"Industria: sfide per lo sviluppo" organizzato da Confindustria Marche (presso l'Auditorium della Banca delle Marche, via A. Ghislieri 6)

Bene io debbo ringraziare noi tutti autorità signore e signori a tutti i più cordiale saluto di benvenuto a questo evento
Importante perché oggi in questo magnifico Vittorio Mele ci confronteremo su temi di grande rilevanza per il futuro di questa regione ringrazio attraverso il presidente Cesarini che abbiamo appena ascoltato la Banca delle Marche per l'ospitalità e la collaborazione che hanno dato a Confindustria Marche permettendoci di realizzare questo forme
Ma lasciatemi rivolgere gravissimo saluto ai colleghi imprenditori oggi presenti arrivati in tanti con auto e pullman noi temevamo di non riuscire a capire questa sala
è una mobilitazione straordinaria della quali nostri interlocutori debbono tenere conto
La vostra presenza e la concreta testimonianza forse per la prima volta di quanto il settore che ho l'onore di rappresentare senta i tanti problemi che abbiamo davanti grazie a voi tutti di cuore
Ha fortemente voluto questo forme insieme agli amici presidenti territoriali piolini quindi ma lasciare il e gli uteri Andreani che siedono qui con me e ai presidenti Mulazzano i della piccola industria e Papalini dei giovani imprenditori abbiamo voluto questo incontro per almeno due motivi il primo per dare un segnale forte della nostra capacità organizzativa a livello regionale quando Rizzi ha rimandato di presidenti di Confindustria Marco inserito nel mio programma questo forum per testimoniare che stiamo lavorando per essere un vero sistema
S dall'inizio del due mila ed essere ancora additati come individualisti inguaribili mi sembra un'etichetta davvero insopportabile non penso che oggi la vostra presenza qui in tanti si trasforma invece in un punto di forza
In un forte stimolo a lavorare meglio e di più con le nostre associazioni insieme il rettore come dice uno degli slogan che abbiamo coniato per il nostro manifesto
Il secondo motivo è che volevamo presentarci al taglio del nastro della nuova legislatura regionale con le carte in regola alcune alcune idee
O proposte forti che questa mattina presenteremo e sulle quali ci confronteremo apertamente buoni candidati alla presidenza della regione
Ad essi rivolgo un sentito ringraziamento per aver accettato di partecipare dimostrando disponibilità a parlare di un tema così strategico come le sfide per lo sviluppo delle Marche
Il nuovo governo regionale sarà chiamato a gestire competenze molto importanti e strategie per l'impresa sia a livello economico e sociale queste nuove competenze interessano molto da vicino le attività economiche e pertanto non possono essere gestite senza che attore importante come gli imprenditori tutti industriali artigiani commercianti agricoltori e operatori turistici e cooperatori che contribuiscono in maniera determinante al creazione di ricchezza di questa regione facciano sentire la propria voce chiara e forte
L'appuntamento elettorale del sedici aprile e il primo che si svolge nell'era del
Ossia in una condizione in cui anche le continue tradizioni alle barriere protettive rispetto alla competizione internazionale sono venute meno
La prossima sarà una legislatura costituente in cui la Regione dovrà definire la propria forma di governo a garanzia della stabilità e della capacità di rappresentare interessi generali
Sempre più complessi ma anche per rispondere come dicevo alle sfide che maggiori competente e competenze maggiori risorse vorranno nei prossimi anni le riforme istituzionali stanno delineando un nuovo modello che si fonda sulla ripartizione delle funzioni
Di governo tra il livello statale quello regionale e su ampio decentramento agli Enti locali delle funzioni amministrative è l'intero sistema istituzionale che è chiamato a dare un contributo positivo e convinto all'accomandita riprese in modo organico e coordinato sì alcuni nuovi quali ad esempio la pressione fiscale e la flessibilità del mercato del lavoro vanno ancora sciolti a livello centrale è anche vero che la competitività delle imprese e di sistema e condizionata in misura sempre maggiore alla qualità e dallo spessore dei governi locali
Le regioni che usciranno dalle nuove elezioni dovranno proprietario trasformazione venti di amministrazione istituzioni di governo ma a questo nuovo assetto non potrà produrre gli effettivi Dionisi la forbice delle due velocità tra privato e pubblico non verrà annullata
L'impresa dalla parte che come riportava qualche giorno fa un autorevole quotidiano nazionale come come una gazzella
Agile tante e veloce si muove con grandissima rapidità nella due coloni le istituzioni dall'altra lente impacciato
Ma dalla Corea c'è ai bidelli ippopotami che oggi stanno stancando l'enorme bocca per sbagliare e poi si immergono dello stagno
Cari gli amministratori non me ne vogliate ma non è più possibile pensare a un modulo di sviluppo a due velocità non ce lo possiamo più permettere
In mezzo c'è la competitività cioè la tigre pronta a colpire sia la gazzella che l'ippopotamo prontamente difficoltà imprese istituzioni che devono invece abituarsi aveva un po'di più in branco cioè a capirsi confrontarsi a misurarci ciò farà aumentare sia la capacità di difesa che quella di attacco insomma e davvero venuto il momento di fare veramente il sistema dicevo che all'inizio del mio mandato unico fortemente quest'appuntamento ma qui ho cercato insieme agli amici presidenti delle cinque associazioni territoriali di attrezzare Confindustria Marche benessere all'altezza del compito e delle nuove sfide pc attendono ovviamente primo fra tutti il coordinamento e la sintesi delle attività associative contestualmente alla rappresentanza degli interessi industriali in ambito regionale abbiamo organizzato la Federazione insediare corrispondenti ad altrettanti materia progetti
Alle quali affidati a un gruppo di lavoro composto da imprenditori direttori e funzionali le cinque associazioni e guidato da un delegato del nostro consiglio direttivo in modo tale che ognuno di questi progetti non fosse della fragile ma fossi di ognuna delle associazioni attivato un'area per migliorare la comunicazione all'interno e all'esterno per essere tempestivi dei messaggi per dare modo ai nostri interlocutori e soprattutto alle migliaia di nostri associati dice prima di capire ciò che facciamo ci muoviamo che risultati otteniamo e devo comunicarvi che già da gennaio da giugno dell'anno scorso lavoriamo in videoconferenza e obbligatoriamente le comunicazioni tra le istituzioni avvengono via il meglio poca cosa ma vogliamo che la new economy sia prima di tutto un fatto che le associazioni debbono per recepire e utilizzare dal mese di aprile sarà attivato il sito internet di Confindustria Marche due abbiamo inserito d'intesa con le nostre associazioni
Tutte le più importanti informazioni riguardanti la nostra attività di rappresentanza e i progetti stiamo reimpostando alcune consunto di settore quindi pare rappresentare problemi dei nostri comparti merceologici anche questa mattina qualche collega sollecitava di velocizzare questo processo abbiamo dato spazio importante l'attività della piccola industria ed i giovani imprenditori
I cui presidenti sono vicepresidente di Confindustria Marche invitandoli ASD sistematica svolge il loro ruolo con autonomia attenti alla programmazione e al controllo la programmazione della politica che la stessa Confindustria Marche intende portare avanti ma la nostra attività primaria sempre più intensa e impegnativa è emessa quella di lavorare progetti di politica industriale di seguito da vicino l'attività legislativa via amministrativa a livello regionale in una parola di fare Lodi sì signori di fare il doping lobby trasparente a tutela dei vostri interessi e delle vostre aspettative
Capire che non ricadono più soli in un ambito prettamente regionale o locale che sia ma la nostra attenzione è ormai sempre più rivolta all'Europa interni di istituzione di mercato di cui le regioni sono interlocutore primario
E canale di collegamento per progetti e risorse
Per svolgerà al meglio questa attività dovranno avere a disposizione strumenti di analisi e e ricerca adeguati
è per questo che stiamo investendo molto nel rafforzamento del nostro centro studi coordinato da Giovanni Salonne per analisi economiche giuridiche
Grazie anche al sostegno del gruppo Banca delle Marche Mediocredito che voglio ringraziare di nuovo ed è perciò che abbiamo anche insediato un comitato scientifico guidato da professore Marco Pacetti
Composto da notti e qualificati docenti dell'onestà delle Marche
Come autorevole supporto ai nostri e lavorazioni e a nostre strategie
Troverete all'interno le cartelle le persone che fanno parte appunto di questo centro studio di comitato scientifico
Grazie alla collaborazione di questo pool di cervelli efficacemente coordinati affianca della struttura di Confindustria Marche oggi siamo qui a presentare il manifesto composto da un documento base analitico e propositivo
Età dieci messaggi che emergono da questo Forum è come sintesi forte delle nostre richieste poi vedete appesi in questi due cartelli il manifesto e la sintesi stessa di manifesta modi slogan
E iniziamo con le primo punto leggendo l'insieme
A uno centralità all'impresa come ruolo sociale dello sviluppo sostenibile
Due competitività della Regione Marche con le altre regioni italiane ed europee
Terzo semplificazione decentramento e burocrazia efficiente le condizioni per crescere
Quarto da una regione che amministra ad una regione che progetta e governa
Quinto gestioni nei servizi locali pubblici con piume recato e più privato
Sesto l'ambiente
Un approccio preventivo e concertativo
Settimo
E infrastrutture innovazione internazionalizzazione e formazione le priorità per le imprese marchigiane
Ottavo
Per la società del fare più conoscenza e più informazione
No no
Realizzazione di un network di marche eccellenti
Decimo piccolo è bello ma solo se insieme e in Rete
Signori il nostro manifesto non è una semplice sommatoria e non è la lista della spesa è un insieme di analisi di ragionamenti a voce alta ma soprattutto di proposte che perciò che Confindustria Marche eh e rappresenta e cioè circa tre mila impresse per oltre novantasei mila detti
L'ottantacinque per cento delle nostre associate ha meno di cinquanta addetti e la dimensione media regionali circa quindici addetti per impresa senza considerare tutto l'indotto della sub fornitura del terziario finalizzato all'impresa
CE auguriamo trovino queste nostre proposte uno spazio adeguato nei programmi dei partiti dei movimenti e dei singoli candidati che partecipano alla competizione del sedici aprile
Per il denaro cura di Coimbra che essere anche due o tre candidati denaro qua no rivolgeva alle forze allora cercavo ai cinque candidati alla presidenza
Ai cinque candidati della alla Presidenza della Giunta regionale
Dico che è lì ascolteremo con grande attenzione
Ma voglio essere chiaro
Nessuno di noi vuol sentire le solite e scontate promesse pre elettorali
Inoltre vi preghiamo per un fatto logistico
E di Priamo vivamente di attenermi a dieci minuti concordati per ognuno in modo da garantire la par condicio
A differenza del passato questa volta abbiamo voluto scendere in campo con le nostre forze e facendo chiasso
Insomma le cose che per diciamo per tempo e con grande chiarezza
Le ripeteremo le ripeteremo con confronti più stringenti anche dopo le elezioni e periodicamente verificheremo se gli impegni vengono mantenuti
Cioè siamo un po'stanchi in generale ovviamente
Delle false promesse e dei comportamenti incoerenti
Per l'elezione diretta del Presidente Regione penso che dia grande garanzia alle attese che noi tutti abbiamo questa volta la posta in palio è molto alta
è in gioco il futuro della nostra regione che o riesce a mantenersi competitiva oppure tornerà ad essere una regione marginale fuori dalle grandi sfide internazionali
Quindi rispetto al passato abbiamo qualche carta in più da giocare anche facendo leva su pilastri importante come il principio della sussidiarietà
Una maggiore economia fiscale e l'ampliamento delle funzioni regionali per la politica industriale regionali pertanto anche noi imprenditori dobbiamo prepararci
A collaborare attivamente per consentire la realizzazione di questo progetto
Da una maggiore responsabilità della regione nel reperimento nell'impiego delle risorse di bilancio le imprese si attendono più trasparenza
Minor carico contributivo
Più attenzione agli investimenti per lo sviluppo del territorio
E ciò anche in considerazione del recente provvedimento dalla Banca centrale europea di innalzamento del costo del denaro
Possiamo dunque contare di più sulle nostre forze impresse istituzioni possono essere più protagonisti dello sviluppo locale
Lo Stato centrale si sta degenerando quindi avremo meno richieste minuti riesca a fare al centro dal quale comunque dobbiamo essere sinceri abbiamo tenuto sempre troppo poco meglio quasi nulla
Mentre avremo più spazi e più risorse da gestire a livello locale
Come come gestire queste risorse a livello locale
La risposta può essere scontata ma l'unica vera chance che soprattutto per una regione piccola dedica e e grande come territorio come le Marche possiamo Edoardo che dobbiamo presentarci al meglio ed è fare sistema
Come ho più volte ripetuto nei miei interventi dobbiamo ancora diventare sistema non lo siamo
Cari amici cari colleghi c'è ancora troppa dispersione
Troppe rivalità territoriali e smanie di protagonismo inutile
Troppi progetti si sovrappongano si sovrappongono si accavallano si doppiano
Troppo di tutti troppo di tutto
Cari colleghi non ce lo possiamo neanche noi più permettere a cominciare da noi imprenditori e dalle nostre associazioni
Oggi per la prima volta ci siamo ritrovati qui in tanti è il segnale giusto per iniziare a costruire un vero sistema organizzativo dove unendo forze i programmi possiamo dare ancora più efficacia a nostra attività di rappresentanza
Elevare la qualità dei servizi alle imprese socie ed elaborare progetti di grande spessore
Nelle nostre aziende è un metodo costante quello di fare gruppo
Di fare squadra lavorando su comuni obiettivi per raggiungere concreti risultati
Le risorse umane sono più che mai il motore le nostre aziende solo il patrimonio che ci consente insieme al capitali investiti a rischio di intraprendere di nascere crescere e a fermarci in tanti settori e in tutti i mercati del mondo
La globalizzazione ci impegnerà a fondo
Scienza e tecnologia stanno rimodellando il giorno dopo giorno il nostro modo di vivere
Anche le nostre imprese sono toccate da quella che è stata chiamata rivoluzione Dio tecnologica
Non siamo più di fronte sulla scelte di mercato ma questioni etiche di grandissima portata che impongono nuove scelte della nostra identità nelle relazioni interpersonali e degli stili di vita
Questo non ci deve spaventare
Del resto fare impresa ci porta a confrontarci continuamente con il nuovo e soprattutto non dobbiamo spaventarci perché al centro le nostre azioni e delle nostre impressi vogliamo mantenere l'uomo
è con queste basiliche possiamo continuare a rischiare
Comunicare anche a sbagliare a fare cioè tutto ciò che rappresenta il vero dominio sulle macchine e sulle tecnologie che devono invece restare al servizio la nostra intelligenza e del nostro saper fare
Mi riferisco ad un nuovo umanesimo all'interno di un mercato globale dove al centro l'impresa non c'è un uomo isolato ma tante intelligenze che il lavoro insieme allo sviluppo delle nostre imprese e della nostra regione
è un segno di grande responsabilità che oggi vogliamo dare al mondo delle istituzioni e della politica
Con il quale siamo pronti a fare sistema perché significa dare forza al nostri dai impedito viali
Questi principi quanto sto leggendo
è stato dibattuto a livello di base delle nostre associazioni pertanto non sono parole stesse per lei il momento particolare ma solo convinzioni che gli imprenditori regionali hanno deciso di mettere nel documento per testimoniare in via definitiva
Il loro modo di fare impresa di essere imprenditori in futuro lavoreremo di più su progetti che presenteremo i nostri interlocutori per portarle avanti insieme in un clima di fiducia
Ma alle istituzioni e in primis alla Regione chiediamo di collaborare e inserire questi progetti nei loro atti di programmazione e di governo
A noi e alle parti sociali spetterà il compito di verificare se i comportamenti sono coerenti
Alla Regione il ruolo di controllo sugli altri Enti locali e sugli apparati interni perché le leggi vengono interpretate correttamente
E perché le risorse finanziarie vengono utilizzate con efficacia epifite ed efficienza dobbiamo veramente capire che dobbiamo tagliare tutto ciò che spreco tutto ciò che è recuperabile tutto ciò che rende meglio il sistema per utilizzare queste risorse
I nuovi investimenti i nuovi settori
In questi anni abbiamo spesso sottolineato la scarsa coerenza e tra risorse stanziate programmazione attività di governo
Più che altro si è lavorato gestendo la routine il contingente
Solo alla fine della legislatura numeri volere D'Ambrosio non ce ne vogliate
Si è pensato ad un patto noi lo chiamiamo patto di fine legislatura o patto per lo sviluppo
Che ha che comunque ci ha lasciato insoddisfatti costringendo a tutti forze inauditi
Ma anche altre scelte ci hanno poco convinto mi fermò e mi riferisco ad esempio all'adozione del Piano regionale l'attività estrattive
I cui contenuti vanno a nostro avviso profondamente rivisti avviando una reale concertazione con gli imprenditori del settore
E alla delibera ultima sulla dichiarazione di elevato rischio ambientale dell'area Falconara detti Comuni limitrofi
Noi siamo contrari a all'istruzione di vincoli senza che ci sia il progetto di recupero e rilancio troppi lunghi saranno i tempi per riprogrammare in questi ultimi cinque anni
Le nostre imprese che che si dica
Hanno investito per circa cinque mila miliardi per ammodernare impianti immobili per nuovi prodotti e per nuova formazione
Il tasso di disoccupazione e sceso negli ultimi tre anni
Dal sette due per cento al sei uno per cento del novantanove punto l'undici a quattro per cento della Meritalia Anna
Questo risultato e sicuramente frutto da maggiore flessibilità del mercato del lavoro ma anche di un tessuto produttivo sano dove impressi producono benessere e sviluppo
E se teniamo conto anche del considerevole contributo che le imprese danno alla leva fiscale
Possiamo dire che non si può più disconoscere l'importante e insostituibile proprio sociale che le stesse imprese
Stanno svolgendo
La vitalità del nostro sistema impeto reale sembra ancora intatta i tassi di natalità di mortalità delle imprese presentano ancora saldi positivi ma con un trend e meno positivo soprattutto in questi ultimi anni
E comunque nella fascia dell'impresse di piccola dimensione
Quanto quanto durerà tutto questo
Cari amministratori
Ciò che ascoltate e che sentirete più avanti anche dagli esperti
Non sono Carazzolo sono richiesti carattere assistenziale
Qui vi chiediamo di creare le condizioni ottimali perché le imprese marchigiane spossato lo svilupparsi in maniera adeguata e compatibile
Una partnership legittima che si traduce in ricchezza per l'intero territorio regionale e maggiore occupazione
Temi sui quali anche una moderna sinistra
Che vuole governare deve assolutamente fare propri e dire che anche nella nostra Marche fatica a decollare lo sportello unico per le imprese
Ma attenzione
Anche dalle forti anche dalle forze di opposizione non cogliamo segnali convincenti e ciò è grave
Soprattutto perché si dichiara difensore dei problemi dell'impresa è salvo poi perdersi nell'assurda demagogia pre-elettorale
Tali signori a questi giochi noi non ci stiamo
Il mercato chiede scelte sempre più veloci
Dobbiamo individuare nuove opportunità per fare impresa
Capire flussi import-export i settori e le nicchie dove investire per creare imprese produttive e nuovo occupazione
Ma l'obiettivo deve essere anche quello di aiutare le imprese esistenti a robusti Ghersi sviluppando le dimensioni sviluppando nelle conoscenze trovando nuove dimensioni tecnologiche ed organizzative adatte a competere
In questi anni abbiamo avuto esempi brillanti di aziende che sono passati dalla piccola dimensione a quella media
Talune addirittura si sono affermate sulla Cina dei fallimenti di imprese definite grandine loro rispettivi settori
E ciò Grazia capacità imprenditoriali che sono esplose con successo dopo periodi di incubazione formazione in aree manageriali e tecniche
L'affermazione di tante nostre impresa sui mercati esteri
Prende la qualità dei nostri prodotti
Ne esportiamo ogni anno per circa dieci dodici mila miliardi in tutto il mondo
E pertanto l'invito anche a tutti coloro che anche le recenti congressi
Dicono che e facile no per l'inventore piangere quando non si esce più ad esportare cioè anziché ringraziarci impegnarci per questi sforzi che stiamo facendo per proiettare nostra economia a livello internazionale veniamo accusati da alcuni che siamo incapaci poi a riconvertire nel giro di ventiquattro nostre imprese ridare occupazione ridare sviluppo
Ma in
Ma è noto che molte nostre imprese non hanno statura internazionale eppure esportando quote consistenti con punte anche del settanta per cento di produzione
Anche qui insieme alle istituzioni lo diciamo le nostre proposte sull'internazionalizzazione
Dovremmo creare le condizioni per una presenza più stabile e più strutturata delle nostre imprese negare mercato e diffondere quel fenomeno conosciuto come piccole Max multinazionali tascabili
Che al momento riguarda però solo un numero limitato di realtà industriale della nostra regione è vero
Nell'ultimo pria stato fatto qualcosa di importante ma avremmo potuto fare molto meglio e molto di più
Ma il nostro sistema il sistema Marche nel suo complesso che deve diventare una piccola multinazionale capace di affermare le tante potenzialità e le eccellenze che produzione turismo
A rate e cultura sono in grado di presentare con un'offerta molto diversificata
Una dimostrazione concreta e rapida di come sappiamo esportare il nostro modello socio economico lo dobbiamo dare alla ricostruzione dell'area balcanica dove le Marche possono e debbono giocare un ruolo di primissimo piano
E ciò se ne para la conferenza internazionale che si terrà banco una nel mese di maggio promossa dall'unione europea e dal nostro ministro degli Esteri su iniziativa del Comune dal con la nostra regione
Bisogna sapere comunicare e promuovere queste potenzialità
Mediante un network da realizzare attraverso un progetto ad hoc tra istituzioni pubbliche associazione di categoria ed esperti di comunicazione
E a proposito ridicolmente sottolineo che molte imprese si stanno ristrutturando per approfittare dell'opportunità che offre la rete stessa dove in questo momento la forza più robusta sembra essere il business to business
Cioè le relazioni tra impresa via internet e che si stanno affermando soprattutto nella new economy
Pensate
Secondo autorevoli studiosi il business to business
Produrrà una caduta di costi pari al cinque per cento per l'intera economia dei Paesi occidentali
Mentre e questo è ancora più importante
Si stima che un anno solare di lavoro oggi equivale a tre mesi utilizzando le tecnologie di internet
Significa praticamente spostare stravolgere il nostro approccio e pertanto i nostri metodi e se e pertanto non riusciamo ad adeguare immediatamente con forza le istituzioni le imprese le istituzioni chiaramente corriamo veramente il rischio solo su questo campo di perdere anni luce di capacità competitiva
La di Cometa questi strumenti ancora traumatico per l'imprese marchigiane che vedono nell'assai per Revolution sicuramente un'opportunità da cogliere ma soprattutto un passaggio culturale molto impegnativo ma abituati come siamo alle sfide quotidiane dobbiamo tirarci indietro da questi percorsi ormai irreversibili
Cari colleghi amici e autorità mi avvio alla conclusione
Personalmente credo e questa mia posizione sia condiviso da centinaia di colleghi ma senz'altro dai consigli attive le presidenti qui presente
Ho sempre guardato con sospetto ed anche un po'di irritazione a che considera gli imprenditori come una categoria di privilegiati
Viviamo del nostro lavoro lavoriamo duramente
Ma dicevo siamo orgogliosi perché siamo consapevoli di essere un volano insostituibile in un'economia che ormai non ha più confini ma non per questo continuerò a ripeterlo chiediamo allo stato della pubblica amministrazione dei privilegi
Ritengo che in un Paese civile non debba esistere discriminazioni di sorta
E pertanto sapere dove c'è più voti o dove c'è meno voti
è legittimo però che in un Paese civile moderno le imprese siano messi in condizione di crescere e svilupparsi con regole chiare e trasparenti
Ecco la regione Marche del nuovo millennio che devo uscire dalla competizione elettorale del sedici aprile
Lele moderna lega Setti
Efficiente nel ménage mentre sicure rapide nelle scelte capace di diventare partner delle piccole medie imprese marchigiane
Per quali priorità eccone alcune
Uno portare la dotazione infrastrutturale delle Marche
Ai livelli delle altre regioni italiane ed europee
Con il nostro stesso indice di sviluppo la realizzazione da terza corsia dell'A quattordici per esempio prioritario urgente senza entrare poi nello specifico è lo faremo in seguito
Due sostenere la ricerca l'innovazione quali filoni strategici per la conferita delle imprese e del sistema Marche in un mercato sempre più globalizzato
Tre e lavorare progetti di internazionalizzazione per la conquista di nuove aree mercato di interesse dell'impresa da consolidare migliorare
Parto potenziare gli strumenti di garanzia già operanti di agevolare le imprese nel ricorso al capitale di rischio e qui ricordiamo qualcosa con Gennaro
Quinto dare impulso alle politiche di intervento nei distretti con risorse adeguate per il rafforzamento delle piccole imprese e lo sviluppo delle reti
Per con la Svimez
No penso che in tanti di questi temi potremmo fare molto
Modificare in modo sostanziale le leggi regionali sulla programmazione economica e sulla pianificazione territoriale per consentire un reale sviluppo sostenibile e una corretta gestione del territorio non possiamo più vivere
Con dieci provvedimenti ambientali diversi dalla Regione alle Province ai comuni e pertanto chiediamo una unico libro bianco dove venga tutto ripreso per evitare veramente di uscire dai binari Ultimo
Ma non meno importante investire nella formazione tecnica e manageriale come fattore di spinta per vincere la competizione economica e culturale
Confindustria Marche propone anche la creazione di un portale per fare incontrare domanda offerta di tecnologie
E chiediamo conti fiscali per le imprese che investono risorse umane qualificate
Ricontrolleremo senza Greco tregua cari amministratori
Attraverso continua Nasi analisi di benchmarking
In modo da monitorare
I provvedimenti presi rispetta i programmi
E verificare la competitività della Regione Marche nei confronti di altre regioni italiane ed europee non possiamo permetterci il lusso di perdere competitività auguri sinceri di buon lavoro a chi sarà il nuovo presidente la regione Marche
Ma non si illuda
Di vederci passivi grazie
Vi ringrazio come da programma
Chiedo al professor Marco Pacetti
Coordinatore Comitato scientifico di fare il proprio intervento grazie
Ma l'intervento che io farò a nome anche dei colleghi nel comitato scientifico
Cerca di toccare rapidamente alcuni aspetti di tipo metodologico di tipo generale avrei detto di tipo oggettivo se il termine non fosse dall'abuso ormai degradato
Che attengono a alla responsabilità alla credibilità dei colleghi detto compongono il comitato dico questo perché credo che sia evidente che come dire la necessità di una chiara Geometria istituzionale
Fa riferire le sensibilità più marcate le sottolineature le scelte le priorità agli organi invece di Confindustria Marche il punto da cui siamo partiti che ritrovate come base del lavoro complessivo quello di quaranta cinquanta pagine che che che è stato consegnato e lo stesso punto
Cui è giunta sostanzialmente una recente indagine che la Regione a commissionato al Censis e le cui conclusioni io ho necessità di essere per forza a breve e sintetico e le cui conclusioni dicevo che ancora oggi e d'impresa
Il vero motore del processo di globalizzazione in atto
Perché esprime nel contesto regionale le energie vitali di quella che lo stesso Censis ha chiamato più volte la vivacità molecolare del tessuto sociale marchigiani
è l'impresa che si globalizzata non solo geograficamente ma non la sua stessa cultura s'nel tentativo di sopravvivere di prosperare in un ambiente che come abbiamo creduto e sempre più affollato e competitivo è affollato di di tigri ed ippopotami per cui l'ambiente
Come dire certamente pericoloso potenzialmente per impresa in definitiva che è il veicolo di integrazione di crescita dell'intero sistema questo è nello store la conclusione
Che
Abbiamo raggiunto in questa lavoro di preparazione del problema
Tutto ciò è vero soprattutto in una regione la nostra regione ove il sistema produttivo sia organizzato in distretti in sistemi locali spesso per crearsi autonomamente condizioni di efficienza espunti competitivi una regione cioè poi l'industrializzazione se innestata nei contesti sociali urbanistici produttivi del territorio senza produrre irrimediabili fratture del tessuto sociale la globalizzazione dinamismo nella competizione internazionale però ora rischiano di mettere in crisi questo modello di industrializzazione che quindi oggi deve essere aiutato
Indirizzato sostenuto perché possa mantenere ancora quel ruolo di traino cui facevo menzione all'inizio del mio intervento volo di traino di uno sviluppo ordinato dell'intera società sistema sociale
Per economico
Vi è quindi urgenza di un progetto di sviluppo
L'accelerazione del processo di globalizzazione che osservata da tutti negli ultimi anni ha cresciuto enormemente e esperienza comune di tutti i giorni la complessità delle relazioni economiche sociali rendendo lo scenario internazionale molto più competitivo articolato e purtroppo instabile veniva citato prima dal Presidente che la stessa nozione
Di tempo sta cambiando si parla ormai sempre più di anno web addirittura per cambiare la misura del tempo e purtroppo accorciando l'anno dilatando dall'alto questo comporta che la riduzione dei cicli di vita dei prodotti dei processi delle stesse idee
Sì a ciò ci ha sempre più con Ubuntu drammatico
Per il una drammatica riduzione dei tempi di utilizzo del patrimonio di cultura collettiva di cultura personale che può essere impiegato dei rapporti di produzione
Allora vi è il rischio che vi sia un brutto contrasto un pericoloso contrasto fra il rimanere legati ad un passato Inti indubbi successi della necessità invece di proiettarsi su un futuro sempre più discontinuo
Questo è il nodo cruciale da comprendere per gestire al meglio
La situazione per evitare un effetto di spiazzamento che può indurre il dinamismo della globalizzazione voglio dire riprendo in questo un'affermazione ricordata di recente all'inaugurazione nostrano accademica non la prolusione di uno dei colleghi professor valloni che fa parte anche esso che gli del del comitato scientifico quando ricordava una frase di Piero Sraffa famosissimo economista che ricordava che spesso le botti vecchie il modello di successo che abbiamo conosciuto
Spesso le botti vecchie dice Safa non sono più in grado di contenere il vino giovane
Questo è il pericolo e scusatemi un piccolo excursus da professore ma serve da credo da emblema della velocità con cui cambiano le cose vorrei ricordare quello che ormai nell'ambiente accademico ma poi anche oltre l'ambiente accademico
Bene indicato come un emblema
Citerò tre leggi in realtà non sono leggi nel senso che conosciamo tutti non sono nemmeno leggi fisiche ma come dire fotografo icastica mente
Nuovi paradigmi produttivi ora ricordo la quasi legge dimora palesi di Moore quella che ricorda che ogni diciotto mesi a parità di costo aumenta la capacità dei microprocessori cosa che sperimentiamo tutti i giorni in caso baresi Metcalf legata a questo che ricorda che il valore complessivo della Rete
è proporzionale al quadrato delle cose che vi si attacca cioè che di di di ciascuno di noi che entra in quel mercato al quadrato e quindi una crescita che va così
Ed infine la così detta legge di cose cosa un premio Nobel dell'economia ma che è soprattutto interessante con la struttura economica come quella marchigiana e cioè quello che ricorda come
Costi di transazioni calanti e sono rapidamente calanti come tutti voi conoscete benissimo fanno calare la dimensione ottima dell'azienda
Questo significa è di grande importanza quest'ultima legge proprio per le prospettive dell'industria marchigiana
Viviamo dunque un'era di discontinuità che è un fenomeno però di natura prevalentemente tecnico tecnologica ma non solo tecnologiche voglio rapidamente segnare tre aspetti del cambiamento che stiamo vivendo
Cambiamento sociali in primis perché cambiano gli attori cambiano i protagonisti dell'economia
Ognuno di voi può pensare a quali sono i imprendibile gli stessi imprenditori che si sono prepotentemente affacciati nel giro di dodici mesi
Cambia la divisione internazionale del lavoro perché oggi è soggetta a regole e soprattutto a tempi molto diversi da quelli che tutti abbiamo conosciuto anche solo pochi anni fa cambia infine la tecnologia
Perché il convergere di varie tecnologie dell'informatica delle telecomunicazioni della microelettronica rende sostanzialmente la localizzazione delle produzioni molto più sensibili ora a fattori di contesto che in passato erano assolutamente trascurato questo fa pensare subito alla necessità di una politica e di un governo del territorio che si deve modulari modi completamente diversi rispetto al passato
Questo ambiente di velocissima cresciuta mutevolezza il Paese intero la nazione ma la nostra Regione in particolare sono riuscite a mantenere un ruolo di rilievo
Grazie alla flessibilità sostanzialmente dalla struttura produttiva Lippi con l'impresa che compone il nocciolo il tessuto stesso del nostro sistema produttivo ha sviluppato infatti connotati di flessibilità inventiva è prenditori alta
E rapidità che hanno fatto di esso un fattore il fattore competitivo più importante nella dotazione di fattori del paese ed è la nostra Regione in particolare
Voglio dire cioè che la piccola impresa e sostanzialmente il fattore produttivo chiave che distingue il nostro sistema produttivo da quello degli altri competitori mondiali questo però se però in questo nuovo contesto se da un lato la grande impresa si è mossa per tempo le piccole imprese sembrò ancora venire
Molta strada da fare per percorrere un percorso virtuoso per raggiungere quelle dimensioni almeno medie che rendono efficienti che le rendono efficienti per competere in questi nuovi contesti internazionali
Piccola impresa sembra però aver acquisito almeno la consapevolezza di doversi organizzare come la grande impresa cioè sembra la piccola impresa avere accettato l'idea che dovrà sempre più abituarsi a lavorare in una rete veniva richiamato dall'intervento del presidente Guzzini questo aspetto ossia in un sistema di relazioni integrate dal CUP il quale essa costituisce uno dei nodi nodo vitale insomma assoluta rilevanza anche se le sue dimensioni continua ad essere contenute
Queste sfide dalla competizione globale sembrò dunque sempre più spesso evocare un ruolo strategico per i sistemi territoriali che finora sono stati toccati solo marginalmente dalla competizione
Questo significa che come accade per l'impresa anche i diversi livelli di governo regionale dei sistemi territoriali dove andare quasi alle nuove sollecitazioni competitive significa che le stesse sfide si pongono anche ai governi regionali
I quali dovranno a assolvere il compito di guidare lo sviluppo del sistema poco in maniera coerente con quelle che sono le sfide della competizione internazionale questo Progetto di sviluppo questo dover fare sistema dovrà avere alla base l'idea che diversamente da l'esperienza che abbiamo conosciute in passato in rapporto con il mercato dei settori esposti alla concorrenza internazionale e settori industriali sono certamente quelli più esposti
Mi spenderà sempre di più dall'efficienza complessiva del sistema
Nel quale operano due quindi non solo le prestazioni dell'impresa ma anche soprattutto le prestazioni dei settori non aperti al commercio internazionale quello pensa per esempio quello delle public utilities che sono disponibili nell'area nella quale l'impresa opera e della quale costituiscono la dotazione di fatto
Poi molte altre regioni dell'Italia centro serietà reale le Marche condivido non solo il processo di sviluppo ma anche l'articolazione del sistema produttivo
Gran parte delle specializzazioni settoriali sono simili in questo gruppo di regioni così come simile è stata la sequenza temporale dei processi di industrializzazione
Poi di terziarizzazione ed oggi di Ray industrializzazione adesso troviamo con forza questo aspetto
Accentuiamo molto questo aspetto della reindustrializzazione perché questo richiamo all'avvio di una nuova fase di crescita nella quale l'industria continuerà ad assumere un ruolo trainante
Anche se presenta ovviamente caratteristiche diverse da quelle tipiche anche d'un passato recente perché si affacciano prepotentemente nuovi paradigmi produttivi alcuni dei quali ho evocato e che sono icastica mente come dire sintetizzati per esempio nelle tre leggi che evocavo all'inizio
Si sostituirà c'è una fase di attivazione soprattutto estensiva dei fattori produttività caratterizzato il primo sviluppo industriale della regione
Con un modo nuovo di organizzare le attività produttive che indotto anche dalla scarsità relativa dei fattori e comunque finalizzato al miglioramento dei livelli di efficienza
Generale quindi
Si pone per la politica industriale un problema nuovo mai affrontato compiutamente fin d'ora il problema cioè che della qualità dell'ambiente economico e sociale
Perché le condizioni materiali organizzative e sociali torna a sottolinearlo con le quali le imprese devono interagire e che supportano lo svolgimento dell'attività economica
Io vorrei richiamare molto rapidamente alcuni dati facendo un flash su alcuni aspetti che giustificano quando quanto gli ho detto
Applicazione che vi è stata consegnata
Richiamo solo un aspetto a conferma di alcune cose che abbiamo detto
Riguarda il PC nonostante le il contributo delle Marche al PIL nazionale quello complessivo si sia sostanzialmente mantenuto stabili in questi anni attorno a due sei per cento la quota di prodotto in realizzata dall'industria e avere a conosciute invece una tendenza in progressiva crescita
Questo importante PIL dell'industria marchigiana ormai raggiunto grosso modo il tre per cento del totale nazionale a fronte di un due sei del PIL complessivo tutti i settori
Per quanto riguarda il PIL pro capite le Marche sono attualmente ancora al di sopra del dato medio nazionale
Il il livello apprezzabile del PIL pro capite che caratterizza la nostra regione è dovuto in larga misura
Alla quota elevata più elevata della media nazionale di popolazione che è occupata nel settore industriale questo conferma come dire l'assunto che l'industria rimane un motore dello sviluppo anche dal punto vista occupazionale della nostra regione
Cioè le Marche rimangono sostanzialmente ancora una Regione profondamente dipendente dall'industria perché presentano degli anni novanta ancora un tasso di industrializzazione tra i più elevati non solo fra le regioni italiane ma tra regioni europee
Ovviamente la rilevanza del ruolo che l'industria offre come fattore di traino sviluppo sociale dalla Regione emerge anche da altre considerazioni ne faccio due velocissime la tendenza la terziarizzazione registrata le Marche e più contenuta le quella della media nazionale
Lo dicevo prima
Vi è stata una rapida una ampia espansione terziario ma questa è legata a processi di riassetto del sistema produttivo che sono venuti da molti anni
Molto del nostro terziario non fa che fotografare operazioni di outsourcing troppo di funzioni e i servizi trasferiti all'esterno ma strettamente connessi al lavoro alla produzione dell'impresa industriale
Questo trova conferma anche da uno studio recente dell'Istat che mostra come le Marche siano Paola tra le prime Regioni italiane per la presenza di sistemi locali forti che sono forti contemporaneamente le attività di produzione e nell'attività dei servizi
Cerco di essere più veloce per recuperare qualche cosa
Qualcosa sulla domanda e l'offerta di lavoro noi portiamo dei dati nello studio che sono a disposizione di tutti ma voglio sottolineare rapidamente che la vivacità l'ho detto prima en passant la vivacità sistema dell'impresa si riflette anche in una dinamica più sostenuta dalla media nazionale della domanda di lavoro aumenta da questo punto di vista tassi mediamente più sostenuti di quelli nazionali
Ovviamente la domanda di lavoro
Conosce anche alcune tensioni come ben sanno molti dei presenti
Perché si sta sempre più orientando verso figure professionali nuove in grado di competere di di comprendere di partecipare gestire il cambiamento che l'intero sistema produttivo sta conoscendo ma proprio su questo versante noi lanciamo un segnale di allarme che deriva dal quadro demografico della Regione la Regione già alla fine degli anni Novanta prima che questo avvenisse nel Paese ha conosciuto una sorta di rovesciamento quello che chiamano i demografi il il passaggio
E non vi è via come dire un una specie di benchmark il gli ultrasessantacinquenni sono divenuti di più dei sub quindicenni
Nelle Marche avvenuto prima
Questo se da un lato ci dà grande soddisfazione per le nostre prospettive personali qualche problema al sistema lo creerà le proiezioni demografiche
Immagino una crescita debole che dovrebbe essere trainata quasi completamente comunque dalla componente migratoria e comunque inferiore a quella nazionale presto significa per le imprese un maggiore impegno nelle scelte formative
Che dovranno finalizzare e rendere permanente un ricorso sistematico a lavare istruzione delle proprie risorse umane perché la tendenza è di arrivare a una scarsità di risorse umane con la qualifica
Pedrosa marchigiana voi tutti lo conoscete ha una spiccata vocazione all'export la quota di esportazioni della regione è salita nel corso degli anni novanta da un due e mezzo un po'meno del due e mezzo fino al tre per cento attuale sul totale nazionale ed è a segni di ulteriore crescita
Ovviamente questo elevato grado di apertura
Costituisce da un lato un fattore di successo indubbio che va sottolineato ma anche un elemento di criticità novantanove la segnato per molti comparti produttivi questo elemento di criticità che deriva dalla sensibilità forte della congiuntura regionale
Rispetto a quella dei principati mercati di dette il destinazione dell'export cioè se da un lato questa caratteristica si presenta come un'ulteriore conferma della vivacità quella vivacità molecolare cui facevo riferimento all'inizio riprendendo una felice definizione del Censis
Per la vivacità dell'assetto imprenditoriale e produttivo marchigiano dall'altro invece induce a riflettere profondamente sulle capacità di tenuta dell'intero sistema
Soprattutto se si confronta il nostro sistema sui mercati internazionali nei quali le competenze tecnologiche le reti distributive assume un peso progressivamente crescente e proprio sul nodo infrastrutturale e tecnologico che vorrei dire alcune parole finali
Lo sviluppo e la competitività di un sistema per vittoria Ale produttivo non possono è ovvio prescindere dal livello e dalla diffusione delle infrastrutture sono il fattore determinante
Quindi una migliore dotazione di infrastrutture economiche quindi non solo in termini quantitativi ma anche in termini qualitativi è il fattore determinante per la produttività ne abbatte i costi della produzione
E quindi è necessario avere alle spalle un livello e adeguato di servizi che vengono forniti non solo dall'infrastrutture fisiche ma dalle infrastrutture sociali complessivi di un territorio
Ora da questo punto di vista la dotazione complessiva di infrastrutture della nostra regione e forse superiore alla media nazionale
Ma certamente inferiore rispetto a quella delle regioni più veloci più competitive con le quali dobbiamo misurarci esistono
Lo segnalano indicatori oggettivi dotazioni infrastrutturali relativi presenta le comunicazioni e trasporti che penalizzano le prospettive di sviluppo non altre regione anche se invece migliore il profilo dei infrastrutture sociali per quello che attiene i servizi socio assistenziali
Ma io vorrei sottolineare un aspetto che poc'essere il collo di bottiglia forse la mia sensibilità e più spiccata in questo settore come dire per per vocazioni personale mi riferisco al problema della innovazione tecnologica una infrastrutturazione leggera se volete ma determinante per gli sviluppi dell'intera società
Ora da questo punto di vista le Marche registrano rispetto al resto del Paese delle carenze che vanno sottolineate sono carenze che dipendono dai vari livelli istituzionali
Meritiamo alcuni di questi punti di debolezza riguarda l'innovazione innanzitutto richiamo uno riguarda i fattori Fattori stimolo sostanzialmente finora una relazione di tipo prevalentemente incrementale certamente con questi non si possono fare salti nello sviluppo vi è un fattore limitativo nella dimensione limitata dell'impresa e l'ho detto prima e che comporta come farsi intuire un vincolo finanziario fortissimo vi è infine tengo molto a questo ancora uno scollamento fra la ricerca istituzionale
Praticamente assente quella pubblica ma altrettanto assente a parte qualche università quella privata e le esigenze del mondo produttivo io torno questa è una mia fissazione molti amici lo sanno
Non mi stanco di ripeterlo in tutte le occasioni non trovo nessun motivo ragionevole per cui le Marche sì in una regione meno infrastrutturata di centri degli enti pubblici di ricerca io non trovo nessuna ragionevole motivo per il quale non esista nelle Marche nessun centro di ricerca pubblica del CNR dell'Enea dall'Agenzia Spaziale di quello che volete
Che non che sia legato che sia legato in qualche modo alle esigenze del mondo produttivo manifatturiero io non ne trovo nessuna non so se qualcuno ha qualche spiegazione di questa allora in questo contesto il sistema economico marchigiano ha complessivamente una sfida più difficile
Perché alla bassa prospettiva di crescita sì sommano alcuni ritardi infrastrutturali
Quelli che ho segnalato imprese marchigiane ci avrà dovranno affrontare l'allargamento e l'intimo significazione dei processi competitivi
Con una dotazione di infrastrutture e in sottolineo ancora una volta di infrastrutture interno anche quelle di capitale umano di tecnologia che sono inferiori a quelle delle aree migliori con le quali vogliamo competere e con le quali vogliamo entrare in un processo di benchmarking perché penso che quando Guzzini diceva che vorrà fare il benchmarking prenderà come benchmark quegli altri nonché l'Ivass suppone
Allora è necessario quindi che te vengano risolte queste che si chiamano come sapete le diseconomie Esterne
E vengano create invece delle esternalità positive da parte di tutte le istituzioni
Tempo e stringe mi ricorda Presidente ora vado volando su alcune delle scelte che a nostro avviso sono indispensabile infrastruttura l'ho detto fattore strategico per l'eccellenza del sistema lo studio riporta documenta la scarsa dotazione di infrastrutture di tipo fisico per esempio per le quali le Marche avrebbero bisogno ma si riporta anche nello studio un qualche cosa che segnala commenti appesi sta anche in altri settori non solo quello delle Infrastrutture squisite
Via dunque la necessità lo richiamavo prima per l'importanza dell'innovazione tecnologica
Che vengano immaginati Nuovi Sentieri d'intervento per favorire la ricerca e lo sviluppo tecnologico in azienda
è stato segnalato l'intervento sembra che possesso una buona strada quella di seguire ciò che è stato fatto a livello nazionale cioè di usare la leva fiscale propria possibile della regione per utilizzare in modo snello e per favorire gli investimenti in tecnologia
Agire per esempio lanciamo come un esempio su cui studiare sull'IRAP di livello regionale
Ma esistono già degli strumenti che forse vanno rafforzati proprio per favorire la ricerca l'innovazione la qualità esista una legge freschissima di quest'anno la legge tredici regionale per la quale andrebbero previste risorse molto più consistenti per favorire questo processo
Riguarda la formazione che nell'economia del sapere diventa il punto nodale
Noi vorremmo che fossero potenziate le strutture abbiam detto prima con una presa di coscienza nuova da parte dell'impresa riguardo la formazione continua la formazione permanente la formazione degli adulti valorizzando in questo senso anche strumenti nuovi
Quali visse la formazione integrata superiore che vede sperimentalmente con qualche successo per la prima volta assieme università scuole medie superiori istituti tecnici sostanzialmente e e imprenditori
L'internazionalizzazione qualcosa è già stato detto occorre avere una strategia di sistema territoriale bisogna lavorare condividere strategie complessive di sistema e quanto dico questo ovviamente non mi riferisco solo alle potenzialità del sistema produttivo industriale norme ma mi riferisco al sistema nel suo complesso anche quindi altri settori nei quali le Marche hanno un'eccellenza e sui quali si possono sviluppare delle strategie comuni mi riferisco al turismo all'arte e alla cultura
Vanno nelle politiche distrettuale a nostro avviso rafforzati e meglio coordinati di ASPI le attività dei centri servizi una una attività già forte importante ma è necessario che debbano su una funzione integrata ulteriore rispetto alle esigenze dell'impresa per avere una funzione di mediazione tra le strutture di ricerca quelle che pure ci sono e quelle che speriamo ce n'è poco possono essere nel nel breve periodo di nuove e tra il tutto ricerca ed innovazione sia a livello nazionale che a livello internazionale infine per riguardo alle leggi sulla pianificazione territoriale è chiaro che le leggi principali quelle regionali la quarantasei la trentaquattro
E fatte agli inizi degli anni Novanta dimostrò tutto la loro età proprio in un contesto in cui si misura in anni web è chiaro che le le queste leggi sono relative a un sistema che non esiste più
Oggi è necessario riordinare l'intero sistema di pianificazione partendo dalla valorizzazione dei nuovi strumenti di programmazione negoziata che consentono l'emergere di una nuova progettualità dal basso
L'esempio classico veniva rammenti che ricordato anche prima non si possono più fare piani territoriali
Detritici di coordinamento che diventano di fatto si sovrappongono di fatto ha dei piani regolatori comunali non è più qualche volta anche i contratti riguarda l'ambiente infine è stato richiamato ambiente vi è piena consapevolezza c'è scritto in uno dei punti fondanti del decalogo
Vi è piena consapevolezza che l'ambiente è una risorsa un fattore strategico per lo sviluppo e la competitività stessa di un territorio regionale ma è proprio per questo è necessario dotarsi di strumenti
Nuovi ma se non di strumenti nuovi quanto meno di strumenti che regolino con chiarezza quello che già esiste veniva richiamato dal presidente l'esigenza inderogabile questo punto di un testo unico ma sui testi unici in via la regione con la legge regionale che ha che ha recepito il decreto centododici
Già sembra che sia avviata si è impegnata a redigere anche in questo settore dei degli degli testi unici
L'ultimo cenno lo voglio fare
Sulla delegificazione qui c'è poco da dire c'è già scritto tutto l'ho richiamato prima siano alla legge
Nella cinquantanove la la la Passini che nel decreto legislativo centododici solo tempo di applicarle principi di sussidiarietà di completezza di efficienza economicità dell'azione della pubblica amministrazione
L'autonomia organizzativa e via discorrendo sono principi sui quali siamo tutti d'accordo è ora quello di passare dall'enunciazione di principi alla dotazione gli strumenti concreti di utilizzo di queste nuove aperture io ho saltato certamente qualche cosa ma il tempo stringe e voglio vorrei mantenere gli impegni presi
Vi ho portato con questo intervento solo alcuni degli spunti principali che l'analisi dei bisogni dell'industria marchigiana propone all'attenzione dei futuri decisori politici e alla comunità regionale nel suo complesso grazie
Grazie professor precetti
E non c'è nulla da aggiungere a quanto ha cercato di comunicare chiede invece alle dottor Pasquale Gagliardi che era messo da negato distrutte
Di portare il proprio il suo contributo non ce ne vogliate non abbiamo chiesto proprio al professor Pacetti a Gagliardini che sono sopra le parti e sono no le scienze i cervelli che dovevano conoscere e analizzare nostre proposte la base scientifica
E che pertanto le realtà le specificità del nostro territorio pertanto la loro il loro intervento
Non è a supporto delle nostre tesi e la lettura scientifica
Delle realtà del nostro territorio e ed è il modo migliore per e chiedere la politica di cirmolo mai definitamente togliere quei veli che divide l'impresa eventualmente dalla politica grazie
Grazie presidente
Allora lo scopo del negli anni come sai da un quarto d'ora eccetera rifiniti Maurino cercherà signor rapidissimo chiedo scusa allora lo scopo il mio intervento è di dare diciamo una interpretazione di questo manifesto di politica industriale di Confindustria Marche e mi muoverò ad una doppia ottica cioè dalla parte cercherò di vederlo come quindi un prodotto culturale
Certo senso col distacco di un antropologo quali valori pali visioni della realtà quali principi ci sono dietro cercherò di renderli espliciti e in qualche modo restituirli sia agli estensori del documento che ai destinatari del documento
La seconda prospettiva e quella di leggere questo documento come un progetto di sviluppo locale
Non è solo una persona che studia questi problemi che anche appassionata di questi problemi
Mi sono chiesto
Dietro i progetti di sviluppo locale normalmente quali sono le ti orienti che vengono assunte come riferimento
Quali che io che sono state assunte come riferimento per questo progetto di sviluppo locale rispetto a quello che è stato elaborato dagli studiosi lo sviluppo questo documento come si pone detiene contorno Enichem misura e attendibili dal punto di vista scientifico ed è probabile che si traduca in realtà
Allora primo dato e questo mi sembra evidente che in questo documento
Si parla di un sistema sociale complessivo che è rappresentato dalla Regione
E uno dei sottosistemi della Regione che il sistema delle imprese
Diciamo usa questo documento per ridefinire pubblicamente la propria identità il proprio ruolo la propria visione del mondo dichiara che cosa è bene che cos'è il male che cose apprezzabili che cose disprezzabile
Che cosa si deve intendere per crescita cui sviluppo che cosa per arretratezza
In questo senso le imprese marchigiane che sono dietro il documento esprimono quella che si dice la propria cultura la propria visione della realtà
L'idea è che
Il sistema il sistema differenziato
Per ipotesi che c'è dietro che ci sono sfere della vita istituzionale una di queste sere l'industria l'economia un'altra sfera e l'amministrazione e la politica un'altra è la scuola e la produzione di conoscenza sono quelle che vengono in mente i motti immediato ma ce ne sono ancora altre
Giugno il volontariato le forme di azione sociale orientate Idi artisticamente c'è il mondo dell'arte dei comportamenti espressivi salite la religiosa e così via
E con l'ipotesi che queste sfere della vita istituzionale siano relativamente indipendente separate non sufficientemente integrate
è chiaro che ognuno di questi sottosistemi si è ritagliato o si è trovato incerto spazio in un certo ambiente
Questo ambiente ha fatto sì che o per inerzia potendo visto che glielo consentiva o perché ha dovuto affrontare sfide che il proprio che critica i metodi poneva sviluppato un suo modo di vedere le cose
Ecco è anche evidente in questo documento che le industrie marchigiane si rivolgono soprattutto al al quinto collari interlocutore politico amministrativo
Danno certamente minore rilievo ad altri sottosistemi ad altri attori ad altri parti sociali e un altro assunto di questo documento è che il sistema delle imprese e più distante culturalmente dagli altri sottosistemi di quanto gli altri non lo siano tra loro
Qual è allora il modello che le imprese marchigiane enunciamo secondo me in modo molto chiaro e molto fiero
Io ho individuato questi sei tratti il primo è l'auto dei termini danza dell'autodeterminazione del rischio
Cioè l'industria marchigiana si è fatta da sé
Questo significa che quello che conta e la capacità di innovare la disponibilità ad assumersi il rischio che implicito all'innovazione
Secondo punto è che l'introduzione artigiane fatta di imprese piccole lo vuol dire
Imprese come sistema organizzativo nuovo soffoca offusca la soggettività imprese delle quali ancora riconoscibili la personalità e la creatività degli individui terzo punto è queste imprese sono radicate in modo forte e armonioso nel territorio ed il territorio è un luogo concreto sentito come parte integrante della propria storia
Per qualche cosa d'amare da rispettare e da proteggere
Quarto punto
Queste imprese hanno trovato nel modello a rete un modo di conciliare tensioni tra dimensioni tendenzialmente opposte individualismo e collettività
Autodeterminazione e interdipendenza
Quinto
L'industria marchigiana promuove lo sviluppo delle conoscenze e delle professionalità cosa vuol dire
Per credo nel valore del sapere
Crede che la competenza sia il modo di competere
Sesto
L'industria marchigiana e aperta
Alla società multietnica per affrontare le sfide dell'economia globale perché perché crede nel valore del confronto crede nella valorizzazione delle diversità
Rifiuta forme di protezionismo di autarchia non gioca con carte truccate guarda lontano
Ecco a me è venuto dagli assumere questo modello come radici forti e come le lunghe
è anche evidente in questo documento che il sistema delle imprese
è consapevole di essere il fulcro il motore della regione
Ed è da questa consapevolezza che nasce la propria proposta che la propria visione della realtà e del modo in cui va affrontata la realtà
Ispiri un nuovo progetto
C'è un progetto di sviluppo dell'intera società marchigiana sul punto non del sistema delle imprese
O almeno la proposta che le imprese partecipino alla definizione di questo progetto di sviluppo
E e dalla fiducia nella propria cultura ed è la fiducia nella cultura d'impresa che nasce la proposta di iniettare questa cultura in altre sfere della vita sociale istituzionale
Soprattutto l'amministrazione la cosa pubblica
E questo è particolarmente evidente nei punti tre quattro e cinque del manifesto che la semplificazione il decentramento l'efficienza della burocrazia l'auspicio di una regione che governi e non si limiti ad amministrare l'auspicio che vi sia più mercato e più privato della gestione dei servizi pubblici
Ecco quindi le imprese marchigiane credono nella desidera abilità e nella esporta avvilita dei propri valori queste natura fatte tutte tutti voi ci comportiamo in questo modo
Però mi pare anche che questo documento sfugga ad un'accusa possibile di autoreferenzialità e dietro centrismo
Proprio perché il discorso delle come delude perché il policentrismo e il rispetto il valore del confronto sono elementi portanti di questa costellazione di valori
Allora da questo punto di vista ci troviamo ripeto ancora guardo la cosa un distacco non sembra che ci siamo di fronte al solito cahier de doléances
Non c'è un elenco di richieste dimentica azioni c'è una proposta di metodo c'è una proposta di cultura cioè l'idea che questa proposta ispiri un disegno nuovo della Società complessiva
Per la forza della proposta secondo me sta paradossalmente in una ammissione di debolezza perché il messaggio è chiarissimo l'industria dice che non può più fare da sola
Perché occorre creare un habitat globale favorevole allo sviluppo per la competizione non è più tra imprese ma tra sistemi regionali ad alto livello di integrazione questo mi sembra che sia con grande chiarezza il senso della proposta adesso cambio registro e cerco di guardare questo progetto un progetto di sviluppo e mi chiedo
Il fondamento teorico è corretto è attendibile purtroppo l'Italia è una storia unitaria e una un Paese che registra un altissimo grado come sappiamo tutti di fallimenti delle politiche industriali ed economica
Pensate i quattrini migliaia di miliardi sono stati spesi negli anni in regioni depresse pochissimi si voleva favorire lo sviluppo e che hanno dato risultati modestissimo
Allora mi sono chiesto qual è il modello teorico che c'è dietro qual è l'idea dello sviluppo in che misura questa idea dello sviluppo tiene conto di quello che gli studiosi di questi problemi hanno hanno elaborato al riguardo allora
Perché occorre essere consapevoli del modello che abbiamo utilizzato papà rapidamente io vi io nutro alcune caratteristiche di quella che penso sia la visione tradizionale dello sviluppo quella che c'è dietro usualmente le politiche cosiddette politiche industriali
Poi dico quella che secondo me dovrebbe essere una visione più completa più complessa ma anche più fondata scientificamente poi vediamo il manifesto Inc
In che misura tiene conto dell'UE piuttosto che dell'altra ebbra questo tipo di verifica
Allora
Nella visione tradizionale
Dello sviluppo diciamo la prima percezione questa le regole lo sviluppo son sempre le stesse cioè lo sviluppo un processo governato da leggi universali su alcuni fattori che son sempre quelli che occorrono che solo il capitale umano infrastrutture sistema finanziario moderno supporti tecnici sicurezza e ordine
Bisogna procurare questi di questi elementi questi elementi possono essere inseriti nel progetto perché sono trasferibili
E la chiave di lettura correntemente usata è quella da Tivoli economica
Per lo sviluppo si fa attraverso lei economiche un ruolo fondamentale hanno gli incentivi il postulato di questa strategia è che gli interessi e le motivazioni che costruiscono la storia di farlo cambia la società sono solo o prevalentemente economici è una è una ipotesi forte che c'è dietro
Beh
Sempre questa linea tradizionale si discute poco di Fini lo sviluppo la poderosa
è aumento di che cosa dell'occupazione della ricchezza della qualità della vita
Per dire è un discorso che si lascia tranquillamente da parte ci si mette d'accordo su alcune cose da fare
E sono più o meno un programma di spesa cessi accanto una una riflessione importantissimo qual è la visione del benessere dell'ordine sociale che abbiamo e che assumiamo come scopo dei nostri sforzi
Un'altra idea forte di questo programma tradizionale e che in fondo sia un problema di chiarificatori ti fa un progetto nazionale simile quello che manca si cerca di metterci ho detto problema intellettuale e razionale
Allora e io viceversa penso che si debba cercare di fondare le proprie proposte di sviluppo su una visione teorica un po'più complessa
Prima di tutto
Di essere consapevoli che non c'è sviluppo senza interazione tra elementi come si dice strutturali e culturali
Non basta che ci siano risorse naturali tecniche finanziarie umane ma occorre sapere se i sistemi di senso gli atteggiamenti le tendenze personali
Favoriscono la capacità di utilizzare in modo appropriato queste risorse
L'idea trascurare la dimensione culturale la trasformazione Pareto venga su addirittura uno spreco la destinazione di risorse in certe direzioni
Il secondo concetto che il lo sviluppo è un processo unico in io sin tratti così dice scusate la brutta parola cioè ogni locus ai suoi Genio s'il problema è capire quali sono le potenzialità specifiche di un contesto e quale tipo di processo si può attivare e tutto da inventare
Non ci si può basare suggerì universali o generale
L'altra idea è questa attenzione qualunque programma li facciamo c'è una componente fortissima di imprevedibilità di arbitrarietà ci sono degli effetti inattesi
E voglio dire
Significa anche che tutti gli attori coinvolti hanno discrezionalità
E si riceve Segatori coinvolti fossero delle pure marionette che si adegua ad un programma vorrebbe dire che non c'è spazio per discrezionalità e la libertà umana
Quindi è un rischio ma è anche un'opportunità
Un altro punto è la riflessione sui finito le dicevo prima a mio avviso essenziale che si chiarisca quale l'idea dello sviluppo che si persegue quindi crescita economica o metodi l'occupazione promozione culturale miglioramento della qualità della vita e così via
Un altro punto è questo
Di una teoria più sofisticata irrealistica dello sviluppo
L'analisi delle esigenze l'elaborazione di un programma di sviluppo non solo attività intellettuali non si tratta di scoprire delle soluzioni inconfutabili ma sono processi biologici processi negoziali
Io per il coraggio di sapere che ci si confrontano dati di fatto visioni della realtà interessi diversi
E spesso contrapposti quindi il risultato non è il frutto di una mente ordinatrice qualunque essa sia per quanto abile intelligente sia non può farlo il risultato è una rappresentazione collettiva condivisa
Che nasce da scambi negoziazioni fra tutti coloro che sono portatori di interesse nei confronti del Progetto
Ultimo appunto
Chi promuove o programma lo sviluppo sia esso un individuo un sottosistema un gruppo di interesse un'agenzia cosa fa di fatto mobilità una rete di relazioni canalizzate le energie integra delle opportunità che esistono e si connettono indipendentemente dalla sua potere dalla sua volontà
Nelle ultime questa metafora chi promuove lo sviluppo è un architetto di giardini
Cioè è leghisti Gaber come si dice cioè e qualcuno che si rende conto che lui può creare alcune condizioni strutturali pre ordinarle materie soprattutto preoccuparsi di tentare di immaginare quali sono le traiettorie evolutive delle quali spontaneamente le forze in campo si collocherà
Ecco allora confrontiamo il manifesto di Confindustria marca con queste dello sviluppo a me sembra abbastanza evidente di primo acchito che il manifesto sfugge ad alcune trappole della visione tradizionale prima di tutto non a Cantù dalla riflessione sui fini la definizione degli scopi è chiarissima ed è anzi uno degli elementi qualificanti della proposta
Il secondo aspetto a mio avviso importante è che il manifesto rifiuta una visione illuministica dello sviluppo e intellettuali Istica e auspica in modo esplicito
L'avvio di un processo collettivo sociale negoziazione di scambio e di confronto ecco
Altri componenti del modello più ovvio prima descritto non sono evidenti con la stessa forza accantona prevarica gruppo lo scopo del mio intervento sia quello di collocare il manifesto in un contesto teorico più generale che può magari servire ad orientare i passi successivi
Mi verrebbe mi viene in mente chiudo rapidamente di sottolineare tre punti in particolare
Il primo è questo sia una sorta di raccomandazione a a tutti coloro che hanno a cuore questo progetto di sviluppo attenzione alla mappa degli attori
Per ricostruire con chiarezza la mappa di tutti coloro che sono portatori di interesse facile canalizzare anche il discorso nel senso di dire
Non so all'impresa l'amministrazione ci sono altri attori la sosta è più complessa ci sono altre stelle la vita istituzionale di cui bisogna tener conto che sono essenziali perché il progetto vada a buon fine
Il secondo punto è chi è il giardiniere
Voglio dire
Chi è che si preoccuperà di creare la cornice strutturale che vigila sul modo in cui la recitazione si sviluppa su merci sulle sinergie possibile non possiamo dare nulla per scontato perché se vogliamo che una intera comunità ridiscute il proprio destino dobbiamo chiederci
Chi può svolgere in questo contesto specifico questo ruolo che non ha nulla di demagogico Judit chirurgico scusate ma è un ruolo e non è neanche uno esclusivamente tecnico ma è un ruolo che richiede tenace critiche umiltà capacità di mediazione
Pezzo e chiudo attenzione dobbiamo domandarci a quali condizioni è impossibile un reale cambiamento culturale
Allora diciamo questa nostra cultura la cultura degli altri sottosistemi è questa facciamo astrazione fortissima
Perché le culture non si cambiano facilmente
Cioè le culture sono dotate di una inerzia altrimenti non sarebbero tali per vengono costruite come dicono per tenere a bada il disordine quindici proteggono e culture le nostre convinzioni dalla nostra ignoranza del mondo da nostra paura del caos
Allora non possiamo aspettarci che queste corazze costruite così faticosamente due letti smettiamo come si dismette un abito
E allora che cosa si può fare
E voglio dirle che all'improvviso soltanto perché gli industriali dichiarano che il loro modo di vedere le cose è bello e desiderabile questo può essere esportato e diventare un collante che l'intera vita sociale
E allora deriva che qui forse ci viene in soccorso la antropologica scusate mista piccoli storiche si apre il portale Totaro trovato gli antropologi che nelle società tradizionali anche quelle più fortemente strutturate
C'è la tendenza a creare delle zone neutre che vengono chiamate zone di Limina Lita
Però nel tempo nello spazio più vigili su nuove strutture più bisogna fare in modo che ci siano dei momenti nella vita sociale
In cui gli attori possono dimettere gli abiti di tutti i giorni possono azzerare le strutture il pattern e di relazione uscire Pedullà ufficiali e sperimentare dei modi nuovi di essere di fare ecco nella nostra esperienza di formatori perché il mio istituto istituti di formazione
Questa zona di criminalità può essere la formazione ci ho delle ricerche recenti dimostrano con molta chiarezza che attori sociali abituati a incontrarsi per discutere negoziare litigare
Sì incontro nel territorio neutro di un seminario di formazione scopre improvvisamente con stupore di poter fare cose insieme che non avrebbe immaginato prima di poter fare ma è chiaro che questo mio suggerimento ipostatiche sospetto perché dopo di formazione però raccomandazione a a coloro che hanno quel progetto comunque ricordati di si tratta di creare che non sia la formazione qualcos'altro zone di linearità zone neutre inquinatori possono dimettere gli ambienti giorni e tentare e sperimentare modi diversi di essi va bene finisco con questa notazione io
A differenza di altri miei colleghi dell'ISTUD unite hanno lavorato molto con le imprese e con Confindustria Marche l'ho avuto l'occasione prima d'ora di stabilire dei contatti diretti quindi ho potuto leggere questo documento con un certo distacco
E quindi penso di essere abbastanza oggettivo ecco in definitiva io ritengo che in questo manifesto ci siano le premesse di una esperienza esemplare
E premesse
Naturalmente il mio augurio è che tutti coloro che sono impegnati in questo progetto tutti coloro che vorranno impegnarsi traducano queste premesse in realtà grazie
Grazie Gagliardi
Ora passiamo dopo la proposta e l'analisi della proposta passiamo la parola ai candidati presidenti al Governo la nostra regione
E abbiamo scelto l'ordine degli interventi sulla base dell'ultimo dato verifiche dato elettorale verificato pertanto abbiamo i tutto comunque le logiche la par condicio e e di una logica naturale procedere in questo modo chiedo ancora e vi prego di capirci perimetrare nei termini anche perché l'ultimo intervento è la conclusione spetta al nostro presidente nazionale del picco industria Bellotti di attenervi tempi
Prego diversamente mi troverei in difficoltà a a chiedervi i sospetti ecco l'opportunità reciproca di conoscenza e non è il momento per fare ovviamente più di tanto ma vogliamo sentire la vostra voce pertanto chiedo alle presidente candidato Boncompagni Errico di prenderà la parola grazie
Io Aprea vissero a un minuto dal termine i tempi
Possibile
Io ringrazio il presidente Guzzini chiedo scusa anche per il ritardo ma tanto lo giustifico perché l'ho detto anche agli amici della stampa oggi voi sapete che il giorno ultimo per la presentazione delle candidature io prima di venire a parlare alla vostra assemblea importante almeno volevo essere certo che le nostre liste fossero presentate perché altrimenti avrei parlato a vuoto quindi mi scuso assicurò di aver letto con molta attenzione il documento che abbiamo ricevuto con anticipo
Io posso dirvi una cosa su questi temi su questi contenuti è sulle cose che ho letto dal vostro documento sento di poter dire di trovarmi a mio agio
Ma oltre che
Un contributo di condivisione
Alle cose che sono scritte alle analisi che vengono fatte devo aggiungere che questo mio agio deriva dal fatto che questi punti questi punti di analisi questi punti di proposta
Sono punti di analisi e di proposta che almeno negli ultimi dieci quindici venti anni del mio posto di lavoro come segretario della Confartigianato Marche ho condiviso con gli amici dirigenti di Confindustria nello stesso tavolo di concertazione sostenendo per buona misura le stesse tesi delle stesse preoccupazione
Io apprezzo il documento per quanto riguarda questa analisi severa
Ma anche lo spirito costruttivo non è una critica sterile quella che viene fatta però l'analisi severa va sottolineata
Perché quando il documento parla di marche come regione periferica che sia industrializzata da sola e il ritardo è vero
Ma è un giudizio severo
Quando si dice che il rapporto con le istituzioni è stato spesso difficile
è vero ed è un'analisi severa quando si dice che l'apparato amministrativo è vessatorio è vero
Quando si dice che qualche stato quasi mai preveggente disposto al dialogo è vero
Allora
Io voglio dire nei pochi minuti e tenendo conto che non siamo in sede di comizio elettorale come ricordava il presidente Guzzini
Che
C'è la volontà di considerare l'industria io quando parlo di industria raccogliendo anche la sollecitazione di chi mi ha preceduto nell'intervento sempre mi pare anche gli amici di Confindustria parlando di industria hanno inteso il mondo produttivo mai esclusivamente l'industria in quanto tale quindi il settore dell'artigianato e della piccola impresa della cooperazione c'è la volontà di considerare l'industria come fattore trainante io conosco un programma regionale di sviluppo della nostra regione
Che parla che siamo in una fase postindustriale
Come si concilia questa cosa io la vorrei capire siamo in una fase postindustriale se siamo in una fase post industriale
Questi indirizzi che venivano ricordati sono totalmente fuori dall'indirizzo su cui si sta muovendo la nostra regione c'è nella nostra regione un clima favorevole alla impresa
A me pare di no
Se parliamo di sussidiarietà c'è un passo indietro dell'istituzione del pubblico rispetto al privato a me pare di no
Sul discorso degli interventi a sostegno del mondo produttivo
C'è una flessibilità noi stiamo siamo in presenza di leggi che con trenta o quaranta articoli prevedono quadri attuativi di almeno cento centocinquanta pagine di istruzioni per interpretarli non c'è questa flessibilità non c'è questa semplificazione
La programmazione negoziata
è un grosso strumenti ma quale concertazione
Di quale concertazione parliamo un programma regionale di sviluppo che ha seguito tutto l'iter della concertazione è cambiato in cinque parole dopo due anni di giro negli uffici regionali ed i tavoli di concertazione
Parliamo di programmazione negoziata sui principali atti di programmazione della regione le associazioni di rappresentanza non sono riusciti a incidere mai nulla in termini sostanziali c'è stata una chiusura da questo punto di vista e allora
Per passare a ad alcune indicazione io credo che sicuramente la delegificazione è una un'indicazione importante della sussidiarietà è un discorso totalmente da attuare non siamo in presenza di attuazioni della Bassanini dal trasporto pubblico locale a quello dei servizi per l'impiego dove abbiamo creato un nuovo monopolio pubblico nella nostra regione non c'è un'agenzia privata di Collocamento nella nostra regione
Ed è il trasporto pubblico abbiamo dato il solito vantaggio alle aziende pubbliche di trasporto che hanno creato un monopolio a danno addirittura delle aziende private pensate
Che nei loro statuti hanno scritto che si metteranno a fare anche l'autoriparazione del pensate quanto saranno contenti gli amici autoriparatori artigiani
E poi il discorso della fiscalità e del Bilancio è uno strumento fondamentale il bilancio la legge finanziaria è io credo che siamo ormai arrivati a questa autonomia
In gestionale e io credo che ad esempio lo strumento dell'IRAP non ho trovato una traccia molto puntuale nel documento ma è una semplice osservazione che io sono certo può essere valutata l'IRAP può essere uno strumento di sviluppo
Se cambia un clima non favorevole all'impresa
Se l'impresa è un fattore di sviluppo la fiscalità lo può essere a sostegno io immagino che nelle Marche arrivi il tempo in cui si possa pensare a unire appena che diventi un bonus fiscale per le imprese che investono assumono una piccola Tremonti regionale perché non farla
Perché non farla è uno strumento che non darà sicuramente meno gettito alle casse della Regione ma incrementerà dal punto di vista dell'occupazione la ricchezza nel nostro territorio nelle nostre comunità locali e allora concludo
Noi parliamo come movimento sia una lista civica un movimento regionale
Dai fatti ai fatti cioè diciamo che dalle parole dalle carte in cui ci siamo incartati tutti in questa regione si passi alle cose concrete alle cose vere ai problemi veri
E poi è tempo che si dia voce a chi produce
Cioè il tempo che anche nel consiglio ci siano voci più forti di rappresentanza del mondo del lavoro
Del mondo che produce del mondo che occupa perché altrimenti anche le associazioni di categoria e apro una semplicissima parentesi
Spesso le associazioni di categoria hanno un ruolo istituzionale da mantenere e non possono dire tutto quello che vorrebbero aprire ma i politici tesi impegno né in questo campo hanno la libertà di poter dire tutto quello che si può dire voce a chi produce e tempo che in questa fase di rinnovo
Per il Consiglio regionale il Consiglio si integri di rappresentanze forti anche del mondo del lavoro e delle impresa
Meno filtri
Ci sono troppi filtri che impediscono alle imprese di incamerare soldi
E la ritrova ce l'abbiamo nel bilancio della Regione dove il più alto numero dei residui passivi cioè soldi che ci sono impegnati e non spesi riguardano proprio il settore della produzione
Sono soldi che ci sono e non vengono dati alle imprese questa è una cattiva gestione
E io concludo dicendo una cosa
Se tutte queste cose sono vere e se queste analisi sono vere non si può non respirare nel mondo che lavora e produce un'aspettativa di cambiamento
Ma per cambiare cari signori bisogna avere il coraggio di cambiare grazie
Grazie per l'intervento e per rispetto dei tempi li chiamo o la signora Luciana barba Sbarbati a prendere la parola grazie
E intanto
Un applauso di incoraggiamento perché esso
A scusami scusami cara Seven liquidabili no no bene capisce va partire innanzitutto rivolgo un cordialissimo saluto a tutti i presenti un ringraziamento a Confindustria per averci dato questa opportunità
è un'opportunità che il vero che avrei preferito un po'più movimentata cioè più articolata modi dibattito fra i candidati forse sarebbe stato più interessanti e vivace
Però anche così ci dà una grande possibilità di avviare uno spazio diretto di comunicazione che con la par condicio attuale probabilmente insomma è sempre più ridotto
Dico subito che questo intervento insomma che è stato fatto dal presidente il documento che ci è stata inviata estremamente interessante per quanto mi riguarda sia come persona che come partito
Interessante perché i motivi sono già stati detti da chi mi ha preceduto in particolare
Nei due interventi che hanno seguito quello del presidente Guzzini
Che hanno articolato sia le la base insomma il pilastro di sostanza culturale che sta dietro questo in queste argomentazioni ma anche le prospettive in funzione di un disegno organico nazionale e internazionale
Devo dire che gli spunti interessanti sono venuti anche nella nell'articolazione delle proposte finali
Come candidata alla presidenza e come partito politico per ubicare italiano suoni soli non voglio dire
Cosa che si potrebbe dire con molta facilità però sono i per avere un'immagine
Favorevole all'impresa è da sempre è una cultura che non accetta mediazioni e compromessi al ribasso ed è una cultura che proprio per questo ha voluto differenziarsi da una compagine che pure noi continuiamo a sottolineare perché siamo presenti in quella compagine cioè nel centrosinistra
E ci sembrava troppo
Dilatata faccia così per dire da Bertinotti Mastella ora quale nutriamo lo si possa governare
Non sto a dire il perché mi attengo soltanto alle considerazioni fatte da Confindustria quel decalogo per dire che le Marche sono state tenute troppo tempo nella marginalità da un governo centrale che ha sempre privilegiato il nord in un certo senso e assistito il Sud
Le Marche sono trovati in questa condizione come un po'tutto il centro
Di dover fare gli assegni
E questa capacità che è un po'innata dei marchigiani degli imprenditori marchigiani ha dato i suoi frutti
Oggi però noi non possiamo aspettarci di più
Se non sosteniamo questo sforzo originale
Questo sforzo autonomo questo sforzo per così dire indigeno della regione che si è fatta da sé attraverso uno sforzo mirabile
Delle piccole e medie imprese dell'industria stilista del commercio dell'artigianato in tutti i settori che concorrono comunque e fanno un habitat economico socio culturale
Nel quale appunto qualcuno ha già detto si vive bene per quanto tempo domanda presidente Guzzini a tutti gli interlocutori per quanto tempo riusciremmo a sopportare l'impatto della globalizzazione l'impatto della concorrenzialità feroce per cui nel mercato ci si sta e ci si deve stare con la capacità di starci quindi con le attrezzature necessarie nella nostra modesta analisi anche se frettolosa perché indici minuti non è possibile poi concludere efficacemente su tutti gli aspetti tutti punti vorrei sottolineare alcune cose
Per restare dentro un habitat competitivo e soprattutto dentro l'abitato europeo al quale noi puntiamo e nel quale punto vogliamo rimanere
La Regione dovrà governare per governare significa assumersi responsabilità forti nei confronti di chi produce di chi incide sul prodotto interno lordo come fa la Regione Marche per la sua imprenditoria in maniera consistente
Creando un terreno favorevole all'impresa
All'industria alle piccole e medie imprese al settore dell'artigianato qualcuno ha già ricordato questo significa un cambiamento di cultura un cambiamento di cultura per cui l'investimento vero in una regione che dovrà dotarsi di autonomia impositiva e che dovrà gestire il bilancio in termini di competenza ma soprattutto in termini di responsabilità perché non ci sarà più una finanza derivata ma ci sarà una responsabilità diretta di chi gestirà il bilancio regionale che non potrà più accampare poi una pretesa nei confronti del governo centrale per ripianare dei deficit che vengono accumulati o che vengono fatti perché non siamo a gare una capacità prospettica di prevedere un futuro armi articolando tutto il sistema produttivo ed economico rispetto ai bisogni reali della prigione pertanto una questo analisi Confindustrie molto seria
Secondo me un aspetto che poteva forte toccare un pochino di più in profondità ma è chiaro che io l'ho capito qual era il taglio era quello dei bisogni reali
I bisogni reali di crescita e di convertita che non competitività che non sono soltanto delle imprese
Ma che sono anche verso l'interno sistema Marche che significa cittadini marchigiani i diritti di cittadinanza vanno connessi alla possibilità di occupazione perché solo con occupazione facciamo sviluppo è solo colpa azioni facciamo
Quella che noi chiamiamo solidarietà dentro un'ottica di sussidiarietà perché no ed entro un ottica di nuovo federalismo in cui il sistema fiscale a invarianza fiscale così come voi avete detto deve riuscire a colmare vuoti
A ridurre sprechi ma soprattutto ad evitare ingiustizie profonde ci sono due minuti che sono chiamata dal presidente con i segnali di fumo quasi a a tagliare voi italiani in questo senso e in questo modo
Pretendiamo che creare un tessuto favorevole l'impresa significa investire porte di bilancio consistenti nell'innovazione investire quote di viaggio consistenti nella formazione soprattutto una formazione professionale ancorando c'è progetti europei
La formazione che deve essere pubbliche e private che deve essere supportata da una ricerca come diceva professor Pacetti in cui c'è università abbiano voce in capitolo insieme le aziende per formare quadri ai vari livelli perché non sono stati quadri dirigenti che mancano ma ci sono anche quadri intermedi e anche a livello di primo impatto a livello di operai
Operai specializzati che mancano perché la formazione ha fatto acqua da tutte le parti perché la formazione non risponde ai bisogni delle aziende che sono bisogni in crescita un ultimo segnale che voglio voglio dare a Confindustria
Un ultimo segnale
è quello che riguarda è stato appena tutto calato ho capito anche l'iter che ed è una cosa molto importante per quanto ci riguarda perché proprio la Regione dovrebbe esser promotrice in questo senso
è il canale della informazione voi sapete che la ricchezza vera e la sfida vera l'ha fatta sulle risorse umane
E i capitali ma un'altra sfida vera che dobbiamo cogliere che la piccola e media impresa oltre che l'industria accogliere quella della informazioni ossia la capacità di stare sul mercato con un'informazione altamente qualificata
Technology siglata che risponda un mercato globale con tutte le sue articolazioni oppure non siamo tagliati fuori e su questo occorrerà investire massicciamente non sono in tecnologia ma anche in o out ma anche in cervelli gran
Grazie
Luciana Sbarbati e chiedo al professore Marcello Crivelli di prendere il palco e la parola grazie e
Per lo chiedo scusa se leggero al mio intervento ma non sono abituato a Bari per rispettare i tempi dall'incasso scorso accetto
Avete iniziato a conoscere i radicali per le battaglie sui diritti civili a partire dal divorzio e al diritto costruirsi a ricostruirsi una famiglia quasi trent'anni fa fu una battaglia per un diritto civile per strappare il Paese una cultura proibizioni Istica arcaica ed avvicinarlo ai Paesi più avanzati di grande tradizione liberale e democratica occidentale
Battaglie per la difesa dell'individuo della sua responsabilità certamente ma battaglia di modernità di cultura e di progresso per il Paese nel suo complesso
A quelle battaglie altre sono seguite dello sforzo costante difficile spesso isolato
Di modernizzare il Paese e spingerlo accogliere a livello di diritti delle istituzioni dell'organizzazione del lavoro e dell'impresa le straordinarie opportunità e necessità di cambiamento che l'economia e il mercato e le nuove tecnologie hanno creato imposto nel mondo
Con continuità prosegue così il nostro impegno
Ora da una parte per cambiare l'assetto arcaico delle istituzioni della politica sistema elettorale sistema dei partiti loro finanziamento dall'alto o per liberare l'economia l'impresa il lavoro da vincoli pesi viscosità statalisti stataliste burocratiche sempre più soffocanti
Con lo strumento del referendum ma non solo abbiamo cercato di cambiare il dinosauro della politica della partitica italiana
Proponendo il sistema semplice delle democrazie classiche anglosassoni moderne il sistema maggioritario confronto tra candidati persone con responsabilità piuttosto che tra partiti Chiesa ideologie
Chi vince governa chi perde va a casa
Tempi delle decisioni rapide funzionamento dei meccanismi istituzionali veloci abolizione dei meccanismi di mantenimento artificiale delle burocrazie di partito allo stesso modo stiamo cercando di cambiare i vincoli preistorici nel mondo del lavoro e dell'impresa vincoli da tempo istintivo in via di estinzione in tutti i Paesi industrializzati
Presenza soffocante dello Stato sistema pensionistico privilegiato per chi già dentro pensioni di anzianità vengono chiamate ma è un fatto ironizza che per cortesia dovrebbe chiamarle pensioni di giovinezza tutela per i già tutelati
Riti e sacrifici sull'altare della sacralità della concertazione sindacale
Conservatori che l'antico vogliono conservare non si accorgono che tecnologia informatica internet si sviluppano in modo esponenziale ed hanno successo
Proprio perché ha puliscono le inutile mediazioni e causano l'estinzione del superfluo rendono ininfluente le distanze esaltano il valore della grandezza principale
Il tempo la rapidità la velocità di risposta alle esigenze e le richieste dei cittadini e dell'impresa
Questi ultimi anni in questi mesi presente uno scenario di straordinaria importanza dopo lo scontro non è più tanto fra destra e sinistra quanto tra passato e futuro
Tra vincoli e libertà tra vecchi apparati burocratici e nuove opportunità di lavoro che d'impresa
Questo quadro così evidente per il Paese lo è ancora più per la regione Marche le Marche sono una regione straordinaria per vitalità dinamismo economico capacità d'impresa e lavoro
La capacità di competere e come avete ben scritto nel vostro documento
La creatività il gusto del rischio e il desiderio di misurarsi con altre realtà hanno fatto del sistema industriale Marco sistema naturalmente proiettato immerso nei mercati internazionali e mondiali più diversi a questa straordinaria capacità dinamismo e ricchezza si contrappongono in modo stridente
La staticità l'obsolescenza e l'inadeguatezza i limiti culturali prima che ancora organizzativi dell'istituzione Regione delle amministrazioni pubbliche della politica marchigiana
All'agilità e rapidità del sistema economico si contrappone la pesantezza dell'inerzia del sistema istituzionale
Le Marche sono una forza economica è una Cenerentola politica sono una lepre industriale una tartaruga istituzionale
Questo obsolescenza istituzionale politica rischia di soffocare la modernità industriale produttiva che da ciò e già costretta a vivere in un fuso orario diverso rispetto ai propri concorrenti
Lo diciamo noi ma emerge con eleganza ma con estrema chiarezza dal vostro documento
Cosa proponiamo ora subito
Primo punto Consiglio regionale costituente nuovo Statuto il nuovo sistema elettorale federale di tipo americano Presidente Governatore eletti legati al territorio e non alle segreterie di partito
Via i meccanismi protezionistici auto riproduttiva
Di partiti parastato
Secondo nuova impostazione di politica economica regionale di interventi mirati a favorire il funzionamento del mercato e non a sostituirsi ad esso
Ciò significa abbandono dell'intervento diretto e di tutte quelle attività che possono essere svolte meglio dei privati liberalizzazione di tutti i servizi possibili
Terzo forte intervento le infrastrutture e trasporti in particolare in particolare collegamento nord-sud l'autostrada da terzo mondo subito terza corsia ci si impiega meno tempo da Milano
Al confine delle Marche che da questo ad Ancona collegamento con Roma
Due mila duecento anni fa Annibale superò le Alpi con una tecnologia semplice più hardware che software usando gli elefanti l'amministrazione regionale non è stata in grado di assicurare il superamento degli Appennini
Con un collegamento degno di questo nome a livello stradale e ferroviario
Porto porto di Ancona è un girone dell'inferno dantesco dove si e dannati sia rimanendoci che cercando di uscirne sistema aeroportuale anch'esso ha bisogno di una forte di un forte salto di qualità
Quarto punto massiccio intervento nelle telecomunicazioni nelle tecnologie informatica la regione gli uffici pubblici devono essere non sono informatizzati
In modo naturalmente massiccio profondo ma stravolti da quest'opera di informatizzazione riprogettati in funzione della risoluzione dei problemi dei cittadini dell'impresa in tempo reale
Senza sacrifici di tempo sportelli uffici servizi telematici per risolvere i problemi senza spostarsi far fluire l'informazione creare nuove reti di servizio
Sanità infine un altro punto importante nell'ultima legislatura la Regione non ha governato la sanità è stata governata dalla dalla è stata governata dalla sanità
Il Piano sanitario regionale un libro di belle parole molte parole pochissimi numeri gli impianti sanitari sono lasciati sono stati lasciati tali per non disturbare corporazioni sindacati occorre un'operazione verità sul debito e ancor più sul deficit il debito quello a carico della Regione
Ormai circa di quattrocento miliardi il deficit viaggia sui per centocinquanta miliardi ciò significa che ogni cittadino delle Marche a improprio capo un debito di cinquecento mila lire una famiglia di quattro persone fanno due milioni quindi è necessario governo degli impianti sanitari con scelte chiare e dichiarate sviluppare le strutture utili o ridimensionare quanto necessario
Chiudere se necessario quelle inutili al di là del corpo lo capisco sindacali degli interessi di partito
Anche qui esigenza di fortissima informatizzazione
Altre proposte sto finendo potrebbe esporre
Tempo e quello che su formazione istruzione ambiente università e ricerca il filo conduttore comunque e uno maggiore libertà meno vincoli presenza delle istituzioni per favorire e non per gestire tecnologie flusso di informazioni trasparenza reti creare opportunità non obblighi creare libertà non vincoli perciò occorre occorrono persone capaci di governare la cui preoccupazione sia a risolvere i problemi in tempi certi e definiti non impegnate in continui interminabili mediazioni tra partiti o all'interno dei partiti
Pene anche disponibili a subire dagli apparati sindacali veti grandi e piccoli come quello incredibile sul caso della valle reo di simpatia referendaria aggravata
Siamo uomini e donne di governo Emma Bonino ha dimostrato cosa significhi governare in Europa credo di aver dimostrato anch'io come si può realizzare ammodernare governare in sanità e nella ricerca
Questo Paese ha bisogno di regioni nuove e moderne nonché new brutte copie di ministeri
Ha bisogno di un'azione liberale e liberista Telemark ancora di più per questo e acquisto e non ad altro la lista Bonino ed io ci siamo candidati
Prego grazie chiedo alle a Maurizio Bertucci di prendere la parola grazie
Grazie buongiorno non sono venuto né a fare demagogia né a cercare voti
Un sincero ringraziamento presidente per l'invito e l'occasione offerta di discutere del sistema economico della nostra regione lasciai imprenditori l'obiettivo del nostro programma e di far ricominciare a guadagnare da aprile l'onda luglio perché il vostro socio occulto diventerà meno vessatori la vittoria che D'Amato ha significato la vostra volontà di cambiamento cioè liberarli e liberarci da tra i clienti dai tradizionali poteri forti anche la nostra politica mira a liberare questa regione dai tradizionali poteri consolidati cari imprenditori la peculiarità del modello marchigiano che coniuga insieme fantasia e creatività del nostro Meridione con la tenacia del nord est li vogliamo ulteriormente che saltare potenziare come tutti sappiamo il sedici di aprile si voterà per una legislatura costituente quali sono i principi ispiratori delle nostre proposte operative federalismo e sussidiarietà
Federalismo per noi significa un'assunzione di responsabilità da parte di chi governa la Regione nei confronti di coloro che danno le risorse cioè i cittadini che pagano le tasse
Un governo regionale per quanto riguarda l'economia deve essere più un regolatore del mercato che un soggetto dirigista
Un governo regionale deve capire le potenzialità e le qualità imprenditoriali nel mercato nella sua forza della sua cultura il liberismo nelle Marche insieme alle forme spontanee di imprenditorialità diffusa deve rappresentare la molla dello sviluppo
Nelle Marche lo sviluppo non è stato assistito anzi nonostante la negatività delle istituzioni gli imprenditori marchigiani hanno saputo creare valore il nostro obiettivo è favorire un ulteriore incremento del valore cioè via la mentalità dirigista delle sinistre
La Regione deve diventare il soggetto in grado di definire un programma Berto stabilendo i livelli operativi di chi fare che cosa l'applicazione coerente del principio di sussidiarietà
Impone la valorizzazione delle autonomie e la ricchezza del sociale nell'Ente Regione Marche uno dei primi aspetti che noi andremo ad analizzare è il bilancio noi desideriamo che le voci di bilancio siano chiare perché soltanto in base alle risorse disponibili a quanto stanziato i risultati ottenuti si potrà far comprendere che chi ha governato ha governato con efficacia ed efficienza quello che noi vogliamo che una grande operazione di trasparenza nell'interesse di tutti i cittadini in una logica di liberismo vero e di mercato dobbiamo fare le crisi pressioni sul come un originale modello di sviluppo dal basso non assistito riesce a competere nell'era della new economy e così come internet ha cambiato la vita economica il mercato mondiale la messa in rete delle informazioni cambierà anche la nostra regione il suo sviluppo economico e vogliamo realizzare una politica che crea posti di lavoro attraverso il sostegno allo sviluppo delle imprese locali e
Era acceso quello e confermato dai dati che la redditività operativa e più alta nelle imprese minori e via via dei cresce per numeri più alti di attivisti
Il numero degli occupati è cresciuto di più nella piccola e media impresa ma evidentemente che oggi alcuni treni alla testa della piccola e media imprenditoria e lo vogliamo eliminarmi per rendere le imprese marchigiane sempre più competitive
La nostra scelta di campo e quella della indispensabili integrazione
Tra piccolo medio e grande e nelle Marche ne vediamo una rappresentazione che ha ben funzionato allora quali gli stimoli per andare oltre qual è il ruolo della politica aumentare la forza propulsiva del mercato della libera iniziativa
Liberare le risorse perché are nuove impresa e di conseguenza nuova occupazione
Non esiste un federalismo senso federalismo fiscale e necessario ridurre gli oneri burocratici e fiscali
Con il vostro contributo noi faremo leggi regionali concettualmente simile alla legge Tremonti tipo bonus fiscali agevoleremo chi vuole andare in Borsa e con molto realismo ecco la nostra strategia per governare nei prossimi cinque anni le Marche
Diminuire la pressione fiscale detassare gli utili reinvestiti e qui consentitemi una parentesi quando l'anno prossimo il centrodestra governerà il Paese
Il Presidente Berlusconi nei primi cento giorni abolirà tasse odiose come quella di successione quella sulle donazioni e ridurrà l'aliquota fiscale con un tetto massimo del tre tre per cento
Non dovete più lavorare i primi sette mesi soltanto per lo Stato
Aumentare la capitalizzazione vogliamo favorire l'incentivazione di fondi di investimento chiusi e l'avvio verso il mercato borsistico costruendo anche nelle Marche adeguate professionalità e competenze utilizzando strumenti di innovazione finanziaria
Snellimento degli iter burocratici i vincoli burocratici spesso sono superiori a quelli di carattere meramente economico
Metteremo in atto da subito un percorso sistematico di snellimento nel frattempo applicheremo la causa del silenzio assenso e incentive Remo la creazione degli sportelli unici
Realizzeremo delle infrastrutture per togliere le Marche dall'isolamento
Non basta qualche manifesto murale per portare le Marche in Europa di sinistra che hanno guidato questa Regione hanno avuto cinque anni di occasioni e le hanno perdute tutte e le Marche non possono permettersi di perderne altri cinque
Condivido le proposte elencate nel vostro documento le realizzeremo noi avvalendoci di un'applicazione del project Finanza & dove è possibile e dove è possibile fare
Favoriremo l'erogazione della innovazione tecnologica individueremo quegli strumenti di aiuto per favorire il flusso di novazione tecnologiche dai centri di ricerca mondiali dalle grandi imprese alle piccole imprese in un processo di osmosi dall'alto verso il basso ma anche viceversa
Consentiremo l'interscambio culturale e generazionale allargheremo la fabbrica sociale non in termini di responsabilità ma di conoscenza con la scuola e l'università favorendo la conoscenza del lavoro prima dell'ultimazione dei cicli
Per dare immediate risposte concrete alla domanda di occupazione e di manodopera specializzata
Teoria e pratica alternanza di periodi tra studio e lavoro un lavoro che varierà per molti durante l'iter della vita professionale
Queste esperienze devono essere allargate mi riferisco in particolare agli istituti tecnici specializzati presso i quali realizzeremo questa nostra proposta ma anche presso l'università
Per formare i quadri che porteranno le nostre imprese sui mercati mondiali economici e finanziari
La ricolleghi la riqualificazione della formazione professionale
è un tema che da solo meriterebbe un ampio trattato
Una cosa però desidero dirla è indispensabile valutare l'effettiva ricaduta in positivo della formazione con una domanda chi valuta i formatori
Dobbiamo essere maggiormente ricettivi verso le idee originarie verso vere e riconosciute professionalità il settore terziario per i servizi alla produzione il terziario avanzato nelle Marche cresce meno che altrove anche in termini di occupazione la tradizione prevale sulla spinta dell'innovazione
I finanziamenti comunitari devono diventare uno strumento utile di crescita della libera imprenditoria e non come ci ha propinato la sinistra un mezzo per finanziare carrozzoni Bari o peggio un'opportunità non utilizzata
Un solo esempio colto dalla vostra relazione Presidente Guzzini di come la lento Grazia burocratica ha danneggiato l'indispensabile opera di ricostruzione del post-terremoto
La spesa ricostruzione è stata stimata i complessivi nove mila miliardi nel solo biennio novantotto novantanove sono stati spesi soltanto trecentosei miliardi quando arriveremo andando avanti di questo passo in conclusione consentitemi un termine che sintetizza il nostro programma economico aumento del valore dell'azienda Regione Marche avere il coraggio di proiettare la nostra regione
Forza propulsiva dell'Europa comunque ponte ideale verso le regioni dell'Europa orientale che dicono questo nuovo far west senza regole e spesso con scarsi riferimenti culturali
La ricetta è semplice aumentare la flessibilità del mercato del lavoro velocizzare le privatizzazioni
Senza demonizzare il lavoro nero in passato grande elemento di flessibilità
Ma seriamente impegnandoci per farlo emergere senza uccidere il lavoro o tanto meno le persone questo per la sicurezza e nella sicurezza dei cittadini degli imprenditori che hanno costruito e costruiscono valori come quello di cui oggi voi siete portatori e protagonisti a tale riguardo e ormai noto che il nostro programma è prevista l'istituzione dell'assessorato alla sicurezza
La giunta di sinistra ha tagliato fuori il capitale privato dalla gestione di settori importanti come l'acqua i trasporti rifiuti
Mai le associazioni di categorie interessati a intervenire
In questi comparti sono stati seriamente consultate ascoltate e coinvolte nei programmi il nostro impegno di promuovere servizi reali
Per le imprese in stretto raccordo con il sistema associativo e di rappresentanza dell'azienda dei lavoratori di fornire alle piccole aziende assistenza e servizi integrati
Non attraverso strutture para pubbliche carrozzoni deficienti
Ma con interventi mirati soprattutto in funzione della produzione della promozione e della esportazione agevolare un diretto rapporto senza intermediazioni tra imprese meccanismi comunitari e favorire l'accesso ai finanziamenti noi proponiamo una consulta permanente per l'economia
Creare valore aggiunto è possibile con la nostra proposta politica
Creare valore aggiunto significa avere la cultura del valore questa sinistra che ci ha governato nelle Marche non è nemmeno le rette delle pur criticabili grandi socialdemocrazie europee
E invece l'erede del socialismo reale dell'est europeo che ha deplorato il concetto di valore
E che presso i principi della intrapresa della ricchezza spirituale e materiale dell'indirizzo
Bisogna investire sul capitale umano che la vera grande ricchezza delle mani
Io parlo a voi e ai vostri figli atti che tra mandiamo il gusto di intraprendere la cultura del rischio
Noi pensiamo senza presunzione di poter creare le condizioni ideali per dare slancio alla imprenditoria diffusa in tutti i settori della vecchia e della nuova economia della Regione ma
Grazie a
Grazie pertugi la parola tale
Futuro dottore Vito D'Ambrosio
Stavo per dire qualcosa che non dovrei dire esattamente al presidente uscente il sorpasso beh lo è di fatto Capezzone dritto equilibrato sono simili come notato titoli cercavo di rigetto cioè ma nella par condicio è giusto prego
Sono il presidente della Regione Marche scadente erogate
Grazie no presumibilmente spera presidente alla Regione Marche in carica calma
Pala io non so come si dice grazie con linguaggio degli ippopotami però dico grazie a Confindustria che ha indovinato questo momento per come dire e cercare di capire quali sono le strade e le piste chiede le nuove amministrazioni che comunque governeranno land perché intendono imboccare seguire nel momento in cui vincendo avendo vinto le le elezioni si troveranno anche ad affrontare questo tipo di problema io parlo per ultimo non credo perché e siamo un processo e quindi la difesa parla per tutti
Anche se potrei dire che sentire l'ultima parte dell'intervento e l'onorevole Bertucci che mi ha risparmiato solo l'accusa di dar la caccia ai bambini poi dopo mi ha accusato di essere erede di alcune cose che francamente con i temi della campagna elettorale delle Marche non poco a che vedere forse potrei pensare questo invece io non penso affatto questo io dico soltanto una cosa che gli altri si sono trovati in una situazione contemporaneamente più facile più più difficile più facile perché promettere è facile
Più difficile perché poi dopo se per caso si tiene messi alla prova John imponente nelle promesse minigioco del più uno si può fare trentaquattro Anto più tranquillamente quanto più si pensi di non avere poi l'opportunità o il rischio di essere sottoposti a verifica al concreto
Io invece mi trovo ad avere compito che è molto più tranquillo perché io può semplicemente dire in sostanza quello che faremo sulla base di quello che abbiamo fatto
Allora condivido innanzitutto il taglio e la sfida che questo documento propone perché non è un taglio una sfida mi corregga il presidente Guzzini se leggo ma non è un taglio non sfila soltanto agli altri è un taglio una sfida che vede coinvolti per la prima volta il sistema industriale cioè il sistema produttivo di questa Regione si mette in gioco sì
Sì disegna davanti le difficoltà che incontrerà e non dice per la prima volta io almeno sento così non dice che siete voi che dovete fare le cose ma dice siamo noi che dobbiamo trovare un modo per uscire da questa sfida pesante della globalizzazione
Siamo noi significa è chiaro ognuno nei suoi voti presidente Guzzini questo è pacifico nessuno pensa di poter di poter scambiare il allora questo è un dato che mi sembra molto significativo io prima di andare avanti debbo pure debbo pure
Per i rei citare alcuni elementi di fatto perché i fatti comunque hanno una loro testarda esistenza e quindi io non sono d'accordo che il dotazione infrastrutturale di questa regione è una dotazione è una sottodotazione è un dato secolare ma è altrettanto vero che noi con la firma dell'intesa istituzionale di programma e non solo
Abbiamo messo in moto meccanismi che prevedono investimenti per settecento inviati in infrastrutture Hardy in questa Regione nei prossimi cinque anni e i lavori sono già cominciati
Sulla Pedemontana tra Fabriano e Sassoferrato sono cominciati sulla settantasei la settantasette perché queste sono le tre strade fondamentali perché attraverso un terremoto che abbiamo scelto
Ci sono lavori che si stanno finendo le sta finendo la fase di progettazione inizieranno i lavori stanno cominciando i sono cominciati i lavori sono aperti i cantieri sul lungo il tratto Falconara Fabiano nella parte diciamo in piano quindi non è poco questo significa che abbiamo messo in moto meccanismi investimenti se a questi aggiungiamo i trenta miliardi previsti per l'aeroporto di Ancona se a questi aggiungiamo i settanta miliardi previsti per il porto di ancora noi abbiamo grosso modo un un un impegno abbrevia e concreto che esista concretizzate che ci sono appalti del Titano porta di fatto alla sta crescendo perché l'Autorità portuale di Ancona sta facendo appalti perché la stazione marittima di Ancona con i finanziamenti delle il Giubileo si sta costruendo che sono pari a circa mille miliardi poiché è un dato poi lo vedremo anche dire che sono comunque pochi ma comunque è un enorme salto rispetto al passato l'altro elemento che io volevo dire anche questo è vero che le infrastrutture sono fondamentali è altrettanto vero che noi però scopre perché siamo siamo consci della necessità di investimenti in questa cosa nel triennio novantasette novantanove abbiamo complessivamente
Caro chiedo scusa per la voce ma io sono reduce
No una pesante fase influenzale
Grazie presidente
Visto che mio figlio ha poi ti do del tu
Questa no qualcuno prima abbreviato non è risolta
In questo triennio noi abbiamo siamo riusciti a convogliare i finanziamenti fra regionali statali e comunitari per cinquecentododici miliardi direttamente alle imprese marchigiane siamo riusciti ad esso attraverso il nostro impegno di lobby ha ragione Guzzini dobbiamo imparare a fare doppi
Perché fare nomi significa fare pressione e fare pressione lecita trasparente e significa rafforzare evidenziare e sottolineare l'importanza dei propri interessi
In una competizione che vede tutti in interessi contemporaneamente mirare al ai finanziamenti
Ecco cinquecentododici miliardi mi diceva l'altro ieri l'assessore all'industria che ai centocinquanta miliardi ulteriori previsti per la legge Sabbatini per Umbria e Marche per il terremoto sono stati sbloccati dal punto di vista delle complicazioni centrali quindi fra aprile e maggio ci saranno i quasi sessanta miliardi sessanta settanta miliardi per le Marche
Quindi
Abbiamo fatto alcune cose ma c'è un'altra cosa che volevo sottolineare con forza
La concertazione non è solo un dato con le forze sindacali un dato triangolare anche un metodo che noi abbiamo seguito sempre in maniera estremamente rigorosa dei nostri rapporti con Confindustria con il mondo produttivo marchi già non c'è provvedimento varato da questa regione che non abbia avuto una fase di concertazione attenta e completa con il mondo produttivo è questo è un elemento di grande forza perché significa abbiamo raggiunto risultati condivisi
Dai quali bisogna partire per andare avanti certo ma quei risultati sono condivisi e sono figli quindi questa è l'altro elemento un altro punto
E vado rapidamente alla fine il discorso della semplificazione ma dunque guarda
Sulla semplificazione io posso citare due fatti un fatto la Giunta regionale e alla fine del mese di gennaio se non ricordo male ha approvato non altra ha trasmesso al Consiglio regionale ormai in fase di fine legislatura
Poi una prima corposissima proposta di legge
Di esemplifica di testo unico di semplificazioni normative su in sette materie Kia abroga circa duecentotrentacinque leggi regionali ieri ho parlato con il scrive dirigenti di questo servizio
Stanno arrivando dai servizi
Dai gruppi di lavoro stanno arrivando gli altri testi per cui all'inizio della nuova legislatura chiunque sarà a governarla Reggio le Marche e tra parentesi spero di essere io io non dico non sono venuto che son venuto qui a non chiedere voti non se qualcuno mi vota mi può votare
Tranquilla
Chiunque si troverà avrà davanti a sé uno stock di testi unici che ridurrà alla metà le leggi regionali che sono atto a mente settecentosettanta la Regione Marche al di là delle leggi di bilancio cioè a settecentosettanta di gite sono numero nella media nazionale ma eccessivo sicuramente
Diventeranno la netta e questo è già pronto
Ma in tv direi una cosa che spesso si dimentica che però quando viene ricordata quando viene ricordata un suo significato noi abbiamo già semplificato noi abbiamo abrogato con la Finanziaria due anni fa quarantadue tributi però ha un valore per una perdita tra virgolette nostra di due miliardi e mezzo che abbiamo ritenuto essere una spesa che tranquillamente poteva essere addossata al bilancio regionale perché semplificava la vita ai rapporti con l'amministrazione
Per il sistema marchigiano cittadini e imprese che fossero
E questo non è un elemento da papà e soprattutto è se potessi usare il mio vecchio il mio vecchio linguaggio è una prova precisa della direzione in cui lo intendiamo andare noi ci crediamo alla semplificazione crediamo alla legge Bassanini tant'è vero che abbiamo tutte nelle abbiamo recepito tutta la normativa Bassani truppa e stiamo lavorando per
Costruire un gruppo di lavoro misto per trasferire direttamente quelle quella parte di risorse nazionali governativi che verranno date al sistema delle reti delle Autonomie da trasferire direttamente a comuni e province quello che spettano a loro e non farli fermare da noi proprio perché non vogliamo neo centralismo regionale e questo l'ha sempre detto e l'ho sempre ripetuto l'ho sempre sostenuto
In più e il discorso che faceva prima e che credo sia il discorso di fondo
Un sistema come quello marchigiano che finalmente comincia a sentirsi sistema è una novità
Per una vita perché perché tutte le volte che ci sarà un qualcosa costruito nelle Marche sarà anche bene se riusciremo a farci stare insieme qualcosa che è cresciuto nelle Marche è stato allevato nelle Marche che è stato piantato nelle Marche
Perché e questa è la nostra sfida vincente allora
Questo significa all'industrializzazione di un certo tipo di sistema significa anche fare conto di tutto quello che caratterizza questa Regione e poi significa alla fine perché tutto ciò non ha nessuna possibilità di uscire significa alla fine investire fortissimamente nella capacità di utilizzare queste quote di prevede l'utilizzazione
Significa investire esattissimamente nel capitale umano e allora e qui termina noi abbiamo e lo riconosce il documento mostro
L'abbiamo un impegno di circa ottanta novanta miliardi di fondi fondi di fondo sociale europeo Obiettivo tre eccetera che con gestiamo insieme alle Province cercheremo di aumentare ancora di più l'attenzione verso i momenti forti dell'educazione perché così come noi abbiamo inserito nel consiglio direttivo della smentita che l'organismo che unisce le nostre università e ci crediamo questo e siano presenti nell'organismo di coordinamento e l'università che vogliamo rispettare l'autonomia del mondo scolastico del mondo universitario ma nello stesso tempo entrare con forza e con incentivi reali nella arricchimento del capitale umano di questa Regione
La ricchezza vera delle Marche sono i marchigiani spetta a noi
Renderli sufficientemente professionalmente preparati per legge la quello che prima qualcuno diceva in maniera molto intelligente non è possibile prevedere tutto quello che succederà mai possibile preparare gente che sia in grado di far fronte all'imprevisto
Questa è la grande sfida su questo noi abbiamo già investito miliardi continueremo ad investire
Un'ultima battuta soltanto sulla ricostruzione io rimando l'onorevole Bertucci alla quello che pensa della ricostruzione
Il responsabile della sezione lanci terremoto che il Sindaco di Cingoli Lippi tenore sicuramente dalla parte mia nel più vicino da parte sua vicino no Marai criticato il nostro tipo di intervento per la ricostruzione del terremoto
Va bene signori stiamo siamo arrivati alla conclusione mi alzo in piedi d'acqua
Perché voglio
Presentarvi e motivarli Francesco Bellotti che il presidente nazionale della piccola industria
Che trarrà le conclusioni di questo incontro
Noi abbiamo avuto fortemente qui alla conclusione dei lavori Francesco Bellotti che appunto il presidente e rappresentante pertanto istituzionale la piccola industria perché queste la nostra specificità regionale e siamo certi che potrà dalle contributi avuti ed alle nostre relazioni dalle contributo del quale voglio ringraziare tutti i candidati presidenti perché comunque sono stati chiari e hanno rispettato anche il troverà la par condicio quanto Confindustria complessivamente vuole dal sistema prego
Grazie presidente mamme tocca il compito non facile le conclusioni di questa
Interessantissima mattinata di lavoro credo che la migliore sintesi la sia stata rappresentata dall'applauso che voi avete tributato al vostro presidente alla presentazione del Manifesto della vostra Regione credo che anche
Una considerazione debba essere fatta sul metodo della organizzazioni questa mattina credo che sia stata un'organizzazione
Esemplare
Tante volte il mondo della politica non ha ben compreso che il suo ruolo e quello di saper ascoltare non siamo una componente sociale fondamentale per lo sviluppo di questo Paese saper ascoltare i nostri bisogni i nostri la tutela dei nostri interessi è una responsabilità del mondo politico
Che deve saper far sintesi con le altre componenti per il miglioramento del paese così come vorrei ricordare a tutti che noi siamo perfettamente consapevoli di quello che rappresentiamo nel Paese
Sappiamo esattamente dei quali valori siamo portatori
Sappiamo che uno di questi valori e la nostra autonomia noi non cederemo a nessuno il diritto di rappresentare le nostre istanze noi siamo la Confindustria la Confindustria sarà sempre autonoma e si confronterà sempre con tutte le forze politiche
Quando vedremo il non rispetto delle nostre esigenze quando non valuteremo la correlazione tra gli enunciati e gli atti successivi conseguenti c'è io credo che
Io credo che in questo e su questo su questo aspetto io desidero dialogare con voi onorato
Di poter essere qua con voi e di potervi in qualche modo rappresentare testimoniare il lavoro perché stiamo cercando di svolgerà
Noi abbiamo presentato al governo a novembre un documento sulla competitività del Paese era ed è un documento che serve a fare chiarezza
Su quelle che sono le esigenze del mondo dell'impresa nella consapevolezza per la centralità che qui è stata richiamata del ruolo che l'impresa dell'imprenditore possono avere nel paese bisogna dire con assoluta chiarezza
Che noi
Non ritroviamo nelle indicazioni del Governo quando dice il ruolo dall'impresa lo sviluppo la capacità di creazione di ricchezza le attenzioni il ruolo della dimensione della piccola impresa i distretti industriali non proviamo poi negli atti successivi quelle aspettative che vengono enunciate e allora
Vediamo in che cosa
Noi oggi abbiamo bisogno per realizzare quel contesto in cui sviluppare la nostra economica la competitività si recupera innanzitutto all'interno di un sistema di regole certe noi siamo degli imprenditori sappiamo che la stabilità
è il primo elemento per la vera è quella tranquillità per poter fare programmi di lungo periodo
L'instabilità di questo governo impedisce Allo stesso di dotare questo Paese di regole certa impedisce il corretto sviluppo delle nostre azioni allora noi diciamo che dobbiamo impegnare il mondo politico a quella riforma istituzionale che necessarie per dare questo assetto di stabilità al Paese
Lo facciamo
Lo diciamo perché non pensiamo che si possa andare alla prossima tornata di elezioni politiche con questa legge elettorale
Dove è sempre possibile che gli estremi che non sono portatore di valori che se non di valore di minoranza si uniscano per parterre del governo senza essere capaci di poter sostituire con progetto di stabilità
Lo diciamo perché
è necessario che venga ripresa
Anche nella riforma costituzionale quel ruolo di centralità che deve essere data l'impresa e soprattutto al imprenditori mi fa piacere che qualcuno qui questa mattina abbia ricordato la mancata opportunità che c'è stata
Nel non inserire con determinazione la riforma costituzionale il principio della sussidiarietà lo ricordo lo Stato deve intervenire solo a surrogare il privato laddove questo non è capace
Di dare un servizio migliore io credo che la storia di questo Paese abbia dimostrato che noi siamo capaci di fare questo vogliamo meno Stato nella nostra economia vogliamo fare chiarezza
Dico per cortesia se voi a proibite mi mettete nell'imbarazzo io parlo da imprenditore a dei colleghi imprenditori e quindi aiutatemi aiutatemi a non perdere il filo logico nell'Oregon la Valeri vai bene le cose che vi dico solo nel mio cuore e cervello commemorazione unità questa metterla posto avete toccato tanti temi non vorrei sforare io da imprenditore sul rispetto dei tempi che la politica questa mattina ha dimostrato di saper passa per attuare e lo dicevo
è fondamentale una cosa dobbiamo riformare siano in una tornata di elezioni amministrative regionali facciamo due considerazioni uno sul ruolo fondamentale di una
Avanzata verso il federalismo l'altro sui tempi della politica che non sono adeguati e tempi della civiltà in cui viviamo e allora
Io credo che sia fondamentale
Per vincere la sfida della mondializzazione sapere
Coniugare la realtà di un'amministrazione locale
Che il vostro punto quarto dice non amministrazione ma capacità di conoscenza del territorio e capacità di gestione del territorio
Per dare forza quel ristretto a quel tessuto a quella rete di imprese che non siamo in una capacità di rimessione di sfida internazionale e quella necessaria
Dall'altra parte
Ci sono i tempi riflettete nel novantadue non e abbiamo avuto la riforma che dava l'elezione diretta del sindaco sono passati otto anni
Arrivare all'elezione diretta del Presidente la Regione ci chiediamo tra quanto tempo non riusciremo ad arrivare all'elezione diretta del nostro premier questo è vergognoso ripeto i tempi non sono compatibili
Il problema di del nostro rapporto con il mondo della politica la settimana prossima ci sarà a Genova l'importante convegno di Confindustria che celebra i prossimi novant'anni io spero che anche in quella sede ci sarà la possibilità di vedere così tanto i numerosi e qualificati colleghi imprenditori la verrà il Presidente del Consiglio D'Alema a proporre le sue ricette per la modernizzazione e per lo sviluppo delle imprese soprattutto per le piccole imprese quando mi han detto che cosa lei pensa io dico io sono preoccupato perché non vedo atti concreti io vorrei ricordare quello che noi come Confindustria stiamo facendo per cercare di eliminare i vincoli che impediscono la crescita le nostre imprese
Abbiamo la necessità di ricordare dell'assenza
Ma rozzo come quello del referendum ricordiamo a tutti e ai radicali in primis due cose e e i temi i temi che sono oggetto dei referendum sociale sono i temi che Confindustria sostiene prima dell'azione referendaria
Non potevamo e qui lo dico a quelle che dicono che Confindustria ha sbagliato politicamente e indicano la sconfitta di Confindustria non potevamo non sostenere le ragioni che impediscono e li mettono la possibilità di operare per le nostre imprese sono temi nostri
L'accusa se questa non è una teme troppo forte che facciamo alla agli esponenti radicali e di fare un uso strumentale politico del referendum
Sminuendo né il proprio valore sminuendo de l'utilizzo va bene e in
E sì peccato peccato che se riflettiamo sul numero dei referendum che voi avete presentato forse lì c'è tanta demagogia e minor voglia di cambiare come necessario per questo Paese le regole che ci governano noi abbiamo sostenuto questi referendum non entriamo nel merito sulle scelte della Corte costituzionale ci remano solo referendum è il più difficile quello sull'obbligo di rientro veniamo accusati di dire integro veniamo accusati di voler avere le mani libere per poter licenziare io dico a un mondo di piccoli imprenditori
Dichiariamo con serenità quanto è difficile per noi formare fa cresce al nostro interno le nostre maestranze non è una nostra prerogativa licenziare male eccesso di tutela
Permette che ci siano degli elementi di abuso che vanno contro la corretta gestione delle nostre imprese e che fare riferimento a norme che sono di carattere di carattere europeo
Ho adeguarsi a proposte di legge che vengono fatte dalla sinistra non credo che sia un atto di violazione dei diritti acquisiti dai lavoratori sia semplicemente una forma di civiltà e probabile che noi perderemmo questo referendum il nostro sforzo e ricercare
Tutti mantenere comunque al di là del risultato referendario forte l'attenzione su questo problema e su questo aspetto perché ne va dell'equilibrio della vita delle nostre aziende
Si dice che noi siamo fondamentale per lo sviluppo io voglio ricordarvi che abbiamo ancora nel cassetto la legge sulle trentacinque ore e abbiamo una legge sulle rappresentanze sindacali ora due trentacinque ore questo sono la Francia e testimone del fallimento di questa norma che è nata sulla consapevolezza della sinistra aveva fatto una promessa pensavo di non poter vincere le elezioni le ha vinte e ha dovuto mantenere un impegno
Oneroso per i cittadini e non produttivo per riprese e non costituente nuovo occupazione dicevo la legge sulle rappresentanze sindacali noi piccole industrie Confindustria abbiamo fatto una fortissima opposizione a questa norma
Diciamo che non si può permettere di distruggere un patrimonio di relazione che ha fatto tra noi e le nostre maestranze
Non comprendiamo perché non vengano riconosciute come negoziazioni sindacali quelle che direttamente ne facciamo con la forza lavoro
E sempre si debba essere necessario l'intermediazione di un terzo io questo non lo credo possibile non possiamo permettere questo soprattutto non possiamo permettere qui lo dico a imprenditori
Medi e grandi che pensano o possono pensare o possono essere indotti a pensare che l'introduzione delle dalla presenza sindacale all'interno di aziende come lo di quindici dipendenti possa essere un limite di capacità di rappresentanza dei piccoli imprenditori e non coinvolga loro ricordo
L'opposizione anche fatta perché Confindustria vuole stare seduto a un tavolo
Che è quello del rapporto col sindacato il governo dove chi ha sottoscritto i patti di mantenga
Nell'accordo del luglio novantatré nel Patto di Natale era scritto in maniera chiara che le materie e non coinvolgevano aspetti di carattere economico devono essere di pertinenza delle parti bene
Se è così noi tradiamo questo principio noi mettiamo in forte debolezza nostra organizzazione come soggetto che si siede trattava i negoziale laddove gli altri contraenti hanno barato
Qualcuno ha ricordato questa mattina la presidenza D'Amato come il segno forte del cambiamento altri hanno detto hanno detto
La presidenza D'Amato rappresenta il rischio della perdita dello strumento della concertazione
Io credo che
Una riflessione debba esservi comunicata non è Confindustria che rinuncia allo strumento della concertazione Confindustria lo ha sempre pensato
Non poco in fibre
Ma come un atto utile laddove
Noi
Possiamo sederci a un tavolo per trovare una soluzione comune senza essere vincolati a una soluzione qualunque essa sia nella consapevolezza che non accettiamo imposizioni
E che se sbaglio se non c'è una possibilità di trovare una soluzione nell'interesse le imprese noi ci alziamo da questo tavolo
I sta uccidendo la concertazione e il governo del sindacato
Non possono pretendere che noi avvaliamo e in quello condividiamo la responsabilità di scelte che non ci competono che non c erano d'accordo se vogliono scegliere scelga una
Umano l'alloro legittima responsabilità non coinvolgano in una nuova debolezza di struttura la nostra organizzazione noi diamo sui loro atti il nostro assenso il nostro dissenso come illegittimo che sia nella democrazia e questo mi non posso sottrarmi alle considerazioni di carattere relative alla pata radio Tel Tfr
Ci sono
Principi che sono ineludibili noi siamo per la libertà degli individui noi siamo per la riduzione della presenza del pubblico all'interno de la nostra economia non pretendere che Confindustria possa sostenere in questo modo come è stato presentato la legge di riforma del TFR e velleitario velleitario perché noi non possiamo mettere i nostri dipendenti nella condizione
Di essere mortificati dall'assenza di poter liberamente scegliere dove allocare il loro risparmio nella maniera più remora motore Muller attiva secondo noi non possiamo sostenere va bene in questo stato
Dove si parla tanto di semplificazione di rispetto di nuovo rapporto con la pubblica amministrazione uno Stato che hanno impresa
Sull'illusione del del dello sportello unico
Non garantisce il sia il principio del silenzio assenso impone ai lavoratori di aderire a un fondo senza lasciare a loro il principio del silenzio assenso quindi se io non voglio andarci non ci vado
Invece in questo caso l'unica cosa che viene lasciata al lavoratore il diritto di recesso dopo cinque anni il che vuol dire togliere io libertà secondo
Secondo spiegatemi perché noi
Affronteremo
Della consapevolezza che il Tfr è un'anomalia italiana
Che le imprese sono disposta a fare un sacrificio che non è di venti mila miliardi all'anno ma di trecentocinquanta mila miliardi perché la realtà è che trecentocinquanta mila miliardi usciranno dalle nostre imprese in una forma di ammortamento finanziario nel tempo ma questo è lo stop di cui si parla
E questo significa sottrarre risorse che sono ancora nostre perché se si tratta di un salario differito non sono soldi dei lavoratori sono solo per le imprese
Diventeranno dei lavoratori nel momento in cui saranno liquidate quindi le impresa accettano
Questo sacrificio di vedersi sottrarre queste risorse ma non capiscono perché debbano andare a confluire in un fondo gestito dal dal ministero del Tesoro dove l'unica certezza sarà un ampliamento dei costi
Dove l'unica certezza sarà la discrezionalità con cui questi soldi verranno rimesse nel circolo delle piccole imprese dove non c'è certezza di questo dove è possibile sicuramente una discrezionalità c'è un esercito del principe che noi non vogliamo che venga esercitato nei confronti la nostra libertà di essa imprenditori c'è una discrezionalità che al limite della possibilità di corruzione e su questo non la Confindustria
Tiene ferma la propria responsabilità e allora quando ci si siede a questo tavolo
Si portano queste ragione e il giorno dopo al governo preparare porta in Parlamento
Il suo decreto non venite diranno che siamo noi che uccidiamo la concertazione non vogliamo essere complice di questo per il rispetto degli ideali che portiamo età rispetto alla rapporto che abbiamo con la nostra forza lavoro che è la forza del patrimonio della nostra impresa
Detto questo un'altra considerazione sulla dicotomia che c'è tra le inglesi indirizzo è quello agli atti concreti signore qui qualcuno ha ricordato il nanismo
La competizione globale si vince anche crescendo ci sono aziende di nicchia
Che non hanno nessuna interesse volontà vocazione alla crescita ma sicuramente gran parte della nostra economia ha bisogno di vedere crescere
Il la dimensione e la struttura l'organizzazione proprio in paese e allora ditemi che cosa fa questo governo per fare questo il Senato approva l'emendamento dell'articolo sedici sola legge di riforma dell'artigianato
Il che significa che obbligatoriamente di fatto tutta l'impresa che possono essere asso possono essere organizzate sino a venti dipendenti e in forma di società a responsabilità limitata
Vengono iscritte nell'albo delle imprese artigiane con tutte le agevolazioni che adesso sono riconosciute ditemi se questa non è un'indicazione di voler costringere alla frammentazione alla gemmazione al nanismo al mondo delle imprese ditemi se non siamo vittime di una politica fiscale
The impedendo con una tassazione eccessiva la liberazione di risorse necessarie per fare il acquisizione innovazione ricerca e sviluppo se non erro quello uno strumento che condanna al nanismo delle nostre imprese no guardi per il perché noi siamo vittime di un sistema fiscale di un ministro delle Finanze che crede
Nella non crede nella capacità di crescita del sistema attraverso le alleanze le strategie Maritime quanto vi costa intermedi sospetto elusivo le fusioni entra l'impresa e ditemi quanto vi costa in termini di costi
Cercare di aumentarle conto capitale di modificare i vostri padri sociale questo quanto in questo noi siamo poco favoriti
Una breve considerazione perché poi sto andando fuori dei tempi dei limiti che mi state imposte
C'ho la pressione fiscale è incredibile
Che non si capisca
Nel nostro Paese che ha un uno stato sociale
Non differente da quello che hanno i francesi non differente da quello che hanno i tedeschi che la leva fiscale è un fattore di competitività guardate cos'ha fatto Schroeder in Germania guardate cosa fatto Jospin in Francia chiedetegli perché
Blair di me lasciamo perdere le galassie dell'Olanda del neo domanda del Galles della Spagna dell'Inghilterra parliamo di realtà che hanno un contesto sociale
Fatto complicato come il nostro sul modello renano benissimo guardate cos'hanno fatto guardate perché il commissario Monti non è riuscito a fare una politica di armonizzazione fiscale
Per quale motivo perché i Paesi che sanno che la leva fiscale una leva di competitività non vogliono perdere questo vantaggio competitivo perché la Spagna che era la Cenerentola dell'Europa ci ha superato
E non vuole essere paragonata a noi
Perché così e delle altre realtà
E allora il ministro Visco che ci dice che c'ha ridotto le imposte mentre il carico fiscale è aumentato dello zero virgola tre per cento vol dire che complessivamente questo Paese ha pagato sei mila miliardi di imposte in più rispetto all'anno passato sul prodotto interno lordo
Perché questo Paese non sa dove sono finiti i sessantacinque mila miliardi di maggior gettito che gli abbiamo corrisposto perché il nostro debito pubblico non è finito
Io dico quando ci accusa di ad avere coraggio di non avere determinazione nel fare Investimenti né a sostenere lo sviluppo di questo Paese io dico che deve aver rispetto per chi siamo noi perché fare impresa in questo Paese è difficile
Perché se così non fosse spiegarmi perché noi in due anni siamo scesi da tre virgola due a due virgola tre miliardi di euro nella capacità di attrazione di capitali investimenti diretti esteri
A fronte dell'Inghilterra che ne porta a casa quarantotto miliardi ed è la Francia che ne porta a casa me
Toto allora se è così semplice fare impresa qua se questo è il migliore dei mondi spiegatemi perché tutti gli altri sono così imbecilli che non vengono qua a fare impresa io dico che la dobbiamo esigere rispetto per quello che siamo e noi come Confindustria siamo qua a farlo
C'è un problema collegato a quello che dicevo dello stato sociale c'è una forte preoccupazione la cecità
Nel non voler assumersi la responsabilità di affrontare uno dei problemi che sarà devastante per la nostra economia ci troviamo di fronte a due fenomeni che spunta
No rimettendo all'attenzione la fragilità del del nostro sistema di conti pubblici
L'aumento del costo del danaro tende a
Generare una dinamica di crescita solo il peso degli interessi sul debito pubblico Polegato con una forte preoccupazione che deriva dall'affermazione che tutti voi avrete letto anche ieri del ministro ama atto circa la storica capacità in campagna elettorale dei no Manti di aumentare la disponibilità allo sperpero delle solo se pubbliche ricordiamoci che questo è un Paese che stava in campagna elettorale per tutto il due mila e per tutto il due mila uno il che non ce lo possiamo permettere dicevo dall'altro la cecità con cui non si vuole affrontare non si vola Front
Tale la riforma del sistema pensionistico è folle questo è folle significa
Lasciare un'eredità a chitarra
Negativa
Una una
A che eredita
E toglierà con la mancanza di risorse la credibilità e la fiducia che necessarie per far ripartire questo Paese per fargli recuperare quel gap competitivo quando lo si parlò l'avvocato Agnelli al Lingotto dei nove punti di perdita di competitività che sono alla base del documento che non abbia presentato che ricordavo prima se noi oggi rifacciamo questa analisi li facciamo questo benchmark c'era andremo conto che non sono più nove ma sono aumentati sono peggiorati noi dobbiamo fare uno sforzo comune
Dire creare fiducia in questo Paese ricreare fiducia nelle possibilità di essere competitivi questo passa anche utilizzando sfruttando quelle che sono le opportune tant'è che la nuova economia ci dà e in un ma sapiente intelligente mix fatto di una necessità di conservare il ruolo fondamentale dell'industria manifatturiera così come integrata con l'industria e i servizi un'attenzione alle
Schio che una troppa elevate euforia nella borsa della new economy possa creare delle scottature il reverse
Bindi per il risparmiatore che non è abituato da una cultura ad accettare il capitale di rischio quel capitale di rischio che è fondamentale per le piccole imprese per poter crescere state fatte molte citazioni molte addotte
Osservazione questa mattina io non sono un uomo che io
Viticultura mi fa piacere però cerca di chiudere questo mio modo intervento con una considerazione citando
Darwin e sull'evoluzione le specie non è la specie più forte è quella che sopravvive ma è la specie che compiuto rapidità sa adattarsi al mutamento Confindustria si entrava un nuovo assetto ha un nuovo presidente lei è la risposta a questa esigenza e la risposta concreta alla capacità che abbiamo noi di Sr rapidi nel mutamento la sfida che questa mattina
Confindustria Marche ha lanciato ai suoi amministratori è in quella direzione la sfida che Confindustria lancia al Paese e in quella direzione le imprese i cittadini
Sono pronti
Io credo che pensa sarà Adolfo Guzzini a tenerle sotto pressione così come noi faremo nei confronti del governo perché la tutela
I nostri interessi significa il futuro il benessere per noi le nostre famiglie per le persone che lavorano con noi per il ruolo che abbiamo sempre saputo esercitare che vogliamo continuare a esercitare in un l'Europa che vogliamo capace di competere
Il mondo tracce infinita
Signore e signori il Forum si chiude qui al piano inferiore servito un buffet
Il presidente il presidente Guzzini incontra invece i giornalisti nella sala qui a destra grazie