Centenario della morte di Domenico Farini (Presidente del Senato dal 1887 al 1898), presso la Sala Consiliare del Comune di Russi

Autorità
Cittadini
Signor presidente
Giunga a tutti voi
Un cordiale saluto da parte mia
E da parte dell'amministrazione comunale che rappresento
Certo di manifestare la volontà dei miei cittadini
Porgo lei signor Presidente
Un caloroso messaggio di benvenuto nella nostra terra
Per il nostro Comune
E particolarmente per la nostra città
Oggi è un giorno di festa
La presenza del presidente del Senato
Onora l'istituzione locale e la nostra collettività
Questa è una per che ha saputo negli anni coniugare la solidarietà con il lavoro
Da cui ha tratto la propria vitalità la propria ricchezza economica
E soprattutto morale
La nostra storia ci ha portato considerare indispensabile
L'unità degli obiettivi
Che con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali
Pur nella diversità di pensiero
E con discussioni talvolta animate
Che ha permesso di costruire un comune più moderno dove la partecipazione dei cittadini e sollecita e costante
Uno stimolo per gli amministratori che hanno sempre tenuto in considerazione
Nelle loro linee politiche di governo questa grande positività che la collettività russi hanno esprime
Esistono esempi concreti nel nostro Comune di volontariato sociale tra i quali l'associazione Portanova che fra poco vi citeremo
E che da anni svolge un ruolo di coordinamento tra gli anziani
Coinvolgendoli e stimolando lì
Mettendo a disposizione dei più giovani la loro ricchezza di speri di esperienze e di vite
Questo signor Presidente e il Comune che ha portato grandi figure istituzionali e politiche
Statistiche patriottico
Che si sono trovati al governo del paese in momenti travagliati della vita politica
Spinti da grandi aspirazioni e da grandi intuizioni che rappresentarono il difficile inizio della storia nazionale
Dieci anni fa
Alla preside alla presenza del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga commemorando il centenario della morte di Alfredo Baccarini un altro illustre uomo politico e statista cui russi diede i natali
Ora nel centenario della sua morte ricordiamo Domenico Farini
Figlio di Luigi Carlo statista degli ultimi decenni del del secolo scorso signor presidente
La sua Preside la sua presenza qui oggi onora e dà lustro la nostra città
E per questo mi sento in dovere di ringraziarla vivamente per aver voluto partecipare a questa iniziativa
Do ora la parola ad Antonio Patuelli
Per l'apertura dei lavori
Antonio Patuelli che tutti voi conoscerete ai quali sono profondamente grato al quale sono profondamente grato
E oggi è
Presidente delle opere risorgimentali di Ravenna
Ricorderete
Di Patuelli la illustre luminosa carriera politica
Prego
Caro sindaco caro presidente Senato autorità signore e signori
Il sindaco ricordava poc'anzi
Che sempre in questa sala consiliare del comune di Rossi
Dove si conservano
Innanzitutto in monumenti a Luigi Carlo Farini
E ad Alfredo Baccarini
Proprio dieci anni fa il ventinove settembre del novanta alla presenza del Capo dello Stato commemorando no il centenario della morte di Baccarini uno degli illustri statisti prussiani
Di Baccarini ricordavamo in particolare nelle realizzazioni di ministro dei lavori pubblici
L'intransigenza morale
E la coerenza liberaldemocratica
Ora in parallelismo ideale
Ricordiamo oggi Domenico Farini
Col quale parla l'altro Baccalini ebbe molte convergenze
Il diciotto gennaio infatti ricorre il centenario della morte di Domenico Farini figlio di Luigi Carlo e statista di grande livello negli ultimi decenni dell'Ottocento
Domenico nacque per la precisione nel mille ottocentotrentaquattro a Montescudo sull'Appennino romagnolo
Dove il padre allora ventiduenne e da poco medico laureatosi a Bologna
E a medico condotto per poi ritornare con la famiglia qui a russi e quindi a Ravenna
Dove studio
Per espatriare in Toscana nel mille ottocentoquarantaquattro quando il padre vi si rifugiò isole dopo un fallito moto risorgimentale nelle Romagne
Domenico seguire le orme del padre degli studi storici
Per poi entrare nel mille ottocentocinquantuno nell'accademia militare di Torino
Quando Luigi Carlo si rifugiò in Piemonte dopo le sconfitte delle iniziative patriottiche nel mille ottocentoquarantanove quarantotto quarantanove
Nel cinquantanove sessanta Domenico Seguin Pavane pour la moderna dove gli aveva posto la capitale della sua bene dittatura patriottica
Dell'Emilia-Romagna
Domenico entrò nell'esercito dell'Emilia e nel gabinetto dittatoriale e comunque e contemporaneamente venne eletto rappresentante di russi all'Assemblea delle Romagne che decretò la fine del dominio temporale pontificio
Domenico rappresentò in quell'assemblea costituente questa stessa Rossi
Che undici anni prima aveva per la prima volta in una elezione parlamentare eletti un padre nel quarantotto deputato a un Parlamento
Quello il Parlamento che durò pochi mesi delle speranze della breve fase costituzionale del papato liberali di più al mondo che avrebbe comunque a pagamento la spada alla memorabile esperienza della repubblica romana
Dopo i plebisciti per l'annessione dell'Emilia e della Romagna nell'Italia unita Domenico rientrano nell'esercito divenuto nazionale eseguì Manfredo Fanti nella spedizione del sessanta nelle Marche nell'Umbria un'iniziativa che era stata pensata proprio da Luigi Carlo Farini
Nel sessantaquattro Domenico venne eletto alla Camera dei deputati
Che da Torino si sarebbe trasferita poco dopo a Firenze nuova capitale e poi a Roma
E venne consecutivamente eletto complessivamente otto volte
Quasi sempre da uno dei due collegi di Alain
Baccalini sarebbe invece evitato alla camera una decina di anni dopo
Il Parlamento divenne subito la vita di Domenico Farina
Nel sessantaquattro Domenico entrano in quella piccola aula parlamentare tuttora conservata intatta a Palazzo Carignano a Torino
Che era stata la curva dalla nascita e del consolidarsi delle istituzioni parlamentari prima Subalpina e poi nazionali
In quella stessa aula il padre Luigi Carlo avventato deputato una decina di anni prima quand'era il suono in Piemonte ed era divenuto il più stretto collaboratore di Cavour
Luigi Carlo non frequentava più l'aula di Palazzo Carignano proprio dall'anno prima dell'ingresso del figlio Domenico quando allora presidente del Consiglio Luigi Carlo venne colpito da una gravissima malattia
Dal sessantasette quando la Camera aveva già sede nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio nei brevi anni di Firenze capitale
Domenico fece parte dell'ufficio di presidenza prima come segretario
Per divenirne vicepresidente del settantotto quando alla Camera piena finalmente collocata nella sua sede definitiva a Montecitorio a Roma
Nello stesso anno mille ottocentosettantotto a seguito dell'assunzione di Benedetto Cairoli alla presidenza del Consiglio
Proprio mentre Baccarini diveniva ministro dei lavori pubblici
Domenico Parini fu eletto presidente della Camera incarico kung fu rieletto per anni con successo
La coincidenza di attribuzione
Di così prestigiosi incarichi espressione della medesima maggioranza parlamentare star confermare un parallelismo ideale
Fa Baccarini e Domenico Farini che si palesò ampiamente anche in più occasioni specialmente in momenti particolarmente delicati a Montecitorio
Il grande prestigio del presidente Farini poggiava anche sull'impegno che assunse solennemente alla Camera divenendone presidente quando dichiarò di voler essere imparziale verso tutti i e rigido tutore delle vostre prerogative disse rivolto ai deputati
La dignità l'ha mai vista di questa Assemblea
La libertà della tribuna avranno in mente chissà Parma ad ogni costo mantenerle incolumi
Aggiungendo poi di collocarsi da quel momento al di sopra delle parti non facendo più parte di alcune
Non è candidato sì all'elezione della Camera del mille ottocentottantasei Domenico Farini fu subito dopo nominato senatore e l'anno seguente divenne addirittura presidente del senato che nel mille ottocentosettantasei gli aveva visto la presidenza di un'altra nave nate Giuseppe Pasolini nominato allora su proposta di Marco Minghetti
Domenico per undici anni ininterrottamente per ricevette a Palazzo Madama
Qualsiasi fosse il Governo per il suo altissimo prestigio ed equilibrio da tutti riconosciuto
Giovanni Spadolini che gli fu successore circa un secolo dopo sullo scanno più alto del Senato oggi apre ben conosciuto
Scrisse che Domenico panini con la sua presidenza rimise il Senato al centro della vita politica italiana aggiungendone uno intatto significativo
Liberaldemocratico scrisse Spadolini nel cuore rifuggire Nada ogni forma di conformismo e di viltà
Ora al di là degli oltre trentacinque anni di intensa vita parlamentare
Domenico Farini ha lasciato un esempio discontinuità con gli ideali patriottici e liberaldemocratici del padre
E anche un ponderoso diaria di fin e secolo pubblicato in due grandi volumi dal Senato nel mille novecentosessantuno non a caso sotto la presidenza di Cesare Merzagora nel primo centenario dell'Unità d'Italia
Nel suo impegno politico istituzionale Domenico Farini abbino sempre teme elementi ideali un elevato senso dello Stato un forte attaccamento all'Unità d'Italia e il garante rispetto per il Parlamento
Per questi altri ideali Domenico Farini
A parte Sebastiano Tecchio
è l'unico italiano che abbiamo letto le presidenze della Camera prima e del Senato poi addirittura per quasi vent'anni incarnando al meglio la generazione successiva a quella del Risorgimento eroico
E cioè quella del consolidamento delle istituzioni e della centralità del Parlamento con profondo senso del dovere verso il futuro un insegnamento che non è da disperde nemmeno oggi grazie
Ora la parola
Al pro rettore dell'Università di Bologna professore Angelo Varni
Spero di essere qua presidente rimesse di storico che invece il prorettore
Perché vorrei aggiungere aveva ritratto molto
Per inciso Cuttone analitico che ha fatto l'amico per Turelli
Alcune considerazioni un ritratto che ci danno già il senso di questa Biografia così ricca
Discariche di impegni di diritti e di doveri di Domenico Farini alcune considerazioni sul ruolo che ha svolto nell'Italia di fine sì
Gennaio mille ottocentonovantaquattro
La Sicilia e incendiata da i fasci rivoluzionari
E da un disagio politico sociale che il governo Crispi si appresta a reprimere con la massima durezza
L'intera classe politica nazionale è scosso da mesi
Dalle pesanti accuse di malversazioni e Dean leciti raggiri finanziari
Che paiono coinvolgerà alcune delle personalità più imminenti
Lo stesso ancor fragile edificio unitario minaccia di sgretolarsi
Presidente del senato dove ormai da sette anni l'abbiamo contatore Domenico Farini riceve nel suo studio
Secondo una prassi divenuta via via abituale
E che lo fa uno dei principali punti di confronto di dialogo di decantazione di tutte le combinazioni partitiche
Riceve dicevo l'ex presidente del Consiglio marchese di Rudinì insieme all'amico e conterraneo col Bronx il dialogo peso concitato attratti angoscioso riguarda evidentemente i pericoli incombenti sul Paese
E Di Rudinì
Proclamo proclama la necessità che il sovrano ricorra alle maniere forti senza esitare sono le precise parole annotate da Farini nel suo diario
Ad entrare in conflitto con la Camera che è totalmente screditato
La reazione di Farini e immediate dimetta ostilità
Sì la Camera e di fama
Ma ciò
Per mille piccole ragioni che tolte possono renderla migliore
Se la Camera in trent'anni si è diffamata
Un regime che mi ha stress e in tre anni lo sarebbe di più
Non capisco un regime personale del re sostituito all'ufficio del Parlamento
Eppure da tempo Farini appariva il più lontano dalle tensioni politiche dei suoi primi anni
Chiuso
Secondo una valutazione depreca Tory di Quintino Sella della metà delle decennio Ottanta in una concezione formalistica ed elitaria della vita pubblica
Nutrita solo del rispetto delle convenzioni di imitarle e paga di far parte della cerchia dei più intimi ascoltati Consiglieri della Corona
Un'interpretazione assunta senza troppe mediazioni dalla storiografia
E che forse finisce per dar credito
Più aglio Maurice costanti e spesso depressi verso tutte le novità sociali e politiche del suo carattere ombroso piuttosto che alla sua concreta visione del reale
Un altro esempio ancora più probante
Siamo nel giugno novantotto
Gli echi delle cannonate di Bava Beccaris che stanno scuotendo l'Italia
E il ministro Di Rudinì il ministero di rullini e in crisi e si cerca di rinforzare lo negli uomini e nei programmi anche attraverso norme più severe sulla stampa sulle associazioni sulle elezioni
Farini è sostanzialmente d'accordo ma annota nel suo diario
Che ciò doversi fare assolutamente per mezzo del Parlamento essere un folle sogno quello di emanare le nuove leggi per decreto reale
Per decreto le aree promulgare i bilanci
E l'anno seguente di fronte alla paralisi delle istituzioni prodotta si con nelle rigide scelte del Governo Pelloux annota il primo luglio
La sessione è chiusa
Così con il suo decreto legge il ministero si è veramente posto in una via senza uscite
Non avrei mai pensato di essere così indovino qualificando il ministero Pellew un libro tutto frontespizio compagine bianche infatti nessuna sua legge approda
A quel punto nel novantanove
Farini aveva lasciato da qualche mese lo scranno presidenziale per una gravissima malattia Daloui seguita con stoica lucidità
Al punto da predire nel suo diario tram annotazione politica all'altra il tempo della propria di della propria fine dopo una vita scriveva che fu troppo fortunata
E piena di soddisfazione di onori superiore ai miei meriti onde furia accarezzato ed insignito
Di cui i di cui mancamenti furono ben duramente puniti dal male penoso che mi angoscia
A quel punto ancora
Dopo tanti anni trascorsi nella capitale chiuso nei palazzi istituzionali farine aveva preso ad abbandonarsi a lunghe passeggiate per le vie di Roma
Trovando peraltro ulteriori motivi per alimentare la propria pessimistica visione della realtà italiana
Ho dovuto purtroppo scriveva constatare dolorosamente dopo ventotto anni da che capitale
Che se sempre quel villaggio di mandriani sparso di Ruini medi edifici e di conventi con una colonia di moderna civiltà
Di che nel mille ottocentosessantuno scriveva nei suoi ricordi di Roma L'Abate Filippo Perfetto
A quel punto certo Parini aveva compiuto appieno la parabola delle diverse disillusioni che lo portava a temere un presente di dissoluzione nazionale
Se non si operava verso una concordia vera di tutte le porte unitarie che per noi erano secondo uno mai smentito schema risorgimentale quelle della sinistra di governo e monarca
Senta un po'della Concordia che fece l'Italia
Se tutti non facciamo porta di remi e di remi non la supereremo
Aveva scritto nel novantaquattro
Aggiungendo il suo personale sempre ribadito porro unum del rafforzamento dell'esercito
Non per Fisi me di megalomania di grandezza per l'Italia scrisse ma quale condizione indispensabile desistenza
Per il Paese
Oramai spiegava
Ancora di fronte al clima di corruzione dilagante tutti quelli che sono unitari per davvero devono darsi la mano
Abbandonando tutti gli offre mi ismi di decentramento regionalismo eccetera sinonimi di federalismo mostrando al Paese come L'Unità si è minacciata di dentro e di fuori
A quel punto da ultimo la sua angosciata valutazione di un presente dove non riusciva più a cogliere i segni dei valori antichi lo portava a porre fa i primi nemici di dentro
I costruttori dell'opinione pubblica
Quei giornalisti che avrebbe voluto evidentemente tutti intenti a far crescere il sentimento nazionale secondo l'impegno pedagogico del fare gli italiani
E non trasformate in quella vi è l'idea di mascalzoni da lui sempre schifata come testimonial momento dall'abbandono della Presidente del Senato
Quando afferma che a Roma i cronisti fanno e disfano al loro talento ammorbando un'atmosfera che si alimenta di tutta la put eredi né politiche molari
Eppure questa personalità così immersa negli schemi del passato
Così poco adeguata a percepire del tumulto anche immissione di novità del mutare dei tempi in nessun momento
Penso di poter salvare la tra Bellante navicelle italiana
Seguendo le scorciatoie di una autoritarismo che offusca se il ruolo di quello che per lui era il luogo sacro della libertà sognata dagli uomini del Risorgimento
L'assemblea parlamentare
Con la sua funzione di suprema rappresentante dei partiti e degli interessi della comunità nazionale
Seguendo con ciò una fedeltà ai principi più alti indelebili del moto unitario che nessun indulgere alle mode e alle passioni del momento poteva giustificare dipende
In nessun istante della sua vita dunque
Cessò di operare quelli evito di umori che lo aveva guidato da prima la carriera delle armi
E poi io non attività politica a fianco del padre Luigi dittatore nel cinquantanove a Modena e luogotenente del re a Napoli assunta quasi come dovere filiale
Umori molteplici dominati incerto dalla religione laica della patria
Ma anche dalle ventate disperante che avevano sospinto il Risorgimento in Romagna verso un mondo di effettive trasformazioni tanto politiche quanto economico sociali
Umori pure non privi di rancori per un trattamento ritenuto negativo riservato al padre dagli eredi di Cavour
Che fumo alla non ultima della sua mai smentita divisione alla sinistra parlamentare ed in Parlamento la sua Ravenna l'abbiamo già sentito lo aveva mandato per la prima volta nel sessantaquattro riconfermando lo per ventidue anni
Essendone presto ricambiata con un impegno particolarmente attento alle sue specifiche tematiche di sviluppo
Ma soprattutto con un'altissima dimostrazione sul piano pratico proprio di quel senso del suo essere uomo del Risorgimento che abbiamo visto accompagnarlo fino alla fine fu nel sessantotto quando si oppose e fu questo ulteriore e definitivo elemento di dissenso con la destra alla legislazione speciale decisa per controllare l'ordine pubblico nella regione
Per lui bastava una corretta applicazione delle leggi esistente
E si chiedeva all'opposto perché non proclama Este gratuiti obbligatoria l'istruzione concludendo non dimenticate o signori ministri che il governo deve stare sopra tutti i partiti
Tutti i moderati e nell'ambito della legge
Perseguitate con ogni Pertinace malfattori liberati ci degli assassini nuovi applaudì Remo noi Vibe divideremo ma non mi lasciate condurre nella via lubrifica del sospetto la quale dà il capogiro eviterà Cina nel vortice degli arbitri
Secondo
Scongiuro la Camera riflettere non essere i popoli della Romania una razza perverso e meditate colleghi ora o quando vi venissero proposte misure eccezionali con la libertà e per la libertà non abbiamo fondato L'Unità Italiana
Da una simile visione non si discosterà più come quando nel settantaquattro di fronte alla legge eccezionale di pubblica sicurezza avrebbe scritto all'amico camerali il giorno in cui la monarchia fosse condotta a fare divorzio dalla libertà
Sancirebbe in quel giorno il primo rintocco della sua agonia
Ho quattro anni più tardi in un momento ancora più drammatico successivo all'attentato al sovrano compiuto a Napoli
Durante un viaggio dalla coppia reale attraverso la penisola svoltosi fino a quel momento in modo trionfale
Quell'attentato che avrebbe fatto tra collare il primo ministero che lavorò Cairoli per i cui esperimento di democrazia progressiva tanto si era impegnato proprio il nostro Farini da alcuni mesi eletto alla presidenza dalla casa
E che li faceva scrivere di nuovo all'amico camerali con preoccupato realismo
Qui la burrasca
Raggiunge proporzioni allarmatissima e temo forte riesca impossibile evitare gli apparente della reazione
Nel trapasso dalle apparente alla realtà si farebbe molto attendere fuori ora mancando ogni radice conservatrice alla monarchia dall'Unità
Che ne avverrà il giorno nel quale in fasce di tutte le porte che contribuirono a costituirlo si spettasse
Si trattava della limpida forme formulazione
Del drammatico dilemma che l'avrebbe accompagnato per tutta la vita
A testimonianza di una percezione
Del paese nutrita solo ed esclusivamente dei modelli politici degli apporti ideali delle relazioni sociali appartenenti alla vittoriosa fase L'Unità
Dopo
Secondo Farini nulla avrebbe dovuto puntare ad onta delle trasformazioni dei tempi magari indotti dalla stessa raggiunta unità
Quasi che l'Italia così costruite sì null'altro dovessi chiedere alle generazioni successive che una critica fedeltà agli schemi e cooperative operativi seguite dei padri fondatori
Suprema testimonianza la sua di un culto risorgimentale che rischiava di divenire retorico monumento disse
Assumendo se però nel contempo il compito di richiamare la politica alla sua funzione più vera
Di realizzazione dei progetti alti volti al progresso collettivo lontano da ogni egoismo di parte ed ogni meschina valutazione dell'interesse contingente
Una monarchia dunque riteneva giustamente in qualche modo costretta arricchiamo costante ad un motto che era stato rivolgimento e non conservazione espansione non chiusura di libertà affermazione non ripulsa di democrazia
Sconfitte in definitiva di tutte le porte incapaci di accogliere le voci del rinnovamento fatte proprie dall'eroismo in camicia rossa non meno che dalle coraggiose decisioni degli uomini ispirati da Cavour
E naturalmente tra questi dal padre Luigi
E se nell'ultimo Crispi in fondo farine vedeva la tenace incarnazione di questi tempi risorgimentali in grado di imporsi alle meschinità del presente e di reggere
L'urto dischi elegante di una società immemore tuttavia non si tratteneva da rimproverare lo statista siciliano
Alcune interpretazioni estranee chi comunque doveva e voleva essere testimonianza vivente dell'eredità operante di quei valori
Nel giugno novantacinque non evitò quindi di criticarmi apertamente e in sua presenza il violento discorso tenuto al Teatro Argentina
Dove aveva accusato l'opposizione parlamentare di essere impotente incapace indegne in definitiva moralmente anarchica tanto da cospirare contro il Governo coprendosi dietro la questione morale
Parole disse Ferrini da papà Roma l'occulta Este silenzio tutti nessun costa col contrasto di opinioni infatti giustificata per il presidente del Senato lo spegnersi tra le contumelie della libera di alla dialettica parlamentare
Così dopo la terribile sconfitta africana dato dell'inizio di marzo del novantasei la cui sì della sua sensazione di sfacelo
Non gli impediva di consigliare un atteggiamento più attento ai veri sentimenti della nazione
Quelle di sempre
Contrari a progetti espansionistici
E desiderosi di avere dal governo tanto la rassicurazione che non si voleva conquistare il mondo della luna quanto semplicemente a quel punto rialzare il prestigio delle armi della nazione italiana
Ecco il suo Risorgimento
Termine primo e ultimo della sua azione politica e del suo impegno etico mantenuto intatto nel cuore fino alle soglie di un secolo
E nell'ansia di rispondere alle nuove spire sfide
Gli pareva inutilmente disponibile a dimenticarne gli stessi elementi costitutivi della coscienza unitaria
Maturata in totale sintonia con la più alta elezioni intellettuale e politica della migliore civiltà europea ti ringrazio
Con Donora che d'onore che a sto punto do la parola al presidente del senato senatore Nicola Mancino
Signor sindaco autorità colleghi parlamentari signore
Ricordare Domenico Farini del centenario
Della sua scomparsa
Consente di mettere nella dovuta evidenza
Alcuni motivi di fondo del pensiero e dell'azione del parlamentare romagnola
Sì
Hanno accompagnato la sua lunga carriera politica dalle origini fino al traguardo prestigioso della presidenza di entrambi gli organi legislativi prima Montecitorio e poi
A Palazzo Madama
Un senso alto della missione
I i e investito di pubbliche responsabilità mai scaduto
Nelle beghe o nelle mediocri transazioni
Il profondo rispetto
Per la posizione super partes delle carte dalle cariche istituzionali
Che sono in parte avrebbe temperato negli anni gli ardori polemici energica vitalità della sua giovinezza
Sono stati importanti linee guida del suo impegno politico
Tanto più rilevante in quanto più si tenga conto che il tasso di imparzialità dei presidenti delle Assemblee via via cresciuto soprattutto Durante la Democrazia repubblicana
I motivi politici e psicologici
Dell'impegno parlamentare di Domenico Farini
Rimarranno tuttavia immutati anche nell'età matura e mostrano a Novi
Una forte relazione con le sue vicende biografiche e familiari
Fin dai primi anni che il giovane figlio primogenito di Luigi Carlo Farini
Altri otto e futuro presidente del Consiglio dell'Italia unita
Trascorre al Montescudo suo paese natale
L'assassinio di uno zio del sospetto a mano armata dal Partito socialista
E poi l'accusa al padre dunque volta al Papa a seguito del fallimento dei moti del mille ottocentoquarantotto quarantanove
Quindi le peregrinazioni dell'intera sua famiglia fino al trasferimento a Torino
Influenza non la sua personalità e la sua cultura
Su di lui
Comincia a proiettarsi insieme ingombrante e protettivo alla figura del padre
Che dopo aver ottenuto la cittadinanza del Regno di Sardegna
Diviene il ministro della pubblica istruzione nel primo governo D'Azeglio
Aderendo al programma politico dal conte di Cafu
L'ingresso di Domenico nell'accademia militare di Torino
Come è stato ricordato dall'amico Patuelli
Da cui esce col grado di sottotenente del genio
è una scelta fortemente voluta dal padre nella convinzione
Che solo attraverso la forza delle armi sabaude
L'Italia avrebbe potuto realizzare un giorno la sua più che secolare aspirazione all'unità col
La figura paterna costituisce per i giovani Domenico un esempio luminoso di coraggio e di virtù civili
Non solo per la scelta dolorosa dell'esilio
Ma anche per l'impegno che queste dimostra successivamente nel mille ottocentocinquantanove
Quando assume
La dittatura delle province emiliane in vista della loro incorporazione
E in questa occasione che Domenico Farini muove i primi passi nella scena politica
Viene infatti nominato rappresentante del popolo all'Assemblea delle Romagne per il borgo di lusso
Terra d'origine della sua famiglia nelle vicinanze di Ravenna e in tale veste partecipa al voto
Per la cessazione del dominio temporale o
Durante la spedizione nelle Marche e dell'Umbria con il grado di capitano del regio esercito
Domenico Farini si guadagna la medaglia d'oro al valor militare durante l'assedio di Ancona in seguito alla Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia
Per il coraggio dimostrato nella premessa di Mola di Gaeta
Una delle ultime piazze forti ancora controllate dall'esercito borbonico alla fine del mille ottocentosessanta
La promozione a maggiore alla chiamata nel gabinetto di tre successivi ministri della guerra
Lo indicavano come avviato a percorrere una brillante carriera nell'esercito sabaudo
Ancora una volta però la vita del giorno ufficiale viene diversamente indirizzata sia pure stavolta involontariamente dalle vicende del suo illustre genitore
Queste infatti già luogotenente generale delle province napoletane dopo i fatti dall'Aspromonte viene nominato dal re il Presidente del Consiglio dei ministri ma colpito da emorragia cerebrale proprio mentre sta leggendo il discorso di presentazione del Governo e sostituì
La Linke
Il ritiro forzato del padre dalla vita politica un'evidente influenza sulla scelta di Domenico Farini
Di abbandonare la carriera militare
Per dedicarsi all'impegno parlamentare continuare così l'opera paterna in difesa della libertà dell'indipendenza dell'Italia
La scarsissima stima che egli nutre nei confronti degli uomini della Destra storica
Ai quali rimprovera una politica eccessivamente accomodante nei confronti della Francia e del Papa
Il completo oblio del padre gravemente malato e prima ancora l'abbandono e l'ostilità che il suo genitore incontrato durante la luogotenenza Dina convinti sono le motivazioni che lo stesso Farini Adduce
Per giustificare il proprio impegno parlamentare nelle file della sinistra
All'amico e avversario Gaspare Finali
La collocazione politica assunta dal giovane deputato ravennate sedere nei banchi della sinistra
Apparire in contraddizione sia con le riunioni politiche paterne che con la personale fama di uomo d'ordine del suo ufficiale sabaudo tuttavia
Le ragioni di quella scelta appaiono chiare anche alla luce della tradizione politica familiare se si considera da un lato il retaggio dell'anticlericalismo va bene con il conseguente corollario dell'ostilità verso la Francia protettrice del patto e dall'altro la presenza anche nel nuovo Parlamento dell'Italia unita
Il raggruppamento erede del vecchio centrosinistra subalpino schierato su posizioni moderate
Assai lontane dal radicalismo dei repubblicani e dei garibaldini
Proprio a questo raggruppamento di sinistra costituzionale che a giudizio di Emilia Morelli viene definito assai meglio dall'aggettivo che dal sostantivo
Aderisce Domenico Ferri anzi nonostante la sua dura critica nei confronti della politica filofrancese della destra storica
E di volta addirittura a favore della ratifica della convenzione del settembre del mille ottocentosessantaquattro con la Francia sebbene essa sempre rinviare sine die l'aspirazione a fare di una la capitale vorrei se dunque
Sul piano psicologico e agevole ricondurre l'impegno parlamentare di Domenico Farina la volontà di continuare l'opera del padre sul piano più strettamente politico di fronte ai tentennamenti alle ambiguità di tanti uomini della destra
Questa stessa volontà lo spinge ad assumere una collocazione di centro sinistra
Nella convinzione che proprio questa parte politica sia in definitiva quella più in armonia con le convinzioni anticorpo dei ricavi del suo illustre genitore
D'altro canto sia il retaggio della tradizione politica familiare che la sua formazione militare
Non gli consentono di aderire alle posizioni estreme dei garibaldini e dei mazziniani la cui esaltazione del Risorgimento come guerra di popolo
Si traduce in una valutazione della tradizione monarchico militare del Regno sabaudo
Mentre la forte antipatia che egli nutre per la Francia non gli fa sottovalutare l'importanza dell'appoggio di Napoleone terzo per consolidare l'ancora fragile legittimazione internazionale del neonato regno vitali
Da una parte la volontà di continuare l'opera paterna all'altra
L'anticlericalismo lo spirito nazionale di un fortissimo senso di devozione per le istituzioni politiche e militari del Regno sabaudo
Sono i motivi di fondo psicologici e politici
Del pensiero e dell'azione parlamentare di Domenico Farini
Essi infatti pur nell'evolversi della situazione storica sempre mi accompagneranno l'impegno nel corso della sua lunga carriera l'uomo di Stato
Tuttavia
In ragione della sua particolare competenza né di questioni militari
Egli si dedica principalmente soprattutto negli anni della sua attività parlamentare ad approfondire i problemi dell'organizzazione delle forze armate
Non è un caso infatti che il primo discorso di grande importanza e glielo pronunci alla Camera
Nell'imminenza della guerra con l'ausilio del mille ottocentosessantasei depurando la scarsa consistenza numerica dell'esercito italiano
Ed esortando i suoi colleghi deputati del Governo a subordinare ogni altra considerazione
Ed in specie alla ricerca del pareggio del bilancio
Alla salvezza della Padania il raggiungimento dei suoi confini naturale
Anche a questo proposito emerge dunque la sua distanza dalle posizioni della destra storica
Che pur desiderosa di portare a termine l'opera di unificazione nazionale iniziata da Cavour pretende in questi anni a favorire una politica di estrema parsimonia sul versante della spesa pubblica
La richiesta di spese maggiori e meglio mirate per la difesa del Paese
Costituiranno invece il motivo principale di quasi tutta la carriera di deputati Domenico Ferri spingendolo spesso in rotta di collisione con il Governo e la maggioranza di centrodestra
Ancora alcuni anni più tardi infatti intervenendo alla Camera nella seduta del ventisette maggio mille ottocentosettantuno
A poco meno di un anno dall'annessione di Roma e del Lazio
E di tornerà ad evidenziare i pericoli di un eccessivo ridimensionamento del bilancio delle forze armate polemizzando garbatamente ma con decisione
Col ministro delle Finanze Quintino Sella
A giudizio del deputato ravennate
La forte contrapposizione internazionale in seguito alla guerra del mille ottocentosettanta
E le velleità francesi di recuperare i danni dell'Italia in appoggio delle rivendicazioni papale il prestigio militare perduto nella guerra contro la Prussia
Rendono tali economie estremamente rischiosa
Minacciando di compromettere la salvezza dell'unità del Regno d'Italia la cui costituzione appena un decennio addietro ha richiesto tante fatiche e tanti ma soprattutto gli si rammarica che un problema così vitale come quello dell'ordinamento dell'esercito venga preso in considerazione
Quasi solamente per il sito del aspetti finanziario
Estendendo la politica della lesina anche alle questioni militari
Il governo della destra do la parola a giudizio del deputato ravennate di gravi imprevidenza poi che mostrava di non comprendere come una sola grande sconfitta subiti in una battaglia campale avrebbe posto in pericolo l'esistenza stessa dello Stato
Compromettendo conseguentemente dieci forze fino ad allora come ieri per risanare il bilancio
Le preoccupazione per l'organizzazione dell'esercito sono un punto fermo dell'azione politica di Domenico Farini a cavallo fra gli anni sessanta e settanta dell'Ottocento
Nei dibattiti parlamentari sull'argomento chi porta un forte contributo di impegno civile di conoscenza tecnica acquisite non sono grazie allo studio teorico ma anche all'esperienza vissuta durante la campagna militare del mille ottocentosessantasei in cui e non enti impegnati in prima persona come capo dello stato maggiore nella divisione del generale cose al di fuori delle questioni connesse con l'organizzazione dell'esercito e con la gestione delle campagne militari
In questi anni il deputato Farini interviene più volte
In Italia della figlia fa paura
Gravi episodi di violenza insurrezionale si verificano infatti in questi anni Romagna contro l'istituzione dello Stato italiano
Esponendo la popolazione locale all'accusa di fiancheggiamento degli ambienti anarchici
Responsabilità di episodi e spingendo ampi settori del mondo politica da comprare l'adozione di misure repressive straordinario fine di ripristinare l'autorità dello Stato
Contro tale ipotesi come del resto stupito poc'anzi dal produttore dell'Università di Bologna
Interviene ripetutamente in Parlamento Domenico Ferri affermando che le leggi ordinarie se applicate con soggetti e con vigore
Sarebbero state sufficienti a riportare l'ordine
E gli episodi di violenza non dovrebbero essere attribuita mancanza di lealtà della popolazione romagnola verso le istituzioni dello Stato italiano ma erano piuttosto sono parole sue
Il retaggio di lunghi secoli di governo americana e al di travi violento il quale aveva indirettamente favorito il sorgere di una mentalità ostile contro ogni forma di autorità costituita
La rivoluzione parlamentare diciotto marzo mille ottocentosettantasei conseguenti avvento della sinistra al governo
Non determinano una particolare accelerazione della carriera politica di farli anzi e chi rifiuta ripetutamente incarichi governative nomine ad ambasciatore o al prefetto
Accettando solo di svolgere missioni diplomatiche temporanee primi in Francia in Inghilterra per illustrare la politica del gabinetto Depretis e poi a Bucarest per comunicare assunzioni al trono di Umberto primo
Intorno intanto il secondo collegio della città di Ravenna
Può scegliere ancora come proprio rappresentante ad ogni nuova elezione segretario della Camera per tre legislature
Nel mille ottocentosettantotto viene finalmente ha letto prima vicepresidente e poi presidente dell'Assemblea
In sostituzione di Benedetto Cairoli
Chiamato alla guida del governo
Carini
Mantiene tale carica per sei anni ma si dimette anche due volte
Nel mille ottocentottanta rassegna le dimissioni quando il deputato Mancini
Lo accusa appoggiato dalla parte sinistra della Camera di avere un atteggiamento parziale a favore dell'opposizione di destra
L'accusa Brusca perché viene dalla parte politica nella quale egli ha sempre militato
E che ora sembra non rendersi conto dei solidi dovere di presidente di Assemblea
In un impeto di sdegno egli abbandona così il seggio e in tale atteggiamento viene raffigurato dall'illustrazione italiana
Persistendo nelle dimissioni ma dopo pochi mesi riprende la presidenza
Dopo essere stato eletto in una nuova legislatura quattro anni più tardi invece le sue dimissioni causato da un problema procedurale sono definitive e invano vengono respinti all'unanimità dall'assemblea il deputato
Cominciano intanto a manifestarsi i primi sintomi del male che lo condurrà alla morte il diciotto gennaio del mille novecento una volta accertato dai medici
La natura tumorale per escoriazioni egli già da qualche tempo presenta sul lato destro della bocca
Domenico Farini comunica di fedeli elettori di Ravenna
La sua ferma intenzione di non accettare la candidatura per l'indizione della quattordicesima legislatura
Consapevole che le lunghe e difficili cura dei quali sarebbe stato sottoposto negli anni avvenire non avrebbero reso possibile una sua attiva partecipazione i lavori dalla Camera
Tale decisione tuttavia non consente egualmente a Domenico Farini di abbandonare la vita parlamentare sette giugno
Mille ottocentottantasei
Gli viene infatti comunicato firmato da Umberto primo il decreto di nomina al senatore a vita
Quasi subito in sostituzione l'ex generale Giacomo Durando
Egli diventa presidente del senato
Dare veste Farini ci guadagna in breve la benevolenza dell'evoluzione anche della Camera vitalizia per lo scoop l'autorità con i quali dirige i lavori dell'assemblea
Pur nel profondo rispetto della posizione super partes che gli imponeva funzione di presidente della Camera alta fra ritmi
Non smette di essere un uomo di parte nel senso migliore del termine cioè di un uomo animato da profonde convinzioni politiche ad alta passione civile
Anche Gaspare Finali commemorando nella figura in Senato
Esattamente un secolo fa
Metterà in evidenza questo aspetto della personalità politica del senatore a Roma il mio affermando leggo testualmente
Egli era in un luogo insicuro mai l'uomo di parte ma dall'alto ufficio di presidente cioè di regolatore custode del diritto di ciascuno e di tutti
Nell'orbita dello statuto costituzionale sì studio gli esseri in ogni incontro imparziale
L'uomo di parte divine mentre ero quando nelle grandi contingenze politiche gli era richiesto di consiglio per l'autorità che gli veniva dall'ufficio e dalla persona di considerazioni ombre che come aveva giubilato per la rendicontazione della sinistra al potere cercò poi sempre richiesta so che perduto ruolo recuperasse credendo fermamente con questa sua condotta dicevi che la monarchia la patria e la libertà nel suo concetto e non per mera formula inseparabile
E che l'unità della nazione il rispetto per il Regno d'amore della libertà che ogni suo pensiero si identifichi essenzialmente con la difesa delle prerogative parlamentari scegliere i motivi di fondo sempre presente
Per l'azione politica di Domenico Farini
Emerge anche dalla lettura del Diario che egli comincia a scrivere nel mille ottocentonovantuno che proseguì fin quasi alla morte
Tale opera che è stata ristampata dal Senato della Repubblica nel primo centenario dell'Unità d'Italia
Rappresenta davvero una miniera ricchissima di informazione sui gli avvenimenti politici del regno negli ultimi dieci anni del secolo scorso
Dall'altro tempo e offre una testimonianza particolarmente autorevole ben informata sui rapporti intercorrenti
Tra i principali protagonisti della vita politica italiana di quel tempo da Umberto prima da Antonio di Rudinì Giovanni Giolitti a Francesco
Divenuto negli anni severo critico del trasformismo Depretis Lino
E fautore di un sistema bipartitico sul modello inglese
Negli anni novanta dell'ottocento Domenico Farini è politicamente vicino soprattutto ai principi per quale appoggio allo sforzo di ridare forza di incisività all'azione politica della sinistra
Ad avvicinarlo all'uomo politico agrigentino
Contribuisce soprattutto il comune anticlericalismo sul terreno della politica internazionale si traduce nella propria parla triplice alleanza nell'ostilità verso la Francia ma anche il rispetto di Crispi maturo manifesto per l'autorità del sovrano come simbolo per volontà della nazione dell'Unità Bitonci
Invano invece il presidente del Senato tenta in questi anni di fare opera di mediazione
Nel contrasto politico che oppone la corona
Ai governi Crispi e Giolitti do chiedo scusa alla Camera alta di governi Crispi e Giolitti e in merito al potere di nomina dei senatori
Sempre di più infantile infornata tra virgolette di nuovi senatori ormai sostanzialmente controllate dal governo e proporre nomine al sovrano
Si caratterizzano come uno strumento nelle mani dell'Esecutivo volto a limitare l'autonomia della Camera vitalizia
Assimilando nella composizione politica quella della Camera dei deputati al fine di riprodurre in ogni caso anche nell'aula di Palazzo Madama una maggioranza politica omogenea a sostegno relazione governo
Al Senato rimane allora come unica difesa la possibilità di non convalidare le nuove nomine
Giacché l'articolo sessanta dello Statuto riconosceva una Camera alta la competenza esclusiva giudicarne la validità dei titoli di ammissione dei propri membri e in effetti come ricorda Giuseppe Talamo in un saggio contenuto nel volume dibattiti progetti e riforme costituzionali dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana
Pubblicato di recente per iniziativa della Biblioteca del Senato della Repubblica
Nelle convalide esaminate negli anni novanta
La discussione non rivela soltanto interpretazioni diverse di testi costituzionali come lo statuto e a volte dello stesso Codice civile ma un contrasto politico di fondo tra i due rami dal Parlamento
Professore parlammo ricorda infatti come ne esce lascia mante forza del Senato e nell'ultimo quarto
Per secolo diciannovesimo evidenziata anche da Benedetto Croce nella storia d'Italia dal mille ottocentosettantuno al mille novecento e quindici vada ricondotta alla diversa composizione della Camera riempita sì sempre più di ex deputati
Proprio per resistere a questo tentativo di assimilazione
Il Senato fin dal mille ottocentonovantadue avrebbe preso ad esprimere nelle convalide un giudizio di merito perché non gli spettava secondo lo statuto la lettura del diario consente di capire meglio in questo contrasto la difficile posizione di Domenico Farini
Il quale come presidente della Camera Alta cerca di svelare le prerogative statutarie del Senato è come fedele monarchico appare preoccupato di difendere la figura del re ancora titolare almeno formalmente del potere di nomina dei senatori
La crisi di fin e secolo coglie Farini sostanzialmente impreparato
Egli appare incapace di comprendere l'evoluzione di una società nella quale affievolito signor ricordo dell'impresa e risorgimentali tutto dicembre a disgregarsi nella nicchia degli interessi contrapposti
Contrari ad una riforma dello Statuto Albertino quanti morti del mille ottocentonovantotto mostrano chiaramente l'inadeguatezza del sistema politico liberale
Di fronte all'emergere delle rivendicazioni sociali propone di offrire una soluzione politica alla crisi facendo succedere al governo di budini un gabinetto di senatori tuttavia al di là dei singoli problemi delle soluzioni avesse proposto ormai venendo meno l'intorno all'uomo politico romagnolo
Il quadro di riferimento ideale storico per quale egli si è formato e che ha costituito per quasi quarant'anni di orizzonte della sua azione politica
La scomparsa della generazione che ha vissuto l'esperienza esaltante delle lotte di indipendenza e al suo posto
L'emergere di partiti di massa diverse noi se non addirittura ostili alla tradizione del Risorgimento rafforzano sempre di più il senso di estraneità Domenico Farini rispetto alla società che lo circonda
Impedendogli di comprendere i conflitti politici e sociali che l'attraversano e che saranno positivamente affrontate parzialmente risolti nel primo quindicennio del secolo
Nel nuovo secolo all'azione di governo di Genova di Giovanni Giolitti sono fino a anche dei
Ormai anche il male che lo ha colpito molti anni addietro dilaga inesorabili impedendo di spesso di partecipare ai lavori dell'Assemblea
Nonostante l'insistenza del rating avrebbe voluto conservati ancora l'altissimo incarico Farini sente ormai vicino alla morte
E decide di dimettersi irrevocabilmente dalla carica di presidente del senato al alla quale viene sostituito la Giuseppe Sala
Dal suo testamento dettato il quattordici dicembre nel mille ottocentonovantasei nuovi Antonietta fa ragiona
Che ha sposato nel mille ottocentottantaquattro emergono ancora e di gravi supremi della sua azione politica espressi con parole tanto alte e anche Gasparri finali nella commemorazione di un secolo fa volle riportarle a conclusione della sua orazione funebre
A un guardi auguro all'Italia la concordia che la redenzione
Il ricordo dell'antica servitù la scampi dagli spinelli dagli ordinamenti municipale dalla licenza che quella ripiomba libero
La patria risorse per le virtù militari di una sua dinastia in una sua provincia un forte ordinamento la virtù di limitare soltanto possono mantenere unito indipendente di Libero il popolo italiano
La monarchia alla Casa di Savoia somma o o cementare difenderne l'unità renderlo Prospero pensieri naturalmente di un'altra epoca e quindi certamente da tanti
Che danno il segno però di una coscienza fortemente impegnato sul terreno
Dei supremi interessi collettivi
Onorare perciò
La memoria i Domenico Farini
Un atto di omaggio per me un grande onore ad una figura significativa del panorama politico Italia no dell'Ottocento che con il suo impegno politico la sua azione ha dato concreta testimonianza di fiducia nelle istituzioni dello Stato delle delle istituzioni di allora
Come garanzia di qualità civile grazie
E mi
Permettetemi di consegna
Il presidente del senato a nome
Della città di russi
Questo
Un po'pesante
Mosaico
Che
Il una parte del pavimento
Romana di russi
Più importanti
Io settentrionale
Ma
Ma
Altrettanto ovviamente
Onorevole Patuelli
Che li
E per il professor Varni
Programma
Come ricordò
Ecco Palazzo Madame così come
Gioiello architettonico ma ricordo
I lunghi anni trascorsi da un illustre concittadini ridursi ecco lungo al sindaco perché i
Ecco se ne possa aprire
Fallire dico
Andrà
Ora il programma
La visita
La all'esposizione
Al bis del dei libri quindi prima mai visti
Nel corrente anno con il patrocinio del Senato della Repubblica
Voi al centro sociale Portanova e poi di nel pomeriggio
Rimarrà nostro ospite delle nostre città il senatore grazie ancora
Va culturali www punto
Comporta