio sottoporvi è questa emerge dalle due relazioni dalle due introduzioni fatte ma poi anche dagli interventi
Che si sono succeduti il un elemento secondo me caratterizzanti qui il mercato da solo non ce la fa a governare questo processo di transizione
Cioè mi pare che questo un richiamo forte
Che è emerso anche dall'ultimo intervento della CN ha questo richiamo a mettere in gioco tutti gli attori a cercare punti di riferimento nel momento istituzionale a dislocare diversamente risorse politiche
Metto ne chiamano in causa una nuova progettualità e una capacità da parte del livello istituzionale di svolgere una funzione di governo molto più alta di quella che finora non è stato in grado di fare se volessimo usare un uno un paragone mi ricordo il seminario fatto a a Milano Milano si affida molto al mercato qui no ma credo che ci sia anche una ragione come dire più di carattere storico
Il modello fordista in realtà e nella sua gerarchia nei suoi punti forti
Di riferimento nella sua semplificazione ma nel contempo anche forza di rappresentanza nel soggetto politico nel soggetto istituzionale
Nelle organizzazioni sindacali nella grande impresa in questa fase di transizione in qualche modo ci ripropone di nuovo questo problema
Cioè come si governa eccome tutti gli attori che sono coinvolti in questo passaggio che non ha ancora le linee chiare di dove andremo andremo ad approdare beh di venti sistemi di venti relazioni diventi qualità Anita delle relazioni quindi capacità di governare e credo che questo dirlo anche in questa sede non faccia male perché c'è una parte sentiremo poi oggi pomeriggio magari con sfumature più più più accentuati c'è una parte che crede che invece una visione tutta fondata sui messaggi del mercato e che il mercato Cingano da solo di innescare un nuovo processo virtuoso sia il la deriva verso il quale bisogna pian pianino andare e quindi lassi are diciamo così che si compia questo processo senza che ci siano degli attori forti che in qualche modo provano a governarli
Cioè quel mediano regista che in qualche modo consente poi di vincere la partita credo che questo elemento sia emerso
Un altro elemento che io qui voglio sottolineare i non dimentichiamo però che dal novantatré ad oggi c'è stato questo tentativo diciamo così di mettere in campo il mediano regista cioè questa mini questa Amministrazione l'amministrazione comunale ha provato e credo con successo come primo obiettivo
Che è stato quello di evitare che Torino sia di tasse in un circolo virtuoso o vizioso di sviluppo economico marginale di degrado sociale di assistenzialismo
Cioè dopo la crisi famosa e la vicenda dei trentacinque giorni l'esplodere di tutte le crisi dei grandi gruppi industriali poteva anche se non diciamo così supportato da un libello forti istituzionale portare Torino verso questo processo di avvitamento
Questo è un elemento sul quale io vorrei richiamare che giustifica anche la rimessa in gioco oggi forte del livello istituzionale perché in qualche modo allora ha funzionato
E certo che su questa diciamo così riproposizione di un ruolo forte delle istituzioni incapacità di governare la complessità e di mettere in campo fattori che stimolano non soltanto il cambiamento ma aprono una fase nuova dello sviluppo e quindi la creazione di nuove opportunità lo voglio anche qui richiamare non va però dimenticato che a Torino pesa ancora una grande incognita io lo voglio dire qui perché è un elemento che ci preoccupa tutti
Nessuno abbiamo letto così è successo a ribalta e sta dentro quel modello di fabbrica modulare
Stan meno dentro de come dire in un processo di globalizzazione di organizzazione globale già cosa che probabilmente potrebbe succedere alle meccaniche di Mirafiori con gli esuberi
Cosa altrettanto diversa potrà potrebbe essere il fatto che la FIAT a un certo punto
Come dire passa la mano
Cioè diventasse cosa altra
E guardate che questa cosa qui è e già di per sé problematica nel leggerla e nel pensare da parte di un livello istituzionale quale contromisure si possono mettere in campo ma tanto più diventa problematica perché ci coglie diciamo così
Nella fase più delicata del processo di transizione
Io potrei qui descrivere non lo faccio per tempo tutti quegli interventi di ricucitura tra l'innovazione
La dall'alto e l'innovazione dal basso che non sono ancora completati quindi tutti i processi che devono dispiegare tutte le loro potenzialità bene in questa fase così delicata se si arrivasse a dorso
Una mazzata forte la dico proprio così la FIAT FIAT solo per il venti per cento l'ottanta per cento e di un'altra cosa no che Ale su due dove le sue politiche non più dal contesto torinese prendendo a riferimento il contesto torinese ma muoverà nuove le sue scelte
In Germania Stati Uniti boh non lo sappiamo ognuno di noi alle sue voci che ricorrono sulle orecchie no quindi più di tanto non si può dire
Ecco questo lamento io vorrei che forse tenuto presente proprio nel momento in cui discutiamo di cosa significa
E cosa anche determina nel contesto dello sviluppo del mercato lavoro torinese la forma anche dei nuovi lavori e delle nuove forme di sviluppo che si stanno incominciando a Lecce
Ultimissima riflessione che voglio fare però che viene sempre messa in Mazzini
E non si fa quasi mai e io la pongo così
Che e stava nei dati che citava anche piano è vero piano
Noi che ci occupiamo quotidianamente di questi problemi sappiamo che c'è un incremento della del dello dell'occupazione
Però io mi pongo drammaticamente il fatto che questo aumento dell'occupazione continua non intercettare quello stock Airto di disoccupazione torinese che è fatta di quelle persone che sono state espulse e che continueranno ad essere espulse da quel modello di fabbrica fordista eccetera eccetera eccetera
Questo è il problema sociale enorme
Quando noi abbiamo uno stoccaggio di disoccupati quaranta quarantacinque anni che da soli
Non ce l'hanno fatta di io includerà sin dal mercato del lavoro mentre magari i loro figli attraverso la forma tipica eccetera eccetera si sono in qualche modo inclusi dentro il mercato del lavoro
Tema questo problema può pensare questa città può essere scaricata soltanto sul livello istituzionale oppure non bisogna a come dire misurarci tutti nel ridefinire delle politiche di intervento per includere dentro
Il mercato del lavoro il nuovo sviluppo anche questa risorsa umana sociale che come dire
Inglesi
Ingiustificabili in tutti i sensi che questa risorsa umana stia fuori e per Torino vuol dire oltre che un pezzo di storia vuol dire anche contenitori urbani con nome e cognome
Allora concludo dicendo quando si parla di governare questa fase di transizione ben poniamoci anche il problema come si crea coesione sociale come si crea identità come si crede si ricrea partecipazione
Perché in quella vecchia citavo fabbrica al quale io appartengo come come storia come figlio diciamo così è vero che la la città si contrapponeva
E fortemente quanti cortei quante Mark però avevamo un'identità che ci sia tutti ci si sentiva dentro quello che abitava al centro ma anche quello che abitava la Falchera oggi e mi dispiace che l'arte sia andata via noi in qualche modo qualche sera la settimana andiamo in questi contesti delle periferie e guardate che la perdita di identità
Il non sapere se sono dentro questo treno che in qualche modo marcia verso un punto interrogativo ci sono anche loro o invece come noi percepiamo che molto spesso hanno la sensazione di non essere in qualche modo inclusi non hanno diritto di salire in quel treno e guardate che pone dei interrogativi grossi di come si ricrea identità di come si ricrea processi partecipativi non c'è più il vecchio sistema dei partiti
E guardate alcune forme inedite di comportamenti le leggiamo né ha scarsa partecipazione alle al voto cosa che Torino non ha mai del vecchio modello in qualche modo non è esprimeva la un qualunquismo crescente verso i livelli istituzionali eccetera eccetera eccetera
Quindi dico anche questi problemi vanno analizzati e vanno attenta a mente presi in considerazione e quindi ricompresi nel nostro ragionamento sui cala io sono aperto
A lei suggestioni che questa mattina sono stati qui portate nono assolutamente intenzione di farne dei corpi separati in qualche modo degli oggettivi
Se vengono avanti ci sono le condizioni per totali in un sistema integrato in un sistema a rete che Porta come dire valore aggiunto ricchezza di relazioni capacità di leggere e di dialogare con queste nuove forme dei lavori per certi versi invisibili assieme ad altri la mia disponibilità e massima qui non c'è nessuna diciamo così schematismo di approccio grazie
Grazie fa presente la sapere a questo punto la parola l'onorevole Livia Turco prego alcune osservazioni conclusive di questa prima parte per il collega
Allora grazie
C'è stata qui una discussione al di là dal progetto Moriana
Per me di grandissima utilità che per la verità va al di là di Progetto Mariana
E che in
Che a me sarà molto utile
Io però vorrei ritornare appunto al senso di questo progetto Moriana
Parlarne in quanto ministro della solidarietà sociale
E dirmi perché tra i progetti che come dipartimento affari sociali
Abbiamo promosso in
Attribuisco una particolare attenzione proprio a questo progetto
Sia Lea Battistoni che Aldo Bonomi lo hanno illustrato gli hanno sottolineato appunto il senso e l'importanza
Ecco io
Attribuisco un particolare significato questo progetto perché
Si propone in modo esplicito
E l'obiettivo di cercare di costruire un sistema di protezione sociale che si misuri con la nuova composizione sociale
Perché è un progetto che cerca un punto attraverso la proposta di un'esperienza concreta di
Realizzare o comunque di indicare come concretamente si costruisce un Welfare inclusivo
Che devo dire che io trovo come motivo forte di interesse di questo progetto proprio il l'obiettivo che ha dichiarato esplicitamente
E cioè la progettazione di uno spazio comune il cala che sappia essere uno dei possibili luoghi di intersezione fra istituzioni e nuova composizione sociale questo obiettivo dichiarato al di là dell'analisi
Che il progetto Moriana ci propone è un elemento che a me interessa molto
Un nuovo dunque dove ai lavoratori e lavoratrici che sono dispersi lungo le filiere produttive
E gli interstizi di un mercato del lavoro non più omogeneo
Sia data la possibilità di trovare servizi servizi di tipo tradizionali e servizi innovativi opportunità e occasioni soprattutto di qualificazione di informazione
Si è data la Polo la possibilità della rappresentazione intesa come visibilità e Autori conosce mento
E io che non ho dimenticato la storia del movimento delle donne so quanto è importante per essere autorevoli e forti acquisire visibilità e autori conosciuti mento
Definirsi cioè impositivo
E il terzo aspetto
Che trovo anche molto importante quello della comunicazione solidarietà
Non intendendo con questi termini la socialità nel tempo libero cosa di cui questa città pure bisogno
Ma la possibilità di intrecciare tempo di lavoro e tempo di vita valorizzando l'esperienza aggregativa
Quella chance derivante cioè dell'agire collettivo dall'esperienza dello scambio del dono della messa in comune
E chi si occupa di nuove forme dei lavori superando l'ottica economicista
Indagando nella sua dimensione antropologica sa che la ricchezza delle reti degli scambi comunicativi e informativi costituisce il bene irrinunciabile di questi soggetti
La condizione che permette di non affrontare il mercato in forma individuale e di accrescere di conseguenza la propria capacità contrattuale la propria capacità negoziare il proprio potere
Da un punto di vista metodologico e scusate su su questo insisto perché è un punto davvero di di fondo del nostro lavoro
Il progetto assume come centrali alcune idee forza che stanno alla base dell'ipotesi di un nuovo welfare che da tempo attraverso un mix di azioni positive noi stiamo sperimentando
La prima di queste idee è quella del federalismo progettuale una strada che come dipartimento affari sociali abbiamo intrapreso con molta determinazione
Che
Ah consistito in questo
Evitare di
Elaborare politiche
Dall'alto pensando che le istituzioni centrali abbiano la risposta
Ma invece mettendoci elaborare le politiche e le leggi mettendoci in diretta comunicazione con quanto di nuovo si muove a livello territoriale
La seconda è quella la seconda idea forza ecco anche questa mi sta molto a cuore quella di ascoltare il territorio il territorio le periferie
Sono diventate centro il territorio e le periferie sono ricchi ricche
Di elaborazioni di proposte
Ascoltare il territorio è stato importante ed è importante appunto per elaborare progetti innovativi e d'altra parte vorrei dire che dalla legge due otto cinque sull'infanzia legge-quadro di riforma dell'assistenza
Alla sperimentazione del reddito minimo di inserimento sono esperienza che noi abbiamo tratte tratto dall'ascolto del territorio
La terza idea forza coinvolge il ruolo del pubblico che deve saper accompagnare i processi della società senza sopra determinarle
Un pubblico che non demandi al libero gioco delle forze economiche il compito di produrre cittadinanza inclusione che società un pubblico che al tempo stesso deve saper raccogliere le strategie che i soggetti del lavoro mettono in atto per accompagnarle e supportarle nell'ambito delle proprie competenze
Un'opzione per esempio che l'amministratore di Torino
Ha messo in pratica io ho potuto salvarlo in più contesti
Anche in questo caso creando occasioni favorevoli per lo sviluppo sia nei segmenti alti della produzione della ricerca
Sia nei settori delle micro impresa artigiane e di servizio
Senza dimenticare questo è stato detto dalla discussione io lo vorrei riprendere
Che l'esclusione non riguarda soltanto il lavoro e la cittadinanza
Riguarda più in generale la qualità della vita se è vero
Che da una vita decente oltre che da un lavoro decente sembra essere esclusa una crescente quota di persone e io Torresi sono assolutamente d'accordo adesso scusatemi lascia un po'gli abiti del ministro la solidarietà sociale
E mi calo in un dibattito che c'è in questa realtà
Ma come si può ancora
Proporre la logica dei due tempi prima si produce ricchezza e poi si produce coesione sociale
Intendendo per questa una distinzione di compiti il mercato produce ricchezza le politiche pubbliche hanno come scopo quello di riparare i guasti che il mercato produce
Io credo che questo sia uno schema che non regge più ma non non laici più in Piemonte non regge più in Italia non regge più nel mondo
Bisogna che l'obiettivo della coesione sociale sia un obiettivo interno alla crescita economica sia valutato come una convenienza dello sviluppo economico spesso e della crescita economica
Così come le politiche pubbliche mi pare non possono essere semplicemente politiche
Che tutela ma devono essere politiche che ci ha cercato di creare dei contesti favorevoli alla produzione di ricchezza e mi pare per esempio che questo ci sia anche del progetto moriamo in qualche modo
Non e poi la lettura dell'esclusione sociale ci porta a dire che ormai non siamo più di fronte
A una popolare una popolazione normale
Alla quale si affianca una popolazione ed è una quota di è una fascia debole di popolazione
Che è facilmente identificabile a priori è classificabile in categorie mi pare che uno dei problemi della società moderne delle democrazie moderne
Sia quello di fare i conti con un rischio di esclusione sociale di esposizione all'esclusione sociale
Che è riguarda una fascia ampie di popolazione dunque quello schema proprio
E lo schema con che non regge più
Voglio dire che poi dal
Dal Progetto Moriana
Beh nasce una lettura
Di Torino che di particolare interesse di particolare utilità ecco io
Devo dire in questo caso più da torinese che da ministro per la solidarietà sociale
Mi sono molto come dire sostanza molto attratta interessata
Dalla lettura che qui è contenuta dagli elementi di di di di
Di analisi che sono proposti
E
Perché non c'è dubbio che questa città ha bisogno di letture appropriate
E mi pare che esista ancora un problema di differenza trattorino e il Piemonte anche se ingiusto parlare sempre di più di Piemonti di Piemonte che non possono essere più identificati come le periferie di Torino
Ma una peculiarità di questa città proprio in relazione alla alle carica alle caratteristiche della composizione sociale della composizione del lavoro nel concentrarsi dei problemi dell'occupazione della disoccupazione ci sono
In un
E come credo presto credo che l'immagine che emerge che la lettrice che ci pone di Torino
Sia che questa comincia a diventare un punto una cita contenitore in cui ci sono più cose più aspetti che hanno sicuramente l'elemento dell'ambivalenza come diceva anche Bonomi
A Torino convivono centri di eccellenza della produzione manifatturiera e i luoghi della produzione priva di qualità
Si sviluppa il settore dei servizi avanzati alle imprese e sopravvivano
Anzi crescono le attività del lavoro indecente
Si avvia un'esperienze di avanguardia nei settori
Della produzione multimediale dei beni culturali e si registra un tasso di disoccupazione reale intorno al dodici per cento
Non siamo ancora la poliedricità di aree come Milano né forse Torino non sarà mai
Ma è una città che deve iniziare a fare i conti con le differenze ecco mi sembra che questo sia un punto forte che emerge dal Progetto fare i conti con le differenze
Che deve reinventarsi le proprie forme di inclusione perché la grande impresa che mantiene il suo ruolo di preminenza nell'economia Radice adesso Torresi non è più in grado di farlo
Se il problema di Torino è quello di ricostruire i propri assetti sociali e dare vita è inedite e plurali forme identità comunitaria
Allora occorre attrezzare le cerniere in grado di produrre cittadinanza
E questo non è ottenibile contrapponendo ideologicamente tutte le opportunità garanzie dei padri che occasione dei figli
Non è di nuove lacerazioni orizzontali che l'accesso la città necessità proprio perché il suo sistema produttivo tiene si trasforma lascia intravedere nuove linee di sviluppo Torino non ha bisogno di liberarsi di zavorra
I numeri ci dicono che nell'ultimo decennio l'occupazione è cresciuta del terziario è diminuito nell'industria
A livello provinciale il terziario occupa cinquecento mila addetti a fronte di trecentocinquanta mila occupati nell'industria
E le previsioni sul futuro prossimo ci dicono che a creare occupazione saranno solo i servizi in modo particolare quelli alle imprese avanzati e operativi
La terziarizzazione dell'economia in croce la crescita del lavoro indipendente in particolare nelle sue forme meno garantite come ci dicono i dati sulle iscrizioni dei parasubordinati alla gestione separata INPS
Che nel mille novecentonovantotto era di oltre settanta mila unità quasi il doppio rispetto a due anni prima e stamattina credo che molti abbiamo letto il Sole ventiquattro Ore che ci dice i dati di aumento
Ecco i
L'altro aspetto ecco credo che sia importante della del del quadro torinese sia quella che viene chiamata quella che nel rapporto viene descritto come innovazione dal basso
Una innovazione prodotto della spontanea mobilitazione dei soggetti
Ci sono i segnali d'deboli provenienti dal settore multimediale delocalizzazione di micro impresa di qualità nell'ambito dell'informatica e delle delle comunicazioni il parco tecnologico
Ma anche come è stato ricordato i tre mila settecento immigrati extracomunitari iscritti al registro delle imprese
E mille duecento iscritti all'Albo degli artigiani
I giovani meno giovani degli ex quartieri operai del modello fordista che si inventa hanno percorsi di inclusione sociale
Attraversando la fascia bassa del lavoro atipico spesso mediante l'imprenditoria sommersa innovatori talvolta e prescelta spesso per necessità
Che non possono essere ignorati confidando nel mese nei meccanismi inclusivi operanti nel mercato
E a Torino lo voglio ricordare oltre due mila cinquecento nuclei familiari riescono a sopravvivere grazie ad aiuti economici pubblici e circa mille tre mille trecento persone di capo né loro né il dito del cantiere il lavoro l'iter dei lavori socialmente utili e così via
Ecco di progetto Moriana è un tassello piccolo ma significativo per la progettazione di un modello di welfare che sappia cogliere queste sfide
Non è un progetto orientato alla riparazione del disagio quanto una concreta opzione di politica per lancio
Accompagnare la fascia intermedia del nuovo lavoro tornammo quella più sospesa
Terra pericolo e opportunità
è parte di un sistema di politiche preventive che si pongono il problema di far favorire i percorsi di riuscita e di inclusione ecco è chiaro che qui
Il ruolo degli attori locali è fondamentale
Dei dei degli altri Enti locali dei Comuni della Regione
Delle province e mi pare che io ho sentito da questo punto di vista delle considerazioni interessanti e delle degli spunti che mi sono annotata
Dalla mia dalla mia ottica dal mio osservatorio dell'esperienza che ho fatto in questi anni penso di poter dire questo
Penso di dover sottolineare l'importanza di politiche pubbliche
Per creare un Guelfa che contribuisca a creare un corredo di diritti per i lavori
Che diano Dessì decenza qualità dignità
Ma anche l'importanza di politiche pubbliche che creino contesti favorevoli per la creazione di lavoro e di attività produttive bisogna tenere insieme questi due aspetti e non è facile io credo che questo sia il salto che deve essere fatto in talune realtà
Ente locale soprattutto regioni
Prevenzione della disoccupazione io sono molto d'accordo credo che questo sia un concetto molto forte
Devono avere un ruolo attivo nella creazione di politiche pubbliche creare contesti favorevoli
Al lavoro e alla qualità del lavoro
Ruolo che a Torino e in Piemonte credo debba dividere dirigersi in una triplice direzione me lo sono trovato dopo aver ascoltato la discussione stamattina
La prima direzione quella per usare un'espressione
La mia amicizia con Bonomi fa sì che sono contagiata tante volte del suo linguaggio creativo
E allora medicare la ristrutturazione è un'espressione che gli ho sentito usare che mi sono annotata
Sicuramente qui c'è una fascia di lavoratori espulsi che deve essere riqualificate che costituisce un punto fondamentale delle politiche pubbliche
Ed è questo l'investimento nella formazione in una realtà come quella piemontese in cui c'è uno scarto singolare
Tra una concentrazione di eccellenze
E un livello di scolarità di formazione della sua popolazione che la vede tra i più bassi
All'interno della sicuramente dal contesto europeo ma qualcosa di più
Quindi l'investimento nella formazione sicuramente decisivo
L'altro l'altro lavoro l'altro indirizzo di lavoro dell'ente pubblico è quello di
Accompagnare l'innovazione dal basso
Io credo che abbia molto ragione meno per quello che capisco Nuto Revelli Franco armi no Marco Revelli nella
Nel sottolineare il fatto che
In a Torino e in Piemonte abbiamo una
Innovazione dall'alto estremamente significativa
è una innovazione dal basso che invece deve essere fortemente incoraggiata e sostenuta e credo che questo sia un livello importante
Su cui per esempio l'ente pure dell'ente locale l'istituzione locale si deve cimentare
E poi l'altro livello dialogare con l'innovazione dall'alto che in questa città in questa regione ha sicuramente dei punti significativi di eccellenza
Che sono dalle imprese private a come è stato detto al Politecnico
So che in questa città
E ha perso è stato accennato
Un di un dibattito che riguarda riguarderà uno
Dei soggetti fondamentali che ha prodotto innovazione dall'alto
Che la FIAT io credo che debba essere riconosciuto questo ruolo
Mi pare che sia però su questo un dibattito spero che non si debba aprire siamo io devo dire che a questo dibattito realmente mi
Bisognerà molto ascoltare informarsi
Istintivamente mi pare di condividere le considerazioni che faceva Torresi
Tre livelli di lavoro da parte degli enti locali che credo siano molto impegnativi
Il la ricerca ci dice però coi anche altri dati Rispetto
A
I soggetti
Di queste nuove forme di lavoro per esempio ci parla de la presenza delle donne e ancora una volta della differenza tra donne e uomini
E da questa ricerca sicuramente io come ministro della solidarietà sociale ricavo
Un compito molto impegnativo che è quello di definire
Politiche interventi
Di protezione sociale di cittadinanza che siano che sappiano coinvolgere queste forme di lavoro guardate non è facile penso soprattutto la questione maternità e lavoro
Questione che non è un dettaglio in una città in una regione in cui la composizione demografica alle caratteristiche che ha e anche qui apro un inciso
Non mi si dica che affrontare il problema della composizione demografica di questa Regione è questione di serie B che attiene alle politiche pubbliche e no alle politiche di sviluppo
Mi pare che sia una questione interna le politiche di sviluppo fare sì che ci siano sempre più forza lavoro giovane forza lavoro giovane qualificata e mi pare che sia un problema interno lo sviluppo il modo in cui forza lavoro qualificata esce dal mercato del lavoro così come è un problema
Di eccellente politica
Interrogarsi su come in una regione come queste integriamo gli immigrati quindi chiudo la parentesi occuparsi della composizione demografica di questa Regione non è altro rispetto alle politiche di sviluppo e di occupazione
E voglio dirvi che da la ricerca pone con forza questo aspetto
Un Welfare nei guai per far che sappia offrire un corredo minimo di diritti quindi professionalità quindi un minimo di sicurezza quindi come affrontare il tema rapporto tra tempo di lavoro tempo della famiglia tempo della maternità
In condizioni che sia simile alle lavoratrici del lavoro dipendente io credo che questo sia uno dei punti su cui la lager come dir la disparità
Tra chi fa un lavoro come dire un lavoro non lo si può chiamare tipico che a partire svolge uno di questi lavori lavoro dipendente particolarmente appunto e io ho misurato questa contraddizione facendo una legge
Che mi sta molto a cuore e che la legge sul sostegno e la maternità e la paternità sui cosiddetti congedi parentali
Legge che mi sta molto a cuore perché ha dentro di sé un'idea moderna della flessibilità che la flessibilità sul ciclo della vita e la flessibilità che cerca di costruire un'amicizia tra tempo di lavoro tempo di vita beh dentro questa legge ho misurato tutta la difficoltà a costruire su questo punto pari opportunità
Tra il tra i vari tipi di lavoro dunque voglio dire che questo aspetto della ricerca ci consegna e consegna me ministro della solidarietà sociale una responsabilità molto grande
E una responsabilità molto impegnativa
Ci sono abbiamo iniziato il fatto che in una legge finanziaria sia stato previsto un sistema universalistico di sostegno alla maternità per quanto riguarda il
Per quanto riguarda l'assegno la maternità che viene riconosciuto non soltanto e lavoratrici dipendenti e non soltanto le casalinghe ma anche ai bagagli del alle varie esperienze lavorative è un passo in avanti tuttavia a questo punto che la ricerca pone con forza
Costituisce sicuramente molto un aspetto molto impegnativo per un ministro della solidarietà sociale che vuole costruire appunto un welfare inclusivo delle differenze che occorra un corredo minimo di diritti a tutti i lavori
Io voglio concludere con una riflessione che faccio in questo caso lo dichiaro non come ministro per la solidarietà sociale
Ma come persona che abita invece che vive che è cresciuta in questa città in questa regione e che in particolare di questa città e di questa regione
A come dire molto amato un tratto un un se volete
Un aspetto della sua identità e della sua storia che l'etica del lavoro
Quell'etica del lavoro che riconosce nel lavoro umano un ingrediente fondamentale della libertà e l'autonomia individuale ecco
Io non lo so capisco forse questo potrebbe sarà oggetto della discussione oggi pomeriggio
E potrei sarà approfondito ripreso sicuramente oggi pomeriggio io penso questo penso che nel secolo che si apre
Per i giovani di oggi per i quali il lavoro i lavori hanno sicuramente valore un carattere diverso rispetto ad altre generazioni
Tuttavia io credo che nel secolo che si apre e per i giovani di oggi
Noi ci dobbiamo impegnare
Affinché il lavoro resti un ingrediente fondamentale dell'identità e della vedova e le figlie individuale
Io credo che ci si debba impegnare perché il lavoro resti un pezzo fondamentale della realizzazione personale
E allora io credo che ci sia una scelta che bisogna colpire con molta determinazione
E la scelta è quella di non rinunciare a considerare il lavoro per ciascuna persona come opportunità di realizzazione
E qui intuire e questa è una scelta politica però dire con molta determinazione che tra disoccupazione e somma di lavori precari è possibile costruire un'altra strada
E cioè quella di
Creare le opportunità di una carriera lavorativa composta magari da più lavori ma lavori arricchiti professionalità e dotati ti un corredo di diritti
So che questa è una scelta è una scelta
Per la quale occorrono appunto risorse occorrono politiche opportuno strumenti occorrono alleanze non penso che questa sia una scelta che possono fare da sole le politiche pubbliche
Penso che questa scelta debba essere oggetto di un patto esplicito con l'impresa un patto esplicito
Un lavoro uno sviluppo che crei lavoro e qualità del lavoro credo che si debba essere oggetto di un patto esplicito con l'impresa di questa realtà
Per l'impresa e quelle stesse impresa che sono state artefici importanti nella costruzione di quell'etica del lavoro che io non credo debba essere consegnata al millennio passato ma riproposto al millennio che sia
Penso anche che sia da pompiere compio dettaglio e con più prudenza è stato detto in molti interventi
L'equazione tra lavoro a tempo indeterminato uguale insicurezza e inclusione lavoro a tempo determinato uguale precarietà
Io credo che questa equazione debba essere indagata molto più in profondità
Perché non credo che sia vera detta così pare Bonomi dicesse delle considerazioni più serie conseguenze che condivido faccio una domanda quale futuro può attendere un giovane operaio e in questa realtà ce ne sono molti
Ed è una opportunità di questa Regione di un giovane operaio che è stato assunto nel due mila con la terza media
Si può dire che quell'assunzione a tempo indeterminato sia sinonimo di bere inclusione di vera cittadinanza di vera sicurezza
E come non vedere l'insicurezza che cresce nel lavoro che è considerato è classificato come lavoro stabile
Io credo che la linea d'ombra dell'incertezza e le possibilità di inclusioni di esclusione attraverso nel mondo dei lavori secondo distinzioni e non coincidono sempre con le forme giuridiche del rapporto di lavoro o con la tipologia contrattuale
Credo sia importante considerare la questione dell'occupazione del lavoro dal lato della crescita dell'incertezza
Ed è l'esposizione al rischio di disoccupazione
Io credo che pare questo significa
Asso affrontare il problema della dell'occupazione come problema che non riguarda soltanto i disoccupati ma come problema che riguarda tendenzialmente
Critiche di sviluppo di sviluppo e di lavoro e dei lavori che mettano al centro la prevenzione della disoccupazione ho detto che penso che questo sia un concetto forte che devo rientrare le politiche non so le politiche pubbliche
E poi consentimi Bonomi io all'espressione lavoro decente che so essere molto USA continua a preferire l'espressione dignità del lavoro umano
E quindi penso che sia importante costruire delle politiche che appunto mette tanto da questi due presupposti prevenzione tra disoccupazione dignità del lavoro umano
Credo che questo sia un ottico utile per puntare su uno sviluppo di qualità
Un'ottica utile per
Ne ha un'ottica utile importante per competere nell'economia globale
Facendo crescere e non impoverire il territorio in cui noi siamo e credo che questo sia un punto di vista che non riguardi soltanto le politiche pubbliche ma che debba essere oggetto di un esplicito patto
Tra soggetti diversi debba essere oggetto in esplicito patto punto col mondo dell'impresa è variamente presente variamente articolato però quest'ultima
è una riflessione che mi è stata sollecitata appunto leggendo ovviamente progetto Marianne che ripeto ho fatto più da torinese che non da ministro della solidarietà sociale come ministro e la solidarietà sociale ringrazio
Gli autori del progetto Moriana
Penso che questo progetto debba proseguire debba proseguire nei suoi dati di analisi e di ricerca ma soprattutto debba proseguire proprio con l'attivazione dell'esperienza concreta che esplicitamente ha messo al centro
I lavori della mattinata si chiudono a questo punto l'appuntamento alle quattordici e trenta set
Prendere i lavori
Nel pomeriggio
Dando la parola a uno dei nostri ricercatori di Moriana
Che Dario Albino
Che presenta molto sinteticamente i risultati di una ricerca che servono poi fondamentalmente a fare da collegamento tra la mattina il pomeriggio
Quando avrà finito mi permettono di fare un breve intervento
In cui dico quelli che secondo me sono i punti salienti dalla discussione e poi apriamo questo seminario di lavoro e di confronto
Che dovrebbe poi essere chiudo chiuso nel tardo pomeriggio dal dottor Guido Bolaffi del Dipartimento degli Affari sociali
Quindi prego Dario Albino sopra presentare brevemente i risultati
Buongiorno sono appunto da Calvino uno i componenti del gruppo di ricerca del progetto Muriana vorrei ricollegarmi nel presentare rapporti stamattina come l'intervento Marco Revelli crea
Indicato criteri fondamentali che abbiamo ritrovato nel corso la ricerca questo rapporto il frutto sia dell'incrocio di una serie di dati di tipo numerico più quantitativo sia dell'icona sia appunto grazie all'incrocio con Bindi triste pressante interviste realizzate a tutta una serie di testimoni privilegiati diversi locali che ne abbiamo individuato perché ci interessava ottenere il un punto di vista privilegiato certo che non certo sancite le fa ottenere una fotografia una fotografia di fra l'altro per la la data torinese prima quindi una alcuni spunti che occorre sottolineare possono essere interessanti però io parlo con la voce dei dei testimoni privilegiate che abbiamo intervistato e approfitto dell'occasione per per ingaggiare per la loro disponibilità
In primo luogo la è un fatto stamattina dalla dimensione della la sospensione per la nostra città tra ammobiliate inizio di ci fa comincia a delinearsi come città contenitore inizia perché non siamo a Milano proprio non lo saremo mai
Non sono mai c'è una cappa Poligrafica come quella milanese però è vero che iniziano a affacciarsi sul
Sul territorio nuove identità forme inedite forme inedite di identificazione di riconoscimento abbiamo trovato presento queste nelle parole dei testimoni privilegiati che abbiamo intervistato queste nuove identità ad esempio nelle modi nel nelle nuove grandi Elita aziendali che si comportano sempre coraggioso getti cosmopoliti sempre meno orientati al cioè spargono sapete inglese ecco questo saranno dicono sempre di più una dimensione internazionale
Abbiamo anche data fanno da contraltare a questi nomi a questi nuovi soggetti però anche gli esclusi dal mercato del lavoro i soggetti al punto che hanno con con le parole dell'assessore Torresino naufraghi dello sviluppo coloro che sono stati espulsi o dal processo produttivo oppure per non riescono per entrarci a questo a questi nuovi soci a quesiti quei soggetti poi si affiancano anche soggetti per possono essere individuati un po'come delle tribù dei degli ex degli abbonati sociale che si qua
Sia
Coalizzano attorno a delle nuove personalità ne ho incontrato questi ad esempio il tutto nel mondo della nuova guarda economico nel mondo delle professioni legate alla alla nuova finanza tutte nuove in estate come caratteristica perché tipica forse del
è la storia che la nostra città si rifanno più al
Nel nel processo di riconoscimento di se stessi si fanno non tanto la parte nera a una comunità aziendale quanto non appartengano punta professionale
A questi appunto abbiamo anche individuato l'emergere di segnali di segmenti sociali che fanno società senza anziché costruiscono il proprio il proprio futuro non in in vista della della che entra nella filiera dell'ora
De Rossi del valore della grande fabbrica ma lo costruiscono nelle mite negli interstizi del mercato alcuni esempi possono essere seppure la produzione di beni relazionali che comprende ma non si conclude nel nel terzo settore sempre la del traduzione di Claudio Bisio e multimediali
Oppure il tutte le iniziative di gestione dell'ambiente che sono nate attorno al alle firma Pacman
Processi accompagnamento da parte dell'ente pubblico
Altre strati ha sempre parlato molto del la cresta dal dal lavoro indipendente pure esprime una alcuni dati se non significative
Il fatto che innanzitutto nel nell'ambito la tessera pro dipendente il dato percentuale torinese come numero di occupati dipendenti rimane comunque di quindici punti percentuale minore rispetto alla media nazionale
E che comunque in valore assoluto si tratta di una forma di lavoro che coinvolge centocinquantasette mila persone in provincia di Torino se poi andiamo a guardare i dati della gestione separata dell'INPS il cosiddetto popolo del dodici tredici per cento
Vediamo come alla allora torto abbiamo hanno dal novantasei al novantanove apporto riscritta la giusta se no separata sono passati da quarantatré mila a settantadue mila
E questa sotto categorie questa categoria se prendiamo sulla sottocategoria che include fra le altre cose anche le collaborazioni coordinate e continuative vediamo che si è passati dai trentasei mila scritte novantasei hanno sessantuno mila novantotto ripeto trentasei mila scampo mila quasi raddoppiati
Naturalmente si tratta anche però nella nell'altra innovazione nate dopo l'indipendente è emerso nel corso di interviste anche come molti molto significativo cornuto importante lavoro migrante questo c'è stato molto utili intervista con fra come tali trasmissioni dati Caritas petrolifero perché per i nuovi soggetti migranti il lavoro dipendente sembra essere una una scelta fatta al momento in cui si vuole nonché sopravvivere grazie al lavoro i suoi a portare a termine un percorso di miglioramento prestare la propria vita
Un altro punto ora che vorrei sottolineare è quello del riferito alla all'immagine la clessidra che in temi ma prima metà fortemente ha funzionato nel corso della prima nella prima fase l'inchiesta emessa in tutti in quasi tutta l'intervista un una metafora che funziona sembra trattarsi bene a Torino sempre tenendo presente che essi stiamo parlando dal punto di vista e testimoni privilegiati abbia palesato possiamo adattare molto bene l'immagine la fissità abbiamo i costruita nel ciclo della subfornitura FIAT intervistato dottor Magnabosco della ferroviaria che abbiamo scritto gli artigiani abbiamo visto come i due punti di vista sano fra loro complementari però uno il futurista altro l'altro Zanzotto reato la clessidra l'altro il punto di vista basta questa flessibile in FIAT ci descrivono l'iter il nuovo modello di fornitura come modello i quella Grande Fabbrica si occupa di gestire dei sistemi sopra diktat i rapporti i rapporti con il fornitori primo secondo livello
Fornitori te punto sono le vicine che possono in grado di competere a livello internazionale
Perché hanno potuto fare salti pessime Stefano oggi investimenti formazione Pino diciamo quei pattern che sono state avvicinate perché non sono vengono committenti dall'altra parte l'intervista fatta con agli artigiani della ce ne ha il fenomeno si è stato descritto come un fenomeno verticistico quasi brutale chi non è in grado di
Dare seguito alle richieste della della grande impresa escluso dalla filiera subfornitura nos sono debbo farcela stessa medaglia ci ci sono stati descritti saccente i due punti di vista da tempo triste la grande impresa per il Senato il punto di vista degli artigiani direttamente sono più in basso alla lungo la filiera la subfornitura
D'altronde questo che cosa provocato che andiamo una parte i quelli in grado di competere a livello internazionale dall'altra assegnaste supplito il terzo quarto livello fino ad arrivare
Se non è sottoscala di cui pare professor Gallino comunque le imprese private in mano di mono committenza l'impresa che sono capaci di competere solo sulla qualità solo sui costi e non sulla qualità la metafora la crescita per l'abbiamo trovato anche per quello che il focus della ricetta cioè l'indagine su cui se lavoratori dipendenti lavoratore no allora lavoratori autonomi perché nelle nell'immagine dei dei testimoni privilegiati se non emerge principalmente due tipi di radar di lavoratori autonomi il settore auto
Un settore che alla pubblica amministrazione a Massimo Massimo poche nessuno dei servizi ma non del ma non poterono presentata perché e quindi possiede tali competenze tali da poter contrattare in in prima persona dall'altra parte invece viene viene visto un settore che visualizzato come costretto dal suo dipendente i parasubordinati questo che cito la CISL accise in verità sono dei subordinati
A questi vi è poi da questo punto di vista Minerva da porsi la domanda se è possibile che a Torino non si riescono a individuare delle formazioni sociali intermedi cioè se la struttura di questa clessidra non sia più più larga quanto non si creda
Trenta la risposta a questa domanda verrà nel quando re chiediamo di realizzare il Centro interviste sul campo sul territorio alcuni segnali comunque li abbiamo già li abbiamo già individuati assente un settore che ci sembra un esempio di innovazione dal basso un esempio di
Sosa quella che si dà un po'si allarga l'abbiamo trovato nel settore pulsioni ovvio audiovisive e multimediali a Torino c'è una realtà molto molto nota in questo periodo il consorzio che raggruppa ventidue futuri dipendenti in cui è compresa
Appunto la cooperativa lanterna magica per famosa perché ha realizzato la capitale legato credo
Era appunto la arriva partiamo dalla cooperativa altana Maria Maria un filo assicuro tutto l'indipendente questo questo è l'esempio di
Cento date sia di una una formazione sociale intermedia che riesce a mettersi in rete riesce a sviluppare le proprie competenze lascia sempre le proprie reti lunghe e ora arriva a vendere fino a Acciano suorine in Inghilterra come niente attività sudafricana
Perché questa questo questo è un esempio di buona pratica
Perché in questo caso si è avuto l'accompagnamento dal da parte di un soggetto terzo l'associazione Fert chiatte stimolato questi soggetti che di per sé si muovevano come molecole slegate l'una dall'altra a mettersi in rete quindi a tutt'ad esempio stimate a tutelare i propri diritti attraverso il mantenimento della proprietà dei dei loro prodotti ecco questo non è la risposta domanda sia tutto quanto ma come ossia stretta la sottopone la tesi del lavoro dipendente a Torino però interessante perché è un esempio di come si è realizzato un soggetto che si pone al centro uno dei pochi che abbiamo trovato le speriamo di trovarne Attias la scommessa de la nostra seconda fase di ricerche trovarne altri anche perché il Scala che vogliamo fare scala che vorremmo progettare proprio vorremmo che fossero Coco gettati con con quelli che vivono in questa che vino se esistono in questa sua statura con quelli che che possono essere rinnovati dal basso quindi coprogettare decenti esemplificativo la duplicità di questi soggetti che siano
Una parte centri di servizio e dall'attrazione citano per autopresentazione e di tutela mettono in conto che avendo già cominciato a a fare le prime interviste hai lavorato d'ottoni possiamo dire dei problemi che queste persone si si trovano a vedere non sono facilmente visibili
Da un punto di vista utilizza privilegiato state dollari rete non solo come l'accesso al credito non solo come l'accesso alla formazione matto problemi insorti tipo banale come ad esempio più citato in una casa in affitto quando parlo nel caso non si porta una busta paga ex quella casa editrice restarci se non si non si non si è questa condizione questa condizione in prima persona questa credo che sia la scommessa questo credo che sa anche il la la la via da seguire per la progettazione dei cala c'è una progettazione parta
Da Napoli in da Napoli quali servizi calibrati sul soggetta per andiamo ad indagare e che favorisca nello stesso tempo la l'autorappresentazione la tutela grazie
Grazie Dario
Ma io
Inizierei la discussione di oggi pomeriggio
Chiedendo ai nostri interlocutori
Di interagire
Fondamentalmente intorno
Tra i problemi
Il primo
Noi stamattina abbiamo discusso con le istituzioni locali
Di questa idea
Di
Realizzare
Sperimentalmente
In sette città europee che somme sette città del Progetto Milano Torino Genova Napoli Valencia Parigi e Berlino
Dei centri di aggregazione del lavoro autonomo
Non abbiamo dato per scontato che questi centri di aggregazione del lavoro un tono debbono essere pubblici
Anzi
Nella discussione di stamane
Si diceva che potevano essere accompagnati dal pubblico lo potevano essere terminali di una rete
Di una rete in cui ci sono sia le forze di rappresentanza
Dicono che era il mondo del fordismo che si incontra con i soggetti del lavoro post fordista ad esempio questa è un'ipotesi che stamane
Emergeva nella rivisitazione del concetto di coesione sociale di concertazione da parte delle forze sociali CM al sindacato eccetera
Però io chiederei ai nostri interlocutori di ragionare intorno a questo
Partendo un po'dalla provocazione che io ho fatto stamattina
La provocazione ma molto semplice in una città come Torino ad esempio ho detto che questa idea
Era stata
Immediatamente
Recepita come un'esigenza
Da parte di primo livello dalla Caritas che dice ma noi oggi come oggi abbiamo già intenzione come Caritas di aprire uno sportello per il lavoro autonomo perché molti degli immigrati vanno in questa direzione
Stata
Precipita anche altrettanto favorevolmente da strutture come le rappresentanze degli artigiani che dicono ma noi oggi ci dobbiamo confrontare con questo e
Guardata con attenzione
Dalle strutture sindacali che si pongono il problema di organizzare queste nuove figure dello
Però è chiaro che se noi parliamo dei Carpazi
E parliamo di luoghi in cui si
Rappresenta
Ho sita rappresentazione questa nuova composizione sociale
Dobbiamo ragionare
Su una composizione sociale nuove forme dei lavori dentro il quale ritorno fuori i problemi dell'ambiguità ed l'ambivalenza di cui si discuteva oggi perché ad esempio queste nuove figure dei lavori a secondo di come vengono osservate
Vengono definiti ad esempio imprenditore se si guarda alla complessità delle relazioni che uno deve avere per stare sul mercato continuamente in cambiamento e anche per essere nomade molto attivo per usare una definizione di sintesi
Vengono letti come dei proletari o Id
Se si guarda ad esempio l'estensione da una giornata lavorativa sociale ovvio che qui non siamo di fronte alle otto ore ma probabilmente siamo di fronte a dieci dodici ore al giorno
Diceva Croce stamattina dice per mia figlia il sabato o domenica non esiste mentre invece per me che facevo il sindacalista
Dato sacrale sabato la domenica o le otto ore da questo punto
Vengono visti come soggetti che la flessibilità
Da parte dell'impresa
Se si guarda ad esempio la loro capacità di adattarsi al committente
C'è una grande capacità di essere adattive rispetto ai tanti committente ideale
Possono essere letti come precari se si guardano le forme contrattuali
Perché le forme contrattuali non solo il massimo delle garanzie diciamolo chiaramente
La partita IVA la lettera di incarico non è il massimo dalla dalla zia quindi ovviamente se si guardano dal punto di vista delle forme contrattuali sono dei precari
Possono essere letti come i protagonisti dalla nuova economia
Se si guarda ad esempio loro capacità di mangiare futuro di stare dentro i processi ad immaginare un futuro e anche di legge i processi di innovazione
Mi fermo qua vedete benissimo così come a secondo di come si guarda
Questa queste figure molteplici è chiaro che se ne ha una interpretazione da cui discende poi l'interpretazione che uno da a un'idea o una metafora come quello dei cala cioè dei luoghi ove queste figure possono incominciare a dare rappresentazione disse
Questo mi pare il primo punto
Il secondo punto secondo punto che riguarda molto Torino ma che riguarda un ragionamento in generale che ne abbiam fatto dentro Moriana
Non abbiamo molto usato queste tre categorie
Rispetto a mutamento dalla composizione sociale e nuove forme dei lavori
Noi vediamo che c'è un forte processo di innovazione dall'alto cioè per essere chiari ed espliciti
è chiaro che il processo che Magnabosco chiama con parola dopo parola dolce di terziarizzazione della figlia è stato un processo di innovazione dall'alto
Che ha prodotto outsourcing esternalizzazione nuove funzioni o addirittura internalizzazioni completamente nuovo
Quindi diciamo che un soggetto forte come la FIAT che si scompone sul suo territorio locale e dentro la dimensione e si allargano dimensione globale produce ovviamente processi di innovazione dall'alto
Dentro il quale in molte filiere che rimangono a questa innovazione dall'alto troviamo figura di questo genere
Poi abbiamo
Processi di resistenza
Perché ovviamente non sempre questi cambiamenti vengono ritenuti come l'eccellenza anzi molto spesso dentro questi processi c'è la precarizzazione ce la marginalità
Non c'è più la sicurezza non c'è più la garanzia non c'è più la certezza dalla pensione diciamolo chiaramente non c'è più e quindi ovviamente dentro questo è chiaro che ci sono processi di resistenza questo cambiamento dentro il quale ci sono coalizioni sterminati
Poi c'è questa terza componente
Di una innovazione dal basso
In cui i soggetti partendo da sé
Cercano di darsi reti di mutualità
Reti di relazione aumentare il loro capitale sociale cioè in parole povere contare di più
Ovvio che noi come Progetto tendiamo ad enfatizzare molto quelle minimo di esperienza di autorganizzazione autodeterminazione di innovazione dal basso
Anche perché diciamolo chiaramente
Dal dibattito di questa mattina dal sindaco al ministro c'è nella cultura politica una forte attenzione all'innovazione dall'alto non potrebbe essere altrimenti
C'è una minore attenzione all'innovazione dal basso ai processi di autorganizzazione quindi lo diciamo enfatizziamo anche queste cose
Quindi
Io direi che partirei da questi due punti
Aggiungendo un terzo
Che
Riprendendo quello che dicevo stamane
Credo che ognuno dei nostri interlocutori oltre ad avere un opinione su quello che sta avvenendo rispetto le nuove figure del lavoro
Può anche prendere rispetta la cassetta degli attrezzi che noi utilizziamo da un punto di vista teorico e metodologico nel fare questo progetto
Le parole chiave sono tante
Si va
Dal tema caro D'Agostino che lancia dentro questa transizione il problema dei lavori eccetera
Al tema
Caro amanti ad esempio
Che ci ha scritto anche un libro in cui analizzando uno spicchio di questa composizione sociale
Lui ha parlato di nuovi benestanti uno spicchio di questo cioè non è che manchi definisce tutto questo processo complesso che ho descritto che ho descritto come i benestanti analizzando la però uno spicchio un sentimento molto mirato lui gli definisce i nuovi benestanti
Gabriele Polo che un altro che interverrà dei nostri lavori appena scritto un libro in cui invece che andare a vedere lo spicchio dei benestanti ha guardato lo spicchio dei marginali dentro questo processo vedete come a secondo del punto di osservazione del segmento ognuno privilegia ed enfatizza una parte di queste
Come abbiamo parecchie parole chiave
C'è chi parla Sennett parla addirittura di mutazione del carattere
Rispetto a questa grande transizione dalla flessibilità dei lavori
Nel senso che viene meno la capacità di fare un racconto in maniera continuativa
Dentro la continuità del lavoro
A tempo indeterminato che va dall'entrata in fabbrica fino alla pensione quindi venendo meno questa continuità del racconto viene meno anche tutto un discorso che rimanda legame sociale all'appartenenza eccetera
Io sono assolutamente convinto
Che oggi come oggi chi sta dentro queste nuove forme di professione e costretto certamente a fare sincretismo biografico cioè a mettere assieme pezzi della propria vita in maniera sincretica e non più in maniera lineare
Però ecco questi sono i tre temi molto vasti
Sul quale direi che si può iniziare a discutere
Darei per primo la parola Maurizio poniamo Magnabosco del gruppo FIAT
Spiega pregando Maurizio fondamentalmente di ragionare intorno al modello Della terziarizzazione dalla fabbrica modulare cioè il modello dell'innovazione dall'alto
Dopo di che a uno a uno da lei prima da lì poi successivamente la parola Magni
Poi
Al DTT
Dalla CGIL e poi lentamente fare salire sul palco tutti quanti per andare avanti nella discussione prego Maurizio
Grazie
Ma
Credo che come dire sia difficile dire
Delle cose nuove con riferimento ai al modello organizzativo che
Vorrei dire a partire dalla metà degli anni novanta
Le
La grande industria si è data come forma come modello di riferimento della propria attività di trasformazione del prodotto parliamo di questo e la grande industria non è solo Manufacture non è sull'attività produttiva anche attività di progettazione di sviluppo di prodotti attività di marketing di di scelte strategiche ma noi oggi ora parliamo di questo
Potrebbe essere interessante anche vedere se ci sono e che su questo Aldo Bonomi sta scrutando con molta curiosità
Se ci sono poi dei collegamenti diretti o indiretti fra i cambiamenti dell'organizzazione del lavoro quindi il cambiamento il passaggio dal fordismo al post fordismo che può essere connotato in modi diversi la fabbrica integrata la fabbrica modulare
E quant'altro e il modello col quale si va a come dire alla ricerca di nuovi mercati la globalizzazione
Io dico subito che nell'esperienza
Viene quindi nelle in quello che è capitato nel gruppo FIAT fino fino ad oggi non c'è alcun collegamento diretto fra le due cose nel senso che
Ritengo e in in per come per poter competere necessarie entrambe ci vuole un po'un grande processo di
Innovazione nella nel controllo dei consentitemelo ripetizione dei processi produttivi da un lato nel governo meglio di processi produttivi così come dall'altro
L'impresa questo direi che
Persino ovvio con riferimento al assetto l'automobilistico ma in generale l'impresa
Deve andare alla ricerca di nuovi mercati in forme in modi che in questo momento chiamiamo definiamo globalizzazione su questo poi vorrei fare un discorso un po'a parte perché a mio avviso nel tempo Comi considera ecco se comunque ucciderai
è necessario fare alcune precisazioni
Allora parliamo della
Del modello di governo del sistema produttivo allora
La come dire la competizione fra i produttori prendiamolo come un dato di fatto non entriamo non facciamo la discussione dove porta se necessario prendiamolo come un dato di fatto allora è chiaro che
Abbiamo ci siamo ritrovati sul finire degli anni ottanta a livello mondiale
Ad una ad un generale gli delle livellamento della capacità produttiva competitiva fra i produttori tutti avevano la medesima tecnologia tutti avevano la medesima
Intensità del lavoro del lavoro umano tutti avevano il medesimo prodotto anche gli ultimi produttori che si erano affacciati sul mercato questo non valeva solo per l'automobile valeva anche per la il Fai valeva per i beni di consumo in generale
I mercati erano mercati di sostituzione i mercati maturi ma il mercato non era più in espansione sia perché la gente si era stancata di cambiare lei fa il televisore l'automobile sia perché non c'era crescita demografica
Purché bisognava come dire stanare clienti e bisognava come dire portarlo no qui Ricci farlo ritornare a sullo scaffale a scegliere dei prodotti la strada
La strada più immediata più diretto a non facile da fare dato per scontato che gradiente di innovazione che il prodotto si porta dietro è quello che il progresso scientifico può dare era quella dei prezzi
Allora la fabbrica
Integrata prima e il processo di terziarizzazione che porta nella sua espressione più estrema peraltro non ancora realizzata in termini come dire compiuti se non in qualche raro esempio e in qualche raro esempio ancora un modello
Porta come dire ad attribuire alcune delle attività
Gran parte né di dire delle attività di supporto al sistema produttivo all'esterno affidarle è un esterno dove le mura della fabbrica sono scomparse perché è un esterno che fa venire dentro dei degli specialisti a fare lenti del materiale
A fare la manutenzione oppure vengono affidate per davvero un esterno che fisicamente lontano dalla fabbrica perfezionare
Il presupposto è che il produttore del bene in che stiamo considerando che si automobile sia televisore concentra le proprie capacità intellettuali e finanziarie sul core sull'attività fondamentale innovare il prodotto
Mentre tutto quello che ruota intorno in termini di servizio viene fatto da da come dire da soggetti che sono in grado di svolgere questa attività
Con un rapporto prezzo qualità migliore
Faccio un esempio banale perché questa la domanda che si pongono anche cipolle sindacato Mirafiori piuttosto che gli operai a Mirafiori ma perché la TNT
Deve fare meglio l'handling quindi la in modo l'abilitazione dei materiali di quanto non lo facevano i carrellisti di Mirafiori dentro la Mirafiori stessa dentro Rivalta dentro messi dentro persino e così via
Lo fa medio per una sola ragione che la la TNT può nei propri magazzini e quindi dei costi fissi che lei ha scusate se faccio degli esempi voto vai ma credo che sia meglio capire
Può ammortizzare i propri i propri investimenti stoccato nei propri magazzini bene anche di altri soggetti e quindi come dire ha una ricaduta sulle tariffe che lei pratica inferiore a quello che dovrebbe praticare la l'azienda che prima aveva una Forte verticalizzazione del proprio processo produttivo questo è l'esempio più banale perché poi se dall'attività della movimentazione del materiale ci spostiamo nell'ambito dei servizi informatici bene
Allora questo è certo che ci sono delle società ci sono dei soggetti che fanno attività informatica Progetto Nord software in modo estremamente più aggressivo più competitivo sia in termini di costi ma subito in termini di qualità di cosa viene offerto di quanto non posso fare la grande industria col suo apparato burocratico e così via dunque alla alla base di questa scelta c'è una ragione come dire che il che di sviluppo del mercato bisogna far sì che come dire i beni che vengono prodotti abbiano dei prezzi che siano tali da Conte alimentarlo ancora questo mercato
Questa è una come dire a con riferimento ai modelli questa è una visione che già superata si parla oggi di fabbrica modulare nella fabbrica modulare
Ci sono anche delle attività che erano considerati fino a ieri core cioè fondamentale incerto processo produttivo che possono essere Spezia risate perché perché sullo scenario né nel territorio allargato compaiono o ci sono dei soggetti che hanno a loro volta investito in capacità tecnologica e e questo è l'esempio che adesso io non conosco più son sei mesi che non son più a Mirafiori ma insomma
Credo di conoscerne le origini che al fenomeno che porta un costruttore uno uno stampatore di particolari
Come dire
Sì di secondaria importanza a diventare stampatore di scocca di vettura no al caso delle delle presse derivata è un soggetto che è in grado di porsi come dire
In termini di qualità dentro un processo tradizionale attenzione anche qui anche qui vale lo stesso concerto la TNT
Una linea di presse come è noto in una star in una fabbrica di tumori non è mai saturata al cento per cento i costi di investimento sono molto elevati si lavora a lotti e quindi è credibile che lui possa utilizzare i propri impianti più di quanto non faccia costruttore finale di automobili che lavora soltanto per la sua produzione
In questa in questa lettura
La fabbrica si scompone si compone per davvero usando le parole di Bonomi le le le mura scompaiono perché il dentro o fuori non si capisce più cose si allarga il territorio e dentro il vecchio perimetro ecco teniamolo coro come riferimento compaiono più soggetti che hanno da un punto di vista della sequenza del lavoro la stessa come dire connotazione organizzativa della fabbrica tradizionale che pur tuttavia lavorano come soggetti giuridicamente indipendenti l'uno dall'altro dal punto di vista del governo di questo sistema sicuramente si pongono problemi più più complessi
Perché era facile identificare prima
Come dire l'autorità con l'autorevolezza le competenze con il comando in questo contesto le cose sono diverse nessuno in grado oggi di fare previsioni rispetto al funzionamento Verdi sistema come questo si conosce una sola fabbrica di automobili
Che funzioni questo modo è quella di residente in Brasile
Do assegnati dietro di veicoli commerciali
La globalizzazione
Allora ecco io credo che quando noi parliamo di globalizzazione dobbiamo porci
Tre domande che cos'è la globalizzazione che differenza c'è per esempio fra quella che nuota Chiavola internazionalizzazione
è questa domanda io nel dibattito non l'ho mai vista nella discussione che si fa che differenza c'è ma quando parlavamo della ITT
Che differenza c'è fra la ITT l'azienda multinazionale e la globalizzazione che fa la General Motors per esempio alla per la domanda sta però che cos'è la globalizzazione perché si fa la Globo perché c'è globali globalizzazione dove si fa la globalizzazione
Allora intanto la differenza fra come dire la prima almeno così come l'abbiamo
Disegnata e la stiamo praticando in FIAT fra l'idea dell'azienda globale e l'idea dell'azienda internazionale che l'azienda globale sicuramente ha una presenza fuori dal proprio territorio direzionale non solo commerciale ma anche produttiva punto dunque si va in un paese e si mette in piedi una fabbrica l'azienda internazionale di antica memoria non si poneva questo problema
Lavorava secondo come dire le opportunità coglieva le occasioni potevo mettere i piedi la fabbrica oppure poteva essere presente soltanto con una struttura commerciale avendo si capisce in quelle con in quel contesto dominio del mercato allora oggi globalizzazione vuol dire presenza della fabbrica la presenza della fabbrica il prerequisito per poter entrare su quel mercato giustamente quel Paese che si chiami in via
Che si chiami Brasile Russia Cina così via io e Turchia per tutti è forse un po'meno la Polonia
Sono paesi nei quali giustamente l'espansione del mercato passa attraverso non la come dire l'acquisizione di beni che vengono da oltre confine ma attraverso la crescita la nascita prima la Grecia poi di una struttura industriale che quindi crea ricchezza proprio interno non solo in questi Paesi il contenuto locale del prodotto contenuto locale inteso come il controvalore rispetto al costo finale e e molto elevato
Pari al sessanta settanta settantacinque per cento del prodotto dunque il prezzo che paga in quel Paese alla globalizzazione
Quello quindi di una presenza tecnologicamente avanzata e quindi con una capacità di pensiero come dire non solo di gestione della fabbrica ma anche scientifico che non c'è in quel Paese
Paga questo prezzo con una ricaduta sull'occupazione molto forte
La preoccupazione della che come dire che che c'è dietro questa parola dista molto sul sotto il profilo sindacale lasciamo stare le tematiche dissi alte le e così via perché altrimenti che ci complichiamo la vita prestiamo su questo versante visto che parliamo di lavoro
Stanno nel fatto che una presenza di questo tipo porta via lavoro rispetto al paese da dove parte questa fabbrica se quel perché questo possa capitare dovrebbe dovrebbero venire due cose da un lato in quel nel paese dove devo mettere in piedi la fabbrica cessa un flusso di importazione dall'Italia verso l'India
Ora dall'Italia verso l'India non si è mai veduta nessuna macchina è impossibile perché nessuno può permettersi in quel paese di pagare le vetture attrezzo che noi costruiamo né e tanto meno con le stars che sono sopra le importazioni del settanta per cento
Dall'altro lato però non esistono neanche flussi contrari la Palio che verrà costruita in India non sarà mai una vettura che viene in Italia
Per due ragioni primo perché i prezzi se fossero quelli sarebbero come dire prezzi che rompono il mercato dunque ci sarebbero delle tasse da parte della Comunità europea economica che difendono d'ingresso di quel prodotto ma dall'altro lato
Quella fabbrica che nasce in quel Paese nasce per assecondare quel mercato che cresce
Questo non è soltanto un modello è una realtà il ed è l'esempio del Brasile
Brasile la Fiaso e c'è una fabbrica che è nata
Che è nata s'venti venticinque anni fa è stata pensata venticinque anni fa son vent'anni che funziona
Il mercato quando è scesa FIAT in Brasile per noi non c'era mercato oggi FIAT in quel Paese a circa trenta per cento del mercato non esiste un prodotto che torna indietro se no se no prodotti di nicchia che non cambiano la sostanza
Tant'è che spesso lo scambio fra i due Paesi è pari de arrivano dei Fiorini vanno aggiunte le tipo abbiamo venduto
Trenta quaranta mila tipo qualche anno fa in Brasile quindi c'è uno scambio pari fra anche perché queste sono come dire sono partite che sono regolate dai governi in termini proprio di Bilancia di bilancia commerciale
Dunque come dire
Il problema della delle conseguenze dell'industrializzazione dei paesi in via di sviluppo chiama medico sia presso la globalizzazione sono conseguenze che sulla base delle previsioni che possiamo fare noi in questo momento
Non non non ci sono conseguenze che non siamo in grado che non vedremo noi ecco buona società enti sono questi
Se i tempi sono questi non sono conseguenze che vedremo nove
Non lo so fra trent'anni che cosa potrà essere però mi sembra un po'prematuro discutere di queste cose dunque non non siamo nelle condizioni di dover vedere le conseguenze di questo fatto come ricaduta sulla economia del nostro Paese quindi sui livelli occupazionali
D'altra parte i livelli produttivi fatti in Italia
Di FIAT Auto non sono come dire sono livelli produttivi che hanno sempre assecondato al mercato la crescita una diminuzione della produzione e stata strettamente correlato al mercato mercato italiano e mercato e mercato europeo allora Torino cosa cosa rimane a Torino perché io faccio delle considerazioni molto sommarie comprende capire anche perché non vogliono che era nessuno ma corre e legittima la domanda se come dire la grande industria terziario Ytzhak
Che cosa rimane del patrimonio di conoscenze che la casta grande industria nel bene o nel male portava con sé che cosa cosa è di questa cultura del lavoro di questa capacità di fare Fabbrica capacità di fare prodotto capacità di fare mercato
Ma io credo che
Come dire discutevamo ancora a pranzo con con con Bonomi ecco
Con Revelli ma io credo che Torino
Come dire sia un territorio sul quale
Sono radicati dei mestieri forti che non sono come dire clonabile i in un Paese che si apre al mondo industriale come si come dire come se si potesse pantografo fare una realtà fatta di conoscenze profonde
Cresciute col tempo i nello spazio con cui si fa una fabbrica
Non è possibile questa una possibile perché non sono in grado di fare gli investimenti sosterrebbero questa crescita perché per quanto l'ingegner indiani siano degli ingegneri bravissimi
Loro fino a questo momento sono in grado di fare i programmi di sorte della della della Swissair non sono in grado di mettere in piedi una struttura industriale
Che produca automobili computer se che progetti pardon proprio automobili computer se telefonini come in Europa allora Torino rimane il territorio nel quale queste competenze come dire
Vorrei che crescono ancora di più nella fabbrica nell'azienda che concentra le proprie capacità intellettuale le proprie risorse finanziarie nella parte alta del mestiere queste crescono ancora di più si tiene a Torino per progettare la tua mobili no Giugiaro e Pininfarina
Bertone e quant'altro
Credo che come dire sia questo ecco il dal punto di visto dalla parte di chi come ricordavi tu di chi progetta sistemi e ovviamente io non sto facendo l'analista di sotto e non non sta a me fa questo tipo di analisi
Mi fermo qua
Avevo previsto manchi ma a questo punto passerà invece visto che un proprio è interrotta io mi fermo qua non sta a me chi sta sotto allora presupponendo e spero che nella banche non sospenda dicendogli che sta sotto perché la sua funzione però ovviamente che sta sotto la composizione sociale se mi sta in alto a progettare c'è qualcuno che sta sotto a lavorare la composizione sociale e osservare le ricadute in questa in questa questa processi e la coesione sociale marittima approvate poi
Sì allora ovviamente il punto di vista del sindacato non può che essere il punto di vista di chi sta sotto perché altrimenti rappresentiamo altro che non i lavoratori allora direi che la mia esperienza di un anno di lavoro annidino e quindi di un anno di rapporto con quelli che stando sotto in una maniera o nell'altra
Con le varie forme di il rapporto di lavoro atipico mi fa pensare che chi sta sotto qualche problema a questo punto come cioè la e ce la vedo forte
Allora intanto i lavoratori che arrivano al meeting sono lavoratori direi di due tipi non ci arrivano sicuramente i super professionisti quelli che hanno la pluri committenza quelli che hanno una capacità di stare sul mercato di acquisti di avere tutte le cose che gli servono senza bisogno di un intervento sindacale sono quelli che sanno dettare loro le regole del gioco perché hanno una capacità non solo data da una formazione alta ma anche da una capacità di auto imprenditoria che riescono a da esplicare completamente da soli
Quelli che arrivano anni il allo sportello della CGIL sono essenzialmente direi una piccola parte che definirei quelli famosi della strozzatura della clessidra
E per cui quei lavoratori che bene o male in questa situazione
Chi si trovano ci provano a starci anche bene e che quindi hanno accettato il fatto che ci sia una un lavoro atipico un mercato globale e che in questo trovino poi delle risorse particolari e che vengono al sindacato chiedendo servizi essenzialmente e strumenti per imparare ad autotutelarsi da soli
La richiesta che ti fanno essenzialmente proprio quella di una formazione non su come se sulla formazione professionale vera e propria ma una formazione su come si contratta
Sono quelli che riescono proprio perché sono anche un po'più forte degli altri ad arrivare il sindacato con un contratto in mano che non hanno ancora firmato e che ti chiedono di controllare per vedere se ci sono delle delle clausole contrattuali che potrebbero danneggiarli no quindi persone che hanno direi una possibilità contrattuale abbastanza buona
Ma la maggior parte dei lavoratori che arrivano non sono quelli sono quelli che stanno proprio messi peggio direi
Sono i lavoratori che della flessibilità e della precarietà della gli altri diciamo gli atti PC
Che non si riconoscono non riconoscono una scelta nel loro essere lavoratori atipici ma si ritrovano imposto il pane della tipicità come uno in coppa né che possono mangiare
E qui è varia direi la platea perché non è questa situazione non è collegata alla professionalità e trasversale direi a a tutti io contro i medici fiscali dell'INPS che sono atipici pur essendo laureati e che hanno un problema che è quello di riuscire a portare a casa un quanto noto collo d'intesa Collins o qualche cosa che li tuteli molto di più di quanto non siano tutelati adesso con il pagamento a notula
Ma arrivano anche gli interinali che creando perlomeno quelli che incontro io generalmente bassa professionalità un titolo di studio che
Quello della della licenza media e che hanno una serie di altri problemi dopodiché c'è tutto il mondo del para subordinato e io direi proprio il paranormale perché sono persone che non si capisce bene che cosa siano sono dipendenti mascherati da autonomi sono autonomi che stanno facendo il dipendente in una maniera meno costosa non si capisce non lo capiscono neanche loro spesso e volentieri perché si accorgono di non essere dei dipendenti soltanto quando hanno da fare una rivendicazione ti dicono mi hanno assunto il contratto di collaborazione quindi la prima spiegazione te li devi dare che lì non c'è nessuna assunzione
Che sono delle persone sono degli imprenditori sono un un rapporto con un committente e non con un datore di lavoro
Per cui in hanno una prestazione d'opera e non un contratto di lavoro subordinato per cui tutta una serie di protezioni sociali che loro pensano di avere se ne sono perse per strada stipulando quel tipo di rapporto
Ora sia coscienza di questa situazione e ha potere potrà
è una partita IVA una consulenza una prestazione d'opera intellettuale o quant'altro se le compra perché ha come dire anche il potere economico in mano chi non ce l'ha se ne soltanto perse per cui viene a chiedere al sindacato delle cose molto banali
Non vengono a chiedere le massime teorie su quello che sarà della globalizzazione o del mercato di lavoro per loro la flessibilità è una specie di dogma mi hanno detto che c'è
Mi hanno detto che questo sarà il mio futuro e ci sto dentro come posso o addirittura una sorta di profezia di Nostradamus sono prima o poi doveva succedere questa roba qua per cui ci sto dentro cercando di annaspare come posso
Quello che c'è di trasversale fra questi lavoratori che sono la fascia bassa è veramente una direi Granta per una sorta di rapporto con il futuro che abbastanza drammatico i problemi che loro hanno non sono sono problemi di tutti i giorni che cosa mi succede se domani mi è un po'una gamba
E un contratto di lavoro a collaborazione
Che cosa mi succede se resto incinta e voglio fare un figlio cioè una delle degli eventi più belli nella vita della donna di una donna diventa una paura perché pensi che se non hanno un rapporto di lavoro subordinato
E forse dovresti dovrai ricorrere a decisioni un po'drastiche per non perdere il posto di lavoro
Emblematica la storia di una lavoratrice che io ho incontrato una lavoratrice interinale e premetto che non c'è nessuna azione come dire negativa né da parte dell'agenzia interinale né da parte della azienda utilizzatrice che ha utilizzato questa lavoratrice ma c'è stata una rinuncia di diritti da parte della forati Alice perché ed è una un caso che mi ha fatto molto riflettere perché questa donna che si trovava a lavorare in un'azienda con una lavoratrice
Per col ad una mansione che non era una mansione nemmeno troppo pesante per un'altra donna per lei che aspettava un bimbo in un'età non più tanto tanto verde e con una situazione personale sua che era che stabiliva una maternità a rischio ad un certo punto si è trovata a dover decidere se chiedere
All'azienda utilizzatrice che sicuramente avrebbe capito che all'agenzia interinale di cambiarle mansioni e quindi uscire allo scoperto riguarda quello che era il suo stato oppure stare zitta e sperare in un rinnovo di contratto cioè questa situazione mi ha veramente passato come dire tutta la paura che questi lavoratori quando non sono forti stento no e si giocano delle situazioni che sono estremamente difficili allora su questi lavoratori direi che le richieste che loro fanno sono essenzialmente di due tipi al sindacato una protezione quando sono insider vale a dire quando sono all'interno di una situazione lavorativa ed è una trattazione che va dalla dallo scoprire se c'è un abuso
Nei loro confronti e quindi un utilizzo
In proprio di un contratto di lavoro penso ad esempio alle commesse che hanno rapporti di lavoro in associazione in partecipazione
Molte di loro sono né più e né meno delle dipendenti che dovrebbero avere un contratto del commercio normalmente invece si ritrovano a diventare associati in una situazione dove non hanno
Tredicesima quattordicesima ferie indennità per le malattie dove non hanno nessun tipo di protezione e soprattutto drammaticamente non hanno un futuro pensionistico allora
Queste situazioni sono le situazioni che questi lavoratori vengono a denunciare il sindacato
E guardate sarà saranno probabilmente tutti rimasti dei sani Ford distinti scusatemi per il summit ma la cosa che loro vogliono e che chiedono al posto fisso cioè io devo dire che non ne ho incontrato uno in di questa fascia tiene quindi una fascia bassa
Che dica come sono contento vogliono fare un mese qua un mese la due mesi
Me ne vado da un'altra parte perché gli manca quella piena certezza del futuro in questa maniera perché vivono il futuro non come una possibilità progettuale ma come una sorta di di paura come una una minaccia che può arrivare da un momento all'altro a cambiare la loro vita basta veramente poco per passare dalla soglia di di un lavoratore normale alla soglia di povertà in queste situazioni perché d'altra parte c'è un sistema di Welfare che un sistema di welfare progettato e tarato tutto sul lavoro dipendente sul lavoro fordista
Il lavoratore che quando diventa insider quanto sta cioè outsider scusato quando sta fuori dalla sua condizione di lavoratore che cosa gli resta allora è necessario che le tutele si esprimiamo su questi lavoratori
In due momenti sia nel momento in cui sto lavorando e quindi possa avere delle certezze rispetto al mio lavoro sto pensando alla legge Smuraglia in questo momento che è lì che aspetta perché CPT e che danni penso spero che Smuraglia la vedrà applicata perché c'è un po'avanti con gli anni ma temo che non lo so se ce la farà povero uomo e comunque oppure una serie di protezioni che arrivino anche per il momento in cui tu non stai lavorando
Quello che questi lavoratori ti chiedono quando vengono al sindacato è oltre che mi difendo il bando lavoro e come faccio davvero a comprarmi la lavatrice annata perché non ha messo via neanche una lira voi questo rapporto di lavoro
Cosa farò quando sarò vecchio e non aveva neanche da comprarmi la corda per in picchiarmi che cosa farò seguirà un po'una gamba che cosa faccio cosa farò domani
Io credo che a questa risposta cioè che sia necessario pensare un attimo
A questa a dare una risposta a questa serie di domande che sono proprio le domande che che la gente ti porta cioè non gliene può fregar de meno scusatemi il termine di cosa sarà del sistema economico che cosa succederà allora interessa il quotidiano il domani
E io credo che sia un bel punto interrogativo su cui e necessario riflettere ecco forse Itala potranno in un certo senso raccogliere e portare le richieste di protezione sociale che questi lavoratori fanno diventare un uno strumento di rappresentanza
Diverso chi dovrebbe legiferare in una maniera diversa mi si chiedeva in un'intervista se penso che la il sindacato possa essere non come dire un antagonista un concorrente delicata non credo perché credo che il sindacato debba fare
E spero che lo faccia
Sempre di cioè che lo scopo del sindacato sia quello di tutelare i lavoratori nel momento in cui lavorano e subiscono delle diciamo delle situazioni che non sono legali dopodiché penso che non ci sia problemi di
Concorrenza
Ma anche
Ma mi sembrerebbe strano voglio dire che in un in una una nazione in cui quattro cinque milioni di persone fanno tra imprenditori e lavoratori autonomi più ce ne sarà un altro milioncino nel sommerso
Che se la sbattere solo ci siano altre persone che non vogliono fare i dipendenti cioè siamo già una quota elevatissima di scelte alternativa al lavoro dipendente quindi sembra normale che il sogno antico insomma è dignitoso di una subordinazione fitte liceo regolata
Resti quello della maggioranza delle persone in cui questo elemento
Che tu hai detto dello per la prevedibilità di quello che ti capita è normale lo erano i nostri genitori i nostri nonni Noemi in buona parte di noi insomma questo non può anzi s'Celestre stupiti di quanti soggetti in questo Paese come Bonomi è testimoniato più volte sono già fuori dello schema europeo medio
E quindi siamo a oltre insomma mi sembra difficile pensare che altri milioni si buttino nell'arena dell'auto imprenditorialità
Per quanto riguarda certo sentendo il il Bonomi voglio dire
Siti sulla proprio qui stato esposto Pelizza da Volpedo qualche tempo fa in una bellissima mostra insomma la distanza della storia le buste trovai che sono l'archetipo delle tue macchinette insomma aveva fatti i grandi agitatori anarchici
Puecher perduti è e qui invece che vogliamo fare quel comuni con la FIAT e con l'azienda fantastico
Per dire
Troppo bello per essere vero
Troppo previdenza è troppo bello per essere vero
E li voglio dire fissato no voglio dire questo in le mie riserve cemento e penso ricollegandomi all'intervento precedente che il problema di etica pubblica di intervento sia quello di una protezione sociale adeguata
Avete sul che non è quella dei lavoratori dipendenti indipendenti o del dodici per cento una protezione universalistica dei cittadini
Più bassa di quella che c'è immediata alcuni oggi ma che oggi cioè mostra la corda insomma non solo da noi insomma una posizione sociale fondata sul lavoro dipendente come schema
Questo mi sembra una cosa viva decisiva di civilizzazione insomma che ride che riguarda tutti sindacato eccetera eccetera e tra i quali il fatto che si levino delle voci collettive a chiederlo è decisivo perché se no non capita
Io non credo quindi alla strada Smuraglia
Nella maniera più assoluta ma credo invece che questo come altri problemi vada riversato in una revisione di un sistema di protezione sociale che sia adatto anche quelli che non lavorano tra l'altro perché gli eventi che tu hai citato sono eventi che possono capitare
E capitano molto spesso fuori
Della dimensione lavorativa e quindi uno stato moderno e civile deve pensarci poi ci prova dei costi a distribuzione questo mi sembra il punto
Sul resto io credo che le istituzioni locali possono essere amiche
E possono interpretare ma non possono essere promotrice perché tanto sito Torresino sa benissimo queste famose a fatica a far le cose elementari che richiede la gente normale come l'ordine la pulizia e la mobilità se quindi si mettono in giro a dire che vogliono fare anche lo sviluppo per un po'la cosa va bene ma poi comincia a far girare cioè voglio e non funzionano elettoralmente né sotto il profilo dello scambio cittadino amministrazione
Le imprese grandi e piccole quelle che col che Magatti chiama l'impresa responsabile possono esserci o non esserci possono anche non esserci non è obbligatorio per un'impresa essere responsabile solamente lo diventa dopo il conflitto qualche volta
Se siamo fortunati voglio dire in un certo ambiente le marche di Merloni noi troviamo un'impresa naturalmente responsabile per le ha creduto creme cresciuto diciamo all'interno di un ambiente
Di uno dei punti di capitalismo che questo piatto un qui è meno semplice la cosa anche se uno scambio una royalty sociale la si può chiedere ma la si può chiedere non viene data gratis su questo sono convinto è uno scambio civile ma uno scambio cioè non non è che improvvisamente voglio dire
Lo dissi facciamo citare uno questo non abbia quindi devo difficile un conto è certo più interlocutori favorevole amici si sono più queste cose funzionano naturalmente anche per il costano richiedono visibilità devono essere legittimate insomma non possono essere negli scantinati che improvvisamente si animano questo è evidente questo va bene per te alcune cose creative ma non per le operazioni sociale
Questo mi sembra di una difficoltà insomma
Per il resto
A me sembra contrariamente alcuni schemi che ho altrove non qui ho ascoltato che dove il mercato del lavoro tradizionale fu va bene
E dove c'è sviluppo adeguato
Cresce la il lavoro dipendente cresce anche il nuovo lavoro
Che il fatto che dove va male il lavoro dipendente cresca un altro lavoro bene sommo probabilmente questo altro lavoro che cresce ha una sua ha una sua faccia sostitutiva non molto convincente
Cioè quando in una comunità le cose pompa non c'è posto per tutti a Treviso c'è posto per tutti voglio dire
Per i dipendenti per gli autonomi voglio dire questo è il tema di Torino di tanti altri posti per Torino non drammaticamente ma di altri luoghi d'Italia sicuramente sì cioè se che il mercato del lavoro è asfittico
Se lo sviluppo legale quanto meno cioè contabilizzato cresce poco boh insomma quindi quindi io credo che ovviamente chi desidera che si solisti coaguli e si renda dignitose forte in grado di Viesti essa riconosciuta questa realtà di un lavoro che sfonda il limite della dipendenza senza diventare imprenditoriale insomma perché questo è il problema
Avendo delle essendo talmente forte da poi a tollerare bene una flessibilità e anzi dal voler lui stesso se è in grado di averla questa viene in un ambiente economicamente vigoroso
Non c'è dubbio in alcuni settori dentro l'ambiente vigorosi come alcuni a cui ha accennato anche Magnabosco prima se no no se è semplicemente un travaso beh è un travaso siamo non felice generalmente quanto allo schema di quanto questo e azionato Magnabosco terziarizzazione Cetra io qui vedo Clemente credo che queste cose siano state descritte molto correttamente e Soglio sotto gli occhi di tutti insomma
Credo che dobbiamo anche analizzare i disturbi di questi fenomeni
C'è la terziarizzazione che cancella i muri dell'azienda cancella anche gli elementi di controllo sociale di un'azienda sia imprenditoriale sia sindacale e la espone a delle avventure
Di varia natura
La logistica che fa girare in tutto il mondo camion navi eccetera eccetera può anche non sapeva più dove una nave lo questo capita normalmente voglio dire che quindi queste forme di societarizzazione di affido a specialisti che hanno dei vantaggi di costo di alcune cose come è noto tra l'altro come studiate come affanna
Imprenditori e dirigenti è piena di difetti al punto che talvolta consigli ad alcune grandi aziende nel mondo di fare qualche passo indietro voglio dire per recuperare almeno il controllo nell'immaginario del processo
A cui sovrintendono perché come avente preziosi di queste cose grosse acquisizioni foto picchiare che saremo al rientro da molto che viene e i costi di transazione ci sono e solamente le transazioni ciclo di costi di transazione
E quindi questo capita nelle terze Rosa specialmente quando sono dentro gli ex muri dell'azienda oppure se la presso la logistica eccetera
Poi c'è un altro problema io peraltro sono favorevolissimo alla legittimazione del lavoro temporaneo perché mille volte meglio del nero dell'avventura eccetera però altri
Il il lavoro temporaneo ovviamente viene vissuto con un'idea di scambio che non prevede grandi performances
Che non crede grandi performances che non prevede grandi fedeltà reciproche
E di conseguenza se portato dei lavori esecutivi nella loro natura di prestazione ma ambiziosi nella qualità del risultato a dei gravi difetti come sappiamo benissimo
In questa città è altrove cioè quindi sono sono dei problemi che esistono ma anche il lavoro dipendente
Stabile i dati e se adesso ci dicono con un obolo approssimazione che ci si escono in un anno e mezzo seicento mila persone mentre l'ottocentocinquanta mila nel mercato del lavoro privato
Differenza alle centocinquanta mila l'ottanta per cento di chi entra è a contratto a tempo indeterminato o a contratto formazione lavoro
Quindi questo resta lo schema principale però come Magnabosco sa benissimo se ne è preoccupato dalla sua posizione
Chi è il giovane brillante selezionato in alto perché così costa meno come selezione
Si fa più fretta insomma che entra a fare un lavoro esecutivo anche chic in un ambiente dove magari quel lavoro non era previsto in un'azienda piatta in cui anche se non ci stesse tutta la vita non scrive più la sua vita tra verso la carriera professionale come dice Gallino Pavia grosso modo insomma può fare poche altre cose anche qui ci sono dei disturbi non voglio citare nel fisico a Gioia Tauro il porto
Quindi ci ci sono anche dei fenomeni di lavoro dipendente
Che non sono non sono incivili non sono assolutamente episodi di sfruttamento c'entra però segnano un distacco tra aspettative e realizzazioni e portano dei disturbi in una comunità di produttiva che si vorrebbe pensata
Puntare solidalmente degli obiettivi e queste sono e quindi questo può darsi anche i momenti di sviluppo più elevato premiare delle forme invece di lavoro non dipendente purché non siano l'unica chance che uno ha
Concludo dicendo che tornando a Torino insomma città sulla quale ha scritto più sfacciato paragone trascritti sulla città e numero degli abitanti solo Prato penso è stata più studiata poi sono iniziati poco da dire voglio di sogni interrogazione a fare va basta e credo che il Dos il tema in cui queste cose avvengono e tema decisive quello demografico
Ragazzi cioè figura città in cui il la situazione demografica è quella che in cui quindi come in tutte le città anziane che sono tante ma questa più di altre la ricchezza che ingente non si trasformi in domanda apre questo è il punto della demografia anziana beh ragazzi
Gli spazi per l'innovazione hanno un mercato un po'rispettino perché molto di questo mercato come è stato spiegato la vostra ricerca ad le persone come clienti e non altri Impresa al centro no
Quindi il gap demografico è il punto problema numero uno che non sta città della nostra regione cercano creme qui lo risolviamo citando naturalmente però dimenticarlo voglio dire
Significa sparita pensare delle cose che non sono forse realizzabile per adesso in questa situazione tra
Grazie
Se noi siamo bravi e facciamo un intervallo di cinque minuti un picco fibre di cinque minuti lo dopo che può abbiamo altri quattro interlocutori e poi facciamo le conclusioni cinque minuti grazie
Studia
Dare la parola
Da Fregoli dei rotori Caritas
Sì così mentre sono al Bari tocca sentire
Ma intervento sarà breve
Visto che nella relazione nel rapporto è stato c'è qualche citato una serie di riflessioni di cose fatte
Io parto dal fatto che il servizio mio servizio si occupa di immigrazione in genere
Il taglio che viene data è quello della dell'assistenza quindi il primo pezzo di cose che vengono fatte pensare che stia un servizio di assistenza
Agli immigrati
E qui io credo invece che qualsiasi servizio che si occupi di immigrati deve occuparsi dei cammini di cittadinanza dell'integrazione
E il primo compito è quello di far capire ai cittadini italiani che quegli immigrati non stanno bene nello stereotipo che gli hanno affibbiato
Sono sì in alcuni casi fasce deboli in altri in altre case di non lo sono
Quindi senza rifiutare il fatto che ci siano interventi di assistenza da fare l'obiettivo che ci siamo dato è stato quello di creare una cultura e azioni di solidarietà rifiutando però tutte le operazioni che sanno di assistenzialismo
E allora
Il tentativo è stato quello di investire invece assistenza in ricerca lavoro una vecchia idea che avevo già quando ero al servizio nell'ente pubblico ma che in realtà non si riusciva a realizzare cos'è che ha fatto scattare
La possibilità di ampliare questo intervento
L'agenzia interinali sembra strano io sono uno dei sostenitore ho sentito anche che Bruno Manghi diceva che comunque hanno una loro funzione per noi è stato il momento in cui le donne hanno cominciato a trovare lavoro al di fuori dei servizi domestici
Allora più o meno per dare un dato ne abbiamo una un'utenza media di donne che cercano lavoro domestico che va tra le cento e le centocinquanta la settimana
Più o meno uomini altrettanto forse un po'meno in alcune fasce un po'di più
All'inizio dell'ottanta per cento finiva nel lavoro domestico in realtà di queste l'ottanta per cento l'assistenza anziani non autosufficienti oggi non è più così da sei mesi perché si è scelto un altro cammino anche sulle fasce deboli e su quelle fasce che hanno avuto esperienze devastanti come le donne che han fatto l'esperienza di strada ora casi minori che sono qui soli oppure persone che hanno grosse difficoltà a inserirsi in una famiglia proprio per le esperienze passate
Oppure i nuovi arrivati bene
Il tipo di servizio che si cerca di fare di far capir loro quali sono le risorse che possono mettere in piedi
Secondo proporre un cammino di formazione minimo che sembra quello della lingua per i nuovi arrivati per le fasce deboli e poi la formazione professionale che può essere prendevo lunghissima secondo il cammino che riescono a fare
E a questo punto l'offerta di lavoro attraverso l'impresa interinali diventa una offerta seria quindi rapporti continuativi con gruppi di impresa e Confcooperative con consorzi
Con associazioni che aiutano l'avviamento al lavoro eccetera
Io sono molto convinto che questo sia uno dei cammini importanti
Che cosa è possibile per esempio sul lavoro otto non ho ecco io credo che intanto ne abbiamo tutta una fascia di lavoratori immigrati che fino a poco fa finiva nel lavoro dipendente domestico e no
E oggi finisse nei lavori atipici o nei lavori interinali
Diciamo che almeno la metà degli ultimi avviati finisce lì
Poi ci sono casi fortunati dovessi finisse in grandi imprese non attraverso agenzie interinali ma rapporti diretti
Con con l'impresa e con gli uffici personali perché si riesce a capire che ci sono grandi assunzioni si presentano curriculum e si scopre che le persone che per te sono fasce deboli in realtà possono giocare
Presenti una serie di carte Trenti una lingua la conoscenza della lingua inglese non è una banalità da mettere sul mercato soprattutto per chi entra in alcune aziende
Bene risultati mi sembra siano decenti su questo piano ecco quali valutazioni e quali prospettive chiudo qui primo
Sugli immigrati bisogna smetterla di piangere e di offrire assistenza bisogna capire che il lavoro è lavoro anche quando è nero
Anche quando è nero è sempre meglio del non lavoro perché per l'immigrato non ci sono ammortizzatori
Quindi non è che proponga al lavoro nero podio però dire che il lavoro è sempre lavoro e farlo diventare bianco grigio
Almeno abbiamo cinque anni non sono per la vertenza Alitalia nera ma sono perché spiegare allo straniero che se i diritti non vengano rispettati esistono anche strumenti di regge perché le faccia rispettare che comunque un lavoro legale non si rifiuta ma e quindi questo cammino
L'esperienza la minima esperienza di lavoro dipendente e tra gli stranieri di un lavoro garantito questo non esiste nella grandissima parte degli stranieri che vengo da noi adesso un po'di più
Tra i rumeni tra quelli dell'Est ma in molti Paesi libretti di lavoro non li hanno visti od erano garanzie solo sulla carta in realtà poi e vere garanzie non c'era
Rispetto al lavoro autonomo credo che siamo in una fascia in cui per esempio le richieste aumentano molto
Abbiamo avuto centinaia di persone che durante la sanatoria ci hanno chiesto informazioni eccetera per cui abbiamo pensato in quella fase di aprire uno sportello per il lavoro autonomo
Se deve esser fatto uno sportello di questo tipo un servizio come questo credo che per reggere deve forse metter radici in una realtà dove il rapporto con gli stranieri già esista
Io sono molto dubbioso che si possano fare delle cose nuove senza radicarsi sue esperienze consolidate e che soprattutto sono viste dagli stranieri come esperienze positive grazie
Grazie freddo
Adesso la parola al dottor punta per la ma che sostituisce dopo il telefonino
Grazie così punto di vista l'assoluzione del di una sull'altra spedivo l'Associazione Spina specifica sei soprattutto metalmeccanica quindi nell'area di Torino insomma la ringrazio per l'importanza
No io faccio da alcune brevi riflessioni devo dire proprio brevi perché gli stimoli di questa vostra ricerca di stimoli della Jonasson moltissime
Quindi direi più importante due osservazioni uno che riguarda un po'quello che ha detto Magnabosco e quindi nipoti precisare alcune cose intorno
Della fabbrica del decentramento dell'outsourcing e l'altro sul lavoro
La prima ecco una cosa che mi pare di aver visto e che non condivido molto tetti noi non siamo in presenza di elementi per la verità poi non si ha detto ci sono luci e ombre in quello che è stato il movimento dall'ottantanove naturalmente da quando è morto ed è cessato il conto lavorazione Torino era no una fabbrica di conto lavorazione
Io vedo in in particolare chi gli è stato una grossa aspetto positivo su alcuni elementi primo ha portato piccolini prese difatti la concentrazione di attività sia ampliata perché noi abbiamo piccole imprese considerate piccole allora che oggi si sono molto ampliato son diventati imprese medie imprese grandi
Quando dico garantendo per noi la qualifica di oltre cinquecento dipendenti no
Quindi il fatto dell'abolizione del conto lavorazione della responsabilizzazione del della fornitura tant'è che lei mi ha citato la fornitura torinese con un sistema di subfornitura espressivi le e quindi con un sistema integrato in modo particolare
Noi abbiamo avuto un ampliamento delle concentrazioni anche nell'area torinese potrei citare molte fabbriche considerate piccole oggi molto si sono ampliate
Sì sono responsabilizzate
La fornitura di primo livello certamente ma anche di secondo livello acquisito
Una serie di elementi molto positivi compreso quello di internazionalizzarsi ho compreso quello di poter lavorare per molti altri committenti e troppo compreso quello ero seguendo FIAT all'estero
Ma anche all'estero costituendo unità produttive che lavoro lotterà altri grandi Tres
Quindi c'è in questo fenomeno in questa modifica in questo passaggio dal fordismo se vogliamo al posto ampissimo
Molti elementi positivi attraente io certo noi traccio quelli positivi poi ragione ma anche ci sono anche ovviamente aspetti
Direi non secondari che possono preoccupare ma certamente un aspetto positivo il salto di qualità di un sistema di fornitura torinese che è diventato un vero e proprio sistema forse di un centro di tecnologia oggi certamente non inferiore ad altri centri europea in questo è un primo aspetto naturalmente il lavoro è cambiato
Ma ecco io vorrei ci si prende il sax prendesse atto che tutto sommato il lavoro e del tutto funzionale una componente funzionale del modo di produrre
Cioè al fordismo corrispondeva un tipo di lavoro i ricci dentato un tipo lavoro molto gerarchico vincoli normative e dei era l'esatto contrapposizione dell'attività Fortis
Ad un tipo di lavoro destrutturato se vogliamo chiamarlo in questo senso forse in modo più appropriato un tipo di in cambiamento organizzativo che passa dalla Lin provaci io
Fino a svilupparsi dalle armi organisation affida svilupparsi R. engineering alla un suo Orsini e quindi a tutte quella fabbrica modulare
Al lavoro intimo fabbrica integrata come chiamati infilati in altri aspetti lavori in tv
Beh in tutto questo cambiamento organizzativo che un cambiamento del tutto correlata al cambiamento del mercato cioè di fronte a mercati così instabili così evoluti come quelli naturalmente che dobbiamo affrontare di fronte all'economia globalizzata non poteva che esserci un modo di produrre
No conseguenti e conseguente è il lavoro c'è il lavoro è funzionale a questo tipo di produzione questo tipo di sistema proprio il che cosa significa significa effettivamente che diventa punto un focus di grande rilievo la flessibilità no del produrre e quindi la flessibilità del lavoro
Questo evidentemente
A aspetti positivi e anche se vogliamo aspetti che vanno messi a punto in una legislazione attenta certamente non c'è precari non c'è precarietà il lavoro subordinato mi pare inteso come tale
E ancora al centro dell'attività produttiva
E questo è vero non è scomparso tende a ridursi forse ma effettivamente e ancora la base di fondo portante dell'attività produttiva lavoro subordinato che sia a tempo indeterminato a termine part-time ma anche queste sono forme del tutto tutelate dai contratti
Cioè anzi si è quello che noi pensiamo possa essere imputato e che noi in Italia sulla flessibilità facciamo sempre tutto sommato il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto vogliamo essere flessibili però vogliamo essere garantisti
E cerchiamo quindi e alla fine facciamo un pasticcio naturalmente e il ricevuti il rigido entriamo ancora questi aspetti rendendoli incompatibili con lo sviluppo
Del sistema il sistema sarà sempre più naturalmente flessibile e globalizzato
Attenzione che io non parlo di globalizzazione secondo l'impostazione di Magnabosco per cui no in effetti si va all'estero impiantare l'attività produttiva condivido che perlomeno oggi non vediamo riflessi negativi
Ma vediamo se semplicemente riflessi positivi
Ma dobbiamo anche tener conto naturalmente perché poi bisogna dirselo che c'è anche alcune attività qui si delocalizzano che diverso naturalmente l'impostazione allora noi abbiamo bisogno di una forte spinta competitiva di flessibilità competitiva che hanno altri Paesi europei dobbiamo idem in questi sensi
Al di là dell'ideologia è un problema di fatto cioè il lavoro funzionale al nuovo modo di produrre e questa è una conseguenza che si sviluppa guardiamo ad esempio recente decreto sul poi sul part-time decreto legislativo un altro tentativo di di fare flessibilità che ha portato però bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto per tanti versi quindi ancora contenuto
Non si è sviluppato guardiamo i rapporti di lavoro interinale
Perlomeno adesso è stata modificata la norma sulle lavoratori sui lavoratori di bassa qualifica ma in Francia devo dire che è da trent'anni che utilizzano il lavoro interinale anche per le basse qualifiche in modo in modo del tutto soddisfacente sono lavoratori che il sindacato nell'ambito del contratto le controparti sociali riescono a dare una disciplina una regolamentazione attenta accanto a queste forme che io trattengo forme
Completamente da sviluppare
E da rendere se vogliamo ancora più flessibili nella Norma contrattata quindi flessibili con l'attenzione no a non andare su forme veramente noi non vogliamo una flessibilità totalmente avulsa da qualsiasi sistema di controlli nessun sistema contrattato ma come
Di fronte quello che succede in Europa non possiamo né a vere di più ma nemmeno di meno di quello che succede nei Paesi competitori nostri competitori a caldo si sviluppa la forma ecco questo sì è stato detto mo'del lavoro autonomo delle partite Iva
Ecco qui vorrei dare un brevissimo giudizio a quello che è stato detto anche sui centri di aggregazione su queste su questi tentativi seri naturalmente di vedere il problema ecco io sono convinto che i giovani
Sono socialmente molto sensibili e sono convinto che nei giovani esiste il desiderio molti giovani la volontà di farsi carico effettivamente loro del proprio futuro di avere un senso di libertà io ho conosciuto molti giovani devo dire è vero che chi mi ha preceduto la signora che mi ha preceduto ha detto il contrario conosciuto molti giovani studenti o giovani lavoratori che hanno abbandonato le loro attività per svolgeva un'attività il picco di micro impresa
In molti campi dal campo delle telecomunicazioni al campo dell'informatica al campo della comunicazione in molti settori questo l'abbiamo visto quando abbiamo svolto come associazione un progetto giovani occupazione a Torino diceva Borgomeo
Perché era un progetto sperimentale perché non possiamo certamente naturalmente essere era un progetto sperimentale ma un progetto sperimentale che ha visto giovani no partecipare no attivamente quindi desiderosi di farsi carico della loro capacità di mettersi sul mercato
Senza vincoli senza limitazioni
è vero che a Torino un po'più difficile per i giovani sporge il quaestor Torino evidentemente all'insegna come è stato detto del Fortis ma è stata ed è stata all'insegna in modo centrale del lavoro subordinato quindi un po'più complicato che non quello che è successo al sud con le leggi sull'incentivazione dell'amico l'imprenditorialità che hanno avuto un gran successo
Torino poi avrebbe bisogno di altre cose perché il prestito d'onore a Torino non funziona quindi avrebbe invece bisogno in alcune aree nelle aree più deboli
Del prestito d'onore son piccole cose ma interessanti per spingere piccoli lavori autonomi e questo è un punto fondamentale che non esiste però perché lo possiamo fare alla Crocetta ma questo non ha significato cioè non eviti il problema
Però io direi
Attenzione a una cosa
A non costringere
La originaria vocazione di chi fa lavoro autonomo cioè di chi fa lavoro di collaborazione coordinata e continuativa già il legislatore con il dieci per cento che diventa dodici che diventa diciannove nel due mila quattro nel due mila cinque ci pone un bel mattone
Perché anche qui per me
Svizzeri l'esperienza inglese cioè è vero che io devo aprire questa impostazione ma non è detto che io giovane che faccio la micro impresa un po'di lavoro autonomo posso devolvere questo consulente finanziario come in Inghilterra perché devo andare alli s'quindi l'Italia ha bisogno di questa liberalizzazione
Che non esiste
Non esiste perché non si pronti dal punto di vista anche sindacale a capire che questo non vuol dire precarietà vuol dire liberare energie dare opportunità sul mercato della conoscenza del lavoro e della conoscenza
Questo è utili e dell'autoformazione sto secondo me è un punto fondamentale
Allora
Io penso che sia molto giusto quello di cercare di dare a questo tipo a questa categoria e si va ampliando di dare un quella più l'assistenza importante gemelli che vale per tutti come ha detto va lo trovo molto giusto
Attenzione invece a creare come mi parli avverte di aver letto a suo tempo nel progetto Smuraglia o in altri progetti non vorrà intravedere invece un ulteriore costrizione una regolamentazione
E con il concetto della rappresentatività questi sono lavoratori Tissi rappresenta uno loro medesimi sono ditte individuali
Che possono crescere allora la ditta individuale
Si rappresenta attraverso gli organismi di rappresentanza delle categorie
No e se poi la ditta individuale cresce si rappresenterà attraverso gli altri organismi presenti
Condivido certamente che nascono degli sportelli cioè e come sportelli informativi o di orientamento o anche di ausilio al credito eccetera
Questo mi pare giusto e mi parrebbe giusto che ci sia un'esperienza non solo pubblica mono esperienza mista pubblica privata
Noi avevamo proposto perché poi alla fine parla di lavoratori autonomi vuol dire micro impresa poi sostanzialmente avevamo proposto a Torino Luca l'agenzia atti era stato a suo tempo in alcune regioni costituita
No dalla da Borgomeo quindi Aligi oggi naturalmente inserito in Sviluppo Italia che l'Agenzia per gli interni con l'imprenditorialità in cui debbono convergere tutte le componenti sociali
Per attivare un percorso di crescita di formazione di ausilio di in questo senso va l'incubatore del Politecnico molto bene
Erano da un'azione che noi abbiamo anche come associazione sponsorizzato moltissimo insieme ad altri enti no perché lo ritroviamo un punto importante come in altre realtà naturalmente nord europea in particolare ecco io finisco proprio questo questo in tempi brevissimi interventi e queste brevi riflessioni dicendo proprio la crescita e importanti condivido ancora qui no Manenti se c'è crescita tutti trovano il loro spazio certo che se noi la crescita la continuiamo ad avere del due miserabili per cento grosso modo è evidente che tutto resta difficile tutti i percorsi vestono di fiducia
Poi ci sarebbe tutto un ragionamento molto più ampio sulla formazione di queste figure e sulla formazione anche degli immigrati ma è un altro problema condivido il discorso bisogna però agire sulla formazione era il discorso si farebbe troppo lungo e tolgo tempo agli altri relatori
Quindi io dico convengo attenzione a non rendere costo a costringere ciò che oggi è libero cioè io penso che non solo i lavoratori autonomo debba la Pirelli di la indipendenza l'autonomia la libertà che la ditta individuale presuppone e i supporti però e gli ausili
E le attenzioni che ci sono poco indubitabilmente ma addirittura abbiamo bisogno di processi ben più ampi di liberalizzazione delle fonti di lavoro sempre nell'ambito questo per me è un punto fondamentale di quella che è una giusto
Valutazione delle parti sociali che per la verità lo esiste certo che non è pensabile
Chiedere come ha fatto il sindacato meccanici a noi sul contratto meccanici di regolamentare il lavoro autonomo è una cosa che non va bene cioè che l'accusa d'altri tempi
Si ripercorrono sempre gli stessi schematismi che hanno portato però a cosa mancanza di riforme rigidità e signori se la crescita e l'un per cento e siamo il fanalino d'Europa qualche motivo ci sarà pure
Da ricercare grazie
Grazie dottor Pompei
Do adesso la parola a Gabriele poco
Che siccome ha scritto questo libro che si chiama il mestiere di sopravvivere credo che ci sarà di nuovo Cirri precipita nella parte bassa dell'ombra
Sì inteso che dove è un problema la sopravvivenza non c'è molta libertà
Perché non c'è molta libertà di scelta però inteso anche il fatto che sopravvivere il proprio mestiere non è così è uno innesti nel senso antico del termine nella necessità di saperlo fare d'altronde dottor Magnabosco se n'è andato però lui mi conforterà ebbe se io ricordo qui e ora che la sopravvivenza fu uno degli elementi centrali messi dalla FIAT al centro della sua attenzione nel momento del salto corretto salto della qualità totale
Laddove la crescita del mercato e bassa è necessario il problema non è più lo sviluppo ma la sopravvivenza quindi sopravvivenza anche un termine in qualche modo Nobile è un termine di dei nostri dei nostri dei nostri anni
Io sono contento che esista un'esperienza come quella sta facendo Moriana è un progetto come quello dei Calia pur nella loro ancora ampia ambiguità insomma ma il fatto il fatto che non siamo ancora completamente definiti
Interessa molto di sentimenti alla sarà molto andare leggere l'intervista che voi farete i soggetti
Perché vedete non soltanto questo rimettono insieme ad altre cose magari al centro dell'attenzione una cosa che è il lavoro una cosetta come quella che di lavoro
Semplice funzione la produzione sì forse da un certo punto di vista forse semplice funziona produzione ma anche terribile scoglio con cui le persone fanno i fronti non soltanto per ritornare all'etica del lavoro ed era oggi le persone non si identificano più molto con il lavoro anche perché la carriera e una una concezione ormai saltata per aria perché chi entra in un posto di lavoro sa che per entrarci deve fare molta fatica che ha ben poche gratificazioni spesso da quel lavoro e che quel lavoro non sarà al suo lavoro Clemente per tutta la vita
Ma il il lavoro perché perché problema centrale con cui dramma centrale con cui fanno i conti le persone lavoro e non lavoro ma dica solo il non lavoro le il lavoro nelle sue varie nelle sue varie forme quindi le interviste
Intervista che Moriana farà ai soggetti ai parasubordinati e le tipici a questo mondo non tradizionale
Del del lavoro saranno molto interessanti per capire qual è il punto di vista delle persone perché vedete poi c'è un altro grande guaio grosso Caio con cui noi facciamo i conti chi fa un mestiere come minacce giornalista lo sa benissimo è colpevolmente lo sa
Come colpevolmente come categoria il fatto che i dati quantitativi di solito fanno hanno ragione sui dati qualitativi noi siamo inondati di numeri di statistiche questo spesso con le statistiche non significa niente
Perché usiamo delle parole che spesso sono parole con significati duplici posto di lavoro
Un posto di lavoro
Interinale sia in Europa o state create sette milioni di occasione posti di lavori interinali negli ultimi anni perché corrispondono un milione e mezzo di posti di lavoro tradizionale come quantità di lavoro quindi le categorie ormai sono sono sono sono molto discutibili
E il problema è quello di renderle vive nella nella da andare alla vita del della gente insomma capire qual è l'esperienza l'esperienza diretta e quindi affiancare gli elementi quantitativi quelli qualitativi qualitativi non soltanto l'esperienza recente ma pretattica anche come qualità dello sviluppo di ciò che si fa di ciò che si produce Tizio che si consuma
E poi spero che spezza decada
Dal mio punto di vista carità non produca un semplice sportello Mauro questa esperienza di riandare alle origini di quelle che è stata l'associazionismo del lavoro in in questo Paese non solo a questo Paese ma in Europa c'è all'origine positive
Quello dell'associazionismo operaio associazionismo di mestiere che forse può ridare a organizzazioni e partiti un po'in crisi qualche senso di vita in più ma detto tutto questo brevi qualche breve osservazione molto empirica perché faccio un favore questo tipo empirico intanto ogni tanto su qualche dato che mi capita sottomano che cerco di leggere insomma soprattutto cerco di raccontare il principio che così gentilmente Aldo richiamava prima ha cercato di raccontare la vita di alcune persone a Torino
Dico faccio una premessa io non vedo un muro non vedo che anche nessun muro che separi maniera netta il lavoro cosiddetto tradizionale dai nuovi lavori
Credo che ci sia un grossissimo intreccio tra in quei dentro questo mondo un intreccio che età che nella nella filiera produttiva laddove figure molto diverse si intersecano si intersecano e producono non emerge un servizio
Ma ancor di più nelle garanzie e nel rapporto con il lavoro che hanno alle persone io non credo che chi oggi ha un lavoro a a tempo indeterminato
Rapporto giuridico contrattuale
Faccia determini le il rapporto il punto di forza è proprio la propria collocazione sociale
Da questo punto di vista le divise alle divisioni tra un parasubordinato
Un lavoratore qualsiasi attento assunto a tempo indeterminato sono molto più flebili di quello che si può pensare non soltanto perché vengano
Ma a mano a tolte alcune garanzie ma perché esiste come quello che veniva ricordato l'innovazione dall'alto che scusate il terme alla bestemmia precarizzato e rende precario tutto il mondo del lavoro precario non significa che tutto a rischio significa che poi c'è una un un rapporto individuale personale tramite il quale uno si rende più forte o meno o meno forte
E che quindi quello che una volta era in qualche modo il fissato contrattualmente oggi ente mandato alla capacità delle persone di porsi sul mercato del lavoro
Di porsi individualmente e questa è la vera rivoluzione a mio modo di vedere del del mondo del lavoro che ognuno è sostanzialmente solo poi può essere più o meno forte rispetto ad alcune capacità cercherò di quelli secondo la mia esperienza sono i criteri di quest'che fissano queste capacità però essenzialmente e il individuo è un atomo solo che riesce o meno a vendersi a più o meno pressoché riesce a costruirsi più o meno sicurezza sul mercato del lavoro
Ecco questa
Secondo me è una cosa una cosa abbastanza importante e in questa in questa innovazione dall'alto che attiene che stravolge che ha cambiato che cambia completamente
Che che ha rotto tutte le divisioni tutte le garanzie in Valcamonica mobile che crea questo disordine contrapposto all'ordine fordista beh non ci sono soltanto le innovazioni dell'impresa o dell'economia
C'è anche la politica intesa in nel senso l'atto c'è la politica dei sindacati dell'associazione dei governi dei partiti
Le leggi cioè l'accompagnamento di alcune leggi alla alla liberazione delle forze di lavoro che prima veniva bloccata
Dal dal dottore qui alla mia destra non è stata solo una cosa che hanno fatto le imprese Qatar nell'innovazione tecnologica organizzativa l'ha fatto l'hanno fatti governi e partiti son contratti e le e accordi firmati da anche dei sindacati
Allora c'è un intreccio molto forte di
Economia e di politica
Là dove è difficile dire quale governa se l'una cosa né l'altra ma io vorrei solo sottolineare che avvolte nella nostra classe dirigente politica e sindacale esiste una presunzione a voler governare processi economici
Che poi sono scarsamente governabili e che non è di questo governo nascono elegge orribili o dei contratti tremendi tipo quelli che
Ante no l'uso dell'interinale in edilizia che significa semplicemente qualche decina di morti in più al mese sul lavoro
Detto questo
Ecco
Cosa ne parla nella speranza che io mi sembra che il nel mondo della dei lavori sistema riproducendo una divisione molto forte
Tra un alto in basso
è stato ricco in questa cosa è stata ricordata anche qui prima insomma
In alto cioè chi ha capacità professionali chissà intendersi spendersi sul mercato del lavoro e che l'altro dato che conta eletta perché oltre una certa età e difficile
Vinse risulta datore di lavoro in maniera forte in alto c'è una grande voglia di impresa
Questa voglia di impresa si manifesta nella non so non tanto nel mondo delle partite Iva
Ma nel tentativo di creare reti di microimprese che molto spesso fanno i conti con problemi di formazione di struttura di credito tutte le cose che rinvenivano ricordata anche questa mattina
In basso c'è una grande voglia di lavoro dipendente
Proprio tra il posto fisso quello che non esiste più a sentire il Presidente del Consiglio che probabilmente non esiste più come dato di fatto
E c'è una gran voglia di sicurezza ora questa è una cosa positiva o negativa
Beh sicuramente è una areazione che la società a alla mancanza a accaduta delle proprie possibilità di scelta
Io la vedo così Lami solo su questo armi solo sul fatto che la libertà le gli spazi di libertà delle persone per scegliere in un mercato così ampio grande così competitivo così esasperato così determinato dal pretore Assoprevidenza in realtà sono secondo me diminuiti non si sono accentuati che cessi
Ci sono delle fasce che riescono
E sanno che possono conquistarsi delle nicchie ma che generalmente la condizione del dei lavori eh sostanzialmente peggiorata si è abbassata e questo riguarda lavoratori dipendenti lavoratori indipendenti gente che ha che resterà fabbriche un ufficio per tutta la vita ho gente che cambia lavoro ogni sei mesi questo mi a mio modo di vedere e certe
Nidifica insieme ecco un'altra cosa che dicevo prima il
Il il mondo Della Porta
Allora rispetto a tutto questo dicevo conta solo il rapporto individuale è solo il potere che in questo rapporto individuale ogni nuova rispetto le proprie conoscenze certo che la formazione conta molto incerto rispetto all'età che ha rispetto al sesso sia se un uomo su una donna rispetto alla sua disponibilità ispettore accettazione Zip di alcuni valori anche sono inchieste che io ho fatto la discriminante dell'accettare o meno alcuni valori del come dire i valori d'impresa quelli che sono arrivati in un'impresa è una scriminante che certi francescano giovani che non gite potrebbero
Costruirsi un'intesa un vendersi meglio sul mercato del lavoro oppure lavorare di più parasubordinati gente che si fa
Lavori a contratto no lavori di consulenza ed eccidi lavora sono tre quattro al giorno perché non vuole lavorare di più tredici mi basta quella roba lì non voglio di più o magari non mi basta come reddito ma di più non posso perché non non ce la faccio di più perché non voglio adesso
Conta questo però conta anche come si mettono come si mettono i meccanismi macroeconomici faccio un esempio e chiudo
Prima dottor Magnabosco cioè lo Stato molto bene con le il futuro anche di questa città della FIAT della grande impresa ha detto tra l'altro quella te siamo solo all'inizio questa cosa la fabbrica modulare andrà è infatti andata mente tanto che probabilmente alla fine nella grande impresa nella alla FIAT ciò che conterà ciò che la FIAT si terrà per sé sarà progettazione e i servizi finanziari dipende c'è l'inizio e la fine e infatti che già oggi quello che in qualche modo produce profitto cioè il reddito
Tutto il resto fabbrica modulare tante altre aziende B chi sta in mezzo conta poco cristalli Esterne conta molto
Le persone che hanno solo questo punto essendo venuti meno garanzie di altro tipo un rapporto individuale e devono ma arrangiarsi da soli sopravvivere da soli
Potranno farlo a seconda di come si collocano su quella filiera chi sta nella progettazione servizi finanza d'impresa per potrà vendersi bene potrà essere magari anche felice del suo lavoro guadagnare bene avere garanzie difendersi non essere sottoposto a rischi chi sta in mezzo
E scusate sono in grande maggioranza sarà sempre più sottoposto anche rischi della Mutu di questa modularità bene quando si pensa a un progetto di governo politico dell'esistente
è un progetto di autogoverno come quello che fa il cane io penso che bisogna tener conto anche di tutto questo è saper intrecciare ciò che tra personale a ciò che con ciò con ciò che tradizionale non è e partire soprattutto da quelli che stanno in mezzo è che quel potere si potevano costruire
Grazie
E ancora
Tre interventi o quattro quindi vi pregherei di stringere un poco di così arriviamo alla conclusione
La della parola adesso Roberto fascicolo dal Forum del terzo settore
Poi
Diritto del lavoro l'esperto la super ultimo visto che sui diritti prima dalla conclusione
Poi direi di prepararsi Nanni Tosco ALAI CISL poi torniamo
Se c'è
Fabio Cortese ma Paolo Arce
Ha detto viviamo la parola un'agenzia per il lavoro interinale e poi dopo di nuovo a Armando mi pare che la UIL rappresentata da
Lei e poi per le conclusioni prego
Ma io devo devo dire subito che dovendo appunto accelerare al massimo
Mi esprimerò solo vado per punti ecco
Caro Ayo noi io credo come Forum del terzo settore spendono le brevemente di che cosa si tratta il Forum ovviamente
Do siamo interessati a partecipare a questa a questa lavoro ecco per l'individuazione de delle degli elementi che rendono pompo possono rendere possibile un centro di aggregazione per il lavoro autonomo
Difendo l'acronimo calati in questo senso sarà il contrario ad altri acronimi tipo ballad cioè burocratizzazione
Lavoratori autonomi oppure Business sull'associazione sessismo e dei rapporti autonomi allora è chiaro che cala seconda allora vuol dire
Ricercare insieme anche per conoscere di più la realtà per conoscerla sul campo come è stato detto stamattina io credo che i soggetti i che sono perché fanno parte sia delle fasce alte della clessidra si di quel della pancia diciamo che sta alla base del prestito siano diciamo effettivamente loro che vanno chiamati in campo e allora noi come Forum diciamo abbiamo un'ottantina di associazioni tra volontariato associazionismo e cooperazione sociale
Diciamo che rappresentano una gran parte di questo mondo a Torino
E diciamo che un lavoro di questo tipo coinciderebbe tra l'altro con un processo di costruzione del forum che è ancora in corso perché qui si è parlato in qualche modo di
Tutto quello che ruota intorno al core business delle delle del post fordismo dell'ex fordismo della città di Torino noi siamo molto diciamo di questo che ruota intorno al punto da somigliasse un po'come definizione una specie di circo
Barnum assomma con nani ballerine eccetera eccetera quindi da questo punto di vista sicuramente siamo da una parte diciamo così un pezzo della società torinese che può rappresentare uno degli elementi di indubbio interessa da questo punto di vista dall'altra
Credo che siano ancora diciamo la la l'identità di un forum nel vero e proprio si ancora da conseguire benché siano ormai tre anni diciamo che questa che questa associazione di associazionista S è in campo
Nel credo che da questo punto di vista al nostro interno per esempio parlo della cooperazione in genere della cooperazione sociale in particolare ci siano delle esperienze che probabilmente ecco vanno un po'fuori da quelli che sono i primi i paradigmi di tradizionali della realtà torinese se io vi dicessi che nel nella cooperazione sociale torinese lavorano dodici mila persone
Credo che sia sono dati
Che diciamo dai dati che abbiamo fa io tra l'altro nel nell'insieme forma partendo sotto insieme lega cooperative
Nella
Diciamo abbiamo fatto un congresso esattamente un anno fa
Dati novantacinque dati novantotto la cooperazione soprattutto dei servizi e delle attività di servizio dei trasporti alla cooperazione sociale passando la ristorazione eccetera eccetera
Ha avuto in tre anni un incremento del cento per cento e puntare incremento sia in termini di fatturato che in termini di ha detto
La stessa cosa credo si può evincere credo che queste potrebbero Messere messe agli atti se non ci sono già del lavoro un interessante studio che il professor Cilavegna preside di Economia
Qui a Torino ha fatto per Confcooperative studiando il caso della cooperazione di lavoro a Torino e nella regione
Quindi credo ci siano dei fattori effettivamente anche misconosciuti di come sta cambiando lavoro e cambia diciamo io credo che anche qui noi nella cooperazione una cooperazione sociale abbiamo punte alte di lavoro e anche in fasce basse evidentemente
Per esempio tutta l'esternalizzazione di cui si parlava prima l'outsourcing il tutto il discorso della logistica comporta attività di un certo tipo e anche attività basse facchinaggio somma quello che una volta veniva chiamato volgarmente facchinaggio
Così come il dato che veniva citato in apertura di questa seduta pomeridiana da giovane ricercatore che parlava del del consorzio per
Multimediale le lui diceva dentro c'è una cooperativa che un in e un'immagine è un simbolo della nuova Torino che è questa cooperativa la lanterna magica che ha ha prodotto
Il gatto e la che la Gabbianella e il gatto e che qualcuno addirittura dice è la risposta italiana se non europea alla al al cartoon disneyano
Allora quel qui sono punti di eccellenza come ce ne sono altri ma tra l'altro dentro questo consorzio non è l'unica cooperativa che fa di un visivi ci sono micro cooperative che esportano in Sudafrica questi prodotti c'è trecento con altre parti del mondo come il e già stato ricorda
Accanto c'è il caso della cooperazione sociale io dico un altro dato cooperazione sociale di inserimento lavorativo lo dico perché stamattina si parlava della della nuova legge sul sulle inserendo il diciamo sull'inserimento obbligatorio la legge sessantotto ma noi qui abbiamo un tasso di inserimento dei soggetti svantaggiati in queste cooperative sociali di tipo B che si aggira che supera il quaranta per cento io credo che non esista
In Europa una modello imprenditoriale di inclusione delle fasce deboli degli spiazzati dal mercato del lavoro che possa vantare diciamo una performances simile da questo punto di vista
Ed è fatta certamente in un quadro di collaborazione col pubblico
Eccetera però guardati in un quadro di compatibilità economica che la cui somma è una somma in positivo perché al posto di riconoscere una segno di sussistenza questa gente visti da un lavoro quindi un diritto di cittadinanza
E quindi diciamo c'è
Un discorso e economico assomma dice diciamo positiva da questo punto di vista
Ecco io credo che e vengo alla conclusione nel dibattito fra ottimisti e catastrofisti faremo in questi due atteggiamenti noi naturalmente come Forum del terzo settore come cooperazione non possiamo che collettiva collocarci
Non su quella linea e di cui si parlava che è quella di privilegiare l'intreccio il dialogo di lavorare su questo credo che da questo punto di vista è già stato ricordato sicuramente il clima politico che tempo tende ad innescare il referendum i referendum sociali non è il migliore perché se tenderà andare verso il bianco verso il nero i grigi le sfumature di grigio spariscono in questo dibattito acque e questo è esiziale per noi
Credo che questo lo stiamo cercando di sperimentare lavorando attivamente in tutti i progetti diciamo di recupero urbano della città nei patti territoriali l'esempio per esempio del di di del patto territoriale per la zona ovest dove il Foro
E dentro come soggetto quindi qui c'è già un un discorso importante che di diverse sigle siamo riusciti esprimere una sigla sola che dentro questo patto per in qualche modo sostenere le questioni di coesione sociale che sono connaturati allo sviluppo del patto stesso tant'è che il Patto per la zona Ovest avrà un patto per il suo e a a un patto per il sociale che viene allegato insomma e quindi sfruttare un po'la visione industriali Istica che tipica dei patti territoriali
Il contratto di quartiere di via Arquata di cui è stato detto io credo che noi siamo interessati allo sviluppo di questo progetto cala su tre punti essenzialmente e e effettacci sull'elenco e chiudo primo punto
La questione fra lavoro otto-nove lavoro dipendente come sapete c'è una legge in discussione in Parlamento sul socio lavoratore cioè su questo personaggio per sua persona di fronte che nelle cooperative che è socio da una parte da una parte e socio e dall'altra il lavoratore quindi ed è una diciamo ed è una legge che è ancora in discussione e che naturalmente prevede accanto al contratto
Diciamo societario che è quello che il socio fa per diventare socio della cooperativa diciamo differenza il contratto di natura lavorativa quindi si possono e si in merito
è possibile che nel futuro si avranno due tipi di cooperative una diciamo nella quale il cui socio cooperatore sarà tipo lavoratore dipendente e l'altra che io credo in forte espansione
Perché per esempio non secco se esaurita agli effetti del di una nuova legislazione che prevede la piccola cooperativa come strumento più agile e allora incerti settore in certi ambiti sicuramente ci sarà uno sviluppo di quel tipo quindi noi siamo al centro di questo dibattito quindi questo è un primo punto per cui siamo interessati
Quindi a organizzare concretamente questa cosa secondo punto entrare uscire dalle farne dalle varie forme di lavoro se la clessidra e anche un una immagine non sono stata statica ma dinamica vuol dire che dalla strettoia in mezzo
Si può e si deve passare ora indipendentemente da quanto è larga questa questa strettoia allora se bisogna comunicare fra lavoro e non lavoro fra momenti di atteso ma io penso che in un ambito come il Forum del terzo settore dove ci sono associazioni e dove ci sono con imprese sociali impresa e di lavoro è evidente che ci può essere tutto l'interesse a partecipare a un lavoro che stabilisce quale potrebbero essere le garanzie e i modi per il passaggio dal lavoro non lavoro sola prendersi un anno sabbatico il medico che partecipa magari una missione umanitaria
E allora son tutti naturalmente questioni che possono essere connesse penso anche per esempio alla auto imprenditorialità se per fare certi lavori che ne so l'idraulico l'elettricista
Che possono essere appannaggio di modi forme di di nuovi soggetti
Diciamo di e emigranti di immigrati
E il fatto che per esempio lì dentro attraverso l'associazionismo attraverso certe forme di associazioni che se si può recuperare tutto il saper lavorare
Di pensionati giovani che magari sono hanno hanno la conoscenza di certi tipi di lavoro tornitore elettricista eccetera eccetera me sembra che
Si potrebbe determinarsi di azione una borsa da questo punto di vista dell'esperienza fra lavoro e non lavoro fra
Lavori nuovi e lavori non più nuovi ma che possono sempre servire nella nostra società l'ultimo punto su cui posso siamo fortemente interessati al concetto della mutualità
Cioè e la e la dico così con una proporzione dal mio punto di vista un di un soggetto un un esperienza come Itala possono stare alla nuova
Alla nuova
Dimensione del lavoro come le per esempio le Società operaia di mutuo soccorso potevano stare nell'ottocento le prime forme di aggregazione
Nel senso che allora queste società di mutuo soccorso lavoravano sull'assenza di Guelfa
Oggi noi lavoriamo sull'esigenza di adattare e le le aree la riforma del Welfare e di applicarla secondo il principio di sussidiarietà che è contenuto anche nel in tutte le nuove forme di iniziative che stanno venendo avanti non solo in Italia grazie
Allora
Andiamo avanti alla
I lavoratori fordista indossa che ci stava accompagnando la sala ci fanno presente che bisogna chiudere troppo
Quindi principi
Beati gli ultimi
Per non ripetere prestiti analisi che ha già fatto
Ornella vorrei invece fare alcune riflessioni credo che sentito altri parlare in Messico gli ultimi ha meno spazio per un anno la fortuna della spesa sanitaria
La prima questione vorrei ricordare questo tema che stiamo affrontando adesso io lo intreccerà a questo tema più generale
Che si chiama flessibili
Non di raggiungere assolutamente questo sapendo che sotto il titolo di flessibilità
Vanno più volte intese diverso
Io ne ho sentite almeno oggi qui tre credo anche che tutte queste tre non possono essere affrontato in maniera disgiunta una flessibilità legati ai mercati una flessibilità nell'impiego della e una flessibilità invece come parco sulla
Ma io credo da questo punto di vista che questo tema che è stato percorso per noi non può che essere messo sotto il titolo di come si fa uno sviluppo mantenendo la coesione sociale anche in un territorio come Torino
Le le i profili che venivano descritti di vita reale descritte da Ornella sono un problema da questo punto di vista bel teste di come fatta sulla la vita alle persone su come si tiene insieme
Flessibilità sviluppo e coesione sociale
Vorrei però anche dire che per il Torino si pone un problema non di qualsiasi sviluppo perché la parola sviluppo di per sé non mi dice più niente vorrei invece precisare che Torino è chiamata a scegliere se suo sviluppo delle sullo sviluppo fondamentalmente basato sulla competizione da costi o invece si debba essere sulla qualità allora i temi della flessibilità intesi come sbocchi nel mercato
Intesi come impiego del lavoro e inteso come percorsi lavorativi degli individui che vanno valorizzati no per lo sviluppo sui costi ma vanno valorizzati per lo sviluppo sulla qualità tra l'altro sarebbe per lo meno
Ancora più negativo che in un bar che a Torino dove abbiamo il clima demografico che ricordava prima Bruno Manghi
Si pensasse che lo sviluppo si può perseguire abbassando ancora i costi perché abbassando ancora le potenzialità di acquisto
Le potenzialità di consumo di innovazione mi chiedo anche come dei lavori come quelli di servizi di cura alle persone
Se non debbano essere più caricati tutti sullo stato sul costo pubblico come possono affrontarlo famiglie che hanno incertezza di reddito oppure che hanno una crescita di reddito molto ma molto assidua
Perché ci si può spostare lo stato sociale altra parte bisogna lo stato sociale qualcuno opachi e allora siamo paga più lo Stato che non pagano le famiglie bisogna allora attrezzarsi delle famiglie siamo in grado di Pagano dal
La seconda questione che mi premeva sollevare
Vorrei che questo tema fosse anche poi visto su altri temi che a Torino vengono agitati perché mentre stiamo parlando della crescita dei lavoro autonomo sia quell'autentico che quello diciamo più forzoso questa città più volte da parte soprattutto gli imprenditori lancia un grido che parafrasando noto film nutrito di firme cercansi operai disperata
C'è questa una realtà dove nel contempo mentre si stanno studiando il canale lavoro autonomo grida sulla sua
Difficoltà di trovare operai allora io credo che da questo punto di vista vada legato lo apro e chiudo ma sarebbe interessante che sarebbe importante che si capisse quanto quella Cressida in effetti a movimenti in andata e ritorno
E cioè non solo quanta gente dalla parte alta va giù
Ma quanta gente dalla parte bassa sale su
E cioè questo che è un grande problema della mobilità sociale a Torino perché io ho l'impressione che anche questo tema del lavoro tornammo potrebbe a utenti per forzoso potrebbe nascondere Bay
Beh i percorsi in un'andata giù non so fino adesso se potrebbe essere in andata su questo terza questione qui per che voglio sollevare sempre a titoli che non è stata sollevata che ci riguardano direttamente ma quale rapporto c'è oggi fra i lavoratori dipendenti tipici
I lavori dipendenti o non autonomi atipici beh da questo punto di vista è chiaro che siamo dentro un crinale che nasconda talora conflitti paure concorrente
Concorrenza e che se vengono alimentate
In maniera troppo esagerata dal punto di vista il sistema delle imprese rischiano di diventare all'INPS rischiano di produrre effetti perversi sulla qualità e sulle prestazioni
Da questo punto di vista devo dire invece che io noto che c'è un filo comune che anche nei lavoratori dipendenti sta crescendo
Un anno fa abbiamo fatto un'inchiesta su sei mila questionari sui lavoratori dipendenti con l'intento di interrogarli sulle loro esigenze di mutamenti degli orari
E le risposte prevalenti di quali erano i campi su cui si voleva più attenzione erano il salario l'ambiente inteso in senso generale e la carriere Prophet guarda caso anche nel lavoro dipendente canonico il uno dei temi sentiti e quello proprio di percorsi professionali mi verrebbe da dire della mobilità sociale interna da questo punto di vista non solo quella esterna che io prima ricordato
Questo secondo me unito al fatto che chiedendo ai lavoratori se ritenevano importanti gli strumenti di contratti che cosa li tenevano i lavoratori rispondevano ritengo assolutamente importante il livello di contrattazione vicino all'azienda il territorio anche qui ritengo da questo punto di vista un un segnale importante i lavoratori anche dipendenti delle medie e medio-grandi imprese la cosiddetta base sindacali disabile sono sicuramente in ogni caso
Sensibili
A capire che cosa succede dove il lavoro fa quando esce dalla propria fabbrica
Sia che vada in Malesia in India sia che vada soltanto oltre le proprie mura conosciute magari svolto in quali termini con quali condizioni
Tra l'altro molti sono anche da questo punto di vista sensibili per il semplice fatto che poi le proprie prestazioni legate la produttività e la qualità dipendono anche da come si lavora fuori e questo ad esempio un anello interessante che le ultima questione quindi direi rappresentanza si arriva anche io credo che bisogna partire dalla da una rappresentanza che tenga conto che le forme cosiddette atipiche sono fra di loro in alcuni casi molto diffusa una cosa è discutere un socio di cooperativa una cosa discutono proprio l'interinale una cosa è discutere di un lavoratore coordinato continuativo con una commessa sola una cosa e discutere invece comunali
Io credo che i campi di intervento possono essere sia quelli delle tutele universali
Credo ad esempio anche nella tutela mutualistica però diciamocelo fino in fondo le tutele motoristiche possono farle i lavoratori
Virgolette forti e cioè ad esempio tutte le mutualistiche che hanno soprattutto il crinale della professione
Perché io non penso che sia è difficile convincere un collaboratore coordinato continuativo fisioterapista a fare la cassa mutualistica per la previdenza insieme all'informatico forse è più facile se si fanno verticalizzazioni professionali ma in questo senso rischiano soli virgolette i forti di farsele
Allora c'è da chiedersi se le altre forme invece vadano in qualche modo tutelata attraverso un discorso di riforma degli ammortizzatori sociali tutto che passa dal presupposto che forme di contenuto debole professionale possono avere forme di costo del lavoro agevolate
Come si sono sviluppati in altri Paesi legalmente le cose anche aiutante in questo caso qui a dove lavoro
è soprattutto il costo del lavoro il lavoro in quanto tale e il costo del del dicono che l'azienda chiuderei dicendo mi pare che ci siano due filoni importanti che sotto intendono al canale
Io non so nell'immaginario vostro che cosa in effetti pensate io credo da questo punto di vista che una struttura pubblica abbia senso se viene riempita di bilateralità
Mi verrebbe da dire
Una struttura pubblica senso se le parti sociali poi in qualche modo mettono in questa servì mette in questo futuro pubblica bilateralità bilateralità di servizi bilateralità di tutele
Credo quindi che sarebbe da verificare
Quanta bilateralità Sisa ad esempio su alcuni mondi mi riferisco all'artigianato e mi riferisco la piccola media impresa Visconti mi riferisco tutto il mondo della formazione per sua natura è bilaterale
E anche se questo servizio possa essere e chiudo il cerchio con l'inizio recuperato come un termine che aiuta lo sviluppo sulla qualità della città
In questo senso Torino ha un difetto che a differenza di tutti i comuni della cintura
Che godono di condizioni formali ad esempio di patto la città di Torino non ha ancora una condizione
Di un patto di sviluppo basato su queste cose
Che posso accogliere anche eventualmente risorse per aiutare
Questi lavoratori sia che si autodefinisce dipendenti a trovare una strada di carriera professionale e di sviluppo quindi anche per la città
Grazie
Ma Paolo
Poi
Lui e poi Carlo Russo diritto del lavoro esperto di tufo
Allora contatta il gentil sesso sarò breve
Tra le varie occupazioni chiamate così flessibili è importante ricordare che lavoro temporaneo
Un peso percentuale basso rispetto a tutto quello che vuol dire assunzione
Si tratta del due virgola cinque per cento in Francia dove lo strumento ha un'età di quarant'anni
Del sei per cento in Inghilterra quindi si tratta di un fenomeno che riguarda percentualmente in maniera molto bassa al lavoro il lavoro dipendente però
Ha un obiettivo che non è quello di sostituire lavoro tempo a tempo indeterminato
Bensì di avviare al lavoro coloro che sono alla prima occupazione
Coloro che sono persone magari disoccupate per essere ricollocati
C'è la possibilità di godere di una rete di agenzie che si occupano di monitorare tutte le occupazioni in Offerta presso le aziende clienti e tutte le qualifiche disponibile presso i lavoratori
Quest'anno tutte le società di lavoro temporaneo in Italia hanno effettuato circa duecento mila assunzioni
E prodotto una rete di filiali di settecento filiali per un totale di quarantacinque Società con la licenza del ministero del lavoro
Questo vuol dire
La Rete dà la possibilità di contenere quantificare verificare tutte le mansioni disponibili in offerta e in una disponibili presso le aziende utilizzatrici
Questo potrebbe essere una serie di dati interessanti a quelli che sono le le parti che vengono coinvolte a livello di era problema dell'occupazione
Per quanto riguarda Torino Torino e provincia
Assieme al Piemonte è stata una delle aree che ha reagito meglio al lavoro temporaneo
Si stimano in quest'area circa venti mila assunzione
Di lavoro temporaneo
E notiamo anche che questo incremento non ha inciso assolutamente nel contratto a tempo determinato
Che magari il confronto più vicino al lavoro temporaneo infatti se le tendenze di agosto novantanove e continueranno ancora per gli altri quattro mesi novantanove supereremo probabilmente i centodieci mila contratti a tempo determinato direttamente dall'utilizzatore lavoratore quindi i venti mila contratti di lavoro temporaneo un anno quasi influito minimamente nella flessibilità chiamata tradizionale anzi
L'anno scorso i contratti a tempo determinato erano settantanove mila ottantanove mila
Questa rete di filiali si in concorrenza
Quindi per quanto riguarda la fedeltà al lavoratore
Diciamo che tra le regole del gioco
A livello statistico mondiale il trentun per cento dei lavoratori temporanei poi viene reputato direttamente dall'utilizzatore quindi per quanto riguarda la fedeltà diciamo che Santa il lavoratore non fosse infedele non ci sarebbe uno strumento in grado di movimentare molte persone trovare molta occupazione
Le agenzie dico dicevo sono in concorrenza è sono in concorrenza anche sul lavoratore per cui devono offrire e occupazioni temporanee migliori più lunghe meglio retribuite
Diverse con maggiore contenuto formativo quindi per quanto riguarda l'assistenza rivolta al cliente al cliente lavoratore anche qui si gioca una partita nel senso che i migliori lavoratori andranno dalle società che dalle quali avranno servizi migliori e più completi più pronti da contesta amministrativo formativo di avviamento al lavoro
Per quanto riguarda
Le nostre le nostre indicazioni numeriche
Il venti per cento dei contratti di lavoro temporaneo in Torino e provincia sono stati trasformati incontrate diretto da parte dell'utilizzatore
Quindi si tratta quasi di settecento assunzioni dirette da parte delle società utilizzatrici per quanto riguarda i nostri lavoratori temporanei le missioni medie sono di circa cinquanta giorni e sono lavorativi quindi si tratta di due mesi e mezzo a solari la maggior parte dei lavoratori sono stati impiegati per due o tre missioni nell'arco dell'anno
Si lavora su tutte le qualifiche su tutte le competenze e la percentuale e di trentanove per cento donne sessantuno per cento di uomini vorrei sottolineare del trentanove per cento di donne superiore alla media italiana che il trentatré per cento un altro dato interessante che
Le società di fornitura di lavoro temporaneo non hanno una una discriminante vera e propria se non quella della competenze della disponibilità quindi abbiamo il due per cento di dipendenti assunti che hanno più di cinquant'anni il diciassette per cento che ne hanno da trentasei a cinquanta
In quanto l'importanza non è tanto letta o la disponibilità alla determinazione ma la competenza e la disponibilità a lavorare
Non ci sono quindi discriminante di colore diretta o quant'altro anche perché il lavoratore dipendente nostro dipendente e quindi alla Società utilizzatrice diciamo che interessa la competenza più che il resto
Il territorio torinese per il novantanove ha richiesto soprattutto qualifiche operaie
Addetti macchinari assemblatori rivolti quindi la produzione alla logistica per la produzione però in forte crescita del terziario terziari identificato solo però in poche mansioni ovvero quelle rivolte al customer service al call center delle comunicazioni e alle banche quindi più che una diversificazione
Da una un unico polo automobilistico
Più che di una diversificazione variegata assistiamo ad una creazione di un polo creato da mo'da pochi poche società importanti quelle tre o quattro nel settore delle telecomunicazioni e ancora quello in nel settore automobilistico non siamo ancora nella strada
Assimila Nord estero all'Emilia Romagna dove c'è una polverizzazione dell'imprenditoria
Un po'tutti i settori vanno bene mentre noi abbiamo un paio di settori che tirano e basta
Il turismo ci auguriamo che per le Olimpiadi due mila e sei produca delle competenze
In richiesta da parte del mercato però in questo momento
Non non ci sono molti molte molte indicazioni
E potrei continuare ma forse
Forse il giudice
Qualità di operatore nel campo nessun nel nel nel diritto in quanto faccio la professione di avvocato questo Progetto Moriano sotto un certo aspetto mi dà una valutazione positiva sotto altri aspetti mi ha dato la sensazione io ancora legare dei concetti e dei principi di tutte le garanzie
E positiva perché
Nel mille novecentonovantasei Jaques Mele
Si era parlato di questa del proposta di legge sul lavoro per guardarsi lavori atipici e allora c'era anche presente D'Antona c'era anche presente
Scognamiglio dei personaggi dei magistrati della Cassazione degli degli dei degli operatori cacciatori che è uno studiato quello che è stato poi un progetto Smuraglia esprime Michele De Luca per le Lecce alti magistrati senatore tanti magistrati il senatore e avevano punto visto questo problema che adesso si sta oggi
Analizzando e che da un certo punto di vista appunto prende atto diffuse che sono l'evoluzione del mercato e quindi uno sviluppo innanzitutto del terziario come Stato vista anche statistica
E quindi anche uno sviluppo di quello che uno desiderabile individuale
Di quello che il discorso della
Dei vedere di creare quindi dall'esigenza della della realtà di posizioni individuali cioè di fare contratti che tenessero conto di quello che dice la normativa del Codice civile cioè la volontà delle parti
I i cosiddetti di operare in termini di autonomia il rischio di gliela dà la parte che opera che prestano attività di quello che è un rischio economiche apprendisti e quindi nel momento stesso in cui non lavora momento stesso in cui non resta quello quello che non raggiunge quell'obiettivo che doveva che è stato frutto del contratto spesso e quindi una certa flessibilità di orario nella posizione questo questo
Questo progetto ne tiene conto
Non tanto a parte come fragoline
Diritto ne tengo conto anch'io molte volte nelle trattative che esistano però deve anche per essere presente che questi questo tipo di Progetto deve tenere anche conto di quelle che sono le normative vigenti attualmente in Italia normative che in un certo senso tengono l'INPS ritornano e fanno riferimento anche molte volte a dei contrasti attende questioni che sono tutt'oggi dibattuti anche no suprema corte perché sono quelle che fanno riferimento alla legge del mille novecentosessanta mi riferisco alla legge di che entrata in vigore quarant'anni fa cioè prima lo sto tre oratori della legge
Numero mille trecentosessantanove dove fa riferimento all'articolo uno all'articolo tre
A quello che il concetto di interposizione di manodopera e quello che all'articolo tre il diritto del lavoratore che lavora presso il l'appaltatore ad avere la stessa retribuzione del lavoratore committee che lavoro presso il committente ad analoga mansione
Questa legge naturalmente affatto e fa ancora tutt'oggi riferimento al magistrato imprese sui livelli crea quindi questi problemi naturalmente nel momento stesso in cui si dà contratto
Agli informatici per esempio a quelli che sono operatori che a a consulenti a operatori che operano vicino a quelli che sono i dipendenti subordinati dell'azienda committente a questo punto questa legge
Perché tutti tutt'oggi ancora valida storce ancora fa molto discutere
E vista è stata vista anche recentemente in un convegno che se proprio svolto in questi giorni due giorni fa in un a Vicenza dove gli stessi soggetti che hanno proposto il disegno di legge
Di cui muraglia mi riferisco anche a mente Michele Meta che un magistrato di Cassazione
Attualmente al Senato ed altri ci sono appunto riuniti a cui ho partecipato insieme ad altri colleghi avvocati e magistrati e appunto discutevano e hanno discusso per due giorni su progetto s'morale
In sostanza ci si chiedeva questo progetto Smuraglia come mai non è ancora andata avanti e la il la sindacalista di prima liceo speriamo che vada avanti io da questa riunione che già quattro anni fa era stato contestato suo contenuto
E ancora ieri non è stato contestato
Ho poca fiducia vado avanti nella sua nella sua interezza perché non tiene conto appunto
Di quello che è lo spirito
Di quello che il atteggiamento tipico di duro lavoro individuale ed un lavoro autonomo di un lavoro inteso nelle forme in cui anche voi avete impeto cioè senza esente stesa dalla progettata
Questo progetto è stato contestato da diversi professore universitario diversi magistrati nella sua formulazione per esempio nel discorso che faceva riferimento molte volte allo stato almeno articolo uno stato di lavoratori
Faceva riferimento anche un discorso di contratto collettivo che da parte mia comunque apro una parentesi poteva anche andare bene cioè come forma di retribuzione
Facciamo riferimento però anche ma quello che nell'articolo quattro la cessazione del rapporto in cui c'è un diritto al prestatore Andenna ma una indennità di fine rapporto e quindi ma c'era anche con riferimento a disciplinare l'esclusione della tutela del lavoratore atipico e quindi in un certo senso sotto questo aspetto
Autonomo anche a quello che è il discorso della malattia dell'infortunio e quindi anteporre quindi anche il diritto del di questi ad aderire odia formale delle forme di rappresentanza sindacale
Fermo restando coi ultima l'ultima disposizione che è l'articolo diciassette che a mio parere potreste una forma che si avvicina a quello che è lo spirito del quello che è lo spirito del del progetto Monia cioè la certificazione dei rapporti infatti dice all'articolo diciassette il Governo è delegato ad emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore tre a disposizione ma tradisce di certificazione volontaria del relativo contratto stipulato fra le parti
Ispirati ai seguenti principi cioè individuazione dell'organo preposto la giustificazione dell'Organismo bilaterale del di settore istituito nei contratti e accordi collettivi nazionali stipulato grazie definizione delle modalità di organizzazione delle sedici legazione indicazione contenuta mansioni eccetera eccetera
Ora
Questo autorete questa discussione il cosiddetto terzo genus lo chiamano non lo vedono in termini così ancora legati al spirito di tutela
Rigida che piano completo avere questa una forma di Giulio indivisibilità e non di autonomia come intende due mila duecentoventidue del codice civile o da altre forme di autonomia
E appunto criticato perché non avrebbe avuto successo in termini di gli aspettativa
Che tante volte porta datore di lavoro dal ad stipula contratti di consulenza perché aveva venivate cadere anche in quello che era un interesse reciproco delle parti cioè il di guadagnare di più
Così per quanto riguardava un dipendente lo spento un risparmio per quelle che sono gli oneri diretti e indiretti del datore di lavoro e quindi un affronto un affrontare la concorrenza e quindi un mercato ma
Penso che molti altri non lo conoscono quindi il lavorare su questo progetto che a mio parere sicuramente in un modo in un altro andrà avanti perché da un lato abbiamo questa proposta di legge che abbastanza
Prende atto e cioè che le con
Settore dall'altro c'è il vostro progetto che prende atto sulla su lo studio anche che l'ha fatto nel novantasei atti e anche nella stato portato davanti a tutti i presenti
Dal Gallino perché ICE il fitto anche un volume in merito però non lo spengo questo questo
Questo ad questa aggregazione che voi intendete ceduto definirei chiarita che Palmieri pareva essere più valute ma lo avo lavoratori opportuni tutte aggregazione al centro che d'ambito anche a discorsi diversi cioè di politici sindacali scusatemi se mi permetto di farlo un avvocato e quindi come uomo libero a vicenda e quindi a volte dico la verità potrebbe ricavare quasi anche all'avo dell'impresa alla boa dei fornitori cioè coloro che a un certo punto mia esperienza dello schema Fiorito che poi praticamente via supportato in questa logica ecco che potrebbe e con una retribuzione le stabilite con attività né stabilità dovrebbe aceto punto stare tranquillo il datore di lavoro o soggetto committente che da che dalla che da un certo punto la un euro in questo in in termini il corso rifiuti in termini duraturi faccio l'esempio dei padroncini No Tav pertanto questo dei padroncini che certo punto firmano contratti otto avrebbe fanno causa dicendo che sono subordinate faccio l'esempio dell'insegnante nel mio diversi abbiamo letto diverse volte gli insegnanti che laureati vanno a fare i professori delle scuole private fanno contratti Locorotondo perché fanno programmi così poi diventati segnati dentelli statale chiedo la subordinazione del passato
Parlo dei Police presto e anche lì c'è stata è ancora molta giurisprudenza oscillante cioè questo di sport scorso non mette in dubbio che sia necessario lo mette in dubbio che possono essere un utile perché molti tendono a dirlo si deve scrivere niente molti tendono invece a scrivere troppo questo è il mio problema personale e come avvocato voglio dire che la giurisprudenza attualmente con la legge
Elisa ha detto prima uno nove sei nove cioè del Salento posizioni manodopera del subappalto è molto in queste circostanze in molte circostanze e ancora ferma
Molta
Hanno discutiamo che decentramento e unito e quindi una forma di retribuzione data anche da settanta appaltatore o da o una retribuzione concordata nell'ambito dell'articolo trentasei della Costituzione che dice che basta che siano retribuzioni ciò di Saccenti nostro tempo e connessa protetto la vita il tenore della ditta
A questo punto questo queste normative non portano poi ve ere e e quindi sono poi trasportati in Currie negli accordi sindacali e gli accordi sindacali sono sempre un conflitto di interessi che vengono uniti in un accordo stesso tra datore di lavoro e sindacati quindi è una retribuzione che si presume sufficiente e quindi adeguata che oggigiorno rispetto al sessanta almeno centosessanta agiscono più contratti collettivi di allora esiste più la tutela delle singole mansioni ci sono in molti contratti collettivi che riguardano i servizi cioè disciplinano i servizi
E discipline opinione deduzioni disciplina anche categorie inferiori a quelle che sono ricatti più parcellizzata rispetto alle sole categorie classiche rinforzato generale
Questo principio certo punto avviene avanti ed estesa a mio parere tenuto conto
Ai fini della valutazione di una tutela e di Unico ed un equo trattamento quindi il discorso delle entrate molta importanza come dice anche qui il presidente dello del consulente del lavoro e dell'uscita potrebbe essere un problema importante da tutelare ma ripeto per avere successo questo progetto
Devo avere un meno vincoli se agli stessi vincoli che dice questo proposte di legge sicuramente non passerà infatti a mio parere questo progetto così come adesso non passerà non per niente
Anche se è passato il cinque febbraio del novantanove dal Senato al Parlamento è ancora fermo però voglio dire che siamo invece uno spirito di di osservatorio da un lato e di salvaguardia in modo sicuramente non
No
Nel disciplinare non rigido Abdul ma in corrispondenza della domanda presso per tener conto dalla domanda e dall'offerta e quindi tener conto vinte non esistono sperequazioni in termini di trattamenti diciamo così del
L'orario di professione come d'altra parte faccio presente recentemente a Torino il giudice giunge Converso ha detto che Lapo degli avvocati non ho più un punto di riferimento e quindi perché il mercato è quello che fa riferimento sulla faccenda
Chi spariglia ma questi paradossi in pratica ma comunque se esiste questo spirito del progetto Moriana sicuramente è uno spirito sociale un in quanto tiene conto di questa di questo mercato che esista e che quindi deve essere non certo pente visionato dal
Altro lato deve anche un certo punto togliere magari delle incrostazioni di carattere diciamo politico sindacale che ha che può rappresentare per taluni fini diversi obiettivi diversi interessi di altri non dei propri grazie
Credo che non non farò non affrancamento trattenute no nessuna no nessuna conclusione voi a un tavolo stamattina contro la relazione di di Lea Battistoni l'intervento del ministro quindi io mi limito a pochissimi minuti anche per onorare
L'invito fatto da Aldo e siccome io non sono né un esperto
I di trasformazioni dall'alto come Magnabosco lunedì analista dal basso come ma anch'io circo di
Circo semplicemente di motivare per quale qual è la ragione che ha portato il ministero
A a sponsorizzare questo lavoro
Mi pare che questo sia un punto su cui dobbiamo ragionare che a me particolarmente interessante
Facendo mie
Tutte le osservazioni che ho seguito nel dibattito di oggi pomeriggio e poi arrivando alla questione di opposto perché non ci siamo interessati a questo lavoro
Le osservazioni che faccio mio sono uno io sono d'accordo con
Con Bruno Manghi quando spinge a una certa cautela
Nell'analisi del mondo diciamo dei nuovi lavori dell'atipico che si estendono
Sia nel lavoro autonomo che in quello dipendente la novità lei attraversa tutti e due
C'è un bellissimo termine americano che si riferisce alla novità anche attraverso il lavoro dipendente non il lavoro autonomo quello che gli americani ci hanno il gioco gioco opprimente il lavoro assalto quelle gran
Di professioni per cui si passa da un lavoro dipendente a un altro lavoro dipendente non la loro autonomia
Ha ragione ma anche quando dice però dobbiamo sempre distinguere migrano dall'olio perché spesso Vinitaly
Nuovi lavori in realtà troviamo accanto a ciò che dopo molto vecchio cioè tutta la forma del Tibet
Il vecchio lavoro fordista senza regole per cui non possiamo scambiare come nuovo lavoro un vecchio subappalto senza aprire senza regole senza normativa senza sicurezza senza formazione
Fa questo mi pare una cautela
Nella ricerca che va portata avanti così come
Io credo
Assolutamente introitata nella ricerca la percezione che la difficoltà la resistenza che sia nel percepire nell'accogliere il nuovo non è che nella storia dell'economia non l'abbiamo conosciuta chi ne sa più di me in questa in questa stanza conosce perfettamente le esistenze che non sono i soggetti manchi ricercatori ebbero osservando il passaggio dal lavoro agricolo lavoro industriale dal lavoro delle campa è mia l'anomia urbana dal lavoro che facevano gli uomini adulti insieme poi alle donne e ai bambini ai lavori che le industrie facevo i bambini e le donne per prime o gli uomini
Quindi la resistenza sia stato allora e c'è
Anche oggi fa parte proprio del innovazione l'innovazione comporta anche l'insistenza allora va messa nel conto
Presa per quella che perché per fortuna anche la resistenza spinge l'innovazione a procedere non comunque in piena ma dovendo forme come ha detto Bruno sono d'accordo con lui entrando continuamente in contrattazione
Con l'altro altrimenti sarebbe solo una parte seconda osservazione
Generale Magnabosco a posto fatto un'osservazione che mi ha molto colpito ha ragione quando dice
A Torino comunque esiste un sistema di professionalità mi pare d'aver capito questo sì diceva
Un sistema di professionalità che non sono inventati di o esportabili in un altro posto del pianeta nonostante la globalizzazione nel senso che sono il frutto della storia economica di una realtà
Bene io credo che se estendiamo questo concetto di ricchezza come e
Edita della storia economiche io penso che lo dobbiamo
Dal nostro punto di vista riferire anche al sociale Esiste un sociale che più avanzato di un altro sociale
E visti esiste un sociale che ha più cultura di un altro sociale Esiste un sociale che più pronta all'innovazione di un altro sociale
Certamente Torino presenta una contraddittorie ricchezza da questo punto di vista probabilmente che ha fatto l'esempio di Treviso ora
Anzi forse c'ha un altro elemento di apertura probabilmente delle realtà meridionali presentano ancora un sociale ricco anche di resistenza all'INPS alla alla novità
Terza e ultima osservazione dovrà dire prima di passare all'ultimissima la perché ci siamo interessati a questo lavoro si è fatto riferimento alla demografia come problema fondamentale di una
Le ultime ricerche alle quali voi sapete c'è una piccola passione storica che l'immigrazione le ultime ricerche fatte ultimi intendo dire negli ultimi venti venticinque anni hanno dimostrato che esiste una correlazione positiva
Il fenomeno migratorio e il rinnovamento urbano i due fenomeni elettricità per eccellenza che sono sempre portate nella storia diciamo del dell'immigrazione si chiama Miami e Amsterdam due città vecchie
Fino a quarant'anni fa vecchie morte che l'immigrazione ha trasformato in città giovani
Tocca
Erano vecchi c'è un tasso più o meno come quello di Torino di natalità di classica sono improvvisamente diventate cita Giovanni
Quindi non perdete speranza controllate l'immigrazione quindi è l'unica cosa che posso che posso
Ultima questione
Perché ci siamo interessati
Voi perché ci siamo interessati no non è il problema fa dell'inedito immigrati
Va perché ha problemi con il
Perché ci siamo interessati a questo alla ricerca di morire
Io lo dica lei con questa semplice affermazione perché
Siccome ci è notorio che io non sono un grande assertore della più come dire del
Dell'innovazione dal basso cito
Io penso che però
Un qualche
Come dire in qualche conto possa valere anche se per caso si riesce a fare un po'di locazione dall'alto anche dal punto di vista dell'istituzione
E io ho in questi anni mi sono reso conto che hanno alle dando
Che in Italia la lotta all'esclusione sociale era così indietro rispetto al resto d'Europa
Non dipendeva soltanto perché c'era troppo diciamo così
Troppe pensioni e troppo poco reddito minimo di inserimento troppe pensioni e troppo poca attenzioni a chi era senza voce ai gruppi organizzati
Ma anche perché mi sono reso conto che il contratto sociale in genere attuale riposa
Su uno su uno su su un luogo fisso che è dato dal rapporto tra datore di lavoro e salariato dipendente
Il contratto sociale da noi è ha queste caratteristiche e tutta la politica sociale ruota intorno a questo modello
Ma questo modello tende sempre più a stringersi e tende sempre più ad allargarsi il mondo che sta fuori sia perché escluso sia perché lavora
E allora la domanda che si è posta è ma posso nelle istituzioni che lottano contro l'esclusione non occuparci non soltanto dei senza voce
Che non ce l'hanno veramente perché non c'hanno niente ma anche dei senza voce che producono molto ma che non hanno accesso a nessun tipo
Di protezione dal punto di vista dell'istituzione
Noi abbiamo cominciato a discutere con Aldo
Lui quando affrontiamo dedicava non pensiamo soltanto di portare un come dire di aiutare alla creazione di posti che aiutano che aiutino a
Nel mondo del lavoro di cui ha parlato alla nostra amica del sindacato ma anche settori
Di gente che produce che produce ricchezza che lo Stato avo malissimo ma che ha bisogno di che cosa
Se noi guardiamo un momento ha bisogno di che qualcuno occupi luoghi che sono stati abbandonati dei padroni questi luoghi immaginate gli si chiamano salute formazione professionale
E garanzia la disoccupazione cioè se noi vogliamo realmente appoggiare l'innovazione non possiamo contemporaneamente non riprendere come istituzioni i luoghi che questi innovazione lascia abbandona che a se stesso come posso essere io assertore di un appunto di un gioco fatto in e non dare anche a chi come dire se scorrette un minimo di reti in cui lo proteggo contro la mala TA lo proteggo contro la disoccupazione lo proteggo soprattutto dall'assenza di formazione che chi la fa oggi se non la fanno più i padroni li fanno chi la quello che c'è oggi di formazione francamente di nuovo ci ha molto poco
E allora io con ecco perché e finisco partendo da questo cioè le istituzioni debbono occuparsi ma anche qui non è che facciamo una gran scoperta abbiamo intentato molto
Io ritorno a dire che qualcuno perché sa più di di medi storia di storia economica
Ce l'ha ben presente davanti ma nell'Inghilterra industriale
Dell'inizio del diciannovesimo secolo le istituzioni si sono occupate di lavoratori molto prima dell'esistenza dei sindacati
Quando hanno quando ci sono state le Commissioni parlamentari sul lavoro minorile contro il lavoro delle donne per la riduzione del lavoro che era di dodici ore al giorno
Studio alla al British Museum studiò esattamente i libri su cui le commissioni parlamentari avevano lavorato per capire la differenza tra plusvalore assolute plusvalore relativo se non ricordo male
Studiò esattamente quello cioè come i capitalisti reagirono all'intervento dello Stato che aveva ridotto l'orario di lavoro lui studio quello ecco e se pensiamo
Io penso che un plusvalore relativo lo possiamo dare anche noi da questo punto di vista cioè obbligando il mercato a seguire l'ovazione all'innovazione Chiatti ha delle caratteristiche mi pare di moderni
Da di dignità e soprattutto veramente di innovazione e non di falsare riproduzione come ho detto all'inizio di sistemi in cui solo l'assenza delle regole scambiato per l'innovazione offre
Sì e siamo tutti stanchi si
Ci rivediamo a Genova Napoli
Grazie
Grazie
Bene
Grande saldatura
Esattamente
Al
Cinema
Bene Lenzi
Grande quando