"Prima di tutto: il centro sinistra per i giovani e per la scuola" organizzato dai Democratici di Sinistra (presso il Cinema Romano, Porta Castello 9 Galleria Subalpina)

Buonasera a tutti grazie al presidente del Consiglio Massimo D'Alema per essere qui questa sera alla Livia Turco candidata alla presidenza della Regione come tutti quanti giovani studenti insegnanti operatori della scuola sono presenti qui oggi
Abbiamo avuto organizzare un dibattito sui problemi della scuola perché tutti coloro che operano all'interno dell'ambiente delle varie funzioni sono consapevoli di quanto la scuola stia attraversando un processo profondo di trasformazione un processo di trasformazione in atto non ancora terminato e come tale un processo di fondi trasformazione che genera sentimenti contrastanti entusiasmi e paure
Impegni e perplessità un processo che nel suo procedere deve ancora essere fatto proprio da tutti i soggetti che operano nella scuola
Si tratta per tanti aspetti credo di una trasformazione culturale che trasporta dover cambiare l'habitus una scuola che stava ferma per cinquant'anni si tra trasformando in una scuola che può progettare
Una scuola che è stata autoreferenziale chiusa al suo interno diventa un soggetto che deve interloquire con il mondo del lavoro e con gli enti locali per pura informazione a trecentosessanta gradi
Tutto questo è inevitabile che comporti dei tempi non Brevind e che comporti della sofferenza all'interno del mondo era la scuola
Noi abbiamo visto il la brevità del tempo a disposizione sull'argomento di cui bisognerebbe parlare per per tante tante ore abbiamo immaginato alcuni interventi
Brevissimi cinque sei minuti al massimo e chiedo scusa ma la contingentazione indispensabile per sentire poi il quanto dirà il Presidente del Consiglio credo credo che ci sono
Credo che ormai i terreni che ci sono anche delle domande scritte di cui potevo Carrer tenere conto
Per favore
Darei la parola al primo intervento
Per l'ispettrice Maria Luisa molesto rispedisce scolastica che sta impegnandosi a fondo nel sostegno delle scuole nel loro sforzo di trasformarsi in scuole d'autonomia
Raccomando i cinque sei minuti prego
Mi sentite
Presidente leggerà l'intervento per stare nei minuti che mi sono concesso quando alle ultime elezioni politiche L'Ulivo ha messo al centro della scuola al centro la scuola noi eravamo finalmente consapevoli che stava per aprirsi un nuovo capitolo sulla formazione
Erano trent'anni che aspettavamo
E tutte le teorie le esperienze scientifiche culturali oggi sono raccolte in un fatto rivoluzionario al centro c'è il bambino il giovane
Perché il successo scolastico si possa concretizzare
E noi possiamo proiettare il nostro futuro è una scelta culturale vera piena di implicazioni e di nuove elaborazioni assolutamente inedita sulla quale vale la penna riflettere
Le scuole piemontesi stanno provando a stare dentro questa riforma che peraltro complessa e accelerata
Ma cosa c'è al cuore della questione ci sono gli studenti e gli insegnanti
Cioè un sapore di entusiasmo educativo sì c'è il presidente perché si tratta di riforma di pensiero
Si tratta di passare dall'insegnamento all'apprendimento questo fatto culturale molto di peccato molto difficile
Bisogna cogliere delle discipline ciò che è tessuto insieme collegare integrare provare nuove didattiche
E qui la discrezionalità dei docenti aumenta insieme aumenta la loro responsabilità
Non si fanno tagli ai programmi oggi si sceglie non c'è più l'insegnante in cattedra oggi c'è un processo circolare
Al centro del quali sono gli alunni gli alunni come risorse gli alunni come competenze le cui attitudini sono da cogliere e da sviluppare
Dentro questo enorme rivoluzionario processo c'è anche presidente sofferenza c'è ansia che provengono dal mille ragioni io li voglio citare solo due la dimensione libera del lavoro
E l'incertezza che un non sapere rigido a priori
I sociologi più avveduti ritengono che l'incertezza oggi sia il problema fondamentale delle organizzazioni complesse
Per questo abbiamo bisogno di sostegni per questo abbiamo bisogno che il quadro istituzionale della riforma si completi
Per questo servono tempi ma soprattutto serve comprensione come capacità empatica di comunicazione di ascolto di solidarietà
Seconda questione la rottura dell'unicità della funzione docente si apre tutto un capitolo di didattiche differenziate di specializzazioni che non solo non sono più disciplinari ma sono cooperative sono condivise
Ognuna di queste parole il presidente è un impegno una ricerca e il coraggio di auto analizzarsi e la capacità dell'organizzazione di cogliere le risorse e le competenze e di saperle valorizzare e la capacità di comunicare all'esterno perché all'esterno sabbia comprendere che si lavora per il futuro dei nostri giovani
Si crea così
All'interno delle scuole un differenziale qualitativo tra chissà metti si sa mettere in gioco da subito
Tra chi è curioso desideroso di scegliere provare confrontarsi
E chi invece oppone resistenza o perché non si sente ancora pronto a entrare nel vuoto oppure perché è proprio non se la sente di comprendere questo è uno spazio valutativo della prestazione docente è uno spazio molto significativo è uno spazio decentrato e uno spazio che forse vari esperito
La flessibilità sia mentale che organizzativa
Riflessione sulla differenza tra spiegare e comprendere perché spiegare utile e ha un valore intellettuale ma comprendere ha un valore umano di crescita
L'idea sistemica e la ricostruzione del sapere sono gli oggetti con cui si cimentano le scuole dell'autonomia
L'organizzazione in gruppi diversi degli alunni l'attivazione di di tattiche laboratoriali impongono scelte del cosa e del come
Quali sono i nuclei fondanti quali curriculi sono grandi spazi di ricerca dove il motto cappelliere si può e al centro delle nostre azioni e delle nostre volontà
L'orientamento personam dentro l'obbligo scolastico e formativo
Valorizzare le attitudini dei ragazzi capire veramente cos'è propedeutico condividere anche con le famiglie per sotto debba orientato ragazzo quali sono le sue forze le sue potenzialità
Come pure concordare con lo studente il contratto formativo sapere età entrambe le parti studenti e insegnanti quali sono i termini modi tempi
Cambia la relazione diventa squisitamente trasparente e anche questo è un impegno che la società deve poter cogliere
Il piano dell'offerta formativa quella carta reale concordata all'interno della scuola e fuori
Ognuno di noi sa che bisogna concorrere a che la formazione sia il fatto centrale nel nostro Paese
Quindi fuori con le istituzioni fuori con il mondo del lavoro con il mondo culturale
Per la prima volta si progetta in modo prevedibile per la prima volta tutte le risorse concorrono e si fa i conti con ciò che si può a vere e con le finalità di contesto da raggiungere
Dicevo all'inizio presidente che si tratta di una rivoluzione culturale la scuola deve poter esserci
Deve far sentire la propria voce deve poter contare il consenso non può essere formale i problemi e le proposte vanno ascoltati e valutati non solo ma noi chiediamo con forza con convinzione a lei Presidente che stimiamo ed amiamo
Che il Paese deve esserci che la società civile
Con la sua sensibilità
Che la società civile con la sua sensibilità e il suo coinvolgimento
La cultura nazionale con le sue teorie e i suoi comportamenti da mettere in confronto il mondo del lavoro con le sue richieste e le sue pianificazioni
Presto chiediamo Presidente che il Governo si faccia carico di far diventare il problema della scuola il problema di tutto il Paese
E occorre anche chiudo che sia valorizzato lo status degli operatori scolastici molti dei quali stanno dei belgi dopo una sorta di schizofrenia
Tra il gusto per l'intellettualità la passione per i ragazzi e d'altra parte la frustrazione di un ruolo misconosciuto e spesso messo sotto accusa
Per tutte queste ragioni noi voteremo Livia Turco che sentiamo molto vicina che abbiamo apprezzato come il ministro e che siamo certi che insieme al suo staff
Saprà svolgere e concertare quella necessaria politica locale sulla formazione con tempismo anticipazioni ma anche con cuore congratulazioni e auguri
Franziska e felice
Vediamo adesso
Giuseppe Paglione docente vicino sentiti scientifico Volta di Torino che è stato uno degli organizzatori del coordinamento dei docenti torinesi contro il cosiddetto concorsone di Berlinguer
Mi raccomando mi raccomando il tempo
Buonasera
Ringrazio il comitato promotore per avermi invitato a parlare
A tanti colleghi agli studenti alla ministra Livia Turco
Al Presidente
Sono entrato nella scuola ancora nella prima metà del secolo scorso
Era il mille novecentoquarantasette quando a quattro anni ho iniziato la mia vita scolastica in un asilo di suore
Per favore
Molti miei compagni di allora mio fratello gemello compreso hanno chiuso quell'esperienza scolastica con una quinta elementare
Io ho frequentato una scuola superiore ancora riservata a pochi
Diventato insegnante ho visto quella scuola riempirsi di masse popolari senza che è una riforma la mettesse in condizioni di adeguarsi ai nuovi compiti
Fin dai tempi del del liceo ho sognato una scuola migliore ho vissuto gli entusiasmi del sessantotto la sua onda lunga e la sua sconfitta
Da allora solo l'impegno di chi lavora nella scuola promosso parziali rinnovamenti
La staticità degli ultimi decenni ha reso le carenze della scuola sempre più gravi
Negli ultimi anni una frenesia innovativa
Ha investito la burocrazia ministeriale e il ceto separato dei docenti distaccati nel sindacato e negli esami
Con l'assistenza dei licenziati dell'organizzazione aziendale
Coordinati da Federico Butera è stato elaborato un piano di radicale cambiamento
Esposto nel libro verde della pubblica istruzione Franco Angeli editore che io raccomando alla lettura di tutti
Molte novità hanno investito la scuola anche una nuova lingua
Il didatticismo sin da Caldoro pratico ha riversato sulla scuola ricette operative in quantità industriale
L'insegnante normale
Quello su cui si regge la scuola quello che guarda negli occhi i suoi allievi
Si è difeso da tanta invadenza complessiva ritirandosi nel suo lavoro in classe
Questa estraneità paziente al nuovismo ministeriale è stata interpretata come passività non resistenza e perfino disponibilità
Di certo separato è stato tradito dalla sua separatezza
Quando l'iter legislativo della riforma era ormai compiuto e l'operazione a mosaico di cambiamento della scuola stava per scattare in tutta la sua ampiezza
Un tassello del mosaico quello del concorsone ha scatenato la forza unitaria dei docenti e li ha costretti alla mobilitazione all'autodifesa
Divisi da sempre
Per materie per carichi di lavoro per ragioni ideologiche religiose politiche e sindacali gli insegnanti si sono scoperti solidali quando il concorsone aggredito ciò che li unisce al di sotto di tutte le divisioni il loro mestiere
Lo stare in classe e la libertà di insegnamento
La discussione si è accesa in tutte le scuole molti documenti sono stati prodotti lo sciopero del diciassette è stato in molte scuole unanime le piazze si sono riempite di insegnanti in lotta
Corso Francia pieno di insegnanti da piazza Bernini a piazza Statuto è un evento epocale
Subito hanno taciuto le molte voci che con chiassosa autorità avevano promosso il concorsone anche i più ostinati si sono arresi ai quiz della prova sono diventati bersaglio di facile generalizzato di Lecce
La situazione si è rovesciata e Berlinguer ne ha preso educatamente atto
Questo gli fa onore
Ma quando ripropone la divisione degli insegnanti per merito dimostra di non aver capito di non voler capire la loro voce
Il concorsone
Non è stato un incidente di percorso su un cammino di riforme ampiamente condiviso
Che era un tassello del mosaico introducendo una prima grossolana divisione avrebbe cominciato a sciogliere quello che il libro verde
Individua come principale ostacolo alla riforma gli insegnanti
Da parte nostra la lotta contro il concorsone è solo l'inizio di una resistenza etica e culturale
Ad una riforma che liberarsi la scuola dalla precedente stagnazione snervante
Ma per distruggerla con l'autonomia aziendalistica
Noi insegnanti
Che per decenni abbiamo atteso una buona riforma della scuola resisteremo al cambiamento
Ma Presidente lei pensa veramente che la scuola debba essere un'azienda organizzazione della conoscenza come dice Butera nel suo libro verde libro ufficiale del ministero della pubblica istruzione
Pensa veramente che noi ci impiegheremo senza resistenza al passaggio dal preside burocrate ma primus inter pares
Al dirigente scolastico che al vertice della gerarchia dell'azienda scuola col suo staff col suo potere comprometterebbe la libertà di insediamento
Pensa veramente che diventeremo fornitori sono tutti i termini del libro verde erogatori di un servizio di Aglieri clienti
Che ci faremo ridurre ad operatori di un sistema che incorpora il nostro sapere nell'organizzazione e nelle tecnologie
Che ci faremo organizzare il lavoro da pochi colleghi smaniosi di promozione con un animo del caporale
Che era in
Idonee professor Villone professor Barisone la prego i tempi sarò veloce
ISPO
Disposti al confronto
Disposti al confronto alla collaborazione paritaria e libera non ci impiegheremo alla collegialità imposta non ci lasceremo convincere dal libro verde
Che la libertà di insegnamento non è un valore assoluto intangibile pagina settantadue
Non cadremo nella barbarie storicista del libro verde che limita al valore di un principio costituzionale ai termini storici della sua genesi dato che l'articolo trentatré è stato scritto dopo il fascismo
E dato che tra virgolette grazie al profondo radicamento di una cultura democratica nessuna minaccia più l'indipendenza culturale religiosa e politica degli insegnanti
Non faremo le ronde
L'errore del libro verde che confonde la libertà di insegnamento con la libertà di pensiero e di parola che la Costituzione garantisce a tutti i cittadini
Sappiamo che la libertà di insegnamento in atto è nata con la scuola ed è incorporata nella parola scuole significa luogo e tempo libero dalle pressioni dal mercato e dalla politica
La cultura dall'insegnante non consiste nelle conoscenza che possiede
Ma nel libero rapporto che ha maturato con esse e che fa della sua figura un modello educativo
Se la scuola fosse organizzazione dalla conoscenza come dice Butera Socrate che non ha voluto consegnarsi alla pagina scritta andrebbe considerato non un grande modello culturale ma un poveretto incapace di adeguarsi ai suoi tempi
Caratterizzati dalla grande novità della scrittura
Berlusconi ha agito in prospettiva in alternativa alla riforma la proposta del buono scuola
Che gli apre che ebbe la possibilità di creare una rete di scuole Mediaset
La prospettiva di un nuovo enorme mercato e per lui irresistibile
Si dice liberale ma non ha problemi a distruggere la scuola pubblica la creatura del liberalismo illuminista
Interessante questa farà volare liberalismo vero sovente professor Villone per favore ce lo può godere appena ottenuto il buono
Ieri che troverebbero subito il modo di ritagliarsi scuole esclusive in poco tempo si creerebbe una situazione di poche scuole privilegiate forse buone alcune pessime di bassa composizione sociali
Molte mediocri tutte però segnate dalla mancanza di libertà se la scuola diventa un mercato in essa si affermano i signori dal mercato non la libera cultura
Ma pensate veramente che la forza del mercato sia tale che per contrastare Berlusconi lo si debba seguire verso il totalitarismo del mercato
Che come lui ci si debba muovere verso la distruzione della scuola lui modo scoperto come si addice a un potente del mercato da un sacerdote dell'idolatria del mercato voi modo del neutri rigoristi come burocratico
Se così stanno le cose non resta che scegliere
Se inginocchiarsi davanti al dio mercato con uno spirito di destra o con uno spirito di sinistra
Scegliere tra una forma corrotta di destra o un'analoga corruzione ma di sinistra
Non è meglio infrangere nuovo vitello d'Oro con un aiuto delle forze sane di destra e di sinistra professor Vari loro nel per favore
Per favore
Non è nostro dovere grave mi avete invitato per sentire la voce di uno del movimento abbiamo invitato sentire un intervento limitato nel tempo perché se non c'è il tempo al presidente del Consiglio se non mi interrompete io
Per favore
Allora con cura rapidamente per cortesia se mi lasciate concludersi non è nostro dovere lavorare per una scuola che come dice mancante mentre prepara vivere nell'ordine esistente educa cambiarlo secondo l'ordine ideale
Tenere viva una scuola che nella sua funzione di libera e dalla sua funzione libere di liberare coordinare le parole realizza un equilibrio tra il perché eccome
Perché è questo il punto il problema fondamentale della scuola e di trovare un equilibrio fra queste due parole
Come e il perché
Ho qua ho finito i bambini entrano a scuola pieni di parlare l'orrore
Si deve insegnare loro il come confrontarsi come misurarsi come imparare a realizzare
Determinate
Funzioni
Il pericolo e che i bambini escano
Dalla scuola nella quale sono entrati con tanti perché escano soltanto con dei commi
Il pericolo è quello dei comunisti
La rivoluzione tecnologica
Il millennio
Hanno promosso l'idea di un'accelerazione insostenibile del tempo tutto va veloce come facciamo a reggere
Alla velocità dei propongo ai loro collaborando anche il tempo che abbiamo a disposizione abbia pazienza grazie fino ai commi chiamiamo Mario Ampère nel docente di scuola media e presidente dell'ISAE Piemonte
Che deve anche recuperare il tempo romana si fa intanto io mi ero preparato soltanto alcune citazioni di stimolo alle riflessioni che vogliamo ascoltare per le quali siamo venute siamo venuti devo dire però che faccio molta fatica a non dire che stento a riconoscermi nella visione di un collega che si propone come argine al cambiamento
Anche
Anche sotto raccordo
Costretto a costruire una visione abbastanza ideologica del cambiamento proposto dall'autonomia tanto che gli consenta di costruirsi una riserva di antagonismo
è una libera scelta forse gli studenti che stanno facendo questa civile dimostrazione di contestazione scrivendo sui cartelli che sono in lutto
Per la morte della democrazia dovrebbero consapevolmente abbassarli perché l'esempio di democrazia ad esempio di democrazia che abbiamo dato lasciando la parola e tutta alle considerazioni del collega mi sembra che possano consentirgli di uscire almeno per un po'dal lutto
Poi potremmo riprendere
Le consultazioni
Le potrete riprende lo adesso mi pare che la democrazia abbia avuto ampia Luogo di espressione lettere no va be ma per favore le reale Falerone lettera veloci citazioni di stimolo alla riflessione erano una da fonte meno autorevole delle altra non me ne vogliano
Lì i giornalisti perché tratta dalla stampa ma in uno dei troppi sondaggi fatti in campagna elettorale si è letto
Che soltanto il sei per cento dei cittadini piemontesi considera la scuola un argomento importante centrale
Per la campagna elettorale per le politiche regionali devo dire che come notava la stampa
Siamo in buona compagnia di altri temi cari a Livia Turco perché i servizi per gli anziani sono al cinque virgola otto le iniziative per i giovani al quattro virgola tre le politiche sociali al due virgola otto e le attività culturali all'uno virgola due
Noi oltre al fatto di avere serie perplessità riconoscersi membri coloro che sono stati interpellati in questo sondaggio abbiamo modo di credere di sperare che nel programma elettorale di Livia Turco questi temi ma anche la scuola
A occupino una collocazione più ampia del resto bisognerebbe anche spiegare chi fa questi sondaggi che la Regione non ha parlare di scuola per la regione è un concetto limitativo anche se di più immediato comprensione per chi deve rispondere a un sondaggio la scuola la Regione ha competenze dirette sul sistema formativo integrato cioè sulla forma sul rapporto fra scuola
E formazione professionale e mondo del lavoro e visto che il quarantadue per cento degli stessi intervistati dice che il problema prioritario e l'occupazione forse ponendo meglio il problema si potrebbe ragionare su politiche formative che in qualche misura tentano di proporre argini anche al problema della disoccupazione
E le altre due riflessioni sono di questa natura la prima è un'idea di apprendimento
Che traggo apposta non da un documento pedagogico ma dal patto Stato-Regioni per l'educazione degli adulti ed è un'idea di apprendimento che almeno io come insegnante condivido
L'apprendimento come acquisizione di elementi cognitivi
Di esperienze di competenze
Di capacità relazionali che permettano all'individuo di agire positivamente in un contesto quest'idea di apprendimento elemento fondante di ogni inserimento sociale e professionale
E non a caso il documento Stato-Regioni visto che il sottoscritto dalle Regioni speriamo che le prossime amministrazioni regionali ne tengano conto necessita di scelte di ampio respiro non legate alle contingenze ma prospettive di sviluppo connesse con un quadro di riferimenti internazionali nazionali e locali
Il concetto di sviluppo che c'è in questa osservazione è oggetto della seconda citazione di stimolo e un'idea di sviluppo che forse piacerà Livia Turco
Concepito in modo solo tecnico economico
Lo sviluppo a breve termine insostenibile compreso lo sviluppo sostenibile abbiamo bisogno di un concetto più ricco e complesso dello sviluppo che sia allo stesso tempo materiale intellettuale affettivo e morale
Edgar morente
L'ultima considerazione è legata acqua l'idea di scuola e necessaria questa idea di sviluppo e a quest'idea di politiche può darsi che in qualche misura abbia a che fare con questi ragionamenti anche l'economia della conoscenza che è stata coniata come termine a Lisbona e su cui il Presidente del Consiglio forse ci illustrerà anche il come si possono coniugare due termini così fortemente non dico antitetici ma che sollecitano una riflessione su come sia possibile coniugali
Quale tipo di scuola molto in sintesi penso a una scuola che sappia esprimere una progettualità condivisa all'interno della scuola
Una responsabilità diffusa fra gli insegnanti e che non vuol dire necessariamente unanimemente distribuita una capacità di autovalutazione
La scuola ma sulle cui fu magari sulle cui riflessioni rifondare anche le riflessioni sulla valorizzazione della funzione docente la scuola che si deve aprire al sistema economico al al sistema formativo integrato dialogando con la formazione professionale
La scuola che si deve aprire al sistema educativo su cui gli enti locali hanno grosse competenze e impiego di risorse è una scuola che ha sicuramente bisogno di una nuova professionalità docente ma uno professionalità docente che sappia però sfuggire sia dai rischi del soggetto dell'individualismo
E io individuo si empia troppo volute troppo contestato il concorsone e che risponde anche dal mito spetterebbe anche prima insomma commento Mestre aspirazione della soggettività non c'era male
E che sappia anche però rifuggire dall'idea trasferire i modelli organizzativi aziendalistici nella scuola
Il ministro ha capacità soggettiva dell'insegnante e progettualità condivisa responsabile sarà diviso da sarà difficile da costruire ma è la sfida vera che ha poco a che fare con vecchie immagini di professionalità grazie campionaria
Adesso Marco Grimaldi
Tempi attivo dei collettivi studenteschi
Si è diplomato al liceo Einstein e attualmente studente universitario
Ripeto la raccomandazione di minuti
Sarò sintetico anche perché a me piace fare domande per sentire le risposte non per fare comizi
Ringrazio per le
Questo intervento
Eccoci qui
Fra i ricordi di Letter del Novecento
E pensieri digitali che sanno già di due mila qui a cercare di trovare un senso alla globalizzazione dei mercati dell'economia della comunicazione
Noi testimoni del vento che corre sul filo testimoni del passaggio dal vecchio sistema industriale produttore essenzialmente in merci
Allora sistema fondato sulla produzione di servizi e sulle due parole chiave di questa rivoluzione passiva cioè informazione e conoscenza
Questa è la realtà da dalla quale dobbiamo partire per raccogliere la sfida dell'innovazione e non essere testimoni passivi della new economy dobbiamo riqualificare il nostro sapere immensi in questi anni di governo sono stati i nostri sforzi per il cambiamento dell'istruzione pubblica abbiamo alzato e siamo riusciti a costruire un nuovo concetto di scuola
Ma gli sforzi concettuali non bastano
E il nostro sistema scolastico sempre maggior bisogno di risorse economiche da investire sulla ricerca sull'innovazione tecnologica e sull'impiego di docenti laureati in materia
Non possiamo permetterci di affidare questa materia docenti non qualificati e riciclati
Completa di chi governa è anche quello di rendere nuove tecnologie accessibili a tutti
La sinistra e questo governo dovranno promuovere un nuovo piano di alfabetizzazione tecnologica nel Paese
Che investa tutti i settori dall'economia all'istruzione dove dovrà portare avanti politiche di riduzione dei costi sia d'accesso alle reti digitali sia le tariffe telefoniche di interrate che il PC
Dovremmo favorire le l'implementazione delle reti civiche per adeguare la pubblica amministrazione è un nuovo rapporto che i cittadini
Costruire un piano di sviluppo del commercio elettronico e farci portavoce di politiche da di promozione e tutela del patrimonio artistico e culturale italiano nella Rete
Solenne insistendo su tutti questi settori innovativi questo governo potrà ridefinire la politica industriale e occupazionale del Paese
Presidente visto che i tempi di questa rivoluzione digitale non sono dettati dai ritmi del nostro Paese come riusciranno a preparare i bagagli in tempo per non perdere l'ennesimo treno e concederci da protagonisti questo viaggio
Grazie a
Allora Maria Luisa Mattiuzzo
Direttrice del circolo didattico padre Gemelli di Torino e che fa parte del direttivo nazionale dell'Anpi s'associazione nazionale dirigenti scolastici
Buona sera
Presumo che lei signor Presidente del Consiglio oggi sia qui oltreché per portare la voce l'orientamento del governo in vista delle prossime elezioni anche per ascoltare ricevere informazioni a vedere insomma il polso della situazione
Cercherò allora di essere molto franca e di rappresentarle opinioni che sono mie ma sono anche ampiamente diffuse tra quella parte maggioritaria di gente di scuola che continua nonostante tutto e con testardaggine
A credere nello ruolo fondamentale della formazione delle nuove generazioni
Perché e proprio attraverso la formazione che la Società riproduce amplia modifica potenzia il proprio sistema di valori di conoscenza e di competenze e perché no di speranze
Attraverso la lettura del documento accompagnatorio della legge di riforma sul riordino dei cicli posso presumere che anche il Governo sia in sintonia con questa parte di scuola infatti vi si legge
La formazione delle nuove generazioni costituisce per ogni governo una responsabilità ineludibile perché su di essa appoggiano la continuità e lo sviluppo del sistema democratico la solidità del sistema economico industriale
L'armonico dispiegarsi dei rapporti in divenire
Le speranze di tutti i membri della comunità
E dal documento sulle conoscenze fondamentali per l'apprendimento dei giovani nella scuola italiana dei prossimi decenni viene anche l'indicazione prioritaria che
La scuola deve diventare un luogo di vita e di apprendimento per docenti e studenti
Per far questo ci vogliono spazi e tempi adeguati e vivibili
Penso che questo governo e questo Parlamento abbiano dovuto in un pugno di anni introdurre una quantità di innovazioni che almeno nella nostra struttura sociale ed organizzativa
Richiedono normalmente tempi lunghi per entrare al sistema
Penso che tutto ciò ebbene sia stato fatto dall'autonomia delle unità scolastica l'innalzamento dell'obbligo e alla riforma dei cicli
Passando per il Regolamento sulla gestione amministrativa e contabile o per l'investimento di risorse per di grandi risorse per l'ampliamento delle nuove tecnologie delle lingue straniere della musica delle scienze
Queste risorse normative ed economiche sono state una boccata d'ossigeno per le istituzioni scolastiche
Anche se sulla capacità di gestirle ed introdurle nel sistema per modificarlo che si sta giocando la partita della innovazione permanente ed adeguata ai tempi attuali
Cercherò di tagliare poltrone
Ho visto alcune scuole fatiscenti e trascurate dalle quali vien voglia di scappare altro che ambienti di apprendimento ancora ancora troppe sono le scuole che potrebbero essere definite ambienti di difesa apprendimento
Dove a locali inadeguati si affiancano incapacità gestionale latitanza o scarso impegno degli enti locali e dove le cause vanno ricercate non solo nella politica governativa ma soprattutto nella possibilità ancora molto diffusa di occuparsi della cosa pubblica in modo solo burocratico ed era responsabilizzato per ciò che riguarda gli obiettivi e le finalità
Ma ci sono anche realtà diametralmente opposte scuole che hanno saputo cogliere i bisogni del territorio ottenere risorse aggiuntive e gestirle al meglio
Perché è proprio nella scuola pubblica la scuola di tutti che possiamo trovare le risorse migliori educative formative e didattiche e gestionali
Abbiamo scuole pubbliche che sono veri e propri ambienti di apprendimento che hanno saputo consolidare ed ampliare il proprio bacino di utenza
Predisponendo spazi accoglienti valorizzando i docenti e la didattica
Anche attraverso un'organizzazione del lavoro e percorsi di formazione adeguati da una parte all'utilizzo e al potenziamento delle competenze e dall'altra a colmare le eventuali lacune
Sono scuole che hanno saputo gestire adeguatamente le risorse e riportare a sistema le innovazioni
Ma tutti i cittadini chiedono e ne hanno diritto le scuole migliori come fare
Una risposta c'è induce ancora nel documento di accompagnamento alla legge di riforma dei cicli
Occorre fare ora uno sforzo di sintesi traendo dalla realtà ciò che di meglio essa ha prodotto ed impostando una complessiva politica dell'istruzione e della formazione
Che riorganizzi in un sistema unitario e coerente
Ciò che il lavoro di migliaia di operatori della scuola ha già individuato come linea di sviluppo del sistema
E allora che il Governo si confronti con queste scuole eccellenti Leo serbi le valuti se il caso le valorizzi e ne diffonda gli elementi di forza
Perché è pur vero che possiamo imparare alcune strategie dai sistemi di gestione aziendale
Ma siamo anche coscienti di a vere al nostro interno un bagaglio di no auto specifico che in nessun altro settore possiamo trovare il ministro Berlinguer è senza dubbio stato un protagonista positivo dell'avvio del necessario processo di riforma della scuola paralizzato ormai da troppi anni
Però forse è stato anche malconci sembrò consigliato ho lasciato solo se sul concorsone è riuscito a mettersi contro anche la parte migliore della scuola
Una questione il concorsone appunto
Ma anche la valutazione dei dirigenti scolastici che chi vive concretamente tutti i giorni nella realtà del sistema scuola
A fin da subito segnalato come assurdo e non praticabile soprattutto perché è inutile e deleterio secondo un'ottica di miglioramento
Abbiamo percepito anche noi capi d'istituto una sensazione di sudditanza che certamente non era nelle intenzioni del ministro ma che le più di mille circolari in un anno non ci hanno certo aiutati a sfatare
Volevamo vogliamo il dialogo vogliamo dare un contributo serio essere coinvolti nel processo di cambiamento in modo costruttivo
E non solo per applicare norme e circolari spesso vincente e altre volte non più coerenti con un sistema di scuole autonome
Vorrei a questo proposito porre l'accento sulla distanza che si continua a percepire tra il mondo delle idee delle leggi e quello concreto della loro applicazione insomma
Ah va al comando proprio secondi proprio Ava scusa a a volte si ha la percezione di una difficoltà ad orchestrare armonizzando le le azioni che devono condurre ad un sistema scolastico riformato
Ritenga sì ritengo sia prioritario e urgente per la Regione e il Governo predisporre piani di intervento per migliorare gli ambienti scolastici
Individuare risorse certe finalizzate al miglioramento qualitativo delle scuole definire in modo chiaro la mappa dei poteri e delle responsabilità per ciascuna figura che opera nella scuola
Voglio concludere partendo da un pensiero di Giorgio Ruffolo
Una scuola ricca differenziata qualificata permanente è un'assicurazione potente contro la marea di stupidità che minaccia di aggredire da ogni parte la nostra società anche sull'onda dei mezzi di comunicazione di massa
Per aver relegato l'educazione nella soffitta delle sovrastrutture la sinistra si trova oggi disorientata in un mondo ultra materialistico dove ad essere stati mortificati sono proprio i suoi valori fondanti
Personalmente ho accettato di essere qui oggi perché credo che Massimo D'Alema e Livia Turco abbiano l'intelligenza e il cuore per saper cogliere anche dalle critiche ed alle eventuali contestazioni
Elementi per meglio affrontare e governare da sinistra le sfide che questa società così complessa ma anche così fragile quotidianamente ci pone
Grazie
Ora Felipe intervento
Vediamo Maria Luisa
Vi Mileto preside del liceo scientifico Giordano Bruno di Torino
Dopodiché lasceremo la parola Livia Turco a Massimo D'Alema che parleranno dal tavolo per cui pregherei gli studenti quando parleranno Livia Turco e Massimo D'Alema di abbassare i cartelli non per un problema di democrazia di massimi sistemi ma perché chi sta dietro non riesce altrimenti a vedere il tavolo credo
Poi
Prego presidente presi Venerino prego synth per favore per favore
Scusate
Mi riservo pochi pochissimi minuti credo che questo lo accoglierete con sollievo perché mi sembra sia eccellente per favore elegante ascoltare le persone che seguiranno a queste mie brevissime considerazioni
Le brevissime considerazioni sono quelle di una scuola militante volevo raccontarla proprio brevemente come esperienza personale
Io sono presi deve dieci anni di una scuola dell'estrema estrema periferia nord della città neanche una delle periferie più fortunate della città
O sperimentato in questo in questa scuola
Alcuni vantaggi dell'innovazione l'innovazione tecnologica permesso a questa scuola di ribaltare il concetto di centro e quello di periferia
Ho scoperto cioè
Che le nuove tecnologie se sono interpretati in termini crudi quindi comunicazione come dovrebbero essere interpretate permettono un reale ribaltamento
Il centro è molte volte oppresso da tradizioni oberato da una situazione spiega utilizzante la periferia può sperimentare
Più liberamente e da questa periferia che sperimenta più liberamente spesso le informazioni una volta verificate consolidate si possono spostare il centro
è un esperienza positiva che devo raccontare mi anche se la scuola a mio parere ha davvero molto da fare queste è una realtà che non c'era e che adesso è di mille e duecento agli eredi
Sono contenta di essere lì e grosso modo credo che sia un'esperienza che non è il rilevante anche per loro ci sono però va be rischi e dei pericoli a mia per venire
Questa innamoramento delle nuove tecnologie della nuova economia che in qualche modo Twin noi tutti invochiamo come dato di conoscenza nelle scuole di tutti certamente desideriamo l'innovazione desideriamo al cambiamento
Ma il vero che va governato ed è vero che ci sono rispetto a queste dei rischi non piccoli la scuola mi pare potrebbe proprio svolgerà un ruolo strategico rispetto a questi rischi che la nuova economia
E il nuovo sistema comunicativo potrebbe potrebbe portare io questo credo molto potrebbe avvenire cioè per la scuola che è stata al PIR isterica
E forse lo è ancora esattamente quello che dicevo prima di diventare il centrale rispetto all'impostazione di una nuova economia grazie a Mosca grazie
Diamo la parola a Livia Turco candidata alla presidenza della Regione Piemonte
Credo non sia casuale
Che in questa campagna elettorale abbiamo scelto di avere un confronto così schietto e così vero
Su un tema importante come quello della scuola
Nadia non è un caso noi abbiamo scelto di fare la campagna elettorale così
Ascoltando e voglio dire alle ragazze
Confrontarci nel merito
Discutere con i cittadini
Indicare quali sono le nostre proposte
Cosa noi faremo al governo di questa importante regione questa è la nostra campagna elettorale
E questo confronto vero lo abbiamo voluto su un tema come quello della scuola
Perché riteniamo che il tema della scuola e della formazione sia un tema cruciale
In questa regione nella società moderna
E voglio anche dirvi che questo incontro non è l'unico
Non casualmente nella mia struttura del comitato elettorale non abbiamo voluto che ci sia un gruppo di lavoro che costantemente
Interviene su questi temi e quindi io ringrazio deve trarre Giampiero le persone che lavorano con lui per dirvi che chi vuole continuare questo dialogo questo confronto
Lo potrà fare proprio al di là del nostro e l'incontro di oggi
Io vorrei sarà che il Presidente del Consiglio che
Interverrai ridire risponderà alle questioni che attengono alla politica del governo nazionale
Mio dovere è quello di indicare quali sono gli obiettivi che noi poniamo per il governo regionale
Lasciatemi però che inizi questa mi avrebbe riflessione questo mio breve intervento
Partendo dalla mia esperienza di ministro della solidarietà sociale
In questa esperienza mi sono comprato confrontata tante volte con situazioni
Diverse di disaggio
Disagio dei bambini disaggio delle famiglie disagio dei ragazzi e delle ragazze
E proprio
Confrontandomi ascoltando gli operatori e guardando andando in giro per l'Italia per capire meglio
Ho potuto constatare l'importanza della scuola
La preziosità del lavoro degli insegnanti
Ho potuto vedere e che constatare da vicino
La fatica di questo lavoro
Ma ho potuto constatare anche le cose straordinarie
Che tanti insegnanti stanno facendo tante volte da soli tante volte con un aiuto importante degli enti locali
E quindi se mi consentite io la prima cosa che vi voglio dire e questa grazie per il lavoro che fate e sono qui per stringere con voi un'alleanza vera
Per questo ci tengo che questo il confronto
Sia un momento e che questo confronto sia costante
Ho detto non parlerò delle politiche nazionali
Anche se
Sempre come nella mia esperienza di ministro della solidarietà sociale tante volte mi son trovata ad apprezzare alcune di queste riforme in particolare la riforma dell'autonomia scolastica
Proprio a partire dal disagio di ragazzi e ragazze
Proprio a partire dal bisogno che ragazzi e ragazze più in difficoltà hanno di avere percorsi formativi personalizzati
Ho potuto capire l'importanza che ha la scuola dell'autonomia scolastica
Quindi se non entro nel merito di queste politiche non è perché mi sento estranea tutt'altro anzi perché alcune di queste ho avuto modo di apprezzarle
Direttamente penso una cosa
Ma lo poi lo farà il presidente del Consiglio
Che noi siamo qui
Per capire così come ci hanno detto alcuni interventi
Per capire il rapporto tra questo processo di riforma così consistente e la vita quotidiana delle scuole il rapporto che c'è
E penso che questo sia un punto sul quale il governo deve stare ad ascoltare e penso che proprio nel nel nel fare in modo che questo rapporto tra processo formativo e vita quotidiana delle scuole molto possano fare gli enti locali
Molto possa fare una istituzione come la Regione che tra l'altro a e avrà sempre più molte competenze
Mi pare di poter dire visto che siamo a Torino
Molto gli enti locali dal Comune alla Provincia hanno attivato e stanno facendo per innovare la scuola per dare una mano agli insegnanti e per offrire opportunità formative significative
Vengo ai punti che noi abbiamo messo al centro del nostro programma per quanto riguarda
La Regione
Partiamo da una premessa
è importante per la società per i giovani per il mondo del lavoro e delle imprese della nostra regione
Che il sistema scuola sposti la sua attenzione sulla qualità degli apprendimenti che riesce a promuovere voglio ricordare che noi siamo in una regione questo dato mi ha molto colpito in cui ci sono un milione cinquecento mila persone
Su quattro milioni ottocento mila che hanno soltanto la licenza elementare e il trentadue per cento della forza lavoro della nostra regione ha un titolo di studio basso
Quindi il problema dell'elevamento un formativo
E del rapporto tra istruzione lavoro della nostra regione eh particolarmente importante per questo ne abbiamo posto come obiettivi quello di e le bare
Il il numero di persone diplomate e laureate
E elevare le Poste qualificare meglio il rapporto tra scuola e lavoro che è un punto cruciale per una regione come la nostra
E poi offrire estendere le opportunità I giovani e le ragazze per accedere alla formazione visto che superiore utilizzando e valorizzando le il molte opportunità che per esempio istituzioni
Come scuola come il Politecnico possono mettere a disposizione
Dunque qualificare qualificare significa incentivare la formazione e l'aggiornamento professionale degli operatori della scuola e della formazione
Non soltanto perché riteniamo centrale il lavoro dei docenti ma perché consideriamo il diritto allo studio come diritto ad apprendere per tutti i cittadini
E tra l'altro l'idea di una Società dell'apprendere non riguarda soltanto i giovani ma di adulti che già lavorano voglio dire subito che anche in merito alla scuola noi riteniamo alla scuola la formazione noi riteniamo che in questa regione si debba compiere una svolta molto netta rispetto a quanto è stato operato a quanto è stato fatto dalla Giunta uscente della Giunta e dico
Facendo proprio il principio berlusconiano iperliberista di far finanziare le singole scuole sia pubbliche che private
Attraverso le singole famiglie la Regione Piemonte non ha assunto un ruolo di programmazione integrazione controllo degli interventi il centrodestra in Regione ha dimostrato molta disattenzione ai problemi del sistema scolastico regionale
Ha deliberato pochissimo attivisti ha distribuito ai fondi agli enti locali in maniera non progettata a pioggia e sistematicamente in ritardo vorrei dire che non è soltanto su questo punto così qualificante
Che si è verificata la mancanza di programmazione e gli interventi a pioggia potrei citare altri campi per esempio l'utilizzo dei fondi strutturali la politica sulla formazione professionale o in campi diversi
La mancanza e la mancata approvazione di un piano regionale dei trasporti potrei citare la incapacità di aver riformato una legge fondamentale è uno strumento fondamentale per il governo regionale che la legge urbanistica queste l'ennesimo esempio di una Giunta regionale che non ha avuto in questi anni una capacità di governo degna di questo nome e soprattutto non ha avuto una capacità di programmazione degli interventi
Noi vogliamo appunto rispetto a questa situazione segnare una svolta
E tre sono gli indirizzi che mettiamo al centro del nostro programma
Il primo la Regione deve a ridefinire le proprie politiche sull'istruzione e la formazione professionale
No limitandole come ha fatto finora alla pura e semplice azione ragionieristica di ripartizione dei fondi agli enti locali
Ma interpretando la garanzia del diritto allo studio dei singoli cittadini come strumento essenziale per lo sviluppo complessivo della società e delle comunità locali
Sarà quindi molto importante su questo c'è una responsabilità una competenza forte della Regione fare in modo che l'innalzamento a quindici anni dell'obbligo scolastico
E l'istituzione dell'obbligo formativo a diciotto anni diventino una realtà
E diventino una acquisizioni di opportunità reali per i nostri giovani questo significa rimuovere le ragioni economiche e in alcune fasce della popolazione rendono difficile alla famiglia rinunciare rinunciare al reddito prodotto dal figlio
è inutile nascondersi che l'allevamento a quindici anni ci può neanche di fronte questa realtà
E poi che siano garantite azioni di orientamento nelle scelte fra le diverse opzioni di formazione scuola superiore formazione professionale apprendimento formativo
E che le opportunità previste dalla legge per l'obbligo formativo
Siano effettivamente presenti su tutto il territorio regionale in particolare voi sapete
In particolare la formazione professionale sarà chiamata
Ad innovarsi fortemente per perché essa sarà uno dei
Dei contenuti uno degli strumenti realizzare il credito formativo diciotto anni
Il secondo indirizza la Regione deve dare sostegno alle istituzioni scolastiche autonome
Per promuoverne il coinvolgimento concreto e diretto nelle politiche di concertazione dello sviluppo locale
La scuola è stata finora un corpo separato dalla società una sorta di recinto sacro impermeabile ai problemi della società e della comunità locale
E così essa stessa si era presentata oggi invece è indispensabile che la scuola dell'autonomia si colleghi con i problemi dell'inserimento lavorativo
Della cittadinanza attiva e responsabile delle integrazione sociale multietnica dello sviluppo tecnologico e produttivo presenti sul territorio e sui quali agiscono anche al
Le agenzie volontariato servizi sociali in prese oltre agli enti locali le circoscrizioni e le stesse forze sociali
Dare questo sostegno significa da un lato offrire strumentazioni per la lettura dei fabbisogni del territorio ma anche occasioni incentivi per favorire le relazioni con altri soggetti
Un solo esempio
Novità importanti quali l'obbligo formativo portato a diciotto anni e la istituzione della formazione integrata superiore consentono oggi alle regioni di governare meglio l'incontro tra scuola e mondo del lavoro
Chi ha guidato il Piemonte dei cinque anni trascorsi non ha fatto un solo passo in avanti nell'aiutare i giovani ad orientarsi nella scuola e nel lavoro
E ha concepito l'avvicinamento tra scuola e impresa è come un modo per estendere verso chi studia il mercato delle aziende con poca attenzione
Verso la dimensione più vasta con la quale i giovani guardano alla propria formazione e alla vita lavorativa
Al contrario noi intendiamo promuovere l'integrazione dei processi formativi nei confronti dell'impresa e del sistema della formazione professionale
Una competenza come già dicevo che la Regione Piemonte non ha ancora recepito con un'apposita legge che invece va fatta subito anche perché essa coincide con l'opportunità di gestire in maniera chiara e trasparente
E soprattutto di impegnare realmente le consistenti risorse duecentocinquanta duecentottanta miliardi all'anno messe a disposizione dal fondo sociale europeo
Il terzo in diritto la Regione deve contribuire ad una migliore qualificazione dell'offerta formativa e su questo deve essere capace di fare regia di fare regia con i comuni con le Province
Fare regia costruire il sistema valorizzando emettendo inerente le tante opportunità formative e culturali che sono presenti sul territorio
Io penso poi inoltre come diceva lo studente che qui intervenuto che sia importante che la Regione promuova anche di programmi straordinari di alfabetizzazione rivolti soprattutto ai giovani nei confronti dei nuovi linguaggi
Dei linguaggi informatici l'apprendimento delle lingue noi abbiamo scritto nel nostro programma una cosa che può sembrare banale visto che se ne parla tanto
Ma che pensiamo non sia assolutamente banale per i ragazzi e le ragazze di questa nostra Regione soprattutto non sia affatto banale per i ragazzi e le ragazze che appartengono ai ceti più deboli
La proposta cioè delle del dell'inglese del computer dello Stelvio non specie all'estero per poter apprendere una lingua
Scuole opportunità
O alle opportunità che viene data all'insieme appunto dei ragazzi e delle ragazze di questa Regione pensiamo insomma
Che il che la Regione
Possa avere un ruolo determinante soprattutto sessi in propone come soggetto che costruisce reti e sinergie non come un soggetto centralistico
Che si limita a dare interventi risorse a pioggia
Ma un soggetto in grado di promuovere reti di valorizzare le Autonomie locali le Province e Comuni di valorizzare la professionalità degli insegnanti l'associazionismo degli insegnanti di ascoltare gli studenti e l'associazionismo degli studenti così si fa Rete darete presuppone un soggetto istituzionale che ha l'intelligenza di ascoltare che non vuole gestire in proprio
Ma che appunto mettere si si pone come l'arbitro che mette insieme mette insieme opportunità diverse al fine di realizzare obiettivi che attengono al bene comune
Fare regia parete significa moltiplicare le risorse non soltanto limitarsi a redistribuire le risorse che già esistono
E questo è un salto di qualità che noi vogliamo fare complessivamente al governo regionale e riteniamo che il governo delle politiche formative sia un tassello importante di questo impegno più generale
Noi ci adoperiamo per una Scuola viva per una scuola che interessi
Per una scuola che informi per una scuola che sia utile soprattutto nell'inserimento lavorativo una scuola che promuova la cittadinanza attiva è che crei davvero pari opportunità per questo
L'incontro di oggi è un punto centrale è una iniziativa centrale per la nostra campagna elettorale per questo formazione istruzione sono un pezzo fondamentale del nostro programma
E io concludo questo intervento ancora una volta dicendo agli insegnanti agli studenti qui presenti il nostro incontro non è formale sappiamo quanto è prezioso il vostro lavoro quanto è prezioso un lavoro dedicato alla formazione delle persone
Sappiamo quanto è faticoso un lavoro che deve confrontarsi con tante novità
Ho avuto modo presente deprezzare esperienze bellissime che insegnanti fanno per l'integrazione multietnica e multiculturale ma ho sentito anche raccontare la partita
E questo comporta allora siamo consapevoli della preziosità del vostro lavoro perché il vostro lavoro punta alla formazione delle persone sappiamo quanto è faticoso e noi siamo qui per dirvi vogliamo fare un'alleanza vera per questo l'incontro di oggi proseguirà e io spero che voi nei prossimi giorni continuiate darci contributi e suggerimenti che ci avete dato circa
Non ci vedevo perché non ci vedo niente ma adesso vedo una scritta finalmente riesco a leggerla da qui dove dice che il D'Alema vogliamo parlarti c'ho parlato proprietà
Questa era scritta il con il pennarello più forte primo reduci abbiamo un presidente del Consiglio con un'ottima vista perché la sudista no finora non riusciva finalmente il principio almeno passare dall'altra Ivan
Però vi vi pregherei di consentire
Ah quindi dietro di potere vedere la vostra collega
Per solidarietà
Prego
Buonasera
Noi gli hanno chiesto di parlare con lei Presidente questa sera perché ci sembrava che da due anni nessuno dia spazio alla vera parata di studenti gli studenti che solitamente sono
Negli interventi nelle assemblee pubbliche non rappresentano realmente la voce degli studenti
O quanto meno non la voce di tutti gli studenti e non la nostra voce noi facciamo parte della scuola noi siamo la parte più attiva della scuola siamo alla parte che vogliamo una scuola che funzionali e l'Italia non è così la riparo nelle ultime riforme del governo a noi non piacciono l'autonomia non è l'autonomia che gli studenti volevano l'autonomia sta cercando di far diventare le scuole un'azienda
E noi non lo vogliamo noi non vogliamo una scuola vicina l'azienda ma vogliamo una scuola che formi una coscienza critica e che permette agli studenti di scegliere e diretta realmente alla base delle loro scelte e la scuola italiana non lo permette
La parità noi non amico non sanno come tale
In realtà in Italia non è permesso un diritto di scelta le le famiglie che si possono permettere una scuola privata
Continueranno a farlo indipendentemente dal fatto che il Governo via Novara delle sovvenzioni o no la scuola pubblica italiana è fatiscente e non permette agli studenti un reale svolgimento la reale creazione della loro coscienza
Il governo sta andando la sera del c'è una cultura e noi non lo vogliamo oggi noi siamo venuti qui con l'intenzione di ascoltare quella che voleva essere un'Assemblea che è stata definita pubblica ma che non è stata realmente gestita in questo modo siamo arrivati qua come studenti
Siamo arrivati qua come studenti abbiamo tentato di entrare una parte di noi è stata bloccata all'ingresso ed è stata bloccata all'ingresso con delle motivazioni che non possono essere reali in quella che si definisce una democrazia
Allora gli studenti che sono stati fermati quali sono stati accusati di non essere gradi qui in questa Assemblea chi e su quali basi stabilisce chi guida entro stasera gradito
Gli studenti sono stati fermati dicendo che non facevano parte della democrazia
Mi sembra che qua dentro ci sia ben poca gente che l'abbia rispettata stasera
Quello che volevano soprattutto direi e che il motivo per cui gli studenti sono stati fermati fuori a nostro parere è un altro
E il fatto che noi in maniera civile e democratica abbiamo chiesto preventivamente di poter prendere parola questa sera e ci è stata negata
Quando siamo arrivati qua quando siamo arrivati qua hanno avuto il dubbio che noi volessimo entrare realmente per creare dei problemi noi siamo arrivati qua nelle altre intenzioni e i problemi sono stati creati dopo nel momento in cui è stata negata la possibilità di partecipare questo è tutto
Grazie
Perfetto mi pare che lo spaccato dalla scuola torinese non poteva essere più completo presidente
Un periodo forse il periodo nel quale mi capita di essere accusato di volere imbavagliare gli altri non c'è alcun altro per parla sempre Victor famosa sulla
Va bene
Comunque e voi questa non è una sede istituzionale una una riunione politica come si dice la Costituzione prevede che ci sia il diritto di riunirsi liberamente senza che nessuno possa ostacolarlo impedirlo
Può disturbare questo diritto dei cittadini di riunirsi liberamente quindi il problema è semplicemente questo
Poi la democrazia è fatta di tante sedi di tante riunioni in cui ognuno si unisce liberamente poi ci sono i momenti di confronto sono i momenti in cui si vota
Si vede chi rappresenta chi insomma ci sono delle regole ci sono
Ma comunque questo non toglie nulla al valore di una testimonianza di una voce critica
Che vale e vale molto in quanto è una testimonianza è una voce critica
Pretendere che sia la voce degli studenti è una pretesa eccessiva
Senza che la democrazia è il FAS è equidistante voci
E a un certo punto per potere decidere chi aveva diritto ma rappresentare hanno inventato le lezioni comitato dei meccanismi del potere regolare questa questione prima di quel momento ognuno di pretendeva di rappresentare tutti
La democrazia è fatta di tante voci di tante esperienze
Allora ascoltare
Io ho ascoltato per favore lasciamo parlare il presidente De avrei ascoltato forse non valeva la pena di dedicare nel momento in cui chi riceve la parola sei vuol dire che non ti fanno parlare approfitta del Parma
Guardate non ho nessun'io poco una grande ammirazione
Sono convinto
La la passione politica la partecipazione di impegno sono una cosa straordinaria
Preferisco di gran lunga di i giovani che che contesta noi che hanno la pazienza di tenere alzati cartelli che rispetto a quelli che se ne stanno a casa e quindi da questo punto di vista o no
Anche perché
Anche perché questa è stata la mia esperienza in tempi in cui era molto più rischioso faticoso
Ed era era sicuramente meno meno meno comodo
Detto detto questo io vorrei cercare di riprendere
Il senso
Di questa discussione e di questo incontro e vorrei partire voi me lo consentirete da quello che uno dei quesiti che sono stati posti anche
Un'interrogazione reale voglio dire provocatoria ma reale vorrei partire dal consiglio europeo di Lisbona cioè da questa grande riunione in cui
L'Europa
Anziché discutere dell'equilibrio monetario del del taglio della spesa pubblica
Ha discusso del suo futuro
E ha indicato una grande possibilità e un obiettivo
Questa possibilità è che nei prossimi anni l'Europa possa crescere in modo impetuoso
Che questa crescita possano essere fondata sulla innovazione sulla conoscenza
Come forse mai
Ad un livello che forse mai nel passato è stato raggiunto
E chi è questa crescita fondata sulla innovazione e sulla conoscenza
Possa
Posso dire due grandi opportunità
La prima grande opportunità io sono stato molto contento che l'Europa ad sia tornata a usare questa espressione prima grande opportunità è puntare alla piena occupazione
Non alla riduzione della disoccupazione ma avere l'obiettivo della piena occupazione
Cioè di offrire a tutti quei
Che vogliono lavorare la possibilità di lavorare nel nostro continente
Il secondo obiettivo che l'Europa si propone e quello che
Le generazioni più giovani
Possono via via ottenere un lavoro
Che sia un lavoro di qualità
Un lavoro cioè nel quale potere realizzare la loro personalità
In una misura crescente potere mettere alla prova le loro capacità intellettuali
E e quindi
Per questo si dice un'economia fondata sulla conoscenza
Perché si immagina che questa crescita dell'Europa non sia la riproposizione di un vecchio modello di sviluppo
Ma venga sostanzialmente attraverso un nuovo modello produttivo
Uno sviluppo sostenibile ambientalmente
Uno sviluppo fondato sulla diffusione delle
Tecnologie dell'informazione
E di sulle loro opportunità che sono effettivamente enormi
Uno sviluppo corretto da una continua capacità di innovazione in grado di migliorare la produttività ci sono diversi modi di migliorare la produttività un modo tradizionale quello di aumentare lo sfruttamento della falda del lavoro umano
Un altro modo di migliorare la produttività è quello di elevare il contenuto intellettuale del lavoro del processo produttivo
E cioè introdurre delle innovazioni
Delle innovazioni di di di Processo delle innovazioni di prodotto che siano in grado di moltiplicare la produttività del nostro sistema
E di creare più ricchezza con meno lavoro o con un lavoro meno faticoso
Io credo che
Questo Consiglio europeo
Abbia finalmente indicato l'Europa degli obiettivi ambiziosi
E abbia posto l'Europa in una grande sfida perché senza dubbio in questi anni che abbiamo alle spalle gli Stati Uniti d'America sono stati in grado di crescere più di noi
Di creare
Più lavoro più occupazione di quanto non siamo stati capaci di fare noi
Di innovare con una rapidità che l'Europa non ha conosciuto
Noi vogliamo accettare questa sfida
Noi siamo convinti che l'Europa la vecchia Europa possa giocare in questa sfida un suo patrimonio di civiltà di conoscenza di cultura la forza della sua scuola sui universitari sui centri di ricerca
E siamo anche convinti che noi possiamo gettare in questa sfida qualcosa che ci rende diversi ma non peggiori io penso migliori rispetto agli Stati Uniti d'America
E cioè un modello sociale
Nel quale le ragioni del dinamismo economico non sono disgiunte da quelle della coesione sociale cioè della difesa di certi valori di sicurezza
Questo vecchio modello sociale europeo è ad una sfida
Noi dobbiamo innovare dobbiamo renderlo più aperto meno corporativo
Capace di misurarsi con i veri problemi delle Quaglia
Così come si pongono oggi
La nostra società nel passato ha conosciuto soprattutto la diseguaglianza tra chi avveniva e chi non aveva tra chi aveva il possesso della terra chi non aveva il possesso della terra perché aveva il possesso dei mezzi di produzione
E chi non aveva il possesso dei mezzi di produzione
Noi siamo entrati in un'epoca in cui la diseguaglianza più drammatica e tra chi possiede le conoscenze
E chi non le possiede
Questa diseguaglianza è assolutamente drammatica
Oggi nel Mezzogiorno d'Italia
Laureato che abbia una buona conoscenza delle lingue straniere dell'uso delle tecnologie più moderne lavora
Non ha nessuna difficoltà vado da imparo delle aree non voglio parlare delle aree più più sviluppati parlo delle aree meno sviluppate del Paese
E la diseguaglianza più drammatica e quella che invece investe quelli che non dispongono di queste conoscenze quelli che sono entrati nel lavoro troppo presto
Ne sono stati espulsi hanno maggiore difficoltà a riqualificarsi
Quelli che
Hanno abbandonato gli studi troppo presto
Ancora oggi
Quelli che non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie quelli che non posseggono gli strumenti essenziali per affermare la propria personalità sul mercato del lavoro
E in questo badate non è soltanto un problema delle aree povere problema anche delle aree ricche
Io credo per esempio che non dobbiamo invidiare quelle regioni d'Italia penso certe aree del Nord Est
Dove i ragazzi fuggono dalla scuola quindici anni perché trovano subito lavoro magari anche un lavoro ben remunerato
Perché quei ragazzi tra quattro cinque sei anni dopo essere stati spremuti
Incalzati da un processo di innovazione cambia le tecnologie
Saranno più che
Allora noi siamo partiti da qui questi sono i problemi del mondo di oggi queste sono le sfide questo è il mondo nel quale noi siamo inseriti
Abbiamo indicato dei grandi obiettivi comuni mai come questa volta un Consiglio europeo si era occupato della scuola della ricerca scientifica dell'innovazione
Mai come questa volta un Consiglio europeo è indicato molti obiettivi concreti
Concreti di liberalizzazione di apertura del mercato delle nuove telecomunicazioni di riduzione delle tariffe
Gli Stati membri debbono garantire che tutte le scuole dell'Unione abbiano accesso a internet e alle risorse multimediali entro la fine del due mila uno
Finalmente non è un criterio di Maastricht
è un obiettivo che riguarda la vita di milioni
Gli stati membri devono garantire l'accesso elettronico generalizzato a tutti i servizi pubblici di base entro il due mila tre ci sono molti obiettivi di questo genere
Il Consiglio europeo decide di facilitare entro la fine del due mila uno la creazione di una rete transeuropee ad altissima velocità per le comunicazioni scientifiche per via elettronica
E da per questo mandato la Banca Europea per gli Investimenti cioè ci mettiamo i soldi non è solo un proclama che colleghi gli istituti di ricerca le università così come le biblioteche a carattere scientifico i centri scientifici progressivamente le scuole
Questo vuol dire che noi vogliamo creare sono alcuni esempi ma voglio citare una parte che in modo più
In modo più dettagliato affronta i problemi della scuola
Il numero dei giovani tra diciotto e ventiquattro anni che hanno assolto solo il livello più basso di studi secondari che non continuano gli studi ne intraprendono altro tipo di formazione deve essere dimezzato entro il due mila dieci
Le scuole i Centri di formazione tutti collegati ad internet dovrebbero essere trasformati in centri locali di apprendimento pluri funzionali accessibili a tutti ricorrendo ai mezzi più idonei per raggiungere un'ampia gamma di gruppi bersaglio
Tra scuole centri di formazione impresa e strutture di ricerca dovrebbero essere istituiti partenariati di apprendimento a vantaggio di tutti i partecipanti
La mobilità di studenti docenti e personale preposto alla formazione ricerca deve essere promossa utilizzando al meglio i programmi comunitari esistenti sia mediante una maggiore trasparenza nel riconoscimento delle qualifiche dei periodi di studio di Manzione vogliamo promuovere una mobilità su scala europea
Vogliamo elaborare un modello comune europeo per i curriculum vitae da utilizzare su base volontaria per favorire la mobilità contribuendo alla valutazione delle conoscenze acquisite sia negli istituti di insegnamento e formazione che presso i datori di lavoro
Vogliamo cioè abbiamo deciso di investire sulla scuola
Di promuovere non un'omologazione ma una comunicazione tra i sistemi scolastici in Europa di investire sulla formazione degli insegnanti questo è un'altra parte importante di questo documento sulla loro continuo aggiornamento professionale e sulla loro professionalità
Di investire sulle tecnologie nella scuola
Investire sulla formazione permanente cioè sul rapporto tra scuola lavoro formazione professionale intesa non soltanto come parte conclusiva del curriculum degli studi ma anche come struttura permanente di riqualificazione professionale per i giovani e per gli adulti insomma questo grande della diffusione della cultura della conoscenza della formazione
è diventato un obiettivo fondamentale dell'unione europea
Ora
Io credo
Qui davvero
Io non voglio entrare in una vispo di carattere politico ideologiche se mi interesserebbe diciamo sul rapporto tra destra sinistra mercato
Io parlo per quello che sono io sono uomo di sinistra può darsi che sia uno di quella sinistra inginocchiata di fronte al vitello d'oro insomma
Però insomma io parlo con la col mio
Con il mio modo di intendere la sinistra
Io credo che qui ci sia una grande opportunità
Credo che porsi l'obiettivo della piena occupazione di un lavoro più qualificato della diffusione delle conoscenze al fine di dare a tutti una opportunità di successo nella vita sia un obiettivo di sinistra
Va bene credo che
Credo che ostacolare la diffusione delle conoscenze averne una visione elitaria di casta sia un modo conservatore riguardare i problemi del mondo Dio
Ora si tratta di vedere vedete questo è il problema con il quale noi ci siamo misurati si tratta di vedere se l'Italia l'Italia l'Italia che il
Di cui abbiamo assunto la responsabilità nel corso di questi ultimi anni
è in grado era in grado di essere coprotagonista di questa sfida
Noi noi siamo già riusciti a ottenere un notevole successo se voi ci pensate
Perché quattro cinque anni fa
La discussione era diverso
Noi ci domandavamo
Se l'Italia
Ce l'avrebbe fatta ad essere parte dell'Europa
Adesso noi ci possiamo domandare se l'Europa riuscirà a vincere la sfida con gli Stati Uniti perché intanto
Siamo riusciti a diventare parte di questa Europa non era facile non era neppure scontato ed è stato il frutto di una politica coraggiosa che ha comportato anche scelte difficili e sacrifici
Io non credo che il nostro sistema formativo sia un sistema formativo scade
è un errore pensarlo
E non credo neppure per cultura e qui c'entra poco la destra o la sinistra
L'impianto culturale della nostra scuola debba essere scardinato
Io ho la convinzione che il vero grande problema
Rimane quello della della formazione umana cioè di un sapere critico e che le conoscenze tecniche sono importanti ma anche in un in un modo accessorio
In definitiva badate è la stessa evoluzione tecnologica che spinge a riscoprire il valore della fonda della formazione fondamentale
Perché la velocità dell'innovazione e tale
E le conoscenze tecniche invecchiano molto rapidamente e quello che è fondamentale è che uno abbia gli strumenti per imparare le cose nuove
Come il vero problema
No da menti conservatore che penso che da questo punto di vista imporre importante pressione aveva studiato il greco e il latino Cicoria
Non tanto per l'uso in sede greca della fino che pure è un uso piacevole per chi abbia questo gusto quanto per il fatto che
Averlo studiato
Aiuta ad avere gli strumenti dell'apprendimento
La capacità di apprendimento e la curiosità
Intellettuale
Sono alcune delle cose fondamentali che la scuola dovrebbe insegnare trasmette
Vedete
Ma ricco molto per questo lo ripeto perché questa cosa che io ho detto mi ha colpito perché non non è soltanto una mia idea ma cosa che ho verificato sperimentalmente cioè un manager di una società multinazionale importante che lavora
In diversi paesi tra cui gli Stati Uniti e l'Italia è lui ha spiegato e mi ha detto questa è la ragione per cui
Quando noi facciamo dei concorsi per assumere i giovani
Nel mille qualifiche più alte vincono quasi sempre italiani in quelle medie vincono gli americani che americani hanno una formazione tecnica molto più forti
E quindi hanno un'immediata capacità di che noi la nostra scuola fornisce molto meno una preparazione tecnologica
Ma quella scuola in quanto è una scuola molto più fortemente diciamo legata all'insegnamento delle nuove tecnologie fornisce di meno una formazione creativa
E oggi anche le industrie hanno bisogno di creatività non soltanto di capacità esecutivo
Hanno bisogno di creatività la sfida delle nuove tecnologie ha bisogno di creatività e la creatività richiede una forte cultura di base su cui si innesta la creatività all'intelligenza
Dunque noi non avevamo il termine non abbiamo bisogno di scardinare la scuola italiana avevamo bisogno però di renderla
Di renderla più più forte ho bisogno di combattere la dispersione scolastica
Avevamo bisogno di
Elevare l'obbligo scolastico
L'obbligo formativo proprio perché
è sbagliato spingere i giovani a uscire troppo presto dalla scuola
Avevamo bisogno abbiamo bisogno di una scuola che funzioni in modo più efficiente e che attraverso politiche del diritto allo studio ma anche attraverso un'attenzione alle qual è il risultato della sua
Chi è risultato che la scuola è il PD la capacità di
Di formare con successo i ragazzi a me interesse scusatemi se entro qui questo non vuol dire che il la scuola è un'azienda
In questo modo metaforico che potrà piacere o non piacere a me personalmente non piace questo tipo di linguaggio funzionalista e
E tuttavia e noi dobbiamo anche misurare il successo della scuola dal fatto che quelli che entrano a fare il primo anno escono al quinto anno al terzo anno ed escono avendo studiato e avendo conseguito un titolo di studio finché ci sarà il titolo di studio e avendo imparato delle cose cioè questo criterio del successo
Deve essere misurabile
Altrimenti in che cosa è la qualità della scuola soltanto nel nel fascino del dei dei delle lezioni degli insegnanti
Senza preoccuparsi se al di là del fascino di queste elezioni esse hanno un successo nell'uditorio
Cioè bisogna stare molto attenti perché vedete
Io sono d'accordo noi non possiamo leggere in alcun modo la libertà di insegnamento ma questo non significa che noi non siamo in grado e non abbiamo il dovere di misurare il successo della nostra scuola e il successo della scuola
è laddove Essa
Fornisce un insegnamento valido a ragazze e ragazzi che entro frequenta
Frequento la fino alla fine
Imparano
E poi hanno una possibilità di successo nella vita lì si misura il successo della scuola e questo è misurabile non è affatto vero che non è misurabile e qualcosa che
Può essere misurato al di là di controllo che nessuno vuole esercitare
Sulla libertà sulla libertà dell'insegnamento
Noi quindi avevamo bisogno di combattere la dispersione
Di migliorare la qualità efficienza della scuola sotto questo profilo sotto il profilo del suo successo nella formazione delle ragazze e dei ragazzi italiani
Di elevare l'obbligo scolastico
Di riordinare il corso della scuola italiana
Anche per poter perché si potesse accedere prima all'università e qui cosa che è ragionevole sulla base dei
Dei profili culturali e professionali di oggi
Avevamo bisogno di una
Di un sistema scolastico che fosse più intensamente partecipato l'autonomia scolastica innanzitutto e questo uscire da una logica di deresponsabilizzazione di gestione ministeriale di burocratizzazione della scuola per cui anche per cambiare un vetro a fare una domanda al provveditore
E andare verso una logica di d'altro canto questa è la logica in generale della politica istituzionale che stiamo seguendo una logica che esalta la responsabilità che decentra funzioni poteri
Che
Io non credo affatto che il preside il preside di una scuola dell'autonomia
Non è affatto nelle condizioni di essere questo autocratica manageriale che si pensa e che anche perché in qualche modo
Il suo successo
Dipende dalla partecipazione attiva di una comunità di insegnanti di studenti di famiglie che ho partecipa attivamente oppure preside a insuccesso unica policentrica degli studenti segnati presso un'altra
Non è il padrone di una fabbrica
Non è il padrone di una fabbrica e tutto sommato il preside Longa Marquinho longa manus di un potere ministeriale non era meno potente
Presidente semplicemente l'organizzatore ovviamente il punto di riferimento il responsabile di una comunità e il successo di quella comunità è legata alla partecipazione attiva
Al fatto anche che questa scuola pubblica sia vissuta come come propria da quelli che ci vanno vedete qui anche qui c'è una sfida difficile noi abbiamo inteso e intendiamo combatte l'idea della privatizzazione della istruzioni
Non credo che Flavio richiede un sistema che non vi sia spazio anche per ciò che non è stata ma
Io credo che il diritto allo sul sito istituzionale deve essere garantito dallo Stato credo che sia giusto che lo Stato non non produca la però non le scatole di pomodori e quindi privatizziamo le attività industriali ma credo che ci sono alcuni fondamentali diritti diritto alla salute il diritto all'istruzione diritto alla sicurezza devono essere garantiti dallo Stato
Ma Velletri
Per vincere questa sfida per vincere questa sfida
E noi dobbiamo dare una diversa efficienza ciò che il pubblico e soprattutto dobbiamo cambiare una mentalità che è stata profondamente radicata fra gli italiani
E cioè l'idea che ciò che è pubblico ossia res nullius cioè sia una cosa di meno di nessuno
Non è vero ciò che è pubblico è il nostro
Classifica è innanzitutto nel mondo ridare ai cittadini la scuola i cittadini e cittadine insegnanti studenti famiglie di farlo sentire come loro e poi consentitemi io
Mi scandalizzo se
Una comunità che vive la scuola come si e che sempre di più la utilizza come centro permanente aperto avete sentito quella direttiva europea delle scuole devono essere centri permanenti aperti
Interessante questa indicazione del a me piace molto anche perché l'abbiamo proposta noi se rispetto non se ne è parlato diciamo ma a parte questo noi siamo stati ma i proponenti si tra i contributi che l'Italia ha dato a questo Consiglio europeo c'è un documento che abbiamo fatto insieme al governo olandese ma siccome non era insieme a Blair non ne ha parlato nel sottopasso
Noi abbiamo dato il nostro specifico contributo proprio sui temi dell'istruzione alla preparazione del Consiglio europeo allora a me piace molto l'idea della scuola che diventa appunto un centro vivo permanentemente app erto che si pone in rapporto con una comunità che nega questa comunità perché poi se alla fine è chiaro che lo Stato deve sostenere le scuole ma se alla fine per rendere quella scuola miglior e la comunità che vive intorno vi partecipa contribuisce io non lo considero un fatto negativo e anche un tanto di spirito di emulazione per fare in modo che questa scuola che la nostra lo
E vanno i nostri figli e dove vivono quegli insegnanti nei quali abbiamo fiducia eccetera sia più bello funzioni meglio che insomma santo cielo questo fa parte di una logica di emulazione l'uniformità i grigiore il disprezzo verso l'edificio pubblico che si lascia scostare con il vetro rotto appartengono ad una idea del pubblico
Che è inaccettabile ad una cultura di uno statalismo irresponsabile che dove è stata portata agli estremi ha prodotto
Miseria e arretratezza non lo sviluppo e non opportunità di vita pur tutti allora ecco io credo
Il comma tre sull'autonomia scolastica è un modo di difendere e di rivitalizzare il carattere pubblico della scuola questa è la verità l'autonomia scolastica questo è un modo di difendere di rivitalizzare Carat
Il pubblico della scuola
E la la parità per come l'abbiamo fatto è una legge che darà a tutte le famiglie più povere un assegno di studio per i loro figli io non vedo l'ora che la legge Martin Gazzetta Ufficiale potremmo fare le abbiamo ha poi stato i soldi e quindi è una legge a favore del diritto allo studio in definitiva perché i trasferimenti monetari alle scuole private non sono previsti da quella legge come voi ben sapete che non sono forse
E alla luce della costituzione quindi è una legge per il diritto allo studio una legge per il diritto allo studio a favore di tutti questo lo ritengo giusto perché nel momento in cui che lo Stato decide di sostenere il diritto alla for Mazzone dei giovani delle famiglie sono meno abbienti io credo che lo lo debba fare per tutti sia per quelli che vanno la scuola pubblica sia per quelli che non vanno la scuola pubblica ma su un piano di parità che è stato proprio questo il punto disse
Ida con la destra che non voleva questo ma voleva come è stato ricordato appunto il il buono scuola e cioè
La totale privatizzazione e cioè che ciascuno dei c'
Idee come spendere questo buono e la scuola pubblica ogni anno la rimettiamo insieme a piè di lista vedendo che o quanti buoni abbiamo raccolto e questo sarebbe stata la distruzione della scuola pubblica
Mandare via diamo noi la possiamo difendere perché la difendiamo sul terreno dell'innovazione se l'avessimo difesa diciamo come la vorrebbe per difesa una vecchia sinistra avremmo perso diciamo perché
Io scusatemi se se dico queste lo dico con il cuore e voi mi scuserete e i
Questa passione per perdere è il difetto più grande
Dobbiamo assolutamente liberarci ma per vincere bisogna dimostrare che la nostra risposta più moderna di quella degli altri più attuale non è nemmeno l'attuale vedete noi siamo consapevoli che tu toh questo grande processo di riforma della scuola è stato processo straordinario sentito anche
Abbiamo dovuto procedere molto in modo accelerato sentito l'mentale un attivismo riformatore diciamo insomma sette esami contenta non si faceva nulla andava male non si faceva nulla adesso si fanno le riforme c'è un attivismo riformatore
Cercheremo di prendere un passo normale nei prossimi anni ma bisogna
Sì assai chiaramente accelerare anche perché questa accelerazione era necessaria dopo tanti anni di
Di Stasi negligenza la scuola è anche uno dei settori uno dei pochissimi settori in cui in anni di
In cui abbiamo dovuto stringe la cinghia abbiamo aumentato anche la spesa pubblica con una scelta se mi consentite perché aumentare la spesa pubblica quando aumenta tutto più facile ma quando si deve tagliare
Dove si aumenta vuol dire che veramente una scelta prioritaria e se noi volevamo distruggere la scuola pubblica italiana avremmo aumentar
Tu gli investimenti dello Stato in questa direzione chiaro che si tratta di una scelta esattamente contraria ora
Noi vogliamo continuare a investire sulla scuola dobbiamo completare il programma di informatizzazione di creazione della rete intranet di collegamento delle scuole ad internet oltretutto l'Europa ce lo impone
Abbiamo varato questo programma per gli studenti io iniziativa sono seicento mila studenti italiani a cui Scotto hub noi offrire ma un personal computer di ultima generazione al sessanta per cento del prezzo di listino pagabili in due anni con rate mensili senza interessa dicono
Relazione le norme che
Allo Stato costa un po'perché abbiamo creato un fondo di garanzia ma abbiamo coinvolto le banche e i produttori di computer in questa gran de operazione che io spero possa diventare permanente cioè io spero che noi piano
Piano abbiamo una scuola secondaria in cui ogni ragazza e ogni ragazza abbia il il personal file sui libri di scuola come uno degli
I normali della sua formazione no non sono così ingombranti sono anche piccoli la ho visto che qualcuno ha detto no no
Come uno degli strumenti norma ali della sua formazione per la ricerca e anche che qualcuno ha detto ma poi i ragazzi ci giocavano anch'io ho cominciato così per esempio com'è noto
Anche questo è un modo cominciato molto vecchio pur
Rocco ma anche questo è un modo per imparare ad usare uno strumento che sempre di più è come la penna stilografica venite strumento norma scrittura di comunicazione e di ricerca
Però non basta investire su su questo questo è importante investire sullo strutture investire sulle tecnologie
Noi per per vincere la sfida di questa riforma per fare in modo che questa riforma non resti una scatola vuota un uovo in Ifi giù istituzionale
Noi abbiamo bisogno che di questa riforma si rendano protagonisti quelli che nella scuola vivono il lavoro
E certamente questo insegnanti le famiglie importanti ma in questo momento cioè gli studenti e le famiglie
Ma in questo momento io credo che il punto essenziale
Sia il tema che riguarda gli insegnanti italiani
Perché è chiaro noi siamo fortemente preoccupati
Noi Berlinguer io tutti no
Per il fatto che a un certo punto di questo cammino di questo processo si è determinata una ferita nel rapporto con gli assegni un'incomprensione è scattata una riva o da che è l'espressione secondo me è comprensibile di un malessere profondo si era accumulato nel tempo
A volte vedete chi chi va a smuovere le cose con la migliore intenzione Cuccia
E finisce per pagare il prezzo di qualcosa che si era accumulato nel tempo di un senso di frustrazione di un di una pesantezza di un fastidio per uno Stato un sei per un ruolo sociale non riconosciuti
E io capisco benissimo la molla psicologica che scatta
E cioè i siamo dal punto di vista delle retribuzioni dello status sociale
Lecce considerati come uno strato marginale e adesso vogliono anche farci il quiz distacco io capisco la moglie
La di una rivolta
Che ci ha preoccupato e rispetto alla quale abbiamo inteso di aprire un dialogo
C'è qualcosa di paradossale vedete in questa rivolta perché in fondo da da dove nasce Ciccio io me lo ricordo bene perché abbiamo dovuto fare dare qualche gomitata perché questa rivolta potesse nascere nasce dal fatto che
Quando si è deciso a un certo punto di questo processo di riforma giustamente Berlinguer ha detto noi dobbiamo investire sulla professionalità degli insegnanti su e quindi
Oltre alla contrattazione normale degli statali noi abbiamo appostato due mila settecento miliardi in più
Perché il famoso concorsone nasceva esattamente dal fatto di trovare una modalità per distribuire agli insegnanti rilevanti però dal mio punto di
Stai diciamo sono rilevanti risorse aggiuntive Rispetto ai contratti degli statali risorse che sulla base di un negoziato con i sindacati e non ce lo sale detta
Fino dovevano andare e devono andare a premiare
La professionalità attraverso una selezione
Come avviene in tutti i settori di Pubblico impiego dove noi stiamo
Hanno ora noi stiamo cercando attraverso la contrattazione integrativa di promuovere un maggiore impegno maggiore impegno profuso professionale dei lavoratori pubblici anche attraverso un sistema di integrazione degli stipendi base
Che valorizzare maggiore impegno e la migliore professionalità là dove essa si manifesta io capisco che non è facile questa valutazione nel mondo della scuola di Barbara badate vorrei discutere come dire dialogare perché siamo noi per primi consapevoli della complessità
Però vorrei che si avesse la percezione del fatto cioè questa rottura si è determinata
Intorno al ai criteri di allocazione delle risorse aggiuntive due mi da settecento miliardi in tre anni che abbiamo deciso di investire sulla scuola superando il Tex ovviamente dell'inflazione programmata in materia di aggiornamento delle retribuzioni tanto che qualcuno ha detto avete visto avete avuto avete i soldi in più e vi siete trovati ricorderà meglio soli mette la ma io credo che questo ragionamento sia miope
Io credo che noi dobbiamo ripartire da qui partire dal fatto che
Il governo ha deciso conferì ma questa decisione di investire delle risorse in più sulla scuola investire queste risorse in più a partire dal riconoscimento che l'autonomia scolastica comporterà un impegno maggiore perché si niente italiani io credo che noi dobbiamo continuare in questa linea di investimento di risorse mi propongo con il prossimo Documento di programmazione economica e finanziaria di valutare la possibilità di un ulteriore investimento non esclusivamente destinato agli insegnanti ma anche stirato alla scuola di un ulteriore in questi mento sulla struttura di un investimento sulle riforme non contro le riforme contro le riforme non siamo disponibili a investire alcuna un investimento sulle
Credo che il problema vero è discutere con insegnanti con le loro rappresentanze dei con i sindacati con il mondo ma con insegnanti di affrontare questo problema di ricercare un'intesa su come noi possiamo
Andare verso un miglioramento delle retribuzioni degli insegnanti che non sia una distribuzione a pioggia che sia legato ad un per
Corso di crescita professionale stiamo anche giustamente valutandone studiando il profilo Stella carriera e delle retribuzioni degli insegnanti negli altri paesi europei non c'è dubbio che le le tribù ogni degli insegnanti negli altri paesi europei sono molto più diseguali quelle iniziali sono molto simili all'Italia ma non c'è dubbio che quelle nel corso della progressione di carriera sonore tributi
Uniche sono assai più rispettabili di quelli che ci sono nel nostro Paese quindi io credo che questo è il punto sul quale noi dobbiamo riaprire un dialogo cioè di come costruita una prospettiva
Dal punto di vista retributivo e dal punto di vista della carriera degli insegnanti che sia tale da premiare impegno la professionalità da incentivare incoraggiare un aggiornamento professionale continua è una crescita professionale anche questo è una cosa un po'strana perché le carriere degli insegnanti sono abbastanza capire chiuse che non prevedono una prospettive effettiva di crescita professionale e io credo che noi dobbiamo anche creare una prospettiva di crescita professionale degli insegnanti
Fino a a prospettare che questa crescita professionale possa arrivare fino ad avere un rapporto con università non debbano essere dei mondi chiusi
Ed è di questo che stiamo ragionando quindi io riterrei sbagliato perché è sbagliato l'idea che alla fine questo in investimento sulla professionalità degli insegnanti si traduce in una aumento a pioggia in una tantum uguale per tutti
Riconosciamo che il concorsone equites sono stati un modo che potuto apparire che una selezione casuale non rispettosa dell'esperienza professionale del lavoro e quindi come tale diciamo non accettabile lo riconosciamo francamente
Abbiamo fatto un passo indietro ma ne ha fatto un passo indietro perché ci siamo spaventati nessuno di noi si fa abbiamo fatto passi indietro che siamo persone ragionevoli perché vogliamo costruire un patto con gli insegnanti per costruire la riforma vogliamo litigare ogni seria
Dobbiamo ripartire da qui da come
Può essere utile investire queste risorse per ricostruire una carriera professionale degli insegnanti per aprire lo
Però una possibilità di crescita professionale retributiva nel corso della loro vita che rappresenti ancora incoraggiamento vedete io vivo la scuola come genitore e grandissimo vi
Come su tutti segnali ma non c'è il minimo dubbio che il grado di impegno di aggiornamento professionale i passione il risultato non è uguale per tutti
è non è interesse degli insegnati
E in modo particolare di quelli che che che e sono molti che si impegnano di cui non è interesse degli insegnanti che questa differenza non venga in qualche modo riconosciuta e che non si costruisca come per tutt'
Delle professioni diciamo
Tutte le professioni una sistema che incoraggi un impegno maggiore
Un aggiornamento continuo e una piena disponibilità noi abbiamo interesse a incoraggiare questo anche perché con l'autonomia scolastica con istituti aperti tutti i giorno perché noi abbiamo bisogno sicuramente di chiedere agli insegnanti non a tutti a quelli che lo vorranno fare un impegno una disponibilità maggiori allora io credo vedete che quello che il governo vuole fare non è certamente disturba are umiliare gli insegnanti in fondo questa disputata del governo insegnanti è nata proprio appunto intorno all'uso delle risorse aggiuntive che abbiamo voluto destinare che vogliamo destinare alla scuola e che voglia destinare l'insegnante Italia io io resto convinto di questo vedete la scuola la scuola è una comunità e e difficile pensare
Che il successo del processo di Novak Simone e di cambiamento non passi in modo assolutamente determinante attraverso l'impegno attivo la passione la convinzione
Di quelli che la scuola la fanno tutti i giorni e l'esperienza del nostro paese è piena di riforme anche di buoni riforme che erano anche a volte anche scritte bene e che poi non hanno avuto successo perché ci si è occupati volte molto di più del della ben la calligrafia nello scrivere le leggi e molto di meno della pazienza della tenacia nel gestirle quest'leggi e soprattutto molto poco delle persone attraverso le quali queste riforme dovevano avere successo
Noi non vogliamo fare questa cosa quindi da questo punto di vista il governo non intende andare ad una sfida
Il governo ha inteso riaprire un dialogo lo stiamo conducendo lo stiamo conducendo con
Le organizzazioni sindacali insegnanti io stesso voglio impegnarmi questo dialogo storie allora ovviamente ha come principale protagonista il ministro della pubblica istruzione ma d'accordo con Berlinguer
Ritengo giusto che anche il presidente del Consiglio di fronte ad una questione che ha questa rilevanza strategica cruciale per l'avvenire dell'Italia possa essere presente partecipare a questo dialogo io ho fiducia che noi troveremo un'intesa
Troveremo un'intesa sul sul terreno che che interessa noi
Insegnanti il paese che è quello del rilancio della riqualificazione del prestigio della forza della scuola pubblica in Italia
Siccome credo che questo sia un fondamentale interesse degli insegnanti e credo che veramente siano pochi gli insegnanti che rimpiangono il tempo il cui né il governo né il Parlamento si occupavano della scuola credo che siamo veramente pochi quelli che rimpiangono quel tempo e continuo a pensare che
La grande maggioranza degli insegnanti e dei cittadini siano per l'avete incuriositi della possibilità di cambiare con loro vogliamo discutere per farlo insieme questo cambiamento e perché abbia successo gran
Tutta la sua effervescenza i suoi interventi la grande maggioranza la scuola torinese sia accanto a questo governo e lo sarà il sedici aprile per Livia Turco presidente della regione
Ma
Al
Se
Va be'
Il
Ministro