"Giovani, imprese, futuro: il vantaggio competitivo della formazione" organizzato da Confidustria (presso il Teatro di San Patrignano)

Prego tutti di prendere posto per piacere
Sentite come alle quali
Bene diamo questa mattina inizio
Ad un incontro che sicuramente si iscriverà tra la serie di incontri che Confindustria
Da tempo sta proponendo per la scuola la formazione
Alcuni di voi ricorderanno
Incontri del tipo di Mantova Venezia Larice
E
Non potranno
Fare a meno di sottolineare un po'la portata storica per la scuola e per il sistema formativo
Tra l'altro non vi nascondo un po'di emozione di utilizzare la sede di San Patrignano di questa bella e audace impresa
E mi permetterei di invitare tutti ad un momento li ricordo
Di quella grande filantropo che fu Vincenzo Muccioli
Che diede vita ad una impresa di umanità e di ieri umanizzazione
Penso che meriti veramente il nostro applauso la memoria di un imprenditore singolare come Vincenzo Muccioli
Bene vorrei subito guadagnar tempo dando la possibilità al figlio Andrea Muccioli di un suo breve saluto dei vizio di lavori
Tra l'altro lo saluto anche come quasi mio ex allievo del mio liceo di alcuni anni fa quando di grande intesa col suo padre Vincenzo io collaboravo un poco alla alla comunità di San Patrignano prego Andrea
Sì
Benvenuti
Intanto
I nostri presidenti
E sinceri ringraziamenti al presidente rosso mantenuto una promessa fatta due anni fa
A un convegno internazionale
Tenuto qui a San Patrignano in questo stesso
Cui è stato oppure
Tutti
I personaggi membri confuso
Grazie per aver scelto
Questo questa sede particolare
Forse un po'atipica
Per un convegno così importante con questo tema che noi sentiamo molto
Perché certamente
Questa comunità
Con la sua con le sue particolare caratteristica di attenzione all'uomo del all'ultimo disossato solo questa comunità che ha deciso tanti anima ormai
Sì
Dividere una sfida coraggiosa non solo nell'idea e l'ideale
Di difesa della dignità dell'uomo ma anche nel nel percorso di realizzazione di questo obiettivo di
Il riscatto attraverso no non richiesta di assiste più o meno collettivistica
Allo Stato e servizi pubblici
Ma proprio attraverso degli strumenti di straordinaria vitalità importanza proprio come quello per esempio della forma professionale rendersi indipendenti da rendersi autonomi
Per far diventare ogni persona
Vieni a San Patrignano che viene a San Patrignano protagonista del proprio percorso di recupero proprio esistere
Farli sentire da subito
Che non c'è qualcuno gli riempie il piatto in quel momento mai
E lui stesso che diventa protagonista di questo recupero
E e protagonista autore dello Stato stessa questo stesso processo di di autonomizzazione
Ti aiuta anche gli altri che aiuta il potere politico del pizzo rifiuta gli ultimi che arrivano attraverso questo percorso
Che è fondamentale fondamentale nel momento del recupero fondamentale nel momento del reinserimento che la formazione professionale formazione professionale che solo uno degli strumenti questa crescita umana della persona
Ma è uno strumento fondamentale
Vent'anni fa
Ci si è chiesti senza quando l'esperienza e la conoscenza in questo campo era minima
E quando chi ha iniziato questa comunità mio padre le persone secondo iniziato non sapevano nulla di questo proprio
Si agiti si agito con con una buona dose di buon senso oltre che di umanità o perché disponibilità verso il prossimo
E con questo consenso dalla persona della strada
Sì deciso di aiutare i ragazzi a diventare Pupo protagonista la loro vita facendo qualcosa questo qualcosa oggi è diventato molto è diventato una serie di strumenti
Professionale straordinari oggi quante sono oltre cinquanta attività professionali
Che spaziano dal campo dell'agricoltura quello dell'artigianato a quello della tecnologia quello dello studio
Ma non basta questo ognuna di queste attività
Sì nota subito le esigenze
Di realizzarla riqualificarla di organizzarla al meglio dell'possibilità non bastava e non basta credo occupare il tempo fare occupare il tempo facendo qualcosa
Creando quasi a volte l'illusione di essere utiliori fare qualcosa di utile bisogna cercare di realizzarlo al massimo livello possibile bisogna cercare di dare a questi ragazzi un livello di formazione professionale altissima e qualificatissima
Perché è quel livello che devono raggiungere per poter conquistarsi il loro posto
Nella società a pieno titolo
Ora
Cinquanta diverse attività professionali
Ognuna delle quali organizzata al meglio l'una ognuna delle quali produce una qualità
Una capacità di reinserimento professionale quasi immediata
Settanta per cento dei ragazzi che finiscono il loro recupero a San Patrignano che riescono quasi immediatamente a trovare posto collocazione professionale e faranno lo stesso lavoro che hanno scelto di imparare a San Patrignano
Vuol dire veramente aver raggiunto un un altissimo livello di di formazione professionale che crescita dell'uomo perché attraverso questo questa formazione che non è fine a se stessa ma che mediata da innumerevoli momenti di ricerca disse di confronto con gli altri
Di esperienza e di messa a fuoco dei propri limiti dei propri errori ma anche delle proprie capacità della propria voglia di migliorarsi costruisce l'uomo sono tanti mattoni insieme che costruiscono contribuiscono a costruire l'uomo in maniera credo esemplare in maniera estremamente forte
Responsabile e direi anche solidale perché poi una volta che questi ragazzi vanno fuori non sono solamente cellule produttive importanti
Del nostro sistema sociale ma sono delle delle cellule estremamente solidale il più delle volte sono ragazze che sentono il bisogno di spendere all'e sterno quell'umanità che hanno imparato a conoscere in questo posto e quindi si fanno strumento di formazione strumento di aiuto anche per altre ragazze che stanno male creando associazioni creando impegno
Cinquanta attività professionali non sono un caso non non non è frutto così di una delirio di onnipotenza no cinquanta attività professionali sono state necessarie perché è straordinariamente importante dare la possibilità ogni ragazzo di scegliere a seconda dei propri desideri delle proprie inclinazioni dei propri interessi delle proprie capacità
Quindi non si può imporre una professione a un ragazzo non si può fargli fare l'agricoltore perché è una comunità posta in campagna bisogna non solo avere la capacità e la possibilità di farlo scegliere così che diventi veramente pieno protagonista del suo futuro
Bisogna
Anche seguire i cambiamenti del mondo le evoluzioni del del mondo del lavoro anche per essere capaci di quella flessibilità che permette di cambiare di seguire questi cambiamenti
Vedi improntare nuovi insegnamenti nuovi strumenti professionali non è nuovi laboratori nuove attività
Vent'anni fa si facevano magari pellicce o cappotti oggi si naviga su internet se cercano di creare dei lavori dei percorsi di formazione professionale tecnologicamente avanzate perché questi ragazzi
Sconfitti falliti dal mondo con enormi pesi sulle spalle arrivano e devono riconsegnata se ritornare a quel mondo con un piena autostima con una pena un senso di sicurezza di forza e soprattutto con le più ampie capacità di realizzarsi
E diffidare in relazione col mondo
Quindi questo non è un mondo chiuso è un mondo aperto agli altri è un mondo che vive un'osmosi continua col mondo esterno e quindi anche con il mondo dell'impresa beh io sento il bisogno al di ringraziare a nome di tutto San Patrignano che non è solamente la comunità di oggi che quella più ampia comunità fatto delle oltre quindici mila persone che da questo posto sono passate hanno vissuto
Sento bisogno di ringraziare in a nome nostro come rappresentanti del mondo dell'impresa a tutti voi perché grazie al mondo dell'impresa che noi siamo riusciti a raggiungere questa qualità queste capacità
Questa questa ampia possibilità dichiarare professionalità nelle persone se vent'anni fa nel momento in cui bisognava creare tutto questo noi avessimo trovato indifferenza
Avessimo trovato una non disponibilità nel mondo dell'impresa non sarebbe stato possibile portare a San Patrignano in modo solidale ed estremamente disponibile e quasi sempre gratuito
Degli esempi altissimi nelle varie nei vari campi nelle varie tipologie professionali
Dei dei delle delle grandi persone e dei grandi personaggi dei grandi professionisti che sono venuti qua e hanno trasmesso le loro capacità a dei ragazzi tanto da farli diventare poi dei maestri a loro volta per i ragazzi che oggi vengono qua
In questo momento
Questa
Questo questa questo rapporto di collaborazione di solidarietà di dialogo estremamente importante per Noemi e per i ragazzi che sono qua perché li conferma un'attenzione una disponibilità o non essere lasciate sole
E per la qualità che raggiungono anche devono raggiunto nella loro formazione professionale perché portare qui le vostre competenze la vostra capacità la vostra professionalità la vostra sapiente capacità di organizzare qui e quindi di organizzare le le attività che poi noi dobbiamo portare avanti
Lo strumento l'ingrediente senza il quale nessuno di noi sarebbe riuscito a a fare quello che ha realizzato all'interno delle tante attività che qua sono nate
Allora
Seguire la nuova le nuove tecnologie nuovi lavori che si sviluppano all'esterno vuol dire vuol dire questo ne abbiamo abbiamo sempre interpretato il nostro ruolo come una missione è un contributo da dare alla alla alla società intera a tutta la società che vive comunque sulla sua pelle il problema il fenomeno dell'emarginazione giovanile e della droga
Questo vuol dire interpretare tanto in particolar modo oggi questa questa battaglia come qualcosa di globale di internazionale perché è così perché oggi milioni e milioni di giovani vivono questo problema e ci si ci stanno finendo
Più o meno con le con tutte le diverse caratteristiche sociali
Che ci possono è e culturali che ci possono essere dei vari Paesi presenti in Europa più o meno portati dalla stesso tipo di di indifferenza da tutto stesso tipo dis di di sentimento un sentirsi soli o sentirsi abbandonato non sentirsi coinvolti nello sviluppo della società che riporta appunto a queste scelte sbagliate questo portato noi a creare o netto alcuna rette di esperienze
Nella creazione di questa associazione internazionale che si chiama rendo che riunisce oggi oltre duecento comunità di tutto il mondo ognuno dei quali porta in sé è una meta una metodologia diversa una cultura diversa un'esperienza diversa una storia di essa partendo però dalla stessa base concreta di difesa incondizionata
E senza compromessi vorrei dire della del della vita della dignità degli uomini soli deboli
In questa società vivono
Questo vuol dire creare comunicazione vuol dire cercare di essere un unico interlocutore rispetto a ai tanti organismi all'Italia all'It le tante entità sociale agli organismi internazionali alle istituzioni di tutto il mondo per dare un contributo che il contributo della nostra esperienza dalla nostra storia
Per migliorare non solo le politiche sociali ma proprio quei quei contenuti di formazione professionale di prevenzione di recupero e di reinserimento che sono necessari per aiutare tutta questa Saccà sempre più grande di emarginati ed emarginati i giovani e sempre più giovani
Allora comunicazione vuol dire creare questo questo questa potente coste potente strumento che che è internet che sono le nuove tecnologie non abbiamo capito stiamo creando zero due fra due mesi sarà pronto un portale mondiale
Sulla sociale che non solo metterà in rete tutte queste realtà contemporaneamente nel mondo ma
Che
Sarà
La possibilità per ogni ragazzo per ogni famiglia che si trova improvvisamente o angosciato da questo problema di spingere un bottone su questo su questo video su questo monito su questo computer ovunque si trovi dall'Australia al Canada
E questo bottone sarà Phelps sarà aiuto
E in più e immediatamente entrare in contatto con qualsiasi o tutte queste realtà di volontariato queste comunità per chiedere aiuto per chiedere informazioni per sapere come fare a risolvere il prima possibile il proprio problema
Siccome queste sono poche realtà che cercano nella propria indipendenza nella propria autonomia
No nel chiedere pietistico dell'obolo né all'impresa nelle istituzioni ma cercare attraverso un progetto di collaborazione di dialogo con l'impresa e con le istituzioni
Di farsi dare quegli strumenti di conoscenza di esperienza di organizzazione per potersi sviluppare autonomamente il meglio possibile
Allora al mondo dell'impresa questo questo portale che avrà crediamo decine e decine di migliaia di contatti quotidianamente nel mondo
Di inserirsi per per per difendere questa idea dell'eccellenza per la vita di chi
Non ha eccelso fino adesso ricchi invece si è trovato sconfitto tante volte ma che vuole combattere riscattarsi per dimostrare che può essere eccellente anche lui l'eccellenza di chi già la dimostra tutti i giorni attraverso attività imprenditoriale eccetera
Per poter fare un progetto di collaborazione insieme e anche vendere se volete l'immagine o i prodotti delle delle delle aziende che decideranno di collaborare con noi
Ma dedicando una parte importante delle proprie attività una parte se volete minima
Di quei proventi che deriveranno dalla vendere questi prodotti attraverso questo sito a questa realtà a queste realtà a queste tante comunità nel mondo
Questo lo faremo lo stiamo facendo fra due fra donne su questo portale sarà collegato in tutto il mondo è accessibile a tutti disporrà AT informazioni scientifiche e didattiche di ricerca
Di ogni possibilità per saperne di più ma soprattutto per trovare una strada per risolverlo questo problema concretamente se questo è stato possibile è stato possibile certamente grazie
A delle realtà come la vostra della carta pur produttive con con una buona dose di modi di umanità e di sensibilità sociale che li ha resi disponibile a collaborare a questo progetto quindi vorrei usare questa questa storia comune esempio ma anche con una possibilità per ringraziare IBM
Bocconi perché c'erano dato tutto alle il know how la collaborazione necessaria devo creato insieme questa possibilità che ha una possibilità concreta dedicata veramente alle persone famiglie o ragazze e giovani adolescenti allo sbando di tutto il mondo e soprattutto per loro
Credo che questo sia un esempio concreto di come il mondo dell'impresa possa veramente agire interagire in collaborazione con la con realtà sociali come la nostra per creare un modello sociale anche di sviluppo sociale migliore con una con un'attenzione molto concreta
Al mondo dei pittori dei più deboli e dei più sole che deve grazie per questa occasione e credo che e spero che da questa occasione si possa sviluppare un dialogo ancora più approfondita ancora più denso di collaborazione di opportunità grazie a tutti
Grazie ad Andrea Muccioli
Questo
Contributo invito l'assessore della Regione Emilia Romagna e la formazione professionale Antonio Pier Antonio Rivola portarci un saluto mentre a nome di tutti saluto il ministro Berlinguer che già qui presente
Il sindaco di Rimini che si è unito annoia i nostri lavori prego io vi ringrazio per l'impeto Andrea Muccioli ha fatti il quadro
Situazione di San Patrignano ha spiegato le ragioni dicendo anche modestamente ma forse non meritavamo io credo che forse il primo formatore o comunque ecco tra coloro che nella formazione all'opposto importanti si anche Vincenzo Muccioli
Credevo sia fare discussioni valuta con lo slogan che sta scritto raggio Impresa Futuro se non avesse pensato così forse senza forse San Patrignano non sarebbe mai nata
Quindi credo che questo sia un atto dovuto e siccome io so benissimo esserlo ci sono Breivik ci sono graditi finisco subito nel dire e comunque per tutte le iniziative di formazione
Che San Patrignano riterrà di dover mettere in piedi sappiate che la regione Emilia Romagna sei naturalmente parlo sul piano finanziario fino in fondo Bengasi
Grazie all'assessore Rivola
A questo punto invito il vicepresidente di Confindustria Carlo Callieri a ottenere la sua introduzione ai nostri lavori prima nel nostro pane grazie
Autorità signore e signori cari amici
E con piacere che avvio i lavori di questa giornata e è un piacere essere in un terra di frontiera come questa comunità su problemi che sono problemi di frontiera dovrebbero essere al centro dell'attenzione la società e del Paese invece ci sentiamo spesso
In territori distanti dall'attenzione distanti dalla centralità degli interessi
Di tutti
La mio compito è quello di illustrare pelli attività che Confindustria ha svolto in questi quattro anni
Attività rilevanti hanno coinvolto più di sessanta settanta colleghi imprenditori nel metterà a fuoco
I problemi del sistema educativo del Paese
E nel proporre
Linee di soluzione
Ai temi dell'educazione
Io cercherò di dare un contributo in termini di scenario su quale questi problemi si collocano e in termini di fili rossi che leggano le diverse sezioni del rapporto che è in distribuzione che condensa il frutto del lavoro di questi quattro anni
Lavoro che va visto in grande continuità rispetto agli impegni agli investimenti
Che Confindustria da più di trent'anni fa su questo delicato è importante problema
Il rapporto a una parte introduttiva
E poi tre sezioni una dedicata all'alta formazione all'università l'altra la scuola l'altra sistema della formazione che sono stati redatti dopo dibattiti confronti interni esterni
Da tre Commissioni una presieduta per l'alta formazione e l'università dal dottore Enrico Auteri
L'altra per la scuola dal dottor Attilio Oliva
L'altra per la formazione dall'ingegner cangianti
In diciamo complemento a queste attività abbiamo poi svolto con una particolare attenzione e cura
Temi sulla didattiche sulle nuove tecnologie didattiche che poi sono stati tenuti largamente in conto nel nella relazione dei rapporti è un'attività anch'essa di frontiera
Di attenzione ai problemi dell'handicap e alla possibile soluzione dei problemi dell'handicap attraverso logiche e tecniche integrative
Utilizzo di tecnologie formazione educazione perché
I problemi dell'handicap
Vengano affrontati e risolti nella logica
Che la diversità è una ricchezza
Allora per dare un senso a questo
Insieme gli interventi io credo sia utile partire da una valutazione di scenario
Che colloca poi nella corretta priorità i temi dell'educazione per un paese come il nostro per il Paese per le persone per l'impresa
Per tutte le attività che caratterizzano la società moderna
Mi sembra utile partire da alcuni da alcune semplificazioni che nel nostro paese ma nel dibattito un in generale e vengono utilizzate semplificazioni che sono normalmente forzature che tentano di polarizzare far capire le differenze e le tendenze in ciò che avviene
Spesso nel nostro Paese mutuando dal dibattito politico le polarizzazioni significano opposizioni significano riduzione alla semplicità di complessità queste operazioni sono spesso pericolose rischiose occorre guardarle con con grande attenzione e cercare di capire cosa in effetti c'è dietro
Ci troviamo oggi in un dibattito che tenta di polarizzare il vecchio verso il nuovo
Tenta di
Privilegiare cambiamento verso continuità
Le discussioni che si fanno sulla nuova economia
Le discussioni che si fanno nei sistemi istituzionali
Il dibattito punta sempre a queste polarizzazioni
Io credo che per capire il senso profondo di queste di queste discussioni convenga a partire dallo scenario di fondo cercare di capire cosa cambia nel mondo e cosa è in continuità nel mondo
Partendo da due grandi fenomeni che stanno appassionando tutti
Il fenomeno della globalizzazione fenomeno della rivoluzione tecnologica dell'informazione e della comunicazione
Globalizzazione cambiamento
O non è piuttosto continuità con le tendenze di fondo della storia
Da che l'uomo esiste lo scambio commerciale
Che poi sottende scambi culturali è una costante
L'eccezionalità e che la corrente degli scambi commerciali e culturali si interrompa per ragioni di conflitto
Conflitto che può esser conflitto di potere o conflitto tra ideologia che però poi sottende bieche banali questioni di potere ma perché il mondo esiste
Globalizzazione cioè scambio
Commerciale e culturale sono una costante quindi se mai il cambiamento deriva dal fatto che abbiamo ripreso foto tendenze naturali nella storia correnti di fondo nella storia
E nel mondo
Da per citare qualche piccolo esempio
Dalla strada dell'Ambra che scendeva al Baltico arrivava su queste rive alla strada e gli avori che arriva dall'India sino a Pompei
Dalle dagli scambi Della Seta della porpora che poi significavano anche non soltanto scambi di ricchezza aumento di ricchezza globale ma significano scambi culturali
Culture che tendevano ad integrarsi rispettando le loro diversità questa non è cambiamento questa continuità
Il cambiamento l'eccezionalità è stato all'interruzione
Nel nostro nella nostra epoca lunga
In questo secolo breve per un periodo molto lungo derivante da fattori di divisione
Quindi la globalizzazione è un grande fenomeno positivo questo va spiegato per evitare che risorgono sindromi di opposizione quella quella di Seattle classica sindrome da perdita di radici da incomprensione
Delle tendenze della realtà vanno spiegate per far comprendere che siamo nella continuità non siamo la discontinuità nella interruzione semmai era anomala era non fisiologica la condizione precedente
E la stessa
La stessa
Valutazione va fatta per la rivoluzione tecnologica la rivoluzione informazione comunicazione è in effetti una apparente discontinuità
Un balzo un breakthrough come come dicono gli americani uno scalino importante ma uno scalino di una scala lunga che comincia quando dalla tecnologia di comunicazione faccia a faccia
Si passa alla tecnologia di comunicazione
Per scrittura
Ma l'uguale
E poi si passa ancora la tecnologia di comunicazione per stampa
E poi si passa alla tecnologia di comunicazione uniti dalle sezionale con i nuovi media
E si arriva alle tecnologie di comunicazione interattiva che sono consentite dalla digitalizzazione
Ognuno di questi passi ha creato un significativo incremento degli scambi in primo luogo di informazioni di cultura di circolazione delle idee e poi di tutto ciò che avesse segue e non c'è rivoluzione c'è evoluzione per passi significativi e quindi anche qui cambiamento ma nella continuità
Non voglia sembrare
Morte a questa affermazione
Ma è così
Allora in questo sfondo innanzitutto occorre dire che
Parlare di nuove colonia di i economi significa
Parlare sostanzialmente di economia della conoscenza
Perché l'economia
Si basa sulla conoscenza
L'organizzazione degli scambi l'organizzazione della produzione si fondano su conoscenze sapere
E su come conoscenze sapere sono gestibili fruibili organizzarvi le ne deriva
Una certa struttura di organizzazione e una certa struttura di economia e di mercato
La straordinaria circostanza che le tecnologie di informazione e comunicazione oggi disponibili
Possano sviluppare una massa
Di conoscenze organizzate straordinaria
E possano diffondere questa massa di conoscenze organizzate straordinaria in misura assolutamente capillare
In modo tale da
Saltare
Forme di intermediazione e rendere fruibile per ciascuno
Risposte ai propri bisogni
L'aspetto più importante più innovativo del futuro che ci attende
E
Questa
Economia della conoscenza
è in grado di produrre straordinari benefici
Per l'uomo per la società
Per lo sviluppo
Culturale civile economico del mondo
E a questa straordinaria caratteristica di riportare
La persona
L'uomo l'individuo
Al centro della generatore
E destinatario
Senza eccessi di Inter Mellone che significa creazione di posizioni di potere creazione di posizioni di manipolazione possibile
L'uomo in tutti i processi
E questo
Significa poi nella sostanza
Perché gli aspetti fondamentali dell'educazione
Solo
Aspetti vitali per l'uomo del futuro l'uomo di oggi l'uomo del futuro per la società attuale e la società del futuro e per lo sviluppo dell'economia che come ben sapete
Lo strumento attraverso il quale si generano risorse sufficienti e coerenti rispetto all'insieme dei bisogni e degli uomini delle collettività
Allora
Parlare di educazione significa parlare i processi fondamentali
Noi parliamo di educazione secondo alcuni canoni che riteniamo siano imprescindibili con alcuni finirono sì che mi affretto illustrare il primo e fondamentale che l'educazione è un processo integrata non può essere un insieme di sentimenti
Bond
Coordinati tra di loro non armonici non
Legati tra loro da rapporti causa e questo perché l'individuo è uno non è pezzi
E il processo educativo deve tendere a costruire una solida identità individuale
L'identità di membro di comunità e di cittadino
L'identità di lavoratore
Che sono tutti quanti aspetti imprescindibile fondamentali
Della personalità
Difficile poter essere in equilibrio forse manca un qualche pezzo di questi elementi fondamentali costitutivi dell'identità
E nella crisi che oggi viviamo tutti non soltanto del nostro Paese
Dei processi di identità e di identificazione delle comunità
Se consideriamo
Che esistono forti smarrimenti
Diffusi
Un grande storico nel Hobsbawm il secolo breve nella prefazione del secolo breve
Dice ciò che più atterrisce
Di questi nostri tempi
La perdita di identità che consegue alla perdita di memoria storica
Che fa sì che i giovani viva nuove terrò presente
Questo aspetto è un aspetto critico drammatico
Che può essere recuperato soltanto dal recupero di identità forti che si basava su culture sura Vichy
Si basano
Su ricostruzione dei nuclei comunitari i quali ancora essi si basano su identità e su radici culturali
L'educazione a esattamente questo compito
E se si è smarrito il senso di identità nel senso di comunità credo la responsabilità grande va alla disattenzione con la quale
I processi educativi sono stati
Trasferta
Non aggiornati non adeguati non mantenuti
Nella nostra società
Questo è un problema non soltanto italiano come sapete
E quindi visione integrata del processo educativo è fondamentale per tenere insieme
Cose che sono insieme che non possono essere affrontate per pezzi
Perché se si affronta per pezzi perdono di organicità di armonica di integrazione una costante del nostre proposte
Puntare all'integrazione del sistema educativo
Come cercherò di dirlo brevemente poi
I problemi di adeguamento del nostro sistema educativo si fondano oggi e queste sono intuizioni antiche del nostro sistema perché risalgono a venti venticinque trenta anni fa su alcuni principi fondamentali
Il primo è quello della autonomia
Delle istituzioni educative
Autonomia delle istituzioni educative significa immaginare e creare istituzioni educative che non sono
Auto consistenti non sono in riflessione su se stesse ma sono dotate di regole il più possibile auto generate attraverso il confronto
Con
Il sistema a cui servizi assessore il sistema cui servizi e se sono il sistema delle comunità locali il sistema
Della domanda
Di educazione e distruzione
L'insieme degli attori che
Animano e danno vita alle comunità locali alle comunità allarga l'autonomia un principio fondamentale
Perché a nostro giudizio deve permeare fino in fondo
Le diverse istituzioni del sistema educativo
Autonomia che non può
Evidentemente prescindere
Dalle domande non può prescindere dai bisogni non può prescindere da corrette valutazioni domande di bisogni in cui i protagonisti cioè i portatori della domanda dei bisogni devono avere voce forte non è possibile non è pensabile
Che i bisogni vengano previsti esclusivamente valutati esclusivamente dai generatori delle risposte bisogno
E il dialogo tra domanda capacità di risposta è fondamentale e questo è uno dei principi che si sta cominciando ad affermare e che
Peraltro prova
Difficoltà oggettive
E difficoltà di tipo culturale quando sento come sento a Torino ma non soltanto a Torino Giovani che dicono no all'aziendalizzazione della scuola mi vengono i brividi
Perché la scuola e la più grande azienda di questo Paese
Ed è l'azienda che garantisce la soddisfazione dei bisogni attuali e futuri di crescita degli individui
E della società
E una concezione di Scola come azienda credo che sia la concezione più nobile che oggi si possano si possa avere
Autonomia qui
Autonomia
In un sistema di regole che non devono essere più le regole di tipo precettivo
Le circolari ma dovesse regole
Non vi conformità va di coerenza risulta per assicurare coerenza risultati un sistema articolato decentrato
Ce bisogno di un riorientamento fortissimo delle politiche e di educazione gli strumenti attraverso i quali con le politiche educazione si definiscono obiettivi e si controlla poi i risultati che si raggiungono
E quindi corollario inevitabile dell'autonomia è una politica di qualità politica di qualità che consiste nella individuazione di obiettivi generali di obiettivi specifici e per ciascuna istituzione scolastica
O formativa in sistemi di valutazione e controllo del raggiungimento di risultati di coerenza tra processi ed obiettivi di coerenza tra comportamenti di attese
Questa è un'altra costante per tutti i segmenti del sistema educativo per tenere questi pezzi del se smetti del del sistema educativo Ind. equilibrio in armonia in integrazione di insieme
Quindi autonomia
Qualità sono aspetti fondamentale
Oltre a questi
Presupposti fondamentali
Sui quali si basa sostanzialmente la nostra la nostra la nostra impostazione
Ci sono infinita di problemi che discendono sostanzialmente dal
Dai temi che sono di conflitto culturale tra tra le generazioni
Tra un sistema che è fortemente strutturato le esigenze di articolazione
Su questi principi fondamentali su questi obiettivi fondamentali di parleranno poi i miei colleghi per partite specifiche ciò che possiamo dire e dobbiamo dire e che se si vuole un effettivo cambiamento è un forte cambiamento una forte accelerazione coerente con le esigenze
Di risultati vitali per le persone e per il Paese
Occorre dare
Con forza voce alla dovrebbe
Pensare di cambiare una situazione che è rimasta statica
Per lungo tempo
Che ha avuto grandi meriti sicuramente ma che oggi deve mettersi al passo con i tempi
Non è sufficiente intervenire sull'affaire
Qualsiasi tipo di intervento sull'offerta rischia di essere tardivo
E disorganico perché il sistema per l'accelerazione che ha la crescita della conoscenza l'articolazione delle competenze
E la variabilità
Che è connessa all'evoluzione del contesto generale di cui avevo all'inizio ho parlato
Possono consentire un adeguamento soltanto attraverso sistemi di tiro se la domanda cioè
Gli attori della domanda hanno forza e capacità di e tirare il sistema dell'offerta formativa ad adeguamenti inevitabili
Puntare sulla domanda come come generatore di cambiamento significa non soltanto a vere
Un concetto una concezione di azienda educativa e di scuola come azienda di sistema educativo azienda Lizzadro e lo dico lo dico lo dico con forza anche se può sembrare brutale significa introdurre elementi di mercato
Elementi di mercato perché la domanda
è il mercato elementi di mercato nel sistema educativo
Elementi di mercato che non devono essere soli devono essere accompagnati
Da sistemi di regole adeguate devono essere accompagnati da capacità di orientamento forte perché non è soltanto la domanda che deve esprimere le linee gli indirizzi di evoluzione
Ma
Questo è fondamentale perché si possa arrivare ad effetto
La Metalli dello sviluppo economico e sviluppo economico anche sviluppo culturale del Paese
Perché questo possa avvenire
Una politica di gestione di allocazione delle risorse
Deve spostare l'allocazione
Dall'offerta alla domanda
Allocare le risorse sul lato della domanda significa realizzare effettive
Giustizia e sociali effettiva parità di opportunità perché oggi come ben sapete come ben sanno tutti
Chi a maggiori risorse alle spalle familiari economiche culturali è un privilegiato
E il privilegio non può discendere
Dal
Dalle risorse possedute
Il privilegio deve discendere dai potenziali che ciascuno è in grado di realizzare e che il sistema educativo deve poter mettere in grado di realizzare questo è il il senso di fondo sono le linee di fondo del dei nostri rapporti su cui i miei colleghi diverse tavole rotonde daranno una breve interruzione
Vi ringrazio
Grazie
Grazie dottor Callieri
Penso che questa serie di forti affermazioni di concetti
Troveranno un'eco nel pannello che ci apprestiamo a a realizzare intanto comincerei ad invitare i qui i colleghi che dovranno fare pendant e che sono
Il
Dottor Oliva per la sua introduzione
Dottor Barilla
Il dottor Francesco Bellotti
Dottor Andrea Ranieri lo studente Nicola sono giù e il professor Benedetto Vertecchi
Fuori da questa comunicazione invece
Una comunicazione di tipo organizzativo dobbiamo evitare alla comunità di San Patrignano intralci anche organizzativi i proprietari della Rover A R nove sette sette atti
Sono pregati di spostarla perché alla comunità di San Patrignano ha bisogno di creare movimenti lì all'ingresso grazie
Bene
Prima di introdurre e darò la parola dottor Oliva su un tema che in qualche modo si collega un po'a tutto il tema dalla giornata verso una scuola aperta
Vorrei va appunto ribadire per quelli che all'inizio ancora non c'erano e saluto gli ultimi arrivati anche la folta rappresentanza della provincia di Macerata di studenti docenti e presidi
In particolare dicevo quest'incontro un po'sulla scia di incontri storici
Da l'incontro di Ischia ma quello di Mantova quello di Lerici a quello di Venezia
Che oggi sono un po'elementi costitutivi di una carta della scuola
Questa volta
E la società civile e il mondo degli imprenditori
Che presento una sua piattaforma non sua carta
Direi che dalla prudenza dei precedenti convegni
Oggi c'è il taglio più determinato più coraggioso di una proposta più incisiva
Idee presidia un po'al futuro della scuola
Alcune se volete anche discutibili da parte della scuola
Dagli studenti di Torino come diceva Callieri
Alla contestazione un po'al concetto di scuola azienda ecco vorremmo che questi elementi ritrovi sarò poi nelle nostre conversazioni e dei Birra dottor Oliva di farci anche conoscere un po'la genesi di questo documento di portare che iniziativa dalla Confindustria italiana e che ha trovato i consensi nell'arco di quasi diciotto mesi poi di elaborazione di altre sei Confindustrie che hanno determinato un poco
La corposità poi della credibilità di questo documento
Prego dottor Oliva la sua introduzione
Della Genesi è presto detta nel novantotto Confindustria sulla scuola produsse
Un rapporto questo rapporto fu tradotto esteso ad altre Confindustrie europee che furono da noi invitate a costituire un gruppo di lavoro La sette paesi europei Germania Francia Inghilterra
Austria Olanda Danimarca
Abbiamo lavorato un anno coi loro Esperti il nostro documento è stato arricchito e il risultato è quello che avete nella vostra documentazione
Due notazioni è stato i problemi della scuola sono molto simili in tutti questi Paesi
Tutti lamentano una inventa eccessivo tra Offerta e domanda della società
Naturalmente questa è vero in gradi diversi a seconda dei Paesi
Tutti i governi sono impegnati in profondi
Gli impegni di riforma
C'è chi viaggia infatti negli anni novanta e c'è chi vi sta affrontando adesso come il nostro Paese che ha un ritardo grosso modo di un decennio ma non siamo l'unico anche altri Paesi come la Francia
Come l'Austria stanno cercando di prendere per le corna questo problema perché per troppo tempo è stato negletto dalla classe politica
Questo lavoro si condensa in dieci messaggi chiare
Io ne dirò alcuni e altri abbiamo concordato con gli amici della tavola rotonda saranno trattati da loro
Il primo messaggio che bisogna ripensare il sistema educativo
Perché
In sostanza nella fila di questo secolo c'è stata fenomeno di tipo epocale
Una scolarizzazione di massa che ha portato in ogni Paese milioni e milioni di studenti che hanno richiesto centinaia di migliaia di insegnanti
Questa rivoluzione epocale
No una avuto tempo forse o volontà politica di ripensarsi mentre cambiava la scale
I numeri da scuola che abbiamo e ancora la scuola pensata per pochi per classi dirigenti anni venti anni tenta
Gentile
La scuola di oggi è una scuola di otto milioni di studenti ottocento mila insegnanti
Quindi la scuola cambiato scala ma non ha cambiato natura organizzazione attenzione ai nuovi bisogni
Secondo la scuola è troppo autoreferenziale
Non è una scuola mediamente a sto parlando attenzione perché poi nella scuola italiana come nelle scuole tutti i paesi europei ci sono eccezioni straordinarie insegnante di docenti di sperimentazioni straordinarie ma che non fanno sistema cioè non valgono per le dodici mila scuola i cinquanta mila le cinquanta mila sedi per gli ottocento mila insegnanti noi stiamo rivolgendoci ai dati Maddie del sistema scuola non alle punte di eccellenza che sappiamo esistono e con
La scuola è troppo autoreferenziale
Deve aprirsi alla società al mondo del lavoro alla comunità locale
Soprattutto la scuola non è più l'unico soggetto erogatore di conoscenze
Di educazione
Oggi la scuola è uno dei soggetti che emette conoscenze valori modelli ci sono altri canali fortissimi e lo sappiamo tutti
In competizione con la scuola
Che hanno forse più a Pinilla forse più violenza col bene col male e della violenza con cui ci si propongono per i nostri Giovanni
La scuola deve quindi sentire la sfida di non essere più l'unica dispensa attrice di modelli di valore di conoscenza di saperi perché ha dei competitori straordinari
Basta pensare
Alla tv
A questa televisione pirata come ha detto qualcuno pirata nel senso che a Manish messaggi
Senza nessuna attenzione
A chi li riceve nel senso che un ragazzino di cinque anni
Può vedere alla televisione messaggi non dosati per la sua psicologia per i suoi valori per le sue sensibilità
Oppure c'è la strada
Molti ragazzi dopo le cinque ore sono per stanarlo
Qua a San Patrignano ieri sera parlavamo con Muccioli di questi problemi
La crisi della famiglia le donne che lavorano come gli uomini metà popolazione femminile in Italia a un posto di lavoro
Il distacco con gli anziani il nucleo familiare che non è più quello di una volta insomma
La scuola che era nata per dare istruzione quindi solo conoscenze degli anni Venti e non si poneva il problema dell'educazione
Che era un problema delegata alle famiglie in una certa statica
Dove le famiglie avevano un ruolo e una coesione o la religione o le parrocchie e più tardi il ruolo dei partiti dell'organo di azioni intermedia della società
Oggi ha bisogno a nostro avviso di ripensarsi
E di ridefinire con chiarezza e questo secondo messaggio le sue missioni
Cosa si vuole dalla scuola oggi che cosa devono aver a cuore i politici che decidono il parlamento che poi alla fine è il luogo dove si dovrebbero ridefinire bene queste missioni
Beh noi facciamo riferimento ai condividiamo
L'analisi che la commissione dell'ora l'UNESCO ha individuato dei quattro pilastri fondamentali dell'educazione come nuove missioni della scuola
E questi quattro pilastri raccomandano uguale attenzione attenzione che il problema chiave nell'uguale
All'istruzione al sapere a saper essere al saper fare a saper vivere con gli altri
Questo quattro obiettivi presi tutti e quattro compari attenzione non sono oggi la missione della scuola
Perché la scuola è nata in un momento storico diverso e aveva altre missioni ripeto l'istruzione e non l'educazione
Questo implica una rivoluzione clamorosa
E una tattica straordinaria per chi nella scuola lavora per i suoi protagonisti insegnanti capi d'istituto
Che non sono stati nei modelli organizzativi nella loro preparazione nella loro pratica è stata quella di dover rispondere a queste nuove missioni
E quindi si chiede a questo mondo un mondo di quasi un milione di persone una torsione radicale
Del loro modo di operare del loro modo di concepire la scuola
E questa è una fatica che ha un costo psicologico pauroso in questi protagonisti un costo culturale e un costo probabilmente economico per lo Stato
Ma questa è la sfida che abbiamo davanti
Il terzo messaggio e dare alle scuole autonomia organizzativa didattica e gestionale vederle come l'amico Callieri ha detto aziende in maniera molto provocatoria noi siamo stati attenti anziché a dire aziende a dire impresa e culturali affini sociali ma la sostanza è la stessa
Non avere paura di vedere questi luoghi di autonomia come luoghi che gestiscono risorse umane risorse economiche dei cittadini e tante ottanta mila miliardi ottanta mila miglia di cui nessuno parla
E nessuno rende conto
E quindi questa dell'autonomia ne trarranno medio i miei amici è il terzo messaggio
Il quarto messaggio
è un sistema di controllo
La qualità e dei costi
Gli amici europei sono stati molto forti su questo tema che nella nostra relazione avevamo e che in parte non trattato con la dovuta ampi
La scuola italiana è priva di controlli di qualità
E di controlli sui costi
Qualità e costi vanno messi sotto controllo gli europei sono molto attenti all'uso del denaro pubblico molto più di noi italiani
Sottolineano il concetto dell'accountability cioè della render conto i cittadini danno 'sti soldi allo Stato ottanta mila miliardi
E vogliono rendersi conto di come sono amministrati non basta dare per un obiettivo bisogna verificare come diceva
Callieri poco fa
Attenzione su questo punto
è scandaloso te nel nostro Paese si continui a dire che per migliorare la scuola ci vogliono più risorse economiche
Dalle analisi dell'OCSE che i giornali continuano hanno evidenziare
In maniera clamorosamente grave
E diseducativa
La scuola italiana se si analizza al costo per studente che l'unico indice serio nomi il il rapporto col PIL l'unico invito è serio è il numero degli studenti e quanto costa ognuno è più alta al costo più alto in Europa della media dei Paesi europei di oltre il quindici per cento
Un esempio
Noi abbiamo
Ottocento mila insegnanti
Cioè gli anche la Germania
Ma questi ottocento mila insegnanti
Servono e lavorano per sette milioni e mezzo di studenti in Germania Perù undici milioni e mezzo di studenti ecco la ragione profonda
Un eccesso un rapporto sbagliato tra insegnanti e studenti della dell'altissimo costo della scuola italiana quindi non di più risorse ma di una migliore allocazione di queste risorse c'è bisogno del nostro Paese
E di controllo della qualità
L'ente di valutazione nazionale non è parlo lascio è un esponente di straordinaria competenza qua che approfondirà al problema consideriamo il controllo della qualità
Un elemento strutturale dopo l'autonomia il controllo della qualità e lo lascio agli amici per la tavola rotonda
Lo stesso dicasi per il finanziamento pubblico della scuola guidato dalla domanda
Questo è il quinto Messaggio lo ha già molto bene illustrato Callieri e non lo ripeto
Anche l'aspetto economico deve essere il finanziamento delle scuole deve essere guidato dalla domanda e badate bene che così avviene in paesi allarga le grandi tradizioni democratiche addirittura guida di partiti o di componenti di sinistra che però sull'accountability cioè sull'orrenda il conto
Dei soldi e di come si usano hanno molta attenzione e in quei Paesi
L'erogazione alle scuole la si fa in base al numero degli iscritti
E quindi se una scuola e buona e cresce Zidane più soldi se è una scuola e meno buona e decresce nel numero degli iscritti si danno meno soldi naturalmente facendo venti
Attenzione a garantire l'universalità del servizio per cui questo discorso non vale evidentemente per i piccoli centri dopo una scuola ci deve essere comunque e se è cattiva bisogna cambiarla non certo
Non finanziario
La filosofia generale di tutta la nostra proposta sulla scuola che non è nostra ripeta di questi sette Paesi europei
è che le scuole devono cooperare ma anche compete
Avendo un obiettivo strategico di non lasciare nessun ragazzo fuori dalla scuola senza un diploma o una qualifica professionale
Non possiamo produrre esclusivo uso la parola produrre per sono industriale scusatemi ma credo che capiate cosa voglio dire non possiamo creare degli esclusi
Specialmente in una società della conoscenza in un'economia della conoscenza e chi lascia la scuola
Senza un diploma o senza una qualifica professionale
Credo che sia un problema che va visto come una carenza della società come una carenza
Delle istituzioni che governano la scuola e non come una carenza del giovane
E quindi è un nostro dovere riuscire a portare tutti o un diploma o una qualifica professionale
Perché parliamo di cooperazione e di competizione
Di tutte e due che non sono elementi che si escludono ma sono elementi complementari
Perché nella scuola in sostanza c'è poca cooperazione e non esiste competizione
Nuovi per cooperazione intendiamo che ci sia più cooperazione tra insegnanti
Spesso la libertà di insegnamento che è un grande valore è intesa come libertà di ogni insegnante di far perse
E di non collaborare con gli altri colleghi e questo non va bene
Noi pensiamo alla collaborazione tra scuole e famiglie
Sappiamo che le famiglie sono distratte
Ed è una gravissima carenza in questo momento della del tasso di civiltà del nostro Paese ma la scuola ha bisogno di cooperare con le famiglie
Di coinvolgerle
Di trovare tutte le articolazioni tecniche organizzative per fare del caso ragazzo un caso attorno a cui
Lavorano gli insegnanti la famiglia
Noi parliamo di cooperazione tra scuole scuole
è scarsissima nonostante che siano quasi tutte statali per cui uno dove pensare che la collaborazione dovrebbe essere massima perché non c'è profitto non c'è niente non c'è competizione non c'è niente che ostacola questa cooperazione tra scuole scuole
Ma quante la lontananza tra scuola e scuola
Sia pronto a imparare qualcosa dall'altra scuola come si fanno a diffondere le pratiche migliori che magari sono state sperimentate in una scuola e che l'altra scuola ignora
Noi parliamo di corporazione tra scuole istituzioni culturali mondo del lavoro comunità e ci perdiamo anche la nostra parte di responsabilità come impresa per esserci stati per esserci forse distratti per troppi anni dai problemi della scuola noi stessi
Ma parliamo anche di più competizione
So è una parola che nella scuola dà fastidio
Perché quando si parla di competizione si pensa la lotta per il profitto la lotta del più forte vince il più forte non è questa non ha niente a che fare questo schema con la scuola dove dobbiamo lavorare i ragazzi per migliorarli per tutte quelle cose che sappiamo
Questo è un gravissimo errore
Si demonizza un elemento la competizione che se all'interno di regole pubbliche forti che garantiscono universalità del servizio e attenzione ai bisogni di ognuno
Possono e devono essere un elemento che può scatenare
E liberare le risorse umane intellettuali che nella scuola ci sono
E che se non si sfidano tra loro se non scatta un meccanismo di emulazione Senoni scuola non vede la sua impresa come un qualcosa di cui essere fiero ed orgoglioso perché fa meglio di altri
La scuola continua a essere appartamento apparentemente uguale per tutti come oggi è apparentemente uguale per tutti ma diversissima tra un caso e l'altro come
Qua ci sono grandi direttori del ministero che sanno bene le differenze in Italia tra scuola e scuola tra nord e sud per fare un esempio ma non solo quello
Sotto questa apparente servizio uguale per tutti
Senza stimoli per la concorrenza
Non libera le migliori energie anzi frustra le migliori energie che dopo anni di fatiche abbandonano il campo quanti i migliori insegnanti più impegnati
Non trovano più ragioni di impegno perché non sono considerati non sono premiati non hanno incentivi non hanno riconoscimenti e il loro lavoro vale tanto quanto quello dell'insegnante che lo fa comuni impiego a metà tempo per arrotondare lo stipendio della famiglia ora tra questi due tipi di segnali ci deve essere una discriminante forte
Ebbene sta facendo il Governo a cercare di inserire elementi di incentivazione per chi alla scuola dati più fa di più e si impegna di più di tanti anni
Questa competizione evacuate
Innanzitutto tra governi
Governi che sono in competizione tra loro nei sistemi economici ma che lo sono ancor di più e non ne hanno ancora preso coscienza tra sistemi educativi
Le indagini internazionali del team se di altri dimostrano che i risultati dei prodotti scolastiche gli insegnamenti degli apprendimenti sono molto differenziati tra paesi paesi e i governi devono cominciare a pensare in termini di competizione tra elementi tra istituzioni educativa
La competizione deve esserci anche tra scuole comparabili
Naturalmente non si può confrontare il risultato di una scuola di periferia con una scuola dice ma tra periferia e periferia ci sembra ci devono essere confronti giusti
E tutti sappiamo in Inghilterra dove c'è un controllo delle scuole molto incisivo è molto importante
La tesi fondamentale del capo dell'oste eh smettetela di dirmi che non si possono paragonare le scuole smettetela di dirmi perché la scuola dei ricchi pascolo dei poveri USA io ho esempi clamorosi di scuole dei suburbi londinesi
Che funzionano eccezionalmente e della scuola a trecento metri vicino che va malissimo quindi vuol dire che chi fa la differenza è l'insegnante l'insegnamento al capo d'istituto e l'impegno di quella scuola per far meglio in un contesto difficile
E allora confronti tra scuole comparabili
Concludo rapidamente
Per rendere la scuola
Anche con maggiore appeal
E anche più efficace
Noi continuiamo a insegnare con la lezione frontale
Ma poniamoci
Ha senso è l'unica aspri sposta le nuove tecnologie multimediali
Nella scuola non sono ancora entrate
E voi tutti sapete le grandi opportunità che ci sono dietro a queste tecnologie sono le stesse che ci sono per voi come sono state perno industriali la introduzione di nuove tecnologie per produrre prodotti antitifo maturi e oggi
Sì ottengono risultati con una quantità di risorse materiali e i materiali infinitamente minori per dar prodotti di maggior qualità lo stesso può venire dalla scuola con l'introduzione di tante tecnologie informatiche multimediali
Concludo
Il decimo messaggio è che il mondo dell'impresa deve collaborare maggiormente con la scuola
E deve capire
è una odo strategico per il Paese
Altri diranno
In proposito
Un messaggio che nello testo non troverete e che voglio toccare perché c'è il ministro qui mi interessa toccarlo perché ci sono anche dei giovani studenti che su questo tema non son d'accordo
è che nel documento europeo non si parla della parità
Lo sapete perché perché altrove non è un problema
Altrove la parità c'è già
Danni le scuole buone nomi propri uffici le scuole che subiscono controlli pubblici e che rispettano certi standard sono finanziate e riconosciute dallo Stato per il ruolo pubblico e svolgono in italiano
In Italia abbiamo avuto una legge che riconosce la parità giuridica è un fatto di straordinaria importanza in un paese dove l'ideologia gioca brutti scherzi
Ma non c'è ancora la parità economica per cui le scuole private chiuso
Non c'è la minaccia della privatizzazione della scuola c'è la minaccia della statalizzazione totale della scuola
Perché le scuole pubbliche sono già novantaquattro novantacinque per cento le scuole private sono cinque per cento e stanno chiudendo una dopo l'altra perché non ce la fanno in una competizione scorretta che la scuola pubblica è gratis e io ti do lo stesso servizio Accico sei milioni
è ovvio che chiudano
Bene io mi rivolgo a un amico qua Giovanni con cui ho avuto una discussione di questo tipo
Il giovane sono giù mi ha gentilmente invitato al loro congresso due o tre settimane fa dei giovani dell'UDS dove sono stato abbondantemente fischiato naturalmente per le cose che diceva produce scrivete diverso e e e e
Però mi ha fatto piacere una cosa
L'amico socio nella sua relazione ha citato tre o quattro volte don Milani e le cose che diceva don Mila
Attenzione Don Milani non era in una scuola
Don Milani era la scuola privata per eccellente e aveva lo Stato come nemico e lo hanno ostacolato in tutti i modi
Questo vuol dire che una scuola privata in mano a soggetti motivati impegnati serie può produrre più innovazione che una scuola pubblica irrigidita fatalmente dal pubblico e da tutto quello che consegue alla gestione pur tutto questo che sia chiaro noi non vogliamo che la scuola diventi tutta privata che non vogliamo fare una lotta alla scuola pubblica sarebbe una scorrettezza e un'incomprensione profonda del nostro messaggio noi pensiamo che la scuola pubblica
Sia una risorsa straordinaria del nostro Paese e regole pubbliche debbano garantire a tutti accesso al sapere e alla conoscenza all'universalità del servizio alla qualità del servizio ma detto ciò è funzionale al miglioramento dalla scuola pubblica che ci sia anche una competizione con la scuola privata laica religiosa propri o non profit
Concludo dicendo del ruolo fondamentale è quello dei governi
Perché il mondo della scuola non può cambiare da solo insegnanti non possono cambiare da soli senza supporti e senza aiuti
Una scuola autoreferenziale come è stata per anni non può da sola capire i problemi che stanno fuori da sé
Allora l'uovo dei governi è fondamentale e i governi europei si stanno misurando con questa ma i rischi e le resistenze sono enormi
Non a caso il ministro a lei è stato sostituito in Francia
E stiamo parlando di un grande intellettuale di uno scienziato che ha cercato di innovare nell'interesse del Paese e avuto contestazioni dal mondo degli insegnanti dai sindacati di categoria eccetera clamorose su temi in cui il buon senso faceva immediatamente capire che si muoveva su linea giusta
In Inghilterra il ministro Blunkett sta in questo momento affrontando uno scontro sociale di proporzioni gigantesche perché vuole imitare il nostro ministro Berlinguer che inopinatamente ad alto rischio ha cercato di introdurre
Secondo molte opinioni da Rita al nostro Paese elementi di incentivazione e di riconoscimento dei meriti nel mondo degli insegnanti
è un problema che c'è in tutta Europa e dobbiamo stare attenti a non lasciar soli i nostri ministri in questa battaglia perché se no ce li fanno fuori uno alla volta come è successo in Francia e come sta per succedere guardate bene che è questo il problema vero
Grazie dottor Oliva ho vista
Ho visto il ministro della Pubblica istruzione fare scongiuri e noi lo facciamo con lui va bene grazie dottor Oliva per le buone buone interessanti provocazioni
Proprio a integrazione se così posso dire approfondimento della sua relazione
Chiedo alla regia di mettere in onda questo brevissimo filmato e uno dei tre filmati che oggi saranno dati qui in aula e che in qualche modo saranno proiettato proprio in seguito grazie anche alla collaborazione ottenuto nella redazione di occupati di Rai tre
Prego la regia
Fornire agli studenti le mappe di un mondo compresso e la bussola per orientarsi
Questi lavorativa nella squadra che terrà occorre innanzitutto invertire la rotta rispetto alla crescita solo quantitativa di distruzione di massa modificandone natura di organizzazione
La scuola nell'affrontare la spirale dell'innovazione producendo meccanismi di incentivazione per il miglioramento continuo della propria offerta didattica e piselli
Serve una scuola aperta alla società e al mondo produttivo non più impermeabile autoreferente
Deve essere in grado di garantire metodologie didattiche stimolanti e coinvolgenti per trasmettere conoscenze di base competenze pratiche capacità sociali e personali per far questo deve poter contare sugli insegnanti capitis tutto motivati e selezionato
Strumenti fondamentali sono l'autonomia organizzativa didattica e gestionale organi di autogoverno e capi d'istituto responsabili dei risultati verso la comunità locale e mistero valorizzare l'autonomia significa per valutare le performances del singolo istituto può dunque creato un sistema nazionale di standard di un ente indipendente per controllare la qualità rispetto così è possibile attivare un meccanismo di cooperazione è competizione entro un sistema di regole comuni che preveda prende insegnanti per i risultati raggiunti dalle singole scuole dai capi d'istituto ed agli insegnanti la concorrenza qualitativo sulla didattica e sui servizi infrastrutture
Condizionerà anche il finanziamento pubblico dovrà essere sempre più guidato dalla domanda ovvero dal numero di studenti che scelgono liberamente un istituto piuttosto che un altro
Nuovi consistenti investimenti saranno necessari per sfruttare nelle scuole il potenziale delle nuove tecnologie investimenti peraltro è e software ma soprattutto per aggiornare i docenti sulle potenzialità didattiche delle nuove tecnologie multimediali infine la formazione dal servizio nell'aggiornamento dei capi d'istituto degli assegni
La necessaria preparazione universitaria pratiche l'aggiornamento continuo dovranno diventare obiettivi prima
Il mondo dell'impresa è chiamato a collaborare maggiormente con la scuola mostrando come l'impresa possa essere un luogo formativo dov'è possibile apprendere emanati ma per obiettivi
La cultura del controllo qualità e l'amore di gruppo stage aziendali di formazione la collaborazione con le scuole per l'orientamento nel mondo del lavoro rappresentano ambiti di intervento quali il rapporto tra scuola e impresa sarà decisivo
Ecco bene la scheda ci faceva un po'da sintesi dei motivi ricorrenti questo documento che tutti avete ricevuto questa mattina bene io aprirei questo panel proprio ricordando che in fin dei conti questo documento a tre grossi nuclei
Nella azione dim ammodernamento della scuola
Ripensare addirittura rifondare i processi formativi
Secondo ripensare l'organizzazione
Terzo puntare decisamente a risultati di qualità
Sono qui presenti a questo Pannella
Il dottor Guido Barilla
E qui vicino a me
Devo dire con soddisfazione imprenditore che non ha bisogno di presentazione che proviene da studi filosofici questo a dire come nel documento venga ribadito alla fondatezza e la la importanza di una cultura di base che oggi è diventato una cultura per mille opportunità e per tante opportunità
Il dottor Bellotti presidente dei piccoli imprenditori da poco tempo è già vice presidente di Confindustria
Andrea Ranieri viene da CGIL formazione oggi è presidente dell'Organismo bilaterale che sta seguendo tutto alla grande indagini sui fabbisogni lo studente Nicola so giù presidente ho già presidente dell'Unione degli studenti e degli studenti italiani Benedetto Vertecchi non ha bisogno per il mondo della scuola di essere presentato per il suo impegno come dolci Morolo
Presidente del cede quindi impegnato in prima linea per i problemi della valutazione benissimo io comincerei proprio dal dottor Bellotti
E in qualche modo vorrei porre due domande al nostro ospite
Sicuramente sul discorso scuola azienda scuola impresa
Troveremo pareri diversi
Dal ministro nelle sue recenti intervista presso un po'le distanze da questo problema
Ma ad un imprenditore come relatore Belotti vorrei dire
Ma almeno come impresa di cultura la scuola è una potenzialità l'azienda una potenzialità
Seconda domanda
Due grandi temi che sono un po'i temi della nostra giornata
Questo dissidio eterno che la cultura italiana portata avanti fra cultura e professionalità
In che modo dottor Bellotti questi due temi impressa come impresa di sapere e cultura professionalità in una tentativo di ricomposizione per la salute dei sistemi formativi
Ma io cercherò di rispondere
Le sue domande portando da un lato l'esperienza del mio ruolo di imprenditore dall'altro non potendolo di giungere da quella di felice padre di due bambini di dieci anni che frequentano prescelta la pubblica scuola e quindi con una identificazione di quello che io vedo come imprenditore come padre il ruolo che deve avere la scuola nel nostro Paese
Credo che sia
L'obiettivo non di fare dei buoni cittadini noi abbiamo bisogno che la scuola opere in questo dei buoni cittadini che abbiano la opportunità di poter determinare attraverso la formazione il loro destino
La somma di queste capacità crea un contesto favorevole all'interno delle quali io credo ne possiamo come imprenditori allora attingere qualificazioni professionali attingere sapere e anche competenza
E allora io credo che per questo sia importante che venga risottolineato quello che è stato detto
Molto bene da chi mi ha preceduto è ancora meglio nella scheda di sintesi il ruolo che la scuola deve avvenire come impresa di formazione della cultura
Oggi attraverso il processo di autonomia
L'insieme dell'organizzazione scuola deve saper accettare questa sfida iniziare a capire che la scuola deve essere gestita come un'impresa
Bisogna che all'interno di questa autonomia
Sì abbiano dei presìdi che si assumono delle responsabilità gestionali
Che abbiano la potenzialità di poter organizzare come organizzato un'impresa la scuola che si possano avvalere
Della collaborazione
Di insegnanti che devono essere scelti in funzione agli obiettivi didattici che la scuola sia data e non nella riallocazione di un corpo insegnanti che non è parametrato all'insieme del corpo studenti
Se questo viene fatto obiettivi didattici obiettivi organizzativi la scuola è in grado allora di dare funzionalità alla secondo obiettiva quella di aprirsi al confronto perché se si vuole fare un confronto formativo famiglia scuola deve essere da un lato costante
Il rapporto le famiglie devono essere sicure
Di poter scegliere sul mercato formativo le opportunità migliori per i loro figli
Indipendentemente dalla rapporto scuola pubblica o scuola privata che deve trovare una sua soluzione e una sua regolamentazione perché tutte e due le componenti possono sopravvivere all'interno ma le famiglie devono conoscere esattamente quali sono i risultati che vengono resi possibili per la crescita culturale e nella cultura la crescita competitiva dei propri dei propri figli
In questo c'era anche allora la necessità di trovare un una equilibrio di risorse che deve essere come è stato giustamente ricordato ripartito non in maniera uniforme tra i numeri degli istituti ma deve essere ripartito in base alla capacità di ogni istituto di saper stare sul mercato e la formazione
E quindi creare quella competizione che è l'unico strumento libera competizione per permettere il miglioramento formativo il miglioramento culturale la crescita e la la vincita di una sfida che vede la scuola il momento fondamentale tutti sono oggi impegnati a sottolineare come la competizione dei sistemi sia
L'ambito in cui noi viviamo pensare che la scuola che è uno degli assi portanti di un Paese non possa possa vivere fuori da questo ambito e una pura follia che generava l'arretramento nel Paese
Io credo che il non avere molto tempo per affrontare tutti questi temi ma credo che sia fondamentale quello di a venire quando si parla di rapporto scuola famiglia scuola aperta valutazione dei risultati ci sia anche la necessità di dare sicurezza che noi stiamo formando una nuova generazione che possa assumersi le responsabilità della costruzione un Paese migliore e allora in questa dimensione
è importante che si siano degli obiettivi precisi in quello che sono il rapporto tra il sapere e il saper fare
Questo significa una diversa un diverso approccio nella didattica e quindi un ripensare al proprio ruolo dal parte del corpo insegnante dall'altra una continua disponibilità di rapporto tra scuola e mondo dell'impresa
Questo significa anche
Che al termine del percorso formativo gli studenti debbono sapere che hanno acquisito quegli elementi che gli permettono di essere protagonisti del mondo del lavoro
E li porterà con questa loro forza scegliere e diverse opportunità
Io credo che banalizzando ma cercano di dare un un elemento concreto credo che sia importante il fatto che nella scuola
Sottolineando l'importanza delle radici culturali che noi viviamo
Nella necessità di sapere anche però poi coniugare aspetti demografici con in nuovi equilibri dell'immigrazione
Nel capacità di dare eradicazione alle nostre culture
Dare la possibilità ai nostri studenti di utilizzare gli strumenti più innovativi per diffonde la nostra cultura
Mi riferisco all'uso dall'informatica mi riferisco al nulla conoscenza perfetta del dell'esperanto del nuovo millennio che la lingua inglese ora io credo che l'obiettivo di una scuola sia quello di non permettere più i nostri studenti di dire o una conoscenza scolastica dalla lingua inglese
Necessario che ci siano delle certificazioni necessario che ci siano delle formazione e necessario di lavorare per delle opportunità il suo sguardo mi induce a finire il mio intervento io voglio dire nel sistema competitivo
Abbiamo esempi sono state ricordate l'Inghilterra la Danimarca l'Olanda che hanno dimostrato quanto si possa costruire insieme società civile mondo la il mondo dell'impresa io credo che questa è una sfida che noi dobbiamo tutti quanti insieme raccogliere per l'interesse delle famiglie dall'impresa
Grazie Bellotti passerei subito a chiamare in po'in causa la formazione e non visione di integrazione di cui vogliamo in qualche modo sottolineare sempre più la portata mi rivolgerei otto Ranieri che presidente un organismo che sta facendo e ha portato già termina la prima grossi indagini sui i nuovi fabbisogni l'avete riscontrato è toccato con mano quanto sia profonda la distonia tra domanda e offerta io vorrei chiedere a Ranieri che da tempo si interessa di questi problemi
Se a suo parere una sana competizione tra gli istituti potrebbe in qualche modo rispondere meglio la alla messa a punto dei fabbisogni formativi
Andrea
Ma io
L'organismo che dirigo che presiedono assieme a Carlo Callieri
Si è posto il problema
Da un altro punto di vista cioè di come organizzare e rendere comprensibile al sistema della scuola il sistema formativo la domanda di lavoro che nasce dall'impresa perché guardate che provare anche un po'questo
Cioè che al sistema educativo al sistema formativo le domande spesso arrivano in linguaggi e modalità per il sistema formativo assolutamente non percorribili
Insomma la lamentela consueta cerca un lavoratore di un certo tipo no e molto segmentata e frazionata è molto difficile che quasi a sistema formativo scolastico la posso accogliere se noi diamo al sistema scolastico dieci mila qualificare o qualifiche o richieste molto localizzate settorializzato deve il sistema scolastico non in grado di accogliere questa domanda non esiste né pubblico nel privato né scolastico né della formazione professionale
Il lavoro che abbiamo fatto con l'Organismo bilaterale è stato un lavoro
Un po'più serio approfondito cioè mi han cercato di cercare di elementi che uniscono e collegano le diverse professionalità
E abbiamo costruito diciamo sessantatré figure professionali le famose sessantatré figure in cui secondo noi è leggibile l'insieme indusse italiana sedici diciassette settori dell'ingiustizia Diana secondo noi secondo che ha fatto la ricerca e secondo i sindacalisti ed industriali che questa ricerca hanno convalidato attraverso l'apporto allora sessantatré figure professionali sono una domanda seria
Alla scuola all'università al sistema la formazione professionale è possibile cioè passare da queste figure professionali a percorsi formativi
Che tenga insieme l'approfondimento culturale di base le competenze cosiddette trasversali e le competenze professionali specifiche se non avessimo fatto questo lavoro sono se non avessimo fatto con le domanda la nostra parte
Avremmo continuato a lamentarsi ma insomma non sarebbe successo niente il lavoro che abbiamo fatto pone le condizioni per la prima volta proprio perché la domanda ha fatto bene il suo lavoro dare la scuola l'università la formazione professionale una domanda vera
A questo punto scuole università e formazione procedurale devono assumersi le loro responsabilità non possono più dire che non sapeva non sanno e sanno sulla base di un qualcosa che è convalidato dalle parti sociali
Sulla base di una mediazione
Di una mediazione venga cioè non ed ha cercato di mettere insieme le esigenze di dell'impresa e con le esigenze di impiega bibita di occupabilità delle persone
Cioè cercando di costruirgli profili professionali non sulle domande immediate a Varese ma di costruire profili professionali che si che corrispondessero anche la necessità delle persone di regge nel cambiamento di trovare occupazione e lavoro anche nel momento in cui lavoro cambia perché solo chi sa di più di quel che fa e in grado di gestire il cambiamento e non semplicemente di subirlo io sostengo che questa non è una mediazione che queste nell'interesse suo e delle persone che dell'impresa e quando le imprese devono accettare la sfida del cambiamento che la globalizzazione della qualità come sfida fondamentale cioè cosa abbiamo fatto
Abbiamo costruito una capitolo innovativo della stessa storia della concertazione
Io a sono sempre affezionato a questa parola spero che continuiamo a esserlo tutti cioè la concertazione in questo caso ha prodotto un bene pubblico alle parti sociali in maniera bilaterale
Allo prodotto un bene pubblico che hanno messo a disposizione della collettività
E che adesso noi siamo in grado di confrontarci con la scuola l'università
La formazione professionale a partire da una domanda esplicitate condivisa
Vorrei a questo punto più i due minuti che mi restano
O di comperare un po'la parte del sindacalista e non della dell'organizzatore bilaterale
Per dire due cose sul su alcune cose che sono state dette la prima attenzione
Io sono assolutamente convinto che bisogna far fallire la domanda e il lavoro che stiamo facendo e per far valere la domanda
Ma attenzione soprattutto nella scuola
La simmetria
Fra la domanda e l'offerta è potentissima noi abbiamo dalla scuola come problema prevalente c'erano tutti i paesi del mondo quello di far valere la domanda che non si esprime
Perché quelli che la scuola butta via che non arrivano a quindici anni dentro la scuola che non ci arriva la diciotto il problema fondamentale che abbiano quello che dicevo l'IVA e di non lasciar nessun ragazzo senza un diploma e senza una qualifica significa affrontare i problemi di una domanda che non c'è che non si esprime sul mercato se non la chiama cogliere da questo punto di vista l'ASP la la privatezza di don Milani è una prima testa molto specifica
Cioè è la prima testa di uno che andava a cercare la domanda che non solo non pagava ma che siamo andati a cercare non era nemmeno in grado di parlare cioè di esprimersi del Kenya
Nessun istituto privato tradizionale sarebbe andato a Barbiana a dire che cosa ti serve ai figli dei contadini e dei boscaioli di Barbiana
Cioè
Questa è una cosa non irrilevante etico nella questione c'è chi esprime la domanda debole come la costruiamo come richiamo modalità di espressione altrimenti si passa se perdiamo siamo ci parliamo semplicemente di un mercato de rischiamo di non cogliere quella che è la specificità della scuola un grande servizio pubblico che deve dare a tutti i diritti di cittadinanza fondamentale
Su questo se mi permettete
Consiglio molto
Soft
Eviterei le in fasi così eccessiva sulla parola anzi entra
Guardate bene
Perché si rischia di trovarsi in disaccordo quando siamo d'accordo
Allora dico le cose su cui si andrà corto la scuola come tutte le organizzazioni Serghei libera in una società libera e aperta
Deve essere responsabile rispetta i prodotti del proprio lavoro deve avere regole di efficacia e di efficienza
Devi capire chi la valuta e la valutazione non può essere solo autoreferenziale su questo siamo d'accordo
Se questo lo chiamiamo azienda primo diamo all'azienda insomma alla parola aziende un carattere di universalità su cui avrei molti dubbi perché credo che sia somma
Le aziende Farneti prodotti cioè costruiscono cose che che già perché se no uno dice
La scuole azienda un altro edificio siccome il formarsi per tutto l'arco della vita è compito di ciascuno l'azienda è una scuola attenti averci Tondo si capisce più niente
Jasper mettiamoci d'accordo su quali sono i valori comuni che dobbiamo portare avanti senza forzature terminologiche che rischiano poi di costruire cose che che che sì capisco so dare mezzo minuto di recupero però sulla sana competizione penso che ci sia un po'testo di sapere ora alla competizione la competizione è la competizione
Quella competizione specifica su quel terreno specifico che è la produzione di un bene particolare che la cultura il sapere i diritti di cittadinanza delle persone
Di Nubira così colto da sapere che la parola competere deriva dal latino cum Petter in cui assieme a gareggiare c'è anche il cercare insieme
Nella scuola una competizione che non sia anche ricerca comune messa in rete delle esperienze migliori collaborazione per raggiungere gli ottimi risultati della scuola come la necessità è una competizione che non serve ecco stiamo attenti a non cogliere solo un lato della parola
Come un po'gli usi tosse usiamo la parola Zenda e non cogliere invece raccoglieva invece con molta forza anche il secondo
La competizione a scuola è data da un sistema di valutazione servi efficiente a cui tutte le scuole devono dare conto e dato dalle domande
Dei cittadini delle persone e dalle domande organizzate come quella che noi esprimiamo attraverso attraverso l'Organismo bilaterale
Saranno premiate le scuole che sono fare i conti con questa domanda col territorio che saprà render conto dei loro risultati sempre date meno le altre badate bene
Che forse io non credo che noi che la parola più sulla questione della parità ci sia una parola fine mai continua la discussione però attenzione
Io la cosa che più temuto dalla discussione a parità tra lo schema di ragionamento che partiva da questo siccome il pubblico è rigido uguale Rosa riformarsi non sa cambiare non sa fare niente costruiamo privato
Guardate che il privato che cresce dando per scontato l'arretratezza del pubblico al privato che anch'esso avrà livelli di produttività di efficacia e di efficienza molto bassi l'operazione che abbiamo cercato di fare e costruire
La competizione e l'autonomia alla responsabilità delle scuole l'efficacia e l'efficienza nella scuola pubblica con l'operazione dell'autonomia se l'autonomia funzionerà saremo tutti fra un po'
Più liberi e più pronti affrontare anche discorsi più complesse e più innovativi grazie Ranieri grazie
Penso che sia emerso portare questo discorso sulla valutazione io allora mi rivolgo professor Vertecchi
La parola controllo forse fa meno paura di una volta deve cambiare anche qui semantica
Discorso valutazione e invocato da più parti
E se mi consente Vertecchi di parafrasare una espressione di frode che diceva
Ci sono tre funzioni di difficile definizione educare governare si canalizzare forse Bossi potremmo aggiungere un'altra funzione difficile valutare
Caro Vertecchi proprio così difficile arrivare oggi ad un sistema di valutazione di quello che fa la scuola a che punto è la messa a regime di un ente che che prenda in mano questa situazione che poi una situazione di miglioramento continuo quindi beneficio dalla scuola
Che sia difficile credo che non sia niente di sconosciuto per nessuno
Bisogna dire che in Italia cominciamo a vere un quadro valutativa che molti altri Paesi di cui si parla molto si citano spesso a sproposito in realtà non hanno la quantità di informazioni che ormai sono disponibili sul nel sistema scolastico italiano è molto interessante anche sul piano comparativo ora io credo che quello che porta a volte fuoristrada il discorso e sia una aspetto su cui conviene e riflettere
E cioè la domanda distruzione è vero che a un funzione di riferimento importante ma è anche vero che molto spesso è molto frazionata ha un'ottica molto ristretta
Se io dovessi al momento indicare quali sono i problemi che si presentano nel sistema scolastico Italia con riferimento a quanto avviene negli altri Paesi industrializzati direi che nulla di tutto questo è presente nella domanda sociale al momento per esempio il problema più grave che riguarda tutti i Paesi industrializzati e anche noi in misura considerevole
è la grande regressione verso lettere attivismo della popolazione
è un fenomeno angoscioso di dimensioni immense ma intanto non è Espresso questo problema non è rilevato questo problema comunemente dalla domanda sociale io credo che ci sia una responsabilità di valutazione quindi che va oltre quanto viene direttamente espresso dalla domanda sociale perché è compito di chi diciamo a uno sguardo complessivo e di chi può fornire al Paese elementi di riflessione e segnalare tendenze che sono in corso
Secondo aspetto non si può valutare il sistema scolastico da dentro la scuola
E con riferimento alla sola età della scuola
A scuola si valuta per come la società adulta non per come sono i ragazzi
Per come la società adulta e come la società adulta in Italia è l'eredità di un secolo in cui la scuola se scoperta tardi
Allora se noi esaminiamo la cultura della nostra popolazione adulta e abbiamo i dati che cosa troviamo che la sua popolazione
è divisa in due più o meno all'età di quarantacinque anni perché proprio quarantacinque anni
Perché la popolazione con più di quarantacinque anni è andata a scuola prima che si avviasse il processo di scolarizzazione di massa quella con più di più con meno di quarantacinque anni diciamo è l'onda lunga della riforma del sessantadue ho adesso abbiamo una nuova riforma della scuola io credo che non possiamo permetterci di aspettare altri quarant'anni per vedere che cosa succede
Sia invece ormai arrivato il momento
Di trarre le conseguenze e cioè il rapporto che collega la riforme scolastiche
Alla politica culturale nel complesso e agli interventi tutta la popolazione adulta è strettissimo
O il problema dell'innalzamento culturale della popolazione si prende diciamo movimenta tenaglia per cui da un lato c'è una scuola dall'altro cioè la popolazione adulta
O se no i tempi di trasformazione sono lentissimi ecco non su tutto questo
Siamo ormai in grado di lavora mi rendo conto che ci sono invece molti aspetti che sono ancora da affrontare
E che il l'Istituto nazionale di valutazione dovrà affrontare molto rapidamente soprattutto quelli che riguardano le condizioni di funzionamento delle singolo scuole qui però io vorrei fare una precisazione in parte diciamo rettificati alcuni orientamenti che ho sentito io son d'accordo che oggi il compito educativo molto più complesso che in altri tempi
Però stare attento a non allargare troppo il compito della scuola perché se si allarga troppo il compito della scuola finisce con lo SDI a dirsi ecco non riconoscersi più col venir meno in un certo senso della sua identità sociale della sua riconoscibilità
Ora dal momento che ci stiamo avviando verso un sistema in cui la comunicazione e le interazioni in vario modo stabilite
Permettono di inviare messaggi che non passano più necessariamente attraverso quel canale forzato a volte limitato
Che erano a scuola e io credo che molte funzioni si possono diciamo sbrigare all'e sterno mentre il la funzione centrale della scuola che una funzione di cultura e quella che va sostenuta in tutti i modi
Se noi continueremo a vedere una popolazione che dopo pochi anni dall'uscito dalla scuola incomincia una discesa un arrotolamento verso rimettere attivismo
Qui in cui aver passato dieci quindici anni in condizione formativa non garantisce neanche che vi sia la conservazione prolungata delle capacità alfabetiche di base
Beh io mi chiedo a che diavolo ci servono tutte le altre educazioni possibili che possono fuori
La prima condizione reale di adattabilità al nuovo e che deve essere condizione questo di criteri valutativi
Dell'attività della scuola e proprio un possesso una interiorizzazione stabile definitiva di alcune capacità di bus
Senza cui viene ricreando sì uno steccato sociale che forse l'idea di progresso che ha trascinato la crescita dei sistemi scolastici nei Paesi industrializzati voleva proprio a fermare la grande idea di progresso e la libertà che viene all'intelletto dal possesso di repertori formali senza di questi temo che non si riesca a fare altro
Grazie professor Vertecchi
Caso velocemente la parola a Nicola so giù per dirgli semplicemente ma cosa dicono gli studenti di questa piattaforma di questa carta degli industriali italiani
Avete un punto su cui appuntare l'attenzione in modo particolare
Voleva cosa pensano gli studenti in generale della piattaforma sarebbe Complesso Oliva quando almeno quello che pensavano a l'associazione in cui ho militato fino a pochi giorni fa cioè l'Unione degli studenti
Con l'IVA quando è venuto al nostro congresso è stato fischiato fino spero di non ricevere lo stesso trattamento però facciamo il bis diciamo cambia punti in comune sicuramente ce ne sono ed è intanto apprezzabile lo sforzo grande che viene dal dal mondo dell'industria che si è accordato in questi ultimi anni di quanto importante sia una scuola è una scuola di qualità Andrea Ranieri diceva benissimo attenzione ai termini lui l'ha spiegato bene per il termine avviene ma poi esisteva un
Termine tanto bello che è quello di scuola chiamiamo la scuola è molto semplice poiché nella scuola debbano entrare elementi che provengono in qualche modo dalla cultura del mondo delle aziende o che provengono in qualche modo da culture di altri morti
Di cui la scuola scegliere contaminare indubbio autonomia nasce anche per questo però esiste una un termine usiamo quello è più comodo ci capiamo meglio e così via
Un'altra cosa sulla sulla competizione dico subito quello su questo non sono d'accordo così evitò il fischio finale
Sulla competizione eh beh secondo me è ridicolo chiedere più competizione la competizione non è una cosa che si stabilisce con una legge a un atto normativo è una cosa naturale che abbini qualsiasi sistema ed esiste disgraziatamente
Anche nella scuola di adesso ed esisterà Scolari adesso probabilmente su cose non utili perché le scuole competono per avere più studenti non per dimostrare che funzionano meglio ma per non chiudere per non essere accorpate per non essere razionalizzate la competizione oggi esiste su questo allora uno sforzo utile che dovremmo fare nel sistema formativo utile per gli studenti che ci stanno dentro e per la qualità della scuola
è quello di spostare la competizione sulla qualità su cose utili per i future gli studenti che stanno nella scuola in quel momento
E allora in quest'ottica il discorso sulla valutazione e più in generale il discorso sull'attenzione ai risultati dell'insegnamento che era quello che è quello portante poi di tutto questo discorso diventa fondamentale noi abbiamo una scuola che poco si interroga su quello che succede poi gli studenti nel momento in cui dalla scuola da quella scuola escono
Sia che abbia un diploma sia che non lo abbiano abbiamo insegnanti che fanno nella media ovviamente che fanno lezioni frontali senza preoccuparsi spesso se gli studenti capiscono o meno
La lezione del giorno
Allora in un'ottica del risultato il valutare cioè di controllare che effettivamente le cose funzionino bene
è un primo passo fondamentale per aprire tutta una riflessione sulla didattica sulla qualità sul come si fa a scuola sul colà si insegna e così via altrimenti lo si fa
Assolutamente al buio senza nessuna senza nessuna garanzia
Mi aveva colpito moltissimo una cosa che diceva Callieri nella nella presentazione sul discorso dell'identità e del fatto che è grave che una società perda di identità la scuola in queste condizioni probabilmente la scuola ha perso di identità in molti casi perché manca chiaramente una funzione sociale e discorsi sull'agenda lirismo meno la competizione o meno questa cosa probabilmente la gravano
Bisogna capire con chiarezza cosa vuol dire fare scuola cosa dire fare un'insegnante cosa si chiede di più a un insegnante cosa gli si chiede di diverso rispetto a prima però bisogna tentare di individuarlo con chiarezza noi abbiamo un corpo docente che qualificato rispetta quello che gli si è chiesto per i passati quarant'anni che non è qualificato rispetto a quello che gli si chiede
Adesso noi abbiamo fatto spesso indagini non a livello di quelle che fa il cede o di quelle che fallo viene fare molto così alla mano da cui viene fuori che gli insegnanti italiani sono mediamente molto preparati come conoscenza era loro materia che non esiste però nella scuola superiore un'attenzione al come si insegna la didattica e questo causa un non funzionamento
Allora questo problema ed affrontare la formazione dei docenti
Deve comprendere momenti di tirocinio o quant'altro però diventa un problema centrale se si vuole che la scuola funzioni se si vuole che la scuola abbia un'identità perché per avere un'identità le persone che ci lavorano devono credere in quello che fanno
E perché vedere in quello che fanno devono esserne capaci questo e indubbio e la formazione allora probabilmente non si fa come purtroppo avviene oggi non in passato attraverso videocassette proiettate
O attraverso a RAI International sono mezzi sicuramente Risiko di impatto mediatico
In me immediato però che forse sono poco utili poi per un'effettiva qualità concludo sul gli studenti di Torino sulla e sulla parità
Nel momento in cui una scuola senza identità si confronta col mondo esterno
è ovvio che quella scuola senza identità in qualche modo di viene subordinata al mondo esterno e per questo forse che gli studenti di Torino hanno paura dell'aziendalizzazione delle scuole
Ed è per questo forse che si ha molta paura nelle scuole della parità scolastica faccio una parentesi per rispondere a Oliva
Io sono di essa lei a favore per dare soldi a tutte le scuole di Barbiana che esistono in Italia tutti don Milani che attualmente fanno scuola in Italia questo non mi sembra lo scenario attuale però non mi sembra che in Italia esistano centinaia di scuole private che lavorano su quel modello e che fanno quelle cose
Anzi mi sembra che le scuole private italiane abbiano a lungo rappresentato alto la maggioranza era costituita dai diplomi Fici allora parliamo di cose concrete come siete abituati a fare e come fate molto bene nelle vostre nelle vostre tesi il mondo delle scuole private in Italia non è l'eccellenza del sistema formativo non valori diamolo come se lo fosse come se costituisse il nuovo altrimenti sarebbe decisamente un errore e poi la scuola è una funzione principalmente pubblica secondo me perché quello che si fa a scuola
Quello che si fa a scuola preparare i giovani per affrontare la società in futuro preparare gli studenti per essere poi cittadini nella società italiana è un interesse delle singole persone e principalmente della società non so se il lucano perché poi scuole private vuol dire anche quello perché nel mondo non esistono solamente
Filantropi o persone che fanno certe cose per volontarismo il lucro con questo ha decisamente poco a che fare
Grazie
Penso
Questo
Molta attenzione all'intervento lo studente anche per sua la sua bella capacità dialettica il problema dei docenti e rimane al fondo un problema vorrei dire epocale ma anche contingente
Tutti voi ricorderete quella lettera di Carlo Marx a Feuerbach diceva
Totti ripercuote devono ricordare per
Quel passaggio che dice ma chi è due educa gli educatori chi lo farà chi lo farà è un problema interno qui di ragazzi di oggi se lo stanno ponendo con una con un'accezione nuova quella della qualità del miglioramento
Sicuramente della qualità funzionale qualità tecnica la scuola ne produce a iosa è quella funzionale che povera ha bisogno di essere ha rinverdito e su questo chiamerei l'UE la voce di un altro imprenditore anche perché lì per richiudere un po'il nostro panel
Proprio toccandolo un po'più sul vivo della persona imprenditore
Al dottor Barilla e a tutta la tradizione della Barilla italiana di chiedere ma un imprenditore come può aiutare questo momento
Di sviluppo della scuola e specialmente a ricomporre un antico divorzio tra sapere e saper fare tra saperi diversi è un dilemma che tocca da vicino tutto il discorso di questa mattina otto vari
Ma io sapevo abbastanza cosa dire e mi ero diciamo creato una scaletta
Prima di arrivare qui e sentire parlare Andrea Muccioli
Andrea Muccioli ha detto una frase che in questa ora e mezza che passata mi ha un po'stordito è attraversato la mia testa e mi ha un po'rimbalzata creano mi non pochi problemi
A un certo punto lui ha parlato delle cinquanta professionalità che si stanno creando qui a San Patrignano
E dopo averle descritte con una certa attenzione ha detto una frase che la creazione della personalità la creazione dell'uomo
Questa frase mia un po'destabilizzato e mia
Un po'fatto riflettere alle cose che stavo per dire tentando di arrivare a capire che cosa in realtà può chiedere un imprenditore dalla scuola di base
Sto parlando della scuola di base e non del dell'università o dei delle parti più specializzate
Ho attraversato la vite e l'esperienza dell'impresa di questi anni
Per forza di cose ho pensato ai miei figli e che cosa in realtà io desidero dalla scuola di base per i miei figli
E diciamo il non c'è scissione tra le le diverse persone che pensa il credo che la domanda finale la risposta finale che c'è bisogno della costruzione di personalità
Credo che oggi la scuola come è stata vissuta e concepita in questi quarant'anni non risponda più ai presupposti per dare all'impresa ma alla vita specialmente la costruzione della personalità dei giovani
Io vedo eliporto un'esperienza perché se è stato detto tanto di fatti molto tecnici legati anche al tema della scuola però un'esperienza dell'impresa
L'impresa è piena di conoscenza piena di nozioni
Prina di sapere
L'impresa vai in acqua quando oltre la competenza e la conoscenza c'è bisogno della personalità
Le faccio un esempio nella vita di un'impresa ci sono fatti di carattere economico che si svolgono poi ci sono anche fatti interni non prettamente di carattere economico e prendiamo per esempio una revisione organizzativa
Un cambiamento radicale del modo di pensare che deve essere applicato ai nuovi prodotti e nuovi mercati
Lì e dove oggi l'impresa nostra parlo del del mio
Di quello che io conosco del mio mestiere e dove riscontra i più grossi problemi e sono problemi dovuti alla scarsa personalità
Alla scarsa capacità interattiva
Alla negletta capacità di interagire con gli altri di essere disponibili e aperti a una revisione del modello
E questo è una tipologia della personalità profondamente radicata nella nostra cultura
Nella nostra cultura che viene sin dal tempo della scuola
La scuola non forma persone
La nostra scuola forma attraverso un modello di insegnamento
L'apprendimento di alcune mozioni che rapidamente vengono dimenticate
E che non avvicinano certamente lo studente alla capacità interattiva alla possibilità di avere il piacere come detto chiaramente nel documento di Confindustria
Procrastinabile nel tempo di avere il piacere di imparare perché imparare un fatto traumatico oggi nella scuola di base in Italia
Lo dico perché vedo tutti i giorni i miei figli con il trauma tutti i giorni del confrontarsi con l'impegno di ricordare sapere imparare trasmette la capacità della scuola di dare interazione ragazzini che poi si ripercuote in un momento così delicato più avanti anche nel periodo in cui veramente ci sarà necessità di comprendere imparare nozioni da trasferire nell'esperienza del lavoro e assolutamente insufficiente
Quindi devo dire in modo sintetico però certamente deciso
Quello di cui l'impresa più bisogno oltre le mozioni di cui tutti parlano e certamente della capacità di interazione e della capacità di a vere Managers
Dirigenti quadri e anche non solo questi ma operatori del negli stabilimenti capaci di pensare interagire tra di loro come veri uomini
Bene
Grazie forma lilla non
Penso non ci siano conclusione le conclusioni sono implicite nelle affermazioni raccolte
Dovremmo raccogliere se non altro da tutto il documento che Confindustria ha lavorato sulla scuola una realtà che potrebbe sembra un'affermazione son potrebbe sembrare scontata
Che anche la scuola è chiamata a costruire un futuro
Che spesso nasce da ciò che ciascuno è capace di osare
Forse proprio direi il nucleo profondo della cultura d'impresa
La capacità di imparare a intraprendere a usare allora il rischio non è solo vestito di negativo ma anche tanta valenza positiva
Sto punto darei proprio la parola al ministro onorevole Berlinguer lo ringraziamo ancora per la sua presenza
Sicuramente
La sua parte sarà la conclusione migliore dalla mattinata grazie
Ringrazio anch'io per l'invito
E coglie l'occasione di
Questa occasione ricca importante
Non è la prima del resto per andare
Voglio alcune considerazioni
Mi ha molto colpito il modo in cui Carlo Callieri ha descritto globalizzazione innovazione
Nel segno della continuità
Ma ci troviamo tuttavia di fronte ad un insieme di antinomie
In questa fase della storia del nostro Paese per quello che noi rappresentiamo
Questione di scenario
Mai abbiamo una società che si è rannicchiato dentro le sue nicchie
Di fronte a una opportunità è un bisogno enorme di mobilità
Noi abbiamo una società che è vissuta di assistenza
Di fronte a un bisogno enorme e ad un'opportunità straordinaria di responsabilizzazione
Ne abbiamo una società
Che ha privilegiato per questo
Un intervento pubblico dello Stato a favore dell'assistenza
Che invece che della cultura
Le percentuali di destinazione delle risorse pubbliche sono di meno del cinque per cento per la cultura circa il diciotto per cento fra assistenza previdenza da altre cose di questo
Faccio un altro esempio Jesse defiscalizzato fortemente un'assicurazione sulla vita
Non si defiscalizzare ancora
Un'iniziativa generale di culto
è una vecchia tradizione
Lunghissima tradizione non si muove da un giorno all'altro si muove con difficoltà in momento di contrasti come quello che stiamo attraversando
Abbiamo una società che è vissuta in parte almeno per una parte importante nella cultura della dipendenza dei binari prefigurati delle sicurezze che da questo derivano del dettaglio normato dall'alto persino nelle minuzie
Mentre abbiamo un bisogno enorme di autonomia che è l'esatto contrario
Ne abbiamo per questo uno scontro titanico in questa società
Fra chi resiste a questo cambiamento
Chi vuole restare dentro quelle sicurezze di nicchia
E chi vuole produrre innovazione il vero confronto è questo
Che forse passa anche trasversalmente delle formazioni
Politiche
E che certamente passa trasversalmente niente
Composizione sociale
Allora non possiamo sbagliare
Non dobbiamo rinunciare
Ma non possiamo sbagliare
Perché i colpi di coda delle resistenze possono fermarci per qualche altro decennio e quindi tenerci fuori
Dal processo questa è la vera scommessa
Io credo
Allora un'economia dalla conoscenza non può che essere l'economia dell'autonomia della libertà della responsabilizzazione della mobilità dell'innovazione fuori dall'ENI
Un passo del genere chiaro che deve partire dalla scuola che è stata sempre nel passato fatta di certezze fatta di dettagli
E Piero imposti fatta di autoreferenzialità
Voi capite che introdurre in un corpo che è vissuto per decenni se non per qualcosa di più
Dentro questa cultura gli elementi di inevitabile insicurezza che provoca l'autonomia che provoca la responsabilizzazione e un elettroshock
E questo noi siamo stati costretti a produrlo in un tempo diverso da quello della metabolizzazione
Ed è l'assorbimento in un tempo fortemente accelerato altrimenti avremo fatto quello delle delle precedenti legislature che si arrivava la fine legislatura senza una legge senza avere una sovrano
E l'abbiamo fatto un concentrato di norme
In un modo che oggi la scuola sta vivendo drammaticamente
Prendiamone atto
Però non possiamo rinunciare a questa necessità di produrre questo cammino e forse in certi momenti
Persino qualche elemento di
Accelerazione
Allora io sono meno convinto che la scuola non abbia un'identità
Sono convinto che ciò che attraversa un momento drammatico nel mondo
Perché il fenomeno identico in tutti i Paesi evoluti o in via di evoluzione
Che è quello della ricerca della sua mission
Che deriva dal fatto che la dimensione quantitativa oggi la giunta ha cambiato la natura almeno da parte secondario della scuola
Perché la ferramenta radio da tempo metallizzato questo ha una chiara identità e una chiara funzionalità è un chiaro successo da questo punto di vista secondaria che investito al tornato più forte
Da questo punto di vista
Perché il suo obiettivo la sua missione quella di creare personalità molto bello e molto giusto per sono anche preso io sapevo e Confindustria da tempo abbandonato idee di basso professionismo di bassa cucina per l'immediato e da tempo è stato a lungo forse la sola forza sociale e in questi ultimi cinque o sei anni un insieme insieme ad altre forze sociali la spinta per la mission fondamentale informare la persona formare la personalità formare quindi quel tanto di patrimonio intellettuale individuale che faccia vivere meglio e che faccia lavorare e quindi produrre me
Questa è la missione dalla scuola sono d'accordo per te che non si può esagerare nel chiedere ad essa compiti che non le sono propri la missione della scuola si chiama cultura
Non c'è altro termine si chiama bagaglio di conoscenze e competenze
Tra di loro interagenti
E quindi formare cultura questo è il vero Mission Siena carichiamo di altri corpi
Ma è andato via
Certo la scuola non è l'unica funzione formativa
Perché va dentro la lifelong learning va dentro l'idea di un'educazione continua e quindi va integrata non separata come tenderebbe a fare la scuola stessa e come hanno voluto le altre istituzioni del passato ognuno nella sua nicchia
E necessario invece che stia dentro una cooperazione con altre istituzioni perché il tempo di apprendimento non è più tempo scolare non è più soltanto il tempo scuola
E questo per esempio della cultura italiana quasi manca stiamo arrivando solo ora ad affermare un principio di questo genere
Bene adesso noi siamo ad una svolta
Perché a differenza delle precedenti legislature abbiamo un bagaglio di norme di riforma assolutamente incredibile
Sarà bene che se ne prenda atto
Nel per nel all'inizio del nostro ruolo ci si diceva che parlavamo senza fatti adesso ci dice che sono troppi fatti
E va be scegliamo fra questi due corpi dilemma perché troppi fatti sono stati una necessità altrimenti noi avremmo concluso con inconcludenza di sempre
Bene a questo punto che problema abbiamo noi
Abbiamo il problema di attuare questo bagaglio di riforma
Abbiamo il problema di far diventare pratica operativa e quotidiana
Prima di tutto cultura nel senso antropologico cioè comportamento dentro la scuola
Prima di tutto assunzione di responsabilità in questo senso
Dentro la scuola adesso il passaggio e questo né un passaggio gravissimo perché può succedere questo succede due cose o che si Altomare o che lo si attua affatto
O che si diluisce talmente nel tempo per cui si prendono strade diverse da quelle che sono stati volute democraticamente dal Parlamento dal governo cioè dà istruzioni a presentati per l'indirizzo generale da dare a questo cambiamento
E allora perché abbiamo voluto per prima attuare legiferare poi attuare intermedio di autonomia
Per ragioni che sono stati quasi posti perché siamo voluti partire dalla domanda
Che vuol dire autonomia vuol dire
Non determinare l'offerta centralmente
E noi abbiamo ormai fortemente decentrato sul piano istituzionale
La programmazione scolastica che prima si faceva tutta Roma quali istituti come collocarli quale domanda eccetera cioè ora è tutta incentrata e tutto da attuare questo ovviamente perché ancora abbiamo visto le tensioni che provoca faccio una battuta per il cosiddetto dimensionamento
Pensioni terribili e tuttavia è un primo passo per responsabilizzare intanto la periferia istituzionale
Poi con l'autonomia delle singole scuole lo abbiamo voluto i privilegiare una una un decentramento forte dell'autonomia della singola istituzione terzo abbiamo introdotto con questo un elemento di emulazione fra le scuole
Quanti sono oggi i genitori che dicono lo mando alla scuola di via pascolo la mando la scuola di via leopardi il mio il mio figlio
Questo è un elemento di dinamismo
C'è chi lo chiama mercato
C'è chi lo chiama fisiologica della scelta c'è chi lo chiama attivare la domanda e questo provoca inevitabilmente delle conseguenze dentro le scuole
Perché il vedersi in qualche modo Sheikh non scelti qualche cosa determinerà se a questo si accompagnerà come ormai è legge e quindi sono soltanto i tempi di attuazione
L'esistenza di un sistema di valutazione che a quelle famiglie non fornisce soltanto il radio fante o quello che raccontano i compagni uccisi scuola od altro o le altre mamme ma una istituzione che fa la fotografia costante dell'andamento e quindi del rendimento e quindi dell'apprendimento che si ingenera dopo la funzione scolastica noi formiamo anche consapevolezza di scelta e quindi in qualche modo in quello che voi chiamate il mercato che al tempo chiamano domando lo si chiami come si vuole si fanno iniezione di consapevolezza
Iniezioni di competenza
Il disegno è questo
Ma un disegno che a questa carica innovativa
Pensate voi che dopo qualche mese abbia i suoi effetti immediati
Quando parlo toccati comportamenti le culture e modi di pensare quando vanno creati gli operatori perché abbiamo forse nella tradizione italiana degli operatori che sanno valutare
Che sono fare le indagini che stanno stare sul sul campo per sapere quanto apprendimento di matematica o l'italiano o di competenza linguistica hanno i ragazzi della terza media dalla seconda superiore o quelle che hanno già lasciato la scuola
Però vogliamo creare un esercito di nuove professionalità all'interno di queste tutto questo richiede i suoi tempi di attuazione
Ecco perché il momento attuale dell'attuazione
E divenuto il cruccio il problema principale e qui
Non dobbiamo commettere errori
Abbiamo un problema di tempi di attuazione
Noi abbiamo impresso un'accelerazione abbiamo compreso che quando essa è esagerata
La reazione può essere più forte dell'azione
L'avete verificato allegro per è sotto gli occhi di tutti secondo abbiamo un problema di sostenere questo processo e noi stiamo cercando di sostenere questo processo cioè di attrezzare le scuole ad essere capaci di essere autonome
Con un apparato di sostegno che ancora non c'è
Perché è stato fino a ieri un apparato amministrativo che gestiva soltanto la legalità o il legalismo dell'amministrazione
E come convertire questo personale da un giorno all'altro che ha imparato il diritto amministrativo e non ha imparato il modo di reggere uno sforzo come questo di auto programmarsi e quindi anche questo è uno dei passaggi cruciali
Stiamo cercando di fare in via empirica oltre che con innovazioni l'amministrazione
Abbiamo determinato come ho detto
Una sollecitazione della domanda prima di tutto il mondo pubblico che costituisce novantacinque se non altro se non per ragioni ideali come quella mia personale mi può interessare qua il giusto
Almeno per ragioni concrete perché il novantacinque per cento delle scuole appartiene alla allo stato diciamo del mondo pubblico e allora là dentro prima di tutto abbiamo voluto determinare fisiologia della dinamicità della domanda e l'autonomia è questo
L'autonomia deve essere questo sarà questo o dovrà essere questo se noi la indirizziamo nel modo giusto cioè nel modo in cui essa interagisce con l'offerta dialetticamente persino criticamente
Ho fatto un esempio se ne possono fare tanti
E poi c'abbiamo problemi
Secondo me
E di
Di valutare i rischi di valutare i rischi perché la dimensione quantitativa dalla scuola secondaria oggi che tende al cento
A portare a scuola la gran parte quasi tutti perché questo alla faccia delle famiglie perché ci sono le iscrizioni a scuola o diplomati qui devo dire che l'attende peraltro negli altri Paesi questo ha raggiunto cifre anche più elevate
E che tende a coniugarsi seriamente con una formazione professionale che deve essere radicalmente diversa da quella pasta non più residuale o assistenziale come è stata fino adesso che raccoglie i poveracci che non ce la fanno a scuola
Che è un modo distorto di presentare l'idea della formazione professionale
Perché da sedici diciassette diciott'anni nell'ultimo triennio ormai con l'obbligo formativo lo abbiamo introdotto il doppio canale con questo una necessaria competizione fra i due sistemi questo sì che è il termine giusto una capacità di essere entrambi i momenti di cultura la prima più volta ad una preparazione di base la seconda professionalizzante tuttavia sempre cultura
Per introdurre questo principio significa cambiare radicalmente la formazione bruciati che fino a ieri aveva era una nicchia
Indirizzata solo agli antichi mestieri e terzo con funzioni residuali di raccogliere sofferenze
O fallimenti scolastici e questo è assolutamente sbagliato abbiamo voluto questa novità coniugando insieme obbligo scolastico e obbligo formativo e genere aumento della scolarizzazione nella secondaria allora in questo momento una problematica di questo tipo
Ci pare un problema sì
Non possiamo perdere di qualità
Il fatto sociale e funzionale di aumentare la scolarizzazione non deve far cadere la media delle dei rendimenti e quindi abbassare il tono e la qualità questo il cruccio maggiore questa la scommessa maggiore c'è una parte aristocratico conservatrice che dice sarebbe stato meglio se avessimo lasciati fuori
E questa posizione e io idealmente respingo è respinto dalla Società che bussa ai cancelli alle porte della scuola imperiosamente perché questa è una tendenza mondiale
E allora risolverlo non non sta in una visione nostalgica che papà Ante di alcune delle aristocrazie intellettuali conservatrice che sono dentro anche il mondo della scuola non è una visione nostalgica e nel fatto di conservare qualità attraverso l'emulazione
Attraverso il fatto e primo secondo attraverso la personalizzazione dei percorsi formativi dei ragazzi quindi la stimolazione delle potenzialità di ognuno
Che possono portare a un risultato
Naturalmente non al risultato uguale per tutti perché ci sono più intelligente e meno intelligente questo è nella natura delle cose ci sono quelli che si impegna di più o di meno ma tutti possono esprimere qualcosa di se stessi e allora è lì nella individuazione attraverso il percorso formativo più individualizzato e l'autonomia che l'altra parte anzi la parte più nobile dell'autonomia cioè la valorizzazione delle differenze
Della ricchezza che sta dentro le differenze che noi individuiamo una possibilità di rispondere in termini di qualità al rischio dell'abbassamento del livello
E l'altro rischio oltre a questo e che possiamo annonarie un elemento fondamentale della nostra storia perché l'ho sentito circolare questa idea sento l'idea opposta circola in termini sospetto per esplicito fra un istante e sento ho sentito qui invece circolare un'idea un po'troppo come dire diversa dalla nostra tradizione culturale l'alta pressione contraddice una cosa che la formazione della personalità
La formazione delle competenze nel passato è stata affidata esclusivamente ed è in questo avverbio l'errore ma e nella sostanza il merito alla conoscenza disciplinare al fatto che si impara sebbene la matematica bene l'italiano bene la scienza affidando UE erroneamente un automatismo di passaggio da questo alla formazione da persone alla formazione della del del del della competenza
Oggi dalla sua scommessa è questa coniugare conoscenze e competenze
Introdurre gli elementi di auto promozione di correlazione fra discipline gli elementi di collegialità dentro l'insegnamento il superamento di quello che è stata la mistica dell'Iper individualismo dell'insegnamento
Senza abbassare il tono del fatto che quella mattina va insegnata
Però disciplinava appresa ecco anche qui c'è un c'è un fenomeno tipicamente nostro dell'Europa
Continentale meridionale che è diversa da altre da altre culture come quell'angolo Sansone per esempio mano in questa tradizione possiamo riuscire a raggiungere lo stesso risultato nonno sganciando ci dà una tradizione importante da quella che ha fatto i nostri campi
Voglio concludere
Facendo due considerazioni critiche agli amici di Confindustria
I quali sanno quanto cammino che ha fatto insieme diciamoci la verità
Sanno che c'è una convergenza oggettiva di interesse generale
Che ci unisce
Due considerazioni
Quando voi rappresentate la scuola italiana
Non ha rappresentanti modo Dina rappresentati nonostante cioè come se noi stessimo parlando nel mille novecentonovantasei
Cioè non rappresentate l'elenco di novità che noi abbiamo introdotto almeno normativamente almeno con qualche esperienza quella almeno come inizio di un processo e quindi è una visione rappresentativa
Che rischia di finire in lagnanza e non inconsapevolezza del drammatico momento attuativo di un cambiamento già definito e iniziato in modo molto chiaro noi non avremmo quelle reazioni di nostalgica che ci sono qua e là
Se avessi solo prospettato qualcosa di arioso perché quando avvengono le reazioni quando si vede che facciamo sul serio che la norma cioè che si comincia ad attuarla perché alla coloro che vogliono restare nella legge che vogliono restare nell'autoreferenzialità
Capiscono che stiamo facendo sul serio e stiamo facendo sul serio allora il punto è è che tutta una serie di cose che che voi rappresentate come esigenza
Sono già nell'ordinamento
Sono hanno già iniziato a camminare ed è per questo che vuoi giustamente citate che ci sono in Italia non più decine e non più centinaia di best practices
Che oggi ci sono pratiche eccellenti nelle scuole che tutti voi conoscete che sono sorprendenti
E che costituiscono attraverso l'opportunità di cooperare sono d'accordo di contanti di diffusione e quindi di emulazione una delle dei terreni sui quali si passa attraverso questa torsione difficile della attuazione
La seconda considerazione che voglio fare riguarda il linguaggio
Sono le parole che fanno i messaggi noi ci esprimiamo non ci esprimiamo con i gesti chiudiamo con le parole
Le parole acquistano nel momento in cui arrivano un significato che è quello di chi le ascolta quello che attribuisce loro chi le ascolta e che è diverso dal significato che vuole dare a queste parole killer pronunciare presumendo ciascuno in questa nostra società che anche dal punto di vista linguistico gergale è una società di nicchie
Di gerghi distinti e non universali presumendo chi le pronuncia che il suo linguaggio sia recepito nella sua verità e non è così
Se voi dite la scuola è una fabbrica avete voglia dire che una fabbrica di cultura avete voglia dire che è un un luogo dove si produce un bene che il bene supremo che il bene dell'intelligenza quelli la prendono con me la fabbrica di cuscinetti a sfere istituto resiste o che automobili la prendono così non c'è verso se voi dite la scuola è un'azienda quella presentati una cosa giusta e cioè che la scuola è una struttura complessa
Non è quella di ieri dove il professore tale o permettere non le metto faceva lezioni l'eccezione a dalle nove e mezza le dice Meta faceva lezioni sezione B e poi andava prima e poi andava in terza poi faceva l'interrogazione e poi terminava grossomodo così la vita di quella scuola oggi ci sono tante funzioni
C'è un arricchimento dell'offerta
Nella stessa vita professionale del docente
è cambiato qualcosa perché oggi risponde ad una domanda sociale di cultura e ad un'organizzazione scolastica completamente diversa da quella in cui è entrato quando ha vinto il concorso quando ha cominciato la sua carriera provocando tra l'altro degli effetti psicologici drammatici nella vita di molte persone ebbene quel professore
Quando pensa che la scuola è uno gasiere complessa
Quel maestro lo sa già ma i professori che è un'operazione complessa che una cosa in cui ci sono funzioni diverse e che questo presuppone la gestione della complessità l'organizzazione della complessità la guida della complessità
E quindi la direzione e quindi anche diversificazione di funzioni che lo sforzo che stiamo facendo introdurre nella definizione la professione docente e dei dirigenti accetta il discorso ma servono trasformate in il manager questo nato a Pesaro come se fossi un'altra professione o la contaminazione per esempio fra impresa e scuola
E perdono questa contaminazione allora io dico stiamo attenti ai vocaboli se ci mettiamo d'accordo su alcuni elementi di contenuto e vogliamo affermare che ci sono oggi problemi di complessità di responsabilizzazione di autonomia di libertà creativa e quindi problemi di gestione di questa complessità io penso che siamo d'accordo
Ma se noi vogliamo dare a questo una denominazione che nasce da un gergo nasce da una lingua che è la lingua di un settore pretendendo nell'universalità noi dobbiamo andare dai linguisti farci spiegare cosa sono le imparzialità del linguaggio e non le loro università universalità perciò dico stiamo attenti perché io sono convinto che c'è una base comune più profonda
Di quanto non sia quella che viene rappresentato dalle polemiche e che attraverso questa come dire indù universalizzazione del linguaggio che parte dati dalla domanda
Onda offerti che parte da chi riceve non da chi lo pronuncia io penso che noi possiamo arrivare a proporre tutte le tematiche
E noi stiamo affrontando in modo più proprio
In vari Paesi
La scuola ha sentito il bisogno di essere cambiato o meno le società e i governi ci sono proposte in questi obiettivi e voi avete visto con quali tensione
Con quali difficoltà
Noi in Italia abbiamo dei sindacati diversi da altri Paesi
Perché senza di loro non avremmo fatto questo complesso di forze noi abbiamo una Confindustria che parla in una lingua particolarmente lascia una lingua scusa che dice delle cose particolarmente accettabili anzi e noi condividiamo e buona misura
Abbiamo o un governo che si è messo in testa di non fermarsi di fronte la difficoltà
Dino arretrare però abbiamo bisogno oggi di arrivare a un risultato
E quindi di evitare i rischi che altri hanno corso che non stiamo correndo
Che tutto si bruci all'insegna di un processo che può rischiare di essere ideologico esso stesso
Di prospettazione di un modello in qualche misura accelerato e non di un processo non di una di un cammino non di un itinerario che possa portare effettivamente a creare una scuola della responsabilità della creatività dell'autonomia e quindi una scuola
In questo caso che fornì il ragazzo che formi il giovane capaci di competere della società questo è vero
La responsabilizzazione che indotta pensiamo le consulte degli studenti alla partecipazione studentesca la vita dalla scuola non come destinatari ma come soggetti e così via
E una delle condizioni di formazione di una personalità autonoma e come tale della sua auto in prenditi invita nella sua città
Chi era prima solo destinatario di a di insegnamento
Presumendo che l'apprendimento automaticamente facesse la personalità anche nella vita non soltanto a scuola
Oggi si deve trovare si sta trovando le condizioni di aver da fare anche lui qualcosa di abiti svolgeva anche lui un ruolo bene passata l'istruzione educazione significa rafforzare l'istruzione conservarne la valenza culturale ma esporre questi ragazzi per esempio a dover decidere qualcosa a scuola a doversi assumere le responsabilità a non limitarsi a protestare a non limitarsi a riprodurre soltanto slogan e quindi questo è l'altro elemento insito nella trasformazione dell'autonomia
Perché noi abbiamo il risultato che ci aspettiamo cioè ragazzi consapevoli che entrando nella vita possano effettivamente
Non aspettare il lavoro col la cicogna o con la pioggia ma essere in qualche modo Houghton primitivi creatori sue questo quisque fortune fate
Penso di interpretare il vostro applauso amministrano
Con un particolare ringraziamento per questa sua passione di immettere sino ai problemi
Chiude così Illy interventi amministra il primo pannello e parte il secondo panel che viene guidato dal dottor Dellai
Grazie ministro
Prego i componenti del pannello intanto di salire gentilmente Innocenzo Cipolletta
Alessandro Laterza
Professor Luciano Modica
Professor Alessandro Panebianco
No non si può
Prendete posto gentilmente
Vi ricordo che abbiamo tempi stretti e quindi
Un po'di sforzo inevitabile
Non vedo Panebianco eccolo là sta parlando collega benissimo
Il ministro li merita arrivando
Panebianco vieni qua dirle le cose vieni
Coraggio
Coraggio che dobbiamo ricominciare
Non ce la faranno subito temporanee con il suo comincia a Bologna
Allora s'prego almeno prego almeno di tenere la voce un po'più bassa dobbiamo dare inizio mi dispiace ma capisco che lo sforzo è per tutti
Siamo al completo sul pane ci manca solo Pompei che dovrebbe esser qua fra qualche minuto perché mi ha appena telefonato
Poi si vede in sala
L'onorevole Luciano Guerzoni che poi chiuderà definitivamente la mattinata quindi chiudendo questo panel quindi consideriamo completò la cosa
Abbiamo dei minuti abbastanza scanditi partirei subito
Con la scheda filmata che non localmente è stata predisposta come nel caso precedente con la collaborazione della trasmissione occupati con due K di RAI tre così
Facciamo un po'di rinfresco sulle tematiche fondamentali del rapporto che oggi avrebbe dovuto presentare ricotte ieri purtroppo ci ha chiamato a seri reali problemi di famiglia e mi ha pregato quindi di sussumere nella persona mia sia coordinatore che il breve brevissimo introduttore visto che ho partecipato da sempre anche alla Commissione
Via col firmato
Sistema di finanziamento più efficiente corsi pur prestigiosi che hanno bisogno di un restyling tempi attenzione verso le esigenze degli studenti e delle imprese questi i problemi più urgenti della riforma universitaria per superare queste difficoltà occorre creare anche nell'ambito del servizio pubblico vera una casa dell'istruzione universitaria
Oggi l'università sono frenate da regole troppo rigide e non hanno sufficiente autonomia per cercare mercato una parte delle risorse necessarie al loro funzionamento che rimane di fatto ancora affilata centralismo statale
Più gli scritti senza migliorare servizio strutture tra cui spot il deludente risultato finora etniche per dare all'Italia un sistema universitario competitivo è necessario secondo il rapporto di Confindustria orientare l'offerta formativa alla domanda sociale ed economica del Paese in una parola ascoltare in chiusura consiglio dei giovani quella nell'impresa per aiutare l'università italiana per essere sempre più competitiva nei confronti delle università europee
è indispensabile migliorare l'organizzazione interna degli atenei adottare sistemi di controllo di qualità del servizio e delle risorse umane impiegate università molte qualità spesso non adeguatamente riconosciute Manicardi organizzati incertezze rischiano di pregiudicare la ormai avviata modernizzazione del sistema universitario il processo di riforma che il partito non può durare all'infinito culture stabilire tempi certi è una scala di priorità per completare che lei in paese in tutti i Paesi più avanzati tornavano con le diversità sia progettando insieme corsi star che assicurando testimonianze imprenditoriali sulla cultura d'impresa contribuiscono inoltre alla valutazione dell'efficacia dei forti Sisters arrivate al tempo di riconoscere anche in Italia mentre in realtà è un ruolo preciso nei confronti dell'università
Che attraversa tutte le fasi del percorso formativo
L'esperienza del progetto campus dedicato al diploma universitario professionalizzanti l'indagine degli organismi di
Penali sui fabbisogni formativi Trussardi esperienze maturate in ambito locale associazioni imprenditoriali dimostrano che questa collaborazione è già cominciata con successo deporre estenderla tuttavia temi
Ne anche in questo caso avete visto le tematiche di fondo che rapporto ha toccato anche se in maniera molto sintetica
Avete visto sostanzialmente i tre punti chiave cioè lo sforzo di introdurre nel sistema un orientamento
Diciamo verso il cliente tra virgolette sapendo che non c'è solo l'ingenuità di andare a chiedere coro vuole lo studente o cosa vuole l'impresa c'è questo
Ma c'è anche la consapevolezza che era fare professione culturale significa avere una variabile in più che tradizionalmente i sistemi pubblici ha sempre avuto maggiore difficoltà ad a vere cioè l'attenzione per l'esterno questo è il messaggio forte come solo un'ingenuità di andare a chiedere e la consapevolezza delle dinamiche vere culturali professionali dal mondo esterno certamente c'è anche il secondo punto come avete visto
Ed è la capacità della macchina
In gravi difficoltà lo ha ricordato anche il ministro di incorporare logiche organizzative coerenti e conseguenti e questo è fondamentale perché se io voglio guardare di più al mondo esterno Poli introdurre come ha detto lo stesso ministro degli elementi di mercato
Tra virgolette è evidente che anche la macchina messa sotto sforzo in maniera seria come oggi e quindi c'è la necessità di sostenerla di vedere cosa è possibile fare in questa direzione e infine abbastanza evidente che senza un uno sforzo complessivo di tutto il sistema e non di parti di esso
E in tempi ragionevoli questa parola tempi ragionevoli è ricorsa in tutti i discorsi di questa mattina corriamo il rischio di farsi sfuggire di mano il grande sforzo che in fondo è stato messo in atto
Osservare questi tre punti significa viene un forte processo di convergenza dei protagonisti che non vuol dire esser sempre d'accordo ma vuol dire capire dove si vuole arrivare condividere fin dove si può
In maniera anche dialettica le procedure da fare ma certamente mettere lo sforzo comune perché bisogna migliore mobilitare le risorse migliori dal punto di vista intellettuale degli obiettivi degli strumenti ma anche quelle finanziarie se vogliamo
Che anche il privato in qualche modo contribuisca
A far crescere il sistema allora permettetemi di pormi la domanda in una logica da studente o da famiglia
Oggi in fondo io riflettiamo anche la mia esperienza un tempo occorre si diceva fa io non fai l'università università si università no
Fine tutto lui era
Certo noi dicevamo allora da esperti ma è un sistema troppo monolitico poi lentamente abbiamo introdotto il diploma sia pure in chiave minoritaria il diploma che ha visto soprattutto concentrazioni di esperienze peraltro nel Centro-Nord prima c'era stato il dottorato abbiamo gli elementi articolato
Beh certo oggi e tanto più domani in prospettiva uno studente che si deve iscrivere che discorso li facciamo perché non si pone il problema di sì ma se io sono un perito per esempio faccio i corsi e IFTS l'istruzione e formazione tecnica superiore che pure stanno partendo adesso faccio il diploma perché intanto non è ancora morto certo qualcosa mi ero a trovare ma insomma non è ancora morto farò la laurea di primo livello
Farò la laurea di secondo livello
Ma magari mi scriverò un master dopo la laurea di primo livello o è meglio che faccio un master dopo la laurea di secondo livello oppure meglio che facciano scuola di specializzazione che non è ancora morta che andrà in qualche modo riaggiustata o fare un nuovo dottorato
Beh certo se vediamo tutta questa molteplicità lentamente insomma non è da che è un po'confusa ma finalmente molteplice di canali e questo è un dato positivo ci siamo lamentati Chiara monocorde adesso non ci possiamo mica lamentare perché abbiamo aperto la finestra ma certamente il problema è come governiamo
La molteplicità che stiamo creando perché certo che c'è il problema alle volte di creare una cosa sull'altra quando si comincia a cambiare questo è un problema vero
Certo lo sforzo i segnali di sforzo ci sono perché se io apro la finestra moltiplicò i canali ci deve essere da qualche parte qualcuno che tira le redini
Per mantenere un sistema entro certi ambiti facciamo il sistema dei crediti ottima idea certo bisogna vedere come era fatto non è facile
Ma il sistema dei crediti per tutti perché giustamente ricordava Callieri stamattina il ragazzo e uno un'amica cinque a secondo delle competenze io voglio sistema di crediti qualsiasi pezzo faccio non è no non è come bere un bicchier d'acqua ma certo è importante
Bisogna fare la valutazione alla ricordata il ministro certo se faccio una valutazione condivisa che ha il coraggio lentamente attenzione
Ha il coraggio di dire scuole buone scuole cattive sarebbe un passaggio d'epoca tremenda per il Paese
Forse ci vorrà il suo tempo ma importanti il rating va fatto mi pare che la strada e comincia bisogna dare un fortissimo rientra mento perché sto povero ragazzo lirico Puteaux poter dire Span canale fa quell'altro il perché è importante
E poi sotto sotto c'è un problema di numeri chiusi
Poco poco da fare perché risistemando il Teplice funzioni
Non non si può pensare che tutti fanno tutto perché nel dubbio della transizione un ragazzo farà sempre il livello più alto se può poi magari non arriva in fondo quindi avremo tutti i ragazzi del Sud che nel dubbio dice ma Meglio Laura secondo livello perché così perlomeno una laurea vera insomma c'è il rischio che se io non Pilotto all'interno alcuni canali restano vuoti
Ok alcuni pezzi di Canale cannibalizzato o per l'altro questo è un problema vero quindi bisogna lavorare un po'anche di pedale di frizione dissi finezza i numeri chiusi e poi c'è il grande tema che era presente anche nel rapporto che la come dire la riconsiderazione del valore legale del titolo di studio con tutto ciò che questo può comportare ma perché è un sistema funzioni
è necessario il ministro l'ha sottolineato che lentamente tutte le componenti del sistema lentamente i girino perché se io lo tengo misto corre il rischio di creare un piccolo mostro e allora morale
Le le prima di passare qualche domanda ai presenti
Il tema numero uno è certamente quello del software applicativo visto che di moda Abba il software della new economy
Il problema l'ha detto anche il ministro dice come trasformiamo la riforma in procedure operative coerenti e come trasformiamo le procedure operative in comportamenti
Coerenti cosa più difficile sempre quando si riforma le nicchie le resistenze
Ci vuole un forte software appicca applicativo io credo che per esempio un grosso sforzo di simulazione vada continuamente fatto non abbiamo una lunga tradizione di simulazione delle riforme è questo il caso di farlo
Perché mettiamo in moto tanti di quei meccanismi che ci vuole una su cui una stanza per fare le simulazioni delle conseguenze
Un software va applicato giorno per giorno instancabilmente ma voi vi rendete conto che ogni giorno momenti è su un decreto che persino gli addetti lavori talvolta sono in difficoltà a seguire tutti i decreti perché è ovvio abbiamo messo in moto una macchina grande ci sono tanti decreti applicativi ma insomma questa cosa ma in qualche modo simulato ancora come si fa a rendere svelta l'applicazione di questo software perché se abbiamo riformato tutto nel due mila ventisette
Siamo tutti morti o comunque insomma siamo tutti molto vecchi e questo è un problema l'accelerazione fa competizione questo un problema serio che non è risolto terzo punto ma come si fa a dar seguito a quanto dice il ministro ma si proviamo a mettere un po'di mercato dentro io personalmente ritengo che usare la parola mercato con università forse eccessivo
Forse è meglio sapere che è un quasi trattino mercato ma insomma ci siamo capiti alcuni elementi di che fanno sì che tutta la macchina ragioni ma tutta la macchina
Dalla competizione nel reclutamento degli studenti alla competizione nell'assegnazione pubbliche delle risorse alla competizione nell'acquisire alleanze con l'impresa e perché finanzino in prospettiva iniziative universitarie e di ricerca
Alla competizione sul piano del personale perché se voglio che la macchina tenga devo far competizione sul personale in funzione dei migliori alla competizione al coraggio di mostrare i propri risultati
E se io non la prendo tutte insieme e ne faccio solo una parte è chiaro che genero in qualche modo mostri e ancora come faccio ad avvicinare le impresa
Alle all'Università le Università all'impresa dopo tutti questi anni di esperienza io parlo per Confindustria ricerca su questo proprio nato più care posto per posto e tutti mi hanno detto
Buona l'esperienza meglio toccarsi per capirsi e questa fondamentale però resta un linguaggio diverso l'uno dall'altro linguaggio ancora ci separa talvolta l'università
Pesa solo nella sua dimensione talvolta l'impresa che pensa solo nella sua dimensione e io faccio sempre Tora giovamento se non creiamo un circuito di interessi veri negli operatori
Le ingiunzioni col mondo del lavoro non avranno mai insomma un professore fa più carriera sei bravo nella sua disciplina o fa più carriera se si occupa di orientamento degli studenti detto brutalmente
Allora cosa sceglierà
E dico un dipendente dell'impresa fa più carriera se si occupa del core business o se si occupa dei contatti con la scuola tanto per esaltare tanto brutale
Eh beh insomma bisogna ragionarci su Trigoria il circuito che interesse c'hanno da stare perché se no facciamo la declaratoria per esempio
Ed eliminato ricordarselo ancora il nostro sistema di diritto allo studio e certo diritto allo studio è un pozzo petto in realtà oggi si parla di come mi scolare welfare dell'istruzione
Con luogo fare dell'istruzione già con la capacità di inserirsi gradualmente del mondo del lavoro è un campo totalmente aperto e qui l'alleanza con le imprese e basilare fondamentale per trovare queste formule miste d'inserimento
E infine ancora la new economy chiede molto ma forse può dare anche molto in chiave di apprendimento non vorrei lo dico qui pensando al mondo dell'impresa
Noi diamo molto sostegno
A far sì che anche questa riforma possa diventare vera ma non dobbiamo dimenticare che più di metà del mondo anzi più di tre quarti del mondo sta fuori dall'università alla fine
E quindi dobbiamo anche chiederci come lanciare una grande stazione di apprendimento comunque con le tecnologie che poi non abbia finito non aver finito l'università le aziende vogliono gente dove la conoscenza importante Callieri stamattina l'ha ricordato quindi un'alleanza forte anche sull'apprendimento non sia un'alleanza sul piano istituzionale bisogna che comunque la nostra conoscenza cresca
Dentro le istituzioni e anche parallelamente
Rispetto le istituzioni perché la stagione del Paese che chiede questo
Fine allora dico
Chi sentendo primo uomo d'impresa e poi l'uomo di università Innocenzo Cipolletta
Come facciamo a introdurre elementi di mercato pardon di quasi mercato efficaci all'interno della formazione superiore
In modo che anche la macchina sappia rispondere coerentemente perché paggio inventarsi rinnovo di e dare il nostro contributo
Innocenza
Bene cercherò di dare una risposta a questa domanda molto brevemente partendo da una constatazione cifrata
L'università italiana
Produce pochi laureati
Sappiamo tutti che due terzi delle persone che si iscrivono all'università di fatto abbandona l'università è solo un terzo che viene arriva alla fine degli studi
Questo terzo è un Cipro una cifra molto bassa rispetta quella degli altri Paesi abbiamo pochi laureati
Dovremmo avere in una qualche maniera dei laureati che si presentano sul mercato del lavoro vengono strappati dalle imprese uno dall'altro perché essendo pochi hanno un prezzo molto elevato invece neanche questo avviene le imprese
Assumono relativamente poco laureati alla fine riassumono tutti quanti però con una certa fatica con percorsi che non sono mai così lineari e quindi noi abbiamo sicuramente una problema di offerta e di domanda
Per ricollegarmi alla tua espressione di mercato c'è qualcosa che non va dal lato dell'offerta c'è qualcosa che non va dal lato della domanda allora
Proprio perché rappresenta le imprese vorrei parlare dall'alto la domanda cosa che non va dalla tra la domanda e poi parlerei molto brevemente cosa non va dal lato dell'offerta probabilmente ma sicuramente noi siamo un Paese di piccole imprese
E le piccole imprese utilizzano poco i laureati questo è un problema
è un problema che ci poniamo non è che non li utilizzano per niente di utilizzano
Ma ne utilizzano relativamente poche quando il prete molto piccola poi
è importante che il figlio dell'imprenditore si Lauria e porti avanti lui l'impresa gli altri devono starlo a seguire e quindi probabilmente non ne ha
Neanche un grande bisogno ma è certo che avendo strutture piccole se non sono organizzato in maniera un po'a sofisticate a non hanno uno spazio per per un laureato e noi abbiamo imprese a volte e questo credo lo possiamo ammettere
Non tutte così evidentemente perché anziché abbiamo alte molte volte sono di eccellenza ma che hanno una grossa
Fanno grossa fiducia alla capacità di formazione Interna alla propria azienda
Noi diamo una grande importanza al principio della fedeltà
La fedeltà una gran cosa non ci stanno dubbi non dipendente fedele quindi vedete che c'è obbedisce sempre
Non è poi sempre il meglio codino da un grosso peso alla fedeltà
Cerca di prendersi persone che prepara dall'interno perché
A fedeltà lo sappiamo tra la la si misura da una lunga esperienza ognuno ce l'ha avuto sempre vicino e ha finito un po'per accettare tutto
E abbiamo qualche volta la tendenza ad avere persone IASS venne questo vale nelle organizzazioni politica poi vale in maniera fortissima chi critica un capo in politica viene cacciato immediatamente gran fastidio terribile
E questo c'è un problema di organizzazioni mi rendo conto che l'impresa è una struttura orientata al successo e al raggiungimento di un obiettivo e averi all'interno qualcheduno che mette un sì ma dà fastidio qualche volta
E però bisogna stare attenti anche a
Evitare di avere solo persone che ti spingono verso magari insuccesso perché se non c'è un milione di critica e di collaborazione dentro alla fine non c'è quindi io credo che l'impresa debba aprirsi alla formazione che nasce sull'esterno
Badate molte delle cose che sto dicendo sono forse inattuali la rivoluzione informatica e telematica sta obbligando le imprese a prendersi Giovanni strapparsi giovedì ventotto trent'anni pagati benissimo semplicemente che sanno fare venne il computer e questa è una grande cosa per questi introducono una formazione nuova poi pure di questi ce ne sono quelli che non valgono e quindi bisognerà in una qualche variato ma il sistema per farli uscire però nei veniamo da una forma di aziende nelle quali si basa molto nella formazione in terra la persona dell'azienda ad essere fedele deve avere lo spirito di quell'azienda e questo peraltro badate anche un altro problema
Che poi le persone si spostano male da un'azienda all'altra perché se io sono sano formato allo spirito della mia azienda evidentemente c'è qualcosa che non va
Necessariamente con un'altra azienda e quindi poi la mobilità delle persone siamo un Paese poco mobile
Lo ha detto anche Berlinguer lo siamo per tantissimi motivi anche questo o un piccolo granello di stabilità ci chiudiamo rispetto alle culture che vengono dall'alto e la conclusione finale
E che noi abbiamo le imprese che dedicano molta attenzione all'investimento in macchina in cose di tecnologia
E meno in persone
Anche queste datata questa osservazione perché ormai stiamo capendo tutti quanti che la persona uomo-donna che essa sia e importante
Quanto alla macchina per lo meno e se non di più della macchina anche la macchina importantissima perché peraltro contiene al suo interno il sapere delle persone che l'hanno concepita nel costruita quindi io credo che ci sia o della strada da fare da parte delle imprese per utilizzare meglio il prodotto università e c'è da fare però anche un discorso che il prodotto che produce questo università probabilmente non è
Così appetibile da parte dell'Atlante quindi io credo che anche chi offre questo prodotto debba fare una qualche riflessione io proponga anche qui qualche linea di riflessione la prima che vorrei fare è che l'università malgrado la grande selezione che fa un terzo degli scritti non dà nessuna selezione sul prodotto
Io credo di non dire una cosa sbagliata si quando si si presenta una persona laureata il fatto che sia laureato
Non non mi dice granché sulla persona io bisogna che era lavare a verificare assai la sua conoscenza e quant'altro e il fatto che sia laureato nell'ala nelle università ha invece Gabi
Qualche cosina nera dice ma ancora molto poco
Cioè l'università ancora un concetto di esser l'ultimo pezzo della scuola secondo cui bisogna dare un diploma praticamente a tutti io insegno anch'io all'università e combatto con alcuni miei colleghi che ti dico che mi dicono spesso ma vedi quanta buona volontà ha messo quel ragazzo insomma
è la terza volta che si presenta
Bisogna presenta bisogna promuoverlo ma perché gli facciamo un piacere
Io non credo gli faccia un piacere non faccia un piacere a tutti quanti gli atti di quelli che escono dalla nostra università poi alla fine il fatto che abbia titolo universitario e Colli al solo valore legale per andare a fare i suoi bravi concorsi ma se no poi io lo rimetto a fare una selezione perché il fatto che si presenti un quel diploma significa ma non significa abbastanza e invece io credo che l'università quando da un diplomatico universitario una laurea questa questa laurea testi che la persona sappia fare effettivamente le cose
E che università sia più forte di un'altra università perché la sua laurea vale di più e vale di più non perché evidentemente c'è una legge che gli impone che vale di più vale di più perché il suo prodotto viene in una qualche maniera assorbito in maniera molto forte da parte dal mercato
E quindi io credo che sia questo una problema una forte attenzione alla qualità e quindi la selezione non va fatta scoraggiando come avviene fatto al primo anno le persone che non sono granché interessato a Venezia va fatta sulle persone affinché il vedere la laurea valga
Seconda considerazione che volevo fare
Non non dirò che l'università deve essere un'impresa per carità siamo stati bacchettati
Talmente di queste volte voglio solo sommessamente dire che dicendo che la scuola e l'università possono essere le imprese me pensavo di fare un complimento alla scuola renziano di fargli un'offesa perché bene o male questo Paese va avanti anche soprattutto per le imprese lasciatemelo dire va detto spesso il presidente Fossa quindi di Lugo
La battuta ma non è che nel mondo ne siamo conosciuti per la nostra politica o per le nostre scuole siamo conosciuti per le nostre imprese per i nostri prodotti qui
Investigativa non vi abbiamo fatto nessuna offesa
Però
Però vorrei sì c'è un po'di protesta va bene è sempre utile però consentiremo la lo stesso di dirla no
Il Medioevo al Medioevo sì me me l'ero dimenticato il Medioevo il vero dunque
L'università
Non deve essere un'impresa
Però
E questo credo che sì posso tenere molto facilmente appunto Dellai chiedeva
Suggerimenti se l'università fosse organizzata non tanto come una scuola
Ma forse organizzata
Con una struttura un po'più complessa
Darebbe allo studente una prima preparazione a quello che è il mondo dell'impresa
C'è un una organizzazione
Nella quale ci si possa muovere con dei rapporti che sono rapporti che poi lui troverà in una qualche maniera nel mondo del lavoro prepararsi al mondo del lavoro
Una necessità perché
In definitiva ci si trova poi fortemente spaesati dopo sette non ci sia questo tipo di preparazione ecco bisogna abbandonare dentro l'università
Un sentimento un po'paternalista che ancora esiste il quale sentimento paternalista poi alla fine continuava farà assomigliare l'università più al mondo della scuola che non al mondo
Del lavoro nel quale poi si troverà che lavori in un'impresa o che lavori in una in una struttura
Infine l'ultima osservazione proprio l'ha detta il ministro Berlinguer quindi mi ricollega quello che dice lui però credo che la viviamo un po'a tutti quanti un po'come datori di lavoro un po'come padri e madri di famiglia
Spesso ci si dice di un laureato ma questo si è laureato e poi che cosa fa dopo come viene utilizzato dalla società cioè credo che l'università non prepari la persona
A
A me non piace l'espressione essere imprenditore di se stesso però quando la società investe su una in educazione così forte come la laurea quanto viene investito la persona che esce dall'università non può essere un problema per la società
Deve essere Luís che risolve i problemi della società perché l'investimento che è stato fatto è stato fatto su una persona che deve essere in grado di dare delle risposte immediatamente e questo anche questo l'università può e deve insegnare cioè insegnare alle persone ha come risolversi i propri problemi una volta che escono e non semplicemente
Già è qualche cosa come si fa adesso a costruire il proprio curriculum vitae quando io mi sono laureato
Non c'era neanche questa di insegnamento ecco allora se queste osservazioni hanno un minimo di validità
Io credo che le imprese e debbano sempre più investire nelle persone più di quanto hanno fatto nel passato e questo comporta per loro una
Modifica nella organizzazione e una maggiore capacità dialettica pur nel perseguimento dei propri obiettivi avere la capacità l'intelligenza di circondarsi di persone che sappiano dare dei contributi non solo persone che sappia nel seguire
Perché se no l'impresa non inventa più niente di nuovo
La seconda considerazione sulle università
La quale deve e cercare di dare una qualità al suo prodotto e non limitarsi a certificare un percorso un percorso di studi se i due mondi si incontrano su questa strada credo che faremo qualche Passavanti grazie
Grazie Cipolletta credo che c'è una parola chiave che fa già convergenza che mi è stata tutta la mattina che è quella della responsabilità alla fine non fermiamoci tanto le etichette insomma la verità e che uscire dalle Mickie
Anche dalle abitudini e per l'università e per l'impresa alle volte non è facile c'è un problema di responsabilità vera di assunzioni di responsabilità volevo chiedere al professor Luciano Modica in fondo è in prima fila con la Conferenza dei rettori come ritiene si possano fare quali sono i passi qual è la pensione che avete per rendere vere
Le riforme che abbiamo scritte sulla carta cioè passando dal quadro normativo a procedure conseguenti e dalle procedure conseguenti ai comportamenti sappiamo che un'operazione difficile ma insomma qual è il vostro ragionamento in questo senso sì volentieri e credo che il primo punto debba essere quello di misurare
Quanto la realtà universitaria e lontana dall'informazione che se ne va mi ha abbia pendenza dottor Cipolletta
Lei continua a ripetere questo dato che noi lavoriamo un terzo degli iscritti io vorrei ricordare che questo è un dato dell'inizio degli anni Novanta che non si riesce a demolire nonostante che tutte le analisi attuali Diano dicano che la metà dica sì la metà non è che vado adesso come dire soddisfatto della metà che perdiamo ma non possiamo continuare a accettare il fatto che non si noti la variazione positiva della conclusione della carriera universitaria bisogna dirlo
Quel dato nasce in un momento in cui iscriversi alle sta voleva dire rimandare il militare ce lo vogliamo ricordare o no
Ed è un dato che appartiene a quegli anni adesso se si fanno le analisi con che si chiama in gergo longitudinali si vede che la probabilità di laurearsi di uno studente italiano in media e la metà io la porterebbe incrinato perché la selezione necessaria ma però vorrei che almeno ci si desse atto che in pochissimi anni è cambiato al l'atteggiamento che si problemi e anche i risultati non sono atteggiamento perché sono veramente qui
Mi sembra un po'di doveva difendere vedo che non c'è bisogno di difendere e con mi perdoni d Italia io sono contentissimo che si tagliano sarà anche conosciuti sia preso imprese dei supermercati la pazienza ma nel mondo la cultura vitale conosciuta per i professori per le sue ricerche abbia pazienza
Qui trascinare in una polemica che l'avvenuto fare ma bisogna amichevolmente rispondere
Veniamo un po'alla alla questione poi vera che voglio affrontare perché ne siamo a in un momento cardine stiamo attraversando stiamo iniziando una ulteriore e dico ulteriore enorme riforma
Che riguarda la didattica della città voglio fare un piccolo cenno perché è giusto farlo lo facciamo sempre una purtroppo anche da questo punto di vista non viene percepito l'università non è solo una sezione formativa anzi
Se così diventati sarebbe un insuccesso clamoroso del Paese
La città è un luogo dove si coniugano didattica e ricerca misurare l'università e la qualità solo in base al numero dei laureati o a qualunque altro lato che riguardi solo agli atti che è fuorviante e completamente fuorviante
La qualità di un'esecuzione come cita
Ha due aspetti come in qualunque impresa
C'è una qualità
Del processo e c'è una qualità del prodotto naturalmente so bene perché un po'meno in tenda o che la qualità del processo influenza positivamente la quella del prodotto tutte le tecniche di votazione la qualità del processo danno per note dimostrazioni il imprenditoriali danno a metà del prodotto
La qualità del processo è qualcosa che stiamo tentando di mette sotto controllo e complicate spiegavo perché la qualità del prodotto onerosità dipende da una sola da variabile
La competenza la capacità l'originalità dei professori non ci sono altri modi per migliorare la qualità del prodotto laureato se vogliamo chiamarlo laureato non ci sono altri modi in tutto il mondo ci sono timori questo non vuol dire come nel passato in investire solo in questo atteggiamento perché abbiamo degli occhi professori che non sono non fanno non danno origine a un processo didattico controllato di qualità questo sappiamo benissimo abbiamo questo problema
L'hanno un po'tutte le lezioni pubbliche questo aspetto qua poca attenzione alle procedure alla qualità delle procedure che non vuol dire burocrazia vuol dire come nei modi per ideale vuol dire avere il controllo totale la copia di intrighi immediatamente la do la procedura si sì INCE
Ecco quindi questo Endesa è questo
Siamo quindi alle solido a riforma che tocca come dire la metà del cielo delle sita c'è la didattica la riforma diciamo che si tenterà
Ad essere capita ma che noi continuiamo a tentare di far comprendere e guardi che stenta guardate che sta in testa che mi dà inedito tra noi docente universitario e con un voglio adesso dire che noi la conosciamo benissimo e in modo ma così non è così
Anche nel mondo si Dario purtroppo fa fatica a passare ed è ovvio Belinda e l'ha spiegato benissimo questo mondi che appartengono hanno una loro cultura interna come dire di lento e per fortuna che c'erano di lento
Diventa osmosi delle novità non è pensabile
Come dire una innovazione tra premiata tra l'altro faccio notare che una delle caratteristiche alla scuola e le sei particolare che il feedback delle buone
Attività e molto lento quando noi teniamo un curriculum oggi gli studenti che andando a dove lavoro con quel nuovo curriculum li vedremo dopo cinque sei otto anni quindi il fine decade i tempi i impensabili per un'impresa che produca un qualunque prodotto in vendita
A sappiamo questa caratteristica perché possiamo anche i problemi di questa caratteristica ma siamo consci ve lo dobbiamo fare
Qual è il software come diceva giustamente molto bella questa visione il software applicativo perché tutti teniamo in Italia siamo tutti timorosi di questo che si faccia delle riforme anche ben fatte ma che poi non trovino
Reale ha applicazione fatto purtroppo ne veniamo l'avete esperienza nel novanta l'alleggerimento quarantuno aveva disegnato una gita veramente diversa e innovativa
L'opposizione diciamo Rita e non so latente anche espressa di gran parte del corpo accademico e anche un po'd'interesse dell'opinione pubblica fabbriche per la riforma non trovasse applicazione letteralmente non trovasse applicazione
Per dare origine
A un prezzo di dei diplomi campus abbiamo dovuto chiedere io ne sono orgoglioso la contributo importa dicevo di Confindustria oltre che di Unioncamere di Enea per creare un segmento piccolissimo il cinque per cento i sedili piccolissimo diciamo su cui investire in innovazione
La riforma nuova invece sì
Ha una Pupo ha una chiave di lettura importantissima
Questi software sono appartengono sono da crearsi da parte delle singole università
Non è pensabile anche se l'opinione pubblica così lo vorrebbe per capire meglio comprendo ma non è pensare sia un unico software che ci sia qualcuno che scriva come si fa la riforma
Le singole università
Si creeranno idolo sopra quello che si chiama autonomia e la e la la parola autonomia adesso trova il il pieno della sua applicazione il vero software e autonomia
Autonomia vuol dire responsabilità e qui parlo da rettore spiegano quali sono le conseguenze di questa responsabilità che non solo i lettori ma Lotito che di governo
Gli eredi devono assumere il trinomio si completa sempre con la parola votazione l'ha già detto lei
Anche che mi permetta di lanciare una provocazione abbiamo bisogno di una pluralità di agenzie di valutazione io non credo affatto all'agenzia di votazione unica spesso fatta da noi stessi professori universitari
E bisogna assolutamente trovare e mettere anche in contrasto tra loro il PdL i criteri metodi le risposte valutative degli atenei rispetto agli obiettivi che Lessing agenzie pongono siamo pronti a questo passaggio siamo pronti lecita sono assolutamente pronte ovviamente quale più quale meno è un mondo già di per sé è già adesso molto differenziato se io mi descrive essi il modo di Dario come il mondo che era prima cioè tante sei elitarie come di un'unica grande
Ateneo italiano e queste limo è un una realtà che non c'è più ci sono molto difendere le dedicò diversi gli obiettivi e le strategie le tecniche è diverso il veramente completamente il mondo si Dario e la riforma darà ancor più spazio a questa differenziazione
Nel software applicativo come lei diceva e compreso un aspetto che voglio citata relazione il dottor Callieri
è chiaro che dobbiamo stare molto più attenti alla domanda piuttosto che all'offerta il software applicativo s'dovrà essere guidato dato mandato le domando non vuol dire solo la domanda di studenti
E delle loro famiglie che e importantissima ma tende ad essere conservatrice attenzione nel mondo scolastico la domanda degli utenti delle famiglie e in genere conservatrice tende a volere quello che loro stessi familiari se hanno avuto questa occasione hanno voluto dalla scuola mentre il comuniste questa risposta quindi è una domanda importante ma non credo che possa essere l'unica un'alta perché la domanda sono un il mondo del lavoro il mondo dell'impresa è questa la domanda invece su e spesso molto innovativa certe volte fin troppo innovativa questa nostra capacità di seguirla un'altra domanda io non porta
Tutti i modi con cui quelle che esprime richiede un certo modo di essere desta quindi un sistema Complesso rimette complesso ma tutti e tre i fattori saranno duramente in queste strutture della domanda chiudo mi scuso Macchian quattro due minuti
Vorrei fare anche qualche proposta un po'operativa perché se no mi sembra che tra esperti discutiamo al massimo livello e poi non capiamo forse dove dove si possa agire
Forse mi sembra banale da parte di chi fa come dire il manager di università o il rettore densità non ci ormai differente tutto sommato
Non abbiamo bisogno di risorse ora non voglio fare il solito pianto greco della mettere pubblico mi diceva diamo risorse ma io vorrei che i dati del dottor Oliva
Corretti per quanto riguarda la scuola media come l'amico Attilio di massa sono perfettamente sì invertiti per quanto riguarda le università
L'investimento dello Stato il costo pelato di ogni studente elitario e in Italia da un mezza un terzo minore che negli altri paesi questo va detto perché se no qui non ci capiamo su quali del sud se no sembra davvero di avere un sistema che sovra investe per studente nell'università
E dato che noi ci ostiniamo a a ricordare ma che non ha poi grande appigli evidentemente
Il costo per laureato c'è questa nostra vita che poi non riesce a laurearsi quasi nessuno come si usa dire il costo per laureato in Italia e assai più basso che negli altri Paesi cioè noi gli appalti e le risorse produciamo più laureati che negli altri Paesi e non di qualità così inferiore come spesso si dice un po'quanto qualunquisti che mentre per gli altri Paesi anzi normalmente purtroppo al termine di un lungo troppo lungo percorso di studio bruciamo lati di qualità su media superiore e altri Paesi quindi non stiamo sistema molto efficiente poco finanziato questa è la e la struttura attuale
E un'altra dove voglio offrire alla vostra riflessione
Edilizia infrastrutture provassero poste infrastrutture questo governo ha portato in pochi anni da trecento miliardi l'anno a seicento ha raddoppiato l'investimento perizia si è fatto un conto per studente questo vuol dire che circa sono trecento mila lire l'anno per studente in questi delitti a tutto
Laudi laboratori palestre ma anche dipartimenti facoltà tutto a strumentazione ma tutti in questi in questi giorni ora come può
Lo dico con proprio con anche accoramento come si può pensare che cresca una un esita che investe in in infrastrutture trecento mi cioè meno di un terzo del costo di un posto Ahura per studente questa relazione in Italia o se ho fatto sempre spesso questa separazione
A Parigi lanciando il il progetto illecite del mille nel novantacinque cinque anni fa lo stanziamento solo in infrastrutture esodo di cento mila miliardi di lire ripeto e cento mila miliardi di lire in un quinquennio noi siamo a con grande sforzo del paese del Governo a seicento miliardi di lire l'anno questo è l'ordine di grande e la Francia non è uno dei Paesi chi è
Occhiali milioni in Prefettura attenzione allora proposte io penso che anche col col contributo dei media privata attraverso project financing non chiedendo elemosine ma chiedendo investimenti da da recupera nel tempo occorre un grande sforzo per investire in infrastrutture didattiche noi attualmente non offriamo agli studenti letteralmente una sedia dove sedersi
Nella sede la Conferenza dei rettori quando scendo le scale lo dicevo ieri a dei colleghi che venivano da una importante ditta privata noi ci facciamo largo tra le persone che studiano seduti sui gradini delle scale e questo Roma non sto parlando di sedi forse anche più disagiate
Quindi e necessario un investimento infrastrutture didattiche se lo Stato non ce la fa siamo disponibili come l'università a studiare la possibilità di come dire recupera nel tempo attraverso un po'i riferimenti opportuno l'investimento secondo abbiamo bisogno di Giovanni
Lo dico con Asso giovani professori giovani docenti giovani cercatori
Una riforma non nascerà mai appoggiata agli attuali professori come sono io come siamo noi che abbiamo i nostri anni siamo cresciuti in una recita completamente diversa
Una città nuova ha bisogno non di caccia e di usare che sono una fonte importante di cultura e di insegnamento ma abbiamo una di queste regioni che si impegnino in queste non esita lo lo dico spessissimo il successo
Da tutti riconosciuto in Europa di tua di Campus nasce da una strana meccanismo
Siccome nessuno vuole andare insegnare dei nomi questi dati ci andavano direttivo se più giovani ebbene ed è stata la chiave che ha fatto funzionare campus professori John rintanati a scommetterci in una innovazione visto che hanno davanti a sé una carica molto lunga
Abbiamo bisogno di giovani la nostra curva detta è una curva che non assomiglia per nulla alla normale curva lo dica che dovrebbe regolare qualunque fenomeno che nel tempo varia secondo le leggero poco demografico ordinarie è una classica montagna attorno ai sessant'anni cinquantacinque anni all'incirca tra pochi anni Mario professori per normali ragione di pensionamento occorre non vogliamo attenzione professori adesso è questo e dopo anticipatrici i professori vediamo veri rideremo quando Hill attuale tassa personale in gran parte nata in pensione ma è un investimento senza cui la riforma troverà difficoltà ad essere messa in un in opera terza e ultima proposta
Diritto allo studio fino a ieri in è stato è stato concepito come un modo di aiutare gli studenti di famiglie poco abbienti
Questo governo ha un grosso successo in Italia in questo momento ha sostanzialmente la borsa di studio di escono tenerla tutti coloro che sono idonei nelle graduatorie delle varie agibilità allo studio queste un tipo importantissimo forse primario di diritto allo studio facile un altro del annuncia un'altra appuntamento da corre dobbiamo permette agli studenti di scegliere la loro università e queste unità lo studio assai diverso è un diritto alla scelta non è udita lo studio intento solo di famiglia della dell'edicola la famiglia occorre la mobilità degli studenti perché l'unica chiave che fa scattare va be'veramente la competizione senesità buone Bra ben tutelati potessero avere gli studenti che decidono una da loro perché perché c'è qualche sistema che gli aiuta a sopportare i maggiori costi evidentemente della spostamento certamente il mercato nessuna paura di lo il mercato di studenti me la competizione delle sita per Emilio residenti sarebbe estremamente più efficace di quanto riesce ad essere adesso grazie
Grazie Modica
La l'altro l'osservazione che mi viene e che sempre tutte le volte che si collabora da vicino si parla un linguaggio più simile poi ogni tanto un po'di alza bandiera magari si fa però la mia considerazione di questi ultimi anni e che la frequentazione ha creato molto più linguaggio comune di quanto non sembri e credo che forse me le cose che diceva
Professor Modica si comincia a intravedere la complessità di questo software guardate che questo software applicativo perché le le riforme diventino vere
Hanno bisogno del contributo un po'di tutte e due le parti che oggi presenta dialogano più le altre ma certamente tra impresa e azienda l'astuzia di trovare i circuiti di interesse dei singoli protagonisti compreso il giovane che se ha un po'di soldi in più può mobilità andare in mobilità e privilegiare università migliori ciò bisogna entrare nei circuiti veri fuori dai circuiti della norma per questo dicevo l'inizio fatto una sala da una sala operativa con le simulazioni perché bisogna entrar furbescamente dei comportamenti sociali altrimenti la riforma da è difficile che diventi Alessandro Laterza uomo di cultura ma anche un uomo d'impresa
Nome di famiglia un marchio culturale per l'Italia io credo che c'è una convergenza di fondo e l'avete detto più volte lo dicono un po'si sente si sente nell'aria persino le imprese americane
Assumono filosofici ma comiche Successo chiama fa tutti i discorsi sulla sì assumono anche i filosofi mi piace tanto la filosofia nei giorni alle imprese americane
Ma non è che peraltro però affrontare una situazione in cui dobbiamo tutti uscire dalle nostre nicchie che conosciamo il modo di far studente il modo di far lavoratore
Richiede un'apertura mentale molto ampia ma insomma la nostra vecchia cultura classica mettiamolo proprio terra terra ha qualcosa da dire all'azienda
Quando l'azienda riceve un uomo eludere inserire in queste nuove cose nuove organizzazioni nuovo modo di fare non è che l'apertura mentale in qualche modo diventa in realtà una risorsa competitiva insomma questo discorso sposa la New Economy in qualche modo non dico che va a far la pace superficiale tra virgolette tra imprese università manzo Umma
La cultura è una risorsa competitiva anche in chiave aziendale
Alessandro dice
Mi pare di dover sanare in qualche maniera questo conflitto tra l'immagine dell'impresa in macchina cultura in Italia in realtà evidente che i due termini sono in qualche maniera non non in conflitto nella maniera più assoluta è chiaro che il nostro patrimonio culturale e lo definisco in senso proprio letterario artistico o musicale
Di per sé quello che si dice con orrendo termine inglese uno straordinario a sette anche per quanto riguarda i nostri prodotti evidentemente perché l'immagine complessiva di un Paese quella che in qualche maniera fa premio
Nel nel mondo e quindi da questo punto di vista credo che qui si tratti più di fare alleanze che non di in qualche maniera arrivare a contrapposizioni senza nulla togliere prodotti della ricerca così anche il rettore dei rettori non mi non mi bacchetta
Ora il il problema del della cultura classica della cultura umanistica beh e qui le risposte per prestare in tempi brevi possono essere ovviamente il del innanzitutto il primo terreno il primo binario lungo il quale ne possiamo valorizzare questa nostra tradizione specifica evidentemente quello della gestione conservazione e valorizzazione dei beni culturali così come l'ho descritta al così come descritta all'inizio
Questa è una enorme risorsa evidentemente per il nostro Paese non mi riferisco semplicemente alle attività turistica in senso proprio ricordando che in ogni caso le attività turistiche sono enormemente sotto dimensionate nel nostro Paese particolarmente nel Mezzogiorno
Ma significa evidentemente anche dare grandi opportunità per tutto l'indotto che si muove intorno al al turismo e quindi in qualche maniera le competenze di della formazione umanistica possono essere speso in un progetto che ha dei ritorni di importanti per tutta quanta l'economia in realtà però al di là di questo che questo è un discorso abbastanza tecnico Nimis Pirenei a una considerazione che faceva prima Barilla in qualche maniera io non credo che ci siano grandi e possibilità solo per i laureati con comunque si conformi loro curriculum universitario di formazione umanistica in senso proprio è evidente che tutte quante le attività di comunicazione interna
Ritorno alle quali ho con lei con la formazione l'organizzazione la valorizzazione delle risorse umane le stesse attività di comunicazione tra aziende e la costruzione di una rete di rapporti con i fornitori
La comunicazione esterna pubblicità e marketing
La le relazioni esterne sono tutti quanti i settori di attività in cui le tradizionali competenze umanistiche possono essere in qualche maniera spesse e riproposte tra l'altro con quelli che sono i corsi di laurea apparentemente più generici perché questo ci dicono alcuni indicatori statistici cioè probabilmente va meglio a questo punto una generica un corso più ha o può più ampio stretto Papi ampio spettro se vogliamo un costi dalle linee di scienze politiche conoscenze del dell'informazione piuttosto che una nel più tradizionale laurea
Il tre ecco ma non è solo questo io credo che in realtà sia essenziale dare una buona iniezione di cultura umanistica in realtà anche nei percorsi formativi cosiddetti tecnici dove se vogliamo la domanda e più forte più intensa da parte delle stesse imprese
Perché non credo che appunto un ingegnere pare che sia la categoria più richiesta in questo momento non debba disporre di come dire determinate attrezzature
Intellettuali per l'appunto tutte queste armi sembrava l'osservazione di Barilla perché al di là di quella che può essere una competenza tecnica specifica è sempre più importante non solo saper comunicare ma appunto che non ha capacità di adattamento saper costruire un gruppo di lavoro saper comunicare i piani del del del del dell'impresa saperli spendere e in qualche maniera ricostruire modificare all'interno di un'organizzazione evidente che in una piccola impresa e a qui ha perfettamente ragione e Cipolletta questa è una dimensione difficile da da guadagnare perché la struttura stessa della piccola impresa che in qualche maniera non non non assorbe laureati però credo che da qui altre sia altrettanto vero che la prospettiva a breve sia in quello invece di una grande modificazione anche in questo senso e la chiave ritorna mi pare negli scorsi tutti e quella del delle innovazione evidente che ne non possiamo più prodotto produrre semplicemente buoni buoni prodotti a basso prezzo sempre di più dobbiamo invece essere capaci di produrre
Buoni prodotti di ottima qualità e saper soprattutto anche comunicare la qualità e la e la forza di questi di questi prodotti altrimenti saremo come si dice brutalmente come sistema Paese fuori mercato e a questo punto le distinzioni tra università scuola sistema delle imprese cultura non cultura francamente è una distinzione un po'fasulla perché se fallisce un sistema mi pare evidente che il collasso diventa un collasso generale ma voglio essere ottimista naturalmente grazie
Molte grazie nella terza credo che
Questa dimensione del circuito ampio della cultura vada pensato del resto quando si deve reingegnerizzare le aziende ma non si sa ancora bene come è il momento in cui il cervello deve aprirsi questo Vale do ragione la terza credo per tutti indipendentemente dal filone che uno segue ma poi magari Tommaso Pompei più tardi su questo conclusione
Del giro di questo tavolo potrà dirci delle cose ulteriormente interessanti che vengono dal suo campo professor Panebianco lei un altro protagonista della grande macchina universitaria è un professore da tanto tempo
Ragiono su questi temi insomma come far sì che questa autonomia universitaria per questa grande massa di norme
Che d'altro canto adesso ci sono non si può continuare a dire ha ragione il ministro prima non c'erano ci lamentavamo adesso ci sono ci lamentavamo ci lamentiamo ci sono
Come si fa a far sì che questa massa di norme non ci schiacci e soprattutto essendo lui un docente in presa diretta
Che serva all'apprendimento e alla maturazione vera degli studenti perché se serve solo sistemare la macchina ma poi alla fine non si traduce in apprendimento migliore e la cosa ma mica tanto bene che dice la sua esperienza
La mia esperienza dice che
Alcuni dormo molto modestamente che molti dei nodi del del sistema universitario
Dipendono da vari tipi di carenze una certamente in parte della nostra della corporazione voglio fare un esempio noi abbiamo voluto otto tutti l'abbiamo voluto una riforma dei concorsi universitari
Perché il sistema precedente non funzionava era centralizzato ma soprattutto il questo creava terribili ingiustizie era lentissimo va tuttavia il sistema che abbiamo purtroppo voluto noi perché è stata la lobby dei professori universitari che ha voluto la seconda versione del concorso quella che è passata
Ha prodotto un sistema parlando con i colleghi con chiunque sia stato in commissione questo si vede benissimo assolutamente soddisfacente
E qui non possiamo rimproverare la classe politica perché la classe politica naturalmente e sopra due il Parlamento reagisce alle domande e alle pressioni delle lobbies
Ecco quindi per esempio se andiamo su una carenza importante della mia corporazione questa si è manifestata benissimo nell'atteggiamento sui concorsi anziché volere il sistema precedente che aveva dove ha dovuto fare delle mediazioni che il mondo non la prima versione del progetto Berlinguer aveva delle cose che non funzionavano però comunque idea di un di una valutazione di di idonei nazionale e poi le università che si pescano le idoneo
Era un'idea buona complessivamente era ben costruita la mia corporazione agende la nostra corporazioni anzi agendo sul Parlamento ha voluto un altro sistema peggiorativo
E e credo che avrà degli effetti negativi già oggi gli ha egli avrà in futuro quindi io proporrei di ripensare alla luce dell'esperienza fatta in questi anni il nuovo sistema dei concorsi
E e chiederà la classe politica andarono trasformazione preciso onorevole questioni non è una critica la classe politica questa
Questa è una critica qui sì sì ma qui sto parlando come docente è una critica al modo in cui la sì però naturalmente dare è vero questo però in certi casi odio la rapidità forse va be questo è il primo punto la la le lei corporazioni e il loro modo di di pensare alla riproduzione della carriera
Il secondo nodo e certamente dato dalla dalla classe politica ma anche dalla classe imprenditoriale cioè dal modo in cui e la classe dirigente in generale ha sempre pensato all'istruzione pubblica e in questo Paese
Io credo per esempio che ma faccio faccio un esempio venendo un po'un problema preciso il sistema dei crediti originariamente io ero a favore del sistema dei crediti e sarei ancora a favore del sistema dei crediti ma non sono a favore di quello che è venuto fuori nel decreto generale
Voi sapete che i crediti possono essere che un un sistema flessibile che aiuta anche la MOC che può aiutare la mobilità e così via possono essere collegati a due cose o al numero di ore spese per cui chiedo
Non in corso di trenta ore tre crediti Dido costo di sessanta ore sei crediti oppure come è accaduto viene collegato a un ipotetico monte ore di impegno dello studente questo purtroppo c'erano i peggiori politecnici inglesi
Ed è un sistema che abbassa notevolmente secondo me la qualità e soprattutto porta a discutere di istruzione superiore come se stessimo discutendo del contratto dei tessili
Allora quante ore deve essere impegnato lo studente ma gli facciamo fare le ferie o non gliela facciamo fare ma questa è roba da tarda discussione sulle trentacinque ore non può essere una discussione sul sistema di istruzione superiore
Ecco che vedete che un aspetto quello che non doveva essere preso di uno scimmiotta mento della gente dell'azienda è stato messo dentro il sistema questo è un aspetto che secondo me va modificato
Così come va modificato il fatto che su tutta una serie di punti l'autonomia non c'è ma c'è un fortissimo centralismo voluto per legge presepe sistema dei crediti
La legge dice quanti crediti devo dare io annualmente ma perché deve essere la legge a dirlo perché non deve essere la singole università a stabilirlo dato un monte complessivo di crediti che io devo dare quello certo perché dare omogeneità
Terzo punto la società qual è la ragione vera per cui non ci può essere vera competizione
E quindi ranking e quindi una possibilità alla fine di ufficializzare le differenze che già ci sono perché le università di seria inseribili di serie C ci sono ci sono sempre state
è la ragione purtroppo io credo dolorosissimo dirlo perché
Significa anche ammettere anche in questo campo quello che sappiamo essere un problema in tantissimi altri campi credo fondamentalmente collegato prevalentemente alla divisione Nord Sud
Purtroppo se ci fosse un sistema di competizione aperto e di ranking chiaro almeno nella prima fase secondo me nella seconda fase anche mi questo al Sud vi sarebbero solo avvantaggiate dal computer ma nella prima fase e questa è una cosa che la classe politica proveniente non si può permettere nella prima fase avremmo solo o quasi esclusivamente Università del centro nord nella fascia alta e quasi esclusivamente università del centro sud nella fascia bassa questo non attenzione ci sono oasi di eccellenza nel Sud
Ci sono così come ci sono oasi di inefficienza nel Nord però
è vero il fatto che questo problema esiste e questo problema è fortemente sentito naturalmente dalla classe politica dal mondo sindacale e così via
Questo per dire che la riforma che a questo punto dovremo varare perché
Bisogna accettarla così come quindi non c'è niente da fare
è stata varata anche se è stato varato un pezzo ancora il due non c'è cioè il tre naturalmente io vedo che ci sono già università che son partite col tre come fanno a partire non lo so che tipo di contratto fanno con lo studente io dovrò pur dire allo studente guarda seguirà i questo percorso se farà in un certo modo il triennio potrei andare al biennio alcuni hanno deciso di fare il i più bravi della classe sono già partiti
Voglio vedere coi come gestiranno il seguito comunque
A questo punto la riforma va applicata io credo che richiederà delle degli interventi gli editori non hanno ancora detto quello che loro stanno facendo loro stanno stanno dicendo visto che abbiamo sistema di crediti che punterà a un abbassamento del peso didattico dei corsi allora dobbiamo avere anche i libretti
No da mente da buttare sul mercato perché in molti corsi non ci sarà più il grosso manovale
Ma ci saranno dei libri più leggeri EP Bieito Oristano tutti ragionando su questo su questo aspetto voi capite le implicazioni in termini poi di qualità del prodotto appunto
Che possono darsi se molte università prendono alla lettera quelle norme sul monte ore che lo studente è impegnato a fare ricorso
E il legame credito impegno che lo studente
E io credo che ci sia non ci siano vari problemi che si scaricano rompe
In in nella riforma e che possono portarla a un fallimento oppure no a seconda di come agiremo in seguito
Il primo io non ho ascoltato la relazione dottor capi di stamattina mi mi scuso arrivato in ritardo ma ho letto uno stralcio sul Sole ventiquattro Ore lui osservava come purtroppo la formazione post diploma sia ancora in Italia non sia decollata ancora e che farla decollare si essenziale
Questo però ha effetti pesantissimi sull'università perché non essendo decollata la formazione post diploma inevitabilmente si dice che cosa abbiamo dopo l'Ipo abbiamo l'università quindi tutto va scaricato lì dentro
Quindi ogni tipo di domanda anche domande tra di loro molto eterogenee devono finire lì perché l'unica cosa che abbiamo a disposizione
Da qui quell'errore concettuale
Del triennio che deve essere al tempo stesso professionalizzante e se ne possono fare esperienza campo studi mostra ma una cosa è dire nel triennio professionalizzante che si fa laddove si può fare
Altra cosa è dire tutti fate il triennio professionalizzante questo una cosa completamente diversa
Il triennio che deve essere professionalizzante propedeutico allora è come dire io un paio di di scarpe da da donna che devono essere usate dalla signora mentre fa footing in tutta e poi le stesse scarpe
In una serata mondana in in lungo no le stesse scarpe non possono essere usate se io costruisco un triennio professionalizzante io devo dare certe materia nei primi anni
E non altre se crea un triennio che deve essere propedeutico ha qualcosa di successivo devo dare materia di tipo fondamentale cioè per definizione non professionalizzante non si può a vere le due cose insieme
La legge dice però che dobbiamo avere le due cose insieme poi certo io so che non le correzioni realisticamente dirama insomma ci ci si arrangerà però qui c'è un problema uno un nodo teorico non da poco che deve essere affrontato e risolto onorevole
E e che non tutti potranno produrre il triennio professionalizzante se vorranno formare un un certo numero di persone che vadano bene sul biennio il il il punto il problema le università oggi e che certamente crea grande spreco
Però è vero il fatto che noi diciamo la minoranza noi abbiamo circa il cinquanta per cento in questo momento qui ci sono i dati di laureati che escono
Di questo cinquanta per cento una ristretta minoranza è come dire i nostri studenti migliori
I nostri studenti migliori attuali quindi con tutti i limiti e difetti dell'università sono certamente migliori dei migliori studenti di altre università europee
Questo è sicuro cioè questa ristretta fascia ristrettissima fascia se volete i nostri studenti migliori sono migliori dei migliori studenti negli altri Paesi perché perché noi diamo una formazione se volete più tradizionale
Meno professionalizzante che in altri Paesi no però diamo dei fondamenti tali per cui quando il ragazzo entra nel mercato del lavoro
Se fa parte di questa ristretta élite diciamo per capirci dei centodieci e lode veri no sei dentro questa ristretta è lite in qualunque ambito in un qualunque impresa avviene perché viene venduta la filosofia come dall'ingegneria a quel punto non fa differenza perché Nigretti impresa poi riconosce i valori e quindi e questo poi la figlia ecco la cosa che conta questo sicuramente avendo grandi solidi fondamenti è spendibile al meglio e a grandissime chance superiori a quelle che hanno i migliori laureati di altri Paesi questo io credo che bisogna dirlo per onestà né nei nei confronti del nostro sistema che e attenzione questo accade perché tradizionale sistema
E come dire è il meglio della tradizione che si conserva per una ristretta élite però purtroppo sì per una ristretta élite questa piccola élite che esce attraverso studi tradizionali a strumenti superiori a quelli di altri
Dure
L'altro punto poi ricoprì finisco finisco solo su una cosa
I
Non io trovo che sia sbagliato e questo è quello che personalmente mi urta di più dell'attuale fervore riformatore insistere su questo slogan vista facile affetto dalla centralità dello studente
La centralità dello studente non vuol dire nulla in università un'istruzione superiore
La centralità dello studente era ovviamente essenziale nascono elementare in un liceo in un istituto tecnico dove vi pare ma l'università l'università non si regge sulla centralità dello studente se uno dell'università
Università si regge se una vera università sulla centralità del rapporto tra ricerca insegnamento
Che è una cosa diversa dalla centralità dello studente facile slogan che viene utilizzato che cosa vuol dire vuol dire che il professore che non fa ricerca quello non li bisogna non bisogna fargli fare le centoventi ore a quello bisogna farlo insegnare proprio perché altrimenti non innerva di ricerca l'insegnamento e quindi si spezza l'elemento centrale dell'identità dell'università ora il problema di queste riforme penso in particolare a quella sullo stato giuridico
Che va a impattare in modo non molto coerente il resto perché da un lato si dice il triennio dovete alleggerirlo per produrre più laureati dall'altro si dice irrigidiamo tutto tutti i centoventi ore dappertutto per cui i il treno da un lato va alleggerito e dall'altro poi bisogna prendere tutti i docenti e farmi insegnare ovunque
Per riuscire a vere le centoventi ore
Quindi c'è un c'è un problema di non coerenza tra le completa tra le due cose ma quel quello stato giuridico
Da questo punto di vista si combina la riforma si è detto qui dobbiamo occuparci e soprattutto e prevalentemente dalla didattica questo è sbagliato
Perché l'università esista se c'è un rapporto tra ricerca e didattica e allora vanno colpite le zone le le zone di inefficienza all'università dove questo rapporto si è spezzato
Questo bisogna fare e bisogna trovare le soluzioni per ricostituirsi
Ma dire centralità dello studente cioè centralità della didattica significa trasformare l'università in un'altra cosa sierica strattonare l'università è un insieme di istituti appunto professionali post diploma che che non ci sono o che dovrebbero essere ma esserci ma non dovrebbero
Dell'UNITALSI danno modo non dovrebbe diventare ciò che fornisce quel tipo quel tipo di servizio
Grazie Panebianco
Siccome
Abbiamo ancora comperi e poi daremo la parola il materiale che ha ricevuto è fin troppo il nostro onorevole Guerzoni
No domanda secca lei un protagonista della new economy non da oggi perché viene da lontano lo fu competenza da lontano uliveti chissà quante altre cose prima la new economy esprime delle domande di preparazione dei giovani che lei riceve quotidianamente
E quindi lei avrà le sue richieste da fare lei è in grado anche di offrire qualcosa oltre che di chiedere all'università per tentare alle alleanze di cui si parla un secondo fa
Ma io io credo di sì credo che ci sia qualche cosa che possiamo offrire noi come in generale questi questo settore che va sotto il nome di uno economico
Prima di tutto se me lo consente rapidissimamente un quadro della situazione così come come lo leggiamo noi
Pinos osservatorio ho privilegiato perché in un anno e mezzo poco più abbiamo assunto circa quattro mila persone quasi il quaranta per cento sono laureati queste persone che abbiamo inserito in azienda
Lavorano in un comparto che unanimemente ritenuto a più alto tasso di sviluppo e quindi che richiede delle competenze abbastanza abbastanza sofisticato
Allora questo questo laboratorio formativo se così possiamo definirlo e e offre l'opportunità di così da dare una lettura di qual è la situazione così com'è rilevata da un operatore ecco io credo che si possono vedere in questa in questa fase di acquisizione disordinata che abbiamo vissuto nell'ultimo periodo quasi trecento persone al mese tutti i mesi
I vantaggi e gli svantaggi o se volete le luci e le ombre di questo di questo sistema sicuramente la nostra università in grado è stato già ripetuto
Di fornire delle grandi competenze di base e questa è una differenza non da poco io ho lavorato parecchio negli Stati Uniti certamente questa è una differenza non da poco rispetto ad altri ad altri contesti
Altrettanto certamente l'università non non offre non sviluppa quelle attitudini gestionali organizzative che sono assolutamente centrali per professionalità anche di natura tecnica questo credo che possa essere che possa essere detto con grande come dire con con con con con grande rilassatezza
C'è poi un altro aspetto secondo me è che non sento emergere che è assolutamente centrale e che questo
Molto spesso nella nella nostra della nostra l'attuale società in particolare a new economy si pone l'accento sulla velocità il cambiamento è velocissimo e quindi si chiede alle imprese di operare secondo regimi secondo modelli di business che cambiano
Fatemi dire istante per istante ecco
In un'impresa fino a quattro cinque anni fa si lavorava così si faceva una pianificazione strategica che partirà a febbraio marzo si concludeva ad agosto settembre poi si faceva Baget poi si gestiva adesso questa roba qui è totalmente spazzata via nell'arco di un mese cambia non solo il riferimento contestuale ma cambia il modello di business con cui dobbiamo affrontare questi questi discorsi oggi nell'impresa non si parla più di pianificazione strategica ma si parla di gestione strategica perché ogni giorno richiede un ripensamento della maniera di stare sul mercato se questo è vero ed è e le assicuro che è molto critico per tutte le imprese io credo che ci sia una domanda che emerge da questo se il sistema formativo che devi alimentare questo nuovo processo
Si muova con una velocità paragonabile a quella che ha richiesto da questo cambiamento epocale
Credo di poter dire con grande con grande tranquillità che certamente non è così e la strada della velocità è una strada su cui occorre concentrare l'attenzione non solo sul versante delle imprese ma sul versante della formazione attenzione che velocità non significa fare le cose che facevamo ieri in maniera più rapida significa che siccome devo essere più veloce devo cambiare il modo in cui corro ecco questo concetto a me pare che non sia stato adeguatamente adeguatamente recepito noi abbiamo investito molto informazione solo per Dario alcune cifre nell'ultimo anno abbiamo fatto oltre cinquanta mila giornate di formazione ne faremo sessanta settanta mila quest'anno dice uno sforzo molto grande
Credo che se fossero stati se insomma non non non avessimo rilevato quelle carenze che citavo prima ci saremmo potuti più utilmente concentrare noi come tutte le altre imprese
Sul versante delle tecnologie più avanzate piuttosto che spendere
Un po'più del tempo consentito sulla formazione di base e questo è certamente un problema io credo che dobbiamo che dobbiamo porci
Come si può risolvere
è stato già detto un maggiore dialogo però mi consenta non non non solo non solo retorico un maggiore dialogo effettivo fra il mondo dell'impresa mondo delle dell'università poi qualche piccolo esempio che spero possa aiutare
Ecco una cosa che chiediamo certamente all'università è quello di fabbricare Gergolet te delle persone che siano orientate nel momento in cui hanno una laurea a trovare un cliente piuttosto che un posto di lavoro questo passaggio è un passaggio che a mio parere richiede qualche tipo di riflessione su come impostare la didattica in questo senso ma nel mondo moderno
Esisteranno sempre meno datori di lavoro e sempre più clienti da conquistare e quindi anche il sistema formativo deve entrare in questo tipo di di logica
Io credo che tutto questo non significhi azienda rizzare l'università cioè farle perdere la sua purezza confesso che la la la diatriba così non non mi emoziona più di tanto
Io credo che sia necessario per l'università così come per qualsiasi altra istituzione focalizzare l'attenzione intorno ai bisogni degli scontri e i quali clienti dal nostro punto di vista sono certamente gli studenti certamente le famiglie certamente l'impresa è certamente l'intera società se questi sono i clienti allora bisogna capire che cosa è necessario fare per soddisfare meglio questa platea di clienti in una maniera in una maniera credo propositiva
Che cosa dicevo prima come si può integrare un pochino meglio questo rapporto ma noi abbiamo fatto alcuni tipi di esperimenti che ci hanno dato un così qua qualche primo modesto successo
Tirocini e stages in azienda credo che sia un passo assolutamente fondamentale non è possibile che si possa avere una laurea
In una disciplina che ha specifiche attinenza con materie aziendali senza aver mai visto un'azienda scusate questa mi sembra talmente ovvio che non non vale la pena di citarlo però e così e quindi significa che c'è qualche qualche revisione da operare
Un altro discorso è questo credo che lo chieda perché lo chiedono tutti gli operatori e quello di progettare e realizzare moduli indirizzo gestionale noi abbiamo bisogno anche ripeto in professioni che vengono viste in maniera strettamente tecnica di persone che abbiano un grosso riattamento a a risultato un grosso ripensamento alla circolarità dell'approccio la new economy poi alla fine in larga misura consiste proprio di questo
Un altro punto qui credo che ci sia un punto di eccellenza della nostra del nostro sistema formativo e privilegiare la visione d'insieme io sono assolutamente d'accordo sul fatto che oggi conti molto di più una capacità di sapersi muovere trasversalmente su varie discipline piuttosto che la profondità la verticalizzazione sulla disciplina su che serve per carità ma certamente per come si stanno organizzando le aziende oggi con con con questi sistemi che diventa sempre più reticolari
E molto fa molto più elevata molto più premio la capacità di muoversi in maniera integrata orizzontale
E infine cosa che suggerirei con con molto calore un maggiore scambio sia a livello di docenti che a livello di studenti
Con esperienze straniere
Noi viviamo tutti in particolare alle telecomunicazioni o nella new economy in un contesto che non è più contesto domestico ci può piacere o no mai così
Se questo è vero io credo che non sia corretto mettere solo sulle spalle del sistema delle imprese il costo della internazionalizzazione sia a fini formativi
Sia in generale affini di promozione di quello che noi possiamo porta noi come italiani possiamo portare in questo contesto beh forse uno sforzo può essere fatto per internazionalizzare un pochino di più il nostro il il nostro sistema
Quindi queste sono le cose che io credo come operatore e certamente come operatore di telecomunicazioni o nella new economy sono le cose che chiediamo al sistema
Che cosa diamo vette io credo che diamo un'opportunità professionale importante
Solo solo un richiamo molto piccolo di cui chiedo scusa
Noi abbiamo creato in Italia uno straordinario mercato di servizi di telecomunicazione straordinari
Questo è l'unico settore
Delle economie avanzate in cui possiamo sperare come italiani e come europei di giocare ancora un colpo praticamente l'unico siamo però riusciti a creare questa grande fabbrica questo grande volano di sviluppo attraverso un processo che è molto casuale ad esempio abbiamo una grandissima industria di servizi di telecomunicazioni a cui si accompagna un comparto manifatturiero che è praticamente assente
Nel nostro Paese ci sono trentadue milioni di telefonini una frazione assolutamente trascurabile prodotta in Italia questo fatto
Perché sia successo troppo lungo e poi magari se ne parla in un'altra occasione ecco è importante capire che questo volano di sviluppo
Richiede professionalità e attenzioni specifiche noi oggi il PD il singolo fattore limitante che vedo per lo sviluppo di questo settore l'Italia
A parte gli alcune carenze del sistema finanziario e certamente quello legato alla scarsezza di manodopera
Fra non molto noi assumeremo persone assumeremo stranieri per fare questo mestiere in cui siamo più bravi
Ecco quindi a questa opportunità di sviluppo deve corrispondere una risposta del sistema formativo che ci deve dare le risorse umane di cui gli di cui abbiamo bisogno
Che cosa offriamo quindi straordinario opportunità professionale ma in aggiunta a questo abbiamo messo in cantiere alcune iniziative che annunceremo nella seconda metà dell'anno ma insomma credo di poterle anticipare svilupperemo come tanti però con delle caratteristiche un po'particolare un fondo d'investimento per le nostre persone per gli studenti
Vogliamo metterlo a disposizione delle università delle università con cui faremo accordi per offrire un percorso di sviluppo che non sia solo manageriale ma anche imprenditoriale per tutti coloro che riterranno di avere le caratteristiche per ma poter percorrere questa strada ecco mi pare che questo quel questo tipo di approccio sia molto in linea con questo disegno dell'amico nomi in cui perdonatemi ma sento il bisogno di ripeterlo esisteranno sempre meno dipendenti e datori di lavoro ma sempre di più clienti da servire
Grazie compresi anche per la concretezza del chiedere del dare e mi pare che un esempio che possiamo seguire anche con altre aziende è un bel rapporto pacato in cui nessuno è perfetto però ce la concretezza anche di darsi lo stimolo sulla responsabilità onorevole Luciano Guerzoni
Credo che non manchi di stimoli certo deve chiudere una fattiva e intensissima quindi la bravura Statuto nelle tue mani
La bravura la bravura starebbe nel fatto di dire in tre minuti aperto e
Vediamo tre minuti
Richiederebbe ben altro tempo le non so se si sente orfano
Grazie allora io rapidissimamente perché le questioni sono tante
Troppe
Voi rischiate di saltare il pranzo io rischio di trovarmi col ministro Berlinguer che se ne è già ripartito con la erre fiale di rimanere pieni qui credo che abbiamo chiodi dobbiamo per forza Domenico dobbiamo per forza
Essere sintetici ringrazio Confindustria de avevo invitato qua come sottosegretario al Ministero dell'Università non solo da quattro anni quindi ero presentato anche un elemento di continuità nel succedersi dei governi di centro si esprimo un apprezzamento non formale e non di maniera sul lavoro che pure senza clamore
Abbiamo portato avanti in un confronto alcune volte diretto altri reati con Confindustria chiedo che in questo questi quattro anni con
La responsabilità di Callieri sulla formazione abbiamo avuto occasione di
Fare un
Cammino importante nella comprensione dei fenomeni e nella indicazione anche del futuro raccomanderei però scusate se sono pedante manchi appartengo alla categoria infame dei professori universitari
Raccomanderei
Di tenere però aggiornate le analisi oggi non è più possibile
Io vi chiedo scusa perché dovrò fare delle enunciazioni senza nessuna argomentazione oggi non quindi mi limito a denunciare non è più possibile fare un discorso sulla università Italia
Se questo discorso non viene articolato sulle università Italia
Perché
Ormai
Che che in quel filmato secondo me c'era una cosa che forse risaliva a quattro anni fa sulla rigidità delle norme che vincono l'autonomia degli atenei mi pare che con questi ultimi due provvedimenti autonomia didattica e
Riforma dello stato giuridico all'esame del Parlamento l'aut si chiude il cerchio e l'autonomia è completa qualcuno dice eccessiva però le università
In una realtà di autonomia il cui processo risale inizia dieci anni fa io non voglio prende il merito di riforme che sono state avviata anche per mai dall'ottantanove che è iniziata l'azione di riforma del sistema universitario ma abbiamo dato un'accelerazione in questi tre anni
Molto forte
Però il processo autonomistico è iniziato dieci anni fa l'autonomia finanziaria le università l'hanno avuto con la legge nel bene e nel male con la legge finanziaria del mille novecentonovantaquattro
Oggi qualunque rettore si sente un imprenditore lui non c'era nessuno scandalo chiamarci impresa ematici impresa dobbiamo essere impresa
Dobbiamo essere preso lo sanno benissimo i rettori qua presenti perché quando uno io non mi intendo di problemi in materia sono molto lontano da tutte queste ma quando uno deve gestire un'organizzazione complessa
Con risorse limitate e deve fare delle scelte strategiche questo
Mi par di capire e fare impresa non non so Corzine cos'altro posso consiste
Quindi voglio dire però le università sono cambiati sono cambiate anche tra di loro
Quindi se noi rimaniamo ancora al modello università la Sapienza di Roma
Bene Lulli l'università la Sapienza di Roma con tutti i suoi meriti fragile non può più costituire perché non lo è il paradigma del sistema universitario italiano
Se l'università va sui giornali perché a Messina si sparano bene l'Università di Messina voi mi direte un secondo caso
Lo accetto
Ma l'Università di Messina fa non è il paradigma dell'università italiana
Allora questi discorsi bisogna che gli articoliamo così come teniamo anche conto che appunto
L'elefantiasi normativa di questi tre anni
Attenzione
Abbiamo è vero prodotto in molti provvedimenti
Ma provvedimenti che erano necessari per realizzare un obiettivo la delegificazione dell'ordinamento universitario italiano e il trasferimento certe in certi periodi anche a cadenza settimanale il trasferimento dei poteri di regolamentazione dal Parlamento e dal governo alle università
Questo è quello che si è prodotto in questi tre anni quindi quando parliamo di norme rigide
Anche qui andiamo a verificare quali sono questi atenei che o non si danno norme ossidano norme rigide perché io francamente farei fatica a dare di regolare quali sono le le norme rigide che noi stiamo dal
La riforma universitaria
Questo suo ultimo giustamente
E mi aspetto il disegno di legge di riforma dello stato giuridico che è in discussione in Parlamento e che e che già oggetto di una forte ripensamento in ragione proprio del fatto che deve combinarsi con la riforma altra riforma che l'autonomia didattica degli atenei
Allora la riforma dello stato giuridico del disegno di legge
Che ha una priorità in Parlamento essendo collegato ordinamentale alla legge finanziaria due mi
La riforma che si chiama autonomia didattica perché una riforma dava la riforma eh vara
Dal diciannove gennaio vige nel nostro ordinamento universitario un decreto ministeriale cinquecento nuove che fissa quindi e leggi vigenti e norma nulla scusate e norma PG
Decreto ministeriale cinquecentonove che fissa le regole dell'autonomia didattica degli atti
E l'auto nella la stiamo emanando il decreti attuativi uno sforzo gigantesco
Che ha ha dato il meglio del tradizione universitaria italiana nel senso di attaccamento quasi paranoico alla propria disciplina quindi questo sforzo gigantesco che stiamo proprio jet avrà un solo risultato
Che darà alle università un'autonomia didattica pressoché illimitata a me sta bene
Però questo vuol dire che c'è un trasferimento radicali di poteri
E di responsabilità nella impianti studio da parte dell'università forse Panebianco io non so dove lei abbia letto questa norma
Forse
Dove staccato quando comincio con lei vuol dire che sono sto per prendere una piega polemica dunque
Io non so dove tu abbia letto questa norma che costringe le università affare le lauree
Non non non possiamo più chiamarle lauree triennali lauree brevi le lauree
Non ci saranno più i blog ci sono le lauree
Durata tre anni dice il decreto pari a centottanta crediti formativi
Io non so dove tu abbia letto questa norma che costringe a fare della laurea triennale un titolo
Professionalizzante a tutti i costi
La norma dice
Che la laurea triennale deve essere un titolo di studio si è compiuto
Che abbia di norma questa doppia valenza un titolo di studio se compiuto quindi di un percorso formativo che deve essere si è compiuta che abbia questa doppia valenza
Di una
Preparazione culturale di base
E ineliminabile importantissima e gli una preparazione ha competenze
Spendibili sul mercato del lavoro
Questo dice la norma
Allora il il dosaggio di questo mi non lo fa il ministro né il sottosegretario né i decreti dare il dosaggio di questo mister fanno le università allora il problema è se le strutture didattiche dell'università si assumono questa responsabilità
Che dovranno nelle stesse classi articolari corsi di studio compare Valente
Impianto propedeutico e corsi di studio con prevalente impianto di una finalizzazione proprio sulla ma prevalenti
Perché se stringiamo i discorsi in una materia così complessa allora siamo bravi e fare battute polemiche ma ci precludiamo e precludiamo agli altri di comprendere la natura vera di questa riforma
Allora
La STET quindi
Sulla laurea sulla lauro dalla quella che sarà la laurea
A cominciare dall'anno accademico due mila e due mila
Stanno per essere
Abbiamo fatto ieri l'ultimo esame col ministro del decreto sul dello schema di decreto sulle lauree specialistiche calcoliamo in una decina di giorni di fare tutti i ritocchi necessari tutti
Le integrazioni vi trasmetto l'alcol con ciò la nostra
Responsabilità produttivi produrre norme e concludo
Calcoliamo che dopo il parere del CUN è di trenta giorni per il parere delle commissioni parlamentari sommate
Il decreto sulle lauree posso andare in Gazzetta Ufficiale entro maggio primi di giugno e l'altro a seguire qualche settimana dopo dopodiché le università che sono in grado di partire perché hanno fatto si sono preparate a realizzare nuove informa a mio parere
Non c'è nessuna norma Pedrocca distanze c'è una norma che dice che entro diciotto mesi il sistema dei dati quattrini non è una riforma infinita
Entro diciotto mesi tale pubblicazione dei due decreti in Gazzetta Ufficiale le università devono adeguarsi tutta la propria offerta formativa ai nuovi ordinamenti Dida
Dicevo
Con l'anno accademico due mila due mila uno le università che
Si sono preparati potranno attivare il primo anno del corso di laurea il primo perché è una riforma così complessa non esclude che si continuino a fare sperimentazioni la fase della sperimentazione è chiusa ma richiede che ci sia un avvio graduale e ci sia un avvio meditato perché tutti siamo primi riconoscere che si tratta di una riforma radicale e complessa
E quindi col due mila due mila e uno partano là dove le università lo riterrà opportuno i primi anni del corso di laurea il sistema va a regime con la la querelle
Quindi non è né una riforma infinita di una riforma a tempi certi capisco che c'è un un lo diceva già Berlinguer per la scuola c'è anche per l'università una sensazione di incertezza di sicurezza perché il cambiamento è
Radicale malora però mi consenta io vorrei intere interloquire con tutti gli altri
Che sono tutti quelle persone età che hanno dato un contributo importante misura notata che parte ho imparato cose importanti per le ultime pennellate che stiamo facendo i nostri decreti però ricorrere devo assumere come termine di riferimento di queste poche battute ancora il professor Panebianco perché
Se noi intendiamo il sistema dei crediti formativi come l'applicazione della logica del sindacato tessile
Caro Panebianco io mi domando se in quel decreto ministeriale cinquecentonove lei ai mezzi e allora se c'è tutto consentirmi son Treviglio lo leggiamo in si
Per credito formativo perché stana l'articolo uno che nessuno l'ha maneggiata percepito definizione per credito formativo si intende
La misura del volume di lavoro di apprendimento
Compreso lo studio individuale richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studi
Dove sta la logica del teste qui si dice che ci si può fare una riforma e se si vuol fare e se l'università si vuole assumere la responsabilità che ha verso questo Paese
Di rispondere a una domanda di sapere di cultura di competenza che stiamo illudendo
Non ci possiamo inventare i corsi di studio a misura delle nostre logiche disciplina
Ma e questa centralità dello studente sta solo in questo che io ho parlato l'espressione che non ma questa centralità tolto il test assoluta
Che nel ridefinire i corsi di studio si deve tener conto di quello che una volume
Di lavoro che uno studente
Devo attacco fra
Fornito di adeguata preparazione iniziale
è in grado di porre in essere in una
Perché altrimenti noi continuiamo a produrre i corsi di studio a misura di noi professori universitari allora il risultato che avremo quel limite cento dieci e lode percento ma io la riferisco come tale
Ma è una dato dimostrabile qualche settimana fa a Bologna
Il presidente della Commissione europea Prodi
E commentando
Gli analisti prodotte proprio dell'Università di Bologna Progetto Almalaurea
Accordato una definizione lapidaria
I nostri giovani non è questione i nostri giovani laureati non è questione si siano più bravi o meno brani più preparati o meno preparati dei loro coetanei europei
C'è un solo problema sono fuori mercato per la lunghezza dei nostri corsi di studi un corso di studio in corso di
Concorso di studio che ha una durata media perché questi sono i tempi di là superiore ai sette anni
E che ci fornisce dei laureati che hanno un'età media superiore ai ventisette anni e mezzo
Un sistema universitario che produce questo effetto è un sistema universitario che si assume una responsabilità sociale e morale verso il Paese verso i cittadini e verso
La comunità nel suo complesso interi sulla quale io credo dobbiamo seriamente presidente
Allora il sistema dei crediti formativi ai è lo strumento pratico pragmatico per costringerci a ripensare il borse di studio a partire da un criterio lo lo riteniamo
Lo riteniamo che questo criterio di qualità o no
E la durata reale la durata legale dei motivi luglio dovranno pur avere una qualche col pubblico non potrà essere del corso di laurea in giurisprudenza di quattro anni come quando Diversi purtroppo decenni fa mi sono laureato io e oggi neanche in giurisprudenza sia più la possibilità di di raggiungere la lava in quattro anni
Allora il sistema dei crediti formativi vuol dire esattamente quello gli ha detto dottor Pompei rispetto alla alla velocità che non vuol dire fare le stesse cose
Il vero vuol dire pensare le cose in modo diverso
Allora la laurea che durerà tre anni o centottanta crediti formativi il sistema dei crediti formativi impegna ripensare i corsi di studio
Secondo i criteri che il decreto da che sono l'individuazione degli obiettivi formativi e la dichiarazione degli obiettivi formativi a questo ci impegna il nuovo sistema a dichiarare agli studenti alle famiglie all'impresa la cedola
Qual è l'obiettivo formativo specifico di ogni corso di studi
Quali sono qual è il livello di formazione culturale e professionale che vogliamo dare profilo culturale e professionale in quanto tempo
Il sistema dei crediti formativi ci impegna non a fare in tre anni quello che si faccia primi in quattro cinque o sei
Ma a fare una formazione diverso
E non è detto che in tre anni non si possa dare una formazione di qualità anche superiore a quella che si fa prima in quattro cinque o sei anni si dà una formazione me cioè e la laurea specialistica si pone rispetto alla laurea non come la laurea di serie A rispetta l'aria di serie B ma come prevede il decreto modo estremamente chiaro
Come un diverso grado di approfondimento specialistico delle comprenderle dei saperi e delle competenze
Questo ex e cisti ma una riforma del genere richiede una una doc richiede un profondo ripensamento culturale e una profonda e una capacità
Del sistema universitario marcite universitario l'entità astratta una capacità dei professori universitari dei nostri colleghi Panebianco professore universitario di rimettere in discussione se stesso
Perché se noi continuiamo a pensare che siamo io sono pienamente d'accordo con quanto dice il dottor Callieri stamattina che non ci sia gli unici abilitati non solo a fornire la risposta in termini formativi ma gli unici milita che interpretare la domanda di formazione che sta fuori dall'università
Se noi continuiamo a muoverci in questa logica continuiamo a produrre il danno che stiamo producendo per questo Paese per responsabilità politiche e per responsabilità accadde
Allora
Il danno che stiamo producendo è che noi continuiamo a immaginare la domanda formativa
E quindi l'organizzazione dell'offerta formativa secondo i nostri schemi mentali delle nostre discipline dei nostri settori scientifico disciplinari delle nostre strutture blindate della facoltà
Mi ha fatto piacere che Panebianco almeno questo cioè risparmiato
Il fatto che non ricorre nel decreto la parola fa colpa ha seminato sconcerto
Perché perché le facoltà sono ormai una struttura blindata allora
I giovani che noi prepariamo per l'esterno le immagini
Siamo che devono avere capacità competenza e professionalità a misura del nostro mondo interno queste l'autoreferenzialità a misura delle nostre blindature di facoltà e questa riforma impegna a mettere in gioco tutte le competenze che un ateneo ma sia una facoltà ha facoltà bis a fare finalmente dei percorsi di studio e partendo dagli obiettivi formativi
Metto insieme tutte le competenze di cui l'ateneo dispone
Questa è la la la sfida più grossa è la sfida più grosso
Perché
Consentitemi di chiudere con una battuta allegra poi
Rimane quasi in famiglia tra di noi
Non gli strumenti normativi li abbiamo dati
Presentando questa riforma
In uno dei nostri atenei in cui sono stato recentemente a fare operazioni l'anno accademico si è avvicinato una collega
Una collega professare si chiede
Lei ha pienamente ragione
La riforma ebbe a me basta c'è una riforma che possiamo discuterne non pretermessi abilissimo ma anche un solo strumento la possibilità di cambiare la testa i docenti questo strumento questo cambiamento non avviene Colletti
Avviene attraverso un processo di confronto ma di confronto sui termini reali sui problemi reali che l'università italiana che le università italiane anch'
Sulle domande che
La società le impresa e le istituzioni la comunità di questo Paese presente all'università
è l'ora sulla capacità di noi docenti di metterci in discussione per dare una risposta credibile in tempi rapidi e di qualità alle domande del pezzo grazie
Grazie
Resta solo da ringraziare la pazienza con cui Silvio ci avete seguito gli auguro buon pranzo che sarà servito nella sala mensa alla grande casa con le vetrate e il soffitto a barca
Mi dicono dall'organizzazione che sarete serviti in maniera turbo il che significa Vaime che quaranta minuti a far tempo da adesso dovreste farlo sforzo di ritrovarvi qui grazie ancora
Pannella con
La
A al dottor Bucci presidente degli industriali dell'Emilia Romagna
Se pur tardivamente rispetto all'inizio dei lavori io sono lieto di portare il saluto di Confindustria Emilia-Romagna tutti i partecipanti al seminario ai colleghi imprenditori e a tutti coloro giocata che dicono la loro professione alle strutture della scuola della formazione dell'Università
Io desidero rivolgere un sentito ringraziamento a Carlo Callieri
Che presenta oggi i risultati di un lavoro pluriennale che ha prodotto idee e nuove proposte che dimostrano ancora una volta impegno associativo Di Carlo del quale tutti noi siamo profondamente grati
Queste i lavori di oggi pomeriggio sono dedicati alla formazione professionale
I gli imprenditori industriali dell'Emilia Romagna sono ben consapevoli del fatto che la formazione rappresenta l'anello principale
Per la costruzione non solo delle competenze ma anche dell'identità professionale ed umana dei giovani
Grazie
Credo che non a caso questo seminari e questo incontro si svolge in Emilia Romagna una regione nella quale svolgono la propria di vita strutture di formazione di qualità elevata
Con programmi i docenti di ottimo livello risorse cospicue di questo noi ne siamo fieri
Ma evidentemente non ci accontentiamo e non ci possiamo accontentare perché il mondo che ci circonda è in continua e rapida e rapidissimo divenire quindi noi dobbiamo cost pentimenti aggiornare i prodotti i progetti formativi per la scuola nei confronti dei giovani per poter offrire a questi realmente delle possibilità concrete di inserimento professionale nelle aziende nell'industria
Di qui in poi importanza degli interventi e dei programmi nel campo dell'orientamento
E quindi nell'indicazione delle figure professionali prima
Io vorrei semplicemente per e molto brevemente indicare tre temi
Molto cari agli imprenditori di questa regione in relazione alla formazione che potrebbero essere oggetto di considerazioni di riflessioni nei lavori di questo pomeriggio
Il primo è la formazione per quanto riguarda quella informazione rivolta alle nuove forze di lavoro e mi riferisco agli immigrati
Che è un tema di grande attualità nella nostra regione dove l'industria faticano a trovare la manodopera di cui necessitano per gestire questa fase di sviluppo nella quale ci troviamo un secondo elemento è quello della formazione nell'ambito dei nuovi rapporti di lavoro
La flessibilità è una prerogativa che della quale oggi le imprese anche di questa Regione incominciano Acer visti in maniera sempre più di un bus quindi anche la formazione va specializzate dedicata a questo tipo di nuove risorse
E un ultimo punto è quello della consapevolezza ormai comune diffusa che l'azienda è un luogo di eccellenza per la formazione ecco da questo principio da questa considerazione dovrebbero poi derivare Prodi programmi progetti e risorse per poter costruire appunto i prodotti necessari in questo ambito
Io vi ringrazio e ha avuto tutti un buon lavoro
Io a questo punto do la parola al dottor Nicola Schiavone direttore di ricerca dell'organismo nazionale bilaterale che illustrerà ovviamente i risultati dell'indagine
La sintesi dei risultati
E tra i materiali eredi sono stati distribuiti
Io in questi dieci mesi
Tempo Carol richiamare trenta
Che hanno attinenza
Con il tema di quest'ultima sessione del convegno
L'identità professionale dei giovani del due
Il primo dato
Riguarda la numerosità delle professioni
Il secondo dato i livelli di istruzione
Terzo i contenuti professione
Vorrei solo ricordare prima
Quanto è già stato accennato tanto perché Vieri quanto da Ranieri
E questa indagine non da una fotografia da una Dina da una proiezione delle dinamiche
Quelle che le parti sociali Confindustria sindacati considerano auspicabili
Realisticamente perseguibile
In altre parole l'indagine
Dice quali figure quali professioni bisognerebbe formare per sostenere lo sviluppo delle imprese
E le possibilità di impiego e di crescita professionale dei lavoratori
Primo dato
La numerosità delle professioni
Un risultato importante è stato detto stamattina di questa ricerca
Deve aver stabilito che per far fronte ai fabbisogni funzionamento di sviluppo dell'industria
Servirebbero al massimo un'ottantina di figure
Ecco questo risultato può sembrare in contrasto con la realtà
Le professioni così come appaiono a prima vista sono migliaia
Continuano ad aumentare a diversificarsi
ANAS
Ad esaurirsi in tempi sempre più brevi
Ecco ma se noi andiamo ad esaminarle nella loro sostanza
Se proviamo a proiettare nel futuro ci rendiamo conto che esse sono molto meno numerose
Che hanno molte cose in comune che tendono ad aggregarsi attorno dei grandi assi
Quelli che nella nostra ricerca abbiamo definito figure i riferimenti
Evoluzione del tecnologia in particolare le tecnologie informatiche e dei modelli organizzativi tendono ad accentuare i processi di aggregazione
In sostanza chiudo il primo punto
Se è vero che alla superficie
Le professioni cambiano rapidamente è importante rendersi conto nell'affrontare il tema delle nuove identità professionali che le basi da cui si diramano
Siria
Tendono a saldarsi
A diventare più larga e più stabili
Alla superficie e quindi aumentano l'esigenza di aggiorna ma se si posseggono queste basi diventa più facile pare che è più facile
Secondo dato
I livelli d'istruzione
No no
Nel corso dell'indagine abbiamo chiesto alle sette mila imprese intervistate di indicare per ogni figura professionale il livello di istruzione ideale
Se facciamo cento il peso complessivo degli organici abbiamo avuto questi risulta
Il dodici tredici per cento si attesterebbe nella fascia dell'obbligo scolastico
Il settantasette settantotto per cento in quella intermedia tra l'obbligo scolastico universitario
Il dieci per cento della fascia universitarie
Qui i segnali sono chiare
Nell'impresa e continua la crescita del livello complessivo discussi
Pensate che per almeno il sessanta degli operai generici le aziende prevedono un'istruzione superiore Hallo
Secondo segnale
E in linea con quanto ha detto stamattina Panebianco
Il post diploma
E le qualifiche professionali
Fanno registrare una forte aspettativa da parte delle per la qualifica professionale il dato riguarderebbe
Più di un terzo dall'organico in trentaquattro persone
Per il post diploma il quattordici per
E vengo al terzo e ultimo punto
I contenuti professione
Per vestire i contenuti professionali delle diverse figure abbiamo o svolto delle indagini in verità piuttosto laboriosa
Che si sono avvalse di una serie di audizioni di responsabili aziendali
Capi del personale responsabile produzione imprenditori eccetera e di lavoratori e spero
Sono emersi alcune costanti
Che possono servire mi auguro a dare un'idea
Saranno le nuove identità professionale
Intanto l'obiettivo professionale
L'obiettivo professionale tende a spostarsi a tutti i livelli gerarchici
Un lavoro dalla capacità di realizzare qualcosa
Alla capacità di ottimizzare il proprio lavoro in termini di qualità e di economicità
Per quanto riguarda di attività crescono di importanza alcuni aspetti che sino a non molto tempo a non molto tempo fa o non erano richiesti o contava molto meno
Alcuni di questi aspetti sono noti saper comunicare saper far lavoro di squadra problem solving
Ma ce ne sono altri forse meno appariscenti che non sono meno critici
Bisogna saper interpretare gli input le richieste input che diventano più complessi variabili ma anche più infatti impalpabili perché viaggiano sempre di più sulle reti in coma
Bisogna sapersi programmare il proprio spazio
Sapersi organizzare lo spazio di lavoro
Bisogna essere capaci di prevenire l'una lire di assorbire la variante
Sesso
Bisogna controllare il risultato del proprio lavoro correggere gli errori proporre modifiche e miglioramenti il che vuol dire contribuire a
Lavoro alla regolazione e all'innovazione del processo
Vorrei concludere con una considerazione un meglio con una vertenza che è un po'
Se mi è consentito con in questa fase finale
E in un certo senso anche il problema chiave
Perché dobbiamo
Ogni professione
Si compone evidentemente di competenze tecnico specifiche
Che attengono al particolare ramo di attività e di competenze più generali le cosiddette competenze trasversali
Che possono essere applicate qualsiasi ramo di attività a qualsiasi tecnologia ecco
Per affrontare con successo
Il viaggio verso queste nuove identità
Ecco occorre sottolineare che sono entrambe indispensabile
Non ha senso contrapporre
Bisogna integrale
Le competenze tecniche sono resteranno
L'asse portante dell'identità professionale
Non si tratta di affastellare mozioni di inseguire le ultime novità must di possedere in modo rigoroso i principi fondanti e di Sapelli riversare natura
Questo
Dall'altro lato le competenze trasversali
La padronanza di linguaggi delle logiche matematico ma anche statistica lentamente il saper navigare nell'informazione i sapessero
Costituiscono ormai una condicio sine qua non
Esprimere la propria denti
Professionale
Per avere cittadinanza non
Il problema e concludo davvero
Che queste competenze non si acquisiscono dall'oggi al domani
è una volta per
Sulla capacità che vengono da lontano
Sono il frutto di un continuo processo di accumulazione in cui l'esperienza gioca una parte infine una parte molto importante
Ringraziamo il dottor Schiavone io adesso prima di dare la parola al dottor Khan giochi che illustrerà diciamo così vorrei mandare la Scheda firmata che riassume per parole chiave diciamo così quelli che sono i contenuti del rapporto di Confindustria
Ridiamo appunto la regia di mandare in onda la scheda grazie
Trasformazione dei sistemi produttivi nuovi modelli organizzativi maggiore qualità nel personale per la formazione professionale il momento di affrontare la sfida dell'innovazione Serra sarà determinante il ruolo delle imprese
Occorre fare del sistema formativo una vera fabbrica delle competenze dove l'impresa sarà determinante
Sia come parte essenziale del processo di formazione iniziale sia per completare la competenza specifica che maturerà incontra sto lavorando le condizioni per realizzarla sono passare dalla perdita del prototipo la qualità del processo tentato così il giorno dell'entrata in vigore
Integrare preso in questo percorso integrare l'offerta formativa all'avvocato le agenzie formative dovranno accogliere la domanda di professionalità in continuo cambiamento e progettare intorno serve più aderenti ai fabbisogni della società e nel sistema produttivo garantire l'innalzamento della qualità e del numero di utenti della formazione attraverso investimenti diretti nel Sud nuovi impianti e crudele gli incentivi per le imprese
Un ruolo strategico dovrà essere svolto dalla formazione e lavoro valorizzando gli strumenti di alternanza e di accesso flessibile l'esperienza professionale
Determinante la funzione dell'apprendistato per evitare che la parte teorica della formazione sia una brutta copia di quella scolastica pensionati la sulla professione fondamentale sarà il contributo nell'Unione europea in termini di politica e risorse finanziarie per riformare la formazione professionale e le qualificati per lavoro
Una riforma che ha bisogno di completare l'opera di decentramento rivelare sistematicamente i fabbisogni formativi per rispondere alla domanda di professionalità su scala locale semplificare le procedure amministrative contrazione formare il personale della pubblica amministrazione continua a distruggere i giusti per la denuncia del miglioramento qualitativo dell'occupazione deve essere necessariamente riconosciuta la centralità dell'impresa nel sistema formativo
Abbiamo visto riassunte ben benché proprio per parole chiave i contenuti del del rapporto io appunto adesso vorrei dare la parola al dottor Khan giochi che li illustrerà un po'più nel dettaglio ICI
Al punto che i liberali diverse osservazioni che sono emersi dalla scheda grazie
Dopo scuola e università affrontiamo oggi pomeriggio al terzo e conclusivo nello del sistema educativo cioè quello della formazione professionale
E credo che questo pane conclusivo debba anche costituire un momento di di di sintesi dei temi finora trattati perché come anche emerso dopo dall'ampio dibattito nella mattinata
E la professionalità l'obiettivo terminale di un percorso individuale integrato ripeto o integrato poi ci ritorneremo che sarà fatto di scuola
Di formazione e di esperienza professionale portando quindi a sintesi il percorso di vita dei ministri
Noi come
Gruppo commissione formazione professionali di Confindustria abbiamo lavorato un paio d'anni abbiamo così ci siamo un po'interfacciati con e tutti i soggetti interessati alla al tema quattro ministeri perché sono quattro i ministeri che hanno competenze più o meno
Specifiche sul tema ministero Pubblica istruzione ovviamente ma ministero del lavoro ministero dice che certifica e anche ministro del tesoro
Tutte le regioni e quindi conferenze delle regioni cioè tutte le Province
Che hanno delega dalle regioni sulla soprattutto in materia di formazione istituti specializzati tipo ISFOL Sensi se eccetera
Presi di provveditorati insomma tutto tutto il il la costellazione
Estremamente variegata che fa parte
Delle che si occupa di questi problemi
Alla fine di di questo diciamo di questo percorso
Che cosa abbiamo riscontrato abbiamo il contratto abbiamo riportato le nostre riflessioni nel rapporto che avete in cartella come insieme agli altri due rapporti da scuole e università
è e che cosa abbiamo io brevemente vi dirò quali sono un po'i punti soprattutto i punti di criticità che ci sono nel sistema allora innanzitutto è inutile che perda tempo nel dirvi perché ormai entrato nella consapevolezza di di tutti che il problema del risorse umane diventato il fattore strategico principale di competitività del sistema dell'impresa ma non solo le imprese diciamo della crescita generale di un Paese
Ciò posto questa consapevolezza è un po'più o meno entrata
Nella ha pervaso un po'un po'tutti i soggetti sociali negli ultimi anni
Ed è innegabile bisogna dire che dopo cento anni di immobilismo oggi soprattutto negli ultimi anni direi dal novantatré ad oggi si è messo in moto un colossale processo di rinnovamento del sistema educativo
Alla fine del quale alla fine del quale siamo in mezzo al guado non è che siamo alla fine però ecco cosa possiamo dire beh possiamo dire che innanzitutto che l'impianto sistemico cioè l'architettura strutturale
Che è stata messa a punto quindi l'insieme delle norme delle normative delle leggi dei decreti delegati eccetera
Direi sufficientemente soddisfacente cioè un impianto sistemico che c'è potenzialmente a adeguato per affrontare i problemi di un nuovo sistema educativo
Però qual è il problema il problema è quello che diceva
Nadio Dellai questa mattina cioè il problema della realizzazione pratica passare adesso dalla parte normativa la parte ripartirà da qui siamo nelle quello della chiamata so
Titolo come anche per come si è visto questa mattina quantomeno per quanto riguarda la scuola l'università
Attuare questo procediamo per attivamente qui il processo di rinnovamento dello in italiano
Ripresa Titanic qui sono quattro i punti i fattori di criticità forti né che invadono un po'il sistema della formazione professionale Antal ma a seconda di come sì noi dagli interessati Brema sapremo approcciare dal punto di vista operativo
Quanto fattori potremmo dire che la riforma dispiegherà i suoi effetti benefici oppure no fregherà
Miseramente
Dei quattro fattore voglio richiamare la vostra attenzione sono con quattro parole quelle che io chiamo un po'parole magiche le integrazioni sistema l'efficienza della
La risposta del sistema delle
Detti
Critici brevemente un l'integrazione questo venuto emerso anche stamattina basta vettel dopodiché delle guerre Panebianco
Tanti altri ha messo in luce quale e quanta come questa parola integrazione sia veramente uno dei fattori fondamentali di che possa che può realizzare o far naufragare la la riforme turiste medica educativo
è la detrazione ha una doppia chiave di lettura c'è un'integrazione fra sistemi educativi quindi fa scuola scuola secondaria università
E sistemi di formazione e c'è un'integrazione trasversale cioè sistema educativo e mondo dell'impresa
Sono due integrazioni egualmente indispensabili è che stentano ancora a
Ad andare a dispiegarsi andare a regime
Ma di esempi qua di integrazione se ne potrebbero fare tanti ma Tirzo Panebianco parlava anche sottosegretario persone la laurea a tre anni benissimo ci siamo adeguati al resto dell'Europa la laurea laurea e basta tre anni proprio dire
Io France personalmente sono fra quelli che pensa che la laurea non debba essere troppo professionalizzante perché
Io son d'accordissimo anche condotto barile stamattina quando ha detto che la scuola deve prodursi emendativo del produrre soprattutto buoni cittadini il che una cultura di base ci vuole ed è assolutamente indispensabile che sia una cultura forte da realizzarsi in tre anni specie anziché in cinque ma è necessario indispensabile
Allora però si dice ma la formazione ma la formazione ci sono mille sistemi perché c'è una formazione post-diploma che si sta sperimentando tutelare le la la fissa formazione integrata superiore
E ci sono mai due trecento progetti in Italia che stanno partendo può essere
Un complemento un'integrazione
Straordinaria alla alla modello scuola secondaria si può fare a te la formazione post-laurea bastano sei mesi di formazione fatta bene per avere dei soggetti in grado poi di entrare perfettamente le moto ripresa
Faccio un esempio banalissimo che riguarda la la mia azienda presidente ma che può essere illuminante l'esempio che faccio sempre non abbiamo una responsabile del marketing che un laureato in Filosofia
E io sono convintissimo che l'allarme filosofia lo aiuta tantissimo nella sua professionalità nessun Breeze omaggio Menezes
Però questo signore che lo ha ritenuto Fia è uno che conosce benissimo l'inglese e nuota come un pesce dei sistemi vari web internet mi portali eccetera eccetera
In più è una persona che si è messo in discussione cioè non è che è arrivata da noi dieci anni fa dicendo io sono la filosofia voglio fare il direttore generale o direttore sì invece discussione silos attimi fare quello che volete faccio anche l'operaio operaio oggi l'azienda non significa più caricarsi Sacchi sulle spalle significa fare controlli processa quindi questo nato con una culturale poi dovremo alla fine quindi voglio dire ecco questo sistema d'integrazione se invece di essere affidato alla buona volontà di un singolo o di un'azienda che è magari recepisce la la utilità di assumersi giovani laureati fosse affidata più al sistema
E allora e cosa sarebbero più semplici quindi integrazione vuol dire poi riuscì a tirar fuori persone che ad una solida cultura di base
E poi anche una una una competenza specifica però la prima cosa è una cultura di base ma quando diciamo cultura di base non è solo una cultura di tipo tradizionale che pur serve tantissimo
Ci vuole anche è stato detto anche stamattina
Bisogna che la scuola sia capace di trasmettere certi valori cioè l'essere buoni cittadini certi valori le virtù civili cioè la tolleranza il rispetto degli altri latitudine a non prevaricare
A lavorare in gruppo la solidarietà sono valori Ford ha fortissimi che sono questi che rendono la una persona capace di integrarsi in un in un azienda o anche mentre ente pubblico quindi di provare a scuola la sul problema di dare un'istruzione ma di dare un'educazione e questo io son d'accordissimo Kubrat tanto stamattina ha detto sia che ieri sia Barilla si e tanti altri
Ecco quindi concludendo questo primo steppe dico integrazione attenzione perché è un tema straordinariamente importante
L'altro fattore di criticità enorme è sistema qualità
Cioè cosa vuol dire stiamo qualità vuol dire soprattutto tre cose attenzione ai processi
Quindi il il concetto di qualità misura soprattutto il processo e non è il il prodotto quindi qui bisogna avere un processo di alto profilo e soprattutto questo si estrinseca in tre cose nell'orientamento nella valutazione e nella certificazione
Stamattina è stato adombrato da più parti assolutamente bisogna che qualunque
Processo all'interno del sistema educativo parta dall'alto ma parta dalla domanda dei fabbisogni domanda più o meno latente più o meno inespressa mi c'era anche capace di tirarla fuori bisogna partire dalla domanda
Valutazione certificazione sono temi Tino importanza straordinaria soprattutto stamattina c'è stata anche un po'divergenza di opinioni su quanto riguarda la valutazione delle scuole e università
Ma nella formazione professionale
Problema è ancor più importante perché perché tutto adesso dalla legge mi ha domandato alle regioni
Allora voi capite bene che le regioni in Italia hanno delle diversità culturali organizzative e operative estremamente di fare di Verdi verso se non diamo uno standard minimo di riferimento sistema di valutazione
Nazionale se le Regioni Fabi loro non si consorzio non non inventano insomma una struttura consortile per cui c'è una un sistema di valutazione
Che assicura uno vitalità noi rischiamo di avere delle dei delle strutture valutative tutte le strutture testudo formative di livello bassissimo il che vanificano un po'tutta la la riforma
E quindi questo è un passo fondamentale questo è un problema Complesso
Quindi ripeto il il problema della crisi tra metodo esosi formative è un problema compri Complesso perché non si può lasciarle al così
Alla vita delle singole regioni secondo noi bisogna che le regioni facciano un atto consapevole di solidarietà fra di loro di concepire un sistema unico
Questo è il discorso della qualità
Il terzo punto l'efficienza della pubblica amministrazione
E qui non si tratta della solita così ormai retorica dell'inefficienza della pubblica amministrazione anzi
Vi dirò che in questi due anni che ho avuto modo di conoscere funzionari degli assessorati al personale delle regioni e delle province di altissimo valore ma di altissimo valore non solo professionale ma anche etico cioè gente che ha veramente crede in quello che fa e anche proprio con l'eticità di dire io faccio partecipo a un nudità un'utilità collettiva però queste sono delle punte di di dipinti eccellenza la riforma alcuni aspetti mi stazioni iniziata faticosissima mente con le leggi Bassanini e va portata avanti abbiamo due problemi uno l'accesso alle risorse
Della Comunità europea che molte volte sono è un accesso Complesso una gara una ricca di ostacoli
Le imprese non riescono ad arrivare a un sistema di prese rivestono arrivare a questi finanziamenti ci arrivano da potenti
Tecnici insostenibili e quindi questo è un problema enormi però c'è anche un altro problema che ancor più importante o quanto meno ugualmente importante
La legge adesso demanda alle Regioni e di essere loro a creare queste strutture formative
Da integrare
Come un gioco intarsio con la con la scuola
E allora progettare queste letture formative è è una questione anche di di di di alta cultura quindici volte uno sforzo consapevole da parte delle delle regioni soprattutto anche delle Province che non è indifferente e ci vuole anche qui un lavoro integrato con l'impresa perché se vogliamo poi creare una formazione che poi sia finalizzata alle esigenze dell'impresa e non si può taglia fuori
Le le imprese bisogna coinvolgerli a tutto a tutto tondo
Quarto e ultimo punto di criticità sono i problemi inerenti al sistema dell'impresa e anche qua voi bisogna che siamo anche sufficientemente laicità essere anche auto autocritici verso verso noi stessi e perché molte volte non è facile anche per il sistema associativo far capire l'epico riprese che è un investimento in formazione oggi con investimenti laureato e altrettanto importante se non più importante che un investimento in un macchinario
E quindi questo è un cambiamento culturale forte che non è facile sempre raggiungere è vero che l'ultima indagine che ha fatto Confindustria adesso sulle sulla formazione continua conferma che c'è un trend come evolutivo estremamente in fase l'ascendente in fase positiva perché
La la cultura della formazione continua sta entrando sta pervadente al sistema dei piccole imprese con un trend di crescita crescente però siamo ancora lontani da ai livelli che per esempio ci sono i né in Germania
E quindi e questo è un problema che riguarda anche noi come sistema associativo
L'altro problema che abbiamo
E anche un altro problema
Bravissimo un perito elettroniche al ragazzo prometteva tantissimo
Si è licenziato perché la madre l'ha costretta a licenziarlo perché tornava a casa sporco la sera e quindi voglio dire questa è cosa che negli Stati Uniti non esiste un scossa del jet forse neanche in Germania esiste da noi è questa una barriera forte che va
Modificato con grande pazienza con grande dialogo fra a tutti
Ultimo ricordiamoci che stiamo andando in una evoluzione fortissima delle e lei è cambiamento demografico e quindi con eh
Con lo spostamento dell'età media verso l'alto con tutte le conseguenze sul sul Welfare
E anche qui bisognerà pure che si trova un sistema di fare un patto generazionale tra giovani e anziani e si trovi sistema di nomi a lasciar andare via
Baby pensionati a cinquantotto anni che poi vanno a lavorare in nero da qualche altra parte bisogni che troviamo un sistema di incentivarli a stare in azienda magari ecco l'obbligo di fare cattivo Tor a dei giovani
Checché che entrano ecco questi sono un po'i problemi
Che ci sono sul tappeto quindi chiudendo
Direi
Anche la koinè stamattina sono emersi due punti forti uno è l'attenzione alla domanda questo ormai mi sembra chiaro e condiviso da tutti
Anche gratis
Sembra che
è un discorso ormai condiviso da tutti bisogna partire dal avviso
Qualunque cosa si faccia
L'altro punto è la partecipazione del mondo dell'impresa a ai processi di costruzione dell'offerta
Terzo punto la necessità di avere una qualità di alto profilo
E quindi in conclusione diciamo che le leggi ci sono l'impianto sistemico è sufficientemente ampio anzi forse anche ridondante però c'è
Si tratta solo di operare e qui
è affidato un po'alla coscienza civile di tutti i soggetti è interessati mondo che riprese per primi ma anche mondo educazione e strutture pubbliche perché ognuno faccia la sua parte
Sostenere applicativo
Arrivare alla alla realizzazione di questo sistema educativo all'altezza dei tempi vi ringrazio
Come sapete
L'oggetto della discussione di oggi pomeriggio sulla base delle suggestioni che abbiamo avuto
L'identità professionale dei giovani nel due mila
Prima di dare la parola ai nostri ospiti discuteranno questo tema
Io volevo richiamare un paio di elementi molto brevemente perché cercherò di essere telegrafico proprio per lasciare spazio al massimo la discussione
Proprio su questa questione dell'identità professionale un'identità che per definizione
Il risultato di un processo di integrazione e questo è del tutto evidente abbiamo parlato del ruolo che alla scuola nella costruzione dell'individuo del cittadino e abbiamo detto che la scuola deve aprirsi deve trovare i territori di integrazione con gli altri con le altre agenzie
Deve avere opportunità
Per garantire proprio all'impresa e al sistema produttivo ma io direi al sistema sociale nel suo complesso di avere un ruolo nella definizione di questi nuovi profili
Ma l'identità professionale non si limita a questo parte poggia su una base culturale forte
Si costruisce attraverso competenze e io direi proprio professionalità specifica secondo un'indagine che il Censis ha condotto recentemente su un campione di giovani tra i diciotto e ventiquattro anni condotta peraltro per conto di FIAT viene fuori un dato piuttosto già se n'era già qualche altra indagine aveva cominciato a fare emergere questo dato ma questo dato in questa indagine vien fuori in maniera molto forte
Che c'è un passaggio culturale
Tra i giovani cioè il passaggio dalla logica del posto alla logica del percorso
I giovani italiani del nord e del sud
Cominciano ad avere chiaro che il loro non sarà un che la ricerca del posto
è ormai qualcosa che appartiene al passato che la loro esperienza di vita dall'uso queste e la loro esperienza professionale avverrà
Attraverso un lungo percorso dove si integreranno in modo sistematico esperienze professionali ed esperienze di formazione questo è un dato che viene fuori in maniera evidente da queste indagini ed è uno degli elementi forti
Di questo lavoro che abbiamo fatto
Proprio a partire quindi da questa idea di identità io vorrei chiedere
Innanzitutto al professor Colasanto presidente dell'Isfol
Sulla base dell'attuale Offerta abbiamo detto che si tratta di un'offerta che spesso è un po'asfittica che limitata che ha una quantità diciamo così di utenti ancora molto circoscritta quindi abbiamo un sistema ancora debolissimo da questo punto di vista che è stato recente sono state recentemente introdotte delle forti innovazioni ma ancora il sistema mantiene una sua sostanziale fragilità ecco volevo chiedere al presidente
Colasanto che cosa come può questo sistema di offerta regolarsi a questa forte domanda di integrazione che viene da più parti
Come può articolare delle risposte sul territorio e più in generale sul all'interno di tutto il sistema proprio per garantire questa doppia integrazione come veniva detto integrazione tra i sistemi e integrazioni
Dei sistemi con il sistema produttivo
Un grazie
Non della domanda devo dire se posso fare un po'il gioco delle parti ma naturalmente scherzoso perché questa è la domanda che per uno che si definisce addetti lavori come me
Tende come dire a gettare interrogato un po'allo sconforto
L'attenzione non perché non si sia fatto non si faccia
Qualcosa uno si facciano azioni per favorì l'integrazione sull'integrazione
Anzi ne abbiamo un quadro normativo che per certi versi fin troppo carico
O comunque il dibattito che c'è stato in questi anni questi ultimi tre-quattro anni modo particolare
Devo dire ha messo in luce con molta evidenza che cosa bisogna fare per generare appunto integrazione fra le diverse vie
L'istruzione in modo particolare cosa bisogna fare per integrare distruzione poi con con il lavoro insomma
Ci sono c'è ormai una letteratura su quelle che sono chiamate le azioni di sistema
Lo si fa integrazione se le strutture che devono integrarsi in qualche modo non sono accreditate non corrispondono terminati standard
Non si fa integrazione se non ci sono linguaggi univoci su cosa intendiamo ad esempio per competenze competenze professionali e quindi ci sono riferimenti legislativi ricordo la centonovantasei
Del Piero centonovantasette che peraltro le sue radici poi nel patto per il lavoro si è del novantasei sia del novantotto certificazione competenze professionali valutazione
Ma c'è perfino come dire un decreto che imporrebbe l'integrazione perché nella legge di riordino
Dei ministeri qualcuno ricorderà che ministero del lavoro
Risulta accorpato con la sanità agli affari sociali
E che ad un'apposita agenzia che opera all'interno di di questo nuovo mega ministero è addebitata la la responsabilità di realizzarli integrazione
L'agenzia che però si compone se uno legge il testo di un pezzo del ministero della Pubblica istruzione di un pezzo il ministero del lavoro ci si mette insieme e per decreto appunto si fa integrazione
Ecco
Tutto questo non è che sia inutile un così importante perché le le norme sudista sugli standard in più sono drammaticamente urgenti
Abbiamo sistema specialmente la formazione professionale che da questo punto di vista soffre l'eccesso di eterogeneità ma le persone che se voi queste cose lo sanno fino alla noia
Ecco ma anche qui consiglio prima il riferimento alla domanda ecco tutto quello che si pensa e si dice si norma viene riferito all'offerta distruzione la domanda
Distruzione come sempre è un po'la grande assente o per lo meno non viene tenuta in debito conto non si capisce che l'integrazione si fa sì intanto si sia presente che cosa il lavoro e poi si siano presente Chicco chi sono cosa fanno i soggetti versi quali deve indirizzarsi appunto
L'integrazione
Allora per anche restare brevemente insomma nella cornice che ci viene offerto a qui oggi pomeriggio identità di competenze
Io non posso dimenticare che la domanda si era filtri amo attraverso ciò che il lavoro tende ad essere oggi
Deve riferirsi ad un'idea di professionalizzazione del lavoro stesso c'è un lavoro che perde per intenderci banalmente i caratteri tipici del lavoro dipendente nono quindi questo si sottende perfino a trascendere in qualche modo l'impresa no
Si valorizza invece è un po'l'idea di ruolo
Non so se dobbiamo dare del tutto credito ad un'immagine anche molto bella che la filosofia tende a a darci ad apparentarsi del lavoro lavoro inteso come un agire un'azione un agire piuttosto e con un occhio sul manufatto un qualcosa io credo che è un'immagine forse un po'ho estremizzato certamente fa capire che cosa significa riferisce un ruolo sin qui sono circa riferisse un sistema di attese
Che cosa ci si aspetta che si faccia e sì ci si riferisce a alle caratteristiche deve possedere una persona per svolgere questo ruolo e quindi le conoscenze
Le competenze o se volete le capacità le motivazioni soprattutto che sono anche questo un po'il grande elemento che tenga se trascurato
Allora il lavoro come professionalizzazione e questo però significa che per la costruzione dell'identità professionale sono molto imporre è importante l'impresa ma importante il riferimento alla comunità professionali di appartenenza
Fra l'altro la la formazione nuovi mestieri per così dire la devo e professioni
Io penso a drenare metropolitane quote di Milano
Tende ad avvenire oggi in forma de istituzionalizzata cioè non dentro le strutture deputate alla formazione
Perché queste strutture sono un po'troppo lente e allora sono le corporazioni nuove corporazioni intesi in senso lato evidentemente che provvedono da sé
A formare tra l'altro anche la riforma universitaria deve fare i conti con la domanda che viene non solo dall'impresa e mappe del del del corpi professionali che cercano di dire all'università guarda che a noi serve un soggetto che sappia fare che abbia queste competenze appunto anche in università entrata questa cosa le competenze
Quindi per conclude questo primo intervento la mia pressione che non riusciremo a fare integrazione se ci sposteremo anche qui un po'dalla parte dalla domanda ma questa metafora per la formazione professionale come fabbrica di competenze unità folla no ci sicuramente suggestiva ma che serve a far capire che su questo che dobbiamo in qualche modo lavorare attenzione non è che la domanda sociale che così viene a esprimersi sia una domanda di tipo taumaturgico che risolve di per sé tutti i problemi dell'Offerta Bitritto le debolezze
La domanda sociale fatto dall'impresa è generalmente le imprese come dire
Vi escono forse a dire ciò che vogliono non sempre qualcuno mi dirà ma certamente è una domanda che possiamo in qualche modo razionalizzare
Ma la la domanda sociale fatta anche dai giovani dalle famiglie e qui i rischi ad esempio di una cattiva informazione da un lato e di motivazioni verso certi mestieri piuttosto che per altri può creare distorsioni
Tra l'altro a proprie spese il fondo sociale
Ha fatto messo in evidenza un dato sta veramente importante speriamo di non ripetere l'errore a fronte di un'abbondanza di risorse perché il fondo sociale
Da abbondanza risorse per un certo tipo prova di formazione c'è ridondanza formativa si è perfino ipertrofia formativa perché tutti chiedono un certo tipo di formazione sperano di poter fare un certo tipo di lavoro
E di nuovo il problema della domanda che emerge prepotentemente e non è a partire da domanda che dovremmo incominciare a chiederci come si fa ecco a realizzare davvero l'integrazione
Sì io
Chiedo invece
Alla dottoressa Marcegaglia presidente dei giovani imprenditori proprio partendo da quest'ultima suggestione proprio partendo dalla dalle logiche della domanda
Come può un impresa che oggi si propone sostanzialmente come agenzia formativa abbiamo visto il ruolo
L'esigenza di dare all'impresa un ruolo centrale in questo processo di innovazione ecco quali possono essere le prospettive dell'agenzia formativa impresa in questo disegno di integrazione
Anzitutto buonasera a tutti
Mi scuso per non essere stata presente stamattina nero a un convegno dove parlavo con gli studenti proprio disorientamento di di di di formazione ma la domanda è molto importante io credo che l'impresa abbia un ruolo sicuramente significativa in questo processo ma prima ancora di avere un ruolo significativo nel processo di formazione quindi come agenzia della formazione io credo che c'è un aspetto ancora diciamo che viene prima
So che se ne è già parlato stamattina ci tenevo a arrivi evidenziarlo cioè il fatto che prima di tutto l'impresa oggi ha un ruolo molto importante che è quello di capire
Qual è il cambiamento che sta vivendo l'economia come essa stessa deve stare sul mercato
E io credo che in questa logica di Dino economi di cui si parla molto in realtà non c'è una separazione tra old economy nel coro innanzi fosse l'aspetto più importante è che le impresa e che sono le imprese anche Manta Torrieri tradizionali forti nella nostra tradizione
Industriale si trasformano si trasformano con grande come dire velocità cambiano il modo di lavorare cambiano il modo di distribuire i propri i propri prodotti cambiano il modo di organizzare il lavoro al proprio interno quindi sicuramente oggi tutto il sistema impresa e vide un cambiamento enorme non c'è distinzione tra old economy nel Coni ma tutta il nostro sistema imprenditoriale sia quello che lavora su internet su nuove tecnologie sia quello che lavora nella siderurgia come il mio
Vive un cambiamento enorme ed è stato detto ma e lo voglio anch'io risottolineare perché è assolutamente un fatto concreto che viviamo tutti i giorni e le nostre aziende
Per poter fare questo l'imprenditore deve avere una grande apertura mentale ma soprattutto di e capire chiaramente che la cosa fondamentale avere al proprio interno risorse umane formate ma soprattutto risorse umane persone
Come dire che hanno una apertura mentale molto grande
Che capiscono cercava di capire in anticipo il seme insieme agli imprenditori quali sono l'evoluzione del mercato cerco di cogliere segnali deboli per capire quali sono i nuovi prodotti e i nuovi mercati quindi certamente la prima cosa credo da sottolineare che l'impresa di successo è l'impresa che comprende che in questo nuovo diciamo in questa nuova rivoluzione industriale la risorsa umana che ha formazione generale poi anche competenza specifica è il vero fattore critico di successo su questo credo come di ricordava Cangio dice
Ormai una certa come dire condivisione nel messaggio
Quindi che cosa deve fare a questo punto l'impresa in questa logica da sicuramente prendi tutto deve fare molta formazione al suo interno
Lui c'era sempre prima a Cannes Giotto il rispetto a un indagini barista del novantatré che evidenziava che solo mi pare venticinque ventisei ventitré per cento dell'impresa tace la formazione continua propri interno oggi nel non nel novantotto mi pare gli ultimi dati che abbiamo questa percentuale si è alzata molto qui mi pare che ci sia una maggiore e sensibilità su questo e quindi prima di tutto l'impresa né fare formazione al proprio interno vede come dire sapere che dal sistema scolastico da sistemi di formazione arrivano persone che hanno una certa formazione ma poi per calarli realmente nella concretezza delle necessità de di quell'impresa specifica
Che ha bisogno di andare su quel mercato di produrre quel prodotto certamente c'è necessità poi di fare una formazione all'interno dell'impresa qui la prima cosa è comprendere che come dire la formazione non è solo un costo anzi non è un costo ma un investimento molto importante questo mi pare che ci sono dei segnali importanti che evidenziano che l'input sistemi pretoriani Italia italiano sta andando in questa direzione l'altro aspetto è che certamente l'impresa ma anche qui mi pare che già se ne fa un certo uso dente
Aiutare soprattutto i giovani che escono dalle scuole a a Veron ingresso in nell'impresa il più veloce più flessibile possibile quindi strumenti quali l'apprendistato gli stage e tanti altri sono strumenti che vanno utilizzati dall'impresa è proprio come modo per diventare realmente e concretamente agenzia per la formazione io binomio
Caso specifico
Voglio dire questi modi per fare entrare giovani in modo flessibile sono sicuramente poi modi molto utile anche per l'impresa e per conoscere meglio magari giovani che entrano in questo modo poi magari assumerli e rimanere tali rimanere all'interno dell'impresa e quindi utilizzare in modo continuo e forte questi strumenti che oggi ci sono un altro modo quello che ricordava sempre prima cancan giochi perché no mettere in piedi una sorta di meccanismo di tutoraggio dove le persone magari che stanno per uscire dall'impresa che hanno una grande esperienza la grande competenza proprio specifica in quel mestiere possano insegnano i giovani questo diventa un altro modo concreto per reggere per essere credo agenzia vera per la formazione credo che ecco quindi poi ogni impresa in in deve deve interpretare questo ruolo nel suo modo ma c'è un ruolo sicuramente importante credo che poi ci sia un ruolo che vada al di là delle singole imprese ma ci sia un ruolo anche come associazioni industriali credo che Confindustria lo svolga bene certamente si può fare sempre di più ma credo che come si diceva prima
Le associazioni industriali devono anche partecipare all'Offerta no di di corsi di formazione specifici per quel territorio per quel tipo di settore devono far capire come ricordava prima dottor Colasanto quali sono le loro esigenze ma mi pare che su questo l'Organismo bilaterale o altre cose che stanno facendo
Aiutano ad andare in in quella direzione e credo che dall'altra parte dobbiamo anche spingere per far sì che come dire la formazione anche da parte dell'impresa e diventi appunto un investimento che abbia territori e quindi magari chiedere anche come dire sgravi o agevolazioni fiscali che rendano diciamo l'investimento in formazione da parte dell'impresa è e diciamo con un ritorno economico migliore ma al di là di questo ripeto io credo che oggi c'è una maggiore consapevolezza come dicevo prima da parte delle imprese di essere al centro di di questo processo c'è la volontà di volerci partecipare c'è la volontà di voler essere domanda ma in qualche modo di partecipare anche all'offerta della formazione e quindi io credo che questo meccanismo di integrazione di cui si è parlato meccanismo certamente difficile Complesso
Perché siamo all'inizio ma è un meccanismo necessario e credo insomma il sistema dell'impresa che sia consapevole anche negli anni futuri farà come fatto in passato
Quello che è necessario quello che gli compete per poter come dire facilitare questo processo di integrazione
Do sentiamo
Il pari redditi invece si occupa di scuola
In questa continua triangolazione che abbiamo prefigurato
E l'abbiamo detto questa mattina è stato ribadito da più parti la scuola svolge un ruolo assolutamente essenziale
E deve svolge un ruolo essenziale proprio nel processo di integrazione lo chiediamo
Quindi chiediamo che cosa la scuola immagina o pensa di fare
Per affrontare questa sfida
Lo chiediamo Mario Fierri al professor Mario Ferri responsabile dell'innovazione tecnologica del ministero della pubblica istruzione quello che sta seguendo diciamo così la parte un po'più avanzata nell'elaborazione delle nuove strategie proprio perché tocca il tema delle tecnologie avanzate quindi delle tecnologie didattiche svolgevano un ruolo essenziale
Grazie
Scusate il ritardo in tantissime colpa mia
Io vorrei parlare delle tecnologie spero di non essere descrittivo
Perché in realtà è un tema apparentemente particolare ma assolutamente centrale e strategico dettato dal coinvolgere tutto il resto il rapporto
Del ministero della scuola diciamo il sistema scolastico italiano con le tecnologie
Ecco complicato Complesso ma molto attivo in questo momento e direi duplice dalla parte il grande sforzo che si sta facendo per
Utilizzare per introdurre le tecnologie come uno degli strumenti dell'innovazione scolastica
Voi sapete che è in atto un programma quadriennale che termina nel due mila grazie al quale sono stati investiti seicento miliardi nei primi tre anni dal novantasette al novantanove e si concluderà quest'anno con ulteriore investimento di altri duecento miliardi un come dire non si citano le cifre solo per fare impressione ma oggettivamente si è trattato del più grosso investimento
In un'unica dimensione del sistema scolastico che si sia mai verificato storicamente e il salto lo si vede nonostante grandi difficoltà nonostante che come ben si sa è ben si capisce
Sì come dire si si lotti essi
Si incida in un sistema che non è svelti Issing nell'adeguarsi all'innovazione tecnologica tuttavia al salto c'è molto importante molto grande ha toccato sta toccando entro quest'anno tutte le scuole italiane
Tutte le istituzioni scolastiche
Ci trova gli appuntamenti che in questo momento l'unità la commissione dell'unità europea sta fissando con il documento Europe perché in discussione in queste settimane che è stato discusso da su un mite ma che sarà discusso ancora problemi di Nova Lisbona
Ci trova tutto sommato non è primissimi posti ma in una situazione per una volta non non l'Agnus e non e non del tutto come dire non non non particolarmente arretrata anzi dire tutto sommato in linea con la media dei Paesi
Europea dei diciamo normali
Con l'esclusione degli scandinavi naturalmente che installò una dimensione avanti per mille ragioni storiche eccetera
Quali sono gli obiettivi di questo programma sono molteplici loro migliorare l'efficienza del sistema scolastico non solo dal punto di vista della didattica ma anche dell'organizzazione
è inutile discutere cercare di illustrare l'impatto straordinario reciproco dell'autonomia e delle tecnologie perché è evidente che non si può gestire nessun sistema reale di autonomia senza infrastruttura tecnologica
Efficiente senza collegamenti alla Rete senza possibilità non solo dal punto di vista della gestione ma anche dal punto di vista dell'accesso alla cultura diciamo così senza se non se n'è aperto questo canale e dall'altra parte e anche evidente che solo l'autonomia delle scuole se avrà successo come naturalmente speriamo può diventare il vero motore dell'innovazione tecnologica come del resto dell'integrazione
Nessun modello deterministico
Di questo credo che sia chiaro inutile spiegarlo a Confindustria alle persone di presenti lo scrivo chiaramente loro documenti la scuola Pertol aperta significa anche questo che nessun modello deterministico può può come dire combattere può competere o può risolvere il problema
Che invece può essere risolta da un sistema aperto naturalmente questo non significa che il potere pubblico ministero in questo caso non debba fare il suo mestiere il suo dovere di dare gli stimoli gli strumenti e le risorse e i mezzi opportuni alle scuole e anche i servizi alle scuole
Per inciso fra l'altro l'altro sistema è come voi nel prime time a Linate un sistema ancora a questo punto di vista non facile da gestire perché mentre è facile creare per le scuole risorse distribuire risorse all'Oscar facile per arrivare denaro le scuole tanto complicato è una cosa che sappiamo fare abbastanza bene molto complicato eh
Mettere in piedi servizi efficienti per la scuola e questo è più difficile ma un mestiere nel quale stiamo come dire stiamo lavorando insomma il mestiere per il quale stiamo imparando credo rapidamente rimane però il fatto che solo l'autonomia delle scuole può essere il motore per una vera innovazione tecnologica a volte dico questa cosa perché può sembrare banale ma a volte negli appelli delle agenzie dei giornali eccetera si fanno appelli al ministero la pubblica istruzione o comunque allo Stato
Immaginando qualche cosa di deterministico una specie di macchina no riempio uno slogan né bisogna formare tutti gli insegnanti
Che è un è il più classico degli slogan sì certo la formazione indispensabile la formazione necessaria formazione lo strumento ovviamente del quale non si può fare a meno ma nessuno può immaginare che un sistema si possa trasformare deterministica mente topo da un con come dire utilizzando la formazione come una catena di trasmissione di voleri o di intenzioni
Ci essere un sistema ricco di offerta di esempi di strumenti che che in effetti sono il vero modo di fare formazione quindi è un sistema complesso di quell'autonomia accertamento la cerniera
Da questo punto di vista il risultato finale deve esser quello di una forte padronanza delle tecnologie e delle nuove generazioni
Questo è l'obiettivo finale
Quando dico forte padronanza intendo non solo l'ovvia e ma banale alfabetizzazione capacità di utilizzare gli strumenti che pure richiesta in qualsiasi come dire indagine di formazione professionale queste evidenti in qualsiasi analisi fabbisogni queste ha del tutto ovvio
Ma qui si tratta di avere un rapporto adulto Colette così un rapporto serio rapporto colto
Di chi riesce a utilizzare il meglio delle tecnologie in tutte le fasi del proprio lavoro intellettuale dalla cieca delle informazioni alla produzione alla che alla alla creazione di strumenti di comunicazione alla risoluzione dei problemi alla gestione dei dati per ogni tipo di organizzazione e ogni tipo di lavoro individuale e collettivo questa operazione straordinariamente difficile
Però queste l'obiettivo reale dell'uso delle dell'introduzione delle tecnologie nella scuola quindi a stare molto attenti alle semplificazioni perché a volte per busto di slogan o per come dire o per scarsità di analisi sì per semplifica qui non si tratta solo di abituare la gente a fare commercio elettronico
Va be d'accordo si farà pure ma insomma
Le neanche semplicemente l'alfabeto Ytzhak si tratta di un'operazione culturalmente complessa e dico qui l'ultima cosa è un'operazione culturalmente complessa che ora passerà anche attraverso la riforma di Scicli
E attraverso quell'operazione assolutamente complessa d'altra parte indispensabile che la ridefinizione dei saperi della scuola qui la scuola combatte una lotta il sistema delle combattere una lotta direi storica con con
Diciamo nel rapporto fra scuola e tecnologie dove non si tratta solo di recuperare un ritardo tecnologico qui si tratta di recuperare un ritardo storico
Che viene molto da lontano voglio indicare solo il cui era guardi che ci stanno davanti uno di questi il parziale superamento anche se è difficile che sia totale dell'Abi modalità del sistema scolastico italiano che vede da una parte canali formativi totalmente disinteressati al sapere pratico
E alla tecnologia
E dall'altra parte canali formativi che mescolano totalmente ma in maniera anche distorta la tecnologia solo alla formazione professionale occorre recuperare un ruolo con la tecnologia diverso più adulto riammettere la tecnologia fra i saperi
E riacquistare il gusto dalla parte del usare la tecnologia come strumento di conoscenza e dall'altra parte il compromettere la conoscenza con il suo risvolto pratico io uso lo slogan a volte così per divertimento
Dico che se Leonardo da Vinci si presentasse nella maggior parte degli istituti che portano il suo nome siano essi licei istituti tecnici non sarebbe ammesso non sarebbe accolto perché privo dei requisiti essenziali per entrare sia nell'uno che nell'altro perché lui si dilettava a pensare che la tecnologia fosse uno strumento di conoscenza e queste Nimis in un rischio tecnico non è ammesso
E d'altra parte si dilettava pensare che
Si può che che anche come dire il sapere pratico fosse un sapere vero e questo in un liceo non sarebbe mai ammesso
Ecco dobbiamo fare una scuola che guardi indietro si ma non si fermi a Gentile che vada almeno fino al Rinascimento e che vi scopra questo nesso fa almeno questo nesso fra scienza e tecnologia
Mi interrompo su questo punto se mai dopodiché
Questo
Questo passaggio appena fatto del rapporto tra tecnologia integrazione per questo è stato un passaggio importante secondo me è vero io credo che se le scuole sapranno
Utilizzare diciamo questi strumenti in maniera intelligente il processo di integrazione e non solo tra i sistemi ma anche Polizzi sistema produttivo sarà certamente facilitato e questo è un aspetto secondo me che andrebbe approfondito
Ecco adesso io però darò la parola alla dottor Abete presidente della LUISS Guido Carli al quale voglio chiedere
Visto che lei ha vissuto diciamo una molteplicità di ruoli è stato presidente dei giovani industriali presidente di Confindustria e adesso presidente di una Università libera come si dice tecnicamente
Ecco io vorrei chiederle ma dal punto di vista operativo vista un po'così proprio a a partire dall'esperienza maturata diciamo così
Quali oppure quali sono le reali possibilità
Che i diversi sistemi arrivino a dialogare ad integrarsi e se no poi non c'è un pericolo
Che implica una volta che i sistemi formativi e educativi e distruzione abbiano imparato a dialogare non c'è il pericolo che questo aumenti ulteriormente l'autoreferenza dei sistemi e che quindi il rapporto col sistema produttivo in qualche modo venga ad essere ulteriormente circoscritto
Ma indubbiamente il pericolo esiste e poiché io condivido il giudizio che è stato riferito anche prima su positivo sull'impianto generale
Il processo di riforma del sistema
Educativo italiano che è in corso in questi anni penso che questo veicolo esista lo vediamo anche da come vengono
Affrontate le tematiche di innovazione
Venera presento una che io seguo più direttamente in quanto attiene alla
Momento universitario
L'apertura
Della offerta universitaria
In tre cicli il primo triennali il secondo biennale e un terzo ciclo annuale o biennale che si colloca o alla fine i primi due o alla fine del primo in una logica di modularità rispetta la domanda
è percepito dalla gran parte dell'Accademia
E da moltissimi altri come una rivisitazione sotto mentite spoglie della esperienza della cosiddetta laurea breve o del diploma di laurea cioè non si è ancora capito che la proposta
In fase attuativa di puntare su un sistema di cicli
A livello universitario deve spingere non solo a realizzare ma anche a far percepire dall'opinione pubblica che la laurea si realizza nel primo ciclo voglio dire perché il primo ciclo è quello in cui esce il laureato e che gli altri cicli sono civili di completamento di specializzazione di approfondimento ma non sono usciti essenziali per fatto
Sì che si produca il prodotto laureato perché altrimenti è inutile che abbiamo fatto la riforma abbiamo soltanto allungato
L'età di studi formale da quattro a cinque anni con ciò facendo incontrare l'età di studi formale con l'età di studi sostanziale perché voi sapete che gran parte degli studenti italiani che si laureano che sono una minoranza rispetto agli studenti italiani che iniziano università si laurea al terzo anno
Fuori corso e quindi si laurea
Con una eccedenza rispetto al quinto anno
E questo è un caso classico in cui non ha come dire
Il rischio che un percorso di innovazione venga gestito in una logica
Dette o corporativa neo corporativa chiamate voi perché quando logica Coppola di voglio commettere l'aggettivo che oggi va di moda vecchio nuovo novanta di moda in parecchi ambienti ma sempre la stessa cosa non è che cambi niente lì a dire allora sotto questo punto di vista vedo che Terranova ride perché lo si capisce come dire i traslato che sta dietro a questa esperienza vista comincia ad interessarsi di un'azione vent'anni fa avvertiamo quindi come tale non potrebbe che come dire sottolineare questo passaggio
Dicevo il problema dell'auto con sistemi il sale dell'autoreferenza un problema enorme non so se
Quindi noi abbiamo il dovere e il diritto a noi cittadini noi imprenditori noi uomini
Che interagiamo con il mondo della formazione e dell'educazione nel mettere dei paletti molto stretti delle interpretazione al limite schematizzando perché la schematizzazione in questi casi un valore e non è un disvalore
Io sentendo
Anche il livello del dei contenuti degli interventi precedenti fondo mi fece una domanda io dovevo parlare stamattina al classico da Paolo rotonda polipo che avevo un altro convegno consente alla banca stamattina l'organizzazione confindustriale che evidentemente riteneva utile un mio contributo accettato che io intervenissi pomeriggio
Però forse non è stato un caso perché se noi facessimo un'operazione molto come dire anche qui schematica se è vero quello che ci siamo detti che vi siete detti quello che leggiamo
E dobbiamo dire che se il mercato fa fosse perfetto cioè se la capacità della domanda e dell'offerta si esprimesse appieno la formazione professionale intesa come sto momento identificato non esisterebbe più non dovrebbe più esistere
Perché e inevitabile
Che più accelera l'innovazione più si introducono le tecnologie più un momento della formazione diventa il momento della apprendimento del della presenza dentro la fabbrica e quindi se le fabbriche se le imprese fossero tutte perfette tutte organizzate tutte adesso con la consapevolezza del valore del capitale che rappresenta il giovane che entra
Cinque miliardi di capitale investito secondo alcuni calcoli un miliardo e mezzo di cambiali
A trent'anni secondo altri calcoli però poi sostanzialmente propria del mezzo cinque miliardi comunque sto sempre miliardi evidentemente dipende dalla classificazione che diamo se noi avessimo una sistema di mercato perfetto noi dovremmo dire che da un lato il momento della professionalizzazione sempre più e sempre più inevitabilmente si realizzerà nella fabbrica ammesso che la fabbrica sia la sede che è in grado
Di ricognizione del cambiamento e di trasferire sul piano organizzativo il cambiamento a coloro che entrano in fabbrica
Cosa che purtroppo non è perché il mercato non è perfetto perché le dimensioni delle aziende sono diverse perché le tipologie delle aziende sono diverse e da quell'altra parte come dire il grado di
Formazione
Innovativa che noi dobbiamo chiedere a tutti coloro che escono dal momento scolastico sia esso universitario sesso professionalizzante
è comunque centrato su alcune culture su alcuni valori culturali che devono diventare competenza nel momento in cui entrano in fabbrica la flessibilità come prove cultuale ma come valore salariali o come valore
Funzionale la flessibilità la cultura dell'efficace non soltanto la cultura dell'efficienza che invece ancora molto dominante nel sistema economico industriale
Nella logica degli anni Ottanta evidentemente
Allora se questo fosse vero io penso che il rischio che le diceva è un rischio reale questo rischio non lo risolviamo come dire semplificando molto
La lettura dei fenomeni i processi di modularità azione nella formazione universitaria da un lato che diventa tre tre più uno tre più due tre più due più uno
E da quell'altro lato il diploma
La formazione professionalizzante post diploma che diventa in fondo come di un percorso simile al primo ciclo partendo da basi come dire culturali diverse dovrebbe arrivare comunque
A garantire una offerta formativa molto larga
Ma che abbia alcuni punti di riferimento comuni che sono punti di riferimento più culturali
Più di propensione alla competenza che di competenza espresse e padrone una capacità di realizzare la fase finale nella fabbrica
Sapendo però che la fabbrica non è perfetta che le fabbriche non sono uguali ecco che le strumentazioni tecniche della fase formativa professionalizzante sia di primo
Si apposta o scuola d'obbligo sia post diploma mantengono una loro come dire valenza storica cioè paradossalmente noi abbiamo bisogno dalla formazione professionale perché luogo ideale per fare la formazione
In una società in cambiamento che la fabbrica non è ancora sufficientemente matura
Per dare
Come dire quel livello di conoscenze
In modo distribuito in modo diffuso proprio perché diverse sono le situazioni storiche ambientali geografiche tecnologiche umane ambientali
Quindi in questo senso io penso che noi andiamo nella direzione giusta sì Chico cerchiamo diciamo su questa complementarietà forte e insieme su questa come dire apertura del momento dell'offerta interpretando non come un momento di separatezza ma come un momento di distinzione in fondo uno
Che ha fatto i tre anni del primo ciclo e si è laureato bene
In una disciplina che ha in sé comunque alcune competenze quanto meno lo Stato virtuale
E uno che ha fatto il diploma bene in un istituto tecnico ha fatto una fase post-diploma di formazione professionale di secondo
Di seconda fase sono devono essere due persone che si presentano al mercato del lavoro come dire con sufficiente permeabilità con sufficiente indifferenza sequestro riuscivamo a fare
La riforma del giunto l'obiettivo se questo riusciamo a fare avremo come dire creato una come dire una implementazione dell'Offerta e una arricchimento delle popolazioni perché quando si si amplia l'offerta si vince l'offerta non la domanda omettono allocazioni per definizione in qualsiasi ambiente quelli liberali e quelli meno liberali quelli che pensano di esserlo e quelli che credono di esserlo grazie
Sulla base delle molte suggestioni venute sarebbe stato interessante molto utile fare un secondo giro di interventi ma il tempo è tiranno e non ce lo consente e quindi dobbiamo chiudere qui questa discussione
Io vi ringrazio per l'attenzione ovviamente lasciamo la parola alle conclusioni
Dottor Fossa
Grazie
Data l'ora cercherò di essere il più possibile anche perché
Ritengo dei problemi all'ordine del giorno di questo nostro convegno seminario di oggi siano stati sufficientemente dibattuta
Io voglio innanzitutto ringraziare Andrea Muccioli per averci ospitato a San Patrignano lo ringrazio anche per le parole che ha ricordato nel suo intervento iniziale
Di questa mattina nei confronti del sistema imprenditoriale che sicuramente ha molti difetti ma che evidentemente in alcuni momenti riesce ad essere sensibile alle necessità come si ricordava lui è stato sicuramente uno dei motori che hanno fatto partire questa questa
Questo realizzazione
Voglio anche però ringraziarlo perché sicuramente da questo organizzazione credo che tutti noi possiamo prendere qualche cosa
Sappiamo i motivi e le finalità per cui è nata a San Patrignano ma sappiamo anche che vendendo venendo qui ci rendiamo conto di una realtà e come dicevo a Muccioli a colazione
Assolutamente diversa da quelle cose straordinarie che non sono riuscite a fare Lori suo padre prima di voi
Gli amici ira vicino sono riusciti a far conoscere San Patrignano non solo in Italia e del mondo però ritengo
Che
Pur avendo ben comunicato non riescano a far capire che cos'è in realtà questo è per questo che io ringrazio anche voi tutti che siete venuti qua oggi delegato perché avete potuto vedere qualche cosa a mio giudizio di assolutamente straordinario Maspero chi verrà dopo di me mantenga
Un impegno e io ho preso che ho portato a termine di venire qui ma di venire magari con qualche cosa anche non di più importante per la formazione ritengo che non abbia niente di più importante anche piste per l'impresa a qualcosa che raggruppi un numero ancora maggiori
Di imprenditori perché esperienze importanti e positive come queste a mio giudizio sono una delle cose che anche il mondo confindustriale deve aiutare a diffondere
Tornando a tema
Dell'incontro dell'incontro di oggi io parto nel ricordare che al di là di alcune polemico fu di Romolo isolamento che ho visto in sala quando il
Professor Cipolletta detto delle cose che mi spiace
Per i ragazzi che ancora ci sono il sale di studenti ma sono cose che noi comunque pensiamo e che non ci vergogniamo di sostenere anche in qualsiasi in questi sede
Sta a voi star mondo della scuola farsi cambiare cambiare idea farci cambiare posizione
Perché
Quando un giovane purtroppo sono tanti non trova lavoro e quando e nello stesso tempo le imprese e vi assicuro che sono tanti in molte zone del Paese anche nelle zone dove c'è maggiore disoccupazione non trovano i giovani che servono vuol dire che il sistema non funziona
Conto carta bisogna intervenire bisogna intervenire anche radicalmente e portare avanti dei cambiamenti
Sono stati importanti a mio giudizio le parole di Berlinguer che abbiamo accompagnato molte volte in questa fase de la riforma come sta sono state importanti è stato importante intervento del sottosegretario della sete certificate università però è anche vero che non si può vendere per cose fatte cose che stanno sull'h gli imprenditori sono abituati a ritenere cose per cose fatte le cose che possano toccare per mano
Questo riforme sono ai nastri di partenza abbiamo le regole abbiamo le norme ma ancora non possiamo vedermi risulta e finché non potremo dei risultati non potremo dare un giudizio un giudizio definitivo
Per quanto riguarda il discorso della
Prima di tutto non dà la possibilità agli studenti i loro genitori di qualunque ceto sociale siano decide di avere la possibilità di una certa vera fa una scuola privata è una scuola pubblica e noi riteniamo che questo sia necessario quando noi diciamo
Forse impropriamente che una scuola deve essere come un'impresa lo diciamo perché ci deve essere una certa competitività anche nelle scuole ma la competitività
A nostro giudizio serve per crescere punto ma che la puntura competitività deve servire peggiorare o per emarginare un certo istituto una certa scuola la competitività proprio per l'esperienza che noi possiamo dire
Di conoscere tutti i giorni sulla nostra pelle vale a dire se siamo competitivi miglioriamo
Se ci si diano sulle situazioni attuali perché abbiamo alcune garanzie che oggi alcuni istituti scolastici
Ha ragione
In maniera Coletto maniera o sbagliata ritengono di avere non c'è questo questa questo rincorre questa io dico accordo
Magari non scritto
Ma tra gli alunni ed insegnanti per cercare di Mila e questo spirito anche dello stesso dello stesso istituto verso il problema
Una bandiera va portato avanti va migliorato perché deve decrescente de la competizione purtroppo piaccia o non piaccia mi rendo conto che è una cosa scomoda ma la competizione eh
Trasversale a tutti i settori del dell'impresa ma anche ma anche della scuola
Io ritengo che ci sia la possibilità per migliorare la situazione c'è la possibilità per migliorarla in tempi rapidi e lo si deve fare in tempi rapidi anche perché io riconosco che non tutto quello che la scuola in Italia è da buttare io che ho fidi
E hanno l'età di molti ragazzi credo che ho visto anche stamattina
Qui in sala anche per esperienze che hanno vissuto sulla loro pelle andando frequentando per alcuni mesi scuole pubbliche anche in Paesi cosiddetti anglosassoni
Mi hanno fatto ricredere su alcune cose che mi ero e mi ero
Messo in testa
La scuola italiana fino ad un certo punto non è molto inferiore alle altre anzi in alcuni casi anche superiore bisogna fare degli aggiustamenti siete la grande diversità e che dedica poco a quello che sorge il rapporto con l'esterno
Dedica poco già a livello di scuole medie a livello di licei
Al rapporto con il mondo dell'impresa per cui poi c'è questo quando c'è questo passaggio all'università e di dove sicuramente ed è nostra
La nostra diversità è carente salvo rare eccezioni rispetto alle università degli altri paesi e di che si trova poi la grande la grande differenza
Però bisogna anche guardare questo mondo anglosassone quando ragazzi a livello di Lisieux passano tre quattro ore alla settimana distesi presso le aziende perché purtroppo il mondo non solo si è rimpicciolito perché le telecomunicazioni e anche le comunicazioni tradizionali
Hanno accelerato per quello ristretto mondo ma si è anche ringiovanito da questo punto da questo punto di vista per cui i giovani oggi conoscono molto di più di quello che sta fuori il mondo della scuola in un'età più più giovani per cui bisogna dare a loro la possibilità di conosce il mondo e le imprese perché la prima cosa che serve ad imprenditori veri e quella di avere tanti giovani tra cui scegliere quelli che effettivamente servono ma servono anche i giovani che vanno sì
Formati adeguati a quelle che sono le esigenze dell'impresa
E dell'imprenditore ma servono soprattutto dei giovani che abbiano la possibilità perché hanno acquisito un certo bagaglio anche pratico
Scusatemi il termine all'interno della scuola che li fa sì che abbiano bisogno di una formazione ma che abbia dei tempi dei tempi limitati
Quello che noi vediamo come imprenditori che quando abbiamo questi giovani abbiamo dei tempi di formazione che sono dei tempi che sono assolutamente lontani da quelli che sono i tempi attuali con cui noi dobbiamo dobbiamo operare
Io mi fermo qui non voglio aggiungere altro
Voglio solamente anch'io ringraziare Carlo Callieri anche fra le altre cose per quello che ha fatto
In Confindustria relativo a questo tema perché grazie a lui e grazie a chi c'era prima di noi su questo tema vale a dire a Giancarlo Lombardi ritengo che Confindustria si sia guadagnata sul campo un ruolo d'interlocutore delle istituzioni che forse nessun'altra organizzazione in questi anni ha avuto ma l'abbiamo fatto perché riteniamo che la scuola la formazione sia un patrimonio di un Paese ma è un patrimonio
Importante e positivo se riusciamo con anche momenti di discussione anche vivaci tra di noi ma possiamo poi trovare un filo conduttore che serve per migliorare il sistema scolastico italiano che serve automaticamente a migliorare il sistema dell'impresa che serve a migliorare il sistema Paese grazie