"Welfare attivo: il contributo dell'Inail" - org. nell'ambito del Forum della Pubblica Amministrazione 2000, 11^ mostra convegno dei servizi ai cittadini ed alle imprese (c/o Fiera di Roma)

Assente però non dovrebbero mai essere rumorosi fisico mentale
Due ringraziamento
Hai presente insieme presenti vorrei ringraziare in particolare il parlamentare presidente
Morale presidente De Luca
La loro partecipazione malgrado i loro impegni
Parlamentare
Su uno dei punti chiedendo strateghi si del discorso del web
Ovviamente ringrazia tutti gli altri soldi partecipanti questo Baldassare Betty leone Spallanzani
Io Lucchesi siamo un po'di di
Ovviamente di chiamata
Io leggerei dando la parola al professor Baldassarri voi vedete parecchie volte in televisione affronta il problema del welfare
Con grande indipendenza intellettuale e volevo dargli e questo pensiero che avevo ieri sera pensando all'incontro di oggi
Negli anni settanta
Il modello di chiuderlo di sviluppo nell'organizzativo la catena di montaggio cioè la burocrazia della fabbrica
Era stata contestata nuove forze sociale del sindacato un nuovo modo di fare l'automobile un nuovo mondo
Di qualità della vita prendendo di contropiede i progettisti di continuavano tutto a pensare alla catena di montaggio come un fautore ottimale voglio ricordare che è stata per esportata
A Togliatti grave come il modello fondamentale il massimo dall'approvazione del modello di sviluppo
E non ci si era accorti che era un sistema socialmente non più stretta oggi noi abbiamo donò a catena anche la catena dalla burocrazia una catena recita una catena che oggi viene contestata dai nuovi attori che non sono più all'interno della fabbrica
E non so nemmeno più nel ruolo dei committenti e di quelli che subiscono diciamo così il oggi la piccola su committenza non sono i nuovi attori le piccole media impresa né che
Voglio solo un cuore la catena burocratica
Della struttura produttivo del Paese
Allora il welfare se negli anni settanta era un welfare risarcitorio che arrivava dopo per la pensione per l'infortunio che ruolo può avere il welfare nel creare un nuovo modello di sviluppo che guarda all'occupazione qualità dalla vetta all'inclusione non esclusione allusivo poche incentiva lo sviluppo che premia quelli che fanno sviluppo che premia la qualità di chi lavora con alta qualità di prodotto o di processo e quindi come qualità di lavoro che connessione c'è
Fra qualità totale
Che è stato l'emblema di rilancio dell'industria italiana
Qualità delle relazioni industriali quale età del welfare e società ecco in una società che con la globalizzazione due scenari
Un competizione distruttiva o una competizione che mantenga dei valori di solidarietà questo erano un po'i ragionamenti che così ripensando trent'anni pensavo al verso di quando sono entrato dentro gli anni settanta e welfare di oggi il professor Baldassarri
Grazie
Grazie presidente Biglia grazie anche per l'invito ad essere
Qui
Dibattere un tema che negli ultimi anni è stato molto dibattuto ma rispetto al quale io ritengo non sia ancora chiaro di che cosa si stia parlando e quindi diciamo ma anche una tavola rotonda una discussione di questo tipo può essere utile proprio a chiarire
Qual è
Quali sono i termini dell'argomento e a me piace molto il titolo che avete voluto dare a questo incontro
Perché in realtà nasconde
Proprio la chiave di lettura di questo passaggio epocale
Tra
Siamo al culmine del del vecchio modo di ragionare raggiunto negli anni settanta e la non chiarezza almeno per ora di quale può essere deve essere il nuovo modo di ragionare perché
Welfare attivo indica che bisogna far qualcosa
Ora io partirei
Da due concetti
Che a mio parere
Bloccano tutto il ragionamento ma soprattutto bloccano anche la capacità decisionale su come
Riaggiustare ristrutturare a mio parere radicalmente modificare ciò che fino ad oggi abbiamo chiamato guelfe
Questi due concetti oggi sono chiaramente sbagliati
Non dico che
Vent'anni fa trent'anni fa fossero anche allora sbagliati però sicuramente oggi sono fuori dalla storia presente soprattutto fuori
Dalle prospettive future
Prospettive future che significa domani mattina perché quando uno parla di futuro sembra sempre ma se ne parlerà fra sette otto dieci anni come
Notoriamente è stato fino ad oggi ad esempio il ragionamento sul nostro sistema pensionistico
I due concetti sbagliati sono i seguenti
L'antico conflitto fra efficienza produttiva e e equità distributiva
Da una parte c'era il sistema produttivo che aveva il compito di generare le risorse generate le risorse la collettività ha il diritto dovere di redistribuire le
A in modo più equo e quindi fare solidarietà
Questi due momenti sono stati visti e direi l'apice proprio gli anni settanta
Ma ancora oggi lo vediamo nelle dei dati statistici
Questi due momenti erano nettamente separati
è un sistema produttivo pensa a produrre in qualche modo nel modo più efficiente possibile poi date le risorse prodotte io come collettività come è stato come Governo come settore pubblico pubblica amministrazione il diritto e il dovere di redistribuire e fare la solidarietà il secondo concetto sbagliato
è
Quello relativo al fatto che lo Stato non solo a questo diritto dovere di redistribuire ma può anche intervenire direttamente
Nel momento della produzione delle risorse lo Stato produttore direttamente produttore non più semplicemente
è fornitore di regole
E Ray distributore di risorse ma anche stato produttore
Ora
Su questi due concetti è nato quello che noi oggi chiamiamo guelfe
E ovviamente su questi due concetti non poteva che nascere quello che abbiamo chiamato per vent'anni
Circa venticinque anni Welfare
Che a mio parere ha poco a che fare
Nella realtà quantitativa statistica dei dati economici e degli effetti prodotti
Sul sistema ha poco a che fare con il Welfare
Primo ragionamento su questo è che
Di fatto
Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un concetto di welfare
Che se seguo il vostro titolo chiamerei passivo
Che io ottuso distinguere invece in due tipi un Welfare statico è un welfare dinamico
Qual è la sostanza del ragionamento che voglio proporvi è che finora abbiamo vissuto il welfare statico nel senso che abbiamo puntato a fare redistribuzione di risorse come se facessimo una fotografia
Delle del sistema e non dovessimo e non avessimo la responsabilità di progettare un film in movimento nel tempo
Redistribuiscono le risorse senza fatto valutare qual è l'impatto di questa redistribuzione sulle capacità di crescita di dinamica quindi del sistema economico e produttivo
Proprio perché il concetto sbagliato era la ripartizione dei compiti
Il sistema produttivo produce io li distribuisco quello che è stato prodotto se non le chiamo il feedback di ritorno
E cioè la responsabilità di chi ha il compito di redistribuire le risorse di valutare l'impatto di questa redistribuzione sul sistema produttivo in termini di capacità di crescita intermedi prospettive dinamiche
E allora rischiamo di auto distruggere
Nel tempo più o meno lentamente
Lo stesso welfare e allora questo concetto tra
Quel per stati di welfare dinamico mi porta a legare indissolubilmente
E negli ultimi anni questo è abbastanza diffuso nel dibattito anche nella letteratura economica il concetto di guerra fare con il concetto di workfare
Ora se la traduciamo un po'all'italiano alla romana Welfare significa fare bene e Warfare significa fare lavoro quel fare un work fare
Che significa che devo valutare nel momento in cui penso di fare del bene solidarietà redistribuzione qual è l'impatto rispetto al fare work al fare lavoro se noi guardiamo
I dati oggettivi
Di tutto ciò che chiamavamo nel nostro Paese
Guelfe re
E ci accorgiamo che non facciamo tanto bene spesso facciamo male e soprattutto invece che fare work distruggiamo work
E allora
Mi permetto di sottolineare due aspetti ecco quello che io intendo il bue welfare reattivo il welfare attivo e quello che si pone non come una fotografia che pensa solo di scambiare i ruoli e le facce
Ma che dinamicamente nel tempo
Crea le condizioni perché ci sia una doppia redistribuzione
Una redistribuzione intra generazionale
Tra la generazione che si trova a vivere diversi momenti del ciclo vitale e una discreta istituzione intergenerazionale perché se io pretendo di proteggere una classe di età ho il dovere di verificare se questa solidarietà verso quella classe di età toglie risorse alle altre classi di età
Perché se toglie risorse alle altre classi di età
Beh non è più Wealth Fernand
Ma è egoistiche fare che è un'altra cosa rispetto al Welfare
Ora se guardiamo i dati
Ormai noti
Nel nostro sistema chiamato welfare
Noi abbiamo in realtà c'è una redistribuzione perversa intra generazionale
Una redistribuzione perversa intergenerazionale
E una reti e e e un effetto perverso di queste due reti distribuzioni sulle capacità dinamiche di sviluppo del sistema economico in un certo senso proteggiamo poco e male i poveri attuali bisognosi attuali
Proteggiamo poco e male le classi più giovani
In modo tale che creiamo sin dalla radice dalla culla potenziali
A difficoltà di inserimento quindi poveri potenziali e per di più le risorse che spendiamo in questo modo del Welfare frena no pesantemente la crescita e quindi le potenzialità di
Offrire opportunità di occupazione di realizzazione nel senso anche professionale
Del Terni
Allora noi dovremmo chiederci
Poiché
Se togliamo
Gli interessi sul debito pubblico
Grosso modo
Spendiamo nel nostro Paese come il settore pubblico circa il quarantadue quarantatré per cento del prodotto interno lordo
Quindi facciamo una gigantesca redistribuzione
E sappiamo che gli interessi sul debito pubblico per di più sono una redistribuzione perversa perché il contribuente paga erranti eh però quello ce lo siamo portati dietro accumulato sta lì non possiamo far nulla
Dentro questo quarantadue per cento di spesa pubblica togliamo il tre per cento di Investimenti siamo attorno al trentanove quaranta per cento di spesa corrente
Bene
Su questa ammontare dispensa
Escludiamo i salari e stipendi due terzi delle risorse due terzi delle risorse quindi circa il quindici per cento del prodotto interno lordo già oggi
Sono dedicati ad una cosa che per definizione non ha niente a che vedere con il welfare
La consideriamo un bue frena ma non c'entra niente con il Welfare per definizione perché è il sistema pensionistico che considerato dentro il welfare
Ora il concetto di pensione
Nella teoria economica in tutto il mondo e nel buonsenso della gente
è un concetto di accumulazione
Il lavoratore accumula risparmio durante la propria vita produttiva e poi con questo gruzzolo di risparmio accumulato deve garantirsi il reddito per la propria parte della vita in cui cessa di lavorare
è uno spostamento nel tempo del reddito questo spostamento lo si può fare a livello individuale soli i sistemi iper liberisti
A mio parere lo si deve fare a livello collettivo proprio anche qui per introdurre elementi di redistribuzione non solo nel tempo sullo stesso individuo ma anche fra diverse persone
Ma lo si deve fare con un concetto fondamentale di equilibrio l'illusione che abbiamo portata avanti per gli ultimi venticinque anni
è in fondo che attraverso il sistema della ripartizione
Si potesse tutto sommato generare risorse
Che poi non si sarebbero più
Generate in un certo senso o quegli utilizzare risorse che poi dell'illusione iniziale dovevano auto generarsi e che poi in realtà ex post non si generano più il concetto della ripartizione
I giovani pagano contributi a favore degli anziani è un meccanismo che stravolge il concetto
Pensione
Nel senso che introduce questa gigantesca redistribuzione
Intergenerazionale
Per di più come sappiamo è soggetto a evidenti terremoti
Demografici
Ed è soggetto all'acquisizione di diritti a fronte dei quali
Possono non esserci
Doveri a fronte dei quali possono non esserci processi di accumulazione sesto togliamo questo
Dal nostro Welfare
Allora ci accorgiamo che in Italia il welfare attivo è tutto da costruire sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qua imitativo perché e perché
Se un Welfare deve collegarsi con il workfare al e allora andiamo a impattare questa manovra di intermediazione di tutto il settore pubblico
Cinquanta per cento Spesal quarantotto per cento prelievo questo settore pubblico che da una parte problema dona parte ridà il nel modo e nella quantità in cui preleva e nel modo e nella quantità iniquità
E qui va chiarito una un aspetto che a mio parere
E del tutto confuso del dibattito in Italia e in Europa la differenza fondamentale tra l'equilibrio finanziario cioè deficit pubblico zero
L'obiettivo del Patto di stabilità che è un problema di equilibrio finanziario come l'opera di redistribuzione che il settore pubblico fa anche se sta con deficit zero
Il problema del debito è un problema di accumulazione del debito e di trasferimento alle generazioni future degli oneri
Che spendiamo oggi
Ma una volta raggiunto il deficit zero rimane il problema più grosso più importante più rilevante di chiedersi se è uno Stato preleva cinquanta e per e spende cinquanta impazza ero deficit come impatta questo sull'economia zero deficit non vuol dire zero infetti del settore pubblico sul sistema economico e sulla società
Perché allora l'Unione Sovietica poteva entrare nell'Euro a pieno titolo perché aveva il cento per cento di spesa pubblica cento per cento di prelievo fiscale deficit pubblico zero per definizione
Ecco allora questo il punto
Se noi valutiamo questa opera di redistribuzione e qui possiamo fare mille analisi economiche io vi propongo i miei piccoli risultati
Durante il e questo è un è la chiusura i miei piccoli risultati
E cioè ci si accorge che dal punto di vista macro economico
Questa operazione di redistribuzione di uno Stato che preleva i spende magari stanche in equilibrio
Che cosa produce produce una gigantesca distorsione modificazione nella destinazione delle risorse
Questo confine fra settore pubblico da una parte e famiglie imprese dall'altra quando viene spostato non è neutrale rispetto agli alle ai percorsi di sviluppo dell'economia nel tempo
Per una ragione molto banale
Famiglie e imprese per ogni cento lire che hanno disponibili
Normalmente ottanta ottantacinque le consumano e quindici lei risparmiano le investono
Il settore privato e pubblico per ogni cento lire che ha a disposizione
Normalmente fino a pochi anni fa
Lei spendeva tutte per consumi
Oggi possiamo dire che il risparmio pubblico italiano è tornato a sud più o meno a zero
Però capite che anche se risparmio pubblico è zero
Quindi l'investimento pubblico e zero sostanzialmente uno poco più ogni volta che cento lire passando da una parte all'altra vuol dire che io alimento nel breve termine un po'i consumi
Sostengo alcune categorie
Nel loro reddito disponibile ma sposto ed è privo di quindici lire
Risparmi e investimenti che il famiglie imprese avrebbero fatto se avesse quindi se andiamo a mi ha fa a valutare con tutti i limiti di questi esercizi da economisti o da econometrici peggio ancora
A come quello che chiamiamo stato sociale impatta dinamicamente nel tempo nel sistema economico ci accorgiamo che abbassa il percorso di crescita dell'economia
Abbassa le opportunità di occupazione crea quella B perversa redistribuzione
Intergenerazionale non solo facendo pagare ai giovani gli oneri degli anziani ma questo potrebbe esser parte di un ragionamento di solidarietà intergenerazionale ma nel fare questo
è masochistico
Dinamicamente masochistico la conclusione attenzione la necessità di passare a un welfare attivo nel senso che ho tentato schematicamente di indicare parte dalla presa di coscienza
Che noi siamo di fronte ad una macchina infernale che crea i poveri questo schema di stato sociale crea i poveri e i bisognosi per poi poter dire adesso poverini abbiamo aiutare il welfare attivo intelligente è quello che in primo luogo minimizza il numero dei poveri e il numero dei bisognosi creando opportunità questo è il primo compito minimizzare il numero di coloro che all'interno di una società per condizioni che comunque nella storia esistono sempre sono bisognosi di sostegno di assistenza
Questo crea le risorse e a quel punto ci sono addirittura più risorse per affrontare meglio le i bisogni di quei poveri che sono stati minimizzati nelle quantità mentre oggi noi creiamo i poveri e bisognosi distruggiamo le risorse potenziali e quindi ovviamente
Facciamo male
Con scarse risorse e poco quello che dovremmo chiamare
Welfare
Mi fermo qua
Credo che la provocazione sul welfare attivo è stato ampiamente sviluppata e ha creato un'autostrada per il nostro amico Spallanzani qui con me
Rappresentante delle piccole medie imprese certamente alla centralità dello sviluppo però vorrei anche dire
Che la Confartigianato insieme le aziende a hanno proposto allinei due importanti protocolli
La Cnh un protocollo per creare una struttura per inserire gli handicap all'interno del mondo del lavoro
La Confartigianato un progetto per inserire con la formazione agli extracomunitari posto di lavoro
Ciò significa che oggi noi abbiamo l'imprenditoria
Che cerca
Di coniugare sviluppo e solidarietà la parola scattare
Grazie presidente
La fusione si ecco proprio per il nuovo assetto del mondo del lavoro la pubblica amministrazione deve intensificare lo sforzo per agganciare il Paese reale
Sentiamo in via preliminare la necessità di passare da una spesa per la protezione sociale di tipo quasi esclusivamente risarcitorio ad una spesa fondato sull'opportunità è il momento di frenare gli eccessi di tutele che hanno segnato la storia recente per sviluppare politiche attive per il lavoro a misura della realtà e delle prospettive del sistema economico e sociale del Paese pensiamo si debba sostituire il modello attuale con un nuovo sistema omogeneo capace di assicurare forme di protezione reddituale a tutti i lavoratori senza distinzioni di settore di crescione d'impresa per periodi molto limitati con coperture temporalmente decrescenti e modulazioni che tengano conto delle situazioni reddituali familiari
Ritengo che le linee della riforma del welfare debbano perseguire l'abbattimento delle barriere di vincoli legislativi burocratici normativi e contrattuali che si risolvono in maggiori oneri e rigidità che ostacolano la crescita dimensionale delle impresa e la voglia di creare nuove occasioni di lavoro
L'abbandono di strumenti di tutela che si traducono in aree di parcheggio dei lavoratori fuori delle aziende nel sostanziale totale trasferimento a carico della collettività della spesa per il loro mantenimento
L'istituzione di forme autonome o complementari di integrazione al reddito dei lavoratori e delle piccole imprese estese anche alle figure autonome del mondo del lavoro finora esclusi gli uni agli altri
Dal sistema degli ammortizzatori sociali per la copertura del rischio di interruzioni temporale del reddito fondato essenzialmente sull'apporto della bilateralità
Le nuove forme di tutela dovrebbero prevedere modelli di gestione autonomia associazioni categoriali enti paritetici con un ruolo esclusivo delle parti sociali nella fase di costituzione e controllo della gestione
Il potenziamento delle qualificazione delle misure finanziarie contributive punta contributive tese a favorire l'inserimento al lavoro dei giovani in cerca di primo impiego
Superando anche la rigidità e di vincoli giuridici ed amministrativi che si frappongono al maggior utilizzo dei contratti a causa mista da parte delle piccole imprese
La predisposizione e l'interazione nel territorio di osservatori permanenti tra Regioni enti paritetici al fine di mettere a punto adeguati sensore economici ed occupazionali per monitorare in tempo reale lo Stato e la dinamicità di sviluppo dei settori e del sistema di impresa
Nel contempo l'esame si deve rivolgere anche nei confronti di quelle norme che impediscono la migliore operatività dell'INAIL
Rimuovendo ad esempio quelle che non consentono di ottimizzare il reddito economico dell'ingente patrimonio immobiliare sul quale l'istituto fonda il proprio sistema capitalizzazione mista dei premi versati dalle imprese dei lavora ed ai lavoratori autonomi
Da sottolineare ancora una volta è che non è assolutamente in discussione il basilare principio dell'obbligatorietà nell'assicurazione contro gli infortuni tappa fondamentale della protezione sociale
Da migliorare sono gli aspetti legislativi e funzionali di una gestione monopolistica di ingenti risorse economiche destinate alla copertura delle conseguenze socialmente alle conseguente socialmente pesante
Molto è stato fatto
Mediante l'attività di concertazione tra l'INAIL e le parti sociali
Molto resta da fare attraverso l'attività degli attuali tavoli di concertazione dove gli sforzi di approfondimento sono indirizzate ad individuare le modalità di applicazione del recente del recente decreto legislativo
Pur apprezzando nel loro complesso le ipotesi individuate circa le nuove modalità di oscillazione del tasso medio rappresentiamo alcuni punti meritevoli di approfondimento e soluzione
L'oscillazione per prevenzione dovrebbe non limitarsi a compensare totalmente o parzialmente gli effetti dell'aumento operato per sfavorevole andamento infortunistico
Che come risulta dalle ipotesi in esame segue gli attuali criteri che prevedono una doppio oscillazione
Ma dovrebbe abbattere in via generale entro limiti da definire il tasso di preme in maniera considerevole
Anche in relazione al fatto che come è noto il settore dell'artigianato può usufruire dell'oscillazioni riduzione per l'andamento infortunistico in misura limitata ad una percentuale del sette per cento
Ci sembra preferibile applicare una sola fascia di oscillazione complessiva
Per l'oscillazioni riduzione per prevenzione
In quanto il target di beneficiare di questa riduzione rappresentato dalle piccole imprese dalle imprese artigiane è caratterizzato da una ridotta dimensione aziendale che consente solo in casi particolari i previsti interventi di ottimizzazione del sistema di sicurezza aziendali pianificati al di fuori del piano di valutazione dei rischi
Per quanto riguarda la sottile la sottoscrizione della domanda di concessione della riduzione anche da parte del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Si propongono anche qui motivazione direttamente connesse con la dimensione aziendale e in ogni caso va riaffermato il principio della piena autonomia decisionale su questioni che riguardano la struttura lo sviluppo aziendale anche per il piccolo imprenditori
Per ciò che concerne la destinazione
In via sperimentale per il triennio novantanove due mila uno
Di risorse economiche al finanziamento in tutto o in parte di programma di adeguamento delle strutture e dell'organizzazione delle piccole e medie imprese e del settore agricolo ed artigianale il mondo della piccola imprenditoria si aspetta che i criteri di priorità
Per l'ammissione dei progetti finanziabili per le modalità di formulazione dei progetti
E per i termini di presentazione vengono determinati in un'ottica di massima semplificazione ed elasticità evitando formalismi e da presentimenti tali da scoraggiare il ricorso al finanziamento
Vanificando il successo di un'iniziativa finalizzate ad incentivare l'adeguamento alle normative di sicurezza e igiene del lavoro
Per evitare poi il ripetersi della forte disaffezione manifestata da parte delle imprese verso la norma premia premiante
Una particolare attenzione dovrà essere posta
Alla fase di controllo e verifica della realizzazione dei progetti finanziati evitando il noto fenomeno delle ispezioni a pioggia che rappresentano ancora uno dei maggiori ostacoli all'instaurarsi di una diversa concezione dei rapporti tra istituto e mondo della produzione
Non va trascurata inoltre l'esatta determinazione delle risorse economiche da destinare annualmente agli incentivi alle imprese per il cui ulteriore finanziamento appare quanto mai opportuna l'ipotesi di ricorrere ai proventi derivanti dalle dismissioni immobiliari
In conclusione i nuovi modelli di stato sociale relativi sistemi di previdenza
Risentiranno in maniera dirette di immediata dell'atteggiamento che la pubblica amministrazione saprà tenera nei confronti della politica se al sociale ben attenta alle compatibilità tra lo sviluppo e la necessità della collettività
Ciò per noi significa senza dubbio il re qui libri o del sistema previdenziale
Ma implica altresì riforme ben più vasta ed ambiziose in campo fiscale occupazionale formativo della famiglia dell'inserimento dei giovani nel lavoro della razionalizzazione della spesa sanitaria
Mediante un serio sistema di controllo che eviti gli strumenti di valutazione del diritto alle prestazioni si trasformano che questi strumenti si trasformino in un premio all'evasione
Dell'innalzamento della qualità dei servizi della revisione dei criteri premiali e basati sulla iper protezione della grande industria a scapito delle piccole imprese della gestione degli aspetti economici civili dell'immigrazione
è pur vero che la contingenza è una cosa ed il medio termine è un'altra
Ma il termine ma il merito prioritario dei piccoli imprenditori vorrebbero poteva scrivere alla pubblica amministrazione
E certamente o quello di aver collaborato e l'operato affinché le Regioni ragioni dell'emergenza non prevalgano più su quelle della riforma
Grazie al
Presidente Spallanzani
Due brevi commenti
Credo che fra quindici giorni faremo qualche annuncio credo
Abbastanza forte sulla finale della vendita dei nostri appartamenti sì finale definitiva
Non tre contratti
Il secondo atto
Ritenuto positivo da parte della Confartigianato il valore della concertazione
Perché presuppone un modello di pubblica amministrazione collaborativo
Di cui ispezione punitivo arriva dopo
Nel quale il processo di apprendimento dell'impresa
Nel rientro dal sommerso nel miglioramento dei processi produttivi è un processo di collaborazione fra infrastruttura
La pubblica amministrazione in termini di sotto di testa di idee e mondo dell'impresa
è questo un punto fondamentale passiamo adesso all'altra
A un altro attore
Che sono le confederazioni dei lavoratori dipendente Betty leone segretario confederale della CGIL
Sì intanto comincio col dire che nonostante io sia una sindacalista continua a preferire il termine Welfare al termine Warfare e spiego perché
Perché dentro il termine un Welfare fare bene c'è una visione onnicomprensiva in cui il fare che è lavorare redistribuire il produrre
A un punto di riferimento il bene cioè fare per tutti quando diciamo work fare
Dietro c'è il concetto della boro considerato un bene in sé al di là delle condizioni in cui si è Sir città e degli strumenti che da alle donne e agli uomini che lavorano
Welfare significa un occhio alla vita delle donne e degli uomini
Non solo quelli che lavorano e dunque ad una discussione di dovere civile dovere della collettività
Verso la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine continua a preferire quel appunto per questo questa parola
Che non solo non considera una parola ormai superata non penso neanche che possa essere considerata una parola che blocca lo sviluppo e che blocca la crescita
Perché se la crescita non serve a migliorare la qualità della vita delle persone io mi chiedo la crescita perché perché cosa questi due punti non possono essere separati ecco perché noi continuiamo a ragionare di tutele
Che non riteniamo eccessive anzi riteniamo che questa fase economica sia piuttosto caratterizzata dalla perdita di tutele di sicurezze per tutti i cittadini
E che questa perdita di sicurezza abbia creato dei grossi problemi sociali
Questo non significa naturalmente che noi pensiamo che il welfare non vada cambiato e che non si debba fare nulla lo dimostra l'accordo che il sindacato ha fatto con il Governo nel novembre del novantasette
Che era un accordo volto appunto alla riforma del Wi-Fi
Sapendo che qualcuno che bisognava in ogni caso adeguare le normative la legislazione ma anche le modalità ai cambiamenti sociali che sono stati inevitabilmente prodotti dal cambiamento del modello produttivo
E che appunto se si voleva a bere ancora a cuore il Wi-Fi la condizione di vita dei cittadini bisognava modificare quello che avevamo da quell'accordo è nato un lavoro di questi anni molto intenso che non viene mai ricordato noi parliamo Sempre come se la riforma del welfare
Fosse sempre da iniziare in realtà in questi anni noi abbiamo fatto profonde trasformazioni che non riguardano solo il sistema pensionistico di cui adesso non parlo perché appunto abbiamo un'altra
Un altro punto all'ordine del giorno ma che riguarda l'insieme del sistema delle sicurezze sociali
E questo lavoro secondo me ha prodotto delle cose molto interessanti la riforma delinea il il famoso detto decreto trentotto è uno degli esempi a mio avviso più fecondi di quello che siamo riusciti a fare dal novantasette in poi tra l'altro con un lavoro concertato non solo tra l'istituto rappresentante della pubblica amministrazione ma tra le parti sociali
Tra datori di lavoro e rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici e pubblica amministrazione che rappresenta tutti i cittadini e tutte le cittadine
E credo che vada valutato quello che è successo con questo decreto perché sia vinta una sfida che tutti ci dicono su un altro piano essere una sfida no checché non si può neanche affrontare cioè in quel decreto l'operazione che è stata fatta è stato esattamente quella di riorganizzare le prestazioni
In ragione della modificazione del mondo del lavoro in modi e in ragione delle modificazioni produttive e della conseguente modificazione delle patologie
Ma non diminuendo le tutele attuali addirittura allargando la platea dei di quelli che sono tutelati perché in quel decreto si allarga la platea dei tutelati anche se in maniera ancora insufficiente anche se noi abbiamo un percorso da compiere
Ma lo si fa un'operazione di pura redistribuzione c'è un'operazione di riorganizzazione allargamento della platea al lavoro coordinato e continuativo ai dirigenti ad altri cioè si fa un'operazione che dice
Che è possibile oggi a risorse date
Modificare rinnovare e rendere più efficace e più efficiente lo stato sociale
Io credo che questo è il grande significato del lavoro che abbiamo fatto insieme e tutti in questi anni che non è stato un lavoro semplice
Che naturalmente è un lavoro che va ancora aggiustato penso a tutta la questione delle nuove tabelle di che cosa è successo con il danno biologico che va verificato questo impegno ci siamo dati insieme perché si tratta
Di affrontare una diciamo un elemento nuovo e lì probabilmente alcune distorsioni andranno corrette ma insomma il percorso la strada che è stata fatta
è una strada che secondo me non può essere sottovalutata e che ci ha permesso oltretutto di salvare io dico così la missione pubblica del livello
Noi abbiamo fatto una battaglia per difendere la missione pubblica dell'INAIL la funzione della missione pubblica delinea il ci siamo opposti a che fosse accettato il referendum
Per la di diciamo l'eliminazione di quello che viene chiamato il monopolio INAIL la Corte costituzionale ci ha dato ragione me ne siamo contenti ma siamo sicuri che questo è stato possibile proprio perché abbiamo potuto dimostrare con i fatti
Che la missione pubblica era hanno un ostacolo in questo caso ma poteva diventare la grande occasione ed è quello che fa di verza un'assicurazione pubblica da un'assicurazione privata cioè la possibilità non solo di redistribuire risorse ma di redistribuire tutele Costa troppo questo alla collettività distrae come ci diceva il professor Baldassarri risorse che sarebbe più utile dare alla occupazione beh io credo che su questo bisognerebbe ragionare di più
Bisognerebbe ragionare di più su che cosa oggi dà occupazione
Se è vero che in un sistema tecnologia avanzata la spesa sociale non è essa stessa una uno strumento di redistribuzione del lavoro oltre che delle risorse perché sul piano della spesa sociale che si creano i nuovi lavori
Anche se l'innevato e l'innovazione tecnologica è fondamentale per mantenere la solidità dell'economia
E quindi io penso che proprio perché il sistema economico attuale tra l'altro è caratterizzato da una forte concentrazione delle risorse
Il problema del come spera il problema della redistribuzione non è un prode della ricchezza non è un problema che può essere superato perciò diciamo la dicotomia che il professor Baldassarri ci proponeva tra efficienza produttiva ed equità redistributiva secondo me ancora alla e ancora lì che bisogna che che bisogna ragionare tanto più in un'economia globalizzata che pende non solo alla concentrazione dei capitali ma la finanziarizzazione dei capitali cioè la trasformazione dell'economia
Reale in economia di carta come dico io per intenderci cioè quell'economia che non ha corrispondenza con quello che produce sulle modificazioni della vita delle donne e degli uomini
Che è poi la questione che che interessa grandi organizzazioni sociali come è la nostra io credo perciò che sia molto utile oggi ritrovarci qui a partire da questo percorso che abbiamo fatto insieme
Non solo ma ritrovarci qui con una tabella che ci implica l'innovazione tecnologica e che ci dice anche come un lavoro fatto sul campo delle tutele sul campo della riorganizzazione può essere utilizzato per l'efficienza per le feci utilizzazione della pubblica amministrazione complessivamente per mettere a disposizione di tutta la pubblica amministrazione nuovi strumenti e per rendere anche più efficace quello che viene considerato e un ruolo indiscutibile dello Stato che è quello del controllo appunto sulla regolazione pubblica del vivere civile grazie
Grazie
A Betty leone mi pare ci sia un'assonanza al di là della condotta
Del fatto che il problema efficienza produttiva grazie capacità dell'istruzione è un problema che ci porteremo ancora avanti perché non me
è un fattore sospeso dinamico all'interno della globalizzazione
Mi pare che entrambe le le voci di Spallanzani di Betty leone il valore progettuale della concertazione
Questo un punto fondamentale
Che oggi ha riguardato decreto trentotto e poi dovrà riguardare tutti gli atti decreti
Prima di dare la parola al senatore Carlo Smuraglia che il presidente della Commissione lavoro Senato volevo
Illustrare la tabella poco fa Betty leone accennava il decreto uscito a dicembre noi del sedici marzo abbiamo cominciato a caricare i dati
Delle denunce queste tabelle che voi vedete sono in tempo reale
Arriva direttamente dal call center e quelli entra direttamente in archivio poi arrivano anche via fax quelle arrivano magari con qualche ora di ritardo
Però questo è un punto importante cioè significa che
Che la new economiche fatto di Disney se di Tiscali di tante altre cose ecco vede anche una una pubblica amministrazione che affronta con coraggio il tempo reale tiene una tabella in piedi finora nove caduta la linea infatti come tale
Continuo a sperare che non cada perché Tempo reale come spiegavo ai miei
Amici con cui abbiamo lavorato gola sabato domenica questo difetto che un po'come la ballerina che balla
In teatro davanti a tutti e questo però indica
Che anche noi queste patologie possiamo realizzarle del nove soltanto l'antologia un software che indica poi dà credibilità alla linea politica del governo e del Parlamento che fa le norme ma esse son credibile se Boy la pubblica amministrazione in poche mese la realizza
Ma è un qualcosa che serve a tutta la pubblica amministrazione qui voi vedete anche
Le assunzioni degli extracomunitari
Oggi e l'azienda che Zidane l'assunzione degli extracomunitari venticinque mila entrati assunti dodici mila cessati e tre Milan cambiato lo leggete e qui faccio un ragionamento e lo dico
Qui senatori presenti
La pubblica amministrazione ha realizzato il collegamento coi consolati
Se c'è un problema di rapporti di visti legati al posto di lavoro perché non dare la matricola del lavoratore la matricola dell'azienda che assume dal consolato
E non aspettare che venga in Italia il lavoratore può andare a cercare magari con le forze di polizia sei nero quando vennero perché non cominciamo a portare la frontiera dell'assunzione nei consolati c'è il visto di ingresso
Si schiera mai se lavora se non lavora noi siamo pronti per caricare e allargare questa lette e quindi aprire un discorso diverso dello nuovo con nomi anche questo punto che io ritengo fondamentale che sarà strategico che sarà il lungo passaggio degli extracomunitari in Italia
In Francia e negli anche quattro milioni in Germania son quattro milioni noi con tutti i problemi di ancora incomprensione siamo ancora il cinquanta per cento di questi Paesi
La parola al
Presidente della Commissione lavoro
In una
A me la conclusione di una indagine
Sulla sicurezza del lavoro
Che ancora una volta la Commissione lavoro del Senato ha compiuto recentemente
Per verificare gli effetti anche di un'indagine compiuta due anni fa insieme con la Commissione lavoro della Camera
C'è una pagina dedicata alcuni di questi aspetti
La relazione parte dal presupposto che nel valutare la situazione della sicurezza della prevenzione dell'igiene in questi ultimi anni ci sono delle luci cioè degli aspetti positivi e ci sono delle ombre
Che rimangono ancora molto forti e che se
Come segno positivo il rinnovato attivismo da parte dell'INAIL non solo nel campo assicurativo ma anche nel campo soprattutto nel campo della prevenzione
Attivismo che è dovuto certamente come sempre accade
Anche all'iniziativa di chi presiede un istituto che crede in queste cose da questo punto di vista il presidente Biglia un noto motore delle innovazioni interne tecnologiche è dovuto anche a un rinnovato fervore di attività anche di tutto il personale dell'INAIL che si sente destinato a compiti più importanti di quelli un semplice anzitutto assicuratore quindi ci mette un impegno maggiore
Ma rivela anche che c'è anche in qualche modo una rinnovata comprensione da parte del legislatore
Perché io debbo notare che per esempio una di queste idee che sono state recepite nel recente decreto che è quella del individuare forme di sostegno a chi soprattutto tra le piccole e medie imprese e gli artigiani
Vuole adeguarsi alle norme di sicurezza o migliorare il proprio sistema di sicurezza è un'idea che la Commissione lavoro del Senato sta agitando dal mille novecentonovantaquattro nel primo parere che fu dato prima della attuazione delle note direttive comunitarie nel trasformate poi nel noto seicentoventisei del novantaquattro l'abbiamo ripetuta in mille occasioni debbo dire che abbiamo avuto una scarsissima a audience per molti anni alla fine è entrata questa idea che sia giusto reprimere inosservante che sia giusto garantire o una vigilanza che noi continuiamo a ritenere debba essere una vigilanza competente e non meramente repressiva
Ma è giusto anche più che premiare forse è giusto non non non parlare di norme premiali che ormai hanno assunto nel linguaggio comune anche politico una un riferimento ad altri settori ad altri campi non sono giuste parlare di misure di sostegno il concetto fondamentale da questo punto di vista è io sono un artigiano il quale tenuto ha una piccola impresa che è tenuta l'Inter norme di sicurezza o dei costi che non riesco a sostenere presento un programma e c'è chi non dico me lo finanzi tutto ma mi agevola mi procura dei crediti agevolati mi procura la possibilità di essere sgravato fiscalmente di queste spese mi dà anche ritmi insomma mi sostiene in quest'operazione questa e prevenzione questo finalmente è entrato nel decreto numero trentotto ed è uno degli aspetti importanti che sottolinea anche una qualche originalità del sistema italiano
Io ho compiuto una qualche verifica sui sistemi stranieri ho visto che in generale viene la tendenza almeno nei Paesi europei nei quali vige ancora
Un sistema pubblicistico di assicurazione obbligatoria vi è la tendenza a non limitare progressivamente solo agli aspetti assicurativi ma a considerare anche l'aspetto Della prevenzione ma in altre in altre forme con altre modalità questa tendenza si registra perfino nei paesi in cui ci sono sistemi rigorosamente privatistici perché in alcuni di questi c'è la previsione della destinazione di almeno una percentuale del Complesso totale delle somme relative all'assicurazione alla prevenzione in altre forme l'originalità del nostro sistema sta nel fatto che abbiamo individuato come chi attraverso quali strumenti questo sistema debba essere realizzato e che debba essere fatto
Da un istituto
Tradizionalmente assicuratore ma che cerca di cambiare questa destinazione è un fatto non solo nuovo e importante ma in qualche modo originale e inedito
è uno degli aspetti fondamentali del decreto trentotto accompagnato da altri che io considero pure di notevole importanza
Ne voglio sottolineare uno il fatto cioè che quando si parla di questi
Finanziamenti o di questo sostegno di programmi di adeguamento c'è una indicazione che io considero di grande rilievo e cioè non si parla soltanto di adeguamento dei macchinari dei mezzi materiali e delle strutture ma la legge il testo legislativo dice anche della organizzazione delle Nord relazionale normativa di Gene e di sicurezza
Forse
è la prima volta che rientra anche l'idea che il problema non sta soltanto nell'ambiente di lavoro nel clima le micro clima nelle macchine e così via must anche nella stessa organizzazione del lavoro e che quindi si possa immaginare di sostegno ha un programma che modifichi l'organizzazione del lavoro per rendere più sicure per prevenire infortuni a me sembra una cosa di notevole importanza certo più difficilmente perseguibile meno facilmente percepibile che non l'adeguamento del macchinario se se dico debbo cambiare il trattore per renderlo adeguato alle esigenze antiribaltamento è chiaro di che cosa parlo si sa che questo ha un prezzo
La le modifiche di un sistema organizzativo sono una cosa più complessa e anche richiedono
Una verifica da parte di chi dovrà provvedere per il sostegno anche finanziario certamente più accorta più attenta anche più consapevole delle difficoltà del problema però a me sembra che questo sia uno dei punti che debbono essere sottolineati
Così come credo debba essere sottolineate portato avanti con forza anche quel riferimento all'articolo ventuno e ventidue del decreto seicentoventisei cioè l'informazione e la formazione dei lavoratori che è un dato di estrema rilevanza e credo che riguardi non solo i lavoratori ma riguardi tutto quello che noto giornale
Tempo fa chiamava l'esercito degli addetti alla sicurezza sia da parte dell'imprenditore che dalla parte dei lavoratori e dei le organizzazioni sindacali
Che ormai debbono essere tutti qualificati informati e formati adeguatamente perché se no prevenzione non si fa
Prevenzione non si riesce a farla seriamente se non sia una formazione adeguata e una consapevolezza precisa dell'ambiente che si deve affrontare dei tipi di lavorazione delle attività che si devono svolgere in condizioni sicure
Che anche questo sia una finalità a cui è destinato l'INAIL in queste forme e con lo strumento indicato dall'articolo trentotto a me sembra importanti il terzo punto che voglio sottolineare è quello relativo che mi pare anche di notevole rilievo alle malattie
Chiamiamole ormai tranquillamente da lavoro senza troppe distinzioni alla malattia in qualche modo connesse con lavoro
Quell'istituzione di questo registro e del riferimento anche all'inserimento di un registro nella banca dati
Delle malattie non solo professionali tabellate ma di tutte le malattie è a mio parere un dato che deve essere sottolineato con forza perché questo io credo che oggi sia ancora uno dei punti deboli del sistema
Il fatto che ci siano studiosi
Che continuano a parlare di patologia del futuro
Che si siano medici del lavoro che continuano a parlare di malattie perdute
A me sembra sia un fatto che ci deve preoccupare perché non ne parlano alla cieca o per usare degli slogan ne parlano perché è vero solo con una differenza che spesso molte di quelle che vengono chiamate patologie del futuro sono già patologie presenti già esistenti fra loro solo che se non prendiamo delle misure adeguate lo scopriremo magari dopo un lunghissimo periodo di latenza quando le conseguenze
Saranno ormai inarrestabili come avvenuto per l'amianto come è noto per altre sostanze allora che ci sia uno osservatorio valido
Che consente di individuare per tempo i sintomi di quella che potrà diventare poi una situazione di pericolo probabilmente irreversibile e quasi sempre di notevole gravità a me sembra un punto di notevole rilievo che comporta anche questo qualificazioni competenze innovazione nei metodi di ricerca
Vuol dire favorire quella ricerca epidemiologica che in Italia è così poco praticata ma anche lo strumento principale che può consentirci di individuare per tempo fenomeni altrimenti veramente drammatici veramente rilevanti
A me sembra che questi siano i punti essenziali capisco che da molti punti di vista l'attuazione non sarà agevole
Credo che ci voglia un impegno molto forte da parte dell'istituto
Anche in collegamento con gli altri centri di ricerca che esistono nel nostro Paese
Che il legislatore non deve considerarsi pago di aver fatto il decreto trentotto e con questa avere esaurito la sua missione ma deve continuare a seguire questa attività
Con estrema importanza facendo in modo che mano mano alle scoperte che facciamo di ciò che possiamo realizzare anche sul terreno delle realizzazioni pratiche
Sul terreno dell'adeguamento anche degli strumenti burocratici in mano mano dobbiamo adeguare anche gli strumenti legislativi normativi a queste necessità così come tutti gli organi che devono essere addetti alla prevenzione e credo che conti molto in tutto questo anche quell'insieme di tavoli che sono stati avviati negli ultimi anni anche dall'istituto con le parti sociali con il Comitato bilaterale nazionale e così via
Che debbono tradursi in una operatività veramente efficace continuativa che dia dei risultati io credo che non abbiamo
Molto tempo davanti a noi nel senso che ci sono tante cose che possono aspettare
Noi non ci possiamo permettere il lusso di continuare ad avere un incarico di questo genere di infortuni sul lavoro e di malattie dal lavoro dobbiamo accelerare tutti i tempi per fare in modo che una prevenzione seria consenta
Non solo di risparmiare vite ma anche di risparmiare denaro glielo consenta di risparmiare denaro non solo per chi deve fare assicurazione o per lo Stato che deve intervenire a un certo momento io credo per le stesse imprese le quali ormai vanno scoprendo in tutta Europa che perfino sul piano individuale della singola impresa
Fare prevenzione alla lunga sul piano della produttività sul piano della tranquillità e della pace aziendale sul piano della competitività rende molto di più del fatto di dover poi correre ai ripari quando ormai purtroppo
L'evento si è verificato quindi siamo di fronte a scenari di grande importanza
Che dobbiamo affrontare con gli strumenti che ormai legislativamente e sulla base anche di accordi sindacali e altro ci sono
Debbono essere polari avanti con grande celerità vedo che la celerità c'è stata
Nella impostare questi quadri che abbiamo davanti che sono stati realizzati con una velocità davvero inusitata nel nostro Paese mi auguro che tutte le altre indicazioni del decreto legislativo trentotto vengono portate avanti con la stessa energia con la stessa forza
Se mi consente il presidente Bile con la stessa fretta
Perché io sottolineo questo concetto dobbiamo avere fretta proprio per ragioni umane ma anche per ragioni tecnico produttiva
Un ringraziamento non formale al presidente della Commissione
Lavoro del Senato per l'attenzione che adatto
Allena e la questo problema che da anni persegue
L'impegno da parte nostra di mantenere il tempo reale e poi di prepararsi suggerire
Del decreto in decreto trentanove ecco in modo tale che
Possiamo mantenere il ritmo
E per mantenere il ritmo della
Discussione del re subito la parola
A Giorgio Santini segretario confederale della CISL
Prego
Sì
Trovo anch'io sbagliata alla
Io lo dico senza mezzi termini
La contrapposizione
Che qui ha portato il professor Baldassarri
Tra il due e il fare il workshop
Nel senso che credo
In una concezione moderna come
Tutti dobbiamo tendere
A realizzare a concretizzare di stato sociale di Welfare
Sta dentro anche a pieno titolo il concetto
Che io tradurrei italiano più che in inglese di politiche attive per il lavoro
è chiaro che il lavoro deve diventare un elemento di riferimento fondamentale
Nelle politiche anche sociale
Lì dal lavoro si crea la ricchezza la redistribuzione però sicuramente pensare che questo sia in contrapposizione addirittura in alternativa anche all'idea di benessere all'idea di coesione all'idea di visione appunto completa della vita delle persone certamente trovo una pista diciamo non non azzeccata che ci porta ripeto ha una visione assolutamente limitata delle realtà in cui viviamo io credo che l'iniziativa di un Welfare
Attivo abbia al centro la nuova qualità del lavoro
E abbia al centro una nuova qualità della vita della persona e le due cose ripeto non sono in contrapposizione
E abbiamo credo un esempio
Abbastanza preciso di quello che può significare questo concetto diciamo estensivo di Welch far nel fatto ad esempio che sarebbe veramente importante
Che le politiche di welfare e su questo poi torniamo avessero questo indirizzo per esempio con affrontando in questo modo il tema
Molto spinoso molto delicato però molto reale molto per tutti inquietante che per esempio è il lavoro sommerso cioè quella forma diciamo così di impegno ahimè molto esteso
Delle persone che ha motivazioni le più varie che ha evidenti problemi di scompenso di ingiustizia di difficoltà sociale ma che con una politica intelligente
Di affrontarlo in una logica di qualità del lavoro di qualità della vita di uso appunto appropriato di risorse che
Amministrative politiche innovative che si possono essere potrebbe dare dei risultati quindi ripeto le due cose non sono in contraddizione
Caso mai la cosa su cui invece io mi ritrovo impone prima anche di questa di questo confronto e quello che è decisivo
Visto il il la velocità con cui si trasforma la società si trasforma il lavoro tra Somma tecnologia è decisivo invece accentuare il dato di velocizzazione anche del carattere riformatore dell'Uefa
Cioè il welfare non può accarezzare non può addormentarci sugli allori deve giustamente rapidamente
Invocare direi costantemente in tempo reale quasi come i dati che scorrono al di nostri occhi deve imboccare la strada io trasformazione di se stesso che deve essere continua che deve essere rapida da questo punto di vista
Come si ricordava prima abbiamo iniziato negli anni scorsi un processo coraggioso di riforma del Welfare
Dobbiamo credo uscire da questa polemica ormai stucchevole de del fatto che l'Uefa sulle pensioni in Uefa sono tante altre cose debbono esser tante altre cose io per esempio tra tra le altre cito solo i titoli
Ma sicuramente né i titoli il tema degli ammortizzatori sociali
Cioè delle politiche appunto in di intervento nei momenti critici passaggio del lavoro
Sia esso interni di formazione si è sui termini di tutela di supporto ma anche di favorire imprenditoria lavoro l'emersione come dicevo
è uno dei temi che non capisco bene perché questo governo ha più volte denunciato e poi lasciato lasciato un po'sullo sfondo invece sarebbe l'elemento l'attacco giusto al tema di un welfare positivo detto questo
Credo che nell'economia anche del nostro confronto quello che è avvenuto in quest'ultimo anno all'INAIL sia in qualche modo e io lo posso definire senza spero che positivo sorveglia non non si non si non sia troppo lusingato da questo perché non è una lusinga però credo che disegna un paradigma
Un percorso un esempio in qualche modo virtuoso di quello che dovrebbe essere un processo riformatore dicevo costante che non finisce con il trentotto
Perché nel decaduto nel toto si delineano poi delle piste ulteriori che vanno sviluppate che vanno sviluppate per esempio nel territorio ecco noi sostanzialmente lo chiamiamo un percorso virtuoso perché vediamo appunto a consuntivo con questa capacità di vederlo però sempre in termini anche dinamici intanto sono state bloccate delle tendenze chiamiamole così privatistiche
Inappropriate che non avrebbero risolto i problemi dell'istituto
Ricorrevano delle scelte probabilmente anche delle ideologie però la riforma ha avuto oltre alla l'intervento anche poi Della Casa anzi della Corte costituzionale nel rinvenire ferendo però la riforma è stata la vera risposta dinamica a queste tendenze privatistiche che io ripeto considero inappropriate
Secondo la riforma affronta
Per come riesce ad affrontarlo in termini ancora perfettibili sicuramente il tema del rapporto con le nuove tipologie del lavoro
E lo affronta in termini di estensione delle tutele sapendo che poi tutto questo va
Messo anche in rapporto agli equilibri ovviamente economici finanziari dell'istituto e va costruito va rafforzato nel tempo anche in termini di partecipazione però affronta questo problema
Se io per esempio devo sempre fare un parallelo con altri settori per esempio anche la pubblica amministrazione
Nell'affrontare gli stessi problemi per esempio dei lavori atipici eccetera vedo qui una maggiore capacità di dare una risposta rispetto a ad altri settori e ad altri momenti e quindi da questo punto di vista mi serve come esempio positivo da poter
Da poter
Seguire terza questione lo diceva molto bene Smuraglia e quindi io lo dico solo come esempio come su supporto la mia tesi si muove anche in termini intelligenti sia pure anche qui tutti da costruire sul discorso della innovazione delle tabelle delle malattie legate al lavoro
Che come sappiamo hanno veramente bisogno di essere riviste
E hanno veramente bisogno anche qui di un lavoro che non possono essere dell'INAIL
Ma deve muoversi anche in termini di prevenzione molto forte sul piano scientifico penso all'ISPES in termini di prevedere di evitare che succeda
Che le del se solo a consuntivo lo interveniamo per certificare nuove malattie noi dovremmo riuscire veramente a partire dalla conoscenza alla realtà delle nuove malattie del lavoro delle del nuove tipologie
Che si verificano riuscire anche facendo un lavoro di prevenzione a livello elevato scientifico impedire che l'innovazioni noi materiali le nuove sostanze comportino anche nuove malattie l'esempio dell'amianto e così terribile
Capello nessuno Dinoi
Deve pensare che si possa riprodurre tutti dobbiamo lavorare perché questo non avvenga così come con il danno biologico si cerca di entrare in una frontiera in una frontiera nuova anche questa
Anche questa complessa ma anche questa sicuramente che risponde ad esigenze che nascono da società Quarto elemento importante
Con il la riforma dell'INAIL con l'intero trentotto si affronta in termini nuovi per l'istituto
Il tema anche del del contributo che si può dare alla prevenzione nei luoghi di lavoro affrontando e qui credo
Individuando un terreno molto giusto affrontando il tema spinosissimo per il nostro Paese
Di come si fa la prevenzione diciamo in termini positivi e di come si fa la prevenzione nell'area diffusissima
Del delle piccole piccolissime delle microaziende per le che sono portatrici da un lato di esigenze in qualche modo sconosciute nuove a volte contraddittorie il mio amico Spallanzani sa che spesso litighiamo proprio anche su questo tipo di esigenze che a volte non sono neanche socialmente condivisibili però sicuramente questo Paese le sue istituzioni Lina è deve cominciare a capire che è in quali in buona parte
è costruito sul tessuto di piccole e piccolissime aziende che sono tra le altre cose uno dei motori principali dello sviluppo e non alla politica
Ne è di tipo diciamo industriale male anche della sicurezza ma neanche la socialità per le piccole e piccolissime imprese da dove ci sono invece moltissimi lavoratori laddove ci sono invece moltissime necessità moltissimi problemi allora io voglio vedere questa riforma dell'INAIL anche come elemento nuovo come opportunità che hanno le parti sociali in una logica di forte concertazione
Anche qui un termine a volte viene abusato viene troppo utilizzato la concertazione come dimostra questo decreto ha un significato seggi relativa se costruisce comportamenti positivi
Se costruisce scelte innovative non sei parlarsi addosso appunto
Non sei il fatto di partecipare di essere consultati ma la concertazione diventa elemento di confronto elemento di Scelta per dire questa realtà nuova in parte ripeto contraddittoria poco conosciuta ha bisogno di politiche concertate di regolazione intelligenti non burocratiche costruita però sulla protagonismo delle parti ecco io credo che il fatto appunto che l'INAIL
Si apra a questo percorso anche questo inedito tutto da costruire lo diciamo con qualche accentuazione presidente Biljana costruire con un forte Protocol protagonismo delle parti sociali anche nel territorio non solo nel tavolo centrale
Ma questo sta percorso avrà un successo se noi avremo anche nel territorio nei distretti industriali nelle aree artigianali la possibilità di regolare insieme degli enti bilaterali negli organi paritetici parti sociali sindacato dei lavoratori si a socio dell'impresa regolare queste politiche di incentivazione agli investimenti di incentivazione alla sicurezza di nuova valutazione del lavoro come si diceva di formazione e informazione dei lavoratori ecco allora io quel questo lo vedo un elemento importante tra l'altro si aggancia anche un tentativo che il Governo qui con generosità con impegno sta facendo su carta due mila per far diventare il tema della sicurezza sul lavoro un tema importante un tema all'ordine del giorno e non solo nelle emergenze di quando purtroppo piangiamo
E lo facciamo spesso i morti sul lavoro quasi tutti i giorni ma un tema che diventi effettivamente un tema che riforma allora
Lina il dentro questo processo può dare un contributo importante
Ripeto se saprà
Stimolare la partecipazione il ruolo delle parti sociali due osservazioni conclusive perché vedo che il tempo è andato ci sono due necessità che vanno appunto messo in evidenza perché questo percorso abbia effettivamente
La la positività di cui tutti che tutti auspichiamo innanzitutto bisogna completare questo decreto
Il decreto il fatto di molti adempimenti
Io non mi nascondo che su molti di questi adempimenti ci sono anche punti di osservazione critica
Per esempio per quanto riguarda le tabelle attuative anche dopo il danno biologico ci sono osservazioni critiche però lo intanto diciamo qui stamattina che ci sono non so a chi sono addebitabili troppi ritardi
Nella re nel recepimento del decreto
Sono passati un paio di mesi
E molti adempimenti che andavano fatti in trenta giorni sono ancora da fare
Quindi è importante perché non buttiamo a mare il buon lavoro fatto e questa tempi medi vengono rapidamente presi dal ministero del lavoro per la parte dell'Ina in anche dall'INAIL per il contributo che deve che deve dare secondo mi pare secondo osservazione è importante ma di questo io sono sicuro che Linate consapevole è importante che questo processo diciamo questa forte scommessa di cambiamento
Dell'istituto sia per quanto va dalle tutele sia per quanto riguarda il merito delle malattie sia per quanto riguarda la prevenzione abbia una ricaduta anche nel fatto che anche l'Istituto cambiasse spesso non solo con l'uso appunto intelligente e la tecnologia che è un fatto fondamentale e che va sottolineato in termini proprio positivi
Ma anche valorizzando al meglio le risorse umane interne allinei quindi valorizzando di più il patrimonio di uomini e donne che lavorano nell'INAIL quindi pensando proprio come do la dazione del lavoro in tema cambia in rapporto questi obiettivi nuovi ambiziosi e poi anche sapendo giustamente reinterpretata su il suo ruolo in questa capacità anche all'interno del suo meccanismo
Diciamo capitalizzazione ripartizione sapendo sfruttare di più la possibilità dinamica di un uso intelligente delle risorse finanziarie che si può generale ecco io credo che se completiamo
Questo percorso ben avviato con il trentotto sappiamo tenerlo sempre diciamo in linea coi trasformazioni daremo un esempio allora sì
Positivo consolidato D UE il faro che sa cambiare che sa riformarsi che sa tenere insieme il lavoro e la vita che poi è l'obiettivo che tutti ci diamo perché ci sia appunto una crescita una coesione una positività in questo Paese
Grazie Giorgio Santerini
Allora le sfide che Giorgio Santini da al presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza
Lucchese sono tre lavoro nero l'emersione la politica di prevenzione emanò concentrazione concertazione anche sul territorio articolata e quantitativa presidente Lucchesi
Ma la tentazione di parlare anch'io del problema della ridefinizione di sistema di sicurezza sociale sarebbe sarebbe ampia però voglio attenermi strettamente alcune riflessioni dall'angolo visuale dell'INAIL rispetto però al rinnovamento alla ridefinizione del sistema di sicurezza sociale evidente solo una cosa
C'è un difetto nel sistema nel modo di intervento di questo Paese
Quasi sempre l'assenza di organicità
In questo Paese si fanno anche cose ottime
Ma molte per lo più si fa in modo disorganico creando molto volte soluzioni positive a problemi e nello stesso tempo creando determinando nuove criticità
Per un'assenza proprio di
Per mancanza di di coerenza interna nelle grandi decisioni questo è un problema per tutti che sta di fronte a tutti dove non c'è
Un responsabile specifico perché in certo senso e perfino una caratteristica negativa pari di questo Paese
Detto questo invece ritornando tornando immediatamente Allam
Alla realtà del nostro istituto
Ma io credo che alcune considerazioni le le condivido assolutamente c'è un problema urgente in questo Paese che l'adeguamento dello stato sociale della pubblica amministrazione alla realtà profondamente modificata del Paese questo è un problema che è drammatico nella nella sua nei suoi elementi quantitativi e qualitativi
Siamo ben lontani da quello che dovrebbe essere l'ideale il ruolo dello Stato sociale della pubblica amministrazione come motore del rinnovamento e dell'adeguamento del Paese alla straordinaria velocità dei mutamenti alla sfida che ci attende in questa globalizzazione del mercato che divenuta senza più nessun vincolo di tempo e di spazio
Ora lo Stato sociale la pubblica amministrazione mentre raggiunge la sua funzione primaria che è quella della tutela dell'equità
Del della coesione della redistribuzione al tempo stesso dovrebbe essere fattore dinamico di competitività e non più ostacolo ma supporter stimolo allo sviluppo
E a una economia moderna equilibrata questo purtroppo avviene in modo assolutamente inadeguato insoddisfacente
Io credo che in questo quadro tuttavia in movimento condivido anche le le ultime sottolineature facevo la Santini linee costituisce in certo senso un pezzo di novità che ha aspetti estremamente significativi
Un pezzo di novità fra le più avanzate sia in termini dei contenuti delle cose che si sono realizzate sia in termini anche di rapporti di relazione all'interno del Paese
Sul piano dei contenuti guardiamo il fronte del cittadino di fronte primario quello del cittadino della persona
Non si passa da una logica di un ente incardinato su un sistema di sicurezza sociale che pone al centro
Perché poneva al al centro la la in una logica assicurativa
La la
Il rischio specifico passiamo l'istituto che pone al centro quasi della sua missione cioè della sua funzione istituzionale la persona del lavoratore
Il suo benessere nel lavoro e non solo nel lavoro
E lo fa ampliando la platea dei soggetti in modo estremamente considerevole basti pensare lavoro domestico parasubordinato tanto per dire le quantità più grossa
Ma mentre ampia la la platea degli interessati
Entra nell'oggetto del del del del fine istituzionale
Che c'entra proprio in una logica di ente specialistico che concorre a creare un sistema di protezione integrale imperniato sulla persona
Con competenze esclusive e in una logica invece di integrazione con l'insieme della pubblica amministrazione per le cose in cui può dare questo contributo specifico
Allora linea ampia al suo ruolo sociale il suo fine istituzionale
Che abbraccia a questo punto una una un arco ampio
Dove l'evento infortunistico tendenzialmente da ridurre ma che rimarrà inevitabilmente viene preceduto buona parte qualificante che la sicurezza e la prevenzione e da una parte successiva altrettanto qualificante che è quella della riabilitazione e del reinserimento
Questo proprio perché al centro c'è una logica diversa che è quella che la persona
Ora qui prima cosa e va detto anche agli amici carissimi che stanno in Parlamento qui siamo di fronte a due filosofie la filosofia del testo unico è diversa da questa filosofia
Questa strada imboccata la percorriamo coerentemente la portiamo avanti oppure no
Se non la portiamo avanti i rischi di avere poi delle situazioni di arretramento sono abbastanza inevitabile
Questo è un primo problema che si pone all'istituto alle parti sociali ma alle forze che sta al governo e alle forze che stanno in Parlamento
D'altra parte ci sembra che questo rinnovamento dei dell'istituto sia in piena sintonia di linea sia per quanto riguarda la logica di Carta due mila sia per quanto riguarda anche le considerazioni finali delle stesse delle stesse nella stesso operato da della commissione il Senato della Commissione lavoro del Senato di presieduta dal senatore Smuraglia come altri
Allora in in questo quadro linee dovrà concorre alla costruzione di un sistema che punti a promuovere la sicurezza e a diffondere sempre più caldo capillarmente la cultura della prevenzione
A ridurre attraverso questa via i costi umani sociali economici conseguenti non solo all'infortunio alla questione delle malattie professionali che altrettanto importante dello stesso infortuni
Io direi si può arrivare fino lavori usuranti e si può aprire l'orizzonte fino arrivare a fare lavori usuranti a favorire la realizzazione della prevenzione anche come fattore di sviluppo
Tendendo la riduzione della frequenza infortunistica e qui c'è l'impegno che l'istituto ha assunto all'interno delle delle indicazioni date lo dallo stesso Piano sanitario nazionale del dieci per cento in meno nei prossimi nel prossimo triennio primo anno è già in essere insomma
Cos'è stiamo facendo per realizzare questo obiettivo
Qui allora c'è chiamato in causa la coerenza dell'INAIL linea bisogno di elaborare un piano per la prevenzione che definisca una scala delle priorità delle iniziative è eviti la dispersione e lo spreco delle risorse
Scandisce storditi dichiari e fissi precisi criteri di valutazione di efficacia delle proprie iniziative il tutto non da solo ma in un rapporto costruttivo centrale territoriale con le parti sociali
Secondo aspetto sì noi questa novità dell'Ina e la vediamo un po'invece dal fronte dell'impresa che però altrettanto importante e quindi dell'impresa del lavoro autonomo
Anche qui in certo senso c'è un esempio di quel farà attivo
La sicurezza e la salute come fattori di efficienza globale e quindi di competitività e non solo come adeguamento come raggiungimento della della dell'obiettivo
Non è nel mio costume
Purtroppo nel fegato
Lo spostamento dell'attenzione dall'assistenza
Alla prevenzione
Favorendo una logica di qualità all'interno del mondo della produzione qualità dei processi produttivi
Qualità dei prodotti qualità dell'organizzazione aziendale dell'organizzazione del lavoro e dell'organizzazione la produzione
Aspetti che non sempre vengono sufficientemente esaminati
Incentivazione alla regolarizzazione in termini di applicazione delle norme che fra l'altro sono fra le più avanzate nel nostro Paese
Con interventi mirati alla riduzione del rischio ma anche con interventi da parte dell'istituto in termini di utilizzo delle proprie risorse finanziarie
Con interventi di sostegno non la vogliamo chiamare logica premiale comunque è un impegno dell'istituto ad aiutare gli investimenti nella piccola
Impresa nel nell'artigianato nel lavoro autonomo in modo da favorire quella soglia di compatibilità che l'investimento insicurezza potrebbe determinare nella piccola realtà favorire questo in modo da avere anche in questo mondo una un forte miglioramento della situazione
Ma si tratta anche riassetti e semplificazione aggiornamento delle procedure è un tavolo tecnico specifico è un tavolo fondamentale nel rapporto fra pubblica amministrazione in questo caso istituto
E parti sociali parti dato reale in modo particolare
Il tutto garantito da una scelta che l'istituto deve fare con grande coraggio e con grande determinazione che è una linea di vera autentica aziendalizzazione interno basta con questa storia siamo pubblica amministrazione e questa diventa la scusante
Per comportamenti assolutamente non più inammissibili
Allora noi i nostri obiettivi intanto si tratta di mettere una cultura del risultato
E i nostri obiettivi sono efficacia ed efficienza
Qualità della prestazione verso il soggetto singolo e verso il mondo
Poi della produzione ed economicità di tutto questo perché non c'è niente di scandaloso che noi ci diamo come obiettivo realmente realizzabile
Che questi servizi vengono erogati con una capacità di competitività perfino col privato non c'è niente assolutamente di strano questo è nelle potenzialità dell'istituto
E deve essere realizzato il tutto questo è stato realizzato con una conferma di un metodo che è quello della partecipazione
Che ha significato che deve significare nel rapporto con gli altri pezzi di pubblica amministrazione logica di confronto e di integrazione non duplicazioni e tanto meno concorrenza
Nella e invece ne ha per quanto riguarda i soggetti attivi del Paese la logica della concertazione che giustamente tutti dicono deve essere fatta non solo a livello centrale ma anche a livello decentrato
Chiudo con fatemi fare una riflessione su secondo me alcune condizioni io so che le condizioni potrebbero essere molte di più però io vedo alcune condizioni proprio come conditio sine qua non per realizzare questo obiettivo
La prima è quella di essere anche noi fa stampare soggetti promotori di uno stato sociale di una pubblica amministrazione concepita come un polo unico come un soggetto unico che si raccorda con i bisogni globali di questa società
Poi c'è le specializzazioni poi c'è ognuno ha un suo campo di intervento ma un conto è intervenire
Per compartimenti stagni come è stata la filosofia impronte della pubblica amministrazione fino adesso e un conto è invece in una logica appunto di sinergia e d'integrazione e faccio un passo avanti
Quanto si può andare avanti perché siamo ormai al limite del ridicolo avere istituti che stanno alterati qualche centinaia di metri di distanza che hanno separato l'informatica i corpi ispettivi i corpi medico metrico
Legali le avvocature che non prendono in seria considerazione come si presentano sul territorio
Non separatamente ma essendo un soggetto unico all'interno di un pezzo fondamentale della pubblica amministrazione che si chiama al mondo previdenziale
Quanto può andare avanti queste comportamento schizofrenico fa alle necessità del Paese e l'al di là di quelli che sono gli annunci di comportamenti reali quotidiani
Che abbiamo
La seconda questione quella dell'autonomia amministrativa e gestionale allora
Caro governo è caro Parlamento e usciamo da questa ambiguità
Non si può varare un un modello duale
Super complicato che quasi ridicolo come quello varato dal quattro sette nove dove gli organi si sprecano e poi pretendere i controlli perfino sugli atti gestionali specifici
Questa è un'assurdità insopportabile
Insopportabile
Allora noi bisogna essere
Vi bisogna essere liberati da una serie di vincoli tutta una serie di vincoli dove poi si si amministrativi sponde sono amministra male è giusto che sia cacciato ma deve avere questa possibilità di intervento essere liberato dall'utilizzo delle risorse finanziarie
Essere liberato dai vincoli sugli investimenti
Basta ruoli spuri di questo mondo se questo mondo si deve specializzare e deve essere efficiente deve fare esattamente i propri compiti istituzionali in senso stretto gli altri compiti li facciano i soggetti caricati a quelle funzioni specifiche non noi
Questo vale per esempio sugli investimenti questo è una cosa che ci che non può più assolutamente andare avanti terzo vincolo il problema del di affrontare le comuni l'economia reale del Paese
Questo Paese ha una doppia economia l'economia ufficiale e l'economia sommersa quanto anche questa può essere lasciata in questo in questo modo non abbiamo bisogno di intervenire in modo sinergico prima di tutto in collaborazione col fisco
Cambiando atteggiamento da un atteggiamento imperniato fino adesso
Con un con una logica di deterrente impedendo in cercando di impedire la la l'esistenza del lavoro del lavoro nero e del lavoro sommerso
Siccome la realtà è tutt'altra è inutile avere questa questa scelta di deve dire
Di logica deterrente fortemente punitiva si tratta invece di partire dalla dalla realtà e avere una atteggiamento tendente a facilitare l'emersione
E non a soltanto a colpirla ha facilitato agevolare il le il il ritorno o il l'arrivo all'emersione di questa realtà pro di questa parte dell'economia che è fondamentale e qui tutti gli elementi di snellimento procedure semplificazioni accertamento per adesione ravvedimento i operosi unificazione quanto più possibile delle norme per quanto riguarda fisco e previdenza non è assoluta la cosa perché cioè delle distinzioni ma si può fare un ulteriore passo avanti questione del contenzioso
Bisogna a favorire gli la bisogna determinare una serie di comportamenti che tendano Amnon fa sorgere il contenzioso
Ci ha avuto un atteggiamento dove a volte si quasi viene da pensare che si sia favorito il contenzioso perché poi
Soggetti particolari potevano perfino avere un un vantaggio
Bisogna affrontare presidente Emilia la questione il contenzioso nel rapporto giusto con le con le controparti non può essere il tilt sui il soggetto istituto che scioglie il contenzioso perché proprio il soggetto che determina forse agendo anche correttamente il contenzioso non può essere l'estremo giudice occorre una logica di arbitrato d'altra parte anche questo ci poterti potrebbe avvicinare le soluzioni che si dividono sul fisco
Ultima questione o questione territorio davvero chiuso io la considero pop-rock hanno anche questa una conditio sine qua non l'istituto deve fare una scelta coraggiosa di decentramento sul regionale
E da un punto di vista produttivo sul territorio ma bisogna farlo sporse spostando al territorio lo stesso modello partecipativo prego e concertativo che abbiamo avuto al centro
Altra parte tutta una serie di obiettivi dalla prevenzione alla formazione all'informazione eccetera eccetera
Ma anche alle logiche premiali
Come possono essere valutate dal centro solo nel territorio sia in grado di analizzare in tempo reale la realtà avere la capacità di individuare gli interventi correttivi e poi eventualmente anche valutare le il risultato dell'intervento medesimo questo è una scelta e anche qui di nuovo è una cosa che l'istituto può fare ma non basta
Dentro le riforme ordinamentali c'è la questione della realtà delle parti sociali a livello territoriale
Il Co Co Pro dell'istituto hanno ruoli ridicoli a questo punto con queste funzioni sono praticamente inutili si tratta invece di varare una riforma che dia spazio ruolo magari in una logica anche di coordinamento delle varie presenze delle parti sociali
Che dei dei rapporti che l'istituto della vere con queste parti sociali nel territorio
Ma come voi vedete il sistema duale male strategie sono unitarie fra gli organi nel nostro istituto anzi io direi che uno più uno fa tre nel nostro istituto
Forse magari qualche attualità politica si può preoccupare
Non dipende da ma non dipende dipende dal fatto che nella realtà leggiamo la realtà nello stesso modo
Io due parole vorrei soltanto di stimolo prendere
Dallo al nostro presidente De Luca e che non è soltanto un presidente formale della commissione di controllo in questi anni ha avuto una forte capacità di spinta di progettazione ed estimo verso gli enti il primo è l'aziendalizzazione risorse il secondo il polo unico
Ciò di fondo la politica di globalizzazione
In cui il Banca di Bilbao di fatto si compra un pezzo di BNL
La Geron moto si compra un pezzo di Firenze io non so che vorrei comprarmi un pezzo direi tedesco perché sono non veloce del fare
Però qual è la globalizzazione dell'Appia
Che ne nasce da un processo di questo tipo presidente
Grazie presidente Biljana
Io penso
Io penso che parlare di ruolo attivo nella nuova politica sociale
In casa i Navigli significa prima di tutto una cosa
Significa un ruolo attivo che non si spende soltanto nell'attuazione delle politiche sociali decise altrove
Ma incomincia prima
Realizzando un coinvolgimento se mi consentite un'auto coinvolgimento nelle scelte politiche
Mi riferisco ai tavoli
Che sono stati allestiti diciamo così immediatamente dopo il conferimento della delega al governo per la riforma dell'assicurazione antinfortunistica
E sono quei tavoli che hanno consentito a questa riforma
Unica
Tra quelle previste dall'ordinamento dall'ordinamentale lavoro
Di arrivare a conclusioni in tempo rapido e con un risultato diffusamente riconosciuto positivo
Altre riforme sono rimaste al palo
Quale settembre no proroga del termine eppure essendo gli ammortizzatori sociali una componente importante della politica IVA della protezione sociale e ce n'è un'altra di riforme che a me sta particolarmente a cuore per la quale sì immagini una lenta eutanasia mi riferisco al riordino degli enti pubblici di previdenza io credo che queste spese senza dell'Ina e le si era approvare
E si era continuare lo hanno ospitato in tanti per far sì che dalla decreto legislativo trentotto si arrivi a una concreta e rapida attuazione delle nuove scelte
E io penso che
Quello spirito cooperativo
Che all'interno di queste scelte Bala opportunamente trasferito anche nei rapporti tra il sistema previdenziali ingenerare l'impresa altrove il presidente Biglia ha parlato da
Del sistema se sono sanzionatorio che davo da autoritativo si deve trasformare in cooperativa io sono perfettamente d'accordo con lui perché ritengo che in effetti se si vuole stabilire un effettivo rapporto amicale tra i sistemi di previdenza e sistemi delle imprese
Bisogna immaginare che il modello repressivo che non va certamente cancellato non può essere l'unico con tutto col quale l'istituto previdenziale si presenta davanti alle aziende
Per fare tutto questo però bisogna proseguire con delle innovazioni come dire istituzionali che non sono affidate in via esclusiva nelle mani dell'istituto bisogna rendere possibili maggiore semplificazioni e soprattutto maggiori delegificazione dando la da agli enti di risolvere tante questioni che oggi sono concentrati nei ministeri bisogna rendersi conto in altri termini
Che quando si pensa di riformare la pubblica mi distrazione non si può fare una riforma degli enti pubblici nazionali e poi eventualmente immaginare di estenderà sic et simpliciter agli enti previdenziali pubblici
Gli enti previdenziali sistema previdenziale hanno delle specificità
Che esigono delle scelte organizzative e strutturali proprie che consentano di affrontare in maniera efficace efficiente e con risparmi di costi
Tutti gli impegni e tutte le nuove emissioni per cui io ancora una volta l'ho fatto qualche giorno fa io lancio l'allarme su questa scadenza del termine per la delega di riordino
Gli Enti pubblici di previdenza perché ritengo che sia un passaggio importante per continuare a consentire a livelli e agli altri Enti pubblici di previdenza di svolgere il loro Moro in maniera adeguata alle esigenze dell'economia e della Società dei nostri giorni d'altro canto e con questo concludo su questo punto si trattava di un riordino voluto da tutti sottolineato da tutti
Non è spiegabile perché oggi ci siano queste difficoltà desidero negare che si faccia per venire incontro a interessi corporativi o di parte
Cioè questa
Riflessione di carattere generale istituzionale passo ad esaminare come dire il merito della riflessione il tema
Di questa giornata riservato all'quel faro attivo e al ruolo che in questo o quel fa destinata a svolgere linee
Io
Prendo le distanze anch'io prendo le distanze rispetto alla posizione del professor Baldassarri
Quando si dice che si passa dalla protezione alla promozione per dire in italiano quello che
Lo diceva in inglese la dal Belfagor farlo non significa rinunciare alla protezione
La protezione diventa sempre un mento fondamentale del welfare adesso si aggiunge anche la promozione
In altri termini si tratta di attuare un modello di intervento che e la nostra carta costituzionale già prevedeva
Perché nella stipula lo stesso articolo trentotto per la costruzione da sottolineare la identità di numero dall'articolo trentotto la costruzione e l'arte e il numero trentotto di quest'ultimo decreto legislativo è un caso però i numeri hanno sempre un significato ebbene l'articolo trentotto si prevede separatamente la garanzia
Di di reddito a chi subisce determinati eventi e poi si prevede l'avviamento dei disabili
Ecco questo secondo me e la linea costituzionale dell'intervento dell'INAIL nella nuovo corso della politica sociale cioè a dire occuparsi sì non Salt Antonio di indennizzare che ha subito un danno ma preoccuparsi di reimmettere questo soggetto nel mercato nella società
Fare in modo come dire che la restaurazione realizzata dal nuovo davano o politica sociale sia una restaurazione in forma specifica che consenta al soggetto che ha subito un infortunio o malattia professionale di utilizzare le residue capacità lavorative per RAI mettersi nel mercato del lavoro ed allora
Per quanto riguarda il decreto legislativo trentotto
E coerente con le linee segnata dalla Corte costituzionale dalla Costituzione io voglio sottolineare un altro punto che per quanto riguarda l'Ina eletti quegli sviluppi finali di cui hanno parlato tutti io non torno
Non sono altro che come dire una legittimazione o non sviluppo di una tendenza che lì si tutto nel livelli era già presente
La prevenzione la tutela e la salute nelle varie forme e reinserimento erano qualcosa che già veniva realizzata talora per legge se mi consentite talora subendo come dire amputato Cioni violente per interventi legislativi pensiamo prima riforma ospedaliera poi alla riforma sanitaria che ha privato questo Paese di strutture sanitarie di altissimo prestigio come il CTO per cui io penso che Lina L. a questo nuovo scenario di politica se sociale si presenta corno le carte duplicemente in regola
Da un lato ha sperimentato con successo questo coinvolgimento nelle scelte politiche e spero che continui a farle contando con altrettanto successo e la altro Eva già compreso che il destino di un Istituto di questo genere non è quello di restare un'assicurazione ma quello di pensare positivamente a risolvere problemi dire essi che si chiamano tutela globale della salute da un lato reinserimento lavorativo dall'altro
E badate bene sono questi elementi già presenti nella storia dell'istituto
Che legittimano l'orgoglio e la spinta del suo presidente del suo personale nel senso che veniva sottolineato poc'anzi dal presidente Smuraglia cioè a dire noi ci troviamo da Fantoni istituto che legittima mi ente per la sua storia si propone per queste grandi sfide che si presentano certamente il presidente Biljana riesce ad incidere al Adanti vedere molto di più e parla
E la necessità di adeguare come dire la presenza di un istituto previdenziale alla nuovo scenario Cobra globale io penso che su questo si debba riflettere al presente io non non riesco
A ad esprimere nient'altro che il consenso nella ricerca in questa direzione perché penso che sia una didattica Simone altamente consapevole dei percorsi che ci attendono e perciò in grado di affrontare con uno la preveggenza dei saggi quelli che sono i problemi del domani non solo il ci vedremo fra qualche anno probabilmente quelli che ci sono i problemi di oggi no con me no voglio dire io posso avere a destini io dico che questi problemi di oggi quando scopriremo fra qualche anno che sono problemi divenuti reali e magari urgenti e hanno avuto una soluzione abbiamo compreso come governare unendo sì significa come dire prevedere per tempo i percorsi e disegnare le strategie su questo piano però consentitemi di fare un unico rilievo come dire problematico erede o problematico attiene al la modello definanziamento di questa nuova missione
Per quanto riguarda come dire la funzione tradizionale assicurativa abbiamo scopo Berto che il modello adottato ha dato dei risultati che almeno da qualche anno a questa parte sono altamente soddisfacente con riferimento alla nuova missione per alcuni casi sì lo stesso decreto legislativo trentotto indica rigorosamente le fonti di finanziamento però io continuo a ritenere che questa crescita dimissione non possa essere limitata a quanto l'abito rigorosamente dalla legge penso che livelli abbia una vivacità tale da portarsi a creare anche qualcosa
Al di là di quello che un legislatore per quanto aiutato da livelli riesca a fare e allora io pongo così con molta sincerità
L'esigenza che quando voi pensate a delle innovazioni sempre virtuose almeno fino ad oggi pensiate a anche corno lo stesso rigore come avete fatto finora a le fonti di finanziamento per far per coprirle la ragione è molto semplice livelli si presenta nel sistema di breve pensa pubblica come un istituto sia delle ottime performances anche finanziari con dei risultati di gestione soddisfacenti certamente anche questo secondo me è una qualità dell'istituto va conservata che va conservata senza rinunciare alle nuove sfide anzi affrontandole come sempre con coraggio ma cercando di mantenere sempre in ottimo stato anche i propri conti un'ultima considerazione in questo Paese tutti sono lieti di parlar bene dell'INAIL quando le cose vanno bene però dobbiamo ricordarci sempre che livella anche molti nemici in questo Paese e conoscerli non è un male dell'INAIL è stata contestato il cosiddetto monopolio
E dell'INAIL questo monopolio è stato di contestato anche di Lecce ha avuto accoglimento la pretesa di superamento del monopolio da parte dell'Antitrust
E la Commissione che ho l'onore di presiedere avuto la forza di risponde immediatamente e in maniera credo motivata a quella sfida la questione è stata riproposta con uno dei referendum e la Corte costituzionale ha risposto richiama andò i principi costituzionali che sono alla base del nostro sistema ecco dei principi costituzionali secondo me debbono essere sempre tenuti presente nel nostro Paese il compito della previdenza è un compito dello Stato
E lo Stato con svolgerlo o direttamente o attraverso Enti strumentali
Questa è una conquista di civiltà che non appartiene ad altri ordinamenti e penso che anche gli economisti quando si occupa di previdenza debbono tenerne conto grazie
L'applauso Preside
Indica il nostro ringraziamento noi abbiamo fatto una tavola rotonda e za che è il punto normale anche però massimo dell'attenzione volevo ringraziare tutti in particolare le parole positive per la gestione dell'istituto nei miei confronti io vorrei trasmetterla tutta quanta al personale il dirigente ENI al sindacato perché senza di loro queste innovazione realizzate e per un momento di di di una giorni per vorrei gioire con voi di queste realizzazione sapendo che domani magari mesi discuteremo sulle cosa da fare che raggiunge l'ideazione e l'efficienza eccetera chiederà un cambio di pelle e non soltanto dipende ai dirigenti persona
E anche chiaramente al sindacato grazie