"'Rileggendo Sciascia dedicato a Gian Franco Ghechi. Gli "amici" (e i "nemici" di Sciascia: da "Il contesto alle Cronachette" nell'ambito del Ciclo di incontri con il pubblico curati da Vincenz Vitale organizzato dall'Associazione Amici di Leonardo Sciascia in collaborazione con la Biblioteca comunale di Milano presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, Via Francesco Sforza n. 7

Con
Non c'è lo dico subito per
Invito per cui così potete memorizza
L'incontro di questa sera
Incontro con Maria Pia Simone
Che
Molto hanno come scrittrice
Folto recentemente pubblicato un libro con Passigli
La nostra storia
La scrittrice anche di un racconto di questo solo il suo primo romanzo questo riuscito sullo scrittrice il racconto di professione fa la cosa
Cioè chissà cosa si nasconde dietro questo
Che consulta internet
Niente oggi ci parla di di un tema abbastanza più
Sono cioè gli amici e i nemici di Sciascia dal contesto alle cronache tre diciamo che poi ci sarà spazio per chi vorrà intervenire fare le sue domando con le sue considerazioni
Lascio la parola a Maria Pia
Se funziona bene il microfono se sto a questa distanza
Vi leggo qualcosa
Un singolare disprezzo della parola quasi un ribrezzo di fronte alla parola si è impossessato dell'umanità
La nobile fiducia che gli uomini possano null'altro attraverso la parola la parola e la lingua convincersi e andata radicalmente persa
La consapevolezza dell'impossibilità di comunicare troppo grande ognuno sa che l'altro parla un'altra lingua che l'altro vivi all'interno di un altro sistema di valori
Che ogni popolo il prigioniero del proprio sistema di valori e non solo ogni popolo ogni professione che il commerciante non può persuadere il militare
E si si comprendono null'altro solo nella misura in cui ognuno riconosce all'altro quando si tratta di sopraffare l'avversario e di metterlo con le spalle al muro
Il diritto di utilizzare senza scrupoli suoi strumenti di potere di far valere senza scrupoli suo sistema di valori di infrangere qualsiasi patto mai fino a ora quanto meno nelle storie la storia dell'Europa occidentale
E accaduto che il mondo ammettesse con tale sincerità e franchezza che la parola non ha valore più ancora che non valga nemmeno la pena di cercare una possibile comunicazione
Un pesante mutismo grava sul mondo ed è il mutismo dell'assassinio
Questa cosa che gli ho letto è l'antefatto di una bellissima rivista al duro uno di una bellissima rivisto una rivista che quasi un libro e si chiama Auto da fé è la rivista del Parlamento degli scrittori
Io ne avevo sentito parlare da Antonio Tabucchi qualche tempo fa la rivista per in uscita l'ho trovata qui sotto alla Libreria Claudiana e l'ho comprata io ho cominciato a leggerla e mi è sembrato che questo che qualcosa che è una parte di una conferenza Kerman barocca fece nel mille novecentotrentaquattro ecco io vi volevo chiedere se si sentivate capivate qual era la data di questa cosa poteva essere oggi forse mi aveva mi aveva molto mi ha molto colpito questo è stato detto nel mille novecentotrentaquattro il mutismo dell'assassinio e poi ho continuato a sfogliare questa rivista io ho trovato questo
Nel corso dei primi sei mesi del mille novecentonovantatré il numero di scrittori perseguitati imprigionati assassinati superava il migliaio
Che fossero algerini era Aniane egiziani turchi nigeriani cinesi sempre più numerosi erano gli scrittori messi a confronto con il crudele dilemma
Che Tamara già ut ebbe appena il tempo di formulare qualche giorno prima di venire assassinato sulla pubblica strada
Se parli muori setacci muori allora parla e muori
Ecco mi sembra che tutto questo c'entri con sa con Sciascia e con il discorso che io vorrei farvi vorrei sottoporvi oggi
Direi che tutto questo c'entra con Sciascia e soprattutto sì da Nostalgia di Sciascia credo che Sciascia qui ci sarebbe stato
Ci sarebbe stato molto bene e vi leggo ancora una cosa
Questa avrei voluto leggi molto di più perché è veramente una rivista interessante ma mi leggo qualcosa di Sciascia invece
Le scimmie predicavano l'Ordine Nuovo il regno della pace
E tra i primi entusiasti furono la tigre
Il gatto il nibbio
Poco a poco tutti gli altri animali si convinsero e fu un tripudio dolcissimo una fraterna gatte vegetariana
Ma un giorno il topo urbana mente scherzando col gatto si trovò rovesciato sotto le unghie del recente amico
Capì che la cosa si metteva Comer per l'antico
Con tremula speranza ricordo al gatto il principe del morbo regno sì rispose il gatto ma io sono un fondatore del nuovo regno e gli affondo i denti nel dorso
Questo brano che gli ho letto è tratto dalla prima opera di Sciascia uscita nel mille novecentocinquanta Favole della dittatura
Ecco le Favole della dittatura sono le antenate di tutta una serie di scritti Sciascia anni che costituiscono altrettante ragionamenti sul potere per questo dicevo che le cose che troviamo scritte qui una relazione tra il potere la scrittura
Mi sembravano molto calzante col discorso che io voglio fare adesso ecco un potere che per usare una citazione Celebre forse logora chi non ce l'ha ma certamente condizionerà e cambia e corrompe chi c'è la Sciascia uomo d'opposizione
Sempre uomo che riflette sul potere sempre
Per questo è sempre più e sempre attuale e insomma al le riletture e la la vostra presenza qui oggi testimoniano di questa di questa sua attualità e e per questo per noi che ci dichiariamo amici di Sciascia per la nostra associazione eh fondamentale continuare a rileggere nei libri e a riproporre queste queste riletture prima
Di entrare in media stress però desidero salutarmi salutare con con voi Milano e dirvi confessarvi che per una torinese Torino affida come io sono eh
Abbastanza imbarazzante parlare in questa città
Per fortuna devo parlare di un siciliano un siciliano che amava molto Milano
Che non ha voluto morire ci voi sapete che Sciascia l'ultima parte della della la sua malattia è stata curata qui a Milano però poi tornato a morire in Sicilia ma che ci sarebbe venuto a vivere lui diceva se fossi
Se fossi stato solo
Vedeva dunque Milano come una città del lavoro e non degli affetti se fossi stato solo cioè senza la moglie senza le figlie
E quindi una città per uomini soli o forse perso per soli uomini una città più testa che cuore
Un po'come vuole la metafora che colloca a nord la testa al cuore al centro e al sud le passioni e tende a relegare diciamo le donne al centro al centro sud
Un siciliano della Sea cicche che della Sicilia diceva
Neck That cum né Xi mettevi vere posso non posso vivere né con te né senza di te lo diceva anche Borgese
è un siciliano che metteva tra i suoi maestri di scrittura accanto alcuni francesi lo sapete bene ad alcuni siciliani anche una milanese della statura di Alessandro Manzoni ecco di fronte a questo siculo meneghino mi converrà quindi cercare di dimenticare che sono nata a Torino e che vivo da oltre trent'anni Valle d'Aosta e invece lasciar parlare la mia metà paterna che viene che proviene ha origine appunto da quella che Bonaventura tetti chiamava l'isola appassionata mio padre era siciliano e devo dire che devo dire con una certa emozione anche che la lettura di Sciascia
E di e di altri maestri di scrittura siciliani di quei miei preferiti che sono D'Arrigo e con un solo e permettetemi di aggiungere Luisa Adorno come siciliana d'onore ma che è stata presidente della nostra associazione per un lungo periodo
Ecco quel devo dire che la lettura di questi testi mi riporta sempre
E mi ritorni per i porta sempre a a mio padre che era uno di quei siciliani che che Sciascia amava e chi erano come lui che parlano poco dice dice Sciascia che non si agitano che si erodono dentro e soffrono
E e questi scritti mi rimandano a mio padre che è morto morto giovane vent'anni fa e Daloui mi rimandano a questi a questi scrittori e questo è uno dei miracoli straordinari della scrittura
Ha scritto violette che senza la Sicilia Alitalia non forma un quadro nell'anima qui soltanto è la chiave per capire il tutto
Qui soltanto che cosa voleva capire gli dette del dell'Italia
Voleva capire la cultura lo spirito l'anima de degli italiani e diceva che la Sicilia era la chiave di tutto quindi faceva una sineddoche diceva che la Sicilia era la parte per il tutto una sineddoche dell'Italia
E lo credeva sebbene in termini diversi anche Sciascia che ha fatto della Sicilia che era suo contesto di vita di nascita i crediti di crescita culturale anche il suo testo cioè l'ha detta la scritta
L'ha mostrata in ogni sua possibile veste reale e metaforica non è mi ha fatto cioè il simbolo di quel tutto di cui ha voluto parlare nel corso della nella sua vita di cui mi interessava parlare e non per nulla l'intervista molto bella che ha concesso a Marcel tardi padovani
Si intitolava la la Sicilia come metafora
La metafora una figura retorica più pregnante più forte della della sineddoche infatti la Sicilia non serve a Sciascia terra comporre un quadro dell'anima italiana così come voleva fare delle tre con
Mettendo a fuoco un problema che era squisitamente ottocentesco
Sciascia vuole ragionare su come il potere influisce su quest'anima che è un problema
Antico come il mondo ma diciamo anche squisitamente
Novecentesco ecco quando Carlo Brugnoni Francesco Izzo rispettivamente segretario uscente dei ed entrante non scusate della nostra associazione mi proposero di fare una rilettura Sciascia nel trovare un tema per per una rilettura Sciascia Anna io pensai subito al contesto perché l'avevo appena riletto e mi aveva fatto un'impressione
Piuttosto diverso a dalla mia prima rilettura
Dalla mia prima lettura giovanile io lo lessi l'anno dopo che che uscì nel mille novecentosettantuno uscito io avo letto nel mille novecentosettantadue e per questo Bini mi interessava anche sì siete d'accordò riflettere anche su che cosa significa a rileggere e poi perché naturalmente mi interessava e mi interessa questo tema principe di Sciascia cioè quello del potere e del rapporto tra
Potere politica mi rendo conto che il periodo pomate scelto perché siamo sotto elezioni e poi potrebbe essere scabrosa però in realtà né io ho scelto a queste la data delle riletture né tanto meno quella delle lezioni
E credo che poi spero insomma di riesce di riuscire a parlare di questo tema che appunto è così delicato senza suscitare e toccare sensibilità
In modo troppo brusco vorrei
Attacca alla par condicio mi dicono che no no infatti del testo l'idea di par condicio e quindi cercherò di violarla il più possibile
Dunque
Invece però appunto Sisti d'accordo vorrei dire qualcosa prima sul tema sul tema delle riletture
E direi questo ogni rilettura e in qualche modo una traduzione dalla lingua
Di chi scrive alla lingua di chi legge
Un arbitrio dunque si dice traduttore traditore no non direi che proprio un tradimento ma un arbitrio perché forza il senso del con testo a cui poi il testo rimanda cioè forza lo sguardo dello scrittore sulla realtà nella direzione dell'universo di riferimento del lettore anzi del rettore perché poi appunto
Leggere e rileggere sono due cose diverse ecco io dicevo prima trovai
Entusiasmante il contesto la prima volta che lo lessi nel settantadue
Dicevo è stato scritto nel sessantuno nel settantuno ma Sciascia ce l'aveva sappiamo da qualche tempo già nel cassetto
E allora mi piacque soprattutto la seconda parte del libro a quella più politica quella cioè che provocò poi così numerose e dure
Polemiche in questa seconda parte Sciascia parlando delle corresponsabilità della dell'opposizione nella gestione
Spietata del potere nell'occultamento
Doloso e doloroso della verità pareva sposare certe nostre tesi di piccoli estremisti sognatori sessantottini la mia generazione quella
Ma su questo magari ritorno più avanti oggi io li leggo quel libro da urtato
Contesto Polito muta Tissi mo'contesto politico e io anche purtroppo sono multata se non altro
Anagraficamente
Ma ancora di più oggi lo leggo con l'occhio di chi ha fatto della scrittura al proprio mestiere sa quindi come fa commessi quali sono i vari modi di metabolizzare la realtà
Chi ha uno scrittore oggi dunque io mi ritrovo ad apprezzare di più la prima parte del libro quella francamente gialla e siciliana
Quella che Sciascia scrisse divertendosi
E anche su questo divertirsi scrivendo cercherò di tornare più avanti dicevo che rileggere diverso da leggere
Non solo perché nel tempo che sta come dicevo tra letture leader e rilettura il lettore cambia ma perché anche diverso il modo e sono diverse le ragioni per le quali si ripercorre
Un testo soprattutto come quando quando una rilettura è fatta come nel nel mio caso oggi
Per sottoporla un pubblico per parlarne pubblicamente quindi è una rilettura
Più controllata
Dove prevale diciamo un atteggiamento indagatore attivo non si cerca qualcosa nel testo che valga la pena
Di proporre agli altri una sorta di stato di allerta rispetto alla pacifica recessione teche passiva del lettore comune ecco dico passiva con tante virgolette intorno perché
è mia convinzione non solo mia fortunatamente che
Lari la lettura non sia mai non sia mai dire una attività passiva o la lettura ci mette sempre
In gioco ci fa protagonisti dice Dacia Maraini la lettura il più grande esercizio di soggettività
Ma certo appunto è diverso leggere da lettore eleggere o rileggere da critico il problema mio è che faccio la consulente letteraria ma non c'entro niente con la critica letteraria
E anche di questo mi sembra giusto
Informarmi naturalmente informarli naturalmente
Questo arbitrio legittimo e direi statutario arbitro statutario è una contraddizione in termini un ossimoro ma il libro è scritto naturalmente per essere letto quindi questo arbitrio
Che sempre la lettura nasce dall'impossibilità del lettore di non proiettarsi nel testo sul testo i lettori istintivamente cerca se stesso le proprie esperienze nel testo altrimenti non potrebbe non potrebbe il conto non potrebbe catturarlo
Cito ancora Dacia Maraini la cito poi sia perché l'invito dopo domani andarla a vedere a a Milano al Teatro Verdi presenterà il suo ultimo libro che si chiama Amata scrittura che è una riflessione sulla scrittura alle diciotto
E e ne sia per interessi privati in atti d'ufficio costi questo libro Io sono curate indice e quindi lo cito con grande il piacere anche grande facilità perché c'abbiamo lavorato veramente alcuni anni
Ecco dice darà Dacia Maraini che il libro è il luogo di un incontro straordinario al di là del tempo e dello spazio tra l'autore elettore
E questo è verissimo è una delle meraviglie della lettura ma c'è di più la lettura
è un incontro con qualcuno che si è messo a nostra disposizione
Mostrandoci
Attraverso la storia che racconta attraverso i suoi personaggi tutti i suoi risvolti quelli chiari e quelli scuri quelli buoni e quegli inquietanti cioè qualcuno che si è esposto a noi si è prestato
Come nella vita accade raramente io direi che accade soltanto in certi in grandi amori consolidati e forse sul setting dell'analista
Accade indebitarsi in questo modo il libro è davvero un setting analitico dove lo scrittore il paziente e nel contempo il terapeuta
E direi che
La generosità dello scrittore è pari a quella appunto dell'analista o di una madre accogliente se se vogliamo perché ci permette permette a noi lettori di proiettarci appunto nei personaggi di vivere quelle esperienze che non sono nostre senza però venire nei giudicati né tanto meno condannati greche è un'esperienza e felice l'esperienza della lettura in questo senso avrete capito che io credo molto nella lettura nella scrittura come terapia
Una delle ragioni di questo di questo meccanismo è che uno scrittore un grande scrittore come certamente era Sciascia non è mai manicheo
Non mette se stesso nel POR nel personaggio positivo riducendo gli altri a Pettit Pia maschere a marionette
Il funzione meramente contraddittoria rispetto all'eroe positivo si mette ovunque si mette a disposizione
Di tutti i personaggi così come di tutti i lettori suo è quello che c'è di buono e suo direi ancora più fortemente suo quello che c'è di Kakà schifo
E raccontando l'autore esorcizza i suoi demoni e come dicevo dal lettore la possibilità di incontrare i propri dove sta allora ad esempio Leonardo Sciascia nel contesto
In chi si identifica certo io Rojas rogo Rojas Rogati erogato brucare Rojas interrogare tu interrompi un nome Sciascia amava molto questo giocare con le parole aveva un piacere della parola che che molto forte ecco luce Artosin identifica irroga Ascheri investigatore che cerca la verità
Ma si identifica anche altrettanto nel cinismo disincantato del presidente Erick S e non a caso i due hanno le stesse fanno le stesse vetture frequentano gli stessi autori e trovano quindi comune terreno di confronto e di dissenso nel Trattato della tolleranza sulla tolleranza di di forte era però un testo va ancora più in là delle intenzioni del suo Autore il testo il figlio di un autore come tutti i figli
Può somigliare più o meno al padre può avvenire più o meno autonomia dal padre se lo scrittore sarà stato un buon padre il testo avrà più autonomia avrà e quindi il lettore come dire più garantito di poterci si confrontare senza temere di fare
Errori interpretativi perché in questo senso l'arbitrio diciamo di cui parlavo prima
è consentito l'arbitro quell'arbitrio legittimo che interpretazione del testo ecco se dunque è vero che la lettura funziona nel modo che ho cercato di descrivere c'è il rischio che quando era a farla come nel mio caso non è un critico di mestiere capace quindi grazie ai suoi strumenti di ridurre non certo di eliminare ma di ridurre gli aspetti proiettili che ci sono nella relazione con un testo c'è rischio dicevo che in questa lettura o rilettura ci sia più sostanza di si legge
Che di chi ha scritto e quindi che nel rugby ragionamenti su questo tema del potere che proverò a sottoporvi sul contesto partendo dal contesto e su quel periodo del l'intera scritture del pensiero Cha Cha hanno che va appunto dal contesto Alik non Hackett che vuol dire un periodo molto lungo da settantuno
All'ottantacinque ma io vi giuro sarò abbastanza Breve
Ecco che in cui in quel periodo lì si ci sia una lettura che prevale sulla scrittura cioè ci sia più Maria Pia Simonetti che Leonardo Sciascia io naturalmente ho cercato di controllarmi ma come dicevo non sono non sono un critico letterario ma soprattutto sono qualcuno che in quel periodo lì aveva nel settantuno avevo ventun'anni ero come dicevo una sessantottina e il Pd problemi del potere quindi medi sono posti tutti durante e dopo
E e quindi è molto coinvolgente per me questo discorso nel titolo
Che ho voluto dare a questa mia a questa mia chiacchierata con voi c'era anche gli amici e i nemici di Leonardo Sciascia ecco anche in questo caso poi che mi che nemico sono i termini di una stessa
Relazione termini intercambiabili assecondati dove si pone la persona che parla
Mi sembra importante che io ve lo giudica e che vi dia cioè quell'insieme di informazioni che gli americani chiamano politics Sofo cash ma cioè dimmi dove stai e in maniera da farmi capire da quale punto di vista dove ti collochi da quale punto di vista da che pulpito con quali sguardo e con quale bagaglio anche
Che ha costi all'argomenta i testi e all'autore di cui vuoi parlare mi
Vorrei precisare che non faccio questa questa questo preambolo in omaggio alla correttezza politica sempre più vocato più invocata tanto meno la si vuole
Praticare non la faccio neanche in omaggio a
Un deprecabile relativismo per cui non esisterebbero più verità
Ma soltanto possibili sguardi su un oggetto che rimane poi sostanzialmente inconoscibile sconosciuto lo faccio semplicemente per una questione di correttezza nei confronti dei miei interlocutori in maniera da dichiarare
Con quali carte faccio mio gioco sostanzialmente che cosa vi potete aspettare da me e che cosa invece no
E prima di tutto quindi sono partito dicendo che non sono una critica letteraria ma non sono nemmeno una studiosa di Sciascia che conosce la sua opera
A menadito a differenza di molti alti mentre altri membri di questa associazione Amici di Leonardo Sciascia che invece non solo conoscono benissimo l'opera dello scrittore ma conoscono hanno hanno avuto la fortuna straordinaria di conoscere Sciascia personalmente molto di loro e quindi di ST restare di subire la fascinazione non soltanto della parola scritta ma anche ma anche dell'uomo ecco io
Sono diciamo una semplice lettrice e mi sono tra l'altro avvicinata una lettura più attenta di Sciascia di cui conoscevo
Diciamo i romanzi più famosi a ciascuno il suo giorno dalla civetta Todo modo SMA alcune delle delle opere ecco sono stata proprio avvicinata una lettura più attenta di questo scrittore dall'associazione
E in particolare dalla già citata presidente Luisa Adorno che e quella che mi ha portato in questa associazione Luisa Adorno era un'amica di Sciascia ed era ed era stata diciamo a colta nel nella bella collana blu di Sellerio la memoria le sulle sue opere gli era stata sostenuta e accolta da Sciascia in questo in questo bellissimo mondo blu esclusivo della della Sellerio dell'edizione Sellerio ecco e il mio modo di di guardare
A al a Sciascia è anche quello di chi è consapevole vi dicevo prima in quanto scrittrice e dei modi in cui una realtà può essere restituita ai lettori
E anche di questo già detto non so ecco non so dire non so che cosa sarebbe come vorrebbe verrebbe definito oggi
Leonardo Sciascia da un punto di vista politico contingente
Ma è certamente una di quelle figure di cui molti rivendicano lette l'eredità
Non più tardi di quindici giorni fa avevamo in questa stessa sala la nostra Assemblea e Francesco Izzo disse Sciascia è un uomo che divide più cioè essere un uomo che unisce è vero
La sua storia e come come quella di Hegel da cui derivarono gli degli anni di destra e gli legherebbe degli anni di sinistra abbiamo oggi di Sciascia ani di teste dice Ciani di sinistra io mi auguro che facciamo meno danni degli e che gli anni personalmente però sono tra coloro che cercano di stare stretti al testo per le ragioni che ho già detto vedi stare stretti al testo senza dimenticare il contesto visto di quel perché è di questo che voglio parlarvi
E però credo davvero che ci sia più verità in una poesia che nella critica di una pulizia più ferita nella poesia nel testo che in quello che l'autore dice del testo
E vado addirittura oltre Aristotele dicendo che c'è credo che ci sia più ferita nella poesia nell'opera d'arte che non nel lavoro dello scienziato
E sapete Aristotele metteva alla pari la pulizia con la storia emetteva la la storia davanti alla polizia e alla pari con le con le scienze esatte
DC facendo questa riflessione mi è venuto in mente anche il coro che è sempre sempre un ho sempre una seconda di ce lo pronunciamo alla spagnola la francese essendo l'uno spagnolo naturale naturalizzato francese
Poiché sempre lungo è stato è uno scrittore che è stato in campo di sterminio è e quando è uscito
Dalla che era
Si è posto istantaneamente il problema di come come tanti altri che erano usciti dalla Gardi come raccontare est e ha fatto un'affermazione importante
Ha fatto questa affermazione che senza l'arte
Senza la mediazione dell'arte la testimonianza in sé non era in grado di comunicare quello che era stato un universo dell'hacker io sono convinta che questo sia sempre vero che sia fondamentale
E penso naturalmente a Sciascia stesso pensato naturalmente a Sciascia stesso Sciascia che non credeva che si potesse ad esempio attraverso l'impegno politico arrivare a una forma di organizzazione dello stato di vera Giustizia e Libertà e tuttavia sosteneva
Con quelle meravigliose contraddizioni apparenti con quei meravigliosi paradossi in cui era maestro che era necessario provarci che bisognava impegnarsi quel terreno infatti luci si impegno però credeva
Nella forza della letteratura e fece di questa non solo suo principale
Nutrimento e
Un nutrimento
Di mi veniva da ridere perché pensavo a citare Sciascia non mesta la parafrasi di errare humanum est a questo riempire di di di lettura le sue scritture di letture di e di citazione ma nel proprio ne ha fatto lo strumento principale del suo impegno morale della sua battaglia per la ricerca della verità e per gli altri per il primato dell'etica per il primato dell'etica anche in politica
C'è un alcune altre velocissime indicazioni preliminare che mi concerne non ecco vorrei darli
E una che può apparire superflua e che non sono un uomo ma la do lo stesso perché sono tra coloro che pensano che la cosa non sia indifferente cioè che ci sia un modo di guardare al mondo e anche ai testi letterari un modo maschile è un modo femminile Diversi non necessariamente contrapposti ma Diversi delle sensibilità diverse infine che non sono siciliano al fatto che mio padre lo fosse non mi dà alcun sapere questo Perini Enza o o merito
Visto che ho coma detto sommata a Torino e vivo in Valle d'Aosta che più a nord non si può però ecco capisco abbastanza al dialetto palermitano e questo non è poco perché anche se Sciascia raffinazione pre più il suo italiano perdendo col passare degli anni ogni inflessione dialettale per Scelta naturalmente perché la ragione diceva Sciascia parla in lingua
Il suo contesto contesto degli affetti lo dicevo già anche prima resta siciliano resta
Dialettale specialista diceva che il dialetto è la lingua che consente di arrivare alla madre di parlare con la madre di raggiungere la madre
E adesso arrivo al contesto arrivo prima di tutto al contesto come parola
Vorrei vorrei guardarla da vicino questa parola per capirne poi chiuso mi ha fatto Sciascia anche perché la mia rilettura di questo libro è una rilettura mi è parso di capire rilegge riguardano i miei appunti a una rete rilettura soprattutto di questo dell'uso di questa parola
E quindi vorrei dire qualcosa su su questa parola
Ogni testo sia esso un film un'opera letteraria una testimonianza storica e influenzato dal contesto sia nella sua produzione che nella sua fruizione è un'affermazione
Abbastanza banale questa se volete ma è un'affermazione di cui ci dimentichiamo spesso ce ne dimentichiamo per esempio sempre di quando guardiamo la tv credo no per pensiamo sempre di essere di fronte alla realtà non pensiamo che la televisione disse è un contesto
C'è un esempio molto banale che si fa sempre in questi casi ed è che
Se io parlo un feto una donna che piange be'la descriverò elargì però diversamente se il suo contesto se questa donna allargando l'inquadratura e accanto a una bara o accanto a un trito di cipolla quindi io credo che questo ci faccia capire come il contesto cioè la trama che sta dietro alla storia che noi vogliamo raccontare tutti i punti di riferimento a cui questa storia
Sia si aggancia rimanda sia sia di fondi fondamentale importante quindi contesto è indispensabile alla compressione di un evento che beh contestualizzato può dire una cosa molto diversa dalla verità abbiamo un caso recente c'è stato una polemica qualche mese fa su un'immagine uscita su tutti i giornali italiani di Donno adesso non ricordo esattamente cosa c'era in primo piano ma so che in alcuni giornali era stata cancellata l'immagine di So era un'immagine relativa all'intifada e a c'era credo un un soldato israeliano che sparava in primo piano ed era stato tolto dal secondo piano
Gli arabi che tiravano le pietre torsi vedeva un quindi una una un contesto di battaglia mentre questa figura messa in primo piano senta alla sembrava la figura del del del feroce guerriero
Del tutto contestualizzate quindi privata del della possibilità di dialogare col suo sfondo no quindi era stato un'operazione di non verità ecco
Quindi il il contesto se si è
Intellettualmente onesti è qualcosa di cui di cui bisogna tenere tenere sempre conto in tutte le in tutte le sue tessiture le fonti di sua tutte quelle cose che complessivamente chiamiamo con testo ecco di fronte a un'immagine a o a un'affermazione ha avuto anche un'emozione
Bisogna sempre fare questo passo indietro è anche questa una una grande lezione ascia Scianna lasciare uno spazio tra noi e quell'immagine tra noi e quelle mozione uno spazio da riempire di pensiero
Da riempire di riflessione dicevo questa è una grande lezione Sciascia Anna perché Sciascia molto saggiamente molto siciliana mente sempre diffidano fa ma anche qui c'è di più
Della della diffidenza a carattere regionale c'è la la grande finezza la famosa sottigliezza pienamente Phil pirandelliana di uno scrittore che ha saputo sciogliere un altro dei grandi nodi della scrittura cioè come conciliare
La freddezza necessaria a esercitare il raziocinio che per Sciascia è il più alto e virtuoso degli esercizi
Con il calore empatico necessaria a far riferita stragi sulla pagina
Ebbene
Leonardo Sciascia risponde così che l'empatia con i personaggi e con la vicenda da cui prende spunto la narrazione costituisce la materia grezza per lo scrittore questa materia grezza emozioni simpatie antipatie vicende a caldo Sciascia rapporti la curva va a lungo dentro di sé voi sapete ci sono tanti modi di scrivere che chi scrive riscrive riscrivere scrive Sciascia invece la pensava la filtrava attraverso una continua riflessione del proprio pensiero e quando era attuare la metteva la metteva sulla carta ecco Sciascia non andava dove lo portava al cuore seguiva invece quella strada che dal cuore
Porta alla testa la percorreva e la ripercorreva avanti e indietro instancabilmente diffidando sempre delle soluzioni troppo facili
Delle scorciatoie dei luoghi comuni che sono la trappola degli scrittori e anche dei miraggi consolatori che il viaggiatore incontra nel deserto della propria solitudine viaggiatore che scrive sempre un viaggiatore solitario poi
Aveva cinquant'anni giusti Leonardo Sciascia quando uscì il contesto per i tipi di onde di Einaudi e con un costo di copertina che ci fa sorridere mille cinquecento lire
L'ultima edizione Einaudi costava ancora poco fui sapete poi è stato riedito da Adelphi costava ancora nove mila lire mi ha trovato ancora una coppia l'ultima in una libreria qualche tempo fa
Sciascia aveva cinquant'anni era nato nel ventuno era coscritto del Partito Comunista Italiano ed era nato all'alba dell'era fascista
Doppiamente sfortunato diceva lui per il tempo e per il nuovo la Sicilia
E quindi per vent'anni aveva cercato soprattutto nei libri gli antidoti chi ai vizi sommati di quel tempo e di quel luogo
Impresa molto difficile pure pensate esattamente in questo contesto di liberalità e di ingiustizia che Sciascia matura
La sua etica
Ne etica che un'etica dell'impegno per il bene comune
Ma è anche un'etica di responsabilità di presa di coscienza dei singoli
Direi quasi più questa seconda vorrei sottolineare quasi più questa seconda rispetto alla prima
Il contesto è una delle tappe di questo percorso che continua poi per tutta la vita di questa di questa ricerca coerente ininterrotta e ed è una delle molte riflessioni appunto sul potere che è il tema centrale l'obiettivo primario da smascherare per la passione civile di Sciascia il nemico numero uno
Ma che cosa dobbiamo intendere per potere anche qui ho bisogno di chiarire il concetto alle la storia di questa di questa parole molto lunga e lunga come come la storia dell'uomo credo e si sono succedute nel tempo varie e contrapposte scuole di pensiero io
Molto scelto di adottarne una che mi sembra che non solo abbastanza moderna recente ed è accreditata ma anche abbastanza diciamo così
E ecumenica anche se piuttosto generica ed è questa
Il potere è legato alla possibilità di prendere decisioni e esercitare influenze sul piano economico politico militare e culturale oggi dovremmo forse dire mass mediale
Ecco più questi luoghi del potere sono contigui o lo sono
Sì quasi sempre e in mano alle stesse personale stesse Little più il potere è pericoloso e ne fanno andò ecco assomigli a questa definizione che ho scelto al potere secondo il Leonardo Sciascia
A me pare di sì anche se quella che interessa Sciascia e soprattutto quello che interessa Sciascia e soprattutto il potere legato alla politica ma lo Sciascia politico non ama non ama le semplificazioni e d'altra parte non esisterebbe uno Sciascia scrittore se sui personaggi fossero schematici fossero delle semplificazioni lo dicevo già prima e quindi Sciascia una visione del potere decisamente moderna e articolata secondo la quale per esempio potere non corrisponda governo lo vediamo bene nel contesto
Naturalmente Sciascia sa bene e lo fa dire proprio a al presidente ricche scritte questo personaggio
Molto importante del del contesto che coloro che hanno mal governato per trent'anni hanno responsabilità enormi nella degenerazione della cosa pubblica e non possono chiedere sconti rimandando in causa perché ha chiamando in causa altri poteri
Più o meno corresponsabili Sciascia dice la mafia la chiesa l'opposizione se li li esaminerà nei nei suoi libri uno dopo l'altro
Però appunto diverso è il peso anche anche questi altri poteri hanno comunque la responsabilità di tutte le menzogne che hanno inquinato la vita pubblica italiana delle quali credo si possa tranquillamente dire che non è ancora stata fatta giustizia
Credo che valga la pena richiamare brevemente per chi non l'avesse letta di recente la storia narrata nel con testo che siccome una storia tutt'altro che semplice
Preferisco
Leggervi riassunto molto breve che ne fa una una studiosa di Sciascia sarà gentile che ha scritto un testo molto interessante che si chiama L'isola del potere metafore del dominio nel romanzo di Leonardo Sciascia
E fa un'analisi del contesto che io in gran parte condivido
Dunque volevo leggervelo dal punto necessario
Lo schema del giallo puntualmente ritorna anche in questo romanzo tutto sviluppato sul registro dell'avvincente racconto poliziesco di cui possiede la tensione
E la concatenazione di fatti e di delitti
Si apre infatti il romanzo con tre morti eccellenti il procuratore Varga ammazzato in una dolcissima si era di maggio il giudice Sanza su una spiaggia stupenda e il giudice Asa
L'investigatore protagonista della licenza della vicenda è Rojas inconsueto ispettore un letterato animato da grande passione morale e dal rigore intellettuale
Egli si butta nelle indagini alla ricerca dell'assassino un certo Kress farmacista accusato in passato di tentato uxoricidio e che per questo ha scontato cinque anni di carcere ma che ora è latitante
Kress si rende introvabile ma nel frattempo l'assassinio a Roma di un altro giudice il procuratore eterno fa sì che l'attenzione degli alti gradi della politica si sposti su alcuni gruppi estremisti
Solamente in base alla testimonianza di alcuni che avevano visto scappare sul luogo del delitto dei giovani di un certo tipo di una certa tendenza con capigliature abbigliamenti propri di un certo ambiente
Da questo momento la materia trattata si fa sempre più serie scottante l'andamento del divertissement pieno di tensioni di all'utenti indizi sparisce di colpo
E l'atmosfera si fa cupa attingendo sì dei toni amari della denuncia
Sciascia passa a parlare di ciò che veramente pista a cuore smette di divertirsi coniuga la fronte fedele alla sua natura di letterato consapevole della portata sociale del fatto letterario
L'arguto ispettore eroga se costretto dai suoi superiori a orientare le sue indagini sui delitti nell'ambiente dei gruppuscoli che a tutti paiono un ottimo capro espiatorio
Virgolette la notizia rallegro l'intero paese o quasi il Mora
E anche della classe operaia
Chiede il Partito rivoluzionario internazionale
Ecco sta proprio qui in questa frase la ragione
La misera ragione vien da dire adesso del mio entusiasmo giovanile per questo romanzo io allora contestavo come si usava dire a quei tempi
E esattamente rimettevo sullo stesso piano deprecabile piano il Parlamento Governo i giornalisti vero il padre di famiglia naturalmente soprattutto il mio i professori non la classe operaia perché non è e che ne alle sì grandi rapporti e non la conoscevo sì invece il partito della classe operaia
Cioè il Partito Comunista quest'ultimo
Lo contestavo come ho avuto dischi modo di scrivere di recente in in un piccolo libro intitolato movimento più per simpatia che per avversione
Mi cito il PC
Lo contestiamo perché lo amiamo
E come un nonno scemo che si innamora dell'infermiera The torna nullatenente
Egli gridiamo ma dove vai vieni qui torno a casa attuata i tuoi eredi legittimi non vedi che quella pensa solo ai tuoi voti
Ecco credo che questa fosse una sensazione molto diffusa tra i sessantottini di questo PC che correva dietro all'infermiera tetto una democristiana
Anche nel contesto come in molti altri romanzi di Sciascia la giustizia non trionfa
E non trionfa non perché non è di questo mondo tout-court ma perché in questo mondo lo strumento di applicazione della giustizia cioè il diritto alla legge è figlia del potere
E il potere mentre può tranquillamente fare a meno della giustizia in senso etico
San passi dicono i francesi non può Sampras e della violenza non può fare a meno della violenza legalizzata uno
Come mezzo per conseguire il suo fine principale cioè il matto mantenimento dell'ordine costituito quindi sostanzialmente la propria sopravvivenza la propria conservazione e auto perpetuazione
Ecco io non capì allora in quella mia prima lettura
Che è quella che mi sembrava confusamente adesione ai miei ideali rivoluzionari da parte del dello scrittore Leonardo Sciascia era realtà qualcosa di molto più sostanziale e radicale
Di uno schierarsi di qua e di là
Sciascia infatti aveva messo a nudo
Quel circolo vizioso e terribile che attraversa tutta la storia
Delle società organizzate
Per cui la violenza non può essere combattuto essere combattuta solo attraverso le regole stabilite e garantite
Da un potere da un certo ordinamento sociale attraverso delle regole
E
Che questo potere
Sia o no democratico è questa la tragedia non sembra avere altro modo di far rispettare quelle regole se non la violenza ovviamente in misure livelli diverso tanto meno democratico tanto più l'uso della violenza per far rispettare le regole e peraltro auto perpetuare se stessi forte ecco perché Sciascia è stato accusato di nichilismo
La sua scrittura c'è solo il pessimismo della ragione
E l'ottimismo della volontà Sciascia lo riservo cioè non è che non ce l'avesse ce l'aveva e lo riservo alla politica attiva ma credo temo che glielo abbiano consumato in fretta non so bene se perché ne avesse effettivamente poco o forse perché viene occorse molto per sopportare quegli ambienti
Rojas dunque l'investigatore che aveva dalla sua la ragione e la verità
Viene sconfitto dalla Realpolitik quella Realpolitik chi quel principio di fondo è il fine giustifica i mezzi
Principio che allora quando avevo vent'anni mi pareva di poter fino a un certo punto condividere anche se ero naturalmente convinta che i miei Fini anzi i nostri fini
Che erano quelli di veder realizzata una giustizia sociale che ci pareva conculcata che ci pareva poi di gran lunga migliore di questi nostri Fini ci parevano di gran lunga migliori di quelli di chi predicava lo stato di cose
Questo stato di cose che a me pareva veramente con i nostri occhi ventenni intriso di di ingiustizie crudeli e inspiegabile di pregiudizi di tipo di violenza e discriminazione quotidiana invisibile ecco oggi mi è chiaro
Qualcosa serve invecchiare che sono i mezzi assegnare i fini cioè che non ci sono buoni fini raggiungibili con cattivi mezzi e questa condizione con in questa convinzione si chiama Hiroshima
Hiroshima non è la risposta ad Auschwitz la sua perpetuazione oggi mi è chiaro anche che Sciascia aveva ragione a diffidare delle chiese
Intendendo per chiese quei luoghi di doppia verità una interna e una di facciata da mostrare agli altri anche i piccoli gruppi del sessantotto lo furono non sempre ma lo furono
E non per qualunquismo diffidava Sciascia di tutte le chiese che di sicuro come dicevo non mettevo se non metteva sullo stesso piano Dc e Pci nemmeno del contesto dove peraltro eh
La complicità finale del partito e lo abbiamo visto il Partito Rivoluzionario Internazionale
Nonché quella questo forse un po'più inabile forse più che complicità e impotenza dell'intellettuale di sinistra che sembra rassegnarsi alla fine dell'ultima frase
Proprio l'ultima frase del racconto alla ragion di Stato
Ecco non è questo a uccidere la speranza
Così come mi permetto di aggiungere che e questo che ha ucciso Moro insomma questo arrendersi alla ragion di Stato
Si comprende bene che Sciascia non si sia divertito per niente a concludere il suo racconto con questo assassinio di Stato questo assassinio della speranza
E tuttavia dicevo certo non metteva allora nemmeno allora sullo stesso piano DC e PC ma c'è un terreno in cui queste chiese sono davvero tutti uguali che si chiamino par condicio
Chiti movimenti polio caso io non si chiamino
Ed è il terreno sul quale dispiegano i mezzi per conseguire i propri obiettivi mezzi che possono essere dispari per numero ma sono sostanzialmente simili nella sostanza e nella qualità
Voglio precisare che non è un mio arbitro chiamare chiese tutte queste associazioni politiche ma è un'affermazione che sta dentro il testo letterario e specialmente in quell'altro passaggio
Cruciale del racconto del contesto in cui il rito della giustizia viene paragonato a quello della messa anche questo credo valga la pena di leggerlo e molto prese
Prendiamo ecco la messa è è il presidente Rilke esche tarla stanno parlando appunto della giustizia tendiamo ecco la messa
Il mistero della transustanziazione il pane e il vino che diventano corpo sangue e anima di Cristo
Il sacerdote può anche essere indegno nella sua vita nei suoi pensieri
Ma il fatto che è stato investito dell'ordine fa sì che ad ogni celebrazione al mestiere o si compia mai Chicco mai può accadere che la transustanziazione non avvenga
E così è un giudice quando celebra la legge
La giustizia non può non di svelare assi non tra un sostanziarsi non compiersi
Prima il giudice può arrovellarsi macerare assi dire a se stesso non sei degno sei pieno di miseria Creveld distinti torbido di pensiero i pensieri soggetto a ogni debolezza e ogni errore ma
Nel momento in cui celebra non più e tanto meno dopo
Lo vede lei un prete che dopo aver celebrato Messa si dica chissà sì anche questa volta la transustanziazione si è compiuta nessun dubbio sia compiuta sicuramente e direi anche inevitabilmente pensi a quel prete che dubitando al momento della consacrazione si ebbe sangue sulle vesti
E io posso dire nessuna sentenza mi ha sanguinato tra le mani ha macchiato la vigna Tonga
E qui l'investigatore Rozzano gas emette che è che Sciascia emette un gemito
Il contesto è è stato definito
Spesso è stato definito un libro profetico si è detto che Sciascia via previsto sì al compromesso storico che l'atteggiamento del PC la ragion di Stato ricordate durante la fermo
Può darsi che ci sia dell'intuito politico certamente Sciascia ne aveva c'era già stata nel settantuno la strage di piazza Fontana e c'era già stata la repressione della Primavera di Praga che avevano certamente avviato una riflessione profonda nel Partito Comunista profonda anche se all'esterno forse perlomeno per quello che mi riguarda abbastanza invisibile
E la Sicilia era stata poi nella fattispecie terreno anche di quella idea togliattiana delle grandi alleanze che è un po'la la nonna del compromesso storico no quindi Sciascia tra l'altro questi diano avversava l'aveva profondamente avversata già punto in contesto siciliano quindi è è possibile che un buon intuito politico arrivasse anche ad ipotizzare alcune vicende che poi ebbero luogo però io non credo che sia questo il punto
Io credo che il punto sia che il contesti Accor una volta un libro eretico
Perché a ed eticamente incarnato una verità che è vecchia come il mondo che è la verità di un potere magari anche plurale anche non monolitico de il potere diciamo ma fondati comunque sempre sulla menzogne sulla violenza ecco questa verità Sacha Sciascia la messa in un contesto inaspettato
Che non è tanto il contesto democratico
E neanche non è tanto perché a cavallo
Voglio dire a cavallo tra gli anni sessanta e gli anni Settanta nessuno neanche gli extraparlamentari parlavano di una corresponsabilità comunista nella gestione del potere democristiano se ne è parlato
Nell'ultimo decennio in modo abbastanza road sue beghe c'ero gli scenari allora erano tutt'altri si parlava semmai di potere comunista come filiazione di potenti quello sovietico e e della DC come le barriera quest'ultimo quindi non tanto per ragioni di politica spicciola pratica
Contingente quanto piuttosto perché Sciascia mette in discussione proprio quella anche la visione del mondo che piaceva tanto a me
E che piaceva tanto anche al pc dove i brutti e cattivi e neri stanno tutti da una parte i belli buoni e bianchi tutti dall'altra ecco nel mondo del potere della ragione di Stato ci sono molte sfumature di grigio ma Candido scriverà poco tempo dopo il contesto Sciascia abita comunque da un'altra parte
Il contesto è lo dice il titolo una parodia
Si intitola infatti il titolo per lungo e il contesto una parodia un'atroce angosciante parodia del potere quel Rispetto Cuesta
Contestualizzazione i manichei gli anni settanta e Terni Zatti nella parodia che la verità di Sciascia si è messa a urlare
E in quella verità si è messa a urlare ha svegliato tante pacifiche false coscienza e le ha buttate giù dal letto loro sono cadute si sono fatto ma fatte male hanno protestato
Per due ragioni hanno protestato la primi appunto che sono state chiamate in causa
In un contesto quello del potere al quale si erano sempre ritenute strane pure vergini
La seconda è che l'idea di una giustizia che non può trionfare è issopo
Tabili a una comunità di credenti a qualsiasi chiesa essi appartengono è un'idea infatti con la quale temo ci si possa confrontare soltanto nella solitudine
Della propria coscienza
Sull'Unità si aprì subito un dibattito interessantissimo interessantissimo sia allora sia gli gli assicuro per chi lo rilegga adesso
Vi intervennero a seguito di due recessioni una di Michele Arago su vita stessa
E una di Mario Spinella su rinascita tutti i pezzi da novanta dell'intellighenzia comunista siciliano Napoleone Colajanni Renato Guttuso Emanuele Macaluso Lucio Lombardo Lombardo Radice
Ecco l'impressione a rileggerle oggi
Da un altro con testo è
Veramente abbastanza angosciante
C'è in generale eccezion fatta in parte per Lucio Lombardo Radice un linguaggio politico molto datato da cui traspare una visione del mondo pesante
Minacciata direi più che minacciosa
Ecco
Da leggere vale la pena di leggere l'intervento di Guttuso con quante cautele il povero Guttuso che era Amico di Sciascia ne prende le difese in quest'occasione
L'attacco più duro ma anche più interessante è quello di Napoleone Colajanni che in sostanza accusa Sciascia di avere scritto nient'altro che un'invettiva
Dove difettando la capacità di un'analisi di analisi politica di una situazione complessa sì ricorre a semplificazioni banali
Queste semplificazioni che fanno d'ogni verbo un fascio
Hanno inoltre il difetto terribile di condurre al pessimismo alla rassegnazione che naturalmente per un partito che ha al suo centro la lotta all'opposizione qualcosa di deleterio
Ecco volevo leggervi e decreto l'ultima cosa che vi leggo un passo saliente di questo
Articolo se
Lo trovo
Quindi demente
I
Ma dunque
Spero di non averlo dimenticato invece forse l'ho dimenticato
Fatemi guardare nella borsa
Mi sono dimenticato è un vero peccato perché c'erano
C'erano delle
Delle cose di linguaggio che mi sarebbe mi sarebbe piaciuto sottoporvi però
La ragione per cui volevo leggervi questo articolo Dean di Napoleone Colajanni è che
E che secondo me Napoleone Colajanni coglie anche nel segno
Al di là di queste cose che vi dicevo linguaggio trattato l'atmosfera pesante un modo assolutamente irritante anche molto sprezzante di parlare dello scrittore di affrontare le questioni dov'è che io
Trovo che ha colto nel segno laddove l'U in maniera appunto così fastidiosa dice
Che questo racconto di Sciascia
E schematico
I personaggi non sono vivi parla ditta radio parabola dello scrittore dice Sciascia non vi è più capace di vedere un uomo ovvero vede soltanto alle Gori e mette in relazione questa difficoltà di Sciascia con una ratto rottura del suo rapporto con la Sicilia e in particolare
Con la Sicilia popolare di cui Sciascia aveva parlato ai e continuerà a parlare Bava parlato la Sicilia contadina del negli anni negli anni precedenti
Ecco io perché dico che in qualche modo Divas trovo che rozzamente Napoleone Colajanni rozzamente nel modo ma molto finemente nel
Nel senso abbia colto nel segno perché sono convinta che il contesto sia stato per Sciascia un passaggio veramente critico
E controverso e sofferto nella sua storia
Di un uomo nel suo rapporto con la scrittura e anche nel suo rapporto con la Sicilia è vero
Nella seconda parte del romanzo i personaggi soggiacciono all'allegoria e perdono differita
Ed è vero un'altra notazione che faceva Colajanni le citazioni si moltiplicano lui dice per il gusto
Di dell'esibizione erudita ma voglio dire Sciascia non aveva certo bisogno di esibire la propria erudizione ma perché io credo invece che nei passaggi difficili tutti noi facciamo appello ai maestri e allora lì
Che era veramente un passaggio difficile
Sciascia fa parlare Voltaire al posto di parlare Luigi nettamente al posto anzi al posto di far parlare i suoi personaggi fa proprio in questo dialogo dicevo prima tra ricche spiega Rojas fa parlare Volterra il trattato sul Trattato sulla della tolleranza sulla tolleranza
E ed è vero infine secondo me che quella Sicilia
Vera e e anche metaforica che aveva reso così prossima al al lettore i felice per il lettore per lo scrittore la prima parte del romanzo
Scompare nella seconda
E perché nell'esilio infelice della capitale che i personaggi si muovono nella seconda parte del romanzo e sono quindi privi di ore store terranno non c'è Roma la città con la sua corposità c'è Roma come allegoria del potere
E i personaggi
Che sono a loro volta degli allegorie si muovono su questo sfondo che a sua volta un'allegoria è un contesto estremamente duro da decifrare non difficile ma proprio duro ostico al piacere della lettura
E Sciascia che non faceva mai niente senza gioia chiamava il dilettantismo nel senso etimologico della parola dilettante colui che si diletta appunto
E Sciascia che soprattutto credeva come dicevo prima che la razionalità virtuosa avvicinasse alla felicità come era stato per Diderot e per Savigno
Altri suoi punti di riferimento importanti ecco Sciascia dichiarò nella nota apposta in calce al romanzo che l'ha cominciato per divertimento ma Carla la finito non divertendosi più
Il lavoro di scrittura infatti il Caf
Ma è una fatica gioiosa Sciascia ha ragione
E cito ancora Maraini lo scrittore corre a racconto da finire come da un'innamorata
è un'innamorata che in certi giorni può deludere uno e anche mandarlo in bianco ma poi dissi deve concedere perché la relazione abbia un seguite abbia fine
Io ho l'impressione che in questo caso l'innamorata di Sciascia se ne sia andata a mezza via lasciandolo solo e disperato
E nella compagnia virtuosa ma insufficiente dal razionalismo perché abbiamo visto prima la grande scommessa che Sciascia vince nella sua opera di scrittura
E di riuscire a mettere insieme ragionare il freddo raziocinio raziocinio con la materia calda ma qui nella seconda parte davvero resta questo raziocinio che freddo e do lentissimo perché e straziante la seconda parte di questo libro è straziante ed è veramente qualcosa che ti
Ti lascia moltissimo l'amaro in bocca
Non a caso nell'edizione delle opere complete contesto fa da spartiacque il primo del secondo del secondo dei tre volumi delle opere
Complete di sa di Sciascia e non è una questione di di dati o di comodità di periodizzazione proprio che questo romanzo rappresenta un passaggio arduo una una una vera e propria strettoia naturalmente nel Comino nel cammino di Sciascia c'è continuità
Sia nei temi che nel tono e alla fine ritorneranno nel in quella in quella quel bellissimo racconto che ha una storia semplice
I toni
Caldi del del primo Sciascia di quello di A ciascuno il suo e del Giorno della civetta
Però questo è il contesto secondo me cade davvero
In un momento di crisi
Per alcuni anni quelli che apposite prossima attivamente appunto separano contesto dalle con Hackett e che ha una raccolta di brevi racconti
Saggi che ho scelto come confine temporale tematico del della mia riflessione e che come vi dicevo
Prima uscirono nell'ottantacinque ecco Sciascia sperimenterà se stesso direttamente nell'agone politico
Consigliere comunale del PC a Palermo nel settantacinque
Si riavvicina direi con commozione a quel partito che lo ha allontanato e dal quale si è allontanato non è mai stato un comunista a Sciascia lo sapete ma era vicino nello come uomo di opposizione era vicino naturalmente ai partiti di opposizione
Da cui si era appunto aveva preso le distanze ed era stato allontanato all'indomani del del dell'uscita del contesto nonostante la difesa di Guttuso sono state molto più pesanti le gli attacchi ricevuti e
E Sciascia scrive questo in cui dice anzi nel nel momento della sua un'accettazione di candidatura a chi mi conosce personalmente o attraverso quello che scrivo
Appare chiaro che non potevo trovarmi altrove
Il fatto che io abbia avuto spesso degli attacchi più da sinistra che da destra per certi luoghi del PC e più che da altri partiti paradossalmente dimostra che io sono più vicino al Pci che a qualsiasi altro partito
I due siti ideali sono sempre più tra i vicini che tra i lontani gli eretici sono sempre più duramente colpiti che gli infedeli
Questa esperienza durerà meno di due anni come per molti intellettuali prestati alla politica sarà
Un'esperienza estremamente deludente soprattutto molto frustrante tanto più frustrante perché la relazione tra Dc e Pci
Gli accordi che in qualche momento si vanno facendo più o meno alla luce del sole privano la democrazia dice Sciascia della funzione vivifica attrice della vera opposizione
Narrativamente il Periodo è segnato soprattutto da Todo modo e da candito ma anche dalla scomparsa di Majorana ed racconta il pugnalato in cui Sciascia condanna la strategia della tensione alimentata dai famosi servizi segreti appositamente degli atti e c'è naturalmente la fermo
Ma a me sembra importantissima anche la pubblicazione del diario nero su nero che non è un giornale intime e di cosa diversa
Diceva gustare di ha detto Gustav revenge paragonando nero su nero al suo Diario scritto di notte
Che in genere
Sì un diario
Si riducesse è destinata alle stampe a fare delle smorfie davanti allo specchio
In un confessionale gotico pubblico sotto la prepotente pressione del dilemma questo mi dona o non mi dona ecco quello di Sciascia certamente non è un diario di questo tipo è una collezione
Di riflessioni preziose questa diaristico a secondo me tra l'altro è una scrittura assolutamente congeniale
Al maestro di Racalmuto
E dà la sua lettura che possiamo imparare molto sugli amici sui nemici di Sciascia dalla lettura di questo di questo nero su nero
Ad esempio i super attori di Voltaire sono tanto più stupidi di coloro che lo maledicono è veramente una frase folgorante illuminata
Illuminante i super attori cioè quelli secondo i quali basta essere nuovi per essere migliori
Discutevamo nell'assemblea dell'associazione Julia accennavo prima se fosse lecito
Separare lo Sciascia politico dallo Sciascia letterato
La verità è che non è possibile lo Sciascia politico non è solo quello de L'affaire Moro
Mai lo scheletro l'ossatura di tutto lo Sciascia letterato non sto parlando dello Sciascia consigliere comunale del PC o del parlamentare radicale ma del suo essere politico anche prima i troppo il fuori da queste esperienze cioè essere politico nello sguardo nel sentire nell'eresia
Nella ricerca della felicità
Che gli americani riconoscono come un diritto nella loro Costituzione che per Sciascia era la sostanza spiccia della vita può sapeva bene Sciascia che la vite dolore
Però lui non faceva niente senz'altro senza gioia non faccio nulla senza gioia ecco perché mi piace concludere con questa con Hackett a che adesso vi leggo la cronache tasso l'inesistenza di Borges che di politico non sembra avere niente ma che lo Sciascia politico ma dove lo chef politico è dentro per intero
Avrei potuto leggervi la storia dell'uomo col passamontagna che quella immediatamente precedente a questa dell'inesistenza di bordo e su una storia
Certamente politico l'uomo del passamontagna un racconto che Spoon acconto ovvero le cronache te sono tutte storie vere
Che si situa nel nel Cile di Pinochet c'è
Il e che parla quindi della tortura e della pena di morte che come sapete era un argomento che stava molto a cuore
A Leonardo Sciascia
E invece ho scelto quest'altro scelto quest'altra perché in questa c'è anche il sorriso di Leonardo Sciascia che ho sorriso politico naturalmente
L'inesistente Borges
In un certo senso in un senso propriamente Borghi essi hanno borghese se le voluttà
Le sue istanze all'oblio all'inesistenza al volere essere dimenticato al non volere essere più Borges
Non potevano ad un certo punto con l'aria che tira nel giornalismo che generare la notizia che Borges non esiste
Ed ecco come la raccoglie il mondo
Secondo la rivista argentina di destra cabildo cos'è Luis Borda che essa non esiste
Nel suo ultimo numero la rivista afferma che in realtà borghese è stato interamente creato da un gruppo di scrittori tra cui gli ho Poldo mare ci Almost top Adolfo Bioy Casares Emmanuel musica
La Ines che a dare vita al loro personaggio hanno assunto al loro servizio un attore di secondo piano a chi lesse Scatamacchia
Ed è questo attore afferma redattore della rivista che incarna l'inesistente Borges per i mass media
In postura che sarebbe stata scoperta dall'Accademia reale di Svezia incaricata dell'assegnazione del Nobel
Ha in pelliccia o che il falso borghesi venisse premiato precisa la rivista argentina che fa della farà senza saperlo
Ma a qual fine
L'espressione fare della Fara si riferisce al caso in Francia clamoroso dirompenti aridi il cui suicidio ha fatto scoprire uno scherzo ma che non era uno scherzo per Garini giocato all'intellighenzia francese
Servendosi di un suo giovane paziente polpa suo vice e assegnando spirito pseudonimo di Emilio Hakkar
Carey aveva preoccupa aveva pubblicato quattro suoi libri che nessuno aveva riconosciuto come suoi e che avevano come di uno scrittore nuovo di una rivelazione che ha tante ha avuto un grande successo
C'è poi da notare nel trafiletto di un mondo come questo illustre giornale concorra senza volerlo all'inesistenza di borghese
Ribattezzandolo o se invece che lasciarli il primo nome di Corvia con cui presumibilmente nella parrocchia di San Benito da Palermo dove
Il nome Palermo al quartiere di da dove il nome Palermo al quartiere di ben Buenos Aires sta borghese sempre ricordato e D'Amato
è stato battezzato e con cui è noto
E facendo attenzione a questo piccolo lapsus la domanda che lo mondo si pone a qual fine la rivista argentina inventato l'inesistenza di borghese trova la risposta che la rivista stessa evidenti mente soltanto intenta a creare un caso su Sat sensazionale non saprebbe dare
Ed è questa
La notizia dell'inesistenza di Borra Kessel
è un'invenzione che sta nell'ordine delle invenzioni di Borges un portatore un completamento dell'universo Borghi Siano il punto di saldatura della circolarità Borghesiana del sistema
E a qualcuno può anche venire il sospetto che l'invenzione dell'inesistenza di borchie se possa aver avuto come autore lo stesso Borges una specie di scorciatoia Daloui escogitata per raggiungere in anticipo l'inesistenza
Se infatti per un momento fingiamo di credere alla rivelazione che borghese non esiste e che esiste soltanto l'attore a chi resta Scatamacchia husky Achille Scatamacchia che nome da commedia dell'arte
Ingaggiato da un gruppo di scrittori per sostenere il ruolo di un fantastico personaggio chiamato Borges tante delle cose scritte e dette da borghese
Vengono ad assumere senso e valenza di prova
E non solo delle cose dette si potrebbe persino estrarre qualche frase da considerare come voce dal Sen fuggita d'un Achille Scatamacchia a momenti stanco del ruolo di borghese a cui ormai è stato condannato
E facile sempre su un certo numero di indizi costruire processo e sentenza e figuriamo su tutto quello che vuoi che sia avvenuto offrendo come prova a favore della propria esistenza
Qualche anno fa ho definito buono anche su un teologo attivo
E da aggiungere che è un teologo che ha fatto confluire la teologia nell'estetica che nel problema estetico assorbito e consumato il problema teologico che ha fatto diventare il discorso su Dio un discorso sulla letteratura
Non tiglio ha creato il mondo ma sono i libri che lo creano e la creazione è in atto Ingmar gomma in Caos tutti i libri vanno verso il libero l'unico l'assoluto
Intanto i libri sono come dire i bollenti accidenti rispetto alla sostanza in cui confluiranno e che Serra e che sarà il libro substantiam si vede russo Spino Tiziana mente
E finché non avverrà la confluenza la fusione ciascun libro sarà suscettibile di variazioni di mutamenti
E cioè di apparire diverso ad ogni epoca ad ogni generazioni direttore ad ogni singolo lettore e ad ogni rilettura da parte di uno stesso lettore vedette torno da dove sono partita
Un libro non è che la somma dei punti di vista su un libro delle interpretazioni la somma dei libri comprensiva di quei punti di vista di quelle interpretazioni sarà il libero e dunque che importa che un uomo di nome corgi Luis Borges mi abbia scritti dieci o venti o nessuno se peraltro non si sa che cosa veramente abbia scritto
E così sia Dinoi
C'ha letto questo bellissimo passo comunque anche anche l'uva passa montani col passamontagna perché purtroppo non c'è il tempo fa val la pena di leggerlo nelle nelle cronache
Ecco Secci se ancora nel tempo se c'è qualcuno che vuole fare qualche sua riflessione
Qualche domanda
A sono
Top
Sarebbe bello anche
Sarebbe anche interessante parlare dei nemici degli amici di Sciascia adesso
Oggi
Aldo richiamare Sciascia e chiederglielo non so
Ecco ho pensato a questo titolo
Quanto agli amici pensavo in realtà di parlarci un po'della nostra associazione della nostra ciò associazione ma sui nemici a non avevo in mente delle categorie non avevo in mente delle persone note le categorie avevo in mente
Dei passaggi della sua opera
Io avevo in mente quindi delle allegorie se vogliamo volevo capire se per esempio il silenzio di chi era Miccoli Micco
O altri o altri mondi altri punti di riferimento del mito associa Asciano ecco poi invece questo tema del potere e che e Terme
Sotto forte
Mi ha preso più di quello che avrei voluto e quindi o un po'accantonato questo discorso degli amici e dei nemici che avevo pensato in questa mai
Che diciamo che dopo il il con il contesto Todo modo sono dei romanzi pessimisti sicuramente
Però dopo questi romanzi Sciascia scrisse il candido
Dopo le cronache Sciascia scrisse il cavaliere la morte tanto per citarne uno cioè mi sembra che
Questa metà questo il potere questa metafora del potere percepito quasi come un'entità metafisica
A un certo punto si concretizza si incancrenisce
Cento se mi viene in mente
Nel Cavaliere la morte il dialogo finale con richiesta Rieti dottor Vietti che era diciamo l'uomo dei servizi segreti che contribuisce nel nel romanzo a svelare quale la trama che stava sotto nonché l'omicidio dell'avvocato Sandhurst
Quindi inizia a Rieti un discorso sul potere inizia in questo modo
I che esistono sempre due tipi di poteri c'è un potere legittimo è un potere illegittimo
C'è un potere in doppio petto è un potere che si sporca le mani
Solo che ci sono dei periodi storici come durante i periodi durante il fascismo in cui due poteri coincidono in cella crimine il potere esso stesso crimine
E poi ci sono dei degli altri momenti in cui invece due poté
I due poteri si servono l'uno dall'altro c'è il Bruno ha bisogno dell'altro per sopravvivere
C'è il potere che sta sopra sulla superficie del potere che sta sott'acqua Bruno è legato indù sullo indissolubilmente all'altro il potere in doppiopetto ha bisogno del potere
Illegittimo per potere diciamo come dire per potere continuare se stesso ecco mi sembra che a me nell'evoluzione
Di del diciamo del pensiero di Sciascia ci sia stato un col tempo ci sia stato un un cioè il il contesto mi sembra quasi ottimista poi rispetto alla al all'evoluzione su successiva e secondo me il lo spartiacque
E l'affaire Moro
Cioè la fermò secondo me è stato un momento un momento in cui Sciascia è stato messo di fronte a una tragedia
Una tragedia che poi è una delle e non non regge da che aveva i connotati per lunedì una storia minima
Che che irrealtà lo è stato quello che ha tradotto una storia grande come la Fermor in una storia minima in una storia privata ecco mi sembra che da quel momento in poi ci sia stato questo scatto ulteriore non so se il condivisibile
è chiaro che
Quelle cose che nella storia di un pensiero sono i in uno stato embrionale ma in questo senso il vero che il contesto il profetico
Anche se è una definizione che non non mi piace molto
Perché in qualche modo anticipa
Delle tematiche
Anticipa i in modo scandaloso perché appunto in qualche modo
Cercavo di spiegarlo prima in qualche modo era era al mettere queste tematiche
In un contesto di relativa normalità perché poi nell'affaire Moro il contesto di un di normalità è saltato siamo negli anni di piombo centri il Presidente del Consiglio
Rapito una una cosa incredibile quindi la la normalità è rotta
Nel contesto che c'è una situazione di apparente normalità accerto ci sono una serie di omicidi eccellenti
Anche limando un altro passo il contesto parte dal tarlo parte davvero comun Ciarallo non ha all'inizio un passo drammatico
Questi signori che uno di questi signori che muoia noi non sappiamo nulla non ci denti fissiamo con loro sono dei nomi
Ben diverso è il caso dell'affaire Moro qualcuno che noi conoscevamo tutti
E quindi in questo senso c'è
Induce nel contesto in questione su Dio ecco e profetico quello che poi ha ragione Carlo d'unione si svilupperà in modo forse ancora più pessimista perché si era dichiarata in una realtà che che è sotto gli occhi di tutti e poi c'è anche questo discorso molto interessante secondo me della dell'infelicità pubbliche della felicità privata ancora una volta no o comunque
Del
Della
Divisione che sembra esserci tra questi due aspetti non è un caso che io prima di vendicarsi uno sguardo
Da donna su questo su questo che autori e su queste vicende proprio perché la capacità che ha avuto Sciascia di tradurre in termini privati una storia pubblica
Mi accompagna ha consentito a tutti una lettura tra virgolette femminile c'è una lettura dove le emozioni gli affetti venivano in primo piano rispetto alle ragioni alla ragion di Stato insomma
E avevano un peso prevalente
L'essere umano non può prescindere insomma da questo prego
Di Sciascia e quando lui diceva che
Il problema del potere dell'Affaire Moro io potrei dire le parole di Sciascia
Che il potere l'ha ucciso
Quando lui andava alle riunioni dell'associazione della tra l'altro il quando si univano tutti per la questione di Moro
Lui dovette vedere qualche cosa di talmente terribile in quelle andate dunque l'andare e venire tra Roma Racalmuto e Palermo
Che lo di gli facevano molto male all'organismo lui mi disse
Questo questo a far Moro appunto mi porterà alla morte quindi non soltanto il problema del potere lo ha ossessionato ma addirittura di questi servizi deviati secondo me l'UE addirittura c'è morto
Grazie
Se non c'è nient'altro nelle ottava Fermor è il primo caso di privatizzazione anzi lettera tout-court
Scusate la battuta
Niente l'appuntamento ringraziamo la sottopagate Simonetti che venuto da quel d Aosta ha a tenerci compagnia l'appuntamento per il sette nidi mangio lunedì alle diciotto con Massimo Calderoli che in questo momento è acquattato fra le negli spalti
Che ci parlerà di di A ciascuno il suo Scacco matto al professor Laurana grazie