"Più energia per il mercato, piu' mercato per l'energia" - presentazione del rapporto sull'energia promosso dalla Confindustria (c/o Sala Giunta di Confindustria - Via dell'Astronomia, 30)

Cioè dare tra cinque massimo dieci minuti perché il professor Cipolletta che deve aprire i lavori in questo momento impegnato qui nella nella nel palazzo in un'intervista con Cofferati radiofonica eccetera quindi questa cosa da definire al massimo entro cinque cinque minuti il tempo di scendere e quindi al più tardi per le dieci cominciamo scusate ma la cosa non era prevista e quindi d'altra parte si tratta d'una cosa importante
Quel giorno
Sì al dunque scusate il ritardo con cui è stata avviata questa giornata ma credo che non sia un mistero per nessuno che lunedì ci stanno il referendum quindi che Confindustria e poi impegnata affinché qualcosa cambi questo Paese quindi ero in una trasmissione radiofonica
L'importante Radio Radio ventiquattro Tucker prende contraddittorio con Cofferati
E per chi non lo sapesse Confindustria a favore del sì per l'abolizione dell'articolo diciotto ed è a favore del sì per l'abolizione della quota proporzionale nella regia e letterale ma mi fermo lì perché se non per la par condicio ci vuole qualcuno che dica di no e quindi non vale la pena
Oggi presentiamo il rapporto sull'energia e quindi
Io devo dare soltanto il benvenuto a tutti quanti coloro che sono intervenuti sia da questo lato del tavolo per la presentazione
Che per coloro che li ascolteranno è stato un lavoro importante quello che è stato svolto io credo che sia soprattutto un lavoro che tende a guardare il sistema delle regia un po'al di sopra rispetto a le singole polemiche giuste anche che in questi giorni oggi c'è un decreto importante quello sul gas che viene presentata al Consiglio dei ministri quindi sono piccoli passi in avanti che si stanno facendo nel campo della liberalizzazione del mercato dell'energia il rapporto non si si sofferma su un aspetto specifico
A una obiettivo molto più basse io voglio solo ricordare come quest'ultimo quarto di secolo sia stato sconvolto dai problemi dell'elegia per carità l'energia è alla base nella crescita e delle nostre economie industriali quindi ci potremmo scrivere che energia industria sono esattamente la stessa cosa però non posso non ricordare che negli ultimi venticinque anni abbiamo avuto pre-crisi da petrolio
Spero che quella che stiamo vedendo adesso non sia la quarta spero che ormai abbiamo inghiottito queste queste crisi e se che siano state drammatiche ma anche importantissime perché hanno interrotto una tendenza un po'lineare dei sistemi economici e li hanno costretti
Di buon grado di cattivo grado a a fare delle ristrutturazioni importanti
Badate che probabilmente oggi non parleremo di New economico siccome ne stiamo parlando adesso
Se non avessimo avuto queste crisi da petrolio che ci hanno costretto a modificare completamente i nostri sistemi produttivi le tecnologie che sono nate che sviluppiamo adesso esistevano anche prima da chi sia petrolio ma la loro il loro progresso era lento
Perché non ce n'era una grande bisogno quando si sono rivoluzionati pezzi delle regia si è incominciato a ragionare diventato non solo conveniente ma stranamente urgente modificare i sistemi produttivi la la logistica tutto il problema dei magazzini delle scorte nasce perché i costi delle materie prime corse leggi erano diventati insopportabile chi riusciva economizzare
Razionalizzando la sua produzione aveva un vantaggio decisamente più importante di chi riusciva magari economizzare un po'sul costo del lavoro su qualche altra cosa ecco che la progresso tecnico è fortemente legato ai movimenti dei mercati al tempo stesso i movimenti dei mercati producono dei fattori positivi se i mercati sono sufficientemente liberi
Vorrei fare un'analisi soli sociopolitica mass se qualcuno che ha che ha l'età media e anche qualcosina di più io ormai per legge versi sessanta e quindi mi ricordo bene che negli anni cinquanta e gli anni sessanta la costruzione di economie di stato economie monopolistiche economia stataliste
Ecco la metà degli anni Settanta qualcuno forse si ricorderà la crisi da petrolio che ci aveva portato per qualche anno portò i Paesi a economia di Stato
A un livello di benessere superiore a quello dei libri nuovi noi avevamo un modello in crisi negli anni settantaquattro settantacinque mente perché eravamo devastati da un venti di brezza
Bilance dei pagamenti squilibrio invece le colonie comuniste se ne stavano tranquilli perché i prezzi non aumentavano in questi in questi corsi perché erano regolati dallo Stato perché avevano i salari rimanevano fermi la gente non veniva messa in disoccupazione bene ne abbiamo reagito a queste crisi
Con una spinta di innovazione che oggi il nostro mondo è competente cambiato rispetto a quello di prima d'artisti dal petrolio loro dopo dieci anni erano rimasti grosso modo gli stessi hanno cominciato a degradarsi completamente
Perché la carenza di libertà nei mercati ha generato un degrado fortissimo credo che questa sia stata una più in più delle componenti per la caduta di questi regimi bene senza farla troppo lunga quello che volevo sottolineare in questa mia produzione
è che più libertà fissarsi mercati e più rapidamente si ottengono risultati positivi
So bene che la libertà qualche volta fa paura e fa anche male a qualcheduno che stava un po'più comodo però siccome siamo tutti quanti previdenti sappiamo anche che con la libertà dopo saremo tutti quanti meglio ecco questo rapporto credo che voglia anche dare un messaggio almeno come Confindustria vogliono dare questo messaggio più i mercati sono liberi più avremo il coraggio di affrontare i piccoli problemi piccoli ma importanti problemi
Che ci sono di fronte nella liberalizzazione rapida dei mercati e più presto e noi ne trarremo dei vantaggi
Mi fermo qui do la parola Appiah Saraceno che insieme con Cristina Sasso con presentano il rapporto
A
Allora io ho il compito di presentare la prima parte di questo rapporto che è stato curato dell'IRS e ed è stato realizzato da un gruppo di
Ricercatori che
Costantemente seguono i processi di liberalizzazioni in atto nelle servizi pubblici in Italia
E e quindi essendo settore energetico quello che al attualmente avuto i maggiori trasformazioni su questo ci siamo concentrati in particolare nel corso di di questi
Di questi aiuti due ultimi anni
Il volume la prima parte deve fu lume
Che Confindustria ha realizzato col nostro contributo è dedicata alla presentazione dello stato molto velocemente perché non non aveva la pretesa di e di dare un quadro assolutamente completo ed esaustivo di tutto il settore ma della una fotografia della situazione del settore alle soglie della liberalizzazione
E una prima valutazione analisi del processo di liberalizzazione in corso in Italia
Per cui io brevemente cercherò di ripercorrere i i gli argomenti trattati nel volume
E se non curati sinteticità di qualità nel volume stile siamo stati allora nella prima parte
Abbiamo guardato la struttura della domanda e qui circa cercherei di ricordare alcuni fatti stilizzati forse ampiamente noti ma che sono importanti da tener presente perché e il processo di liberalizzazione in una qualche misura avrà influenza su sulle futuro di di alcuni andamenti
L'Italia ha sempre avuto un fabbisogno energetico per unità di prodotto significativamente inferiore a quello medio europeo questo è un fatto che fu Carat caratterizzare l'Italia come uno dei Paesi più efficienti dal punto di vista della domanda energetica fatto cento il consumo medio per unità di prodotto
In Europa in Italia questo valore settantatré quindi abbiamo un consumo per unità di prodotto inferiore del ventisette per cento a quello Matthew europeo la minor domanda di Energia dell'Italia deriva soprattutto dal settore famiglie ed al terziario in particolare soprattutto da una bassa domanda di energia elettrica
Che presentai in particolare nel caso dei domestici un minor consumo pro capite l'Italia del trentatré per cento rispetto alla media euro
Il fabbisogno energetico dell'industria in senso stretto e di poco inferiore invece a quello medio europeo nonostante una struttura produttiva con una minore specializzazione ai settori energia intensi significative sono le differenze a livello settoriale questo mette in luce un po'di difficoltà nelle comparazioni internazionali che vanno sempre prese con le molle
E lo dico adesso in particolare e nel caso dei prezzi del verrà tenuto nelle comparazioni internazionali dei livelli di prezzo verrà andrà tenuto in considerazione con maggiore
Attenzione
Per quanto riguarda poi mix delle fonti utilizzati i consumi italiani risultano relativamente maggiori nel cast trentanove per cento contro la media europea del ventinove nell'elettricità ventisei per cento contro ventiquattro minore invece per l'industria già adesso il consumo il peso del petrolio e dei combustibili fossili
Da diversa struttura della domanda dell'industria riti italiana rispetto a quella europea è un'evoluzione relativamente recente
Nel corso degli anni Novanta infatti è cresciuto molto il consumo di cassette Vietri cita a fronte di un declino appunto nella domanda di prodotti Petroli
Questa tendenza e a nostro avviso meno sola nostro dedicata destinata continuare e e l'esplosione della domanda di gas trova ha trovato il trova tuttora un fondamento nel vantaggio fiscale
Di cui gode questa fonte rispetto ad altre fonti fossili nel minore impatto ambientale e quindi nemico di minori costi di abbattimento che comportano
Di usi intensivi e poi nel crescente impiego per la generazione dette ricca oltre che nel completamento del processo di metanizzazione dei presi
In questo senso questo ed è un fenomeno recente e l'Italia rappresenta una sua specificità rispetto al resto d'Europa
Passando agli altri fatti stilizzati dal lato dell'offerta
Noi sappiamo che
Passiamo di al MoMA di soglie della liberalizzazione abbiamo un situazioni di monopolio o o o di produzione offrì profferta fortemente concentrata i il processo di liberalizzazione deve appunto gestire il passaggio verso una situazione più concorrenziali
Nel caso della struttura produttiva italiana si notano alcune specificità anche in questo caso che possono essere menzionate velocemente cioè il grado di autosufficienza energetica dell'Italia è tra i più bassi in ambito europeo solo il diciotto per cento della domanda totale coperta della produzione nazionale
Il nel confronto che i Paesi in altri Paesi europei il è simile la la dipendenza dall'estero a quella del Belgio dell'uso nei paesi piccoli dell'Europa
In viceversa Paesi grandi dell'Europa tra i quali ci confrontiamo per valutare i nostri livelli di competitività hanno un fabbisogno energetico soddisfatto dalle importazioni assai minore grado di di dipendenza dall'estero del
Quaranta per cento che mediamente in quaranta per cento per la Francia ai cinquanta per cento per
Il la Germania contro appunto o una dipendenza assai più devastanti dell'Italia
Per il futuro
Naturalmente poi è più più dipendenti verso il petrolio rispetto ad ad altre fonti
Nel gas alle dipendenze minore tra per la produzione nazionale copre rispettivamente il trentatré per cento nel caso per caso e l'ottantasette per cento il consumo interno in caso di elettricità
Per il futuro la questa tendenza la aumento della dipendenza dall'estero in particolare nel settore del gas sembra destinata ad aumentare per la crescita dei consumi finali per l'esaurimento dei veri servente
Più incerta è la prospettiva per quanto riguarda l'importazione del settore elettrico che potrebbero subire un'impennata come esito della liberalizzazione ma che incontrano limiti fisici e regolatori ancora cattivoni
Per quanto riguarda la struttura produttiva anche qui alcune specificità italiane in grado il grado di concentrazione in Italia è più elevato mediamente di quello che si verifica in altri Paesi europei
Tutu quasi tutti i Paesi europei non solo europei partono da una situazione di forte concentrazione di Monopoli
Pubblici io ho regolamentati e esistessi che volgono verso una situazione di maggiore concorrenza
Nel caso italiano che vediamo che per esempio nel settore pret petrolifero che quello che iniziato per primo chiede processo di di liberalizzazione e si presento un quadro relativamente più articolato dell'Offerta sono presenti infatti argomenta accanto al gruppo ENI più operatori verticalmente integrati nelle diverse fasi
E i ninja CIPE Agip Petroli IP rappresentano però ancora l'operatore dominante detenendo il trenta per cento della raffinazione quarantacinque per cento dei depositi quaranta per cento dei punti di vendita
Sotto questo profilo c'è un solo altro competitore che ha una a una struttura produttiva paragonabile quanto aperta a integrazione verticale ed è lesso che che tuttavia possiede
Soltanto l'otto cinque per cento della raffinazione una capacità di squilibri di stoccaggio diffuse su tutto il territorio del dodici otto
Su tutto il territorio dei punti di vendita pari al tredici per cento circa
Quindi sotto inoltre sotto il profilo strutturale il settore petrolifero presento un eccesso di capacità sia nelle fasi a monte di raffinazione che in quella valle della distribuzione e quindi
Una ristrutturazione che è un guadagno di efficienza potrebbero aiutare a contenere latina metri il livello dei prezzi e la dinamica
In prospettiva anche in termini dinamici contenere gli effetti dell'aumento per esempio del prezzo del petrolio River internazionali cui stiamo assistendo presso
Anche nel settore elettrico ritirato di Cohen concentrazione in Italia appare maggiore rispetto non solo ai Paesi nordici dove la liberalizzazione più avanzata
E quindi
Più avanti è il Processo di creazione di nuovi competitori ma anche rispetto ad altri Paesi europei come Spagna e Germania che sono organizzati su un mondo Iran organizzati sono su monopoli a base locali
E anche la pervasività della presenza pubblica trova pochi riscontri in Europa oltre che in Francia
Qui
In lei i rapporti viveri di concentrazione possiamo menzionare alcuni dati naturalmente mercato molto in evoluzione quindi e si riferiscono ai adatti per mettere novantanove dei ne possiede settantanove per cento della capacità copre per le importazioni settantasei per cento dell'Offerta soddisfa l'ottantacinque per cento della domanda
Ci sono poiché come sta sappiamo non i produttori
AT&T che fanno capo enti locali che hanno una struttura verticalmente integrata ma coprono solo il tre otto per cento della potenza installata tre tre della produzione esseri cinque per la domanda
I produttori privati complessivamente detengono infine il sedici per cento della capacità il diciannove per cento dell'offerta nazionale
E autoconsumo nove dieci per cento del totale della domanda
Ecco e il saldo negativo dell'estro che avevo menzionato prima per quanto riguarda il settore elettrico rappresenta in inoltre una scelte di economicità del sistema l'eccesso di capacità infatti documentato da un basso tasso di utilizzo degli impianti pari al quarantuno per cento uno dei più bassi tassi di utilizzarli per europea
Inoltre nella produzione di energia elettrica rene dipende in larga parte da olio combustibile la maggior maggiormente che in altri Paesi europei
Utilizzando un parco termoelettrico tradizionale di età media avanzata e con abbastanza bassi rendimenti il parco produttivo di di produttori indipendenti Ederle ex municipalizzate conta maggiormente su tecnologia grasse subite Roderick
E nel nuovo assetto liberalizzato poi sappiamo che tutti i produttori saranno poi liberi di vendere la propria merce assurda
Quanto a livello di concentrazione del settore del gas questo è ancora più elevato nel novantotto limite teneva il novanta per cento dell'offerta di casco le importazioni e sfruttamenti della rendita petrolifera
E e monopolista nelle fasi intermedie per il trasporto e di stoccaggio tuttavia nel nel novantotto il monopolio di Siena ma li importa iniziato già a ridursi
Per il due mila e tre i contratti già in essere comporterebbero una ripartizione del mercato dell'importo consistente sei per cento Haslam i quattordici ai ai Disney dieci per cento ai sul mercato della vendita invece diviso in distribuzione primaria e secondaria nella primaria e sappiamo che vien monopolio di fatto di Snam mentre la distribuzione secondaria la strada
Il quadro è molto più eterogeneo con la presenza di una molteplicità di distributori locali che presentano problemi di inefficienza dimensioni dimensioni medie troppo piccole e che hanno esigenza di un forte processo di ristrutturazione mentre se nel caso dell'elettricità vedevamo una situazione di concentrazione in Italia più elevata rispetto a quella riscontrabile in altri Paesi
La struttura grado di concentrazione nel settore del gas trova riscontro in molti altri Paesi europei sia per le caratteristiche che il settore del gas presente sia per le fasi di incubazione della liberalizzazione che è appena iniziata
Nella maggior parte dei Paesi europei solo il Regno Unito perché è un Paese produttore fa eccezione in questo quadro nell'analisi che abbiamo fatto cerca di essere più veloce e il abbiamo poi guardato un pochino in dettaglio proprio il sistema dei prezzi anche qui i dati quindi però più velocemente i dati sono
Riferiti a a un periodo che era quello possibile per fare la comparazione quindi la media del nove del periodo del novanta novantotto novantanove e come sappiamo nella comparazione di rally dei prezzi si incontrano notevoli problemi di comparabilità legati al fatto che le strutture tariffarie sono diverse che il e che che nelle statistiche internazionali riescono a cogliere solo con imprecisione queste diversità
In sintesi però credo che si possa dire senza
Con con punta con qualche imprecisione che il il più il costo dell'energia è più alta in Italia
E più alto per quasi tutte le fonti
La benzina la con pompa costa il nove per cento in più per esempio il gasolio costa centoventisette per cento in più in media l'energia elettrica per una famiglia in media costa il dodici per cento in più
E per l'industria in media trentaquattro per cento in più il gas registra un differenziale medio che anche in questo caso vada il trentaquattro per cento per l'utente un domestico il tredici per cento per quelli industriali
Tenuto conto della composizione delle fonti il costo delle energie mediamente più elevato per i consumatori industriale del tre ventisei per cento rispetto alla media europea su questo differenziale incitano ossia differenze di prezzo all'origine sia una fiscalità particolarmente onerosa
Se poi ente andiamo a vedere per tipologie di consumatori
Queste differenze si sventati hanno in una molteplicità di situazioni che vedono tuttavia l'industria di medie dimensioni pagare significativamente di più Venezia Legabasket elettricità
Rispetto a agli altri Paesi europei
Il confronto fatto su dati di inizio novantanove per le imprese di grandi dimensioni presenta una situazione relativamente più favorevole
Nei loro confronti
Se guardiamo le statistiche Eurostat ma va tenuto presente che appunto il momento puntuale del confronto si riferiva a una fase in cui il prezzo del petrolio regni in IMI e noi sappiamo che i prezzi dell'energia elettrica in Italia sono molto legati al prezzo del petrolio e quindi sono più sensibili rispetto a prezzi armata della dinamica del del prezzo del petrolio rispetto ai prezzi degli altri Paesi europei che hanno caratteristiche di maggiore stabilità e influenza e altri fattori influenzano la dinamica
Ci siamo poi soffermati in modo più dettagliato sulle sulla sul ruolo della tassazione nel determinare i i diversi incredibile la maggiore onerosità
Della dell'Energia per di l'Italia in particolare per l'industria italiana
Le ha le motivazioni generali della tassazione sono un certo un certo numero ne possiamo menzionare e l'obiettivo di gettito
Motivo ulteriore che è un'imposta che si presta bene questo giustifica la sua stratificazione a essere attribuita per competenza gli enti decentrati
Nella tassazione Sio si è si pone obiettivi di politica energetica riguardanti dal lato dell'affaire per la salvaguardia delle produzioni nazionali e quindi ora ridotti o la riduzione della dipendenza e detiene oggetti che dal lato della domanda la da si è posta l'obiettivo della riduzione dei consumi petroliferi ed efficienza energetica e infine tramite l'Acquario il carbon tax si punta al conseguimento di obiettivi ambientali
Complessivamente se noi guardiamo il cielo e vi è una tabella nel rapporto e gettito in Italia da da tassazioni di prodotti energetici rappresenta il due quattro per per cento dei figli una misura che è di mezzo punto superiore almeno alla media europea paragonabile solo eguagliata soltanto dal prelievo che viene realizzato nel Regno Unito
Se poi scendiamo nel dettaglio delle diverse tipi di prodotti energetici vediamo che non vi è un gran differenze avere la tassazione dei prodotti petroliferi
Viceversa la tassazione sull'energia elettrica presente a oltre che una notevole complessità per la stratificazione di interventi diversi anche delle specificità
D'Italia è l'unico paese europeo che prevede meccanismi di tassazione sia sugli input che subì output
E se si considera l'incidenza fiscale complessiva sul costo di produzione varia secondo le fonti utilizzate tra il diciotto e ventisei per cento del prezzo finale
I nostri principali competitori prevedono al massimo una tassazione del tredici e sette per cento per le preture dura descritte elettricità prodotta da oli combustibili
L'effetto complessivo dei da fiscalità rende e quindi accentua questo differenziale che c'è tra prezzo dell'energia in Italia e prezzo detta energia negli altri paesi europei
Che risulta della per il fiscalità le Brendel intensa energia il più cari in Europa ad esclusione del Portogallo
La tassazione esplicita inoltre in termini assoluti e maggiore per le piccole e medie imprese
Che pagano circa trenta lire al kilowattora contro i dodici lire dei grandi utenti in termini relativi incide maggiormente sulle utenze medie ed è di circa undici per l'undici per senza per le per imprese di grandi dimensioni
Sono energie in metrica inoltre oltre che gli oneri impropri che mediamente incidono per il il dieci per cento viene una
Vie incombe la risoluzione del problema degli Stranded cost attualmente in esame presso la Commissione europea l'Italia ha avanzato una richiesta
Per un massimo di quindici mila miliardi da recuperare entro sette anni solamente la Spagna Europa sta riconoscendo somme più elevati e l'eventuale riconoscimento andrebbe pesare ulteriormente sulle bollette elettriche per un ulteriore tre cinque per cento
Concludendo sulla tassazione se guardiamo con l'impatto della tassazione sul gas non troviamo anche se è più semplice e quindi è stato più facile ricostruirla nei Beni Tarija elementi anche in questo caso vediamo che è maggiore per le piccole utenze industriali che per i grandi consumatori e mediamente e determina un ampliamento del differenziale dei prezzi italiani rispetto a quelli europea
La nella terza parte della prima parte abbiamo poi affrontato il problema dell'avvio del processo di liberalizzazione in Italia e cercato di darne una un quadro
Interpretativo comunque di dall'Uttar né il e i taxi in modo critico mezzo critica in senso buono
Inviti tasselli per processo di liberalizzazione sappiamo che sono determinati dalle direttive che sono emanate a livello comunitario e prevedono una serie di
Diciamo quattro Poussin Carpino su quattro punti fondamentali attuale apertura del mercato finale
La libera limitazione dell'accesso all'importazione la creazione di gestori di reti indipendenti all'introduzione del libero accesso alle reti in dazi e tariffe
Negoziati o regolarmente
La strada imboccata dall'Italia legislatori nazionale appare definire un percorso intermedio rispetto a un panorama europeo in termini di incisività
Vi è poi una normativa secondaria che non per importanza ma perché viene dopo che è quella del regolatore che
Con la
Nell'ambito del rispetto delle proprie competenze determina e orienta il il processo di
Di e liberalizzazioni
La strada i punti italiana quindi adesso dobbiamo differenziarla per il settore elettrico rispetto al settore del gas il professore elettrico e più avanti e quindi anche alcuni elementi più di dettaglio possono essere dati
Obiettivi l'obiettivo delle direttive a europea era Italia deriva recepimento che ne è stato fatto nel nel caso italiano in particolare si può dire che hanno l'obiettivo di rinnovo del parco e nei l'elettrico e l'incremento dell'efficienza della sua gestione al fine della riduzione dei prezzi delle merci via
Rispetto allo schema generale al Liberati la direttiva il decreto
Bersani agisce in modo efficace su diversi aspetti profilando un sistema più aperti e trasparente
Di quello precedente collocandosi appunto però qui avevo dei grafici che non gli ho fatto vedere perché eravamo in ritardo livelli intermedia rispetta agli altri Paesi
Guardammo guardiamoci dal alcuni punti sul sul versante della domanda libera
Sappiamo che per il più
Nel mercato della vendita finale libero per il trenta per cento nel due mila diventerà il quaranta per cento superando per ampiezza e rapidità
La tabella di marcia prevista dall'Unione Europea e collocandosi solo dietro a Spagna e Paesi completamente aperti come Germania Inghilterra Svezia e Finlandia
Nel giro di pochi anni tuttavia per come è stato disegnato il percorso di apertura il mercato libero di italiano diventerà uno dei più ristretti in Europa secondo solo alla Francia e al Portogallo
Perché oltre all'Irlanda e la Grecia è che sono paesi che non prevedano un regime a regime una totale apertura del mercato inoltre l'imposizione del vincolo consortile quale strumento per l'accesso al mercato per le piccole e medie imprese
Accresce i costi le difficoltà per stipulare contratti liberi di fornisca router per le imprese stesse rispetta un accesso diretto individuale
In risposta a questi limiti
Il ministro letta attuale ministro dell'industria recentemente parlato di un'ulteriore riduzione delle soglie per i consorzi anticipato al due mila uno
La riduzione a da un milioni di kWh hanno accento mi dimentico vettore Anna idee cento mila ed è dovrebbe consentire l'accesso al mercato molte aziende oggi escluse
Per quanto riguarda l'Offerta vipera il potere di mercato cioè la riduzione del potere di mercato dell'attuale monopolista
Insieme a Inghilterra Hisense abbia siamo il solo Paese che ha previsto diversi interventi di ristrutturazione dei monopoli pubblici integrati
La legge impone infatti una soglia del cinquanta per cento sul mercato dell'approvvigionamento impone a lei nel difendere i quindici mila Mecca
E riconvertirli in impianti a ciclo combinato così da garantire le riscrive il rispetto di tale soglia
A seguito di quale concesse di queste concessioni abbiamo fatto alcune simulazioni che perire proponiamo
Due terzi dei quindici mila nega tenderebbero riconvertiti a ciclo combinato determinando del giro di solo sei anni rinnovo di una quota del parco produttivo nazionale pari a circa il quattordici per cento
La quota complessiva di produzione nazionale dell'Italgas potrebbe crescere dal ventisette per cento del novantotto al trentasette per cento del due mila e sette già
Con questo dei ventisette per cento e novantotto era qualcosa di più del trenta per cento nel nel novantanove quindi un'accelerazione di un quindi un aumento della dipendenza dal gas operò aumento dell'utilizzo da Cassina produzione l'energia elettrica che che Stabilini e e in corso
Considerando l'aumento della domanda pesa per il due mila e sette e la quota di potenza base aumenterebbe di sette mila mica a fronte di una riduzione della quota di motivazione di quell'auto ferme merita rispetto idealmente di sei mila megawatt e di mille enti perciò potrebbe derivare una riduzione dei prezzi all'ingrosso o per un po'in aula di una riduzione dei costi marginali così come li abbiamo calcolati noi a partire dalla ricostruzione una curva di Offerta compresa tra l'otto e il dodici per cento
La produzione e-mail calerà di di cinquantacinque terawattora fino a raggiungere il quarantacinque per cento complessivo dello del mercato dell'Offerta mentre la produzione delle produttori privati crescerà fino a circa il quaranta per cento
La quota di mercato DNA nella fascia di modulazione calerà dal novantotto Aldo all'ottanta per cento favorendo l'ingresso di cinque nove produttore nell'area del price Necchi
Si tratta di impianti larga parte già esistenti e operanti in base che
Che attraverso le Genco sono spinti verso l'alto dal merito morte
Nonostante questi aspetti positivi diversi fa futuri però concorrono a mantenere condizioni di conto di limitata concorsi Brent salita sul mercato della generazione
La modalità i tempi previsti per le sedi cessioni dei quindici mila non consentiranno almeno per i prossimi tre quattro anni la riduzione tra posizione dominante dell'ENEL sul mercato della generazione questo creerà un problema
Nel frattempo considerando che la potenziale concorrenza di fornitori esteri è limitata e la capacità di importazione a solo cinque mila Mw disponibile permane un profondo squilibrio trasferta elidere dipendente e domanda in particolare l'offerta libera indipendente e trenta terawattora e la domanda si colloca tra i settanta e i novanta terawattora a seconda delle stime anche a questo proposito il nuovo ministro parla di una di anticipato della procedura per le dismissioni già nel due mila uno ma
Come è stato dimostrato in un lavoro che abbiamo riportato nell'appendice della nostra parte non è detto che
La un numero limitato di produce riti produttori sul mercato non è detto che comunque un porti un'effettiva riduzione del prezzo dell'Energia ma si a questo è associato sono associati comportamenti strategici
La Borsa INPS il terzo
Punto qualificante della apertura alla concorrenza del settore elettrico e la creazione della borsa dell'Energia su questo fronte la legge prevede per il due mila e uno l'avvio di una borsa
Basato sul dispacciamento di merito economico in maniera simile a quanto fatto in Inghilterra Svezia Finlandia Spagna Olanda e presta anche Austria e Germania allo scopo di favorire lo sviluppo della concorrenza
Nel mercato dell'offerta all'ingrosso
Non sono note ancora le caratteristiche se ne sta discutendo e al nostro avviso alcune alcune
Elementi fondamentali dovrebbero essere tenuto presente date la struttura attuale del mercato alla generazione del del della Pro tutte alla produzione
A nostro avviso un modello di borsa obbligatoria innestare un modello di Borsa obbligatoria per accrescere la liquidità del mercato e garantirne la trasparenza anche se favorisce atteggiamenti collusivi eliminando manipolazione del mercato la Borsa obbligatoria rende perfettamente identificabili secondo noi tali comportamenti
Un'organizzazione della borsa deve essere fatta sulla base di un dei erede di una sequenza di mercati di aggiustamento in Friday
Inizialmente senza borsa di bilanciamento con forti disincentivi alla partecipazione adesso per evitare che diventi luogo di comportamenti speculativi e strategici
Un meccanismo di BT in bilaterale deve esistere esteso cioè anche la domanda per calmierare l'esercizio del potere di mercato che tuttora rimane furto forte
Dal lato della dell'Offerta sarebbe a nostro avviso preferibile un BTP per unità per gli stessi motivi di trasparenza di cui sopra
Infine ci sono gli ultimi due elementi nel processo di aperto chili di di apertura che sono stati che è stato realizzato attraverso il decreto Bersani che sono la creazione di una rete dipendente di un acquirente unico i limiti del per del percorso su questi due punti sono noti state lunghi dibattuti quindi trascuro rivoluzionò solo che la figura dell'acquirente unico è l'unico esempio in Europa
Un lutto fortemente al Parlamento italiano ma il Tory la l'acquirente unico controllerà circa il sessanta per cento del mercato finale sulla base di contratti di fornitura lungo Terna infine che di fatto ferite non la competizione di prezzo per tutta la durata del conto quindi l'ulteriore allargamento del mercato potrebbe ridurre parte di questo problema ma certamente la presenza di un acquirente unico rappresenta oneste un elemento estraneo alla logica di mercato che ispira la nuova politica energetica
Infine la normativa secondaria per il settore elettrico che che per Creta secondaria che riguarda le modalità di realizzazione attraverso che ha interessato una serie di documenti di consultazione e delibere emesse dell'autorità
Questo sta definendo un corpo organico di regolamentazione di notevole impatto sull'organizzazione del settore
La ratio dei provvedimenti è sostanzialmente quella alla base del decreto Bersani ossia la definizione di un insieme di regole che forniscono incentivi all'efficienza e alla promozione dello concorrenza in un'ottica di tutela dei consumatori fino conseguentemente possibile che questi provvedimenti abbiano anche come dicevo prima un effetto indiretto di spingere la razionalizzazione del settore eliminando soggetti meno preparati alla competizione
Soprattutto sul versante dei distributori i più importanti di questi provvedimenti riguardano era ridefinizione della struttura tariffaria dei clienti vincolati la normativa detto teoricamente per i plinti donne ci le regole strumentazioni sui livelli di qualità
Lascio a regole dovere poi dire non entra nel merito anche se avevo preparato perché sono molte ritardo passando al settore del gas
Di anche nel settore del gas siamo all'inizio della della fase di liberalizzazione recepimento della direttiva la posta di recepimento è stata approvata ieri se non sbaglio
Che anche in questo caso si va oltre agli standard minimi richiesti dalla direttiva UE in particolare si prevede dal due mila e tre la totale apertura del mercato la separazione societaria le aziende di lanterne di aziende intricate
Tra l'attività di trasporto distribuzione eventi alla possibilità di accesso alle reti e gli stoccaggi nella sulla base di tariffe regolate un codici dirette nonché l'applicazione di soglia antitrust all'approvvigionamento
Su su
Lei tetto delle misure sarebbe di misure proposte che sono state nel il recepimento nella fase finale aumentate le soglie dal settanta per cento dell'approvvigionamento al settantacinque degrado quel che cala gradualmente al sessanta nel due mila e denti e del due mila dieci alla soglia di identità
E invece è rimasta al cinquanta per cento le Cento di queste misure sarebbe quello di mantenere sia l'integrazione verticale del gruppo ENI sia le attuali dimensioni operative di Senna
Intervenendo in maniera limitata sui contratti d'importazione esistenti e comunque senza intaccare le quote vincolate da clausole ti cortei
In questo modo si contenderanno gli obiettivi di preservare il ruolo di fornitore strategico di Siena medi allargare il pluralismo dell'offerta riservando a terzi
L'occupazione dell'Est nuove quote di mercato che si andranno a creare grazie alla crescita della domanda che abbiamo detto sarà molto forte ciò tiene conto della diversa natura della competizione sul mercato delicatezze
Che si svolge tra importatori e non tra produttori e dei possibili benefici
Derivanti dal mantenimento di un soggetto finanziariamente tetti tecnicamente forte capace di controbilanciare
I buoni fare monopolistico dei grandi fornitori internazionali
Si tratta di un approccio più cauto di quello adottato il settore elettrico in quanto le soglie sono meno incisive nel sono previsti dismissione obbligatoria di nessun tipo e non viene sottratto la SNAM la gestione della rete di trasporto e dispacciamento evidentemente le soluzioni che sembrano profilarsi non risolvano però
In maniera netta il nodo strutturale del potere di mercato
I della forte integrazione verticale del settore dedicarsi imitando sia creare quelle condizioni minime di pluralismo e trasparenza che rendono il mercato contingibile e riducono i margini di profitto dette tori
Diviene però in questo quadro necessario accompagnare queste misure hanno notevole fu regolazione forte indipendente che prevenga abuso di posizione dominante e rende effettiva la libertà di accesso al mercato per
In conclusione che finisca davvero a nostro avviso il processo di liberalizzazione che è stato avviato addetti definito una serie di condizioni necessarie perché il processo di liberalizzazione ci sta ci sia e si e sì determini non ha però definito ha definito in modo ancora del tutto insufficiente le condizioni sufficienti perché questo possa avvenire attraverso una troppo basso ma dalla troppo bassa per Tura della alla concorrenza nel settore
Elettrico e una lentezza dei
Dei tempi di realizzazione anche delle delle decisioni prese
Alessio darei la parola Cristina sassoni che ci parla della seconda parte rapporto che è stata curata da libera grazie
Ok trovato
Io intanto vorrei ringraziare Confindustria per aver dato all'istituto l'opportunità di approfondire questo tema che è di grandissimo interesse
Per tutti noi e vorrei esprimere un ringraziamento particolare per chi ha dedicato tutte le sue energie a questa parte del rapporto Roberto Zoboli di CNR Gabriella Coltro che una nostra ricercatrice IPA che mi aiuterà nel seguire delle slide
Io dovrò stare in venti minuti prometto spero però qualche cosa devo riuscire a dirvi cercano comunque di essere il più rapida possibile
Dal novanta si pone il problema della compatibilità ambientale delle politiche energetiche ed è diciamo in concomitanza con l'avvio degli accordi internazionali sulla protezione del clima globale che comincia appunto a porsi il problema della sostenibilità ambientale delle politiche energetiche
La svolta vera che noi abbiamo di fronte e quella segnata dal protocollo di Kyoto del mille novecentonovantasette
Punto di svolta a tutti gli effetti poiché per la prima volta vengono fissati dei target quantitativi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra vincolanti per i Paesi aderenti al protocollo si tratta dei Paesi avanzati in transizione indicati nell'allegato uno al protocollo è un punto di svolta vero perché la precedente convenzione sui cambiamenti climatici
Si era limitata a fissare delle regole molto generiche di responsabilità per i Paesi aderenti
Kyoto da dei target differenziati in percentuale di riduzione ai vari Paesi aderenti
Al due mila otto due mila dieci rispetto al mi ai valori del mille novecentonovanta in questo contesto l'Italia è vincolata a una riduzione del sei punto cinque per cento
L'Europa ha una quota complessiva di riduzione dell'otto per cento
Ora è molto difficile dare una valutazione precisa oggi dei costi economici e dei benefici ambientali dell'attuazione del protocollo di Kyoto
Ma anche più diciamo per due motivi essenziali il primo motivo è quello che Kyoto avvia una politica complessa che chiede scelte tecniche molto complesse sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista strettamente tecnologico del comparto energetico
Questo per quanto riguarda i costi dall'altro lato non è nemmeno tanto facile prevedere quali saranno ed effettivi benefici ambientali anche a fronte di un'incertezza che tuttora caratterizza le valutazioni della comunità scientifica sul piano proprio dell'impatto effettivo delle attività umani ed emissioni di gas serra
Sul
Sul clima
Accanto a questa con
Non sono previsti impegni quantificati di riduzione delle emissioni da parte dei PDS in secondo luogo vi sono alcuni problemi che riguardano la sua effettiva entrata in vigore quanto al problema dei PDS
Il livello elevato di emissioni per unità di attività economica combinato un incremento dei livelli di crescita nel PDS
Qua di fatto vanificare l'efficacia globale delle politiche di contenimento delle emissioni concentrate sui Paesi avanzati anche per il possibile effetto di ieri localizzazione di industrie inquinanti
Dai paesi avanzati il PDS non vincolati dal rispetto di targhette di emissione
Io vorrei ricordare che la posizione USA critica sul protocollo parte proprio da questo punto la non globalità rispetto all'impegno dei PDS lo scenario quantitativo
Slide otto del diciamo del problema PDS ed è stato delineato dalla Banca mondiale in questo modo il PDS immettono in atmosfera una tonnellata di Carboni equivalente ogni mille dollari di PIL mentre i Paesi avanzati immettono in atmosfera una tonnellata di Carboni equivalente ogni cinque mila dollari DP
Entrata in vigore del protocollo qui c'è un aspetto che dobbiamo tenere onde becco permanente perché e ottantaquattro sono i Paesi firmatari del protocollo per l'entrata in vigore
è richiesta la ratifica di cinquantacinque parti aderenti corrispondenti ad almeno il cinquantacinque per cento delle emissioni di CO due sulla base dei valori del novanta ad oggi sono solo quattordici i Paesi che hanno ratificato e questi paesi rappresentano una percentuale minima
Delle emissioni l'Italia non è tra questi Paesi l'USA non è tra questi Paesi e vi ricordo che gli Stati Uniti rappresentano il trentasei per cento nelle missioni
Non è un piccolo problema che però
Oggi credo debba lasciarci abbastanza freddi di fronte a quanto sta avvenendo soprattutto in Europa
Nelle scelte di politica nazionale che i vari Paesi membri stanno mettendo in campo e allora io vorrei provare a dare anche per riuscire a sta renitenti che mi sono stati dati
Alcuni due chiavi di lettura
La prima tenta di dare uno sguardo d'assieme sul dopo Kyoto
E uno sguardo d'assieme sul dopo Kyoto cinture c'è a osservare
Quanto vi espongo il protocollato azione del protocollo di Kyoto o se vogliamo essere si è seri
Richiede una elevata complessità tecnica delle scelte le scelte da mettere in campo sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista tecnologico sono estremamente complesse ciò dovrebbe determinare la neutralità delle scelte messe in campo per garantire l'attuazione del protocollo secondo punto richiesto da
Una seria attuazione del protocollo dovrebbe essere un elevato livello di accordo tra le parti cosa che dovrebbe consentire da un lato la globalità del impatto del beneficio ambientale
Ma soprattutto ancora una volta dovrebbe garantire un margine elevato di neutralità nelle scelte di politica attuativa qui però si registra comunque perché le esperienze fatte successivamente al alla diciamo alla Ratti al allora messa a punto del protocollo di accordo internazionale non hanno funzionato né i fatti gli accordi internazionali non stanno funzionando
Questo determina sostanzialmente delle scelte unilaterali da parte dei Paesi che fanno parte dello scenario di riferimento dell'allegato uno qui dentro ci stanno i paesi membri dell'Unione europea
Con quindi una una tendenza di attuazione con fughe in avanti ma possiamo anche pensare che ci saranno delle fughe all'indietro
Con quale possibile affetto sicuramente una possibile distorsione dei mercati ma soprattutto un punto sul quale credo si debba esprimere una certa lucidità di pensiero un'elevata politicizzazione delle scelte fatte
Dai governi nella messa a punto delle politiche nazionali
A fronte diciamo di questo andamento dobbiamo tener conto che il protocollo invece dà un'indicazione molto diverso è la prima delle quali e il principio di ridurre il costo complessivo del raggiungimento dei target di abbattimento delle armi delle emissioni di gas serra
Con questo voglio dire che il protocollo nell'elaborazione protocollo è stata ben presente le necessità di conciliare l'efficacia del beneficio ambientale con il contenimento dei costi è un punto che mettiamo lì anche questo onde Bach con permanente un'altra diciamo dimostrazione del fatto sulla dodici che il protocollo ha molto ben presente il rapporto tra beneficio ambientale il costo è l'introduzione di strumenti flessibili per il dopo Kyoto
Strumenti flessibili che sono quindi calati implementazione congiunta Mechanism o di sviluppo pulito mercato dei diritti dimessi emissioni dovrebbero proprio rappresentare con una evidente orientamento alla strumentazione di mercato una compensazione degli strumenti
Invece di politica regolativa che i Paesi dovranno mettere in campo anche qui noi sventoliamo un po'la bandiera dei meccanismi flessibili ma non abbiamo nessuna base tecnica su cui cominciare a lavorare quindi anche questo è un aspetto da sotto l'ho io da sottolineare per riuscire a a prevedere effettivamente un percorso con integrato di attuazione del protocollo fatto di strumentazione di mercato
E dentro a questa categoria mettiamo gli strumenti flessibili e strumentazione regolativa e qui dentro ci va ovviamente a piè pari la carbon tax bisognerebbe quantomeno riuscì a definire il quadro tecnico applicativo di questi strumenti flessibili è un impegno grosso e voi capite quale con diciamo impatto ha dal punto di vista della possibilità di creare delle situazioni di accordo internazionale armonico
Andiamo a casa il quattordici l'altro punto che io credo debba rappresentare un elemento base della riflessione è che il dopo Kyoto a un costo nonostante il fatto che si debba tenere sempre presente quel principio fissato dal protocollo per cui bisogna riuscire a a fare andare insieme il l'ottenimento del beneficio ambientale con il contenimento comunque il controllo dei costi non illudiamoci di poter attuare una politica di abbattimento dei gas serra come quella prevista da Kyoto senza costi la riduzione delle emissioni di gas serra non può essere ottenuta scarsa incidenza per il sistema economico
Costi stimati dall'OCSE al due mila e dieci io mi chiedo scusa avete nelle slide che vi sono state consegnate un errore che correggerò
L'OCSE al due mila e dieci fa le seguenti proiezioni
In caso di scenario basato sul raggiungimento di obiettivi con sole azione domestiche voglio dire di tipo regolativo quindi essenzialmente carbon tax interventi sulle fonti rinnovabili
La la OCSE prevede un zero diciotto per cento di riduzione del PIL nei Paesi OCSE Clusaz zero ventisette per cento l'Unione europea zero punto diciassette per cento
Nel caso di raggiungimento degli obiettivi con strumenti flessibili l'OCSE prevede sempre al due mila e dieci uno zero dieci per cento di riduzione del PIL dei Paesi OCSE zero sedici per USA e zero otto per
L'Europa
E veniamo ai target europei ed italiani
Lei una volta
Sedici l'Europa
A un target di riduzione al due mila otto due mila e due dodici dell'otto per cento rispetto ai valori del novanta ora questo valore combinato con le le diciamo il il linea delle missioni dell'aumento delle missioni senza interventi nei fatti corrisponde una riduzione del quattordici per cento
La crescita delle missioni nei vari comparti prevede un ventidue per cento al Duemila
Nel settore dei trasporti trentanove per cento al due mila e dieci questo è sicuramente il settore critico d'intervento mentre per l'industria al rispetto ai valori sempre del novanta ragioniamo sempre sui valori del novanta si prevede una riduzione del quindici per cento si prevedono anche livelli costanti nel settore terziario nelle consumi delle famiglie e nel comparto energetico
Dovendo tuttavia tener conto nello scenario europeo degli effetti derivanti dalle dismissioni del nucleare e veniamo all'Italia
L'Italia ha fatto una scelta di un sei punto cinque al due mila otto due mila dodici rispetto ai valori del novanta anche qui facendo un ragionamento sul business chiuso al proiettato al due mila e dodici
Si stima che al due mila dieci la riduzione effettiva sia del diciassette punto cinque per cento
L'queste entità di riduzione è molto significativa poiché va posta in relazione con le caratteristiche proprie del sistema energetico ed economico italiano una caratteristica fondamentale dell'Italia nel confronto internazionale e infatti una bassa intensità energetica e quindi un'elevata efficienza energetica in termini di consumo totale di energia per unità di PIL l'Italia è invece relativamente meno efficiente di altri paesi sul piano delle emissioni totali di gas serra
In conseguenza di fare i fattori tra cui è ovviamente determinante la rinuncia alle che al nucleare ampiamente presente nel mix energetico di altri grandi paesi europei
Con una conseguente più elevata efficienza totale di emissioni guai a te se andiamo a vedere il numero della Francia che uno zero cioè la Francia al due mila e dodici deve semplicemente conservare i livelli del novanta il motivo di Baldi base che ha determinato questo badate Schering è proprio la presenza del nucleare
Ora date queste caratteristiche del sistema economico ed energetico italiano
L'obiettivo di riduzione può essere forse preso perseguito
In fase di consumo di energia principalmente con interventi sull'intensità delle missioni piuttosto che sull'intensità energetica in alcuni settori già molto vicina a limiti inferiori ipotizzabili
Nel confronto internazionale l'Italia si caratterizza già oltre a tutto per un livello elevato di efficienza nelle missioni al consumo di energia
Il raggiungimento del target di Kyoto richiederà quindi anche un intervento sull'intensità dimissioni in fase di produzione con un'innovazione tecnologica che non potranno rappresentare la vera compagna di strada di tutto questo percorso
Tenuto conto che diciamo l'abbattimento del livello delle missioni in fase di produzione Vanni commisurato oggi al mix energetico
Che non prevede il nucleare questa è una verità che noi ci dobbiamo dire guardandoci negli occhi è una è una roba vera lo sappiamo fa parte dello scenario infatti non c'è problema
In questo contesto il rischio che gli interventi di riduzione delle emissioni non risultino sufficienti ai fini del raggiungimento del target italiano per il dopo Kyoto è molto elevato
Dato che il mix energetico alla produzione e dato il dato scusate il mix energetico alla produzione e dato il livello di efficienza già raggiunto dall'Italia soprattutto al consumo questo e qui torniamo a dire dopo Kyoto costa potrà generare duramente dovrà generare il tentativo di spostare gli interventi verso i livelli di consumo determinando una contrazione conseguentemente
Una possibile significativa limitazione del tasso di crescita io qui vorrei fargli una citazione velocissima perché abbiamo poco tempo ma dal piano francese sulla contenimento dei gas serra piano lanciato adesso nel due mila in cui si fanno tutti i percorsi lunghissimi poi si arriva a dire però qual è lo scenario dentro al quale si dovrà realizzare l'attuazione del del protocollo di Kyoto i francesi parlano di una più grosso Prete energetica scusate lo dico in francese perché suona proprio bene questi qui parlando di sobrietà energetica
E dicono anche che sostanzialmente lo scenario verso il quale noi andiamo è uno scenario in cui non si venderà soltanto l'Energia
Non si venderanno soltanto trasporto ma si venderanno anche i servizi per usare meno energia e i francesi parlano di un'ingegneria dei servizi che dovrà giocare un ruolo essenziale nelle prospettive future di tutela del clima globale allora quanto questo sia science fiction io francamente non lo so
Però evidente che
Chi si sta occupando del problema a livello di politica nazionale sta cercando di identificare dei percorsi innovativi che guardate un po'si collegano alla riduzione del consumo perché ne possiamo fare tutti i diciamo i lavori di ortopedia economica che io poi non sono nemmeno capace di fare la sa fare molto meglio di me Roberto Zoboli
Ma alla fine tirando una riga sotto quello che arriveremo a dire che bisognerà ridurre consumi
Dovrò essere velocissima sulle misure italiane
Le misure italiane a fronte di un investimento stimato di novantasei mila miliardi di lire principalmente nel settore termoelettrico
Sono sostanzialmente due i pilastri della politica nazionale italiana la carbon tax e le politiche di incentivazione delle fonti rinnovabili
Sulla carbon tax io vi chiedo scusa sono abituate esprimermi con chiarezza tappo e a me piace molto andare a piè pari in quegli argomenti che rappresentano un po'le croci rosse di tutti noi
Allora io credo che la carbon tax si debba poter parlare lucidamente
E dobbiamo lucidamente vedere
Che anche gli altri Paesi europei si stanno muovendo verso la carbon tax noi abbiamo dietro le spalle uno scenario fatto dei Paesi del Nord Europa
Danimarca Svezia Finlandia Olanda e Norvegia che hanno già applicato dei degli schemi
Di carbon tax che bisognerebbe studiare un po'da vicino noi qualche elemento qui lo abbiamo dato consiglieremmo al decisore che dovrà proseguire nell'applicazione della carbon tax in Italia di andare a vedere che cosa hanno fatto
Questi Paesi che tutto sommato si stanno lasciando anche alle spalle questi schemi non diciamo per aver superato l'obiettivo il tema del clima ma perché si stanno orientando in altra mite in altra direzione ma è un fatto che la Francia col Piano due mila la Germania con la legge sulla fiscalità legge ecologica del novantanove
Le il Regno Unito con anche anche essa sta ne sta discutendo l'applicazione introduzione della carbon tax qui
Che ci sia o non ci sia un Emma una motivazione in più di ordine politico le le diciamo l'indicazione di di carattere generale che gridava all'inizio che non di effettiva scelta tecnica economica e tecnologica
Non ci deve condizionare se l'Europa sta andando in quella direzione e noi dobbiamo tenerne conto
Ma
Se l'Europa sta andando in quella direzione intanto questi Paesi stanno si stanno muovendo e ancora non sa non hanno applicato un sistema di carbon tax ma quello che abbastanza evidente diciamo nella struttura della carbon tax è che
Per poter ottenere il beneficio ambientale per davvero è necessario che la carbon tax costi molto o comunque costi un po'
Quello che è successo nei Paesi dell'area nordica in realtà ed è quello che andrebbe visto in raffronto all'esperienza italiana è che in realtà l'introduzione della carbon tax
Di regolato diciamo vada di pari passo con nella creazione di una serie di interventi di mitigazione fiscale su altri su altri
Versanti finalizzata a determinare la neutralità del gettito e dall'altro lato a fare operare quella tale teoria ben nota del doppio deridendo che sostanzialmente sposta il prelievo fiscale del lavoro verso il la tassa Energia carbonio riducendo quindi su quel versante
Allora qui però bisogna intendersi nel senso che
Noi possiamo pensare a uno schema carbon tax che per spinga al massimo questo lavoro di Ortopedia economica che quindi consenta di rendere il più possibile neutrale la carbon tax e potenziare il meccanismo del doppio dividendo perché guardate l'evidenza dei paesi che hanno applicato gli schemi
In realtà non dimostra affatto che ci sia stata una maggiore occupazione dimostra solo che son quadrati meglio i conti quindi ancora una volta il meccanismo
Cioè l'appeal doppio dividendo funzione in termini più di neutralità del gettito che non di effettiva
Creazione di nuova occupazione ma dicevo
Se
Questo deve essere la linea e cioè una carbon tax che si inserisce nel modo il più possibile
Armonico e meno il Pan impattante nel sistema fiscale nel sistema dell'economia dell'energia c'è da chiedersi quale sarà il beneficio ambientale
Perché non non non è possibile svincolate il rapporto che passa tra l'applicazione della carbon tax e l'effettivo beneficio ambientale allora
Se l'obiettivo è quello di fare in modo che la carbon tax incide almeno possibile sull'economia diciamo dei comparti mi chiedete come può fulmini potete rispondere alla domanda come può allora la carbon tax
Funzionare da strumento economico di ori e riorientamento del comportamento degli operatori al fine dell'ottenimento di benefici ambientali questa è una questione che va guardata con molta lucidità anche per atto di attenuare
La partenza delle scelte a favore degli strumenti decorativi per l'abbattimento dei gas serra che ripeto a leggere attentamente i ed è una lettura neutra fatta dal supporto di studiosi della materia sono scelte più caratterizzate da un obiettivo politico di diciamo stessa Tura del giusto
Diciamo del giusto orientamento verso la tutela del clima globale
Ma dopodiché quando noi ci mettiamo a ragionare su i comparti interessati sugli effetti sul sistema economico su la necessità di intervenire dei con dei sostegni all'innovazione tutto questo diventa pura strumentazione economica e se dobbiamo fare i calcoli di calcoli parlano in quel modo
Io vorrei quindi chiudere molto velocemente perché lascerei al diciamo alla lettura del
Del rapporto il technicalities dei problemi l'argomentazione molto migliore di quella che io ho fatto sui vari sistemi con questa conclusione
Kyoto costa l'attuazione delle di Kyoto costa soprattutto se si vuole ottenere il beneficio ambientale e queste però una roba che non si può lasciare lasciare da parte i costi vanno controllati
Sicuramente vanno controllati con tutta una serie di interventi sia sullo strumentario carbon tax non c'è nessuna Priori contro carbon tax qui si chiede soltanto di monitorarne bene
Il funzionamento nel confronto con le esperienze degli altri Paesi e possibilmente in un contesto armonico quanto meno a livello europeo
Si possono controllare i costi anche introducendo un'integrazione basata sugli strumenti flessibili di implementazione quindi su strumenti più orientati diciamo alla logica del mercato
Ma quello che è certo è che l'applicazione di Kyoto non può essere un costo zero questa è un'illusione pensare che Kyoto rappresenti un costo zero
E allora gioca una
Diciamo un ruolo fondamentale l'innovazione tecnologica accompagnata dal sostegno alla ricerca e sviluppo questo è un punto che nella politica energetica
Orientata alla sostenibilità non può mancare ci deve essere un intervento io ritengo più massiccia di quello che è stato fatto fino ad oggi dal governo italiano basta guardare i conti dell'Enea per vedere come sia basso il livello d'investimento in ricerca e sviluppo per l'Energia dell'Italia nella comparazione con gli altri Paesi
Se c'è un punto d'uscita rispetto ai costi delle politiche del clima questa è sicuramente l'innovazione tecnologica questa significa ricerca e sviluppo questo dice significa finanziamenti adeguati per l'innovazione per la ricerca e sviluppo
Questo è diciamo un un una riflessione che riguarda appieno anche il l'il tema delle fonti rinnovabili su cui non mi soffermo anche qui l'Italia si è data delle dei target quantitativi estremamente ambiziosi ma anche l'area fonti rinnovabili che pur non può rappresentare anche qui a guardarci negli occhi lucidamente la vera soluzione del problema è diciamo una soluzione di nicchia chiede interventi ricerca sviluppo e innovazione tecnologica
Un segmento che andrebbe più sviluppato nelle logiche negli interventi del governo italiano e che in questa fase invece soffre di trascuratezza è sicuramente la cogenerazione quindi monitoraggio lucido sul funzionamento della carbon tax per capire se vale la pena
Spingere molto la leva della ricerca e sviluppo e dell'innovazione tecnologica incentivare di più la cogenerazione grazie
Con quel situazioni di chiuse le stazioni abbiamo terminato la presentazione del rapporto adesso abbiamo due azioni che io pregherei Dean Martin l'articolo il dieci quindici minuti perché anche il professor Ranci ha tempo e quindi che possiamo oscurati tutti quanti e questo Consiglio farà consentì di consumare un po'meno di Energia allora Paolo Rocca
La parola da parte delle imprese
Cerchiamo quindi di fare di di concentrare in andare un po'la sintesi del messaggio che fosse vorrei mandare dopo aver letto e analizzato quello che rapporto in primo luogo credo che valga veramente ringraziare Pia Saraceno e Cristina Rapisarda per lavoro fatta una rapporto perché ci permette di guardare le cose con un certo distacco di guardare dall'alto e di dopo questi due anni di
Di discussioni e di discussione sulla riattivazione di dare uno sguardo lontana
Io vorrei richiamare in primo luogo un momento gli elementi D'Astore settore energetico stragentile dell'Italia è svantaggiata dal punto di vista energetico in modo molto grave e questa costituito sempre per le imprese italiane uno svantaggio competitivo all'Energia è una sua è stato uno svantaggio competitivo
L'Italia non dispone di fonti energetiche ha dovuto importare
La a partire fin da prima della nazionalizzazione ma anche dopo la nazionalizzazione l'approccio con il quale il
Il governo
A e i vari governi che si sono succeduti hanno affrontato il tema Gerico è stato l'approccio dirigistico è stato l'appoggio di programmazione le imprese pubbliche copra un settore il ministero dell'industria gli enti preposti a regolare diversi aspetti del
Di quello che non era un mercato però del settore
Programmando scelte ebbene né questo percorso che arriva fino ai primi anni novanta novantacinque è un percorso pieno di errori
Questo non è qualcosa che ne possiamo vedere nel corso di questa di questi anni sono state prese fatte scelte contraddittorie scelte di una e questo ha portato a una serie di problemi di cui oggi ci portiamo dietro le conseguenze anche avuto dei meriti però credo che le il dittatore negative non superato ampiamente i fattori positivi ricapitoliamo né alcuni l'Italia Paese importatore sceglie sul nucleare
Fuori dal nucleare
Benissimo però ci troviamo oggi con un'incidenza regia importata straordinariamente alta
Lo fa male perché il nucleare ci è costato venti mila più di venti mila miliardi per non farlo
Eredità pesante per un sistema etico la continua a pagare adesso diamo ancora credo sette mila miliardi di di residui da pagare che finiscono nelle nostre bollette
Ritarda tutti gli investimenti sistemata sotto capitalizzato l'intera il principio però continua a esserlo gli investimenti esiste nel settore vengono ritardati il turbogas
Arriva tardi seconda conseguenza l'efficienza media del parco e al di sotto l'epicentro PA il l'Italia è il paese che USA più olio combustibile nella matrice di produzione di energia elettrica cosa realmente
Che non avrebbe dovuto cedere il piano nazionale delle né aggira il settantacinque diceva carbone e nucleare io risultato finale e il conto per non hai fatto nucleare e il maggiore incidenza Dell'olio combustibile sull'equazione elettrica
Costo per le imprese straordinariamente alto costo oggi per i governi che vedono poi il prezzo Petronio fu ire così direttamente sull'inflazione superabili un costo realmente molto alto mancato sviluppo le infrastrutture importazione tutti noi
Abbiamo vissuto chi chi più chi meno come l'Italia un Paese che ha bisogno di importare è stato lento non sviluppare infrastrutture importazione linee elettriche elettrodotto che dovevano venire dall'estero
Terminali di Degas si dichiarazione del gas che avrebbero potuto ridurre o diversificare l'offerta di gas gasdotti che avrebbero potuto in qualche maniera soddisfa la domanda italiana
Per una ragione o per l'altra per la logica la programmazione per la logica dell'impresa e per la logica la Vuelta delle di di scelte influenzate pesantemente la politica
Queste il risultato in termini di costo di queste scelte e sicuramente molto pesante vi sono stati dei benefici sicuramente il in generale l'università Rita l'unica segni l'universalità del servizio è stata stabilità sia nel gas che nella nelle energie elettrica e l'ENI il gruppo ENI si è formato come un attore strategico per l'approvvigionamento energetico d'Italia che altrimenti avrebbe potuto avere problemi di dipendenza strutturale e strategica io credo che sia stata una scelta alla luce
Diciamo di uno sguardo più da lontano
Tutto sommato positiva cioè i tagli in un momento in cui tutti Paesi orientano stabilivano le loro fonti ha ha trovato e ha costruito nell'ENI una una sentinella sul tema del di fondo di non far marcare l'energia allo sviluppo industriale incipiente o nel caso diciamo stiamo parlando
Di uno sviluppo industriale che è andato accelerando sì di pari passo con rafforzamento delle questi sono i benefici ma gli svantaggi sono stati importanti ora c'è uno svantaggio maggiore di tutti questi che è sottile si vede poco ed è la di Rabbi abituato tutto il sistema dei consumatori delle istituzioni e degli operatori del settore a identificare dal nel quadro una politica di programmazione dirigista
Il loro i propri interlocutori per difendere o per stabilire interessi settoriali nell'unico modo in cui era possibile farlo cioè arrivando ai nodi nucleo centrale lo Stato il Parlamento per affermare e il riconoscimento di interessi settoriali o partire questo ha portato ma cultura della negoziazione dell'escussione con lo Stato con il Governo con le burocrazie sui temi relativi ad ogni settore ed allontanato l'impresa e da qualsiasi vestito
Diciamo di una di un approccio di mercato a tutto questo naturalmente le imprese private
Hanno continuato desistere dentro settore in sia negli enti nelle nelle nel concessioni relazione con gli enti locali nella stessa generazione indicasti energia elettrica però hanno ha avuto un ruolo subalterno agli operatori nazionali e sempre dipendente dal ruolo e dalle decisioni degli organismi pubblici per definire la loro la loro posizione questo e ciò che ha rappresentato un ostacolo molto Granda processi privatizzazione quando siamo arrivati a pensare di introdurre dopo la direttiva europea elementi mercato ma io direi fin da prima con la costruzione dello turrita per l'energia gas nel novantacinque
Lì iniziano introdussi elementi di regolazione finalizzate l'intruso nel mercato e poi successivamente pro direttivo propria del novantasei l'Europa stessa va in quella direzione l'Italia adotta i primi provvedimenti e inizia a cercare inizia a cercare di stabilire una cultura del mercato su quello che su quella che era una cultura della direzione io credo che
Forse non val la pena di fare di mostrare le slide le lei di quadri che volevo mostrare e la quota d'importazione in Italia maggiori tutto Oropa la quota del gasolio
Dell'olio combustibile sulla generazione la maggiore e irrisolta dei termini pezzi ne ha già parlato Pia Saraceno prezzi dell'energia più alti che tutto il resto d'Europa risultato di debolezza strategici di gravi errori
Ora quando il governo inizia a entrare nella ad Atina private sono lo fa con una io credo con una straordinaria
Visione dell'opportunità della liberalizzazione non abbiamo credo che non sempre riconosciuto all'iniziativa di governo la capacità di vedere l'importanza di validazione indipendentemente dalla pura comparazione con i Paesi europei vie nell'iniziativa del governo che è stata una visione l'Italia delle rigidità che vanno superate
La liberazione è un bene in sé non è un bene che ci viene imposto dall'esterno se questa è stata l'ispirazione iniziale del grande merito di come il governo ha lanciato sia l'Opel la prelazione la liberalizzazione del settore viticolo rivelazione settore legasse
E va anche detto che gli ostacoli incontrati nel tradurre in pratica questa visione
Intende corretta in termini generali ne hanno gradualmente frenato l'effettività questo
E sicuramente successe io credo che la i due elementi che hanno condizionato pesantemente il governo nel realizzare poi i decreti che stanno dando forma alla liberalizzazione siano stati da un lato la la difficoltà
Non solo ideologica ma la difficoltà a capire il mercato Nestore energetici a pensarlo come un fattore realmente
Rilevante effettivo nel mandare segnali a sistema economico promuovere gli investimenti promuovere l'entrata a capitale privato promuovere diciamo l'efficienza generale del sistema
Vi è stata una certa difficoltà a capire la importanza del mercato e conseguentemente anche a riconoscere importanza da regolazione
Una a un sistema di tua atto a dirigere per pianificazione per dirigismo divari di varie burocrazie locali M. nazionali
Di vari sistemi politici si è trovato a dover dare valore al mercato la regolazione la regolazione diventato un concorrente del sistema che lo di di di di allocazione delle risorse anteriore del sistema di
Diciamo introduzione
E e determinazione di come sistema avrebbe dovuto funzionare che sta per dunque una certa difficoltà una certa sfiducia mercato non solo da parte del governo soprattutto da parte del Parlamento da parte le burocrazie dello Stato
Da parte di chi poi in definitiva ha avuto l'opportunità nel corso di definizione delle delle norme di legge necessarie per alterarle frenarlo introdurre correttivi e questo e hanno andare andato di due indo le che caccia e alterando quelle che alla fine ha stati risultati dell'azione di governo
Il secondo elemento oltre la sfiducia del mercato mancanza la poca dimestichezza con questo è stato la voracità fiscale se la vogliamo chiamare cioè il tema de dover sempre considerare a privatizzare o liberalizzare meglio liberalizzare meglio regolare liberalizzare privatizzare ma
Questo è un processo lungo in definitiva l'opportunità di ricavare risorse dal sistema in qualche maniera ha prevalso sulla logica e la razionalità di seguire un cammino stretto che portasse prima a definire regole chiare di funzionamento del sistema poi ad applicare poi a a fare entrare investitori
Terzi in società che avevano già un cammino marcato e regole del gioco definite le presa nelle scale l'ha portato a una in alcuni casi come il gas o in altri casi come regia elettrica parzialmente a un'alterazione di questo bene le credo che gli effetti sui costi del sistema teniamo conto che questa voracità fiscale
Si esprime ad ogni livello dal carico fiscale sul sistema alla
Ah può alla a quelli che sono gli Stranded cost cioè il riconoscimento di elementi di costo addizionali che assonati pesando sul sistema però questa di fronte il Governo di fronte a lanciare priva di azione con questi due condizionamenti uno sul mercato e un secondo legato licenze fiscali ha preso decisioni che a volte non sono condivisibili
Pensiamo alla alla definizione delle tariffe che avvenuta nel corso tra luglio novantanove nel dicembre novantanove inizia il Governo a primarie con il decreto programmazione vuole vendere l'ENEL lo vuole vendere bene
L'meccanismo di definizione tariffaria inizia attenere elementi che non sono più elementi tecnici legati alla ripartizione dei costi tra consumatori esclusivamente ma comincia a tenere menti che valorizzano Società il transitorio le sei lire primo anno se li è secondo anno la formula di riconoscimento del ritorno che da un ritorno generoso per gli asset dell'ENEL e concede il ritorno addizionale legato alla ai contratti lungo termine delle importazioni la definizione degli Stranded cost che viene effettuata come il riconoscimento uno strano e costo una formula assolutamente
Particolare che permette e può avere conseguenze di futuro negative delle industrie questi interventi nel settore elettrico
Portavano a
Svantaggiare i consumatori portano a costi elevati dell'Energia Costin si del sistema derivano dalla presa del Governo su questo però in realtà finiscono per penalizzare e introdurre svantaggi competitivi per quello che il sistema italiano spesso provvedimenti o decisioni prese sia in passato che oggi vengono appoggiate su criteri ambientali subito difese mentali l'ambiente si politicizzata invece de essere affrontato con criteri tecnici con criteri razionali di mercato per esempio introducendo diritti di inquinamento negoziabili o forme di
Introduzione del mercato una rotazione questo si usano incentivi diretti si usano forme che poi vengono pagate dall'intero sistema questo è stato
La storia del passato e questo rischia di continuare ad essere la storia anche nel futuro recentemente ho sentito un mese qualificato esponente Parlamento che diceva ancora sono cinquantasei mila miliardi per difenderci dalle Cosmo nel quale la stessa componente politica stasera introdurre norma che sono assolutamente decine e decine di volte più stringenti di quelle europee cinquantasei mila miliardi non penalizzano l'ENEL li pagheranno i consumatori e le bollette ma non l'ENEL nel suo bilancio economico
Questo è stato e un po'per e la prima da un punto di vista che non è unico dentro Parlamento l'ambiente ha una valenza politica la parola
A volte oscura la razionalità delle decisioni che devono essere pronti quali sono i punti deboli oggi del risultato di questo sistema
Ma dire in primo luogo la la concentrazione dell'offerta alla fine del della dell'iter parlamentare del decreto sulla energia elettrica del tricot sul gas lei nel così come la SNAM nel settore gas mantengono una quota di mercato assolutamente dominante la quota unica dominante
Si dice non è in sé indice di un abuso della stessa però noi sappiamo che l'attrezzo negli Stati Uniti via l'intervento dai settori siderurgici elettori Toret comunicazione settori
Elettrici di intervento preventivo per evitare la coscienza dei mercati determiniamo entriamo nella ripresa meccanismi d'azione elettrica e nel sistema della liberazione gas con un sistema concentrato credo che
Voi avete sugli schermi una slide che io ho mostrato altre volte
Cerca di spiegare la forse che il mercato vero
Dell'Energia
Il mercato vero dell'energia elettrica che
Non solo quelli duecentosettantotto terawattora che appaiato totale sono e nel mondo realtà un mercato minore dal quale vanno sottratti Licini incentivi danno sono tratti gli autoconsumi un mercato contendibile che possiamo stimare l'Hotel de duecentotrentasette terawattora
Nel due mila e tre questo mercato dovrebbe essere all'ordine dei duecentoventinove e la percentuale delle ENEL dopo la prima Tornata di dismissioni
Passa si avvicina al sessantasei per cento ovviamente c'è una simulazione tra adesso due mila tre però la verità
E che non siamo sicuri che lei nel a finisca per avere una quota inferiore al cinquanta per cento dell'energia veramente contendibile se consideriamo che il mercato non ha dentro non l'Energia immessa nella Rete dal gestore e che proviene dagli impianti incentivati né l'autoconsumo utilizzato dalle imprese preparo Conso può essere discutibile questo approccio però il rischio che un operatore concentri così tanto il mercato vie nel settore gas vale lo stesso
Il limite di settanta o settantacinque per cento col quale si sta arrivando alla alla quota sulla
Sulla produzione importazione gas è un limite estremamente alto risate nel settore elettrico qual è l'effetto di questa cosa
Da solo l'ENEL concentra una quota molto importante legge contraddire ma dall'altra parte il mercato di acquisto e influenzato la presenza dello del del dell'acquirente unico dia un acquirente unico che compra sessanta per cento l'energia e questo quindi diventa un sistema particolarmente svincolato dei meccanismi di concorrenza ove
Sia possibile ove la borsa dell'Energia non sia studiata
Proprio per compensare l'effetto combinato di un Moloch sogno di un monopolio o di un oligopolio poco che potrebbe essere poco competitivo e di un sostanziale emozione ci troveremmo con un rischio sui prezzi energia ancora maggiori quello che abbiamo oggi e questo va al secondo punto concentrazione d'offerta in primo luogo qual è
Come può essere risolto questo
Credo che nel futuro dovremo pensare a ulteriori dismissioni o doveva pesare una riduzione della quota delle né sul totale o della quota da San sulla fornitura di gas ove questo non avvenisse in modo o automatico regolato perché il mercato lo proprio l'urlo provoca per effetti di pezza è un tema che dovremmo sorvegliare allo stesso modo dobbiamo considerare questa è stata la posizione di Confindustria che il ruolo dell'attività e l'autorità di regolazione si estende non solo la definizione tecnica
Delle tariffe in funzione dei costi ma in qualche maniera deve essere ancora voli sorveglianza nello spirito del mandato ad a promuovere la concorrenza e a difendere i consumatori un ruolo di sorveglianza sulla sul risultato finale di questo sistema è sui prezzi che alla fine escono soprattutto nel settore del gas
Questo è l'aspetto più più rilevante del contesto in cui ci troviamo di fronte oggi una struttura concentrata dell'offerta e un sistema con l'acquirente unico che non esiste in altri Paesi europei un sistema in cui gli altri elementi come la probità della Rete
Sia del gas che ed energetica la attribuzione di stoccaggi anche se non abbiamo visto decreto e la la l'ultima versione decreto letta ed altri elementi non sono finalizzati a una funzionamento trasparente e chiaro e coerente del mercato ma al contrario possono dare spazio a
Fenomeni di costa di contraddico di costrizione della concorrenza in definitiva la vocazione alla politica industriale intesa come alterazione di ciò che sono le proposte di rete che il mercato i segnali che il mercato può mandare continua dopo continua ad operare nel settore energetico e io credo che questo sia un limite importante perché ogni politica industriale portano se i suoi diritti di veto e quindi non solo dalla posseduta di fare delle cose ma dalla proceda ad impedire che si facciano questa è stata la storia
Nel passato e rischia in certi casi essere la storia di essere anche il nostro il nostro futuro
Il tema fiscale
Del carico suo sistema la già commentato la già come intatto Pia Saraceno
Ed è un tema rilevante con fiducia si è adoperata per Ray dura al massimo carico ridere sul sistema perché il carico su foto reputi essenziale vi sono settori in cui l'energia elettrica pesa più del costo lavoro vi sono settori a generico intensivi che esportano gran parte loro produzione e in cui la competitità dipende in forma diretta dalla di dalla competitività del fattore Energia uno svantaggio è una presentimento fiscale non fa altro che far perdere lavoro creare flessibilità Innocenzo guarda l'orologio io bisogna che acceleri
Qual è uno dei risultati estremamente positivi di questa di questa laterizi del governo beh la liberalizzazione l'apertura della domanda oggi l'ottanta per cento del consumi Duster Energia e
In teoria può essere libero visti di accesso del dei consumatori mercato libero nel caso di gas anche novanta per cento
Ora questo accesso libero in assenza di diversificazione profferta è solo fonte di frustrazione lo abbiamo vissuto lo hanno vissuto molti dei colleghi industriali che si incontrano nella commissione in ogni foro e vedono il senso di frustrazione di poter comprare qualcosa che non è disponibile sul mercato chi vuole oggi compra energia elettrica al mercato gas
Non ha molte alternative però egualmente questa pressione questa spinta il fatto di aver aperto lascia spazio e crea una pressione che nel futuro può creare le modificazioni necessarie rendono possibile
Cosa ha fatto con Chivu Confindustria in questo terminerei con
Riprendendo quello che è stato all'Area di di intervento in concentrazioni Confindustria credo che ha avuto un ruolo nel promuovere l'interesse e nel favorire la comprensione da parte le imprese di quello che il il funzionamento di un mercato abbiamo fatto possibile in questo senso credo che abbia fatto abbiamo svolto un ruolo importante nel difendere il ruolo dell'Authority nel dire signori i mercati sono tali se sono regolati non sono tali se sono le liberi per passare dunque da quella foresta dirigista Hondo orientato alla politica di programmazione e controllo che era una foresta di mille dei Moni a una foresta egualmente intricata però per lo meno alla quale speriamo non ci siano i demoni
La regolazione ha un ruolo importante abbiamo cercato di difenderla in un momento in cui nessuna delle componenti voleva far perdere
Peso politico e spazio per intervenire per decidere per partecipare
Credo che abbiamo combattuto sulla riduzione carico fiscale lo abbiamo fatto sugli Stranded cost a livello nazionale e a livello europeo abbiamo chiesto Monti che non li ha non li autorizzi che Fermi il meccanismo gli Stranded cost e non li scarichino permetta che vengono scaricati sul sistema energetico sull'industria
Abbiamo realizzato accordi chiave per superare momenti come questo il transitorio ricordo quello recentemente firmato presente Fossa con la Samp abbiamo trovato la SNAM un interlocutore disponibile e con la volontà di
Risolvere quello che le ho potute sopra importante e nocivo per l'impresa è quello di non avere orizzonti di sicurezza
Per quanto riguarda norme dentali come dicevo prima ci siamo battuti per cercare di muove le fuori dal treno la politica non terreno di ragionevolezza e in qualche Masera
Dentro il limite Lince delle dell'Ict di mercato qual è l'agenda per il futuro io credo che Confindustria deve da un lato mantenere la sorveglianza sugli aspetti che rimarranno programmati del sistema
E se è in grado di convogliare le esigenze della struttura industriale su questi aspetti avere la capacità di continuare
Di costo della chiede fiscale inoltre sorvegliare
La funzione mercato via un cambio importante prima Confindustria poteva canalizzare una login specifica spegni energetici credo che oggi e in futuro dovrà avere il ruolo di un di sorvegliare il funzionamento d'un mercato è un ruolo molto diverso chiede anche all'impresa un impegno diverso si tratta di verificare vedere che gli strumenti siano in place per
Far funzionare
Un mercato e confrontati con l'Antitrust e non solo con l'autorità dell'Energia quando si parla di energia per vedere che effettivamente i mercati siano mercati trasparenti se mercati concorrenziali
Le posizioni dominanti non pregiudichi mio
La concorrenzialità di un sistema industria in cui ci sono campioni nazionali ma i veri campioni azionari sono le piccole e medie imprese
Non sono solo le grandi imprese sono le piccole imprese che in realtà innovano costruiscono competono esportano introducono tecnologia danno lavoro e lo fanno
Se io devo giudicare la storia d'Italia più efficientemente di quanto non lo facciano
I campioni nazionali tra virgolette quelli che forse hanno avuto poi spazio nell'ideologia di governo
Credo che posso fermarmi qua lascerà o no
Dopo ci sarà anche un uno spazio per imprese consumatrici imprese che offrono in regia adesso la parola e a Pippo Ranci che il presidente dell'Autorità per l'Energia
Grazie insomma su questa una esemplare
Esercizio di regolazione economica tu non mi hai dato un limite di tempo mi hai dato la parola in un momento nel quale tu sai che se io sfogo perdo l'aereo e non posso permettermi di perderlo
Questa è la regolazione economica
Far leva sull'interesse del regolare Stone per raggiungere un obiettivo di interesse generale complimenti grazie per avermi invitato
Era legamenti per l'iniziativa
Noi stiamo attraversando un momento
Una fase con complessa difficile ed è assolutamente
Essenziale
Che vissi hanno momenti di riflessione come quello di stamattina contributi di riflessione come quello che ci viene presentato stamattina altrimenti rischiamo di vivere una transizione
Guidati dagli slogan dalle semplificazioni eccessive o artificiose
Da
Giudizi sommare i talvolta superficiali
Vorrei porre qualche domandina
Non per dare poi necessariamente in questo momento la risposta
Ma per lavorarci sopra tutti quanti prima domanda stiamo veramente creando la concorrenza
Credo che Sissi debba orientare a un principale parametro quanti soggetti operano nel settore di cui parliamo
Qual è la loro forza relativa del Lallo in Lallo po'posizione
Del loro potere di mercato
Qual è la loro indipendenza reciproca
Questo è il vero metto alla fine
Sulla base del quale si può dire se un sistema monopolistico si è trasformato no in un sistema concorrenziale
Ed è chiaro che siamo all'inizio
Questa è una grande ricchezza per il sistema il beneficio della concorrenza non è solo la riduzione dei prezzi
La creazione d'impresa
E dobbiamo essere consapevoli dell'importanza per il Paese di questa trasformazione noi cominciamo contare oggi clienti idonei dell'elettricità sono circa settecento
Corrispondono a un consumo che è all'incirca il trenta per cento del consumazione are ma di questo solo un venti per cento è già passato effettivamente al mercato libero
Venti del trenta
Ma insomma abbiamo cominciato
E l'esperienza di altri Paesi guardiamo Regno Unito mostra decine e decine di nuovi operatori che sono sorti queste ricchezza per il sistema produttivo
In questa linea
Va l'operazione di cessione delle centrali dell'ENEL importante che vada velocemente come ha
Deciso il ministro letta ma è anche importante che vada bene cioè in modo da creare selettivamente molteplicità di concorrenti indipendenti e creano in modo trasparente
è importante che il sistema di autorizzazione alla costruzione di impianti e di linee sia nelle tre città che nel gas prebellica sono le linee sono gli impianti sia sia semplificato che sorgano soggetti nuovi questa è una grande scommessa e che sorga il mercato che sorga bene e anche qua
Devo dire l'impegno a stare nei tempi del decreto Bersani per il mercato elettrico e organizzare il mercato in modo professionalmente qualificato lo mi scontro con grande soddisfazioni
Certo che abbiamo delle difficoltà
Siamo proprio appena appena all'inizio e anche le prospettive di avere un sistema caratterizzato da soggetti equilibrati per potere relativo indipendenti
Beh nel gas ad esempio incontra un problema strutturale all'origine l'approvvigionamento e quello che è
Questo è un problema che resta aperto anche con il migliore dei decreti legislativi quindi inizia un cammino
L'esperienza inglese dell'elettricità mostra che il regolatore
Non è stato tranquillo
Nemmeno quando i due primi generatori avevano attorno al cinquanta per cento in due
Dell'offerta
E per un lungo periodo ha dovuto riscontrare ancora negli anni recenti
Situazioni evidenti
Di controllo sugli sulla forma di controllo sulla formazione dei prezzi da parte dei principali generatori
Bisogna sapere
Che questo è troppo ed è dei cifre le dispute sui dati quante la percentuale che sarà controllata dall'ENEL colto qualche elemento
Polemico beh questo il motivo per cui servono i rapporti perché i dati sparati così singolarmente a volte possono dare delle indicazioni fuorvianti
Ma certamente mai siamo sia allargato elettricità sia ancor più nel mercato del gas in una situazione che la concorrenza la vede come prospettiva come punto d'arrivo di un cammino che ancora lungo e difficile
Vorrei sottolineare l'importanza che ha in questo cammino la effettiva apertura dell'importazione e quindi l'uso dei concorrenti
Potenziali che ci sono negli altri Paesi dell'Unione a diventare concorrenti effettivi qui abbiamo vissuto con difficoltà la fase della prima apertura del mercato elettrico con vicende che sicuramente non hanno soddisfatto tutti
Però posso dire con credo con soddisfazione
Che oggi cominciamo ad avere là dove c'era un operatore una ventina di soggetti con una cinquantina di contratti operanti certamente l'anno prossimo si farà molto meglio
Nella piccola quota di capacità rappresentata dall'interconnessione questo è un elemento di innovazione che credo deve essere valutato
Seconda domandina
I prezzi scendono
Anche qua serve un'analisi accurata dei prezzi
è vero oggi ancora al netto anche al netto delle imposte mediamente i prezzi
Dell'energia elettrica e del gas sono in Italia un po'più alti della media europea non decine di punti percentuali ma punti percentuali sì
Per ragioni di tempo non vadano i numeri che l'autorità dato pubblicato argomentato descritte spiega
Quando ben abbiamo deciso quanti punti percentuali in piume di amente non è che abbiamo fatto molto ma c'è una grande differenza fra categorie di utenti e c'è il fatto che questi confronti per essere minimamente omogenei sono vecchi di se va bene dieci otto dieci mesi in questo momento la situazione europea è in movimento molto forte ha notato
Con interesse alcuni dati che stanno nel rapporto presentato oggi sulla velocità di discesa dei prezzi tedeschi anche se mi rimane un dubbio di quanto rappresentativa sia quella rilevazione rispetto all'universo del mercato tedesco
Caso tedesco è molto particolare sia per la limitatezza di questi fenomeni sia per una perché questi sono l'effetto di una guerra dei prezzi che certamente una fase di assestamento dei rapporti competitivi e che non durerà a lungo
I fenomeni di concentrazione sono già molto evidenti
Mi è spiaciuto lei zero
Che l'importante è nota
Della Commissione europea che è in via di distribuzione in questi giorni e dirò poi molto importante è stata presentata l'opinione pubblica
Per un solo aspetto che è del tutto marginale e cioè a dire che i prezzi dell'energia elettrica e le tariffe dell'energia elettrica in Italia scendono di meno anche negli altri paesi che non è vero
Non è vero scendono in linea
Lì c'è un problema di dati quei dati li sono per responsabilità della segnalazione statistica dall'Italia all'Eurostat non per responsabilità di Eurostat
I dati al netto delle tasse sono anche al netto dei sovrapprezzi degli oneri generali siccome sono queste voci quelle che nel periodo considerato hanno mostrato la più rapida diminuzione togliendo quelle naturalmente resta un effetto fuorviante
Ma da dove viene la diminuzione dei prezzi può venire da due cose
Dal latte già mento degli operatori che si preparano alla concorrenza anche prima che se ci sia e questo in economia è fondamentale l'effetto delle aspettative
E poi credo che finora per i dati che riscontriamo il principale motori di diminuzione dei prezzi e l'intervento dell'Autorità per Venezia
Non credo che avremmo a la possibilità di mostrare una tendenza discendente negli ultimi anni e nell'anno in corso soprattutto nell'anno in corso
Senza fare riferimento ai due interventi quello sul prezzo del gas in dicembre che ha agito sui consumatori a tariffa ma ha anche costituito il punto di riferimento per quel rinegoziazione dei prezzi industriali di cui si parla del clima
E l'intervento sulle tariffe elettriche al primo gennaio due mila che anche con gli aspetti pesantemente criticati da Paolo Vacca
E quindi anche contenendo un elemento di gradualità che è stato segnalato dal governo anche contenendo nel riconoscimento degli Stranded cost che sono una scelta politica governativa italiana ed europea
Comunque manifesta una incisione di a circa il dieci per cento sulla parte industriale diciamo non materia prima
Della tariffa
è chiaro che ci sono problemi ci sono grossi problemi di bilanciamento
Perché non solo l'utenza domestica sotto i tre kW ma molte utenze industriali di settori particolari
Hanno finora goduto di tariffe di fatto agevolate e sussidiate dagli altri
Consumatori di elettricità allora l'intervento tariffario ha dentro di sé una componente di ribilanciamento che fa male
Ad alcune categorie per questo è graduale
Anche perché nell'attuazione e non solo perché la gradualità fa sentire meno male
Ma perché nel frattempo c'è la possibilità che il mercato libero offra una effettiva alternativa ai settori Energia intensi che sono quelli che naturalmente hanno goduto
Di maggiore agevolazioni di trattamento finora
Terza domandina
La liberalizzazione giova allo sviluppo industriale
E qui abbiamo degli elementi importanti di cui fosse poco troppo poco si parla
Il rinnovo del parco impianti di generazione di elettricità è una grande opportunità di investimento di creazione di valore aggiunto e di ammodernamento del sistema tra l'altro io credo di trovare d'accordo la dottoressa da Pisa verso su
Non c'è scenario di fonti rinnovabili che possono equivalere
Nei prossimi anni come risparmio di emissioni di gas di serra alla normale
Sostituzione del parco di generazione esistente da combustibili tecnologie convenzionali
Perché sul palco esistente si realizzano normalmente i guadagni di efficienza e di risparmio di combustibile che possono essere dell'ordine del venticinque trenta per cento
E questo si fa senza sussidi senza costi per il sistema perché questo rientra nell'economia dell'impresa
Ma naturalmente la la situazione attuale paradossalmente l'annuncio della liberalizzazione non fatta ancora ma annunciata ha creato un effetto di freno di paralisi
Quindi l'accelerazione della della cessione degli impianti assolutamente necessario perché altrimenti abbiamo un effetto opposto a quello che dovremmo avere un altro aspetto di rinnovamento del sistema il riequilibrio territoriale noi sappiamo che la strada dello sviluppo industriale italiano passa per lo sviluppo delle zone meno sviluppate
Noi abbiamo un sistema di tariffe di trasporto dell'elettricità e avremo un sistema di tariffe di trasporto del gas che nel rigoroso rispetto di principi economici di tariffazione favorisce le zone meno servite
Non per una manipolazione una forzatura e senza bisogno di interventi legislativi di cui tanto si è parlato a abbiamo un sistema nell'elettricità ero introdurremo nei gas di tariffazione delle congestioni di congestion pricing che induce localizzazioni virtuose e corrente per il sistema e poi abbiamo un grande un grande piano di recupero della continuità della fornitura elettrica
Che è importante per delocalizzazioni delle industrie consumatrici di elettricità noi oggi abbiamo nel sistema italiano duecento minuti hanno in media di interruzione di elettricità ma duecentosettanta nel Sud
Conto di Vello medio inglese o francese che sta attorno a settanta minuti
Il sistema di livelli obbligatorio di qualità che abbiamo introdotto e che sta entrando in funzione effettiva comporta miglioramenti obbligatori
Che sono da zero per cento nelle zone che sono già a livello europeo a una riduzione del sedici per cento medio annuo
Della durata delle interruzioni nelle zone peggiori
E questo naturalmente in un contesto di incentivazione disincentivazione cioè il livello obbligatorio può anche non venire raggiunto ma l'impresa paga
Il livello può essere l'aggiustamento può essere anche più veloce di quello che avevamo previsto e allora l'impresa ottiene un rimborso di costi
Quanta domandina stiamo costruendo un mercato europeo
E per questo motivo importante la comunicazione della Commissione europea al Consiglio di questi giorni non per la tabella sbagliata
Ma perché c'è un impegno molto preciso della commissione ad assecondare gli sforzi che l'insieme dei regolatori del Venezia che spontaneamente si sono costituiti in modo abbastanza informale o formalizzato al minimo insomma
E stava cercando di fare per rendere effettivo la possibilità del commercio e la prima cosa di togliere delle tariffe
Di trasporto che netta nei i balzelli alla frontiera
E che quindi di fatto creino l'impossibilità economica di far circolare liberamente nel dire guardate che non è un problema semplici Simone è un problema complesso perché ci sono Paesi interni che vivono o diciamo insomma che traggono profitto da questi balzelli
Stiamo lavorando intensamente con gli altri regolatori ma abbiamo bisogno dell'appoggio della commissione
E questo appoggio sembra annunciato in modo chiaramente
In modo chiaro
A quinta domanda
Allora quale è in prospettiva la funzione della regolazione
E deve essere la funzione di
Creare tutt'
Chi i gli incentivi economici perché le imprese che si sostituiscono all'impresa nazionalizzata operando per il loro profitto generino il risultato virtuoso
Atteso per il sistema e di questo ci sono molti esempi che adesso non vado a prendere in aspetti tecnici della tariffazione e della normazione
Il gestore della Rete incentivato ridurre le perdite dirette
I proprietari della Rete sono incentivati a rendere disponibili le linee che hanno
I fornitori del servizio perfetto del price-cap sono incentivati a ridurre i costi
E via dicendo
Santo che la regolazione complessa
Recepisce in un quadro trasparente di regole la complessità che sta nelle norme interne delle aziende o nei contratti tra un'azienda e un'altra ebbene questo gioco cui stiamo giocando però se vogliamo mercato questo deve essere inutile lamentare l'eccessiva complessità
Concludo con la domanda che proprio questa delle lasciò alla fine dei conti chi è a favore della concorrenza
Tutti al padrone
Poi abbiamo evidentemente e la grande sfida di un sistema che da monopolio Pupa Sando da monopolio col pubblico concorrenza deve garantire il servizio pubblico
E spesso il servizio pubblico ha costituito costituisce motivo di difesa degli vecchi ordinamenti
L'azione che noi insistentemente stiamo compiendo e credo con risultati sul versante della qualità e della tutela degli utenti
Volta esattamente a rendere concreta una situazione in cui la liberalizzazione dia livelli di servizio pubblico migliori
E non peggiore di quelli che c'erano prima
Però poi anche le imprese hanno la loro ambivalenza
Io auspico che questo rapporto inerzia venga rinnovato un altr'anno potrei dire due cose in chiusura
Auspico che la Confindustria rinnovi l'incarico all'Istituto per la ricerca sociale e all'Istituto per l'Ambiente
Oppure potrei dire un'altra cosa auspico che la Confindustria rinnovi questo rapporto
Bandendo una gara europea per l'affidamento del rapporto a un istituto di ricerca
Io posso immaginare tutti possiamo immaginare con tutta la stima e l'amicizia che abbiamo tenuti essersene Cristina Rapisarda Sassoon che cosa nel loro animo vibrante in questa alternativa immaginate l'ENI e l'ENEL
Io per questo Chris voglio chiudere esprimendo grande
Tra legamento e gratitudine alla Confindustria perché il suo costante appoggio che ci ha mostrato in questi anni non tanto all'Autorità per l'Energia
Al processo di liberalizzazione
So che non è non è banale
E non è se non il risultato di un paziente sforzo di consenso di ragionamento di coesione persuasione ma di questo il Paese ha bisogno grazie
Io ringrazio Pippo Ranci la mano visibile del mercato per le parole anche che ha detto su Confindustria e adesso passiamo agli operatori quindi cediamo il posto chiedo stralci di vedere abbiamo qui con noi Chicco Testa Tremaglia Gross Pietro Franco Brunetti Pasquale De vita Giuseppe Liñan Davide Usberti che prego di venire qui io diversa dall'altra parte
Bene grazie buongiorno a tutti ringrazio i nostri relatori come vedete
Siamo un pochino in ritardo ma insomma riducendo un po'gli interventi si può si può senz'altro dare adeguato spazio a tutti coloro che intervenga questa tavola rotonda il consiglio dei ministri mi annunciano desse sta ha approvato il decreto sul gas adesso non abbiamo ancora particolari
Su
Come passato se ci sono modifiche è passato ma non si sa quali modifiche si sono se ci sono modifiche rispetto a un testo che probabilmente già un po'uscito forse molti di voi già conosco
Inizierei subito questa discussione dando diciamo cinque sei minuti a testa per un primo giro e proprio inizierei dal presidente dell'ENEL mi sembra che le relazioni che hanno preceduto la tavola rotonda affermano
Molte cose importanti
Numerose sono le critiche anche alla gli operatori partiva l'operatore monopolista diciamo nel e quindi attesta la parola
Così mi affido alla sua bravura per appunto in pochi minuti rispondere alle numerose questioni che sono state poste sul tappeto
Ma più che critiche l'operatore dominante ho sentito osservazioni sul processo generale di liberalizzazione su cosa è successo e su che cosa è auspicabile
O prevedibile possa succedere per essere rapido io vorrei commentare attraverso qualche numero la situazione allora sulla questione delle tariffe bisognerebbe che decidessimo chi deve dare la comunicazione sulle tariffe l'altro giorno sono stato ottenerle ho trovato il CREL aveva commissionato anche l'una ricerca d'un istituto che non conoscevo il quale dalla dati Diversi naturalmente da quelle che avete dato voi oggi che da Eurostat che dall'Istat
Siccome abbiamo creato un'autorità per l'energia elettrica che credo abbia tutti gli strumenti che poi comunica l'Istat eccetera eccetera cerchiamo di metterci almeno d'accordo sulle fonti serto
Se per esempio non si prende in considerazione l'abolizione delle quote prezzo che è costata mille duecento miliardi in ragione d'anno fatto nel luglio del novantasei conti cambiano in un modo o nell'altro comunque questi sono i dati Istat di prego di osservarli attentamente eh comparare l'andamento dei prezzi del pericolo tariffe elettriche con quelli di altri settori lo dico anche al dottor ville che non è qui presente
Ma che vedo ogni qual volta si parla di inflazione in questo Paese strillare in relazione alle tariffe di elettricità e gas di comunico che i prezzi al consumo nei mercati liberalizzati sono cresciuti molto di più di quanto siano cresciute le tariffe di elettricità e gas sono numeri facilmente leggibili da chiunque
Ho inoltre se andiamo alla slide successiva vedete nella parte blu la componente tariffari ricavi MM i ricavi ENEL mentre invece vedete da parte vostra la parte verde
Il
Corto componente petrolio e la componente e la componente fisco tasse non credo che ci sia bisogno di commenti
I nostri sono diminuì del tredici per cento gli altri aumento uno per le ragioni che conoscete
è vero una cosa che vediamo nei due slide successive in Italia abbiamo straordinaria situazione per cui abbiamo frullato le tariffe più basse d'Europa su quell'altro le tariffe più alte d'Europa dipende dalla composizione Eurostat in particolare ha preso Preserve considerazione un consumo medio di sette mila cinquecento kWh per famiglia che corrisponde credo al cinque per cento
Del del pannello del del campione perché in realtà le famiglie italiane hanno tutta un'altra struttura di di di di riconosciute
Stesso discorso per la parte industriale successiva
Andiamo alla al grafico successivo quello di pagina sei per favore questa è la manovra così come programmato dall'Autore già di riduzione è una manovra molto aggressiva comparata con quella di altri paesi tra le più aggressive messe in atto da un autorità regolatrice
è ovvio e lo si vede nel punto successivo che essendo l'Italia un Paese diciamo con una grande componente di idrocarburi diciamo così nella produzione dielettrica non solo l'olio olio carbone metano eccetera eccetera in le nostre tariffe sono in questo momento sottoposte problemi di volatilità del mercato di idrocarburi
Come poi riesca questo vedo qui il professor Vaciago il diciamo il mercato gli idrocarburi ha avuto una volatilità negli ultimi diciotto mesi del trecento per cento da dieci a trecento
Non trattandosi di azioni ma di una materia prima sulla quale diciamo siamo pensati chiamati a fare investimenti di lungo periodo che sia un pozzo che sia una centrale nel diventa veramente difficile operare con una tale volatilità
Di prezzi ma oggi ci lamentiamo dei prezzi alti devo dire per la verità e per e per sincerità che abbiamo goduto anche del fatto di avere il prezzo del petrolio a almeno noi utilizzatori finali a dieci a a nove dollari il Barile
No non mi metto a fare previsioni anche perché non ho tempo ma scusate però mi piacerebbe parlare di questa questione vi lascio la slide successiva che
Invece avanti gira ancora che da
Il timing del varie operazioni relative al mercato liberalizzazione vedrete che diciamo quanto riguardo l'operatore dominante l'operatore dominante fa tutto quello che ho da fare in tempi rapidi tra parentesi siccome qui
Vedo anche imprenditori importanti provate a immaginare che cosa posso aver significato in un anno prendere un'azienda
Farne una holding creare venti società
Fare i conferimenti fare la quotazione in Borsa tutto nel giro di dodici mesi
Però adesso viene anticipato cosa l'aspetto piano terza la vendita almeno diverse il
No la vendita dunque ci sono delle scadenze di legge dopodiché e nella detto che accelera i tempi di vendita abbiamo come obiettivo quello di riuscire a c'era il primo gruppo entro la fine dell'anno
Anche qui io tendo a risolvere i problemi non a far polemiche SAP intorno al processo di vendita opera lei ma il ministro dell'industria ministro del Tesoro la commissione Draghi e vi assicuro che non siamo noi i più lenti
Giriamo per strette al Cost
Strade corte scusate io non so come hanno quantificato di Stranded cost ecco tanto voglio ricordare che una quantificazione sposta no quindi quindici mila miliardi sono la cifra massima e poi vedremo in secondo luogo l'abbiamo fatto degli altri conti gira la slide
Per Mw
Strette poster Mw installato e questi sono i numeri che risultano a noi non c'è la Germania che non ha chiesto Stendhal comma abbiamo costi per megawatt installato più bassi di quelli di altri Paesi e come come come prezzo massimo
Ma aspetta girare che quella è una sorpresa io vorrei fare una considerazione però perché
Anch'io ringrazio Confindustria poi mi piace venire dibattiti mi diverto anche tutto il resto però Confindustria diciamo è tra le altre cose l'organizzazione molto autorevole per essere autorevole bisogna
Come dire essere quali parlare dell'INPS insieme del sistema non solo diciamo questa non non solo delle parti così sindacalmente interessati no
Allora Rocca dove eccolo qua mio amico Rocca e poi Cipolletta che è sparito che ha detto dice ma bisogna apporre coraggio dei mercati anche quando i mercati fanno male no allora non è che fanno male solo agli altri nove torrenti mercati fanno pochino male a tutti allora
Il trenta il costo come ricordato perfettamente tu la politica energetica italiana era una politica programmatoria fu tutti sappiamo che il sistema informativo diciamo di cui dispone un programmatore è diverso dal sistema informativo di cui dispone il mercato
No il programmatore quale può qualche volta può far meglio qualche volta può far peggio anzi normalmente fa peggio perché non ha la stessa velocità informativa del mercato
Ragion per cui è logico che gli impianti costruiti dal programmatore siano impianti che nel momento in cui si va sul mercato manifestino delle discrasie che generano di Strand tout court
Ma della stessa logica programmatoria cari amici fa parte il CIP sei
Fa parte del CIP sei fa parte ci c'è lo dico quattro volte perché è una parola che non mi sento mai nominare allora io faccio una proposta
Che lei nelle pronta ad accettare domani mattina
Che azzeriamo
Tutto si va a tutti sul mercato senza stretto il costo e senza chips cioè domani mattina il presidente leone sottoscrive questa proposta
Tutti gli impianti vanno sulla Borsa obbligatoria frate in questo modo avremo una cosa eccezionale perché al di là del dei tempi di cessione delle centrali ENEL avremmo sette otto mila Mw di CIP sei che immediatamente sono disponibili per la competizione e noi ci pigliamo i costi degli Stranded cost
Ma esaltare questi sono argomenti da avvocato Rocca sono argomenti da avvocato parliamo di sostanza non da imprenditore no
Io non è sostanza
Io sto dicendo che c'è un costo Stranded cost che deriva dalla differenza tra programmazione mercato il CIP sei è stato fatto nella stessa logica siccome la programmazione pubblica
Non ce la faceva con l'ente monopolista i privati sono stati cooptati in questa logica di programmazione e gli è stato garantito il prezzo allora se vogliamo aprire il mercato in fretta abbiamo il coraggio di questa proposta tutti a zero tutti sul mercato la proposta lineare e pulita e semplice risparmiamo così gira la slide otto mila trecentoquaranta miliardi di incentivi che fino ad oggi si è già preso
Il sistema CIP sei e che sono destinati a moltiplicarsi nei prossimi anni dismissioni ne voglio parlare molto rapidamente vi faccio vedere le slide
Noi calcoliamo che la nostra quota di produzione scenderà abbondantemente sotto il cinquanta per cento ma insomma sono discorsi che vedremo non ho tempo per parlarne vorrei dire una cosa sul sul gas li trovate poi ve la lascio voglio rispettare un se la fatti cinque ma almeno dieci minuti
Non sono i colleghi dell'ENI io non credo che la liberazione del gas sia stata fatta nello stesso modo simmetrico in cui è stata fatta liberazione elettricità in particolare per due punti
Astri che corrisponde alla nostra produzione e sistema di dispacciamento di trasporto
Dove nel settore elettrico è stato previsto un organismo indipendente autonomo di dispacciamento di di garanzia di accesso mentre invece questo non è stato garantito nel settore del gas
Credo che il la possibilità di New entrante nel settore gas sarà molto limitato da questa sigla simmetrici ITA e sarà più difficile di quanto invece
Possibile come a dimostrare hanno dimostrato anche i dati di Ranci per quanto riguarda bene
Vediamo la parte ambientale Cristina ho fatto fatica a capire quello che tu hai detto sul nostro settore perché intanto ne abbiamo pronto per la firma un protocollo d'intesa col ministro Ambiente Ministero Industria in cui ci impegniamo a quei numeri
Le emissioni complessive di ENEL stanno scendendo e continueranno a scendere per quanto riguarda Lessio due per quanto riguarda le nel rischio sono i due principali inquinanti
Noi arriveremo ad un decimo delle emissioni del mille novecentonovanta in nel giro di una quindicina ventina di anni già si sono dimezzate da quando abbiamo cominciato con nuovi sistemi di abbattimento eccetera eccetera ma anche per quanto riguarda la CO due come voi vedete
I nostri impegni sono di una riduzione del venti per cento largamente superiore al target italiano che come tu hai correttamente ricordato e del sei per cento
I problemi derivano da altri settori Nordahl termoelettrico derivano presento dal settore dei trasporti
Che in tutte le previsioni continuano a ad aumentare la cosa che non ho capito sono gli ottantasei mila miliardi perché questo piano come ha detto bene aranci non costa nemmeno tanto e le aziende lo fanno comunque
Cioè questo risultato lo si ottiene con la trasformazione di diciamo dodici mila kW di dodici mila megawatt all'incirca da sistemi attuali a cicli combinati e sappiamo tutto che il vostro investimento di questi dodici mila megawatt è all'incirca diciamo cosa potrà essere tra i sei e i dieci mila miliardi siamo d'accordo su questo numero perimetro ENEL e perimetro delle nuove società che verranno conferiti quindi settore termoelettrico con il normale ammodernamento tecnologico con investimenti
Abbastanza contenuti perché sia così lavora spesso su siti esistenti da riconvertire rispetterà il target Kyoto sono invece d'accordissimo sulle critiche fatte alla carbon tax
Perché ecco basta leggere le prime tre righe in realtà non si è fatta una tassa sul carbonio si è fatto una tassa sui combustibili per cui un chilogrammo di ozio due
Se è prodotto dal carbone tassato per diciassette lire se approvato al metano tassato solo per quattro sei lire non capisco la logica cioè proprio è tutto il contrario di quello che insegna la politica fiscale applicata all'ambiente inoltre aggiungo
Che la miglior tassa ambientale come ci siamo detti molte volte Cristina e quella che non viene percepita perché l'operatore reagisce la tassa ambientale migliorando il suo comportamento
Siccome invece il ministero dell'ambiente ha messo nel suo Bagge tiri cavi di tassa ambientale come la componente fissa
Quindi avremo una variazione continua della tassa ambientale purché garantisca il gettito al Ministero dell'Ambiente per fare ricerca su una cosa che nel frattempo sta andando a posto per per fatti suoi e ho finito anche su questo punto infine scusami c'è ancora appaiono vari rapidissimo
Ancora un paio di cose quindi vi dò tre slide in sequenza queste il il l'intensità della domato tale di energia come vedete mentre diciamo sì vediamo l'Energia nel suo insieme
Serve diciamo per un punto di PIL grossomodo l'energia cresce di zero otto invece per un punto di PIL l'energia elettrica cresce di uno virgola due uno virgola tre in questi giorni uno virgola cinque perché perché l'energia elettrica tende a conquistare uno spazio maggiore nel consumo totale di energia d'altra parte l'Italia indietro da questo punto di vista salta la slide successiva
No questa qui
Sì esatto e come vedete noi siamo rispetto ai nostri competitor diciamo in una posizione abbastanza bassa ma concludo
Con un punto parlavo prima ancora spiedo
Oggi le tecnologie di cicli combinati ma anche la produzione di energia Erika con carbone con moderni sistemi di abbattimento come vediamo ci consente di ridurre le emissioni ad un decimo di quelle che era nel mille novecentonovanta perché
Perché questi combustibili vengono bruciati in grandi impianti industriali dotati tutte le tecnologie migliori con della gente competente che gestisce questi impianti per cui c'è una concentrazione Investimenti anche ai fini ambientali molto importante
Contemporaneamente che cosa abbiamo per energia elettrica al consumo finale è completamente pulita non dà alcuna emissione niente CO due niente né ho X rendesse o due eccetera eccetera eccetera
Allora io sto proponendo un modello perché non vorrei trovarmi nella condizione che il ministro dell'ambiente che mi mette la carbon tax qua ogni chiederà di fare il pieno gratis all'auto elettrica
Le cose ovvero vanno insieme
Noi oggi dobbiamo aumentare la penetrazione di energia elettrica nei consumi finali e soprattutto nelle aree urbane se vogliamo dare un corpo importante all'inquinamento ambientale nelle aree densamente popolate dove i processi di combustione in milioni di processi di combustione delle auto di altre cose non sono controllabili verificabile tecnologicamente adeguati come sono quelli delle centrali un'ultima slide visto che l'auto di aranci la posso far vedere
Queste sono ore turn on sale se vorrei capire come idea che viene da voi spesso ricordata come tariffe basse eccetera eccetera può pensare di andare sul mercato dei capitali e chiedere capitale privato
EDF tra le prime venti aziende italiane è la prima per fatturato e l'ultimo per per tutti gli indici di redditività ROE però eh eroi noi siamo orgogliosi di quel numerino che vedete in fondo grazie
Professor lo spiedo quindi anche lì alle una risposta parallela anche lì c'è gas adesso vedo dall'agenzia che saranno presentato il nuovo decreto alle ore al tredici in una conferenza stampa in cui parteciperà anche il ministro letta quindi non credo che Letta farà poi in tempo a venire qui da noi
Lennie ha una posizione largamente di dominante nel settore del gas sedici aprile novanta per cento
Dominante anche nel petrolio solo a livello di distribuzione mi pare che siamo oltre il quaranta per cento
Quindi
Il processo di liberalizzazione come va avanti forse davanti un po'troppo lentamente
Ma
Leni è completamente d'accordo come alcune posizioni che sono state espresse oggi sia da Cipolletta che ha detto più i mercati sono liberi meglio assistita sia da Paolo Rocca che ha detto la liberalizzazione è un bene in sé noi siamo d'accordo su questo siamo a favore di una liberalizzazione rapida e naturalmente bisogna anche ricordare gli ostacoli che si pongono che derivano dal modo in cui queste posizioni predominanti sono state costituite
Noi siamo toccati nel discorso di oggi
Sul tema essenzialmente benzina e gas cominciamo dalla benzina oggi noi abbiamo il quarantasei per cento della rete di distribuzione in Italia e troppo
Come ci siamo arrivati avevamo il ventiquattro per cento quando è scoppiata la crisi petrolifera del settantatré come l'ha affrontata al governo nel modo sbagliato
Ha messo i prezzi amministrati lascia il se n'è andata la BP se n'è andata
Ci hanno obbligati a comperare i loro distributori hanno fatto un piano del petrolio nel quale si stabiliva che l'Agip doveva assicurare almeno il quaranta per cento del rifornimento italiana
Ecco come è nata la cosa
Adesso bisogna smontarla
Dopo che la cosa così costruita è stata venduta per i due terzi e investitori privati che non hanno mica colpa di come il governo ha fatto le cose adesso bisogna smontarle senza de frodare questi investitori
Cosa significa che queste quote vanno vendute
Noi intendiamo fare la nostra parte razionalizzando sino in fondo la struttura logistica e distributiva dell'ENI
E prevedendo in tempi brevi un alleggerimento della nostra quota di mercato in Italia
Con il fine di offrire ai consumatori in un panorama di aperta concorrenzialità non solo alta qualità sulla quale abbiamo molto investito tanto da aver offerto per primi al mondo insieme alla California benzina con non più dell'uno per cento di benzene
Ma anche prezzi industriali sempre più allineati a quelli europei ma non è che fino adesso non abbiamo fatto niente
La nostra benzina costa sempre un po'di meno di quella degli altri siamo gli unici che abbiamo fatto delle campagne basate sul prezzo e non fu più pazzi e non sui gadget
E devo dire che purtroppo questo non si è dimostrato un elemento efficace perché la gente preferisce pupazzi
E allora questo è un punto di cui bisogna tenere
Conto come azienda privata
Abbiamo introdotto il fai da te che significa per chi vuole un sostanzioso sconto che riduce alla metà la differenza rispetto al prezzo europeo ma sicuramente c'è
Ci sono degli elementi strutturali che vanno superati
E anche questi risalgono a scelte di politica industriale molto indietro nel tempo perché la benzina costa di più in Italia anche perché non solo perché ci sono troppi distributori su questo non voglio entrare nel parlerà propriamente presidente De vita
Ma anche perché le raffinerie sono nel posto sbagliato cioè sono lontano dai mercati ma perché sono lì ma perché c'era una politica per il sud che ha puntato su certi settori si sono fatte le raffinerie nelle isole pensando che poi dalla raffineria discendeva anche tutta la petrolchimica accettasse
Tutto questo va ripensato varrà se analizzato ma richiede dei passaggi di quote e delle razionalizzazioni noi abbiamo una domanda che è ferma da un anno per una razionalizzazione
Hanno fatto passare l'Antitrust ha fatto passare tutto il tempo che era a disposizione
Per dare il suo assenso e qualche giorno prima della scadenza del termine
Ha chiesto qualche informazione così il tempo ripartito e stiamo aspettando di poter razionalizzare le raffinerie veniamo al gas perché abbiamo una posizione così dominante nel gas
Nessuna
Del quattro e mezzo per cento poi però voglio anche citare i dati di Ranci
Perché lui ha fatto dei dati più precisi riferiti questi sono puntuali non un periodo primo luglio novantanove audizione davanti alla commissione industria ventuno marzo due mila la differenza del prezzo medio al metro cubo per l'industria e per gli usi civili tenuto conto delle della natura strutturale
E quindi la differenza puramente dovuta o a differenza di efficienza della SNAM rispetto agli altri Paesi o ha margini più alti
è del tre virgola zero otto per cento per gli usi civili e del tre quarantasette per cento per gli usi industriali quindi questi sono i dati che vengono fuori da Eurostat
Allora naturalmente non so non si trova coincidenza tra questi dati
E quelli che sono presentati oggi io mi unisco all'auspicio del professor Ranci che questa ricerca venga riprodotta magari tutti gli anni per vedere come andiamo avanti
Verso la creazione di un mercato armonico e però aggiungere una richiesta usiamo tutti gli stessi dati dobbiamo creare un mercato europeo allora usiamo i dati Eurostat che sono tutti gli unici dati ufficiali del mercato europeo
E si dovrebbe trovare che la differenza è del tre per cento una differenza che per quanto riguarda le aziende industriali dal tre maggio non c'è più
Perché abbiamo firmato un accordo che è già stato citato prima che dà luogo a un prezzo uguale a quello medio europeo il che significa duecentotrenta miliardi in meno per gli utilizzatori industriali della Snam
In un momento in cui invece come sapete il prezzo internazionale del gas sta crescendo questo lo ricordo molto sinteticamente per dire va bene la concorrenza strutturalmente non c'è però noi vogliamo arrivare a dare gli stessi risultati per i nostri clienti di un mercato concorrenziale cioè lo stesso prezzo che hanno gli altri ci stiamo arrivando molto rapidamente
Un ultimo punto che vorrei toccare
Quello dei tetti perché sì tanto parlato di un'opposizione dell'ENI a questo decreto così coraggioso del ministro letta
Che non è vero
Non siamo d'accordo su tutto anzi anche su posizioni più avanzate per quanto riguarda la liberalizzazione
Cioè se si tratta di totale libertà dei clienti di sceglierlo fornitore noi siamo d'accordo noi ci siamo posti con vigore a un solo punto quello dei tetti
Che non è la liberalizzazione è l'esatto contrario della liberalizzazione vuol dire che clienti che possono scegliere da chi comprare
Fornitori che sono liberi di passare sui nostri tubi a una tariffa decisa dall'autorità
Possono trovarsi questi clienti nell'impossibilità di essere forniti dal fornitore che hanno scelto perché stanno oltre il tetto
Questa chiaramente non è né liberalizzazione ne è una cosa che fa scendere i prezzi ne è una cosa che fa migliorare il servizio non è una cosa che e a vantaggio dei clienti e solo a vantaggio dei potenziali fornitori concorrenti che si vedono regalare quote di mercato anche se non sono in grado di conquistarle io questo lo considero un incidente di percorso spero che al più presto l'opinione pubblica si dimentichi che la Confindustria ha espresso parere favorevole su una cosa del genere perché spero che non costituiscono un precedente per altri settori industriali
Scusi Presidente prima di completare il suo discorso mi sembra che prima Chicco Testa diceva che loro sono stati svantaggiati rispetto a voi sulla questione nelle celle del trasporto
Però per carità non io credo che per quanto riguarda noi siamo favorevoli a una liberalizzazione più ampia possibile
Il il dispacciamento del gas e dell'energia elettrica sono cose molto diverso
Perché nel nel trasporto del gas c'è un fornitore che dice io voglio accedere al tubo mi fai passare e tu gli devi dire vi sia un prezzo stabilito dall'Authority
Nel dispacciamento dell'energia elettrica
C'è un compratore
Che dice io voglio dell'energia elettrica e quello che aziona la rete decide faccio funzionare la centrale del signor Rossi o quella del signor Bianchi c'è una bella differenza è chiaro che il di spacciatore elettrico ha in mano delle armi che il trasportatore di gas non la c'è un unico punto che vorrei sottoporre alla vostra attenzione
Che il problema potrebbe diventare critico quando mancasse la di la capacità dei tubi questo è un problema che avere ben presente l'Authority perché le tariffe di trasporto l'ho già detto e lo ripeto
Le tariffe di trasporto devono essere tali da rendere conveniente l'investimento dei concorrenti della SNAM in modo che ci sia non solo un'Authority che regola ma una vera concorrenza che uno per arrivare da a Ravenna a Mila no Possa possibilmente usare tubi diverso questa è la vera concorrenza
Fatte salve le disse le differenze tecniche scusami presidente il problema è solo di sapere se diciamo se che ci sia capacità dove ci sia capacità sui tubi che si avventò reato prima le carte da slavo quello di qualche d'un altro lo decide l'Asm allo stesso modo incidono per un'opportuna una un dispaccio attore terzo in questo senso
Codice c'è un codice che viene allora io accovacciato avevo abbiamo detto c'è un codice ma giustamente ci hanno detto va bene se c'è un codice mettiamo anche un'autorità che poi il dispaccio Ettore che applica il codice
Se no divento un Codice di autodisciplina che un altro concetto
E come ci sono alcune altre piccole cose ti citavo prima l'esenzione per esempio mite il tetto sono d'accordo con te non ce l'abbiamo ma capisco che può essere lo posso essere d'accordo con te sul tetto il problema è la prima e la e la capacità e il è è la noi annoiano fatto dismettere quindici mila megawatt e son d'accordo
è là che si crea la concorrenza antenati anche la futura apertura del mercato elettrico è ovvio che non ha risultati se non ci sono fornitori diverso ma ma Valeria non è
Un tetto sulla produzione perché è per il prossimo ebrei già ma invece voi potete vendere senza senza avere i vincoli che abbiamo noi dico ma si doveva comparire evolvendo nel gastronomica bisogno di produrlo lo può comperare quindi è chiaro che non c'è un vincolo alla produzione
Ma la differenza la differenza è che voi non avete il tetto sulla quota di vendita
E non e non c'è la totale libertà dei clienti noi siamo per la totale libertà dei clienti non siamo stati noi a chiedere che i clienti non fossero tutti liberi questa è una scelta del Governo noi non abbiamo mai chiesto che venisse ridotta la libertà dei clienti
Più clienti sono libri più siamo contenti
Grazie e grazie anche per queste precisazioni darei un attimo la parola ad un idillio utilizzatore il dottor Lignani amministratore delegato delle Cartiere Burgo
Lei intanto ha sentito le relazioni questa mattina dove già ovviamente la voce degli utilizzatori emersa quindi da lei sempre in pochi minuti sì poi ci dà quali azioni di Alior nell'arroganza e in quest'aula situazione in questo pannello degli interventi ma devo dire che il nostro Paese ha di fatto perseguito per la produzione dell'energia elettrica una politica energetica completamente diversa da quelle degli altri Paesi
L'Italia ha puntato sugli idrocarburi ha scartato nucleare il carbone ha mantenuto ovviamente lo storico e dove letto
E mentre gli idrocarburi pesano il tre per cento in Francia il dieci in Germania il sedici INPS Spagna al ventidue nella media europea in Italia rappresentano settantuno
Un Paese che fa scelte di questo tipo avrebbe dovuto per coerenza perseguire alcuni obiettivi abbastanza ovvi
Quali aveva un sistema predeterminato per scelta strategica politica che cerchi di calmierare
Almeno periodi di media lunghezza dica col petrolio
Attraverso meccanismi pubblici o privati e di stoccaggio e strategici costituiti ricostituiti a basso prezzo
Un sistema fiscale flessibile al crescere del costo internazionale del petrolio ad un uso strategico delle riserve nazionali come ad esempio fanno gli Stati Uniti
Avrebbe dovuto potenziare al massimo la rete di interconnessione con gli altri paesi limitrofi in modo tale da potere acquisire a livello Paese perlomeno tutta l'energia
Che può venirvi offerto a costi più interessanti dai suoi vicini
Che hanno puntato su altre fonti più economiche o che perlomeno tali sono in determinati momenti
Mettere gas energia a disposizione anche dei chi è più esposto alla concorrenza internazionale o almeno a farlo partecipare a questo mercato
Quarto avendo scelto gli idrocarburi e in particolare il gas come combustibile prioritario avere questi prodotti a prezzi più bassi e degli altri Paesi almeno per l'economia di scala
L'Italia pur avendo una produzione nazionale dei gas pari a un terzo del suo consumo a un colosso del gas industriale che per specie certa sua industrie non dico tutto
E per certe tipologie di contratti arrivare essere fino al cento per cento più caro tasse incluse degli altri Paesi europei rispetto alla Germania
Siamo più creare anche del cinquanta per cento alberghi interrompi delle tasse escluse
E nel caso del continuo del trenta per cento ante imposte
Produrre energia elettrica con questi differenziali dei corsi
Dei combustibili non può essere certo competitivo neanche in cogenerazione
Sono alcuni dati indicativi per l'energia elettrica
Un'industria ad alto consumo energetico con acquisti d'alta tensione e alto fattore di continuità come lo sono tutti i comparti carte cemento piastrelle acciaio vetro e così via
Avrebbe potuto tranquillamente comperare l'energia elettrica a meno di settanta lire al chilowattora prezzo fisso per tutto il Duemila trasporto compresa contratti firmati
Di quest'anno non è stato possibile per mancanza di linea di interconnessione disponibili
A prezzi medi della Francia e della Germania dei circa ottanta predire il chilowattora e corrispondono nostri prezzi medi per questo tipo di contratto di centoventidue mila più quarantasette per cento
A questa incredibile situazione
Deve aggiungersi che mentre in diversi Paesi europei per effetto dell'apertura dei mercati malgrado il caro-petrolio e dollaro le energie scesa ribrezzo noi abbiamo uno stabilimento in Belgio
Dove in questo periodo l'energia ci costa cinque per cento in meno di quello che costava l'anno scorso in Italia è già aumentata del venti per cento e sicuramente non è finito
Considero questi dati è un certificato di completa un fallimento per la nostra politica energetica
Mi rendo conto che una politica energetica sbagliata e che di fatto ha portato a questi risultati assolutamente non sopportabili dall'industria non si può modificare rapidamente
Pur tuttavia mi chiedo prima di tutto se ci sia chiaro a conoscenza e coscienza di questa situazione da parte delle autorità competenti
Certamente dobbiamo parlare di più marcato per l'Energia e più energia per il mercato
Ma nell'emergenza in cui ci troviamo chi ci aiuta a sopravvivere
A sopravvivere ad errori che non credo siano nostrano
Ma siamo davvero in un mercato se i produttori non sono sensibili al prezzo del combustibile in quanto esso viene automaticamente trasferito nel prezzo di cessione vedi cit sei o nelle tariffe ho i miei dubbi
Quante differenze con altri Paesi europei pensiamo all'Inghilterra a importanti riserve di idrocarburi una buona rete di distribuzione del gas
Chiude le miniere di carbone antieconomiche per ragioni ambientali ma importa Carbone e impone l'uso del carbone nella ricostruzione dell'eterno elettori
Cosa faremo noi con le centrali dell'ENEL prossimamente in vendette che dovranno essere ricostruite
Continueranno andare a gas a questi prezzi di questo genere
è stata recentemente fermato un contratto SNAM Confindustria
Come industria energie intensi non possiamo sentirci rappresentati da tale contratto
Esso non differenzia sufficientemente i tipi di consumatori industriali e di conseguenza e diversi costi nel caso di grandi consumi regolare nel tempo e conseguentemente fa pagare grande consumatore costi impropri
Lo abbiamo accettato solo per la sua brevità inattesa per la liberalizzazione della fissazione da parte delle Authority di tariffe di trasporto che tengano conto delle nostre specificità
Almeno così ci auguriamo professor lo spietato mercato secondo me vuol dire anche
Offerte specifiche ai diversi operatori
Secondo le loro caratteristiche e non delle medie io posso anche essere d'accordo che certi valori medi non sono così lontani
Ma io la media è quella storia del pollo non Fangio industria con la media io vivo in un settore e devo comprendendo nel mio settore no niente qualunque
Con la media
Mi pare
Che le tre autorità fondamentali mi premia
Ministero dell'industria ministero delle finanze e Authority per l'Energia
Dovrebbero rendersi conto che senza un loro intervento profondo e coordinato in favore dell'industria emergente in si si corrono dei grossi rischi per la sopravvivenza di questa attività in Italia
Diceva Gabriele D'Annunzio Settembre andiamo è tempo di migrare
Per i i pastori lasciarli Stazzi andare verso il mare era facile per noi è molto più complesso ma forse ci dovremo pensare veramente grazie
Grazie lotta darwiniana dire dottor Brunetti ero presidente Lula pace allora lei il tanto la parte di diversi poteva vendere un po'di energia Rignano
Perché no razziste
Scusate ma vi prego di stare sempre cinque sei sei sette minuti naturalmente brevissima grazie
Ma diciamo una prima considerazione sul rapporto che è stato presentato la faccia Traverso l'accoglimento di quello che ha proposto il presidente Ranci ripetiamo il prossimo anno questa questo rapporto
Magari cerchiamo di utilizzare dati uniformi come ci ha suggerito il Presidente Testa
E magari facciamo qualche convegno in meno sul tema delle energie andiamo a vedere tra un anno i risultati di questo processo che siamo discute di liberalizzazione che stiamo discutendo tutti tanto ma poi alla fine che stiamo dicendo che arriverà mi chiamo in futuro perché in realtà ancora questo processo non c'è
Ripercorro brevemente alcune che alcuni punti del rapporto nelle due parti la parte relativa alla liberalizzazione è quella relativa all'ambiente per sottolineare qualche punto che per nuovi
Come una pace è importante
Ma diciamo nella prima parte dove si parla di domanda offerta regime dei prezzi a me
Interessa sottolineare due Rescio due indicatori quello dell'intensità di energia elettrica che valutato inferiore rispetto alla media europea e quello della autosufficienza energetica di gran lunga inferiore rispetto alla media europea
Su questi due indicatori si possono fare tante considerazioni quelle che piace fare al mia associazione che rappresenta non sono la quantificazione di una opportunità per quanto riguarda questo settore in termini di di sviluppo
Un altro punto che è stato messo in evidenza e non l'avrei sottolineato se non per tranquillizzare il presidente Testa
Quello relativo alla strutturazione di questo settore di questi settori
In Italia come altrove ci sono dei Monopoli di fatto i ritiri si sta operando perché questi monopoli siano ricondotti a una concezione di mercato più ampia credo che vada dato atto
Che c'è uno sforzo fortissimo di adeguamento in tempi sempre più gravi
Questo credo che
Sia da riconoscere come credo sia da riconoscere dall'altra parte che chi sul mercato vede opportunità di sviluppo e di business debba continuare a insistere perché i tempi di realizzazione di questa liberalizzazione siano accelerati
Così per passare da un fatto teorico uno concreto un elemento di forte liberalizzazione è la creazione dell'offerta la creazione la creazione dell'Offerta vuol dire la
Messa sul mercato dei fatidici quindici mila Mw
Del nel
Bene io credo che questo vada
Sicuramente anticipato in termini di tempi per quanto possibile come apprezzo che siano stati già a volontà a iniziativa dell'ENEL
Fatte delle cose però poi ci sono alcuni punti che vanno sottolineato la localizzazione di questi impianti alcuni vincoli logistici alla messa a disposizione di questi quindici mila
Negava che poi si riveleranno teorici perché
Ci sono se non altro degli iter autorizzativi che renderanno disponibili energie in tempi che vanno ben oltre quelli previsti dal decreto Bersani
Da qui
La nostra richiesta più volte espresse e quindi ripetuta dell'opportunità di un ulteriore cessione di capacità di generazione da parte del d'altra parte il Bersani lo prevede non meno di quindici mila megawatt
Ciò non toglie che va riconosciuto che all'ENEL opera in modo per carità quindi restando in questo ambito credo che dobbiamo sempre collegare il concetto teorico al fatto pratico alla fattualità delle cose in questo senso vengo avrà
Al una parte quella relativa alla tassazione
Dei prodotti che trattata in modo quello molto interessante due i punti chiave evidentemente che sottolineiamo nove carbon tax S & Co.
Beh per quanto riguarda la Tambo la carbon tax è stato detto a sufficienza un po'di meno è stato detto per quanto attiene ai difende scalzando la battuta assolutamente condivisibile del
Dottor Rocca che dice che per quanto possibile fare in modo che il l'Unione Europea guardi bene questo aspetto e anche la considerazione del presidente
Testa
Adesso
Sono rimasto devo dire un po'perplessa su questo punto perché la visione che noi abbiamo di persistente esposte il riconoscimento di investimenti fatti i quali però tutto sommato a oggi sono si concretizzano in in livelli di efficienza connessi
Bassi Rispetto allarme quindi e sembra singolare riconoscere
Ma perché mediamente livelli di efficienza degli impianti e qui poi ci riferiamo sicuramente non sono nella media europea né italiana
Questo è il mio punto di vista da lui ecco
Il problema non è tipo I Need Elena segnato e che le viene dall'azienda privata ma il problema non è quante energie si vende dal punto di vista e le imprese ma quali margini si fanno no giusto
Ecco allora il problema è molto semplice per lasciarlo decidere al mercato
Quanto sono efficienti gli impianti delle certo che se io ho l'obbligo prima di chiamare tutta la vostra energia tavoletta obbligatoriamente sette mila ore all'anno no e poi entro vento dopo io difatti la professoressa si lamenta il fatto che il tasso di utilizzazione
E quattro mila ore hanno il più basso d'Europa non c'è dubbio allora le cose
Il rito che stanno a zero facciamo decidere al mercato ripeto io ritorno al mio punto tutto mercato poiché ci del mercato se gli impianti e le devo lavorare quattro mila cinque mila sei mila ore e i vostri di più o di meno no
Anche ho visto anche la se Cipolletta c'è una crisi della cogenerazione va favorita ma decide il mercato se la cogenerazione dei che i cantieri conoscono benissimo la cogenerazione se uno vuol comprare implicita registra il calore
Insieme o quant'altro poi ci sono le tasse ambientali dopo si possono usare come dire argomenti diversi a seconda di quello che si vuole fronteggiare che bisogna io ho fatto una proposta che non riguarda l'efficienza degli impianti poi le difese di piante una conseguenza degli investimenti che uno fa per competere sul mercato ho detto
Ripartiamo tutti davvero tutti sul mercato avete dedicato efficienti dovreste essere felice della mia proposta sicuramente ci farete un mazzo così come si dice al bar sotto casa
Il recupero i minuti sono servite al presidente test che serve questo è il suo ruolo bene comunque il nostro punto di vista riguardo e questo e credo che non sia poi una proposta realistica quella di alterare perché le logiche di riferimento sono diverse bene per quanto attiene il generale al processo di liberalizzazione che è stato analizzato nella prima parte del rapporto il nostro punto di vista che per coincide in buona parte con ciò che ha detto Confindustria nel senso che ci sono soluzioni coraggiose
Che poi voglio dire Bolt all'Energia gestore della rete indipendente cessione di potenza imposta all'ENEL alcuni aspetti di condividiamo meno anche se sono in via di soluzione come quelli dell'allargamento del mercato oltre il quaranta per cento
Ma soprattutto ci sembra
Così da analizzare meglio il modello basato sulla Terna acquirente unico distributore unico tariffa unito a favore dei clienti vincolati ma soprattutto lo ripeto l'ho detto prima
Il livello di ristrutturazione dell'ENEL che deve avere dimensioni più significative in termini di perdita di
La seconda parte quella legata al settore alla parte ambientale
Fa perno su due aspetti il il protocollo di Kyoto non stop dal tempo è stato detto tanto a lungo come qui interessa solo sottolineare che per come lo vogliamo vedere comunque l'implementazione di quel protocollo determinerà dei costi rilevanti per le armi le economie avanzate e quindi anche no e non possiamo non considerare questa variabile perché siccome con l'ambiente dobbiamo fare i conti con questi incrementi di costo dobbiamo fare i conti dobbiamo forse dire siccome si fa a capitalizzare questi incrementi di costi in termini di miglioramento dell'efficienza e qui torna questo concetto di miglioramento dell'efficienza che è sempre presente presidente Testa
Allo stesso tempo mantenimento se non miglioramento delle condizioni ambientali climatiche complessive
Allora risparmio quali sono gli obiettivi dell'Italia è stato detto risparmi acciocché CLO in termini di carbon tax
Piccoli forse va sottolineato che a me appare ecco l'Italia è l'unico Paese che sta fattivamente portando avanti questo processo mentre gli altri Paesi sono in via di sperimentazione stavo guardando ma sono molto più cauti forse proprio perché
Intuiscono che questi incrementi di costo non danno dei ritorni e miglioramenti al mercato
Dire veniamo ed l'interruzione ma oltretutto esentando in gran parte dell'industria emerge intensi
Sulla carbon tax è arrivato in cima a tutto il ricavato ecco l'aspetto condivido va sicuramente sottolineato vengono insieme al tema delle fonti rinnovabili e devo dire che qui
Di nuovo ringrazio il professor il presidente testa china citato di nuovo il CIP sei non se ne parlava più finalmente torniamo a parlarne un momentino io dovrei dire che
Il motore di sviluppo della produzione elettrica ha sicuramente trovato nel sito sei un formidabile carburante
Nel senso che questo chipset che tanto demonizzato in realtà è stato uno strumento di introduzione di innovazione di tecnologia di efficienza degli impianti che rendono energia al mercato
è chiaro che
Il puro o conto economico il ritorno di redditività da investimenti di questo tipo molto elevati
Richiedono un intervento in termini di incentivazione ma questo incentivo e quello che poi serve apportare l'imprenditore a fare degli investimenti che apparentemente non sono ripagati
Quindi il CIP sei tanto demonizzato balletto anche come strumento di introduzione di in
Tecnologia di innovazione e di miglioramento dell'efficienza dell'energia che viene resa al mercato
La stessa cosa ultima considerazione d'altra parte credo di averne diritto riguarda quello delle fonti rinnovabili per quanto attiene
A biomasse rifiuti bene
Credo che in qualche modo il rapporto lo lo mette in evidenza a me preme sottolineare che noi abbiamo bisogno di una struttura di un sistema che aiuti di nuovo imprenditori a realizzare questi Investimenti Investimenti che assieme a quelli della cogenerazione potrebbero avere una caratteristica
Importante cioè quella di assecondare
Lo sviluppo della nostra economia il professore e dottori ingegneri Roccaraso punto ha citato i campioni del mercato
Io condivido quello che detta i campioni del mercato non sono le grandi in prede anche perché poi le grandi imprese ormai sono delle multinazionali tali per cui è difficile attribuirle ad un Paese piuttosto che un altro i campioni della nostra economia sono la piccola e media impresa
La piccola e media impresa segue una logica di posizionamento di localizzazione secondo il famoso sistema a rete che tanto viene riconosciuto all'Italia i distretti
Bene io credo che
E aiutare fonti rinnovabili da rifiuti e biomasse o spingere aiutare la cogenerazione che invece dall'attuale sistema dell'attuale proposte viene penalizzato sia funzionale a supportare lo sviluppo della piccola e media impresa proprio nelle localizzazioni più funzionale uno sviluppo armonico di questo Paese adesso mentre grazie grazie dottor Brunetti
Presidente dei leader anche qui il petrolio sempre nell'occhio del ciclone parte lei euro-dollaro oltre agli organi giornali durante il ruolo dei giornali
Ma io sono molto oggi se in pochi minuti paghi meno di anche perché mi pare è questo
Rapporto abbia riscosso grande successo nel siamo anche abbastanza contenti perché pensiamo di avere un po'contribuito all'idea in quanto un paio d'anni fa colazione con il presidente Fossa non ci siamo un po'lamentati dello scarso affetto che Confindustria aveva per il settore petrolifero le disse faremo un rapporto sull'Energia
Il rapporto è stato fatto evidentemente con tante altre materie dentro anch'io ho cercato di dice ho trovato con una certa così non grande facilitare pagine riguardavano il petrolio in questo rapporto
Però è servito naturalmente intanto ad aprire un discorso è servito a essere qui oggi cosa che non era molto frequente quindi direi che questa idea ha camminato in quindi è positiva perché dico questo perché purtroppo abbiamo un po'come ed ergersi penso della grande bisogno di Comindustria petroliferi grande guaio che emerge amo soltanto i nostri problemi vengono quando i soci in quelli di più sulla benzina
La voce in grandi di Tolone
Però non sappiamo che cosa c'è dietro
Quando sono in meno non lo scrivete quasi mai
Quando si voti in più subito quando Salimbeni non interessa a nessuno la anzi cinque col titolone venti meno non si scrive va be a parte questo
Io per rapidità mi ricollego a quello che accennava per quello che sono i precedenti il presidente che lo spietato
Per perché sono nate certe cose perché nel settore petrolifera io parlo della distribuzione in particolare perché poi quello che sta oltretutto nell'occhio del ciclone
E ci sono situazioni di questo tipo sia forzata la mano
Si è fatto un sistema che dire dirigistico e poco vincoli a destra e vincoli a sinistra quella situazione accennate prima ha portato qui per i prezzi bloccati la fuga delle società ma portato altri guai non soltanto la fuga delle società ha portato l'impossibilità di fare investimenti e l'impossibile trasformare il la rete di distribuzione al momento in cui nel resto d'Europa questo avveniva cioè vent'anni fa
E siccome vent'anni facevamo dei prezzi ho visto nel rapporto un accenno che vorrei così chiarire dice dieci anni fa i prezzi in Italia erano più bassi dalla meglio europea oggi sono più alti e dieci anni fa c'ero tesa amministrata
E qui dieci anni fa si sta nell'azione di enorme sofferenza quando si raccontava che in Francia hanno tolto il prezzo amministrato i prezzi sono scesi perché in Francia il prezzo amministrato stava in alto e serviva da gancio verso l'alto tolto il terzo amministrato snodo gravi condizioni di mercato
Qui prezzo amministrato schiacciava i ricavi ed impediva qualsiasi cosa che non fossero ordinaria amministrazione chiaro saltato il pranzo amministrato sia andata a prezzi di mercato
Quindi questo è all'origine di questa situazione
E quindi anche qui
Per citare prima che i paesi a ai con la mia così programmata non averlo risentito del dell'aumento del greggio e quindi sono rimasti indietro anche Rita ne ha sentito poco per un certo per il re che c'è stato questo
Sacrificio fatto dall'industria in quel momento che però non è stato un fatto positivo perché vuole conseguenze restiamo ancora perché pagando
Perché non si va avanti adesso non si avanti adesso perché questi vincoli e queste difficoltà esistono ancora
Non sono gli operatori che non si vuole questa è una cosa importante gli operatori sono gli stessi che nel sistema di raffinazione hanno dato al Paese la possibile agli eredi prodotti più avanzati dal punto di vista ambientale
Accennava prima il presidente del del dell'un per cento di benzene che è una un primato io vi dico che dai serve i fatti dal ministero dell'Ambiente la media e siamo addirittura zero sette ce ne siamo al di sotto di quello che il vincolo quindi questo è il sistema di raffinazione
Possibile che lo stesso operatori gli stessi operatori poi occorrono funzionerà fino signori si fermano su quello distribuzione no allora vediamo di capire perché perché se capiamo perché forse possiamo trovare anche la strada per affrontare il tema
Noi abbiamo ancora
Una serie di di vincoli che sono dati dalla impossibilità di di chiudere realizzare impianti chiudere forse facile sembra no perché abbiamo una sistema sindacale
Che viene iper protetto ancora oggi valga decisi vari di liberalizzazione pagherà contro alcune cose
Abbiamo una difficoltà
Da parte degli enti locali e di adempiere quelle che sono le indicazioni vengono fatte dai decreti legge dei decreti delegati c'abbiamo
Un una norma che era il famoso decreto Bersani che doveva essere l'apertura della liberalizzazione completamente fermo
Non c'è credo che il novantacinque per cento dei comuni vanno ignorato perché in questo Paese purtroppo si fanno le regole ma per nessuno le rispetta
Noi abbiamo l'impossibilità di muovere sul piano gestionale qualche cosa che possa spingere la concorrenza per esempio aprendo gli impianti quando si vuole mettendoci dentro le merci che uno vuole per tutto questo è bloccato completamente non raccontiamo che c'è la liberalizzazione non c'è la liberalizzazione ci sta sulla carta ma non c'è pratica
Abbiamo ancora
Una serie di di problemi che riguardano la la
Mi riferisco alla localizzazione delle raffinerie abbiamo dei problemi di racconto per il cabotaggio che che in Italia importante perché alla fine sono localizzate fuori
Oggi può essere fatto con navi deve essere fatto con navi che battono bandiera italiana voi sapete cosa significa in termini di costo
Però io ammesso che ci siano navi straniere purché nel periodo in cui svolgono il servizio di cabotaggio riconoscono al personale le stesse condizioni esistono in Italia figuriamoci una Badoni viene qui e fa questo gioco che per tre giorni fa qualcosa di diverso cioè c'abbiamo una serie di cose che ci impediscono
Di andare avanti
Io direi che
Al direi che qualcuno poi ha pensato bene di affrontare questo tema e anziché andare a cercare di risolvere questi problemi alzato un polverone tale sui ultimi aumenti dei prezzi legati naturalmente alla materia prima
Per cui e questo dobbiamo dare atto che riempie un personaggio che forse sta cavalcando al suo ingresso per il suo ingresso in politica la l'attacco alle società petrolifere riesca ad Antony che un giorno sì e un giorno dice che naturalmente i prezzi petroliferi stanno mandando a fondo il Paese
Anziché fare questo sì è stimolata voi nella stimola dall'Antitrust
Io non voglio entrare in polemica perché arriva perché oltretutto c'è un procedimento in corso però a chiarissima
Procedimento riguarda i rapporti fra società e gestori per la fissazione dei margini dei gestori non ci sono accordi con Rizzo un tali fra le compagnie non è questa la contestazione
Si contesta che aver fissato il margine uguale per tutti i gestori una qualcosa che impedisce la concorrenza in tutto il mondo immagino i gestori sono uguali sempre in altri Paesi non si fa l'accordo sindacale qua si fa l'accordo sindacale gli accordi sono stati fatti nel novantaquattro e nel novantasette al ministero dell'industria notificati all'Antitrust allora
Poi nasce questa così allora c'è l'indagine conoscitiva dell'Antitrust che fu chiusa dopo questi accordi senza nessun rilievo da oggi sull'onda di queste cose stiamo vedendo quello che succederà ma questo perché lo dico perché questo è un ulteriore rischio perché è chiaro che le compagnie Serono in estrema difficoltà se dovessero continuare in una diatriba con l'Antitrust per anni perché così andrà a finire
Specie a a partire per un programma di razionalizzazione così come nelle enunciazioni del ministero dell'industria e inserita nei sono state inserite nel nell'ultimo accordo
Finisco quest'argomento e un altro momento soltanto per accennare un altra problema che l'aspetto ambientale
L'industria ha bisogno come tutti naturalmente quelli che quando partono l'investimento non aspettare cinque anni per vedere la Rizzato se non sei
Di aver abusiva di programmare del nell'ambito delle del del protocollo di Kyoto sono venute fuori alcune indicazioni se dovessimo simile queste indicazioni
Io do l'esempio di quello che può riguardare l'intervento del meno sei e mezzo per cento famose rispetto all'anno novanta per l'industria petrolifera industria petrolifera nel novanta
Immetteva sedici milioni di tonnellate di CO due oggi ne mette diciannove
Se si devono fare gli impianti per ottenere i prodotti più politico Meda norme europee allora al mio due mila due al nel due mila due al due mila cinque
L'incremento in termini di impianti aggiuntivi porterà naturalmente dentro gli impianti porterà un incremento di emissioni di circa venticinque trenta per cento andiamo a venticinque milioni
Questo significa che per rientrare entro i limiti dobbiamo chiudere un terzo delle filiere che sta in Italia questo è il conto allora cosa facciamo
A prima di di indicare sentenze di questo tipo io credo che forse sarebbe opportuno approfondirle anche perché siccome gli impianti industriali deve fare per il due mila due quindi deve partire nel due mila cinque
Dove li fa questi impianti sono fine che forse chiude
Oppure le fa dappertutto o non li fa
Ecco questi sono gli argomenti che a un certo punto rendono difficoltosi sino alla possibilità di decidere mi rendo conto che quasi razzi decide se vogliamo dire con lo zoppo che lascino il carburante o vuol morire
Cioè l'effetto serra però una scelta s'ha da fare
E forse bisogna trovare sistemi diversi che non sono provento ancora acquisto in che tempi le fonti alternative
E questo non perché l'industria petrolifera sia contraria contro alternative che ci sono già grandi complessi multinazionali lei mi spesso vi si dedicano alla ricerca delle fonti alternative però bisogna essere realistici
Anche perché c'è un problema di costi e forse è molto più grosso di quello che così ho letto
Nel rapporto indosso l'esempio sulla difficoltà di procedere
Uno degli additivi della benzina all'MTB a base di metanolo che serve per abbattere gli aromatici nelle benzine è stato considerato improvvisamente così non non troppo accettabile perché negli Stati Uniti successo alcuni problemi
Ora si è deciso di passare usi Spence Avaya decide di passare dal metanolo all'etanolo benissimo l'industria petrolifera non ha nessuna difficoltà a passare da Mel purché lo sappia per tempo
C'è un solo difetto l'etanolo costa ottocento lire al litro di più
A questo punto tutto si è fermato perché bisogna vedere chi paga queste ottocento lire ecco quindi direi che bisognerebbe procedere anche nei momenti in cui si danno i messaggi si fanno le delibere programmatiche in maniera vale
Che l'operatore abbia una visione più
No dico certa ma più attendibile possibile non debba inseguire poi delle
Altre cose io non vorrei aggiungere altro questo può essere motivo di scontro grazie prega diventa
Evita e presidente Usberti Presidente Federazione della Gas Italia prego
Ma intervengo volentieri dopo il presidente dell'Unione petrolifera proprio perché negli incontri al ministero in questo periodo sul decreto case in parallelo
I tanti problemi della della benzina il fantasma da me è aleggiato nel ministero e dire guardate che se la riforma non segue un canale appropriato
Tempo un anno e saremo qui come il benzinaio è stata proprio parallelo
Che noi abbiamo fatto introduco con questa battuta
L'intervento del mondo della distribuzione del gas ossia di quelle aziende che in regime di concessione servono le famiglie italiane con la con la bolletta degli con il prodotto alcuni servizi e con la bolletta del gas
E circa un terzo delle industrie in particolare le medio piccole
L'intervento è svolto fondamentalmente da quel segmento del mercato case sul quale non vi è dubbio che la liberalizzazione sia effettiva in questo senso timori non ne abbiamo nel senso che tutte le aziende case entro un anno
Devono dividersi societariamente
Un ramo dell'azienda resterà gestore dell'infrastruttura per periodi ravvicinati e decisamente più brevi che in passato mentre l'attività di vendita doveva essere svolta quindi la la la l'attività della società che vi farà la bolletta caso in azienda
Doveva essere svolta da una società separata in mercato libero quindi in definitiva decade il monopolio su base comunale in base a concessione comunale sia per l'utenza industriale da subito dal decreto annunciato alle ore tredici di oggi sia per l'utenza domestica dal primo gennaio due mila e tre capite bene che è una rivoluzione epocale in Confindustria quindi ci sono duecentocinquanta aziende di distribuzione dall'italiana gas a piccole aziende che nell'arco di qualche anno passano dal monopolio al mercato libero su questo segmento siamo molto vicini all'esempio inglese per intenderci
Ecco quindi dal dal pulpito di chi la liberalizzazione è senz'altro la subisce in termini in termini effettivi per par condicio mi devo consentiva una considerazione sia nei confronti di ENEL sia nei confronti la posizione espressa dal presidente ENI
Senta se n'è andato Chicco Testa tatticamente passò dalla posizione nel ecco essendo soggetti liberalizzati
Innanzitutto in un nuovo mercato libero della fornitura dell'energia abbiamo grosse difficoltà a subire la concorrenza di chi nel proprio mercato ancora l'utenza domestica vincolata
E ne spaventando significativamente nella distribuzione del gas mentre per l'utenza domestiche elettrica il fornitore non può essere ancora scelto
è una posizione che credo qualche vantaggio lo qualche vantaggio lo consenta nei confronti delle mie devo parlare sommessamente perché il fornitore di gas di tutti noi in primo luogo ecco il nostro auspicio è uno che la liberalizzazione non si fermi a concorrenza nella rivendita del gas Leni è un soggetto forte è un soggetto che ha consentito la creazione delle piccole industria distribuzione in Italia perché io non amo dimenticare il passato se l'Italia un tessuto di distribuzione variegato e articolato che ha consentito di metanizzate rapidamente il Paese
Nord e sud è che è grazie a una Snam che ha fatto una rete nazionale che ha consentito di distributori anche piccoli di nascere di operare questo
è un considerazione che non va dimenticata neanche nella situazione attuale in parallelo questo però dobbiamo anche esprimere l'auspicio
Che e gli utenti che possono quindi scegliere da chi riceve la bolletta del gas
Alla fine scelga non non solo un rivenditore con nome diverso ma alla fine ci posso essere anche una scelta di gas non nel senso qualitativo perché legato alla fine giunge all'utenza sempre con le stesse caratteristiche di fondo merceologica ecco quindi di verbalizzazione effettiva due note innanzitutto sul decreto case credo che sia una una prima considerazione abbastanza importante sia verso l'industria sia verso le famiglie
Ecco la visione del decreto di liberalizzare totalmente e la fornitura porta una considerazione molto semplice tutti i venditori saranno interessati a vendere ai soggetti più appetibili
Soggetti più appetibili chi sono le industrie con grandi volumi di consumo e ciclo continuo perché in definitiva dare con continuità la fornitura è meno costoso e i grossi agglomerati urbani
Ecco un timore espresso da noi e che questa sia una riforma che in partenza avvantaggia i soggetti forti e le aree forti del paese faccio un esempio sulle industrie non su un domestico la grande industria ciclo continuo certamente avrà vantaggi pluralità di offerta
La piccola industria
In zona decentrata non so se avrà la fila davanti alla porta di venditore che andranno può porsi come venditori legato alla fine ha detto e alla fine i l'unico venditore che comunque anche nelle aree marginali sarà interessato sarà rappresentato dalla società di vendita dell'azienda di distribuzione perché essendo già presente sul territorio con la sua società separata ma gemella dire distribuzione comunque anche a costi marginali avrà interesse a servire quel segmento di utenza ecco una preoccupazione simile la troviamo anche nella riforma tariffaria che sta seguendo il decreto letta
Ecco fondamentalmente anche la riforma tariffaria per quanto riguarda le attività di gestione è finalizzata a passare da punti piè di lista metodo che troviamo corretto superare
A una forfettizzazione assoluta
Che prescinde dalle caratteristiche del territorio in altri termini un'azienda che serva un milione di utenze in quanto gestisce a Milano o un'azienda faccio esempio teoriche non praticato che serve un milione di utenza in mille comuni dal mille utenti tanto per fare il moltiplicatore
Trova lo stesso risultato alle viene a tributare alle due di N viene attribuito il medesimo risultato tariffario capite bene che le condizioni costi gestionali non sono gli stessi ove questo non avvenga
Si crea uno squilibrio anche territoriale la fine nel mercato delle aziende di distribuzione sia le aziende che annunciato tipo di di centri agglomerare non le altre dopodiché anche se si ritroveranno questo problema strutturale e alla fine in qualche modo doveva essere equiparato allora forse preferibile essere un po'più selettivi in partenza nell'identificare la situazione tipologica gestire trecento mila utenti in Alto Adige non penso che sia come gestire un quartiere di Roma tanto per fare ripetere ad esempio ecco l'ultima nota sul Norditalia e questo è anche un segno politico verso Confindustria crediamo che debba essere ripreso con lo slancio il tema delle privatizzazioni succhiava industriale delle aziende pubbliche in particolare nel nord Italia
Questo in quanto credo che dobbiamo superare un un precedente slogan è che era non dobbiamo passare da monopoli pubblici in monopoli privati no non impostazione credo che debba essere cambiata dobbiamo passare da monopoli pubblici ad aziende ex pubbliche privatizzate presenti su mercati che a questo punto sono libere e non più il monopolio quindi non c'è più ragione per cui la la matrice proprietarie sia pubblica grazie
Professor Pietro porta una battuta si
Volevo rispondere alle alle osservazioni del presidente della Federazione che Assitalia
Prima di tutto l'assicurandolo sulla concorrenza non c'è timore che non ci sia vera concorrenza in Italia il dibattito che si è svolto sulla liberalizzazione del gas
Si è svolto su uno sfondo supporto del tutto erroneo e che cioè i concorrenti di ENI saranno piccole o medie imprese italiane noi concorrenti di SNAM saranno essenzialmente i grandi produttori e trasportatori dichiara
Vita di gas e lo scontro sarà duro come faccia
A ridurre il prezzo mentre il prezzo del gas mentre il prezzo del petrolio sale perché ha una e capacità negoziale nei confronti dei produttori perché ha dei propri campi di produzione
O sarà su questi livelli cioè l'efficienza integrata quindi sicura tenta di chi
Grano bussare alla loro porta o comparire sul loro computer lo sai di grandi produttori integrati questo però e qui rispondo anche al presidente e all'amministratore Cartiere Burgo e e questo è un altro che portare verso una struttura dei prezzi più rispondente a quella di mercato ha ragione la media può essere un primo passo dobbiamo proporci di allineare la media quella gli altri mercati europei ma non basta bisogna che questa media venga fuori da una struttura di prezzi che risponde all'effettiva differenza di fornire un cliente grande un cliente piccolo e questo solo mercato libero lo può fare ci arriveremo molto rapidamente e però il risultato sarà che effettivamente chi oggi è sussidiato non lo sarà più
Il loro chiuderei
Rotondo invito
Dottor Siciliani del consigliere incaricato della Confindustria
Per la politica industriale di conclude lo
Prego prego
Ma
Straripante di
Oppure
Anche
Io ho vista l'ho
Cioè crea
Il mio sarà soprattutto un saluto visto anch'
Commenti Kassai tra
Visto che tra l'
Aggiungi visto
La
Ho fatto sta ma all'una c'è una con
Un po'come Ernesto Auci
Mi soffermai soltanto su due o tre principi Confindustria in questi anni
Varato moltissimo
Discorso delle
Gas e servizi pubblici servizi pubblici li cito perché
Alcuni principi sono stati anticipati
La distribuzione del
E la cito perché tra l'altro dalla riforma
A mano che si anticipano le ha
Alcuni pezzi la stiamo svuotando e quindi siamo permettendo diciamo alle municipalizzate
Zar siccome voi e di diversificare su vari settori mentre ci accorgeremo dopo che poi gli
Una volta i privati
Soffriranno su questi su questi mercati su queste a
E gas un lavoro molto difficile molto difficile che Confindustria come voi sapete c'ha una componente di centodieci mila impresa in cui ci sono un po'di aziende
Tantissime tantissime aziende che invece utilizzano sia il gas si era Energia qui
Come politica di Confindustria sarà sempre una
Era un occhio particolare rispetto agli utilizzatori spetta a quelli che sono esigenze dei produttori ma invece abbiamo cercato di arrivarci mediante
Do delle soluzioni che in un certo senso tenessero il sistema
Saturo
Discorso delle energie ad
Lei nelle fuori dal sistema Confindustria
Facile
Tasso perché
Allora il sistema
Penso che in entrambi i casi comunque
Posizione di
Stanza obiettiva e oggi ci troviamo con questi due settori strategici per il sistema industriale
Una fase delicatissima che la fase della transizione però io penso che questa fase va gestita
Attori su Mark
Un passo indietro rispetto a posizioni di forse si giustificavano
Oggi non sono più giustificata cercando di andare tutti insieme verso quella che è una effettiva liberalizzazione va
Oggi tutti
Concorre
Banalizzazione penalizzazione di
Per venti di tutti
Mi preoccupa soprattutto quando si parlo
Poi ci ci vuole spiegare che cosa Emmet
Lo ha di che cosa il mercato ha bisogno
Con
Esprime le sue necessità quindi non c'è bisogno che la o quello che gli serve sicuramente i nostri obiettivi sono quella di avere servizi più efficienti in questi settori strategici e prezzi alligna elezione o pay perché fino a oggi
Bene hanno subito una fu
Penalizzazione sia nel campo energetico sia età
Il gas
Questo logicamente senza dimenticare
Questi due atto
Che hanno svolto
Dire diciamo trasversalmente tutto il Paese e che magari senza dei soggetti e Gene forse in aria di questo Paese non avrei mi dà inserzione quindi questo giusto
Pettina bisogna ricordarselo quindi
Velocemente diciamo a
Sa il sketch sistema
Vale come è stato in questi anni ma
Unità molto forte
Mentre più concorre
Ma
In questi settori perché penso che soprattutto le piccole e medie imprese di questo ne han
La mente bisogna
Vanni sempre più difficile poter
E qui
Bisogna che
Ma
Un concetto diciamo
Ripreso da
Dello spiedo
Quando io dicevo questo fatto della reciprocità tra Paesi proprio rispetto al fatto
Rabei piccoli Italia
Toni su un
Il problema di chiedere a questi Paesi reciprocità
Io penso che sia in
Tanto qualche
Quando io sostenevo
Palazzo mi si diceva che questa non è
Era che può entrare chi vuole dove c'è la concorrenza era e noi possiamo
Ora alle stesse condizioni in quel Paese ci pensa
Impresa purtroppo in questi ultimi anni quest'aspetto ce lo siamo un po'dimenticati
Grato settori
Paese ad esempio la distribuzione
Allora distribuzione anime
A
A un paese come la Francia che segue però
Un piccolo negozio non dico altro quel
Ed è una serie di vincoli che le impediranno
Coerenza le imprese francesi aveva un maggiore attenzione
Questo principio recepita penso che si è poi
Paese certo questa fa
E difficilissima perché momento in cui il Paese non c'è
Forte c'è un volo
In con sei ministri poi bisogna attuarlo anch'
Sia si fidava di
Della distribuzione
Ci dà presidente
C'è stato un l'attuazione data
Tanti certo
Da quali sono le responsabilità che spesso sono anch'
Alle che spesso dimentichiamo di
Tutto il discorso c'entra
Sì
L'anno prossimo dopo