"Liberalizzazioni e privatizzazioni dei servizi pubblici locali" organizzato dalla Fondazione di Montedison (presso Palazzo Clerici, via Clerici 5)

Come obiettivo solo il ritorno economico dell'operazione a scapito della qualità
Del servizio reso ai cittadini
Liberalizzare il sistema significa aprire al mercato e alle leggi dell'efficienza e non rincorre la scelta della privatizzazione ed eventualmente i tempi e di moti
La liberalizzazione insomma è indispensabile premessa della privatizzazione ma quest'ultima non sempre né la conseguenza obbligata
Sono concetti ovvi per chi mi sta ascoltando in questo convegno ma poiché vengono strumentalmente stravolti nella dialettica tra le parti credo sia utile ribadirlo
Dobbiamo recuperare il troppo tempo perduto e attraverso una corretta conoscenza del tema
Ottenere un deciso e convinto sostegno dell'opinione pubblica
Aprire al mercato al capitale privato alla competizione positiva significa infatti creare le premesse per poter migliorare il servizio reso ai cittadini
E aumentare il valore dell'azienda che lo eroga dunque il capitale pubblico
L'apertura al mercato deve di conseguenza basarsi su un'adeguata definizione della politica industriale
Il sistema deve essere sbloccato con norme nazionali coerenti con le politiche comunitarie improntate alla competitività
Cito come esempio quanto è stato fatto nel settore dell'energia elettrica e ciò che si sta facendo in quello del gas
Queste norme devono inoltre assicurare alle diverse imprese sia pubbliche che private
Le medesime opportunità
Non è certo pensabile di sostituire un monopolio pubblico con un monopolio privato
Ma accanto alle regole i politica industriale occorre configurare
Il nuovo ruolo dell'ente pubblico
Non più gestore ma garante della qualità del servizio e del rispetto degli obiettivi sociali
Nel momento in cui si inseriscono i servizi pubblici nel libero mercato l'ente locale dell'infatti conservare il potere di tutela degli interessi collettivi
Un potere speciale insomma che assicuri al comune il ruolo di regolatore dell'attività dei servizi pubblici e di garante della loro qualità e competitività
Nel passaggio da gestore a garante il Comune deve ovviamente riservarsi funzioni di rilievo
Prima di tutto perché citando attivamente alla definizione delle nuove regole e norme portando la propria esperienza
In secondo luogo è necessario che sia controparte nella definizione dei contratti e delle convenzioni con le aziende che gestiranno i servizi così da esercitare un controllo puntuale sulle prestazioni erogate
E in questo ambito ritengo sia auspicabile lo sviluppo di Authority di settore come già è avvenuto in quello energetico e come e necessario in altri ambiti strategici quali ad esempio i trasporti
Per realizzare la liberalizzazione e la privatizzazione abbiamo però bisogno
Di un contesto normativo e politico che sia in grado di sostenere gli enti locali decisi ad agire in questa direzione
A riguardo Milano a due esempi da proporre
La N
La società multi business milanese come tutti sanno e quotati in Borsa
La normativa attuale sulle società miste ci impone di mantenere più del cinquanta per cento delle azioni pena il rischio di perdita delle attuali concessioni per i servizi pubblici
Mi chiedo quale senso abbia questa norma
Visto che è lo stesso Stato per primo ma derogarvi e aggiungo giustamente le società devono infatti essere valorizzati al massimo costituendo inoltre una fonte di nuove risorse
La legge in vigore il disegno di legge quattro mila e quattordici contrastano invece questi obiettivi
La prima non consente infatti di ridurre la nostra presenza azionaria la seconda insidia lo stesso valore della società limitando la durata delle attuali concessioni
Questo comportamento e tanto più strano perché dovrebbe essere interesse dello stesso governo quello di favorire attraverso una reale apertura ai privati il risanamento della finanza pubblica e la modernizzazione dei servizi
L'Atm è un'azienda diversa dalla N
Non è infatti attuale allo stato delle cose una privatizzazione completa del sistema del trasporto pubblico locale
Al contrario è indifferibile l'esigenza di razionalizzare il settore liberandolo mettendo cioè in concorrenza la gestione che deve essere di tipo privatistico
L'attuale disegno di legge sembra andare in questa direzione ma con una vistosissima contraddizione non tiene infatti conto
Della circostanza che il trasporto pubblico locale richiede importanti investimenti che potranno essere ripagati solo nel lungo periodo basti pensare che l'ammortamento di una vettura della metropolitana avviene nell'arco di circa trent'anni
A quale logica risponde dunque l'aver introdotto un periodo di tre cinque anni per la concessione della gestione
Come sarà possibile effettuare i necessari investimenti
E come potranno questi investimenti passare da un gestore all'altro forse semplicemente prevedendo che i soci sì che il successore se ne faccia carico ma se il piano di gestione non deve cambiare perché allora dovrebbe cambiare propri gestore
Credo che il rischio di sovrapposizioni tra norme in essere nuove leggi
Non sia poi così peregrina se solo si pensa che lo stesso disegno di legge quattro mila e quattordici potrebbe essere di fatto svuotato da norme di settore quali il decreto Bersani e la legge di riforma del trasporto pubblico locale
A mio avviso l'impianto normativo in materia di privatizzazioni dovrebbe pertanto promuovere la liberalizzazione dei mercati in linea con le direttive comunitarie così da migliorare l'offerta dei servizi pubblici
Incentivare i processi di privatizzazione rafforzando il coinvolgimento di capitali privati nei settori di pubblica utilità
Valorizzare le imprese già presenti sul mercato o che stanno per entrarvi evitando di introdurre regole e norme che annullano la loro posizione e competitività
Tenere nella dovuta considerazione le specifiche realtà di ogni singolo settore soprattutto di quell'impresa che dove sono necessari ingenti investimenti
E infine mettere sullo stesso piano dando loro le medesime opportunità Stato ed enti locali
Credo che sia davvero difficile continuare ad affermare di volere il federalismo mantenendo in vita norme discriminatorie a favore dello Stato
E Inca ancor più ritengo che sia impossibile dire di volere uno Stato moderno senza crearne le basi
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro
Beh il sindaco Albertini come so solo entrato in medias res io lo ringrazio
Il mio intervento sarà un po'un passo indietro perché ora mio compito quello di presentare la fondazione Montedison e darvi le motivazioni di questa fondazione le motivazioni del perché di questa cosa
La fondazione e la Fondazione giovane oggi è il suo giorno del battesimo
Ma le motivazioni che la sostengono partono più da lontano
Da una lunga riflessione che ci ha accompagnato come gruppo industriale dalla prima metà degli anni novanta
Fu inizialmente il bisogno di conoscere meglio il vasto mondo dei clienti italiani di Montedison
Ossia gli acquirenti dei prodotti delle tecnologie e dei servizi del nostro gruppo che ci portò a studiare e conoscere più da vicino le piccole e medie imprese i distretti industriali e i sistemi locali che adesso sono collegati
Questo studio
Guidato dalle motivazioni industriali del nostro gruppo fu presto integrato anche dall'interesse per il modello organizzativo delle piccole e medie imprese dei distretti e dei distretti
Modello basato sulla valorizzazione delle tradizioni locali dei mestieri e delle professionalità sull'efficienza sulla flessibilità e sulla rapidità decisionale
Un modello di sviluppo spontaneo
Originato dal basso capaci di esprimere il meglio delle potenzialità locali di valorizzare l'iniziativa dei singoli con passaggi sequenze frequenti dallo Stato di lavoratori a quello di imprenditore
Ma anche un modello con un forte cemento di valori culturali e civili e di relazioni sociali
Organizzato per usare le parole del professor Becattini attorno
Ad un cuore sociale rappresentato da una corona di istituzioni formali e informali che ne rendono possibile il funzionamento regolare
In breve una combinazione i tre valori delle comunità e quelli dell'innovazione e quindi tra socialità imprenditorialità intesi in senso dinamico come fattori creatori di benessere in continuo confronto dialettico tra di loro
Assieme agli studiosi che hanno lavorato con noi nelle ricerche su Pmi e distretti abbiamo scoperto a poco a poco i profili di un vero e proprio modello italiano di capitalismo reticolare
In grado di ritagliarsi un proprio spazio autonomo tra il capitalismo renano e il capitalismo anglosassone
Un sistema quello dei settori tipici del made in Italy basati sulle piccole e medie imprese distretti in grado di esprimere un saldo commerciale hanno con l'estro di circa centocinquanta mila miliardi di lire
E con un attivo
Estra unità europea al netto delle materie prime e dell'energia che è stato detto determinante negli ultimi anni nel sostenere il saldo dell'Unione europea stessa con il resto del mondo
Inoltre come gruppo prendemmo consapevolezza di una realtà che dista nel suo insieme aveva un valore molto superiore a quello che poteva essere percepiti individualmente dalle singole società operative di Montedison
E cioè con un in uno ma in quasi tutti i settori che la nostra attività
Compresi quelli che ora non abbiamo più come le materie plastiche erano proprio loro le piccole e medie imprese distretti a costituire i nostri più diretti naturali interlocutori in Italia e i veicoli verso il mondo dei nostri prodotti e la nostra tecnologia come gruppo ci rendemmo conto che avremmo potuto lavorare assieme con le piccole e medie imprese distretti non solo a livello di ricerca di tecnologie di servizi ai clienti ma persino per sviluppare interessi convergenti ed elaborare di comune intesa progetti piattaforme politiche da sottoporre all'attenzione delle autorità profondamente convinti di operare in tal modo nell'interesse del Paese
Mi riferisco alla sensibilizzazione del potere pubblico
Che Montedison ha condotto a fianco dei distretti industriali delle piccole e medie imprese per ottenere l'inclusione dei consorzi di acquisto di piccole in più le impresse tre clienti idonei nel mercato libero dell'energia elettrica
è stato questo insuccesso comune gli ha consentito di ridurre significativamente i costi di produzione le piccole e medie imprese e di accrescere la loro competitività internazionale
Ad un certo punto
è stato quasi naturale pensare di rendere più istituzionale questa intensa attività di ricerca ed analisi condotta spesso con partner di alto prestigio inserendola in una cornice che rendesse ancora più esplicito è finalizzato l'impegno strisce notifiche culturale che intendevamo promuovere un impegno in tal modo disgiunto dei nostri interessi industriali e quindi più obiettivo e meglio in grado di poter costituire un punto di riferimento per la comunità economica e politica
è nata così l'idea di questa fondazione che abbiam deciso di denominare comunità innovazione allo scopo di proiettare nel futuro nel divenire del progresso economico tecnologica sociale la prospettiva del ruolo delle piccole e medie imprese dei sistemi produttivi locali
Come recita lo statuto che vi è stato distribuito la Fondazione Montedison porre attenzione sistemi produttivi locali e ai distretti nella loro dinamica tra piccole e medie imprese grandi imprese anche relazione fenomeni di internazionalizzazione
La Fondazione si occuperà inoltre dei rapporti tra università centri di ricerca grandi gruppi e piccole e medie aziende nel contesto locale con particolare riguardo a ruolo propulsivo della ricerca applicata e dell'innovazione
La Fondazione porre infine attenzione ai sistemi di infrastrutture intese in senso lato connesse sia i sistemi produttivi locali con particolare riferimento alla fornitura di servizi di rete ed al finanziamento delle attività produttive sia ai processi di formazione e di servizi alla società civile tramite i quali si afferma anche il principio di sussidiarietà
Visti gli obiettivi della Fondazione c'è sembrato significativo iniziano l'attività con questo convegno dedicata ad un tema di grande attualità
In questo periodo all'esame del Parlamento e cioè la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali
è chiaro infatti che una riforma di questa natura e portata tocca direttamente i rapporti sociali che sono alla base di quel modello di sviluppo dal basso Acqui primo accennato e che costituisce l'essenza del capitalismo a Rete del made in Italy
Tale modello potrà esprimersi ancor meglio e vincere le sfide del sempre più dinamico contesto internazionale
E mi riferisco qui alla new economy alla globalizzazione
Se potrà appoggiarsi ad un nuovo contesto di regole con la rende ancora più competitivo grazie ad una sempre più ampia applicazione del principio di sussidiarietà e che gli consenta di aprisse l'opportunità offerte dalla nuova economia senza perdere la propria identità Manzi affermando su scala ancor più ampia i valori che sistemi locali veri nodi del sistema di capitalismo a Rete più volte citato rappresentano sul piano industriale e sociale
Sono certo che il dibattito sarà di alto livello ringrazio vivamente i qualificati relatori che hanno accettato di partecipare gli autorevoli ospiti che hanno voluto farci l'onore della loro presenza
Lascio la parola professor Alberto Quadrio Curzio presidente del comitato scientifico della Fondazione che sarà il moderatore di questo convegno che ringrazio
Nel dare inizio questo pomeriggio di riflessione
Su un tema di tale rilevanza le liberalizzazioni e le privatizzazioni dei servizi pubblici locali
Mi sia consentito di fare una brevissima per
Il presidente della Fondazione Montedison comunità innovazione dottore Enrico Bondi ha ben spiegato come questa iniziativa sia nata e quali siano i suoi scopi
Dal mio punto di vista accademico aggiungerò che nei molti colloqui degli anni passati con il dottor Bondi che sentitamente ringrazio
Abbiamo trovato una piena concordanza su cui costruire assieme un Progetto nella convinzione che chi ha chiarito che comunità e innovazione possano positivamente interagire
Per gli interessi civili ed economici del nostro Paese
I due punti di riferimento quello del principio di sussidiarietà è quello di un'economia perché concorrenziale che abbiamo posto alla base della Fondazione stessa
Altro sono altro non sono che i due punti di riferimento con le due idee cardine su cui si fonda la stessa Unione Europea oggi qui autorevolmente rappresentata dal collega Mark
Lo statuto è stato distribuito a tutti e tutti voi potrete vedere gli scoppia la dichiarazione programmatica
Vorrei aggiungere che l'ispirazione della Fondazione come riflessa dallo statuto spiega anche perché abbiamo chiesto ed ottenuto il patrocinio dell'Istituto Lombardo Accademia di scienze e lettere
La più antica Accademia lombarda insidie anche sotto il profilo internazionale
Come risulta dall'elenco dei suoi membri passati e presenti e tra i passati vorrei ricordare Alessandro Volta Camillo Golgi Alessandro Manzoni
Un ringraziamento va perciò anche all'Istituto lombardo persuadere citato il patrocinio
Il dottor Bondi abbia indetto e ha ben sintetizzato la natura e la potenzialità dei distretti economici italiani anche sui mercati internazionali
Tutti noi sappiamo che oggi di distretti si parla persino al G sette il paludato economista ne parla spesso
E tuttavia non dobbiamo dimenticare che essi sono portatori i punti di forza ma anche di qualche punto di debolezza
Punti di forza sono le istituzioni storiche che ne stanno alla base comprese quelle dell'autogoverno cioè la capacità di innovare soprattutto sotto il profilo del Desailly
Ed è la penetrazione dei mercati esteri un mercato del lavoro estremamente flessibile e informale
Ben diverso dalla concezione fordista del lavoro tipica di altri complessi proprio
Io credo che questi siano gli elementi che spiegano come alcune analisi televisive spinte bontà loro fino al due mila quindici
Affermano che tra i Paesi dell'Unione europea poche saranno le aree in quel periodo con piena occupazione
Ed alcune di queste sono proprio quelli distrettuali per la Lombardia e di poche altre regioni italiane
Ma sappiamo che i distretti hanno anche dei punti di debolezza
In passato mi è stato una sostanziale difficoltà nel colloquio col potere politico difficoltà che tuttavia è ampiamente diminuita ed oggi il potere politico dimostra una grande attenzione e sensibilità
Una seconda difficoltà qui da questa la Fondazione Montedison nelle riflessioni che ne stanno alla base posto molta attenzione
E la difficoltà delle piccole e medie imprese a fare grandi investimenti in ricerca tecnologica e di sviluppo
Sotto questo profilo non sono solo gli sgravi fiscali finalizzati di rilevanza assoluta ma anche l'esigenza di collaborare con le grandi imprese che hanno centri di ricerca e laboratori Pitti grandi dimensioni
Nonché con le istituzioni universitarie
Che sotto questo profilo necessitano di essere meno culturali più professionalizzanti il terzo rischio certamente riguardi i profili finanziari delle piccole e medie imprese e quelli connessi ai passaggi generazionali
Non possiamo certamente entrare in questi temi ma credo che con orgoglio accademico
Vorrei rilevare che se l'identità distrettuale i problemi inerenti il non fossero stati approfonditi e presentati in Italia e anche al pubblico internazionale
Da economisti di grande livello come Giorgio foyer Giacomo Becattini forse ancora oggi considereremo i distretti italiani e le piccole e medie imprese espressione dinamismo economico e di sommerso da combattere piuttosto che da promuovere
E lo stesso credo sarebbe stato nei confronti di quelle forme autorganizzati dei distretti che ormai sono per tutti riconosce
In breve per il convegno odierno sappiamo quanto interesse il tema dell'odierno convegno presenti e la dimostrazione più evidente e la presenza di alte personalità
Tra cui il ministro Maccanico e la sottosegretaria Vignieri chi ha dato un contributo fondamentale al progetto quaranta quattordici di cui si parlerà fondazione Montedison dal canto suo ha affidato al Centro Studi nuova ricerca all'elaborazione di un libro bianco sui servizi pubblici locali
Studio che verrà presentato oggi e che è stato diretto dal professor Ristuccia purtroppo impossibilitato a intervenire
Questo studio non rappresenta uno studio della Fondazione Montedison che lo presenta al dibattito sperando che lo stesso osserva lo scopo ma che lo presenta con la libertà che ogni dibattito deve portare e pertanto non è un'espressione ufficiale della Fondazione Monte diciamo che è uno strumento ittita
Sappiamo che le grandi questioni sollevate dallo studio e dalla disegno legge quaranta quattordici non sono sintetizzabili in poche parole vorrei tuttavia toccare tre punti previene la riforma dovrebbe essere un punto di convergenza tra questioni di democrazia economica e di democrazia politica e non solo questioni attinenti la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi pubblici locali
Vi si intersecano federalismo amministrativo di sussidiarietà concorrenza di riserva di servizio pubblico
Cooperazione tra pubblico e privato per la qualità e l'efficienza del servizio nei confronti degli utenti ruolo dell'amministrazione locale verso il cittadino in breve si potrebbe dire una riforma del genere uno stile è un vero e proprio noto per passare ad una concezione democratico efficienti Istat che assicuri le libertà competitive ma nel contempo i diritti di cittadinanza
In secondo luogo la riforma dovrebbe garantire che l'amministrazione pubblica secondo il principio di sussidiarietà che attenzione è un principio di livelli di governo non è un principio di liberismo sfrenato
Dunque che l'amministrazione pubblica dal gestore di venti un soggetto regolatore che consenta ai gestori stessi quell'ammodernamento delle utilities
Che è condizione necessaria affinché il rapporto col cittadino utente sia di efficacia di eguaglianza di trasparenza e di qualità
Ed infine la riforma dovrebbe avvicinarsi sempre più all'Unione Europea che con la sua tra virgolette costituzione e soprattutto attraverso la Commissione e la corte di giustizia sta dando un contributo determinante per l'ammodernamento giuridico economico di tutti gli stati membri
E per applicare nei fatti come dicevo all'inizio e contemporaneamente di due grandi principi della concorrenza eterna susciti arietta
Ma naturalmente questo è un vero accenno estremamente sintetico e molto approssimativo a quello che sarà l'oggetto dei lavori di oggi
Oggetto dei lavori che ho l'onore di presentare e di coordinare
Con la prima sessione relativa ai profili di liberalizzazione e privatizzazione la situazione in Italia ed in Europa
Che si aprirà con un intervento del ministro Antonio Maccanico che ringrazio ancora sentitamente per la sua presenza qui oggi
A voi tutti noto ed attualmente ministro per le riforme istituzionale
Ringrazio la Fondazione Montedison comunità ed innovazione
Per aver organizzato questo incontro
E per aver scelto il tema della liberalizzazione privatizzazione dei servizi pubblici locali
Vedete alcune anni fa il tema dei servizi pubblici locali non sarebbe uscito
Dalla stretta cerchia degli addetti ai lavori anzi sarebbe stato al massimo il titolo per un congresso degli amministratori delle società municipalizzate
Nel quale l'assegnazione delle cariche associative sarebbe stata sicuramente l'obiettivo più importante della riunione stessa
Molte cose sono cambiate
Oggi discutiamo di servizi pubblici locali con l'Europa rappresentato dal professor Mario Monti commissario alla concorrenza
E con il meglio dell'impresa privata
L'amico Bondi amministratore delegato di Montedison che tra gli impiantatore i manager del nostro Paese particolarmente attento alle esigenze dei sistemi locali conosce a fondo i distretti industriali del Nord e quel che è di nuovo sta sorgendo assoluto
Enrico subito che il ministro delle riforme istituzionali non è come a prima vista potrebbe sembrare il soggetto più lontano da questi temi
In realtà questo convegno per molti versi si potrebbe dire che è in certa misura figlio proprio di una riforma istituzionale che ha funzionato
è figlio d'elezione diretta del sindaco da parte dei cittadini
I nuovi sindaci e mio collega Enzo Bianco ministro degli interni che chiuderà il nostro amore uno di loro hanno capito subito
Che i cittadini avrebbero giudicato l'operato dell'amministrazione proprio dalla qualità dei servizi erogati
Tra loro efficienza e da loro costi il primo impulso a sottrarsi alla gestione dei servizi storicamente in perdita è venuto dunque proprio dalla legge sull'elezione diretta del primo cittadino
Ma questo convegno è in certo modo anche figlio del poderoso sforzo complessivo di riforma di risanamento che in corso nel nostro Paese danni
E in particolare dall'inizio della presente legislatura e che ci ha portato all'adesione all'unione monetaria fin dall'inizio
Sforzo di riforme di risanamento che ha investito innanzitutto la pubblica amministrazione la forma di Stato
Vi salgono al Rapporto Giannini del mille novecentottanta le idee guide che hanno ispirato il moto di riforma
L'amministrazione pubblica come sistema di aziende i servizi ai cittadini
Diritto dei cittadini di disporre di servizi efficienti al costo più basso possibile
Dal mille novecentottanta ad oggi cammina è stato lento con lunghe interruzione ma nell'ultimo periodo più spedito e sicuro
Specie centoquarantadue legge sul procedimento amministrativo privatizzazione del pubblico impiego trasferimento di poteri alle Regioni riordino degli apparati centrali riforma dei controlli riforma del bilancio
Federalismo fiscale elezione diretta dei presidenti delle Regioni sono le tappe principali di questo itinerario aspro e difficile
Non privo di contraddizioni
Ma con una con una direzione di marcia precisa
Questa nuova ammaccata permette Entenza del quadro istituzionale si è sposata perfettamente con la necessità di liberalizzare privatizzare con le direttive in tal senso dell'Unione europea e con i provvedimenti di recepimento che l'Italia adottato
Come ministro delle comunicazioni del governo Prodi quattro è stato le regole per la concorrenza nelle telecomunicazioni gli effetti dalla moltiplicazione dei gestori alla creazione di nuovi posti di lavoro ai servizi più efficienti a costi ridotti per gli utenti sono sotto gli occhi di tutti
In questo modo siamo arrivati anche preparati all'appuntamento con la new economy
Come è noto le altre due grandi iniziative di liberalizzazione adottata dal governo su impulso del non europea sono quelle che hanno riguardato l'eticità
E proprio in quest'inizio d'anno incasso mi riferisco ai decreti dei colleghi bar Bersani e letta
Ultimo ma non meno importante tassello di questo mosaico di ammodernamento liberalizzazione privatizzazione e proprio la riforma dei servizi pubblici locali che sta per essere approvata al Senato
Per dare un'idea da l'importanza dell'argomento a questo proposito nere di essere letto con attenzione il libro bianco preparato da non ricerca la quale l'uso il professor Quadrio Curzio
Che assicura costituisce la base di discussione di questi lavori devoto ma un utile manuale d'uso dei servizi pubblici locali pasta ricordare che il provvedimento in questione viaggia da tre anni da un ramo all'altro del Parlamento
E che non è stampe già nel novanta fosse possibile tra le varie forma di trasformazione anche quelle in società per azioni solo centocinquantaquattro su mille cento aziende di servizio pubblico che agiscono in Italia si sono trasformate in società per azioni
Delle due per cento viene gestito direttamente dal Comune dell'undici per cento non ha una gestione adeguata nemmeno la disciplina dello IACP dieci anni fa
Quanto agli interessi che la legge tocca per le sole municipalizzate in questione stiamo parlando di trenta mila miliardi di fatturato
Con una crescita media annua del sette per cento negli anni novantacinque novantotto investimenti di circa quattro mila miliardi all'anno centosettanta mila occupati diretti e novantadue mila indiretti
In questa sede ritengo importante fare un passo avanti non solo nella compressione di questo pacchetto di riforme che fa giudicato attraverso il disegno già nelle aree che le ha mosse ma anche soprattutto il riferimento alla loro applicazione pratica agli effetti che esse stanno avendo sul sistema economico
In particolare sto epica mete impresa spesso organizzate in distretti industriale che costituiscono l'ossatura dell'economia italiana
Per quanto riguarda le telecomunicazioni i benefici su cittadini ed imprese dell'apertura del mercato sono più immediatamente percepibili tariffe più basse investimenti di migliaia di miliardi circa dieci mila nuovi posti di lavoro
Da un primo bilancio che l'applicazione del decreto Bersani sull'elettricità al mi sembra di poter dire che la coraggiosa liberalizzazione della domanda con la grande novità dall'introduzione dei consorzi d'acquisto per le piccole e medie imprese va proseguita sul fronte della liberalizzazione dell'offerta
Oggi la situazione è riassumibile in poche cifre che documentano da una parte il successo de la liberalizzazione dall'altra la necessità di completarla davvero in tempi rapidi
A fronte di dieci mila piccole e medie imprese consorzi Abbili per l'acquisto di energia l'artista libera per il mercato e pochissima
Solo alcune otoprotettori hanno qualche disponibilità di produzione a cui si aggiunge un po'di importo quindi l'energia disponibile per il mercato libero nel due mila e scarsa basta mala pene per una trentina di consorzi cioè per un migliaio di piccole e medie imprese appena il dieci per cento di quelle che potrebbero usufruire secondo le regole del decreto
Il resto continuerà ad essere fornito dall'Energy decine vincolato alle singole imprese fuori dal consorzio se si calcola che le mille piccole e medie imprese fortunate che potranno acquistare vette citata operatori alternativi risparmierà ambo sulla propria bolletta prefetto di sconti ottimizzazione dei consumi otto sessanta miliardi è facile capire che il risparmio annuo complessivo per il sistema delle piccole e medie imprese come stimato recentemente dalla casta Cattolica di Milano potrebbe essere da subito di oltre cinquecento miliardi l'anno
Per questo il collega dell'industria Enrico Letta sta cercando di accelerare al massimo la vendita delle centrali ENEL e tutti governo e consapevole di questo problema
Aspetta ben oltre che il processo di riforma non venga tradito da accordi più o meno palesi tra le municipalizzate i monopoli nazionali affinché non si arrivi al paradosso di sostituire semplicemente il proprio monopolio nazionale con il monopolio locale
Anche per il cast parlamento e governo sono impegnati ad evitare strozzatura sul fronte dell'Offerta perché la riforma prevede che tutti dal due mila e tre possono comprare casta chi vogliono
Occorre dunque proprio perché il tecnico mette più opportuni studi quello sull'elettricità maggiore attenzione alle condizioni e alle disponibilità dell'offerto ricordando a noi stessi che secondo le cifre fornite dall'Autorità per l'Energia in Parlamento a pochi giorni fa il prezzo medio del gas in Italia superiore del sette per cento a quella europea
Secondi patita da Eurostat una piccola media impresa italiana con un consumo elettrico hanno di circo milione di colore kilowattora pagare le circa tredici per cento in più di una nave che investa tedesca va bene cinquanta sessanta settanta per cento in più rispettivamente rispetto ad una lega impresa spagnola francese o inglese
E in questo quadro che si innesta la legge di liberalizzazione privatizzazione dei servizi pubblici locali
E se ne anzitutto il difficile compito di completare favorevolmente per l'economia italiana il trittico di liberalizzazioni di cui ho parlato sinora
Obiettivo e la maggiore efficienza del sistema economico in base ad una considerazione tanto banale quanto crudamente necessaria
L'efficienza a partire dal fondo dei servizi locali
Deve dare quel vantaggio comparato necessarie a compensare Comité artificio delle cosiddette svalutazioni competitive sulla quale per lunghi anni indossa italiana piccole grandi ha costruito sono le sue fortune certo il mezzo più comodo per superare difficili congiuntura di mercato
Personalmente ritengo la liberalizzazione dei servizi pubblici locali decisiva per altre due questioni la prima è che per una fortunata coincidenza della storia
Le municipalizzate si trovano all'incrocio degli elementi principali che oggi costituiscono la cosiddetta new economy e se sono padroni delle reti possono farmi cacciare assumere Ceretti sulle vecchie piste di fibra ottica e le nuove tecnologie
E i servizi di internet conoscono o dovrebbero conoscere il cliente finale meglio di altri perché le hanno servito da decenni è un cliente raggiungibile con i molti servizi
Viene ritenuto oggi il capitale più prezioso tutto questo
Considerato un livello minimo di efficienza di gestione aziendale e spesso non le ha in accusatore come nelle migliori aziende private pare circa cento mila miliardi ed è per così dire patrimonio storico degli enti locali
Il matrimonio reti tecnologiche mercato azionario Teti tecnologie mercato azionario può far lievitare tale valore secondo le stime del Sole ventiquattro Ore a poco meno di duecento mila miliardi
Si tratta di una cifra che può spiegare molte cose e qui vengo alla seconda questione che mi premeva sottolineare sulla quale penso che Enzo Bianco ministro dell'interno ex-capo dei sindaci italiani come presidente dell'Anci posso dirci molto
Oggettivamente senza i richiami dell'Antitrust di un europeo molti sindaci non avrebbero rinunciato volentieri ai propri piccoli o grandi monopoli locali
Anzi la possibilità ora intravista di renderli efficienti di farne addirittura i protagonisti della new economy dire delle Fiorini in Borsa poteva essere e fossero ancora un freno invece come in incentiva la liberalizzazione e la privatizzazione
E facile invece ricordare come va fatto con forza che proprio liberalizzazione privatizzazione sono le premesse per il nuovo posizionamento delle municipalizzate se ciò dovesse essere ritardato tosta colato le conseguenze non sarebbero di poco conto
Si gioca dunque qui la capacità delle classi dirigenti locali inserire il loro sistema protettivo nel nuovo tipo di sviluppo
Lo siamo in una fase delicata della congiuntura politica locale
In molte delle grandi città italiane i sindaci che hanno segnato con il proprio nome la primavera della riforma avvicinando i cittadini all'amministrazione si avviano alla fine del loro secondo mandato
Per dunque un problema di classe dirigente da rinnovare il banco di prova più delicato che costituì proprio dai nuovi servizi pubblici locali
Se quello dei trasporti o dei rifiuti ad esempio il fronte più diretto contatto con il cittadino in realtà per finire nel medio periodo la struttura economica dei sistemi locali
E il livello di partecipazione delle imprese alla new economy sarà proprio il ruolo che si farà giocare alle ex municipalizzate
Gestione sana e veloce ingresso dei privati Accord consorzi per meglio servire le comunità locali
Credo che il mercato e la concorrenza aiuteranno in modo decisivo lo sviluppo ed anche la selezione di queste strutture
A questo fine dobbiamo cercare di non dimenticare la storia storia d'arresto recente servizi pubblici locali sono stati per anni servizi Hutter Perego attraverso un monopolio che non solo non si è aperta al mercato
Ha lasciato inalterata per anni cioè molto bassa la qualità del servizio reso
Ora importante portare tutto il sistema ad analoghi livelli di efficienza anche per evitare forme di nuove diseguaglianze dovute proprio la diversa qualità degli amministratori delle aziende con la diversa sensibilità dei sindaci
Chi per prima come ad esempio le municipalizzate di igiene avanti Milano o di Roma si è mosso verso la Borsa ordina fatto accordi con i privati spaccia incamerando i vantaggi dell'ondata di favore per risparmiatori verso i titoli tecnologici chi è rimasta a guardare pur avendo magari andava con la platea dei cittadini utenti da servire rischia di perdere un treno e penso soprattutto alle grandi città del Sud dove i cittadini pagano le bollette esattamente come a Genova Milano
Voglio concludere esprimendo la speranza di fronte a una platea qualificata come questo
Che il giudizio sull'attività del governo venga anche la processione degli operatori e della Rete sociale e familiare che ruota intorno ai distretti alla piccola e media impresa sulla qualità per le riforme di cui stiamo parlando
Riforme non facile
Perché si tratta deporre ma nella situazione di interessi stratificati negli anni che pongono ostacoli almeno in azione
Lo stiamo facendo con coerenza convinti che la competizione globale investa innanzitutto i sistemi Paese poi le imprese le persone
Siamo convinti che il processo decisionale fatto avvicinato il più possibile alle comunità locali ai cittadini e alle imprese la stessa concertazione
Elemento di forza che ha consentito all'Italia che superare anni difficili per la società e l'economia e di a cacciare il treno dell'Euro contro gli scetticismi
Diffusi appunti pezzi importanti dalla stessa classe dirigente oltre che di tutta l'opposizione ora avvicinato il più possibile alle esigenze dei sistemi locali
In modo da ragionare di più da vicino sulle necessità reale d'impresa e lavoratori sulle flessibilità necessaria le reti
Così siamo convinti che per essere completato il disegno di riforme istituzionali con obiettivo semplice e chiaro la stabilità politica che è un bene primario per l'economia quindi per il benessere dei cittadini
In questa fase finale di una legislatura particolarmente fecondo di risultati positivi
Necessario individuare con realismo ulteriori obiettivi legislativi da perseguire con determinazione
Tra queste a questi le riforme istituzionali già in cantiere
Ed una iniezione di più vasta liberalizzazione del sistema sono traguardi alla nostra portata che non possiamo mancare grazie
Ringraziare il ministro Maccanico dopo questa relazione potrebbe sembrare davvero superfluo perché credo sia stata una relazione magistrale
Non solo perché egli ha trattato il tema in alto oggetto del convegno di oggi con tanta precisione con dei giudizi
Molto precise e molto chiari per nulla equivoci ma anche perché è entrata esattamente nello spirito degli intendimenti della nostra Fondazione quindi lo ringrazio davvero sentitamente sotto i due profili
Credo che se avessimo dovuto scegliere dopo le interlocuzioni istituzionali del dottor Bondi è mia
Una relazione di base per lanciare la nostra fondazione capendo nello spirito questa sarebbe stata la scelta e l'abbiamo fatto
Do la parola al professore
Tommaso Edoardo Frosini
Professore all'Università di Sassari che presenterà a nome del Centro Studi nuova ricerca diretto dal professor Sergio Ristuccia oggi impossibilitato ad essere tra noi lo studio di cui vi dicevo poc'anzi e cioè il libro bianco su i servizi pubblici bloccati prego professore
Se il presidente l'analisi svolta dal Centro Studi nuova ricerca e diretta da Sergio Ristuccia ha compiuto una verifica condotta alla luce dei principi della Costituzione europea
Di nuovi equilibri tra stato e mercato ovvero fra pubblico e privato che si stanno tendenzialmente delineando nella materia dei servizi pubblici locali
Principi che agiscono come emerso nella nostra ricerca sullo sfondo di problematiche di grande fervore politico istituzionale
Quali il federalismo amministrativo il principio di sussidiarietà il confine tra concorrenza e riserva di servizio pubblico il ruolo dell'amministrazione locale nei confronti della cittadinanza
I nuovi rapporti tra Stato e mercato si basano sugli equilibri difficili e complessi che si risolvono in una molteplicità di questioni e di veri e propri punti di attrito nei singoli settori
L'acqua il gas io i finti settori in cui si intrecciano normativa comunitaria e discipline nazionali assai complesse con particolarità difficilmente riconducibile a sistema
Si pensi alla travagliata attuazione della legge Galli o all'animato dibattito di questi giorni sulla nuova disciplina del mercato del gas
L'intervento del legislatore sulla materia dei servizi pubblici locali finisce pertanto con l'incidere trasversalmente sull'ordinamento economico e giuridico del Paese
E impone il superamento di consolidati equilibri costruiti dall'amministrazioni locali nell'ultimo secolo di fronte alla sfida costituita dall'apertura del settore dei servizi pubblici alla libera competizione la ricerca condotta dal Centro studi nuova ricerca
Propone una rassegna di tali problemi analizzando l'incidenza della nuova disciplina contenuta nel disegno di legge quattro mila quattordici
Approvato l'otto marzo scorso dalla Commissione affari costituzionali del Senato sulla complessa realtà normativa ed economica dei singoli settori
Viene così poste in rilievo l'insufficiente imprenditorialità che ancora vi caratterizza
La simmetria tra la realtà meridionale e quella della restante parte del paese sotto il profilo della definizione di un nuovo rapporto tra amministrazione e gestori
Il diverso livello di maturazione tra alcune realtà multi servizio che sono ormai proiettate verso assetti organizzativi
Pienamente integrati con le logiche di mercato ed altre in cui invece resistono ampie sacche di cosiddetta amministratività
D'altra parte con riferimento ad alcuni settori si pensi per esempio a quello idrico ancora oggi residuano incongruenze tra l'assetto regolamentare esistente e la disciplina di nuova introduzione
Come ad esempio relativamente all'amministrazioni di regolazione che alla luce di quanto precisato nel disegno di legge prima citato quattro mila quattordici dovrebbero assumere maggiore indipendenza e svolge le maggiori funzioni
In altri casi invece le indicazioni del disegnini di legge impongono profonde modifiche dal punto di vista industriale implicando significativi processi di riaggregazione
è questo il caso del gas e del ciclo integrato della gestione dei rifiuti
La difficoltà di conciliare la nettezza delle scelte di principio che qualificano la riforma con i molti problemi di una normazione articolata e che sia andata stratificando nell'ultimo secolo
Dalla giolittiana legge sulle municipalizzate sino alle direttive comunitarie sull'energia elettrica e il gas si è manifestata in tutta la sua intensità nel corso del dibattito parlamentare
Infatti quest'ultimo pur avendo compiuto soltanto un primo tratto della sua strada non ha mancato di evidenziare una serie di nodi essenziali e profili problematici
Alcuni di essi per esempio non erano contenuti nel disegno di legge originario presentato dal governo e sono stati affrontati ex novo dalla commissione
Si pensi alla decisa affermazione della titolarità delle reti in capo agli enti locali il comma sedici del nuovo articolo ventidue oppure alla previsione del ricorso all'arbitrato per la soluzione delle controversie tra enti locali e gestori
Che potrebbe imporre la revisione di un consolidato orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione
In altri casi il dibattito in Commissione evidenziato la complessa rete di interessi che attraversa la materia
Dal problema della proroga della durata degli affidamenti delle concessioni in essere alla questione della cosiddetta golden share comunale che si trascina nel dibattito pubblico e parlamentare sin dalla presentazione dell'ultima legge finanziaria alle Camere
Laddove come si accennava il momento più profondamente caratterizzante e dato dal fatto che i servizi pubblici a rilevanza industriale dovranno necessariamente essere affidati in gestione a soggetti pubblici o o privati in base a un procedimento di gara pubblica
Aprendosi così un vasto ricco mercato che sarà quello costituito appunto dei servizi pubblici locali di carattere industriale
Come si è evidenziato nel lavoro del Centro Studi nuova ricerca i tempi e di contenuti del dibattito sono stati dati dall'Unione Europea
Dal suo continuo impulso sulla via della modernizzazione delle strutture giuridiche ed economiche dello spazio unico che gli stati membri contribuiscono a creare tali impulsi discendono dall'applicazione delle norme dei trattati rese diventi anche in questa materia dai puntuali interventi della Commissione della corte di giustizia e da quel braccio secolare italiano dell'ordinamento comunitario costituito dalla nostra autorità garante della concorrenza e del mercato
Ma il dato di maggior rilievo che emerge dall'ordinamento comunitario e che l'intervento esclusivo dello Stato nell'economia quello cioè che riduce l'aria del mercato
E giustificato solo quando i privati non sono in grado di garantire adeguatamente alla collettività il servizio in questione
In altri termini l'inefficienza del mercato diviene il presupposto giustificativo dell'intervento pubblico ed è certamente significativo che questo principio sia stato affermato dalla Corte di giustizia expressis verbis
Del contributo che la stessa Autorità avuto per la definizione della legislazione in materia di servizi pubblici infatti le pronunce dell'amministrazione indipendente hanno costituito costante punto di riferimento per il legislatore sia allorché l'Autorità ha affrontato la materia dei servizi pubblici nel corso della sua attività istruttoria
Sia quando con ben tre segnalazioni riprova di un dialogo costruttivo e costante con il Parlamento è intervenuta sulla compatibilità concorrenziale
Nel suo complesso della disciplina in materia di servizi pubblici locali in discussione in Parlamento
I temi perciò affrontati dall'Autorità sono centrali per la definizione di un assetto del settore ispirata a logiche di mercato
La negativa valutazione dell'affidamento diretto l'auspicio di un ampio utilizzo della procedura di gara l'attenzione ai criteri di verificabilità dell'attività dell'amministrazione
La necessità di assicurare i meccanismi che garantiscano la trasparenza delle sue scelte
L'esigenza di distillare l'ambito della riserva limitandola alle sole attività il monopolio naturale
La possibile estensione in presenza di situazioni di compatibilità concorrenziale degli ambiti di o parco per attività dei gestori anche al di fuori dei limiti territoriali delle amministrazioni locali interessate
Ancora lo stimolo all'apertura alla concorrenza dei processi costitutivi delle società miste infine la critica alla durata del regime transitorio e dagli ostacoli da esso posti al processo
Di liberalizzazione
In aggiunta a questi puntuali profili l'autorità inoltre fornito le sue interventi importanti indicazioni sulla organizzazione amministrativa
In particolare viene incoraggiato un sistema che valorizzi un amministrazione moderna un'amministrazione cioè ispirata alla separazione di interessi dall'amministrazione regolatrice e i soggetti gestori e al tempo stesso però attenta lasciare spazio a scelte regolamentari che incentivino il raggiungimento del leader dell'efficienza e dell'innovazione
Tutti spunti che hanno poi trovato spazio accoglimento nel disegno di legge approvato dalla Commissione del Senato
Ad un'assoluta ad una visione d'insieme quindi l'azione dell'Autorità è stata come si diceva fondamentale
Non solo il Garante ha enucleato con precisione crescente i passaggi che l'ordinamento nazionale deve affrontare per giungere a un assetto maggiormente coerente con le indicazioni del mercato europeo
Essa si segnala altresì per l'incisività con cui è stato interpretato il ruolo di suggeritore al Parlamento nei confronti di iniziative legislative regolamentari in itinere e per il modo coraggioso con cui è stato svolto il compito di custode dei principi della concorrenza sviluppati a livello comunitario nel nostro ordinamento
Quello dei servizi pubblici costituisce insomma un caso esemplare di come l'attribuzione dei compiti di tutela di determinati valori ad un organo contribuisca a rafforzarne nella dialettica politico istituzionale i meccanismi di protezione e di promozione
Le conclusioni a cui è giunto il lavoro svolto dal Centro Studi nuova ricerca pongono in rilievo le fondamentali conseguenze di tutte queste trasformazioni sull'impianto dell'organizzazione del potere pubblico locale
L'amministrazione secondo il principio di sussidiarietà siano i trae dalla gestione e recupera il soggetto di soggetto il suo ruolo scusate di soggetto regolatore di settori dell'economia dove sono in gioco diritti essenziali che connotano la costruzione europea ed il suo modello di sviluppo
Si costruisce così un nuovo cappotto di tipo Three Lattero tra amministrazione pubblica soggetto gestore e cittadini utenti rapporto imperniato attorno ai principi di efficienza uguaglianza e trasparenza
Con un'avvertenza
Le modifiche che si vanno disegnando non fanno altro che adattare il sistema industriale da amministrativo nazionale alle esigenze di un mercato la cui finale apertura e ineluttabile
L'utilizzare interstizi e possibilità normativa disposizioni che prendano le forme della proroga ovvero del rinnovo di concessioni può essere una decisione facile in presenza di interessi costituiti così forti
E tuttavia miope almeno sotto due profili
E sa rischia infatti di approfondire il divario esistente tra le diverse realtà italiani contribuendo ad una fondamentale disparità di trattamento tra cittadini
In termini di prezzo della prestazione del loro livello qualitativo del catalogo dei diritti di utenti
Essa però d'altra parte blocca l'immediata attivazione dei meccanismi concorrenziali rallenta e rafforzamento organizzativo funzionale e finanziario
Dell'industria nazionale delle Utilities impedisce la sua pena partecipazione ad Hanoi competizione che paradossalmente se si considera la dimensione originariamente locale della realtà operative e ormai invece veramente globale grazie
Grazie al professor Frosini per aver condensato in un così breve periodo una corposissima ricerca
Che sarà reso disponibile a chi ne farà richiesta
E che Fondazione Montedison valuterà poi come divulgare su ampia scala anche in seguito alla andamento terrà odierna Conferenza Todesco la parola la la professoressa Adriana Vignieri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la funzione pubblica
E professore di diritto amministrativo all'Università di Venezia ringraziandolo per aver accettato il nostro invito è noto a tutti voi com'era professoressa Vignieri sia stata cruciale nascita e nel
Prosecuzione della disegno legislativo quaranta quattordici sentiremo dunque da lei
Questa vicenda
Io spero di non essere così tanto cruciale che confido che il governo tutto a cominciare dal Presidente del Consiglio continui a sostenere come ha fatto finora questo percorso di riforma
Io voi vorrei prima di tutto complimentarmi per il libro bianco che ho avuto occasione di leggere perché mi è stato cortesemente inviato qualche giorno fa
Per l'accuratezza l'approfondimento del lavoro
E stato utile anche a me come ripasso certi settori della legislazione perché ha la la cura cominciare dall'inizio quindi cominciare in genere dalle norme che si sono stratificate nel tempo prima di arrivare a dire qual è la situazione dell'oggi
Consentitemi anche prima di iniziare di entrare nel vivo una nota autobiografica
Perché io sono sempre molto sensibile quando sento dire che questo disegno di legge viaggia in Parlamento da tre anni non è così
Prima di questo disegno di legge c'era un altro disegno di legge
Frutto dello stralcio da un disegno di legge complessivo di revisione della centoquarantadue novanta che era impostato in tutt'altre
Posizioni aveva un'impostazione molto diversa da quella del quaranta quattordici
La impostazione che è stata poi acquisita
Dal governo D'Alema perché il governo Prodi non ha fatto in tempo a matura la
Risale e quindi soltanto alla primavera del novantanove e diciamo così la sua elaborazione è iniziata sì se vogliamo essere precisi per la storia nella Estate del mille novecento e novantotto
Il testo precedente di cui se volete porto sempre qualche responsabilità
Era ancora fondato sul sistema degli affidamenti diretti
Alle aziende certo
Cercava di introdurre degli elementi di maggiore correttezza diciamo così
Però non aveva fatto il salto che è stato fatto dopo con il quaranta quattordici
Quindi c'è stato una riflessione c'è stato l'abbandono di una strada che è parsa
Al governo di allora e al governo che la
Che vi è succeduto e passa una strada priva di coerenza priva se volete di futuro
Quindi una strada vecchia
Che non faceva altro che guardare il alla sistemazione del passato e non guardava al futuro
Io mi auguro che questo iter sì conclude prima dell'estate perché come dicono anche quelli che non sono interamente d'accordo con i contenuti di questo testo
La cosa più importante a questo punto acquisire certezza della disciplina anche perché quando esiste un iter legislativo in corso avviene avvengono quelle sistemazioni che e spesso non non sono non sono positive non sono gradite quindi ebbene che questo percorso sia si chiuda al più rapidamente possibile
Desidero fare ancora un'altra annotazione prima di entrare nei nei temi veri e propri che mi sono ripromessa di trattare e cioè la questione dell'arbitrato
La clausola arbitrale è stata proposta in sede parlamentare
è stata Baratta certo
Se non con il consenso comunque con la non opposizione del governo
E quindi si trova in aula
è stata proposta già il senatore Debenedetti per l'esattezza
Io credo che il governo chiederà di toglierla da quel testo
Non perché ritenga che la clausola arbitrale in questi in questi casi non sia utilizzabile ma perché ritiene la sede propria
Di riflessione su questo argomento la riforma del processo amministrativo che incorso in seconda lettura alla Camera dei deputati
Per questa ragione non è essenziale che questo argomento sia lì contenuto e per cui io non entro neanche nelle considerazioni che il su comunque sono state accennate dal professor Frosini sulla sul contenuto della clausola così come è stata votata al Senato proprio per questa ragione sulla perché avremo modo di discuterne in un'altra sede ed è opportuno che la si discuta in un'altra sede
Vorrei ricordare innanzitutto gli scopi che il governo si è ripromesso di raggiungere con questo disegno di legge che non sono soltanto scoppi di carattere istituzionale ma sono anche scopi
Di carattere industriale
Infatti nella situazione di partenza
E data da
Situazioni di monopolio legale che vanno al di là dell'area del monopolio naturale l'assenza di meccanismi di concorrenza per il mercato cioè di competizione tra gestori per ottenere gli affidamenti
L'assenza di un sistema di regolazione da parte delle autorità pubbliche che consenta di stimolare l'efficienza produttiva l'efficacia rispetto ai bisogni la qualità dei servizi
L'inadeguatezza della dimensione territoriale della maggior parte
Degli attuali gestori e la inidoneità delle gestioni dirette in economia quindi un insieme di gestori pubblici che non sono stimolati ad essere imprenditori un insieme di gestione di gestori privati
Consapevoli soprattutto di aver conquistato scusatemi se sono Franca un'esclusiva e interessati soprattutto a conservarla
Una situazione di nanismo della maggior parte delle realtà imprenditoriali gli obiettivi dicevo che il Governo si propone di raggiungere sono il miglioramento dell'Offerta
Dei servizi e conseguentemente un supporto allo sviluppo dell'economia intorno ai servizi la valorizzazione delle funzioni di governo delle autorità pubbliche in specie degli enti locali
La creazione di un mercato nel rispetto dei treni del principio di parità tra soggetti pubblici e soggetti privati
Il raggiungimento di dimensioni ottimali d'impresa e l'inserimento di capitali privati
Il primo passo che va fatto in attuazione di questo
Progetto di riforma chiamiamolo così per scaramanzia è la trasformazione delle aziende in società di capitali ma anche la trasformazione delle gestioni in economia
è un passaggio non semplice
è un passaggio Complesso già
Già per questo semplice fatto che in luogo di un'azienda sì costruisca una società di capitali
Anche nel caso in cui vi sono tuttora consorzi che fanno la gestione diretta mente o società consortili aziende cioè consortili
E la trasformazione delle attuali gestioni in economia su questo punto vorrei soffermarmi un momento
Perché si potrebbe anche dire dove ci sono gestione in economia bisogna costringere l'ente locale andare a gare immediatamente eccetto l'ente locale può farlo
Poteva farlo prima lo potrà fare dopo ovviamente di questo di questa riforma
Però se noi creiamo cioè un obbligo di gara che cosa abbiamo abbiamo degli enti che non hanno la capacità di gestire delegare
E non siamo pronti non abbiamo gli strumenti per renderli capaci di gestire delegare in un ambiente realmente competitivo
Molto meglio non obbligarli incerto ma facilitare la trasformazione di queste gestioni in economia in società
Soprattutto se questo serve non potranno fare una società per un comune di tre mila abitanti se questo serve a creare delle società comuni a un insieme di enti locali in modo da raggiungere una consistenza tale da dare un senso
Al ricorso alla gara
Va fatto anche subito dopo l'entrata in vigore della legge il frazionamento societario dove questo è prescritto o la separazione contabile dove questa è prescritta
Tutte attività costoso complesse
Faticose diciamo così
Questo tipo di Primi adempimenti a una garanzia nel testo della legge la garanzia è in mano vostre se non verranno rispettati i tempi sarà possibile chiedere
L'indizione immediata della gara
Quindi è in mano ai competitori lo strumento per ottenere che
Che si vada effettivamente nella direzione voluta dalla legge perché il problema principale de dell'Italia che ha delle sedi delle buone leggi ma anche di film difficilmente passano alla realizzazione pratica
Lo scopo principale del disegno di legge la liberalizzazione
Creare un mercato anche nel campo dei servizi pubblici locali introdurre un confronto competitivo tra i gestori
Ma non è solo questo
Nel corso dei lavori parlamentari per il contributo dato
Da un lato dalla dall'autorità Antitrust dall'altro dalla Commissione europea
Emersa l'esigenza di chiarire che al metodo di scegliere un unico gestore non può farsi ricorso può farsi ricorso soltanto quando esso sia necessario per rispondere alle esigenze di universalità del servizio
Questo è un passaggio che io considero fondamentale tanto più che inserito come cappello iniziale e a riguardo non soltanto ai cinque servizi industriali a cui poi la legge particolarmente si riferisce ma tutti i possibili servizi pubblici che l'ente locale può gestire comunque introdurre
Soltanto se il mercato non offre
Un'adeguata offerta ovvero se l'offerta del mercato nonché risponde alle esigenze di dico universalità del servizio per non fare l'elenco di tutte le caratteristiche che si riconoscono proprie del servizio pubblico locale anche in sede europea la formula usata è la seguente gli enti locali provvedono ad organizzare i servizi pubblici
Ho segmenti di essi anche questa
Distinzione importante con le modalità di cui al presente articolo vi relativo svolgimento in regime di concorrenza non assicuri la regolarità la continuità all'accessibilità
L'economicità e la qualità dell'evocazione in condizioni di eguaglianza
Questa affermazione coerente con il principio che con una brutta espressione si chiama di sussidiarietà orizzontale
Che peraltro è già inserito nella revisione della legge centoquarantadue del novanta cioè nella due sei cinque dell'anno scorso
Un primo esempio di applicazione di questo principio è in queste settimane il decreto legislativo gas
Che per la distribuzione locale del gas e mantiene il modello del servizio pubblico con l'unico gestore
Scelto naturalmente mediante gara
Ma dichiara libera l'attività di vendita quindi il segmento è stato liberalizzato
Un secondo esempio anche se meno noto è dato dal decreto legislativo in materia di rifiuti per quanto riguarda lo smaltimento e il recupero di rifiuti urbani che possono essere svolti in regime di autorizzazione
Anche se forse non siamo passati alla pratica
Per le note ragioni ma questo è quanto dice il decreto legislativo in materia di rifiuti
Al di fuori dei settori disciplinati con legge o con atto con cui avente forza di legge compete agli enti locali svolge della verifica
Se vi è la possibilità di ricorrere al mercato e quindi constatare
Si si deve introdurre un sistema di servizio pubblico o si deve semplicemente far ricorso al mercato
I tempi della liberalizzazione perché si dice sì tutto bene però
Quando si passerà alla liberalizzazione io desidero sottolineare che un periodo di preparazione indispensabile
Assolutamente indispensabile sia perché gli enti locali si attrezzino a svolgere i nuovi compiti di governo diciamo così che non hanno svolto finora perlomeno non in forme
Infonde palesi diciamo in forme organizzate regolate
Sia perché le aziende si trasformerà effettivamente nen prese e per quanto riguarda le in prese private anche perché le imprese private a loro volta si strutturi no in modo da diventare più grandi
Secondo la mia valutazione i tempi previsti per
L'introduzione del metodo delegare
Non sono eccessivi
Tenuto conto della difficoltà di raggiungere gli obiettivi in sulla base dei quali è possibile dare il premio consistente nell'allungamento del periodo
Obiettivi che riguardano
L'entità dell'utenza servita oppure che richiedono il raddoppio del capitale
Il settore delle risorse idriche a un trattamento separato
Ma d'altra parte in questo senso il periodo traiettorie più lungo
Ma d'altra parte nel settore delle risorse idriche noi abbiamo un problema principale ed è quello di arrivare ad attuare effettivamente la legge
Galli cioè far decollare il sistema degli ambiti e ridurre il numero degli attuali gestori non sono operazioni semplici tant'è che la legge Galli del mille novecentonovantaquattro e le regioni non hanno dato un grande contributo finora
Alla sua applicazione
Una questione a questo punto importante la disciplina dei tempi del periodo transitorio
E
Quella degli investimenti che sono stati realizzati dal gestore
è di tutta evidenza che l'introduzione di una riforma di questa portata non può convivere con la situazione attuale
La situazione attuale data da affidamenti a tempo indeterminato ad aziende pubbliche o società e lunghi affidamenti ad imprese private per lo più ottenuti senza procedure di gara
Essendo questa la situazione attuale
L'introduzione della riforma deve necessariamente incidere sui rapporti che si sono così determinati
Pena il fallimento anzi la rinuncia alla riforma stessa
Per rendere possibile l'introduzione della scelta competitiva del gestore necessario in taluni casi abbreviare le concessioni in essere e prescriveva l'intento all'ente pubblico di bandire le gare
E in questo caso non è possibile lamentare la lunghezza del periodo transitorio e insieme limita lamentare la riduzione della durata della propria concessione
Purtroppo non si possono vedere le due cose insieme l'una cosa e anche l'altro
Ciò che vi deve premere e che a me preme e che vi sia una e qui liberata disciplina dei rapporti economici che necessariamente vengono a modificarsi non si potrà chiedere in taluni casi alla concessionaria di fare investimenti programmati se il tempo per l'ammortamento manca
E se gli investimenti già fatti non potranno essere interamente ammortizzati a causa della Colucci accorciamento da durata del rapporto il concessionario dovrà essere compensato in ragione degli investimenti non ammortizzati
Non si tratta di un indennizzo
Abbiamo
Evitato l'uso dire questa parola perché era sbagliata ma una somma che può essere scientificamente calcolata e che va messa nel conto delle poste economiche del bando di gara trattandosi di opere già realizzate
E in ogni caso deve essere chiaro e se non lo è nel testo attuale lo chiariremo che l'obiettivo del governo è dare massima certezza possibile sia agli enti locali sia i concessionari
Nella gestione di questa difficile fase di passaggio dal precedente al nuovo sistema
Desidero anche aggiungere su questo punto che il con il Governo non ha nessun interesse a penalizzare le piccole e medie imprese che vogliono crescere io sono veneto alle imprese del Veneto hanno già protestato che questo disegno di legge si adatta di più alle imprese pubbliche da un lato e alle grandi imprese private dall'altro
Io credo che se effettivamente le cose stessero così avremmo commesso un errore staremmo commettendo un errore ma io ritengo che non sia così e in ogni caso il governo nonché a certamente questi obiettivi
Da perseguire
Abbiamo detto i tempi della liberalizzazione che cosa viene liberalizzato beh sulla sul sull'oggetto delle gare credo che ci sia poco da dire noto che il testo consente sia di mettere a gara la manutenzione e lo sviluppo delle reti sia di mettere a gara questo insieme con la gestione dei servizi finali sia di mettere a gara separatamente i soli servizi finali sono delle possibilità naturalmente non degli obblighi però devo dire che lo sviluppo della legislazione nel senso di segmentare progressivamente
Lei gli oggetti che possono essere messi a gara o che escono dal sistema delle gare per la ricerca di un unico gestore che invece vanno nella direzione della della autorizzazione o anche semplicemente dell'attività libera senza autorizzazione abbiamo consentito lo svolgimento di e gare cosiddette multi servizio cioè gare per più servizi insieme ma soltanto per tre servizi due o tre servizi individuati non qual sia si
Accostamento di di servizi diversi che avrebbe leso il principio della concorrenza
E naturalmente discuteremo con la con Comunità europea se questo se questo va bene per il mercato italiano credo che non vorrebbe dire escludere qualcuno a priori o includere qualcuno a priori
Per il mercato europeo non so dire ma di questo ci
Occuperemo
Le durate a regime sono state differenziate e leggermente le durate gli affidamenti e leggermente prorogate
C'è un aspetto che è quello che viene di solito maggiormente discusso ed è quello del trattamento fatto agli investimenti realizzati dal precedente gestore sto parlando del sistema a regime
Abbiamo privilegiato la possibilità che i gestori nuovi si sostituiscono i precedenti anche se gli ammortamenti non sono interamente completati naturalmente
Questa è materia che va attenta mente specificamente disciplinata ma lo scopo e questo
Non fare lunghi periodi di affidamento perché gli investimenti possono essere molto consistenti quindi richiedeva un periodo di ammortamento molto lungo ma prevedere la possibilità che il periodo di affidamento sia più Breve del periodo di ammortamento purché naturalmente tutto questo sia regolato vengo ad una questione
Che
Mi preme molto ed è quello del rapporto fra questo disegno di legge di liberalizzazione e la proprietà delle reti
Il governo ha previsto
Che le reti siano
Di proprietà dell'ente locale come regola generale
Stiamo parlando della nuova disciplina non della disciplina precedente naturalmente che su questo punto era un po'confusa
Non ritengo che su questo aspetto ci sia una novità rispetto all'originario disegno di legge del governo
Non era detto in modo così palese e chiaro come è stato detto attraverso un emendamento
Quindi si presuppone nel nuovo regime che a scadenza della concessione le reti
Che siano di proprietà dell'ente locale o lo erano già prima o lo diventano perché in sostanza il l'economia del rapporto ha fatto sì che queste reti fossero siano state pagate a colui che ha fatto gli investimenti
Questo per il futuro
Il problema del transitorio è un'altra questione
Il problema del transitorio
Nasce dal fatto che in alcuni casi e in alcuni settori
è il l'attuale gestore che rivendica la proprietà delle reti
Noi possiamo non occuparcene
Nel senso che
Possiamo intervenire su questa materia con una norma di diritto transitorio naturalmente non si parla più della disciplina a regime
Possiamo farlo come possiamo non farlo
Possiamo cioè prendere semplicemente atto che la disciplina precedente ha reso possibile questa situazione gestori delle reti che sono anche proprietari delle reti
E quindi l'ente locale ha perso la proprietà o non l'ha mai acquisite
Oppure possiamo intervenire sempre con una norma di diritto transitorio devo dire che nessuno la proposta durante i lavori della commissione prima del Senato
Una norma di diritto transitorio che sciolga questo tipo di problema
Il governo non ha nessuna difficoltà ad affrontarlo questo tema
Ma naturalmente non lo si può affrontare dicendo come è stato detto durante i lavori della commissione prima del Senato che
Le reti devono essere non del Comune ma messa in capo ad una società
Diversa dal quindi diverso dal Comune
Credo che questo sia fuorviante la titolarità delle reti in capo al comune noi la consideriamo una cosa normale
Certo si può anche scegliere una strada diversa si può anche scegliere il una strada che però finora non è quella che il governo ha seguito di dire che anche le reti sono
Privatizzabile è non solo la gestione ma anche le reti sono privatizzabile
Questo finora non è
Non è avvenuto e per la verità non è stato neanche proposto se non dal senatore De Benedetti di quale dice sempre che le reti non si portano all'estero e che quindi non c'è non si deve avere nessuna preoccupazione di privatizzare anche le reti
Dico due parole sugli ambiti
Ottimali
Gli ambiti ottimali oggi sono previsti dalla legislazione in materia di ciclo dell'acqua e ciclo dei rifiuti
Per quanto riguarda ingrassa io credo che non si tanti tanto di prevedere degli ambiti ottimali geograficamente individuati ma quanto di farsi che si arrivi a delle masse critiche
Di dimensioni cioè sufficienti per a vere una buona gestori gestione sulla quale ovviamente non mi soffermo per non potrà via troppo tempo
La privatizzazione
Anche questa è una questione sulla quale vorrei dire due cose
Il disegno di legge ha come scopo la liberalizzazione e non la privatizzazione
Aveva inserito il governo un incentivo all'ingresso di capitali privati il famoso quaranta per cento di proroga
Che è caduto nei lavori del della commissione prima del Senato
Sostituito con altre con altre formule
Su questo immagino che torneremo a discutere
Siccome lo scopo e la liberalizzazione e cioè di creare la competizione tra gestori
Il governo non ritiene che in questo disegno di legge
Possa essere inserita quella formula che è contenuta nel decreto legge due tre tre e che prevede l'affidamento a tempo indeterminato cioè la continuazione dell'affidamento
Se si introduce in parole povere la golden share
Bene
Quando sono state fatte quelle discipline la disciplina del del centoquarantadue novanta la disciplina della quattro nove otto del novantadue la disciplina del decreto legge due tre tre sulle dismissioni
Eravamo lontani dal pensare che il metodo dell'affidamento diretto Andreassi e sostituito con il metodo delle gare
Oggi avendo come obiettivo quello di consentire la sostituzione dei gestori
La nostra preoccupazione è quella di non introdurre delle norme che rendano possibile la perpetuazione dell'affidamento diretto
Chiarito questo punto non abbiamo nessuna difficoltà prevedere l'irrilevanza nel diritto nel periodo transitorio del fatto che l'impresa pubblica diventi anche interamente privata da questo punto di vista addirittura la golden share non interessa
Nel senso che se una azienda pubblica una società pubblica diventa durante il periodo transitorio anche interamente privata il periodo di affidamento diciamo così garantito come periodo transitorio rimane
Rimane perché il periodo transitorio tutela sia l'azienda privata sia l'azienda pubblica
Quindi da questo punto di vista l'ottica è completamente diversa da quella che era nel decreto legge due tre tre del novantaquattro
Finisco dicendo due cose sulle autorità indipendenti di regolazione e sul rapporto tra questa normativa è quella di settore
Sulle autorità indipendenti di regolazione non sono state introdotte come metodo normale in questo disegno di legge il quale dice che
Laddove vi è l'autorità nazionale di regolazione adesso aspettano appunto i compiti di regolazione dove un'autorità di questo genere non c'è i compiti di regolazione spettano all'ente locale
Io credo che il problema esista cioè che ci si debba chiedere se possiamo fare a meno di un'autorità di regolazione ad esempio nel settore delle risorse idriche
Ma devo dire onestamente che la risposta a questa domanda ancora non c'è non esiste un consenso a una maturazione tali da da poter dire abbiamo
Siamo in grado di proporre la soluzione questo punto di vista il libro bianco dice una cosa
Esattamente vera cioè la questione non è ancora matura non è stata né respinta mi acquisita quindi sto parlando dell'ampliamento del del numero delle autorità indipendenti in sostanza in questo settore
Il rapporto fra questa legge e le leggi di settore
Sarebbe tutto semplice se si potesse dire il quaranta quattordici contiene la disciplina di carattere generale
Le discipline di settore
Introducono le specificazioni ed eventualmente anche le deroghe necessarie al singolo settore
Il problema è che questo schema funzionasse la disciplina di settore successiva quella di carattere generale non è così la disciplina di settore anteriore a quella di carattere generale
Ne consegue che sarà necessario ma anche qui non siamo ancora maturi per farlo perché cambiano le cose ogni giorno sarà necessario disciplinare il rapporto fra le discipline di settore e questa disciplina di carattere generale
Il il caso ha voluto che insieme con questo lavoro ci fosse il decreto legislativo gas
Lo dirà il professor Gobbo noi abbiamo seguito il principio di temere l'assoluto uniformità fa le due discipline anche se necessariamente il decreto legislativo grasse non contiene sugli aspetti de dei mercati locali tutti quei dettagli che la legge quaranta quattordici invece contiene
Continueremo a seguire questo principio
Di non di non inserire contraddizioni ma naturalmente
Deroghe giustificate dalla specifica cita della materia possono senza dubbio essere inserite
Non potendo il decreto legislativo gas a fare riferimento alla disciplina di carattere generale perché ancora non c'è
Come vedete se si volessero affrontare tutti i nodi si dovrebbe continuare ancora almeno per un'altra mezz'oretta io mi fermo qui sperando di non essere stato troppo lunga di non aver portato via troppo tempo agli altri relatori ringrazio ancora per l'invito
Grazie a molto la professoressa Vignieri per la
Grande chiarezza dell'intervento e per la evidente assoluta padronanza della materia dovrà credo abbia dato oggi delle indicazioni cruciali agli operatori siano essi pubblici siano essi privati io la ringrazio sia per l'apprezzamento l'elaborato di nuova ricerca sia per aver introdotto essa stessa nel contesto della sua relazione degli elementi di dibattito
Con riferimento particolare richiami chi ha fatto al senatore De Benedetti che mi pare di vedere qui presente in aula
E certo io sono uno studioso di rendita esso come la rendita
Sì una forma quanto subdola che può introdursi in forme che apparentemente non sono tali da determinare la rendita stessa e quindi credo che sotto il profilo del del merito circa il dibattito su come la liberalizzazione debba dare luogo a delle forme che garantiscano il servizio pubblico universale ma nello stesso tempo non consentano il permanere di rendite si possa discutere quanto la ringrazio molto per la sua relazione dunque
E adesso la parola
Alla professor Fabio Gobbo che professore di economia industriale
All'università Luiss-Guido Carli di Roma e che per molti anni è stato l'Antitrust ha prego Fabio
Sono particolarmente grato e presidente della Fondazione Montedison dottor Bondi e vicepresidente professor Quadrio Curzio per avermi invitata e lo dico in modo non rituale perché sto imparando moltissimo
Mi vedrò costretto anche a modificare in itinere alcune delle riflessioni che avevo preparato per questo intervento
Sia per aver ascoltato le parole di tutti i relatori che mi hanno proceduto preceduto che per aver potuto dare una rapido sguardo al documento predisposto che ho avuto la fortuna di trovare qui Sultana
In particolare lo richiamerò poi dopo più precisamente mi sembra che l'intervento di prendere le dell'onorevole Maccanico del del ministro Maccanico sia stato molto importante nel poi dirò perché anche preciserò questo concetto ma soprattutto volevo richiamare quello che ha detto onorevole Vignieri
In effetti poi tra l'altro posso confermare che nella prontamente almeno ma forse si dirà così non lo so insomma nel mettere a punto questa bozza di decreto sul grassa c'è stato una completa sintonia tra chi doveva stendere questo decreto per conto del ministro dell'industria
E il sottosegretario nel cercare di non toccare minimamente quello che era l'impianto
Perché era stato pensato sul decreto bis sulla disegno di legge più generale sulla public utilities il che qualche volta poteva creare qualche problema ma il principio veniva preme prima della di principio di non toccare cose
Molto complesse che erano in movimento venivano prima della della poi della necessità di mettere a punto alcuni strumenti normativi
Io credo che mi si perdonerà quindi se farò qualche Défi azione rispetto al percorso che tradizionalmente è stato illustrato finora
Se non altro perché la sensibilità dell'Economist è una sensibilità leggermente diversa da alcuni punti di vista da quelli del giurista economista attende in alcuni quasi a semplificare il quadro di riferimento non ponendo si spesso a torto tutta una serie di problemi di contorno ma noi abbiamo questa cattiva abitudine che tante cose ci sembrano così chiare che non che non si capisce perché non si possa andare forse a volte in modo più più diretto verso l'obiettivo mi rendo conto però che i problemi in campo sono molto è assai numerosi da questo punto di vista però ecco mi pare importante
Richiamare le l'esperienza del ministro Maccanico quando era ministra anche per le comunicazioni mi sembra che in quel momento si sia verificata una di quelle congiunzione al tra astrale difficilmente ripetibile ma importanti
Che comprendevano il fatto che lui fosse ministro il fatto che la titolo e che quindi fosse sereno nel nell'imboccare decisamente una strada una direzione non avesse problemi ripensamenti non quella la strada
Vedeva chiaro quasi quasi semplificando come a volte devono fare gli economisti e nello stesso tempo c'era questa congiunzione della tecnologia cioè la tecnologia quelle delle telecomunicazioni
Estremamente innovativa in itinere in movimento che a prive scompaginato ha completamente continuamente
Il panorama concorrenziale quindi permetterà di far saltare anche rapidamente tutti quelli che erano dettati o idee normative ora però mi sembra che almeno parlando di elettricità e forse anche dei DS forse un poco semplificando ma l'innovazione nella gestione l'innovazione nella ragionamento economico l'innovazione nel ragionamento giuridico e l'innovazione nella gestione di queste risorse come l'elettricità e il gas
Anche se non sono così rapide nel movimento come le telecomunicazioni comunque sono sufficientemente rapidi
Per poter ponte puntare un po'più decisamente verso un obiettivo del raggiungimento di una liberalizzazione molto più sollecita superando e frantumando alcuni alcune di che o alcuni problemi che possono anche sorgere nel nel nel percorso così deciso come io sto pensando soprattutto in termini di tempo lo intendo deciso questa mia fiducia un po'così appunto da economista
Nascere comunque anche da una certa convinzione ma non riceva dall'arte lo stesso sottosegretario Vignieri prima un attimo fa della convinzione che in fondo morì Poli naturali non esistono
Monopoli naturali non esistono esistono tanti troppi monopoli legali i monopoli naturali ce li hanno inventati quelli che hanno studiato i monopoli decade
La disciplina economica messo appunto alcune Giuseppe chiamiamole così cioè alcune trappole che permettano di trasformare in concorrenziale quello che viene considerato monopolio legale
Un un termine brutto che non saprei come di come come brutto e anche poi una disciplina messa in crisi nell'esperienza inglese ma insomma che potrebbe essere su cui si potrebbe riflettere ancora non saprei bene come tradurre in italiano ma insomma yards tic Competition
Concorrenza distanza che vuol dire pressappoco Bach avvedo che prezzi fanno fa il distributore dell'acqua di ogni mio Cassala pontaie nello mettano a confronto tra i prezzi e le tariffe che pratica il distributore dell'acqua di Manchester vedo un attimo
Quali sono gli assetti non è una concorrenza in effetti due settori del i due distributori dell'acqua non sono in concorrenza tra di loro
Sono distante centinaia e centinaia di chilometri ma comunque l'assetto dei costi e le e la fine che c'è in fondo al libro dei conti deve darci una tariffa che deve essere almeno comparabile tra di loro devo nettarifere pace comparabili tradito
Certo con concerto di questo tipo mette abbastanza in crisi la segmentazione che le public utilities tendono a fare in tanti monopoli legali territorialmente definiti mettono in crisi anche la proprietà degli asset eccetera
Ma riguarda la proprietà della rete la proprietà degli asset ma se la considerassimo tutto quanto me Sensi al facility
Io non ho più il problema se la Rete per la distribuzione dell'acqua è un'essenza facility come in effetti non ho più il problema se appartiene a uno all'altro
Perché io se io posso dividere la concessione delle distribuzione dell'acqua dalla proprietà della Rete chiunque vinca la concessione avrà diritto e l'altra ma il dovere di trattare per la fissazione di una tariffa che in telecomunicazioni si chiama tariffa d'interconnessione e in Idraulica si chiamerà Trifari passaggio della mi rendo conto che sto brutta Lizzano un concetto ma io comunque non vorrei da economista avviluppa armi nel problema che debbo preservare la proprietà o la disponibilità dell'A sette ditte dell'assetto è presente la rete di distribuzione dell'acqua tenendo contemporaneamente conto del fatto che ho delle difficoltà a separare la setta dalla dalla
Autorizzazione o dalla licenza diciamo di gestione di un certo servizio
Sono due cose che vanno distinte ciascuno un prezzo ciascuno può aver fissato una tariffa
Quindi non esistono in fondo
Attività economiche che non nostro che non possono essere svolte in regime di concorrenza dice benissimo l'onorevole Minieri almeno come gara per l'assegnazione io stesso in una o due tre vite no indù tre o quattro vite fa quando facevo
Per l'assegnazione no
Penso che questa sia un concetto transitorio si faccia la gara comunque per l'assegnazione per un periodo breve per un periodo transitorio un perché alla fine riuscirà a far funzionare almeno una concorrenza potenziale e poi bisogna stare molto attenti che queste imprese che svolgono Public Utilities siano piccole siano grandi ma siano comunque a livello locale queste non possono neanche pensare lontanamente di allargare quelle che sono le loro competenze dal mercato che Gianni monopolio cioè troppo volte io visto che l'azienda locale del gas decide di fare virgolette l'assistenza post contatore
è chiaro che l'azienda del gas locale c'ha l'invito già li manda la bolletta a tutti quelli che hanno tutti gli utenti del gas
Cioè gli indirizzi di tutti conosce la potente installata ci manda un un qualche signora visitare ventralmente che tutte le cose siano in regola con le norme per loro è molto facile fare l'assistenza post contatore ma questo è è un'attività prevista nel regime della concessione non è un'attività che viene sottratta quell'economica non è scritta da nessuna parte che andare a fare l'assistenza le piccole caldaie domestiche debba domestiche debba essere fatto da chi già gestisce una rete presenta una rete locale le grazie e quindi mi sembra che questo
Questo tutto sommato questo tutto sommato riprenda una preoccupazione misto Maccanico qui qua diceva insomma almeno dobbiamo andare fra in fretta perché dobbiamo andare in fretta perché la mia domanda che anche un po'angosciose dice ma che ci tutela dal concessionario inefficiente
Cioè son cucina efficienti occorre ci posso fare io che abito in una piccola città in una grande città Mitrotta dei prossimi anni con un concessionari inefficiente
Dove potori Palermi nel giorno in cui vado a votare
Questo è un tema sindaci sarà molto sarà molto caro però come faccio a rendermi conto di questo concessionari inefficiente che informazioni di trasparenza Josti quanto pago l'acqua
A Napoli a Milano a Roma a Bologna e questi sono tutti i problemi che vengono infatti Zatti se non abbiamo una sufficiente rapidità nello scardinamento di un sistema
Da cui è difficile uscire ma che nello stesso tempo un sistema che non può permetterci di rimanere a pieno titolo voglio dire cittadini d'Europa da questo punto di vista è chiaro che io ho una grande fiducia nell'operato
Della dell'Unione Europea della a tutela della concorrenza portata avanti dall'Unione Europea dall'autorità italiana per la tutela della concorrenza ma so per esperienza diretta che sussidiarietà
O non sussidiarietà nel senso che l'autorità italiana svolge alcune funzioni eventualmente dove eventualmente svolge nella Comunità europea di vengono demandate c'è suscita evitano sussidiarietà la pluralità dei casi è talmente numerosa che se non c'è un'attenzione e una
è un impegno profondissima da parte dei consumatori non arriviamo da nessuna parte
E qui entra il discorso dei consumatori che io vorrei fossero quelli posti in prima linea
Prima di tutto
I soggetti
Che hanno a che fare con queste società publico utilizzi sono i consumatori
Ora un pochino troppo negli ultimi tempi avendo fatto precedere le privatizzazioni alla liberalizzazione
E mi sento dire che
C'è un problema di mercato
Prima di fare certi interventi sulle public utilities da laddove con la parola mercato Missy parla dei risparmiatori e degli investitori istituzionali
Per me mercato prima di tutto è rappresentato dai consumatori cioè da coloro che si collegano hanno poi io mi rendo conto che gli investitori istituzionali saranno forse stati in qualche caro strati stati tratti in inganno ma si sono anche fatti ingannare voglio dire o i risparmiatori nella frenesia della Borsa hanno pensato di investire perché così si titolo possa essere quotato in Borsa poi avrà un mandamento strepitose qualche volta ci si sbaglia nel nell'aria
Formulazione del prezzo d'ingresso insomma voglio dire il mercato è rappresentato dai consumatori mentale o che dai consumatori gli altri vengono dopo questo credo che sia un concetto
Che deve essere abbastanza chiaro
E poi chi però chi tutela questi consumatori
E qui c'è tutto il tema aperta delle autorità di settore
Fortunatamente non è più il caso ma c'è stato fino a qualche neo fine quando un abito anzi adesso addirittura andiamo nella situazione opposta per cui addirittura e critica da altri punti di vista ma fino a qualche anno fa c'è stata una situazione che quando uno non sapeva che risposta dare una situazione particolarmente critica si alzava riceva ci vorrebbe un'autorità
Che tanto che era diventato alla fine cioè si rispondeva con una domanda di autorità alla crisi di autorità e di autorevolezza che c'era nel Paese sostanzialmente ora mi sembra che la situazione non sia questa e quindi mi sembra che l'ipotizzare il
La moltiplicazione di autorità soprattutto le autorità locali sia una qualcosa che non può assolutamente funzionale ed è vero che esistono almeno altri due settori che attendono due settori importanti che attendono di essere una qualche misura regolamentati ma io credo regolamentati dal centro
C'è regolamentata in termini di guideline di definitivi indicazioni di quadro di riferimento
Sono i settori dei trasporti settore idrico già il settore idrico fu sottratto alle competenze dell'Autorità
Di regolamentazione del settore dell'Energia disegno di legge iniziale prevedeva energia elettrica gas e acqua
Poi l'acqua è stata sparite
Ma completato il quadro di autorità io credo di questo tipo
Di cui sensato si sente la mancanza e credo che la moltiplicazione soprattutto a livello locale di strumenti di regolamentazione di vigilanza sia del tutto inappropriato anche perché voglio dire
Cioè se no la Giunta cosa fa se no gli strumenti propri dei Comuni delle Regioni con lui e con la ci stanno a fare
Così come per molte altre circostante se no voglio dire
L'Autore tipizzazione di un sistema di governo dice e allora dopo i ministeri cosa ci stanno a fare
O non sono le autorità non rischia di diventare l'autorità i ministeri del Parlamento
Con un rapporto diretto e queste ecco anche questo può essere motivo di riflessione quindi come ultimo punto mi sembra che anche da questo punto da questo per questo aspetto ci possa essere ci possono essere motivi abbondanti di riflessione certo però debbo essere molto realista perché si io debbo pensare che queste mie critiche facciano sì che tutto il faticoso processo
Di
E nell'azione e finalmente di definitiva decisione al Parlamento del disegno di legge così come è stato varato dal Senato dovesse vanificarsi allora per mi preoccupo molto
Perché se qualcuno volesse pensare volesse utilizzare delle riflessioni
Per qualcosa per cercare qualcosa di meglio o di più così più più più forse più da economista indiano da giurista e croce qualcuno per cercare di ritardare un processo che pure è in atto beh allora io sarei pronto a ritirare tutto quello che è stato e quello che sto dicendo cioè io molto realisticamente mi debbo rendere anche conto che il meglio in molti casi come diceva i nostri Anna i nostri i nostri nonni
E non è sempre o in molte case poi finisce per evitare che si possono conseguire dei risultati quindi mi sembra che da un da un Kunieda molti punti di vista si debba e si possa richiedere
Una maggiore
Liberalizzazione e una maggiore sollecitudine verso la liberalizzazione dei settori delle public utility sedan senza cercare in vincoli virgolette se mi passate delle volte falsi problemi la l'alibi per rinviare delle decisioni nello stesso tempo se queste mie osservazioni possono essere considerate degli albi per rinviare delle decisioni allora ben vengano le decisioni che stiamo prendendo in questo momento
Fabio Gobbo nel suo intervento che da un lato ha portato il punto di vista dell'economista che essendo io economista mi sembra assolutamente imprescindibile altrimenti e dall'altra però ha portato anche quel giusto grado di realismo legislativo
Che ci fa pensare che ebbene portare innanzitutto conclusione un processo
E poi se sarà necessario gli economisti potranno continuare con il loro lavori di ripulitura o addirittura di modifica di questa normativa che tutti stanno aspettando passò rapidamente la parola
La professor Marco Cammelli professore diritto amministrativo facoltà di giurisprudenza all'Università di Bologna che ancora ringrazio a te Marco
Purtroppo siamo un po'fuori dai tempi ma come si sa queste giornate hanno sempre questi rischi
Ringrazio
Cercherò di essere molto breve mi ero riproposto qualche indicazione anche in ne farò una sola poi che questa sessione intitolata profili ripeta sempre zone la stazione in Italia e in Europa forse non era del tutto inutile qualche riferimento ad altri paesi cosa che evidentemente però non est compatibile con una strettissima gestione del tempo propri invia alcune cose molto molto Rhapsody che del quadro comunitario si è parlato vorrei soltanto ricordare che nel quadro delle regole non è ora arrivato al punto diciamo al punto d'approdo né a livello nazionale ma neppure a livello comunitario
Cioè il sistema su questo punto è in transizione capisco che ognuno di noi abbia desiderio di vederlo più chiaro e più consolidato ma questa è il tempo in cui ci tocca ragionare lo è anche a livello comunitario perché il il le le modifiche in estate prevenute con la revisione di Amsterdam a provocato una forte e significativa a innovazione nel servizio pubblico
E perché da un servizio pubblico che in sede comunitaria da sempre visto come in negativo cioè l'eccezione alla concorrenza tutti debbono rispettare le regole la concorrenza eccezione salvo che vi siano giustificate motivate e restrittiva mente interpretate ragioni di interesse di pubblico legate ad un servizio pubblico
Amsterdam apre invece un riferimento in positivo ai valori comuni della unione questo un punto importante perché il nostro diritto
Europeo è un diritto per obiettivi e quando si dà e questa definizione negli obiettivi quando si dà un obiettivo di questo tipo ragionevole aspettarsi che la corte di giustizia ne farà un uso che dunque va oltre al dato mercato d'eccezione e Bilancia era l'altra parte è quello della equità della solidarietà della coesione sociale
Per quanto riguarda salto dal quadro comunitario a quello europeo una in occasione di incontro con i colleghi di altri Paesi
Soprattutto dell'area naturalmente loro continentale che quella che era la tradizione francese alle spalle del servizio pubblico ha dato indicazioni
Forse non particolarmente innovative ma abbastanza interessanti cioè tutte le politiche nazionali in questo momento sono politiche legate all'intervento in materia con i moduli della privatizzazione formale da un lato un estremo
E alla liberalizzazione dall'altra mi pare che la liberalizzazione sia piuttosto sullo sfondo fatalmente in tutti i sistemi parlo di Spagna Francia e Germania oltre che noi
Confermato anche il fatto che peraltro la privatizzazione formale è tutt'altra che
Per così dire marginale cioè rischiamo di considerare marginale la privatizzazione formale che invece effetti significativi sia come preliminare a quella più approfondita sia come con effetti giuridici di vario genere
Cominciare dalla tenuta delle scritture contabili ed altro che forse tutto sommato
Non sono del tutto trascurabili come ordine eccome riconoscibilità di operazioni
Naturalmente poi vi sono anche qui moduli comuni nella nella associare in queste due forme insomma che si che che sono utilizzate nell'altra il privato come gestore da un lato separato dal committente pubblico il primato come cooperatore e qui si apre quel terreno della cooperazione fra pubblico privato su cui qualcosa dirò molto rapidamente
Le leggi di intervento son tutti degli anni novanta tutte fanno una certa fatica ad esse portare a risultati non è un dato esclusivamente italiano
Se c'è mi pare che sul che ci sia qualche cautela in più del di quanto ma in questo momento non stiamo facendo per quanto riguarda il riconoscimento gare si ma attenzione a riconoscere l'importanza del cunicolo che giuristi chiamano in tutto spersonalizzo e del tratto specifico del contraente delle sue qualità
Ecco in Francia in particolare questa dato è un dato che viene richiamato e che fa naturalmente rispettare il principio della gara ma in termini più attenti forse meno come dire assoluti di quanto di ciò che sta prendendo piede invece nel nostro ordinamento
Mi pare anche che invece siano più avanti comune lo scarto fra il livello nazionale e quello locale il livello nazionale a liberalizzato il livello locale un livello su quella stessa comunità mentre punta con molta prudenza e in modo successivo
Sono invece forse più avanti almeno nell'esperienza spagnola e francese per la parte del preferenza il contenuto al contratto rispetto alla concessione
Nel rapporto con il gestore la concessione uno strumento pesante a una serie di implicazioni nostra stessa autorità sopra concorrenza alla criticata per una serie di implicazioni che crea perché tecnicamente chi conosce la materia ha ben presente il contratto funzionalizzato impresa ad obiettivi pubblici in termini più mirati e più credibili
Per quanto riguarda le sente italiana cioè ci sono stati lunghi discorsi molto approfonditi degli altri relatori quindi io seguirò un una parte che può in qualche modo integrare questi
Queste considerazioni e partirei del primo punto io ho l'impressione che comunque l'uscita dall'esistente sia
Sia ed è importante comprenderlo sia richieda un certo tempo è in qualche modo inevitabile debbo dire
Può anche essere abbastanza saggio e non necessariamente questo tempo e tempo del sotto otto sistema politico locale che punta i piedi e vuole mantenere i suoi ingiustificati privilegi c'è anche questo
Ma non c'è solo questi giorni a rendersi conto di che cosa si sta manovrando su questa partita
Perché rendersi conto che i servizi diceva una uno studioso
Di di istituzioni amministrative pubbliche i servizi sono alla base le ditte sono stati la base legittimante del dello Stato nel ventesimo secolo come l'autorità per il potere
Autoritativo lo sono stati nello stato del diciannovesimo ora sfilare i servizi
Significa contemplano interporre un nostro significativo problematica di legittimazione di nuove basi legittimazioni sia politico sistema pubblico questo va detto perché altrimenti ne facciamo un problema soltanto strettamente aziendale che c'è ma non è solo questo
Dunque io credo che questa sequenza sia una sequenza che comporterà dei tempi
Proprio per questo però richiede anche un quindi probabilmente un periodo di di come dire di convivenza fra pubblico e privato e
Se potessi semplificare direi che proprio le regole della convivenza fra pubblico e privato sono il punto della transizione
Che va messo sotto sotto sottocchio sotto approfondimento mi pare cioè che il regime transitorio non riguarda soltanto il il il le lunghezze degli affidamenti incerto somma cosa rilevante su cui giusto concentrarsi ma riguardano queste regole se il tempo sarà medio
Se è probabile che convivano insieme soggetti pubblici e soggetti privati
Ed è probabile per vari motivi è probabile perché questo per così dire
è frutto della privatizzazione formale che si è detto e probabile perché in parte aiuta la formazione dei mercati non sempre già pronti
Eccetera allora da questo punto di vista quali sono le regole che dovrebbero essere considerate qui non è un fatto soltanto del quarantaquattro lettere To molto bene
La professoressa Vignieri
Ma parte se vogliamo una parte del discorso dei servizi pubblici si gioca su altre riforme che hanno un altro titolo
E che sono invece decisive per questo come per esempio la riforma del processo amministrativo non dimentichiamo che il giudice amministrativo
A la competenza in materia di servizi e che il diritto poi gira e rigira e alla fine quello che il giudice dice è una una espressione che ma che poi alla fine
Anche il legislatore deve in qualche modo considerare anzi per questo la battuta finale sarà proprio per dire ma forse il legislatore qualche può giocare forse di più nei vari tavoli che a disposizione su questo punto
Quali le regole la coabitazione vorrei richiamare il Comune perché l'esperienza dice che sono essenziali
L'ho fatto con richiamo soltanto il primo è per così dire evitare una specie di Effetto da Re Mida
Del potere pubblico dove cioè il potere pubblico tutto ciò che tocca automaticamente si pubblicizza in sostanza e per così dire è prigioniero di se stesso non riesce a uscire dalla sua stessa area dal suo stesso alone
E quindi lei privatizzazione che noi riteniamo e che cerchiamo di realizzare finiscono per essere di fatto rischiano di essere una strisciante pubblicizzazione di aspetti sembra una contro
Indicazione ma proviamo prova darne alcuni elementi io ad esempio continua a pensare in assoluta solitudine e quindi senza nessuna prescrizione anzi con la consapevolezza che probabilmente sbagliato
Ma che la scelta del socio di una società con procedura concorsuale e qualche cosa che non risolve fino in fondo il problema
E non le risolve perché e difficile
Non solo perché come si disse subito scegliere un socio non è come scegliere un pezzo di acquisto o di vendita ma è un soggetto con cui si instaura un rapporto una vicenda una cooperazione fatta di tanti apprezzamenti ma perché da più o la gara l'appiglio sul serio e allora in bando vanno una serie di elementi che fatalmente irrigidiscono poi il dopo
E cioè debbono essere precisato Maselli cosa perché su queste fatto la selezione
E quindi o le preciso o non le preciso ma se le preciso somma cose destinate poi ai rigidi re ciò che avverrà dopo il bando nella vita aziendale
Nella vita degli investimenti nelle scelte fatte che non potranno essere toccati altrimenti si viola ciò su cui l'Armando il bando è stato operato oppure saranno generiche ma se generiche sono non sono effettivi elementi di selezione
Sono problemi a devo dire seri e su cui forse qualche qualche qualche riflessione ulteriore andrebbe fatta
Ancora elementi di questo di questo Effetto Mida e mi appresto a concludere sono per esempio alcune sentenze
Dei giudici io dico c'è una sentenza del gennaio due mila per l'appunto della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Milan
Quindi non non lontano da qui
Nella quale si dice che non soltanto si dice che gli amministratori delle società miste a partecipazione pubblica maggioritaria sono pubblici ufficiali a tutti gli effettivi comprese quelle penali
Ma che è ovvia qui si apre il controllo e la giurisdizione della Corte dei conti su questi soggetti anche su questo bisogna bisogna essere chiari perché sia per il pubblico si aprisse sensato privato atti condizioni il pubblico sia sì dialoga col privato sì non è in grado di garantire questo sia ben chiaro so bene cos'è la divisione dei poteri e quindi si componga in discussione questo dico soltanto
E se si è riformata ha da fare da farsi le regole che sono la parte più preziosa
Di queste
Riforma
Ci sono molte altre cose ma mi pare che sia giusto accogliere l'invito del nostro presidente di sintetizzare altre considerazioni devoto fare le metterò interamente sei
Grazie
Sor cammelli molto incisivo
Era contenuto in pochissimi minuti un intervento non per ciò
Meno significativo
E adesso c'è una breve interruzione di circa un quarto d'ora altronde necessaria perché i lavori sono stati molto intensi e dopo tutto lo slittamento dei tempi non è poi così grave nello standard di slittamento dei tempi di questo tipo
Dei convegni e quindi tra circa una ventina di minuti ci dovremmo ritrovare qua grazie
Quindi
Titolata prospettive degli operatori e dei consumatori
Mercato società di sviluppo
Che porterà tre interventi del professor Enrico c'è RAI
Del dottor Giustino trincea e dell'avvocato Guzzetti
Avrà modo poi di commentare brevemente il perché di queste nostre scelte
E subito dalla parola al professor c'è RAI che presidente della cooperazione della Confederazione europea dei distributori di Energia delle pubbliche comunità
Professor cioè RAI prego purtroppo dovremo contenere i tempi perché abbiamo molti redattori ma sono certo che
Tutti capiranno questa esigenza prego grazie grazie io ringrazio molto la Fondazione perché mi ha invitato
In questa sede a portare una voce e che in questo momento è la prima voce che poi di utili di operatori che parla perché nella prima parte abbiamo udito
E gli economisti
I legislatori
Gli amministrativisti e così via ecco in quindi mi sento la responsabilità di portare alcune considerazioni che vengono dalla parte degli operatori e operatori dei servizi pubblici locali sono ovviamente quelle impresse che svolgono localmente il servizio di si dice d'interesse pubblico
Generale anche se questa definizione come è già stato notato a livello comunitario a delle interpretazioni diverse non sono tutte completamente uguali a seconda della cultura
Da cui si a cui ci si rifà presenta quella quella germanica quella francese e quella italiana il le imprese di servizio pubblico il servizio pubblico sono intesi in un certo modo comunque si sta tendendo ad una unificazione di questa interpretazione
E di di chi parlo gli operatori di cui ho fatto esperienza dai tempi abbastanza recente diciamo da settembre
Sono quelli che appartengono alla Confederazione europea
Dei distributori di energia comunali
Pubblici comunali
Quella che è chiamata la se vecchio cedette in italiano
è un campo un'acca campione non molto numeroso del del Complesso delle degli operatori europei dei quindici Paesi più la Norvegia però è abbastanza significativo perché associa mille cinquecento aziende energetiche
Austria Belgio Francia Germania Italia che hanno distribuzione d'energia elettrica produzione anche di energia elettrica distribuzione di gas
Distribuzione riscaldamento urbano e trattamento dei rifiuti quindi è un un campione abbastanza interessante e anche che viene da Paesi molto evoluti proprio nella tematica
Della politica locale dell'economia locale eccetera
Le e appartenenze al al come mix delle società ai vari comparti le l'elettricità e venti per cento il gas il trentacinque riscaldamento il cinquantacinque
Vedo sinteticamente
Gli obiettivi di questa confederazione perché sono perfettamente coerenti con quanto fino ad ora è stato detto ed è stato detto prevalentemente per l'Italia ma anche con cenni ai problemi comunitaria complesso comunitario
Si dice che questa confederazione con i suoi associati intende a presiedere l'evoluzione dei processi di liberalizzazione e questo vuol dire un'adesione completa all'indirizzo politico della liberalizzazione
Quindi dal punto di vista culturale dal punto di vista dell'atteggiamento e dell'orientamento politico
Dei rappresentanti di questi Paesi che seguono con noi italiani nel consiglio di amministrazione ha sede che che fanno periodicamente seminari e che fanno ogni due anni anche un convegno internazionale
è maturata dopo un secolo e mezzo quasi della storia delle degli enti delle sue aziende ed enti locali che nacquero
In Europa è già molto tempo fa perché si disse è stato il fallimento del mercato dei servizi che ha provocato le leggi sulla unici validazione oggi in Europa e i Paesi aderenti sono passati invece alla seconda fase
La seconda fase il ritorno alla liberalizzazione
Quali sono le preoccupazioni perché è una bella responsabilità si dice prospettive degli operatori che prospettive hanno questi operatori ecco nei nostri dibattiti abbiamo fatto un confronto fra lo stato di avanzamento
Di che cosa non tanto il quaranta quattordici che riguarda l'Italia però di quei temi che sono analogamente è una veramente significativi che sono i recepimenti recepimento delle già elettrica il recepimento del gas che stanno marciando come è stato detto giustamente poco fa
A passi a velocità diverse in nei diversi paesi a velocità diverse per la cronaca i francesi hanno hanno prodotto una legge per recepimento dell'energia elettrica due settimane fa
Abbastanza lontana dal dal nostro Bersani perché ancora attribuisce all'EDF una funzione nazionale molto pesante che forse realmente per anche in seguito motilità
Quello che preoccupa ecco allora come vedono le prospettive
Le aziende e Paesi e dei paesi associati ma praticamente può e anche di moltissimi altri Paesi con i quali abbiamo contatti
Le preoccupazioni che non si verificano condizioni discriminante discriminanti per questa azienda cioè che questo processo
Da un lato elimini benefici trascinati a trascinarli dal passato lo sappiamo tutti
Però
Erano benefici che queste imprese avevano e io posso dire che avendo vissuto in Italia alcuni decenni di vita
Non solo privata ma anche pubblica proprio in A. M. di Milano posso dire che globalmente nel paese le funzioni delle società pubbliche delle aziende locali pubbliche ma anche di quella nazione del pubblico non era semplicemente quella la funzione istituzionale di prestare quel servizio avevano per ragioni che uno può giudicarci buoni o cattivi e comunque avevano una funzione che era anche incerto Moro di ammortizzatore sociale su certi aspetti cioè non si badava
In genere al la numerosità delle maestranze tutti quelli che sono vissuti amministratori come noi sì pensava di dare lavoro e questo in certo modo gli stessi sindacati ci dicevano comparto elettrico e quello vi ricordo se Camera lampadina c'è uno che reggerà scala uno sulla scala l'attrattiva vita lampadine uno che sta in una scatola di lampadine
In attesa per porle quindi era un po'una sistema e collettivo che facendo pagare sulle tariffe dei cittadini alcune alcuni balzelli detto in senso buono
Chi supplì Ivano ad altri aspetto e quelli che sono quelli dell'occupazione allora io ho il dovere anche di ricordare che proprio un mese fa in Germania dove il processo di liberalizzazione del del sistema elettrico che ha portato a ad avere addirittura nei supermercati volantini
Alle ma sai compera energia elettrica da meno da comprare da Luís però cosa è successo c'è c'è stata una dimostrazione sindacati per paura della disoccupazione c'è stata una manifestazione di più di dieci mila rappresentante e questo come anche Confederazione europea lo sentiamo di riflesso nelle nostre sedute a Brussel
Quello che
In certo modo preoccupa ancora gli operatori è che non si riesca di fronte a un processo che deve avvenire il processo che si deve completare il suo nuovo a ritardare il più che tanto che però che debba avvenire
Ma che in certi casi lo squilibrio di velocità provochi delle condizioni per cui non esiste un principio che di reciprocità che quello che non è consentito in un certo Paese consentito in un'altra si può fare una certa il giro per cui diventa da diciamo dei furbi o da chi diventa fattibile mentre vitale per le nostre imprese non è fattibile e questo è un aspetto molto importante e su cui bisogna sorvegliare
Un altro aspetto che è stato lamentato è che si sono verificati dei fenomeni di dumping per cui alcune alcune forniture e qui si parla in quell'ultimo nel turca nel caso dell'energia elettrica che la prima che è arrivata ai pesci pigmenti
Con delle degli abbassamenti depressi tali che stanno ponendo fuori
Alcuni produttori su alcune linee tecnologica io sentite che sono fra l'altro
Più un tecnico un amministratore
Per quello che sono sensibili l'ho sentito perché i colleghi tedeschi su certe tecnologie di produzione di energia elettrica con sistemi combinati te sono quelli maggiormente interessanti anche a livello locale si trovano fuori dal punto di vista dei costi e quindi cominciano a lamentare che del sono costrette a chiudere addirittura quegli impianti che poi invece dal punto di vista anche ambientale sono da favorire quindi
Per dire che ci sono problemi di varia natura alcuni addirittura impensabili ed io li registro è ovviamente li riporto alla comunità
Per quel che riguarda il nostro Paese
Ci sono stati sull'argomento sia del quaranta quattordici sia del recepimento del gas sul tavolo di tutti noi che sono stati già molti incontri parte quelli istituzionali e gli incontri con la Commissione ma ci sono stati anche dei seminari e dei convegni
Il che hanno segnato delle tappe importanti per lo scambio delle vedute e questo oggi può essere altrettanto importante per continuare un confronto di questo genere uno è stato a quello organizzato dal dal professor Prosperetti il ventotto del mese scorso presso l'università
Alla Bicocca l'altro era venerdì presso lo Ierse dove la direttiva casa è stata analizzata dalla professor De Paoli
In quelle sedi è venuto fuori un grosso una grossa una grossa spinta una grossa richiesta da parte degli operatori
Che anche privatamente è già stato fatto presente anche pubblicamente alla l'assegno Vignieri che il quaranta quattordici al recepimento della direttiva gas al di là del fatto che poi potrebbero uscire in tempi diversi siano siano confrontati in itinere fra loro perché non si treno dei punti delle lacune che apparentemente si possono vedere ma poi quando si fanno le simulazioni di quello che accade se ce ne accorgiamo
La Cuneo vorrebbe dire che a un certo punto il certi momenti sono scoperti dal punto di vista la normativa e questo un lavoro sistematico di confronto è consigliabile
Qual è poi il problema complessivo
Fra comprese perché effettivamente la popolazione delle sazia nell'enti locali
In Italia ma anche nei paesi del che aderiscono al Servette ma anche in tutta l'Europa in tutti i Paesi per la cronaca solo Lussemburgo non ha mai avuto una municipalizzata tutte le altre fino alla Norvegia hanno le municipalizzate
E sono miglia immediati impresa sono molti è un giro d'affari rilevante sono molti i molti addetti
Che ovviamente sì faccia di tutto perché quelle più piccole riescono a formarsi ad associarsi a crearsi una situazione una dimensione economicamente valida perché non escano ma dal mercato Claudio Nocera mercato cioè che non decadono che non muoiono allora il l'ultimo timore è stato è stato portato dai carri dagli amici dai colleghi austriaci
E accaduto e questo può essere un piccolo segno di reazione proprio una cartina con il Coni finisce di tornasole perché perché il la l'Austria che stava andando ai recepimenti con le tappe un po'in comune a tutti gli altri con i tempi improvvisamente ha sentito è i nostri colleghi delle aziende costrette hanno sentito
Il messaggio del nuova politica dell'Austria che ha dato una segnale di fortissima accelerazione delle privatizzazioni liberalizzazioni che è stato preso alla lettera cioè dobbiamo fare rapidissimamente allora l'associazione delle aziende Austria che ha fatto un comunicato che per sommi capi dice questo che cosa si paventa
Non siamo contro il processo non siamo contro la liberalizzazione siamo pronti al confronto non c'è non ci sottraiamo però quello che prevediamo se va troppo veloce né una resa di numerose piccole e medie aziende di distribuzione e quindi una perdita di occupazione e di anche di valori
Una profonde rese erosione del sistema in atto
E un indebolimento dell'autonomia economica politica amministrativa locale perché vol rinforziamo le uniamo le rendiamo le più robuste insieme e quindi il concetto di unire i comuni in Italia è molto importante riunire comuni con le loro aziende per fare dei soggetti giuridici più forti
Il il il rischia invece di non farlo per questo
Le la caduta ovviamente degli investimenti e quindi le attività a quelle connesse e che sono poi
Che recano sempre di più sono sempre più pregiudizievoli per le piccole e le medie imprese
E poi
E subentra un'altra un'altra concetto che se un segnale di questo tipo può essere interpretato come una messa in crisi del rispetto degli obblighi di servizio pubblico
Queste mentre prelazione probabilmente estrema dei colleghi austriaci che dicono se si dice così improvvisamente che bisogna cambiare tutto vuol dire che il nostro comparto è considerato inadeguato
Inadeguato ma in modo radicale e quindi una uno uno sconfitto sconfessare questa forma invece la convivenza come si diceva fra il sistema pubblico delle aziende pubbliche e quello di aziende private delle aziende miste un sistema che auspicabile
Le ultimissime osservazioni che sono state fatte sono funzionali poi agli interessi sono portati dalle associazioni relative cito quelle italiane ma sono abbastanza comuni sono portate e in questo momento sono portate sul tappeto da dai colleghi del gas quindi non solo la fine del gas acqua
Nazionale delle delle aziende degli enti locali ma anche della associazione dei distributori di gas privati che in sostanza qui meccanismo che prevede lei societarizzazione che prevede la frammentazione di unità giuridiche L'Unità giuridiche più piccole
Possa costringere ad una
Rientra in visione organizzativa una grossa mutazione che può essere anche onerosa ma soprattutto apre una problematica che è di natura tecnica ma che e denunciate de a mio parere è giustificata
Flora che ogni volta che si creano non le nuove società che si società Rizza una certa parte si debba certamente attribuire la società i patrimoni patrimoni strumentali patrimoni d'impianto eccetera allora ci si trova in situazioni nelle quali alcune società hanno dei patrimoni rivalutati di recente temo concerto quindi di un certo peso
E altri patrimoni sono a libro da tempo e sono rimaste al libro e quindi anche poi la valorizzazione confronti di questi valori che stanno riceve un certo modo se in un sistema dice organizzato a un compenso per l'uso di questo che deve essere riferito al valore di questo di questo bene che viene usato a delle difformità che allarma molto soprattutto le piccole e le medie e questo è un fatto tecnico però ritengo che sia doveroso riportare
La opportunità di questa di questo seminario
Che ha tanti tanti qualificati
Un rito di osservatori is in vista di questo secolo è molto importante perché stiamo vivendo un'asta una transizione nessuno vuol negare che questa transizione molto
Impegnativa e i molto pesante per tutti quello che dobbiamo garantire e che verso il cittadino utente che in certi casi un cittadino utente azionista addirittura nei casi più avanzati dove se le società sono andati anche in Borsa ecco si debba comunque garantire la qualità del servizio
E la proprio quello che siccome pare che ora tocchi proprio a ai consumatori all'inizio ai fruitori di questi servizi se posso portare una parola che viene da questa parte non solo come italiano come M. di Milano che ha che avevo già storicamente anche una carta di servizi che garantisce al massimo quello che rispetto per per il mandato ecco posso dire che tutti i colleghi in Europa riconoscono non solo la funzione del servizio pubblico ma la necessità e si se ne rendono garanti della rispetto del cittadino rispetta il servizio e della qualità del servizio ecco questo è un aspetto molto significativo grazie
Vocazione oltre professor Cesare che ci ha portato un punto di vista europeo
Per ciò che concerne di distributori comunali
Di energia ricordandoci in particolare che le diverse velocità dei diversi Paesi europei sono un punto da non trascurare anche per le questioni di reciprocità ci ha poi portato il caso austriaco
Certamente interessante probabilmente forse un posto riccamente condizionato ma comunque tale da far riflettere
Adesso passo la parola al dottor Giustino trincea che rappresenta cui il dottor di Rosi oggi non impossibilitato a partecipare
In rappresentanza del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti prego dottore
Grazie professor Bondi vuole innanzitutto dare un saluto a tutti i presenti all'impunità presente ringraziare in particolare la Fondazione Montedison e per l'iniziativa e anche per l'invito che c'è stato rivolto mi sembra che l'occasione sia giusto che se formulata anche gli auguri al fissa Fondazione
Il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti è stato istituito in base alla legge due otto uno del novantotto
Accoglie le principali organizzazioni associazioni di tutela dei diritti dei cittadini degli utenti mi dei consumatori attualmente sono otto quelli facenti parte di questo organismo di altre sei è in corso la istruttoria
Io rappresento in quella sede il Movimento federativo democratico oggi non uno e cittadinanza attiva in particolare il dottor Rossi mi ha pregato di sostituirlo quest'oggi essendo la persona che ha curato direttamente
La stesura del documento elaborato dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti per l'audizione alla commissione Affari costituzionali del ventotto settembre scorso
La riforma dei servizi pubblici locali se ne parla da molto tempo ci sembra che il dibattito anche il metodo che si è seguito per la definizione delle scelte di fondo il testo quindi varato
Dal Senato si inserisca chiaramente in quella lunga e difficile fase di transizione che attraversa il sistema economico e non solo del nostro Paese e quindi con tutte le sue luci e le sue ombre anche con le sue e contraddizioni
A nostro avviso il testo che è stato varato dal Senato contiene delle scelte in buona parte condivisibili anche se molto c'è ancora da fare
E qui vorrei anche dire che ufficialmente il Consiglio prenderà nuove iniziative sia al Senato sia alla Camera che cerca di apportare delle modifiche ovviamente migliorative dal nostro punto di vista di questo importante testo
Alcune scelte ci sembrano particolarmente condivisibili dicevo prima
Anzitutto l'intento di introdurre finalmente alcuni principi di liberalizzazione dei servizi in questo tipo di servizi beh diciamo finalmente perché siamo convinti che il principale ostacolo per i diritti del cittadino sia ogni forma di Monopoli sia esso pubblico o privato è comunque sia un ostacolo per i diritti del cittadino e per l'interesse generale del Paese direi anche la nostra euro
In secondo luogo apprezziamo molto lo sforzo contenuto in questa iniziativa per migliorare la qualità dei servizi pubblici locali lo sforzo per valorizzare soprattutto per responsabilizzare i i comuni prefigurando un loro ruolo soprattutto come con funzione di regolazione senz'altro con minori funzione di gestione diretto c'è anche in questo testo una spinta verso la creazione di dimensioni ottimale di impresa che credo che debba trovare un'ampia condivisione è un testo quello approvato dal Senato che anche grazie a una nostra iniziativa ho citato prima l'audizione del ventotto settembre scorso
E anche la disponibilità qui vorrei citare anche relatore l'onorevole tardivi ma anche il sottosegretario Vignieri con cui ci siamo incontrato ha recepito alcune delle nostre proposte e qui cito il comma nove nove dell'articolo ventidue del testo per quanto riguarda il ruolo affidato al Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti
Siamo però convinti che molto si Possa fare per migliorare questo testo anzitutto andrebbe esplicitato il riferimento al decreto legislativo due otto sei per il riordino e il potenziamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi dei rendimenti ed è risultata delle attività alle amministrazioni pubbliche
C'è in quel testo
Un riconoscimento di un ruolo più attivo più responsabile da parte dei cittadini utenti che dovrebbe essere recepito in maniera più esplicita
In secondo luogo non riteniamo che nei contratti di servizio il cittadino utente o consumatore io preferisco dire semplicemente cittadino sinceramente
Sia riconosciuto non solo come titolare di diritti e di doveri ma anche di responsabilità e di poteri a volte oltre che essere un convitato di pietra questo cittadine in qualche modo viene dato come un soggetto la cui posizione è scontato perché c'è sempre qualcun altro che lo debba in qualche lo posso in qualche modo rappresentare in maniera adeguata non è più così prove per i cambiamenti che ci sono in atto nel nostro non solo nel nostro paese ecco prefigurare un ruolo e degli strumenti anche all'interno dei contratti dei servizi ci sembra particolarmente importante
Si prefigura il Comune come soggetto regolatore benissimo ma allora per quale motivo non introdurre un principio di sussidiarietà orizzontali
Di sussidiarietà necessari per aiutare le amministrazioni locali a svolge le funzioni di informazioni e di assistenza nei confronti del consumatore ecco perché c'è un ruolo necessitato delle organizzazioni
Di cittadinanza attiva di impegno civico delle organizzazioni dei consumatori per collaborare per coadiuvare i comuni che sono grandi piccoli ci sono molti piccoli comuni del nostro Paese nello svolgere funzioni decisive di informazione di assistenza senza le quali i cittadini-consumatori saranno i più disorientati anche da questo processo di importante riforma di importante modifica non c'è possibilità di tutela dei propri diritti senza adeguati servizi di assistenza di informazione diretta nei confronti dei cittadini
Quarto elemento di miglioramento che si potrebbe introdurre il tema del
Maturi
Il testo del Senato dicevo che in parte ha ridotto quel limite è strategico e noi avevamo segnalato ricordo che quel testo all'inizio era stato varato senza nessun forma di consultazione preventiva delle organizzazioni dei consumatori
Mi sembra che si possono indicare tre priorità tre tipi di riserva rispetto al testo che tuttora permangono il primo questa definizione di servizi pubblici locali hanno sinceramente
Appare riduttiva
In un processo di profonda globalizzazione di apertura dei mercati in cui queste aziende sono destinate ad avere una connotazione sempre meno di tipo locale nonostante le radici sia chiaro non voglio smentire questo
Utilizzare questo termine di servizi pubblici locali o di servizi di interesse generale ci sembra francamente un po'desueto
Bisognerebbe utilizzare meglio la concezione più fluida
Più flessibile
Che tenga conto che ormai era superata la distinzione tra i servizi di interesse generali tradizionalmente intese ai servizi alla persona servizi di carattere anche sociale che c'è stato un seminare molto interessante a terzi inchini illeso nel settembre scorso a cui abbiamo preso parte dove si presentava anche una nuova definizione di servizio l'interesse generale ad esempi in termini meno di carattere giuridico ed economico comunque un collages dopo il testo scritto per brevità vado avanti
Siamo molto preoccupati per i tempi e le modalità delle norme transitorie
è stato ricordato anche negli interventi che mi hanno preceduto che forse c'è un elemento di saggezza in tutto questo noi non non ne facciamo una questione che è la più ideologica
Però se nella fase di transizione non si introducono elementi di garanzia
Perché almeno sa affinché serva almeno a qualcosa ad esempio chi penserà ad informare addestrare tanti amministratori locali che attualmente non sono in grado di gestire innovazione di questa portata
Ancora
Riteniamo che sia molto importanti
Esercitare una forte spinta verso la liberalizzazione dei servizi lo dicevo prima hanno è quello che interessa il superamento del monopolio
Pubblico privato non ci interessa ci interessa introdurre un regime di concorrenza in cui il cittadino sia davvero un soggetto arbitro e responsabile
Dare maggiore forza contrattuale al cittadino sollecitare le aziende fornitrici a misurarsi in maniera strategica con il tema della qualità e dell'efficienza della loro gestione favorire margini di manovra più convenienti ma non automatici
Per quanto riguarda le tariffe
La regolazione del sistema la regolazione del sistema deve trovare anche l'introduzione di meccanismi di interlocuzione di cooperazione tra diversi attori almeno per quanto riguarda tre priorità l'accesso ai servizi che non è affatto scontata
La loro adeguatezza dal punto di vista degli standard di qualità la loro sicurezza credo inoltre sto concludendo che si debba lavorare molto per introdurre strumenti di partecipazione civica liberalizzazione va bene ma la liberalizzazione da sola senza il contrappeso dei diritti dei cittadini e senza dotare i cittadini di strumenti di partecipazione civica rischia di creare nuove forme di esclusione sociale rischia in qualche modo di anche dei progetti pregiudicare quell'elemento di coesione sociale di solidarietà solidarietà territoriale che veniva poc'anzi ricordare in relazione al trattato di anzi partecipazione civica quindi un nuovo modo di essere cittadini
Sì a cittadini non solo perché si esercita giustamente il diritto dovere di votare o di pagare le tasse
Ma si dovrebbe potrei essere riconosciuti i cittadini in quanto si possono esercitare poteri e responsabilità in ordine alla tutela dei beni comuni qui il ruolo delle carte dei servizi è molto importante come dei contratti di servizio penso anche ai capitolati di appalto
In tutta Europa e quindi anche in Italia stiamo assistendo
A un a un utilizzo sempre più intenso degli la la gestione di servizi in appalto perché nei capitolati di appalto non ci sono strumenti di partecipazione del cittadino
Ogni tanto si hanno Tiziano degli scandali per quanto riguarda le mense le discariche dei rifiuti i servizi sociali alla persona
Diamo più poteri e più responsabilità cittadino intermedi promozione di controllo della qualità in termini di prevenzione degli sprechi ce ne sono molti
In questi tipi di servizi responsabilizzando il cittadino non dobbiamo riconoscerli più diritti
Ma nuovi e più efficaci strumenti per l'assunzione anche di doveri e di responsabilità concludo dicendo che concretamente strumenti di partecipazione civica che non ci sono nell'attuale testo se non in misura molto così
Sfumate indiretto sono necessari per la definizione degli standard di accessibilità di qualità di sicurezza dei servizi per la garanzia del servizio universale altro tema su cui l'Italia mi permetto di dire siamo piuttosto indietro
Terzo per l'introduzione di procedure di conciliazione per dirimere le controversie nei rapporti fra aziende fornitrici cittadini-utenti quarto per la definizione delle condizioni generali del servizio diritti e doveri ma anche tariffe informazione e trasparenza ce n'è molta poca anche nell'area dei servizi pubblici locali l'accesso agli atti c'è una legge la famosa legge due quattro uno del del novanta c'è qui il ministro
All'interno dei credo che anche lui abbia una quota che Chiara nozione dei problemi che ha incontrato questa legge a dieci anni di distanza l'incontro
La gestione dei reclami la cessazione prestazioni quinto le forme di ristoro in caso di violazione dei termini contrattuali mi sembra il professor Gobbo poneva degli interrogativi ma chi tutela il consumatore quali sono gli strumenti la prevenzione e la gestione dei conflitti
Stiamo parlando di servizi particolarmente sentiti dei cittadini servizi che vengono avvertiti dei cittadini come beni comuni beni profondamente radicati nella coscienza civile dub dove assicurare in qualche modo a tutti
Servizi rispetto ai quali sono cresciute in questi anni le attese di qualità di tutela dei diritti sta davvero conclude
Credo che quindi sia importante questa anche un auspicio per il futuro della Fondazione Montedison
Fare come oggi si è iniziato a fare di dare uno spazio alla interlocuzione alla cooperazione tra i diversi attori dando però più strumenti non solo diritti ma più strumenti per l'esercizio di responsabilità al cittadino grazie
Ringrazio molto dottor trincea per il suo intervento che ci ha portato alla prospettiva cruciale del cittadino utente e consumatore
Su cui lei ha fatto considerazioni certamente di grande interesse
Ricollegandosi anche ad alcune affermazioni del professor Gobbo
Mentre parlava mi veniva in mente la proposizione avanzata al ministro Maccanico che sul lato della liberalizzazione
Della domanda si è fatto parecchio sotto il profilo dell'offerta bisogna fare certamente di più e diveniva anche in mente che di utenti non sono solo i cittadini ma sono anche d'impresa in particolare alle piccole e medie imprese quindi diciamo l'utenza è un'utenza molto ampie differenziata dove vi sono utenti che hanno pari esigenze pari diritti tutte da tutelare certamente do adesso la parola l'avvocato Guzzetti presidente della Fondazione Cariplo e se mi consente l'avvocato vorrei in premessa ricordare perché abbiamo invitato alla Fondazione Cariplo ovviamente nella persona del suo presidente
E credo che le fondazioni bancarie che non dovrebbero più essere chiamate così rappresentino un grandissimo esempio di come nel giro di pochi anni si si è rinnovato sotto il profilo istituzionale trinitaria
E credo che questa tipologia di soggetto rappresenti altresì un grande esempio che non può essere definito né pubblico né privato è un caso terzo
Che esprime delle esigenze della società civile e che in un certo qual modo potrebbe ricondurci a quelle forme di cui parlano Dessì politologi di forme di partecipazione democratica per il popolo e non del popolo
Quindi ci troviamo di fronte al rappresentante credo della più importante fondazione italiana che ci parlerà dell'argomento in oggetto ma non dimentichiamolo rappresenta anche Punch oggetto che potremmo definire usando o una terminologia coniata da Cesare Beccaria grande lombardo di economia civile che non è nel pubblico nel privato grazie dunque l'avvocato Guzzetti per aver accettato che a lui la parola
Ringrazio lei per questa introduzione e ringrazio il presidente Bondi per l'invito che mi ha rivolto e che mi ha consentito di partecipare a questo importante convegno non ringrazio formulo tanti ori per la sua fondazione che oggi non ha detto niente noto vastissimo
Simbolo conoscenze teniamo battesimo anche una nuova fondazione Cariplo perché giovedì
Tarda serata il ministro del Tesoro ci ha comunicato l'approvazione definitiva del nostro Statuto
E abbiamo cambiato pelle da soggetto pubblico usciamo diventato diventati privati a ogni Effetto e quindi questa è la prima uscita pubblica
è gradito
Dei tre concetti che ci sono stati affidati io non tratterò quello del mercato non perché questo non sia il concetto fondamentale ma perché
Credo di darlo per implicito nei discorsi che si sono svolti questa sera
Il mercato rappresenta non solo per le aziende di servizi pubblici il ter Reno vorrei dire il luogo dove l'economia sana evocata la crescita deve trovare l'esclusiva espressione ma per aiutare il nostro coordinatore esprimerò
Rapidissime considerazioni aiutarlo dal punto di vista del tempo perché si intende suocero rapidissime considerazioni sugli altri due concetti sviluppo di società
Avendo la sua introduzione prima di darmi la parola in qualche modo già appena rotto l'indicazione sul perché un presidente di Fondazione
Come dice il ministro bancaria e io credo che più rapidamente possibile facciamo sparire questo
Aggettivo collochiamo le fondazioni che hanno avuto l'origine che annoto accerto l'ingentissimo
Patrimonio frutto delle adolescenziale di generazioni di uomini e di donne di fattorini commessi direttori impiegati e chi più ne ha più ne mente della grande care pro ma ormai quelle storia che sta alle nostre spalle nulla ricordiamo questa storia perché è stata una storia di valori e di buone azioni
Per lo sviluppo
E la crescita della nostra regione dei territori non sono Umbria dove operato una campo dicevo
La presenza del presidente della Fondazione Cariplo a questo dibattito non è solo dovuto alla simpatia del precedente Bondi che ho avuto modo di apprezzare nella vicenda M. ma affidandone facendovi partecipare al dibattito su mercato società e sviluppo lega direttamente il ruolo di questa nostra fondazione
Per la società e te lo giuro
Può adesso benissimo il professor Quadrio Curzio oggi fondazioni come la nostra si collocano in qualche modo in mezzo tra perciò c'è sana economia pubblico e privato e possono svolgere un ruolo importante rispettoso delle competenze di altri soggetti
Ma in qualche misura anche vigile come dire presenza per quanto lo cinque riguardano lo sviluppo del nostro Celsa della nostra economia e
Non di rappresentanza perché non abbiamo nessunissima rappresentanza ma come espressione di questa scelta
E significativo che lo statuto della Fondazione Cariplo credo per quanto ne so abbastanza unico anche perché avevamo una storia e l'esperienza di presenza di tutti
Designati dagli enti locali
A inserito a pieno titolo e a pari dignità non solo dal punto di vista numerico ma proprio nella composizione dell'organo di indirizzo la così detta a me non piace il termine ma non ce n'è uno diverso la cosiddetta società civile come espressione del mondo associativo della cultura della ricerca dell'università
Della mondo dei beni culturali e ambientali del mondo importantissimo del volontariato
E l'accoglienza che queste rappresentanze hanno dato a questa impostazione del nostro Statuto ci ha confermato la bontà di questa scelta ecco perché la nostra fondazione ha fatto per esempio una scelta quella di partecipare
Attivamente
Nei processi di privatizzazione di liberalizzazione che le aziende municipali in Lombardia hanno avviato RAI M. prima l'azienda dei servizi municipali di commuovere una nostra decisione di indirizzo impegna la Fondazione ha investire in questi processi di privatizzazione con una motivazione nella nostra delibera molto precise ed è il contributo che voglio portare a questa tavola rotonda primo
Noi riteniamo che oggi una fondazione come la nostra il cui patrimonio scie realizzato e consolidato qui non possa non partecipare a questi processi di privatizzazione
Fatte da aziende che operano sul nostro territorio e che hanno una funzione decisiva a nostro avviso dal punto di vista dello sviluppo del sociale dell'economia dei nostri nostre comunità dei nostri dei nostri territori legandoci questo strettamente a una scelta che ha fatto il Parlamento una scelta certamente non pacifica
Da alcuni parlamentari fortemente contrastata ma io credo con lungimiranza affermato dal Parlamento quella di attribuire accanto alle finalità
Più propriamente di utilità sociale una finalità di alle fondazioni di promozione dello sviluppo economico
L'aggettivo locale rimasto nella penna del legislatore
Ma siccome prevalentemente noi operiamo nei territori procedersi elezione è chiaro che si tratta dello sviluppo economico Rocca non per inventare come qualcuno ha detto lei Geppi regionali e tante altre cose che sono lontanissime
Dalle nostre intenzioni ma assoluto le nostre decisioni ma per concorrere positivamente come Fondazione allo sviluppo economico locale e avendo ottenuto dal Parlamento che accanto i suoi settori rilevanti
Le singole fondazioni potessero giungere ad altri settori
Il rapporto la storia l'esperienza che molto diversa perché la Fondazione Cariplo
è simile alla Compagnia San Paolo di Torino abbiamo due storie diverse anche rispetto allo sviluppo del Piemonte rispetto a quello della Lombardia dicevo la prima scelta che abbiamo fatto nello Statuto e di aggiungere sei settori indicati dalla legge
Nazionale il settore del trasferimento de la ricerca dei processi tecnologici dalla Università del Centro ricerca al sistema delle imprese
Alla pubblica amministrazione
Questo ha reso palese quando abbiamo fatto quella battaglia
Perché foce attribuitole Fondazione la possibilità di operare per lo sviluppo economico locale e potessimo mettere negli statuti
Dei settori in aggiunta a quelli fissati dalla legge avevamo in mente queste cose qui e qualche giorno fa significativamente in Lombardia il Politecnico la Bocconi centri di ricerca una ventina che sono alcuni molto importanti e che supportano un'economia che ancora per molti anni non potrà fare a meno dei cosiddetti settori manufatturiero dicevo e significativi che significativo che noi come fondazione abbiamo finanziato questa iniziativa abbiamo sopportato questa iniziativa che credo darà degli esiti molto importante dal punto di vista del trasferimento delle tecnologie dalle università e dei centri di circa al sistema delle imprese lombarde e ci auguriamo che passate le elezioni un analogo programma possesso definito per quanto riguarda la pubblica amministrazione questo spiega perché investiamo nelle aziende municipalizzate
Investiamo nelle aziende municipalizzate perché da un lato riteniamo che debbono essere erogante servizi e in particolare nel settore dell'energia devono essere fattore di sviluppo di crescita di progresso della nostra economia
Perché riteniamo c'è un problema di consumatori è stato ricordato poco fa di cui la Fondazione Cariplo può attraverso la presenza in queste aziende a dare un contributo positivo dico subito perché non ci siano equivoci e l'abbiamo dimostrato prova nella vicenda di M noi non siamo interessati a mandare qualcuno della Commissione centrale di beneficenza nei consigli di amministrazione di queste municipalizzati anzi
Come avviene in tutte le aziende dove noi partecipiamo a partire dalle banche abbiamo Regolamento Regolo ci dicemmo che vieta agli amministratori delle fondazioni di andare amministrare queste aziende queste società nelle quali abbiamo delle partecipazioni talvolta anche importanti usciamo in operazioni addirittura all'interno del patto di sindacato come nel gruppo inglese ecco voglio mantenere l'impegno che ho dato al coordinatore questo il significato della presenza questo stallo della Fondazione Cariplo del perché abbiamo fatto questa scelta
Di investire nelle privatizzazioni delle aziende municipalizzate dei servizi in particolare nel settore dell'energia dicendo per esempio chiaramente che non eravamo interessati e non saremo interessanti a nessuna
Privatizzazione a livello nazionale devo dire peraltro che questa presenza
Di un soggetto finanziario rispettoso delle competenze e delle professionalità che non vuole minimamente partecipare alla gestione ma e presente e vigile avendo un investimento importante su quello che accade in questa azienda
Fa da supporto e l'esperienza di questi primi mesi dopo un avvio un po'travagliato pare che essi non da parte nostra ma voglio dire si avvia positivamente a un incontro fra pubblico e privato sta a dimostrare la positività
Come dire della della nostra scienza ecco io credo che
Il tempo dirà che cosa accade accadrà delle fondazioni come la nostra c'è adesso siamo in un passaggio molto importante
Sono istituzioni che se vengono sentite come proprio proprietà nella comunità e c'è un forte rapporto di partecipazione attraverso anche la comunicazione e l'informazione
Da parte nostra possono oggi qualificarsi come soggetti che accanto a quello che normalmente viene ritenuta la nostra funzione sostegno alle categorie sociali deboli i servizi sociali
Ma avendo anche la positiva congiuntura di essere un investitore finanziario di grandi dimensioni possiamo utilizzare positivamente
Queste nostre risorse per fare investimenti interessanti
E devo dire che questi investimenti nelle aziende municipalizzate fin qui ci ha dato delle plusvalenze alla grande quindi abbiamo gestito bene il nostro investimento e dall'altro però concorrere positivamente
Sviluppo della società dell'economia della nostra regione dei territori dove non noi operiamo in un momento di cambiamento oggi importanti come questo
Orazio molto l'avvocato Guzzetti perché in un tempo brevissimo ci ha dato una geometrica
Descrizione di quello che una fondazione oggi come la Fondazione Cariplo e mi hanno particolarmente rallegrato ore
Le due informazioni e cioè che nell'organo di indirizzo ci saranno anche i rappresentanti della società civile tra virgolette
E che anche il trasferimento tecnologico dall'università o da altri soggetti di ricerca all'impresa è uno degli argomenti di attenzione della Fondazione sono due punti molto qualificanti ringrazio sentitamente il Pannella è costituito dal professor c'è RAI dal dottor trincea dall'avvocato Guzzetti dunque per aver tenuto questa seconda sessione
E prego allora di prendere posto il professor Mario Monti il professor Pippo Ranci e il ministro Enzo Bianco
La la terza sessione riguarda prospettive dei soggetti politico istituzionale regole reti e sviluppo
Inizia il professor Mario Monti che non necessita certamente di presentazioni commissario alla concorrenza dell'Unione Europea
E mi sia consentito di ricordarlo per l'orgoglio accademico che ci lega tutti noi accademici già rettore dell'Università Bocconi lo ringrazio sentitamente per aver accettato l'invito della Fondazione Montedison
E nei suoi pressanti impegni essere stato qui con noi
Grazie io sono molto lieto di partecipare a questa iniziativa inaugurale della Fondazione Montedison comunità e innovazione
Porgo le mie era legamenti al Presidente della Fondazione dottor Bondi e al presidente del comitato scientifico l'amico e collega professor Quadrio Curzio per il taglio originale e di grande interesse che hanno voluto dare alla Fondazione
Comunità e innovazione devo dire che avverto un'istintiva simpatia per l'accostamento di questi due termini
Due termini che si trovano felicemente coniugati nei sistemi produttivi locali e negli stretti che sono stati scelti come l'oggetto principale dell'attività di questa fondazione
Due termini che si trovano indissolubilmente legati
Anche se intendiamo comunità in un'altra accezione che a me viene più spontanea quella di comunità europea anche in quella prospettiva comunità e innovazione sono stati legati negli ultimi due C negli ultimi decenni
E lo sono particolarmente oggi la comunità ora l'Unione europea
è stata spesso ed è
Fonte primaria di innovazione un'innovazione che ha permeato disse i sistemi nazionali fino ai sistemi locali ne è testimonianza il tema di oggi il convegno di oggi nel quale
Lo hanno ricordato diversi relatori l'impulso offerto a livello comunitario
Ha costituito un motore dei processi di le abbia liberalizzazione di cui vediamo l'importantissimo risvolto ora a livello locale
Vorrei appunto contribuire alla riflessione di oggi
Con qualche considerazione sul tema i servizi pubblici locali nel quadro della politica di concorrenza comunitario
Presenterò prima una Breve sintesi di tale quadro comunitario che si trova sviluppato in modo un po'più articolato nel testo della relazione
Per fare poi qualche considerazione sull'importante disegno di legge in corso di esame nel parlamento Italia
è naturale che il dibattito europeo si concentri sui grandi servizi gestiti e offerti a livello nazionale e internazionale
E telecomunicazioni Energia i trasporti aerei e ferroviari le Poste
Settori che la Commissione europea segue sia sotto il profilo
Delle liberalizzazioni sia sotto i profili complementari tra loro
Della politica della concorrenza controllo su intese o abuso di posizioni dominanti controllo sulle concentrazioni controllo sugli aiuti di Stato
Ma meritano altrettanta attenzione i servizi pubblici locali anzitutto perché forniscono la distribuzione al dettaglio
Di alcuni servizi pubblici in corso di liberalizzazione a livello comunitario e nazionale
E poi perché molti dei servizi pubblici locali hanno notevole rilevanza industriale e presentano tassi di crescita molto forti sia per la dinamica della domanda sia per l'evoluzione tecnologica
La politica comunitaria in materia di servizi pubblici locali si pone naturalmente nell'alveo più ampio della politica comunitaria nel campo dei servizi di interesse generale
I cui principi si trova non è di delineati nella comunicazione della commissione del settembre novantasei
Il nuovo articolo sedici del trattato conferma questa impostazione
Dando ulteriore risalto ai servizi di interesse generale ma salvaguardando l'applicazione delle norme in materia di mercato interno e di concorrenza nel trattato e nella politica comunitaria si riconosce l'esigenza di temperare il funzionamento delle economia di mercato con il perseguimento di obiettivi di solidarietà e di uguaglianza di trattamento
Assume rilievo in particolare il concetto di servizio universale avanzato inizialmente dalla commissione sviluppato successivamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio
Che riassume l'idea di offerta di servizi di alta qualità estesa a tutti e apprezzi accessibile a chiunque
Fa anche riferimento a criteri di sana gestione trasparenza nelle fonti di finanziamento e nella fissazione delle tariffe
Attribuzione di funzioni di regolamentazione e sorveglianza organismi indipendenti
Questa convergenza a livello europeo in termini di principio e di finalità si accompagna ha una grande varietà di forme organizzative a livello nazionale
La gestione o regolamentazione di tali servizi o coinvolgerà enti pubblici società private o istituzioni miste
Può implicare a vario titolo autorità nazionali regionali o locali
è una diversità che si deve a ragioni storiche o culturali ha motivazioni tecniche o geografiche a differenti tradizioni politiche e amministrative
Le istituzioni comunitarie non entrano nel merito dell'organizzazione dei servizi di interesse generale riconoscendo agli Stati membri
Ho anche a loro articolazioni inferiori come ogni secondo giorno i Laender della Repubblica federale tedesca non mancano di ricordarci
Una piena autonomia decisionale in merito
Fattori specifici determinano diverse forme organizzative non sarebbe opportuno dare indicazioni sullo stato sullo status giuridico e sull'assetto di proprietà degli operatori sulla base di ampie generalizzazione
Un secondo principio cardine accanto a quello della neutralità rispetto alle forme organizzative è quello che attribuisce agli stati membri il compito di individuare e definire i servizi di interesse generale
E i diritti speciali o esclusivi necessari alla loro prestazione
In sintesi con riferimento alle modalità di organizzazione giuridica ed economica dei servizi di interesse generale trova piena applicazione il principio della sussidiarietà
Gli Stati membri si trovano in condizione di poter meglio valutare gli obiettivi da perseguire e gli strumenti per conseguire allora non hanno nessun ruolo le istituzioni comunitarie no certo che ce l'hanno il ruolo delle istituzioni comunitarie quello di assicurarsi che in mezzi impiegati siano compatibili con gli impegni assunti in ambito comunitario
Tuttavia questi diritti non possono andare al di là di quanto strettamente necessario secondo quanto definito dalla politica comunitaria e in particolare dell'articolo ottantasei del trattato
La normativa comunitaria stabilisce che per quanto riguarda le attività economiche di interesse generale esistono naturalmente attività non economiche di interesse generale come la giustizia la sicurezza eccetera
Per le attività economiche d'interesse generale è consentito porre restrizioni di concorrenza
Nella misura in cui queste restrizioni siano necessarie al raggiungimento dei fini di servizio pubblico vige cioè il principio di proporzionalità
Spetta cioè allo stato membro valutare il giusto compromesso tra esigenze del libero mercato e finalità sociali
E però al tempo stesso compito della Commissione verificare della commissione che se necessario della corte di giustizia batte verificare che gli ostacoli eventualmente poste al mercato unico
Alla dinamica concorrenziale e agli scambi fra i paesi membri siano giustificati e proporzionati alla luce dei fini perseguiti
Sono andato non nel dettaglio ma in qualche
Articolazione di questi concetti perché credo che quando diciamo che la Costituzione tra virgolette dell'Unione Europea riflette un'economia sociale di mercato diciamo una cosa vera e qui vediamo come l'aspetto economico di mercato concorrenziale
Sia contemperato con aspetti sociali
Che hanno il pieno riconoscimento senza che possano diventare alibi
Nella conferenza né in questo in questo convegno si fa riferimento con riferimento e servizi pubblici locali a privatizzazioni e liberalizzazioni e si sottolinea giustamente come questi due termini anche se sono relativi a processi spesso intimamente collegati non siano sinonimi
Da quello che ho appena ricordato appare evidente che la Commissione europea non prende parte al dibattito sulle privatizzazioni rimane neutrale rispetto a quella scelta
Naturalmente osserva con molto interesse i fenomeni delle privatizzazioni se posso aggiungere a titolo personale ho ascoltato particolarmente con interesse le cose che ci ha appena detto
Il presidente Guzzetti circa il modo in cui da una fondazione addirittura si possa partecipare al processo di alcune privatizzazione ma il compito istituzionale della Commissione europea
è solo quello di assicurarsi che imprese pubbliche e private si confrontino esattamente con gli stessi obblighi con gli stessi diritti in particolare beninteso per quanto riguarda la disciplina sugli aiuti di Stato
Mentre la commissione non rimane affatto neutrale rispetto all'altro termine cioè rispetto al processo di liberalizzazione che essa incoraggia laddove permangano restrizioni di concorrenza non indispensabili al conseguimento dell'interesse generale
In materia di servizi pubblici locali il ruolo delle istituzioni europee può variare asseconda del tipo di servizio
Il diritto comunitario infatti interviene ove sia presente una dimensione comunitaria del problema
Nel caso specifico delle regole di concorrenza è necessario che il comportamento o lame normativa in questione abbiano una qualche influenza per lo meno potenziale sugli scambi tra i Paesi membri
Ove ricorrano questi presupposti il ruolo della Commissione e lo stesso
Con riferimento agli altri servizi di interesse economico generale vigenza vigila sul rispetto delle regole in materia di mercato interno e di concorrenza
Sullo sfondo di questo quadro vorrei
Commentare brevemente la legislazione italiana
In materia di servizi pubblici locali in particolare il recente disegno di legge numero quattro mila quattordici che come il ministro Maccanico ci ha ricordato all'inizio si inserisce nel quadro di riforme istituzionali
Di più ampia portata
Il disegno di legge in questione definisce alcuni elementi fondamentali in merito alla disciplina dei servizi pubblici locali introduce elementi importanti di concorrenza nella loro gestione
Determinando un progressivo abbandono dello strumento della gestione diretta del servizio
Ovvero dell'affidamento diretto dello stesso a soggetti controllati da parte delle autorità locali
C'è stato e cioè il complesso iter parlamentare del disegno di legge che
Gli sforzi del Governo del ministro bianco presente a questo tavolo certamente porteranno porteranno in breve tempo ad una soluzione conclusiva
Non vi è dubbio che la riforma punti decisamente a ridurre le forme di monopolio e a introdurre principi di concorrenza
Alla luce della tradizionale arretratezza dell'organizzazione della qualità del servizio pubblico in Italia io voglio congratularmi con il governo per avere coraggiosamente innovato rispetto a pagine
Non tra le più gloriose della storia italiana
Questo progetto legislativo si ispira ha una visione moderna dell'amministrazione pubblica all'origine della quale vi è l'impegno intenso del ministro Bassanini e del sottosegretario professoressa Minieri devo dire che ho molto
Apprezzato ma forse ammirato addirittura la sua relazione
Il disegno di legge attribuisce agli Enti locali il compito di organizzare secondo determinate modalità i servizi pubblici
Per i quali l'espletamento in regime di concorrenza non dia sufficienti garanzie in termini di regolarità continuità accessibilità economicità e qualità dell'erogazione
Vuole fare qualche osservazione su punti di fondo e senza entrare nel dettaglio della dinamica degli emendamenti
Il mio primo commento è che considero estremamente importante l'aver sancito il principio secondo cui il regime di concorrenza e sempre da prevedersi qualora esso consenta il conseguimento degli obiettivi di interesse generale è una chiara scelta di campo a favore delle liberalizzazioni e consente di estendere nel tempo l'area del mercato
Laddove i mutamenti economici e tecnologici rendano possibile il conseguimento dei fini pubblici in regime di concorrenza
Naturalmente altrettanto importante della affermazione di questo principio è la sua traduzione pratica
è indispensabile che la capacità dei meccanismi di mercato di soddisfare le esigenze sociali sia sempre giudicata con obiettività
Questa valutazione spetterà in via diretta o indiretta agli enti locali la qualcosa può destare qualche preoccupazione in ordine a possibili conflitti di interessi
Una seconda considerazione
Riguarda le diverse caratteristiche dei vari stand di produzione e commercializzazione di un servizio nel settore del gas ad esempio noto che l'attività di distribuzione e la vendita del prodotto mostrano differenze sostanziali che mi pone qualche perplessità
Immagino che il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica Elias professor Ranci che interverrà fra breve potrà chiarirci le conseguenze di queste differenza
Nel secondo caso cioè nella vendita del prodotto le esigenze di servizio pubblico sono agevolmente garantite in regime di concorrenza mentre nella distribuzione si può rendere necessario un regime di esclusiva
E dunque importante prevedere in questi casi la separazione tra le due attività separazione che attualmente è permessa ma non imposta
E ciò sia per consentire l'applicazione di una diversa disciplina sia per evitare che l'eventuale monopolista distributore abusi della propria posizione nel mercato dalla vendita
Questo è un punto io credo importante in vista della progressiva liberalizzazione del settore
E del fatto che nel due mila tre la totalità degli utenti sarà dichiarata idonea alla scelta tra diversi produttori come previsto dalla bozza di decreto letta
Questo naturalmente non esclude la possibilità che anche il mercato della distribuzione possa essere aperto alla concorrenza ove ricorrano i presupposti economici alla operabilità di più reti
All'interno dello stesso ambito geografico
Questi Portesi mal si concilia con l'esclusiva dell'uso del territorio attribuita agli enti locali
Sarebbe dunque forse opportuno prevedere in tali casi un'esplicita deroga alla potestà territoriale dei comuni
Quanto ai servizi la cui organizzazione necessiti un intervento delle autorità locali
Il disegno di legge prende atto delle differenziazioni che esistono tra i vari servizi forniti dagli enti locali e introduce una distinzione tra quelli a rilevanza industriale e i rimanenti
Distinzione che ha importanti conseguenze in termini di modalità di affidamento
A questo riguardo vale la pena di chiedersi cura avendo preso nota delle considerazioni fatte dal sottosegretario Vignieri in proposito
Se non sia preferibile generalizzare l'obbligo di gara a tutti i servizi aventi natura economica e dimensione rilevante anche se di fatto i cinque settori individuati dalla legge rappresentano i casi principali
Ricordo che
Problemi sollevati dalla Commissione europea nei confronti della legge centoquarantadue
Su cui oggi interviene il disegno di legge di modifica concernono proprio la disciplina degli appalti una procedura di infrazione tuttora aperta
A causa della incompatibilità dell'attuale disciplina con una normativa europea in tema di appalti e dunque importante assicurarsi che il disegno di legge di modifica
Sia in grado di sciogliere i nodi esistenti e di assicurare la piena compatibilità con il diritto europeo in tema di mercato interno
Inoltre la lunghezza
Potrebbe dire l'eccessiva lunghezza del periodo transitorio
Non pare idonea a consentire una sollecita modifica dell'attuale situazione
La lunghezza del periodo transitorio rischia anche di allontanare i vantaggi della riforma
E di vanificare né almeno nel breve periodo l'efficacia ricordo che anche l'autorità nazionale italiana Espresso a questo riguardo rilievi critici non appare poi del tutto chiaro se al termine della concessione il gestore uscente mantenga la proprietà della rete di distribuzione ove ne sia il titolare o se questa debba passare all'ente locale
Questa seconda ipotesi configurerebbe una forma diciamo di esproprio per quanto poi concerne gli investimenti realizzati secondo il contratto di servizio la compensazione al gestore uscente dovrebbe essere prevista al valore di mercato piuttosto che di bilancio come indicato nel disegno di legge
Meritano anche una riflessione lo statuto i poteri delle società miste chiamate alla gestione dei servizi
A questo riguardo
Devo ricordare che il regime delle aziende speciali a partecipazione maggioritaria pubblica
E anch'esso oggetto di una formale procedura della Commissione
In applicazione dell'articolo ottantotto paragrafo due del Trattato in materia di aiuti di Stato
La commissione europea infatti non può accettare che a seconda della composizione del capitale azionario maggioranza pubblica o privata
In prese attive negli stessi settori ad esempio acqua elettricità con gas
Siano rese oggetto delle discriminazioni introdotte dalla legge centoquarantadue in materia di esenzioni fiscali e di accesso al credito agevolato
Anche in questo caso le disposizioni transitorie sembrano vanificare in parte i vantaggi della nuova normativa sempre in merito allo statuto delle società miste motivo di preoccupazione poi dovuto al permanere della golden share
E al possibile esercizio distorsivo delle sue prerogative
Un'ultima riflessione concerne i rispettivi ruoli e competenze di governo centrale Enti locali e autorità indipendenti di regolazione
Il ruolo dell'ente locale può prevedere molteplici compiti
Il vivido azione dei servizi per i quali il mercato non garantisce il servizio universale una funzione di Indirizzo vigilanza programmazione controllo
La regolazione delle condizioni di prestazione del servizio fino alla gestione diretta di certi servizi pubblici
Ritengo che sarebbe opportuno cercare di limitare invece il più possibile rischio di conflitto di interessi che potrebbe sorgere assegnando agli enti locali più funzioni
Mi riferisco in particolare alle funzioni di indirizzo e gestione
Evening sa questa non del tutto esclusa dalla normativa laddove il controllo degli enti locali può estendersi alle società proprietarie delle reti e a quelle affidataria del servizio
E anche da valutare se i Comuni dispongano delle sufficienti risorse tecniche per effettuare un'attività di regolazione
Pertanto sarebbe forse desiderabile attribuire più chiaramente al governo il compito di definire in generale il contenuto del servizio pubblico
Agli enti territoriali le funzioni di indirizzo e programmazione in ambito locale e alle autorità nazionali di settore ogni funzione di regolazione
Su questo ultimo tema peraltro registrato
Considerazioni di dubbio è un atteggiamento di apertura nell'intervento del sottosegretario
Io concludo dicendo che
Commissione europea esprime soddisfazione per l'impostazione del Progetto di normativa in esame pur sottolineando come credo sia anche nostro dovere l'esistenza di alcune problematiche che necessitano approfondimento
Il disegno di legge muove dalla corretta premessa che il processo concorrenziale è in grado di assicurare molte delle esigenze del servizio pubblico
Presenta in più il vantaggio di operare in un contesto favorevole all'innovazione all'efficienza produttiva e al servizio alti
Questa mia valutazione positiva sull'impianto della riforma coincide d'altra parte con quanto è stato espresso molto nettamente dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato
In un ambiente economico in cui il progresso tecnologico consente di soddisfare più agevolmente le esigenze primarie
Di continuità del servizio e copertura dell'ambito territoriale
L'accento si sposta sulla qualità del servizio e sull'efficienza produttiva di cui gli utenti rimangono i beneficiari ultimi in questo senso la definizione stessa di servizio pubblico muta col tempo e si adatta alle nuove circostanze
Io esprimo l'augurio che l'atteggiamento favorevole alla concorrenza nel settore dei servizi pubblici così presente nell'impianto di questo disegno di legge
Sia condiviso anche dagli enti locali e che essi si avvalgano delle opportunità offerte dal mercato per fornire ai propri cittadini servizi pubblici di qualità più conformi alle esigenze della domanda e a prezzi più convenienti
E ci ricordava il professor Quadrio Curzio che utenti di servizi pubblici inclusi quelli locali
Sono i consumatori esso non è impresa quando parliamo di liberalizzazioni nate da impulsi spesso provenienti dall'Europa
Conviene vedere questo tema che è strutturale anche in relazione ai temi di cui si dibatte in questi giorni competitività inflazione che cosa c'è di meglio
Che una incisiva rapida e senza inciampi strada all'attuazione delle liberalizzazioni
Per per accrescere la competitività delle imprese Rick contenendo i prezzi degli input
Tanti nel
Nella vita economica e sociale del consumatore credo che questo disegno di legge al quale auguro dopo una un percorso parlamentare di cui sottosegretario Vinieri ci ha illustrato le tortuosità in più stabili felice conclusione credo che questo disegno di legge si inserisca perfettamente in questa logica grazie
Ecco ringrazio molto Mario Monti che con la sua usuale straordinaria lucidità
Ci ha dato la prospettiva dell'Unione Europea richiamando tra i grandi principi dell'Unione concorrenza proporzionalità e sussidiarietà
Che configurano uno all'economia sociale di mercato come altri hanno definito in altri modi
E che comunque configurano questa costituzione europea tra virgolette
Che molto trae dalla pratica applicazione della commissione dove Mario Monti
Oggi a e ad avuto nel quadriennio nel quinquennio precedente un ruolo così importante oggi credo che deve essere particolare orgoglio per noi avere due italiani
Ai vertici della Commissione europea Prodi e Monti
Certo la sua valutazione positiva con alcuni caveat credo molto importanti della quaranta quattordici mi facevano venire a mente anche un altro problema che in questo momento
Non è all'evidenza all'evidenza scritta mai nella mente di tutti noi
Una normativa che sta emergendo
Dare Aule parlamentari come espressione di leggi ordinarie state facto modificando probabilmente la Costituzione italiana che va via via ispirandosi alla Costituzione europea so che questo è un argomento molto delicato perché taluno addirittura reputa che la Costituzione europea tragga elementi dalla Costituzione italiana tra l'altro reputa che la Costituzione italiana si debba adeguare la Costituzione europea cioè tra l'aprile ed è questo un dibattito ben più ampie ma credo che un giorno prima o poi bisognerà affrontarlo in termini espliciti come d'altronde alcuni Paesi europei Francia e Germania hanno già fatto mica relazione di Monti
Così Bucci da anche su questo a mio avviso ci pone dei quesiti molto importanti
Però adesso la parola al professor Pippo Ranci che è il presidente dell'Autorità per l'Energia ed etica per il gas
E che anche il limite si è consentito con una punta di orgoglio fa parte della tra virgolette corporazione accademica in particolare della mia stessa università e quindi sono doppiamente dietro con rispetto alla concorrenza naturalmente dei dati benvenuta
Grazie presidente grazie amico Alberto ed io sono direi particolarmente
Contento
Di aggiungere i miei ringraziamenti
Da Fondazione Montedison i miei auguri per il cammino che la Fondazione intraprende ho detto particolarmente non non a caso
Ma perché sono personalmente profondamente convinto che
Un buona società bene ordinata non si legge come spesso si dice sui due pilastri dello Stato e del mercato ma ha bisogno di tre pilastri
Il terzo è quello delle organizzazioni che sorgono da una società che hanno natura privata T che si pongono finalità non riduco ma di avanzamento civile sociale e culturale
Mi fa piacere di essere in questa occasione
Per quanto riguarda invece il mio contributo dibattito
Beh molto è stato detto non è simpatico intrattenere Vittorio come questo con delle ripetizioni
E anche il professor Monti che cortesemente mia citato ha detto quello che io penso sul a quel punto in modo così efficace che non credo che riuscirei a dirlo meglio mi sono impreparato qualche nota sul tema di questa terza successione che centrata sui soggetti
E in questo grande cambiamento di cui siamo testimoni a volte sorpresi
E anche ciascun ente parte più o meno grande attori
Vorrei citare due soggetti un soggetto il regolatore soggetto nuovo anche se la funzione non è nuova perché la regolazione in qualche misura si era già
E l'altro e l'impresa soggetto non nuovo ma che si trova ad affrontare funzioni completamente nuove funzionare la concorrenza che per me in prese interne al settore dei servizi pubblici costituisce una novità
In qualche considerazione che avrà necessariamente intonazioni di testimonianza personale
Gli obiettivi della regolazione parlo prima del regolatore
Gli obiettivi della regolazione cambiano radicalmente
Noi avevamo bensì una regolazione quella del comitato interministeriale tra essi per intendersi che per quale aveva tre obiettivi mi pare nei fatti quello della tutela degli utenti Vidal tariffario
Un sostegno
Dell'impresa che fornisce il servizio e della corona di imprese fornitrici in collegate in qualche modo ad essa
E infine una preoccupazione di stabilizzazione congiunturale che
Più volte ha dato origine a blocchi tariffari a gestioni discontinue
La regolazione introdotta della legge quattrocentottantuno novantacinque che istituito le autorità di regolazione pone chiaramente un insieme di obiettivi che sono diversi
è vero che c'è la tutela dell'utente per quanto riguarda il livello tariffario ma enormemente sottolineata la tutela dell'utente sul versante della qualità
Deve inoltre il sistema delle carte dei servizi
Attraverso
Un'opera che credo sarà più evidente tra qualche anno quando si cominciano a vedere il risultato
Dei segni che abbiamo messo in questi anni come e fissazione dei livelli obbligatori di qualità come una progressione di livelli obbligatori per quanto riguarda per esempio le interruzioni del servizio elettrico che con un sistema incentivante mi misto arrivargli obbligatori dovrebbero ridursi fortemente nei prossimi anni
E quando forse la
L'evidenza sarà più chiara di tante piccole operazioni singole che però fanno giurisprudenza e costituiscono precedenti come il caso
Delle tariffe del gas applicate in modo sbagliato da decine di aziende locali per le quali sono state fatte le debite restituzione agli utenti come il caso delle ricostruzioni dei consumi elettrici in caso di contatore guasto crea
Pertanto una
Sanzione sua macchina che ha che ha sistemato una questione in modo diciamo
Esemplare rispetto a comportamenti futuri e via dicendo
Quindi obiettivi di tutela dell'utenza
Dal lato delle imprese
E la regolazione ha un obiettivo all'obiettivo di definire un quadro certo di regole che proprio per essere certo e per essere disegnato in modo incentivante promuove l'efficienza sia nell'ambito non ancora aperto alla concorrenza
E sia a maggiorazioni a maggior ragione nell'apertura alla concorrenza che è tra gli obiettivi del regolatore
La promozione della concorrenza e la definizione delle condizioni che la rendono possibile come ad esempio le regole di accesso i prezzi del sesso
Alla struttura di rete che comune idee necessariamente monopolistica
Quindi lo sviluppo dell'impresa non è assente mai collocato in un contesto diverso meno immediato e probabilmente più efficace nel medio e lungo periodo
Gli altri obiettivi
Di carattere sociale di carattere ambientale di carattere territoriale sono fatti propri dal regolatore ove compatibili con l'obiettivo centrale e ove indicati in modo trasparente
O dalla legge
O dal Governo dal Parlamento mediante canali previsti dalla legge indicazione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Così che il regolatore può raggiungere un livello elevato di coerenza non avendo da continuamente mediare tra una molteplicità di obiettivi e di vincoli
Con invece necessariamente l'autorità politica si trova a dover fare
Ma non è dall'altra parte irresponsabile o insensibile come qualcuno talvolta congettura
Al contrario
A me pare che il contesto di una buona regolazione che ha i vincoli chiari di un mandato legislativo una possibilità come dicevo prima di indicazioni di obiettivi da parte del Parlamento del governo che però devono essere interne compatibili con il quadro delle certezze della stabilità delle regole della loro trasparenza
Ebbe questo sia questi penso che questo sia un quadro che assicura in modo molto elevato l'affidabilità del sistema e la sua sostanziale rispondenza alla volontà
Del legislatore che ha disegnato il sistema che naturalmente lo può modificare in qualsiasi momento e che lo tiene sotto una osservazione e e un controllo
è chiaro che le indicazioni che arrivano al regolatore relativamente allo obiettivi
Di carattere sociale di carattere territoriale di carattere industriale
Cioè sono appunto indicazioni di obiettivi
Ed è corretto mi pare nel sistema così descritto che invece la scelta degli strumenti per dare attuazione a questi obiettivi faccia parte della missione del compito proprio del regolatore
Ci sono alcuni aspetti caratteristici dell'operato di questo soggetto
Ovviamente vi sono i requisiti soggettivi di indipendenza e di competenza che non sono il merito delle persone ma sono dati dal contesto nel quale si trovano ad operare le incompatibilità la non rinnovabilità e via dicendo
E vorrei notare anche qua che non è banale
Se
Penso di poter dire
Per la prima volta nel nel nostro Paese una complessa veramente complessa struttura tariffaria per l'energia elettrica è stata disegnata
Da un soggetto che ha operato in modo totalmente autonomo confrontandosi in consultazioni trasparenti con gli interessati una facendosi
I conti e le simulazioni da Sir
C'è una trasparenza di metodo
Un'accessibilità di attivi relazioni tecniche una consultazione preventiva con gli operatori
C'è un aspetto invece che talvolta mi imbarazza
E che però deve essere visto chiaramente per quello che per liberalizzare noi dobbiamo introdurre
Per una volta non la semplificazione ma la complicazione
In questo
Mi è toccato sostenerlo in un dibattito con a fianco il ministro Bassanini
E però così è così è perché la regolazione deve rendere chiare scritte trasparenti regole che prima erano semplicemente regole interne del monopolista o addirittura decisioni discrezionali interne dell'organizzazione del monopolista
E perché queste regole siano invece liste
E e ed equamente fissate
Per poter essere rispettati da una molteplicità di soggetti interessati devono essere scritti in modo dettagliato noi abbiamo una notevole complicazione della normativa
Che il come dico mi imbarazza mi tormenta
Anche perché nella fase di transizione non riusciamo ancora
A controbilanciare la con dovuta semplificazione
Delle complicazioni inutili che ci portiamo dal passato
Ma che non possono essere abolite in un momento e quindi ci portiamo dietro i sovrapprezzi
Del della della gestione del delle centrali nucleari dismesse ci portiamo dietro le incentivazioni disposte da leggi del passato che non possono essere evidentemente chiuse non devono essere rese opache
E quindi danno luogo a complicazioni ahimè la tariffa elettrica dei prossimi due anni sarà molto più complicata di quella dei due anni precedenti poi al terzo anno che diventa semplice emotivi sono appunto questi
Ecco queste no questo che caratteristiche questi obiettivi questo modo di operare del soggetto nuovo del regolatore
Individuano ovviamente e quello che io vivo quotidianamente quindi un'autorità indipendente che opera a livello nazionale
Devo dire che questo è il modello prevalente nei Paesi
Industrializzati che stanno vivendo una transizione simile alla nostra in grado di indipendenza è diverso perché i sistemi legali sono diversi nei paesi della common law fanno molto maggiore affidamento a un'indipendenza di fatto
Il la la la la custodiscono meno con regole formali
Ma insomma il modello e all'incirca questo che va confrontato con due alternative l'alternativa del regolatore ministeriale l'alternativa del regolatore locale
Io non voglio fare propaganda alla alla formula e mi trovavo ad amministrare ma certamente mi sembra che in ciò che ho detto vi siano degli spunti
Di pregio del modello indipendentemente da come questo modello poi di fatto viene replica piccato ecco spero non malissimo ma
è il modello che mi importa
L'alternativa dello regolatore locale
Beh si scontra conto alcune fondamentali decisioni del legislatore come quella per esempio nell'elettricità della tariffa unica nazionale
Ma al di là della volontà politica
Ci sono dei fatti tecnici oggi
La frontiera veramente difficile del nostro lavoro sulla rete elettrica
Sta
Nella frontiera le cioè nella ricerca faticosissima e difficile di regole comuni
Con i regolatori là dove ci sono comunque con chi svolge il compito della regolazione nei Paesi confinanti perché altrimenti non si fa il mercato interno dell'elettricità
Se le tariffe sono penalizzanti per qualsiasi attraversamento di frontiera se le esclusive sono tali per cui la libertà di cui non corrisponde alla possibilità di fornitura di là
Perché di là c'è un fornitore unico
Queste son le difficoltà allora la dimensione di un sistema elettrico sta migrando dal livello nazionale a livello di unione insomma quindi ci sono dei fatti tecnici almeno nel sistema elettrico ma certamente nel trasporto a lunga distanza del gas che rendono
Necessaria la collocazione di una regolazione a livello nazionale e pongono un interessante e anche se non se ne parla molto interrogativo
Riguardo a
L'esigenza di una qualche regolazione a livello il rione
E professor multiplo Sabini perché
Qualche senza senza il fatto
è un problema difficile
Che noi stiamo cominciando
Ad affrontare sul piano della collaborazione tra organismi di regolazione
Ma i risultati sono molto lenti
Come cambia l'altro soggetto i soggetto esercente l'impresa
E impresa in questa grande trasformazione del riorganizzazione deve riorientare sì se non non riesce vale di meno
Ma può valere di più
Se fa bene il riorientamento verso le nuove condizioni di mercato e i modelli possono essere diversi e non ci entro l'anno altri utilizzi il società concentrata nel settore
Non ci voglio entrare
L'altro aspetto dell'impresa e che si separa
In qualche forma deve separare
Le funzioni svolte le attività svolte in regime di monopolio del business school svolte in regime di concorrenza e non c'è dubbio che questo debba cadere perché altrimenti
Sì hanno importo dei sussidi impliciti opachi dalla attività in monopolio
Verso quella nella quale si può combattere con uno svantaggio con un vantaggio sleale
Contro i concorrenti
I modelli organizzativi sono Diversi separazione delle reti società separate oppure proprietà mantenute ma gestioni separate lo sappiamo bene l'abbiam visto per l'elettricità lo stiamo discutendo per il gas
Non è diverso a livello locale tra distribuzione e vendita e qui mi associo
Al plauso che è stato da molti manifestato quest'oggi
Nella velocità con cui si è afferrato introdotto
Questo concetto di separazione di radicale diversità tra la funzione di distribuzione cioè le strutture fisse e la funzione della vendita andate che nella direttiva elettrica europea del novantasei la distinzione non c'era
E quindi questo è un cambiamento culturale che sta avvenendo è sta avvenendo anche abbastanza velocemente certamente ci sarà da raccontare qualcosa tra lo schema di decreto letta nella sua versione attuale e lo schema quaranta quattordici nella sua versione ultima
E certamente più sono distinte queste due funzioni e meglio e in prospettiva
è chiaro che la distribuzione qualsiasi sia regime di proprietà
Delle strutture fisse anche comunale
La distribuzione è comunque una funzione che va ben oltre la proprietà
La distribuzione è una funzione che deve garantire l'efficienza e la qualità del servizio
E quindi deve essere esercitata comunque da una qualche impresa
Se poi l'affidamento debba essere in esclusiva perché l'attività perché perché non si duplicano economicamente le reti
Questo è possibile io vorrei provocatoriamente avanzare l'ipotesi che secca se anche gli affidamenti non fossero esclusivi
Probabilmente non succederebbe che molte imprese si mettano a scavare
Fili paralleli o tubi del gas paralleli
Vi sono ovvie ragioni economiche per le quali la dove una rete cioè difficilmente qualcuno si mette a far a a metterne un'altra
Mentre vorrei esemplificare con un caso remoto ha forse intanto la attenzione che va posta quando si mettono regole rigide
Ci può essere un distributore di gas di un comune che non
Intende seguire una frazione
Di quel comune
E ci può essere un distributore del comune accanto che ha convenienza a raggiungere servire quella particolare frazione magari collocata
Ai margini del territorio è chiaro che buoni amministratori e buoni imprenditori trovano sempre soluzioni
Ma
Mi serve l'esempio per porre provocatoriamente il quesito abbiamo proprio bisogno dell'esclusiva
Ma lo lascio lì
Dall'altra parte la vendita ovviamente deve essere libera
Con i passaggi graduali dare i sistemi vincolati da cui partiamo al con graduale allargarsi della qualifica di tonalità del cliente finale
Di nuovo una considerazione controtendenza non pensiamo che il mattino dopo che abbiamo esteso l'idoneità
A tutti i clienti
Vi possa essere un efficace concorrenza tra fornitori talché la vecchietta sia in grado di scegliersi il fornitore senza una qualche forma di tutela
Che all'inizio non può che essere tariffaria
Nel senso che l'idoneità può essere un'opzione
Meglio che non un obbligo
Faccio notare che a dieci anni dall'avvio della liberalizzazione in Gran Bretagna e dopo due anni che tutti i clienti sono idonei stanno cominciando adesso pensare di
Forse sollevare il tetto ai prezzi di fornitura mantenuto da regolatore
L'ultimo
Sennò alla dimensione economica dei
Distributori di gas
Noi stiamo introducendo nella normativa per la qualità
Delle disposizioni che probabilmente renderanno più conveniente l'accorpamento per il solo costo delle misurazioni
Che delle e per il solo costo dell'attrezzarsi a poter rispondere ai requisiti di qualità obbligatorio
E stiamo pensando anche a di introduzione di quale che modesto in sentivo nella struttura del sistema tariffario che porti a una qualche convenienza di accorpamento
E questo
Potrebbe segnare un parla dare un segnale c'è una preferenza
A perseguire il necessario di accorpamento con strumenti del tipo dell'incentivazione o comunque di tipo indiretto rispetto a a quelli di un accorpamento coercitivo che
La legge Galizzi insegna cone problemi non da poco può sembrare la strada più veloce finisce forse per essere la più lenta
Io vi ringrazio per l'attenzione e spero di avere dato qualche
Contributo di testimonianza alla ricchezza del dibattito in corso
Ringrazio molto il professor Ranci per la sua relazione che come sempre dimostra la sua grande penetrazione nell'etica di tutti i problemi
Credo che i DC abbia anche fatto capire come essere presidente di un'autorità come questa è un compito oggi difficilissimo per la molteplicità
Al di là degli enunciati formali sugli obiettivi per la molteplicità degli obiettivi dei soggetti interessati
Quando collega e amico Ranci diceva per liberalizzare dobbiamo probabilmente non sostenere per un po'la semplificazione ma la complicazione frase certamente anche un po'paradossale
Vorrei forse aggiungere una piccola chiosa mi raccomando di non dimenticare di aspetti che nel nostro Paese hanno sempre frapposto un grande diaframma tra la tutto ciò che aveva a che fare con il pubblico
E il private cioè di aspetti inerenti alla trasparenza della comunicazione perché quelli sono degli aspetti che hanno una rilevanza e anche un costo sociale straordinariamente alto quando non soddisfatti certamente questo rimane un problema aperto tuttora do adesso la parola allora ministro Enzo Bianco ministro dell'interno
Che ovviamente ringrazio sentitamente nelle incombenze del ministro dell'Interno
In momenti come questi dovunque nel nostro Paese sono tali e tante che la sua presenza qui stasera
Dimostra la rilevanza che gli attribuisce nella sua funzione istituzionale
Al tema che noi abbiamo affrontato e quindi con particolare con particolare in fasi voglio sottolineare il nostro ringraziamento dunque la parola al ministro Bianco
Grazie professore sono io viceversa che ringrazio la fondazione Montedison nelle personalmente per queste espressioni
In realtà anche per un'altra ragione perché
Delle mille incombenze di cui si occupa normalmente il ministro dell'Interno questa è quasi una gratificazione
Nel senso che stamattina proprio in ragione del dominanza delle questioni che sono di cui mi occupo mi trovavo in altra parte del Paese ad Agrigento dove per la prima volta veniva battuta questa mattina una costruzione abusiva nella Valle dei Templi che era stata realizzata con soldi provenienti da attività mafiose io mi trovo nel pomeriggio occuparmi di tutt'altra questione e ritengo che l'argomento di cui mi occupo questa sera sia a un certo punto di vista per me una gratificazione
In realtà le la compiutezza
E forse da quello che ho sentito
Direttamente da quello che è stato riferito la sostanziale convergenza delle relazioni che sono state sin qui svolte
Questo mi può consentire probabilmente un intervento che potrebbe addirittura essere brevissimo e cioè un ringraziamento alla Fondazione Montedison per capire sollevato oggi qui a Milano questa
Questo argomento che certamente di grande rilievo e insieme confermare la volontà afferma del governo già anticipata peraltro dal collega Maccanico
Più compiutamente in modo più preciso dal sottosegretario Adriana Vigneri la volontà afferma del governo di arrivare a un rapido compimento compimento della della faccenda ma naturalmente
Non solo di euro l'attuale ma consentitemi forse addirittura di più
Il ruolo che ho svolto sino a qualche settimana fa di sindaco di una grande città soprattutto di presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia nei sollecita sia pure molto brevemente a aggiungere
Qualche altra considerazione sostanzialmente in sintonia con le cose che sono state ma io partirei da una considerazione brevissima benissimo io credo che si possa dire serenamente che
La trasformazione che ha subito negli ultimi dieci anni
Chiamiamolo il sistema nervoso periferico e certamente assai più compiuta e definita di quella che ha subito il sistema nervoso centrale
Cioè nel nostro Paese
La profonda trasformazione che sia avviata nel governo delle comunità locali a partire dalla legge centoquarantadue del mille novecentonovanta
Siamo nel complesso è stata una vera e propria riforma organica
è stato modificato con la legge centoquarantadue la Costituzione del sistema delle Autonomie locali fondo la centoquarantadue questore una vera e propria carta costituzionale del sistema delle autonomie
Con la legge ottantuno del mille novecentonovantadue è stato modificato compiutamente organicamente
Il sistema è la forma di governo
Con una diciamo riforma che ha avuto una efficacia vera e reale se considerate soltanto per un attimo cos'era la vita media degli organismi di governo locale nel nostro Paese undici mesi nel mille novecentonovantadue la vita media di governo del Governo di una città e oggi siamo normalmente ha una durata quasi regolarmente
Completa non solo del primo mandato ma spesso il secondo mandato qualche misura è la regola ciò ha contribuito a dare al nostro Paese progettualità stabilità a livello locale e se mi consentite anche rappresentatività è in qualche minuto
In qualche misura rafforzamento del ruolo istituzionale rispetto talvolta uno strapotere del del sistema politico partitico rispetto al volo istituzionale che certamente e contribuito in questi anni a fare qualcosa di importante io credo che anche sotto il profilo della della autonomia finanziaria i comuni abbiano e sistema locale abbia iniziato una un grande cambiamento se considerate il fatto che rispetto al mille novecentonovantadue novantatré il rapporto tra entrate proprie entrate derivate nel nostro Paese nel sistema locale si è esattamente rovesciato
Nel senso che nel senso che la prevalenza del dei trasferimenti dello Stato agli enti locali oggi è diventata prevalenza del delle entrate proprie e quindi dei principi di non dico di federalismo fiscale perché non siamo ancora a questo livello comunque di crescita di autonomia e di responsabilità
Sotto questo profilo delle cose importanti si faranno perché il Governo ha intenzione in questa fase terminale delle legislature di accentuare anche per i Comuni quello che è stato fatto di recente per le regioni e cioè un gettito proprio una quota di una di una di una delle grandi imposta del paese che sostituisce il regime dei trasferimenti regime dei trasferimenti che avrebbe a questo punto un valore essenzialmente perequativo
Di redistribuzione rispetto alle comunità che hanno più bisogno di un intervento di investimento per superare i deficit di sviluppo
Infine
Nell'ambito di cui parliamo cioè nella gestione dei servizi la vera trasformazione che se attuate in questi anni è sostanzialmente la esternalizzazione di servizi che prima venivano gestiti in proprio quindi in questo settore ed è forse l'unico le trasformazioni profonde del sistema locale sono state meno coraggiosa di quelle che hanno interessato il momento istituzionale mentre in questo ambito lo stato e cioè il sistema nervoso centrale tutto sommato ha posto in essere delle trasformazioni più radicale il disegno di legge quaranta quattordici ha esattamente questo obiettivo quello di recuperare in quest'ambito un gap di crescita di modernizzazione che altrove viceversa si è realizzato in buona sostanza il senso della riforma come è stato detto assai completamente e quello di trasformare l'ente locale da soggetto erogatore a soggetto regolatore
Il Comune eserciterà le funzioni di controllo del rispetto alla qualità del servizio definirà in qualche misura contribuirà a definire le politiche tariffarie
Ma con funzione ripeto senza meta di controllo ma rimette poi hi-tech a terzi il compito di produrre il servizio si sforzi spoglia il consumo e di una di una funzione spuria che ha svolto negli anni trascorsi dal dopoguerra sino ad oggi
Anche in quest'ambito in qualche misura si assisterà a una rivoluzione radicale profonda nel senso che il Comune diventa un organismo molto più snello molto più con funzioni diciamo di individuazione dei grandi obiettivi ma riduce la sua presenza nell'ambito gestionale come normale e corretto che si l'obiettivo e fornire servizi qualitativamente elevati
A costi competitivi quindi un progetto di grande ambizione per il quale non c'è dubbio alcuno che la recente quella che da ultimo ricordava con la consueta efficacia il professor Monti desidero ringraziare peraltro anch'io a nome del governo
Pietro Sermonti in particolare Marco anche presidente lanci per le espressioni di apprezzamento che hanno voluto indirizzare nei confronti di una riforma che completerà un percorso diciamo di cammino accentuato verso la concorrenza di cui il nostro Paese avverte da necessità questa riforma a nostro avviso diciamo conferma
Una ripeto posso essere molto sintetico perché su questi argomenti sottosegretario Vignieri è stato è stata particolarmente puntuale del resto voglio dare atto pubblicamente che questa riforma
Porta diciamo alcuni nomi specifici dietro una precisa volontà di azione uno di questi e Franco Bassanini lo voglio ricordare è un altro e Adriana Vignieri che ha seguito questa vicenda da sottosegretario all'interno la continua a servire oggi da sottosegretario alla Funzione pubblica
Di una posizione anche esattamente dialettica come naturale
Il punto di riferimento di queste leggi sono state ripeto qui ricordati
Io vorrei soltanto rispetto alle posizioni che sono state evidenziate dire che
Questa questa innovazione avrà un'altra valenza positiva oltre quella che è stata qui affrontata che non è soltanto la competizione tra aziende tra sistemi ma è di innescare ulteriormente il nostro Paese una competizione tra territori
E guardate che di questo c'è come ma come ti sei tra territori che è largamente diffusa ormai perché frutto un po'delle riforme che ho detto è un altro elemento essenziale
Proprio nella fase in cui siamo andati andremo sempre più inevitabilmente verso la globalizzazione io sono convinto che la dimensione di competizione non sia più una dimensione di competizione soltanto tra aziende e imprese
Ma si è in qualche misura una dimensione di competizione anche tra territori
Tra territori doverosamente c'è un sistema privato un sistema di imprese ma c'è naturalmente una capacità è un'efficienza di un sistema di territorio e in qualche misura anche degli enti pubblici
Del resto la scelta se fare l'investimento in una in un territorio piuttosto che un altro dipende naturalmente da convenienze opportunità che in larga misura sono sempre più dettate da capacità di auto organizzazione delle comunità presenti nel territorio
Questo è visibilmente la regolare io vengo da ripeto da da un'esperienza che ho vissuto direttamente quella di starei per dire il più che sindaco di leader di una comunità locale che ha funzionato nella sua capacità in cui è riuscita a coinvolgere in questo progetto di sviluppo il sistema formativo e in particolare università il sistema imprenditoriale
Ciao i soggetti privati insomma una comunità che in qualche misura vara un suo progetto e che a un certo punto lo rende l'orrende competitivo questa questa competizione tra territori sarà naturalmente anche da questo punto di vista ulteriormente accentuata dalla riforma di cui stiamo di cui stiamo discutendo
Naturalmente ripeto l'obiettivo della riforma e garantire una migliore qualità dei servizi e migliorare la gestione delle aziende locali che producono servizi pubblici grazie a una gestione civilistica e non amministrativa il problema che vorrei sottolineare e per il quale alcune delle considerazioni siamo in qualche misura critiche sia pure limitate di alcuni degli interventi devono trovare un punto di confronto e il fatto che il tema della che privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali deve trovare come ho venatura nel nostro Paese e trova un contemperamento con un altro principio altrettanto forte è importante che il principio della autonomia
Degli Enti locali e degli all'autonomia dei dei comuni
La scelta naturalmente va fortemente in questa direzione nella direzione ripeto di spingere fortemente nel senso l'abbiamo detto ma questo comporta per esempio che ci sia da parte del legislatore necessariamente attenzione verso il valore capitare
Delle imprese pubbliche locali che oggi costituiscono una vera e propria dote se sono state ben amministrate della comunità locale e che sarebbe un grave errore ripeto trascurare e nella fase di regolamentazione non ci fosse quell'attenzione che necessarie che dovuta verso il valore capitale di queste imprese
Anche perché finiremmo lo dico anche qui modo semplice per in qualche modo punire se non facessimo attenzione rispetto a questo argomento quelle comunità locali che hanno saputo gestire le imprese pubbliche locali con efficienza e capacità di gestione assai più alta di coloro i quali per esempio l'anno gestite pensando a spendere accumulando debiti e naturalmente riducendo quindi il valore patrimoniale delle loro comunità credo che questo sia una cosa promette di qualche rilievo questo incide ovviamente come naturale sulla durata della concessione e come naturale sulla fase sulla fase transitoria
Una delle questioni che immagino siano state affrontate e sulle quali sono convinto che quello che è stato già detto dai miei colleghi di governo non può consentirmi di ripeterlo e che per quanto riguarda il capitale sociale la piena disponibilità del governo naturalmente di scendere al di sotto del cinquanta per cento nella quota da riservare alle ai comuni e alle Province stabilendo naturalmente di concerto con loro come e quando realizzare tutto questo l'ultima raccomandazione che noi abbiamo avvertito come molto forte e quella di nel prevedere una regolamentazione prevedere una flessibilità di questa regolamentazione per quanto riguarda in particolare le piccole realtà e i piccoli comuni che ovviamente come dire presentano problemi in cui il carattere tra virgolette pubblico dell'erogazione del servizio stante la minore
Come dire profittabilità dell'investimento hanno naturalmente e qualche rileva qualche importanza quindi nell'ambito delle piccole realtà dove le unità e gli investimenti è comunque il carattere pubblico può essere più alto prevedere una qualche forma di flessibilità
Infine ed è la cosa più importante che desideravo confermare e che questo travagliato iter della riforma io voglio ricordarlo ha iniziato Adriana tre anni e mezzo fa più o meno
è chiaro
In realtà con un altro testo di legge con però è un percorso che è iniziato naturalmente da molto tempo e che è stato parte quante travagliato poi sganciando sì dal Napolitano Vignieri andando con un percorso autonomo rispetto al quale il governo ha confermato la volontà di andare avanti io credo che oggi anche profittando
Di una cosa non usuale nel nostro Paese e che probabilmente è una cosa verso la quale andiamo cioè la conclusione naturale di una legislatura potrà consentire nell'anno che ci resta e di potere completare una serie di percorsi riformatori
Questo è uno di quelli che hanno Obiettivo di priorità impegno verso il quale noi ci sentiamo di andare e considerato il clima favorevole e nel complesso si registra a livello di Parlamento è possibile che questo non sia un auspicio ma un impegno e che entro l'estate questo disegno possa diventare questo disegno di legge possa diventare una legge che di parte finalmente nel Paese anche a livello locale una grande riforma che non mancherà di produrre i suoi effetti di dinamismo e di cambiamento in un settore di grande rilievo di grande importanza
Grazie
Ringrazio molto il ministro dell'interno per la sua per il suo intervento così concise così significativo
Che ci ha consentito di sentire il ministro dell'interno ma anche il già sindaco di una importante città e già presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
Mi ha molto colpito la sua netta affermazione che io condivido totalmente che credo stia anche alla base della nostra iniziativa che la competizione sarà tra sistemi territoriali locali sempre più prestare sui mercati internazionali
Siamo giunti alla conclusione della nostra giornata mi guardo bene dal trarre considerazioni conclusive
Perché quando una giornata di riflessione e così costruttiva ogni conclusione di tipo rituale tratta da chi coordina una giornata è davvero impropria
Credo che battesimo migliore per la Fondazione Montedison sono sicuro che il dottor Bondi concorda pienamente con me non si avrebbe potuto avvenire se non con la giornata odierna e desidero anche ringraziare qui il professor Marco Fortis vicepresidente del Comitato scientifico che ha contribuito significativamente organizzare tale questo convegno
Io credo che
Oggi abbiamo dato al di là degli approfondimenti specifici un vero servizio alla comunità civile
Come dimostrato dalla partecipazione delle autorità di governo italiane europee dagli operatori dagli utenti e anche da quelli che io chiamerei soggetti terzi come le fondazioni e gli studiosi gli accademici
Categoria alla quale io appartengo
Mi conforta anche che mi trovo perfettamente concorde con il dottor Bondi alla rapida pubblicazione degli atti stessi non solo e non tanto per dare lustro la fondazione che certo ha ricevuto da questa giornata ma anche per completare quel servizio
Alla comunità civile espressione che io continuo mutuare da Beccaria che fa parte delle finalità della nostra Fondazione grazie ancora a tutti sentitamente per la giornata
Ora