"Nella rete della rete. Per un'informazione di qualità". Forum promosso dalla Federazione Nazionale della Stampa Italia (3-5 novembre, presso il Centro Congressi S. Spirito, Via Cairoli)

Diamo inizio a questo secondo foro comma dell'informazione della comunicazione che la Federazione della stampa organizzare Bobbio
Direi nella assoluta informalità della formalità anche le cose
Di
Chiedere a Ubaldo corazze di porgersi il suo saluto a nome dell'amministrazione comunale di Gubbio che ringraziamo davvero con molto
Ora
Lo scorso anno ci siamo lasciati con l'intento di rivederci nel due mila
Con questo secondo forum nazionale dell'informazione l'auspicio è diventato una realtà e non posso non esprimere il compiacimento la soddisfazione per questa conferma di collaborazione con la città di Gubbio e nelle sue varie espressioni e con l'amministrazione comunale
La nostra vocazione a ospitare eventi di grande rilevanza si rafforza
E lo scenario di bellezze artistiche e architettoniche costituisce sicuramente un valore aggiunto all'accoglienza e alla capacità organizzativa
Ringrazio quindi la federazione nazionale della stampa
E in particolare il saluto con amicizia il segretario nazionale Paolo Serventi Longhi e il presidente Lorenzo Del Boca per questa nuova opportunità
Il benvenuto della città Avaya presentanti del Governo
Del mondo politico e dell'informazione che parteciperanno a questa tre giorni di approfondimento su un tema che apre uno scenario quello dell'era multimediale della rete informatica sicuramente stimolante ma non privo
Propria
Biscotti
Ricordo
Nel settore dell'informazione sicuramente uno dei più toccati dalla rivoluzione
E consente una velocità di trasmissione delle notizie inimmaginabile fino a qualche anno fa realizzando quel villaggio globale preconizzato da McLuhan e mettendo in moto investimenti economici ed di proporzioni colossali
E quasi un secolo che la Federazione nazionale della stampa è nata credo nel mille novecentootto
Ed allora molta strada è stata fatta in termini di leggi di ordinamento professionale di deontologia sul ruolo della comunicazione nella società moderna
Poiché l'informazione è struttura costitutiva del mondo sociale
Sono evidenti i suoi influssi sul circuito democratico sul rapporto istituzioni cittadini benissimo
Pertanto se manca questa dimensione essenziale se il diritto all'informazione
Non viene rispettato c'è il rischio di un'esclusione dall'uso di questi mezzi e si produce una forma di emarginazione
La comunicazione è il nodo nevralgico di un cambiamento essenziale
Prodotto sia a partire dagli anni ottanta quando un nuovo quadro legislativo ha cominciato a delineare il passaggio d'amministrazione sovrana amministrazione collaboratrice ponendo al centro il cittadino utente e il suo diritto ad essere informato
è un processo tuttora in corso
Che ha con che ha conosciuto conferme ed ostacoli accelerazioni e battute d'arresto
Anche a causa di esistente della par di esistenze dell'apparato burocratico e di vecchie logiche di gestione
Ma la strada vincente è questa
E l'unica che ha prodotto sfide di crescita di partecipazione propositiva
Il ruolo del sistema informativo è legato all'evoluzione politica e culturale
Poiché la comunicazione e informazioni e svolge un e svolge una funzione essenziale per ciò sollecitare rimotivare la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica che è cosa di tutti
I mass media sono uno dei fattori determinanti della qualità della vita sia come portata specifica per lo sviluppo della comunità sia come elementi di maturazione del cittadino del fattore uomo
Come insegnante
Questa è la mia professione al di fuori del mandato di sindaco
Sono convinto che il mondo dell'informazione da un lato e quello della scuola dall'altro possono sviluppare un patto d'intesa e creare opportunità per una base formativa sempre più specifica
E una cultura giornalistica e di informazione sempre più alta
Un ringraziamento è un saluto al Presidente della Giunta regionale dell'Umbria Maria Rita Rita Lorenzetti
Al presidente della provincia di Perugia Giulio cozzare che non è ancora arrivato al presidente del Co.Re.Com. Co.Re.Com. Umbria Enrico viola per la fattiva collaborazione alla manifestazione a tutti voi buon lavoro e buona permanenza
C'è ancora ma lo siamo direttamente microfono volante
Ringrazio Obama
E la rivoluzione tecnologica vacatio eccetera noi
Pronto ci sente adesso
Volevo ringraziare di nuovo il sindaco Ubaldo che si chiama Ubaldo come santo Baldo il patrono Figo bio assicurandolo che il quindici marzo saremo in massa no maggiore Attilio Marro
La no me lo perdonerà mai ho chiuso
E quindi si maggio sarò presente con gli saremo in massa presenti i giornalisti italiani alla corsa dei seri e corre nostro sostenendo riesce ma pare che c'è pure una manovra nelle curve che i giornalisti potrebbero assicurare specie quelli un po'più rotonde etniche le multe
Potremmo fare una una lezione darei la parola Franco racconti Presidente Associazione Stampa ombra nel cui territorio siamo salutando così tutte le colleghe e i colleghi giornalisti dell'Umbria
Sì speriamo bene più per un brevissimo saluto intanto saluto il presidente dalla Giunta regionale il sindaco Paolo Paolo Serventi Longhi tutti voi che siete qui oggi il mio vuole essere un breve saluto e soprattutto un augurio di buon lavoro
Vorrei soltanto testimoniare dell'orgoglio dell'Associazione stampa umbra di avervi qui oggi a Gubbio in Umbria
La nostra è una piccola associazione che in questi anni
Non ha mai perso di vista accanto al suo ruolo di organizzazione sindacale il compito di offrire occasioni di dibattito di confronto sia all'interno della categoria che con tutte le altre componenti della società
Consapevoli di quanto il nostro lavoro quotidiano tocchi da vicino la vita di tutti
Dal singolo cittadino fino alle istituzioni
Per il Forum di quest'anno abbiamo scelto lo sapete il tema dalla qualità del fare giornalismo prima davvero ambizioso ma comunque più assoluta attualità e sono certo che non poteva esserci luogo migliore l'Umbria appunto per discutere di qualità
Questa regione di consente di toccare oggi con mano di vedere con i vostri occhi quanto è stato fatto per difendere e valorizzare la qualità dei suoi luoghi dei suoi centro beni del suo ambiente naturale del lavoro e della vita dei lavoratori
In Umbria ci sono aziende imprese ma anche amministrazioni pubbliche che stanno investendo moltissimo
Non solo in termini di risorse economiche ma anche di elaborazione culturale sulla qualità e non soltanto perché si vuole così difendere un modello di vita di qualità ma anche perché soltanto attraverso la qualità Riotta piccole come l'Umbria appunto
Dicevo realtà piccole possono o essere competitive con le loro produzioni possono essere competitivi sui mercati globali e questa è una sfida che riguarda oggi ogni settore ovviamente della nostra economia dell'economia in generale dunque anche il mondo del giornalismo
E questo tema non deve riguardare soltanto uno dei soggetti che partecipa alla produzione dell'informazione
Servirebbe a poco che noi giornalisti ci interroga Assimoco sul nostro modo di lavorare di fare giornalismo senza che questa riflessione per esempio coinvolgesse anche gli editori
Ma prima di avviare secondo me una qualsiasi riflessione su come realizzare una informazione di qualità penso sia doveroso posto innanzitutto un interrogativo qual è oggi il livello che caratterizza il prodotto informazione nel nostro Paese
Certo se dovessimo misurarlo sulla base dei recenti incidenti di percorso dovremmo dire che è assolutamente basso non è giusto però generalizzare ma è pur vero che questi incidenti dovrebbero farci riflettere
Se avvengono e perché forse la soglia della sicurezza sul lavoro come scriviamo noi quando ci occupiamo di morti nei cantieri nelle fabbriche è una soglia che si è notevolmente abbassata
Avvengono perché il processo produttivo sempre più veloce è condizionato dalla quantità del prodotto più che dalla qualità
Avvengono forse perché c'è uno scarso livello di formazione
Avvengono perché il sistema dei controlli penso alle norme sulla deontologia professionale sulla tutela della privacy o della personalità dei minori non funziona come dovrebbe questi incidenti avvengono forse perché l'inserimento di nuove tecnologie
Nel processo produttivo è proprio questo il tema del Forum appunto la qualità nella rete della rete avvenuto e sta avvenendo in molti casi senza alcun coinvolgimento di chi poi queste tecnologie deve usare quotidianamente sono certo che le diverse sessioni del nostro formaggio offriranno su ciascuno di questi aspetti utili e interessanti motivi di riflessione per questo vi auguro buon lavoro
Grazie Franco
Do ora la parola a Maria Rita Lorenzetti Presidente della Regione Umbria un'amica oltre che essere una dei presidenti di regione più simpatici che ci sia nata se non si offende anche più brava
Prego gravi questa presentazione il livello di responsabilità aumenta e si aggrava
Per un saluto a tutti e alcune brevi riflessioni
Apprezzo molto il fatto che la Federazione nazionale della stampa abbia scelto il tema della qualità nell'informazione come filo conduttore di questa seconda edizione del Forum di Gubbio
Io credo profondamente nella qualità
E nel ruolo fondamentale che la ricerca della qualità debba svolgere per lo sviluppo di tutte le attività umane
Ne è riprova il fatto che nelle dichiarazioni programmatiche che ho reso al Consiglio regionale alla società umbra cioè gli obiettivi
I metodi e le scelte strategiche per i prossimi cinque anni e che ho posto a fondamento del governo regionale umbro la qualità svolge una funzione centrale
Dal funzionamento della pubblica amministrazione a livello dei servizi offerti e dall'impostazione della formazione scolastica è un e professionale all'innovazione dei processi produttivi tutto
Deve avere la qualità come metodo di lavoro come imperativo quotidiano quotidiano come criterio ordinatore
è una sfida
L'ho detto nelle dichiarazioni programmatiche lo ripeto ovunque è una sfida non solo per le istituzioni ma per il mondo del lavoro dell'impresa della cultura della formazione dell'informazione ed è una sfida non facile da cogliere
Ma è l'unica che ci consente di guardare avanti è l'unica che ci permette di competere da pari a pari con gli altri popoli europei e di tutto il mondo nei processi di globalizzazione
Soprattutto quando si parte da condizioni come quelle dell'Umbria
Regioni piccola geograficamente che per sua natura non può avere una forza d'impatto economico basata sui numeri
Ma può sicuramente puntare sull'eccellenza in vari campi a cominciare da quello oggi sempre più apprezzato della qualità della vita
Una realtà sociale insomma quello che io ho detto sebbene dichiarazioni programmatiche che non potrà mai essere la più grande o forse la più forte ma sicuramente può aspirare a diventare la migliore
Anche per la ricerca della qualità essenziale che tutti i soggetti interessati svolgano al meglio il proprio ruolo condividendo prima di tutti i valori di base
La regione dell'Umbria proprio nel campo della qualità dell'informazione è consapevole di aver dato un efficace contributo
L'Umbria è stata una delle prime regioni italiane a crede nel diritto dei cittadini ad essere informati sull'attività istituzionale
Istituendo uffici stampa organici all'ente e dotati di adeguate professionalità giornalistiche attraverso l'attività del Comitato regionale radiotelevisivo la Regione ha realizzato politiche di sostegno all'emittenza locale
Ancora la nuova normativa nazionale sulla comunicazione pubblica recentemente approvata dal Parlamento si basa su principi e su regole che la regione dell'Umbria aveva già codificato con una legge del febbraio due mila
E Travaglio novantanove chiedo scusa
Quest'ultimo aspetto ci inorgoglisce e ci dà anche la conferma della bontà dell'operato della regione
Così come vogliamo interpretare come lusinghiero riconoscimento il fatto che la Federazione della stampa italiana abbia scelto l'Umbria come luogo di svolgimento del suo forum
Che ormai sta diventando un appuntamento permanente significativo dibattito molto utile
Credo di poter affermare dunque che l'Umbria ha le carte in regola
Avendo il soggetto pubblico fatto la sua parte per poter parlare quindi queste sono le carte in regola che penso possa dimostrare l'Umbria per poter parlare della qualità dell'informazione
Ed è in base a questa considerazione che intendo sottolineare quanto accennavo prima che tutti i soggetti debbono sentirsi coinvolti in questo sforzo di ricerca della qualità
La crescente consapevolezza da parte dei cittadini dei loro diritti
Il progresso culturale inarrestabile rivoluzione tecnologica impongono sempre più alti standard di qualità che ogni operatore dell'informazione deve responsabilmente acquisire
Passi avanti sono stati fatti avvertiamo anche quelli che debbono essere ancora compiuti in questo campo
Un esempio che mi sento di fare proprio perché ci riguarda molto da vicino
è quello della copertura informativa che si è fatta che si sta facendo
E la vicenda della ricostruzione dopo il terremoto del novantasette in Umbria e nelle Marche
Come sapete benissimo oggetto di una delle polemiche politiche più accese degli ultimi anni
La ricostruzione dovuto scontare in alcuni casi gli affetti della spettacolarizzazione dell'informazione
Che ha lasciato in secondo piano spesso la realtà dei fatti
Con le sue cifre che non sono spettacolari ma reali
Con la complessità dei problemi che sono difficili da spiegare nei tempi ristretti della comunicazione
Ma che proprio per questo richiede un approccio serio e il più possibile oggettivo
Sia chiaro l'ho detto in tutte le sedi lo ripeto ancor più in questa non chiedo sconti né mi sto lamentando per le critiche rivolte a chi ha fatto la normativa sulla ricostruzione ottica sta gestendo
Ribadisco però la mia convinzione che la critica è il sale della democrazia
E che la stampa debba sempre e comunque a vere assoluta libertà di giudizio e di stimolo nei confronti di chi governa
Intendo solo dire che l'inevitabile necessità di rendere l'informazione attraente per chi ne usufruisce in un clima di libera concorrenza
Non deve far passare in secondo piano il diritto del cittadino all'informazione corretta il più possibile completa e fondata su dati oggettivi
Rispettare tale diritto a mio avviso significa accrescere ulteriormente la credibilità e l'autorevolezza dell'informazione un solo esempio voluto fare perché ci riguarda molto da vicino quotidianamente
E parla come dire la carne viva di molti cittadini della nostra Umbria e a chi governi e a me personalmente evidentemente facendo il presidente dell'Umbria
è una cosa di cui sarebbe importante discutere con serenità fuori dalle polemiche quotidiane e cercando di capire insieme qual è la strada maestra su cui ognuno rispettando l'autonomia
E la libertà nei propri ruoli possa davvero fare un pezzo di strada insieme
Ringraziando ancora una volta la Federazione della stampa italiana per avere scelto
Questa terrena umbra e Gubbio come sta e del suo forum formula tutti voi lavori ed è la regione dell'Umbria e mio personale per un proficuo lavoro grazie
Grazie Rita Lorenzetti
Io mi sposto sulla pedana
Nella ipotesi che ai microfoni ancora non funzionino ci prova
Tocca a me
Segretario della Federazione della stampa il presidente Lorenzo Del Boca
In viaggio in Sudamerica per una missione di solidarietà nei confronti dei colleghi giornalisti dei paesi di latino americani
Tocca a me dicevo introdurre i lavori di questo forum
Benvenuti a tutte le autorità nazionali regionali locali
Con affetto immutato alle colleghe ai colleghi giornalisti e a tutti i presenti
La Federazione nazionale della stampa come è stato ricordato torna Gubbio per il secondo anno consecutivo con lo scopo di approfondire i tanti temi che sono al centro dell'azione del sindacato unitario dei giornalisti italiani
Io ribadisco ringraziamento unica e cemento che va a tutti coloro che hanno consentito di reiterare questa iniziativa a cominciare dal sindaco di Gubbio dagli amici della provincia di Perugia e della Regione Umbria del Co.Re.Com. regionale delle impresa e delle tante imprese
Tutte rigorosamente strane al mondo dell'editoria scritta e radiotelevisiva lo preciso che hanno creduto in questa manifestazione
Noi siamo un piccolo sindacato che tutela interessi di categoria interesse di parte
E per noi il Forum di Gubbio rappresenta davvero un eccezionale sforzo organizzativo
Siamo però consapevoli che non possiamo tornare indietro dalla strada che ci ha portato negli ultimi anni a ritenerci a muoverci come un soggetto sociale che si fa carico dei problemi generali della collettiva della collettività
Ed in particolare del diritto dei cittadini di essere correttamente informati
Sapendo che questa linea strategica ci impedisce di essere una organizzazione corporativa chiusa nella mera difesa degli interessi degli scritti
Che contano naturalmente
Ma sappiamo da sempre che difendere un'informazione di qualità e quindi il ruolo del giornalismo coincide con la tutela degli interessi più nobili di questa splendida professione
Per questa ragione ci battiamo anche per l'espansione dell'area contrattuale dei giornalisti a tutto il sistema dell'informazione
Dall'emittenza locale per la quale abbiamo realizzato un contratto nazionale specifico agli uffici stampa alla piccola editoria apre periodica ai freelance al mondo all'universo delle nuove dei nuovi media
Nella rete della Rete per un'informazione di qualità e questo è il titolo del secondo Forum internazionale della Federazione della stampa
Un titolo che testimonia la nostra volontà di interrogarci sul presente e sul futuro sapendo che le nuove strade della comunicazione rappresentano il terreno del nostro lavoro oggi e che quindi nella rete della Rete ci siamo anche noi i giornalisti senza alcuna paura ma anche senza alcuna infatti Zazie eone
Siamo nella Rete della Rete con consapevolezza e serietà
Per questo rivendichiamo il diritto dovere del giornalismo a difendere i principi fondanti della professione anche nell'informazione on line nel digitale nei canali tematici satellitari radio televisivi
è per questa ragione
Che abbiamo posto il problema nel rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti
Che vive una fase assai difficile ma che non può ignorare cosa sta accadendo cioè la crescita esponenziale Dirty Ginosa del numero e del ruolo finanziario economico e sociale dei nuovi veicoli della comunicazione e dell'informazione
Un buon contratto è quello che noi vogliamo che introduca regole minime di comportamento per gli editori che applicano il contratto FIAT però questo contratto non basta
E non basterà se le istituzioni del Paese il Governo e il Parlamento non affronteranno il problema della totale confusione normativa della deregulation e che investe tutto il settore dei new media
Sapendo naturalmente che occorre un coordinamento con leggi europee di cui al momento non c'è traccia
Nessuno ovviamente pone il problema di mettere le brache al web o di impedirne lo sviluppo con regole astruse o burocratiche
Siamo d'accordo invece con chi a cominciare dalla Presidenza del Consiglio da molte forze politiche ritiene che si si fa informazione ormai occorre ad esempio registrare in tre in tribunale la relativa testata giornalistica e nominare un direttore responsabile che sia garante nei confronti dei cittadini e della stessa magistratura
La riforma della legge quattrocentosedici sull'editoria affronta per la prima volta il problema sia pure in modo incompleto
è però evidente che l'approssimarsi della data dello scioglimento delle Camere per le elezioni politiche rende difficile oggettivamente l'approvazione della legge la quale peraltro contiene altre numerose ed importanti norme in omaggio innovative
Avanzo pertanto una proposta formale al Parlamento italiano
O si riesce o riesce a definire tempi e modi per un iter accelerato della legge sulla quale sembrano convergere i consensi della maggior parte delle forze politiche
Di maggioranza e di opposizione
Oppure si si stralciano dalla legge stessa alcuni elementi di urgenza come quelli relativi alle regole minime per l'on line e lì si trasferisce nella legge finanziaria nei suoi collegati
Un'ipotesi che non contrasta come si vede con la dichiarata volontà del Sottosegretario Vannino Chiti di fare tutto il possibile per un'approvazione rapida della legge
Signore e signori colleghe colleghi la fine della legislatura
E le difficoltà che alcune leggi di riforma della comunicazione avranno in Parlamento
Suscitano molte riflessioni
Innanzitutto la conferma che il problema dei mezzi di informazione rappresenta nel nostro Paese è oggetto di uno scontro politico accesso
Si tratta di un'anomalia dell'anomalia italiana e che si riferisce non soltanto la proprietà di alcuni grandi network televisivi
Ma anche alla progressiva riduzione di degli spazi di pluralismo anche nella gestione dell'editoria quotidiani e periodici
Un'anomalia che per esempio ha finora impedito l'approvazione di una legge sul conflitto di interessi
E del disegno di legge mille centotrentotto che avrebbe dovuto completare che dovrebbe completare la regolamentazione del settore laterizi radiotelevisivo pubblico e privato nazionale e locali
Notizie che ci giungono proprio oggi dal Senato
Sembra che ci diano una speranza ma questa è ancora l'approvazione ancora lontana
I temi della comunicazione saranno al centro della campagna elettorale
Prevedibilmente una delle più dure nella storia della democrazia italiana
Ognuno vi parteciperà con le proprie idee con le proprie speranze
Ed il sindacato dei giornalisti tradizionalmente si astiene e si asterrà dallo schierarsi nel rigoroso rispetto della propria indipendenza si può dire oggi quando le forze in campo e lei candidatura alla premiership sono definite
Che l'informazione di qui alle elezioni dovrà essere gestita con il massimo senso di responsabilità
E rispetto di quei valori di pluralismo e di autonomia del giornalismo da ogni potere che fanno parte del nostro DNA professionale anche se qualcuno qualche volta se ne dimentica
So che ciò non sarà facile anche perché ogni testata giornalistica il diritto di fare il tifo per chi vuole occorre però che i giornalisti evitino comportamenti professionali ed atteggiamenti contrari alle regole del mestiere ed offensivi per la dignità dei cittadini che saranno impegnati nella campagna elettorale e magari anche delle loro famiglie
è questo un appello
Che rivolgiamo senza iattanza o senza presunzione ma con la speranza che i giornalisti Volpiano sempre il più svolgano sempre di più quel ruolo sociale che la Costituzione stessa ci affida in questo ambito il sindacato dei giornalisti insieme alle altre istituzioni della categoria e in particolare a quelle ordinistiche è fortemente impegnato nella difesa della libertà di stampa del diritto di cronaca
Principi fondanti di ogni Stato democratico che la Fnsi difende da quasi cento anni
Per queste ragioni anche nel forum di Gubbio chiederemo ancora una volta sperando di essere ascoltati al parlamento e al governo di rimovibili muovere quelle recenti norme di legge che di fatto l'ostacolo forte mente l'esercizio della nostra professione
Mi riferisco in particolare alla norma che ha cancellato la possibilità per i giornalisti di ricorrere in appello contro le condanne pecuniarie
Come ha dimostrato il voto della Camera non bastano le buone intenzioni dei partiti e del Governo ma occorre un impegno preciso
Allo stesso modo rivendichiamo ancora una volta una legge che riduca gli effetti devastanti delle querele in sede civile e penale per diffamazione con richieste e condanni a risarcire i danni
Pezzi importanti dell'informazione gli stessi editori appaiono preoccupati di questo fenomeno che riduce di fatto l'autonomia e la completezza dell'informazione
Proposte nel senso auspicato dei giornalisti e su questi temi anche dagli editori sono state avanzate dai presidenti delle Camere dal ministro di Grazia e giustizia Piero Fassino che saranno ospiti del Foro
Ci sono quindi le condizioni
Per una legge di pochi articoli che ripristini l'appellabilità dei reati a mezzo stampa e introduco una norma che contrasti il diluvio Ale ricorso alle richieste di risarcimento danni
E chiederemo agli editori di fare con noi uno sforzo anche in sede contrattuale
Per evitare i danni all'informazione la libertà di informazione
è evidente che questa istanza deve fare i conti con la realtà volontà politica di chi ci rappresenta nelle istituzioni della Repubblica soprattutto del governo nella sua interezza e dei partiti
Con tradiremmo le nostre scelte strategiche se non chiedessimo con la stessa forza e con la stessa determinazione a tutti i giornalisti dei rispettare le regole della nostra professione
Quelle fissate dalle leggi e Daigo Didion ti ricorda i codici deontologici in esse contenuti e quelle previste dalle Carta dei doveri che la categoria si è data
Troppi episodi la ricordato Franco Arcuti poco fa
Nelle ultime settimane negli ultimi mesi hanno disorientato l'opinione pubblica
Troppe leggerezze o veri e propri errori di comportamento hanno rischiato di compromettere la credibilità di migliaia di colleghe e colleghi che ogni giorno svolgono con coscienza responsabilità la professione
Non voglio accusare nessuno vedete nel rivolge quindi rivolgere critiche specifiche ad alcuno
Anche perché vi sono altri organismi deputati alla vigilanza deontologica
Ritengo però di chiedere ai giornalisti il massimo rigore la verifica di tutte le notizie delle fonti delle notizie in particolare quelle più delicate per la coscienza civile civica dei cittadini
In quest'ambito un rapporto nuovo tra i lettori o etere radioascoltatori quelli più giovani del mondo dell'informazione va ricercato con determinazione
Un giornalismo formato attraverso un percorso di alto livello qualitativo deve confrontarsi con le strutture scolastiche ad ogni livello per far conoscere se stesso e raggiungere i futuri cittadini e formare i nuovi giornalisti
Ragioneremo ancora su questo tema con il Ministro della Pubblica Istruzione qui tra poco e con chi tra i giornalisti segue il tema della formazione
L'obiettivo è quello di costruire nel mondo del terzo millennio dell'on line e del digitale un'informazione di qualità seria e responsabile
Su questo tema centrale
I lavoratori giornalisti chiamano discutere istituzioni internazionali a cominciare da quelle europee e tutti i poteri nazionali e locali che si confrontano nel nostro Paese
Rivendicando ancora una volta l'autonomia e la libertà del giornalismo ringrazia
Do ora la parola al professor Mario Morcellini che oltre a essere un amico carissimo della Federazione della stampa
E anche coautore con i suoi assistenti ai suoi studenti di una stupenda straordinaria ricerca sui non lettori o sulle tutorato prego Mario
Io sono costretto a parlare da qui buona sera intanto perché parleremo in due e quindi se mi metto la sembrerebbe che c'è una struttura verticale con gli assistenti che è una cosa che è bene fare mai brutta dichiarare
Vi saluto con molto affetto perché noi vi parleremo con molta serenità userò due parole che sono state usate poco fa dal presidente con cercando di liberarci dalle polemiche
Che troppo spesso assediano la discussione sul giornalismo e sulla cosiddetta crisi
Ma cercheremo anche di Attardi
Indicazioni
Di ricerca molto sintetiche che abbiano il pregio della non controversia Rita cioè cercare di far riferimento su due o tre punti che adesso per estrema chiarezza io cercherò di riassumere di intitolare di cominciare a scambiarci dei dati che non siano revocabili indubbio dalla controversia Rita dall'agonismo dalla Satta via Volta con cui i dati di ricerca vengono manipolati a seconda del bisogno
Lascerò invece alla dottoressa Roberti il compito di illustrare i più analiticamente la ricerca che ha cambiato titolo ma su questo vi devo fare un piccolo raccontino non vi prendono più di dieci dodici minuti quindi nessun terrore accademico
Un anno fa dopo Gubbio uno l'amico Santelli per conto evidentemente della struttura dirigente della federazione è venuto a trovarci raccontandosi appunto che il convegno era andato benissimo ma che era emerso un problema di ricerca da quel momento abbiamo devo dire l'idea è stata loro anche se la comunione negli anni con la federazione con l'ordine diciamo in generale con i giornalisti è stata talmente intensa da riuscire con difficoltà a dire a chi viene un'idea
Nel nel lavoro comune che abbiamo costruito in questi dirà in almeno in un paio di decenni
Era quella di presentarci a Gubbio due con uno stile diverso un convegno che fosse aperto da una discussione di ricerca
Io non sono ancora convinto che siamo arrivati a un modello perfetto di convegno di seminario mi limito però a segnalare che questo è un elemento di discontinuità e di valorizzazione culturale fondamentale non è un convegno in cui si parli di politica di bottega di azienda di di lotte per il primato per la presidenza eccetera e un convegno tematizzato a una questione di riflessione di dibattito scientifico e si apre con una ricerca vi prego di meritare perché su questo elemento di stile di novità noi dovremo cominciare a costruire un rapporto con l'università con i ricercatori che sia meno effimero e anche meno convegnistica o di quello che ci ha caratterizzato in passato
La ricerca all'inizio era destinata ai non lettori
Approssimandoci per anche per ragioni sciatta mente economiche è una necessità di selezionare meglio un ambito di ricerca
Noi abbiamo abbandonato il progetto originario che era appunto l'altra metà dell'informazione quell'impressionante numero di italiani che non legge e che come vedremo ritiene che la non lettura non sia più un disvalore questa è la vera novità dell'ultimo decennio mentre fino ancora dieci anni fa l'astensionismo dalla lettura era vissuto come disagio come forma di debolezza di Stato sia di partecipazione ora invece c'è l'orgoglio quasi della non lettura
Ecco quindi abbiamo deciso di concentrarci sul processo sul momento genetico in cui ci sembra che si costituisca questa identità sociale del non lettore e cioè il giovane quindi non vi presenteremo l'universo la ricerca ambisce ad essere giudicata da voi a vedere un giudizio di solidarietà o di verifica o di critica comunque un giudizio aperto su questo universo e cioè perché i giovani sono strutturalmente più in difficoltà nei confronti del giornalismo non dell'informazione come vedremo più avanti
Quindi questo è il tema che in larga misura lascerò alla Gerald alla dottoressa Roberti peccato che non abbiamo la possibilità di dimostrare con un Power Point appena si critica la tecnologia subito se la vendetta delle tecnologie meditate sul fatto che il convegno si chiama nella rete della rete e i microfoni
Sarà quello che sono quindi immaginatevi se funziona il computer quindi Gerardina dovrà raccontare a voi se quello che in altri tempi agevolmente avremmo fatto con qualche slide
Io invece mi prendo di dieci minuti che mi restano per illustrarvi tre elementi di riflessione di dibattito
E io spero
Va bene
Fama affidasse come si dice a Roma grazie sei decisamente meglio
Io spero anche di positiva provocazione reciproca i tre punti sono questi
Fare luce
E arrivare anche a un punto di serenità di quiete nel discorso della crisi del giornalismo barra informazione cioè cosa dobbiamo intendere effettivamente quando parliamo di crisi quando usiamo il concetto di crisi
In che misura questa crisi è alla nostra portata e cioè
Alla
Altezza di iniziative di autocorrezione di verifica di intelligente riposizionamento del lavoro giornalistico e in che misura invece in qualche modo è connessa
A trasformazioni d'epoca a motivi strutturali quindi non congiunturali che probabilmente occorre sapere assecondare perché contrastarli sarebbe francamente motivo di don Christie don Chisciotte ismi questo è il primo punto distinguere la crisi circoscriverla definirle aprire una discussione pubblica che ci consenta finalmente su questo argomento
Di arrivare al vivere questo concetto non come disgrazia o come stress come troppo spesso i giornalisti sono abituati a fare
è una crisi che non si percepisce come crisi per molti versi ma di viverla come possibilità come chance come elemento di autoriflessione e messa alla prova della nostra capacità di ripensamento di riposizionamento
Il secondo punto che vorrei molto velocemente trattare
Riguarda
I gli elementi di crisi che ci sembrano già in via di superamento e cioè che occorre semplicemente saper leggere i dati di ricerca perché probabilmente siamo più fuori dalla crisi di quanto non amiamo dirlo il terzo elemento è una conclusione molto rapida e anche molto provocatoria sulla cambiamento di segno di quasi tutti i dati dei consumi culturali negli ultimi cinque anni che attendono ancora che ci sia un sociologo un professore universitario che si metta a raccontarli
Cambiamenti disegno assolutamente positivi che confrontati con gli elementi di disagio e di difficoltà di modernizzazione del comparto informazione sembrano aprire un mondo nuove ripeto su questo però non c'è letteratura
Brevissimamente i tre punti che ho preannunciato il primo siamo assolutamente convinti che in larga misura la crisi del giornalismo in Italia quella che ha in fin dall'inizio ho cominciato
A discriminare diversamente della crisi dell'informazione perché non c'è crisi dell'informazione tutt'altro se non di crescita e di regolazione politica e certamente non è un problema irrilevante ma non è un problema di modernizzazione europea in quel caso
La prima dimensione invece questa crisi del giornalismo
Essa appare tale se noi confrontiamo sobriamente sinteticamente i dati dei consumi di informazione giornalistica in Italia rispetto all'Europa non rispetto agli Stati Uniti rispetto a Paesi che hanno modelli di sviluppo
Crescente mente simile nostre quindi con i quali sarebbe legittimo attendersi che ci sia anche un ripristino di condizioni di equiparabili ITA degli standard
E quindi su questo primo punto c'è un elemento di crisi strutturale il nostro Paese
Bisogna cominciare da metterlo con serenità sul piano storico sul piano della di come sia avvenuta maturando l'industria culturale
E di come in essa soprattutto in Italia ha stravinto il modello della comunicazione rispetto al modello dell'informazione di come cioè il modello dell'audiovisivo il modello a centralità televisiva
Abbia eroso spazio a un posizionamento forte in termini di socializzazione culturale ai modelli del del testo e della struttura è della scrittura è un problema
Che c'è non cessa ancora di fare questione per gli studiosi per i politici e per gli addetti ai lavori
Questo è un punto su cui i cambiamenti possono essere solo risultato di investimenti di medio periodo per esempio il lavoro sulle scuole a cui la federazione ha posto mano negli ultimi anni
Secondo elemento di crisi strutturale su cui noi riteniamo che non ci sia da farsi illusione di un'inversione di tendenza a breve
E la questione che noi da un lato definiamo della socializzazione culturale debole degli italiani
Tutto questo è spiegato con parole assai semplici nel nell'affetto della ricerca che voi troverete in cartella e con un po'più di argomentazione nel rapporto di ricerca e che spiega anche il difficile posizionamento dei giovani nei confronti dell'offerta di informazione soprattutto l'informazione stampata
Intendiamo con socializzazione culturale debole e su questo dovrà essere forzatamente sbrigativo ma il livello di conoscenza con molti di voi mi consenta per per molti versi di affidarmi a degli slogan
Una difficile competizione e una difficile sinergia che solo in Italia si è stata tra le agenzie di scolarizzazione di socializzazione tradizionali famiglia scuola
Politica eccetera e l'informazione c'è stata guerra invece che sinergia pensate
Alla vicenda piena di singuli utile mai Serena del giornale nel della diffusione dei giornali della scuola che è stato che in realtà un prodotto di esperimenti mai di generalizzazione un sistema politico che ha lavorato sempre molto sulla sui gli episodi pilota invece che sulla diffusione sociale dell'innovazione
Probabilmente però sulla socializzazione culturale debole degli italiani andrebbero chiamate in causa questioni ben più rilevanti storiche di di di classe dirigente di debolezza di un'opinione pubblica ci torneremo
Il terzo punto su cui a noi sembra di dover denunciare un'esistenza di un nodo strutturale della crisi è una difficile percezione dell'identità della professione
Ci piacerebbe considerare questo elemento come elemento di crisi congiunturale ma sembrerebbe osservando la letteratura sulla crisi i libri dei giornalisti sul giornalismo
Le ricerche dei sociologi Atene Dionigi sul giornalismo sembrerebbe che uno degli elementi più Forti di queste inquietudine sia la di il difficile giudice su dice la scarsa difesa corporativa e di corpo e e anche un problema di legittimazione forte della propria posizione a metà strada tra potere società cioè il la difficoltà di vivere per intero il ruolo dell'interposizione quella di mettersi esattamente a fare i mediatori tra potere società elementi congiunturali la tecnologia ci sono in sala persone ben più competenti di me come ben sanno chi studia
O chi ha studiato anche con nuovi gli episodi di ibridazione tra tecnologie nuove tecnologie vecchie tra tecnologie nuove giornalisti giovani e non giovani
Noi su questo punto ci consentiamo di dire che non c'è nessun margine per poter dire che la tecnologia possa essere vissuta come un incubo o come la minaccia della fine
Sarebbe la fine se noi pensassimo che la tecnologia di una delle più straordinarie risorse di cui disponiamo possa essere anche tentati da mente semplicemente per sfoggio di discorso vissuta come il rischio invece che come opportunità
Tutti i segni che noi abbiamo di cambiamento della professione di cambiamento della qualità comunicative lo vedremo anche dalle risposte dei giovani al nove ai nostri focus e alle interviste
E anche di rafforzamento dell'identità dei giornalisti passano attraverso una forte capacità di vivere le tecnologie come la scommessa più sicura e forte del cambiamento della professione
La tele dipendente sa e quindi avvio già cominciare a trattare i dati che noi consideriamo provocatoriamente positivi della nostra introduzione l'avere dipendenza
Non va considerata tale semplicemente per quello che i soggetti soprattutto giovani fanno della televisione anche questa una storiella
Solitaria la più buona per gli intellettuali perché perché ha studiato veramente il tema dei rapporti televisione giovani ma certo c'è un problema di Tele dipendenza dei inizia e cioè c'è una corsa
Anche se anche questa la formula di veemente usurata alla imitazione dei linguaggi degli stili espressivi dell'odio visivo da parte di tutti gli altri media che invece dovrebbero probabilmente cercare nella valorizzazione dell'identità della diversificazione di una differenziazione la propria autonomia il proprio posizionamento rispetto l'astro potere dell'ovvio visivo
Ma su questo ripeto
La carta stampata anche lì ad andare a vedere bene ci si accorge che il gli elementi di modificazione della diagnosi negativa e i risultati sorprendentemente positivi pensare a quello che succede
Nell'exploit della pubblicità sui giornali che sono fino a cinque anni fa venivano dichiarati alla fine per colpa del debordare della televisione sembrano in ordinario cd avere cautela e di non avere una diagnosi ultimativa e tanto meno apocalittica alla quale sorprendentemente ha fatto ricorso
Bizzarramente o persino eco negli ultimi le ultime settimane una diagnosi che non fa onore sui lavori del passato ma noi non possiamo permetterci di investire sulla crisi
Dove allora noi pensiamo di poter cominciare a dire che la situazione del Paese dei comportamenti sociali dei soggetti sociali sta cambiando più velocemente della stessa capacità dei ricercatori di raccontare vola e di dirla con forza
Io mi limiterò a citare quel che è successo nell'ultimo quinquennio e spero che a nessuno venga in mente che sia un'associazione politica ma e solo perché l'Istat fa questi lavori organizzati del quinquennio
Quel che è successo nel trend complessivo dei consumi culturali non avendo lucidi Power Point loro farlo per poche battute il però chiuderò anche con la qualità di questi dati quindi due dati di sintesi il primo
Già negli ultimi dieci anni quindi non è solo un problema degli ultimi cinque anni ma in particolare nell'ultimo scorcio del decennio che noi abbiamo alle spalle tutti i dati dei consumi culturali in questo Paese hanno assunto una impressionante cambiamento di ritmo di velocità nella direzione dell'euro e perizia azione degli standard dei consumi culturali
Esempi siamo sempre
Condannati nei convegni a sentir parlar male dell'eccesso della televisione ebbene è di pochi mesi il fatto che la radio è ormai arrivata
Vicino alla televisione sembrerà una banalità ma in tutti i Paesi moderni la modernizzazione culturale cominciata con questa multimedialità un po'povera un po'soft perché è quella dei vecchi sistemi audiovisivi
Noi ancora fino alla metà degli anni novanta eravamo distanti di quasi un terzo nel consumo di radiofonica nella penetrazione di radiofonia cioè un medium debole povero economico quindi non si poteva raccontare la storiella che era un problema di investimenti economici anche rispetto alla Francia e alla Spagna e la Spagna che ha cominciato la rincorsa alla modernizzazione dei comportamenti culturali ben dopo di noi
Ebbene adesso ci siamo nel senso che questo sta primo standard apparentemente non lusinghiero che ha dato dall'esistere di Nappi multimedialità nell'audiovisivo è un dato acquisito
Ci abbiamo messo trent'anni ma prendiamolo per buono
Anche gli altri dati dei consumi culturali compreso un leader del riposizionamento della televisione cioè uno il diede sgonfiamento della centralità della televisione
Fanno capire che noi abbiamo imboccato la strada di un consumatore impressionante mente più competente di quello che abbiamo descritto con termini sempre qualificanti
E dall'alto in basso nelle ricerche di sociologi e spesso anche nelle diagnosi giornalistiche e cioè l'italiano è un cittadino più moderno nella tastiera dei consumi culturali lo so che è difficile digerire perché abbiamo sempre sperato che questo fosse un elemento di condanna eppure quel che è avvenuto in questi cinque anni senza ripeto che ci fosse una denuncia come se è stata della tele dipendente perché abbiamo sempre trovato professori pronti a dire che c'era troppa televisori per i bambini o troppa per tutti
Ma trovare professori che ci venga a dire che le cose vanno bene sul piano dei consumi culturali sembra una operazione impossibile
Ebbene
Anche se per quanto riguarda la fortuna dell'informazione le nostre i nostri prende le nostre analisi che sono io penso condivisa anche di molti dei docenti qui presenti oggi vanno in una direzione che fa capire
Che mentre in passato c'era soprattutto in Italia una forbice ultimativa tra popolo della comunicazione quindi popolo sottoposto a una cultura della comunicazione molto trasmissiva il popolo dell'informazione siamo sempre più in presenza di un processo di osmosi di interazione di integrazione di questi due pubblici
Che ci dice di un paese diverso non delle due culture di cui tanto a lungo abbiamo parlato ma di una nascita di una cultura di massa discretamente spalmata su quasi tutta la società italiana certo non ancora adeguata rispetto alle nostre aspettative ma certo adeguata se voi pensate alle politiche pubbliche sulla comunicazione che sono politica che certo non sostengono l'offerta certo adeguata se pensate a quello che la scuola l'università le istituzioni formative fanno per educare alla comunicazione
Dove allora questi dati rozzamente quantitativi trovano un'ulteriore terreno dico di conferma e su questo chiuderò perché riguardando la scuola mettono bene in campo la seconda parte della ricerca uno degli elementi più inquietanti della difficoltà socio culturale italiana è stata in questi trent'anni
Non tanto la tavola delle disuguaglianze che tuttavia si afflitto più che altrove non tanto alla distribuzione
Come dire gonfiata e periferica di alcuni consumi culturali ma il fatto che nel nostro Paese più che altrove si doveva segnalare a registrare una sorta di incomunicabilità tra formazione e consumi culturali cultura di forma
Consumi di informazione cioè in Italia più che altrove
Che è successa una vicenda curiosa
Che ci qua ha consentito s'consentito dire passato e a lungo
Che non si riusciva a riconoscere una capacità della scuola di preparare un consumatore culturale competente mature cioè noi ci accorgevamo che studiando
Il diffondersi delle del della scolarizzazione e persino dell'università di massa non trovavamo riscontri di questi fenomeni nella modificazione della tastiera dei comportamenti culturali è una diagnosi sconvolgente rispetto alla debolezza del prodotto culturale formativo dalla scuola che è tutt'altro che c'è stata è una questione in larga misura ancora aperta
Ma da almeno cinque anni a chi abbia saputo leggere le inchieste sui giovani in particolare quelle per molti versi dell'Istat per altri versi del dello IARD ci si accorge che dagli anni novanta e in particolare nell'ultimo quinquennio voi mi consentirete di esaltare l'ultimo quinquennio semplicemente perché nessuno lo fa e mi sembra giusto ogni tanto fare azione di riparazione pubblica
è cominciata una vicenda perché per cui forza di cui i dati di ricerca dimostrano in modo inequivocabile che chi va a scuola a non solo in quel periodo ma anche per un periodo discretamente lungo della sua vita
Una specie di effetto di Alone che lo protegge che lo aiuta lo sostiene nella scelta dei comportamenti culturali cioè sembrerebbe che la scuola ce la stia facendo
In un punto che dovrebbe essere ovvio del suo mandato sociale e finora non l'ha fatto
Ad aiutare i giovani ad abituarsi a stili di consumo culturale
Ai spronati vita a diversificazione cioè a quello che in tutti i Paesi moderni il comportamento standard dei della cultura di massa di una cultura democratica di massa perché la cultura di massa non è solo di massa può essere anche qualità e democrazia
Questo è forse l'elemento più sorprendentemente positivo dei dati degli ultimi anni noi abbiamo un obbligo
Di dirvi dati anche quando sono positivi
Di persuadere di che la vita e l'analisi dei mercati i consumi culturali sono fatti di elementi problematici ed elementi positivi ma un'occasione come questa
Di lavorare su questi su queste nuove tendenze dei consumi culturali soprattutto nell'universo giovanile è per noi irripetibile
Chiudo con mi consentirete una citazione poetica che prendo da un poeta tedesco da Hölderlin che descrive un fiore che cresce negli abissi
Un fiore che riesce a crescere crescere gli umbri lo capiscono meglio questo discorso nei dirupi la traduzione italiana dice
Forte nonostante che la terra che lo nutre sia avare scarsissima e la descrizione del può ed è un po'più bello della mia dice così
Laddove il più grande il pericolo cresce sempre ciò che salva ringrazio
Grazie a Mario Morcellini naturalmente la ricerca del dipartimento sorgere grazie sapienza diventerà una delle pietre miliari sulle quali costruiremo l'azione Tel le nostre organizzazioni del futuro e naturalmente la pubblicheremo sui nostri siti
Termina qui la prima parte del convegno ringraziamo i relatori che hanno portato il loro saluto Mario Morcellini del contributo straordinario che ci ha dato inquadrare per i nostri lavori io mollo la presidenza
All'amica e collega Lucia Annunziata che vedo lì
Nella sua molti forme esteri ci siamo lasciati un anno fa a parlare dei Balcani e di informazione e ci troviamo a parlare di tecnologie di informazione non c'è nulla di contraddittorio in ciò e si è anche cominciata sta cominciando una nuova avventura per la quale le facciamo tantissime lavori invito quindi alla presidenza con Lucia Annunziata Sebastiano Sortino
Roberto Zaccaria Marco Rossignoli Paolo grado dei Robert John Callaghan
Edoardo Flash narrò Franco Giglio Franco Carlini non tutti accetteranno e come dire che è chi c'entra intanto comincia a prendere posto
Edoardo Segantini Roberto Morrione De Marco Mazzei Massimo Razzi Fabrizio Tonello e Vincenzo vita matita l'avevo già detto prima
Quindi
Trattino altro che
No cominciamo
Va bene
Allora io avrei più o meno
Quattordici persone
Calcolando un po'meno credo perché magari qualcosa calcolando un orario decoro sopra la tavola rotonda on ora e venti minuti abbiamo sette minuti a testa
E credo che sette minuti siano per le persone che hanno idee chiare più che sufficiente insomma no
Caro direttore allora io avrei diviso in questo modo anche la tavola rotonda credo che il dibattito sui media intanto ne abbiamo una cosa on line digitale quindi dividerò il certo punto i digitali da quelli strettamente on line anche perché mi pare che la roba sul digitale si presenti molto piccantino ha visto che c'è tutta questa storia del decoder
Per cui speriamo anche in coda di avere un po'di polemiche viste le cose che volavano nei corridoi ci dovrebbero essere Fucino queste Poletti
Allora io credo che il punto di queste nuove tecnologie ci sono i tre punti che solleva questa prima tavola rotonda abbia a che fare intanto almeno queste la mia idea insomma per una traccia che riproporrò la seguente il primo punto è quanto davvero e diffuso e viceversa quanto invece arretrato
Il sistema italiano dell'on line e del digitale
Cioè una prima cosa da stabilire e se davvero
Con l'Italia e a un punto avanzato o non avanzato se siamo cioè sull'orlo di un'applicazione di massa
Di questo nuovo modo di comunicare o meno e io su questo chiamerei diciamo un po'di Esperti concluse non ci spetti ospiti internazionali tra il cui calata nel flash per fasce
Fra il signor l'altra cosa e l'altro punto è cosa stanno cambiando nella realtà questi nuovi sistemi di comunicazione credo che a questo punto potremmo sentire come dire sì alla Fia e che si è che i direttori cioè tutte le persone che non Maniero nell'altra
Si trovano diciamo da un punto di vista di osservazione privilegiata per guardare questi cambi e infine vorrei parlare dell'on line e del digitale cioè tutto il problema delle televisioni su cui la questione
Si applica probabilmente i più in termini al momento di tecnologie che in termini di contenuti come invece come dire il sistema dell'on line su cui a parte le tecnologie mi sembra che i contenuti facciano un po'ancora da padroni
Voi se siete d'accordo a questa divisione sia d'accordo bene
Io inizierei con questa prima parte cioè una valutazione di quanti diffuso viceversa quanto siamo arretrati nell'applicazione di questa rivoluzione tecnologica
Sentire per l'appunto comincerei con Calamo al nostro ospite il ministro consiglieri per l'affari pubblici dell'ambasciata americana in Italia il dunque in qualche modo può essere come dire il primo anello di comparazione di queste cose poi vorrei sentire per l'appunto Edoardo Flash perché è un consulente multimediale e poi via via in questa prima parte di tavola rotonda così si preparano anche i nostri ospiti
Avevo previsto chiamare anche Carlini Giglio e Tonello e quindi come dire gli e Sperti del settore
Possono come dire fornirci il quadro
Robert Callahan allora ministro consigliere per gli affari pubblici sì
E pronta nero la il microfono di
Calano lei a sette minuti il tempo ce la facciamo
Desidero ringraziare Paolo Serventi Longhi i suoi colleghi per avermi invitato a partecipare a questa conferenza così stimolante importante potreste legittimamente chiedervi perché io un diplomatico mi trovi qui a mezzo del a tanti giornalisti ben messa bene non abbia mai praticato alla vostra professione
E al corso dei venti un anni di carriera ho sempre avuto a che fare con la stampa
E sono arrivato alla conclusione che media Serri solo è essenziale per l'hai buone relazioni fra appese tanto quanto lo sono i capi di Stato i loro inviate
C'è ovviamente una sanno attenzione tra diplomatici e giornalisti voi desiderate che noi siamo onesti e noi ci aspettiamo che voi siate responsabile il risultato è spesso con la politica estera più trasparente era un giornalismo più obiettivo e l'ultima istanza sono lì elettori nelle nostre democrazie le persone nella nostra alleanza che ne traggano benefici o ecco sì deve essere nel tempo assegnatomi tratta Rota una prospettiva americana un elemento di questa stazione
Come S le legge vengono applicati ai nuovi siti che interviene sì ciò non avviene perché dal corso dell'intervento spero di toccare aspetto è che i che interagiscono tra notizia commercio pretorio con Lezzi Soler rette mondiale
Prima di tutto le leggende noi americano abbiamo soltanto una legge sulla stampa è vecchia fondamentale e quasi sacrosanta
Si tratta dal primo emendamento alla Costituzione che risale del mille settecentonovantuno e che tra l'altro afferma che il congresso non potrà o votare alcuna legge che limiti la libertà dei espressione o di stampa
è un del rito che ivi anni onorato rispettato e in pratica enti Oria
E assoluto inviolabile era sotto ogni rispetto e il fondamento della democrazia americana
Vorrei fare un breve esempio
Negli Stati Uniti abbiamo legge contra legem la diffamazione a mezzo stampa ma queste vengano imboccate raramente Angier senza grande sito
Perché il ricorrente il tema e temo costa dimostrare che la persona che lo ha diffamato a mezzo stampa
Lo ha fatto con malizia premeditata
E queste quasi impossibile ai da provare allora
Cosa trattieni lei persone età diffamare gli altri
Cosa spinge un giornalista astenerci sedie lanciare accuse iscritti Ariatti e false
Per dirla in parole semplici il senso della responsabilità individuali
La imperativo accasare oneste e a cui e quello della reputazione il personale e professionale
L'ho sempre questi principi si dimostrano sufficiente
Ma se li americani Teo conosceva reiterare lavoro diritto a dire e scrivere quello che vogliono e io il pericolo che i una personalità posa sarei indebitamente accusata se cotte non per primo
Come ho detto che opprimono emendamento è sacrosanto
Penso che la maggior parte delle americani concorde sul fatto che per oltre duecento anni questo meccanismo ha funzionato per Nuoro pendenti il per il bene del loro Paese
Ha permesso e a direttore che in corregge atto un dibattito pubblico Franco sulle questione sulle persone e sulla politica
Ma questi dibattiti si fisso lusso assolti Albano è in larga misura sulle pagine dei quotidiani Ali angoli delle strade dalle sale conferenze attraverso la radio e la televisione
Che il pubblico era limitato o lì intermediari il radiatore Pica intervistatore radiofonici il commentatore Khaled ristretta alle Crisis televisivi
Avevano una reputazione professionale da tutelare
Se a Cuba appare Ivano faziose o scorre ente avrebbero perso ossia la reputazione che gran parte tra loro pubblico ma ora abbiamo internet
Chiunque può creare una Pompei e pubblicare pressoché tutto quello che vuole
Ci sono i pochi limiti la pornografia minori Riley Carli legale e e e quindi legale e metterla sul sulla rete
Vero urina e legale ecco indica legale intende Larcher
Se l'autorità che individuò hanno tale materiale che possano portali in giudizio e lo fanno le otto ore
Ma a parte attività esplicitamente che legale la rete era un mezzo quasi del tutto libero
Ora la gran parte dei soggette responsabile della Cité UE negli Stati Uniti e in particolare di quei siti che riportano notizie o come ente operano ancora in base alla limitazione tradizionale larga misura volontarie che riguardano i quotidiani la radio e la televisione
A dire il e al vero quando è un quotidiano una rete televisiva che pubblica che il sito succede proprio così
Sì qualcuno Matteo proprio nome sul sito come me attua oggi che ha dato il via alla storia dei male con lui in scritti anche questa persona ha una reputazione professionale i da tutelare
Se il materiale che oppone dimostra di essere regolarmente spaiato puro briantei contro incompleto
E lì come in quotidiano inaffidabile o tendenzioso perderà lettore i acquisita era una cattiva reputazione professionale
Do per ricco Lomi sembra
Presi e resi at in quei siti anonimi che danno ad intendere di avere la informazione terra
Critiche hard di chi erano di offre a re al loro cliente Lisco controversi e delicati
Che la cosiddetta stampa di regime non toccherebbe
Eh sì operano senza alcun vincolo che ricche la notte il contatto personale e la reputazione professionale
Possono trafficare Napata colletto più Gretto pubblicare ITC Harry vergognose e l'accusa di infondate
Possano raggiungere il milione di persone ogni giorno ovunque
Sono un pericolo per la vostra attirati i per la media di certe non popolarità prima ancora che il profitto
Questo quindici portano alla questione di quello che possediamo veramente i Farrelly nei loro confronti
Negli Stati Uniti abbiamo una ventina Thea Jensen agenzie governative che proteggano il popolo americano ci avvertono dell'esistenza di prodotti scadenti
Disse no all'istante per la sicurezza stradale ferroviarie aria
Mi lasciano alle licenze per le medicine PSI corra assai corrono la qualità tali alimenti sotto questo aspetto che il Governo entra naturale nostra vita
Ogni giorno è in questi casi per l'indulto
Questo no Atm perché interviene e infatti negli Stati Uniti abbiamo deciso di no che intervenne il re dai per regolarmente dare la letterina legale che avvengano su e il generale nidi Pierce assale i era alcun modo
Abbiamo o optato di lasciare la facoltà di se ce se eccetera citare i controlli informale su conti in contenuti di e internet armeria degni di rispetto
Alle scuole alle imprese avermi distrazione di pubbliche ER altre istituzione pensiamo che almeno al momento
Questi vincoli informali sino agli quarti pensiamo contropatto a battere alle tipologie con l'operetta
Possediamo e insegnare aggio per lei a usare meglio la loro capacità di giudizio era altre parole segno arriviamo quando ecco opportuno i mercanti di scandali e le mettiamo invece che nel terrazzo quando necessario Esseno otterranno mai qual tipo di influenza che ricercano
Non ho idea si questo approccio avrà successo temere cani Sempronio essere i sempre più su certi tipi le alla Grande Lucia
Lucia sembrano sempre di più disposte a credere ai demagoghi ai ciarlatani questo sì notte nei talk show radiotelevisiva
Ma e in fondo si porrà o primo emendamento a quella semplice il sacro santa Karel sia di libertà
Pensa di curare che una persona possa dire la verità senza timore dei poca sarei necessario ascoltarne in molte che non la dicono
Ma noi americani siamo preparate autocaravan popolare una montagna di stupidaggini Alfio trarre esagerazione di falsità bene io buone
Per difendere la nostra libertà atti direi i scriverei quello che ci pare
Questo credo che io come americano è che apprezzo della libertà grazie
Grazie Messer camion anche perché ci ha dato come dire un po'un altro esempio di come gli americani
Si spara Intino poco di fronte alle questioni della libertà di stampa in Italia mi pare che siamo legati a un punto in cui ancora non abbiamo applicato a livello di massa
Le nuove tecnologie già stiamo come dire chiedendo delle leggi degli interventi quindi che che corpo e credo sia un po'il tema sollevato da questa intera il primo che contro François il filo rosso di questa di questo convegno di Gubbio io continuerei comunque appunto con questa scaletta che mi ero fatta perché comunque ci portano secondo me prossime con successivi passi di approssimazione
Mano mano a indagare su campo Eduardo Frei share consulente multimediale
Sì non so a quale delle già cinque sei sette domande che sono saltate fuori
Vorrei dare un corrivo dire a che punto è ritagliato eletto Marchionni Cardinali aiuti ai Sicani questa cosa perché secondo me c'è molta approssimazione va be vedo di dare dei flash che porta l'Italia a dire in questo la la la linea del s'direi
Il web hanno già scritto conto sulla linea del sud della linea del Nord come tante altre cose che sono venute fuori nei secoli passati quando c'erano nuove tecnologia che produceva ricchezza dove sta la linea del sud la linea del nord del web in Italia visto che si possono fare confronti del tipo il più a nord dei nord in questo caso è anche geografico della Finlandia
Se prendiamo per buono che sia un web ricca e cioè che abbia il maggior numero di contatti il maggior numero di case collegate il maggior numero di cellulari per cento abitanti eccetera eccetera
Ammesso che questi siano i parametri di di di codificazione
Del nord e del sud sicuramente in Italia c'è ecco direi come al solito pro come al solito una linea molto bizzarra a chiazze a macchia di leopardo però ci sono delle aree ad alta intensità
E di innovazione tecnologica e di tutto ciò che acquisire questi mezzi e usarle nell'informazione nelle che nel nel commercio nella nella gestione dei patrimoni nelle nuove allo economia
Vi do alcuni flash Milano ecco Milano è sicuramente insieme a Torino che ha il più alto tasso di aziende del nuovo settore della nuova economia
Milano ha sicuramente un altissimo tasso di di start-up a un un buon numero di aziende che finanziano questa start-up
E ha una quantità immensa di giovani che arrivano da tutta Europa non solo dall'Italia ma da tutta Europa e che formano queste azienda a Milano non si trova più un ufficio non si trova più una stanza per dormire ma a Milano e dintorni insomma fino a Brescia Pavia eccetera eccetera qualcosa sta accadendo veramente
Ovviamente in questa città per esempio a questa città sta diventando la città dei portali
Penso che tu ne sappia qualcosa
E nel settore dell'informazione
Nel settore dell'informazione come sta diventando sicuramente il luogo di massima concentrazione non ha nonostante le aziende siano come si dice virtuali e giacciano in server chissà
Collocati dove però sta diventando sicuramente anche la capitale del commercio elettronico anche se in maniera molto rallentata molto più rallentata di altri Paesi d'Europa a Milano non si parla di giornalisti ma si parla di corda il manager
Sica parla di Junior canta il manager di chief content manager disegno accanto al manager che poi nella dizione usuale del giornalismo Soni caporedattore vicecaporedattore ricavo servizi direttori vicedirettori eccetera
E si parla spesso otto forse un po'troppo spesso in modo variopinto di agenti e intelligente intelligente non so che
Perché dovrebbero essere intelligente NASA di agenti automatici cioè di software che che dovrebbero e udite udite qualche volta sembra che gli escono persino a farlo a sostegno di dovrebbero persino sostituire appunto il capo redattori capo servizio eccetera i viene un po'da sorridere perché immaginate che cosa succede in Rete Torino avevo già detto più alta concentrazione di aziende la net economy ancora più alta della della grande competitrice Milano
Roma sicuramente Roma sta venendo fuori col film digitale che è una realtà
A su cui la televisione
Oltre che le regolamentazioni dovranno subito mettere gli occhi e capire che cosa
Sta succedendo brevemente da un qualunque server d'Europa in tutta Europa attraverso i satelliti si può avere una prima di un di un firma ovviamente ciascuno nella sua lingua dodici ventiquattro lingue quanto sono parlate in quel momento le nazioni collegate e e questa è la cosa che il piatto che interessa di più si possono avere gli spot differenziati localizzati per ciascuna sala di delle migliaia che in un attimo possono essere collegate
Roma è anche udite udite che capitale dei dei mezzi che si usano in televisione per fare che si chiamano virtual sette virtual carrette i nuovi mezzi che trasformeranno in parte e com'economici Zara hanno molto la fabbrica televisiva
Io dico Milano e scusate Roma è sede di quella che io chiamo per ora la madre di molti formati televisivi futuri penso che Roberto vogliono scendere
Qualche cosina dirà e cioè di RAI news ventiquattro un esempio di televisione che però è pronto a diventare Cuervo e lo è già in parte e pronto a diventare TV interattiva Vito portale eccetera eccetera eccetera eccetera
E anche Roma secondo la mia modesta opinione non ho nessun contratto in corso con loro
Eh anche giace a Roma anche il padre di tutti i portali italiani poi arriveranno le gli altri lo batteranno e caricare Kataweb ripeto è un'opinione
Personale una valutazione personale non di merito posso anche ritenere che la qualità dei corpi di carta Kataweb non mi vada sto facendo solo un una rilevazione di formato come si dice nel nostro cioè poi c'è per esempio ci sono delle aree floridi Issime in grande esplosione che sono Napoli e Salerno
Dove c'è una concentrazione di nuove tecnologie d'innovazione di microaziende che nascono dall'innovazione digitale multimediale impressionante come sapete tutti cioè vicino a Catania nella conca di Catania sud di Catania
Dove li addirittura c'è qualcosa che in Italia esiste poco e cioè l'industria del microchip della ricerca di base cose che tocchiamo con le pinze in Italia che ci stupisce solo doverne parlare riferendoci al territorio italiano e questo è proprio alcuni flash quello che posso aggiungere in considerazione anche di alcune parole
Che mi hanno preceduto e che sicuramente come il solito l'Italia insieme a tanti altri paesi non è l'unico si trova secondo terzo quarto ad arrivare al banchetto del digitale del multimediale della Rete
Del marketing one to one né dei server dell'informazione interattiva e chi più ne ha più ne metta direi che Primo appunto che mi viene un po'banale otto ripetuto in molte sede ma Lori sottolineo e quello che quando si arriva secondi terzi o quarti e quinti al gran banchetto si dovrebbe sfruttare questa situazione
E mi sembra comunque che in termini di meditazione
In termini di spontaneismo bolle che poi basta uno spillo per per afflosciate noi siamo un pochino più Usagi se vuole se volete approfittando di questo nostro
Spesso Hindemith con ritardo nei in tutto ciò che è innovazione
E questo è abbastanza importante perché forse rimangono Alcor ha dei tempi in sé non esagerati per la governance di tutto questo cioè perché i Vincenzo vita della situazione del nostro Parlamento eccetera riescono a dare qualche Botta aggiuntiva tutto il sistema da regolamentare prima che come il solito poi tutto il meccanismo che mondializzata globalizzato eccetera trasporti via tutte le intenzioni evidenti dipendente da altri
Questi altri poi avrebbe avremo bisogno e un'altra tavola rotonda per dire chi sono
Grazie
Franco Giglio presidenti delle SS
Buongiorno a tutti ringrazio dell'invito alla Federazione nazionale dalla stampa italiana
E vorrei iniziare parlando del
Della dell'uso dalla tecnologia in Italia riprendendo alcune delle parole del professore Mario Marcellini
Nacque presentazione mi piaciuta in modo particolare
Anch'io devo cominciare avendo il dovere di dare delle buone notizie
Nel senso che acconto
Oggi i giornali italiani per parlare di un settore dell'informazione liberamente me importante hanno un livello di tecnologia
Nella preparazione del giornale che assolutamente all'avanguardia in tutto il mercato
E questo anche rispetto a Paesi che generalmente noi riteniamo più avanzati di noi come gli Stati Uniti
Cosa è successo che a seguito di questi ultimi anni gli editori hanno cambiato i loro sistemi avendo indubbiamente come obiettivo il miglioramento del prodotto
Ma anche la se vogliamo la necessità di di attrarre sempre di più la pubblicità sulla sulla card
E infatti risultati citati all'inizio della della chiacchierata oggi sul fatto che la pubblicità ha ottenuto in questi sulla carta ottenuto risultati
Ma assolutamente importanti deriva dal fatto carico all'età del prodotto molto buona
è sufficiente vedere un giornale italiano rispetto ad altri giornali è un Oropa e negli Stati Uniti o in altri Paesi vedere Acco alla qualità del colore è generalmente migliore
Cosa comporta il fatto che diciamo il giornalismo più tradizionale che il giornalismo sulla carta utilizzi dei sistemi avanzati
Nel nell'ambito della tecnologia informatica significa che tutti questi operatori dell'informazione
Bene o male sono stati costretti a utilizzare lo strumento e sono predisposti per usare questo strumento non solo sulla informazione tradizionale sulla carta ma anche sull'on line
è indubbiamente molto più facile con strumenti moderni poteri interfacciare l'informazione sulla carta e l'informazione
Sul sul web o su internet
Io sono una particolare sostenitore che quello che è importante e il contenuto quindi io personalmente ritengo che il futuro del
Dell'informazione è da parte dei degli operatori che sono nell'ambito di informazione conosciuti e riconosciuti dal pubblico i quali lì vorrebbero vedere interfacciare non soltanto un solo strumento ma tutti gli strumenti espressivi
Nel quale è contenuto è indubbiamente importante
Quindi da questo da questo punto di vista io ritengo che il trenta nel nel nostro Paese sia un trend positivo e vere per un approccio all'on line e per un approccio multimediale quali sono i problemi d'altra parte che l'opinione pubblica cerca di risolvere il problema di questa massiccio informazione che arriva a tutti noi i recenti fatti
Sul pedofilia ci hanno posto di fronte al problema che talmente facile mandare informazioni sulla Rete e delle talmente facile ricevere da parte di tutti compresi i nostri figli
Che a a un certo punto ci siamo ci siamo posti il problema ci sono ci sono troppe informazioni
Ovviamente questo non è vero c'è un problema di qualità delle informazioni
Io personalmente anche ritengo che il la qualità dell'informazione come il tema di questo di questo convegno sia un fatto importante
E la qualità dell'informazione può essere aiutata
Dalla tecnologia
Prima di tutto io ritengo che le regole perché il informatore sia un informatore di qualità sono le stesse regole che riguardano le regole della Speed della della scrittura sul giornale
Io compra un giornale perché so che questo giornale eh
Normalmente mi dice delle cose che solo che io ritengo valide ok o o che non ritengo valide ma comunque mi si propone come giusta contrapposizione
Chi dà l'informazione il suo giornale sa di avere una deontologia professionale e sa di appartenere ad una categoria ad un'associazione che tutela il lettore
Noi dobbiamo mettere a mio avviso sul sul web sul portale il bollino di qualità nel senso che ci deve essere una con entità
I i giornali di oggi che nel momento in cui mandano informazioni si sa che l'informazione deriva ed è controllata e dalla deontologia di chi la scrive e da dall'associazione cui esso appartiene
E questo non ritengo che sia estremamente difficile ritengo che ci sia ci voglia proprio la volontà anche la volontà di essere molto molto attenti nel ripetere le esperienze positive che ci sono state la carta stampata
Per quanto riguarda il contenuto e la qualità del contenuto dicevo poc'anzi che la tecnologia aiuta la qualità
La tecnologia aiuta la qualità perché consente una maggiore tempestività perché consente da parte di chi scrive la la possibilità di di verificare quello che dice
Ospita dalla possibilità di accedere a banche dati dove tutte riferimenti non sono più riferimenti di sensazione ma sono riferimenti verificati dalla
Dall'accesso ai contenuti passati un aspetto importante anche in questo è che i giornali italiani sono i giornali che più degli altri hanno investito nella delle banche dati
Le banche dati degli archivi sono oggi presenti in oltre il cinquanta per cento delle maggiori testate italiane e vengono utilizzati
Tutti i giorni dagli operatori informazione quindi giornalisti e redattori per verificare quello che è stato scritto da loro da altri nel passato e questo è diciamo un approccio alla alla qualità estremamente estremamente importante e significativo
Per quanto riguarda infine un riferimento alla alla
All'evoluzione della della tecnologia e come il PD editori e come i giornalisti come tutti gli operatori remoto formazione possono approfittare io direi che oggi il il giornale gli editori la carta stampata a una presenza sul mercato dell'informazione
Kent
Datata da molto tempo per molto da molto tempo sono conosciuti
Io ritengo che l'informazione on line sia il giusto complemento dell'informazione sui media tradizionali come la carta la televisione e la radio ritengo però peraltro che la il chi si occupa di informazione deve cogliere questa opportunità nel senso che nel momento in cui deve Gest servire la propria comunità dei lettori deve preoccuparsi che i lettori abbiano di fronte tutti i mezzi possibili
Non devo più a essere io a imporre io editore a imporre lo strumento al lettore ma devo consentire al lettore di scegliere lo strumento che nell'arco della propria giornata o nell'arco della del della propria vita e più coerente a quello che lui desidera
E Dio quei ritengo che questa sia la strada
Ritengo che sia la strada per attirare i giovani indubbiamente i giovani oggi Sarre sono attirati dalla dalla dall'on line ma tramite un l'on line potrebbe rapito ad avere il piacere di leggere la carta stampata grazie
Fonte grazie
Franco Carlini
Franco Carlini consulente cogliere studiose scusa in relazione di niente grazie consente se stessa e di me almeno il mio consulente
Franco volevo rilancia Artico una delle cose che sono state detti qua
Che cosa sono esattamente i parametri che fanno di una società una società web Ricci come dicono loro ne ha parlato fra il signor una società e soltanto la questione dell'accesso ai computer
Esso dando come dire il livello di acculturazione la società perché finora mi pare abbia avuto un quadro abbastanza chiaro e anche abbastanza positivo diciamo da un po'di vista quantitativo di qua Lello nostro lo stato dell'Italia su questo no
Se lo pone sul tavolo che se dico non era soltanto la mia storia
Normale ci interrogheremo sempre più su che cosa trasmettiamo sul telefono come usiamo il telefono per FI relazioni con gli altri
Da questo punto di vista una volta superate le difficoltà
I le divisioni di RAI due tra ricchi e poveri all'interno dello stesso paese tra i diversi Paesi e io penso
Che queste siano in rapido superamento se non altro perché qualcuno ha deciso molti hanno deciso che questo è un grande affare
E allora un oggetto così non può essere con l'oggetto rudimentale a manovella che stiamo usando desta una cosa che costa cinquecento mila lire che si utilizza facilmente come una lavatrice o come un televisore che all'accesso di tutti abbiamo perso il corpo richiamo lo sto problema qua
Però non è lo stesso problema che accendere un televisore la ricchezza in questo caso la ricchezza di saper leggere saper scrivere mettiamola così
Allora cosa vuol dire saper leggere l'internet tecnologico saper scrivere interna
Io sono tra quelli che non sono proprio stufo di sentirmi dire dagli intellettuali della carta stampata io appartengo
Aiuto aiuto quanto rumore informativo tanta informazione finisce per significare nessuna informazione proprio sentito da persone molto importanti come l'INAIL
Ancora domenica scorsa a Bologna con tutto rispetto qui questa è però un atteggiamento credo transitorio che smarrimenti o provvisorio
In sostanza
Pigliate un marziano tiene in Italia si trova davanti un'edicola di via del Corso o di qualsiasi o di Pordenone che trabocca di cento mila pubblicazioni le più diverse l'una dall'altra
Si sente smarrito così come smarrito ognuno di noi come entra in internet ICI aiuto aiuto batto Picasso dice Umberto Eco Cartesio mi viene giù
Venti siti che un anno curarlo a che fare con Cartesio ma perché né a Umberto Eco né io né voi avevo ancora i criteri
Per leggere il qui sono invece gli stessi criteri che abbiamo di fronte a qualsiasi edicola dei frontoni edicola uno sa che girando l'angolo ci sono quelli del multimedia quell'altra cosa ci sta riconosce al volo quelli del turismo i giornali seri e Corinne la plastica di nascosti sono quelli porno
Ognuno di noi si è costruito
Dei modi di decodificare dei simboli grafici e visivi
E ci mettiamo quindici anni per impari voli Ciani per imparare a leggere l'alfabeto
Vogliamo imparare collettivamente assieme a ricostruire dei criteri di lettura uno due dei criteri riscrittura sto andando ovviamente con una rapidità sconvolgente
Ventisette minuti tratto non lo sapevo ma meglio ancora
Criteri di scrittura
Di scrittura
O di che cosa mi son chiesto cento mila volte senza avere una risposta qual è l'analogo di un bel reportage sull'Afghanistan che posso vedere sui nostri una data indicata stampata qual era analogo web o qual è la sua traduzione web
Ho provato a immaginare che ci sono delle mappe intere cento interattive che ci sono dei pezzi di storia che posso navigare in orizzontale in verticale e poi mi son chiesto ai facciamo la scaletta se questo qui è un lavoro di una settimana quanto costa
L'altra cosa da cominciare a dire infine allora è che probabilmente se vogliamo e tutti la vogliamo qui da noi l'informazione di qualità dobbiam comincia a pensare che forse il modello che io sono tra quelli che ha sostenuto carità
Del tutto gratis non può funzionare infinito sette otto gratis e sarà anche un po'di un po'di spazzatura ci sarà un po'di approssimazione ci sarà un po'di pezzi presi in un'agenzia rimontati lì così come sono perché non li pago riparo come ha trovato nel commercio lavora dodici ore nessuno mi paga quella gli accessi la pubblicità sui interno sta funzionando pressoché nulla ATI infine allora bisogna trovare dobbiamo trovare il modo per cui mentre siamo orgogliosi dire il mio libro Val diciannove mila novecento lire il mio analogo di Libero in valga Ostiglia vendibile non so se ci riusciremo Lucia è una di quelle che ci proverà nei prossimi mesi a fare uno operazioni del genere
Vi segnalo
E chiudo
Proprio perché la ricchezza di queste cose qua che abbiamo tutti sottomano tutte le mattine che soltanto oggi mi sono accorto che invece
Ah no Picasso che il degli che
Il Washington post
Pubblicano notizie la prima recensione di un libro che dobbiamo tutti leggere
Intralcio manifesto il manifesto del signor Marco Bracci colui che ha inventato per così dire il giornalismo
Autogestito e a chi ha aperto il caso rivoli
Questa cosa qua non è pura
Primo Rizza che riguardano nel senso che possiamo dire quello lì è uno che vende spazzatura i suoi lettori
Ma dobbiamo dire che dato che Lou Ye cento mila persone possono farlo è un bene che lo possono fare sul moto raccordo con il signor Kara
E perché questo obbliga noi essere molto meglio la grande occasione Arete che il nostro mestiere che il vecchio e investire davvero più vecchio del mondo che non ecco della prostituzione me raccontare delle storie nel segreto del mondo è quello del narratore
No nostro mestiere è sfidato ma opportunità otto enormi proprio perché ha sfidato può perché è uno di qualsiasi voi pulire ma vada quel Paese Franco Carlini che mi faccio io le mie notizie
Dobbiamo essere molto meglio di come siamo stati finora questo io penso
Bene con Fabrizio Tonello io chiederei diciamo anche la parte degli esperti a trecentosessanta gradi rilanciato però Tonello questa storia di di Monte Croce del deportati di Caravaggio perché in qualche modo è un po'il punto in cui si è cominciato a capire il lavoro di quest'uomo è quello con può affatto capire
Nel male piuttosto che nel bene a secondo di quello che si pensa del risultato dei suoi lavori la le potenzialità di impatto dell'internet sui media tradizionali e anche che poi è il tema anche specifico di questa cosa la questione di regolamentare o meno con un intervento a questa libertà
Grazie CIA
Non so se sono davvero pronto a rispondere somme da Raggio forse alla fine di una di un ragionamento che però volevo far partire da alcune condizioni più strutturali e di lungo periodo
Il problema del di internet oggi che davvero siamo tutti nella Rete della Rete ma
All'interno di di questa rete non tutti corrono alla stessa velocità
E non tutti conto alla stessa velocità non tanto perché alcuni di noi sono
Più lenti più grassi più obesi o più utopica anche Ivan nei reumatismi quanto perché c'è una questione di infrastrutture sociali di cui non si discute mai
E mentre si discute tutto il tempo e come diceva Franco Cardini anche un po'noiosa mente
Di tecnologie non si discute mai della società e della e quindi delle infrastrutture sociali
Che sono necessarie per far funzionare queste tecnologie
Da questo punto di vista l'Italia davvero con i reumatismi per lo stesso motivo per cui avuto storicamente difficoltà ad acquisire familiarità con l'oggetto quotidiano che vende oggi lo sappiamo tutti quattro milioni e mezzo di copie esattamente come sessanta ore la anche se ne vende sei milioni siamo sempre a una per storicamente non ci sono dubbi che in Italia i quotidiani non sono decollati no il siamo sempre anche con sei milioni attorno a undici copie per la per cento abitanti vero
Ora il problema dei quotidiani e e o ovviamente quello della lettura e in Italia la lettura come diceva Morcellini prima è sempre stata
Debole perché il problema è la socializzazione culturale debole cioè il consumatore di prodotti culturali diventa consumatore se da piccolo gli hanno fatto qualcosa cioè è stato socializzato a il consumare determinati prodotti e non e non altri
Da questo punto di vista il l'infrastruttura che manca il dica che di cui soffre l'Italia è che non ha mai avuto una rete di biblioteche civiche
Ora notate che le biblioteche civiche sono un'invenzione a americana e inglese cioè sono quella quella cosa che deve obbligatoriamente stare in ogni città americana che abbia mille cinquecento oppure quindici milioni di abitanti accanto al municipio e alla chiesa cioè non esiste una città americana dove non ci sia la biblioteca mentre l'Italia è piena di comuni dove la biblioteca non c'è abbiamo un sacco di biblioteche di conservazione di libri cioè il abbiamo due nazionali a Roma e a Firenze una nazionale Venezia o la Marciana eccetera eccetera siamo pieni di bellissime biblioteche pieni bellissimi
Manoscritti e cinquecentine ma il quello che non abbiamo è una struttura in cui i genitori possono portare i figli a tre anni ha famiglia ritirarsi con l'oggetto libro
Ora si è parla si è detto prima che non è mai decollato il Progetto quotidiano in classe ma prima ancora del progetto Quotidiano in classe bisogna far decollare il progetto socializzazione dei bambini che non vanno a scuola alla lettura e quindi familiarizzazione con l'oggetto libro e con l'oggetto giornale
Notate che questi sono progetti che danno il loro risultati non nell'arco di sei mesi o di sei anni quando si decide di costruire una infrastruttura
Di avvia alfabetizzazione della popolazione sì bisogna mettere nel conto che i risultati si vedono fra vent'anni
Però anche vent'anni possono essere un tempo relativamente corto se vogliamo pensare alle futuro delle generazioni dei nostri figli e nipotini nel senso che le tecnologie possono prendere due direzioni molto diverse e per concludere farò l'esempio delle automobili oppure dei telefonini
Le automobili dal momento in cui è stato inventato il motore a scoppio al momento in cui ci spera e si sono diffuse a livello di due per famiglia sono passati circa cento anni cento anni
Bisogna naturalmente al conto di due guerre mondiali ma comunque sta di fatto che la penetrazione sociale della tecnologia automobile è stata relativamente lenta
In Italia i telefonini invece nel giro di cinque anni sono passati da zero a X milioni si è addirittura perso il conto
Ora queste due questi due modi di penetrazione di una tecnologia di massa sono entrambi possibili
Ma la differenza sta se sta esclusivamente al fatto se esistono le infrastrutture sociali che accelerano la penetrazione di una determinata tecnologia oppure no nel caso di internet la tutta la questione sta lì se noi alta decidiamo real tappeti diamo e permettiamo
Ai miei bambini piccolissimi disse socializzare con il libro il giornale con la scrittura avremo una penetrazione del attivamente rapida altrimenti avremmo la pena necessariamente una penetrazione molto lenta
Band Emo come dire terminato la parte degli e Sperti terrei come direzione nel vivo con il punto di vista di protagonisti approfittiamo subito dall'arrivo di Serra RAI Roberto Zaccaria darei la parola Luís con nel seguito
Presidente dibattito fin qui una valutazione molto su a che punto siamo ma anche più leggi più regolamentazione scatta questo cambio
Ma dunque io sì ho sentito in parte poi qualcuno mi ha
Gentilmente riassunto un po'il dibattito credo che
Al tavolo tra le persone che hanno già parlato ci siano
Non solo Esperti ma insomma editori capaci di dire qualcosa di più
Attendibili con le posso fare io sul tema che lega nuove tecnologie vecchie perché legge vecchie logiche
Io parlerò un po'a metà fra queste cose
Insomma volevo parlare tra vecchie leggi e vecchie logiche le nuove tecnologie lasciando poi sullo sfondo e poi credo che Roberto Morrione che rappresenta in qualche modo per noi dal punto di vista editoriale il direttore
La progettazione del nuovo insieme vedo anche
E legge Televideo e quindi praticamente questo tipo di informazione che segue piattaforme diverse per arrivare al pubblico però alle bisogna rifare i conti secondo me con alcune riflessioni che io facevo
Partendo dall'esperienza di alcune cose
Vissuto in questi giorni
Diciamo le cose viso di questi giorni sono
Qualche modo sintetizzabile anche in un in un articolo di di Cipolletta che l'artiglieria Ho letto sul Sole ventiquattro Ore
E per sostenere la tesi
Che bisogna privatizzare in fretta la Rai
Si citavano
I due casi
Diciamo molto DiVersi
Del dei due incidenti sulla pedofilia
E sul nel Medioriente
Palestina
Mi domandavo come a volte con grande facilità si legano cose che sono molto diverso
E riflettevo anche sul fatto che qualche associazione
Ha chiesto a noi cinque miliardi di risarcimento danni perché
Il giornalista
Cristiano
Ha scritto in una lettera
Noi osserviamo le regole
Dell'Autorità palestinese
E allora naturalmente e tutti si sono indaffarati a domandarsi quali fossero queste regole quali fossero questi patti sottoscritti
Come se esistesse una sorta di protocollo tra la RAI e l'Autorità palestinese in ordine ad una sorta di informazione dimezzata che fibrati che rende nelle zone di guerra o di guerriglia
Non è bastato che noi avessimo in qualche modo e in maniera molto solenne
Smentito questa posizione dichiarando la un errore fatta
Fatto da un giornalista che si è trovato a vivere un'esperienza estremamente drammatica e sospesa vittima
Di una situazione particolarmente drammatica come leggiamo e vediamo in questi giorni in questi giorni ma in qualche modo si insiste su questi fatti come se l'informazione soprattutto quella del servizio pubblico vivesse attraverso gli errori
Ecco io sia nella vicenda
Che ha riguardato
Gli errori sulla
Pedofilia c'è sui telegiornali cablato immagini sulla pedofilia
Se in questa vicenda che è molto diversa
Ho sentito la necessità di
Di affermare la posizione dell'editore l'abbiamo fatto credo in maniera molto molto precisa
Ma ho sentito anche la necessità
In quei giorni di avvicinarmi
Alla dimensione ai problemi alla logica dei giornalisti
Non sono andato per caso vicino ai giornalisti che pure avevano commesso quegli errori
Per sottolineare però che la funzione giornalistica si gioca con una particolare responsabilità anche quando si sbaglia
E comunque bisogna saper valutare il quadro complessivo nel quale diciamo un certo lavora il fatto
Lo dicevamo che il giornalista e solo quando chiude il suo pezzo
Spesso perché a ridosso del telegiornale spesso perché si trova in una zona di guerra o di guerriglia
E non a spesso la possibilità di impostare complesse dibattiti o consultazioni e quindi
Bisogna capire
Quello che uno fa per l'informazione
E voglio dire allora mi sono tornati alla mente
Un po'questi due anni
Che ne abbiamo passato in questa esperienza e i venivano come in una sequenza di un film in mente
Le immagini
Prese disordinatamente
Di Scattone e Ferraro degli amanti di Monte Castri
Dei giornalisti della RAI picchiati a in Olanda
Dalla polizia e che hanno avuto poi una solidarietà tutto sommato abbastanza modesta da parte dell'opinione pubblica salvo l'emozione del giorno dopo perché l'emozione il giorno dopo c'è sempre
Ma c'è nella televisione che voi sapete la televisione
Quella oltre a quella di cui si parla più spesso è come la
La carta nel nel cammino la carta del camino si incendia brucia fa un grande calore lì per lì sembra che sia
La cosa determinante e il giorno dopo viene dimenticata rapidamente ecco io ho provato invece a rileggere quello che noi facciamo per l'informazione
E fare un po'di di somme
E mi sono domandato
Quante ore facciamo
Come servizio pubblico di informazione al giorno perché in un giornale si misurano le pagine si mi sono gli spazi noi misuriamo in qualche modo il numero di ore
E allora guardando la televisione si vede che come informazione allargata cioè nel senso che non non solo i telegiornali ma tutto ciò che sono reportage tribune altre cose facciamo circa venti ore al giorno di televisione e di informazione
E facciamo circa otto ore e mezzo di telegiornali di cui cinque ore e mezzo su una sola rete che la Terza Rete
Voglio dire è una cosa impressionante un qualcuno ha fatto dei calcoli addirittura sono dati molto superiori a quelli della BBC di cui spesso si si parla con Enzo Raisi e sul giornale radio
Voglio dire sul giornale radio e sulla radio si fanno altrettante ore venti ore al giorno di cui praticamente sei ore e mezzo al giorno di informazione di Music
Ma aggiungo una cosa non sono soltanto le quantità sono cosa importante perché vuol dire che sostanzialmente su quel genere
Si investe si rischia
Per quindi naturalmente è chiaro che allora il ricordare un errore due errori diventa un fatto secondario rispetto al quadro complessivo ma la scommessa dell'approfondimento di informazione ecco io ancora una volta ho provato a ricordare cioè le testate sarebbe come praticamente se un editore ricordasse rapidamente tutte le testate che ha lanciato negli anni più recenti
E allora voglio dire
Mi viene in mente non solo Porta a Porta il fatto ha mi viene in mente che la rete uno riparte con TV sette rilancia una vecchia testata mi viene in mente che
La rete due
Che ha Santoro che ha fatto il Circus l'anno scorso quest'anno riparte con Sciuscià e stasera con il raggio verde
Il raggio verde questa nuova trasmissione che praticamente prende il titolo da un film
Famoso e praticamente riesce a riproporre in un momento in cui la concorrenza è molto forte riesce a riproporre l'informazione come scommessa del servizio pubblico
E poi
Si ricordano i titoli non troppo vecchi ma ormai consegneremo re come Pinocchio
Come d'altra parte sul treno si ricorda
Lucia si ricorda quando praticamente ha fatto Linea tre non troppi anni fa ma ogni anno partono quest'anno parte partito primo piano con una nuovo spazio informativo
Ecco io vorrei che noi riflettessimo su questo fatto cioè che al momento in cui io tutte queste cifre questi dati che ho citato non tengono conto di Rainews ventiquattro di Televideo di tutti i canali satellitari ma voglio dire
è una scommessa centrata essenzialmente sull'informazione cioè sull'informazione come struttura portante dell'offerta del servizio pubblico
Ecco io credo quindi che noi dobbiamo riflettere su queste cose per domandarci al momento in cui affrontiamo il discorso collegato alle nuove tecnologie alla nuova offerta per quale anche qui abbiamo sentito parlare
Come sia indispensabile però sapere trasformare questi questi contenuti noi oggi siamo in un in un periodo in cui la scommessa multimediale da parte della nostra concorrenza viene affrontata in termini di Progetto multimediale intorno al Grande Fratello io non ho preoccupazioni di parlare
Di cose che possono sembrare opposti o lontani io lo voglio citare come fatto su quale sei terzo mi son ciò lungi semiologici gli esperti la comunicazione
Ma voglio dire come si riesce a costruire una grande operazione multimediale di marketing che non ha precedenti nella storia
Diciamo recente
Perché naturalmente investe la televisione tradizionale investe
La televisione
Appagamento investe la televisione via internet c'è il messaggio via internet investe uno spaventoso investimento sui media sulla stampa tradizionale che naturalmente determina un circuito
Vizioso virtuoso non lo voglio dire ma certamente intorno a un punto di partenza
In cui nella giornata di ieri il momento clou era costituito da due minuti e mezzo di silenzio assoluto certo saranno dei colpi di teatro
Ma io mi domando
Se è giusto concepire la multimedialità i Progetti che investono televisione terrestre criptata satellitare internet giornali
Io mi domando se questo avviene soltanto in una logica spontanea o anche in una logica in qualche modo sostenuta ma certamente questa straordinaria operazione di marketing
Ruota intorno a contenuti
Che è difficile comprendere fino in fondo
Salvo che non siano i i formati che non siano i meccanismi di mediazione o che appassionano gli esperti di Sociologia o di linguaggio televisivo
Io voglio dire credo che aver citato come io ho fatto in maniera un po'forse schematica ma i contenuti dell'informazione
I contenuti dell'informazione
C'è quindi
I programmi di approfondimento giornalistico che partono dalla televisione Terrestre e che evidentemente possono vedere uno sviluppo intorno ad altre forme di multimedialità sia fondamentale cioè noi siamo di fronte quando qualcuno non si accorge di questo a me dispiace ma siamo di fronte a due modelli di possibile sviluppo multimediale sostanzialmente opposto nel pubblico e nel privato sostanzialmente opposto
Poi naturalmente qualcuno si potrà dolere per il fatto che facciamo il quiz show di fronte al miliardario e dice la televisione pubblica è uguale a quella privata
A parte il fatto che io vorrei che fosse chiaro fino in fondo
Che l'operazione dei quiz Sho è legata all'obiettivo unico di portare spettatori e televisori accesi sui telegiornali
Questo è l'obiettivo unico e principale
Che non si distribuiscono i soldi del canone perché i premi sono all'interno del costo della trasmissione e quindi io sfido chiunque a dire se preferisce spendere i centotrenta milioni nel preserale per fare un po'di show spettacolo con delle ballerine piuttosto che farlo intorno a dei qui ma la funzione è quella di portare televisori accesi a vedere il telegiornale e allora quando il telegiornale Bassotto e a meno pubblico
Evidentemente ci si deve interrogare su quello che c'è intorno ho chiuso
Quindi la mia
La mia diciamo osservazione è una sola
Discutiamo di multimedialità e mi pare fondamentale discutiamo di possibilità di sviluppare dei contenuti intorno ad un pilone centrale di partenza ma bisogna che questo filone di partenza sia un filone che ha dei contenuti
Positivi propositivi e comunque abbia dei contenuti e noi questo lo facciamo attraverso l'informazione
Grazie presidente
Dunque prendiamo punto lì il discorso dove l'ha lasciata al presidente Zaccaria che contenuti sono parte della multimedialità o indipendentemente dai contenuti che si sviluppa la multimedialità palo grandi
Le premesse c'erano dei saccheggi presentazione
No vorrei partire da dove
Ha finito Zaccaria
Intanto diamo un dato l'altro giorno il Grande Fratello è stato visto da nove milioni nella pace due nove milioni e ottocento mila spettatori
Non voglio dare valutazioni di merito ma intanto questo mi colpisce sono dieci milioni di italiani che asco solo il silenzio e grande probabilmente in quel caso a da ascoltare persone che non parla non fanno niente
Però lasciando cadere il l'analisi di Zaccaria che in grandissima parte condivisibile
Bisogna constatare che tutto cambia e tutto cambia estremamente in fretta
Cioè ci sfugge dalle mani
Siamo pronti
Rappresento la carta stampata sì domani mattina venisse un giovane che esce dalla scuola di Silvano Rizza e io potessi assumerlo
Lui dice sì ma io vengo al Messaggero qual è la mia prospettiva li farei vedere
Questa intervista che Bloomberg ha rilasciato al Sole ventiquattro Ore vincerà l'informazione di qualità
Ma vincerà anche l'informazione integrata cioè una informazione complessiva
Che sia fatta di radio di televisione di agenzie di stampa di quotidiani on line di quotidiani metropolitani che non sono leggende più ma sono pezzi di carta veri e anche naturalmente di carta stampata
Io penso che occorra rispetto a questa che non è una tigre di carta ma una tigre vera che corre velocemente
Occorra cambiare testa occorra cambiare cultura
Non faccio scandalo se dico che da anni ho chiesto a tutti i dirigenti dell'ordine da federazione molti corsi di aggiornamento
Noi giornalisti siamo vittime di animaletti che non riusciamo a debellare e che producono gravi danni alla categoria siamo autoreferenziali
Pensiamo di essere depositari della verità nel complesso e ciascuno per proprio conto
Abbiamo in testa una gerarchia delle notizie che non corrisponde non rivelano tutte i sondaggi di questo genere assolutamente agli interessi della gente
Hanno fatto un inchiesta a Firenze ha detto a insomma qual è la gerarchia delle notizie alla politica era al diciassettesimo posto
Alcuni giornali Repubblica
Si stanno attrezzando per monitorare
Lo udienza dell'Ettore e cioè capire qual è la scansione spontanea
Dell'interesse del lettore per intercettare le penitenze i targhette gli interessi perché il lettore va per conto suo
Come se Zaccaria mi passa l'esempio come quando rifece ero un anno dopo l'altro
Domenica In facendolo identico a quello dell'anno prima un tonfo totale
Era chiaro che non si poteva immaginare dall'interno della struttura RAI che sarebbe stato un fu un tonfo perché quello precedente era stato un grande successo
Ma era caduto però qualcosa di molto importante la gente si era stufata di quella formula molto semplici edera andata da un'altra parte
Abbiamo finisco il discorso una eccessiva acculturate il segno noi pensiamo di essere delle cose che non corrispondono a quello che siamo
Non abbiamo la competenza che pretendiamo di a vere nelle università americane Antonello Salis e America potrà confermarlo non ci sono né bianchi né neri né grassi né magri né alti né bassi ci sono competenti o incompetenti
Io
Il mio giornale
Alcune eccellenze ma la competenza alcune numerose ma la competenza diffusa non è ancora un bene che possa contrassegnare quello dei medici d'accordo quelle prosa universitari anche comunque non può contrassegnare il senso la qualità del nostro lavoro
Abbiamo poi aggiunto altri difetti abbiamo aggiunto il difetto di spettacolarizzare troppo il giornalismo i giornalisti sono diventati
Personaggi che si antepongono alla notizia cioè abbiamo come dire sconvolto il senso comune
Della lettura e allora in un momento nel quale occorre elasticità flessibilità formazione rapida e e efficace diversificazione qualità del prodotto
Comprensione del prodotto che si va a fare noi siamo spesso tarda tesissimi da un palio sindacalismo Paolo Serventi Longhi mio grande amico perdonerà
Nel quale la parola sciopero io vorrei che la parola sciopero venisse impresa messa in cassaforte con cinque chiavi date a cinque saggi l'andiamo a prendere solo quando queste cinque persone intelligenti e pacate
Saranno d'accordo di farlo io penso che quella parola resterebbe lì molto a lungo mi lamento di questo mi lamento di questo perché non perché sia contro lo sciopero ne ha fatti tanti sono assolutamente favorevole
Alla azione sindacale anche dura mi chiedo se sia questa la risposta ad un soggetto come la nuova tecnologia che non aspetta nessuno né tanto meno chi si ferma grazie
Grazie caro caldi anche per il rispetto dei tempi e mi sembra che la parola questo punto passi quasi naturalmente la FIEG che naturalmente ha dato una palla perfetta
Sebastiano Sortino
Innanzitutto vorrei così ritornare un po'a quello che il titolo di questo dibattito nuove tecnologie vecchie leggi vecchie logiche dove e trasparente la contrapposizione del degli tra gli aggettivi nuove e vecchie
Ora io sinceramente questa contrapposizione non la vedo in modo così traumatico né scandaloso ricordiamo tutti che ogni tecnologia convive con modi di ragionare che vengono dalla vecchia tecnologia inesorabilmente no è tuttora che amiamo carrozze i vagoni del treno
Che avevamo cavalli la potenza delle automobili S veniamo accolti a bordo su un aereo vs atterriamo in un porto aeroporto è voglio dire anche nella nella tecnologia della quale ci stiamo occupando
Nella lingua italiana non non si vede molto mani inglese si perché Newspaper contiene il pay per dentro che la carta Newspaper e on line è quasi un ossimoro e la carta senza carta
Non ci trovo niente di di di scandaloso in tutto questo mi sembra tutto perfettamente logico perfettamente naturale e naturale
Comportamento umano
Quello di trasferire al nuovo abitudini modi di pensare terminologie gerghi tipici delle mondo a cui siamo abituati forse anche un modo per come dire esorcizzare la paura del nuovo quello di considerarla una proiezione Del Vecchio
Però quindi se non c'è da meravigliarsi o da scandalizzarsi per questa convivenza tra vecchio e nuovo
A mio avviso c'è al contrario da preoccuparsi per una esigenza che poi è tutta italiana di immediatamente creare una
Una normativa che imbriglia di il nuovo in determinate regole
Io personalmente non mi colloco né tra indette scettici o inetti entusiasmi non mi riconosco nelle pessimismo Corbis cosmico di bocca ma mi sembra logico e realistico cogliere il fatto che la Rete offra anche alle categorie alla categoria che io qui rappresento e anche alla categoria dei giornalisti offra delle nuove occasioni non foss'altro che perché elimina
Alcuni dei tradizionali Problemi dell'industriale che sono quella di cui uno il tempo che necessariamente e inevitabilmente deve trascorre tra l'evento la sua comunicazione e la percezione della comunicazione da parte del pubblico
Tempo che nel caso della comuni comunicazione via internet può essere addirittura eliminato
Quindi è evidente che questo offre una grande opportunità in internet il tempo come si suol dire e reale allora arriviamo a questo punto e qui veniamo alla domanda che gira intorno a questo dibattito
Ma allora il giornale on line è tutto sommato corse è solo un giornale più veloce del giornale stampato cioè tutto questo di cui stiamo parlando si tratta dello stesso giornale solo solo molto più veloce assolutamente no questo diciamocelo subito non è possibile banalizzare il discorso dicendo che la in formazione on line e non sarà che l'informazione tradizionale resa più rapida dalla tecnologia
Non lo è per molti motivi innanzitutto non lo è e qui McLuhan ancora una volta c'ha ragione perché il mezzo e il messaggio evidentemente la informato della notizia su sulla Rete
Determina di incollate il l'estensore della notizia senza la notizia non è la stessa quella che va sulla Rete quella che va sul giornale perché il tempo di lettura informato della Rete e un formato diverso dalla formato del giornale stampato
E poi c'è un altro motivo che con perché ancora più importante e che il diverso atteggiamento di chi legge il giornale e di chi cerca le notizie sulla Rete su questo
Umberto Eco
è stato particolarmente acuto e penetrante
Dice Co la funzione del quotidiano non è solo quella di darci la notizia che attendevamo nello sfogliare il quotidiano non c'è un imbattiamo in notizie di cui non pensavamo di avere bisogno e un po'per curiosità un po'per abitudine veniamo a conoscenza di problemi a cui non avevamo mai prestato attenzione prima
Eco conclude e questa direi che la definizione forse più corretta il quotidiano non è solo una macchina informativa per dare le notizie dissi derrate
Ma anche una macchina educativa che ci insegna a desiderare altre notizie il giornale quindi
Un luogo al quale ci si avvicina per essere informati non per a vere una notizia questo è la distinzione fondamentale
E questi dati distinzione fondamentale a mio avviso fa emergere le chance vere che editori e giornalisti hanno di diventare protagonisti di e di internet
Sapere poco
Anzi molto su poco e niente su tutto il resto
Sarebbe non solo una iattura sul piano sociale culturale alla fine anche politico
Ma anche un modo un po'squallido di isolarsi in nicchie di uomini tutti simili tutti coloro che sanno tutto Civitelli tutti coloro che sanno tutto sulla musica rap
è non sapere niente di tutto il resto da che mondo è mondo invece l'uomo ha cercato sempre è sempre stato attratto da quello che lo differenziava dagli altri dagli altri voler capire gli altri tutta la letteratura tutta la storia della conoscenza è in fondo una storia di tentativo di conoscere diceva Terenzio niente che sia umano mi è estraneo dopo due mila e duecento anni arriveremmo invece ai estraniarsi da quello che umano
Allora l'unica problema che noi dobbiamo tenere presente quindi è che noi abbiamo delle grandi chance perché noi abbiamo noi editori
Noi giornalisti abbiamo la capacità di essere quelli che offrono la chiave di lettura del mondo ecco non una chiave assoluta non la verità per carità una chiave soggettiva piena di errori eccetera ma per lo meno una chiave ecco e l'editore giornalista può essere l'amico al quale ci si rivolge per avere un minimo di guida in questa marea di cose che e il mondo
Per non cadere in quella scendi sura l'eccesso che in in realtà il grande pericolo di internet è però stiamo attenti
Qui le carte si rimescola ed hanno non possiamo immaginare di trasferire sicché simpliciter al nuovo mondo tutto quello che avevamo nel vecchio mondo già l'ho sentito qui spesso vedo immediatamente spuntare carte nuove ho sentito Salerno e Napoli per esempio ho sentito sono dal punto di vista della della della creazione più avanzate discendere che erano tradizionalmente avanzati nella nel consumo della carta stampata
Il e noi abbiamo la possibilità di a vere grandi chance ma ci dobbiamo convincere che questa possibilità non ci sono legate ad una sorta di monopolio
Che ci deriva dal fatto di appartenere alle nostre rispettive corporazioni noi avremo le chance solo se sapremo confrontarci con un mondo di concorrenti che non sono più uguali a noi
Noi siamo cresciuti tutti in una concorrenza tra uguali gli editori sapevano che gli altri che facevano loro concorrenza erano editori
Che venivano do lo stesso mondo che utilizzavano gli stessi mezzi i giornalisti sapevano di essere in concorrenza con altri giornalisti che venivano dalla stessa formazione
Che utilizzavano gli stessi mezzi noi invece adesso siamo in una concorrenza che la più aperta di tutte fanno comunicazione e molto spesso in formazione soggetti che non sono editori perché non fanno solo informazione ma fanno anche informazione
Quale veicolo di un prodotto molto più grande molto più complesso abbiamo informatori lo dicevo un precedente intervento che non sono più i giornalisti che non vengono più chiamati i giornalisti
Allora noi o ci limitiamo ad invocare una sorta di numero chiuso e l'informazione nostra il bollino lo mettiamo noi
E questo diciamocelo chiaro e impossibile
Oppure noi ci confrontiamo sul mercato con questi soggetti nuovi e con
Cerchiamo di trasferire al nuovo mezzo la capacità che abbiamo sempre U avuto di essere i referenti di coloro che vogliono essere informati
A questo punto ci sono due chance due chance Sordi
Ho noi avremo anche sulla Rete una la creazione di una nuova linea di informazione complessiva e allora avremo delle chance noi editori voi giornalisti
O invece sulla Rete la informazione sarà la informazione specializzata per pubblici specializzati e allora i due mondi si separeranno e a mio avviso non accadrà niente di tragico grazie
Bene credo che siamo quasi arrivati comunque al siamo sempre più vicino al cuore anche delle definizioni no contenuti e informazioni intanto se sono la stessa cosa che in questo sembrano gli siamo molto alternativamente contenuti e informazione non sono necessariamente la stessa cosa insomma
Questa è una cosa difficile da dire insomma e quindi ne conseguono anche figure altra
A questo punto io parlerei parlerei la parola Morrione Roberto Morrione che direttore di Rainews ventiquattro per considerare un po'scorse Ceccherini
A seguire
Perché poi ci sono ancora Corriere on line di Repubblica on line montatori inflitta vite però sentire subito da possibili spaventati e dicesse sì riteniamo resta no anche perché speriamo come dire che CDA qualcosa per cui far polemica
Lei grazie Lucia i io ce l'abbiamo minuzie certamente cerco di rispondere subito alla domanda che hai posto ai direttori presenti cosa sta cambiando
Cacciari sarei stato tra tentato di dire che cosa è già cambiato almeno in parte per Rainews ventiquattro nove stiamo trasmettendo da un anno e mezzo ormai e curiosamente siamo il proprio un misto di quei due elementi tecnologici di cui Lucia Annunziata parlava in testa cioè noi integriamo nel digitale tutti i processi on line
Essendo la prima esperienza di questo tipo certamente la prima in Italia i tra le pochissime in Europa forse ci sono solo gli svedesi che stanno lavorando con un sistema tecnologico di questa complessità io credo che la nostra esperienza ci possa dare dire qualche cosa intanto sono d'accordo diciamo culturalmente con quanto diceva Paolo Grandi cioè e c'è indubbiamente un problema di cambiamento di cultura che è un un apprendimento di nuovi linguaggi ma anche una ricerca forse di un'identità professionale
Più complessa non voglio dire né migliore né peggiore certamente diversa e almeno in parte più complessa di quella del giornalismo tradizionale anche del giornalismo radiotelevisivo
Su un piano concreto diciamo che un primo risultato è una maggiore velocità della notizia questo è abbastanza ovvio lo è anche evidentemente in un canale all news che per sua natura è sempre molto vicino
Agli eventi e tuttavia diciamo che il digitale permette una velocizzazione della notizia che non può che comportare alcuni risultati positivi per lo spettatore per quel tipo di tipologia editoriale
Un secondo punto di esperienza che devo portare questa con molta convinzione una allargamento delle fonti
L'allargamento delle fonti nel nostro mestiere non è una cosa secondaria diciamo che poter integrare come facciamo noi con dei processi tecnologici che sono stati creati peraltro dagli ingegneri della RAI
E internet il web nei notiziari nel canale televisivo ci dà una possibilità attraverso le navigazioni di attingere a una quantità di fonti
Che certamente rendono migliore la qualità della notizia i potrei su questo portare molte semplificazioni vi posso dire
Che abbiamo parlato del della crisi di Timor Est e trovando anche in internet elementi che riguardavano quella zona dell'Asia molto ma molto prima che arrivasse né i flussi e dei canali tradizionali dell'informazione
Vi potrei dire che lo scopo e del Corriere della Sera sul Russiagate che con quelle interviste in Svizzera noi l'avevamo già trovato nel web su alcuni giornali americani sette dieci giorni prima
E potrei continuare a lungo in questo senso quindi un hard allargamento delle fonti che attenzione a questo un elemento di grande espropri in Ciad Ytzhak Silone della nostra informazione
Io credo che se ci sia un risultato assolutamente evidente anche rispetto agli appuntamenti dei telegiornali in analogico dei telegiornali cosiddetti generalisti che peraltro io conosco bene perché ci ho passato buona parte della mia vita professionale
E il monitorare il mondo il nostro ventiquattro ore in grado attraverso un flusso continuo di immagini di navigazione web e di testi di grafica
Che vengono digitalizzati in un unico desk che multimediale di poter dare della realtà uno spaccato continuo quando in Italia si dorme sembra banale
Ma se ci si riflette non lo è affatto altrove in Asia o negli Stati Uniti accadono e venti
Questo elemento il digitale consente di farlo e un'integrazione tra l'on line il digitale lo consente ulteriormente
C'è ancora un elemento di approfondimento
Il digitale vedete porta con la possibilità di utilizzare esclusivamente il server immediatamente la possibilità di accedere alle fonti di internet e quindi a dei database di memoria che si ben organizzati consentono di avere un orizzonte
Enorme e quindi anche di richiedere una capacità di selezione di organizzazione della notizia che certamente ha quelle difficoltà e quelle diversità di cui parlavo
C'è poi un elemento di processo industriale adesso sto andando molto per titoli ma come voi ben potete capire ciascuno di questi potrebbe meritare
Degli approfondimenti un processo industriale interessante io avevo una squadra multimediale di giornalisti di web master è un impiegato di produzione a SMAU a Milano SMAU Duemila
Bene attraverso un canale di trasmissione dati
Di due megabit con un encoder in partenza
E un decoder in arrivo questa piccola squadra ha prodotto la bellezza di trentasette approfondimenti
Di cinque minuti l'uno quindi neanche poco come capacità di penetrazioni che sono andati contestualmente sul canale
E nel web attraverso materiali digitali
Che venivano girati dagli stessi giornalisti cosa
Che in altre esperienze internazionali e già diffuso ma che in Italia evidentemente è un fatto di il grande sperimentazione anche da un punto di vista contrattuale di figure professionali con un costo assolutamente inferiore ai ponti radio televisivi normali e una qualità
Che potrei tranquillamente definire broadcaster altri altrettanto abbiamo fatto al Festival di Venezia con quelli che noi chiamiamo
Dei cyber inviati che da soli giravano in digitale trovano degli ottimi materiali montavano con software su computer inviavano su un canale di trasmissione dati anche con grandi risparmi di costi
Infine una frontiera di interattività
Con la quale ci stiamo cimentando in queste settimane e che credo nel giro di non molto potrà produrre dei risultati di grande rilievo
In definitiva io credo che noi costituiamo in questo momento se vogliamo usare un termine diciamo
Informatico o da un web un unico enorme database che già predisposto alla convergenza multimediale alla convergenza digitale
Ovviamente che cosa vogliamo portare in questa convergenza e qui mi riallaccio molto rapidamente all'ultima osservazione del presidente Zaccaria con il quale non mi ero minimamente sentito ma che tutto sommato mi consente di dire quello che volevo comunque direi in questa convergenza digitale si giocheranno non soltanto attraverso l'esemplificazione del Grande Fratello
Delle concezioni diverse
Di filosofia della vita di cultura di approccio rispetto alla realtà e allora la domanda che io voglio porre a me stesso ma anche a voi e direi a tutti e esiste una diversità tra un nuovo servizio pubblico che riscopre una sua identità e il mercato per quanto riguarda il mio Midway i media per quanto riguarda la digitalizzazione e la convergenza io ritengo francamente dissi
Penso che su questo si giocherà una grande partita che è una partita anche culturale che ha dei risvolti legislativi politici
Professionali di grandissima importanza
Ma chi la convergenza digitale come dimostra l'esperienza di Rainews ventiquattro potrà portare al servizio pubblico della RAI delle nuove opportunità sul territorio in campo internazionale nel Mediterraneo rispetto ai grandi Paesi di questo ai grandi problemi di questo Paese
Rispetto ai quali per una naturale loro diversa missione i broadcaster privati le e grandi concentrazioni di servizi multimediali non possono andare grazie
Mentre Roberto parlava mi domandano con queste nuove con queste nuove che professionalità e che descriveva come si sente il sindacato credo che Natale forse magari offrì questi giorni ce lo dice comunque sia è stato praticamente evocata obbligatoriamente il nome di Stream indirettamente vennero produciamo
Sinistra e del presidente della RAI Zaccaria si è andato via perché lui a un certo punto ha fatto una strana divisione va a ipotizzato due modelli di multimedialità no uno uno bello e uno brutto diciamo quello che è fatto solo di informazione e quello che sarebbe fatto solo di intrattenimento spicciolo giustificando poi peraltro il quizzone
Come traino al telegiornale
Beh io posso dire parlando dell'esperienza del Grande Fratello che qui viene costantemente evocata come se fosse il fantasma come fosse il mostro multimediale devo dire che probabilmente un merito forse Grande Fratello ce la ed è quello che ha portato migliaia di persone al digitale e se è vero che il quizzone può essere il treno per il telegiornale sicuramente grande fratello può essere il traino per canali che si chiamano National Geographic
Che si chiamano discorre di Sandero cioè che sono i migliori e più grandi canali di informazione europea e mondiale
Quindi questa divisione un po'manichea fra i due modelli di multimedialità evocati qui dal presidente della RAI mi convincono poco
Il problema è che la multimedialità il digitale il satellite a un'Offerta declina dei programmi e dei palinsesti Diversi per necessità da quelli a cui siamo abituati dalla televisione generalista Mahé
La sua grande caratteristica il suo specifico della sua forza se noi oggi in questo Paese come estrema siamo in grado di dare all'italiani
Canali secondo noi importanti come quello del National Geographic come Fox Kids come programmi specifici mirati a dei target di pubblico ma che all'interno di quel pubblico riescono a sviluppare contenuti
Molto elevati beh di questo noi siamo sicuramente fieri
Una cosa e qui però vado velocemente tutti sanno quello che sta accadendo sulla fronte del decoder unico e non voglio stare qui
A fare polemiche perché tutti siamo credo abbastanza sufficientemente informati per cui di quello che sta accadendo però voglio fare una riflessione questa Simi perenne in questa sede
Dal primo luglio
Gli italiani che siano abbonati al primo che si ritaglia di aprile abbonati a Telepiù hanno in casa un decoder che già decoder unico un decoder che verrà aggiornato nel giro dei prossimi mesi con un programma con un software che i tecnici stanno mettendo a punto e che darà agli italiani il decoder unico
Ma detto questo io vorrei che la riflessione andasse un momento oltre questo problema
Perché se il problema del decoder unico che è stato tanto evocato come fatto ci teniamo a dirlo unicamente italiano perché in qualunque altro Paese del mondo ognuno ha il decoder della piattaforma che preferisce
Ma questo a bere lascia irrisolti una serie di punti importanti fondamentali nell'ambito dello sviluppo del mercato delle pay tv in un regime di libera concorrenza
Il decoder unico ci sarà il decoder unico innanzitutto priverà il Paese di una funzione di funzioni importanti di multimedialità e perché
Qui stiamo parlando di multimedialità questo aspetto mi preme in particolare sottolinearlo il simul critichi il decoder unico che ci sarà in Italia funziona unicamente come meccanismi come trasmissione dalla piattaforma all'utente
Evita impedisce che ci sia un segnale di ritorno dall'utente alla piattaforma
Questo purtroppo eviterà al nostro Paese impedirà al nostro Paese lo sviluppo di quella macchina di quel decoder che è di fatto il con computer già domestico
Che di fatto con tutte le sue potenzialità future un computer che le famiglie hanno già a casa loro sul loro televisore che gli potrebbe permettere una serie di attività
Che che che conosciamo tutti che vanno da da operazioni bancaria informazioni alla possibilità di avere informazioni in tempo reale sul proprio televisore a operazioni bancarie all'e-commerce tutto quello che l'interattività
Può e alla possibilità di portare attraverso il computer lo può portare sul televisore domestico e quindi come voi potete immaginare anche facilitando l'approccio a queste no
E tecnologie facilitando l'approccio alla a questa a questa a questa grave informatica e a questo uso dell'informatica
Tutto questo decoder unico purtroppo non lo potrà dare e qui c'è un rischio molto grosso del sistema Italia c'è un rischio grosso che questo Paese in virtù di questa iniziativa Possa rischiare un grosso arretramento sul piano delle tecnologie ma dirò di più
Cosa accadrà e questo è un altro aspetto specifico su cui vi invito a riflettere cosa accadrà ad un nuovo operatore che in questo Paese fosse interessato a diffondere i propri servizi di televisione a pagamento in Italia de questo operatore si troverà di fronte a uno sbarramento praticamente quasi insuperabile per entrare sul mercato italiano
E questo perché sarà costretto prima di tutto a rendere compatibile la sua eventuale terza tecnologia alle tecnologie che ultimo utilizzerà stridente che perché utilizza che sta utilizzando Stream e che sta utilizzando delle più ma questo significherà soprattutto che sarà costretto a chiedere autorizzazioni
A queste piattaforme per poter accedere su un decoder unico e poi dovrà chiede l'autorizzazione a chi ha sviluppato un'interfaccia per far dialogare queste due piattaforme
Quindi in questo scenario appare credo è evidente come il mercato italiano rischia seriamente di trasformarsi in un mercato chiuso
Che penalizzerà qualunque nuovo tipo di operatore deciderà di affacciarsi questo nel nostro Paese
Ne ha per bravissima si grazie
C'è ecco parete istanza Amanda proponessero di leggi ci siamo entrati polemiche c'è anche Marco Rossignoli che coordinatore Aeranti al Corallo che intende sollevare altri problemi a cui dovrebbe rispondere anche in vita
Stiamo entrando in una specifica fascia di regolamentazione siccome mi dicono che la signora lei parla almeno per me dovrei gli ricorda che deve parlare per sette minuti il furgone
La cambierà il calendario Davide abbiamo decide allora parlare a vicenda tornare sereni Rivarolese ora fatta io
Sì eccome abbia rubato Elena Andreoli bagagli con gentilezza e naturalmente creata dal sentire vita sabato no è amaro Averna esagerato in maniera anche una scelta ideale al quale Mania trasversale di cercare di
Di non di non convoglia verso la creta ingrati regalo volevano ce ne andiamo comunque io voglio interlinea sul tema del sul punto titolo nuove tecnologie vecchie lo vecchie leggi vecchie logiche credo che sia proprio adatto a quello che sono le argomentazioni che noi vogliamo portare oggi all'attenzione all'attenzione del
Dei partecipanti al convegno l'attenzione verso in opportunità tecnologiche digitali di cui si è parlato oggi in particolare sulla rappresentate da internet a nostro avviso non deve far dimenticare che esiste uno meno rilevante è urgente e necessaria
Transizione digitale che deve essere realizzata che quella punta del comparto radiofonico e televisivo sull'effetto sulle frequenze digitali terrestre cioè il passaggio dalle trasmissioni in e tecnica non logica quelle che avvengono oggi nei nostri televisori alle trasmissioni in tecnica numerica come si chiama quindi tecnica digitale
Le opportunità che sono rappresentate la nuova tecnologia
Che è particolarmente importante anche per lo sviluppo dell'informazione
Sono state attentamente analizzate dalla dal Comitato per lo sviluppo dei sistemi digitali in Italia che istituito presso l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
E cui le cui conclusioni sono contenute in un libro bianco che tra l'altro l'autorità presenterà nella prossima settimana pubblica pubblicamente
Quello che a me preme oggi evidenziare che me che mentre nel resto d'Europa la transizione dalle trasmissioni del dal sistema analogico al assiste Maggi digitale sia in pieno corso
Diversamente in Italia non sono state ancora emanate le regole che sovrintendono al passaggio a nuova tecnologia digitale
Anzi direi che al contrario
Proprio in
Direi che questo è in linea con con il tema del del Déco di questa tavola rotonda ce devo dire che vengono sostenute attraverso vecchie leggi anche alcune vecchie logiche tecnologiche
Fatti mentre ancora non decolla in alcun modo
Perché se ne fa un gran parlare ma in realtà ancora nulla anche iniziato non decolla in nessun modo la sperimentazione delle trasmissioni radiotelevisive digitali allo stesso tempo si protetto si pretenderebbe
Questo è lo spunto come dire critico che noi poniamo nei confronti del governo del ministero delle comunicazioni ministero delle Comunicazioni allo stesso tempo si pretende ancora oggi di procedere all'applicazione del piano delle frequenze televisive in tecnica analogica
Applicazione che richiede tra l'altro tempi molto lunghi sebbene il piano di assegnazione delle frequenze dovrebbe entrare in vigore a decorrere da gennaio del prossimo anno in realtà i tempi per l'esame delle domanda di concessione televisive richiederanno sicuro sicuramente spazi temporali molto più ampi
Da quando verranno terminerà questo esame Dora inizieranno i tempi di attuazione del piano che sono dei tempi come sono stati già definiti a tutti i documenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non inferiori e qua ai quattro quattro cinque anni
La come si pensa di poter passare al digitale entro il due mila sei come la data
De fissata indicata nei nel disegno di legge
Governativo per la riforma del sistema radiotelevisivo in cui si stappa e la data che viene indicare ma di cui si sempre si parla quando si pensa di poter ancora attuare il piano analogico nell'arco dei prossimi quattro cinque sei anni
Quindi questo piano e e questo tuo ciò e costituisce sicuramente un ostacolo sotto ogni profilo al passaggio lo digitale quindi noi che noi la nostra proposta è quella di bypassare questa normativa in in analogico come peraltro anche in maniera un po'contraddittoria si sta ipotizzando di fare nel nell'ambito del settore radiofonico dove il piano
Per le frequenze non oggi dovrebbe essere emanato entro il trenta novembre ciò non è stato ancora di quest'anno c'è quindi entro questo mese
Ciò non è stato ancora dopo
Numerosissimi rinvii negli anni che si sono susseguiti ciò non è ancora avvenuto è probabile è possibile si sta discutendo se una certa convergenza in questo senso che si vada in questo caso un buy passaggio del dal sistema analogico a quello digitale quello digitale
E e quindi no anche qui c'era anche una contraddittorietà di comportamenti tra quelle che sono le scelte operate nel nel settore radiofonico rispetto alle scelte che sono state operate nel nel settore televisivo
Alcuni sostengono che queste scelte dipendano da dalla diverge dava differenza tecnologica tra i due mezzi ma questo non è assoluta non è assolutamente vero dal nostro tu e quindi noi riteniamo che sicuramente sotto ogni profilo
Le scelte debbano avvenire sia per il settore che fanno televisivo in maniera analoga d'altro canto questa attuazione del piano le frequenze analogiche
Finire finirebbe esso anche per causare soltanto danni allude danni all'utenza la quale si troverebbe costretta nei prossimi anni a dover modificare tutti i propri ricevitori televisivi a caso tutte proprie antenne televisive le sintonizzazione dei propri apparecchi per poi dovevi subito dopo ulteriormente modificare per passare al digitale
Questi giorni sembra che si sia effettivamente rivitalizzato il dibattito parlamentare sul disegno di legge mille centotrentotto di riforma del sistema noi auspichiamo che la riforma possa finalmente decollare
Facciano decollare finalmente anche le regole che apriranno le porte alla tecnologia digitale
In questo modo verranno sicuramente Offerte molte nuove opportunità l'utenza l'informazione
E in questo contesto le imprese radiotelevisive locale che sono rappresentate dalle nostre associazioni Aeranti-Corallo da nostra federazione rappresentiamo ottocentoventuno riprese ottocentosessantuno imprese radiofoniche trecentosessanta imprese televisive locali
Potranno a nostro avviso in questo contesto dicevo assumere un ruolo molto importante
Fatti potranno essere se offerti servizi di valore aggiunto anche di carattere informativo con il massimo della capillarità azione a livello a livello locale
Per questo le nostre imprese
Intendono impegnarsi molto dell'informazione realizzando prodotti editoriali di qualità a livello locale ed è per questo che abbiamo accolto molto favorevolmente la recente opera apertura che la Fnsi ha operato accettando di stipulare con la con la nostra federazione il contratto collettivo per il i lavoratori giornalisti dell'impresa di Treviso i locali che abbiamo sottoscritto a Roma il tre ottobre due del di quest'anno c'è quindi il mese il mese scorso che è un contratto collettivo che finalmente come noi chiedevamo da molti anni recepisce quelle che sono le esigenze le peculiarità specifiche del settore radiotelevisivo locale crediamo e crediamo sotto questo profilo e la F ne sia bene abbia bene abbia fatto d'accettare questo perché sicuramente in questo modo potrà decollare sicuramente un attività in forma informativa
Maniera qualificata
Proprio da lì nelle nostre imprese
Quello che oggi è molto è però è importante e assolutamente decisivo
E che le nuove regole partano come si dice insomma con le con il piede giusto e che quindi quindi al di fuori delle vecchie logiche non è infatti accettabile che il passaggio al digitale avvenga attraverso la mera riproposizione nel digitale
Nell'attuale situazione di egemonia che sono sussistenti nel settore agli radio televisivo analogico o
Non è neppure accettabile
Chi abbia occupato determinati spazi nelle trasmissioni digitali satellitari cerchi di sottrarsi alle regole per impedire o limitare la concorrenza e in questo caso mi riferisco anche la problematica del decoder unico per la quale non condivido affatto quelle che sono le le le le affermazioni del raider del rappresentante di Stream perché credo che invece sia molto importante la il il fatto che si afferma in Italia anche per rispettare una legge vigente una una una nuova legge perché una delle ultime leggi che è stata emanata proprio nel nostro nel nostro settore che debba affermare la
La realizzazione del decoder unico concludo dicendo che le trasmissioni digitale offrono una nuova opportunità offrono spazi di trasmissioni più ampi e pertanto indispensabile che le nuove
école permettano effettivamente l'accesso al digitale a tutti i soggetti del sistema e quindi anche per quanto ci riguarda alle imprese radiotelevisive locali
Bravo il suo ed è questa la la stecca
Allora vita partiamo con il piede Gino restare se è fatta bene essendo Cinzia di godermi la nota fra fra governo e senza brave fatto con affetto vediamo esagerava in sette minuti a risolvere queste terre Vincenzo ma non sarà il tempo il problema
Ma quali delle tante tutte come mi pare in
Be poiché ci sono due accuse al Governo fare una intesa come chiare un è sottintesa anzi
Pensa che non si riesce a partire che forse non si riuscirà a partire sullo stesso piano
L'altra invece di blocco del mercato
Ora il
In sette minuti
Queste due tematiche però devo fare una
Brevissima considerazione iniziale per la quale mi ero preparato poi lascerò una memoria scritta io ho imparato questo metodo mi pare giusto moderno europeo preparare una memoria scritta e poi condensare in poche battute
Se possibile l'interesse no il tema del convegno mi preme almeno evocare il titolo
Il tema del convegno è di grandissimo rilievo tra l'altro
Anche la quantità
Come dire la qualità chiede dibattito
Lo dimostrano qui fuori di qui insomma il tema della Rete è il grande tema della comunicazione
A cui guardare con occhi nuovi
Senza apparati è però anche con una certa
Durezza
Cioè non si faccia l'errore ecco questo è il pensiero che consegno al dibattito
Veramente non si faccia l'errore che fu fatto tanti anni fa
Quando il mondo politico istituzionale
Diceva
Io avevo assai meno anni di oggi mi sa diceva più o meno le stesse cose cioè non si può regolare nulla perché è talmente diverso il settore che si sta determinando nella comunicazione con la emittenza
Privata locale ancora
Che non si può regolare il sistema negli anni ottanta venne poi quello che tutti sappiamo e che pesa
Ora dobbiamo regolare naturalmente in forma nuova traduce la discussione in Europa molto interessante sulla cosiddetta
Framework che sarebbe una direttiva delle direttive sta discutendo c'è una somma di lire utilizza rispondendo su questo punto
Se nel sistema della regolazione delle reti
Della multimedialità di quella che viene chiamata la convergenza debba esserci adesso scusate riassumo male ma il tempo col un unico schema interpretativo per
Il contenuto il contenitore ci sono due scuole di pensiero nel mondo adesso riassumo male ma se no vengo giustamente redarguito
Quella europea
Il cui io voglio accentuare l'altro in cui si dice
Questo ambito culturale e politico no c'è una bella differenza il contenuto va regolato con la tradizione migliore della normativa sui contenuti va rispettato il diritto d'autore la proprietà intellettuale
Forme nuove trovano rispettati vanno rispettate le regole delle informazioni le norme antitrust l'autonomia della comunicazione la diversità culturale contro l'omologazione contro una sorta di pensiero unico
Le reti invece vanno verso una liberalizzazione più spiccata invece una scuola di pensiero soluto gli Stati Uniti che dice no le due cose si trascinano Asia è un grande tema di dibattito c'è una direttivo europea in fieri l'altro grande tema è chi governa tutto questo
Credo che vada ripreso un dibattito che affiorano nella conferenza nel novantasette all'ONU sulle televisioni
E che è stata ripresa una recente intervista da Guido Rossi tema di grandissime scottante attualità il tema del Governo mondiale
Poteva godere un Mondiale della comunicazione è un tema assolutamente
Serio
Di
Grande e spiccata politicità non venga vissuto come una fuga in avanti
Nella famiglia dell'ONU va pensato un organismo che funga da autorità mondiale
C'è già un punto di partenza che Luigi l'Unione interazione delle telecomunicazioni Tia compiti più strettamente tecnici
Ma quale tecnica qui la tecnica sconfina nella politica anzi è piuttosto la politica a volte che si trova un po'appeso a un filo esile si potrebbe riformare un processo lungo richiede grandi consensi però accenno a questo tema perché è un tema di straordinaria importanza
Mi pare del tutto interno al dibattito che si sta facendo
I due argomenti invece sollevati che vi toccano più nel ruolo istituzionale
Ma sul tema
Della riforma voglio ricordare Rossignoli ma per tramite il suo come dire a tutti noi che stiamo finalmente
Ad un punto di sblocco del sistema del disegno di legge ratifica mille centotrentotto che completa la riforma l'autore visiva che ha avuto la legge due quattro nove del novantasette l'avvio con numerose altre leggi tra cui quello di settantotto al novantanove sul decoder unico cioè rivolta un attimo
Che è un punto importante del dibattito non solo italiano
Dentro questo schema c'è anche l'avvento del digitale dentro questo processo di riforma anzi
Settimana prossima lottava come se nel Senato devo avere varato l'articolo otto sulla RAI e quanto c'è voluto l'articolo uno ieri sui principi generali in cui si è messo per la prima volta in un principio ordinamentale generale
Che tra i temi di riferimento oltre a prolissi mo'alla tutela dei minori a tutela degli utenti alla libertà di concorrenza c'è anche il tema della non discriminazione nell'accesso
Ecco le reti
Tema assolutamente fondamentale e moderno
Articolo tre sul digitale
L'articolo tre sul digitale terrestre e non parla solo digitale terrestre parla anche gli altre forme di comunicazione multimediale Nm di essere per esempio la telefonia
Cellulare di nuova generazione applicata la televisione comunque
Argomenti che non voglio introdurre
Così per battuta
Nell'interno di più però per dire che in questo articolo c'è una previsione
Molto forte
Sulla quale abbiamo chiesto anche all'Europa in un recente Consiglio dei ministri Unione europea di pronuncia cioè individuare un'unica data per il passaggio al digitale terrestre di tali terrestre il futuro della comunicazione e nuove esperanto come dire del sistema multimediale senza il digitali sistemi stanno dietro come fu col colore rispetto al bianco e nero ecco che l'Europa non faccia l'errore che ho fatto col coro o che ho fatto con l'alta definizione già di non definire uno standard unico
Non c'è più tempo bisogna fare una scelta il voli le sei e la data indicata dal disegno di legge perciò trentotto e la data più avanzata più vicina
In Europa
Insieme alla prospettiva che si sono dati gli inglesi
In questo contesto si può dicono signori rispondo a una bonaria critica si può anche vedere di assestare la scelta fatta col Piano delle frequenze scaturito legge due quattro no
Il piano delle frequenze consta di due macro tenta
Il piano dei siti ora voi mi perdonerete se sono un po'gergale però se devo essere veloce
Devo anche forse con le salite o dei siti sono i grandi luoghi spesso obbrobrioso di dove si concentrarono senza regole trasmettitori ante il piano delle frequenze finalmente un vero piano
Bonifica questa situazione
Questo il sole perversa in Italia sono quattordici siti di ferraglia
Che opprimono il paesaggio soprattutto armeggiano la salute quelli sono aboliti
E rimpiazzati con nuovi siti più attenti all'ecologia ha rispetto delle persone
Quello non si discute mi spiace quello è un punto chiave rispetto della salute dispetto dell'ambiente la razionalizzazione del sistema dello spettro di elettrico non sono oggetto di compromesso il punto invece su cui si può ragionare sanno le associazioni per primo Rossignoli
è evitare che le emittenti nel trasferirsi di sito cambino gli apparecchi due volte adesso di colpo all'ingrosso
Cioè spostino i loro come dire trasmettitori analogici e poi dopo prendono come digital si può fare in modo che si combinino processualmente i due fatti
Il piano dei siti invece non può essere toccato perché se non siamo punto e a capo abbiamo in Italia tra l'altro la normativa contro l'inquinamento elettromagnetico asse voluta quindi disponibilità
Stiamo preparando anche un provvedimento più a breve sul problema della radiofonia che
Non può essere dimenticata in queste discussioni c'era radiofonia digitale che appartiene come all'epoca dalla multimedialità anzi persino di più della televisione classica che invece non è detto si sposi del tutto
Con il computer
Detto questo un provvedimento corso di preparazione prevede per il piano radiofonico esattamente la sperimentazione di quello che ho detto cioè di unire analogico-digitale quindi incrementare il settore senza regolamentarlo
Fuori tempo massimo quando doveva essere regolamentato qualche anno fa questo mi permette di dire chiudo
Una cosa su quello che ha detto Camiglieri una cosa di carattere generale ora non è la sede ogni sede deve esser rispettate qui si discute della Rete nella Rete conta titolo cultori altri sui luoghi in quindi ad usare lo sto facendo anche in queste una polemica
Sul tema del decoder unico con i due operatori Stream e tele più che non rispettano la legge reggeva rispettato com'è noto
C'è poco da da fare considerazioni tra l'altro anche discutibili se mi permette Camiglieri sotto il profilo della previsione tecnologica io non sono un esperto non mi permetto di considerarmi tali però a furia di occuparmene so leggere quando quelle cose avevano detto non sono esperte cioè non solo di un esperto però so capire non vuol dire niente il decoder unico SIM cripte a un passo senza si conclusosi panel molti credo nel comune interesse ed è quindi le cose lo storico sentite non mi vedono condito però c'è un'altra considerazione sulla quale chiudo e sulla quale nel collego la costa al tema generale che ho posto qui
E cioè io trovo re un residuo in questa discussione sul decoder unico
In cui mi spiace doverlo dire no dire Camiglieri vecchio amico sa si sta distinguendo in particolare Stream
Trovo un residuo degli anni ottanta
Cito esattamente quella cultura le regole sono
Acquafresca cioè
Si vive il settore radiotelevisivo come una sorta di settore speciale
Il cui mentre tutti gli altri settori
C'è chi sta alle regole chi le viola ma
Semanticamente chiaro in questo settore il fatto che ci sia una legge considerato irrilevante
Una dichiarazione programmatica una cosa priva di senso ecco questo metodo caro Camiglieri lo direi anche per i più se fosse qui questo metodo è un metodo da anni ottanta che questo governo mi permetto di dirlo con fierezza
E questa maggioranza hanno scacciato noi non ci faremo schiacciare da voi
Per il nome di un principio generale perché la tutela dei consumatori dei cittadini dei diritti esige qualche volta anche di essere duri e coercitivi questa cosa non può passare altri soggetti si concentrarono Central regole andata com'è andata c'è un conflitto di interessi per risolvere non permetteremo di essere presi per i fondelli da voi grazie
No io non l'ostacolo se è stato no però nel tempo oramai ci si è stato detto dunque Camilleri Camilleri e non ti posso far rispondere no no che cosa risponde provocazione la proroga c'è un intero convegno queste risposte saranno diluite nel convegno insomma
Noi stiamo nonostante come dire io sia siamo ancora abbiamo ancora tre interventi
Abbiamo una tavola rotonda di un'ora di ritardo anche se non è stata consegnata con tre quarti d'ora di ritardo alla precedente
Che però vorrei ugualmente sentire
Mazzei che di montatori razzi che Repubblica punto it Segantini del Corriere on line perché almeno la loro voce spero
Brevemente insomma più premente degli altri comunque si è ascoltata cominciano grazie
Di veramente l'altra l'altra tavola rotonda e
Son tutti pronti insomma quindi ho cercato di essere brevissimi sì grazie grazie
Ma io vorrei ricorrono partire ricordando un piccolo nanetto cioè quello che successe a Repubblica quattro cinque anni fa quando i colleghi Zambardi no Assante pesce presentarono Eugenio Scalfari il e alla diciamo riunione
Del mattino di Repubblica
La Progetto di Repubblica punto it
Scalfari
Scusate
Scalfari fece una domanda che secondo me resta diciamo fu sorprendentemente diciamo precoce e resta ancora una questione molto importante proprio a proprio dal punto di vista della qualità dell'informazione on line c'è stata e si chiese perché in quel periodo si parlava molto e fa le cose che erano nel nel nostro progetta il progetto il Polito punto it
C'era anche si parlava molto della possibilità dell'utente di farci giornale per conto suo
Raccogliendo le informazioni magari anche quelle proposta è lo stesso la stessa Repubblica punto it e farci suo giornale Scalfari disse ma scusate questo mi sembra strano perché quello che ne abbiamo fatto in tutti questi anni è costruire dietro a una a un marchio che a Repubblica punto it un giornale che la gente sa che ha fatto da un signore con la barba che sarei io
Un gruppo di collaboratori di alta qualità professionale che sareste voi
Questo fa sì che bene o male tutte le mattine sei o settecento mila persone in Italia decidono di comprarlo se noi facciamo una cosa per cui poi giornale se lo fa la gente per conto suo non capisco bene perché andiamo a farla aveva ragione a porre la questione
Secondo me i fatti però hanno dimostrato che quella cosa lì non era nemmeno possibile perché non mi pare che la gente va bene salvo alcuni diciamo maniaci o particolarmente interessati a un solo tipo di informazione che si vanno a cercare in rete oppure in tutte le persone che hanno bisogno di qualche cosa di specifico l'informazione in quanto tale ancora diciamo un bene che ha bisogno secondo me di una selezione di un di un di un pre lavorato per essere Rita de in modo decente dall'utilità che per utente al tempo che ha e non non gli sarebbe possibile cercarsi tutto da solo in Rete quindi tanto di distinguerei quindi con dall'infettano informazione generale e diciamo le notizie cioè il giornale on line
Io credo allora anche che ormai cioè che sia adesso vi sarà sempre di più in futuro una questione di qualità nel senso che è vero come dice Franca Dino Frémaux più questo tipo di dibattiti fra cinque anni né fra cinque anni credo che ci sarà bisogno di quelli che vanno a cercare sugli altri giornali in tutto il mondo sui siti particolari eleganti le novità della Rete perché spero che la rete fra cinque anni sarà diventata come dire
Una cosa abbastanza normale
Voi probabilmente saremo su un mezzo ancora diverso che sarà un intreccio tra televisione e radio
Esch parte scritta guardate che la parte scritta siccome non se ne va perché già studi americani dimostrano che il lettore on line vuole la sua quota lì di parte scritta di approfondimento di archivio eccetera ed è per quello che viene anche cercasse notizie su si torna quindi la questione della qualità esisteranno esisterà diciamo come è sempre esistita cioè si va a cercare le informazioni notizie dove succedono
Se il riguarda contenuti se si cercano sul web ma le notizie principalmente accadono nella realtà riguarda le riporta i giornali on line riporteranno le notizie riporteranno ovviamente nel modo che deve essere service
Più
Più professionale possibile ecco qui c'è la questione di chi no
Dunque
Il più professionale possibile più professionale possibile significa certamente cambiare cambiare tanto noi già lo stiamo facendo nel momento stesso in cui facciamo i nostri giornali on line attuali cambiare il modo di scrivere cambiare il modo di impaginare
Di anche nel selezionare notizie ma sono cambiamenti che i giornalisti o comunque il PD divulgatori di notizie secondo me nella storia del mondo hanno fatto davanti a tutte le nuove tecnologie che gli sono state messe in mano perché nessuna tecnologia ha lasciato quello che c'era come era prima quindi questo diciamo a un cambiamento che sta nelle cose un cambiamento che va fatto ragionamento che ci deve trovare Prodi che in parte secondo me c'è troppo odio sono giornalista che ha fatto il piombo fatto il computer può farlo on line qui ci Segantini che ha fatto la stessa cosa Carlini
Ha fatto le sue cose note siamo tutta la centesima questo c'entra poco
Perché evidentemente è possibile io credo che la categoria per farlo debba cambiare alcuni atteggiamenti prese proprio cemento sulle nuove tecnologie un medico si viene dato nuova tecnologia
Non chiede in generale dei soldi ma cerca di utilizzarla meglio magari per guadagnare sul fatto che la nuova tecnologia li porterà dei vantaggi
Dobbiamo cambiare diverse cose ma non vedo perché in questo senso anche gli editori hanno la loro parte di responsabilità in questo che in quello che sta succedendo in questi mesi
E non vedo perché si debba poi nel pensare che chiunque senza nessun titolo posso fare informazione premente dateci stabiliamo forse qui ci terrebbe il governo
Un curriculum in base al quale uno diventa giornalista nel fare informazione on line questo potrebbe essere una una buona base di arrivo ma non è detto che chiunque la possa fare e promette bene chi a un certo tipo di esperienza oggi si può trasformare c'è un giornalista la carta stampata su come può diventare facilmente un giornalista una scusate ma grazie io chiedo ai nostri ultimi due colleghi di essere come dire anche un po'sotto i tempi perché veramente abbiamo trascinato molto che sta trattando comunque c'è molto modo l'intervento
Allora
Prima fare con la sedi perché diamo con Segantini
Io sono stanchissimo anch'io di ascoltarla favola quindi cercano del dialogo tra cosa molto rapidamente
Ho sentito dire prima che
Infine tale parlando dell'Italia sugli si legge poco e questo è un dato è un atto noto una delle cose nuove che si può notare guardando pensando agli internet che però la stessa gente che legge poco ha molta voglia di scrivere bastava girare nei newsgroup nella lista di discussione
Nei siti
La gente lettori dei singoli individui sinistri creano a anche in luoghi dove si chiacchiera come allacciate insomma
Basta girare in tutti quei luoghi che non sono solo web per e che fanno però parte integrante della retta di di quest'anno parlando e si vede che la gente scrive comunica ammonta voglia di dire delle cose
E a volte scrive anche bene perché sui newsgroup si trovano spesso del degli interventi che sono migliore di articoli trascriviamo noi professioniste sano
Sia devo immaginare un modello nuovo per un giornale modello nuovo per la norma questa professione
Penso che il rapporto con la gente che scrive quindi con il nostro lettore delle debba essere più aperto debba essere più ricco debba essere sviluppato quindi per me è un giornale Nuova sicuramente un giornale più appena rotto
Che non vuol dire genericamente dare la parola a tutti ma vuol dire arricchirà il cioè distribuirla nella comune tale esperienza di persona diversa che capendo storie della vita conoscenza diverso e hanno qualche cosa in Terra Santa dal birra
In America iniziano a vedersi e probabilmente li vedremo tra poco anche in Italia dei modelli l'attribuzione tagliano un nazista si chiamano weblog che sono una una via di mezzo tra una pagina internet un un newsgroup
E che si presentano con le caratteristiche della prima pagina di un giornale dove però le notizie sono fatte in parte da professionisti della notizia in parte sono provengono dai da elettore dalla gente che ha qualcosa da dire a chi vuole contribuire accettava e attorno a questo questo meccanismo si sviluppano
Discussioni e si genera una quantità di informazione che un giornale tradizionale non potrebbe assolutamente garantiva
Ma sta
Dai presidenti
Grazie Lucia
Ci sono tre cose che che mi hanno colpito molto questa
Questa è una frase molto efficace molto felice secondo me perché da molto bene l'intera di un monopolio che finito
è finito il monopolio di di chi aveva diciamo la la leadership la la la la patente unica esclusiva di mediatore dell'informazione
E questo
Vede entrare in scena demo
Dei nuovi attori scusate alcuni come è stato detto portano spazzatura ma molti portano cose molto buone
Con i quali noi quotidiani tradizionali o le televisioni oculi professionisti inizia devono fare Conte
All'inizio come in tutte le cadute di monopolio come anche in quella delle telecomunicazioni
Chi
Depositario del nuovo del dell'intermediazione col pubblico parte con una posizione di vantaggio
Però nessuno partenza poi se la deve guadagnare questa questa posizione questo diciamo il su questo punto che mi sembra un punto chiave
La diciamo la lezione che ho imparato io abbiamo imparato noi che con la nostra relazione costruiamo ogni giorno questo sito del Corriere della Sera che siamo a Corriere.it
Quindi diciamo la sintetizzata in questo fare i conti con un mezzo che non è proprietario
Quindi fare quel salto di mentalità che Grandi diceva prima salto di qualità di di mentalità molto difficile complicato
La seconda cosa che mi ha colpito e quella che diceva professor Morcellini a proposito dei lettori questo lettore competente
Più competente di prima quindi se è vero attento di questo lettore non abbiamo testimonianza ogni giorno
Della della sua crescente competenza abbiamo ogni giorno molte testimonianze
E che cosa che cosa ci sembra di aver capito che è un attore che ha interessato diciamo agli argomenti più
Più vari a una particolare attenzione
A questioni anche molto complicate Noè per al presente abbiamo fatto un dizionario della globalizzazione che è un tema ostico che ha avuto moltissime per il riuso
Abbiamo fatto un abbiamo portato anche temi nuovi per il Corriere della Sera inconsueti uno era il movimento di liberazione dei nani da giardino ha fatto un un record gli ascolti
Ma la l'idea che ci siamo fatti nuovi chiudo per per esigenze di tempo naturalmente che le due cose siano profondamente intrecciate
Cioè vengono a leggere una cosa perché c'è una credibilità nell'altra se noi facessimo solo diciamo così cose strane e curiose pittoresche
Abbiamo ragione di ritenere dai dati che abbiamo che non avremo la stessa credibilità credibilità che peraltro dobbiamo poi conquistarci ogni giorno
Danese
Io ringrazio moltissimo specialmente gli ultimi tre colleghi sacrificati gentilezza sacrificati da spero che si recupereranno comunque i temi che hanno lanciato in questo dibattito il risparmio le mie conclusioni anche perché non ne ho grazie
Grazie a Lucia Annunziata tutti gli intervenuti nella tavola rotonda erano tante le esperienze da portare siamo stati un po'lunghi ci scusiamo con i signori che partecipano dibattito successivo chiamo quindi a coordinare il la tavola rotonda su scuola e giornalismo la collega giornalista Luciana Di Mauro con i suoi ospiti tra i quali ringrazio in modo particolare
Il ministro della Pubblica istruzione Tullio De Mauro che invito a prendere posto al fianco
Usciamo a De Mauro
Poi Luciano chiama dagli altri partecipanti all'Atac
Il collega Marco Ludovico dal Sole ventiquattro Ore collaborerà con Luciana nell'accordo
Per il ritardo
Dell'epoca
Allora
Passiamo a cominciare questo dibattito su scuola e giornalismo io cominciamo un po'in ritardo quindi io dall'inizio
Vedevano scusare con tutti quella cui darò la parola chiedendo nordiche chiedendo loro diritto ma di limitare il tempo dei loro interventi anche perché
Purtroppo insomma il ministro dovrà ripartire perché anche un impegno questa sera a Roma quindi oggi è una giornata tutta in corsa anche perché come Consiglio di ministri appena approvato o diciamo il piano di attuazione della legge sui cicli abbiamo avuto una conferenza stampa su questo quindi è una giornata
Sono in cui la scuola domani sarà di nuovo sulle prime pagine dei giornali
E a proposito del tema di questo dibattito e volevo fare solo inizialmente due considerazioni
E cioè che negli ultimi tempi negli ultimi anni e potersi lamenta anche in quest'ultimo anno interna all'inizio di quest'anno scolastico diciamo dettava il tema della scuola e in qualche maniera esploso nei nei giornali c'è un'attenzione crescente da parte sia della stampa quotidiana sia da parte delle televisioni e delle dell'erario tempo stesso le superfici dell'informazione si vanno moltiplicando perché adesso si aggiungono naturalmente i giornali on line e
E quindi c'è una grande attenzione a a appena della scuola che prima veniva riservata diciamo l'attenzione della del giornale attraverso di lei Brienza diciamo l'occhio dell'opinione pubblica
Anche alcune scadenze rituale l'apertura dell'anno scolastico gli esami di maturità
Che coinvolgevano una platea diciamo immediatamente molto ampia di alunni e quindi di famiglia quindi erano diciamo temi momenti rituali in cui i fari si accendevano sulla scuola oggi non è più così
Non è più così io credo per due motivi e poi vedremo che cosa diranno i nostri interlocutori uno perché la scuola è stata investita da un grande processo di riforma
Si diceva all'inizio di questa legislatura che quando era insomma una legge sulla scuola arrivava ad essere discussa dall'aula di Montecitorio o di Palazzo Madama il il governo era un rischio perché si sulle riforme della scuola cadevano i governi invece diciamo in questa legislatura ce ne sono state diciamo le riforme c'era tutta l'impianto riformatore che era stato progettato dal punto di vista normativo e ormai legge dello Stato quindi la scuola investita da questo processo riformatore ma non è solo questo diciamo e questo è un motivo
Per cui riflettori si accendono sulla scuola e per cui certe diciamo anche una quest'anno l'anno scolastico non è cominciato rigidità a partire dal dodici settembre al ventitré agosto son cominciati servizi sui telegiornali sull'apertura dell'anno scolastico in sé anticipa senta
Ma anche perché c'è una grande una domanda delle famiglie di istruzione e di formazione che diventa sempre più prestante anche di qualità a cui naturalmente la scuola vede rispondere l'altro corno cioè l'altro motivo
E questo non è perché per cui tra giornalismo e scuola diciamo c'è un a c'è stato anche nel passato spesso si è richiamato da parte del mondo del giornalismo l'attenzione della scuola cioè ad utilizzare cioè che la scuola utilizzate se i giornali
Come promozione della lettura anche della lettura del quotidiano queste ci sono stati accordi tra il ministero della pubblica istruzione
E la Fieg terra il giornale in classe ci sono iniziative che molti quotidiani fanno per la promozione della lettura in varie città italiane dando aprendo anche le scuse anche le pagine dei giornali alle scuole e alla diciamo alla scrittura dei giovani che si sperimentano in piccole articoli ma queste esperienze qui sono spesso state vissute dalla scuola come l'introduzione di un altro libro cioè il giornale visto un po'come un libro di testo quindi pop come un'imposizione cioè come una e la io penso che ho potuto registrare diciamo seguendo diciamo tutto il processo di riforma che si abbia cade soprattutto l'esame il nove esami di maturità
Come le cose siano cambiate da parte della percezione degli studenti e dei professori e da parte dello stesso diciamo soprattutto per adesso
Dice la Federazione nazionale della stampa l'ordine dei giornalisti insomma dei professionisti della dell'informazione
Si sia creato dopo un'iniziale diffidenza ma come uno studente di diciott'anni deve fare il tema deve fare il tema diventa l'articolo di giornale insomma questo sembrava una cosa poco credibile cioè che suscitava reciproche diffidenze dei giornalisti di cento ragazzi non possono fare l'articolo di giornale e dei professori
Avendo una diffidenza su questa modalità di scrittura dopo una prima diffidenza e dopo la risposta dei ragazzi che hanno scelto proprio a partire dall'anno scorso ancora di più quest'anno questa modalità questa tipologia Gia di struttura in gran numero
Si è creato un nuovo cioè questo è vissuta di versare evidentemente cioè non perché i ragazzi siano invitati appare i giornalisti a scuola ma a scrivere al modo di e quindi ad imparare una tecnica di scrittura che ha e prima di tutto si pone il problema dei destinatari acchiappi volto quindi io credo che su questo perché soia
Successo unti allora un motivo perché su questo sì e non sul giornale come libro di testo no credo che questo sia un motivo di discussione io volevo invitare per primo
A ad intervenire il direttore del sette del Secolo decimo no dopo non
ENI preferito nel secolo decimo no da De Rosa anche perché per sollecitarlo anche su questa cosa
Ecco queste esplosione dell'attenzione da parte della stampa nei confronti della scuola considerando il fatto impressione
E molti molti direttori di giornale questa anche per esperienza può dire la considero una scuola infatti c'è una cosa noiosa di cui bisogna pupazzi per forza no perché c'è c'è esiste un pubblico di riferimento che vanno a scuola
Allora se la si supera questa
Ecco ci sono riuscito
Beh una volta ci occupavamo della scuola per parlare male degli insegnanti spesso soprattutto ma non c'erano motivi sindacali che
Ci consentivano così di occuparcene nascono provando c'erano in ballo delle riforme e mi ricordo venti anni fa quando ancora lavorava la Gazzetta del Popolo a Torino che si parlò del giornale in classe
E fu un'iniziativa che abortì subito nel senso che qualche volta andavamo nelle scuole parlavamo del giornale finiva lì si tornava in relazione
Credo che adesso si è iniziato un periodo diverso molto positivo perché ci occupiamo delle scuole Penny dobbiamo fare i conti con una crisi
Direttori che preoccupanti al dirà dei numeri che vengono forniti però sappiamo che i lettori non sono in crescita c'è adesso un periodo di equilibrio ma
Abbiamo la necessità di catturare nuovi lettori allora dove si può cominciare a stabilire un circolo virtuoso un rapporto tra il futuro lettore del giornale sicuramente a scuola
E come si fa visto che la scuola non ha grandi mezzi finanziari
A fornire i giornali nelle scuole
Perché c'è un costo anche da parte dei giornali noi abbiamo così verso giù un progetto che poi viene seguito da Mario Paternostro che qui come
A maggio nel maggio scorso cioè ho pensato che
Se parlavo con alcuni imprenditori
E lì convincevo che investire sulla scuola
Poteva avere un ritorno positivo anche per loro avremmo stabilire un rapporto scuola mondo del lavoro mondo dei giornali una sorta di circolo virtuoso che poteva funzionare
Mi ricordo che a maggio scorso appunto avevo convinto nuovi imprenditori di aziende grandi liguri anche non liguri nazionali e internazionali
A far parte di questo a a partecipare a questo tentativo tentativo l'abbiamo fatto e a maggio abbiamo diffuso ventisette mila cinquecento copie alla settima al giorno in più
Per una media di diciannove mila copie al giorno tutte pagate dagli imprenditori che partecipavano e diffuso qui in tantissime scuole della Liguria
Il giornale dalle elementari ai licei
L'iniziativa è diventato una cosa ancora più seria con l'inizio del nuovo anno scolastico perché la cosa
Come dire ha entusiasmato tutti i giornalisti del Secolo decimo nono per il tipo di rapporto che si stabiliva gli imprenditori che per la prima volta potevano entrare nelle scuole a parlare della loro professionalità del per loro lavoro del loro prodotto non in termini pubblicitari ma per spiegare come si fa una cosa qual è
Tipo di produzione che cioè in ogni azienda anche per parlare di quello che può essere lo sbocco per professionale per giovane che poi esce dalla scuola
E adesso è diventata un'iniziativa molto importante con quattordici aziende che partecipano e partecipa anche l'università
E l'Università di del rettore Pontremoli è stato molto sensibile aderito subito all'iniziativa perché l'università all'esigenza di spiegare a chi deve iscriversi deve fare la pre iscrizione nell'ultimo anno
La prescrizione all'università cosa è l'università che cos'è la riforma universitaria cosa sono le facoltà che tipo di sbocchi professionali avranno gli studenti quando usciranno le dice
Vi do alcuni dati adesso l'ampiezza
Di questa iniziativa e
Diffondiamo all'incirca otto mila copie sta una media di quattro mila e ottocento al giorno settecento classi dalle elementari ai licei tutta la Liguria tre cento istituti della Liguria per un periodo copre tutto l'anno scolastico fino a giugno
Delle aziende vi ho parlato che vanno da ieri all'automazione Lalli l'alimentazione la distribuzione dell'acqua le centrali del latte l'autostrada e l'Università di Genova
Abbiamo organizzato ottanta incontri tematici con le aziende e gli studenti cominciamo da lunedì ogni gli studenti scelgono il tema che vogliono affrontare con quale azienda lo vogliono affrontare
E agli incontri partecipano anche i giornalisti noi dedichiamo una pagina al giorno
Alla scuola e a tutti i suoi colpi sui problemi c'è uno spazio che viene riservata agli insegnanti per parlare dei loro problemi professionali e quindi anche sindacali
Il racconto degli incontri non viene fatto solo dai giornalisti ma lo fanno in prima persona gli imprenditori lo fanno soprattutto gli studenti che scrivono degli articoli per il giornale che poi vengono pubblicati su i problemi che riguardano la scuola e sulle impressione che aveva avuto da questo confronto con il mondo del lavoro
Si è creato in pratica una rete tra studenti insegnanti imprenditori giornalisti che hanno un
Che hanno stabilito un contatto quotidiano con noi col giornale
E con l'imprenditoria
Qual è la cosa più importante la cosa più importante che il giornale non viene solo letto così articoli
In ordine sparso ma addirittura in alcune scuole sono stati assegnati dei settori ci sono dei gli studenti che lavorano su gli spettacoli altri che lavorano sull'economia
E poi fanno delle relazioni che discutono assieme ai professori
Noi abbiamo anche sollecitato assieme all'università
Di fare un archivio nazionale dei giornalini scolastici perché la cosa che impressiona di più
Stando fuori dal giornale non conoscendo bene la realtà della scuola quando entri dentro ti accorgevi questi ragazzi sono bravissimi dalle elementari fino a dice in modo diverso naturalmente ma fanno dei giornalini che sono fatti bene
Lo dico con l'occhio del professionista come se fossero dei giornalisti fatti con gusto le foto scelte bene i temi scelti altrettanto bene e ed è una cosa uno sforzo che fanno all'interno dei degli i loro istituti
Più che lodevole direi una cosa estremamente interessante
Poi naturalmente
Quest'accordo con l'Università di cui ho parlato importante proprio perché apre il nuovo mondo a agli studenti ma importante soprattutto per noi
Perché noi abbiamo come giornalisti un problema fondamentale che il problema del linguaggio
Quante volte ci siamo sentiti dire quando parliamo di economia o di politica di anche di sport che i nostri resoconti sono troppo tecnici che non sono adatti
Che non sono compresi da una larga fetta dei lettori
Io credo che l'impatto con il modo della scuola sia importante per questo lo dissi ai miei colleghi prima di andarci che avevano qualche perplessità
Che subito fugata dopo lei prime i primi incontri
Ricordatevi che gli studenti gli faranno le pulci sugli articoli che scrivete sui attivi coliche leggono dirigono cosa vuol dire questa frase che cosa vuol dire questo termine ed è puntualmente avvenuto quindi per noi direi che così una occasione per riflettere su come scriviamo e su come invece dovremmo scrivere per essere capiti da tutti quindi diciamo che è un confronto
Virtuoso fatto o di impegno di intensità soprattutto di convenienze di in senso positivo e di che ha effetti positivi un po'su tutti quanti quelli che partecipano e poi quello che diceva prima la signora Di Mauro
La vicenda la storia dell'articolo che viene scelto come tema all'esame di Stato
Come sapete tutti l'anno scorso furono pochi quelli che scelsero
L'articolo come tema di maturità perché gli studenti non sanno come si fa un articolo e tanto meno lo sanno i professori
Non sanno giudicare se l'articolo è fatto bene cono questa nostra iniziativa consente anche di superare questo ostacolo nel senso che ne facciamo dei seminari con gli insegnanti
Per far capire come sono si devono fare gli articoli qual è la struttura dell'articolo come si deve impostare come si deve sviluppare come si deve chiudere un articolo
Scusate e la stessa cosa con gli studenti addirittura ci siamo messi d'accordo con alcuni insegnanti di fare il tema il compito in classe come si suol dire di fare un articolo di assegnare
Come compito un articolo e poi lo correggiamo insieme in modo tale da vedere quali sono agli errori di impostazione perché c'è la tendenza dello studente per esempio a esprimere delle opinioni
Mentre sta intervistando o un signore un interlocutore un imprenditore un politico un professore di dire la sua invece quando si fa un resoconto dovrebbe essere oggettivo un po'più neutro
Tutte queste cose ci hanno fatto scoprire veramente un mondo che confesso non conosceva mono conoscevamo per la nostra superficialità evidentemente perché il rapporto con la scuola è sempre stato come diceva la signora Di Mauro un rapporto difficile anzi direi non c'era rapporto è una cosa vista da fuori vista da lontano mai
Una riflessione profonda su quello che questa parte importante della nostra società io credo che abbiamo iniziato un periodo veramente positivo positivo per tutti finalmente possiamo occuparci per la scuola e dare un contributo anche noi alla scuola materna amo soprattutto un contributo in termini di visibilità perché io credo che noi genitori quando con il nostro lavoro che molto impegnativo non riusciamo mai a seguire i figli con con molta attenzione allora forse attraverso il giornale e i genitori scopriranno che i figli
Come si dice usando luogo comune spesso non sono così indifferente rispetto ai problemi della società alle questioni addirittura di politica estera tanti ragazzi soprattutto quelli dei licei ci pongono domande su temi di politica estera
Verso i quali mostrano una grande operazione andrà una grande attenzione un grande interesse c'è anche i genitori scopriranno che i loro figli hanno una grande sensibilità questi temi della realtà esterna che non sono così frivoli come qualcuno superficialmente potrebbe pensare allora questa iniziativa porta allo scoperto una realtà che è stata sempre giudicata con molto pregiudizio senza conoscerlo a fondo
è giusto rivalutare anche il ruolo degli insegnanti di cui abbiamo parlato male per tanto tempo non tutti naturalmente fanno bene il loro mestiere ma direi che anche non tutti fanno bene se i giornalisti né oppure dei politici e dei professori universitari
Noi abbiamo sempre giudicato questo mondo con molta severità
Vi dico che
Dalla nostra esperienza ne esce una realtà profondamente diversa molto positiva che ha voglia di fare delle cose che ha voglia di mostrare le cose che fa l'esterno
E che ha stabilito un rapporto almeno con il nostro giornale ha genera in tutta la Liguria c'è un rapporto di grande intensità un rapporto molto positivo io credo che tutti i giornali debbano fare
Questa esperienza perché non è solo un vantaggio il fatto di vendere più copie
E che e quella è una cosa importante ma secondo me o l'investimento sul futuro vogliamo che i giovani leggano i giornali non guardino solo la televisione allora se vogliamo che legano i giornali dobbiamo fargli capire come sono fatti i giornali
Come si scelgono le notizie quali valutazione si fanno e non è vero che le frivolezze piacciono i giovani perché mi ricordo una ragazza al liceo mi ha detto come mai avete messo in prima pagina questa storia d'amore e adesso mi ricordo trattori
è un attore un'attrice che era nato esploso pochi giorni prima era finito su tutti i giornali italiani ma chi se ne frega ma parlate di cose serie ecco questo è il segnale che arriva dalla scuola grazie
Io adesso darei subito la parola al ministro De Mauro anche perché poi all'impegno a Roma e purtroppo fantasma
Comunque sia
Molte grazie vi ringrazio vi chiedo subito scusa io
Posso praticamente solo saluta dire sono è tutto qui sarei stato volentieri per almeno un paio d'ore qui ma questo alle cinque venticinque mezzo nel pomeriggio
E quindi a questo punto mi difficile
Non partire non limitare via e non limitarmi saluta però alcune cose permettetemi di dirle per lo meno di arricchire il saluto con qualche Fiore collaterali
Il direttore adoperato prima un'immagine che da qualche tempo da parecchi anni ricorre quella di circoli virtuosi
Poi adoperato l'immagine più interessante perché in un circolo si apre e si chiude e poi rischia di restare lì fare adoperato l'immagine re
Io vorrei rifarmi a questa seconda immagine re
Per ragionarci un momentino
Entrando mosto l'argomento
Una rete fatta di molti
Se no la rete non c'è
Invece per il circo basterebbe filetto so purché si attorciglia su se stesso una rete fatta in molti figli e mi pare che nel vostro lavoro nel nostro lavoro se posso permettermi di dire
Ciro parecchi figli che si incontra un primo Fido
è un filo antico
E il filo che potrei intitolare a Gianni Rodari
Ha una sua bellissima poesia pedagogica come spesso nel sottofondo sono tante questi Gianni Rodari che piacciono continua a crescere molto i ragazzi
L'inizio e poi il refrain di questa Poesie c'è una scuola grande quanto il mondo
Rodari voleva dirci quello che come fatica stiamo cercando di non solo di dire ma di realizzare e c'è una scuola che sappia aprirsi
Alle esperienze collaterali alla scuola una scuola che non guardi solo se stessa ma nel suo lavoro didattico ordinario come lavoro didattico ordinario perciò far lezione nel suo fare apprendimento
Sappia coinvolgersi nell'esperienza intanto l'esperienza troppi immediatamente intorno
C'entra questo col giornale
Gli ammine come si dice in buon italiano diamine seicento
C'entra perché voi ricordate che un detto non scritto di un grande filosofo ma un detto del tutto è registrato che la lettura giornale la
Preghiera dell'arco
Cioè e il modo con cui al di fuori delle nostre confessioni religiose dove pregando cd aiutiamo e il modo la lettura del giornale per orientare per raccapezzarsi dice
Tedesco molto popolare questo filosofo per raccapezzarsi nel mondo
Lo trovate nella collezione di detti di che il inutile cercarlo come qualcuno in passato ha fatto negli scritti perché non c'è cioè in una collezione di detti memorabili di conversazione
E
Dunque il giornale come
Modo per raccapezzarsi nel mondo
La scuola su questa linea
Anche se avuto difficoltà non poteva non e non può non incontrare la lettura del giornale
E la ricezione dell'informazione giornale ormai non è più solo
Ricezione dell'informazione attraverso tutti i canali che citando informazione è un lavoro della scuola è
Fare propria questa informazione
E in per fare imparare a imparare una cosa molto difficile l'utilizzazione di questa informazione la critica la critica nel senso più alto del termine di questa informazione la sistematizzazione critica di ciò che l'informazione
Questo è importante per la scuola
Ma come giustamente il direttore cioè ricordato nel momento in cui noi riusciamo a produrre questo atteggiamento di ricezione critica nella scuola nello stesso momento questo ha dei contraccolpi
Inevitabili di messa indiscusso delle modalità con cui l'informazione viene fatta nel paese in cui ci troviamo
E questo il secondo figlio
Un secondo filo o terzo se volete importante del nostro disco io non voglio qui riprendere discussione miglia e polemiche sulla qualità del nostro sistema complessivo dell'informazione
Però con un po'di tigna torno a chiedere a suppongo molte persone che esercitano il mestiere di giornalista
Chiedendo scusa se mi permetto così una qualche familiarità per ragioni di famiglia di fratelli e di figli che fanno il vostro mestiere beh dico ma vogliamo porci lo ripropongo ma non è la prima volta con questo privilegio vogliamo porci il problema del perché
I dati dello prima estensiva
Indagine sulla stampa italiana che io conosca stizzito completa quella di Ignazio Weiss del mille novecentocinquantasei i dati di percentuale
Di persone che compra un giornale e di percentuale un po'più alta per fortuna persone grazie alle napoletana
Di persone che non leggono
Perché tutti sanno che il giornale più letto in Italia è il mattino Ca'una tiratura molto più bassa
è il carrello si perché una copia fa il giro dei Quartieri Spagnoli veletta rigorosamente attenta mente insomma però è una se posso dirle che tanti anni fa nel convegno del servizio opinioni della RAI due persone una molto illustre una ahimè ora qualche volta sulle pagine dei giornali cioè Umberto Eco e io abbiamo fatto una pessima figura
Perché vedendo la statistica dei più letti abbiamo trovato in cima prima dell'Unità prima del Corriere prima della stampa Repubblica non c'era ancora
Il Mattino di Napoli e sottolineando eravamo giovani da fare ma copia Martino tacciono sbaglia insomma no abbiamo così tutti e due in duetto e il paziente direttore d'allora il servizio opinioni ci ha detto
Studiate meglio la questione le copie vendute sono effettivamente poche ma va moltiplicato non per due virgola cinque per tre ma Fattore gigantesco dodici quindici
Io ricettori effettivi sono
Torno alla questione ma
Credo tuttora credo tuttora credo tutto
Allora
Perché i dati percentuali di copie vendute dico che l'ente Ignazio RAI sono le percentuali che con piccoli piccole oscillazioni in su e in giù sono rimaste immutate
In un Paese che neanche alla lontana per il bene per il male rassomiglia a quello del mille novecento ci
Sono cresciuti tante sono cresciuti tanti fattori
Il reddito
La scolarità
Quando Ignazio maestra cioè la sua indagine ricordiamocelo perché questo per carità di patria lo mettiamo il cinquantanove virgola due per cento della popolazione ultra quattordicenne era privo di ogni titolo di scuola scuola elementare compresa
E buon terzo di questo si dichiarava spontaneamente analfabeta completo
Ora
Questo non è più così
Dobbiamo filo scuola
La scuola portavoce oggi quel senza cinquantanove sessanta per cento è diventato sette otto per cento ora vedremo al prossimo censimento probabilmente avremmo un dato ancora più basso
La scuola apposta elementare come non bisogna stancarsi di ricordare ma poste elementare accoglieva mi pare l'undici per cento delle leve giovani
Chi arrivava alla licenza elementare era già un privilegiato l'undici per cento proseguiva
Oggi voi sapete che arrivano più o meno quasi tutti alla licenza media dell'obbligo e settantacinque per cento delle ragazze e ragazzi arriva alla scuola media al diplomati superiore diploma dell'esame
Quindi cambiato questo è cambiato un indicatore particolare camion reddito cambia dalla scolarità e cambiato l'indicatore prossimo
Nonostante i vari degli editori
Di libri
Le le l'espansione degli la crescita degli indici di lettura tra classi anziane Basile Giovanni in dubbio ce sta
Pregiamo molti più libri pochi ci si lamenta ma certo molti di più di quanti non è leggerissimo mediamente nel cinquantacinque
Domando
E occorre fare il giornalista per poter dire domanda da rivolgere otto criticamente ammette
Non lo fate
Ho lavorato molto per giornali passato faccio quindi a chi professionalmente
Fa questo mestiere domanda come mai l'indicatore lettura di giornali è rimasto statico
C'è qualcosa che non funziona
Attenzione la prima più facile risposta che sappiamo falsa
Dalle statistiche comparative internazionali e e ma c'è la televisione ma c'è in tutto il mondo
Perché in altri Paesi l'espansione degli ascolti televisivi e delle tecnologie altre d'informazione segna un aumento del rapporto con la carta stampata e con i giornali fa da battistrada
Per così dire
In Italia no
L'ordine dei giornalisti
Non vuole chiedersi una volta tanto
Non invitare il ministro mentre fugge ma aprire con se stesso e a porte chiuse
Una discussione sul perché questa staticità
Ma certo
Alcuni perché forse potrebbero esserci segnalati dalla allargamento di esperienze come quella del secolo diciannovesimo o quelle del Giornale di Sicilia all'estremo opposto e dall'altra parte del Tirreno cioè forse anche del mattino non vorrei togliere non ricordo quelle che con cui oppure e o la nazione cioè tra apertura del giornale al rapporto con le scuole in vario modo voi state battendo una strada estremo interesse mi pare che il Giornale di Sicilia battano altra strada quella della chiamata a collaborare alcune pagine
Degli studi sistematicamente pagine di cronaca di domande
Al colto e all'entità alla classe politica per esempio gli amministratori domande circostanziata non a Schio ma domande circostanziate che esigono una risposta altrettanto circostanziata è una discussione
Insomma le vie possono essere diverse per attivare questo rapporto
Dietro questo rapporto a un certo punto
Ho seguito di questo rapporto possono nascere anche le determinazioni di qualche perché
Nella staticità degli indici di lettura nel nostro Paese di lettura di quotidiani nel nostro Paese
Lascio a voi le ipotesi le interpretazioni io
Non
Ne ho mancato di private diciamo anche se qualche volta qualche cosa mi è capitato di fare in pubblico perché ricorre in questi giorni ricorso un
Drammatico
Anniversario
L'assassino comunque sia avvenuto di Pier Paolo Pasolini
Tanti anni fa mi è accaduto di fare un lavoro sistematico su stampa e Pasolini sono un centinaio di pagine
Seppellite un volume ormai remoto di Garzanti curato da Laura Betti
E devo dire che forse qualcuno dei perché
L'ultimo dopo più drammatico di quello che la
All'una genovese segnalava si trova lì dentro
Perché Pier Paolo Pasolini a memoria comune voglio richiamarlo a subito quattro processi all'anno dal mille novecentocinquantasei alla morte
Questo dato preciso che non si ricorda una media di quattro alla lo sapeva no che lo ricordo io buona è tutt'da tutti questi processi uscito Asso
Quasi tutti questi processi sono cominciati con un articolo di prima pagina di qualche giornale in cui lo svergogna nato veniva accusato delle cose più turchi
Qui la pedofilia era la cosa più ammenda tutti questi articoli si sono rivelatisi falsi tutti hanno dato luogo se volete andatevi a vedere la triste documentazione a campagne per giorni e giorni
C'è un giornale partiva partivano tutti
Quello forse un modo di fare giornalismo sulla pelle delle persone che viene fatto probabilmente con la convinzione che faccia notizia
E aiuta solo a distruggere
E non porta una copia in più
Ma
Ripeto questo è solo un segmento di
Discorso da fare sui perché
Portare il giornale la scuola può voler dire
Attraverso il tempo ma già mi pare che qualche segnale ci sia mettere in discussione la qualità
E la tessitura
Dell'informazione giornalistica non c'è dubbio che il rapporto per noi è stato per per noi dico mondo della scuola è stato prezioso quest'anno di tutte le esperienze di quest'anno di lavoro di cui qui poi Fini parlerà di lavoro e di collaborazione tra insegnanti e giornalisti per capire
Capire prima segnati e far capire agli alunni cosa significa
Costruire un buon pezzo
Giornalistico
Benissimo
Benissimo credo spero che però la discussione nasca
E che un buon numero di studentesse di studenti imparino anche in quest'occasione come in tutte le altre molto difficile
Sarà molto che è un pezzo di riforma encicliche si avvia
Imparino a fare domande a dire ma perché le tecniche che ci spiegate così bene
Non sono applicate altrettanto bene per giornali come scrive e questo potrebbe essere un buon avvio di discussione un filo
Che si salda imporre
Ma
Ma soprattutto e prezioso
Per il mondo della scuola capire attraverso il rapporto con i giornalisti ad attraverso il rapporto con voi attraverso il rapporto con i giornali quello che da tanti anni e con l'altro figlio
Abbiamo cercato di dire
Prima in circoli ristretti specialistici di persone che si ricordavano vecchi libri poi la cosa sia andata allargando
Che una una lingua una lingua storico naturale italiano è una lingua fatta per essere usata in modi diversi a seconda della diversità degli interlocutori degli spazi disponibili del tempo disponibile
Quindi uno strumento flessibile che non ammette che tradito nella sua logica se non siamo in un solo modo o presumiamo che ci sia un solo modo un modo migliore in assoluto di usati chiuso in modo diverso come sappiamo
Dal dall'esperienza umana se parliamo faccia a faccia con una persona oppure al telefono se scriviamo un biglietto di ringraziamento a un amico oppure scriviamo un'epigrafe
Per onorare un illustre persona scriviamo un saggio scriviamo un articolo di giornale scriviamo un articolo di rivista specialistica beh questo comporta scelte di vocabolario di sintassi
E nel parlato di tono di voce completamente diverse da un caso all'altro
La la la bontà
Si misura
Non è delle varietà di uso della lingua
Questo filo per tanti anni si è scontrato contro una pratica di scrittura rara eccezionale
E ma anche e cioè con la pratica del tema
Come unica del tema di così come unica forma di scrittura
Cioè una scuola ampia quanto il mondo Gianni Rodari commenta
Per chi perché ecco per dire che cosa chi lo devo commentare
A alla Federazione nazionale la stampa riunita un certo giorno a Gubbio pure
Devo scrivere un'altra poi sia perché perché équipe mi chiedete di fare questo tema chi deve leggere le poche erette un misere cose che io sono in grado di dire su questo verso i radar
Dopo molti anni finalmente qualche ministro della pubblica istruzione comincia ad avere dei dubbi
Onore al merito Franca Falcucci
Che in una pubblica riunione ebbe a dire a uno di noi
Professore sono stato a una riunione quando cominciarono le prime riunioni dei ministri dell'Istruzione l'Unione europea
Comunità europea professore sono stato sostare a Parigi e ho cercato di spiegargli che cosa intendevamo noi Conte ma non sono riuscito a farmi capire ne sono in Europa conosce questo questa istituzione classica della nostra tradizione
Non solo della scuola
Solo nella scuola raccontato tante volte scusate farò tardi
L'appuntamento romano non importa raccontato tante volte la storia sapete come da guida cioè mi correggo come da portatore si diventa guida alpina
Voi immaginate Patricia a parete fammi vedere il cliente come lo porti su fammi vedere come Sheva mi vedere come sa insegnare a sciare no la prova cardine un tema e il tema è normalmente un tema siccome sono valligiani degli onesti di un attimo teme sempre lo stesso non se lo copiano il tema è di solito le mie montagne allora accade che
Ebbene dopo una giornata e dopo mesi in cui sento dire ma il mio bambino iscritto in seconda elementare
Quindi allora la sua vita funzionare così il mio bambino era al terzo anno il mio ragazzo è al terzo anno di media superiore allora prima bisogna che la scuola sia così fatemi dire che i miei figli
Tanti anni fa ora grandi grossi vaccinati
Hanno avuto una straordinaria
Un sono straordinario maestro di sci che si chiamava Albino R. puntato è morto adesso il seppellito in un paesino della Val Gardena questo era uno straordinario maestro di sci acchiappava questi ragazzini che neanche stavano in piedi non sugli sci ma da fermi
Insegnava a sciare conosceva le Dolomiti come nessuno conosceva tutti i percorsi portava clienti sul presidente lasciati era portato e morto senza avere la soddisfazione di riuscire a scrivere il due parole sensate sotto il titolo le mie montagne perché scendeva a valle di isolette battaglia e veniva bocciato clamorosamente
Quindi non è è
La scuola lascia il segno in tutti i modi
Profondamente
Specie si è fatta male diciamo
E cerca fama noi no no non non osiamo dire il Presidente della Repubblica va
Da qualche parte
Sappiamo Totti sappiamo che il presidente era pubblica si reca
Ma perché si reca va camminare come noi
Va cos'è questo si reca e più nobile e non si sa però tutti noi abbiamo avuto incontrato abbia avuto la ventura di incontrare il professore che nel tema
Già quando abbiamo detto qualcosa del genere
Achille va no Achille si reca la killer su fino al presidente pubblica le persone si reca nel non va
Si sono portati dai giocano portare sa si è portato
L'elicottero si è portato come si è portato allora possiamo fare il catalogo noi colti occorre l'obbligo corre l'obbligo possiamo fare l'elenco delle correzioni di parole
Che sono in Dante che sono in Manzoni che sono in Benedetto Croce e che vengono tabù Hate respinte censurate dalla
Soda dal super ego tematico linguistico che abbiamo acquisito noi che siamo passati attraverso la scuola credo tutti noi tranne i giovani per fortuna allora
Lunga battaglia per spiegare che si poteva
Chi si potrà anche dire che il presidente Repubblica va da qualche parte
Lunga battaglia per dire che la lingua è una ricchezza che consente sterminata che consente diversi usi qualche ministro della pubblica istruzione a mia memoria Franca Falcucci verticale
Ha detto beh forse c'è del vero nel fatto che una stranezza questo tema
Però poi fu prontamente eliminata dalla scena ministeriale
E sono passati parecchi anni prima che un altro ministro Luigi Berlinguer raccogliesse questo appello che veniva da lontano a considerare elemento di controllo serio della capacità di controllo della scrittura una varietà una tipologia finisce così
Una così avete detto mi pare una tipologia di prove differenziate di prove di scrittura che possono orientarsi in senso diverso
Dal saggio breve argomentato documentato sulla base dei documenti forniti all'articolo di giornale sugli stessi materiali il taglio completamente diverso non devo dirlo a dei giornalisti
Forse lo devo dire di più a degli accademici perché qualche accademico all'inizio si realizza e lato viceré che differenza c'è tra saggio breve e articolo di giornale caspita
Veniva voglia di dirgli beh evidentemente i tuoi saggi brevi sono scritti con un articolo di giornale così insomma non tirato via ma senza la documentazione del sostegno delle argomentazioni che il saggio dovrebbe normalmente richiede quindi varietà di tipologie di prova ecco un altro figlio che porta a dire facciamo articoli di giornale
Come prova
Questo è per noi un elemento importante educare ragazze e ragazzi alla coscienza la consapevolezza di questa varietà DTP testuali dentro cui c'è l'articolo di giornale dentro cui c'è l'occasione di stabilire con voi un rapporto e questo è un altro elemento di Rete molto importante aggiungo
Una notizia noi stiamo
Stamattina successo un'altra cosa
Passerà sotto silenzio o forse no secco Al Khalifa buona
La raccoglie e passata la il decreto istitutivo
Il decreto che trasforma la biblioteca di documentazione pedagogica BTP così si chiamava tra gli addetti ai lavori in Istituto nazionale di documentazione e di ricerca educativa
La biblioteca ora istituto sta ha fatto un lavoro enorme in questi anni di raccolta di esperienze di esperienze concrete
Qualcuno ha detto che queste riforme sono astratte
Insomma la biblioteca di documentazione offre agli insegnanti collegati in Rete tutte le scuole ormai sono in Rete e anche tanti insegnanti per conto loro per fortuna commemorativo
Offre la documentazione delle esperienze migliori compiute nelle scuole italiane e anche di scuole straniere
E
Un dato interessante molto caro segnalato da Luciana Di Mauro in qualche comunicato di qualche mese fa e che nei primi quattro mesi dell'anno gli accessi sono stati tre due milioni sei mesi in sei mesi due milioni di accessi generalmente collocati collocati questi accessi tra le venti e le ventidue ventitré di sera quando questi insegnanti ignoranti
Sommare Iris praticati
Stanno a casa e si collegano per un'ora per due a selezionare le
Ho capito che non si può scritte era ironico quello era no no chiedo scusa
Al ministro ha detto gli insegnanti
L'ho detto ma con ironia va bene
Sotto il io ero bene stanno lì e studia
Quello che fanno il meglio dei loro quelli su quello che fa il meglio dei loro colleghi
Allora con la con questo istituto che ora dobbiamo abituarci a chiamare in modo con un'altra sigla indire questa è l'acronimo
Non è granché non è un grande cronico BDP però neanche sarà peyote eversivo di farlo o no insomma
Quindi resta
Avviando stiamo avviando nell'indire la raccolta sistematica di quello che pensiamo
Forse nei prossimi di nelle prossime settimane richiamare biblioteca dei ragazzi
Ed è l'erede
Venti sempre questo aspetto lo statuto dello Statuto delle studentesse ed Edison
Quello che ha varato tre anni fa il ministero allora questa biblioteca raccoglierà sistematicamente
Se ce la facciamo dipende dalla dis dalla disponibilità di memoria raccoglierà
Tutto lo sterminato mare di produzione infantile giovanile di produzione scritta non scolastica
Infantile e giovanile
Racconti poesie
Novelle storie di famiglia trascende di memorie
Giornali
E questo è un altro filo che
Viene aggiungersi
Loggia evocato quindi vediamo coi di coordinarci in Toscana fanno già qualcosa in questa direzione si tratta di mettere in rete in questo senso
Nuovo del termine queste cose questa documentazione che attraverso gli anni può diventare preziosa e che viene da un filo lontano
Una libraia romana che poi ha avuto altri e più alti incarichi editoriali ma poi è tornata a fare la libraia e che si chiama Gina Bellotto tanti anni fa quando lavorava alla libreria dell'oca
In via dell'Oca a Roma
Travolse convinse alcuni dei nuovi organizzare una prima mostra di materiali e di giornali nei giornali
Prodotti da ragazzine ragazzi nel mille novecentosettantatré avvenivano ecco un'esperienza incredibile quel materiale è rimasto a casa mia io spero prima di prima o poi alienarlo diciamo perché ciò cose notevoli anche autografi don Lorenzo Milani
Riscritture di giornali critica feroce come sapete della tessitura l'informazione giornalistica manoscritte ha margini copie di quotidiani vari
E Parma poi materiale di ragazze e ragazzi che vanno a costituire la rete o sì ragione
Pessimo ministro come credete che non sa neanche controllare i suoi tempi ma mi fa piacere stare con giornalisti a discutere il giornalismo di scuola due temi essenziali ecco quindi ma cosa forse potremmo
Già sviluppa tirando via come i ragni questo filo cercare di fare insieme cioè portare tutta la raccolta di materiali prodotti da ragazzi
E culti natura non strettamente scolastica no il compito insomma portarli nella biblioteca come fonte di documentazione attraverso il tempo
Fondamentale per capire tante cose
Tel aiutarci a capire tante cose di come evolve realmente e non secondo stereotipi il mondo del gioco
Io ho tradito
Le mie promesse vi chiedo scusa sono stato a lungo spero di avervi annoiato troppo scappo via in modo maleducati Simo senza sentire
Il resto nella tavola rotonda ma spero poi di poter avere registrazioni reazioni
Tesoro sapete che con oggi comincia a questo processo di messa in discussione dei modi tradizionali fare scuola e dell'orientamento
Sto secondo linee che vanno poi discussa dal Parlamento anzitutto delle linee di un rinnovamento sostanziale della scuola che però raccoglie molti dei fili forse tutti i fini più importanti che stasera
Abbiamo cercato di annodare
Infermieristico devo dire ministero
Che può essere interessante raccogliere negli stiamo per distribuire un questionario sapete che il G otto si svolgerà a Genova nel luglio prossimo anno abbiamo deciso di fare un questionario di darlo agli scooter gli studenti dal della scuola media e dei licei
E poi avremo le risposte credo che sia una documentazione interessante nessun vertice così importante capire cosa pensano i giovani di un avvenimento di questo tipo che sembra così blindato dal di fuori di qualsiasi percezione poi potremmo provare a aiutarvi
Non so se Luciana qui corregga
Potremmo provare aiutarvi mettendo in Rete provocatoriamente la domanda pubblici differenziati capi di istituto
Docenti di varie materia studenti di vario livello la semplice domanda ci dite che cos'è il G otto raccogliendo le risposte e dandogli una base campionaria per inquadrare quelle che avrete a Genova saranno certamente migliore della media grazie
Io devo chiedere il bagno ma lei Gaza ventiquattro ore Marco Lodoli perché portato io sono legata diciamo al ministro a pedali tecniche anche perché altrimenti non passa stanziati dall'onda nera è arrivato
Grazie
Se non ci sono
Allora il ministro De Mauro ha sollevato una questione che chiama direttamente in causa direi il presidente dell'ordine dei giornalisti osservando appunto
Che c'è un problema di indici di lettura che a suo avviso sarebbe dettato da una cattiva qualità dei giornali
E probabilmente questo in qualche modo riguarda anche la scarsa lettura che finora c'è stata dei quotidiani nelle scuole da parte degli studenti e io aggiungerei perché lo segue in particolar modo probabilmente anche da parte della degli insegnanti dei di chi nella scuola lavora e allora mi sembra scappa spontaneo chiedergli una risposta a questa osservazione del ministro
Che si basa su dati di fatto che però probabilmente va vista anche in un contesto più complessa pre
Briscola rompono in piedi
Grazie Ludovico
Rari i ringraziamenti ma dovuti alla Segrave relaziona stampa al collega Serventi Longhi per questa iniziativa dalla Fnsi
Davvero importante su questi temi quindi davvero così come l'ospitalità la somma stampa abruzzese scusate per un umbra il collega così Arcuri che grazie
Ma il ministro ha usato l'espressione che
Io non leggevo da anni e non non ascoltavo danni
Il ministro la cui cultura a tutti è nota
Detto ma ha usato un'espressione Tilo che si un tiro che si a torce sì attor cioè su se stesso bellissimo
E vorrei dire visto che il ministero non c'è magari di fargli giungeva la registrazione
Che qualche giorno fa nel portare il saluto dall'ordine ha i cinquecento circa quattrocentonovantotto
Praticanti che sostenevano gli esami per scritti per diventare professionisti all'Ergife
Io ho raccomandato
Di non apostrofare un
Che già più volte in precedenti sessioni tanti apostrofava un con l'apostrofo
Quale forza di V. giustifico un po'senza vostro o con la forza
E quando loro han detto immaginava di sguardi che ma e sette matto dico no
Di pre vitree vengo perché già è accaduto più e più volte
E io ringrazio il ministro per la sua sapidità di linguista di uomo di grande cultura per aver sottolineato che la lingua italiana e
Una lingua che ha un dizionario ricco
Ma che noi crediamo molto spesso in pochi aggettivi uno dei quali per me
Lo ha Borro
è l'aggettivo inquietante io sono incline tanto da quanto si usa l'aggettivo inquietante
Quasi che il vocabolario non esistesse ecco il rapporto fra la scuola dalle elementari
In poi
E noi giornalisti talvolta purtroppo sempre più spesso siamo vittime
Di una somma non conoscenza adeguata di un vocabolario ricco
Lo si vede da come facciamo i nostri giornali
Il direttore
Di Rosa sa come la penso io so quanto lui è bravo
Allora il rapporto fra scuola e giornalismo
è un rapporto che certamente deve crescere all'insegna di due fattori importanti
Che sono la qualità dell'insegnamento è ovvio
Ma sono anche quindi è nella qualità del dell'insegnamento collegata in maniera imprescindibile così deve diventare alla tecnologia
All'informatica
Alla possibilità di utilizzare in ogni scuola di questo Paese il computer
Ha la possibilità di far comprendere subito dalle scuole elementari ai bambini l'inglese
Altrimenti noi saremo condannati al sottosviluppo per tanti e allo sviluppo splendido per qualcuno e non mi sta bene
Perché di questo qualcuno qualcuno vuole fare il giornalista
Il ministro ha chiesto che ringrazio di governo ricordato ho preso l'appunto
Perché l'ordine dei giornalisti
Non si interroga su questa staticità che c'è
Accanto a me c'è il collega Vittorio Roidi collega amabile Amato è già precedendo la relazione tra la stampa italiana quindi editorialista importante di importanti riviste e giornali
Docente alla scuola di Urbino così come il direttore con Urbino il collega Silvano Rizza che ne direttore Cosimo come il collega rito riferito di Fosco di Perugia come altri colleghi l'ordine oggi è qui con il collega De Vito il segretario tanti colleghi Ambrosino e così via
Noi siamo qua per capire per ulteriormente approfondire ma per spiegarci
Scusate se parlo un po'così perché una piccola Parisi facciano la sto superando quindi
Qual è il problema di fondo il problema di fondo è che dobbiamo chiederci noi giornalisti se le strutture della nostra categoria per prima cosa funzionano
Altrimenti ci prendiamo in giro e finiamo per prendere in giro la nostra categoria e quindi coloro che ci ascoltano
E quindi i nostri elettori e quindi nostro tempo
L'organismo ordine
Cari colleghi docenti che stiate qua non funziona come dovrebbe
Giacché ad un Consiglio nazionale di cento sette giornalisti
Professionisti e pubblicisti
Corrispondono volontariato che non può of più funzionare
Corrispondono lunghi dibattiti su una tecnicità una burocrati cita che ci impedisce di parlare dei temi veri della categoria
E quindi impieghiamo il tempo dei nostri lavori ad adempiere alla legge del sessantatré già obsoleta superata vecchia stantia per cui ho detto lo ribadisco qua non scherzo
Come per una bomba pensare
Che per me se non cambia rapidamente ma molto presto la legge attuale dell'ordine dei giornalisti è veramente meglio abolire l'ordine dei giornalisti perché così com'è non funziona fra burocrazia e chiacchiere
Noi non stiamo affrontando non siamo in grado di affrontare ciò che oggi la realtà ci chiede che il ministro ha ben osservato parlare della professione di come si svolge il collegamento che deve esistere con la scuola il rapporto con una con un futuro che già esiste
E che ci porta a vendere nel nostro Paese meno di sei milioni di copie al giorno e che ci porta perché c'è stato di recente come me
A comprendere che in Svezia su otto milioni di abitanti si vendono ogni giorno cinque milioni di copie di giornali
E vi accolgono dicendo benvenuto in Svezia noi siamo lettori di giornale caro professore Mario Morcellini perché arriverò latte in positivo
E dobbiamo dircele queste cose perché ipocrisie non mi è mai piaciuta
E quando ultimo segnale al Parlamento questo attuale senza alcun tipo di distinzione destra sinistra centravanti mi interessa poco
Armani ma è stato un apre una pre Clara attenzione verso i signori preclari giornalisti in negativo
Non è possibile che questo Parlamento serali di così rapidamente
Noi siamo sotto osservazione
Perché non possiamo ricorrere in appello per quanto riguarda le condanne le condanne e culinarie siamo sotto scopa con tre mila cinquecento miliardi di richieste di danni ai nostri
Caro direttore Antonio Di Rosa peggio per i giornalisti
E quando si tratta di parlare della RAI e ci mettono il che nell'ordine egemoniche scompare
è che destino eh no
Non mi sta bene dicevo poco fa a Zaccaria album Roberto
E allora visti i nostri guai
Visto che i giornali ormai li facciamo tutti perché poi è impossibile che un direttore non dedichi tanto tempo l'intervista a Veltroni o a Berlusconi a Bertinotti o a Rutelli
Quindi pagine al giorno quando ieri sera da da me a Roma è venuta la presidente dell'Ordine delle assistenti degli assistenti sociali
Per un'ora e mezzo a raccontarmi che sui giornali non trova eco spazio per gli assistenti sociali che sono uno dei furti importanti di una democrazia vera io le dico che ha ragione
Perché quelle pagine non possono essere fatte perché richiedono sforzi ai signori giornalisti visto che è molto più facile telefonare al politico di turno per riempire le pagine
Facciamo l'autocritica
Il direttore di giornale l'altra parte non possono non tener conto che l'altro direttore l'altro giornale di quelli parla è uno il cane che si morde la coda ma così non va a rendere mi giornali quelle che stanno e meno male e dobbiamo parlare che sta nascendo è già in atto la rivoluzione della dell'on line
Ringrazio la Fnsi per averne parlato per parlarne in questo convegno devo ringraziare l'ordinazione dei giornalisti gli ordina regionali perché più volte ci siamo interrogati e cercheremo di interrogarci di più
Perché anche sul piano occupazionale lo dico al mio amico Paolo Serventi Longhi
E ci sono queste nuove aziende che assumono giornalisti e Biscom negli ultimi tre mesi non meno di quarantacinque assunzione di giornalisti Giovanni bravi preparati brillanti parlano lingue lavorano con contratto ora regolare regolarizzato
Tiscali Giovanni Valentini direttore editoriale ottimo Giovanni
E tanti altri riempie parliamo di tanti non è pubblicità per alcuno perché è una realtà e lo ha detto il collega Di Rosa che il suo giornale sta cominciando bene per neghittosità di molti direttori in passato
Sull'argomento a trattare i temi scolastici
Vorrei dire al ministro De Mauro che non più tardi di due anni fa presso il suo ministero ministro Berlinguer fu presentato iniziativa sarà che sono di Catania ma del giornale la mia città dell'attuale direttore della FIEG peraltro presente la Fieg Mario Ciancio
Mi aspetto pare il giornale per i ragazzi pagine intere ogni settimana sui ragazzi e non escludiamo il nostro linguaggio colleghi giornalisti
Troppo dura poco ma mi mi importa poco durare poco o molto non mi interessa ma devo dire ciò che penso
Noi scopriamo molto spesso sui nostri giornali titoli sorpresa ma sorpresa per che cosa vecchie dicono a Roma
Noi spesso rappresentiamo sui nostri giornali ciò che pensiamo che pensi la gente non rappresentiamo ciò che la gente pensa è sbagliato
Alla fine a sorpresa sorpresa dei quale sorpresa
Parlassimo di ciò che la gente dice pensa così come corretto dovrebbe essere venderemo di più
Saremmo più corretti deontologicamente
E allora
Visto che rapporto con la scuola è stato difficile
Visto che l'articolo la maturità per legge è importante e la diffidenza la Bettola professoressa Luciana Di Mauro era era reciproca
Fidiamoci meglio i ragazzi vogliono fare all'articolo e quindi quando alcuni colleghi dei nostri colleghi professionisti di valore di collegarli gli altri colleghi hanno talvolta sporadicamente perché chiamati magari
Spiegato a delle scorie più agli insegnanti come si fa un articolo meno male che sono soltanto non non tanti
A farlo perché altrimenti sarebbe un guaio
Sono molto critico
E allora noi stiamo lavorando ecco perché richiama Mario Morcellini
Con l'università
Perché cambi radicalmente all'accesso alla professione e finalmente uno con l'apostrofo che scrivono anche i magistrati avvocati ingegneri professore universitario culle con l'apostrofo
Perché questi insegnamenti divengano e qua ringrazio alcuni colleghi
Sicuramente da anni il collega Rizza collega ruvidi collega Borrello collega Agostini avere che soli vi ringrazio
Perché hanno badato volto al raccordo e al rapporto con l'università noi stiamo preparando il raccordo porno l'università grazie al professor Morcellini che è un tessitore sì che non sia torce sul filo ma che lo sviluppa
E quindi anche ad altri direttori di scuole la LUISS e tutte le altre preparando un raccordo con l'università che porti a tre anni
La nuova riforma all'università
La laurea di tre anni non lavori a breve
Ma l'autore di tre anni per adeguarci agli altri paesi della comunità dell'unione europea una volta c'è comunità economico che oggi Unione Europea
Perché lo capisco lo spirito della legge diversità la riforma immettersi prima sul mercato del lavoro così come avviene negli altri Paesi europei ma noi vogliamo anche la segretazione in più
Quindi il terzo anno dei tre dopo che si è conquistata Lauria inciso la comunicazione diventa il terzo anno più l'altro l'anno chiamiamolo fra virgolette rimaste rammarico e te non ti cacciano che sarà l'anno di formazione attraverso le scuole con l'Università quindi rafforzamento lo dico Silvano Rizza Vittorio Fiorito
Sa quanto io Rossini
E ad altri colleghi ai colleghi giornalisti e rafforzamento della preparazione scientifica dei giornalisti
Che a quel punto il raccordo con le si trascorre ottengono la possibilità di diventare professioniste con l'etanolo presso l'ordine dei giornalisti a quando c'è
Questo significa che noi col mondo della scuola
Avremo un rapporto molto più stretto e io ringrazio il ministro De Mauro
Perché ne conosciamo tutti la qualità l'abbiamo ulteriormente vista anche la stabilità del suo dire
Ma stiamo attenti cari colleghi perché l'altro ieri a Roma hanno svolto gli esami di praticanti
Cinquecento quattrocentonovantotto giornali
Qualcuno interazione a stampa quasi a mano la sede del nostro sindacato unico che unico rimanga qualcos'per fortuna
Quanti si diceva un tempo troveranno lavoro
Allora io rispondo
Intanto diamo la possibilità a coloro che ne hanno editori di poter accedere e quando entrerà alla riforma che noi vogliamo fortemente a regime Veggia la riforma della legge come accesso è cambiata poi vedremo sulla deontologia Julie qualcosa del genere
La anche la Federazione ci ha lavorato in passato con risultati ottimi però giuridicamente vedono sostanziale con la riforma del Parlamento che abbiamo chiesto che il Parlamento non cita per adesso
Ecco allora quando ne avremo chiuso questo raccordo con l'università e quindi la presso università con la riforma dello che si sta facendo al ministero comunque
Il liceo e così via noi avremo creato le strutture migliori per fare un'informazione migliore nel nostro Paese ma se mancano le risorse
Che non vengono assegnate le adeguate risorse all'università
O al mondo della scuola il resto è tutto chiacchiera
Anche perché i nostri editori di giornali televisione e così via
Non sempre sono stati oculati intelligenti hanno investito sulla professionalità
Hanno costretto i signori colleghi giornalisti delle redazioni soprattutto medio-piccole che tuttavia rappresentano l'ossatura dell'informazione in questo Paese con le pagine provinciale e quant'altro a starsene seduti dietro un computer
Appare non i giornalisti nell'accezione meno
Per quanto sindacato abbia fatto e stia meritoriamente facendo di tutto perché si torni ad avere il massimo di possibilità di esercizio della professionalità
E quindi non possiamo non essere d'accordo anzi
Al fianco con la Fnsi su questi temi e sugli altri
Ecco perché il grazie triplo per queste occasioni nelle quali ci si può confrontare anche con colleghi rivedendo in alcuni a parte i direttori anche colleghi parlamentari giornalisti sensibili come il collega Giulietti
E allora
Le cose che ha detto
Il direttore di rosa non possono che personalmente uso dell'ordine rallegrarmi perché Antonio beh insomma il mondo regioni importantissime
Giocavano molto la musica conta ma lo si vede anche dei temi raccordo importantissimo
La preghiera dell'arrivo in Italia si prega poco in base alla bozza del ministro Ragioneria
Si reca poco e la la per raccapezzarsi sul mondo noi spesso pensiamo che il nostro Paese sia il centro del mondo come alcuni qua amici di Palermo penso che poneva la chemio accuse una grande Palermo sbagliano Newark New York premono dalla città
Ma non è la Granada Palermo non è New York mi perdonino ma la realtà è questa
L'Italia nel contesto europeo produce molto alla quinta sesta potenza industriale al mondo ma sul piano della cultura colleghi io a parte Umberto Eco a qualche altro DC traduce all'estero
Interroghiamoci anche sui giornali
Non vogliamo essere provinciali e scopi del Medioriente soltanto il Medioriente soltanto quando scoppia qualcosa il mio Medioriente c'era ogni giorno ma c'è anche il Bahrain
C'è anche la rabbia dal non si parla mai su altri giornali perché la politica estera beh non la non c'era il Governo mai da cinquant'anni a questa parte continuiamo a parlare la Corea
Va bene pure ma parliamo anche le realtà più vicine la realtà euromediterraneo o quant'altro sui nostri giornali interessiamo ai giovani codesto non la faccio lunga perché il nostro moderatore non vi che il presidente ma il collega vetrina sì
Chiudo dicendo per quanto mi riguarda ringraziando ancora
Il nostro futuro e qualità più tecnologia
Coniughiamo questi termini e credo che costringeremo con la forza della categoria dalla consapevolezza complessiva con il sindacato acqua lavoriamo la ovviamente le migliori risultanze per la battaglia la quale impegnato noi avremo unno buon futuro ma guardando soprattutto anche facciamoci caso l'ordine se ne sta facendo carico anche al problema e al settore importantissimo dell'on line grazie
Grazie al Presidente Petrina io vorrei sottolineare sia per lui che per Antonio Di Rosa l'estrema franchezza con cui sono state ammesse
Le carenze di sensibilità nei confronti del mondo dalla scuola s'la superficialità con cui a volte abbiamo affrontato questo argomento io voglio descriverà rapidamente un'esperienza personale perché sono le sole ventiquattro e ma l'anno scorso mi è stato affidato una operazione decisamente impegnativa fare un giornale dedicato tutto a posto la scuola Il Sole ventiquattro Ore scuola vi garantisco che era un'operazione da far tremare i polsi perché era un giornale in abbonamento ai riscontri un giornale in abbonamento ancora più difficile che è un insetto dentro un quotidiano beh a distanza di un anno possiamo vantare con orgoglio dieci mila copie di abbonamento che sono tante
Per il semplice motivo che voi sapete bene che molto spesso nelle scuole arrivano giornali
Che non hanno chiesto le scuole e che finiscono nell'archivio che tutti noi chiamiamo nelle relazioni archi voce al cestino e facile dire beh sì Il Sole ventiquattro è stato fatto ma giornale perché c'è una tradizione dietro no perché il mondo dalla scuole difficile io vorrei collegarmi a quello che ha detto Mario preghiera perché molto importante
A mio avviso il buon successo di questo giornale deriva dal fatto che non abbiamo voluto auto legittima ciccione i giornalisti al mondo della scuola sono due mondi che si autolegittimazione indica si scontrano non riescono a comunicare ecco perché poi l'indice
Di lettura anche nella scuola regionale molto scarso
Invece esiste evidentemente alla necessità per un lettore di riconoscersi in quello che viene scritto che lo quello che che lo riguardano
Il mondo della scuola non scherziamo sono non soltanto gli studenti sono anche un milione di persone come personale scolastico in come insegnanti che non molto se spesso abbiamo trattato superficialmente
E probabilmente riuscire a sforzarsi di trovare anche un'attualità che non è soltanto quella rosa sensibilità giornalistica per cui la notizia soltanto la grande intervista al ministro la grande riforma no la notizia può essere anche ciò che si vive dentro la scuola drammaticamente per cui poi il cronache locale si sta notando adesso hanno un'attenzione molto più particolare nei confronti e giornali quella può essere una strada ma sempre ricordandosi che esiste un'altra sensibilità quella dei potenziali lettori che diverso che non è necessariamente quella che noi abbiamo che molto spesso poi ci porta a trattare la scuola in modo abbastanza superficiale
A questo punto io darei la parola alla dottoressa Gerardina Roberti dell'università
Discende dell'Università di Siena per eccetera vestirà di novanta cento
Allora nettamente più volte è stato fatto venite in in terra a patto che il Dipartimento di Sociologia de la Sapienza
Ha ha redatto per la Federazione della stampa questa ricerca che abbiamo intitolato l'astensionismo elettorale analizzava il tema del rapporto fra giovani e quotidiani cercando di capire il perché di questa mancata sintonia quella che abbiamo definito
In precedenza come socializzazione dei buoni
Abbiamo in ha fatto questa ricerca con un metodo prevalentemente qualitativo che quello dei focus group su un campione di giovani di età compresa tra i diciassette e i trentacinque anni
Con con una leggera prevalenza maschile perché ne sappiamo che nel pubblico dei lettori la componente maschile maggioritaria
E abbiamo cercato di stratificare il nostro campione secondo del livello di istruzione quindi abbiamo fatto focus com'è che i ragazzi delle scuole medie superiori abbia fatto dei focus con gli universitari
Sia i nostri sociologia scienza comunicazione che comunque delle altre facoltà abbiamo fatto dei focus con dei giovani laureati e che un con della tigli ragazzi già inseriti nel mondo del lavoro ma non laureati
I risultati che ci sembrano significativi intanto segnala l'importanza che questi giovani attribuiscono all'informazione per usare le parole di uno di loro l'informazione è una necessità del vivere sociale quindi sono ben consci di quanto possedere un buon bagaglio informativo possa facilitare la loro vita
Per quanto ora qua riguarda i ragazzi più grandi quindi già laureati sottolinea l'aspetto pratico cioè informazione serve a destreggiarsi nel meglio serve anche a capire e cosa fa chi ti governa mentre i ragazzi delle ancora del liceo
Ipotizzano un'altra funzione di formazione informazione serve a socializzare cioè a sentirsi parte di un gruppo a condividere esperienze e conoscenze e quindi a non sentirsi escluso un elemento che hanno io è sembrato molto interessante
è che per alcuni di questi giovani l'informazione serve a costituire una sorta di autonomia intellettuale una ragazza ci ha detto che informarsi serve a non prendere per oro colato tutto quello che dice il Papa
Perché perché in questo modo possedendo un buon bagaglio formativo i ragazzi riescono a fare quel salto dall'adolescenza all'età adulta e a in in qualche modo a iniziare a costruire le proprie opinioni
Quando abbiamo cercato di andare scrive sul concreto chiedendo a questi ragazzi che in che modo si informavano ovviamente la maggioranza assoluta circa il novantasette per cento c'ha detto che usavano la la televisione la televisione mezzo più usato dai ragazzi perché per una serie motivi intanto perché è molto rapida e veloce e consente quella ascolto frammentato che è una delle caratteristiche l'ascolto giovanile né è possibile eseguire la televisione facendo altre cose in genere sono detto mangiando quindi i ragazzi sono abituati a seguire telegiornali allora di pasti mentre altri mezzi richiedono un ascolto più concentrato e più impegnativo
Sorprendentemente tra i mezzi che hanno citato i ragazzi come fonte privilegiata di informazione fonte complementare alla televisione cioè il televideo
E questo dato conferma il buon trend del mezzo che ha una caratteristica quella di unire la velocità e l'aggiornamento propri della televisione al fatto di poter scegliere le pagine da consultare quindi un'informazione sempre più mirata sempre più tardi ti Zatta
La radio come segnalava anche il professor Morcellini è un mezzo molto popolare fra i giovani prevalentemente come strumento intrattenimento ma anche comunque come mezzo di informazione
E internet internet che è stato citato la Rete in questo convegno più occasioni suscita però ancora i ragazzi delle reazioni un po'contrastanti da un lato alcuni ci hanno detto l'ottanta per cento dei siti e spazzatura oppure un'altra ragazza molto sincera certo io mi sento Ulisse che naviga naviga senza trovare niente
Perché la rete viene vissuta come uno strumento di approfondimento ma non di informazione perché troppo vasto il panorama dei siti perché sì posso utilizzare la rete per informarsi per queste molto più come la televisione
Però per approfondire per ricerche per sviluppare particolari interessi la rete va benissimo
Un altro un'alta definizione che ci è sembrata molto carina propose del Televideo è stata quella di un ragazzo di non studente di Scienze della Comunicazione Caterina nata definito il Televideo l'agenzia di stampa dei poveri
Che se vogliamo analiti Insane abbastanza calzante a questi ragazzi molti di più dei ragazzi hanno condiviso l'ha questa opinione perché comunque a è una mezza continuamente aggiornato una sorta di Hunza appunto perché non dispone dell'Ansa vera quindi perché non è giornalista come voi
Pensiamo ci siamo concentrati sul giornale per capire che cosa di questo mezzo non piacesse ragazzi che cosa li teneva lontani innanzitutto
è emersa una contraddizione molto Anita i ragazzi sanno perfettamente che il giornale è un mezzo di approfondimento lo apprezzano in teoria ma nella pratica il giornale non ha l'appeal sufficiente per giustificare intanto la scomodità di andarlo a comprare perché un giornale andare a compra il giornale scomodo
Il nostro campione sia polarizzato i ragazzi più giovani
Dovendo elencare le caratteristiche negative di un quotidiano si sono soffermati più sull'aspetto formale quindi sul formato che non piace sul fatto che dicono a quei ragazzi il giornale vecchio perché è un mezzo triste è scritto la carta è grigia
Non è non ci sono colori mentre i ragazzi più adulti hanno affrontato il più l'aspetto contenutistico dicendo che i giornali italiani sono pieni di notizie noiose sono ridondanti e quello che si può dire in due colonne in genere detto in sei
Ovviamente io mi sta facendo un elenco degli aspetti negativi perché a me interessava capire perché i ragazzi non leggono ci son tutti a a sono convinti che il quotidiano sia una un mezzo di approfondimento molto valido però poi nella concreta
Nella concretezza dei fatti non lo consumano
Innanzitutto perché al quotidiano è purtroppo dobbiamo dire associata all'idea di perdere tempo
Nessuno dice io perdo tempo guardare la televisione ma tutti dicono io non perdo un'ora e mezzo a leggere il giornale perché la scure diciamo la lettura del giornale
è una frazione più impegnativa bisogna concentrarsi la pagina scritta è più difficile rispetto a un'immagine televisiva e quindi l'euro non possono abbinare alla lettura quindi alla consumo del quotidiano altre attività
Un elemento che cioè sembrano significativo
E che per proprio perché in molti sottolineano la funzione di approfondimento del quotidiano c'hanno detto io il giornale leggo in genere il giorno dopo mio padre torna dall'ufficio la sera porta il quotidiano e io il giorno dopo lei quel giorno giornale la ragazza dice appunto per me è un'abitudine del giorno dopo
Perché nasce già vecchio perché comunque non potrebbe mai dare la l'aggiornamento che può dare la televisione
Però è un uomo strumento buono perché si può approfondire e in molti sottolineano il valore della parola scritta che si è impegnativa perché leggere faticoso però per loro
Mantiene un un valore perché possono ripensare a quello che hanno letto e possono dicono alcuni giornali dicono alcuni ragazzi da alcuni giornali si imparano cose nuove
Quindi Neil nel complesso la valutazione non è troppo negativa
Certo bisogna dire che sono in molti a lamentare il fatto che inneggiano italiani non siano sta per separati nettamente opinioni fatti
E che i giornali italiani siano diano troppo spazio infatti mi volevo ricollegare quello che diceva il direttore prima a notizie futili a notizie che secondo i ragazzi incanalando il regionale verso la televisione cioè per inseguire l'audience televisiva i giornali si riempiono di articoli su con aspetti marginali di problemi senza guardare alle questioni centrali
Un elemento però che ultimo elemento così rimangono il tempo non mi è stato assegnato che volevo sottolineare era che le critiche maggiori in qualche modo non c'eravamo consolati dicendo le critiche più premette vengono dai vengono i ragazzi più adulti mentre i più giovani e realtà sono tutto sommato ottimistico cioè l'aspetto che mi crepi criticate dei giornali è quello della dell'appunto del informato che troppo grande secondaria tanto ha detto al mare non si può leggere perché vuole di fogli
Allora ci consolava quest'idea che appunto una parte comunque del nostro target
Fosse ben disposto nei confronti dei giornali in realtà abbiamo scoperto che proprio quel target i giornali li conosce Mino cioè non si sono azzardati affari critiche troppo radicali perché purtroppo non sanno bene neanche che cosa
Fabio un quotidiano che è stato dato in distribuzione gratuitamente nella metropolitana di Roma
Che si chiama metro avuto è stato molto citata dei ragazzi non tanto perché forse gratuito ma perché era comodo loro uscivano dalla metropolitana e lo trovavano e perché era comodamente riformata era piccolo allora ragazzi piace il manifesto
Non tanto non esclusivamente per motivi ideologici o perché comunque sono d'accordo con quello che c'è scritto sul giornale ma perché si può sfogliare facilmente una ragazza esercitato Porta Portese ha detto sì la carta è brutta ma almeno si legge bene
Quindi il loro problema è questa
E l'altro l'ultimo elemento con cui chiudo è che una un ragazzo ha detto una frase ci sembra molto carina i giornali sono la ruota di scorta
Che a una prime imprese né può essere un può sembrare una frase negativa la ruota di scorta qualcosa quindi di cui perché si aggiunge dopo me realtà ragazzo voleva dire qualcosa di cui non si può fare a meno tutti abbiamo bisogno di una ruota di scorta
Quello che si può fare per avvicinare in i ragazzi quotidiani e quello che è stato già tentato con l'accordo con tra la la federazione a stampa e le appunto il mistero del ministro De Mauro
Quello di far leggere i ragazzi a soprattutto a scuola loro chiedono che ci sia un un una istituzioni autorevole che gli aiuti in qualche modo avvicinarsi giornali può essere la famiglia può essere a scuola ma in qualche modo hanno bisogno di essere un po'spinti e quindi la la frase che ci è piaciuta molto di una ragazza è stata io letta soltanto quando la mia maestra mia provvista resta italiano delle medie mi ha costretto ogni settimana a compra il giornale a commentare l'articolo
Dopo questa esperienza lei è diventata una delle poche lettrice abituali che abbiamo incontrato afferenti l'intera ricerca grazie
Grazie alla dottoressa Roberti raccomandando sempre relatore di contenersi nell'arco di sei sette minuti al massimo io vorrei chiedere
A Vittorio Roy di il quadro che messo da da questa indagine è autentico perché in fondo si tratta di bambini e quindi da questo punto di vista dovremmo come dire
Attenderci veramente delle risposte schietta e non condizionate dal sopra strutture che poi nel corso dalla vita e quando si cresce
Ci si ricarica
Quello che è più inquietante tanto per usare un termine che non piace alla presente trentina probabilmente il discorso
E l'abbiamo fatto apposta
è coerente con la relativa ai contenuti probabilmente più che non il discorso del formato
Io non voglio sminuire il valore di questa indagine che ha fatto Morcellini con i suoi spero che i giornalisti i direttori dei giornali tutti i giuristi la legge hanno e ne facciano tesoro
Però molte delle ragioni per le quali i giovani i ragazzi e giovani non leggevano i giornali le sapevamo già
E quindi proporrei da questo punto di vista in attesa di leggerlo ripeto lungi da me di
Saltare
Non dico la domanda
Perché francamente credo che i direttori giornalisti siano molto coscienti di queste cose la ragione per cui non si fanno i giornali per i ragazzi non si adeguano i giornali a quello che chiedono porrebbero
Forse chissà perché poi i ragazzi
Parlano e dicono male mille cinquecento lire e quanti ne spendo i soldi soldi interrotta
In realtà i direttori dei giornali li conosco bene
La verità del perché non adeguano i loro giornali ai desideri dei ragazzi è un'alta ed è una regione commerciale che i giornali sono fatti per altri non sono fatti per i giovani
Però credo che se c'è se andiamo su questo terreno andiamo su un terreno che non è quello di questa discussione e di questo dibattito
Perché è il terreno del come sono fatti i giornali italiani il ministro ha picchiato sulle nostre teste con molta eleganza ma ce le ha suonate
Come spesso capita quando poi si riuniscono i giornalisti lo ha visto un essere disponibili a essere picchiati noi continuiamo a prendere delle botte giustamente perché non vendiamo i giornali quindi facciamo male ministre cosa ha detto ha detto i dati del settantuno
Del settantaquattro eccetera sono sempre gli stessi manda addirittura se andiamo ai primi del secolo scopriamo che i dati sono negativi
Quindi andare ripeto su questo terreno del come si fanno i giornali e perché se ne vendono pochi poi sul fatto che il primo già italiano sia il mattino io personalmente ci ho qualche dubbio ma quando incontro il ministro glielo spiego è un altro e un altro ragionamento
Allora questa discussione è nata prendendoci ripeto le critiche del ministro del resto De Rosa ha fatto autocritica il presidente dell'ordine Mario Petrina ha fatto la sua più di questo
Non possiamo fare anche perché non credo che i giornali italiani siano fatti male o vendono poco per colpa dell'ordine dei giornalisti questo francamente no
Visto che lo logiche avete certamente su come è fatto il giornale e visto che i giornalisti non li prepara l'ordine dei turisti non riforma loggionisti mali formano in Italia fino a oggi gli editori e solo gli editori nessun'altro
Allora la domanda invece di Luciana Di Mauro guardiamo aperto era cambierà l'atteggiamento dei giornali sulla scuola personalmente la mia risposta e no
L'atteggiamento di giornali sulla scuola è quello che i giornali hanno riguarda tanti temi sociali è una fiammata un andare un tornare con la superficialità ala il modo caratteristico di noi giornalisti hanno parlo mica degli altri fino quindi oggi si parla molto della scuola perché la scuola in movimento perché ci sono delle forti riforme perché c'è molta polemica perché l'insegnante scendere in piazza e quindi i giornali si occupano della scuola
Come se ne occupavano quando Ciani tripli turni quando le scuole crollavano quando erano sporche e spesso lo sono ancora i doppi turni ci sono ancora
Quindi a quella risposta che l'armadio rispondono
Io però oggi e qui mi sono portato un libricino questo libricino sono gli atti di un convegno al quale tra l'altro era presente l'attuale ministro De Mauro
Che a venti anni di un convegno fatto dalla Regione Lazio sui giornali a scuola
Perché nel mille nove centottanta la Regione Lazio spese cinquecento milioni mezzo miliardo per dare i giornali alle scuole tiro fuori i soldi li dette agli editori e ogni editore
Mando alcune copie del giornale in tutte le scuole romane medie si fece un dibattito dove c'erano Scalfari direttore di Repubblica Gianni Letta direttore del Tempo eccetera eccetera poi c'era il modesto sottoscritto per quell'epoca faceva solo il capocronista al Messaggero sia del direttore quel giorno c'aveva da fare
E io ho trovato in questi atti che in realtà alcune risposte
Che sono uguali oggi
Nel senso che a quell'epoca De Mauro tra l'altro fece il coordinatore delle commissioni di lavoro dell'intero convegno e poi trasse queste conclusioni sul lavoro che abbiamo fatto per concussione le commissioni e quindi è voce sua o Pinna su due in cui per esempio lì si diceva ricordiamoci che in Italia dagli anni cinquanta ci sono insegnanti che porta regione alla scuola perché prima c'erano Mario Lodi Bruno Ciari don Lorenzo Milani l'ha citato il ministro ma ci sono stati in Italia centinaia di insegnanti che in quegli anni e adesso USA il giornale a scuola
Quindi non stiamo scoprendo l'acqua calda e per piacere l'acqua calda lasciamola perdere
Allora però qualche altra certezza c'era nell'incertezza del tema Queen esempio
Una delle conclusioni del convegno e certamente escluso si diceva vent'anni fa che i giornali debbano andare alla scuola nel senso di adeguarsi alle esigenze della scuola i giornali sono fatti per altre esigenze
Semmai si possono usare il nella scuola
E poi quali giornali perché di quali di che cosa parliamo dei quotidiani perché parliamo sempre dei quotidiani parliamo di settimanali per i modi mensile edicole sono così grandi possiede che nella scuola gli altri organi d'informazione non si riescano ad usare e di chi è la colpa dei giornalisti che li fanno i mensili settimanali personalmente ho qualche dubbio ma insomma vent'anni fa furono fatti degli splendidi volumi io mi ricordo due volumi erano uno e due cioè erano il in due in due in due alunno ma roba così di Nicola D'Amico e Luciana Della Seta su come utilizzare il giornale a scuola che vi devo dire qualche cosa di magistrato mai più
Riprodotto negli anni però quello che voglio dire io oggi sono sostanzialmente due cose per farla breve intanto dobbiamo parlare oggi di uno scenario totalmente diverso oggi che sta cambiando tutto
Oggi è in discussione
La scuola perché internet mette in discussione la scuola perché io devo andare all'università a sentirmi magari una cattiva lezione quando su internet e trovo magari una buona lezione perché devo fare un'ora di metropolitane di autobus per andare a scuola
Quindi lo scenario è completamente diverso oggi ai giornali ai ai ragazzi non dobbiamo dare soltanto i giornali oggi ragazzi hanno interne in internet trovano tutto in Italia fanno giornalismo perché il problema della scuola e non dare del giornalismo ai ragazzi Mai farglielo fare
E in passato De Rosa citava l'iniziativa il suo giornale il Giornale di Sicilia
In passato c'è stato un giornale un quotidiano Italia che la stampa che ha speso ogni anno un sacco di soldi di giornalisti di tipografi che si sono sono stati messi a disposizione dall'editore la stampa a favore delle scuole del Piemonte queste cose sono state fatte
E naturalmente possono essere ancora fatte quindi sono esempi splendi però in realtà oggi lo scenario è totalmente diverso perché oggi l'incontro fra il giornalismo
E la scuola avviene su internet
Visto che le scuole ormai molte si stanno attrezzando molte sono computerizzate naturalmente su internet i ragazzi che cosa trovano trovano tutto
Trovano commercio perché internet è commercio allora la questione fondamentale secondo me è la formazione prova a dirlo in poche parole la formazione dei ragazzi dei giovani alla comunicazione che poi è un un mio antico pallino perché lo dissi pure vent'anni fa a tanto
Nel senso che oggi i ragazzi sono talmente tanto
Oppressi dalla televisione
C'è talmente tanta comunicazione informazione per Fortunato nega che devono essere addestrati alla comunicazione
Ai ragazzi gli si deve spiegare e chi se non la scuola lo può fare insegnanti se ce n'è qualcuno certamente diranno è adesso ci caricano anche di questo
Lo spirito critico sia ad opera si allena nella scuola e lo si allena davanti al televisore ma bisogna sapere cosa c'è dentro il televisore cosa c'è dietro il televisore quindi e questo problema esistendo interne che è ancora più grave
Perché dentro internet c'è di tutto cioè del giornalismo anche del buon giornalismo i ragazzi possono fare del giornalismo attraverso internet ma temono sapere che cosa dopo ramo devono imparare a ragionare usando lo strumento questo è il problema quali insegnanti
Questa è un'altra cosa che c'era vent'anni fa qual è l'insegnante che deve prende il giornale in mano o che oggi deve adoprare deve aprire un sito internet e guardarlo insieme ragazzi quello di lettere quello di geografia curarsi quello di Scienze può darsi
Io ricordo una frase di Gaetano Salvemini che era un fiero storico che diceva il mio tutto il mio lavoro di insegnamento storico serve a preparare a leggere il giornale
Ed era Gaetano Salvemini cioè imparare ad essere critico attraverso l'uso del giornale oggi i ragazzi
Qualsiasi cosa facciano ieri sera sono andato al cinema a vedere questo film I cento passi
L'uccisione di Peppino Impastato il giorno in cui a Roma era stato trovato il cadavere di Aldo Moro
Allora uno che va a vedere quel film è un delitto rimasto impunito per il quale
è accusato
Tano Badalamenti e in realtà andare al cinema se tu non legge il giornale setto uno studio come diceva Salvemini se tu non non ti informi settori non tu non puoi capire
L'attualità non puoi fare oggi nulla visto che sei tutto pieno di comunicazione se in realtà la comunicazione nuova studi ottici ad essi non ti alleni tutti i giorni questa è è vero la vera questione non ridurla ha un problema
I ragazzi la scuola e il giornale i ragazzi da scuola e l'attualità e la vita
Questo è il problema che la scuola non sia sganciata dalla vita i giornali giornalismo riesce a portare i giornali alla vita attuale nella quale sono immersi prima
Grazie vorrei condividere soprattutto l'ultima parte del dell'intervento proprio perché effettivamente la scuola lo posso dire per esperienza personale poi vive una vita asse e pretende che quella sia la rappresentazione dalla realtà poi forse magari noi a nostra volta pretendiamo di rappresentare totalmente la realtà questo forse è giusto fino a un certo punto perciò parlavo primo del fatto di a incontrare incontrare un po'i due mondi
Passerei la parola anche per discutere di un di un problema di formazione professionale di cui ha ha citato prima i problemi presidente Petrina a Vittorio Fiorito
è molto difficile per me sottrarmi
All'intera S alla curiosità dell'argomento che si stava trattando in questo momento cioè della
Scuola senz'altra specificazione senz'altro aggettivo
E voglio semplicemente dare ecco a questo riguardo due brevissime notazioni
Che per poi invece parlare della scuola di formazione dei giornalisti cioè della scuola di giornalismo in modo molto rapido perché mi rendo conto che siamo andati molto avanti nel tempo
Io voglio dire che il collega Roy che ha citato quel convegno di vent'anni fa che io ricordo benissimo
Ed ero sollecitato ad andare a quel convegno perché invece ventinove ventotto anni fa ecco io proprio perché avevo un direttore da questo punto di vista molto accurato molto intelligente
Adesso farete un salto sulla sedia perché conosce la persona di cui faccio il nome Fabiano Fabiani che poi è diventato un meraviglioso manager di questo Paese
Aveva volontà di capire in luglio e di far capire cosa era la scuola in quegli anni settanta settantuno settantadue settantatré io realizzai una bellissima rubrica che chiamammo in modo molto mai Fele militare la scuola della ricerca e oltre a Di Mauro
Alla professoressa Castelnuovo a Gianni Rodari ad Albino Longhi
A Mario Lodi ecco realizzammo proprio un viaggio dentro la scuola partendo proprio dall'interesse che i ragazzi avevano per la realtà e quindi anche il giornale e lo ricordo che Mario Lodi fin dalla prima elementare ecco forse senza nemmeno tanto proclamarlo ecco in realtà realizzava quell'insegnamento di Salvemini
Con i suoi ragazzi e così come fece poi del resto lo stesso Albino Longhi alla Albino Bernardini
Forse sto facendo un piccolo lazzo per quanto riguarda il maestro di Pietralata
Si chiamava benissimo Bernardini poiché esso mi viene ma nemmeno Alfonso Bernardini ma non non c'è per dire indubbiamente non è pensabile né non è possibile ecco che il giornalista e il mestiere delle giornalista è il prodotto del giornalista
Non si interessa i con più attenzione con più costanza
Dei luoghi e della realtà
Che in comune con l'informazione con i giornalisti piccoli giornalista
Hanno questo obbligo di
Fondamentale
Valore costituzionale
Rendere il cittadino consapevole del suo ruolo di so faranno e quindi la capacità critica della lettura dei fatti
Questo per quanto riguarda appunto la il problema generale della scuola per quando riguarda la difficoltà
Di essere in grado di produrre dei giornali o comunque dei prodotti informativi che interessano interessino i ragazzi giovani
Io come direttore d'una scuola di giornalismo dove ho ventiquattro giovanissimi che escono dall'università
E fanno una fatica enorme ad accedere a questa scuola e che comunque sono ragazzi molto attenti molto coltivati vi devo dire faccio una fatica enorme
A far leggere i giornali
A quelli che poi diventano praticanti giornalisti e difficilissimo fino al punto che siccome so
Che la formazione da un punto di vista culturale diventa una capacità di automatismo io faccio una cosa molto semplice obbligo ognuno di loro al arrivare alle nove del mattino con un giornale eletto ognuno diverso
Due che abbiamo il panorama dei venti venticinque giornali di questo Paese in classe letti all'inizio di lezione
Non solo ma poi ho fatto un'altra cosa da subito rendendomi conto che era difficilissimo incominciare ad introdurre nella lettura critica del prodotto informativo
Dei ragazzi per il quale era necessario questo passaggio e oppresso un docente fantastico formidabile per la lettura critica del prodotto informativo ed è qui e Vittorio Roidi
Poi per avere questo tipo ora voglio dire è difficile
Ecco riuscire ad ottenere questo risultato con dei ragazzi con dei giovani che normalmente sono di ottima formazione scolastica perché voglio dire ed è e mica facile
E con l'accesso per concorso per titoli ed esami ad una scuola di giornalismo lo sforzo indubbiamente da parte congiunta dell'ordine degli editori della categoria delle relazioni per questo obiettivo ci deve essere perché diversamente ecco
Viene fuori una nuova generazione di cittadini che manca anche nella parte di élite
Perché una volta così come era organizzata e ordinata la scuola c'era una formazione di cittadini per cento Perelli e c'era la parte veliche quella che può diventava
In un certo senso il ceto in qualche modo leggemmo né che poi a un certo punto i giornali leggeva oggi nessuno dei ragazzi se non viene indotto con qualche meccanismo
A volte obbligato legge i giornali ed è gravissimo questo fatto
Ho detto questa cosa per quanto riguarda il problema della scuola in generale mentre mi riconduco nel mio recinto più semplice della scuola di giornalismo io sono il direttore della scuola di giornalismo
Di Perugia che come voi sapete e un
Piccola cosa anche dal novantadue e compensata dall'Università dell'Umbria dalla RAI
Da una fondazione culturale di Perugia la Fondazione Bonucci appunto dall'ordine nazionale dei giornalisti successivamente dalla regione dell'Umbria ecco
Fa questo sforzo dal novantadue ecco informare il produrre delle professionalità pregiate
Che abbiano contemporaneamente il meglio della tradizione della ricchezza della saggezza che c'è all'interno della
Processo di questa nostra categoria che data da un punto di vista strutturate formalizzato secondo gli organismi e secondo il primo contratto a questo punto di quasi un secolo
Assieme alla ovviamente necessaria formazione culturale
Non generica non qualunque ma molto approfondita assieme ad un uso competente flessibile sempre aggiornato sui nuovi mezzi
Io voglio dire una cosa molto semplice il tema vero di questo secondo ecco appuntamento qui a Gubbio e la qualità dell'informazione e si è parlato della qualità dell'informazione bene
Allo stesso modo come Franco Carlini e nel precedente nel primo dibattito ha detto io vorrei arrivare un momento in cui ci si incomincia in qualche modo tra di noi riunire non si parli più
Di on line di reti e di internet perché un fatto corrente come oggi non si parla dell'uso del telefono per fare il proprio lavoro di giornalista e poi si continua a fare
Io vorrei che non ci riunì Simo più per parlare delle scuole di giornalismo per un fatto molto semplice tutte le cose che sono state dette tutte quelle lettera Carlini da Zaccaria da Paolo Baldi da Roberto Morrione quelle dette qui
Ma voi credete che siano possibile da realizzarsi
Da alcuni anni a questa parte con un accesso alla professione che non sia quello della scuola
Bene non è possibile
Cioè l'accesso alla professione del giornalista a questo punto non può che avvenire attraverso una formazione specifica di scuole specifiche cioè otto
Con un tipo di organizzazione
Che come dico salvaguardi quella ricchezza enorme della tradizione della Sapienza del lavoro redazionale io sono stato un giornalista ecco che da un punto di vista va degli addestramento sono stato allevato formato al lavoro redazionale alla cucina
Allora rischio e all'equilibrio
Da giornalisti che provenivano per esempio un bel ricordo tuo ve lo dico molto certamente perché uno
Era allievo nel giornalismo Di Pietro Nenni che era un signor giornalista
E si chiamava Aldo quali
Un grandissimo mio capo redattore che ma formato nel momento in cui io ho incominciato a fare questo mestiere nella mia redazione quando fonda AMMO il secondo telegiornale
Di questo Paese il TG due nel settantacinque l'altro però uno dei migliori allievi del giornalista che volle in un certo modo il giornale L'Unità che si chiamava Palmiro Togliatti
E si chiamata in un modo molto semplice Emmanuele Rocco
Due giorni voglio dire questo
E certamente un dato che io non va perso
Allora
Nelle scuole di giornalismo devono essere assolutamente presenti e vitali nella formazione le due realtà formative le realtà del top dei docenti di tipo accademico delle nostre università del Meridione e devono essere presenti anche giornalisti inattività
Di esercizio
E non soltanto giornalisti che hanno affatto una bellissima carriera ma giornalistiche lasciano la loro relazione lasciano il loro giornale lasciano il loro sito
Dove lavorano
Vanno nella scuola fanno l'esercitazione concreta con i praticanti perché nella scuola di giornalismo ci sono giornalisti praticanti a tutti gli effetti
Vanno fuoriescono realizzano prodotti e poi ritornano il problema vero e uno
Questa formazione per quanto riguarda la qualità dell'informazione ma soprattutto per quanto riguarda il fatto che i mezzi e prodotti si rincorrono sono sempre più innovativi
E vanno costantemente riaggiornati il mezzo il prodotto
Io voglio dire in un modo molto semplice che tutte quante
Le
Brutte scivolate del giornalismo che sono avvenute recentemente
In modo molto semplice parlato di un accentato uno accentato io vi faccio presente che nelle settimane precedenti in due occasioni due grandi giornali italiani i massimi giornali italiani avevano titoli con Luna centrato voglio refuso classico è tipico che succede non è questo il punto il punto vero è un altro
Il punto è che ora oramai i giornalisti si devono rendere conto che la competizione e birra
Con il mondo editoriali imprenditoriale Stasi sulla capacità la competenza digestive mezzi e prodotti in un processo evolutivo che non s'arresta più cioè dobbiamo essere noi
Ah riuscirà a possederlo e addominali e questo che significa che dobbiamo avere dei giornalisti quando sono formati che hanno fatto un'esercitazione talmente costante continua aderente che il giorno dopo
In qualunque realtà redazionali con qualunque mezzo per qualunque prodotto devono essere in grado di entrare immediatamente il processo produttivo senza costare un'ora in più
Costo del lavoro di formazione queste possibili
Non sarebbero avvenuti tutti gli scivoloni
Pedofilia non sarebbe avvenuto quello che è avvenuto sei dal momento che non c'è più all'interno delle redazioni un'attenzione molto costanti su due cose
Su una precisa applicazione delle tecniche
Con automatismi e non ci soprattutto un'altra cosa lo scambio di sensibilità
Tra redattori inviato il proprio capo servizio il capriolo il proprio capo redattore dal momento che questo non c'è più
Delle docce più palo per esempio per quanto riguarda la realtà delle redazioni che conosca e mi chiedo ma il povero disgraziato che si trova in una situazione del genere
Chi chiamare
Con chi parla
Trenta secondi prima
Per avere il mutuo con una fiducia totale
E difficile non c'è più
Perché perché il processo produttivo la meccanici ITA oramai bella Boro all'interno delle redazioni ha in un certo senso sterilizzato queste cose
Questo può essere frutto di sapienza di formazione fin da ragazzi sulle tecniche e sulle sensibilità io vorrei a questo punto fare un solo tipo di riflessione da parte dell'ordine e da parte della Federazione cioè una attenzione particolare al problema dell'accesso alla professione che oramai non può che essere quello di una preparazione attenta organizzata in un tipo di collaborazione di simbiosi stretta tra i giornalisti
E il sapere universitario accademico a cui va aggiunto però e questo molto importante anche la partecipazione dei saperi del mondo imprenditoriale perché oramai il prodotto
Informazioni è un prodotto complesso che ha un costo
Molto più sfaccettato e allora il giornalista la relazione il giornale nella sua formazione deve essere in grado di capire che entra all'interno d'una realtà di esercizio professionale pregiato e nobile con un prodotto di grande qualità ma con costi di cui deve riconoscere essa per il resto il peso reale
E allora in questo tipo di organizzazione dei diversi saperi
Quello
Tradizionale storico accademico quello della Sapienza
Della lavoro redazionale e di fattura del prodotto giornalistico e quello imprenditoriale editoriale forse bisognerebbe riuscire a ricreare quello che era il
Una volta il mondo della della formazione e c'ero un diretto un editore che aveva interesse perché faceva solo quello un Ka un direttore e aveva una passione particolare per
E il corpo redazionale
Che aveva insetti ecco anche la passione del suo lavoro del suo mestiere e del prodotto che usciva all'alba
Oppure per quanto riguarda il giornale radio durante la notte ad ogni ora del giorno e della notte oppure per quanto riguarda il telegiornale con cadenze sempre più frequente
Tenete presente che questa evoluzione finora i giornalisti se la sono da soli gestito io ho cominciato a fare il giornalista quando l'informazione si faceva quel cinema
Ci faceva col cinema
E poi siamo passati invece a tutt'altri mezzi io facevo il giornalista quando ne provano i camminatori che ci portavano le agenzie non ce lo dimentichiamo
Questi passaggi noi come corpo professionale l'abbiamo gestita oggi dobbiamo riuscire noi stessi ad essere coloro che riescono a progettuali sale il modo come essa affronta la nuova realtà dei vari prodotti informativi diventandone in un certo senso la parte più attiva
E questo avviene riuscendo a produrre da subito delle professionalità che vanno immediatamente rese competitive su tutti i prodotti contemporaneamente
Anche perché non è più possibile esistano prodotti
Di informazione unici essenziali se non rarissimi prodotti che non possono riguardare
Mille l'informazione quotidiana da questo punto di vista vi doveva essere convinti
Le scuole di giornalismo secondo me e la scuole di Perugia lo fa perché lo realizza momento per momento devono riuscirà di mettere nei processi produttivi dei giornalisti che indifferentemente
Sono in grado di riprodurre i migliori prodotti stampati i migliori prodotti radio fuori e passare con una evoluzione graduale
Ecco come avviene normalmente all'interno delle aree territoriali dall'analogico al digitale
E indispensabile
Da questa alleanza università
Ordine federazione e imprenditori secondo me e possibile riuscire a avere un peso di fronte a quel mondo politico che come giustamente diceva il presidente dell'ordine non ci ama ma non dobbiamo partire nulla dobbiamo semplicemente imporci con la qualità
Nel prodotto e nella penetrazione del prodotto
Grazie Vittorio Fiorito
Darei a questo punto la parola Silvano Rizza
Mi viene a chiedere se anche lui fa arrivare i suoi allievi la mattina alle nove con i i giornali già gli è già letti e comunque visto che l'analisi
Le prospettive professionali di Vittorio Fiorito è stata molto dettagliata vuole sapere se anche lui condivide questa visione
No io non vorrei parlare più di scuola di giornalismo prime ha parlato abbastanza lui anziano vorrei parlare dei niente perché mi pare che come ho fatto anche l'ascoltatore inaugura devo dire che insomma sarebbe anche ora che non ci fosse più niente da ascoltare
Quindi evitando di farvi un discorso razionale completo al massimo vorrei puntualizzare un paio di cose io non ho sentito tutte cose che potevo convivi per a te ne ho sentite molte su cui non sono assolutamente d'accordo
Però alcune sarebbe scortese rilevarle a parte che non è detto che abbia ragione perché non sono presenti quello che le hanno detto cominciando dal ministro
Credo per comprensione più generale di Segrate che alcune cose che non offendono nessuno uno si è lamentato a lungo giubbotto reagì Metropol minuti tre forse di più ma insomma spero vi
Uno rilievi i giornali italiani non leggono il giornale
Perché è stato chiesto perché erano troppo complesso per parlarne alla fine di una giornata così pesante per chi ascolta ma c'è una ragione che ha la sua importanza quelli che leggono i giornali voi lo sapete che leggono che giornali leggono parlo di quelli che lo legano all'estero
Il paese di reperimento di tutto il giornalismo per esempio è la Gran Bretagna perché è lì che è nato il giornalismo moderno però voi siete stati a Londra una volta avete visto che il giornale ci sono ci sono alcuni giornali di qualità che vendono pochissime copie il Times
Nome più celebrato al mondo di Ciments Real Time
Vende dopo una riforma polarizzante avvenuto alcuni anni fa una volta il tango avente prima pagina gli annunci economici ma son tempi passati c'è molto modernizzato vendendo cinquecento mila copie circa Linda pende anche il Guardian cioè i giornali di qualità inglesi vendono meno del Times a qualche volta molto meno e sono anche alcuni sull'orlo della chiusura
E il mio nipote che si vendono in Inghilterra sono di quei giornali che qui non ci sono per nostra fortuna
Sono a quei giornali che dedicano la loro maggiore attenzione alla biancheria intima della famiglia reale
Sono i giornali della sera e non della sera i giornali popolari tabloid di che rispondono quindi a quella inchiesta per cui formato conta tanto
Anche in Inghilterra non c'è da stupirsi l'aroma tutti piccoli formati mentre i giornali non popolari sono format Barocci lenzuolo e detto questo però la lettura dei giornali in Italia non è affatto così bassa come si crede perché noi da noi non esiste il giornale popolare
Sono stati fatti vari tentativi sbagliati patire competenti ma questo è secondario per farli senza risultato mentre i ma non esiste neanche il giornale di qualità
L'unico giornale di quelli di qualche rilevanza che tentasse di fare il giornale di qualità Repubblica che nacque senza sport senza cronaca senza frivolezze
Al terzo anno dovettero riunirsi per decidere se chiuderlo perché non vendeva fatto quelle regionali qualità
Allora lo trasformarono Cimino lo sport la cronaca tutto il resto verso Repubblica secondo giornale italiano
Avendo onori soltanto formula mista che tenta di accontentare nello stesso momento il portiere professore d'università evidentemente come in Italia frequente in molti campi si tratta di una formula di compromesso
Però è anche vero che l'italiano lettore di giornali popolari che non ci sono
Legge in compenso i settimanali i settimanali rotocalco
Non quelli televisivi che si vendono benissimo in tutto il mondo
Ma quelle di pettegolezzi che in altri Paesi non ci sono o più sono in misura minima i i giornali di attualità popolare che in Italia in realtà sono letti da chi non legge i quotidiani popolari che non ci sono
Adesso non la faccio lunga ma questo vi dice che le cifre sulle reti regionali vanno ripensate perché non significano affermato che noi siamo in coda lo siamo come quotidiani ma non lo siamo come qualità della lettura perché la nostra qualità e una qualità media i colori i nostri giornali non popolari ma misti vendono più dei giornali di qualità inglesi
Un'altra osservazione che e poi chiudo così non proprio non posso dire di fatto aspettare troppo è quella che riguarda non il giornale nella scuola ma l'articolo di cui ha parlato ampiamente il ministro
Ponendo una vita Renza tra saggio e articolo che io personalmente che pure il segno non conosco
Perché secondo me non esiste una differenza tra il saggio e l'articolo un articolo fatto bene a un saggio
Ma la differenza eh no e no non si capisce cosa voglia dire ha ragione del professore universitario che non lo sapevo secondo secondo il merito no siamo un po'l'opposizione ma la cosa che volevo dire non si sa neanche cosa sia un articolo e non lo so neanche io
Perché cosa cioè c'è una varietà di di di componimento giornalistici che vanno tutte sotto il MoMA di orticolo
E che francamente bisognerebbe quindi cosa vogliamo a questi ragazzi o devono fare dicendogli articolo si dice è pressoché nulla
Inoltre tenete conto che per la maggior parte delle persone quando si parla di giornalismo non pensano mica i giornalisti pensano un'altra cosa pensano a quelli che con una una locuzione inglese che mi spiace di urlare perché sono contrario all'uso dell'inglese si chiamano opinion leader che non sono giornalisti
Quelli che esprimono opinioni sui giornali chiaramente no tolto i direttori che per loro natura ho fatto anch'io
Farò il tifo cosiddetto di fondo l'editoriale quindi esprime un opinione tutti gli altri se voi guardate i giornali che leggete vedete che quasi nessuno giornalista perché il giornalista non c'entra assolutamente nulla con cui ha detto
Detto in una frase per brevità
Il lavoro del giornalista sarebbe quello di dare al lettore un'informazione completa onesta equilibrata
E
Comprendente tutti quei materiali accessoria l'opinione cioè quelli che non fanno parte della notizia
Ma Marta con un equilibrio e una completezza tale da mettere il lettore in condizioni di farsi un'opinione che non è quella del giornalista il quale giornalista non può non deve esprimere opinioni e ci siamo ma non ha più un giornalista è un opinion leader alcuni ex giornalisti toh Giorgio Bocca certamente un opinabile quando verrà il giornale in cui erano tantissimi anni fa era invece un grande giornalista d'inchiesta Pansa era un grande giornalista sosta all'Espresso adesso è un opinion leader
Potete dire che è un giornalista perché naturalmente la tessera dell'ordine ma non sta facendo un lavoro giornalistico quando esprima delle opinioni
Al di là del fatto che anche per esprimere opinioni c'è un modo etico di farle è un modo non epico ma qui andrei su un altro terreno e tradire il patto volevo dire solo poche parole
Ma solo questo fatto cioè il la differenza tra giornalisti e opinion leader e la differenza tra gli scopi che intendono raggiungere passi che verrebbe da dire facciamo un conveniente o magari di un'ora un così complicato per spiegare cosa si può fare come articolo nella scuola e per spiegare soprattutto come potranno fare i professori al correggere un articolo giornalistico quando fanno il professore con i giornalisti
Che è un problema certamente non nuovo per cui su questo non mi addentro vi saluto vedere io
Grazie
Costretti classi a rischio dalla chiusura delle porte io ringrazio tutti che dei lavori
Così sono