"Preferirei di no" , il libro di Giorgio Boatti. L' 8 ottobre 1931 Mussolini impone ai professori universitari il giuramento di fedeltà al regime fascista.Dodici ordinari su 1250 rifiutarono di piegarsi al duce, perdendo al tempo stesso la cattedra e la libertà.Ernesto Buonaiuti, Mario Carrara, Gaetano De Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Francesco ed Edoardo Ruffini, Lionello Venturi, Vito Volterra - questi i nomi di coloro che compiono un gesto essenziale in nome di quegli "ideali di libertà, dignità e coerenza interiore" nei quali erano cresciuti.Dodici uomini, differenti per origini, carattere, modi di pensare, attitudini sociali e radicamento alla vita, che in quell'autunno salgono in cattedra per insegnare che dire di no è una scelta di veridicità dovuta prima di tutto a se stessi."Preferirei di no" ricostruisce il percorso di questi isolati viaggiatori che scelsero la terra del no e attraverso l'intreccio delle...

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con lo storico e giornalista Giorgio Boatti per parlare del suo ultimo libro preferirei di no
Sì dodici professori che non giurarono fedeltà al regime fascista nel trentuno intanto le vorrei chiedere il perché di questo titolo dal sapore letterario
Credo che tutti i lettori immediatamente possono cogliere la storia la frase è tratta dalla barca di lo scrivano un racconto di Dmail vile a un certo punto questo Barça Piqué è un impiegato in uno studio legale alle io ordini del suo del suo padrone che una persona civile ordinata
Comincia a Bartoli a rispondere Dino aiuto esterno tu
Perché partorisce a corto che sta in un mondo che scopi poi chiuso è un mondo a gambe all'aria allora
Io ho voluto scegliere questo titolo per per il libro ho pubblicato da da Einaudi perché volevo dare due due messaggi forti uno e che davanti a un mondo che va a gambe all'aria e sicuramente il mondo in cui i professori universitari vengono nasce a trovarci davanti a questa imposizione del giuramento esso dodici su mille duecentocinquanta lo rifiutano è un mondo appunto a gambe all'aria un mondo rovesciato e ci vuole qualcuno che sia un uomo giusto che scende gli uomini giusti che indicano la bussola
Che capire dove il l'altro dove il basso dove il giusto e dov'è l'errato con questo libro non vuole essere un libro che trancia come dire un confine
Di di di di letti contrapposizioni tra il questi dodici e tutti gli altri tra gli altri son degli antifascisti tra gli altri ci sono degli uomini tanti uomini giusti che usano la scuola per forma e l'università per formare degli allievi e per combattere a modo loro delle battaglie per la libertà però assicura sicuramente gli uomini giusti sono importanti gli esempi positivi sono importanti per indicare qual è la rotta da seguire quindi il titolo da un lato si dovrebbe esprimere questo messaggio la seconda cosa il preferirei di no è una questione di stile
Nel rifiuto di questi professori ad davanti all'imposizione c'è uno stile appunto l'uso del condizionale quali uno stile che educato mai di sobria eleganza è quasi un sottotono
E tuttavia è termo N chi stimo contro contro la dittatura c'è tra uno dei dodici è un giovane professore Edoardo Ruffini
Che ha trentuno anni è seduto in cattedra a trentuno anni se ne deve andare perché non dura in una lettera scritta la cugina Nina Ruffini qualche settimana prima di perderà la cattedra dice certo che io dirò no al giuramento non ho dubbi su questo dice il mio problema è un altro mio poemetto il mio gesto venga visto come una specie di detto presidenzialista di un gesto che ci vuole imporre vorrei invece che fosse un gesto quasi che
Finisci realizza nel silenzio che giusto per me ma che non vuole imporsi come il tempio imperativo nei confronti di che sia e quel preferirei di no e anche questo riproporre nelle questioni importanti anche le contrapposizioni più forti
Importanza la di di
Dello stile con cui si fanno le cose e i professori hanno saputo esercitare il loro diniego il loro rifiuto con uno stile che appunto di di superbe eleganza
Che ridesse fatta di sulla figura di Gentile scrivendo questo libro
Gentile appunto io penso che l'imposizione l'imposizione che il potere fa di di questi tic TAC il giuramento è qualcosa che porta l'individuo a guardare il volto vero del potere che ha molto notturno in volto Canon
è un volto che che rispecchia la parte che individuato in Prodi se più più oscura in che induce i compromessi che induce a a subire a contaminarsi di una violenza che indicibile in questa zona oscuro notturna i dodici ma anche tutti i professori appunto italiana incontra un personaggio che viene loro incontro
Talvolta severo ammonitore minaccioso talvolta paternalista conciliante
Apparentemente anzi no concretamente in grado di soccorrerli in alcune contingenze difficili soprattutto di sopravvivenza economica di questo personaggio Gentile sentire realmente una contraddizione
Che al tempo stesso tuttavia svela doveva proprio uno dei meccanismi fondamentali del potere che è quello di indurre le coscienze ai compromessi indurre a perdersi a perverse stessi
Qual è il suo giudizio tra sul rapporto tra Mussolini il regime gli intellettuali in genere
è indicativo del vecchio che quando viene imposto il giuramento il miglioramento che proposto
Su su suggerimento di Gentile che a cui brucia ancora l'affronto del venticinque e venticinque c'è la cosiddetta guerra dei manifesti tra
Il manichetta gentile che esce dalle congresso degli intellettuali fascisti di Bologna e il Manifesto Croce Manifesto Croce ha molte più adesioni più autorevoli tantissimi docenti universitari
Sei anni dopo Gentile impone suggerisce
La sua vendetta che viene appunto servita fredda sei anni dopo
E tuttavia quando lui propone questa questa misura
Mosso dal desiderio di cacciare di fatto dall'università gli antifascisti cioè dice se questi saranno coerenti con se stessi dovranno andarsene libereranno le cattedre pertanto invece seguaci del del del regime del fascismo Mussolini invece forse conosce meglio la psicologia del popolo italiano o punto le modalità con cui il potere dispiega le sue regole e è molto più scettico rispetto a Gentile su questo provvedimento lo ritarda per molti versi per
Nei limiti del possibile
Perché è convinto che innanzitutto che anche chi è di sentimenti antifascista di antifascisti forse forse subirà l'imposizione mentiva spesso giurerà
E tuttavia capisce comprende che già questo basta già questo basta per consolidare il regime perché appunto imporre questa misura vorrà dire che chi rimarrà in cattedra anche di sentimenti antifascisti avrà qualcosa dentro di sé di spettatori avrà una credibilità a ridotta porterà con sé accantona testimonianza di della degli antichi ideali e della libertà
Anche qualcosa di una corruttela una catena di corruttela si avvia quindi Mussolini in questo come dire più cinicamente o si più cinicamente lungimirante di Gentile che invece vede sulla dimensione più ridotto del giuramento come spartizione delle spoglie dei dei delle cattedre tra i nuovi tra i nuovi vincitori ecco
Ecco una cosa mi ha fatto impressione le nelle conclusioni parlava di un di un appello che fu fatto contro proprio questo giuramento a livello internazionale vero
Che però poi è accaduto nel vuoto insomma parte all'inizio tanti firmatari
Sì qui ci sono tanti firmatari da parte di di numerose video di docenti di numerose università di Spagna Francia d'Europa l'Inghilterra d'America però poi
Come dire il la caratura internazionale soprattutto c'è un c'è una bella vicende ho fatto emerge un documento inedito c'è Paulucci di Calboli che rappresentante dell'Italia al società aveva nazioni a Ginevra questo è un diplomatico di carriera che ha un forte senso dello Stato diciamo che l'uomo che negli anni precedenti a Roma
A educato Mussolini alla politica estera e gli ha insegnato come dirle buone me maniere nelle relazioni internazionali nella misura in cui era possibile farlo
Poi dopo aver svolto il suo ruolo viene relegato fa per dire a Ginevra ed è proprio questo galantuomo che ha un senso in un certo senso antico anche dello dello Stato a gestire questa questa vicenda delle proteste internazionali che cosa fa
Da un lato scrive una lettera a Roma ai ai suoi superiori in cui si meraviglia dell'imposizione del giuramento
Se c'è uno Stato come uno Stato serio uno Stato solido come l'Italia a questo punto non ha bisogno di queste prove così così evidentemente brutali
Per garantirti la la fedeltà dei propri funzionari e soprattutto dei professioni per citare un grave errore imporre questa plateale prova di forza
E tuttavia poi quest'uomo che così lucido nel nel in questa analisi accetta di agire perché quelle piccole protesi tra cani vengano vengano incamerate in una serie di pareri tecnici comitatini di che esaminano la procedura da seguire per dibattere questa questione in modo da smorzare da illudere fino in fondo qualsiasi protesta e ci riesce
E quindi l'appunto
Il trionfo
Del del conformismo della omologazione anche a livello internazionale teniamo presente sono gli anni in cui da parte dell'Inghilterra da parte delle forze conservatrici ma perbene
In Europa il il regime papà va alla grande
E quindi questo era un po'ci distoniche che non è stato difficile
Evidentemente evidentemente da citare e tutto questo comunque
Come dire chi ha chi ha firmato i dodici i dodici che hanno di intellettuali che hanno firmato il che questo questo la protesta
Poi mentre si immaginavano chissà quale risultati per questo per questo manifesto ma i dodici invece che hanno negato il giuramento non si facevano molte illusioni
Sapevano che con la loro scelta iniziava una vita estremamente difficile per ognuno di loro
Un ostracismo sociale la perdita
Di di quella che era non sono un ruolo gratificante ma la capacità di essere se stessi attraverso il lavoro la capacità di incidere le biblioteche alle fonti ritenere collegamenti inizia veramente per ognuno di questi di questi uomini in una vita difficilissima
Quello che ho cercato di ricostruire proprio la capacità loro di resistere e continuare a essere operosi sono però in maniera impressionante anche dopo anche dopo questa durissima prova questa è una bella lezione
Lei nel libro parla dell'atteggiamento della Chiesa di Pio undicesimo e di padre Gemelli se la Chiesa attraverso lei parla di un articolo uscito poi sull'Osservatore Romano in cui lì si faceva equivalere il giuramento al regime fascista come se fosse un giuramento al governo dello Stato se la Chiesa invece ha ricevuto un atteggiamento diverso secondo lei cattolici italiani cosa avrebbero fatto
Sembra fare la paglia fornite ma non non lo so credo che appunto il parere della Chiesa sicuramente avrebbe ha avuto avrebbe avuto in ogni caso un grossissimo un grossissimo peso
Penso tuttavia che c'era anche all'interno del del dei docenti cattolici un grosso problema che era quello di di
Ritenere comunque non solo fede al proprio ruolo mantenere i rapporti con i propri allievi quindi non so se se è ipotizzabile credo che sia un falso problema Prodi poi dare uno scontro a due anni tra l'altro da quello che era a tal Concordato del ventinove tra Stato e Chiesa uno scontro tra fra la Chiesa su questo tema il regime è abbastanza impensabile dichiarò che appunto
Quel quel corsivo de L'Osservatore Romano che invita a giurare con riserva omologa hanno questo giuramento a quello che era un giuramento dimentichiamo che
Impegnava i docenti a formare dei sudditi fedeli non solo al regno
Allo Statuto così ma a regime fascista farne dei perfetti eletti adepti del regime ecco davanti a a quel corsivo che invitava a giurare ma con riserva
Chiaramente c'è una una lezione di di al al al compromesso a questa questa estrema duttilità di orientamenti di di di coscienza e che che fa parte della corruttela della della corruzione delle delle anime del che che che quindi tanti intanto appunto a dei punti alti ha proprio produce questi questi momenti nefasti
E in questo momento dico in questo momento sicuramente padre Gemelli
Che l'uomo che il Vaticano manda a intimidire
Bonaiuti che farete più scomunicato del Novecento e che perde del trentuno che che non accetto il giuramento quindi perde definitivamente la cadere oppure mandata
Gaetano De Santis che è un cattolico indurlo a a recedere dal suo proposito di non giurare ma dei fanti e santi serratura è comparso radio come come padre Gemelli in un certo senso specularmente simile a a Gentile si muove in un altro ambito però è uno di quelli che vanno a contaminare coscienza che vanno nelle zone oscure a contaminare cosciente è un'anima nera
Questa vicenda lo dimostra con in modo totale col
Lei prima mi chiedeva se qui a Roma esisteva una via intitolata Buonaiuti lei perché nei miei giri di presentazione del di questo preferirei di no che sono tanti
E spero che saranno ancora di più perché penso che appunto i libri vadano accompagnati dall'Autore soprattutto quando sono libri come dire
Di riflessione civile da condurre non ne nei talkshow manda condurre PMI ai ai lettori in incontri anche appunto chi ascoltare va in una città preciso un bivio e che vuole
E vorrei proporre di questi incontri nella quarta di copertina del del volume di preferirei di no pubblicato da Einaudi c'è un'e-mail cenni e mail mi può scrivere ci si può accordare per questa presentazione e in queste città dove vado non ho mai trovato non ho mai trovato via Ernesto Buonaiuti perché questa figura veramente
Tra i dei dodici dei dodici è il più sacrificato perché i dodici almeno quelli che i loro sono sopravvissuti alla caduta del fascismo poi riescono a tornare in cattedra
Lo stato italiano almeno ammenda della della propria colpa dei propri errori Bonaiuti no
Bonaiuti anche quando ha del fascismo e ministri dell'Istruzione sono occupati da liberale come arrangio Ruiz e altre delle figure si trova nella situazione in cui è caduto il veto dello Stato italiano
Però non è caduto il veto del Vaticano e e visto il il peso che che il
Concordato a a e avrà poi con l'approvazione dell'articolo sette della Costituzione nella ditta istituzionale del nostro Paese non potrà tornare in cattedra Bonaiuti
Che muore comunque nel quarantasei quindi
Non non riesce non riesce a tornare a a insegnare c'è stato solo un ritorno apre qualche conferenza dell'Università di Roma
Nella nell'immediatezza della del appena dopo la Liberazione la città ma lui va a parlare a conferenze organizzate dagli studenti locali concessi provvisoriamente dal rettorato e alla terza conferenza lì negano di continuare gli negano i locali dell'università e quindi quest'uomo che è un esempio adamantino di coerenza cioè il prete più spretato e scomunicato nel Novecento e che continua a credere con una forza interiore incredibile un uomo che anche dopo le prove difficilissime che gli vengono imposte che lascia la cattedra lascia l'impiego non ha soldi continua a lavorare a scrivere a pubblicare
Continua a tenere con i suoi allievi un rapporto splendido da vero maestro ecco questo lo quindi moriva lontano lontano dalla dall'insegnamento
In quella che era Alitalia ormai liberata e dove le forze dell'antifascismo avevano trionfato e questo punto induce a una riflessione ma forse dovrebbe indurci tutti a qualcosa di più
Credo appunto il termine riabilitazione e e le bruttissimo perché ricorda certe pagine autore del Novecento in cui i regimi scrivono e riscrivono la storia essi emendato dalle loro colpe
Variabili tanto appunto le vittime e che era un modo per impiantarle farle dimenticare ulteriormente però certamente qualcosa su su Buonaiuti bisognerebbe che si facesse non solo come memoria ma che lo Stato italiano
Perché comunque le istituzioni fossero capaci di far comprendere la generazioni perché son venute dopo io infine l'errore che è stato fatto terrore che è stato fatto la colpa che ha avuto non solo ovviamente al regime fascista
Ma la stessa Italia Italia antifascista e repubblicana che non ha saputo porre questo uomo giusto nel nel posto giusto che gli spettava
Senta c'è un'altra figura che emerge per le sue battaglie invece portate al Senato e da Francesco Ruffini soprattutto durante il venticinque quando ci son
Uno tutta una serie di leggi liberticide quelle in questo in questo buco che molto variegato dei dodici dove c'è di tutto punto cioè
Da da Bonaiuti al al grande critico d'arte come Lionello Venturi dal filosofo Martinetti che bizzoso ma una sorta di di di di guru che poi finisce appartato sulle colline del Canavese
Ad altri a un grande scienziato come Volterra o come un grande chimico come Herrera tanti personaggi Ungaro uno splendido
Studioso della cultura mediorientale come Giorgio levi Della vida c'è questa figura di Rossini che
è una figura così galantuomo d'altri tempi
è il liberale classico che crede profondamente
In non e di valori tra i quali appunto la separazione tra lo Stato e la Chiesa e poi le libertà fondamentali che l'individuo
Al quale il quale alle quali l'individuo non può rinunciare e quando si impone questa teoria che poi diventa subito prassi dello Stato organicità c'era stato un grande organismo che ingloba tutto quello che accade attorno alte
E che concede qualcosa in libertà al cittadino è qualcosa che e chiediamo talmente concesso qualcosa che che comunque cade dall'alto
E quindi davanti a questa concezione che poi vuol dire concretamente tagliare tuttora e di libertà la libertà d'associazione la libertà di stampa
Il mutamento del sistema elettorale il vecchio Ruffini appunto un tranquillo
Docente che ha fatto politica sono i momenti difficili del paese dove è stato ministro dell'istruzione durante la Grande Guerra
Allora dal senatore fa dei discorsi che sono dei discorsi assolutamente incisivi
Ed è non glieli fa con quello stesso stile con cui alimentate da Torino e lui ha avuto allievi che sono un po'poi tra l'altro i nomignoli dei padri nobili della della Repubblica oppure del del del Gotha dell'antifascismo lui quando saliva in cattedra era era un uomo che passava la calda cambiava d'abito metteva l'abito scuro è salito su quella specie di pulpito che era nella sua a Hula deponeva la ma la deponeva Linguanti deponeva al cilindro evitava parlare dicono i suoi allievi testimoni come ci stesse leggendo
Ghianda un libro perfettamente che corretto parlava come se fosse
Perché scrivendo io nelle nelle sue dispense con con una coerenza e una facilita totale e lo stesso questo vecchio uomo falso in atto
Cogliendo nel silenzio e nell'irrisione del della litigi da parte della parte simpatie fasciste e sottoposto alle interruzioni di Mussolini in Grecia ANIA beffardo irridente
Lui va avanti tranquillo sa che comunque questa è la parte che lui deve fare il difensore della libertà una parte a cui non è disposto a rinunciare a una parte a cui crede profondamente quindi la sua una battaglia sacrosanta
Fatta questa battaglia poi nel frattempo gli viene vietato di scrivere sul Corriere che poi in quello stesso periodo perde gli Albertini che erano i direttori proprietario e quindi si inchina anche questo quotidiano qui ora collaborato per lungo tempo Ruffini si inchina a regime e quindi Ruffini viene condannato al silenzio l'isolamento se ne torna nella sua Torino e
Cosicché scriverà
Pubblicherà soprattutto su riviste sulla rivista di Bonaiuti e su figure e soprattutto di eretici su figure di di combattenti per la verità che faranno che sono un po'degli sconfitti
E poi si ritira in una sua Borgofranco dove muore completamente dimenticato pochi anni dopo il giuramento nel trentaquattro
Peraltro è indicativo il buffo che quest'uomo al momento del giuramento ovviamente non ha dubbi sul fatto che non giurerà ma vuole indurre il figlio che Edoardo Ruffini
Che appena trentun anni Edoardo Ruffini la figura sale in cattedra trentun'anni e a trentuno anni perde la cattura perché viene imposto giuramento e lui dice di no e il padre davanti a questa paradosso questa tragedia differenziale perché il figlio è nato per insegnare ha scritto un libro bellissimo del venticinque su insomma sistema maggioritario lo vuole indurre a un compromesso figlio appunto non ci sta quindi anche appunto questa vicenda io ricostruisco è una vicenda di concatenazione di rapporti
Di Linate che scorrono tra maestri discepoli tra genitori e figli tra avversari e l'Italia vera e l'Italia di quegli anni
E ci sono appunto delle modalità di rapportarsi che non sono solo di quel tempo ma credo che sono emblematica e di quello della storia di maggior periodi di più lungo periodo all'interno della nostra del nostro Paese
Lei giustamente diceva questo del giuramento mancato di questi dodici a un avvenimento quasi escluso nella storiografia
E nel libro comunque diciamo che attacca il mondo accademico viene toccato nel venticinque nel trentuno e poi con le leggi razziali del gruppo
Perché la scelta di questo momento intermedio e non magari nel momento delle leggi razziali lei scrive che poi quando sente solo si rifiuterà di succedere
Sempre bene ok nella vicende universitarie Home forse non solo nelle vicende degli intellettuali italiani universitari c'è quel o il sospetto che ci sia la legge dell'un per cento e cioè se noi facciamo un conto rapidissimo un po'grossolano su mille duecento docenti universitari dodici rifiutano il giuramento e l'un per cento e vediamo le dichiarazioni del trentotto su un centinaio o poco più i docenti di sede
Ebraiche che perdono la cattedra che vengono estromessi per motivi razziali ci sarà solo un un subentrante che rifiuta di subentrare perché
Che di subentrare in questo modo e quindi anche lì abbiamo l'un per cento
E l'un per cento è di quelli che hanno il coraggio di essere di essere i tempi di essere
Di proporsi di proporsi come elemento che rifiuta che rifiuti compromessi ma il resto funziona con delle costanti molto più
Molto più normali ecco
E io son convinto che questa questa prova del trentuno prende posto prende posto da un lato sicuramente come ho detto per volontà di Gentile per dimostrare come la situazione si è fatta diversa rispetto a sei anni prima
Il venticinque il Paese e ancora debiti e diviso il la partita anche che dal punto di vista del monopolio della violenza è sicuramente stata vinta dal dal fascismo dentro nelle istituzioni nelle università nel nell'opinione pubblica e tutto ancora molto più duttile ma poi la dittatura
La porta
Ma poi il la l'incitamento all'omologazione all'obbedienza al conformismo di tutti gli anni che si succedono dopo il venticinque chili spiega e allora anche che dentro le coscienze appunto molti docenti rimangono antifascisti c'è assolutamente la necessità o comunque la voglia di verificare come i frutti di questa omologazione ormai possono essere raccolti e sicuramente il regime dei raccoglie perché anche a livello internazionale oltre che a livello interno su mille duecento cinquanta docenti sono dodici
Li rifiutano questa aperta aperta questa fiducia ed è un risultato è una specie di plebiscito plebiscito a suo a suo favore
E chiamiamo presente che è un plebiscito che appunto vede confluire nel tra il Duranti
Persone docenti di ogni tieni fede riaprirebbe peraltro che il trentuno è anche un anno in cui appunto tornando alla alla comune alle comunità ebraiche c'è una luna di miele tra regime e le comunità ebraiche
E che che danno un giudizio estremamente lusinghiero nel loro anche nei loro giornali in Israele
Sussurri dei risultati di di di alcuni di questi anni di un decennio quasi di regime il regime fascista non a caso levi della vida che uno dei professori invece che non giurano e che sarà poi costretto a emigrare marescialli Stati Uniti quando nel quarantacinque e quarantacinque torna e vai riprendono stoccate tra Roma e qualcuno incautamente dirama lei è uno di quei professori che ha perso la cattedra nel trentotto per le leggi razziali perché lei ebreo
Levi della vida Tintinelli nelle sue mamma memorie fantasmi ritrovati che un libro bellissimo che diverrebbe ripubblicare
E racconta e l'unico momento di tenere indignazione di questo mo'eccezionale
E in cui spiega che lui non ha perso la cattedra nel trentotto perché era ebreo lui l'ha persa nel trentuno perché coerentemente con i propri ideali avvertito che in quell'imposizione c'era tutta la logica liberticida di un regime
E che tanti invece gli ebrei come lui questo non l'avevano inteso ampliarono supporter
Entusiasti di quel regime fino a quando poi vengono anche triturati e buttati fuori dalle leggi razziali del del trentotto ecco c'è stata proprio pochi pochi hanno previsto nel trentuno
La bufera la bufera che ci stava che si sta parlando anche sul mondo
Ebraico con queste con queste leggi razziali
D'altra parte appunto è una fase di massimo consenso si sta andando verso il massimo consenso attorno al regime chi legge la raccolta di Stato operaio la rivista del del Partito comunista di quegli anni vede che si teorizza le imprimere uno nei sindacati fascisti
La partita era come data per vinta e bisognava lavorare sul lungo periodo quindi entreremo nei sindacati come in primo nelle università
Senta proprio perché stiamo parlando di importanti personalità della cultura a prescindere da Delta personali e questioni conto con similari
Quanto in questo questo mondo era permeato dalla concezione crociana delle intellettuale distante da ogni impegno sociale e se questa concezione trova ancora spazio fra gli intellettuali a noi contemporanei
Ti
Francamente confrontando confrontando i due manifesti del venticinque esempio quello di Gentile quello
Di Croce cioè da un lato una perorazione per la libertà in quello di Gentile che indiscutibilmente quella che avvince però l'analisi che chi fa dei rapporti come dire sociali tra l'intellettualità il sistema in un in croce assolutamente antica fuori tempo
Molto più lucida quella di di Gentile che invece coglie come in un sistema in cui si stanno imponendo le organizzazioni di massa ai partiti ma dalla propaganda stanno crescendo e e nascendo appunto i grandi le grandi istituzioni globali il totalitarismo e l'intellettuale li si trova a dover fare delle scelte e secondo appunto la vita di Gentile ma è la visione che anche altri schieramenti hanno l'intellettuale deve essere organico
A questi massicci schieramenti Heather una piccola cellula all'interno di questi di questi schieramenti allora a questa logica Gentile Croce voglio dire
Oppure una isolamento che protetto dall'appartenenza alle corporazioni alla corporazione universitaria alla corporazione appunto dei tutti
Ma è una visione è una visione che ormai i viene frantumata dalla forza stessa della modernità che ha fatto irruzione nel mondo con la con la prima guerra mondiale è un'onda mane che spazza via questa piccole questi teli di protezione ed intellettuale e solo intellettuale solo e posti accorpa le grandi organizzazioni e diventa cellula all'interno di un sistema che né del perché che determinerà poi suo comportamento
Oppure accetta questa sua solitudine finitudine
La usa coraggiosamente io son convinto che il tema è il problema che appunto quei ritagli erano gli anni in cui appena era stato pubblicato il tre di il tradimento dei dei chierici di Livia manda io credo che i problemi poi non sono molto diversi da quelli degli dei nostri giorni forse con una variante in più che quella tra la realtà e la sua rappresentazione alla sotto forma appunto di spettacolarità
Io son convinto che stiamo attraversando gli anni della società dello spettacolo che Guy Debord aveva già intuito a metà degli anni settanta e quindi c'è un'ulteriore complicazione nel ruolo dell'intellettuale
Proprio di di tempo aumento della realtà e dell'esperienza concreta a favore di una spettacolarizzazione totale
Di tutto quello che l'esistente però dell'intellettuale a mio parere sempre quello che
Vuol dire vuol dire tre intellettuali proteggere proteggere non la propria solitudine ma la propria a parte altezza
E la propria autonomia
Con tutte tutte le possibilità e tutte le conseguenze che questa che questa scelta finisce con la portare ecco non essere organici a qualcosa o qualcuno vuol dire sicuramente
Intraprendere una strada che difficoltosa è tutto in salita ma così è il tale tale di una società tale di una vita non non non non non si capisce come si possa fare l'intellettuale
Come dire incolpando sì e marciando con disciplinata
Dedizione al ritmo che qualcun altro detta l'intellettuale eh per sua definizione qualcuno che va per la propria strada che appunto la strada il suo cammino è il partica Mino giorno per giorno non è una rotta che ti viene dettata io son convinto che questa è l'unica strada ancora adesso conosco tanti intellettuali
Che magari non sono quelli che che la tv che i talk show rendono visibili ma e gente che produce che fa delle cose grandi riflessioni che tengono che seguono che seguono questa strada che formano questo questo reticolo questo reticolo operoso
Credo che appunto è l'unico l'unico percorso che che si possa che si possa accettare non ce ne sono non ce ne sono altri sicuramente
Senta le faccio un'ultima domanda più o meno questi dolci dodici provengono dal mondo liberale
E lei però sottolineava anche le risposte sono sono assolutamente personali non hanno referenti
Ormai il mondo liberale non è riuscita a dare una risposta omogenea al fascismo cercando allo stesso tempo di di rafforzare il gruppo dei no ma non solo a livello accademico
Perché oramai era un esercito in rotta e pagava come dire forse anche i calcoli errati che aveva fatto perché non dimentichiamo che appunto Croce che alla fine sarà così prodigo di di indicazioni insegnamenti ai suoi in questi anni negli anni precedenti e e appunto lo ammetterà anche anche finita finito il fascismo aveva completamente errato nel giudizio che dava di questo di rete del del fenomeno fascista che si stava imponendo una specie di è bufera che avrebbe un po'pulito un'Italia minacciata dal bolscevismo e poi tutto tornava come prima quindi campeggiato d'origine del all'interno della formazione politica libere deformata politica liberale che viene scontata è che egli ha appunto un grandissimo dissanguamento un'emorragia non solo di forte che vengono ridotte anche con il mutamento dei sistemi elettorali che premia soprattutto a voi movimenti di massa i fatti di mafia come sta diventando il fascismo ma è proprio un'emorragia di tipo culturale di tipo morale di tipo morale che che che finisce con il non mi non dare più quella forza
Che può orientare che può rientrare quindi la scelta di dodici è sicuramente una scelta individuale dire che son tutti liberali però mi sembrerebbe azzardato ce ne sono alcuni poi ci sono degli ebrei
Poi ci sono appunto dei cattolici come Defanti Sorbona aiuti dei rilievi diagnostici atei
Assolutamente svincolati dalla politica come un Martinetti c'è di tutto c'è di tutto e quindi fanno un detto comune ma sono molto dissimili un dall'altro direi che la cosa che mi rende appunto annotai connotazioni questi dodici
Un getto il loro di singolare individualismo un gesto che per certi versi leggere loro corrispondente dovrei tre colli risulta come fuori dal tempo inattuale inattuale rispetto all'import di una società di massa
E poi un gesto che come dire di uno stile di uno stile che che appunto il prescrive Dino che educato sobrio e nel frattempo fermissimo è uno stile dissonante rispetto a quello che vuole il l'applauso delle platee
L'approvazione dei demagoghi è uno stile poco italiano e proprio per questo che ho voluto sottolinearlo anche nel titolo è un bel modo di essere se stessi
Da mani in ogni contingenza sia da soli e davanti al potere in ogni situazione
C'è un precedente sta pensando lei parla anche di Salvemini certo certo Salvemini la sua vicenda nel venticinque già già giocata nel senso che quando lui rientra dalla Nord all'arresto
Per il non mollare la rivista torna a Firenze vede le minacce
Poi vede la mischia Concetta agli assassini di Matteotti capisce che per lui il gioco ormai fatto è che dovrà dovrà appunto scegliere la strada dell'esilio io infatti è punto non lo prenderà è sembra però siamo nel venticinque i primi ad andare c'è questa lettera che invia al senato accademico differente dell'Università di Firenze che ha una lettera nobilissima dove c'è la riflessione proprio su cosa vuol dire essere un insegnante di storia
In un regime totalitario è una lettera bellissima che Gorni
Mi piacerebbe molto che insegna Storia nelle nostre scuole potesse appunto sedate dalla da la vado a vedere a cogliere perché è veramente una una un insegnamento fondamentale di questo grande uomo
Che dal punto di vista è come se ci fosse che guida la pattuglia dei dodici luglio diciamo che la staffette che li precede