"Universita', territorio e sviluppo" - incontro di studio organizzato dal Centro Studi New Economy dell'Universita' Tor Vergata di Roma (c/o Facolta' di Economia -Universita' Tor Vergata)

Che forse qualcuno di voi sentito nominare mi occupava un proprio dei problemi urbani e territoriali allora ho pensato forse c'è un retaggio da molti anni non mi occupo più direttamente stanco
Beh ha litigato in queste specie di di della
Per me esperienza di impegno e di lavoro importante al di là di questo in realtà proprio immediatamente
C'erano individuato alcuni motivi per cui va alla fine e di rendere in questo in questa tavola rotonda e all'interno di questa iniziativa del CEIS
Una testimonianza la nostra città Roma a anzitutto un
Un forte interesse
Al tema dell'Unità e lo sviluppo del Mezzogiorno e il tema dell'unità reale del Paese nella relazione
Che mi ha preceduto del prezzo scandito queste cose emergono ma emergono dentro tutta la tematica dello sviluppo del Mezzogiorno
Elia un forte interesse a svolgere un ruolo nello sviluppo del Mezzogiorno all'interno dell'area del Mediterraneo
Si pone come una grande città un grande sistema territoriale di servizi volto
A conquistare quote di funzioni di attività ruolo assieme alle grandi città meridionali proprio all'interno di questa grande area storico geografica economica culturale e poi infine me lo ricordava nelle prime battute proprio la relazione scandito ne alcuni elementi alcune cause dei dati transizione economica che attraversa la nostra città la capitale hanno dei punti di contatto forti con i le questioni e dello sviluppo del mezzogiorno oggi appunto nella fase della terza rivoluzione industriale se volete o beva rivoluzione password vista
E cioè e la perdita
Ciò totale di ruolo del sistema delle partecipazioni statali che giocò un ruolo nel dopoguerra nello sviluppo del Mezzogiorno la caduta vede la crescita occupazione del sistema della pubblica amministrazione
La caduta del ruolo di alcuni settori come quello dell'edilizia in primis che hanno avuto una funzione importante nelle trasformazioni territoriali urbani di Roma ma anche di tante altre
Urbane meridionali nei decenni trascorsi dunque abbiamo alcuni elementi che accostano queste diverse realtà territoriali
E qui diciamo passo dalla motivazione perché anche se un po'laterale rispetto al centro delle tematiche di questa tavola rotonda mi sembra utile forse e dare questa testimonianza
Noi diciamo sappiamo attraverso esperienze dirette una ormai ampia consolidata letteratura
Che nell'epoca della terza rivoluzione industriale lei grandi città le aree metropolitane tendono a trasformarsi si trasforma hanno iniziato già da quindici vent'anni a trasformarsi in sistemi territoriali due reti di città
Che diciamo interagiscono attraverso funzioni
Centrata intorno alla economia dei servizi funzioni di produzione di servizi il cui raggio il cui ambito di mercato che ormai definitivamente globale non non siamo più in presenza oggi dei sistemi tradizionali
Di aree urbane ma di reti di città all'interno delle quali si sviluppano rapporti di cooperazione e di competizione
Su questo mai abbiamo diciamo le idee abbastanza chiare proprio grazie a queste analisi fiorite nel soprattutto nelle grandi città dei paesi ad economia avanzata da quindici vent'anni
Sistemi territoriali di servizi e competizione
E competizione
Questo vuol dire si si è detto molto intorno all'altro versante quello della cooperazione tra sistemi di servizi che si integrino e che non si sovrappongono io credo che questo sia un concetto è anche una realtà interessante ma che poi in realtà quello che in questi ultimi anni emerge con forza il proprio in effetti ma competizione tra città come notti di grandi reti territoriali una competizione per la conquista di funzioni
Per la conquista di funzioni appunto che sono essenzialmente funzioni di servizi avanzati di servizi legati alla innovazione legati al continuo cambiamento del dei mercati aperti
Ora su o da questo punto di vista
Io penso che Roma
E in realtà anche città grandi e medie del Mezzogiorno abbiano alcuni vantaggi competitivi
Che occorre portare in luce un percorso forse altrettanto importante e complesso quanto quello su cui si accennava prima della del rapporto fra emersione e sommerso nella fase attuale
Della terza rivoluzione industriale caratterizzata dal ruolo della Rete
Giustamente scandito centrava la sua analisi mi pare proprio sul ruolo della di della Rete Oro di internet occorre individuare questi vantaggi competitivi
E porli diciamo fa svolgevano un ruolo decisivo nella trasformazione delle basi economiche urbane nella conquista di nuovi funzione di nuove funzioni urbane senza di questo qualsiasi azione anche urbanistica e cioè specificamente volta alla organizzazione della del sistema territoriale fisico cioè all'organizzazione fisica e di servizi specifici della città dalla mobilità specifici della fisicità della città sarebbe priva di efficacia
Qualsiasi piano regolatore che non migliori ad una che non abbia un cuore
Economico nel senso che non abbia all'interno una visione chiara delle nuove funzioni della città e non miri all'affermazione di queste funzioni è un piano sostanzialmente destinato a restare in efficacia e inefficace è un piano di carta
E allora
Nella individuazione di questi vantaggi competitivi a me sembra ed è un po'la nostra esperienza quotidiana proprio nella gestione dell'urbanistica in una grande città a me sembra che i i due le due dimensioni delle quali
Ormai entrata anche entrate nel linguaggio comune
E che vengono spesso integrate in una nostrana Casini il bilocale il globale e il locale
La non credo molto a questa integrazione lessicale diciamo le funzioni legate o le attività le attività economiche
Più direttamente volto sull'uno o sull'altro di questi due versanti hanno delle caratteristiche abbastanza tra loro diversificate
E nella città e nella grande città si tratta di istanze
Continuamente tra loro in conflitto e rispetto alle quali il tema cruciale il problema è quello di individuare delle soluzioni temporali Zante
Dei conflitti e spostare di volta in volta l'equilibrio fra questi due elementi su livelli più avanzati e quindi rendere di FAO competitiva
Nella dinamica della trasformazione della base economica urbana
Sicuramente dentro le funzioni
Più o definite
Sul piano globale esistono elementi imitativi
Faccio degli esempi nella immagine della città delle nelle architetture nel modo di realizzare un centro commerciale piuttosto che una multisala abbiamo degli esempi phishing fisici andate al Warner village o alla nuova grande multisala
Che si è costruita all'interno di una vecchia fabbrica in disuso come la meccanica romana quando dico imitativi si capisce immediatamente che cosa vuol dire questo dobbiamo avere degli oggetti delle funzioni delle attività un uso del tempo libero
Che tende
Adesso è limitativo e ad omologarsi cioè che tende a percorrere passaggi modalità simili in luoghi in città anche estremamente distanti con basi storiche culturali geografiche fra loro molto diverso
Veramente la globalizzazione e molto mediatico
è morto mediatico tutto quello che si svolge su un terreno di globalità a sempre una un forte impatto all'interno dei diversi tipi di media e infine molto
Sì
E infine molto operabile attraverso la Rete molto più operabile attraverso internet
Al contrario quello che locale di solito molto legato alla identità
Molto diversificato da luogo a luogo nella città e tra le città
Frequentemente poco mediatico
Mentre invece nella esperienza quotidiana della vite e molto trasmissibile all'interno dei vari
è un'esperienza quotidiana quella di trovare
Giovani egli nella periferia o nel centro che interloquiscono nella Rete con giovani esperienze e così via
In qualsiasi luogo del globo ognuno di noi ha credo vissuto negli ultimi negli ultimissimi anni questa esperienza
Nei siti i limiti strettissimi il tempo che ancora mi restano vorrei allora arrivare così e torniamo all'a questo non iniziale rapporti tra università le a farvi un esempio di che cosa vuol dire tutto questo argomentare intorno al globale al locale un'esperienza quella di cui abbiamo parlato in passato anche col con Carlo Borgomeo
Per esempio l'esperienza del riuso di un grande spazio urbano come quello dell'ex Mattatoio nella nostra politica urbanistica il riuso di strutture spazi urbani importanti come quelli della produzione i servizi di fin e secolo scorso dell'inizio
Del ventesimo secolo da da da l'ex Mattatoio ai Mercati generali gasometro e così via è un tema molto rilevante
Bene noi abbiamo adottato abbiamo deciso un riuso del di questo grande spazio di oltre quaranta mila metri quadrati una grande struttura basandoci su un modello che se volete anche in qualche misura un modello di impresa dentro il quale l'università questo caso la terza non la seconda per motivi logistici a un ruolo decisivo
Ed è anche spazialmente non isolata in una parte di questo grande complesso ma diciamo opposta i posizioni tra loro distanti in modo che possa integrarsi la vita dell'università la sua produzione di cultura con il resto e cos'è il resto
è un sistema di produzione culturale e artistica
Cioè noi puntiamo in questo caso sul concentrare il più possibile energie risorse e quindi anche spazi e strutture nella produzione di servizi che abbiano la produzione artistica la produzione culturale la ricerca la entrata in Rete di queste produzioni
Abbiano un centro fondamentale
Perché vediamo una economia della città di Roma che in questo vede una prospettiva di crescita non potendo più attingere ad altre risorse che erano quelle del passato
Dovendo dovendo terminare
Direi che che il tema di di impresa di questo genere cioè di riutilizzare per funzioni di produzione culturale
A nella accezione più ampia spazi con forte identità locale
E però candidati ad entrare in una rete di spazia Nalon fin nelle grandi città
Noi pensavamo ad un sistema di luoghi di questo tipo ad esempio a Napoli a Roma e a Venezia ma va altrettanto bene se l'accordo si estende ad ad altre grandi città in cui la produzione culturale giovanile l'università la creazione di prodotti artistici la creazione di comunicazione diventa il tema cruciale della vita economica
Di quegli spazi e diventa una pronunzia promozione al fondamentale dell'intero sistema urbano all'interno del quale sono quegli spazi io credo che questo sia un modello in qualche modo riproducibile che la impostazione del nostro piano regolatore nuovo la impostazione sulle città di Roma cioè la creazione di centri dotati di questa forza di produzione culturale all'interno della grandezza del grande sistema metropolitano e quindi anche della periferia
Della nostra città sia una questione cruciale e sia una un una scommessa da fare una sfida da accettare venendo qui ho concluso davvero venendo qui sono passato a vedere un altro luogo di fortissima identità ma capace di proiettarsi sul terreno globale
Con un forte vantaggio competitivo che è un quartiere di edilizia residenziale pubblica che a due passi da voi che può dialogare con la villa di Passo Lombardo qui siete voi
Quartiere nel quale c'è uno una strada di due mila anni fa meravigliosa con un parco ancora non fatto che dobbiamo sicuramente fare queste identità hanno a mio avviso la forza di diventare non balli e questo è un po'la scommessa su un vantaggio competitivo della nostra città grazie
Grazie all'onorevole Cecchini
Io proporrei di rimanere la prospettiva dell'urbanistica
Dedicare i prossimi dieci minuti ad ascoltare Pino invece sì urbanista
Roma uno quindi anche la voce che avevo paura
A notevole esperienza e che dirige attualmente la scuola di specializzazione tecnico-urbanistiche per le aree metropolitane appunto di Roma Sapienza
Presidente io cammino due di Roma uno c'è anche stavo dicendo anche minime di Roma uno quindi
Potremmo essere gli siamo grati voglio dire
Ma intanto ringrazio appunto di essere stato invitato rinvio i contenuti del mio intervento a al testo scritto qui volevo fare delle notazioni relata sulla base del dell'indagine si è svolto stamattina partendo da alcune perplessità
La prima è un limite del pensare appunto alle reti del Mezzogiorno nel Mezzogiorno con due termini che sono abbastanza delicati nel senso che ho paura di una nuova alleanza meridionale che potrebbe in qualche modo risorgere il concetto di rete non non si sola lingua alla ad un'aria investe punto la globalizzazione già in se stessa
Quindi più che pensare appunto e questo rende pericoloso la rete del Mezzogiorno
Più penso che perché porterebbe una forma di Alleanza hanno forma di di restrizione che invece tutto sommato credo che l'esperienza meridionalista degli altri degli ultimi anni dovrebbe portare a superare ampiamente ed è un invito di lavoro che mi sembra abbastanza
Evidente in molti degli interventi
Piuttosto vedere il problema del consolidamento di punti che è un problema reale in questo momento della struttura universitaria meridionale
Dove nel giro di quindici anni le sedi universitarie il Mezzogiorno si sono moltiplicate
Con un processo diverso da quello che è avvenuto alle sedi universitarie del Nord
Che hanno figliato all'interno dal dal loro interno appunto possibilità di avere sedi distaccate a partire dal nuclei forti
Nel caso del Mezzogiorno la maggior parte dei casi ho riletto invece le il sorgere dal nulla di nuclei legati a polarizzazioni che amministrazioni locali e gruppi di blu di di professori di docenti abbastanza attenti e c'era cercano di creare in una situazione nella quale diciamo è mancato una possibilità di radicamento con il territorio questo è una cosa sulla quale direbbe porre l'attenzione perché pone due alternative è un dilemma molto forte
Non contattò una relazione con la società civile inutile tante e una non capacità di creare quello che invece il Polo cioè radicamento di un di un nucleo che popoli abbia ben dirsi nucleo di Marino
E credo che su questo vi deve fare molta attenzione tenendo conto fra l'altro ad una terza carenza che c'è stata in questo processo
E che è stata quella di scegliere campi disciplinari che fossero i più facilmente adeguabili assedi insufficienti a sedi nelle quali lo spostamento di docenti per fare una lezione poteva essere sufficiente
A risolvere il problema del distacco dell'andarsene dalla dalla serie maggiore del del creare diciamo disciplinare da differenti
Che quello che salatini aleggiato molto né di vari interventi e che addirittura Valdoni mi sembra abbia precisato molto bene quando ha posto il problema
Dell'attualità delle due culture in fondo se andiamo a pensare noi degli anni Cinquanta pone molto recente del momento in cui si denunciava appunto questo rapporto tra le due culture
Che credo che la formazione le università meridionali ha contato molto non si sono schierati università dichiarazioni di taglio umanistico e laddove non si sono create tali università
Le stesse università tecniche hanno teso a privilegiare quegli aspetti che erano più congeniale alla loro storia settori edilizia settore legata all'architettura settori legati a a ciò che la città produceva come domanda di di di professionisti e credo che questo dovrebbe porre un'attenzione prima di essere così ottimisti sulla formazione generalizzata di reti in questo cioè si tratta di Poli che in qualche maniera hanno bisogno continuo di essere alimentati
Non vorrei entrare in merito adesso su su alcuni fatti minori del del del taglio che c'ha in questo ramo anche tutta la la riforma dei profili professionali dei concorsi eccetera però un'attenzione nel cuore nel cogliere questi aspetti mi sembra importante
C'è un secondo aspetto che mi sembra che sia venuto fuori stamattina appunto parlando della new economy entrando in una rotta di collisione fra due cose che non ho visto approfondire che probabilmente non possono essere approfondite
Il rapporto tra strumenti e contenuti
Ho visto più fluire nella new economy o nelle valutazioni che sono state fatte la crescita di un valore di rete del sistema che non i contenuti che questa rete poi con la vernice contenuti effettivamente produttivi contenuti di settori che possono essere interessati possono rappresentare poi i processi industrializzazione del Mezzogiorno
Se si può si limita a mezzogiorno ma comunque quello che sono i contenuti poi del processo perché in diversi interventi a nessun rapporto tra sistema imprese sistema finanziario ma si è preferito infatti Zare ciò che era poi il sistema finanziario sostanzialmente fermi da questo e non il rapporto con la localizzazione o con la stabilizzazione della sistema d'impresa
E qui è emerso mi sembra dove lo lo cito perché mi sembra molto interessante un rapporto appunto che invece contestualizzate ritorce al campo che mi interessa più direttamente
Un rapporto di rete che divide in due in questo momento il sistema Rete che in qualche maniera nelle nostre immagini e
Tra le velocità dei flussi e quella che la stabilità dei nodi
E credo che questi due elementi devono essere presi un romanzo eventi formativi dell'assetto del territorio se andiamo a guardare la stabilità dei nodi è l'assetto del territorio armatura di rito la velocità dei flussi è invece la velocità di movimento delle persone la capacità di movimento di flussi vela la capacità di spostamento di merci eccetera autentico ma che indubbiamente corrono ambedue reale velocità differenti
E su questo allora io credo che si giochi
Per quanto riguarda gli aspetti territoriali devo dire e le città quindi l'aspetto urbanistico
Quello che in qualche modo può essere un avvio di un processo di conoscenza anche del territorio nel cuore nel territorio
Perché credo che servano alcune cose in questo momento a territorio meridionale
Il primo è il consolidamento di una natura territoriale
La natura territoriale che si è andata a costruire negli anni è il portato di un'armatura territoriale che risente di alcuni fatti storici l'organizzazione in provincia del territorio escludo Napoli per Salerno come elemento riprendiamo l'area meridionale nel suo complesso
Ha giocato sul consolidamento dei poli provinciali deboli delle città medie diffuse nel territorio
Una loro rete ricordi di di connessione prevalentemente stradale che era legata a un altro fenomeno quella congiunzione e in base a principi di gravitazione tradizionali delle relazioni centro-periferia
Se invece il sistema è completamente diverso occorre porsi il problema se c'è bisogno di infrastrutturare il Mezzogiorno per migliorare le comunicazioni oppure se là in mezzo immaterialità dei flussi è sufficiente a superare questa e questo è un quesito molto importante molto forte che in questo momento non credo che si possa perdere vissuta
Mi è sembrato fra l'altro che si ponesse un problema in uno degli interventi stamattina è anche l'interprete scandite fra il rapporto di mobilità dei flussi è la stanzialità alle popolazioni c'è in questo momento noi abbiamo un sistema che sta tentando di radicarsi
E allora uno degli argomenti diciamo portanti da sette la parte urbanistica quella di quell'interesse non voglio evidentemente superare alcuni così alcuni alcuni limiti anche culturali che può avere il mio campo e quello della esigenza di avviare un processo di consolidamento all'assetto del in modi attraverso i quali avviare questo processo non possono a mio avviso bypassare quello che la fisicità quello della lentezza delle relazioni che pone il rapporto di
Ma se voi vi leggete le politiche in questo momento noi stiamo facendo sul Mezzogiorno
Mancando a mio avviso sia idee conclude sul consolidamento di questa
In fondo la Salerno Reggio Calabria che è una delle opere più importanti di cui in questo momento si tratta non è altro che la razionalizzazione un percorso
Sia il miglioramento qualitativo degli insediamenti
Che è appunto l'introduzione il poi tecnologica all'interno delle città e credo che su questi temi
Sì è importante a mio avviso sottolinea l'attenzione di alcune delle mie sia americani per quanto riguarda questo aspetto
Cioè quello di cose di capire che in realtà le università come strutture come i fatti loro intrinseche sono dei portatori del consolidamento delle infrastrutture
E se non riescono a farlo evidentemente perdono una battaglia e questo appunto nel modo attraverso il quale si stanno costituendo le università meridionali che non sono delle università uno delle università nate dalla società civile
Ma sono generate da un fattore esogeno il quale rischia di rimanere assolutamente esterno alla società civile
Io vivo spesso la realtà del cita dove sono nato a Reggio Calabria dove c'è un'università da da più di trent'anni
Il rapporto tra università e citai ancora vissuto dalla dal movimento dei docenti il gruppo dei docenti o dei locali che ha saputo inserirsi nel rapporto all'università costituito con tutto il resto è la città è contro ignora questa struttura università e la fa col corpo avulso per un motivo molto semplice
Perché non elabora come in molti altri posti resta centrali processi di conoscenza che sono legate all'esigenza di questa città
Ma segue un circuito che è del tutto Esterno alla realtà locale
E del tutto neanche anticipatori di processi mai se interno perché noi e questa mattina è stato posto questo discorso siamo abbastanza autoreferenziali da un certo punto di vista
E se non abbiamo una società che si ci sorregge ci spinge per entrare in sintonia e discutere i problemi di questa stessa seduta rischiamo di di mantenere questa nostra autoreferenza e io credo che questo tipo di di osservazione rispetto al
All'esperienza che sto svolgendo a mio avviso evidenzia in una di queste
Le assenze di capacità dei luoghi della conoscenza della non partecipazione a dispetto aprono estremamente pesanti porta
Vorrei citare alcuni alcuni passaggi di esperienze e poi sono ricerche professionali sono sperimentazioni sul campo e di ricerca
E parto da quello più emblematico il più discusso e dibattuto il ponte sullo stretto di Messina
Ponte sullo Stretto di Messina non esiste nella coscienza delle Società meridionali
Né come rifiuto le come accettazione infatti esterno fatto tecnologicamente studiato all'esterno opere è giusto qualche americano che arriva in Italia trovando la cartolina di realizzazione del ponte pensa che questo sia una realtà per il resto i cittadini non vivono questa realtà e non se ne interessa non sono stati in grado di partecipare al progetto territoriale
Partecipano la società le due regioni Sicilia e Calabria della quale sono parte
Costitutiva ma non parte di interlocuzione
Sto lavorando alle piano piano lo do io gioca l'abbia
Dove c'è un'assenza di relazioni totali con quello che è il processo di riorganizzazione insediativa
E questo avviene in molte città e andrebbe anche riletto mi fa piacere ci sia credo ancora Mimmo Cecchini Maritain anche che rientra su questo il tempo che nel processo di
Di creazione di una città e un fatto determinante
E che a Roma si è risolto con lo slogan pianificar facendo ma c'è una storia su Roma fin qui in qualche modo si può giustificare questo cioè le città meridionali hanno difficoltà a farlo per esempio con le nuove situazioni territoriali dei sindaci Salerno di questo credo che sia nei battesimi
A un sindaco che provocatoriamente in senso molto positivo ha detto io devo fare delle opere che siano realizzabili in quattro anni
Cioè devo potere dare alle mie popolazione una risposta entro quattro
E chi fa allora il processo di acculturazione il processo di conoscenza il processo di di di di individuazione di prospettive di profili del futuro eccetera Oro affidiamo all'università o centri di riferimento di provvedere ottima carne
Un'altra esperienza per esempio che mi sembra toccare molto e poi chiudo appunto l'intervento
E quello da Città di Agrigento
Devo dire ho avuto la fortuna di lavorare lì e ne sono orgoglioso anche sì o le difficoltà maggiori da quando ho cominciato a lavorare come previsto
Perché mi trovo in una città
Condannata a priori
Da due elementi dall'esistenza di un parco che tutti ma amano ma tutti contraddicono
E dal peso di una legge urbanistica che si è costruita nel mille novecentosessantasei sessantasei sessantasette sessantotto coi decreti sull'istante le variazioni che sono nate dopo la frana di Agrigento
Lì dentro ci sono due vincoli di questa città uno idrogeologico che investe metà della città
Anzi metà dello spazio urbano
E l'altro
Archeologico che investe l'altra parte della città
A parte le le offese e le le le le il anche tutta la logica della della speculazione edilizia che sulla quale non voglio entrare sulla quale c'è assoluta legittimità di di valutazioni la città non capisce
Non capisce il perché a distanza di trent'anni non si sia creato un processo di acculturazione
Rispetta i vincoli che non è nato lì
E nato da una legge nazionale che ignorava l'esistenza di questo mondo
Continua a ignorare l'esistenza lasciando che la Sovrintendenza Abramo muretto dopo muretto per anni per una esigenza che tu lo sai eterna perché l'archeologo chiede l'eternità e in una società che vorrebbe reagire rispetto a questo
Allora io credo che tutti questi aspetti sottendono accampi disciplinari sui quali il Mezzogiorno può esprimere approfondimento e capacità per quanto riguarda il territorio la costruzione di un assetto territoriale nel riconoscimento tra più seri di qual è effettivamente la l'assetto del futuro
Il secondo il miglioramento nella qualità urbanistica che gli abitanti devono cominciare accoglierei devono cominciare a rilegge in termini di bioarchitettura in termini di qualità ambientali c'era che non possono essere mutuati dalla Svezia
Il giardino si vede il giardino giapponese o il giardino inglese eccetera non ha nulla da fare col decreto col giardino mediterraneo non si può fare a Palermo un mix fra il giardino francese il settimo occorre creare queste condizioni
La tecnologia avanzata di cui parlavo problema per esempio del del ponte rivalutato nella dimensione la tecnologia che può portare ed è la conoscenza della cultura del progetto che può portare a un'aria per quanto riguarda le da i dati relativamente appunto alla a settori come i trasporti eccetera
E per ultimo appunto il discorso che riguarda invece la storia Damosso suscita e le capacità di trasformare su quali Roma laboratorio in questo momento bisogna dare atto alla città per quanto riguarda l'archeologia ma che certamente propoli modelli completamente differente in altre aree del Paese
In altre aree nelle quali per esempio la storia l'archeologia ha già mutuato tre quattro cinque secoli ancora la e ha creato delle soluzioni di continuità rispetto al passato come avviene per tutto recita la Magna Grecia rispetto invece la continuità che noi abbiamo
Io credo e qui appunto è la conclusione che tutti questi aspetti ometto l'ambiente perché Ferilli ottemperino ma che aveva puntato anch'io per quel po'di esperienza ci posso fare sono spazi nei quali appunto il problema è la conoscenza si muove oggi come esigenza fondamentale ma se dovesse esserci le premesse di una chiusura del Mezzogiorno attraverso i suoi problemi per non ci sarebbe l'integrazione del mercato
Sarebbe un inutile esercitazione in luoghi
Singolari nei quali può crescere questo ma non può crescere uno scambio che invece è uno scambio che ormai internazionale
Io ricercatori che lavorano per proporre le analogie fra il mondo romano al mondo punto di Agrigento le mie esperienze sul Perù per esempio e questo è un dato di acculturazione di un terziario che deve e può andare avanti sulla nostra cultura
Dall'altro lato appunto il discorso della di un'uscita che mi sembra altrettanto importante che qui abbiamo ignorato
La prima sulla cultura della società che vive che è un'esigenza si sta seguiti rinunziato
La seconda e quella della crescita del livello di elaborazione delle amministrazioni locali
Che hanno altro peso altro ruolo che non nel nord dove in questo momento si parla di generazioni di piani
Gli ha Chiatti assenso dell'urbanistica sente parlare di prima seconda terza quarta generazione impianti il Sud non a generazioni di Pia
Ha forse nipoti e figli ed è un po'poco
Grazie grazie
Molte delle cose che ha detto sicuramente saranno riprese
Penso ad esempio all'intervento di Mary prezioso che sicuramente tornerà sulla questione dei rapporti tra università e territorio che tre sollevato
Andrei ragiona veto pronta
A intervenire sulle questioni volevo generare oggi l'episodio invece adesso proporrei di introdurre il tema dell'impresa aveva capacità d'impresa e del rapporto tra questi due momenti lo sviluppo del Mezzogiorno nelle reti di conoscenza nel Mezzogiorno darei la parola
A Carlo Borgomeo che ha una specifica competenza anche per la sua qualità di presidente della Società per lo sviluppo delle imprese regalità giovanile grazie naturalmente come appunto dicevo il nostro coordinatore siamo al calcio intervento che affronta questioni distanti almeno nelle prime riflessioni da quelle che hanno segnato interventi precedenti
Fare un poche battute sul tema più generale avendo riflettuto su questo quando avuto dignità a questo importante
Appuntamento di confronto al tema del Mezzogiorno e delle opportunità di cui tutto parliamo che vengono offerte dalla cosiddetta new economy
Naturalmente dentro questo però l'occhio particolare alle opportunità che essi possono cogliere in termini di creazione di nuovi impresa di diffusione di cultura e di prassi
Imprenditoriale
Una sola battuta di carattere generale avendo la responsabilità di amministratore di una società pubblica ahimè ben più grande della Società per l'imprenditorialità giovanile che era molto più governabile
Penso che vada sottolineato l'approccio a questi temi l'approccio a questi temi non può che essere il tentativo di individuare alcuni percorsi operativi e quindi di interventi di politiche e di interventi che tentino riguadagnare una serie di effetti strutturali
Non accontentandosi di insomma di questi tanti importanti in qualche campo paranoici fallo
Che vengono dettati dalla dai giochi di Borsa secondo Necci
Ci saranno ciao grandi incubi delle popolazioni a proposito di questi possibili grandi successi e per i grandi disillusioni la questione è un'altra questione è quella di mostrare ottimismo questo lo dico senza paura mostrare ottimismo sul fatto che queste opportunità possono in generale rappresentare una grande occasione di ricchezza per tutte le persone
Qui siamo di fronte a straordinarie possibilità di allargare le conoscenze quale che sia l'uso che si fa poi di queste conoscenze esserlo di fronte sul serio è una grande opportunità in termini di crescita e di sviluppo economico
Forse per il Mezzogiorno per la prima volta in maniera un po'più forte io non penso che possiamo fare grandi enfatizzazioni
E cioè che questa è l'ultima grande occasione per il Mezzogiorno giorni secondo queste presentazioni porta alla quale è una buona opportunità per il Mezzogiorno
Indubbiamente però c'è un dato
Che relativamente questa volta forse lei condizioni negative di contesto tesoro di meno relativamente per carità io penso ancora una volta che sia eccessiva l'approccio di chi dice questa volta delle infrastrutture non non ce ne frega niente Renault
Questo la banalità tuttavia altrettanto vero cioè è vero si può dire che relativamente alle condizioni di contesto questa volta gioca di meno
Come questa volta relativamente ancora molto da fare l'affermazione assoluto ma relativamente si può dire e questo ciclo di sviluppo che si affaccia e che in qualche modo è già in moto
A né le risorse umane la materia prima
Cioè è abbastanza evidente che per fare un'impresa in quest'aria ci vogliono meno soldi e più intelligenza ci vogliono i soldi
Non vorrei che questo diciamo aveva si fosse una specie di cancellazione
Delle gravi responsabilità del sistema creditizio no sarà l'inizio questa volta ci vogliono meno soldi ma ci vogliono uguale solo per fare una nuova impresa uno che non ha patrimonio non l'ha fatta al nostro Paese
Salvo che approfitta di qualche strumento insomma più o meno efficace quindi l'approccio è questo guardare alle opportunità tentando di mettere in moto una serie di percorsi che possano consentire effetti strutturali queste diciamo opportunità che si presenta e distinguerei per stare in maggiore dieci minuti te possibile operazione
La prima privazione quello della creazione di impresa
Nell'area la information technology
Qui naturalmente la grande questione
E quella finanziaria che relativamente importante nasce
E la grande questione e favorire da una parte l'accesso
A percorsi di creazione d'impresa che significa idea Progetto interessa a più soggetti possibili
Ma la l'altra parte provare a far fare impresa a chi si suppone cha un sistema di conoscenze più strutturato che sono i ricercatori
Su questo noi abbiamo qualche esperienza in corso noi abbiamo l'esperienza in quattro università meridionali in cui l'abbiamo chiamato con un termine
Non so fino a che punto è corretto spin-off di ricerca
Finanziato dal ministero per la ricerca scientifica e tecnologica che consente annui di proporre ai ricercatori
Di mettersi in proprio direttamente di fare impresa in questo come sapete favoriti da una nuova norma che è stata fatta dopo che cosa da ricercatore diciamo di non giocarsi la vita in questo salto ma di provare dell'oggetto delle diete
C'è qui Bianco abbiamo rapporti di gialli intensi col CNR per provare a esportare questo modello di comportamento trasferimento dal mondo della ricerca all'impresa si fa
è una modalità interessante nella testa dei ricercatori che la loro testa da ricercatori viene testa di imprenditori
Nel secondo aspetto il secondo progetto sul quale stava lavorando questo che già in attuazione il secondo invece lo stiamo mettendo a punto
Lo abbiamo chiamato laboratori di imprese e tende a a disporre di alcune risorse finanziarie
Per accompagnare i soggetti interessati in due fasi
Dall'idea al progetto prima fase dal progetto all'impresa seconda fase
C'è già qualche strumento legislativo presa dalla vecchia quarantaquattro e altre interventi in questo caso si fa un'operazione un po'più complessa per la prima volta aderendo all'esigenza di rapidità nelle decisioni
è un secondo strumento che ha a che vedere con la creazione d'impresa
Secondo tema
Che è un tema importantissimo dice mi riferisco per esempio alle cose che diceva scandito dalle cose che avete perso di Imbesi alle altre grosse dilemma immagine sono state dette cioè il tema è
Queste opportunità
Possono rafforzare il sistema delle imprese esistenti
Questo è un grande tema
Naturalmente c'è un tema di carattere generale che è molto più grande di lui e che io ricordo soltanto alle stesse agli altri e cioè che se queste Restani economiche e vedere l'Italia nostro sistema economico come un sistema capace di utilizzare o anche con un sistema capace di produrre nuova offerta e nuovi prodotti
Facendo il mestiere che faccio devo dire che sono particolarmente era stata la prima questo e cioè secondo me c'è bisogno di un enorme sforzo perché questa e questa opportunità vengono diffuse il più possibile
E cioè qui paradossalmente si ripropone un vecchio tema e per chi ha
Tra le sue missioni quello di rafforzare il sistema delle piccole e medie imprese e c'è ancora una volta noi abbiamo l'esigenza di stanare la domanda di servizi in questo caso abbiamo residenti starà la domanda di stare in Rete per utilizzare determinati servizi perché è chiaro che non ci interessa diciamo provocare una specie di propensione
Vaga e indefinita giocare in verità insomma un ricco imprenditore
Mai lei presentò la sua convenienza
Se riusciamo a far transitare è stato detto che il suo gruppo di contenuti est se riusciamo a far transitare una serie di servizi nella Rete
E qui un po'di di immaginazione ancora una volta il fatto che ce l'avete non basta bisogna sperimentare alcuni prodotti alcuni servizi che possono essere finalmente erogati e usufruiti on line
Su questo abbiamo un progetto che abbiamo preso dal proprio ieri
Che stiamo facendo con una grande società con la boule
Che a questo scopo quello di ciò abbia dove l'abbiamo un piccolo vantaggio competitivo in questi progetti che l'abbiamo ripresa ce l'abbiamo la domanda
E quindi abbiamo esaminato quali sono le questioni sulle quali si può lavorare
E proviamo
A realizzare una rete che trasferisce servizi pensati per la piccola e anche piccolissime imprese
Ci aspettiamo dicono i risultati interessanti
E naturalmente una logica puramente sperimentale se dovesse in qualche modo dare qualche risultato potrebbe essere estese perciò abbiamo altri progetti che qui non vale anche la pena di richiamare insomma progetti che fanno che si affidano che si articola in una ricca di dei centri europei per la diffusione di tecnologie verso le piccole beninteso questa è la seconda il secondo approccio
Infine terzo approccio molto più
Diciamo concreto immediato abbiamo fatto un po'di conti
E abbiamo visto abbiamo partecipato ad un serbatoio di di Assolombarda Asso in forma
Che ci ha certificato che è tutto vero che nei prossimi due anni
Ci servono sessanta sessantacinque mila operatori Web diciamo così
D'altra parte i chiunque inclusa qualche imprenditore medio del Nord o qualche banca del nord del centro nord sa che ormai siamo alla rapina dei quadri nel settore con la rapina
Sa che ci sono istituti di credito nel Nordeste ce ne sono due che conosco che stanno investendo in attività di formazione di indiani
Da poter poi portare nel Nord-Est oppure lasciarli in India perché come è noto alcune di queste prestazioni possono essere effettuata e via della
Allora si apre le norme esigenza di risorse professionali
E allora tentando di aggiungere valore alle solite cose che può fare la struttura pubblica opera pubblica abbiamo chiesto se istituti di credito
Di fare nuove una sponsorizzazione ma un investimento
E abbiamo realizzato in un consorzio che stava Pino è stato civile presentato con un po'di entra sia alla stampa che si chiamava consorzio skipass
Che ha un capitale di venti miliardi ripeto per tre quarti di istituti di credito
Che nel corso del due mila preparerà tre mila operatori Web con iniziative di formazione aggiornamento della durata di quattro mesi se l'esperimento riesce come ce lo siamo abbastanza fiduciosi posso riuscire
Vorrei vorrei ripeto della l'operazione per i prossimi tre anni sulla dimensione di dieci mila operatore alla qui naturalmente c'è anche un po'la risposta alla domanda iniziale ho risposto solo in parte creazione di impresa e diffusione
Rafforzamento diciamo della struttura di intesa grazie a queste tecnologie questi professionisti che sono sia proprio sul versante contenutistico rivendicato che c'è un'enorme esigenza di persone capaci di riempire i siti di contenuti
Sia di technology
Questi signori potranno lavorare alle dipendenze di qualcuno potranno lavorare come professionisti e potranno decidere di fare impresa
La caratteristica questa volta sarà detto una cosa molto importante con la quale pochi fanno i conti con le parole di politiche attive del lavoro
E cioè che i giovani meridionali disoccupati a diciotto carati quelli bravi iper disoccupati che sono pochi veri e propri sono disoccupati siccome non vanno a farle
Non sono disposti a denigrare
Robe dichiarazione è questione che ormai riguarda i livelli alti
Non riguarda i livelli bassi perché un livello basso denigrare l'avete fame
E siccome grazie di Roma
In salita e cioè che forse per la prima volta si può trasportare il lavoro del Mezzogiorno senza trasportare fisicamente i lavoratori del Mezzogiorno
Che non è questione da poco perché io penso faccio sentire D'Antoni che sicuramente su queste cose dirà cose più importanti incisive attuale però penso che insomma il Paese è veramente si incominciava a ridare su se stesso
Con un loro degli ormai
A fatica riesce a fare percentuale di disoccupazione naturalmente assolutamente astratto del due tre per cento
Nove per cento significa che siamo ai furti notturni dei lavoratori
E invece l'altra parte del paese in cui io naturalmente sono assolutamente incredulo sui punti tre per cento i ventisei per cento nel vero niente non è vero niente ma comunque ci sono ha nel Paese in cui c'è una offerta di lavoro assolutamente spropositato troppo forte che ha effetti sociali devastanti e tutto che sappia allora Honda ipotesi da sperimentare la duramente vedere quanti di questi migliaia di quadri perché il progetto già una pre fare un criterio privilegiato si prendono prima quelli che si candidano che si era nel soggiorno
Quanti di questi signori preparati che posso lavorare riesco a lavorare per un'impresa del Centro-Nord rimanendo a casa loro
Che sarebbe diciamo l'opportunità da cogliere brevemente queste sole tre linee di lavoro
Non penso di aver dato un contributo di riflessione penso di aver dato salvo qualche garanzia che questa neonata sviluppi dagli oltre a far dare una pessima immagine di sé nei mesi precedenti dove c'è perfino un po'a lavorare
Grazie
La parola Filippo Brinker vino
Geografo economista e preside della facoltà di economia dell'Università del Sanni
Io vorrei riprendere
Il discorso sul rapporto tra università territorio e sviluppo che poi è il tema di questo nostro convegno e soprattutto delle reti di conoscenza nel Mezzogiorno del Mezzogiorno
Raccogliere
La sfida di inglesi
E per dire come appunto queste reti sono necessarie opportune
E per citare qualche esempio che vada nella direzione appunto che non ci porta a creare la lega delle reti tradizionali
Le trasformazioni che oggi stiamo vivendo cioè il passaggio
Come ormai si dice dalla old alla new economy
Ci portano a riflettere su alcune cose tralascio tutto il resto tra l'altro è largamente notte cioè vorrei richiamare la vostra attenzione
Sulle forme organizzative tipiche delle impresa ovvio della impresa Murdoch che oggi si vanno a da applicare alle impresa la nuova tecnologia e soprattutto alle imprese edili di ricerca
Soprattutto mi riferisco al fatto che le imprese oggi sembra la realtà virtuale Essence che dialogano
Attraverso sistemi di tipo elettronico e questo porta ah certo è questione che sono state chiamate stava richiamate stamattina c'è a rischio che le imprese siano non solo prive di rapporti Girardi ma soprattutto che siano deterrente de territorializzata e è questo invece non è vero e l'altro problema è che appunto anche nelle impresse
Ad alta tecnologia nelle imprese di ricerca oggi a assistiamo a un fenomeno potremmo chiamarla di outsourcing intellettuale questo cosa significa significa appunto che le imprese si vanno ormai specializzando vanno ormai tenendo al loro interno tutte quelle competenze che fanno parte della della strategia dell'impresa cioè le competenze chiave mentre espellono tutto ciò che è possibile che non essendo strategiche possibile trovare sul territorio questo che cosa
Pone come essenziale punto essenziale che ci siano delle reti di conoscenza e soprattutto reti di diffusione delle conoscenze se queste conoscenze restano all'interno poi non c'è questa ricaduta
Ma devono essere letti di eccellenza cioè centri di eccellenza altrimenti non destra giungiamo lo scopo questo perché appunto la nuova sfida è quello di rendere il lavoro intellettuale lavoro fondato sulla conoscenza altamente produttivo competitiva e quindi questo pone il problema sulla organizzazione
Quindi sulla specializzazione sulla conoscenza però sempre facendo riferimento alla specificità e qui richiamo la centralità del territorio cioè la competizione moderna si basa su un sistema competitivo che fa tesoro dei saperi locali dei saperi pratici contestualizzati su cui poi è in grado di innestare le conoscenze esplicite prove che derivano dalla mondo o della ricerca di eccellenza quindi il territorio diventa il luogo di incrociati
Di queste il luogo di sintesi di questa conoscenza soprattutto l'incrocio delle reti corti Lupi medie corti dei saperi locale dei soggetti locali e quindi della Rete dei sistemi locali
Nevi delle conoscenze illude delle infrastrutture cioè di quelle reti in grado poi di mettere insieme questi sistemi locali e i sistemi locali con in sistemi più complessi sistemi di sistema globale
In un'ottica di questioni quindi di forti dialogo dei soggetti locali di tutti i soggetti tra di loro e qui vengo al ruolo dei centri di ricerca
E soprattutto al ruolo dell'università che dessero un ruolo nuovo non può essere quello ecco il rischio cui faceva riferimento intensi se l'università o anche Borgomeo si dà diventa autoreferenziali diventa un centro di potere all'interno di una logica di potere
Diventa un centro per perpetuare certi meccanismi cosiddetti sono a tutti noti baronali certo che l'università non serve anzi è un danno per il territorio sarebbe meglio chiuderla
Quindi reti di ricerca ma soprattutto eretti tra università impresa e istituzioni
E qui vorrei far riferimento a un caso specifico dove stiamo vivendo un'esperienza che stiamo vivendo all'Università degli studi del Sannio
Un'altra esperienza penso sia quello cui ha ha fatto riferimento in maniera molto così veloce Borgomeo quando si riferiva alla Società dell'informazione dell'esperienza che stanno morta si sta portando avanti fa quattro Nesta meridionali ecco fra queste quattro c'è anche l'Università del Sannio Benevento
Al lire centrale il ruolo che la facoltà di Ingegneria ma c'è anche una precisazione ha facoltà di economia ma di questo non parlo mentre vorrei far riferimento al così detto Progetto link che è appunto un progetto
Di in Rete di conoscenza tra centri di ricerca in prese istituzioni e che vede come capofila la Scuola Sant'Anna di Pisa e i territori interessato quattro che sono quelli di Perugia Perugia Terni di Pisa
Lecce appunto Benevento anche questo mi pare un discorso molto interessante perché vediamo università meridionale e del Centro dialogare fra di loro e soprattutto territori diversi fra loro territori della riconversione industriale territori del mondo rurale
E comunque importante vedere se perché poi il nocciolo della ricerche queste vedere se possibile sperimentare una metodologia comune quindi orari diversi ad esperienze diverse in grado di valorizzare il trasferimento dell'innovazione della conoscenza dalle università dai centri ricerca alle impresse
Quindi progetto linked come piano di potenziamento della ricerca e di sviluppo del territorio che viene promosso dalla Scuola Sant'Anna di Pisa
Ed è un frutto di un protocollo d'intenti firmato tra il Ministero dell'università della ricerca scientifica il Presidente della Regione Campania Toscana provincia di Benevento e pizza
Sì invece liberamente Pontedera eh le università le quattro università cui facevo riferimento il progetto quindi relativa a un'area territoriale di caratteristiche diverse che si occupa di settore della ricerca della formazione quindi importante anche la sperimentazione di metodologie formative adatte poi a raggiungere questi scopi di servizi avanzati
Che vede oltre alla scuola e alle università dodici enti ed istituzioni operanti nei campi appunto di interesse soprattutto territoriale
Cui ho fatto riferimento l'obiettivo è quello di potenziamento del rapporto tra ricerca economie territori sul piano della formazione del trasferimento di conoscenze tecnologiche e dei servizi avanzati in particolare il progetto persegue la priorità
La prioritaria finalità di identificare da attuare progetti di ricerca nel settore dei servizi avanzate della formazione per l'innovazione territoriale orientata ai bisogni del territorio in particolare all'esigenza di sviluppo competitivo delle piccole medie imprese operanti a livello locale
Sperimentando nell'applicabilità nelle quattro aree campione
E verificandone la trasferibilità in altre realtà locali caratterizzate da diversi livelli di sviluppo quindi importante appunto che non si e individuava dei progetti così in maniera astratta ma questi progetti sono in qualche modo tarate sulla diversa realtà locali infatti il primo momento bella ricerche iniziato proprio con un'analisi territoriale che ha fatto
Diciamo un'attenta valutazione delle opportunità
Delle potenzialità soprattutto di tutto ciò che a livello di impresa e quindi di produzione poteva essere messo in competizione con un azione appunto di trasferimento tecnologico e di formazione di quadri
Perché punto con questi poi potessero innescare nelle imprese quelle trasformazioni donne a rendere questi sistemi locali competitivi
I servizi vedi elenco i progetti dell'elenco in maniera molto veloce perché non è quello il punto principale
Il punto importante mi sembra sottolineare è questo piuttosto cioè che questi progetti vengono portate avanti in maniera coordinata non tanto dalle quattro Nesta ma all'interno presenta all'interno de la mia università soprattutto dalle facoltà per esempio su questi progetti c'è un dialogo un gruppo di lavoro comune tra ingegneria ed economia questo non è stato semplice in una prima fase raggiungere questa armonia all'interno di questi gruppi così diverse non è stato semplice anche perché all'inizio per esempio ho dovuto fare uno una battaglia molto duro con gli ingegneri che tra so persone
Di per sé abbastanza forti terzo perché dicevano no l'innovazione che c'entra in Senato accademici e che c'entra la facoltà di Economia con l'innovazione rispetto questi progetti appartengono tutta noi vai a spiegare appunto che non era così
E soprattutto poi quando hanno visto che c'era un geografo che voleva insieme per il naso in queste cose ha detto tu sei pazzo perché centri dopo
Poi alla fine invece ci siamo messi un po'la corda e soprattutto adesso vengono loro loro gli ingegneri a dirci a ma si lavora proprio bene insieme che questa appunto è già un primo risultato
Bella ricerca dice i progetti sono sei mi pare
E riguardano servizi avanzati per la qualificazione di piccole e medie imprese di professioniste ai fini della forniture di beni e servizi e dalla pubblica amministrazione fondato sull'uso di nuove tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni
Poi progettazione sperimentazioni metodologie formative nell'area della finanza dell'innovazione mi pare un punto questo strategico per il Mezzogiorno
Proprio perché spesso il problema del finanziamento delle imprese rilevante non ci sono le conoscenza degli strumenti
Per poter poi utilizzare fonti indispensabili per il consolidamento dell'impresa poi strumenti e metodologie formative per lo sviluppo di competenze dedicata a sostenere progetti di promozione dell'innovazione territoriale e questo mi pare
Molto importante perché è un progetto trasversale che poi vede tra l'altro i territori ha visti soggetti principali per corsi di formazione per profili tecnico professionale con oggetto l'uso di nuove tecnologie dell'informazione e dell'automatica delle piccole e medie imprese nella pubblica amministrazione
Metodologie formative per esperti del
Inseguimento di risparmi energetici e nella riduzione dell'impatto ambientale nei sistemi di conversione
E pizzette di utilizzazione dell'energia e poi metodologie per lo sviluppo dei processi e dei servizi mediante tecnologie orientate
Alla simulazione quello che mi pare importante qui richiamare non tanto quello sulla finanza per l'innovazione ma quello sulla cioè mi soffrendo e concludo molto velocemente
Quello sulla innovazione territoriale ecco qual è l'obiettivo di questo mi pare interessante citabile per questo motivo mi soffermo perché stamattina mi pare se ricordo bene proprio Ajraghi faceva riferimento all'opportunità di creare dei e delle figure che siano in qualche modo in grado di animare diciamo le imprese animali territorio ecco due all'interno di questo progetto abbiamo creato un dimostratore forma la sperimentazione diciamo un corso di formazione per la sperimentazione del dimostratore formativo coordinatore Dario che sia esperto di animazione marketing territoriale cioè un soggetto in grado di promuovere pochi
Di innescare all'inizio la vecchia mare di agitatore territoriale poi c'è sembrato molto rischioso il termine ecco cioè in grado di movimentare il territorio in grado appunto di essere soggetto di trasformazione territoriale di innescare quei processi di cambiamento all'Inter e territorio e delle impresa infatti l'obiettivo è quello di realizzare sperimentare metodologie formative progettuale per lo sviluppo di competenze
Dica dalla promozione dell'innovazione territoriale approfondendo in particolare un set di competenze
Necessaria allo sviluppo di un sistema dei beni culturali e naturali in ambiente rurale basato su un approccio di marketing territoriale finalizzata all'individuazione di un percorso formativo avanzato per la creazione di un profilo di promotori dell'innovazione territoriale
Tralascio tutto il resto mi pare importante i risultati non è il caso qui di illustrarle però mi pare importante richiamare un un un aspetto che mi mi sembra molto rilevante
A questa iniziativa del progetto Linux hanno aderito qualcosa non ricordo bene andare ventisei ventisette imprese locale
Piccoli in prese di settori diversi tradizionale ma anche fortemente innovativi ci sono imprese del software per esempio
Che stanno dialogando molto con noi e che trovano questo rapporto con l'università molto stimolante molto importante cioè c'è questa apertura
Belle impresa nei confronti dell'università e soprattutto c'è molta attenzione questo ci preoccupa molto perché si aspettavano parecchio si aspetta dei risultati che noi cercheremo appunto di portare in porto ma appunto questo ci responsabilizza perché significa che l'università
A la in queste imprese una
Presenza vista come una presenza molto qualificate che può dare quelle conoscenze che siano poi in grado di mettere un sistema il territorio soprattutto in competizione le imprese
C'è un po'preoccupati Tom perché il fallimento poi sarebbe il fallimento di un di un esperienza ma soprattutto di un modello di università e mi pare vada nella logica a cui faceva riferimento prima inglese grazie
Grazie
All'amico Filippo ma auguri e anche sempre rapporti con me quegli ingegneri
Ma no ha detto già che stanno andando benissimo quindi forse non è abissale
Propone di rimanere sulla stessa lunghezza Donda
Dando la parola per il prezioso geografo economista anche lei
Perché ci porti il suo contributo
Grazie Franco grazie come sempre la facoltà di Economia di Roma due perché queste alla terza volta
Che io partecipo a un incontro sul tema territorio università economia sviluppo ormai è diventato un punto qualificante credo nel senso una sorta di forum di dibattito
Che ha necessariamente anche la posso dire la connotazione del work in progress perché negli ultimi tre anni
Molte cose sono cambiate sono cambiate perfetto delle normative che ricordava questioni stamattina
Perfetto di una delega maggiore in termini di autonomia di potere di auto decisione di autodeterminazione del modello di sviluppo
Che ci porta a parlare
Stando nel tema le reti della conoscenza nel Mezzogiorno di conoscenze di conoscenze io vorrei giocare un posto questi due
Momenti la conoscenza al singolare e le conoscenze al plurale perché perché l'università ha un problema molto forte la soprattutto l'Università del Mezzogiorno
Che forse poi il motivo per cui Luigi Pagani ha detto ha richiamato questo tema con forza un po'provocatoriamente un po'con una qualche aspettativa da parte nostra che partecipiamo
Ha un problema dicevo l'università della conoscenza perché deve auto righe autodeterminare il proprio modello
Che per noi i che facciamo poca ricerca su questi temi significati ragionare sui nodi sulle gerarchie sulle funzioni dire se vogliamo essere funzioni a sostegno un sistema a sostegno ma dobbiamo parlare anche di conoscenze perché la complessità dei saperi in questo momento
Ci impone un'apertura sostanziale quindi non auto solo l'autodeterminazione ma anche un'autodeterminazione che diventi modello di relazione per l'anno scorso al secondo incontro io concludevo la mia relazione dicendo che il modello universitario detenzione del territorio possibile era un modello di Campus e qualcuno stamattina la richiamato
Dicendo che però il campus non è una cosa facile da realizzare e non è facile da realizzare soprattutto nel Mezzogiorno
Perché nel Mezzogiorno le norme che misura hanno lo stato della pianificazione in termini di università hanno posto da un lato un vantaggio estremamente competitivo e dall'altro hanno posto una questione paradossale
Cioè l'università uno start-up una sorta di start-up di partenza
Perché c'è assenza di progettualità
E quindi l'assenza di progettualità lo ricordava prima sostanzialmente anche invece neanche adesso Filippo ben Calvino con questi esempi importanti ma isolati
Nella loro realtà questa assenza di voto di progettualità pone un vuoto un vuoto che è stato anche legato all'indifferenza con cui l'università stessa Gemmati i propri modelli
Che erano sostanzialmente tra Scala cioè si riproducevano tutti i livelli a tutte le scale da quella urbana quella provinciale quella regionale
Senza impiantare una condizione di relazione oltre se stessi
Allora io ho pensato di misurare in questo lo dico anche in modo molto stigmatizzato in questo pochissimo tempo creo
Ho pensato di verificare quali potessero essere i punti qualificanti per una progettualità quindi un'offerta da urlato da parte dell'università
Ma dall'altra anche la misura della domanda che l'università deve pure a se stessa che non può essere ovviamente un'auto domanda nel senso e poi saremmo i controllati controllori viene stessi in qualche modo e credo che i due punti qualificanti siano da un lato che comunque l'università possiede un grande valore aggiunto in termini di affetto urbano non è un caso che stamattina si sia parlato moltissimo proprio ponendo l'accento fortemente sulla sul volo perché le tecnologie hanno non solo se lo sullo sviluppo e sulla strutturazione sull'accettazione di un nuovo modello di economia ma proprio come capitale all'interno di un sistema che vuol diventare imprenditoriale come quello dell'università e che quindi dei veri gestire la propria relazione con il mercato
Questo capitale l'università lo possiede ed è un capitale tecnologico anche in termini di tecnologia umana
E quindi è necessario che ne faccio un uso massiccio ma razionale
Razionali cosa significa che deve essere se stessa e qui è il secondo punto definizioni e sostegno dell'ambiente di accoglienza mi attende accoglienza che è il più vario
Se noi guardiamo le esperienze italiane romane come ci racconta ci ricordava prima Mimmo Cecchini per cui sul territorio sul solo territorio della città di Roma esistono almeno non trema almeno sei sette modelli di università che vanno dall'urbano stretto al regionale come questo di Tor Vergata o uno addirittura transnazionale in alcuni casi e poi ci paragoniamo alle esperienze di Monaco o di alcuni Laender orientali per il vento anche al modello londinese beh noi abbiamo diverse condizioni diversi ambienti di accoglienza e diverse proposte
Da di organizzare un mercato interno in un mercato extra
Allora l'università credo che sia chiamato in questo momento a ragionare nel Mezzogiorno nell'ambito delle reti della conoscenza e delle conoscenze su tre condizioni fondamentali uno se come dicono poi geografia economici quando parlano di Rete questo modello è un modello gerarchico ovvero un modello che si vede organizzare contemporaneamente localizzare per organizzarsi
E quindi se prima della localizzazione vadano valutate
I portati Van vada valutato il portato delle nuove economie di scale esterne e come le nuove tecnologie la nuova economia legata al mondo dell'imprenditoria locale
In questo caso l'abbiamo ricordato tutti soprattutto nel Mezzogiorno e fatto di piccoli segmenti di piccole condizioni anche di una cultura e in cultura rispetto al modello universitario tutta la comprende tarda studiate una seconda condizione quella di trovare proprio sulla base di questa Offerta che cita la nuova economia molto flessibile molto aperti tale una nuova posizione e quindi nuovi fattori che determinano queste economia ambientali queste economie ambientale in questo senso inteso come mi si è chiaramente non come ambiente ma anche se poi parlerò tra un cenno sull'ambiente
In senso più ampio e come ridefinire appunto questa rete anch'esso che sia possibile definirla lo stato attuale perché ci sono dei legami ma sono tutti legami all'interno del sistema universitario e non
Tra le conoscenze nel loro insieme come sia possibile appunto di definire su queste condizioni di nuove economie di scale esterne la Rete
Superando qualcosa che mi pare un secondo paradosso cioè che l'università in quanto servizio vada comunque offerto a tutti tra un po'quello che ci diceva prima Mimmo Cecchini
Questa è diciamo l'Effetto perverso di un'affermazione invece positiva di questo mi sta mattina quando questo gli diceva
Abbiamo voluto al musicista scardinare vecchi Ste schermi dando a tutti la possibilità di organizzare il proprio modello
Perfetto perverso e che scegliendo il proprio modello
Che significa anche definire le proprie appartenenze disciplinari localistiche o più ampie ridefinire per esempio i titoli delle nostre discipline questo può comportare un localismo estremo l'effetto perverso del localismo e che l'università si offra in modo banale con un servizio di bus università non è un servizio di bus
Diversità quando viene calcolata l'efficienza bisogno di una portata
E di una soglia quindi un'estensione territoriale molto ampia proprio perché deve remunerare in qualche modo quelle condizioni che ne permettono l'efficienza tecnologica l'inserimento nella new economy
Allora questo sistema non può essere un sistema d'indifferenza quando parlo di indifferenza e mi riferisco alla possibilità che
La diciamo la formazione
Nel suo complesso possa essere debba essere Offerta in termini di servizio di base da Simitis si diceva una volta al territorio
Ma questo toglierebbe all'università quello che invece in altre realtà penso per esempio la Francia è stato riconosciuto in termini fortissimo il suo essere una risorsa tecnica la risorsa tecnica fondamentale
Quindi come tale
Necessariamente legata metodi tecniche Patti
Con l'impresa patti con l'esterno patti con la pubblica amministrazione molto particolare
Tant'è che l'assenza o la presenza di università viene spesso all'estero individuato come un indicatore di povertà io misurato la presenza o l'assenza dell'università nel Mezzogiorno
La povertà territoriale
è un dato di fatto
Ma non lo è tanto in termini quantitativi quanto in termini di quasi bassa qualità epoca specializzazioni casi che ci ricordati a questo tentativo questo Imbesi sono veramente delle entrate d'eccellenza tant'è che poi sono state riconosciute nell'ambito delle condizioni d'eccellenza posta dall'Unione europea e dal quinto Franco
Allora la misura
Della qualità va vista in un altro modo fatto un altro confronto pressa di più operativo possibile al cercato di capire dove nel Mezzogiorno si andasse incardinare la qualità
E paradossalmente l'ho trovata in qualcosa che apparentemente è il modello posto a quello di cui non hanno parlato il modello dei pacchi ovvero un nuovo modello imprenditoriale che si è auto determinato proprio per mancanza di rete questo è stato un bene probabilmente per arrivare poi alla Rete una rete identificativa di efficienza all'interno del quale noi ritroviamo una costanza dell'attenzione formativa esattamente come la cerchiamo all'interno delle università del Mezzogiorno una continuità nella formazione nella produzione di ricerca avanzata e applicata per esempio nell'incubazione delle imprese agricole che poi vengono certificate
Con il diritto di prelazione nelle contrattazioni la capacità di gestire avventare nuove forme di partenariato pubblico-privato tutto quello a cui siamo chiamati a rispondere anche in questo momento la gestione presente di beni collettivi un livello di comunicazione di magia all'esterno molto a e allora l'esperienza trovato questa e anche è stata oggetto di una sorta di esercitazione voglio usare un termine universitario
Portate nell'ambito della formazione per i gestori d'impresa all'interno di aree come quelle del Cilento e del piano e del Pollino
Dalla funzione pubblica allora probabilmente questo ci richiama a ragionare
Su altri
Due o tre momenti cioè che il nostra forza il nostro modello
Nel Mezzogiorno sia un modello Complesso
Quello in cui decisori pubblici e privati classe imprenditoriale cittadini come ricordava prima Imbesi ragionando in un'ottima in un'ottica prima sistemi che quel funzionale la funzione viene dopo quando si è auto determinato il modello
Scelga non può quale approccio culturale dalle al loro sistema interessa
Che si serva non sicuramente gli strumenti volontari
Innovativi dal punto di vista tecnologico ma anche coercitivi l'accesso alla tecnologia non è al momento per tutti una recente ricerca fatta
Per capire per valutare l'efficienza della rete Telecom rete a fibre ottiche senza la quale noi e non non riusciamo poi a dialogare presente o internet dimostra che nel Mezzogiorno Telecom
Si rivolge solo allentato produttive già esistenti
Che non si rivolge a quella che è invece la domanda reale la domanda dell'utenza quotidiana fatta presente di studenti
Che per accedere a alcuni Bellis infrastrutturali sono necessariamente costretti a spostarsi aggiungendo il costo della conoscenza e dell'informazione il costo dello spostamento fissi
E poi è necessario evidentemente la definizione di un quadro generale un quadro generale che si è capace di anticipare le formule di gestione integrata che sia il partenariato che tutti noi cerchiamo cerchiamo di anche di realizzare ma anche l'apparato che ci circonda Center mi di scelte organizzative del territorio sia in termini di l'opposizione di nuovi quali di formazione
Ci garantisca in termini di nostra capacità e non semplice finito
Grazie alla professoressa prezioso
La parola adesso per concludere tra l'Agcom molto volentieri
Perché la professoressa Ricci rappresenta qui la facoltà di lettere
Beh insomma è l'unica voce di umanistica a pieno titolo che è presente a questo tavolo e quindi quell'orgoglio di facoltà do la parola la ndrina chiedendo le in virtù dell'amicizia che mi riserva di essere rigorosamente in un massimo di dieci minuti peso perché bisogna chiudere i lavori abbiamo illustri personalità inattesa del
Grazie
Ma io sarò brevissima temo di essere anche magari un po'confusa manzo ma farò del mio meglio volevo solo dare alcune così alcune suggestioni
A parlare di conoscenza di rete di conoscenza nel settore dei beni culturali
Vuol dire avere immediatamente un Flash che rimandato una situazione omogenea sul per quanto riguarda le caratteristiche di questo patrimonio a livello territoriale
Tra Italia centromeridionale e resto del Mediterraneo
Acquista la situazione di fatto diciamo che porta ad una proprio ad una omogeneità di di Dida atto
C'è un'altra un'altra considerazione che quella che mette in evidenza il rapporto di frizione che si genera fra processi di trasformazione delle città e tutela del patrimonio
Un processo di grasso e di frizione che diventa più urgente e più evidente
In quelle città quegli ambiti territoriali in cui il processo di trasformazione è più veloce
Allora il l'esempio di Roma diventa un esempio forte rispetto ad una realtà non soltanto centromeridionale poi anche in modo più esteso a livello nazionale ma anche mediterranea e e l'esperienza di Roma ci mostra come il braccio di ferro che in genere si produce in questo caso fra organi preposti alla tutela e ne i soggetti che hanno il compito di progettare la trasformazione se nei vent'anni dove il processo di trasformazione è stato velocissimo delle città e quindi a generato dei forte delle forti mancanze nei confronti della tutela del patrimonio oggi il pelle continuare di questo braccio di ferro
Rischia di diventare un qualche cosa che invece di servire alla tutela finisce per danneggiarla dal mio punto di vista e faccio soltanto questo questo esempio
Abbiamo di recente abdico abbiamo in quanto Chester che è un centro dell'università di Tor Vergata dove sono attive varie competenze di carattere disciplinare diverso abbia avuto incarico dall'ufficio del nuovo piano regolatore
Di a venire una di realizzare una mappatura dei beni archeologici visibili in una città di Roma
Questo perché per due obiettivi per una trasformazione intesa a fine finalmente anche ma non per primo certo a Roma come riqualificazione non solo come estensione di edificazioni ma riqualificazione di aree particolarmente degradate già edifica temi e in funzione di una frammentazione della città e in una città metropolitana
Ecco solo due tre punti di dei risultati che hanno prodotto che ha prodotto questa ricerca intanto questo dato impressionante dalle Mura Aureliane ai confini del Comune di Roma
Sono state mappate circa due mila aree archeologiche dire con resti visibili solo nell'edificato ai lasciando fuori tutto il non indica no no no partirò perché alla fine
Di resti nel tessuto urbano edificato quindi cose autorizzate e sorte anche sopra accanto a preesistenze che sono in totale dista circa
Ma in totale disfacimento perché nulla rappresentano per quei soggetti che si affacciano su questi grazie
Allora
C'è da chiedersi è questa non non riconoscimento del ruolo di identità che possono rappresentare questi oggetti a generale nel disfacimento o questo è l'esito
è è un problema non di lana caprina in realtà io credo che a monte ci sia proprio un fenomeno di cattiva progettazione e cattiva progettazione nel senso che il primo elemento negativo nasce dal fatto che il braccio di ferro in questo momento non è possibile perché abbiamo visto che nelle aree
Non edificate quelle quindi sottratte ai processi di trasformazione anche più pesanti diciamo
Non si sono conservate non rappresentano niente non danno identità a luoghi che continuano a sembrare essere sorti sulla luna o in qualsiasi altro posto del mondo
Allora abbiamo fatto un passo in più abbiamo individuato in questo tessuto
Una ventina di aree che possono rappresentare
Dei motori di riattribuzione di identità a luoghi che oggi sono praticamente privi di quell'identità se non per prendendo se non pezzetto andando in centro storico la domenica e prendendosi un pezzetto di idea di Colosseo
In realtà in una nuova città metropolitana idea e che venga riattribuito a ciascuna periferia a ciascuno il nucleo tra città edificata come quelle che vediamo qui intorno al nostro invertita quel pezzo di storia che c'è che è visibile ma che gli stessi cittadini
E più gravemente gli stessi organi tutta la rischiano di non vedere come il potenziale che questi oggetti potrebbero rappresentare quindi diciamo che in vista di questo risarcimento alla città non storica tra virgolette perché l'idea di centro storico si oppone sempre a queste periferie questi pensano storiche realtà non è così
Abbiamo individuato una ventina di queste aree che potrebbero diciamo una per circoscrizione rappresentare
Dei luoghi di recupero di identità
Queste messe insieme a alcune altre piccole centralità locali o in addirittura scala invece urbana possono rappresentare un sistema
In cui è possibile progettare un un Ricupero di identità di una porzione che è l'ottanta per cento dell'intero
Nomina dell'intera superficie della città di allora quali sono però i punti perché questo può possa avvenire
Primo è una concertazione a diversa concertazione tra soggetti tra soggetti istituzionali intendo questo non vuol dire le conferenze dei servizi come posteggi sono intese perché anche il sottopassaggio di
Castel Sant'Angelo è frutto di una conferenza di servizi voglio dire e infiniti casi ce ne abbiamo di questa
Così diciamo non efficacia delle conferenze servizi così come sono in pizzo di una copianificazione dei interventi trasformazione
E soprattutto però non soltanto una coprogettazione dell'intervento di trasformazione ma anche una coprogettazione una progettazione tra più Soggetti entra più competenze degli a spetti relativi alla gestione delle singole anche perché se non affrontiamo il problema della gestione ricette continuiamo a restare in questa logica di braccio di ferro nella quale i beni ambientali e i beni culturali si sono dati una grossa mano a vicenda quando si è trattato di mettere vincoli impositivi ma se passassimo alla progettazione
Come questo rapporto diciamo evolvere de io me lo chiedo e io credo che solo in questa ottica cioè di veramente dir ripianificare ma di Porzia in questo ecco l'università
E perlomeno l'esperienza di Tor Vergata dicesse Celeste Aida
Insieme che stanno ormai da anni lavorando insieme anche su questi temi
è e fa vedere un'università che al contrario di ghettizzare si si propone al pubblico esce all'esterno e propone alla pubblica amministrazione il problema è che nel settore dei beni culturali
La pubblica amministrazione agli enti non la pubblica amministrazione in crescita ma gli enti preposti alla tutela
è tendono invece a porre dei limiti
E e quei va fatto un salto perché se lei gli enti preposti alla tutela non si decideranno ad affidare non dico quello che la legge consentirebbe anche ai privati perché la mille ottantanove lo strumento dalla concessione che di scavo grande concessione e gestione di un'aria lo dà anche ai privati in questo caso ci non viene dato neanche ad un ente pubblico come l'università con tutte le competenze intrecciate che in questo caso potrebbe avere quindi il primo punto il secondo io credo che sia il nodo e qui concludo il nodo che sta dietro a questa mancata accettazione di una pianificazione di una copianificazione urgente in questa direzione perché pena la perdita del nostro patrimonio sia nel fatto in questo concetto in questa logica
Che e io non credo bisogna veramente capovolgere che i beni culturali
Servono in sé mentre io sono convinta che i beni culturali devono servire oggi ai cittadini che riguardano e alle città che si affaccia su questi ruderi che spesso continuano alloggi vestire alcun significato grazie
Grazie ad Andrea Ina Ricci suo intervento chiude il giro programmato attorno al tema
Della rete delle conoscenze nel Mezzogiorno fino a questo punto restituisco il microfono al padrone di casa alla preside paga netto perché chiami al tavolo il presidente Bianco il Presidente Moffa terre
Relazione di conclusione e grazie retoriche nel ringraziare
Il preside della facoltà di lettere presso Salvatori per aver coordinato la tavola avrei gradito che avesse concluso
Chiedendo al professor Bianco e al Presidente Moffa di dare loro valutazione
Alla conclusione di questa giornata
Io credo che
La presenza del professor Lucio Bianco
E quella del presidente Moffa ci consente di tirare le fila di almeno due questioni che abbiamo trattato che sono proprio quelle del ruolo che stiamo scientifico verso le istituzioni private e pubbliche
E il ruolo che il territorio e le amministrazioni possono le amministrazioni locali possono o aveva assumere nei confronti di un incontro come quello che abbiamo immaginato qui tra istituzioni di ricerca e attività produttive
Il segretario generale CISL D'Antoni
Non sarà qui con noi era
Immaginata come controparte ideale della parte produttiva però si è trovata essere chiamato a Palazzo Chigi ci ha fatto sapere che non potrà arrivare in tempo
Così come strilla senatore Passigli allora la parola al professor Bianco che ringrazio molto di essere qui in mezzo a tanti impegni che lo odia
Come anche il presidente la provincia romana Silvano Moffa che ha voluto portare così nella sua presenza la sua parola qui
Che avrà subito dopo il professor Bianco
Ma io intanto ringrazio presso il pagamento per l'invito
Mi scuso se dopo l'intervento dovrò scappare perché ho trovato proprio un buco nella giornata molto intensa dello stare alle cinque e mezza al CNR
Intanto non ho potuto ascoltare evidentemente discorso i discorsi sono razze latino dato una rapida occhiata qualche relazione ho sentito una parte del dibattito
Di questo pomeriggio quindi mi scuso se farò anche qualche riflessione in qualche modo ripetitiva rispetto alle cose che sono state dette
E vorrei fare diciamo tre ordini di considerazioni
Il titolo di questa giornata è università territori sviluppo quindi diciamo mette in relazione in qualche modo ricerca scientifica formazione e sviluppo
Ora che ci sia uno stretto legame tra ricerca e sviluppo e una cosa evidente c'è l'evidenza empirica direi nel senso che i paesi che più si impegnano nel campo della ricerca della formazione sono anche quelli
Che sono maggiormente sviluppati
Questo è tanto più vero prestato vero nel passato ma è tanto più vero oggi
Quando in un mondo in cui come abbiamo sentito anche ripetere oggi pomeriggio in particolare da Borgomeo il fattore umano alla conoscenza le competenze sono elemento di competizione
Sono fattore portante della competizione dello sviluppo
Abbiamo ho sentito anche parlare di nuova economia l'economia globalizzata mercato globale
In questo contesto che indubbiamente voluto fortemente rapidamente negli ultimi anni
è chiaro che i fattori di competitività sono certamente da una parte la qualità
Dei servizio dei prodotti che vengono offerti e dall'altra la capacità di innovare
Perché è su questo che evidentemente si gioca la competitività dei vari sistemi
Qualità innovazione però presuppongono avere alle spalle un forte sistema di ricerca e sviluppo
E quando dico forte si sta rendendo un sistema scientifico complessivo che abbia una massa critica sufficiente
Per
Dispiegare tutte le potenzialità e le possibilità
Di dare un contributo allo sviluppo socio economico
Di un paese o comunque di una realtà territoriale
L'altro aspetto collegato al non basta certamente questo una precondizione quella di un forte sistema dice durata spetta però la capacità di utilizzare i risultati
Direi che se c'è un una cosa che ci separa come Europa direi
Dagli Stati Uniti per esempio è la capacità una mi molto a Vinovo molto ben maggiore o minor capacità di utilizzare i sultani cioè di operare quello che si chiama il trasferimento tecnologico cioè di passare dal risultato scientifico che tutto sommato
Se confrontiamo i due Paesi i due continenti Europa e gli Stati Uniti poi a livello di conoscenze di base di livello scientifico non ce ne sono questi grandissima differenza la differenza si misura molto di più quando abbia
Gratis
E rispetto alla situazione
Diciamo questa debolezza orbene naturalmente complessiva a delle poi del delle variazioni dell'oscillazione all'interno dei vari Paesi europei da questo punto di vista l'Italia è sicuramente in un punto conclude debolezza nel rispetto al problema della utilizzazione e valorizzazione dei risultati tutto il primo ordine di considerazioni secondo lui in considerazione legata al discorso perso elemento del del del
Del titolo che il territorio dello sviluppo territoriale ora credo che sia stato detto sicuramente è stato detto da
Per me ma credo che se avete anche stamattina non c'è dubbio che il lo sviluppo territoriale nel nostro paese è fortemente condizionato dalla capacità di sviluppo delle piccole e medie imprese sappiamo benissimo che questa è una caratteristica una connotazione molto preciso e tutto il sistema territoriale italiano
E sappiamo anche che penso che l'abilità Hirai perché perlomeno di sfuggita mi è sembrato di cogliere una sua la sua signora Cindy sia la sua relazione sappiamo anche che abbiamo una presenza di piccole-medie imprese ad alta tecnologia quello che si chiama l'Hi tech molto ridotto credo sia intorno al sette per cento
Nella maggior parte delle nostre piccole e medie imprese sono piccole e medie imprese tradizionali
Che in quanto tali diciamo hanno delle difficoltà ad operare cioè le piccole imprese spesso sono piccoli Issing non sono in grado non di sviluppare attività strategiche quale quello di cui parlavo Riva cioè l'attività di formazione l'attività di ricerca attività di marketing strategico e così via e quindi la possibilità di sopravvivere di di di di svilupparsi per queste piccole e medie imprese legato sostanzialmente alla capacità di stabilire un sistema di relazioni nel territorio in cui insistono che gli consenta di attingerà competenze scientifiche tecnologiche organizzative che su no localizzare nel territorio è tipicamente evidentemente di attingere queste competenze queste e questo no dalle strutture universitaria o degli enti pubblici di ricerca
Io credo però che
In quei costruire questo sistema di relazioni questo reticolo di relazioni tra piccole d'intesa istituzioni scientifiche non basta ma c'è qui il volo a mio avviso del ruolo istituzionale del dell'ente locale per così dire degli enti regionali e degli enti provinciali o negli nelle aree metropolitane del anche delle delle
Delle del degli enti comunali
Cioè credo che sono questi tre soggetti diciamo che debbano opera ciascuno per la propria parte svolge un ruolo che consenta di costruire questo sistema reticolare che assicura i collegamenti tra i vari soggetti e quindi le relazioni necessarie per lo sviluppo
Dicevo cruciale è certamente il ruolo dell'università che è sede della ricerca scientifica ma essendo dalla formazione di alta dell'alta formazione
Ecco rispetto a ruolo dell'università come degli enti ricircolo di credenze sappiamo tutti che ci sono delle difficoltà anche il recente lavoro commissionato sulla cosiddetta road mappa commissionato dal Must Confindustria mi pare che abbia sottolineare evidenziate quantizzato anche la sostanziale carenza di relazioni tra sistema scientifico nel suo complesso e piccole e medie imprese quali sono le difficoltà le difficoltà sono di varia natura così proviamo a sintetizzarle rapidamente
Sicuramente c'è da una parte offerto tecnico-scientifica elevata in molte aree
Ma c'è una domanda inespressa spesso confusa con la domanda di consulenza o di servizi all'impresa che su un'altra cosa
Cioè in sostanza bisogna trovare il modo come diceva Borgomeo prima con linguaggio efficace stanare la domanda cioè trovare un meccanismo che faccia capire quali sono le esigenze di ricerca l'innovazione che le piccole e medie imprese hanno e di cui non sono consapevoli naturalmente questo non è di per sé investì ore del ricercatore del professore universitario e quindi nasce lo iato da una parte si sviluppano competenze scientifiche dall'alto e non si sa a che cosa posso serie come se non si sa se il possono essere utilizzati da un certo contesto manca un un anello di questa cattiva che bisogna in qualche modo costruire
Un altro elemento di
Di di difficoltà e un certo atteggiamento anche che diciamo pure
Spesso noi professore destinare ad accademici abbiamo di una eccessiva semplificazione
Dei problemi tecnici dell'impresa che richiede che l'impresa
Un'approssimazione che naturalmente porta nei casi in cui si è stabilito questo rapporto a proposte soluzioni dell'impresa poi ritiene ciclista cede quindi nasce una certa sospetto da parte dell'impresa nei confronti dell'Accademia dei centri di ricerca
E quindi diciamo alla
Ma diversi si si matura una con sub una consapevolezza che non è spesso giustificata ma che comunque cioè non è reale ma qualche volta è giustificata della incapacità tutto sommato del di vedere risolti proprio Robledo
Quindi resta questa scarsa collaborazione tra imprese enti pubblici di ricerca e naturalmente ripeto secondo me i questo discorso a livello territoriale va affrontato in modo mirato nelle variazioni realtà regionali che naturalmente vedono sviluppi imprese e con sì piccole mani prese con caratteristiche diverse
E in cui soltanto l'intervento della delle realtà locali degli enti locali secondo me possono favorire questo incontro e possono cogliere cattura are quelli che sono le specificità dello sviluppo imprenditoriale delle varie regioni da questo punto di vista l'esperienza che stiamo facendo come Consiglio nazionale ricerche presepi lombardi io preservi Emilia ci conforta di questa è una strada percorribile non dico che sia l'unica ma sicuramente una strada che può portare a dei risultati
C'è poi un altro elemento diciamo in qualche modo di novità
Su cui mi pare incentrata anche un po'o la prima parte della relazione di pagamento almeno dalla sintesi del discorso
Della
Del ruolo del del delle istituzioni scientifiche per la creazione di impresa degli squilli che vengono sono stati chiamati spin-off di ricerca cioè come costruiamo condizioni al contorno di carattere finanziario normativo per far sì che il ricercatore possa fare inermi stessi in primis naturalmente tipicamente questo impresa sono imprese ad alta tecnologia cioè andiamo a rafforzare proprio settanta debba rafforzare proprio settore debbano dal citato prima del cambio al segmento libico nell'impresa perché siamo a livelli soltanto dal sette per cento del totale di queste piccole nei prezzi
Beh qui e certo il ruolo dei l'università e degli enti pubblici di ricerca può essere fondamentale non non abbiamo esperienza in questo settore lo diceva per ho letto nella sua relazione a contrario di quello che succede dico nella Silicon Valley ma restiamo pure l'Inghilterra in Germania ma anche in Francia noi non abbiamo sostanzialmente un'esperienza in questo settore gli aspetti
Però o la mia sensazione è che alcune cose stiano cambiando
Il pensare che un ricercatore che ha sviluppato il no a un grande del pubblico e poi posso sfruttarlo privatamente era al di fuori della cultura diciamo pure dell'ambiente politico
Quando è stato elaborato il progetto di riforma del CNR e abbiamo inserito elementi di questo tipo io ha riscontrato nel Parlamento in alcuni segreti al Parlamento
Delle ho trovato delle che ho riscontrato delle difficoltà a capire sembrava quasi che diciamo sostanzialmente il Pubblico finanziasse poi lo sviluppo di un del sì del singolo dipendente non pensando appunto che sia dalla fare intrisa con tutto ciò cioè con tutto quello che è certo comporta naturalmente con una regolamentazione della Styles mi sembra vero
Questi sospetti siano superati infatti poi decreto è stato approvato con questi elementi il problema è creare condizioni sufficienti perché da queste queste possibilità si oppone realtà l'esperienza e la stiamo facendo anche alla citato prima il Borgomeo stiamo facendo anche non si usciva dall'esperienza del delle quattro Università meridionali stiamo facendo un'esperienza insieme imprenditoria giovanile per su una serie di che stabilì di ipotesi di sviluppo di idee sviluppare all'interno i nostri organi ricerche che possono sono suscettibili trasformarsi di passare dall'idea al progetto e quindi all'impresa
Credo che questo è sicuramente un filone una direzione di marcia su cui università estivi anche enti pubblici circa debbono muoversi ad andare concludo con qualche considerazione
Se mi consente vagamente diciamo abbia parlato di Samsung ruolo del CNR ha duramente visto che sono qui anche in veste oltre che di docente dell'università di Tor Vergata di presidente del CNR
Direi il nuovo Celera senza noi stiamo ridisegnando sulla base delle indicazioni ogni
Del decreto di riordino ci ha dato stiamo ridisegnando Tosi configurando il CN e vorrei rapidamente
Dire che tipo di connotazione che caratteristiche pensiamo di dare perché naturalmente il processo ancora in pieno con Sanza in una fase iniziale abbiamo approvato i regolamenti solo due mesi fa i regolamenti attuativi quindi diciamo
Sono poi le gambe su cui può camminare la riforma prescolare solo quegli aspetti che attengono alla tematica di in cui oggi si parla
Ho detto prima che per lo sviluppo c'è una connessione
Evidente riscontrabile anche pirica mente tra ricerca e sviluppo però detto anche che è necessario un sistema che abbiano sufficiente massa critica ecco io ritengo che il nostro Paese nel nostro paese il sistema scientifico nel complesso non abbia sufficiente massa critica
Non tanto e non solo per la scarsità di risorse finanziarie ma direi per la insufficienza delle risorse umane destinato alla ricerca naturalmente le cose poi sono correlate
E allora la prima sotto l'albero volevo fare che non ce n'r
Sta facendo uno sforzo per concentrare gli sforzi di ricerca in modo da raggiungere la massa critica in questa con una nuova filosofia anche nei confronti dell'università
Dei rapporti con l'Università
Noi stiamo ridisegnando la rete scientifica in termini di un numero di istituti numerosa il più meno numerosi ma più consistenti sul piano
Della dei riti del numero di ricercatori che operano nei vari settori siamo euro configurando questi istituti quello delle strutture aperte in cui possono lavorare ricercatori professori gli altri enti di ricerca in primo luogo evidentemente l'università
Possono essere associati e per il periodo in cui si ora sui programmi degli stipularsi istituti
Esistono tutta una serie di regolamentazione che questo dovrebbero questa dovrebbe facilitare per cui per questo periodo visite non esistono differenze di strappare i diritti e doveri tra dipendenti dell'ente o persone che vengono a lavorare si associano per quel periodo
Altra di linea di apertura per favorire diciamo il un maggior raccordo maggiore collaborazione tra ricercatori del CNR ricerca dove li attende ripeto il primo sita perché questo naturalmente abito a lavorare di più insieme quindi diciamo
Qua volano maggio una massa critica superiore è un nuovo modo di fare attività di agenzia
Non stiamo sperimentando questa volta questo era quest'anno il due mila e per la prima volta un nuovo modo cioè diciamo il consiglio direttivo del Monte che ha proposto un certo numero di tematiche su cui concentrare gli sforzi e chiede naturalmente su questo tema antiche alla comunità scientifica di fare delle proposte con un discorso di apertura varrà la comunità scientifica nel suo complesso cioè non soltanto ai dipartimenti o deve sì Dario a cui in massima parte evidentemente ci si rivolge se non altro per la numerosità ma anche agli atti anti ricetta gli stessi ormoni il CNR chiedendo di favorire e di proporre progetti integrati e coordinati tra più soggetti tra più dipartimenti tra più soggetti e possibilmente anche tra soggetti di enti diversi questo sempre per andare incontro a questo discorso
Massa critica maggiore
L'ultimo punto è Idrisu un'attenzione sul trasferimento dei risultati su quello che chiamava la valorizzazione utilizzazione dei risultati fermo restando che io credo fortemente nel discorso tale della collaborazione locale tra università enti camere di commercio Regione Provincia e quant'altro al in relazione alle competenze che poi questi enti hanno non siamo organizzando un po'diciamo pensando di organizzare comunque piccola una stella struttura centrale che faccio un po'il coordinamento di queste operazioni che quindi diciamo utilizzando i sensori che abbiamo in tutte le regioni a più o sì i nostri istituti sia in grado di poi di utilizzare i propri lì prodotti erano svolti nelle varie regioni dell'Ariosto istituti in tutto il territorio nazionale utilizzando appunto queste intreccia queste connessioni
Che finora sono state ingresso dei sorte di agenzia per il locali per il trasferimento per
Contribuire a colmare quel gap tra prodotto scientifico e ad utilizzazione dello stesso
E concludo visto che sono passati abbondantemente i dieci minuti concludo
Con una considerazione
Tutto questo e anche le cose che si sono dette qui si possono fare se
Obiettivamente
Ci sarà una svolta in termini di maggiori risorse da destinare alla ricerca e quando parlo di risorse dico risorse umane e correlata man correva talmente risorse finanziarie
Pensare di fare riforme di questo genere a o attivare processi di questo genere processi venuta a costo zero credo sia illusorio
E quindi io mi auguro che proprio perché andiamo verso un discorso di programmazione pluriennale quindi diciamo con obiettivi mirati
Fissati nei tempi nei modi
Questo e e andiamo dal peraltro verso discorso di valutazione rimettere in piedi sistemi di valutazione
Ex post sull'ex ante e quindi spostando questo non è tradizionalmente era non la cultura dal nostro sistema scientifico credo che queste innovazioni anche di carattere strutturale nell'organizzazione del sistema convivono in uno i politici che il un momento di fare uno sforzo per investire di più in termini di ricerca perché investire ricerca per quanto mi concerne e sono gonne sono convinto significa anche investire nel nostro futuro grazie
Il professor Bianco c'ha
Ricordato e ha sottolineato alcuni punti che mi sembrano importanti questo della
L'esigenza di andare a verificare quale domanda esista presso il sistema delle imprese ma lo stesso
Ci ha ricordato che
Il sistema delle imprese particolarmente piccolo e medio finisce per essere
Poco di Manninger di ricerca non la richiede
E dunque
Il compito che ha di fronte una sessione come il CNR e non è facile quando si propone come lui diceva di realizzare un trasferimento verso il sistema delle imprese
E in effetti l'esperienza dice che questo tipo di attività DEP di attività che presenta delle grandi difficoltà tant'è che alla fine quello che noi verifichiamo nel contesto in cui viviamo e che il rapporto tra domanda e offerta di cerca si realizza per il tramite del mercato che finisce per privilegiare però alcune quote
Di attività quelle che sono ovviamente le più redditizie rimane aperto
Quello che il presidente bianco ci ricordava cioè l'esigenza di sollevare verso l'alto la domanda di ricerca da parte stiamo alle imprese e allo stesso tempo consentire che ricercatori
Abbiano una opportunità che ce n'era aperto di entrare in un rapporto costruttivo e anche direttamente Congo coinvolgente nel sistema dell'attività produttiva
Credo che da questo punto di vista l'idea che il ricercatore Possa in qualche maniera godere anche dei frutti delle sue ricerche attraverso forme di riconoscimento
Di quello che è il risultato della brevettazione con ulteriori modifiche alla normativa che in fondo non consente
Che questo riconoscimento ci sia una misura sufficiente potrebbe essere una strada credo che presidente del CNR ne sia convinto che si tratta di lavorarci sopra
No ma su questo tema credo che avremo nel futuro modo di discutere ancora perché anche nella prossima occasione del convegno a Mondragone il tema sarà ancora una volta nuove tecnologie e sviluppo
Io ringrazio grosso bianco per essere
Stato qui con noi attraverso dato questo contributo do la parola per l'ultimo gli interventi quello del presidente Silvano Moffa presidente la provincia di Roma sì grazie grazie professore io intanto volevo ringraziarla dell'invito della opportunità che ha dato
Alla Provincia di Roma di partecipare a questo terzo seminario dedicato
Ai problemi dell'università del territorio dello sviluppo territorio sviluppo che costituiscono
Preoccupazioni costanti anche delle politiche
Soprattutto innovative che l'ente Provincia sta portando avanti deve partire proprio da queste considerazioni da una sorta di palla lirismo che c'è tra il momento soprattutto vissuto negli ultimi due Danilo novantotto novantanove di trasformazione dell'ente Provincia con le grandi trasformazioni che stanno interessando anche il mondo universitario
Perché credo che al di là di quello che il profluvio normativo che sta anche attribuendo è attribuito di fatto alla Provincia una riforma della centoquarantadue
Un compito specifico questa volta effettivamente ben definito come ente che coordina e promuove lo sviluppo locale io credo che parallelamente con il disegno riformatore dell'università e anche con aggiornamenti che si sono quindi sviluppati anche questa sera io non ho avuto l'opportunità di seguire tutto il convegno ma ho letto qualche relazione di sintesi
Debbo dire che si sta aprendo una nuova stagione una stagione contrassegnata da questa particolarità di governo economico territoriale di area vasta
Dove si intrecciano ricerca alta formazione tecnologia produzione
E questi due elementi fondamentali Province Università non possono non trovare punti come oggi si usa dire di sinergia
Non solo di comprensione ma anche di integrazione quanto agli obiettivi da raggiungere università in quanto soggetto attivo del cambiamento
Dovrà armonizzare esigenze generali e settoriali anche con esperienze che sono sempre più convergenti l'innovazione la Nicola l'adeguamento tecnologico che le imprese domandano
La formazione di management la conoscenza del controllo dei mercati
La garanzia certificata per chi è soggetto attivo della produzione
La Provincia in quanto ente delegato alla promozione alla gestione e al controllo di un processo di sviluppo virtuose equilibrato sui territori di area vasta deve dotarsi di schemi operativi
Che siano capaci di superare conflitti di recuperare i ritardi soprattutto nei territori
E di individuare quei modelli di sviluppo che sono assolutamente compatibile in linea con il cosiddetto modello di sviluppo locale di cui si sente molto parlare in Europa ma che danno vita Arda a decollare in questo senso
Credo che
Bisognerebbe superare quello che gli economisti definiscono spesso una sorta di asimmetria informativa per cui questo credo che sia il tema dal quale bisognerebbe partire che almeno a noi la Provincia sta più a cuore intanto perché la Provincia è molto sensibile
Alle sollecitazioni che vengono dal mondo e la ricerca poco fa ascoltavo una relazione tutta protesa individuare dei preziosità del nostro territorio soprattutto quelle nascoste quelle che si sono in qualche misura ce l'ha per perfetto di una pianificazione che rispondeva molto alla logica del poco rispetto della territorio per io credo che questo significhi effettivamente cambiare un po'il esso di approccio rispetto alla tematica pianificatoria che non può non nascere se non da un livello di conoscenza certa del territorio non solo nell'area di Roma ma evidentemente in tutto il territorio provinciale direi in tutto il territorio nazionale
E l'Università di Tor Vergata e compunto
Sul quale credo una sottolineatura vada fatta per quello che mi costa e organizzata anche per esaudire la domanda proveniente dal mondo dell'imprenditoria la facoltà di economia non da oggi è vicino e al centro di questo di questo problema tenta di dare risposte al mondo dell'imprenditoria della finanza della produzione ci sono attività che ormai hanno ora
Giunto punti di accedervi eccellenza
E tutto ciò rappresenta a mio avviso un patrimonio di risorse
Del quale la Provincia non può non avvalersi per una serie di fattori innanzitutto perché in linea quella struttura organizzativa snella aperta ai problemi della società che anche la Provincia di Roma si sta dando in secondo luogo perché l'orientamento ad adottare una logica che abbracci la gestione di tutte le relazioni con l'ambiente esterno è quella che può garantire un risultato di efficienza in terzo luogo perché per dare soluzione ai problemi dell'impresa
C'è bisogno di uno sforzo comune
Uno sforzo che si armonico che promuova le politiche innovative
Di cui le imprese hanno assolutamente bisogno come poco fa ci sottolineava anche il presidente Bianco e qui io citerei alcuni esempi concreti un tanto un riso
Dato faticosamente raggiunto dalla Provincia di Roma proprio in queste settimane mi riferisco all'accordo di programma che attiene alla sistema produttivo di Tivoli e Guidonia
A testimonianza dell'impegno e degli sforzi compiuti noi non potremmo però ritenerci soddisfatti se non riflettessimo congiuntamente sul modello che di ordine politico che di ordine concettuale che di ordine fisico cui la Provincia di Roma deve riferirsi per affrontare con successo le sfide che si prospettano nel due mila la facoltà di Economia da tempo attivato un Osservatorio su questi temi
E ha aperto anche un dibattito sull'argomento offrendo un contributo scientifico e critico a quanti dagli amministratori alle forze imprenditoriali sono direttamente interessati all'argomento suggerendo anche soluzioni finanziarie interessanti
Per esempio nell'ambito della cooperazione metropolitana ed interregionale sulla base di proposte qualificate anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate
Tutto questo
Credo che faccia di Tor Vergata un nodo di partenza
Nella condizione nella connessione tra il sistema produttivo puntino asse Roma-Latina
E l'aria di ricerca dei Castelli che è una delle più importanti d'Italia e rappresenta lo snodo su cui articolare una pianificazione dello sviluppo il livello metrò Politano svincolandola te le l'ateneo dalle comprensibili ma contingenti necessità di dotare la città di servizi primari per potenziarne le relazioni istituzionali di livello transnazionale e le valenze organizzativi alla scala regionale interregionale
Sottolineo questo aspetto perché per troppo tempo abbiamo affrontato il tema dell'area metropolitana
Individuando elemento Pretty prioritario quello della determinazione dei livelli di governo piuttosto che
La ricerca di una vera e propria mission dell'Area metropolitana e come Provincia abbiamo da un hanno riaperto il confronto su questi temi perché riteniamo che invece questo debba essere il punto di partenza per costruire un'area metropolitana che risponda davvero ad una riarticolazione dei servizi
Su tutto il territorio metri boh metropolitano affrontando anche i temi della gestione e non solo evidentemente i temi pur importanti della progettazione progettazione e gestione sono due elementi combina dati senza i quali si rischia di non dare nei modernizzazione né evidentemente risposta anche alle domande di tipo nuovo che vengono appunto dalle arie cosiddette metropolitane
Ma Tor Vergata anche un'altra caratteristica secondo noi interessante perché ha caratteri di qualità ambientali che la rendono adatta ad usura ad un uso appropriato integrare de di tecnologie particolarmente avanzate nel campo dell'informazione
Come vuole appunto il nuovo modello economico di cui si discute abbondantemente in questi giorni la cosiddetta New economica
Che già stato adottato lo stesso professor Pagano i toni ha fatto ampio cenno nella sua relazione a Monaco proprio per sostenere l'imprenditoria
E la domanda sociale di cambiamento
Questo è per noi ente Provincia un punto qualificante che prelude ad iniziative comuni con il mondo reale dell'economia romana
Basate su regole organizzative capaci di trasferire al sistema produttivo quel livello tecnologico appropriato connotando né il ter Orio di appartenenza il richiamo che spesso si fa anche professore Pagani torso lo fa molto spesso alla governance
è un richiamo che deve essere chiaro per tutti
Perché agli aumenti decisionali e di produttività di un territorio si accompagni l'effetto positivo di riorganizzare la la vasta romana in termini di effettiva sostenibilità ma anche di e qui potenzialità delle nuove realtà
Che la compongono e che appunto costituiscono anche nuovo elemento di identità forte
E in questo io debbo dire sono assolutamente d'accordo con gli spunti intellettuali che sono venuti anche delle redazioni che mi hanno preceduto grazie
Ho trovato molto interessante questa considerazione della Presidente Moffa perché mi pare che
Questa richiamo alla problema dell'area metropolitana sotto la duplice valenza
Da una parte della progettazione sì ma della gestione dire quali soprattutto
Anche se lui ha usato un'espressione più cauta
Mi mette in sintonia su quello che ricordo lui ricordava cioè sul problema che oltre che progettare bisogna avere una governance del sistema
E questo tanto più importante un momento in cui stanno cambiando le regole stanno tramando le regole che riguardano i rapporti tra il soggettista di oggi in fondo abbiamo parlato anche di questi abbiamo parlato di un sistema in cui i rapporti tra impresa e cambiano
Cambiano le regole che stanno a fondamento del loro interazioni perché in paese che stanno
In una rete di rapporti che non considerano con cambiamento tecnologico ma qualcosa che viene per via gerarchica ma viene perché il sistema delle imprese
Legando se a una sistema di rapporti che finisce per essere a Stella sta di tipo stellare le imprese
Non producono beni e servizi soltanto con riferimento al mercato ovviamente ma del li producono anche con riferimento ad altre imprese
E questo con sistemi di sub fornitura di commessa di Joint Venture di accordi di relazioni varie esige una governance tanto più se questo è legata a un sistema che le connettere con
Meccanismi che ormai sono dominanti che sempre più saranno dominanti come nel caso dell'ecommerce
E tanto più se hanno bisogna di portare in avanti le attività di ricerca e di conoscenze ma come sistema per vincere la competizione sul mercato e hanno bisogno di regole clima interno che mettano l'impresa in relazione con le università
Oggi noi discutiamo di questi problemi in quest'aula
E potrebbe sembrare che all'università che ha un qualche forma di velleità o velleitarismo di sollecitare un incontro tra queste parti tra questi patrioti impressione che oggi ci sarà forte domanda da parte del sistema e finanzia e imprenditoriali ma anche delle istituzioni pubbliche come con come sembrava concordare presidente Moffa una esigenza che si chiama la ricerca si avvicini a quelle che sono l'esito se Maciste ma la formazione non solo per la ricerca e quindi
Credo che qui è un compito molto importante che ci aspetta sopra ad un compito in cui bisogna avere il senso
Della volontà
Del praticabile del fattibile ma anche
Quella capacità di porsi come ricordava Ferrero
Tra partner in una relazione che siano
Che siano o compatibili l'una con l'altra e che tengano presente quelle che sono le interdipendenze del sistema
Io ringrazio molto Presidente Moffa per questa sua a
Considero queste sue considerazioni conclusive ma ringrazio tutti quanti hanno partecipato a questa giornata molto faticosa in fondo perché da Marisa dalle nove e siamo
Alle cinque e mezza vedo alcuni colleghi che hanno resistito a questa prova
Ha ventoso Salvatores ha messo prima undicesima fila ma pur sempre presente ci sono altri colleghi come adesso il Cassetti qui che anche l'UPI ha resistito all'Hondo naturalmente grazie relatori grazie a tutti quelli che hanno partecipato e speriamo che da questo tavolo
Che è un tavolo di discussione possa nascere qualcosa di concreto perché voglio dirlo qui ci sono alcuni colleghi come collegamenti a vino che rappresenta un senta università tra le tante che sono attive nel Centro Sud noi pensiamo che a Tor Vergata possa anche assolve a una funzione di raccordo una qualche forma di iniziativa
è necessaria rispetta l'onestà del centro sud e noi riteniamo che l'insieme dei rapporti che si sono realizzati al tempo ci consenta non solo questo raccordo di tipo interdisciplinare che rappresento intorno a un tavolo tra colleghi che sono di varie discipline ma anche una Cordoba tra realtà territoriali riverse che vanno oltre il nostro specifico del territorio ma crediamo che
è vero
Oggi che insieme al globali Isma'della sistemi di informazione ci sia ancora localismo che poi non necessariamente si dissolve nella località grazie a tutti per la vostra partecipazione