Incontro sul disagio sociale organizzato dal Cnr (Consorzio Nuove Risorse per l'inserimento lavorativo delle persone disagiate) (presso l'Hotel La Serra, corso Carlo Botta 30)

Compito di aprire i lavori di questa giornata questa di questo pomeriggio di confronto che sarà condotto da da Enzo Biagi grazie a tutti voi per essere presenti
Le questioni che Enzo Biagi porrà avranno con me interlocutori personaggi di assoluto rilievo
Sono infatti qui con noi il ministro alla solidarietà sociale Livia Turco il Presidente della Giunta regionale Enzo Ghigo e il sottosegretario all'industria onorevole Gianfranco Morgando
Dovrebbe arrivare a minuti anche la presidente della Provincia Mercedes Bresso e l'assessore al lavoro Barbara Tibaldi
I lavori di questa giornata di questo nostro pomeriggio saranno intensi perché come è giusto che sia un confronto
A Cesone interessante credo debba avere un ritmo che sarà sicuramente venne scandito dai quesiti che porrà appunto Enzo Biagi
Come e d'obbligo in questi casi però il saluto di benvenuto a tutti voi e alle autorità presenti verrà dato dal sindaco di Ivrea
A questo tavolo insieme al sindaco di Varese il presidente della con del Consorzio nuove risorse Pier Giorgio Dell'Oro
Non presento nessuno Enzo Biagi perché è evidente che noi tutti lo conosciamo credo perché gran parte di noi lo vedono tutte le sere in televisione credo che comunque un ringraziamento da parte di tutti alunni per aver voluto essere presenti con noi oggi a discutere di un tema che di assoluta rilevanza sociale
E che spero farà riflettere poi tutti noi tutti su ciò che potremmo ancora fare di meglio nel campo del del disagio sociale e questo è il tema della giornata questo il tema su cui si aprirà il confronto
Tocca a me brevemente dare il benvenuto ai nostri ospiti e mentre do il benvenuto pongo alcuni problemi noi siamo un territorio il Canavese oggetto del patto territoriale peraltro già finanziato che decolla sta decollando in queste settimane
Nell'ambito di questo abbiamo pensato oltre che ai tavoli del credito dello sviluppo industriale eccetera di porre al centro dell'attenzione anche un tavolo dell'economia sociali perché questo perché riteniamo che sia uno dei problemi sui quali dobbiamo affrontare alcuni nodi fondamentali per quanto riguarda le prospettive re capacità di risposta che devono dare gli enti locali Monti imprenditoriali sindacati eccetera alle trasformazioni in atto e l'emarginazione che si viene a creare infatti dei grandi trasformazioni sono talmente rapide che se oggi facciamo brevemente un Flash possiamo dire che anche in un territorio come il nostro
Dove si sviluppa notevolmente l'occupazione giovanile perché c'è una forte crescita dell'occupazione giovanile
Abbiamo problemi di fasce deboli da una par ho i le persone dei quaranta cinquantenni che hanno difficoltà a trovare un lavoro questi sono al nord una delle grandi emergenze sulle quali do io credo tutti dobbiamo meditare
Le cooperative sociali sono state una parziale risposta ma sono state anche uno una se vogliamo uno sviare rispetto alle fa iniziali origini di queste cocchiere
La proposta di Dell'Oro oggi è una apre o altre problematiche quelle di rendere il lavoro come un fatto produttivo anche per le fasce sociali
E marginale per le quali possono essere reinserite nella società e questo questi temi che noi oggi dobbiamo confrontarci se no rischiamo veramente di fare la Società dei due terzi contro la Società di un terzo
Che soccombe perché è più debole ecco credo che uno dei temi forti che anche gli enti locali hanno di fronte in questo periodo discuta va mossa dato scorso col sottosegretario Morgando
E come gli enti locali lo Stato le Regioni riescono faticosamente a dare una risposta a questi temi
E qui ho solo voluto dare questo breve cenno e auguro a tutti buon lavoro grazie
Come capirete subito io non sono quello che si chiama propriamente un oratore
Venendo qua pensavo che in Piemonte c'era una volta un signore così bravo racconta il regista Mattolini che era capace di riempire i teatri solo con la sua presenza il regista mattoni portare in giro da compagnie che recitava come le foglie di Giacosa e voi siete ben informati sull'autore sull'opera ma c'era poca gente allora andò a prendere pensò per ravvivare la serata di in fare in tre Bin produrre lo spettacolo con qualche parola di circostanza detta da questo famoso trattore solo che il famoso oratore un po'passato di cottura
Questo primo è di qualche disturbo di arteriosclerosi e ogni tanto prendeva l'orientamento
Però lo portavano in giro riempivano i teatri
Lo buttavano fuori un minuto prima uno gli diceva Giacosa
E duri aveva un sussulto poi cominciava già a cosa poeta delle piccole cose e andava di lungo non vorrei fare questa parte non sente il peggio di un signore che parla in attesa di avere qualcosa da dire
Sono venuto qua perché ciò infiniti legami con questa terra il Piemonte dove son sempre venuto come rifugiato alla Stampa di Torino quando gli altri giornali mi mandavano via la stampa mi prendeva quindi ora dei motivi di gratitudine
Per tutti voi che qualche volta fatalmente sarete inciampati in qualche mia corrispondenza in giro per il mondo
L'argomento di questa sera evidentemente
è un argomento che coinvolge tutti in un paese che ha tanti problemi c'è il problema di quelli che sono in buona salute non trovano un lavoro figuriamoci problemi di quelli che non sono in buona salute e dovrebbero pure lavorare lavorare non sono
Perché questo è uno dei motivi per le quali gli uomini stanno al mondo ma anche perché è un è un pretesto è un'occasione per sentirci uguale agli altri c'è qualcosa in cui tutti ci identifichiamo il dolore la solitudine la fatti che secondo le vecchie maledizioni Tivoli tu uomo lavorerei col sudore tu donna partorirà il condor poi ha inventato anche il palco
Il parto indolore credo che qualche alterazione ci sia stata la fatica dell'uomo è molto diminuita perché c'è la macchina
Tutto questo non lo ha reso evidentemente più felice perché al progresso della tecnica
Progresso della Scienza non si è poi accompagnato un progresso umano un progresso morale siamo ancora qui
Sono di una generazione che è stata fatalmente segnata dalla storia quando capitano gli eventi tutto va di traverso quelli che avevano vent'anni del mille novecentoquaranta si ritrovano oggi a sentire parlare di Vienna non è quella Vienna
Romantica che sa di panna montata di carattere e dei valzer di Lehár ci sono dei nomi che ritornano
E nella gente che ha vissuto certe esperienze sussistano vecchi fantasmi e anche antiche paure allora io non voglio ho sempre invidiato
Gli oratori veri quelli bravi c'era
Un oratore francese che di cui mi raccontavano che trovandosi una sera cominciando la solita locuzione rivolte alla gente
Signore signori e poi si accorse che c'era in prima fila c'è anche otto che non apparteneva a nessuna delle due categorie e subito di sei Buso si cerco otto c'era spazio per tutte allora buonasera a tutti e adesso
La parola fa a quelle che hanno effettivamente qualcosa di ieri essendo io per il mestiere che faccio uno specialista in niente
I giornalisti è uno che di solito racconta delle cose che non sa bene è un po'assegni preoccupati impararlo io aspetto di imparare qualcosa da tutti i signori che sono qui e poi il primo prima di tutti dal Ministero
A proposito del governo c'era un vecchio editore della stampa che era un grand'uomo il senatore Frassati diceva che per fare un buon giornali in prima pagina doveva essere un articolo contro il Governo in seconda pagina
Vorrei nella pagina letteraria un articolo di una firma pagata molto bene e poi tanta cronaca nera adesso niente contro il Governo ma la parola credo che tocchi al ministro no sì sì allora signora ciò che lei anche degli altri impegni
Dal governo un pochino di più speriamo
Sei
Grazie signor Biagi grazie per questo invito vi devo chiedere una cortesia se posso lasciare il cellulare acceso perché oggi è la giornata particolare per il mio bambino può darsi che mi chiami e gli ho detto che sono rintracciabile sempre quelli scusatemi se mi prosegua questo
Io ho scelto di parlare adesso di questo tema che è un tema molto duro molto impegnativo
Nel come dire molto in prima persona se mi consentite molto
A partire da cosa ho imparato nella mia esperienza di ministero
Che è un'esperienza importante perché mi ha messo molto a contatto
Con la vita con la sofferenza delle persone
E di un tema così vasto disagio sociale lavoro vorrei riflette riportare una riflessione sull'aspetto su cui ho lavorato di più mi sono concentrate di più
E inserimento lavorativo delle persone disabili
Voglio parlare in prima persona quindi voglio dirvi che poi deve partire da questa terra
è una terra che mi ricorda delle cose molto belle per esempio degli incontri avuto con le lavoratrici dell'Olivetti quando discutevamo
I prepensionamenti
Di come evitare licenziamenti ma anche di come conciliare il tempo di lavoro col tempo della vita
Sono contenta che oggi il Parlamento abbia approvato un disegno di legge molto importante che concilia il tempo di lavoro con il tempo della vita uno strumento importante per prevenire il disagio
Petto perché poter vivere bene il tempo di lavoro con il tempo della vita è una dimensione fondamentale
In questa terra ricordo degli incontri con lei perché con molto belli con i pacifisti dei momenti di preghiera sono luoghi che mi hanno dato sempre tanta speranza e mi hanno consentito la ricerca dell'utopia
Oggi sono qui con voi operatori volontari famiglie
Operatori volontari famiglia straordinarie che ogni giorno costruite una grande utopia
Sprigionare la dignità le capacità l'autorevolezza
Di chi è diversamente abile
Allora la prima cosa che voglio dire e dire grazie perché credo di avere imparato quanto sia duro e difficile il tentativo quotidiano il lavoro quotidiano di fare sì che chi è in difficoltà
Possa trovare pieno inserimento e soprattutto possa inserirsi in quel mondo del lavoro che tante volte ci è così ostile
E vi voglio dire grazie perché l'esperienza che fate ogni giorno
Con l'inserimento di questa quella quell'altra persona con preciso nome e cognome e voi avete ben presente quella persona con la sua storia col suo nome col suo cognome
Voi con questa esperienza concreta ci testimoniate una grande cosa e la cosa che ci testimoniate che è molto difficile molto impegnativa per la politica è questa
Che lo sviluppo economico lo sviluppo economico se volesse lo sviluppo economico capace di produrre reale benessere vede assumere come sua responsabilità
Quello della inclusione di chi è in difficoltà
Deve assumere come sua responsabilità la promozione della dignità umana
Voi ce l'ho testimoniato e voi ci dite che questo è difficile ma che è possibile e consegnate a noi che siamo delle istituzioni una grande responsabilità in tal senso
Voci Ripley ci sono eccitata riflettere su un tema enorme come nella società di oggi Società del due mila
Società tecnologica e scientifica
Ma anche società a volte feroce dello sciupare la vita umana come in questa società si valorizzano i talenti di tutti
L'inserimento lavorativo della persona disabile non è altra cosa rispetto al tema che tocca ciascuno di noi
Del senso del valore del lavoro nella vita della persona
Però a questo punto è giusto che io faccia la precisazione
Che vi dica in che termini parlo di persona disabile
E che che come penso debba essere l'approccio ora la persona disabile
Perché questo è un punto fondamentale per impostare corrette politiche di integrazione e vorrei dirvi che le cose che vi dirò adesso sono ciò che di più prezioso ho imparato dall'esperienza di molti di voi in questi anni
Quindi mi sono accorta per esempio che quando si parla di integrazione delle persone disabili o l'inserimento delle lavorativo delle persone disabili in genere se ne parla come beneficio da procurare alle persone disabili
Invece sono convinta che prima di tutto dobbiamo rimettere al centro il beneficio il cambiamento che tutti i cittadini possono ottenere
Mediante la comunanza la mescolanza il dialogo con persone che vivono ogni giorno una certa diversità
Ma quali sono le condizioni che favoriscono l'incontro e quali vantaggi che scaturiscono dallo scambio tra una persona disabile una persona cosiddetta normale
Non c'è dubbio che occorre una certa curiosità occorre pazienza
L'uno e l'altro devono darsi tempo per cogliere messaggi che arrivano lenti estranei nuovi poi però arriva il senso della scoperta
L'apertura su altri modi di recepire la realtà
Il disabile si manifesta attraverso le sue mancanze come dotato di altre abilità ecco questo è l'approccio che io vorrei mettere al centro guardare alla persona disabile come persona dotata di altre abilità che può dare molto a ciascuno di noi
Diversamente abile
è l'aspetto più sorprendente è che questo senso di liberazione coinvolge anche il soggetto cosiddetto normale
Il quale nel rapporto con l'altro e portato a vedersi in modo nuovo
L'impaccio nei confronti del corpo imperfetto il fastidio per le proprie competenze la costrizione dentro uno standard di normalità troppo esigente tutti questi vincoli si allenta no e cresce la sensazione di avere altre virtù anche la persona cosiddetta normale nell'incontro con l'altro si riconosce diversamente abile
E questa è la ricompensa che viene a chi si fa amico un disabile
Io non ci avevo mai pensato ed è stato un disabile a farmi notare che diversità e divertimento vengono dalla stessa radice di Werther cambiare strada modificare la consuetudine ingannare la mattina
Forse non solo oggi ma in tutte le epoche i diversi hanno seminato inquietudine e non di rado sono stati fantastica ti come pericolosi
Allora cominciamo a dei bambini che hanno una spiccata predilezione per la lì e non misterioso
Rivolgiamoci ai giovani che si espongono volentieri gli esperimenti anche rischiosi e vanno a caccia di nuove sensazioni facciamoci guidare da loro per definire chi e che cosa è normale perché credo che questo sia il problema
Ogni epoca nuova comincia così ed è proprio questo il cambiamento di cui abbiamo bisogno per sperare in una civiltà mica non sono dei disabili ma dei molti che si sentono diversi rispetto a una normalità
S'rigida severa respingente insisto su questo punto
Parlare dei disabili significa parlare di noi della nostra normalità troppo stretta
Inserire la persona disabile un invece di misura della nostra civiltà
Penso che
Proporci l'obiettivo di inserire nella società in tutti i luoghi sociali persone disabili questo sia una indicato un indicatore di vivibilità per ciascuno di noi
Allora
Se questo è vero
Credo che il tema dell'inserimento della bolla correttivo delle persone disabili debba essere visto non come un pedaggio un peso che noi dobbiamo pagare
Ma appunto come una opportunità che mette in discussione i nostri stili di vita la nostra organizzazione del lavoro
Le politiche del lavoro
E qui voglio venire alle cifre in Italia le persone disabili che lavorano sono soltanto la metà la metà di quelle che potrebbero farlo
Noi abbiamo centonovantuno mila novecentocinquantatré persone che lavorano disabili delle aziende pubbliche e private quindici mila lire tre mila cooperative sociali che sono una grande grande risorsa di questo nostro Paese
Duecento mi dieci mila persone occupate in tutte le duecentosessantaquattro mila persone disoccupate che cercano lavoro che potrebbero essere inserite nel lavoro
Bisogna in avere la consapevolezza che il lavoro per la persona disabile è un aspetto cruciale un passaggio rilevante nella formazione della sua identità e della sua crescita sociale
Il lavoro non è soltanto un mezzo è identità è vita e la crescita sociale dell'handicappato del del disabile non sta nel saper fare qualcosa ma nell'essere qualcuno
E questo ciò l'obiettivo cui deve tendere l'inserimento del lavoro
Ciò che conta per la persona disabile non è soltanto avere un posto di lavoro essere assistito nel lavoro ma tirare fuori le sue abilità formative sostenerle valorizzarle dentro un processo di crescita individuale di inserimento sociale
Mi chiedo è utopico tutto questo nel mercato del lavoro di oggi all'apparenza si è utopico perché noi conosciamo
I cambiamenti Cam conosciamo quelle che sono le esigenze dell'organizzazione del lavoro del mercato del lavoro organizzazione del lavoro e mercato del lavoro sono attraversate da dinamiche che sembrano rendere più ostile il lavoro alle diverse abilità del disabile
Perché gli imperativi sono quelli della mobilità anche la flessibilità
Però se guardiamo più in profondità voi ci rendiamo conto che c'è anche altro
Nell'economia nell'organizzazione del lavoro di oggi oggi nelle organizzazioni entrano sempre più in gioco nelle organizzazioni del lavoro entrano sempre più in gioco creatività coinvolgimento emotivo responsabilità
è entrato molto più in gioco le differenze individuali
La produttività del lavoro e sempre più connessa alla capacità di mettere in gioco e far valere queste differenze e peculiarità
La chiamano strategia di valorizzazione delle risorse umane e mi risulta e lo dico qui in una realtà che non è certo una realtà secondaria per quanto riguarda le riflessioni sull'organizzazione del lavoro sull'innovazione tecnologica mi pare che la strategia delle risorse umane punti molto l'accento su questo come valorizzare le differenze
Allora avanza un'ipotesi laddove il gioco delle differenze e delle diversità è consentito dove c'è margine per l'espressione delle abilità differenziate allora si riscontra una produttività più solida
Valorizzare le risorse umane un imperativo categorico perché vuole competere puntando sulla qualità qualità del lavoro
Qualità dello sviluppo
E in quest'ottica che io credo si possa tentare un passo in avanti rispetto all'inserimento lavorativo delle persone disabili
Questo passo in avanti
Ci è consentito credo da leggi nuove che insieme soprattutto a partire dall'esperienza che molte cooperative sociali l'anno hanno fatto io qui vorrei proprio aprire una parentesi io sono molto grata all'esperienza fatta da tante impresa loro proprietà da tante cooperative sociali
Lo dico perché attorno alle imprese no profit Hera cooperative sociali tante volte ci sono diffidenze penso che queste diffidente siano immotivate
Perché se c'è qualcuno che è stato pioniere del nostro Paese nel misurarsi con le sfide più difficili e che ha ottenuto risultati importanti questi sono proprio quelle
Realtà Dino propri che di cooperative sociali che tante volte sono state sole adesso trovano un contesto più favorevole
Con la vostra esperienza abbiamo fatto degli strumenti legislativi importanti e abbiamo fatto dei passi importanti sullo stanziamento delle risorse
Ma prima di entrare nel punto delle legge poi concludere rapidamente
Io lavoro ogni intervento con le cose che ho detto c'è un interrogativo che mi devo opporre per non risultare per non dare l'impressione che le cose dette siano astratto il siano lontane da quella che è poi la durezza di ogni giorno
E allora l'interrogativo è
Ma lei interna un conto sono le cooperative sociali
E le cooperative sociali abbiamo visto impegno nel nostro Paese quindici mila persone disabili ma se vogliamo vincere la sfida dell'inserimento pieno delle persone disabili nel nostro Paese dobbiamo contagiare la cultura dell'impresa dobbiamo rapportarci al mondo del lavoro normale
E questo mondo del lavoro normale è disponibile ad accettare questa sfida
Io ho detto prima che nel mondo del lavoro cosiddetto normale vedo un'ambivalenza
Perseguita mobilità ma anche il bisogno di costruire una strategia delle risorse umane che valorizzi le differenze e quindi un contesto dura ma anche favorevole all'inserimento lavorativo dei disabili
Tuttavia resta l'interrogativo come si conquista il mondo del lavoro normale
Perché io so bene quanto sia difficile
Una un inserimento delle persone disabili all'interno del mondo del lavoro cosiddetto normale delle normali aziende nelle aziende grandi delle aziende più piccole visto che siamo in un Paese in cui ci sono appunto grandi ma anche tante piccole e medie imprese
Credo che l'invito il punto sia esattamente questo noi dobbiamo conquistare a questa causa le Impresa della cultura delle imprese e come si conquista dall'impresa
Né con i vincoli né con le imposizioni con gli esempi con le buone pratiche
Con le strategie di accompagnamento e di anche di inserimento mirato delle persone e allora qui c'è una grande responsabilità c'è un grande ruolo delle politiche pubbliche delle politiche locali
Dobbiamo conquistare formare le aziende e non spaventarla dimostrare che ciò che in gioco non è soltanto un aiuto ai più deboli ma la costruzione di una strategia conveniente di utilizzo delle risorse umane
Dicevo oggi abbiamo la possibilità di utilizzare strumenti legislativi che ci sono più favorevoli
Penso per esempio parlerà per quanto riguarda le imprese no profit io credo che molti siano le strumenti che vi abbiamo messo a disposizione oggi non c'è soltanto più la legge sulle cooperative sociali c'è la possibilità di accedere i fondi strutturali
C'è l'articolo cinquantuno della legge finanziaria del novantotto sta per arrivare un regolamento molto importante che riconosce alle imprese no profit gli incentivi che fino adesso sono stati dati alle piccole e medie imprese
Ma c'è una grande scommessa che è quello di gestire la nuova legge sull'inserimento lavorativo dei disabili
Legge che supera quella impostazione vincoli sta impositiva
Legge che si propone esattamente questo di costruire con l'impresa un dialogo di proporre delle opportunità di incidere sulla loro cultura e chiede una grande responsabilità identico locali quella di essere di accompagnamento
Le politiche la cosa importante della legge sessantotto della nuova legge sull'inserimento lavorativo dei disabili esattamente questo
Quello di
Quindi
Di prevedere le politiche di inserimento lavorativo non come politiche assistenziali ma come politiche attive del lavoro
E qui appunto c'è una grande campo di lavoro e di applicazione da parte degli enti locali e ci stiamo la responsabilità di risorse da parte dello Stato
Non voglio entrare nel merito di questa legge perché sicuramente la conoscete
Voglio dirvi perché credo che sia doveroso poi da parte di un ministro oltre che esprimere ciò che ha imparato della sua esperienza ciò che ha imparato dal punto di vista personale dire anche le cose che sono state fatte
La legge sessantotto credo che sia un grande punto di riferimento che dobbiamo gestire tutti insieme
E che per gestire bene deve vedere il concorso che per essere gestita bene scusate deve vedere in concorso di tutti i soggetti istituzionali economici e sociali servizi il gli uffici di collocamento le Province hanno un ruolo molto importante la Regione avrà un ruolo molto importante nel predisporre risorse nel sostenere appunto
E e gli operatori del sociale la formazione degli operatori del sociale le imprese stesse
Insisto su questo perché noi siamo un Paese che a volte ha delle buone leggi e poi però non le applicano allora diciamo ci su questo punto cruciale
E all'inserimento lavorativo e quindi un pezzo del disagio sociale del rapporto tra disagi e lavoro noi abbiamo un'opportunità bar grave che dobbiamo saper gestire bene
Vorrei concludere dicendo vi gli gli gli altri provvedimenti che abbiamo portato avanti per quanto riguarda più in generale la prevenzione del disagio e l'attenzione ai più deboli
L'investimento più grande si chiama politiche per la famiglia in un paese in cui la famiglia è sempre stata dimenticata avere una politica di aiuto per la famiglia io sì credo che sia il più grande strumento di prevenzione del disagio così come e all'attenzione del Parlamento da ormai tre anni la legge quadro di riforma dell'assistenza e delle politiche sociali tutti gli operatori sociali che sono qui gli amministratori locali sanno l'importanza di questa legge mi auguro che entro questa mese venga approvato alla Camera
Ed è importante che il governo abbia stanziato su questo due mila trecento miliardi
Poi altre leggi più piccole ma importanti rifinanziamento della legge centoquattro l'altra disposizione della legge centosessantadue che si propone di aiutare le famiglie con portatori di handicap grave e gravissimo
E poi le politiche per l'infanzia ma concludendo il mio pensiero va alle cose che restano da fare è alle corde e delle cose che restano da fare ce n'è una che mi sta molto a cuore che sento come un problema proprio di ordine etico-morale
Ed è l'aiuto a quei portatori di handicap e chiamiamo gravi e gravissimi
Per anche per questi deve essere previsto l'inserimento lavorativo cento in ambienti protetti
Portatori di handicap gravi gravissimi quelli che sono sulle spalle delle famiglie quelli che grazie all'amore dei padri e delle madri hanno visto la lunga e alla loro vita
Io credo che noi dobbiamo dire Craxi
A queste famiglie che con il loro amore sono riuscite ad allungare la vita di queste persone
E dobbiamo sentire tutta la responsabilità di predisporre quegli aiuti quei servizi perché queste persone possano vivere bene anche il momento in cui non avranno più quindi straordinari padri e quelle straordinarie madri
Voi sapete molte di queste famiglie CP consegnano questo problema ci dicono questa accusa
Noi abbiamo dedicato tutta la vita i nostri figli abbiamo dedicato tutto il nostro tempo per i nostri figli ventiquattro ore su ventiquattro grazie al nostro morì i nostri figli hanno visto l'unghiata la loro vita
Abbiamo dato dignità loro abbiamo anche per loro abbiamo imparato a parlare di autonomia di diritti di piena integrazione
Ma quando ma noi siamo vecchi e quando noi non ci saremo più e dopo di noi
Allora questa è la responsabilità che credo noi comunità tutta ci dobbiamo prendere a queste famiglie noi dobbiamo dire
Dopo di voi li ameremo noi
Noi riprenderemo l'incarico attraverso progetti concreti facendo delle cose fin da adesso e le cose da fare fin da adesso
Per queste famiglie che hanno e handicappati gravi gravissime handicappati psichici handicappati per le tiri le cose che dobbiamo fare e costruire fin da adesso per quelle persone percorsi di integrazione di autonomia
Che si chiama l'aiuto alle famiglie che si chiamava centri diurni di carattere educativo perché possono essere inseriti che si chiamano servizi di sollievo assistenza domiciliare per le famiglie e si chiamano comunità in cui queste famiglie quando invecchiano portano i loro figli per e costruiscono in quelle comunità un ambiente in grado di accogliere i loro figli per cui noi loro possono dire questi genitori
So che quando non ci sarò più mio figlio avrà la stessa dignità la stessa autonomia e sarà in quella casa in quel contesto con quelle persone ecco per quanto mi riguarda questo è il molto che resta da fare
Ed è una responsabilità alta credo davvero molto grande che dobbiamo sentire con grande forza anche perché tante volte queste famiglie non riescono a dire con l'altrettanta forza di altre famiglie di altri soggetti
Il il loro dolore i loro problemi noi dobbiamo saperli ascoltare è un pezzo del disagio che non sempre si sa ascoltare e che io credo dobbiamo recepire con grande forza
Dopo il ministro ovviamente la parola va al sottosegretario tocca a lei
Ahilui le leggo futuro
Ma io guardo
Guardo al tempo da punto di vista
Pochino diverso lo preciso subito intanto dal punto di vista di chi su questi problemi non ha lavorato
Se non sul piano generale dal punto di visto di chi questi problemi li colloca all'interno di problematiche di tipo più generale
Non trascurando il forse questo molto importante lo dico perché io conosciuto dall'uomo un anno fa se non più o meno
Ed ero rimasto molto intrigato dall'idea che mi era sembrato di cogliere nelle cose che lui mi aveva raccontato
E che sono espresse in quello che mi sembra sia un po'uno slogan
Del del Consorzio nuove risorse e cioè fare in modo che sia il mercato a dare una risposta ai problemi che fino ad oggi si pensava che il mercato non potesse affrontare
Io credo che anche questo sia un punto Pia
Nel senso che sicuramente al problema complessivo
Del disagio sociale la valorizzazione della partecipazione alla vita della comunità i disabili dall'abito dello comunità del loro inserimento in tutte le attività della comunità e quindi anche dall'attività lavorativa
Data la complessità del problema e credo sia necessario che ci siano risposte da cui io pensa la comunità con le sue risorse con i suoi strumenti con la sua organizzazione o aiutando con le sue risorse con i suoi strumenti l'organizzazione l'argilla Piero
Non c'è dubbio che il tema è molto intrigante ce lo si può fare un attività economicamente redditizia tra virgolette cioè che pareggia insomma che
Risolvendo contemporaneamente un problema sociale
Io credo che
Dobbiamo lavorare intorno a questa sfida
Che mi sembra la cosa originale che di cui si discute ad Ivrea di cui io ci occupa
Il Consorzio nuove risorse di cui si occupa le persone che lavorano in su questo che lavorano su questo progetto perché io confesso di che questa impostazione io non ho mai trovato
Però che cosa bisogna fare per far questo dal mio punto di vista io faccio il sottosegretario all'industria
Mi siccome immaginavo che ci fosse anche un po'di dialettica mi chiedevo venendo qui no quale può essere il risposta che posso che un ministro un un amministrazione che si occupa di sviluppo dell'attività produttiva ma credo che questo ragionamento lo possiamo fare io parecchi intorno a questo tavolo può fare
Io do tre risposte
La prima e quella di
Dire
Proseguire nella costruzione di strumenti di intervento sullo sviluppo che siano sempre più orizzontali e trasversali e sempre meno specializzati e finalizzati soltanto a pezzi di economia a pezzi di attività produttive
Noi stiamo tentando di farlo non ci siamo accorti che immaginare che ci siano strumenti di intervento per il turismo strumenti di intervento per il commercio strumenti di intervento per la piccola industria postumo anche entrato per l'artigianato portò all'intervento per la per la per la grande industria eccetera è un errore
E che bisogna riuscire a mettere in piedi gli strumenti che siano in grado di aiutare tutti questi settori accrescere nella dimensione come dire essenziale per lo sviluppo di di un'attività produttiva che la dimensione della capacità imprenditoriale
E che c'è una dimensione di capacità imprenditoriale che riguarda tutti piccoli piccolissimi medi e grandi
Che riguarda tutti i settori e quindi c'è un intervento che poca che può distendersi orizzontalmente orizzontalmente su tutti i settori dobbiamo fare in modo che questo tema riguardi anche le iniziative economiche che pongono l'intervento sui disabili sui portatori di handicap come elemento strategico della loro attività
Mi verrebbe da dire per fare una battuta insomma che fa parte del gergo scusate del gergo del ministero l'industria estendere la quattrocentottantotto Ida alle alle alle alle aziende che si vuole queste cose è chiara è una battuta
Anche se non è detto che non ci potrebbero essere per esempio tentativi di individuare parametri nonché magari aiutino a orientare risorse privilegiando quegli quei solo quell'attività economiche magari tengono come uno degli elementi di riferimento l'inserimento lavorativo insorge per studiarci
Però al ripeto quella delle specie ora quattro ottantotto è una battuta ma rende il senso secondo me delle cose che ebbi che noi vogliamo fare l'ordine delle cose che bisogna fare delle cose che noi vogliamo fare e che stiamo cercando di fare paradossalmente noi oggi ho mica tanto paradossalmente ha parlato come ricordava che riguarda insomma noi oggi saremmo in grado di fare un bando per diciamo incentivare
La nascita di in preso lo sviluppo la crescita di imprese perché si occupano in particolare e specifico dei disabili in un certo territorio c'abbiamo introdotto un'oscura molto una modalità di flessibilità tare nella gestione di questo strumento normativo che saremmo teoricamente in grado di fare un'operazione di questo genere no
E credo che in questa direzione che in questa direzione occorre andare
La seconda cosa che secondo a mio avviso il secondo secondaria di azione che secondo me bisogna e quello di rendersi conto che lo accennava Zara Livia Turco
E quello di rendersi conto che c'è una facendo riferimento alla legge che c'è una dimensione locale di intervento che probabilmente l'unica che consente di affrontare seriamente i problemi delle fasce del lavoro disagiato
Nel senso che Igli problemi
Della che questi problemi a mio avviso si riescono ad affrontare e risolvere soltanto attraverso lo strumento di politiche locali io non sono un grande conoscitore della legge sessantotto ma sono d'accordo anch'io che il grande fare il grande salto di qualità della legge sessantotto è stato trattare il problema del nemico dell'inserimento lavorativo come problema di politica del lavoro
Ed è stato rendere centrale come strumento di governo di questi di questi processi i servizi locali dell'impiego che sono costituito poi ce ne parleranno gli avevo provinciale la la loro competenza no
Che sono stati costituiti sulla base del trasferimento delle competenze in materia di collocamento dallo Stato alle alle Regioni alle Province
E che il nel caso degli soggettivi dei disabili dell'inserimento lavorativo delle persone disagiate
Giocano ed entrano in campo le stesse questioni che dobbiamo affrontare per collocare nel lavoro le persone normali cioè quello di saper analizzare dei fabbisogni di saper analizzare dei per di saper definire dei profili
E di saper trovare modalità di incontro tra fabbisogni e profili modalità d'incontro tra domanda ed offerte che questo comporta
Un salto di qualità nell'organizzazione e il funzionamento dei servizi locali dal lavoro palo comporta per tutti cioè non comporta per i disagiati lo comporta per poter affrontare i problemi del mercato del lavoro in una del mercato del lavoro in una società moderna
Quindi io penso che questo strumento sia lo strumento fondato sia uno strumento fondamentale
E accanto a questo penso che il politiche di sviluppo locale dai patti territoriali ad altre iniziative possono essere il luogo in cui si orientano anche strategie nella direzione del del problema del dei disagiati del del del problema degli dell'INPS in parti dell'inserimento lavorativo lavorativo dei disabili
Terzo aspetto su questo dire concludo almeno questa costruì un intervento io penso poi che ci sia una
Necessità
Ed è quello di costruire una cultura dell'integrazione
Da far crescere nella società
Di Rocco dà conto una cosettina personali io come forse qualcuno sa abito da queste parti in un piccolo paese
Nella frazione in cui io sono un atto c'erano due persone portatrici di handicap vivevano quando ero piccolo per bambino due persone portatrici di handicap fisici molto grati
Ma io mi sono accorto di queste due persone erano portatrici di handicap più indici molto gravi quando sono diventato un ragazzo
Quando sono quando sono cresciuto
Perché nella piccola comunità in cui vivevo queste persone svolgevano il loro ruolo erano la memoria dalla comunità erano le persone che erano sempre seduto sulla porta e che parla e chiari parlavano con tutte con tutti quelli che passavano sulla strada
C'erano erano persone che erano considerate dalla nostra piccola comunità persone normali
Ora io mi rendo conto che sono cambiate moltissime cose che questo era il diciamo così un ambiente sociale
E e una cultura di un dal di una società contadina che aveva la capacità di come dire perché aveva grandi problemi no ma che aveva anche questi aspetti positivi va e che non è riproducibile ovviamente in termini tradizionali
Ma il problema di una comunità
Al cui interno cresca una cultura dell'integrazione per cui è la comunità
Che considera le persone come dire uguali
Tra di loro e fa svolgerà queste persone un ruolo è il presupposto perché possono avere risultati positivi tutte le iniziative che possiamo fare
Se il problema dell'inserimento è un problema di capacità imprenditoriale se è il problema di politiche
Come dal lavoro uguali a quelle dell'inserimento dei lavoratori normali allora o c'è una o all'interno di una cultura dalla comunità è cresciuta la disponibilità degli imprenditori la disponibilità degli operatori eccetera a considerare questi problemi
Come dire come problemi di tutti a considera e a considerare la cultura dell'integrazione come modo di vivere della propria comunità
Se non ecco se non è così a conoscere i più mancano i presupposti perché queste e perché si possono ottenere dei risultati
Io credo che noi abbiamo anche un po'qui in pratica come canavesano su anche un po'una sfida su questo fronte
Credo che abbiamo anche qualche opportunità per dare delle risposte ripulire alle ricerche di in Venezia di volontari di sa prima ancora che di risorse di soldi che io ho visto nei documenti che sono distribuiti
E dal consorzio nuove risorse mi pare che stia la sfida questa comunità questo comunità grande questo comunità in qualche misura postmoderna Nokia e questo pezzo di Canavese
A ricostruire una dimensione di solidarietà al suo interno che sia capace di essere l'humus all'interno del quale questi problemi si risolvono
Credo che ecco che al presidente della Regione poi quello della Provincia grazie
Sì buon buon giorno a tutti anch'io ringrazio per vi invito a partecipare
A questo convegno e anch'io devo constatare che il contenuto della proposta che viene qua presentata è sicuramente un contenuto molto stimolante
Un contenuto che vuole coniugare diciamo le realtà di mercato con gli aspetti legati alla necessità di un'integrazione delle persone del mondo disabili nato nel mondo del lavoro
Onestamente e lo dico questo potrebbe essere un progetto pilota e poi in conclusione del mio intervento farò alcune considerazioni su quella che potrebbe essere la disponibilità della Regione
Nel tentare di assecondare e di aiutare questo esperimento anche se obiettivamente come d'altro canto ha sottolineato il sottosegretario Morgando ma anche prima il ministro Turco obiettivamente anch'io ritengo che questo un percorso che ebbene che sia sperimentato e di conseguenza la vostra iniziativa dal mio punto di vista estremamente positiva
Ritengo che però si debbano ancora fare alcuni passi per arrivare a a questa possibilità di realizzazione perché obiettivamente c'è la necessità di incrementare questa cultura di integrazione questa disponibilità delle aziende ritengo comunque che gli enti pubblici debbano necessariamente in questa fase in attesa che appunto esperimenti come i vostri possono trovare una risposta concreta
Continuare a interessarsi aiutare l'inserimento delle persone nel mercato disabili nel mercato del lavoro in relazione a questo io posso dire che la Regione Piemonte
Parlando chiaramente dell'ente che io rappresento
Ma attraverso la legge regionale del ventotto novantatré che poi è stata modificata durante dalla legge ventidue durante questa legislatura nel mille novecentonovantasette
Siamo siamo riusciti attraverso questa modifica della legge ottenere maggior rapporti tra costi e benefici
Infatti nell'arco di quattro anni dal novantatré al novantasei sono stati al lavoro avviata il lavoro e quindi assunti dalle imprese cooperative ed enti pubblici quattrocentodiciotto soggetti disagiati
Con una spesa complessiva di circa otto virgola cinque miliardi
Con la modifica apportata e poi dirò in che senso è stata portata nel novantasette questa modifica è stata porta tanto nel novantasette nell'arco di due anni
Sono trecentoquattro i soggetti e sono stati inseriti nel mondo del lavoro con una spesa complessiva di sei virgola settantacinque miliardi ma quali sono i due elementi fondamentali di questa modifica di legge
Beh uno e quello che l'assunzione viene vista come un progetto di insediamento lavorativo
E queste cose sono state ampiamente sottolineate dette da chi mi ha preceduto tant'è vero che nelle modalità di assunzione è previsto il tutoraggio cioè c'è evidentemente una persona che viene dedicata alla all'inserimento
Cultura di integrazione si sviluppi la possibilità per l'assunzione di soggetti disabili di richiedere un rimborso delle spese affrontate da parte delle aziende
Questo per l'adeguamento del posto del lavoro per l'abbattimento di barriere architettoniche tutti elementi che chiaramente con possono incentivare e coadiuvare
Anche se anch'io sono assolutamente d'accordo nel con nel ritenere che e necessario che di questo anche nel mondo delle imprese si incominci a parlare per intraprendere questo percorso di acculturamento occulto acculturamento si dicesse acculturamento di integrazione diciamo che io credo che al di là delle cifre
Sia importante sottolineare questi due aspetti cioè quello del tutto e quello appunto delle possibili della possibilità da parte delle aziende di avere degli sgravi oppure di chiedere dei contributi per l'inserimento dei disabili
Io voglio anche fare qua un riferimento specifico questo territorio perché evidentemente sono dati che mi sono stati forniti dal dall'ufficio per esempio nel comprensorio di vere Ivrea nel novantotto sono stati inseriti cinque disabili intellettivi nel novantanove ne sono stati inseriti sette
Ecco ci voglio anche citare perché è bene che questo cessate che questo tipo di inserimento e costato quattrocento milioni all'amministrazione regionale
Ricordate che la spesa complessiva è stata di sei virgola sette miliardi negli ultimi due anni
Ecco ci sono poi le altre perché noi partiamo i disabili sono tanti ci sono poi anche un'altra legge regionale la quarantacinque novantacinque che opera solo a favore di ex detenuti e detenuto in semilibertà nel tentativo appunto di reinserirli
Nell'ambito del mercato del lavoro voglio anche dire che la nostra amministrazione cerca poi di raccogliere le le diciamo gli stimoli che vengono dal dal ministero perché un esempio la partecipazione con progetti e pittore ditta proprio significativa la richiesta di contributi su bandi emanati dal ministero costruendo progetti a titolarità proprio l'esempio progetto può male per l'autonomia
Sull'esclusione sociale che è risultato finanziato dal Das dipartimento affari sociali questo progetto in graduatoria progetto che ha presentato la Regione Piemonte ha ottenuto un maggior punteggio in assoluto quindi è stato finanziato altro progetto che ha tenuto l'apprezzamento del governo è stato progetto colmo sempre rivolte disabile
E di conseguenza diciamo che onestamente poi evidentemente tutto può essere fatto meglio che può essere fatto in maniera più considerevole su questo settore
Noi abbiamo posto una significativa significativa attenzione c'è un elemento evidentemente che e ancora di nostra competenza e che deve vedere anziché una delle principali competenze della Regione Piemonte e che deve vedere
Una attenzione né una significativa disponibilità nella stesura delle opportunità che quello della formazione professionale
Perché io credo che già evidentemente questo nelle politiche del lavoro è un elemento quello della riproposizione abitazione ormai diventato assolutamente necessarie per quanto riguarda le dinamiche appunto oggi del mercato del lavoro nel nostro Paese ma io credo che si debba nel io forse ne prendo spunto da questo convegno in questa giornata
Dedicare una parte della formazione professionale proprio a quelle persone disabili che richiedono prima di essere inseriti nel mondo del lavoro proprio per facilitare l'accettazione da parte dell'industria di queste persone corsi specifici di formazione professionale o di prima formazione professionale per un più facile inserimento nel mercato del lavoro perciò credo che obiettivamente al di là delle leggi specifiche la Regione Piemonte Possa attraverso la formazione professionale e dare il suo contributo alla inizia all'inserimento nel mercato del lavoro delle persone disabili
L'altra è ultima considerazione che voglio fare e che il vostro il vostro Progetto mi ha abbastanza colpito come ho detto perché dal punto di vista della filosofia non poche vedermi molto attento nel senso che la proposta che fate una proposta molto stimolante devo dire
Che ve ne facciamo io personalmente ne faccio merito perché in un settore come questo appunto entrare nella logica di mercato è una sfida non di poco conto e perciò io credo che proprio per agevolare questa mostra iniziativa io mi permetto di chiedervi di poter approfondire in maniera più dettagliata quelle che sono gli aspetti di budgetizzazione del vostro progetto perché in realtà questo progetto prevede un finanziamento fare il venticinque per cento almeno la possibilità da parte degli enti pubblici di finanziarlo fino al venticinque per cento
E di conseguenza né ritengo in considerazione del fatto che obiettivamente il costo pari al venticinque per cento poi come avviene in questa nostra per in questa nostra terra
Le amministrazioni su temi così si trovano sempre concordi e trovano comunque la la la partnership la possibilità di mettere ognuno la sua parte di sua competenza credo che obiettivamente perché voi in realtà chiedete agli Enti pubblici cinquecento milioni in realtà potreste chiederne di più adesso io purtroppo non dovrò scappare perché abbiamo altri impegni ma quello che volevo rappresentare che almeno da parte della Regione a ad un'analisi più attenta c'è la disponibilità e la volontà di verificare base
E alla budgetizzazione del progetto anche una maggiore disponibilità finanziaria per sostenerlo grazie
Signora Bresso Presidente della Provincia
Vorrei ricordare il motto
Del direttore di una compagnia di prosa scena tagliato non viene fischiata
Siccome sono le quattro e mezza lo dico per signori presenti
Intanto anch'io voglio ringraziare il consorzio nuove risorse per a vere lanciato questa questa discussione
E per avere in ormai parecchi anni lavorato su questi temi con secondo me grande non solo capacità ma anche ma anche creatività proprio c'è un capacità di costruire proposte che secondo me fa fa onore al nostro territorio onora la tradizione del del Canavese quindi intanto questo confermo che noi stiamo
Lavorando per predisponendo la la delibera di adesione e quindi la aderiremmo aderiremmo sicuramente
Noi i come soggetto su cui lo ricordavano prima
Sia Morgando che Livia Turco come soggetto che nella riforma della legislazione è titolare oggi dei servizi per l'impiego e in particolare del Collocamento
Al lavoro dei disabili nell'ambito delle servizi per l'impiego quindi in questa riforma che effettivamente io condivida una riforma che non non non fa scatto le diverse ma affronta globalmente la questione ci obbliga e ci chiede di affrontare la questione che è complessa per tutti oggi del dell'avviamento al lavoro
Della costruzione di percorsi di lavoro di affrontarla insieme anche per disabili e per tutto il settore del del disagio sociale
Le dimensioni sono molto grosse poi l'assessore Tibaldi interverrà nel merito delle politiche dando al quattro di come noi ci stiamo muovendo
Perso questa competenza che come sapete c'è arrivata dalla dall'inizio di dicembre quindi da poco più di due metri
Le dimensioni Johnson molto grandi nella nostra provincia il vaccino degli iscritti al Collocamento
Che riguardano la categoria del disagio sociale sono circa dieci mila persone quindi una dimensione enorme
Ci credo possiate misurare dal comparare le cifre che abbiamo sentito le cifre che possiamo vedere nel in questo progetto che un progetto grosso di nuove risorse un progetto articolato con numerose cooperative numerose iniziative ma credo che tutti possiate vedere quanto la dimensione sia grande quindi quanto la sfida posta agli enti locali sia grande
Dal trono è una sfida che che non intendiamo accettare nel senso che crediamo fermamente che la riforma Bassanini ce la riforma che realizzo un decentramento a livello locale di molte per la maggior parte delle politiche operative in campo amministrativo
Sia una sfida data raccogliere anche per migliorare il proprio la qualità dei servizi per i cittadini anche di quelli più difficili che certamente richiedono
Un percorso Complesso non non può essere solo più nel lo il tradizionale strumento del del collocamento obbligatorio
Ci sono una serie di questioni o non entro perché altrimenti doppie Remo l'intervento inutilmente quindi l'assessore Tibaldi interverrà poi dando il quadro del nostro intervento nel campo proprio dei servizi per l'impiego del collocamento obbligatorio nell'ambito dei servizi per l'impiego
Io volevo richiamare qualche altro strumento sì stiamo mettendo in in campo tutti insieme tra l'altro non solo la Provincia ma insieme anche al ai comuni di questo territorio parlando parlando nel Canavese per costruire dei percorsi
Di di sviluppo e di occupazione nell'ambito dei quali inserire anche la tematica specifica della costruzione di opportunità di lavoro
Per i disabili e per le aree del disagio sociale e
Sulle quali la collaborazione con nuove risorse con tutti coloro che sono disponibili per lavorare con noi può essere diventare davvero produttivo
Intanto voi sapete che sul nostro territorio sono costruiti ormai patti territoriali che coprono l'intera provincia di Torino
Uno di questi il primo più importante quello già finanziato e quello del canadese
Nell'ambito del del di dei patti territoriali noi crediamo si debbano collocare anche una serie di politiche mirate
Una di queste quella della formazione il protocollo della formazione è stato appena siglato proprio in questi giorni pochi giorni fa perché la formazione per tutti ma in particolare per queste aree che maggiori problemi di formazione mirata al all'individuazione di un'opportunità di lavoro hanno è un elemento essenziale e stiamo lavorando anche sulla scorta di un altro patto che quello della della zona Ovest che ha già siglato un protocollo sociale stiamo lavorando per
In quest'area proprio partire dall'esperienza di nuove risorse costruire attraverso un tavolo dell'economia sociale arrivare a costruire un protocollo integrativo su queste questioni nell'ambito del del nostro patto credo che questo sia un percorso che potrebbe dare risposta ad alcune sfide che nel vostro testo sono poste qui sono posti al governo nazionale ma insomma non è che io voglio sostituirmi al Governo nazionale va una cosa sono gli strumenti una cosa e poi l'operatività l'operatività evidentemente compito del degli enti locali io credo che si possa lavorare
Sempre nell'ambito del patto territoriale che ci vede insieme quindi vede anche una forza particolare dal dal lavorare insieme
Alla traduzione concreta di queste ipotesi di incubatore per le imprese sociali noi abbiamo già un esperienza di incubatore di altro tipo di stupratori insieme al Politecnico per le attività nel campo delle delle tecnologie del dell'informatica e delle telecomunicazioni
Mi incubatore di questo tipo credo che possa essere molto interessante e penso che
Ci siano tutte le opportunità
Naturalmente con poi la possibilità di presentare sul fondo sociale sui fondi strutturali di presentare dei progetti per dare vita a un progetto di incubatore che ci consenta di costruire concretamente dei momenti di appunto di di di di incubazione di i delle molte impresa è che operino nel campo sociale sei vogliamo che le dimensioni
Di cui parlavo prima possono essere progressivamente anche redditi e concretamente perché molte cose non abbiamo lavorato molto con l'amministrazione provinciale in assenza di ancora di competenze l'abbiamo lavorato un po'nel campo dei prototipi cioè costruito delle esperienze importanti interessanti che però in termini di numeri sono ancora troppo poco significative il problema come si aggredisce la dimensione pesante per le regioni che diceva Livia Turco perché poi
Tutto ciò che non si riesce a fare come
Come società rispondendo a dei precisi compiti che ci vengono affidati ricade inevitabilmente sulle famiglie e per altri versi di nuovo sulla sulla società hanno in maniera negativa quindi credo che su questo possiamo possiamo lavorare
E che sia lo strumento del patto territoriale sia proprio quel tipico strumento trasversale di cui parlava Morgando per lavorare a integrare l'insieme dei problemi che non territorio ci sono in un progetto complessivo
Questo è un pezzo importante di cui dobbiamo occuparci
Credo che il nostro tavolo sull'economia sociale possa essere lo strumento che ci porta a definire il progetto dell'incubatore per quella via fare crescere una serie di opportunità che possono essere opportunità non solo per il mondo del disagio sociale non possa essere opportunità anche per molte persone dell'area di quell'area della cosiddetta normalità che poi difficilissima da definire perché tutti per qualche verso e per fortuna siamo anche un po'un po'a normali per accomunare della normalità come dire un'area anche del dell'incubo del dell'omogeneo quindi credo che possa essere un modo di fare sfumare è questo importante regione Livia Turco per fare sfumare quest'idea del del normale del non normale in un problema generale non è più un problema di creare lavoro per tutti i nostri per tutti i nostri giovani Canon Giovani sappiamo bene in quest'area quanto
Il problema non riguarda il solo
Solo i giovani
In questo ambito lavorare insieme nel patto territoriale ci permette di affrontare tutte le specifiche questioni individuando le particolari caratteristiche di ogni tipo di lavoratore sulle sulle quali calcare i Progetti questo è un'area che ha una grande capacità di di progettualità
Sta riprendendosi in mano tornata io credo il per fortuna molta un po'di fiducia forse dire molta un po'di fiducia in questo territorio e quindi anche questi progetti ci sono progetti di vera imprenditorialità io son d'accordo con chi con su questo son progetti Rivera imprenditorialità che certo non sono poi facili perché
La la descrizione è affascinante ma sappiamo quanto lavoro duro poi ci sia dietro per costruire ognuno di questi progetti
Sopra progetti di grande di grande interesse e che io credo possono dare qualcosa insegnare qualcosa anche alle all'imprenditorialità tout court essere un un simbolo di una capacità di fare nascere crescere delle opportunità
Delle capacità imprenditoriali che è una cosa di cui il canadese bisogna tornare ad essere produttore di impresa
In questo senso questo è un un aiuto che
Il l'economia sociale può dare al all'economia tutt'vorrei in generale a tutta questa nostra del canale
Forse più certo interesse qualche dato venendo quindi ho fatto un po'di ricerche perché parliamo di problemi di cui non si ha poi esattamente il senso della dimensione il le famiglie che hanno problemi di disabilità fisico motori in Italia sono novecentocinquanta mila
Quelli che hanno problemi di Alzheimer di alcolismo sono mezzo milione quelli che hanno problemi perché c'è qualcun in casa insufficienza mentale sono trecentoventi mila la tossicodipendenza al riguardo duecento trenta mila famiglie
Sono dati che si offrono per qualche riflessione adesso la parola signor Tibaldi mi pare
Grazie io dovrebbe sarà un grande sforzo prometto di brevità anche perché
L'intervento che mi ha preceduto con la rappresenta la Provincia mi consente di entrare nel merito di alcune questioni specifiche prova a farlo con chiarezza e con sintesi voi sapete che con la riforma della Collocamento la Provincia si fa carico dei cosiddetti nuovi centri all'impiego questo da tre mesi a questa parte
Questo significherà per noi riformare quell'enorme macchina
Spesso di
Capace di esprimere poco capace di usare pochi strumenti ho paura a definirla una vecchia Manzo che nell'immaginario dei cittadini è stato per tanto tempo così una macchina di inefficienza dove si facevano sono code per fare un timbro ma dove non trovarmi un lavoro poi in realtà io in questi tre mesi ha incontrato a quei dipendenti che ne abbiamo ereditato insieme al vecchio collocamento allo scoperto il loro delle persone particolari che dato che credevano nel loro lavoro magari facciamo le fotocopie nella stazione dei carabinieri
Facevano le telefonate da una cabina perché avevano pochissime ricco risorse
Di cui disporre e loro sempre difficoltà a definire il vecchio qua anche se so io stessa mi ricordo le code a quattordici anni in via Gioberti fin sulla strada e in quelle scale strette che era l'asse del collocamento il Torino che cambiata
Una sfida alta provare a cambiare
Una tradizione lunga spesso di inefficienza
E stare c'è niente da dire sul mercato
Avere un collocamento pubblico
Che insieme a chi è facile con locali di cui si occuperanno presumibilmente le agenzie private c'è chi magari ha vent'anni noi scherzando spesso diciamo è alto biondo con gli occhi azzurri di promette disponibile a fare qualunque cosa
No io dovremo collocare i disoccupati di lunga durata
Quelli che sono disoccupati da vent'anni pedone che anche quarant'anni alla terza media
Sono fuori dal mercato da tanto tempo i disabili tutti i disabili
Non solo quelli che servono le aziende
Mi anche quelli che sono difficili da inserire gli extracomunitari
In tutto ciò dovremmo anche fare in modo che con l'eredità che abbiamo il collocamento pubblico stia sul mercato c'è collochi il dieci e il venti per cento riesca a trovare posti di lavoro avendo questo tipo di concorrenza
Ne abbiamo accolto questa sfida avendo chiaro intanto Pinto che era una situazione tale per il nostro ente abbiamo investito molto
E avendo chiaro anche una seconda cosa che ci interessa ma costruire un collocamento solo voi sapete che la legge sessantotto qualcuno carente disabili è una il quattro sei nove la legge sul collocamento ordinario anche formalmente era possibile pensare a due cose diverse
Anche se non credo questo forse nelle intenzioni del legislatore infatti sono continui i richiami a intrecciare le cose si attribuisce l'applicazione sessantotto nell'ambito del collocamento a Parma
Oracolo che vogliamo provare a fare un collocamento per tutti cioè accorpamento ordinario collocamento i disabili degli extracomunitari come unica sede disservizi
Su cui gli utenti che sono i disoccupati che siano disabili oppure no possono
In cui gli utenti possono utilizzare la stessa qualità e quantità disservizi che noi vogliamo provare a costruire queste era la premessa per dirvi che se c'è un elemento di garanzia che la Provincia cui può dare e che non deve che era
Non prenderà sottobanco ma prenderà incarico il collocamento dei disabili collaborando con gli operatori del territorio che sanno come si fa un inserimento lavorativo
Ma prenderà in carico all'interno dei suoi centri d'impiego con come dire non fatevi usare un termine vecchio mi viene bene contabili dignità
Questa è una garanzia che credo sia dovuta qui oggi parliamo per noi di un bacino per quanto riguarda la legge sessantotto io purtroppo ho letto la vostra nota
Che mette insieme dati sul disaggio sulla disabilità fondati sul disagio sociale alcuni elementi venivano ripresi dal dottor Biagi io non sono in grado di fare altrettanto
Devo dirvi posso dirvi che il bacino a province di Torino lo riprendeva prima Presidente di dieci mila disabili
Facciamo che sette mila e cinquecento circa sono effettivamente disponibile alla porta
Di questi a detta degli uffici almeno tre mila e cinquecento richiedono un inseguimento accompagnato
Sono tantissimi
Il nostro Ente come altri a insieme
Molto spesso a cooperative sociali a consorzi Janis Siegel ha fatto esperienze di qualità pregiatissima e piccoli gioielli in cui in un anno di lavoro è una spesa enorme si inserivano venti persone
Un numero che l'ha portato a questo fatto Franca entrare nella pelle tocca allora si tratta di mettere a sistema una modalità
E di mettere maltese adesso mi dispiace Presidente la Regione si è andato via se no
Io approfittavo invernale occasione per dirgli che ne abbiamo in carico il collocamento obbligatorio diciassette gennaio ma lui ha nella sua Commissione ferma la legge regionale per darci soldi
Che spezzerebbe venissero girati al più presto perché prima cominciamo ad avere i soldi dal fondo che la Regione deve istituire
Deliberare e passare le province e prima noi cominciamo istruire servizio altrimenti diventa difficile
Quindi molte risorse la Provincia ha messo complessivamente sei miliardi sui centri olimpico su centri tutto
Abbiamo bisogno di risorse del fondo ora
Con le difficoltà di passaggio cui accennava qual è il primo lavoro che abbiam pensato di chiedere ai dipendenti del Collocamento che lavorano sul collocamento obbligatorio
Ed è anche il sito di mettersi a lavorare per capire non solo quanti sono i disoccupati disabili ma quanti sono i posti di lavoro
Disponibili
E quante sono le scoperture delle aziende
A norma grate chiarezze
E ad oggi passeranno norma della nuova probabilmente alleggerendo un po'la situazione ve li abbiamo avuto una brutta sospese sorpresa io ve lo dico subito molto sopprime che non so scoperte solo le aziende private
Ci sono gravi scoperture anche negli enti pubblici
Parliamo di Comuni parliamo di enti locali
Allora nel pensiamo da qui a un mese
Di avere un quadro chiaro della situazione e sulla base di quello che e quattro andare a incontrare gli operatori del territorio dalle cooperative agli operatori pubblici
Per costruire insieme un percorso che usi tutti gli strumenti che la legge sessantotto cita
Non vogliamo fare delle convenzioni con le organizzazioni datoriali
Per stabilire con loro qual è il tempo utile
Per inserire tutti i lavoratori disabili che loro devono assumere con loro quindi ti pubblici alle facciamo riassumono e basta credo che su questo la presidente sarà d'accordo su un atteggiamento un pochino più
In positivo perché è molto meno giustificabile
Vogliamo farle ma vogliamo che ad esempio quelle convenzioni sia un un'occasione per definire insieme come si usa quel benedetto fatidico articolo dodici che vi coinvolge
Laddove l'impresa
Decide di usare lo strumento cooperativa
Per formare il disabile
Noi insieme e in questo credo spero di ottenere una forte alleanza con il mondo della cooperazione sociale quello forte quello che ha costruito esperienze vere sul territorio Demme impedire che quella diventi un'occasione di parcheggio
In cooperative finte
Macché anche nella perché lì poi finisce così che per due anni il disoccupato disabili ma finite in una cooperativa sociale che di fatto lo parcheggiati
Solleviamo l'impresa da un onere
E chissà quante rischiano di comparire nel sul territorio quell'articolo deve essere usato
Bisogna concertare con organizzazioni datoriali come per esempio una parte di formazione in cooperativa una parte di inserimento e stage in azienda lo possiamo definire insieme
Il mondo della cooperazione sociale con un'esperienza in questi anni forte su questo e il mondo dell'impresa
Insieme alla Provincia e centri impiego non possono decidere insieme qual è il percorso utile per sfruttare tutte le innovazioni questa legge ma arrivare a risultato ultimo interessa suggestivamente a tutti
Che è quella dell'assunzione del disabile
Io non penso che sia giusto in questo momento individua una cooperazione posso sono sociale impossibile supplente non riusciamo a farli assumere dall'impresa neanche dai Comuni ebbe qualche cooperativa sociale riprenderà
Io penso che l'esperienza e le cooperative e l'esperienza di un consorzio come quelle stendere Marchica possa aiutarci a capire che possono le cooperative stesse insieme Siegfried loro pezzo insieme al mio alcune organizzazioni di categoria
Per per altri versi abbiamo incontrato qualche giorno fa l'associazione di potere identiche
A
Dispone di un sacco di professionalità che possono fare tutta possono allora essere le braccia operative lo strumento che noi siamo sul territorio
Usando oppure no l'articolo dodici lo valuteremo insieme e cioè mettendoci sei mesi oppure due anni
Con cui Center impiego inseriscono nelle imprese
Pubbliche e private i lavoratori disabile
Probabilmente avremmo un sacco di fico ettari che sorge a poche riusciremo a quanto meno ad affrontare l'insieme perché oggettivamente i posti di lavoro in quota saranno meno dei disoccupati che avremo quindi si tratterà
E ha ragione da presidente quando richiama i patti territoriali e insieme a lei onorevole Morgando di inventare qualcosa in più
Affiancare politiche attive di accompagnamento in modo da recuperare più posti di lavoro di quelli che prevederà gente perché il nucleo della legge scusate che i numeri sono quelli che vi dicevo prima
Io smetto ma
Con una battuta perché anzi con un impegno che quello certamente di andare a costituire nei momenti di confronto anche magari all'interno dei patti territoriali poiché stiamo provando incrociare la riforma del collocamento con i patti Oriani colto vostro mondo sul percorso e costruiamo e applicazione sessantotto questo è l'impegno quindi è la risposta all'appunto che voi se avete fatto
è una battuta
A me piaceva molto il titolo esatto prima andare dal ministro Turco diversamente abile e mi è piaciuto anche molto il passaggio che le ha fatto su quanto a volte può essere buffo
E supponente definire cos'è la normalità in una società vi dico solo con una battuta che vi posso garantire che ad oggi per un Ufficio di Collocamento e più facile immensamente più facile collocare un giovane da una che un quarantenne disoccupato da vent'anni
Soprattutto se donna questo credo debba farci riflettere
La conclusione Piergiorgio dallo
Parto introduco contro i dati che speravo che venissero citati prima li cito adesso prima di passare proprio alla spiegazione dell'OPAS
Che sono posizionati fondamentale tratti brutti tradire da ricordare
Il fatto che intanto nel mondo del disagio sociale il novanta per cento sono disoccupati
All'interno di questo dato
Una piccola precisazione i disabili sono poco meno della metà per quanto è dato sapere oggi dalle statistiche che conosciamo
L'altra metà del la metà prevalente ecco è costituito un po'dalla dal mondo della devianza
Parliamo i tossicodipendenti detenuti etilisti
Persone comunque che hanno un problema di comportamento integrazione di relazione sociale e quando parliamo di lavoro di difficoltà di far lavorare le persone ci riferiamo in particolar modo a questo a questo tipo di di persone
Personaggio brutto
E il fatto che dalle statistiche che abbiamo in questi anni in cui abbiamo lavorato con queste con queste aziende è che il rendimento individuale medio complessivo del quaranta per cento
è questo un dato davvero brutto sporco che dato stesso che crea disagio insomma
Perché il problema è se vogliamo pensare un'azienda che comunque è un problema di equilibrio costi e ricavi che integri persone con un rendimento di questo genere occorre trovare una soluzione
Il resto non mi addentro su sui tentativi che abbiamo fatto sugli sbagli che mi ha fatto sugli insuccessi che abbiamo fatto sono lunghissimi
Quello che portante dire poi spero che in un'altra occasione magari approfondiremo questi aspetti più specifici ma quello che portante dire per me che stiamo tentando con tanti successi con pochi successi con qualche risultato di trovare questa questa conciliazione com'è facile tra lavoro e disagio sociale
Chiedo scusa se sono stato molto sintetico in queste cifre ma vedo che il tempo scorre quindi passo direttamente al a spiegare il perché questa OPA scampo la cosa la cosa strana e
Ve lo leggo codici ancora più veloce affidabile
Gli anni chiediamo dedicato a cercare di coniugare i disagi lavoro ci hanno distrutto molte certezze tolto molte illusioni
Abbiamo conosciuto suicidi che denunciavano disperazione del vivere abbiamo incontrato persone che reduci da esperienze di vita disastrose contro le previsioni generali hanno rivelato grande umanità e capacità di collaborare con gli altri
Abbiamo incontrato i disastrati professioni dall'assistenza abile di impietosire gli altri che cercavano solo lo stipendio
Abbiamo conosciuto persone che pure in un in una dimensione ridotta hanno trovato uno stile di vita positivo
Abbiamo conosciuto persone che nella tragedia della droga stanno affogando contanti tentativi di ripartire coronati da altrettanti fallimenti
Per tutti lavoro è servito oltre come strumento per procurarsi la sopravvivenza anche come situazione di vita con cui misurarsi
L'elenco degli insuccessi è lunghissimo è bene dirlo per sgombrare il campo da facili illusioni
Considerando la storia di quasi quindici anni dalle persone di saggiare transitati nella cooperativa chiediamo avviato e che dall'Arca sono uscite sperando di volare autonomamente meno del dieci per cento hanno volato davvero oltre il novanta per cento delle persone uscite si sono ritrovati e di nuovo allo sbando
Qualcuno ha avuto la modesta di rientrare la maggior parte invece sono stati ingoiati nel vortice dal mito della microcriminalità o della disperazione
In mezzo a tanti dubbi l'unica certezza è che si è consolidata è quella relativa al tipo di impegno che il viso che il disagio sociale richiede
Un impegno che non è che Adele che
Non basta l'intervento delle istituzioni che peraltro è tardivo trascurabile
Occorre l'impegno dei cittadini un impegno corale dove ciascuno mette a disposizione quello che ha e quello che sa
Un impegno che non si riduca slogan a proclami o a parole
Se in questi anni avessimo contabilizzato le pacche sulle spalle che abbiamo ricevuto da tutti saremmo ricchi
Un impegno che si liberi da troppi pregiudizi a cui siamo radicati sia quelli apparentemente benevoli questi poveretti
Sia quelli crudi quei bastardi tossici
Ecco perché l'OPAS perché il disagio sociale non è un problema di altri un riservato di specialisti ma è un problema di tutti
Non solo il disagio sociale non è un problema per le persone di buon cuore ma un problema del quale ciascun cittadino deve farsi carico un piccolo carico ma concreto
Abbiamo intrapreso questo impegno anni fa ad iniziativa nostra rischiando dal nostro nella convinzione che producendo dà risultati concreti sarebbe stato più facile o meno difficile coinvolgerà le istituzioni e i cittadini normalmente distanti da questo problema
Oggi infatti l'offerta che vi proponiamo non è per partecipare ad un progetto studiato a tavolino giochiamo invece di partecipare a sviluppare e consolidare e migliorare un'esperienza già avviate da anni e chiediamo motivo di ritenere che dotata di opportune risorse
Posso dare risposte ancora più significativo il disagio sociale
Concretamente il Consorzio nuove risorse occupa oggi attraverso le imprese consorziate oltre un centinaio di persone
Contiamo di arrivare ad occuparmene tra tre anni almeno trecento in sette unità produttive
Ora tutti conoscono le difficoltà di problemi che si incontrano per creare un'impresa immaginate dunque le difficoltà e i problemi che si incontrano radiare consolidare imprese che occupano persone già
Parliamo di imprese che producono manufatti e servizi veri in concorrenza con altre aziende non di imprese che dicono di commesse riservati alle cooperative dove quel che conta volte elesse in buoni rapporti con l'amministrazione in carica
Parliamo di imprese che cercano di stare otto nuovamente sul mercato
Cerchiamo di stare sul mercato e non perché il mercato è bello ma semplicemente perché costruisce la dimensione reale del tessuto economico nel quale operiamo
Sul materiale che vi abbiamo distribuito troverete la descrizione degli insediamenti produttivi
L'organizzazione di queste unità produttive deve fare i conti con problematiche tipiche del disagio in un contesto di regole che riferendosi al lavoro prevedono soltanto la prestazione standard
Ora quando il valore della prestazione medio individuale si attesta attorno al quaranta per cento dello standard voi capite che tutta la struttura organizzativa retributiva deve assumere connotazioni tutte particolari
Se non vuole essere spazzata via nel giro di un mese
La gestione delle risorse umane l'organizzazione del processo produttivo la garanzia della qualità richiedono adattamenti specifici
Se ci troviamo la maggior parte disabili fisici e sensoriali meno della metà della popolazione considerata
Per i quali con opportuni accorgimenti tecnici si possono ridurre l'incompatibilità organizzative per tutti gli altri si tratta invece di individuare una struttura organizzativa che riesca a fare interagire con un livello di efficienza accettabile persone di tantissime dal concetto di lavoro
Più concretamente il tossicodipendente l'etilista detenuto la persona in trattamento psichiatrico il disabile psichico raramente hanno dimostrano di aver assimilato il concetto dell'homo Faber
Per cui il lavoro significa investimento in regia di fatica per produrre un risultato
Capacità di collaborare con altri fornitori clienti colleghi accettando regole di convivenza all'interno di rapporti gerarchici e funzionali
Disponibilità ad accettare le valutazioni sui propri risultati da parte di terze persone e di esemplificando
Queste caratteristiche si trovano nello svolgimento di qualunque attività lavorativa
Il mondo della devianza permettetemi di usare questo termine brutto ma espressivo fatica ad essere integrato nell'attività lavorativa proprio perché è privo perché rifiuta di riconoscersi in questa dimensione dell'homo Faber
Si tratta normalmente di persone che si vivono come pazienti o come utenti di servizi serto servizi di salute mentale o che vivono in situazioni di esclusione sociale spesso auto centrata detenuti tossicodipendenti
L'integrazione di queste persone in un'attività lavorativa presuppone la progressiva acquisizione da parte di queste persone di uno stile di vita profondamente diverso da quello di provenienza
Il modello organizzativo che nato sul campo in questi anni sta producendo risultati apprezzabili
Ma proprio per i contenuti innovativi che sta esprimendo richiede un approfondimento sugli aspetti giù giuridici economici e sociologici
Per ottenere una validazione che ne consenta l'applicazione su più vasta scala
Inoltre questo modello risulta penalizzato da un sistema di regole e norme valide tutt'al più in contesti standard ma del tutto inapplicabili in queste situazioni
Norme e regole che se per i lavoratori Stendhal servono per difendere il posto di lavoro
Per la per la semplice Giada costituisce talvolta una barriera per il posto di lavoro
E ritorniamo novanta per cento del dei disagi a disoccupati
Ecco perché il Consorzio nuove risorse proporranno Università di Torino un piano di ricerca mirato ad approfondire verificare le variabili giuridiche sociologica ed economiche del modello organizzativo utilizzato
Inoltre mentre ci stiamo impegnando a creare e sviluppare questa unità produttive sotto forma di cooperative sociali
Restiamo convinti che questi modelli organizzativi debbano restare concettualmente delle strutture transitorie perché da solo non potranno mai bastare ad assorbire dignitosamente l'area del disagio sociale
L'obiettivo finale per su cui tendiamo che speriamo non rimanga eternamente un utopia è quello di attende normali che non si limitino sempre a selezionare le risorse umane più adatte ma che imparino anche di integrare le risorse umane meno adatte a prestazione ridotta per arrivare a questo occorre fornire alle aziende stesse la possibilità di inserire le persone disagi atte non con una penalizzazione ma come risorse particolari utilizzabili con un giusto equilibrio tra livello di prestazione e livello di retribuzione
E veniamo al contenuto dell'OPAS
Offriamo cerchiamo
Offriamo quote nel consorzio dal valore unitario di un milione
Perché per creare posti di lavoro che trovate nel piano triennale occorrono risorse Investimenti
Attenzione non stiamo parlando delle cifre che anche negli scorsi anni sono state destinate per creare posti di lavoro abbiamo sentito e letto di cifre spropositate destinate a creare un nuovo posto di lavoro
Non stiamo parlando di venti milioni per ogni nuovo posto di lavoro creato non solo parliamo di posti di lavoro con caratteristiche di particolare criticità
La cifra è così contenuta perché una buona parte dello sforzo organizzativo svolte da professionisti esperti che prestano la loro attività a titolo volontario gratuito
Ora per i cinquanta posti di lavoro che vogliamo creare quest'anno dovremo investire un miliardo
Offriamo quindi mille quote dal valore unitario di un milione
Le offriamo all'amministrazioni locali provinciale e regionale gli offriamo privati cittadini
Questa cifra ci consentirà di procedere necessari investimenti riducendo sensibilmente il ricorso al credito ordinario
Oggi molte risorse pubbliche sono destinate a sostegno delle fasce deboli
Le fasce a rischio di esclusione le fasce a rischio l'espulsione dal mercato del lavoro formazione ammortizzatori sociali di semplificando con lo scopo di adeguarle al variare della domanda
I disagi AT costituiscono le fasce morte perché nel mercato del lavoro a alle attuali condizioni sono destinate non entrarci mai
Per costoro non esiste semplicemente la domanda e non ci sono risorse pubbliche destinate a questi
Ecco perché nella speranza di stimolare un'attenzione delle istituzioni su questo aspetto specifico abbiamo incominciato di vestire personalmente ed ora proponiamo anche tutti voi di partecipare
Puntiamo quindi raccoglie un miliardo per creare i prossimi cinquanta posti di lavoro e chiediamo l'istituzione alle istituzioni provvedimenti coerenti per creare le condizioni perché l'offerta pubblica di acquisto solidarietà possa funzionare
Cerchiamo ancora volontari
Una risorsa tutto sommato ancora poco conosciuta
Conosciamo volontà di tutti i tipi
Coloro che finalmente possono fare cose diverse rispetto a quelle fatte in tanti anni di attività lavorativa
Conosciamo quelli che tendono a perpetuare invece ruolo precedentemente svolto in azienda
Conosciamo ancora volontari che ne dicono a frazione di tempo molto limitate ma metodica
Volontari che scopre il piacere di lavorare per la soddisfazione personale non per i guadagni
Certo è volontariato ricco di esperienza ma richiedono coordinamento attento che sappia motivare indicare obiettiva ambiziosi ma raggiungibili e organizzare l'attività con criteri professionali
Permane purtroppo per molti la convinzione che il volontariato sia una dimensione della vita da da riscoprire con la pensione
Fino a sessanta anni si pensa coloniale perse poi caso mai si può pensare agli altri
Riteniamo invece che ed invitiamo chi tra di voi non è ancora arrivato età pensionabile a considerare questi che volontariato costruisca una dimensione che debba accompagnare l'intera vita di una persona indipendentemente dalla professione
Però il per aiutare a conservare il senso del ratto Vita che rappresenta per ricordare Erich Fromm la dimensione dell'essere che ci auguriamo possa prevalere ancora sulla dimensione della per
I volontari che cerchiamo provengono dalle spese più diverse non solo esperienze professionali dall'infermiera l'insegnante l'operaio al dirigente l'avvocato ma anche da esperienze non professionali la casalinga lo studente
Perché teniamo conto che la persona di selciato a prima ancora della limitazione nell'attività lavorativa patisce una situazione di relazioni sociali precaria dove l'aiuto può essere fornito semplicemente con la propria esperienza di vita
Cerchiamo ancora manager disponibile lavorare tempo pieno per queste iniziative
Ogni unità produttiva deve essere gestita con criteri professionali
Non dimentichiamo che queste unità oltre a dover affrontare i problemi tipici di oppure di qualunque altra azienda devono fare i conti con problemi supplementari date dalla particolarità delle persone impiegate
A questi manager offriamo lo stipendio ridotto
Non è un'offesa la professionalità semplicemente l'applicazione di un criterio caro tonica regole condiviso
Che a differenza di remunerazione tra l'ultimo operaio che opera in un'azienda e la dirigente non può raggiungere livelli incompatibili con le risorse disponibili
Cerchiamo ancora lavoratori disponibile ad integrarsi all'attività lavorativa con altri lavoratori che certamente portano con loro problemi di ridotto prestazione di rapporti di collaborazione problematici di livelli di affidabilità precari
Qualcuno forse si chiederà quale possa essere il motivo per scegliere una soluzione lavorativo così scomoda
Noi stessi scopriamo chiedersi a volte quale sia il motivo che ci ha fatto scegliere un'attività così strana
La risposta sembra banale ma non lo è è che nonostante le tante delusioni che si patiscono in questo ambito si scoprono anche delle esistenze che da sole magari sotto mille incrostazioni ci insegnano più di quanto non sapevo insegnarci le persone di successo
E concludo
Devo ringraziare tutti voi presenti perché la vostra presenza qui ci fa sperare che si possa finalmente iniziare un'azione collettiva che porti a togliere il problema del disagio sociale dall'atteggiamento di indifferenza e di rimozione ancora troppo diffusa
Siamo convinti che ogni persona recuperata attraverso il lavoro dalla situazione di disagio sociale
Costituisce la nuova risorsa per se stessa e per la società
Crediamo che un sistema sociale non possa definirsi ho voluto se si permette il lusso di sprecare risorse tanto prezioso
Ricordo per tutti coloro che desiderano accoglie la proposta di acquisto e solidarietà di compilare la scheda di consegnarla al all'uscita gli addetti l'offerta pubblica di acquisto e solidarietà che oggi proponiamo la riproporremo nei prossimi tre mesi a ciascuna delle organizzazioni sindacali datoriali esistenti in Canavese la riproporremo le comuni più popolosi
Siamo fiduciosi di poter iniziare con l'aiuto di tutti voi un circolo virtuoso che non potrà certo risolvere magicamente il problema del disagio sociale ma renderà possibile speriamo risultati migliori di quanti oggi dobbiamo constatare grazie
Qualcuno
Ma per per conto mio sì ma non so se è contemplato dalle regole di questa riunione
Non lo so
No no nella facoltà di libri e le dissi nel dire di no penale
Abbado tre paginette danno luogo a svenimenti magari
Bene secondo me
Come diceva il personaggio Findim