"Il modello partecipativo come fattore di sviluppo economico e di cambiamento delle relaziono Industriali" - organizzato dalla CISL presso Auditorium INAIL, p.zzale G.Pastore 6

Che se prendiamo posto potremmo
Dare inizio ai lavori di questo convegno
Ecco
è vero
Ma io Passamaglia Giorgio Bellone
Allora buongiorno a tutte diamo inizio
Diamo inizio ai lavori di questo il convegno
Che
Dei convenevoli
Vediamo dopo abbiamo la giornata per stare insieme
Non si sente
Come la sezione
Agli arbitri posso
Se qualcuno fa regolare impianto ed
Dove sono qualità rimpianta che andava bene
Rinviata all'appello
Nel Meridione
Vediamo se no si sente
No
Come sette adesso
Grazie Perego
Ma è diamo inizio a il i lavori di questo nostro convegno
Il che come sapete si inserisce
In questa fase di mobilitazione della nostra organizzazione
Che ha visto
Due grosse iniziative la prima è quella del venti novembre sulle questioni che stavano dentro la Finanziaria e pertanto su quale tipo e modello di sviluppo noi proponeva hanno
L'altra telematica che si è tenuta anche questa strada
E oggi
Questo convegno sulla modello partecipativo
Come fattore di sviluppo economico di cambiamento delle relazioni industriali
Io credo che se avessimo dovuto scegliere un tempo per fare un convegno di questa natura non avremmo potuto indovinare uno così guardando un po'alle vicende che avvengono in quel di Torino e dintorni
Io credo che il tema che proponiamo ci sia di grande attualità
Abbia dei risvolti politici ed economici molto forti
Secondo noi si inserisce dentro quei processi di modernizzazione che il nostro Paese ha oggi sicuramente bisogno
Pertanto ricominciano proprio a fare un ragionamento una serie di osservazioni a cui ci accompagnano
Autorevoli a Bizzi intellettuali
E poi proseguiremo con con attenzione io ringrazio le autorità agli ospiti i rappresentanti delle diverse a sottrazioni che io sono qui con noi citarli sarebbe abbastanza lungo correremmo il rischio di dimenticarne alcuno e pertanto vi ringraziamo della loro presenza e del contributo che vorranno portare la nostra organizzazione su questo tema
Ringrazio tutti gli amici che sono venuti da tutte le parti d'Italia segno dell'interesse che l'organizzazione a sul tema
E con questo darei la parola a Gigi Bonfanti per la relazione introduttiva
In un contesto socio economico nel quale gli aggregati fondamentali sono in costante e progressivo evoluzione e pur essendo netto e percepibile
L'obiettivo generale di tendenza i comportamenti dei soggetti principali appaiono non lineari quando non contraddittori in questo insieme la CISL quale anomalia strategica della rappresentanza
E quale soggetto politico radicato nel lavoro e nella società civile
Rilancia la proposta politica del modello partecipativo
Come fattore dello sviluppo economico e del cambiamento delle relazioni sindacali
Abbiamo predisposto grazie sul modello partecipativo un documento contenitore
In cui vengono riassunti i principali elementi della sua tipologia e della corrispondente struttura la sua correlazione con il modificarsi dell'economia del mercato dell'impresa dell'equilibrio dei fattori produttivi soprattutto del rapporto capitale e lavoro quale elemento essenziale del processo di accumulazione
Dal documento rinvio originario quale sintesi della materia e frutto di una vasta analisi dialettica scaturiscono vari contributi
La partecipazione come conseguenza logica di un'intuizione della carta costituzionale e soprattutto del patrimonio culturale ideale Dell'Atti
La relazione fra partecipazione ed evoluzione del sistema dell'impresa
I profili socioculturali della partecipazione nella comparazione di varie esperienze
Un approfondimento della tematica partecipativa nell'impresa pubblica e infine un lavoro progettuale sui modelli
E sugli strumenti della partecipazione identificando proposte tecniche per il necessario aggiornamento dell'ordinamento giuridico vigente e per la concreta gestione dei modelli
La CISL pertanto con l'insieme dei contributi rielabora e rilancia il modello partecipativo
Secondo una logica competitiva di confronto sul merito della questione ritenendo necessario
Per lo sviluppo dell'economia e per il cambiamento della società nella sua proiezione europea un grado più elevato è significativo di democrazia economica
Abbiamo rilevato in più occasioni come lo sviluppo della democrazia economica allarghi gli spazi del sistema democratico rafforzi il contenuto del diritto di cittadinanza attiva nella società e nell'impresa
Contribuisca a delineare e a determinare il ruolo centrale dinamico della persona nei gruppi della vita associativa ma anche e soprattutto nei posti di lavoro
Parimenti la partecipazione tende a modificare il ruolo del lavoratore
Che nel condividere le sorti dell'impresa stessa trasforma un'opportunità in un potere che gli consente di operare come protagonista nel cambiamento in corso e come soggetto necessario per il processo di redistribuzione di quel sopra più prodotto dall'economia globale
E della occupazione è un intervento dell'occupazione
Senza peraltro il venir meno
Necessaria distinzione dei ruoli e delle responsabilità delle competenze e delle finalità
La tipologia del modello partecipativo si distribuisce prevalentemente su due direttrici di per sé non alternative e possibilmente complementare
La partecipazione al processo decisionale
E la partecipazione al capitale d'impresa
A livello macroeconomico il modello partecipativo costituisce l'esito più significativo della politica di concertazione
Per la gestione dell'economia finalizzata alla politica dei redditi alla strategia antinflattiva e al rilancio dell'occupazione sulla base del consenso delle forze sociali
Infatti la concertazione
Che alcuni autorevoli esponenti della maggioranza anche di recente hanno contrapposto alla gestione democratica dell'economia
Rappresenta invece uno strumento che permette di individuare arredi condivisione per risolvere i problemi
Consentendo alle varie autonomie istituzionale ieri fuoriuscire dal loro deficit di iniziativa e soprattutto della loro inerzia progettuale
In questi ultimi tempi la politica di concertazione tende peraltro a disperdersi in quanto in particolare l'esecutivo o alcune sue componenti
E anche qualche espressione sindacale iper sensibile a questi impostazione
Ritengono che le parti sociali debbono fare il proprio mestiere
Senza superare la soglia dell'intervento nell'agone delle decisioni la cui responsabilità secondo questi spetta al governo e al Parlamento
In questa deriva
Che dimentica i frutti straordinari prodotti dalla concertazione
La ripresa del confronto consentirebbe di affrontare
I temi reali di questo Paese a cominciare dall'inflazione
Che se non contrastata devotamente potrebbe mettere a rischio la competitività dell'economia delle imprese la politica dei redditi e di conseguenza anche la redistribuzione della ricchezza in termini di salario
La partecipazione rappresenta l'idea forza
Di come nell'evoluzione del lavoro dell'impresa dell'economia globalizzata e dei mercati il lavoratore acquisisca nuovo potere superando le frontiere rigide della subalternità
La CISL ritiene che la partecipazione costituisca l'elemento modificativo dell'equilibrio dei fattori produttivi perché valorizza la scelta etica del lavoratore personale
Il suo titolo naturale a condividere le sorti dell'impresa la legittimità della sua partecipazione al processo decisionale e al capitale sociale
Dalla partecipazione indiretta
Dei diritti di informazione di consultazione
Il dilatarsi del grado di democrazia economica introduce la partecipazione di retta sia in termini di cogestione decisionale che in termini di assunzioni di quote azionarie e di investimento del risparmio
Questa linea di tendenza rafforza il ruolo del lavoratore
Che esercita un potere più ampio valorizza la propria professionalità che si estende anche a una più incisiva cultura economica
Allarga la responsabilità connessa all'esercizio delle proprie funzioni incrementa il rapporto finalistico il senso di appartenenza che si traduce singolarmente e collettivamente in un più intenso trend di produttività di efficienza e di competitività dell'impresa
Il diffondersi di numerosi riferimenti specifici
Pur nella loro eterogeneità e nelle inevitabili contraddizioni di percorso fa maturare posizioni di consapevolezza nel ruolo di indirizzo del sindacato e soprattutto nella coscienza vigile dei lavoratori
L'elemento dirimente ormai acquisito è che il successo e il buon andamento dell'impresa
Che si fonda su un rinnovato patto di collaborazione interna permette di stabilire migliori soluzioni salariali e consente all'impresa di ampliare le quote di mercato ed integrarsi con crescenti rapporti di interdipendenza
Nella gioco non mia e nelle logiche produttive del territorio
Il dibattito sulle prospettive dall'azionariato dei dipendenti
Si accentua peraltro in vista dei processi di contendibilità delle impresa ormai in corso nell'intera area dell'Unione Europea
E dei programmi sempre più estesi di imminenti di liberalizzazione e di privatizzazione di imprese pubbliche e delle aziende dei pubblici servizi locali
Questa prospettiva rafforza la crescente aspettativa di democrazia economica per la quale il modello partecipativo finisce per influire sulla stessa evoluzione del capitalismo
Che dovrebbe
In tempi accettabili superare la condizione conservatrice e tradizionale del capitalismo familiare ed estendersi al capitalismo di tanti
Corrispondente alla logica della public pompeiani e della massima diffusione delle quote azionarie
Il capitalismo dedotto dall'espandersi della democrazia economica e dalla partecipazione finanziaria strategica dei dipendenti
Diventa l'esito e al contempo lo stimolo di un processo di innovazione e di organizzazione del principio di sussidiarietà
E di un modello articolato di Società aperta basato sul dinamismo della società civile e sul consapevole e maturo protagonismo del sindacato confederale e sulla funzione regolatrice dello Stato
La partecipazione al capitale di impresa quando sussistono le condizioni strutturali Done stabilisce nuovi rapporti fra capitale e lavoro da cui derivano gli strumenti dell'azionariato anche come forma di incentivazione della produttività e dell'efficienza
E come traduzione dell'antagonismo quale atteggiamento tradizionali in un maturo incentivo modello partecipativo che non per questo significa meno vigile e come qualcuno sottolinea con malignità
Addirittura acquiescente in una sorta di corporativismo aziendale più forte e meno relazionale
La CISL ritiene positiva questa evoluzione del mondo del lavoro e l'altro il luccio in una specifica proposta politica
Nella consapevolezza che al potere crescente dei lavoratori corrisponda la figura e la potenzialità di un sindacato forte e più riconoscibile
Anche come riferimento del consenso non solo sul versante della rappresentanza diretto del lavoro ma anche della rappresentanza più indiretta del consumatore e del cittadino
E noto del pari come la CGIL confederale esprima una diversa posizione
Incurante degli evitare diffuso di una maturazione consapevole sulla materia della partecipazione e anche sorda agli inviti autorevoli che si sono espressi sia sul piano istituzionale che sul piano culturale economico ad associati
è da ritenere che il persistere di questa diversità debba essere ricondotta alla concessione fondativa che le organizzazioni sindacali hanno del lavoro e del lavoratore
Dove per la CGIL vige il concetto che il lavoratore debba essere subordinato
Ed estranea alle logiche di impresa essendo primario ma soprattutto concludente l'aspetto del regime salariale
Per la CISL acquista sempre di più vigore risalto la natura personalista del lavoratore
Che amplia il proprio potere sul posto di lavoro che cresce in professionalità e conoscenza che contribuisce alla gestione dell'impresa e diventa coprotagonista delle scelte strategiche e dello sviluppo compatiti Ivo
Dell'azienda dalle quali ricava con la contrattazione non solo una risposta nei termini retributivi ma anche di sicurezza appartenenza solidarietà
è quindi di tutta evidenza come l'Anas la nozione di subalternità continui a restare un valore per la CGIL
Mente rappresenta sempre di più un limite per la CISL che competitiva mente elabora un diverso assetto relazionale del mondo del lavoro
Sviluppare il capitalismo di tanti contrapposto al Cop al capitalismo di pochi di tipo familistico significa attraverso l'utilizzo del risparmio dei lavoratori allargare qualificare il mercato finanziario che a suo tempo verrà ancor più incisivamente steso
Con il ruolo dei fondi pensione ponendo in essere una più compiuta condizione di democrazia economica
Se il beneficio economico i vantaggi non prioritariamente economici della partecipazione azionaria dei lavoratori all'impresa sono di tutta evidenza
E sa comunque non esclude la sussistenza di un rischio e secondo i più scettici di una possibile contaminazione dei ruoli
E delle funzioni
Poiché non esiste un modello unico di capitalismo vincente
La costruzione di un sistema economico integrato con un mercato regolato e flessibile transita attraverso l'incremento della dimensione dell'impresa e degli investimenti crescenti in nuove tecnologie
Che
Combinate con le nuove conoscenze professionali producono significativi miglioramenti della produttività e dell'efficienza del lavoro
Questa tendenza
Si dimostra necessaria per passare dal nanismo imprenditoriale italiano
E dalla logica difensiva dei campioni nazionali attraverso la contendibilità delle aziende sul mercato globale
Al mercato dell'emulazione competitiva che sviluppando l'impresa riscopre la centralità del lavoro in un contesto di un modello cooperativo di relazioni sindacali
è chiaro che lo sviluppo del sistema delle imprese impone un trend costante di ristrutturazione innovazione tecnologica ed organizzativa
Dove però il modello partecipativo comporta la complessiva ed attiva difesa del posto del lavoro del salario ed alle quote proprietarie
L'alternativa propugnata da quanti considerano preferibile la mera contrapposizione classista e l'antagonismo pregiudiziale
Consiste nel subire le evoluzioni della sorte dell'impresa in modo del tutto passivo e subire altresì in caso di insuccesso e di esubero la privazione del posto di lavoro ed è lo stesso salario
Il modello partecipativo che la CISL ha proponendo tende alla cogestione di quel plus di opportunità economiche di conoscenze e di capacità che crea le basi per emergere la competizione
E consente al sindacato i lavoratori di non pattuire nella contrattazione solo elementi salariali Marie definire al meglio il sistema delle garanzie
E il volume e la qualità degli investimenti nei processi di formazione professionale che incrementano il valore e la qualità del lavoro
La possibile frantumazione aziendalistica della rappresentanza del lavoro e dell'investimento azionario si può estinguere nel radicamento dell'azienda nel territorio
E nelle sue relazioni ed intersezioni operative dove il risparmio dei lavoratori potrebbe essere investito nei fondi comuni di gruppi d'impresa
Con una equilibrata diversificazione del portafoglio azionario senza perdere però il legame con l'articolazione della filiera produttiva che rappresenta la causa ultima dell'azionariato dei vip
Va tenuta presente l'opportunità di mantenere l'iniziativa anche sotto il profilo partecipativo creando nuove opportunità su base contrattuale
La strategia delle stock opzione
Sia nell'impresa
Che nel gruppo di impresa e territoriali acquista un rilievo politico solo quando non deriva esclusivamente da una fra Offerta autonoma aziendale ma si concretizza come significativo obiettivo negoziale
Il contesto contrattuale
Trasforma un'azione di partecipazione che si ridurrebbe a Lara del management o della dirigenza in un coinvolgimento dell'insieme dei lavoratori applicando regole e strumenti definiti con le rappresentanze sindacali
In questo senso il territorio viene indotto a definire politiche economiche in funzione della capacità di trarre in modo solidale integrato benefici dalle opportunità
Di reagire alle congiunture sfavorevoli e di allargare il potenziale partecipativo
Infatti
L'allargamento della partecipazione azionaria produce un nuovo collegamento integrativo fra i lavoratori con rapporto di dipendenza
La cui consistenza per azienda tende a restringersi al core business con l'espandersi delle formativi che del lavoro flessibile e temporaneo
Che evidenziano pur nella differenziazione estrema delle situazioni concrete forme di lavoro autonomo e collaborazioni continuative
Ma in un contesto dove muta l'equilibrio dei fattori produttivi
Dove il modello partecipativo si radica nel pluralismo delle sue forme dove l'azionariato agevolato nel presso in prospettiva nel carico fiscale assuma la forma del beneficio contrattato
Dove il ruolo del lavoratore azionista sembra per i puristi contraddire la sua stessa funzione della rappresentanza qual è in definitiva la funzione del sindacato confederale
E come si esprime ai vari livelli la sua rappresentanza negoziale
Avendo chiarito la questione a livello macro macro economico l'analisi non può che riguardare l'aspetto territoriale e il contesto aziendale
A coloro che hanno dichiarato con un'enfasi che rivela la contraddizione della propria convinzione e cioè che il sindacato non può essere insieme parte e controparte
Dobbiamo rispondere che il percorso di emancipazione dei lavoratori avanza nel quadro delle opportunità del mercato globale e della nuova economia
E che espressioni di mera conservazione tendono a salvaguardare modelli e forme relazionali di una generazione e di una dinamica economica che rapidamente declinano
Nel quadro dell'assoluta dal autonomia e in forza di un'analisi vasta ma ancora nella sua fase di verifica e sperimentazione la CISL ritiene
Dito verso le sottolineare l'opportunità di un riadeguamento del sistema contrattuale
Dove l'attenzione maggiore si sposta verso la contrattazione integrativa che si esplica sul luogo di lavoro e nelle articolazioni d'impresa nel territorio di riferimento
Che il nuovo protagonismo del lavoratore incentiva procedure contrattuali partecipative che richiedono a loro volta un ruolo sempre più strategico del sindacato nella gestione evolutiva delle relazioni industriali
E nella formulazione delle stesse modalità di organizzazione del diritto di cittadinanza
Nell'economia nell'impresa e nell'azione propulsiva del processo di sviluppo socio economico senza mai scadere nella passiva condivisione del controllo proprietario
O nella relativa Diretta gestione dell'impresa
Che il sindacato non debba assumere le forme e gli obiettivi dell'amministrare
Ma elaborare e gestire il confronto negoziale sulle applicazioni contrattuali e sui criteri distributivi del surplus di ricchezza realizzato dalla produttività e dall'efficienza
Il sindacato dovrà negoziare le incentivazioni sviluppare l'originale cultura dei servizi
Dovrà svolgere un'efficace attività di indirizzo verso l'aggregarsi dei lavoratori in forme di associazionismo organizzato
Che con le necessarie modifiche dell'ordinamento giuridico vigente consentiranno di esprimere il peso del potere dei lavoratori negli organi statutari dell'impresa
Che
Per ovviare al pericolo virtuale della contaminazione debba confermarsi che il sindacato confederale rappresenta i lavoratori nei loro bisogni e nelle loro aspettative
Ma dopo averli tutelati nelle forme negoziale non intende rappresentare direttamente i dipendenti azionisti
Il conseguente loro status contrattate volontario non sostituisce pertanto il sistema contrattuale che deve rimanere vincolato all'autonomia delle parti sociali anche se le ricorrenti invasioni di campo del Governo
E la passiva accettazione di quanti su ogni questioni ASP auspicano l'emanazione dice da parte del Parlamento ci crea qualche dubbio
Che
Onde liberare il campo da ogni possibile strumentalizzazione
Sulla natura della rappresentatività sindacale si assiste necessario stabilire una netta distinzione fra rappresentanza sindacale e rappresentanza azionaria in modo che le forme di partecipazione negli organi
Aziendali che l'accisa ritiene utili e necessarie esprimano la forza e la capacità dell'insieme degli azionisti lavoratori nel governo e nell'indirizzo strategico per la gestione dell'impresa
Che tuttavia
Appare del tutto deviante e patologica
La tesi che con i costi l'influenza frutto di una lobbying corporativa o con azioni di rischio morale volte a massimizzare i benefici personali si possa incidere sull'efficienza dell'impresa
In un mondo politico ed economico in cui tutto appare possibile la progettualità della CISL in materia
Per la propria credibilità esclude un simile esito e autoreferenziale per il suo carattere di auto castrazione
E perché l'incremento del potere dei lavoratori tende allo sviluppo dell'azienda al rafforzamento delle relazioni industriali e la modernizzazione del sistema dell'impresa per tutelare in primis il posto di lavoro
E per incentivare l'occupazione pur nel pluralismo delle sue nuove forme
Che infine la sia un'aria atto dei dipendenti con una sua autonomia espressione debba sfociare nella diretta partecipazione agli organi statutari e alla sede delle decisioni strategiche
Sulla base di un libero associazione
Sul piano generale per rendere tutto questo visibile si rendono necessarie modificazioni ed integrazioni alla legge Draghi e alla proposta Mirone sulle imprese non quotate
In modo da tutelare correttamente l'azionariato di minoranza e di trasformare le quote proprietarie
Dei lavoratori oggi inermi e impotenti a espressione della loro reale consistenza e valore
Il progressivo diffondersi dell'azionariato dei dipendenti influisce direttamente sul sistema contrattuale e sulle relazioni industriali
Sviluppando un potenziale negoziale del livello di contrattazione aziendale ed un legame particolare con il territorio distrettuale di riferimento
Ed è proprio il rapporto con l'aspetto giro economico del territorio che sollecita l'applicazione del modello partecipativo anche nell'impresa pubblica
Nelle agente derivanti dal processo di trasformazione della pubblica amministrazione nei settori delle Autonomie locali che assumono sempre di più una loro autonomia operativa e gestionale
Nelle società di capitale che deriveranno dal processo di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali
L'intuizione che il sindacato e la CISL in particolare ha coltivato a suo tempo della privatizzazione del rapporto di lavoro
Con obiettivi unificanti di omogeneizzazione della condizione del lavoro e delle relazioni sindacali
Acquista un'ulteriore opportunità di sviluppo in termini di economia reale impostando un disegno strategico di competitività nel quadro di un sistema di valori e di responsabilità
Che costituiscono il necessario presupposto
Per la crescita del sistema economico sociale percepito da tutta la collettività
La globalizzazione dell'economia richiede sempre di più
L'emergere di un consistente sviluppo del sistema economico nazionale
Il quale a sua volta secondo la nostra lettura impone un riequilibrio del rapporto capitale lavoro nel quale il lavoro dovrebbe cessare di essere esclusivamente una variabile dipendente dell'impresa con la società di vita rinchiuso solo nel salario per invece poter partecipare anche al processo di accumulazione
Sia sul versante della produzione che nella geometrica progressione del mercato finanziario proteggendo i sviluppando la forza e la contro attualità della stessa figura moderna del lavoro
In questo contesto l'ampliarsi del modello partecipativo anche nell'economia pubblica permette di trasformare la tradizionale organizzazione autoreferenziale in un'organizzazione per scopo superando con i nuovi spazi e le nuove responsabilità del lavoro i ritardi e le insufficienze nell'ambito della competitività e dell'efficienza del sistema impresa che si ricava dall'attuazione del federalismo e dal processo di modernizzazione
Della pubblica amministrazione
La le espressioni più critiche verso l'azionariato dei dipendenti
Nella sua complessiva e variegata articolazione tendono a ricomprendere questa concreta aspro ispettiva nella più vasta e generale azione che ci si attende dall'Investimenti dei fondi pensione
è chiaro come la questione si apposta in modo sbagliato e fuorviante
La partecipazione al capitale concerne l'utilizzo del risparmio si realizza nell'impresa nel gruppo di imprese del distretto territoriale e persegue la finalità di attributive di attribuire più potere al lavoro
E di acquisire un incremento complessivo di reddito o vantaggi attraverso la valle valorizzazione dell'impresa
E dei suoi titoli di proprietà
L'auspicabile sviluppo della previdenza complementare e affidata al ruolo dei fondi pensione
Che rappresenta il salario differito e che consentirà al mercato finanziario di entrare in una nuova dimensione
Con l'aspettativa di un maggior rendimento attraverso investimenti di medio e lungo termine in società in grado di assicurare un ritorno significativo
Con un sistema però di regole di orientamento che permetteranno di integrare le prestazioni della previdenza pubblica senza ripetere quella errati cita speculativa tipica dei Raiders
I fondi del pensione certamente squatter hanno notevolmente il capitalismo nostrano poiché se il sistema delle grandi imprese mantiene un capitale non contendibile
E a riparo da possibili scalate gli investimenti dei fondi per la loro natura il loro scopo potrebbero essere collocati all'estero e quindi non potrebbero essere in grado di correggere il divario fra le due italie e di tradursi in una nuova occupazione
Le diverse finalità dell'azionariato dei dipendenti e dei fondi debbono quindi essere analizzati né a loro potenziale ed è a loro che il nel loro potenziale nella loro criticità
Nei fatti e nelle tendenze come due aspetti diversi del ruolo dell'economia anche se a regime potranno essere assunti come altrettanti elementi complementari di innovazione
La proposta di modello partecipativo che produce ore qui libero nel ruolo dei soggetti d'impresa
Comporta una progressiva redistribuzione del potere nell'intero sistema impresa
Nella sua dimensione di economie privata e di economia pubblica e induce alla riconsiderazione del rapporto fra culture identità
Accumulazione e sviluppo
Il realizzarsi di questa tendenza complessiva si basa sulla definizione di un patto possibile fra imprenditori management lavoratori è fra le loro rispettive rappresentanze sindacali
Tali intesi potranno concorrere all'ampliarsi della democrazia e a radicarsi del diritto di cittadinanza attiva per affermare il sistema partecipativo e la strategia progressiva dello sviluppo economico
Il crescente potere del lavoro che ne deriva
Permetterà di ridimensionare anche gli ostacoli frapposti dalle rendite ed agli interessi lesi accelerando i tempi dell'innovazione
E la qualità della struttura produttiva del sistema socioeconomico del nostro paese grazie
Signora
Ringraziamo Bonfante
Per la relazione che è stato anche nei tempi
La relazione a posto diciamo così il l'orientamento
Della nostra organizzazione rispetto al tema dell'incontro di oggi
I lavori proseguiranno invece attraverso una serie di verifiche integrazione proposte che verranno esposte sia da
Gli intellettuali docenti i rappresentanti ma con interventi anche da parte di esponenti del mondo industriale pezzi del mondo dalla politica
Per cui io credo che possiamo procedere avendo sapendo che andremo per arricchire arricchimenti successivi per poi riuscire a ridefinire almeno nel tempo più complessivamente la nostra proposta io darei subito allora la parola alla professor Lorenzo Caselli che preside della facoltà di economia e commercio dell'Università di Genova che dovrebbe introdurre
Una relazione un intervento dal titolo il modello partecipativo nella transizione dal fortissimo nel post fordismo l'azionariato dei lavoratori e le trasformazioni del capitalismo italiano prego professore
Sono oggi in gioco in modi di produrre di lavorare di consumare rivivere l'interdipendenza a scala sempre più vasta fa sorgere inediti problemi in termini di libertà responsabilità democrazia
Quest'ultima o è generalizzabili con riferimento ai vari ambiti della vita non soltanto politica ma anche economica e sociale o è fatalmente destinata a entrare in contraddizione con se stessi l'inserimento di una dimensione etica nel campo dell'economia richiede un ipotesi forte di partecipazione
Di coinvolgimento di risorse individuali e collettive come modo per cogliere e valorizzare le interdipendenze tra gli uomini e le situazioni promuovendo comportamenti più solida
Tutto ciò nel contempo si rivela essenziale anche per il successo delle performances delle stesse iniziative economiche
Occorre però dire con chiarezza che l'opzione partecipativa può essere declinata in modi molto diverso
Gli interrogativi chi partecipa come per conto di chi in vista di quali obiettivi con quali poteri non sono suscettibili di risposte univoche
Queste potrebbero essere esclusivamente aziendalistiche favorire soltanto talune fasce di soggetti e di professionalità
Trascurare coloro che si trovano al di fuori dell'ambito di riferimento stimolare comportamenti corporativi
Del pari la concertazione potrebbe esaurirsi nell'accordo bloccato tra interessi forti nonché coprire all'interno delle organizzazioni coinvolte comportamenti scarsamente democratici
L'efficacia dei processi partecipativi è in funzione della loro capacità di misurarsi con la irriducibile discriminante costituita dalla dicotomia tra integrati ed esclusi
Insita nei vari contesti ai quali riferire la partecipazione spesso come ha osservato Edgar morente non si costruirebbe nulla di duraturo se il Progetto partecipativo considerasse soltanto il dentro e ignorasse il fuori
Riflettere sulla democrazia di partecipazione nell'impresa e anche prendere in considerazione le forme che le possono attribuire un significato per la non mi interessa per i lavoratori precari i disoccupati i giovani in cerca di lavoro
Riflettere sull'Europa come spazio di democrazia e aprire questo spazio sulla non Europa sugli immigrati sul Sud del mondo sul sotto sviluppo
Quello che oggi è in gioco e la possibilità di passare nell'organizzazione dell'economia e della società da logiche esclusive ed escludenti pochi decisori che contano e pochi i criteri di scelta alloggi che pluralisti che e multidimensionale
In questa prospettiva non è possibile parlare dell'impresa o del sistema delle imprese a bocce ferme
La transizione dal fordismo al post fordismo e connotata da valenze non soltanto economiche ma anche culturali politiche sociali in senso ampio
Con altre parole le ottiche con le quali approcciare l'impresa sono molteplici e tutte con essenziale
L'impresa e in primo luogo una realtà cognitiva e progettuale che esprime il suo dovere essere attraverso la valorizzazione del proprio capitale umano
Della propria cultura intesa come patrimonio simbolico e come accumulo di competenze valori ed esperienze condivise
La creazione di valore economico e questa è la seconda notazione del ragionamento non può avvenire se non nel consenso e nella partecipazione
Il futuro dell'impresa dipende ovviamente dalla sua redditività medio e lungo termine questa però fa conseguita scegliendo intenzionalmente e progettualmente
Tra le molteplici alternative strategiche e gestionali
Quelle che meglio rispondono a distanza di modernità e di sviluppo solidale tanto all'interno quanto all'esterno dell'impresa
La responsabilità sociale dell'impresa si esprime di conseguenza a tutto campo e da essa non è possibile prescindere
Anche attraverso la parzialità della funzione esercitata produzione per il mercato l'impresa si confronta inevitabilmente con valori e opzioni più generali
I problemi e le esigenze del contesto interpellando l'impresa
Questa non può sottovalutare l'impatto in positivo o in negativo delle proprie scelte
In particolare deve rendere conto degli spazi di opzionalità in cui opera di come spende i propri gradi di libertà del contributo che fornisce direttamente e indirettamente alla costruzione del bene comune
Un'ultima annotazione
Pluralismo e condivisione caratterizzano l'impresa apposto fordista tanto nelle sue specificità interne quanto nella sua relazionalità Esterni
L'impresa non è un ambito costituito da soli rapporti contrattuali e di mercato
Essa è anche una comunità ovvero un insieme di persone di gruppi inseriti nei circuiti dell'economia e della società
Con proiezioni interne ed esterne ove l'autocoscienza la cultura e i valori dei suoi membri anche se variamente giocabili e configurabili non sono delle mere sovrastrutture
Con altre parole l'impresa accetta le sfide del mercato e del contesto attraverso lo sviluppo delle responsabilità partecipative
Di tutti coloro che operano al suo interno concorrendo secondo un orientamento condiviso al suo successo
Successo che non può essere separato da una prospettiva più ampia che trascende l'impresa stessa per aprirsi a tutta la collettività
Le grandi linee di tendenza
I segnali connessi al passaggio dal fordismo al post fordismo richiedono pur sempre di essere calati nella storicità delle situazioni concrete
Con altre parole per non correre il rischio di assetti chi esercizi di futuribile non è possibile prescindere dalla dialettici ITA del rapporto tra capitale e lavoro così come si è voluto nel corso del tempo
A fermare le potenzialità insite nei processi partecipativi non esime dall'assumere la questione del potere nel nell'impresa e dell'impresa e quindi del suo governo e del suo controllo
Nell'impresa è ravvisabile la coesistenza di due distinte sorreggenti di legittimazione del potere Luna delegata dalla proprietà delle risorse finanziarie investite
L'altra dai prestatori di lavoro e di professionalità attraverso la loro rappresentanza tipicamente sindacale
La dinamica evolutiva dell'impresa e poggiata largamente sul gioco dialettico sull'Inter e l'azione di queste due forme di legittimazione trovando in ciò un fattore di propulsi vita e di innovazione
Non vi è dubbio che la tematica della partecipazione si colloca storicamente in questo sistema di coordinate ora promossa dall'imprenditore attraverso la predisposizione di condizioni organizzative atti a valorizzare e incentivare le risorse umane e professionali dei dipendenti in maniera funzionale agli obiettivi d'impresa
Ora ascrivibile all'iniziativa dei lavoratori e del sindacato con l'intento di materializzare in norme e procedure istituti assetti contrattuali validi pro-tempore
Il potere dei lavoratori stessi sui processi decisionali e operativi dell'impresa
La situazione si presenta oggi un contesto di maggiore complessità e articolazione
I due termini capitale e lavoro tanto nella loro essenza quanto nelle loro relazioni sono in discussione
Il lavoro vede moltiplicarsi i propri statuti modalità di esplicazione motivazioni e appartenenze dentro l'impresa e fuori l'impresa
Può diventare azionista ne parleremo dopo e quindi generale soggetto attivo dei processi di accumulazione
A sua volta il capitale si socializza si diffonde e anche sì istituzionalizza in nuovi attori economici l'investimento dei fattori materiali fa premio su quello né i fattori fisici e materiali e nel contempo il mento in cemento potendo sì liberare dalla sudditanza nei confronti della grande proprietà familiare
Tende a proporsi come punto di riferimento per tutti gli stakeholders interessati al benessere e alla crescita dell'impresa
In quest'ottica di mutamento la partecipazione dei lavoratori tanto nell'impresa attraverso il loro responsabile coinvolgimento decisionali operativo quanto all'impresa
Attraverso il concorso alla definizione del suo dovere essere e dei suoi obiettivi generali assume oggi una molteplicità di manifestazioni ed espressioni tra loro strettamente connesse
Non è nostro intendimento proporre in questa sede una casistica di tali manifestazioni ed espressioni
Ci limitiamo a richiamare la possibilità di una circolarità virtuosa tra legittimazione tecnico professionale della partecipazione dei lavoratori da un lato e legittimazione politico istituzionale dall'altro
L'essenzialità la centralità la criticità delle risorse di conoscenza competenza affidabilità di cui il lavoratore portatore
Sostanziano e legittimano la sua pretesa di a vere parte nella definizione strategica dell'impresa di sentirsi in qualche misura padrone dalla stessa quella che abbiamo chiamato provocatoriamente pretesa del lavoro
Di concorrere o meglio di avere parte nella definizione del dover essere dell'impresa e dei suoi obiettivi strategici e quindi di influenzare le scelte della proprietà e del management può trovare nella Pac
Gli al capitale azionario
Con la conseguente presenza negli organi societari
Il punto di innesco ovvero il fulcro per discorsi più puntuali che muovendo dagli assetti di Corporate Gaber innanzi investono la tematica dalla democrazia economica a livello di sistema
Beh lo sappiano più opinioni e di molti te l'azionariato dei dipendenti non sia in grado di tradursi in maggiore potere di controllo e che pertanto non possono essere caricato di eccessivi significati credo che si fatta valutazione non tenga sufficientemente conto delle trasformazioni in atto
E che soprattutto discenda da un pregiudizio ideologico che vede nel lavoro un soggetto collettivo per il quale l'impresa è una realtà altra
Rispetto a se stesso
Una realtà con la quale confrontarci rivendicare negoziare fare degli accordi tenuto conto dei rapporti di forza
Senza però compromettere sì con i meccanismi istituzionali e gestionali dell'impresa medesima le cui premesse restano prerogative della controparte
E il lavoro così si afferma non può essere nell'impresa capitalistica controparte di se stesso
Con altre parole la partecipazione va bene ma entro limiti ben definiti
A conclusioni non dissimili si perviene altresì muovendo da altre ottiche valutative
Quelli ad esempio che continuano a vedere nel lavoro un mero fattore della produzione certamente intelligente
Da quel volgere valorizzare associare alle sorti dell'impresa a patto però che ciò non porti ad intaccare la legittimazione del potere azienda
Non è questa la nostra opinione
Qualora essi assumano realisticamente le trasformazioni in atto ci sembra che l'azionariato dei lavoratori presenti in prospettiva non pochi punti di forza che discendono dal fatto che esso può costituire sia un collante rispetto alle altre forme momenti partecipativi
Sia un ponte capace di collegare aspetti micro e aspetti macro interessi individuali interessi collettivi al riguardo ci sembra utile richiamare sinteticamente alcuni passaggi
Primo passaggio la partecipazione del lavoro al capitale di impresa conferisce in qualche misura stabilita
E soprattutto radicamento all'impresa stessa evitando le degenerazioni di un capitalismo invisibile imprendibile
Totalmente svincolato dalle esigenze ma anche dagli apporti in termini di cultura valori professionalità relazionalità che possono provenire dalle comunità territoriali di riferimento
Produttrici di quel capitale fisso sociale
Che si rivela sempre più fattore di competitività e di successo
Secondo
I lavoratori azionisti interessati e coinvolti nello sviluppo dell'impresa attenti alla qualità e quantità dell'occupazione
Possono rappresentare un antidoto salutare contro le divaricazioni tra dinamica reale dinamica finanziaria
Ponendo quest'ultima al servizio di un disegno di crescita che nel mentre crea benessere per tutti gli stakeholders dell'impresa concorre altresì alla valorizzazione del suo capitale
Terzo
La partecipazione dei lavoratori al capitale sociale rafforza come detto di anzi le altre forme e momenti partecipativi alle decisioni alle gestioni dei risultati
Creando nel contempo un clima di consenso e di fiducia che nel mentre può contribuire ad accrescere
Nel medio periodo la redditività dell'impresa crea risorse addizionali spendibili anche secondo una circolarità virtuosa nella tradizionale attività negoziale contrattuale quarto
La presenza del lavoro nel capitale e negli organismi societari rappresenta infine una via originale per la realizzazione di assetti economici
Capaci di combinare il meglio di modello renano e di modello anglosassone
Da un lato infatti tale presenza può essere garanzia di stabilità contro il rischio di pressioni speculative di breve termine che nulla hanno a che vedere con lo stato di salute dell'impresa
Dall'altro lato non si esclude la contendibilità dell'impresa medesima
Nel senso che il management non potendo contare più di tanto sul diaframma di incroci azionari partecipazioni a cascata e così via
Deve pur sempre confrontarsi con la capacità di iniziativa dei rappresentanti dei lavoratori azionisti negli organi societario
Dalla complessa fase di transizione
In cui si trova l'economia italiana
Derivano stimoli e opportunità per un serio discorso in tema di democrazia economica da affrontare con coraggio e determinazione nell'interessa dell'economia italiana stesse
I grandi processi di privatizzazione innescati dalla crisi del sistema delle partecipazione statali
Possono essere la leva per un grosso rimescolamento di carte che passa anche attraverso larghi comparti del capitalismo privato nazionale
A livello dei grandi gruppi storici la formula della proprietà familiare che controlla e governa con la cooptazione di pochi manager di fiducia e con il beneplacito di alcune istituzioni finanziarie
Sembra reggere sempre meno di fronte alle sfide della globalizzazione
Con altre parole sono giunti fatalmente al pettine i nodi di un capitalismo nostrano che per troppo tempo ha puntato sull'indebitamento come modo per finanziare gli investimenti relativamente pochi
Stante il fatto che la proprietà familiare da un lato non aveva risorse sufficienti e dall'altro non voleva perdere il controllo delle proprie imprese
Controllo garantito altresì dal ricorso a marchingegni finanziari scarsamente trasparenti finalizzato appunto a controllare tanto un sempre meno
Nel contempo gli intrecci perversi tra stato e mercato si pensi soltanto alle vicende del credito agevolato dei sussidi a fondo perduto hanno fatto il resto
In questo quadro e qui il consenso è pressoché unanime la strada dell'azionariato diffuso
Dell'azionariato popolare appare obbligata ciò per una molteplicità di ragioni nel nostro Paese come noto il risparmio delle famiglie costituisce un serbatoio straordinario di liquidità che se potesse affluire in Borsa e più in generale al mercato dell'impresa darebbe luogo ad una rivoluzione di portata storica
La competizione globale richiede grande impresa in grado di fare massa critica nel contempo le piccole e medie imprese devono potere crescere se necessario
Di qui l'esigenza di ricorrere al capitale di rischio senza eccessivi vincoli proprietari infine le imprese devono essere contendibili o scalabili ravvisandosi in ciò uno stimolo potente per l'efficienza l'innovazione la redditività
Queste ragioni secondo molti porterebbero ad affermare che il futuro sta nella public campani
Ovvero nell'impresa con azionariato diffuso governata da almeno agilmente che risponde alla totalità degli azionisti al mercato perseguendo così un interesse generale
Posto in questi termini il ragionamento però soffre di eccessive semplificazioni l'impresa di tutti rischia di diventare l'impresa di nessuno o magari di pochissimi imene genere svincolati da una qualche forma di controllo aventi un minimo di stabilità
Potrebbero da un lato portare avanti politiche pregiudizievoli per lo sviluppo dell'impresa e dall'altro essere sottoposti al pericolo di scalate mosse esclusivamente da intenti speculativi
Negli Stati Uniti luogo elettivo delle public campani s'e patria della separazione tra proprietà e direzione le cose stanno in parte cambiando
Una percentuale notevole di capitale azionario fa ormai capo agli investitori istituzionali fondi pensione in particolare i quali hanno da tempo abbandonato il ruolo di Silent partner tare assumerne un altro di controllo attento sulle scelte strategiche del managing
Questo il loro ragionamento perché vendere le azioni quando non si è soddisfatti delle politiche aziendali degli investimenti fatti se si ritiene che la società possa riprendersi si cerca un nuovo me nel cemento
Mutatis mutandis credo che un ragionamento del genere sia applicabile all'azionariato dei dipendenti con quelle caratteristiche sulle quali ci siamo di anzi soffermati
Tale forma di azionariato potrebbe concorrere costituendo me il motorino di avviamento alla riforma e al consolidamento del capitalismo italiano di una prospettiva europea
A riguardo possono individuarsi alcuni snodi significativi
In primo luogo occorre creare e potenziare le condizioni legislativi organizzative per la funzionalità la trasparenza l'efficacia dei mercati finanziari e borsistici onde mobilitare indirizzare verso le imprese il risparmio delle famiglie
Ciò significa favoriamo favorire l'azionariato diffuso ma anche organizzato creando spazio per investitori istituzionali associati lavoratori azionisti interessati sia risparmio ha loro affidato sia alla salute alla crescita delle imprese in cui tale risparmio è investito
In secondo luogo occorre affrontare con maggiore determinazione il tema della riforma delle Societ della società per azioni e dei suoi organi
In particolare Assemblea e consiglio di amministrazione
Per quanto concerne l'Assemblea si tratta sia di rafforzare i poteri già previsti dalla legislazione vigente nella direzione di una vera democrazia societaria
Rappresentativa delle molteplici articolazione del capitale sociale
Sia di tutelare efficacemente le minoranze qualificate
Sia di potenziare i canali di comunicazione con possibilità per gli azionisti di chiedere informazioni anche per iscritto sulla società
Sia conseguentemente di codificare tutto una serie di procedure atte a favorire la partecipazione effettiva degli azionisti come singoli e associati
Per quanto concerne il consiglio di amministrazione occorre partire dalla constatazione che nelle grandi società per azioni esso è al presente un ibrido in cui alcuni membri
Espressi dalla proprietà di controllo detengono l'effettivo potere di governo che esercitano prendendo le decisioni che contano al di fuori dell'organo che tutt'al più è chiamato a ratificare
Mentre gli altri membri hanno un semplice ruolo di rappresentanza formale mancando loro le condizioni tanto per dirigere quanto per controllare nasce da ciò la necessità di distinguere con chiarezza le attuali responsabilità del consiglio di amministrazione
Da un lato chi governa e gestisce e dall'altro chi viene effettivamente posto in grado di sorvegliare e quindi condizionare l'orientamento strategico dell'impresa
Tale distinzione può concretarsi in due organi separati versione dualistica la tedesca oppure in più precise affidabili regole del gioco da seguire all'interno del medesimo organismo su questi argomenti sommariamente ricordati si gioca oggi la questione della Corporate d'alternanza
è appena il caso di osservare che non tutte le ipotesi sul tappeto risultano coerenti e funzionali agli obiettivi che la CISL e si pone in tema di partecipazione e più specificatamente di azionariato dei lavoratori
Questo può rappresentare un salto di qualità soltanto se esistono adeguate condizioni al con
Torno a livello generale di organizzazione societaria e anche di organizzazione del sindacato
Lavoratori disinformati disincentivati demotivati non supportati tecnicamente e culturalmente rischiano l'IMI influenza rispetto alle sorti dell'impresa e del lavoro stesso è però vero il contrario
Occorre costruire una strategia forte per la partecipazione e per l'azionariato dei lavoratori
L'azionariato dei lavoratori e questo è il senso delle nostre riflessioni può diventare l'elemento connettivo dell'impresa condivise plurale
Cioè attraverso l'attivazione di una circolarità virtuosa tra proprietà governo controllo gestione proprietà non totalmente anonimo indistinta ma anche facenti capo a soggettività interessate allo sviluppo dell'impresa nel tempo
Governo responsabile nei confronti delle diverse istanze interne ed esterne
Di cui i lavoratori e il sindacato sono interpreti di fondamentale importanza
Controllo che lavoro attraverso i suoi rappresentanti nell'Assemblea e nel consiglio di amministrazione può esercitare in maniera vigile informata e propositiva
Gestione cui lavoratori motivati e fidelizzati apportano secondo modalità partecipative competenze e professionalità sapere
Concludo la relazione
La Centesimus annus lancia una grande sfida
Quella di una società del lavoro libero dell'impresa della partecipazione
Pur con tutti i limiti e le contraddizioni
Il potenziale partecipativo oggi esistente a livello sociale ed economico e e norme
Un potenziale partecipativo che si lega distanze profonde di giustizia di umanizzazione di democrazia sostanziale in grado di esprimersi in tutti gli ambiti della vita associati tale potenziale partecipativo chiede però di essere in qualche modo interpretato rappresentato promosso e trasformato per così dire immerge politica da porre sul piatto della bilancia in vista di trasformazioni più generali evitando il riflusso nel particolare nel settoriale
Nelle cui stinco
Su questa frontiera il sindacato può trovare nuovi stimoli e nuovi ragioni d'essere alla fase in cui il sindacato era chiamato ad organizzare le difese nei confronti delle ristrutturazioni e dei ridimensionamenti
Un'altra se ne affianca in cui esso deve prima di tutto farsi soggetto di modernizzazione e di trasformazione accettando le sfide dell'innovazione dell'allargamento degli orizzonti di riferimento
Per confrontarsi con tali sfide il sindacato non può stare al di fuori e neppure limitarsi a contrattare con le diverse controparti
Occorre viceversa un'assunzione diretta di responsabilità sia nell'Indirizzo nel controllo e anche talvolta nella gestione delle scelte economiche e sociali è giocoforza passare da una cultura delle conseguenze a una cultura di Progetto mettendo in comunicazione interessi differenziati
Esplicitando e costruendo comuni valori condivisi dando sì appunto un programma e una speranza grazie
Grazie il professor caselle che c'è messo diciamo bel po'di questioni sul tappeto che ci ha dato anche indicazione interessante cominciando dall'ultima o passare dalle conseguenze al Progetto
Io adesso darei la parola al dottor Vittorio Merloni che è presidente della Merloni industria perché ci porta un po'il parere di un imprenditore
Grazie
Io credo che creare ricchezza serva a tutti e finalmente tutti sembrano sembra di averlo capito che la ricchezza è un bene comune che senta tutti dagli interventi di questa mattina
Sentito Bonfanti che
Ha fatto una relazione molto provocatoria
E e molto propositiva
Può essere vero più o meno condivisa io potrei dire il mio punto di vista da imprenditore sui su quello che lui
Ha tracciato e ha detto e quindi ritornerò
Ritorneremo su questo
Capacità
Possibilità di esaminare il modello partecipativo come fattore di sviluppo
Ma c'è stata anche la redazione de depresso Caselli che allargato molto che il problema bendato è partito sullo studio del benessere comune
Che è un altro degli elementi molto condivisibili e qui vorrei ricordare un pensiero del mio padre che diceva sempre
Che non c'è valore del risultato economico se non c'è anche contemporaneo sviluppo del progresso sociale dove l'azienda lavora
Quindi io credo che
Credo che
Non sono così are dieci imprenditori da non pensare che sia condivisibile lo sviluppo del paese in cui lavora perché e progresso sociale e ritorno all'inizio
E e il preventivo per il risultato economico ritorno dizione deve essere condiviso con tutti
Ma i punti di vista non sono naturalmente gli stessi io faccio l'imprenditore presente gli imprenditori porta un pensiero di imprenditori qui c'è un pensiero dei lavoratori e si esprime il pensiero dal volto cerchiamo di vedere quello che possiamo condividere quello che di meno condivido oggettivamente oppure soggettivamente ha posto il giudizio perché possa essere io spero di essere oggettivo possa essere sicuramente sono anche soggettivo
L'impresa sta cambiando
è deve essere più profittevole indipendentemente se un'impresa familiare è un'impresa pubblica un'impresa partecipazioni
L'impresa
Per se stesse a deve creare ricchezza il motivo che si riconosca che un'impresa e non è un'azienda l'impressione organizzazione di uomini e di mezzi per raggiungere un fine economico
E quindi se non raggiunge più economico non c'è più top tutti i privilegi che ripresa bene o male ci ha nel mondo moderno che impedito che c'è un privilegio imprese c'è un privilegio quindi deve creare ricchezza che poi deve in qualche modo più giusto meno giusto deve essere distribuita
Gli azionisti chiedono sempre maggiore redditività l'impresa e le pongono sotto uno stesse
Continua ti trovavi prestabilita ma guardate che in maggio maggiori azionisti azioniste più importanti sono i fondi di investimento de lavoratori in pensione o delle vedove dell'Irlanda
Quindi sono gli stessi lavoratori che lavora magari in altre imprese o cannonate le stesse imprese che sono diventati gli azionisti tutti i fondi
Che hanno fatto acquisizioni dalla Telecom Italia la Piaggio alla a tutta la Ducati sono Tpg Texas Pacific doppio un Morgan tempi son tutti i fondi che gestiscono capitali di pensionati o o di lavoratori stessi che investa in questi fondi
Anche i lavoratori stanno cambiando lavoratori e impresse sono più vicini oggi di quello che erano alcuni anni fa
E sono
E queste si sono resi conto che il progresso progresso accomuno progresso uno e progresso anche dell'altro
In America e fondi d'investimenti sono una cosa tra che tra le più l'analisi fondi presidente sono tra le più attrattive delli degli americani di ogni
Di ogni momento
Prima si guarda come Sant'si leggono insultate come sono andati gli incontri di baseball e poi immediatamente dopo si guardano se il fondo cui abbiamo destinato lo la gestione del nostro patrimonio è cresciuto diminuito sia andato meglio o peggio dell'altro fondo che ci sta vicino
Questo se
Le performances sedi dove noi abbiamo investito sono leggermente più scarse di un altro fondo che ha dato risultati migliori come una partita cinque c'erano a preoccupare e diciamo magari cambiamo il nostro investimento e lo spostiamo tappata all'altra
Ecco
Siccome i fondi decidono sulla gestione e sulla scelta del management di molto in crisi perché è vero quello che abbiamo sentito che ci sono azionista e che ci nei consigli di amministrazione ci sono
Consiglieri che hanno più potere di altri consiglieri ma guardate caso questi consiglieri che hanno più potere sono quasi sempre ho sempre quelli che rappresenta una maggior parte degli azionisti siano esse privati o siano essi pubblici
O dello Stato o dei fondi o delle famiglie quindi sono quelli che subiscono il ricatto se la performance non sono giuste o quelle che ci hanno i vantaggi sulla riforma se le proposte sono giuste
Ecco quindi
Devono cambiare le imprese perché quelle su quei punti che gli abbiamo tanto elogiato nel passato l'economia di scala
Ho
Sono passati un po'di moda oggi gestire un'impresa a gestire è si cerca nell'efficienza del singolo bis messe una grande impresa perché ha tante unità produttive non è efficiente se ogni singola unità produttiva non è efficiente l'economia di scala in modo assoluto
In modo assoluto non è cambiato perché l'economia di scala messi nell'acquisto dei componenti l'organizzazione e lavoro in tanti fattori ancora valida e funzionante
Ma non è detto che un insieme di Kinect di sistemi inefficienti facciano fare Fazio trasformare l'azienda da inefficiente efficiente questa è un grande passo che è stato fatto che si è capito
Così come cambia come stanno cambiando e come stanno lavorando le aziende per cambiare anche in rapporto
Del rapporto di lavoro con i lavoratori sta cambiando e sta cambiando in un modo molto più veloce di quello che si possa immaginare
Gli errori fino a poco tempo fa io lo scambio il trade offese chiamiamola De vita lo scambio tra impresa e lavoratore era la subordinazione contro la sicurezza
Ciò io lavoratore ciò la sicurezza che tu mi mantiene il posto a vita
E faccio quello che tu mi chiedi sono laureato mi metti a fare le fatture faccio tutta la vita le fatture non cambio lavoro perché c'è la sicurezza del posto di lavoro oggi questo rapporto qui non sussiste più non c'è più
Oggi c'è la dedizione non c'è più lo subordinazione io mi detti che questa azienda io dopo il mio impegno a questa azienda però contro voglio un accumulo di esperienze
E di conoscenze che mi permettono di crescere professionalmente perché io sono diventato conscio delle mie capacità e se la soddisfazione sei questa azienda non mi dare soddisfazione poter crescere io non ci sto non c'ero poco più in questa azienda cambi aziende vado via naturalmente questo qui è molto meno importante
Per il per gli operai si possiamo dire molto più valide per gli impiegati ma anche gli operai specializzati oggi anche a voi specializzati che siano meccanici o che siano tecnici
Fanno questo ragionamento perché sono la la specializzazione la qualificazione conta molto di più e ha fatto prendere coscienza del il singolo colore
In questo contesto è difficile che si sviluppi un modello partecipativo generalizzato alla tedesca
Io questo modello dall'Italia tanto amato da Sergio D'Antoni
Non lo vedo come punto di riferimento per lo sviluppo del sistema naturalmente sono un imprenditore e quindi devo essere in contrasto perdere fosse d'accordo con lui fa Refat rappresentante dei lavoratori
Vi è però sono l'imprenditore e cerco di dire i motivi per cui io c'ho qualche dubbio su questo qui
Certo prima Bonfanti dia ci ha detto che la partecipazione deve essere decisionale come la partecipazione finanziaria dei lavoratori
Io credo che queste qui
Si possono ottenere tramite proprio gli investimenti fatti sui fondi ma adesso andiamo momentino più sul preciso dove sono i limiti che io vedo elementi è che il modello partecipativo può funzionare solo dove il lavoro è predette predominante dove il fattore più importante
Derelitti della creazione di ricchezza è data dal lavoro è data dalla dall'INPS dal come come avviene costantemente nei sistemi cooperativi dove praticamente la la condivisione la ma il il l'impegno più forte la parte più forte crea lavoro la ricchezza creata da lavoro e da capitale Demezzi dove lavoro è determinante è più facile raggiungere questo obiettivo
Ma oggi le imprese
Si sviluppano sempre più su tecnologie nuove sull'organizzazione sulle tecnologie sulle reti sull'informazione oggi
E lei era dei cosiddetti noleggio workers cioè dei lavoratori informatizzati cioè di quelle persone
Che
Utilizzando i dati utilizzando le reti
Creano le conoscenze
E dalle conoscenze prendono le decisioni ma sono decisioni rapide e Ottone
E quando qui ho sentito parlare questa mattina voliamo che i lavoratori incidono e più contenere più nella gestione del Paese
Io dico che oggi contano molto di più di qualche anno fa perché oggi sono loro che decidono in tempi reali sono loro che fanno il bene o il male dell'impresa
Ma queste qui sono delle specialisti delle persone che hanno grandi responsabilità e anti grande capacità e che non accettano di essere Colletti collettivi disattese Politano Paolo molto brutta ma trattati in un questi sono lavoratori molto personalizzati sono hanno remunerazioni molto differenti il loro guadagno non è più tanto nel salario quanto nel profitto quanto nella
Che riescono a portare ad aziende risultate le sonore
Sono quindi difficile da inquadrare col sottosistemi partecipativi generalizzati generali
Diverso il discorso delle stock option
Le stock option
C'è una differenza perché l'azionista e a tempo determinato le le laboratorio che c'è uno stock option diventa azionista dell'impresa per un tempo determinato
Per un tempo e tre anni di cinque anni
E lui il suo guadagno fa solamente quando esce dall'azienda quando vende le sue azioni sembra che
Partecipa alla gestione di questa impresa in modo di leader in modo manageriale in modo da da creare lui stesso la ricchezza dell'impresa quindi un modo di compartecipazione per questo lo stock option nel premia e spesso lo stock option è molto molto più alto dello stipendio perché fa partecipare
Al il risultato delle scelte e delle delle delle decisioni che lui ha preso
D'Antoni se ci cita spesso l'Alitalia come esempio di sviluppo del sistema partecipativo
Ma voi credete veramente che i piloti dell'Alitalia che credo rappresenti uno e venticinque per cento dell'azionariato dell'Alitalia
Investirebbe loro risparmi e pensioni su un fondo che dovessi investire sull'Alitalia
Io credo di no
Se che sarebbe troppo rischioso e forse anche polacco remunerativo ma la stessa cosa succede per i lavoratori della Merloni
Va beh credete che investirebbe lo reazione le se temporaneamente magari ma non potrebbero sicuramente che il fondo d'investimenti contro degli stessi lavoratori controllassero la società
Per me il modello partecipativo
Funziona quando c'è anche una stabilità fra azionariato e lavoratori
Faccio
Un esempio che in altri casi penso sia difficile faccio un esempio che vi dimostra come fosse sempre più avanzato e sempre più assurdo che si possa parlare ma come sta cambiando il mondo delle imprese
Penso che più o meno tutti quanti conosciate la ammazzo un punto com è quella società che vende libri negli Stati Uniti d'America che ha avuto il più grande successo che è stata la prima che è cresciuta così grande
Bene
Questa società ogni quindici giorni cambia l'azionariato
Ogni giorno passano di mano mediamente tredici milioni di azioni
Ogni due settimane
C'è un turn over paga il cento per cento delle azioni della società
Il che significa che gli azionisti
Cambiano ogni ogni quindici giorni c'è un nuovo azionariato qualcuno dice al fine rimarrà col cerino acceso non lo so ma comunque la rapidità con cui questa società cambia proprio azionariato è di quindici giorni è una cosa pazzesca
Il compito naturalmente gli azionisti sono decisi centinaia di migliaia di azione i lavoratori sono poche centinaia
è l'estrema assurdo eccetto non è queste pompe riferimento per cui si riferisce Lippi il sistema partecipativo dello sviluppo però son queste le aziende che oggi attraggono i maggiori capitali sul mercato sono a Tiscali che ha trenta persone o ho quaranta persone dipendenti che fa un fatturato ridicolo e perde e che attrae il risparmio tutti noi perché tutti cerchiamo di investire fare quindi bisogna tener conto di queste realtà che ci sono oggi sul mercato
Ho citato soltanto alcuni esempi
Il modello partecipativo che in parte io condivido perché condivido e il benessere collettivo condivido lo sviluppo sociale collettivo
è applicabile
Come modello di sviluppo a un assai a una piccola partecipa a una parte del sistema non è quello ed RAI tre grande che s'che sta avvenendo adesso
E dobbiamo anche considerare che ormai l'Italia non esiste più l'Italia una provincia d'Europa
E quello che noi pensiamo lo dobbiamo pensare in chiave europea contro gli Stati Uniti è controllata sia perché noi oggi due nostri competitori non sono più in parte nello pay sono lista tutte l'America direi contro rispetto a mentire tutta l'America l'America il no del Sud conto tutta l'asse che va dal Giappone alla Cina
A al Correa che sono molto
Molto avanzate molto aperte in queste forme di Nova mento
Io credo invece che si possano molto puntare sui fondi di investimento
E qui c'è un grande spazio
è vero che spingono che uno ha detto prima che i fondi d'investimento sono molto avidi che spingono al guadagno
E che in qualche modo stressano le impresse perché quando le imprese licenziano il premio non subito io non ho capito ancora connessione con questo fattore che ogni volta che un'azienda non c'è che licenzia il prezzo sale sulla Borsa
Però spingono la ricerca dell'efficienza
Il fatto che Clinton abbia tenuto alto il valore del dollaro
Gli ha portato l'azienda americana essere più competitive che hanno all'inizio anche forse creato occupazione però hanno creato sviluppo e rioccupazione dopo cioè bisogna vederlo anche un tempo Leporano è un pochettino più lungo
E ma è altrettanto vero proprio che questi fondi qui sono quelli che stimano che obbligo le intese a cercare sempre l'efficienza interno ritorno etologo
La diffusione dei fondi permette
De gestire una quota importante del capitale e chi è in circolazione
Che è di gestirlo in modo molto diversificato in modo molto più sicuro per chi peso investitori che poi come ritorno siamo sempre noi cittadini voi a noi investiamo sui stessi fondi imprenditori i lavoratori in fondo spesso spesso in più investono stesso fondo
Insomma
Da un lato viene minimizzato il rischio per i lavoratori dall'alto viene messa sotto pressione
Lei ha difese perché diventino più efficienti e più produttive
Le chiedo questo mio intervento erano speranza spero che Sergio D'Antoni faccia un proprio fondo e io ce vestirò i miei risparmi di pensionato grazie
Grazie al dottor marrone abbiamo sentito no che non
Avevano sentito il parere dell'impresa prevediamo serio nel quale fondo facciano
Da lei passiamo adesso la politica incominciava a intersecare un attimino il nostro dibattito dopo dopo il sindacato dopo la
Dopo un esperto come Caselli un imprenditore nessuno l'esponente della politica diamo la parola all'onorevole Marzano di Forza Italia
Che poi il rosso
Baglioni riteniamo
Grazie molte sono qui per espone il punto di vista della movimento cui appartengo
Ho già avuto modo di partecipare a un precedente convegno su questo stesso tema che si è svolto su iniziativa della CISL mi pare l'anno scorso
Io credo che nel trattare questo tema occorra molta lungimiranza
Perché vedete questo è un tema che della partecipazione
Azionariato dei dipendenti dei lavoratori ha una lunga tradizione nel nostro Paese addirittura risale a Mazzini e da Mazzini attraverso vari
Un mini politici e economisti si arriva a Toniolo
Una corrente di riflessione favorevole
A queste forme di partecipazione che dura da moltissimo tempo dire proprio dall'inizio della
Dalla nascita dell'Italia diciamo
E però recentemente
Ha trovato motivi moderni di rafforzarsi questa proposta
Ci sono dei vantaggi micro ed i vantaggi macro economici
Ebbene esaminarli separatamente perché se no si perde la visione d'assieme alcuni dei vantaggi di cui parlano gli economisti
è che con la partecipazione azionaria dei lavoratori si raggiunge un maggiore spirito di coesione
L'impresa diventa una comunità diventa di più una comunità
Ci sono migliora il clima il così detto prima industriale
E attraverso queste strade a queste
Vantaggi si realizza più occupazione e più produzione
Quei svantaggi micro che non credo sarebbero tenuti attraverso i fondi di cui si parlava non c'entrano i fondi con questi vantaggi che riguardano la vita interna
E l'efficienza della DNA solo un'altra volta il fuoco mirano ad altri risulterebbe gradita positivi però teniamo presente che ci sono risultati micro risultati macro
Oggi
Un altro risultato che a metà fra il micro e macro eh che la partecipazione di questo tipo e anticiclica
Perché prolungata e farsi di espansione del Chico
Non era lenta con una rivendicazione che sia solo salariale nelle fasi di espansione il circolo e al tempo stesso aiuta l'uscita dal ciclo depresso
Proprio perché c'è un un contributo produttivo micro da parte della lavoratore azionista
E poiché oggi c'è un problema oggi c'è la concorrenza dei Paesi a bassi salari
E quindi cercare di studiare un modo di ottenere qui una combinazione fra il vantaggio per i lavoratori rappresentato una certa proprietà azionaria e magari minori richieste sul piano stretto dei salari e può aiutare a confrontarsi meglio con i paesi in cui i salari sono inimitabili da noi perché ero talmente bassi che non è pensabile
Quindi il vantaggio tradizionale basato solo su una dinamica salariale accentuata può essere in parte invece controbilanciato da un altro tipo di vantaggio detenuta la partecipazione alla proprietà del giornale a questo è un fatto di questi anni su cui bisogna riflettere
Su questo tema c'è una riflessione in Europa c'è una relazione per credo che sia noto a tutti che mette in rilievo gli aspetti micro che rispetto ripeto non c'entrano coi fondi fondi investimento non riescono a tenere il miglioramento interno all'impresa
Anche se devo dire in Europa c'è ancora troppa prudenza io direi che su questo tema bisognerebbe perciò dicevo più lungimiranza dopo più di decisione
Contro che cosa eccetto diciamo la verità
E contro debbo dire che ci sono due cose soprattutto politicamente rilevante
Uno è una concezione dei rapporti sociali come necessariamente dominati dalla lotta di classe dal conflitto
Più e cioè più si è influenzati da questa visione conflittuale
E meno si può essere sensibili a una proposta partecipativa questo è evidente ecco perché su questo poi mi pare che i sindacati anche si dividono a seconda della cultura politica retrostante
E ma qui dobbiamo deciderci
Ora con la globalizzazione con questa concorrenza più intensa si può ancora rimanere su posizioni di conflitto a tutti i costi respingendo qualunque ipotesi invece partecipativa di coesione di convivenza diciamo più pacifica
E devo dire poi c'è un'altra componente anti
La componente anti si ravvede anche nel mondo diciamo la verità delle imprese
Dove l'idea che si debba poter fare i conti con un azionista minore o con il mercato azionario diciamoci la verità è un'idea che non piace molto diciamo al capitalista tradizionale
Anche certe cose che stanno accadendo in questi giorni mi riferisco l'operazione GM FIAT
Insomma che cosa sta succedendo ma faccio solo una parentesi Breno
Lì ci sono due aspetti sui quali il mercato azionario quello col quale non si vuole tanto fare i conti il mercato azionario sì interrogato queste un'operazione che ha degli obiettivi industriali
Di integrazione di sinergia
Probabilmente ce le ha
Oppure un'operazione che serve a risolvere i problemi familiare e diciamo
Del capitale che controlla questa impresa e do la famiglia in cui c'è un problema di successione generazionale tra l'altro anche venato da fatti tristi purtroppo luttuosi che sono accaduti
è chiaro che il mercato è più sensibile ad un'operazione miranti a obiettivi industriali che non
Operazione che avesse prevalentemente obiettivi di sistemazione familiare no che gliene importa poi in fondo al mercato della
Quando il mercato ha preso che c'è una clausola che consente entro cinque anni cinque anni cinque anni sono propri tempi di una successione generazionale siamo i termini probabilistici voglio dire
C'è la possibilità che addirittura l'azienda passi completamente di proprietà e mercato ha ritenuto che questo fosse il vero obiettivo
E non quello di un'operazione industrialmente la piano industriale valido ora intendiamo anche il mercato può essere in lire o per non valutare valutare frettolosa mette a lato ancora non conosciamo bene il piano industriale però è quello che è successo
E se è così allora qui c'è un caso ancora
Di una concezione del capitale che pensa di poter fare cose prescindendo dal controllo del mercato o degli azionisti anche gli azionisti minorenne ha il vaglia ai resistere a queste forme di partecipazione Inga
In quanto sia ispirati a un'ideologia conflittuale a tutti i costi da una parte oppure avere oggi opposta
Di dominio incontrollato diciamo anche questo è sbagliato
La modernità chiede altre posizioni
Allora più coraggio
Più lungimiranza
Tra l'altro in una regione come la Lombardia si sta diffondendo moltissimo ci sono venti mila dipendenti sono azionisti
Dipendenti azionisti
E poi guardiamo all'esperienza dei paesi ai coloni è il mercato più avanzate
Ma lì senso della condivisione della società era presentata va anche dalla partecipazione attiva dal grado di diffusione della partecipazione azionaria
Insomma in un Paese dove gli Stati Uniti le famiglie che possiedono quote azionarie
Sono moltissime
E lì quindi viene condiviso
Il risultato complessivo dell'economia
E vi faccio un altro riferimento per farvi vedere come alle volte accadono le cose un po'impensabili mancavano
Sapete quadri chi attratto forse tra i maggiori vantaggi dalla questa buon andamento della Borsa di Wall Street
Sono quelle che vediamo le Onlus ma diciamo le fondazioni
Le fondazioni con scopi sociali che hanno partecipazioni nazionali e che hanno tenuto un volume incredibile di risorse aggiuntive da buon andamento della Borsa Peng partecipazione perché la partecipazione Paoletta a cose magari imprevedibili ma c'erano quasi sempre positive
Sempre che naturalmente siano regolate ovviamente
Ma è la partecipazione della soluzione ai problemi della società moderna
Sono due le formule per accrescere la partecipazione questa
E la politica dello sviluppo economico
Contro i termini farmi un piccolo a cui io credo bisognerà pur decidersi a tornare insomma che non si può continuare con tassi di sviluppo lo zero sette uno uno e tre per cento insomma
Quando non c'è sviluppo
La coesione sociale viene meno perché rimane solo la redistribuzione del reddito cioè non accresce i
La formazione di risorse come puoi risolvere i problemi di distacco indietro sei nove distribuendo ma se esageri nelle distribuire cioè attraverso la leva fiscale tu colpisci lo sviluppo freni lo sviluppo no
Allora il ritorno alla politica lo sviluppo serve sempre lo stesso obiettivo di ottenere una maggiore partecipazione non conflittuale
Della gente
Noi siamo in un momento in cui la politica col gruppo è come se fosse accompagnata perché diciamo la verità ci si può esaltare per i risultati più vari tra l'altro vedo che il governo si esalta molto per il buon andamento della Borsa ma ha intenzione è una borsa in cui non ci sono questi modelli partecipativi primo è una borsa in cui non ci sono le piccole e medie imprese che fanno la struttura dell'economia italiana fino a prova contraria perché ed è una morte in cui non ci sono imprese meridionali e del Meridione che c'è il problema allora il buon andamento alla Borsa non è rappresentativo dall'andamento dell'economia questo vorremmo segnalare ad un governo di sinistra che ogni tanto ma riveste il suo entusiasmo per il buon andamento della Borsa ha mandato a dire disoccupati i circa tre milioni di disoccupati che innestano in Borsa per arricchirsi un puntino insomma
Oppure i sette milioni di poveri che abbiamo nel Paese
No bisogna tornare a pratica dello sviluppo
E insieme a lavori capogruppo accrescere il grado di partecipazione più coraggio e più lungimiranza grazie
Grazie alla onorevole Marzano Gramola parola a
Mario Rosso direttore risorse umane della tener conto grazie
Allora dopo sono questi questi diciamo toni questa testimonianza politica magari la mia testimonianza sarà più sintetica e più concentrata e magari più pragmatica perché preferì dare su questo tema come diciamo è richiesto dal mio ruolo una testimonianza da operatore aziendale nel senso come si vive questa tematica democrazia economica della partecipazione a livello di un'azienda un'azienda certamente grande e complessa che suo malgrado forse rappresenta insomma anche un emblema di questa fase però appunto prima di di parlarne a livello generale vorrei fare alcune riflessioni molto brevi
Per evitare di fare una riflessione di tipo assolutamente generico magari biologico di buone intenzioni parliamo un po'di che cosa che cos'è la Telecom che cosa è stata e in che fase di cambiamento è perché per un operato l'azienda la democrazia economica la partecipazione degli strumenti so che l'opportunità e vanno contestualizzate nella nella risoluzione dei problemi
E credo che sia noto a tutti molti forse lo conoscono meglio di me ma Telecom diciamo a
Ha vissuto per moltissimi anni quasi tutta la sua storia fino due anni fa in un contesto diciamo di
Di monopolio quindi in cui il rapporto tra l'azienda e il le diciamo lei organizzazioni sindacali le relazioni industriali era un modello
Caratterizzato in modo emblematico storico da una prassi di consociativismo estremamente radicato ed estremamente diffuso un modello che si è sviluppato per molti anni
E che era concretizzato nel fatto che le relazioni tra azienda vedo se ne sindacali
Venivano diciamo ciò dei coinvolgimenti non dimentichiamoci che c'era un piano quinquennale che doveva essere presentato Allo stato
Le scelte strategiche venivano mediate a dir poco con i vincoli imposti dal sistema politico da sistema istituzionale
Le organizzazioni sindacali in questo situazione di fatto godevano di un diritto difetto nella nella nella prassi magari non codificato ma nella prassi e quindi diciamo era un sistema che aveva delle sue coerenze coerenze come le politiche di prezzi che erano delle tariffe che erano determinate prescindendo totalmente dalle necessità di competizione di efficienza e di sviluppo
La stessa struttura organizzativa di Telecom la stesso modalità di funzionamento che io diciamo ritrovato che oggi stiamo tentando di trasformare la profondamente impregnato da questo modello assolutamente consociativo
Quindi fino dire due o tre anni fa poi è cominciata la transizione diciamo forzata
Ne avevamo un un circolo vizioso chiarissimo
In cui le relazioni industriali aziendale
Avevano contribuito a generare un sistema di garanzie
Nel quale trovava cittadinanza un modello contrattuale nazionale mono aziendale che non a caso non è mai stato applicato dai nuovi gestori quindi un fatto particolare
C'erano modalità di valorizzazione delle professionalità interne
Con degli iter di carriera sostanzialmente determinati predeterminati da accordi sindacali
Tutto questo era socialmente accettato da alla per la per via della funzione pubblica del servizio che a sua volta determinava rigidità organizzative e gestionali quindi un modello che poi ha prodotto una cultura perché poi c'è un bel diciamo sviluppare proporre tentava di implementare sistemi democrazia economica o di partecipazione se anzitutto mancano alcune precondizioni tra cui quello di una di una cultura aziendale
Sia manageriale
Che lei dipendente dell'organizzazione sindacale
La cultura che quindi questo sistema ha prodotto una cultura molto auto autoreferenzialità totalmente incapace di confrontarsi con il mercato
Con un meno sventa relativamente responsabilizzato
Allora questo il punto di partenza cioè con cui noi ma anche tutti gli interlocutori devono fare i conti un consociativismo
Che era la concreta traduzione in azienda di un modello partecipativo sostanzialmente integrato difensivo e indifferente rispetto alla ragione del business
In cui le contraddizioni esistenti tra i diversi soggetti
Il management le dei dipendenti le istituzioni
E la rappresentanza di questi diversi interessi finivano per trovare una composizione esternalizzando i costi le inefficienze
Allora
Ne potremo parlare credo che molti lo conoscono certamente meglio di me ne credo che sia il tema di questo momento valutare se questo sistema sia stato inevitabile funzionale a certe fasi di sviluppo meno però questo il dato di fatto
Quello che è successo credere sotto gli occhi di tutti noi spesso diciamo che Telecom non solo Telecom Telecom in particolare sta subendo una drammatica trasformazione che può essere una crisi o può essere una rigenerazione una drammatica trasformazione
In cui si passa come sapete dalla Monopoli alla competizione
Si passa dal pubblico al privato e si passa da nazionale al globale
Quindi saltano come diceva il dottor Merloni saltano le ragioni di scambio salta il modello il contratto il modello psicologico di rapporto totalmente salta sia a livello di sistema da un sistema consociativo a qualcosa di diverso
Sì a livello di rapporto individuale azienda
Dipendente
Dobbiamo quindi realizzare una profonda e rapidissima riorganizzazione quello che vorrei dire però proprio sul tema
Di questo riferimento a strumenti un po'che magari su cui abbiamo degli stereotipi interpretazione che tele come non solo Telecom sta facendo un doppio salto nel senso che sta passando da un sistema come dicevo monopolistico nazionale pubblico un sistema competitivo mo'sistema competitivo che faccia un salto in avanti
Lo so che è un uso una parola che già usurata che quella delle new economy però vi garantisco
Che il tasso di cambiamento il tasso di rischio il modo di prendere decisioni
La non pianifica verità di una serie di decisioni oggi mettono sotto pressione gli strumenti tradizionali e quindi il vero tema per Telecom
Quindi come azienda ma anche come come interlocutori sindacali che abbiamo e quello di capire che non stiamo semplicemente normalizzando un sistema da un consociativismo che non funziona più ma dobbiamo fare un doppio salto cioè dobbiamo cercare di interpretare quali sono le regole di funzionamento del nuovo capitalismo della New Economy della nuove necessità di fare profitti di essere competitivo e mettere a punto degli strumenti che interpretino
La necessità e l'opportunità di un passo in avanti verso la democrazia economica e la partecipazione in un nuovo contesto e attenzione perché se no usiamo gli stessi strumenti che abbia usato per gli ultimi dieci anni senza rendersi conto che il contesto sta cambiando rapidissimamente vi garantisco che l'azienda Telecom oggi funziona con regole modalità decisionali tempi di riferimento e ambiti di riferimento totalmente diverse
Oltretutto c'è un'altra componente che che il passaggio verso la competizione quindi verso il servizio rende la partecipazione è quasi un obbligo da un punto di vista organizzativo
Perché la nascita e la crescita della componente di servizio non è servizio pubblico Marie ma di customer oriented Jean che può essere interpretata dal dipendente solo attraverso i comportamenti personali siccome comportamenti personali del dipendente non sono prescrivibili
Ma vanno catturati attraverso la sua identificazione col gioco la partecipazione uno strumento fondamentale dal punto di vista organizzativo
Attenzione però perché questo rende quindi molto più necessaria la partecipazione ma anche più difficile nel contesto della New Economy
Quindi la posizione di Telecom
Su questo tema
è anzitutto una ricerca di chiarezza
Una ricerca di chiarezza sulle sulle suddivisioni dei ruoli una ricerca di chiarezza sulle precondizioni per fare un discorso nuovo di avanzamento nel percorso tra democrazia economica della partecipazione
Ho parlato del problema della della mentalità ma ci sono anche altre
Altri tre requisiti
Anzitutto ovviamente e banale però va vissuto profondamente degli interlocutori c'è il problema della condivisione compatibilità degli obiettivi e delle regole di funzionalità dell'impresa
Noi come Telecom in questo momento proprio in questo momento siamo impegnati in un confronto aperto con l'organizzazione sindacali
Sul piano di riorganizzazione del gruppo Telecom
Un Piano Complesso in un in una situazione strategica estremamente dinamica
Noi stiamo cercando credo con un grande sforzo impegno di tutti di cercare un consenso sulla
Definizione dei piani di azione per realizzare il piano dirò che non se ne curano crediamo io credo che questa sia un'occasione estremamente importante anche non solo di trovare la realizzazione di questi processi ma anche di ray individuare di confermare efficacia del modello partecipativo individuando dei percorsi di evoluzione di questo modello
Penso che sarebbe incompleto questo
Questo accordo se non contenesse almeno delle indicazioni di questo genere
Però vi devo dire che le difficoltà ci sono
Ci sono difficoltà di comprensione ci sono delle difficoltà secondo me legate
Alla complessità e alla commistione di ruoli possibili che ancora non è stata chiarita e che costituisce uno delle precondizioni per fare un discorso che le aziende possano prendere in considerazione
Come Italia sul sul tema della partecipazione la democrazia economica non intende intende raccoglie la sfida sa che è un tema sul tavolo un tema importante un tema ineludibile ed è un tema evolutivo
Nel campo dello sviluppo delle modalità anche competitive dell'impresa però non lo vuole banalizzare
Si rende conto che
Prima oggi bisogna lavorare sulle precondizione
Sono precondizioni
Che spaziano da quelle che ho detto ci sono anche precondizioni relative alla alla necessità di una valutazione comune
Da parte delle principali organizzazioni sindacali sugli aspetti fondamentali della democrazia economica
Non vogliamo essere il terreno né di fughe in avanti né di resistenze vogliamo però dire chiaramente che esiste un problema di chiarezza chiarezza di posizioni chiarezza di ruoli e chiarezza di percorribilità di questi percorsi
C'è un problema di individuazione di un chiaro modello legislativo
E c'è un problema in cui credo che non sia un problema da ributtare ni confronti all'interlocutore ma sia comune su cui lavorare assieme di soluzione positiva
Delle ambiguità che sono ancora presenti molto nel nostro Paese e credo che in questo convegno dalla pluralità delle voci ne avremo un riscontro che mi sembra di avere già avuto
Sul significato e sulle caratteristiche che nel nostro Paese dovranno contraddistinguere l'evoluzione della democrazia economica
Quindi io credo che questo convegno sia certamente un passo avanti non solo per diciamo affondare condividere un lessico comune su cui lavorare
Ma anche per avviare una ricerca a questo punto finalizzata senza pregiudiziali ideologiche con alcune chiarezze di fondo che possa contribuire a effettivamente a fare qualche reale passo avanti nell'affrontare questa tematica
Per l'azienda che rappresento e ovviamente indirettamente per il Paese
Grazie
Dottor Mario Rosso procediamo nella con i nostri contributi dando la parola al professor Guido Baglioni che è ordinario di Sociologia del generale all'università divi Corte di Milano che dovrebbe introdurre aspetti socioculturali
Della partecipazione analisi comparata delle esperienze collaborazione potere nell'impresa la parola alla professor Baglioni io pregherei gli ambiti che stanno nell'atrio
O di tener chiuse le porte o di tacere perché che voi adesso incomincia a diventare difficile anche sentire vale anche per qualcuno che sta in sala prego professor coglierne
Dopo aver triremi
A prego
Semplifico il titolo elaborato per la relazione per dire che sostanzialmente con poca originalità parlerò della partecipazione finanziaria o dalla partecipazione dei lavoratori al capitale cioè nel senso che
Come dire sono anche stato molto favorito dalle relazioni degli interventi che hanno proceduto quindi io cerco di fare una relazione schematica
Tentando appunto di dare un contributo di chiarezza nel distinguere le varie modalità attraverso le quali la partecipazione finanziaria può manifestarsi
Naturalmente questo Prodi semplificazione se volete anche è una violenza sulla realtà perché la realtà è molto più complessa ma diversamente non raggiungere lo scopo
Vorrei ricordare come punto nevralgico di questa relazione che la classificazione che faccio si basa su due parametri fondamentali che sono costituiscono l'impianto del mio ragionamento
Non del mio nel senso perché poi come dire è già stato preceduto cioè le due variabili che bisogna considerare sono le seguenti cioè se la sede dell'azionariato dei dipendenti e l'impresa dei dipendenti quindi la loro impresa le loro imprese o se invece l'azionariato si colloca fuori dall'impresa
Questa è la prima distinzione fondamentale la seconda distinzione fondamentale e quali sono gli obiettivi che noi vogliamo proporsi quando parliamo di partecipazione dei lavoratori al capitale
E gli obiettivi sono sostanzialmente due non sono nettamente in alternativa e soprattutto come dire il il secondo non è in alternativa secca al primo però non si può possibilmente stare in mezzo
O si tende a conseguire principalmente o esclusivamente obiettivi di carattere economico cioè di vantaggio economico
O si tenta invece a mettere in secondo piano correlativamente secondo piano questi obiettivi economici e si pensa
Auguri contenere degli obiettivi come dire usiamo la parola generica politico politici in senso lato cioè di influenza sulle decisioni quindi noi parliamo del primo caso di processi distributivi nel secondo caso di processi decisionali allora noi possiamo bere sostanzialmente pur forzando un po'anche la tabella che dovrebbe prevedere nell'incrocio di questi due parametri quattro caselle ma ne consideriamo tre nel testo lo dico anche il perché e tenendo conto del contesto italiano noi possiamo trovare tre tipi di partecipazione finanziaria
Il primo tipo di partecipazione finanziaria riguarda una partecipazione che a obiettivi distributivi all'interno dell'impresa
Un secondo tipo invece è la partecipazione che ha obiettivi decisionali all'interno dell'impresa un terzo tipo di partecipazione e quella che ha obiettivi prevalentemente distributivi ma vorrebbe anche essere avere obiettivi decisionali fuori dall'impresa
Per dava subito l'idea dei riferimenti in particolare non solo al nostro Paese direi che il primo tempo è rappresentato prevalentemente dal viso degli Stati Uniti già richiamati
Il secondo tipo di partecipazione quel proposta dalla g riso altre esperienze che si muovono in questa direzione
Il terzo tipo se ho bene inteso mi sembra l'esperienza a cui pensa l'altra grande organizzazione sindacale italiana ossia la CGIL
Vediamo allora brevemente di caratterizzare queste differenze dicendo subito che come dire tutte e tre offrire le impostazioni hanno un loro fondamento e hanno una loro legittimazione e che come dire il problema fondamentale e di sapere che cosa si vuole e sapere che poi c'è una coerenza per raggiungere l'obiettivo
Quindi io personalmente sono favorevole e mi sembra promettente ma secondo tipo il secondo tipo di cui diciamo però capisco benissimo che in altri contesti o in altre impostazioni poco anche a essere pienamente legittimo l'uno e l'altra delle delle tre che che abbiamo di cui abbiamo parlato
Gli esami americani vorrei dire facciamo subito un un'affermazione Pietro pomeridiane sono anche espressione almeno inizialmente poi accenna al dottor Merloni ci sono dei mutamenti certamente ma sono anche espressione di un contesto sopra sostanzialmente di grande stabilità economica di soprattutto di stabilità della grande impresa
Di quello che che al PRA e diceva essere occupato ma in una grande impresa è come essere un pubblico dipendente e dove come dire c'è indubbiamente un clima di fiducia risolti problemi distruttivi senza a ideologia senza sindacati ideologizzati e c'era un una fiducia nel mantenere nella proprietà
Quindi di Esopo che cosa sono sono sostanzialmente come dire dei fondi di investimento dei lavoratori che acquistano ottengono e si indebitano per acquistare anche azioni della loro impresa della loro impresa
Avendo come obiettivo una buona collocazione del risparmio collocazione del loro risparmio che si ottiene ma favorendo la solidità e la profittabilità dell'impresa questo è lo schema dell'ESO dove le parole chiave sono risparmio collocazione al risparmio il risparmio dei lavoratori che attraverso le azioni della loro impresa favorisce la profittabilità dell'impresa
Nella esperienza del dieci sopra per vocazione per tradizione non c'è un intervento sui processi decisionali non si chiedono posti nel consiglio di amministrazione
Questo tradizionalmente la realtà e sta cambiando anche perché è cambiato il contesto rispetto a quello che che che dicevo prima
Salvo in situazioni particolari per esempio si è manifestato negli ultimi anni uno vitalizzare sessione come dire nel senso del secondo tipo di cui vediamo troppo bella esperienza eso presento io in in prossimità delle scalate ha ritenuto ostili porta in casi di ristrutturazione
Pesante dell'impresa o di situazione di di
Dell'impresa
Naturalmente se e ulcera un tipo di Bart di partecipazione in cui il rischio elevato con l'accusa di rischio l'azionariato dei dipendenti dice e riguarda anche di ESO
E strettamente è uno delle obiezioni che normalmente vengono fatte assieme all'altra assieme all'altro obiezione che in fondo si tratta di un'esperienza con una scarsa densità o potenziale come dice Caselli scarso potenziale partecipativo
Vediamo adesso un secondo tipo di partecipazione partecipazione finanziaria che ha prevalentemente Fini decisionali ai processi di partenza azioni processi decisionali all'interno dell'impresa
Diciamo subito con grande chiarezza che questa seconda prospettiva non ha nulla a che fare una nulla in comune con i tentativi del passato di attacco di sostituzione alla proprietà privata
Diciamo che normalmente si configura come una partecipazione di minoranza soprattutto in relazione tanto più in minoranza o tanto più difficile che sia consistente e in relazione alla dimensione dell'impresa
Che pretende di condividere non imporre di condividere con altri attori con la proprietà tradizionale il manager le scelte fondamentali
E che prevedendo una delle critiche più tra più normalmente perché normalmente vengono fatte che non dovrebbe espandersi questa codecisione
Ortogonalmente sono i processi gestionali e organizzativi cioè la la partecipazione riguarda le scelte fondamentali le politiche e le scelte di politica dell'impresa
Non tanto l'azione manageriale cui va dato rispetto i immane se vanno rispettati e Van lasciati lavorare caso mai si cambiano quando questo non avviene
Da questo punto di vista la partecipazione al capitale qui proposta non va confusa con la Public Company
Con la quale non entro nel merito perché condivido appieno come dire un eccessivo romanticismo che è stata fatto su questa formula ma è stata già analizzata da Caselli così non è e neanche da confondere con la forma tipica degli workers buy out cioè quando sostanzialmente i lavoratori prelevano di fatto un'azienda
E ne diventano proprietari perché qui si avvicinavano cibi ceniamo in fondo la cooperativa perché dico questo non perché questa forma non va bene
Ma perché si capisce perché la differenza fondamentale e per esempio nella nell'azionariato di minoranza che è congeniale
A questa formula
Domanda ma perché oggi più di ieri
C'è questa idea che è necessario partecipare alle scelte strategiche ma questa idea e per per i tempi dei quali ci troviamo sono stati ampiamente illustrati
Cioè oggi il rischio maggiore che i lavoratori corrono è a livello delle scelte strategiche che le intese compiono non perché non sia legittimo che l'impresa contro certe strategie anzi sono obbligate come nel caso maturo
Se le aziende automobilistiche italiane nordamericana di questi giorni
Però sta di fatto che la il grado di di di incidenza
Del mercato belle in prese e della ristrutturazione o risistemazione l'interno per impresa è così elevato ed è così corposo di accentuatisi ma mente soprattutto nell'ultimo anno è si pensa anche in futuro
Che è assurdo ritenere che magari facciamo sciopero per far lavorare un due sabati Nenni all'anno o perché facciamo una vero qua un contratto
In una zona territoriale specifica perché poi queste cose ma Thurow di grandissimo rilievo ci passano sopra la testa senza neanche che ce ne occupiamo
Quindi questo esigenza di partecipazione i lavoratori non lo rivendicano perché è un loro diritto chiamo testo un punto nevralgico
Non è la codeterminazione tedesca che storicamente è avvenuta e da ed è una grande esperienza perché e come dire è stata data per riequilibrare la rinascita democratica della Germania
Il qui non è un diritto in sé non non si affida alla se quella dei diritti il diritto qui bisogna conquistarselo e diritto i lavoratori lo conquistano
Per influire la decisione strategiche come dire facendo azionariato dei dipendenti prendendo comperando e tenendo azioni
Quindi non è una modello partecipativo azionario che pensa ad azioni di trading di breve periodo ma nel lungo periodo
Ed è qui anche che c'è un'altra distinzione per almeno un mio punto di vista è non so può essere anche non condivido
Tanto più che io non sono un tecnico in senso stretto di queste cose
Ma io non penso ai fondi io penso alle associazioni per questo per questo secondo tipo quindi il titolare con relativo mobilità certo contante qualche clausola di stabilizzazione il titolare rimane
Il singolo lavoratore
Attraverso appunto la forma associativa o forme analoghe
Questo secondo tipo che che io sostengo in questo momento anche un altra ragione non marginale e l'abbiamo sentito che stamattina se è vero che oggi il punto polare di riferimento della contendibilità dell'appetibilità di un'impresa
E la valorizzazione del capitale quindi nonostante tutto speriamo come dice Caselli di rimanere a metà fra il modello anglosassone al modello renano ma certamente il modello renano fatti passi indietro sia in Germania che in altri Paesi europei
L'unico modo come dire per partecipare almeno indirettamente a questa evoluzione che non è in sé favorevole intrinsecamente ai lavoratori è quello che i lavoratori contribuiscono partecipano come dire a quelle decisioni che non sono unilaterali
Cioè non sempre le ristrutturazioni per salvare o per far migliorarli imprese passano attraverso la macelleria
Dei dipendenti talché c'è una letteratura americana che comincia recentemente ha ricominciato a considerare la cautela nel ritenere che l'alleggerimento del personale sia il toccasana per le imprese che hanno problemi
Passiamo adesso al terzo tipo di
Devo anche dire che sono parecchie le critiche che vengono mosse e i problemi che ci sono a questa seconda impostazione e tutte vanno prese apertamente proprio in quella logica che vi dicevo prima che la preferibilità di un modello di un tipo non presuppone come dire la la l'ottusità o la chiusura rispetto le critiche
Cioè una delle critiche che viene fatta più frequentemente che è stata raccolta anche da Bonfanti nella sua relazione e questo delle come dire potere di coalizione
Che nel nel l'illogica che vi dicevo prima vuol dire sostanzialmente cari amici lavoratori associati voi dite che volete partecipare al scelte di politica generale poi di fatto intervenite nel funzionamento quotidiano dall'impresa
La coalizione e cioè c'è una allungamento per cui non dice non volete solo pazzi pare al fatto se una impresa deve aprire uno stabilimento in in in Iran con Finlandia per dire
Casualmente una scelta strategica ma volete intervenire per esempio su quel tema delicato a cui gli uomini non sono insensibili che è quello delle carriere nella formazione del del management
Questa è un'obiezione è un pericolo certamente è un pericolo che per esempio non è stato molto contenuto ma l'esperienza tedesca della codeterminazione che ha una genesi diverso storicamente ma funziona lo stesso perché la il rappresentante dei relatori sono al consiglio di sorveglianza no perché hanno il capitale ma parole senza che la stessa funzione
Però chi conosce le impresa e sa anche che questo potere di coalizione non si manifesta solo quando arrivano i lavoratori organizzati se manifesta anche in gran parte dall'impresa anzi qualcuno sostiene che il modo di funzionare dell'impresa e proprio questo fisiologicamente
Veniamo come dire alla alla
Al terzo al terzo modello che e quello della partecipazione finanziaria fuori dall'impresa
Ora questo terzo modello si regge come noto sulla partecipazione sui il sistema previdenziale sulla formazione del secondo pilastro
Nella impostazione della CGIL italiana
C'è chi mi richiamo soprattutto al convegno del ventidue febbraio
Questo vedere ittita questa impostazione di altri due aspetti il primo molto spin sfumato che è quello di dire facciamo democrazia economica attraverso i fondi di pensione cioè cerchiamo di influire sulle linee di sviluppo del sistema economico italiano attraverso l'uso di questo capitale collettivo destinato su queste non ci sono dubbi ad avere sviluppo e ad avere una grande funzione che sono i fondi pensione Secondo aspetto invece più sottolineato cerchiamo di vedere come dire
Come si possa non sacrificare l'ipotesi della partecipazione finanziaria ma non passando per l'alta la la parte si parla via indicata da dalla dalla CISL
Ho da quelli che ritengono che i come dire la partecipazione finanziaria capitale dev'essere collocata all'interno dell'impresa
Qual è un pezzo dalla democrazia economica non non è Gemo Nizza diamo è un una modalità un pezzo di democrazia economica qual è il ragionamento che sostiene che sostiene questo terzo modello il ragionamento essenziale
Mi sembra il seguente lo trovate esposto ricredere con grande finezza e con grande convinzione
Nell'articolo nel lungo articolo intervista dei Marcello Messori ieri un altro giorno soluto numero di rassegna sindacale li vedete proprio un'impostazione diversa rispetto per me supponiamo che gli attori siamo io e Messori che caro amico e collega
Ecco tanto lì si vede la grande cordialità ma scusa diciamo due cose diverse
E in che cosa sta questa diversità le tesi fondamentali che sono sostenute in questo per da chi sostiene questo terzo modello sono sostanzialmente le seguenti il fondo pensioni rappresentano la chiave di volta per costruire il capitalismo di tutti
Espressione che ritorna anche come dire nelle relazioni Bonfanti
I fondi pensione diventano investitori istituzionali decisivi per allargare democratizzare il mercato finanziario del nostro Paese
Per il rilancio del sistema produttivo in particolare la nota tesi per aiutare il nanismo delle piccole e in meno nanismo ma delle medie imprese
Terzo i fondi pensione devono garantire un rendimento parola-chiave rendimento duraturo dovranno perciò orientarsi verso investimenti in aziende in settori in grado di poter dare garanzie insieme riducendo al minimo il rischio Quarto i fondi pensione consente un i pervenire all'azionariato dei lavoratori senza passare per la strada indicato nel modello precedente che avrebbe questi inconvenienti
Può introdurre contraddizioni a rischi per il lavoratore
Il sindacato non può essere già stato richiamato ma questo va be'fa parte dell'economia del convegno il sindacato non può essere parte e controparte specie se e attivata la presenza del consiglio di amministrazione e non può assumere a maggior ragione responsabilità gestionali
Tale presenza tenendo conto che la concorrenza tra le imprese porta inevitabilmente ad una chiusura aziendalistica e anti confederale ossia lavoratori contro lavoratori sindacati contro sindacati queste ultime espressioni sono tra virgolette
Se ho ancora qualche minuto
A faccio una cerco di rispondere sempre con Colton ora di razza ragiona attivo
A questi punti il primo la partecipazione nel capitale di tutti la produzione alimentare tutte è un'espressione troppo generica cioè come dire non nocivo evidentemente ma è come un buon bicchiere d'acqua ma se uno vuol bere qualcosa
L'acqua resta tale anche se preziosissima
Ora non dimentichiamo che qui sconfiniamo nell'azione aveva alzato popolare che è una buona cosa c'è un segno di civiltà che ci siano migliori di persone come dire che una volta si diceva di modeste condizioni economiche sociali che partecipano al mercato mobiliare che hanno una sensibilità mobiliare però il l'azionariato popolare
Non non va confuso con l'azionariato dei dipendenti
Certo essendo popolare ci sono parabole del cielo dentro anche i lavoratori dipendenti ma scattano due cose che non fonte fuori dalla nostra logica
Prima il fatto che sono indifferenziata mente cittadini come gli altri che va bene sul piano generale ma non per il nostro obiettivo e secondo che siamo fuori De dall'impresa
D'altra parte per dire come questa forma accettabile è stata ampiamente sostenuta da governi sia conservatori che hanno dalla Francia anzi in Francia
Ne stanno di nuovo ridiscutendo ma soprattutto il grande salto in questa direzione è stato fatto con la l'Inghilterra
Col governo conservatore
Secondo punto
E l'idea di potere fare esercitare un orientamento sull'andamento dalla vita produttiva attraverso i fondi pensione
Che era se ricordate alcuni di voi Paul Muldoon vecchi va be'ma abbastanza maturi per ricordarsi che era l'obiezione che ha veniva fatta lo zero cinquanta la possiamo accettare nonsense e accumulazione
Ma se è un atto colazione che favorisce una diversa direzione non so antimonopolistica diceva allora
Del nell'accumulazione del risparmio nell'allocazione del risparmio
Ora questa che è una buona intenzione però secondo me non ha molti spazi perché come dire questi soldi si troveranno di fronte alla cruda espressa misteriosa logica del capitale finanziario
Enti di cui caratteristiche Caselli colosso competenza ampiamente illustrato prima
Secondo perché in un Paese in cui come dire c'è una politica economica comunque non può non esserci visto la pressione fiscale c'è la concertazione
Come dire non c'è grandissimo spazio anche per un terzo attore che per conto suo come dire orienta terzo
Che è poi il ragionamento di fondo
Se volete un buon rendimento fondo pensione con finalità sociali o senza finalità sociali non ha grandi margini
I fondi pensione io sono in uno lo dico anche però dalla Bayer Italia
Noi nominati i gestori cosa facciamo i nostri consigli di amministrazione tuttora volta convochiamo i gestori dobbiamo decidere se facciamo il trentatré per terzo di azioni o trentasei e viceversa di obbligazioni possiamo folla by arco qui sapete non è un un non piccola impresa anche se è l'appendice italiano
Quindi quando voi mi senta di fronte a questo che è il tipico dilemma è il solo dilemma che hanno i fondi pensione
Quello di raggiungere un buon rendimento i margini di orientamento come dire sono pochi
A mio parere i lavoratori quando penso no questa cosa penso no al rendimento e ad avere fiducia nel gestore e degli amministratori che li nomino il resto come dire non potete tira fuori tutto da una stessa cosa
Pensa polemica mi sembra contraddittorio la tesi che il lavoro mi sembra un po'curiosa la tesi che il lavoratore sarebbe contraddittorio per il fatto con se stesso
Di appartenere o di partecipare anche a questa avventura dell'azionariato associativo nell'impresa
E lo faccio per come dire analogia se così fosse le cooperative sarebbero il massimo della contraddizione e la cooperative per carità
Come sarà la luce le loro ombre ma ha rappresentato l'unica esperienza
E nei paesi liberi di impresa alternativa come logica poi per fortuna funzionano le migliori come Renzi alle private ma però resta la la radice quindi andando ai principi
Cioè o noi riteniamo che tutto ciò che superi il mero sta tutto polverosa patto sociale di salariato e contraddittorio in sé
Ecco l'articolo del lavoratore ma questo credo che non voglia nella CGIL né i miei colleghi e studiosi che sono più vicini a questo terzo modello che al secondo
La stessa cosa può esser detto anche per il problema del sindacato
Qui è stato chiarito da da con molta chiarezza da chi mi ha preceduto cioè non vada posta la sovrapposizione fra rappresentanza sindacale e rappresentanza associativa azionaria
Questa associazione questa sovrapposizione
Non non c'è in in radice nella cogestione tedesca dove pure i lavoratori i sindacati sono fortissime arco del team nazione tedesca sono due tipi di rappresentanza ma possono anche esserci proprio la una diversità di popolazione non è detto che tutti i lavoratori sindacalizzati e siano anche lavoratori azionisti come dire e viceversa
Quindi il sindacato non deve preoccuparsi di avere responsabilità gestionali nel senso dalla gestione funzionale manageriale e organizzativa
State tranquilli nessuno chiede nei lavoratori negli altri proprietari nello Stato nella cultura chiede al sindacato di essere gestore
Il sindacato fa la sua parte come tutela degli interessi individuali e collettive e quindi o discutere anche l'organizzazione del lavoro
Ma l'obiezione di fondo che faccio questo terzo modello e chiudo qui tralasciando altre cose l'obiezione di fondo che faccio questo modello e che riduce anziché arricchire il rapporto fra impresa e lavoratori
Ora già stamattina non sono al limite delle due relazioni ma nei tre interventi che abbiamo sentito c'è un elemento comune cioè che l'impresa forse non diventerà comunità non esageriamo
Ma come dire è una realtà che molto più diverso dal passato ove ci son meno confini meno spaccature meno conflitti aprioristici ora in questa logica e anche per ragione funzionale
Tra cui l'azionariato dei dipendenti oggi è nevralgico c'è un avvicinamento ma non per il gusto come dire di
Non volere il conflitto ma per ragioni strettamente prosaica funzionale che servono l'impresa e che servono ai lavoratori e se le imprese va bene indirettamente anche sul piano Marco da questo punto come dire
Di vista mi sembra coerente
Ritenere che i rapporti devono essere letti la terza soluzione a mio parere li allontana impoverisce questo rapporto lasciava la tutela sindacale che è un un secco lo fece speriamo per contendersi adatti bene alle alle novità
Il fondo pensione che è una cosa se ma c'è in mezzo un vuoto che sarebbe un peccato non colmare grazie
Grazie professor Valerio mente continua nella sua opera un po'per le cose che nei nostri confronti da molto tempo
Su questo tema
Dare il la parola al dottor Maurizio Cresto direttore risorse umane della Zanussi
Buongiorno buongiorno a tutti
Grazie B grazie innanzitutto di avermi liberato da quella che potremmo chiamare la sindrome di Toro seduto
Nel mille ottocentottantacinque Toro seduto dopo essere stato trascinato per un anno in giro da bufalo Bill nel suo show del selvaggio West sperando di essere di utilità la causa del popolo rosso
Capi che tante peregrinazioni servivano soltanto a stupire i piccoli borghesi della nuova America si stufo diede in beneficenza i centoventicinque dollari del suo bonus
Ai bianchi poveri e torno
Dal suo popolo cinque anni dopo nel mille ottocentonovanta un rinnegato lo pugnalò alle spalle lo uccise
Dopo dieci anni di frequentazioni frenetiche ossessionate dei tutti i convegni dedicati alla partecipazione
Andando in giro io a spiegare che la partecipazione è cosa buona e giusta mi ero francamente stufato perché mi sentivo come Toro seduto e quindi deciso di non venire più nessun convegno a tornare in azienda a farla
Con un minor frenesia e con non minore ossessività la partecipazione sperando solo che fra cinque anni non sia Giorgio Caprioli a darmi una pugnalata fatale
Distribuzione insieme alla mia vita anche la vita della partecipazione
Mi sembra però che tiri un'aria nuova e penso quindi che questo convegno possa essere il catalizzatore decisivo e fondamentale di uno straordinario processo che deve rapidamente portare a quella riforma costituzionale che deve dare non solo verità evita l'articolo quarantasei della Costituzione ma deve anche mettere a disposizione delle imprese di questo paese di questo Paese tutto uno straordinario strumento di crescita competitiva
Quindi come dire mi perdonerete meditano di ieri per l'ennesima volta che la partecipazione è cosa buona e giusta
Che la partecipazione e la partecipazione più intenso e più compiuta più autentiche che sia oggi rinvenibile nell'esperienza industria in Italia Nostra tra gli amici funzioni ve lo posso assolutamente garantire citerò solo un titolo che proprio sindacalista della CISL diede la sua relazione un convegno europeo anche lui per poca e andare la partecipazione di se la partecipazione lava più bianco
E in effetti è vero non siamo mai andati così bene competitiva amento industrialmente come da quando siamo divenuti così dispiegata mente intensamente partecipativi
Funziona la fase della consultazione strategica noi abbiamo coi sapete il consiglio di sorveglianza che è un momento straordinario per l'assunzione consapevole ricca delle più importanti decisioni strategiche della nostra impresa
Funziona quella Rete articolatissima fittissima ricchissima di organismi congiunti
Che presidiano il governo tutti i momenti fondamentali della vita delle nostre fabbriche dalla organizzazione del lavoro all'ecologia e sicurezza all'innovazione di processo le pari opportunità l'integrazione e quant'altro
Funziona anche il tribunale la Commissione di garanzia che abbiamo voluto servisse non soltanto a dirimere tutte le controversie collettive ma anche a accertare le violazioni da qualunque parte compiute
Del dovere generale di buona fede partecipative che anche il Rocca sanzioni severe sanzioni a chi mille violazioni nate funzione
Vediamo allora di andare oltre partecipazioni in fondo vuol dire costituire vivere un'impresa come organismo uno ed unitario nel quale e confluiscono nel quale convergono nel quale si risolvano
Gli interessi
Rispettivamente rappresentati dal ménage venti nome e per conto della proprietà e dalla organizzazione sindacale in nome e per conto dei lavoratori interessi ricevo
Diversi nella provenienza sociale ma identici nel Tello se nello scopo politico
Ecco la chiave della partecipazione è la riscoperta della essenziale della radicale della originaria politicità dell'impresa l'impresa come civitas l'impresa come comunità s'se questo è
Ne discendono due riflessioni importanti
La prima nell'era della mondializzazione non mi rassegnerò mai a chiama la globalizzazione sono assolutamente poco moderna mi perdonerete nell'era della mondializzazione della finanziarizzazione le sfide competitive si vincono se si hanno identità forti
Radicate radicali e la partecipazione strumento ineludibile
Perché si abbia identità e forti di una identità di una militanza
Sì posso andare in giro per il mondo a vincere identità e militanza che ovviamente non devono essere prigioniere nell'angustia dell'aziendalismo per questo la partecipazione si fa con la associazione sindacale
Con l'organizzazione sindacale altrimenti la degenerazione mistificatoria dell'aziendalismo è incombente
Solo il sindacalismo confederale portatore di interessi generali può essere garante di una cittadinanza di una identità non manipolata
Identità dunque e un'altra cosa lasciatemelo dire anche se questo assolutamente poco moderno
Nella sfida fra i giganti mondiali
Si vince se si sviluppano se si liberano se si dispiegano le proprie competenze distintive
E allora la più sincera la più autentica la più vera delle competenze distintive delle imprese europee è la partecipazione proprio che insegni scritta nel loro patrimonio genetico
No dice mio cattura anglosassone abbiamo bisogno non di abbandono di vincoli abbiamo bisogno abbiamo bisogno di regole nuove di regole e dire queste regole nuove queste regole dire che si chiamano partecipazione stanno dentro la nostra storia come dire dobbiamo tornare all'impresa renana l'impresa fiorentina
Una volta scrissi dobbiamo essere Carolingi
Se riscopriamo la verità e la cultura della nostra bottega artigiana saremo i primi al mondo del
Tutto è soltanto uno scimmie
Identità dunque competenza distintiva dunque e giunto però anche il tempo e lo dice uno che non ha mai creduto alla legge sempre che di quei contratti che forse
Bisogna rileggere questa posizione o di quel modo quasi dubbioso gli amici della CISL
Pensiamo insieme se non sia giunto il tempo di un intervento legislativo di promozione di supporto della legge della della partecipazione per legge ovviamente meccanismo al quale si potrebbe pensare non può essere che questo
In prese che per contratto collettivo decidano loro il loro ménage Bent la loro proprietà il loro sindacato i loro lavoratori di darsi uno statuto partecipativo
Statuto partecipativo che deve corrispondere certi fatti certificata mente a determinati requisiti minimi
I quali però scatterebbero soltanto laddove le parti sociali in esercizio l'autonomia contrattuale non avessero nel frattempo individuato quegli standard generali quei requisiti minimi
Una volta che l'impresa ha adottato lo Statuto partecipativo il che significa che quella è un'impresa dove governano insieme
Il management dei le organizzazioni sindacali quella impresa deve essere promossa agevolata tutelata incentivato
E lo diceva prima del maestro Baglioni se l'impresa cooperativa è stata ritenuta nella prospettiva dell'interesse del legislatore migliore dell'impresa ordinaria
Perché amici e colleghi l'impresa partecipativa che carica sul visse accanto alle ragioni tradizionali del profitto anche le ragioni del lavoro dell'occupazione non deve essere la prospettiva di tutela di promozione del bene pubblico dell'interesse generale
Non deve essere incentivata
E sulle incentivazioni e poi è persino troppo facile
Incentivazioni fiscali ed incentivazioni contributive ad esempio su tutta la parte variabile del salario il nostro un buffo Paese dove per un bel pezzo le sto copia una proposta UDC Niutta Touré sono state completamente esenti dal punto di vista fiscale contributivo e nove insieme ci siamo dovuti danno all'anima per un mi si era abilissimo tre per cento forse due ancora
Di decontribuzione sul salario variabile questa è inciviltà queste provincialismo
Incentivazioni fiscali incentivazioni contributive ma anche incentivazioni normative perché se a quell'impresa partecipativa
Il sindacato concorre con la forza e la responsabilità del governo perché non autorizzare in materia di organizzazione del lavoro del tempo di lavoro
Di categorie
La possibilità di superare qui si certi vincoli legittimamente protettivi se chiusi in un'astrattezza della legge ma se ripeto al sindacato di un'impresa quell'impresa stessa ci dà la responsabilità al governo come non dare la possibilità che certe norme obiettivamente pietrificato e peso due mila centotré ad esempio non possono essere svolse essendo in quell'impresa incorporato l'interesse stesso del lavoro e dei lavoratori
Ecco su questo io credo che possa convergere un vasto schieramento
C'è tutto il pensiero cattolico
Erede di dissi no nella dottrina sociale della Chiesa ma c'è anche la sinistra riformista c'è anche persino la sinistra consigliare Moran Diana
C'è la destra sociale popolare
Ci sono anche i saggi fautori del capitalismo ben temperato perché non provarci
Prima della fine di questa legislatura so che in Parlamento sono in discussione alcune proposte di legge che vanno da Pizzinato ad Alemanno perché non provarci perché non consegnare al Paese prima della cadente elettorale del prossimo anno questa vera forte
Riforma costituzionale
Credo che esistano i presupposti perché questa trasversale alleanza possa diventare capace di produrre questo sforzo straordinario per il Paese un Paese che risulteranno équipe rafforza più interni complessiva
Capacità competitive in termini complessiva capacità di promozione culturale
Ci possono stare tutti salvo certo
Gli assatanati fautori del del liberismo selvaggio e dell'antagonismo selvaggio ma credo che questa volta davvero potremmo dire tranquillamente I Don't crea grazie
Bene grazie
Dottor Castro anche per la passione vediamo se riusciamo a traversare nelle praterie del West arrivare
Al alle nuove frontiere
Via Kakà con la parola ora ha già convinte alla Confartigianato
Grazie per l'invito
Io qui rappresento un tema è una dimensione di impresa più che un tema una dimensione d'impresa
Che si trova straordinariamente al centro della partecipazione ma da nessuno evocata tento di fare qualche ragionamento adesso mi è piaciuto l'intervento di Castro
Io sono figlio di operaio Zanussi quindi dove
Ci raccordiamo subito
Con questo suo riandare alla bottega fiorentine
Novanta quattro per cento imprese del Paese sono micro imprese novanta nove per cento sono piccole imprese grosso modo il cinquanta per cento dello cupo sono italiana
Su questo fronte praticamente nessuno si è cementato in tema di partecipazione e men che meno in tema di capitalizzazione di finanziarizzazione è il grande assente il grande limite di questo Paese riforma Mirone compresa
Ed è una realtà in cui c'è già una straordinaria partecipazione di lavoratori partecipazione del tutto informale ai limite del parte narcisistico
La conosciamo impresa per impresa ma di cui non si parla
è un pianeta in grande cambiamento che a innanzitutto il problema della mano d'opera
Ma voi tutti pensate che il grosso obiettivo della piccola impresa sia pagare meno il meno possibile gli operai trovare quello che c'è nel mercato
E cambiare spesso non è così quando un idraulico con tre dipendenti perde un dipendente o due dipendente è come se la FIAT in un giorno prendesse due terzi dei dipendenti praticamente tracollo aziendale
Questi tra cogli aziendale sono all'ordine del giorno della micro impresa
Immaginate voi il titolare di quell'impresa quale sforzo di riorganizzazione di ripensamento delle fare minuto per minuto di fronte a un mercato sempre più difficile il lavoro con tutto il problema soprattutto a nord e nord est dell'integrazione degli extracomunitari
Che udite hanno già quasi l'otto per cento degli albi professionali in qualità di imprenditori le extra comunitari quindi figurativo il problema dei lavoratori dipendenti
C'è un problema invece di serie di qualificazione della manodopera e di continuità della manodopera che non si raggiunge più comuni normale tipico lavoro indipendente a tempo indeterminato che noi conosciamo questo contratto Nolte riesce più a dare un futuro alla piccola e la micro impresa
Allora anziché assistere alle forme di cogestione in formali e paternalistica e si può fare una riflessione per riuscire a dare risposta il primo problema da nemico impresa che è quello della continuità del lavoratore
Senza la continuità lavoratori il piccolo imprenditore non farà mai investimento sui saperi
E quindi metti in moto un meccanismo di involuzione negativa che porta la piccola impresa che dovrebbe essere la sede dei saperi
Ad essere la sede della congiuntura del quotidiano dell'emarginazione
E se invece con questa prospettiva di raccordo tra continuità della mano d'opera e sapere investimento sui saperi dall'apprendistato prime fasi Inga
Alla formazione continua noi possiamo riapprodare ai capitali altro problema che all'amico l'impresa ma approdare i capitali senza risolvere proprio dalla continuità della mano d'opera e della possibilità di fare investimenti a medio lungo termine sui saperi non se ne esce
Seconda questione
Siamo in una grande realtà di cogestione informale qual è quello il titolare di impresa che in qualche modo come il nero con il bianco con una pacca sulle spalle con una promessa non tiene legati i suoi dipendenti prima di perderli
è una realtà ripeto positiva ma non
Perché non ha una prospettiva lui grande sforzo è passare da questa congestione informale paternalistica
A una cogestione formale che significa più coscienza più solidarietà e il più solidità più condivisione di obiettivi ma per far questo bisogna inventare qualcosa nel diritto italiano che oggi non c'è
E guardate che sullo sfondo c'è una situazione preoccupante quella che io chiamo la Sociologia del mettersi in proprio individuale non la positiva Sociologia del mettersi in proprio
Quella del mettersi in proprio individuali io sono un bravo operaio specializzato
Non vedo l'ora di mettere a profitto quel poco che ha imparato Tame e da me solo alimentando la frammentazione di un sistema produttivo
Anziché stare nell'azienda e magari cercare una partnership con il mio datore di lavoro per ingrandire il fatturato per affrontare i mari e e non stare vicino a spiaggia
Invece c'è questa Sociologia e in crescita anche dalle nostre analisi del mettersi in proprio individuale
Che e prende una piega individualistica
Che ha non ha niente a che fare invece con la il mettersi in proprio che farete che fa coesione che fa sviluppo
Ecco questo è un Paese che non riesce a superare la dimensione della frammentazione non offre modelli risposte supporti a quelli che vogliono e non vuol dire non mettersi in proprio non fare imprese ma vuol dire mettersi in proprio in un'altra dimensione
Possibilmente di quel milione trecentocinquanta mila imprese artigiane vedere se anziché farne altre indossare quelle ci sono ci sono settecento euro tre mila impresa viale senza dipendenti
Ma se questo domani mattina assumessero ciascuno dipendente non sarebbe una rivoluzione in questo Paese
E perché non lo fanno quali sono i limiti che costringono a questa anche ottusità culturale limiti complessivi di condizioni di rito
Questo patrimonio di imprenditorialità non tutto positivo ma certamente una parte di questo che vuole siccome tre sul futuro
E quindi la proposta perché non apriamo un'ipotesi di partecipazione diretta oggi la vera partito dirette io prendo dipendente lo faccio socio socio come in qualche modo mi salvo lo tengo lo compartecipi Poliuto e diventa socio di S. Necci
Per ora di essere nelle fra poco perché non immaginare una struttura giuridica in cui ci sia una partitura diretta di azionista del dipendente o anche indiretta ambito familiare
Nella discussione che stiamo facendo sulla Mirone c'è un'ipotesi di emissione di risparmi ammirato finalizzato ci scolpito certificato per esempio delle cooperative di garanzia
Per raccordare nell'ambito territoriale o anche la famiglia il risparmio che c'è alla piccola impresa qui
è una particolare tipologia di emissione di cartella ma che raccorda questo risparmio alla dimensione di impresa che può anche portare un risparmiatore a finanziare un'impresa del vicino
A cinquanta metri dentro la logica del distretto nel tentativo di rafforzare quel capitale sociale che intimamente connesso con il territorio ecco
Di questo ancora si parla poco anzi non si parla noi siamo costretti ad agire
In parlamento con la invenzione di qualche giorno fa della società di capitali artigiana
S.r.l. per la prima volta su cui poi si sono aperti gli strali di tutti coloro che hanno mille uno alibi per non affrontare questo momento ma è impensabile che si vada il terzo millennio
Con un'impresa che ha la veste giuridica del Medioevo S.n.c. trecento mila imprese avvisare con la veste giuridica del Medioevo che dovrebbero affrontare i discorsi di cui si sta facendo che sita a facendo anche in questa sede quindi noi vorremmo che da clandestini della società di capitale potessimo discutere da protagonisti anche nella riforma Mirone
Per vedere se ci sono ambiti di capitalizzazione e poi nella attuale struttura del lavoro dipendente se c'è uno spazio per una figura intermedia tra lavoro
Dipendente a tempo indeterminato classico e nel mille e uno soluzioni che di imprese oggi stanno trovando per risparmiare i costi del lavoro
Facendo una battaglia di retroguardia perché il problema non è innovare per risparmiare i costi di lavoro solo il problema è innovare per espandersi per avere una visione positiva che non è sull'uso delle marginalità o sulla delocalizzazione a tutti i costi in Romania in Ungheria
Dell'operazione che è positiva alla quali io plaudo non sono per l'immigrazione selvaggia sono per la dell'operazione di imprese ma non è una dell'operazione che parte dal punto di vista dei costi e basta
è uno dell'operazione che si deve porre anche il problema dalla qualità e della sfida dicono si va a produrre da questo punto di vista non c'è solo un problema dei dipendenti nelle piccole imprese c'è anche un problema enorme dei subfornitori dei subappaltatori
Perché questi signori finora legati a un rapporto di conflittualità salvo alcuni casi di esempi di imprese illuminate con il committente non mi hanno vissuto positivamente il miraggio il miracolo Beggio Aprilia per dire non avviene in tutti i sistemi Proto leali
Pochi fanno una moto Just in Time che il risultato di un felice rapporto anche tecnologico tra committente subfornitori
Ecco se noi riuscissimo a ragionare anche in questa tipologia mi rendo conto che non sono dipendenti anche se qualcuno cerca di tenerle dipendenti di rappresentarli quasi come fossero un nuovo proletariato me lo sono da un certo punto di vista con grandi rischi perché c'è una subfornitura che sta per andare
A a finire se noi immaginassimo anche un legame di subfornitori subappalto perché non è tutto male subfornitura sua parto anzi il problema è nella qualità del rapporto che c'è tra committente e tra soccorritori sul vogatore da questo punto di vista anche l'ipotesi di compartecipazione
Dei subappaltatori e dei soccorritori alle sorti dell'impresa che commette secondo me darebbe spazi enormi di potenzialità e di crescita che oggi questo pareggio non ha ancora il coraggio di tentare
Io plaudo iniziativa certi con la ci siamo impegnati con pause nato nell'ambito di una rivisitazione profonda delle relazioni sindacali non si può governare i con logiche di anni sessanta e con le logiche FIAT in ogni impresa metro
E abbiamo trovato nella Tiso il coraggio di stare al tavolo per discutere di queste cose mi auguro che da questo coraggiosi sì strutturi un po'di più in una sorta di network pensante e contemporaneità anche con scelte che comincino a cambiare le relazioni nella micro e piccole imprese grazie
Grazie ha già come come vedete stiamo andando avanti
Progressivamente dalla grande e la piccola impresa ai vari contributi specifichiamo diciamo una sorta di pensiero attorno alla partecipazione che Mammano si procede diventa sempre più interessante articolato io sarei adesso la parola al profani al dottor Marcello Bianchi
Che dovrebbe introdurre della Consob che dovrebbe introdursi su modelli e strumenti della partecipazione adesione gestione trattamento fiscale definanziamento e piani prego
Premetto che sono qui a livello personale quindi non rappresenta l'istituzione presso cui lavoro i tempi stretti e l'ora tarda mi spingo a una certa schematicità e se volete anche una certa brutalità nell'esposizione
Premetto subito quindi che lo scopo di questa mia presentazione è quella di illustrare una proposta concreta una proposta concreta di una politica a favore dell'azionariato dei dipendenti
Questa proposta è il frutto di un le riflessioni di un gruppo di lavoro che è stato in qualche maniera stimolato e incoraggiato dalla CISL e che è stato composto oltre che da Meda Luca Enriques dell'Università di Bologna da Luigi Buzzati dove sita di Torino e da Fabio Brunelli dello studio Di Tanno e da Luca Bianchi della Svimez
Per giungere subito ai contenuti andiamo avanti col con la slide i temi fondamentali di questa proposta sono fondamentalmente la natura contrattuale dei piani di azionariato dei dipendenti e la natura collettiva che l'azionariato dei dipendenti di assumere per realizzare questi due capisaldi della proposta abbiamo previsto l'istituzione di due figure la prima è quella di piani d'impresa per l'azionariato dei dipendenti che siano istituiti appunto sulla base di una contrattazione collettiva la seconda figura è quella di un dei fondi comuni di impresa a cui assegnare le azioni oggetto dei piani
E che quindi consentano di gestire collettivamente queste azioni fin dalla nascita del piano nel senso che le azioni verrebbero assegnati direttamente ai fondi il ragione dell'adesione dei singoli dipendenti
La realizzazione di una politica che sia basata su queste componenti di natura quindi privilegi una natura contrattuale collettiva dell'investimento
Richiede da un lato la disponibilità e l'impegno delle parti coinvolte se andiamo alla slide successiva e quindi di dipendenti azionisti e management che essendo contrattuale l'origine di questi piani dovranno decidere di istituirli
E di definirli
E dall'altro sarà necessario a nostro avviso o quanto meno opportuno una riforma legislativa che offre consenta di utilizzare degli strumenti tecnici tecnici per rendere effettive operativa questi piani
Passiamo alla sua successiva
Per quanto riguarda il primo elemento cioè quello della disponibilità dei soggetti coinvolti e delle parti sociali noi riteniamo che ci siano nella fase attuale dei fattori che possano favorire questa maggiore nuova disponibilità
Questi fattori risiedono nella possibilità di considerare l'azionariato dipendenti con una componente fisiologica dell'economia di mercato
E quindi che possano essere considerati con una funzione non meramente redistributiva ma nell'ottica della creazione di valore
Nel lungo periodo all'interno delle imprese
Riteniamo che l'evoluzione dell'economia spinga in questa senso
E che in particolar modo ci siano degli elementi che favoriscono questo processo e che risiedono nella crescente importanza del capitale umano nella creazione di valore
In un crescente orientamento del merito del dell'allocazione del risparmio verso il mercato azionario che sta di fatto creando un milioni e milioni di azionisti risparmiatori
E nell'evoluzione degli assetti proprietari e di controllo delle imprese che stanno progressivamente aprendosi in tutto il mondo e che quindi aprono un certo spazio per una dialettica fra azionisti che non è più limitata alla dialettica fra azionisti di controllo ma che coinvolge l'azionariato diffuso nel suo complesso e quindi apre degli spazi anche per un azionariato collettivo del dipende
La slide successiva per favore
Anche l'evoluzione del sistema italiano conferma la presenza di questi elementi e quindi crea in qualche maniera delle condizioni che sono a nostro avviso favorevoli per la realizzazione di questa è la nostra proposta
La capitalizzazione di Borsa è cresciuta in maniera vorticosa negli ultimi anni del rapporto tra capitalizzazione PIL si è triplicato in quattro anni
Le privatizzazioni hanno aperto la struttura proprietaria di controllo di molte imprese italiane
Quattro anni fa il quaranta per cento della capitalizzazione di Borsa era controllata dallo Stato lo Stato in questi anni ha messo sul mercato il trenta per cento di questo
Del capitalizzazione di Borsa complessiva questo aprire molti spazi per una nuova dialettica all'interno gli assetti proprietari di controllo
Sta cambiando l'allocazione del risparmio anche in Italia la nascita dei fondi pensione la riforma del sistema previdenziale
Del TFR sta spostando l'allocazione del risparmio verso il mercato azionario sta di fatto trasformando molti dipendenti in azionisti
Negli Stati Uniti la spostamento dei flussi di risparmio previdenziali verso il mercato azionario ha comportato dei cambiamenti drammatici negli equilibri del mercato ed è probabilmente il fattore che alla base della crescita
Alla tumultuosa del mercato azionario americano degli ultimi anni
E quindi capace vivo e trasformazioni estremamente forti e radicate questo spostamento è l'allocazione del risparmio e inoltre da considerare l'accelerazione del trend di crescita delle società impartito al modo di quello operante nuovi settori
Tutti questi elementi diciamo su creiamo delle condizioni fa favorevoli perché se dico componga un nuovo equilibrio la nuova dialettica fra capitale e lavoro all'interno
Delle Società delle delle imprese
La successiva no scusi questa va bene all'interno di questa nuova definizione dei rapporti fra capitale lavoro qual è il possibile spazio per la contrattazione collettiva vediamo innanzitutto che tendenzialmente cresce lo spazio della contrattazione individuale perché nel momento in cui vengono istituiti forme aggiuntive di retribuzione che non sono quelle tradizionali del salario queste tendono a realizzarsi attraverso dei contratti che in massima parte tenderebbero ad essere individuali la corresponsione di treni
La definizione di piani di azionariato individuali fanno sì che cresca il numero di contratti di basso base individuale che vengono stabiliti fra lavoratore e impresa
Questo riduce il potere negoziale dei lavoratori sia perché si accentuano le e quelle che vengono chiamate le asimmetrie informative nello stabilire questi costi
Contratti le imprese hanno molto maggiori informazioni di quanto non abbia al singolo lavoratore e inoltre il singolo lavoratore si trova a contrattare da solo nei confronti di un'impresa
Questo a livello micro a livello macro
E diciamo l'esperienza americana fornisce delle indicazioni in questo senso l'individualizzazione dei il relazioni fra dipendenti impresa soprattutto quando queste coinvolgono allocazione del risparmio rischiano di creare anche un'allocazione del risparmio insufficiente rispetto alle esigenze di crescita di lungo periodo dell'impresa
A questo si aggiungono le crescenti necessità finanziarie delle imprese le velocità dei processi di ristrutturazione che richiedono sempre una maggiore flessibilità flessibilità nell'uso degli dei fattori produttivi capitale e lavoro
La sua successiva per favore
In questo senso la scelta dell'azionariato collettivo dei dipendenti che appunto proponiamo si propone come uno strumento complessivo che riteniamo possa essere adeguato per rispondere a tre diversi tipi di obiettivi uno strumento di produttività all'interno delle imprese uno strumento di partecipazione in senza nel intesa nel senso di partecipazione ai meccanismi decisionali dell'impresa
E e terzo come strumento di finanziamento delle imprese qua Nale di finanziamento aggiuntivo rispetto a quelli tradizionali essendo uno strumento complessivo in grado di rispondere a questi tre obiettivi
Lo strumento dell'azionariato può presenta dei vantaggi rispetto invece i tradizionali strumenti che rispondono singolarmente a ognuno di questi strumenti di S. obiettivi
Spettacolo della produttività ci sono le esperienze di proprie Charing cioè di legare una parte della remunerazione ai risultati dell'impresa evidente che questo strumento non consente di partecipare alla conduzione dell'impresa
E non consente di aggiungere finanziamento aggiuntivo all'impresa gli strumenti di partecipazione al controllo basarsi basati sull'esperienza per esempio della cogestione tedesca consentono di contare all'impresa avevi lavoratore all'interno delle imprese ma mancano dell'elemento di coinvolgimento rispetto ai ai risultati dell'impresa e quindi falliscono come strumento di produttività
Rispetto alla possibilità di essere l'azionariato dei dipendenti uno strumento di finanziamento speciale dell'impresa rispetto alle altre forme di finanziamento dell'impresa
La partecipazione dei dipendenti va considerata come uno strumento potente di segnale al mercato nel momento in cui dipendenti accettano di finanziare l'impresa per cui lavorò su lavorano stanno mostrando al mercato che un soggetto insider rilevante come sono i dipendenti crede nei progetti dell'impresa e questo può essere molto importante
Laddove esistono difficoltà di informazione del mercato per situazioni per imprese nascenti o con forte prospettive di sviluppo o in tutte le fasi di ristrutturazione in cui i soggetti finanziatori esterni sono restie a impegnarsi ulteriormente
E in tutte queste situazioni il coinvolgimento diretto dei dipendenti nel finanziamento delle impresa diciamo fornisce un vantaggio di segnale al mercato
La sua è successiva
I problemi da superare per realizzare appunto politiche concrete di azionariato dei dipendenti risiedono da un lato in quello che può essere definito il problema finanziario dei lavoratori e dall'alto nella mancanza di strumenti per la gestione collettiva nel regime normativo attuale
Per quanto riguarda il problema finanziario dei lavoratori questo si traduce da un lato in un'eccessiva concentrazione del rischio che si verifica per il lavoratore che già dite il cui reddito già dipende da un'impresa e legare anche il proprio capitale o le prospettive di capitale
Capitale alla stessa impresa è chiaro che crea una concentrazione dei rischi che sicuramente non è ottimale
L'altro problema finanziario del lavoratore e che potrebbe non avere le risorse finanziarie laddove necessario in qualche maniera versare dei contributi per acquistare le azioni della propria impresa
Il problemi invece della mancanza di strumenti per la gestione collettiva e che attualmente se si vogliono gestire collettivamente le azioni possedute dai dipendenti
Le strade che si possono seguire quali quelle di costituire una società ad hoc di effettuare una raccolta di deleghe di costituire patti di sindacato
Sono procedure costose non agevoli da mettere in piedi e soprattutto che scontano la difficoltà di dover raccogliere ex-post le azioni che sono state già da dei singoli dipendenti
E quindi hanno la difficoltà di scambiare un costo immediato per i dipendenti di rinunciare alla piena titolarità delle azioni in cambio di vantaggi che possono essere non immediatamente percepiti
Perché diciamo usufruiti
Usufruibili a livello aggregato
Passiamo Asahi successiva
Per questo presuppone che possa essere utile in alcuni casi indispensabile proporre una modifica del quadro normativo
Quindi una proposta di una nuova legge sull'azionariato dei dipendenti che si basi su due componenti fondamentali il primo come accennavo all'inizio è quella di definire dei piani di azionariato dei dipendenti
Questi piani di azionariato sarebbero istituiti su base contrattuale a livello aziendale o molti aziendale
Dovrebbero essere realizzati obbligatoriamente attraverso la costituzione di fondi comuni d'impresa quindi non dovrebbero prevedere l'assegnazione al singolo dipendente ma dei fondi comuni che alloro volte metterebbero delle azioni a vantaggio dei lavoratori in ragione della loro adesione al piano
L'adesione al piano sarebbe comunque volontaria per i dipendenti e i piani potrebbero prevedere un periodo minimo di possesso delle delle azioni da parte del fondo
S'è successiva
Il secondo diciamo strumento della di questa proposta sarebbe quella appunto di istituire dei fondi comuni d'impresa che dovrebbero gestire le azioni assegnate ai piani dipendente abbiamo pensato che la forma giuridica più alle più adeguata per questi fondi potrebbe essere quelle delle SICAV cioè delle SIM Società al a capitale variabili delle sorte di fondi comuni che emettono azioni invece le quote di fondi queste sì che avrebbero il compito fondamentalmente di amministrare i diritti delle azioni intestate non effetto ebbe un'operazione di trading sul mercato ma fondamentalmente voterebbero in maniera congiunta nelle assemblee della società
Avrebbero un regime giuridico speciale e quindi con un alleggerimento rispetto a quello che attualmente previsto per le normali società a capitale variabile perché avrebbero una specificità di funzione molto più limitata queste SICAV dei dipendenti rispetto a quelle ordinarie con delle sarebbero previste delle minime norme di garanzia dei diritti degli aderenti
Avrebbero questi fondi dei dipendenti delle regole di corporate governance e che in qualche maniera abbiamo pensato simili a quelli delle cooperative al fine di incentivare la partecipazione dei singoli dipendenti alla vita
Alla conduzione di questi fondi
E che favoriscono l'omogeneità e il senso di appartenenza dei soggetti
Avrebbero delle agevolazioni questi fondi nella sollecitazione delle deleghe nei confronti di altri dipendenti o di pensionati della società al fine di rafforzare il loro potere qua curante degli interessi dei dipendenti
E potrebbero alla fine essere riconosciuti come investitori professionali per poter partecipare anche a dei collocamenti privati delle azioni dei dipendenti le azioni delle società presso cui sono istituiti
Sai successiva abbiamo previsto che sarebbe opportuno introdurre delle forme di agevolazioni fiscali che servirebbero in particolar modo a superare quello che abbiamo definito il problema finanziario del di per del lavoratore
Queste agevolazioni fiscali comunque dovrebbero essere mirate ha due obiettivi
Il primo è quello della lunga potrebbe essere legata all'allungamento della durata da dell'investimento e quindi potrebbero in qualche misura essere proporzionale al tempo minimo a cui di dipendenti si impegnano attenere
Diciamo stabile la loro partecipazione al l'altro aspetto che si vuole incentivare attraverso queste misure quello dell'apporto finanziario dei dipendenti e quindi in qualche misura queste forme di agevolazione fiscale
Dovrebbero consentire delle esenzioni o delle detrazioni dall'imposta dei contributi che il dipendente effettivamente verserebbe all'impresa per finanziare il piano di azionariato dei dipendenti
In conclusione la sua successiva per favore
Gli elementi diciamo quello che noi abbiamo proposto come strumenti tecnici diciamo sono chiaramente opinabile discutibili
Abbiamo li abbiamo formalizzati al fine di avere una base di discussione e di confronto quelli che invece riteniamo essere i punti essenziali della proposta è che la qualificano
Sono questi che vengono indicati in questa slide il primo è la natura azionaria della partecipazione
Questo se abbiamo con diamo rispetto prima è lo strumento più efficace per consentire di realizzare tutte le finalità della partecipazione quindi migliorare la produttività consentire una partecipazione alla conduzione della Società
Fornire uno strumento di finanziamento aggiuntivo per le imprese
Il secondo elemento fondamentale è la dimensione collettiva dell'investimento da realizzarsi tramite una figura centralizzata che ne abbiamo proposto essere effettivamente un fondo
Queste necessario per valorizzare la componente strategica che è dentro la partecipazione dei dipendenti consideriamo che i dipendenti che concentrano appunto una parte del loro patrimonio nel azioni della società presso cui lavorano
Tendono ad assumersi un rischio che è simile a quello che assume l'azionista che controlla la società cioè la rinuncia a diversificare il rischio la contropartita di questa rinuncia a diversificare il rischio per l'azionista di controllo è il potere di controllare la società nel momento in cui i dipendenti azionisti non hanno una forma di rappresentanza collettiva non c'è nessun beneficio della rinuncia a rischio di diversificazione Lara una rappresentazione collettiva e dipendente l'unica maniera che consenta loro di far contare la loro partecipazione in qualche modo all'interno della vita e la società
Il terzo punto fondamentale l'origine contrattuale del dei di queste iniziative quindi non deve essere né un piano obbligatorio né un piano unilaterale come possono essere i piani di azionariato dei dipendenti promossi unilateralmente dall'azienda
Questi piani che ne proponiamo devono basarsi su una scelta libera consapevole e coordinata dei dipendenti proprio per poter valorizzare la loro funzione di strumento di produttività e di finanziamento aggiuntivo in quella funzione anche di segnala al mercato
L'ultimo punto appunto perché ci debba essere una forma di agevolazione dei piani che serva
A superare il problema finanziario del lavoratore
è importante che gli strumenti tecnici che si scelgano siamo sufficientemente flessibili
Sia per tener conto dell'evoluzione del mercato e quindi per poter adattarsi ai cambiamenti delle condizioni sia per renderli applicabili a diverse situazioni che possono andare dalle crisi di impresa alle privatizzazioni di società
Alla a società che hanno fase di profonda ristrutturazione
La proposta non prevede invece alcuna forma di privilegio per gli azionisti dipendenti nella rappresentanza all'interno degli organi di amministrazione della società noi riteniamo che non sia utile alterare la dialettica fisiologica fra gli azionisti all'interno della vita societaria in quanto questo potrebbe riflettersi negativamente sulla percezione del mercato rispetto a questa società
La proposta mira a garantire quindi la possibilità che i dipendenti riescano a vedere parità di diritti rispetto agli azionisti una parità che attualmente viene compromessa proprio dalla natura polverizzata del loro intervento
Ma non mira a creare dei privilegi per gli azionisti
Riprendendo il libro la fattoria degli animali di George Orwell
Gli animali avevano stabilito il principio che gli animali erano tutti uguali a un certo punto i maiali che prendono il sopravvento aggiungono gli animali son tutti uguali ma i maiali sono più uguali degli altri
Il difetto del capitalismo italiano è stato quello di avere degli azionisti in passato che fossero più uguali degli altri
Non vuol non pensiamo che sia utile introdurre ulteriori categorie di azionisti più uguali degli altri ma che ci siano le condizioni perché effettivamente la dialettica fra tutte le diverse categorie di azioniste possa essere pur fisiologica appunto in quell'ottica di creazione di valore del lungo periodo che crediamo possa essere realizzata anche attraverso il contributo all'azionariato dei dipendenti
Grazie
Grazie a al dottor Marcello bianchi
Voleva portare velocemente per poi proseguire nei nostri lavori
Un'esperienza un po'sul campo perché eviteremmo
Per Frattini a fare un intervento sull'accordo Cucci
Buongiorno io parlerò di un'esperienza abbastanza
Recente nel senso che è stata realizzata nel mese di febbraio
Per quanto riguarda la scelta da parte del una società importante del campo dalla moda ma non solo dalla moda ma anche della distribuzione
E cioè la Guccio Gucci di decidere in base a un rapporto
Che ha ogni avuto già da diversi anni coi lavoratori la distribuzione di un bonus attraverso delle azioni
Credo che questa novità che coinvolgeva sia il commercio che l'industria
Non è una novità assoluta già nel passato all'interno del Paese del sistema economico varie aziende hanno distribuito azione propri dipendenti
La novità dell'operazione stava nel fatto che l'azienda distribuisce azioni a una condizione che i lavoratori partecipo a partecipino a un'associazione e che questa associazione costituita attraverso un accordo sindacale fra azienda e organizzazioni sindacali
Questo è un fatto non secondario perché radio sceglie il sindacato la rappresentanza collettiva dei lavoratori come riferimento con cui ragionare delle The scelte strategiche ma anche di partecipazione all'interno dell'impresa
Questo il fatto certamente Nova attivo molto diverso dall'esperienza che altri settori anche in tempi di realizzazione hanno fatto nel passato
Molto diverso anche la stessa cultura partecipativa che ha presentato stamani mattina nella sua introduzione il dottor Merloni
E cioè riconoscere ai lavoratori il fatto di essere una risorsa all'interno dell'impresa il riconoscere al sindacato la rappresentanza di questo tipo di risorse
Certo che la cosa che riteniamo altrettanto importante è che questa esperienza non è un'esperienza nata da oggi
Le relazioni sindacali interi partecipativi in Gucci sono presenti ormai da diversi anni
E sono passate guarda caso da un'altra esperienza quella di definire un inquadramento professionale
Prima per i lavoratori dell'industria e poi il pilota del commercio che affermasse il problema del ruolo della torre all'interiorizzazione lavoro e ultimamente quello delle competenze dei lavoratori all'intera organizzazione lavoro e pertanto di metodi diramazione delle professionalità che coinvolgevano sia i lavoratori che dirigenti dell'impresa
Questo tipo di percorso
Mi porta a considerare che il processo della Gucci il tentativo o l'esperienza che stiamo per vivere dall'interno all'azienda
è se da una parte di federalizzazione
Di fidelizzazione del dell'attore all'impresa
Dall'altra anche quella di riconoscere ai lavoratori che la partecipazione azionaria il ruolo di risorse del lavoratore all'interno di intesa presuppone un certo livello di relazioni sindacali
Pensare che la partecipazione azionaria sia un fattore politico
Dove è soltanto uno scambio di azioni e pertanto di riconoscimento economico da parte l'impresa lavoratore senza essere questo coniugato a relazioni ha capacità di informazioni di tipo di responsabilità e pertanto di codecisione all'interno l'impresa significherebbe fare una scelta che non avrebbe molto futuro nel nostro nella nostra esperienza
In quanto non c'è dubbio
Noi chiediamo a lavoratori con la partecipazione specialmente partecipazione azionaria di impegnarsi e di aumentare la loro responsabilità su due livelli di compito primo e quello che chiediamo a lavoratori dim che sono responsabili del proprio posto di lavoro e pertanto del proprio stipendio all'interno all'azienda ma di legare alla propria azienda anche il proprio risparmio
E pertanto rischiare anche i proprio risparmi all'interno all'impresa
E questa condizione è possibile solo se le relazioni il livello di confronto all'interno del dell'azienda dell'impresa a un elevatissimo livello di coinvolgimento se non è questo è chiaro che diventerebbe soltanto un fattore economico e siamo al fattore economico non ebbe nessun successo per quanto riguarda l'esperienza l'esperienza sindacale
Sapendo che poi ormai ci stiamo muovendo all'interno di società pensiamo a società Gucci
Che basta questo dato nel febbraio del mille novecentonovantanove la Società Gucci che stava per essere scalata dar nonché era proprietario della Luigi Louis Vuitton aveva qualcosa come due mila ottocento dipendenti
E era soltanto confinato all'interno dell'industria del commercio in Italia in Giappone e in America
Oggi questa azienda con la definizione dell'accordo con la PPR e cioè con poi l'acquisizione di disse allora Anna e l'acquisizione di Sanofi decide chi fa profumi ed imitato un'azienda che ha in tutto il mondo otto mila dipendenti
Questa gente cresciuta da qualcosa come tre mila dipendenti otto mila dipendenti nell'arco di un anno
Queste aziende cresciute Intermite fatturato da qualcosa come due mila cinquecento miliardi del mille novecentonovantanove a qualcosa di più di quattro mila miliardi nel mio nel due mila la previsione del due mila sono due mila miliardi di fatturato quattro mila miliardi di fatturato
Allora il confronto con questa società come sindacato o avviene attraverso strumenti di partecipazione di coinvolgimento sapendo che è legittimo e giustificatissime o il concetto di dire
Che dobbiamo anche tener conto del territorio
Perché se sono leghiamo siamo a questo anche il territorio questo impresse hanno la capacità la condizione di reggere
E allora l'insieme dei fattori che sono la parte del management
Dall'altro lato i dipendenti e terzo soggetto i fornitori
Sono le uniche strutture che possono avere l'interesse all'interno di un tipo di ipotesi di logica di intervento nell'economia intendo creino Croazia valorizzando però un fattore che da una parte la risorsa umana e la rappresentanza collettiva del sindacato in quanto soggetto attivo e creatore di ricchezza e siamo rotoli nell'impresa
E qui a dare ora la parola Pietro Folena coordinatore della segreteria dei DS che è l'ultimo intervento della mattina
Poi interrompiamo
Interrompiamo pizze un buffet riprendiamo alle tre puntuali con l'intervento di del dottor Lanzetta
Io credo che sia importante essere qui tutti alle tre grazie prego Folena grazie io vi chiedo scusa per l'orario ma il dovere di un deputato la maggioranza e pregio quello di mantenere
Il numero legale questa mattina trattavamo fra l'altro l'argomento
Di notevole rilevanza per sindacato e per i lavoratori
Io ho letto le relazioni che gli sono state esposte qui questa mattina
E vorrei sottolineare in modo non formale il valore della riflessione che la CISL a quel convegno odierno propone anche al mondo politico ai diversi soggetti che sono in campo
Un valore sottolineato dalla attualità di grandi processi di cambiamento
Mi riferisco anche all'accordo di questi giorni fra la FIAT e la General Motors e alla necessità sottolineata da più parti
Ripensare in termini nuovi
Alla grande questione della democrazia economica
Dello sviluppo di un modello partecipativo nell'ambito di una globalizzazione e di una unificazione economica finanziaria mondiale assolutamente senza precedenti
Voi la CISL ha un grande patrimonio
Un patrimonio storico di elaborazione su questo terreno
Io penso in particolare
A cosa significò la riflessione della CISL ha di Pierre Carniti
All'epoca della ipotesi di fondo di solidarietà
E anche ai limiti
In alcuni casi agli errori
Che la cultura politica
Fece in quei passaggi senza cogliere appieno le opportunità
Che per il nostro Paese in un altro momento si aprivano
Io credo che quel patrimonio oggi del resto l'avete detto l'ho visto nelle relazioni
Debba fare i conti in modo
Molto forte abbastanza radicale
Con
La velocizzazione estrema dei processi di cambiamento della struttura del capitalismo
A livello italiani noi sovranazionale
è un tema che ha in qualche modo una urgenza politica
E che però senza alcun dubbio ci pone anche una sfida circa la necessità di immaginare un nuovo sistema di relazioni istituzionali
Sindacali e politiche di carattere sovranazionale internazionale questo è un tema se capisco bene
Inevitabilmente un po'sullo sfondo della riflessione di oggi
Ma non possiamo nasconderci che di fronte alle regole che oggi ci sono e che ordinano
Alcune delle relazioni dei cambiamenti più significativi che avvengono nel sistema bancario nel sistema industriale come sistema
Finanziaria internazionale
Il rischio di un progressivo esaurimento degli ordinamenti nazionali
Delle legislazioni
Può opporre il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici e le forze che sono storicamente legate a questi valori di fronte al rischio di una nuova grande Anarchia
Nella quale vengano fortemente
Compressi se non schiacciati i diritti dei più deboli
E nei quali la soggettività che esprime in termini di partecipazione di creatività di talento
La forza lavoro non posso a trovare una forma adeguata di espressione
Questo è un tema capitale della nostra riflessione del periodo che si apre
Voglio tuttavia dire che lo possiamo fare
E voi potete oggi avanzare una proposta che è anche molto impegnativa e ho vista anche piuttosto circostanziata anche perché il nostro Paese si trova in una condizione diversa rispetto a qualche anno fa
Voglio dire non per dipingere le cose in modo idilliaco
I problemi che Alitalia sono notevoli
Ma l'apertura ai mercati
Il processo di privatizzazioni
L'allargamento delle possibilità e delle opportunità
Fino anche ai dati più recenti della crescita quelli che ci possono fra in tre fare intravedere per la fine del due mila
Forse persino l'obiettivo del tre per cento
La moltiplicazione di nuove forme
Di dinamismo
Spesso in una dimensione prevalentemente territoriale
Tutto questo è un grande merito
E badate non lo dico in modo arrogante per dire è un merito dell'attuale governo di questi governi
è un merito di chi in questi anni ha creduto nell'ipotesi che il nostro Paese potesse entrare nel sistema dell'euro
Accettato questa sfida quando tanta parte di quel capitalismo ristretto di cui
Il dottor Bianchi parlava poco fa poco illuminato
Predicava la necessità di stare fuori
Di essere più prudenti non manifestava una grande vocazione di apertura
Il movimento dei lavoratori prima di tutto CGIL CISL UIL
Dall'epoca di Giuliano Amato a quella di Carlo Azeglio Ciampi fino ai governi più recenti hanno accettato fino in fondo questa sfida
E io voglio anche immaginare
Che anche l'attuale fase di difficoltà che a noi come forza dalla sinistra preoccupa
Nelle relazioni
Fra le forze del sindacato e in particolare tra la CGIL la CISL
Sia da riferirsi proprio al fatto che una prima fase quella come posso dire di raggiungere un obiettivo di unificazione europea di modernizzazione ha avuto un primo punto d'approdo è che oggi legittimamente ci si sta confrontando attorno a quali strategie
Quali siano le strategie più giuste da poter seguire per la stagione che si apre un grande tema
è un grande tema per le istituzioni
Anche perché l'andamento della finanza pubblica
è superiore
Alle prospettive che ci si era che ci si era fissato
Ed è credo un molto attuale per ciò che riguarda il destino dell'impresa è il destino il futuro dei lavoratori
Perciò capita bene la riflessione di oggi e in generale la riflessione che si è aperta attorno a questo tema
E qui vorrei esprimere una aspirazione
Che non mi insomma non è buonista non fraintendetemi
Ma proprio di chi crede nel talento di questo Paese nella forza di questo Paese nelle grandi risorse di questo nostro Paese al di là delle differenze politiche che ci sono che cioè un'idea più aperta della società più libera
Del conflitto delle relazioni industriali e sindacali
Oggi ha cominciato a trovare una sua codificazione in una trasformazione federalistica che è solo agli inizi
Il punto capitale
Della riflessione che non dobbiamo fare quando parliamo di democrazia economica di modelli partecipativi è anzitutto quello del superamento di quella concezione ottocentesca dello Stato delle istituzioni
Che ci siamo portati dietro
E che è servita per un certo periodo anche per tutelare una serie di diritti in una fase di povertà di problemi economici grandi per il nostro Paese
Ma che oggi con una struttura istituzionale più flessibile più elastica
Può permettere di valorizzare fino in fondo
Quei modelli concertativi
Che hanno già dato dei risultati
E che anche all'estero
O rappresentano punti di riferimento molto importanti io vengo in questi giorni da una visita in alcuni Paesi dell'America latina e ho colto come nel mondo sindacale e politico
Queste esperienze con le difficoltà che ci sono state vengano considerate in quei Paesi in cui la società civile è più debole Rispetto
A una parte dell'esperienza del nostro Paese come esperienza di straordinario rilievo
E questo credo è quello che davvero ci unisce nella prospettiva
è chiaro che in questo quadro con il nuovo ruolo dei sindaci eletti direttamente domani dei presidenti delle Regioni
Del movimento sindacale territoriale del sistema delle imprese del terzo settore è chiaro che esiste un problema di come dire interpretare i diritti universali
E di come garantire che in quella quadro di competizione più aperta
Di un federalismo di questa natura possano essere affermati valori e principi di solidarietà
Capaci di evitare i rischi di nuove drammatiche esclusioni
Ma questa è la sfida che noi abbiamo assunto che secondo me ha bisogno anche di una riforma costituzionale di tipo federalistico e credo è il contorno il contesto
Entro cui poi occorre ragionare attorno alla proposta che voi avete fatto
E su questo io voglio concludere
Perché io ho l'impressione che quando si discute di strumenti
Bisogna evitare una modellistica
Troppo astratta o l'idea o l'illusione che ci sia solo una via
Volta affrontare il tema di una nuova partecipazione dei lavoratori
A questi grandi cambiamenti
Anche perché l'impresa non è più la vecchia impresa che conoscevamo
Ed è un'impresa che nell'apertura dei mercati finanziari soprattutto per il nostro Paese che conosceva appunto un capitalismo abbastanza asfittico e restrittivo e spesso anche molto connesso col sistema politico
Questo tema de la trasformazione del sistema imprenditoriale della trasformazione del sistema finanziario ha bisogno prima di tutto
Di una forte ruolo di una forte soggettività
Che i lavoratori possano esprimere io riconosco fino in fondo la validità del tema che propone ma penso che anche la riflessione attorno al futuro dei tre dei fondi pensione
Dei fondi pensione chiusi
E di quelli aperti come grandi Soggetti
Capace di svolge un ruolo determinante
Il fondo dei lavoratori statali della California è uno degli investitori principali degli Stati Uniti d'America
E da oggi se vogliamo o discuteremo quando in Parlamento
Entrerà in discussione in aula sulla proposta del TFR le modifiche che la maggioranza ha proposto il confronto con le diverse posizioni e noi conosciamo anche le vostre posizioni su questo argomento
Tuttavia la necessità di pensare che ci siano rapidamente anche nel nostro Paese delle presenze
Capace di svolgere una funzione attiva anche in alcuni dei processi di cambiamento che ora sono in atto
Io credo che questo sia qualcosa di grande importanza
Ed è qualcosa che attiene anche al controllo
E in qualche modo la partecipazione al sistema economico certo non dentro lo schema più tradizionale di tipo Coggi estivo
Ma dentro un sistema in cui la questione non è più all'interno della fabbrica o dell'impresa ma è la capacità di svolgere un ruolo attivo e ancora volo di controllo all'interno del sistema
Industriale e finanziario più globale
Da questo punto di vista credo che la cosa essenziale sia garantire la libertà dei lavoratori
Di poter scegliere quali sono gli strumenti e le forme che loro ritengono più opportuni e più adatti ci sono esperienze che sono state fatte per quello che riguarda fondi di gestione dell'impresa
Alcune di queste sentivamo anche poco fa sono esperienze di grande interesse
Credo che in molte situazioni vi è di questo tipo possono essere percorribili voglio dirvi semplicemente che noi siamo aperti al confronto alla riflessione entrare nel merito di questo tema
All'interno di quel quadro più generale cioè della grande sfida
Di forze che nel secolo che si è chiuso ci sono battute per una redistribuzione la ricchezza e per una maggiore solidarietà essenzialmente dentro il modello taylorista fordista e che oggi debbono saper pensare con coraggio e con fantasia facendo anche i passi necessari ha come quegli stessi valori possano essere dentro la grande rivoluzione Elettronica Informatica
Post-industriale che è in corso che non è assolutamente vero vedono saldamente detto che porti a una passività azione del lavoro anzi potenzialmente prove che si richiede un maggior grado di conoscenza del lavoratore da nuove e grandi opportunità
Quindi una riflessione sulla democrazia economica
Con una pluralità di strumenti che possono essere individuati e favoriti vedrà nei Democratici di sinistra un interlocutore molto attento alle vostre proposte alle altre che verranno in campo
Scusi
No mai grazie alla l'onorevole Folena terremo conto delle ultime cose che ci sono state erette chiudiamo i lavori della mattinata
Con un attimo di tempo
Alle due si apre la mensa e la porta destra vi indicheranno doveva dare perché si ferma a mangiare
Riprendiamo alle quindici precise Donatello
Con l'intervento
Del dottor Lanzetta
Che presidente di una banca di investimento di Jorge lavora con e per i fondi pensione del sindacato pertanto è un'esperienza che ci interessa vi raccomandiamo la puntualità grazie
Alla fine
Va bene
Infine
Va be'no neanche
Intorno alle nove
Torna
Se prendete posto deliberate un po'gli angoli le
Rinvia
Sono giuristi del trasporto sale perfino la su questo punto trattenute basta leggere per se e qui lette vada
Magico da questa cortesia
Allora riprendiamo i nostri lavori
Abbiamo fatta dal fratello
No
Per
Facciamo
L'abbiam messa
Curato
USA
Ora iniziamo io direi che cominciano con
L'intervento del
Il professor Giulio Sapelli
Il quale
Introdurrà solo il modello partecipativo come elemento strategico dell'evoluzione del sistema dell'impresa riequilibrio fra fattori produttivi valenza sociale
Prego Giulio
Anzitutto vi ringrazio molto per avermi
Siamo un pochettino agenzie vediamo aspetta un minuto Averna
Bene innanzitutto vi ringrazio molto per avermi invitato a partecipare a questo
Convegno molto importante
Il compito che mi è stato affidato che io spero di assolvere non deludendo le aspettative
Quello di porre al centro in questa discussione
Il rapporto tra il modello partecipativo e il cambiamento del sistema dell'impresa
Infatti io credo
Che il questo che si chiama modello partecipativo deve essere inteso
Come un processo di cambiamento profondo non soltanto dei sistemi di relazioni industriali in cui naturalmente esso è immerso ma deve essere anche essere inteso come un'occasione per cambiare però se partisse parlate così non è possibile leggere non è possibile svolge nessuna relazione abbiate pazienza ma diciamo la cultura non conta più niente però va rispettata quindi tacere
Magari perché
Abbiate pazienza ognuno deve fare il suo mestiere io faccio il mio tra voi state zitti
Per cortesia
Bene allora
Stavo appunto dicendo che questa discussione sul modello partecipativo è un'occasione grande perché la riflessione deve essere posta non sul sono soltanto sul sistema delle relazioni industriali ma anche se l'intesa con un'occasione
Per riflettere
Sul cambiamento in corso nel modello di capitalismo prevalente a livello europeo
Perché questo perché io credo che questo è il modo
Giusto
Per far sì che la partecipazione sia un elemento
L'incentivazione della dinamica della ripresa della crescita economica e quindi dell'occupazione su cui il sindacato nella sua autonomia deve dire la sua parola
Noi sappiamo bene che oggi siamo immersi in un fatto nuovo
C'è e un dispiegarsi della pressione internazionale verso una forma dei mercati dei capitali soprattutto
Meno imperfetti di quanto è unirsi non erano in in passato
Naturalmente
è una globalizzazione imperfetta ancora di mediata
Perché a fianco di una globalizzazione finanziaria
Che è un fenomeno nuovo nella storia mondiale
La globalizzazione dei mercati dei beni dei servizi e naturalmente con resistenze specifiche perché
Ma partendo alla storia di quel sistema di relazioni industriali cui si è fatto cenno prima delle forze di lavoro
E molto più ineguale e molto più diverso da dalla globalizzazione dispiegata
Quindi potremo dire che li sistema dell'impresa è immerso
In un universo di contraddizioni una globalizzazione finanziaria quasi senza Rimini e invece una globalizzazione ancora continentale molto stentata
In cui si inserisce l'Italia che appartiene alla globalizzazione appunto europea continentale naturalmente i libri il neoliberismo
Ha imposto e impone agli Stati del pluralismo democratico europeo una strategia di crescita
Che anche degli elementi molto positivi non inflattiva fondata sul risanamento finanziario e la creazione di quei mercati sempre meno imperfetti che possono anche essere usati dalla forza del lavoro
Naturalmente
Tutto questo è oggetto di lotta politica in Europa
Di una lotta politica che darà il volto la nuova Europa il suo inserimento nella storia mondiale qual è l'oggetto della lotta e questo credo che interessa un sindacato che voglia occuparsi di partecipazione oggetto della lotta e la possibilità e non è scontata ma è possibile
Di coniugare le regole dei mercati con una logica di uno sviluppo che sia includente che includa
E non escludente ossia che consenta sempre più ampi strati della società di beneficiare delle opportunità della crescita economica e della crescita sociale sconfiggendo la marginalità e le nuove povertà
Naturalmente la società italiana condivide il destino di quella europea
Ma con evidenti diversità subregionali
Qual era quello di listino e il fatto che finito un lungo ciclo della storia economica e sociale italiana
Fondata sull'economia mista
E che aveva la sua base l'articolarsi come un sistema di coesi blocchi di blocchi molto coesi sia dell'ARPA tipica azione sociale sia del conflitto
Ora la società neo industriale o alcuni dicono posto industriale io preferisco il termine neo industriale ora questa società neo industriali italiana ed europea si frammenta
Soprattutto come sapete tutti bene come sappiamo tutti bene per l'abbassarsi delle dimensioni di scala del tessuto industriale
Il suo disintegrarsi spesso e soprattutto per il disgregarsi dell'economia mista
E del consenso sociale del sistema politico e lavorativo
Che la sorreggeva
E a fianco di questa emerge una nuova borghesia industriale diffusa ed atomizzata che sta dando molti punti ai vecchi interpreti di quel ciclo storico che ora si avvia al declino sono fatti di questi giorni
Basta leggere anche sia il come come i mercati hanno colto la federazione non la fusione
Fiat dai nei ecco io mi sono dissociato dal Kōtō dico osanna a critici e abbiamo proprio una misura di che cosa voglia dire questo declino
A cosa siamo davanti e siamo davanti naturalmente allo strutturarsi di una nuova formazione economico-sociale
Dove vivono diversi elementi diverse cose
Ci sono sacche di bassa crescita
Aree di un intreccio perverso tra la non trasparenza
E però nello stesso tempo a fianco di ciò spiccano percorsi virtuosi
Crescita di rinnovati e unità produttive
Volontà fattive faticose di promuovere una flessibilità creativa è garantita del lavoro e delle competenze
Spinte solidaristiche
Che vogliono essere irreversibili in un quel nuovo equilibrio felice che secondo me bisogna continuare a perseguire fra la cosiddetta mano pubblica e la mano privata
Io credo che in questo contesto che deve inserirsi il discorso della
Partecipazione
Perché occorre dare a questi contrastanti opposti i processi in corso una di sport sta alta virtuosa
Che promuova una statualità rinnovata alimentata dalle comunità in cui la cittadinanza del lavoro si rinnova nel consenso tenera partecipazione
E per questo motivo che penso che l'elemento della partecipazione diventerà
Una poste essenziale del conflitto di fondo tra una politica di conservazione e una di progresso
Che si definiva in base a posizioni nuove
Diverso ed è il vecchio patrimonio ideologico che dedichiamo dal lungo ciclo che oggi si sta disgregando
Posizioni nuove che si assumeranno al di là anche delle attuali a partire Henze politico partitica
Rispetto alla delineazione delle regole sì di trasparenza dei mercati siti contendibilità della proprietà e del potere ma anche e soprattutto per una competizione liberatrice di nuove e positive energie che devono andare a vantaggio
Tanto dei cittadini quanto dell'impresa e quindi della crescita economica della Società tutta
Questo credo che sarà l'oggetto essenziale degli scontri futuri da un lato una politica che vorrà e vuole in sostanza di perpetuare gli errori degli anni ottanta
Sono stati peggiori della nostra Repubblica
Con il dilagare della spesa pubblica Ibo il blocco frapposto politicamente
Alle privatizzazioni alla ridefinizione includente universalistica aperta alla cittadinanza del lavoro e non corporativa
Dello stato sociale e indica in definitiva con quelle norme distruzione della ricchezza sociale
A cui noi abbiamo assistito in quegli anni
Dall'altro lato c'è una politica che vuole rinnovare nella continuità un comportamento virtuoso intrapreso recentemente
Con il risanamento finanziario economico e speriamo anche sociale e morale dell'Italia cosa deve avere di mira questa politica
Tenere assieme il rigore finanziario sviluppo sociale e civile
Naturalmente
Il sindacato su questo deve essere chiaro questo è è lo stesso interrogativo che si pose il sindacato riformista italiano all'inizio del secolo
Se rileggiamo Buozzi Bozzi aveva delle posizioni liberiste contro in economia contro gli anarco sindacalisti che avevano delle posizioni protezioniste se leggiamo la Cil la Confederazione italiana del lavoro
Aveva delle
Posizioni che in larga misura ci sono ancora oggi un momento di grande cambiamento di indicazione per le sfide che abbiamo cioè da un lato abbiamo forze che si oppongono all'integrazione europea l'interdipendenza mondiale sono le forze sei del neo nazionalismo e del neo protezionismo che e l'incunaboli o di un nuovo conservatorismo sociale
Non solo economico sociale
Questo ha ampie aree di consenso
Naturalmente lo spesso questo neo nazionalismo e neo protezionismo spesso coincide con un capitalismo selvaggio e senza regole anche se
Interpreta una genuina spinta al cambiamento per la liberazione dai parassitismo Ray protezionismo corporativa
Io credo che il ruolo del sindacato interpretare positivamente alternativamente
Fattivamente questa spinta
Per unificare
Un'opera di liberalizzazione di competizione con la creazione di nuove opportunità di ristrutturazione universalistica e non più corporativa dello stato sociale in questo contesto si colloca il grande tema
Della partecipazione che poiché fondamentalmente quello
Delle nuove forme di rappresentanza degli interessi
Che devono essere decentrate come le loro organizzazioni devono ampliare e diversificare le forme di questa rappresentanza
Devono dare sempre maggior spazio all'autogestione della rappresentanza alle persone piccoli gruppi e soprattutto la partecipazione non può essere vista di giunta delle nuove forme del welfare
Che come sappiamo bene l'accisa una grande tradizione in questo campo
Diviene sempre meno sta attizzato è sempre più societario
Romana della Società cioè fondato sulla responsabilità tre società intermedia
E dei singoli
Quindi potremmo dire che il modello partecipativo
Deve collocarsi al crocevia di alcuni sistemi molto ampi ma così stemmi quella della globalizzazione e quello delle arti nuovi sistemi di relazione industriale
A mio parere è un sistema delicatissimo prezioso che ha solo al suo sorgere in Italia
Però ha dietro di sé già esperienze storiche rilevanti in Paesi molto più
Permettete lo economicamente e civilmente avanzati dell'Italia come la Germania e Paesi scandinavi
In Italia salvo che per il periodo post resistenziale dei consigli di gestione
Tutte le esperienze
Sono stati e sono innervati non solo la dove in parte debbono rimanere ossia dell'accordo tra le parti sociali e non nel dirigismo statale
Ma anche nella pratica contrattuale che su questo punto ha dato delle conquiste ci ha portato delle conquiste molto articolate molto differenziate noi dobbiamo ragionare sul precipitato di queste esperienze
E trarne delle indicazioni per proseguire nella riflessione vorrei dire la mia con molta franchezza il primo elemento di riflessione e quello che fa dire
Che a mio parere attuale una classica parola d'ordine del movimento sociale cattolico sia quella dell'azionariato popolare
Uso
Centemero ente questa popolazione Hayato popolare più che azionariato collettivo
Ossia un azionariato che si potrebbe pensare ristretto AQP che potrebbero diventare troppo facilmente dei gruppi per Coratti corporativi
E questo perché l'azionariato popolare questo torno al discorso che avevo iniziato l'inizio unitamente alla difesa dei diritti degli azionisti di minoranza che esiste ancora troppo poco in questo Paese
Pone le basi della vendita dei diritti di proprietà anche alle classi laboriose
E quindi implica un elevato grado di pluralismo economico un'estensione della cittadinanza del lavoro una possibile mobilità sociale verso l'alto
Che è compito di un sindacato moderno difendere affermare insieme perché ciò cambia il tessuto sociale del nostro capitalismo
Ed è questo inoltre un ruolo proprio pluralistico del sindacato
Non sovrapporsi a già esistenti ruoli sociali non accentrare funzioni che ne farebbe un potere squilibra ante l'assetto nuovo sociale economico
E si vede costumi
La dizione collettivo potrebbe richiamare un volo improprio del sindacato quale che potrebbe essere quello del governo diretto e immediato ma so che nessuno pensa a questo
Dell'allocazione del risparmio dei lavoratori con strumenti tipici del mercato e delle istituzioni dei mercati finanziaria
Io credo che l'elemento di fondo di veri maniere l'autonomia del sindacato la libertà del lavoratore
Bisogna riflettere ad esempio sulle nuove forme di corporate governance
Questo non può essere un tema che non m'interessa il sindacato
E non possiamo affrontare un tema così delicato senza affrontarlo criticamente
Oggi si si sforza di introdurre anche nel nostro Paese che vi assicuro su questo terreno
Per certi aspetti più avanzato di altri paesi europei
Ma
E molto più arretrato rispetto a quanto
Si sarebbe potuto e dovuto fare per garantire una via
Alla trasformazione del modello di capitalismo e di unirono nuova cittadinanza del lavoro oggi in Italia si sforza di introdurre una distinzione fra ad esempio tra i dirigenti d'impresa i componenti dei consigli di amministrazione
Dove è sempre più
Anche in un capitalismo civilmente arretrato come nostro civilmente arretrato perché questo è il capitalismo al italiano un capitalismo alle tratto civilmente dal piano di diritti civili
Bene anche qui si fa strada l'idea della presenza nei consigli d'amministrazione dei cosiddetti amministratori indipendenti
Ossia non legati né alla proprietà né a poteri occulti e vi assicuro posso dire per diretta esperienza è un compito difficile penoso
Anche pericoloso ma che è imprescindibile per seguire se vogliamo di formare questo capitalista
Quindi questo che cosa vuol dire vuol dire che le responsabilità gestionali devono essere nelle mani ad esempio non di tutti i componenti dei consigli di amministrazioni ma dei soli manager che dei consigli sono componenti ci può piuttosto pensare come già accade a generalizzare le esperienze delle associazioni dei dipendenti azionisti diffuso in tutto il mondo che devono diffondersi di più in Italia
Sono diffuse con esiti molto positivi di Mou moral suasion cioè hanno una una forma di sorveglianza e di vigilanza di advisor sui problemi sociali di indirizzo strategico a lungo termine
Ma senza tuttavia un'eccessiva corresponsabilizzazione
Del sindacato tanto in questa forma di rappresentanza tanto soprattutto nelle questioni gestionali
Io credo che un sindacato moderno autonomo come la CISNAL debba essere il sindacato della partecipazione nel negoziato e nella gestione organizzativa contrattuale
Si debba dare su questi piani con più coraggio e forza la sua battaglia ma non debba assumere un potere economico tra i poteri economici
Se voi tutti ricordati il piano mai né negli anni Settanta ebbe grande successo all'inizio in Svezia
E poi dopo si risolse in un colossale fallimento
Nel caso nordamericano banche in questo senso
Io credo che il sindacato deve favorire in prima persona
L'azione Avato popolare il libero dei lavoratori
E non assumere ruoli che non ci sono pochi questo perché perché noi dobbiamo puntare
Ad una concezione dell'impresa che non è utopica ma è l'obiettivo che qualifica la nostra vita
Fate la nostra vita una vita etica nell'impresa dobbiamo puntare a creare un'impresa comunità che non è un'impresa di potentati economici ma di leader i lavoratori
Liberi perché associati nella lotta solidale per la gestione dell'impresa mantenendo una di una distinzione pluralistica nell'impresa non annullandola
E il sindacato deve piuttosto contribuire in prima persona costruire questa nuova impresa che deve
Competere come già fa nel nella competizione
Il sindacato deve dare un grande contributo e deve dire la sua al passaggio che nell'impresa è necessario dall'organizzazione rigida e meccanica l'organizzazione un'organizzazione più fluide organica
C'è una cultura organizzativa gerarchica segmentata una cultura organizzativa personalmente partecipata coesa e coerente con i fini condivisi tramite la partecipazione era negoziazione dell'impresa
E perché solo questo ottica modestamente posso dirlo io presenti in tutta modestia delle riflessioni e solo in questo contesto che lavoro si trasforma perché si trasforma l'impresa
Naturalmente l'impresa di oggi non è solo più flessibile no cambiata spunti lamenti sui confini materiali intellettuali ma soprattutto non offre più quella stabilità e sicurezza comunque Empire allora l'impresa comunità
Deve offrire potenzialmente molto più di un tempo i lavoratori occasioni di crescita professionale e intellettuale con cui essi possono lavorare anche fuori dalla vecchi impresa
Quindi la le relazioni industriali la rappresentanza collettiva devono trovare nuove più opportune occasioni di ridefinizione
Vidi finendo anche lei fu la filosofia delle relazioni che esse hanno con la dirigenza dell'impresa
In poche parole il sindacato
Tramite questa trasformazione culturale deve diventare un fattore di crescita nella produzione e non soltanto nella distribuzione del reddito difendendo interessi dei lavoratori pena la decadenza spessa del sindacato
Questa è la sfida che abbiamo di fronte nel nuovo capitalismo atomizzato e muore con Larizza
Io credo che il capitalismo associativo sia il nuovo volto imprenditoriale di questa crescita
Sì è un capitalismo che ha nell'impresa il suo interlocutore fondi mentale non v'è dubbio che riconosce all'impresa però la possibilità di diventare comunità e non soltanto conflittualità degli interessi e dei benefici
Naturalmente
Ripensare il lavoro
E l'organizzazione in un capitalismo associativo implica affidare al dirigente e a lavoratori insieme
Un ruolo di compartecipe creatore di questa comunità d'impresa nella sua funzione di persona oltre che di prestatore Deo
Io credo che faccio sia possibile
Ci stia già lavorando mole coralmente matematicamente per andare verso questo fine operando per costruire un modello di partecipazione nell'impresa che io chiamo dualistico non monistico cioè non ha centrato solo nella partecipazione sub specie sindacale
Nella diversificazione della presenza tanto del sindacato quanto dei lavoratori
Come gruppi sociali depositari di funzione di logiche di azione necessari e complementari età queste due attori ci sarà naturalmente quella complementarietà e quell'influenza culturale reciproca che spetta un sindacato moderno stimolare bisogna lavorare perché si sta o di un nuovo patto tra la persona e l'impresa che si affianchi a quello che l'impresa stipula negozialmente contrattualmente compì il sindacato
Quindi credo che il sindacato a fianco del patto contrattuale debba favorire non vedere comunque vicolo Manzi come una forza mento della sua possibile influenze ideale perché contribuisce a migliorare il clima partecipativo dell'impresa l'instaurazione
Di un Patto più flessibile e più articolato tra impresa e lavoratore questo è il tema e il terreno per l'eccellenza delle cosiddette relazioni interne
Verso le quali bisogna aprirsi con più coraggio se non la partecipazione non le gambe naturalmente deve trasformarsi anche il punto di vista delle direzioni aziendali qui c'è una quota enorme per fare
Dello sia le direzioni aziendali devono capire che devono qualificarsi come una cappa una direzione capaci di legittimarsi
Attraverso un complesso di politiche di relazioni sociali che debbono vedere nell'impresa un soggetto che offre al lavoratore opportunità di crescita di miglioramento professionale e civile
Il vecchio messaggio di Adriano Olivetti e quanto mai attuale e a in questa visione del capitalismo associativo dell'intera comunità una straordinaria
Valenza positiva naturalmente all'interno di un quadro di garanzie
Sindacali e di partecipazione attiva e del lavoratore della definizione di questi signori di queste garanzie
Credo che per i motivi sopra ricordati in forma così essenziale
La trasformazione in corso nei sistemi industriali e anche nella pubblica amministrazione sia caratterizzata dalla crescita delle aree di responsabilità e anche di di di discrezionalità degli attori sociali che operano
In questi sistemi infine
E con questo mi avvio alla conclusione mi scuso per la lunghezza una questione centrale a mio parere nel discorso della nuova impresa del capitalismo associativo
E quella dell'affidabilità e della relazioni di fiducia che sempre più necessario instaurare tra i soggetti dell'impresa
Non solo per abbassare i costi del controllo no
Ma per garantire che nell'impresa così sotto portone norme cambiamento non si diffonda la disgregazione morale l'anomia la separatezza dei suoi interni meccanismi si danneggi in questo modo i lavoratori
è un'altra questione centrale che deve essere compartecipate condivisa qui ci son fatti importanti esperienze
E quella dello sviluppo della capacità di autoapprendimento di autogestione lavorativa e decisionale che deve diffondersi nell'impresa
Quindi lo sviluppo delle risorse umane l'organizzazione si presentano in questa logica strettamente unite non ne pensi possibile pensare l'una senza l'altra la fiducia e l'affidabilità sono una condizione essenziale perché questo legame si stanno
Insomma credo che questa nuova centralità dell'impresa comunità evidenzi bene
Che l'essenza costitutiva del nuovo rapporto esistente potenzialmente l'affidabilità delle relazioni di mercato debba andare di pari passo con le relazioni non di mercato
Che devono vivere nell'impresa il principio del dono il principio del rispetto della persona il principio dello sviluppo personale organizzativo il principio della trasparenza
Totalmente voi lo sapete bene lo sappiamo bene tutti che in questo contesto soprattutto nelle grandi organizzazioni economiche anche di organizzazioni complesse emerge il problema dell'etica d'impresa e dell'etica nell'impresa
Punto delicato della retta composta da quegli infiniti punti
Che collega lo sviluppo della persona la trasformazione dell'organizzazione con l'equità e la trasparenza dell'impresa
Credo che questo sia la nuova frontiera della cittadinanza del lavoro che ha nell'impresa e né i lavoratori il suo sistema fondativo per eccellenza ti ringraziamo
Alza Giulio sappia le diamo ora la parola al dottor Lanza presidente mi tirava Sonatina di una banca di investimento di New York
Che lavora con il per i fondi di pressione sindacale per cui è un'esperienza molto interessante prego
Si attivano
Professor White attraente Adige nonostante in signor tempo prima di tutto le serate che ringrazia il segretario generale Antonia la CISNAL fan parimenti ottimistico fuori aveva invitato a parlare qui oggi
Arlacchi forte da può Preneste dovrei parlarvi di quattro ossia oggi foresta qualche entro giusti Rucco Marco prima di dire cosa facciamo noi la ditta banca d investimenti per la quale lavoro io
Sa che aveva foto Button Cengio donnole negli orti e morte voi vorrei parlarvi rapidissimamente io alcuni cambiamenti che sono in atto in tutto il mercato europeo l'orario ad poco bravo
Di Empoli che esce un secondo cento in terzo luogo delle implicazioni di questi cambiamenti alle acciaio sulle compagnie sulle imprese italiane a meta emergono
E poi afferma che ciò accada cow andava canyoning di come da noi in America i sindacati abbiamo insomma da semola cento cercano di reagire rispetto a questi cambiamenti ma cambiamenti analoghi a questi che adesso sono in azioni
Sporca
Fondata da ok mai
E se ne andassero in Techint come ho detto la maggioranza reputo una banca d'investimenti quel sua presenza che però investe rappresenta union sommari esclusivamente i sindacati somma degli ogni altro quindi rappresenta o al teste Rabbo alcuni dei sindacati sono lì elencati quello dei piloti quello dei lavoratori
Sindacati non americani che metal tedesco la non sa che è un grande sindacato della Sudafrica di categoria del Sudafrica insomma
Lui ha ben dove nella scuola Fenir abbiamo fatto questo lavoro per dieci anni circa quel vuoto Hanau portuale senza grosso modo abbiamo svolto un duecento transazioni di questo tipo Investimenti e consulenze per investimenti dei e eroi lui vuole tempo unions o Ambrogio sì ma così è sceso abbiamo lavorato su è quella Quantica dal figlio sì presso il abbiamo lavorato su un cifra complessiva di circa cinquecento milioni di dollari quindi non suo modo mille miliardi di lire
Abbiamo lavorato in aree come le fusioni e le acquisizioni lo scorso dicembre forse le ristrutturazioni o addirittura casi di bancarotta pavese le privatizzazioni naturalmente ancora Boglione e la contrattazione consulenza in occasione di accordi negoziali contrattati collettivamente a un uovo lo strozzo cioè Anzac chance questo sorge no
Professor Caprice in definitiva per noi è importante lavorare per conservare i posti di lavoro dove è possibile e per conservare i benefici che i lavoratori hanno contrattato in occasioni appunto in qualche modo di sommovimento vasto facciamo alzato nemmeno io affermo acque allora vediamo quello che succede attualmente nel mercato europeo
A maggio che il sei lei segna perché empolese quello che vedete anzitutto un aumento significativo estremamente significativo aggiunse nacque decennale nelle fusioni e nelle acquisizioni
Ma nacque già ci mette brio Sozzani fatto Essen dal mille novecentonovantotto Vienna intimai rimane sempre torna intimamente al mille novecentonovantanove le fusioni e le acquisizioni sul mercato europeo sono aumentate del settantacinque per cento in un anno svolta peggiore del boia
Spinte soprattutto pezzo RNA pochi coesa
Influenza cento occultandoli andavo dal momento di tre volte e mezzo cioè del trecentocinquanta per cento in questo periodo in un anno di transazioni che superano i dieci miliardi di dollari di valore ciascuna
O dal senso cartone ci sono altre cose che naturalmente avanzano
Grosseto gravame animosa fasto ovvio ci sono molte più OPA ostili di quelle che una volta c'erano e menti medie de un affondo invano nel novantotto riguardavano un valore complessivo di quattro miliardi di dollari
E mentre i medi ma nel novantanove e me prima graduatoria produttori Saddam c'è stato un salto da quattro miliardi di dollari a trecentotrentasette miliardi di dollari quindi in un anno
Atto volo OPA ostili e Arthur Gore formale asma elettrica sportivo
Dopo la votazione la Mannesmann è possibile tutto
In da miastenia sei lì è un fuoco occupata Chiappero l'approvazione nuova terza destra qui della diapositiva dimostra invece l'influsso del capitale privato sul mercato azionario di borsa
Ed è in queste batterti ai presenti torna indietro e mai prima dal novantotto al novantanove cresciuto del cinquantotto per cento bionda fuori qua theory andavo adesso c'è un valore di al mare cessa indios ignorò
Adesso in Europa sulle varie nelle varie borse c'è una ammontare di circa feste in foglie secche fuori fuori fai di quarantacinque miliardi di dollari che vanno a caccia di altri soldi di altri dollari da fare deserte importante però altre insomma c'è gente che arriva per fare la caccia in Europa
Vuoi Csi proprio Anna la il suo usuale
Lui questo no no no le torna indietro di una indietro di una OK sta poi c'è segno proprio gli orologi e mamma leve qui c'è mostrata la crescita bande cinquantadue di emissioni azionarie in denominati in euro
Può gestire mezzi mai rimane nel novantanove può terzi dello Ionio Rosa siamo arrivati a un valore di quattrocentocinquanta miliardi di è uno e ancora certi nella nei primi sei mesi dell'anno né i secondi sei mesi dell'anno altri trecentocinquanta miliardi di euro a un totale complessivo ottocento miliardi di euro nel novantanove
Complemento ancora da beghe Remo accorta ecco gommone insomma decorre dal popolo molte imprese non vanno più in banca per chiedere soldi in prestito al credito molte imprese vanno sul mercato
Fanno emissioni azionarie rimettono in Borsa
A casa
Da essa e Manea chiederei ossa attraverso queste questione questa faccenda le fusioni e le acquisizioni avvengono in tutti i settori dell'economia casuale
E le riforme già stanco esegue personaggio e se vi siete illusi che succedesse soltanto che fra gli inglesi pazzi oggi inglesi quelli che parlano inglese in maniera pazza non è così succede in Italia ecco dunque come dire guardate dove l'Italia in questa via positiva e avvio oggettivamente auto Boro forse venisse escluso dalla diapositiva il valore della della Vodafone Manners manco a mezzogiorno
E non è un giorno birra sei l'Italia sarebbe allo stesso livello della Germania
La Francia sa differenze già manica sguazza Boskov cantonese
Che in Germania si stanno ancora molte public companies i grandi public companies attuato svolte in Italia avete un sacco di piccola e media impresa devo addirittura di compagnie di proprietà familiare addirittura come sappiamo sopporto sporchi
Ma voi siete come tutti gli altri una parte di questo parti che sta andando avanti
Forte Nance vecchi mali estremi tosto poggiamo acts le imprese capiscono che ormai il mercato è più grande basta globale
Da inizio anno mentre in attacco pazzesco ammonterebbe hanno bisogno di mantenere la loro leadership in campo tecnologico nel campo proprio del vero e proprio marchette
E adesso lei minore sviluppi cambiare idea
Beh sei ma una allora è proprio per questo che fanno fusioni acquisizioni in continuazione vecchia sosterranno acqua senza e che si liberano della parte di business che non è quella che è definita core business la parte centrale
Più significativa degli affari di un'impresa
Cane Fido trenta Tipografia va be'aumenti Franco però è badate bene non vi illudete alla FIAT stanno pensando anche a che cosa liberarsi consentire forza tant'è che il Parco Antonio e se pensate che in Telecom Italia non stanno pensando a che cosa liberarsi in questo momento vi illudete diurni mette in mostra sareste facendo un mistero sbatte sulla
L'asta prodotte autostrada sotto piuttosto allora facciamo un esempio con un'industria con un'impresa particolare come quest'impresa viene in qualche modo colpita modificata comunque da questi cambiamenti talvolta tale tonsille impresa le Telecom le Telecom ricorda scherzando
Vedete dove l'Italia è abbastanza in alto nella
Come eravamo no questo giovane sta uscendo da una situazione di monopolio interno Totò Caforio anche passato podismo anche essendo il prosecco adottare Morbid Angel Telecom Italia già il novanta per cento circa del fisso e circa il settanta per cento di quelle va su internet adesso attualmente in Italia ma ho chiesto a me Marsano arrivando gli altri aut aut stavolta glabri teste aveva un anziano e tutte queste altre compagnie che tendono ad occupare questo spazio di mercato
Andiamo via scelta Raniero Busco e ci sarà un suo movimento su tutta questa area industriale nel prossimo futuro fallire questa dal punto di vista del sindacato
Chiediamo altrimenti non può essere ora io credo che la cosa principale che al sindacato deve interessare in questo momento sia quella di come far sì che questo suo movimento non lasci dietro
I lavoratori non li abbandoni a se stessi non li licenzia in pratica possa trovare in India proprio volendo costituente di orrendo ma che nel passaggio dal monopolio interno all'altra parte l'oligopolio che si va formando gli interessi e i bisogni del sindacato e dei lavoratori siano in qualche difesi Andrew nient'altro sforzo immigrazione aspettarsi ripreso quindi se il sindacato non segue questo processo non segue tutti i passi quello della capacità eccessiva quello della eccessivo delle guerre ribrezzo eccetera si troverà in situazioni difficili
L'azione che ripercorre dovrà considerato sua
Basta ecco Ciavatta all'acciaieria Satanik accoglienza o guardare la Telecom Italia come esempio proprio concreto
E particolari ci ha molte cose in cui è attiva
Notte stiamo un po'scovando impianti fissi e quelli mobili sono sotto pressione
Per quello che riguarda i prezzi costi dettare torna ove la parte relativa ai data agli indiani internet sta crescendo niente nasce lo astratto la presenza internazionale di Telecom Italia deve crescere
Cavalcava Caiazza despota
C'è un business plan di Telecom Italia resta Womens querce
Unionist spetta sul e ci sono elementi in questo business plan ai quali naturalmente sindacato deve dare e deve prestare presta grande attenzione
Devono poche facce o locatario
Si concentreranno sul valore delle azioni
Dopo il tre maggio scorso si concentrano sulla riduzione di costi secondo il business plan addormentato sposo Solinas si libereranno di alcune di alcuni settori alcune attività attuale imputato Berlusconi cresceva ho Uefa ante stuoia si sposteranno dal fisso al mobile
Il quale dei Suns del potere ce lo può dire ognuno di questi campi ognuno di questi fattori ha implicazioni precise per il lavoro e per il sindacato l'attuale
Poter destro entrava cavalcavia esordì Autari Diotti somme acqua
Non la la storia reale dentro Telecom Italia che l'affare Olivetti è stato solo il primo passo
Sei cabaret una sciocca vocali insomma di Telecom nazionali stanno scomparendo scompariranno del più volte io andammo a febbraio se si guarda al valore di mercato frequenza dov'le pensioni dettava Cavataio attese quale imboscata nei si può vedere carattere da una compagnia grande importante Hezbollah dovessimo solare salvo eccezioni o ma in rapporto agli altri è relativamente piccola
Un ex tossico
In realtà for business
Nel mercato del tema data del Telecom
Devo accalcava Echema Amex progettuale insomma adesso ci sono ragioni economiche che spingono verso la consolidazione come si dice il consolidamento insomma dal modo strade alcune sono elencate qui
Va a metà strada su una ovvero a Salvatori sia a spasso ad andare e venire bravo di fronte a casi come questo analoghi e questi che cosa hanno cercato di fare alcuni dei sindacati americani
Forse a porta penso in qualche night Astoria la prima cosa che hanno fatto è cercare di pensare anche come fa un investitore
Sa Canna e vecchie può insomma stende o è ancora in gioco esce hanno riconosciuto l'importanza che le questioni finanziarie e societarie acquisiscono in questi in questa dimensione perché hanno battuto squadre suoni che non Guarducci al presidente perché il gioco che si gioca in questo campo è un gioco che si può giocare su son spinse si capiscono bene quali sono le regole
Di questo campo altrimenti ci si trova inevitabilmente nei guai
A volte scovarne out sua processo quindi vi farò vedere adesso due casi vuole dello sguardo Romeo progettista di uno ne è stato però stamattina l'approccio delle sopra è un anno anche una specie di sociologismo e dai gestori
E quindi si tratta di due casi di studio veri e propri che vi dirò brevemente
Rimane il primo è quello della United Airlines Maresca proposta break up probabilmente nel novantaquattro il management aveva proposto di spezzare la società in tante parti diverse
Per sei tre componenti per salvare la società così come era nel suo complesso bisogna aspettare per fare compere i sindacati hanno deciso di comprarselo voi ci spiega sessuale quello che vedete qui
Si fa mobilità via seguono e più se posso alzare un po'la
Abbatteranno guerra IBM ok rivolgersi dai Sacha quello che vedete qui è il valore delle di cui delle concessioni cioè di quel sindacato ha in un certo senso rinunciato rispetto al contratto che aveva questo io e mio zio e che è stato utilizzato
Dubai campane per comprare la compagnia grazie ricovero questo quattro Mori quest'uomo sforare lui andò erano quasi cinque miliardi di dollari di tra virgolette concessioni che sono state fatte rispetto al contratto la sua la prossima
L'amore dei gatti fuori padre andavo penso che cosa hanno ottenuto hanno ottenuto cinque contro questi cinque miliardi di dollari di concessioni batterti farlo sarà d'accordo
Cinquantacinque per cento della proprietà della compagnia
Da staccato fare da tempo guardava enorme no il valore delle azioni al momento in cui l'hanno comprata era di circa ottocento milioni di dollari
E le duecentoventi e mamma propone legate opera dopo un po'oltre a questa parte di proprietà hanno ottenuto una voce in capitolo
Ragazze a proporsi sono buoni Roberto hanno tenuto diversi diversi posti alla nel consiglio d'amministrazione
Le gare ricca merenda sarà Faissola riesce il colpo al cuore di un interesse hanno ottenuto l'impegno contrattuale che alcune cose sarebbero state discusse e decise solamente sulla base del consenso dei lavoratori organizzati è o quell'esperto ovvia cinese
Rispetto ad altre questioni nel cuore niente senza o a può indipendente ci saremmo S. Bologna certezza ci sarebbe stato invece bisogno o del consenso del sindacato della parte sindacale del consiglio d'amministrazione o del consenso congiunto del da parte sindacale così all'esazione di alcuni
Membri del consiglio d'amministrazione indipendenti che erano stati scelti insieme prima ovviamente dalle due parti dal management e dalla parte di rappresentanza dei lavoratori
Quelle splash andassimo a venga bravo piovere compenso spaccata ma ne segua discusso
Stamane si è discusso somma su signore ricco piovere consenso Spada ossia il suo sotto di preoccupazioni relativa al fatto che i lavoratori possono diventare in qualche modo coinvolti nella proprietà dell'impresa che comporta getti rischio certe
Allo Stabile allora ha coperto com'era che poiché il guasto ministro minimaliste
Cambi io vi posso dire però che da noi perlomeno i termini di da un punto di vista pratico io sono uomo pratico la cosa funziona abbastanza senza grandi problemi trionfa delega quindi il vero unico conflitto che c'è stato fra
Nei rispetto a questo tema nel sindacato americano peggio fondatrice imponenza
E ne ha Cancian Polanski
Voto Ohio stralcio è che il sindacato non controlla direttamente i fondi pensione e che i fondi pensione per loro natura tendono a investire sì laddove c'è il massimo apprendimento possibile dovendo difendere ovviamente poi valore delle pensioni quindi senza tante scrupoli o senza tante attenzioni
Tipo societario nessuna la prossima
Va meglio sa che era proprio la seconda la seconda è il secondo caso e quello di un'altra compagnia era la US Airways qui c'è dopo la Carmen di risorse sto Desenzano francesismo
Questo è un approccio che punto utilizzato più frequentemente nel caso americano degli quello che vi ho appena descritto prima e sento due automezzi iniziali gli stessi due elementi scena anglicana McKenzie
Di poco di condividere il guadagno economico e di partecipare nella governance della dell'impresa
Penso proprio Fazio padovani ora Marchesi imporre la principale differenza che piuttosto che aspettare la catastrofe e agire allora totalmente in difesa chiude oggi si prepara piove Nespoli Francesca ovazioni commosse tutta una serie di protezioni che tendono a questo nel contratto collettivo di lavoro in modo che poi funzionino nel momento in cui ce ne fosse bisogno pesa facciano sveglie Donato Longo M&A vario
Queste sono protezioni che nessun altro vita che lo stesso contratto di votare io non attenuata nato ad Amantea studioso non è necessario cioè per esempio come è stato necessario qualche volta in Italia di chiedere al governo di usare la golden share
Perché c'è nel contratto il diritto di fare certe cose
Dopo il carcere Paolo Romano Aguirre queste protezioni coprono una varietà di elementi Veardo sbagliata se il comando durante ogni espone
Per esempio nel business plan così come definito il noto e pubblicato i sindacati vedono qualche rischio ecco includono il contratto queste protezioni contro quel rischio
Perché tanta maggiore sono ad esempio dove il maggior vantaggio se pensate per esempio che stia venendo fuori una fusione di qualche tipo che considerate non necessarie o
Rischiosa nel contratto ci si garantisce contro di questa mettendo la clausola nel contratto che se ne aveva voce in capitolo naturalmente
Con la concessione su altre cose e più motivati estrinseche Nardi pensionabile investendo più pure Napoli
Se ci si se si pensa che ci possa essere il rischio che i managers tirino fuori la liquidità dal dall'impresa lamentano qualche altra parte nel contratto ci sono delle clausole scritte apposta per impedire che questo possa avvenire
Verso
Ma negli USA carenze apofonia quasi allora la US Airways
Do parlasse a guardare vorrà entra in coma i piloti in particolare erano preoccupatissimi di una di un'acquisizione che sarebbe stata fatta della US era questa parte di altri interessi
Noi qua cose carovane streghe romani la preoccupazione derivava dal fatto che se avessero acquisito per sé per esempio un'altra compagna e reale se comprato la US Airways Walter signori Porta a Porta ma insomma i piloti della US Airways avrebbero perso tutti le garanzie d'anzianità che avevano e sarebbero stati sarebbe arrivati alla a a al fondo della lista dei benefici che garantiva la l'altra compagnia acquisite illegalmente da fare solo
Vorrei sindrome
In questo caso uno che ce l'ha cinquantacinque anni avrebbe potuto gli over cinquantacinque anni avrebbe potuto guadagnare quello che guadagniamo un pilota nuovo che aveva diciotto anni ma era direttamente ingaggiato dalla nuova compagnia
Open quinquies fiori
Ecco in questo contratto è stata messa una clausola
Quel sette del componevo sabato eviterete l'opera che diceva che se la compagnia stava per essere ceduta
Purtroppo ne vorrei ancora Paolo se la compagnia si impegna contrattualmente a pagare duecentocinquanta milioni di dollari come quattro assi a un fondo dei piloti
Dal professor da questo accade che aveva sì frequenti questo nel cuore
Che aveva lo scopo di mettere i piloti in condizione poi di trattare sulla base di questo fondo con gli acquisti gli acquirenti nuovi per avere lo stesso tipo di anzianità o di altri benefici che avevano prima garantisce che vuole affermare forse non volevano pagare i soldi
Sommaria raccontò Paola allora era necessario che andassero a trattare per concludere con i piloti qui Osaka Barmen offrono staccato lo sperone tra e poi c'erano cinquecento milioni di dollari di stock options ma adesso non ci addentriamo nel verso valle la prossima
Però
è un aspetto a veste versa che l'approccio alla quale pensavo cavalcavia ecco prendiamo quest'approccio questo secondo approccio cerchiamo di applicarlo al caso di Telecom Italia avevo facciali già in campo
Non promette non vi descriverò tutto il tempo è quello che capisco bene può bastare qualche infortunio al ma prendiamo un punto importante quel cesto
E il parco macchine prese quello delle fusioni e dell'attività internazionale e più in onda con poveri perché alla Camera qualche ed è andata insomma le opere d'acqua se si pensa che Telecom Italia sta per finire
Un'altra network più grande più forte degno Marescialla Mackenzie Cuanza ma da fare ci si vuole garantire che ci sarà una condivisione del profitto che viene da questa operazione anche per chi lavora in Telecom Italia vuole dire
Tempo buon
E ci si vuole garantire che si sarà al tavolo della trattativa quando si presenterà questo evento così quattro metri quadrati
No soqquadro perché bisognerà allora in quel momento rendersi certi che la compagnia sopravviverà ogni volta ma insoluto Jospin e dunque e che il il lavoro che farà compagnia rimanga in Italia non se ne vada da qualche altra parte
Va miliardi
E allora concludo
Ironizza Bychkov luogo seicento cinque non c'è bisogno di che voi che il mondo cambia
Io me iniziando il suo
Forse c'è bisogno che dire voi che c'è bisogno di qualche strumento nuovo per far fronte a questo problema del cambiamento in atto aureo Gino io vi consiglierei di suggerire
Un e incolore NewCo daccapo ampiamente di includere nella vostra attività contrattuale nel modello contrattuale che avete più Coppa perché anche questo tipo di protezione societaria
E anche Kenzo coperta in modo da garantire dei che poi avrete una parte dei guadagni che verranno questa col visto scorrelazione
Ha luogo come Bashar quanto non concludo proprio dicendo di una cosa molto personale mai fotostatica trasmessa cauti
Mio padre è un professore di Psicologia chiestomi ed e mi ha raccontato che chiesto ridotto in vista del suo speech acts quando fa questo di quei discorsi quando ci sono questo tipo di interventi dalla barca a priori adesso
Metà circa del
Senta ascoltare anche adesso sofferto sì cha fantasie sessuali Andrea o altre perché sennò vendere distogliere l'opinione desideri opposti allora lui è contento e per lo meno della metà di voi questo sia stato un buon disco
Grazie a Lanza diamo visto che i tempi si stanno restringendo subito la parola all'onorevole Fini e il segretario nazionale di Alleanza Nazionale
Prego
Buonasera a tutti ringrazio innanzitutto il dottor D'Antoni per l'invito
E ho accettato di buon grado di confrontarmi cosa che non è usuale
Con un sindacato importante qual è il vostro su un tema come quello che è oggetto dei vostri lavori dico subito non solo per economia dei tempi perché Rispetto i tempi delle assemblee
E non ho alcuna intenzione di uscire dal tema
Ha resistito alla tentazione che è forte me di allargare il ragionamento di entrare in altre sfere del dibattito politico sindacale stop rigorosamente al tema non solo per un elementare doveroso rispetto nei confronti di chi mi ha invitato nei confronti dell'Assemblea ma anche direi soprattutto perché ritengo che la destra politica italiana sul tema della partecipazione
Possa e debba essere considerato un interlocutore credibile non sta a me dire serio ma certamente credi
Credibile essendo credo di non sbagliare l'unica formazione politica che si è fatta carico di presentare in Parlamento più di una proposta di legge per tradurre in norme legislative il principio partecipativo
Lo abbiamo fatto non tanto per riferimento che pur cede evidente a precise precise ascendenze di tipo culturale
E nemmeno per è un riferimento altrettanto doveroso ad un articolo della Costituzione rimasto lettera morta
Lo abbiamo fatto perché riteniamo di dover contribuire oggi come forza di opposizione domani ovviamente vedremo
Alla Rispetto di una raccomandazione del Consiglio europeo
E non solo per rispetto appunto dei tempi ma anche per evitare di non a esprimere appieno quello che il pareo e le di Alleanza Nazionale io fatta questa rapidissima premessa andrò rapidamente
Antonino mi guardi male rapidamente alla lettura di alcuni punti a mio modo di vedere se abbia noi ci siamo mossi dalla raccomandazione del Consiglio europeo del novantadue conoscete il titolo più o meno era promozione della partecipazione dei lavoratori subordinati ai profitti ai risultati dell'impresa
E considerato che la promozione della partecipazione finanziaria le imprese i lavoratori subordinati può avere effetti positivi sulla motivazione
E sulla produttività dei dipendenti nonché sulla competitività delle imprese quella risoluzione invitava gli stati membri quindi anche l'Italia
A
Introdurre nell'impresa la partecipazione agli utili o l'azionariato dei lavoratori oppure una combinazione delle due forme
Di prendere in esame la possibilità di accordare incentivi di ordine fiscale o finanziario per incoraggiare l'introduzione di meccanismi di partecipazione ci incoraggiare l'uso di formule di partecipazione agevolando la messa a disposizione di informazione de qua
Fin qui
Novantadue
è che nel novantasette e nel novantanove vi faccio grazia delle date degli estensori delle relazioni gli organismi dell'Unione Europea hanno verificato lo stato di attuazione della precedente raccomandazione del Consiglio negli Stati nazionale
Ed è emerso che la partecipazione dei lavoratori ai profitti ai risultati dell'impresa a prescindere dai metodi dei modelli utilizzati si associa sempre ad una maggior produttività e ha un discreto aumento dell'occupazione
Be la partecipazione rafforza l'attaccamento dei dipendenti all'impresa incoraggiando lo stesso tempo l'acquisizione di nuove qualifiche professionali ci e per l'Italia è evidente manca una legislazione adeguata per l'applicazione dei sistemi di partecipazione
Soprattutto per un'eccessiva ostilità di una parte del mondo sindacale percepito il sistema di partecipazione dallo stesso mondo sindacale come strumento per introdurre una flessibilità incontrollata dei salari all'interno del mercato del lavoro
Partendo da queste considerazioni che non sono di Alleanza Nazionale sono le considerazioni che ho più volte richiamato dei partner o meglio degli istituti europei ci siamo cimentati con la presentazione della proposta di legge
Abbiamo presentato una proposta di legge che il segretario D'Antoni conosce ma che credo sia nota a molti tra di voi in cui noi prevediamo l'istituzione facoltativa non obbligatoria facoltativa di società a statuto partecipativo
Previa conforme deliberazione dell'assemblea straordinaria dei soci
E dell'insieme dei lavoratori dipendenti articoli uno e due della proposta o nel caso di una società di nuova costituzione tramite una delibera di approvazione della Commissione regionale per l'impiego
Le società a statuto partecipativo nella nostra proposta possono derogare ai contratti collettivi nazionali di categoria e contratti territoriali
Nonché agli articoli dello Statuto dei lavoratori concernenti le rappresentanze sindacali e solo per le imprese fino a cinquanta dipendenti le normative relative alla reintegrazione nel posto di lavoro
Tali deroghe sono a nostro modo di vedere futili
Perché permettono di mettere in evidenza il contratto aziendale articolo quattro rispetto alla contrattazione di carattere nazionale e a quella che per noi appare ancora come un'eccessiva rigidità prevista nella legislazione
Tutto ciò nella convinzione che queste deroghe non potranno non essere indirizzate
A favore degli interessi dei lavoratori visto che l'adozione dello Statuto partecipativo è subordinato al consenso maggioritario dei lavoratori medesimi
E non può essere modificato o annullato se non il consenso degli stessi
Proprio per valutare il grado di rispondenza delle società a statuto partecipativo agli Obiettivo delle parti contrattuali istituiamo prevediamo l'istituzione presso il ministero del lavoro di una apposita commissione
E notiamo che questa apposita commissione avrà il compito di fungere da cinghia di trasmissione tra il livello nazionale e quello per noi fondamentale delle singole realtà aziendali di tipo partecipativo
Sempre per flash e scusandomi della espressione o meglio della sommarietà con cui do conto della proposta
Noi notiamo che la preminenza della contrattazione aziendale su quella nazionale è una tendenza già in atto nelle relazioni industriali anche in Italia e verrà rafforzata quando saranno proprio approvate se saranno approvate le nuove norme sulle rappresentanze sindacali unitarie e sulla rappresentatività sindacale
Noi non proponiamo pertanto un annullamento del ruolo delle organizzazioni sindacali sarà totale sarebbe tra l'altro di pessimo gusto venirlo a esprimere in una sede sindacale
Ma ma il sindacato mantiene deve mantenere un ruolo centrale nel meccanismo partecipativo
Sia nel momento fondativo di attuazione dello Statuto partecipativo dell'azienda sia nel momento successivo della possibile modifica dello Statuto stesso
L'elemento decisivo almeno per noi del coinvolgimento del lavoratore nella destino nella vita dell'impresa
E dato comunque dalla trasformazione della retribuzione da un salario fisso con relativi incentivi ad una retribuzione che sia costituita da una quota fissa e da una quota variabile
Da determinare con riferimento agli incrementi e decrementi del risultato operativo aziendale calcolando lo però unicamente sul valore della produzione e sui costi della produzione
Secondo quanto previsto espressamente dall'articolo due quattro due cinque del Codice civile
Questo è evidente per quale motivo per evitare che la quota variabile possa essere influenzata da giochi di bilancio o da particolari strategie della impresa
In questo modo riteniamo di superare il problema definito della rigidità del costo del lavoro senza introdurre schemi di discriminazione territoriale le famigerate o famose a seconda dei punti di vista gabbie salariali
Mentre la variabilità della retribuzione può aprire nuove strade alla regolarizzazione dell'economia sommersa e alla nascita di nuove imprenditoria nelle aree depresse del Paese
No Totti sfuggita che
Poiché è abbastanza usuale citare non solo in sede politica ed economica ma anche in sede sindacale il pensiero e lo scritto in questo caso del governatore Fazio
Beh a rileggere alcune recenti affermazioni del governatore a tale riguardo può essere un ulteriore stimolo per approfondire
Non dico per sposare ma per approfondire la necessità di agire come pensiamo di indicare chiaramente con questa proposta di legge nel senso fin qui Espresso vado rapidamente agli ultimi articoli la controparte naturale della partecipazione dei lavoratori agli utili ottenuta con la quota variabile della remunerazione ci pare essere la partecipazione degli stessi ai processi decisionale
Per questo motivo presentiamo nella proposta di legge l'ipotesi di istituire la presenza nel consiglio di amministrazione dell'impresa a statuto partecipativo non vorrei generare equivoci
Impresa a statuto partecipativo sempre e comunque facoltativamente non obbligatoriamente non è la riproposizione da questo versante delle trentacinque ore di altrui versante prevediamo nella ipotesi di un'amministrazione di impresa a statuto partecipativo la presenza di lavoratori che siano di amministratori che siano eletti dai lavoratori in quanto rappresentanti di quel capitale umano che ci sembra indispensabile al processo produttivo lavoratori che entrano in carica entro trenta giorni dall'adozione dello Statuto
Partecipativo medesimo
Infine e mi fa piacere richiamarlo perché ne parlava prima Mike largo Lanza abbiamo ripreso una ipotesi
Che è già presente ed è stata ampiamente Espresso nella legislazione sociale statunitense
La proposta nostra prevede la possibilità di costituire un fondo di azionariato aziendale
Cui destinare in tutto o in parte il trattamento di fine rapporto la cui determinazione i dipendenti possono decidere annualmente nonché conferimenti di tipo azionario
L'introduzione di questo fondo si ispira espressamente alla legge del settantaquattro che istituisce gli è zoppa
Di cui ai precedenti filmati piani di partecipazione azionaria ricordo spero di non essere smentito dal professor durante perché negli Stati Uniti da quel che ci risulta
Oggi si tratta di dieci mila aziende e dieci milioni di dipendenti di
Lavoratori meglio azionisti tredici per cento dell'intera forza lavoro americana ed è un dato dire tutt'altro che disprezzabile vi faccio grazia per non andare in contraddizione con quel che ho detto degli ultimi due articoli che sono relativi alle agevolazioni fiscali e contributive è evidente che non si poteva dar corso ad una proposta di legge che almeno la presunzione di essere dettagliate organica senza affrontare queste due questioni
Che affrontiamo negli ultimi due articoli dando poi
Nell'ultimo nel nono al governo il compito di dal corso con decreti legislativi previo parere delle Commissioni competenti parlamentare come si fa in queste circostanze per approntare le norme applicative e la regolamentazione ecco la sintesi la conclusione quale
Noi pensiamo che sia arrivato il momento di uscire sul tema ma non è riferito a voi ovviamente ha riferito
Ai miei soci della controparte politica quindi alle parti politiche crediamo che sia uscito si è arrivato il momento di uscire da un atteggiamento doppiamente sbagliato
Da un lato l'atteggiamento di chi per ragioni culturali più che rispettabili ma non sempre condivisibili
Affinché qui negato qualsiasi concreta possibilità di dar corso a quegli articoli della Costituzione che furono inseriti per ben note ragioni storiche ma che poi sono stati congelati e sterilizzati
E al tempo stesso sia arrivato il momento di considerare una adozione l'adozione di una legislazione partecipativa non come una via che sia contro le imprese o contro i lavoratori ma al contrario sia come correttamente pensiamo debba essere un momento di sintesi tra interessi che non sono contrapposti ma devono sempre di più in un'economia competitive globale essere uniti coniugati e tutelati
Compito della politica evidente in questa circostanza non può che essere quello
Di proporre di confrontarsi io colgo l'occasione lo dico in presenza dei tre leader sindacali per ribadire che almeno per quel che ci riguarda almeno per quel che riguarda la destra
Non vi consideriamo dei nemici riconsideriamo degli interlocutori vi consideriamo dei soggetti che sono ovviamente importanti nella dialettica
E nel confronto per dar vita a quella che vien chiamata la parte sociale e che a mio modo di vedere una corretta gestione dei problemi sociali
è evidente che dovette come del resto fatte riconoscerà la politica identica autonomia qui lasciatemi essere un po'polemico non so se oggi tutti i sindacati sono per davvero autonomi rispetto alla politica come dicono di essere ma chi almeno per quel che mi riguarda si ritiene rispettoso del sindacato
Politicamente rappresentativo in ragione del consenso di cui gode ma al tempo stesso interessato a discutere come facciamo oggi
Ad approfondire se ve ne saranno occasioni e comunque a confrontarsi spero con un minimo di credibilità
E comunque con la doverosa conoscenza di una questione importante come questa beh per chi come me si trova in queste invidiabile condizione
Non c'era assolutamente nulla che potesse portarmi a rifiutare un cortese invito spero di averlo onorato così come meritava e merita l'Assemblea e
Dando seguito ad ulteriori incontro cominciamo a confrontarsi se del caso oltre che sulle analisi anche sulle proposte di legge che in Parlamento ci sono già grazie
Grazie avevano fine
Passiamo ora
Diamo la parola Pietro Larizza segretario generale da noi
Io come prima cosa vorrei
Tranquillizzare l'onorevole Fini su un punto
Io non credo proprio
Che esiste il problema
Dell'autonomia del sindacato rispetto ai partiti
Forse oggi e non solo da oggi esiste un problema dell'autonomia dei partiti dal sindacato queste più verosimile e più concreto sia per i partiti che ci stanno sia per i partiti che possono venire
Però
Però o o
Vedo che avete capito subito
Però
Io ve lo dico siccome
Credo che tra i miei tanti difetti
Il principale tra questi difetti
E quello di dire sempre la mia verità anche quando non è gradita
Io ho letto velocemente quindi col rischio di errore le due relazioni
Politiche
Quella di Bonfante quella del professor Baglioni che altro relazione scientifiche
Poi si parla di proposte per il due mila proposte dalla modernità
E le due cose non riguardano tanto
Perché soprattutto proposte
Che se consentite la UIL conosce benissimo e da tantissimo tempo
Quali sono quelle della concertazione della codecisione della partecipazione dell'azionariato
Che in effetti
Non è che introducono un nuovo modello economico sociale
Cambiano la storia
Economica ma anche politica del nostro Paese
Alla proposte di questa natura non possono poggiarsi
Su una specie di Nostalgia inventata del passato
Nicola nostalgie aumentata del passato perché continua a vedere uno schema
Che io capirei se fosse legato soltanto al patriottismo di organizzazione della CISL
Ma nel schema che io banalizzando
Dico richiama i tempi firme
Di Camillo
Don Camillo e Peppone
Per cui sulla base di un
Sistema politico virtuale c'è chi vuole modernizzare che la CISL
Che vuole fermare il mondo
Che la CGIL per cui è tutta l'interlocuzione
Tra due soggetti non so dominante ed esclusivi nella società italiana uno che vuole crescere è uno che lo impedisce
Ora dal punto di vista egoistico uno schema di questo genere mi fa pure bene
Mi fa pure bene
E potrei citare Dante ragione per cui dico mi fa pure bene
Nella realtà
Il bipolarismo virtuale basato sul moderno e sull'antico avversario
Dunque poi bipolarismo non esistenti in natura crea un solo effetto
Che non si fa un passo avanti
Perché per realizzare questa nuova frontiera della modernità perché tali io la definisco
Che aprirebbe nove possibilità competitive dell'Italia in Europa
Bisogna fare l'operazione inversa
Cioè aggregare
Sollecitare coloro che ci credono
Fare azione culturale per coloro che non sanno perché in Italia
Tutti parlano dei temi
Di dominio corrente come se fossero partite di calcio la concertazione Totti parola concertazione
Chi la conosce chi l'ha studiata io credo che se va bene l'uno per cento di coloro che ne parlano ma forse nemmeno tutti parlano di modello di partecipativi
Ma chi ha studiato esperienze degeneri in altre parti del mondo soprattutto in Europa credo che siano pochissimi mosche bianche
Alla bisogna fare pieno azione di aggregazione
Azione di consenso azione di promozione culturale
Per un Progetto
Che trasforma radicalmente il modello economico sociale
E che di conseguenza produce effetti rilevanti anche nel nostro sistema politico
Quando si parla
Di fronte al ministro del Tesoro mi fermo pure io
Soprattutto in Italia di fronte al ministro del Tesoro ci fermiamo tutti
Quando si parla
Di progetti di questa natura
Noi dobbiamo considerare un piccolo fattore piccolo fattore storico politico di cui siamo stati anche
Anzi soprattutto noi siamo state per i principali protagonisti
Cioè come è avvenuto il modello proporzionale del lavoro in Italia e qual è stato il rapporto con le imprese col sistema capitalistico per la promozione del lavoro in Italia
è stato tutto un fenomeno legata a due
Due grandi veicoli
Legata a due grandi veicoli politici culturale il rapporto di forza
E spesso il rapporto di complicità per il trasferimento di fondi pubblici verso l'impresa
Queste sosta di del grande patto ora attraverso i quali noi abbiamo realizzato la promozione del lavoro in Italia
Il modello che viene proposto
è un modello che ribalta completamente la situazione
Esclude
Una rapporto di complicità e al posto e la complicità c'è la responsabilità in talune circostanze la corresponsabilità
Esclude la corsa quale strumento di regolazione degli interessi
Ma subentrava forse alla conoscenza la partecipazione che non esclusi conflitto ma il conflitto lo relega in una seconda istanza per essere chiari
Brutalizzo e semplifico volutamente
Passiamo dal modello della lotta di classe a quello del potere
Teste e lo schema
Che abbiamo davanti
Questo è la particella codecisione la partecipazione l'azionariato le responsabilità del mondo all'amore il passaggio dalla lotta di classe alla responsabilità con il potere
Se non avviene questo il sindacato e come si alzasse bandiera bianca
Non usa più la lotta di classe come strumento di promozione rinuncia al potere cioè il disarmo del sindacato italiano
E nessun ci Nakata al mondo
Ha mai fatto di Sarmi unilaterale
Quindi la strada è quella perché l'alternativa quelle il ritorno a quel passato
Allora se la strada è quella bisogna chiarire esattamente esattamente il senso illusione fra Dinoi quali sono i termini del problema
Cosa vuol dire la partecipazione azionaria del lavoratore dipendente
Oratorio dipendente non può stravolgere quelle che sono le regole di conduzione di un'azienda e del mercato
Per cui il lavoratore dipendente azionista
Con il voto di lista
Può certamente leggeri i anzi deve leggi di prove rappresentante nel consiglio di amministrazione quindi la gestione ma quelle persone
Per legge per le esportabili da debbono rappresentare l'azienda non il lavoro l'azienda e gli azionisti anche se non sono lavoratori anche se sono come Jordi retina anzi ieri e capitalisti
Cosa diversa
E la Costituzione contemporanea
Dei consiglieri indirizza e sorveglianza
Nelle quali il lavoro in quanto tale rappresentato ed è rappresentato nella forma più originale cioè di tutela di interessi riconosciuti circoscritti e legalizzati
Questi sono i veicoli
Della partecipazione se non ci inventiamo una via che non esiste in natura
Noi alla fine non avremo alleanze
Non faremo azione di consenso
E non faremo nemmeno quello promozione quell'azione di promozione culturale che personalmente considero decisiva per passare dalle enunciazioni di un desiderio alla realizzazione di un patto economico sociale di questa importanza
Questi sono i temi in discussione
Per la discussione di questa materia non si può prescindere dal contesto politico in cui si opera
Pare così questo già ci vogliono leggi
Leggi che regolino in maniera diversa il sistema economico del capitale in Italia
Per fare una cosa leggere bisogna fare tante altre cose
Che l'accompagna
Tra le cose che l'accompagnano
C'è anche quella fondamentale su cui sembra che finalmente siamo tutti d'accordo dell'accesso del capitale lavoro all'interno del capitale di rischio italiano capitale e lavoro attraverso i fondi pensione
Siamo in grande ritardo
E tutte le volte che si accende si tenta di accelerare questo ritardo
Anche con atti recenti come quelle del TFR poi si scopre che il contrasto degli interessi è tale per cui le leggi rischiano diventare assolutamente inutili
Però la verità è questa
Se il nostro percorso è quello della partecipazione
Se il nostro percorso è quello della responsabilità cui bisogna accompagnare il il potere la tastiera su cui ci dobbiamo muovere e piuttosto vasta
E dobbiamo saper manovrare tutti i tasti possibilmente contemporaneamente lì all'interno di un disegno
Condiviso e sostenuto non contrastato
Perché con la premessa conflittuale non andiamo da nessuna parte
E allora se se
La CISL
E il suo segretario generale
Quando avrà finito
Questo schema divertente
E per quanto mi riguarda
Anche con anch'P margini di lucro sociale vanno finto sto schema divertente che non esiste in natura
Per cui c'è promozione
Gli avversari
Ma c'è solo promozione e intorno alla promozione si conta che disponibile che non indisponibile che disponibile va avanti
E chi è contrario dica che è contrario
Non si inventa
Un avversario per dare forza a un progetto
Non si può inventare
Soprattutto non si mette in una società complessa come la nostra in cui Magare tutto può seri con lucidità ha due idee a due progetti UA due soggetti ecco quando finirà
Questa opera
Forse divertente
Ma che non va da nessuna parte e quando si deciderà di passare dal proprio progetto al tentativo di un progetto comune
Del sindacato italiano
Noi credo che siamo insospettabili
E possiamo datare scelte di questa natura
Fatte anche noi nell'incomprensione generale quella volta sì dell'incomprensione generale
Quindi siamo ultra disponibile
Anche noi siamo su questa strana e su questa strada
Per estendere le alleanze e di consensi se esiste nemici debbono essere ora qualificarsi in quanto tale vi ringrazio
Grazie al Pietro Valentino abbiamo la parola all'onorevole Pinza viene esclusa la politiche comuni del Partito Popolare Italiano
Ma per mia abitudine sono sempre portato guardare che cosa si può dire di concreto e come
Soluzione din effetti questo che cercherò di dire anche se non mi sfugge
Tutto quello che c'è
Dietro
Io leggevo la relazione di stamane che ripercorreva in chiave moderna le cose che non si va dicendo da vari decenni non è un caso che le dica dei tempi di Pastore un disegni che nasce da allora
Che oggi D'Antoni sta cercando di portare a compimento e disegno nascita allora perché dietro
C'è una concezione che è quella persona Rist di cui si parlava stamattina anche in una relazione che ho potuto leggere cioè l'idea di fondo che nel momento in cui lo mente alla partecipazione il ruolo che le persone giocano in ogni momento la loro vitalità non accettare persone Crespo
Questa è l'idea di fondo che sta dietro Muni ed essere di fondo che sarebbero vari temi che seria di fondo che sta dietro il personalismo
Questa è la ragione per la quale il sei questa battaglia pluridecennale dal CIS che non si ferma non si ferma mai perché dietro c'è evidentemente un'idea del ruolo della persona
Ma io credo che queste sì anche oltre che fanno parte talmente tanto delle tavole costitutive della CISL che non c'è nessun bisogno che io le richiami richiamo a me stesso per dire l'importanza della Colmar perché ecco questa domanda che io mi faccio
Volete che arriverò rapidamente alla conclusione
Perché questo tema è diventato così bruciante oggi mentre lo è stato per gli anni passati che cosa è cambiato per quale motivo abbiamo cominciato a prendere provvedimenti via
Legislativi sulla sui fondi pensione su questo cose che cos'è che si è modificato
Ci sono di Vega di alcune cose molto importanti
Il primo è che è cambiata radicalmente l'atteggiamento del cittadino nei confronti del capitale di rischio
Ogni anno c'è un bravissimo professore
Che poco prima di Natale fa il punto sul risparmio italiano siccome è una persona che anche dotate di autonomia non si prende troppo sul serio fare i disegnini sul risparmiatore
Al di là dei disegni però la sostanza vera che emerge che negli ultimi tre anni
Gli italiani hanno cambiato il loro modo di impiegare i risparmi in una maniera enorme venti per cento le cose norme vuol dire avere mutato radicalmente le proprie abitudini indirizzando le versi capitale di rischio gli italiani non temono per il capitale di rischio
Non temono più di indirizzare una parte allora capitale vero stilisti hanno passato tutte le fasi la fase del risparmio necessitato
Per sovvenire ai bisogni essenziali da farne risparmio dentato verso la casa la fase del risparmio ed è andato verso i Bot tutto questo è ancora presente
Però una parte resteranno e pieno di tranquillamente orientato dei compro dei capitali di rischio a dare questo
Determinante
Perché poi quel cittadino è larga parte il cittadino lavoratore e quindi è il cittadino che ha già introitato nel suo modo di ragionare nel suo modo di comportarsi l'idea che dedicare una parte dei propri risparmi e capitali di rischio non è niente di particolarmente ma l'ha già colto tale
La seconda questione che è cambiata ma su questo non rientra nei miei minimamente
Ai quello dei fondi pensione che per quanto sia nella fase iniziale finiscono per instillare una cultura nuova che in qualche modo il sapere che una parte del proprio futuro è legato all'andamento degli investimenti che attraverso questi vengono fatti
La terza questione volete vederlo in concreto allora
Finché sono stato fino a qualche mese fa ho avuto il piacere di collaborare prima con il ministro Ciampi boia
Con una il ministro Giuliano Amato abbiamo fatto un gran lavoro per cercare di quotare molte di imprese di prima in Italia vedi prego si votano mai
Ma nel mille novecentonovantanove sopra novantotto suo voluto novantanove non è stato così la situazione è completamente cambiata non è che sono solo guardata migliaia e questo sarebbe ridicolo però se ne sono quotati varie decine molti di questi impresa hanno riservato una parte del loro aumento di capitale si tratta aumento di capitale occupazione punto e basta ai loro dipendenti
Se voi andate a guardare quel successo del mille novecentonovantanove vedrete che alla quote riservate ai dipendenti è stato sottoscritto nel giro di un giorno
Perché vede si possono fare i sondaggi su come ripensa alle persone ma in questo c'è un largo margine di opinabilità è molto più interessante vedere come si comportano
E nel momento in cui la chance in offerta e le ed essa viene accolta e difatti lavoratori decidono di rischiare una parte di ciò che hanno all'interno dell'impresa in cui lavoro loro la loro risposta dal D'Annunzio accuse
Riguardo spetta a quello che diceva stagione simpatica americano e parlava prima cavato un panorama molto interessante divertente anche molto realistico fra le altre cose
Vede oggi il rischio che c'è e che è uno dei tanti significati impliciti nelle nella mondializzazione in queste frasi ormai consuete della globalizzazione ego spostarsi dell'impresa tutto sulla finanza
Le grandi dimensioni sono inevitabili è inutile combattere contro i mulini a vento
Nel momento in cui quasi tutti i Paesi del mondo sono attivi dopo un certo numero di Paesi africani è una parte asiatici siamo e di quei mercati si apre a me di capitalismo dalle parti è inevitabile che ci sia la ricerca della dimensione e quindi che il Polo la questione finanza la questione capitale e giochi giochi molto è inevitabile il problema non è di esorcizzare questo
Il problema è di vedere se esiste e se continua ad esistere al di là di quello che era sulla vicenda all'interno della singola azienda
Un ruolo del mondo del lavoro direttamente nei processi decisionali e no no alla fine dei processi decisionali questo è il tema che poneva l'amico americano di prima
E questa è la grande questione perché la decisione la non è più quella naturalmente stiamo parlando di aziende medio-grandi nodi a Zenga dieci dipendenti non è più l'alternativa dialettica fra lavoratore il datore di lavoro direttamente in azienda bizzarri dove ci si vede
E dove in qualche modo ci si confronta si capisce che ancora così e sono ancora in grandissima parte così
Ma dove le dimensioni sono i grandi Allison è remota e lontana
Oggi vediamo qualche esempio in Italia guardi caso Goodyear è un classico
E allora il problema è quello di capire se si entra nei processi decisionali
Partecipando direttamente alle vicende finanziarie di un'impresa anche da parte di lavoratori o viceversa se si registra le decisioni che vengono prese dal capitale finanziario punto e basta
Ve lo dico perché Guaraldi che c'è un passano diversa e di Fini ha detto cose interessanti anche come posso dire condivisibili in larga misura ma agli Rabelais dalla sua volta politico un'altra forza politica del Polo
Ha presentato tutta una serie di proposte di modificazione della Costituzione in questo momento è la commissione Affari questionari si sta discutendo della modificazione della costa delle della parte la Costituzione che disciplina l'impresa
Allora l'idea di Forza Italia è che sostanzialmente vado espunto dalla Costituzione quella frase che dice che l'impresa oltre che ovviamente obbedire esigenze personali obbedisce a regole di utilità sociale
E nello stesso tempo si immagina di elevare il mercato ha valore costituzionale
Ora interessa poco della del mercato
Ma mi interessa quello che c'è dietro cioè l'idea che in fondo l'utilità sociale in qualche modo sia un qualche cosa che debba essere tolto di mezzo testi che ha un po'distorta della modernità che è l'opposto della vera modernità che è quella di cui parlava
E la banchiere americano prima indietro del quale in definitiva si tratta di un rapporto finanza titolarità dell'impresa punto e basta il resto scompare
Questo lo dico perché è bene avere il quadro in mente
Di quello che c'è ed è per questo che io credo che sia giusta la tesi della partecipazione che si capisce va vista realisticamente non va vista in ogni briciolo un imperatrici mira dipendenti Ama così una da dieci è tutta un'altra cosa il settanta ottanta per cento ebrei italiane più dell'ottanta per cento a dieci dipendenti cosa volete che sia è chiaro che la situazione è completamente diversa
Ma mi pare che tutte le considerazioni che ha fatto adesso
Dicono che le vecchie idee di morire di vari temi come sempre avviene non sono stati i denti la lite impolverate ma sono esattamente il modo per affronta la modernità prego il problema non è di ritardare la modernità quella di disciplinarle quella di governarla
è quello di chi di quello che si può fare
Per agevolare l'inserimento nel mondo del lavoro anche sotto questo aspetto
Di modernità questo il mio parere
Questa è la logica secondo la quale si sono fatte le do più operazioni sui fondi pensioni sulle stock option sulle quali non voglio stare ai tratterà evitando perché sono cose che immagino che tutti conoscono extra conoscono
Se c'è qualcosa sia stato fatto molto indubbiamente anche sui fondi pensione immaginano a quote deducibili dieci milioni al postino di prima che a dieci milioni vuol dire cambiare cambiare molte cose
Io quello che su cui non mi son trovato d'accordo col ministro Visco è stato che abbiamo differente valutazione sull'accelerazione
C'è chi pensa che in fondo questa sì è una cosa che si di pani per proprio conto con inevitabile lentezze fa così da una piccola gioco azione porta la tassazione degli incrementi Paoli patrimonio l'undici per cento chi come me
Pensa che i fondi pensione siano la cosa essenziale allora è portato a dire che occorre una politica cresce immediate
Che dia un'accelerazione fortissima ed è per questo io proponevo grata se se ne fossero dal sei medici che per cento per agevolare Ap la mente la partecipazione è l'accumulazione vedo che D'Antoni detto se ci fossero stati i fondi pensione a stare dalla FIAT non sarebbe stato così io non so quale sia la storia dal fiato so vedo che non D'Antoni vedo che in generale tutti sanno tutto hanno già detto come stanno le cose alza espresso valutazioni definitive
Io sarei un po'più cauto perché quando si dà degli accordi così complessi rapporti bisogna leggerli tutti già legge gli accordi
La Corte industriali bisogna leggi quali sono i diritti richiamato successive questo ma non è questo che mi interessa
Io non so se abbia ragione D'Antoni a dire che si fondi pensione fosso potenziati la vicenda sia non sarebbe così ma non sarebbe stata sicuramente così la vicenda Telecom
Su questo non c'è dubbio perché è questa l'abbiamo verificato e se vedevo dire di una sofferenza sovversiva alberghiere coi dispiacciono quando si amministra restano in un governo si amministra l'insolita vedeva il piacere
è quello che fa un piacere almeno quando si ha un darà memore dei nodi non si risolva Zanuso vedo dall'assedio insomma per la passione di amministratori che abbiamo tutti è per tutta la prima trance delle privatizzazione abbiamo proprio battito questi so
Perché in una sostanziale lontananza del mondo industriale e non esistenza i fondi pensione abbia alludo contare su queste famiglie straordinarie che ormai sono i veri investitori istituzionali italiani sulla partecipazione di altri ma indubbiamente questo
è mancato quindi se è una linea da Nardis almeno per quello che mi riguarda è
La massima accelerazione per quello che riguarda i fondi pensione sul TFR la mia posizione nota l'ho espresso anche pubblicamente io son sempre dell'idea che dall'esterno non si intende non si debba intervenire quando si tratta di danaro che appartiene ai lavoratori
E che interessa le imprese
Loro lo dico con molto fulgore perché a Milano insieme un po'fastidio agro il fatto di dire quello che si pensa nella casa in cui si parla ma siccome ho detto pubblicamente con interviste varie credo mi sia consentito
Sulle questioni del soccorso nomi Ferraio seconda pare che c'ha un gran pasticcio di usato questo termine per indicare i falsi che valoroso governare diverso e non è sagome Zavoli sviluppare questo tema con i capitoli aderenti rimaniamo sempre fermi
Ah della questioni generali e questo non non mi fermo però
Il fatto che sia stati indicata una quota abbastanza consistente non ancora consistenti sia per i letta di deducibilità fiscale per le azioni che sono diffuse alla generalità
E invece un trattamento diverso ovviamente meno favorevole per le azioni che invece sono concentrate sul soltanto su alcuni evidentemente indica una linea di governo favorevole alla diffusione azionario generalizzata all'interno dei lavoratori
Voglio soltanto l'ultima cosa ho finito
E attiene alla problema su quelle sedi tante volte interrogati anch'io con voi due anni fa quando parliamo di questi argomenti di aver disciplina societaria del ruolo del lavoratore che sottoscrive verso pagare è stato fatto è stato fatto anche la legge tra nella legge che porti il nome di Draghi sulle riforme sollevò società quotate però guardate che oggi c'è un'occasione io apprezzo modo che fine abbia detto c'è una proposta di legge discutiamole però gli con doveva tranquillità non è discuteremo Fini e abbiamo un anno in questa legislatura faremo fatica a discutere alcune iniziative di governo e sarà assai più difficile per non dire impossibile discutere per quanto siamo animati tutti al miglior buona volontà di proposte iniziative parlamentari ma io ti dico abbiamo un'occasione l'occasione è il disegno di legge delega che il governo io mi immagino presenterà fra poco anzi credo che il ministro Diliberto debba accelerare c'è già qualche ritardo di troppo nella presentazione della riforma del disegno di riforma del diritto societario
C'è una commissione che ha lavorato un anno e ha lavorato molto bene è una commissione che arrivate conclusioni molto interessanti perché immagina degli organi societari duttili
Non tutto schematizzato prima
Immagine cioè che ci sia una larga autonomia nella larga autonomia ci sia la possibilità di scegliere un siano istanze del vecchio tempo ma anche qualcosa di più simile
Al sistema tedesco che ci sia la possibilità di mescolanza che vadano che si individuano le possibilità di rappresentanza interno dei colossi abitazione io trovo torno bontà modernità in questo disegno di legge delega perché così la modernità è data dalla duttilità
Questo disegno di legge verrà non avere il Governo lo farà proprio verrà apportando le modifiche riterrà verrà nelle Commissioni parlamentari li abbiamo la possibilità di introdurre nella delega se sarà una delega
Qualche principio che permetta di inserire naturalmente a secondo delle situazioni delle Società della volontà
Dei soci medesimi la possibilità di una rappresentanza dei lavoratori la dovesse sia consentita la situazione laddove ci sia la volontà di farlo laddove ci sia la disponibilità
Lo dico così perché il dibattito sulla sulla partecipazione è un dibattito antico è un dibattito nobile è un dibattito che ha ottenuto già risultati in tema di fondi pensione di stock option di società quotate
Abbiamo ancora un anno di legislatura non è moltissimo mai sufficiente probabilmente per introdurre qualche principio che anche sul piano da rappresentanze consentì ottenere dei risultati
Grazie all'onorevole mentre abbiamo la parola a Sergio Cofferati segretario generale notizia
Come ognuno di voi sa meglio anche di chi vi sta parlando i mutamenti delle politiche delle funzioni di un sindacato di organizzazione soprattutto confederale
Cambiano
Queste funzioni mutamenti sono indotti nella stragrande maggioranza dei casi da più fattori che si Conca tendono che a volte diventano particolarmente
Opprimente ed efficace secondo dal punto di vista dal quale si guarda in un arco di tempo breve ecco noi siamo in una situazione che per molti versi a questo tratto dominante
Alla base di molte delle discussioni che facciamo per cercare insieme o disgiuntamente di verificare quali sono
Le politiche nuove o i cambiamenti anche nelle forme di rappresentanza
E di contrattazione che essi ritengono più utile
Se dovessi sintetizzare quelli che mi paiono allo Stato gli elementi più incisivi che all'esterno del nostro mondo della nostra funzione tradizionale ci portano ad una riflessione
Per molti versi così appassionata ma per tanti altri anche così distante nell'ipotesi di merito poi conclusive gli elencherà i cosi
Intanto c'è un cambiamento profondo dei mercati di riferimento del sistema produttivo
E questo non ha ricadute irrilevanti
Quello che era domestico un tempo non lo è più
Oggi bisogna fare i conti non soltanto con la dimensione globale ma anche con i vincoli nuovi che nascono per un Paese come il nostro e per il sistema economico e produttivo italiano dallo stare all'interno della moneta unica nell'Unione Europea
Sono Rizzotti che soltanto due anni fa non erano così stringenti
Cambiano moltissimo
I comportamenti dei grandi soggetti che producono beni o servizi questi soggetti poi le imprese
Sono anche loro interessate da trasformazioni per tanti di loro irreversibili che riguardano l'insieme delle loro caratteristiche non solo quelle dimensionali
Basta guardarlo spaccato dell'Italia che produce
Di oggi compararlo con quello di vent'anni fa qual è l'idea di grande impresa che sia rispetto a quella che avevamo quelli più o meno dalla mia generazione
Quando si discuteva di questi stessi problemi
In una in una società oggettivamente più semplice con un'economia già all'epoca voglio dire venti trent'anni fa interessato da processi di cambiamento però non così vistosi
Sono addirittura cambiati i parametri di valutazione
Molti di voi tante categorie non valutano più la grande impresa sulla base della sua dimensione occupazionale
Ma l'aspetto prevalente è quello della quota di ricchezza di reddito di fatturato che l'impresa produce
Forse non è questa certo la sede ma riflettere un attimo sul mutamento degli stessi parametri di valutazione che poi implicano scelte di priorità e di politiche anche tra di noi un altro momento
Forse non è inutile
Ora cambiano le singole imprese si costruiscono nuovi aggregati
L'uno nell'altro processo impone un mutamento dei rapporti un mutamento oggettivo dei rapporti tra l'impresa e le organizzazioni che rappresentano il lavoro all'interno delle imprese ci sono poi come sapete processi economici in divenire
Noi siamo un Paese da questo punto di vista che sconta dei ritardi e acqua il che
Stretta in più da superare
I processi di liberalizzazione per un'economia che si è per lunghissimo tempo
Corretta su una presenza massiccia
Se ha detto più volte addirittura invasiva dello Stato nella funzione non soltanto di gestore
Ma anche di produttore di gestore di servizi Magri produttore di beni materiali è un è un limite del nostro passato
Caratteristiche stortura che comunque ha prodotto occasioni importanti di crescita in particolare per alcuni territori bisogna aver consapevolezza che quando si comincia a cambiare partendo da una condizione di anomalia come questa
Ci sono accelerazioni che sono date
Dalla dimensione fisica del processo stesso la liberalizzazione il superamento dei Monopoli
Naturali o meno che fossero i processi di privatizzazione qui ci portano in tutto questo per chi fa il nostro mestiere c'è poi l'aspetto fondamentale i bisogni delle persone che rappresentiamo
Sono cambiati profondamente questo arco di tempo
Cambiano perché mutando l'assetto di riferimento dell'impresa dell'economie esterne
Mutano le condizioni della prestazione del lavoro non c'è niente di uguale
A quanto era vent'anni fa neanche nei settori più tradizionali anche in quelli che hanno innovato di meno i modelli organizzativi son cambiati a tal punto che i il compito contrattuale più elementare
Quello che si fa nel rinnovo di un contratto per definire dei parametri di riferimento generali o quello che si fa nella contrattazione nei luoghi di lavoro non è più assimilabile
Voglio farmi un solo esempio ma
Sapete benissimo di che cosa parlo pensate a cosa sono oggi i sistemi di inquadramento nei contratti nazionali
Sono delle convenzioni vaghe e generiche che spesso non hanno più un rapporto purtroppo con la professionalità delle persone con la loro evoluzione e non tracciano nemmeno dei percorsi che consentano attraverso la valorizzazione del di quella che resta il fondamento per un'impresa la ricchezza delle delle del delle prove culturale e professionale dei delle persone che occupa non traccio nemmeno dei dei percorsi in grado di valorizzare questa questa queste capacità la valorizzazione avviene per processi Esterni e qualche volta con un rapporto con le dinamiche materiali di riconoscimento orari e salari che sono del tutto improprie
Ho fatto questi questo rapido elenco
Di quelli che a me sembrano i cambiamenti più rilevanti
Per aggiungere subito dopo che di fronte a queste trasformazioni poi
Difformità di analisi profonde non ce ne sono
Abbiamo anche degli obiettivi comuni che al di là di come vi descriviamo poi sono quotidianamente praticati da chi esercita funzioni contrattuale
Penso che sia un problema di tutti in una fase di cambiamento non foss'altro per ragioni di vita fisiologica del sindacato estendere la propria rappresentanze da vere nelle politiche rivendica tiene l'attività contrattuale maggiore efficacia di quanto non non non non sia stato possibile i momenti passati guardate questa pulsione per un sindacato e naturale c'è sempre
Credo che ci sia in tutte le attività umane far meglio di prima
Però quando le cose non sono ferme ma cambiano l'esigenza di migliorare l'efficacia dei propri comportamenti
E ancor più importante perché m'insegnate non si sta mai fermi ossia in grado di procedere in avanti oppure è inevitabile che la mancanza di linearità dei processi le novità che ti si frappongono tiri cacciano indietro perdi capacità di rappresentare mentre noi tutti
Abbiamo l'obiettivo di estenderla rappresentanza laddove non ci siamo e di estenderla sul piano dell'efficacia anche degli insediamenti più tradizionali nel quale il sindacato è presente
Poi abbiamo un interesse per Kia nella sua priorità fondamentale ancora il lavoro l'occupazione
Di aiutare processi esterni in grado di favorire la crescita e di dare una risposta positiva alla società la nostra priorità allora la trasparenza dei mercati finanziari per parlare di un tema apparentemente lontano da noi
E le sue dinamiche sono importanti perché senza dinamiche positive e senza processi che allargano rendendoli più visibili i meccanismi della della dalla gestione dalla finanza verrebbe meno una dalla condizioni fondamentali per lo sviluppo
Credo che tra di noi obiezioni su questi temi non ce ne siano stati abbiamo
Insisto anche nel nella pratica quotidiana continuato a lavorare perché una qualche risposta comune a questi bisogni venisse dato abbiamo poi tutti insieme l'esigenza di evitare la creazione di un mercato regolato dicevo prima liberalizzazione privatizzazione superamento di Monopoli come processi positivi di liberazione di un'economia ingabbiata
Quello che chiediamo lo chiediamo insieme dei consessi internazionali ovviamente ha una ricaduta con qualche coerenza anche qui è di a vere non un mercato senza regole ma l'esatto opposto
Un mercato con delle regole tant'è che abbiamo insistito molto non solo sull'adozione la clausola sociale delle politiche di cooperazione allo sviluppo della reciprocità nei rapporti internazionali
Nella riduzione del debito come primo fondamento per dare visibilmente il messaggio che i Paesi sviluppati si occupano dei Paesi deboli non per penalizzare con un dumping alla rovescia
Ma per chiedergli il rispetto degli standard dei diritti fondamentali senza soffocarmi sospetto che molti di loro hanno sospetto devo dire non infondato
Ora anche per noi liberalizzazione superamento dei monopoli presuppone avere delle regole abbiamo anche espresso critiche nei confronti di chi ha sempre immaginato di anticipare le privatizzazioni alla liberalizzazione dove si è fatto i risultati non sono stati positivi
Poi abbiamo delle diversità di opinione tra le tre confederazioni
E che anche nella pratica quotidiana emergono mi sia consentito di dire che in verità queste diversità di opinione non sono recentissime
L'idea del risparmio contrattuale e della partecipazione di pastore è un'idea lontana queste diversità non ci hanno mai impedito per Artaud nell'arco di cinquant'anni di fare spesso delle cose insieme di qualche consistenza
Delle quali è giusto anche essere pure a posteriori orgogliosi si tratta di capire se queste diversità
Producono
Tali distinzioni
Come si dice con un pessimo termine di ordine strategico da rendere difficile il resto quello che quotidianamente abbiamo fatto
Io penso che la prima regola sia quella di rendere visibili ed esplicite le differenze non
Non avere atteggiamenti consolatorio troppo surrogare alcunché CGIL CISL e UIL andò su alcuni dei punti che sono stati introdotti
Nella relazione di Bonfanti opinioni diverse per quanto riguarda la CGIL devo dire che le ho ritrovate queste diversità descritte efficacemente con rigore e con rispetto nel relazione del professor Baglioni
Sull'efficacia non avevo dubbi
Mi fa piacere il rigore rispetto che considero un fondamento per la discussione leale
Dopodiché non voglio annoiarvi con le differenze
Le conoscete restano argomento di dibattito tra di noi vorrei soltanto i insistere brevemente su alcuni aspetti che non sono tutti in quel quadro descrittivo ma che si possono aggiungere integrare e che sono problemi comuni da risolvere
Come partecipare ai processi decisionali ho sentito che la domanda rimbalza io credo che ci sia una via che dobbiamo provare a praticare insieme l'avevamo intrapresa poi si è in larga parte persa nella nebbia
Il sistema come se chiamato all'epoca dei diritti collettivi nell'impresa cioè la conoscenza delle intenzioni dall'azienda i diritti di informazione
Via via affinati secondo me sono ancora un terreno di ricerca e di rafforzamento contrattuale
Di una delle gambe possibili della partecipazione
Di io di questo sono molto convinto è cosa diversa dal la la sostanza della ciccia questa discussione di oggi però non consideriamolo come marginale
Anche qui evitando di prefigurare lo dico io perché spesso questo sospetto grava sulla mia organizzazione
Un sistema di diritti collettivi con il quale le organizzazioni sindacali tendono ad esercitare un ruolo improprio non c'è
Nessun veto improprio da esercitare
Io son convinto che la conoscenza delle intenzioni reciproche
Vale per la pratica che è stata chiamata di concertazione vale a maggior ragione nei singoli luoghi di lavoro la conoscenza dell'intenzione reciproche sia sempre un elemento di civiltà nelle relazioni e utile
Poi quando si tratta di discutere delle ricadute delle scelte strategiche di un'impresa
Averne consapevolezza perché ai acquisito per tempo e commentato le intenzioni del tuo interlocutore secondo me importante
Non risolve la sostanza però un sistema più affinato di quanto c'è oggi e un utilizzo di questa strumentazione secondo me andrebbe ripensata faccio notare che come come come ovvio non avevo più il problema della singola Zero del singolo gruppo qui siamo a ragionare nella stragrande maggioranza delle grandi imprese di dimensioni sovranazionali
I comitati aziendali europei sono un passo nella direzione giusta sono per qualche verso addirittura insufficiente
Dovrebbe essere accompagnati poi da un insieme di normative europee quelle legislative per che regolano il mercato del lavoro e inimmaginabile la mobilità in Europa se non ci sono regole uguali tesa ad un welfare che tendenzialmente significhi in Europa
Penso dei contratti europei contratti veri per settori
Penso ad meccanismi redistributivi che non annullano le diversità ma che da qui in avanti li avvicinano secondo criteri uniforme
Sono diritti collettivi sono modalità di possibile partecipazione da sviluppa sul quale almeno riflettere
Poi c'è il cuore del dissenso tra l'opinione della CGIL da un lato quello della CISL ed la vita all'altro io credo che
Lo strumento principe
Da utilizzare per enfatizzare il mercato finanziario renderlo più efficace più largo e più trasparente debba essere considerato quello dei fondi di previdenza complementare
Il nono obiezioni
Men che meno ideologico di principio all'idea che possono stare in campo delle associazioni
Di rappresentanza del lavoratore azionista
Prendo atto che l'ipotesi che è stata qui avanzata è diverso dal modello Alitalia
Del quale abbiamo lungamente discusso e polemizzato in questi in questi mesi è un'altra cosa
Credo però che ci sia un oggettiva vorrei dire quasi fisica alternatività tra i fondi di previdenza complementare e queste associazioni che poi tutto sia disponibile non mi preoccupa
Quello che dovevo decidere è per noi qual è il vettore principale
Sapendo che non tutto e mobilitati dallo stesso modo e soprattutto una volta che lo mobility non tutte le ricadute sono uniformi io credo che si debba dare prevalenza assoluta ai fondi di previdenza complementare per due ragioni non per una sola la prima perché ha un'utilità non marginale sul piano delle tutele previdenziali stante il fatto che abbiamo un modello di sistema
Previdenziale diverso rispetto a prima e soprattutto per i più giovani questo sarà risolutivo di comportamenti di massa
Che non si possono per intero prevederne
L'altro e che l'uso del risparmio del salario differito deve avere un canale prevalente perché non mi convince l'idea che si possono si debba stimolare magari involontariamente
Ancora una ripresa che potrebbe diventare eccessiva se tutto si esercita di risparmio il problema che abbiamo e l'altro
Di liberare molto risparmio verso investimenti produttivi mi permetto di dire in qualche misura che verso il consumo che non è cosa che fa male
Alla alla alla salute
La la terza cosa
E che tiene insieme il tutto considerata la intanto un fa preoccupazione
So che qualcuno è quello già hanno di fatto più volte con questo argomento non son testardo una preoccupazione personale molto forte ma anche un'opinione radicato nella mia organizzazione il problema è quello di evitare la doppia appartenenza del lavoratore lato che parte lesa come regola
E io credo che sia utile la distinzione di ruolo e che la distinzione di ruolo si basi su scelte che hanno gli assetti contrattuali delle forme con le quali come dicevo prima si mobilita anche risparmi del salario differito scelte molto nette
Ho paura dei comportamenti di medio periodo
Promossi da soggetti di rappresentanza ampia articolata come siamo noi se le scelte iniziali non sono univoche
Non voglio dire con questo che scompare il sindacato sciocchezza
Penso però che possano nascere se non c'è nettezza di scelte una forma di rappresentanza diversa
Da quella che ci ha permesso di essere un soggetto confederale
Io tengo moltissimo per la storia della mia organizzazione per convinzione intima alla dimensione confederale guardate che in Europa poi bisognerà decidere qual è il carattere del sindacato che si misura in Europa quello sovranazionale
Noi abbiamo una diversità rispetto agli altri che ha un valore al quale sinceramente io non voglio rinunciare ricordo dal racket è la confederali ITA la preoccupazione che ho continuato ad esprimere cioè con la quale io
Di nuovo con riconfermato la mia opinione qui oggi è questa
Io credo che sia legittimo con pacatezza continuare a questa discussione per quanto mi riguarda la disponibilità cioè vi segnalo che questo è il problema secondo me più esposto nonché cambia il Messina Kato scompare no il sindacato può restare ma muta la sua funzione se muta la sua funzione può non essere più un sindacato confederale e questo lo considerare davvero non sconfina
Sergio Cofferati diamo la parola alla dottoressa grida Vanna vicepresidente nella Coppa
Mi fai perdere
Ma allora intanto io voglio ringraziare D'Antoni e la CISL
Per l'invito a questo convegno che se non altro ci dà modo di iniziare una riflessione
E forse inizierà anche fare una strategia su quello che deve essere la nostra il nostro settore industriale panorama industriale del nostro Paese
Questo perché mi sembra che si stia parlando e discutendo su un modello senza renderci conto in realtà di cosa Italia oggi cita vale a dire mille due un milione duecento mila imprese artigiane e in meno di trecento mila imprese industriali
Quindi mi sembra che una prima linea riflessione vada su quello che
E il tema ricorrente di questi giorni che attiene alla al problema della crescita di impresa e quindi del mercato dei capitali in primis
Ma intanto sulla partendo proprio dalla dall'intervento dell'onorevole Pinza sulla riforma del diritto societario è vero che esiste un progetto di riforma della Commissione Mirone
Su cui la nostra conficcò nella nostra confederazione esprime una condivisioni di massima
La nostra preoccupazione legata al fatto che però viene lasciata nuovamente un'ampia delega al Governo
In sede di legislazione secondaria quindi questo comporterà
Necessariamente che rischieremmo di avere una legislazione con un vi vedo diverso una diversa applicazione delle normative in corso in funzione di una compagine sociale che potrà essere differenziata e a seconda della ricorso dei menu al mercato dei capitali
Quindi sebbene vediamo per una volta non una legislazione è una legge che va a che impone nuovamente
Un limite dimensionale legandola quindi alla quantificazione degli addetti che lavorano all'interno dell'impresa
Ma vediamo con favore l'introduzione di una legislazione che faccia riferimento sulla scelta che l'impresa fa su ricorso del mercato dei capitali o meno
Rimane da verificare poi tutto quel grado di autonomia
Che in realtà l'impresa dovrebbe avere per non fa vedere non far venir meno la necessità di la libertà di iniziativa economica i diritti di proprietà che attengono esclusivamente all'impresa
Ci preoccupa molto però ci preoccupano molto alcune indicazioni e fortemente contrarie che stanno di cui credo si stia discutendo anche in questi in queste settimane e che mi permetto di sottoporre anche all'attenzione di D'Antoni della CISL
Io so che stamattina Giacomina segretario della Confartigianato ha spinto molto per l'approvazione dell'emendamento a quattordici bis collegato alla Finanziaria
Beh io vi dico fatte facciamo attenzione intanto perché di colpo ottanta mila imprese industriali verrebbero obbligatoriamente di fatto classificate come imprese artigiane cancellando in questo modo una parte importante del settore industriale
Ma non ultimo la preoccupazione che e la riflessione che mi permetto di rivolgermi e che nuovamente se passa questo emendamento vi sono si introducono dei nuovi limiti legati al numero ventidue dipendenti
Per cui l'impresa che ha ventidue dipendenti passa artigiana
Allora che succede per l'impresa S.r.l. di venticinque cosa credete che non voglia accedere a un settore che gode di agevolazioni e fiscalizzazione diverse
Quindi questo comporta anche una riflessione sul mantenimento dei posti di lavoro ve lo dico perché questo provvedimento sembra che passi come una difesa corporativa è un interesse di bottega la Confapi ha in realtà non è così se vogliamo noi siamo ben felici che l'artigianato cresca
E che abbia accesso al mercato dei capitali ma allora riflettiamo su che cos'è l'artigianato perché probabilmente la collocazione giuridica e costituzionale
Che il il legislatore ha dato nel quarantacinque non è più valido pare la figura dell'artigianato di oggi
Lo dico anche perché dovendo costruire un modello che va verso la partecipazione e questo non può essere poi Sisto da un contesto di studio e di riflessione di diritto societario di riforma dell'artigianato
Pur sapendo che questo modello partecipativo non deve essere esteso obbligatoriamente all'impresa
Intanto perché esiste ancora nelle in prese quelle a chi anche noi rappresentiamo una forte identificazione tra la proprietà l'amministrazione e il comparto dei soci
Quindi ha di fatto ha molto spesso il socio è anche colui che amministra e molto spesso a nonostante in questo ultimo periodo in questi ultimi due anni stia cambiando
Si fa difficoltà ad accettare l'intervento in azienda di enti e istituzioni figuriamoci della figura del lavoratore
Ma lo dico anche con la consapevolezza partendo da un presupposto da un fatto che riguarda che attiene al nostro modello contrattuale
Vale a dire la seconda il secondo livello di contrattazione e inutile nasconderci che nelle piccole imprese non cent'allora esistono poi delle distonie noi parliamo di premi di risultato il sindacato parla di premi di produzione
Esiste quindi tutto un percorso e un acculturamento che permettetemi di dirmi deve essere affrontato da entrambe le parti
Anche perché purtroppo abbiamo visto che l'approccio al premio di risultato di produzione
Doveva essere un fattore premiale in realtà è stato visto e fatto dal sindacato come in funzione puramente nominalistica perdendo quindi di fatto la possibilità di premiare il il dipendente che non meritava all'interno della stessa azienda
Allora io non dico di no al modello partecipativo dico solo che siccome per me il termine partecipazione ha un'importanza a un'etica un'importanza molto
Occorre prima di tutto creare lavorare per la creazione del partecipazione nel lavoro prima che all'impresa
E su questo direi che abbiamo ancora molta strada da percorrere insieme su cui riflettere insieme se il sindacato vorrà
Vorrei anche lanciare la riflessione sul fatto che oggi esistono poi nuove forme di lavoro atipico
E a fronte di un aumento della qualità del lavoro diminuisce all'interno dell'impresa alla stabilità dei rapporti di lavoro
Quindi come contemperare questo modello nuovo modello organizzativo che comunque e in corso e che riguarda anche le nostre aziende medio piccole
E inoltre una riflessione sulle a simmetria che si creano tra al mercato dei capitali e mercato di lavoro per cui e chiaro può essere un modello direi su cui provare a discutere su cui provare a disco a riflettere in un obiettivo però ripeto di medio lungo periodo se non altro perché oggi le aziende sono talmente piccole dimensionalmente per cui credo sia difficilmente inseribile proponibile il modello attuale
Chiaramente mi rendo conto che occorre andare anche oltre e quindi siamo perfettamente disponibile comunque a
Creare e a riflettere con voi su quali strumenti siano più appropriati per inserire per lavorare sulla costruzione di questo modello
Sulle procedure che devono essere quanto mai trasparenti per la creazione comunque di fiducia regole che non de prima no le aspettative dei lavoratori e le attese delle aziende grazie
Grazie
Inviterei a stare seduti tranquilli andiamo avanti velocemente e andiamo verso le conclusioni
Ecco darei la parola all'onorevole di diagnosi Alfonso del Partito della Rifondazione Comunista
Politica
Ringrazio gli amici della CISL UIL
Per l'invito rivoltoci e per l'opportunità di dire qualche parola
Io vorrei fare
Una premessa vuole fare qualche considerazione di carattere generale con molta franchezza
In fondo l'onorevole Fini ha lisciato il pelo
Dal suo verso io tenderei di più arruffato nel senso contrario
Ponendo la vostra riflessione qualche spunto critico che derive indubbiamente da una mia concezione di carattere generale per cui al modello partecipativo preferisco il modello conflittuale ma cercando di contestualizzare entrambi e vedere se si può portare avanti la discussione
Di qualche passo
C'è una cosa che mi ha colpito nelle relazioni che ho sentito di questa mattina purtroppo non tutti perché poi ho dovuto occuparmi del modello tedesco nel senso del modello elettorale
E non dal modello economico oggi una giornata tutta dedicata ai modelli tedeschi ma mi aveva colpito molto nella relazione del professor Lorenzo Caselli ma poi la cosa ripreso anche da sua pelle la contestualizzazione
Nel mondo globalizzato e nel modo di produzione post fordista del modello partecipativo e dell'idea dell'azionariato dei lavoratori dipendenti
Ora naturalmente il dibattito sulla globalizzazione
Sulla sua inevitabilità sulla sua bontà oppure sulla sua evitabilità in su le disgrazia sociale che porta molto ampio e non intendo risolti
Certamente io credo che sia possibile leggere le trasformazioni intervenute mi soffermo su questo punto
Nel modo di produzione nel mercato del lavoro almeno in questo modo io credo che nel mondo siamo di fronte a una tripartizione del mercato del lavoro
Nel senso che aumenta il rapporto di lavoro dipendente questi sono i dati e le previsione che l'oeil fa almeno fino al due mila cinquanta dato su cui è possibile fare una ragionevole previsione ma questo mercato del lavoro si suddivide essenzialmente in tre grandi tronconi
Un nucleo sempre minore e sempre più ristretto
Di persone che garantiscono la continuità della produzione tradizionalmente intesa e cioè i lavoratori e lavoratrici a tempo pieno indeterminato
Una parte sempre crescente per la maggiorazione dell'offerta sul mercato del lavoro di disoccupati e di inoccupati e un'area vastissima non facilmente definibile sì stiamo tentando di farlo a livello legislativo
Di lavori precari retti da contratti atipici
Ora di fronte a questo quadro l'interrogativo che pongono un pretendo che D'Antoni mi risponda ma lo consegno la discussione
E che noi pensiamo realmente
Ingessare andò il primo troncone dei lavoratori a tempo pieno indeterminato dentro un rapporto partecipativo con l'azienda
Tramite l'azionariato dei lavoratori dipendenti che altri chiamano e giustamente finanziarizzazione del salario e del salario
Posticipato come nel caso del Tfr
Di risolvere il problema
Che invece a me pare un grande enorme problema di civiltà e di democrazia
Di ricomposizione almeno tendenziale di questi diversi tronconi nei quali la globalizzazione a diviso il mondo del lavoro dipendente
Mi pare questo un argomento di riflessione la mia risposta evidentemente no si intenda non ha nulla in contrario di fronte al fatto che un lavoratore dipendente ricorra per problemi di reddito alle azioni
A suo tempo si ricorrevano i botta e ai CCT quando questi hanno diminuito la loro redditività i lavoratori in quanto cittadini si rivolgono al mercato azionario e ciò testimonia del successo della privatizzazione dell'azione in stazione di imprese pubbliche
Ma questo riguarda la poveretta di reddito di cui i lavoratori italiani
Ultimi occupa in ultimi nella media europea sono tradizionalmente afflitti questo non comporta affatto né un modello né un Progetto dei democrazia economici seconda questione ancora su questo terreno se mi permettete vado molto rapidamente
Per affrontare i problemi di sviluppo su questo scenario mondiale e non guardando il mondo semplicemente dagli occhi dell'America e neanche da quelli dell'Italia del nord
Noi abbiamo o non abbiamo un problema anche di contestare le scelte produttive di oggetto della produzione che vengono fatte
Pensiamo che il mondo si sviluppi come si è sviluppato
Per dirla con gli economisti nei trent'anni Doro della posta bellico
Nel quale l'automobile il volano dello sviluppo economico pensiamo e riteniamo che ci debbano essere altre possibilità che ci siano dei bisogni ricchi umani inevasi cui il mercato non risponde qui guardare
Se il consigliere allora non è forse meglio
Impegnare ad esempio è salario differito invece di fare cause etiche discussioni sul problema del vincono il vincolo del Tfr
In una possibilità di intrapresa in settore che non siano quelli tradizionali del mercato e non siano quelli deputati al Welfare State
Contestando con una capacità di produrre di soddisfare il bisogno di creare una comunità operante l'ordine sociale economico esistente che a diversi livelli e con diverse gradazioni tutti comunque consideriamo insoddisfacente
E allora da questo punto di vista appare francamente strategicamente
Insufficiente quanto meno se non addirittura sbagliato un modello che pensi ha un azionariato del lavoro dipendente i lavoratori dipendenti o anche ha un azionariato diffuso
Ma terza questione
Poiché e giustamente dal punto di vista della consequenzialità logica il tema dell'azionariato e e visto all'interno del tema più generale della democrazia economica mi domandavo sentendo le relazioni questa mattina ma di cosa stiamo parlando
Che diciamo così visione concreta del mondo abbia allora faccio un esempio
Lo citava Pezzotta all'inizio poi la cosa si è un po'perso
La questione della figlia
Non so come voi la pensiate
Se devo dedurlo delle dichiarazioni dei dirigenti sindacali sui giornali
Noto delle grandi differenze però io mi domando e vi domando
Ma davvero
Qualcuno pensa che il matrimonio tra la General Motors e la FIAT tuteli l'autonomia della FIAT i lavoratori e i suoi stabilimenti
Davvero pur esistendo un altro opzioni in campo che mi sembra a occhio non solo un grande tecnico immensamente superiore quella dalla Danner tedesca
La scelta del gigante americano
Che insiste per sovrapposizione sugli stessi modelli sugli stessi spezzoni di mercato rappresenti un futuro credibile per il lavoro nelle imprese automobilistiche
Davvero noi pensiamo tutto queste che fine faranno gli stabilimenti e gli stessi piccoli azionisti della FIAT e disporrà del famoso venti per cento
Ma non è solamente questo il punto perché uno può rispondere si può rispondere no sono analisi e sono prospettive del potesse anzi Ale che in un altro Paese
Ordinato democraticamente una scelta di questo genere sarebbe stata oggetto di una discussione del governo di una discussione del Parlamento di questa scelta non si sa nulla
Nessuno è stato in grado di intervenire a meno che non l'abbia fatto essendo preventivamente consentaneità con essa in modo del tutto sotterraneo
E allora perché questo coro di consensi questo applauso tranne qualche secondo me naturalmente lodevole eccezione
E ho paura
Che questo derivi dal fatto che sostanzialmente si pensi che in fondo la politica può poco o non può nulla rispetto alle grandi scelte di concentrazione
Che i poteri in cui e deputata esercitarsi alla democrazia non hanno in realtà un reale potere sul capitale finanziario
Le grandi multinazionali si pensa di spezzare questo attraverso un azionariato popolare a me pare francamente una prospettiva troppo limitati
Ultima considerazione prima di una modestissima e banale proposta
Giustamente sempre dal punto di vista consequenziale della logica consequenziale il tema del modello quasi partecipativo si basa sulla non solo accettazione ma l'esaltazione della concertazione
Ora io non sono un fautore della medesima avendomi dichiarato per un modello conflittuale ovviamente modello conflittuale un po'più articolato di quanto io lo posso esprimere ore
Ma dobbiamo pure diciamo così dare un giudizio non tanto sul passato Della concertazione ci ha prodotto del bene o del male questa discussione può continuare all'infinito ma se se esiste ancora o meno
E qual è l'atteggiamento del padronato che mio parere la scelta anche della presidenza della Confindustria quindi che ha molto bene
Cioè non quello di mettere in discussione in modo radicale
Il contratto nazionale e le residue difese dei diritti dei lavoratori attraverso l'appoggio al referendum radicale sui licenziamenti ultimo fragile ahimè baluardo rimasto di una cultura giuslavoristica che invece si era sviluppata
Almeno finora alla metà degli anni ottanta in modo consistente aveva fatto di questo Paese una delle avanguardie nella tutela dei lavoratori nel contesto europeo
Allora non c'è più niente da fare bisogna semplicemente diciamo così pensare al conflitto di classe nudo e crudo
Alla battaglia solo da Sanza corna istanza piazza come avrebbe detto Niccolò Machiavelli tanti secoli fa no naturalmente
Le cose da fare sono molte anche dal punto di vista della democrazia economica ma allora perché Sergio D'Antoni e amici e compagni della CISL UIL non ci decidiamo a recedere da un atteggiamento è una discussione che è quanto di più e improduttivo io abbia mai visto nella mia vita e cioè se le regole della democrazia sindacale siano esclusivamente a fare interno dell'organizzazione sindacale o sei S debbono essere fissate almeno nei loro pilastri essenziali da norme legislative
Io francamente penso che se il sindacato avesse assolto bene questo compito non ci sarebbe problema
Ma siccome questo compito non è assolto bene e soprattutto ne sono fuori quella fascia crescente di lavoratori atipici precari che non sono immediatamente rappresentati
Norme di legge su questo terreno vanno poste
Perché allora
Non ricominciamo proposta minimale e banale lo dico io volutamente però Santi Dio finalmente concreta e fondata con i piedi per terra e alla portata possibile
A riscrivere queste leggi
A ridefinire co-conduttore oggetto peraltro su cui c'è una larga convergenza presente in Parlamento le leggi della rappresentanza
E dunque dare forza a un agente unico contrattuale nei luoghi di lavoro che poi sceglierà il modello partecipativo sceglieranno dello contrattuale
Completo quale sceglierà di mettere i TFR nei fondi pensione oppure di fare delle innovazioni dal punto di vista della creazione di nuovi settori economici non lo so sceglierà lui democraticamente perché definito con regole certe
Nella sua rappresentanza a me parrebbe questa la prima elementare misura di base per parlare di democrazia economica come nella democrazia politica
Essa non parte mai dalla cima della costruzione cioè dal Presidente del Consiglio parte sempre dal nucleo della vita civile così
La democrazia economica parte dai luoghi di lavoro o di questo enorme bacino di lavoro diffuse in materiale che sono oggi le nostre grandi città
E vi ringrazio per la cortesia dell'attenzione
Grazie all'onorevole Zani diamo la parola al dottor Giancarlo Elia Valori presidente dell'autostrada Vespa
Per tornare a scritto
Io ritengo
Quanto mai opportuna l'iniziativa che la CISL ha promosso anche al fine di analizzare riflettere sui complessi nodi relativi anche alla partecipazione dei lavoratori ai processi di trasformazione del sistema economico
Che si stanno manifestando in modo tumultuoso sotto i nostri occhi
Credo che la problematica della democrazia industriale come è noto non è nuova
Ed eresse indubbiamente riconosciuto alla CISL
Il merito storico di aver proposto un modello fondato non sulla contrapposizione o sull'antagonismo sociali bensì sulla partecipazione e sulla ricerca e la valorizzazione dei punti di contatto e di integrazione tra gli interessi del mondo degli imprenditori e quello dei lavoratori
Noi sappiamo peraltro bene
Con quanti ostacoli questa cultura della solidarietà abbia dovuto scontrarsi ostacoli di natura ideologica
Ma anche esplicitamente politica che hanno di fatto vanificato una chiara indicazione che era ben presente nello stesso dettato costituzionale
Noi tutti ricordiamo le complesse matrici dell'articolo quarantasei della Costituzione
Che avrebbe dovuto costituire il vero e proprio paradigma generale del sistema delle relazioni industriali laddove esso prevede che anche ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro
Ed in armonia con le esigenze della produzione la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare nei modi
Nei limiti stabiliti dalla legge dal ha soprattutto alla gestione delle aziende
Questa sorta di super norma costituzionale appunto della sua importanza come pure dall'alto della sua piena corrispondenza agli indirizzi diffusi negli altri ordinamenti ispirati ai valori della democrazia sociale
è rimasta si può dire lettera morta
è stata in pratica possiamo dirlo retrospettivamente travolta la differenza di ampi settori del mondo del lavoro come pure da ampi settori del mondo imprenditoriale
Evidentemente un sindacalismo vecchio ispirato al mito della lotta di classe così come pure al capitalismo di tipo familiare
Impermeabili ai principi della concorrenza del mercato non potevano Inca alcun modo cogliere la grande novità presente nel dettato costituzionale
Per la verità tenta antinfortunistiche generosi di rinnovare la cultura delle relazioni industriali non sono mancate o Gianrico ho ho voluto giacca ricordare l'azione costantemente portata avanti dalla CISL
E che non è possibile
Non rammentare ancora il dibattito che si svolge sul finire degli anni settanta intorno a questa tematica per impulso di Mondoperaio
Proprio per liberare la cultura della stilista al più di una ideologia improntate ai miti dell'antagonismo e della contrapposizione personalmente io sono profondamente convinto che tutti questi vincoli e queste incomprensioni abbiano alimentato un grave ritardo e che soprattutto continua a condizionare negativamente lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese incrementando un differenziale negativo rispetto agli altri Paesi europei d'altra parte è innegabile che il sistema delle relazioni industriali ha registrato nel tempo credo una profonda trasformazione con l'avvio di esperienze sicuramente innovativo
Noi possiamo affermare peraltro che la cultura dei diritti che trova la propria traduzione normativa dello Statuto dei lavoratori non può essergli in nessun modo ritenuto in contrasto con il principio della solidarietà a ben vedere infatti la cultura dei diritti postula una piena adesione ai valori della solidarietà e della partecipazione e credo che in nessun caso può tradursi un assetto sociale diviso in campi trincerati in costante conflitto tra loro io dicevo poco fa che il sistema delle relazioni industriali si è profondamente evoluto sotto la spinta di mutamenti economici sociali e culturali del Paese perdendo progressivamente alcuni dei connotati tradizionali ormai divenuti inattuali io penso in particolare
Anche alla crescente importanza della contrattazione aziendale
Che ha il merito di decentrare al giusto livello decisioni economiche sociali che non possono non tener conto della profonda articolazione territoriale e settoriale del tessuto produttivo del nostro Paese penso ancora i grandi progressi che l'Italia sono stati realizzati grazie alla concertazione
Se l'Italia è uscita dalla vecchi degli anni ottanta credo che è riuscita a risanare i suoi conti e ad entrare nell'Unione monetaria cioè dovuto in larghissima misura la consapevole affermazione
Della cultura della solidarietà che si espresse in concreto proprio nelle procedure della concertazione
Questi dubbi e quindi questi indubbi progressi non possono però in nessun caso soddisfatti
Tra il modello prefigurato dall'articolo quarantasei della Costituzione
E la realtà dei fatti sussiste tutta una grande distacco che che tende ancora di essere colmato attraverso un quadro di interventi coraggiosi e coerenti
E al riguardo basti pensare anche alla redditività che ancora pesano come matti gli sullo sviluppo economico intendendo di sfruttare le opportunità enormi che sono offerti dalla new economy scoraggiando la presenza in Italia
Di investitori internazionali che non a caso preferiscono operare in altri Paesi europei dove riescono a trovare condizioni molto più allettanti d'altra parte
Si stanno verificando una serie importante di condizioni
Che non sono non consentono ma al contrario postulano il compimento di un coraggioso
Passo in avanti nelle relazioni industriali credo che nel volgere di pochi anni l'economia italiana è stata coinvolta in un processo di privatizzazione che ha pochi uguali nel mondo nuovi settori produttività perché stanno diffondendosi
Soppiantando le attività più tradizionali
E la nostra economia e si sta così così come dimostra avete ricordato il recente accordo tra la FIAT era già morto
Credo che in una
Realtà economica
Che è divenuta in confrontabile non solo con quella di dieci anni fa
Ma anche con quella di cinque anni fa le relazioni industriali non possono evidentemente rimanere immutate
Il nostro sistema economico anche se in modo perfettibile si sta trasformando in una vera economia di mercato
Informata ai valori della trasparenza e della competizione
Non abbiamo più volo oligarchie salotti buoni che fanno il bello e il cattivo tempo
Ma un terreno economico aperto all'ingresso di nuovi soggetti di nuovi capitali di nuovi programmi imprenditoriali
E cosa determina tutto questo cioè sul versante sindacale
Sono convinto che la trama di un nuovo assetto delle relazioni sindacali
Debba essere iscritta in termini nuovi con coraggio dagli imprenditori e dalle associazioni sindacali senza rimanere impigliati limiti non solo del passato remoto
Ma anche di quello più più prossimo
E in questo futuro auspicabile assetto non potremo ritengo fare assolutamente meno punto di tenere conto degli esempi che vengono dagli altri Paesi europei
Un capitolo importante per esempio quella di strategia può essere ha presentato dalla riproposizione della partecipazione dei lavoratori al capitale dell'impresa in cui esse operano questa partecipazione costituisce infatti lo sviluppo naturale della cultura della solidarietà che deve essere ha forzato soprattutto nell'ambito delle imprese
Che operano in settori dei pubblici servizi ma questo punto cuore chiederci se esistano e quali siano gli strumenti atti a favorire un processo i lavoratori vengono sicuramente con grande interesse
E che ci sono ne incontra nessuna remora di ordine culturale nel mondo i lavoratori né in quello degli imprenditori che ormai si sono liberati dalle miopie proprie
Di un capitalismo fan familiare noi a riguardo dobbiamo dire che purtroppo gli strumenti sono veramente limitata
Solo sotto la sollecitazione del diritto comunitario e in particolare a lungo la seconda direttiva sulle società è stata introdotta nel mille novecentottantasei nel codice civile
Una norma che consente alla società di anticipare i propri dipendenti il controvalore per l'acquisto la sottoscrizione delle proprie azioni
Proprio al fine di favorire come avviene in tutti gli altri Paesi della Comunità il cointeressamento dei lavoratori alla gestione dati impresa bene
Qualche altro spiraglio e dato alle norme codicistiche che consentono l'assegnazione straordinaria di ultimi sotto forma di azioni e la riserva di quote nuove emissioni azionarie a favori dei dipendenti de I dunque che l'unica esperienza di rilievo
Che è stata fatta in questi anni è rappresentata dalla riserva a favore dei lavoratori di quote significative di offerta pubblica di vendita di azioni nell'ambito del processo di privatizzazione il meccanismo utilizzato costantemente come ovvio consiste nell'offrire ai lavoratori la facoltà di utilizzare a questo fine le quote
Chi ha serie disponibile ad ottenere prestiti a condizioni vantaggiose
Questa esperienza esperienza non soltanto teorica ministro Amato lo sa molto bene praticata con risultati costantemente positivi come è stata dimostrata dalla recente dismissione di Autostrade
Mi domando dunque se non sia venuto il momento
Di studiare misure di carattere fiscale o altro specificamente rivolti a favorire una partecipazione azionaria che tanto i lavoratori quanto gli imprenditori c'è certamente a ospitano
Concludendo voglio poi lamentare
Cioè tutti esempio della presenza dell'azionariato dei dipendenti dell'assetto proprietario della Società Autostrade
Credo che costituisce un importante elemento di stabilizzazione nella gestione sociale che certamente anche questo concorrerà fortemente al mantenimento di una positività dinamica
Di relazioni aziendali soprattutto con un sicuro beneficio dell'impresa per i lavori tori e che soprattutto non dimentichiamo per gli utenti grazie
Grazie la parola al dottor Stefano Parisi city manager del Comune di Milano
A proposito di partecipazione qua la partecipazione a un po'il calvario
Fra
E ora facciamo calare ancora di più perché parlo della pubblica amministrazione che un noto argomento noiosissimo
Allora no idee mi hanno l'accisa mi ha invitato a parlare del tema della della dei modelli partecipativi all'interno delle imprese pubbliche io lo farò in maniera per flash perché ovviamente il tema è molto delicato però sicuramente oggi ne viviamo nella realtà del settore pubblico inteso in senso esteso
Una una serie di criticità per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni in senso stretto
Abbiamo una forte crisi del ruolo delle pubbliche amministrazioni una forte crisi della loro efficienza e l'efficacia e un forte problema di taglio della del delle spese strutturali all'interno dell'amministrazione pubblica
Dall'altro verso per quanto riguarda le imprese pubbliche in senso lato dei servizi di pubblica utilità in particolar modo di quelli locali scusate se mi riferisco in particolar modo a questi esistono fase di grande trasformazione ma anche di di crisi per certi versi perché la grande trasformazione l'apertura al mercato le privatizzazioni la norma sul futuro sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali
Ma dei dati strutturali di funzionamento del sistema che ci tengono ancora molto
Molto lontani
Faccio ad esempio il caso ovviamente di settori come quello dei trasporti delle regia
O dei rifiuti dove il tema dei costi di delle impresa il tema della struttura dei costi delle imprese è un tema che ci tiene lontanissimi ancora dalla passi possibilità di fare effettivamente efficienza all'interno del servizio
Allora io credo che
All'interno di questi due aspetti il lo strumento della partecipazione se beninteso può essere uno strumento molto importante torniamo un attimo
Alle pubbliche amministrazioni
Oggi noi abbiamo all'interno della pubblica amministrazione in senso stretto una trappola mortale che riguarda il lavoro pubblico là dove ci sono retribuzioni troppo basse produttività troppo basse motivazioni troppo basse
Da questo livello da questa trappola in cui ci troviamo dobbiamo poter uscire
E purtroppo non è sempre facile uscire da questo perché facciamo dei buoni contratti nazionali e sappiamo che però a livello locale poi questi contratti nego nella contrattazione integrativa vengono un po'utilizzati non appieno
Ma esiste di fondo un un una riflessione che va fatta all'interno il lavoro pubblico e su questa riflessione se non è è importante intervenire col tema della partecipazione oggi il lavoratore pubblico
Ha molto prevale nella sua nella sua filosofia
Parlo in prevalenza non è ovviamente ci sono molti casi di tipi di personale e pubblica amministrazione che non ragionano così
Però prevale all'interno la pubblica amministrazione un rapporto con l'amministrazione tre stesse più di diritti acquisiti che il lavoratore a nei confronti dell'amministrazione pubblica che in quanto tale deve garantire maggiormente
Che non nell'interesse del lavoratore del dipendente agli obiettivi di efficienza e di efficacia del servizio che l'amministrazione deve fare questa appartenenza agli obiettivi di fondo della pubblica amministrazione
Così scarsa che c'è all'intera pubblica amministrazione è un problema molto delicato ed è lì che secondo me a mio avviso si può intervenire innanzitutto
Con un ruolo del sindacato che non deve difendere ovviamente questi atteggiamenti
Il problema del lavoro pubblico è un problema ormai che va della sua dignità oggi non è dignitoso più lavorare interna pubblica amministrazione
Ridare dignità al lavoro pubblico vuol dire ridare motivazione
Ridare incrementi retributivi che non si possono appiattire soltanto sull'inflazione programmata ma ci deve essere una nuova politica retributiva l'intera pubblica amministrazione che ridia dignità al lavoro pubblico però bisogna anche misurarsi con l'efficienza e con la produttività del servizio allora
Siccome però nello stesso tempo ne abbiamo un problema grave che quello che dobbiamo ridurre il peso dell'amministrazione pubblica all'interno della dell'economia nazionale
Franco Bassanini civici un giorno sì e un giorno che dobbiamo far tornare le pubbliche amministrazioni al core business dobbiamo esternalizzare molte attività attività che oggi fa la pubblica amministrazione che possono essere fatte tranquillamente fuori dal diritto amministrativo
Questo è molto importante cioè la pubblica amministrazione è in molti casi inefficiente
Perché opera nel diritto amministrativo io il Comune di Milano da ottanta mila pasti al giorno e compra l'insalata una volta l'anno con gara europea assolutamente demenziale è un sistema che da cui bisogna uscire allora qui però interviene uno strumento molto importante perché ci sono due TIR due modelli uno il modello che alcuni comuni adottano c'è quello di dare in appalto all'esterno delle attività tenersi all'interno i lavoratori a non far nulla ridurre ancora di più la produttività è raddoppiare il costo del servizio
Un altro modello è quello che stiamo cercando di perseguire noi ma molti altri non siamo certo gli unici in cui cerchiamo di organizzare queste attività in Spagna
Lei tiriamo via dall'amministrazione comunale
E cerchiamo di fare in modo di legare l'amministrazione le attività di queste Spagna a dei modelli di efficienza questo è molto importante
Faccio un esempio molto semplice
Io parliamo della refezione scolastica noi tiriamo via la refezione scolastica dal Comune di Milano ma obblighiamo i vincoli amo l'attività di questa società a delle performances di produttività di qualità
Che sono che legano diciamo così con i contratti di servizio queste attività al Comune e a a determinati obiettivi qual è però il problema di fondo la storia
Delle delle delle del pubblico impiego e delle municipalizzate in particolare e nota
Tutti i contratti di lavoro delle municipalizzate lo dico perché sono corresponsabili o quello fatti anch'io quando ero a Palazzo Chigi quindi mi ha mi critico per primo quindi non siete sotto critica voi proprio fatto dei grandi porcherie
Perché la Cispel
Ha fatto insieme al sindacato e col governo con un complice dei contratti a altissimo costo
Perché intorno a quel tavolo non c'era il soggetto che trattava e che pagava liberamente retribuzioni cioè non c'erano gli enti locali che erano quelli che pagavano le retribuzioni
Così che perché né i fatti così succede così che oggi ci troviamo e ci siamo trovati nella nostra storia con aziende con i Palizzi e municipalizzate oggi un dipendente dell'azienda dei rifiuti del Comune di Milano c'è uno che fa le pulizie del come Mina
Paga e guadagna ottanta milioni l'anno per trentadue ore di lavoro cioè guadagna più di un dirigente del Comune stesso allora
Come è possibile innescare un meccanismo sanno da questo punto di vista è quello che stiamo cercando di fare che è molto importante cioè poter arrivare a dei modelli di partecipazione però qui
Speriamo forme insomma non certe però sarebbe utile che il governo da questo punto di vista riflettesse su questa possibilità se è vero che noi dobbiamo andare verso le esternalizzazioni se è vero che dobbiamo tirar via dalla pubblica amministrazione alcune attività
Dobbiamo anche consentire che a determinati risultati sotto il profilo innanzitutto del rispetto del business plan della redditività
Due sotto il profilo della diluizione del mercato capacità cioè io ti dò un'attività tuo oggi sei io sono il cento per cento il tuo fatturato devo diventare il sessanta il cinquanta il quaranta per cento il mio fatturato e sotto il profilo della qualità al raggiungimento di certi obiettivi perché non posso rilasciare la partecipazione pubblica del comune in quella società ai dipendenti ai manager con l soccorso in modo tale che questi divengano vincolati e interessati ad a vere quei risultati
Guardate che stiamo parlando non siamo pronti cose non ritiene stiamo parlando di settori il nostro amico americano andato via ad esempio i facility management che in Italia sono due riviste e un'associazione nel resto del mondo sono delle grandi attività che hanno un in ponte in Tissi mo'impatto sull'occupazione perché il tema della qualità che nel nostro Paese non viene quasi considerato non solo al settore pubblico anche al settore privato
è un tema che è la Bunin Tenzin per la qualità dei servizi pubblici
La qualità dell'intervento sui Building sulle sui parchi sui giardini sulla su sul decoro urbano richiede persone e richiede interventi integrati e tecnologie
E richiede molta capacità di gestione e di di di cultura di gestione
Siccome questi soggetti non esistono
Se oggi io creo una società come probabilmente faremo in cui nel corso di quest'ambito asili immanente per il Comune di Milano a cui conferite tutte le attività non core del Comune di Milano tutte
Le attività non Cordella pubblicando il cui del Comune di Milano il che vuol dire tagliare strutturalmente definitivamente
La spesa del del Comune di Milano
Per quale motivo siccome non esistono questo anomalo non esiste un'azienda in Italia oggi in grado di comprarsi quest'impresa e di fare questo servizio perché non ce ne perché non c'è il no ma unitaria per far questo crediamo lo volevo soccorso un creavano creando dei giovani manager che vadano a fare questo dei dipendenti che siamo impegnati a diventare degli azionisti di queste società e sono società molto ricche al di là della New Economy soffrirà molto ricche negli altri Paesi
Che fanno grandi ricavi e che hanno anche una forte capitalizzazione di Borsa con lo sono in Borsa
Allora per quale motivo non provare ad andare in questa strada in fondo la capacità la messe di lavoro che richiede la pubblica amministrazione sotto il profilo dei servizi
E la messe le informazioni che la pubblica amministrazione ha sotto il proprio dalla sua qualità e della sua attività è un grande business non sfruttato
Dobbiamo sfruttarlo ma dobbiamo fare in modo di legare i lavoratori
E i dipendenti di queste attività insomma evitare che si crei un altro sistema auto per ora Vieri o o energia acqua e Galasso come si chiamano quelli del dei rifiuti cioè evitare che si ricrei un lupo di quel tipo dove
Alla fine poi la spesa pubblica quella che va a pagare a ripianare i disavanzi di queste imprese ma possono essere imprese che sul mercato possono avere una grande attività una grande attrattività
Credo che questo sia una chiave importante sulla quale si può riflettere perché credo che sia un intervento strutturale sulla spesa pubblica ovviamente la stessa cosa vale anche per i servizi pubblici locali attenzione
Noi possiamo fare le più belle leggi di liberalizzazione dei servizi pubblici locali
Ma se i servizi pubblici locali non affrontiamo i due problemi strutturali di queste attività uno che è quello dell'elevato costo del lavoro e l'altra che ho del nanismo industriale di queste attività
Se non interveniamo su questi due patologie non esistono gare o concorrenza che tengano perché le patologie comunque rimarranno
E allora siccome bisogna andare in una direzione in cui i le i livelli di retribuzione devono riallinearsi ma nello stesso tempo queste attività possono essere attività molto ricche
E anche dal punto di vista della loro redditività dare dei grandi esempio faccio soltanto il caso della capitalizzazione di Borsa della M. di Milano che da tre mila miliardi è passata quasi trenta mila miliardi
E questo è successo perché non state fatte scelte giuste dal pubblico non dal privato
Però per quale motivo non coinvolgere non coinvolgere i dipendenti e dirigenti della della di questa azienda in quegli obiettivi io sono convinto che i ricchissimi le ricchissime retribuzioni dei dirigenti delle nelle per dirne una
Se fossero messe in discussione e fossero messe a diciamo così con idee se fossero sostituite come le stock option di un ENEL che veramente cresce sul mercato sarebbero molto più appetibili
Darebbero molta più soddisfazione agli stessi dirigenti dell'ENEL ma lei stesso nello stesso tempo di metterebbero molto più come dire in Challenge sulla possibilità di sviluppare un è l'effettivamente efficiente deficit effettivamente redditizie
Ecco io credo che queste strade siano state giuste
Ovviamente condivido la la l'osservazione del del del professor Sapelli ma che hanno fatto anche altri
Che il sindacato
Deve svolge la sua giusta funzione cioè quella di di difendere i diritti dei dei lavoratori e se mai di aprire questa strada questa strada una volta aperta ovviamente non può essere in alcun modo gestita dalle organizzazioni sindacali ma deve essere gestita
Direttamente disabili tra l'azienda e i lavoratori grazie
Grazie la parola all'onorevole Giuliano Amato ministro del tesoro
Intanto polemica visto che conservi il complemento conchiglia che bellissimo immobile in area pregiata
Nelle purtroppo una una
Dei lavoratori e dei datori di lavoro quindi anche se lo mettiamo in vendetta io non becco niente però insomma
Ormai ci ho fatto l'occhio a valutare l'immobile dica queste roba buona insomma si pone sarà battaglia mi rallegra
Io mi mi scuso ecco io sono non potevo non volevo mancare a questo convegno ma devo confessare che di cui ho apprezzato tutta l'importanza stando un'oretta prima devo confessare che non non sono assolutamente preparato a parlarne
Ho passato la mia giornata sui conti pubblici che insomma
Non è che vanno male ma sono impegnativi ecco dove ha dovuto andare alle commissioni riunite oggi Camera Senato sull'argomento quindi la la mia testa era su questo provo a concentrarla sul tema di cui discutete
Dicendo bis le cose che a me stanno a cuore e come le vedo collegate al tema di cui di vi state occupando e le cose che a me stanno a cuore devo dire la verità nonostante Stefano Parisi sia per me è una specie di allievo che cresciuto nella mia scuderia
Mi portano ad una conclusione diversa da quella che le sue ultime parole hanno espresso cioè che poi quando si apre questa strada il rapporto a quel punto deve essere tra l'azienda e il lavoratore
Se se si mette a repentaglio la sorte del sindacato in questa fase io vedo dei rischi grossissimi e non vorrei che questo accadesse anzi va tutto la proposta che qui viene avanzata proprio in ragione dei benefici rischi che può far sorgere
Al ruolo del sindacato voi lo sapete che io non tendo a dar sempre ragione al sindacato anzi mi arrabbio con chi dice che l'esito della concertazione deve essere necessariamente raccordo l'ho detto mille volte
La concertazione essenziale ma alla fine di essa ciascuno deve assumersi le sue responsabilità e non è neanche detto
Che sia giusto chiedere al sindacato che firmi la cosa che il governo ritiene giusto fare può darsi che non sia neanche giusto e che quindi sia anche nell'interesse della concertazione che a un certo punto ci sia il passo avanti va però ecco rispetto proprio al ciclo chi abbiamo davanti alla grande trasformazione che abbiamo davanti
Mettere a repentaglio il sindacato è rischiosissimo anzi la sfida che il sindacato ha accerto quella di rinnovarsi di cambiare di raggiungere i nuovi lavori ma di evitare di essere terra gli esclusi del nuovo ciclo tecnologico che ne farà tanti ed è bene che non faccia il sindacato è una sfida
Ma questa sfida l'ha vinta non va perduta perché dico queste cose perché io vedo insomma ecco le cose che che mi interessa nove alle quali collego il tema di oggi fondamentalmente poi gira gira sono due noi dobbiamo fare in modo che il numero più ampio possibile di persone e quindi di lavoratori sia reso partecipe dei benefici che comunque la nuova economia in cui stiamo entrando è in condizioni di produrre
Evitando contrastando le tendenze che esistono nel mondo industrializzato
Alla concentrazione del benessere e alla moltiplicazione delle esclusioni perché queste tendenze ci sono e questo non deve accadere dirci qua per quali ragioni non deve accadere che addirittura stupido perché non deve accadere perché insomma siamo tutti esseri umani insomma ecco e quindi non si vede perché qualcuno e perché siamo tutti nati uguali ecco per questa banalissima ragione
Del che sta bene malissimo
La seconda cosa che mi sta a cuore che i processi che questo nuovo mondo mette in atto di aggregazione di impresa e fusioni concentrazioni alleanze movimenti
Non abbiano come unico metro di valutazione il vantaggio immediato che recano a chi compra e vende azioni
Sacrificando su questo altare spesso gli interessi di chi lavora in questa azienda e che quindi questi
Abbiamo un uomo in tutta questa storia perché punto io non so
Esattamente cosa sta accadendo in Borsa la storia la storia della FIAT ma è abbastanza evidente che comunque tra le ragioni del dell'andamento non positivo del titolo ieri e oggi c'è il fatto che e c'era gente che si aspettava che con un'OPA con un'altra cosa ci fosse la possibilità di vendere l'azione che aveva in mano con una maggiorazione offerta dal compratore
Questo è un accordo che non offre questo vantaggio Breve chi è fatto in funzione di una permanenza dell'interesse industriale non soltanto finanziario
E la Borsa o penalizzare data questo dimostra che c'è una tendenza nel mercato a premiare il vantaggio a breve del resto al di là dell'episodio questo è un tema che lo avete nella Corporate Governance sul tema grosso enorme davanti al quale non abbiamo trovato ancora una soluzione
Tutta la manfrina della passivity rule che magari non ci sa manco che pesce sia la passivity rule le macchine
è giocata su questo su questo tema insomma si dice si dice perché esiste la passivity rule cioè quella regola in virtù della quale se una società si candida e fa un'OPA per comprare la mia
I miei gli amministratori non possono reagire contro l'OPA
Debbono aspettare e comunque definire limiti e modi della difesa col consenso di una certa maggioranza di azionisti
Poi ciascun paese c'era la sua passivity rule mamma la regola della par
è amministratore e Pomilio che tu abbia consensi azioni benissimo la le le la il il razionale di questa regola è la segue
Ente l'amministratore e portato a difendere sì non perché difenda la società materia difende il suo posto
Siccome una presunzione ragionevole che se cambia l'azionista di riferimento la prima cosa che fa che cambia gli amministratori l'amministratore esistente vuole evitare che cambi l'azionista di riferimento quindi non è detto che difendendo si difenda la società e quindi è bene che non sia lui a decidere in assoluta libertà la difesa quindi la passivity rule ma la regola che la Corporate Governance trova e non le può trovare in fondo un'altra e di rimettere alla democrazia societaria la scelta della difesa cioè agli azionisti
Ma qui chiunque di voi che fa il mestiere di sindacalista si può domandare ma chi l'ha detto che il trenta per cento degli azionisti faccia l'interesse della società
Può darsi che faccia anch'come gli amministratori cioè faccia l'interesse proprio di uno che vedendosi offrire dieci dollari in più ad azione delle azioni che ha in tasca si affretta a venderle capitalizza e poi compra da qualche altra parte e l'interesse della società dove
L'interesse dei lavoratori nella società dove in questo schema questa è una domanda questa è una domanda allora
Perché è una domanda non trovando una risposta adeguata alla quale noi rischiamo che questi processi di concentrazione nell'Eden ab vengano tutti sotto l'angolatura e sotto la spinta di interessi finanziari che non necessariamente coincidono con gli interessi del lavoro
Ecco due questioni grosse che dobbiamo affrontare ora
Io sono tra le persone più convinte in Italia che a questi problemi non si dà soluzione intervenendo con strumenti dirigisti perché questi non risolvono il problema
L'interesse della società non sufficientemente tutelato dalla passivity rule non lo può tutelare il CIPE autorizzando non autorizzando il merger questo è bene che c'ero leviamo dalla teste tra insomma esistono decenni di esperienze dell'Europa orientale che dimostrano che comunque non funziona lasciamo perdere ogni altra considerazione non funzioni
Si tratta in realtà di lavorare dentro il mercato riempiendo i vuoti che esso naturalmente lascia e a Rieti
Quindi Brando le forze laddove non le presenta equilibrate giocando come si gioca all'interno della democrazia politica
La quale democrazia politica non è che o offre delle garanzie precostituite a nessuno offre degli spazi
Ci si può organizzare ci si può difendere si fanno valere le proprie idee ma la democrazia è una difesa di spazi non è una difesa dei risultati i risultati vengono accise e di spazzini sa coprire e l'aveva detto
Dal bravi a suo tempo celebrato ora vecchio signore che appunto già in un libro che uscì sul capitalismo americano non mi ricordo se nel cinquantuno e cinquantadue ricordo che l'ha pubblicato
Le Edizioni di Comunità in italiano nel cinquantadue e te lo ricordi anche tu
Esattamente allora già allora davanti al crescere delle dimensioni dell'impresa americana Gal Bright dimostrava un notevole scetticismo sulla possibilità di un ruolo il fit cachet della regolamentazione pubblica e lanciava l'idea dei counter Beilin Powers dei poteri di lancinanti che trovava nei gli azionisti nei consumatori nei lavori
Attori e diceva che tutte e tre ciascuno a suo modo devono farsi valere per mantenere il proprio interesse di stakeholders quindi tutti non necessariamente il azionisti
Nel gioco ecco questo è ciò che dobbiamo fare perché e a questo poi a cui i lavoratori sono affidati vedete io
Ho letto in questi giorni un libro di cui consiglio la lettura a tutti coloro che pensano che poi l'Europa faccia solo schifo che non è necessariamente vero che è un libro edito poi dal Council for Foreign vedere chance fatto dai ricercatori che hanno lavorato al suo interno che si pone la questione del perché quali sono le ragioni della crescente divaricazione dei redditi nel mercato del lavoro americana no
Che è un problema che Pontone abbastanza imbecille chi dice che gli americani non se lo pongono perché sono Yankees si oppongono e come in effetti insomma cercano anche di trovare il modo di risolvere
Non tutti se lo pongono come in Europa tutti siano pronti
Allora lì viene fuori in questo
Che fu fondamentalmente loro identificano due ragioni interessa e volete una va be'più che il decentramento prodotti con i paesi terzi come io ed altri abbiamo sempre pensato la minaccia del decentramento produttivo che fa da contenitore dei salari
Perché da calmieratore dei salari della serie se ti va bene se ti va bene se non vado in Thailandia e poi non ci va però tu hai pagato un prezzo
Ma questa non è la ragione principale
La seconda ragione è il ridotto e sempre più ridotto tasso di sindacalizzazione dei lavoratori americani
Che è sceso al di sotto del venti per cento e questo dice che le retribuzioni dei più deboli tra i lavoratori americani sono scese più di quanto sarebbe economicamente efficiente in ragione della debolezza della contrattazione individuale per il salario soprattutto da parte dei più deboli perché i più alti invece hanno salari
Elevatissimi e qui si va all'altra ragione la debolezza culturale dei più deboli e questo è interessante perché questo libro confronta
I redditi per livelli salariali dividendoli in cinque negli Stati Uniti e di ed in Europa e i livelli di istruzione negli Stati Uniti
In Europa e lì si nota una inesorabile coincidenza i salari americani al gradino più basso sono molto più bassi dei salari europei al gradino più basso
Il livello di istruzione dei lavoratori americani al gradino più basso molto più basso del livello di istruzione dei nostri Europei al gradino più basso e quindi la risposta ci vuole
Io e Dio che esce per i lavoratori più deboli e ci vorrebbe meno dei sindacalizzazione
Va da Cristo
Dell'opponibile sto problema no come utilizzare come chiave la forza del sindacato
Come preservare perché le leggio che esce non dei lavoratori più deboli è qualcosa che si può migliorare molto grazie al lavoro del sindacato
Al lavoro del sindacato non soltanto nella concertazione con il settore pubblico ma in azienda
Perché c'è quella formazione specifica di tipo aziendale a cui in fondo come investimento a medio termine all'azienda ha interesse
E questo ci vuole qualcuno che lo faccia
Nei processi di impresa per fare in modo che non rimaniamo in una corporate governance che è stata la l'interesse dell'amministratore a difendere se stesso
E l'interesse di molti azionisti a guadagnare il più possibile alla alla svelta nel cambio
Ed è qui bisogna inserire una presenza di azionariato che fa capo al mondo del lavoro
Ma questo è il punto chiave
Una presenza che abbia la forza la cultura la capacità negoziale che deriva dalla Rete sindacale no no una presenza che sia al netto di tutto questo perché voi lo capite che in caso appunto di lei cover di OPA quale sarebbe la forza dei singoli lavoratori che stanno dentro questi organiche sono azionisti
Ai quali può essere offerto e qual è la loro forza nei si dice ci vuole un piano industriale per capire
Ma alla fin fine questo è l'introduzione di un elemento semi dirigista se non è giocato tra le parti chi può avere interesse ad a vere e a valutare e un piano industriale di chi era la cultura sindacale ma sta dentro nel gioco del mercato sta dentro lì in quel in quell'azionariato e dice benissimo tu vuoi le mie azioni devi spiegare cosa fare di questa azienda
Questo è assolutamente fondamentale questo non lo può fare il governo dall'esterno in molti casi perché non c'entra niente forte governo c'è
Entra ma perché ancora imprigionato in miriadi di di azionari antichi ancora ministro del tesoro si trova addosso perché si dovrà levare di dosso
E il singolo lavoratore non ha la forza in realtà né per chiederlo né né per saperlo valutare e allora questo è il punto chiave
Ora io preferisco non entrare in una disputa perché conosco poco sentito parlare di quest'idea delle associazioni io ho sempre pensato al fondo pensioni devo dire la verità come soggetto che svolge questa parte bilanciando in quanto tale l'investimento remunerativo a breve con l'investimento che tiene conto dell'interesse dei lavoratori delle imprese in questa in questo fondo pensioni lo può fare e lo fa
Ricordo che proprio Sergio ricordava tempo fa discutevamo una società americana che era oggetto di takeover che avrebbe per dica mente fatto a pezzi d'impresa eppure il fondo pensione in quanto aveva dentro i lavoratori dell'impresa che impedì che questo accadesse ora
Non posso esprimere un giudizio su questa idea dell'associazione ma chiaramente io sono portato a valutarla così se l'associazione diventa un modo di rami ficcare una presenza che fa capo al sindacato
Di raccogliere quei lavoratori che oggi è il sindacato ha difficoltà a raggiungere e ricondurli con uno strumento moderno all'interno della Rete sindacale allora va bene mi si ricco induce alla stessa idea se o rischia di diventare uno stop una forma di rappresentanza alternativa come ha detto Sergio Cofferati qui e io non ho elementi per valutare che non avrà cosa allora è pericoloso
Allora diventa addirittura pericoloso perché allora in realtà si inserisce in un processo di cui dobbiamo essere consapevoli e di cui la vicenda americana è testimonianza di deve sindacalizzazione d'
E i lavoratori del nuovo tempo e questo sarebbe e il rischio del quale parlavo all'inizio sindacato rinnovato non vuol dire sindacato ammazzato sono due concetti profondamente diversi quindi fatemi sta cortesia
Mettetevi d'accordo su questo ecco mettetevi d'accordo su questa cosa perché allora io non
Radio Tirana non voglio fare il Pertini del sindacato per l'amor di Dio insomma ma ma voglio dire in una fase in cui c'è bisogno sì di rinnovarlo ma non di indebolirlo vi prego non Fante davanti ai lavoratori la parte che fanno i partiti del centrosinistra davanti agli elettori senta la sinistra non l'ha fatto no Rafa quindi avete un tema come questo Santo signore nostro dovere istituzionale e morale arrivare ad una proposta comune che sia nell'interesse del rafforzamento del sindacato
Grazie al ministro Amato parola Sergio D'Antoni per le conclusi
Meno male che l'onorevole Amato non era preparato
Perché se lo fosse stato il Papa
Ma io innanzitutto nel conclude questa nostra iniziativa voglio ringraziare
Tutti quelli che vi hanno partecipato
Tutti voi
Nonostante un tema un poco complicato nonostante
Dal lunghezza diciamo Nitti questa giornata tranne breve brevi farse avete resistito
Ringraziamo i nostri amici ospiti
Che hanno portato il loro contributo alcuni che sono stati anche per lungo tempo ad ascoltare
Ringraziamo
I relatori chiamiamoli così anche se abbiamo usato questa formula del
Che la vera una varietà tra studiosi protagonisti
Su questi argomenti ringraziamo l'INAIL persone la splendida sebbene per l'ospitalità e il suo presidente
Tutti i lavoratori dei denari che ci hanno aiutato
Nostro problema diciamo la nostra ispirazione era proprio quella di
Cercare
Di trovare una via d'uscita a questo tema diciamo a questa condizione di trovare una sintesi
Quindi non abbiamo nessuna
Voglia particolare di un protagonismo a senso unico
Abbiamo una grande voglia di trovare una via d'uscita
In una situazione in cui tutti ci spiegate ci spiegano che i cambiamenti sono veloci
Che
L'insieme delle condizioni stanno montando
Beh o si trova una soluzione su questo perlomeno in tempi brevi o rischiamo di perdere tantissime occasioni che poi non ritroveremo
Quindi il problema è oggi io accetto l'appello dei diamanti
Perché dice mettetevi d'accordo e poiché ma gli ricordo che se avessimo seguito questo suo esempio nel mille novecentonovantadue probabilmente
Un accordo al novantadue non ci sarebbe quello del novantatré nemmeno cibo qualcuno qualcosa
Una spinta
Per trovare una sintesi che ci fece uscire da quella condizione
E perché questa la la la questione ecco perché noi abbiamo fatto oggi un confronto
Aperto da tante voci perché è necessario
Che ci sia nel Paese prima un dibattito e poi una sintesi noi abbiamo questa nostra proposta non l'abbiamo chiusa non pretendiamo di avere la verità non pretendiamo di avere abbiamo indicato per noi una via
Le obiezioni che abbiamo sentito sulla proposta sono a nostro giudizio insufficienti perché sono lunghi
Cioè vorrei dirlo a Pietro noi
Caro Pietro siamo contenti che CISL e UIL la pensa allo stesso modo
E non ci vendiamo l'avversario per capriccio se c'è un altro che la pensa in modo diverso è un problema mio e tuo non solo meno perché vera quando la pensa diversamente non andiamo alla ed è la più questa questione terrore la volontà di volerne di volerci inventare dice guarda ti inventi l'avversa ma quando mai
C'è una differenza che abbiamo sentito anche oggi
C'è una differenza e superabile questa differenza
Se è superabile io penso che dobbiamo impegnarci per superarla come in tante occasioni avvenuto se non è superata se non è superabile sarebbe una grande occasione persa perché i cambiamenti di cui parliamo sono oggi l'obiezione Giuliano dei fondi pensione al di là del del di una grande discussione che qui non voglio fare perché non è il tempo nell'ora e la pazienza e troppa ma c'è una questione di tempi
Perché i fondi pensione bene che ci va in italiano e le avremo funzionanti e protagonisti fra dieci anni
Ma diciamo tra dieci anni avremo un altro capitalismo non questo che sta cambiando oggi
E quindi quando l'avremo vedremo ma quello che sta cambiando oggi e oggi che sta cambiando e allora oggi cosa facciamo
Cioè questa è una domanda basta aspettare basta fidarsi nella relazione sindacali a nostro giudizio no
C'è un problema di concertazione di partecipazione nell'azione sindacali ma c'è un problema di democrazia economica
E gli esempi che avete portato durante questa giornata sono talmente evidenti che io non ho bisogno di ulteriori come dire precisazioni
Perché tutti speriamo che l'accordo FIAT e General Motors sia buono alla fine
Ma al di là del merito tutti noi abbiamo registrato un fatto compiuto
Non abbiamo avuto nessuna voce in capitolo e nessun passaggio
Ora ci sono due modi per affrontare queste cose o un modo di regista che non vogliamo più e che dunque scosse
Ho un altro modo certo questo non va bene
Perché quello di regista si dice attribuiamo al governo potere pubblico decisivo e quindi e tu ci ha spiegato che io sono perfettamente d'accordo che non è possibile
E allora qual è l'altro modo
Se non abbiamo i luoghi dove queste decisioni possono vedere la presenza dei lavoratori noi siamo esclusi
Registriamo e speriamo nel loro buon cuore se loro con cuore aperto bene se non è aperta poi avremo tutte le conseguenze ci spiega nonché però è così durano al di là dalla nostra volontà oggi e questa evoluzione che porta in quella direzione
Per carità di patria non facciamo gli esempi di come sono state gestite le privatizzazioni e di quali sono stati i passaggi che ci hanno portato a oggi a registrare quello che sta avvenendo
Ci spiegarono tutti
Quattro anni fa non vent'anni fa che pagine gialle mai doveva stare con opere come mai
Che non c'entrava nulla che andava venduta separatamente e noi eravamo vecchi conservatori perché prende andavamo di tenere insieme a quello che non si poteva tenere insieme
E fu venduta da sola a mille miliardi
Oggi pagine gialle vale trentacinque mila mediante tele come se la rete il e dell'operazione del secco o eravamo assieme quattro anni fa se insieme oggi non c'è alternativa e
Ho qualcuno di quelli che fa finanza eccetera ci considerasse
Che la cosa più semplice
Se come non siamo scemi il problema è stabilire come si affronta oggi questo
E siccome oggi le privatizzazioni si debbono compiere i servizi pubblici locali quattro dato pari sono tutte in grande
In grande evoluzione
E le società miste sono la scelta giusta per uscire da questa condizione ma anche lì
I lavoratori hanno ruolo non hanno più e che ruolo hanno
Questo è il nostro eque la nostra questione questi
Sappiamo benissimo che se ConcertiAmo stiamo dentro
Una parte delle decisioni che ci riguardano
Se partecipiamo con relazioni sindacali stiamo dentro una parte del processo produttivo e dell'organizzazione del lavoro c'è una parte che oggi ci sfugge totale
Noi facciamo una proposta questo l'associazionismo
Ed è il favore per l'associazionismo a nostro giudizio questa a proposta non implica io qui perché in questo Cofferati ha detto una cosa come dire per la prima volta che io apprezzo la differenza
Perché lui ha detto questa sera che alla fine si può accettare
Ma che la preoccupazione che cambi la natura del sindacalismo confederale
Siccome questa preoccupazione sua quanto nostra quanto Di Pietro io penso cioè non c'è differenza su questo perché tutti noi abbiamo grande interesse
A difendere a sviluppare
La concezione del sindacalismo confederale il suo rapporto la sua sigla solidarietà intergenerazionale intercategoriali me interno cioè tanto senza nessun riferimento
A Moratti e cioè e il
La questione che a mio giudizio oggi esattamente se sviluppiamo un ruolo dall'associazionismo per andare nei luoghi dove si prendono le decisioni che sviluppi
Amo di più il sindacalismo confederale perché li giriamo i connotati di valori li interessa il sindacalismo confederale se no che cosa gli diamo perché alla fine di azione dipendenti si danza
E se va bene a tutte le venti e fa il tuo piccolo e a periodi di scarsi salari son vantaggio
Se diamo l'uno e due dell'azione programmata Giuliani
Li diamo tre mila azioni Telecom a dieci mila lire e quella delle prime da trenta ha voglia di salario e c'è una questione proprio gli abbiamo dato un salario pieno diritto ma non è questa la questione nostra
La questione nostre si può avere un modello di democrazia economica entro il quale sia possibile decidere in questi cambiamenti che il lavoratore protagonista punto
Noi facciamo una proposta se c'era una migliore ma di oggi no fra dieci anni
Noi siamo pronti a valutarla a discuterne a farlo avanzare perché bisognerebbe cogliere questa stagione
Forse ci vuole una legge probabilmente ci vorrà perché c'è un problema il diritto civile va be'c'è ci vuole la legge si può cogliere questo tratto che legislatura ma se non ci vuole ci vorrebbe un bell'accordo quesiti conservazione Quistini
Perché ci vogliono tutti i soggetti interessati che dicano sì
Governo Impresa e lavoro per un modello di democrazia economica che tutti si impegnano ad applicare nelle modalità nelle forme nella gestione il possibile se poi questo ha bisogno di qualche modifica legislativa si sono
Questa è la nostra proposta insisto non è nulla di stracci Annandale e un modo per scuotere una situazione in cui non si può continuare guarda questa mattina è stato impressionante e tutti ci hanno spiegato giustamente
Addirittura Castro qui ha detto una cosa giustissima che la sua azienda ha migliorato la produttività perché finalmente si è stabilito un processo di identità e quindi sono migliorate le condizioni dell'azienda e dei lavoratori
Perché c'è stato identità ma voi ci può essere identità cioè quindi motivazione quindi responsabilità se non siamo partecipi tutti dei destini di quell'azienda
Sapelli ha detto la comunità l'impresa Olivetti accetto ma la comunità all'impresa avete poi una decina e altri ascoltano chi ha deciso alla comunità è una bella chiacchiera che però mancano le prediche domenicali perché non ci crede nessuno
I commenti dei lavoratori di FIAT all'accordo sono esemplari
Si conserva nel lavoro Benvenuti non ce lo conservano fanno schifo
Cioè perché è il commento vero o di chi giustamente non tre che fa le strategie la storia
Cioè quello che ha capito americani non americani cioè non hanno nessuna verso una come dire voglia di nazionalismo no dice una cosa dove e il sindacato si deve preoccupare o no di tutto questo per aumentare la sua quota dalla vita
A mio giudizio sì
E se si deve aumentare deve cambiare questo capitalismo devi essere partecipe dentro se non cambia assolutamente contro di noi e se cambia contro di noi non solo avrò più problemi ma avremo più ingiustizie quindi avrà o meno sindacalisti
Ecco perché come dire questa nostra discussione discussione troppo importante e noi l'abbiamo voluta aperta a tutte le forze politiche sociali perché si trovi un punto di sintesi
Lo si trovi è urgente
Io vorrei un dibattito girato detto del le forze del centrosinistra se litigassero su questa proposta
Per certi versi sarei contento perché ha finalmente quasi può trovare una sintesi estremamente caro sul nulla che non sono contento perché poi non si capisce su cosa Capello sono oltretutto però è sull'Old al problema non sulla perché poi alla fine anche la ricchezza
Di questo sindacalismo confederale italiano è unico al mondo perché ha avuto questa ricchezza
C'ha avuto la ricchezza di potere stabilire
Che c'erano delle diversità difatti veniamo da lontano qui è stato ricordato risparmio contrattuale tutto quello che è stato ricordato e poi ha trovato le sintesi
Di volta in volta
Non ne volevano trovare una più generale quella L'Unità non ce l'hanno fatta trovare quindi dobbiamo dobbiamo rincorre le sintesi che di volta in volta sono necessari ma vent'anni fa trent'anni fa non c'era questa urgenza di oggi
Non c'era perché oggi si compia una stagione
Oggi si rompe un equilibrio e anche le vicende dei come industria sono la dimostrazione che oggi avviene tutto questo non fra dieci anni che non sappiamo che cosa avremo davanti
Dato che come ci spiegano anche qui questi tutti questi nuove
Non si capisce perché
Cioè va be ce lo dicono in inglese va be'ma non è un problema voglio perché se dobbiamo parapioggia old economy New economiche uno può dire veramente economia nuova economia però fa più secca e quindi partecipo anch'io
Di questa cosa che se non la dice così non gli pare vero però detto quello mi hanno spiegato che all'anno web è l'anno nuovo
L'anno web è quello che ormai corrisponde al trimestre tradizione per cui ogni anno di come dire guerre come quattro anni
Quindi dieci per quarant'anni il rigore ha detto cioè che avremo tra quaranta cioè proprio non non esista questa cosa e oggi che non abbiamo come vanno gli altri stati Julian ce l'hanno oggi
La Germania sta discutendo oggi di come il suo sistema
Di codecisione che è un sistema che ha resistito per cinquant'anni oggi deve essere aggiornato
Usciere ho letto ancora siamo a livelli di una
Michelle Alberti edilizio c'è una
Un avanzamento di questo sistema tra penale hanno il neo americano cioè ancora sono espressione di tutte ipotetica però la stessa Francia che per quanto sia la più dirigista di tutti comunque si pone si sta ponendo il problema seriamente di come sia necessario affrontare queste fasi di cambiamento l'Europa nel suo insieme certo se ci desse uno statuto dell'impresa
Ci aiuterebbe molto perché ci darebbe un contributo decisivo per poter poi anche superare eventualmente alle nostra differenza
Però questo ha bisogno di tempo lì come sappiamo le ho le le perline Europa le opposizioni sono per ora contrario se vogliamo dargli una cosa da destra non quelle che ci sono in Italia
Il paradosso che questo dibattito di oggi è che le questioni abbiamo più tra di noi che rispetta almeno per quello che hanno detto qui poi non so fuori ma qui
Per gli esponenti che hanno parlato
Al di là di alcune cose però hanno dato nel senso che si può fare e ci hanno una cosa larga perché questo merita comunque una cosa Marco
Si può fare quindi io penso che se arrivasse qualcosa dall'Europa
Sarebbe importante perché ci aiuterebbe ma se non arrivano e dobbiamo provarci
Noi dobbiamo provare
E la concertazione che abbiamo saputo usare in momenti decisivi
La concertazione è una chiamata alla responsabilità non c'è una via d'uscita
Io in questo un dibattito lungo con Giuliano lungo non esistono vie d'uscita è chiaro che in termini teorici è vero non ci confrontiamo con il governo decide poi non però se la contrattazione funziona questa cosa
Non esiste perché se fondò poggiano funzione
Se funzione l'assunzione di responsabilità di tutti per l'oggi ventuno Obiettivo
C'è l'obiettivo di democratizzare questa economia per far rendere più le imprese la vera e più giustizia sociale se c'è questo obiettivo si discute si trattarsi fino a quando non si trova l'intesa quando c'è l'intesa c'è il consenso necessario per andava
Così io la vedo non come elemento di immobilismo come elemento necessario di un consenso largo in una società slabbrata che altrimenti va avanti da sola e quando va avanti da sola i forti sono forti per definizione
E i deboli sono comunque comunque ai ai marchi in comunque la periferia non c'è niente da fare
Questa è la condizione ecco perché siamo impegnati a rendere oggi nel due mila quello che è stato un'ispirazione di fondo della CISL e della UIL così Pietro non si turba
Ma come elemento decisivo noi abbiamo oggi bisogno di questa spinta io trovo questo il vero dibattito e voglio fare quindi
Non è il tempo voglio far ma il vero dibattito sulla terza via perché altrimenti non capire bene che cosa sia questa terza via di cui oggi si discute tanto
Perché liberismo cioè non ha bisogno di questi condizionamenti va avanti
Fa danni sociali eccetera produce qualcuno poi distribuirà la socialdemocrazia non ha la risposta adeguata perché era fondamentalmente un elemento legato alla funzione dello stato e questo non lo può fare più quindi questa terza via e la sua Padoa Schioppa e l'organizzazione e la società e l'organizzazione dell'impresa l'organizzazione di tutti i sedimenti che siano in grado di garantire competizione dei quiz
La dico in maniera schematiche semplice ma questa così la vivo ed ecco perché dobbiamo fare passi avanti
Sullo schema sullo sviluppo sul lavoro ecco perché in noi c'è una continuità tra le cose che abbiamo fatto e le mani dalla manifestazione al venti novembre quello che abbiamo proposto il dodici febbraio quello che proponiamo
Come elementi decisivi e di un'unica piattaforma di un'unica impostazione che faccia avanzare questo Paese perché lo faccia avanzare sul terreno vero e sulle decisioni vere che oggi riguardano milioni di persone
E che non possono essere affidate soltanto a pochi circoli
C'è proprio la bellissima espressione se trovati qui che con cui noi facemmo l'ultimo congresso
Cioè Brustolon un tono americana che dice dobbiamo negoziare il futuro per negoziare il futuro dobbiamo essere nei luoghi dove si prendono le decisioni
Tutti i luoghi dove si prendono
Nessuna esclusa
Noi avanziamo una proposta per stare come sindacato e come lavoratori e poi come dire per integrarci reciprocamente non per avere posti noi di consiglio amministrazione vorrei che dico a Parisi cioè non è questo il nostro problema
Lo sul problema di integrazione e avere il luogo e sta nel luogo dove si prendono le decisioni perché se sta in quel luogo assume responsabilità prendi motivazioni va bene un'azienda andiamo meglio noi questo semplicissimo banalissimo difficilissima passa in questa la vittima italiana in questo schema italiano così complicato così difficile ecco perché io credo alla fine di questa giornata che noi possiamo dire
Con serietà con ringraziando appunto di nuovo tutti quelli che vi hanno partecipato che noi vogliamo andare avanti con decisione vorremmo nel si attiva dal governo forte su questa materia di concertazione questo probabilmente aiuterebbe non dico costringerebbe con la parola sbagliata anche noi a proseguire avendo più forte questo mi batto per trovare una sintesi
Se non ci danno la possibilità per stare nei luoghi dove si prende una decisione che no non ci stiamo se ci ripropongono i fondi pensione non ci possiamo stare perché
E lunga e non funziona se c'è un'altra proposta migliore siamo pronti
Però la cosa che qui si è riconosciuta ed è importante per la CISL che questo è un tema urgente prima l'Italia lo offrono
Dapprima potrà affrontare i suoi problemi di sviluppo di equità sociale di svolgimento corretto di relazioni sindacali in questo Paese
Senza avventurieri questo Paese invece costretto a dibattiti di retroguardia referendum di retroguardia dove c'è un'altra concezione c'è un'alta concezione rispetto a queste
E questo è il problema vero Olli c'è un modello di società verticale
In cui non c'è il sindacato in cui non c'è solo il problema
Dei vecchi e dei quesiti sociali ma c'è il problema in un vero della Filosofia dalla cultura referendaria che noi respingiamo in quanto tale e proprio per non restare bloccati per non essere accusati che poi il no significa conservati pone noi facciamo proposte di vera modernizzazione di assunzione di responsabilità di spiegazione agli omerale donna del lavoro che è possibile avanzare sulla strada nuova diversa che non quella che ci viene indicata
E per farlo abbiamo bisogno appunto di una politica di concertazione che abbia queste caratteristiche e siccome sono ottimista
E ci battiamo non per il nostro protagonismo per raggiungere risultati quando cominciammo su altre materie applicammo tanto ma alla fine siamo arrivati quindi io penso spero che non ci voglia il tempo
Gli altre materie però spero che in tempi ieri ho letto una statistica
Molto bella diciamo di un di un di un degli studiosi hanno maturato una statistica che gli ottimisti comunque campano di più
Quindi ve lo dico perché lì era scientifico e non è una cosa c'era scritto proprio tutto il rapporto proprio ce l'avrà dal dottor gli ha già e allora io dico che noi possiamo cavare di io è meglio come sindacato e come persone se ci convinciamo che queste battaglie sono giuste e che tutti quelli che ancora non abbiamo convinto e senza e stiamo li convinciamo grazie