Servizio realizzato con interviste realizzate a margine del convegno "Caro proibizionismo, quanto mi costi" organizzato dal Partito Radicale e dalla Lista Bonino presso l'Università La Sapienza

Caro proibizionismo quanto ci costi è questo il titolo del convegno antiproibizionista sulla scienza sulla droga svoltosi oggi a Roma l'università la Sapienza ha la facoltà di lettere organizzato da radicali studenti antiproibizionista sì il nel convegno si è parlato dei costi che il proibizionismo scarica sulle sistema giudiziario ne hanno parlato questo l'avvocato Giandomenico Caiazza il dottor Francesco Di Maio già responso
Abile della sezione narcotici della Squadra mobile di Roma e Benedetto Della Vedova deputato europeo della Lista Bonino poi separato si è parlato dei costi degli apparati burocratici necessari alla proibizionismo l'hanno fatto Marino vuol Daquin
Del Partito radicale transnazionale la professoressa Carla Rossi e infine si è parlato dei costi sulla scienza l'hanno fatto Cinzia Caporale e Luca Coscioni l'economista che gli ascoltatori di radio radicale hanno imparato a conoscere in questi ultimi tempi impegnato proprio sulla questione della libertà della ricerca scientifica lo Coscioni lo sapete ammalato di sclerosi laterale Amiotrofica parla grazie a un sintetizzatore vocale e parte della ricerca le tecnologie della ricerca sulle cellule staminali potrebbe trovare una soluzione alla sua malattia l'intervento centrale del convegno è stato tenuto da Emma Bonino che ha parlato appunto del costo politico sociale delle politiche previste liste mentre l'intro se ne è stata svolta da Rita Bernardini il tema del suo intervento era il costo della libertà il valore della disobbedienza parole che sembrano racchiudere tutta la storia antiproibizionista dei radicali
In più che altro ho cercato di sollecitare i giovani che hanno partecipata che stanno partecipando a questo nostro convegno a riflettere su fu il fatto che la libertà evidentemente a un costo Shaffer ma are la propria libertà e la libertà degli altri a un costo e che di fronte alle ragionevolezza delle leggi di fronte dall'irragionevolezza della giurisprudenza di fronte alla follia del proibizionismo occorre anche disobbedire e Obi in un certo senso rivendicato il fatto che con la nostra azione politica che non può essere limitata solamente a qualche unità di esponenti e militanti radicali che fanno queste azioni rivendicato il reato di istigazione alla disobbedienza che è diverso che non è istigazione al consumo di sostanza stupefacente ma significa anche organizzarsi per fare per compiere delle azioni di disobbedienza civile e che possano divenire di massa e qui la Fantasia veramente si può scatenare
E se noi riuscissimo veramente ammettere in crisi il sistema giudiziario italiano con ne azioni di massa io credo e qualche cosa qualche riflessione un po'più approfondita potrebbero farla i nostri politici che mi sembra invece tutti tesi sia in un polo che nell'altro e invece a ad affermare politiche sempre più proibizionista e perché sono convinte che queste paghino dal punto di vista elettorale dal
Le dalle marce antimilitarista degli anni sessanta fino alla proposta di legge per la libertà della scienza c'è un un continuo ma radicale su queste battaglie libertarie impressionante questa
Sì una
A me impressiona
Soprattutto il fatto che su questa lunga storia che ha attraversato il nostro paese regime liberalità di questo regime la mancanza di democrazia di questo Regina sempre teso a mettere il silenziatore sono convinta che però nel fondo della una coscienza collettiva degli italiani ci sia la consapevolezza
Del significato di queste lotte io credo che per esempio nell'occasione delle elezioni europee quando abbiamo un po'colto di sorpresa il regime italiano spendendo decine di miliardi e facendo vedere quegli spot di Emma Bonino di Marco quando nella delle marce delle disobbedienza civile questa coscienza sia venuta fuori e per cui c'è stato questo riconoscersi ma come abbiamo poi visto successivamente il regine corso ai ripari addirittura non sono nemmeno più possibili quegli investimenti non solo perché non abbiamo più i soldi perché non abbiamo più niente da venderci Emma perché addirittura gli spot sono stati proibiti però ecco quello che dobbiamo tentare di fare di far riaffiorare questa coscienza degli italiani che io credo sia la coscienza per un sistema che sia un sistema di legalità di affermazione del diritto
In fondo c'è macché difficilmente e alla luce perché il dita ogni momento della nostra aggiornata è contrassegnato dalla violazione delle regole fatte non come noi facciamo la disobbedienza civile in un modo Pa lese avvisando le forze dell'ordine avvisando la magistratura ma una violazione dire ben volere è fatta perché le regole sono assurde e tentando di nascondersi è il favo ore che si chiede per superare in ogni minuto le difficoltà della vita ma se noi pensiamo io sono stata tre mesi in consiglio comunale
E che gli stessi consiglieri comunali trovano normale falsificare le votazioni che si fanno in comune che si fanno sulle delibere vota dolorosa posto di colleghi assente e quando glielo dici questa votazione e illegale
Loro ti rispondono con naturalezza ma perché abbiamo sempre fatto così e sono sinceri quando lo dico e loro dovrebbero essere i rappresentanti delle istituzioni figuriamo ci che cosa succede agli altri livelli quindi il mio augurio è che noi riusciamo in questi giorni a rompere questo muro del silenzio questo silenziatore chi è messo o ad ognuno di noi ad ogni radicale che poi in fondo e messo i cittadini e credo che abbiamo trovato veramente il simbolo in questa candidatura di Luca Coscioni che non può parlare se non attraverso un
Ne sintetizzatore locale vocale macchie abbiamo visto a tanta tanta voglia dirottare così dunque Rita Bernardini dei costi sul
Dal sistema giudiziario ha parlato l'avvocato Giandomenico Caiazza che con esempi e con anche dei dati a ha spiegato che ha dimostrato quanto il sistema delle G proibizionista e pesi e schiacci il sistema giudiziario nel nostro Paese ma un sistema giudiziario in queste condizioni fino a quando potrà reggere sentiamo la risposta dell'avvocato Caiazza
Ma Loggia non regge nel senso il il sistema e schiacciato da questi costi Sam se noi appunto consideriamo che il proibizionismo sulle droghe pesa su in ordine in un ordine di grandezza del sessanta per cento per sia per i reati della legge stupefacente sia per i reati ad esso connessi reati contro il patrimonio del tossicodipendente per per oltre il sessanta per cento ma già con fermato anche Luigi Di Maio per l'attività di polizia giudiziaria eccetera e questo ci fa capire come la soluzione del problema sarebbe
Sarebbe risolutiva per il funzionamento del sistema giudiziari quindi sì siamo giudiziari già schiacciato dalla dal tredici al ventuno sulla droga si tratta che qualcuno se ne avvede l'avvocato giovamento Caiazzo
La lo ricordiamo è anche il difensore di Marco Pannella e degli altri radicali che sono sotto processo per le azioni di disobbedienza civile le cessioni gratuite di hashish e marijuana compiute a Roma e in altre località italiane negli anni scorsi processi che sono tuttora in corso e a questo proposito Caiazza si è detto fiducioso che proprio questi procede sì riescano a far esplodere nelle aule giudiziarie la l'assurdità e le Follie contenute nella legge sulla droga
Diciamo già hanno portato all'in hanno dei di questo sistema chiuso a testuggine in modo irragionevole degli elementi seri forti importanti di contraddizioni io ritengo che questo sia la premessa per la in l'esplosione che magari sarà improvvisa quando meno ce lo aspettiamo
Diciamo di appunto di di quelle contraddizioni del sistema che ne determinò il crollo i nel non c'è possibile o meno per quanto attiene a alle non droghe dei derivati della cannabis diciamo la le acquisizioni scientifiche che noi abbiamo assicurato che si questi processi penali e che erano rimaste regolarmente fuori dalle porte di tu i tribunali d'Italia non potranno che che portare ad un ripensamento proprio strutturale della proibizione in questa materia
Diseconomie nella lotta alla droga questo era il titolo del l'intervento del dottor Francesco Di Maio già responsabile già dirigente della sezione narcotici della Squadra mobile della questura di Roma
Il quale ha forte anche della sua esperienza sul campo a illustrato quali sono le diseconomia appunto e gli sprechi che avvengono
Nell'azione quotidiana che le forze dell'ordine devono sono costrette da queste leggi proibizionista mettere in campo Perrella Res la repressione del traffico e del consumo
Di droghe ma allora un sistema che ad altissimi costi produce
Scarsi benefici come fa a reggere sentiamo la risposta del dottor Di Mario
Non può reggere infatti infatti fin quando noi non entreremo nella logica di impostare l'azione antidroga sulla disarticolazione dei sodalizi criminosi perché e questa la logica anche in un contesto internazionale ma continueremo a spendere le nostre risorse sia di tipo poliziesco sia di tipo giudiziario
La perseguire il minimo spaccio o addirittura il tossicodipendente considerato un soggetto pericoloso io a questo voglio fare un inciso
La colpa di autore era molto in voga negli anni trenta in Germania e li ha ad ha dato la stura a quello che era il sistema razionato servizio della della tutela etica dello Stato ora in uno stato moderno dove le situazioni patologiche vanno curate da un punto di vista prima culturale e poi eventualmente sanitario qualora ci sia il consenso del soggetto ebbene io dico perseguire perseguitare questi assuntori senza poi un effettivo contorna contorno effettiva utilità per il complesso sistema degli equilibri sociali io penso che sia veramente funzionale
Rapisarda disarticolare sapendo azione criminale visiona sottrarli Musso non c'ha visto togliergli il mercato clandestino legalizzare le sostanze assolutamente io ho questo ruolo quest'opinione nel lungo periodo probabilmente aggiungeremo ad una ad affrontare con con equilibrio e con razionalità le proposte provenienti non solo dalla partito radicale ma anche da altre stanze tuttavia nel breve nel medio per io no io suggerisco un'iniziativa che è molto più concreta parola ex poliziotto quella di affrontare i sodalizi con una strategia unitaria non soltanto italiana perché non è solo un problema italiano con una propria strategia nazionale e transnazionale queste la la risorsa questa è anche la capacità delle forze di polizia delle amministrazioni governative di creare delle strutture effettivamente professionali che tolgano anche quegli e qui
Sì e qui imbarazzi che poi proviamo a raccontare in campo internazionale di proibizionismo il mercato della droga ha parlato Benedetto Della Vedova parlamentare europeo della lista Bonino il quale non passaggio della suo intervento ha parlato appunto del
Mercato libero come di un mercato legale e questa uguaglianza potremmo dire tra mercato libero mercato legale fa cadere anche la forzosa contrapposizione tra
Liberalizzazione e legalizzazione o meglio mette questi due termini li lega in un'altra in un'altra chiave di lettura
Ma io credo di sì
Illegali sono tutti i mercati liberi sono i mercati cioè in cui esiste la possibilità per gli operatori
Di vende i propri servizi o prodotti di pubblicizzarlo le esiste la possibilità
Di nuovi operatori di entrare in questi mercati sono mercati liberi il mercato delle sigarette mercato darla con il mercato dei farmaci sono mercati liberi e quindi sono mercati legali con delle regole io penso che ve ne siano troppe di regole anche su questi mercati e ma non ha importanza il mercato illegale il mercato
Proibito questo credo che forse anch'tautologia ma questa è realtà insomma tutto il resto credo siano davvero delle chiacchere si sceglie di avere un mercato proibito e quindi un mercato illegale
Tu hai detto nel tuo intervento poi è una cosa che hanno detto anche altri ma che si legge che tra le righe uno dei maggiori ostacoli alla legalizzazione
Delle droghe in in questo caso sarà proprio è proprio il sistema burocratico costruito sulla guerra la droga
Sta questo un
Un Chigi voglio dire chiunque abbia un minimo di cultura liberale sa che in nella società
Ci sono le dinamiche degli interessi legittimi tutti personali che si contrappongono in questo caso è chiaro che c'è un e adesso è legittimo di decine di migliaia probabilmente nel mondo centinaia di migliaia di persone vivono amministrando il Budget della lotta alla droga vivono come impiegati nelle amministrazioni che lottano contro la droga e che quindi hanno come obiettivo implicito o esplicito quello che la lotta alla droga continui che non si modifichi l'approccio e quindi e che ero che questo significa che ai livelli più alti pensiamo Arlacchi ma possiamo anche scendere un pochino nella scala a livelli più alti ci sia anche investimenti in termini di comunicazione
Perché appunto la cultura della lotta alla droga continui ad affermarsi la cultura ovviamente non mi risulta che la lotta alla droga vi sono altri fini è una dinamica assolutamente normale di cui non bisogna scandalizzarsi chi però all'origine parte con un presupposto ideologico sul eticità della lotta alla droga è chiaro che di questi meccanismi non può prendere atto e io rifiuto la simmetria ideologica che proponeva anche Francesco Rutelli
Da Vespa a Porta a porta qualche sera fa cioè che proibizionismo e antiproibizionismo siano allo stesso crisma scelte opzioni ideologie io dico che il proibizionismo eh la scelta ideologica l'antiproibizionismo no l'antiproibizionismo la scelta più naturale e la scelta di default se vogliamo cioè un mercato libero che legale così come ahimè con troppe eccezioni ma sarebbe lungo discutere così come per tutte le cose
Della vita del mondo dei prodotti o dei servizi quindi l'opzione ideologica è solo quello proibizionista così dunque Benedetto Della Vedova e
E dicevamo alla convegno antiproibizionista e che si è svolto alla Sapienza organizzato da radicali studente antiproibizioniste si è parlato anche dei costi sulla scienza lo hanno fatto Cinzia Caporale e Luca Coscioni non è vi sono però il Kosovo la mente i costi sulla ricerca scientifica i costi sociali delle predizioni smosso la scelta la scienza esistono anche i costi individuali costi e quotidiani come il proibizionismo sulla ricerca per esame per tempio anche nella pratica medica quotidiano nella pratica clinica e di questo abbiamo parlato con il professor Fabrizio Starace dirigente degli dei servizi di psichiatria dell'ospedale Cotugno di Napoli è già consulente dell'Organizzazione mondiale della sanità che era tra il pubblico a seguire il convegno
Certo è è un è un dato che si ripercuote anche se non tutti si riflettono sulla sulla vita di ciascuno basti pensare al problema che abbiamo a tutto è che probabilmente nei prossimi giorni sarà risolto sulle terapia l'uso degli oppiacei nella terapia del dolore quante centinaia di migliaia di persone hanno avuto negata la possibilità di alleviare dei sintomi Vitolo perché c'era una legge e c'è tuttora una legge proibizionista sull'uso degli oppiacei quante persone sono costrette ad affrontare una gravissima crisi d'astinenza perché se vengono se vengono arrestati e portati in alcuni numerosi centri di detenzione non non gli viene loro assicurata come invece prevede la legge la possibilità di un trattamento metadonica ma il pericolo più grave e quello del proibizionismo ha sul la sulla sul pensare proibizionismo intellettuale quello che citava Emma Bonino nella sua relazione cioè sul fatto che le persone si abituino a a non mettere più in discussione
Dei dati che non hanno nulla a che vedere con con la realtà con la scienza ecco la coscienza queste dunque le interviste che abbiamo realizzato a margine del convegno antiproibizionista sulla scienza e sulla droga dito la no caro proibizionismo quanto ci costi svoltosi oggi a Roma presso la facoltà di lettere dell'Università la Sapienza organizzato da radicali studente di previsioni stile che ha visto tra l'altro la partecipazione di Emma Bonino
La giornate proseguita poi nel pomeriggio alla ufficio centrale del referendum della corte di cassazione dove i radicali hanno depositato e quindi dà atto via ufficialmente alla raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare intitolata norme in materia di clonazione terapeutica di procreazione medicalmente assistita
Delle comitato promotore
Fanno parte oltre Emma Bonino Luca Coscioni e Gilberto Corbellini il coordinatore dei radicali Marco Cappato il Presidente di non c'è pace senza giustizia Sergio Stanzani
La ginecologa Mirella Paracchini e Cinzia Caporale la giornalista Roberta torna Fiore e esponenti e militanti radicali tra cui Rita Bernardini e Daniele Capezzone
Per radio radicale Roberto Spagnoli