Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio a tutti radio radicale lunedì ventisei febbraio due mila uno stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale consueto su
Le mento da lunedì pomeriggio dedicato ad un approfondimento di alcuni temi dell'economia e della finanza e studio Benedetto Della Vedova
Dunque in quel nei
Negli inserti settimanali dedicati all'economia finanza appunto dei due principali quotidiani Corriere Economia e repubblica fare finanza oggi non si trovano notizie particolarmente non si trovano notizie parte che abbiano segnato che siano se destinate a segnare
La settimana economica e finanziaria quindi noi abbiamo scelto scelto per questa per questa per questo supplemento alcuni temi post legati gli uni dal agli altri ma credo alcuni approfondimenti che potranno essere di qualche interesse
Ci occuperemo quindi di sindacato c'era un bell'articolo di Luciano Costantini sul messaggero una pagina economia del Messaggero di oggi sui sindacati
Poi ci occuperemo di Confalonieri è di media sette son cuore del dallo scontro sul conflitto d'interessi oggi
Turani dedica un
Ritratto intervista insomma fedele Confalonieri
Fedele all'amico Silvio ma soprattutto a Mediaset è poi sempre repubblica fare finanza d'acconto in qualche modo sempre argomento che si può riferire al conflitto d'interessi dà conto di un di una voce che si fa
Sempre più consistente tra
Smentite e rilanci cioè quella di una fusione generali Mediolanum prove di fusione e questo è una questione da temere sotto controllo per il futuro ci occuperemo poi di pensioni
Intervento di Giuliano Cazzola sul Sole ventiquattro Ore da lunedì se avremo tempo altre segnalazioni volevo quindi iniziare
Dal pezzo di Luciano Costantini sulla messaggero di oggi il futuro di CGIL CISL e UIL il business Dei servizi
Chi ascolta radio radicale
Le questioni che sollevo se oggi questo articolo solleva non sono incerto una novità assistenza pensionati invalidi caffè consulenza agli extracomunitari la Confederazione non fa più solo i contratti
Io credo che bisognerebbe dire
Bisognerebbe dire che la Confederazione fa soprattutto altro cioè business può essere in crisi un sindacato che vanta undici milioni di tessere non equamente suddivise tra CGIL CISL e UIL
E su questi undici milioni tessere bisognerebbe indagare per sapere quante effettivamente sono un sindacato che dagli scritti più pensionati che lavoratori attivi raccoglie oltre mille miliardi all'anno
Certo che no rispondono in coro nelle tre case madri anche se fino agli anni Settanta abbiamo fatto la fame ammette Carlo Ghezzi
Responsabile per il settore organizzativo dalla CGIL oggi le cose vanno decisamente meglio nonostante alla caduta delle ideologie politiche legata cerchi luoghi comuni
Spesso però ampiamente giustificati la CGIL la cinghia di trasmissione del Partito Comunista Italiano la CISL e la DC lacci la UIL la vicina ai socialisti
Ampiamente giustificati questi luoghi comuni dice Ghezzi dei luoghi dei riscontri storici il futuro insomma non è così tragico da far immaginare sindacalisti con una razza in estinzione anche se l'assalto delle associazioni dei consumatori sta mettendo a dura prova la solidità
Delle basi delle tre massime organizzazioni confederali
Che comunque cercano di adeguare uomini e strutture ai tempi che cambiano sarà un caso che la CISL ha deciso di ridurre da diciassette a quattordici le categorie rappresentate
Non è un caso ma neppure un dovere dettato da esigenze finanziarie più semplicemente alla necessità di accorpare sigle alla nuova realtà del mondo del lavoro precisa il segretario confederale Antonio Uta
Certo è che il futuro CGIL CISL e UIL se lo stanno giocando sulla carta dei servizi che sono e saranno in grado di offrire scritti e non lavoratori e pensionati un futuro dove la qualità la cappa il capillarità dei rispettivi patronati
Dei caffè dei centri di coordinamento per handicappati extra comunitari avranno un ruolo determinante nella battaglia per le tessere così come avranno un peso rilevante i servizi che sapranno offrire per esempio le compagnie di assicurazione o i centri di assi senza dagli inquilini legati o appoggiati dalle tre confederazioni sbaglierebbe e comunque farebbe torto al sindacato chi pensate che pensasse Chicco ferrati Pessotto Angeletti oggi continua ad essere i numi tutelari della contrattualistica i guardiani del welfare e sacerdoti della conservazione
Penso che sia sacerdoti la Confederazione della conservazione credo che
Pochi dubbi vi siano che poi questo ovviamente sono considerazioni mie che poi si facciano schermo della contrattualistica dall'UE nel fare per giustificare il proprio ruolo strappare leggi che li agevolino in tutti gli altri business dei quali sono ricchi questo è un altro paio di maniche
Sono anche soprattutto dagli amministratori delegati di Folding i servizi
Non è dovuto a un caso fortuito ma piuttosto un acuto intuizione lo slogan coniato per la UIL una ventina di anni fa da Giorgio ben tutto il sindacato dei cittadini anche perché è difficile dice Ghezzi trovare tre persone che si iscrivono al sindacato per lo stesso motivo
E comunque spiega Carmelo Barbagallo segretario confederale per l'organizzazione della UIL
Noi dobbiamo monitorare i nostri sforzi su tre categorie sociali i lavoratori precari e dal sommerso quelli della old economy in cui vanno garantiti i diritti acquisiti
E quelli della new economy che hanno esigenze diverse ma ugualmente legittime l'attività della CGIL si muove su quattro grandi filoni il patronato Inca sono
Ventitré per mille cinquecento addetti con sei milioni di contatti all'anno cioè di iscritti e non iscritti che chiedono tutele in fatto di malattie infortuni pensione e poi i non iscritti hanno il contatto
Spesso si ritrovano iscritti peraltro
Secondo filone prosegue Costantini
è costituito da i centri di assistenza fiscale caffè che lo scorso anno hanno lavorato oltre due milioni di settecentotrenta e mezzo milione di sette quaranta incassando mediamente una parcella di venticinque mila lire a pezzo ed è questo l'unico settore in cui portiamo a casa qualche soldo sottolinea Ghezzi siccome che il finanziamento pubblico ai patronati
Che si vuole ad ogni costo aumentare oltre quattrocento miliardi finanziamento pubblico ai patronati
Sia beneficenza terzo filone quello dall'assistenza vertenze legali quarto quello dall'assistenza dall'Area lavoro con il compito principale di aiutare i disoccupati
E extra
Comunitari quello che qui non si dice che i Caf non solo rendono un sacco di soldi ma sono tutelati dalla legge che attribuisce il Caf stessi una sorta di monopolio del visto di conformità sui sette
E trenta quindi i Caf certo ci sono anche quelli dalla Confartigianato dalla Confcommercio ma
I Caf fanno questa prerogativa bisogna passate GB la CISNAL come la CGIL suoi caffè sui patronati i NAS ma supporta anche servizi vari attraverso Lezzi tempo libero l'Adiconsum consumatori il Sicet inquilini
Lallai lavoratori atipici l'Unione invita pensioni integrative l'anno fa assistenza immigrati il Che nasca rapporti con le cooperative
Un business ma per carità si tratta di servizi sociali che aggiungiamo noi non sarebbero sufficienti
A garantire ossigeno al sindacato però servono eccome quando si parla dice nasca decisis ma anche di tutti gli altri sindacati si parla poi di formazione fondo sociale europeo e questa un'altra questa un'altra delle Greppi e a cui i sindacati
A cui sindacati si sfama non sono una decina invece concludiamo il quadro le associazioni che fanno riferimento alla UIL
Dall'Adoc consumatori alla MCS cooperative all'acta ambiente alla Castoro cultura sport turismo
All'ufficio H che si occupa degli handicappati ma il fiore all'occhiello del sindacato di via Lucullo e probabilmente il Caf che nel Duemila lavorato settecentoventitré mila cartelle sette quaranta erano state solo settantanove mila novantatré
Numeri che fanno la felicità di Carmelo Barbagallo una bella performances no sì non c'è che dire dimostra almeno che in futuro di tasse il cittadino continua che in fatto di tasse il cittadino continua ad aver fiducia nel sindacato al questo articolo di Costantini ottimamente o comunque bene documentato solleva una serie di solleva una serie di belli sulla vera attività del sindacato
Su questo però ci voleva o meglio ci sarebbe voluta un'analisi
Un pochino più
Rigorosa su come il sindacato può mettersi in tasca tutti i soldi che derivano dai servizi se lo fa come associazione privata che può occuparsi di questo come di altri cento cose oppure se lo fa Caffa patronati
Servizi ai pensionati eccetera lo fa che in realtà in virtù di leggi dello Stato complici che garantiscono sindacato queste attività e ne garantiscono per questa via
Le rendite finanziarie molto di migliaia di miliardi
Lasciamo il sindacato
Lasciamo il sindacato anche se appunto con la con con la conclusione che viene sempre più allo scoperto quello che noi da tempo diciamo che noi radicali cerca il sindacato sia in realtà ormai una holding un vero e proprio business più che l'attività di difesa dei diritti dei lavoratori in particolare sul posto del lavoro e cambiamo completamente argomento dicevamo si pare si è molto parlato in questa settimana di
Conflitto
Di interessi
Vediamo diamo una rapidissima sintesi
Del personaggio cruciale nel con per quanto riguarda il conflitto di interessi di
Silvio Berlusconi cioè Fedele Confalonieri l'uomo che dal novantaquattro sie
Intestato semplifichiamo le concessioni radio televisive che fanno capo al aziende alla Fininvest quindi alle televisioni
Fondate o comprate da Silvio Berlusconi
E Giuseppe Turani che scrive quando gli domandano se allora è vero che il Cavaliere venderà Mediaset Fedele Confalonieri che dalla sua Societ che dalla società il presidente tira fuori la sua bella vocione da milanese spiega pacato intanto bisogna che Silvio arrivi a Palazzo Chigi altrimenti non c'è conflitto di interessi e quindi non se ne secondo bisogna che ci sia una legge che impone di vendere altrimenti perché vendere terzo bisogna anche che ci sia un compratore altrimenti e dissidente insomma abbastanza chiaro che Confalonieri
Non può certo essere iscritti lo al al club di quelli che vogliono che Mediaset vada venduta per consentire al Cavaliere di ascendere alle alle più alte cariche dello Stato lui pensa che Mediaset sta bene dove ma lo sai bene anche tu rispiega c'è Turani che non esiste questo benedetto conflitto d'interesse abbiamo un sacco di soci sono anche i fondi stranieri ci sono tutte le regole io sono il Presidente
Ma se voglio spendere una certa somma devo andare in consiglio di amministrazione di non è detto che mi approvino tutto e poi te lo giuro Silvio adesso si occupa solo di politica e la sua missione magari si occupasse un po'di nuovi vedi quell'internet
Lì forse è anche un affare ma ci vorrebbe Silvio con la testa libera dalla politica lui sì che saprebbe come fare lui saprebbe trasformare questo internet in un altro successo
Di Mediaset ma pensa solo alla politica e noi stiamo qui a tirare avanti la carretta
Una bella Carretta chiosa Turani per la verità oggi Mediaset è un affare che rende fra i settecento e i mille miliardi all'anno a pochi dipendenti e forse l'unica azienda italiana new economy di vero
Successo poi si racconta tutta
Tutta la
Tutta la storia della Fondazione del la fondazione della tv
Dei rapporti
Dei rapporti Berlusconi Confalonieri e la discesa la discesa in campo
Con valloni ieri più avanti Turani d'accordo con Berlusconi ovviamente manda avanti due progetti
Il primo è quello di portare la società in borsa in modo da incassare i soldi necessari per mettere tranquille le banche
E il bilancio dalla società
Poi comincia un paziente lavoro di controllo e taglio delle spese poco a poco la Società rifiorisce e diventa quello che oggi è cioè uno dei migliori affari che ci siano in Italia un'impresa ripete Turani del settecento mille miliardi all'anno di utili soprattutto tranquilla
Confalonieri amministra amministrata presenta Silvio in Confindustria e negli altri luoghi del potere imprenditoriale tiene d'occhio i due figli del Cavaliere che lavorano in azienda per Silvio Marino ma soprattutto cerca di fare in modo che Mediaset rimanga quello che perché intorno ci siano solo pace e pochissime polemica
Una prova difficile deve affrontare nel novantotto quando sembra che Silvio abbia davvero deciso di vendere a Rupert Murdoch il tycoon della NewsCorp a Confalonieri l'idea di una Mediaset ossa ormai così redditizie che finisce nelle mani di Murdoch
Non piace non ricordo che lo abbia mai detto apertamente ma
è sicuro che non gli piace verso questa vendita lo stesso atteggiamento di uno che decise decide di vendere la vigna di famiglia con dentro la viterbese ricordi ma perché si deve vendere e nel mille novecentonovantotto suggerendo
Sottolineando spiegando riesce a poco a poco a fare andare in maggioranza
Nel giro di Silvio amici e parenti quelli che non vogliono che si vendono straniero lui è pronto ovviamente a dire no giurare che è stato solo un osservatore
Ma se nel novantotto Mediaset è stata venduta non è stata venduta lo si deve anche a lui e adesso la storia un po'si ripete Confalonieri paziente Cauto com'e sempre si prepara anche in questa occasione se mai dovesse davvero verificarsi a fare in modo che Mediaset rimanga dove un'isola ricca e felice e probabilmente avrà partita facile oggi Mediaset al di là di norme regolamenti e quasi invendibile per la semplice ragione che costa troppo
Sulla carta in base ai prezzi di Borsa la quota Fininvest
E quindi di Berlusconi vale sui tredici mila miliardi di lire
Ma questo bisogna aggiungere che si tratta di una quota di controllo e quindi il prezzo sale almeno venti mila miliardi in più cioè il fatto che Mediaset sarebbe l'unica grande tv anzi tre TV in vendita in Italia forse in Europa quanto vale una rarità del genere chi lo sa forse non apprezza
E questa è appunto l'arma migliore nelle mani del silenzioso paziente IMO diplomatico Confalonieri
E sul conflitto
Di interessi sull'opzione vendita da parte di Berlusconi di Mediaset per disfarsi contemporaneamente di aziende conflitto d'interesse segnaliamo anche l'articolo di Paolo Madron
Sul nuovo il nuovo punto it il quotidiano esclusivamente on line di i Bisconti
Madron sottolinea
Sottolinea un aspetto di questa vicenda
La seguente chi ha memoria ricorda distintamente una circostanza si parla dell'ipotesi richiamata anche da Turani dalla vendita a Rupert Murdoch di media sette nel novantotto tra quelle voci la più tournée più turbate non erano quelle dei tanti feudatari del Biscione che avevano costruito la loro fortuna all'ombra del Cavaliere paventavano la fine
Del
E paventavano la fine della festa erano quelli dei suoi oppositori politici diessini Verdi Popolari spiazzati e qualsiasi atterriti dall'ipotesi che quell'impero mediatico potesse cambiare entro bisogna mente padrone specie se il nuovo arrivato parla una lingua diversa ci vuole addirittura una visita dal nemico Massimo D'Alema Cologno Monzese Petrassi minerale perseverare
Rasserenare scusate gli animi l'episodio Murdoch viene in mente in questi giorni prosegue Madron in questo pezzo intitolato se Berlusconi avesse venduto Murdoch in questi giorni che vede nel parlamento fra enti che mente impegnato ad approvare prima del voto la legge sul conflitto di interessi venerdì sera nel salotto televisivo di Michele Santoro Francesco Rutelli si è stracciato le vesti
Per conflitto d'interessi ammesso il candidato premier del centrosinistra abbiamo avuto quasi sei anni per occuparcene ma non abbiamo combinato nulla giuro che in caso di vittoria sarà una priorità della mia agente
Quindi ma perché non muoversi per tempo si chiede conclusivamente Madron
Perché
Una sinistra dove il primato dalla politica dovrebbe costituire la matrice nel suo DNA sì
Svilisce nella convenienza del momento perché nel caso specifico il tema del conflitto d'interesse non ha costituito sin dai primi giorni del suo mandato di governo motivo di impegno per riscrivere le regole del gioco democratico
E infine visto che in politica la coerenza dovrebbe essere del tutto è più praticate come spiega oggi
Di quando all'idea che Berlusconi vendesse si è profuso in lamentazioni e preghiere al fine di scongiurare la e questa non è una riflessione del tutto banale questa di Madron sul fatto che la sinistra in realtà nel momento in cui che fosse un ballon d'essai o meno si profilava la vendita di da parte di Berlusconi di media center all'editore australiano Rupert Murdoch la sinistra si scatenano al grido lo straniero non passerà cosa peraltro ripetute sì nel caso del paventato ingresso di Murdoch nella televisione appagamento attraverso l'acquisto di Stream sempre Berlusconi conflitto di interessi
O meglio interessi e affini è Gianfranco Modolo A pagina tredici di Repubblica fare finanza
Ci sono due pagine dedicate in qualche modo a Mediobanca galassia Mediobanca c'è un pezzo di Marco Panaro dal titolo in Mediobanca restò congelata
Maranghi continua a essere al comando ma non decide più da solo il rinnovo del patto di sindacato con nuove regole di governance era probabilmente la cosa più saggia da fare
Ma di fatto è un modo per rinviare le scelte ed evitare sorprese c'è anche un utile
Specchietto in cui vengono riassunti tutti gli azionisti tutti gli azionisti del patto
Del patto di sindacato che controlla di fatto Mediobanca compresi Unicredito Banca di Roma
Poi ci sono le Generali
E c'è anche Mediolanum con l'uno virgola novecento novantanove percento
Per le azioni di Mediobanca ma vediamo quello che accennavamo all'inizio cioè della ipotesi di fusione Generali Mediolanum
In Piazza Affari si parla di questo progetto come dall'araba fenice scrive Gianfranco Modolo viene stroncato di continuo tutti si oppongono da via Nazionale a Trieste sede delle Generali nazionale
Sede
Della Banca d'Italia dai politici che fiancheggiano schieramento oggi al potere all'Autorità per la concorrenza però le voci sull'ipotesi
Fanta finanza sull'ipotetica fanta finanziaria
Fusione tra Mediolanum e Generali di cui si sente parlare da qualche mese rinascono con grande baldanza dopo ogni smentita tornano nuovi mai si è visto crocchio finanziario più ardito e più osteggiato dai vari poteri di questo Paese però il caso comunque affascina solleva commenti suscita in qualche caso apprensione
Tutto nasce raccontano le fonti dà un suggerimento che Silvio Berlusconi patron di Forza Italia nonché azionista di Fininvest e quindi anche di Mediolanum
Di cui è comproprietario con Ennio Doris avrebbe lanciato qualche mese fa i vertici di Piazzetta Cuccia
Perché non fondere le due istituzioni
Avrebbe detto Berlusconi sia chiaro lo faccio per spirito di servizio non per espandere in settori dove già sono forte
In effetti lo stesso Berlusconi si sarebbe poi parzialmente ricreduto il conflitto di interesse vale non solo per la televisione ma anche per le polizze vita di Mediolanum e Generali ma è indubbio che dopo la risistemazione dell'intera dell'impero Fininvest
Quale viene studiata in questo momento dal sistema politico il progetto potrebbe nel prossimo futuro riprendere consistenza in ogni caso quel giorno Berlusconi non ottenne alcuna risposta
Anche perché già in precedenza Ennio Doris presidente di Mediolanum aveva mostrato la propria disponibilità ad acquisire le azioni di Mediobanca
Due virgola zero quattro per cento messe a disposizione da Lazard mentre in Borsa si parla ugualmente di Mediolanum come punto di arrivo del parco
Di Fondiaria
Parco di Fondiaria espressione un po'insolita ma tutto era caduto nel vuoto anche perché in molti si ricordavano dal fuoco di sbarramento aperto giusto sette mesi prima
Quando ci fu lo scambio di partecipazioni incrociate tra Mediolanum e Mediobanca si voleva impedire che il grande outsider del capitalismo nostrano passasse da Piazzetta Cuccia
Alle sue province
Poi qualcuno ha provato a fare due conti sugli effetti finanziari dall'incontro tra Mediolanum e Generali e i risultati sono confortanti
Fondere oggi le due entità utilizzando come parametro il pezzo di Borsa non avrebbe effetti di rilievo sul controllo di Trieste Mediolanum capitalizza nove virgola due miliardi
Di euro e vanta un rapporto prezzo utile di novantadue virgola sette assai più potente generale che ne vale quasi quarantanove
Con ogni rapporto prezzo utili di cinquantotto virgola cinque
La seconda vale circa cinque volte la prima in caso di fusione a questi pezzi gli azionisti Generali si troverebbero possedere circa l'ottanta per cento dalla nuova entità
Mentre quelle di Mediolanum il venti va da sé che Berlusconi e Doris che da soli oggi controllano oltre il settanta per cento di Mediolanum mother ebbero il dieci per cento abbondante circa dalla nuova grande istituzioni finanziarie e si collocherebbero testa a testa come idioma
La manovra andrebbe comunque conclude Gianfranco Modolo inquadrata nella risoluzione del conflitto di interessi attualmente in discussione il palo è chiaro infatti che conferire Mediolanum sotto il controllo di Trieste risolverebbe almeno uno dei tre problemi che affliggono la Fininvest
Generali è una public company il suo management è indipendente non si lascerebbero certamente condizionare da un nuovo azionista e che in ogni caso dovrebbe vedersela con Mediobanca e con la rete di interessi che gravita intorno
Trieste
Ricordiamo però che attualmente degli azionisti più rilevanti chi generali sono Mediobanca col dieci per cento pace ma anche Italia
L'azzardo
Montedison Fondazione Cariplo Commerzbank ma tutti con quote
Ma regina le di capitale per quanto sindacati e l'impatto di controllo quindi ipotesi da tenere sotto controllo ce ne dà conto Repubblica fare finanza di questa settimana fusione generali Mediolanum altra
Possibile eventuale riorganizzazione del potere economico finanziario italiano con un
Posizionamento ancora migliore dell'intero Fininvest l'impero di Silvio Berlusconi in Mediolanum ricordiamo che per le azioni sono distribuite per il trentasei per cento alla Fininvest e per il trentacinque a Doris quindi un vero socio
Di Berlusconi Ennio Doris lasciamo a questo punto la questione media sette Berlusconi
Conflitto di interessi
Siamo
Siamo verso la conclusione quindi segnaliamo innanzitutto l'articolo di Giuliano Cazzola sul Sole ventiquattro ore dal lunedì di oggi
Nell'astio il pensionato e più giovane è ricco non c'è l'età fissa per mettersi a riposo ma solo un livello anagrafico minimo per prendere la pensione ossia sessantacinque anni per gli uomini
E sessanta anni per le donne lava è stabilito che le pensioni siano condizionate dall'andata a riposo non significa che lo si intende incoraggiare affrettare il ritiro dal lavoro
Anzi le condizioni
Le condizioni che regolano la pensione dovrebbero essere tali da sollecitare tutti quelli che possono farlo continuare a lavorare anche dopo il raggiungimento delle tappe visionabile
La citazione si noti la differenza tra mettersi a riposo e andare in pensione tratta dal rapporto di Lord Beveridge al Governo di sua Maestà britannica nel mille del mille novecento quarantadue come si vede Toni Blair sessanta anni dopo
Non ha scoperto niente di nuovo l'articolo poi prosegue a pagina quattro eppure la proposta dal premier inglese ha suscitato un consenso pressoché generale con la solita furbizia di chi finge di aver capito a modo suo ricordiamo la proposta di Toni Blair di creare le condizioni perché in Gran Bretagna si lavori oltre sessantacinque anni
Quanti si sono accalcate dichiarare che anche in Italia si deve abolire il tetto delle fa dire che AN dimenticato che da noi esiste una forma anticipata di pensionamento il quale per un insieme di circostanze per un sì permette e permetterà ancora per anni e centinaia di migliaia di persone
Poco più che cinquantenne di godersi un congruo assegno per almeno un quarto di secolo in pratica a stare aspettative di vita coloro che sono in grado di percepire una pensione di anzianità intorno ai cinquantacinque anni di età con trentacinque di contributi versati
A coloro a questi viene compensato ogni anno di lavoro con una annualità di pensione è assurdo allora voler ampliare ha la facoltà di restare al lavoro lasciando inalterata la norma che permette anche a regime esordì tanto prematura ed alimentare iniqui ed insostenibile ma su questo
Ricordiamo che appunto si espulse espressa Emma Bonino salutando la proposta di Blair però criticando l'ipocrisia italiana di quanti vogliono mantenere
Soprattutto a sinistra del sindacato le tensioni
Ai cinquantenni e cinquantacinque anni e poi e poi vorrebbero anche cercare incentivi per chi sta al lavoro oltre i sessantacinque
Ci sono a pagina quattro del Sole ventiquattro Ore oltre il proseguita l'articolo di dell'articolo di Giuliano Cazzola una serie di indicazioni sul numero sulle pensioni regione per regione e la storia
Della
Un po'della previdenza della previdenza italiana
Dal mille novecento diciannove in cui dell'élite Little dall'età per la vecchiaia pensione di vecchiaia viene fissata a sessantacinque anni per uomini e donne via via fino riforma di
Passiamo al Corriere economia due segnalazioni
Ecco che fine fanno i lavoratori socialmente utili siamo a pagina due dal Corriere Economia che dedica pagina due e tre
Alla stagione prossima ventura ipotetica
Come sempre più facilmente da dei grandi lavori per le infrastrutture in Italia a pagina due però abbiamo questo pezzo del Fondazione Rodolfo Debenedetti firmato Piero
Pietro Garibaldi e Francesca Mazzolari ecco che fine fanno i lavori socialmente utili
Leggiamo la fine rimandiamo poi alla lettura che fine fanno i lavoratori socialmente utili ottobre novantanove il bacino LSU era composto da centonove mila lavoratori gli ultimi dati disponibili suggeriscono che nell'arco di un anno
Ne sono fuoriusciti dal bacino più di ventisette mila tuttavia di queste uscite quattordici mila sono avvenute per prepensionamento
Il restante cinquanta per mente ci per cento ha avuto altre tipologie di uscita
Sono inoltre in via di soluzione situazione dei venti mila soggetti a carico di amministrazioni centrali che procederanno ad assunzioni oppure avvieranno stabilizzazioni attraverso la costituzione di cooperative
Questi dati suggeriscono che il bacino degli LSU si sta effettivamente svuotando ma che le probabilità di rientrare nel mercato del lavoro privato decisamente inferiore al dieci per cento
In effetti appare proprio che lavori socialmente utili siano diventati una forma di assistenza permanente la quota di prepensionamenti suggerisce che per la maggior parte degli LSU il rientro nel mercato del lavoro non è mai avvenuto con buona pace di chi via sostenuti come misura non assistenziale ma
Transitoria per un passaggio transitorio nella situazione di disoccupazione pagina sette del Corriere Economia e con questo concludiamo con questo concludiamo la
Edizione di oggi la rassegna stampa economica lascia lasciaci almeno la tassa sulla morte un manifesto di centoventi si oppone all'idea di bus di abolire l'imposta di successione e sono centoventi ricchissimi
O a Rambo baffetto eliminarla sarebbe come decidere di mandare alle Olimpiadi del due mila venti figli della Medaglia d'Oro dal due mila tra i firmatari David Rockefeller George Soros Paul Newman è il padre di Bill Gates
Appena un mese fa Warren baffetti finanziere miliardario Handle molti miliardario in dollari della vecchia economia che si è verificato si è meritato da tempo il soprannome di Saggio di Omaha per il Bertoldo esco buonsenso che traspare dai suoi rari pronunciamenti
Era l'uomo più ammirato d'America o per lo meno così lo proclamava l'autorevole rivista Fortune che gli ha dedicato una copertina nel giro di pochi e però baffetti è passato dagli altari del capitalismo yankee alla polvere e agli insulti ai quali l'hanno condannato legioni di suoi colleghi
Paperoni
Non perché abbia firmato il manifesto dei centoventi Stari che americani quali con una pagina di pubblicità sul New York Times hanno chiesto al Congresso di Washington di bocciare la proposta dalla maggioranza repubblicana fatta propria amministrazione Bush che era incorporata nel bilancio di previsione federale di abolire tout cour l'imposta di successione ma perché ha giustificato il suo rifiuto di firmare l'appello di responsi Balway l'organizzazione dei ricchi responsabili
Sostenendo che il money for sta troppo blando a suo parere la tassa sulla morte non soltanto non andrebbe abolita ma dovrebbe addirittura essere aumentata
Perché ha spiegato trasmettendo la ricchezza di padre in figlio e come selezionare gli olimpionici dal Duemila cingendo fra i figli dei vincitori della medaglia d'oro
Delle Olimpiadi del due mila da quando ha rilasciato queste dichiarazioni il vostro giornale dedica almeno un editoriale al giorno al vituperio di baffetti e dagli altri molti miliardari che la pensano come lui non abbiamo tempo ma
Rimandiamo chi lo volesse alla lettura di questo articolo che è molto interessante il tema della tassa della tassa di successione peraltro a un tema dibattuto in ambiente liberale fin dall'Ottocento cioè se fosse giusto tassare una ricchezza accumulata da chi aveva già pagato tante tasse oppure se come alcuni pensavano fosse giusto garantire pari condizioni di partenza tutti e quindi intervenire con la tassa di successione ma dibattito teorico credo che alla fine negli Stati Uniti come pure molto facilmente anche in Italia si arriverà all'abolizione della tassa dell'imposta di successione
Con questo chiudiamo qui l'audizione di oggi di stampa e regime rassegna stampa e radio radicale consueto supplemento da lunedì pomeriggio
Con approfondimenti di alcuni temi dell'economia e della finanza un saluto non risentirci allunga il prossimo da Benedetto Della Vedova grazie Piero Scaldaferri per la regia delle trasmissioni